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1 L’AGRICOLTORE SENESE ANNO 18° - NUMERO 17 SETTEMBRE 2013 Buon senso e rispetto delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro La fine del periodo estivo contraddistingue la ripresa, a pieno regime, delle lavorazioni agricole e la contestuale attività di prevenzione contro gli infortuni sui luoghi di lavoro, secondo le conosciute e ben consolidate direttive. La nostra Organizzazione ha da sempre avuto un atteggiamento molto rispettoso per questa annosa problematica; l’imprenditore agricolo senese possiede nel suo Dna la tutela della sua salute e quella dei suoi più preziosi collaboratori. La prevenzione vera pone le fondamenta nel buon senso e nei comportamenti prudenziali che devono sempre accompagnare le lavorazioni agricole. Lo sforzo costante e continuo degli agricoltori nell’ammodernamento del parco macchine, agevola la riduzione degli infortuni e riduce le percentuali dei rischi, comunque sempre presenti. L’obbiettivo primario, a cui tutti tendiamo, è il rischio zero, che per l’intrinseca natura del nostro settore rimane, tuttavia, proposito meritorio ma difficilmente raggiungibile. Ben cosci di questa “criticità”, per dare sempre e comunque risposte positive e costruttive alle molteplici problematiche ci siamo attivati per fornire consulenza e servizi al fine di soddisfare, a pieno, gli obblighi previsti dalla complessa e talune volte contorta vigente normativa. Troppo spesso il legislatore si perde nella ricerca di infruttuosi adempimenti, soprattutto sulla carta, a discapito di concreti e risolutivi comportamenti preventivi. Come conosciuto, la normativa richiede prevenzione, formazione ed informazione. A questo riguardo ricordiamo che ormai da tempo, il lunedì pomeriggio, presso la nostra sede è possibile ricevere tutta la necessaria consulenza relativa alla valutazioni dei rischi, alle certificazioni, ed alle previste prescrizioni; quanto alla parte formativa ed informativa superfluo ricordare l’operatività della nostra Agenzia Formativa – debitamente accreditata e certificata – For.Agri.Si Scarl; quest’ultima è attiva ormai da anni progettando e realizzando, in proprio, peculiari corsi formativi e di aggiornamento sulle specifiche specificità del settore. Rammentiamo pertanto alle aziende di porre la massima attenzione sui descritti comportamenti ed al pedissequo rispetto delle direttive onde evitare, prima di tutto e soprattutto gli infortuni, e le pesanti sanzioni ivi previste.

ANNO 18° - NUMERO 17 SETTEMBRE 2013 · 1 L’AGRICOLTORE SENESE ANNO 18° - NUMERO 17 SETTEMBRE 2013 Buon senso e rispetto delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro

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L’AGRICOLTORE SENESE

ANNO 18° - NUMERO 17 SETTEMBRE 2013

Buon senso e rispetto delle norme sulla sicurezza

nei luoghi di lavoro

La fine del periodo estivo contraddistingue la ripresa, a pieno regime, delle

lavorazioni agricole e la contestuale attività di prevenzione contro gli infortuni sui

luoghi di lavoro, secondo le conosciute e ben consolidate direttive.

La nostra Organizzazione ha da sempre avuto un atteggiamento molto rispettoso

per questa annosa problematica; l’imprenditore agricolo senese possiede nel suo

Dna la tutela della sua salute e quella dei suoi più preziosi collaboratori.

La prevenzione vera pone le fondamenta nel buon senso e nei comportamenti

prudenziali che devono sempre accompagnare le lavorazioni agricole. Lo sforzo

costante e continuo degli agricoltori nell’ammodernamento del parco macchine,

agevola la riduzione degli infortuni e riduce le percentuali dei rischi, comunque

sempre presenti. L’obbiettivo primario, a cui tutti tendiamo, è il rischio zero, che

per l’intrinseca natura del nostro settore rimane, tuttavia, proposito meritorio ma

difficilmente raggiungibile. Ben cosci di questa “criticità”, per dare sempre e

comunque risposte positive e costruttive alle molteplici problematiche ci siamo

attivati per fornire consulenza e servizi al fine di soddisfare, a pieno, gli obblighi

previsti dalla complessa e talune volte contorta vigente normativa. Troppo spesso il

legislatore si perde nella ricerca di infruttuosi adempimenti, soprattutto sulla

carta, a discapito di concreti e risolutivi comportamenti preventivi.

Come conosciuto, la normativa richiede prevenzione, formazione ed informazione.

A questo riguardo ricordiamo che ormai da tempo, il lunedì pomeriggio, presso la

nostra sede è possibile ricevere tutta la necessaria consulenza relativa alla

valutazioni dei rischi, alle certificazioni, ed alle previste prescrizioni; quanto alla

parte formativa ed informativa superfluo ricordare l’operatività della nostra

Agenzia Formativa – debitamente accreditata e certificata – For.Agri.Si Scarl;

quest’ultima è attiva ormai da anni progettando e realizzando, in proprio, peculiari

corsi formativi e di aggiornamento sulle specifiche specificità del settore.

Rammentiamo pertanto alle aziende di porre la massima attenzione sui descritti

comportamenti ed al pedissequo rispetto delle direttive onde evitare, prima di

tutto e soprattutto gli infortuni, e le pesanti sanzioni ivi previste.

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DALL’UNIONE

RECAPITI TELEFONICI DIRETTI

Qui di seguito riportiamo i recapiti telefonici diretti dei nostri Uffici ricordando che gli stessi rimarranno chiusi al pubblico, anche telefonicament e, nei giorni di martedì e giovedì pomeriggio .

Direttore : Dr. Guido de’ Giusti 0577.533222

Cavicchioli Gianluca 0577.533226 Bittarelli Paolo 0577.533219

Centralino - Segreteria Ravenni Elisabetta 0577.533040 0577.53311 Ufficio Fiscale Tributario Savelli Simona 0577.533225 Puccini Elisa 0577.533215 Franceschini Deborah 0577.533213 Delle Macchie Francesca 0577.533204

Ufficio Previdenziale Borgogni Cristina 0577.533216 Tozzi Cinzia 0577.533227 Pisaneschi Elisa 0577.533230

Ufficio Tecnico – Economico Valmori Fabiano 0577.533218 Landi David 0577.533221 Mariotti Samuele 0577.533214 Cesaroni Alberto 0577.533203 Capitani Filippo 0577.533206

Contabilità - Segreteria Presidenza e Direzione Franceschini Deborah 0577.533213

Ufficio Legale solo il mercoledì pomeriggio 0577.533217

Ufficio Formazione 0577.533201

Ufficio Commerciale solo il mercoledì mattina 0577.533229

Ufficio Creditizio solo il lunedì pomeriggio 0577.533205

Ufficio Agronomia e Sicurezza solo il lunedì pomeriggio 0577.533220

Ente Produttori Selvaggina 0577.533203

Agriturist 0577.47669 0577.533202

A.N.G.A. (Associazione Nazionale Giovani Agricoltor i) 0577.533202

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DA CONFAGRICOLTURA

Anticipo pagamenti Pac, Guidi: “riconosciuta

da Bruxelles la difficoltà delle imprese agricole”

“Un’ottima notizia, un’iniezione di liquidità che – in una congiuntura non certo facile – favorirà le nostre imprese e la nostra agricoltura”. Ha commentato così il presidente di Confagricoltura Mario Guidi la decisione del Comitato di Gestione che ha Bruxelles ha dato il via libera agli Stati membri per pagare in anticipo, a partire dal 16 ottobre prossimo, il 50% dei pagamenti dirett i della

politica agricola comune agli agricoltori italiani. Circa due miliardi di euro su quattro che, in linea di principio, potranno essere versati agli agricoltori beneficiari in anticipo rispetto ai tempi previsti. “Bruxelles ha dovuto riconoscere – ha proseguito il presidente di Confagricoltura – che gli eventi climatici eccezionali di quest’anno si sono sommati agli effetti della crisi f inanziaria determinando seri problemi di liquidità per gli agricoltori europei. Per questo motivo Confagricoltura, anche per quest’anno, aveva rinnovato la richiesta di poter versare

anticipatamente le somme spettanti ai beneficiari.” “Ringraziamo l’Amministrazione per aver sostenuto questa richiesta a Bruxel les e per aver anche eliminato nella fase finale di approvazione del provvedimento un dettaglio tecnico che ne avrebbe potuto impedire la pratica applicazione da parte dei nostri organismi pagatori. Ora – ha concluso Guidi - ci attendiamo solo che il regolamento sia presto formalizzato per effettuare i pagamenti non appena possibile i l primo giorno del prossimo esercizio finanziario.”

COMMERCIALE

Agenzia per la promozione all’estero e l’internazio nalizzazione delle imprese italiane

L’Unione Agricoltori in collaborazione con l’ufficio di Milano dell’ICE - Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, sta esaminando la possibilità di invitare alcuni selezionati buyers russi in Italia Il costo dell’iniziativa verrà determinato dall’adesione delle aziende.

Sommariamente l’iniziativa si articolerà così:

• Attraverso l’Ufficio di Mosca dell’ICE Agenzia verranno preselezionati alcuni buyers interessati ai vini toscani;

• Ai buyers saranno sottoposti i profili delle aziende toscane interessate al progetto e verificato l’effettivo interesse per un conoscitivo incontro;

• I buyers saranno ospitati per indicativamente per 2/3 giorni in provincia di Siena e al fine di agevolare l’incontro collettivo ed individuale con le aziende aderenti al progetto.

L’avvio del progetto sarà vincolato ad un numero minimo di pre-adesioni.

Ricordiamo che, durante il soggiorno in Italia le aziende aderenti al progetto avranno l’opportunità di incontrare ed invitare presso le proprie strutture gli importatori e quindi intrattenere rapporti commerciali diretti .

Gli interessati sono invitati a prendere direttamen te contatto con il nostro Ufficio commerciale tel. 0577/533229.

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FORMAZIONE

FOR.AGRI.SI. S.C.A.R.L.

P.IVA: 01168330528 – CF: 80006190526 Certificato UNI EN ISO 9001:2008 Albo Cooperative: A103095 - REA Siena n. 66835 Capitale sociale interamente versato euro 8.807,36

Corsi nuova programmazione

Dalla fine di Ottobre 2013 verranno organizzate nuove edizioni

dei corsi obbligatori per legge:

(indicare il corso o i corsi da svolgere)

□ Corso antincendio rischio medio;

□ Corso aggiornamento antincendio;

□ Corso pronto soccorso per aziende del gruppo B/C;

□ Corso pronto soccorso per aziende del gruppo A;

□ Corso aggiornamento pronto soccorso per aziende del gruppo B/C;

□ Corso aggiornamento pronto soccorso per aziende del gruppo A;

□ Corso Rspp Responsabile Servizio Prevenzione e protezione - datore di lavoro;

□ Corso agg. Rspp Responsabile Servizio Prevenzione e protezione datore di

lavoro;

□ Corso RLS;

□ Corso aggiornamento RLS;

□ Corso sicurezza dipendenti rischio medio;

□ Corso aggiornamento sicurezza dipendenti.

