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Anno Scolastico 2013/14 Il Dirigente Scolastico Dott.ssa Mariarosaria Scalella

Anno Scolastico 2013/14 Il Dirigente Scolastico Dott.ssa ... · Il Dirigente Scolastico ... Lombardi Angela, Caprio Giuseppe Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi: Anna

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Anno Scolastico 2013/14

Il Dirigente Scolastico Dott.ssa Mariarosaria Scalella

P.O.F. - Pag. 2 di 141

INDICE

CHE COS’E’ IL POF 6

PREMESSA 8

STRUTTURA DEL PIANO DELL’ OFFERTA FORMATIVA 9

LA NOSTRA SCUOLA 10

DATI IDENTIFICATIVI DELL’ ISTITUTO 11

LE RISORSE STRUTTURALI 12 I LABORATORI 13 I LABORATORI 14

ORGANIGRAMMA DOCENTI 17

ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO SCOLASTICO 20 ORARIO DOCENTI 21 ORARIO SETTIMANALE DELLE ATTIVITÀ EDUCATIVE E DIDATTICHE 22 TEMPI MASSIMI SETTIMANALI PER CIASCUNA DISCIPLINA 22

ORGANIGRAMMA DI GESTIONE 27

L’ ISTITUTO E IL TERRITORIO 39

UTENZA 39

CONNOTAZIONE SOCIO-ECONOMICA-CULTURALE 40

MAPPA DEI BISOGNI FORMATIVI EMERGENTI 41

RACCORDO CON ENTI, ASSOCIAZIONI, AGENZIE 43

RELAZIONI IN RETE 45

MISSION DELL’ ISTITUZIONE SCOLASTICA 47

DALLA MISSION alla definizione delle FINALITA’ EDUCATIVE 47

CURRICOLO PER COMPETENZE SECONDO LE NUOVE INDICAZIONI 49

L’ORGANIZZAZIONE IN COMPETENZE CHIAVE 51

IL CURRICOLO DAI 3 AI 14 ANNI 52

LINEE GUIDA DEL CURRICOLO DI ISTITUTO 52

LINEE GUIDA DEL CURRICOLO DELLA SCUOLA DELL’ INFANZIA 52

I CAMPI DI ESPERIENZA 53

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE 55

LINEE GUIDA DEL CURRICOLO DELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO 56

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L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO 75

ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI 77

INCLUSIONE ALUNNI CON DISABILITA’ 78

FINALITA’ DELL’INTEGRAZIONE 79

METODOLOGIE D’INTERVENTO 80

REFERENTE D’ISTITUTO PER L’INCLUSIONE 80

GRUPPO H D’ISTITUTO 82

DOCENTE DI SOSTEGNO 82

GLH (Gruppo di studio e di lavoro a livello d’Istituto) 83

GLI OPERATORI SOCIO-SANITARI 84

RAPPORTI CON L’ESTERNO 84

I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO 85

INDICAZIONI OPERATIVE VALIDE PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA 87

INDICAZIONI OPERATIVE VALIDE PER LA SCUOLA PRIMARIA 87

INDICAZIONI OPERATIVE VALIDE PER LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO 88

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI 89 FINALITA’ 90 COSA FARE? 90 LA PRIMA CONOSCENZA 91 INCLUSIONE IN CLASSE 91 ACCOGLIENZA 92

CONTINUITA’ EDUCATIVA E DIDATTICA TRE I DIVERSI SEGMENTI DI SCUOLA 93

PROTOCOLLO DI VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE 94

VERIFICA E VALUTAZIONE DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO 95

CRITERI E STRUMENTI 98

CRITERI DI VALUTAZIONE PROVE D’ESAME (scuola secondaria) 103

VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI 104

GRIGLIE DEI LIVELLI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO 106 SCUOLA DELL’ INFANZIA 106 SCUOLA PRIMARIA 107 SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO 108

VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE SOCIALI 110 AREE DI COMPETENZA 110 COMPETENZE SOCIALI: CAPACITA’ ESISTENZIALI 111 COMPETENZE SOCIALI: CAPACITA’ PROCEDURALI 111 COMPETENZE SOCIALI: CAPACITA’ RELAZIONALI 111

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VALUTAZIONE COMPETENZE EDUCATIVE E FORMATIVE 113

PROTOCOLLO DI VALUTAZIONEDELLE COMPETENZE 116

SCHEDA DI VALUTAZIONE FINALE DELLE COMPETENZE (3 ANNI) 116

SCHEDA DI VALUTAZIONE FINALE DELLE COMPETENZE (4 ANNI) 117

SCHEDA VALUTAZIONE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA 118

SCUOLA PRIMARIA 121

LIVELLI DI COMPETENZE CONSEGUITE IN USCITA DALLA SCUOLA PRIMARIA 121

SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO 125

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEI LIVELLI DI COMPETENZE 125

AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA 130

TABELLA DI RILEVAZIONE PROGETTI 131

PIANO INTEGRATO DEGLI INTERVENTI PON 2013/2014 132

QUALITA’ E AUTOVALUTAZIONE 133

GLI OBIETTIVI 133

GLI STRUMENTI 133

L’ IMPEGNO DELLA DIREZIONE 133

L’APPLICAZIONE 134

PROCESSI, PRASSI, AUTOVALUTAZIONE 134

PIANIFICAZIONE E CONTROLLO DEI PROCESSI 136 ALLEGATI :

Allegato 1 "Il Curricolo per competenze Nuove Indicazioni 2012" : Curricolo Scuola dell’ Infanzia - Curricolo del Primo Ciclo

Allegato 2 Programmazione annuale infanzia

Allegato 3 Programmazione annuale primaria

Allegato 4 Programmazione annuale secondaria di I^ grado

Allegato 5 Piano Annuale delle Attività a carattere collegiale

Allegato 6 Piano “Visite guidate e viaggi d’istruzione”

Allegato 7 Regolamento d’ Istituto

Allegato 8 Carta dei servizi

P.O.F. - Pag. 5 di 141

“…Una scuola che coniughi equità ed eccellenza, che garantisca a tutti pari opportunità, promuova e valorizzi i meriti individuali, metta al centro del sistema scolastico l’alunno quale protagonista delle proprie scelte e partecipe della sua crescita culturale, educativa, formativa.”

Questo è il tipo di scuola che l’ Istituto Comprensivo 53 Gigante Neghelli offre agli abitanti dei

quartieri di Fuorigrotta e di Bagnoli. Il nostro Piano dell’Offerta Formativa prevede sia percorsi

curriculari diversificati che consentono all’alunno di maturare e svilupparsi, in un clima di autentica

fiducia e libertà, in modo sereno e disteso, in un ambiente ampio e accogliente, sia occasioni di

incontri culturali per gli abitanti del territorio per mantenere viva la fiamma della cultura.

I ragazzi, durante questo importante periodo della loro crescita, nella nostra scuola, hanno la

possibilità di vivere in modo diretto, insieme ai loro docenti, varie e significative esperienze

(attuazione di progetti, uscite didattiche, incontri con scrittori, autorità, esperti,…), utili a stimolare la

loro curiosità, a motivare la loro operatività, il loro impegno e la loro partecipazione alla vita sia

scolastica che sociale.

Mi piace, quindi, concludere questa breve premessa, parafrasando Don Lorenzo Milani:

“Se il divertimento è trovare soddisfazione, allora vi dirò che i miei ragazzi si divertono quasi ininterrottamente dalla mattina alla sera. Sanno un mare di materie interessanti, imparano un mucchio di cose, dei sacrifici ci saranno da fare, ma in complesso trovano soddisfazione a venire qui.”

Il Dirigente Scolastico Mariarosaria Scalella

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CHE COS’E’ IL POF

Decreto Ministeriale 275/99:

“Il Piano dell’Offerta Formativa è quel documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e

progettuale delle Istituzioni Scolastiche che esplicita la progettazione curriculare, extracurriculare,

educativa ed organizzativa che le singole Scuole adottano nell’ambito della loro autonomia.”

Il POF è uno strumento attraverso il quale ogni singola Scuola comunica con i propri alunni,

i rispettivi genitori e tutta la realtà locale.

IL POF PROMUOVE:

il principio di identità consentendo di individuare gli elementi che contraddistinguono l’offerta

formativa;

il principio di unitarietà: cui vanno ricondotti i molteplici elementi didattici, organizzativi, educativi e

di valutazione che caratterizzano l’offerta formativa e consente di leggere le dinamiche interne a

livello relazionale, nonché di interpretare il clima cooperativo tra le componenti interne ed esterne alla

scuola;

il principio di trasparenza: che sottende alla qualità dell’informazione, della comunicazione, della

condivisione rispetto alle procedure scelte;

il principio di legalità: consentendo la corretta interpretazione con i principi della norma giuridica.

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CCCAAARRRTTTAAA DDD’’’ IIIDDDEEENNNTTTIIITTTAAA’’’

Istituto Comprensivo 53 Gigante Neghelli

Indirizzo: piazza Neghelli, 41 - 80124 Napoli

Tel e fax. : 081 7622060

Sito Web: www.scuolagigantenapoli.gov.it

indirizzo di posta elettronica:

NA [email protected]

indirizzo di posta elettronica certificata: [email protected]

Dirigente Scolastico: Mariarosaria Scalella

Vicaria:

Anna Cavaliere

Responsabili di plesso Primaria

Maria Giuseppina D’Elia, Iliana De Sena

Responsabili di plesso Infanzia

Lombardi Angela, Caprio Giuseppe

Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi: Anna Sbrescia

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PREMESSA

L’evoluzione del nostro sistema scolastico con i suoi tratti di complessità ed i suoi linguaggi, le nuove

direttive che vengono diramate dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca pongono,

con urgenza, la necessità di acquisire strumenti adeguati per conoscere ed interagire con sicurezza

nei nuovi scenari. “Le scuole dovranno educare istruendo gli studenti e mettendo al centro l’alunno-

persona…; si passa dalla scuola delle discipline alla scuola delle competenze,dalla scuola

dell’insegnamento alla scuola dell’apprendimento (secondo lo schema di riferimento assunto dalla

Commissione del MIUR, European Qualification Framework –EQF – approvato in sede europea il 23

aprile 2008). Cambia il ruolo dei docenti: dal ruolo prevalente di conduzione (dentro la disciplina) a

quello di costruzione del contesto per apprendere (con la disciplina).

La lista degli obiettivi è stata sfoltita, tiene conto degli orientamenti europei, ma è anche attenta ai

contenuti più significativi della nostra tradizione culturale. La didattica delle Indicazioni, senza

trascurare una solida competenza strumentale, intende accrescere l’autonomia di pensiero, di studio e

di apprendimento dell’alunno.

La qualità dei processi, la qualificazione delle risorse umane caratterizzano la rivoluzione in atto;

l’istituzione scolastica ed in particolare i suoi dirigenti devono combinare in modo adeguato persone,

strutture e strumenti per erogare servizi all’altezza delle aspettative sociali e, nel contempo,

rispondere ai concetti di efficacia ed efficienza ed economicità determinanti per una nuova cultura

organizzativa e qualitativa delle amministrazioni pubbliche e della scuola in particolare. La scuola ha

oggi bisogno di essere sostenuta in tutte le scelte di cui è direttamente responsabile. Anche se

l’autonomia deve ancora acquisire piena cittadinanza e le riforme di ordinamento stentano a

consolidarsi, la scuola deve andare avanti. Essa, pur trovandosi a volte a vivere con grande disagio il

proprio ruolo, deve accettare le nuove sfide e rinnovarsi. Solo garantendo l’equilibrio ottimale tra

domanda di istruzione e organizzazione dell’offerta formativa, consolidando un efficace rapporto tra

istruzione-formazione-innovazione tecnologica-territorio e utilizzando al meglio le risorse umane,

affinché ognuno dia il meglio di sé, e quelle economiche si realizza pienamente nella scuola

l’autonomia amministrativa, organizzativa, didattica e di ricerca e progettazione educativa. L’offerta formativa dell’Istituto è ampia e diversificata e consente all’alunno di maturare la propria personalità

in tutte le direzioni in un clima di fiducia e libertà in modo sereno e in un ambiente caldo e

accogliente. Nella consapevolezza che i ragazzi vivono un delicato momento della loro crescita, la

nostra scuola inoltre, dà loro la possibilità di essere protagonisti in prima persona, insieme ai loro

docenti, di varie e significative esperienze (attuazione di progetti, uscite didattiche, incontri con

esperti,…), utili a stimolare la loro curiosità, a motivare la loro operatività, il loro impegno e la loro

partecipazione alla vita, sia scolastica che sociale. I nostri servizi dunque, coinvolgono tutti gli attori

del processo educativo supportando ogni attività e favorendo la pluralità culturale.

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STRUTTURA DEL PIANO DELL’ OFFERTA FORMATIVA

Le caselle con i bordi punteggiati indicano le sezioni del POF soggette a revisione annuale; tutte le

altre sezioni hanno validità pluriennale, in seguito all’approvazione del Collegio dei Docenti.

Documenti operativi

POF Documenti

di base

Accoglienza, continuità orientamento

Valutazione (criteri e strumenti)

Sostegno alla disabilità e al disagio

Scelte pedagogiche e metodologiche

Programmazione educativa

Regolamenti Carta dei Servizi

Patto di corresponsabilità

Linee d’indirizzo

in divenire

Autovalutazione

elaborazione annuale

Orari e organizzazione delle scuole

Programmazione didattica

Progetti annuali

Interazione Scuola -Territorio

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LA NOSTRA SCUOLA

L’ Istituto Comprensivo 53 Gigante Neghelli , nasce in seguito alla fusione della Scuola Secondaria di

I° Grado e il 53° Circolo Didattico come da Circ. dell’USR prot. n°25 35 /U del 27/03/2013. Si

compone attualmente di:

due plessi di Scuola dell’ Infanzia;

due plessi di Scuola Primaria;

una Scuola Secondaria di I grado.

AAALLLLLL ’’’ IIISSSTTTIIITTTUUUTTTOOO CCCOOOMMMPPPRRREEENNNSSSIIIVVVOOO AAAFFFFFFEEERRRIIISSSCCCOOONNNOOO LLLEEE SSSEEEGGGUUUEEENNNTTTIII SSSCCCUUUOOOLLLEEE:::

Scuola dell’ Infanzia “Neghelli” Via P.L. Cattolica, 36

Scuola dell’ Infanzia “ Collodi” Via Luigi Rizzo, 28

Scuola Primaria “Neghelli” Piazza Neghelli, 36

Scuola Primaria “Collodi “ Via Luigi Rizzo, 28

Scuola Secondaria di 1° grado Piazza Neghelli, 41

LLLAAA SSSEEEGGGRRREEETTTEEERRRIIIAAA

SEDE Piazza Neghelli, 41

ORARIO DI APERTURA AL PUBBLICO

Lunedì e mercoledì 10.00/12.00

Martedì 14.30/15.30

Venerdì 9.00/11.00

IIILLL DDDIIIRRRIIIGGGEEENNNTTTEEE SSSCCCOOOLLLAAASSSTTTIIICCCOOO RRRIIICCCEEEVVVEEE:::

Martedì dalle ore 8. 00 alle ore12.00

Giovedì dalle ore 15.00 alle ore 17.00

cccooommmpppaaatttiiibbbiii lllmmmeeennnttteee cccooonnn llleee eeesssiiigggeeennnzzzeee dddiii ssseeerrrvvv iiizzziiiooo ppprrreeevvv iiiooo aaappppppuuunnntttaaammmeeennntttooo ttteeellleeefffooonnniiicccooo

P.O.F. - Pag. 11 di 141

DATI IDENTIFICATIVI DELL’ ISTITUTO

SSSCCCUUUOOOLLLEEE AAALLLUUUNNNNNNIII Infanzia Primaria Secondaria I °grado

Totale

200

531

430

1161

SSSCCCUUUOOOLLLEEE DDDOOOCCCEEENNNTTTIII Infanzia Primaria Secondaria I° grado

Totale

20

44

64

115

SSSCCCUUUOOOLLLEEE AAALLLUUUNNNNNNIII

DDDIIIVVVEEERRRSSSAAAMMMEEENNNTTTEEE AAABBBIIILLLIII

Infanzia Primaria Secondaria I °grado

Totale

2

20

23

45

PPPEEERRRSSSOOONNNAAALLLEEE AAATTTAAA

Direttore Generale dei Servizi Amministrativi

Assistenti amministrativi

Collaboratori scolastici

Personale utilizzato in altri compiti

L.S.U.

OSA

1

7+1 con riduzione oraria

16 1 3 3

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LE RISORSE STRUTTURALI

LLLEEE SSSCCCUUUOOOLLLEEE DDDEEELLLLLL ’’’ IIINNNFFFAAANNNZZZIIIAAA

La Scuola dell’Infanzia COLLODI è costituita da: • 3 aule-sezione ; • 1 aula di psicomotricità; • 1 aula giochi attrezzata; • 1 aula di video-lettura, dotata di un

televisore, un videoregistratore con videocassette e DVD di diverse tematiche;

• 1 aula-laboratorio grafico-pittorico.

La Scuola dell’Infanzia NEGHELLI è costituita da:

• 6 aule - sezione; • 1 ampio atrio; • 1 aula di informatica; • 1 palestra spaziosa; • 1 spazio esterno/giardino

LLLEEE SSSCCCUUUOOOLLLEEE PPPRRRIIIMMMAAARRRIIIEEE

Il Plesso COLLODI è costituita da: • 11 Aule base; • 1 aula polivalente utilizzata per il

laboratorio scientifico e multimediale; • 1 aula di educazione musicale; • 1 biblioteca didattica e magistrale; • il laboratorio grafico –pittorico strutturato

all’ interno dello spazio adibito alla biblioteca.

Il Plesso NEGHELLI è costituita da: • 15 Aule base; • Aula Magna; • Biblioteca: didattica e magistrale; • Laboratori: Linguistico, scientifico e

musicale e grafico - pittorico.

Con il finanziamento dei fondi PON (FESR) nelle scuole sono stati allestiti e potenziati i seguenti laboratori:

⇒ 1 laboratorio scientifico attrezzato con microscopi e strumenti vari per l’osservazione di

fenomeni fisici;

⇒ 1 laboratorio musicale attrezzato con strumenti musicali di vario tipo;

⇒ 1 laboratorio linguistico dotato di sussidi per il potenziamento dello studio della lingua

inglese;

⇒ 1 aula multimediale spaziosa, fornite di computers, stampanti e collegamento alla Rete. La

scuola si è recentemente anche dotata, grazie ai fondi strutturali (FESR) di LIM. ovvero di

“lavagne interattive multimediali”.

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LLLAAA SSSCCCUUUOOOLLLAAA SSSEEECCCOOONNNDDDAAARRRIIIAAA

• 1 Aula magna; • 22 Aule base; • 1 aula polivalente utilizzata per il

laboratorio di sostegno per gli alunni diversamente abili;

• 1 laboratorio scientifico; • 1 laboratorio di informatica; • Centro accesso internet. • 1 laboratorio di storia e cittadinanza; • 1 biblioteca (didattica e magistrale); • il laboratorio ceramico–pittorico; • 2 palestre; • Ampi giardini esterni;

• Schermi da proiezione • Proiettori • Libri • Videocassette • Televisori • Computer in Rete LAN e Internet • Software didattici • 6 Lavagne Interattive Multimediali • Scanner • Masterizzatori • Macchina fotografica digitale • Videocamera digitale • Forno per la ceramica e tornio • (Pennelli -Tempere - Carta da sottoparato) • Attrezzature audio • Strumenti musicali • Attrezzature scientifiche • Attrezzature tecnologiche • Attrezzature per conferenze • Strumenti per ricerca storica • Attrezzature ginniche • Tennis da tavolo

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I LABORATORI

SSSCCCUUUOOOLLLAAA PPPRRRIIIMMMAAARRRIIIAAA

LLLAAABBBOOORRRAAATTTOOORRRIII FFFIIINNNAAALLLIIITTTAAA’’’

Laboratori espressivi : teatrale - grafico - pittorico e manipolativo.

Sviluppare e potenziare le capacità espressive e creative.

Laboratorio multimediale

Proporre un primo approccio alla multimedialità di tipo ludico- creativo, favorendo la familiarizzazione con il PC attraverso programmi educativi. I laboratori sono dotati di LIM e di collegamento Internet.

Laboratorio di Educazione alla salute “Educazione alimentare”

Sensibilizzare e riflettere sul concetto di “star bene”. Promuovere l’acquisizione di sane abitudini alimentari.

Laboratorio musicale

Sviluppare la capacità di operare e riflettere sul linguaggio musicale. Favorire il potenziamento delle capacità cognitive degli alunni diversamente abili attraverso il linguaggio musicale.

Laboratorio scientifico

Promuovere la metodologia della ricerca.

Laboratorio di Educazione ambientale

Promuovere comportamenti rispettosi nei confronti dell’ ambiente, sia a livello individuale che collettivo, sensibilizzando gli alunni alla raccolta differenziata ed al riciclaggio dei materiali.

Laboratorio di recupero e potenziamento

Acquisire una maggiore padronanza strumentale. Potenziare conoscenze e abilità sia linguistiche che logico matematiche.

Attività motorie - ritmico – espressive.

Promuovere un benessere interiore e un armonico sviluppo. Educare a conoscere, agire, comunicare e socializzare.

Laboratorio linguistico Apprendere la lingua inglese attraverso esperienze ricche, divertenti e motivanti.

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SSSCCCUUUOOOLLLAAA SSSEEECCCOOONNNDDDAAARRRIIIAAA

LLLAAABBBOOORRRAAATTTOOORRRIII FFFIIINNNAAALLLIIITTTAAA’’’

Laboratorio multimediale

Proporre un primo approccio alla multimedialità e all’uso consapevole dei programmi educativo-didattici. Favorire l’ acquisizione delle competenze informatiche.

Laboratorio di Educazione alla salute e all’alimentazione

Favorire la promozione e lo sviluppo di una corretta cultura dell’alimentazione in docenti, studenti e genitori.

Laboratorio di storia e cittadinanza

Promuovere la comprensione e la conoscenza dei valori fondamentali della legalità democratica, della responsabilità, fondamentali per la convivenza civile e per la cittadinanza attiva.

Laboratorio scientifico

Promuove la metodologia della ricerca

Laboratorio di Educazione ambientale

Sviluppare progetti di educazione ambientale con lo scopo di conoscere le principali problematiche ambientali, con particolare riferimento a quelle della nostra città, per permettere l’acquisizione di atteggiamenti di attenzione, di rispetto per l’ambiente e la collettività e per sviluppare un atteggiamento responsabile e partecipativo come impegno civile

“Giovani Giganti “in Biblioteca

Promuovere attività di ricerca, consultazione e prestito per alunni e docenti della scuola; l’apertura al pubblico per consultazione e prestito; incontri con gli autori, attività di animazione alla lettura in lingua inglese e proposte di attività inerenti la lettura per le classi della scuola.

Salotto del pensiero Contribuire a promuovere un benessere interiore e un armonico sviluppo dell’affettività, del riflettere e del comunicare.

Laboratorio linguistico Apprendere la lingua inglese attraverso esperienze ricche, divertenti e motivanti.

Il giornale in classe: La [email protected]

Proporre di avvicinare gli alunni al mondo del quotidiano e di internet e di stimolare l’abitudine alla lettura nonché il confronto critico dei ragazzi

Laboratorio ceramico

Favorire la manualità, la creatività e soprattutto l’integrazione e i corretti rapporti interpersonali.

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SSSCCCUUUOOOLLLEEE DDDEEELLLLLL ’’’ IIINNNFFFAAANNNZZZIIIAAA:::

“COLLODI”

SSSeeezzziiiooonnniii AAAnnnnnniii DDDOOOCCCEEENNNTTTIII AAAllluuunnnnnniii

A 4 Carmela Calamaro Angela Lombardi 20

B 4/5 Alessandra Medici D’Elia Giuliana sostituisce Moriello Immacolata in esonero sindacale

19

C 3 Emilia Pepe Rossana Russo 18

Giuseppina Pagano (Docente di Religione per tutte le sezioni)

“NEGHELLI”

SSSeeezzziiiooonnniii AAAnnnnnniii DDDoooccceeennntttiii AAAllluuunnnnnniii

A 4 Bottone Assunta Affinito Rita 26

B 4 Sommella Carmela Vittorio Rossana Bianca

26

C 5 Parlato Diana Velleca Anna Nunziata Giulia

26

D 5 Ferone Annamaria Scafati Anna 26

E 3 Matarazzo Gabriella Caprio Giuseppe Ucciero Eleonora ( ins. sostegno)

17 (2 H)

F 3 Ciotola Maria Patrizio Maria De Michele Serena ( ins. sostegno)

18 (1H)

DOCENTI DI RELIGIONE Pagano Giuseppina (sez A-B-C-D) Perrotta Flavia (Sez E-F)

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ORGANIGRAMMA DOCENTI SSSCCCUUUOOOLLLEEE PPPRRRIIIMMMAAARRRIIIEEE

“COLLODI”

CCCLLLAAASSSSSSIII DDDOOOCCCEEENNNTTTIII AAASSSSSSEEEGGGNNNAAATTTAAARRRIII

I ^ A Inss. Varrecchia V., Mancini I., Sardi A., Bifulco M. e Mancini F. (inss.sostegno) I^ B Inss. Varrecchia V., Mancini I., Sardi A. II ^ A Inss. Fusco E., Esposito L., Sardi A., Pisco A. (sostegno) II ^ B Inss. Fusco E., Esposito L., Sardi A. III ^ A Inss. Rubinacci C., Lambertino P., Di Prisco M. - Bifulco M. e Pisco A.(sostegno) III ^ B Inss. Giordano M., Lambertino P. IV^ A Inss. De Sena I., Ferrigno M. IV^ B Inss. Ferrentino M.R., Ferrigno M. IV^ C Inss. Niutta T.., Ferrigno M, Cotticelli M. (sostegno) V^ A Inss. Esposito G., Lambertino P., Sardi A., Mancini F. (sostegno) V ^B Inss. Lepera, Lambertino P., Sardi A., Mancini F.

Tutte le classi Ins. PAVONE N. ( R. C.)

“NEGHELLI”

CCCLLLAAASSSSSSIII DDDOOOCCCEEENNNTTTIII AAASSSSSSEEEGGGNNNAAATTTAAARRRIII

I ^ A Inss. Ascrizzi A., Parisi N., Perrotta F. (R. C.) De Fuorti I. e Cotticeli M. (sostegno) I^ B Inss. Barretta A., Russo G., Scassa P., Turrà D. (R. C.), De Franciscis C.(sostegno) I ^ C Inss. Barretta A., Russo G., Scassa P., Turrà D. (R. C.) II ^ A Inss. Fedi, Diasio T., Perrotta F. (R. C.) II ^ B Inss. Imbrenda E., Parisi N ., Perrotta F. ( R. C.) De Franciscis C. (sostegno) II ^ C Inss. Paolucci A., Diasio T., Perrotta F. ( R. C.) III^ A Inss. Biacino D., Diasio T., Perrotta F. (R. C.), Spasiano S. e Viola M.V. (sostegno) III^ B Inss. Oliviero S., Parisi N., Turrà D. (R. C.) Spasiano S. e Viola M.V. III^ C Inss.Franzese A.M., Parisi N., Perrotta F. ( R. C.), Rossi M. e Viola M.V. III^ D Inss. Meglio D., Diasio T., Turrà D. (R.C.) Spasiano S. IV ^ A Inss.D’ Elia M.G., Scassa P., Diasio R., Turrà D., ( R. C.), Viola M.V.

IV^ B Inss. Diasio R., Scassa P., D’ Elia M.G., Turrà D. (R. C.)

V ^ A Inss. Ruggiero A., Gianfrani A.M., Perrotta F. ( R. C.)

V ^ B Inss. Sanchez A., Gianfrani A.M., Perrotta F. ( R. C.)

V ^ C Inss. Sari A, Gianfrani A.M.,Perrotta F(R.C) De Franciscis C, De Fuorti I.Rossi M.

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SSSCCCUUUOOOLLLAAA SSSEEECCCOOONNNDDDAAARRRIIIAAA DDDIII 111°°° GGGRRRAAADDDOOO

CCCLLLAAASSSSSSIII DDDOOOCCCEEENNNTTTIII AAASSSSSSEEEGGGNNNAAATTTAAARRRIII DDDIIISSSCCCIIIPPPLLLIIINNNEEE

Corso B ANDALO’ matematica

Corsi A,B,E ASPASINI arte

Corsi E, F BARONE inglese

3D, corso E BOZZA lettere

Corsi B, E, F BUONO tecnologia

CAPUANO francese

1A, 3A CATELLO lettere

1G, 3G CATTERMOLE lettere

3C, corso A CATUOGNO lettere

1A, 1F CAVALIERE sostegno

1C, 2C, CHIARO arte

1D, 2D, 3F CIMMINO francese

3B, 1E D’AGOSTINO lettere

1F, 3G D’ALBORA sostegno

1C, corso B D’ANGELO lettere

3A, 2D DE BENEDETTO sostegno

1G DE CONCILIIS inglese

3D DE PAOLIS sostegno

2E, 3E DE RUGGIERO lettere

2D, 3D DE SIMONE sostegno

3B DI DONATO inglese

Corsi C, D, E DI LORENZO scienze motorie

Corsi A, C, 3D, 1F, 2F DI PALMA spagnolo

Corsi A.C, D ESPOSITO tecnologia

Corsi A, B, F FASOLINO scienze motorie

1B, 3F FEDERICO sostegno

2A, 1D FORCILLO lettere

3C, 1D FUSCO sostegno

3D FUSCO STEFANELLI matematica

1C, 3C GAUDIO matematica

1F, 2F GIUBERTI matematica

3C, 3F GNOCCHI sostegno

Corso B GUETTA chitarra

1G, 3G, 1D, 2D IANNOTTI lettere

Corsi A, B, C, D, E, F ILLIANO religione

Corsi C, D LEONE inglese

2C, 3G MANCINELLI matematica

P.O.F. - Pag. 19 di 141

3F MARINI matematica

1G, 3F MARTINO francese

1D, 2D, 1G MASSIMILLA matematica

1B, 2B MATANO lettere

Corsi A, B, E, MEOLI musica

1A, 1F NASTI sostegno

Corso B PAGANO clarinetto

Corso B PARNOFFI pianoforte

Corsi C, D, 1F, 2F PASCALE musica

1G, 3G PEGGE tecnologia

1F, 3G PERASOLE sostegno

1G, 3G PIANTADOSI scienze motorie

3C, 3G PORZIO arte

1F, 2D PRISCO lettere

2F, 3F PUNZO lettere

3C, 3D, 3F RAMAZIO sostegno

1G. 3G SAMARITANI religione

Corso B SCALA flauto

3E, 3F SCHETTINO sostegno

2C, corso F SECONDULFO lettere

Corso A SERIO matematica

Corso B SICA chitarra

Corsi B, E SIMEONE francese

2A, 3D SPILABOTTE sostegno

1B, 2B, 3G TORTORELLI inglese

Corso E VARCHETTA matematica

1G VENCI sostegno

P.O.F. - Pag. 20 di 141

ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO SCOLASTICO

SSSCCCUUUOOOLLLAAA DDDEEELLLLLL ’’’ IIINNNFFFAAANNNZZZIIIAAA L’ orario settimanale delle attività didattiche nella scuola dell’ infanzia è articolato in 40 ore settimanali

suddiviso su 5 giorni con il seguente orario:

Entrata ore 08,00 - 08,45

Uscita 15.30/15.45

Uscita antimeridiana dalle ore 12,30

L’ orario settimanale di ogni singolo docente è di 25 ore settimanali di insegnamento frontale.

Le insegnanti ruotano su turni settimanali e gli orari vengono gestiti in modo da garantire la massima

compresenza possibile per un migliore svolgimento delle attività didattiche.

SSSCCCUUUOOOLLLAAA PPPRRRIIIMMMAAARRRIIIAAA

OOORRRAAARRRIIIOOO SSSEEETTTTTTIIIMMMAAANNNAAALLLEEE DDDEEELLLLLLEEE LLLEEEZZZIIIOOONNNIII

La nostra Scuola su delibera del Consiglio di Istituto, stabilisce l’articolazione oraria su 5 giorni settimanali dal lunedì al venerdì. Il sabato la scuola resta chiusa. Le classi I e II hanno il seguente orario: 27 ore + 1 ora di pausa mensa lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì: dalle ore 8.00 alle ore13.00 ; il martedì dalle 8.00 alle 16.00 Le restanti classi (III , IV e V) : 30 ore + 1 ora di pausa mensa lunedì, mercoledì e venerdì: dalle ore 8.00 alle ore13.00 ; il martedì e il giovedì dalle 8.00 alle 16.00.

P.O.F. - Pag. 21 di 141

SSSCCCUUUOOOLLLAAA SSSEEECCCOOONNNDDDAAARRRIIIAAA La nostra Scuola su delibera del Consiglio di Istituto, stabilisce l’articolazione oraria su 5 giorni

settimanali dal lunedì al venerdì. Il sabato la scuola resta chiusa.

