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Anno IV - n. 09 - Settembre 2012 Olimpiadi Olimpiadi di di Londra Londra 2012 2012 L’angolo del Campione: L’angolo del Campione: L’angolo del Campione: Raffaella Brutto Raffaella Brutto Raffaella Brutto

Anno IV - n. 09 - Settembre 2012 Olimpiadi di Londra 2012 · nostro Paese è mancato negli sport di squadra, ovvero quelli considerati sport ricchi dove gli at-leti riescono a strappare

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Anno IV - n. 09 - Settembre 2012

Olimpiadi Olimpiadi didi LondraLondra

20122012

L’angolo del Campione:L’angolo del Campione:L’angolo del Campione: Raffaella BruttoRaffaella BruttoRaffaella Brutto

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Notiziario della Confsport Italia Anno IV - N. 09 – Settembre 2012

3 Editoriale

Campioni… di tenacia! di Orsola Alice Trevisan

5 L’angolo del campione

Raffaella Brutto di Arianna Landi

9 Olimpiadi di Londra 2012

L’Italia chiude con 28 medaglie Ufficio Stampa CONI Londra 2012, tutte le medaglie azzurre Il medagliere delle prime 20 nazioni La ginnastica azzurra c’e! di Luciano Montanari

15 Normative

Circolare del CONI sulla procedura per l’ingresso in Italia di sportivi extra-comunitari

19 La Formazione E=SC²

Il taping neuromuscolare di Antonello Siclè

20 Normativa Confsport Italia

Quote di affiliazione e tesseramento Anno 2012/2013

21 Attività sportiva

Quest’anno, ci sarà da competere! di Orsola Alice Trevisan

23 Normativa CONI

Iscrizione al “Registro Nazionale delle Associa- zioni e Società Sportive Dilettantistiche” del CO NI

   

Presidente Paolo Borroni

Segreteria di redazione

Orsola Alice Trevisan

Hanno collaborato Arianna Landi

Luciano Montanari Antonello Siclè

Orsola Alice Trevisan Ufficio Stampa CONI

Fotografie

Archivio Confsport Italia

La collaborazione a questo notiziario è da considerarsi del tutto

gratuita e non retribuita

Confsport Italia Sede Nazionale

Via dell’Imbrecciato, 181 00149 Roma

Telefono 06.55282936

06.5506622 Fax

06.5502800 Indirizzo mail

[email protected] Sito web

www.confsportitalia.it

2 SOMMARIOSOMMARIOSOMMARIO

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3 L’EDITORIALEL’EDITORIALEL’EDITORIALE

La copertina di Idea Sport di settembre è dedica-

ta a Valentina Vezzali, la portabandiera

dell’Italia ai Giochi Olimpici di Londra 2012, a

capo della delegazione del nostro Paese.

La seconda schermitrice - la prima fu Giovanna

Trillini - ad essere insignita dell’onore di portare

la nostra bandiera durante la cerimonia di aper-

tura dei Giochi Olimpi-

ci, è anche l’atleta az-

zurra più medagliata di

tutti i tempi. Sono sei,

infatti, gli ori che

l’atleta marchigiana,

nata a Jesi 38 anni fa,

ha conquistato, finora,

alle Olimpiadi: nel fio-

retto individuale a

Sydney nel 2000, ad

Atene nel 2004 e a Pe-

chino nel 2008, nel fio-

retto a squadre ad At-

lanta nel 1996, a

Sydney nel 2000 e a

Londra quest’anno.

Valentina non esclude

di riprovarci in occasio-

ne dei prossimi Giochi,

a Rio nel 2016, quando

avrà 42 anni suonati.

Giorgio Scarso, Presi-

dente della Federazione

Italiana Scherma,

all’inizio dei Giochi l’ha

definita «un monumento dello sport italiano». È

impossibile non ammirare la tenacia con cui ha

combattuto per strappare il bronzo nel fioretto

individuale a Londra, vittima, forse, della

“maledizione del portabandiera”: tenendo duro

fino alla fine, è riuscita a conquistare il terzo

gradino del podio al termine di una rimonta, che

rimarrà nella storia, contro la sud-coreana Nam.

Nonostante non sia riuscita a realizzare

l’impresa della quarta medaglia d’oro consecuti-

va, ha passato il suo testimone alla gioventù ita-

liana del fioretto, regalando all'Italia un triplete olimpico da ricordare per sempre: infatti il podio

tutto italiano è un altro traguardo indimentica-

bile di questi Giochi O-

limpici, conquistato da

Elisa Di Franzisca (oro),

Arianna Errigo (argento)

e Valentina Vezzali

(tutte e tre nella foto).

La carriera di Valentina

è impressionante: ha

vinto due ori ai Giochi

del Mediterraneo, di-

ciassette medaglie agli

Europei (11 ori, 4 argen-

ti, 2 bronzi), 21 meda-

glie ai Mondiali (13 ori,

5 argenti e 3 bronzi) e

nove medaglie olimpiche

(sei ori, un argento e 2

bronzi). È l'unica scher-

mitrice ad aver vinto tre

medaglie d'oro consecu-

tive alle Olimpiadi. Nel

periodo tra Atlanta '96 e

Atene '04 ha vinto 67

gare, altro record tra gli

atleti italiani.

E’ ancora vivo in noi il

ricordo di Valentina quando abbiamo avuto la

fortuna di incontrarla personalmente, lo scorso

anno, a Norcia durante alcune delle nostre gare

Nazionali di Ginnastica Ritmica. In quel momen-

to era in ritiro con i suoi compagni della F.I.S

(Federazione Italiana Scherma).

La Confsport Italia, non si è fatta sfuggire

Segue a pag. 4

Campioni… di tenacia! Campioni… di tenacia! di Orsola Alice Trevisan

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4 L’EDITORIALEL’EDITORIALEL’EDITORIALE

l’occasione ed ha fatto in modo di intervistare la

campionessa. Nell’intervista, pubblicata su Idea

Sport di Luglio 2011, Valentina ci raccontò dei

suoi primi passi nella scherma, della sua carrie-

ra e di tanto altro ancora. Vi invitiamo a leggere

l’articolo che potrete trovare sul nostro sito

www.confsportitalia.it.

Lo sport azzurro ha messo in campo anche

un’altra straordinaria atleta: Josefa Idem.

L’atleta azzurra a Londra, a 47 anni, ha sfiorato

il podio nella finale del kayak individuale 500

metri femminili, arrivando quinta. Josefa ha

partecipato a otto Olimpiadi (anche se le prime

due con l’allora Germania Ovest). Dopo la finale

olimpica ha annunciato il ritiro, dichiarando:

«Spero di aver ispirato i giovani, ma spero so-

prattutto di essere stata fonte di ispirazione per

la mia generazione: non è mai troppo tardi per

sognare, non è mai troppo tardi per mettersi in

moto».

Al termine delle Olimpiadi di Londra 2012 ci è

venuto spontaneo porci un quesito: ma il nostro

paese è un popolo in armi, è un popolo di com-

battenti?. La domanda ci è venuta spontanea

quando ad una attenta lettura delle nostre me-

daglie abbiamo potuto notare che gli sport in cui

l’Italia ha primeggiato erano caratterizzati da u-

na particolare “combattività”. Su 28 medaglie,

ben 19 sono quelle conquistate in sport di armi

o di combattimento. Tra tiro con l’arco, scherma,

tiro a volo, tiro a segno, taekwondo, pugilato e

judo, abbiamo affermato il nostro spirito di

“lottatori”.

È comunque da sottolineare come l’Italia si sia

in generale contraddistinta in sport che vengono

considerati “minori”, alme-

no durante i tre anni e 10

mes i che separano

un’Olimpiade dall’altra. Ora

che i Giochi sono finiti que-

ste discipline tanto affasci-

nanti saranno per lo più

praticate lontano dai riflet-

tori, con tanta «tenacia, for-

za di volontà e disciplina»,

come dice la Vezzali: gli at-

leti saranno costretti a sa-

crifici e a rinunce persona-

li, talvolta anche economici,

per raggiungere il difficile

obiettivo di partecipare alle prossime Olimpiadi.

A parte la pallavolo e la pallanuoto che ha pre-

sentato squadre sia maschile che femminili, il

nostro Paese è mancato negli sport di squadra,

ovvero quelli considerati sport ricchi dove gli at-

leti riescono a strappare contratti di tutto rispet-

to. Il calcio e il basket, tanto per citare quelli più

conosciuti, non si sono neanche qualificati.

Il 29 agosto si sono aperte a Londra anche le Pa-

ralimpiadi 2012, che continueranno fino al 9

settembre. La

Confsport Italia

vuole mandare

un grande “in

bocca al lupo” a

tutti gli atleti

p a r a l i m p i c i ,

sperando che

riportino a casa

tante medaglie

olimpiche.

