36
ANCHE TU SU OUBLIETTE ebook - numero 01 raccolta delle poesie del concorso "anche tu su oubliette" mesi: settembre - ottobre - novembre - 2011

ANCHE TU SU OUBLIETTE

Embed Size (px)

DESCRIPTION

Ebook poetico del Concorso "Anche tu su Oubliette!

Citation preview

Page 1: ANCHE TU SU OUBLIETTE

A n c h e t u s u

O u b l i e t t eebook - numero 01

raccolta delle poesie del concorso"anche tu su oubliette"

mesi: settembre - ottobre - novembre - 2011

Page 2: ANCHE TU SU OUBLIETTE

“Anche tu su Oubliette” è stato realizzato da: Faster Keaton ProduzioniGrafica e impaginazione: Fabrizio Marrocu

© 2012 - Faster Keaton Produzioni

Page 3: ANCHE TU SU OUBLIETTE

Il Concorso Nazionale Letterario “Anche tu su Oubliette”, promosso dal Web-Magazine OublietteMagazine e dalla Faster Keaton Produzioni, ha avuto una durata di tre mesi, nei qua-li per ogni mese (settembre – ottobre – novembre 2011) è stato indetto un bando, all’interno del Magazine, suddiviso in due sezioni (poesia inedita e poesia edita).

La forza del concorso è stata una giuria mutevole che ogni mese ha valutato le poesie partecipanti sino a giungere al verdetto di un vincitore per ogni sezione di appartenenza e, di sei finalisti.

I vincitori del concorso sono stati proclamati “Poeta del Mese” di OublietteMagazine ed inseriti nella categoria “Poe-sia”, oltre alla pubblicazione nell’ebook del concorso insieme alle poesie finaliste.

Si ringraziano tutti i partecipanti, le quali poesie sono con-sultabili all’interno dei tre bandi di concorso.

La redazione OublietteMagazine

Page 4: ANCHE TU SU OUBLIETTE

Giuria:

Alessia Mocci (Dott. in Lettere, redattrice e critico letterario)

Fabrizio Marrocu (Faster Keaton Produzioni)

Fabio Costantino Macis (Fotografo)

Laura Collu (Psicologa)

Vincitori:

Siddharta-Asia Lomartire (sezione A, poesia inedita)

Carla Casu (sezione B, poesia edita)

Finalisti:

Tommaso De Beni

Lidia Peritore

Ricciardo Ferrari

Ersilia Anna Petillo

Ivonne Maestroni

Raffaello Corti

A n c h e t u s u O u b l i e t t e

SETTEMBRE 2011

Page 5: ANCHE TU SU OUBLIETTE

Siddharta-Asia Lomartire

“Donna di facili costumi”

Tristezza,assolvimida questa

tua condanna.Che neanche

gli occhi ne posson più,a furia di inumidirsi,

e le carni,si seccan lentamentee neanche la parolavuol pronunciareil tuo nome,

accompagnato quasida una maledizione.Anche le pareti,

son saziedi vedermi imprecare,

e la luce,quasi spaventata,più non mi degnad’attenzioni.Come una donnadi malaffare,

sei venuta abarattare

quel mio immenso dono.Sei giunta solenne,

maestosa,tramutandoti celermentein un illegittima pena.

Tristezza,è cosi che sei venuta a me.

Page 6: ANCHE TU SU OUBLIETTE

Come la notte che ti chiesidi asfodeli, ricordando canzoniin lingue ignote e familiari…… così procede il mio giorno,bagnato di certezze claudicanti.Ti osservo affacciata al balcone

che incroci le nude gambe,aspettando schegge d’ardore…… e mostri al mattino un riso

infantile, macchiato di rosso scarlatto.Ma fiera nella fedeltà al tuoio più dannato, dismessi ipanni dell’amante possibile…… vesti le labbra sbiadite daltempo, di merletti color agonia.

