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P.O.F. - Pag. 2 di 141
INDICE
CHE COS’E’ IL POF 6
PREMESSA 8
STRUTTURA DEL PIANO DELL’ OFFERTA FORMATIVA 9
LA NOSTRA SCUOLA 10
DATI IDENTIFICATIVI DELL’ ISTITUTO 11
LE RISORSE STRUTTURALI 12 I LABORATORI 13 I LABORATORI 14
ORGANIGRAMMA DOCENTI 17
ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO SCOLASTICO 20 ORARIO DOCENTI 21 ORARIO SETTIMANALE DELLE ATTIVITÀ EDUCATIVE E DIDATTICHE 22 TEMPI MASSIMI SETTIMANALI PER CIASCUNA DISCIPLINA 22
ORGANIGRAMMA DI GESTIONE 27
L’ ISTITUTO E IL TERRITORIO 39
UTENZA 39
CONNOTAZIONE SOCIO-ECONOMICA-CULTURALE 40
MAPPA DEI BISOGNI FORMATIVI EMERGENTI 41
RACCORDO CON ENTI, ASSOCIAZIONI, AGENZIE 43
RELAZIONI IN RETE 45
MISSION DELL’ ISTITUZIONE SCOLASTICA 47
DALLA MISSION alla definizione delle FINALITA’ EDUCATIVE 47
CURRICOLO PER COMPETENZE SECONDO LE NUOVE INDICAZIONI 49
L’ORGANIZZAZIONE IN COMPETENZE CHIAVE 51
IL CURRICOLO DAI 3 AI 14 ANNI 52
LINEE GUIDA DEL CURRICOLO DI ISTITUTO 52
LINEE GUIDA DEL CURRICOLO DELLA SCUOLA DELL’ INFANZIA 52
I CAMPI DI ESPERIENZA 53
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE 55
LINEE GUIDA DEL CURRICOLO DELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO 56
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L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO 75
ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI 77
INCLUSIONE ALUNNI CON DISABILITA’ 78
FINALITA’ DELL’INTEGRAZIONE 79
METODOLOGIE D’INTERVENTO 80
REFERENTE D’ISTITUTO PER L’INCLUSIONE 80
GRUPPO H D’ISTITUTO 82
DOCENTE DI SOSTEGNO 82
GLH (Gruppo di studio e di lavoro a livello d’Istituto) 83
GLI OPERATORI SOCIO-SANITARI 84
RAPPORTI CON L’ESTERNO 84
I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO 85
INDICAZIONI OPERATIVE VALIDE PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA 87
INDICAZIONI OPERATIVE VALIDE PER LA SCUOLA PRIMARIA 87
INDICAZIONI OPERATIVE VALIDE PER LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO 88
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI 89 FINALITA’ 90 COSA FARE? 90 LA PRIMA CONOSCENZA 91 INCLUSIONE IN CLASSE 91 ACCOGLIENZA 92
CONTINUITA’ EDUCATIVA E DIDATTICA TRE I DIVERSI SEGMENTI DI SCUOLA 93
PROTOCOLLO DI VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE 94
VERIFICA E VALUTAZIONE DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO 95
CRITERI E STRUMENTI 98
CRITERI DI VALUTAZIONE PROVE D’ESAME (scuola secondaria) 103
VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI 104
GRIGLIE DEI LIVELLI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO 106 SCUOLA DELL’ INFANZIA 106 SCUOLA PRIMARIA 107 SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO 108
VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE SOCIALI 110 AREE DI COMPETENZA 110 COMPETENZE SOCIALI: CAPACITA’ ESISTENZIALI 111 COMPETENZE SOCIALI: CAPACITA’ PROCEDURALI 111 COMPETENZE SOCIALI: CAPACITA’ RELAZIONALI 111
P.O.F. - Pag. 4 di 141
VALUTAZIONE COMPETENZE EDUCATIVE E FORMATIVE 113
PROTOCOLLO DI VALUTAZIONEDELLE COMPETENZE 116
SCHEDA DI VALUTAZIONE FINALE DELLE COMPETENZE (3 ANNI) 116
SCHEDA DI VALUTAZIONE FINALE DELLE COMPETENZE (4 ANNI) 117
SCHEDA VALUTAZIONE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA 118
SCUOLA PRIMARIA 121
LIVELLI DI COMPETENZE CONSEGUITE IN USCITA DALLA SCUOLA PRIMARIA 121
SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO 125
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEI LIVELLI DI COMPETENZE 125
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA 130
TABELLA DI RILEVAZIONE PROGETTI 131
PIANO INTEGRATO DEGLI INTERVENTI PON 2013/2014 132
QUALITA’ E AUTOVALUTAZIONE 133
GLI OBIETTIVI 133
GLI STRUMENTI 133
L’ IMPEGNO DELLA DIREZIONE 133
L’APPLICAZIONE 134
PROCESSI, PRASSI, AUTOVALUTAZIONE 134
PIANIFICAZIONE E CONTROLLO DEI PROCESSI 136 ALLEGATI :
Allegato 1 "Il Curricolo per competenze Nuove Indicazioni 2012" : Curricolo Scuola dell’ Infanzia - Curricolo del Primo Ciclo
Allegato 2 Programmazione annuale infanzia
Allegato 3 Programmazione annuale primaria
Allegato 4 Programmazione annuale secondaria di I^ grado
Allegato 5 Piano Annuale delle Attività a carattere collegiale
Allegato 6 Piano “Visite guidate e viaggi d’istruzione”
Allegato 7 Regolamento d’ Istituto
Allegato 8 Carta dei servizi
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“…Una scuola che coniughi equità ed eccellenza, che garantisca a tutti pari opportunità, promuova e valorizzi i meriti individuali, metta al centro del sistema scolastico l’alunno quale protagonista delle proprie scelte e partecipe della sua crescita culturale, educativa, formativa.”
Questo è il tipo di scuola che l’ Istituto Comprensivo 53 Gigante Neghelli offre agli abitanti dei
quartieri di Fuorigrotta e di Bagnoli. Il nostro Piano dell’Offerta Formativa prevede sia percorsi
curriculari diversificati che consentono all’alunno di maturare e svilupparsi, in un clima di autentica
fiducia e libertà, in modo sereno e disteso, in un ambiente ampio e accogliente, sia occasioni di
incontri culturali per gli abitanti del territorio per mantenere viva la fiamma della cultura.
I ragazzi, durante questo importante periodo della loro crescita, nella nostra scuola, hanno la
possibilità di vivere in modo diretto, insieme ai loro docenti, varie e significative esperienze
(attuazione di progetti, uscite didattiche, incontri con scrittori, autorità, esperti,…), utili a stimolare la
loro curiosità, a motivare la loro operatività, il loro impegno e la loro partecipazione alla vita sia
scolastica che sociale.
Mi piace, quindi, concludere questa breve premessa, parafrasando Don Lorenzo Milani:
“Se il divertimento è trovare soddisfazione, allora vi dirò che i miei ragazzi si divertono quasi ininterrottamente dalla mattina alla sera. Sanno un mare di materie interessanti, imparano un mucchio di cose, dei sacrifici ci saranno da fare, ma in complesso trovano soddisfazione a venire qui.”
Il Dirigente Scolastico Mariarosaria Scalella
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CHE COS’E’ IL POF
Decreto Ministeriale 275/99:
“Il Piano dell’Offerta Formativa è quel documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e
progettuale delle Istituzioni Scolastiche che esplicita la progettazione curriculare, extracurriculare,
educativa ed organizzativa che le singole Scuole adottano nell’ambito della loro autonomia.”
Il POF è uno strumento attraverso il quale ogni singola Scuola comunica con i propri alunni,
i rispettivi genitori e tutta la realtà locale.
IL POF PROMUOVE:
il principio di identità consentendo di individuare gli elementi che contraddistinguono l’offerta
formativa;
il principio di unitarietà: cui vanno ricondotti i molteplici elementi didattici, organizzativi, educativi e
di valutazione che caratterizzano l’offerta formativa e consente di leggere le dinamiche interne a
livello relazionale, nonché di interpretare il clima cooperativo tra le componenti interne ed esterne alla
scuola;
il principio di trasparenza: che sottende alla qualità dell’informazione, della comunicazione, della
condivisione rispetto alle procedure scelte;
il principio di legalità: consentendo la corretta interpretazione con i principi della norma giuridica.
P.O.F. - Pag. 7 di 141
CCCAAARRRTTTAAA DDD’’’ IIIDDDEEENNNTTTIIITTTAAA’’’
Istituto Comprensivo 53 Gigante Neghelli
Indirizzo: piazza Neghelli, 41 - 80124 Napoli
Tel e fax. : 081 7622060
Sito Web: www.scuolagigantenapoli.gov.it
indirizzo di posta elettronica:
indirizzo di posta elettronica certificata: [email protected]
Dirigente Scolastico: Mariarosaria Scalella
Vicaria:
Anna Cavaliere
Responsabili di plesso Primaria
Maria Giuseppina D’Elia, Iliana De Sena
Responsabili di plesso Infanzia
Lombardi Angela, Caprio Giuseppe
Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi: Anna Sbrescia
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PREMESSA
L’evoluzione del nostro sistema scolastico con i suoi tratti di complessità ed i suoi linguaggi, le nuove
direttive che vengono diramate dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca pongono,
con urgenza, la necessità di acquisire strumenti adeguati per conoscere ed interagire con sicurezza
nei nuovi scenari. “Le scuole dovranno educare istruendo gli studenti e mettendo al centro l’alunno-
persona…; si passa dalla scuola delle discipline alla scuola delle competenze,dalla scuola
dell’insegnamento alla scuola dell’apprendimento (secondo lo schema di riferimento assunto dalla
Commissione del MIUR, European Qualification Framework –EQF – approvato in sede europea il 23
aprile 2008). Cambia il ruolo dei docenti: dal ruolo prevalente di conduzione (dentro la disciplina) a
quello di costruzione del contesto per apprendere (con la disciplina).
La lista degli obiettivi è stata sfoltita, tiene conto degli orientamenti europei, ma è anche attenta ai
contenuti più significativi della nostra tradizione culturale. La didattica delle Indicazioni, senza
trascurare una solida competenza strumentale, intende accrescere l’autonomia di pensiero, di studio e
di apprendimento dell’alunno.
La qualità dei processi, la qualificazione delle risorse umane caratterizzano la rivoluzione in atto;
l’istituzione scolastica ed in particolare i suoi dirigenti devono combinare in modo adeguato persone,
strutture e strumenti per erogare servizi all’altezza delle aspettative sociali e, nel contempo,
rispondere ai concetti di efficacia ed efficienza ed economicità determinanti per una nuova cultura
organizzativa e qualitativa delle amministrazioni pubbliche e della scuola in particolare. La scuola ha
oggi bisogno di essere sostenuta in tutte le scelte di cui è direttamente responsabile. Anche se
l’autonomia deve ancora acquisire piena cittadinanza e le riforme di ordinamento stentano a
consolidarsi, la scuola deve andare avanti. Essa, pur trovandosi a volte a vivere con grande disagio il
proprio ruolo, deve accettare le nuove sfide e rinnovarsi. Solo garantendo l’equilibrio ottimale tra
domanda di istruzione e organizzazione dell’offerta formativa, consolidando un efficace rapporto tra
istruzione-formazione-innovazione tecnologica-territorio e utilizzando al meglio le risorse umane,
affinché ognuno dia il meglio di sé, e quelle economiche si realizza pienamente nella scuola
l’autonomia amministrativa, organizzativa, didattica e di ricerca e progettazione educativa. L’offerta formativa dell’Istituto è ampia e diversificata e consente all’alunno di maturare la propria personalità
in tutte le direzioni in un clima di fiducia e libertà in modo sereno e in un ambiente caldo e
accogliente. Nella consapevolezza che i ragazzi vivono un delicato momento della loro crescita, la
nostra scuola inoltre, dà loro la possibilità di essere protagonisti in prima persona, insieme ai loro
docenti, di varie e significative esperienze (attuazione di progetti, uscite didattiche, incontri con
esperti,…), utili a stimolare la loro curiosità, a motivare la loro operatività, il loro impegno e la loro
partecipazione alla vita, sia scolastica che sociale. I nostri servizi dunque, coinvolgono tutti gli attori
del processo educativo supportando ogni attività e favorendo la pluralità culturale.
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STRUTTURA DEL PIANO DELL’ OFFERTA FORMATIVA
Le caselle con i bordi punteggiati indicano le sezioni del POF soggette a revisione annuale; tutte le
altre sezioni hanno validità pluriennale, in seguito all’approvazione del Collegio dei Docenti.
Documenti operativi
POF Documenti
di base
Accoglienza, continuità orientamento
Valutazione (criteri e strumenti)
Sostegno alla disabilità e al disagio
Scelte pedagogiche e metodologiche
Programmazione educativa
Regolamenti Carta dei Servizi
Patto di corresponsabilità
Linee d’indirizzo
in divenire
Autovalutazione
elaborazione annuale
Orari e organizzazione delle scuole
Programmazione didattica
Progetti annuali
Interazione Scuola -Territorio
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LA NOSTRA SCUOLA
L’ Istituto Comprensivo 53 Gigante Neghelli , nasce in seguito alla fusione della Scuola Secondaria di
I° Grado e il 53° Circolo Didattico come da Circ. dell’USR prot. n°25 35 /U del 27/03/2013. Si
compone attualmente di:
due plessi di Scuola dell’ Infanzia;
due plessi di Scuola Primaria;
una Scuola Secondaria di I grado.
AAALLLLLL ’’’ IIISSSTTTIIITTTUUUTTTOOO CCCOOOMMMPPPRRREEENNNSSSIIIVVVOOO AAAFFFFFFEEERRRIIISSSCCCOOONNNOOO LLLEEE SSSEEEGGGUUUEEENNNTTTIII SSSCCCUUUOOOLLLEEE:::
Scuola dell’ Infanzia “Neghelli” Via P.L. Cattolica, 36
Scuola dell’ Infanzia “ Collodi” Via Luigi Rizzo, 28
Scuola Primaria “Neghelli” Piazza Neghelli, 36
Scuola Primaria “Collodi “ Via Luigi Rizzo, 28
Scuola Secondaria di 1° grado Piazza Neghelli, 41
LLLAAA SSSEEEGGGRRREEETTTEEERRRIIIAAA
SEDE Piazza Neghelli, 41
ORARIO DI APERTURA AL PUBBLICO
Lunedì e mercoledì 10.00/12.00
Martedì 14.30/15.30
Venerdì 9.00/11.00
IIILLL DDDIIIRRRIIIGGGEEENNNTTTEEE SSSCCCOOOLLLAAASSSTTTIIICCCOOO RRRIIICCCEEEVVVEEE:::
Martedì dalle ore 8. 00 alle ore12.00
Giovedì dalle ore 15.00 alle ore 17.00
cccooommmpppaaatttiiibbbiii lllmmmeeennnttteee cccooonnn llleee eeesssiiigggeeennnzzzeee dddiii ssseeerrrvvv iiizzziiiooo ppprrreeevvv iiiooo aaappppppuuunnntttaaammmeeennntttooo ttteeellleeefffooonnniiicccooo
P.O.F. - Pag. 11 di 141
DATI IDENTIFICATIVI DELL’ ISTITUTO
SSSCCCUUUOOOLLLEEE AAALLLUUUNNNNNNIII Infanzia Primaria Secondaria I °grado
Totale
200
531
430
1161
SSSCCCUUUOOOLLLEEE DDDOOOCCCEEENNNTTTIII Infanzia Primaria Secondaria I° grado
Totale
20
44
64
115
SSSCCCUUUOOOLLLEEE AAALLLUUUNNNNNNIII
DDDIIIVVVEEERRRSSSAAAMMMEEENNNTTTEEE AAABBBIIILLLIII
Infanzia Primaria Secondaria I °grado
Totale
2
20
23
45
PPPEEERRRSSSOOONNNAAALLLEEE AAATTTAAA
Direttore Generale dei Servizi Amministrativi
Assistenti amministrativi
Collaboratori scolastici
Personale utilizzato in altri compiti
L.S.U.
OSA
1
7+1 con riduzione oraria
16 1 3 3
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LE RISORSE STRUTTURALI
LLLEEE SSSCCCUUUOOOLLLEEE DDDEEELLLLLL ’’’ IIINNNFFFAAANNNZZZIIIAAA
La Scuola dell’Infanzia COLLODI è costituita da: • 3 aule-sezione ; • 1 aula di psicomotricità; • 1 aula giochi attrezzata; • 1 aula di video-lettura, dotata di un
televisore, un videoregistratore con videocassette e DVD di diverse tematiche;
• 1 aula-laboratorio grafico-pittorico.
La Scuola dell’Infanzia NEGHELLI è costituita da:
• 6 aule - sezione; • 1 ampio atrio; • 1 aula di informatica; • 1 palestra spaziosa; • 1 spazio esterno/giardino
LLLEEE SSSCCCUUUOOOLLLEEE PPPRRRIIIMMMAAARRRIIIEEE
Il Plesso COLLODI è costituita da: • 11 Aule base; • 1 aula polivalente utilizzata per il
laboratorio scientifico e multimediale; • 1 aula di educazione musicale; • 1 biblioteca didattica e magistrale; • il laboratorio grafico –pittorico strutturato
all’ interno dello spazio adibito alla biblioteca.
Il Plesso NEGHELLI è costituita da: • 15 Aule base; • Aula Magna; • Biblioteca: didattica e magistrale; • Laboratori: Linguistico, scientifico e
musicale e grafico - pittorico.
Con il finanziamento dei fondi PON (FESR) nelle scuole sono stati allestiti e potenziati i seguenti laboratori:
⇒ 1 laboratorio scientifico attrezzato con microscopi e strumenti vari per l’osservazione di
fenomeni fisici;
⇒ 1 laboratorio musicale attrezzato con strumenti musicali di vario tipo;
⇒ 1 laboratorio linguistico dotato di sussidi per il potenziamento dello studio della lingua
inglese;
⇒ 1 aula multimediale spaziosa, fornite di computers, stampanti e collegamento alla Rete. La
scuola si è recentemente anche dotata, grazie ai fondi strutturali (FESR) di LIM. ovvero di
“lavagne interattive multimediali”.
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LLLAAA SSSCCCUUUOOOLLLAAA SSSEEECCCOOONNNDDDAAARRRIIIAAA
• 1 Aula magna; • 22 Aule base; • 1 aula polivalente utilizzata per il
laboratorio di sostegno per gli alunni diversamente abili;
• 1 laboratorio scientifico; • 1 laboratorio di informatica; • Centro accesso internet. • 1 laboratorio di storia e cittadinanza; • 1 biblioteca (didattica e magistrale); • il laboratorio ceramico–pittorico; • 2 palestre; • Ampi giardini esterni;
• Schermi da proiezione • Proiettori • Libri • Videocassette • Televisori • Computer in Rete LAN e Internet • Software didattici • 6 Lavagne Interattive Multimediali • Scanner • Masterizzatori • Macchina fotografica digitale • Videocamera digitale • Forno per la ceramica e tornio • (Pennelli -Tempere - Carta da sottoparato) • Attrezzature audio • Strumenti musicali • Attrezzature scientifiche • Attrezzature tecnologiche • Attrezzature per conferenze • Strumenti per ricerca storica • Attrezzature ginniche • Tennis da tavolo
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I LABORATORI
SSSCCCUUUOOOLLLAAA PPPRRRIIIMMMAAARRRIIIAAA
LLLAAABBBOOORRRAAATTTOOORRRIII FFFIIINNNAAALLLIIITTTAAA’’’
Laboratori espressivi : teatrale - grafico - pittorico e manipolativo.
Sviluppare e potenziare le capacità espressive e creative.
Laboratorio multimediale
Proporre un primo approccio alla multimedialità di tipo ludico- creativo, favorendo la familiarizzazione con il PC attraverso programmi educativi. I laboratori sono dotati di LIM e di collegamento Internet.
Laboratorio di Educazione alla salute “Educazione alimentare”
Sensibilizzare e riflettere sul concetto di “star bene”. Promuovere l’acquisizione di sane abitudini alimentari.
Laboratorio musicale
Sviluppare la capacità di operare e riflettere sul linguaggio musicale. Favorire il potenziamento delle capacità cognitive degli alunni diversamente abili attraverso il linguaggio musicale.
Laboratorio scientifico
Promuovere la metodologia della ricerca.
Laboratorio di Educazione ambientale
Promuovere comportamenti rispettosi nei confronti dell’ ambiente, sia a livello individuale che collettivo, sensibilizzando gli alunni alla raccolta differenziata ed al riciclaggio dei materiali.
Laboratorio di recupero e potenziamento
Acquisire una maggiore padronanza strumentale. Potenziare conoscenze e abilità sia linguistiche che logico matematiche.
Attività motorie - ritmico – espressive.
Promuovere un benessere interiore e un armonico sviluppo. Educare a conoscere, agire, comunicare e socializzare.
Laboratorio linguistico Apprendere la lingua inglese attraverso esperienze ricche, divertenti e motivanti.
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SSSCCCUUUOOOLLLAAA SSSEEECCCOOONNNDDDAAARRRIIIAAA
LLLAAABBBOOORRRAAATTTOOORRRIII FFFIIINNNAAALLLIIITTTAAA’’’
Laboratorio multimediale
Proporre un primo approccio alla multimedialità e all’uso consapevole dei programmi educativo-didattici. Favorire l’ acquisizione delle competenze informatiche.
Laboratorio di Educazione alla salute e all’alimentazione
Favorire la promozione e lo sviluppo di una corretta cultura dell’alimentazione in docenti, studenti e genitori.
Laboratorio di storia e cittadinanza
Promuovere la comprensione e la conoscenza dei valori fondamentali della legalità democratica, della responsabilità, fondamentali per la convivenza civile e per la cittadinanza attiva.
Laboratorio scientifico
Promuove la metodologia della ricerca
Laboratorio di Educazione ambientale
Sviluppare progetti di educazione ambientale con lo scopo di conoscere le principali problematiche ambientali, con particolare riferimento a quelle della nostra città, per permettere l’acquisizione di atteggiamenti di attenzione, di rispetto per l’ambiente e la collettività e per sviluppare un atteggiamento responsabile e partecipativo come impegno civile
“Giovani Giganti “in Biblioteca
Promuovere attività di ricerca, consultazione e prestito per alunni e docenti della scuola; l’apertura al pubblico per consultazione e prestito; incontri con gli autori, attività di animazione alla lettura in lingua inglese e proposte di attività inerenti la lettura per le classi della scuola.
Salotto del pensiero Contribuire a promuovere un benessere interiore e un armonico sviluppo dell’affettività, del riflettere e del comunicare.
Laboratorio linguistico Apprendere la lingua inglese attraverso esperienze ricche, divertenti e motivanti.
Il giornale in classe: La [email protected]
Proporre di avvicinare gli alunni al mondo del quotidiano e di internet e di stimolare l’abitudine alla lettura nonché il confronto critico dei ragazzi
Laboratorio ceramico
Favorire la manualità, la creatività e soprattutto l’integrazione e i corretti rapporti interpersonali.
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SSSCCCUUUOOOLLLEEE DDDEEELLLLLL ’’’ IIINNNFFFAAANNNZZZIIIAAA:::
“COLLODI”
SSSeeezzziiiooonnniii AAAnnnnnniii DDDOOOCCCEEENNNTTTIII AAAllluuunnnnnniii
A 4 Carmela Calamaro Angela Lombardi 20
B 4/5 Alessandra Medici D’Elia Giuliana sostituisce Moriello Immacolata in esonero sindacale
19
C 3 Emilia Pepe Rossana Russo 18
Giuseppina Pagano (Docente di Religione per tutte le sezioni)
“NEGHELLI”
SSSeeezzziiiooonnniii AAAnnnnnniii DDDoooccceeennntttiii AAAllluuunnnnnniii
A 4 Bottone Assunta Affinito Rita 26
B 4 Sommella Carmela Vittorio Rossana Bianca
26
C 5 Parlato Diana Velleca Anna Nunziata Giulia
26
D 5 Ferone Annamaria Scafati Anna 26
E 3 Matarazzo Gabriella Caprio Giuseppe Ucciero Eleonora ( ins. sostegno)
17 (2 H)
F 3 Ciotola Maria Patrizio Maria De Michele Serena ( ins. sostegno)
18 (1H)
DOCENTI DI RELIGIONE Pagano Giuseppina (sez A-B-C-D) Perrotta Flavia (Sez E-F)
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ORGANIGRAMMA DOCENTI SSSCCCUUUOOOLLLEEE PPPRRRIIIMMMAAARRRIIIEEE
“COLLODI”
CCCLLLAAASSSSSSIII DDDOOOCCCEEENNNTTTIII AAASSSSSSEEEGGGNNNAAATTTAAARRRIII
I ^ A Inss. Varrecchia V., Mancini I., Sardi A., Bifulco M. e Mancini F. (inss.sostegno) I^ B Inss. Varrecchia V., Mancini I., Sardi A. II ^ A Inss. Fusco E., Esposito L., Sardi A., Pisco A. (sostegno) II ^ B Inss. Fusco E., Esposito L., Sardi A. III ^ A Inss. Rubinacci C., Lambertino P., Di Prisco M. - Bifulco M. e Pisco A.(sostegno) III ^ B Inss. Giordano M., Lambertino P. IV^ A Inss. De Sena I., Ferrigno M. IV^ B Inss. Ferrentino M.R., Ferrigno M. IV^ C Inss. Niutta T.., Ferrigno M, Cotticelli M. (sostegno) V^ A Inss. Esposito G., Lambertino P., Sardi A., Mancini F. (sostegno) V ^B Inss. Lepera, Lambertino P., Sardi A., Mancini F.
Tutte le classi Ins. PAVONE N. ( R. C.)
“NEGHELLI”
CCCLLLAAASSSSSSIII DDDOOOCCCEEENNNTTTIII AAASSSSSSEEEGGGNNNAAATTTAAARRRIII
I ^ A Inss. Ascrizzi A., Parisi N., Perrotta F. (R. C.) De Fuorti I. e Cotticeli M. (sostegno) I^ B Inss. Barretta A., Russo G., Scassa P., Turrà D. (R. C.), De Franciscis C.(sostegno) I ^ C Inss. Barretta A., Russo G., Scassa P., Turrà D. (R. C.) II ^ A Inss. Fedi, Diasio T., Perrotta F. (R. C.) II ^ B Inss. Imbrenda E., Parisi N ., Perrotta F. ( R. C.) De Franciscis C. (sostegno) II ^ C Inss. Paolucci A., Diasio T., Perrotta F. ( R. C.) III^ A Inss. Biacino D., Diasio T., Perrotta F. (R. C.), Spasiano S. e Viola M.V. (sostegno) III^ B Inss. Oliviero S., Parisi N., Turrà D. (R. C.) Spasiano S. e Viola M.V. III^ C Inss.Franzese A.M., Parisi N., Perrotta F. ( R. C.), Rossi M. e Viola M.V. III^ D Inss. Meglio D., Diasio T., Turrà D. (R.C.) Spasiano S. IV ^ A Inss.D’ Elia M.G., Scassa P., Diasio R., Turrà D., ( R. C.), Viola M.V.
IV^ B Inss. Diasio R., Scassa P., D’ Elia M.G., Turrà D. (R. C.)
V ^ A Inss. Ruggiero A., Gianfrani A.M., Perrotta F. ( R. C.)
V ^ B Inss. Sanchez A., Gianfrani A.M., Perrotta F. ( R. C.)
V ^ C Inss. Sari A, Gianfrani A.M.,Perrotta F(R.C) De Franciscis C, De Fuorti I.Rossi M.
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SSSCCCUUUOOOLLLAAA SSSEEECCCOOONNNDDDAAARRRIIIAAA DDDIII 111°°° GGGRRRAAADDDOOO
CCCLLLAAASSSSSSIII DDDOOOCCCEEENNNTTTIII AAASSSSSSEEEGGGNNNAAATTTAAARRRIII DDDIIISSSCCCIIIPPPLLLIIINNNEEE
Corso B ANDALO’ matematica
Corsi A,B,E ASPASINI arte
Corsi E, F BARONE inglese
3D, corso E BOZZA lettere
Corsi B, E, F BUONO tecnologia
CAPUANO francese
1A, 3A CATELLO lettere
1G, 3G CATTERMOLE lettere
3C, corso A CATUOGNO lettere
1A, 1F CAVALIERE sostegno
1C, 2C, CHIARO arte
1D, 2D, 3F CIMMINO francese
3B, 1E D’AGOSTINO lettere
1F, 3G D’ALBORA sostegno
1C, corso B D’ANGELO lettere
3A, 2D DE BENEDETTO sostegno
1G DE CONCILIIS inglese
3D DE PAOLIS sostegno
2E, 3E DE RUGGIERO lettere
2D, 3D DE SIMONE sostegno
3B DI DONATO inglese
Corsi C, D, E DI LORENZO scienze motorie
Corsi A, C, 3D, 1F, 2F DI PALMA spagnolo
Corsi A.C, D ESPOSITO tecnologia
Corsi A, B, F FASOLINO scienze motorie
1B, 3F FEDERICO sostegno
2A, 1D FORCILLO lettere
3C, 1D FUSCO sostegno
3D FUSCO STEFANELLI matematica
1C, 3C GAUDIO matematica
1F, 2F GIUBERTI matematica
3C, 3F GNOCCHI sostegno
Corso B GUETTA chitarra
1G, 3G, 1D, 2D IANNOTTI lettere
Corsi A, B, C, D, E, F ILLIANO religione
Corsi C, D LEONE inglese
2C, 3G MANCINELLI matematica
P.O.F. - Pag. 19 di 141
3F MARINI matematica
1G, 3F MARTINO francese
1D, 2D, 1G MASSIMILLA matematica
1B, 2B MATANO lettere
Corsi A, B, E, MEOLI musica
1A, 1F NASTI sostegno
Corso B PAGANO clarinetto
Corso B PARNOFFI pianoforte
Corsi C, D, 1F, 2F PASCALE musica
1G, 3G PEGGE tecnologia
1F, 3G PERASOLE sostegno
1G, 3G PIANTADOSI scienze motorie
3C, 3G PORZIO arte
1F, 2D PRISCO lettere
2F, 3F PUNZO lettere
3C, 3D, 3F RAMAZIO sostegno
1G. 3G SAMARITANI religione
Corso B SCALA flauto
3E, 3F SCHETTINO sostegno
2C, corso F SECONDULFO lettere
Corso A SERIO matematica
Corso B SICA chitarra
Corsi B, E SIMEONE francese
2A, 3D SPILABOTTE sostegno
1B, 2B, 3G TORTORELLI inglese
Corso E VARCHETTA matematica
1G VENCI sostegno
P.O.F. - Pag. 20 di 141
ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO SCOLASTICO
SSSCCCUUUOOOLLLAAA DDDEEELLLLLL ’’’ IIINNNFFFAAANNNZZZIIIAAA L’ orario settimanale delle attività didattiche nella scuola dell’ infanzia è articolato in 40 ore settimanali
suddiviso su 5 giorni con il seguente orario:
Entrata ore 08,00 - 08,45
Uscita 15.30/15.45
Uscita antimeridiana dalle ore 12,30
L’ orario settimanale di ogni singolo docente è di 25 ore settimanali di insegnamento frontale.
Le insegnanti ruotano su turni settimanali e gli orari vengono gestiti in modo da garantire la massima
compresenza possibile per un migliore svolgimento delle attività didattiche.
SSSCCCUUUOOOLLLAAA PPPRRRIIIMMMAAARRRIIIAAA
OOORRRAAARRRIIIOOO SSSEEETTTTTTIIIMMMAAANNNAAALLLEEE DDDEEELLLLLLEEE LLLEEEZZZIIIOOONNNIII
La nostra Scuola su delibera del Consiglio di Istituto, stabilisce l’articolazione oraria su 5 giorni settimanali dal lunedì al venerdì. Il sabato la scuola resta chiusa. Le classi I e II hanno il seguente orario: 27 ore + 1 ora di pausa mensa lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì: dalle ore 8.00 alle ore13.00 ; il martedì dalle 8.00 alle 16.00 Le restanti classi (III , IV e V) : 30 ore + 1 ora di pausa mensa lunedì, mercoledì e venerdì: dalle ore 8.00 alle ore13.00 ; il martedì e il giovedì dalle 8.00 alle 16.00.
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SSSCCCUUUOOOLLLAAA SSSEEECCCOOONNNDDDAAARRRIIIAAA La nostra Scuola su delibera del Consiglio di Istituto, stabilisce l’articolazione oraria su 5 giorni
settimanali dal lunedì al venerdì. Il sabato la scuola resta chiusa.
Corsi a tempo normale: 5 giorni ore 8,00-14,00 Sabato libero
Corsi a tempo prolungato: 2 giorni 8,00-14,00; 3 giorni (Lu, Merc., Vener.) ore 8,00-16,00 - Mensa;
Sabato libero
Corso ad indirizzo musicale: 4 giorni: dalle ore 8.00 alle 14.00; 1 giorno: dalle ore 8.00 alle 16.00; 1
rientro pomeridiano a settimana (strumento individuale); Sabato libero
ORARIO DOCENTI
SSSCCCUUUOOOLLLAAA PPPRRRIIIMMMAAARRRIIIAAA Nell’ ambito dell’ autonomia organizzativa, la scuola adotta soluzioni di
orario,di calendario e di impegno dei docenti nel rispetto dei contratti collettivi. In
particolare in tema d’ orario dei docenti si prevede:
flessibilità dei tempi di insegnamento/apprendimento finalizzata prevalentemente ad adattarsi
ai ritmi di apprendimento degli alunni;
articolazione flessibile dell’orario e della gestione del gruppo classe al fine di favorire le
attività laboratoriali.
