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EDITORIALE Continua la nostra produzione giornalistica dopo la pubblicazione del primo numero che ha visto coinvolte tutte le classi nella lettura /analisi dei testi. Non sono mancate critiche, preziosi suggerimenti, apprezzamenti, consensi. Il giornale ha pienamente soddisfatto gli obiettivi prefissati: offrire agli studenti una palestra di scrittura, di lettura e di confronto, documentare le tante iniziative dell’Istituto, dare visibilità anche all’esterno delle molteplici attività svolte (progetti, iniziative varie, scambi culturali e linguistici…). I “giornalisti dilettanti”, numerosi e pieni di entusiasmo- e soprattutto con tanta voglia di imparare e di approfondire la conoscenza dei mezzi di informazione e, in particolare, della carta stampata- si sono ritrovati in orario pomeridiano coinvolti in un nuovo percorso di ideazione, programmazione, progettazione, realizzazione. Anche questo numero, stampato su carta patinata lucida , interamente a colori, dà un ampio spazio alle attività realizzate, valorizza i nostri talenti, propone ricette culinarie , affronta problematiche di scottante attualità, come il bullismo, che purtroppo, anche in questi giorni, sta riempiendo le pagine delle testate nazionali. Realizzare un giornale non è una cosa semplice, richiede forza di volontà e assunzione di responsabilità. Sento, pertanto, il dovere di ringraziare tutti gli allievi coinvolti, le professoresse Angelina Biamonte , Loredana Laganà , Rosanna Zumbo, il nostro esperto chef prof. Saverio Caroleo, che hanno sapientemente guidato il gruppo di redazione, ed il tecnico del laboratorio d’Informatica Saverio Verduci. Abbiamo avviato tante attività intense e stimolanti nonostante notevoli difficoltà logistiche e la carenza di strutture e mi auguro che esse possano continuare quando non sarò più con voi...fisicamente. Il tempo, spietato e tiranno, segna i ritmi ed i momenti della nostra vita, belli o brutti che siano. Esso non ammette soste, nessun tentennamento, alcun ritardo; è inarrestabile, inflessibile. Purtroppo il nostro cammino comune si arresta, ma quello che assieme abbiamo fatto continuerà a fruttificare. Quando ha termine una così lunga e così rilevante parte della vita, sentiamo che qualcosa di noi muore. La parola fine, che può caricarsi di gioia e di tristezza, oggi diventa espressione di una sensazione di "perdita", di un rilevante segmento della nostra persona: l'essere docente, dirigente ma comunque membro di una società educante . Ogni pensionamento reca con sé, inevitabilmente, un po' di tristezza, ma la convinzione di aver cercato di operare bene riuscirà ad addolcirla. E se molte energie sono state spese per educare tanti giovani , ci si allontana soddisfatti di ciò che s'è fatto e contenti di averlo fatto. Ho vissuto la mia professione senza essere certamente immune da difetti e debolezze, ma sempre vivo è stato l’interesse per gli allievi e la consapevolezza del delicato compito che la scuola è chiamata ad assolvere nel processo globale di crescita dei giovani a noi affidati. Sono fiera di aver conosciuto insegnanti come voi e lo sono ancor di più per aver potuto esercitare la mia professione nella nostra Scuola, dove mi auguro sia riuscita a dare qualcosa alla piccola collettività locale ed ai giovani di questo territorio. Abbiamo percorso insieme sentieri non sempre agevoli, anzi tante volte accidentati, ma siamo sempre riusciti a raggiungere le mète programmate. E la scuola, nonostante le quotidiane difficoltà, mi ha consentito di avere dei ricordi vivi e importanti che accompagneranno il resto della mia vita. Vi ringrazio di essere stati miei compagni di viaggio. Il Dirigente Scolastico prof.ssa Maria Adelaide Barbalace Anno Scolastico 2016-2017 N.2 Via A. De Gasperi Loc. Bottaro 89018 Villa San Giovanni (RC) Tel. 0965499470 Fax 0965499469 Codice Ministeriale: RCRH100001 Codice Fiscale: 80001750803 www.ipalbturvillasangiovanni.it - [email protected] - rcrh[email protected] LA NOTIZIA E’ SERVITA

Anno Scolastico 2016-2017 N.2 Hewlett-Packard LA NOTIZIA E’ … · 2017. 5. 25. · – Loc. Bottaro – 89018 Villa San Giovanni (RC) – ... Gatto Carmelo, Figliomeni Francesco,

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Page 1: Anno Scolastico 2016-2017 N.2 Hewlett-Packard LA NOTIZIA E’ … · 2017. 5. 25. · – Loc. Bottaro – 89018 Villa San Giovanni (RC) – ... Gatto Carmelo, Figliomeni Francesco,

EDITORIALE

Continua la nostra produzione giornalistica dopo la pubblicazione del primo numero che ha visto

coinvolte tutte le classi nella lettura /analisi dei testi. Non sono mancate critiche, preziosi

suggerimenti, apprezzamenti, consensi. Il giornale ha pienamente soddisfatto gli obiettivi

prefissati: offrire agli studenti una palestra di scrittura, di lettura e di confronto, documentare le

tante iniziative dell’Istituto, dare visibilità anche all’esterno delle molteplici attività svolte

(progetti, iniziative varie, scambi culturali e linguistici…). I “giornalisti dilettanti”, numerosi e

pieni di entusiasmo- e soprattutto con tanta voglia di imparare e di approfondire la conoscenza dei

mezzi di informazione e, in particolare, della carta stampata- si sono ritrovati in orario

pomeridiano coinvolti in un nuovo percorso di ideazione, programmazione, progettazione,

realizzazione. Anche questo numero, stampato su carta patinata lucida , interamente a colori, dà

un ampio spazio alle attività realizzate, valorizza i nostri talenti, propone ricette culinarie ,

affronta problematiche di scottante attualità, come il bullismo, che purtroppo, anche in questi

giorni, sta riempiendo le pagine delle testate nazionali. Realizzare un giornale non è una cosa

semplice, richiede forza di volontà e assunzione di responsabilità. Sento, pertanto, il dovere di

ringraziare tutti gli allievi coinvolti, le professoresse Angelina Biamonte , Loredana Laganà , Rosanna Zumbo, il nostro esperto chef prof.

Saverio Caroleo, che hanno sapientemente guidato il gruppo di redazione, ed il tecnico del laboratorio d’Informatica Saverio Verduci.

Abbiamo avviato tante attività intense e stimolanti nonostante notevoli difficoltà logistiche e la carenza di strutture e mi auguro che esse

possano continuare quando non sarò più con voi...fisicamente.

Il tempo, spietato e tiranno, segna i ritmi ed i momenti della nostra vita, belli o brutti che siano. Esso non ammette soste, nessun

tentennamento, alcun ritardo; è inarrestabile, inflessibile. Purtroppo il nostro cammino comune si arresta, ma quello che assieme abbiamo fatto

continuerà a fruttificare. Quando ha termine una così lunga e così rilevante parte della vita, sentiamo che qualcosa di noi muore. La parola

fine, che può caricarsi di gioia e di tristezza, oggi diventa espressione di una sensazione di "perdita", di un rilevante segmento della nostra

persona: l'essere docente, dirigente ma comunque membro di una società educante . Ogni pensionamento reca con sé, inevitabilmente, un po'

di tristezza, ma la convinzione di aver cercato di operare bene riuscirà ad addolcirla. E se molte energie sono state spese per educare tanti

giovani , ci si allontana soddisfatti di ciò che s'è fatto e contenti di averlo fatto. Ho vissuto la mia professione senza essere certamente

immune da difetti e debolezze, ma sempre vivo è stato l’interesse per gli allievi e la consapevolezza del delicato compito che la scuola è

chiamata ad assolvere nel processo globale di crescita dei giovani a noi affidati. Sono fiera di aver conosciuto insegnanti come voi e lo sono

ancor di più per aver potuto esercitare la mia professione nella nostra Scuola, dove mi auguro sia riuscita a dare qualcosa alla piccola

collettività locale ed ai giovani di questo territorio.

Abbiamo percorso insieme sentieri non sempre agevoli, anzi tante volte accidentati, ma siamo sempre riusciti a raggiungere le mète

programmate. E la scuola, nonostante le quotidiane difficoltà, mi ha consentito di avere dei ricordi vivi e importanti che accompagneranno il

resto della mia vita.

