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Scuola dell’Infanzia San Francesco di Sales Via Dismano 49, 48124 Ravenna 1 SCUOLA dell’ INFANZIA S. FRANCESCO di SALES Anno Scolastico 2015 – 2016

Anno Scolastico 2015 – 2016 - parrocchiapontenuovo.org · obbedienza delle leggi vigenti dello Stato Italiano. La fede cristiana, anche se non sempre frequentemente praticata, è

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Scuola dell’Infanzia San Francesco di Sales

Via Dismano 49, 48124 Ravenna

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SCUOLA dell’ INFANZIA

S. FRANCESCO di SALES

Anno Scolastico

2015 – 2016

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ANALISI SOCIO-AMBIENTALE Volendo semplicemente illustrare e analizzare una descrizione sociale e ambientalistica

della zona si può affermare che, a differenza della grande città, la zona di Ponte Nuovo

dove opera in prevalenza la Scuola dell’Infanzia mantiene molto viva quella che è la

solidarietà ed il rapporto scambievole tra le famiglie che qui convivono.

In passato, tale rapporto era stato dominato da un conflitto culturale - politico di forte

contrasto, ma che trovava, in ultima analisi, la salvaguardia di una buona educazione ai

minori, lontana dagli schemi contrapposti che vigevano fino alla fine degli anni ’70.

Le caratteristiche dell’ambiente socio-culturale della zona sono nella coppia dei genitori il

bene della famiglia e specialmente dei figli.

Anche la provenienza dei vecchi ceppi familiari dalle colline del forlivese, ambientate e

radicate nel mondo contadino di allora, non disdegnava di dare comunque una buona

educazione ai propri figli del pensiero cristiano.

Per la descrizione geografica delle zone si può affermare che essa è situata nelle

immediate vicinanze della città di Ravenna.

La zona di Ponte Nuovo è attrazione da due principali strade direttrici con annesse molte

traverse e vie minori.

Le arterie principali sono: VIA ROMEA che da Venezia porta verso Rimini e la via

DISMANO, cioè la SS. 71, che da Ravenna va verso Roma, oggi sostituita con la

superstrada E.45.

Le tante traverse stradali che sbucano nella via Romea potano i nomi di città marchigiane

(Via Ancona, Via Iesi, Via Fano, ecc.) mentre quelle che sfociano nella via Dismano portano i

nomi di piante (Via della Quercia, Via del Pioppo, Via della Vigna, ecc.).

SITUAZIONI DI NATURA MULTICULTURALI E PLURIETNICA RILEVANTI Per quanto riguarda le situazioni di natura multiculturale e plurietnica, non esistono in zona

situazioni particolari e di notevole entità.

La cultura e l’etnia sono nella coppia genitrice dei minori allo stesso tasso di presenza o di

ritenzione e di credo religioso e, comunque, sono sempre nella fedele osservanza ed

obbedienza delle leggi vigenti dello Stato Italiano.

La fede cristiana, anche se non sempre frequentemente praticata, è considerata come una

salvaguardia utile e di base per la famiglia e la sua unità.

In questi ultimi anni sempre più coppie di giovani poi diventati genitori di estrazione, di

cultura, di etnia e di religione diverse.

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RISORSE CULTURALI DEL TERRITORIO Per risorse culturali del territorio primeggia senz’altro la Basilica di S. Apollinare in Classe,

in adiacenza all’abitato di Ponte Nuovo.

La famosa Basilica bizantina, testimonianza mondiale della cultura cristiana, si trova a 4 km

dal capoluogo Ravenna e al margine della pineta di Classe.

Gli scavi del porto romano di Classe, che interessano anche il nostro territorio di Ponte

Nuovo, sono un notevole contributo a favorire qui nella zona un grande interesse di natura

archeologica, culturale e storica.

Infatti, tutti i reperti saranno sistemati nel nascente museo storico che avrà sede nell’area

dell’ex zuccherificio di Classe.

CARATTERISTICHE STRUTTURALI E RISORSE DELLA SCUOLA

UBICAZIONE DELL’EDIFICIO E STRUTTURA EDILIZIA La scuola dell’infanzia “S.Francesco di Sales” di Ponte Nuovo – Ravenna è ubicata in Via

Dismano n. 49 sul lato destro della strada statale 71 che porta a Cesena.

La scuola dell’infanzia e costruita tutta al piano terra e l’edificio conta a disposizione dei

bambini quattro aule, un grande salone polivalente e due ambienti con sette bagni ciascuno.

Ogni aula è fornita di materiale didattico molto vario, c’è l’angolo della famiglia con cucina,

accessori e bambole di diversa grandezza, l’angolo del travestimento con specchio grande e

materiale adatto perché è importante per i bambini dell’età della scuola dell’infanzia

giocare a far finta di essere qualcuno, per scaricare inevitabili tensioni e favorire la

socializzazione.

Abbiamo organizzato l’angolo delle costruzioni munito di materiale, dove si gioca sul

tappeto. Infine in tutte le sezioni abbiamo l’angolo della lettura che all’occorrenza si

trasforma in angolo della conversazione. Nel salone si svolgono attività di intersezione,

educazione musicale e psicomotoria, riposo pomeridiano per i più piccoli ed ogni giorno

adibito per l’accoglienza di mattina e l’attesa per il ritorno a casa di pomeriggio con gioco

libero. Nella sala polivalente della parrocchia, adiacente alla scuola dell’infanzia, si svolgono

le drammatizzazioni più importanti ( carnevale e recita di fine anno scolastico).

Nella struttura vi è inoltre una grande cucina, con annesso bagno-cuoca, dispensa, sala da

pranzo-suore. Adiacente alla dispensa vi sono servizi per le insegnanti, la cappellina ad uso

personale delle religiose e la residenza delle quattro suore maestre e la direzione .