Scheda di pre-adesione

Azienda ________________________________________________________ Indirizzo __________________________ Comune ______________________

P.IVA/CF: ______________________________________________________ Tel. _________________ e-mail _______________________ fax __________

Nominativo _____________________________________________________

Data ______________ Firma_____________________

Per informazioni e iscrizioni [email protected] , tel. 0577 533201 - fax 0577 533050

For. Agri. Si. S.c.a.r.l.

Via Massetana Romana 50/A 53100 Siena ℡℡ tel: 0577 533-201 - fax 0577_533050 �� e-mail [email protected] pec [email protected] Sito www.foragrisi.it

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AGRITURIST

“Fattorie didattiche aperte” – Domenica 29 Settembr e 2013

Domenica 29 Settembre 2013 sarà la giornata nazionale delle “Fattorie didattiche aperte”. La manifestazione è organizzata dal WWF, in collaborazione con le Associazioni agrituristiche e le Regioni, nel quadro del progetto "La PAC verso il 2020. L'agricoltura in movimento" promosso da Arezzo Fiere (Agri e Tour) con il contributo dell’Unione Europea. Partecipare a “Fattorie didattiche aperte” è una occasione per far conoscere al grande pubblico la propria azienda, la propria attività agricola e agrituristica, l’impegno di chi “lavora nei campi” per la salvaguardia dell’ambiente. Ed è, complessivamente, una importante vetrina per l’agriturismo italiano. Le aziende iscritte sono pubblicate nel sito www.agrietour.eu nel quale si possono anche leggere notizie sulle diverse articolazioni del progetto. Sullo stesso sito è possibile compilare il modulo di iscrizione.

Fiera internazionale di Kampala, in Uganda, dal 2 al 10 Ottobre 2013

La C.C.I.A.A. di Siena, con il supporto Tecnico-Operat ivo di Promosiena coordina la partecipazione delle aziende senesi alla Fiera internazionale di Kampala, in Uganda, dal 2 al 10 Ottobre 2013. L'evento, organizzato dalla nuova Agenzia ICE, prevede incontri business-to-business (B2B) in fiera, nello spazio Italia. I settori prioritari sono: energia, agro-industria, infrastrutture e materiali da costruzione, sanitario, meccanica, oil & gas, turismo. Negli ultimi anni l’Uganda è stata una delle economie a maggior ritmo di crescita dell’intero continente africano, avendo registrato oltre venti anni di ininterrotta espansione macroeconomica. Il reddito procapite annuo del paese è passato dai 313 US $ del 2005 ai 547 US $ del 2012 (GDP per capita – current US

$ - World Bank). La crisi economica internazionale non si è fatta molto sentire in Uganda. La previsione di crescita per il 2013 risulta pari a circa il 5%.L’export italiano verso il paese africano si caratterizza per la presenza estesa di prodotti della meccanica: nel 2012 le voci inerenti il macchinario costituiscono quasi il 40 % dei prodotti italiani acquistati dall’Uganda: 18,89 milioni di Euro su 45,29. Importante aggregato anche quello dei fertilizzanti e prodotti chimici per l’agricoltura ed i farmaci (rispettivamente 1,02 ed 1,6 milioni di Euro nel 2012). Stabili dal 2009 le esportazioni italiane di prodotti alimentari verso l'Uganda (1,4 milioni di Euro nel 2012). L’ OFFERTA La quota di partecipazione sarà di € 300,00 + IVA anziché € 500,00 + IVA, grazie al supporto economico di Promosiena e comprende i seguenti servizi:- organizzazione

di uno Spazio Ital ia in fiera con postazioni a disposizione delle aziende;- coordinamento delle attività di comunicazione (catalogo e pubbl ici tà);- organizzazione di incontri B2B;- fornitura di un supporto logistico operativo, attraverso una postazione attrezzata con telefono, fax, e collegamento internet presso il quale opererà un Desk di assistenza con personale che parla italiano,hostess /interpreti. Si precisa che sono a carico delle aziende i costi relativi al viaggio ed al soggiorno e a quanto altro non indicato nell'offerta, di cui sopra. E' necessario il visto d’ingresso che è possibile ottenere anche in entrata nel Paese all’aeroporto di arrivo a Kampala pagando l’ammontare di 50 US $. MODALITA ’ DI ADESIONE : Potete contattare Federika Sani, tel . 0577/282494, fax 0577/46033, e-mail: [email protected].

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TECNICO ECONOMICO

Nuova legge potenziale viticolo

Controllo delle superfici rivendicabili

Ricordiamo ai Soci che in data 01 giugno è entrato in vigore il regolamento attuativo (DPGR 24/R) che rende operativa la nuova Legge regionale “Disciplina per la gestione e il controllo del potenziale viticolo” (L.R. 68/2012). La principale novità dovuta all’entrata in vigore della nuova normativa e che riguarda direttamente i produttori vit icoli è l’eliminazione degli Albi. Infatti fino all’entrata in vigore del nuovo regolamento ogni singola unità vitata, presente nel sistema di Artea, poteva avere una o più iscrizioni ad Albi (DOCG, DOC e IGT). Pertanto dal 1 giugno, sullo schedario di Artea, l’albo che era presente all’interno di ciascuna unità vitata verrà sostituito da una “idoneità tecnica produttiva” che permetterà comunque di gest ire al meglio le

rivendicazioni nella fase di produzione delle uve. Altre novità tecniche legate alla gestione degli albi sono le seguenti: • Per gli albi contingentati rimarrà la logica della “quota” denominata “superficie rivendicabile”; • Non sarà più necessario iscrivere le unità vitate agli albi necessari alla produzione aziendale. Il sistema di Artea calcolerà automaticamente in base alla localizzazione geografica, al sesto di impianto, all’anno d’impianto, alla base ampelografia, al numero dei ceppi ed all’altimetria, etc… l’idoneità tecnico produttiva corrispondente al disciplinare di produzione per poter rivendicare una data produzione indipendentemente dall’iscrizione; • La superficie rivendicabile si può trasferire vincolandola o alla superficie vitata o al diritto di reimpianto, non esiste un mercato delle sole superfici rivendicabili; In relazione a questa nuova gestione delle superfici rivendicabili consigliamo a

tutte le aziende vit ivinicole di verificare la correttezza delle quote degli albi contingentati presenti nel sistema di Artea prima della vendemmia e della correlata denuncia di produzione. Infatt i la superficie rivendicabile presente in Artea è riferita solo agli albi contingentati come Chianti, Chianti Classico, Brunello di Montalcino, Nobile di Montepulciano, ecc. Non verrà riportato nessun dato relativo agli albi aperti che sono da ora in poi rivendicabil i su qualsiasi unità vitata che abbia le caratteristiche tecniche – produttive idonee rispetto al disciplinare di produzione. La superficie rivendicabile aziendale è stata originata da Artea sommando le superfici dei relativi albi presenti nello schedario storico al 1 di giugno e nei diritt i presenti nel portafoglio aziendale. I nostri uffici rimangono a disposizione dei Soci per verificare la correttezza di questi dati fondamentali per la rivendicazione della campagna 2013/14.

FISCALE TRIBUTARIO

Imposte di registro, ipotecarie e catastali

D.L. n. 104/2013 (G.U. n. 214 del 12/09/2013)

Il decreto legge in oggetto ha introdotto importanti modifiche alla disciplina delle

imposte di registro, catastali e ipotecarie, ed in materia di accise su birra e alcolici. Più in particolare, l’art. 26, a far data dal 01/01/2014, eleva l’imposta fissa di registro da euro 168 ad euro 200. Il 1° comma dello stesso articolo interviene poi a modificare il

comma 3 dell’art. 10 del D.Lgs. n. 23/2011 (Decreto sul Federalismo fiscale) prevedendo, in luogo dell’azzeramento delle imposte ipotecarie e catastali disposto dallo stesso provvedimento a decorrere dal 2014, a fissare la misura di ciascuna delle

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imposte ipotecaria e catastale nella misura di euro 50. Sul punto, si ricorda che lo stesso art. 10 del D.Lgs. n. 23/2011 ha modificato l’art. 1 della tariffa, parte prima, allegata al T.U. dell’imposta di registro (DPR n. 131/86) stabilendo, sempre a far data dal 01/01/2014, due sole aliquote del 9% e del 2%, rispettivamente, per gli atti traslativi o costi tutivi diritti reali su beni immobili in via generale (compresi i terreni agricoli) e per gli

atti che hanno ad oggetto case di abitazione (prima casa), ad eccezione di quelle di categoria catastale A1/ A/8 e A/9. Inoltre, il comma 4 stabilisce l'abrogazione di tutte le agevolazioni esistenti, compresa l 'applicazione dell ' imposta catastale dell'1% e dell'imposta fissa di registro e ipotecaria per gli atti traslativi di terreni agricoli a favore di IAP e coltivatori diretti, di cui all'art. 2, c. 4-bis, del D.L. n.

194 del 30.12.2009, conv. in L. n. 25 del 26 febbraio 2010 (ex P.P.C.), nonché delle agevolazioni previste per i trasferimenti di terreni nell’ambito di un compendio unico e nelle zone montane. In ordine alla cancellazione delle predette agevolazioni, la Confagricoltura sta intervenendo presso le sedi competenti per escludere l’applicazione delle nuove norme al trasferimento dei terreni agricoli che subirebbe un aggravio insostenibile.

Detrazioni fiscali per gli interventi

di ristrutturazione edilizia e per l’efficienza energetica

L. n. 63/2013 conv. in L. n. 90/2013

Con la conversione in legge del D.L. n. 63/2013 (c. d. decreto Ecobonus) si rendono definitive le modifiche in materia di incremento delle percentuali di detrazione e di proroga delle agevolazioni fiscali per il recupero del patrimonio edilizio e per il risparmio energetico degli edifici. In sede di conversione, inoltre, la detrazione per le ristrutturazioni è stata aumentata al 65%, per le spese con bonifico sostenute dalla data di entrata in vigore della legge (04/08/2013), relativamente agli interventi per l’adozione di misure antisismiche, e la detrazione del 50% è stata estesa oltre che ai mobili acquistati nell ’ambito degl i interventi per i l recupero edilizio anche agli elettrodomestici. Si riepilogano, di seguito, le misure in vigore.