Vi ringrazio di essere stati miei compagni di viaggio. Il Dirigente Scolastico

prof.ssa Maria Adelaide Barbalace

Hewlett-Packard

Anno Scolastico 2016-2017

N.2

Via A. De Gasperi – Loc. Bottaro –

89018 Villa San

Giovanni (RC) –

Tel. 0965499470 – Fax 0965499469

Codice Ministeriale: RCRH100001 – Codice Fiscale: 80001750803

www.ipalbturvillasangiovanni.it - [email protected] -

[email protected]

LA NOTIZIA E’ SERVITA

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L’Istituto ha partecipato alla manifestazione contro “tutte le mafie”tenutasi a Locri il 21 marzo 2017

Concorso Caroli Hôtels:I premio gara enogastronomica ad Antonio Scibilia (classe V A Cucina); I premio

gara di accoglienza turistica a Lidia Zampaglione (classe IV F Acc.Tur ). Gli allievi sono stati accompa-

gnati dai prof.ri E. De Stefano e C. Pasqualino.

XXV edizione Giornate FAI di Primavera 25– 26 marzo 2017: Gli studenti del nostro Istituto hanno svolto

con molto entusiasmo, serietà ed impegno il compito di introdurre alla visita del Forte Siacci( Matiniti di

Campo Calabro) centinaia di visitatori nel corso delle due giornate di manifestazione, nella qualità di Ap-

prendisti Ciceroni, ottimamente preparati dalla prof.ssa Caterina Votano, che li ha costantemente seguiti

nella loro attività.

Hanno preso parte all’evento i seguenti allievi : III I ACCOGLIENZA TURISTICA- COZZI CLAUDIA, FAMILIARI CARMELA, GARRA MARIA FRANCESCA, JA-

YASINGHE MARYAN, LA MANTIA SHARON, OLIVERIO ANNALISA, NESCI SALVATORE, POLIMENI GIUSEPPE,

REPACI FEDERICA, ROMANO ALESSANDRA, VAZZANA MICHELA, ZITO SARA.

IV F ACCOGLIENZA TURISTICA: PAPALIA FABIANA.

Pagina 2

EVENTI– EVENTI– EVENTI- EVENTI– EVENTI– EVENTI– EVENTI

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EVENTI– EVENTI– EVENTI-EVENTI-EVENTI-EVENTI-EVENTI-EVENTI-EVENTI

LA SQUADRA IPALBTUR 2017

IV A Cucina: Bentivoglio Samuele, Catalano Luigi,

Marcianò Maurizio Francesco, Marianini Eleonora

IV B Cucina: Macrì Riccardo Bambino Matilde IV C Cucina: Molé Aurora

IV F ART.: Polimeni Valentina,Viglianisi Serena

V B Cucina: Giunta Giovanna, Nucera Chiara V D ART: Laganà Elena

V F Sala: Lombardo Elena

V E Sala: Morello Annalisa, Caratozzolo.

BANCHETTO TEATRO CILEA- POLIZIA DI STATO 10/04/2017

HANNO PARTECIPATO I SEGUENTI ALLIEVI:

III A CUCINA (Arfuso Giuseppe, Bellantoni Annunziata, Borrello Noemi, Calarco Francesca, Ciccone Davide, De Benedettis

Maria Pia, Iacopino Attilio, Labate Valeria, Laface Damiana, Latella Matteo, Marino Gabriele, Marino Paola, Megalizzi Maria,

Nicolò Simone, Romeo Tommaso, Sanselmi Riccardo, Trunfio Erica, Ventura Damiano).

IG SALA (Rexha Egzona, Scarfone Angela Rita); III G S (Magno Domenico, Polimeni Desirèe, Trombetta Rudak Yauhen Ana-

tolievich); III H S ( Laruffa Katia, Mallemace Martina, Romeo Francesca, Seminara Desirée Michela); IV GS (Bruzzano Anna);

IV H S (Avellone Daniele, Maiolo Roberto, Scali Antonio).

II E (Chirca Cristian, Princi Luana); II H (Cotroneo Daniela, Macrì Miluna); V D Accoglienza Turistica (Cartisano Irene, Mari-

sca Alessandro, Surace Claudia, Tazi Fatima).

HANNO COORDINATO LE VARIE ATTIVITA’ i docenti: Gatto Antonio, Gatto Carmelo, Figliomeni Francesco, Floccari

Daniele, Pitasi Giovanni.

VIAGGI D’ISTRUZIONE: Le classi terze hanno svolto attività Alternanza scuola-lavoro

presso hotel Kursal in 2 turni.

La scuola ha dato un contributo considerevole in quanto, oltre

alle spese di viaggio, ha sostenuto il 50% delle spese relative al

vitto e soggiorno. A carico degli allievi è gravata la quota di euro

90.

Le quarte classi sono state in Spagna pagando una quota di euro

225 a fronte di un viaggio che è costato alla scuola euro 375.

Gli allievi delle classi quinte hanno effettuato una crociera nel

Mediterraneo Orientale versando una quota di euro 400 – la

scuola ha integrato euro 205.

Il nostro Istituto ha partecipato al concorso nazionale organizza-

to da Caroli hotel che si è tenuto dal 15 al 18 marzo a Gallipoli;

la scuola si è assunta l’onere relativo alle spese di viaggio.

NEWS ISTITUZIONE BORSE DI STUDIO: Con delibera n.5 del 28 febbraio 2017 Il Consiglio d’Istituto ha istituito 12 borse del va-

lore di euro 500 per gli allievi meritevoli delle prime, seconde, terze e quarte classi, che in fase di scrutinio finale riporteranno

solo voti uguali o superiori a otto decimi, ivi compresa la valutazione del comportamento. Qualora nelle classi parallele di riferi-

mento non si registrassero pagelle con i requisiti richiesti, la somma sarà utilizzata per gli allievi meritevoli delle classi successi-

ve.

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I TALENTI DELL’ISTITUTO ALBERGHIERO

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Sebastiano Caridi Ex allievo dell’Alberghiero di Villa San Giovanni, professionista e rappresentante della

nuova generazione di pasticcieri. Il giovane dolciere, formatosi alla scuola del padre Paolo,

titolare di uno dei più rinomati laboratori cittadini, si è confrontato per tanti anni con i mae-

stri pasticcieri della provincia reggina partecipando a più edizioni della tradizionale

“Rassegna del dolce artigianale reggino”, organizzato da Confartigianato ed Apar. Ha par-

tecipato, vincendo, al programma TV di RAI 2 “Il più grande pasticcere”. Per raggiungere

questo importante traguardo si è misurato per diverse settimane con decine di altri colleghi

provenienti da tutte le regioni italiane.

Daniele Barresi Nato a Scilla il giorno 11/08/90, dopo la scuola dell’obbligo, si

è iscritto al “Liceo Artistico” che, per motivi familiari, non ha avuto la possibilità di

completare; trascorsi cinque anni, ha avvertito il bisogno di riprendere gli studi scolastici

e, grazie alla sua seconda passione, cioè cucinare, si è iscritto all’Istituto Professionale

Alberghiero di Villa San Giovanni conseguendo la maturità con 88/100. Qui, tagliuzzan-

do a destra e a sinistra per i condimenti e le decorazio-

ni, manovrando i suoi coltelli da lavoro si accorse che

stava nascendo una fusione artistica dentro di sé. Egli

dice:”La mia mente passava al cuore gli impulsi tra-

smessi e, direttamente, alle mani, dando forme diverse

alle decorazioni, le quali stupivano e meravigliavano

me stesso, per quello che riuscivo a creare. Fu così

che mi accorsi di possedere un’altra passione: quella

dell’ intaglio. Fin da bambino mi è stato insegnato a

fare tutto secondo il cuore. Inizialmente non davo

peso a queste parole, forse perché spontaneamente già

lo facevo, ma fu crescendo che ho scoperto che fare

qualcosa con amore, desiderare di riuscire in ciò che

più ti piace, ti spinge a superare ogni ostacolo e a

raggiungere ogni traguardo”.

21 maggio 2013, campione internazionale della

gastronomia sezione piatti freddi.

12 novembre 2013, medaglia d’ oro nazionale

(Italia) d’ intaglio Thai a Catania .

26 novembre 2013. medaglia d’ oro mondiale di

intaglio (WACS) a Basilea.

26 novembre 2014, medaglia d’ oro mondiale di

intaglio (WACS) a Lussemburgo.

25 febbraio 2015, due medaglie d’oro nazionali

(FIC) a Marina di Massa.