Per i docenti di classe e di sostegno l’orario settimanale di insegnamento è di 22 ore più 2 ore di
programmazione.
Per i docenti della scuola secondaria l’orario settimanale è di 18 ore più l’orario di incontro con i genitori.
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ORARIO SETTIMANALE DELLE ATTIVITÀ EDUCATIVE E DIDATTICHE
In considerazione dell’esperienza fin qui maturata e tenuto conto dell’organizzazione delle attività
facoltative opzionali, in attuazione del decreto legislativo 59/04, i docenti della scuola primaria
hanno elaborato il proprio progetto educativo così suddiviso:
attività curricolari obbligatorie costituite dai piani di lavoro delle varie discipline;
attività opzionali e facoltative;
insegnamento individualizzato;
attività di recupero e approfondimento didattico individuale o per gruppi di alunni.
TEMPI MASSIMI SETTIMANALI PER CIASCUNA DISCIPLINA
DDDIIISSSCCCIIIPPPLLLIIINNNEEE CCCLLLAAASSSSSSEEE III CCCLLLAAASSSSSSEEE IIIIII CCCLLLAAASSSSSSEEE IIIIII III CCCLLLAAASSSSSSEEE IIIVVV CCCLLLAAASSSSSSEEE VVV ITALIANO
8 7 6 6 6
MATEMATICA
6 6 6 6 6
STORIA E GEOGRAFIA
3 3 3 3 3
SCIENZE
2 2 2 2 2
EDUCAZIONE ALL’IMMAGINE
1 1 1 1 1
CORPO - MOVIMENTO - SPORT
1 1 1 1 1
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EDUCAZIONE AL SUONO E ALLA
MUSICA 1 1 1 1 1
LS
1 2 3 3 3
2 2 2 2 2
INFORMATICA
1 1 1 1 1
CITTADINANZA E COSTITUZIONE
1 1 1 1 1
ATTIVITA’ OPZIONALI
/ / 3 3 3
TTTOOOTTTAAALLLEEE OOORRREEE 222777 222777 333000 333000 333000
Il monte ore indicato nella tabella non va inteso in modo rigido in quanto esigenze ambientali ed
organizzative possono suggerire adeguamenti e correzioni.
P.O.F. - Pag. 24 di 141
SSSCCCUUUOOOLLLAAA SSSEEECCCOOONNNDDDAAARRRIIIAAA DDDIII 111°°° GGGRRRAAADDDOOO
MMMooodddaaalll iii tttààà ooorrrgggaaannniiizzzzzzaaattt iiivvveee Criteri per la formazione delle classi prime:
Ø equilibrata distribuzione di maschi e femmine in ciascuna classe;
Ø presenza all’interno delle singole classi di alunni che possiedono caratteristiche diverse;
Ø presenza all’interno della stessa classe di non più di un alunno disabile;
Ø presenza all’interno della stessa classe di piccoli gruppi di alunni provenienti dalla medesima
classe della scuola primaria;
Ø sorteggio della sezione nell’ambito dello stesso curricolo;
Ø inserimento nello stesso corso di fratelli o sorelle, su eventuale richiesta dei genitori.
Attenta alle nuove metodologie e alle correnti psico-pedagogiche più attuali, la nostra scuola ha
adottato vari modelli offrendo sia il tempo prolungato di 36 ore di 60 min. con tre prolungamenti, sia il
tempo normale di 30 ore di 60 min e un corso ad indirizzo musicale con 30 ore di 60 min. curricolari
più 1 ora di applicazione sullo strumento e 2 ore di musica di insieme.
Per tutti gli alunni il sabato è libero.
QQQuuuaaadddrrrooo ooorrraaarrriiiooo L’offerta formativa, nel corso dell’anno scolastico, potrà essere ulteriormente ampliata con attività didattiche extracurricolari, laboratoriali e progettuali.
CCCOOORRRSSSIII AAA TTTEEEMMMPPPOOO NNNOOORRRMMMAAALLLEEE
30 ore di 60 minuti
29 ore + 1ora di approfondimento 5 giorni con uscita alle 14.00
Sabato libero
222999 ooorrreee cccooosssììì sssuuuddddddiiivvviiissseee:::
Italiano 6 h
Storia / geo / citt. e costituzione 3 h
Lingua (Inglese) 3 h
Lingua (Francese / Spagnolo) 2 h
Matematica e scienze 6 h
Tecnologia 2 h
P.O.F. - Pag. 25 di 141
Arte e immagine 2 h
Musica 2 h
Scienze motorie 2 h
Religione 1 h
Approfondimento (Lettere) 1 h
CCCOOORRRSSSIII AAA TTTEEEMMMPPPOOO PPPRRROOOLLLUUUNNNGGGAAATTTOOO
36 ore di 60 minuti
30 ore + 2 ore di recupero/potenziamento + 3 ore mensa + 1 ora di approfondimento
2 giorni uscita alle 14.00 3 giorni uscita alle 16.00
Sabato libero
333666 ooorrreee cccooosssììì sssuuuddddddiiivvviiissseee:::
Italiano 6 h
Storia / geo / citt. e costituzione 3 h
Lingua (Inglese) 3 h
Lingua (Francese / Spagnolo) 2 h
Matematica e scienze 6 h
Tecnologia 2 h
Arte e immagine 2 h
Musica 2 h
Scienze motorie 2 h
Religione 1 h
Approfondimento (Lettere) 1 h
Recup. / potenz. (Lettere / Matem.) 2 h
Mensa 3 h
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CCCOOORRRSSSOOO BBB AAADDD IIINNNDDDIIIRRRIIIZZZZZZOOO MMMUUUSSSIIICCCAAALLLEEE
30 ore di 60 minuti + 1 ora di strumento musicale individuale
+ 2 ore di musica d’insieme
4 giorni: dalle ore 8.00 alle 14.00 1 giorno: dalle ore 8.00 alle 16.00
1 rientro pomeridiano a settimana (strumento individuale)
Sabato libero 333333 ooorrreee cccooosssììì sssuuuddddddiiivvviiissseee:::
Italiano 6 h
Storia / geo / citt. e costituzione 3 h
Lingua (Inglese) 3 h
Lingua (Francese) 2 h
Matematica e scienze 6 h
Tecnologia
Arte e immagine
Musica
Scienze motorie
Religione
Approfondimento (Lettere)
Recup. / potenz. (Lettere / Matem.)
Mensa
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ORGANIGRAMMA DI GESTIONE
L’ Organigramma d’Istituto descrive l’organizzazione della nostra scuola e rappresenta una mappa
delle competenze e delle responsabilità dei soggetti e delle loro funzioni: “chi fa e che cosa fa”.
Nel Funzionigramma sono state indicate tutte le attività svolte dalle varie funzioni nelle diverse aree di
competenza, per garantire una certa trasparenza, sia all’interno, sia verso gli utenti del servizio, per
sapere a chi rivolgersi e per quale informazione.
FFFUUUNNNZZZIIIOOONNNIIIGGGRRRAAAMMMMMMAAA
P.O.F. - Pag. 28 di 141
SSSTTTAAAFFFFFF DDDIIIRRREEETTTTTTIIIVVVOOO CCCOOOMMMPPPOOOSSSIIIZZZIIIOOONNNEEE
− D.S Dott.ssa Scalella Mariarosaria − D.S.G.A Dott.ssa Sbrescia Anna − COLLABORATORI DEL D.S − FUNZIONI STRUMENTALI AL P.O.F
CCCOOOLLLLLLAAABBBOOORRRAAATTTOOORRRIII DDDEEELLL DDD...SSS CCCOOOMMMPPPIIITTTIII
Docente con funzione vicaria:
Prof. ssa Cavaliere Anna
Responsabili di Plesso
Plesso Neghelli : D’Elia M. Giuseppina
Plesso Collodi: De Sena Iliana
SCUOLA DELL’ INFANZIA
Caprio Giuseppe
(docente coordinatore Plesso Neghelli)
Lombardi Angela (docente coordinatore Plesso Collodi)
Sostituiscono il D.S. in caso di assenza; provvedono alla sostituzione di insegnanti assenti; coordinano le
attività organizzativo - didattiche - gestionali.
FFFUUUNNNZZZIIIOOONNNIII SSSTTTRRRUUUMMMEEENNNTTTAAALLLIII CCCOOOMMMPPPIIITTTIII EEE MMMAAANNNDDDAAATTTOOO DDDOOOCCCEEENNNTTTIII
AREA 1
Gestione del Piano dell’ Offerta Formativa
• Cura la gestione del POF per la scuola dell’
infanzia/ scuola primaria/ scuola secondaria
• Coordinamento dei curricoli tra scuola
dell’infanzia/scuola primaria/scuola secondaria.
• Progettazione educativa e didattica parallela e
verticale.
• Aggiornamento e adeguamento del P.O.F.
• Pubblicizzazione del P. O F.
• Stesura della sintesi del P.O.F. da distribuire ai
genitori.
• Stesura Carta dei Servizi.
• Gestione e monitoraggio del Piano.
• Cura della documentazione connessa alle attività
complessive del P.O.F.
• Coordinamento con le azioni delle altre Funzioni
Strumentali, commissioni, referenti.
Rubinacci Concetta
P.O.F. - Pag. 29 di 141
AREA 2
Sostegno ai docenti, qualità ed autovalutazione
• Supporta la F.S. Area1 per la gestione del POF per
la Scuola Secondaria.
• Individua i bisogni formativi dei docenti.
• Coordina le iniziative del POLO QUALITA’.
• Aggiorna ed adegua il MANUALE DELLA
QUALITA’ secondo le Norme ISO.
• Raccoglie mette in situazione fornendo materiale
utile, i docenti in ingresso.
• Propone e costruisce con le altre funzioni
strumentali schede di monitoraggio per la
valutazione ed autovalutazione.
• Cura e coordina le procedure di valutazione e
autoanalisi d’Istituto.
Catello Roberta
Docenti di supporto:
Secondulfo Rosaria
Catuogno Lucia
D’ Agostino Gianluca
( supporto all’utilizzo del registro
elettronico)
AREA 3
Interventi educativi per l’Integrazione, Disagio e
Dispersione BES
• Rileva i bisogni di integrazione e di recupero, le
esigenze degli alunni e delle famiglie e ne informa il
C.D.
• Tiene sotto controllo i dati sulla dispersione
scolastica e sull’obbligo formativo.
• Controlla la corretta realizzazione delle procedure
riferibili al proprio ambito.
• Favorisce la diffusione della “ cultura
dell’inserimento degli alunni “diversamente abili”,
alunni con BES e DSA tra tutti gli operatori
scolastici.
• Stabilisce e coordina i rapporti con gli enti
responsabili per l’integrazione, come previsto della
L. 104/92 e succ. modifiche.
• Verifica che il lavoro svolto negli anni precedenti
sia conosciuto, disponibile ed utilizzabile in tutte le
situazioni di bisogno.
• Fornisce adeguate e dettagliate informazioni ai
nuovi insegnanti.
• Approfondisce le problematiche relative alla
disabilità e allo svantaggio.
• Ricerca e propone tecniche, modalità, attività
finalizzate all’inserimento, integrazione, recupero e
sostegno degli alunni diversamente abili e/o con
svantaggio.
D’ Albora Patrizia
Perasole Annunziata
Docente di supporto:
Spilabotte Anna
P.O.F. - Pag. 30 di 141
AREA 4
Attività integrative,curricolari,
extracurricolari ed extrascolastiche
• Coordina le attività curricolari ed extracurricolari
• Promuove e coordina attività coincidenti con
festività e/o fine anno.
• Cura il materiale informatico per la realizzazione
dell' OPEN DAY.
• Coordina la partecipazione a concorsi,
manifestazioni esterne.
• Segue i progetti che hanno attinenza con laboratori
aggiuntivi opzionali.
• Controlla la corretta realizzazione delle procedure
riferibili al proprio ambito e ne cura gli strumenti di
monitoraggio.
• Coordina la progettualità dei dipartimenti e dei
consigli di classe, di interclasse, e di intersezione.
• Fa circolare il materiale circa laboratori curricolari e
progettualità.
• Propone e costruisce con le altre FF.SS. schede di
monitoraggio.
Franzese Annamaria
Docenti di supporto:
Calamaro Carla ( infanzia)
Di Prisco Monica ( primaria)
AREA 5
Coordinamento didattico e funzionale della biblioteca e del linguaggi multimediali:
• Apertura Biblioteca “Salomè” al pubblico per
prestito e consultazione.
• Catalogazione in S.B.N. E sistemazione testi
• Incontri di formazione e contatti con la Regione
Campania.
• Organizzazione di incontri in biblioteca e in libreria
con autori, giornalisti e rappresentanti della
cultura.
• Progettazione ed organizzazione delle attività per il
“ maggio dei libri”.
• Organizzazione e partecipazione a concorsi
(Giralibro, ecc).
• Ricerca e proposte ed utilizzo di software didattici.
D’ Angelo Anna
Esposito Sara
P.O.F. - Pag. 31 di 141
AREA 6
Informatica e didattica
• Rileva i bisogni di formazione dei docenti riguardo
le nuove strumentazioni informatiche della
didattica.
• Coordina la somministrazione dei test di
valutazione INVALSI.
• Rileva e monitora i risultati dei test di valutazione
INVALSI.
• Supporta i docenti nella strumentazione
informatica.
• Monitora i progetti che hanno attinenza
metodologie informatiche.
• Organizza la fruizione dei laboratori didattici
(informatica- linguistico- scientifico- musicale) e
delle strumentazioni.
• Coordina e supporta le azioni delle altre Funzioni
Strumentali nell’ambito dell’informatica.
Mancini Floriana
Gruppo di supporto - Invalsi
(secondaria)
Esposito Sara
Secondulfo Rosaria
AREA 6
SITO WEB
• Gestione del sito web della scuola.
• Coordinamento per la redazione delle rubriche,
della documentazione e dei materiali da pubblicare.
• Implementazione delle procedure necessarie per
garantire il continuo aggiornamento del sito web e
la divulgazione delle attività scolastiche ed
extrascolastiche
Sica Filippo
AAARRREEEAAA DDDEEELLLLLL ’’’OOORRRGGGAAANNNIIIZZZZZZAAAZZZIIIOOONNNEEE
MMMIIICCCRRROOOOOORRRGGGAAANNNIIIZZZZZZAAAZZZIIIOOONNNIII CCCOOOMMMPPPIIITTTIII EEE MMMAAANNNDDDAAATTTOOO DDDOOOCCCEEENNNTTTIII
COMMISSIONE CURRICOLO
• Collaborano con il docente che svolge
la Funzione Strumentale P.O.F per
illustrare ai colleghi gli strumenti e le
modalità operative elaborati dalla
Commissione per la stesura del
“Curricolo d’Istituto” in modo da
favorire il confronto, la discussione e la
condivisione di quanto realizzato
Ascrizzi Anna(scuola primaria)
Lombardi Angela(sc. infanzia)
COMMISSIONE INTEGRAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
Coordinatrice ( Infanzia/ Primaria)
De Franciscis Cristina
Docenti di supporto:
Di Prisco M.( DSA- BES)
Rossi M. (dispersione- disaffezione)
P.O.F. - Pag. 32 di 141
COORDINATORI D’INTERCLASSE / INTERSEZIONE
• Coordinamento delle varie attività
svolte per interclassi/intersezioni e
stesura di appositi verbali.
• Lettura e commento del Regolamento
d’Istituto ai genitori delle proprie
interclassi.
• Rendicontazione al D.S. dell’ esito
degli incontri e di eventuali situazioni
problematiche o richieste particolari da
parte dei genitori.
INTERCLASSE 1°: Ascrizzi A Varrecchia V
INTERCLASSE 2°: Paolucci A. Fusco E.
INTERCLASSE 3°: Oliviero S. Giordano M.
INTERCLASSE 4°: Ferrigno M. Diasio R.
INTERCLASSE 5°: Sanchez A. Esposito G.
INTERSEZIONE:
Affinito Rita Calamaro Carmela
PRESIDENTI DEI DIPARTIMENTI
Scuola Secondaria
• Coordinamento delle varie attività e
stesura di appositi verbali.
• Rendicontazione al D.S. dell’ esito
degli incontri e di eventuali situazioni
problematiche o richieste particolari da
parte dei genitori.
Prisco Caterina ( Italiano)
Gaudio Rosalba
( Scienze- matematiche)
Sara Esposito( tecnologia)
Tortorelli Milvia
(Lingua Straniera)
REFERENTI E RESPONSABILI DEI LABORATORI
• “Educazione alla legalità e alla pace”
• “ Educazione ambientale”
• “ Educazione alla salute”
• Laboratorio scientifico
• Laboratorio informatica
• Salotto del pensiero
• Laboratorio di alimentazione
• Laboratorio di storia e cittadinanza
• Biblioteca
• Laboratorio musicale e di supporto alle
manifestazioni artistiche
Secondulfo Rosaria Gaudio Rosalba Esposito Sara Gaudio, Rosalba Andalò Valeria Sica Filippo (rientra nell’ area 7) Serio Anna Esposito Sara Secondulfo Rosaria D’Angelo A. Esposito Sara( Area5)
Pascale Anna
P.O.F. - Pag. 33 di 141
COMMISSIONE : ACCOGLIENZA CONTINUITA’
ORIENTAMENTO
• Promuove la progettazione di attività di
accoglienza e continuità tra i diversi
ordini di scuola; promuove la diffusione
di iniziative e/o progetti indicati dalla
scuola secondaria di 1° grado del
territorio, implementando i contatti con
le funzioni di sistema della scuola.
• Si raccorda con le prime classi della
scuola primaria per promuovere
l’accoglienza e la progettazione di
attività laboratoriali.
CONTINUITÀ INFANZIA/ PRIMARIA
Ruggiero Alfonsina
CONTINUITÀ PRIMARIA/
SECONDARIA
Buono Ida
ORIENTAMENTO
Punzo Katia
Prisco Caterina
VISITE GUIDATE
• Esamina le proposte territoriali,
rilevandone la congruenza con la
programmazione e le scelte educative
della scuola.
• In base alle proposte dei docenti stila il
piano delle uscite programmate per
l’approvazione del Collegio e del
Consiglio.
• Contatta gli organi competenti per
stabilire costi,orari e criteri di accesso
alle strutture.
• Organizza il calendario, le uscite
secondo le esigenze e l’orario delle
varie classi.
Caprio Giuseppe
( sc. infanzia/ primaria)
D’ Agostino Gianluca
( sc . secondaria)
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COMMISSIONE ORARIA
• Predispone gli orari scolastici provvisori
e definitivi e quelli di ulteriori attività
palestre/ laboratori.
• Verifica la funzionalità degli orari per gli
eventuali adattamenti.
• Alla fine dell’ anno effettua la
valutazione al fine di predisporre l’
orario dell’ anno successivo, sulla base
delle verifiche effettuate, dei problemi
emersi e delle necessità della scuola e
dell’ utenza.
SCUOLA PRIMARIA
D’ Elia Maria Giuseppina.
Sari Aurelia
De Sena Iliana
Mancini Irene
SCUOLA SECONDARIA
Esposito Sara
Varchetta Mariarosaria
COMITATO DI VALUTAZIONE
• Esprime parere per la conferma in
ruolo degli insegnanti neo ammessi.
Cavaliere Anna
Varchetta Maria Rosaria
Prisco Caterina
Tortorelli Milvia
Perasole Annunziata
COMMISSIONI
• “Adozione libri di testo”
• “Elettorale”
De Benedetto Giancarlo
De Ruggiero Francesca
De Sena Iliana
Prezioso Giancarlo
P.O.F. - Pag. 35 di 141
SSSeeerrrvvviiizzziiiooo dddiii ppprrreeevvveeennnzzziiiooonnneee eee ppprrrooottteeezzziiiooonnneee (((aaarrrttt...999 ddd... llleeeggg... 666222666///999444)))
GGGRRRUUUPPPPPPOOO SSSIIICCCUUURRREEEZZZZZZAAA CCCOOOMMMPPPIIITTTIII SSSPPPEEECCCIIIFFFIIICCCIII DDDOOOCCCEEENNNTTTIII
RSPP
(responsabile al servizio di prevenzione e
protezione)
Ha principalmente il compito di:
• Individuare e valutare i fattori di
rischio.
• Individuare ed elaborare idonee
misure di sicurezza e prevenzione a
tutela degli utenti.
• Curare l’organizzazione delle prove di
evacuazione.
• Proporre programmi di informazione e
di formazione per i lavoratori.
Dott. Tuccillo Dario
( incarico fino a ottobre)
RSL
(responsabile dei lavoratori)
• E’ consultato preventivamente sulla
valutazione dei rischi e sul
programma di prevenzione e
protezione.
• Riceve dal D.S informazioni e
documentazione sulle misure di
prevenzione,sull’ organizzazione del
lavoro.
• Accoglie istanze e segnalazioni dei
lavoratori in materia di prevenzione e
protezione.
Sica Filippo
Mancini Floriana
ASPP
(addetti al servizio di prevenzione e protezione)
• Presiedono le sedute su delega del
D.S.
• Coordinando i lavori e la
programmazione delle attività.
• Possono far richiesta al D.S di
convocazione straordinaria del
gruppo per situazioni che richiedano
decisioni a breve termine.
Cavaliere Anna
De Simone Danila
P.O.F. - Pag. 36 di 141
GRUPPO PRIMO SOCCORSO
• Intervenie prontamente nei casi di
primo soccorso.
• Cura l’ integrazione dei materiali
contenuti nelle cassette di pronto
soccorso segnalando all’ Ufficio di
Segreteria gli acquisti da effettuare.
INFANZIA Plesso Neghelli
Caprio Giuseppe - Matarazzo Gabriella Plesso Collodi Calamaro Carmela
PRIMARIA Plesso Neghelli Piano terra : Ascrizzi Anna( formata) Primo piano: Paolucci A- Ruggiero A. (formate)
Plesso Collodi Primo piano: Di Prisco M. -Varrecchia V. (formate) Secondo piano: Niutta Teresa (formata)
SECONDARIA Cavaliere Anna Aspasini Luisa Buono Ida Varchetta Mariarosaria
ADDETTI ALLE CHIAMATE
DI SOCCORSO
SECONDARIA Dott. Sbrescia Anna
PRIMARIA Neghelli : Franzese Annamaria - Russo G. Collodi : Di Prisco Monica - Niutta Teresa
ADDETTI MEZZI ANTICENDIO
• Recarsi immediatamente sul luogo
del pericolo e valutare l’entità dello
stesso.
• Verificare l’effettiva presenza di una
situazione di emergenza.
• In caso di incendio facilmente
controllabile, intervenire in quanto
addestrato all’uso degli estintori.
• In caso l’ incendio non sia
controllabile, bisogna dare inizio alle
procedure di evacuazione,
provvedendo immediatamente a
divulgare l’allarme e avvisare i
soccorsi.
INFANZIA
Plesso Neghelli: Sommella C.-Ciotola M.(formate)
PRIMARIA Plesso Neghelli: Piano terra: Rossi Monica Primo piano: Barretta Anna Plesso Collodi: Piano terra: Medici A. - Lombardi A. Primo piano : Di Prisco M. - Mancini Irene (formata) Secondo piano: Lepera Marina- Lambertino Patrizia
P.O.F. - Pag. 37 di 141
SECONDARIA
Parnoffi Antonio -Scala Ciro
ADDETTI CONTROLLO DEL FUMO
• Vigilare sull’ osservanza delle
disposizioni relative al fumo
INFANZIA Plesso Neghelli: Sommella Carmela Plesso Collodi: Lombardi Angela
PRIMARIA Plesso Neghelli: D’ Elia Maria Giuseppina Plesso Collodi: Fusco Elena
INFANZIA Plesso Neghelli: Sommella Carmela Plesso Collodi: Lombardi Angela
SECONDARIA Costagliola Assunta
RSU
(Rappresentanti Sindacali)
• Hanno il compito di rappresentare
tutti i lavoratori dell’ Istituto come
funzione di gestione, di
consultazione, di diritto di
informazione.
Gianfrani Annamaria
Mancini Floriana
Velleca Anna
Sica Filippo
Tortorelli Milvia
Secondulfo Rosaria
PRIVACY
Titolare Privacy: Dirigente Scolastico Responsabile trattamento dei dati: D.S.G.A
AAARRREEEAAA GGGEEESSSTTTIIIOOONNNAAALLLEEE CCCOOOMMMPPPIIITTTIII SSSPPPEEECCCIIIFFFIIICCCIII CCCOOOMMMPPPOOOSSSIIIZZZIIIOOONNNEEE
CONSIGLIO DI ISTITUTO
Fatte salve le competenze del Collegio
Docenti e dei Consigli di classe,
Interclasse e di Intersezione, ha potere
deliberante, su proposta della giunta, per
quanto concerne l’organizzazione e la
programmazione dell’attività della scuola
nei limiti delle disponibilità di bilancio,
COMPONENTE DOCENTI
Cavaliere Anna,Francese Annamaria
Chiaro Rosa, Caprio Giuseppe,
Russo Giuseppina, Mancini Floriana,
Parnoffi Antonio, Massimilla Anna
P.O.F. - Pag. 38 di 141
nelle seguenti materie:
• Adozione del regolamento interno di
Istituto.
• Adattamento del calendario scolastico
alle specifiche esigenze ambientali.
• Acquisto, rinnovo delle attrezzature e
dei sussidi didattici.
• Criteri per la programmazione e
l’attuazione delle attività
extrascolastiche.
• Partecipazione dell’ Istituto ad attività
culturali, sportive e ricreative.
• Il Consiglio di Istituto elegge nel suo
seno una giunta esecutiva.
COMPONENTE GENITORI
Presidente: Giusto Giuseppe
Vicepresidente: Guerra Vincenzo
De Santis Cinzia, Castiello Dario,
La Maestra Giuseppe, Giusto Giuseppe,
Cozzolino Rosanna , Di Rocco Giovanna,
Guerra Vincenzo, Coppola Daniela
COMPONENTE ATA
DSGA dott. Sbrescia Anna Palma Rita Filomena
GIUNTA ESECUTIVA
• Predispone il bilancio preventivo e
consuntivo.
• Prepara il lavoro del Consiglio di
Istituto.
COMPONENTE GENITORI Cozzolino Rosanna
De Santis Cinzia
COMPONENTE DOCENTI Parnoffi Antonio.
DSGA - Presiede di diritto il D.S.
P.O.F. - Pag. 39 di 141
L’ ISTITUTO E IL TERRITORIO
UTENZA
Il nostro Istituto mutua il suo bacino di utenza dai quartieri di Cavalleggeri d’Aosta e di Coroglio,
accogliendo alunni provenienti da famiglie con caratteristiche socio-economiche diversificate, legate
alle trasformazioni che stanno avvenendo nell’assetto economico, sociale e ambientale del territorio.
Infatti a fronte di situazioni con un sempre più evidente benessere, si individuano tra la nostra utenza
anche condizioni modeste e/o precarie (famiglie monoreddito, lavoratori con redditi variabili, genitori
disoccupati, cassintegrati). All’eterogeneità socio-economica dell’utenza corrisponde una
diversificazione anche sul piano culturale: da famiglie con genitori appena alfabetizzati per i quali la
scuola svolge compiti meramente istruttivi ed assistenziali, ad un numero crescente di famiglie con
livello di istruzione progressivamente più alto che riconosce la scuola come istituzione
intenzionalmente preposta alla formazione e all’orientamento del bambino, mostrando attenzione e
partecipazione alla vita scolastica. Anche nella lettura delle condizioni affettivo-relazionali interne ai
contesti familiari sono apparsi inoltre alcune difficoltà che non mancano di tradursi in situazioni di
disagio.
Le problematiche emerse sono legate a:
Famiglie con figure genitoriali assenti e/o mancanza di modelli positivi di riferimento.
Disorientamento legato a incoerenze comportamentali della famiglia e/o a discordanze di
atteggiamenti tra famiglia e scuola.
Mancanza di esperienze significative ed esposizione massiva (non adeguatamente filtrata)
alle stimolazioni multimediali, tempo libero vissuto in giochi solitari, in strada o davanti alla
TV con la conseguenza di impigrire la mente rendendola meno disponibile allo sforzo.
Un’attenta analisi del contesto economico-culturale e familiare del territorio ha pertanto evidenziato le
seguenti aree di problematicità:
Eterogeneità socio-economico-culturale.
Diversità nei livelli di aspirazione culturale e nelle attese della scuola.
Situazioni di disagio sociale.
Presenza di alcune situazioni familiari con problematiche di tipo affettivo- relazionale.
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CONNOTAZIONE SOCIO-ECONOMICA-CULTURALE
Rispetto al passato, l’ambiente socio-economico si è andato modificando; attualmente appare ampio
e diversificato in quanto coniuga un nutrito gruppo di “sottoproletariato” con gruppi ricchi di tradizioni
culturali e professionali. In ogni caso anche quelli appartenenti ad una modesta formazione, hanno a
cuore la propria famiglia e seguono la crescita educativa e personale dei loro ragazzi.
Il nostro bacino di utenza, quindi, raccoglie ragazzi con differenti bisogni formativi: convivono alunni
motivati all’apprendimento e fortemente interessati al dialogo educativo con altri che, risultando poco
partecipi alle attività scolastiche, necessitano di continui stimoli e strategie adeguate. La maggioranza
di essi è seguita a casa negli studi, mentre solo pochi trascorrono il tempo libero giocando in strada.
Sicuramente per molti il “passatempo” è dato dai videogiochi e dal computer che, negli ultimi anni, ha
abbondantemente soppiantato il televisore. Si registra, inoltre, un buon numero di alunni di ambo
sesso che regolarmente praticano sport anche a livello agonistico.
In ogni caso le scuole si sono sempre poste come presidi di legalità, ma anche di opportunità, in
particolare, la nostra scuola negli anni ha saputo accogliere le richieste provenienti dall’esterno,
concretizzandole sia con attività extrascolastiche, come il Progetto Scuole Aperte finanziato dalla
Regione Campania che ha coinvolto non solo gli alunni, ma anche i cittadini del territorio, sia in spazi
attrezzati, quali la “Biblioteca Salomè ”aperta a tutti i cittadini, il Centro di Accesso Pubblico ad
Internet “Sax-P”, il Laboratorio di “Storia e Cittadinanza”, il laboratorio di Educazione Alimentare e
due palestre fruibili anche da enti ed associazioni sportive.
In ogni plesso dell’ Istituto , per sviluppare e potenziare l’ innovazione didattica attraverso l’ uso delle
tecnologie informatiche, sono presenti strutture di laboratori con computer in rete e molte aule sono
dotate di lavagne LIM. La Lavagna Interattiva Multimediale ( LIM) svolge infatti un ruolo chiave per
l’ innovazione della didattica: è uno strumento ”a misura di scuola” che consente di integrare le
Tecnologie dell’ Informazione e della Comunicazione nella didattica in classe e in modo trasversale
alle discipline. Più in generale, la presenza della Lavagna Digitale consente di introdurre nella scuola
strategie e modalità didattiche innovative, potenzialmente più in sintonia con le forme di
comunicazione adottate oggi dagli studenti nella scuola primaria e secondaria.
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MAPPA DEI BISOGNI FORMATIVI EMERGENTI L’individuazione dei bisogni educativi emergenti dei nostri alunni costituisce pertanto la premessa
essenziale per delineare i percorsi formativi individuali e collettivi idonei al pieno sviluppo della
persona. La scuola resta un punto fondamentale di aggregazione, rispondendo ai seguenti bisogni
educativi:
¶ Costruzione di un’ identità.
¶ Sperimentazione di sé in situazioni diverse da quelle familiari.
¶ Acquisizione di valori positivi : solidarietà, rispetto della diversità, rispetto dell’ ambiente -
inteso come bene comune- rispetto della legalità.
¶ Crescere in un ambiente favorevole alla vita di relazione caratterizzato da un clima
rassicurante, sereno, stimolante, nel rispetto dei modi e dei tempi di maturazione individuali.
¶ Potenziare le strumentalità di base, quali elementi essenziali per relazionarsi con se stessi,
con gli altri, con l’ambiente e con la realtà in generale.
¶ Sviluppare le abilità di comprensione e produzione di linguaggi, di problematizzazione, di
intuizione, di progettazione al fine di promuovere una personalità autonoma, critica,
divergente.
¶ Recuperare i ritardi.
¶ Promuovere le eccellenze.