Corsi a tempo normale: 5 giorni ore 8,00-14,00 Sabato libero

Corsi a tempo prolungato: 2 giorni 8,00-14,00; 3 giorni (Lu, Merc., Vener.) ore 8,00-16,00 - Mensa;

Sabato libero

Corso ad indirizzo musicale: 4 giorni: dalle ore 8.00 alle 14.00; 1 giorno: dalle ore 8.00 alle 16.00; 1

rientro pomeridiano a settimana (strumento individuale); Sabato libero

ORARIO DOCENTI

SSSCCCUUUOOOLLLAAA PPPRRRIIIMMMAAARRRIIIAAA Nell’ ambito dell’ autonomia organizzativa, la scuola adotta soluzioni di

orario,di calendario e di impegno dei docenti nel rispetto dei contratti collettivi. In

particolare in tema d’ orario dei docenti si prevede:

flessibilità dei tempi di insegnamento/apprendimento finalizzata prevalentemente ad adattarsi

ai ritmi di apprendimento degli alunni;

articolazione flessibile dell’orario e della gestione del gruppo classe al fine di favorire le

attività laboratoriali.

Per i docenti di classe e di sostegno l’orario settimanale di insegnamento è di 22 ore più 2 ore di

programmazione.

Per i docenti della scuola secondaria l’orario settimanale è di 18 ore più l’orario di incontro con i genitori.

P.O.F. - Pag. 22 di 141

ORARIO SETTIMANALE DELLE ATTIVITÀ EDUCATIVE E DIDATTICHE

In considerazione dell’esperienza fin qui maturata e tenuto conto dell’organizzazione delle attività

facoltative opzionali, in attuazione del decreto legislativo 59/04, i docenti della scuola primaria

hanno elaborato il proprio progetto educativo così suddiviso:

attività curricolari obbligatorie costituite dai piani di lavoro delle varie discipline;

attività opzionali e facoltative;

insegnamento individualizzato;

attività di recupero e approfondimento didattico individuale o per gruppi di alunni.

TEMPI MASSIMI SETTIMANALI PER CIASCUNA DISCIPLINA

DDDIIISSSCCCIIIPPPLLLIIINNNEEE CCCLLLAAASSSSSSEEE III CCCLLLAAASSSSSSEEE IIIIII CCCLLLAAASSSSSSEEE IIIIII III CCCLLLAAASSSSSSEEE IIIVVV CCCLLLAAASSSSSSEEE VVV ITALIANO

8 7 6 6 6

MATEMATICA

6 6 6 6 6

STORIA E GEOGRAFIA

3 3 3 3 3

SCIENZE

2 2 2 2 2

EDUCAZIONE ALL’IMMAGINE

1 1 1 1 1

CORPO - MOVIMENTO - SPORT

1 1 1 1 1

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EDUCAZIONE AL SUONO E ALLA

MUSICA 1 1 1 1 1

LS

1 2 3 3 3

2 2 2 2 2

INFORMATICA

1 1 1 1 1

CITTADINANZA E COSTITUZIONE

1 1 1 1 1

ATTIVITA’ OPZIONALI

/ / 3 3 3

TTTOOOTTTAAALLLEEE OOORRREEE 222777 222777 333000 333000 333000

Il monte ore indicato nella tabella non va inteso in modo rigido in quanto esigenze ambientali ed

organizzative possono suggerire adeguamenti e correzioni.

P.O.F. - Pag. 24 di 141

SSSCCCUUUOOOLLLAAA SSSEEECCCOOONNNDDDAAARRRIIIAAA DDDIII 111°°° GGGRRRAAADDDOOO

MMMooodddaaalll iii tttààà ooorrrgggaaannniiizzzzzzaaattt iiivvveee Criteri per la formazione delle classi prime:

Ø equilibrata distribuzione di maschi e femmine in ciascuna classe;

Ø presenza all’interno delle singole classi di alunni che possiedono caratteristiche diverse;

Ø presenza all’interno della stessa classe di non più di un alunno disabile;

Ø presenza all’interno della stessa classe di piccoli gruppi di alunni provenienti dalla medesima

classe della scuola primaria;

Ø sorteggio della sezione nell’ambito dello stesso curricolo;

Ø inserimento nello stesso corso di fratelli o sorelle, su eventuale richiesta dei genitori.

Attenta alle nuove metodologie e alle correnti psico-pedagogiche più attuali, la nostra scuola ha

adottato vari modelli offrendo sia il tempo prolungato di 36 ore di 60 min. con tre prolungamenti, sia il

tempo normale di 30 ore di 60 min e un corso ad indirizzo musicale con 30 ore di 60 min. curricolari

più 1 ora di applicazione sullo strumento e 2 ore di musica di insieme.

Per tutti gli alunni il sabato è libero.

QQQuuuaaadddrrrooo ooorrraaarrriiiooo L’offerta formativa, nel corso dell’anno scolastico, potrà essere ulteriormente ampliata con attività didattiche extracurricolari, laboratoriali e progettuali.

CCCOOORRRSSSIII AAA TTTEEEMMMPPPOOO NNNOOORRRMMMAAALLLEEE

30 ore di 60 minuti

29 ore + 1ora di approfondimento 5 giorni con uscita alle 14.00

Sabato libero

222999 ooorrreee cccooosssììì sssuuuddddddiiivvviiissseee:::

Italiano 6 h

Storia / geo / citt. e costituzione 3 h

Lingua (Inglese) 3 h

Lingua (Francese / Spagnolo) 2 h

Matematica e scienze 6 h

Tecnologia 2 h

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Arte e immagine 2 h

Musica 2 h

Scienze motorie 2 h

Religione 1 h

Approfondimento (Lettere) 1 h

CCCOOORRRSSSIII AAA TTTEEEMMMPPPOOO PPPRRROOOLLLUUUNNNGGGAAATTTOOO

36 ore di 60 minuti

30 ore + 2 ore di recupero/potenziamento + 3 ore mensa + 1 ora di approfondimento

2 giorni uscita alle 14.00 3 giorni uscita alle 16.00

Sabato libero

333666 ooorrreee cccooosssììì sssuuuddddddiiivvviiissseee:::

Italiano 6 h

Storia / geo / citt. e costituzione 3 h

Lingua (Inglese) 3 h

Lingua (Francese / Spagnolo) 2 h

Matematica e scienze 6 h

Tecnologia 2 h

Arte e immagine 2 h

Musica 2 h

Scienze motorie 2 h

Religione 1 h

Approfondimento (Lettere) 1 h

Recup. / potenz. (Lettere / Matem.) 2 h

Mensa 3 h

P.O.F. - Pag. 26 di 141

CCCOOORRRSSSOOO BBB AAADDD IIINNNDDDIIIRRRIIIZZZZZZOOO MMMUUUSSSIIICCCAAALLLEEE

30 ore di 60 minuti + 1 ora di strumento musicale individuale

+ 2 ore di musica d’insieme

4 giorni: dalle ore 8.00 alle 14.00 1 giorno: dalle ore 8.00 alle 16.00

1 rientro pomeridiano a settimana (strumento individuale)

Sabato libero 333333 ooorrreee cccooosssììì sssuuuddddddiiivvviiissseee:::

Italiano 6 h

Storia / geo / citt. e costituzione 3 h

Lingua (Inglese) 3 h

Lingua (Francese) 2 h

Matematica e scienze 6 h

Tecnologia

Arte e immagine

Musica

Scienze motorie

Religione

Approfondimento (Lettere)

Recup. / potenz. (Lettere / Matem.)

Mensa

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ORGANIGRAMMA DI GESTIONE

L’ Organigramma d’Istituto descrive l’organizzazione della nostra scuola e rappresenta una mappa

delle competenze e delle responsabilità dei soggetti e delle loro funzioni: “chi fa e che cosa fa”.

Nel Funzionigramma sono state indicate tutte le attività svolte dalle varie funzioni nelle diverse aree di

competenza, per garantire una certa trasparenza, sia all’interno, sia verso gli utenti del servizio, per

sapere a chi rivolgersi e per quale informazione.

FFFUUUNNNZZZIIIOOONNNIIIGGGRRRAAAMMMMMMAAA

P.O.F. - Pag. 28 di 141

SSSTTTAAAFFFFFF DDDIIIRRREEETTTTTTIIIVVVOOO CCCOOOMMMPPPOOOSSSIIIZZZIIIOOONNNEEE

− D.S Dott.ssa Scalella Mariarosaria − D.S.G.A Dott.ssa Sbrescia Anna − COLLABORATORI DEL D.S − FUNZIONI STRUMENTALI AL P.O.F

CCCOOOLLLLLLAAABBBOOORRRAAATTTOOORRRIII DDDEEELLL DDD...SSS CCCOOOMMMPPPIIITTTIII

Docente con funzione vicaria:

Prof. ssa Cavaliere Anna

Responsabili di Plesso

Plesso Neghelli : D’Elia M. Giuseppina

Plesso Collodi: De Sena Iliana

SCUOLA DELL’ INFANZIA

Caprio Giuseppe

(docente coordinatore Plesso Neghelli)

Lombardi Angela (docente coordinatore Plesso Collodi)

Sostituiscono il D.S. in caso di assenza; provvedono alla sostituzione di insegnanti assenti; coordinano le

attività organizzativo - didattiche - gestionali.

FFFUUUNNNZZZIIIOOONNNIII SSSTTTRRRUUUMMMEEENNNTTTAAALLLIII CCCOOOMMMPPPIIITTTIII EEE MMMAAANNNDDDAAATTTOOO DDDOOOCCCEEENNNTTTIII

AREA 1

Gestione del Piano dell’ Offerta Formativa

• Cura la gestione del POF per la scuola dell’

infanzia/ scuola primaria/ scuola secondaria

• Coordinamento dei curricoli tra scuola

dell’infanzia/scuola primaria/scuola secondaria.

• Progettazione educativa e didattica parallela e

verticale.

• Aggiornamento e adeguamento del P.O.F.

• Pubblicizzazione del P. O F.

• Stesura della sintesi del P.O.F. da distribuire ai

genitori.

• Stesura Carta dei Servizi.

• Gestione e monitoraggio del Piano.

• Cura della documentazione connessa alle attività

complessive del P.O.F.

• Coordinamento con le azioni delle altre Funzioni

Strumentali, commissioni, referenti.

Rubinacci Concetta

P.O.F. - Pag. 29 di 141

AREA 2

Sostegno ai docenti, qualità ed autovalutazione

• Supporta la F.S. Area1 per la gestione del POF per

la Scuola Secondaria.

• Individua i bisogni formativi dei docenti.

• Coordina le iniziative del POLO QUALITA’.

• Aggiorna ed adegua il MANUALE DELLA

QUALITA’ secondo le Norme ISO.

• Raccoglie mette in situazione fornendo materiale

utile, i docenti in ingresso.

• Propone e costruisce con le altre funzioni

strumentali schede di monitoraggio per la

valutazione ed autovalutazione.

• Cura e coordina le procedure di valutazione e

autoanalisi d’Istituto.

Catello Roberta

Docenti di supporto:

Secondulfo Rosaria

Catuogno Lucia

D’ Agostino Gianluca

( supporto all’utilizzo del registro

elettronico)

AREA 3

Interventi educativi per l’Integrazione, Disagio e

Dispersione BES

• Rileva i bisogni di integrazione e di recupero, le

esigenze degli alunni e delle famiglie e ne informa il

C.D.

• Tiene sotto controllo i dati sulla dispersione

scolastica e sull’obbligo formativo.

• Controlla la corretta realizzazione delle procedure

riferibili al proprio ambito.

• Favorisce la diffusione della “ cultura

dell’inserimento degli alunni “diversamente abili”,

alunni con BES e DSA tra tutti gli operatori

scolastici.

• Stabilisce e coordina i rapporti con gli enti

responsabili per l’integrazione, come previsto della

L. 104/92 e succ. modifiche.

• Verifica che il lavoro svolto negli anni precedenti

sia conosciuto, disponibile ed utilizzabile in tutte le

situazioni di bisogno.

• Fornisce adeguate e dettagliate informazioni ai

nuovi insegnanti.

• Approfondisce le problematiche relative alla

disabilità e allo svantaggio.

• Ricerca e propone tecniche, modalità, attività

finalizzate all’inserimento, integrazione, recupero e

sostegno degli alunni diversamente abili e/o con

svantaggio.

D’ Albora Patrizia

Perasole Annunziata

Docente di supporto:

Spilabotte Anna

P.O.F. - Pag. 30 di 141

AREA 4

Attività integrative,curricolari,

extracurricolari ed extrascolastiche

• Coordina le attività curricolari ed extracurricolari

• Promuove e coordina attività coincidenti con

festività e/o fine anno.

• Cura il materiale informatico per la realizzazione

dell' OPEN DAY.

• Coordina la partecipazione a concorsi,

manifestazioni esterne.

• Segue i progetti che hanno attinenza con laboratori

aggiuntivi opzionali.

• Controlla la corretta realizzazione delle procedure

riferibili al proprio ambito e ne cura gli strumenti di

monitoraggio.

• Coordina la progettualità dei dipartimenti e dei

consigli di classe, di interclasse, e di intersezione.

• Fa circolare il materiale circa laboratori curricolari e

progettualità.

• Propone e costruisce con le altre FF.SS. schede di

monitoraggio.

Franzese Annamaria

Docenti di supporto:

Calamaro Carla ( infanzia)

Di Prisco Monica ( primaria)

AREA 5

Coordinamento didattico e funzionale della biblioteca e del linguaggi multimediali:

• Apertura Biblioteca “Salomè” al pubblico per

prestito e consultazione.

• Catalogazione in S.B.N. E sistemazione testi

• Incontri di formazione e contatti con la Regione

Campania.

• Organizzazione di incontri in biblioteca e in libreria

con autori, giornalisti e rappresentanti della

cultura.

• Progettazione ed organizzazione delle attività per il

“ maggio dei libri”.

• Organizzazione e partecipazione a concorsi

(Giralibro, ecc).

• Ricerca e proposte ed utilizzo di software didattici.

D’ Angelo Anna

Esposito Sara

P.O.F. - Pag. 31 di 141

AREA 6

Informatica e didattica

• Rileva i bisogni di formazione dei docenti riguardo

le nuove strumentazioni informatiche della

didattica.

• Coordina la somministrazione dei test di

valutazione INVALSI.

• Rileva e monitora i risultati dei test di valutazione

INVALSI.

• Supporta i docenti nella strumentazione

informatica.

• Monitora i progetti che hanno attinenza

metodologie informatiche.

• Organizza la fruizione dei laboratori didattici

(informatica- linguistico- scientifico- musicale) e

delle strumentazioni.

• Coordina e supporta le azioni delle altre Funzioni

Strumentali nell’ambito dell’informatica.

Mancini Floriana

Gruppo di supporto - Invalsi

(secondaria)

Esposito Sara

Secondulfo Rosaria

AREA 6

SITO WEB

• Gestione del sito web della scuola.

• Coordinamento per la redazione delle rubriche,

della documentazione e dei materiali da pubblicare.

• Implementazione delle procedure necessarie per

garantire il continuo aggiornamento del sito web e

la divulgazione delle attività scolastiche ed

extrascolastiche

Sica Filippo

AAARRREEEAAA DDDEEELLLLLL ’’’OOORRRGGGAAANNNIIIZZZZZZAAAZZZIIIOOONNNEEE

MMMIIICCCRRROOOOOORRRGGGAAANNNIIIZZZZZZAAAZZZIIIOOONNNIII CCCOOOMMMPPPIIITTTIII EEE MMMAAANNNDDDAAATTTOOO DDDOOOCCCEEENNNTTTIII

COMMISSIONE CURRICOLO

• Collaborano con il docente che svolge

la Funzione Strumentale P.O.F per

illustrare ai colleghi gli strumenti e le

modalità operative elaborati dalla

Commissione per la stesura del

“Curricolo d’Istituto” in modo da

favorire il confronto, la discussione e la

condivisione di quanto realizzato

Ascrizzi Anna(scuola primaria)

Lombardi Angela(sc. infanzia)

COMMISSIONE INTEGRAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

Coordinatrice ( Infanzia/ Primaria)

De Franciscis Cristina

Docenti di supporto:

Di Prisco M.( DSA- BES)

Rossi M. (dispersione- disaffezione)

P.O.F. - Pag. 32 di 141

COORDINATORI D’INTERCLASSE / INTERSEZIONE

• Coordinamento delle varie attività

svolte per interclassi/intersezioni e

stesura di appositi verbali.

• Lettura e commento del Regolamento

d’Istituto ai genitori delle proprie

interclassi.

• Rendicontazione al D.S. dell’ esito

degli incontri e di eventuali situazioni

problematiche o richieste particolari da

parte dei genitori.

INTERCLASSE 1°: Ascrizzi A Varrecchia V

INTERCLASSE 2°: Paolucci A. Fusco E.

INTERCLASSE 3°: Oliviero S. Giordano M.

INTERCLASSE 4°: Ferrigno M. Diasio R.

INTERCLASSE 5°: Sanchez A. Esposito G.

INTERSEZIONE:

Affinito Rita Calamaro Carmela

PRESIDENTI DEI DIPARTIMENTI

Scuola Secondaria

• Coordinamento delle varie attività e

stesura di appositi verbali.

• Rendicontazione al D.S. dell’ esito

degli incontri e di eventuali situazioni

problematiche o richieste particolari da

parte dei genitori.

Prisco Caterina ( Italiano)

Gaudio Rosalba

( Scienze- matematiche)

Sara Esposito( tecnologia)

Tortorelli Milvia

(Lingua Straniera)

REFERENTI E RESPONSABILI DEI LABORATORI

• “Educazione alla legalità e alla pace”

• “ Educazione ambientale”

• “ Educazione alla salute”

• Laboratorio scientifico

• Laboratorio informatica

• Salotto del pensiero

• Laboratorio di alimentazione

• Laboratorio di storia e cittadinanza

• Biblioteca

• Laboratorio musicale e di supporto alle

manifestazioni artistiche

Secondulfo Rosaria Gaudio Rosalba Esposito Sara Gaudio, Rosalba Andalò Valeria Sica Filippo (rientra nell’ area 7) Serio Anna Esposito Sara Secondulfo Rosaria D’Angelo A. Esposito Sara( Area5)

Pascale Anna

P.O.F. - Pag. 33 di 141

COMMISSIONE : ACCOGLIENZA CONTINUITA’

ORIENTAMENTO

• Promuove la progettazione di attività di

accoglienza e continuità tra i diversi

ordini di scuola; promuove la diffusione

di iniziative e/o progetti indicati dalla

scuola secondaria di 1° grado del

territorio, implementando i contatti con

le funzioni di sistema della scuola.

• Si raccorda con le prime classi della

scuola primaria per promuovere

l’accoglienza e la progettazione di

attività laboratoriali.

CONTINUITÀ INFANZIA/ PRIMARIA

Ruggiero Alfonsina

CONTINUITÀ PRIMARIA/

SECONDARIA

Buono Ida

ORIENTAMENTO

Punzo Katia

Prisco Caterina

VISITE GUIDATE

• Esamina le proposte territoriali,

rilevandone la congruenza con la

programmazione e le scelte educative

della scuola.

• In base alle proposte dei docenti stila il

piano delle uscite programmate per

l’approvazione del Collegio e del

Consiglio.

• Contatta gli organi competenti per

stabilire costi,orari e criteri di accesso

alle strutture.

• Organizza il calendario, le uscite

secondo le esigenze e l’orario delle

varie classi.

Caprio Giuseppe

( sc. infanzia/ primaria)

D’ Agostino Gianluca

( sc . secondaria)

P.O.F. - Pag. 34 di 141

COMMISSIONE ORARIA

• Predispone gli orari scolastici provvisori

e definitivi e quelli di ulteriori attività

palestre/ laboratori.

• Verifica la funzionalità degli orari per gli

eventuali adattamenti.

• Alla fine dell’ anno effettua la

valutazione al fine di predisporre l’

orario dell’ anno successivo, sulla base

delle verifiche effettuate, dei problemi

emersi e delle necessità della scuola e

dell’ utenza.

SCUOLA PRIMARIA

D’ Elia Maria Giuseppina.

Sari Aurelia

De Sena Iliana

Mancini Irene

SCUOLA SECONDARIA

Esposito Sara

Varchetta Mariarosaria

COMITATO DI VALUTAZIONE

• Esprime parere per la conferma in

ruolo degli insegnanti neo ammessi.

Cavaliere Anna

Varchetta Maria Rosaria

Prisco Caterina

Tortorelli Milvia

Perasole Annunziata

COMMISSIONI

• “Adozione libri di testo”

• “Elettorale”

De Benedetto Giancarlo

De Ruggiero Francesca

De Sena Iliana

Prezioso Giancarlo

P.O.F. - Pag. 35 di 141

SSSeeerrrvvviiizzziiiooo dddiii ppprrreeevvveeennnzzziiiooonnneee eee ppprrrooottteeezzziiiooonnneee (((aaarrrttt...999 ddd... llleeeggg... 666222666///999444)))

GGGRRRUUUPPPPPPOOO SSSIIICCCUUURRREEEZZZZZZAAA CCCOOOMMMPPPIIITTTIII SSSPPPEEECCCIIIFFFIIICCCIII DDDOOOCCCEEENNNTTTIII

RSPP

(responsabile al servizio di prevenzione e

protezione)

Ha principalmente il compito di:

• Individuare e valutare i fattori di

rischio.

• Individuare ed elaborare idonee

misure di sicurezza e prevenzione a

tutela degli utenti.

• Curare l’organizzazione delle prove di

evacuazione.

• Proporre programmi di informazione e

di formazione per i lavoratori.

Dott. Tuccillo Dario

( incarico fino a ottobre)

RSL

(responsabile dei lavoratori)

• E’ consultato preventivamente sulla

valutazione dei rischi e sul

programma di prevenzione e

protezione.

• Riceve dal D.S informazioni e

documentazione sulle misure di

prevenzione,sull’ organizzazione del

lavoro.

• Accoglie istanze e segnalazioni dei

lavoratori in materia di prevenzione e

protezione.

Sica Filippo

Mancini Floriana

ASPP

(addetti al servizio di prevenzione e protezione)

• Presiedono le sedute su delega del

D.S.

• Coordinando i lavori e la

programmazione delle attività.

• Possono far richiesta al D.S di

convocazione straordinaria del

gruppo per situazioni che richiedano

decisioni a breve termine.

Cavaliere Anna

De Simone Danila

P.O.F. - Pag. 36 di 141

GRUPPO PRIMO SOCCORSO

• Intervenie prontamente nei casi di

primo soccorso.

• Cura l’ integrazione dei materiali

contenuti nelle cassette di pronto

soccorso segnalando all’ Ufficio di

Segreteria gli acquisti da effettuare.

INFANZIA Plesso Neghelli

Caprio Giuseppe - Matarazzo Gabriella Plesso Collodi Calamaro Carmela

PRIMARIA Plesso Neghelli Piano terra : Ascrizzi Anna( formata) Primo piano: Paolucci A- Ruggiero A. (formate)

Plesso Collodi Primo piano: Di Prisco M. -Varrecchia V. (formate) Secondo piano: Niutta Teresa (formata)

SECONDARIA Cavaliere Anna Aspasini Luisa Buono Ida Varchetta Mariarosaria

ADDETTI ALLE CHIAMATE

DI SOCCORSO

SECONDARIA Dott. Sbrescia Anna

PRIMARIA Neghelli : Franzese Annamaria - Russo G. Collodi : Di Prisco Monica - Niutta Teresa

ADDETTI MEZZI ANTICENDIO

• Recarsi immediatamente sul luogo

del pericolo e valutare l’entità dello

stesso.

• Verificare l’effettiva presenza di una

situazione di emergenza.

• In caso di incendio facilmente

controllabile, intervenire in quanto

addestrato all’uso degli estintori.

• In caso l’ incendio non sia

controllabile, bisogna dare inizio alle

procedure di evacuazione,

provvedendo immediatamente a

divulgare l’allarme e avvisare i

soccorsi.

INFANZIA

Plesso Neghelli: Sommella C.-Ciotola M.(formate)

PRIMARIA Plesso Neghelli: Piano terra: Rossi Monica Primo piano: Barretta Anna Plesso Collodi: Piano terra: Medici A. - Lombardi A. Primo piano : Di Prisco M. - Mancini Irene (formata) Secondo piano: Lepera Marina- Lambertino Patrizia

P.O.F. - Pag. 37 di 141

SECONDARIA

Parnoffi Antonio -Scala Ciro

ADDETTI CONTROLLO DEL FUMO

• Vigilare sull’ osservanza delle

disposizioni relative al fumo

INFANZIA Plesso Neghelli: Sommella Carmela Plesso Collodi: Lombardi Angela

PRIMARIA Plesso Neghelli: D’ Elia Maria Giuseppina Plesso Collodi: Fusco Elena

INFANZIA Plesso Neghelli: Sommella Carmela Plesso Collodi: Lombardi Angela

SECONDARIA Costagliola Assunta

RSU

(Rappresentanti Sindacali)

• Hanno il compito di rappresentare

tutti i lavoratori dell’ Istituto come

funzione di gestione, di

consultazione, di diritto di

informazione.

Gianfrani Annamaria

Mancini Floriana

Velleca Anna

Sica Filippo

Tortorelli Milvia

Secondulfo Rosaria

PRIVACY

Titolare Privacy: Dirigente Scolastico Responsabile trattamento dei dati: D.S.G.A

AAARRREEEAAA GGGEEESSSTTTIIIOOONNNAAALLLEEE CCCOOOMMMPPPIIITTTIII SSSPPPEEECCCIIIFFFIIICCCIII CCCOOOMMMPPPOOOSSSIIIZZZIIIOOONNNEEE

CONSIGLIO DI ISTITUTO

Fatte salve le competenze del Collegio

Docenti e dei Consigli di classe,

Interclasse e di Intersezione, ha potere

deliberante, su proposta della giunta, per

quanto concerne l’organizzazione e la

programmazione dell’attività della scuola

nei limiti delle disponibilità di bilancio,

COMPONENTE DOCENTI

Cavaliere Anna,Francese Annamaria

Chiaro Rosa, Caprio Giuseppe,

Russo Giuseppina, Mancini Floriana,

Parnoffi Antonio, Massimilla Anna

P.O.F. - Pag. 38 di 141

nelle seguenti materie:

• Adozione del regolamento interno di

Istituto.

• Adattamento del calendario scolastico

alle specifiche esigenze ambientali.

• Acquisto, rinnovo delle attrezzature e

dei sussidi didattici.

• Criteri per la programmazione e

l’attuazione delle attività

extrascolastiche.

• Partecipazione dell’ Istituto ad attività

culturali, sportive e ricreative.

• Il Consiglio di Istituto elegge nel suo

seno una giunta esecutiva.

COMPONENTE GENITORI

Presidente: Giusto Giuseppe

Vicepresidente: Guerra Vincenzo

De Santis Cinzia, Castiello Dario,

La Maestra Giuseppe, Giusto Giuseppe,

Cozzolino Rosanna , Di Rocco Giovanna,

Guerra Vincenzo, Coppola Daniela

COMPONENTE ATA

DSGA dott. Sbrescia Anna Palma Rita Filomena

GIUNTA ESECUTIVA

• Predispone il bilancio preventivo e

consuntivo.

• Prepara il lavoro del Consiglio di

Istituto.

COMPONENTE GENITORI Cozzolino Rosanna

De Santis Cinzia

COMPONENTE DOCENTI Parnoffi Antonio.

DSGA - Presiede di diritto il D.S.

P.O.F. - Pag. 39 di 141

L’ ISTITUTO E IL TERRITORIO

UTENZA

Il nostro Istituto mutua il suo bacino di utenza dai quartieri di Cavalleggeri d’Aosta e di Coroglio,

accogliendo alunni provenienti da famiglie con caratteristiche socio-economiche diversificate, legate

alle trasformazioni che stanno avvenendo nell’assetto economico, sociale e ambientale del territorio.

Infatti a fronte di situazioni con un sempre più evidente benessere, si individuano tra la nostra utenza

anche condizioni modeste e/o precarie (famiglie monoreddito, lavoratori con redditi variabili, genitori

disoccupati, cassintegrati). All’eterogeneità socio-economica dell’utenza corrisponde una

diversificazione anche sul piano culturale: da famiglie con genitori appena alfabetizzati per i quali la

scuola svolge compiti meramente istruttivi ed assistenziali, ad un numero crescente di famiglie con

livello di istruzione progressivamente più alto che riconosce la scuola come istituzione

intenzionalmente preposta alla formazione e all’orientamento del bambino, mostrando attenzione e

partecipazione alla vita scolastica. Anche nella lettura delle condizioni affettivo-relazionali interne ai

contesti familiari sono apparsi inoltre alcune difficoltà che non mancano di tradursi in situazioni di

disagio.

Le problematiche emerse sono legate a:

Famiglie con figure genitoriali assenti e/o mancanza di modelli positivi di riferimento.

Disorientamento legato a incoerenze comportamentali della famiglia e/o a discordanze di

atteggiamenti tra famiglia e scuola.

Mancanza di esperienze significative ed esposizione massiva (non adeguatamente filtrata)

alle stimolazioni multimediali, tempo libero vissuto in giochi solitari, in strada o davanti alla

TV con la conseguenza di impigrire la mente rendendola meno disponibile allo sforzo.

Un’attenta analisi del contesto economico-culturale e familiare del territorio ha pertanto evidenziato le

seguenti aree di problematicità:

Eterogeneità socio-economico-culturale.

Diversità nei livelli di aspirazione culturale e nelle attese della scuola.

Situazioni di disagio sociale.

Presenza di alcune situazioni familiari con problematiche di tipo affettivo- relazionale.

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CONNOTAZIONE SOCIO-ECONOMICA-CULTURALE

Rispetto al passato, l’ambiente socio-economico si è andato modificando; attualmente appare ampio

e diversificato in quanto coniuga un nutrito gruppo di “sottoproletariato” con gruppi ricchi di tradizioni

culturali e professionali. In ogni caso anche quelli appartenenti ad una modesta formazione, hanno a

cuore la propria famiglia e seguono la crescita educativa e personale dei loro ragazzi.

Il nostro bacino di utenza, quindi, raccoglie ragazzi con differenti bisogni formativi: convivono alunni

motivati all’apprendimento e fortemente interessati al dialogo educativo con altri che, risultando poco

partecipi alle attività scolastiche, necessitano di continui stimoli e strategie adeguate. La maggioranza

di essi è seguita a casa negli studi, mentre solo pochi trascorrono il tempo libero giocando in strada.

Sicuramente per molti il “passatempo” è dato dai videogiochi e dal computer che, negli ultimi anni, ha

abbondantemente soppiantato il televisore. Si registra, inoltre, un buon numero di alunni di ambo

sesso che regolarmente praticano sport anche a livello agonistico.

In ogni caso le scuole si sono sempre poste come presidi di legalità, ma anche di opportunità, in

particolare, la nostra scuola negli anni ha saputo accogliere le richieste provenienti dall’esterno,

concretizzandole sia con attività extrascolastiche, come il Progetto Scuole Aperte finanziato dalla

Regione Campania che ha coinvolto non solo gli alunni, ma anche i cittadini del territorio, sia in spazi

attrezzati, quali la “Biblioteca Salomè ”aperta a tutti i cittadini, il Centro di Accesso Pubblico ad

Internet “Sax-P”, il Laboratorio di “Storia e Cittadinanza”, il laboratorio di Educazione Alimentare e

due palestre fruibili anche da enti ed associazioni sportive.

In ogni plesso dell’ Istituto , per sviluppare e potenziare l’ innovazione didattica attraverso l’ uso delle

tecnologie informatiche, sono presenti strutture di laboratori con computer in rete e molte aule sono

dotate di lavagne LIM. La Lavagna Interattiva Multimediale ( LIM) svolge infatti un ruolo chiave per

l’ innovazione della didattica: è uno strumento ”a misura di scuola” che consente di integrare le

Tecnologie dell’ Informazione e della Comunicazione nella didattica in classe e in modo trasversale

alle discipline. Più in generale, la presenza della Lavagna Digitale consente di introdurre nella scuola

strategie e modalità didattiche innovative, potenzialmente più in sintonia con le forme di

comunicazione adottate oggi dagli studenti nella scuola primaria e secondaria.

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MAPPA DEI BISOGNI FORMATIVI EMERGENTI L’individuazione dei bisogni educativi emergenti dei nostri alunni costituisce pertanto la premessa

essenziale per delineare i percorsi formativi individuali e collettivi idonei al pieno sviluppo della

persona. La scuola resta un punto fondamentale di aggregazione, rispondendo ai seguenti bisogni

educativi:

¶ Costruzione di un’ identità.

¶ Sperimentazione di sé in situazioni diverse da quelle familiari.

¶ Acquisizione di valori positivi : solidarietà, rispetto della diversità, rispetto dell’ ambiente -

inteso come bene comune- rispetto della legalità.

¶ Crescere in un ambiente favorevole alla vita di relazione caratterizzato da un clima

rassicurante, sereno, stimolante, nel rispetto dei modi e dei tempi di maturazione individuali.

¶ Potenziare le strumentalità di base, quali elementi essenziali per relazionarsi con se stessi,

con gli altri, con l’ambiente e con la realtà in generale.

¶ Sviluppare le abilità di comprensione e produzione di linguaggi, di problematizzazione, di

intuizione, di progettazione al fine di promuovere una personalità autonoma, critica,

divergente.