3 marzo 2015, Coppa Del Mediterraneo al campio-

nato europeo (APCC) sulla Costa Diadema

13 marzo 2015, due medaglie d’oro europee

(APCC) sulla Costa Diadema.

22 agosto 2015, giudice internazionale a Taipei

(Taiwan)

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IDEE E SAPORI IN CUCINA ( a cura del prof. Saverio Caroleo)

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PER L'IMPASTO 250 g farina bianca

· 75 g zucchero

· 1 uovo

· 100 g burro o strutto

· 1/2 bustina (2 cucchiaini) di

Pane degli Angeli

·PER IL RIPIENO:

· 210 g grano cotto in lattina

· 50 ml latte

· 15 g burro

· 350 g ricotta

1 fialetta di Aroma fior d'arancio

· 200 g zucchero

· 1 bustina di Vanillina

· 2 uova

· 1 tuorlo d'uovo

70 g Cedro candito

PER DECORARE:Zucchero a Velo

LA PASTIERA

Preparazione

1. Portare ad ebollizione in un pentolino il grano cotto, 50 ml di

latte e 15 g di burro e far cuocere a fuoco lento per 10 minuti, sem-

pre mescolando. Lasciare raffreddare.

·2. Per l'impasto, mescolare farina setacciata, zucchero, uova, burro

a pezzettini e, per ultimo, il LIEVITO PANE DEGLI ANGELI

setacciato.

·3. Impastare rapidamente il tutto, fino ad ottenere una pasta liscia

(qualora questa risultasse appiccicosa, lasciare riposare in frigorifero per almeno 30 minuti).

·4. Per il ripieno, mescolare in una terrina ricotta, zucchero e vanillina, poi aggiungere una alla volta le uova intere

ed il tuorlo di un altro uovo. Unire infine il grano precotto raffreddato, il cedro candito e l'aroma fior d'arancio.

·5. Stendere i due terzi dell'impasto sul fondo e sulle pareti di uno stampo a cerchio apribile (diametro 26 cm) im-

burrato ed infarinato, formando un bordo alto 3 cm, quindi versarvi all'interno il ripieno.

·6. Con l'impasto rimanente formare dei rotolini, schiacciarli leggermente e disporli a grata sulla torta.

IL BERGAMOTTO in CUCINA

APRIRE UNA FINESTRA PER SENTIRE IL PROFUMO

USARLO IN CUCINA IN VARI MODI PER SENTIRE L’AROMA

E IL GUSTO

LA TORTA AL BERGAMOTTO

Procedimento per la torta al bergamotto

Accendere il forno a 180 gradi C. in una ciotola setacciate almeno due volte la farina con il lievito. In

un’altra ciotola montare gli albumi con un pizzico di sale a neve ben ferma. In una ciotola montare i

tuorli d’uovo con lo zucchero e lo zest del bergamotto. Aggiungete a pioggia, e in due tempi, una parte

della miscela di farina alternando al succo di arance e bergamotto latte ,olio. Quando sarà amalgamata,

aggiungere anche gli albumi montati tenuti da parte, miscelando come un pan di Spagna dal basso

verso alto. Versare il composto nello stampo di 24 cm di diametro e cuocete nel forno già caldo per

30/35 minuti circa. Controllate la cottura inserendo uno stecchino al centro e, se rimane pulito, potete

togliere il dolce dal forno. Fatelo raffreddare e sformatelo. Cospargere di zucchero a velo.

Ingredienti: per la torta al berga-

motto

150 gr zucchero di canna 350 gr di farina 00

150 gr (n. 4) d’uova a temperatura am-

biente un pizzico di sale

1 bustina di lievito per dolci

200 gr di succo di arancia 20 gr di succo di bergamotto fresco

zest ( buccia grattugiata) di 1 bergamot-

to

latte q.b.

FAGOTTINI CON MOUSSE DI GAMBERI E PISTACCHI IN SALSA ACIDULATA PRIMO PIATTO IDEATO DALLO CHEF S.CAROLEO

INGR.PER 4 PORZIONI

Per la salsa

Burro gr.100

Glassa di aceto balsamico ml.50

Grana gr.50 Panna da cucina gr.300

Sale

Per la pasta

Sfoglia salata gr400

Gamberi rosa gr.400 Grissini gr100

Grana gr50

Sale q.b. pepe nero q.b.

Panna da cucina Ml100

Agli N1

Pistacchi teneri Gr100

Provola fresca Gr200 Farina 00 Gr100

Uova n.1

Olio d’oliva ml50 Pistacchi per guarnizioni gr100

Preparazione:

Fare riscaldare in un tegame la panna, il burro,grana e qualche goccia di glassa. Mescolare il tutto e mettere da parte.

Tritare i pistacchi e mettere da parte per la guarnizione.

PREPARAZIONE RIPIENO SGUSCIARE I GAMBERI, LAVATE E METTERE IN MIXER CON A-

GLIO,OLIO,SALE,PANNA,PEPE NERO, GRISSINI, PISTACCHI,SALE.

PREPARAZIONI FAGOTTINI STENDERE LA PASTA SFOGLIA DI UNO SPESSORE DI POCHI MILLI-

METRI, TAGLIARE CON IL FESTONE ROTONDO N 3 A PORZIONE,

SPENNELLARE DI UOVO.

ADAGIARE UNA PICCOLA QUANTITA’ D’IMPASTO AL CENTRO, FA-

RE UNA FOSSETTINA E ADAGIARE UN DADO DI PROVO-

LA,CHIUDERE IL FAGOTTTNO PRENDENDO I BORDI DELLA PASTA E FORMANDO TIPO CACIOCAVALLO.

FARE UN BASTONCINO DI PASTA SFOGLIA E GIRARLO A MODO DI

CRAVATTA, SPENNELLARE D’UOVO E INFARINARE ,INFINE FRIGGE-RE IN IMMERSIONE. A TEMPERATURA di 165 GRADI IN MODO CHE

DIVENTINO BIONDI.

TOGLIERE E ADAGIARE SULLA SALSA CALDA AL CENTRO DEL PIATTO.

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Bergamotto diamante della Calabria : intervista all’agronomo dr.Rosario Previtera

Possiamo veramente considerare questo frutto “miracoloso”, il punto di (ri)partenza della nostra

economia? «Il discorso è assai complicato - ci ha spiegato l'esperto agronomo Rosario Previtera -

Nella provincia di Reggio Calabria abbiamo circa 1500 ettari di terreno coltivati a bergamotto,

ma l'esclusività non risiede certo nella quantità. Il bergamotto viene prodotto a Messina, in Israe-

le e nella stessa California, ma solo il nostro possiede delle qualità così peculiari da renderlo la

variabile ideale dal quale estrarre l'essenza più pregiata». E qui assistiamo al primo inghippo.

«Erroneamente - ha continuato Previtera - si è portati a pensare che il marchio DOP del quale può

fregiarsi il nostro prodotto possa essere attribuito all'intero frutto ma, ahinoi, non è affatto così. È

“l'Olio Essenziale di Bergamotto di Reggio Calabria” a potersi infatti fregiare della Denomina-

zione di Origine Protetta, titolo che, a questo punto, risulta assolutamente inutile. L'essenza di

bergamotto, infatti, non è un prodotto gastronomico, ma viene utilizzata esclusivamente per la

cosmesi, considerata la sua capacità unica di legare il bouquet accentuando il fresco e il floreale

di ogni profumo. È ovvio, dunque, che una casa profumiera d'importanza internazionale non

specificherà che gli ingredienti utilizzati per il dato aroma sfruttino come “legante” un prodotto a

marchio DOP, perché non gli sarebbe di alcuna utilità né aumenterebbe il valore del prodotto.

«In un momento assai fiorente per l'industria agroalimentare, invece, sarebbe opportuno che il

marchio IGP o la stessa DOP venissero attribuiti all'intero frutto, di modo che il riconoscimento

possa ricadere “a cascata” su tutti quei preparati, quelle bibite e quei dolci che possono essere

confezionati con l'utilizzo di tale agrume. Solo a questo livello, e attraverso un'adeguata campa-

gna di sensibilizzazione dei ristoratori, si potrebbero cominciare ad avere delle ricadute concrete

sul turismo, ragionando in maniera più intensiva sull'impiego del frutto anche in ambito farma-

ceutico, come la dottoressa Longo e tanti altri ricercatori hanno fatto nell'ultimo ventennio».