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INIZIATIVE TERRITORIALI
L’autonomia delle istituzioni scolastiche (DPR 275/1999), è parte di un processo più ampio di
riorganizzazione della Pubblica Amministrazione, delineatosi nel nostro paese al principio degli anni
Novanta, contestualmente allo sviluppo di una più consapevole cultura del servizio pubblico, che ha
concorso alla graduale formazione dei principi del moderno Stato di diritto, in cui l’apparato pubblico
agisce in posizione paritaria rispetto ai privati cittadini. In tale ottica il nostro Istituto, risponde
pienamente a questi principi della partecipazione, della responsabilità ed offre un servizio che
risponde efficacemente agli specifici bisogni dei molteplici contesti culturali.
Pertanto il Piano dell’Offerta Formativa si propone di:
è valorizzare il pluralismo culturale e territoriale, pur nel rispetto del carattere unitario del sistema nazionale;
è rispondere in modo adeguato alle diverse esigenze formative degli alunni, che si determinano e si manifestano nel rapporto con il proprio contesto di vita; è tenere conto delle esigenze e delle richieste delle famiglie, degli enti locali e,
in generale, dei contesti culturali ed economici del territorio di appartenenza della scuola.
Pertanto, nell’ottica di “un interazione formativa” con la realtà circostante la scuola aderisce alle
seguenti iniziative territoriali con attività e proposte in orario curricolare:
ASSOCIAZIONE AUSER: seminari per gli alunni di quinta finalizzati ad una conoscenza del
sistema energetico per un’educazione al consumo sostenibile.
FONDAZIONE “TELETHON” coinvolta nell’organizzazione di un “Mercatino della solidarietà”
a favore della ricerca per le malattie genetiche, finalizzato a promuovere la solidarietà verso i
più deboli.
X MUNICIPALITA’ coinvolta in una iniziativa della scuola per la costituzione di un consiglio
municipale junior, nell’ambito di una educazione alla cittadinanza attiva.
SOCIETA’ UMANITARIA “I S I S” (Istituto di Studi e Iniziative Sociali) “PROGRAMMA
MONITORE” per combattere l’abbandono scolastico con lo scopo di ricondurre all’amore per
lo studio i ragazzi che mostrano qualche difficoltà d’inserimento in ambiente scolastico.
Questo metodo si propone d’ instaurare un rapporto di amicizia tra un volontario, il Mentore
ed un alunno, segnalato dal docente a cui il volontario dedicherà un’ ora alla settimana, in
orario curricolare, per aiutarlo ad acquistare fiducia in sé stesso e a riconoscere e sviluppare
le sue capacità, in breve ad “auto stimarsi”.
ASSOCIAZIONE ONLUS dell’ Ospedale San Paolo (NA) relativamente ai seguenti campi di
intervento: ecologia, sanità, istruzione, giustizia, sicurezza.
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RACCORDO CON ENTI, ASSOCIAZIONI, AGENZIE
In un’ottica di sempre più ampia apertura al territorio e di un prospettiva progettuale sempre più ricca
e diversificata il nostro Istituto coopera con vari con Enti, Associazioni, Agenzie culturali e sportive
presenti sul territorio al fine di offrire agli alunni la più ampia gamma di esperienze.
Si impegna, inoltre, ad agevolare le attività extra-scolastiche che realizzano la funzione della scuola
come centro di promozione culturale, sociale e civile, consentendo l’uso delle aule delle nostre
strutture su preciso progetto o richiesta anche fuori dell’orario scolastico, in accordo con le
Amministrazioni Comunali e nei limiti della normativa vigente.
Si riportano di seguito una serie di iniziative extracurricolari che la scuola ha concordato con le
istituzioni culturali e le associazioni sportive, dei genitori e di volontariato che permettono di ampliare
il percorso formativo dei nostri alunni e arricchire il Piano dell’Offerta Formativa:
ASSOCIAZIONE EDUCATIVO-SPORTIVA MINIBASKET: Progetto “VIVI BASKET” in
collaborazione con la Fondazione LAURES per l’avviamento allo sport attraverso il Gioco-Sport
del Minibasket. Nella nostra scuola il basket è uno sport che ha un obiettivo prettamente
pedagogico: quello di insegnare gesti tecnici, atteggiamenti cooperativi, regole di gioco, con lo
scopo di promuovere lo sviluppo interpersonale degli alunni.
ASSOCIAZIONE LO SCHIACCIANOCI: DANZA CLASSICA E MODERNA”, le attività sono
rivolte ai bambini di tutta la platea scolastica al fine di divulgare la danza in tutte le sue
espressioni.
ASSOCIAZIONE GENITORI “In.volontaria.mente” chiede di utilizzare spazi della scuola, per
offrire ai bambini dei genitori che lavorano, la possibilità di partecipare ad attività ludico-culturali .
“QUADRIFOGLIO” nell’ambito del Progetto di
Educativa Territoriale, organizza laboratori per gli
alunni del quartiere, a partire da ottobre 2013 fino
al 30 luglio 2014
Per la realizzazione dell’offerta formativa la scuola
promuove un sistematico coinvolgimento
interistituzionale, valorizzando ogni possibile risorsa territoriale nella prospettiva di una proposta
educativa che sia realmente significativa ed all’ altezza delle sfide della complessa società in cui
viviamo.
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La nostra scuola intrattiene inoltre proficui rapporti di collaborazione con le seguenti Istituzioni:
QUESTURA DI NAPOLI, GUARDIA DI FINANZA, CARABINIERI: nell’ambito delle attività del
progetto di Educazione alla legalità e alla solidarietà.
A.S.L 1, CENTRI DI RIABILITAZIONE, SERVIZI SOCIALI: che costituiscono importanti
centri di riferimento a disposizione della scuola per affrontare problematiche legate allo
svantaggio socio-culturale o comunque a consolidate difficoltà scolastiche di alcuni alunni,
particolarmente i diversamente abili.
A.S. L 1 ü Prevenzione malattie
ü Pronto soccorso
ü Igiene personale e dell’ambiente
ü Educazione sanitaria
ü Prevenzione delle tossicodipendenze
ü Rilevazione stati di disagio
Distretto 40 (collegamento per la circolazione di dati e di esperienze con le scuole del
distretto)
Strutture scolastiche ü Istituto Universitario di Scienze Motorie
ü IPSAR (Istituto Alberghiero) "Rossini"
ü Scuola Infanzia comunale "Cappuccetto Rosso"
ü Scuola Infanzia comunale "I Rondinotti"
Strutture sportive ü CUS (piscina, pallavolo, calcetto, golf, tennis, rugby, atletica, aerobica, tiro con l'arco).
ü Poligono di tiro
ü Campo da tennis (in Via G. Testa)
ü Scuola calcio "Paolo Minopoli"
ü Palestra “Olimpia”
ü Palestra “Viviani”
Spazio I.D.I.S. e Città della Scienza ü Utilizzazione degli strumenti di laboratorio
ü Uso dei programmi didattici
ü Pratica e consolidamento del metodo sperimentale
Strutture religiose ü Parrocchia di S. Ciro
ü Parrocchia dei Sacri Cuori
ü Parrocchia San Vitale
ü Parrocchia S. Antonio
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Strutture ricreative e sale cinematografiche ü Presso la Parrocchia di S. Ciro
ü Presso la Parrocchia dei Sacri Cuori
RELAZIONI IN RETE
La nostra scuola, avendo maturato esperienze significative di collaborazione in rete con altre scuole e
altri soggetti del territorio e avendo realizzato intereventi di educazione alla legalità, alla solidarietà e
contro la discriminazione, la violenza ed il bullismo, ha aderito, come scuola partner, al progetto in
rete PON 2007-13- Azione F3, prevista dal piano di Azione Coesione finanziato dal FES, di cui sarà
referente e responsabile l’ I.S.I.S. “ Mario Pagano” quale capofila e l’Istituto Bernini.
Questo progetto in rete prevede la partecipazione dell’ Istituto 53 Gigante Neghelli , dell’ I.P.S.A.R.
“Rossini”, del Liceo artistico “Boccioni” e di soggetti privati o pubblici del territorio che abbiano
esperienza di contrasto alla dispersione e al disagio giovanile, quali le Associazioni Onlus, “Mus-e
Italia”, l’ente formativo Istituto Europeo Pegaso, il Comune di Napoli e l’I.G.S. Campania. L’iniziativa
rientra nell’ambito dell’attuazione del “Piano di Azione Coesione per il miglioramento dei servizi
pubblici collettivi al Sud”, promosso dal Ministero della Coesione territoriale, dalla Commissione
europea, in stretta sinergia tra il MIUR, le Regioni dell’Obiettivo Convergenza e le Amministrazioni
capofila a livello Nazionale.
La stesura del progetto, coordinata dall’Ins. Mancini Floriana, prevede interventi di natura espressivo-
musicale e formativo per alunni e docenti rivolti a contrastare i fenomeni di fallimento precoce e
finalizzati a:
creare nuovi ambienti e opportunità di apprendimento utilizzando le infrastrutture scolastiche;
promuovere l’accesso all’ istruzione di base di alunni con bisogni educativi speciali,
provenienti da situazioni problematiche;
favorire il successo scolastico valorizzando le potenzialità di ciascun studente;
favorire la fruibilità delle diverse opportunità formative presenti nel territorio;
promuovere la partecipazione allo sviluppo locale.
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I soggetti destinatari del progetto sono: gli alunni a rischio di abbandono scolastico e formativo;
gli alunni in possesso di bassi livelli di competenza;
gli alunni bisognosi di azioni di orientamento.
Gli interventi previsti, che vedranno il fattivo coinvolgimento di tutto il personale della scuola
integreranno il Piano dell’Offerta Formativa della nostra Istituzione scolastica per gli anni scolastici
2012-2013 e 2013-2014.
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MISSION DELL’ ISTITUZIONE SCOLASTICA La scuola, nella complessa società attuale, rivolge l’attenzione educativa al riconoscimento di
difficoltà, disagi, problemi dei giovani facendosene carico e proponendo un sistema educativo fondato
sulla “persona” e sulla “qualità della persona”.
L’offerta formativa della nostra scuola mira a:
“Garantire a tutti le stesse opportunità formative affinché la personalità di ognuno possa maturare pienamente e
ciascun alunno sia messo nelle condizioni di acquisire le competenze di cittadinanza per compiere scelte consapevoli
rispetto alla complessità della realtà attuale”.
DALLA MISSION alla definizione delle FINALITA’ EDUCATIVE Considerate le caratteristiche che rendono diversi i bisogni educativi e quindi le finalità da perseguire
rispetto ai diversi ordini di scuola, si è comunque cercato di individuare finalità educative comuni
che presentino caratteri di “longitudinalità” (siano presenti e si sviluppino nel corso di tutta la scuola di
base) e “continuità”:
1. il successo scolastico e formativo è si costruisce a partire dai primi anni di scuola, tiene conto
dei diversi ritmi di apprendimento e si realizza attraverso percorsi didattici mirati;
2. la continuità e l’accoglienza (fortemente collegato al numero 1) è come attenzione alla
unitarietà del percorso di formazione, valorizzazione delle competenze e delle esperienze
maturate nel percorso formativo e allo star bene a scuola;
3. l’educazione ai valori fondamentali della convivenza democratica è implementando interventi
tesi allo sviluppo armonico personale e alla formazione di competenze sociali;
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4. la prevenzione e la gestione delle difficoltà di apprendimento è attenzione agli alunni che
rivelano difficoltà di apprendimento per pianificare e implementare tempestivi interventi di
aiuto, sostegno, rinforzo e garantire il successo scolastico e formativo;
5. lo sviluppo e la capacità di ciascuno di orientarsi è ed operare scelte realistiche
nell’immediato e nel futuro, portando avanti un progetto di vita personale, sviluppando e
consolidando le competenze decisionali fondate su una verificata conoscenza di sé e su un
intelligente tirocinio educativo che abbia autenticato e continui ad autenticare le capacità, gli
interessi e le attitudini di ognuno;
6. il consolidamento e lo sviluppo è delle identità di ciascuno e delle capacità di entrare in
relazione positiva con gli altri (coetanei ed adulti);
7. la motivazione è all’apprendimento e la scoperta della significatività delle conoscenze e delle
abilità disciplinari e di tutte quelle competenze utili al saper essere e vivere da cittadino
consapevole e attivo promuovendo” l’apprendimento in situazione”;
8. la possibilità è di acquisire tutti quegli strumenti culturali in termini di conoscenze, abilità ed
educazioni perché tutte le loro capacità siano trasformate in competenze adatte e significative;
9. la prevenzione è di ogni forma di disagio ed il recupero di tutti quegli svantaggi che
ostacolano la crescita globale di ognuno;
10. l’acquisizione è di un bagaglio di conoscenze e abilità disciplinari e interdisciplinari che
consentano di:
Ø comprendere, per il loro valore, la complessità dei sistemi simbolici e culturali;
Ø sviluppare in maniera eccellente tutte le proprie capacità, trasformandole in competenze
significative, per risolvere i problemi che di volta in volta incontra;
Ø conoscere, interpretare, giudicare ed intervenire nella realtà in cui vive;
Ø analizzare, comprendere e predisporre processi e procedure allo scopo di ideare e
progettare seguendo una metodologia ben definita;
Ø usare strumenti informatici;
Ø accrescere curiosità e interesse verso la realtà circostante.
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CURRICOLO PER COMPETENZE SECONDO LE NUOVE INDICAZIONI Uno sguardo sull’Europa
PREMESSA Il Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (European Qualifications
Framework - EQF) è uno strumento per aiutare i datori di lavoro e gli individui a confrontare le
qualifiche dei diversi sistemi di istruzione e di formazione dell’ Unione Europea.
L’EQF si inserisce nel programma di lavoro Istruzione e formazione 2010, che è parte della Strategia
di Lisbona. E’ volto a favorire la certificazione delle competenze e la mobilità dei lavoratori, nell’ottica
di una maggiore trasparenza, comparabilità e spendibilità delle qualifiche.
In quest’ottica l’ I. C. 53 Gigante- Neghelli ha deciso di attuare un percorso innovativo, stabilendo di
iniziare già dall’anno scorso in via sperimentale una programmazione per competenze, visto che dal
2012 tutto il mondo della scuola dovrà adeguarsi a questo nuovo modo di insegnare.
Dall’Insegnare a fare… all’Insegnare a Saper fare
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Individuazione delle Competenze chiave
Le competenze sono definite alla stregua di una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini
appropriate al contesto. Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la
realizzazione e lo sviluppo personali, per la cittadinanza attiva, per l’inclusione sociale e
l’occupazione.
Il quadro di riferimento delinea otto competenze chiave:
1) comunicazione nella madrelingua;
2) comunicazione nelle lingue straniere;
3) competenza matematica ;
4) competenze di base in scienza e tecnologia;
5) competenza digitale;
6) imparare a imparare;
7) competenze sociali e civiche;
8) consapevolezza ed espressione culturale.
La competenza nelle abilità fondamentali del linguaggio, della lettura, della scrittura e del calcolo e
nelle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) è una pietra angolare per
l'apprendimento, e il fatto di imparare a imparare è utile per tutte le attività di apprendimento. Vi sono
diverse tematiche che si applicano nel quadro di riferimento: pensiero critico, creatività, iniziativa,
capacità di risolvere i problemi, assunzione di decisioni e capacità di gestione costruttiva dei
sentimenti che svolgono un ruolo importante per tutte e otto le competenze chiave.
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L’ORGANIZZAZIONE IN COMPETENZE CHIAVE COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA Discipline di riferimento: lingua italiana. Discipline concorrenti: tutte
COMPETENZE IN MATEMATICA (Per comodità, disaggregata da “Competenze di base in scienze e tecnologia”). Discipline di riferimento: matematica Discipline concorrenti: tutte
COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE Discipline di riferimento: prima e seconda lingua straniera. Discipline concorrenti: tutte
COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA Discipline di riferimento: scienze, geografia, tecnologia. Discipline concorrenti: tutte
COMPETENZA DIGITALE Discipline e insegnamenti di riferimento: tecnologia; informatica. Discipline concorrenti: tutte
IMPARARE A IMPARARE Discipline di riferimento e concorrenti: tutte
COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE Discipline e insegnamenti di riferimento: tutti
ESPRESSIONE CULTURALE – IDENTITA’ STORICA Discipline e insegnamenti di riferimento: storia, cittadinanza e Costituzione Discipline concorrenti: geografia, educazione religiosa, tutte
COMPETENZE CHIAVE
ALLEGATO 1: “ IL CURRICOLO PER COMPETENZE NUOVE INDICAZIONI 2012”
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IL CURRICOLO DAI 3 AI 14 ANNI
LINEE GUIDA DEL CURRICOLO DI ISTITUTO
Il curricolo di Istituto, costruito nella logica della verticalità degli interventi educativi e formativi tra i
segmenti della scuola dell'Infanzia, della scuola Primaria e della scuola Secondaria, è stato redatto
facendo riferimento a:
Le Indicazioni nazionali per il Curricolo della Scuola dell’infanzia e del Primo ciclo d’Istruzione 04.09.2012
L’itinerario scolastico dai tre ai quattordici anni, pur abbracciando tre tipologie di scuola, caratterizzate
ciascuna da una specifica identità educativa e professionale, è infatti progressivo e continuo.
La scuola accoglie, promuove ed arricchisce l’esperienza vissuta dei bambini in una prospettiva
evolutiva con approcci educativi attivi, è finalizzata a guidare gli alunni lungo percorsi di conoscenza
progressivamente orientati alle discipline e alla ricerca delle connessioni fra i diversi saperi.
Il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere il quadro delle
competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio
dell’ Unione europea.
Attraverso il curricolo dell’Istituto i docenti individuano le esperienze di apprendimento più efficaci, le
scelte didattiche più significative, le strategie più idonee, con attenzione all’integrazione fra le
discipline e alla loro possibile aggregazione.
La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere,
regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una
preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al
miglioramento continuo.
LINEE GUIDA DEL CURRICOLO DELLA SCUOLA DELL’ INFANZIA
La scuola dell’infanzia si pone come agenzia educativa che dialoga e collabora con le altre istituzioni
per attuare in modo concreto un’autentica centralità del bambino.
Propone un ambiente educativo capace di offrire possibili risposte al bisogno di cura e
apprendimento, attua interventi compensativi finalizzati alla piena attuazione delle pari opportunità.
Realizza un curricolo che renda concrete tutte le dimensioni di apprendimento: sensoriale-corporea,
artistica-espressiva, intellettuale, sociale e di cittadinanza.
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Nello specifico le finalità sono:
Consolidare l’identità
Sviluppare l’autonomia
Acquisire competenze
Vivere prime esperienze di cittadinanza
sono definite a partire:
dalla persona al centro dell’azione educativa che tiene conto della singolarità e complessità di
ognuno, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, delle capacità e delle sue fragilità,
nelle varie fasi di sviluppo e di formazione;
dalla valorizzazione dell’unicità e della singolarità culturale di ogni alunno vivendo l’incontro di
culture diverse come opportunità di crescita per ognuno;
dalla dimensione di integrazione fra la scuola e territorio che, valorizzando le risorse sociali,
culturali, ed economiche presenti, fa sì che ognuno possa “svolgere, secondo le proprie
possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale e
spirituale della società” (art. 4 della Costituzione) a partire dai suoi cittadini più giovani.
La scuola dell’infanzia predispone il curricolo che si articola attraverso i campi di esperienza, luoghi
del fare e dell’agire del bambino. Ogni campo di esperienza offre specifiche opportunità di
apprendimento, ma contribuisce allo stesso tempo a realizzare i compiti di sviluppo pensati
unitariamente per i bambini dai tre ai sei anni, in termini di identità (costruzione del sé, autostima,
fiducia nei propri mezzi), di autonomia (rapporto sempre più consapevole con gli altri), di competenza
(come elaborazione di conoscenze, abilità, atteggiamenti), di cittadinanza (come attenzione alle
dimensioni etiche e sociali).
I CAMPI DI ESPERIENZA
Gli insegnanti accolgono, valorizzano ed estendono
le curiosità, le esplorazioni, le proposte dei bambini
e creano occasioni di apprendimento per favorire
l’organizzazione di ciò che i bambini vanno
scoprendo.
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L’esperienza diretta, il gioco, il procedere per tentativi ed errori, permettono al bambino,
opportunamente guidato, di approfondire e sistematizzare gli apprendimenti. Ogni campo di
esperienza offre un insieme di oggetti, situazioni, immagini e linguaggi, riferiti ai sistemi simbolici della
nostra cultura, capaci di evocare, stimolare, accompagnare apprendimenti progressivamente più
sicuri.
Nella scuola dell’infanzia i traguardi per lo sviluppo della competenza suggeriscono all’insegnante
orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare piste di lavoro per organizzare attività ed
esperienze volte a promuovere la competenza, che a questa età va intesa in modo globale e unitario.
I CAMPI DI ESPERIENZA
Il sé e l’altro
Il corpo e il movimento
Immagini, suoni e colori
I discorsi e le parole
La conoscenza del mondo
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TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
Al termine dell’ultimo anno di frequenza i bambini devono conseguire i seguenti traguardi:
CCCooommmpppeeettteeennnzzzeee eeeuuurrrooopppeeeeee::: LLLEEE CCCOOOMMMPPPEEETTTEEENNNZZZEEE SSSOOOCCCIIIAAALLLIII EEE CCCIIIVVVIIICCCHHHEEE --- IIIMMMPPPAAARRRAAARRREEE AAADDD IIIMMMPPPAAARRRAAARRREEE
Campo di esperienza: Il sè e l’altro
Il bambino: 1. sviluppa il senso dell’identità personale; 2. è consapevole delle proprie esigenze, dei propri sentimenti, stati d’animo e li sa esprimere in modo pertinente e corretto; 3. conosce le tradizioni della famiglia e della comunità e le mette a confronto con altre; 4. ha una prima consapevolezza delle regole del vivere insieme, dei propri diritti e doveri; 5. collabora in modo proficuo al lavoro di gruppo relazionandosi positivamente con tutti i compagni. 6. Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove con crescente
sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari.
CCCooommmpppeeettteeennnzzzeee eeeuuurrrooopppeeeeee::: CCCOOONNNSSSAAAPPPEEEVVVOOOLLLEEEZZZZZZAAA EEEDDD EEESSSPPPRRREEESSSSSSIIIOOONNNEEE CCCUUULLLTTTUUURRRAAALLLEEE --- IIIMMMPPPAAARRRAAARRREEE AAADDD IIIMMMPPPAAARRRAAARRREEE
Campo di esperienza: Il corpo e il movimento
Il bambino: 1. vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo; 2. riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo; 3. prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e dinamici di base, li applica nei giochi individuali e di gruppo; 4. riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento. 5. Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento,
nella danza, nella comunicazione espressiva.
CCCooommmpppeeettteeennnzzzeee eeeuuurrrooopppeeeeee::: LLLAAA CCCOOOMMMPPPEEETTTEEENNNZZZAAA DDDIIIGGGIIITTTAAALLLEEE --- IIIMMMPPPAAARRRAAARRREEE AAADDD IIIMMMPPPAAARRRAAARRREEE ---
CCCOOONNNSSSAAAPPPEEEVVVOOOLLLEEEZZZZZZAAA EEEDDD EEESSSPPPRRREEESSSSSSIIIOOONNNEEE CCCUUULLLTTTUUURRRAAALLLEEE
Campo di esperienza: Immagini, suoni, colori
Il bambino: 1. comunica, esprime emozioni, racconta utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente;
2. utilizza materiali , tecniche espressive e creative individualmente e nel lavoro di gruppo; 3. si esprime attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative e sa utilizzare le diverse tecniche espressive;
4. sviluppa interesse per l’ ascolto della musica; 5 esplora i primi alfabeti musicali, producendo semplici sequenze sonoro- musicali.
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CCCooommmpppeeettteeennnzzzeee eeeuuurrrooopppeeeeee::: CCCOOOMMMUUUNNNIIICCCAAAZZZIIIOOONNNEEE NNNEEELLLLLLAAA MMMAAADDDRRREEELLLIIINNNGGGUUUAAA --- IIIMMMPPPAAARRRAAARRREEE AAADDD IIIMMMPPPAAARRRAAARRREEE
Campo di esperienza: discorsi e le parole
Il bambino:
1. sviluppa la padronanza d’uso della lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico; 2. ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse; 3. esprime, comunica agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni in differenti situazioni comunicative; 4. racconta, inventa, ascolta e comprende le narrazioni e la lettura di storie; discute chiede spiegazioni e spiega; 5. si avvicina alla lingua scritta, esplorando e sperimentando nuove forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media.
CCCooommmpppeeettteeennnzzzeee eeeuuurrrooopppeeeeee::: LLLAAA CCCOOOMMMPPPEEETTTEEENNNZZZAAA MMMAAATTTEEEMMMAAATTTIIICCCAAA,,, SSSCCCIIIEEENNNTTTIIIFFFIIICCCAAA EEE TTTEEECCCNNNOOOLLLOOOGGGIIICCCAAA --- IIIMMMPPPAAARRRAAARRREEE AAADDD IIIMMMPPPAAARRRAAARRREEE
Campo di esperienza: La conoscenza del mondo
Il bambino:
1. colloca correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone avendo acquisito i concetti topologici; 2. osserva con attenzione il proprio corpo, gli organismi viventi, i fenomeni naturali accorgendosi dei loro cambiamenti; 3. raggruppa e ordina oggetti secondo criteri diversi identificandone alcune proprietà; 4. sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana; 5. ha familiarità con le strategie del contare e dell’operare; 6. è interessato ai nuovi strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi.
7. Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra ecc..;
8. segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.
LINEE GUIDA DEL CURRICOLO DELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO
La scuola Primaria unitamente alla scuola Secondaria di primo grado, fa parte del primo ciclo di
istruzione. Tale ciclo ricopre un arco fondamentale per l’apprendimento e lo sviluppo dell’identità degli
alunni e persegue finalità quali:
l' acquisizione delle conoscenze e delle abilità fondamentali per sviluppare le competenze culturali di base;
la rimozione di ogni ostacolo alla frequenza;
la cura, l’ accesso facilitato per gli alunni con disabilità;
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la prevenzione dell'evasione dell’obbligo scolastico e il contrasto alla dispersione;
la valorizzazione del talento e delle inclinazioni di ciascuno;
il miglioramento del sistema di istruzione
«La scuola primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei
diritti costituzionali. Ai bambini e alle bambini offre l’opportunità di sviluppare le dimensioni
cognitive,emotive,affettive, sociali, corporee, etiche e religiose e di acquisire i saperi irrinunciabili. Si
pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti caratteristici
di ciascuna disciplina permette di esercitare differenti stili cognitivi,
ponendo le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e
critico. La padronanza degli strumenti culturali di base è ancora più
importante per i bambini che vivono in situazioni di svantaggio: più
solide saranno le capacità acquisite nella scuola primaria, maggiori
saranno le probabilità di inclusione sociale e culturale attraverso il
sistema dell'istruzione».
La scuola secondaria di primo grado, insieme alla scuola primaria, fa parte del primo ciclo di
istruzione. Entrambe le scuole condividono pertanto le medesime finalità in una prospettiva che pone
particolare attenzione ai processi di apprendimento di tutti gli alunni e di ciascuno di essi, li
accompagna nell’elaborare il senso della propria esperienza, promuove la pratica consapevole della cittadinanza. Si tratta dunque di traguardi che per la scuola secondaria costituiscono
un’evoluzione di quelli della primaria, considerando che gli obiettivi di ciascun livello sono uno
sviluppo di quelli del livello precedente.
Nella scuola secondaria di primo grado si realizza l’accesso alle discipline come punti di vista sulla
realtà e come modalità di conoscenza, interpretazione e rappresentazione del mondo.
In quest’ottica, i problemi complessi richiedono, per essere esplorati, che i diversi punti di vista
disciplinari dialoghino e che si presti attenzione alle zone di confine e di cerniera fra discipline per
evitare una frammentazione dei saperi. Nella scuola secondaria di primo grado vengono favorite una
più approfondita padronanza delle discipline e un’articolata organizzazione delle conoscenze, nella
prospettiva dell’elaborazione di un sapere sempre meglio integrato e padroneggiato.
Le competenze sviluppate nell’ambito delle singole discipline concorrono a loro volta alla promozione
di competenze più ampie e trasversali, che rappresentano una condizione essenziale per la piena
realizzazione personale e per la partecipazione attiva alla vita sociale, orientate ai valori della
convivenza civile e del bene comune. Le competenze per l’esercizio della cittadinanza attiva sono
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promosse continuamente nell’ambito di tutte le attività di apprendimento, utilizzando e finalizzando
opportunamente i contributi che ciascuna disciplina può offrire.
Il curricolo di Istituto per la scuola primaria e secondaria dei primo grado si declina pertanto in base a
conoscenze, abilità, competenze, distinguendo tra conoscenze, abilità, competenze secondo le
seguenti definizioni:
Conoscenze: indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le
conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro;
le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.
Abilità: indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine
compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo
e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti).
Competenze: indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali,
sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o
personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia.
Evidenze: ovvero i comportamenti “ sentinella” dell’ agire competente. Esse rappresentano
l’essenzialità della competenza e si traducono in compiti e performance specifici, graduati per
complessità e difficoltà nel corso degli anni. Gli insegnanti sono chiamati a strutturare consegne e
compiti significativi nei quali ciascun alunno mostri le “ evidenze” e i livelli di competenza posseduti.
Compiti significativi: Sono consegne, mai banali che gli alunni sanno condurre a termine in
autonomia e responsabilità, utilizzando i saperi posseduti, ma anche reperendone dei nuovi. Il
compito significativo non è, quindi,una mera esercitazione ma l’ attivazione di risorse personali che
ciascun allievo dovrà usare per il problem solving. Esso sarà strutturato in modo da poter mostrare le
“ evidenze” della competenza.
I livelli di padronanza:rappresentano la valutazione della capacità di ogni alunno di utilizzare le
conoscenze, le abilità e le capacità personali possedute e in quale grado di autonomia e
responsabilità.
Per la Scuola Primaria le conoscenze, le abilità e le competenze
sono declinate avendo sullo sfondo i seguenti macro indicatori disciplinari
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IIITTTAAALLLIIIAAANNNOOO::: RRREEELLLIIIGGGIIIOOONNNEEE:::
1. Ascolto e parlato (termine terza e quinta). 2. Lettura (termine terza e quinta). 3. Scrittura (termine terza e quinta.) 4. Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo (termine terza e quinta). 5. Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua (termine terza e quinta).
(*) Per l’insegnamento della religione cattolica disciplinata dagli accordi concordatari, i traguardi di sviluppo delle competenze e gli obiettivi di apprendimento sono definiti d’intesa con l’autorità ecclesiastica (decreto del Presidente della Repubblica dell’11 febbraio 2010)
LLLIIINNNGGGUUUAAA IIINNNGGGLLLEEESSSEEE SSSCCCIIIEEENNNZZZEEE:::
1. Ascolto (comprensione orale) (termine terza e quinta). 2. Parlato (produzione e interazione orale) (termine terza e quinta). 3. Lettura (comprensione scritta) (termine terza e quinta). 4. Scrittura (produzione scritta) (termine terza e quinta) 5. Riflessione sulla lingua e sull'apprendimento (termine quinta).
1. Esplorare e descrivere oggetti e materiali (termine terza). 2. Oggetti, materiali e trasformazioni (termine quinta). 3. Osservare e sperimentare sul campo (termine terza e quinta). 4. L'uomo i viventi e l'ambiente (termine terza e quinta).
SSSTTTOOORRRIIIAAA MMMUUUSSSIIICCCAAA
1. Uso delle fonti (termine terza e quinta). 2. Organizzazione delle informazioni (termine terza e quinta). 3. Strumenti concettuali (termine terza e quinta). 4. Produzione scritta e orale (termine terza e quinta).
1. (Produzione) 2. (Fruizione)
GGGEEEOOOGGGRRRAAAFFFIIIAAA AAARRRTTTEEE EEE IIIMMMMMMAAAGGGIIINNNEEE
1. Orientamento (termine terza e quinta). 2. Linguaggio della geo-graficità (termine terza e quinta). 3. Paesaggio (termine terza e quinta). 4. Regione e sistema territoriale (termine terza e quinta).
1. Esprimersi e comunicare (termine quinta). 2. Osservare e leggere le immagini (termine quinta). 3. Comprendere e apprezzare le opere d'arte (termine quinta).
MMMAAATTTEEEMMMAAATTTIIICCCAAA EEEDDDUUUCCCAAAZZZIIIOOONNNEEE FFFIIISSSIIICCCAAA
1. Numeri (termine terza e quinta) 2. Spazio e figure (termine terza e quinta) 3. Relazioni, dati e previsioni (termine terza e quinta)
1. Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo (termine quinta). 2. Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva (termine quinta). 3. Il gioco, lo sport, le regole e il fair play (termine quinta) 4. Salute e benessere, prevenzione e sicurezza (termine quinta).
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TTTEEECCCNNNOOOLLLOOOGGGIIIAAA
1. Vedere e osservare (termine quinta). 2. Prevedere e immaginare (termine quinta). 3. Intervenire e trasformare (termine quinta).