All’esterno della struttura si estende un vasto cortile sul davanti e sul retro un vasto

giardino con prato verde.

Il corpo insegnanti è formato da:

- La coordinatrice, religiosa, diplomata e con abilitazione;

- cinque maestre di cui una con abilitazione.

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- Due religiose in pensione che aiutano in sezione.

Per le materie di musica, psicomotricità ed inglese sono presenti insegnanti qualificate

esterne.

Le maestre offrono il loro operato affinché sia positivo per una crescita morale, culturale e

religiosa dei ragazzi, promuovendo anche tante iniziative di socializzazione ricreativa,

arricchendosi anche del contributo dei genitori, ponendo così i bambini in positivo tra la

scuola e la famiglia.

Per il sostentamento economico la scuola dell’infanzia è inserita nella realtà parrocchiale

retta dal parroco e conta d’altri proventi statali e regionali, oltre quelli della retta mensile

per la frequenza dei bambini della Scuola dell’infanzia.

Per quanto riguarda le risorse professionali, materiali, economiche di volontariato, la scuola

materna è retta dalle Suore di S. Francesco di Sales di Padova.

ORGANI COLLEGIALI

Collegio dei docenti Si riunisce mensilmente per la programmazione e la verifica dei programmi.

Comitato di gestione Il suo compito è di amministrare il finanziamento della scuola, cercando soprattutto di

rendere l’ambiente e la vita quotidiana sempre più consona al bisogno di cure e serenità di

ciascun bambino.

Stila i bilanci preventivo e consuntivo ed in base a questi stabilisce la retta mensile. Questa

viene versata entro i primi 10 giorni del mese.

Comitato dei rappresentanti di sezione A questo comitato compete un particolare appoggio al personale docente: lo aiuta in alcune

particolari attività didattiche in momenti particolari dell’anno scolastico. La funzione del

rappresentante di sezione è quella di mediare tra scuola e famiglia.

Personale ausiliario La cuoca, l’aiuto cuoca e la segretaria.

Norme di sicurezza dell’ambiente La sicurezza degli ambienti scolastici è stata modificata ed è a norma di legge.

Assicurazione La nostra scuola ha regolarmente stipulato una polizza di assicurazione di responsabilità

civile con la Cattolica Assicurazioni.

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Servizi resi alle famiglie La scuola si avvale di un servizio di Coordinamento Pedagogico, chi sono:

i coordinatori pedagogici sono figure professionali in rete con i servizi del territorio

(pediatri,ASL, logopedisti…)

Obiettivi:

- osservano le attività

- seguono il lavoro come supervisori del gruppo di lavoro (maestre e coordinatrice)

- seguono i corsi di formazione e aggiornamento delle insegnanti

- seguono i corsi di formazione e aggiornamento delle insegnanti

- sostegno alla genitorialità: qualora qualche genitori lo richiedesse si rendono disponibili

ad un incontro su una specifica richiesta.

Durante l’anno sono proposti ai genitori incontri con alcuni specialisti dell’educazione,

mentre sono a scadenze regolari le assemblee con il team docente e la coordinatrice.

I colloqui individuali sono fatti due volte all’anno ma su richiesta le nostre maestre

Tutto questo al fine di dar vita nel corso dei tre anni di frequenza del bambino ad una

“Scuola per genitori”. Ci sono tempi della vita della scuola in cui tutto può diventare un

momento di crescita per tutti in un clima di vera collaborazione. Queste tappe sono il

Natale, Carnevale, gite, feste di fine anno scolastico e qualche momento di particolare

necessità.

CON LE FAMIGLIE “La famiglia rappresenta il contesto primario nel quale il bambino, apprendendo ad ordinare

e distinguere le esperienze quotidiane e ad attribuire loro valore e significato, acquisisce

gradualmente i criteri per interpretare la realtà.”

(Orientamenti 1991)

PROGETTO “GENITORI” Per un migliore rapporto scuola-famiglia

MOTIVAZIONI

• Condivisione del progetto educativo

• Integrazione e continuità educativa tra Scuola e famiglia

OBIETTIVI

• Valorizzare la sensibilità educativa dei genitori

• Accrescere la competenza educativa dei genitori

• Promuovere occasioni di dialogo e confronto sui problemi dell’educazione attuale

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RAPPORTI CON LA F.I.S.M. (Federazione Italiana Scuole Materne) I rapporti con la

F.I.S.M. - sezione provinciale - sono molto stretti e collaborativi per un migliore

funzionamento della scuola e per una sempre maggiore attenzione alla legalità.

PERCORSI CONTINUITA’ VERTICALE TRA SCUOLA MATERNA E SCUOLA

ELEMENTARE

Viene compilato un fascicolo personale del bambino con una valutazione dei percorsi di

maturazione e crescita dello stesso con annessi lavoretti del bambino.

Inoltre, in collegamento con la direzione didattica le insegnanti della scuola dell’infanzia

incontrano le insegnanti della scuola primaria per una certa continuità educativa tra la

scuola materna e la scuola elementare.

ALLEGATO 1

PROGETTO DI MIGLIORAMENTO DEI SERVIZI DA REALIZZARE NELLE SCUOLE

MATERNE AUTONOME ASSOCIATE ALLA F. I. S. M.

L’ottica di integrazione dell’offerta formativa 3/6, così come sancito anche da una

normativa nazionale, legge n.62/2000, determina per le scuole dell’infanzia autonome

l’appartenenza ad un sistema nazionale d’istruzione riconoscendo la parità scolastica alle

scuole di tale assetto istituzionale.