Tratta dalla raccolta “La Donna”, AA.VV. Il Ginepro – poesiaèrivoluzione, 2010

“Alla Musa”

Carla Casu

Page 7: ANCHE TU SU OUBLIETTE

L’elettroshock tra cielo e nuvolaindora l’orizzonte, ti scuoteun attimo prima di tornarealla strada e al pensiero.

E’un vento caldo che non sa di pioggia,tutto sa di catastrofe imminente.“Puoi girare anche qua” dici.

La macchina fa un rumore strano, mi pare.Cerco di guidare bene e vorrei chiedertelo:

“Guido bene, vero?”L’auto che ci segue mi lancia una luce

accecante, mi chiedo perché,“Non so” dici, “saranno loro”“No, non sono loro” dico io.

Al primo semaforo rosso io e il conducenteci guardiamo in faccia alle spalle e capiscoche forse ci potrebbe essere una rissa,

una follia, uno scherzo, una violenza gratuita.Adesso vorrei lasciare il volante

e guardare solo le foglie e il vento e la nottee farmi spaventare dai fulmini;

il pannello dell’autoradio emana laserfantascientifici, fa caldo. Se apri il finestrino

non sentiamo più la musica.

Tra due rotonde o tre siamo arrivati,il volante ogni tanto trema, il cambio ogni

tanto e il pedale sempre, è duro e la macchina,mi sembra, fa un rumore strano.

Il parcheggio è pieno, un gran lampioneil cassone verde di ferro l’odore di fritto,

fa caldo dentro e fuori. Siamo arrivati.“We don’t need no education” dici,

“Preferirei discutere di veteromarxismo forse”dico io, “con una vacca messicana” aggiungo

e sono costretto a precisare “nel senso del bovino”al tuo primo pugno.

Al ritorno la macchina continua a fare un rumore strano.

Tommaso De Beni

“Sabato sera, forse”

Page 8: ANCHE TU SU OUBLIETTE

Giunge il grido di un’aquila dalla vetta innevatas’ode a lungo ed agghiaccia nell’immensa vallata.

Stride la cornacchia e fugge paurosamentre ulula il lupo nella brughiera uggiosa.

Che atmosfera tetra, si para innanzi agli occhidi chi assiste impassibile ai frammenti di un film,accartocciati nell’animo di un pensatore stancofotogrammi sfumati dei suoi sogni di un dì!

Sentieri mai violati da solenni idioziesi prospettano ai valichi di perdute follie

ombreggiati crepuscoli di un pensatore stancoche ha visto ormai morire un dolce e amaro canto!

Adesso, la vallata, si colora di rosaassolata risplende un’alba luminosa

ma il pensatore stanco deluso del suo direha smesso di pensare e si è messo a dormire!

Lidia Peritore

“Il pensatore stanco”

Page 9: ANCHE TU SU OUBLIETTE

Qualcuno mi spieghi questa crisi per pietà dettaE le parole che la nominano e il sapore di piomboViscido di questi sintagmi che sanno di vomito

SPECULAZIONE speculum specchiata azioneSpiegazione transustazione colazione culone

C’è qualcosa di potentemente immondo e blasfemoIn queste parole indigerite rigettate

PIL meno di pile molto meno di pilastro è in mezzo aDepilato orripilante spillato, ci si arriva togliendo

Verità e vita a parole di uomini e donne

MERCATI non sono mecenati, si sa, sono mercantiAvvocati accecati mercantili accalcati su scale

Mercalli virtuali che crollano per gioco e uccidono

BORSA conosco quella della spesa e mi piace e la rispettoNon posso capire di più anche se vi sforzate di scassinare

Il forziere dei suoni e dei significati

Ricciardo Ferrari

“Poesia Emetica Incivile”

Page 10: ANCHE TU SU OUBLIETTE

INDICE me lo taglierò per sempre e non vorrò mai piùGiudicare nemmeno le parole che non sono innocenti

Ma colpe non hanno solo responsabilità di chi le pronunciaE ci crede

E alla fine CRISI crisalide cristo tisi risi tesi rischio eopportunità: Mimì muore e risorge farfalla in Cina