Al termine della classe terza della scuola secondaria di primo grado, gli obiettivi di apprendimento
attesi in ordine a conoscenze, abilità e competenze si inseriscono sullo sfondo dei seguenti macroindicatori disciplinari:
IIITTTAAALLLIIIAAANNNOOO::: RRREEELLLIIIGGGIIIOOONNNEEE::: 1. Ascolto e parlato 2. Lettura 3. Scrittura 4. Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo 5. Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua
(*) Per l’insegnamento della religione cattolica disciplinata dagli accordi concordatari, i traguardi di sviluppo delle competenze e gli obiettivi di apprendimento sono definiti d’intesa con l’autorità ecclesiastica (decreto del Presidente della Repubblica dell’11 febbraio 2010)
LLLIIINNNGGGUUUAAA IIINNNGGGLLLEEESSSEEE EEE SSSEEECCCOOONNNDDDAAA LLLIIINNNGGGUUUAAA CCCOOOMMMUUUNNNIIITTTAAARRRIIIAAA::: SSSCCCIIIEEENNNZZZEEE:::
1. Ascolto (comprensione orale) 2. Parlato (produzione e interazione orale) 3. Lettura (comprensione scritta) 4. Scrittura (produzione scritta) 5. Riflessione sulla lingua e sull'apprendimento
1. Fisica e chimica 2. Astronomia e Scienze della Terra 3. Biologia
SSSTTTOOORRRIIIAAA MMMUUUSSSIIICCCAAA 1. Uso delle fonti 2. Organizzazione delle informazioni 3. Strumenti concettuali 4. Produzione scritta e orale
1. (Produzione) 2. (Fruizione) (*) per il quadro delle competenze specifiche connesse allo studio dello strumento musicale, si rinvia al relativo curricolo e alle specifiche norme di settore
GGGEEEOOOGGGRRRAAAFFFIIIAAA AAARRRTTTEEE EEE IIIMMMMMMAAAGGGIIINNNEEE 1. Orientamento 2. Linguaggio della geo-graficità 3. Paesaggio 4. Regione e sistema territoriale
1. Esprimersi e comunicare 2. Osservare e leggere le immagini 3. Comprendere e apprezzare le opere d'arte
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MMMAAATTTEEEMMMAAATTTIIICCCAAA EEEDDDUUUCCCAAAZZZIIIOOONNNEEE FFFIIISSSIIICCCAAA 1. Numeri 2. Spazio e figure 3. Relazioni e funzioni 4. Dati e previsioni
1. Il corpo e la sua relazione con spazio e tempo 2. Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo -espressiva 3. Il gioco, lo sport, le regole e il fair play 4. Salute e benessere, prevenzione e sicurezza
TTTEEECCCNNNOOOLLLOOOGGGIIIAAA
1. Vedere, osservare e sperimentare 2. Prevedere, immaginare e progettare 3. Intervenire, trasformare e produrre
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CURRICOLO DI ITALIANO NELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO
Lo sviluppo di competenze linguistiche ampie e sicure è una condizione indispensabile per la crescita
della persona e per l’esercizio pieno della cittadinanza, per l’accesso critico a tutti gli ambiti culturali e
per il raggiungimento del successo scolastico in ogni settore di studio. Per realizzare queste finalità
estese e trasversali, l’apprendimento della lingua è oggetto di specifiche attenzioni da parte di tutti i
docenti, che in questa prospettiva sono chiamati a coordinare le loro attività.
La cura costante rivolta alla progressiva padronanza dell’italiano implica,
inoltre, che l’apprendimento della lingua italiana avvenga a partire dalle
competenze linguistiche e comunicative che gli allievi hanno già
maturato nell’idioma nativo e guardi al loro sviluppo in funzione non solo
del miglior rendimento scolastico, ma come componente essenziale delle
abilità per la vita.
Nel primo ciclo di istruzione dovranno pertanto essere acquisiti, nell’ottica di un apprendimento
graduale e in continua evoluzione, gli strumenti necessari per padroneggiare da una parte le tecniche
di lettura e scrittura e dall’altra per imparare a comprendere e a produrre significati attraverso la
lingua scritta e orale. Lo sviluppo della strumentazione per la lettura e la scrittura e degli aspetti legati
al significato procede in parallelo e deve continuare per tutto il primo ciclo di istruzione, ovviamente
non esaurendosi in questo.
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CURRICOLO LINGUE STRANIERE NELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO
PREMESSA
Lo studente è posto al centro dell'azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali,
corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi.
La nostra scuola deve formare cittadini italiani che siano nello
stesso tempo cittadini dell'Europa e del mondo e diffondere la
consapevolezza che i grandi problemi dell'attuale condizione
possono essere affrontati e risolti attraverso una stretta
collaborazione non solo fra le nazioni, ma anche fra le discipline
e fra le culture.
PROFILO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO
CICLO DI ISTRUZIONE
Nell'incontro con persone di diverse nazionalità l’alunno deve essere in grado di:
esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale,
in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea;
utilizzare una lingua europea nell'uso delle tecnologie dell'informazione e della
comunicazione; sviluppare l’ abilità di mediazione e comprensione interculturale.
LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA
Nell’ottica dell’educazione permanente, l'apprendimento della lingua inglese e di una seconda lingua
comunitaria apre l’alunno alla consapevolezza e all’esercizio della cittadinanza europea nel contesto
in cui vive e oltre i confini del territorio nazionale e gli permette di sviluppare una competenza
plurilingue e pluriculturale per interagire con gli altri attraverso lo sviluppo di un repertorio diversificato
di risorse linguistiche e culturali.
Accostandosi a più lingue, l'alunno impara a riconoscere che esistono differenti sistemi linguistici e
culturali e diviene man mano consapevole della varietà di mezzi che ogni lingua offre per pensare,
esprimersi e comunicare.
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La continuità verticale si realizza dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado
mediante la progressione degli obiettivi relativi alle diverse competenze e lo sviluppo delle strategie
per imparare le lingue.
LINGUA INGLESE
Lingua inglese nella scuola primaria
L'insegnante terrà conto della maggiore capacità del bambino di appropriarsi spontaneamente di
modelli di pronuncia per attivare più naturalmente un sistema plurilingue. Tale processo integrerà
elementi della nuova lingua nel sistema della lingua madre, ampliandone e differenziandone
implicitamente le varie componenti linguistiche sintattiche e semantiche.
Lingua inglese nella scuola secondaria di primo grado
L'insegnante guiderà l'alunno a riconoscere gradualmente, rielaborare e interiorizzare modalità di
comunicazione e regole della lingua che egli applicherà in modo sempre più autonomo e
consapevole, nonché a sviluppare la capacità di riflettere sugli usi e di scegliere tra forme e codici
linguistici diversi quelli più adeguati ai suoi scopi e alle diverse situazioni.
SECONDA LINGUA COMUNITARIA
La seconda lingua comunitaria viene introdotta nella scuola secondaria di primo grado.
L'insegnante terrà conto delle esperienze linguistiche già maturate dall'alunno per ampliare l'insieme
delle sue competenze.
Nella prospettiva dell'educazione plurilingue, la nuova lingua dovrà essere considerata come una
opportunità di ampliamento e/o di approfondimento del repertorio linguistico già acquisito dall'alunno
e come occasione per riutilizzare sempre più consapevolmente le strategie di apprendimento delle
lingue.
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CURRICOLO DI STORIA NELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO
PREMESSA
La storia è la disciplina nella quale si imparano a
conoscere e interpretare fatti, eventi e processi del
passato.
Le conoscenze del passato offrono metodi e saperi
utili per comprendere e interpretare il presente.
La capacità e la possibilità di usufruire di ogni opportunità di studio della storia, a scuola e nel
territorio circostante, permettono un lavoro pedagogico ricco ed indispensabile per avvicinare gli
alunni alla capacità di ricostruire e concepire progressivamente il “fatto storico” per indagarne i diversi
aspetti, le molteplici prospettive, le cause e le ragioni.
Nella scuola secondaria, la ricerca storica e il ragionamento critico sui fatti essenziali relativi alla
storia italiana ed europea offrono una base per riflettere in modo articolato ed argomentato sulle
diversità dei gruppi umani che hanno popolato il pianeta, a partire dall’unità del genere umano.
Ricerca storica e ragionamento critico rafforzano altresì la possibilità di confronto e dialogo intorno
alla complessità del passato e del presente fra le diverse componenti di una società multiculturale e
multietnica. Per questo motivo il curricolo sarà articolato intorno ad alcuni snodi periodizzanti della
vicenda umana quali: il processo di ominazione, la rivoluzione neolitica, la rivoluzione industriale e i
processi di mondializzazione e globalizzazione. Non saranno trascurate le aree di sovrapposizione tra
storia-geografia- cittadinanza in considerazione dell’ inscindibile connessione esistente tra i popoli, le
regioni in cui vivono e i processi che hanno condotto all’ affermazione degli uomini ad essere cittadini
italiani, europei e del mondo. Del resto è la propria storia a contribuire all’ educazione e alla
cittadinanza attiva, specie per quanto riguarda l’ interconnessione tra istituzione e società, le forme
statuali e tutte le istituzioni democratiche
Alla scuola secondaria di primo grado sono assegnate le conoscenze che riguardano il periodo
compreso dalla tarda antichità agli inizi del XXI secolo. L’ultimo anno della scuola secondaria di primo
grado viene dedicato allo studio della storia del Novecento.
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CURRICOLO DI GEOGRAFIA
NELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO PREMESSA
La geografia studia i rapporti delle società umane tra loro e con il pianeta che le ospita e consente di
mettere in relazione temi economici, antropologici, scientifici e ambientali di rilevante importanza per
ciascuno di noi.
La disciplina, aprendosi al mondo attuale, permette pure di sviluppare quelle competenze relative alla
cittadinanza attiva, come la consapevolezza di far parte di una comunità territoriale organizzata.
Tuttavia la geografia non può prescindere dalla dimensione temporale, da cui trae molte possibilità di
leggere e interpretare i fatti che proprio nel territorio hanno lasciato testimonianza, nella
consapevolezza che ciascuna azione implica ripercussioni nel futuro.
Assolutamente non trascurabile, poi , è la conoscenza del patrimonio artistico e culturale e la sua
valorizzazione : in quest’ottica lo studio del paesaggio non è soltanto uno studio di dati inermi, ma
diventa depositario della memoria materiale e immateriale. Tutto questo mira ad un apprendimento
della geografia intesa come educazione e rispetto del patrimonio artistico e culturale richiesto,
peraltro, dall’ art 9 della nostra Costituzione, affinché i nostri giovani alunni diventino cittadini che
vivono in un ambiente sano e soprattutto attento al recupero del proprio patrimonio.
Tali percorsi non saranno disgiunti dall’educazione ambientale: smaltimento dei rifiuti, energie
rinnovabili, biodiversità, e saranno alla base di un’educazione del territorio, intesa come si diceva
prima , nell’ottica trasversale della cittadinanza e dello studio che dalla storia locale conduca ad una
più ampia prospettiva di contesti mondiali. Ecco perché come già si diceva le discipline di storia e
geografia dovranno confluire in un’unica prospettiva di “ geostoria”, nella quale gli
obiettivi delle singole discipline si fondono con quelli ancora più alti di
Cittadinanza e Costituzione.
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CURRICOLO DI MATEMATICA
NELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO
PREMESSA
Le conoscenze matematiche contribuiscono alla formazione culturale delle persone e delle comunità,
sviluppando le capacità di mettere in stretto rapporto il "pensare" e il "fare" e offrendo strumenti adatti
a percepire, interpretare e collegare tra loro fenomeni naturali, concetti e artefatti costruiti dall’uomo,
eventi quotidiani. In particolare, la matematica dà strumenti per la descrizione scientifica del mondo e
per affrontare problemi utili nella vita quotidiana; contribuisce a sviluppare la capacità di comunicare e
discutere, di argomentare in modo corretto, di comprendere i punti di vista e le argomentazioni degli
altri.
Caratteristica della pratica matematica è la risoluzione di problemi, intesi come questioni autentiche e
significative, legate alla vita quotidiana, e non solo esercizi a carattere ripetitivo o quesiti ai quali si
risponde semplicemente ricordando una definizione o una regola.
L’alunno, con la matematica, sarà portato a:
analizzare le situazioni per tradurle in termini
matematici;
riconoscere schemi ricorrenti;
stabilire analogie con modelli noti;
scegliere le azioni da compiere (operazioni,
costruzioni geometriche, grafici, formalizzazioni,
scrittura e risoluzione di equazioni, …) e
concatenarle in modo efficace al fine di produrre una
risoluzione del problema;
esporre e discutere le soluzioni e i procedimenti seguiti usando un linguaggio specifico.
P.O.F. - Pag. 68 di 141
CURRICOLO DI RELIGIONE CATTOLICA
NELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO
Per l’insegnamento della Religione Cattolica, disciplinata dagli accordi concordatari, i traguardi di sviluppo delle competenze e gli obiettivi di apprendimento sono definiti d’intesa con l’autorità ecclesiastica (decreto del Presidente della Repubblica dell’11 febbraio 2010).
L'insegnamento della religione cattolica fa sì che gli alunni riflettano e si interroghino sul senso della
loro esperienza per elaborare ed esprimere un progetto di vita, che si integri nel mondo reale in modo
dinamico, armonico ed evolutivo.
Vista la ripartizione delle discipline d'insegnamento in tre distinte aree disciplinari, l'insegnamento
della religione cattolica si colloca nell'area linguistico -artistico- espressiva in cui, a partire dal
confronto interculturale e interreligioso, l'alunno si interroga sulla propria identità e sugli orizzonti di
senso verso cui può aprirsi, affrontando anche le essenziali domande religiose e misurandosi con i
codici simbolici in cui esse hanno trovato e trovano espressione. In tale contesto si collocano gli
strumenti per cogliere, interpretare e gustare le espressioni culturali e artistiche offerte dalle diverse
tradizioni religiose e l'insegnamento della religione cattolica, impartito secondo gli accordi
concordatari e le successive intese.
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CURRICOLO DI SCIENZE
NELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO
PREMESSA
La moderna conoscenza scientifica del mondo si è costruita nel tempo, attraverso un metodo di
indagine fondato sull’osservazione dei fatti e sulla loro interpretazione, con spiegazioni e modelli
sempre suscettibili di revisione e di riformulazione.
L’osservazione dei fatti e lo spirito di ricerca dovrebbe caratterizzare
anche un efficace insegnamento delle scienze e dovrebbe essere
attuato attraverso un coinvolgimento diretto degli alunni incoraggiandoli,
senza un ordine temporale rigido e senza forzare alcuna fase, a porre
domande sui fenomeni e le cose, a progettare esperimenti/esplorazioni
seguendo ipotesi di lavoro e a costruire i loro modelli interpretativi. Con
lo sviluppo dei linguaggi e delle capacità di comunicazione, i ragazzi dovrebbero
saper descrivere la loro attività di ricerca in testi di vario tipo (racconti orali, testi scritti, immagini,
disegni, schemi, mappe, tabelle, grafici,..), sintetizzando il problema affrontato, l’esperimento
progettato, la sua realizzazione e i suoi risultati, le difficoltà incontrate, le scelte adottate, le risposte
individuate.
Alla fine della scuola secondaria di primo grado l’alunno:
Sperimenta lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; trova
soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze acquisite.
Sa schematizzare e ricreare modelli di fatti e fenomeni, ricorrendo a misure appropriate e a
semplici formalizzazioni.
Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livello macroscopici e
microscopici.
Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della sua evoluzione nel tempo.
È consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse e
adotta modi di vita ecologicamente responsabili.
Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello
sviluppo scientifico.
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CURRICOLO DI MUSICA
NELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO
PREMESSA
La musica, componente fondamentale e universale dell’esperienza e dell’intelligenza umana, offre
uno spazio simbolico e relazionale propizio all’attivazione di processi di cooperazione e
socializzazione, all’acquisizione di strumenti di conoscenza, alla valorizzazione della creatività e della
partecipazione, allo sviluppo del senso di appartenenza a una comunità.
L’apprendimento della musica esplica specifiche funzioni formative, tra loro interdipendenti. Mediante
la funzione cognitivo - culturale gli alunni esercitano la capacità di rappresentazione simbolica della
realtà, sviluppano un pensiero flessibile, intuitivo, creativo.
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CURRICOLO DI STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO
PREMESSA
Lo studio di uno strumento musicale è un canale privilegiato di comunicazione ed espressione. Esso
può rappresentare un momento di aggregazione sociale e di integrazione delle diversità e porsi come
indispensabile completamento della formazione dello studente.
Attraverso l'insegnamento strumentale e la sua pratica nelle varie forme si sviluppano competenze di
tipo cognitivo, ma anche affettivo e relazionale.
L’espressione della personalità o lo sviluppo della stessa si manifesta attraverso lo studio dello
strumento, dalla percezione del sé fisico (postura, rapporto con lo spazio, movimenti funzionali
all’esecuzione) alla comprensione di un nuovo linguaggio codificato specifico (notazione) alla crescita
emotiva (rapporto con la “performance” pubblica) e sociale (collaborazione nella realizzazione di brani
d’insieme).
L'apprendimento di uno strumento musicale diventa quindi un mezzo, prima che un fine, per lo
sviluppo dell'individuo e delle sue potenzialità, di intelligenza e socialità.
Il “far musica insieme” può offrire inoltre l’opportunità per i ragazzi di confrontarsi con altre realtà
musicali o culturali in genere, ampliandone così le possibilità d’integrazione nel territorio.
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CURRICOLO DI ARTE E IMMAGINE
NELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO
PREMESSA
L’insegnamento di arte immagine si inserisce all’interno di un progetto educativo teso al
soddisfacimento dei bisogni espressivo-creativi dei ragazzi.
L’insegnamento di arte e immagine diventa quindi uno strumento che aiuta il ragazzo a conoscere il
patrimonio artistico culturale, ad esprimere la propria creatività, a potenziare le capacità di
osservazione e di rispetto dell’ambiente che ci circonda, naturale ed artificiale e l’utilizzo dei possibili
materiali di scarto e riciclo.
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CURRICOLO DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
NELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO
PREMESSA
L’educazione fisica promuove la conoscenza di sé e delle proprie potenzialità nella costante relazione
con l’ambiente, gli altri, gli oggetti.
Contribuisce, inoltre, alla formazione della personalità dell’alunno attraverso la conoscenza e la
consapevolezza della propria identità corporea, nonché del continuo bisogno di movimento come
cura costante della propria persona e del proprio benessere.
In particolare, lo “stare bene con se stessi” richiama l’esigenza
che il curricolo dell’educazione al movimento preveda esperienze
tese ad consolidare stili di vita corretti e salutari, come
presupposto di una cultura personale che valorizzi le esperienze
motorie e sportive, anche extrascolastiche, come prevenzione di
ipocinesia, sovrappeso e cattive abitudini alimentari, involuzione
delle capacità motorie, precoce abbandono della pratica sportiva.
.
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CURRICOLO DI TECNOLOGIA
PREMESSA
La tecnologia è la disciplina che si occupa degli interventi di manipolazione e trasformazione che
l’uomo, da sempre, ha operato nei confronti dell’ambiente naturale per soddisfare i propri bisogni e
più in generale per migliorare le proprie condizioni di vita.
Lo sviluppo del curricolo da parte del docente sarà imperniato su
tematiche vicine all’esperienza e al vissuto dei ragazzi allo scopo di
sviluppare in essi una crescente padronanza dei concetti
fondamentali della tecnologia e delle reciproche relazioni: bisogno,
risorsa, materie prime, processo, prodotto, impatto, verifica e
controllo; la metodologia si baserà sul “laboratorio” inteso non tanto
quanto luogo dove si opera intellettualmente e manualmente ma soprattutto come modalità attiva,
operativa e cooperativa, applicata alla risoluzione di problemi.
L’azione del docente sarà quella di guidare, con metodi e strumenti articolati e differenziati il percorso
d’apprendimento degli alunni, tenendo conto degli interessi e dei ritmi del gruppo e di ciascuno,
stimolando lo spirito di osservazione e il potenziamento delle capacità critiche.
Le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione e i relativi sistemi e mezzi multimediali
saranno oggetto di analisi circa la loro struttura, il funzionamento e gli specifici linguaggi; pur
rappresentando un elemento fondamentale in tutte le discipline, in tecnologia assumono una
particolare valenza didattica in quanto si prestano efficacemente alla concretizzazione del metodo
progettuale.
Compito educativo irrinunciabile della tecnologia, in condivisione con le altre discipline, sarà quello di
analizzare con senso critico e consapevole, le modalità di utilizzo dei nuovi sistemi e mezzi
multimediali per mettere a fuoco le problematiche ambientali, sociologiche e sanitarie che un uso
scorretto potrebbe far scaturire.
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L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
Per la Scuola dell’Infanzia
“ L’organizzazione degli spazi e dei tempi diventa elemento di qualità pedagogica dell’ambiente
educativo e per tanto deve essere oggetto di esplicita progettazione e verifica:
Lo spazio deve essere accogliente, caldo, ben curato, perché parla dei bambini, dei loro
bisogni di gioco, di movimento, di espressione, di intimità e socialità.
Il tempo disteso rende possibile al bambino giocare, esplorare, parlare, capire, sentirsi
padrone di sé e delle attività che sperimenta e nelle quali si esercita, vivere con serenità la
propria giornata.
La Documentazione permette di valutare i progressi dell’apprendimento individuale e di
gruppo.
Lo Stile educativo si fonda sull’osservazione e sull’ascolto, sulla progettualità elaborata
collegialmente, sull’intervento indiretto.
La Partecipazione dei bambini consente di stabilire e sviluppare legami di corresponsabilità,
di incoraggiare il dialogo e la cooperazione nella costruzione della conoscenza.
Per la Scuola del Primo Ciclo
Una buona scuola primaria e secondaria di primo grado si costituisce come un contesto idoneo a
promuovere apprendimenti significativi e a garantire il successo formativo per tutti gli alunni.
Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni, per ancorarvi nuovi contenuti. Nel
processo di apprendimento l’alunno porta una grande ricchezza di esperienze e conoscenze
acquisite fuori dalla scuola e attraverso i media oggi disponibili a tutti, mette in gioco aspettative ed
emozioni, si presenta con una dotazione di informazioni, abilità, modalità di apprendere che l’azione
didattica dovrà opportunamente richiamare, esplorare, problematizzare.In questo modo l’allievo
riesce a dare senso a quello che va imparando.
Attuare interventi adeguati nei riguardi della diversità per fare in modo che non diventino
disuguaglianze. Le classi sono oggi caratterizzate da molteplici diversità, legate alle differenze nei
modi e nei livelli di apprendimento, alle specifiche inclinazioni e ai personali interessi, a particolari
stati emotivi e affettivi. La scuola deve progettare e realizzare percorsi didattici specifici per
rispondere ai bisogni educativi degli allievi. Particolare attenzione va rivolta agli alunni con
cittadinanza non italiana che richiedono interventi differenziati. L’inclusione degli alunni con disabilità
richiede un’effettiva progettualità, utilizzando le forme di flessibilità previste dall’autonomia e le
opportunità offerte dalla tecnologia.
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Favorire l’esplorazione e la scoperta al fine di promuovere il gusto per la ricerca di nuove
conoscenze. In questa prospettiva la problematizzazione sollecita gli alunni a individuare problemi,
sollevare domande, a mettere in discussione le conoscenze già elaborate, a trovare appropriate piste
d’indagine, a cercare soluzioni originali.
Incoraggiare l’apprendimento collaborativo. Imparare che non è solo un processo
individuale…molte sono le forme di interazione e collaborazione che possono esser introdotte .. sia
all’interno della classe, sia attraverso la formazione di gruppi di lavoro con alunni di classi e di età
diverse…risulta molto efficace l’utilizzo di nuove tecnologie che permettono agli alunni di operare
insieme per costruire nuove conoscenze.
Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere “Imparare ad apprendere”,
riconoscere le difficoltà incontrate, le strategie adottate per superarle, prender atto degli errori
commessi…comprendere le ragioni di un insuccesso, conoscere i propri punti di forza…sviluppare
autonomia nello studio.
Realizzare attività didattiche in forma di laboratorio per favorire l’operatività e allo stesso tempo il
dialogo e la riflessione su quello che si fa. Il laboratorio è la modalità di lavoro che meglio coinvolge
gli alunni nel pensare, realizzare, valutare attività vissute in modo condiviso e partecipato con altri e
che può essere attivata sia nei diversi spazi e occasioni interni alla scuola sia valorizzando il territorio
come risorsa per l’apprendimento.
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ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali vivono una situazione particolare, che li ostacola
nell’apprendimento e nello sviluppo: questa situazione negativa può essere a livello organico,
biologico, oppure familiare, sociale, ambientale, contestuale o in combinazioni di queste. Un alunno
con Bisogni Educativi Speciali può avere una lesione cerebrale grave, o la sindrome di Down, o una
lieve disfunzionalità cerebrale e percettiva, o gravi conflitti familiari, o background sociale e culturale
diverso o deprivato, reazioni emotive e/o comportamentali disturbate, ecc.
Queste (e altre) situazioni causano direttamente o indirettamente difficoltà, ostacoli o rallentamenti
nei processi di apprendimento che dovrebbero svolgersi nei vari contesti. Queste difficoltà possono
essere globali e pervasive (si pensi all’autismo) oppure più specifiche (ad esempio nella dislessia),
settoriali (disturbi del linguaggio, disturbi psicologici d’ansia, ad esempio); gravi o leggere, permanenti
o (speriamo) transitorie.
In questi casi i normali bisogni educativi che tutti gli alunni hanno (bisogno di sviluppare competenze,
bisogno di appartenenza, di identità, di valorizzazione, di accettazione, solo per citarne alcuni) si
«arricchiscono» di qualcosa di particolare, di «speciale» nel loro funzionamento. Il loro bisogno
normale di sviluppare competenze di autonomia, ad esempio, è complicato dal fatto che possono
esserci deficit motori, cognitivi, oppure difficoltà familiari nel vivere positivamente l’autonomia e la
crescita, e così via.
Definire, cercare e riconoscere i Bisogni Educativi Speciali non significa «fabbricare» alunni diversi
per poi emarginarli o discriminarli in qualche modo, anche nuovo e sottile. Significa invece rendersi
bene conto delle varie difficoltà, grandi e piccole, per sapervi rispondere in modo adeguato. Non farlo,
quello sì che sarebbe discriminante, sarebbe incuria. Come è discriminante doversi per forza
sottoporre a una diagnosi medica per ottenere qualche risorsa in più. È discriminante e penoso,
mortificante per le famiglie e per gli alunni stessi, quando se ne rendono conto. Invece non è
un’etichetta discriminante «Bisogni Educativi Speciali» perché è amplissima, non fa riferimento solo
ad alcuni tipi di cause e non è stabile nel tempo: la si può togliere, infatti, in alcuni casi. Si potrebbe
dire che ogni bambino può incontrare nella sua vita una situazione che gli crea Bisogni Educativi
Speciali; dunque è una condizione che ci riguarda tutti e a cui siamo tenuti, deontologicamente e
politicamente, a rispondere in modo adeguato e individualizzato.
Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali hanno infatti necessità di interventi tagliati accuratamente su
misura della loro situazione di difficoltà e dei fattori che la originano e/o mantengono. Questi interventi
possono essere ovviamente i più vari nelle modalità (molto tecnici o molto informali), nelle
professionalità coinvolte, nella durata, nel grado di «mimetizzazione» all’interno delle normali attività
scolastiche (in questo caso si parla di «speciale normalità»: una normalità educativa-didattica resa
più ricca, più efficace attraverso le misure prese per rispondere ai Bisogni Educativi Speciali).
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In alcuni casi questa individualizzazione prenderà la forma di un formale Piano educativo
individualizzato-Progetto di vita, in altri sarà, ad esempio, una «semplice» e informale serie di
delicatezze e attenzioni psicologiche rispetto a una situazione familiare difficile, in altri ancora potrà
essere uno specifico intervento psicoeducativo nel caso di comportamenti problema, e così via.
I Bisogni Educativi Speciali sono dunque molti e diversi: una scuola davvero inclusiva dovrebbe
essere in grado di leggerli tutti (individuando così il reale «fabbisogno» di risorse aggiuntive) e su
questa base generare la dotazione di risorse adeguate a dare le risposte necessarie. C’è però
bisogno di una cornice forte che orienti questa lettura, una cornice concettuale e antropologica unica
per cogliere le varie dimensioni dei bisogni «forti» e di quelli «deboli», che rischiano di non essere
riconosciuti con piena dignità.
INCLUSIONE ALUNNI CON DISABILITA’
L’integrazione degli alunni con disabilità costituisce per l’Istituto
Comprensivo 53 Gigante Neghelli un impegno fondamentale che si ispira al
principio dell’accoglienza e dell’inclusione della diversità, quale risorsa da
valorizzare e quale possibilità di arricchimento per tutti. Partendo da questa
consapevolezza, tale impegno si concretizza nella progettazione di
interventi formativi volti alla socializzazione, all’acquisizione di competenze
e allo sviluppo dell’autonomia personale e sociale nonché al miglioramento
della sfera cognitiva secondo le potenzialità di ciascuno, per uno sviluppo integrale della propria
personalità.
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FINALITA’ DELL’INTEGRAZIONE
1. Consolidare la cultura dell’integrazione e della solidarietà concreta e fattiva nella scuola,
attraverso la collaborazione degli insegnanti curricolari, di sostegno e degli operatori
scolastici.
2. Favorire un clima sociale positivo nell'ambiente scolastico, per promuovere un sereno
inserimento degli alunni, lo sviluppo e il potenziamento della motivazione verso le attività e i
percorsi proposti.
3. Stimolare le abilità sociali degli alunni dell’intero gruppo classe.
4. Favorire l’espressione delle proprie emozioni e dei propri sentimenti.
5. Sviluppare abilità motorie, cognitive, socio - relazionali e affettive.
6. Favorire l’acquisizione dell’identità e del ruolo proprio ed altrui e la comprensione del valore di
ogni persona come portatrice di diritti all’interno della comunità.
7. Potenziare le capacità di ciascuno e valorizzare abilità già acquisite attraverso attività
individualizzate e di gruppo.
8. Favorire il più possibile l'autonomia personale e l’autonomia operativa.
9. Favorire positivamente il passaggio nei diversi segmenti di scuola.
Nel rispetto delle finalità, l’integrazione degli alunni con disabilità è attuata con i seguenti criteri:
v La distribuzione delle ore di sostegno sarà fatta tenendo conto delle risorse professionali
assegnate all’istituto scolastico, dei bisogni dei singoli casi.
v Gli interventi degli insegnanti di sostegno e del team di classe/sezione si articoleranno
secondo una triplice modalità:
1) Intervento nel gruppo classe/sezione.
2) Intervento con inserimento dell’alunno con disabilità in sottogruppi funzionali.
3) intervento specifico individualizzato anche all’esterno della classe su specifico
progetto.
La presenza dell’insegnante di sostegno costituisce uno dei cardini dell’integrazione come risorsa
umana e professionale che garantisce condizioni organizzative favorevoli e apporto di competenze
spendibili per l'insegnamento individualizzato, la personalizzazione dei percorsi e delle relazioni
educative.
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METODOLOGIE D’INTERVENTO
Al fine di favorire il loro inserimento, di promuovere l’integrazione scolastica e lo sviluppo delle loro
potenzialità la scuola prevede:
¶¶ FFOORRMMEE DDII CCOOLLLLEEGGIIAALLIITTAA’’ tramite il coinvolgimento di tutti gli educatori (insegnanti di
classe, di sostegno, assistenti educatori e tutti i soggetti coinvolti nel percorso formativo del
bambino).
¶ LL’’IINNDDIIVVIIDDUUAALLIIZZZZAAZZIIOONNEE DDEELLLL’’IINNSSEEGGNNAAMMEENNTTOO attraverso la progettazione e la
realizzazione di interventi educativi e didattici calibrati sulla base delle competenze, dei ritmi e
degli stili di apprendimento dell’alunno. Tuttavia gli obiettivi ed i contenuti programmati
saranno, nei limiti del possibile, prossimi a quelli del piano di lavoro progettato per la classe
nella quale l’alunno in situazione di handicap è inserito, mentre vengono personalizzate le
strategie educative, le procedure didattiche, la scelta degli strumenti. In tal senso sono
previste, per entrambi gli ordini di scuola:
11.. aattttiivviittàà llaabboorraattoorriiaallii aa ppiiccccoolloo ggrruuppppoo;;
22.. aattttiivviittàà ccoolllleettttiivvee ppeerr ffaavvoorriirree iill lleeggaammee ddii aappppaarrtteenneennzzaa aall ggrruuppppoo ccllaassssee;;
33.. ll’’uuttiilliizzzzoo ddii mmeettooddoollooggiiee cchhee iimmpplliiccaannoo eessppeerriieennzzee ccoonnccrreettee;;
44.. ll’’uussoo ddii mmaatteerriiaallii ee ssuussssiiddii ddiiddaattttiiccii ssppeecciiffiiccii ccoommpprreessii qquueellllii mmuullttiimmeeddiiaallii ee
aauuddiioovviissiivvii..
¶ LL’’AACCCCOOGGLLIIEENNZZAA:: curare il delicato momento del passaggio in stretta collaborazione con i
docenti referenti della Continuità educativa.