Questo riconoscimento, prevede anche nel territorio ravennate il miglioramento

complessivo dei servizi operanti in questo campo e richiede iniziative a supporto del

compito svolto dalle scuole dell’infanzia autonome aderenti a F.I.S.M. che con 15 scuole e

675 bambini frequentanti accolgono il 25% dei bambini di questa fascia di età e svolgono un

importante compito sociale per la popolazione del territorio.

Nel nostro quadro locale la legge regionale n.26 del 2001 sancisce interventi per il diritto

allo studio per gli alunni appartenenti al servizio nazionale d’istruzione, l’offerta dei servizi,

il raccordo delle istituzioni e dei servizi scolastici e formativi.

L’integrazione delle scuole dell’infanzia, nella nostra realtà è un dato già operante da anni a

diversi livelli: dalla continuità orizzontale e verticale, alla formazione, agli scambi

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pedagogici ed incontri fra insegnanti, alla fruizione di iniziative comuni nel territorio ed in

diverse cornici istituzionali (circoscrizioni, REMARE).

Le iniziative, che in questo ambito possono essere messe in campo, sono per tanto

individuabili in un percorso migliorativo che nella salvaguardia delle specificità socio-

culturali, contribuiscono a

garantire un livello di accesso e frequenza alle attività per tutti i bambini e le famiglie del

territorio indicando aspetti essenziali nella organizzazione e funzionamento dei servizi.

Azioni di miglioramento previste:

PREDISPOSIZIONE DI DOCUMENTAZIONE DELL’ATTIVITA’ SVOLTA

La documentazione dell’attività svolta diviene elemento di trasparenza della vita scolastica

e nel contempo favorisce la trasmissibilità e confronto fra le diverse esperienze

realizzate nell’ambito dei plessi (programmazioni, uscite didattiche, incontri) e

attraverso percorsi di formazione del personale.

PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE E COLLABORAZIONE ALLA PROGETTUALITA’

EDUCATIVA DELLE SCUOLE (INCONTRI, LABORATORI, FESTE)

La partecipazione delle famiglie alla vita della scuola dell’infanzia è da sempre elemento di

grande rilevanza per la costruzione del benessere dei bambini… Con percorsi di

supporto alla vita organizzativa e di incontro (laboratori, feste, iniziative culturali) si

forma anche la sensibilità nei confronti della scuola che costituisce un bene comune da

salvaguardare e migliorare per il benessere dell’infanzia in correlazione con la

partecipazione istituzionale prevista dai Decreti Delegati.

COLLABORAZIONE CON ALTRI SERVIZI NEL TERRITORIO E CONTINUITI

ORIZZANTALE E VERTICALE- NIDO, SCUOLA ELEMENTARE, SCUOLE MATERNE

DI ALTRO ASSETTO ISTITUZIONALE

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IDENTITA’ DELLA SCUOLA Le suore di S.Francesco di Sales in collaborazione con maestre, pedagogiste e psicologhe

ogni anno elaborano un progetto educativo globale che segue l’itinerario della Scuola

Cattolica, proponendosi come obiettivo di condurre gli alunni loro affidati lungo il percorso

dei valori Umani, Cristiani e Sociali. Le Comunità Scolastiche Salesie, chiamate ad assolvere un compito di presenza attiva nella cultura cattolica del nostro tempo, per confronto critico e costruttivo in vista della formazione integrale della persona umana e del bene comune della società, si ispirano al carisma educativo di S.Francesco di Sales il cui motto era “tutta carità e dolcezza”:

• Si dedicano alla formazione integrale della gioventù, con preferenza di quella più povera in tutto l’arco dell’età evolutiva dei bambini e dei ragazzi, riconoscendo la fondamentale importanza della prima educazione, per aiutarli a scoprire il senso cristiano della vita.

• Favoriscono la comunicazione dei valori Umani e Cristiani, creando un sereno clima di famiglia,

con il rispetto delle persone, con un amore tutto particolare con generosità, pazienza e perseveranza.

In quanto " Scuola Cattolica", la Comunità Educativa Salesia attua scelte ben precise:

• La collocazione della Comunità Scolastica nella missione evangelizzatrice della Chiesa. • L'impegno ad essere autenticamente Scuola e nello stesso tempo a realizzare la sintesi tra fede

e cultura e tra fede e vita. • La formazione del cittadino nel quadro dei principi affermati dalla Dichiarazione Universale Dei

Diritti Dell’ Uomo, dichiarazione proclamata ed approvata il 10/12/1948 dall’Assemblea delle Nazioni Unite.

LA SCUOLA DELL’INFANZIA La Scuola dell’Infanzia, seguendo le finalità proprie della Scuola Materna ( vedi legge n° 444 art. 1), si propone di avviare i bimbi a prendere coscienza:

• di sé stessi, acquisendo fiducia in sé, sicurezza e autonomia. • della realtà circostante, migliorando

- la capacità d'osservazione, - la capacità di riflessione, - e le capacità senso percettive e logiche.

• delle persone, promuovendo relazioni interpersonali con i coetanei e con gli adulti, • dei valori, favorendo l'interiorizzazione graduale delle norme di vita pratica ordine, rispetto,

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aiuto reciproco, ecc.) e l'incontro con i valori morali e religiosi perché, con l'aiuto degli adulti, il bambino possa rispondere al progetto di salvezza a cui è chiamato.

