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1 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI RICADI SCUOLA PRIMARIA RICADI- SAN NICOLO’- SANTA DOMENICA Il mare M'affaccio alla finestra e vedo il mare: vanno le stelle, tremolano l'onde. Vedo stelle passare, onde passare: un guizzo chiama, un palpito risponde. Ecco; sospira l'acqua, alita il vento; sul mare appare un bel ponte d'argento. Ponte gettato sui laghi sereni, per chi dunque sei fatto e dove meni? (Giovanni Pascoli) PREMESSA Al fine di rendere partecipi gli alunni alle problematiche territoriali, da molti anni la scuola si è aperta alle esigenze e alle associazioni culturali del territorio. Tutta la costa del Sud d’Italia è Anno scolastico: 2011 - 2012

Anno scolastico: 2011 - 2012 - · PDF file2 affacciata sul Mediterraneo e il mare, nei suoi molteplici aspetti, è stato sempre oggetto di studio e di ricerca. Il territorio sul mare

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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI RICADI

SCUOLA PRIMARIA

RICADI- SAN NICOLO’- SANTA DOMENICA

Il mare

M'affaccio alla finestra e vedo il mare:

vanno le stelle, tremolano l'onde.

Vedo stelle passare, onde passare:

un guizzo chiama, un palpito risponde.

Ecco; sospira l'acqua, alita il vento;

sul mare appare un bel ponte d'argento.

Ponte gettato sui laghi sereni,

per chi dunque sei fatto e dove meni?

(Giovanni Pascoli)

PREMESSA

Al fine di rendere partecipi gli alunni alle problematiche territoriali, da molti anni la scuola si è

aperta alle esigenze e alle associazioni culturali del territorio. Tutta la costa del Sud d’Italia è

Anno scolastico: 2011 - 2012

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affacciata sul Mediterraneo e il mare, nei suoi molteplici aspetti, è stato sempre oggetto di studio e di ricerca.

Il territorio sul mare e l’educazione ambientale, che riveste per noi un’importanza fondamentale,

guiderà i nostri alunni ad una costante ricerca di un equilibrio tra “globale” e “locale”, conoscendo

e valorizzando l’ambiente in cui vivono, le sue caratteristiche, i suoi bisogni, le sue potenzialità,

acquisendo quell’identità territoriale che sta alla base della crescita di ciascun individuo e che consente di aprirsi più consapevolmente all’Europa e al mondo intero.

Convinti che lo studio dell’ambiente rappresenti una tappa cruciale nel percorso formativo degli

alunni anche in relazione allo studio dei diritti umani contestualizzabili nel territorio, il gruppo di

lavoro del Progetto ha ritenuto opportuno scegliere il diritto all’ambiente e, all’interno di esso,

realizzare un progetto che permettesse ai ragazzi di sperimentare sul campo il metodo di lavoro di chi fa ricerca-azione: individuare i bisogni, condividere i problemi, acquisire conoscenze, proporre

soluzioni…

La nostra scelta è ricaduta sull’ambiente marino, sia perché il mare è una delle principali risorse

del nostro territorio, sia perché, in effetti, i nostri alunni non hanno mai condotto uno studio

attento e approfondito di questo ecosistema, non ultimo perché il mare è magico, misterioso,

evoca sensazioni ed emozioni con i suoi colori, i suoi odori, i suoi rumori…

Sono coinvolti gli alunni dei tre plessi della scuola primaria dell’istituto. Il progetto è suddiviso in

varie fasi e in percorsi formativi strutturati in relazione all’età degli alunni coinvolti; è

olodisciplinare e integrato nel curricolo implicito. La caratteristica peculiare del progetto è

rappresentata dalla sezione relativa alla conoscenza di un tratto di costa: verrà realizzato un vero e proprio laboratorio di intervento ambientale, inserito nella nostra realtà locale, che pone gli

studenti in diretto contatto con l’ambiente da studiare, valorizzare, tutelare, fruire e far fruire

anche nell’ottica dello sviluppo sostenibile.

Riteniamo, inoltre, che la presenza del mare in un paese favorisca i rapporti tra gente di diversa

provenienza e contribuisca a creare una rete “naturale” di scambi di idee, di tradizioni, di cultura

in genere. La scuola, dunque, come luogo di formazione per eccellenza, è chiamata a muoversi in tale direzione, nel difficile compito di dare ai futuri cittadini fiducia e nuovi valori, quegli stessi

valori che, nell’arco del tempo, sembrano essersi persi per strada. La missione della scuola è, dunque, formare, oggi, coloro che saranno, domani, i cittadini dell’Europa e del mondo.

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PERCORSO COMUNE CLASSI

FINALITA’

Promuovere comportamenti responsabili e idonei per un equilibrato ed armonico rapporto uomo-

ambiente. Imparare a rispettare il mare in quanto elemento principale del proprio territorio.

Conoscere le principali caratteristiche del mare e della pesca .

OBIETTIVI

Favorire l’assunzione di comportamenti responsabili nei confronti dell’ambiente

Promuovere la conoscenza diretta dell’ambiente naturale Ricorrere alla difesa del “bene” richiamando le leggi

Capire in che modo il mare modella e condiziona il paesaggio

Favorire la socializzazione e lo scambio di idee tra gli alunni dei vari plessi dell’Istituto. Potenziare la conoscenza dell’ambiente marino(flora, fauna…)

Considerare i fattori che legano il mare agli ecosistemi in esso presenti

Conoscere l’organizzazione di un ecosistema e i rapporti che si stabiliscono al suo interno Acquisire un corretto metodo di ricerca e di lavoro

Potenziare le capacità riflessive e creative

Individuare un problema ambientale, analizzarlo ed elaborare semplici, ma efficaci

proposte di soluzione

Far comprendere i meccanismi e gli effetti dell’inquinamento biologico

ATTIVITA’

“Immersione” nello spazio: percezione dei colori, suoni, rumori, odori, evocazioni di ricordi

Illustrazione di un percorso metaforico con disegni

Ascolto di poesie e brani musicali sul tema dell’acqua

Produzione di testi, giochi linguistici, ricerca di proverbi, modi di dire, epiteti

Filmati didattici in tema Attività culturali (interviste a stranieri residenti e non nel territorio)

Percorsi naturalistici : rilevazioni dei vari aspetti fisici, biologici, antropici

Incontro con i pescatori del luogo

Incontri con figure professionali competenti

Visita ai musei archeologici marini Visita presso aziende di conservazione dei prodotti ittici

Gastronomia locale

Visita alle saline

Tradizioni popolari

Rappresentazione di un ambiente naturale tenendo conto delle sue specifiche

caratteristiche Illustrazioni sul mare

Ascolto di suoni, rumori

Raccolta fotografica

Uso del corpo per mimare personaggi e situazioni legate alla vita del mare

Realizzazioni di oggetti con i “materiali” del mare: conchiglie, pietre, alghe… Il mare e il mito nella tradizione popolare

I colori del mare attraverso l’ausilio della fotografia e della rappresentazione video

Le principali spiagge dell’Italia del Sud. Analisi delle coste attraverso ricerche e successiva

realizzazione dei plastici in scala che ricostruiscono viste dai bambini le principali coste,in

particolar modo quelle turisticamente più interessanti, mettendo in evidenza eventuali

monumenti, castelli, o particolari storici, ricreando così una mappa virtuale delle coste. Uscite al mare nei vari periodi dell’anno

Esplorazione ed osservazione dell’ambiente

Rielaborazioni verbali e grafico-pittoriche delle esperienze vissute

Ascolto di storie, racconti, canti, filastrocche, poesie

Produzioni creative ed espressive di vario genere

CONTENUTI

Il mare e i suoi movimenti: moto ondoso, correnti marine, maree

Flora e fauna del mare

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Utilizzazione delle acque marine e delle coste da parte dell’uomo I vari tipi di coste

Lo sviluppo turistico e le attività economiche legate al mare

I problemi del mare: l’inquinamento e il riciclaggio

GIOCHI

Manipolazione dell’acqua

Giochi di travaso, riempimento, svuotamento

Giochi sulle modificazioni della qualità di trasparenza dell’acqua (colorazione dell’acqua attraverso l’uso delle tempere)

Giochi sulle modificazioni della caratteristica di fluidità dell’acqua: impasto con la farina,

con la creta, con la sabbia

MATERIALI

Plastica: recipienti di misura e di colori differenti, palline da ping pong, palette,

secchielli, pesciolini, ochette, bottiglie, bicchieri, polistirolo

Carta di ogni spessore

Legno: mollette, materiali da gioco per costruzioni Tessuti: cotone, lana, spugna, garza

Metalli: cucchiai, pentole

Cibo: farina, pane, zucchero, semolino

Colori: tempere

STRUMENTI E RISORSE

Attrezzatura del laboratorio multimediale

Videocassette Fotografie, dispense, testi, schede didattiche, cartellonistica, videocassette

Gente del luogo

METODOLOGIA

Lezioni frontali, osservazioni dirette, conversazioni, stesura di appunti, schemi, relazioni Uso del laboratorio scientifico per esperimenti

Uso dell’aula audiovisivi: proiezione di diapositive, visione di videocassette

Uso del laboratorio multimediale per ricerche collettive sul tema

Raccolta fotografica sulle antiche imbarcazioni da pesca

Raccolta di proverbi e antiche ricette tipiche

Visione di videocassette sulla pesca Riproduzione grafiche di attrezzi della pesca

Confronto fra le abitudini di vita legati alla pesca del passato e quelle attuali.

Mostra fotografica e documentari

VERIFICA E VALUTAZIONE Le verifiche in itinere saranno effettuate attraverso l’osservazione dei bambini, dei loro interessi,

della partecipazione, dell’entusiasmo e dell’impegno mostrato nel seguire le lezioni e nel vivere le

esperienze.

La valutazione finale verrà realizzata mediante domande, colloqui, conversazioni, test e relazioni.

DOCUMENTAZIONI

Disegni dei bambini, cartelloni, quadernoni, schede, drammatizzazioni, mimi.

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MARE

ED. ALL'IMMAGINE I

dati visivi (immagini e

colori della realtà)

GEOGRAFIA

Caratteristiche

fisiche e climatiche

SCIENZE

Flora e fauna.

Ecosistema marino

SCIENZE L'inquinamento del mare

LINGUA

Scrivere testi narrativi

a funzione espressiva

con l'uso di dati sensoriali.