Interventi per l’efficienza energetica - Art. 14 La detrazione IRPEF ed IRES del 55% per il risparmio energetico degli edifici è prorogata dal 30 giugno al 31 dicembre 2013 ed è elevata al 65% per le spese sostenute dal 06 giugno al 31 dicembre 2013. Dalla data di entrata in vigore della legge di conversione sono inoltre ricomprese tra le spese agevolabili nella misura del 65% gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore e di sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore per la produzione di acqua calda sanitaria. Per i condomini la detrazione del 65% si estende al 30/06/2014. Interventi ristrutturazione edilizia e per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici Art. 16 Per gli interventi per il recupero del patrimonio edilizio la detrazione IRPEF del 50% (già aumentata dal 36 al 50% per i pagamenti effettuati dal 26/06/2012, con

il limite di spesa di 96.000 euro per singola unità immobiliare) è prorogata fino al 31 dicembre 2013. Come già detto, la detrazione è incrementata al 65% per le spese sostenute dalla entrata in vigore della legge di conversione riguardanti gli edifici ubicati nelle zone sismiche 1 e 2, di cui all’ordinanza del presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274 del 20 marzo 2003, relativamente alle costruzioni adibite ad abitazione principale o ad attività produttive. La novità della detrazione del 50% per l’acquisto di mobili destinati all’arredo dell ’ immobile su cui si realizzano i lavori di ristrutturazione, con il limite di spesa pari a 10.000 euro, è applicabile per tutt i i bonifici effettuati dal 06/06/2013 ed è stata estesa agli acquisti dei grandi elettrodomestici (frigori feri, lavatrici, ecc.), dalla legge di conversione, con non ancora certezza della data di decorrenza (06 giugno 2013 o 04 agosto 2013).

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Conversione nella legge 98/13 del D.L. 69/13

Art. 30 bis Semplificazioni

in materia agricola

Si comunica che l’articolo 30 bis, della legge 98/2013, contiene alcune semplificazioni per la vendita diretta dei prodotti agricoli. In particolare modifica alcune parti dell’articolo 4 del decreto legislativo 18 maggio 2001 n. 228. Nello specifico: Eliminazione della comunicazione d’inizio attività (comma 1 lettera a) Non è più obbligatorio inviare al Comune di appartenenza la comunicazione d’inizio attività se la vendita al dettaglio è esercitata su superfici all’aperto dell’azienda agricola. Di contro, se la vendita effettuata all’interno di locali

dell’azienda agricola (ad esempio cantine, luoghi adibiti a degustazioni, etc.) è ancora richiesta la suddetta comunicazione. Unica eccezione se questa è effettuata per la promozione di prodotti tipici o locali. Pur non esistendo una definizione di prodotto tipico è importante ricordare che solitamente si intendono tutti i prodotti DOP IGP STG e quelli dell’”Elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali” del DM 8 settembre 1999 n. 350 (l’ultima revisione è stata pubblicata nel supplemento ordinario n.52 della G.U. n. 147 del 25 giugno 2013). Vendita via internet e comunicazione inizio attività (comma 1 lettera b) La vendita diretta attraverso il commercio elettronico potrà essere effettuata contestualmente all’invio della comunicazione d’inizio attività al Comune del

luogo ove ha sede l’azienda di produzione. Consumo in azienda dei prodotti acquistati in vendita diretta (comma 1 lettera c) I prodotti oggetto di vendita diretta possono essere immediatamente consumati nei locali adibiti alla vendita, purché questa non si configuri come attività di somministrazione e comunque rispettando sempre tutte le prescrizioni generali di carattere igienico sanitario. Inoltre l’attività di vendita diretta dei prodotti agricoli al l ’ interno dei locali dell’azienda agricola non comporta cambio di destinazione d’uso. La vendita può essere effettuata in locali esterni all’azienda agricola a prescindere dalla destinazione urbanistica della zona in cui sono ubicati e su tutto il territorio comunale.

Agevolazioni PPC Estensione allo IAP Regime anteriore alla L. 25/2.010

Esclusione obbligo di certificazione prevista per il CD. Sentenza Cass.

26/6/2013 n. 16072

La Corte di Cassazione, con la sentenza in oggetto, sancisce il principio secondo cui non possono richiedersi allo IAP, cui il D.Lg.vo n. 99/2004 ha esteso le agevolazioni tributarie stabil i te dalla normativa (all'epoca) vigente per i soggetti in possesso della qualifica dì CD, le condizioni incompatibili con la sua figura, con particolare ri ferimento alla certificazione che attesti l'abituale lavoro manuale della

terra o le dimensioni dei terreno acquistato, che debbono essere tali da non eccedere o ridurre entro un certo limite la piccola proprietà contadina (condizioni previste dall'art. 2 L. n, 604/54). La questione, come si ricorderà, era stata oggetto di pareri di alcune Agenzie delle Entrate (Emilia-Romagna e Veneto) secondo cui le agevolazioni fiscali allo IAP andavano riconosciute solo se questi fosse in possesso anche dei requisiti soggettivi ed oggettivi previsti dalla legge per il coltivatore diretto. L’Agenzia delle Entrate con risoluzione n. 350/E dei 29/11/2007 superò successivamente fiale orientamento chiarendo che i requisiti soggettivi propri dei coltivatore diretto sono incompatibili con la qualifica

di IAP ai fini del riconoscimento delle agevolazioni fiscali, così come ('idoneità dei fondo acquistato alla formazione o arrotondamento della p.p.c.. La Cassazione, con l'allegata sentenza, si pone nel solco del suddetto orientamento, specificando che l 'estensione operata dall'art. 1 co. 4 D.Lg.vo n. 99/2004 ha riconosciuto allo IAP una agevolazione dei tutta nuova, differente da quella prevista a favore del coltivatore diretto, che quindi prescinde dai requisiti aggettivi e soggettivi da certificare in base alla normativa riferibile al coltivatore diretto. La sentenza può essere utile in tutti i casi in cui è pendente un contenzioso su acquisti effettuati in vigenza della “vecchia” p.p.c. sui requisiti dello IAP.

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SINDACALE

Applicazione maxi sanzione per lavoro

occasionale accessorio

Con nota del 12 luglio 2013, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha risposto ad una richiesta della Direzione Territoriale del Lavoro di Modena in merito alla applicabilità della c.d. maxi sanzione per lavoro sommerso nei confronti degli utilizzatori di prestazioni di lavoro accessorio (ex art. 70 D.Lgs. n. 276/2003) che, in relazione a talune giornate di lavoro, non uti l izzino voucher per retribuire i l personale impiegato. Al riguardo la

nota ministeriale chiarisce che la mancata remunerazione di alcune giornate di lavoro accessorio con i l voucher, non può dar luogo all'irrogazione della "maxi sanzione”, qualora l ’uti l izzatore della prestazione abbia regolarmente effettuato la comunicazione preventiva all ' INPS/INAIL . Ciò in analogia con quanto previsto per il lavoro dipendente (art. 4, legge 183/2010), ove la cosiddetta maxi sanzione per il lavoro sommerso viene applicata solo quando non siano stati effettuati i prescritti adempimento formali nei confronti della P.A.

(comunicazione obbligatoria di assunzione al centro per l ’ impiego). La nota ministeriale precisa tuttavia che la mancata remunerazione di alcune giornate di lavoro coi voucher può rappresentare il sintomo di una anomalia del rapporto di lavoro che deve indurre gli organi di vigilanza ad ulteriori accertamenti e alla trasformazione del rapporto medesimo nella forma comune di rapporto di lavoro (lavoro subordinato a tempo indeterminato) laddove le prestazioni siano rese nei confronti di una impresa o di un lavoratore autonomo, secondo i canoni della subordinazione.

PREVIDENZIALE

Addizionale INAIL per la copertura

del danno biologico Determinazione per l’anno 2012

Con il decreto 10 aprile 2013, pubblicato in data 07 giugno 2013 sul sito internet del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (sezione Pubblicità Legale), è stata determinata la misura dell’addizionale sui contributi assicurativi agricoli per l’anno 2012, finalizzata a coprire gli oneri finanziari conseguenti all’estensione dell’indennizzo INAIL al danno biologico ai sensi dell’art. 13, D.lgs.

38/2000. È noto, infatti, che il citato decreto legislativo, nell ’estendere la tutela assicurativa anche al danno biologico, ha precisato che i relativi oneri debbono essere coperti mediante addizionali sulla contribuzione antinfortunistica da determinarsi con decreto del Ministero del Lavoro su proposta del Consiglio di amministrazione dell’INAIL. Con il decreto ministeriale citato, il dicastero competente individua l’addizionale INAIL (che riguarda sia i datori di lavoro che i lavoratori autonomi) per l ’anno 2012 nella misura dello 0,16 per cento dei contributi assicurativi.

Naturalmente tale percentuale non va calcolata sulla retribuzione imponibile, bensì sui contributi assicurativi agricoli. Sul piano operativo, l’INPS (in qualità di ente preposto alla riscossione dei contributi per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e sulle malattie professionali), con l’allegata circolare n. 105 del 10 luglio 2013, ha comunicato che per le aziende agricole assuntrici di manodopera la citata contribuzione aggiuntiva sarà posta in riscossione unitamente all’imposizione contributiva relativa al III trimestre 2013, tramite il modello F24.

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Sgravio dei contributi antinfortunistici

(art. 1, c. 60, L. n. 247/2007) Riapertura dei termini

per la presentazione delle istanze telematiche

Si rende noto che l’INAIL con circolare n. 35 del 23 luglio 2013 ha comunicato ufficialmente la riapertura dei termini per la presentazione delle domande di sgravio dei contributi antinfortunistici per le annualità dal 2008 al 2013 ai sensi dell’art. 1, c. 60, della legge n. 247/2007. Pertanto, le relative istanze di sgravio potranno essere presentate fino al 15 Ottobre 2013. Restano valide le domande presentate dalle aziende entro le precedenti scadenze dei termini. Per l’annualità 2013 le domande dovranno pervenire

esclusivamente per via telematica mediante il “Modulo riduzione agricoli per le aziende che richiedono il beneficio per il 2013” appositamente predisposto nei Servizi on line del sito www.inail.it. Per l’annualità 2012 le domande dovranno pervenire esclusivamente per via telematica mediante il “Modulo riduzione agricoli (anni pregressi)” appositamente predisposto nei Servizi on line del sito www.inail.it. Per le annualità 2008, 2009, 2010 e 2011 il riconoscimento del beneficio avverrà d’ufficio in favore di tutti quei datori di lavoro agricolo che nel biennio precedente a ciascuna annualità non hanno registrato infortuni sul lavoro, a condizione che presentino la dichiarazione del possesso

dei prescritt i requisit i mediante il servizio telematico appositamente predisposto nei Servizi on line attraverso il “Modulo riduzione agricoli (anni pregressi)”. Si rammenta che lo sgravio può arrivare fino al 20% dei contributi INAIL. In particolare, per il periodo 2008-2011 la riduzione contributiva è stata fissata: • per il 2008 in misura pari al 18,73%; • per il 2009 in misura pari al 17,42%; • per il 2010 in misura pari al 16,93%; • per il 2011 in misura pari al 16,15%; Per quanto concerne il 2012 e il 2013 la percentuale di sgravio sarà determinata sulla base delle istanze presentate e dei controll i effettuati dall ’ INPS e dall’INAIIL:

Adesione della Croazia all’unione Europea

Regime transitorio di limitazione degli ingressi

per i lavoratori subordinati

di nazionalità croata

Come noto, a partire dal 1° luglio 2013 la Croazia è divenuta membro dell’Unione Europea. A partire da tale data, per i cittadini croati trovano applicazione le vigenti disposizioni di diritto comunitario in materia di l ibera circolazione nel territorio dell’U.E. previste dal decreto legislativo 6 febbraio 2007, n. 30, salvo le limitazioni derivanti dalle disposizioni in materia penale ed a tutela dell’ordine pubblico e di pubblica sicurezza.