La Scuola dell’Infanzia a tale scopo si caratterizza quindi, come: • luogo d'azione in cui sono favorite: - attività ludiche - attività psicomotorie - attività manuali; • luogo di creatività, in cui il bambino può maturare le capacità logico - matematiche, rapportandosi

con l'ambiente in modo interrogativo ( Chi? Quando? Come? Perché? Dove?) • luogo di stupore in cui: - sono favorite semplici esperienze scientifiche. - vengono allestiti i Centri d'interesse in cui il ricco potenziale affettivo del bambino trova la sua

modalità espressiva, - i bambini sono orientati a guardare con stupore e meraviglia ciò che li circonda, ad amare la vita, a

gustare le infinite possibilità della natura e a scorgere in essa l’impronta di Dio Creatore. Nella Scuola dell’Infanzia le educatrici s'impegnano a: - conoscere ogni bambino nel suo contesto ambientale, nei suoi ritmi di crescita, nelle sue capacità e

attitudini; - guidarlo nella socializzazione, tramite rapporti amichevoli tra i coetanei della stessa sezione e delle

altre sezioni; - aprirlo a relazioni di fratellanza e di pace nell'accettazione di tutti. La famiglia s'impegna ad attuare la convergenza educativa, mediante l'adesione, il sostegno e la collaborazione con il progetto educativo. La famiglia è inoltre chiamata a partecipare agli incontri formativi, promossi dalla scuola, su argomenti e problematiche psico-pedagogiche riguardanti l'educazione dei figli. REGOLAMENTO INTERNO PER L'ANNO SCOLASTICO 2015/2016 1- DOMANDE DI ISCRIZIONE per l’anno scolastico 2016-2017 Lle modalità di iscrizione saranno le seguenti:

- Le domande possono essere ritirate dal 4 al 11 dicembre 2015 e riconsegnate entro il 18 dicembre.

- L’ordine in cui verranno riconsegnate le domande di iscrizione non attribuisce nessun diritto di

precedenza.

- L’accettazione della domanda di iscrizione da parte della Scuola non equivale all’ammissione del bambino.

- La Scuola contatterà telefonicamente entro il 15 Gennaio 2016 i genitori dei bambini ammessi, che

dovranno presentarsi entro il 29 gennaio 2016 per formalizzare l’iscrizione e versare la quota che non

sarà restituita per nessun motivo.

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2- CALENDARIO La scuola è aperta dai primi di settembre a luglio. Durante l'anno viene osservato il calendario scolastico della regione Emilia Romagna. 3- ORARIO: Pre-scuola: dalle ore 7,30 alle 8,00, questo orario è valido solo in caso d'assoluta necessità, avvisando con anticipo la Direttrice. Orario regolare: dalle ore 8,00 alle 16,00. Post-scuola dalle 16.00 alle 16.30. Entrata: entro le ore 9,00. Uscita: dalle ore 15,30 alle 16,00. Gli orari vanno SCRUPOLOSAMENTE RISPETTATI, al fine di favorire un ordinato svolgimento delle attività educative. 4- ASSENZE: Le assenze devono essere giustificate, almeno verbalmente o telefonicamente alla direzione della scuola entro le ore 9,30. 5- CERTIFICATI PRIVACY: All'atto d'iscrizione va compilata una scheda che oltre alla richiesta d'iscrizione contiene anche l'autocertificazione e l'autorizzazione per la tutela della privacy. 6- ETÀ: Sono ammessi alla Scuola dell’Infanzia a Settembre i bambini che compiono i tre anni entro l'anno in corso. 7- VESTIARIO: I bambini indossano il grembiule bianco e si raccomanda di vestirli in modo pratico per favorirne l'autonomia. In un apposito sacchetto riporre un cambio di vestiti ed un asciugamano per eventuali necessità. Il tutto deve essere contrassegnato in maniera indelebile. 8- REFEZIONE: La scuola provvede direttamente alla refezione dei bambini fornendo, il pranzo, la frutta alla mattina e la merenda pomeridiana secondo le direttive dietologiche fornite dall'AUSL. 9- QUOTE DI PARTECIPAZIONE 2015/2016:

• Iscrizione Annuale, da versare (ogni anno) entro il 30 giugno. € 80,00

• Scuola Materna: retta mensile. € 170,00

• Quota Fissa: per il mantenimento del posto e per il mese di giugno anche

se il bimbo non frequenta. € 120,00

Le quote sono da versare entro il giorno 10 di ogni mese, che è da considerare come l’ultimo giorno utile

per il pagamento.

Eventuali ritardi devono essere segnalati alla direttrice. Si informa che la retta durante l'anno scolastico è di 10 (dieci) mesi, da Settembre a Giugno compresi.

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10- LEZIONI EXTRA: I costi per le attività di:

• Psicomotricità per i bambini piccoli, medi e grandi. • Educazione musicale per i bambini piccoli, medi e grandi. • Inglese per i bambini grandi. Il costo per le lezioni di inglese è totalmente a carico della scuola mentre per le lezioni di psicomotricità ed educazione musicale per l’intero anno scolastico 2015/2016 il costo è pari a € 115.00 .

Ricordiamo inoltre che tariffe potranno subire delle variazioni causate da un possibile aumento dei consumi.

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L’inizio di un nuovo anno scolastico è sempre speciale: ci sono “mani che lasciano, mani che

prendono”.

Ogni passaggio è un passaggio ad altri luoghi ad altre persone, ad altre regole e ritmi di

vita, un passaggio che produce ”preoccupazione”, distacco, perdita. Dal modo in cui il

bambino riesce a superare i suoi primi distacchi si elaborano sicurezze per la vita futura e

si costruiscono salde fondamenta dell’identità”. R. Bosi.

Un nuovo tempo di scuola è una nuova storia da scrivere e raccontare insieme. E le storie

della scuola dell’Infanzia sono pennellate di grandi parole, come: innovazione, continuità,

competenze, professionalità, affettività, creatività. Ma noi che scuola vogliamo? Che

visioni, che aspettative e prospettive abbiamo?

Le Indicazioni Nazionali offrono un invito a cambiare, a vivere la scuola in maniera diversa.

