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Animali Informa novembre 2011

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Cari lettori,eccoci ritrovati nell’edizione di Novembre della nostra rivista.Comunico a tutti che con il nuovo anno 2012 la rivista tornerà semestrale, le edizionisaranno quindi Maggio e Novembre. La distribuzione avverrà sempre nella provinciadi Varese, Como e Milano, tramite gli studi veterinari, inoltre verrà spedita a domicilioagli abbonati, l’abbonamento manterrà il prezzo di Euro 5,00 per le due edizioni.È con gioia che ricevo gli apprezzamenti positivi sulla rivista, ciò ci gratifica e ripagail nostro impegno e quello di tutti coloro che collaborano alla stesura dei testi, perla varietà degli argomenti proposti.Invito i nostri lettori ad inviare foto dei nostri amici animali, verranno pubblicate divolta in volta in funzione degli argomenti trattati.

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Cari lettori, eccoci ritrovati nell’edizione di Novembre della nostra rivista.Comunico a tutti che con il nuovo anno 2012 la rivista tornerà semestrale, le edizioni saranno quindi Maggio e Novembre. La distribuzione avverrà sempre nella provincia di Varese, Como e Milano, tramite gli studi veterinari, inoltre verrà spedita a domicilio agli abbonati, l’abbonamento manterrà il prezzo di Euro 5,00 per le due edizioni.

È con gioia che ricevo gli apprezzamenti positivi sulla rivista, ciò ci gratifica e ripaga il nostro impegno e quello di tutti coloro che collaborano alla stesura dei testi, per la varietà degli argomenti proposti.

Invito i nostri lettori ad inviare foto dei nostri amici animali, verranno pubblicate di volta in volta in funzione degli argomenti trattati.

Un saluto e un Augurio di un sereno Natale a tutti.

Novembre 2011

Il direttore Cinzia Crespi

EDITORIALE

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DIRETTORE RESPONSABILECrespi Cinzia

REDAZIONEPremoli Gianluigi

PROGETTO GRAFICO IMPAGINAZIONEJakeline Garrone

Francesca Cariglino

[email protected]. 0331 48 21 80 via Roma, 10

21053 Castellanza

HANNO COLLABORATO:AIDAA Associazione Italiana Difesa

dott. Mauro Vasconi dott.ssa Chiara Zoccatellidott.ssa Milvia Marazzinidott.ssa Silvia Roncon

dott.ssa Donata Bianchidott.ssa Paola Bolognadott.ssa Patrizia Arrighidott.ssa Simona Rivolta

dott. Giuseppe Dino Loreficedott.ssa Silvia Martella

Cristian SimonePaola Viero

Sara e Stefano Sant’Ambrogio

Foto di copertinaSara Baroni

STAMPAALFAPRINT SNCvia Bellini, 24

21052 Busto Arsizio (VA)

DISTRIBUZIONEgratuita presso studi veterinari

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ANIMALI INFORMA N. 07/09 DEL 03/04/2009

Vendiamo Vendite s.r.l.è titolare esclusivo di tutti i diritti di pubblicazione. L’invio di foto-grafie alla redazione ne autorizza implicita-mente la pubblica-zione gratuita su qualsiasi supporto cartaceo e digitale. Le fotografie inviate alla redazione non saranno restituite. Informativa e Consenso in materia di trat-tamento dei dati personali (Codice Privacy d.lgs.196/03). Nel vigore del d.lgs.196/03 il Titolare del trattamento dei dati personali ex art.28 d.lgs.196/03,è Vendiamo Vendite s.r.l. con sede in Castellanza (VA) via Roma,10. La stessa La informa che i Suoi dati verranno raccolti, trattati e conservati nel rispetto del decreto legislativo anche per attività con-nesse all’azienda.L’ avvisiamo che i Suoi dati potranno essere comunicati e/o trattati nel vigore della Legge, anche all’estero, da società e/o persone che prestano servizi in favore della Società. In ogni momento Lei potrà chiedere la modifica,l a correzione e/o cancellazione dei Suoi dati ovvero esercitare tutti i diritti previsti dagli artt.7 e successivi del.D.lgs.196/03 mediante comunicazione scritta alla Vendiamo Vendite srl. La lettura della presente informativa deve intendersi quale consenso espresso al trat-tamento dei dati personali.

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LA MALATTIADEI PUNTINI BIANCHI

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4AIDA:INTRODUCIAMO IL GATTO DI REPARTO

12L’ULCERA GASTRICA NEL CAVALLO

18L’ESUBERANZA DI FIDO ALLA PORTA DI CASA

22IL GOLDEN RETRIEVER

35IL RIPOPOLAMENTO ITTICO

46IL DOLORE NEGLI ANIMALI

50L’ENDOCARDITE INFETTIVA DEL CANE

53L’IGIENE DEL CAVO ORALE DEL CANE

57ELENCO VETERINARI VARESE

58-59ELENCO VETERINARI GALLARATEE BUSTO ARSIZIO

60-61-62ELENCO VETERINARI MILANO E COMO

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Roma 5 ottobre 2011 – Parte

l’operazione Gatto di reparto negli

ospedali italiani.

Questa è la proposta di AIDAA,

l’associazione italiana difesa

animali ed ambiente, che in

questi giorni sta inviando decine

di email ai direttori generali e

sanitari dei maggiori ospedali italiani

per chiedere l’introduzione nei reparti

di degenza riservati a bambini ed anziani

(esclusi ovviamente i reparti chirurgici e di emergenza e urgenza e le rianimazioni) il gatto di reparto.

Secondo l’idea proposta da AIDAA nei reparti di pediatria e nelle riabilitazioni potrebbe essere

inserito (ovviamente dopo i determinati controlli e le autorizzazioni sanitarie necessarie) uno o più

gatti che dovrebbero avere l’accesso libero sia nelle parti comuni che nelle stanze dei degenti in

modo da creare una vera e propria simbiosi tra i degenti, il personale ed i pazienti, specialmente

quelli a lungo degenza con lo scopo di attivare una forma continua di pet-terapy forma questa che

viene considerata oramai unanimemente molto utile sia in percorsi di riabilitazione sia per quanto

riguarda l’umore dei bimbi costretti a lunghe degenze ospedaliere.

“Il gatto di reparto è sicuramente una proposta innovativa che potrebbe lanciare un segnale positivo

proprio a favore di quelle categorie di pazienti che sono soggetti a lunghi e a volte delicati ricoveri

- ci dice il presidente nazionale di AIDAA Lorenzo Croce; in questa prima fase abbiamo inviato una

lettera ai direttori dei maggiori ospedali italiani e di quelli dove la pet-terapy è una pratica oramai

consolidata. Se lo vorranno siamo pronti a spiegare la proposta e a dare una mano per realizzare

questa esperienza. Crediamo nella interazione uomo-animali, e siamo certi, anche sulla scorta di

esperienze conosciute direttamente come quella dei cavalli in carcere, che la presenza di un gatto

in reparto possa giovare molto all’umore dei pazienti, specialmente se si tratta di bambini o anziani

soli, che provano piacere e si sentono appagati nel prendersi cura di un animale.”

ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE – AIDAA

COMUNICATO STAMPA

PROPOSTA AIDAA AGLI OSPEDALIINTRODUCIAMO

IL GATTO DI REPARTO

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I COLORI

Nel Gatto Siberiano sono ammessi tutti i colori e le rispettive diluizioni: il nero in tutte le tonalità,

sia nel caldo marrone che nel nero puro; il rosso; il blu; il crema; il tortie nelle femmine (nero e

rosso insieme) anche nella versione blu-crema; il silver su tutti i colori e il golden. Tutti i colori

sono presenti sia in solido che in tabby (tigrato). Solo le mutazioni cinnamon e chocolate e

i loro diluiti fawn e lilac non sono accettati; anche il bianco è ammesso in qualsiasi quantità.

Un discorso a parte riguarda il Neva Masquerade, che è la variante colourpoint del gatto siberiano,

ha, cioè, il colore distribuito non uniformemente sul corpo, ma concentrato sulle estremità: muso,

orecchie, zampe e coda; inoltre il colore degli occhi è di un intenso blu. Su questa variante ci

sono state diverse discussioni, qualcuno ritiene i Neva semplicemente una variante di colore,

altri li ritengono una razza sorella del Siberiano; qualunque sia la posizione che si prende in

proposito, tuttavia, quello che importa è che si tratta comunque di gatti siberiani, presenti nella

razza fin dalla fondazione, che l’incrocio con tutti gli altri colori è permesso e che, come tutti gli

altri, sono ipoallergenici.

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IL GATTO SIBERIANOIL GATTO SIBERIANOIl maestoso felino venuto dalla Russia…che non dà allergia

a cura della dott.ssa SILVIA MARTELLA - www.isiberianidellepaludi.it - Foto di Sara Baroni

Forte, potente, ma anche incredibilmente dolce e coccolone, il Siberiano può conquistare in un

attimo, con il suo sguardo maestoso e selvaggio ed un tenero trillo affettuoso.

La storia di questa razza è piuttosto recente, inizia negli anni ’80 del secolo scorso, ma ha

origini molto antiche e ha visto il Gatto Siberiano emergere dall’oscurità per incontrare il

riconoscimento di tutto il mondo.

In Russia, la terra madre di questo meraviglioso felino, ne è testimoniata la presenza fin

dall’anno 1000; le fonti antiche parlano di un gatto di grossa mole, a pelo semilungo che,

secondo le leggende, sarebbe nato dall’incrocio del gatto domestico con quello selvatico delle

foreste (felis silvestris).

Non ci è dato di sapere quanto di questo corrisponda a verità, quello che sappiamo per certo è

che, fino ad una trentina di anni fa, il Siberiano si è evoluto in autonomia ed è stato selezionato

dalla Natura per poter sopravvivere a climi molto freddi e territori difficili. Deve a questo la sua

struttura forte e massiccia, i piedi grandi, la particolare pelliccia idrorepellente e la grande

rusticità che lo rende, se ben allevato, un gatto generalmente molto sano.

Se adesso possiamo avere questa magica creatura nelle nostre case e sui nostri divani,

dobbiamo ringraziare un gruppo di esperti e appassionati di San Pietroburgo e Mosca che un

giorno, all’inizio di questa storia, sono partiti da alcuni esemplari particolarmente rappresentativi

prelevati nelle loro città e nelle loro campagne e ne hanno fissato le caratteristiche salienti e lo

standard di razza finché, seppur tra mille difficoltà, ne hanno iniziato la selezione e ottenuto il

riconoscimento ufficiale da parte delle più importanti associazioni feline internazionali.

Quelli che possiamo coccolare noi oggi sono i discendenti diretti di quei primi gatti, che

compaiono ancora nei pedigree delle linee più blasonate, spesso come bisnonni o trisavoli.

CARATTERISTICHE PRINCIPALI

Quello che si nota subito in un Siberiano è la grossa mole, il maschio può raggiungere infatti gli

8-10 kg e la femmina i 4-6 kg; questa stazza, tuttavia, viene raggiunta in un lungo periodo di

crescita, che può durare fino ai 4 anni.

La sua coda lunga e folta e il pelo spesso e lucido, poi, lo rendono inconfondibile; essendo

un gatto soggetto a muta, perde gran parte del pelo in estate, per poi rimetterlo in autunno

e inverno, quando sarà molto folto soprattutto sulla coda, sul petto e intorno al collo, dove

forma l’affascinante gorgiera, che lo fa assomigliare ad un piccolo leone. Piccoli ciuffetti di pelo,

inoltre, sono posizionati sotto i grossi piedi, con lo scopo di difenderli dal freddo e col risultato

di renderne incredibilmente silenziosi i passi.

La testa è larga e proporzionata al corpo, le orecchie sono medio grandi , il muso pieno e gli

occhi grandi ed espressivi, leggermente ovali.

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UN GATTO PER GLI ALLERGICI

Una delle caratteristiche più importanti di questo

gatto è la sua ipoallergenicità.

L’allergia ai gatti, infatti, non è data dal pelo,

come comunemente si crede, ma dalla FELD1,

una proteina presente nella saliva del gatto che,

lavandosi, la sparge su tutto il corpo. Ricerche

delle università americane e test effettuati

in laboratorio hanno dimostrato che i Gatti

Siberiani producono naturalmente una quantità

significativamente inferiore di questa proteina,

intorno al 70% in meno di quella che producono

gli altri gatti, risultando così non allergenici

alla maggior parte delle persone. Una volta

sterilizzati, inoltre, pare che la produzione di

FELD1 si abbassi ulteriormente.

Bisogna comunque valutare caso per caso, con una prova di allergia in allevamento, la sensibilità

individuale; persone con un’allergia particolarmente forte, infatti, potrebbero comunque avvertire

la presenza della proteina presente, seppur in quantità esigua.

Una volta superata la prova, però, non ci sono parole per raccontare l’emozione negli occhi di

non ha mai potuto avere un gatto e, all’improvviso, tiene in braccio un grosso cucciolo peloso

senza problemi.

CARATTERE

Il fatto che il Siberiano sia un gatto di selezione recente e abbia origini “selvagge” non deve

far pensare che abbia necessariamente un carattere difficile.

Come in ogni razza, il singolo gatto ha

sicuramente il suo temperamento, la buona e

precoce socializzazione, inoltre, ha un ruolo

fondamentale nel determinare il futuro carattere

del cucciolo.

Se tuttavia vengono rispettati i tempi giusti per

il distacco dalla madre e i cuccioli vengono

abituati precocemente all’uomo, i gattini saranno

equilibrati e potranno esprimere in pieno le

potenzialità della razza. Un Siberiano così

allevato può diventare il vostro migliore amico

per sempre.

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Molto sicuro di se, teme poche cose e resta estremamente controllato di fronte alle situazioni di

stress; non è affatto raro vedere un Siberiano che, di fronte ad un altro gatto che soffia, resta

tranquillo e si accuccia in attesa che l’altro si calmi. Molto affettuoso con i compagni umani,

non fa mai mancare fusa e coccole, tuttavia senza essere insistente ed esagerare e trovando

sempre i suoi spazi personali.

Si guadagna presto il rispetto di tutti, specie quando si ha la possibilità di misurare la sua forza

e si realizza che, pur potendo, non sceglie mai di usarla per ottenere quello che vuole.

Non è un grande “chiacchierone”, miagola e trilla solo per comunicare, dorme molto, ma ha

bisogno anche di poter giocare, soprattutto per sfogare l’istinto di caccia, che può essere

mimata con dei giochini appositi e magari con un tiragraffi abbastanza resistente!

Spesso i maschi sono più coccoloni delle femmine, ma entrambi sono molto attratti dall’esterno;

se si decide di non farlo uscire sarà necessario attrezzarsi con delle reti apposite, le zanzariere

non li fermeranno!

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SALUTE

Pur essendo generalmente un gatto molto sano, all’interno della razza sono presenti alcune

malattie genetiche che vanno evitate nella ricerca del cucciolo: la PKD e l’HCM.

La PKD è una malattia a carico dei reni; esistono test che ne escludono totalmente la presenza,

è quindi sufficiente che entrambi i genitori siano negativi perché il cucciolo sia sano.

L’HCM, invece, è una malattia a carico del cuore, per la quale esistono solo test che ne

escludono la presenza al momento dell’esame, ma non danno certezza che non si svilupperà

in futuro; per questo tali test vanno effettuati periodicamente e sono indispensabili perché

gatti già malati o a diagnosi dubbia non vengano fatti riprodurre, anche allo scopo di limitarne

sempre più la comparsa all’interno della razza.. Un cucciolo con genitori, e magari anche nonni,

negativi al test ha una probabilità molto bassa di essere affetto da HCM di origine genetica.

A parte queste due malattie e le malattie infettive, a cui tutti i gatti sono potenzialmente

esposti, il Gatto Siberiano non è soggetto a particolari problemi di salute.

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CURE NECESSARIE E SCELTA DEL CUCCIOLO

Il siberiano è adatto alle persone allergiche,

vive bene sia solo che con altri gatti o altri

animali in genere, va d’accordo con i bambini e

si adatta facilmente a vivere in appartamento.