Sana e felice, sbatte le ali e qua, cosa mi succede qua?E alla fine il fine non sarà di dire che sono orfano di Pasolini,se non del nulla che è madre del tutto, e come papà accudenteneonati significanti nati morti pieni di piscio a lei mi appello

Perché nel solito infinito formato assorba presto assorbaTutto e mi lasci la bocca muta e sorda a quel nauseante rutto

Page 11: ANCHE TU SU OUBLIETTE

Si vive velocirincorrendo orizzonti costruiti

su un artificiale sentiero di emozioni.Fuggiamo da dentro

e ci proiettiamo su scie sbiaditeconsumate dal futuro.

Orniamo il tempoper sentirlo affievolirsi lento

per avere l’opportunitàdi ucciderlodi corsa.

Non è facile destarsinon è uno scherzo sognarenon è un’impresa la morte.

Tratta da “Le stelle sul soffitto”, Photocity Edizioni, 2011

Ersilia Anna Petillo

“Si vive veloci”

Page 12: ANCHE TU SU OUBLIETTE

Raggomitolatenell’angolo della solitudine

ascoltiamoil suono delle lacrime

scorreresopra la pelle e i ricordi.

Prigionieredi un amore

gettato nel vuoto,circondate da fantasmi,interroghiamo il tempo,

aspettandol’antico solerisplendere.

Noi,donne uniche e speciali,

raccogliamoi pezzi della nostra anima

marginiamoferite e dolori

sognando di correrea passi leggeri

lontano nell’infinito…Brividi di liberta’!

Tratta da “Frammenti di me”, edizioni il Filo, 2007

Ivonne Maestroni

“Donne come noi”(A Tatiana…)

Page 13: ANCHE TU SU OUBLIETTE

Sono stato ciò che gli altri non hanno pensato fossi,ho vissuto ciò che gli altri pensavano non esistesse,

sono ciò che risalecolui che ride con una lacrimacolui che piange con un sorriso.

Tratta da “Visioni Imperfette”, Aletti Editore, 2010

Raffaello Corti

“Imperfezioni”

Page 14: ANCHE TU SU OUBLIETTE

Giuria:

Alessia Mocci (Dott. in Lettere, redattrice e critico letterario)

Giuseppe Giulio (Recensionista Oubliette)

Claudia Aru (Cantante)

Carla Casu (Poeta)

Vincitori:

Rosaria Fiore (sezione A, poesia inedita)

Alba Saiu (sezione B, poesia edita)

Finalisti:

Raffaele Bassano

Raffaello Corti

Ivana Orlando

Christian Iacomucci

Mauro Barbetti

Anna Maria Fochini

A n c h e t u s u O u b l i e t t eOTTOBRE 201 1

Page 15: ANCHE TU SU OUBLIETTE

Instabile ossessivo luccichio d’azzurronon sarei mai dovuta ritornare qui

dove ogni ondata abbatte la mia mentee capovolge tutto un’altra voltariva presente cielo movimento

né più né mai speranza casa terrafermasolo una devastante nostalgia nel ventre

di arrendermi supina all’orizzonte.

Rosaria Fiore

“L’ultima ora di Virginia Woolf”

Page 16: ANCHE TU SU OUBLIETTE

Anche questa sera, io,la Lolita vestita di sogni e speranze,danzo su questo palco delle illusioni

di fronte a indiscreti sguardiche si posano languidi sul mio corposcrutando ogni mio gesto e movimento.

Io, la Lolita di questi uomini,di queste sagome appena visibili

nell’impercettibile buio di un localesperduto nelle ansie di una vita…

Loro… che si avvicinano avidi di potere,che si sentono i padroni della mia notte.

Loro, che domani al risveglioabbracceranno la triste realtàdi una fiaba che avrebberovoluto vivere ma che invece

hanno solo per un istante sognato.Io.