Attualmente, invece, e questo è il secondo grande problema messo in evidenza dal discorso del

dottor Previtera, le stesse qualità benefiche del nostro bergamotto non possono essere elencate se

non all'interno di una conversazione da bar. Non sono mai stati compiuti, infatti, i passi necessari

a far approvare gli studi sul bergamotto dall'UE, elemento imprescindibile qualora si volesse

creare un'etichetta che certifichi al grande pubblico non solo che il nostro bergamotto è buono,

ma fa anche bene. «Sarebbe dunque necessario - ha concluso Previtera - rivalutare completamen-

te il mercato, ripartendo dalla certificazione per rivalutare le potenzialità del prodotto e non ren-

dere vani gli studi compiuti fino ad oggi. Ma, benché questo faccia comodo agli agricoltori e agli

abitanti del nostro territorio, a qualcuno questa idea non convince né piace».

Pietro Pellegrino e Domenico Siclari (Classe IV E)

CURIOSITA’: Olio essenziale di bergamotto per la pelle

L’olio essenziale di bergamotto è un ottimo

disinfettante, sebo-regolatore e antibatteri-

co, se applicato sulla pelle. Trova pertanto

molti impieghi per la cura di acne e punti neri:

ne bastano 3 gocce unite alla crema idratante o

al tonico per ottenere un effetto astringente. Potete anche fare un bagno di vapore, versan-

done 5 gocce in una bacinella con dell’acqua

bollente. I pori si dilateranno e potrete pulire la pelle liberandola dai punti neri con delle

garze sterili.

Liquore al bergamotto: ricetta

Utilizzato come liquore, può essere un buon digestivo a fine

pasto. Alcuni lo impiegano per esaltare il gusto di piatti a

base di carne o pesce, sfumandolo in padella.

Ingredienti:

4 bergamotti

1/2 l di alcool etilico

1/2 l di acqua 300 gr di zucchero Preparazione. Sbucciate i bergamotti e mettete le bucce in

una ciotola di vetro che poi andrà chiusa ermeticamen-te. Versateci l’alcool e lasciate a macerare per 10 giorni,

al buio, poi togliete le bucce. In un’altra ciotola, unite lo

zucchero all’acqua tiepida e fate uno sciroppo che lascerete raffreddare. Quando sarà pronto, aggiunge-

te l’alcool. Filtrate il tutto, fate riposare almeno 20 giorni ed

ecco il vostro liquore al bergamotto.

Marmellata di bergamotto fatta in casa

La frutta fresca può essere utilizzata per preparare delle

marmellate fatte in casa, in maniera molto semplice e naturale.

Ingredienti:

2 kg di bergamotti

1,6 kg di zucchero 1/2 bicchiere d’acqua Preparazione. Lavate il bergamotto, tagliate con un coltel-

lino affilato la buccia e anche la parte bianca. Tagliate a

spicchi e metteteli in una pentola, fate ‘sudare’ a fiamma

bassa finché evapora l’acqua e si riduce a un puré e a questo

punto aggiungete lo zucchero e l’acqua. Fate cuocere a

fiamma più alta, mescolando continuamente e controllando di tanto in tanto se è arrivato alla giusta consistenza. Toglie-

te la schiuma in superficie con la schiumarola. Per capire

quando la marmellata è pronta fate la prova del piattino: fate cadere una cucchiaiata di marmellata su di un pattino

freddo. Capovolgete. Non deve scivolare. Mettete la mar-

mellata nei vasetti che avrete già sterilizzato e chiudeteli, capovolgendoli 10 minuti e lasciandoli in dispensa al buio,

si conserveranno 3 mesi.

Risotto al bergamotto

Ecco invece un’idea per un primo piatto tutto da gustare,

adatto anche ai vegani e vegetariani. Ingredienti:

4 bergamotti

400 gr di riso carnaroli

500 ml di brodo vegetale basilico Preparazione. In una padella versate l’olio e fate tostare il riso. Nel frattempo estraete il succo dai bergamotti e inizia-

telo a versare in padella, facendolo sfumare. Aggiungete poi

il brodo vegetale che avrete preparato in precedenza e fate cuocere il riso. Quando sarà pronto, aggiungete la buccia

grattugiata dei bergamotti, un filo d’olio extra-vergine ed il

basilico.

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IL GOJI ITALIANO: INTERVISTA ALL’ESPERTO, dr.Rosario Previtera Abbiamo chiesto al dr. R.Previtera da cosa nasce l’idea di coltivare le bacche di Goji, tipiche della Cina e del Tibet, in Calabria e ci ha risposto che l’idea di

provare a coltivare il Lycium Barbarum è nata poiché fino ad ora le bacche di Goji sono giunte sul mercato europeo e statunitense esclusivamente dalla Cina

sotto forma di bacche essiccate, succhi e derivati diversi; con un prezzo al consumatore che va dai 20 ai 100€/kg, a seconda della selezione, della qualità, ma si tratta sempre dello stesso prodotto proveniente dalla Cina e dunque carico di conservanti e di solfiti atti a preservare le preziose bacche da muffe e parassiti.

Ci ha anche detto che le bacche di Goji vengono coltivate a Gioia Tauro, Taurianova, Palmi, Melicucco, Maropati, Rosarno per poi giungere nella locride reggi-

na. Quali sono le peculiarità salutistiche delle bacche? Le bacche del Lycium Barbarum contengono la più alta quantità di antiossidanti al mondo, esse sono le principali barriere ai nefasti radicali liberi che determinano le più gravi malattie croniche del nostro secolo. Le bacche di Goji, inoltre, hanno importantissimi

effetti sulla riduzione del colesterolo cattivo, sulla regolazione della pressione arteriosa, posseggono grandi capacità antinfiammatorie di miglioramento delle

difese immunitarie, di capacità antitumorale. In natura esistono 42 ecotipi di Lycium Barbarum, che si differenzia dal Lycium Chinense il quale presenta bacche più piccole, amare e con minori proprietà nutraceutiche. Le bacche di Goji possono essere impiegate sia in cucina che in cosmetica; il Goji fa bene alla pelle, alla

crescita dei capelli, delle unghie. Esse vengono consumate come snack energizzante e al contempo rilassante, oltre ad essere capaci di interrompere il senso di

appetito e per questo aiutano a dimagrire. In cucina le bacche di Goji possono essere impiegate per la preparazione della crema Chantilly, per confetture, creme, come infuso alcolico, gelati, granite, smoothies.

Le bacche fresche, da consumare quotidianamente a colazione ricordano la ciliegia, la mora, l’uva, l’amarena e, alla fine, lasciano un pregiato gusto amarostico.

La bacca essiccata, da consumare come snack, ricorda il dattero, l’uva passa, il pinolo e a tratti la liquirizia. La bacca frullata col ghiaccio nel “Goji smoo-thie” (100 gr. di bacche col picciolo e un cubetto di ghiaccio) dà il meglio di se: i sentori esotici di mango e papaya si sposano con quelli di carota fresca ed

erbacei. Il gelato (a base acqua) e la granita di Goji, ottime anche per i Vegani, sono tutte da scoprire. Così come le confetture e gli altri prodotti ottenuti dalle

Bacche di Goji fresche "made in Italy". Nelle pietanze (sia primi che secondi) le bacche fresche sostituiscono o si affiancano ai pomodorini. E gli chef del territorio scoprono via via abbinamenti sem-

pre più originali ed interessanti. In tutti casi si tratta di un pieno di energia, di salute e di benessere incomparabile.

(Marta Alice Cama V D Art. Cucina e Rita De Arcangelis Del Forno IV A Cucina)

RICETTE

Spaghetti aglio, olio, pepe-

roncino e Goji : Ingredienti per 2 persone:

● 200 g di spaghetti

● 3 cucchiai d’olio

● aglio ● 30 g di Goji

● prezzemolo qb

● peperoncino qb ● sale

● una manciata di olive nere

P r e p a r a z i o n e

Ponete in una padella 3 cucchiai di olio extra vergine d’oliva, l’aglio,

l’olio, il peperoncino e il prezzemolo e lasciate soffriggere brevemen-

te. Aggiungete poi le olive nere e il sale. Lasciate andare per un po’ e poi spegnete il fuoco. Cuocete gli spaghetti in una pentola con abbon-

dante acqua salata e una volta pronti prendete un po’ d’acqua della

cottura e versatela nella padella insieme alle bacche di Goji per farle ammorbidire (circa 5 minuti). Scolate gli spaghetti e versateli nella

padella: Fateli saltare per farli insaporire.