Il suo particolare pelo idrorepellente non

richiede particolari cure di toelettatura, è

sufficiente pettinarlo di tanto in tanto, specie

durante la muta, per aiutarlo a liberarsi del pelo

in eccesso. Se necessario può essere lavato,

ma non troppo di frequente; è importante però,

nel caso, asciugarlo bene perché l’umidità non

resti intrappolata sotto lo strato esterno.

Pur non essendo particolarmente vivace né difficile da gestire, non è un gatto-bambola, specie

fino al primo anno di vita, bisogna essere disposti, perciò, a gestire un cucciolo giocherellone

e pieno di energie. In Italia sono presenti diversi allevamenti e non è più necessario, perciò,

far arrivare i Siberiani direttamente dalla Russia, ma è finalmente possibile trovare un cucciolo

senza allontanarsi troppo da casa.

Qualunque allevamento si scelga è importante verificare che si attenga ad alcune regole di

base perché non si debba incorrere, poi, in problemi futuri con il cucciolo.

Quando si contatta un allevamento, perciò, è buona norma controllare che i genitori vengano

testati per le malattie infettive e genetiche e che siano visibili e sani, che i cuccioli non vengano

ceduti prima delle 12 settimane di età, che nessuno dei gatti venga tenuto in gabbia e che

venga rilasciato il pedigree, unico documento in grado di certificare che il gatto sia davvero

un Siberiano e che sia stato allevato secondo le regole dell’associazione felina di riferimento.

Una volta accertate queste cose, il rapporto di fiducia che si verrà a creare con un allevatore

in particolare farà il resto.

Ultimo consiglio: se non volete un gatto evitate di entrare in contatto con un Siberiano,

difficilmente restereste della stessa idea.

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SEZIONE “CAVALLI”

L’ ULCERA GASTRICA NELCAVALLOA cura della Dott.ssa Milvia Marazzini,Dott.ssa Silvia RonconClinica Veterinaria della Brughiera

L’ulcera gastrica è una patologia

a decorso acuto o cronico che

colpisce la popolazione equina senza

predisposizione di razza, sesso ed età.

Nel corso delle nostre indagini abbiamo

però riscontrato una maggior prevalenza

in soggetti di razza Purosangue Inglese,

Trottatori e mezzosangue sottoposti

ad intensa attività agonistica.

Esiste infatti una correlazione diretta

tra intensità dell’attività fisica,

alimentazione spinta e insorgenza della

patologia.

La malattia può comunque colpire anche

puledri con una sintomatologia acuta

o iperacuta più manifesta rispetto al

cavallo adulto.

Spesso risulta difficile riconoscere

la sintomatologia nel cavallo adulto

e, molte volte, solo dopo svariati iter

terapeutici si decide di sottoporre

l’animale a indagine gastroscopia.

Le manifestazioni cliniche che

dovrebbero indurre al sospetto

sono scadenti condizioni fisiche,

dimagramento, calo delle performance,

appetito capriccioso, dolori addominali

post prandiali o vere e proprie coliche

ricorrenti.

Nei puledri, invece, abbiamo una

sintomatologia eclatante: gravi coliche,

bruxismo, dimagramento, diarrea,

scadenti condizioni fisiche e decubito

prolungato.

Le cause che possono provocare

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Page 15: Animali Informa novembre 2011

SEZIONE “CAVALLI”

l’insorgenza di ulcere sono da

ricercare nell’intensa attività agonistica,

alimentazione spinta ricca di cereali

(stimolanti la secrezione acida),

poca fibra, numero di pasti ridotto,

permanenza nel box senza avere

accesso ad un paddock, lunghi viaggi e

continui trasferimenti, somministrazione

prolungata di fans.

I puledri sono invece sottoposti a

stress soprattutto nella fase dello

svezzamento e conseguente passaggio

dall’alimentazione lattea a quella solida.

I puledri presentano ulcere molto più

gravi sia per entità e localizzazione; è

possibile infatti riscontrarle anche nella

porzione ghiandolare della mucosa

gastrica.

A tal proposito è opportuno accennare

qualche nozione anatomica sullo

stomaco dei nostri pazienti.

Bisogna prima di tutto tenere in

considerazione che lo stomaco del

cavallo è molto piccolo in proporzione

alla mole e questo perché è un

animale pascolatore che necessita un

ingestione continua di piccole quantità

di fibra.

La scuderizzazione ha alterato i

suoi bioritmi naturali inducendolo a

mantenere un equilibrio precario che se

alterato scatena la patologia.

La mucosa che riveste internamente

il viscere è divisa in due parti: la

porzione ghiandolare (che include nella

sua compagine la ghiandole deputate

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Page 16: Animali Informa novembre 2011

SEZIONE “CAVALLI”

alla secrezione dell’acido cloridrico)

e quella aghiandolare. Le due sono

divise da un margine chiamato margo

placatus.

Quando viene alterato l’equilibrio con

una eccessiva produzione di acido

cloridrico o una diminuzione nella

liberazione di bicarbonati e sostanze

che proteggono la mucosa gastrica

insorge l’ulcera.

A:CARDIAS

B:SACCO CECO

C:EPITELIO SQUAMOSO

D:MARGO PLICATUS

E:MUCOSA GHIANDOLARE

F:REGIONE PILORICA

G:DUODENO

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Page 17: Animali Informa novembre 2011

SEZIONE “CAVALLI”

A: CARDIAS;

B: PORZIONE CARDIALE DELLO STOMACO

C: SACCO CECO;

D:MUCOSA AGHIANDOLARE;

E: MARGO PLICATUS;

F: MUCOSA GHIANDOLARE

G: PICCOLA CURVATURA; H:REGIONE

PILORICA

L’unico modo per diagnosticare con

certezza la presenza, l’estensione

e la gravità delle lesioni è l’indagine

gastroscopia.

E’ un’indagine semplice che viene

effettuata in scuderia previa leggera

sedazione e digiuno di 24h per il

cavallo adulto e 12 ore per il puledro.

Lo strumento utilizzato è un

videoendoscopio della lunghezza di

3,2 metri e diametro di 13mm.

Viene introdotto nella narice e tramite il

meato ventrale viene posizionato a livello

di laringe dove tramite insufflazione di

aria e acqua, stimolando il riflesso di

deglutizione, viene introdotto in esofago

fino a raggiungere poi lo stomaco.

Lo stomaco viene insufflato di aria in

modo da essere gonfiato e permettere

allo strumento di muoversi liberamente.

Si va a valutare lo stato della piccola

e grande curvatura, del piloro, del

cardias e del margo plicatus sede più

frequente di ulcere.

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Page 18: Animali Informa novembre 2011

SEZIONE “CAVALLI”

L’esame permette anche di rilevare la

presenza di parassiti i Gasterofili, larve

di mosche, che svolgono parte del

loro ciclo vitale nello stomaco, e che si

presentano raggruppati.

Le larve provocano erosioni

danneggiando la mucosa.

La terapia per l’ulcera si basa sulla

somministrazione di gastroprotettori

come sucralfato, antiacidi (sospensioni

composte da alluminio e magnesio),

anti H2(cimetidina,ranitidina) e inibitori

della pompa protonica (omeprazolo).

L’omeprazolo rimane il farmaco

di prima scelta in quanto ha una

somministrazione unica giornaliera ed

è l’unico farmaco commercializzato e

registrato per uso equino in pratiche

siringhe ad uso orale predosato.

Oltre ai farmaci è necessario

modificare il management dell’animale

aumentando il numero dei pasti

nell’arco della giornata, aumentando la

quantità di foraggio e riducendo quella

dei concentrati.

E’ inoltre auspicabile dare accesso al

paddock e ridurre l’impegno lavorativo

dell’animale.

PRESENZA DI GASTEROFILI NELLO

STOMACO

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A cura di Paola Viero resp. di “WELCOME”

scuola educazione cuccioli e cani adulti di Varese.

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Page 21: Animali Informa novembre 2011

Una situazione davvero imbarazzante è quella di andare a fare visita ad un amico ed essere travolti sulla porta di casa dall’entusiasmo irrefrenabile del suo cane! Sareste tentati di manifestargli tutto il vostro disappunto consigliandogli una buona scuola di educazione per cani ma poi vi assale quell’enorme senso di amicizia che vi unisce da anni e rassegnati decidete di subire quei 40 chili di pelo, muscoli e bava addosso al vostro abito preferito… Prendiamone atto, non tutti amano farsi assalire sulla soglia di casa dai cani eppure molti proprietari permettono loro di farlo.Sono numerosi i risvolti negativi di questo

comportamento: ospiti a volte ammaccati, abiti sporchi o rovinati, cani che fuggono dalla porta di casa o dal cancello, che spariscono per ore o giorni, cani che vengono investiti da automobili, oppure che danno origine a spiacevoli situazioni con il vicinato. Se è vero che insegniamo ai nostri bambini ad accogliere gli ospiti salutando e comportandosi in modo educato perché non dovremo riuscirci anche con i nostri cani? Insegnare agli amici a quattro zampe a comportarsi bene sulla porta di casa non è per nulla difficile, basteranno un po’ di tempo, pazienza e qualche ricompensa!

Vi consiglio questo semplice esercizio (la semplicità è sempre la carta vincente quando dobbiamo insegnare qualcosa di nuovo al nostro cane): Cominciate col decidere quale segnale intendete utilizzare per chiedere al cane di fermarsi sulla soglia, un comando come “ASPETTA” andrà benissimo.Ricordatevi di pronunciare la parola con voce bassa e pacata usando un tono che esprima SICUREZZA. Non gli state facendo una domanda o chiedendo un favore, cercate inoltre di non utilizzate toni supplichevoli (“che ne diresti di aspettare??? Potresti darmi retta?… 19

Page 22: Animali Informa novembre 2011

Ti prego… Per favore...) questi sistemi con lui non funzionano.Posizionatevi davanti al cane in modo tale da trovarvi tra lui e la porta, provate ad aprirla lentamente e pronunciate “ASPETTA”, se si lancia contro la porta come fa la maggior parte dei cani avanzate verso di lui o spostatevi a destra o sinistra bloccandolo con il vostro corpo.

Fate tutto questo in modo tranquillo e gentile, avanzando a piccoli passi per farlo arretrare lentamente. Una volta che il cane si sarà allontanato un po’ dalla porta e si sarà fermato potrete dirgli “bravo!” e permettetegli di uscire immediatamente, col passare del tempo egli

diventerà sempre più paziente e rispettoso.Insegnate al vostro amico con la coda ad essere più cortese quando rientrate a casa o quando avete degli ospiti.E’ tipico dei cani accogliere il padrone saltandogli addosso con le zampe anteriori, è il loro modo di salutare. All’inizio di fronte a tale comportamento siamo portati a reagire con qualche carezza e con un saluto affettuoso, il significato però di tali gesti nel suo linguaggio è “BRAVO! QUELLO CHE STAI FACENDO VA BENE! CONTINUA COSI’”.Quindi, che fare? Quando rientrate a casa evitate eccessivi slanci di affetto nei suoi confronti, salutatelo discretamente e lasciate

che si tranquillizzi per qualche minuto, se vi salta addosso date un “NO” secco voltandovi di spalle incrociando le braccia ed ignoratelo finché non si sarà calmato. Quando il cane dimostrerà un atteggiamento più rilassato lodatelo e offritegli una ricompensa.Per ottenere il massimo dei risultati è fondamentale la coerenza di tutta la famiglia, se solo uno di questi premierà il cane con lodi e carezze durante l’atteggiamento scorretto di saltare addosso gli sforzi di tutti gli altri saranno vani.20

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IL GOLD NR TRIEVEREA cura di Sara e Stefano Santambrogio

All.to “Dreamylake” - Gavirate (VA)

l Golden Retriever è un cane creato in Inghilterra,

il suo standard e il riconoscimento della razza

da parte del Kennel Club Inglese avvenne nel

1913.

Il Golden Retriever è un cane da caccia,

specializzato nel riporto della selvaggina sia

su terra sia in acqua, e come le altre 5 razze

Retriever eccelle in questa specialità.

Riassumendo molto brevemente lo standard,

possiamo dire che è un cane proporzionato,

potente con movimento sciolto. Il colore del

mantello va dal “crema” al dorato scuro.

L’espressione deve essere amichevole. Le

caratteristiche principali del Golden Retriever

sono la sua intelligenza, affidabilità, equilibrio di

carattere, innate qualità venatorie.

Il riporto è innato nel suo comportamento, che

manifesta raccogliendo ogni genere d’oggetto

che gli possa capitare a tiro, una pallina, una

bottiglia, un gioco.

La sua introduzione in Italia è recente, circa 20

anni, ma il suo successo è stato enorme, perché?

Sono molti gli aspetti che hanno contribuito,

innanzi tutto il Golden è un cane socievole che

ama stare in famiglia e ne vive con intensità ogni

momento. Lasciarlo solo è il peggior torto che

gli potete fare, pur di stare con te è disposto

a seguirti ovunque. Intelligente come pochi altri

cani, fedele, attivo, socievole, collaborativo,

sarà sempre pronto ad assecondare ogni tuo

desiderio, mosso da un’innata generosità. “Will

to please” dicono gli inglesi, lui ti guarda dritto

negli occhi e se tu glielo saprai comunicare non

c’è nulla che non farebbe unicamente per farti

piacere.

Gentile d’animo, sia con gli uomini sia con gli

altri animali, famoso per il suo mantello dorato,

sempre pronto a giocare, anche in età avanzata,

in fondo in fondo resta sempre un cucciolo, ciò

nonostante sviluppa un rapporto molto stretto con

22

Page 25: Animali Informa novembre 2011

R TRIEVER

i suoi proprietari, e se per lui qualsiasi persona è

un potenziale compagno di giochi, i suoi padroni

saranno sempre il suo riferimento principale e si

guarderà bene dal perderli di vista.

Il Golden Retriever è un cane molto sensibile:

pochi, come lui, sanno intuire così bene i tuoi

stati d’animo. Questo è uno dei motivi principali

perché i Golden sono usati, più d’altre razze,

come cani guida per ciechi, come ausiliari

di persone disabili, nella pet therapy, nella

protezione civile, e in tutti quegli accostamenti

in cui si richiede al cane una forte presa di

coscienza delle condizioni psico-fisiche delle

persone a cui si trova di fronte.

Il Golden Retriever è un cane robusto, sportivo

e richiede poche cure, una spazzolata al suo

splendido mantello lungo e dorato ogni due tre

giorni è sufficiente per mantenerlo pulito e ordinato.

23

Page 26: Animali Informa novembre 2011

È un cane che ama l’acqua e non esiterebbe a

tuffarsi nella piscina del tuo vicino di case se ne

avesse la possibilità.

Anche se è un cane facile da gestire, sicuramente

ha bisogno di ricevere una corretta educazione,

altrimenti le sue innate capacità potrebbero

indurlo ad apprendere comportamenti indesiderati

e negativi. Poche regole saranno sufficienti a

renderlo affidabile: calma, fermezza, coerenza e

soprattutto premi e gratificazioni sono la carta

vincente per ottenere il meglio da lui. Metodi

coercitivi sono controproducenti e negativi. Vi

consigliamo di seguire un corso di educazione di

base, fatto da addestratori competenti.

Quando acquisti un Golden, non farti ingannare

dal suo aspetto da tenero orsacchiotto dagli

occhi dolci, in realtà lui può essere un vero

diavoletto ed avrà bisogno di tutta la tua

attenzione e la tua pazienza prima di diventare

completamente affidabile.

Il progressivo e gran successo di questa razza

in Italia ha attirato l’attenzione di squallidi

commercianti o pseudo allevatori che hanno

l’unico obbiettivo il profitto economico. Tutto

ciò a scapito della razza che in troppi soggetti

sta evidenziando la perdita di importanti

caratteristiche morfologiche e caratteriali,

nonché l’insorgenza di patologie ereditarie.

Se vuoi un buon cucciolo di Golden Retriever

prenditi del tempo, visita più allevamenti,

osserva e chiedi il maggior numero possibile

d’informazioni sui genitori del cucciolo, sulle

caratteristiche dell’allevamento, se il lavoro è

un aspetto considerato nella selezione, molto

importante per la tipicità del carattere.

Chiedi che ti siano esibite le certificazioni ufficiali

dei controlli della displasia dell’anca, dei gomiti

e degli occhi dei genitori del cucciolo (patologie

a cui i Golden possono essere soggetti).