ED. AL SUONO

I dati uditivi (suoni e rumori

dell'ambiente)

GEOGRAFIA Risorse e loro

sfruttamento

(aspetto antropico)

-insediamenti umani

-vie di comunicazione - attività umane

LINGUA Ascoltare e

leggere, testi

narrativi e poetici

LINGUA

Partecipare a

discussioni di gruppo e

produrre testi

argomentativi

e/o pragmatico-

sociali.

MATEMATICA

Raccogliere,

interpretare e rappresentare i dati

MATEMATICA

Porsi e risolvere

problemi

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IL MARE

La storia

Lo studio

Gli scambi

Le risorse interculturali

Il progetto “mare” entra facilmente nelle

Tematiche trasversali

Valorizzando il curricolo implicito

CONTENUTI

La storia del mare

Nel tempo e Nello spazio

Lo studio del mare

Il ciclo dell’acqua

I movimenti

Habitat: del mare

componente

biotica e abiotica

Caratteristiche morfologiche

delle coste

L’acqua nella normativa

(Legge Merli 1982- Carta Europea dell’acqua 1972)

I diritti e i doveri che tutelano

La salvaguardia dell’ambiente

I problemi

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Le risorse del mare

La pesca e le attività Utilizzo delle

legate al mare acque marine

Correlazione tra le attività economiche

e l’ambiente

Scambi interculturali

Gli incontri casuali Interviste a stranieri residenti e non tra gente di diversa

nel territorio nazionalità

Il turismo

I problemi del mare

Inquinamento marino La pesca

“illegale”

Eccessiva cementificazione

delle coste

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Progetti curriculari plesso Ricadi

PROGETTO

'LA CARTAPESTA e LE SUE MAGIE'

PREMESSA

La cartapesta è una tecnica di grande versatilità che si presta ad un'infinità di progetti e soluzioni

creative, tutte di grande interesse e concrete possibilità di sperimentazione.

FINALITA'

Attraverso questa tecnica gli alunni impareranno a realizzare dei piccoli oggetti decorativi

(maschere, salvadanai, burattini, ecc...) con cui festeggiare le principali ricorrenze, alle strutture più

grandi e complesse quali i 'Giganti' , i famosi pupazzi ai quali tutti i bambini sono fortemente legati

e attratti e che costituiscono un simbolo della tradizione calabrese.

Quest'attività, inoltre, costituirà un'insolita esperienza artistica e di lavoro artigianale attraverso cui

s'imparerà ad utilizzare materiale povero, di scarto, leggero e reperibilissimo qual è la carta di

giornale, impastarlo, incollarlo, trasformarlo con grande libertà e fantasia ma anche con precisi

accorgimenti tecnici, stimolando e esercitando infine la propria manualità e capacità espressiva.

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DESTINATARI

Tutti gli alunni del plesso di Ricadi.

OBIETTIVI

• Apprendere i metodi per la realizzazione della cartapesta;

• Sperimentare le sue principali modalità di utilizzo;

• Realizzare oggetti decorativi;

• Realizzare i 'Giganti'

• Migliorare la manualità;

• Creare un clima di collaborazione;

• Sviluppare la creatività;

• Migliorare la coordinazione oculo-manuale.

SVOLGIMENTO DEL PROGETTO

Le attività si svolgeranno nel pomeriggio dalle ore 15 e alle ore 16, a partire dal mese di gennaio e

terminerà a fine maggio. Seguirà una mostra di tutti i lavori realizzati dagli alunni nel corso

dell'anno.

Ricadi, 14/11/2012 Gli insegnanti

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PROGETTO

“CONCERTO DI NATALE”

ANNO SCOLASTICO 2011/2012

PREMESSA

Questo progetto nasce da diverse motivazioni: in primo luogo dalla necessità di educare e rafforzare

negli alunni la capacità all'ascolto, dal momento che nonostante gli sforzi dei docenti, gli alunni

faticano a rispettarne le regole fondamentali, in secondo luogo, ma non meno importante, per dare

alla festività natalizie un risalto che non sia unicamente quello legato all'arrivo di 'Babbo Natale',

ma soprattutto all'aspetto spirituale che è contenuto nei messaggi delle canzoni scelte per il

concerto: messaggi d'amore, di pace, di fratellanza, rispetto ecc... ed infine per creare un clima di

collaborazione e di cooperazione.

DESTINATARI

L'attività è rivolta a tutti gli alunni del plesso di Ricadi, dalla classe I alla classe V.

FINALITA'

• Attivare e sviluppare le capacità di base: attenzione, concentrazione, percezione e

memorizzazione;

• Offrire stimoli per regolare l'impulso/ disciplina attraverso le regole musicali;

• Far crescere nell'alunno l'autostima attraverso l'esercizio della propria capacità cooperativa;

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• Accrescere il gusto del vivere in gruppo;

• Comprendere il funzionamento di un gruppo organizzato, dove ogni singolo è chiamato a

portare il proprio contributo in maniera consapevole ed adeguata;

• Affinare il gusto estetico.

OBIETTIVI SPECIFICI

• Saper usare lo strumento della voce, attraverso note intonate, fino ad arrivare al canto

organizzato;

• Conseguire con la modulazione della voce una buona consapevolezza vocale;

• Applicare alcune delle fondamentali regole musicali quali il tempo, il ritmo, la velocità e le

pause;

• Memorizzare canti natalizi.

SVOLGIMENTO DEL PROGETTO

Gli alunni impareranno l'uso corretto della voce e l'intonazione attraverso la memorizzazione di

alcuni canti natalizi.

Le attività si svolgeranno in orario pomeridiano, a partire da lunedì 14 fino alla data del concerto.

Ricadi, 14/11/2011 Gli insegnanti

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PROGETTO

'COSTRUZIONE E SUONI DELLA LYRA:

ANTICO STRUMENTO DELLA TRADIZIONE CALABRESE'

CLASSE V

PREMESSA

Cercando su internet informazioni relative alla LYRA , si legge: strumento musicale tradizionale

caratteristico di zone della Calabria quali la 'Locride' e l'area del 'Monte Poro', da qui la necessità

di far conoscere ai nostri alunni, quali futuri cittadini del nostro territorio, anche questo aspetto

legato alla nostra tradizione.

FINALITA'

Questo progetto si propone di far conoscere ai nostri alunni, attraverso la costruzione della LYRA e

l'ascolto dei suoni prodotti da tale strumento e di brani musicali appartenenti alla tradizione

calabrese, alcuni aspetti culturali del nostro territorio.

OBIETTIVI

Usare la voce e la Lyra per produrre, riprodurre, creare fatti sonori ed eventi musicali legati alla

tradizione calabrese.

Attraverso l'utilizzo dello strumento musicale costruito in aula imparare ritmi e sequenze ritmiche.

Conoscere la Lyra quale strumento della tradizione calabrese.

Muoversi nello spazio seguendo la musica ed associando vari stati d'animo.

Sapersi adeguare alle regole dettate dalle attività ludiche o di gioco.

Sviluppare e rafforzare la fiducia in se stessi, l'autostima e la determinazione.

Sviluppare atteggiamenti positivi: rispetto reciproco, collaborazione e sostegno.

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Usare lo strumento coerentemente con le sue funzioni.

ATTIVITA'

Costruzione della Lyra.

Esecuzione di semplici sequenze ritmiche.

Ascolto della storia della Lyra.

Ascolto di suoni e brani con l'utilizzo dello strumento musicale lyra.

Verbalizzazione delle esperienze.

Progetti curriculari plesso San Nicolò e Santa Domenica

Progetto

“CONOSCIAMO LA STORIA DALLE NOSTRE ORIGINI”

PREMESSA Una poesia di Rodari dice : “C’è una scuola grande quanto il mondo….” La scuola di cui parla

Rodari la troviamo tutti i giorni sotto casa; è la nostra scuola, la scuola di tutti, dove maestri e

alunni imparano che è importante costruire il sé attraverso le relazioni con gli altri, attraverso il

vivere comune, attraverso la conoscenza del proprio vissuto e del proprio passato, dove ci si può

muovere liberamente lasciando alle spalle i pregiudizi; dove insieme si cresce, ci si educa, si

apprende l’efficacia delle educazioni .

Una scuola che sia un grande mondo deve avere la capacità di offrire piste, buone pratiche, per far

nascere la riflessione che porta alle regole, a cooperare per esprimerle, per scriverle e poi imparare

che è utile rispettarle. Dove nasce l’entusiasmo del conoscere e del sapere per diventare veri

uomini del domani.

Una scuola dove si scriva quotidianamente, insieme, LA NOSTRA STORIA, LA STORIA DEI

NOSTRI ANTENATI, LA STORIA DEL MONDO INTERO.

Se la scuola è così concepita diventa un investimento sulla qualità del futuro dell’intera comunità

scolastica e ciascuno potrà avvalersi di tutti i diritti e di tutte le libertà senza distinzione di sorta

.

Attraverso tale progetto si intende:

Educare ad un modo ragionato di comunicazione;

Promuovere il benessere di tutti i soggetti sotto ogni aspetto e ogni dimensione;

Educare alla convivenza democratica;

Educare al rispetto e alla valorizzazione dei diritti, dei doveri e delle libertà fondamentali

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dell’uomo prima e dl cittadino poi;

Promuovere la comprensione e la valorizzazione di ciò che rende gli uomini uguali e

diversi insieme;

Aprire all’integrazione, al pluralismo, alla tolleranza, alla cooperazione, al rispetto e alla

solidarietà;

Promuovere le educazioni che stimolano comportamenti corretti e che salvaguardino

l’ambiente in cui si vive;

Promuovere la riflessione sui bisogni dell’uomo;

Formare alla cittadinanza scoprendo le regole del vivere insieme.

Scoprire le nostre origini per educare ad un cammino storico, geografico e scientifico.

Scoprire le tappe fondamentali del percorso storico.

Conoscere mappe concettuali.

Responsabile del progetto

Ins. Maria Antonietta ALBANESE

Ha la funzione di stilare le linee guida per la

strutturazione dei singoli percorsi didattici,

contattare i docenti e tutte le persone coinvolte

nel progetto, distribuire materiale informativo

per approfondimenti in relazione alle tematiche

del progetto, organizzare momenti di scambio e

di verifica del lavoro, informare il Dirigente

sull’andamento del progetto nelle varie fasi di

lavoro.