Impiattate e aggiungete un po’ di prezzemolo fresco.

Pollo all'arancia in agrodolce con bacche di Goji Ingredienti: ● 1 scalogno

● 500 g di petto di pollo ● 2 arance medie (scorza e polpa)

● 1 cucchiaio di farina

*1 manciata di bacche di Goji ● olio d’oliva

● 1 cucchiaio di miele

Preparazione

Affettate lo scalogno e fatelo soffriggere in una padella con dell’olio di oliva. Nel frat-

tempo tagliate il pollo a dadini non troppo piccoli e infarinateli aggiungendoli quindi

allo scalogno in padella. Grattuggiate la scorza di due arance e aggiungetela al pollo. Spremete il succo di entrambe le arance e versatelo in padella. Se desiderate utilizzate

anche la polpa. Aggiustate di sale e lasciate cuocere il pollo nel succo per ca. 15 minuti, aggiungendo anche le bacche di Goji che avrete precedentemente sciacquato. Lasciate

sul fuoco finché il sughetto non si raddensa creando una crema. Aggiungete infine il

miele e servite!

LIQUORE ALLE BACCHE DI GOJI

● 125 ml di alcol puro a 90°

● 250 ml di acqua, 35 g di bacche di goji

● 50 g di zucchero

● scorza di mezza arancia

Preparazione del liquore alle bacche di Goji:

Sciacquare le bacche, dopodiché metterle in ammollo per una decina di minuti in acqua

fresca in modo da farle rinvenire. Successivamente lasciatele scolare e asciugare su un

canovaccio pulitissimo. Intanto lavate l’arancia, asciugatela e pelatela facendo attenzio-ne a prelevare soltanto la scorza senza la parte bianca.

In un recipiente di vetro aggiungete le scorze e le bacche di Goji insieme e poi ricoprite

con l’alcol puro, chiudete e lasciate riposare per una decina di giorni in un luogo fresco e al riparo dalla luce.

Trascorsi i dieci giorni lasciate scolare le bacche e le scorze e tenete da parte l’alcol; in

un tegame spremete, senza troppa forza, le bacche di Goji aiutandovi con uno schiaccia patate e aggiungete anche le scorze d’arancia ; versate anche l’acqua l’acqua degli

ingredienti e lo zucchero e lasciate che raggiunga il bollore. Filtrate lo sciroppo ottenuto e, non appena raffreddato, addizionatelo all’alcol; mesco-

late un po’ e imbottigliate.

Marta Alice Cama (V D Art.)

Muffin con bacche di Goji e cioccolato Ingredienti:

● 300 g di farina 00

● 1 bustina di lievito vanigliato ● 150 g di zucchero

● 125 ml di yogurt

● 120 g di burro ● 3 uova

● 1 pizzico di sale

● 50 g di bacche di Goji ● 50 g di gocce di cioccolato

● 1 bacca di vaniglia

● latte q.b. Procedimento

Lasciate reidratare le bacche di Goji per circa mezz'ora nel latte fin-

ché non diventeranno morbide. Nel frattempo, in un recipiente, fate

sciogliere il burro ed unitelo allo yogurt ed alle uova a temperatura ambiente, mescolate con una frusta e aggiungete via via la farina. Poi aggiungete allo stesso modo zucchero e lievito. Quando il compo-

sto risulterà omogeneo aprite la bacca di vaniglia e estraetene i semi che unirete all'impasto insieme ad un pizzico di sale, alle bacche di

Goji reidratate insieme al latte in cui le avete fatte rinvenire e alle

gocce di cioccolato.

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LO SAPEVI CHE IN GERMANIA… ( a cura della prof.ssa Brigitte Bolmann)

La primavera, il risveglio della natura, veniva festeggiato con balli, canti e doni. Riti dedicati agli Dei per chie-

dere bel tempo per una ricca raccolta. La fertilità della terra e degli animali era essenziale per la sopravvivenza.

Simbolo eccezionale per la Pasqua è il coniglietto., che nasconde le uova colorate. Bambini di tutte le età cerca-

no queste uova, vengono raccolte e poi mangiate.

La settimana Santa ha inizio con il Gründonnerstag (giovedi santo) ultima cena. Si dice che le uova date dalla

gallina in questo giorno portano fortuna.

Karfreitag – venerdi santo o il venerdi silenzioso, non suonano le campane, non canta il coro e non suona l'orga-

no.

Ostersonntag – Domenica di Pasqua nella notte da sabato a domenica la chiesa festeggia la vita. Inizia il periodo di Pasqua che dura 50 giorni e finisce con la

Pentecoste.

Ostermontag – Pasquetta; anche in Germania si fanno gite e lunghe passeggiate nel verde o visite a parenti o amici.

Osterfeuer - il fuoco Pasquale si usa in tutta la Germania. Il Fuoco simbolo di luce e per allontanare l'inverno.

LO SAPEVI CHE IN FRANCIA... ( a cura della prof.ssa Loredana Laganà)

La tarte tatin è una torta di mele capovolta tipica della Francia, tradizionalmente presente nei menu dei

ristoranti d’Oltralpe. La leggenda vuole che sia nata da un errore delle sorelle Tatin, proprietarie dell’hotel

a Lamotte Beuvron, albergo che esiste tutt’oggi. Si racconta che, preparando il dolce del pranzo della domenica per alcuni cacciatori, una delle sorelle dimenticò di stendere la pasta sul fondo della teglia sotto

le mele. Per ovviare al problema, pensò di coprire le mele caramellate con l’impasto di farina e burro e,

una volta cotta, rovesciò la torta su un piatto ottenendo così il dolce che conosciamo oggi. Da questa base sono nate molte rivisitazioni e varianti ideate dai più grandi pasticcieri di Francia e non solo. Alcune delle

versioni più ricche della tarte tatin prevedono l’aggiunta di crema pasticcera, altre ricette consigliano di

cuocere separatamente pasta e mele e in altre ancora si può aromatizzare la frutta con cannella, oppure

vaniglia.

PREPARAZIONE TARTE TATIN

Versate la farina a fontana sulla spianatoia, disponete 125 g di burro a fiocchi, aggiungete un pizzico di sale e 25 g di zucchero. Impastate con poca acqua e ver-

sate la restante a filo, fino a ottenere un impasto liscio. È’importante maneggiare il panetto il meno possibile. Formate una palla e lasciatela a raffreddare in frigo-rifero per 20 minuti. Sbucciate le mele e affettatele ottenendo otto spicchi. Spolverizzate con 60 g di zucchero il fondo di una tortiera con cerniera di 26 cm di

diametro, cospargete con fiocchetti di burro e disponete gli spicchi di mela l'uno vicino all’altro, cercando di non lasciare alcuno spazio vuoto. Cominciate dal

bordo esterno e continuate distribuendoli via via fino a ricoprire il fondo della tortiera. Ponete lo stampo sul fuoco moderato e fate caramellare lo zucchero. La cottura è rapida e bisogna prestare molta attenzione: spegnete il fuoco quando lo zucchero è brunito. Per controllare la cottura ricordatevi di non spostate le mele

e affidatevi all'olfatto. Stendete la pasta a forma di disco di 4 mm di spessore e 28 cm di diametro circa. Ricoprite le mele con la pasta e rimboccatela sul bordo

per formare un orlo. Infornate a 220 °C per 15 minuti e, successivamente, abbassate la temperatura a 180 °C continuando la cottura per altri 30 minuti circa.

Gustate tiepida e servite con panna o gelato.

LO SAPEVI CHE IN PAKISTAN… ( a cura di Baber Hussain– I C)

Biryani di pollo

Ingredienti per 4 persone:

● 1 limone

● 2 spicchi d’aglio

● 3 cipolle

● 1 cucchiaino di coriandolo macinato

● Zafferano q.b.

● 1 cucchiaino di cumino macinato

● Latte q.b.

● 1 cucchiaio di zenzero fresco

● 1 cucchiaino di paprica

● 1 cucchiaino di curcuma

● 400 g di petto di pollo

● 500 g di riso Basmati

● 300 g di yogurt magro

● 2 peperoncini verdi

● Olio extravergine d’oliva q.b.

● Pepe q.b.

● Sale q.b.

Preparazione

Tagliate a dadini il pollo e disponetelo in un recipiente. Aggiungete allo yogurt bianco le spezie (eccetto lo zaffera-

no), i peperoncini verdi tagliati a fettine sottili, i due spicchi di aglio tagliato finemente e il succo del limone, dopodi-

ché aggiustate di sale, pepate a piacere e mescolate bene il tutto fino a ottenere una crema omogenea. Coprite il pollo con lo yogurt speziato, disponetelo in frigorifero e lasciatelo marinare per almeno 10 ore.