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5 L’ANGOLO DEL CAMPIONEL’ANGOLO DEL CAMPIONEL’ANGOLO DEL CAMPIONE

Raffaella Brutto è la Campionessa di questo nu-mero di Idea Sport. Sembrerà strano che, nel bel mezzo dell’estate, abbiamo deciso di parlarvi di uno sport che non c’entra niente con il mare e la sabbia, ma che viene praticato nel periodo inver-nale: ma, dal momento che sono appena termi-nate le Olimpiadi di Londra, abbiamo deciso di dare uno sguardo alle prossime Olimpiadi Inver-nali, che si svolgeranno a Suchi, in Russia, tra due anni. Abbiamo così incontrato la giovanissi-ma Campionessa di snowboard cross che, fin da quando era molto piccola, seguendo le Olimpiadi in tv con la mamma, si era posta come obiettivo da raggiungere il potervi partecipare. Non sareb-be la sua prima partecipazione, in quanto a Vancouver lei c’era, oltretutto come unica pre-senza femminile in rappresentanza di questo sport. Ma come Raffaella stessa ci dirà in questa intervista, la Russia per lei avrà tutt’altro sapo-re. Lo snowboard, infatti, non è uno sport sem-plice da praticare perché si convive con la co-stante paura di potersi fare male: questo Raffa-ella lo sa bene, in quanto nel suo percorso spor-tivo non è stata esente da cadute che l’hanno anche costretta, l’anno scorso, ad un fermo ob-bligato. Ma per Raffaella lo snowboard è la nor-malità, è quello per cui si allena da quando ave-va sei anni, per raggiungere,quel traguardo tan-to ambito, le Olimpiadi.

Come e perché hai iniziato a praticare questo sport?

Sono sempre andata in montagna e ho imparato a sciare da molto piccola, avevo due anni, lo fa-

cevo a livello turi-stico. Ricordo che quando passava-no gli snowboar-disti, mia madre mi diceva di stare attenta che erano pericolosi (ride). Io al contrario pensavo che sa-rebbe stato bello provare, così un

giorno mi decisi. Da subito andai bene, mi diver-tivo molto soprattutto perché essendo la più pic-cola del gruppo, (avevo sei o sette anni, mentre gli altri non scendevano sotto i diciotto), venivo coccolata da tutti. Quando nacque, allo sci club della Thuile, la sezione snowboard, entrai a far-ne parte. All’inizio eravamo sono in due, io e Fe-derico Raimo, che ha poi fatto le Olimpiadi con me a Vancouver. L’anno dopo arrivarono anche altri ragazzi tra cui mio fratello e Giorgio Cianca-leoni: eravamo pochi ma buoni. Il mio allenatore all’epoca era Baudin, che nel 2005 decise di smettere di allenare per dedicarsi ad altri incari-chi, ma a cui sono tuttora ancora molto legata. Così mi trasferii allo sci club di Courmayeur e poi nell’Esercito.

Segue a pag. 6

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6 L’ANGOLO DEL CAMPIONEL’ANGOLO DEL CAMPIONEL’ANGOLO DEL CAMPIONE

Come mai sei passata dal pattinaggio a rotel-

le allo snowboard cross?

Nella mia vita, ho fatto solo tre sport: pattinaggio

artistico, tennis e snowboard. Il pattinaggio arti-

stico mi è piaciuto tantissimo. Ho pattinato fino

al 2004, quando mi sono rotta il primo ginocchio

facendo snowboard, che praticavo contempora-

neamente. Sono stata anche in Nazionale per

quattro anni, prima in coppia con Matteo Fra-

schini, e poi da sola ho vinto la Coppa Europa.

Da lì ho iniziato a smettere, ma è stata una cosa

molto naturale: quando confliggevano gare di

pattinaggio e di snowboard lo stesso periodo,

sceglievo sempre quest’ultimo, senza neanche

pensarci. Cosa ti ha dato lo snowboard in più del patti-

naggio?

Il fatto che fosse una disciplina Olimpica. Da

sempre con mia madre guardavo tutte le Olim-

piadi che trasmettevano in televisione e ne sono

sempre stata una vera appassionata. Inoltre, il

pattinaggio è uno sport che costringe un po’ di

più rispetto allo snowboard che al contrario ti

lascia più libero, è variegato anche negli allena-

menti. Le gare sono molte di più, ogni settimana

sei via: trovo in tutto questo un maggiore stimo-

lo. Quante volte ti alleni al giorno e quanto sono

faticosi gli

allena-

menti?

È molto

faticoso e

dispendio-

so di ener-

gia. Inizia-

mo a set-

tembre con

le prime

nevi. In

quel perio-

do andia-

mo al pas-

so dello Stelvio, che è un ghiacciaio: credo siano

più di tremila metri d’altezza. Dormiamo lì e fac-

ciamo due allenamenti al giorno; quando tornia-

mo a casa siamo esausti. Poi inizia il periodo

delle gare che è impegnativo anche solo per i nu-

merosi spostamenti in aereo che siamo costretti

a fare. Durante l’estate facciamo tanto lavoro in

palestra, ovvero la preparazione atletica. Per

quanto mi riguarda, trovo quest’ultima parte la

meno faticosa perché mi piace molto allenarmi. Il tuo è uno sport dove, per praticarlo, serve

una buona dose di coraggio: questo vuol dire

che non hai mai paura?

Assolutamente no. Ogni qual volta andiamo a

vedere una nuova pista ho paura. Si può avere

paura di un salto, di una struttura piuttosto che

di un’altra. Diciamo che ogni volta è un terno al

lotto, però bisogna essere consapevoli di quello

che si fa: io lo faccio da una vita. Le piste non

sono pericolose, chi le costruisce sa bene come

farle, possono mettere un po’ di timore certo, ma

in fin dei conti sappiamo bene che il tutto viene

fatto in sicurezza. La paura, se c’è, poi passa.

L’anno scorso, dopo che ai mondiali del 2011 mi

ero rotta il ginocchio, in una giornata di prova

di una gara, sono entrata nel panico perché ve-

devo queste strutture grandissime. Oltretutto

nevicava, e quando nevica si va molto più piano:

Segue a pag. 7

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7 L’ANGOLO DEL CAMPIONEL’ANGOLO DEL CAMPIONEL’ANGOLO DEL CAMPIONE

c’era quindi la

possibilità di

non passarle.

Avevo recupera-

to da poco

l’infortunio e la

paura era quel-

la di farmi nuo-

vamente male.

Quando la sera

ho guardato i

video, mi sono

resa conto che

non c’era moti-

vo per avere pa-

ura. Il giorno

dopo ho chiuso

la gara con un dodicesimo tempo: ottimo risulta-

to, considerando che non avevo praticamente

provato. Quindi il fattore paura incide sulle tue pre-

stazioni?

E’ chiaro che meno paura hai e meglio è. Questo

vale soprattutto per le donne. Le piste sono co-

struite per gli uomini, quindi noi ci ritroviamo

delle strutture dove facciamo più fatica a passa-

re e c’è sempre qualcuna che non ce la fa. Io so-

litamente non ci penso perché faccio questo da

una vita e sono allenata per farlo, ma siamo es-

seri umani. Fino all’anno scorso eri l’unica azzurra, ora ci

sono altre due ragazze con te, ti fa piacere?

Da una parte mi fa piacere, così negli allena-

menti non sono costretta a scontrarmi solo con

gli uomini. D’altra parte sono sempre stata abi-

tuata a stare in camera da sola, con i miei tempi

ed i miei ritmi, mi piace alzarmi presto la matti-

na della gara, mi piace stare su Skype con il mio

fidanzato la sera: cose che non posso più fare

per rispetto della compagna di camera. Diciamo

che stiamo cercando di imparare a convivere. Quante rinunce devi fare per essere una cam-

pionessa di snowboard?

Non mi sembra

di rinunciare a

niente, questa è

la mia vita, me

la sono costrui-

ta così e mi va

bene. Il fidanza-

to l’ho cono-

sciuto

nell’ambiente,

anche lui fa ga-

re di

snowboard, a

volte mi viene a

vedere, ne capi-

sce, gli piace,

conosce i miei

compagni di squadra, è molto amico con il mio

allenatore, quindi problemi di ambienti diversi

non ce ne sono. Poi lui fa lo osteopata, quindi

ogni tanto mi sistema anche (ride). Mi piace la

vita che faccio. C’è una pista che preferisci?

Ce ne sono due. Una è la pista de La Molina, do-

ve mi sono rotta il ginocchio. Sembra assurdo.