Finalità

Promuovere la continuità favorendo

l’interazione

tra docenti e tra docenti e alunni;

Favorire l’accoglienza e l’integrazione;

Affermare l’importanza dei vissuti come

base per l’apprendimento;

Motivare creando contesti emotivi

coinvolgenti;

Affermare la centralità della lingua orale

e scritta;

Comprendere il ruolo della

comunicazione;

Individuare tematiche sociali presenti

nella programmazione scolastica per

affermarli;

Elaborare percorsi didattici per la

promozione della cultura dei diritti e dei

doveri;

Stendere e proporre strumenti per

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valutare le conoscenze e le competenze

in materia di cittadinanza

Obiettivi

Conquistare il senso del proprio io,

raggiungere identità, abilità,

competenze, autonomia;

Sperimentare il gusto ad apprendere e a

provare il piacere di stare insieme agli

altri;

Imparare a leggere la realtà e a

cimentarsi con linguaggi diversi;

Riconoscere i valori che caratterizzano

gli aspetti del nostro sapere, della nostra

civiltà, della realtà nella quale ci

muoviamo;

Formare il futuro cittadino in

dimensione europea;

Educare alla relazione, alla disponibilità,

alla solidarietà, all’accettazione

dell’altro, al rispetto;

Far sentire gli alunni protagonisti di

iniziative;

Comprendere che la comunicazione è un

bisogno fondamentale dell’uomo;

Comprendere che la scrittura è uno

strumento importante di comunicazione;

Educare a un modo ragionato di

comunicazione;

Stimolare il lavoro di ricerca-azione;

Progettare e organizzare un lavoro;

Stimolare un lavoro di sintesi e di

selezione dei prodotti;

Stimolare il lavoro di gruppo nei suoi

aspetti di confronto,

ascolto,collaborazione e partecipazione

alle attività;

Individuare le trasformazioni ed

evoluzioni sulla terra dalle orini alla

comparsa dell’uomo in relazione al

tempo;

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Apprendere un metodo di studio;

Conoscere le varie teorie scientifiche;

Realizzare una rappresentazione teatrale

in riferimento a quanto studiato.

Destinatari

Gli alunni delle classi terze dei plessi di

S. Domenica e S. Nicolò della Scuola

Primaria

Gli alunni saranno coinvolti in attività

laboratoriali , uscite didattiche, lezioni teoriche

e pratiche che saranno programmate ogni

settimana dai docenti

STRUTTURA DEL PROGETTO E

MODALITA’ DI ATTUAZIONE

Ogni attività educativa e didattica potrà

svolgersi all’interno delle classi e nei laboratori.

Tutte le attività da effettuare in classe saranno

condotte dagli insegnanti avvalendosi dei

supporti in dotazione alla scuola

Le attività laboratoriali potranno essere svolte

anche da più di un insegnante per

l’approfondimento, lo scambio, la

collaborazione soprattutto per la costruzione e

l’assemblaggio dei prodotti finali.

Saranno utilizzati i laboratori

creativo,informatico, la biblioteca, per la

produzione/costruzione dei lavori e per

potenziare la sfera creativa al fine di accrescere

la capacità di espressione.

Sarà presente un esperto esterno, il Geologo, per

due lezioni, una teorica e una pratica, per una

conoscenza approfondita degli argomenti di

studio.

Tematiche

Educazione alla cittadinanza attiva;

I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza;

I doveri del cittadino;

Le organizzazioni mondiali per la tutela

dei diritti dei bambini;

La convenzione sui diritti dell’infanzia e

dell’adolescenza;

La Costituzione;

Le figure istituzionali;

L’Europa;

L’Italia;

Il mondo;

La sicurezza, la salute, l’ambiente (spazi

e funzioni);

La stampa(giornali, riviste, libri..)

L’evoluzione storica dei territori;

La storia come scoperta del sé e degli

altri.

Gli insegnanti metteranno in atto tutte le

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Verifiche e valutazione

strategie utilizzate nella pratica didattica per la

verifica e la valutazione (griglie, schede, analisi

di testi, risposte vero/falso, questionari, risposte

a scelta multipla, produzione di testi,

produzione di immagini..)

VERIFICA DELL’ATTIVITA’

PROGETTUALE

La verifica finale sarà il momento conclusivo

del percorso progettuale svolto. Verterà sulle

esperienze e le attività proposte e realizzate a

scuola e vedrà protagonisti gli alunni delle

classi interessate al progetto.

Tempi di attuazione Tutto l’anno scolastico

Fasi

1)Scelta delle tematiche da sviluppare.

2)Raccolta del materiale utile al lavoro.

3)Allestimento del laboratorio.

4)Uso del laboratorio per la costruzione dei

percorsi da attivare.

5)Realizzazione dei prodotti.

6)Raccolta e catalogazione dei prodotti.

7)Lezione teorica col geologo.

8)Partecipazione a una mostra di fossili, rocce,

minerali e gemme.

9)Lezioni teoriche e pratiche col Geologo.

10)Visita guidata sul territorio alla ricerca dei

fossili.

PRODOTTI FINALI

Realizzazione di un decalogo dei diritti e

dei doveri.

Realizzazione e stampa di un libro, a

cura delle classi interessate

Realizzazione di foto, CD, filmati.

Creazione di disegni

Realizzazione di un spettacolo teatrale

sull’argomento.

Risorse interne

Risorse esterne

Docenti, Personale A.T.A., Dirigente

Scol.

Esperto esterno:Geologo

Beni e servizi

Sussidi e materiali a disposizione della scuola,

materilae di facile consumo da acquistare,

materiale di recupero da riciclare.

RICADI , lì 20 ottobre 2011 La responsabile

Ins. Maria Antonietta ALBANESE

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Progetto classi 1^-2^-3^ dei tre plessi di scuola primaria

Riconoscimento ed intervento precoce

"Non è mai troppo presto"

A. Premessa

In linea teorica l'età minima in cui è possibile effettuare una diagnosi certa dei Disturbi Specifici di

Apprendimento "coincide generalmente con il completamento del secondo anno della scuola

primaria. In questo periodo infatti si completa il ciclo dell'istruzione formale al codice scritto

e si ha una riduzione significativa dell'elevata variabilità interindividuale nei tempi di

acquisizione della lettura (e quindi una significativa attendibilità della formulazione

diagnostica)". (Disturbi Evolutivi Specifici di Apprendimento, raccomandazioni per la pratica

clinica, 2009)

Questo implica, nella realtà dei fatti, che solo alla fine del secondo anno di Scuola ci si ponga il

problema della probabile esistenza di un disturbo e si avviino le procedure di segnalazione alla

famiglia ed ai Servizi Sanitari. Di fatto si arriva ad una formulazione diagnostica alla fine del terzo

anno di Scuola Primaria e quindi ad un avvio dell'intervento in 4 classe.

Poiché nei disturbi di sviluppo, a cui i DSA appartengono, la precoc ità della diagnosi e

quindi dell'intervento, sono tra i fattori più importanti per una buona evoluzione del disturbo,

la possibilità di anticipare la diagnosi di DSA è una sfida prioritaria.

Le attività di screening possono quindi giocare un ruolo significativo nella sensibilizzazione e

nella formazione del personale della Scuola permettendo loro (al di là della realizzazione dello

screening) un più precoce riconoscimento del DSA e la messa in atto di misure didattiche adeguate

basate sulla comprensione dei meccanismi che lo sottendono.

L'esperienza dell'AID in questo ambito si è coagulata intorno a 4 progetti (SCO.Le.DI., La

Scuola fa bene a tutti, Tutti i bambini vanno bene a Scuola, A.Pri.Co) che, in realtà diverse e con

modalità lievemente diverse, hanno toccato, dal 2003 ad oggi oltre 10.000 bambini di I e II anno

della Scuola primaria.

Tutte queste esperienze hanno comunque permesso una riduzione della percentuale dei bambini che

manifestano una acquisizione instabile del codice scritto e una minore presenza di "falsi

positivi". Di conseguenza è diminuito anche il numero dei bambini da segnalare ai servizi di

NPI con eliminazione dell'ansia e del disagio delle famiglie coinvolte.

In sintesi:

il numero di soggetti con DSA riconosciuto in tempo è ancora in Italia molto basso;

è fondamentale abbassare l'età di riconoscimento e di diagnosi dei DSA almeno al secondo

anno di scolarizzazione per permettere un intervento didattico e riabilitativo più efficace;

è necessario che la Scuola si doti di strumenti propri capaci di riconoscere i segnali di

rischio per la comparsa di un DSA;

è necessario che questo percorso di riconoscimento precoce sia condiviso con i Servizi

Sanitari.

B. Obiettivo

Utilizzando le esperienze ed i risultati acquisiti dall'AID in 5 anni di attività di screening (circa

10.000 soggetti di I e II anno scuola primaria), il progetto si propone di definire e sperimentare un

nuovo protocollo di screening, scientificamente attendibile e validato, da utilizzare per

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promuovere una campagna di screening da attuarsi in modo omogeneo sul territorio nazionale.

L'utilizzo della forma della Ricerca-azione, che coinvolge direttamente le Scuole ed il corpo

docente nella realizzazione dello screening, è volto a garantire il radicamento dell'esperienza

all'interno della Scuola e a rendere lo screening uno strumento di lavoro proprio.

La realizzazione del progetto in forma longitudinale permetterà di misurare e di raffinare la

sensibilità e specificità degli strumenti utilizzati in modo da ridurre al minimo la percentuale di falsi

positivi (bambini che appaiono a rischio, ma non hanno un DSA) e di falsi negativi (bambini che

non appaiono a rischio, ma svilupperanno un DSA).

Il progetto gode del patrocinio del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca,

che è stato sancito da un accordo apposito. Il coinvolgimento fin dalle fasi iniziali del MIUR, oltre a

dare maggior autorevolezza e garantire una maggior capillarità della realizzazione del Progetto, è

finalizzato a sollecitare un impegno del Ministero a promuovere la prosecuzione di tale intervento

anche dopo la fine del progetto.

C. Strategie e metodi

Si tratta di un progetto longitudinale che seguirà per 3 anni l'evoluzione delle competenze di lettura

e scrittura di circa 8000 bambini individuati con metodica random dalla popolazione scolastica delle

provincie coinvolte in modo da essere rappresentativi della realtà nazionale. Per rendere

sostenibile il progetto il numero di sedi locali (ovvero Sezioni Provinciali AID) coinvolte sarà al

massimo di 15, suddivise in 8 macroaree/regioni)

Lo screening sarà condotto dagli Insegnanti delle Scuole coinvolte, opportunamente

formati e supervisionati da uno o più referenti locali del progetto.