Tuttavia, i negoziati di adesione hanno previsto per gli Stati membri la possibilità di introdurre delle limitazioni transitorie al diritto di libera circolazione dei lavoratori subordinati di nazionalità croata. Con circolare congiunta Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Ministero dell'Interno, prot. n. 4175 del 2 luglio 2013, il Governo Italiano ha comunicato di avvalersi del regime transitorio (2 anni) di l imitazione degli ingressi per lavoro subordinato dei cittadini croati . Rimangono invece privi di ogni limitazione il lavoro autonomo e le seguenti categorie di lavoratori previste nel Testo Unico dell ' Immigrazione (decreto legislativo n. 286/1998):

• collaboratori famil iari aventi regolarmente in corso all'estero da almeno un anno, rapporti di lavoro domestico a tempo pieno con cittadini italiani o di uno Stato membri dell'UE residenti all'estero che si trasferiscono in Italia, per la prosecuzione del rapporto di lavoro domestico; • persone che, autorizzate a soggiornare per motivi di formazione professionale, svolgano periodi temporanei di addestramento presso datori di lavoro italiani effettuando anche prestazioni di lavoro subordinato; • lavoratori occupati presso circhi o spettacoli viaggianti all'estero; • lavoratori dipendenti regolarmente retribuiti da datori di lavoro, persone fisiche o giuridiche, residenti o aventi sede

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all'estero, che siano temporaneamente trasferiti dall'estero presso persone fisiche o giuridiche residenti in Italia, al fine di effettuare prestazioni oggetto di contratto di appalto stipulato tra le predette persone fisiche o giuridiche residenti o aventi sede in Italia e quelle residenti o aventi sede all'estero; • lavoratori altamente qualificati; • lavoratori stagionali, ivi compresi coloro che dimostrino di essere venuti in Italia almeno 2 anni di seguito per prestare lavoro stagionale;

• lavoratori domestici. I datori di lavoro che intendono procedere all’assunzione di lavoratori croati appartenenti ad una delle categorie sopra indicate dovranno rispettare solo gli ordinari adempimenti previsti dalla normativa vigente in materia di lavoro. Per tutti i restanti settori produttivi non rientranti nelle categorie sopraindicate, qualora vengano programmate future quote di ingresso in vigenza del presente regime transitorio, saranno contestualmente

individuate le modalità di presentazione delle richiesta di nulla osta al lavoro. Si fa presente, infine, che le restrizioni non saranno in ogni caso applicabili ai cittadini croati che, alla data del 1 luglio 2013 o successivamente, risultino occupati legalmente da almeno 12 mesi. Tale condizione è riscontrabile con il possesso di un permesso di soggiorno per motivi che abilitano al lavoro subordinato di durata non inferiore ai 12 mesi (anche per attesa occupazione).

Legge n. 98, del 9 agosto 2013,

di conversione del D. Legge n. 69/2013

Novità in materia di lavoro

Nelle precedenti pubblicazioni abbiamo dato notizia delle principali novità in materia di lavoro e previdenza introdotte dal decreto legge 21 giugno 2013 n. 69, recante “Disposizioni urgenti per i l r i lancio dell ’economia”, meglio conosciuto come Decreto “del Fare”. Con la conversione in legge del provvedimento sono state apportate alcune modifiche; in ragione di ciò, di seguito riportiamo i novellati provvedimenti. Semplificazioni in materia di documento di regolarità contributiva (DURC) (art. 31) Il provvedimento in commento modifica le regole previste per la richiesta, il rilascio e la validità del DURC. In particolare le novità riguardano: ACQUISIZIONE D ’UFFICIO DEL DURC – Ai fini degli accertamenti relativi alle cause di esclusione dagli appalti pubblici non sussiste più in

capo al soggetto affidatario l'obbligo di presentare il DURC, che viene acquisito d’ufficio dagli ent i aggiudicatori e dalle stazioni appaltanti (modifica dell’art. 38, c. 3, del D.Lgs. n. 163/2006). L’acquisizione d’ufficio del DURC da parte della stazione appaltante è prevista anche ai fini del pagamento del corrispettivo – sia per gli stati di avanzamento lavori, sia per il saldo finale – al soggetto affidatario che dunque non avrà più l’obbligo di trasmettere all'amministrazione o ente committente il DURC (modifica dell’art. 118, c. 6, del D.Lgs. n. 163/2006). In sede di conversione, l’obbligo di acquisizione d’ufficio del DURC è stato esteso alle pubbliche amministrazioni ai fini dell’ammissione delle imprese di tutti i settori ad agevolazioni oggetto di cofinanziamento europeo finalizzate alla realizzazione di investimenti produttivi. COMPENSAZIONI CON CREDITI O DEBITI VERSO P.A. – L’obbligo di rilascio del DURC in presenza di crediti

certificati nei confronti delle P.A. di importo almeno pari agli oneri contributivi non versati, viene esteso a tutte le ipotesi nelle quali venga richiesto il DURC, e non solo quando venga richiesto per la fruizione di benefici normativi e contributivi in materia di lavoro (modifica dell’art. 13-bis, c. 5, del D.L. n. 52/2012). Nel caso in cui il DURC acquisito d’ufficio evidenzi delle inadempienze contributive, le amministrazioni aggiudicatrici, gli organismi di diritto pubbl ico e le stazioni appaltanti possono compensare i debiti contributivi con i crediti vantati nei loro confronti dai soggetti affidatari. Il pagamento agli enti previdenziali è disposto direttamente dai soggetti che hanno operato la compensazione. In sede di conversione, la possibilità di effettuare dette compensazioni è stata estesa a tutte le ipotesi di erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili f inanziari e vantaggi economici di qualunque genere, compresi quelli di cui all’art. 1, c. 553, Legge n.

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266/2005, da parte di amministrazioni pubbliche per i quali è richiesto il DURC. VALIDITÀ DEL DURC – La validità del DURC rilasciato per i contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, che era stata estesa da 90 a 180 giorni dal decreto legge, è stata portata a 120 giorni in sede di conversione. Tale durata (120 giorni) è stata estesa a tutte le altre ipotesi in cui è richiesto il DURC (e non solo in caso di appalti pubblici). Una volta stipulato il contratto, le amministrazioni aggiudicatrici e le stazioni appaltanti dovranno acquisire il DURC ogni 120 giorni per dare corso ai pagamenti, ai collaudi e al rilascio del certificato di regolare esecuzione o di conformità. Per il pagamento del saldo finale è in ogni caso necessaria l’acquisizione di un nuovo DURC. Sempre in sede di conversione, l’efficacia del DURC è stata estesa anche ai contratti pubblici diversi da quelli per i quali era stato richiesto. INVITO A REGOLARIZZARE – In caso di inadempienze che non consentano il rilascio del DURC, il soggetto interessato (anche tramite il consulente del lavoro o gli altri intermediari abilitati) deve essere invitato (mediante PEC) a regolarizzare la propria posizione, indicando analit icamente le cause dell ’ i rregolarità, entro i l termine di 15 giorni. Denuncia di infortunio all ’Autorità di P.S. Abrogazione (art. 32, c. 6 e 7) Viene abrogato l’obbligo del datore di lavoro di denunciare entro 2 giorni all’autorità di pubblica sicurezza ogni infortunio sul lavoro che determini morte o inabilità al

lavoro superiore a 3 giorni (abrogazione dell’art. 54 D.P.R. 1124/1965). L’abrogazione decorre dopo 180 giorni dall’emanazione del Decreto del Ministero del Lavoro e del Ministero per le Riforme e l’Innovazione nella Pubblica Amministrazione istitutivo del SINP (art. 8, c. 4, D.Lgs. n. 81/2008). In ogni caso, resta in vigore da parte del datore di lavoro, l’obbligo di denunciare – entro 48 ore dall’evento – l’infortunio all’INAIL con modalità telematica. Agevolazioni contributive per zona svantaggiata. Norma di interpretazione autentica per le coop ex lege n. 240/1984 (art. 32, c. 7-ter) Con una norma di interpretazione autentica, la legge di conversione del decreto in commento ha sciolto un dubbio interpretativo che aveva dato luogo ad un nutrito contenzioso tra le cooperative agricole di trasformazione, manipolazione e commercializzazione di prodotti agricoli di cui alla legge n. 240/1984 e l’INPS. La legge in commento ha infatti definitivamente chiarito che le agevolazioni contributive per zone montane e svantaggiate di cui all’art. 9, c. 5, legge n. 67/1988, sono applicabili anche alle cooperative e relativi consorzi di cui alla legge n. 240/1984 che non operano nei territori agevolati ma che trasformano, manipolano e commercializzano prodotti conferiti da soci coltivatori o allevatori operanti in zone svantaggiate o montane. La norma è applicabile anche qualora il prodotto conferito sia stato coltivato o allevato dai soci della cooperativa mediante

contratti agrari di natura associativa di cui al libro V, titolo II, capo II, del codice civile. In tali casi l’agevolazione è applicabile alla cooperativa in misura proporzionale alla quantità di prodotto coltivato o allevato dai soci (operanti in zona svantaggiata o montana) e conferito alla cooperativa. In altre parole, le cooperative di trasformazione, manipolazione e commercializzazione di prodotti agricoli di cui alla legge n. 240/1984 che non operano in zona montana o svantaggiata possono comunque fruire delle relative agevolazioni contributive qualora i soci che conferiscono i prodotti operino nelle aree delimitate come svantaggiate o montane ai fini previdenziali. In tal caso l’agevolazione è applicata in misura proporzionale alla quantità di prodotto conferito dai soci operanti nelle zone svantaggiate o montane. Trattandosi di norma di interpretazione autentica essa ha efficacia retroattiva dalla data di entrata in vigore della norma oggetto di interpretazione (art. 9, c. 5, legge n. 67/1988). Al fine di evitare eccessivi esborsi da parte delle finanze pubbl iche, la legge di conversione si è preoccupata di precisare che “non si dà luogo alla restituzione di eventuali versamenti effettuati antecedentemente alla data di entrata in vigore della presente disposizione”. Gravidanza. Trasmissione telematica certificato medico (art. 34) La norma introduce l’obbligo di trasmissione telematica all’INPS da parte del medico

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del servizio sanitario nazionale o con esso convenzionato, del certi f icato di gravidanza con la data presunta del parto, del certificato di parto o di interruzione della gravidanza (modifica dell’art. 21 D.Lgs. 151/2001). La modifica entrerà in vigore dal novantesimo giorno successivo all’entrata in vigore del Decreto

Interministeriale (Lavoro, Salute, Economia) che definisce le modalità di trasmissione telematica dei certificati. Soppressione certificazione sanitarie (art. 42) La norma prevede la soppressione del certificato medico di idoneità per l’assunzione degli apprendisti

e dei minori (abrogazione dell’art. 9 del regolamento di cui al D.P.R. 1668/1956 e dell'articolo 8 L. 977/1967 e s.m.i.). Restano tuttavia fermi gli obblighi di certificazione sanitaria previsti dal TU Sicurezza (D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i.) per i lavoratori soggetti a sorveglianza sanitaria e per le lavorazioni a rischio.