¶ LLAA CCOONNTTIINNUUIITTAA’’:: nel passaggio ai diversi ordini di scuola attraverso lo scambio di
informazioni tra docenti e prevedendo incontri per acquisire dati significati, condividere azioni
e facilitare il primo inserimento.
REFERENTE D’ISTITUTO PER L’INCLUSIONE
Il nostro istituto si pone come finalità prioritaria quella di un’inclusione globale attraverso percorsi
formativi che fanno coesistere socializzazione e apprendimento, assicurando continuità nel passaggio
tra i diversi segmenti di scuola.
Per rendere maggiormente efficace ed incisivo il percorso di sviluppo, formazione e inclusione degli
alunni con disabilità, nonché il coordinamento delle insegnanti di sostegno nell’ Istituto opera un
insegnante con incarico di Funzione Strumentale per la disabilità.
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Competenze
Ø Conosce la situazione globale dell’Istituto relativa alla disabilità.
Ø Organizza il passaggio di informazioni, riguardanti l’alunno, tra i diversi segmenti scolastici per
garantire la continuità educativa e didattica.
Ø Raccoglie e aggiorna la storia scolastica degli alunni certificati.
Ø Coordina il gruppo H d’Istituto.
Ø Supporta i docenti di sostegno nella fase di progettazione.
Ø Fornisce la modulistica inerente la disabilità: modulo di segnalazione, P.E.I., P.D.F.
Ø Coordina l’acquisto del materiale didattico e software per gli alunni certificati.
Ø Partecipa agli incontri di rete”CTI” (Centro Territoriale per l’Integrazione)
Ø Coordina il GLH (Gruppo di Lavoro Handicap)
Ø Promuove la partecipazione a corsi di formazione, aggiornamento o convegni sul tema della
disabilità, organizzati dal CTI o altri Enti del Territorio.
Ø Cura gli aggiornamenti nel POF nell’area della disabilità.
Ø Collabora con la DS, in un continuo aggiornamento delle informazioni, nella condivisione dei
problemi e delle responsabilità.
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GRUPPO H D’ISTITUTO
Composizione
Tutti gli insegnanti di sostegno dell’Istituto e il Referente per l’integrazione.
Competenze
Ø Definisce le procedure per la realizzazione del PDF, del PEI e del Piano annuale
individualizzato o personalizzato degli alunni disabili.
Ø Aggiorna la modulistica dell’Istituto relativa all’inclusione degli alunni con disabilità.
Ø Rende operative le proposte emerse nel gruppo GLH.
Ø Promuove iniziative a favore dell’inclusione e formula proposte per l’aggiornamento del
personale docente di sostegno e curricolare.
Ø Definisce linee guida da adottare al passaggio in un ordine di scuola successivo.
Ø Mantiene lo scambio di informazioni con l’U D M del territorio.
DOCENTE DI SOSTEGNO
Il primo passo verso un processo di vera integrazione dell’alunno disabile è la stretta collaborazione
tra gli insegnanti di classe e l’insegnate di sostegno, che consente una intercambiabilità di ruoli, nel
rispetto e nella salvaguardia delle specifiche competenze di ciascuno.
La figura dell’insegnante di sostegno garantisce, dal punto di vista legislativo, la contitolarità della
gestione della classe e del bambino in situazione di handicap e stimola la cooperazione per un suo
efficace inserimento.
Il ruolo di questo docente non si esaurisce nell’occuparsi in modo esclusivo dell’alunno diversamente
abile, ma gli è richiesto anche di partecipare alla stesura e agli aggiornamenti della programmazione
di classe, proponendo attività che consentano una maggiore integrazione.
Competenze
Ø Realizza il progetto accoglienza dell’alunno disabile.
Ø Coordina il progetto di inclusione dell’alunno con disabilità, in fase sia di progettazione sia di
realizzazione.
Ø Si fa carico di conoscere le informazioni raccolte negli anni precedenti all’interno del fascicolo
personale.
Ø Elabora, insieme al team di classe, la Programmazione annuale Individualizzata o
Personalizzata, rispettando le capacità e le potenzialità dell’alunno disabile.
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Ø Realizza forme specifiche di intervento, cioè attività finalizzate alla piena valorizzazione e
sviluppo delle risorse e potenzialità dell'alunno con disabilità, da svolgersi in determinati
momenti del lavoro didattico.
Ø Stila i documenti specifici, quali il Piano Educativo Individualizzato, il Profilo Dinamico
Funzionale con la collaborazione dei colleghi di team e delle altre figure non docenti coinvolte
nel progetto di vita dell’alunno: operatori dell’UDM, famiglia, operatori dell’extrascuola (se
frequenta altri Centri).
Ø Partecipa pienamente alla programmazione educativa, all’elaborazione e alle verifiche delle
attività di competenza dei Consigli di Interclasse – Intersezione – Classe, dei Collegi Docenti e
ovviamente alla vita della classe o delle classi in cui opera.
Ø Partecipa a tutte le riunioni previste dalla funzione docente, oltre che ai gruppi di lavoro
previsti dalla normativa.
Ø Gestisce i rapporti con la famiglia, costruendo un rapporto di fiducia e scambio, mirato alla
restituzione di una immagine dell’alunno che ne comprenda le difficoltà, ma soprattutto le
potenzialità e le competenze.
GLH (Gruppo di studio e di lavoro a livello d’Istituto)
Composizione
Ø Dirigente Scolastico o un suo delegato.
Ø Docenti sensibili alle problematiche della disabilità e dell’integrazione.
Ø Insegnanti di sostegno.
Ø Personale OSS.
Ø Genitori degli alunni con disabilità.
Ø Docente con Funzione Strumentale per la disabilità.
Competenze
Ø Crea condizioni favorevoli all'inserimento degli alunni con disabilità.
Ø Analizza le risorse, sia umane che materiali, dell’Istituto scolastico.
Ø Promuove iniziative per la continuità con i diversi segmenti scolastici (scuole dell’infanzia,
primaria, secondaria di primo grado) per meglio attivare il processo di socializzazione e
apprendimento.
Ø Promuove iniziative a favore dell’inclusione e formula proposte per l’aggiornamento del
personale docente, in collaborazione anche con il CTI.
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Ø Individua spazi e sussidi utili per svolgere le attività didattiche in modo proficuo, proponendo
l'acquisto di materiale didattico o tecnologico necessario.
GLI OPERATORI SOCIO-SANITARI
L’operatore socio sanitario (O.S.S), al fine di assistere e sostenere l’alunno con disabilità
secondo i programmi e le indicazioni concordate con la famiglia e la scuola, fornisce,
in base al livello di autonomia e di autosufficienza raggiunto:
aiuto nella cura di sé, nella vestizione, nel soddisfacimento dei bisogni fisiologici, ecc…;
aiuto nell’assunzione della merenda e dei pasti;
aiuto nella deambulazione e nella mobilità;
aiuto nel corretto uso degli ausili per favorire la maggiore autonomia possibile;
aiuto negli spostamenti;
stimolo e sostegno sul piano dei comportamenti di relazione con la comunità scolastica;
sostegno e aiuto sul piano comportamentale per favorire una migliore inclusione sociale;
RAPPORTI CON L’ESTERNO
Durante l’anno scolastico sono previsti regolari incontri con le famiglie, che possono essere
intensificati per esigenza di una delle parti, insegnanti o famiglie.
Inoltre, come attività programmate annualmente oppure semplicemente in funzione di necessità
temporanee, hanno luogo momenti informativi e/o di aggiornamento con l’equipe dell’Azienda A.S.L.
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I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
Dislessia
Disortografia
Disgrafia
Discalculia. Dislessia
La dislessia è caratterizzata dalla difficoltà di effettuare una lettura accurata e/o fluente e da abilità
scadenti nella scrittura e nella decodifica. Queste difficoltà tipicamente derivano da un deficit nella
componente fonologica del linguaggio che è spesso inattesa in rapporto alle altre abilità cognitive e
scolastiche, non attribuibile a un disturbo generalizzato dello sviluppo o a una menomazione
sensoriale. Conseguenze secondarie possono includere i problemi di comprensione nella lettura e
una ridotta pratica della lettura che può impedire la crescita del vocabolario e della conoscenza
generale.
Disgrafia
La disgrafia è il disturbo correlato al linguaggio scritto, che riguarda le abilità esecutive della scrittura.
La caratteristica fondamentale del Disturbo di Sviluppo della Coordinazione e’ una marcata
compromissione dello sviluppo della coordinazione motoria .La diagnosi viene fatta solo se questa
compromissione interferisce in modo significativo con l’apprendimento scolastico o con le attività della
vita quotidiana Le manifestazioni di questo disturbo variano con l’età e con lo sviluppo. Per esempio, i
bambini più piccoli possono presentare goffaggine e ritardo nel raggiungimento delle tappe
fondamentali dello sviluppo motorio (per es., camminare, gattonare, stare seduti, allacciarsi le scarpe,
abbottonarsi la camicia e chiudersi la cerniera lampo dei pantaloni). I bambini più grandi possono
mostrare difficoltà nelle componenti motorie dell’assemblaggio di puzzles, nel modellismo, nel giocare
a palla, nello scrivere in stampatello o nella calligrafia.
Disortografia
La disortografia è il disturbo della competenza ortografica, cioè la difficoltà nel trasformare il
linguaggio parlato nel linguaggio scritto.
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Discalculia
E’ definito discalculia il disturbo nell’apprendimento del calcolo e del sistema dei numeri. Il Disturbo
del Calcolo interferisce in modo significativo con l’apprendimento scolastico o con le attività della vita
quotidiana che richiedono capacità di calcolo Nel disturbo del Calcolo possono essere compromesse
diverse capacità incluse le capacità “linguistiche” (per es., comprendere o nominare i termini, le
operazioni, o i concetti matematici, e decodificare problemi scritti in simboli matematici), capacità
“percettive” (per es., riconoscere o leggere simboli numerici o segni aritmetici e raggruppare oggetti in
gruppi), capacità “attentive” (per es., copiare correttamente numeri o figure, ricordarsi di aggiungere il
riporto e rispettare i segni operazionali) e capacità “matematiche” (per es., seguire sequenze di
passaggi matematici, contare oggetti, e imparare tabelline)”.
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INDICAZIONI OPERATIVE VALIDE PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA
SSSCCCUUUOOOLLLAAA FFFAAAMMMIIIGGGLLLIIIAAA
OSSERVARE:
• Lo sviluppo del linguaggio.
• Le abilità meta-fonologiche (trovare parole
che iniziano con la stessa sillaba,
riconoscere e produrre rime, dividere
parole in sillabe,…).
• L’organizzazione spazio temporale.
• Lo sviluppo motorio (disegno, ritaglio,…).
IN PRESENZA DI BAMBINI CHE PRESENTANO DIFFICOLTA’ SPECIFICHE E PERSISTENTI:
• Invitare i genitori a far effettuare una
osservazione e valutazione specialistica.
• Proporre attività per il potenziamento degli
aspetti carenti.
PARTECIPARE ad attività di screening
PREDISPORRE il passaggio di informazioni al passaggio di ciclo
ATTENZIONE:
• Allo sviluppo del linguaggio.
• Allo sviluppo della abilità metafonologiche (trovare
parole che iniziano con la stessa sillaba,
riconoscere e produrre rime…..).
• All’organizzazione spazio-temporale.
• Allo sviluppo motorio (disegno, ritaglio…).
• Alla presenza in famiglia di persone con DSA.
ACCOGLIERE un’eventuale segnalazione da parte degli insegnanti e rivolgersi ai Servizi dell’età evolutiva.
INDICAZIONI OPERATIVE VALIDE PER LA SCUOLA PRIMARIA
SSSCCCUUUOOOLLLAAA FFFAAAMMMIIIGGGLLLIIIAAA
• Approfondire le conoscenze riguardo ai
DSA.
• Partecipare ad attività di screening in
classe prima e seconda.
• Nell’ambito dell’equipe pedagogica
definire un Percorso Didattico
Personalizzato.
• Ricevuta la diagnosi di DSA, chiedere un incontro
con i docenti di classe per:
⇒ Informare la scuola
⇒ Consegnare copia della diagnosi
⇒ Concordare le modalità di incontro e
collaborazione tra insegnanti e specialisti al
fine di definire un percorso personalizzato.
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• Porre attenzione allo sviluppo
dell’autostima e del concetto di sé
dell’alunno.
• Avviare all’uso degli strumenti
compensativi: strumenti informatici, sintesi
vocale, registrazione delle lezioni, mappe
concettuali…
• Mettere in evidenza e far riconoscere le
capacità presenti e i punti di forza.
• Costruire rapporti di collaborazione con la
famiglia e l’alunno.
• Verificare con la scuola la possibilità di definire un
percorso individualizzato.
• Informare gli insegnanti delle difficoltà presenti
nell’esecuzione dei compiti a casa.
• Costruire rapporti di collaborazione e mantenersi
regolarmente in contatto con gli insegnanti.
• Il genitore può chiedere copia del percorso
personalizzato definito dal team docente.
INDICAZIONI OPERATIVE VALIDE PER LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
SSSCCCUUUOOOLLLAAA FFFAAAMMMIIIGGGLLLIIIAAA
• Approfondire le conoscenze riguardo ai DSA.
• Partecipare ad attività di screening in classe prima.
• Nell’ambito del Consiglio di Classe definire un Percorso
Personalizzato.
• Porre attenzione allo sviluppo dell’autostima e del
concetto di sé dell’alunno.
• Insegnare gli strumenti compensativi: strumenti
informatici, sintesi vocale, registrazione delle lezioni,
mappe concettuali…
• Mettere in evidenza e far riconoscere le capacità presenti
e i punti di forza.
• Nella didattica utilizzare schemi e mappe per favorire
l’apprendimento.
• Non sovraccaricare di compiti l’alunno.
• Ricercare strategie di compensazione adeguate al
singolo.
• Esplicitare in maniera chiara le consegne.
• Condivisione del problema con la classe previo accordo
del ragazzo e della famiglia.
• Ricevuta la diagnosi di DSA,
chiedere un incontro con i docenti
di classe per:
⇒ Informare la scuola.
⇒ Consegnare copia della
diagnosi.
⇒ Concordare le modalità di
incontro e collaborazione tra
insegnanti e specialisti al fine
di definire un percorso
personalizzato.
• Verificare con la scuola la
possibilità di definire un percorso
individualizzato.
• Informare gli insegnanti delle
difficoltà presenti nell’esecuzione
dei compiti a casa.
• Costruire rapporti di
collaborazione e mantenersi
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• Costruire rapporti di collaborazione con la famiglia e
l’alunno.
• Predisporre il passaggio di informazioni con l’altro
segmento di scuola.
• ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO
Ogni anno occorre informarsi sulle nuove disposizioni
contenute nella “Circolare Ministeriale sull’esame di
Stato a conclusione del primo ciclo di istruzione”, con
particolare riguardo al punto dedicato a “Disposizioni
per particolari tipologie di alunni: Alunni con disturbo
specifico di apprendimento.
• Costruire rapporti di collaborazione con la famiglia e
l’alunno.
regolarmente in contatto con gli
insegnanti.
• Il genitore può chiedere copia del
percorso personalizzato definito
dal team docente.
• Stimolare il ragazzo a praticare
un’attività extrascolastica
gratificante.
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI
La scuola rappresenta il luogo privilegiato dell’integrazione, l’ambito in cui l’alunno può costruire il suo
futuro, senza tuttavia perdere i suoi riferimenti, le tracce delle origini: è il punto in cui meglio si
realizza il passaggio dall'accoglienza e integrazione al vero e proprio inserimento sociale.
Il punto centrale delle azioni della scuola deve essere il diritto del bambino e della sua famiglia a
trovare spazi di accoglienza, ascolto, comunicazione, aiuto e facilitazione nel processo di inserimento
nella comunità ospite.
In virtù di tale riflessione si intende presentare un modello di accoglienza per attuare in modo
operativo le indicazioni contenute nelle Nuove Indicazioni.2012 ” Una scuola di tutti e di ciascuno”
Pertanto si propone un protocollo di accoglienza, ossia un documento in cui vengono esplicitati:
criteri, principi, indicazioni per favorire l’inserimento degli alunni stranieri;
fasi dell’accoglienza;
interventi e risorse.
Il Protocollo nasce, dunque, dalla consapevolezza degli insegnanti del ruolo fondamentale che la
scuola ha nell'accogliere e inserire la diversità, in ogni sua particolarità, considerata non come un
ostacolo, ma come una ricchezza da valorizzare e rendere accessibile a tutti in un confronto aperto e
paritario.
Questo nell’ottica di dare a tutti gli alunni pari opportunità di successo e di inserimento e
partecipazione nella società più vasta sempre più multiculturale e multietnica.
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FINALITA’
Il Protocollo di Accoglienza contiene indicazioni che mirano a:
facilitare le relazioni con la famiglia;
aiutare l’alunno straniero a superare le difficoltà derivanti da limitate conoscenze linguistiche,
culturali e logistiche;
favorire un clima d’accoglienza fra gli alunni nel rispetto delle diversità;
promuovere l’integrazione scolastica e sociale dell’alunno straniero con il gruppo classe;
accelerare il processo di apprendimento della lingua italiana;
dotare gli insegnanti di strumenti di rilevazione dati per programmare adeguatamente obiettivi
educativi e didattici da perseguire con alunni stranieri;
delineare percorsi di recupero di abilità e competenze per supportare l’alunno straniero;
COSA FARE?
L’accoglienza è il primo contatto del bambino straniero e della sua famiglia con l’Istituto e per
attivare un inserimento positivo si devono tenere in considerazione i seguenti aspetti:
EEEDDDUUUCCCAAATTTIIIVVVOOO
• rilevazione delle capacità e dei bisogni specifici di apprendimento;
• individuazione della classe e della sezione in cui inserire il bambino;
• elaborazione di percorsi didattici individualizzati;
• revisione della programmazione.
CCCOOOMMMUUUNNNIIICCCAAATTTIIIVVVOOO
• modalità di comunicazione fra scuola e famiglia straniera;
• attenzione agli aspetti non verbali della comunicazione;
• ricorso ad eventuali interpreti/mediatori culturali per superare le
difficoltà.
RRREEELLLAAAZZZIIIOOONNNAAALLLEEE
• creare un “clima” favorevole per ridurre l’ansia, la differenza e la
distanza;
• favorire la prima socializzazione del bambino straniero con i
compagni.
SSSOOOCCCIIIAAALLLEEE
• eventuali contatti con associazioni ed enti territoriali per
collaborazioni ed intese.
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LA PRIMA CONOSCENZA
Gli alunni stranieri saranno accolti da alcuni insegnanti che agiscono da tramite fra il bambino, la sua
famiglia e il corpo docente che accoglierà l’alunno.
CCCHHHIII III DDDOOOCCCEEENNNTTTIII DDDIII CCCLLLAAASSSSSSEEE MMMAAATTTEEERRRIIIAAALLLIII
Possibilmente docenti
di più discipline • esaminano la prima
documentazione, raccolta all’atto
dell’iscrizione;
• effettuano il primo colloquio con la
famiglia e se necessario richiedono
l’intervento di un mediatore culturale;
• valutano le competenze generali
linguistiche e in altre abilità di base
con prove oggettive;
• osservano l’alunno in varie situazioni
esterne alla classe;
• informano la famiglia dei risultati
delle prime prove;
• propongono al DS la richiesta di
interventi di enti territoriali
• Schede di osservazione e
rilevamento
• Test per la misurazione dei
livelli delle competenze di
italiano e matematica.
INCLUSIONE IN CLASSE
La collegialità è fondamentale in tutte le fasi della programmazione in quanto la lingua è trasversale a
tutte le discipline, per cui attiene a tutti gli insegnanti contribuire alla crescita delle competenze
dell’alunno straniero.
CCCHHHIII III DDDOOOCCCEEENNNTTTIII DDDIII CCCLLLAAASSSSSSEEE MMMAAATTTEEERRRIIIAAALLLIII
Tutti i docenti del
Consiglio di Classe
• favorire l’inclusione dell’alunno straniero in
classe:
⇒ informando i compagni e creando un
clima positivo d’attesa;
⇒ dedicando tempo ad attività di benvenuto
e conoscenza;
⇒ individuando un alunno particolarmente
adatto a svolgere il compito di tutor
• Accoglienza con materiali di
benvenuto e anche idonei a far
conoscere il paese di
provenienza dell’alunno
straniero.
• Test per la misurazione dei
livelli delle competenze di
italiano e matematica.
P.O.F. - Pag. 92 di 141
dell’alunno straniero;
• rilevare i bisogni specifici educativi,
osservando l’alunno nei vari momenti
scolastici in classe e di apprendimento
sulla base delle prove d’ingresso;
• favorire la comunicazione parlando in
modo chiaro, semplice e rallentato,
verificando la comprensione delle
istruzioni date;
• individuare modalità di semplificazione dei
contenuti, stabilendo contenuti minimi e
adattando ad essi le verifiche e la
valutazione in itinere;
• programmare il lavoro con le figure che
eventualmente affiancano l’alunno nelle
prime fasi di scolarizzazione;
• informare l’alunno e la famiglia del
percorso predisposto per lui dalla scuola;
• valorizzare le diversità culturali.
• Osservazione dei
comportamenti, del rispetto
delle regole in classe, l’uso dei
materiali, la socializzazione e
partecipazione dell’alunno
straniero.
• Programmazioni calibrate sui
bisogni dell’alunno straniero;
ACCOGLIENZA
1. L’ins. di sostegno, al momento della presa in carico dell’alunno, prende visione, presso la
Segreteria della scuola, della documentazione disponibile sull’alunno (certificazione, diagnosi
funzionale) e la condivide con i docenti di classe/sezione.
2. Gli insegnanti, là dove sia possibile, si informano della situazione (o contesto) d’apprendimento
pregresso tramite incontri con precedenti insegnanti e/o operatori dell’ UDM
3. Gli insegnanti (di modulo / classe / sezione e di sostegno), prima dell’inizio dell’anno scolastico o in
tempi immediatamente successivi, incontrano la famiglia per un primo scambio di informazioni sui
deficit/potenzialità dell’alunno e sul servizio che la scuola è in grado di offrire (risorse strutturali e
professionali).
4. Se già prodotti, gli insegnanti visionano DF PDF e PEI degli anni precedenti. I docenti che
intervengono nel processo d’inclusione richiedono un incontro Scuola - ASL - Famiglia per
predisporre PEI e PDF ( se non è presente). Tali documenti devono essere sottoscritti da tutte le parti
coinvolte.
5. Gli insegnanti di classe / sezione effettuano osservazioni mirate per conoscere le abilità e le
competenze dell’alunno.
P.O.F. - Pag. 93 di 141
6. In base a questi documenti gli insegnanti di classe/sezione redigono la programmazione mirata alle
specificità dell’alunno e alla classe di appartenenza: programmazione che si può presentare
interamente individualizzata o comune solo rispetto a specifici ambiti.
7. Tutta la documentazione sull’alunno, prodotta all’ingresso e nel corso dell’anno scolastico, viene
consegnata in Segreteria e raccolta all’interno del fascicolo personale dell’alunno.
CONTINUITA’ EDUCATIVA E DIDATTICA TRE I DIVERSI SEGMENTI DI SCUOLA
Per permettere il naturale evolversi della personalità dell’alunno con bisogni educativi speciali risulta
importante una proficua collaborazione tra i vari segmenti scolastici per l’attuazione di un progetto
che si pone come obiettivi:
ü superare le difficoltà nell’approccio con la nuova realtà scolastica;
ü facilitare l’acquisizione delle regole e modalità organizzative del nuovo segmento di scuola;
ü continuare l’acquisizione di abilità e competenze, basandosi anche sulle conoscenze già acquisite;
ü promuovere un confronto operativo tra docenti di sostegno nel redigere una programmazione personalizzata fedele alle strategie e ai facilitatori già utilizzati per agevolare il processo di apprendimento.
Per favorire il passaggio degli alunni con disabilità da un segmento di scuola ad un altro, sono
previsti incontri tra insegnanti della scuola frequentata, i docenti di sostegno e i genitori per la
presentazione dell’allievo, per uno scambio di informazioni sul progetto educativo attuato e per un
confronto dei diversi contesti scolastici, al fine di individuare, sulla base delle specifiche esigenze,
le modalità per l’accoglienza.
P.O.F. - Pag. 94 di 141
PROTOCOLLO DI VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
Intesa come forma di accertamento che “precede, accompagna e segue i percorsi curricolari”
Sarà effettuata in due direzioni:
Hanno per oggetto: - Il processo di apprendimento. - Il comportamento. - Il rendimento scolastico. - La maturazione globale della personalità.
- La qualità dell’organizzazione e degli apprendimenti. - L’efficacia del P.O.F. - L’ adeguatezza del curricolo e dei percorsi
didattici. - L’individuazione dei punti di forza e di
criticità.
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VERIFICA E VALUTAZIONE DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO I criteri della valutazione del processo d’insegnamento – apprendimento sono in perfetta linea con le
norme legislative e con l’Atto di Indirizzo del Ministero dell’8 settembre 2009 che ribadisce: “una
buona scuola” pone al centro l’alunno, il suo itinerario di apprendimento e di formazione; mette in
primo piano l’obiettivo di formare i cittadini di oggi e di domani; opera l’inclusione di tutti i ragazzi con
difficoltà di apprendimenti; tiene conto dei traguardi da raggiungere nelle principali aree disciplinari
attraverso una valutazione interna e una esterna (Prove INVALSI nelle classi II e V della Primaria e
nelle classi I e III della Scuola Secondaria; per la III della Secondaria, la prova INVALSI costituisce
prova d’ esame nazionale ), stimolando un percorso istruttivo permanente; considera le verifiche
continue, sistematiche e periodiche con le quali garantire agli alunni l’inizio di un successo formativo
che possa continuare con il secondo ciclo di istruzione ( rif. Normativa D.P.R. n. 89 del 20 marzo
2009; D.P.R. n. 112 del 22 giugno 2009).
pertanto
la valutazione interna al nostro Istituto é: • funzionale • oggettiva • trasparente • puntuale
perchè
lo scopo della valutazione è quello di trarre informazioni per migliorare l’insegnamento e l’apprendimento
quindi
non basta più rilevare le caratteristiche di ciascuno e di tutti gli alunni attraverso la pur importantissima valutazione diagnostica dei requisiti cognitivi e affettivo-motivazionali per decidere le strategie didattiche più adeguate per un proficuo inserimento nel processo di istruzione; non basta più mostrare le difficoltà che l’allievo ha incontrato nel processo di apprendimento al fine di attivare i pur necessari processi di recupero, sostegno e consolidamento delle conoscenze,
è necessario soprattutto individuare i punti forti di ognuno, sui quali operare per promuovere il successo scolastico.
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è necessario che la valutazione fornisca informazioni che possano aiutare gli alunni a migliorare le proprie capacità e a sostenere la fiducia in se stessi. Una valutazione positiva per lo studente di qualsiasi età deve contribuire a: ü fargli conoscere l’ampiezza e la profondità delle sue competenze; ü fargli scoprire e apprezzare sempre meglio le capacità potenziali personali; ü fornire gli strumenti perché possa decidere un proprio progetto di vita.
La valutazione si articola secondo tre fasi fondamentali:
Valutazione diagnostica
Occupa la prima fase dell’anno scolastico e serve ad individuare il livello di partenza degli alunni, ad accertare il possesso dei prerequisiti e a predisporre eventuali attività didattiche di sostegno per gli alunni che si presentano con un modesto rendimento o insuccesso nell’apprendimento.
Valutazione formativa
Accompagna le varie fasi del percorso didattico per monitorare il percorso di apprendimento in itinere
e consentire ai docenti di valutare la validità della programmazione e delle strategie didattiche
utilizzate, in modo da attuare eventuali correttivi all’azione didattica o predisporre interventi di
rinforzo.
Valutazione periodica (intermedia) e annuale (finale) Legge n169/2008 di conversione del D.L. 137/2008
Fa un bilancio consuntivo degli apprendimenti degli alunni/e mediante l’attribuzione di voti numerici
espressi in decimi, e delle competenze acquisite a livello di maturazione culturale mediante un
giudizio analitico.
Rilevamento situazione in ingresso degli alunni
La situazione di partenza viene rilevata principalmente tramite osservazioni sistematiche iniziali,che
includono anche prove di ingresso mirate e funzionali, in modo che i docenti possano stabilire la reale
situazione della classe e dei singoli alunni nell’area cognitiva e in quella non cognitiva.
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Nella diagnosi di ingresso, per l’aspetto cognitivo sono analizzate le competenze possedute nelle
singole discipline (possesso dei prerequisiti), ai vari rispettivi livelli, e quelle più significative di
dimensione trasversale alle discipline e precisamente:
¶ llaa ccoommpprreennssiioonnee:: comprendere i vari messaggi o concetti;
¶ llaa ccoommuunniiccaazziioonnee:: comunicare i contenuti in modo organico, corretto e appropriato,
utilizzando i vari linguaggi.
Per gli aspetti socio/relazionali sono presi in considerazione:
iill ccoommppoorrttaammeennttoo come capacità dell’alunno di rispettare le regole della vita scolastica,
controllando il suo comportamento nelle attività individuali e collettive;
llaa ccoollllaabboorraazziioonnee come capacità di porsi in relazione positiva con gli altri e con l’ambiente;
ll’’aatttteennzziioonnee ee llaa ppaarrtteecciippaazziioonnee come capacità di seguire con interesse e attenzione ogni tipo
di attività didattica, intervenendo in modo ordinato e pertinente;
ll’’iimmppeeggnnoo come capacità di impegnarsi in modo costante e responsabile nelle varie attività e
discipline;
ll’’aauuttoonnoommiiaa ee iill mmeettooddoo ddii llaavvoorroo come capacità di organizzare il lavoro e svolgerlo in modo
autonomo, curato ed efficace.
Valuta tre aspetti:
¶ LL’’aallffaabbeettiizzzzaazziioonnee ccuullttuurraallee:: acquisizione di abilità operative, padronanza di conoscenze e
linguaggi, sviluppo di competenze comunicative ed espressive.
¶ LL’’aauuttoonnoommiiaa:: maturazione dell’identità, senso di responsabilità, atteggiamento di fronte ai
problemi, senso critico.
¶ PPaarrtteecciippaazziioonnee aallllaa ccoonnvviivveennzzaa ddeemmooccrraattiiccaa:: disponibilità relazionale e consapevolezza dei
rapporti sociali.
Valutazione Periodica (intermedia) e Annuale (finale)
Ai sensi del D.P.R. 122/ 2009, n.191, la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti relativi
alle discipline e al comportamento ha essenzialmente una finalità formativa e concorre, attraverso
l’individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione
degli alunni stessi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo … (art 1 ). La
P.O.F. - Pag. 98 di 141
valutazione degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite viene effettuata
mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi, riportati in lettere nei documenti di
valutazione, e illustrata con ggiiuuddiizziioo aannaalliittiiccoo ssuull lliivveelllloo gglloobbaallee ddii mmaattuurraazziioonnee rraaggggiiuunnttoo ddaallll’’aalluunnnnoo.
IL D.P.R. 122/ 2009 sottolinea l’importanza dell’aspetto formativo della valutazione. L’attribuzione del
voto nella valutazione intermedia e finale, come previsto dal recente dettato legislativo, deve tener
conto per ogni singola disciplina o ambito disciplinare, innanzitutto degli aspetti cognitivi e disciplinari,
ma anche dell’impegno, della partecipazione dell’ allievo alle attività scolastiche. Il contesto normativo
di riferimento evidenzia come la valutazione abbia prevalentemente finalità formativa e concorra al
miglioramento degli apprendimenti e al successo formativo. Una valutazione adeguatamente
formativa e di qualità non rivela solamente gli esiti, ma pone attenzione soprattutto a tutto il percorso
che l’ alunno sta compiendo e del suo grado di avvicinamento ai traguardi che la scuola si è data in
termini di istruzione e formazione.
CRITERI E STRUMENTI
Il Collegio dei Docenti definisce modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza
della valutazione nel rispetto del principio della libertà di insegnamento individuando tali criteri
essenziali:
Ø Coerenza con gli obiettivi di apprendimento previsti dai piani di studio .
Ø Considerazione sia dei processi di apprendimento che dei loro esiti.
Ø Rigore metodologico delle procedure.
Ø Valenza informativa.
Tali criteri fanno da riferimento per:
Ø la valutazione in itinere;
Ø la valutazione periodica e finale;
Ø l’esame di stato conclusivo di ciclo;
Ø gli interventi di rilevazione esterna degli apprendimenti da parte dell’INVALSI.
Il regolamento di coordinamento delle norme in materia di valutazione degli alunni ( D.P.R. 122 )
prevede che gli studenti siano valutati nelle singole materie con voti numerici espressi in decimi e
riportati anche in lettere nel documento di valutazione.
Per la valutazione degli alunni con disabilità (art. 9) si dovrà tener conto oltre che del
comportamento, anche delle discipline e delle attività svolte sulla base del piano educativo
individualizzato, corrispondenti agli insegnamenti impartiti e idonei a valutare il progresso dell’alunno
in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali.
P.O.F. - Pag. 99 di 141
Per gli alunni in situazioni di difficoltà specifica di apprendimento (art. 10) debitamente
certificate, si prevede la compilazione del nuovo modello P.D.P (legge 170/210) e che in sede di
svolgimento delle attività didattiche siano attivate adeguate misure dispensative e compensative.