Lo screening sarà affiancato da una formazione del personale docente (e se occorre del personale

ASL) che accompagnerà l'intero corso del progetto e da incontri di in/formazione per i genitori.

1. Procedura di Screening

verranno utilizzati gli strumenti già sperimentati negli screening AID, diversificati per

fase dello screening ed integrati con questionari mirati per gli Insegnanti.

I soggetti risultati a rischio ad almeno due somministrazioni successive verranno

inviati (previo colloquio con i genitori) ai Servizi di NPI per un accertamento diagnostico.

1) Formazione dei Referenti

Obiettivi: creare un gruppo di referenti in grado di gestire localmente la realizzazione del

progetto e di supportare gli Insegnanti durante il percorso.

Modalità: 2 giornate di formazione (16 ore) all'inizio del progetto; 6 giornate di

monitoraggio e verifica nell'arco dei 3 anni.

2) Formazione degli insegnanti

Obiettivi: Fornire conoscenze adeguate sulle difficoltà specifiche di apprendimento e

sulla loro evoluzione; Individuazione delle difficoltà nella prima fase di alfabetizzazione;

Fornire strumenti di rilevazione delle difficoltà evidenziando le fasi critiche; Fornire

strumenti di recupero delle difficoltà precoci di apprendimento della letto – scrittura; Fornire

indicazioni per l'intervento nel corso della scolarizzazione avanzata

Modalità: per tutti gli Insegnanti delle classi coinvolte nel progetto corso di formazione

base in 3 annualità (3 incontri di 3 ore ciascuno, ogni anno); per la restituzione 2 incontri

di 2 ore ciascuno, dopo ogni screening o monitoraggio; per la restituzione finale 1 incontro

di 2 ore.

D. Durata e fasi del progetto

Il progetto avrà inizio nel settembre 2009 e terminerà a luglio 2012 e si compone di 3 fasi distinte

anche se parzialmente sovrapposte:

1) la fase preparatoria mira alla raccolta del materiale disponibile, alla scelta delle sedi e

delle persone ed al coinvolgimento delle Istituzioni;

20

2) la fase operativa consiste nella realizzazione dello screening e delle attività formative;

3) la fase di analisi dei dati inizia con l'analisi critica dei dati raccolti in passato ed accompagna

il progetto fino al suo termine. I dati raccolti potranno essere pubblicizzati attraverso un

convegno nei mesi successivi al termine del progetto.

Fase preparatoria

Individuazione dei gruppi operativi e dei referenti (Scuola e AID) per il progetto nelle singole

realtà locali (febbraio-marzo 2010) incontri di formazione per i Referenti locali finalizzati ad

omogeneizzare le modalità di screening (marzo-aprile 2010);

Fase operativa

1. Attività di screening

a. Effettuazione dello Screening al termine della I elementare per individuare i soggetti a

rischio (maggio-giugno 2010);

b. Monitoraggio: Verifica della stabilità del rischio a metà della 2 classe elementare;

(dicembre 2010-gennaio 2011)

c. Screening al termine della Il elementare per individuare i soggetti che presentano un

sospetto DSA (maggio-giugno 2011);

d. Monitoraggio: Verifica della stabilità del rischio a metà della 3 classe elementare (dicembre

2011-gennaio 2012);

e. Screening al termine della III elementare per verificare la stabilità del disturbo nei soggetti

a rischiò e verifica della comparsa di eventuali nuovi sospetti (maggio-giugno 2012);

2. Coinvolgimento altri Enti

a. Avvio contatti con gli Uffici Scolastici Regionali/Provinciali e con gli Istituti Scolastici

selezionati per verificare la loro disponibilità ad aderire al progetto; effettuazioni di riunioni

con i collegi docenti e predisposizione delle autorizzazioni da parte delle famiglie (febbraio-

aprile 2010);

b. Coinvolgimento Servizi NPI per la formazione e per l'invio dei soggetti che risulteranno

stabilmente a rischio (gennaio-giugno 2011; gennaio-giugno 2012)

3. Attività di formazione e verifica

a. Formazione degli Insegnanti:

a. formazione di base per tutti gli insegnanti delle classi coinvolte nel progetto

(marzo-aprile 2010; settembre-ottobre 2010; settembre –ottobre 2011);

b. formazione in itinere a tutti gli Insegnanti attraverso il monitoraggio

dell'andamento delle classi e la discussione dei risultati dello screening (giugno

2010, giugno 2011, giugno 2012);

b. In/formazione dei genitori: presentazione del progetto (assieme agli Insegnanti) (marzo-

aprile 2010, settembre 2010, settembre 2011), comunicazione dei risultati e delle situazioni di

rischio (individualmente da parte dell'Insegnante e del referente) (luglio 2010, luglio 2011, luglio

2012);

c. Verifica dell'andamento del Progetto da parte del gruppo di lavoro nazionale: all'inizio, a

metà ed alla fine di ogni anno scolastico (marzo 2010; giugno 2010; settembre 2010; marzo

2011; giugno 2011; settembre 2012; marzo 2012; giugno 2012)

d. Formazione in itinere dei Referenti: monitoraggio dell 'andamento degli

screening; omogeneizzazione delle modalità di comunicazione delle risposte agli Insegnanti

ed ai genitori e degli invii ai Servizi di NPI (maggio 2010, settembre 2010; maggio 2011,

settembre 2011, maggio 2012, settembre 2012)

E. Compiti delle Parti coinvolte

Le sedi locali interessate al Progetto dovranno: individuare le Scuola all'interno delle quali potrà

21

essere effettuato lo screening, garantire la prosecuzione del Progetto per i 3 anni; individuare

1-2 referenti AID; essere in grado di gestire i contatti locali con gli Uffici Scolastici, con le singole

Scuole e, ove possibile, con i referenti per la dislessia formati nel corso del Progetto AID-

MIUR; indicare la presenza di formatori locali disponibili per la formazione Insegnanti;

Le Scuole coinvolte dovranno prevedere la somministrazione dello screening da parte degli

Insegnanti (con la supervisione dei referenti Scuola e AID), l'organizzazione degli incontri di

formazione e di in-formazione; la presenza degli insegnanti ai colloqui di risposta individuali.

Il gruppo di lavoro Nazionale garantirà la formazione dei Referenti locali e l'uniformità

della formazione degli Insegnanti; la raccolta e l'analisi dei dati (locali e nazionali); il supporto ed

il raccordo delle attività delle sedi locali, compresa l'individuazione di formatori nel caso la

sede locale ne sia sprovvista; la rendicontazione a FTI delle spese sostenute (nei limiti previsti

dal Progetto) sulla base della documentazione presentata. Verranno a tal scopo

individuate le figure del Referente Organizzativo, del Referente Amministrativo (comune

agli altri progetti AID FTI) e del Referente per l'Analisi dei dati.

Una volta definite le Provincie in cui verrà realizzato il progetto, il MIUR invierà una circolare

agli Uffici scolastici Regionali e Provinciali per sollecitare la loro partecipazione attiva.

La ripartizione dei fondi prevede per ogni sede coinvolta un piccolo budget fisso (tipo rimborso

spese forfettario), una cifra per coprire la formazione ed un'altra per la realizzazione dello

screening. La definizione delle cifre sarà ovviamente dipendente dal numero delle Sezioni

coinvolte e dal numero di screening effettuati da ciascuna,

F. Tempi ed attività

Locale Nazionale Mar-Apr '10 Contatti con gli Enti e con le singole

Scuole

Formazione referenti AID (e Scuole) Mag '10 Formazione base Insegnanti-1 (3 h/sede) Mag '10 In-formazione genitori-1 (con gli

insegnanti)

Mag '10 Formazione in itinere referenti-1 Mag-Giu '10 Screening I elementare Set '10 Formazione insegnanti in itinere-1

(2h/sede)

Giu-Set '10 Analisi dati e definizione soggetti

rischio Set '10 In-formazione genitori-2 (+ risposte) Set '10 Formazione in itinere referenti-2 Set-ott '10 Formazione base Insegnanti-2 (3h/sede) Dic '10-Geni 1 Monitoraggio in II el (sogg a rischio) Analisi dati e conferma rischio Gen '11 Risposta genitori (individuale) Mag '11 Formazione in itinere referenti Mag-Giu '11 Screening II elementare (tutti) Analisi dei dati, vecchi e nuovi rischi Giu '11 Formazione Ins in itinere-2 (2h/sede) Set '11 In-formazione genitori-3 (+ risposte) Set-ott '11 Formazione base Insegnanti-3 (3h/sede) Formazione in itinere referenti Dic '11-gen '12 Monitoraggio III elementare Analisi dati – stabilità del rischio Mar-Apr '12 Formazione itinere referenti Mag '12 Screening III elementare Giu '12 Formazione Ins itinere-3 (2h/sede)+

genitori

Analisi dati – conferma DSA Lug-Set '12 Formazione referenti finale Lu-Set '12 Analisi complessiva dei dati -

Convegno

22

Programmazione e approfondimento della lingua italiana ed attività alternative alla

Religione Cattolica

Scuola Primaria

TEMPI DI ATTUAZIONE: tutto l’anno

DESTINATARI: tutti gli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della Religione Cattolica.

OBIETTIVO UNITARIO.

Svolgere attività di riflessione linguistica su ciò che si dice, si scrive, si ascolta, si legge.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO:

Ricostruzione orale con l’aiuto di immagini delle storie ascoltate.

Composizione di parole con sillabe note, corrispondenza fra parole e illustrazioni.

Abbinare brevi didascalie ad immagini.

Codifica immagine attraverso il codice linguistico.

Conoscere connettivi temporali.

Lettura di descrizione in fiabe e favole famose.

Descrivere un ambiente seguendo uno schema.

Conoscenza dei concetti topologici.

Riconoscere in un messaggio gli elementi della comunicazione.

Conoscere gli ambienti naturali ed antropici.

Leggere in modo corretto, scorrevole ed espressivo.

Produrre racconti di esperienze personali.

Analizzare la struttura e comprendere i contenuti principali dei testi letti.

Conoscere gli ambienti geografici.

Conoscere i colori e la loro funzione.

Produrre immagini di diversa topologia: per completare con un’illustrazione adeguata, il

contenuto di un testo per esprimere in modo creativo pensieri, emozioni e sensazioni.

Rappresentazione figurativa di sé e dell’altro.

Produrre testi descrittivi.

Analisi dei testi descrittivi.

Individuare nella frase soggetto, predicato verbale e nominale.

Riconoscere i verbi modi e tempi.

Arricchire il lessico.

