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L’ANEV è il membro italiano di:

L’ANEV collabora attivamente con le seguenti associazioni di carattere tecnico-scientifico:

L’ANEV ha sottoscritto un Protocollo d’Intesa per la diffusione dell’eolico ed un suo corretto inserimento nel paesaggio con Legambiente, WWF e Greenpeace

L’ANEV inoltre fornisce servizi ai propri Associati tramite accordi e protocolli sottoscritti con:

Rivista dell’ANEV

ANEV - Associazione Nazionale Energia del Vento – è

l’associazione di protezione ambientale (riconosciuta ai sensi

della Legge 8 luglio 1986 n. 349) nata nel luglio 2002 che vede

riuniti circa 70 aziende che operano nel settore eolico e oltre

5.000 soggetti, tra cui produttori e operatori di energia

elettrica e di tecnologia, impiantisti, progettisti, studi

ingegneristici e ambientali, trader elettrici e sviluppatori che

operano nel rispetto delle norme e dei regolamenti

Associativi. L’ANEV è membro di Confindustria Energia ed è

fondatore del Coordinamento FREE. Inoltre è l’Associazione

Italiana presente nel board direttivo delle corrispondenti

associazioni Europee e Mondiali quali il

WWEA–GWEC–EWEA e aderisce a UNI–CEI-AIEE. Tra gli

scopi dell’Associazione vi è quello di concorrere alla

promozione e utilizzazione della fonte eolica in un rapporto

equilibrato tra insediamenti e natura, nonché quello di

promuovere la ricerca e lo sviluppo tecnologico finalizzato

all’utilizzo della risorsa vento e all’uso razionale dell’energia,

oltre che alla diffusione di una corretta informazione basata

su dati reali. L’obiettivo di conciliare lo sviluppo della

produzione di energia pulita con le necessarie tutele di

valorizzazione e salvaguardia del territorio, ha spinto l’ANEV a

intraprendere una stretta collaborazione con le principali

associazioni ambientaliste che ha portato negli anni alla

sottoscrizione di un Protocollo d’intesa con LEGAMBIENTE,

WWF e GREENPEACE finalizzato a diffondere l’eolico

tutelandone il corretto inserimento nel paesaggio. L’ANEV si

pone, grazie alla sua esperienza specifica e all’alta

professionalità degli associati, come l’interlocutore

privilegiato nell’auspicato processo di collaborazione con le

Istituzioni per la definizione della normativa di settore e con

tutti gli organi di informazione sensibili ai temi energetico -

ambientali e interessati alla divulgazione di una corretta

informazione basata sull’analisi scientifica dei dati diffusi.

ANEV - ASSOCIAZIONE NAZIONALE ENERGIA DEL VENTO

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SCOPI, DATI E AZIONI DELL’ASSOCIAZIONE 4

PROTOCOLLI 5

EOLICO: COME FUNZIONA 6

IL POTENZIALE EOLICO INSTALLABILE 7

I BENEFICI AMBIENTALI - ANALISI DEL RUMORE 8

IL BENEFICI DELLO SVILUPPO EOLICO 9

DATI RELATIVI AGLI OPERATORI SUL TERRITORIO NAZIONALE 10

DATI EOLICO IN ITALIA, IN EUROPA E NEL MONDO AL 31/12/2013 MW 11

GLI OBBLIGHI ASSUNTI DALL’ITALIA 12

IL SISTEMA DEI CERTIFICATI VERDI 13

COSA PREVEDE IL NUOVO DECRETO SULLE RINNOVABILI 14

IL POTENZIALE OCCUPAZIONALE NAZIONALE E REGIONALE RELATIVO AL SETTORE EOLICO

RISULTATI SCATURITI DAL PROTOCOLLO UIL - ANEV 15

EFFETTI SULLA BIODIVERSITÀ 16

REALIZZAZIONE DI UN PARCO EOLICO 17

SFATIAMO I FALSI MITI SULL’ENERGIA EOLICA 20

ATTIVITÀ DI FORMAZIONE, SENSIBILIZZAZIONE E PROMOZIONE DELL’EOLICO 21

IL MINIEOLICO 22

POTENZA EOLICA INSTALLATA SUL TERRITORIO NAZIONALE 23

INDICE

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4 SCOPIL’ANEV raccoglie, elabora e diffonde dati in modo da facilitare laconoscenza e la comprensione delle problematiche relativeall’uso della fonte eolica, si propone di promuovere l’utilizzazionedella fonte eolica in un rapporto costantemente equilibrato trainsediamenti e natura, si propone di promuovere la ricerca e losviluppo tecnologico dell’ eolico e il conseguente uso razionaledell’energia, sottolinea la valenza ambientale della produzione dienergia elettrica da fonte eolica e rinnovabile in generale in fun-zione del risparmio energetico e della riduzione delle sostanzeinquinanti, che causano il degrado dell’ambiente locale e globale,porta avanti l’impegno di instaurare relazioni con le IstituzioniPubbliche per rappresentare al meglio le finalità dell’Associazionee dei suoi associati anche per il tramite dell’adesione ad altri enti,organizzazioni e associazioni.

DATIRisparmio di materie primeL’energia del vento è l’energia del futuro, disponibile oggi. La pro-duzione di energia eolica avviene tramite l’utilizzo di una tecno-logia avanzata ed estremamente affidabile, che consente di sfrut-tare efficacemente una risorsa rinnovabile, sempre disponibile,naturale e pulita. Il nostro Paese ha prodotto nel 2013 15 TWh di energia, in grado dicoprire i fabbisogni domestici di 15 milioni di persone e di appor-tare benefici ambientali, con il risparmio di circa 19 milioni dibarili di petrolio corrispondenti a circa 10 milioni di tonnellate diemissioni risparmiate di CO2. Lo sfruttamento del vento consentedi evitare: di tonnellate di CO2 e di altri inquinanti ogni anno, dibruciare decine milioni di barili di petrolio, di consumare oimportare materie prime energetiche tanto preziose e di realizza-re altre infrastrutture energetiche impattanti sul territorio e sullepopolazioni.

Sicurezza degli approvvigionamentiUn ricorso deciso alle fonti rinnovabili consente inoltre di aumen-tare la scurezza energetica, di ridurre la dipendenza dall’estero, diavere una minore fluttuazione dei prezzi, di ridurre il rischio geo-politico, di migliorare la bilancia commerciale del nostro Paese edi sviluppare occupazione e innovazione tecnologica. L’Italia èimportatrice di energia elettrica per oltre il 13% del proprio fab-bisogno, e importatrice per oltre l’80% delle materie prime per laproduzione di energia, pertanto l’apporto crescente dell’eolico intermini di produzione può aiutare la diminuzione di questo defi-cit che, a livello mondiale, è tra i più elevati. L’eolico quindi, insie-me alle altre fonti rinnovabili, potrà contribuire alla copertura deicrescenti consumi del nostro paese senza aumentare le emissioninocive.

OccupazioneL’eolico porta benefici in termini economici locali, nazionali edinternazionali, supportando lo sviluppo della manodopera locale,creazione di posti di lavoro sia dal lato del produttore/investito-re sia indirettamente tramite i fornitori. Dallo studio congiuntoANEV - Uil sul potenziale occupazionale è emerso che, qualora inItalia si installassero 16.200 MW, si contribuirebbe a incrementa-re l’occupazione con 67.000 posti di lavoro, distribuiti in buonapercentuale nel Meridione, dove la disoccupazione è maggiore. InItalia l’ eolico crea ogni anno un flusso finanziario di circa 3,5miliardi di euro fra investimenti diretti e indiretti e conta oggioltre 34.000 addetti.

AZIONI DELL’ANEVL’ANEV, associazione di categoria del settore eolico che raccoglie tra isuoi associati la gran parte delle aziende del comparto, annovera trale sue principali attività:• Divulgazione di dati certi e informazioni scientificamente fondate• Elaborazione di studi sulle tematiche energetiche e sull’eolico in

particolare• Adesione a comitati tecnici per la diffusione delle rinnovabili• Collaborazione con le Istituzioni in sede consultiva• Coordinamento con le associazioni ambientaliste• Attività di comunicazione per la diffusione delle fonti rinnovabili,

in particolare dell’eolico• L’analisi della normativa di sostegno alle fonti rinnovabili, in parti-

colare dell’eolico• Rappresentanza del settore nei processi di definizione della nor-

mativa che regola il comparto, al fine di promuovere lo sviluppodell’eolico, in sede istituzionale

• Organizzazione e partecipazione a convegni e manifestazioni, corsidi formazione, organizzazione di premi giornalistici

• Organizzazione e coordinamento dell’evento internazionaleGiornata Mondiale del Vento in Italia

• Adesione a Coordinamento FREE, EWEA, GWEC, WWEA, ISES,KYOTO Club, CEI, AIEE, Confindustria Energia

• Elaborazione protocolli d’intesa a favore delle aziende associate(es.il Protocollo ANEV - LEGAMBIENTE – GREENPEACE, ilProtocollo ANEV – UIL; Protocollo di Legalità del Ministerodell’Interno e di Confindustria; Protocollo d’intesa ANEV – GSE);

• Attività a tutela della fauna come l’Osservatorio nazionale su eoli-co e avifauna.