L’altra è Valmalenco, in Italia. Diciamo che sono

due piste abbastanza piatte, non sono molto ri-

pide. Per me che, essendo abbastanza pesante,

riesco a fare velocità anche nei punti piatti sono

perfette, perché sono avvantaggiata rispetto ad

atlete più leggere di me. Quella che ami meno?

Non mi era piaciuta particolarmente Stoneham,

dove il prossimo anno ci saranno i Mondiali, ma

la cambieranno di nuovo perché non è mai ve-

nuta bene. Ti farò sapere. L’avversaria che temi di più?

Le avversarie che temo di più sono quelle più

forti. E le più forti sono le canadesi e

l’americana, Lindsey Jacobellis, che però si è

fatta male ad un ginocchio, quindi bisognerà ve-

dere come andrà l’anno prossimo, visto che non

ha più gareggiato. Più che temerle, però, diciamo

Segue a pag. 8

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8 L’ANGOLO DEL CAMPIONEL’ANGOLO DEL CAMPIONEL’ANGOLO DEL CAMPIONE

che mi diverte gareggiare con loro. Se riesco a

batterle buon per me. Dopo la brutta caduta a Blue Mountain sei

stata obbligata ad un mese di fermo, quali e-

rano i tuoi pensieri in quel momento?

Lo stop non era programmato, dopo il trauma

cranico ero convinta di tornare in pista dopo u-

na settimana, come sempre. Però anche andan-

do a sciare per i fatti miei mi sono resa conto

che avevo dei giramenti di testa e questo mi ha

un po’ preoccupato; così ho deciso di prendermi

un periodo di riposo. Sono tornata alle gare che

ero in forma e non ho mai pensato lontanamente

di smettere. Le Olimpiadi di Vancouver come le hai vissu-

te?

Le Olimpiadi sono sempre state il mio sogno. Già

dall’anno prima sapevo che avrei partecipato,

perché avevo avuto ottimi risultati; quella stagio-

ne non me la sono vissuta bene perché avevo

troppa paura di farmi male e non poter poi an-

dare a Vancouver. Lì l’esperienza è stata bellissi-

ma, anche se penso che le prossime saranno an-

cora meglio perché con la squadra ora siamo co-

etanei mentre a Vancouver ero la più piccola e

quindi l’ho un po’ vissuta in solitudine. Quindi già ci pensi al 2014, in Russia a So-

chi?

Diciamo che conclusa una Olimpiade si pensa

subito all’altra. Prima ci sono i Mondiali

dell’anno prossimo come obiettivo da raggiunge-

re, ma ovviamente tutto

viene fatto in vista di que-

ste nuove Olimpiadi. Se non fossi stata una

campionessa di

snowboard cross, in qua-

le altro sport lo saresti

stata?

Da piccola mi piacevano i

tuffi, ma non credo di es-

sere molto portata. Poi

amo molto la scherma,

anche se non l’ho mai praticata. Un atleta, non della tua disciplina, che ap-

prezzi particolarmente?

Igor Cassina alle Olimpiadi di Atene mi aveva

molto emozionato e Armin Zoggeler, slittinista

Italiano. Ha vinto dieci Coppe del Mondo, poi ha

ottenuto la medaglia di bronzo, argento, due ori

e di nuovo bronzo alle Olimpiadi. Cinque meda-

glie in cinque Olimpiadi. E ce n’è uno, nello snowboard, al quale ti i-

spiri?

Maelle Ricker, l’attuale campionessa Olimpica:

ha vinto l’oro a Vancouver, è la mia preferita. Il tuo è uno sport che consiglieresti ad un

giovane?

A livello turistico assolutamente sì, a livello ago-

nistico bisogna fare i conti con gli infortuni.

Quindi, a chi decidesse di avvicinarsi in maniera

più seria a questo sport, consiglio di non fare

l’autodidatta.

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9 OLIMPIADI LONDRA 2012OLIMPIADI LONDRA 2012OLIMPIADI LONDRA 2012

Ventotto medaglie e ottavo posto nel medagliere:

l'Italia migliora Pechino e saluta Londra 2012

con un bilancio in positivo. Quindici discipline a

medaglia contro le tredici del 2008, l'età media

dei medagliati che scende da 29,84 a 28,66, 31

esordienti sul podio (contro i 14 di Pechino),

senza dimenticare gli oltre 20 tra quarti e quinti

posti. I numeri della XXX edizione dei Giochi O-

limpici Estivi sorridono agli azzurri.

E il Presidente del CONI, Giovanni Petrucci, ha

aperto la tradizionale conferenza stampa di

chiusura dei Giochi di Londra con un eloquente

riferimento. «Siamo nel G8 dello sport mondia-

le. Prima di arrivare a Londra, io che di pronosti-

ci non ne faccio mai avevo azzardato pronosti-

cando 25 medaglie. Oggi ne contiamo 28 e dun-

que l’obiettivo è stato raggiunto e superato. È

una grandissima soddisfazione che rende onore

allo sport italiano e che colloca l’Italia nel ristret-

to novero delle nazioni che nello sport guidano il

mondo. Un bilancio positivo non solo dal punto

di vista numerico perché vedere le nostre squa-

dre oggi battersi per l’oro ci ha fatto capire che

siamo sulla strada giusta in vista dei futuri tra-

guardi che culmineranno a Rio de Janeiro nel

2016. Questa di Londra è stata una Olimpiade

che ci ha regalato grandi emozioni e che ha raf-

forzato in noi la convinzione che il Team Italia si

è rivelata una vera e propria corazzata che ha

saputo imporsi agli occhi del mondo. Debbo rin-

graziare per questa grande gioco di squadra, il

capo delegazione Raffaele Pagnozzi e Rossan

Ciuffetti responsabile della Preparazione Olimpi-

ca. Tra non molto dovrò lasciare la presidenza

del CONI per tornare, se sarò eletto, alla presi-

denza del basket, ma ho la convinzione che tutto

quello di buono che si è fatto sinora sarà portato

avanti nel migliore dei modi».

Il Presidente ha poi ringraziato i tecnici e le

squadre che hanno regalato emozioni nella pal-

lavolo, nella ritmica e nella pallanuoto. «Non so-

no state medaglie d’oro ma non importa, stare

lassù tra i primi tre del mondo è comunque una

vittoria. Certo se l’Italia godesse degli investi-

menti che nello sport fanno Francia, Germania o

Inghilterra, potrebbe salire ancora nel medaglie-

re olimpico. Unico neo di questa Olimpiade az-

zurra il caso di Schwazer , un bruttissimo episo-

dio che non dimenticherò mai. Su questa vicen-

da si è detto e scritto già tanto. Io penso che si

debba scindere l’aspetto sportivo da quello uma-

no. Schwazer paga caro e pagherà il suo errore

ma sotto il profilo umano posso dire solo che ho

una gran pena per lui».

L'Italia chiude con 28 medaglie. L'Italia chiude con 28 medaglie. Petrucci: "Nel G8 dello sport".

Pagnozzi: "Vinta la battaglia d'Inghilterra".Pagnozzi: "Vinta la battaglia d'Inghilterra".

E Napolitano si complimentaE Napolitano si complimenta

da Ufficio stampa CONI

Segue a pag. 10

Page 10: Anno IV - n. 09 - Settembre 2012 Olimpiadi di Londra 2012 · nostro Paese è mancato negli sport di squadra, ovvero quelli considerati sport ricchi dove gli at-leti riescono a strappare

10 OLIMPIADI LONDRA 2012OLIMPIADI LONDRA 2012OLIMPIADI LONDRA 2012

Il Presidente ha poi passato la parola al Capo

della Missione Italiana, Raffaele Pagnozzi a cui

ha lasciato il compito di fare una attenta

disamina sui numeri italiani in questi Giochi

delle XXX Olimpiade. Pagnozzi aveva paragonato

in apertura la nostra avventura nella terra di

Albione come la battaglia di Inghilterra. «La

battaglia è stata vinta. L’Italia si è migliorata

rispetto a Pechino ed è rimasta nelle prime 8

nazioni del medagliere. Ma non solo perché ha

portato a medaglia ben 31 esordienti contro i 14

di Pechino dimostrando che in seno al Coni e

alle Federazioni si sta procedendo in un opera di

rinnovamento. Anche l’età media degli atleti è in

diminuzione specie tra le donne ce sono scese di

due anni in termini di età media rispetto a

Pechino».