Poesie

ATTIVITA’

Utilizzare il computer per scrivere e disegnare

Descrizione d’immagini di persone ritagliate dai giornali.

Riflessione ortografica della lingua italiana.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

L’alunno: riconosce le proprie caratteristiche personali e le sue capacità;

riconosce che ogni comunità sociale è un organismo che integra e media molteplici differenze;

considera l’importanza della cooperazione come strategia per la realizzazione di obiettivi sociali.

AMBIENTI DI APPRENDIMENTO

Verranno utilizzati tutti gli spazi interni ed esterni dell’edificio scolastico.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Saranno somministrate prove strutturate e non per verificare le abilità acquisite.

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Progetti curriculari Scuola dell’infanzia

Giochi con le storie

Le storie perché

Premessa

Si è scelto le fiabe, le favole, perché chiunque abbia a che fare con i bambini, sa bene

quanto piacciono ai piccoli. Tutti sappiamo quanto sia forte l’attrazione esercitata sulla

mente del bambino dalle fiabe e dal loro mondo fatto di intrighi, incantesimi o magie, fate e

streghe… e lieto fine, è una risorsa educativa che la scuola non può ignorare.

Il linguaggio fantastico-narrativo parte dal dato della realtà e lo trasforma, è un linguaggio

molto vicino al bambino che, attraverso l’ascolto di favole e fiabe, si accosta alla vita con

stupore, e meraviglia, si identifica con il protagonista e in questo modo proietta e rimuove

esperienze e vissuti legati ad ansie e paure.

La fiaba piace tanto ai bambini perché, attraverso personaggi comuni e storie quotidiane,

rappresenta problemi ed indica strada e strategie per risolverli.

Dal punto di vista cognitivo il raccontare storie sollecita e rafforza la strutturazione del

pensiero, secondo Bruner ”la narrazione è strumento di comprensione per organizzare le

esperienze e le conoscenze”.

Il gioco del teatro che nasce successivamente come proposta ludica risponde al bisogno

naturale di creatività del bambino.

L’itinerario didattico si concretizzerà attraverso attività molto coinvolgenti (in cui i bambini

saranno i soli protagonisti, liberi di esprimere la loro personalità): ascolto e rielaborazione

di storie a livello verbale, grafico-pittorico, espressione corporea, musica, recitazione,

danza, ecc.

Il nostro compito sarà quello di predisporre un ambiente motivante atto a stimolare le

relazioni, gli apprendimenti, la fantasia, l’immaginazione e la creatività, e mettere in atto

strategie di relazioni quali l’atteggiamento di “ascolto” attivo e propositivo, di guida,

stimolo e di incoraggiamento per generare autostima, sicurezza.

FINALITA’

Sviluppare la creatività

Maturazione dell’identità

Sviluppo dell’autonomia

OBIETTIVI FORMATIVI:

Ascoltare e comprendere brevi storie

Saper raccontare i nuclei fondamentali del racconto

Individuare le caratteristiche dei vari personaggi

Organizzare gli eventi di una storia in sequenze temporali

Rappresentare le storie con varie tecniche grafico-pittoriche

Esprimere emozioni e sentimenti attraverso la mimica, la gestualità

Inventare finali, costruire storie

Arricchire il lessico

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Drammatizzare i racconti

Muoversi secondo un ritmo musicale

Acquisire fiducia nelle capacità di comunicazione ed espressione

Collaborare con gli altri rispettando le regole.

METODOLOGIA

Uso del gioco come attività essenziale che permette ai bambini di liberare la loro

curiosità favorendo l’interesse e la motivazione ad apprendere.

Laboratori (linguistico-teatrale-musicale-motorio-grafico-pittorico-multimediale)

ATTIVITA’

ascolto di storie – visione di storie - verbalizzazioni – ricostruzione delle storie- Analisi

degli elementi che compongono la fiaba ( chi? com’è dov’è cosa fa, perché?) -

individuazione delle sequenze - giochi simbolici – drammatizzazioni – travestimenti –

disegno e pittura dei personaggi – inventa storie, finali – produzione di sequenze tipo

fumetti – giochi motori, ritmici, memorizzazione di canti e poesie

CONTENUTI

fiabe e favole

MEZZI

Libri di favole, dvd, videocassette, audiocassette, cd rom, fogli, colori vari, cartelloni, colla,

pennelli, travestimenti, computer,

VALUTAZIONE

Attraverso l’osservazione dei bambini in tutte le loro attività.

Progetto I quattro elementi della natura:

FUOCO-ACQUA-TERRA-ARIA

F. A. T. A.

PREMESSA

Il progetto educativo didattico per l'anno scolastico 2011/2012 prevede l'esplorazione

l'osservazione e la conoscenza degli elementi della natura: Fuoco, Acqua, Terra,

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Aria.

Viene introdotto da una FATA che funge da personaggio mediatore.

Le lettere che compongono la parola FATA costituiscono le iniziali dei quattro elementi

attorno a cui verteranno le attività:

“F” come fuoco che grida e scoppietta

“A” come aria che gioca e fischietta

“T” come terra che ci fa dimora

“A” come acqua che calma e ristora

MOTIVAZIONE E FINALITA'

Il progetto è finalizzato a sviluppare nel bambino la consapevolezza dell'importanza vitale

dei quattro elementi e a indurre lo stesso a prendere coscienza di sé come persona capace di

interagire con gli altri e con l'ambiente che lo circonda avviandolo alla costruzione di una

mentalità di tipo scientifico.

OBIETTIVI FORMATIVI

Allargare il campo conoscitivo ed esperienziale del bambino;

avvicinarlo al mondo reale con un atteggiamento creativo e di ricerca;

arricchire il bagaglio lessicale e le competenze linguistiche proprie del riassumere,

descrivere, raccontare, fornire spiegazioni, conversare.

OBIETTIVI GENERALI

Stimolare nel bambino un atteggiamento di curiosità e disponibilità ad:

- osservare – scoprire – conoscere – esplorare – manipolare – elaborare.

Favorire una prima formazione di atteggiamenti ed abilità di tipo scientifico,

avviando il bambino:

al riconoscimento dell'esistenza di problemi;

alla possibilità di affrontarli e di formulare quindi ipotesi di risoluzione;

alla possibilità di confrontare con gli altri le proprie opinioni;

alla verifica delle ipotesi formulate.

Sensibilizzare il bambino ad avere cura e rispetto per l'ambiente.

4. Sviluppare la capacità senso-percettiva e le abilità coordinative.

OBIETTIVI SPECIFICI

LA CONOSCENZA DEL MONDO

Conoscere il proprio ambiente di vita nella sua dimensione naturale

Conoscere ed individuare le caratteristiche dei quattro elementi (3-4 anni) per poi

passare, dalla fase dell'osservazione, a quella della formulazione di ipotesi e

previsioni ( 5 anni )

Conoscere e rispettare le prime regole di convivenza sociale

Scoprire momenti e situazioni che suscitano stupore e meraviglia

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Sviluppare la capacità di interpretazione della realtà riferita ai quattro elementi

sviluppare la capacità di risolvere un problema ( 5 anni )

Conoscere l'importanza e le funzioni di ogni elemento per la vita degli uomini, degli

animali e delle piante

Scoprire e rispettare l'ambiente naturale circostante

Scoprire e comprendere il rapporto causa-effetto dei fenomeni ( 5 anni )

IL CORPO E IL MOVIMENTO

Prendere coscienza del proprio corpo

Acquisire lo schema corporeo

Imparare a coordinare andature e schemi semplici

Sviluppare l'auto controllo

Sviluppare la consapevolezza dei ritmi interni: respirazione/battito cardiaco ( aria )

Imparare a sperimentare la respirazione ritmata ( aria )

Sviluppare le abilità di motricità fine mediante giochi di manipolazione

Prendere coscienza di come il corpo interagisce con i quattro elementi

I DISCORSI E LE PAROLE

Saper decodificare semplici consegne legate alla vita scolastica

Saper ascoltare e comprendere un racconto

Saper utilizzare il linguaggio verbale per esprimere stati d'animo, sentimenti

personali ed esperienze vissuti

Intuire e comprendere il significato di parole nuove e complesse

Cogliere i messaggi contenuti in poesie e filastrocche

Sviluppare le potenzialità creative a livello verbale

Saper intervenire con coerenza nel gruppo

Usare simboli grafici per rappresentare le immagini verbali

IL SE' E L'ALTRO

Sviluppare l'identità personale ed un'immagine positiva di se

Sviluppare, in relazione alle specifiche capacità, un senso di responsabilità e

considerazione per gli altri e per l'ambiente

Saper comprendere che le regole sono elementi necessari per una vita scolastica

produttiva e piacevole

Rafforzare la capacità di integrarsi nel gruppo-sezione

Imparare a collaborare con un fine comune

Saper condividere con il gruppo giochi ed attività

Imparare a riconoscere ed accettare l'altro diverso da sé

Dimostrare capacità di iniziativa ed un buon grado di “autonomia”

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LINGUAGGI – CREATIVITA' – ESPRESSIONE

Esplorare materiali ed usarli con creatività

Passare dall'esplorazione senso-percettiva alla rappresentazione simbolica del

vissuto

Leggere e rappresentare immagini

Interpretare e tradurre graficamente le sensazioni, le emozioni e le paure

Rielaborare le esperienze vissute attraverso le attività artistico-espressive

METODOLOGIA

Al centro di tutte le proposte didattiche viene posto il bambino rispettando i suoi tempi e

stimolandone la curiosità.

La metodologia ruota attorno a quattro nuclei fondamentali:

predisposizione di un ambiente sereno e stimolante,

valorizzazione del gioco,

valorizzazione dell'esplorazione e della ricerca,

attenzione alla vita di relazione.

La risorsa principale sia per le relazioni che per l'apprendimento è il gioco che nell'infanzia

assume un significato primario consentendo al bambino di:

mobilitare e fissare la sua attenzione,

sviluppare e coordinare schemi percettivi e motori,

memorizzare,

anticipare e prevedere risposte e soluzioni,

analizzare, confrontare, scoprire relazioni,

acquisire una maggiore competenza linguistica,

socializzare.

La naturale curiosità del bambino è un mezzo prezioso per consentirgli di ampliare i suoi

orizzonti di esperienza e conoscenza in modo da raggiungere conquiste sempre più

significative.

Non vi è quindi rigidità ma disponibilità ad adattare la “didattica” alle esigenze dei piccoli.