Inoltre chiedi se l’allevatore possa darti una

futura assistenza sia per l’educazione sia

per la gestione del cucciolo e per eventuali

problematiche dovessero insorgere.

Per tutte le informazioni sulla razza, regolamenti,

corsi, mostre e altri eventi che riguardano i

Golden Retrievers, puoi rivolgerti al Retrievers

Club Italiano.

24

Page 27: Animali Informa novembre 2011
Page 28: Animali Informa novembre 2011

LA MALATTIA DEIPUNTINI BIANCHI

26

Page 29: Animali Informa novembre 2011

In questo numero della nostra rubrica tratteremo

della più famosa patologia che può colpire i

pesci dei nostri acquari d’acqua dolce.

La malattia è sostenuta da un protozoo

unicellulare, l’Ichthyophthirius multifiliis,

comunemente abbreviato a Icthyo.

Questo microorganismo può colpire tutti i pesci

d’acqua dolce, e costituisce un problema sia

per gli acquari ma anche per allevamenti ittici di

pesci destinati poi all’alimentazione umana.

Il protozoo vive e colpisce a qualsiasi

temperatura, il renge va dai 3 ai 30 gradi anche

se la sua velocità di propagazione è maggiore

con l’aumentare delle temperature ed è ottimale

tra i 20-25 gradi.

Il ciclo vitale di questo parassita è abbastanza

complesso, malgrado non coinvolga nessun altro

organismo oltre ai pesci, e la comprensione dei

meccanismi vitali dell’Icthyo è indispensabile

per poi applicare una corretta prevenzione

e terapia. Il parassita si incista nel corpo

dell’ospite, il pesce, a livello di cute, pinne e

branchie.

In questo stadio esso prende il nome di Trofonte

e si nutre del corpo del pesce, accrescendosi.

Solamente durante questa fase il parassita è

visibile ad occhio nudo in quanto le cisti contenenti

i parassiti formano i caratteristici punti bianchi

presenti sul corpo del pesce che danno il nome

alla malattia.

Una volta terminata la fase di accrescimento il

protozoo si stacca dal pesce e cade sul fondo

dell’acquario o sugli arredi e piante trasformandosi

in un Tomonte, ovvero una cisti riproduttiva.

In questa fase avviene la moltiplicazione del

parassita, da ogni tomonte si possono generare

oltre a un migliaio di Tomiti. I tomiti fuoriusciti

dalla cisti riproduttiva si trasformano nuovamente

in teronti, assumono una forma allungata e sono

provvisti di ciclia (il protozoo appartiene infatti

27

Page 30: Animali Informa novembre 2011

alla famiglia dei ciliati) tramite cui sono in

grado di nuotare e raggiungere il pesce e

ricominciare il ciclo.

Nel caso in cui i teronti non riescano a

raggiungere un pesce essi muoiono in

breve tempo, 24-36 ore. Solamente i

teronti durante la fase di nuoto libero

sono aggredibili con medicinale, le forme

incistate nei pesci o le cisti riproduttive

sono protette e quindi non aggredibili.

Come abbiamo detto in precedenza il ciclo

di questo parassita ha una durata diversa

in base alla temperatura. Esso dura circa

15 giorni a 15°C, 10 giorni a 20°C e 6

giorni a 27°C.

I nostri pesci si possono infestare

unicamente con l’introduzione di pesci in

vasca portatori del parassita. In rari casi

possiamo introdurre nell’acquario cisti

riproduttive di Icthyo anche con l’acquisto

o lo scambio di piante, prelevate in un

acquario con l’infestazione in atto. Nelle

fasi iniziali della malattia il pesce può non

mostrare i caratteristici puntini bianchi e

quindi apparire normale.

Appena ci accorgiamo che un pesce

mostra i segni della malattia esso deve

essere messo in isolamento in una vasca

separata. Se questo intervento è tempestivo

è possibile evitare di contagiare il resto

degli abitanti dell’acquario.

Il pesce colpito dalla malattia dei puntini

bianchi riporta dei danni alla cute, e contrae

facilmente delle infezioni cutanee. Oltre ai

caratteristici puntini bianchi potremo notare

un comportamento anomalo dei pesci, che

tenderanno a fregarsi sul fondo o sugli

arredi dell’acquario, in preda a un prurito

generalizzato.

Le cisti presenti sul corpo del pesce creano

delle piccole lesioni oltre a un consumo di

tessuti del pesce stesso.

Queste microlesioni comportano un

notevole stress per il pesce, in quanto la

cute lesionata non è in grado di difendere

l’animale dalla differenza osmotica che

esiste tra il suo corpo e l’ambiente in cui

vive. Nei pesci che vivono in acqua dolce

l’acqua tende a penetrare nel corpo del

pesce ed esso consuma energia per

eliminare l’acqua in eccesso. Ciò aumenta

notevolmente in caso di cute lesionata. I

pesci colpiti da icthyo ricevono anche un

notevole danno all’epitelio delle branchie,

visibile clinicamente con un aumento della

frequenza respiratoria (nei pesci viene

28

Page 31: Animali Informa novembre 2011

misurata contando il numero di movimenti

dell’opercolo branchiale fatti al minuto).

La frequenza aumenta perché la presenza

dei parassiti riduce gli scambi di ossigeno

tra il sangue del pesce e l’acqua, quindi il

pesce deve compiere più atti respiratori

per assicurarsi la medesima quantità di

ossigeno rispetto al suo stadio fisiologico di

salute. Per questo motivo nelle vasche in cui

è presente la malattia sarà utile introdurre

un aereatore che aumenti la quantità di

ossigeno in acqua a disposizione dei pesci.

Come possiamo intervenire nel malaugurato

caso di comparsa della malattia nel nostro

acquario? Come detto in precedenza la

prima cosa da fare è isolare i pesci colpiti.

Essi dovranno essere messi in una vasca

priva di qualsiasi arredamento, senza nulla

sul fondo. Ciò ci consentirà di aspirare

quotidianamente il fondo della vasca, in

modo da eliminare i tomonti che di volta in

volta si liberano dal pesce. Un pesce può

infatti reinfestarsi tramite i parassiti che lui

stesso ha generato.

Questa vasca deve contenere un aereatore

ed essere collegata a un sistema di

filtraggio indipendente dall’acquario

principale.

I pesci colpiti hanno una prognosi

generalmente infausta se non curati, ma

in verità anche con adeguate terapie la

sopravvivenza non è garantita. I pesci che

sopravvivono alla malattia sviluppano una

immunità che li protegge da infestazioni

future.

Storicamente i prodotti usati per

combattere questa malattia sono stati

il blu di metilene o il verde malachite.

Indubbiamente questi medicinali sono

molto efficaci contro questo parassita ma

hanno numerosi lati negativi, in quanto sono

sostanze tossiche, soprattutto se inalate,

con effetti cancerogeni. Il loro uso deve

quindi essere limitato ed eseguito usando

molte precauzioni. Oltre al rischio per noi

stessi dobbiamo anche pensare al danno

ambientale che causiamo liberandoci poi

delle sostanze utilizzate. Inizialmente sono

quindi da preferire sostanze più innocue.

Un esempio di queste sostanze efficaci

ma senza effetti tossici ne per noi, ne per

l’acquario (usare terapie in acquario può

danneggiare notevolmente il sistema di

biofiltrazione, causando più danni che la

malattia stessa) è il comune sale da cucina.

L’icthyo è un parassita esclusivamente

29

Page 32: Animali Informa novembre 2011

di acqua dolce e non è in grado di resistere

in acqua salata. Un ambiente con il 5 ‰ di

sale (ovvero 5 grammi per ogni litro d’acqua)

è in grado di eliminare il parassita. Molti pesci

d’acqua dolce non hanno problemi a vivere in

questa salinità, i comuni pesci rossi resistono

tranquillamente, come anche i poecillidi. Un altro

medicinale che non costituisce un rischio per

l’operatore, ma che influisce invece sui batteri

del filtro, è la clorammina T. il suo dosaggio

dipende dal pH e dalla durezza dell’acqua. Un

altro sistema per fermare la malattia è l’azione

sulla temperatura. Aumentare la temperatura

sopra i 30°C è in grado di interrompere il ciclo

del parassita. Tutti questi sistemi possono

essere attuati in base alle caratteristiche dei

nostri pesci, ovvero la loro resistenza ad acqua

salmastra o a alte temperature. Se proprio

non è possibile attuare queste misure si può

ricorrere ai medicinali classici. La terapia deve

essere prolungata per un periodo che dipende

dalla temperatura dell’acqua. Ai comuni 26 gradi

bisogna assicurare la presenza del medicinale

per almeno una settimana. Più la temperatura

sarà bassa più la terapia dovrà prolungarsi

per più giorni. Durante la terapia è utile tenere

acceso l’aeratore. Successivamente alla terapia

sarà necessario fare un buon ricambio d’acqua

e rimuovere i medicinali residui usando il carbone

attivo all’interno del filtro.

30

Page 33: Animali Informa novembre 2011
Page 34: Animali Informa novembre 2011

Il gioco è un comportamento durante il qua-

le il cane manifesta senza serieta’ atteg-

giamenti che, se espressi in altri contesti

potrebbero essere considerati al contrario

seri .

Ci si potrebbe chiedere come può un com-

portamento senza alcun fine serio essere

stato premiato dall’evoluzione, consideran-

do inoltre che tale comportamento neces-

sita di un notevole dispendio di energia e

rischi di sopravvivenza; la risposta è sem-

plice: il gioco è implicato nel processo di

apprendimento e oltre ad essere un’attività

piacevole e automotivante, migliora le ca-

pacità di adattamento ai nuovi ambienti e

la socializzazione.

Cuccioli e giovani cani grazie al gioco svi-

luppano la muscolatura e migliorano le ca-

pacità percettive; le abilità sociali sostenute

durante il gioco, senza inibizioni, insegnano

ai giovani animali l’autocontrollo e le regole

basilari di comportamento.

Nel cane il gioco inizia intorno alle tre setti-

mane di vita, è caratterizzato da episodi di

lotta , zuffe, morsi, inseguimenti e spinte con

gli arti. Il cucciolo impara giocando con i fra-

telli l’inibizione al morso e a gestire autocon-

trollo e calma. Man mano che le capacità

A cura delle Dott.sse Paola Bologna e Simona RivoltaStudio Veterinario Associato Dott.ssa Paola Bologna, Dott.ssa Simona Rivolta e Giulia Schneider (Laureanda in Tecniche di allevamento del cane di razza ed educazione cinofila presso la facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Pisa

32

IL GIOCO DEL CANE

Page 35: Animali Informa novembre 2011

di coordinazione si sviluppano cominciano a

riconoscersi i tipici comportamenti di solle-

citazione al gioco che continueranno a ma-

nifestarsi anche nel cane adulto. Il segnale

più frequentemente utilizzato per l’invito al

gioco è l’inchino, posizione comoda e poco

aggressiva nei confronti dell’altro animale .

Il gioco ricopre un ruolo fondamentale nella

formazione delle gerarchie sia fra cani sia

nel rapporto con l’uomo. Per noi ad esempio

palline, pupazzi e ossi sono soltanto gio-

cattoli ma se li consideriamo dal punto di

vista del cane questi oggetti assumono un

ben più importante significato in quanto gli

permettono di stabilire la propria posizio-

ne nel gruppo: quindi assumere il controllo

dei giocattoli è la maniera più diretta per il

proprietario di imporre la propria leadership.

33

Page 36: Animali Informa novembre 2011

I cani giocano all’inseguimento, al riporto,

al tiro alla fune, molti adorano i giocattoli

di gomma sonori, ma si possono dare al

cane anche oggetti interattivi, che stimolano

la sua capacità cognitiva e sono utilissimi

per prevenire la noia e la distruttività: questi

oggetti hanno in comune uno o più buchi per

introdurre dei bocconcini che il cane dovrà

cercare di catturare.

Variare spesso genere d’oggetto permette

al cane di aumentare le sue esperienze e

quindi di avere un migliore sviluppo cogni-

tivo.

Nel gioco sociale, è di fondamentale im-

portanza che sia il proprietario a decidere

quando iniziare e finire il gioco, inoltre dovrà

svolgersi in modo divertente per entrambi

senza diventare una competizione; tra le

possibili soluzioni abbiamo il gioco con la

palla, il tira e molla, i giochi di fiuto e i giochi

di attivazione mentale.

I giochi con la palla insegnano al cane sia

a riportare gli oggetti che a lasciarli, au-

mentando la sua fiducia nei confronti del

proprietario (il cane riporta la palla ed il

proprietario felice di rimando gliela rilancia:

scambio reciproco); il tira e molla insegna

al cane ad afferrare un oggetto simulando

una competizione, rigorosamente giocosa, e

a lasciarlo a comando. Questo gioco può

essere fatto solo con cani che non dimo-

strano un eccessivo istinto di attaccamento

alle cose.

Essendo l’olfatto canino molto più sviluppato

di quello umano, esercizi che prevedono l’u-

so del naso sono particolarmente graditi ai

cani, inoltre stimolano enormemente la con-

centrazione; l’energia e la determinazione

con cui svolgono i giochi di fiuto fa sì che

al termine siano molto più calmi e tranquilli.

Possono essere fatti sia a casa che fuori

iniziando per gradi con proposte semplici di

sicura risoluzione per il cane fino ad arrivare

a giochi che possono essere mirati anche

alla ricerca di oggetti e persone.

I giochi di attivazione mentale, infine, inse-

gnano al cane che può arrivare a risolvere

problemi in modo autonomo e indipendente

dal proprietario, accrescendo l’autostima.

E’ fondamentale durante lo svolgersi degli

esercizi sorvegliare, osservare, studiare e

scoprire il nostro cane;solo in questo modo

questa attività potrà essere davvero utile

sia al nostro compagno sia a noi.

34

Page 37: Animali Informa novembre 2011

I RIPOPOLAMENTI ITTICII RIPOPOLAMENTI ITTICI a cura del Dr. MAURO VASCONI

Come abbiamo descritto negli articoli ap-

parsi sui numeri precedenti di questa rivista,

gli ambienti acquatici delle nostre province

hanno subito negli anni delle modificazioni

che hanno portato alla riduzione delle spe-

cie ittiche storicamente presenti. Con lo sco-

po di aiutare le popolazioni di queste specie

da anni si attua la pratica dei ripopolamenti

ittici. Il ripopolamento consiste nell’immissio-

ne nelle acque di pesci di diverse taglie. Più

il pesce è adulto e più il ripopolamento sarà

efficace in quanto si riduce la naturalmente

elevata mortalità che colpisce gli stadi gio-

vanili. Economicamente non è però possibile

immettere dei pesci adulti in natura in quan-

to il loro accrescimento è una pratica che

richiede molto tempo, spazi e alimento, che

deve anche essere il più naturale possibi-

le in quanto il pesce liberato in natura non

deve essere “addomesticato” ma avere le

caratteristiche degli individui selvatici. Nor-

malmente si usano per i ripopolamenti pesci

che hanno superato lo stadio larvale, e che

quindi hanno buone possibilità di sopravvive-

re nell’ambiente naturale.

In passato sono stati fatti dei ripopolamenti

ittici concettualmente sbagliati, ovvero prele-

vando dei pesci da ambienti in cui essi sono

abbondanti e trasferendoli in ambienti con

popolazioni carenti. Siccome in molti casi i

prelievi sono stati effettuati all’estero questa

pratiche hanno introdotto in Italia pesci di-

versi da quelli caratteristici delle nostre ac-

que. Un esempio è rappresentato dal Luccio,

presente in Italia con una livrea tipica, men-

tre nell’Europa dell’est si presenta con dei

colori diversi sebbene si tratti della stessa

specie ittica. Ora in Italia si trovano numerosi

pesci dalle caratteristiche ibride tra le due

varianti, con la perdita della tipicità della

35

Page 38: Animali Informa novembre 2011

popolazione tipica italiana. L’introduzione di

pesci provenienti da altri ambienti ha anche

favorito l’introduzione di specie aliene per

le nostre acque in quanto è difficile evitare

che in una massa di pesce pescato siano

presenti anche pochi individui di specie non

desiderate. Oltre a pesci di specie diverse,

oppure pesci geneticamente differenti dal-

le popolazioni italiane l’introduzione di pesci

prelevati da un ambiente naturale comporta

anche il rischio dell’introduzione di patogeni

precedentemente assenti nell’ambiente che

riceve il ripopolamento.