Rateazione dei debiti contributivi in fase amministrativa

Circolare INPS

Si rende noto che con la circolare n. 108 del 12/07/2013 e con il messaggio n. 11532/2013 (allegati n. 1 e 2) l’INPS ha fornito alcune precisazioni con riferimento alle novità introdotte nella procedure di rateizzazione dei debiti contributivi in fase amministrat iva con le Determinazioni n. 229/2012 e n. 113/2013 del Presidente dell’Istituto. Unicità della domanda La circolare in commento ribadisce che il contribuente – ai fini dell’accoglimento dell’istanza di pagamento in forma dilazionata della propria esposizione debitoria – deve presentare un’unica domanda che comprenda tutti i debiti contributivi in fase amministrativa, maturati nei confronti di tutte le gestioni INPS. La domanda di rateazione che non indica tutte le gestioni nelle quali è maturato il debito da rateizzare verrà respinta. Domanda e accettazione piano di ammortamento Per le modalità di presentazione della domanda -

nelle more della pubblicazione del modello integrato di domanda - occorre far riferimento alle indicazioni del citato messaggio INPS n. 11532/2013. In caso di accoglimento dell’istanza di dilazione, l’accettazione del piano di ammortamento avverrà solo per effetto del comportamento concludente posto in essere dal contribuente attraverso il pagamento, entro il termine comunicato nel piano stesso, dell'importo indicato come prima rata. Da ciò discende che l’attivazione della rateazione avviene esclusivamente in presenza del pagamento della prima delle rate complessivamente accordate entro la data indicata nel piano di ammortamento e non, come precedentemente richiesto, con la sottoscrizione del piano da parte del contribuente entro 10 giorni, previo pagamento della prima rata. Contributi oggetto di dilazione (quota del lavoratore) L’Istituto ribadisce che può essere richiesto il pagamento in forma dilazionata anche delle somme dovute a titolo di ritenute previdenziali e assistenzial i operate sulle retribuzioni corrisposte ai lavoratori. In sostanza, il datore di lavoro può chiedere

la dilazione sia sulla quota dei contributi di propria spettanza e sia sulla quota di spettanza del lavoratore (rispetto al quale opera come sostituto d’imposta). In quest’ultimo caso (e cioè se la domanda comprende anche contributi a carico del lavoratore), l’INPS provvede comunque alla denuncia all ’autorità giudiziaria competente ai sensi delle vigenti disposizioni di legge (per il settore agricolo cfr. articolo 1, legge n. 296/2006). Rateizzazione breve Altra importante novità riguarda l’ipotesi, purtroppo frequente, in cui il contribuente che ha in corso una dilazione di pagamento non riesca a far fronte puntualmente al pagamento dei contributi previdenziali ed assistenziali correnti alle scadenze ordinarie. L’esistenza di una dilazione, infatti, impone al contribuente interessato di pagare sia le rate ricomprese nella rateizzazione e sia i contributi ordinariamente dovuti nel periodo di riferimento. Al riguardo la circolare INPS precisa che, a differenza che in passato, il soggetto che ha in essere una dilazione di pagamento e che, per crisi di l iquidità, non riesce temporaneamente a far

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fronte al pagamento dei contributi correnti al le scadenze ordinarie, può chiedere una (ulteriore) rateizzazione breve per questi ultimi importi omessi, purché regolarmente denunciati. Tale rateazione: • può essere richiesta una sola volta nel corso della rateazione principale; • può riguardare periodi contributivi di 3 mesi per i datori di lavoro e i committenti, e di un trimestre/rata per i lavoratori autonomi; • può essere concessa nel limite massimo di 6 rate mensili. Il contribuente che utilizzi tale modalità e che provveda al versamento delle rate richieste, oltre al regolare versamento delle rate accordate con la rateazione principale, manterrà

il requisito di “correntezza contributiva”. Il mancato o parziale versamento mensile di una delle rate determinate con il piano di rateazione breve, comporterà, da una parte, la revoca della rateazione principale e, dall’altra, il venir meno del titolo al versamento delle rate ancora dovute in conto della contribuzione corrente regolarizzata mediante la medesima rateazione breve. Il credito residuo oggetto del la rateazione principale e l’importo ancora dovuto per le mensilità regolarizzate con il piano di rateazione breve saranno richiesti al contribuente con Avviso di Addebito e consegnati all’Agente della Riscossione per le successive attività di recupero. Qualora il periodo di

irregolarità superi quello sanabile mediante ricorso alla modalità di rateazione breve, gli importi ancora dovuti in conto della rateazione principale revocata saranno richiesti al contribuente con Avviso di Addebito e consegnati all’Agente della Riscossione per le successive attività di recupero. Nuova rateazione Resta confermato che il contribuente – salva l’ipotesi della rateazione breve – non può chiedere una nuova dilazione nel corso di una precedente rateazione. La nuova domanda può essere accettata a condizione che vi sia stata l’integrale definizione, con il pagamento delle rate accordate e ancora dovute, delle partite debitorie inserite nella precedente rateazione.

Esoneri per calamità alle aziende agricole

ex DL 29/03/2004, n. 102, come modificato

dal DL 18/04/2008, n. 82. Modifiche e integrazioni

alla circolare n. 35 del 6 marzo 2006

Con decreti del 25 gennaio 2013 pubblicati in G.U. n° 36 del 12 febbraio u.s. il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha decretato l’esistenza del carattere di eccezionalità degli eventi calamitosi di seguito elencati, verif icatesi in Provincia di Siena: 1) È dichiarata l’esistenza del carattere di eccezionalità degli eventi calamitosi elencati a fianco delle sotto indicate province per effetto dei danni alle strutture aziendali e

alle infrastrutture connesse all’attività agricola nei sotto elencati territori agricoli, in cui possono trovare applicazione le specifiche misure di intervento previste del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102, nel testo modificato dal decreto legislativo 18 aprile 2008, n. 82. Siena: piogge alluvionali dall’11 novembre 2012 al 28 novembre 2012; provvidenze di cui all’art. 5 comma 3 nel territorio dei comuni di Cetona, Chianciano Terme, Chiusi, Montepulciano, Pienza, San Casciano dei Bagni, Sarteano, Sinalunga, Torrita di Siena, Trequanda. 2) È dichiarata l’esistenza del carattere di eccezionalità degli eventi calamitosi elencati a fianco delle sotto indicate province per effetto dei danni alle produzioni nei sotto elencati territori agricoli, in cui

possono trovare applicazione le specifiche misure di intervento previste del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102, nel testo modificato dal decreto legislativo 18 aprile 2008, n. 82. Siena: siccità dal 1° giugno 2012 al 31 agosto 2012; provvidenze di cui all’art. 5, comma 2, lettere a), b), c), d) , nell’intero territorio provinciale. A tal riguardo si riporta un estratto della circolare INPS n. 99 del 14 giugno 2013 inerente l’applicazione delle agevolazioni. Con circolare n. 35 del 6 marzo 2006 è stato illustrato il quadro normativo di riferimento introdotto dal Decreto Legislativo 29 marzo 2004, n. 102 per la concessione alle aziende agricole degli esoneri contributivi per calamità e le relative modalità di richiesta e gestione

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dell’esonero. Com’è noto, la normativa introdotta dal D.lgs. 102/2004 ha lo scopo di garantire le produzioni agricole e zootecniche, nonché le strutture ed infrastrutture aziendali, dai danni conseguenti a calamità naturali o ad eventi eccezionali, tramite azioni di prevenzione volte alla salvaguardia delle imprese agricole. Per il raggiungimento delle suddette finalità vengono previsti, tra l’altro, interventi volti a favorire (a decorrere dal 2005), tramite la concessione di contributi pubblici, la stipula di contratti assicurativi agevolati per le colture assicurabili, gli allevamenti e le strutture individuati dal Piano Assicurativo Agricolo Annuale di cui all’articolo 4 del citato Decreto Legislativo n. 102/2004. Limitatamente ai rischi non ammessi alla copertura assicurativa vengono previsti, per favorire la ripresa economica e produttiva delle aziende colpite da calamità o eventi eccezionali, interventi di natura compensativa dei danni, tra i quali l’esonero parziale del pagamento dei contributi previdenziali ed assistenziali propri e per i lavoratori dipendenti, in scadenza nei dodici mesi successivi alla data in cui si è verificato l’evento. Con la presente circolare si illustrano le novità normative introdotte con il Decreto Legislativo 18 aprile 2008, n. 82, l’ipotesi di deroga alla previsione di cui all’art. 5, comma 4, del D.lgs. 102/2004 e le modalità di richiesta dell’esonero parziale dei contributi dovuti. 2. NOVITA ’ INTRODOTTE DAL