VERIFICA

La verifica sarà fatta in modo costante per valutare la validità delle metodologie operative

adottate, in relazione al grado d'interesse e partecipazione dei bambini e permetterà, in

itinere, di adattare le attività in base alle richieste che saranno fatte dai bambini stessi o alle

difficoltà che si potranno eventualmente riscontrare nello svolgimento dei lavori.

28

TEMPI E FASI PER LA REALIZZAZIONE

Il progetto avrà durata annuale.

Le attività saranno svolte durante l'anno scolastico in orario curricolare e coinvolgeranno gli

alunni dei plessi della scuola dell'infanzia di Santa Domenica e Brivadi a rotazione

settimanale.

Gli orari e lo svolgimento delle attività avranno una struttura “aperta” e flessibile, gli

alunni lavoreranno a piccoli o grandi gruppi a secondo delle necessità, delle richieste e delle

attitudini dimostrate dagli stessi.

Ins. Caracciolo Graziella

29

Progetti curriculari Scuola secondaria di primo grado

Programmazione / approfondimento della lingua italiana ed attività alternative alla

Religione cattolica

Progetto di cineforum Il cineforum sarà considerato lezione a tutti gli effetti ed il docente farà capire gli allievi che in

occasione di una visione cinematografica avranno il dovere di ascoltare e di acquisire per poi

produrre. Seguirà regolare valutazione da parte dell’insegnante attraverso la compilazione di una

scheda di riflessione da cui dovranno emergere nell’alunno le seguenti abilità:

1. capacità di ascolto

2. esposizione in sintesi

3. capacità di esprimere giudizi

4. grado di sviluppo dell’educazione all’immagine

5. sensibilità musicale

Dal “ Forum” l’insegnante avrà la possibilità di verificare e valutare:

1. capacità d’intervento

2. saper sostenere i propri punti di vista

3. saper rispettare le altrui opinioni

PROGRAMMA DEL PROGETTO DI EDUCAZIONE ALLA SALUTE

Bisogni individuati rispetto alle situazioni a rischio

1) Conoscenza e igiene del corpo.

2) Educazione alimentare.

3) Prevenzione delle malattie.

4) Prevenzione della tossicodipendenza.

5) Prevenzione della dipendenza dai mass-media.

Finalità

1) Favorire un armonico sviluppo psico-fisico

2) Acquisire corrette abitudini comportamentali.

3) Acquisire consapevolezza delle proprie potenzialità.

4) Saper scegliere responsabilmente.

Attese

Tendere a raggiungere e conservare uno stato di bene-essere nella

scuola e, successivamente, nella società.

30

Metodologia

Si utilizzeranno metodologie attive, perché tutti gli alunni siano chiamati ad un’operatività

individuale e di gruppo. Ad un primo momento d’informazione seguirà l’operatività durante la

quale gli alunni faranno uso dei principi appresi.

Strumenti

Gli strumenti utilizzati saranno: libri di testo e della biblioteca scolastica, enciclopedie, riviste

specialistiche, tabelle anatomiche, programmi per computer, videoregistratore, televisore,

registratori, ecc.

Verifica

La verifica terrà sotto controllo il processo didattico sia per quanto concerne gli elementi cognitivi,

sia per quelli formativi.

Verranno osservati i comportamenti e le loro modifiche che permetteranno di capire il segnale di

una presa di coscienza e di una scelta individuale verso un "saper essere".

Operatori

Docenti curriculari,

Destinatari Classe terza

Area tematica: devianze comportamentali

1. Il tabagismo.

2. L’alcolismo.

3. Le tossicodipendenze e l’A.I.D.S.

4. I farmaci

Referente del progetto

Insegnante Albanese Mariella

PROGETTO DI EDUCAZIONE STRADALE

Premessa

L’educazione stradale risponde all’esigenza di formare e maturare la personalità degli allievi

attraverso lo spirito di solidarietà delle norme di convivenza.

Indispensabile è la conoscenza delle regole fondamentali del Codice della strada per l’acquisizione

di comportamenti responsabili finalizzati alla salvaguardia della vita.

Obiettivi Educativi Formativi

1. Formazione del senso relazionale e di appartenenza alla comunità;

2. Educazione alla partecipazione attiva e allo spirito di solidarietà;

3. Prendere coscienza dei problemi relativi alla strada;

4. Diffondere conoscenza e fornire consulenza;

5. Assunzione di modelli culturali e habitus comportamentali adeguati;

6. Formazione di una solida e diffusa coscienza del problema.

Argomenti e obiettivi trattati nel Terzo Anno

31

Saper discutere e intervenire. Produrre ipotesi di

soluzione.

Le cause degli incidenti stradali. Come ridurre

gli incidenti stradali. Come rendere sicure le

nostre strade. Statistiche degli incidenti

stradali.(Italiano-Educ.Civica-Educ.Tecnica-

Scienze matematiche).

Saper affrontare una situazione di emergenza

sulla strada.

Elementi fondamentali di pronto soccorso

stradale.(Incontro con esperti del settore ,esterni

o interni).

Mezzi e metodi

Le attività saranno di vario tipi e comprenderanno diverse metodologie di approccio, per fornire

varie possibilità di conoscenza e di illustrazione dei contenuti:

Lezione orale, dialogo spontaneo e guidato,dibattiti, lettura spontanea o programmata di giornali,

riviste, pubblicazioni sull’argomento, visite guidate, carte stradali, codice della strada,

illustrazioni,giochi ,dati statistici, diapositive.

Criteri per la verifica e la valutazione La verifica sarà fatta a fine trattazione, per valutare gli aspetti formativi e la crescita generale dei

ragazzi sotto l’aspetto culturale e sotto l’aspetto comportamentale.

Attraverso questionari, produzioni personali, discussioni e conversazioni, si cercherà di rilevare,

soprattutto, se i ragazzi avranno maturato comportamenti e valori di convivenza e di rispetto nei

riguardi degli altri.

La valutazione sarà rapportata agli obiettivi, ma terrà anche conto della partecipazione attiva e della

qualità dell’impegno.

PROGETTO EDUCATIVO “ SCUOLA SICURA”

Con l’iniziativa si vuole affrontare, come negli anni precedenti, il problema dell’informazione -

formazione del cittadino, sia in chiave preventiva, per una corretta conoscenza del territorio, e dei

rischi e degli incidenti di ogni genere con i quali si convive, sia in caso di emergenza, per educare a

comportamenti improntati a principi di collaborazione ed autocontrollo.

Il concetto di informazione prevede l’obbligo non solo di dare notizie, ma anche di indicare i

comportamenti che i cittadini dovranno adottare all’emergenza.

Argomenti da trattare nella classe 3^

Che cosa è la Protezione Civile ?

Tempi di attuazione: 6 ( sei ) ore

1) Le strutture della Protezione Civile e relativi

funzionamenti

Materie letterarie - Scienze - Ed. Tecnica

2) Quali forze intervengono in caso di calamità Scienze - Lettere - Ed.Tecnica

3) Eventi antropici e naturali Scienze - Lettere - Ed.Tecnica

4) Norme igienico - sanitarie Educ. Fisica - Scienze

5) Elementi fondamentali di "primo soccorso" in

caso di eventuali incidenti

Educ. Fisica

6) Il panico: come superarlo Lettere

32

7) Approfondimenti sulla conoscenza della

segnaletica di salvataggio e di identificazione

Scienze - Educ. Tecnica

8) Approfondimenti sulla conoscenza delle

norme di comportamento nelle diverse

emergenze

Tutti i docenti

9) Istruzioni di sicurezza Tutti i docenti

Realizzazione del piano di evacuazione di un edificio scolastico

1) Conoscenza dell'ambiente scolastico: "zone di

rischio" e "zone di sicurezza"

Ed. Tecnica

2) Planimetria dei vari piani dell'edificio con

l'indicazione dei presidi di sicurezza ( idranti,

estintori, campanelli di allarme, pannelli

elettrici, ecc. )

Ed. Tecnica - Ed. Artistica

3) Simbologia di salvataggio e di identificazione

all'interno della scuola

Tutti i docenti

4) Identificazione delle procedure e dei compiti

in caso di una emergenza ( modalità e

comportamento degli allievi e del personale

scolastico in caso di abbandono dell'edificio )

Tutti i docenti

5) Istruzioni generali di sicurezza Tutti i docenti

Preparazione e partecipazione degli allievi al

"piano di evacuazione" dell'Istituto

Tutti i docenti

PROGETTO ALLA LEGALITÀ (relativo anche a Programmazione Cittadinanza e

Costituzione)

Finalità del progetto

1.Promuovere atteggiamenti di collaborazione e tolleranza fra le diverse componenti della

comunità scolastica.

2.Rendere effettiva la convivenza democratica nella scuola, intesa come laboratorio della

società, attraverso una pratica relazionale quotidiana che favorisca la formazione dello studente

cittadino.

3.Promuovere e sostenere i processi formativi rispondenti alla convivenza democratica, alla

cultura della legalità, per rendere più rapido il progresso civile.

1. Introdurre i ragazzi ad una prima conoscenza delle tematiche dei diritti umani.

Obiettivi formativi

1. Sviluppare l’attitudine all’ascolto e alla comunicazione, alla presenza attiva nella comunità

scolastica, in un clima di scambio circolare.

2. Promuovere la consapevolezza della responsabilità personale.

3. Stimolare l’autoverifica e l’autovalutazione dei reciproci comportamenti.

4. Favorire nei giovani la consapevolezza dei loro diritti e doveri nella scuola e nella società.

5. Superare l’aggressività. Comprendere le ragioni di opinioni diverse .

6. Valutare azioni positive e negative nel sociale.

7. Intervenire con proposte coerenti e pertinenti.

33

Obiettivi cognitivi

1. Conoscere i principali articoli della Costituzione Italiana.

2. Conoscere i principali articoli della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo.

3. Conoscere i principali articoli della Convenzione Internazionale dei Diritti dell’Infanzia.

4. Conoscere le norme scolastiche.

Verifiche

La verifica sarà effettuata attraverso schede, questionari, elaborati.

Unità didattica per la scuola media

OBIETTIVI CONTENUTI METODI MEZZI

Comprendere e

conoscere i diritti umani

Contestualizzazione

dei diritti umani.

I propri diritti: Carta

dei diritti

Lettura guidata Costruzione

tabella

violazione- diritti Costruzione

di una carta dei diritti

Testimonianze

(diario di Anna

Frank, pagina del

20 giugno 1942;

materiali Amnesty

ecc.)