Un invito quindi al rinnovamento, alla crescita professionale. Nell’affrontare la

progettazione dell’anno scolastico 2015- 2016 dobbiamo chiederci che cosa significa

lavorare didatticamente sul conseguimento di competenze che non si esauriscono

nell’apprendimento scolastico, ma coinvolgono l’esperienza di vita di ogni persona e durano

nel tempo. La “dedica” all’infanzia che si legge nelle Indicazioni Nazionali: “I bambini sono il

nostro futuro e la ragione più profonda per conservare e migliorare la vita comune sul

nostro Pianeta. Sono espressione di un mondo complesso e inesauribile, di energie,

potenzialità, sorprese e anche di fragilità, che vanno riconosciute, osservate e

accompagnate con cura, studio, responsabilità e attesa. Sono portatori di speciali e

inalienabili diritti, codificati internazionalmente, e la scuola per prima è chiamata a

rispettare”.

Ecco allora che la scuola dell’Infanzia ha il compito di “accompagnare i bambini

nell’avventura della conoscenza e creare le basi, con tante possibilità di crescita, emotiva e

cognitiva insieme”, per fare evolvere le potenzialità di tutti e di ciascuno.

Prima di partire raccomandiamoci alla CURA che è un indispensabile fattore di qualità…

Dice Groenhut: “la cura è un lavoro difficile, ma è questo lavoro che sostiene la vita, anzi si

fonda su ciò che vale nella vita”.

Prendersi cura è molto di più che instaurare un rapporto, va oltre il curricolo, la didattica e

la gestione del gruppo dei bambini. Prendersi cura comprende anche l’impegno a creare un

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ambiente piacevole e ordinato, scandito da rassicuranti routines in cui i bambini possono

imparare a stare bene a scuola.

Ci auguriamo che la cura rimanga faro e orientamento guida per ogni proposta educativo –

didattica nell’ambito della scuola e che renda la nostra missione davvero speciale.

Nonostante tutte le inevitabili difficoltà del ”fare scuola”, oggi, siamo convinte che

entusiasmo, motivazione, fiducia, rispetto e attenzione al lavoro che ciascuno svolge nel

proprio contesto sono gli atteggiamenti di fondo che guidano gli insegnanti della scuola

dell’Infanzia e che si traducono in ricchezza professionale, stima personale e

riconoscimento della comunità locale, nazionale e internazionale.

Il nuovo progetto educativo – didattico per l’anno scolastico 2015-2015 ha come titolo

“Mille Fili” e vedrà coinvolti bambini nuovi, piccoli o grandi, che dovremo imparare a

conoscere e bambini che già conosciamo, ma sicuramente diversi da come li avevamo

lasciati.

PERCORSO RELIGIOSO

INTRECCI DI LUCI E DI COLORI

Iniziamo un nuovo cammino con un forte desiderio di luce incontro a Gesù, colui che è “la

luce vera, quella che illumina ogni uomo” Gv 1,9. La luce per eccellenza che rischiara le

tenebre della vita vuota e senza senso, la luce che vince l’oscurità e il dolore di tante

relazioni rotte, di tante ferite prodotte dall’egoismo del cuore umano, di tante infedeltà e

miserie. La luce è simbolo di vita e di fede che accomuna culture ed epoche diverse. Per

prime vogliamo credere alla LUCE e lasciarci illuminare e guidare ogni giorno per passare

dalla fede imparata alla fede generata.

La fede non può essere insegnata o almeno non si riduca a qualcosa soltanto da insegnare.

La fede è incontrare, è consegnarsi a Uno che si è incontrato e non solo imparato!

“La fede si trasmette nella forma del contatto, da persona a persona, come una fiamma si

accende da un’altra fiamma”. (Lumen Fidei,37) Generare alla fede è creare un ambiente

educativo dove si respira l’oltre. Generare alla fede è far crescere nell’attenzione e

apertura all’altro.

Sant’Ambrogio dice: ”Più dei vostri consigli li aiuterà la stima che hanno di voi e la stima

che voi avete di loro: più di mille raccomandazioni soffocanti, saranno aiutati dai gesti che

vedono… gli affetti semplici, la stima vicendevole, il senso della misura, il dominio di sé, il

gusto per le cose belle e l’arte e la forza di sorridere”. Poiché la fede è una luce, ci invita

ad inoltrarci in essa, a esplorare sempre di più l’orizzonte che illumina, per conoscere

meglio ciò che amiamo. Nel cammino per incontrare Gesù i bambini ci impegnano a creare

legami con le famiglie, accompagnandole a sperimentare la fede e a mettere in atto

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l’impegno educativo quotidiano verso i figli e possano iniziarli concretamente in fatti e

parole, alla preghiera alle scelte e allo stile di vita cristiana.

Allora docenti e genitori saranno più che maestri-accompagnatori nello stile di Gesù sulla

strada di Emmaus: riconoscere nella gioia la presenza del Signore, sentendo ardere il cuore.

Se tutto questo ci sembra difficile, dobbiamo ricordarci che si tratta di un cammino

permanente, da svolgere con pazienza e creatività.

“Il Signore è mia luce e mia salvezza: di chi avrò timore? Il Signore è difesa della mia vita

di chi avrò paura? Salmo 27.

Nell’attività di quest’anno scolastico desideriamo “dare luce” e allo stesso tempo come il

salmista anche noi abbiamo un obiettivo: “cercare il volto del Signore” per poterlo

conoscere e di conseguenza amare e farlo amare. Con la gioia nel cuore affrontiamo il

nuovo anno scolastico, questi giorni di luce e speranza come discepoli del Signore.