ATTIVITÀ ISTITUZIONALIL’ANEV è presente in numerosi gruppi di lavoro, tecnici e istituzionali,dove si discute del panorama legislativo nazionale nel settore delleenergie rinnovabili e in special modo dell’eolico. Partecipa al Tavolodi Monitoraggio sulle Rinnovabili istituito dall’Autorità dell’EnergiaElettrica e del Gas (AEEG), partecipa a Gruppi di Lavoro istituiti daiMinisteri dello Sviluppo Economico (MSE) e dell’Ambiente (MATTM),fa parte del Coordinamento per le Associazioni di Tutela Ambientale,è coinvolta nella predisposizione della normativa tecnica degli IstitutiNazionali UNI e CEI riguardante gli impianti eolici. Ha istituito con il GSE un tavolo tecnico permanente per confrontar-si sugli aspetti normativi del settore delle fonti rinnovabili, riservatoad ANEV, al fine di favorire rapporto di collaborazione reciproca tra idue soggetti, di attenuare eventuali rischi di contraddittorio e dimigliorare la comunicazione tra ANEV e GSE. ANEV svolge inoltreattività di sostegno agli associati con aggiornamenti legislativi, attivi-tà legali e amministrative.

SCOPI, DATI E AZIONI DELL’ASSOCIAZIONE

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La mitigazione degli impatti passa dalla applicazione delle migliori tecnolo-gie e dal rispetto di:• Norme tecniche relative alle strade• Norme di sicurezza nella gestione• Norme sulle linee elettriche• Vincoli sulle dismissioni• Occupazione del territorio, infrastrutture stradali e piazzole di manovra• Alterazione del campo sonoro ed impatto acustico• Perturbazione del campo aerodinamico nella zona del parco generatore• Interferenze sulle telecomunicazioni• Impatto visivo e paesaggistico

IMPATTO VISIVO E PAESAGGISTICOL’attenzione del paesaggio si concretizza nell’applicazione di procedure sca-turenti dall’analisi di:• Definizione delle aree di studio• Indagine storico ambientale• Frequentazione del paesaggio• Effetti ed impatti• Altezza delle torri eoliche• Forma delle torri eoliche• Colore delle torri eoliche• Schema di impianto• Attività di cantiere• Sistemazione definitiva dell’area• Manutenzione dell’impianto• Dismissioni e ripristino

TERRITORIO NECESSARIO ALL’EOLICOConsiderando la reale superficie occupata a terra dell'aerogeneratore, pari a16 metri di lato di media equivalenti a 250 metri quadrati per aerogeneratore,al 2020 nell’ipotesi in cui si installassero 16 GW di potenza, l’occupazione delterritorio sarebbe pari a 2,47 km2 corrispondente allo 0,0008% della superfi-cie totale dell'Italia. Tale valore si riduce a 1,47 km2 pari allo 0,0005 % dellasuperficie totale dell'Italia, per l'installato di 8,1 GW nel 2012. Nell’ipotesi diconsiderare una fascia di rispetto di 3 volte il lato del quadrato della superfi-cie occupata a terra, per una superficie complessiva di circa 4.500 metri qua-drati necessari per ogni aerogeneratore, i valori precedentemente calcolatirisulterebbero pari a 79,4 km2 pari allo 0,03% della superficie totale dell'Italiaper l’obiettivo di 16 GW e 47,1 km2 pari allo 0,02% per l'installato al 2012.

PROTOCOLLO PER IL CORRETTO INSERIMENTO NEL TERRITORIO DELL’EOLICO (LEGAMBIENTE E GREENPEACE)

IL RISPETTO DELL’AMBIENTE

PROTOCOLLO DI LEGALITÀ (CONFINDUSTRIA E MINISTERO DELL’INTERNO)

Gli imprenditori dell’eolico nazionale riuniti nell’ANEV hanno formalmenteaderito al Protocollo di Legalità siglato dal Presidente di ConfindustriaMarcegaglia e dal Ministro dell’Interno Maroni nel 2010. L’ANEV ha aderito condeterminazione all’ iniziativa che Confindustria insieme al Ministerodell’Interno hanno messo a punto per aiutare gli imprenditori della confedera-zione degli industriali a combattere e respingere ogni possibile caso di malco-stume e a denunciare ogni comportamento contrario al dovuto rispetto dellalegalità. L’ANEV in qualità di associazione nazionale dell’eolico, aderente aConfindustria Energia, ha deciso di aderire all’iniziativa che permette ancor piùdi distinguere gli imprenditori Italiani che lavorano e crescono seguendo crite-ri di rispetto di buone pratiche e della legalità. Essere nell’ANEV significa oggiavere una ulteriore certificazione di rispettare oltre alle migliori prassi, anchele migliori procedure per evitare possibili intrusioni da parte della criminalitàin un settore che, per la sua crescita degli ultimi anni, potrebbe attirare leattenzioni della criminalità con l’obiettivo di garantire che si faccia eolico nelrispetto della legalità, del paesaggio e del territorio.

PROTOCOLLO D’INTESA TRA ANEV E GSEIstituire un tavolo tecnico permanente per confrontarsi sugli aspetti normati-vi del settore delle fonti rinnovabili. Questo lo scopo del Protocollo d’Intesafirmato nel marzo 2014 da Nando Pasquali, Presidente e Amministratore dele-gato del Gestore dei Servizi Energetici (GSE) e Simone Togni, Presidente ANEV.In particolare, l’accordo è finalizzato alla realizzazione congiunta di attività asostegno dello sviluppo del settore eolico. Nell’ambito del tavolo tecnico,infatti, il GSE fornisce, su richiesta di ANEV, informazioni e chiarimenti chesaranno da questa condivisi con i propri associati. Il rapporto di collaborazio-ne reciproca tra i due soggetti consente di facilitare il perseguimento delcomune intento di promozione delle energie rinnovabili, di attenuare eventua-li rischi di contraddittorio e di migliorare la comunicazione tra ANEV e GSE.L’ANEV si impegna diffondere ai propri iscritti le regole applicative definite dalGSE e a raccogliere e a veicolare verso il Gestore stesso le eventuali problema-tiche riscontrate dai medesimi associati. A sua volta il GSE garantisce l’istitu-zione di un canale telematico dedicato ad ANEV al fine di fornire specificaassistenza e supporto tecnico.

PROTOCOLLI

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6 Gli uomini utilizzano l’energia eolica da molto tempo, quella

cinetica da migliaia di anni con le barche, quella meccanica da

centinaia di anni con i mulini a vento e quella elettrica da decen-

ni con gli aerogeneratori. I primi impieghi risalgano a quasi mille

anni a.c., quando furono costruiti in Persia macchinari in grado di

funzionare grazie al vento come pompe idrauliche per irrigare il

terreno. Il vento oggi è utilizzato per creare energia pulita, ine-

sauribile, efficiente, endogena che non necessita di infrastruttu-

re energetiche di estrazione, raffinazione e trasporto, senza pro-

durre emissioni climalteranti e rifiuti di qualsiasi genere. Questo

è oggi possibile grazie alle moderne turbine eoliche che hanno

raggiunto livelli di affidabilità, silenziosità e rispetto dell’am-

biente estremamente avanzate. Si tratta di macchine che si met-

tono in movimento utilizzando la forza cinetica del vento tra-

sformandola grazie ad un generatore elettrico in energia elettri-

ca. La quantità di energia che una turbina può produrre dipende

dall’intensità del vento e dalla dimensione delle pale che hanno

tutte oramai velocità di rotazione limitata per garantire un’ele-

vatissima sicurezza. Possiamo dire che l’energia eolica è energia

ad alto contenuto tecnologico, disponibile oggi. È insieme il pre-

sente e il futuro, futuro del pianeta e delle nuove generazioni.