Cartelloni

Conoscere la

Dichiarazione dei diritti

dell’uomo

La Dichiarazione

Universale dei diritti

dell’uomo

Lettura e esercizi di

comprensione sulla

Dichiarazione Universale

Video

Illustrazione di un articolo

della DUDU a scelta con

disegni o altro

Testo della

Dichiarazione

Universale

(articoli più

significativi) “La

Dichiarazioni

Universale dei

Diritti dell’Uomo”

a cartoni animati

disegni, collage…

Acquisire la

consapevolezza che

anche oggi nel mondo i

diritti vengono violati

Le violazioni dei

diritti umani nel

mondo con

particolare

riferimento alle

violazioni contro i

bambini

Lettura di alcune storie di

violazioni Ricerca geografica-

politica sul paese a cui si

riferiscono

Individuare di che tipo di

violazione si tratta(l’art. della

Dichiarazione che è stato

violato)

Drammatizzazione/

rappresentazione di una storia

con disegni o altro

Costruzione di una carta

tematica

Materiale di

Amnesty

International Testi

di geografia

disegni, Collage…

cartelloni,

Rapporto ’97AI

Acquisire la

consapevolezza che ogni

persona può dare un

proprio contributo alla

difesa dei diritti umani

Il lavoro in difesa dei

diritti umani

Intervento di relatori e

dibattito(Autorità comunali,

forze dell’ordine, ecc.

……).

34

PROGETTO ORIENTAMENTO

Finalità

1. promuovere la conoscenza di sé e lo sviluppo di capacità d'interazione con l’ambiente

esterno;

2. conoscere il sistema scolastico italiano;

3. conoscere le offerte scolastiche del territorio circostante;

4. conoscere le caratteristiche del mondo economico e lavorativo attuale;

5. essere in grado di attuare scelte motivate per crescere come persona e come cittadino.

Obiettivi richiesti agli alunni: 1. individua le proprie preferenze ed aspirazioni;

2. sa autovalutarsi;

3. individua le competenze e le attitudini necessarie per svolgere i principali tipi di lavoro.

Metodologia:

1. discussioni guidate, incontri con i genitori;

2. lavori individuali e di gruppo;

3. uscite didattiche sul territorio.

Strumenti

1. uscite didattiche finalizzate alla conoscenza della realtà economica e scolastica del territorio

2. consultazione di riviste;

3. incontri con esperti del settore.

4.

Tempi

1. nell'arco del triennio, principalmente durante il primo quadrimestre della terza media al fine

di permettere agli alunni un'iscrizione oculata;

2. alle scuole secondarie di secondo grado.

Docenti Tutti i docenti del Consiglio di classe.

Valutazione Non sempre i ragazzi seguono le indicazioni scaturite dal lavoro operato, ma spesso sono portati a

scegliere sulla base di motivazioni non sempre adeguate alle loro reali capacità.

Referente del progetto

Prof.ssa Iannello Caterina

35

PROGETTO ALFABETIZZAZIONE A FAVORE DELLA RAGAZZA BULGARA

LESEVA STANISLAVA PETROVA

Referente Progetto: Pros.ssa _Marchese Romania_________Anno Scolastico 2011.2012

Situazione socio – scolastica dell'allieva.

Leseva Stanislava Petrova è una ragazza bulgara che risulta iscritta nella scuola media di

Ricadi plesso di S.Domenica nella classe IIC e che presenta rilevanti difficoltà linguistico-

espressive.

Con tale progetto,si cercherà,nei limiti del possibile,di intervenire in modo mirato per dare

alla ragazza la possibilità di apprendere le conoscenze minime e fondamentali per poter

scrivere e comunicare in lingua italiana e per dare anche una maggiore opportunità di

inserimento graduale nel contesto educativo e didattico della scuola, ciò dovrebbe

chiaramente favorire anche l'apprendimento delle altre discipline.

Finalità

1.Alfabetizzazione in lingua italiana come strumento base per ulteriori conoscenze,

2.Favorire l'integrazione dell'alunna straniera nel gruppo classe.

Bisogni linguistici

Comunicare

comunicare negli scambi interpersonali di base,

arricchire il lessico,descrivere,narrare,comprendere messaggi e prendere la

parola in situazioni diverse.

Leggere e Scrivere

avere le nozioni minime e fondamentali delle tecniche di base della lettura/scrittura

comprendere e produrre semplici testi scritti.

Comprensione e produzione

1.comprendere testi e messaggi orali e scritti relativi alle diverse discipline e alla vita

comune (spiegazioni,glossari,parole/chiave....)

2. comprendere e produrre testi riferiti allo studio e alla vita comune.

Riflessione sulla struttura della lingua

1. usare in modo corretto le strutture della lingua italiana

2. riflettere sulle strutture utilizzando anche termini metalinguistici.

Obiettivi generali e specifici

Obiettivo generale

Leggere e capire testi nei loro significati essenziali.

Obiettivi specifici

a) pronunciare correttamente,

36

b) individuare le pause di un testo e leggerlo rispettandole,

c) individuare le informazioni essenziali di un testo,

comprendere il significato di parole chiave.

Obiettivo generale

Acquisire la capacità di comunicare in modo essenziale e possibilmente corretto sia

oralmente che pere iscritto.

Obiettivi specifici

a) raccontare e descrivere esperienze vissute,

b) riferire testi vari letti o ascoltati,

c) descrivere molto semplicemente persone, luoghi, oggetti.

d) usare frasi brevi e semplici, coordinate più che subordinate.

Obiettivo generale

Acquisire la correttezza ortografica

Obiettivi specifici

Migliorare l'ortografia,

Usare verbi di modo finito preferendo l'indicativo

Riconoscere gli articoli presenti in un enunciato,

Distinguere le forme dell'articolo

Concordare l'articolo al nome,

Conoscere le principali congiunzioni,

Ordinare le parole secondo l'ordine alfabetico,

Comprendere i simboli principali e le definizioni del vocabolario.

Strategie

Si utilizzeranno i più comuni sussidi linguistici:libri,articoli,immagini,computer;

si adopererà un lessico base il più vicino possibile al contesto in cui si opera.

Tempi di attuazione

Si utilizzeranno in orario extrascolastico complessivamente 40 ore di lezione.

Ricadi 8.11.2011

La Docente

Prof.ssa Marchese Romnia

37

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE (relativo anche a Programmazione

Cittadinanza e Costituzione)

Titolo: Dall’Unita’ d’Italia alla Costituzione

Finalità del progetto

1. Conoscenza del processo che ha condotto all’ Unità d’Italia e alla stesura della

Costituzione;

2. le parti fondamentali della Costituzione;

3. educare alla convivenza civile e democratica;

4. valorizzare l’importanza delle regole e dei principi fondamentali su cui si basano i diritti

umani introducendo i ragazzi ad una prima conoscenza delle tematiche dei diritti umani;

5. riconoscere il valore della legge negli ambienti di vita quotidiana e promuovere

atteggiamenti di collaborazione e tolleranza fra le diverse componenti della comunità

scolastica;

6. Rendere effettiva la convivenza democratica nella scuola, intesa come laboratorio della

società, attraverso una pratica relazionale quotidiana che favorisca la formazione dello

studente cittadino.

Obiettivi: Obiettivo primario: insegnare alle giovani generazioni come esercitare la democrazia nei limiti e

nel rispetto delle regole comuni.

Obiettivi formativi.

1. Sviluppare l’attitudine all’ascolto e alla comunicazione, alla presenza attiva nella comunità

scolastica, in un clima di scambio circolare.

2. Promuovere la consapevolezza della responsabilità personale.

3. Stimolare l’autoverifica e l’autovalutazione dei reciproci comportamenti.

4. Favorire nei giovani la consapevolezza dei loro diritti e doveri nella scuola e nella società.

5. Superare l’aggressività. Comprendere le ragioni di opinioni diverse.

6. Valutare azioni positive e negative nel sociale.

7. Intervenire con proposte coerenti e pertinenti.

Obiettivi cognitivi:

1. Conoscere il processo che ha condotto all’unità D’Italia e trattazione delle principali

problematiche connesse al periodo (emigrazione, brigantaggio..)

2. La Costituente e i membri di maggior rilievo.

3. Conoscere i principali articoli della Costituzione Italiana.(art.4 “lavoro”, art.13 “la libertà”,

art.34 “l’istruzione”….)

4. Conoscere i principali articoli della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo.

5. Conoscere i principali articoli della Convenzione Internazionale dei Diritti dell’Infanzia.

6. Conoscere le norme scolastiche.

Durata del progetto: Anno scolastico 2011/2012

Tipo di progetto: Curricolare

Risorse umane: Docenti dei singoli Consigli di classe.

Tutti i docenti, ciascuno per le proprie competenze disciplinari, si adopereranno per la

realizzazione del progetto.

38

Unità didattica per le classi della scuola media

OBIETTIVI CONTENUTI METODI MEZZI

l processo di

unificazione dell’Italia e

problematiche connesse

al periodo (emigrazione,

brigantaggio..)

Ideali Mazziniani, La

propaganda

Repubblicana, Il

suffragio universale.

Lettura guidata; visione di

film e di documentari, ricerche

personali; testimonianze.

Stornello di

Francesco

dall’Ongaro

dedicato a

Mazzini,”La

caduta del re

Bomba”; Poesia di

un emigrante

calabrese;

Canzone “Fratelli

d’Italia”;” Viva

l’Italia” di

Francesco de

Gregori Da “

Lettere

meridionali” una

relazione di

Pasquale Villari

sul

brigantaggio…..

La Costituzione La Legge delle Leggi.

Come nasce una

Legge.

Cost.art.4 “lavoro”,

art.13 “la libertà”,

art.34

“l’istruzione”….

Lettura del Discorso

di Piero Calamandrei

“Agli studenti

milanesi”1955.

Lettura guidata, conversazioni,

dibattiti, drammatizzazioni,

Costruzione tabella artt.

principali

.

Canti: nemico-

amico(Zecchino

D’oro), “ Mio

fratello che guardi

il mondo” di Ivano

Fossati,

“ Chi non lavora

non fa l’amore” di

Celentano, “Se

bastasse una bella

canzone” di Eros

Ramazzotti,

Canto ”Domani (

Canzone per

l’Abruzzo)

Comprendere e

conoscere i diritti umani

Contestualizzazione

dei diritti umani.

I propri diritti: Carta

dei diritti.

Lettura guidata

Costruzione tabella

violazione- diritti

Costruzione di una carta dei

diritti

Testimonianze

(diario di Anna

Frank, pagina del

20 giugno 1942;

materiali Amnesty

ecc.)