Per evitare questi fenomeni oggi la tendenza

è di ricorrere all’uso degli incubatoi ittici.

Gli incubatoi sono delle strutture in cui si at-

tua la riproduzione di individui adulti prelevati

dall’ambiente che si desidera ripopolare. In

questo modo i pesci prodotti saranno del

tutto simili a quelli naturalmente presenti e

essi si dimostreranno anche adatti alla vita

nell’ambiente in cui verranno introdotti.

Gli incubatoi sono importanti in quanto pro-

teggono le larve dei pesci durante le pri-

me fasi del loro sviluppo, aumentandone di

gran lunga le percentuali di sopravvivenza. I

piccoli pesci reimmessi in ambiente saranno

quindi molto più numerosi rispetto al numero

che sarebbe sopravvissuto se i loro genitori

si fossero riprodotti naturalmente, in quanto

negli incubatoi essi non sono oggetto del-

la predazione che in natura elimina la gran

parte dei pesci appena nati. Ad esempio un

pesce come la carpa è in grado di deporre

milioni di uova, ma solo qualche decina delle

larve nate da questo imponente numero di

uova supera i primi mesi di vita. Mantenen-

do le larve in un incubatoio la mortalità può

essere ridotta a circa la metà delle uova

prodotte, ottenendo migliaiai di larve e gio-

vani pesci.

Gli incubatoi ittici sono quindi un bene pre-

zioso per il mantenimento delle popolazioni

ittiche nelle nostre acque e per la maggior

parte dei casi sono gestiti da volontari, che

non ricevono compensi per il loro impegno.

Il loro lavoro deve quindi essere sostenuto

e valorizzato da tutti i cittadini e dalle isti-

tuzioni.

Dopo aver visto come si deve operare per

eseguire un corretto ripopolamento bisogna

capire quali specie devono essere sostenute

o reintrodotte e quali specie non necessita-

no di nessun intervento. Proprio per stabilire

le priorità è necessario che il lavoro degli in-

cubatoi ittici sia coordinato da una controllo

centrale, che si preoccupi anche di capire la

qualità degli ambienti acquatici presenti nel

36

Page 39: Animali Informa novembre 2011

territorio. Ciò viene effettuato dalle province,

che, tramite le carte ittiche, classificano le

acque in base a diversi descrittori ambien-

tali. Inoltre viene eseguito un monitoraggio

delle specie presenti , analizzando anche i

dati forniti dai pescatori professionisti. Non

ha infatti senso ripopolare un ambiente con

una specie ittica che non è in grado di so-

pravvivere o di riprodursi autonomamente

nell’ambiente stesso. Il ripopolamento in

questo caso sarebbe fine a se stesso, in

quanto dopo la iniziale presenza del pesce

in seguito al ripopolamento, si tenderà al ri-

torno delle condizioni iniziali che vedevano

l’assenza di tale specie.

I ripopolamenti devono sostenere una spe-

cie naturalmente presente e che per varie

ragioni è in calo demografico. Molti ripopo-

lamenti sono anche utili per il sostentamento

della pesca professionale, in quanto provve-

dono ad immettere nei laghi i pesci che poi

sono oggetto delle attenzioni dei pescatori

di professione. Classico esempio è rappre-

sentato dalla riproduzione controllata dei la-

varelli che viene effettuata nei mesi invernali

sui laghi Maggiore e di Como.

Un particolare tipo di ripopolamento ittico è

la reintroduzione di una specie scomparsa.

Questo tipo di ripopolamento prevede l’im-

missione di pesci che un tempo erano pre-

senti in un determinato luogo ma che per

varie ragioni ora sono assenti. Se da studi

effettuati emerge che il fattore che ha por-

tato alla scomparsa di tale specie è risolto,

come ad esempio un miglioramento ambien-

tale o la rimozione di eventuali barriere su

corsi idrici. Un esempio di un progetto legato

alla reintroduzione e al ripopolamento ha ri-

guardato lo storione cobice, ed ha coinvolto

il Parco del Ticino, che in collaborazione con

l’Università degli Studi di Milano, Facoltà di

Medicina Veterinaria e la società GRAIA srl.

Questo progetto è nato grazie al ritrova-

mento nel fiume Ticino, di esemplari di storio-

ne nati nel fiume stesso, dimostrando che la

qualità delle acque è adatta alla vita di que-

sta specie, una volta abbondante in questo

ambiente. Grazie al reperimento di esemplari

adulti stabulati in vasche naturali all’interno

del parco stesso è stato possibile effettuare

la riproduzione artificiale ed ottenere circa

20 mila larve che ora stanno accrescendosi

nell’ambiente protetto dell’incubatoio “La Fa-

giana” sito a Magenta. Presto questi pesci

potranno essere liberati in Ticino e ripopo-

lare tutto il fiume, sfruttando anche i nuovi

passaggi per pesci realizzati lungo le varie

dighe presenti in vari punti.

37

Page 40: Animali Informa novembre 2011
Page 41: Animali Informa novembre 2011

Rieccoci con l’ormai conseuto appuntamento con

il mondo dei volatili.

Voglio raccontavi qualcosa su un curioso

pappagallo appartenente alla famiglia dei

parrocchetti che si chiama PARROCCHETTO

MONACO (Myopsitta Monachus).

Insieme al mio amico Gabriele, nel 2005 abbiamo

avviato questo piccolo allevamento in colonia

di Parrocchetti Monaci, rimanendo sin da subito

meravigliati per il modo in cui socializzavano

tra loro, instaurando una perfetta convivenza

nonostante il numero considerevole di coppie

introdotte nella voliera. Difatti, alla base del

nostro esperimento vi era la consapevolezza

che in natura questi animali vivono e nidificano

in grandi stormi.

I primi successi non tardarono ad arrivare,

infatti, l’amico gabry, che se ne occupa a tempo

pieno, iniziò a portare i primi novelli la primavera

successiva all’avviamento dell’allevamento e i

risultati migliorano di anno in anno.

Una curiosità sul parrocchetto monaco è che

nonostante le sue origini siano del Sud America,

esistono in europa e anche in Italia delle piccole

colonie sfuggite alla cattività che si sono

perfettamente adattate e si riproducono con

regolarità.

Un altro particolare che mi ha lasciato stupito

è stato il primo nido che ho visto costruito

interamente da tutti i membri del gruppo:

Costruiscono, intrecciando i rametti di legno, dei

nidi giganteschi col principio dei nostri condomini,

perché all’interno ci abitano più famiglie.

Qualche lettore mi ha chiesto perché negli

articoli non spiego mai le differenze tra maschio

e femmina.

Purtroppo,ho ampiamente sottolineato che per

il 90% dei pappagalli, e anche in questo caso,

non esiste dimorfismo sessuale, che significa che

maschi e femmine sono pressochè uguali.

Gli unici modi per determinarne il sesso sono due:

• Sessaggio chirurgico: un veterinario con apposito

strumento ottico, dopo aver anestetizzato

l’animale e praticato una piccolissima incisione

all’eltezza dei genitali, inserisce la sonda e

guarda l’apparato riproduttore determinandone il

sesso senza possibilità di errore. Questa pratica

a cura di Cristian Simone – Tropical World

...costruiscono, intrecciando i rametti

di legno, dei nidi giganteschi col principio

dei nostri condomini, perché all’interno ci abitano più famiglie.

39

Page 42: Animali Informa novembre 2011

40

è innocua e indolore. La ferita si rimargina in

autonomia senza necessità di punti di sutura.

• Sessagio DNA: Basta prelevare una penna o

qualche piuma, seguendo delle rigide istruzioni

igieniche, collocarle in un sacchettino sterile e

inviarle al laboratorio. In pochi giorni riceverete

il certificato di sessaggio dei vostri volatili

effettuato col metodo genetico, con risultati

sicuri al 99%.

Nel primo caso abbiamo una risposta immediata

nel secondo ci vuole qualche giorno.

Se decidete di acquistarne una coppia rivolgetevi

ad un commerciante o allevatore esperto che

possa consigliarvi nel modo giusto.

Oggi, in commercio, si trovano moltissimi

parrocchetti monaci allevati a mano e pochi

soggetti destinati alla riproduzione. Da molti anni

non vengono più importati dai paesi di origine,

nonostante sono perseguitati per i danni che

causano ai raccolti, quindi sono reperibli solo

soggetti nati in cattività.

.

L’alimentazione, si basa su un buon miscuglio di

semi secchi arricchito con altri alimenti, tra cui

frutta, legumi, ortaggi a cui si deve aggiungere un

pastoncino, che dovrà avere un valore proteico

intorno al 20% , e un buon integratore vitaminico

da miscelare nell’acqua o nell’alimento.

Ogni anno, nel nostro centro di allevamento

a mano, ne vengono allevati centinaia e vi

posso assicurare che sono molto buffi sin dalla

tenera età.

Nonostante si tratti di un pappagallino di medie

dimensioni che raggiunge circa 30 cm, impara

con facilità a ripetere qualche parola.

Non ama stare solo, è un grande giocherellone,

vivace , curioso, molto intelligente, unico difetto

è un po’ rumoroso.

Si adatta molto bene alla vita domestica, è

importante fornire sempre nuovi stimoli con giochi

di legno e corde. Ama moltissimo fare il bagno

o doccia e come la quasi totalità dei pappagalli

è piuttosto abitudinario nelle consuetudini

giornaliere.

Provare per credere……..

Page 43: Animali Informa novembre 2011

www.animalinforma.com

Page 44: Animali Informa novembre 2011

Per la preparazione dei rimedi si devono

raccogliere i fiori o le parti della pianta in

luoghi il più possibile selvatici e lontani da fonti

d’inquinamento.

Bach, non a caso, privilegiava l’utilizzo di fiori

non coltivati che crescevano spontaneamente

perché ,dove un fiore nasce spontaneamente,

la concentrazione di energia solare è maggiore.

Per le piante come l’ulivo la vite o la piombaggine

invece bisogna utilizzare esemplari cresciuti su

terreni coltivati con agricoltura biologica.

La preparazione prevede due metodi: il metodo

della bollitura (si bollono i fiori per circa trenta

minuti) o il metodo solare (si lasciano i fiori

immersi in acqua di fonte esposti al sole per 3/4

ore) .Dalla filtratura si ottiene la preparazione

madre che sarà riposta in contenitori di vetro

e diluita con una eguale quantità di acqua e

brandy che serve da conservante. I flaconi che

si trovano in commercio sono da 10 ml con

tappo contagocce. A questo punto si arriva

alla diluizione definitiva mettendo 2 gocce di

a cura della Dott.ssa Patrizia Arrighi

42

Page 45: Animali Informa novembre 2011

43

questo preparato in una boccetta di vetro da

30 ml contenente acqua minerale naturale e un

cucchiaino di brandy. La posologia è di 4 gocce

4 volte al dì direttamente in bocca o nell’acqua

da bere. Si possono prendere anche più fiori

insieme anche se non bisognerebbe eccedere

oltre i 7 fiori contemporaneamente.

Prendiamo adesso in considerazione come

questi rimedi possono aiutarci nella cura dei

nostri amici a quattro zampe.

Va detto innanzi tutto che l’interpretazione dei

vari comportamenti e l’osservazione degli stessi,

in relazione alle diverse specie e razze, è alla

base della floriterapia. Bisogna saper riconoscere

quali sono i comportamenti esagerati e alterati

da quelli che sono i normali modi di intereagire

di quel soggetto in relazione anche all’ambiente

in cui vive.

Solo osservando l’animale e le persone che

vivono con lui si potrà trovare la soluzione

migliore.

ROCK ROSE: (Elianto) è il rimedio per casi

d’emergenza, quando il paziente è molto

spaventato, atterrito. Agisce rapidamente sulla

paura che toglie il fiato. Può essere utile sui

cani o gatti che, ad esempio, hanno paura

del veterinario e reagiscono con soffi, midriasi,

perdita di urina e feci.

La cagnolina ha partorito e ha paura di lasciare

da soli i propri cuccioli, non vuole che ci si avvicini

e reagisce in maniera eccessiva?

RED CHESTNUT

(Ippocastano Rosso)

è il rimedio per le

persone che hanno

costantemente paura

che possa succedere

qualcosa a coloro

che amano, provano

in anticipo ansia per

qualche disgrazia che

possa succedere alle

persone a loro care.

CHERRY PLUM può essere utile in soggetti epilettici

con aura, che sentono che sta accadendo

qualcosa dentro di loro e si spaventano: IL

Mirabolano ha paura di perdere il controllo, di

perdere la ragione, di compiere azioni terribili e

spaventose che non si vogliono fare ma che si

ha l’impulso di fare.

Page 46: Animali Informa novembre 2011

44

CHESTNUTBUD (Boccioli di Ippocastano) è il

rimedio base per combattere tutte le difficoltà

di apprendimento ;per coloro che non imparano

dall’esperienza e che impiegano molto tempo

per imparare qualcosa: Utile per quei cuccioli che

non imparano a urinare o defecare fuori casa o

per i cani che fanno fatica in addestramento.

CERATO ha sfiducia in se stesso, non è in grado

di reggere da solo, ha costantemente bisogno

di approvazione. I cani che soffrono d’ansia

da separazione , che quando vengono lasciati

soli non reggono la solitudine e l’ansia li divora

trovano giovamento con questo rimedio.

IMPATIENS per animali che non stanno mai

fermi,ipercinetici,sempre in movimento, in

genere molto intelligenti ma hanno grandi

difficoltà nei rapporti con i loro simili perché

faticano ad adattarsi ai ritmi altrui.Può essere

utilizzato anche in tutte quelle patologie dove

c’è accelerazione organica: diarree, vomito,

tachicardia, ipertiroidismo ecc.

Esistono poi rimedi che contengono diversi fiori, il

più famoso e utilizzato è RESCUE REMEDY usato

per la prima volta da Bach per la rianimazione

di un paziente che aveva rischiato di annegare.

RESCUE REMEDY viene somministrato sia per

superare uno stato di shock sia per prevenirlo in

situazioni di rischio. E’ costituito da 5 fiori:

Clematis (Vitalba) contro lo svenimento

Cherry Plum (Mirabolano) per la paura di perdere

il controllo

Star of Bethlehem Per traumi sia fisici che

mentali,perdite di persone care, traumi causati

da cattive notizie o spaventi per incidenti. Questo

rimedio porta conforto a coloro che rifiutano di

essere consolati.

Rock Rose (Eliantermo) rimedio di pronto soccorso

HONEYSUCKLE (Caprifoglio) aiuta in casi di

nostalgia, aiuta ad accettare i cambiamenti che

portano con sè sempre qualcosa di nuovo.

Un trasloco,un cambio di orari, abitudini, la perdita

di un proprietario o il ricovero per una terapia

o un intervento possono essere esperienze

traumatiche che il rimedio aiuta a superare.

WILD ROSE (Rosa Canina) può essere molto

utile per superare una mancanza temporanea di

energia ,ad esempio per una malattia debilitante

che porta ad uno stato estremo di debolezza

con perdita di entusiasmo e di volontà di vivere.

Page 47: Animali Informa novembre 2011

45

per i casi d’emergenza quando sembra che non

ci sia speranza. In caso di incidente, malattia

o quando il paziente è molto spaventato o

atterrito.

Impatiens: contro l’agitazione.

Il dosaggio è individuale e a seconda dei

casi. In situazione d’emergenza può essere

somministrato anche ogni 15 minuti direttamente

dal flaconcino madre,cioè quello con il rimedio

non diluito: Può essere utilizzato anche per

le piante quando vengono trapiantate o per

alterazioni atmosferiche ( troppo caldo o troppo

freddo) o per innaffiature con acqua troppo

fredda.

L’unico rimedio di Bach non floreale e’ ROCK

WATER ( acqua di roccia) ,raccolta direttamente

in determinate zone e alla quale vengono

attribuite grandi proprietà terapeutiche.