Quando la fase di marinatura sarà quasi giunta al termine, fate bollire in abbondante acqua salata il riso basmati.

Quando sarà cotto, scolatelo. In una padella larga fate poi soffriggere in poco olio le cipolle che avrete tagliato a fettine in modo da ottenere degli anelli. Non appena le cipolle sono dorate, aggiungete il pollo marinato e fatelo

rosolare finché i tocchetti non saranno ben cotti da tutti i lati. Aggiungete al pollo e alle cipolle in cottura qualche

cucchiaio di latte in cui avrete fatto sciogliere lo zafferano, quindi mettete il coperchio alla pentola e lasciate cuocere a fuoco moderato per altri 10 minuti mescolando di tanto in tanto. In un piatto da portata disponete metà del riso e

adagiatevi sopra il pollo, per poi finire con il restante riso.

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Con lo “Scratch Day” ognuno si fa il suo videogioco!

Ebbene si… il titolo non mente. Non importa chi siate, da quale Scuola Media veniate o se non avete mai

programmato in vita vostra: tutto è possibile se avete passione, idee e se volete far sapere agli altri “chi

siete” e cosa desiderate. Quest’anno il nostro Istituto parteciperà attivamente all’edizione italiana

dell’evento mondiale “Scratch Day”, giornata interamente dedicata alla programmazione intelligente che

coinvolgerà allievi appartenenti a 42 Paesi nel mondo. Ma cos’è veramente Scratch? Le sue origini risalgo-

no al 2007, anno di nascita di questo innovativo linguaggio nella prestigiosa Università M.I.T. di Boston a

cura di un gruppo di ricercatori evidentemente “lungimiranti” e orgogliosi, guidati dal mentore Mitchel

Resnick, direttore del Lifelong Kindergarten presso il MIT Media Lab. Scratch, infatti, si basa sulla “teoria

del costruttivismo” secondo la quale i ragazzi apprendono come programmare un personal computer

“meglio e più velocemente” se compongono modelli mentali utilizzando figure e sequenze, con un metodo

che ricorda da molto vicino le costruzioni Lego. Un software gratuito fondato, dunque, su un linguaggio di programmazione a blocchi che consente a chiunque

ne faccia uso di realizzare contenuti digitali interattivi come storie, animazioni, giochi e, perché no, anche prodotti artistici. La sua interfaccia, decisamente

accessibile e intuitiva, è alla portata di tutti. Si può partire fin da subito: basta costruire in modo semplice la serie di azioni visualizzabili in veri e propri blocchi.

Ovviamente esistono delle regole che consentono di far funzionare correttamente ciò che abbiamo in mente: queste sono, appunto, le regole di costruzione dei

blocchi che ci obbligano a considerare “logiche efficaci” da applicare all’idea che vogliamo realizzare. Così, intuitivamente, “iniziamo a programmare”… senza

conoscere una sola riga di codice!!! La cosa ancor più interessante è che le azioni disponibili, da inserire nei propri contenuti sviluppati con Scratch, sono tantis-

sime e utili per comprendere questioni che spesso si affrontano con altre modalità a scuola, più tradizionaliste e, per questo, spesso maggiormente faticose per

gli allievi. Resnick, impegnato da sempre nello sviluppo di strumenti educativi e di attività di progettazione didattica a contatto con le tecnologie, considera la

programmazione una via importantissima per imparare e afferma: << è utile fare un’analogia con la lettura e la scrittura. Quando si impara a leggere e scrive-

re, si aprono nuove opportunità per imparare molte altre cose. Quando si impara a leggere, allora si potrà anche leggere per imparare. E imparare a program-

mare è la stessa cosa. Quando si diventa fluenti a leggere e scrivere non lo si fa solamente per diventare uno scrittore di professione. Poche persone diventano

scrittori di professione. Ma imparare a leggere e scrivere è utile a tutti. Ed è la stessa cosa per la programmazione. La maggior parte delle persone non diven-

terà un esperto di informatica o un programmatore, ma l’abilità di pensare in modo creativo, pensare schematicamente, lavorare collaborando con gli altri

[…] sono cose che le persone possono usare, indipendentemente dal lavoro che fanno >>.Resnick ad esempio racconta durante il suo intervento come è riuscito

a far comprendere a uno studente, impegnato a realizzare un gioco con Scratch, la variabile matematica, tutto attraverso il puro divertimento. Se poi si aggiunge

che attorno a Scratch c’è una sana comunità online composta da studenti, genitori e insegnanti interessati e impegnanti quotidianamente nell’utilizzo del softwa-

re in diversi contesti, tra i quali anche l’apprendimento e l’inclusione sociale per bambini con difficoltà… beh, allora bisogna soltanto provarlo! Il progetto pro-

posto dal Prof. Turano, esperto di Tecnologia e di Informatica, dal titolo “La Programmazione con Scratch”, coinvolgerà attivamente alcuni studenti particolar-

mente brillanti i quali parteciperanno settimanalmente a un corso pomeridiano per la preparazione di progetti ludico-creativi da presentare all’annuale appunta-

mento nazionale “Scratch Day”. L’intento evidente è di arrivare tra le scuole finaliste per la sesta edizione del concorso a premi “Italian Scratch Festival”, che si

terrà a Torino nel mese di Maggio 2017. In bocca al lupo, dunque, al Prof. Turano e alla delegazione di discenti che si cimenteranno in questa ardua, unica e

importantissima impresa per l’Alberghiero di Villa San Giovanni! Prof.ssa Tavilla Daniela

Un’Ora del Codice per ogni Studente!

In occasione della “Settimana di Educazione all’Informatica” (5-11 Dicembre 2016), evento mondiale

di sensibilizzazione alla suddetta disciplina, l’Alberghiero di Villa San Giovanni ha partecipato all’Ora

del Codice, movimento globale che coinvolge decine di milioni di studenti in più di 180 Paesi. Promo-

trice e Referente dell’iniziativa per l’Istituto è stata la Prof.ssa Tavilla, già organizzatrice di incontri

similari durante il Codeweek in precedenti occasioni. L’obiettivo è quello di coinvolgere quanti più

allievi possibili per trascorrere un’ora (appunto) “giocosa” nei laboratori di scuola alla scoperta dei

pilastri fondamentali della programmazione. In realtà il valore educativo di questa iniziativa è notevole

in quanto un’appropriata educazione al “Pensiero Computazionale”, che vada al di là dell’iniziale

alfabetizzazione digitale, è essenziale affinchè le nuove generazioni siano in grado di affrontare la

società del futuro non da consumatori passivi e ignari di tecnologie e servizi, ma da soggetti consape-

voli di tutti gli aspetti in gioco e come attori attivamente partecipi del loro sviluppo.

I ragazzi, coinvolti dai lori rispettivi professori di Informatica e Matematica (Prof.ssa Frascati, Prof.ssa

Cotroneo, Prof.ssa Tavilla, Prof. Turano), si sono cimentati nello sviluppo di giochi cult come Plant vs Zombie, Minecraft, Star Wars, Frozen e quant’altri, sfrut-

tando un ambiente grafico ai più familiare in quanto similare a Scratch, scrivendo righe di codice senza aver mai studiato alcun linguaggio di programmazione.

Prof. Turano Salvatore Davide

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ATTUALITA’- ATTUALITA’-ATTUALITA’-ATTUALITA’- ATTUALITA’-

LA VIOLENZA DI GENERE

Il 25 novembre si celebra la Giornata internazionale contro la

violenza sulle donne e Nives Favero, autrice del sag-

gio “Amare senza farsi male” (Terra Nuova Edizio-ni), propone l’analisi di una società in cui spesso gli uomini

hanno risposte distruttive e non evolute.