DECRETO LEGISLATIVO N . 82/2008

Il Decreto legislativo n. 82/2008 ha disposto modifiche al preesistente regime di aiuti (D.lgs. 102/2004) recependo gli Orientamenti comunitari per aiuti di Stato nel settore agricolo e forestale 2007 – 2013 e le disposizioni di cui al Reg. CE n. 1857/2006, che hanno modificato sia i requisit i r ichiesti al le imprese agricole al fine di fruire degli aiuti, nonché la natura delle agevolazioni in argomento, riconducendole nell’ambito della categorie degli aiuti esenti dalla comunicazione preventiva di cui al Reg. CE 659/99. Il citato Decreto, pertanto, nel confermare di fatto le tipologie d’intervento già previste dal D.lgs. 102/2004, con riferimento agli interventi di natura compensativa ha apportato sostanziali modifiche sia in merito ai requisiti soggettivi richiesti alle aziende agricole beneficiarie degli stessi interventi, che in relazione al requisito oggettivo inerente la percentuale di intensità dei danni conseguenti alla calamità naturale o agli eventi eccezionali che dà diritto alle agevolazioni previdenziali previste. 2.1 NUOVI REQUISITI

SOGGETTIVI Il D.lgs. n. 82/2008, all’art. 1, comma 1, lettera m, nel modificare l’art. 5, comma 1, del D.lgs. 102/2004, ha disposto che le parole “….nonché le cooperative di raccolta, lavorazione, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e le organizzazioni dei produttori riconosciute” sono sostituite da “…ivi comprese le cooperative che svolgono l 'att ività' di produzione agricola, iscritte nel registro

delle imprese o nell'anagrafe delle imprese agricole istituita presso le Province autonome…”. Il legislatore, per gli eventi calamitosi verificatisi a decorrere dal 20 maggio 2008, ha inteso privilegiare, per la concessione degli aiuti compensativi, da un lato, i danni che colpiscono la produzione primaria, ammettendo al beneficio le sole imprese agricole di cui all'art.2135 c.c. nonchè le cooperative che svolgono attività di produzione agricola; dall’altro lato, ha aggiunto l’ulteriore requisito dell’ iscrizione nel registro delle imprese o nell’anagrafe delle imprese agricole istituita presso le Province autonome. 2.2 NUOVO REQUISITO

OGGETTIVO Il D.lgs. 102/2004, individuati i beneficiari degli interventi compensativi, definiva le percentuali di danno subito dalle aziende per l’accesso agli interventi compensativi, stabilendo che le stesse dovevano essere “.. non inferiori al 20 per cento della produzione lorda vendibile, qualora siano ubicate nelle aree svantaggiate di cui all’articolo 17 del regolamento (CE) n .1257/1999 del Consiglio, del 17 maggio 1999, ed al 30 per cento della produzione lorda vendibile se ubicate nelle altre zone”. Il D.lgs. n. 82/2008, nel novellare l’art.5, comma 1, ha disposto la modifica delle percentuali di danno in argomento, stabilendo che l’accesso agli interventi compensativi è riconosciuto alle aziende che “…abbiano subito danni superiori al 30 per cento della produzione lorda vendibile…”. Pertanto, a

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decorrere dall’entrata in vigore del D.lgs. n. 82/2008 (20 maggio 2008), non è più contemplata la minor percentuale di danno (20 per cento) della produzione lorda vendibile prevista per le aziende situate in aree svantaggiate. A parziale modifica di quanto previsto al punto 5 della circolare 35/2006, la misura dell’esonero sarà quindi la seguente: - diciassette per cento per le aziende che abbiano subito danni in misura superiore al trenta per cento ed inferiore o pari al settanta per cento della produzione lorda vendibile; - cinquanta per cento per le aziende che abbiano subito danni in misura superiore al settanta per cento della produzione lorda vendibile. Nulla è invariato in merito all’ipotesi dell’ulteriore aumento del dieci per cento dell’esonero di cui al punto 5 della circolare n. 35 del 6 marzo 2006.

3. DEROGA ALL ’ART . 5, COMMA 4, D.LGS. 102/2004 L’art. 5, comma 4, del D.lgs. 102/2004 stabilisce che: “sono esclusi dalle agevolazioni previste dal presente articolo (interventi compensativi) i danni alle produzioni ed alle strutture ammissibili all’assicurazione agevolata”. Tuttavia, il Piano assicurativo agricolo annuale, di cui all’art.4 del D.lgs. n. 102/2004, approvato entro il trenta novembre di ogni anno, può prevedere che, in presenza di offerte di mercato insufficienti a coprire la domanda assicurativa delle produzioni vegetali e su richiesta delle Regioni interessate, possano esser modificate, con decreto del Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, le previsioni assicurative contenute all’articolo 1 del medesimo piano, per consentire l’attivazione degli interventi compensativi ex post

del Fondo di Solidarietà Nazionale di cui al D.lgs. 29 marzo 2004, n. 102 e successive modifiche. 4. ADEMPIMENTI DELLE

AZIENDE PER L ’ACCESSO AL

BENEFICIO Per l’accesso ai benefici previsti, le aziende interessate, oltre ad indicare la percentuale di danno subito, sono tenute a dichiarare che la misura d’aiuto non eccede i l imiti di cui al l ’art. 11 del Regolamento (CE) n. 1857/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006. Pertanto le aziende interessate dovranno presentare istanza, in via telematica, accedendo, secondo le consuete modalità, dal sito Internet dell ’ Is tituto (www.inps.it), ai “Servizi on-line” e cliccando su “domanda esonero calamità naturali”. La procedura guiderà l’utente nei vari passaggi.

Infortuni occorsi a coltivatori diretti

Con nota n. 6048 del 15/07/2013, l’INAIL torna sul delicato tema della tutela assicurativa degli infortuni occorsi ai coltivatori diretti. E’ bene subito precisare che le considerazioni e le indicazioni fornite dall’Istituto non presentano elementi di novità rilevanti rispetto a quanto, su tale argomento, la prassi, la dottrina e la giurisprudenza abbiano fin qui espresso. Ed, infatti, l’INAIL si richiama alle istruzioni fornite nel tempo sull’argomento per ribadire che la tutela assicurativa non è applicabile agli eventi infortunistici veri ficatesi

nello svolgimento dell’attività riconducibile alla sfera “imprenditoriale”, ritenendosi tale quella che attiene al momento “organizzativo” dell’attività economica. E’ meritevole, invece, di tutela l’infortunio che attiene al momento "lavorativo-esecutivo", ossia quando l’evento si sia verificato nello svolgimento di attività fisiche manuali e concrete proprie dell’agricoltura o a queste strettamente connesse, funzionali o strumentali, con esclusione di quelle la cui connessione è solo occasionale e del tutto accidentale. Sono, ad esempio, da escludere dalla copertura assicurativa tutte quelle attività legate ai momenti delle denuncie fiscali,

tenuta della contabilità, ecc., mentre sono soggetti a tutela, oltre alle attività manuali proprie del lavoro agricolo, anche gl’infortuni avvenuti “nello svolgimento di attività connesse”, “sul luogo di lavoro durante le pause lavorative e/o con modalità di rischio ulteriori create dal lavoratore stesso e giustificate dalle disagiate condizioni lavorative agricole” e “nell’ambito domestico, in atti legati funzionalmente al lavoro agricolo”. La nota INAIL in commento affronta anche la particolare fattispecie degli infortuni occorsi nello svolgimento di att ività poste in essere dal colt ivatore diretto unicamente per il “soddisfacimento di esigenze

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personali e familiari”. In tale ambito occorre distinguere l’attività di produzione da quella di trasformazione dei prodotti. L’attività agricola di produzione, quando è posta in essere con le caratteristiche proprie della imprenditorialità (produzione per il mercato), è sempre meritevole di tutela assicurativa indipendentemente dalla destinazione finale dei prodotti, a nulla rilevando che parte dei beni prodotti possa essere poi destinata anche ad uso personale o familiare. L’attività di trasformazione dei prodotti , di contro, rientra nella tutela assicurativa esclusivamente se “caratterizzata dall’imprenditorialità”. Ne rimane

esclusa, invece, quando è destinata ad uso personale o domestico. Così, ad esempio, in un’attività di allevamento (che è tutelata), la susseguente attività di trasformazione delle carni è coperta da assicurazione infortunistica solo quando sia effettuata per destinare il prodotto al mercato, essendone invece esclusa quando la si svolga per il consumo domestico. E’ comunque da tenere presente che i confini, entro i quali opera l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro in agricoltura in generale e quelli riguardanti i lavoratori autonomi agricoli in particolare, non sono così

definiti e netti, nel modo che l’INAIL ha tentato di tracciare nella sua nota. E’ infatti difficoltoso individuare l’esatto ambito di applicazione della tutela antinfortunistica pubblica nel settore agricolo. Per ogni infortunio, fermo restando le indicazioni riportate nella citata nota INAIL, è importante ricostruire le circostanze, le cause e gli effetti dell’evento con l’obiettivo essenziale di “dimostrare” il nesso eziologico (causa-effetto) tra lavoro svolto ed evento e la sussistenza degli elementi essenziali che qualificano un infortunio sul lavoro, quali la lesione, la causa violenta e l’occasione di lavoro.

Incentivi per l’assunzione Circolari dell’INPS

e del Ministero del Lavoro

Come noto, la legge n. 92/2012 (c.d. Riforma Fornero) ha introdotto a partire dal 1° gennaio 2013, una nuova forma di agevolazione contributiva per l’assunzione di: • soggetti con almeno 50 anni di età e “disoccupati da oltre 12 mesi”; • donne di qualsiasi età, residenti in aree svantaggiate e “prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi”; • donne di qualsiasi età, con una professione o di un settore economico caratterizzati da un’accentuata disparità occupazionale di genere e “prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi”; • donne di qualsiasi età, ovunque residenti e “prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi”.