La relativa valutazione sarà effettuata tenendo conto delle particolari situazioni ed esigenze personali
degli alunni.
SCUOLA DELL’ INFANZIA
Lo scopo della valutazione nella scuola dell’infanzia è quello di comprendere e conoscere i livelli
raggiunti da ciascun bambino, di esplorarne e incoraggiarne lo sviluppo individuando i processi utili a
favorirne la crescita e la maturazione.
Valutare è un’operazione complessa attraverso la quale l’insegnante ricava elementi di riflessione sul
contesto e sulla propria azione educativa, in una prospettiva di continua regolazione dell’attività
didattica che tenga presenti tutte le variabili che influenzano l’apprendimento ( le conoscenze
pregresse, i modi e gli stili di apprendimento , le modalità organizzative…) .
Si avvale di una serie di strumenti quali :
le osservazioni sistematiche e partecipanti ;
la documentazione fotografica ;
il documento di memoria/passaggio alla scuola primaria, elaborato nell’ultimo anno
di frequenza, con valore positivo e orientativo del percorso del bambino.
Gli aspetti presi in considerazione ai fini della valutazione all’inizio e alla fine di ciascun anno
scolastico e a conclusione dell’esperienza scolastica, nella prospettiva della continuità con la scuola
primaria sono:
⇒ Socializzazione.
⇒ Autonomia.
⇒ Sviluppo del linguaggio ed altre forme di espressione.
⇒ Capacità di comprendere e usare termini per organizzare le categorie dello spazio e del
tempo e padroneggiare le abilità topologiche.
⇒ Capacità di osservare, descrivere misurare e formulare ipotesi per risolvere semplici
problemi.
⇒ Capacità di avvicinarsi a materiali esperienze e situazioni con idee originali e spirito di
ricerca.
⇒ Padronanza della lateralità dominante. SCUOLA PRIMARIA
Il momento della valutazione riveste una grande valenza formativa all’interno dei processi di
apprendimento-insegnamento e li accompagna nel loro svolgersi.
P.O.F. - Pag. 100 di 141
La valutazione è parte integrante della programmazione, non solo come controllo degli
apprendimenti, ma come verifica dell’intervento didattico al fine di operare con flessibilità sul progetto
educativo;consente un costante adeguamento della programmazione didattica in quanto permette ai
docenti di personalizzare il percorso formativo di ciascun alunno.
Nella Scuola Primaria la Valutazione Currricolare è di tipo formativo e di tipo sommativo perché si
applica sia durante che al termine di moduli e di unità di apprendimento ma anche a cadenza
bimestrale.
Nella valutazione si fa riferimento ai seguenti criteri:
⇒ Raggiungimento degli obiettivi formativi concordati dal Consiglio di Interlasse.
⇒ Conseguimento degli obiettivi didattici di ciascuna disciplina/area disciplinare.
⇒ Esito delle prove di verifica
⇒ Evoluzione rispetto ai livelli di partenza
⇒ Caratteristiche individuali
⇒ Raggiungimento degli obiettivi del P.E.I. per gli alunni diversamente abili.
STRUMENTI DI VALUTAZIONE
QQuuaannddoo ssii ppeerrsseegguuoonnoo oobbiieettttiivvii ttrraassvveerrssaallii,, èè ooppppoorrttuunnoo cchhee qquueeggllii oobbiieettttiivvii ttrroovviinnoo aanncchhee uunn
mmoommeennttoo vvaalluuttaattiivvoo ccoommuunnee..
¶¶ SSaarraannnnoo uuttiilliizzzzaattii ssttrruummeennttii ooggggeettttiivvii ssoolloo ppeerr llaa vvaalluuttaazziioonnee ddeeggllii aassppeettttii ccooggnniittiivvii..
¶¶ SSaarraannnnoo rreeggiissttrraattee oosssseerrvvaazziioonnii ppeerr cciiaassccuunn aalluunnnnoo iinn rreellaazziioonnee aa:: mmeettooddoo ddii
ssttuuddiioo//aauuttoonnoommiiaa//ppaarrtteecciippaazziioonnee//iinntteerraazziioonnee nneell ggrruuppppoo--ccllaassssee..
¶¶ SSaarraannnnoo tteennuuttii iinn ddoovvuuttoo ccoonnttoo ttuuttttii ggllii aassppeettttii cchhee ccoonnddiizziioonnaannoo ll’’aapppprreennddiimmeennttoo ee
ll’’iinnsseerriimmeennttoo,, oollttrree cchhee ii ppaarreerrii ddeeggllii eessppeerrttii ddeeii sseerrvviizzii ssoocciiaallii ee rriiaabbiilliittaattiivvii..
¶¶ PPeerr ll’’aammmmiissssiioonnee aallllee ccllaassssii ssuucccceessssiivvee ssii vvaalluutteerraannnnoo ii rreeaallii pprrooggrreessssii ccoommppiiuuttii ddaaggllii aalluunnnnii
rriissppeettttoo aallllaa ssiittuuaazziioonnee ddii ppaarrtteennzzaa nnoonncchhéé ll’’iinnsseerriimmeennttoo ddeellll’’aalluunnnnoo nneell ggrruuppppoo ccllaassssee..
II ddoocceennttii ddeellllaa ssccuuoollaa pprriimmaarriiaa,, iinn sseeddee ddii pprrooggrraammmmaazziioonnee,, pprreevveeddoonnoo ee mmeettttoonnoo aa ppuunnttoo
PPRROOVVEE DDII VVEERRIIFFIICCAA cchhee ppoossssoonnoo eesssseerree uuttiilliizzzzaattee::
11.. aall tteerrmmiinnee ddii ooggnnii oobbiieettttiivvoo;;
22.. aallllaa ffiinnee ddii ooggnnii bbiimmeessttrree;;
33.. aallllaa ffiinnee ddii ooggnnii qquuaaddrriimmeessttrree..
P.O.F. - Pag. 101 di 141
Le pprroovvee ddii vveerriiffiiccaa saranno quindi continue e il più possibile oggettive; seguiranno l’alunno in tutto il
percorso di apprendimento, dall’inizio delle attività scolastiche al momento della valutazione finale. Gli
strumenti da utilizzare per la valutazione del singolo alunno saranno:
¶ pprroovvee ddii iinnggrreessssoo:: per verificare i prerequisiti e i livelli di partenza specifici per ogni disciplina
e quelli trasversali;
¶ sscchheeddee ddii oosssseerrvvaazziioonnee ddeell ccoommppoorrttaammeennttoo:: per rilevare le dinamiche relazionali, la
partecipazione, la socializzazione, il metodo di studio, il grado di autonomia; nel campo
cognitivo per rilevare il possesso di abilità e conoscenze disciplinari;
¶ pprroovvee nnoonn ssttrruuttttuurraattee,, oorraallii ee ssccrriittttee (relazioni, conversazioni, elaborazioni, questionari, lavori
grafici ed artistici ...);
¶¶ pprroovvee ooggggeettttiivvee oo ssttrruuttttuurraattee..
Per prove oggettive o strutturate, s’ intendono prove di verifica delle abilità e/o delle conoscenze
possedute dall’alunno, in cui le risposte possibili e quelle accettabili sono rigorosamente predefinite:
ssii ttrraattttaa sseemmpprree ddii pprroovvee aa rriissppoossttaa cchhiiuussaa.
Per l’elaborazione di tali prove i docenti utilizzano quesiti (items) del tipo :
vero/falso
a scelta multipla
a completamento
a corrispondenza
nella cui formulazione occorre tener presente alcuni criteri di riferimento: usare un linguaggio preciso,
non complicare la formulazione di domande con forme negative, evitare di formulare items molto
lunghi, non richiedere contemporaneamente prestazioni relative a conoscenze non esattamente
definibili.
Ogni Consiglio di Interclasse stabilirà inoltre il numero di prove necessario per accertare il grado di
raggiungimento degli obiettivi prestabiliti, comunque non meno di tre per ogni quadrimestre.
I risultati delle verifiche periodiche stabilite da ogni docente secondo le esigenze delle unità di
apprendimento e degli argomenti trattati, saranno utilizzati ai fini della valutazione quadrimestrale e
per eventuali strategie di intervento in relazione a recupero, sostegno, potenziamento e
approfondimento.
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
La valutazione è un momento fondamentale del processo educativo - didattico e della
programmazione; viene formulata come verifica del conseguimento degli obiettivi formativi e
didattici, come accertamento dei livelli di crescita della persona ed è finalizzata a promuovere la
capacità di autovalutazione e controllo dei processi conoscitivi.
P.O.F. - Pag. 102 di 141
Costituisce, inoltre, momento di verifica della didattica per i singoli docenti e, in generale per tutta
l’attività della scuola.
Gli insegnanti raccoglieranno in maniera sistematica e continuativa osservazioni, informazioni, dati
sui processi di apprendimento per poter introdurre quelle modifiche o integrazioni che risultassero
opportune sia in itinere che per gli anni successivi.
Il Consiglio di classe procederà alla verifica delle conoscenze, competenze e abilità raggiunte da ogni
singolo alunno (consigli mensili) in modo da poter seguire dettagliatamente la situazione di
apprendimento di ciascuno e poter operare in maniera tempestiva con interventi di sostegno,
predisporre strategie di recupero e consolidamento.
SSttrruummeennttii ddii vveerriiffiiccaa, oltre che le tradizionali interrogazioni e compiti scritti in classe, potranno essere
lavori svolti a casa, test, questionari e lavori di gruppo …
Per definire un quadro il più possibile obiettivo della situazione di partenza della classe , si ricorre alla
somministrazione di test di ingresso e /o prove strutturate; inoltre per gli alunni della classi prime
nell’ottica della continuità didattica, sono tenute in considerazione le indicazioni della scuola di
provenienza ( colloqui con le insegnanti della sc. primaria),le notizie dedotte dalle schede di
valutazione e le informazioni fornite dai genitori.
La valutazione seguirà i seguenti criteri:
area non cognitiva:
Ø rapporto con gli altri e con l’ambiente
Ø autocontrollo
Ø impegno e partecipazione
Ø organizzazione personale
Ø metodo di lavoro
Ø autonomia
area cognitiva:
Ø comprensione
Ø conoscenza
Ø competenza
Ø comunicazione
Ø applicazione
Ø rielaborazione
P.O.F. - Pag. 103 di 141
La valutazione del grado di raggiungimento degli obiettivi prefissati si baserà su criteri di oggettività,
gradualità, continuità e partecipazione.
Nonostante le attenzioni alla individualizzazione di percorsi, la valutazione dovrà naturalmente tener
conto della necessaria acquisizione di un patrimonio culturale comune, del conseguimento
soddisfacente di abilità, capacità e conoscenze indispensabili per l’inserimento senza difficoltà nelle
classi successive e per una prosecuzione degli studi.
L’utilizzo della scheda di valutazione renderà più oggettiva l’operazione valutativa; agli alunni e alle
famiglie saranno partecipati, in termini trasparenti e interattivi e con una comunicazione efficace, gli
esiti della valutazione.
CRITERI DI VALUTAZIONE PROVE D’ESAME (scuola secondaria)
Prova d‘esame Indicatori Punteggio
PROVA SCRITTA DI LINGUA ITALIANA
• Ricchezza e varietà del contenuto
• Organizzazione e coerenza testuale
• Rielaborazione personale
• Correttezza morfosintattica e proprietà del lessico
• 0 – 3
• 0 – 3
• 0 – 2
• 0 – 2
PROVA SCRITTA DI LINGUA STRANIERA
• Comprensione del testo
• Correttezza grammaticale e sintattica
• Rielaborazione personale
• 0 – 4
• 0 – 3
• 0 – 3
PROVA SCRITTA DI MATEMATICA
• Conoscenza di formule e simboli e loro corretta applicazione
• Correttezza formale e di calcolo
• Capacità di risoluzione dei problemi
• Uso di termini specifici del linguaggio
• Uso di linguaggio grafico e relativa rappresentazione
• 0 – 2
• 0 – 2
• 0 – 2
• 0 – 2
• 0 – 2
PROVA NAZIONALE
INVALSI
• La prova nazionale è valutata secondo la griglia nazionale di
correzione tradotta in decimi.
Colloquio pluridisciplinare
• Capacità di esposizione chiara e articolata
• Conoscenze culturali
• Capacità di collegamento
• Capacità di rielaborazione personale
• Controllo emotivo
• 0 – 2
• 0 – 2
• 0 – 2
• 0 – 2
• 0 – 2
P.O.F. - Pag. 104 di 141
Criteri per la formulazione del
GIUDIZIO FINALE
Il giudizio finale, espresso in decimi, dovrà tenere conto:
• della corrispondenza tra gli esiti delle prove d’esame e l’iter
scolastico precedente;
• della preparazione culturale generale;
• della capacità espositive ed espressive;
• delle abilità nel fare collegamenti;
• dell’impegno dimostrato nella preparazione dell’esame;
• del livello globale di maturazione (autonomia, responsabilità)
• del raggiungimento degli obiettivi generali di socializzazione,
autonomia e creatività;
• valutazione di inefficacia formativa della ulteriore permanenza
nell’ordine di scuola;
• capacità di riflettere e esprimere mature considerazioni sulle
proprie esperienze e sul vissuto scolastico anche in relazione ad
un collocamento nel mondo del lavoro.
• Per quanto concerne la determinazione del voto esso scaturirà
dalla media tra il voto del giudizio di idoneità, il voto delle quattro
prove scritte, il voto della prova Invalsi e il voto del colloquio.
VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
Griglia comparazione Standard Apprendimento Scuola Primaria/Secondaria I° Grado
I docenti della scuola primaria hanno ritenuto penalizzante per gli alunni la valutazione inferiore al
cinque, pertanto hanno stabilito che l’ intervallo numerico nella scheda di valutazione vada dal 5 al
10.
GGGiiiuuudddiiizzziiiooo EEECCCCCCEEELLLLLLEEENNNTTTEEE
VVVoootttooo 10
SSScccuuuooolllaaa PPPrrriiimmmaaarrriiiaaa
Conoscenze ampie particolarmente approfondite, abilità complete e senza errori di lettura e scrittura; capacità di comprensione, di analisi precisa e pertinente. Applicazione sicura e autonoma delle nozioni matematiche in situazioni anche nuove; esposizione rigorosa, ricca e ben articolata; capacità di sintesi appropriata e di rielaborazione personale creativa ed originale; autonoma organizzazione delle conoscenze acquisite.
SSScccuuuooolllaaa SSSeeecccooonnndddaaarrriiiaaa
Eccellente raggiungimento degli obiettivi previsti, una evidente rielaborazione autonoma dei contenuti studiati, anche in prospettiva interdisciplinare, unita alla capacità di approfondimento critico delle tematiche proposte ed alla piena padronanza dei linguaggi e degli strumenti argomentativi (anche in Lingua straniera).
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GGGiiiuuudddiiizzziiiooo OOOTTTTTTIIIMMMOOO
VVVoootttooo 9
SSScccuuuooolllaaa PPPrrriiimmmaaarrriiiaaa
Conoscenze complete e approfondite, abilità corrette e sicure di lettura e scrittura; capacità di comprensione e di analisi precisa e puntuale. Applicazione sicura e autonoma delle nozioni matematiche in situazioni anche nuove; esposizione chiara e ben articolata; capacità di sintesi appropriata con spunti creativi e originali.
SSScccuuuooolllaaa SSSeeecccooonnndddaaarrriiiaaa
Ottimo raggiungimento degli obiettivi previsti, una preparazione completa ed approfondita, unita ad una buona rielaborazione ed argomentazione dei contenuti esposti, la capacità di compiere organici collegamenti interdisciplinari e di comunicare ( anche in Lingua straniera) in modo disinvolto e corretto.
GGGiiiuuudddiiizzziiiooo DDDIIISSSTTTIIINNNTTTOOO
VVVoootttooo 8
SSScccuuuooolllaaa PPPrrriiimmmaaarrriiiaaa
Conoscenze complete, abilità corrette di lettura e scrittura ; capacità di comprensione precisa e sicura; applicazione sicura delle nozioni matematiche in situazioni via via più complesse; esposizione chiara, precisa e articolata; capacità di sintesi appropriata con apporti critici personali anche apprezzabili.
SSScccuuuooolllaaa SSSeeecccooonnndddaaarrriiiaaa
Approfondito raggiungimento degli obiettivi previsti, una preparazione diligente unita a capacità di riflessione ed analisi personale, il possesso di adeguati strumenti argomentativi ed espressivi,la sostanziale sicurezza nell’espressione (anche in Lingua straniera) unita al lessico adeguato.
GGGiiiuuudddiiizzziiiooo BBBUUUOOONNNOOO
VVVoootttooo 7
SSScccuuuooolllaaa PPPrrriiimmmaaarrriiiaaa
Conoscenza corretta dei nuclei fondamentali delle discipline; abilità solide di lettura e scrittura; capacità di comprensione/analisi puntuale. Applicazione sostanzialmente sicura delle nozioni matematiche senza gravi errori in situazioni semplici e note; esposizione chiara e abbastanza precisa; sintesi essenziale con alcuni spunti critici.
SSScccuuuooolllaaa SSSeeecccooonnndddaaarrriiiaaa
Completo raggiungimento degli obiettivi previsti, con una conoscenza dei contenuti fondamentali unita a sufficiente riflessione ed analisi personale.
GGGiiiuuudddiiizzziiiooo SSSUUUFFFFFFIIICCCIIIEEENNNTTTEEE
VVVoootttooo 6
SSScccuuuooolllaaa PPPrrriiimmmaaarrriiiaaa
Conoscenza accettabile dei contenuti disciplinari; abilità essenziali di lettura e scrittura; capacità di analisi/comprensione elementare, applicazione delle nozioni matematiche senza gravi errori in situazioni semplici e note; esposizione in forma sostanzialmente ordinata seppure guidata.
SSScccuuuooolllaaa SSSeeecccooonnndddaaarrriiiaaa Raggiungimento degli obiettivi previsti , con semplici conoscenze essenziali ed abilità di base.
P.O.F. - Pag. 106 di 141
GGGiiiuuudddiiizzziiiooo NNNOOONNN SSSUUUFFFFFFIIICCCIIIEEENNNTTTEEE
VVVoootttooo 5
SSScccuuuooolllaaa PPPrrriiimmmaaarrriiiaaa
Conoscenza frammentaria e lacunosa anche dei contenuti minimi disciplinari; abilità di lettura e di scrittura da recuperare; capacità di comprensione scarsa e di analisi esigua o inconsistente. Applicazioni delle nozioni matematiche scorrette e con errori; esposizione ripetitiva e imprecisa; povertà lessicale.
SSScccuuuooolllaaa SSSeeecccooonnndddaaarrriiiaaa
Raggiungimento solo parziale degli obiettivi minimi previsti con carenze di conoscenze essenziali e abilità di base superficiali.
GGGiiiuuudddiiizzziiiooo GGGRRRAAAVVVEEEMMMEEENNNTTTEEE IIINNNSSSUUUFFFFFFIIICCCIIIEEENNNTTTEEE
VVVoootttooo 4 SSScccuuuooolllaaa
PPPrrriiimmmaaarrriiiaaa Non è previsto nella tabella di valutazione
SSScccuuuooolllaaa SSSeeecccooonnndddaaarrriiiaaa
Mancato raggiungimento degli obiettivi previsti, con carenze diffuse e notevoli di conoscenze essenziali e di abilità di base
GRIGLIE DEI LIVELLI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO SCUOLA DELL’ INFANZIA
La Scuola dell’Infanzia, pur facendo costantemente riferimento agli indicatori di crescita educativa e
culturale, considerata la variabilità individuale nei ritmi e nei tempi dello sviluppo dei bambini di
questa fascia di età, adotta una scala di valutazione composta da tre livelli (A , B, C) ed utilizza
prevalentemente gli strumenti della osservazione e della descrizione per rilevare i progressi e le
difficoltà degli alunni.
IIINNNDDDIIICCCAAATTTOOORRRIII
LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa AAA LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa BBB LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa CCC
IIIMMMPPPEEEGGGNNNOOO
AAAUUUTTTOOONNNOOOMMMIIIAAA
MMMEEETTTOOODDDOOO DDDIII LLLAAAVVVOOORRROOO
Impegno continuo e
attenzione costante,
autonomia nella
gestione di sé e nello
svolgimento del
compito.
Impegno abbastanza
continuo, attenzione non
sempre costante, parziale
autonomia nella gestione di
sé e nello svolgimento del
compito assegnato
Impegno poco costante
e/o settoriale, parziale
autonomia nella
gestione di sé,
prevalenza dell’aiuto
dell’adulto nello
svolgimento del compito
assegnato
P.O.F. - Pag. 107 di 141
LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa AAA LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa BBB LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa CCC
PPPAAARRRTTTEEECCCIIIPPPAAAZZZIIIOOONNNEEE
RRRIIISSSPPPEEETTTTTTOOO DDDEEELLLLLLEEE
RRREEEGGGOOOLLLEEE DDDEEELLLLLLAAA
CCCIIITTTTTTAAADDDIIINNNAAANNNZZZAAA EEE
DDDEEELLLLLLAAA CCCOOONNNVVVIIIVVVEEENNNZZZAAA
CCCIIIVVVIIILLLEEE
Partecipazione attiva e
costruttiva all’interno
della sezione,
comportamento
corretto, consapevole,
rispettoso degli altri e
delle regole della
convivenza.
Partecipazione non sempre
costante e/o non sempre
costruttiva all’interno della
sezione, comportamento
abbastanza rispettoso delle
regole della scuola, non
sempre corretto nel
rapporto con i coetanei e/o
con gli adulti.
Comportamento poco
rispettoso delle regole e
poco corretto nelle
relazioni con i compagni
e/o con gli adulti
SCUOLA PRIMARIA
““NNeellllaa ssccuuoollaa pprriimmaarriiaa llaa vvaalluuttaazziioonnee ddeell ccoommppoorrttaammeennttoo ddeeggllii aalluunnnnii èè eesspprreessssaa ddaall ddoocceennttee,, oovvvveerroo
ccoolllleeggiiaallmmeennttee ddaaii ddoocceennttii ccoonnttiittoollaarrii ddeellllaa ccllaassssee,, aattttrraavveerrssoo uunn ggiiuuddiizziioo,, ffoorrmmuullaattoo sseeccoonnddoo llee
mmooddaalliittàà ddeelliibbeerraattee ddaall CCoolllleeggiioo ddeeii ddoocceennttii,, rriippoorrttaattoo nneell ddooccuummeennttoo ddii vvaalluuttaazziioonnee””..
Per la valutazione degli indicatori del Comportamento definito come :Autocontrollo , Rispetto delle
regole di convivenza civile, Impegno, Interesse, Partecipazione e Relazionalità, sono utilizzati la
formulazione Ottimo, Distinto, Buono, Sufficiente.
GGGIIIUUUDDDIIIZZZIIIOOO IIINNNDDDIIICCCAAATTTOOORRRIII DDDEEESSSCCCRRRIIITTTTTTOOORRRIII --- IIIlll bbbaaammmbbbiiinnnooo dddiiimmmooossstttrrraaa:::
OTTIMO
Impegno
Interesse
Attenzione
• Comportamento corretto, responsabile e controllato, con rispetto delle
regole.
• Impegno costante e vivo interesse per tutte le attività scolastiche.
Svolgimento autonomo e approfondito delle consegne.
• Partecipazione attiva e costruttiva all’interno della classe, con
atteggiamenti maturi e responsabili. Frequenza assidua.
• Metodo di lavoro organizzato e strutturato.
P.O.F. - Pag. 108 di 141
DISTINTO
• Comportamento corretto, responsabile ed educato verso il personale
scolastico e i compagni.
• Impegno costante e regolare svolgimento delle consegne scolastiche.
• Buona socializzazione e disponibilità alla collaborazione.
Partecipazione propositiva al gruppo classe. Frequenza regolare.
• Metodo di lavoro produttivo.
BUONO
• Comportamento abbastanza corretto verso i compagni e il personale
scolastico.
• Impegno abbastanza continuo e interesse per le attività generalmente
costante; livello di attenzione accettabile. Regolare svolgimento delle
consegne.
• Positiva la socializzazione ed abbastanza attiva la partecipazione.
Frequenza regolare.
• Metodo di lavoro abbastanza produttivo.
SUFFICIENTE
Partecipazione
Autonomia
Metodo di lavoro
Rispetto delle regole
• Comportamento non sempre corretto con episodi di mancato rispetto
delle regole
• Poco interesse per le attività scolastiche. Impegno incostante e sempre
su sollecitazione. Saltuario svolgimento delle consegne.
• Poca e discontinua partecipazione alla vita della classe.
• Metodo di lavoro non sempre autonomo e produttivo e necessita del
frequente supporto dell’insegnante.
SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO
La vvaalluuttaazziioonnee ddeell ccoommppoorrttaammeennttoo degli alunni nella SSccuuoollaa SSeeccoonnddaarriiaa è espressa collegialmente
ccoonn vvoottoo nnuummeerriiccoo iilllluussttrraattoo ccoonn ssppeecciiffiiccaa nnoottaa e rriippoorrttaattoo aanncchhee iinn lleetttteerree; il voto inferiore a sei decimi deve essere motivato e verbalizzato in sede di scrutinio intermedio e finale.
IIINNNDDDIIICCCAAATTTOOORRRIII DDDEEESSSCCCRRRIIITTTTTTOOORRRIII --- LLLooo ssstttuuudddeeennnttteee dddiiimmmooossstttrrraaa::: VVVOOOTTTOOO NNNOOOTTTEEE
Impegno
Attenzione
Comportamento partecipe e costruttivo all'interno della
classe, non limitato ad una sola correttezza formale;
comportamento corretto, responsabile e rispettoso delle
norme che regolano la vita dell' Istituto; sicura autonomia e
personale metodo di lavoro;
consapevolezza del proprio dovere, rispetto delle
consegne e continuità nell'impegno.
10 Corretto e
responsabile
P.O.F. - Pag. 109 di 141
Comportamento corretto, responsabile e rispettoso delle
norme che regolano la vita dell'Istituto; partecipazione
produttiva e interesse alle attività proposte (individuali e di
gruppo);
autonomia e metodo di lavoro efficace; consapevolezza
del proprio dovere e continuità nell'impegno.
9 Corretto
Comportamento globalmente rispettoso delle regole
dell'istituto, ma a volte non sempre corretto nel rapporto
con i compagni, con gli insegnanti e con le altre figure
operanti nella scuola;
impegno continuo o abbastanza continuo nello
svolgimento dei propri compiti e nel rispetto delle
consegne; metodo di lavoro abbastanza produttivo; una
partecipazione non sempre attiva alla vita scolastica.
8 Abbastanza
corretta
Comportamento poco rispettoso delle regole dell'Istituto e
poco corretto nel rapporto con i compagni, con gli
insegnanti e con le altre figure operanti nella scuola (es.
ripetuti ritardi non sempre motivati, distrazioni che
comportano frequenti richiami durante le lezioni, episodi
segnalati con note sul diario e sul registro);
impegno non sempre costante e/o settoriale ed una non
sempre precisa consapevolezza del proprio dovere (es.
distrazioni che comportano frequenti richiami durante la
lezione); metodo di lavoro e autonomia da consolidare;
partecipazione modesta alle attività scolastiche.
7
Non sempre
corretto/
non sempre
responsabile
Comportamento irrispettoso nei confronti delle regole
dell'istituto, dei compagni, degli insegnanti e delle altre
figure che operano nella scuola. Tali comportamenti
vengono annotati sul registro e riferiti ai genitori ed al
consiglio di classe;
impegno superficiale e/o saltuario nello svolgimento dei
propri doveri; metodo di lavoro e autonomia in via di
acquisizione;
limitata partecipazione alle attività didattiche o disinteresse
per le stesse.
6 Spesso corretto
Partecipazione
Autonomia
Metodo di lavoro
Rispetto delle
regole della
Cittadinanza e
della Convivenza
civile
Comportamento che manifesta un rifiuto sistematico delle
regole dell'istituto, atteggiamenti e situazioni che
evidenziano grave (o totale) mancanza di rispetto nei
confronti dei compagni, degli insegnanti e di altre figure
operanti nella scuola. Di tali comportamenti viene
=<5
Scorretto/non
rispettoso delle
regole
P.O.F. - Pag. 110 di 141
informata la famiglia ed il consiglio di classe; assenza di
impegno e di consapevolezza del proprio dovere; scarsa
autonomia e dispersivo metodo di lavoro;
non partecipazione alle attività didattiche o disinteresse per
le stesse.
VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE SOCIALI
I docenti dei tre ordini di scuola: INFANZIA, PRIMARIA e SECONDARIA DI PRIMO GRADO avendo progettato in comune un curricolo verticale, hanno redatto un protocollo di valutazione
connesso agli obiettivi di competenze stabiliti nell’ AREA NON COGNITIVA in relazione alle seguenti:
AREE DI COMPETENZA
Competenze sociali (esistenziali - relazionali e procedurali) ovvero assumere ruoli in una
organizzazione, stabilire buone relazioni con gli altri, lavorare in gruppo e cooperare, perseguire un
obiettivo comune, progettare, esercitare correttamente diritti e doveri rispettando le regole; in sintesi
una educazione alla cittadinanza, basata sulla conoscenza dei propri diritti e doveri come membri di
una comunità: Responsabilità - Relazionarsi con gli altri - Lavorare con gli altri.
Gestione del sé e autocontrollo, corretta relazione con se stessi, capacità di avere fiducia in se stessi,
capacità di autocontrollo, imparare a gestire le emozioni, difendere e affermare i propri diritti,
responsabilità e bisogni: Conoscenza di sé - Consapevolezza di sé - Autonomia - Autocontrollo
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COMPETENZE SOCIALI: CAPACITA’ ESISTENZIALI
Finalità:
Promuovere autoconsapevolezza sul senso di sè, del proprio corpo, dei propri pensieri, delle proprie
emozioni, dei propri comportamenti e del significato di ciò che si compie.
COMPETENZE SOCIALI: CAPACITA’ PROCEDURALI
Finalità:
Promuovere autoconsapevolezza delle proprie capacità e della propria voglia di costruire un
personale progetto di vita, gustando anche il piacere delle piccole scelte,delle piccole decisioni e dei
piccoli obiettivi personali raggiunti.
Promuovere il senso critico, desiderio di miglioramento e la capacità di valutare.
COMPETENZE SOCIALI: CAPACITA’ RELAZIONALI
Finalità:
Promuovere autoconsapevolezza delle relazioni con se stesso , con gli altri e con il mondo.
Promuovere atteggiamenti positivi di accoglienza e rispetto nelle relazioni con gli altri.
Promuovere senso di benessere.
SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
Competenze esistenziali Competenze esistenziali Competenze esistenziali
• Riconosce il proprio
corpo, i propri pensieri, le
proprie emozioni.
• Esprime in maniera
adeguata le emozioni.
• Ha fiducia nelle proprie
capacità.
• E’ consapevole dei propri
comportamenti: prende
decisioni, compie scelte
autonome in situazioni di
gioco.
• Prende coscienza di sé.
• Conosce se stesso, il proprio corpo, i
propri pensieri, i propri stati d’animo, le
proprie emozioni, i propri
comportamenti.
• Sa esprimere verbalmente emozioni e
sentimenti.
• Sa attribuire un senso alle proprie
emozioni e alla loro espressione.
• E’ in grado di gestire le proprie
emozioni; gestire e risolvere conflitti.
• E’ in grado di affermare i propri diritti,
interessi, responsabilità, bisogni.
• Ha sviluppato una propria identità
gestendo in maniera ottimale i diversi
aspetti della propria esperienza motoria,
emotiva e razionale.
• Ha raggiunto un buon grado di
consapevolezza di sé, delle proprie
capacità e possibilità e dell’unità della
propria persona. Ha raggiunto una buona
autonomia personale , un sufficiente senso
critico e la capacità di esprimere un
personale modo di essere e proporlo agli
altri.
• Ha sviluppato la capacità di orientarsi e di
concepire liberamente progetti di vario
tipo.
P.O.F. - Pag. 112 di 141
Competenze procedurali Competenze procedurali Competenze procedurali
• Organizza una semplice
attività ludica a piccolissimi
gruppi, definisce le fasi di
esecuzione, la
distribuzione delle
mansioni.
• Il bambino è consapevole delle proprie
capacità ed effettua scelte personali
adeguate alla sua età e alle situazioni.
• Progetta, sulle indicazioni di una
traccia predisposta dall’insegnante un
lavoro/attività: ne definisce le fasi di
esecuzione, ipotizza i tempi,
distribuisce gli incarichi.
• Organizza, anche dietro la guida
dell’insegnante, lo schema di analisi di
una situazione concreta o
problematica.
• Sa attribuirsi incarichi e responsabilità.
• Sa condividere scelte e decisioni.
• Sa progettare attività.
• Sa scegliere e decidere.
• Conosce le proprie capacità, i propri limiti.
• Conosce piccoli processi progettuali per
raggiungere obiettivi.
• Sa autocontrollarsi per il raggiungimento di
uno scopo.