¶ Recuperare i ritardi.

¶ Promuovere le eccellenze.

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INIZIATIVE TERRITORIALI

L’autonomia delle istituzioni scolastiche (DPR 275/1999), è parte di un processo più ampio di

riorganizzazione della Pubblica Amministrazione, delineatosi nel nostro paese al principio degli anni

Novanta, contestualmente allo sviluppo di una più consapevole cultura del servizio pubblico, che ha

concorso alla graduale formazione dei principi del moderno Stato di diritto, in cui l’apparato pubblico

agisce in posizione paritaria rispetto ai privati cittadini. In tale ottica il nostro Istituto, risponde

pienamente a questi principi della partecipazione, della responsabilità ed offre un servizio che

risponde efficacemente agli specifici bisogni dei molteplici contesti culturali.

Pertanto il Piano dell’Offerta Formativa si propone di:

è valorizzare il pluralismo culturale e territoriale, pur nel rispetto del carattere unitario del sistema nazionale;

è rispondere in modo adeguato alle diverse esigenze formative degli alunni, che si determinano e si manifestano nel rapporto con il proprio contesto di vita; è tenere conto delle esigenze e delle richieste delle famiglie, degli enti locali e,

in generale, dei contesti culturali ed economici del territorio di appartenenza della scuola.

Pertanto, nell’ottica di “un interazione formativa” con la realtà circostante la scuola aderisce alle

seguenti iniziative territoriali con attività e proposte in orario curricolare:

ASSOCIAZIONE AUSER: seminari per gli alunni di quinta finalizzati ad una conoscenza del

sistema energetico per un’educazione al consumo sostenibile.

FONDAZIONE “TELETHON” coinvolta nell’organizzazione di un “Mercatino della solidarietà”

a favore della ricerca per le malattie genetiche, finalizzato a promuovere la solidarietà verso i

più deboli.

X MUNICIPALITA’ coinvolta in una iniziativa della scuola per la costituzione di un consiglio

municipale junior, nell’ambito di una educazione alla cittadinanza attiva.

SOCIETA’ UMANITARIA “I S I S” (Istituto di Studi e Iniziative Sociali) “PROGRAMMA

MONITORE” per combattere l’abbandono scolastico con lo scopo di ricondurre all’amore per

lo studio i ragazzi che mostrano qualche difficoltà d’inserimento in ambiente scolastico.

Questo metodo si propone d’ instaurare un rapporto di amicizia tra un volontario, il Mentore

ed un alunno, segnalato dal docente a cui il volontario dedicherà un’ ora alla settimana, in

orario curricolare, per aiutarlo ad acquistare fiducia in sé stesso e a riconoscere e sviluppare

le sue capacità, in breve ad “auto stimarsi”.

ASSOCIAZIONE ONLUS dell’ Ospedale San Paolo (NA) relativamente ai seguenti campi di

intervento: ecologia, sanità, istruzione, giustizia, sicurezza.

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RACCORDO CON ENTI, ASSOCIAZIONI, AGENZIE

In un’ottica di sempre più ampia apertura al territorio e di un prospettiva progettuale sempre più ricca

e diversificata il nostro Istituto coopera con vari con Enti, Associazioni, Agenzie culturali e sportive

presenti sul territorio al fine di offrire agli alunni la più ampia gamma di esperienze.

Si impegna, inoltre, ad agevolare le attività extra-scolastiche che realizzano la funzione della scuola

come centro di promozione culturale, sociale e civile, consentendo l’uso delle aule delle nostre

strutture su preciso progetto o richiesta anche fuori dell’orario scolastico, in accordo con le

Amministrazioni Comunali e nei limiti della normativa vigente.

Si riportano di seguito una serie di iniziative extracurricolari che la scuola ha concordato con le

istituzioni culturali e le associazioni sportive, dei genitori e di volontariato che permettono di ampliare

il percorso formativo dei nostri alunni e arricchire il Piano dell’Offerta Formativa:

ASSOCIAZIONE EDUCATIVO-SPORTIVA MINIBASKET: Progetto “VIVI BASKET” in

collaborazione con la Fondazione LAURES per l’avviamento allo sport attraverso il Gioco-Sport

del Minibasket. Nella nostra scuola il basket è uno sport che ha un obiettivo prettamente

pedagogico: quello di insegnare gesti tecnici, atteggiamenti cooperativi, regole di gioco, con lo

scopo di promuovere lo sviluppo interpersonale degli alunni.

ASSOCIAZIONE LO SCHIACCIANOCI: DANZA CLASSICA E MODERNA”, le attività sono

rivolte ai bambini di tutta la platea scolastica al fine di divulgare la danza in tutte le sue

espressioni.

ASSOCIAZIONE GENITORI “In.volontaria.mente” chiede di utilizzare spazi della scuola, per

offrire ai bambini dei genitori che lavorano, la possibilità di partecipare ad attività ludico-culturali .

“QUADRIFOGLIO” nell’ambito del Progetto di

Educativa Territoriale, organizza laboratori per gli

alunni del quartiere, a partire da ottobre 2013 fino

al 30 luglio 2014

Per la realizzazione dell’offerta formativa la scuola

promuove un sistematico coinvolgimento

interistituzionale, valorizzando ogni possibile risorsa territoriale nella prospettiva di una proposta

educativa che sia realmente significativa ed all’ altezza delle sfide della complessa società in cui

viviamo.

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La nostra scuola intrattiene inoltre proficui rapporti di collaborazione con le seguenti Istituzioni:

QUESTURA DI NAPOLI, GUARDIA DI FINANZA, CARABINIERI: nell’ambito delle attività del

progetto di Educazione alla legalità e alla solidarietà.

A.S.L 1, CENTRI DI RIABILITAZIONE, SERVIZI SOCIALI: che costituiscono importanti

centri di riferimento a disposizione della scuola per affrontare problematiche legate allo

svantaggio socio-culturale o comunque a consolidate difficoltà scolastiche di alcuni alunni,

particolarmente i diversamente abili.

A.S. L 1 ü Prevenzione malattie

ü Pronto soccorso

ü Igiene personale e dell’ambiente

ü Educazione sanitaria

ü Prevenzione delle tossicodipendenze

ü Rilevazione stati di disagio

Distretto 40 (collegamento per la circolazione di dati e di esperienze con le scuole del

distretto)

Strutture scolastiche ü Istituto Universitario di Scienze Motorie

ü IPSAR (Istituto Alberghiero) "Rossini"

ü Scuola Infanzia comunale "Cappuccetto Rosso"

ü Scuola Infanzia comunale "I Rondinotti"

Strutture sportive ü CUS (piscina, pallavolo, calcetto, golf, tennis, rugby, atletica, aerobica, tiro con l'arco).

ü Poligono di tiro

ü Campo da tennis (in Via G. Testa)

ü Scuola calcio "Paolo Minopoli"

ü Palestra “Olimpia”

ü Palestra “Viviani”

Spazio I.D.I.S. e Città della Scienza ü Utilizzazione degli strumenti di laboratorio

ü Uso dei programmi didattici

ü Pratica e consolidamento del metodo sperimentale

Strutture religiose ü Parrocchia di S. Ciro

ü Parrocchia dei Sacri Cuori

ü Parrocchia San Vitale

ü Parrocchia S. Antonio

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Strutture ricreative e sale cinematografiche ü Presso la Parrocchia di S. Ciro

ü Presso la Parrocchia dei Sacri Cuori

RELAZIONI IN RETE

La nostra scuola, avendo maturato esperienze significative di collaborazione in rete con altre scuole e

altri soggetti del territorio e avendo realizzato intereventi di educazione alla legalità, alla solidarietà e

contro la discriminazione, la violenza ed il bullismo, ha aderito, come scuola partner, al progetto in

rete PON 2007-13- Azione F3, prevista dal piano di Azione Coesione finanziato dal FES, di cui sarà

referente e responsabile l’ I.S.I.S. “ Mario Pagano” quale capofila e l’Istituto Bernini.

Questo progetto in rete prevede la partecipazione dell’ Istituto 53 Gigante Neghelli , dell’ I.P.S.A.R.

“Rossini”, del Liceo artistico “Boccioni” e di soggetti privati o pubblici del territorio che abbiano

esperienza di contrasto alla dispersione e al disagio giovanile, quali le Associazioni Onlus, “Mus-e

Italia”, l’ente formativo Istituto Europeo Pegaso, il Comune di Napoli e l’I.G.S. Campania. L’iniziativa

rientra nell’ambito dell’attuazione del “Piano di Azione Coesione per il miglioramento dei servizi

pubblici collettivi al Sud”, promosso dal Ministero della Coesione territoriale, dalla Commissione

europea, in stretta sinergia tra il MIUR, le Regioni dell’Obiettivo Convergenza e le Amministrazioni

capofila a livello Nazionale.

La stesura del progetto, coordinata dall’Ins. Mancini Floriana, prevede interventi di natura espressivo-

musicale e formativo per alunni e docenti rivolti a contrastare i fenomeni di fallimento precoce e

finalizzati a:

creare nuovi ambienti e opportunità di apprendimento utilizzando le infrastrutture scolastiche;

promuovere l’accesso all’ istruzione di base di alunni con bisogni educativi speciali,

provenienti da situazioni problematiche;

favorire il successo scolastico valorizzando le potenzialità di ciascun studente;

favorire la fruibilità delle diverse opportunità formative presenti nel territorio;

promuovere la partecipazione allo sviluppo locale.

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I soggetti destinatari del progetto sono: gli alunni a rischio di abbandono scolastico e formativo;

gli alunni in possesso di bassi livelli di competenza;

gli alunni bisognosi di azioni di orientamento.

Gli interventi previsti, che vedranno il fattivo coinvolgimento di tutto il personale della scuola

integreranno il Piano dell’Offerta Formativa della nostra Istituzione scolastica per gli anni scolastici

2012-2013 e 2013-2014.

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MISSION DELL’ ISTITUZIONE SCOLASTICA La scuola, nella complessa società attuale, rivolge l’attenzione educativa al riconoscimento di

difficoltà, disagi, problemi dei giovani facendosene carico e proponendo un sistema educativo fondato

sulla “persona” e sulla “qualità della persona”.

L’offerta formativa della nostra scuola mira a:

“Garantire a tutti le stesse opportunità formative affinché la personalità di ognuno possa maturare pienamente e

ciascun alunno sia messo nelle condizioni di acquisire le competenze di cittadinanza per compiere scelte consapevoli

rispetto alla complessità della realtà attuale”.

DALLA MISSION alla definizione delle FINALITA’ EDUCATIVE Considerate le caratteristiche che rendono diversi i bisogni educativi e quindi le finalità da perseguire

rispetto ai diversi ordini di scuola, si è comunque cercato di individuare finalità educative comuni

che presentino caratteri di “longitudinalità” (siano presenti e si sviluppino nel corso di tutta la scuola di

base) e “continuità”:

1. il successo scolastico e formativo è si costruisce a partire dai primi anni di scuola, tiene conto

dei diversi ritmi di apprendimento e si realizza attraverso percorsi didattici mirati;

2. la continuità e l’accoglienza (fortemente collegato al numero 1) è come attenzione alla

unitarietà del percorso di formazione, valorizzazione delle competenze e delle esperienze

maturate nel percorso formativo e allo star bene a scuola;

3. l’educazione ai valori fondamentali della convivenza democratica è implementando interventi

tesi allo sviluppo armonico personale e alla formazione di competenze sociali;

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4. la prevenzione e la gestione delle difficoltà di apprendimento è attenzione agli alunni che

rivelano difficoltà di apprendimento per pianificare e implementare tempestivi interventi di

aiuto, sostegno, rinforzo e garantire il successo scolastico e formativo;

5. lo sviluppo e la capacità di ciascuno di orientarsi è ed operare scelte realistiche

nell’immediato e nel futuro, portando avanti un progetto di vita personale, sviluppando e

consolidando le competenze decisionali fondate su una verificata conoscenza di sé e su un

intelligente tirocinio educativo che abbia autenticato e continui ad autenticare le capacità, gli

interessi e le attitudini di ognuno;

6. il consolidamento e lo sviluppo è delle identità di ciascuno e delle capacità di entrare in

relazione positiva con gli altri (coetanei ed adulti);

7. la motivazione è all’apprendimento e la scoperta della significatività delle conoscenze e delle

abilità disciplinari e di tutte quelle competenze utili al saper essere e vivere da cittadino

consapevole e attivo promuovendo” l’apprendimento in situazione”;

8. la possibilità è di acquisire tutti quegli strumenti culturali in termini di conoscenze, abilità ed

educazioni perché tutte le loro capacità siano trasformate in competenze adatte e significative;

9. la prevenzione è di ogni forma di disagio ed il recupero di tutti quegli svantaggi che

ostacolano la crescita globale di ognuno;

10. l’acquisizione è di un bagaglio di conoscenze e abilità disciplinari e interdisciplinari che

consentano di:

Ø comprendere, per il loro valore, la complessità dei sistemi simbolici e culturali;

Ø sviluppare in maniera eccellente tutte le proprie capacità, trasformandole in competenze

significative, per risolvere i problemi che di volta in volta incontra;

Ø conoscere, interpretare, giudicare ed intervenire nella realtà in cui vive;

Ø analizzare, comprendere e predisporre processi e procedure allo scopo di ideare e

progettare seguendo una metodologia ben definita;

Ø usare strumenti informatici;

Ø accrescere curiosità e interesse verso la realtà circostante.

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CURRICOLO PER COMPETENZE SECONDO LE NUOVE INDICAZIONI Uno sguardo sull’Europa

PREMESSA Il Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (European Qualifications

Framework - EQF) è uno strumento per aiutare i datori di lavoro e gli individui a confrontare le

qualifiche dei diversi sistemi di istruzione e di formazione dell’ Unione Europea.

L’EQF si inserisce nel programma di lavoro Istruzione e formazione 2010, che è parte della Strategia

di Lisbona. E’ volto a favorire la certificazione delle competenze e la mobilità dei lavoratori, nell’ottica

di una maggiore trasparenza, comparabilità e spendibilità delle qualifiche.

In quest’ottica l’ I. C. 53 Gigante- Neghelli ha deciso di attuare un percorso innovativo, stabilendo di

iniziare già dall’anno scorso in via sperimentale una programmazione per competenze, visto che dal

2012 tutto il mondo della scuola dovrà adeguarsi a questo nuovo modo di insegnare.

Dall’Insegnare a fare… all’Insegnare a Saper fare

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Individuazione delle Competenze chiave

Le competenze sono definite alla stregua di una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini

appropriate al contesto. Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la

realizzazione e lo sviluppo personali, per la cittadinanza attiva, per l’inclusione sociale e

l’occupazione.

Il quadro di riferimento delinea otto competenze chiave:

1) comunicazione nella madrelingua;

2) comunicazione nelle lingue straniere;

3) competenza matematica ;

4) competenze di base in scienza e tecnologia;

5) competenza digitale;

6) imparare a imparare;

7) competenze sociali e civiche;

8) consapevolezza ed espressione culturale.

La competenza nelle abilità fondamentali del linguaggio, della lettura, della scrittura e del calcolo e

nelle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) è una pietra angolare per

l'apprendimento, e il fatto di imparare a imparare è utile per tutte le attività di apprendimento. Vi sono

diverse tematiche che si applicano nel quadro di riferimento: pensiero critico, creatività, iniziativa,

capacità di risolvere i problemi, assunzione di decisioni e capacità di gestione costruttiva dei

sentimenti che svolgono un ruolo importante per tutte e otto le competenze chiave.

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L’ORGANIZZAZIONE IN COMPETENZE CHIAVE COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA Discipline di riferimento: lingua italiana. Discipline concorrenti: tutte

COMPETENZE IN MATEMATICA (Per comodità, disaggregata da “Competenze di base in scienze e tecnologia”). Discipline di riferimento: matematica Discipline concorrenti: tutte

COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE Discipline di riferimento: prima e seconda lingua straniera. Discipline concorrenti: tutte

COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA Discipline di riferimento: scienze, geografia, tecnologia. Discipline concorrenti: tutte

COMPETENZA DIGITALE Discipline e insegnamenti di riferimento: tecnologia; informatica. Discipline concorrenti: tutte

IMPARARE A IMPARARE Discipline di riferimento e concorrenti: tutte

COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE Discipline e insegnamenti di riferimento: tutti

ESPRESSIONE CULTURALE – IDENTITA’ STORICA Discipline e insegnamenti di riferimento: storia, cittadinanza e Costituzione Discipline concorrenti: geografia, educazione religiosa, tutte

COMPETENZE CHIAVE

ALLEGATO 1: “ IL CURRICOLO PER COMPETENZE NUOVE INDICAZIONI 2012”

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IL CURRICOLO DAI 3 AI 14 ANNI

LINEE GUIDA DEL CURRICOLO DI ISTITUTO

Il curricolo di Istituto, costruito nella logica della verticalità degli interventi educativi e formativi tra i

segmenti della scuola dell'Infanzia, della scuola Primaria e della scuola Secondaria, è stato redatto

facendo riferimento a:

Le Indicazioni nazionali per il Curricolo della Scuola dell’infanzia e del Primo ciclo d’Istruzione 04.09.2012

L’itinerario scolastico dai tre ai quattordici anni, pur abbracciando tre tipologie di scuola, caratterizzate

ciascuna da una specifica identità educativa e professionale, è infatti progressivo e continuo.

La scuola accoglie, promuove ed arricchisce l’esperienza vissuta dei bambini in una prospettiva

evolutiva con approcci educativi attivi, è finalizzata a guidare gli alunni lungo percorsi di conoscenza

progressivamente orientati alle discipline e alla ricerca delle connessioni fra i diversi saperi.

Il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere il quadro delle

competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio

dell’ Unione europea.

Attraverso il curricolo dell’Istituto i docenti individuano le esperienze di apprendimento più efficaci, le

scelte didattiche più significative, le strategie più idonee, con attenzione all’integrazione fra le

discipline e alla loro possibile aggregazione.

La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere,

regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una

preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al

miglioramento continuo.

LINEE GUIDA DEL CURRICOLO DELLA SCUOLA DELL’ INFANZIA

La scuola dell’infanzia si pone come agenzia educativa che dialoga e collabora con le altre istituzioni

per attuare in modo concreto un’autentica centralità del bambino.

Propone un ambiente educativo capace di offrire possibili risposte al bisogno di cura e

apprendimento, attua interventi compensativi finalizzati alla piena attuazione delle pari opportunità.

Realizza un curricolo che renda concrete tutte le dimensioni di apprendimento: sensoriale-corporea,

artistica-espressiva, intellettuale, sociale e di cittadinanza.

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Nello specifico le finalità sono:

Consolidare l’identità

Sviluppare l’autonomia

Acquisire competenze

Vivere prime esperienze di cittadinanza

sono definite a partire:

dalla persona al centro dell’azione educativa che tiene conto della singolarità e complessità di

ognuno, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, delle capacità e delle sue fragilità,

nelle varie fasi di sviluppo e di formazione;

dalla valorizzazione dell’unicità e della singolarità culturale di ogni alunno vivendo l’incontro di

culture diverse come opportunità di crescita per ognuno;

dalla dimensione di integrazione fra la scuola e territorio che, valorizzando le risorse sociali,

culturali, ed economiche presenti, fa sì che ognuno possa “svolgere, secondo le proprie

possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale e

spirituale della società” (art. 4 della Costituzione) a partire dai suoi cittadini più giovani.

La scuola dell’infanzia predispone il curricolo che si articola attraverso i campi di esperienza, luoghi

del fare e dell’agire del bambino. Ogni campo di esperienza offre specifiche opportunità di

apprendimento, ma contribuisce allo stesso tempo a realizzare i compiti di sviluppo pensati

unitariamente per i bambini dai tre ai sei anni, in termini di identità (costruzione del sé, autostima,

fiducia nei propri mezzi), di autonomia (rapporto sempre più consapevole con gli altri), di competenza

(come elaborazione di conoscenze, abilità, atteggiamenti), di cittadinanza (come attenzione alle

dimensioni etiche e sociali).

I CAMPI DI ESPERIENZA

Gli insegnanti accolgono, valorizzano ed estendono

le curiosità, le esplorazioni, le proposte dei bambini

e creano occasioni di apprendimento per favorire

l’organizzazione di ciò che i bambini vanno

scoprendo.

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L’esperienza diretta, il gioco, il procedere per tentativi ed errori, permettono al bambino,

opportunamente guidato, di approfondire e sistematizzare gli apprendimenti. Ogni campo di

esperienza offre un insieme di oggetti, situazioni, immagini e linguaggi, riferiti ai sistemi simbolici della

nostra cultura, capaci di evocare, stimolare, accompagnare apprendimenti progressivamente più

sicuri.

Nella scuola dell’infanzia i traguardi per lo sviluppo della competenza suggeriscono all’insegnante

orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare piste di lavoro per organizzare attività ed

esperienze volte a promuovere la competenza, che a questa età va intesa in modo globale e unitario.

I CAMPI DI ESPERIENZA

Il sé e l’altro

Il corpo e il movimento

Immagini, suoni e colori

I discorsi e le parole

La conoscenza del mondo

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TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

Al termine dell’ultimo anno di frequenza i bambini devono conseguire i seguenti traguardi:

CCCooommmpppeeettteeennnzzzeee eeeuuurrrooopppeeeeee::: LLLEEE CCCOOOMMMPPPEEETTTEEENNNZZZEEE SSSOOOCCCIIIAAALLLIII EEE CCCIIIVVVIIICCCHHHEEE --- IIIMMMPPPAAARRRAAARRREEE AAADDD IIIMMMPPPAAARRRAAARRREEE

Campo di esperienza: Il sè e l’altro

Il bambino: 1. sviluppa il senso dell’identità personale; 2. è consapevole delle proprie esigenze, dei propri sentimenti, stati d’animo e li sa esprimere in modo pertinente e corretto; 3. conosce le tradizioni della famiglia e della comunità e le mette a confronto con altre; 4. ha una prima consapevolezza delle regole del vivere insieme, dei propri diritti e doveri; 5. collabora in modo proficuo al lavoro di gruppo relazionandosi positivamente con tutti i compagni. 6. Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove con crescente

sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari.

CCCooommmpppeeettteeennnzzzeee eeeuuurrrooopppeeeeee::: CCCOOONNNSSSAAAPPPEEEVVVOOOLLLEEEZZZZZZAAA EEEDDD EEESSSPPPRRREEESSSSSSIIIOOONNNEEE CCCUUULLLTTTUUURRRAAALLLEEE --- IIIMMMPPPAAARRRAAARRREEE AAADDD IIIMMMPPPAAARRRAAARRREEE

Campo di esperienza: Il corpo e il movimento

Il bambino: 1. vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo; 2. riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo; 3. prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e dinamici di base, li applica nei giochi individuali e di gruppo; 4. riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento. 5. Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento,

nella danza, nella comunicazione espressiva.

CCCooommmpppeeettteeennnzzzeee eeeuuurrrooopppeeeeee::: LLLAAA CCCOOOMMMPPPEEETTTEEENNNZZZAAA DDDIIIGGGIIITTTAAALLLEEE --- IIIMMMPPPAAARRRAAARRREEE AAADDD IIIMMMPPPAAARRRAAARRREEE ---

CCCOOONNNSSSAAAPPPEEEVVVOOOLLLEEEZZZZZZAAA EEEDDD EEESSSPPPRRREEESSSSSSIIIOOONNNEEE CCCUUULLLTTTUUURRRAAALLLEEE

Campo di esperienza: Immagini, suoni, colori

Il bambino: 1. comunica, esprime emozioni, racconta utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente;

2. utilizza materiali , tecniche espressive e creative individualmente e nel lavoro di gruppo; 3. si esprime attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative e sa utilizzare le diverse tecniche espressive;

4. sviluppa interesse per l’ ascolto della musica; 5 esplora i primi alfabeti musicali, producendo semplici sequenze sonoro- musicali.

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CCCooommmpppeeettteeennnzzzeee eeeuuurrrooopppeeeeee::: CCCOOOMMMUUUNNNIIICCCAAAZZZIIIOOONNNEEE NNNEEELLLLLLAAA MMMAAADDDRRREEELLLIIINNNGGGUUUAAA --- IIIMMMPPPAAARRRAAARRREEE AAADDD IIIMMMPPPAAARRRAAARRREEE

Campo di esperienza: discorsi e le parole

Il bambino:

1. sviluppa la padronanza d’uso della lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico; 2. ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse; 3. esprime, comunica agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni in differenti situazioni comunicative; 4. racconta, inventa, ascolta e comprende le narrazioni e la lettura di storie; discute chiede spiegazioni e spiega; 5. si avvicina alla lingua scritta, esplorando e sperimentando nuove forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media.

CCCooommmpppeeettteeennnzzzeee eeeuuurrrooopppeeeeee::: LLLAAA CCCOOOMMMPPPEEETTTEEENNNZZZAAA MMMAAATTTEEEMMMAAATTTIIICCCAAA,,, SSSCCCIIIEEENNNTTTIIIFFFIIICCCAAA EEE TTTEEECCCNNNOOOLLLOOOGGGIIICCCAAA --- IIIMMMPPPAAARRRAAARRREEE AAADDD IIIMMMPPPAAARRRAAARRREEE

Campo di esperienza: La conoscenza del mondo

Il bambino:

1. colloca correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone avendo acquisito i concetti topologici; 2. osserva con attenzione il proprio corpo, gli organismi viventi, i fenomeni naturali accorgendosi dei loro cambiamenti; 3. raggruppa e ordina oggetti secondo criteri diversi identificandone alcune proprietà; 4. sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana; 5. ha familiarità con le strategie del contare e dell’operare; 6. è interessato ai nuovi strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi.

7. Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra ecc..;

8. segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.

LINEE GUIDA DEL CURRICOLO DELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO

La scuola Primaria unitamente alla scuola Secondaria di primo grado, fa parte del primo ciclo di

istruzione. Tale ciclo ricopre un arco fondamentale per l’apprendimento e lo sviluppo dell’identità degli

alunni e persegue finalità quali:

l' acquisizione delle conoscenze e delle abilità fondamentali per sviluppare le competenze culturali di base;

la rimozione di ogni ostacolo alla frequenza;

la cura, l’ accesso facilitato per gli alunni con disabilità;

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la prevenzione dell'evasione dell’obbligo scolastico e il contrasto alla dispersione;

la valorizzazione del talento e delle inclinazioni di ciascuno;

il miglioramento del sistema di istruzione

«La scuola primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei

diritti costituzionali. Ai bambini e alle bambini offre l’opportunità di sviluppare le dimensioni

cognitive,emotive,affettive, sociali, corporee, etiche e religiose e di acquisire i saperi irrinunciabili. Si

pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti caratteristici

di ciascuna disciplina permette di esercitare differenti stili cognitivi,

ponendo le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e

critico. La padronanza degli strumenti culturali di base è ancora più

importante per i bambini che vivono in situazioni di svantaggio: più

solide saranno le capacità acquisite nella scuola primaria, maggiori

saranno le probabilità di inclusione sociale e culturale attraverso il

sistema dell'istruzione».

La scuola secondaria di primo grado, insieme alla scuola primaria, fa parte del primo ciclo di

istruzione. Entrambe le scuole condividono pertanto le medesime finalità in una prospettiva che pone

particolare attenzione ai processi di apprendimento di tutti gli alunni e di ciascuno di essi, li

accompagna nell’elaborare il senso della propria esperienza, promuove la pratica consapevole della cittadinanza. Si tratta dunque di traguardi che per la scuola secondaria costituiscono

un’evoluzione di quelli della primaria, considerando che gli obiettivi di ciascun livello sono uno

sviluppo di quelli del livello precedente.

Nella scuola secondaria di primo grado si realizza l’accesso alle discipline come punti di vista sulla

realtà e come modalità di conoscenza, interpretazione e rappresentazione del mondo.

In quest’ottica, i problemi complessi richiedono, per essere esplorati, che i diversi punti di vista

disciplinari dialoghino e che si presti attenzione alle zone di confine e di cerniera fra discipline per

evitare una frammentazione dei saperi. Nella scuola secondaria di primo grado vengono favorite una

più approfondita padronanza delle discipline e un’articolata organizzazione delle conoscenze, nella

prospettiva dell’elaborazione di un sapere sempre meglio integrato e padroneggiato.

Le competenze sviluppate nell’ambito delle singole discipline concorrono a loro volta alla promozione

di competenze più ampie e trasversali, che rappresentano una condizione essenziale per la piena

realizzazione personale e per la partecipazione attiva alla vita sociale, orientate ai valori della

convivenza civile e del bene comune. Le competenze per l’esercizio della cittadinanza attiva sono

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promosse continuamente nell’ambito di tutte le attività di apprendimento, utilizzando e finalizzando

opportunamente i contributi che ciascuna disciplina può offrire.

Il curricolo di Istituto per la scuola primaria e secondaria dei primo grado si declina pertanto in base a

conoscenze, abilità, competenze, distinguendo tra conoscenze, abilità, competenze secondo le

seguenti definizioni:

Conoscenze: indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le

conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro;

le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.

Abilità: indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine

compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo

e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti).

Competenze: indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali,

sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o

personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia.

Evidenze: ovvero i comportamenti “ sentinella” dell’ agire competente. Esse rappresentano

l’essenzialità della competenza e si traducono in compiti e performance specifici, graduati per

complessità e difficoltà nel corso degli anni. Gli insegnanti sono chiamati a strutturare consegne e

compiti significativi nei quali ciascun alunno mostri le “ evidenze” e i livelli di competenza posseduti.

Compiti significativi: Sono consegne, mai banali che gli alunni sanno condurre a termine in

autonomia e responsabilità, utilizzando i saperi posseduti, ma anche reperendone dei nuovi. Il

compito significativo non è, quindi,una mera esercitazione ma l’ attivazione di risorse personali che

ciascun allievo dovrà usare per il problem solving. Esso sarà strutturato in modo da poter mostrare le

“ evidenze” della competenza.

I livelli di padronanza:rappresentano la valutazione della capacità di ogni alunno di utilizzare le

conoscenze, le abilità e le capacità personali possedute e in quale grado di autonomia e

responsabilità.

Per la Scuola Primaria le conoscenze, le abilità e le competenze

sono declinate avendo sullo sfondo i seguenti macro indicatori disciplinari

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IIITTTAAALLLIIIAAANNNOOO::: RRREEELLLIIIGGGIIIOOONNNEEE:::

1. Ascolto e parlato (termine terza e quinta). 2. Lettura (termine terza e quinta). 3. Scrittura (termine terza e quinta.) 4. Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo (termine terza e quinta). 5. Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua (termine terza e quinta).

(*) Per l’insegnamento della religione cattolica disciplinata dagli accordi concordatari, i traguardi di sviluppo delle competenze e gli obiettivi di apprendimento sono definiti d’intesa con l’autorità ecclesiastica (decreto del Presidente della Repubblica dell’11 febbraio 2010)

LLLIIINNNGGGUUUAAA IIINNNGGGLLLEEESSSEEE SSSCCCIIIEEENNNZZZEEE:::

1. Ascolto (comprensione orale) (termine terza e quinta). 2. Parlato (produzione e interazione orale) (termine terza e quinta). 3. Lettura (comprensione scritta) (termine terza e quinta). 4. Scrittura (produzione scritta) (termine terza e quinta) 5. Riflessione sulla lingua e sull'apprendimento (termine quinta).

1. Esplorare e descrivere oggetti e materiali (termine terza). 2. Oggetti, materiali e trasformazioni (termine quinta). 3. Osservare e sperimentare sul campo (termine terza e quinta). 4. L'uomo i viventi e l'ambiente (termine terza e quinta).

SSSTTTOOORRRIIIAAA MMMUUUSSSIIICCCAAA

1. Uso delle fonti (termine terza e quinta). 2. Organizzazione delle informazioni (termine terza e quinta). 3. Strumenti concettuali (termine terza e quinta). 4. Produzione scritta e orale (termine terza e quinta).

1. (Produzione) 2. (Fruizione)

GGGEEEOOOGGGRRRAAAFFFIIIAAA AAARRRTTTEEE EEE IIIMMMMMMAAAGGGIIINNNEEE

1. Orientamento (termine terza e quinta). 2. Linguaggio della geo-graficità (termine terza e quinta). 3. Paesaggio (termine terza e quinta). 4. Regione e sistema territoriale (termine terza e quinta).

1. Esprimersi e comunicare (termine quinta). 2. Osservare e leggere le immagini (termine quinta). 3. Comprendere e apprezzare le opere d'arte (termine quinta).

MMMAAATTTEEEMMMAAATTTIIICCCAAA EEEDDDUUUCCCAAAZZZIIIOOONNNEEE FFFIIISSSIIICCCAAA

1. Numeri (termine terza e quinta) 2. Spazio e figure (termine terza e quinta) 3. Relazioni, dati e previsioni (termine terza e quinta)

1. Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo (termine quinta). 2. Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva (termine quinta). 3. Il gioco, lo sport, le regole e il fair play (termine quinta) 4. Salute e benessere, prevenzione e sicurezza (termine quinta).

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TTTEEECCCNNNOOOLLLOOOGGGIIIAAA

1. Vedere e osservare (termine quinta). 2. Prevedere e immaginare (termine quinta). 3. Intervenire e trasformare (termine quinta).