Il Capo Missione ha poi guardato al futuro. «Nel

mese di settembre è previsto un primo summit a

Roma per gettare le basi in vista di Rjo 2016. Un

congresso che riunirà tecnici federali, staff

medici e esperti scientifici del settore». Entrando

nello specifico del medagliere Pagnozzi ha posto

in evidenza il trend positivo dell’Italia rispetto

agli altri paesi europei. La Francia ha aumentato

gli ori ma ha perduto nel totale delle medaglie, la

Germania è rimasta stazionaria, in calo la

Russia come ori, ma davanti a tutti l’Inghilterra

ma era prevedibile in

q u a n t o p a e s e

organizzatore ma

che già a Pechino

aveva fatto vedere il

suo valore. L’Italia

ha dunque superato

la prova di inglese

collocandosi davanti

ad un colosso come

l’Australia ma anche

davanti a nazioni

sorprendenti come

l’Ungheria tornata a

livelli antichi o come

un Iran in grado di portare a casa 13 medaglie

di cui 4 del metallo pregiato.

In chiusura della conferenza l’intervento del Vice

Capo Missione e Responsabile della

Preparazione Olimpica, Rossana Ciuffetti, che

ha posto l’accento sullo spirito di squadra che

ha animato questa edizione improntato ad una

grande coesione tra addetti ai lavori, dirigenti e

atleti. «La settimana scorsa abbiamo incontrato

il Comitato Organizzatore di Rio 2016, stiamo

già lavorando sulla prossima edizione». Prima di

far calare il sipario su questa edizione, il

Presidente Petrucci si è detto orgoglioso di aver

ricevuto una affettuosa telefonata dal Presidente

della Repubblica, Giorgio Napolitano che ha

fatto i complimenti per tutto ciò che l’Italia ha

saputo fare in questa Olimpiade.

Page 11: Anno IV - n. 09 - Settembre 2012 Olimpiadi di Londra 2012 · nostro Paese è mancato negli sport di squadra, ovvero quelli considerati sport ricchi dove gli at-leti riescono a strappare

11 OLIMPIADI LONDRA 2012OLIMPIADI LONDRA 2012OLIMPIADI LONDRA 2012

La nostra spedizione chiude l'Olimpiade con 8

ori, 9 argenti e 11 bronzi. Ecco, una per una, le

imprese dei nostri ragazzi

Un bottino soddisfacente, dopotutto. L'Italia

chiude l'Olimpiade di Londra con 28 medaglie:

8 ori, 9 argenti e 11 bronzi. Un bilancio di poco

superiore alle previsioni del CONI che fa piazza-

re la spedizione azzurra all'ottavo posto del me-

dagliere generale. Ecco, una per una, tutte le

medaglie azzurre ORO

Tiro con l'arco - (Squadre /U);

Scherma - Fioretto individuale (Elisa di Franci-

sca);

Canoa - K1 Slalom (Daniele Molmenti);

Scherma - Fioretto a squadre donne (Vezzali,

E r r i g o , D i F r anc i s ca , Sa l v a t o r i ) ;

Tiro a volo - Fossa olimpica (Jessica Rossi);

Scherma - Fioretto a squadre U (Aspromonte,

Avola, Baldini, Cassarà);

Tiro a segno - Carabina 3 posizioni (Niccolò

Campriani);

Taekwondo - Categoria +80 kg. (Carlo Molfetta);

ARGENTO

Tiro a segno - Pistola 10 metri a. c. (Luca Te-

sconi);

Scherma - Fioretto individuale (Arianna Errigo);

Scherma - Sciabola individuale (Diego Occhiuz-

zi);

Tiro a segno - Carabina 10 metri (Niccolò Cam-

priani);

Canottaggio - Due di coppia U (Battisti, Sarto-

ri);

Tiro a volo - Fossa Olimpica U (Massimo Fab-

brizi);

Pugilato - Categoria 91 kg (Clemente Russo);

Pugilato - Categoria +91 kg (Roberto Cammarel-

le); Pallanuoto maschile

BRONZO

Scherma - Fioretto individuale F (Valentina Vez-

zali);

Judo - Categoria 52 kg (Rosalba Forciniti);

Scherma - Sciabola a squadre (Montano, Oc-

chiuzzi, Samele, Tarantino);

Ginnastica - Anelli (Matteo Morandi);

Nuoto di fondo - 10 km (Martina Grimaldi;

Atletica - Salto triplo (Fabrizio Donato);

Pugilato - Categoria 64 kg (Vincenzo Mangiaca-

pre);

Taekwondo - Categoria - 80 kg (Mauro Sar-

miento);

Pallavolo maschile;

Ginnastica - Ritmica a squadre F;

Ciclismo - Mountain Bike (Marco Aurelio Fonta-

na);

Londra 2012,

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12 OLIMPIADI LONDRA 2012OLIMPIADI LONDRA 2012OLIMPIADI LONDRA 2012

Class. Nazione O A. B Tot

1 United States of America 46 29 29 104

2 People's Republic of China 38 27 23 88

3 Great Britain 29 17 19 65

4 Russian Federation 24 26 32 82

5 Republic of Korea 13 8 7 28

6 Germany 11 19 14 44

7 France 11 11 12 34

8 Italy 8 9 11 28

9 Hungary 8 4 5 17

10 Australia 7 16 12 35

11 Japan 7 14 17 38

12 Kazakhstan 7 1 5 13

13 Netherlands 6 6 8 20

14 Ukraine 6 5 9 20

15 New Zealand 6 2 5 13

16 Cuba 5 3 6 14

17 Islamic Republic of Iran 4 5 3 12

18 Jamaica 4 4 4 12

19 Czech Republic 4 3 3 10

20 Democratic People's Republic of Korea 4 0 2 6

Il medagliere Il medagliere delledelle primeprime 2020

NazioniNazioni

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13 OLIMPIADI LONDRA 2012OLIMPIADI LONDRA 2012OLIMPIADI LONDRA 2012

Neanche la caduta fuori pedana di un nastro nel

corso della finale a squadre è riuscita ad evitare

polemiche e recriminazioni in casa Italia. Per-

ché,al di là del grave errore che ha spianato la

strada verso la vittoria alla rivale degli ultimi an-

ni, la Russia, sempre battuta ai Mondiali, già

dopo la prima prova, quella con le cinque palle,

si era provato a tagliare le gambe alle azzurre.

La differenza di giudizio tra le due squadre era

apparsa infatti eccessiva e non giustificata, na-

turalmente a favore delle russe. Un modo per

allontanare l’Italia dalla Russia per l’oro e allo

stesso tempo avvicinare la Bielorussia all’Italia

per l’argento, in attesa, magari, di un imprevisto

che consentisse il sorpasso. Purtroppo così è

stato e le azzurre alla fine, ricordando quanto

successo quattro anni fa a Pechino (quarte!), de-

vono ritenersi più che soddisfatte del bronzo.

Eventi che segnano una carriera, che continua-

no a ripetersi in questo meraviglioso sport (come

in altri in cui conta il giudizio soggettivo) in cui

chi merita non sempre riesce ad ottenere il giu-

sto e dove la scala dei valori non è stabilita dalle

prestazioni in peda-

na. Fa tristezza pen-

sare solo al concetto,

immaginiamo lo sta-

to d’animo di chi in

prima persona si

sente defraudato!

Quello della gara a

squadre di ritmica

non è stato il solo

“caso” legato alla

giuria dell’Olimpiade

londinese. Per resta-

re alla ginnastica

basti pensare quan-

to successo nella finale a squadre maschile con

il ricorso accettato al Giappone, dopo l’erroraccio

nell’uscita al cavallo con maniglie del numero

uno, Uchimura. Giappone secondo e addio ar-

gento per la Gran Bretagna e bronzo per

l’Ucraina!

Rimpianti anche per Vanessa Ferrari e Alberto

Busnari, quarti rispettivamente al corpo libero e

al cavallo con maniglie. La prima, vittima di un

regolamento che, a pari merito, premia

l’esecuzione invece della composizione, il secon-

do perché ha avuto finalmente la possibilità di

coronare la sua lunga carriera con una presti-

giosa medaglia, come avvenuto per Matteo Mo-

randi agli anelli.

Per le ragazze la soddisfazione di disputare la

finale ad otto, con settimo posto finale, ancora

lontano dalle posizioni e dai livelli di vertice. Si-

curamente ci si attendeva di più a livello indivi-

duale da Carlotta Ferlito, dopo l’argento europeo

alla trave. Nei concorsi generali ancora Eugenia

Kanaeva nella ritmica e ancora un’americana in

quello di artistica con Gabrielle Douglas, detta

La ginnastica azzurra c’è!La ginnastica azzurra c’è!La ginnastica azzurra c’è! di Luciano Montanari

Segue a pag. 14

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14 OLIMPIADI LONDRA 2012OLIMPIADI LONDRA 2012OLIMPIADI LONDRA 2012

lo “scoiattolo volante”

per i suoi dentoni.