ROTORE:serve a trasformarei il vento (energia cinetica)in movimento (energia meccanica)

MOLTIPLICATORE DI GIRI:trasforma la rotazionelenta delle pale in unarotazione più veloceTORRE:

sostiene la navicella e il rotore.Può essere strutturata tubolare o a traliccio

MOZZO:dove vengono fissate le pale

NAVICELLA: contiene le varie parti che formano l’aerogeneratore

GENERATORE:trasforma l’energia meccanica in energia elettrica

TRASFORMATORE:aumenta la tensione per il trasporto

EOLICO: COME FUNZIONA

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7Nell’individuazione di siti potenziali si è tenuto conto, oltre

che di alcuni vincoli di natura ambientale, territoriale, pae-

saggistica, di porre ulteriori misure di tutela sia progettuali

che ambientali, che le aziende associate all’ANEV devono

seguire nella realizzazione di un parco eolico.

Di seguito si riportano alcune regole nella realizzazione di un

progetto di “buon eolico” ( previste nel Protocollo sottoscrit-

to da ANEV con Legambiente, WWF e Greenpeace):

In via cautelativa, quindi, è stato ricavato il potenziale realiz-

zabile, che si basa su criteri e dati scientifici, ricavati dal-

l’esperienza delle aziende associate. I risultati dello studio

individuano 16.000 MW di potenziale eolico installabile

entro il 2020, cui corrisponderebbe una produzione annuale

di energia elettrica pari a oltre 27 TWh, ovvero considerando

l’intera popolazione italiana, circa 530 kWh pro capite in un

anno. Tale valore individuerebbe una percentuale di produ-

zione eolica sui consumi (CIL, Consumo Interno Lordo), pari a

circa il 6,72 %. Un dato particolarmente interessante emerso

dallo studio riguarda la possibile collocazione della maggior

parte degli impianti ancora da installare nel Meridione. Il cen-

tro-sud Italia risulta infatti essere particolarmente idoneo ad

ospitare impianti eolici.

• Esclusione delle aree di particolare pregio paesaggistico;

• Frequentazione del paesaggio ed analisi delle specificità territoriali;

• Valutazione degli impatti visivi dai punti di interesse con fotosimulazioni;

• Scelta del tipo di sostegno al fine di minimizzarne l’impatto visivo;

• Scelta dell’aerogeneratore anche sulla base dell’altezza dello stesso;

• Individuazione delle migliori soluzioni cromatiche possibili;

• Dismissione totale a fine del ciclo di vita e ripristino alla situazione ex ante.

IL POTENZIALE EOLICO INSTALLABILE

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Nel 2013 l’istallato eolico si è attestato sugli 8.551 MW che hannoconsentito di produrre un quantitativo di energia pulita pari acirca 13 TWh, di circa 19 milioni di barili di petrolio corrisponden-ti a circa 10 milioni di tonnellate di emissioni risparmiate di CO2.Per valutare a fondo i benefici ambientali derivanti dalla sceltadell’energia eolica è opportuno considerare non solo la fase diesercizio dell’impianto ma l’intero ciclo di vita dello stesso(“from cradle to grave”, dalla culla alla tomba), ovvero valutare siai consumi energetici che le emissioni in atmosfera generate dallefasi di:

- Produzione componenti- Trasporto sul sito- Costruzione- Gestione esercizio- Dismissione impianto e ripristino condizioni ante operam

LO STRUMENTO LIFE CYCLE ASSESSMENT (LCA)Lo strumento utilizzato per analisi di questo tipo è il Life CycleAssessment (LCA). Tramite l’LCA è possibile quantificare, attra-verso indici di prestazione ambientale, l’effettivo impatto a lungotermine di un bene, un prodotto o una tecnologia analizzandonel’intero ciclo di vita dalla fornitura della materia prima finoall’utilizzo del prodotto stesso e al suo smaltimento finale. Nelcaso particolare di un impianto eolico è interessante valutaredue aspetti sostanziali, la quota parte di CO2 prodotta nell’inte-ro ciclo di vita (per una turbina da 2 MW considerando il mixenergetico italiano è pari a circa 1.920 tCO2) e l’energy pay backtime (EPBT), ovvero il tempo necessario a raggiungere il pareggiotra energia spesa per le fasi di estrazione, produzione, progetta-zione, trasporto, installazione, futuro smantellamento e riciclag-gio dell’opera e quella prodotta in fase di esercizio. Si stima peruna turbina eolica un EPBT medio intorno ai 9 mesi. Dopo 9 mesiquindi una turbina eolica ha già prodotto l’energia necessaria atutto il suo ciclo di vita, dall’estrazione delle materie primenecessarie alla costruzione, fino allo smaltimento dell’ultimocomponente. Riguardo alla fase di dismissione è interessantenotare come solo una piccola parte finisca in discarica:

Materiale Scenariopale d'acciaio 90% riutilizzabileacciaio privo di ruggine 90% riutilizzabileghisa 90% riutilizzabilerame 95% riutilizzabilealluminio 90% riutilizzabileplastica - PVC 100% discaricafibre di vetro 100% discaricaolio 100% inceneritopiombo 90% riutilizzabilezinco 90% riutilizzabile

EFFETTI: Il rumore più importante prodotto da un impianto eolico è imputabileall’attrito dell’aria con le pale e con la torre di sostegno, mentre i moder-ni macchinari posti nella navicella sono estremamente silenziosi. Il rumo-re di fondo in cui gli impianti sono ubicati, è di norma fortemente influen-zato dal vento: quanto maggiore è l’intensità del vento, tanto più il rumo-re emesso dall’aerogeneratore è mascherato dal rumore di fondo.

RUMORE A DISTANZA

MITIGAZIONI: La minimizzazione degli impatti avviene grazie a studi preventivi e all’applica-zione di attenzioni di progettazione che consentono di individuare dei lay-outtali da impedire disturbi. Per fare ciò si effettuano rilievi fonometrici sullatipologia e sul livello del rumore di fondo nonché una previsione del rumoreprodotto dall’impianto. L’applicazione dei risultati grazie a modelli matemati-ci complessi garantisce il contenimento dei limiti previsti dalla legge.

RUMORE RISPETTO AD ALTRE FONTI

I BENEFICI AMBIENTALI

ANALISI DEL RUMORE

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9I benefici derivanti dal raggiungimento degli obiettivi interna-zionali assunti dall’Italia comporterebbero un risparmio enor-me, anche in termini economici, derivanti dal mancato utilizzodi combustibili fossili e dal mancato pagamento delle penalità.Per giungere a tale traguardo occorre, all’interno di un quadronormativo certo, dotarsi degli strumenti necessari a livellonazionale e regionale. Minore dipendenza energetica equivale

ad un maggior peso nello scacchiere internazionale.• Impegno dell’Unione Europea: ottenere che il 20% dell’ener-

gia elettrica sia prodotta da FR entro il 2020.• Impegno dell’Italia: 17% dell’energia prodotta da FR entro il

2020.• Impegno dell’Italia nel settore elettrico: 26,39% dell’energia

elettrica prodotta da FR rispetto ai consumi entro il 2020.

PRODUZIONE DA FONTE EOLICA IN RAPPORTO AL TOTALE DELLE FONTI RINNOVABILI (DATO STORICO E PREVISIONALE)

0

50000

100000

150000

200000

250000

300000

350000

CRESCITA DELL’EOLICO DAL 1993 AL 2013: CONFRONTO TRA CAPACITÀ INSTALLATA EUROPEA E MONDIALE

DATI EOLICO IN ITALIA, IN EUROPA E NEL MONDO AL 31/12/2013 MW

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DATI RELATIVI AGLI OPERATORI SUL TERRITORIO NAZIONALE

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11Sul territorio nazionale sono ad oggi distribuiti 6.299 aerogeneratori di varia taglia per un totale di potenza installata pari a 8.556 MW;la quota di energia prodotta nel 2013 da fonte eolica si è attestata a circa 15 TWh, pari al fabbisogno di circa 15.000.000 persone.