Al termine della classe terza della scuola secondaria di primo grado, gli obiettivi di apprendimento

attesi in ordine a conoscenze, abilità e competenze si inseriscono sullo sfondo dei seguenti macroindicatori disciplinari:

IIITTTAAALLLIIIAAANNNOOO::: RRREEELLLIIIGGGIIIOOONNNEEE::: 1. Ascolto e parlato 2. Lettura 3. Scrittura 4. Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo 5. Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua

(*) Per l’insegnamento della religione cattolica disciplinata dagli accordi concordatari, i traguardi di sviluppo delle competenze e gli obiettivi di apprendimento sono definiti d’intesa con l’autorità ecclesiastica (decreto del Presidente della Repubblica dell’11 febbraio 2010)

LLLIIINNNGGGUUUAAA IIINNNGGGLLLEEESSSEEE EEE SSSEEECCCOOONNNDDDAAA LLLIIINNNGGGUUUAAA CCCOOOMMMUUUNNNIIITTTAAARRRIIIAAA::: SSSCCCIIIEEENNNZZZEEE:::

1. Ascolto (comprensione orale) 2. Parlato (produzione e interazione orale) 3. Lettura (comprensione scritta) 4. Scrittura (produzione scritta) 5. Riflessione sulla lingua e sull'apprendimento

1. Fisica e chimica 2. Astronomia e Scienze della Terra 3. Biologia

SSSTTTOOORRRIIIAAA MMMUUUSSSIIICCCAAA 1. Uso delle fonti 2. Organizzazione delle informazioni 3. Strumenti concettuali 4. Produzione scritta e orale

1. (Produzione) 2. (Fruizione) (*) per il quadro delle competenze specifiche connesse allo studio dello strumento musicale, si rinvia al relativo curricolo e alle specifiche norme di settore

GGGEEEOOOGGGRRRAAAFFFIIIAAA AAARRRTTTEEE EEE IIIMMMMMMAAAGGGIIINNNEEE 1. Orientamento 2. Linguaggio della geo-graficità 3. Paesaggio 4. Regione e sistema territoriale

1. Esprimersi e comunicare 2. Osservare e leggere le immagini 3. Comprendere e apprezzare le opere d'arte

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MMMAAATTTEEEMMMAAATTTIIICCCAAA EEEDDDUUUCCCAAAZZZIIIOOONNNEEE FFFIIISSSIIICCCAAA 1. Numeri 2. Spazio e figure 3. Relazioni e funzioni 4. Dati e previsioni

1. Il corpo e la sua relazione con spazio e tempo 2. Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo -espressiva 3. Il gioco, lo sport, le regole e il fair play 4. Salute e benessere, prevenzione e sicurezza

TTTEEECCCNNNOOOLLLOOOGGGIIIAAA

1. Vedere, osservare e sperimentare 2. Prevedere, immaginare e progettare 3. Intervenire, trasformare e produrre

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CURRICOLO DI ITALIANO NELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO

Lo sviluppo di competenze linguistiche ampie e sicure è una condizione indispensabile per la crescita

della persona e per l’esercizio pieno della cittadinanza, per l’accesso critico a tutti gli ambiti culturali e

per il raggiungimento del successo scolastico in ogni settore di studio. Per realizzare queste finalità

estese e trasversali, l’apprendimento della lingua è oggetto di specifiche attenzioni da parte di tutti i

docenti, che in questa prospettiva sono chiamati a coordinare le loro attività.

La cura costante rivolta alla progressiva padronanza dell’italiano implica,

inoltre, che l’apprendimento della lingua italiana avvenga a partire dalle

competenze linguistiche e comunicative che gli allievi hanno già

maturato nell’idioma nativo e guardi al loro sviluppo in funzione non solo

del miglior rendimento scolastico, ma come componente essenziale delle

abilità per la vita.

Nel primo ciclo di istruzione dovranno pertanto essere acquisiti, nell’ottica di un apprendimento

graduale e in continua evoluzione, gli strumenti necessari per padroneggiare da una parte le tecniche

di lettura e scrittura e dall’altra per imparare a comprendere e a produrre significati attraverso la

lingua scritta e orale. Lo sviluppo della strumentazione per la lettura e la scrittura e degli aspetti legati

al significato procede in parallelo e deve continuare per tutto il primo ciclo di istruzione, ovviamente

non esaurendosi in questo.

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CURRICOLO LINGUE STRANIERE NELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO

PREMESSA

Lo studente è posto al centro dell'azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali,

corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi.

La nostra scuola deve formare cittadini italiani che siano nello

stesso tempo cittadini dell'Europa e del mondo e diffondere la

consapevolezza che i grandi problemi dell'attuale condizione

possono essere affrontati e risolti attraverso una stretta

collaborazione non solo fra le nazioni, ma anche fra le discipline

e fra le culture.

PROFILO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO

CICLO DI ISTRUZIONE

Nell'incontro con persone di diverse nazionalità l’alunno deve essere in grado di:

esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale,

in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea;

utilizzare una lingua europea nell'uso delle tecnologie dell'informazione e della

comunicazione; sviluppare l’ abilità di mediazione e comprensione interculturale.

LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA

Nell’ottica dell’educazione permanente, l'apprendimento della lingua inglese e di una seconda lingua

comunitaria apre l’alunno alla consapevolezza e all’esercizio della cittadinanza europea nel contesto

in cui vive e oltre i confini del territorio nazionale e gli permette di sviluppare una competenza

plurilingue e pluriculturale per interagire con gli altri attraverso lo sviluppo di un repertorio diversificato

di risorse linguistiche e culturali.

Accostandosi a più lingue, l'alunno impara a riconoscere che esistono differenti sistemi linguistici e

culturali e diviene man mano consapevole della varietà di mezzi che ogni lingua offre per pensare,

esprimersi e comunicare.

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La continuità verticale si realizza dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado

mediante la progressione degli obiettivi relativi alle diverse competenze e lo sviluppo delle strategie

per imparare le lingue.

LINGUA INGLESE

Lingua inglese nella scuola primaria

L'insegnante terrà conto della maggiore capacità del bambino di appropriarsi spontaneamente di

modelli di pronuncia per attivare più naturalmente un sistema plurilingue. Tale processo integrerà

elementi della nuova lingua nel sistema della lingua madre, ampliandone e differenziandone

implicitamente le varie componenti linguistiche sintattiche e semantiche.

Lingua inglese nella scuola secondaria di primo grado

L'insegnante guiderà l'alunno a riconoscere gradualmente, rielaborare e interiorizzare modalità di

comunicazione e regole della lingua che egli applicherà in modo sempre più autonomo e

consapevole, nonché a sviluppare la capacità di riflettere sugli usi e di scegliere tra forme e codici

linguistici diversi quelli più adeguati ai suoi scopi e alle diverse situazioni.

SECONDA LINGUA COMUNITARIA

La seconda lingua comunitaria viene introdotta nella scuola secondaria di primo grado.

L'insegnante terrà conto delle esperienze linguistiche già maturate dall'alunno per ampliare l'insieme

delle sue competenze.

Nella prospettiva dell'educazione plurilingue, la nuova lingua dovrà essere considerata come una

opportunità di ampliamento e/o di approfondimento del repertorio linguistico già acquisito dall'alunno

e come occasione per riutilizzare sempre più consapevolmente le strategie di apprendimento delle

lingue.

P.O.F. - Pag. 65 di 141

CURRICOLO DI STORIA NELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO

PREMESSA

La storia è la disciplina nella quale si imparano a

conoscere e interpretare fatti, eventi e processi del

passato.

Le conoscenze del passato offrono metodi e saperi

utili per comprendere e interpretare il presente.

La capacità e la possibilità di usufruire di ogni opportunità di studio della storia, a scuola e nel

territorio circostante, permettono un lavoro pedagogico ricco ed indispensabile per avvicinare gli

alunni alla capacità di ricostruire e concepire progressivamente il “fatto storico” per indagarne i diversi

aspetti, le molteplici prospettive, le cause e le ragioni.

Nella scuola secondaria, la ricerca storica e il ragionamento critico sui fatti essenziali relativi alla

storia italiana ed europea offrono una base per riflettere in modo articolato ed argomentato sulle

diversità dei gruppi umani che hanno popolato il pianeta, a partire dall’unità del genere umano.

Ricerca storica e ragionamento critico rafforzano altresì la possibilità di confronto e dialogo intorno

alla complessità del passato e del presente fra le diverse componenti di una società multiculturale e

multietnica. Per questo motivo il curricolo sarà articolato intorno ad alcuni snodi periodizzanti della

vicenda umana quali: il processo di ominazione, la rivoluzione neolitica, la rivoluzione industriale e i

processi di mondializzazione e globalizzazione. Non saranno trascurate le aree di sovrapposizione tra

storia-geografia- cittadinanza in considerazione dell’ inscindibile connessione esistente tra i popoli, le

regioni in cui vivono e i processi che hanno condotto all’ affermazione degli uomini ad essere cittadini

italiani, europei e del mondo. Del resto è la propria storia a contribuire all’ educazione e alla

cittadinanza attiva, specie per quanto riguarda l’ interconnessione tra istituzione e società, le forme

statuali e tutte le istituzioni democratiche

Alla scuola secondaria di primo grado sono assegnate le conoscenze che riguardano il periodo

compreso dalla tarda antichità agli inizi del XXI secolo. L’ultimo anno della scuola secondaria di primo

grado viene dedicato allo studio della storia del Novecento.

P.O.F. - Pag. 66 di 141

CURRICOLO DI GEOGRAFIA

NELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO PREMESSA

La geografia studia i rapporti delle società umane tra loro e con il pianeta che le ospita e consente di

mettere in relazione temi economici, antropologici, scientifici e ambientali di rilevante importanza per

ciascuno di noi.

La disciplina, aprendosi al mondo attuale, permette pure di sviluppare quelle competenze relative alla

cittadinanza attiva, come la consapevolezza di far parte di una comunità territoriale organizzata.

Tuttavia la geografia non può prescindere dalla dimensione temporale, da cui trae molte possibilità di

leggere e interpretare i fatti che proprio nel territorio hanno lasciato testimonianza, nella

consapevolezza che ciascuna azione implica ripercussioni nel futuro.

Assolutamente non trascurabile, poi , è la conoscenza del patrimonio artistico e culturale e la sua

valorizzazione : in quest’ottica lo studio del paesaggio non è soltanto uno studio di dati inermi, ma

diventa depositario della memoria materiale e immateriale. Tutto questo mira ad un apprendimento

della geografia intesa come educazione e rispetto del patrimonio artistico e culturale richiesto,

peraltro, dall’ art 9 della nostra Costituzione, affinché i nostri giovani alunni diventino cittadini che

vivono in un ambiente sano e soprattutto attento al recupero del proprio patrimonio.

Tali percorsi non saranno disgiunti dall’educazione ambientale: smaltimento dei rifiuti, energie

rinnovabili, biodiversità, e saranno alla base di un’educazione del territorio, intesa come si diceva

prima , nell’ottica trasversale della cittadinanza e dello studio che dalla storia locale conduca ad una

più ampia prospettiva di contesti mondiali. Ecco perché come già si diceva le discipline di storia e

geografia dovranno confluire in un’unica prospettiva di “ geostoria”, nella quale gli

obiettivi delle singole discipline si fondono con quelli ancora più alti di

Cittadinanza e Costituzione.

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CURRICOLO DI MATEMATICA

NELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO

PREMESSA

Le conoscenze matematiche contribuiscono alla formazione culturale delle persone e delle comunità,

sviluppando le capacità di mettere in stretto rapporto il "pensare" e il "fare" e offrendo strumenti adatti

a percepire, interpretare e collegare tra loro fenomeni naturali, concetti e artefatti costruiti dall’uomo,

eventi quotidiani. In particolare, la matematica dà strumenti per la descrizione scientifica del mondo e

per affrontare problemi utili nella vita quotidiana; contribuisce a sviluppare la capacità di comunicare e

discutere, di argomentare in modo corretto, di comprendere i punti di vista e le argomentazioni degli

altri.

Caratteristica della pratica matematica è la risoluzione di problemi, intesi come questioni autentiche e

significative, legate alla vita quotidiana, e non solo esercizi a carattere ripetitivo o quesiti ai quali si

risponde semplicemente ricordando una definizione o una regola.

L’alunno, con la matematica, sarà portato a:

analizzare le situazioni per tradurle in termini

matematici;

riconoscere schemi ricorrenti;

stabilire analogie con modelli noti;

scegliere le azioni da compiere (operazioni,

costruzioni geometriche, grafici, formalizzazioni,

scrittura e risoluzione di equazioni, …) e

concatenarle in modo efficace al fine di produrre una

risoluzione del problema;

esporre e discutere le soluzioni e i procedimenti seguiti usando un linguaggio specifico.

P.O.F. - Pag. 68 di 141

CURRICOLO DI RELIGIONE CATTOLICA

NELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO

Per l’insegnamento della Religione Cattolica, disciplinata dagli accordi concordatari, i traguardi di sviluppo delle competenze e gli obiettivi di apprendimento sono definiti d’intesa con l’autorità ecclesiastica (decreto del Presidente della Repubblica dell’11 febbraio 2010).

L'insegnamento della religione cattolica fa sì che gli alunni riflettano e si interroghino sul senso della

loro esperienza per elaborare ed esprimere un progetto di vita, che si integri nel mondo reale in modo

dinamico, armonico ed evolutivo.

Vista la ripartizione delle discipline d'insegnamento in tre distinte aree disciplinari, l'insegnamento

della religione cattolica si colloca nell'area linguistico -artistico- espressiva in cui, a partire dal

confronto interculturale e interreligioso, l'alunno si interroga sulla propria identità e sugli orizzonti di

senso verso cui può aprirsi, affrontando anche le essenziali domande religiose e misurandosi con i

codici simbolici in cui esse hanno trovato e trovano espressione. In tale contesto si collocano gli

strumenti per cogliere, interpretare e gustare le espressioni culturali e artistiche offerte dalle diverse

tradizioni religiose e l'insegnamento della religione cattolica, impartito secondo gli accordi

concordatari e le successive intese.

P.O.F. - Pag. 69 di 141

CURRICOLO DI SCIENZE

NELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO

PREMESSA

La moderna conoscenza scientifica del mondo si è costruita nel tempo, attraverso un metodo di

indagine fondato sull’osservazione dei fatti e sulla loro interpretazione, con spiegazioni e modelli

sempre suscettibili di revisione e di riformulazione.

L’osservazione dei fatti e lo spirito di ricerca dovrebbe caratterizzare

anche un efficace insegnamento delle scienze e dovrebbe essere

attuato attraverso un coinvolgimento diretto degli alunni incoraggiandoli,

senza un ordine temporale rigido e senza forzare alcuna fase, a porre

domande sui fenomeni e le cose, a progettare esperimenti/esplorazioni

seguendo ipotesi di lavoro e a costruire i loro modelli interpretativi. Con

lo sviluppo dei linguaggi e delle capacità di comunicazione, i ragazzi dovrebbero

saper descrivere la loro attività di ricerca in testi di vario tipo (racconti orali, testi scritti, immagini,

disegni, schemi, mappe, tabelle, grafici,..), sintetizzando il problema affrontato, l’esperimento

progettato, la sua realizzazione e i suoi risultati, le difficoltà incontrate, le scelte adottate, le risposte

individuate.

Alla fine della scuola secondaria di primo grado l’alunno:

Sperimenta lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; trova

soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze acquisite.

Sa schematizzare e ricreare modelli di fatti e fenomeni, ricorrendo a misure appropriate e a

semplici formalizzazioni.

Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livello macroscopici e

microscopici.

Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della sua evoluzione nel tempo.

È consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse e

adotta modi di vita ecologicamente responsabili.

Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello

sviluppo scientifico.

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CURRICOLO DI MUSICA

NELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO

PREMESSA

La musica, componente fondamentale e universale dell’esperienza e dell’intelligenza umana, offre

uno spazio simbolico e relazionale propizio all’attivazione di processi di cooperazione e

socializzazione, all’acquisizione di strumenti di conoscenza, alla valorizzazione della creatività e della

partecipazione, allo sviluppo del senso di appartenenza a una comunità.

L’apprendimento della musica esplica specifiche funzioni formative, tra loro interdipendenti. Mediante

la funzione cognitivo - culturale gli alunni esercitano la capacità di rappresentazione simbolica della

realtà, sviluppano un pensiero flessibile, intuitivo, creativo.

P.O.F. - Pag. 71 di 141

CURRICOLO DI STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO

PREMESSA

Lo studio di uno strumento musicale è un canale privilegiato di comunicazione ed espressione. Esso

può rappresentare un momento di aggregazione sociale e di integrazione delle diversità e porsi come

indispensabile completamento della formazione dello studente.

Attraverso l'insegnamento strumentale e la sua pratica nelle varie forme si sviluppano competenze di

tipo cognitivo, ma anche affettivo e relazionale.

L’espressione della personalità o lo sviluppo della stessa si manifesta attraverso lo studio dello

strumento, dalla percezione del sé fisico (postura, rapporto con lo spazio, movimenti funzionali

all’esecuzione) alla comprensione di un nuovo linguaggio codificato specifico (notazione) alla crescita

emotiva (rapporto con la “performance” pubblica) e sociale (collaborazione nella realizzazione di brani

d’insieme).

L'apprendimento di uno strumento musicale diventa quindi un mezzo, prima che un fine, per lo

sviluppo dell'individuo e delle sue potenzialità, di intelligenza e socialità.

Il “far musica insieme” può offrire inoltre l’opportunità per i ragazzi di confrontarsi con altre realtà

musicali o culturali in genere, ampliandone così le possibilità d’integrazione nel territorio.

P.O.F. - Pag. 72 di 141

CURRICOLO DI ARTE E IMMAGINE

NELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO

PREMESSA

L’insegnamento di arte immagine si inserisce all’interno di un progetto educativo teso al

soddisfacimento dei bisogni espressivo-creativi dei ragazzi.

L’insegnamento di arte e immagine diventa quindi uno strumento che aiuta il ragazzo a conoscere il

patrimonio artistico culturale, ad esprimere la propria creatività, a potenziare le capacità di

osservazione e di rispetto dell’ambiente che ci circonda, naturale ed artificiale e l’utilizzo dei possibili

materiali di scarto e riciclo.

P.O.F. - Pag. 73 di 141

CURRICOLO DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

NELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO

PREMESSA

L’educazione fisica promuove la conoscenza di sé e delle proprie potenzialità nella costante relazione

con l’ambiente, gli altri, gli oggetti.

Contribuisce, inoltre, alla formazione della personalità dell’alunno attraverso la conoscenza e la

consapevolezza della propria identità corporea, nonché del continuo bisogno di movimento come

cura costante della propria persona e del proprio benessere.

In particolare, lo “stare bene con se stessi” richiama l’esigenza

che il curricolo dell’educazione al movimento preveda esperienze

tese ad consolidare stili di vita corretti e salutari, come

presupposto di una cultura personale che valorizzi le esperienze

motorie e sportive, anche extrascolastiche, come prevenzione di

ipocinesia, sovrappeso e cattive abitudini alimentari, involuzione

delle capacità motorie, precoce abbandono della pratica sportiva.

.

P.O.F. - Pag. 74 di 141

CURRICOLO DI TECNOLOGIA

PREMESSA

La tecnologia è la disciplina che si occupa degli interventi di manipolazione e trasformazione che

l’uomo, da sempre, ha operato nei confronti dell’ambiente naturale per soddisfare i propri bisogni e

più in generale per migliorare le proprie condizioni di vita.

Lo sviluppo del curricolo da parte del docente sarà imperniato su

tematiche vicine all’esperienza e al vissuto dei ragazzi allo scopo di

sviluppare in essi una crescente padronanza dei concetti

fondamentali della tecnologia e delle reciproche relazioni: bisogno,

risorsa, materie prime, processo, prodotto, impatto, verifica e

controllo; la metodologia si baserà sul “laboratorio” inteso non tanto

quanto luogo dove si opera intellettualmente e manualmente ma soprattutto come modalità attiva,

operativa e cooperativa, applicata alla risoluzione di problemi.

L’azione del docente sarà quella di guidare, con metodi e strumenti articolati e differenziati il percorso

d’apprendimento degli alunni, tenendo conto degli interessi e dei ritmi del gruppo e di ciascuno,

stimolando lo spirito di osservazione e il potenziamento delle capacità critiche.

Le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione e i relativi sistemi e mezzi multimediali

saranno oggetto di analisi circa la loro struttura, il funzionamento e gli specifici linguaggi; pur

rappresentando un elemento fondamentale in tutte le discipline, in tecnologia assumono una

particolare valenza didattica in quanto si prestano efficacemente alla concretizzazione del metodo

progettuale.

Compito educativo irrinunciabile della tecnologia, in condivisione con le altre discipline, sarà quello di

analizzare con senso critico e consapevole, le modalità di utilizzo dei nuovi sistemi e mezzi

multimediali per mettere a fuoco le problematiche ambientali, sociologiche e sanitarie che un uso

scorretto potrebbe far scaturire.

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L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO

Per la Scuola dell’Infanzia

“ L’organizzazione degli spazi e dei tempi diventa elemento di qualità pedagogica dell’ambiente

educativo e per tanto deve essere oggetto di esplicita progettazione e verifica:

Lo spazio deve essere accogliente, caldo, ben curato, perché parla dei bambini, dei loro

bisogni di gioco, di movimento, di espressione, di intimità e socialità.

Il tempo disteso rende possibile al bambino giocare, esplorare, parlare, capire, sentirsi

padrone di sé e delle attività che sperimenta e nelle quali si esercita, vivere con serenità la

propria giornata.

La Documentazione permette di valutare i progressi dell’apprendimento individuale e di

gruppo.

Lo Stile educativo si fonda sull’osservazione e sull’ascolto, sulla progettualità elaborata

collegialmente, sull’intervento indiretto.

La Partecipazione dei bambini consente di stabilire e sviluppare legami di corresponsabilità,

di incoraggiare il dialogo e la cooperazione nella costruzione della conoscenza.

Per la Scuola del Primo Ciclo

Una buona scuola primaria e secondaria di primo grado si costituisce come un contesto idoneo a

promuovere apprendimenti significativi e a garantire il successo formativo per tutti gli alunni.

Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni, per ancorarvi nuovi contenuti. Nel

processo di apprendimento l’alunno porta una grande ricchezza di esperienze e conoscenze

acquisite fuori dalla scuola e attraverso i media oggi disponibili a tutti, mette in gioco aspettative ed

emozioni, si presenta con una dotazione di informazioni, abilità, modalità di apprendere che l’azione

didattica dovrà opportunamente richiamare, esplorare, problematizzare.In questo modo l’allievo

riesce a dare senso a quello che va imparando.

Attuare interventi adeguati nei riguardi della diversità per fare in modo che non diventino

disuguaglianze. Le classi sono oggi caratterizzate da molteplici diversità, legate alle differenze nei

modi e nei livelli di apprendimento, alle specifiche inclinazioni e ai personali interessi, a particolari

stati emotivi e affettivi. La scuola deve progettare e realizzare percorsi didattici specifici per

rispondere ai bisogni educativi degli allievi. Particolare attenzione va rivolta agli alunni con

cittadinanza non italiana che richiedono interventi differenziati. L’inclusione degli alunni con disabilità

richiede un’effettiva progettualità, utilizzando le forme di flessibilità previste dall’autonomia e le

opportunità offerte dalla tecnologia.

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Favorire l’esplorazione e la scoperta al fine di promuovere il gusto per la ricerca di nuove

conoscenze. In questa prospettiva la problematizzazione sollecita gli alunni a individuare problemi,

sollevare domande, a mettere in discussione le conoscenze già elaborate, a trovare appropriate piste

d’indagine, a cercare soluzioni originali.

Incoraggiare l’apprendimento collaborativo. Imparare che non è solo un processo

individuale…molte sono le forme di interazione e collaborazione che possono esser introdotte .. sia

all’interno della classe, sia attraverso la formazione di gruppi di lavoro con alunni di classi e di età

diverse…risulta molto efficace l’utilizzo di nuove tecnologie che permettono agli alunni di operare

insieme per costruire nuove conoscenze.

Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere “Imparare ad apprendere”,

riconoscere le difficoltà incontrate, le strategie adottate per superarle, prender atto degli errori

commessi…comprendere le ragioni di un insuccesso, conoscere i propri punti di forza…sviluppare

autonomia nello studio.

Realizzare attività didattiche in forma di laboratorio per favorire l’operatività e allo stesso tempo il

dialogo e la riflessione su quello che si fa. Il laboratorio è la modalità di lavoro che meglio coinvolge

gli alunni nel pensare, realizzare, valutare attività vissute in modo condiviso e partecipato con altri e

che può essere attivata sia nei diversi spazi e occasioni interni alla scuola sia valorizzando il territorio

come risorsa per l’apprendimento.

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ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali vivono una situazione particolare, che li ostacola

nell’apprendimento e nello sviluppo: questa situazione negativa può essere a livello organico,

biologico, oppure familiare, sociale, ambientale, contestuale o in combinazioni di queste. Un alunno

con Bisogni Educativi Speciali può avere una lesione cerebrale grave, o la sindrome di Down, o una

lieve disfunzionalità cerebrale e percettiva, o gravi conflitti familiari, o background sociale e culturale

diverso o deprivato, reazioni emotive e/o comportamentali disturbate, ecc.

Queste (e altre) situazioni causano direttamente o indirettamente difficoltà, ostacoli o rallentamenti

nei processi di apprendimento che dovrebbero svolgersi nei vari contesti. Queste difficoltà possono

essere globali e pervasive (si pensi all’autismo) oppure più specifiche (ad esempio nella dislessia),

settoriali (disturbi del linguaggio, disturbi psicologici d’ansia, ad esempio); gravi o leggere, permanenti

o (speriamo) transitorie.

In questi casi i normali bisogni educativi che tutti gli alunni hanno (bisogno di sviluppare competenze,

bisogno di appartenenza, di identità, di valorizzazione, di accettazione, solo per citarne alcuni) si

«arricchiscono» di qualcosa di particolare, di «speciale» nel loro funzionamento. Il loro bisogno

normale di sviluppare competenze di autonomia, ad esempio, è complicato dal fatto che possono

esserci deficit motori, cognitivi, oppure difficoltà familiari nel vivere positivamente l’autonomia e la

crescita, e così via.

Definire, cercare e riconoscere i Bisogni Educativi Speciali non significa «fabbricare» alunni diversi

per poi emarginarli o discriminarli in qualche modo, anche nuovo e sottile. Significa invece rendersi

bene conto delle varie difficoltà, grandi e piccole, per sapervi rispondere in modo adeguato. Non farlo,

quello sì che sarebbe discriminante, sarebbe incuria. Come è discriminante doversi per forza

sottoporre a una diagnosi medica per ottenere qualche risorsa in più. È discriminante e penoso,

mortificante per le famiglie e per gli alunni stessi, quando se ne rendono conto. Invece non è

un’etichetta discriminante «Bisogni Educativi Speciali» perché è amplissima, non fa riferimento solo

ad alcuni tipi di cause e non è stabile nel tempo: la si può togliere, infatti, in alcuni casi. Si potrebbe

dire che ogni bambino può incontrare nella sua vita una situazione che gli crea Bisogni Educativi

Speciali; dunque è una condizione che ci riguarda tutti e a cui siamo tenuti, deontologicamente e

politicamente, a rispondere in modo adeguato e individualizzato.

Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali hanno infatti necessità di interventi tagliati accuratamente su

misura della loro situazione di difficoltà e dei fattori che la originano e/o mantengono. Questi interventi

possono essere ovviamente i più vari nelle modalità (molto tecnici o molto informali), nelle

professionalità coinvolte, nella durata, nel grado di «mimetizzazione» all’interno delle normali attività

scolastiche (in questo caso si parla di «speciale normalità»: una normalità educativa-didattica resa

più ricca, più efficace attraverso le misure prese per rispondere ai Bisogni Educativi Speciali).

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In alcuni casi questa individualizzazione prenderà la forma di un formale Piano educativo

individualizzato-Progetto di vita, in altri sarà, ad esempio, una «semplice» e informale serie di

delicatezze e attenzioni psicologiche rispetto a una situazione familiare difficile, in altri ancora potrà

essere uno specifico intervento psicoeducativo nel caso di comportamenti problema, e così via.

I Bisogni Educativi Speciali sono dunque molti e diversi: una scuola davvero inclusiva dovrebbe

essere in grado di leggerli tutti (individuando così il reale «fabbisogno» di risorse aggiuntive) e su

questa base generare la dotazione di risorse adeguate a dare le risposte necessarie. C’è però

bisogno di una cornice forte che orienti questa lettura, una cornice concettuale e antropologica unica

per cogliere le varie dimensioni dei bisogni «forti» e di quelli «deboli», che rischiano di non essere

riconosciuti con piena dignità.

INCLUSIONE ALUNNI CON DISABILITA’

L’integrazione degli alunni con disabilità costituisce per l’Istituto

Comprensivo 53 Gigante Neghelli un impegno fondamentale che si ispira al

principio dell’accoglienza e dell’inclusione della diversità, quale risorsa da

valorizzare e quale possibilità di arricchimento per tutti. Partendo da questa

consapevolezza, tale impegno si concretizza nella progettazione di

interventi formativi volti alla socializzazione, all’acquisizione di competenze

e allo sviluppo dell’autonomia personale e sociale nonché al miglioramento

della sfera cognitiva secondo le potenzialità di ciascuno, per uno sviluppo integrale della propria

personalità.

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FINALITA’ DELL’INTEGRAZIONE

1. Consolidare la cultura dell’integrazione e della solidarietà concreta e fattiva nella scuola,

attraverso la collaborazione degli insegnanti curricolari, di sostegno e degli operatori

scolastici.

2. Favorire un clima sociale positivo nell'ambiente scolastico, per promuovere un sereno

inserimento degli alunni, lo sviluppo e il potenziamento della motivazione verso le attività e i

percorsi proposti.

3. Stimolare le abilità sociali degli alunni dell’intero gruppo classe.

4. Favorire l’espressione delle proprie emozioni e dei propri sentimenti.

5. Sviluppare abilità motorie, cognitive, socio - relazionali e affettive.

6. Favorire l’acquisizione dell’identità e del ruolo proprio ed altrui e la comprensione del valore di

ogni persona come portatrice di diritti all’interno della comunità.

7. Potenziare le capacità di ciascuno e valorizzare abilità già acquisite attraverso attività

individualizzate e di gruppo.

8. Favorire il più possibile l'autonomia personale e l’autonomia operativa.

9. Favorire positivamente il passaggio nei diversi segmenti di scuola.

Nel rispetto delle finalità, l’integrazione degli alunni con disabilità è attuata con i seguenti criteri:

v La distribuzione delle ore di sostegno sarà fatta tenendo conto delle risorse professionali

assegnate all’istituto scolastico, dei bisogni dei singoli casi.

v Gli interventi degli insegnanti di sostegno e del team di classe/sezione si articoleranno

secondo una triplice modalità:

1) Intervento nel gruppo classe/sezione.

2) Intervento con inserimento dell’alunno con disabilità in sottogruppi funzionali.

3) intervento specifico individualizzato anche all’esterno della classe su specifico

progetto.

La presenza dell’insegnante di sostegno costituisce uno dei cardini dell’integrazione come risorsa

umana e professionale che garantisce condizioni organizzative favorevoli e apporto di competenze

spendibili per l'insegnamento individualizzato, la personalizzazione dei percorsi e delle relazioni

educative.

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METODOLOGIE D’INTERVENTO

Al fine di favorire il loro inserimento, di promuovere l’integrazione scolastica e lo sviluppo delle loro

potenzialità la scuola prevede:

¶¶ FFOORRMMEE DDII CCOOLLLLEEGGIIAALLIITTAA’’ tramite il coinvolgimento di tutti gli educatori (insegnanti di

classe, di sostegno, assistenti educatori e tutti i soggetti coinvolti nel percorso formativo del

bambino).

¶ LL’’IINNDDIIVVIIDDUUAALLIIZZZZAAZZIIOONNEE DDEELLLL’’IINNSSEEGGNNAAMMEENNTTOO attraverso la progettazione e la

realizzazione di interventi educativi e didattici calibrati sulla base delle competenze, dei ritmi e

degli stili di apprendimento dell’alunno. Tuttavia gli obiettivi ed i contenuti programmati

saranno, nei limiti del possibile, prossimi a quelli del piano di lavoro progettato per la classe

nella quale l’alunno in situazione di handicap è inserito, mentre vengono personalizzate le

strategie educative, le procedure didattiche, la scelta degli strumenti. In tal senso sono

previste, per entrambi gli ordini di scuola:

11.. aattttiivviittàà llaabboorraattoorriiaallii aa ppiiccccoolloo ggrruuppppoo;;

22.. aattttiivviittàà ccoolllleettttiivvee ppeerr ffaavvoorriirree iill lleeggaammee ddii aappppaarrtteenneennzzaa aall ggrruuppppoo ccllaassssee;;

33.. ll’’uuttiilliizzzzoo ddii mmeettooddoollooggiiee cchhee iimmpplliiccaannoo eessppeerriieennzzee ccoonnccrreettee;;

44.. ll’’uussoo ddii mmaatteerriiaallii ee ssuussssiiddii ddiiddaattttiiccii ssppeecciiffiiccii ccoommpprreessii qquueellllii mmuullttiimmeeddiiaallii ee

aauuddiioovviissiivvii..