Io che questa notte mi vestirò di nienteper dare passione e inquietudine,

io con il volto di bambinacostretta ad essere donna,a dimostrare una femminilità

che ancora si nascondedietro bambole che riempiono

Alba Saiu

“Sul palco delle illusioni”

Page 17: ANCHE TU SU OUBLIETTE

gli armadi della mia esistenza,di un’infanzia che mi è stata strappata

senza chiedermi il permesso.

Uomini.Seduti sulle loro illusioni,

sulle mille convinzioniche una banconota sventolata

possa riempire di amorele tante situazioni mancate

e un’esistenza che ha il sapore del nulla.E domani sarò di nuovo qui,

a ballare e ad ascoltare il mio cuoreche velocemente aumenterà i battiti

e picchierà sul tempo di questa malinconica follia,che ancora una volta mi vestirà

di ingombranti respiridi inutili corpi maschili.

Tratta dalla raccolta “Bolle di vetro”, Rupe Mutevole Edizioni, 2011

Page 18: ANCHE TU SU OUBLIETTE

Quelli come mesorridono

anche con un cumulo di pensieriaggrovigliati nel cuore.

Quelli come mese ci parli

hanno le parole incerte,

Quelli come me sorridonoe arrossisconose le chiami

e dici il loro nome.

Quelli come mesi arrabbiano, urlano,non si convinconoquando li sfioricon il fiore

dell’ingiustizia.

Quelli come mehanno le mani

Raffaele Bassano

“Quelli come me”che vogliono comunicare

ciò che si agitatra i pensieri e l’anima

… e creano, costruiscono,dipingono e comunicano

in un linguaggiospesso non comprensibile

nemmeno a loro.

Quelli come mestanno in silenzio

ma pensano semprei discorsi più impensatile immagini della vita

Quelli come mese ti fai spaziotra la fiduciae il cuoreti donano…

tutto l’amore.

Page 19: ANCHE TU SU OUBLIETTE

Raffaello Corti

“Memorie migranti”

Grigia la stradache si stende davanti a me,in questa terra sconosciutala notte avvolge ogni rumore,è il silenzio la mia musica,

richiamo di casa,ricordo di fragranze lontane.

Socchiudo gli occhinell’oscurità di questa stazione,

apro le narici alla memoria,l’anima alle immagini.

E lì ti rivedo, amore mio,i tuoi occhi posati nelle mie mani,

come perle nere in controluce,il profilo del tuo corpo

avvolto in sete multicolori,ogni piega un’emozione,

ogni colore, un attimo d’amore.

Risuona nell’aria,la candida voce di primavera

di nostro figlia,genesi di un sentimentoche ha radici nel tempo,lei, la nostra storia,depositaria futura

della nostra memoria.

E d’intorno il sole,brezze profumate di mare,

sabbie caldesu cui si posarono i nostri corpi,

e che conservano orai nostri lontani ricordi.

Costruirò un ponte di sogni

Page 20: ANCHE TU SU OUBLIETTE

per annullare la distanza che ci separa,e lo percorrerò un mattino d’estate

a piedi nudi,percependo sulla pelle la mia terra,

inseguendo l’ombra tuache il sole evidenzierà sul mio cammino.

Un giorno ritorneròamore mio, terra mia,senza voi, sono polvere

in balia dei venti dell’esistenza,e come frammento di vita

tornerò a posarmi sulle antiche note,scritte per noi sullo spartito del tempo.

Siamo radici, e dalla nuda madrerinasceranno uniti, nuovi fiori

e nuovi profumi.

Page 21: ANCHE TU SU OUBLIETTE

Ivana Orlando

“L’ultimo degli Scriba”

Intarsiate iridicesellano audacia.Abbozzato ricciolobaldanzose boccacce

designano acuta ironia.

Animaescoriata

da celati dedalisugge china.

Incisoredi inchiostro cruente

guizzada grondante porporaincarnando battiti.

Indole vitrearigurgita trasparenzaimmolando legami.

Spezzati silenzi

scorgono contornisbiaditi

da prostrate temperetinteggiando Umiltà!