Nazione MW

EUROPA

REGIONE

Germania 33.730Spagna 22.959Regno Unito 10.531Italia 8.551Francia 8.254

Danimarca 4.772Portogallo 4.724Svezia 4.470Polonia 3.390Turchia 2.956

Olanda 2.693Romania 2.599Irlanda 2.037Grecia 1.865Austria 1.684

Belgio 1.651Norvegia 768Bulgaria 681Finlandia 448Ucraina 371

Ungheria 329Croazia 302Estonia 280Lituania 279Repubblica Ceca 269

Cipro 147Lettonia 62Svizzera 60Altre 106

* Studio ANEV ** Studio UIL - ANEV

Fonte dati GWEC * dati provvisori

AEROGENERATORI POTENZIALE AL 2020MW N° MW * OCCUPATI **

CRESCITA % 2013 RISPETTO AL 2012

KW PERABITANTE

KW PERKM2

PUGLIASICILIA

CAMPANIASARDEGNACALABRIABASILICATA

MOLISEABRUZZOTOSCANALIGURIALAZIO

PIEMONTEEMILIA ROMAGNA

ALTREOFFSHORE

2.2631.7541.2231.014

99142637223511858511916160

8.556 6.299 16.200 67.010 5,1% 0,142 28.395

1.4661.480

9826935523333072847946369

20120

2.5001.9001.9151.7501.250

760635900600280900350200

2.060200

11.7147.5378.7386.3344.4842.2892.6753.1662.1143.7411.061

7713.8687.5181.000

13,6%0,5%1,3%0,0%0,0%

18,2%0,0%0,0%

39,6%23,3%0,0%

48,0%0,0%

103,1%0,0%

0,554 0,348 0,210 0,606 0,493 0,723 1,161 0,176 0,032 0,036 0,009 0,004 0,004 0,001 0,000

116,920 68,235 90,026 42,091 65,701 42,572 83,758 21,873 5,121

10,734 2,959 0,728 0,722 0,190 0,000

ITALIA

Nazione MW Nazione MW Nazione MW Nazione MW Nazione MW

AsiaNazione MW

America del NordNazione MW

America Latina e CaraibiNazione MW

OceaniaNazione MW

Africa e Medio OrienteNazione MW

Cina* 91.424India 20.150Giappone 2.661Taiwan 614Corea del Sud 561Tailandia 223Pakistan 56Sri Lanka 63Altre 137tot 115.889

USA 61.091Canada 7.803Messico 1.992

tot 70.886

Brasile 3.456Chile 335Argentina 218Caraibi 191Costa Rica 148Nicaragua 146Honduras 102Uruguay 59Altre 54tot 4.709

Australia 3.239Nuova Zelanda 623Isole del Pacifico 12

tot 3.874Messico 517

Egitto 550Morocco 291Tunisia 104Etiopia 171Iran 91Capo Verde 24Altre 24

tot 1.255TOTALE 196.613 MW

RESTO DEL MONDO

DATI EOLICO IN ITALIA, IN EUROPA E NEL MONDO AL 31/12/2013 MW

TOTALE

TOTALE 120.968

POTENZA INSTALLATA: VALORE ASSOLUTO E IN FUNZIONE DEL TERRITORIO E DELLA POPOLAZIONE

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* Proiezioni del CIL valutate in funzione degli scenari tendenziali predisposti da TERNA

Legenda: CIL = Consumo Interno Lordo • FER = Fonti di Energia Rinnovabile • TWh = Terawattora (unità di misura dell'energia elettrica pari a 1.000.000.000 kWh) • GWh = Gigawattora (unità di misura dell'energia elettrica pari a 1.000.000 di kWh) • MW = Unità di potenza elettrica, equivalente a 1.000.000 di Watt • CO2 = Anidride carbonica

Non solo benefici determinati dalla produzione di energia elettri-ca senza alcuna emanazione di emissioni nocive per la salute e perl’ambiente, ma anche benefici in termini economici locali, naziona-li ed internazionali, come: sviluppo della manodopera locale, crea-zione di posti di lavoro sia dal lato del produttore/investitore sia

indirettamente tramite i fornitori, sviluppo di una industria nazio-nale e miglioramento della bilancia commerciale. Inoltre dal solocomparto eolico si avrebbero ingenti investimenti con benefichericadute occupazionali, di rilancio dell’economia e di innovazionetecnologica.

3000

6000

9000

12000

15000

GLI OBBLIGHI ASSUNTI DALL’ITALIA

PROSPETTIVE DI CRESCITA DELL'EOLICO SULLA BASE DEGLI IMPEGNI DELL'ITALIA IN SEDE COMUNITARIA

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13Il sistema dei CV, introdotto dal Decreto 79/1999 “Bersani” emodificato con la legge finanziaria 2008, nasce dall’esigenzadi sviluppare la produzione di energia elettrica nei mercatiinterni. Il meccanismo che ha consentito il passaggio dal vec-chio sistema a tariffa previsto dal Provvedimento CIP6/92 aquesta concezione nuova, mira a stimolare la produzione dienergia da Fonti Rinnovabili dalle diverse tecnologie con ade-guati meccanismi di supporto. Ulteriore importante novità èstata quella di porre l’obbligo di produrre Energia Rinnovabilein capo ai produttori da fonti fossili per una percentuale viavia crescente ed in linea con il raggiungimento degli obiettivicomunitari. In caso di impossibilità di immettere e.e. da FR inquantità sufficiente, i produttori possono assolvere l’obbligocomprando ed annullando Certificati Verdi prodotti da terziper un pari quantitativo. I CV sono rilasciati ai produttori chene facciano richiesta per la produzione elettrica di impiantiche abbiano conseguito la qualificazione del GSE di ImpiantoAlimentato da Fonti Rinnovabili. Ogni CV corrisponde a 1MWh ed è valido per tre anni. Il produttore può decidere diutilizzare i CV per assolvere al suo obbligo ovvero di cederli aterzi secondo le seguenti modalità:

1. Cessione diretta tramite contratto bilaterale;

2. Cessione ad un intermediario;

3. Vendita sulla piattaforma della Borsa dei CV;

4. Cessione al GSE al prezzo pieno di riferimento.

Di norma la cessione avviene per i casi 1. e 2. al prezzo di rife-rimento del GSE con uno sconto di qualche punto percentua-le, per la vendita in borsa ad uno sconto ancora inferiore ed alGSE al prezzo pieno. La produzione elettrica di energia daFonti Rinnovabili è stata stimolata con il sistema attuale diincentivazione dei CV in maniera abbastanza costante, come sipuò apprezzare del grafico.Le Fonti Rinnovabili che hanno maggiormente beneficiato delmeccanismo di mercato in essere sono state quelle maggior-mente mature, quali l’eolico con 45,58 TWh incentivati dal2002 al 2012, l’idroelettrico con 41,96 TWh, le biomasse con27,84 TWh e la geotermia con 9,08 TWh. Nel complesso il siste-ma dei CV ha consentito un incremento di nuova produzioneelettrica nel 2012, rispetto all’anno precedente, pari a circa 2,3TWh, per una produzione complessiva nel solo 2012 pari a25,66 TWh e un totale tra il 2002 ed il 2012 di 124,51 TWh.

IL SISTEMA DEI CERTIFICATI VERDI

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Il 28 Marzo 2011 è stato pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n° 71, ilDecreto Legislativo che recepisce la Direttiva Europea2009/28/CE sulle fonti rinnovabili. Tale Decreto prevede dei mec-canismi semplificati per le procedure autorizzative sia per gliimpianti inferiori a 1 MW sia per impianti di taglia superiore, ed haprevisto una riduzione lineare, fino ad annullamento, della quotad’obbligo di immissione di energia rinnovabile come disciplinato

dal Decreto “Bersani”. Il Decreto attuativo di quanto previsto nel D.Lgs 28/11, ovvero il DM 6 Luglio 2012, ha quindi introdotto il nuovosistema di incentivi per gli impianti da fonti rinnovabili che entra-no in esercizio dal 1° gennaio 2013, differenziato per soglie dipotenza. Gli impianti che rientrano entro la soglia dei 5MW acce-deranno ad un sistema a tariffa, tramite iscrizione ad appositi regi-stri entro i limiti di potenza stabiliti per ciascun anno fino al 2015(60MW anno), mentre quelli superiori a detta soglia partecipano adelle procedure competitive di aste al ribasso, sempre entro i limi-ti di potenza annuale stabiliti nel Decreto fino al 2015 (500MW/anno per eolico onshore e 600 MW/triennio per eolico off-shore). Gli impianti eolici fino a 60 kW accederanno direttamenteai meccanismi incentivanti previsti dal Decreto Ministeriale. Ilsistema dei Certificati Verdi avrà validità fino al 2015 per i soliimpianti entrati in esercizio entro il 31 Dicembre 2012, o comunqueentro il 30 aprile 2013 in quanto il DM ha previsto un periodo tran-sitorio al fine di tutelare gli investimenti in essere. E’ stata intro-dotta una procedura di accredito dei certificati verdi trimestrale, elo scadenzario dei ritiri, da parte del GSE, dei certificati verdi rila-sciati entro periodi specifici, e dettagliati nel Decreto Ministeriale.Per detti impianti la disposizione ministeriale ha disciplinato quan-to previsto nel D. Lgs per quel che concerne la conversione inincentivo del diritto ai certificati verdi, successivamente al 2015,prevedendo una formula che contempli la decurtazione del 22%alla differenza tra il valore fisso di 180 ¤/MWh e il prezzo di ces-sione dell’energia elettrica come definito dall’Autorità per l’energiaelettrica e il gas, il tutto moltiplicato per il pertinente fattore K.