¶ LL’’AACCCCOOGGLLIIEENNZZAA:: curare il delicato momento del passaggio in stretta collaborazione con i

docenti referenti della Continuità educativa.

¶ LLAA CCOONNTTIINNUUIITTAA’’:: nel passaggio ai diversi ordini di scuola attraverso lo scambio di

informazioni tra docenti e prevedendo incontri per acquisire dati significati, condividere azioni

e facilitare il primo inserimento.

REFERENTE D’ISTITUTO PER L’INCLUSIONE

Il nostro istituto si pone come finalità prioritaria quella di un’inclusione globale attraverso percorsi

formativi che fanno coesistere socializzazione e apprendimento, assicurando continuità nel passaggio

tra i diversi segmenti di scuola.

Per rendere maggiormente efficace ed incisivo il percorso di sviluppo, formazione e inclusione degli

alunni con disabilità, nonché il coordinamento delle insegnanti di sostegno nell’ Istituto opera un

insegnante con incarico di Funzione Strumentale per la disabilità.

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Competenze

Ø Conosce la situazione globale dell’Istituto relativa alla disabilità.

Ø Organizza il passaggio di informazioni, riguardanti l’alunno, tra i diversi segmenti scolastici per

garantire la continuità educativa e didattica.

Ø Raccoglie e aggiorna la storia scolastica degli alunni certificati.

Ø Coordina il gruppo H d’Istituto.

Ø Supporta i docenti di sostegno nella fase di progettazione.

Ø Fornisce la modulistica inerente la disabilità: modulo di segnalazione, P.E.I., P.D.F.

Ø Coordina l’acquisto del materiale didattico e software per gli alunni certificati.

Ø Partecipa agli incontri di rete”CTI” (Centro Territoriale per l’Integrazione)

Ø Coordina il GLH (Gruppo di Lavoro Handicap)

Ø Promuove la partecipazione a corsi di formazione, aggiornamento o convegni sul tema della

disabilità, organizzati dal CTI o altri Enti del Territorio.

Ø Cura gli aggiornamenti nel POF nell’area della disabilità.

Ø Collabora con la DS, in un continuo aggiornamento delle informazioni, nella condivisione dei

problemi e delle responsabilità.

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GRUPPO H D’ISTITUTO

Composizione

Tutti gli insegnanti di sostegno dell’Istituto e il Referente per l’integrazione.

Competenze

Ø Definisce le procedure per la realizzazione del PDF, del PEI e del Piano annuale

individualizzato o personalizzato degli alunni disabili.

Ø Aggiorna la modulistica dell’Istituto relativa all’inclusione degli alunni con disabilità.

Ø Rende operative le proposte emerse nel gruppo GLH.

Ø Promuove iniziative a favore dell’inclusione e formula proposte per l’aggiornamento del

personale docente di sostegno e curricolare.

Ø Definisce linee guida da adottare al passaggio in un ordine di scuola successivo.

Ø Mantiene lo scambio di informazioni con l’U D M del territorio.

DOCENTE DI SOSTEGNO

Il primo passo verso un processo di vera integrazione dell’alunno disabile è la stretta collaborazione

tra gli insegnanti di classe e l’insegnate di sostegno, che consente una intercambiabilità di ruoli, nel

rispetto e nella salvaguardia delle specifiche competenze di ciascuno.

La figura dell’insegnante di sostegno garantisce, dal punto di vista legislativo, la contitolarità della

gestione della classe e del bambino in situazione di handicap e stimola la cooperazione per un suo

efficace inserimento.

Il ruolo di questo docente non si esaurisce nell’occuparsi in modo esclusivo dell’alunno diversamente

abile, ma gli è richiesto anche di partecipare alla stesura e agli aggiornamenti della programmazione

di classe, proponendo attività che consentano una maggiore integrazione.

Competenze

Ø Realizza il progetto accoglienza dell’alunno disabile.

Ø Coordina il progetto di inclusione dell’alunno con disabilità, in fase sia di progettazione sia di

realizzazione.

Ø Si fa carico di conoscere le informazioni raccolte negli anni precedenti all’interno del fascicolo

personale.

Ø Elabora, insieme al team di classe, la Programmazione annuale Individualizzata o

Personalizzata, rispettando le capacità e le potenzialità dell’alunno disabile.

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Ø Realizza forme specifiche di intervento, cioè attività finalizzate alla piena valorizzazione e

sviluppo delle risorse e potenzialità dell'alunno con disabilità, da svolgersi in determinati

momenti del lavoro didattico.

Ø Stila i documenti specifici, quali il Piano Educativo Individualizzato, il Profilo Dinamico

Funzionale con la collaborazione dei colleghi di team e delle altre figure non docenti coinvolte

nel progetto di vita dell’alunno: operatori dell’UDM, famiglia, operatori dell’extrascuola (se

frequenta altri Centri).

Ø Partecipa pienamente alla programmazione educativa, all’elaborazione e alle verifiche delle

attività di competenza dei Consigli di Interclasse – Intersezione – Classe, dei Collegi Docenti e

ovviamente alla vita della classe o delle classi in cui opera.

Ø Partecipa a tutte le riunioni previste dalla funzione docente, oltre che ai gruppi di lavoro

previsti dalla normativa.

Ø Gestisce i rapporti con la famiglia, costruendo un rapporto di fiducia e scambio, mirato alla

restituzione di una immagine dell’alunno che ne comprenda le difficoltà, ma soprattutto le

potenzialità e le competenze.

GLH (Gruppo di studio e di lavoro a livello d’Istituto)

Composizione

Ø Dirigente Scolastico o un suo delegato.

Ø Docenti sensibili alle problematiche della disabilità e dell’integrazione.

Ø Insegnanti di sostegno.

Ø Personale OSS.

Ø Genitori degli alunni con disabilità.

Ø Docente con Funzione Strumentale per la disabilità.

Competenze

Ø Crea condizioni favorevoli all'inserimento degli alunni con disabilità.

Ø Analizza le risorse, sia umane che materiali, dell’Istituto scolastico.

Ø Promuove iniziative per la continuità con i diversi segmenti scolastici (scuole dell’infanzia,

primaria, secondaria di primo grado) per meglio attivare il processo di socializzazione e

apprendimento.

Ø Promuove iniziative a favore dell’inclusione e formula proposte per l’aggiornamento del

personale docente, in collaborazione anche con il CTI.

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Ø Individua spazi e sussidi utili per svolgere le attività didattiche in modo proficuo, proponendo

l'acquisto di materiale didattico o tecnologico necessario.

GLI OPERATORI SOCIO-SANITARI

L’operatore socio sanitario (O.S.S), al fine di assistere e sostenere l’alunno con disabilità

secondo i programmi e le indicazioni concordate con la famiglia e la scuola, fornisce,

in base al livello di autonomia e di autosufficienza raggiunto:

aiuto nella cura di sé, nella vestizione, nel soddisfacimento dei bisogni fisiologici, ecc…;

aiuto nell’assunzione della merenda e dei pasti;

aiuto nella deambulazione e nella mobilità;

aiuto nel corretto uso degli ausili per favorire la maggiore autonomia possibile;

aiuto negli spostamenti;

stimolo e sostegno sul piano dei comportamenti di relazione con la comunità scolastica;

sostegno e aiuto sul piano comportamentale per favorire una migliore inclusione sociale;

RAPPORTI CON L’ESTERNO

Durante l’anno scolastico sono previsti regolari incontri con le famiglie, che possono essere

intensificati per esigenza di una delle parti, insegnanti o famiglie.

Inoltre, come attività programmate annualmente oppure semplicemente in funzione di necessità

temporanee, hanno luogo momenti informativi e/o di aggiornamento con l’equipe dell’Azienda A.S.L.

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I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

Dislessia

Disortografia

Disgrafia

Discalculia. Dislessia

La dislessia è caratterizzata dalla difficoltà di effettuare una lettura accurata e/o fluente e da abilità

scadenti nella scrittura e nella decodifica. Queste difficoltà tipicamente derivano da un deficit nella

componente fonologica del linguaggio che è spesso inattesa in rapporto alle altre abilità cognitive e

scolastiche, non attribuibile a un disturbo generalizzato dello sviluppo o a una menomazione

sensoriale. Conseguenze secondarie possono includere i problemi di comprensione nella lettura e

una ridotta pratica della lettura che può impedire la crescita del vocabolario e della conoscenza

generale.

Disgrafia

La disgrafia è il disturbo correlato al linguaggio scritto, che riguarda le abilità esecutive della scrittura.

La caratteristica fondamentale del Disturbo di Sviluppo della Coordinazione e’ una marcata

compromissione dello sviluppo della coordinazione motoria .La diagnosi viene fatta solo se questa

compromissione interferisce in modo significativo con l’apprendimento scolastico o con le attività della

vita quotidiana Le manifestazioni di questo disturbo variano con l’età e con lo sviluppo. Per esempio, i

bambini più piccoli possono presentare goffaggine e ritardo nel raggiungimento delle tappe

fondamentali dello sviluppo motorio (per es., camminare, gattonare, stare seduti, allacciarsi le scarpe,

abbottonarsi la camicia e chiudersi la cerniera lampo dei pantaloni). I bambini più grandi possono

mostrare difficoltà nelle componenti motorie dell’assemblaggio di puzzles, nel modellismo, nel giocare

a palla, nello scrivere in stampatello o nella calligrafia.

Disortografia

La disortografia è il disturbo della competenza ortografica, cioè la difficoltà nel trasformare il

linguaggio parlato nel linguaggio scritto.

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Discalculia

E’ definito discalculia il disturbo nell’apprendimento del calcolo e del sistema dei numeri. Il Disturbo

del Calcolo interferisce in modo significativo con l’apprendimento scolastico o con le attività della vita

quotidiana che richiedono capacità di calcolo Nel disturbo del Calcolo possono essere compromesse

diverse capacità incluse le capacità “linguistiche” (per es., comprendere o nominare i termini, le

operazioni, o i concetti matematici, e decodificare problemi scritti in simboli matematici), capacità

“percettive” (per es., riconoscere o leggere simboli numerici o segni aritmetici e raggruppare oggetti in

gruppi), capacità “attentive” (per es., copiare correttamente numeri o figure, ricordarsi di aggiungere il

riporto e rispettare i segni operazionali) e capacità “matematiche” (per es., seguire sequenze di

passaggi matematici, contare oggetti, e imparare tabelline)”.

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INDICAZIONI OPERATIVE VALIDE PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA

SSSCCCUUUOOOLLLAAA FFFAAAMMMIIIGGGLLLIIIAAA

OSSERVARE:

• Lo sviluppo del linguaggio.

• Le abilità meta-fonologiche (trovare parole

che iniziano con la stessa sillaba,

riconoscere e produrre rime, dividere

parole in sillabe,…).

• L’organizzazione spazio temporale.

• Lo sviluppo motorio (disegno, ritaglio,…).

IN PRESENZA DI BAMBINI CHE PRESENTANO DIFFICOLTA’ SPECIFICHE E PERSISTENTI:

• Invitare i genitori a far effettuare una

osservazione e valutazione specialistica.

• Proporre attività per il potenziamento degli

aspetti carenti.

PARTECIPARE ad attività di screening

PREDISPORRE il passaggio di informazioni al passaggio di ciclo

ATTENZIONE:

• Allo sviluppo del linguaggio.

• Allo sviluppo della abilità metafonologiche (trovare

parole che iniziano con la stessa sillaba,

riconoscere e produrre rime…..).

• All’organizzazione spazio-temporale.

• Allo sviluppo motorio (disegno, ritaglio…).

• Alla presenza in famiglia di persone con DSA.

ACCOGLIERE un’eventuale segnalazione da parte degli insegnanti e rivolgersi ai Servizi dell’età evolutiva.

INDICAZIONI OPERATIVE VALIDE PER LA SCUOLA PRIMARIA

SSSCCCUUUOOOLLLAAA FFFAAAMMMIIIGGGLLLIIIAAA

• Approfondire le conoscenze riguardo ai

DSA.

• Partecipare ad attività di screening in

classe prima e seconda.

• Nell’ambito dell’equipe pedagogica

definire un Percorso Didattico

Personalizzato.

• Ricevuta la diagnosi di DSA, chiedere un incontro

con i docenti di classe per:

⇒ Informare la scuola

⇒ Consegnare copia della diagnosi

⇒ Concordare le modalità di incontro e

collaborazione tra insegnanti e specialisti al

fine di definire un percorso personalizzato.

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• Porre attenzione allo sviluppo

dell’autostima e del concetto di sé

dell’alunno.

• Avviare all’uso degli strumenti

compensativi: strumenti informatici, sintesi

vocale, registrazione delle lezioni, mappe

concettuali…

• Mettere in evidenza e far riconoscere le

capacità presenti e i punti di forza.

• Costruire rapporti di collaborazione con la

famiglia e l’alunno.

• Verificare con la scuola la possibilità di definire un

percorso individualizzato.

• Informare gli insegnanti delle difficoltà presenti

nell’esecuzione dei compiti a casa.

• Costruire rapporti di collaborazione e mantenersi

regolarmente in contatto con gli insegnanti.

• Il genitore può chiedere copia del percorso

personalizzato definito dal team docente.

INDICAZIONI OPERATIVE VALIDE PER LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SSSCCCUUUOOOLLLAAA FFFAAAMMMIIIGGGLLLIIIAAA

• Approfondire le conoscenze riguardo ai DSA.

• Partecipare ad attività di screening in classe prima.

• Nell’ambito del Consiglio di Classe definire un Percorso

Personalizzato.

• Porre attenzione allo sviluppo dell’autostima e del

concetto di sé dell’alunno.

• Insegnare gli strumenti compensativi: strumenti

informatici, sintesi vocale, registrazione delle lezioni,

mappe concettuali…

• Mettere in evidenza e far riconoscere le capacità presenti

e i punti di forza.

• Nella didattica utilizzare schemi e mappe per favorire

l’apprendimento.

• Non sovraccaricare di compiti l’alunno.

• Ricercare strategie di compensazione adeguate al

singolo.

• Esplicitare in maniera chiara le consegne.

• Condivisione del problema con la classe previo accordo

del ragazzo e della famiglia.

• Ricevuta la diagnosi di DSA,

chiedere un incontro con i docenti

di classe per:

⇒ Informare la scuola.

⇒ Consegnare copia della

diagnosi.

⇒ Concordare le modalità di

incontro e collaborazione tra

insegnanti e specialisti al fine

di definire un percorso

personalizzato.

• Verificare con la scuola la

possibilità di definire un percorso

individualizzato.

• Informare gli insegnanti delle

difficoltà presenti nell’esecuzione

dei compiti a casa.

• Costruire rapporti di

collaborazione e mantenersi

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• Costruire rapporti di collaborazione con la famiglia e

l’alunno.

• Predisporre il passaggio di informazioni con l’altro

segmento di scuola.

• ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO

Ogni anno occorre informarsi sulle nuove disposizioni

contenute nella “Circolare Ministeriale sull’esame di

Stato a conclusione del primo ciclo di istruzione”, con

particolare riguardo al punto dedicato a “Disposizioni

per particolari tipologie di alunni: Alunni con disturbo

specifico di apprendimento.

• Costruire rapporti di collaborazione con la famiglia e

l’alunno.

regolarmente in contatto con gli

insegnanti.

• Il genitore può chiedere copia del

percorso personalizzato definito

dal team docente.

• Stimolare il ragazzo a praticare

un’attività extrascolastica

gratificante.

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI

La scuola rappresenta il luogo privilegiato dell’integrazione, l’ambito in cui l’alunno può costruire il suo

futuro, senza tuttavia perdere i suoi riferimenti, le tracce delle origini: è il punto in cui meglio si

realizza il passaggio dall'accoglienza e integrazione al vero e proprio inserimento sociale.

Il punto centrale delle azioni della scuola deve essere il diritto del bambino e della sua famiglia a

trovare spazi di accoglienza, ascolto, comunicazione, aiuto e facilitazione nel processo di inserimento

nella comunità ospite.

In virtù di tale riflessione si intende presentare un modello di accoglienza per attuare in modo

operativo le indicazioni contenute nelle Nuove Indicazioni.2012 ” Una scuola di tutti e di ciascuno”

Pertanto si propone un protocollo di accoglienza, ossia un documento in cui vengono esplicitati:

criteri, principi, indicazioni per favorire l’inserimento degli alunni stranieri;

fasi dell’accoglienza;

interventi e risorse.

Il Protocollo nasce, dunque, dalla consapevolezza degli insegnanti del ruolo fondamentale che la

scuola ha nell'accogliere e inserire la diversità, in ogni sua particolarità, considerata non come un

ostacolo, ma come una ricchezza da valorizzare e rendere accessibile a tutti in un confronto aperto e

paritario.

Questo nell’ottica di dare a tutti gli alunni pari opportunità di successo e di inserimento e

partecipazione nella società più vasta sempre più multiculturale e multietnica.

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FINALITA’

Il Protocollo di Accoglienza contiene indicazioni che mirano a:

facilitare le relazioni con la famiglia;

aiutare l’alunno straniero a superare le difficoltà derivanti da limitate conoscenze linguistiche,

culturali e logistiche;

favorire un clima d’accoglienza fra gli alunni nel rispetto delle diversità;

promuovere l’integrazione scolastica e sociale dell’alunno straniero con il gruppo classe;

accelerare il processo di apprendimento della lingua italiana;

dotare gli insegnanti di strumenti di rilevazione dati per programmare adeguatamente obiettivi

educativi e didattici da perseguire con alunni stranieri;

delineare percorsi di recupero di abilità e competenze per supportare l’alunno straniero;

COSA FARE?

L’accoglienza è il primo contatto del bambino straniero e della sua famiglia con l’Istituto e per

attivare un inserimento positivo si devono tenere in considerazione i seguenti aspetti:

EEEDDDUUUCCCAAATTTIIIVVVOOO

• rilevazione delle capacità e dei bisogni specifici di apprendimento;

• individuazione della classe e della sezione in cui inserire il bambino;

• elaborazione di percorsi didattici individualizzati;

• revisione della programmazione.

CCCOOOMMMUUUNNNIIICCCAAATTTIIIVVVOOO

• modalità di comunicazione fra scuola e famiglia straniera;

• attenzione agli aspetti non verbali della comunicazione;

• ricorso ad eventuali interpreti/mediatori culturali per superare le

difficoltà.

RRREEELLLAAAZZZIIIOOONNNAAALLLEEE

• creare un “clima” favorevole per ridurre l’ansia, la differenza e la

distanza;

• favorire la prima socializzazione del bambino straniero con i

compagni.

SSSOOOCCCIIIAAALLLEEE

• eventuali contatti con associazioni ed enti territoriali per

collaborazioni ed intese.

P.O.F. - Pag. 91 di 141

LA PRIMA CONOSCENZA

Gli alunni stranieri saranno accolti da alcuni insegnanti che agiscono da tramite fra il bambino, la sua

famiglia e il corpo docente che accoglierà l’alunno.

CCCHHHIII III DDDOOOCCCEEENNNTTTIII DDDIII CCCLLLAAASSSSSSEEE MMMAAATTTEEERRRIIIAAALLLIII

Possibilmente docenti

di più discipline • esaminano la prima

documentazione, raccolta all’atto

dell’iscrizione;

• effettuano il primo colloquio con la

famiglia e se necessario richiedono

l’intervento di un mediatore culturale;

• valutano le competenze generali

linguistiche e in altre abilità di base

con prove oggettive;

• osservano l’alunno in varie situazioni

esterne alla classe;

• informano la famiglia dei risultati

delle prime prove;

• propongono al DS la richiesta di

interventi di enti territoriali

• Schede di osservazione e

rilevamento

• Test per la misurazione dei

livelli delle competenze di

italiano e matematica.

INCLUSIONE IN CLASSE

La collegialità è fondamentale in tutte le fasi della programmazione in quanto la lingua è trasversale a

tutte le discipline, per cui attiene a tutti gli insegnanti contribuire alla crescita delle competenze

dell’alunno straniero.

CCCHHHIII III DDDOOOCCCEEENNNTTTIII DDDIII CCCLLLAAASSSSSSEEE MMMAAATTTEEERRRIIIAAALLLIII

Tutti i docenti del

Consiglio di Classe

• favorire l’inclusione dell’alunno straniero in

classe:

⇒ informando i compagni e creando un

clima positivo d’attesa;

⇒ dedicando tempo ad attività di benvenuto

e conoscenza;

⇒ individuando un alunno particolarmente

adatto a svolgere il compito di tutor

• Accoglienza con materiali di

benvenuto e anche idonei a far

conoscere il paese di

provenienza dell’alunno

straniero.

• Test per la misurazione dei

livelli delle competenze di

italiano e matematica.

P.O.F. - Pag. 92 di 141

dell’alunno straniero;

• rilevare i bisogni specifici educativi,

osservando l’alunno nei vari momenti

scolastici in classe e di apprendimento

sulla base delle prove d’ingresso;

• favorire la comunicazione parlando in

modo chiaro, semplice e rallentato,

verificando la comprensione delle

istruzioni date;

• individuare modalità di semplificazione dei

contenuti, stabilendo contenuti minimi e

adattando ad essi le verifiche e la

valutazione in itinere;

• programmare il lavoro con le figure che

eventualmente affiancano l’alunno nelle

prime fasi di scolarizzazione;

• informare l’alunno e la famiglia del

percorso predisposto per lui dalla scuola;

• valorizzare le diversità culturali.

• Osservazione dei

comportamenti, del rispetto

delle regole in classe, l’uso dei

materiali, la socializzazione e

partecipazione dell’alunno

straniero.

• Programmazioni calibrate sui

bisogni dell’alunno straniero;

ACCOGLIENZA

1. L’ins. di sostegno, al momento della presa in carico dell’alunno, prende visione, presso la

Segreteria della scuola, della documentazione disponibile sull’alunno (certificazione, diagnosi

funzionale) e la condivide con i docenti di classe/sezione.

2. Gli insegnanti, là dove sia possibile, si informano della situazione (o contesto) d’apprendimento

pregresso tramite incontri con precedenti insegnanti e/o operatori dell’ UDM

3. Gli insegnanti (di modulo / classe / sezione e di sostegno), prima dell’inizio dell’anno scolastico o in

tempi immediatamente successivi, incontrano la famiglia per un primo scambio di informazioni sui

deficit/potenzialità dell’alunno e sul servizio che la scuola è in grado di offrire (risorse strutturali e

professionali).

4. Se già prodotti, gli insegnanti visionano DF PDF e PEI degli anni precedenti. I docenti che

intervengono nel processo d’inclusione richiedono un incontro Scuola - ASL - Famiglia per

predisporre PEI e PDF ( se non è presente). Tali documenti devono essere sottoscritti da tutte le parti

coinvolte.

5. Gli insegnanti di classe / sezione effettuano osservazioni mirate per conoscere le abilità e le

competenze dell’alunno.

P.O.F. - Pag. 93 di 141

6. In base a questi documenti gli insegnanti di classe/sezione redigono la programmazione mirata alle

specificità dell’alunno e alla classe di appartenenza: programmazione che si può presentare

interamente individualizzata o comune solo rispetto a specifici ambiti.

7. Tutta la documentazione sull’alunno, prodotta all’ingresso e nel corso dell’anno scolastico, viene

consegnata in Segreteria e raccolta all’interno del fascicolo personale dell’alunno.

CONTINUITA’ EDUCATIVA E DIDATTICA TRE I DIVERSI SEGMENTI DI SCUOLA

Per permettere il naturale evolversi della personalità dell’alunno con bisogni educativi speciali risulta

importante una proficua collaborazione tra i vari segmenti scolastici per l’attuazione di un progetto

che si pone come obiettivi:

ü superare le difficoltà nell’approccio con la nuova realtà scolastica;

ü facilitare l’acquisizione delle regole e modalità organizzative del nuovo segmento di scuola;

ü continuare l’acquisizione di abilità e competenze, basandosi anche sulle conoscenze già acquisite;

ü promuovere un confronto operativo tra docenti di sostegno nel redigere una programmazione personalizzata fedele alle strategie e ai facilitatori già utilizzati per agevolare il processo di apprendimento.

Per favorire il passaggio degli alunni con disabilità da un segmento di scuola ad un altro, sono

previsti incontri tra insegnanti della scuola frequentata, i docenti di sostegno e i genitori per la

presentazione dell’allievo, per uno scambio di informazioni sul progetto educativo attuato e per un

confronto dei diversi contesti scolastici, al fine di individuare, sulla base delle specifiche esigenze,

le modalità per l’accoglienza.

P.O.F. - Pag. 94 di 141

PROTOCOLLO DI VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

Intesa come forma di accertamento che “precede, accompagna e segue i percorsi curricolari”

Sarà effettuata in due direzioni:

Hanno per oggetto: - Il processo di apprendimento. - Il comportamento. - Il rendimento scolastico. - La maturazione globale della personalità.

- La qualità dell’organizzazione e degli apprendimenti. - L’efficacia del P.O.F. - L’ adeguatezza del curricolo e dei percorsi

didattici. - L’individuazione dei punti di forza e di

criticità.

P.O.F. - Pag. 95 di 141

VERIFICA E VALUTAZIONE DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO I criteri della valutazione del processo d’insegnamento – apprendimento sono in perfetta linea con le

norme legislative e con l’Atto di Indirizzo del Ministero dell’8 settembre 2009 che ribadisce: “una

buona scuola” pone al centro l’alunno, il suo itinerario di apprendimento e di formazione; mette in

primo piano l’obiettivo di formare i cittadini di oggi e di domani; opera l’inclusione di tutti i ragazzi con

difficoltà di apprendimenti; tiene conto dei traguardi da raggiungere nelle principali aree disciplinari

attraverso una valutazione interna e una esterna (Prove INVALSI nelle classi II e V della Primaria e

nelle classi I e III della Scuola Secondaria; per la III della Secondaria, la prova INVALSI costituisce

prova d’ esame nazionale ), stimolando un percorso istruttivo permanente; considera le verifiche

continue, sistematiche e periodiche con le quali garantire agli alunni l’inizio di un successo formativo

che possa continuare con il secondo ciclo di istruzione ( rif. Normativa D.P.R. n. 89 del 20 marzo

2009; D.P.R. n. 112 del 22 giugno 2009).

pertanto

la valutazione interna al nostro Istituto é: • funzionale • oggettiva • trasparente • puntuale

perchè

lo scopo della valutazione è quello di trarre informazioni per migliorare l’insegnamento e l’apprendimento

quindi

non basta più rilevare le caratteristiche di ciascuno e di tutti gli alunni attraverso la pur importantissima valutazione diagnostica dei requisiti cognitivi e affettivo-motivazionali per decidere le strategie didattiche più adeguate per un proficuo inserimento nel processo di istruzione; non basta più mostrare le difficoltà che l’allievo ha incontrato nel processo di apprendimento al fine di attivare i pur necessari processi di recupero, sostegno e consolidamento delle conoscenze,

è necessario soprattutto individuare i punti forti di ognuno, sui quali operare per promuovere il successo scolastico.

P.O.F. - Pag. 96 di 141

è necessario che la valutazione fornisca informazioni che possano aiutare gli alunni a migliorare le proprie capacità e a sostenere la fiducia in se stessi. Una valutazione positiva per lo studente di qualsiasi età deve contribuire a: ü fargli conoscere l’ampiezza e la profondità delle sue competenze; ü fargli scoprire e apprezzare sempre meglio le capacità potenziali personali; ü fornire gli strumenti perché possa decidere un proprio progetto di vita.

La valutazione si articola secondo tre fasi fondamentali:

Valutazione diagnostica

Occupa la prima fase dell’anno scolastico e serve ad individuare il livello di partenza degli alunni, ad accertare il possesso dei prerequisiti e a predisporre eventuali attività didattiche di sostegno per gli alunni che si presentano con un modesto rendimento o insuccesso nell’apprendimento.

Valutazione formativa

Accompagna le varie fasi del percorso didattico per monitorare il percorso di apprendimento in itinere

e consentire ai docenti di valutare la validità della programmazione e delle strategie didattiche

utilizzate, in modo da attuare eventuali correttivi all’azione didattica o predisporre interventi di

rinforzo.

Valutazione periodica (intermedia) e annuale (finale) Legge n169/2008 di conversione del D.L. 137/2008

Fa un bilancio consuntivo degli apprendimenti degli alunni/e mediante l’attribuzione di voti numerici

espressi in decimi, e delle competenze acquisite a livello di maturazione culturale mediante un

giudizio analitico.

Rilevamento situazione in ingresso degli alunni

La situazione di partenza viene rilevata principalmente tramite osservazioni sistematiche iniziali,che

includono anche prove di ingresso mirate e funzionali, in modo che i docenti possano stabilire la reale

situazione della classe e dei singoli alunni nell’area cognitiva e in quella non cognitiva.

P.O.F. - Pag. 97 di 141

Nella diagnosi di ingresso, per l’aspetto cognitivo sono analizzate le competenze possedute nelle

singole discipline (possesso dei prerequisiti), ai vari rispettivi livelli, e quelle più significative di

dimensione trasversale alle discipline e precisamente:

¶ llaa ccoommpprreennssiioonnee:: comprendere i vari messaggi o concetti;

¶ llaa ccoommuunniiccaazziioonnee:: comunicare i contenuti in modo organico, corretto e appropriato,

utilizzando i vari linguaggi.

Per gli aspetti socio/relazionali sono presi in considerazione:

iill ccoommppoorrttaammeennttoo come capacità dell’alunno di rispettare le regole della vita scolastica,

controllando il suo comportamento nelle attività individuali e collettive;

llaa ccoollllaabboorraazziioonnee come capacità di porsi in relazione positiva con gli altri e con l’ambiente;

ll’’aatttteennzziioonnee ee llaa ppaarrtteecciippaazziioonnee come capacità di seguire con interesse e attenzione ogni tipo

di attività didattica, intervenendo in modo ordinato e pertinente;

ll’’iimmppeeggnnoo come capacità di impegnarsi in modo costante e responsabile nelle varie attività e

discipline;

ll’’aauuttoonnoommiiaa ee iill mmeettooddoo ddii llaavvoorroo come capacità di organizzare il lavoro e svolgerlo in modo

autonomo, curato ed efficace.

Valuta tre aspetti:

¶ LL’’aallffaabbeettiizzzzaazziioonnee ccuullttuurraallee:: acquisizione di abilità operative, padronanza di conoscenze e

linguaggi, sviluppo di competenze comunicative ed espressive.

¶ LL’’aauuttoonnoommiiaa:: maturazione dell’identità, senso di responsabilità, atteggiamento di fronte ai

problemi, senso critico.

¶ PPaarrtteecciippaazziioonnee aallllaa ccoonnvviivveennzzaa ddeemmooccrraattiiccaa:: disponibilità relazionale e consapevolezza dei

rapporti sociali.

Valutazione Periodica (intermedia) e Annuale (finale)

Ai sensi del D.P.R. 122/ 2009, n.191, la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti relativi

alle discipline e al comportamento ha essenzialmente una finalità formativa e concorre, attraverso

l’individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione

degli alunni stessi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo … (art 1 ). La

P.O.F. - Pag. 98 di 141

valutazione degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite viene effettuata

mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi, riportati in lettere nei documenti di

valutazione, e illustrata con ggiiuuddiizziioo aannaalliittiiccoo ssuull lliivveelllloo gglloobbaallee ddii mmaattuurraazziioonnee rraaggggiiuunnttoo ddaallll’’aalluunnnnoo.

IL D.P.R. 122/ 2009 sottolinea l’importanza dell’aspetto formativo della valutazione. L’attribuzione del

voto nella valutazione intermedia e finale, come previsto dal recente dettato legislativo, deve tener

conto per ogni singola disciplina o ambito disciplinare, innanzitutto degli aspetti cognitivi e disciplinari,

ma anche dell’impegno, della partecipazione dell’ allievo alle attività scolastiche. Il contesto normativo

di riferimento evidenzia come la valutazione abbia prevalentemente finalità formativa e concorra al

miglioramento degli apprendimenti e al successo formativo. Una valutazione adeguatamente

formativa e di qualità non rivela solamente gli esiti, ma pone attenzione soprattutto a tutto il percorso

che l’ alunno sta compiendo e del suo grado di avvicinamento ai traguardi che la scuola si è data in

termini di istruzione e formazione.

CRITERI E STRUMENTI

Il Collegio dei Docenti definisce modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza

della valutazione nel rispetto del principio della libertà di insegnamento individuando tali criteri

essenziali:

Ø Coerenza con gli obiettivi di apprendimento previsti dai piani di studio .

Ø Considerazione sia dei processi di apprendimento che dei loro esiti.

Ø Rigore metodologico delle procedure.

Ø Valenza informativa.

Tali criteri fanno da riferimento per:

Ø la valutazione in itinere;

Ø la valutazione periodica e finale;

Ø l’esame di stato conclusivo di ciclo;

Ø gli interventi di rilevazione esterna degli apprendimenti da parte dell’INVALSI.