• Sa attribuirsi incarichi e responsabilità.
• Sa condividere scelte e decisioni.
• Sa compiere scelte sulla base delle
proprie aspettative e caratteristiche.
Competenze relazionali Competenze relazionali Competenze relazionali
• Partecipa con interesse e
pone semplici “perché”.
• Scopre l’esistenza di
regole comportamentali
del vivere insieme.
• Affronta con sicurezza le
diverse situazioni
scolastiche.
• Dà spiegazioni dei propri
comportamenti.
• Assume un compito
individuale e lo porta a
termine.
• Assume un compito
all’interno del gruppo.
• Rispetta le regole stabilite
collettivamente.
• Individua comportamenti
corretti e scorretti.
• Assume atteggiamenti di
partecipazione e di collaborazione;
aiuta chi è in difficoltà ad esprimersi e
partecipare.
• Il bambino è consapevole delle proprie
capacità ed effettua scelte personali
adeguate alla sua età e alle situazioni.
• Comprende, condivide ed applica le
regole comportamentali in maniera
adeguata nei diversi contesti.
• E’ in grado di organizzare il proprio
lavoro in modo autonomo.
• Lavora in gruppo assumendosi
responsabilità personali e sociali.
• Prende coscienza del gruppo.
• Attiva modalità relazionali positive con
i compagni e adulti.
• Assume comportamenti di rispetto per
gli altri.
• Ha acquisito consapevolezza dei propri
diritti-doveri, delle proprie responsabilità
all’interno della classe, ma anche della
comunità scolastica e extrascolastica.
• Ha acquisito la consapevolezza del
rispetto che ciascuno deve a se stesso,
agli altri , all’ambiente come fattore
fondamentale per la convivenza civile.
• Ha acquisito ed interiorizzato i valori
fondamentali per una convivenza civile e
pacifica, adottando anche atteggiamenti e
comportamenti coerenti con tali valori.
• Ha sviluppato disponibilità alla
collaborazione con gli altri, per contribuire
con il proprio apporto personale alla
realizzazione di una società migliore.
• Adotta stili di vita e comportamenti ispirati
ai principi di legalità, convivenza civile,
diritti umani, dell’ambiente e
dell’intercultura.
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VALUTAZIONE COMPETENZE EDUCATIVE E FORMATIVE
Declinate Per Gradi Di Scuola
SCUOLA
DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
• Ha stima e fiducia in sé. • Ha acquisito maggiore sicurezza e fiducia in sé.
• Ha coscienza di sé, valuta le proprie caratteristiche: riconosce i propri limiti e punti di positività.
• Sa controllare e manifestare le proprie emozioni.
• Controlla la propria emotività sentendosi a proprio agio con compagni e adulti.
• Gestisce il cambiamento corporeo ed emotivo e si rapporta con la realtà.
• Sa riconoscere gli aspetti più importanti del proprio carattere.
• Sa assumere piccoli incarichi.
• Sa gestire i propri
bisogni in autonomia.
• Sa assumersi incarichi e portarli a termine in autonomia.
• Organizza/gestisce i propri impegni scolastici.
• Manifesta senso di responsabilità nell’esecuzione di compiti e doveri anche extrascolastici.
• Sa porsi alcuni interrogativi sulle cose, su di sè, sul mondo e sulla realtà.
• Si interessa ai grandi temi umani e sociali del nostro tempo.
• Sa valutare le proprie risorse di fronte a situazioni reali (autovalutazione).
• Formula un proprio progetto di
vita.
• Sa collaborare e condividere con gli altri.
• Interagisce con gli altri.
• Si pone in relazione con gli altri, riflettendo sulle esperienze vissute ed è disponibile all’aiuto e alla collaborazione.
• Confronta le proprie decisioni scolastiche con le figure di riferimento
• Si orienta in vista di scelte future.
IDENTITA’
- conoscenza di sé
- relazione con gli altri
- orientamento
• Comunica e verbalizza le proprie esperienze, pensieri ed emozioni.
• Esprime riflessioni sulla base di un pensiero personale e critico.
• E’ consapevole dei propri punti di forza/debolezza del percorso scolastico compiuto.
• Sa gestire la propria emotività/sensibilità, confrontando le proprie esperienze con quelle degli altri.
P.O.F. - Pag. 114 di 141
• Individua alcuni semplici diritti e doveri nell’ambito della scuola.
• Partecipa ai giochi rispettando le regole.
• Si avvia alla conoscenza di regole e codici degli ambienti vissuti.
• Rispetta l’ambiente che lo circonda.
• Si avvia alla consapevolezza dei propri diritti e doveri nell’ambito della scuola.
• Riflette e mette in risalto corretti comportamenti del vivere civile.
• Conosce e rispetta regolamenti e codici degli “ambienti” che frequenta.
• E’ consapevole delle regole della vita comunitaria.
• Rispetta le regole delle convivenza civile.
• Rispetta il Regolamento d’Istituto vigente.
• Sviluppa e matura un atteggiamento di rispetto reale nei confronti delle persone, delle cose e del proprio ambiente.
• Prende coscienza di alcuni linguaggi specifici introdotti nell’ambito delle Educazioni (stradale, ambientale, alimentare, affettiva socio-relazionale).
• Conosce e rispetta i linguaggi e i contenuti introdotti nell’ambito delle Educazioni (stradale, ambientale, alimentare, affettiva socio-relazionale, legalità).
• Interiorizza i linguaggi e i contenuti introdotti nell’ambito delle Educazioni (stradale, ambientale, alimentare, affettiva socio-relazionale e sessuale, legalità…).
• Coglie il senso del “bello” trasmesso dai linguaggi dell’arte, diventando protagonista attivo nelle manifestazioni musicali, nelle rappresentazioni teatrali, nell’allestimento di Mostre ecc.
CONVIVENZA CIVILE
• Si avvia ad interiorizzare valori morali con valenza universale (fratellanza, solidarietà, pace).
• Interiorizza valori morali con valenza universale (fratellanza, solidarietà, amore per la vita, pace)
• Dimostra curiosità, interesse e apertura verso l’interculturalità.
• Riconosce e rispetta i valori della legalità, della pace, dell’integrazione culturale e dei diritti umani.
• Manifesta apertura al confronto interculturale.
STRUMENTI CULTURALI
SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI I
GRADO
AUTONOMIA
• E in grado di gestire i bisogni primari da solo.
• E’ in grado di portare a termine il lavoro assegnato.
• Sa organizzare e portare a termine il lavoro scolastico senza l’intervento dell’insegnante.
• Sa organizzare e portare a termine il proprio lavoro secondo criteri di efficienza operativa e di efficacia produttiva, sfruttando al meglio le proprie potenzialità.
METODO DI
LAVORO
• Utilizza consapevolmente strumenti, tecniche e materiali vari.
• Realizza produzioni (individuali o di gruppo) nei vari campi di esperienza.
• Utilizza efficacemente le procedure acquisite nei diversi ambiti disciplinari, con consapevolezza.
• Realizza produzioni (individuali o di gruppo, scritte o orali) in ambito disciplinare).
• Ha acquisito strumenti logico-formativi (sintesi, mappe, grafi, tabelle, schemi…) per organizzare e rielaborare contenuti/concetti di ogni disciplina.
• Realizza produzioni (individuali o di gruppo, scritte o orali in ambito disciplinare).
P.O.F. - Pag. 115 di 141
UTILIZZO DI PROCEDURE,
MODELLI STRUTTURE
• Esegue le attività nel modo richiesto e adeguato alla scopo.
• In ambiti scolastici ed extrascolastici, affronta e risolve alcune problematiche utilizzando le proprie conoscenze e modalità esecutive adeguate allo scopo.
• In ambiti scolastici ed extrascolastici, affronta e risolve situazioni problematiche utilizzando modelli e strutture cognitive adeguate allo scopo.
COMUNICAZIONE ED
ESPRESSIONE
• Utilizza le lingua per condividere e raccontare esperienze di vario genere.
• Ascolta e comprende messaggi, istruzioni, consegne e domande.
• Verbalizza situazioni ed esperienze attraverso semplici frasi formalmente corrette.
• Riconosce i simboli della scrittura.
• Sa esprimersi con linguaggi non verbali.
• Utilizza la lingua come mezzo di comunicazione per garantire il superamento di ogni forma di discriminazione.
• Ascolta, legge e comprende messaggi, istruzioni, consegne e domande.
• Produce/rielabora testi richiesti dalle varie situazioni comunicative (orali, scritti, iconici, visivi).
• Utilizza la lingua come mezzo di comunicazione e come strumento di raccordo delle varie discipline.
• Acquisisce progressivamente strategie linguistico-cognitive finalizzate al riconoscimento, alla classificazione e alla rielaborazione di conoscenze in uno o più campi disciplinari.
• Legge e ri-scrive per apprendere dai testi: utilizza strategie linguistico-cognitive finalizzate all’assimilazione attiva di conoscenze (riconoscere, concettualizzare, ri-usare).
STRATEGIE DI PENSIERO
• Formula e propone soluzioni, anche personali e creative.
• Esprime giudizi personali.
• Formula ipotesi e trova possibili soluzioni e le verifica, anche con la guida dell’insegnante.
• Esprime giudizi personali. • Individua l’errore per
giungere ad un processo conclusivo adeguato al problema.
• Individua problemi, formula ipotesi, trova soluzioni logico-cognitive e le verifica giungendo al una conclusione, anche personale.
• Impara dall’errore, lo gestisce per consolidare e procedere nelle conoscenze acquisite.
• Riutilizza abilità e conoscenze in situazioni nuove.
P.O.F. - Pag. 116 di 141
PROTOCOLLO DI VALUTAZIONEDELLE COMPETENZE
SCHEDA DI VALUTAZIONE FINALE DELLE COMPETENZE (3 ANNI) Alunno/a…………………………………………… Nato/a ……………………………………………. Plesso……………………………………………… Sezione……………………… Anno Scolastico………………………………….
VVVaaallluuutttaaazzziiiooonnneee fff iiinnnaaallleee RRRIIILLLEEEVVVAAAZZZIIIOOONNNEEE DDDEEEGGGLLLIII AAAPPPPPPRRREEENNNDDDIIIMMMEEENNNTTTIII
AAA BBB CCC
Il sé e l’altro Riconoscere oggetti personali. Riconoscere i nomi dei compagni. Muoversi con sicurezza. Accettare con fiducia e serenità la compagnia degli adulti e compagni. Scoprire e condividere semplici regole comuni. Condividere con gli altri giochi e materiali. Il corpo in movimento Coordinare il movimento delle varie parti del corpo per uno spostamento globale. Denominare le varie parti del corpo. Ricomporre la figura umana scomposta in tre parti. Discriminare i principali contrasti senso-percettivi. Avere cura del proprio corpo. Linguaggi, creatività, espressione Manifestare piacere nell’ascolto di rime e filastrocche. Sperimentare e manipolare con curiosità e piacere i vari materiali. Accompagnare il canto con movimento. Usare il linguaggio espressivo per comunicare con gli altri. I discorsi e le parole Partecipare alla conversazione. Ascoltare con attenzione un racconto. La conoscenza del mondo Riconoscere e usare gli indicatori essenziali. Orientarsi in un percorso assegnato. Comprendere le regole di un gioco. Osservare, descrivere, oggetti in base alla loro forma e dimensione. Riconoscere e rappresentare le quantità: tanti/pochi. Riconoscere le tappe essenziali di una storia. Percepire i ritmi di scansione della giornata scolastica. Assumere atteggiamenti di curiosità ed esplorazione nei confronti dell’ambiente naturale.
Raccontare le esperienze vissute.
I DOCENTI DI SEZIONE ……………………………………………
LEGENDA: A Competenza pienamente soddisfacente B Competenza parzialmente soddisfacente C Competenza non soddisfacente Data……………………..
P.O.F. - Pag. 117 di 141
SCHEDA DI VALUTAZIONE FINALE DELLE COMPETENZE (4 ANNI)
Alunno/a…………………………………………… Nato/a ……………………………………………. Plesso……………………………………………… Sezione……………………… Anno Scolastico………………………………….
VVVaaallluuutttaaazzziiiooonnneee fff iiinnnaaallleee RRRIIILLLEEEVVVAAAZZZIIIOOONNNEEE DDDEEEGGGLLLIII AAAPPPPPPRRREEENNNDDDIIIMMMEEENNNTTTIII
AAA BBB CCC
Il sé e l’altro Riconoscere oggetti personali e usarli con pertinenza. Condividere con i bambini del proprio gruppo esperienze comuni. Rispettare la natura e tutto ciò che la circonda. Accettare progressivamente i tempi e i ritmi nel gioco e nelle attività. Il corpo in movimento Coordinare il movimento delle varie parti del corpo. Compiere azioni motorie complesse. Rappresentare graficamente il proprio corpo. Denominare tutti i contrasti senso-percettivi. Conoscere, rispettare e curare il proprio corpo. Comprendere le relazioni topologiche tra oggetto e corpo. Linguaggi, creatività, espressione Descrivere se stessi e i compagni. Costruire storie utilizzando materiali diversi. Partecipare alla produzione di storie. Partecipare al canto corale. Rielaborazione in maniera creativa di semplici materiali. Usare il colore e altri materiali per un progetto. I discorsi e le parole Riferire eventi personali. Raccontare, inventare, ascoltare e comprendere le narrazioni e la lettura di storie. Apprezzare e sperimentare il linguaggio poetico. La conoscenza del mondo Localizzare se stesso, oggetti e persone. Riconoscere una serie di sequenze. Descrivere le proprietà di un oggetto. Ordinare e raggruppare oggetti secondo un criterio concordato. Orientarsi in un percorso assegnato. Riconoscere le quantità. Comprendere le regole di un gioco. Raggruppare gli oggetti in base alla dimensione, alla forma, al colore. Comprendere la scansione temporale prima/dopo. Organizzare le proprie esperienze in sequenze temporali ordinate.
I DOCENTI DI SEZIONE ……………………………………………
LEGENDA: A Competenza pienamente soddisfacente B Competenza parzialmente soddisfacente C Competenza non soddisfacente Data……………………..
P.O.F. - Pag. 118 di 141
SCHEDA VALUTAZIONE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA Alunno/a…………………………………………… Nato/a ……………………………………………. Plesso……………………………………………… Sezione……………………… Anno Scolastico………………………………….
SSSTTTRRRUUUMMMEEENNNTTTIII CCCUUULLLTTTUUURRRAAALLLIII LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa AAA BBB CCC ***
Competenze linguistico-espressive: Comprensione dei contenuti di testi ascoltati. Rielaborazione personale di un racconto. Utilizzo di un vocabolario appropriato. Elaborazione grafica di racconti ed esperienze vissute.
Competenze logico-matematico-scientifiche: Riconoscimento di relazioni, mutamenti, rapporti causali nella realtà osservata. Sviluppo di atteggiamenti di curiosità e di scoperta verso la realtà. Classificazioni, seriazioni di elementi noti. Operare e confrontare con le quantità. Orientamento spazio-temporale.
Competenze motorie: Impiego di schemi motori e posturali e loro interazione in situazione combinata e simultanea. Padronanza della motricità fine.
IIIDDDEEENNNTTTIIITTTAAA,,, ’’’ AAAUUUTTTOOONNNOOOMMMIIIAAA,,,
RRREEESSSPPPOOONNNSSSAAABBBIIILLLIIITTTAAA ’’’ PPPEEERRRSSSOOONNNAAALLLEEE LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa AAA BBB CCC ***
Affermazione della propria identità, adattamento a situazioni nuove, fiducia nelle proprie capacità, risoluzione di problemi in autonomia.
CCCOOONNNVVVIIIVVVEEENNNZZZAAA CCCIIIVVVIIILLLEEE EEE RRRIIISSSPPPEEETTTTTTOOO DDDEEELLLLLLEEE RRREEEGGGOOOLLLEEE
LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa AAA BBB CCC ***
Partecipazione, relazione, comportamento
Data ……………….…………. Firma dei docenti Firma del Dirigente Scolastico
………….…………… ………….…………….………
*** VVVEEEDDDIII LLLEEEGGGEEENNNDDDAAA
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LLLEEEGGGEEENNNDDDAAA:::
LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa AAA LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa BBB LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa CCC
CCCOOOMMMPPPEEETTTEEENNNZZZEEE LLLIIINNNGGGUUUIIISSSTTTIIICCCOOO EEESSSPPPRRREEESSSSSSIIIVVVEEE
Si esprime con un linguaggio verbale articolato, quasi sempre corretto, strutturato in frasi/periodi anche complessi. Ascolta, comprende, verbalizza, rielabora in maniera pertinente racconti, esperienze personali. Memorizza facilmente poesie, filastrocche, canti. Formula corrette ipotesi di lettura, mostra interesse per il codice scritto.
Si esprime e comunica con un linguaggio semplice, abbastanza corretto. Ascolta, comprende testi, discorsi, messaggi, verbalizza in maniera essenziale i contenuti di un racconto o di una esperienza vissuta. Memorizza poesie, canti, filastrocche. Mostra discreto interesse per il codice scritto, effettua ipotesi di lettura.
Si esprime con un repertorio linguistico essenziale e non sempre corretto nella forma. Ascolta e comprende messaggi, discorsi, testi, ma non sempre ne rielabora e verbalizza il contenuto in maniera completa. Memorizza non facilmente poesie, canti, filastrocche. Dimostra un relativo interesse per il codice scritto ed effettua con qualche incertezza ipotesi di lettura.
LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa AAA LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa BBB LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa CCC
CCCOOOMMMPPPEEETTTEEENNNZZZEEE LLLOOOGGGIIICCCHHHEEE
MMMAAATTTEEEMMMAAATTTIIICCCHHHEEE SSSCCCIIIEEENNNTTTIIIFFFIIICCCHHHEEE
Opera classificazioni, associazioni, relazioni, seriazioni per forma, colore, dimensione, con sicurezza e correttezza. Opera con gli insiemi e utilizza semplici tabelle per la registrazione dei dati. Intuisce le prime operazioni matematiche, simbolizza quantità, effettua abbinamenti numero/quantità fino a 10. Utilizza correttamente i rapporti topologici, spaziali e temporali, formula ipotesi, ricostruisce le fasi di un procedimento. Mostra curiosità, interesse, competenze rispetto all’ambiente ( eventi atmosferici, habitat mondo animale/vegetale, comportamenti ecologici).
Opera classificazioni, associazioni, relazioni, seriazioni quasi sempre in autonomia e in maniera abbastanza corretta. Compie semplici operazioni con gli insiemi, registra dati su semplici tabelle, simbolizza quantità prevalentemente in maniera autonoma. Si cimenta negli abbinamenti numero/quantità fino a 10. Utilizza in maniera abbastanza corretta i rapporti topologici, spaziali e temporali, formula semplici ipotesi e ricostruisce le fasi essenziali di un breve procedimento. Mostra interesse, curiosità e semplici competenze rispetto all’ambiente (eventi atmosferici, elementi della natura, mondo animale/vegetale, comportamenti ecologici).
Opera semplici classificazioni, seriazioni, operazioni con gli insiemi. Effettua associazioni, relazioni, quantificazioni, simbolizzazioni richiedendo spesso l’intervento dell’adulto. Utilizza i rapporti topologici e spaziali, mostra incertezza nella organizzazione e nella collocazione temporale degli eventi. Conosce e riconosce elementi di ambienti naturali, e semplici regole rispetto alla tutela dell’ambiente.
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LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa AAA LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa BBB LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa CCC
CCCOOOMMMPPPEEETTTEEENNNZZZEEE MMMOOOTTTOOORRRIIIEEE
Utilizza e sperimenta strategie motorie, dimostrando sicurezza e padronanza nella coordinazione, nell’equilibrio, nel controllo tonico. Denomina e indica su sé e altri elementi dello schema corporeo e lo rappresenta in maniera completa, corretta, particolareggiata. La motricità fine e’ ben sviluppata, la dominanza Dx Sx ben consolidata.
Mostra discrete competenze motorie in riferimento alla motricità globale e segmentaria (percorsi, andature, posture, equilibrio). Denomina/indica su sé e altri elementi dello schema corporeo e lo rappresenta in maniera completa. Abbastanza sviluppata la motricità fine e consolidata la dominanza Dx Sx.
Mostra qualche immaturità in riferimento alla coordinazione segmentaria e al controllo dei movimenti. Esegue percorsi, assume posture e andature talvolta mostrando impaccio o insicurezza. Denomina e indica su sé e sugli altri elementi dello schema corporeo, la rappresentazione non è sempre completa.
LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa AAA LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa BBB LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa CCC
IIIDDDEEENNNTTTIIITTTAAA ’’’ AAAUUUTTTOOONNNOOOMMMIIIAAA
RRREEESSSPPPOOONNNSSSAAABBBIIILLLIIITTTAAA ’’’ PPPEEERRRSSSOOONNNAAALLLEEE
Buona sicurezza di sé, buon livello di autostima, di autonomia personale, di gestione di sé nei vari contesti e nello svolgimento del compito. Impegno continuo e attenzione costante.
Sicurezza di sé e autonomia personale discrete, impegno abbastanza continuo, attenzione non sempre costante, parziale autonomia nella gestione di sé e nello svolgimento del compito assegnato.
Insicurezza, richiesta di attenzione, impegno poco costante e/o settoriale, autonomia nella gestione di sé nei vari contesti poco presente, prevalenza dell’aiuto dell’adulto nello svolgimento del compito assegnato.
LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa AAA LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa BBB LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa CCC
CCCOOONNNVVVIIIVVVEEENNNZZZAAA CCCIIIVVVIIILLLEEE EEE RRRIIISSSPPPEEETTTTTTOOO DDDEEELLLLLLEEE
RRREEEGGGOOOLLLEEE
Partecipazione attiva e costruttiva all’interno della sezione, comportamento corretto, consapevole, rispettoso degli altri e delle regole della convivenza.
Partecipazione non sempre costante e/o non sempre costruttiva all’interno della sezione, comportamento abbastanza rispettoso delle regole della scuola, non sempre corretto nel rapporto con i coetanei e/o con gli adulti.
Comportamento poco rispettoso delle regole e poco corretto nelle relazioni con i compagni e/o con gli adulti.
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SCUOLA PRIMARIA
Art . 8 comma 1 D.P.R. 22 giugno 2009 “Nel primo ciclo di istruzione, le competenze acquisite dagli alunni sono descritte al termine della
scuola primaria e, certificate in uscita della scuola secondaria di primo grado, accompagnante anche
da valutazione in decimi, ai sensi dell’art.3 , commi 1 e 2 del decreto legge.”
Il nostro Istituto, adotta un protocollo di valutazione delle competenze che comprende le
competenze chiave di cittadinanza che sono definite su tre (avanzato, intermedio, essenziale)
espressi con una valutazione in decimi.
Nei casi di profitto negativo si ritiene opportuno non evidenziare le carenze accumulate dall’alunno
per dare evidenza, invece, alle sue risorse, anche ai livelli più bassi.
LIVELLI DI COMPETENZE CONSEGUITE IN USCITA DALLA SCUOLA PRIMARIA
COMPETENZE IN LINGUA ITALIANA VOTO DECIMALE
Livello avanzato. Legge in modo corretto ed espressivo. Comprende messaggi di
qualsiasi genere nella loro globalità e nei particolari. Riferisce su esperienze personali e
su argomenti studiati con un linguaggio chiaro e coerente al contesto. Ricerca
informazioni in testi di diversa natura e provenienza per scopi pratici e/o conoscitivi
applicando semplici tecniche di supporto alla comprensione (sottolineare, annotare
informazioni, costruire mappe e schemi). Produce testi di tipologia diversa seguendo lo
schema e le convenzioni ortografiche. Riconosce e denomina gli elementi basilari di una
frase, riconosce gli elementi grammaticali essenziali.
9/10
Livello intermedio. Legge in modo corretto. Comprende il significato globale di messaggi
di vario genere. Riferisce su esperienze personali e su argomenti studiati con un
linguaggio semplice, ma adeguato al contesto. Ricerca informazioni in testi di diversa
natura e provenienza per scopi pratici e/o conoscitivi. Produce testi di tipologia diversa
seguendo lo schema e nel complesso corretti ortograficamente. Riconosce e denomina
adeguatamente gli elementi basilari di una frase e gli elementi grammaticali essenziali.
8/7
Livello essenziale. Legge con qualche incertezza. Comprende il significato essenziale di
messaggi di vario genere. Riferisce su esperienze personali e su argomenti studiati con
un linguaggio semplice. Ricerca informazioni in testi di diversa natura e provenienza per
scopi pratici e/o conoscitivi. Produce testi generici e poco corretti ortograficamente.
Riconosce e denomina in modo approssimato gli elementi basilari di una frase e gli
elementi grammaticali essenziali.
6
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COMPETENZE IN LINGUA INGLESE
Livello avanzato. Comprende con sicurezza le informazioni di uso quotidiano. Legge con
scioltezza testi di tipo diverso. Si esprime linguisticamente in modo comprensibile. 9/10
Livello intermedio. Comprende con abbastanza sicurezza le informazioni di uso
quotidiano. Legge con discreta scioltezza testi di tipo diverso. Si esprime linguisticamente
in modo generalmente comprensibile. 8/7
Livello essenziale. Comprende con qualche incertezza le informazioni di uso quotidiano.
Legge con qualche difficoltà testi di tipo diverso. Si esprime linguisticamente in modo
poco comprensibile. 6
COMPETENZE MATEMATICHE
Livello avanzato. Legge,scrive,utilizza i numeri naturali, decimali, frazioni e percentuali,
con sicurezza e correttezza ed esegue le quattro operazioni con rapidità. Descrive,
classifica, costruisce e riproduce figure geometriche con precisione. Utilizza unità di
misura effettuando cambi di unità in modo opportuno. Calcola perimetri ed aree in modo
adeguato. Individua e rappresenta con prontezza e proprietà, relazioni e dati per ricavare
informazioni. Analizza il testo di un problema, sceglie la soluzione più adeguata
formalizzandola con correttezza.
9/10
Livello intermedio. Legge, scrive, utilizza i numeri naturali, decimali, frazioni e
percentuali ed esegue le quattro operazioni in modo abbastanza corretto. Descrive,
classifica, costruisce e riproduce figure geometriche. Utilizza unità di misura effettuando
cambi di unità in modo complessivamente corretto e calcola perimetri ed aree. Individua e
rappresenta relazioni e dati per ricavare informazioni. Analizza il testo di un problema,
sceglie una soluzione adeguata formalizzandola.
8/7
Livello essenziale. Legge, scrive, utilizza i numeri naturali, decimali, frazioni e percentuali
in modo sufficiente. Esegue con incertezza le quattro operazioni. Costruisce e riproduce
le figure geometriche con difficoltà. Utilizza unità di misura effettuando cambi di unità e
calcola perimetri ed aree non sempre adeguatamente. Individua le relazioni essenziali e
formula semplici ragionamenti. Ricava dati espliciti e richieste da una situazione
problematica e prova a risolverla.
6
COMPETENZE SCIENTIFICHE
Livello avanzato. Osserva fenomeni, analizza, classifica dati e formula ipotesi. Riferisce
in modo completo e approfondito fatti e fenomeni. Comunica con un linguaggio scientifico
appropriato. 9/10
Livello intermedio. Osserva fenomeni,analizza,classifica dati e formula semplici ipotesi.
Riferisce in modo chiaro gli aspetti fondamentali di un fenomeno. Usa il linguaggio
scientifico. 8/7
Livello essenziale. Osserva e descrive fatti e fenomeni solo se guidato. Dato un
problema, ricerca semplici soluzioni. Si esprime in modo semplice e parziale. 6
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COMPETENZE TECNOLOGICHE
Livello avanzato. Conosce le TIC e le utilizza con sicurezza nel proprio lavoro. Comunica
utilizzando un linguaggio corretto e una terminologia specifica. 9/10
Livello intermedio. Conosce sostanzialmente le TIC e le utilizza nel proprio lavoro.
Comunica utilizzando un linguaggio tecnico corretto. 8/7
Livello essenziale. Conosce sufficientemente le TIC e le utilizza con scarsa sicurezza.
Comunica utilizzando una terminologia limitata. 6
COMPETENZE IN STORIA
Livello avanzato. Ricava informazioni da testi di diversa natura,individuando analogie,
differenze, cause, fatti, conseguenze. Costruisce e confronta quadri storici delle civiltà
studiate anche in rapporto al presente,evidenziandone gli elementi caratterizzanti. Utilizza
con pertinenza i termini specifici del linguaggio della disciplina.
9/10
Livello intermedio. Ricava in modo adeguato informazioni da testi di diversa natura,
individuando con discreta sicurezza analogie, differenze, cause, fatti, conseguenze.
Costruisce quadri storici delle civiltà studiate, confrontandone con padronanza gli elementi
caratterizzanti. Utilizza complessivamente i termini specifici della disciplina.
8/7
Livello essenziale. Ricava informazioni da testi di diversa natura individuando con
sufficiente padronanza fatti, analogie, differenze. Costruisce quadri storici, cogliendone
solo gli aspetti essenziali. Utilizza raramente i termini specifici della disciplina. 6
COMPETENZE IN GEOGRAFIA
Livello avanzato. Si orienta nello spazio, legge ed interpreta le carte in modo completo e
sicuro. Conosce e descrive con pertinenza gli elementi fisici, storici ed antropici di un
territorio. Riconosce agevolmente l’interazione uomo/ambiente. Utilizza con pertinenza i
termini specifici del linguaggio della disciplina.
9/10
Livello intermedio. Si orienta nello spazio, legge ed interpreta le carte in modo
complessivamente corretto. Conosce e descrive con discreta sicurezza gli elementi fisici,
storici ed antropici di un territorio. Riconosce adeguatamente l’interazione uomo/ambiente.
Utilizza complessivamente i termini specifici della disciplina.
8/7
Livello essenziale. Si orienta e legge le carte in modo essenziale. Conosce e descrive
con sufficiente padronanza gli elementi fisici ed antropici di un territorio. Riconosce
parzialmente l’interazione uomo/ambiente. Utilizza raramente i termini specifici della
disciplina.
6
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COMPETENZE IN ARTE E IMMAGINE
Livello avanzato. Legge con sicurezza messaggi di vario genere. Utilizza in modo
corretto gli elementi grammaticali e tecnici del linguaggio visivo ed audiovisivo. Produce e
rielabora in modo creativo ed accurato immagini pittoriche e plastiche utilizzando
tecniche, materiali e strumenti diversi.
9/10
Livello intermedio. Legge messaggi di vario genere. Utilizza complessivamente gli
elementi grammaticali e tecnici del linguaggio visivo. Produce e rielabora in modo
adeguato immagini pittoriche e plastiche utilizzando tecniche, materiali e strumenti
diversi.
8/7
Livello essenziale. Legge in modo essenziale messaggi visivi di vario genere. Utilizza
solo gli elementi salienti del linguaggio visivo. Produce e rielabora in modo elementare
immagini pittoriche e plastiche utilizzando tecniche, materiali e strumenti diversi. 6
COMPETENZE MOTORIE
Livello avanzato. Sviluppa e utilizza abilità in modo personale, disinvolto ed efficace.
Affronta con impegno sistematico le attività motorie e sportive. Conosce le regole, le
rispetta e le applica con sicurezza. 9/10
Livello intermedio. Utilizza schemi motori con sicurezza. Affronta con impegno le attività
motorie e sportive. Conosce e applica le regole principali. 8/7
Livello essenziale. Utilizza schemi motori di base con una certa sicurezza. Affronta con
sufficiente impegno le attività motorie e sportive. Conosce ed applica le regole solo in
parte. Mette in atto comportamenti non sempre corretti. 6
COMPETENZE MUSICALI
Livello avanzato. Esegue con sicurezza ed espressività brani musicali con la voce,
individualmente e in gruppo. Utilizza i materiali sonori in modo appropriato e creativo. 9/10
Livello intermedio. Esegue correttamente brani musicali, individualmente e in gruppo.
Utilizza materiali sonori in modo abbastanza appropriato. 8/7
Livello essenziale. Esegue, in modo generalmente corretto, brani musicali con la voce.
Se guidato, utilizza adeguatamente i materiali sonori. 6
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SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEI LIVELLI DI COMPETENZE Livello degli obiettivi di apprendimento Voto
Decimale Livello di competenze raggiunto
il voto “9” corrisponde ad un giudizio ottimo, indicando
l’ottimo raggiungimento degli obiettivi previsti, una preparazione
completa ed approfondita, unita ad una buona rielaborazione
ed argomentazione dei contenuti esposti, la capacità di
compiere organici collegamenti interdisciplinari e di comunicare
(anche in Lingua straniera) in modo disinvolto e corretto.
9/10 ECCELLENTE
il voto “8” corrisponde ad un giudizio distinto, indicando un
approfondito raggiungimento degli obiettivi previsti, una
preparazione diligente unita a capacità di riflessione ed analisi
personali, il possesso di adeguati strumenti argomentativi ed
espressivi, la sostanziale sicurezza nell’espressione (anche in
Lingua straniera) unita a lessico adeguato1
8/10 AVANZATO
il voto “6” corrisponde ad un giudizio solamente sufficiente,
indicando il raggiungimento degli obiettivi previsti, con semplici
conoscenze essenziali e abilità di base.
il voto “7” corrisponde ad un giudizio buono, indicando il
completo raggiungimento degli obiettivi previsti, con una
conoscenza dei contenuti fondamentali unita a sufficiente
riflessione ed analisi personale.