La sedicenne coloured

della Virginia ha pre-

valso sulla russa Vi-

ktoria Komova, una

delle favorite della vigi-

lia, che ci teneva tanto

a vincere e forse la sua

era più di una sempli-

ce speranza. Il suo vi-

so imbronciato per tut-

ta la finale, senza mai

un sorriso, ha fatto da

contrasto con la felici-

tà dell’ultimo prodotto

della ginnastica statu-

nitense, al terzo titolo

olimpico assoluto consecutivo dopo quelli di

Carly Patterson ad Atene 2004 e di Nastia Liu-

kin (davanti a Shawn Johnson) nel 2008 a Pe-

chino. Senza dimenticare i successi a livello iri-

dato, come l’ultimo lo scorso anno a Tokyo di

Jordyn Wieber, che a Londra non ha avuto la

possibilità di tentare la doppietta in quanto e-

sclusa dalla finale per la regola assurda che non

prevede tre atlete della stessa nazione nella gara

che assegna le medaglie, a differenza di altri

sport dove contano i migliori tempi, come

l’atletica e il nuoto.

Sarebbe il caso che anche la ginnastica si ade-

guasse per questioni di meriti e di spettacolo.

Sicuramente la Wieber avrebbe contribuito di

più, per restare ai Giochi di Londra, della britan-

nica Whealan, della francese Malaussena o della

guatemalteca Gomez Porras, rispettivamente ul-

tima, penultima e terzultima, che potranno dire

di essere state finaliste olimpiche, a differenza

della Wieber.

   

 

  

 

 

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15 NORMATIVENORMATIVENORMATIVE

A seguito delle modificazioni intervenute

nell’arco del tempo, con la presente circolare si

intende offrire un quadro riepilogativo delle di-

sposizioni normative vigenti e fornire indicazioni

di carattere pratico in merito a dubbi interpreta-

tivi e a numerosi quesiti posti sull’applicazione

delle circolari del CONI n.2024/2006 e

n.252/2007, consultabili sul sito CONI.

VISTI D’INGRESSO PER LAVORO

SUBORDINATO/SPORT O ATTIVITA’

SPORTIVA DILETTANTISTICA

(durata superiore a 90 giorni)

Quote d’ingresso

Il limite massimo degli ingressi degli sportivi e-

xtracomunitari impegnati nell’attività agonistica

di alto livello, è annualmente fissato con Decreto

della Presidenza del Consiglio dei Ministri, su

proposta del CONI.

Non tutte le richieste di visto potranno essere

accolte dalle FSN, dato il limitato numero di

quote assegnate a ciascuna.

Entro questo limite, s’intendono inclusi sia gli

atleti che effettuano il primo ingresso in Italia,

sia gli atleti già presenti sul territorio nazionale

con un regolare permesso di soggiorno per moti-

vi sportivi o di lavoro o familiari (fatte salve le

norme che regolano i vivai giovanili).

Anche gli atleti tesserati da una FSN per una

stagione sportiva, se riconfermati nella successi-

va, dovranno corrispondere a una nuova quota.

Il visto ritirato dallo sportivo straniero è conside-

rato come quota utilizzata la quale non potrà più

essere recuperata salvo nei casi in cui:

1) l’atleta straniero non intenda più sottoscrivere

il contratto o non intenda giungere sul territorio

italiano per espletare l’attività sportiva a favore

della Società richiedente;

2) l’atleta straniero giunto sul territorio risulti

non idoneo agli accertamenti medico-sanitari

alla pratica sportiva e non abbia mai disputato

una gara.

LAVORO SUBORDINATO/SPORT

a) la Società Sportiva che intende avvalersi della

prestazione di sportivi extracomunitari dovrà

formulare una proposta di contratto di soggior-

no, compilando l’apposito modello (Mod. SP), e

una richiesta di dichiarazione nominativa

d’assenso per lavoro subordinato/sport alla Fe-

derazione Sportiva Nazionale cui è affiliata, dan-

done comunicazione anche alla Questura com-

petente che provvederà ad inviare il relativo Nul-

la Osta direttamente al CONI;

b) la Federazione Sportiva Nazionale, accertati i

requisiti della Società necessari per

l’autorizzazione al tesseramento dello sportivo

straniero, provvederà a trasmettere la proposta

di contratto di soggiorno e la richiesta di dichia-

razione nominativa d’assenso al lavoro

subordinato/sport al CONI – Direzione Sport e

Preparazione Olimpica;

Circolare del C.O.N.ICircolare del C.O.N.ICircolare del C.O.N.I sulla procedura per l’ingresso in Italiasulla procedura per l’ingresso in Italiasulla procedura per l’ingresso in Italia

di sportivi extradi sportivi extradi sportivi extra---comunitaricomunitaricomunitari

Segue a pag. 16

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16 NORMATIVENORMATIVENORMATIVE

c) lo sportivo extracomunitario entro 8 giorni dal

suo ingresso in Italia deve presentarsi allo Spor-

tello unico competente per sottoscrivere il con-

tratto di soggiorno, ritirare il codice fiscale e il

modulo relativo alla domanda di permesso di

soggiorno;

d) la Società richiedente dovrà assolvere gli ob-

blighi riguardanti l’assunzione utilizzando il mo-

dello “UNILAV”.

Il CONI, recepita la richiesta della Società Spor-

tiva tramite la Federazione di appartenenza, ef-

fettuati i controlli di rito, accertata la disponibili-

tà delle quote e acquisito il Nulla Osta della

Questura, emetterà la “dichiarazione nominati-

va d’assenso” e la inoltrerà via fax o via mail e-

sclusivamente alla Rappresentanza Diplomatica

e allo Sportello Unico territorialmente competen-

ti. Per motivi di sicurezza, non sarà possibile per

lo sportivo entrare in possesso di detto docu-

mento.

ATTIVITA’ SPORTIVA DILETTANTISTICA

a) la Società Sportiva che intende avvalersi delle

prestazioni di sportivi extracomunitari dovrà for-

mulare una richiesta di dichiarazione nomina

d’assenso all’attività sportiva dilettantistica alla

FSN cui è regolarmente

affiliata, dandone comu-

nicazione anche alla

Questura competente

che provvederà ad invia-

re il relativo Nulla Osta

direttamente al CONI; lo

sportivo dilettante non è

tenuto a sottoscrivere un

contratto di soggiorno:

gli oneri previsti da detto

contratto sono assunti

dalla Società Sportiva

(alloggio, assistenza, so-

stentamento, spese di

rimpatrio);

b) la Federazione Sporti-

va Nazionale, accertati i requisiti della Società

necessari per l’autorizzazione al tesseramento

dello sportivo straniero, provvederà a trasmette-

re la richiesta di dichiarazione nominativa

d’assenso al CONI – Direzione Sport e Prepara-

zione Olimpica;

Il CONI, recepita la richiesta della Società Spor-

tiva tramite la Federazione di appartenenza, ef-

fettuati i controlli di rito, accertata la disponibili-

tà delle quote e acquisito il Nulla Osta della

Questura, emetterà la “dichiarazione nominati-

va d’assenso” e la inoltrerà via fax o via mail e-

sclusivamente alla Rappresentanza Diplomatica

e allo Sportello Unico territorialmente competen-

ti. Per motivi di sicurezza, non sarà possibile per

lo sportivo entrare in possesso di detto docu-

mento.

La normativa vigente prevede che l’età minima

per l’ammissione al lavoro è fissata al momento

in cui il minore ha concluso il periodo

d’istruzione obbligatoria e, comunque, non può

essere inferiore ai 15 anni compiuti. Le richieste

di visto per tutti i minori, età compresa tra 15 e

18 anni, dovranno essere corredate

dall’autorizzazione rilasciata dalla Direzione Pro-

vinciale del Lavoro territorialmente competente.

Segue a pag. 17

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17 NORMATIVENORMATIVENORMATIVE

PERMESSO DI SOGGIORNO

Il permesso di soggiorno è un documento essen-

ziale ai fini del tesseramento. Richiesta

Il permesso di soggiorno va richiesto tramite Uf-

ficio Postale, dove è reperibile il Kit contenente

la modulistica da compilare, alla quale dovranno

essere allegati i seguenti documenti:

- per lavoro subordinato/sport contratto di

soggiorno sottoscritto presso lo Sportello Unico

per l’Immigrazione e ricevuta dell’avvenuto inol-

tro del modello UNILAV;

- per Attività Sportiva Dilettantistica modulo

rilasciato dallo Sportello Unico per

l’Immigrazione per procedere alla richiesta di

permesso di soggiorno.

La ricevuta dell’assicurata con la quale è tra-

smessa tale documentazione consente il tessera-

mento e la libera circolazione in tutti gli Stati ad

eccezione dei Paesi Schengen.