Prodigiosa Maestriapadroneggia Poesia.

… sshhh!“E’solo l’ultimo degli Scriba”…

Page 22: ANCHE TU SU OUBLIETTE

Christian Iacomucci

“Maree”

Le scale ad ansa per risalirla foce dei tuoi sciami verbali.Tenteranno di torcerne i raminel loro giorno di conquista.

Di legno fradicio e sprangato il panoramae al di qua gentile il vetro che riflette

la coagula pensosa rintanatasi tra i denti.Frapponi le ore alle pieghe della veste,

siedi tranquilla e sorseggiail blando gorgoglio dell’orologio

che semina i suoi passilungo il tempo che esplori.

Saprai ridere quando il caso lo vorrà,tacere i giorni esplosi di frastuono

che spigoli abnegante per trovar risposteinsite e semplificate nel silenzio.

La tolda cui risalil’acqua che abbandoniGli ultimi rapiti sguardi

semichiusi per un mai sapersi.

Mi dimetto dal mio seggio di profumi,scendo i pochi abbracci che mi attendono

appostati su l’andito. Può non essere impossibile?Un rancore d’ora innanzi, dai riflessi a perla.

Tratta dall’antologia “Lo spreco dei vent’anni”, Artemisia Edizioni, 2009

Page 23: ANCHE TU SU OUBLIETTE

Mauro Barbetti

“Una sera come altre”

Serata accartocciata e clima accantolo scricchiolio di oggetti come su navi in sosta

a bordo nessuna presenza.Movimenti nella stanza

uno sguardo dalla finestral’attesa della mano incavata nell’altra mano

il buio sul soffitto attentoil sangue di oggi e quello che verrà

note a margine e cartoline dail volume che occupo ristretto a

poi la caduta pesante del buio

dal soffitto

sopra il letto

sul corpo

Tratta da “Primizie ed altro”, ed. La Scuola di Pitagora

Page 24: ANCHE TU SU OUBLIETTE

Anna Maria Fochini Stabile

“Trasformazione”Nella costanzadell’essere

vestiamo abiti sempre nuovi,testimonidistratti

del tempo che passa,interpreti

inconsapevolisul palcoscenico

della vita.Ci trasformiamo

nella folle rincorsadi idoli e modelli,

nel turbiniovorticoso

degli accadimenti.Maschere

dipinte sul voltoci convincono

di essere altro.

Tratta da “Spuma di mare”, edizioni Lulu, 2009

Page 25: ANCHE TU SU OUBLIETTE

A n c h e t u s u O u b l i e t t e

NOVEMBRE 2011

Giuria:

Alessia Mocci (Dott. in Lettere, redattrice e critico letterario

Marzia Carocci (Scrittrice e recensionista Oubliette)

Alba Saiu (Poeta)

Rosaria Fiore (Poeta)

Vincitori:

Alessandro Bertolino (sezione A, poesia inedita) Luca Gamberini (sezione B, poesia edita)

Finalisti:

Elena Condemi

Marina Pieranunzi de Marinis

Stefano Budicin

Francesca Del Moro

Grazia Finocchiaro

Claudia Calcagno

Page 26: ANCHE TU SU OUBLIETTE

Alessandro Bertolino

“E lei, puntuale, ricompare”

E’ un buon posto per parlare, il giardinodei limoni, maturi, silenziosi.

Uno di loro, a fette, rischiareràIl tè di questo tardo pomeriggio.

Condito d’immancabili: “Ricordi…?”scorre e non chiede nulla il breve tempo.

Candida, profumata, la divisa:“Infermiera, ci porta la scatola?”

Avvicinate le ruote al tavolo,ancora una volta rincorriamo la

speranza, celata al fondo del vasodi Pandora. S’increspa, intanto, il mare.

Pieno d’orgoglio giro l’immagine:“Guarda, la pelle dell’Irlanda: i prati!”

Mio fratello da tanti anni tace,annuisce però, sorride, ascolta… .Viaggiano ansiose le mani, cercano.E lei, puntuale, ricompare, bella,col vestitino estivo: le ciliegiestampate fasciano il corpo esile.