COSA PREVEDE IL NUONO DECRETO SULLE RINNOVABILI

IDRAULICA

EOLICA

GEOTERMICA

BIOMASSE-RIFIUTI-BIOGAS

SOLARE

452,8

148,0

187,1

138,4

0,4

596,1

181,2

482,5

270,4

0,8

1501,1

464,0

606,9

509,8

0,8

1692,9

1281,6

630,0

772,9

1,1

2164,8

2002,0

844,9

955,5

2,2

2921,5

2653,2

865,6

1324,5

3,1

2921,5

2653,2

865,6

1324,5

3,1

6927,9

5541,1

936,3

4515,4

7,9

7771,7

8170,8

988,7

5709,6

4,2

7089,2

9227,1

1308,6

5753,3

3,7

6509,4

12244,1

1291,4

5612,0

2,3

2002 2004 2005 2006 2007 2008 2010 2011 2012

EMISSIONI CERTIFICATI VERDI (DATI IN GWH)

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15Nel Gennaio 2008 l’ANEV e la UIL hanno sottoscritto un

Protocollo di Intesa, rinnovato nel 2010 e nel 2012, finalizzato

alla predisposizione di uno studio congiunto, che delineasse

uno scenario sul panorama occupazionale fino al 2020, relati-

vo al settore dell’eolico. Lo studio si configura come un’elabo-

razione approfondita del reale potenziale occupazionale,

verificando a fondo gli aspetti della crescita prevista del com-

parto industriale, delle società di sviluppo e di quelle di ser-

vizi. In particolare sono state considerate le ricadute occupa-

zionali dirette e indotte nei seguenti settori.

- Studio di fattibilità Anemometrico - Ingegneristico- Costruzione macchine ed indotto - Sviluppo e costruzione impianto- Installazione - Manutenzione- Gestione, Operation & Maintenance

L’analisi del dato conclusivo relativo al potenziale eolico, tra-sposto in termini occupazionali dall’ANEV rispetto ai criteriutilizzati genericamente in letteratura, indica un potenzialeoccupazionale al 2020 in caso di realizzazione dei 16.200 MWprevisti di 67.000 posti di lavoro complessivi. Tale dato è divi-sibile in un terzo di occupati diretti e due terzi di occupatidell’indotto.

IL POTENZIALE OCCUPAZIONALE NAZIONALE E REGIONALE RELATIVO AL SETTORE EOLICO - RISULTATI SCATURITI DAL PROTOCOLLO UIL - ANEV

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16 L’eolico, essendo una valida risposta alle gravi minacce ambientali dovute alleemissioni di gas serra in atmosfera causate dall’approvvigionamento energeticoda fonti fossili, promuove la tutela della biodiversità e la salvaguardia deglihabitat naturali e delle popolazioni floro-faunistiche a macroscala. Occorrecomunque pianificare le istallazioni degli aerogeneratori in modo da evitarepossibili ripercussioni sull’ambiente circostante e sulla biodiversità a scalaregionale e locale.Considerando gli effetti su flora e fauna connessi allo sviluppo di impianti eoli-ci, l’ISPRA (ex APAT, 2006) scrive: “I soli effetti riscontrati riguardano il possibi-le impatto degli uccelli con il rotore delle macchine. Il numero di uccelli chemuoiono è comunque inferiore a quello dovuto al traffico automobilistico, aipali della luce o del telefono”.Anche l’ente inglese per la protezione degli uccelli (Society for the Protectionof Birds - RSPB) ha dichiarato che “I Cambiamenti climatici rappresentano la piùgrande minaccia a lungo termine per i volatili e per altre specie. Quella eolica èla tecnologia più avanzata tra le rinnovabili, disponibile in larga scala oggi. LaRSPB supporta la crescita significativa della produzione di energia eolicaonshore e offshore nel RegnoUnito."Considerando i benefici che l’eolico comporta all’avifauna contrastando i cam-biamenti climatici grazie alle mancate emissioni di gas serra, il WWF ha pubbli-cato un Report (A Climate Risk Report. Bird Species and Climate Change. TheGlobal Status Report) che, sulla base di più di 200 lavori scientifici, constata gliingenti impatti dei cambiamenti climatici sull’avifauna in ogni parte del globo,evidenziando come gli scienziati hanno trovato popolazioni in declino fino al90% o con insuccesso riproduttivo totale e senza precedenti.L’IUCN (International Union for the Conservation of Nature) nel 2008 ha raffor-zato l’allarme, dichiarando che i cambiamenti climatici stanno portandoall’estinzione una specie su otto di uccelli.

FLORAEffetti:L’impatto sulla vegetazione si verifica soprattutto in fase di realizzazione delProgetto, con la costruzione delle strade e delle fondazioni, nonché con lemovimentazioni dei materiali.Mitigazioni:• Minimizzare gli impatti grazie a studi preventivi e all’applicazione di atten-

zioni di cantiere;• Minimizzare i rischi di erosione causati dalle opere civili;• Ripristinare la vegetazione al termine della fase di cantiere;• Compensare l’impatto migliorando le aree vicine per avere un bilancio com-

plessivo positivo.

FAUNAEffetti:In fase di cantiere si può verificare un allontanamento momentaneo degli ani-mali per il rumore nelle fasi di costruzione e di smantellamento;in fase di eser-cizio i potenziali impatti riguardano essenzialmente le popolazioni di avi e chi-rottero fauna.Al riguardo, si possono avere casi, seppur poco significativi, di collisione di avi-fauna e chirotteri con le pale degli aerogeneratori, oltre che elettrocuzione ecollisione dell’avifauna con le linee elettriche. Difatti, numerosi studi su scalainternazionale hanno dimostrato come sia relativamente basso il contributodelle turbine eoliche sui decessi annui di volatili; è stato osservato come gliuccelli imparino immediatamente ad evitare gli impatti con le turbine e comecontinuino comunque a nidificare e cibarsi nei territori in cui gli impianti ven-gono installati. Al riguardo, la Comunità Europea nel 2011 ha pubblicato delle Linee GuidaEuropee sull’energia eolica e i siti Natura 2000, che includono le ZPS, zone diprotezione poste lungo le rotte di migrazione dell’avifauna. Nel documento

viene esplicitato che non si po’ affermare che l’eolico crei un impatto sull’avi-fauna ma che occorre considerare caso per caso, anche in zone ad alta valenzaambientale come le ZPS, sottolineando che in alcuni casi, fornendo struttureper la nidificazione, gli impianti hanno comportato degli effetti benefici sullespecie ornitiche locali.Secondo la US Fish and Wildlife Service la prima causa di mortalità tra gli uccel-li è da ascrivere ai gatti (circa un miliardo di esemplari all’anno), a seguire gli edi-fici (poco meno di un miliardo), i cacciatori (circa 100 milioni l’anno) e infine iveicoli, le torri per gli impianti di telecomunicazione, i pesticidi e le linee adalta tensione (ciascuna categoria con un contributo che va da 60 a 80 milioni diesemplari l’anno); il contributo relativo agli impianti eolici risulta una frazioneestremamente modesta. Infine, uno studio della Canadian Wind EnergyAssociation (CanWEA) ha evidenziato che su 10.000 incidenti occorsi a volatili5.820 sono riconducibili agli edifici, 1.370 alle linee ad alta tensione, 1.060 aigatti, 850 ai veicoli, 710 ai pesticidi, 50 alle torri per gli impianti di telecomuni-cazione e meno di uno agli impianti eolici.Mitigazioni:• Cura nel lay-out (evitare zone di intense rotte migratorie, lasciare liberi i cor-

ridoi);• Adozione delle BAT (Best Available Technologies): rotore lento, torri tubola-

ri, interramento degli elettrodotti;• Monitoraggio degli incidenti per la prevenzione.