Sono soggetti che vivono per se stessi, in

atteggiamento di continua autodifesa che li

abitua ad un controllo estremo di se stessi.La

rigidità psicologica si ripercuote anche sul piano

fisico infatti Rock Water agisce molto bene su

problemi di rigidità articolare e ossea.

Vorrei concludere sottolineando che la terapia

di Bach è priva di effetti collaterali e non c’è

rischio di sovradosaggio, se il fiore utilizzato

non è quello giusto non entrerà in risonanza col

paziente e con i suoi stati d’animo e non creerà

danni.

Page 48: Animali Informa novembre 2011

E’ sicuramente da tempo riconosciuta la

percezione del dolore nei nostri animali.

Come classificazione possiamo considerare

il dolore fisiologico (adattivo) e patologico

(maladattivo).

IL dolore fisiologico gioca un ruolo di allerta, di

segnale di allarme, servendo all’animale come

sistema protettivo, volto a minimizzare un danno

tissutale.

Esso è generalmente rapido a comparire e di

natura transitoria (scompare dopo la cessazione

dello stimolo o poco dopo) ed in genere è

associato a traumi tessutali lievi o nulli.

Il dolore fisiologico è un dolore nocicettivo, dovuto

cioè all attivazione di uno stimolo nocicettivo che

attiva una particolare classe di recettori periferici

specifici i nocicettori deputati a trasmettere le

informazioni dolorose.

Il dolore viene definito dolore infiammatorio (o

dolore acuto) quando è conseguente ad un danno

tissutale di una certa entità ed all’infiammazione

che ne deriva (configurandosi come sintomo).

Ha anch’esso un origine nocicettiva, puo essere

considerato entro certi limiti dolore fisiologico

condividendo con quest’ultimo lo scopo

protettivo che è quello di minimizzare i danni

tessutali evitando la propagazione del processo

patologico.

Il dolore fisiologico come quello infiammatorio per

la prerogativa appena descritta viene definito

adattativo. Dunque il dolora adattativi contribuisce

alla sopravvivenza, proteggendo l’organismo dai

danni o promuovendo la guarigione se il danno

si è verificato.

Quando però il dolore non è più associato

ad un danno tissutale presente od ad un

a cura della Dott.ssa Donata Bianchi

46

Page 49: Animali Informa novembre 2011

processo riparativo in atto, ma si presenta

come risposta ad un danno del sistema nervoso

(dolore neuropatico) o risulta da un anomalo

funzionamento di quest’ultimo (dolore funzionale)

si parla di dolore maladattivo o dolore patologico.

(dolore _malattia).

Tale dolore alla cui patoeziogenesi contribuisce

una sensibilizzazione del sistema nervoso non

ha più una correlazione spazio-temporale con

l’insulto che lo ha provocato ed esita non di

rado in dolore cronico.

Esso ha origine da tessuti fortemente danneggiati,

come conseguenza di traumi estesi, di interventi

chirurgici invasi, di processi infiammatori cronici,

di infezioni, di neoplasie e di neuropatie.

Il dolore neuropatico (maladattivo), patologia

ben conosciuta nell uomo, origina da una lesione

primaria o da una disfunzione del sistema

nervoso.

E’ ormai appurato che cani e gatti presentino

percorsi neurofisiologici analoghi e simili

meccanismi patogenetici responsabili delle

attivazioni del dolore dell uomo, per cui è

verosimile che a seguito di traumi, interventi

chirurgici, disordini metabolici, infiammatori,

neoplastici anche essi possano sviluppare dolore

neuropatico.

I danni tessutali indotti da un trauma

accidentale o da chirurgia invasiva se non

trattati tempestivamente possono determinare

la modificazione plastiche di

circuiti nervosi del

dolore cosicché la

sensazione dolorifica

permanga anche

dopo la cessazione

dello stimolo.

Le condizioni

chirurgiche che possono

determinare l’insorgenza

di dolore neuropatico

sono la riduzione dell’ernia inguinale e perineale

(con intrappolamento del nervo oppure per

formazione di tessuto cicatriziale responsabile

di sintomatologia dolorifica anche dopo un anno

dall’intervento analogamente a come capita

nell uomo), le fratture pelviche o sacrali e la

loro riduzione (danni a carico del nervo sciatico

e sempre possibili incarceramento dei nervo

pudendo che si evidenzia con dolore presente

all’esame rettale, tirando la coda o sforzando

l’animale a sedersi) l’amputazione (con formazione

di neurinomi che sono gemme rigenerative dei

trochi nervosi amputati che danno origine a

dolore “dell’arto fantasma” patologia ben nota

in umana) le lesioni lombosacrali (spt nei cani di

taglia grossa “sindrome della cauda equina”

responasibile di tante forme di zoppia, paresi

ed insensibilità del treno posteriore in tarda

età) nonché lesioni del midollo spinale (nell’uomo

lesioni a questo livello possono dare origine

a dolore percepito a livello viscerale e non è

escluso che questo possa avvenire anche nei

nostri animali).

Nell’uomo il diabete mellito è una nota causa

di dolore neuropatico e danche i gatti, meno

i cani, possono sviluppare questa

neuropatia associata al

a cura della Dott.ssa Donata Bianchi

47

Page 50: Animali Informa novembre 2011

diabete coinvolgendo principalmente il decorso

sensoriale dei nervi degli arti cranici e pelvici.

Come dolore neuropatico di origine viscerale va

ricordato la cistite interstiziale felina che è un

problema ben conosciuto nei gatti maschi per lo

più sterilizzati.

A seguito di questa condizione gatti presentano

una ridotta escrezione di glicosaminoglicani

(GAG) un aumentata permeabilità vescicole di un

infiammazione neurogena. La minor secrezione di

GAG determina una minor protezione dell’epitelio

della vescica che quindi permette un maggior

contatto delle urine con i terminali nervosi

primari che a loro volta così stimolati rilasciano

neurotrasmettitori che determinano infiammazione

neurogena. Anche nella patologia intestinale di

origine idiomatica (IBD) come avviene per la

vescica a seguito di un processo infiammatorio

i recettori nervosi terminali vanno incontro a

sensibilizzazione trasmettendo maggior segnali

al midollo spinale ed incrementando quindi il

dolore viscerale.

Nelle pancreatici acute o croniche e nei tumori

pancreatici dell’uomo il dolore addominale è una

caratteristica chiave verosimilmente innescato

da una neuropatia pancreatica con danno dei

nervi pancreatici e o infiltrazione degli stessi da

parte delle cellule del tumore e questi meccanismi

possono verificarsi anche nei cani e nei gatti,

spiegando l’apparente sensazione dolorifica da

severa a lancinante provata da alcuni animali a

seguito di episodi di pancreatite

Nell’uomo le manifestazioni cliniche

più rappresentative del dolore

neuropatico sono il dolore spontaneo

ed evocato, l’allodinia cioè il dolore

dovuto ad uno stimolo normalmente

non doloroso, l’iperalgesia cioè

eccessiva risposta dolorosa a

stimoli di lieve entità, la perdita

di sensibilità e le iperestesie

(variazione di sensibilità), le

disfunzioni vascolari e delle

ghiandole sudoripare.

Mentre nell’uomo sono codificate le caratteristiche

cliniche del dolore neuropatico negli animali è

certamente più difficile identificarne la presenza.

Al di là di test specifici nell’uomo trovano

sicuramente un valido aiuto pur con il problema

della soggettività, gli indicatori verbali ed i

riferimenti a scale di valutazione e riscontrare

specifici segni clinici in assenza di danno

tessutale effettivo con presenza di dolore

eccessivo o spontaneo, bruciante, pulsante...

Si capisce come la diagnosi nei nostri animali sia

ancora più complessa stante la loro impossibilità

a verbalizzare, non sempre l’intensità del dolore

e la sua precisa localizzazione sono di facile

riscontro alla visita anche se dolore acuto

ed il tutto si complica in presenza di dolore

neuropatico in cui i segni possono essere sottili

e le osservazioni dei proprietari imprecise.

48

Page 51: Animali Informa novembre 2011

Ciò che negli animali può far sospettare la

presenza di dolore neuropaticoè un cambiamento

della “personalità” conseguente alla percezione

emozionale ed anche sensitiva del dolore.

Cambiamento del comportamento, come

uno stato di intorpidimento o manifestazioni

occasionali di aggressività, anoressia tendenza

a nascondersi, riduzione del grooming o per

contro eccessivo lambimento, autotraumatismi,

ridotte interazioni con i cospecifici o con l’uomo

possono far sospettare la presenza di uno sto

algido cronico.

Nell’iter diagnostico risulta molto utile interagire

con l’animale: il movimento e la palpazione

dell area dolente possono infatti evocare una

dolorabilità non proporzionale a quella che ci

si aspetta, suggerendo la presenza di dolore

neuropatico.

Purtroppo nei nostri animali non possono essere

applicate le scale del dolore neuropatico

formulate per l’uomo, poiché queste prevedono

la descrizione di caratteri quali l’intorpidimento

o la distinzione in dolore bruciante, penetrante,

lancinante…. Che non possono ovviamente

trovare applicazione in medicina veterinaria.

Visto i notevoli passi avanti nella formulazione di

scale per la determinazione del dolore acuto nel

cane e nel gatto è verosimile che con il tempo

appositi studi al riguardo potranno produrre scale

utili per la valutazione del dolore neuropatico.

49

Page 52: Animali Informa novembre 2011

L’endocardite infettiva è una malattia che

colpisce l’endocardio (parte più interna del

cuore) della parete e più spesso delle valvole

ed è causata per la maggior parte da batteri

e qualche volta da funghi.

Le lesioni da endocardite batterica si presentano

come vegetazioni a cavolfiore, come processo

distruttivo, raramente come restringimento (

stenosi ) valvolare.

L’endocardite può presentarsi in forma acuta o

più spesso subacuta.

E’ una malattia poco frequente nel cane dove

viene diagnosticata nello 0.1% dei cani visitati

ed è ancora meno diffusa nei gatti dove questa

percentuale scende allo 0.01%. Nel cane i

soggetti più colpiti sono quelli di taglia medio-

grande, in particolare il pastore tedesco, il

labrador, il golden retriever ed il boxer.

Raramente sono interessati i soggetti di piccola

taglia. La malattia si presenta più frequente nei

maschi. Come nell’uomo, sembra colpire con più

probabilità i soggetti con cardiopatie congenite

mentre non è stata dimostrata una maggiore

frequenza nei cani con endocardiosi mitralica.

Perché possa svilupparsi, l’endocardite batterica

ha bisogno di determinate condizioni.

In primo luogo deve esserci una batteriemia

(presenza di batteri nel sangue) che può provenire

da infezioni dell’apparato gastroenterico,

dell’apparato genito-urinario (come prostatiti,

pielonefriti), della cute, dell’apparato respiratorio.

La batteriemia è anche provocata da interventi

chirurgici, profilassi dentale, cateteri

endovenosi, da impianto di pacemaker, terapie

immunosoppressive, da precedenti infezioni delle

valvole cardiache.

L’infezione può essere dovuta ad uno solo tipo

di batterio o a più tipi di batteri.

Responsabili di endocardite sono gram positivi

come streptococchi, stafilococchi, erysepelotrix

L’endocardite infettiva del canea cura del Dott. Giuseppe Dino Lorefice

50

Page 53: Animali Informa novembre 2011

o gram negativi come escherichia coli,

pseudomonas, pasteurella, proteus, bartonella.

Le infezioni da gram negativi o da più batteri

possono decorrere in forma iperacuta o acuta,

mentre quelle da gram positivi più spesso in forma

subacuta o cronica. Un fattore predisponente

è l’immunodeficienza cioè quando il sistema

immunitario non funziona a dovere.

Un altro fattore predisponente è la presenza di

una lesione all’endocardio che mette a nudo il

collagene sottostante favorendo l’aggregazione

delle piastrine e la formazione di un trombo sul

quale si impiantano i batteri.

Le lesioni all’endocardio possono essere

provocate dal getto di sangue ad alta velocità

come nelle malattie congenite del cuore.

Il cane può mostrare un’ampia gamma di sintomi

che però non sono specifici in quanto presenti

anche in altre malattie.

Può essere presente inappetenza, riluttanza a

muoversi, perdita di peso, vomito, diarrea, zoppia

e sintomi più specifici di malattia cardiaca come

respiro frequente e/o difficoltoso, intolleranza

all’esercizio, tosse, sincope.

Da tenere presente come la presenza di emboli

possa condizionare la comparsa di sintomi.

Per esempio la loro presenza a livello dei vasi

sanguigni degli arti può

provocare zoppia, a livello delle arterie

coronariche infarto settico, sviluppo di aritmie e

anche morte improvvisa.

Alla visita clinica è spesso presente febbre (alle

volte con storia di ricorrenti episodi febbrili),

accompagnata o meno da aumento della

frequenza cardiaca e respiratoria.

All’ascoltazione del cuore possono essere

rinvenute aritmie e/o un soffio.

Il soffio può essere sistolico, generato in genere

dall’insufficienza mitralica, o diastolico per la

presenza di insufficienza della valvola aortica.

La presenza contemporanea di febbre e di

un nuovo soffio fa emettere il sospetto di

endocardite infettiva.

Per arrivare alla diagnosi definitiva bisogna

eseguire una serie di esami.

Otre alla radiografia toracica e

all’elettrocardiogramma che possono rilevare

alterazioni a carico del cuore che però non

sono specifiche, l’esame che ci permette di

visualizzare le lesioni a carico delle valvole è

l’ecocardiografia.

Alle volte la mancanza di lesioni visibili all’eco, non

esclude la presenza di endocardite batterica.

Il rilevamento di alterazioni è molto più significativo

per la valvola aortica mentre nella valvola mitrale

sono molto simili a quelle dell’endocardiosi.

Bisogna però dire che l’endocardiosi è molto

frequente nei cani di piccola taglia dove invece

l’endocardite infettiva si manifesta raramente.

L’ecocardiografia fornisce ulteriori informazioni

51

Page 54: Animali Informa novembre 2011

sul funzionamento del cuore e sulla dilatazione o

meno delle camere cardiache.

L’esame del sangue può mostrare alterazioni che

non sono specifiche per endocardite infettiva.

Un esame del sangue più mirato è quello colturale

dove si vede se c’è crescita o meno di germi.

Circa il 70% dei cani con endocardite infettiva

è risulta positivo, percentuale che cresce se

vengono effettuati più esami colturali.

La terapia dell’endocardite infettiva è prima di

tutto rivolta contro i batteri.

Vengono quindi usati gli antibiotici che sono

scelti in base al risultato dell’ antibiogramma.

Alle volte o perché non si riesce ad isolare il

germe o perché il risultato della coltura non

è ancora disponibile, si esegue una terapia

empirica utilizzando penicilline o cefalosporine

per presunte infezioni da gram positivi e penicilline

o cefalosporine più aminoglicosidi o

fluorochinolonici per quelle da gram

negativi.

La terapia effettuata all’inizio per

via endovenosa per raggiungere

una maggior efficacia, deve essere

continuata in genere per 6-8 settimane.

Importante è il controllo nel tempo del paziente

per valutare la risposta alla terapia.

Per l’insufficienza cardiaca vengono utilizzati

diversi farmaci come ace inibitori, diuretici,

digossina, idralazina.

La prognosi è peggiore con infezioni da gram

negativi, con diagnosi tardiva, con terapia

inadeguata, con coinvolgimento della valvola

aortica, con emboli settici e insufficienza renale.

La prognosi è migliore nelle infezioni da gram

positivi, con coinvolgimento della sola valvola

mitrale, con terapia aggressiva, adeguata ed

iniziata con tempestività.

www.infocardiovet.com

52

Page 55: Animali Informa novembre 2011

Dottore il mio cane ha l’alito pesante!

Questa è una delle più frequenti dichiarazioni che

i proprietari di cani fanno al proprio veterinario.

Nascosta in questa affermazione si celano

numerosi disturbi della bocca dei nostri beniamini

siano essi cani, gatti o roditori.

La causa più frequente di alitosi è sicuramente

la GENGIVITE, come avviene nell’uomo, è

causata dalla deposizione di placca sul colletto

dentale e la successiva cristallizzazione (per

la deposizione dei sali minerali contenuti nella

saliva) con la formazione del tartaro.