Entrambi la baciamo e la posiamonello scrigno: fotografia a colori.Ritornerà stanotte, lei, la mammaa rimboccarci con le fiabe i sogni.

Page 27: ANCHE TU SU OUBLIETTE

Luca Gamberini

“Spirito libero”

Ricordo tutto di teanche se non conosco nulla

ti vedo cordiale, distratta,assorta, triste,

così vicinama deliziosamente irraggiungibile.

Ho abituato i miei occhia respirare il tuo profumo

come un ladro timido e discretoquasi neanche me ne accorgo…

Ho imparato a chiamartianche se a me è estraneo il tuo nomeho scolpito nel mio ego il tuo sorriso

dolce e intensomisurato e deciso.

C’è complicità nel tuo sguardoc’è il desiderio di non soffrireci sono tutti i giorni passati

in filauno dopo l’altro

c’è un’energia che catturae mi fa sentire

felice, impacciato, leggero, disperato,in una frazione di attimo.

Page 28: ANCHE TU SU OUBLIETTE

Non appari mai nei miei sogniperché i sogni non sono belli come decantano

appari tutti i giorni nella mia realtàsei un’onda anomala

che sbatte contro gli scogli della mia timidezzae infrangendosi disperde tutti i miei confusi pensieri.Mentre ti osservo da dietro le sbarre dei miei errori

penso…vorrei fossi prigionieralibera sei inarrivabile

sei impossibile per i miei occhie non possiedo le chiavi per poter fuggire dall’inutile.

Sei la tranquillità e il tormentosei l’inverno che lentamente mi sorprende

sei la voglia di volare fino ad accarezzare il cielosei la sveglia del mattino

che vibra e fa pulsare il cuorea ogni battito una luce

i tuoi occhi che sorridono

Tratta dalla raccolta “Come un cane… con un cane”, Montedit, 2008

Page 29: ANCHE TU SU OUBLIETTE

Elena Condemi

“Appena ieri”

Bacche sulle collinele visioni delle mie nottiflauto del disinganno

di colei che cede alla lunaAttraverso le messi

guardo il mareuna volta fui corallo

E’ appena ieriche ci incontrammo…

Per non urtare il soffittorincaso al crepuscoloe la porta divienela nebbia mattutina.

Page 30: ANCHE TU SU OUBLIETTE

Marina Pieranunzi de Marinis

“Ninnananna”

Culleròi tuoi pensieri stanchi

come una melodiao una ninnanannaper acquietarli.Accarezzerò

il tuo volto tesocome un pallido soleo un alito di ventoper non turbarlo.

Ravviveròi tuoi occhi tristi

con scintillio di lucciolee timide fiammelle

perché non versino lacrime.Raggiungerò

il tuo cuore oppressocon mille, piccoli,

teneri voliperché riprenda a sperare.

Page 31: ANCHE TU SU OUBLIETTE

Stefano Budicin

“Una sera in Novembre”

Una sera in Novembre m’apprestaicome un vagabondo, a seguitareun cammino scostante, deciso

al calar dei miei passi imprecisi.Ho seguito dei viali inondati

da quei secchi capelli dei faggilaceri, spogli, sparpagliatissimi.

Vago e mi sento predadel vacuo dondolìo di fogliame

che la brezza, in un gioco sottile,manda e rimanda al nero terreno.Le mani nelle tasche accaldateriposano, e le braccia addolcitedal bacio della sera, sopisconomansuete, come fiumi nebbiosi;Non un grido respira nel folto

di nebbia che sporge dalle strade;non un’eco, od un acre bisbiglio,non un fischio che mite compongal’assenza di candor della notte.Mi percuotono l’ore distanti

del mattino timido, e dell’orridopomeriggio profeta di pioggia.E qui, febbricitante di noia,

trafitto e più frustrato, il cipigliolo tengo contratto e spalancato,per mandare al cartaceo respiro

slegati sospiri di ventura.