6-7/10 INTERMEDIO
il voto “5” corrisponde ad un giudizio insufficiente, indicando
il raggiungimento solo parziale degli obiettivi minimi previsti,
con carenze di conoscenze essenziali e abilità di base
superficiali.
5/10 ESSENZIALE
il voto “4” corrisponde ad un giudizio gravemente
insufficiente, indicando il mancato raggiungimento degli obiettivi
previsti, con carenze diffuse e notevoli di conoscenze
essenziali e di abilità di base.
4/10 INIZIALE
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ISTITUTO COMPRENSIVO 53 GIGANTE NEGHELLI
Il Dirigente Scolastico e il Presidente della Commissione d’Esame visti gli atti d'ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti, ai giudizi definiti dal consiglio di classe, agli esiti conseguiti e alle documentazioni acquisite in sede di esame di Stato,
CCCEEERRRTTTIIIFFFIIICCCAAANNNOOO
Tenuto conto del percorso scolastico e delle prove di esame,
ha conseguito i seguenti livelli di competenza nelle varie aree disciplinari
CCCOOOMMMPPPEEETTTEEENNNZZZEEE IIINNN LLLIIINNNGGGUUUAAA IIITTTAAALLLIIIAAANNNAAA LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa aaacccqqquuuiiisssiiitttooo
L’alunno/a: § Interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative § Comprende ed ascolta testi di vario tipo riconoscendone le
caratteristiche e l’intenzione dell’emittente § Legge testi di vario genere, esprimendo pareri personali su di essi § Espone oralmente argomenti di studio e di ricerca anche avvalendosi
di supporti specifici ( schemi,mappe, presentazioni al pc, etc…) § Scrive correttamente testi di diverso argomento, scopo e destinatario § Applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al
lessico, alla morfologia, all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa ………………………
L'alunn___ ______________________________________________________
nat __ a_____________________(prov________) il _____________________
classe _______ sez ______Anno scolastico _________________ □ Corso a tempo prolungato □Corso a tempo normale □ Corso Ordinamentale ad indirizzo musicale
ha superato I'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione
con la valutazione finale di
__________________________________________________
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CCCOOOMMMPPPEEETTTEEENNNZZZEEE IIINNN LLLIIINNNGGGUUUAAA IIINNNGGGLLLEEESSSEEE LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa
aaacccqqquuuiiisssiiitttooo L’alunno/a: § comprende semplici testi; § produce testi corretti, coerenti e coesi; § interagisce in una conversazione su argomenti noti; § confronta culture e civiltà diverse.
………………………
CCCOOOMMMPPPEEETTTEEENNNZZZEEE SSSEEECCCOOONNNDDDAAA LLLIIINNNGGGUUUAAA CCCOOOMMMUUUNNNIIITTTAAARRRIIIAAA LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa aaacccqqquuuiiisssiiitttooo
L’alunno/a: § comprende semplici testi; § produce testi corretti, coerenti e coesi; § interagisce in una conversazione su argomenti noti; § riflette su civiltà diverse.
………………………
CCCOOOMMMPPPEEETTTEEENNNZZZEEE MMMUUUSSSIIICCCAAALLLIII LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa aaacccqqquuuiiisssiiitttooo
L’alunno/a: § riconosce e descrive gli elementi fondamentali della sintassi
musicale; § riconosce e descrive generi musicali, forme elementari e semplici
condotte compositive; § colloca in ambito storico-stilistico gli eventi musicali praticati; § produce e/o riproduce individualmente e/o in gruppo melodie
vocali e strumentali di epoche, stili e tradizioni diverse.
………………………
CCCOOOMMMPPPEEETTTEEENNNZZZEEE SSSTTTRRRUUUMMMEEENNNTTTOOO MMMUUUSSSIIICCCAAALLLEEE LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa aaacccqqquuuiiisssiiitttooo
L’alunno/a: § utilizza il sistema operativo del proprio strumento in funzione di una
corretta produzione dell’evento musicale; § controlla e coordina se stesso, sul piano psicofisico nella pratica
individuale e collettiva; § entra in sinergia con gli altri in attività di musica d’insieme; § apporta il proprio personale contributo all’esecuzione musicale, a partire
dall’elemento interpretativo fino ad arrivare ad un’eventuale elaborazione autonoma.
………………………
CCCOOOMMMPPPEEETTTEEENNNZZZEEE AAARRRTTTIIISSSTTTIIICCCHHHEEE LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa aaacccqqquuuiiisssiiitttooo
L’alunno/a: § descrive, rappresenta e ricostruisce la realtà e le esperienze attraverso
vari linguaggi espressivi; § produce creativamente elaborati e manufatti utilizzando varie tecniche
artistiche; § riconosce ed apprezza monumenti e opere artistiche, a partire da
quelle presenti sul proprio territorio; § apprezza e sostiene iniziative di tutela del patrimonio artistico-culturale
del territorio.
………………………
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CCCOOOMMMPPPEEETTTEEENNNZZZEEE MMMOOOTTTOOORRRIIIEEE LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa aaacccqqquuuiiisssiiitttooo
L’alunno/a: § usa consapevolmente le capacità condizionali e coordinative
acquisite; § utilizza nel rispetto delle regole le proprie abilità nei giochi sportivi
avendo adeguate conoscenze delle tecniche e tattiche; § assume comportamenti equilibrati dal punto di vista fisico, emotivo
e cognitivo; § riconosce il corretto rapporto tra esercizio fisico e benessere.
………………………
CCCOOOMMMPPPEEETTTEEENNNZZZEEE SSSTTTOOORRRIIICCCHHHEEE---CCCOOOSSSTTTIIITTTUUUZZZIIIOOONNNEEE EEE CCCIIITTTTTTAAADDDIIINNNAAANNNZZZAAA LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa aaacccqqquuuiiisssiiitttooo
L’alunno/a: § comprende testi storici e li sa rielaborare con un personale
metodo di studio § conosce aspetti e processi fondamentali della storia del suo
amvbiente, i momenti fondamentali della storia italiana, europea e mondiale
§ espone oralmente le conoscenze storiche acquisite, operando collegamenti
§ produce informazioni storiche da fonti di vario genere, anche digitali, e le sa organizzare in testi
§ conosce ed apprezza aspetti del patrimonio culturale italiano e dell’umanità
………………………
CCCOOOMMMPPPEEETTTEEENNNZZZEEE GGGEEEOOOGGGRRRAAAFFFIIICCCHHHEEE LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa aaacccqqquuuiiisssiiitttooo
L’alunno/a: § osserva, legge ed analizza sistemi territoriali vicini e lontani nello spazio
e nel tempo § usa concetti geografici,carte geografiche,fotografie, immagini dallo
spazio, elaborazioni digitali per comunicare efficaci informazioni spaziali
§ conosce e localizza gli elementi geografici fisici ed antropici dell’Europa e del mondo
§ riconosce nel passaggio gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche ed artistiche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare
………………………
CCCOOOMMMPPPEEETTTEEENNNZZZEEE MMMAAATTTEEEMMMAAATTTIIICCCHHHEEE LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa aaacccqqquuuiiisssiiitttooo
L’alunno/a: § riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le
informazioni e la loro coerenza § sviluppa gli algoritmi del calcolo nei diversi insiemi numerici § riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro
rappresentazioni e ne coglie le relazioni tra gli elementi § utilizza una terminologia scientifica e nelle situazioni di incertezza
si orienta con valutazioni di probabilità
………………………
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CCCOOOMMMPPPEEETTTEEENNNZZZEEE SSSCCCIIIEEENNNTTTIIIFFFIIICCCHHHEEE LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa aaacccqqquuuiiisssiiitttooo
L’alunno/a: § riconosce, descrive, sperimenta lo svolgersi dei più comuni
fenomeni fondamentali del mondo fisico, biologico e tecnologico § organizza e realizza facili esperienze relative ai fenomeni fisici,
chimici e naturali § assume comportamenti finalizzati alla tutela della salute e
dell’ambiente ………………………
CCCOOOMMMPPPEEETTTEEENNNZZZEEE TTTEEECCCNNNOOOLLLOOOGGGIIICCCHHHEEE LLLiiivvveeelll lllooo dddiii cccooommmpppeeettteeennnzzzaaa aaacccqqquuuiiisssiiitttooo
L’alunno/a: § comprende i problemi legati alla produzione, all’energia ed
all’economia ed assume comportamenti coerenti; § rappresenta graficamente semplici oggetti attraverso il disegno
tecnico; § progetta e realizza semplici manufatti.
………………………
VOTO DECIMALE
LIVELLO DI COMPETENZE RAGGIUNTO
10/10 ECCELLENTE 8-9/10 AVANZATO 7/10 INTERMEDIO 6/10 BASE
Il piano di studi seguito nell’ultimo anno si è caratterizzato in particolare per la partecipazione a:
1. tempo scuola ( settimanale complessivo) □ 30 ore □ 36 ore
2. Attività di laboratorio curriculari □ linguistico-espressivo □ scientifico-tecnologico
Data…………………….. Il Dirigente Scolastico Il Presidente di Commissione Prof.ssa Mariarosaria Scalella
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AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
L’autonomia didattica dell’Istituto consente di definire una strategia educativa che caratterizza il
servizio formativo offerto agli alunni, grazie all’elaborazione di progetti più rispondenti alle linee
programmate del POF.
I progetti configurano l’Identità collettiva della Scuola, la sua attenzione ai bisogni dell’utenza,
l’impegno a costruire prospettive culturali e professionali che arricchiscono il curricolo.
La proposta progettuale, inoltre, esplicita l’intenzione di mantenere aperta la relazione con il contesto
esterno, la scelta di interloquire con tutti i soggetti coinvolti nella relazione educativa: alunni, famiglia,
Enti Istituzionali, agenzie di socializzazione e di formazione.
TTuuttttii ii pprrooggeettttii ddii IIssttiittuuttoo vveennggoonnoo eellaabboorraattii ssuullllaa bbaassee ddeeii sseegguueennttii ccrriitteerrii:: individuazione dei bisogni educativi;
analisi ambiente formativo (indagine socio- ambientale);
definizione degli obiettivi;
selezione dei contenuti;
tempi di realizzazione;
scelte delle metodologie;
scelte degli indicatori di valutazione;
valutazione finale del progetto.
Il nostro Istituto attiva progetti, trasversali e/o integrativi alle diverse aree disciplinari che prevedono
l’arricchimento del percorso di formazione dell’alunno, oltre che l’applicazione di strategie differenti,
articolate e differenziate nei tempi, negli spazi, negli strumenti e nei processi che lo vedono coinvolto.
In questo modo si arricchiscono le conoscenze, si potenziano le abilità e si conduce l’alunno al
raggiungimento di competenze consapevoli.
II PPRROOGGEETTTTII II NNEELLLLAA NNOOSSTTRRAA SSCCUUOOLLAA SSII CCOONNCCRREETTIIZZZZAANNOO IINN::
¶¶ AAttttiivviittàà llaabboorraattoorriiaallii pprraattiiccoo--ooppeerraattiivvee..
¶¶ PPrrooggeettttii ddii aarrrriicccchhiimmeennttoo ddeellllee ddiisscciipplliinnee ccuurrrriiccoollaarrii..
¶¶ PPrrooggeettttii ddii aammpplliiaammeennttoo ddeellll’’ ooffffeerrttaa ffoorrmmaattiivvaa..
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TABELLA DI RILEVAZIONE PROGETTI
anno scolastico 2013-2014
NOME PROGETTO
DOCENTE REFERENTE
N. CLASSI (infanzia-primaria-
secondaria) PREVISIONE
DURATA (in ore)
Mangiamo un po’ di tutto
Sara Esposito Le classi seconde della secondaria. 3 C e 3D
30 h di coordinamento per 6 docenti
Progetto Repubblica
Anna D’Angelo Rosaria Forcillo
I C- I D- II A - III B ( h) secondaria
16 h docenza 20 coordinamento + ( 5 h ref.)
Giganti in Biblioteca
Anna D’Angelo Sara Esposito
Tutte le classi della scuola secondaria di I grado e alunni di V della scuola primaria Adulti del quartiere
12 h di docenza 20 h di coordinamento
Il nostro impegno per l’ambiente
Rosalba Gaudio Valeria Andalò
I –II F- II B- II-III C-III G + 15 alunni h Tutte classi che vorranno partecipare
20 h di coordinamento + ( 10 h ref.)
Sperimentiamo insieme
Rosalba Gaudio Valeria Andalò
II A – II C- II D - II E - II F –II G
20 h di docenza + (10 h ref.)
Le date, la memoria , il territorio e i diritti
Rosaria Secondulfo Lucia Catuogno
II C, III C e per tutte le manifestazioni secondaria
20 h di docenza 20 di coordinamento
Usa le mani De Sena Iliana IV A plesso Collodi 30 h di docenza Le mollichine di Pollicino Oliviero Silvana Primaria 30 h di docenza (10h ref) Batti cuore … e altre Emozioni
A. Ferone R. Affinito
A .Scafati
Alunni 5 anni Sez. C-D-E
45h di docenza (5 h ref)
Girotondo di suoni
Monica Di Prisco Floriana Mancini
20 alunni della III A – III B Collodi
30h di docenza +(10 h ref)
Cantando in cucina Floriana Mancini Monica Di Prisco
40alunni scuola primaria + 2 alunni h
40 h di docenza +(10 h ref) estivo
Un salto a casa Perasole Annunziata Alunni con problemi di salute
10 h ref
La felicità e i legami di libertà
Anna Serio
Allievi delle quinte classi della scuola primaria Docenti delle stesse classi
20 h di docenza
La felicità e i legami di libertà
Anna Serio
Allievi di 5 classi della scuola superiore di primo grado Docenti delle stesse classi
20h di docenza e 15 h di coordinamento
Progetto legalità per la scuola dell’infanzia e primaria
Annamaria Franzese
Scuola dell’infanzia e scuola primaria
I superpoteri della ginnastica per andare bene a scuola
Perasole Annunziata Alunni con difficoltà di apprendimento
21h di docenza
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PIANO INTEGRATO DEGLI INTERVENTI PON 2013/2014
“Competenze per lo sviluppo” finanziato con il Fondo Sociale Europeo( F.S.E )
I Progetti PON (Piano Operativo Nazionale) autorizzati dal Ministero,
costituiscono un valore aggiunto alla qualità dell’ offerta formativa, in quanto
potenziano i percorsi didattici disciplinari e trasversali, finalizzati all’arricchimento
delle conoscenze e delle competenze degli alunni, e sostengono la formazione del Personale.
Quest’ anno l’ istituto di nuova formazione ha richiesto i finanziamenti dai fondi 2013-2014 per lo
sviluppo delle competenze per l’Europa 2020. Questi finanziamenti rientrano nei Fondi Strutturali
gestiti dalla Commissione Europea per realizzare la coesione economica e sociale di tutte le regioni
dell’Unione e ridurre il divario tra quelle più avanzate e quelle in ritardo di sviluppo. Ciò consente di
migliorare l’ efficacia dell’ offerta formativa e la qualità delle strutture scolastiche, in funzione dell’
innalzamento dei livelli di competenza degli studenti e dell’ aumento del tasso di scolarizzazione.
PROGETTO PON AZIONE F 3 “ RAGAZZI IN GIOCO”
SCUOLE PERCORSI MODULI DESTINATARI
PRIMARIA IMPARIAMO GIOCANDO
1. Accoglienza 2. Ti canto…….una storia 3. Laboratorio di musica ed
espressione corporea (MUSE) 4. Sostegno alla genitorialità 5. Sport al sole
gruppo 30 alunni delle classi IV
plessi Neghelli -Collodi
UNA SCUOLA DIVERTENTE
1. Accoglienza 2. Estate in palestra
gruppo 30 alunni delle classi III SCUOLA
SECONDARIA ORIENTAMENTO ALLA SCELTA
1. Accoglienza 2. Orientamento 3. Teatro in movimento
gruppo 30 alunni delle classi I -II
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QUALITA’ E AUTOVALUTAZIONE
Il Manuale della Qualità si propone di definire la suddivisione delle responsabilità interne e
l'attribuzione dei compiti ai vari soggetti coinvolti nel sistema scuola; inoltre, unitamente ai documenti
di carattere gestionale ed operativo e costituenti la documentazione attuativa del Sistema Qualità
adottato, il Manuale costituisce il riferimento operativo per lo svolgimento delle attività proposte
dell’Istituto “53 Gigante Neghelli”. Il detto Manuale dunque, descrive il Sistema di gestione per la
qualità, in conformità con il modello di cui alla norma UNI EN ISO9001:2000 e si pone di assicurare la
qualità dei servizi offerti ai propri Utenti. Nel Manuale vengono altresì descritti i processi (il cosa), la
struttura Organizzativa (il come), le responsabilità (il chi) e le risorse messe in atto.
GLI OBIETTIVI
Gli obiettivi prioritari sono:
a) La lettura e l’interpretazione dei reali bisogni formativi dell’utenza;
b) la progettazione e l’aggiornamento di attività curricolari ed extracurricolari che rispondono ai
bisogni dell’utenza;
c) la qualità dell’offerta curricolare ed extracurricolare;
d) l’aggiornamento continuo delle metodologie e delle strumentazioni didattiche;
e) Il potenziamento delle diverse “intelligenze”;
f) la valorizzazione delle diversità;
g) la garanzia del successo formativo.
GLI STRUMENTI
Per raggiungere questi risultati, la direzione:
a) istituisce una Piano di miglioramento e una commissione di Garanzia Qualità formata da
docenti con esperienze e competenze diverse impegnati nella gestione del Servizio della
gestione Qualità;
b) promuove un Sistema Qualità secondo la norma UNI EN ISO 9001:2000;
c) individua, progetta e controlla i principali processi relativi al settore educativo, didattico,
amministrativo, ausiliare e della comunicazione;
d) attua il la collegialità attraverso un funzionigramma d’Istituto comprendente i docenti e tutto il
personale scolastico;
e) orienta tutto il sistema al miglioramento continuo.
L’ IMPEGNO DELLA DIREZIONE La Direzione della scuola si impegna a mettere a disposizione le risorse necessarie per la
realizzazione di questi obiettivi, all’interno di un quadro di disponibilità finanziarie definite e approvate
dal Consiglio d’Istituto.
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L’APPLICAZIONE Il Sistema di gestione per la qualità applica tutti i requisiti della UNI EN ISO 9001:2000, con le
descrizioni nel presente Manuale.
Questo documento costituisce per tutte le componenti della scuola un riferimento importante ed
indispensabile per le proprie attività. Le prescrizioni in esso contenute coprono tutte le attività che
interferiscono sulla qualità dei servizi offerti.
Tali prescrizioni mirano essenzialmente ad interpretare i bisogni e ottenere la soddisfazione
dell’utente, attraverso il Piano dell’offerta formativa, i servizi organizzativi e le strutture presenti.
L’approccio di gestione per processi permette una più concreta e puntuale definizione delle fasi
operative che vengono esaminate in base agli input ricevuti e agli output prodotti. In questo modo la
gestione per processi permetterà di definire il sistema di correlazioni esistente tra i processi
medesimi.
In questo modo, per ogni singolo processo sarà possibile individuare un responsabile ma anche,
attraverso rilevazioni periodiche effettuate, le attività di monitoraggio e le verifiche esterne ed interne,
ed attivare una serie di iniziative orientate al miglioramento continuo.
PROCESSI, PRASSI, AUTOVALUTAZIONE L’Istituzione scolastica per assicurare l’efficacia e l’efficienza delle proprie azioni:
prevede, qualora dovessero sopraggiungere conflitti fra le aspettative e le esigenze di diverse parti
interessate di intervenire attraverso:
AZIONI RESPONSABILITÀ TEMPI
Strategie di ascolto Ø Leadership democratica. Ø Leadership partecipata.
Iniziale - in itinere - finale
DS
Pianificazione e programmazione degli
obiettivi e risultati dell’azione educativa
Ø Raccolta dei dati relativi ai bisogni formativi con test d’ingresso.
Ø Gerarchizzazione dei bisogni rilevati.
Ø Programmazione per competenze.
Ø Didattica personalizzata. Ø Didattica dell’ascolto.
Iniziale - in itinere - finale
DS Resp.SGQ Resp Val. DOC.
Pianificazione e programmazionedegli
obiettivi e risultati dell’organizzazione
Ø Coinvolgimento delle parti interessate, famiglie, associazioni, enti territoriali;
Ø promozione di azioni di “informazioni di ritorno”.
Ø Raccolta dei dati relativi ai bisogni formativi con test d’ingresso.
Ø Gerarchizzazione dei bisogni rilevati.
Ø Gestione sistemica. Ø Elaborazione di fattibilità. Ø Gestione efficace delle risorse.
Iniziale - in itinere - finale
DS DSGA ATA DOC. RSPP RP RQ RSU
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Valutazione dei risultati dell’azione educativa
INVALSI Schede di misurazione standard delle competenze di Istituto.
Iniziale - in itinere - finale
DS DOC. RP RQ RVAL
Valutazione dei risultati dell’organizzazione attuali e
passati per individuare cause di problemi e opportunità di
miglioramento
Riesame dei processi. Rendicontazione dei risultati attraverso Schede diCustomer satisfaction con indicatori specifici.
Iniziale - in itinere - finale
DS DSGA ATA DOC. RSPP RP RQ
Valutazione della soddisfazione delle parti
interessate
Utilizzo del modello CAF. Elaborazione di uno standard d’istituto, Autovalutazione d’istituto, utilizzo del softwer. COMETA del Polo Qualità del MIUR .
Iniziale - in itinere - finale
DS DOC. RP RQ RVAL
Misurazione delle prestazioni Schede di Customer satisfaction con indicatori specifici.
Iniziale - in itinere - finale
DS RQ RVAL
Valutazione delle prestazioni Raccolta dati. Grafici di prestazione che indichino la coerenza alla mission e alla vision della scuola.
Finale DS RQ RVAL
La Direzione Scolastica assicura che le risorse necessarie per raggiungere gli obiettivi per la qualità
vengano individuate e pianificate.
In corrispondenza ai "momenti" di monitoraggio definiti, il Responsabile elabora un report al Dirigente
Scolastico, contenente lo stato di avanzamento del piano, l'indicazione dei servizi realizzati o dei sub-
obiettivi conseguiti, il consumo delle risorse impiegate;
Rappresentante della Direzione La Direzione Scolastica ha attribuito al Responsabile della gestione della Qualità (RQ) il ruolo di
“Rappresentante della Direzione per la qualità” in conformità della Norma di riferimento. Il RQ ha la responsabilità e l’autorità per:
⇒ assicurare che i processi necessari per il Sistema di gestione per la qualità siano
predisposti, attuati e tenuti aggiornati;
⇒ riferire alla Direzione Scolastica sulle prestazioni del Sistema di gestione per la qualità e
su ogni esigenza per il miglioramento;
⇒ assicurare la promozione della consapevolezza dei requisiti dell’utente nell’ambito di tutta
la scuola;
⇒ tenere i rapporti con l’Organizzazione.
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PIANIFICAZIONE E CONTROLLO DEI PROCESSI Per costruire l’approccio sistemico per processi l’Istituto ha intrapreso le seguenti azioni:
Analisi del contesto.
Analisi del trend delle iscrizioni, della frequenza e delle valutazioni finali.
Analisi delle esigenze e delle aspettative delle parti interessate.
Identificazione ed esplicitazione delle finalità e degli obiettivi da conseguire in relazione alla
legislazione italiana ed europea (requisiti cogenti)
Analisi delle risorse umane, strumentali e finanziarie.
Analisi delle opportunità di sviluppo e dei rischi correlati.
Individuazione delle modalità di analisi, misurazione e monitoraggio.
Analisi delle non conformità effettive e potenziali.
Individuazione delle azioni correttive e preventive.
Individuazione delle aree e delle azioni di miglioramento.
Individuazione delle modalità di registrazione e di conservazione e fruibilità delle informazioni
relative ad ogni processo.
Sulla base ed in relazione ai risultati di tali ricognizioni sono individuati e formalizzati i processi
costitutivi del sistema, di cui viene verificata la congruenza e la coerenza con le politiche e le strategie
a breve, medio e lungo termine dell’Istituto.
I processi individuati e formalizzati sono così schematizzati:
Macroprocesso Processo INDIVIDUAZIONE DEI BISOGNI DELLE PARTI INTERESSATE DECLINAZIONE DEGLI INPUT DELLA NORMATIVA ITALIANA ED EUROPEA STESURA DEL POF
PROGETTAZIONE E PIANIFICAZIONE DEL SERVIZIO FORMATIVO
PIANIFICAZIONE DEL SERVIZIO
ALLOCAZIONE DELLE RISORSE
IMPLEMENTAZIONE DELLE ATTIVITA’DI DIDATTICA CURRICOLARE, EXTRACURRICOLARE, ORIENTAMENTO
PRO
CES
SI P
RIN
CIP
ALI
EROGAZIONE DEL SERVIZIO FORMATIVO
MONITORAGGIO, MISURAZIONE E RIESAME DEGLI ESITI
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GESTIONE DELLE RISORSE UMANE AUTOVALUTAZIONE E VALUTAZIONE D’ISTITUTO
RIESAME E MIGLIORAMENTO
GOVERNANCE DEL SISTEMA
RICERCA E SVILUPPO REPERIMENTO ED ACQUISIZIONE DELLE RISORSE
GESTIONE STUDENTI, PERSONALE E FORNITORI
ATTIVITA’ AMMINISTRATIVA E FINANZIARIA
GESTIONE DELLA DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA E FINANZIARIA COMUNICAZIONE INTERNA COMUNICAZIONE ESTERNA COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE
PRO
CES
SI D
I SU
PPO
RTO
COMUNICAZIONE
GESTIONE RAPPORTI CON L’UTENZA
PIANIFICAZIONE, REALIZZAZIONE ED EROGAZIONE DEI SERVIZI: RESPONSABILITÀ
Le responsabilità relative alle attività descritte in questo capitolo sono così suddivise:
• il Dirigente Scolastico è responsabile;
ü dell'impostazione, dell'organizzazione e del controllo dell'attività didattica dell'Istituto, compito
che attua attraverso il coinvolgimento del Collegio Docenti, del Gruppo di lavoro, dei
Consigli di Classe e dei singoli docenti attraverso le relative riunioni di pianificazione,
coordinamento e valutazione dell'attività didattica;
ü della verifica del processo di valutazione complessiva affinché sia svolto in modo omogeneo
per tutta la scuola.
• il Collegio Docenti è responsabile :
ü dell'impostazione generale dell'attività didattica in relazione alla definizione di obiettivi,
descrittori, indicatori, criteri e strumenti di valutazione, standard d’istituto;
ü è responsabile della definizione delle linee guida del Piano di Offerta Formativa;
ü è responsabile della valutazione e validazione del POF.
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• i gruppi di insegnanti per Dipartimento sono responsabili di
ü definire i criteri e gli strumenti di valutazione, gli obiettivi, i traguardi di prestazione in termini
di competenza, i descrittori, gli indicatori, le proposte per gli standard d’Istituto, le linee guida
e l'impostazione dell'attività didattica per ciascun ambito disciplinare.
• il Gruppo di lavoro è responsabile
ü dell’attuazione operativa del POF attraverso il monitoraggio dei processi, condotto in
relazione agli indicatori di prestazione individuati, allo standard d’Istituto e agli obiettivi di
miglioramento
• il Consiglio di Classe/interclasse è responsabile:
ü dell'impostazione dell'attività didattica per la singola classe;
ü del coordinamento delle iniziative tra i docenti;
ü della verifica del corretto svolgimento dell'attività didattica sia a livello complessivo di classe
che per ogni singolo alunno, individuando quando richiesto le opportune attività di recupero;
ü della decisione del giudizio in ogni disciplina e, nello scrutinio finale, della eventuale
ammissione o non ammissione degli alunni alla classe successiva.
• ciascun Docente ha la responsabilità di:
ü pianificare e svolgere in modo efficace l'attività didattica prevista dai programmi ministeriali,
dal POF e secondo quanto definito nelle procedure dell'Istituto;
ü svolgere periodicamente la verifica sull'efficacia dell'attività svolta rispetto a quanto
pianificato e ai traguardi di prestazione individuati, allo scopo di intraprendere le azioni
necessarie;
ü realizzare le verifiche periodiche secondo le linee guida concordate all'interno dei Consigli di
Classe e secondo i criteri definiti dal Gruppo per il miglioramento e dal Collegio dei docenti;
ü formulare, per lo scrutinio finale, una proposta di giudizio coerente con i criteri di valutazione
definiti nel POF;
ü riportare sul registro di classe e sul registro personale tutte le informazioni rilevanti per poter
ricostruire l'attività svolta in ciascuna classe e le prestazioni dei singoli alunni nel corso
dell'anno scolastico.
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• il personale non docente ha:
ü il compito di garantire le condizioni necessarie relativamente ad adempimenti amministrativi,
disponibilità dei materiali e delle attrezzature nonché loro funzionamento, pulizia e
manutenzione delle strutture tali da assicurare il corretto svolgimento dell'attività didattica.
• la Segreteria ha:
ü il compito di assicurare la preparazione e la distribuzione di tutti i registri e di tutti i sussidi
necessari all’attività didattica.
Sulla base delle direttive ministeriali, degli obiettivi generali e delle linee guida definite nel POF, la
pianificazione dell'attività didattica prevede la definizione:
⇒ del programma annuale e degli obiettivi e traguardi di prestazione per materie;
⇒ della programmazione annuale e dei traguardi di prestazione per classe;
⇒ della programmazione dell'attività didattica individuale (Piano di Lavoro individuale).
Durante la prima riunione per Dipartimento, di classe, interclasse e intersezione, cui partecipano tutti i
docenti divisi per materie o per gruppi affini di materie, si individuano, per ciascuna area disciplinare:
nuclei fondanti,
obiettivi e traguardi di competenze,
trasversalità,
indicatori e descrittori dei livelli minimi di prestazione,
possibili tematiche per l’offerta facoltativa,
metodi di insegnamento,
scansioni temporali necessari per il raggiungimento degli obiettivi, tenendo conto di
⇒ anno del corso,
⇒ indirizzo del corso,
⇒ indicazioni ministeriali,
⇒ esperienze precedenti,
⇒ profili di entrata e di uscita per segmento e per classe,
⇒ linee del tema d’istituto.
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Ancora, si definiscono i criteri di valutazione e il numero minimo e la tipologia di verifiche attraverso la
definizione degli indicatori e descrittori dei livelli minimi di prestazione nell’ambito della normativa
relativa all’ordine e al grado del sistema d’istruzione interessato (Indicazioni nazionali 59/04, DPR
87/10, DPR 88/10, DPR 89/10 e relative Linee guida).
Nell'ambito delle riunioni si individuano, inoltre, i sussidi didattici e loro modalità d'uso, nonché le
risorse (materiali, attrezzature, competenze esterne) necessarie e per le quali proporre l'acquisto.
Successivamente, il Consiglio di Classe/interclasse e intersezione, allo scopo di adattare quanto
definito nelle riunioni per Dipartimento a ciascuna classe, partendo dalla valutazione, in particolare,
di:
ü casi critici,
ü eventuali alunni diversamente abili,
ü numero dei ripetenti,
ü eventuali alunni provenienti da classi smembrate o altre scuole,
ü risultati test d’ingresso e/o delle prime prove somministrate,
ü altre note particolari (supplenze prolungate, insegnanti ancora da designare, ...)
Definisce, innanzitutto, nell’ambito delle competenze chiave dell’apprendimento, gli obiettivi
trasversali (metodo di studio e capacità organizzativa, rispetto dei tempi di lavoro proposti, utilizzo dei
materiali e strutture, ..) e i traguardi di competenza, tenendo conto della situazione di partenza della
classe e dell'anno in corso.
Il Consiglio di classe/interclasse e intersezione procede, inoltre a:
riformulare o riconfermare gli obiettivi e i traguardi fissati nelle riunioni e nel Collegio dei
docenti;
scegliere eventuali lavori congiunti tra discipline assicurando il coordinamento tra gli
insegnanti per evitare concentrazione eccessiva del carico di lavoro per gli alunni.
Sulla base di tutto ciò, ciascun docente, per ogni classe assegnatagli, procede alla pianificazione
dell'attività didattica che intende svolgere e alla relativa documentazione nel proprio Piano di Lavoro,
specificando:
i livelli di partenza della classe,
gli obiettivi declinati in competenze e traguardi di prestazione in relazione al curriculum
ministeriale e d’Istituto ,
le modalità di recupero e/o sostegno,
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gli argomenti da affrontare e i loro contenuti,
i metodi di insegnamento,
il tipo di verifiche ed i relativi criteri di valutazione.
le proposte di attività varie a completamento dell’attività didattica (quali ad es. visite guidate).
Il documento è verificato e approvato dal Dirigente Scolastico ed allegato al registro personale – e/o
on line del docente in modo da poter verificare costantemente, nel corso dell'erogazione dell'attività
didattica, la coerenza dell’agito con quanto progettato.