Il tartaro, agendo meccanicamente sulle gengive,

ne provoca l’infiammazione e la retrazione,

portando allo scoperto una parte del dente (il

colletto) meno resistente all’azione di batteri,

virus etc.

Gli agenti patogeni danneggiano tutte le strutture

anatomiche che mantengono il dente fisso

causando la MALATTIA PERIODONTALE.

L’evoluzione della malattia è insidiosa.

Fase 1: inizialmente può presentarsi solo come

un leggero arrossamento del colletto (bordo)

gengivale a causa della placca batterica, poi

però evolve velocemente o con la formazione

del tartaro.

Fase 2: se non si interviene asportando il tartaro,si

creerà infezione in tutti i tessuti periodontali (cioè

quelli a diretto contatto con il dente) che tende

ad estendersi a tutti i denti adiacenti (quella

malattia che una volta veniva definita piorrea).

Questa condizione porta inevitabilmente alla

perdita del dente colpito e di quelli adiacenti, ma

Igiene delcavo orale

del cane bocca sana = cane sano

a cura del Dr. Paolo De Bernardi

53

Page 56: Animali Informa novembre 2011

può avere ripercussioni ancora più gravi sulla

salute del nostro animale d’affezione.

I batteri coinvolti nella malattia periodontale sono

purtroppo anche quelli che possono, se entrano nel

sistema circolatorio, raggiungere il fegato, i reni,

le valvole cardiache o i polmoni con conseguenze

assai gravi e talvolta fatali; la prevenzione

pertanto risulta essere l’unico intervento utile

per scongiurare tali gravi conseguenze. A tutti

i proprietari, raccomando sempre una serie di

azioni importanti che riassumo brevemente:

1) Spazzolare spesso (almeno tre volte a

settimana) i denti con spazzolino morbido (o

garza) proprio come facciamo con i nostri denti.

Possiamo anche utilizzare dentifrici appositamente

studiati ed aromatizzati.

Risulta utile portare il cane in una zona della vostra

casa dove solitamente ama rilassarsi, dopo un

pò di coccole cominciate a massaggiargli le

gengive con le dita, molto dolcemente, fate dei

movimenti circolari tra gengiva e dente.

Provate a mettervi poi un pò di dentifricio sul

dito e ripetete l’operazione. Se il cane tollera

la pratica, potete provare ad utilizzare lo

spazzolino e ripetere le stesse operazione di

prima, il tutto sempre con estrema dolcezza.

Ad alcuni cani piacciono molto i dentifrici per

bambini al gusto di frutta o di caramella, potete

provare, non fa alcuna differenza, è l’azione

meccanica dello spazzolino che rimuove la

placca ed i residui di cibo, non il dentifricio.

Non avvilitevi se le prime volte non ci riuscite,

perseverate per la salute del vostro amico

E’ importante iniziare fin dai primi mesi di

vita, per abituarlo a tale pratica.

2) Fornire un’alimentazione

adeguata, preferibilmente

cibo secco.

3) Controlli semestrali dal proprio veterinario.

Il medico veterinario di fiducia deve poter

esaminare con frequenza almeno semestrale

la bocca dei nostri pets, e consigliare gli

interventi più appropriati, caso per caso una

pulizia professionale, come quella che il nostro

dentista fa su di noi, con rimozione del tartaro

(Detartrase) e lucidatura della superficie dello

smalto per impedire che la placca possa

nuovamente depositarvisi.

Il veterinario può inoltre diagnosticare

precocemente anche altre malattie importanti

della bocca quali i tumori che, nonostante siano

meno frequenti, possono colpire i nostri amici.

Come sottotitolo abbiamo scritto: bocca sana

cane sano, ora sapete il perché.

RICORDATE:

MOTIVI PER UN INTERVENTO VETERINARIO

Alitosi

Gengive sanguinanti

Salivazione eccessiva o con sangue

Masticazione a bocca vuota (come per

masticare una cicca)

Il cane rifiuta il cibo o ha disturbi durante

la masticazione (scappa via dopo il primo

boccone, ruota la testa di lato quando

mastica etc.).

Cambiamenti dello stato di

salute generale.

Page 57: Animali Informa novembre 2011

55

SPECIALE ALLEVAMENTI

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o chiama il numero di telefono

0331482180

Page 58: Animali Informa novembre 2011

56

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Page 59: Animali Informa novembre 2011

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. CLAUDIO GIANQUINTO 21051 Arcisate (VA) - Via Matteotti Giacomo, 94 tel: 0332 47 37 37

AMBULATORIO BESOZZO DEL DR. ROBERTO GRASSI 21023 Besozzo (VA) - Via De Bernardi, 18 tel: 0332 97 07 80

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. MARCO SEGALA 21020 Brebbia (VA) - Piazza Italia, 7 Bis tel: 0332 77 08 05

REBKA SAS DEL DR. MASSIMILIANO CARENTE & C.21031 Cadegliano-Viconago (VA) - Via Risorgimento,3 tel: 0332 59 10 24

CLINICA VETERINARIA GAGGIOLO DEL DR. FLAVIO BIZZOZERO21059 Cantello-Gaggiolo (VA) - v. Lugano, 11 tel: 0332 41 86 40

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA ANNALINA MOLTENI21010 Castelveccana (VA) - Via San Giorgio, 27 tel: 0332 52 20 30

AMBULATORIO VETERINARIO S.ANDREA DIR. SAN. DR.SSA BORGHI SILVIA21034 Cocquio Trevisago (VA) - Via Motto dei Grilli, 48 tel: 333 2129145

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA LAURA GRASSI21030 Cugliate Fabiasco (VA) - Via Molinazzo, 4 tel: 0332 72 37 40

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA MONICA RAVAZZOLA 21030 Cuveglio (VA) - Via battaglia S.Martino, 82 tel: 0332 62 40 35

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. MIRIAM MOTTA21026 Gavirate (VA) - Via Maggioni,8 tel: 0332 74 64 18

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. PIERO SESSA21026 Gavirate (VA) - Via Al Lido, 5 tel: 0332 74 41 35

AMBULATORIO VETERINARIO ALBINI DR. CARLA E ALBINI DR.SSA LUISA21056 Induno Olona (VA) - Via Spagnoletto, 10 tel: 0332 20 26 05

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. FRANCO PUSTERLI21056 Induno Olona (VA) - Via Porro, 84 tel: 0332 20 60 31

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. MASSIMO BAGGIANI21056 Induno Olona (VA) - Via Crespi, 4 tel: 0332 20 32 22

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. STEFANO BOLTRI 21037 Lavena Ponte Tresa (VA) - Via Valle, 3 tel: 0332 55 22 99

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. DARIO BELLORINI21014 Laveno Mombello (VA) - Via Battisti, 9 tel: 0332 62 63 96

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ROBERTO FANTONI21014 Laveno Mombello (VA) - Via Ceretti, 21/23 tel: 0332 66 66 97

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA GIUSEPPINA GIAVAZZI21016 Luino (VA) - Piazza Marconi, 31/A tel: 0332 53 51 37

AMBULATORIO VETERINARIO ALTO VERBANO DELLA DR.SSA PAOLA LONGHI E DEL DR. MASSIMILIANO BOGNI 21016 Luino (VA) - Via Luini Bernardino, 37 tel: 0332 53 56 96

CLINICA VETERINARIA CITTA’ DI LUINO DEI DOTTORI DEDE’ E HOFMANN 21016 Luino (VA) - Via Voldomino, 11 tel: 0332 51 10 00

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA VALENTINA CASTELLOTTI21016 Luino (VA) - Via Vittorio Veneto, 30/A tel: 328 0976074

CLINICA VETERINARIA LUVINATE DI ZANETTI DR. CORRADO 21020 Luvinate (VA) - Via Vittorio Veneto, 56 tel: 0332 22 00 92

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA PAOLA CADONA’21046 Malnate (VA) - Via Garibaldi, 21 tel: 0332 19 500 11

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ALBERTO BROLPITOE DELLA DR.SSA BARBARA DONAGGIO21020 Malnate (VA) - Via Leopardi, 1 tel: 0332 42 83 56

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA PATRIZIA REBELLATO21030 Marchirolo (VA) - Via S. Camillo, 32 tel: 0332 72 20 59

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA ILARIA TIMPERANZA21020 Monvalle (VA) - Via Della Cappella, 20 tel: 0332 79 93 88

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. MICHELE BAGGI21010 Porto Valtravaglia (VA) - Via Roma, 15 tel: 0332 54 72 85

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. MARIO ANTONIO MOTTA21039 Valganna (VA) - Via Isella, 2 tel: 0332 71 63 66

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. GIUSEPPE LOREFICE21100 Varese - Via Monte Santo, 29 tel: 0332 23 91 82

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. KETTY PERU 21100 Varese - Via Giuseppe Giusti, 12/A tel: 0332 26 46 96

AMBULATORIO VETERINARIO VARESE LAGO 21100 Varese - v. G. Macchi, 99 tel: 328 91 23 233

CLINICA VETERINARIA CITTA’ DI VARESE21100 Varese - Via Gianni Rodari, 22 tel: 0332 26 44 46

CLINICA VETERINARIA C.M.V. DI GALLI DR. BATTISTA 21100 Varese - vl. Aguggiari, 162 - fax 0332 82 00 64 tel: 0332 82 00 02

CLINICA VETERINARIA CROCE AZZURRA - DR. AMEDEO PINI 21100 Varese (VA) - Viale Belforte, 168 tel: 0332 33 02 44

CLINICA VETERINARIA DR. SCHNEIDER & C. 21100 Varese - 3, v. Corridoni tel: 0332 31 14 66

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. SALVATORE DI BENEDETTO21100 Varese - Via Colleverde,32 tel: 338 83 91 100

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. EMILIO FERRONI21100 Varese - Via Crispi, 68 tel: 0332 24 23 22

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. PAOLO CARLO MARCHIORATO21100 Varese - Via Sanvito Silvestro, 103 tel: 0332 22 28 04

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. CLAUDIO PECCATI 21100 Varese - v. Ravasi, 23 tel: 0332 28 77 24

OSPEDALE VETERINARIO DI VARESE DI VEDANI DR. M. E DR. SOMMARUGA 21100 Varese - Via Correnti Cesare, 2 tel: 0332 26 54 96

Veterinari - area Nord - Varese

57

PINO LAGO M.

TRONZANO L. M.

VEDDASCA

CURIGLIA CONMONTEVIASCO

MACCAGNO

LAGO MAGGIO

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LAGO DI VARESE

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BREZZO DI BEDERO

Via Provinciale, 65 - 21033 CITTIGLIO (VA) - Tel. 0332 60 22 22 urgenze cell. 335 67 70 716 - e-mail: [email protected]

orario: da LUNEDÍ a VENERDÍ: ore 10-12 / 15-19 SABATO: ore 9-12

CLINICA VETERINARIA

Dir. San. Dott. GIORGIO ZAPPELLINI"SASSO DEL FERRO"

CHIRURGIA, LABORATORIO ANALISI, ECOGRAFIA, RADIOLOGIA, DAY HOSPITAL

AREA DISTRETTUALE VETERINARIA DI VARESE E LAVENO MONBELLOVia B.Luini, 19 - 21100 VareseTel. 0332 33 36 81 - Tel. 0332 17 69 809Fax 0332 333293E-mail [email protected]

UFFICIO DI ARCISATEVia Matteotti, 18Tel. 0332 47 63 41

UFFICIO DI LAVENO MONBELLOVia Ceretti, 8Tel. 0332 62 53 50-349

UFFICIO DI LUINOVia Don Folli, 4Tel. 0332 51 12 16

Page 60: Animali Informa novembre 2011

CLINICA VETERINARIA S. ANTONIO ABATE DI BRUNOLDI DR. PIERPAOLO 21041 Albizzate (VA) - Via Dinarda, 23 tel: 0331 99 40 24

CENTRO VET. DEL DR. M. HETTINGER E DELLA DR.SSA P. NEDALINI STUDIO ASSOCIATO 21021 Angera (VA) - Via Galileo Galilei, 44 tel: 0331 96 03 18

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA ANNALISA DESTITO 21010 Arsago Seprio (VA) - Via Garibaldi, 21 tel: 0331 29 67 74

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. MASSIMO GANGI21010 Besnate (VA) - Via Vittorio Veneto, 47 tel: 0331 27 50 43

STUDIO VETERINARIO DI MORO DR. EUGENIO 21010 Besnate (VA) - Via Besnate Largo Brianzoni, 7 tel: 0331 27 55 32

STUDIO ASSOCIATO DR. POZZI - DR. MIGLIERINA 21040 Cadrezzate (VA) - Via Mazzini, 25 tel: 0331 95 38 54

AMBULATORIO VETERINARIO SAN ROCCO 21010 Cardano Al Campo (VA) - P.za Mazzini Giuseppe, 18 tel: 0331 73 11 44

CLINICA VETERINARIA DELLA BRUGHIERA DI CENTINAIO DR. ALESSANDRO21010 Cardano Al Campo (VA) - Via Monterosso, 51 tel: 0331 26 23 08

STUDIO MEDICO VETERINARIO DEI DOTTORI CUROTTI E GIUDICI21010 Carnago (VA) - Via Libertà, 6/8 tel: 0331 99 14 99

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA SABRINA TERNI21020 Casale Litta - Bernate (VA) - Piazza Repubblica, 13 tel: 0332 94 78 65

AMBULATORIO VETERINARIO SEMPIONEStud. Ass. DR. Martinoli - DR. Strappo - DR. De Toni - DR. poretti21011 Casorate Sempione (VA) - Via Milano, 100 tel: 0331 29 64 22

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. MARIO RAIMONDI21012 Cassano Magnago (VA) - Via Venegoni Mario, 17 tel: 0331 28 05 44

AMBULATORIO VETERINARIO SAN GIULIO DELLA DR.SSA MICHELA ROSSI21012 Cassano Magnago (VA) - Via Marconi, 15 tel: 0331 20 92 04

STUDIO VETERINARIO COEREZZA DR. UMBERTO 21012 Cassano Magnago (VA) - Via S.Giulio, 54 tel: 0331 20 32 82

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. DARIO MOTTERLE21040 Castronno (VA) - Via Lombardia, 43 tel: 0332 89 21 68

STUDIO VETERINARIO DI RIGAMONTI DR. LIVIANA 21010 Ferno (VA) - Via Roma, 28 tel: 0331 24 19 41

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ANTONIO BOSCARO21013 Gallarate (VA) - Via Checchi, 27 tel: 0331 78 44 33

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA ROSELLA CASTIGLIONI 21013 Gallarate (VA) - Via Donatello, 4 tel: 0331 79 35 65

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA FRANCA BURAGLIO21013 Gallarate (VA) - Via Milano, 3 tel: 0331 77 48 71

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. PAOLO FERRE21013 Gallarate (VA) - Via Custodi, 10 tel: 0331 78 48 76

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA PAOLA PORRINI21013 Gallarate (VA) - VIA Don Minzoni, 8 tel: 0331 78 40 47

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. MAURIZIO MAZZUCCHELLI21013 Gallarate (VA) - VIA Carducci Giosuè, 1 tel: 0331 78 20 23

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. MASSIMO REVEL21013 Gallarate (VA) - Via Covetta, 8/A tel: 0331 79 30 71

CLINICA VETERINARIA I RONCHI CVR DELLA DR.SSA CHIARA LUCATINI21013 Gallarate (VA) - Via Sciesa, 40/b tel: 0331 83 02 10

AMBULATORIO VETERINARIO GAZZADA DEI DR. GOBBI A. E DR. MARTEGANI M. 21045 Gazzada Schianno (VA) - Via Italo Cremona, 14 tel: 0332 46 16 03

AMBULATORIO VETERINARIO ISPRA 21027 Ispra (VA) - Via Passo Sentinella, 13 tel: 0332 78 01 80

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA S. DI TIZIO E DEL DR. C. COLOMBO 21015 Lonate Pozzolo (VA) - Via Dante Alighieri, 49 tel: 0331 66 92 74

LABORATORIO ANALISI VETERINARIO DI MOLTENI DR. ANNALINA 21020 Mornago (VA) - Via Cascina Risaia, 51 tel: 0331 95 83 18