L’INPS con circolare n. 111 del 24/07/2013 e il Ministero del Lavoro con circolare n. 34 del 25/07/2013 forniscono alcune precisazioni normative e indicazioni operative per la fruizione dell’incentivo da parte dei datori di lavoro interessati. In particolare, la circolare del Ministero del Lavoro chiarisce il significato della locuzione “prive di impiego regolarmente retribuito” che si riferisce a quelle lavoratrici: • che negli ult imi 6 mesi non hanno prestato attività lavorativa riconducibile ad un rapporto di lavoro subordinato della durata di almeno 6 mesi; • ovvero che negli ultimi 6 mesi hanno svolto attività lavorativa in forma autonoma o parasubordinata dalla quale derivi un reddito inferiore al reddito annuale minimo personale escluso da imposizione. Pertanto, la condizione di “priva di un impiego regolarmente retribuito”

prescinde dall’eventuale stato di disoccupazione di cui al D.Lgs. n. 181/2000; status che rileva, invece, con riferimento alla prima ipotesi assuntiva incentivata che riguarda i “ lavoratori di età non inferiore a 50 anni, disoccupati da oltre 12 mesi”. Con riferimento agli ulteriori requisiti previsti dalla legge la circolare ministeriale precisa che: • sono aree svantaggiate le regioni ammissibili ad aiuti europei regionali (desumibili consultando la pagina web http://www.dps.mef.gov.it/QSN/qsn_aiuti_di_stato.asp); • i settori e le professioni caratterizzati da un’accentuata disparità occupazionale di genere saranno individuati con decreto del Ministero del Lavoro di concerto con il Ministero dell’Economia. Sono ancora in fase di definizione i decreti relativi agli anni 2013 e 2014 (pertanto rimane ancora preclusa l’applicazione

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della riduzione contributiva per tale categoria di lavoratrici). L’agevolazione consiste nello sgravio del 50% sia dei contributi sociali che dei premi assicurativi a carico del datore di lavoro, per un periodo pari a: • 12 mesi in caso di assunzione a tempo determinato, prorogabili fino a 18 mesi in caso di trasformazione a tempo indeterminato. Ai fini del riconoscimento dell’incentivo, la trasformazione a tempo indeterminato deve intervenire entro la scadenza del beneficio. L’incentivo potrà essere riconosciuto anche in caso di proroga del rapporto a tempo determinato fino al limite complessivo di 12 mesi. • 18 mesi in caso di assunzione a tempo indeterminato. L’incentivo spetta nei limiti previsti dal regolamento (CE) n. 800/2008 (cd. regime “de minimis”) a fronte di un incremento netto del numero dei dipendenti del datore di lavoro interessato rispetto alla media dei 12 mesi precedenti. La circolare INPS precisa che l‘incentivo potrà essere riconosciuto anche in caso di assunzioni a tempo parziale, a scopo di somministrazione e per i

rapporti di lavoro subordinato instaurati in attuazione del vincolo associativo stretto con una cooperativa di lavoro. Nell’ipotesi di nuova assunzione a tempo determinato o indeterminato dell’ex dipendente – che ha mantenuto l’anzianità di disoccupazione superiore a 12 mesi - dopo un primo rapporto agevolato a tempo determinato, l ’ incentivo spetterà per la durata residua rispetto a quanto già goduto precedentemente, fino al limite massimo complessivo di 18 mesi in caso di trasformazione a tempo indeterminato. Il residuo incentivo non spetta qualora il lavoratore abbia maturato - al momento della trasformazione – un diritto di precedenza all’instaurazione del rapporto a tempo indeterminato. L’incentivo sarà riconosciuto senza operare riduzioni connesse a precedenti rapporti agevolati nel caso in cui il lavoratore abbia cessato di essere disoccupato e poi sia tornato ad esserlo, maturando da zero un nuovo periodo di disoccupazione superiore a 12 mesi. In considerazione della loro specialità, l’incentivo non spetta per i rapporti di lavoro domestico, intermittente, ripartito, accessorio. Per

fruire dell ’ incentivo i datori di lavoro interessati devono inoltrare apposita comunicazione all ’ INPS avvalendosi del modulo di istanza on-line “92-2012" disponibile all’interno del Cassetto previdenziale Aziende nel sito internet www.inps.it. La comunicazione deve essere presentata prima dell’invio della denuncia contributiva ove viene indicata la contribuzione agevolata. Le agevolazioni in oggetto riguardano anche il settore agricolo. L’INPS al riguardo precisa che, considerata la periodicità trimestrale della trasmissione telematica delle dichiarazioni di manodopera agricola, i datori di lavoro agricoli ammessi all ’ incentivo inizieranno a denunciare il lavoratore agevolato con il modello DMAG/Unico relativo al terzo trimestre (luglio – settembre 2013). Con apposito messaggio saranno fornite le istruzioni per la compilazione della dichiarazione trimestrale e saranno dettate le modalità per i l recupero della contribuzione relativa ai trimestri (primo e secondo 2013) già decorsi alla data di pubblicazione della circolare in commento.

LEGALE

D.L. 28 giugno 2013 n. 76 Eliminazione s.r.l. a capitale ridotto

Come si ricorderà, con l'art. 44 L. 134/2012 è stata introdotto

nel nostro ordinamento il modello societario della s.r.l. con capitale ridotto, riservata a coloro i quali hanno compiuto i 35 anni di età. A gennaio della stesso anno, can il decreto l iberalizzazioni, era stato

altresì aggiunto al codice civile l'art. 2463 bis, che istituiva un altro modello societario denominato "società a responsabil i tà l imitata semplificata". La costituzione di tale società è riservata alle

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sole persone fisiche di età inferiore ai 35 anni, con atto pubblico e con un capitale sociale non inferiore a un euro. La legge in oggetto abolisce la società a responsabil i tà l imitata a capitale ridotto ed apporta modifiche sostanziali al regime della società a responsabil i tà l imitata semplificata. In particolare:

• viene eliminato il limite dei 35 anni per la sua costituzione,. Qualunque persona fisica, indipendentemente dall 'età anagrafica, può dunque costituire una s.r.l. semplificata; • viene abrogata la norma che stabilisce la necessità che gli amministratori debbano essere anche soci. Restano ferme tutte le altre disposizioni relative al capitale

minimo per la sua costituzione (non inferiore a 1 euro), la forma di atto pubblico che deve rivestire il relativo atto, l'esenzione dai diritti di bollo e di segreteria, nonché degli oneri notarili. Resta fermo, inoltre, il modello standard per la costituzione della società semplificata e l'interpretazione del Ministero della Giustizia sul suo utilizzo.

Orario Ufficio Legale

Il servizio sarà assicurato presso i nostri Uffici il:

Mercoledì ore 15,00 – 17.00

Telefono: 0577/533217

CREDITIZIO

Contributi a fondo perduto

in regime de minimis ad abbattimento delle commissioni

per la garanzia diretta Ismea in favore

di giovani imprenditori, aziende del settore

oleicolo-oleario e del settore zootecnico

II Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, al fine di favorire l'accesso al credito bancario delle imprese agricole, ha stanziato alcune risorse da utilizzare, nel rispetto del Regime de minimis, ad abbattimento totale o parziali

dei costi delle commissioni di garanzia dovute per il rilascio della garanzia a prima richiesta ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) che ricomprende anche la già citata G-CARD rilasciate a favore di: - Giovani Imprenditori (Reg. CE n. 1968/2005 e art. 1 e 2 L.441/98), anche in forma associata, titolari di imprese per lo svolgimento di attività agricole connesse e collaterali; - Imprenditori agricoli , Cooperative agricole e loro Consorzi, le società agricole (semplici e di capitale) operanti in via prevalente nel settore oleicolo-oleario (codice OTE 3300);

- Imprenditori agricoli , Cooperative agricole e loro Consorzi, le società agricole (semplici e di capitale) operanti in via prevalente nel settore zootecnico (allevamento bovini da latte e da allevamento e ingrasso, allevamenti ovicaprini, bufalini,cunicoli,suinicoli,galline ovaiole e allevamento e macellazione avicola). I contributi predetti sono concessi fino ad esaurimento delle risorse e, nel caso in cui la commissione sia abbattuta parzialmente dal contributo, la garanzia si intende perfezionata con il versamento della parte di commissione rimasta a carico dell’impresa. Ai fini di una migliore comprensione della

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materia oggetto dell’iniziativa si riporta di seguito parte di un precedente articolo relativo alla Garanzia diretta rilasciata da ISMEA per il tramite della SGFA. Con il termine G-Card si intende una lettera di garanzia mediante la quale ISMEA, per il tramite della propria controllata SGFA (Società di Gestione Fondi per l’Agroalimentare), rilascia a favore di un’impresa agricola un pre-impegno di garanzia per uno o più finanziamenti bancari di importo massimo di 250.000 euro, utilizzabile in un arco di tempo di tre mesi. Con la G-Card viene rilasciata da SGFA anche una valutazione del merito creditizio (rating) dell’azienda agricola richiedente, in pratica il range di valori in cui si collocherà il costo effettivo della garanzia per

ogni possibile durata. Si fa presente che il rilascio della G-Card, utilizzabile presso qualsiasi sportello bancario a momento della richiesta di finanziamento anche in maniera parziale (es.: per operazioni di importo inferiore a quanto indicato o per più finanziamenti), trattandosi di un pre-impegno, non comporta nessun pagamento e permette all’impresa, a cui è stata rilasciata, oltre a conoscere preventivamente il costo, di contrattare con la banca finanziatrice le migliori condizioni del prestito/mutuo facendo valere la presenza della garanzia ISMEA, che essendo una garanzia di Stato è a “ponderazione zero” per le regole di Basilea 2. La richiesta della G-Card non può essere fatta direttamente dall’impresa, ma è necessario che sia fatta attraverso un

organismo che ha ricevuto l’accredito di SGFA, che viene rilasciato a Confidi, Enti o altre organizzazioni di agricoltori presenti sul territorio, comprese quindi le Unioni Provinciali degli agricoltori. Facciamo comunque presente che la Garanzia a prima richiesta SGFA può essere fatta anche direttamente in Banca, in particolare nel caso in cui l’importo da richiedere sia superiore ai 250.000,00€ ma che, in questo caso, è la Banca con cui si lavora a portare avanti tutto il procedimento insieme all’operazione di finanziamento richiesta. Invitiamo quindi tutti i Soci interessati ad approfondire e/o utilizzare l’iniziativa in oggetto a contattare l’Ufficio Creditizio (tel. 0577/533205) il lunedì pomeriggio dalle 15.00 alle 17.00.