Cartelloni

Conoscere la

Dichiarazione dei diritti

La Dichiarazione

Universale dei diritti

Lettura e esercizi di

comprensione sulla

Testo della

Dichiarazione

39

dell’uomo dell’uomo Dichiarazione Universale

Video

Illustrazione di un articolo

della Dichiarazione Universale

a scelta con disegni o altro.

Universale

(articoli più

significativi) “La

Dichiarazioni

Universale dei

Diritti dell’Uomo”

a cartoni animati

disegni, collage…

Acquisire la

consapevolezza che

anche oggi nel mondo i

diritti vengono violati

Le violazioni dei

diritti umani nel

mondo con

particolare

riferimento alle

violazioni contro i

bambini

Lettura di alcune storie di

violazioni;

Ricerca geografica- politica

sul paese a cui si riferiscono;

Individuare di che tipo di

violazione si tratta (l’art. della

Dichiarazione che è stato

violato;)

Drammatizzazione/

rappresentazione di una storia

con disegni o altro;

Costruzione di una carta

tematica

Materiale di

Amnesty

International Testi

di geografia

disegni, Collage…

cartelloni,

Rapporto ’97AI

Rendere effettiva la

convivenza democratica

nella scuola, intesa come

laboratorio della società

• Conoscenza e

condivisione del

Regolamento di

Istituto

• Conoscenza e

condivisione del

“Patto di

corresponsabilità

Redazione di un regolamento..

Simulazione di ruoli

istituzionali.

Acquisire la

consapevolezza che ogni

persona può dare un

proprio contributo alla

difesa dei diritti umani

Il lavoro in difesa dei

diritti umani

Intervento di relatori e

dibattito (Autorità comunali,

forze dell’ordine, ecc.).

Criteri per la verifica e la valutazione

La verifica sarà fatta a fine trattazione di ciascun contenuto per valutare gli aspetti formativi e la

crescita generale dei ragazzi sotto l’aspetto culturale e sotto l’aspetto comportamentale.

Attraverso questionari, produzioni personali, discussioni e conversazioni, si cercherà di valutare

soprattutto se i ragazzi avranno maturato comportamenti e valori di convivenza e di rispetto nei

riguardi degli altri.

La valutazione sarà rapportata agli obiettivi, ma terrà anche conto della partecipazione attiva e della

qualità dell’impegno.

Risultato atteso

Suscitare un reale interesse nei ragazzi e contribuire a far maturare in loro atteggiamenti

comportamentali riflessivi e consapevoli, per dare a tutti la possibilità di inserirsi attivamente nella

società, creando le possibilità per un positivo cambiamento.

Destinatari: tutti gli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della Religione Cattolica.

Obiettivo unitario:

Svolgere attività di riflessione linguistica su ciò che si dice, si scrive, si ascolta, si legge.

40

Obiettivi di apprendimento:

a parole e illustrazioni.

za dei concetti topologici.

tura e comprendere i contenuti principali dei testi letti.

il contenuto di un testo per esprimere in modo creativo pensieri, emozioni e sensazioni.

rappresentazione figurativa di sé e dell’altro.

produrre testi descrittivi.

analisi dei testi descrittivi.

individuare nella frase soggetto, predicato verbale e nominale.

riconoscere i verbi modi e tempi.

arricchire il lessico.

poesie

Attività

Utilizzare il computer per scrivere e disegnare

Traguardi per lo sviluppo delle competenze

L’alunno: riconosce le proprie caratteristiche personali e le sue capacità;

riconosce che ogni comunità sociale è un organismo che integra e media molteplici differenze;

considera l’importanza della cooperazione come strategia per la realizzazione di obiettivi sociali.

Tempi di attuazione: tutto l’anno

Ambienti di apprendimento

Verranno utilizzati tutti gli spazi interni ed esterni dell’edificio scolastico.

Criteri di valutazione

Saranno somministrate prove strutturate e non per verificare le abilità acquisite.

Referente del progetto

Prof. Cariddi Luigi

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Scuola secondaria di primo grado di Joppolo

Progetto Consiglio Comunale dei ragazzi

PREMESSA

Il Consiglio Comunale dei Ragazzi nasce dalla volontà dell’Amministrazione Comunale di Joppolo

di far partecipare gli alunni della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado alle

problematiche,alle attività sul territorio e alla cooperazione con gli enti locali.

E’ questo il quinto anno in cui si rinnova il Consiglio Comunale dei Ragazzi che ha scadenza

annuale ed è gestito secondo un regolamento deciso dal Consiglio Comunale degli Adulti con

delibera del 26/12/2006.

FINALITA’

Il progetto nasce con la finalità di coinvolgere i ragazzi nella vita pubblica della città attraverso una

loro ragionata partecipazione diretta ad alcuni aspetti dell’amministrazione locale, di educarli a

vivere autonomamente il comune,di favorire in loro l’educazione e il rispetto delle Istituzioni e di

illustrare loro i fondamenti ed i principi della Cittadinanza e Costituzione e della partecipazione

attiva.

OBIETTIVI

Promuovere sul territorio la cultura della partecipazione e della legalità

Sostenere la formazione civica nelle scuole favorire la collaborazione e il confronto tra i

ragazzi e tra i ragazzi e gli adulti a partire dai problemi reali

Portare i ragazzi ad essere protagonisti delle decisioni che li riguardano da vicino

Stimolare il senso di appartenenza ad una comunità

SOGGETTI COINVOLTI

Alunni della scuola secondaria di primo grado

Insegnanti che collaborano per la realizzazione delle varie fasi di lavoro

Responsabile del progetto e coordinatrice delle attività

Amministratori comunali

DURATA

Il progetto si svolgerà durante l’anno scolastico 2011/12 secondo diversi impegni così scanditi:

Incontro preliminare con gli alunni e presentazione del regolamento

Incontro per stabilire campagna elettorale ed elezioni

Analisi del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale dei Ragazzi

Partecipazione degli alunni alla campagna elettorale

Insediamento del consiglio. Formazione dei gruppi di lavoro. Progetti da attuare.

Convocazione del Consiglio Comunale e approvazione dei progetti

TEMPI

Il progetto si svolgerà nelle ore curriculari e prevalentemente nei giorni di T.P.

E si utilizzeranno,per lo più, le ore di Cittadinanza e Costituzione.

COMPETENZE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI

IL Consiglio Comunale dei Ragazzi si occuperà di:

Politiche ambientali e del territorio

Sport,turismo,spettacolo,politiche giovanili,tempo libero

Cultura,pubblica istruzione,associazionismo,volontariato

Assistenza e solidarietà sociale

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Le materie previste dallo statuto

Nell’ ambito di tale progetto si prevede un’uscita al Comune per l’insediamento del nuovo

sindaco del Consiglio Comunale dei Ragazzi e alcune uscite successive per la convocazione

del Consiglio.

STRUMENTI

Materiale fornito dalla scuola e dal comune

VERIFICA e VALUTAZIONE

Nell’ambito di Cittadinanza e costituzione si verificheranno le competenze acquisite sia nella prima

fase elettiva che in quella di gestione del Consiglio Comunale .

Si valuteranno i lavori dei ragazzi nell’ambito della progettazione e dell’illustrazione in assemblea.

La docente referente

Progetto “Noi Magazine”

Docenti coinvolti nel progetto : Docenti della Scuola Secondaria di primo grado e Insegnanti della

scuola Primaria

DESTINATARI DEL PROGETTO

Gli alunni della scuola secondaria di I°dell’istituto Comprensivo e gli alunni della scuola primaria

plesso San Nicolò e classe 3^ plesso Santa Domenica.

PREMESSA E OBIETTIVI SPECIFICI

L’iniziativa di Gazzetta del Sud “Noi Magazine”inserto degli studenti per gli studenti che viene

pubblicato ogni giovedì ospita lavori di poesia, di narrativa di espressioni artistiche prodotti dai

ragazzi dei diversi ordini di scuole ,è ormai giunta all’undicesimo anno di attività.

Nell’istituto Comprensivo di Ricadi, a questa importante iniziativa si aderisce ormai da sei anni

durante i quali gli alunni delle scuole ex Elementari e Medie hanno contribuito con i loro lavori, che

sono stati pubblicati, quasi settimanalmente, sull’inserto suddetto. Tale iniziativa ha lo scopo

specifico di avvicinare gli studenti all’informazione e ai mezzi di comunicazione valorizzando tutte

quelle attività che pongono gli studenti al centro della loro formazione e fornendo loro uno

strumento di comunicazione e di confronto con altri soggetti attivi della comunità che contribuisce a

migliorare non solo la qualità formativa ma l’intero sistema sociale e civile.

Il buon risultato dell’iniziativa è la cosa che motiva alla partecipazione anche durante quest’anno

scolastico2010- 2011 consapevoli che i giovani sono il sale della terra ,portatori di idee necessarie a

delineare dalla conoscenza del presente , un futuro migliore.

DURATA

Tutti i giovedì dell’intero anno scolastico

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MODALITA’ DI REALIZZAZIONE

Si potrà acquistare il giornale Gazzetta del Sud +Noi Magazine in vendita esclusivamente il giovedì

per le scuole.

Gli alunni saranno guidati a leggere ciò che viene scritto e pubblicato dai loro coetanei e quindi

potranno anche loro scrivere i loro articoli che , una volta visti e corretti dai docenti che aderiscono

all’iniziativa, potranno essere inviati alla redazione tramite l’istituzione scolastica .

Gli articoli saranno pubblicati secondo ordine cronologico di arrivo.

Qualora alcuni di questi articoli , per motivi vari non saranno pubblicati, per non disperdere il

lavoro prodotto dagli alunni , sarà fatta una raccolta fino alla fine dell’anno scolastico.

Con tale iniziativa gli alunni potranno partecipare al del “10 e lode” iniziativa che ogni anno la

Redazione dell’inserto della “ Gazzetta del Sud” promuove per gli alunni che avranno prodotto

articoli di una certa importanza e che saranno oggetto di una premiazione ufficiale nel mese di

Maggio.

RISULTATI ATTESI

-raggiungimento degli obiettivi proposti

-partecipazione degli alunni al 10&Lode manifestazione di premiazione organizzata dalla

redazione, per gli studenti che si distingueranno per lavori particolarmente significativi.

BENI E SERVIZI

-Locali della scuola

-laboratori multimediali.

La docente referente

Prof.ssa Iannello Caterina