Il regolamento di coordinamento delle norme in materia di valutazione degli alunni ( D.P.R. 122 )

prevede che gli studenti siano valutati nelle singole materie con voti numerici espressi in decimi e

riportati anche in lettere nel documento di valutazione.

Per la valutazione degli alunni con disabilità (art. 9) si dovrà tener conto oltre che del

comportamento, anche delle discipline e delle attività svolte sulla base del piano educativo

individualizzato, corrispondenti agli insegnamenti impartiti e idonei a valutare il progresso dell’alunno

in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali.

P.O.F. - Pag. 99 di 141

Per gli alunni in situazioni di difficoltà specifica di apprendimento (art. 10) debitamente

certificate, si prevede la compilazione del nuovo modello P.D.P (legge 170/210) e che in sede di

svolgimento delle attività didattiche siano attivate adeguate misure dispensative e compensative.

La relativa valutazione sarà effettuata tenendo conto delle particolari situazioni ed esigenze personali

degli alunni.

SCUOLA DELL’ INFANZIA

Lo scopo della valutazione nella scuola dell’infanzia è quello di comprendere e conoscere i livelli

raggiunti da ciascun bambino, di esplorarne e incoraggiarne lo sviluppo individuando i processi utili a

favorirne la crescita e la maturazione.

Valutare è un’operazione complessa attraverso la quale l’insegnante ricava elementi di riflessione sul

contesto e sulla propria azione educativa, in una prospettiva di continua regolazione dell’attività

didattica che tenga presenti tutte le variabili che influenzano l’apprendimento ( le conoscenze

pregresse, i modi e gli stili di apprendimento , le modalità organizzative…) .

Si avvale di una serie di strumenti quali :

le osservazioni sistematiche e partecipanti ;

la documentazione fotografica ;

il documento di memoria/passaggio alla scuola primaria, elaborato nell’ultimo anno

di frequenza, con valore positivo e orientativo del percorso del bambino.

Gli aspetti presi in considerazione ai fini della valutazione all’inizio e alla fine di ciascun anno

scolastico e a conclusione dell’esperienza scolastica, nella prospettiva della continuità con la scuola

primaria sono:

⇒ Socializzazione.

⇒ Autonomia.

⇒ Sviluppo del linguaggio ed altre forme di espressione.

⇒ Capacità di comprendere e usare termini per organizzare le categorie dello spazio e del

tempo e padroneggiare le abilità topologiche.

⇒ Capacità di osservare, descrivere misurare e formulare ipotesi per risolvere semplici

problemi.

⇒ Capacità di avvicinarsi a materiali esperienze e situazioni con idee originali e spirito di

ricerca.

⇒ Padronanza della lateralità dominante. SCUOLA PRIMARIA

Il momento della valutazione riveste una grande valenza formativa all’interno dei processi di

apprendimento-insegnamento e li accompagna nel loro svolgersi.

P.O.F. - Pag. 100 di 141

La valutazione è parte integrante della programmazione, non solo come controllo degli

apprendimenti, ma come verifica dell’intervento didattico al fine di operare con flessibilità sul progetto

educativo;consente un costante adeguamento della programmazione didattica in quanto permette ai

docenti di personalizzare il percorso formativo di ciascun alunno.

Nella Scuola Primaria la Valutazione Currricolare è di tipo formativo e di tipo sommativo perché si

applica sia durante che al termine di moduli e di unità di apprendimento ma anche a cadenza

bimestrale.

Nella valutazione si fa riferimento ai seguenti criteri:

⇒ Raggiungimento degli obiettivi formativi concordati dal Consiglio di Interlasse.

⇒ Conseguimento degli obiettivi didattici di ciascuna disciplina/area disciplinare.

⇒ Esito delle prove di verifica

⇒ Evoluzione rispetto ai livelli di partenza

⇒ Caratteristiche individuali

⇒ Raggiungimento degli obiettivi del P.E.I. per gli alunni diversamente abili.

STRUMENTI DI VALUTAZIONE

QQuuaannddoo ssii ppeerrsseegguuoonnoo oobbiieettttiivvii ttrraassvveerrssaallii,, èè ooppppoorrttuunnoo cchhee qquueeggllii oobbiieettttiivvii ttrroovviinnoo aanncchhee uunn

mmoommeennttoo vvaalluuttaattiivvoo ccoommuunnee..

¶¶ SSaarraannnnoo uuttiilliizzzzaattii ssttrruummeennttii ooggggeettttiivvii ssoolloo ppeerr llaa vvaalluuttaazziioonnee ddeeggllii aassppeettttii ccooggnniittiivvii..

¶¶ SSaarraannnnoo rreeggiissttrraattee oosssseerrvvaazziioonnii ppeerr cciiaassccuunn aalluunnnnoo iinn rreellaazziioonnee aa:: mmeettooddoo ddii

ssttuuddiioo//aauuttoonnoommiiaa//ppaarrtteecciippaazziioonnee//iinntteerraazziioonnee nneell ggrruuppppoo--ccllaassssee..

¶¶ SSaarraannnnoo tteennuuttii iinn ddoovvuuttoo ccoonnttoo ttuuttttii ggllii aassppeettttii cchhee ccoonnddiizziioonnaannoo ll’’aapppprreennddiimmeennttoo ee

ll’’iinnsseerriimmeennttoo,, oollttrree cchhee ii ppaarreerrii ddeeggllii eessppeerrttii ddeeii sseerrvviizzii ssoocciiaallii ee rriiaabbiilliittaattiivvii..

¶¶ PPeerr ll’’aammmmiissssiioonnee aallllee ccllaassssii ssuucccceessssiivvee ssii vvaalluutteerraannnnoo ii rreeaallii pprrooggrreessssii ccoommppiiuuttii ddaaggllii aalluunnnnii

rriissppeettttoo aallllaa ssiittuuaazziioonnee ddii ppaarrtteennzzaa nnoonncchhéé ll’’iinnsseerriimmeennttoo ddeellll’’aalluunnnnoo nneell ggrruuppppoo ccllaassssee..

II ddoocceennttii ddeellllaa ssccuuoollaa pprriimmaarriiaa,, iinn sseeddee ddii pprrooggrraammmmaazziioonnee,, pprreevveeddoonnoo ee mmeettttoonnoo aa ppuunnttoo

PPRROOVVEE DDII VVEERRIIFFIICCAA cchhee ppoossssoonnoo eesssseerree uuttiilliizzzzaattee::

11.. aall tteerrmmiinnee ddii ooggnnii oobbiieettttiivvoo;;

22.. aallllaa ffiinnee ddii ooggnnii bbiimmeessttrree;;

33.. aallllaa ffiinnee ddii ooggnnii qquuaaddrriimmeessttrree..

P.O.F. - Pag. 101 di 141

Le pprroovvee ddii vveerriiffiiccaa saranno quindi continue e il più possibile oggettive; seguiranno l’alunno in tutto il

percorso di apprendimento, dall’inizio delle attività scolastiche al momento della valutazione finale. Gli

strumenti da utilizzare per la valutazione del singolo alunno saranno:

¶ pprroovvee ddii iinnggrreessssoo:: per verificare i prerequisiti e i livelli di partenza specifici per ogni disciplina

e quelli trasversali;

¶ sscchheeddee ddii oosssseerrvvaazziioonnee ddeell ccoommppoorrttaammeennttoo:: per rilevare le dinamiche relazionali, la

partecipazione, la socializzazione, il metodo di studio, il grado di autonomia; nel campo

cognitivo per rilevare il possesso di abilità e conoscenze disciplinari;

¶ pprroovvee nnoonn ssttrruuttttuurraattee,, oorraallii ee ssccrriittttee (relazioni, conversazioni, elaborazioni, questionari, lavori

grafici ed artistici ...);

¶¶ pprroovvee ooggggeettttiivvee oo ssttrruuttttuurraattee..

Per prove oggettive o strutturate, s’ intendono prove di verifica delle abilità e/o delle conoscenze

possedute dall’alunno, in cui le risposte possibili e quelle accettabili sono rigorosamente predefinite:

ssii ttrraattttaa sseemmpprree ddii pprroovvee aa rriissppoossttaa cchhiiuussaa.

Per l’elaborazione di tali prove i docenti utilizzano quesiti (items) del tipo :

vero/falso

a scelta multipla

a completamento

a corrispondenza

nella cui formulazione occorre tener presente alcuni criteri di riferimento: usare un linguaggio preciso,

non complicare la formulazione di domande con forme negative, evitare di formulare items molto

lunghi, non richiedere contemporaneamente prestazioni relative a conoscenze non esattamente

definibili.

Ogni Consiglio di Interclasse stabilirà inoltre il numero di prove necessario per accertare il grado di

raggiungimento degli obiettivi prestabiliti, comunque non meno di tre per ogni quadrimestre.

I risultati delle verifiche periodiche stabilite da ogni docente secondo le esigenze delle unità di

apprendimento e degli argomenti trattati, saranno utilizzati ai fini della valutazione quadrimestrale e

per eventuali strategie di intervento in relazione a recupero, sostegno, potenziamento e

approfondimento.

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

La valutazione è un momento fondamentale del processo educativo - didattico e della

programmazione; viene formulata come verifica del conseguimento degli obiettivi formativi e

didattici, come accertamento dei livelli di crescita della persona ed è finalizzata a promuovere la

capacità di autovalutazione e controllo dei processi conoscitivi.

P.O.F. - Pag. 102 di 141

Costituisce, inoltre, momento di verifica della didattica per i singoli docenti e, in generale per tutta

l’attività della scuola.

Gli insegnanti raccoglieranno in maniera sistematica e continuativa osservazioni, informazioni, dati

sui processi di apprendimento per poter introdurre quelle modifiche o integrazioni che risultassero

opportune sia in itinere che per gli anni successivi.

Il Consiglio di classe procederà alla verifica delle conoscenze, competenze e abilità raggiunte da ogni

singolo alunno (consigli mensili) in modo da poter seguire dettagliatamente la situazione di

apprendimento di ciascuno e poter operare in maniera tempestiva con interventi di sostegno,

predisporre strategie di recupero e consolidamento.

SSttrruummeennttii ddii vveerriiffiiccaa, oltre che le tradizionali interrogazioni e compiti scritti in classe, potranno essere

lavori svolti a casa, test, questionari e lavori di gruppo …

Per definire un quadro il più possibile obiettivo della situazione di partenza della classe , si ricorre alla

somministrazione di test di ingresso e /o prove strutturate; inoltre per gli alunni della classi prime

nell’ottica della continuità didattica, sono tenute in considerazione le indicazioni della scuola di

provenienza ( colloqui con le insegnanti della sc. primaria),le notizie dedotte dalle schede di

valutazione e le informazioni fornite dai genitori.

La valutazione seguirà i seguenti criteri:

area non cognitiva:

Ø rapporto con gli altri e con l’ambiente

Ø autocontrollo

Ø impegno e partecipazione

Ø organizzazione personale

Ø metodo di lavoro

Ø autonomia

area cognitiva:

Ø comprensione

Ø conoscenza

Ø competenza

Ø comunicazione

Ø applicazione

Ø rielaborazione

P.O.F. - Pag. 103 di 141

La valutazione del grado di raggiungimento degli obiettivi prefissati si baserà su criteri di oggettività,

gradualità, continuità e partecipazione.

Nonostante le attenzioni alla individualizzazione di percorsi, la valutazione dovrà naturalmente tener

conto della necessaria acquisizione di un patrimonio culturale comune, del conseguimento

soddisfacente di abilità, capacità e conoscenze indispensabili per l’inserimento senza difficoltà nelle

classi successive e per una prosecuzione degli studi.

L’utilizzo della scheda di valutazione renderà più oggettiva l’operazione valutativa; agli alunni e alle

famiglie saranno partecipati, in termini trasparenti e interattivi e con una comunicazione efficace, gli

esiti della valutazione.

CRITERI DI VALUTAZIONE PROVE D’ESAME (scuola secondaria)

Prova d‘esame Indicatori Punteggio

PROVA SCRITTA DI LINGUA ITALIANA

• Ricchezza e varietà del contenuto

• Organizzazione e coerenza testuale

• Rielaborazione personale

• Correttezza morfosintattica e proprietà del lessico

• 0 – 3

• 0 – 3

• 0 – 2

• 0 – 2

PROVA SCRITTA DI LINGUA STRANIERA

• Comprensione del testo

• Correttezza grammaticale e sintattica

• Rielaborazione personale

• 0 – 4

• 0 – 3

• 0 – 3

PROVA SCRITTA DI MATEMATICA

• Conoscenza di formule e simboli e loro corretta applicazione

• Correttezza formale e di calcolo

• Capacità di risoluzione dei problemi

• Uso di termini specifici del linguaggio

• Uso di linguaggio grafico e relativa rappresentazione

• 0 – 2

• 0 – 2

• 0 – 2

• 0 – 2

• 0 – 2

PROVA NAZIONALE

INVALSI

• La prova nazionale è valutata secondo la griglia nazionale di

correzione tradotta in decimi.

Colloquio pluridisciplinare

• Capacità di esposizione chiara e articolata

• Conoscenze culturali

• Capacità di collegamento

• Capacità di rielaborazione personale

• Controllo emotivo

• 0 – 2

• 0 – 2

• 0 – 2

• 0 – 2

• 0 – 2

P.O.F. - Pag. 104 di 141

Criteri per la formulazione del

GIUDIZIO FINALE

Il giudizio finale, espresso in decimi, dovrà tenere conto:

• della corrispondenza tra gli esiti delle prove d’esame e l’iter

scolastico precedente;

• della preparazione culturale generale;

• della capacità espositive ed espressive;

• delle abilità nel fare collegamenti;

• dell’impegno dimostrato nella preparazione dell’esame;

• del livello globale di maturazione (autonomia, responsabilità)

• del raggiungimento degli obiettivi generali di socializzazione,

autonomia e creatività;

• valutazione di inefficacia formativa della ulteriore permanenza

nell’ordine di scuola;

• capacità di riflettere e esprimere mature considerazioni sulle

proprie esperienze e sul vissuto scolastico anche in relazione ad

un collocamento nel mondo del lavoro.

• Per quanto concerne la determinazione del voto esso scaturirà

dalla media tra il voto del giudizio di idoneità, il voto delle quattro

prove scritte, il voto della prova Invalsi e il voto del colloquio.

VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

Griglia comparazione Standard Apprendimento Scuola Primaria/Secondaria I° Grado

I docenti della scuola primaria hanno ritenuto penalizzante per gli alunni la valutazione inferiore al

cinque, pertanto hanno stabilito che l’ intervallo numerico nella scheda di valutazione vada dal 5 al

10.

GGGiiiuuudddiiizzziiiooo EEECCCCCCEEELLLLLLEEENNNTTTEEE

VVVoootttooo 10

SSScccuuuooolllaaa PPPrrriiimmmaaarrriiiaaa

Conoscenze ampie particolarmente approfondite, abilità complete e senza errori di lettura e scrittura; capacità di comprensione, di analisi precisa e pertinente. Applicazione sicura e autonoma delle nozioni matematiche in situazioni anche nuove; esposizione rigorosa, ricca e ben articolata; capacità di sintesi appropriata e di rielaborazione personale creativa ed originale; autonoma organizzazione delle conoscenze acquisite.

SSScccuuuooolllaaa SSSeeecccooonnndddaaarrriiiaaa

Eccellente raggiungimento degli obiettivi previsti, una evidente rielaborazione autonoma dei contenuti studiati, anche in prospettiva interdisciplinare, unita alla capacità di approfondimento critico delle tematiche proposte ed alla piena padronanza dei linguaggi e degli strumenti argomentativi (anche in Lingua straniera).

P.O.F. - Pag. 105 di 141

GGGiiiuuudddiiizzziiiooo OOOTTTTTTIIIMMMOOO

VVVoootttooo 9

SSScccuuuooolllaaa PPPrrriiimmmaaarrriiiaaa

Conoscenze complete e approfondite, abilità corrette e sicure di lettura e scrittura; capacità di comprensione e di analisi precisa e puntuale. Applicazione sicura e autonoma delle nozioni matematiche in situazioni anche nuove; esposizione chiara e ben articolata; capacità di sintesi appropriata con spunti creativi e originali.

SSScccuuuooolllaaa SSSeeecccooonnndddaaarrriiiaaa

Ottimo raggiungimento degli obiettivi previsti, una preparazione completa ed approfondita, unita ad una buona rielaborazione ed argomentazione dei contenuti esposti, la capacità di compiere organici collegamenti interdisciplinari e di comunicare ( anche in Lingua straniera) in modo disinvolto e corretto.

GGGiiiuuudddiiizzziiiooo DDDIIISSSTTTIIINNNTTTOOO

VVVoootttooo 8

SSScccuuuooolllaaa PPPrrriiimmmaaarrriiiaaa

Conoscenze complete, abilità corrette di lettura e scrittura ; capacità di comprensione precisa e sicura; applicazione sicura delle nozioni matematiche in situazioni via via più complesse; esposizione chiara, precisa e articolata; capacità di sintesi appropriata con apporti critici personali anche apprezzabili.

SSScccuuuooolllaaa SSSeeecccooonnndddaaarrriiiaaa

Approfondito raggiungimento degli obiettivi previsti, una preparazione diligente unita a capacità di riflessione ed analisi personale, il possesso di adeguati strumenti argomentativi ed espressivi,la sostanziale sicurezza nell’espressione (anche in Lingua straniera) unita al lessico adeguato.

GGGiiiuuudddiiizzziiiooo BBBUUUOOONNNOOO

VVVoootttooo 7

SSScccuuuooolllaaa PPPrrriiimmmaaarrriiiaaa

Conoscenza corretta dei nuclei fondamentali delle discipline; abilità solide di lettura e scrittura; capacità di comprensione/analisi puntuale. Applicazione sostanzialmente sicura delle nozioni matematiche senza gravi errori in situazioni semplici e note; esposizione chiara e abbastanza precisa; sintesi essenziale con alcuni spunti critici.

SSScccuuuooolllaaa SSSeeecccooonnndddaaarrriiiaaa

Completo raggiungimento degli obiettivi previsti, con una conoscenza dei contenuti fondamentali unita a sufficiente riflessione ed analisi personale.

GGGiiiuuudddiiizzziiiooo SSSUUUFFFFFFIIICCCIIIEEENNNTTTEEE

VVVoootttooo 6

SSScccuuuooolllaaa PPPrrriiimmmaaarrriiiaaa

Conoscenza accettabile dei contenuti disciplinari; abilità essenziali di lettura e scrittura; capacità di analisi/comprensione elementare, applicazione delle nozioni matematiche senza gravi errori in situazioni semplici e note; esposizione in forma sostanzialmente ordinata seppure guidata.

SSScccuuuooolllaaa SSSeeecccooonnndddaaarrriiiaaa Raggiungimento degli obiettivi previsti , con semplici conoscenze essenziali ed abilità di base.

P.O.F. - Pag. 106 di 141

GGGiiiuuudddiiizzziiiooo NNNOOONNN SSSUUUFFFFFFIIICCCIIIEEENNNTTTEEE

VVVoootttooo 5

SSScccuuuooolllaaa PPPrrriiimmmaaarrriiiaaa

Conoscenza frammentaria e lacunosa anche dei contenuti minimi disciplinari; abilità di lettura e di scrittura da recuperare; capacità di comprensione scarsa e di analisi esigua o inconsistente. Applicazioni delle nozioni matematiche scorrette e con errori; esposizione ripetitiva e imprecisa; povertà lessicale.

SSScccuuuooolllaaa SSSeeecccooonnndddaaarrriiiaaa

Raggiungimento solo parziale degli obiettivi minimi previsti con carenze di conoscenze essenziali e abilità di base superficiali.

GGGiiiuuudddiiizzziiiooo GGGRRRAAAVVVEEEMMMEEENNNTTTEEE IIINNNSSSUUUFFFFFFIIICCCIIIEEENNNTTTEEE

VVVoootttooo 4 SSScccuuuooolllaaa

PPPrrriiimmmaaarrriiiaaa Non è previsto nella tabella di valutazione

SSScccuuuooolllaaa SSSeeecccooonnndddaaarrriiiaaa

Mancato raggiungimento degli obiettivi previsti, con carenze diffuse e notevoli di conoscenze essenziali e di abilità di base

GRIGLIE DEI LIVELLI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO SCUOLA DELL’ INFANZIA

La Scuola dell’Infanzia, pur facendo costantemente riferimento agli indicatori di crescita educativa e

culturale, considerata la variabilità individuale nei ritmi e nei tempi dello sviluppo dei bambini di

questa fascia di età, adotta una scala di valutazione composta da tre livelli (A , B, C) ed utilizza

prevalentemente gli strumenti della osservazione e della descrizione per rilevare i progressi e le

difficoltà degli alunni.

IIINNNDDDIIICCCAAATTTOOORRRIII

LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa AAA LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa BBB LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa CCC

IIIMMMPPPEEEGGGNNNOOO

AAAUUUTTTOOONNNOOOMMMIIIAAA

MMMEEETTTOOODDDOOO DDDIII LLLAAAVVVOOORRROOO

Impegno continuo e

attenzione costante,

autonomia nella

gestione di sé e nello

svolgimento del

compito.

Impegno abbastanza

continuo, attenzione non

sempre costante, parziale

autonomia nella gestione di

sé e nello svolgimento del

compito assegnato

Impegno poco costante

e/o settoriale, parziale

autonomia nella

gestione di sé,

prevalenza dell’aiuto

dell’adulto nello

svolgimento del compito

assegnato

P.O.F. - Pag. 107 di 141

LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa AAA LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa BBB LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa CCC

PPPAAARRRTTTEEECCCIIIPPPAAAZZZIIIOOONNNEEE

RRRIIISSSPPPEEETTTTTTOOO DDDEEELLLLLLEEE

RRREEEGGGOOOLLLEEE DDDEEELLLLLLAAA

CCCIIITTTTTTAAADDDIIINNNAAANNNZZZAAA EEE

DDDEEELLLLLLAAA CCCOOONNNVVVIIIVVVEEENNNZZZAAA

CCCIIIVVVIIILLLEEE

Partecipazione attiva e

costruttiva all’interno

della sezione,

comportamento

corretto, consapevole,

rispettoso degli altri e

delle regole della

convivenza.

Partecipazione non sempre

costante e/o non sempre

costruttiva all’interno della

sezione, comportamento

abbastanza rispettoso delle

regole della scuola, non

sempre corretto nel

rapporto con i coetanei e/o

con gli adulti.

Comportamento poco

rispettoso delle regole e

poco corretto nelle

relazioni con i compagni

e/o con gli adulti

SCUOLA PRIMARIA

““NNeellllaa ssccuuoollaa pprriimmaarriiaa llaa vvaalluuttaazziioonnee ddeell ccoommppoorrttaammeennttoo ddeeggllii aalluunnnnii èè eesspprreessssaa ddaall ddoocceennttee,, oovvvveerroo

ccoolllleeggiiaallmmeennttee ddaaii ddoocceennttii ccoonnttiittoollaarrii ddeellllaa ccllaassssee,, aattttrraavveerrssoo uunn ggiiuuddiizziioo,, ffoorrmmuullaattoo sseeccoonnddoo llee

mmooddaalliittàà ddeelliibbeerraattee ddaall CCoolllleeggiioo ddeeii ddoocceennttii,, rriippoorrttaattoo nneell ddooccuummeennttoo ddii vvaalluuttaazziioonnee””..

Per la valutazione degli indicatori del Comportamento definito come :Autocontrollo , Rispetto delle

regole di convivenza civile, Impegno, Interesse, Partecipazione e Relazionalità, sono utilizzati la

formulazione Ottimo, Distinto, Buono, Sufficiente.

GGGIIIUUUDDDIIIZZZIIIOOO IIINNNDDDIIICCCAAATTTOOORRRIII DDDEEESSSCCCRRRIIITTTTTTOOORRRIII --- IIIlll bbbaaammmbbbiiinnnooo dddiiimmmooossstttrrraaa:::

OTTIMO

Impegno

Interesse

Attenzione

• Comportamento corretto, responsabile e controllato, con rispetto delle

regole.

• Impegno costante e vivo interesse per tutte le attività scolastiche.

Svolgimento autonomo e approfondito delle consegne.

• Partecipazione attiva e costruttiva all’interno della classe, con

atteggiamenti maturi e responsabili. Frequenza assidua.

• Metodo di lavoro organizzato e strutturato.

P.O.F. - Pag. 108 di 141

DISTINTO

• Comportamento corretto, responsabile ed educato verso il personale

scolastico e i compagni.

• Impegno costante e regolare svolgimento delle consegne scolastiche.

• Buona socializzazione e disponibilità alla collaborazione.

Partecipazione propositiva al gruppo classe. Frequenza regolare.

• Metodo di lavoro produttivo.

BUONO

• Comportamento abbastanza corretto verso i compagni e il personale

scolastico.

• Impegno abbastanza continuo e interesse per le attività generalmente

costante; livello di attenzione accettabile. Regolare svolgimento delle

consegne.

• Positiva la socializzazione ed abbastanza attiva la partecipazione.

Frequenza regolare.

• Metodo di lavoro abbastanza produttivo.

SUFFICIENTE

Partecipazione

Autonomia

Metodo di lavoro

Rispetto delle regole

• Comportamento non sempre corretto con episodi di mancato rispetto

delle regole

• Poco interesse per le attività scolastiche. Impegno incostante e sempre

su sollecitazione. Saltuario svolgimento delle consegne.

• Poca e discontinua partecipazione alla vita della classe.

• Metodo di lavoro non sempre autonomo e produttivo e necessita del

frequente supporto dell’insegnante.

SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO

La vvaalluuttaazziioonnee ddeell ccoommppoorrttaammeennttoo degli alunni nella SSccuuoollaa SSeeccoonnddaarriiaa è espressa collegialmente

ccoonn vvoottoo nnuummeerriiccoo iilllluussttrraattoo ccoonn ssppeecciiffiiccaa nnoottaa e rriippoorrttaattoo aanncchhee iinn lleetttteerree; il voto inferiore a sei decimi deve essere motivato e verbalizzato in sede di scrutinio intermedio e finale.

IIINNNDDDIIICCCAAATTTOOORRRIII DDDEEESSSCCCRRRIIITTTTTTOOORRRIII --- LLLooo ssstttuuudddeeennnttteee dddiiimmmooossstttrrraaa::: VVVOOOTTTOOO NNNOOOTTTEEE

Impegno

Attenzione

Comportamento partecipe e costruttivo all'interno della

classe, non limitato ad una sola correttezza formale;

comportamento corretto, responsabile e rispettoso delle

norme che regolano la vita dell' Istituto; sicura autonomia e

personale metodo di lavoro;

consapevolezza del proprio dovere, rispetto delle

consegne e continuità nell'impegno.

10 Corretto e

responsabile

P.O.F. - Pag. 109 di 141

Comportamento corretto, responsabile e rispettoso delle

norme che regolano la vita dell'Istituto; partecipazione

produttiva e interesse alle attività proposte (individuali e di

gruppo);

autonomia e metodo di lavoro efficace; consapevolezza

del proprio dovere e continuità nell'impegno.

9 Corretto

Comportamento globalmente rispettoso delle regole

dell'istituto, ma a volte non sempre corretto nel rapporto

con i compagni, con gli insegnanti e con le altre figure

operanti nella scuola;

impegno continuo o abbastanza continuo nello

svolgimento dei propri compiti e nel rispetto delle

consegne; metodo di lavoro abbastanza produttivo; una

partecipazione non sempre attiva alla vita scolastica.

8 Abbastanza

corretta

Comportamento poco rispettoso delle regole dell'Istituto e

poco corretto nel rapporto con i compagni, con gli

insegnanti e con le altre figure operanti nella scuola (es.

ripetuti ritardi non sempre motivati, distrazioni che

comportano frequenti richiami durante le lezioni, episodi

segnalati con note sul diario e sul registro);

impegno non sempre costante e/o settoriale ed una non

sempre precisa consapevolezza del proprio dovere (es.

distrazioni che comportano frequenti richiami durante la

lezione); metodo di lavoro e autonomia da consolidare;

partecipazione modesta alle attività scolastiche.

7

Non sempre

corretto/

non sempre

responsabile

Comportamento irrispettoso nei confronti delle regole

dell'istituto, dei compagni, degli insegnanti e delle altre

figure che operano nella scuola. Tali comportamenti

vengono annotati sul registro e riferiti ai genitori ed al

consiglio di classe;

impegno superficiale e/o saltuario nello svolgimento dei

propri doveri; metodo di lavoro e autonomia in via di

acquisizione;

limitata partecipazione alle attività didattiche o disinteresse

per le stesse.

6 Spesso corretto

Partecipazione

Autonomia

Metodo di lavoro

Rispetto delle

regole della

Cittadinanza e

della Convivenza

civile

Comportamento che manifesta un rifiuto sistematico delle

regole dell'istituto, atteggiamenti e situazioni che

evidenziano grave (o totale) mancanza di rispetto nei

confronti dei compagni, degli insegnanti e di altre figure

operanti nella scuola. Di tali comportamenti viene

=<5

Scorretto/non

rispettoso delle

regole

P.O.F. - Pag. 110 di 141

informata la famiglia ed il consiglio di classe; assenza di

impegno e di consapevolezza del proprio dovere; scarsa

autonomia e dispersivo metodo di lavoro;

non partecipazione alle attività didattiche o disinteresse per

le stesse.

VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE SOCIALI

I docenti dei tre ordini di scuola: INFANZIA, PRIMARIA e SECONDARIA DI PRIMO GRADO avendo progettato in comune un curricolo verticale, hanno redatto un protocollo di valutazione

connesso agli obiettivi di competenze stabiliti nell’ AREA NON COGNITIVA in relazione alle seguenti:

AREE DI COMPETENZA

Competenze sociali (esistenziali - relazionali e procedurali) ovvero assumere ruoli in una

organizzazione, stabilire buone relazioni con gli altri, lavorare in gruppo e cooperare, perseguire un

obiettivo comune, progettare, esercitare correttamente diritti e doveri rispettando le regole; in sintesi

una educazione alla cittadinanza, basata sulla conoscenza dei propri diritti e doveri come membri di

una comunità: Responsabilità - Relazionarsi con gli altri - Lavorare con gli altri.

Gestione del sé e autocontrollo, corretta relazione con se stessi, capacità di avere fiducia in se stessi,

capacità di autocontrollo, imparare a gestire le emozioni, difendere e affermare i propri diritti,

responsabilità e bisogni: Conoscenza di sé - Consapevolezza di sé - Autonomia - Autocontrollo

P.O.F. - Pag. 111 di 141

COMPETENZE SOCIALI: CAPACITA’ ESISTENZIALI

Finalità:

Promuovere autoconsapevolezza sul senso di sè, del proprio corpo, dei propri pensieri, delle proprie

emozioni, dei propri comportamenti e del significato di ciò che si compie.

COMPETENZE SOCIALI: CAPACITA’ PROCEDURALI

Finalità:

Promuovere autoconsapevolezza delle proprie capacità e della propria voglia di costruire un

personale progetto di vita, gustando anche il piacere delle piccole scelte,delle piccole decisioni e dei

piccoli obiettivi personali raggiunti.

Promuovere il senso critico, desiderio di miglioramento e la capacità di valutare.

COMPETENZE SOCIALI: CAPACITA’ RELAZIONALI

Finalità:

Promuovere autoconsapevolezza delle relazioni con se stesso , con gli altri e con il mondo.

Promuovere atteggiamenti positivi di accoglienza e rispetto nelle relazioni con gli altri.

Promuovere senso di benessere.

SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

Competenze esistenziali Competenze esistenziali Competenze esistenziali

• Riconosce il proprio

corpo, i propri pensieri, le

proprie emozioni.

• Esprime in maniera

adeguata le emozioni.

• Ha fiducia nelle proprie

capacità.

• E’ consapevole dei propri

comportamenti: prende

decisioni, compie scelte

autonome in situazioni di

gioco.

• Prende coscienza di sé.

• Conosce se stesso, il proprio corpo, i

propri pensieri, i propri stati d’animo, le

proprie emozioni, i propri

comportamenti.

• Sa esprimere verbalmente emozioni e

sentimenti.

• Sa attribuire un senso alle proprie

emozioni e alla loro espressione.

• E’ in grado di gestire le proprie

emozioni; gestire e risolvere conflitti.

• E’ in grado di affermare i propri diritti,

interessi, responsabilità, bisogni.

• Ha sviluppato una propria identità

gestendo in maniera ottimale i diversi

aspetti della propria esperienza motoria,

emotiva e razionale.

• Ha raggiunto un buon grado di

consapevolezza di sé, delle proprie

capacità e possibilità e dell’unità della

propria persona. Ha raggiunto una buona

autonomia personale , un sufficiente senso

critico e la capacità di esprimere un

personale modo di essere e proporlo agli

altri.

• Ha sviluppato la capacità di orientarsi e di

concepire liberamente progetti di vario

tipo.

P.O.F. - Pag. 112 di 141

Competenze procedurali Competenze procedurali Competenze procedurali

• Organizza una semplice

attività ludica a piccolissimi

gruppi, definisce le fasi di

esecuzione, la

distribuzione delle

mansioni.

• Il bambino è consapevole delle proprie

capacità ed effettua scelte personali

adeguate alla sua età e alle situazioni.