Sarà cura della Questura competente prendere

contatto con lo sportivo extracomunitario per la

consegna del permesso di soggiorno definitivo.

Gli sportivi extracomunitari in attesa del per-

messo di soggiorno definitivo potranno chiedere

alla Questura un permesso di soggiorno provvi-

sorio nel caso in cui dovessero essere impegnati

in una gara in programma in uno Stato Schen-

gen.

Una volta ottenuto il permesso di soggiorno, do-

vranno essere compiuti i prescritti adempimenti

volti a regolarizzare la posizione dello sportivo

extracomunitario sul piano fiscale, contributivo,

assicurativo e sanitario. Rinnovo

RINNOVO PERMESSO SOGGIORNO PER LA-

VORO SUBORDINATO/SPORT

1. la richiesta del rinnovo permesso di soggiorno

va presentata tramite Ufficio Postale;

2. gli sportivi professionisti che rinnovano il per-

messo di soggiorno con la medesima Società

Sportiva dovranno allegare alla documentazione

contenuta nel Kit dell’Ufficio Postale gli stessi

documenti presentati all’atto della richiesta del

permesso di soggiorno;

3. per gli sportivi professionisti che cambiano

Società Sportiva, la nuova Società dovrà assolve-

re gli adempimenti previsti dalla Legge utilizzan-

do il modello “UNILAV”;

4. il CONI sulla base della richiesta presentata

dalla Federazione Sportiva Nazionale, trasmette-

rà il nulla osta al rinnovo del permesso di sog-

giorno alla Questura competente.

RINNOVO PERMESSO SOGGIORNO PER

ATTIVITA’ SPORTIVA DILETTANTISTICA

Il rinnovo del permesso di soggiorno comporta:

1. richiesta di rinnovo presentata dalla Società

Sportiva, secondo il fac-simile del Mod. B, che

sarà inoltrata al CONI tramite la FSN di apparte-

nenza (richiesta di rinnovo del permesso di sog-

giorno);

2. predisposizione ed invio del nulla osta (Mod.

B) da parte del CONI alla Questura e alla Società

Sportiva tramite la FSN;

3. inoltro, da parte della Società Sportiva, della

richiesta di rinnovo del permesso di soggiorno

utilizzando la documentazione contenuta nel Kit

Postale alla quale dovrà essere allegato il Mod. B

restituito dal CONI.

Segue a pag. 18

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18 NORMATIVENORMATIVENORMATIVE

In caso di rinnovo del permesso di soggiorno la

FSN presenterà al CONI fotocopia del documen-

to in cui sia leggibile la data di scadenza.

Il permesso di soggiorno consente reingressi

multipli. Lo sportivo extracomunitario, se ricon-

fermato, dovrà accertarsi di essere munito di un

permesso di soggiorno valido prima di lasciare il

territorio nazionale.

Il rinnovo dei permessi di soggiorno può essere

richiesto dal CONI solo se il visto d’ingresso è

stato rilasciato per motivi sportivi.

Revoca

Nel caso in cui l’atleta non ritiri il visto o non

intenda più svolgere attività sportiva per la So-

cietà richiedente, la FSN dovrà darne tempestiva

comunicazione al CONI che predisporrà il prov-

vedimento di revoca per la Rappresentanza Di-

plomatica, la Questura e lo Sportello Unico com-

petenti.

GARA SPORTIVA

(durata inferiore a 90 giorni)

Il visto per gara sportiva può essere richiesto per

una durata pari all’effettivo periodo di svolgi-

mento della manifestazione o fino a un massimo

di 90 giorni in caso di partecipazione ad una se-

rie di manifestazioni.

La richiesta di visto per gara sportiva presentata

dalle FSN dovrà contenere:

- la lista dei nominativi: atleti, tecnici, medici e

dirigenti (sono esclusi familiari, giornalisti, video

operatori, fotografi, supporter, sponsor e chiun-

que non faccia espressamente parte della dele-

gazione sportiva);

- le date di nascita;

- i numeri dei passaporti e la loro validità;

- il ruolo di ciascun componente la delegazione;

- la sistemazione alloggiativa;

- soggetto responsabile delle spese di viaggio,

soggiorno e assistenza sanitaria.

Le rettifiche concernenti i nominativi vanno pre-

sentate tempestivamente dalla FSN al CONI, al

fine di evitare il ritiro del visto da parte di coloro

che non siano più autorizzati.

Si conferma che non è possibile dar seguito a

eventuali richieste relative ad eventi dedicati a

categorie master.

Le FSN informeranno il CONI nel caso in cui

vengano a conoscenza di:

- mancato arrivo in Italia di tutte le persone per

le quali è stato richiesto il visto;

- mancato rientro nel loro Paese di origine.

Il ritiro del visto sportivo è personale e diretto,

previa presentazione della documentazione non

scaduta e completa richiesta dalla Rappresen-

tanza Diplomatica. Non è prevista alcuna ecce-

zione in merito.

Non è possibile svolgere attività sportiva a titolo

continuativo a favore di una Società Sportiva i-

taliana per coloro che sono entrati in Italia con

un visto turistico o con un visto per gara sporti-

va.

In caso di prolungamento del soggiorno in Italia

rispetto alla durata del visto di ingresso, è ne-

cessario darne comunicazione alla Questura ter-

ritorialmente competente.

Modalità di trasmissione

Come in uso, le richieste di visto e di rinnovo

permesso di soggiorno dovranno essere trasmes-

se al CONI - Direzione Sport e Preparazione O-

limpica - per posta elettronica ( [email protected]) o

per fax (06/32723738).

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19 LA FORMAZIONELA FORMAZIONELA FORMAZIONE

Spesso durante le gare di qualsiasi sport vedia-

mo gli atleti con le strisce colorate collocate so-

pra i muscoli. Si tratta del taping neuromuscola-

re una tecnica basata sui principi di autoguari-

gione del nostro corpo.

Il corretto equilibrio delle catene muscolari favo-

risce la circolazione ematica e linfatica e uno

squilibrio muscolare può indurre, oltre a una

disfunzione cartilaginea tendinea o ossea, anche

una stasi linfatica o un ridotto afflusso ematico

al distretto muscolare interessato.

Il taping neuromuscolare armonizza l’equilibrio

muscolare fra i vari comparti, favorendo una

propriocezione corretta. I muscoli attraverso i

fusi mandano messaggi al sistema nervoso cen-

trale che li elabora e risponde.

Se abbiamo un muscolo perennemente contratto

i messaggi che arrivano saranno distorti e quin-

di la risposta motoria sarà inappropriata.

Inoltre se la compressione permane si attivano

anche i recettori del dolore, il flusso ematico di-

minuisce e inizia anche la stasi linfatica.

Il taping rilassando la muscolatura insieme ad

un corretto allineamento posturale permette di

ripristinare il corretto funzionamento muscolare

ridando plasticità al sistema, in brevissimo tem-

po.

I principali benefici

si hanno nella fase

post traumatica ma

anche nella pratica

sportiva quotidiana,

in quanto oltre a

correggere l’asse di

forza muscolare, il

taping migliora la

contrazione muscola

-re negli squilibri,

riducendone l’ecces-

siva estensione e

contrazione, e donando al sistema muscolare

una capacità di lavoro più ampia, prevenendone

i crampi e le lesioni tendinee.

Inoltre è indicato anche nella fase post traumati-

ca assieme ai farmaci in quanto migliorando il

flusso ematico riduce l’edema, e attivando i pro-

cessi analgesici endogeni riduce il dolore.

Sono in corso studi clinici per verificare se

l’applicazione del taping possa attivare il sistema

inibitore spinale e di conseguenza attivare il si-

stema inibitore discendente del dolore.

Quindi in conclusione e’ una tecnica poco costo-

sa che dopo adeguata formazione può essere u-

sata dai sanitari come terapia e prevenzione in

tutti i disturbi muscolo scheletrici e circolatori.

Il taping neuromuscolare Il taping neuromuscolare Il taping neuromuscolare di Antonello Siclè

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20 Normativa Confsport ItaliaNormativa Confsport ItaliaNormativa Confsport Italia

La Giunta Esecutiva Nazionale della Confsport

Italia ha approvato, in data 09/07/2012 le nuo-

ve quote di affiliazione e tesseramento valide per

l’anno 2012-2013.

La Giunta Esecutiva Nazionale nell’elaborare le

nuove quote, nonostante gli aumenti dei costi a

cui anche il nostro Ente è sottoposto, ha tenuto

conto del perdurare della situazione economica

non favorevole del nostro paese e quindi ha cer-

cato di venire incontro alle esigenze del mondo

dell’associazionismo sportivo e non.

Anche i vari responsabili dei settori, nel predi-

sporre i nuovi regolamenti, stanno seguendo le

linee indicate dalla Giunta Esecutiva Nazionale.