CLINICA VETERINARIA MALPENSA SRL DI OLIVIERI DR. MASSIMO 21017 Samarate (VA) - v. Marconi, 27 - fax: 0331 22 02 55 tel: 0331 22 81 55

NORAD DIAGNOSTICA S.R.L. DI ABBIATI DR. GIANLUCA 21017 Samarate (VA) - Via Engalfredo, 9 tel: 0331 22 30 27

AMBULATORIO VETERINARIO DI ALESSANDRA DR. ARMIRAGLIO 21018 Sesto Calende (VA) - Via Vittorio Veneto, 36 tel: 0331 92 09 50

AMBULATORIO VETERINARIO MERLINI DR. ELETTRA 21018 Sesto Calende (VA) - Via Roma, 38/A tel: 0331 92 10 85

MANFREDI DR. ROBERTO MEDICO VETERINARIO 21018 Sesto Calende (VA) - Via Motte, 13 tel: 0331 92 45 38

AMBULATORIO VETERINARIO CONTI DR. IRENE 21048 Solbiate Arno (VA) - Via Montebello, 20 tel: 0331 98 50 04

AMBULATORIO VETERINARIO S.ANNA DI DR. BANFI ANGELA 21058 Solbiate Olona (VA) - Via IV Novembre, 39 tel: 0331 37 61 78

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA LAURA BOTTINI21048 Solbiate Arno (VA) - Via Monforte, 22 tel: 0331 99 15 03

AMBULATORIO VETERINARIO STUDIO ASS. DEI DR. VISENTIN G. PIETRO E DR. AIMINI R. “PARCO DEL TICINO”21019 Somma Lombardo (VA) - C.so Repubblica, 43 tel: 0331 25 37 67

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ALBERTO ROBUSTELLINI21019 Somma Lombardo (VA) - Via Milano, 55 tel: 0331 25 24 97

AMBULATORIO VETERINARIO DI VISCO GILARDI DR. ANTONIO21019 Somma Lombardo (VA) - C.so Repubblica, 42 tel: 0332 25 24 16

STUDIO VETERINARIO GALMARINI DR. PAOLO 21019 Somma Lombardo (VA) - Via Mameli Goffredo, 101 tel: 0331 25 90 47

AMBULATORIO VETERINARIO DI CAIDATE ROSTAGNO DR. MARTA 21040 Sumirago (VA) - Via Cavour, 10 tel: 0331 90 50 20

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ALBERTO GIULIANI21028 Travedona-Monate (VA) - Via Aldo Moro, 18 tel: 0332 97 81 95

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. STEFANO POZZI21020 Varano Borghi (VA) - Via Giuseppe Garibaldi, 2 tel: 0332 96 18 61

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA PAOLA BASSANI21029 Vergiate (VA) - Cascina Torretta, 18 tel: 0331 96 40 30

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ALBERTO ROBUSTELLINI21029 Vergiate (VA) - Via Corgeno, 17 tel: 0331 94 69 28

Veterinari - area Sud - GallarateMORAZZONE

GAZZADAS.

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CARONNOVARESINO

AREA DISTRETTUALE VETERINARIA DI GALLARATECorso Leonardo Da Vinci, 1Tel. 0331 70 99 47 - Fax 0331 70 99 65E-mail [email protected]

UFFICIO DI GAZZADAVia Roma, 18Tel. 0332 87 70 35-036

UFFICIO DI ANGERAPiazza Garibaldi, 1Tel. 0331 96 01 61

58

Page 61: Animali Informa novembre 2011

AMBULATORIO VETERINARIO CALCATERRA DR. CLARA 21052 Busto Arsizio (VA) - Via Biancardi Generale,23 tel: 0331 67 91 75

AMBULATORIO VETERINARIO DI DE BERNARDI DR. PAOLO21052 Busto Arsizio (VA) - Via Madonna in Campagna, 2 tel: 0331 62 12 31

AMBULATORIO VETERINARIO MILANI DR. BENEDETTO 21052 Busto Arsizio (VA) - Via Venti Settembre, 32 tel: 0331 62 45 40

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. FRANCESCO BARTOCCINI21052 Busto Arsizio (VA) - Via Milazzo, 37 tel: 0331 62 60 93

CENTRO VETERINARIO DEI DOTTORI TOSI E VENTURA 21052 Busto Arsizio (VA) - Via Vespri Siciliani, 51 tel: 0331 68 55 55

CLINICA VETERINARIA S. MICHELEDEI DR. TOVAGLIERI - DR. PAIELLA - DR. SIOLI21052 Busto Arsizio (VA) - Via Lepanto, 7 tel: 0331 62 73 76

CLINICA VETERINARIABUSTESE - DR.SSA MARINA VITTORELLI 21052 Busto Arsizio (VA) - Via Maino, 13 tel: 0331 32 18 52

STUDIO VETERINARIO LUONI DR. RENATO 21052 Busto Arsizio (VA) - Vle G. Boccaccio, 48 tel: 0331 35 10 91

ALBERTI DR. DANIELE 21053 Castellanza (VA) - Vle Italia, 1 tel: 0331 50 49 21

STUDIO VETERINARIO CERVINI DR. FLAVIO 21043 Castiglione Olona (VA) - Via Antonio Gramsci, 1 tel: 0331 82 49 77

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA ISABELLA ARIANNA FRANCO 21042 Caronno Pertusella (VA) - Cso Della Vittoria, 615 tel: 02 96 57 535

AMBULATORIO VETERINARIO PERTUSELLA DEL DR. MATTIA BASILICO21042 Caronno Pertusella (VA) - Via Trieste,1135 tel: 02 97388725

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. PAGANI E DEL DR. VANELLI 21040 Cislago (VA) - Via Cesare Battisti, 1089 tel: 02 96 40 83 98

CLINICA VETERINARIA OLONJA DI OASI DR.SSA OSVALDAE BALLARATI DR. MARCO21054 Fagnano Olona (VA) - Via Dante Alighieri, 21 tel: 0331 61 15 05

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. VIRGILIO ROVANI21054 Fagnano Olona (VA) - Via Martiri Della Libertà, 42 tel: 0331 61 13 05

AMBULATORIO VETERINARIO ASSOCIATO DEI DOTTORI CAPPUCCILLI E PIATTI 21040 Gerenzano (VA) - Via XX Settembre, 32 tel: 02 96 81 211

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA SABRINA ROMANI 21050 Gorla Maggiore (VA) - Via Dante Alighieri, 50 tel: 0331 61 07 67

STUDIO ASSOCIATO VETERINARIO DEI DOTTORI FERE’ - TRAVAINI21055 Gorla Minore (VA) - Via giacchino Giacchetti, 16 tel: 0331 60 38 03

AMBULATORIO VETERINARIO CARTABIA DEL DR. UMBERTO CARLO21040 Origgio (VA) - Via Piantanida, 8 tel: 02 96 73 06 39

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ROLANDO PAGANI 21040 Origgio (VA) - Via Dante, 60 tel: 02 96 73 24 04

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. SERGIO BUSNELLI21047 Saronno (VA) - Via Bergamo, 120 tel: 02 96 00 526

CLINICA VETERINARIA CITTA’ DI SARONNO PAOLO DR. VANZULLI 21047 Saronno (VA) - Via Novara, 18 tel: 02 96702062, 02 9606402

STUDIO VETERINARIO ASSOCIATO DELLA DR. SSA PAOLA PAOLA E DELLA DR.SSA SIMONA RIVOLTA21047 Saronno (VA) - Via A. Manzoni, 5 tel: 02 967 04 664

AMBULATORIO VETERINARIO S.ANNA DELLA DR.SSA ANGELA BANFI 21058 Solbiate Olona (VA) - Via IV Novembre, 39 tel: 0331 37 61 78

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. FLAVIO CERVINI 21049 Tradate (VA) - Via Albisetti, 12 tel: 0331 81 09 40

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. GIOVANNI MENGOTTO21049 Tradate (VA) - Via Vittorio veneto, 39 tel: 0331 81 13 53

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. FLAVIO CERVINO21049 Tradate (VA) - Via Monte Grappa, 22 tel: 0331 81 09 40

AMBULATORIO VETERINAIO DELLA DR.SSA SARA BELLIATO 21040 Uboldo (VA) - Via IV Novembre, 19 tel: 02 97 38 89 07

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA RAFFAELLA MONTICELLI21040 Uboldo (VA) - Via Raffaello Sanzio, 38 tel: 02 96 78 83 68

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA ANTONELLA PEJA 21040 Vedano Olona (VA) - Via Matteotti, 7 tel: 0332 86 62 60

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. EMILIO FERRONI 21040 Vedano Olona (VA) - Via Venegono, 24 tel: 02 40 01 84

AMBULATORIO VETERINARIO ASSOCIATO DEL DR. BARBATTI E DEL DR. LEVY21040 Venegono Superiore (VA) - Via Asiago, 2 tel: 0331 82 45 45

CENTRO MEDICO VETERINARIO ZANABONI DR. GIANLUCA 21040 Venegono Inferiore (VA) - Via Leonardo Da Vinci, 4 tel: 0331 86 49 90

AMBULATORIO VETERINARIO “DAY HOSPITAL” DEL DR. STEFANO POZZI21020 Ternate (va) - Via Milano, 3 tel: 0332 96 18 61

Veterinari - area Sud - Busto Arsizio

VEDANOOLONACASTIGLIONE

OLONA

GORNATE OLONA

CASTEL

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VENEGONOSUP.

VENEGONOINF.

TRADATE

FAGNANOOLONA

GORLAMAGG.

SOLBIATEOLONA

GORLAMIN.

CISLAGO.

GERENZANO

SARONNO

UBOLDO

ORIGGIOCARONNO

PORTUSELLA

OLGIATEOLONA

CASTELLANZA

BUSTOARSIZIO MARNATEAREA DISTRETTUALE VETERINARIA DI BUSTO ARSIZIOPiazzzale Plebiscito, 1Tel. 0331 62 12 98 - Fax 0331 62 36 58E-mail [email protected]

UFFICIO DI SARONNOVia Gorizia, 28Tel. 02 96 02 248

UFFICIO DI TRADATEVia Gradisca, 16Tel. 0331 84 07 52

59

Page 62: Animali Informa novembre 2011

CLINICA VETERINARIA LEONARDO DA VINCI DELLA DR.SSA PAOLA BILOTTA20081 Abbiategrasso (MI) - Via Luigi Cagnola, 11 tel: 02 94 96 74 13

AMBULATORIO VETERENARIO DELLA DR.SSA LAURA CIGNA20081 Abbiategrasso (MI) - Via Galli Emilio, 2 tel: 02 94 21 610

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. MARZIO STABILE20020 Arese (MI) - Viale Platani, 6 tel: 02 93 58 13 62

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR. SSA RENATA LOVAGNINI20020 Arese (MI) - Via degli Orti, 11 tel: 02 93 58 10 21

CENTRO VETERINARIO ARESINO DEL DR. CHIUCCHINI20020 Arese (MI) - Via Mattei Giannetto, 70 tel: 02 93 82 046

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ELISEO AVIGNI20090 Assago (MI) - Via Roma, 13 tel: 02 48 82 464

AMB. VETERINARIO ASSOCIATO BAREGGIO DEL DR. MAGI E DEL DR. BONTEMPI20010 Bareggio (MI) - Via Roma, 78 tel: 02 90 36 32 00

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. PAOLO MAZZERI20021 Bollate (MI) - Via Nazario Sauro, 148 tel: 02 38 20 00 12

AMBULATORIO CLINICA DEL DR. GUIDO PLAGA20021 Bollate (MI) - Via Garibaldi, 52 tel: 02 35 03 821

STUDIO MEDICO VETERINARIO SAN FRANCESCO DELLA DR.SSA STEFANIA MELZI20021 Bollate (MI) - Via Degli Alpini, 4 tel: 02 35 01 204

AMB. VETERINARIO SILVIO PELLICO DELLA DR.SSA ENRICA CHIARA RIPANTI20021 Bollate (MI) - Via Silvio Pellico, 46 tel: 02 35 12 934

AMBULATORIO VETERINARIO ASSOCIATO DEL DR. CRUGNOLA E DEL DR. BONATI20090 Buccinasco (MI) - Piazza Vittorio Veneto, 5 tel: 02 48 84 23 09

STUDIO VETERINARIO ASSOCIATO DEL DR. PAVESI E DEL DR. LORUSSO20090 Buccinasco (MI) - Via E. Duse, 16 tel: 02 48 83 922

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. TENCONI20022 Castano Primo (MI) - Via Kennedy, 7 tel: 0331 88 00 07

CENTRO MEDICO VETERINARIO DEL DR. ANSELMI E DEL DR. MAININI20022 Castano Primo (MI) - Vicolo Tortuoso tel: 0331 88 31 10

AMB. VETERINARIO DI CASTANO PRIMO DEL DR. COCCO E DEL DR. SIRONI20022 Castano Primo (MI) - Via Magenta, 35 tel: 0331 87 79 71

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. CAPITELLI20090 Cesano Boscone (MI) - Via Roma, 100 tel: 02 45 83 930

AMBULATORIO VETERINARIO QUARTIERE OLMI DEL DR. VALENTE20090 Cesano Boscone (MI) - Via Pasubio, 51 tel: 02 45 84 939

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA CRISTINA MIGLIO20020 Cesate (MI) - Via Tagliamento, 10 tel: 02 99 41 991

AMBULATORIO VETERINARI ASSOCIATI DELLA DR.SSA ELENA BERETTA E DEL DR. MARCO LOMBARDI20011 Corbetta (MI) - Via Villoresi Eugenio tel: 02 97 71 500

CLINICA VETERINARIA ASSOCIATA DEL DR. A. MUGNAI E DEL DR. A.POZZI20010 Cornaredo (MI) - Via Garibaldi, 136/138 tel: 02 93 56 67 13

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA GIOVANNA RIZZI20010 Cornaredo (MI) - Via Garibaldi, 26 tel: 02 93 56 57 84

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ALBERTO CAPRIOGLIO20094 Corsico (MI) - Piazza Carabelli, 7 tel: 02 44 05 437

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. FRANCO DRAGONI20094 Corsico (MI) - Via Turati, 15 tel: 02 44 74 570

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA CAROLA VARINI20094 Corsico (MI) - Via XX Settembre, 31 tel: 02 44 02 811

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. FRANCO DRAGONI20094 Corsico (MI) - Via Turati, 15 tel: 02 44 74 570

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA FRANCESCA SACCHI20094 Corsico (MI) - Via Montello, 6/c tel: 02 44 04 888

AMBULATORIO VETERINARIO CUSAGO DEL DR. CASTOLDI E DEL DR CONTARDI20090 Cusago (MI) - Via Libertà, 13 tel: 02 90 39 41 86

AMB. VETERINARIO GAGGIANO DEL DR. FERLINI, DR. MILLEFANTI E DEL DR.GRANATA20083 Gaggiano (MI) - Via Galvani, 42 tel: 02 90 81 636

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ADELIO CHIESI20024 Garbagnate (MI) - Via Kennedy, 15 tel: 02 99 02 75 50

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA MARINA LATTUADA20024 Garbagnate Milanese (MI) - Via Matteotti, 2 tel: 02 99 52 010

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. BALLARATI E DEL DR. TESTORI20010 Inveruno (MI) - Via Marconi, 17 tel: 02 97 28 91 25

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. NICO TAVIAN20020 Lainate (MI) - Via Re Umberto, 22 tel: 02 93 57 01 20

CLINICA VETERINARIA DEL DR. BARBUIO E DEL DR. BERNABEI20020 Lainate (MI) - Via Nerviano, 2 tel: 02 93 57 26 89

ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE NEUROVET DEL DR. CAUDURO E DEL DR. FAVOLE20025 Legnano (MI) - Via Maestri del Lavoro, 29 tel: 0331 57 89 51

CLINICA VETERINARIA SAN MAGNO DELLA DR.SSA DONATELLA COZZI E DEL DR. MARZIO STABILE E DELLA DR.SSA BARBARA VILLA20025 Legnano (MI) - Via XX Settembre, 18 tel: 0331 45 43 43