OSSERVATORIO NAZIONALE EOLICO E FAUNAANEV e Legambiente Onlus, unitamente alla collaborazione dell’ISPRA, IstitutoSuperiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, hanno instituito unOsservatorio Nazionale su Eolico e Fauna, mirato ad ampliare le conoscenzescientifiche sul tema del rapporto tra produzione di energia elettrica da fonteeolica e popolazioni faunistiche, con particolare riferimento alla ornito e chi-rotterofauna, che rappresentano in modo indiscusso la componente di biodi-versità in cui l’impatto dell’eolico viene maggiormente dibattuto.Il principale obiettivo dell’Osservatorio è quello di rafforzare la tutela ambien-tale e al tempo stesso promuovere uno sviluppo di impianti eolici sul territorioitaliano che sia attento alla conservazione della biodiversità, monitorandoeventuali impatti ambientali dovuti alle potenziali interazioni tra gli impiantieolici e le popolazioni di chirotteri e di avifauna stanziale e migratrice, nonchépromuovendo la diffusione di best practices per la minimizzazione di talipotenziali impatti.L’Osservatorio si occupa quindi di ampliare le conoscenze scientifiche sul temaper mettere poi a disposizione studi, ricerche e metodi di monitoraggio checontribuiscano a dare un’informazione sull’argomento sempre più approfondi-ta e basata su fondamenti scientifici. È stato a tal scopo pubblicato il Protocollodi Monitoraggio dell’Osservatorio Nazionale Eolico e Fauna (disponibile onlinealla pagina dell’Osservatorio nel sito dell’ANEV) contenente indicazioni di carat-tere tecnico-scientifico per pianificare ed eseguire attività di monitoraggio,ante e post operam, delle popolazioni di avifauna e chirotterofauna su siti eoli-ci.Il Protocollo di Monitoraggio si propone quindi di indicare una metodologiascientifica da poter utilizzare sul territorio italiano sia per stimare, sotto il pro-filo qualitativo e quantitativo, gli eventuali impatti dell’eolico sull’avifauna e lachirotterofauna, sia per orientare la realizzazione di interventi tesi a mitigaree/o compensare tali tipologie di impatto.L’utilizzo del Protocollo di Monitoraggio risulta propedeutico alla realizzazioneda parte dell’Osservatorio di un potenziale database di informazioni sul temaeolico-fauna che permetta il confronto, nel tempo e nello spazio, di dati quan-titativi ottenuti utilizzando le medesime metodologie di rilevamento.In definitiva, il Protocollo rappresento uno strumento utile e concreto per uni-formare sui più recenti fondamenti scientifici le difformità purtroppo attual-mente presenti nelle normative regionali in materia.

EFFETTI SULLA BIODIVERSITÀ

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17SCELTE E DEFINIZIONE DEL PROGETTO:• Vincoli ambientali di inserimento urbanistico• Distanza delle turbine dal perimetro dell’area urbana• Distanza delle turbine dal confine di proprietà di tanca• Distanza da strade Provinciali o nazionali• Evoluzione dell’ombra giornaliera

LA LOCALIZZAZIONE DEL SITO:• Disponibilità del vento• Sistemi di misura• Correlazioni di lungo termine

IL PROGETTO E IL PAESAGGIOCos’è il paesaggio: “Il Paesaggio designa una determinata partedi territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cuicarattere deriva dall'azione di fattori naturali e/o umani e

dalle loro interrelazioni” (da “Convenzione Europea delPaesaggio”, Firenze 20 Ottobre 2000 - predisposta dalCongresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d'Europa)

PAESAGGIO NATURALE E PAESAGGIO ANTROPICO, AZIONI DI TUTELA:• Tutela Passiva (vincoli)• Mediata (strumenti urbanistici)• Attiva (selvicoltura, divulgazione)

LE NORME SUL PAESAGGIO• D. Lgs. 490/1999 - Testo unico delle disposizioni in materia

di beni culturali ed ambientali• L. 1497/1939 ora art. 139 del DLgs 490/1999• L. 431/1985 ora art. 146 del DLgs 490/1999

INDIVIDUAZIONE DI UN SITO1 ANALISI ANEMOMETRICA2

MLAYOUT3 SONDAGGI5INDAGINI GEOLOGICHE4

Real

izza

zion

e di

un

Parc

o Eo

lico

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18

Real

izza

zion

e di

un

Parc

o Eo

lico

FONDAZIONI6

POSA IN OPERA: NAVICELLA, ROTORE, GIRANTE EOLICA10

MONTAGGIO TORRI7

ARRIVO TURBINA: NAVICELLA8 ARRIVO TURBINA: PALA9

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19NAVICELLA - CABINA DI TRASFORMAZIONE11 CAVIDOTTI12

SALA CONTROLLO14

MANUTENZIONE E ASSISTENZA15

PARCO EOLICO FINITO16

SOTTOSTAZIONE13

Real

izza

zion

e di

un

Parc

o Eo

lico

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20“Le turbine eoliche sono troppo rumorose e disturbano gli abitanti dei luoghi incui sono installate”Il rumore più importante prodotto da un impianto eolico deriva dall’attrito del-l’aria con le pale e con la torre di sostegno dell’aerogeneratore; di norma il rumo-re prodotto da una turbina eolica è di circa 45.3 dB(A) a 150mt di distanza dall’im-pianto fino ad arrivare a 36,9 Db(A) a 400mt.  Confrontando su una scala i rumoriprodotti da fonti diverse è possibile rilevare che il rumore generato da un parcoeolico è molto meno intenso di quelli generati in un contesto abitativo o in unufficio, nell’abitacolo di un automobile o della musica emessa da uno stereo.

“Gli aerogeneratori sono enormi, spesso alti come grattacieli di decine e decinedi piani e occupano troppo spazio” Le turbine eoliche, suddivisibili in macchine di piccola, media e grande taglia nonhanno necessariamente grandi dimensioni, infatti l’altezza delle torri è variabile,da un minimo di 10 m a un massimo di 115 m. In Italia il maggior numero di aero-generatori è di media taglia, di altezza compresa tra i 30 e i 90 mt. Considerandoche la superficie occupata da un aerogeneratore, con una media di lato di 16m, èdi 250 m2, gli aerogeneratori installati oggi in Italia occupano uno spazio comples-sivo di 1,4 km2, pari allo 0,0004% della superficie totale della nostra penisola..

“La presenza di impianti eolici deturpa il paesaggio” L’installazione di un impianto eolico in un sito potenziale risponde a regole certeche ne stabiliscono il lay-out secondo principi di anemologia applicata alla pro-gettazione ingegneristica. Una corretta integrazione di tali installazioni con ilterritorio e con il paesaggio circostante è necessaria e l’ANEV ha a tal fine firma-to, fin dal 2002 con Legambiente e poi anche con il WWF e Greenpeace unProtocollo per la realizzazione di un “buon eolico” correttamente inserito nelterritorio e nel paesaggio circostante. La minimizzazione degli impatti visiviavviene attraverso attenzioni progettuali che vanno dall’analisi del paesaggio edelle specificità territoriali, alla valutazione degli impatti visivi da punti di inte-resse con fotosimulazioni, dalla scelta di diversi tipi di aerogeneratore a secon-da della grandezza più adeguata al contesto alla definizione della migliore solu-zione cromatica.

“Le turbine eoliche hanno un impatto negativo sull’avifauna”Numerosi studi a livello internazionale hanno dimostrato come sia relativamen-te basso il contributo delle turbine eoliche sui decessi annui di volatili. Gli uccel-li imparano, infatti, immediatamente a evitare gli impatti con le turbine e conti-nuano a nidificare e cibarsi nei territori in cui gli impianti vengono installati. Atestimonianza dell’impatto minimo degli aerogeneratori sull’avifauna, uno studiodella Canadian Wind Energy Association (CanWEA) ha evidenziato che su 10.000incidenti accorsi a volatili, meno di uno è imputabile agli impianti eolici. Anchein Italia, dove l’ANEV ha dato vita a un Osservatorio nazionale su eolico e fauna,gli studi effettuati hanno dimostrato l’esiguità di tali effetti, tuttavia in applica-zione del principio di salvaguardia, il Protocollo ANEV esclude la possibilità dicostruire impianti in aree dove esistano corridoi migratori o specie di particola-re pregio avifaunistico.

“L’energia eolica ha costi troppo elevati”L’energia eolica è una delle energie rinnovabili maggiormente competitive, dopol’energia idroelettrica e quella geotermoelettrica, l’energia prodotta da fonteeolica ha infatti un costo di produzione che può oscillare tra i 100 e i 130euro/MWh a fronte di un costo in bolletta pari a circa il doppio.  Le spese per losfruttamento della risorsa-vento sono principalmente relative ai macchinari, il75% degli investimenti è infatti impiegato per gli aerogeneratori, che hanno peròcicli di vita lunghi, pari a 20 anni durante i quali si mantiene inalterata la produt-tività qualora correttamente manutenuti. Le caratteristiche tecniche della pro-duzione di energia   eolica permettono di ridurre al minimo i restanti costi diinfrastrutturazione, delle opere civili, della progettazione, dello sviluppo e dellaconnessione alla rete, che rappresentano il 25% degli investimenti. A fronte diquesti oneri vi sono significativi benefici ambientali ed economici per il sistenaelettrico quali la assenza di oneri per l'acquisto, lo stoccaggio o il trasporto delcombustibile fossile.