Andando sul nostro sito www.confsportitalia.it si

può leggere, integralmente, tutta la normativa

generale.

Affiliazione Società:

Affiliazione 100,00

Riaffiliazione 100,00

Nella quota di affiliazione o riaffilia-zione è compreso il tesseramento del Presidente e di due Dirigenti

Tesseramenti:

Tesseramento Soci/Atleti (con assi-curazione) - Polizza A

6,00

Tesseramenti Soci/Atleti (con assi-curazione) - Polizza A

procedura on-line

4,50

Tesseramento Soci/Atleti (con assi-curazione) - Polizza B

8,00

Tesseramenti Soci/Atleti (con assi-curazione) - Polizza B

procedura on-line

6,50

Tesseramento Soci/Atleti (senza assicurazione)

4,00

Tesseramento Soci/Atleti (senza assicurazione)

procedura on-line

3,00

Tesseramento Dirigenti/Tecnici 18,00

Tesseramento Tecnici E=SC2 18,00

Tesseramento Ufficiali di gara 18,00

Prepagata ricaricabile Master-Card CONFSPORT CARD

per Presidenti, Dirigenti, Tecnici ed Ufficiali di Gara

GRATUITA

Prepagata ricaricabile Master-Card CONFSPORT CARD

per tutti gli altri Associati

7,00

Duplicato Tessera 3,00

Quote di affiliazione e tesseramento Quote di affiliazione e tesseramento Quote di affiliazione e tesseramento anno 2012 anno 2012 anno 2012 --- 201320132013

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21 ATTIVITA’ SPORTIVAATTIVITA’ SPORTIVAATTIVITA’ SPORTIVA

Nei mesi di luglio ed agosto, gli uffici della Con-

fsport Italia sono stati in pieno fermento per i

preparativi della nuova stagione sportiva.

Abbiamo lavorato all’organizzazione preliminare

delle manifestazioni che si svolgeranno nell’anno

2012 - 2013, dopo aver chiuso quello passato

con una partecipazione sorprendente alle nostre

attività.

C’eravamo lasciati nella magnifica cornice del

Duomo di Spoleto, il 16 e il 17 giugno 2012, con

il 14° Trofeo InternationalGym, dopo le magnifi-

che performance delle ginnaste nel 7° Torneo

Internazionale di Ginnastica Ritmica sempre

a Spoleto. Le due manifestazioni si sono svol-

te nella migliore maniera possibile, uno splen-

dido ricordo per tutti i partecipanti in modo

particolare per quanti sono venuti dall’estero.

Insomma, una chiusura ad effetto!

Quest’anno sono previste tante novità. GINNASTICA RITMICA

Dopo aver assistito con soddisfazione ai suc-

cessi delle Farfalle Azzurre alle Olimpiadi di

Londra, abbiamo programmato competizioni

per tutti il livelli: le più piccole potranno ci-

mentarsi nel Trofeo Arcobaleno e Arcobim-

be, la gara pensata apposta per chi

si è da poco avvicinato alla ginna-

stica ritmica. Sono stati riconfer-

mati anche il Campionato a Squa-

dre di Specialità, il Campionato

di Serie A di Specialità, il Cam-

pionato di Serie B, il Campionato

di Serie C di Specialità e il Grand

Prix delle Società. Le ginnaste

che praticano attività federale po-

tranno partecipare al Campionato

Gold e al 8° Trofeo Internaziona-

le, l’evento più importante

dell’anno, che si terrà a giugno

2013.

La Direttrice Tecnica Nazionale, Giulia Innocen-

zi, e la Direttrice Nazionale Giuria, Fabiana Lalli,

dopo le esperienze e le dovute valutazioni della

passata stagione, hanno apportato cambiamenti

ai regolamenti tecnici e di gara.

L’apertura dei Campionati di Ginnastica Ritmi-

ca, come ogni anno, spetta al Campionato Nazio-

nale a Squadra di Specialità che si terrà nel Pa-

lazzetto dello Sport di Norcia (PG) il 15 e il 16

dicembre 2012.

Tra pochi giorni sarà possibile iscriversi, non

esitate!

QQuest’anno, ci sarà da competere! uest’anno, ci sarà da competere! di Orsola Alice Trevisan

Segue a pag. 22

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22 NUOVA STAGIONE SPORTIVANUOVA STAGIONE SPORTIVANUOVA STAGIONE SPORTIVA

GINNASTICA ARTISTICA FEMMINILE

Tutte avrete assistito alla delusione di Vanessa

Ferrari quest’estate durante le Olimpiadi di Lon-

dra, esclusa dal podio per una technicality. Per rifarsi, e competere in maniera sana e for-

mativa, abbiamo previsto per voi il Campionato

di Serie A, il Campionato di Serie B, il Trofeo

Arcobaleno, la Coppa delle Regioni, il Campio-

nato Gold, aperto anche alle ginnaste federali,

eovviamente il Trofeo Gym – Prime gare, per le

più piccole.

Anche nella ginnastica artistica ci saranno dei

cambiamenti, messi a punto dalla Direttrice Tec-

nica Giuria, Eleonora Marmorè insieme alla

nuova Direttrice Tecnica Nazionale, Patrizia Cri-

co, che metterà al servizio della

Confsport Italia i suoi preziosi

anni di esperienza nel mondo

della ginnastica artistica. GINNASTICA ARTISTICA MA-

SCHILE

Ma anche i ragazzi della ginna-

stica artistica non rimarranno

certo a bocca asciutta!

Prendendo ispirazione dal miti-

co Yuri Chechi, o da Matteo

Morandi, medaglia di bronzo

agli anelli a queste Olimpiadi,

potranno partecipare al Cam-

pionato di Serie A, al Cam-

pionato Esordienti e al Cam-

pionato Gold. Come ogni anno le attività termi-

neranno a giugno con il 22° Campionato di Coreogra-

fia, 15° Trofeo Internationalgym.

Sul prossimo numero di “Idea Sport” tratteremo delle

altre sezioni ed in modo particolare alla 20° Rassegna

Nazionale della Danza e della Coreografia che con

ogni probabilità, dopo molti anni, si recarà in una

nuova location furi dalla Regione Lazio.

Nessuna anticipazione, ma vi possiamo assicurare

che vi toglierà il fiato!

Sono in corso riunioni ed incontri per organizzare a

dovere tutte le altre manifestazioni negli gli altri set-

tori sportivi di cui si occupa la Confsport.

Ma ne parleremo nel prossimo numero, non mancate!

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23 NORMATIVA CONINORMATIVA CONINORMATIVA CONI

Principali adempi-

menti

1-Denominazione

Nella denominazio-

ne o ridenominazio-

ne del sodalizio de-

ve essere espressa-

mente prevista la definizione “Dilettantistica”. 2-Statuto

Lo Statuto sociale deve essere adeguato alle nor-

mative dell’associazionismo sportivo dilettanti-

stico (nessun fine di lucro, ecc).

Per andare incontro alle esigenze degli associati

e semplificare il più possibile gli adempimenti, la

Confsport Italia ha predisposto uno Statuto tipo

che può essere scaricato anche dal sito

www.confsportitalia.it o, se necessario, richiesto

in segreteria. 3-Atto Costitutivo o Verbale di Assemblea

Per i sodalizi di nuova creazione è l’atto fonda-

mentale in cui viene definita la costituzione

dell’associazione, l’approvazione dello Statuto

che regola il funzionamento dell’associazione

stessa, l’indicazione del Consiglio Direttivo

(Presidente, Vicepresidente, Consiglieri,

Segretario/a, ecc.).

La Confsport Italia ha predisposto anche un Atto

Costitutivo tipo che può essere scaricato anche

dal sito www.confsportitalia.it o, se necessario,

richiesto in segreteria.

Nei sodalizi già costituiti l’atto fondamentale per

la t ras formaz ione in assoc iaz ione

“dilettantistica” è un verbale di assemblea stra-

ordinaria del sodalizio, regolarmente convocata,

in cui i soci aventi diritto approvano la nuova

denominazione e, soprattutto, l’adeguamento

dello Statuto alle norme dilettantistiche.

4- Affiliazione/riaffiliazione alla Confsport

Italia/ASI

Il sodalizio aderisce al CONI attraverso una Fe-

derazione, una DSA o EPS, inviando Statuto e

Atto Costitutivo o Verbale, trasmette l’elenco dei

soci accompagnato dal versamento della quota

prevista.