• Progetta, sulle indicazioni di una

traccia predisposta dall’insegnante un

lavoro/attività: ne definisce le fasi di

esecuzione, ipotizza i tempi,

distribuisce gli incarichi.

• Organizza, anche dietro la guida

dell’insegnante, lo schema di analisi di

una situazione concreta o

problematica.

• Sa attribuirsi incarichi e responsabilità.

• Sa condividere scelte e decisioni.

• Sa progettare attività.

• Sa scegliere e decidere.

• Conosce le proprie capacità, i propri limiti.

• Conosce piccoli processi progettuali per

raggiungere obiettivi.

• Sa autocontrollarsi per il raggiungimento di

uno scopo.

• Sa attribuirsi incarichi e responsabilità.

• Sa condividere scelte e decisioni.

• Sa compiere scelte sulla base delle

proprie aspettative e caratteristiche.

Competenze relazionali Competenze relazionali Competenze relazionali

• Partecipa con interesse e

pone semplici “perché”.

• Scopre l’esistenza di

regole comportamentali

del vivere insieme.

• Affronta con sicurezza le

diverse situazioni

scolastiche.

• Dà spiegazioni dei propri

comportamenti.

• Assume un compito

individuale e lo porta a

termine.

• Assume un compito

all’interno del gruppo.

• Rispetta le regole stabilite

collettivamente.

• Individua comportamenti

corretti e scorretti.

• Assume atteggiamenti di

partecipazione e di collaborazione;

aiuta chi è in difficoltà ad esprimersi e

partecipare.

• Il bambino è consapevole delle proprie

capacità ed effettua scelte personali

adeguate alla sua età e alle situazioni.

• Comprende, condivide ed applica le

regole comportamentali in maniera

adeguata nei diversi contesti.

• E’ in grado di organizzare il proprio

lavoro in modo autonomo.

• Lavora in gruppo assumendosi

responsabilità personali e sociali.

• Prende coscienza del gruppo.

• Attiva modalità relazionali positive con

i compagni e adulti.

• Assume comportamenti di rispetto per

gli altri.

• Ha acquisito consapevolezza dei propri

diritti-doveri, delle proprie responsabilità

all’interno della classe, ma anche della

comunità scolastica e extrascolastica.

• Ha acquisito la consapevolezza del

rispetto che ciascuno deve a se stesso,

agli altri , all’ambiente come fattore

fondamentale per la convivenza civile.

• Ha acquisito ed interiorizzato i valori

fondamentali per una convivenza civile e

pacifica, adottando anche atteggiamenti e

comportamenti coerenti con tali valori.

• Ha sviluppato disponibilità alla

collaborazione con gli altri, per contribuire

con il proprio apporto personale alla

realizzazione di una società migliore.

• Adotta stili di vita e comportamenti ispirati

ai principi di legalità, convivenza civile,

diritti umani, dell’ambiente e

dell’intercultura.

P.O.F. - Pag. 113 di 141

VALUTAZIONE COMPETENZE EDUCATIVE E FORMATIVE

Declinate Per Gradi Di Scuola

SCUOLA

DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

• Ha stima e fiducia in sé. • Ha acquisito maggiore sicurezza e fiducia in sé.

• Ha coscienza di sé, valuta le proprie caratteristiche: riconosce i propri limiti e punti di positività.

• Sa controllare e manifestare le proprie emozioni.

• Controlla la propria emotività sentendosi a proprio agio con compagni e adulti.

• Gestisce il cambiamento corporeo ed emotivo e si rapporta con la realtà.

• Sa riconoscere gli aspetti più importanti del proprio carattere.

• Sa assumere piccoli incarichi.

• Sa gestire i propri

bisogni in autonomia.

• Sa assumersi incarichi e portarli a termine in autonomia.

• Organizza/gestisce i propri impegni scolastici.

• Manifesta senso di responsabilità nell’esecuzione di compiti e doveri anche extrascolastici.

• Sa porsi alcuni interrogativi sulle cose, su di sè, sul mondo e sulla realtà.

• Si interessa ai grandi temi umani e sociali del nostro tempo.

• Sa valutare le proprie risorse di fronte a situazioni reali (autovalutazione).

• Formula un proprio progetto di

vita.

• Sa collaborare e condividere con gli altri.

• Interagisce con gli altri.

• Si pone in relazione con gli altri, riflettendo sulle esperienze vissute ed è disponibile all’aiuto e alla collaborazione.

• Confronta le proprie decisioni scolastiche con le figure di riferimento

• Si orienta in vista di scelte future.

IDENTITA’

- conoscenza di sé

- relazione con gli altri

- orientamento

• Comunica e verbalizza le proprie esperienze, pensieri ed emozioni.

• Esprime riflessioni sulla base di un pensiero personale e critico.

• E’ consapevole dei propri punti di forza/debolezza del percorso scolastico compiuto.

• Sa gestire la propria emotività/sensibilità, confrontando le proprie esperienze con quelle degli altri.

P.O.F. - Pag. 114 di 141

• Individua alcuni semplici diritti e doveri nell’ambito della scuola.

• Partecipa ai giochi rispettando le regole.

• Si avvia alla conoscenza di regole e codici degli ambienti vissuti.

• Rispetta l’ambiente che lo circonda.

• Si avvia alla consapevolezza dei propri diritti e doveri nell’ambito della scuola.

• Riflette e mette in risalto corretti comportamenti del vivere civile.

• Conosce e rispetta regolamenti e codici degli “ambienti” che frequenta.

• E’ consapevole delle regole della vita comunitaria.

• Rispetta le regole delle convivenza civile.

• Rispetta il Regolamento d’Istituto vigente.

• Sviluppa e matura un atteggiamento di rispetto reale nei confronti delle persone, delle cose e del proprio ambiente.

• Prende coscienza di alcuni linguaggi specifici introdotti nell’ambito delle Educazioni (stradale, ambientale, alimentare, affettiva socio-relazionale).

• Conosce e rispetta i linguaggi e i contenuti introdotti nell’ambito delle Educazioni (stradale, ambientale, alimentare, affettiva socio-relazionale, legalità).

• Interiorizza i linguaggi e i contenuti introdotti nell’ambito delle Educazioni (stradale, ambientale, alimentare, affettiva socio-relazionale e sessuale, legalità…).

• Coglie il senso del “bello” trasmesso dai linguaggi dell’arte, diventando protagonista attivo nelle manifestazioni musicali, nelle rappresentazioni teatrali, nell’allestimento di Mostre ecc.

CONVIVENZA CIVILE

• Si avvia ad interiorizzare valori morali con valenza universale (fratellanza, solidarietà, pace).

• Interiorizza valori morali con valenza universale (fratellanza, solidarietà, amore per la vita, pace)

• Dimostra curiosità, interesse e apertura verso l’interculturalità.

• Riconosce e rispetta i valori della legalità, della pace, dell’integrazione culturale e dei diritti umani.

• Manifesta apertura al confronto interculturale.

STRUMENTI CULTURALI

SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI I

GRADO

AUTONOMIA

• E in grado di gestire i bisogni primari da solo.

• E’ in grado di portare a termine il lavoro assegnato.

• Sa organizzare e portare a termine il lavoro scolastico senza l’intervento dell’insegnante.

• Sa organizzare e portare a termine il proprio lavoro secondo criteri di efficienza operativa e di efficacia produttiva, sfruttando al meglio le proprie potenzialità.

METODO DI

LAVORO

• Utilizza consapevolmente strumenti, tecniche e materiali vari.

• Realizza produzioni (individuali o di gruppo) nei vari campi di esperienza.

• Utilizza efficacemente le procedure acquisite nei diversi ambiti disciplinari, con consapevolezza.

• Realizza produzioni (individuali o di gruppo, scritte o orali) in ambito disciplinare).

• Ha acquisito strumenti logico-formativi (sintesi, mappe, grafi, tabelle, schemi…) per organizzare e rielaborare contenuti/concetti di ogni disciplina.

• Realizza produzioni (individuali o di gruppo, scritte o orali in ambito disciplinare).

P.O.F. - Pag. 115 di 141

UTILIZZO DI PROCEDURE,

MODELLI STRUTTURE

• Esegue le attività nel modo richiesto e adeguato alla scopo.

• In ambiti scolastici ed extrascolastici, affronta e risolve alcune problematiche utilizzando le proprie conoscenze e modalità esecutive adeguate allo scopo.

• In ambiti scolastici ed extrascolastici, affronta e risolve situazioni problematiche utilizzando modelli e strutture cognitive adeguate allo scopo.

COMUNICAZIONE ED

ESPRESSIONE

• Utilizza le lingua per condividere e raccontare esperienze di vario genere.

• Ascolta e comprende messaggi, istruzioni, consegne e domande.

• Verbalizza situazioni ed esperienze attraverso semplici frasi formalmente corrette.

• Riconosce i simboli della scrittura.

• Sa esprimersi con linguaggi non verbali.

• Utilizza la lingua come mezzo di comunicazione per garantire il superamento di ogni forma di discriminazione.

• Ascolta, legge e comprende messaggi, istruzioni, consegne e domande.

• Produce/rielabora testi richiesti dalle varie situazioni comunicative (orali, scritti, iconici, visivi).

• Utilizza la lingua come mezzo di comunicazione e come strumento di raccordo delle varie discipline.

• Acquisisce progressivamente strategie linguistico-cognitive finalizzate al riconoscimento, alla classificazione e alla rielaborazione di conoscenze in uno o più campi disciplinari.

• Legge e ri-scrive per apprendere dai testi: utilizza strategie linguistico-cognitive finalizzate all’assimilazione attiva di conoscenze (riconoscere, concettualizzare, ri-usare).

STRATEGIE DI PENSIERO

• Formula e propone soluzioni, anche personali e creative.

• Esprime giudizi personali.

• Formula ipotesi e trova possibili soluzioni e le verifica, anche con la guida dell’insegnante.

• Esprime giudizi personali. • Individua l’errore per

giungere ad un processo conclusivo adeguato al problema.

• Individua problemi, formula ipotesi, trova soluzioni logico-cognitive e le verifica giungendo al una conclusione, anche personale.

• Impara dall’errore, lo gestisce per consolidare e procedere nelle conoscenze acquisite.

• Riutilizza abilità e conoscenze in situazioni nuove.

P.O.F. - Pag. 116 di 141

PROTOCOLLO DI VALUTAZIONEDELLE COMPETENZE

SCHEDA DI VALUTAZIONE FINALE DELLE COMPETENZE (3 ANNI) Alunno/a…………………………………………… Nato/a ……………………………………………. Plesso……………………………………………… Sezione……………………… Anno Scolastico………………………………….

VVVaaallluuutttaaazzziiiooonnneee fff iiinnnaaallleee RRRIIILLLEEEVVVAAAZZZIIIOOONNNEEE DDDEEEGGGLLLIII AAAPPPPPPRRREEENNNDDDIIIMMMEEENNNTTTIII

AAA BBB CCC

Il sé e l’altro Riconoscere oggetti personali. Riconoscere i nomi dei compagni. Muoversi con sicurezza. Accettare con fiducia e serenità la compagnia degli adulti e compagni. Scoprire e condividere semplici regole comuni. Condividere con gli altri giochi e materiali. Il corpo in movimento Coordinare il movimento delle varie parti del corpo per uno spostamento globale. Denominare le varie parti del corpo. Ricomporre la figura umana scomposta in tre parti. Discriminare i principali contrasti senso-percettivi. Avere cura del proprio corpo. Linguaggi, creatività, espressione Manifestare piacere nell’ascolto di rime e filastrocche. Sperimentare e manipolare con curiosità e piacere i vari materiali. Accompagnare il canto con movimento. Usare il linguaggio espressivo per comunicare con gli altri. I discorsi e le parole Partecipare alla conversazione. Ascoltare con attenzione un racconto. La conoscenza del mondo Riconoscere e usare gli indicatori essenziali. Orientarsi in un percorso assegnato. Comprendere le regole di un gioco. Osservare, descrivere, oggetti in base alla loro forma e dimensione. Riconoscere e rappresentare le quantità: tanti/pochi. Riconoscere le tappe essenziali di una storia. Percepire i ritmi di scansione della giornata scolastica. Assumere atteggiamenti di curiosità ed esplorazione nei confronti dell’ambiente naturale.

Raccontare le esperienze vissute.

I DOCENTI DI SEZIONE ……………………………………………

LEGENDA: A Competenza pienamente soddisfacente B Competenza parzialmente soddisfacente C Competenza non soddisfacente Data……………………..

P.O.F. - Pag. 117 di 141

SCHEDA DI VALUTAZIONE FINALE DELLE COMPETENZE (4 ANNI)

Alunno/a…………………………………………… Nato/a ……………………………………………. Plesso……………………………………………… Sezione……………………… Anno Scolastico………………………………….

VVVaaallluuutttaaazzziiiooonnneee fff iiinnnaaallleee RRRIIILLLEEEVVVAAAZZZIIIOOONNNEEE DDDEEEGGGLLLIII AAAPPPPPPRRREEENNNDDDIIIMMMEEENNNTTTIII

AAA BBB CCC

Il sé e l’altro Riconoscere oggetti personali e usarli con pertinenza. Condividere con i bambini del proprio gruppo esperienze comuni. Rispettare la natura e tutto ciò che la circonda. Accettare progressivamente i tempi e i ritmi nel gioco e nelle attività. Il corpo in movimento Coordinare il movimento delle varie parti del corpo. Compiere azioni motorie complesse. Rappresentare graficamente il proprio corpo. Denominare tutti i contrasti senso-percettivi. Conoscere, rispettare e curare il proprio corpo. Comprendere le relazioni topologiche tra oggetto e corpo. Linguaggi, creatività, espressione Descrivere se stessi e i compagni. Costruire storie utilizzando materiali diversi. Partecipare alla produzione di storie. Partecipare al canto corale. Rielaborazione in maniera creativa di semplici materiali. Usare il colore e altri materiali per un progetto. I discorsi e le parole Riferire eventi personali. Raccontare, inventare, ascoltare e comprendere le narrazioni e la lettura di storie. Apprezzare e sperimentare il linguaggio poetico. La conoscenza del mondo Localizzare se stesso, oggetti e persone. Riconoscere una serie di sequenze. Descrivere le proprietà di un oggetto. Ordinare e raggruppare oggetti secondo un criterio concordato. Orientarsi in un percorso assegnato. Riconoscere le quantità. Comprendere le regole di un gioco. Raggruppare gli oggetti in base alla dimensione, alla forma, al colore. Comprendere la scansione temporale prima/dopo. Organizzare le proprie esperienze in sequenze temporali ordinate.

I DOCENTI DI SEZIONE ……………………………………………

LEGENDA: A Competenza pienamente soddisfacente B Competenza parzialmente soddisfacente C Competenza non soddisfacente Data……………………..

P.O.F. - Pag. 118 di 141

SCHEDA VALUTAZIONE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA Alunno/a…………………………………………… Nato/a ……………………………………………. Plesso……………………………………………… Sezione……………………… Anno Scolastico………………………………….

SSSTTTRRRUUUMMMEEENNNTTTIII CCCUUULLLTTTUUURRRAAALLLIII LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa AAA BBB CCC ***

Competenze linguistico-espressive: Comprensione dei contenuti di testi ascoltati. Rielaborazione personale di un racconto. Utilizzo di un vocabolario appropriato. Elaborazione grafica di racconti ed esperienze vissute.

Competenze logico-matematico-scientifiche: Riconoscimento di relazioni, mutamenti, rapporti causali nella realtà osservata. Sviluppo di atteggiamenti di curiosità e di scoperta verso la realtà. Classificazioni, seriazioni di elementi noti. Operare e confrontare con le quantità. Orientamento spazio-temporale.

Competenze motorie: Impiego di schemi motori e posturali e loro interazione in situazione combinata e simultanea. Padronanza della motricità fine.

IIIDDDEEENNNTTTIIITTTAAA,,, ’’’ AAAUUUTTTOOONNNOOOMMMIIIAAA,,,

RRREEESSSPPPOOONNNSSSAAABBBIIILLLIIITTTAAA ’’’ PPPEEERRRSSSOOONNNAAALLLEEE LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa AAA BBB CCC ***

Affermazione della propria identità, adattamento a situazioni nuove, fiducia nelle proprie capacità, risoluzione di problemi in autonomia.

CCCOOONNNVVVIIIVVVEEENNNZZZAAA CCCIIIVVVIIILLLEEE EEE RRRIIISSSPPPEEETTTTTTOOO DDDEEELLLLLLEEE RRREEEGGGOOOLLLEEE

LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa AAA BBB CCC ***

Partecipazione, relazione, comportamento

Data ……………….…………. Firma dei docenti Firma del Dirigente Scolastico

………….…………… ………….…………….………

*** VVVEEEDDDIII LLLEEEGGGEEENNNDDDAAA

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LLLEEEGGGEEENNNDDDAAA:::

LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa AAA LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa BBB LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa CCC

CCCOOOMMMPPPEEETTTEEENNNZZZEEE LLLIIINNNGGGUUUIIISSSTTTIIICCCOOO EEESSSPPPRRREEESSSSSSIIIVVVEEE

Si esprime con un linguaggio verbale articolato, quasi sempre corretto, strutturato in frasi/periodi anche complessi. Ascolta, comprende, verbalizza, rielabora in maniera pertinente racconti, esperienze personali. Memorizza facilmente poesie, filastrocche, canti. Formula corrette ipotesi di lettura, mostra interesse per il codice scritto.

Si esprime e comunica con un linguaggio semplice, abbastanza corretto. Ascolta, comprende testi, discorsi, messaggi, verbalizza in maniera essenziale i contenuti di un racconto o di una esperienza vissuta. Memorizza poesie, canti, filastrocche. Mostra discreto interesse per il codice scritto, effettua ipotesi di lettura.

Si esprime con un repertorio linguistico essenziale e non sempre corretto nella forma. Ascolta e comprende messaggi, discorsi, testi, ma non sempre ne rielabora e verbalizza il contenuto in maniera completa. Memorizza non facilmente poesie, canti, filastrocche. Dimostra un relativo interesse per il codice scritto ed effettua con qualche incertezza ipotesi di lettura.

LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa AAA LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa BBB LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa CCC

CCCOOOMMMPPPEEETTTEEENNNZZZEEE LLLOOOGGGIIICCCHHHEEE

MMMAAATTTEEEMMMAAATTTIIICCCHHHEEE SSSCCCIIIEEENNNTTTIIIFFFIIICCCHHHEEE

Opera classificazioni, associazioni, relazioni, seriazioni per forma, colore, dimensione, con sicurezza e correttezza. Opera con gli insiemi e utilizza semplici tabelle per la registrazione dei dati. Intuisce le prime operazioni matematiche, simbolizza quantità, effettua abbinamenti numero/quantità fino a 10. Utilizza correttamente i rapporti topologici, spaziali e temporali, formula ipotesi, ricostruisce le fasi di un procedimento. Mostra curiosità, interesse, competenze rispetto all’ambiente ( eventi atmosferici, habitat mondo animale/vegetale, comportamenti ecologici).

Opera classificazioni, associazioni, relazioni, seriazioni quasi sempre in autonomia e in maniera abbastanza corretta. Compie semplici operazioni con gli insiemi, registra dati su semplici tabelle, simbolizza quantità prevalentemente in maniera autonoma. Si cimenta negli abbinamenti numero/quantità fino a 10. Utilizza in maniera abbastanza corretta i rapporti topologici, spaziali e temporali, formula semplici ipotesi e ricostruisce le fasi essenziali di un breve procedimento. Mostra interesse, curiosità e semplici competenze rispetto all’ambiente (eventi atmosferici, elementi della natura, mondo animale/vegetale, comportamenti ecologici).

Opera semplici classificazioni, seriazioni, operazioni con gli insiemi. Effettua associazioni, relazioni, quantificazioni, simbolizzazioni richiedendo spesso l’intervento dell’adulto. Utilizza i rapporti topologici e spaziali, mostra incertezza nella organizzazione e nella collocazione temporale degli eventi. Conosce e riconosce elementi di ambienti naturali, e semplici regole rispetto alla tutela dell’ambiente.

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LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa AAA LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa BBB LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa CCC

CCCOOOMMMPPPEEETTTEEENNNZZZEEE MMMOOOTTTOOORRRIIIEEE

Utilizza e sperimenta strategie motorie, dimostrando sicurezza e padronanza nella coordinazione, nell’equilibrio, nel controllo tonico. Denomina e indica su sé e altri elementi dello schema corporeo e lo rappresenta in maniera completa, corretta, particolareggiata. La motricità fine e’ ben sviluppata, la dominanza Dx Sx ben consolidata.

Mostra discrete competenze motorie in riferimento alla motricità globale e segmentaria (percorsi, andature, posture, equilibrio). Denomina/indica su sé e altri elementi dello schema corporeo e lo rappresenta in maniera completa. Abbastanza sviluppata la motricità fine e consolidata la dominanza Dx Sx.

Mostra qualche immaturità in riferimento alla coordinazione segmentaria e al controllo dei movimenti. Esegue percorsi, assume posture e andature talvolta mostrando impaccio o insicurezza. Denomina e indica su sé e sugli altri elementi dello schema corporeo, la rappresentazione non è sempre completa.

LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa AAA LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa BBB LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa CCC

IIIDDDEEENNNTTTIIITTTAAA ’’’ AAAUUUTTTOOONNNOOOMMMIIIAAA

RRREEESSSPPPOOONNNSSSAAABBBIIILLLIIITTTAAA ’’’ PPPEEERRRSSSOOONNNAAALLLEEE

Buona sicurezza di sé, buon livello di autostima, di autonomia personale, di gestione di sé nei vari contesti e nello svolgimento del compito. Impegno continuo e attenzione costante.

Sicurezza di sé e autonomia personale discrete, impegno abbastanza continuo, attenzione non sempre costante, parziale autonomia nella gestione di sé e nello svolgimento del compito assegnato.

Insicurezza, richiesta di attenzione, impegno poco costante e/o settoriale, autonomia nella gestione di sé nei vari contesti poco presente, prevalenza dell’aiuto dell’adulto nello svolgimento del compito assegnato.

LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa AAA LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa BBB LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa CCC

CCCOOONNNVVVIIIVVVEEENNNZZZAAA CCCIIIVVVIIILLLEEE EEE RRRIIISSSPPPEEETTTTTTOOO DDDEEELLLLLLEEE

RRREEEGGGOOOLLLEEE

Partecipazione attiva e costruttiva all’interno della sezione, comportamento corretto, consapevole, rispettoso degli altri e delle regole della convivenza.

Partecipazione non sempre costante e/o non sempre costruttiva all’interno della sezione, comportamento abbastanza rispettoso delle regole della scuola, non sempre corretto nel rapporto con i coetanei e/o con gli adulti.

Comportamento poco rispettoso delle regole e poco corretto nelle relazioni con i compagni e/o con gli adulti.

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SCUOLA PRIMARIA

Art . 8 comma 1 D.P.R. 22 giugno 2009 “Nel primo ciclo di istruzione, le competenze acquisite dagli alunni sono descritte al termine della

scuola primaria e, certificate in uscita della scuola secondaria di primo grado, accompagnante anche

da valutazione in decimi, ai sensi dell’art.3 , commi 1 e 2 del decreto legge.”

Il nostro Istituto, adotta un protocollo di valutazione delle competenze che comprende le

competenze chiave di cittadinanza che sono definite su tre (avanzato, intermedio, essenziale)

espressi con una valutazione in decimi.

Nei casi di profitto negativo si ritiene opportuno non evidenziare le carenze accumulate dall’alunno

per dare evidenza, invece, alle sue risorse, anche ai livelli più bassi.

LIVELLI DI COMPETENZE CONSEGUITE IN USCITA DALLA SCUOLA PRIMARIA

COMPETENZE IN LINGUA ITALIANA VOTO DECIMALE

Livello avanzato. Legge in modo corretto ed espressivo. Comprende messaggi di

qualsiasi genere nella loro globalità e nei particolari. Riferisce su esperienze personali e

su argomenti studiati con un linguaggio chiaro e coerente al contesto. Ricerca

informazioni in testi di diversa natura e provenienza per scopi pratici e/o conoscitivi

applicando semplici tecniche di supporto alla comprensione (sottolineare, annotare

informazioni, costruire mappe e schemi). Produce testi di tipologia diversa seguendo lo

schema e le convenzioni ortografiche. Riconosce e denomina gli elementi basilari di una

frase, riconosce gli elementi grammaticali essenziali.

9/10

Livello intermedio. Legge in modo corretto. Comprende il significato globale di messaggi

di vario genere. Riferisce su esperienze personali e su argomenti studiati con un

linguaggio semplice, ma adeguato al contesto. Ricerca informazioni in testi di diversa

natura e provenienza per scopi pratici e/o conoscitivi. Produce testi di tipologia diversa

seguendo lo schema e nel complesso corretti ortograficamente. Riconosce e denomina

adeguatamente gli elementi basilari di una frase e gli elementi grammaticali essenziali.

8/7

Livello essenziale. Legge con qualche incertezza. Comprende il significato essenziale di

messaggi di vario genere. Riferisce su esperienze personali e su argomenti studiati con

un linguaggio semplice. Ricerca informazioni in testi di diversa natura e provenienza per

scopi pratici e/o conoscitivi. Produce testi generici e poco corretti ortograficamente.

Riconosce e denomina in modo approssimato gli elementi basilari di una frase e gli

elementi grammaticali essenziali.

6

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COMPETENZE IN LINGUA INGLESE

Livello avanzato. Comprende con sicurezza le informazioni di uso quotidiano. Legge con

scioltezza testi di tipo diverso. Si esprime linguisticamente in modo comprensibile. 9/10

Livello intermedio. Comprende con abbastanza sicurezza le informazioni di uso

quotidiano. Legge con discreta scioltezza testi di tipo diverso. Si esprime linguisticamente

in modo generalmente comprensibile. 8/7

Livello essenziale. Comprende con qualche incertezza le informazioni di uso quotidiano.

Legge con qualche difficoltà testi di tipo diverso. Si esprime linguisticamente in modo

poco comprensibile. 6

COMPETENZE MATEMATICHE

Livello avanzato. Legge,scrive,utilizza i numeri naturali, decimali, frazioni e percentuali,

con sicurezza e correttezza ed esegue le quattro operazioni con rapidità. Descrive,

classifica, costruisce e riproduce figure geometriche con precisione. Utilizza unità di

misura effettuando cambi di unità in modo opportuno. Calcola perimetri ed aree in modo

adeguato. Individua e rappresenta con prontezza e proprietà, relazioni e dati per ricavare

informazioni. Analizza il testo di un problema, sceglie la soluzione più adeguata

formalizzandola con correttezza.

9/10

Livello intermedio. Legge, scrive, utilizza i numeri naturali, decimali, frazioni e

percentuali ed esegue le quattro operazioni in modo abbastanza corretto. Descrive,

classifica, costruisce e riproduce figure geometriche. Utilizza unità di misura effettuando

cambi di unità in modo complessivamente corretto e calcola perimetri ed aree. Individua e

rappresenta relazioni e dati per ricavare informazioni. Analizza il testo di un problema,

sceglie una soluzione adeguata formalizzandola.

8/7

Livello essenziale. Legge, scrive, utilizza i numeri naturali, decimali, frazioni e percentuali

in modo sufficiente. Esegue con incertezza le quattro operazioni. Costruisce e riproduce

le figure geometriche con difficoltà. Utilizza unità di misura effettuando cambi di unità e

calcola perimetri ed aree non sempre adeguatamente. Individua le relazioni essenziali e

formula semplici ragionamenti. Ricava dati espliciti e richieste da una situazione

problematica e prova a risolverla.

6

COMPETENZE SCIENTIFICHE

Livello avanzato. Osserva fenomeni, analizza, classifica dati e formula ipotesi. Riferisce

in modo completo e approfondito fatti e fenomeni. Comunica con un linguaggio scientifico

appropriato. 9/10

Livello intermedio. Osserva fenomeni,analizza,classifica dati e formula semplici ipotesi.

Riferisce in modo chiaro gli aspetti fondamentali di un fenomeno. Usa il linguaggio

scientifico. 8/7

Livello essenziale. Osserva e descrive fatti e fenomeni solo se guidato. Dato un

problema, ricerca semplici soluzioni. Si esprime in modo semplice e parziale. 6

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COMPETENZE TECNOLOGICHE

Livello avanzato. Conosce le TIC e le utilizza con sicurezza nel proprio lavoro. Comunica

utilizzando un linguaggio corretto e una terminologia specifica. 9/10

Livello intermedio. Conosce sostanzialmente le TIC e le utilizza nel proprio lavoro.

Comunica utilizzando un linguaggio tecnico corretto. 8/7

Livello essenziale. Conosce sufficientemente le TIC e le utilizza con scarsa sicurezza.

Comunica utilizzando una terminologia limitata. 6

COMPETENZE IN STORIA

Livello avanzato. Ricava informazioni da testi di diversa natura,individuando analogie,

differenze, cause, fatti, conseguenze. Costruisce e confronta quadri storici delle civiltà

studiate anche in rapporto al presente,evidenziandone gli elementi caratterizzanti. Utilizza

con pertinenza i termini specifici del linguaggio della disciplina.

9/10

Livello intermedio. Ricava in modo adeguato informazioni da testi di diversa natura,

individuando con discreta sicurezza analogie, differenze, cause, fatti, conseguenze.

Costruisce quadri storici delle civiltà studiate, confrontandone con padronanza gli elementi

caratterizzanti. Utilizza complessivamente i termini specifici della disciplina.

8/7

Livello essenziale. Ricava informazioni da testi di diversa natura individuando con

sufficiente padronanza fatti, analogie, differenze. Costruisce quadri storici, cogliendone

solo gli aspetti essenziali. Utilizza raramente i termini specifici della disciplina. 6

COMPETENZE IN GEOGRAFIA

Livello avanzato. Si orienta nello spazio, legge ed interpreta le carte in modo completo e

sicuro. Conosce e descrive con pertinenza gli elementi fisici, storici ed antropici di un

territorio. Riconosce agevolmente l’interazione uomo/ambiente. Utilizza con pertinenza i

termini specifici del linguaggio della disciplina.

9/10

Livello intermedio. Si orienta nello spazio, legge ed interpreta le carte in modo

complessivamente corretto. Conosce e descrive con discreta sicurezza gli elementi fisici,

storici ed antropici di un territorio. Riconosce adeguatamente l’interazione uomo/ambiente.

Utilizza complessivamente i termini specifici della disciplina.

8/7

Livello essenziale. Si orienta e legge le carte in modo essenziale. Conosce e descrive

con sufficiente padronanza gli elementi fisici ed antropici di un territorio. Riconosce

parzialmente l’interazione uomo/ambiente. Utilizza raramente i termini specifici della

disciplina.

6

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COMPETENZE IN ARTE E IMMAGINE

Livello avanzato. Legge con sicurezza messaggi di vario genere. Utilizza in modo

corretto gli elementi grammaticali e tecnici del linguaggio visivo ed audiovisivo. Produce e

rielabora in modo creativo ed accurato immagini pittoriche e plastiche utilizzando

tecniche, materiali e strumenti diversi.

9/10

Livello intermedio. Legge messaggi di vario genere. Utilizza complessivamente gli

elementi grammaticali e tecnici del linguaggio visivo. Produce e rielabora in modo

adeguato immagini pittoriche e plastiche utilizzando tecniche, materiali e strumenti

diversi.

8/7

Livello essenziale. Legge in modo essenziale messaggi visivi di vario genere. Utilizza

solo gli elementi salienti del linguaggio visivo. Produce e rielabora in modo elementare

immagini pittoriche e plastiche utilizzando tecniche, materiali e strumenti diversi. 6

COMPETENZE MOTORIE

Livello avanzato. Sviluppa e utilizza abilità in modo personale, disinvolto ed efficace.

Affronta con impegno sistematico le attività motorie e sportive. Conosce le regole, le

rispetta e le applica con sicurezza. 9/10

Livello intermedio. Utilizza schemi motori con sicurezza. Affronta con impegno le attività

motorie e sportive. Conosce e applica le regole principali. 8/7

Livello essenziale. Utilizza schemi motori di base con una certa sicurezza. Affronta con

sufficiente impegno le attività motorie e sportive. Conosce ed applica le regole solo in

parte. Mette in atto comportamenti non sempre corretti. 6

COMPETENZE MUSICALI

Livello avanzato. Esegue con sicurezza ed espressività brani musicali con la voce,

individualmente e in gruppo. Utilizza i materiali sonori in modo appropriato e creativo. 9/10

Livello intermedio. Esegue correttamente brani musicali, individualmente e in gruppo.

Utilizza materiali sonori in modo abbastanza appropriato. 8/7

Livello essenziale. Esegue, in modo generalmente corretto, brani musicali con la voce.

Se guidato, utilizza adeguatamente i materiali sonori. 6

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SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEI LIVELLI DI COMPETENZE Livello degli obiettivi di apprendimento Voto

Decimale Livello di competenze raggiunto

il voto “9” corrisponde ad un giudizio ottimo, indicando

l’ottimo raggiungimento degli obiettivi previsti, una preparazione

completa ed approfondita, unita ad una buona rielaborazione

ed argomentazione dei contenuti esposti, la capacità di

compiere organici collegamenti interdisciplinari e di comunicare

(anche in Lingua straniera) in modo disinvolto e corretto.