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STATUTO E REGOLAMENTO SCUOLA DELL’INFANZIA

“SAN FRANCESCO DI SALES” RAVENNA

PREMESSA

La Scuola dell’infanzia Parrocchiale “San Francesco di Sales” si configura, giuridicamente ed

amministrativamente come attività della Parrocchia di S.Severo che la costituisce e la gestisce, a

norma dell’art. 16, lettera b) della legge 222/85. Mantiene la qualifica di “Paritaria” come stabilito

dal M.P.I. prot. 488/857 del 28/02/ 2001.

Da ciò consegue che:

� Il legale rappresentante della Scuola Materna è il Parroco pro-tempore.

L’attività della Scuola Materna rientra nell’ambito della Parrocchia di S. Severo e la sua

gestione è svolta separatamente agli effetti amministrativi, civilisti e fiscali.

� Ne assume il c.f. 80012860393 con assegnata la p.iva 01483810394

� Il presente Statuto, e l’annesso Regolamento approvati in modo autonomo dal Parroco pro-

tempore, costituisce ad ogni effetto di legge, le norme di riferimento della gestione della

Scuola Materna e dello svolgimento dell’attività scolastica.

PARTE I^ – STATUTO

Capo I° – COSTITUZIONE, IDENTITA’, FINALITA’ ART. 1 – COSTITUZIONE

1.1 La Scuola Materna Paritaria Parrocchiale “San Francesco di Sales” riconosciuta “Paritaria” ai

sensi della l. 10 marzo 2000,n. 62, con decreto a prot.488/857 del Ministero della Pubblica

Istruzione del 28 febbraio 2001 è’ costituita nell’ambito delle attività pastorali della Parrocchia di

S. Severo del Comune di Ravenna (RA)

ART. 2 – IDENTITA’ E FINALITA’ DELLA SCUOLA

2.1 La Scuola dell’Infanzia è espressione della Comunità Parrocchiale di San Severo in Ponte Nuovo

e della congregazione delle Suore Salesie che dal settembre 1973 anno di fondazione hanno assunto

spontaneamente l’impegno di soddisfare l’esigenza sociale dell’educazione pre-scolare in Ponte

Nuovo. Le Suore di San Francesco di Sales o Salesie, nate dall’intuizione di Don Domenico Leonati,

si sono dedicate da sempre all’educazione.

Urgenza, questa, molto forte al tempo del Fondatore, non meno importante oggi di fronte a una

società che emargina i deboli, che è frammentata in modo particolare nei nuclei familiari, che si

trova in difficoltà di dialogo tra generazioni e culture diverse.

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Per attualizzare la loro “mission” le Salesie, animate dallo stile educativo di San Francesco di Sales,

hanno come preoccupazione principale la formazione integrale della persona umana, considerata in

tutte le sue componenti e in tutti i suoi dinamismi: il corpo con i suoi sensi, l’anima con le sue

passioni, lo spirito con le sue facoltà e il cuore, sede della volontà, dell’amore e della libertà.

Nella loro missione, quindi le Salesie accolgono la grande sfida educativa che consiste nel far

emergere nell’educando il progetto d’amore da Dio affinché vi aderisca liberamente.

L’educatore, infatti è colui che accompagna questo cammino di scoperta e inveramento.

Le suore di S.Francesco di Sales in collaborazione con maestre, pedagogiste e psicologhe ogni anno

elaborano un progetto educativo globale che segue l’itinerario della Scuola Cattolica, proponendosi

come obiettivo di condurre gli alunni loro affidati lungo il percorso dei valori Umani, Cristiani e

Sociali.

Le Comunità Scolastiche Salesie, chiamate ad assolvere un compito di presenza attiva nella cultura cattolica del nostro tempo, per confronto critico e costruttivo in vista della formazione integrale della persona umana e del bene comune della società, si ispirano al carisma educativo di S.Francesco di Sales il cui motto era “tutta carità e dolcezza”:

• Si dedicano alla formazione integrale della gioventù, con preferenza di quella più povera in tutto l’arco dell’età evolutiva dei bambini e dei ragazzi, riconoscendo la fondamentale importanza della prima educazione, per aiutarli a scoprire il senso cristiano della vita.

• Favoriscono la comunicazione dei valori Umani e Cristiani, creando un sereno clima di

famiglia, con il rispetto delle persone, con un amore tutto particolare e generoso con pazienza e perseveranza.

In quanto " Scuola Cattolica", la Comunità Educativa Salesia attua scelte ben precise:

• La collocazione della Comunità Scolastica nella missione evangelizzatrice della Chiesa. • L'impegno ad essere autenticamente Scuola e nello stesso tempo a realizzare la sintesi tra

fede e cultura e tra fede e vita.

• La formazione del cittadino nel quadro dei principi affermati dalla Dichiarazione Universale Dei Diritti Dell’ Uomo, dichiarazione proclamata ed approvata il 10/12/1948 dall’Assemblea delle Nazioni Unite.

2.2 La Scuola dell’Infanzia, nel rispetto del primario diritto e dovere dei genitori di educare i figli,

intende radicare la propria proposta educativa nella concezione cristiana della vita che genitori ed

insegnanti s’impegnano a rispettare in spirito di collaborazione.

2.3 La Scuola ha un Progetto Educativo che afferma la sua identità di Scuola Cattolica e costituisce

lo “sfondo integratore” all’interno del quale si struttura e si realizza il P.O.F. ( Piano Offerta

Formativa). La dimensione religiosa della vita deve essere perciò curata almeno quanto sono

coltivate l’intelligenza, l’affettività e la socialità.

2.4 La Scuola è aperta a tutti, anche ai bambini diversamente abili. Accoglie i bambini di nazionalità straniera e d’altro credo religioso e ne rispetta le credenze senza per altro

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rinunciare ad essere fedele alla propria identità della quale i genitori sono informati. Promuove

progetti interculturali per ottimizzare l’inserimento scolastico e sociale dei bambini e delle loro

famiglie.