- In una società che si pensava più consapevole e matura, crescono invece i casi

di violenza sulle donne? ''Se parto dalla mia formazione di psicologa posso dire che l'umanità si trova in una

situazione molto difficile, perché la società, l'economia, la tecnologia e i rapporti tra i sessi negli ultimi due secoli stanno cambiando in maniera vertiginosa, ma la

nostra psiche non è strutturata in modo da armonizzarsi completamente con

tutti questi mutamenti in un tempo così veloce. Il nostro cervello è strutturato in più livelli evolutivi, coesistono capacità di apprendimento, di creatività straordinarie

così come rigidi comportamenti istintuali che condividiamo con i rettili e con i

mammiferi. È come se dovessimo fare un viaggio intercontinentale, spostandoci contemporaneamente in aereo, in nave e in treno, ma anche a piedi e a nuoto! Stia-

mo affrontando un’enorme complessità. Una delle condizioni più stressanti per

l'essere umano è la gestione della propria impotenza. Gli uomini violenti non riescono ad avere una risposta evoluta e costruttiva all’impotenza che provano quan-

do sono rifiutati definitivamente dalla partner che credevano di loro proprietà e

attuano le più istintive risposte arcaiche e distruttive per recuperare un senso di potere sulla realtà.

-Tornano ad emergere con forza stereotipi e pregiudizi radicati profondamen-

te. Perché? Tutti i nostri modi di sentire, di pensare e di comportarci sono memorizzati e come

incisi nel nostro cervello e più sono antichi più è facile che si manifestino. Di fronte ai problemi dell'esistenza l’essere umano risponde con due modalità fondamentali:

modificando se stesso e modificando la realtà. Per questo, se il nuovo ci disorienta

e ci sentiamo in difficoltà ad adattarci, è molto probabile che cerchiamo di far

regredire la realtà, di farla tornare indietro a forme più conosciute, in modo da

sentirci capaci di gestirla.

- È proprio vero che la soluzione al problema sta nella "parità" e quindi, per

come la si è sempre intesa, nell'avvicinare e assimilare la donna al "modello

maschile"? O c'è una via più centrata, più adeguata, che garantisce la piena

dignità alla donna come donna, non come "copia" dell'uomo? La maggior parte dell'apprendimento avviene per "prove ed errori" in un continuo

processo di tentativi, verifica dei risultati e correzione del tiro. La donna ha sofferto

e soffre ancora oggi così tanto dell'umiliazione di essere stata considerata inferiore che è naturale che i primi passi del movimento femminista abbiano spinto nella

direzione di dimostrare di essere uguali agli uomini adottandone i modelli.

Credo che dobbiamo avere una immensa gratitudine per tutte quelle donne che

hanno lottato e speso la loro vita per rompere con quest'ordine millenario. Ma

oggi, con l'esperienza che è stata maturata in questi decenni da tutte le donne consa-

pevoli, ma anche dopo la tragedia di due guerre mondiali, del nazismo, la tenacia del

razzismo, si sta amplificando la coscienza di tutta la drammatica violenza e sopraffa-

zione che si perpetua tra classi sociali, nei confronti dei bambini, della natura e

stiamo capendo che il rifiuto dell'ingiustizia, dello sfruttamento, del potere violento dell'uomo deve assumere posizioni che trascendono le situazioni specifiche. Oggi

possiamo rifiutare ogni comportamento che danneggi la vita nostra e del pianeta,

chiunque ne sia portatore.

C'è una via d'uscita nell'amore? E se sì, in quale amore? La via d'uscita è l'amore maturo, consapevole. Un sentimento profondo che deriva

dalla certezza che non possa esserci una vera felicità personale se è ottenuta a scapi-to della sofferenza di altri. Riguardo alla tragica inimicizia tra donne e uomini, credo

che invertire la rotta e perseguire il sogno di una alleanza autentica fondata sulla

comprensione e la stima delle diverse qualità di cui siamo portatori, significa co-struire una realtà dal valore inestimabile. Non credo ci sia nessuna altra strada che

l'amore per dare valore all'esistenza e credo che, anche se con immensa fatica, stia-

mo andando in questa direzione.

Stefania Musicò ( II E)

BULLISMO: la piaga della società

Uno dei temi più ricorrenti al giorno d’oggi è sicuramente il bullismo. Se

ne parla ovunque, soprattutto nelle scuole, con i professori, con esperti del settore, eppure continua a essere una piaga della nostra società. Almeno

una volta nella nostra vita abbiamo assistito, o nei peggiori dei casi, subito

atti di bullismo. Infatti, <<secondo un sondaggio di svg “il 18% dei giovani italiani dice di aver subito violenze o angherie da compagni di scuola, il

48% ha assistito a episodi di bullismo”>> (Repubblica). Che sia bullismo

fisico, virtuale, psicologico, o anche solo una parola detta di troppo, il bullismo può rovinare, nella maggior parte dei casi, la vita di una persona.

Il bullismo porta la vittima ad avere complessi psicologici, a rinchiudersi

dentro se stesso e a non parlare con nessuno, diventando a tutti gli effetti un guscio vuoto che prende drastiche decisioni per la sua vita come ad

esempio non tornare più a scuola, o nei casi più gravi, il suicido. Facendo

riferimento ad un articolo di Repubblica, un'adolescente dell'istituto linguistico di Sondrio, dopo essere stata aggredita da tre ragazze più gran-

di di lei, decide, appunto, di non tornare più a scuola. O ancora, da quanto

riportato dalla giornalista Chiara Brusa, qualche anno fa una 18enne ame-ricana, Jessie Logan, fu vittima del cyberbullismo da parte del suo ex

ragazzo, che, dopo aver interrotto la loro relazione, avrebbe postato sul

web immagini che ritraevano la ragazza in contesti osé. La ragazza, non riuscendo a reggere il peso della vergogna, si suicidò. Un tipo di bullismo

che oggi viene troppo spesso sottovalutato è il cyberbullismo, ovvero il

bullismo della rete, effettuato da persone codarde che insultano, feriscono le loro vittime attraverso uno schermo, spesso non mettendoci nemmeno

la faccia, nascondendosi dietro un nickname falso o l'anonimato. “Il cyberbullismo, ovvero il lato negativo della tecnologia: la tortura psicolo-

gica per un adolescente del ventunesimo secolo può alimentarsi sul web,

viaggiare sia sms, materializzarsi tra gli “amici” del social network prefe-

rito. Un tormento che non si può chiudere fuori dalla porta della stanza e a

cui è difficile sfuggire, con i computer e i cellulari sempre connes-

si.” (Chiara Brusa, Repubblica.). Una domanda da porsi, in realtà è :“Ma chi è il bullo?” Il bullo è colui che si sente superiore agli altri, che decide,

per divertimento, di aggredire fisicamente o psicologicamente, una perso-

na molto spesso più piccola o indifesa. Ciò che porta le persone a diventa-re bulli è sempre, o quasi sempre, la mancanza di regole dentro casa o

dentro la scuola, videogiochi violenti, o immagini violente viste sulla rete,

un contesto particolare sociale o familiare o, ancora, amici che, come diremo in gergo, portano sulla “mala strada”. Ma, non è sempre così, il

bullo può essere tale anche solo per puro divertimento personale, per

soddisfare il suo sentimento di superiorità. Molto spesso, inoltre, gli adolescenti considerano il bullismo come atto di trasgressione sociale, non

rendendosi conto che tale comportamento può rovinare a tutti gli effetti la

vita di qualcuno. Ovviamente, un modo per sconfiggere questa piega della società è la comunicazione, ma la vittima, impaurita dal bullo, evita di

parlare delle sue esperienze negative con gli amici o con la propria fami-

glia, perché se ne vergogna, o addirittura, pensa che sia colpa sua. “In Gran Bretagna la risposta arriva da una campagna nazionale che

combatte i bulli virtuali attraverso i cybermentor: giovani pronti ad ascol-

tare i coetanei che soffrono per situazioni di questo tipo, sentinelle da contattare sul web per ottenere supporto...” scrive ancora Chiara Brusa su

Repubblica “L'obiettivo dei cybermentor è aiutare le vittime, creare un

sistema di allarme che denunci se c'è “bullismo in corso”, ma anche far prendere coscienza ai bulli della gravità delle loro azioni”. C'è quindi una

piccola speranza per migliorare il mondo, piccole associazioni che cerca-

no di fare l'impossibile, affinché episodi di bullismo non si ripetano più. Bisogna unire le forze e schierarsi contro questo nemico dell'umanità.