“L’energia eolica deriva da una fonte discontinua ed è inaffidabile” L’energia eolica sfrutta una risorsa sempre disponibile, presente di giorno e dinotte, e continuamente rinnovabile. La continuità della risorsa-vento è garantitada studi preventivi sui siti potenziali che analizzano per periodi lunghi, almenoun anno e mezzo, la direzione e l’intensità del vento, verificando che sussistanole condizioni favorevoli all’installazione di aerogeneratori: in particolare è richie-sta la presenza della risorsa per circa 1.750 ore/anno con una ventosità compre-sa tra 6 e 8 m/s, tale da garantire la producibilità per ogni MW installato di circa1.750 MWh/anno. A ciò si aggiungano i progressi fatti in tema di sistemi di stora-ge, che consentono di stoccare parte dell’energia prodotta e di sfruttarla in basealla domanda.

“Il settore eolico non crea occupazione”L’impiego di energia eolica determina innumerevoli ricadute positive sul fronte

occupazionale, sia in termini di incremento della manodopera presso il sito siaper la creazione di nuovi posti di lavoro dal lato del produttore/investitore e deifornitori. Uno studio congiunto ANEV-UIL mostra che nel 2013 sono circa 34.000gli occupati nel comparto eolico, di cui 8.529 addetti diretti. Lo scenario delinea-to dallo studio relativamente alle potenzialità occupazionali del settore mostrache nell’eolico potranno essere occupate, entro dieci anni, 67.010 unità in tuttoil territorio nazionale, di cui un terzo di occupati diretti (19.431) e due terzi dioccupati dell’indotto (47.579).

“Il sistema di incentivi alle energie rinnovabili fa sì che il prezzo venga scaricatotutto sulla bolletta energetica e gravi sulle spalle degli italiani con beneficio deisoli produttori” L’idea che il sostegno al comparto eolico sia totalmente pagato dagli italianiattraverso la bolletta elettrica si fonda su un assunto errato, infatti l’unico impor-to in bolletta legato all'eolico è riferito alla compensazione che il GSE, Gestoredei Servizi Energetici, svolge nei limiti del raggiungimento dell’obbligo assunto inEuropa, ovvero quello di produrre una parte di energia elettrica da fonti rinno-vabili. Per legge l’energia eolica non può ricevere sussidi pubblici per costruire unimpianto. Gli incentivi sono stati erogati per l’energia prodotta e corrisposti tra-mite i Certificati Verdi acquistati dalle aziende produttrici di energia non verde,per compensazione ovvero da GSE. Bisogna poi segnalare che la significativa pro-duzione eolica di questi anni sta comportando sempre più spesso una riduzionedel costo dell'energia elettrica con beneficio per i consumatori.

“Gli impianti per la produzione di energia eolica determinano un inquinamentoelettromagnetico con la creazione di campi elettrici.” L’impatto elettrico e magnetico di un impianto eolico è estremamente modestoe ben inferiore ai limiti fissati per legge di circa 100 µT. I campi elettrici genera-ti sono resi, infatti, praticamente nulli dall’effetto di “schermo” esercitato siadalle guaine metalliche e sia dal terreno sovrastante i cavi interrati a 1,80 m diprofondità.

“Il settore dell’eolico è preda degli interessi di criminalità e mafie”.Il comparto eolico, nello scenario italiano, è riuscito più e meglio di molti altrisettori a evitare che gli interessi economici della criminalità in generale potesse-ro inserirsi nel proprio circuito. Molte le riprove a testimonianza di ciò. Tra que-ste, i forti controlli che le banche fanno, utilizzando studi legali internazionali, aiquali deve sottostare l’azienda eolica che opera nel project financing. Più cheparlare di coinvolgimento, dunque, occorre intervenire sulla tutela da ogni ten-tativo d’intromissione da parte della criminalità organizzata. Proprio per contra-stare ogni possibile intrusione l’ANEV ha sottoscritto il Protocollo di Legalità pre-disposto dal Ministero dell’Interno e Confindustria, rendendolo vincolante per ipropri associati, così da garantire ogni possibile controllo nelle procedure di svi-luppo, costruzione e gestione degli impianti eolici.

RUMORE

DIMENSIONI

PAESAGGIO

FAUNA

COSTI

AFFIDABILITÀ

OCCUPAZIONE

INCENTIVI

INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO

CRIMINALITÀ

SFATIAMO I FALSI MITI SULL’ENERGIA EOLICA

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21FORMAZIONE

CORSO DI FORMAZIONE ANEV DI SECONDO LIVELLO 1/2014Operation&Maintenance - Manutenzione e buon funzionamentodegli impianti eolici 20 – 21 febbraio 2014 Roma, sede ANEV

CORSO DI FORMAZIONE ANEV DI PRIMO LIVELLO 2/2014 La sicurezza nel parco eolico17 – 18 aprile 2014 Roma, sede ANEV

CORSO DI FORMAZIONE ANEV DI SECONDO LIVELLO 3/2014Eolico di base: tecnica, normativa, ambiente ed esperienza sul campo27 – 28 – 29 – 30 maggio 2014 Roma sede ANEV

CORSO DI FORMAZIONE ANEV DI SECONDO LIVELLO 4/2014Operation&Maintenance - Manutenzione e buon funzionamentodegli impianti eolici5 - 6 novembre 2014 Ecomondo - KeyWind– Fiera di Rimini

CORSO DI FORMAZIONE ANEV DI SECONDO LIVELLO 5/2014Il Minieolico6 – 7 novembre 2014 Ecomondo - KeyWind– Fiera di Rimini

CAMPAGNA ONLINE “TARGET EUROPEO 2030…SOSTENIAMO L’EOLICO IN EUROPA!”

In vista delle decisioni che dovranno essere prese in sedeEuropea sugli obiettivi di incremento delle fonti di energia rin-novabile e sulla riduzione della CO2, ANEV lancia la campagnaonline “Target europeo 2013 – sosteniamo l’eolico in Europa!”.Secondo l’Associazione, il target proposto dalla CommissioneEuropea che introdurrebbe l’incremento del 27% di Rinnovabilial 2030, non è significativo e soprattutto poco efficace, in quan-to non stabilisce obiettivi vincolanti per i singoli Stati. L’ANEVchiede alle Istituzioni Europee più coraggio per un settore comequello delle Rinnovabili che ha dimostrato fino ad oggi di esse-re in grado di creare sviluppo, crescita economica e industriale,occupazione (oltre 150.000 in Italia) e benefici ambientali.

ACT ON FACTS

L’ANEV ha aderito alla campagna europea Act on facts, mirata asfatare i falsi miti sull’energia eolica. Nel portale www.acton-facts.org sono presenti interessanti testimonianze, fatti e datiche sfatano miti e leggende, spesso veicolate dai media, sul-l’energia eolica.

PREMIO GIORNALISTICO

Premiare le opere giornalistiche che si sono particolarmentedistinte per il loro valore scientifico, culturale e sociale nelcomunicare l’energia eolica, evidenziando la valenza ambientaledella produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile, infunzione del risparmio energetico e della riduzione dellesostanze inquinanti responsabili del degrado dell’ambiente.Questo il fine del Premio giornalistico “Energia del Vento”, pro-mosso dall’ANEV. L’iniziativa sottolinea l’importanza di sviluppa-re una corretta cultura dell’ambiente, in cui l’energia pulita pro-dotta attraverso l’eolico ha un ruolo cruciale in termini di soste-nibilità e sviluppo. Fondamentale è il ruolo dell’informazione edei mass-media che, con la loro attività, concorrono a formarel’opinione pubblica e la coscienza sociale. Per questi motiviANEV auspica un coinvolgimento diretto nella realizzazione delprogetto da parte di associazioni, centri di ricerca e istituzioniscientifiche attive nel campo delle energie rinnovabili e nonconvenzionali. Quattro le sezioni in concorso: carta stampata,radio, tv, web. Inoltre, è presente una sezione speciale con ilPremio Under 30, che intende promuovere l’attività dei giovanigiornalisti, sui quali poggia la speranza e la responsabilità di por-tare nel mondo dell’informazione una maggiore sensibilità neiconfronti della tematica ambientale, dell’energia pulita e del-l’eolico. Il bando di concorso è pubblicato sul sitoWWW.ANEV.ORG

ATTIVITÀ CONVEGNISTICHE E FIERE

GIORNATA MONDIALE DEL VENTORoma 15 giugno 2014Campagna internazionale di sensibilizzazione sull’energia eolicanell’ambito della quale si svolgono convegni, attività culturali,ludiche e formative e che vede il coinvolgimento dei principalioperatori del settore eolico. In Italia la manifestazione è coordi-nata dall’ANEV e riceve ormai da5 anni il Patrocinio del Ministerodello sviluppo Economico e del Ministero dell’Ambiente e l’ade-sione del Presidente della Repubblica e di Roma Capitale.