2.5 La Scuola considera, con rispettosa discrezione, le situazioni familiari difficili e/o

economicamente precarie verso le quali testimonia concretamente accoglienza, comprensione e

solidarietà.

2.6 La Scuola non persegue fini di lucro e intende costituire l’occasione per il concreto esercizio

dei primari diritti riconosciuti dalla Costituzione della Repubblica Italiana, siano essi personali,

comunitari, di iniziativa sociale, di libertà educativa e religiosa.

E’ vietato distribuire, anche in modo indiretto, utili e avanzi di gestione nonché fondi, riserve o

capitale durante la vita dell'ente, in favore di amministratori, soci, partecipanti, lavoratori o

collaboratori, a meno che la destinazione o la distribuzione non siano imposte per legge, ovvero

siano effettuate a favore di enti che per legge, statuto o regolamento, fanno parte della medesima

e unitaria struttura e svolgono la stessa attività ovvero altre attività istituzionali direttamente e

specificamente previste dalla normativa vigente;

Vige l'obbligo di reinvestire gli eventuali utili e avanzi di gestione esclusivamente per lo sviluppo per

lo sviluppo delle attività funzionali al perseguimento dello scopo istituzionale di solidarietà sociale;

Vige altresì l'obbligo di devolvere il patrimonio dell'ente non commerciale in caso di suo

scioglimento per qualunque causa.

2.7 La Scuola dell’Infanzia è a tutti gli effetti autonoma ai sensi della Legge 59/97 e successivo

DPR 275/99 e riconosciuta paritaria ai sensi della Legge 62/2000 prot.488/857 del 28/02/2001;

per la preparazione del suo curricolo, si avvale delle Indicazioni Nazionali per i Piani Personalizzati,

della Attività Educative nelle Scuole dell’Infanzia e delle raccomandazioni per la loro attuazione

emanate dal competente Ministero.

ART. 3 – GESTIONE

La gestione della Scuola Materna è svolta sui principi di trasparenza, efficacia ed economicità secondo le norme riportate nel successivo “Regolamento Interno” e dalle indicazioni del Parroco pro-tempore che è giuridicamente indicato come “Gestore”.

PARTE II^ – REGOLAMENTO INTERNO

CAPO I° – PRINCIPI DI GESTIONE

ART. 4 – RAPPORTI CON LE FAMIGLIE

4.1 I rapporti con le famiglie e gli utenti sono regolamentati dal Regolamento Interno approvato dal Comitato di Gestione, sentiti l’Amministratore e il Consiglio Scolastico della Scuola. In esso

sono stabilite le modalità di ammissione, frequenza alla scuola e ogni altra norma che attiene al

regolare svolgimento dell’attività scolastica.

4.2 Il Regolamento s’ispira ai principi d’accoglienza anche con l’impegno a valorizzare le diversità e,

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per quanto concerne il rapporto con i genitori e la comunità, a far crescere la loro partecipazione

comunitaria.

ART. 5 – PERSONALE DELLA SCUOLA

5.1 I rapporti col personale dipendente osservano la normativa in vigore e il Contratto di Lavoro del

settore. Al personale è richiesta, pena lo scioglimento del rapporto di lavoro, la piena e permanente condivisione delle finalità “cristiane” della scuola manifestate sia nello svolgimento della professionalità che nel comportamento personale nell’ambito scolastico. 5.2 La Scuola può utilizzare il volontariato nel rispetto delle norme vigenti in materia. In

quest’ipotesi chi opera deve avere idonea copertura assicurativa e non essere sostitutivo del

personale effettivo.

CAPO II° - MEZZI FINANZIARI E STRUTTURE

ART. 6 – MEZZI FINANZIARI

6.1 Il finanziamento dell’attività della Scuola Materna è realizzato con:

- Contributi dello Stato, della Regione, del Comune ed altri Enti Pubblici o Privati

- Rette mensili

- Lasciti, liberalità, oblazioni varie

- Proventi derivati da attività marginali organizzate internamente alla Scuola

ART. 7 – STRUTTURE

7.1 La Parrocchia di S. Severo mette a disposizione della Scuola l’immobile di proprietà sito in Via Dismano, 49 – Ravenna (Ra).

7.2 Le spese di straordinaria manutenzione dell’immobile sono a carico della Scuola Materna.

CAPO III° – AMMINISTRAZIONE E GESTIONE

Art. 8 – ORGANISMI

8.1 Per l’amministrazione e la gestione della scuola, il Gestore (Parroco pro-tempore) si avvale della

collaborazione del Comitato di Gestione.

CAPO IV° - COMITATO DI GESTIONE

ART. 9 – COMPOSIZIONE

9.1 La Scuola Materna è amministrata dal Comitato di Gestione cosi composto:

- 1 Presidente

- 1 Vice-presidente

- 1 Consulente Amministrativo

- 2 Rappresentanti della comunità scelti dal Parroco che abbiano requisiti di dedizione,

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rappresentatività, benemerenza nei confronti della scuola. - 3 Genitori eletti quali rappresentanti dei bambini frequentanti la scuola materna. - 1 Rappresentante il personale insegnante e/o dipendente la Scuola Materna. 9.2 Il Presidente del Comitato di Gestione è il Parroco con l’incarico di Gestore e Legale Rappresentante della Scuola. E’ nelle sue prerogative delegare, con corretto provvedimento verbalizzato in Assemblea, un

componente del Comitato stesso a svolgere funzioni vicarie temporanee o permanenti in qualità di

Vice-presidente.