La segreteria, verificata la regolarità dei docu-

menti, inserisce i dati nel database della Con-

fsport Italia/ASIFID, invia le tessere e la certifi-

cazione di affiliazione o riaffiliazione. Dopo le op-

portune verifiche viene creato o confermato

dall’ASI il codice di affiliazione. Il codice di

affiliazione/riaffiliazione viene trasmesso al CO-

NI. NB: “I passaggi 1,2,3,4 rappresentano attivi-

tà ordinarie per espletare le procedure di

affiliazione/riaffiliazione. Le attività in più

da compiere sono di seguito riportate.” 5- Richiesta del Codice Fiscale all’Agenzia

delle Entrate

Per richiedere il codice fiscale, obbligatorio per

l’iscrizione all’Albo, bisogna recarsi all’Agenzia

delle Entrate ed in particolare all’Ufficio delle

Imposte dirette, compilare il modulo AA7/8 indi-

cando il codice attività ATECO 931910, quindi

all’Ufficio del Registro dell’Agenzia delle Entrate

e depositare lo Statuto e l’Atto Costitutivo (o il

verbale, v. punto 3). Questa operazione compor-

ta il pagamento di una tassa fissa pari a euro

168,00 oltre all’imposta di bollo, in genere 4

marche da bollo da euro 14,62 (una marca ogni

cento righe depositate), tra Statuto e Atto Costi-

tutivo. Ulteriori informazioni sono contenute

nell’apposita guida fiscale dell’Agenzia delle En-

t r a t e p r e s e n t e a n c h e n e l s i t o

www.confsportitalia.it

Iscrizione al “Registro Nazionale delleIscrizione al “Registro Nazionale delleIscrizione al “Registro Nazionale delle Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche” Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche” Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche” del CONIdel CONIdel CONI

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24 NORMATIVA CONINORMATIVA CONINORMATIVA CONI

6-Richiesta codice di affiliazione/

riaffiliazione

Una volta affiliato/riaffiliato il sodalizio che in-

tende registrarsi al Registro Nazionale delle As-

sociazioni e Società Sportive del CONI deve chie-

dere il codice di affiliazione/riaffiliazione alla se-

greteria della Confsport Italia. 7- Inserimento on-line dei dati sul sito

www.coni.it e stampa dati provvisori

7.1 Dopo aver ricevuto il codice di affiliazione/

riaffiliazione è necessario andare sul sito

www.coni.it, sul link Registro Società Sporti-

ve. Da questa pagina si potrà accedere

all’iscrizione del sodalizio.

7.2 In caso di “prima” registrazione al sito cli-

ckare su Richiesta del login di identificazione

ed espletare tutte le procedure richieste. In au-

tomatico verranno inviate due mail dall’Ufficio

del Coni competente: una mail contenente il rie-

pilogo dei dati inseriti (“utente” e “password”); la

seconda mail contenente un link su cui si dovrà

clickare per completare la registrazione di identi-

ficazione, che va fatta.

7.3 In caso la società sia già stata registrata ne-

gli anni precedenti e, pertanto, risulti già in pos-

sesso dei dati “utente” e “password”, dopo aver

effettuato le procedure di cui al punto 7.1 cli-

ckare su EPS e scegliere le opzioni: ASI, “utente”, “password”.

7.4 Espletati le procedure cui ai punti preceden-

ti sarà possibile stampare la “dichiarazione so-

stitutiva” da presentare al Comitato Provinciale

(Regionale) CONI il cui indirizzo è riportato in

fondo al documento stampato.

NB: per tali procedure è possibile richiedere il

supporto tecnico della segreteria della Confsport

Italia. 8 – Completamento della “prima” iscrizione

Registro Nazionale delle Associazioni e Socie-

tà Sportive del CONI

Per completare la procedura di iscrizione è ne-

cessario presentarsi, al Comitato Provinciale

(Regionale) CONI con “dichiarazione sostitutiva”

di cui al punto 7.4. E’ possibile inviare per fax la

“dichiarazione sostitutiva” accompagnata da una

fotocopia del documento di identità del legale

rappresentante. Il CONI Provinciale (Regionale)

rilascia il certificato di registrazione. Se la proce-

dura è stata effettuata per fax il sodalizio appare

sul Registro Nazionale delle Associazioni e Socie-

tà Sportive del CONI, sezione EPS, sottosezione

ASI, accedendo dal sito www.coni.it e lo stesso

sodalizio dovrà scaricare il certificato di registra-

zione. 9-Rinnovo della iscrizione al Registro Nazio-

nale delle Associazioni e Società Sportive del

CONI

Negli anni successivi alla “prima” Registrazione

il sodalizio regolarmente riaffiliato dovrà effettu-

are soltanto le procedure di cui ai punti 6,7,8,

dovrà cioè richiedere il codice di riaffili azione (v.

punto 6), inserire i dati on-line e stampare i dati

provvisori (v. punto 7), ed infine ripetere quanto

riportato al punto 8. - Possibili vantaggi e benefici -

Le società sportive registrate all’Albo delle Socie-

tà Sportive del CONI in virtù del loro “status” di associazioni sportive dilettantistiche potranno

accedere ad una serie di agevolazioni fiscali e

saranno in regola per la richiesta dei contributi

agli Enti Pubblici (Comuni, Province, Regioni,

ecc.) per accedere ai quali molto presto sarà ne-

cessario avere, oltre al codice fiscale, l’iscrizione

all’Albo delle Società Sportive del CONI, in alcu-

ni casi già inderogabilmente richiesto.

Ulteriori indicazioni sono riportate nella brochu-

re informativa realizzata dalla Agenzia delle En-

trate e dalla Presidenza del Consiglio dei Mini-

stri, dal titolo “Le Agevolazioni fiscali a favore

dell’attività sportiva dilettantistica”, che può es-

s e r e s c a r i c a t a d a l n o s t r o s i t o

www.confsportitalia.it.

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La Confsport Italia è iscritta nel Registro Regionale (Lazio) delle Associazioni di Promozione Sociale –

Det. n. D4535 del 14/12/06

La Confsport Italia, Forum Europeo della

Associazioni Sportive, Culturali e del Tempo Libero,

è un ente di promozione sociale e sportiva che ha come scopi istituzionali la promozione,

l’organizzazione e la diffusione delle attività sportive

amatoriali e dilettantistiche. L’Ente promuove e

realizza manifestazioni sportive, culturali, pedagogiche e sociali aventi come fine la crescita e

la maturazione personale e civile di ognuno. Il

principio ispiratore della Confsport Italia,

impegnata da sempre nelle grandi tematiche della

promozione sportiva, è quello di disegnare l’attività di ogni disciplina intorno a ciascun individuo: il

cittadino, le donne e gli uomini di ogni età, la

famiglia, i diversamente abili, i ragazzi, gli anziani,

ognuno con le proprie motivazioni e le proprie realtà. Infatti lo sport, oltre ad essere un diritto di

ognuno di noi, dovrebbe essere un riferimento

immediato ad una nuova qualità della vita da

affermare, giorno per giorno, non solo negli impianti sportivi tradizionali, ma anche e soprattutto in

ambienti naturali, sui prati, sulle spiagge, nei cortili

e negli spazi all’aperto di piccole e grandi città dove

si possa respirare appagamento e complicità

onorando l’antico detto: “Mens sana in corpore sano”. In questa visione, la Confsport Italia, ha

sempre sostenuto i valori della solidarietà umana,

del rispetto reciproco e i valori etici e morali nella

società civile. Tecnici e Dirigenti altamente qualificati costituiscono l’asse portante della

Confsport Italia. Le nostre Associazioni affiliate e i

nostri soci tesserati possono usufruire di numerosi

servizi. Attraverso il nostro Centro Europeo

Ricerche e Studi sulle Attività Motorie - E=SC2 - Education, Sport & Culture, si organizzano, a livello

provinciale, regionale e nazionale, Corsi di

Formazione Professionale, Seminari e Convegni

aventi per obiettivo il miglioramento della conoscenza culturale della società, con particolare

riferimento alla condizione dei portatori di

handicap, degli anziani e di quanti vivono un

disagio. 

I SERVIZI DELLA CONFSPORT:

Consulenza legale, assicurativa e scolastica in

favore delle società affiliate per territorio e per tramite dei

Comitati Periferici.

Collaborazione con la famiglia, la scuola e le

strutture sociali.

Organizzazione di corsi in diverse discipline sportive:

Calcio e Calcetto;

Danza Moderna e Classica;

Danze Orientali;

Hip-Hop, Funky;

Ginnastica Artistica F/M;

Ginnastica Ritmica;

Nuoto;

Nuoto Sincronizzato;

Nuoto per salvamento;

Acquafitness;

Acquagoal-Pallanuoto F/M;

Arti Marziali;

Pallavolo;

Pallacanestro;

Sport Diversamente abili;

Atletica Leggera;

Vela;

Surf;

Tennis;

e tanto altro ancora!!!