ECOMONDO - KEY ENERGY5 - 8 novembre 2014 - presso la Fiera di RiminiLa manifestazione KeyWind nasce in collaborazione con RiminiFiera nell’ambito di Ecomondo. L’evento è stato scelto comeprincipale fiera di riferimento del settore eolico annuale del-l’area Mediterraneo dalle Aziende Associate ANEV e ad altreimportanti società del comparto e rappresenta il più significati-vo incontro per maturare rapporti istituzionali e incrementare ilbusiness. ANEV organizza in questa occasione convegni istituzio-nali e corsi di formazione.

ATTIVITÀ DI FORMAZIONE, SENSIBILIZZAZIONE E PROMOZIONE DELL’EOLICO

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22 Per quanto riguarda il minieolico, inteso sino alla potenza di 100 kW,anche se secondo la normativa IEC 61400-2 (Design requirements forsmall wind turbines) fanno parte di questa categoria le macchine conarea spazzata uguale o minore di 200 m², corrispondente a un diametrodel rotore di poco meno di 16 m e pari ad una potenza compresa tra qual-che decina dikW e circa 80 kW, a seconda della velocità nominale a cuil’aerogeneratore eroga la sua potenza di targa, si evidenzia quanto segue.Nel 2011, il Regno Unito con 22 MW installati, tenendo conto però checirca 6 MW sono riferiti ad aerogeneratori tra 100 kW e 500 kW, ha supe-rato per la prima volta gli Stati Uniti che rispetto al 2010 hanno avutouna sensibile riduzione, da 25 MW a 19 MW. Sempre nel Regno Unito allafine del 2012 il mini-medio eolico ha raggiunto la potenza complessiva di102 MW, con una crescita molto accentuata nella fascia 15 kW – 100 kW.Nel rapporto RenewableUK’s Working for a Green Britain and NorthernIreland, pubblicato nel mese di settembre 2013, si mette in risalto lacreazione di 1864 nuovi posti di lavoro, a tempo pieno, a partire dal 2010,nel settore del minieolico sino a 100 kW di potenza. In Italia, sulla basedi un monitoraggio effettuato dall’ANEV, la potenza installata alla finedel 2013 risulta intorno a 20 MW, a cui in base ad ulteriori informazionisi deve aggiungere un altro valore non facilmente identificabile per lagrande frammentazione delle installazioni nel territorio nonsempre segnalate, ma che si aggira intorno a 5 MW. Le previsioni per il2014 e per gli anni successivi, in considerazione che i tagli massicci chehanno penalizzato fortemente l’eolico maggiore non sono stati applicatial minieolico, fanno ritenere che la crescita annuale dovrebbe essere ora-mai dell’ordine della decina di MW, sempre che le varie amministrazionilocali e soprintendenze non creino ulteriori difficoltà nella concessionedelle relative autorizzazioni.A livello globale per avere una diffusione massiccia del minieolico sideve intervenire non solo con le dovute politiche di supporto, ma pro-prio per cogliere l’occasione che si è presentata con l’introduzione inmolte parti del mondo, Italia compresa, di misure incentivanti finalmen-te appropriate, è necessario produrre uno sforzo per il miglioramentodella tecnologia, una sensibile riduzione dei costi e la tutela dell’utentee dei costruttori affidabili dalla minaccia ancora incombente di prodot-ti non rispondenti alle prestazioni dichiarate. A questo proposito è benericordare che da qualche anno nel Wind Implementing Agreementdell’IEA (International EnergyAgency) è stato lanciato il Task 27“Consumer Labelling of Small Wind Turbines” con lo scopo di svilupparestandard internazionali per quanto riguarda la qualità e le prestazionidelle macchine di piccola taglia.Il prodotto finale del task è la pubblicazione di una guida internazionaledel settore “Recommended Practice for Consumer Labelling of SmallWind Turbines”. Altra nota positiva da menzionare è stata la partecipa-zione dell’Italia a questa attività congiunta tramite l’Università di NapoliFederico II.Nel Regno Unito l’introduzione della certificazione nel minieolico èstata accolta molto favorevolmente da costruttori e utenti, con l’effettopressoché immediata di una crescita del settore di notevole entità.In Italia, sia pure a grande distanza, in termini di potenza installata e ini-zio della diffusione commerciale, dai Paesi sopra menzionati, il ricorso amacchine di piccola taglia tra 1 e 20 kW, ha avuto inizio subito dopo il2000, evidenziando poi una sensibile accelerazione nell’ultimo triennio,in cui si

è assistito anche alle installazioni di macchine di 55-60-100 e 200 kW. Lepolitiche di sostegno adottate dai governi nazionali, sotto forma diincentivi e semplificazione delle procedure amministrative riguardantil’iter autorizzativo e la connessione alla rete elettrica, hanno consentitouno sviluppo adeguato del settore in modo direttamente proporzionaleall’efficacia delle misure intraprese nella fase applicativa,Il D.lgs. 28/2001 e il decreto attuativo del 6 luglio 2012, disciplinano dalpunto di vista normativo e incentivante il settore minieolico inteso sinoa una potenza di 200 kW. In particolare, la tariffa onnicomprensiva,rispetto alla legge precedente distingue due fasce:• Da 1 kW a 20 kW con una tariffa onnicomprensiva di 291 ¤/MWh• Da 20 kW a 200 kW con una tariffa onnicomprensiva di 268 ¤/MWhInoltre, il periodo di vigenza dell’incentivo è stato portato da 15 a 20anni. Per quanto riguarda l’aspetto procedurale sono state introdotte daqualche anno semplificazioni applicabili al minieolico sino alla potenzadi 60 kW. Questo passaggio legislativo ha contribuito a rivitalizzare unsegmento dimercato che non riusciva a decollare, anche se un nuovo ostacolo impre-vedibile, come la crisi finanziaria, ha parzialmente frenato gli entusiasmiiniziali testimoniati da un numero elevato di richieste di macchine di pic-cola taglia. Altro effetto positivo conseguente alla nuova disciplinaincentivante è dato dall’aumento di costruttori e distributori del settoreche comporta una maggiore ricerca di competitività nei prodotti offertia tutto vantaggio dell’utente che deve richiedere comunque a sua salva-guardia tutte le possibili garanzie di sicurezza, affidabilità e prestazioni.Sinora il numero e la potenza degli aerogeneratori di piccola taglia,installati e in esercizio in Italia, sono piuttosto modesti, se paragonatiper esempio al Regno Unito, ma con la prospettiva di crescere nel brevetermine, contribuendo così a fornire un supporto agli impegni comunita-ri intrapresi, all’occupazione ed alla generazione elettrica distribuita.Partendo dalla valutazione dei dati anemometrici disponibili sul territo-rio nazionale l’ANEV stima un potenziale energetico del minieolico pari acirca 1,5 - 2 TWh/anno, corrispondente ad una potenza installata di circa1.000 MW, raggiungibile tramite una semplificazione effettiva dei pro-cessi autorizzativi, la definizione di alcuni accorgimenti al sistema diincentivazione per renderlo remunerativo anche per piccole potenze eper consentire un’economicità nella fase precedente all’installazione(anemometria) ed uno sviluppo tecnologico caratterizzato da una spicca-ta versatilità che ne consenta la diffusione anche nei contesti urbani.

IL MINIEOLICO

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Regione MW installati

Puglia 2.263

Sicilia 1.754

Campania 1.223

Sardegna 1.014

Calabria 991

Basilicata 426

Molise 372

Abruzzo 235

Toscana 118

Liguria 58

Regione MW installati

Lazio 51

Piemonte 19

Emilia Romagna 16

Veneto 10

Trentino Alto Adige 3

Valle d'aosta 3

Umbria 2

Marche -

Friuli Venezia Giulia -

Lombardia -

TOTALE 8.556

Nessuna Installazione

< 100 MW

100 ÷ 250 MW

251 ÷ 500 MW

501 ÷ 750 MW

> 750 MW

POTENZA EOLICA INSTALLATA SUL TERRITORIO NAZIONALE

POTENZA TOTALE INSTALLATA, PREVISIONE DI TENDENZA AL 2020 E CONFRONTO CON SPAGNA E GERMANIA

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C.&C.