9.3 Per tutte le cariche del presente Statuto non sono previste remunerazioni.

ART. 10 – COMPETENZE

10.1 Compiti del Comitato di Gestione

Provvedere agli atti d’ordinaria e straordinaria amministrazione fra i quali:

- Esaminare e dare un parere sui bilanci preventivi e consuntivi

- Prescrivere il Regolamento Interno

- Fissare le Rette Mensili

- Valutare eventuali o particolari condizioni nel formalizzare la retta.

- Esprimere parere sulla stipula di convenzioni con altri Enti

- Esprimere parere sulla costituzione in giudizio in genere

- Suggerire tutti quegli interventi atti a migliorare il servizio della Scuola

10.2 I provvedimenti del Comitato di Gestione sono esecutivi salvo che il Parroco non ne opponga il veto entro 7 giorni. E’ compito del Vice-presidente rispettare i termini dell’informativa

e relativa risposta-parere del Parroco.

ART. 11 – FUNZIONAMENTO

11.1 Il Comitato di Gestione si riunisce di regola ogni 3 mesi.

11.2 Si possono convocare riunioni straordinarie tutte le volte che il Presidente o il Vice-presidente

(su intesa col Presidente) lo ritengano opportuno.

11.3 La convocazione può avvenire per richiesta di almeno i 2/3 dei membri del Comitato.

ART. 12 – DURATA DELLA CARICA

12.1 Il Comitato di Gestione dura in carica 3 anni e i membri sono rieleggibili. 12.2 Il genitore ( dei 3 e/o 4 ) eletto nel Comitato decade dalla funzione, quando il bambino non è

più iscritto alla scuola.

12.3 Ogni componente può recedere in qualsiasi momento dalla carica.

12.4 Un membro può essere dichiarato decaduto se non partecipa a 3 sedute consecutive del

Comitato di Gestione.

12.4 La sostituzione del membro vacante è fatta come previsto dall’art. 9 a seconda che si tratti di

un rappresentante della Società o un genitore

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ART. 13 – SCIOGLIMENTO

13.1 Il Comitato di Gestione deve presentarsi dimissionario nel caso di cambiamento del Parroco.

Può essere riconfermato e in ogni caso esplica le sue funzioni fino alla rielezione del nuovo.

Il Parroco può dichiarare decaduto il Comitato di Gestione nel caso ne riscontri l’inefficienza e

l’inadeguatezza gestionale dello stesso.

CAPO V° – PRESIDENTE, VICE-PRESIDENTE, CONSULENTE, SEGRETARIO, BILANCIO

Art. 14 – IL PRESIDENTE

14.1 Nomina il Vice-presidente, il Consulente e il Segretario-Tesoriere

14.2 Convoca, presiede, coordina il Comitato di Gestione in assemblea

14.3 Rappresenta legalmente la Scuola di fronte a terzi e in giudizio

14.4 Stipula convenzioni con altri Enti, previo esame e sentito il parere del Comitato di Gestione

14.5 Adotta provvedimenti d’urgenza che riferirà al Comitato nella prima seduta

ART. 15 – VICE-PRESIDENTE

15.1 E’ nominato dal Presidente e, con delega appropriata e circostanziale comunicata all’Assemblea,

svolge quanto previsto dall’art. 14.2

ART. 16 – CONSULENTE AMMINISTRATIVO

16.1 All’interno del Comitato di Gestione, è previsto il ruolo del consulente con funzioni e mansioni

definite dal Parroco. La figura sarà operativa e funzionale al Comitato e potrà alternarsi per

disposizione dal Parroco stesso.

ART. 17 – SEGRETARIO-TESORIERE

17.1 Redige i verbali del Comitato di Gestione.

17.2 Dirama gli inviti e le convocazioni del Comitato

17.3 Vigila sulla corretta e regolare tenuta della contabilità

17.4 Tiene tutta la documentazione e i registri attinenti all’attività educativa e didattica di

competenza delle Insegnanti

17.5 Svolge ogni altro adempimento per l’ordinata amministrazione e gestione della scuola

ART. 18 – BILANCIO

18.1 L’esercizio finanziario coincide con l’anno solare

18.2 Ogni anno viene redatto entro il mese di novembre il bilancio di previsione dell’anno finanziario

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successivo.

18.3 Il bilancio d’esercizio ( o rendiconto ) è redatto nelle forme di legge e approvato entro il 30

aprile di ciascun anno

18.4 La tenuta della contabilità, gli adempienti fiscali e civilisti possono essere affidati al centro

servizi della FISM o a persone competenti.

PARTE III^ – LA PARTECIPAZIONE

CAPO I – ORGANI – RIUNIONI-

ART. 19 – ORGANI COLLEGIALI

19.1 Per favorire la condivisione della comunità al conseguimento dei fini propri della Scuola

Materna di cui alla Parte I^ dello Statuto, vengono previsti appositi

organi di partecipazione quali il Consiglio Scolastico e il Collegio delle Insegnanti

19.2 Per quanto attiene a questi istituti vedi allegato B

ART . 20 – RIUNIONE DEGLI ORGANI DI PARTECIPAZIONE

20.1 Gli organi di partecipazione possono dotarsi di un proprio regolamento di funzionamento. Di

norma le riunioni sono convocate fuori orario scolastico nella sede della Scuola Materna e sono

dirette dalla Coordinatrice

20.2 Il Presidente della Scuola Materna deve essere invitato a tutte le riunioni degli organi di

partecipazione ed ha diritto di parola e di voto

CAPO II - CONCLUSIONI

ART. 22 – NORMA FINALE

22.1 Il presente statuto è a disposizione dei genitori che lo vogliono consultare e dell’Autorità di

vigilanza delle Scuole Paritarie.

22.2 Modifiche statutarie possono essere richieste dagli organismi del presente statuto: per trovare applicazione devono essere accettate dal Parroco pro-tempore.

Il Legale rappresentante

Don Gianni Passarella