Page 32: ANCHE TU SU OUBLIETTE

Francesca Del Moro

“L’ho ucciso”

L’ho uccisoperché sono una persona

fondamentalmente non aggressiva.Sono incapace di violenza,per questo l’ho ucciso.

Non avrei saputo restituirglila lenta morte quotidianala metodica cancellazione

di una persona,l’annientamento del corpo,

lo spregio di un’intelligenza.Non avrei saputo essere a mia volta

la puntuale goccia di disprezzoche giorno dopo giornogli perfora il cranio.

Non avrei saputo ridere di luimentre in un angolo

il suo corpo si deformava,il suo volto si sfigurava nel pianto,

la sua voce si contraevain fioche grida d’aiuto.Non avrei mai potuto

schiacciare, infilandogli

il tacco delle scarpe negli occhi,un essere già ripiegato

sotto i miei piedi.Non avrei potuto vederlo

agonizzarestretto tra le lamieredelle mie crude parole.

Non potrei fare tanto malea nessuno,

per questo ho preso un martelloe con soli due colpi

gli ho sfondato il cervello.Ho dato un rapido sguardo

al viso buffamente contratto,agli occhi e alla bocca sbarrati,poi ho lavato i grumi di sanguedagli abiti e dalle mie mani.

Non sarei stata capacedi guardare ogni giornomorire una persona,

per questo l’ho uccisoma una volta sola.

Tratta dalla raccolta “Quella che resta”, Giraldi editore, 2008

Page 33: ANCHE TU SU OUBLIETTE

Grazia Finocchiaro

“Pioggia a Montmartre”

Dal cielo plumbeo scrosciavatambureggiando la pioggia

tra alberi discinti allineatinelle larghe piazzetra panchine vuote.Pochi passi per viali,

nei pub tra luci sommessetraboccanti boccali,a dar vita all’asfalto

fari abbaglianti.Era triste Montmartre…grugni mesti di pittori

miraggio di volto ritrattocolori trasudati da mani stanchedi avventore attesa incessante

… sul bohémien pioveva speranza.Quella sera a Montmartre…

accostata al grupposi agitavano i miei sensi

lo sguardo si posavasui dipinti per terra sparsi,

un bohémien asserì al passante

… eh, hai fatto soldi tu…Montmartre…

Domani pioverà sole sui colori,tempo nuovo, tanti avventori.

Tratta dalla raccolta “Cristalli di Parole”, Carta e Penna editore, 2011

Page 34: ANCHE TU SU OUBLIETTE

Claudia Calcagno

“Prestigio dei sensi”

C’è della pioggia sul chino piede,chi le ha parlato all’orecchioquando io trastullavo le onde

in superficie dell’assopito sole?Nell’eretica realtà corposa di sgomento

io scavo le tracce di questa cospirazione,astratte perché digiune,nessun atto ebbe inizio.Strofino nel mio avvedersi

l’accertato stupore di ciò che mai giunse,ma nella diffidenza è difeso il dubbio.

Si ricicla un fantasmache non lascia l’istante nello smarrimento.

E’ il prestigio dei sensi quando tergono il sospetto.

Tratta dalla raccolta “Oltre i confini dell’apparenza”, Aulino Editore, 2007

Page 35: ANCHE TU SU OUBLIETTE

“Anche tu su Oubliette”

Page 36: ANCHE TU SU OUBLIETTE

www.oubliettemagazine.com“Voci dal sottosuolo”

Web-Magazine (letteratura, cinema, fotografia, pittura, booktrailer, videoclip, eventi, musica)

Contatti:[email protected]@hotmail.it

Alessia Mocci ([email protected])Fabrizio Marrocu ([email protected])

Faster Keaton Produzioni ([email protected])

Facebook:http://www.facebook.com/profile.php?id=100002075267230http://www.facebook.com/profile.php?id=100002062119386

Twitter:https://twitter.com/#!/OublietteMag

© 2012 - Faster Keaton Produzioni