“Accordo per il credito 2013”

Firmato nuovo protocollo tra Abi e associazioni

imprenditoriali per moratoria dei crediti di cui all’avviso comune del 2009 e dell’accordo

del 2012

In data 28 giugno 2013 è stato siglato dall'ABI e dalle Associazioni imprenditoriali, fra cui Confagricoltura, 1`Accordo per il credito 2013" a favore delle PMI, che rappresenta una continuazione dei protocolli sottoscritti nel passato con la finalità di dare un aiuto alle medie e piccole imprese in un momento di forte criticità finanziaria. Sostanzialmente nel nuovo "Accordo" sono stati ripresi con

alcune modifiche gli interventi a favore delle PMI dei precedenti "Avvisi"; in particolare le misure realizzabili sono: - sospensione per 12 mesi della quota capitale delle rate non pagate che siano in scadenza o già scadute da non più di 90 giorni dei mutui anche agevolati e delle operazioni di leasing. I finanziamenti devono risultare in essere alla data della firma dell’Accordo e non aver già fruito di analogo beneficio acceso ai sensi dell'accordo del 2012 "Nuove misure per il credito alle PMI" (sono invece ammissibil i i mutui che hanno usufruito delle misure di sospensione previste dall'Avviso comune del 2009). Si fa presente che l'operazione di sospensione é realizzabile allo stesso tasso del

finanziamento originario e senza la necessità di garanzie aggiuntive; - allungamento dei mutui per 3 anni per operazioni chirografarie e 4 per quelle ipotecarie. I mutui devono, però, risultare in essere al 28 giugno 2013 e non aver beneficiato di analoghi interventi di allungamento previsti dagli Accordi precedenti. Beneficiari degli interventi sono le PMI di tutti i settori, che presentino una situazione di "temporanea tensione finanziaria", ma che siano "in bonis" (cioè senza sofferenze, posizioni "incagliate", esposizioni strutturate o posizioni scadute da più di 90 giorni, procedure esecutive in corso). Rispetto ai precedenti accordi, questo protocollo ha voluto focalizzare le misure

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di intervento soprattutto verso le PMI che, per quanto economicamente sane, manifestano problemi economici (riduzione del fatturato/PLV, un'eccessiva incidenza degli oneri finanziari, ecc.). Da qui la necessità di darne prova alla banca, anche se come preteso dalle Organizzazioni firmatarie si tratta di una mera "indicazione" senza obblighi di quantificazione. Questo accordo, a differenza di quanto

indicato in prima battuta dall'ABI, prevede una partenza immediata, o meglio qualsiasi banca può attivarlo dopo i 30 giorni che gli sono necessari per renderlo operativo e che partono dalla data della sua comunicazione all'ABI di formalizzazione dell'adesione al nuovo "Accordo". E' previsto un termine ultimo per la presentazione delle domande di intervento da parte delle imprese, che è del 30 Giugno

2014. Si fa inoltre presente che, come in passato, sul sito dell'ABI verrà riportata tutta la documentazione e l'elenco degli istituti bancari che hanno aderito al nuovo "Accordo". Il nostro Ufficio che si occupa dei rapporti con il settore finanziario e bancario resta comunque a disposizione degli associati che avessero bisogno di approfondire l’argomento il lunedì dalle 15.00 alle 17.00 allo 0577/533205.

Siglato accordo operativo per favorire l’accesso

al credito tra Banca e Soci dei Consorzi Vitivinicoli

Portiamo all’attenzione dei soci che un primario Istituto Bancario nazionale ha promosso un accordo con i vari Consorzi Vinicoli della nostra Provincia al fine di mettere a disposizione un pacchetto di misure per la crescita per un valore complessivo di circa 10 milioni di euro attraverso l’attivazione di diverse linee di finanziamenti destinat i specificatamente a soddisfare le esigenze finanziarie delle imprese associate ai Consorzi aderenti. Obiett ivo del pacchetto è infatti quello di favorire il più elevato ritorno economico possibile per le imprese e per il territorio senese, attraverso la promozione di una crescente

qualità del prodotto, la diluizione e la programmazione delle vendite e, infine, la stabilizzazione dei prezzi di mercato. Nello specifico, l’accordo prevede finanziamenti per i programmi aziendali di reimpianto vigneti o per l’ampliamento della superficie produttiva (durata massima 10 anni); finanziamenti per sostenere le spese di produzione, invecchiamento e riserva, affinamento dei vini di qualità prodotti (durata massima complessiva 7 anni), f inanziamenti di durata massima di 18 mesi per sostenere le spese di produzione, affinamento, pubblicità e commercializzazione della produzione aziendale destinata all’imbottigliamento ed alla vendita con il proprio marchio aziendale o come finanziamento per le scorte di cantina dello sfuso ed infine finanziamenti per l’acquisto di attrezzature di campagna

e di cantina (durata massima 5 anni). I Consorzi, dal canto loro, si impegnano a fornire alla Banca ed alle Aziende associate il massimo aiuto in termini di reperimento ed utilizzo dei dati necessari per poter accedere alle iniziative di credito previste. I Consorzi che hanno aderito a tale iniziativa sono: - Consorzio Vino Brunello di Montalcino; - Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano; - Consorzio Chianti Colli Senesi; - Consorzio della denominazione San Gimignano; - Consorzio vino Chianti Classico. I Soci che fossero interessati a voler approfondire i dettagli e le caratteristiche di tale iniziativa possono contattare direttamente il proprio Consorzio oppure il nostro Ufficio di Siena il lunedì pomeriggio dalle 15.00 alle 17.00 al n° 0577 533205.

Orario Ufficio Creditizio

Il servizio sarà assicurato presso i nostri Uffici il:

Lunedì ore 14,30 – 17.00

Telefono: 0577/533205

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ANNUNCI ECONOMICI

AFFITTASI ettari 2.500 vigneto

nel comune di Cetona.

Per informazioni telefonare al 348/5862696

COMODATO GRATUITO pascolo recintato per cavalli o muli

Si mette a disposizione una conca assolata, biomantenuta, con elettrorecinzione,

di circa 5 ha, inserita nel cuore della Azienda Agricola I Pozzi in Sarteano.

A 2 km dalla sbarra di accesso alla proprietà sita lungo la SP per Radicofani al 6 km.

Rinnovabile di anno in anno. Acqua da trasportarsi da parte del comodatario

a titolo gratuito, ovvero dall'acquirente a titolo gratuito della “erba in pianta”.

Eventuali permessi o notifiche dovranno essere richiesti/inoltrati a cura

e spesa del beneficiario.

Per informazioni [email protected] oppure telefonare al 335/266017

CERCASI in affitto 2-3 Ha vigneto Chianti, oppure Vernaccia,

zona San Gimignano - Certaldo.

Telefonare allo 055/2048209 Sig.ra Anna oppure al 338/4721211 Sig.ra Paola

CERCASI trattore 80-100 cv munito di caricatore frontale

con forca per rotoli fieno.

Telefonare al 339/1622625

Italiano di circa 50 anni, ex rappresentante, disposto a trasferimento,

CERCA lavoro di qualsiasi genere e tipo.

Persona seria e affidabile con ottime referenze.

Per informazioni telefonare al 345/9039034

Ragazza di 21 anni residente a Monteriggioni CERCA lavoro,

buona conoscenza lingua spagnola e inglese, sufficiente il francese,

buona conoscenza di programmi Microsoft Office Word, Power Point,

Excel, attività di Downloads.

Per informazioni telefonare al 347/2611566 (Letizia)

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Lui: trattorista, solida esperienza viti e olivi (pensionato);

Lei: coniuge 55enne, solida esperienza viti

e comunque lavori in campagna di qualsiasi genere.

CERCANO lavoro insieme o singolarmente.

Per informazioni telefonare al 339/1500347

CEDESI in gestione casalone (mq. 1500 ca.),

vista Siena, completamente da ristrutturare.

Per informazioni telefonare ore pasti allo 0577/937934

VENDESI seminatrice trainata ma marca "Marzia", tipo Giove,

larghezza 3 m, anno 1998. Dischi e interratori con sollevamento idraulico.

Per informazioni telefonare al 339/1622625

VENDESI vibratore telescopico bilaterale carrellato

per la raccolta automatica delle olive.

Per informazioni telefonare al 328/2826345 (Luciano)

VENDESI etichettatrice nuova “Enos Più” anno dicembre 2008

come nuova, macchina composta da:

- stazione per etichetta e retro su stesso rotolo con possibilità di montare la

seconda stazione per retro etichetta separate;

- impianto chiusura capsule con testata termica;

- distributore di capsule plateau;

- stazione per fascetta Docg in biadesivo;

- variatore di velocità da 600 a 1200 bottiglie all’ora.

Richiesta € 7.500,00

Per informazioni telefonare allo 0577/749089 oppure al 349/4203109 (Saverio)

REGALASI graziosi cuccioli svezzati

di cani di piccola taglia.

Per informazioni telefonare al 347/3152319

ACQUISTASI dissuasori preferibilmente a mezzo onde elettriche o altro

(esclusi reti o fili) per impedire ai cinghiali l’accesso a zone di circa 200/300 m2.

Telefonare al 335/6176977

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INDICE

• Buon senso e rispetto delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro 1

DALL’UNIONE • Recapiti telefonici diretti 2

DA CONFAGRICOLTURA • Anticipo pagamenti Pac, Guidi:”riconosciuta da Bruxelles la difficoltà delle imprese agricole” 3

COMMERCIALE • Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane 3

FORMAZIONE • Corsi nuova programmazione 4

AGRITURIST • “Fattorie didattiche aperte” – Domenica 29 Settembre 2013 5 • Fiera internazionale di Kampala, in Uganda, dal 2 al 10 Ottobre 2013 5

TECNICO ECONOMICO • Nuova legge potenziale viticolo. Controllo delle superfici rivendicabili 6

FISCALE TRIBUTARIO • Imposte di registro, ipotecarie e catastali D.L. n. 104/2013 6 • Detrazioni fiscali per gli interventi di ristrutturazione edilizia e per l’efficienza energetica 7 • Conversione nella legge 98/13 del D.L. 69/13. Art. 30 bis. Semplificazioni in materia agricola 8 • Agevolazioni PPC. Estensione allo IAP. Regime anteriore alla L. 25/2010. Esclusione obbligo di

certificazione prevista per il CD. Sentenz. Cass. 26/6/2013 n. 16072

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SINDACALE • Applicazione maxi sanzione per lavoro occasionale accessorio 9

PREVIDENZIALE • Addizionale Inail per la copertura del danno biologico. Determinazione per l’anno 2012 9 • Sgravio dei contributi antinfortunistici (art. 1, c.60, legge n. 247/2007). Riapertura dei termini per

la presentazione delle istanze telematiche

10 • Adesione della Croazia all’Unione Europea. Regime transitorio di limitazione degli ingressi per i

lavoratori subordinati di nazionalità croata

10 • Legge n. 98, del 9 agosto 2013, di conversione del D. Legge n. 69/2013 – Novità in materia di

lavoro

11 • Rateazione dei debiti contributivi in fase amministrativa. Circolare Inps 13 • Esoneri per calamità alle aziende agricole ex DL 29/03/2004, n. 102, come modificato dal DL

18/04/2008, n. 82. Modifiche e integrazioni alla circolare n. 35 del 6 marzo 2006

14 • Infortuni occorsi a coltivatori diretti 16 • Incentivi per l’assunzione. Circolari dell’Inps e del Ministero del Lavoro 17

LEGALE • D.L. 28 giugno 2013 n. 76 – Eliminazione s.r.l. a capitale ridotto 18 • Orario Ufficio Legale 19

CREDITIZIO • Contributi a fondo perduto in regime de minimis ad abbattimento delle commissioni per la

garanzia diretta Ismea a favore di giovani imprenditori, aziende del settore oleicolo-oleario e del settore zootecnico

19 • “Accordo per il credito 2013” – Firmato nuovo protocollo tra Abi e associazioni imprenditoriali per

moratoria dei crediti di cui all’avviso comune del 2009 e dell’accordo del 2012

20 • Siglato accordo operativo per favorire l’accesso al credito tra Banca e Soci dei Consorzi Vitivinicoli 21 • Orario Ufficio Creditizio 21

ANNUNCI 22