CLINICA VETERINARIA DELLA DR.SSA ROBERTA CRISTANI20025 Legnano (MI) - Via Dante, 12/14 tel: 0331 54 67 79

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ROBERTO VALENTINI20051 Limbiate (MI) - Via Trieste, 90 tel: 02 99 48 13 74

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA STEFANIA FRANCHETTI20051 Limbiate (MI) - Via Massimo Gorky, 37 tel: 02 43 11 21 85

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ANDREA MARTINOLI20013 Magenta (MI) - Via Don Beretta, 26 tel: 02 97 29 11 637

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA VALERIA MARIA COLOMBO20013 Magenta (MI) - Via Novara, 71 tel: 02 97 29 95 41

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA DANIELA PAVONE20013 Magenta (MI) - Via Dante, 10 tel: 02 97 96 33 53

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ANDREA GRASSI20013 Magenta (MI) - Via Tommaseo, 4 tel: 02 97 95 01 27

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR.SSA DE CARLI E DEL DR. CAPUTO20013 Magenta (MI) - Via Mazenta, 24 tel: 02 97 02 02 00

AMBULATORIO VETERINARIO DI MAGNAGO DEL DR. SIRONI E DEL DR. COCCO20013 Magnago (MI) -Piazza Italia, 26 tel: 0331 30 66 78

CENTRO VETERINARIO SEMPIONE DEL DR. FABIO BUCCHI20014 Nerviano (MI) - Via Milano, 23 tel: 0331 58 72 27

Veterinari - area MilanoDISTRETTO VETERINARIO DIABBIATEGRASSOVia San Francesco D’Assisi, 4Tel. 02 94 86 334

DISTRETTO VETERINARIO DI CASTANO PRIMOPiazza Mazzini, 43Tel. 0331 88 69 31

DISTRETTO VETERINARIO DILIMBIATEVia Monte Grappa, 40Tel. 02 99 45 67 19

DISTRETTO VETERINARIO DIMAGENTAVia Valle, 9 Loc. Ponte VecchioTel. 02 97 00 791

E-mail [email protected]

60

Page 63: Animali Informa novembre 2011

CLINICA VETERINARIA NERVIANO DEL DR. PAOLO SOMMARRUGA20014 Nerviano (MI) - Via Lampugnani, 3 tel: 0331 41 52 63

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. CANNATA E DEL DR. SAGREDINI20014 Nerviano (MI) - Piazza Brunelleschi, 7/c tel: 0331 58 53 42

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ALBERTO MAZZA20026 Novate Milanese (MI) - Via Cavour, 32 tel: 02 35 43 720

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR.SSA MAURA COTTI20026 Novate Milanese (MI) - Via Monte Grappa, 6 tel: 02 35 48 210

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR.SSA PATRIZIA SIMONETTA ALLOCCA20026 Novate Milanese (MI) - Via Leopardi, 7 tel: 02 39 10 03 85

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. STEFANO AIRAGHI20010 Ossona (MI) - Via Baracca, 63 tel: 02 90 26 67 74

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. VITTORIO TAGLIABUE20037 Paderno Dugnano (MI) - Via Roma, 165 tel: 02 99 04 26 61

CLINICA VETERINARIA NORD MILANO DEL DR. BIANCHINI E DEL DR. PIROLA20037 Paderno Dugnano (MI) - Via Cascina Sant’Angelo, 1 tel: 02 91 04 016

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. PLAGA E DEL DR. D’ASDIA20037 Paderno Dugnano (MI) - Via Riboldi, 88 tel: 02 91 89 026

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ORESTE CUSINI20015 Parabiago (MI) - Via G. Bertacchi, 30 tel: 0331 55 28 65

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA LAURA MUGGIANI20016 Pero (MI) - Via Sempione, 84 tel: 02 33 91 13 63

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. COMERIO E DEL DR. ANGIOLETTI20010 Pogliano Milanese (MI) - Via Pascoli, 20 tel: 02 93 54 86 65

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. LUIGI DI MASO20010 Pregnana Milanese (MI) - Via Varese, 10 tel: 02 93 29 07 12

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ALESSANDRO BIANCHI20017 Rho (MI) - Corso Europa, 132 tel: 02 93 13 852

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. CARLO MARTIGNONI20017 Rho (MI) - Via Madonna, 45 tel: 02 93 03 017

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA MARINA MARINELLI20017 Rho (MI) - Via Ghandi, 29 tel: 02 93 90 08 89

CENTRO VETERINARIO DARWIN DELLA DR.SSA LUCIANA TREVISAN20017 Rho (MI) - Via Santorre di Santarosa tel: 02 93 78 06 70

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ROBERTO ARDAGNA20088 Rosate (MI) - Via Cavour, 60 tel: 02 94 96 37 71

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA CAROLINA LATTUADA20088 Rosate (MI) - Viale Rimembranze, 28 tel: 02 90 83 44 06

AMBULATORIO VETERINARIO LE GROANE STUDIO ASSOCIATO20030 Senago (MI) - Viale Risorgimento, 13 tel: 02 99 48 14 58

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA ROBERTA POZZI20030 Senago (MI) - Vicolo Nazario Sauro, 15 tel: 02 99 48 97 05

CLINICA VETERINARIA SAN VITTORE DEL DR.ALESSIO CERIANI20028 San Vittore Olona (MI) - Via Statale del Sempione, 102 tel: 0331 1770510

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. DANIELE MACCAGNI20019 Settimo Milanese (MI) - Via Panzeri, 19 tel: 02 33 50 03 92

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ALESSANDRO PELLEGATTA20020 Soaro (MI) - Via Vespucci, 53 tel: 02 96 90 116

CLINICA VETERINARIA DEL PARCO DELLA DR.SSA LUISELLA CATTANEO20020 Solaro (MI) - Via Varese, 6 tel: 02 96 79 94 07

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ALFREDO SACCHI20090 Trezzano sul Naviglio (MI) - Via Croce, 15 tel: 02 44 55 888

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA MANUELA MORTARI20090 Trezzano sul Naviglio (MI) - Via Morona, 40 tel: 02 44 53 913

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. TERZAGHI E DEL DR. BANNÒ20010 Vanzago (MI) - Via Umberto I°, 18 tel: 02 93 54 18 49

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. MAURIZIO COCCHETTI20081 Vermezzo (MI) - Via Piave, 16 tel: 338 99 97 842

DISTRETTO VETERINARIO DIPARABIAGOVia Spagliarsi, 19Tel. 0331 49 85 29

DISTRETTO VETERINARIO DIRHOVia Beatrice d’Este, 28Tel. 02 93 92 33 35

DISTRETTO VETERINARIO DITREZZANO SUL NAVIGLIOVia Darwin, 31Tel. 02 44 59 752

E-mail [email protected]

61

Page 64: Animali Informa novembre 2011

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BIANCHI DR. PAOLA MEDICO VETERINARIO22031 Albavilla (CO) - Via Giuseppe Mazzini, 14 tel: 031 62 61 65

RECALCATI DR. MONICA AMBULATORIO VETERINARIO22040 Alzate Brianza (CO) - Viale Vidario tel: 031 61 94 45

CLINICA PINETA DEI DOTT. CATTANEO E ROSSI22070 Appiano Gentile (CO) - Via Colombo, 22 tel: 031 93 37 62 tel. 031 89 08 81

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR.FABIO TESTA22010 Argegno (CO) - Via Lungo Telo di Sinistra, 1 tel: 031 82 16 45

CLINICA DR. LONGONI22060 Arosio (CO) - Via Oberdan, 11 tel: 031 76 23 40

SORMANI DR. ROBERTO MEDICO VETERINARIO22021 Bellagio (CO) - Via Valassina, 140 tel: 031 95 03 41

AMBULATORIO VETETINARIO DELLA DR.SSA SIMONA LONGONI22063 Cantù (CO) - Via Puecher, 11 tel. 031 70 60 71

CLINICA VETERINARIA “CITTA’ DI CANTU’” DEL DR. CATTANEO E DELLA DR.SSA CAMPANELLA22063 Cantù (CO) - Via Ppa Giovanni XXIII, 4 tel. 031 68 70 183

CLINICA VETERINARIA LA TORRE22063 Cantu’ (CO) - Via Fossano, 17 tel. 031 35 10 020

AMBULATORIO VETETINARIO DELLA DR.SSA PAOLA CAMPANELLA 22063 Cantu’ (CO) - Via Genova, 2 tel. 031 73 20 03

TERRANEO DR. MAURO MEDICO VETERINARIO22063 Cantu’ (CO) - Viale Madonna, 19 tel: 031 71 46 40

CLINICA TRIANGOLO LARIANO DEL DOTT. MARIO TOMBA22035 Canzo (CO) - Via Alessandro Volta, 78 tel: 031 68 44 44

CLINICA BRIANTEA DOTT. FEDERICO APE22060 Carugo (CO) - Via Toti, 23 tel: 031 76 43 25

STUDIO ASSOCIATO VETERINARIO DR. PIZZAGALLI E DR. SALA Cassina Rizzardi - Via Risorgimento, 459 tel. 031 44 71 084

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA LUCIANA BERETTA 22020 Cavallasca (CO) - Via al Roccolo, 1 tel: 031 53 97 84

AMBULATORIO DI MODONESI DEL DR. M. E VINTANI DR. M.22072 Cermenate (CO) - Via Armando Diaz, 33 tel: 031 77 35 87

AMBULATORIO ASS. DEL DR. DOMENICO SCORDO E DEL DR. GI22072 Cermenate (CO) - Via Carlo Moreschi, 38 tel: 031 72 40 092

GILARDONI DR. CORRADO STUDIO VETERINARIO22012 Cernobbio (CO) - Via Cinque Giornate, 4 tel: 031 34 03 69

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. MATTEO COLOMBO 22100 Como (CO) - Via Milano, 38/c tel: 031 24 24 93

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. MARIO ROSSI22100 Como (CO) - Via Borsieri Gerolamo, 26 tel: 031 26 99 56

ASSOCIAZIONE VETERINARI MONTE OLIMPINO AVEMO22100 Como (CO) - VIa Pio XI - - pronto soccorso 24 H tel: 031 54 32 31

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. SERGIO BOLOGNA22100 Como (CO) - Via Manzoni Alessandro, 12 tel: 031 30 09 63

CENTRO VETERINARIO SAN MARTINO 22100 Como (CO) - Via Piave, 25 tel: 031 30 57 10 - fax: 031 30 14 89

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. DOMENICO MOSCATELLI 22100 Como (CO) - Via Scalabrini, 6 tel. 031 52 13 95

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. GIOVANNI SENECA22100 Como (CO) Via Monte Grappa, 74 tel: 031 30 02 30

STUDIO VETERINARIO ASSOCIATO22100 Como (CO) - Piazzale S. Rocco, 43 tel: 031 26 14 33

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. FRANCESCO PETRUZZELLI22014 Dongo (CO) - Via Campiedi, 1 tel: 0344 82 165

DI MURO DR. LUIGI STUDIO MEDICO VETERINARIO22036 Erba (CO) - Via Volta Alessandro, 53 tel: 031 64 06 25

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. VITTORIO FALLETTI22036 Erba (CO) - Via Fatebenefratelli, 19 tel: 031 61 15 37

TAGLIABUE DR. LUCA MEDICO VETERINARIO22036 Erba (CO) - Via Sciesa, 6 tel: 031 64 08 77

AMB. ASSOCIATO DOTT. STEFANINI E DOTT. PONITI22020 Faloppio (CO) - Via Cesera Battisti, 24 tel: 031 98 70 40

DUVIA DR. DANTE MEDICO VETERINARIO22073 Fino Mornasco (CO) - Via Scalabrini, 23 tel: 031 92 04 71

AMBULATORIO DELLA DR.SSA SANCHEZ22020 Gaggino (CO) - Via Vittorio Veneto, 30 tel: 031 98 65 91

CIVITILLO FELICE RENATO AMBULATORIO VETERINARIO22030 Lipomo (CO) - Via Giacomo Matteotti, 62 tel: 031 28 36 88

AMBULATORIO VETERINARIO ASSOCIATO22066 Mariano Comense (CO) - Via Giacomo Matteotti, 39/b tel: 031 74 49 02

VETERINARIO CENTRO ALTO LAMBRO DR.22066 Mariano Comense (CO) - Via Mauri Carlo, 5/e tel: 031 74 47 82

MANZONI DIEGO AMBULATORIO VETERINARIO22026 Maslianico (CO) - Via Venti Settembre, 25 tel: 031 51 19 08

AMBULATORIO ASSOCIATO DEL DR. CERATI PISONI ROTA22017 Menaggio (CO) - Via Annetta Lusardi, 68/70 tel: 0344 32 99 0

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA ANNALISA RICEPUTI 22070 Montano Lucino (CO) - Via Primo Maggio, 2 tel: 031 47 11 20

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. BARBATTI E DR. LEVY22077 Olgiate Comasco (CO) - Viale Trieste, 27 tel: 031 99 07 37

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ELIO BIANCO22077 Olgiate Comasco (CO) - Via Roma, 139 tel: 031 94 43 77

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. LUCA MOLTENI 22020 Pellio Intelvi (CO) - Via Molino, 16 tel: 031 83 01 17

ASNAGHI PAOLO GIOVANNI MEDICO VETERINARIO22018 Porlezza (CO) - Viale delle Rimembranze, 9 tel: 0344 72 532

AMBULATORIO VETERINARIO ASSOCIATO22070 Rovello Porro (CO) - Via Madonna, 3 tel: 02 96 75 13 70

AMB. NOBILI DR RENATO, PATRIARCA DR MARCO22020 S. Fermo Della Battaglia (CO) - Via Roma, 2 tel: 031 21 06 46

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. IPPOLITA SEMEGHINI22070 Senna Comasco (CO) - Via Olmeda, 1 tel: 031 56 04 24

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ALESSANDRO BIANCHI22038 Tavernerio (CO) - Via Provinciale, 33 tel: 031 36 05 45

CASTELLI DR. MARCELLO VETERINARIO22078 Turate (CO) - Via Vittorio Veneto, 3 tel: 02 96 88 446

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. PAOLO RASTRELLI 22029 Uggiate Trevano - Via Mons.Virginio Sosio tel. 031 98 70 40

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. NICOLA GABRIELE22070 Vertemate Con Minoprio (CO) - Via Statale Dei Giovi, 29 tel: 031 90 11 64

GALLIENA DR. PAOLO STUDIO VETERINARIO22063 Vighizzolo (CO) - Via Italia, 29 tel: 031 73 14 25

AMBULATORIO MAMBRETTI DR. TONELLI22044 Villa Romano’ (CO) - Piazza Giovanni XXIII, 9 tel: 031 60 54 44

Veterinari - area Como

DISTRETTO VETERINARIO DI COMOVia P. Stazzi, 3Tel. 031 37 03 00 - [email protected]

DISTRETTO VETERINARIO BRIANZACantù - Viale Ospedale, 18Tel. 031 71 34 [email protected]

DISTRETTO VETERINARIO MEDIO ALTO LARIOPorlezza - Via Garibaldi, 64Tel. 0344 62 [email protected]

DISTRETTO VETERINARIOSUD OVEST DELLA PROVINCIA DI COMOOlgiate Comasco - Via Roma, 61Tel. 031 99 93 20 62 [email protected]

Page 65: Animali Informa novembre 2011

63

DISTRETTO VETERINARIOSUD OVEST DELLA PROVINCIA DI COMOOlgiate Comasco - Via Roma, 61Tel. 031 99 93 20 62 [email protected]

Page 66: Animali Informa novembre 2011

64

per la Provincia di VARESE

per la Provincia di COMO

Page 67: Animali Informa novembre 2011
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Valori massimi: consumo di carburante ciclo comb. 8,6 l/100 km - CO2 199 g/km.

Via Raffaello, 30 - GORLA MINORE (VA) - Tel. 0331.601127

Strada per Robecco, 72 - MAGENTA (MI) - Tel. 02.97280242

SS Sempione, 68 - PARABIAGO (MI) - Tel. 0331.552157

V.le Toselli, 25 - LEGNANO (MI) - Tel. 0331.57351

R.O.A.R. S.p.A.Società di

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NUOVA TIGUANIl SUV compatto secondo Volkswagen.

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