Il bullismo sarà, un giorno, si spera non lontano, eliminato da questa

società, rovinata da persone piene di cattiveria e malizia nell'animo, ma per fortuna anche composta da persone fantastiche che aiutano il prossi-

mo, dall'animo gentile, premurose che non farebbero male mai a nessuno,

nemmeno al loro peggior nemico. E, dato che in questa mondo vivono tali

persone, possiamo essere sicuri che le notizie negative sentite al telegior-

nale saranno, un giorno, solo un orribile e lontano ricordo. Il bullo da fiore

appassito pieno di spine, sboccerà in una bellissima rosa bianca che non farà altro che abbellire questa amata Terra. E la vittima, da fiore calpesta-

to e rovinato, troverà il coraggio di rialzarsi e affrontare le nuove difficol-

tà che la vita le imporrà. Dunque, che le cose cambieranno è una certezza, ma bisogna agire in fretta, iniziando ad amare il prossimo e soprattutto ad

amare le sue diversità che lo caratterizzano.

Angela Serravite

IVF Articolata indirizzo pasticceria

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AMICI MAI

"Certi amori non finiscono, fanno dei giri

immensi e poi ritornano"

(Antonello Venditti)

VORREI INCONTRARTI TRA 100 anni

"Perchè tale è il mio amore che per il tuo

bene sopporterei ogni male"

(Ron & Tosca)

CHE SIA BENEDETTA

"Che sia benedetta/ per quanto assurda/ e complessa ci sembri/ la

vita è perfetta/ per quanto sembri incoerente/

e testarda, se cadi ti aspetta/ siamo noi che dovremmo/

imparare a tenercela stretta/ tenersela stretta"

(Fiorella Mannoia)

VIETATO MORIRE

Ricordo quegli occhi pieni di vita/ E il tuo sorriso ferito dai

pugni in faccia/ Ricordo la notte con poche luci/ Ma almeno là

fuori non c'erano i lupi/ Ricordo il primo giorno di scuola/ 29

bambini e la maestra Margherita/ Tutti mi chiedevano in coro/

Come mai avessi un occhio nero/ La tua collana con la pietra

magica/ Io la stringevo per portarti via di là/ E la paura frantu-

mava i pensieri/ Che alle ossa ci pensavano gli altri/ E la fatica

che hai dovuto fare/ Da un libro di odio ad insegnarmi l'amore/

Hai smesso di sognare per farmi sognare/Le tue parole sono a-

desso una canzone/Cambia le tue stelle, se ci provi riuscirai/ E

ricorda che l'amore non colpisce in faccia mai/Figlio mio

ricorda/ L'uomo che tu diventerai/Non sarà mai più grande

dell'amore che dai/ Non ho dimenticato l'istante/ In cui mi sono

fatto grande/ Per difenderti da quelle mani/Anche se portavo i

pantaloncini/ La tua collana con la pietra magica/Io la stringevo

per portarti via di là/ Ma la magia era finita/ Restava solo da

prendere a morsi la vita/Cambia le tue stelle, se ci provi

riuscirai/ E ricorda che l'amore non colpisce in faccia mai/ Fi-

glio mio ricorda/ L'uomo che tu diventerai/Non sarà mai più

grande dell'amore che dai/ Lo sai che una ferita si chiude e den-

tro non si vede/Che cosa ti aspettavi da grande, non è tardi per

ricominciare/ E scegli una strada diversa e ricorda che l'amore

non è violenza/ Ricorda di disobbedire e ricorda che è vietato

morire, vietato morire/ Cambia le tue stelle, se ci provi riuscirai /

E ricorda che l'amore non ti spara in faccia mai/ Figlio mio ricor-

da bene che/ La vita che avrai/Non sarà mai distante dell'amore

che dai/Ricorda di disobbedire/ Perché è vietato morire/ Ricorda

di disobbedire/ Perché è vietato morire/ Perché è vietato morire/

Vietato morire.

ERMEL META

Ho perdonato errori quasi imperdonabili, ho provato a sostituire

persone insostituibili e dimenticato persone indimenticabili. Ho agito

per impulso, sono stato deluso dalle persone che non pensavo lo

potessero fare, ma anch'io ho deluso. Ho tenuto qualcuno tra le mie

braccia per proteggerlo; mi sono fatto amici per l'eternità. Ho riso

quando non era necessario, ho amato e sono stato riamato, ma sono

stato anche respinto. Sono stato amato e non ho saputo ricambiare.

Ho gridato e saltato per tante gioie, tante. Ho vissuto d'amore e fatto

promesse di eternità, ma mi sono bruciato il cuore tante volte! Ho

pianto ascoltando la musica o guardando le foto. Ho telefonato solo

per ascoltare una voce. Io sono di nuovo innamorato di un sorriso.

Ho di nuovo creduto di morire di

nostalgia e... ho avuto paura di perde-

re qualcuno molto speciale (che ho

finito per perdere)... ma sono soprav-

vissuto! E vivo ancora! E la vita, non

mi stanca... e anche tu non dovrai

stancartene. Vivi! È veramente buono

battersi con persuasione, abbracciare

la vita e vivere con passione, perdere

con classe e vincere osando, perché il

mondo appartiene a chi osa! La Vita è

troppo bella per essere insignificante!

(Charlie Chaplin)

Page 12: Anno Scolastico 2016-2017 N.2 Hewlett-Packard LA NOTIZIA E’ … · 2017. 5. 25. · – Loc. Bottaro – 89018 Villa San Giovanni (RC) – ... Gatto Carmelo, Figliomeni Francesco,

CURIOSITA’

Il tuo segno Zodiacale Cinese deriva dall'anno di nascita secondo il ca-

lendario lunare Cinese. Chi è nato tra Gennaio e Febbraio dovrà fare

molta attenzione giacché il Capodanno Cinese si posta appunto tra il 21

Gennaio e il 20 Febbraio.

Gli anni dello Zodiaco Cinese e gli Animali Trova la tua data di nascita qui sotto e scopri qual è il tuo segno zodiaca-

le Cinese.

Topo: 2020, 2008, 1996, 1984, 1972, 1960, 1948

Bue: 2021, 2009, 1997, 1985, 1973, 1961, 1949

Tigre: 2022, 2010, 1998, 1986, 1974, 1962, 1950

Coniglio: 2023, 2011, 1999, 1987, 1975, 1963, 1951

Drago: 2024, 2012, 2000, 1988, 1976, 1964, 1952

Serpente: 2025 2013, 2001, 1989, 1977, 1965, 1953

Cavallo: 2026, 2014, 2002, 1990, 1978, 1966, 1954 Capra: 2027, 2015, 2003, 1991, 1979, 1967, 1955

Scimmia: 2028, 2016, 2004, 1992, 1980, 1968, 1956Gallo: 2029, 2017, 2005, 1993, 1981, 1969, 1957

Cane: 2030, 2018, 2006, 1994, 1982, 1970, 1958 Maiale: 2031, 2019, 2007, 1995, 1983, 1971, 1959

Lo Zodiaco Cinese è basato su un ciclo di 12 anni lunari, ogni anno è rappresentato da un animale. La credenza vuole che le per-

sone acquisiscano alcune caratteristiche del segno sotto il quale sono nati.

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LA REDAZIONE, nell’augurare alla nostra Dirigente Scolastica il raggiungimento di ulteriori traguardi che possano gratificarla come

persona qualificata e professionale al servizio della società, ringrazia tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione di questo importante

progetto didattico-educativo. Saremo ben felici se ogni lettore avrà trovato in queste pagine un po’ del proprio vissuto, una ricetta da realizzare,

una poesia o un aforismo che lo abbiano spinto a riflettere e, perché no, a sognare.

Per tutti noi è stato come fare un viaggio insieme a compagni fidati e desiderosi di scoprire, di individuare, di fermare i momenti migliori della

nostra comunità, raccogliendo testimonianze fotografate o scritte. Molti hanno collaborato con il loro lavoro e con il continuo senso del dovere

che è da sempre garanzia di serietà e professionalità.

Il sito del nostro Istituto si è arricchito di un nuovo prodotto di qualità per far conoscere quanto di veramente speciale avviene in una scuola

penalizzata dalle condizioni logistiche e dalle lungaggini burocratiche, ma caratterizzata anche da grande attenzione per quanto accade intorno

a sé e fortemente radicata in un territorio ricco di bellezze e di grandi risorse.

CAPOREDATTORE: Stefania MUSICO’- VICE-CAPOREDATTORE Davide PAPALIA- REDATTORI: Marta Alice CAMA , Rita DE ARCANGELIS, Baber HUSSAIN,

Pietro PELLEGRINO, Domenico SICLARI DOCENTE TUTOR REFERENTE : Angelina BIAMONTE DOCENTI TUTOR : Saverio CAROLEO, Loredana LAGANA’,

Rosanna ZUMBO ASSISTENTE TECNICO : Saverio VERDUCI