9/10 ECCELLENTE

il voto “8” corrisponde ad un giudizio distinto, indicando un

approfondito raggiungimento degli obiettivi previsti, una

preparazione diligente unita a capacità di riflessione ed analisi

personali, il possesso di adeguati strumenti argomentativi ed

espressivi, la sostanziale sicurezza nell’espressione (anche in

Lingua straniera) unita a lessico adeguato1

8/10 AVANZATO

il voto “6” corrisponde ad un giudizio solamente sufficiente,

indicando il raggiungimento degli obiettivi previsti, con semplici

conoscenze essenziali e abilità di base.

il voto “7” corrisponde ad un giudizio buono, indicando il

completo raggiungimento degli obiettivi previsti, con una

conoscenza dei contenuti fondamentali unita a sufficiente

riflessione ed analisi personale.

6-7/10 INTERMEDIO

il voto “5” corrisponde ad un giudizio insufficiente, indicando

il raggiungimento solo parziale degli obiettivi minimi previsti,

con carenze di conoscenze essenziali e abilità di base

superficiali.

5/10 ESSENZIALE

il voto “4” corrisponde ad un giudizio gravemente

insufficiente, indicando il mancato raggiungimento degli obiettivi

previsti, con carenze diffuse e notevoli di conoscenze

essenziali e di abilità di base.

4/10 INIZIALE

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ISTITUTO COMPRENSIVO 53 GIGANTE NEGHELLI

Il Dirigente Scolastico e il Presidente della Commissione d’Esame visti gli atti d'ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti, ai giudizi definiti dal consiglio di classe, agli esiti conseguiti e alle documentazioni acquisite in sede di esame di Stato,

CCCEEERRRTTTIIIFFFIIICCCAAANNNOOO

Tenuto conto del percorso scolastico e delle prove di esame,

ha conseguito i seguenti livelli di competenza nelle varie aree disciplinari

CCCOOOMMMPPPEEETTTEEENNNZZZEEE IIINNN LLLIIINNNGGGUUUAAA IIITTTAAALLLIIIAAANNNAAA LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa aaacccqqquuuiiisssiiitttooo

L’alunno/a: § Interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative § Comprende ed ascolta testi di vario tipo riconoscendone le

caratteristiche e l’intenzione dell’emittente § Legge testi di vario genere, esprimendo pareri personali su di essi § Espone oralmente argomenti di studio e di ricerca anche avvalendosi

di supporti specifici ( schemi,mappe, presentazioni al pc, etc…) § Scrive correttamente testi di diverso argomento, scopo e destinatario § Applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al

lessico, alla morfologia, all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa ………………………

L'alunn___ ______________________________________________________

nat __ a_____________________(prov________) il _____________________

classe _______ sez ______Anno scolastico _________________ □ Corso a tempo prolungato □Corso a tempo normale □ Corso Ordinamentale ad indirizzo musicale

ha superato I'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione

con la valutazione finale di

__________________________________________________

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CCCOOOMMMPPPEEETTTEEENNNZZZEEE IIINNN LLLIIINNNGGGUUUAAA IIINNNGGGLLLEEESSSEEE LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa

aaacccqqquuuiiisssiiitttooo L’alunno/a: § comprende semplici testi; § produce testi corretti, coerenti e coesi; § interagisce in una conversazione su argomenti noti; § confronta culture e civiltà diverse.

………………………

CCCOOOMMMPPPEEETTTEEENNNZZZEEE SSSEEECCCOOONNNDDDAAA LLLIIINNNGGGUUUAAA CCCOOOMMMUUUNNNIIITTTAAARRRIIIAAA LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa aaacccqqquuuiiisssiiitttooo

L’alunno/a: § comprende semplici testi; § produce testi corretti, coerenti e coesi; § interagisce in una conversazione su argomenti noti; § riflette su civiltà diverse.

………………………

CCCOOOMMMPPPEEETTTEEENNNZZZEEE MMMUUUSSSIIICCCAAALLLIII LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa aaacccqqquuuiiisssiiitttooo

L’alunno/a: § riconosce e descrive gli elementi fondamentali della sintassi

musicale; § riconosce e descrive generi musicali, forme elementari e semplici

condotte compositive; § colloca in ambito storico-stilistico gli eventi musicali praticati; § produce e/o riproduce individualmente e/o in gruppo melodie

vocali e strumentali di epoche, stili e tradizioni diverse.

………………………

CCCOOOMMMPPPEEETTTEEENNNZZZEEE SSSTTTRRRUUUMMMEEENNNTTTOOO MMMUUUSSSIIICCCAAALLLEEE LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa aaacccqqquuuiiisssiiitttooo

L’alunno/a: § utilizza il sistema operativo del proprio strumento in funzione di una

corretta produzione dell’evento musicale; § controlla e coordina se stesso, sul piano psicofisico nella pratica

individuale e collettiva; § entra in sinergia con gli altri in attività di musica d’insieme; § apporta il proprio personale contributo all’esecuzione musicale, a partire

dall’elemento interpretativo fino ad arrivare ad un’eventuale elaborazione autonoma.

………………………

CCCOOOMMMPPPEEETTTEEENNNZZZEEE AAARRRTTTIIISSSTTTIIICCCHHHEEE LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa aaacccqqquuuiiisssiiitttooo

L’alunno/a: § descrive, rappresenta e ricostruisce la realtà e le esperienze attraverso

vari linguaggi espressivi; § produce creativamente elaborati e manufatti utilizzando varie tecniche

artistiche; § riconosce ed apprezza monumenti e opere artistiche, a partire da

quelle presenti sul proprio territorio; § apprezza e sostiene iniziative di tutela del patrimonio artistico-culturale

del territorio.

………………………

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CCCOOOMMMPPPEEETTTEEENNNZZZEEE MMMOOOTTTOOORRRIIIEEE LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa aaacccqqquuuiiisssiiitttooo

L’alunno/a: § usa consapevolmente le capacità condizionali e coordinative

acquisite; § utilizza nel rispetto delle regole le proprie abilità nei giochi sportivi

avendo adeguate conoscenze delle tecniche e tattiche; § assume comportamenti equilibrati dal punto di vista fisico, emotivo

e cognitivo; § riconosce il corretto rapporto tra esercizio fisico e benessere.

………………………

CCCOOOMMMPPPEEETTTEEENNNZZZEEE SSSTTTOOORRRIIICCCHHHEEE---CCCOOOSSSTTTIIITTTUUUZZZIIIOOONNNEEE EEE CCCIIITTTTTTAAADDDIIINNNAAANNNZZZAAA LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa aaacccqqquuuiiisssiiitttooo

L’alunno/a: § comprende testi storici e li sa rielaborare con un personale

metodo di studio § conosce aspetti e processi fondamentali della storia del suo

amvbiente, i momenti fondamentali della storia italiana, europea e mondiale

§ espone oralmente le conoscenze storiche acquisite, operando collegamenti

§ produce informazioni storiche da fonti di vario genere, anche digitali, e le sa organizzare in testi

§ conosce ed apprezza aspetti del patrimonio culturale italiano e dell’umanità

………………………

CCCOOOMMMPPPEEETTTEEENNNZZZEEE GGGEEEOOOGGGRRRAAAFFFIIICCCHHHEEE LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa aaacccqqquuuiiisssiiitttooo

L’alunno/a: § osserva, legge ed analizza sistemi territoriali vicini e lontani nello spazio

e nel tempo § usa concetti geografici,carte geografiche,fotografie, immagini dallo

spazio, elaborazioni digitali per comunicare efficaci informazioni spaziali

§ conosce e localizza gli elementi geografici fisici ed antropici dell’Europa e del mondo

§ riconosce nel passaggio gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche ed artistiche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare

………………………

CCCOOOMMMPPPEEETTTEEENNNZZZEEE MMMAAATTTEEEMMMAAATTTIIICCCHHHEEE LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa aaacccqqquuuiiisssiiitttooo

L’alunno/a: § riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le

informazioni e la loro coerenza § sviluppa gli algoritmi del calcolo nei diversi insiemi numerici § riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro

rappresentazioni e ne coglie le relazioni tra gli elementi § utilizza una terminologia scientifica e nelle situazioni di incertezza

si orienta con valutazioni di probabilità

………………………

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CCCOOOMMMPPPEEETTTEEENNNZZZEEE SSSCCCIIIEEENNNTTTIIIFFFIIICCCHHHEEE LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa aaacccqqquuuiiisssiiitttooo

L’alunno/a: § riconosce, descrive, sperimenta lo svolgersi dei più comuni

fenomeni fondamentali del mondo fisico, biologico e tecnologico § organizza e realizza facili esperienze relative ai fenomeni fisici,

chimici e naturali § assume comportamenti finalizzati alla tutela della salute e

dell’ambiente ………………………

CCCOOOMMMPPPEEETTTEEENNNZZZEEE TTTEEECCCNNNOOOLLLOOOGGGIIICCCHHHEEE LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa aaacccqqquuuiiisssiiitttooo

L’alunno/a: § comprende i problemi legati alla produzione, all’energia ed

all’economia ed assume comportamenti coerenti; § rappresenta graficamente semplici oggetti attraverso il disegno

tecnico; § progetta e realizza semplici manufatti.

………………………

VOTO DECIMALE

LIVELLO DI COMPETENZE RAGGIUNTO

10/10 ECCELLENTE 8-9/10 AVANZATO 7/10 INTERMEDIO 6/10 BASE

Il piano di studi seguito nell’ultimo anno si è caratterizzato in particolare per la partecipazione a:

1. tempo scuola ( settimanale complessivo) □ 30 ore □ 36 ore

2. Attività di laboratorio curriculari □ linguistico-espressivo □ scientifico-tecnologico

Data…………………….. Il Dirigente Scolastico Il Presidente di Commissione Prof.ssa Mariarosaria Scalella

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AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

L’autonomia didattica dell’Istituto consente di definire una strategia educativa che caratterizza il

servizio formativo offerto agli alunni, grazie all’elaborazione di progetti più rispondenti alle linee

programmate del POF.

I progetti configurano l’Identità collettiva della Scuola, la sua attenzione ai bisogni dell’utenza,

l’impegno a costruire prospettive culturali e professionali che arricchiscono il curricolo.

La proposta progettuale, inoltre, esplicita l’intenzione di mantenere aperta la relazione con il contesto

esterno, la scelta di interloquire con tutti i soggetti coinvolti nella relazione educativa: alunni, famiglia,

Enti Istituzionali, agenzie di socializzazione e di formazione.

TTuuttttii ii pprrooggeettttii ddii IIssttiittuuttoo vveennggoonnoo eellaabboorraattii ssuullllaa bbaassee ddeeii sseegguueennttii ccrriitteerrii:: individuazione dei bisogni educativi;

analisi ambiente formativo (indagine socio- ambientale);

definizione degli obiettivi;

selezione dei contenuti;

tempi di realizzazione;

scelte delle metodologie;

scelte degli indicatori di valutazione;

valutazione finale del progetto.

Il nostro Istituto attiva progetti, trasversali e/o integrativi alle diverse aree disciplinari che prevedono

l’arricchimento del percorso di formazione dell’alunno, oltre che l’applicazione di strategie differenti,

articolate e differenziate nei tempi, negli spazi, negli strumenti e nei processi che lo vedono coinvolto.

In questo modo si arricchiscono le conoscenze, si potenziano le abilità e si conduce l’alunno al

raggiungimento di competenze consapevoli.

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P.O.F. - Pag. 131 di 141

TABELLA DI RILEVAZIONE PROGETTI

anno scolastico 2013-2014

NOME PROGETTO

DOCENTE REFERENTE

N. CLASSI (infanzia-primaria-

secondaria) PREVISIONE

DURATA (in ore)

Mangiamo un po’ di tutto

Sara Esposito Le classi seconde della secondaria. 3 C e 3D

30 h di coordinamento per 6 docenti

Progetto Repubblica

Anna D’Angelo Rosaria Forcillo

I C- I D- II A - III B ( h) secondaria

16 h docenza 20 coordinamento + ( 5 h ref.)

Giganti in Biblioteca

Anna D’Angelo Sara Esposito

Tutte le classi della scuola secondaria di I grado e alunni di V della scuola primaria Adulti del quartiere

12 h di docenza 20 h di coordinamento

Il nostro impegno per l’ambiente

Rosalba Gaudio Valeria Andalò

I –II F- II B- II-III C-III G + 15 alunni h Tutte classi che vorranno partecipare

20 h di coordinamento + ( 10 h ref.)

Sperimentiamo insieme

Rosalba Gaudio Valeria Andalò

II A – II C- II D - II E - II F –II G

20 h di docenza + (10 h ref.)

Le date, la memoria , il territorio e i diritti

Rosaria Secondulfo Lucia Catuogno

II C, III C e per tutte le manifestazioni secondaria

20 h di docenza 20 di coordinamento

Usa le mani De Sena Iliana IV A plesso Collodi 30 h di docenza Le mollichine di Pollicino Oliviero Silvana Primaria 30 h di docenza (10h ref) Batti cuore … e altre Emozioni

A. Ferone R. Affinito

A .Scafati

Alunni 5 anni Sez. C-D-E

45h di docenza (5 h ref)

Girotondo di suoni

Monica Di Prisco Floriana Mancini

20 alunni della III A – III B Collodi

30h di docenza +(10 h ref)

Cantando in cucina Floriana Mancini Monica Di Prisco

40alunni scuola primaria + 2 alunni h

40 h di docenza +(10 h ref) estivo

Un salto a casa Perasole Annunziata Alunni con problemi di salute

10 h ref

La felicità e i legami di libertà

Anna Serio

Allievi delle quinte classi della scuola primaria Docenti delle stesse classi

20 h di docenza

La felicità e i legami di libertà

Anna Serio

Allievi di 5 classi della scuola superiore di primo grado Docenti delle stesse classi

20h di docenza e 15 h di coordinamento

Progetto legalità per la scuola dell’infanzia e primaria

Annamaria Franzese

Scuola dell’infanzia e scuola primaria

I superpoteri della ginnastica per andare bene a scuola

Perasole Annunziata Alunni con difficoltà di apprendimento

21h di docenza

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PIANO INTEGRATO DEGLI INTERVENTI PON 2013/2014

“Competenze per lo sviluppo” finanziato con il Fondo Sociale Europeo( F.S.E )

I Progetti PON (Piano Operativo Nazionale) autorizzati dal Ministero,

costituiscono un valore aggiunto alla qualità dell’ offerta formativa, in quanto

potenziano i percorsi didattici disciplinari e trasversali, finalizzati all’arricchimento

delle conoscenze e delle competenze degli alunni, e sostengono la formazione del Personale.

Quest’ anno l’ istituto di nuova formazione ha richiesto i finanziamenti dai fondi 2013-2014 per lo

sviluppo delle competenze per l’Europa 2020. Questi finanziamenti rientrano nei Fondi Strutturali

gestiti dalla Commissione Europea per realizzare la coesione economica e sociale di tutte le regioni

dell’Unione e ridurre il divario tra quelle più avanzate e quelle in ritardo di sviluppo. Ciò consente di

migliorare l’ efficacia dell’ offerta formativa e la qualità delle strutture scolastiche, in funzione dell’

innalzamento dei livelli di competenza degli studenti e dell’ aumento del tasso di scolarizzazione.

PROGETTO PON AZIONE F 3 “ RAGAZZI IN GIOCO”

SCUOLE PERCORSI MODULI DESTINATARI

PRIMARIA IMPARIAMO GIOCANDO

1. Accoglienza 2. Ti canto…….una storia 3. Laboratorio di musica ed

espressione corporea (MUSE) 4. Sostegno alla genitorialità 5. Sport al sole

gruppo 30 alunni delle classi IV

plessi Neghelli -Collodi

UNA SCUOLA DIVERTENTE

1. Accoglienza 2. Estate in palestra

gruppo 30 alunni delle classi III SCUOLA

SECONDARIA ORIENTAMENTO ALLA SCELTA

1. Accoglienza 2. Orientamento 3. Teatro in movimento

gruppo 30 alunni delle classi I -II

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QUALITA’ E AUTOVALUTAZIONE

Il Manuale della Qualità si propone di definire la suddivisione delle responsabilità interne e

l'attribuzione dei compiti ai vari soggetti coinvolti nel sistema scuola; inoltre, unitamente ai documenti

di carattere gestionale ed operativo e costituenti la documentazione attuativa del Sistema Qualità

adottato, il Manuale costituisce il riferimento operativo per lo svolgimento delle attività proposte

dell’Istituto “53 Gigante Neghelli”. Il detto Manuale dunque, descrive il Sistema di gestione per la

qualità, in conformità con il modello di cui alla norma UNI EN ISO9001:2000 e si pone di assicurare la

qualità dei servizi offerti ai propri Utenti. Nel Manuale vengono altresì descritti i processi (il cosa), la

struttura Organizzativa (il come), le responsabilità (il chi) e le risorse messe in atto.

GLI OBIETTIVI

Gli obiettivi prioritari sono:

a) La lettura e l’interpretazione dei reali bisogni formativi dell’utenza;

b) la progettazione e l’aggiornamento di attività curricolari ed extracurricolari che rispondono ai

bisogni dell’utenza;

c) la qualità dell’offerta curricolare ed extracurricolare;

d) l’aggiornamento continuo delle metodologie e delle strumentazioni didattiche;

e) Il potenziamento delle diverse “intelligenze”;

f) la valorizzazione delle diversità;

g) la garanzia del successo formativo.

GLI STRUMENTI

Per raggiungere questi risultati, la direzione:

a) istituisce una Piano di miglioramento e una commissione di Garanzia Qualità formata da

docenti con esperienze e competenze diverse impegnati nella gestione del Servizio della

gestione Qualità;

b) promuove un Sistema Qualità secondo la norma UNI EN ISO 9001:2000;

c) individua, progetta e controlla i principali processi relativi al settore educativo, didattico,

amministrativo, ausiliare e della comunicazione;

d) attua il la collegialità attraverso un funzionigramma d’Istituto comprendente i docenti e tutto il

personale scolastico;

e) orienta tutto il sistema al miglioramento continuo.

L’ IMPEGNO DELLA DIREZIONE La Direzione della scuola si impegna a mettere a disposizione le risorse necessarie per la

realizzazione di questi obiettivi, all’interno di un quadro di disponibilità finanziarie definite e approvate

dal Consiglio d’Istituto.

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L’APPLICAZIONE Il Sistema di gestione per la qualità applica tutti i requisiti della UNI EN ISO 9001:2000, con le

descrizioni nel presente Manuale.

Questo documento costituisce per tutte le componenti della scuola un riferimento importante ed

indispensabile per le proprie attività. Le prescrizioni in esso contenute coprono tutte le attività che

interferiscono sulla qualità dei servizi offerti.

Tali prescrizioni mirano essenzialmente ad interpretare i bisogni e ottenere la soddisfazione

dell’utente, attraverso il Piano dell’offerta formativa, i servizi organizzativi e le strutture presenti.

L’approccio di gestione per processi permette una più concreta e puntuale definizione delle fasi

operative che vengono esaminate in base agli input ricevuti e agli output prodotti. In questo modo la

gestione per processi permetterà di definire il sistema di correlazioni esistente tra i processi

medesimi.

In questo modo, per ogni singolo processo sarà possibile individuare un responsabile ma anche,

attraverso rilevazioni periodiche effettuate, le attività di monitoraggio e le verifiche esterne ed interne,

ed attivare una serie di iniziative orientate al miglioramento continuo.

PROCESSI, PRASSI, AUTOVALUTAZIONE L’Istituzione scolastica per assicurare l’efficacia e l’efficienza delle proprie azioni:

prevede, qualora dovessero sopraggiungere conflitti fra le aspettative e le esigenze di diverse parti

interessate di intervenire attraverso:

AZIONI RESPONSABILITÀ TEMPI

Strategie di ascolto Ø Leadership democratica. Ø Leadership partecipata.

Iniziale - in itinere - finale

DS

Pianificazione e programmazione degli

obiettivi e risultati dell’azione educativa

Ø Raccolta dei dati relativi ai bisogni formativi con test d’ingresso.

Ø Gerarchizzazione dei bisogni rilevati.

Ø Programmazione per competenze.

Ø Didattica personalizzata. Ø Didattica dell’ascolto.

Iniziale - in itinere - finale

DS Resp.SGQ Resp Val. DOC.

Pianificazione e programmazionedegli

obiettivi e risultati dell’organizzazione

Ø Coinvolgimento delle parti interessate, famiglie, associazioni, enti territoriali;

Ø promozione di azioni di “informazioni di ritorno”.

Ø Raccolta dei dati relativi ai bisogni formativi con test d’ingresso.

Ø Gerarchizzazione dei bisogni rilevati.

Ø Gestione sistemica. Ø Elaborazione di fattibilità. Ø Gestione efficace delle risorse.

Iniziale - in itinere - finale

DS DSGA ATA DOC. RSPP RP RQ RSU

P.O.F. - Pag. 135 di 141

Valutazione dei risultati dell’azione educativa

INVALSI Schede di misurazione standard delle competenze di Istituto.

Iniziale - in itinere - finale

DS DOC. RP RQ RVAL

Valutazione dei risultati dell’organizzazione attuali e

passati per individuare cause di problemi e opportunità di

miglioramento

Riesame dei processi. Rendicontazione dei risultati attraverso Schede diCustomer satisfaction con indicatori specifici.

Iniziale - in itinere - finale

DS DSGA ATA DOC. RSPP RP RQ

Valutazione della soddisfazione delle parti

interessate

Utilizzo del modello CAF. Elaborazione di uno standard d’istituto, Autovalutazione d’istituto, utilizzo del softwer. COMETA del Polo Qualità del MIUR .

Iniziale - in itinere - finale

DS DOC. RP RQ RVAL

Misurazione delle prestazioni Schede di Customer satisfaction con indicatori specifici.

Iniziale - in itinere - finale

DS RQ RVAL

Valutazione delle prestazioni Raccolta dati. Grafici di prestazione che indichino la coerenza alla mission e alla vision della scuola.

Finale DS RQ RVAL

La Direzione Scolastica assicura che le risorse necessarie per raggiungere gli obiettivi per la qualità

vengano individuate e pianificate.

In corrispondenza ai "momenti" di monitoraggio definiti, il Responsabile elabora un report al Dirigente

Scolastico, contenente lo stato di avanzamento del piano, l'indicazione dei servizi realizzati o dei sub-

obiettivi conseguiti, il consumo delle risorse impiegate;

Rappresentante della Direzione La Direzione Scolastica ha attribuito al Responsabile della gestione della Qualità (RQ) il ruolo di

“Rappresentante della Direzione per la qualità” in conformità della Norma di riferimento. Il RQ ha la responsabilità e l’autorità per:

⇒ assicurare che i processi necessari per il Sistema di gestione per la qualità siano

predisposti, attuati e tenuti aggiornati;

⇒ riferire alla Direzione Scolastica sulle prestazioni del Sistema di gestione per la qualità e

su ogni esigenza per il miglioramento;

⇒ assicurare la promozione della consapevolezza dei requisiti dell’utente nell’ambito di tutta

la scuola;

⇒ tenere i rapporti con l’Organizzazione.

P.O.F. - Pag. 136 di 141

PIANIFICAZIONE E CONTROLLO DEI PROCESSI Per costruire l’approccio sistemico per processi l’Istituto ha intrapreso le seguenti azioni:

Analisi del contesto.

Analisi del trend delle iscrizioni, della frequenza e delle valutazioni finali.

Analisi delle esigenze e delle aspettative delle parti interessate.

Identificazione ed esplicitazione delle finalità e degli obiettivi da conseguire in relazione alla

legislazione italiana ed europea (requisiti cogenti)

Analisi delle risorse umane, strumentali e finanziarie.

Analisi delle opportunità di sviluppo e dei rischi correlati.

Individuazione delle modalità di analisi, misurazione e monitoraggio.

Analisi delle non conformità effettive e potenziali.

Individuazione delle azioni correttive e preventive.

Individuazione delle aree e delle azioni di miglioramento.

Individuazione delle modalità di registrazione e di conservazione e fruibilità delle informazioni

relative ad ogni processo.

Sulla base ed in relazione ai risultati di tali ricognizioni sono individuati e formalizzati i processi

costitutivi del sistema, di cui viene verificata la congruenza e la coerenza con le politiche e le strategie

a breve, medio e lungo termine dell’Istituto.

I processi individuati e formalizzati sono così schematizzati:

Macroprocesso Processo INDIVIDUAZIONE DEI BISOGNI DELLE PARTI INTERESSATE DECLINAZIONE DEGLI INPUT DELLA NORMATIVA ITALIANA ED EUROPEA STESURA DEL POF

PROGETTAZIONE E PIANIFICAZIONE DEL SERVIZIO FORMATIVO

PIANIFICAZIONE DEL SERVIZIO

ALLOCAZIONE DELLE RISORSE

IMPLEMENTAZIONE DELLE ATTIVITA’DI DIDATTICA CURRICOLARE, EXTRACURRICOLARE, ORIENTAMENTO

PRO

CES

SI P

RIN

CIP

ALI

EROGAZIONE DEL SERVIZIO FORMATIVO

MONITORAGGIO, MISURAZIONE E RIESAME DEGLI ESITI

P.O.F. - Pag. 137 di 141

GESTIONE DELLE RISORSE UMANE AUTOVALUTAZIONE E VALUTAZIONE D’ISTITUTO

RIESAME E MIGLIORAMENTO

GOVERNANCE DEL SISTEMA

RICERCA E SVILUPPO REPERIMENTO ED ACQUISIZIONE DELLE RISORSE

GESTIONE STUDENTI, PERSONALE E FORNITORI

ATTIVITA’ AMMINISTRATIVA E FINANZIARIA

GESTIONE DELLA DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA E FINANZIARIA COMUNICAZIONE INTERNA COMUNICAZIONE ESTERNA COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE

PRO

CES

SI D

I SU

PPO

RTO

COMUNICAZIONE

GESTIONE RAPPORTI CON L’UTENZA

PIANIFICAZIONE, REALIZZAZIONE ED EROGAZIONE DEI SERVIZI: RESPONSABILITÀ

Le responsabilità relative alle attività descritte in questo capitolo sono così suddivise:

• il Dirigente Scolastico è responsabile;

ü dell'impostazione, dell'organizzazione e del controllo dell'attività didattica dell'Istituto, compito

che attua attraverso il coinvolgimento del Collegio Docenti, del Gruppo di lavoro, dei

Consigli di Classe e dei singoli docenti attraverso le relative riunioni di pianificazione,

coordinamento e valutazione dell'attività didattica;

ü della verifica del processo di valutazione complessiva affinché sia svolto in modo omogeneo

per tutta la scuola.

• il Collegio Docenti è responsabile :

ü dell'impostazione generale dell'attività didattica in relazione alla definizione di obiettivi,

descrittori, indicatori, criteri e strumenti di valutazione, standard d’istituto;

ü è responsabile della definizione delle linee guida del Piano di Offerta Formativa;

ü è responsabile della valutazione e validazione del POF.

P.O.F. - Pag. 138 di 141

• i gruppi di insegnanti per Dipartimento sono responsabili di

ü definire i criteri e gli strumenti di valutazione, gli obiettivi, i traguardi di prestazione in termini

di competenza, i descrittori, gli indicatori, le proposte per gli standard d’Istituto, le linee guida

e l'impostazione dell'attività didattica per ciascun ambito disciplinare.

• il Gruppo di lavoro è responsabile

ü dell’attuazione operativa del POF attraverso il monitoraggio dei processi, condotto in

relazione agli indicatori di prestazione individuati, allo standard d’Istituto e agli obiettivi di

miglioramento

• il Consiglio di Classe/interclasse è responsabile:

ü dell'impostazione dell'attività didattica per la singola classe;

ü del coordinamento delle iniziative tra i docenti;

ü della verifica del corretto svolgimento dell'attività didattica sia a livello complessivo di classe

che per ogni singolo alunno, individuando quando richiesto le opportune attività di recupero;

ü della decisione del giudizio in ogni disciplina e, nello scrutinio finale, della eventuale

ammissione o non ammissione degli alunni alla classe successiva.

• ciascun Docente ha la responsabilità di:

ü pianificare e svolgere in modo efficace l'attività didattica prevista dai programmi ministeriali,

dal POF e secondo quanto definito nelle procedure dell'Istituto;

ü svolgere periodicamente la verifica sull'efficacia dell'attività svolta rispetto a quanto

pianificato e ai traguardi di prestazione individuati, allo scopo di intraprendere le azioni

necessarie;

ü realizzare le verifiche periodiche secondo le linee guida concordate all'interno dei Consigli di

Classe e secondo i criteri definiti dal Gruppo per il miglioramento e dal Collegio dei docenti;

ü formulare, per lo scrutinio finale, una proposta di giudizio coerente con i criteri di valutazione

definiti nel POF;

ü riportare sul registro di classe e sul registro personale tutte le informazioni rilevanti per poter

ricostruire l'attività svolta in ciascuna classe e le prestazioni dei singoli alunni nel corso

dell'anno scolastico.

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• il personale non docente ha:

ü il compito di garantire le condizioni necessarie relativamente ad adempimenti amministrativi,

disponibilità dei materiali e delle attrezzature nonché loro funzionamento, pulizia e

manutenzione delle strutture tali da assicurare il corretto svolgimento dell'attività didattica.

• la Segreteria ha:

ü il compito di assicurare la preparazione e la distribuzione di tutti i registri e di tutti i sussidi

necessari all’attività didattica.

Sulla base delle direttive ministeriali, degli obiettivi generali e delle linee guida definite nel POF, la

pianificazione dell'attività didattica prevede la definizione:

⇒ del programma annuale e degli obiettivi e traguardi di prestazione per materie;

⇒ della programmazione annuale e dei traguardi di prestazione per classe;

⇒ della programmazione dell'attività didattica individuale (Piano di Lavoro individuale).

Durante la prima riunione per Dipartimento, di classe, interclasse e intersezione, cui partecipano tutti i

docenti divisi per materie o per gruppi affini di materie, si individuano, per ciascuna area disciplinare:

nuclei fondanti,

obiettivi e traguardi di competenze,

trasversalità,

indicatori e descrittori dei livelli minimi di prestazione,

possibili tematiche per l’offerta facoltativa,

metodi di insegnamento,

scansioni temporali necessari per il raggiungimento degli obiettivi, tenendo conto di

⇒ anno del corso,

⇒ indirizzo del corso,

⇒ indicazioni ministeriali,

⇒ esperienze precedenti,

⇒ profili di entrata e di uscita per segmento e per classe,

⇒ linee del tema d’istituto.

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Ancora, si definiscono i criteri di valutazione e il numero minimo e la tipologia di verifiche attraverso la

definizione degli indicatori e descrittori dei livelli minimi di prestazione nell’ambito della normativa

relativa all’ordine e al grado del sistema d’istruzione interessato (Indicazioni nazionali 59/04, DPR

87/10, DPR 88/10, DPR 89/10 e relative Linee guida).

Nell'ambito delle riunioni si individuano, inoltre, i sussidi didattici e loro modalità d'uso, nonché le

risorse (materiali, attrezzature, competenze esterne) necessarie e per le quali proporre l'acquisto.

Successivamente, il Consiglio di Classe/interclasse e intersezione, allo scopo di adattare quanto

definito nelle riunioni per Dipartimento a ciascuna classe, partendo dalla valutazione, in particolare,

di:

ü casi critici,

ü eventuali alunni diversamente abili,

ü numero dei ripetenti,

ü eventuali alunni provenienti da classi smembrate o altre scuole,

ü risultati test d’ingresso e/o delle prime prove somministrate,

ü altre note particolari (supplenze prolungate, insegnanti ancora da designare, ...)

Definisce, innanzitutto, nell’ambito delle competenze chiave dell’apprendimento, gli obiettivi

trasversali (metodo di studio e capacità organizzativa, rispetto dei tempi di lavoro proposti, utilizzo dei

materiali e strutture, ..) e i traguardi di competenza, tenendo conto della situazione di partenza della

classe e dell'anno in corso.

Il Consiglio di classe/interclasse e intersezione procede, inoltre a:

riformulare o riconfermare gli obiettivi e i traguardi fissati nelle riunioni e nel Collegio dei

docenti;

scegliere eventuali lavori congiunti tra discipline assicurando il coordinamento tra gli

insegnanti per evitare concentrazione eccessiva del carico di lavoro per gli alunni.

Sulla base di tutto ciò, ciascun docente, per ogni classe assegnatagli, procede alla pianificazione

dell'attività didattica che intende svolgere e alla relativa documentazione nel proprio Piano di Lavoro,

specificando:

i livelli di partenza della classe,

gli obiettivi declinati in competenze e traguardi di prestazione in relazione al curriculum

ministeriale e d’Istituto ,

le modalità di recupero e/o sostegno,

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gli argomenti da affrontare e i loro contenuti,

i metodi di insegnamento,

il tipo di verifiche ed i relativi criteri di valutazione.

le proposte di attività varie a completamento dell’attività didattica (quali ad es. visite guidate).

Il documento è verificato e approvato dal Dirigente Scolastico ed allegato al registro personale – e/o

on line del docente in modo da poter verificare costantemente, nel corso dell'erogazione dell'attività

didattica, la coerenza dell’agito con quanto progettato.