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Anno XI - nn. 16/17 MAGGIO 2007 GIORNALE D’INFORMAZIONE DELL’ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “E. FERMI” Via Cap. Di Castri, 144 - 72021 Francavilla Fontana (BR) - Telefax Segreteria: 0831 852132 • www.itisff.it • E-mail: [email protected]

Anno XI - nn. 16/17 MAGGIO 2007 · partitelle a carte, i film, le risate, gli scherzi, i “mena, vogghiu dormu” e la musica arriviamo a Chianciano. Andiamo in hotel e prendiamo

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Anno XI - nn. 16/17 MAGGIO 2007

GIORNALE D’INFORMAZIONE DELL’ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “E. FERMI”Via Cap. Di Castri, 144 - 72021 Francavilla Fontana (BR) - Telefax Segreteria: 0831 852132 • www.itisff.it • E-mail: [email protected]

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Tre giorni pieni di emozione

Il nostro giornalepremiato a Sienadi Marco Sportillo

Stupendo. Tre giornate vissute con le persone giuste,per quella grande occasione: la premiazione di “Itisnews” a Siena. Fra le varie soste in autogrill, lepartitelle a carte, i film, le risate, gli scherzi, i “mena,vogghiu dormu” e la musica arriviamo a Chianciano.Andiamo in hotel e prendiamo possesso della stanza.Oh, giuro, una stanza magnifica. Facciamo una doccia,ceniamo e dai professori abbiamo l'ok per una pas-seggiata.

Passeggiata? Facciamo forse 10 chilometri quellasera, con gradevole sosta in una birreria, dove assi-stiamo ad una rappresentazione del dialetto fiorentino.Ritorno. Andiamo a letto tardi, ma appena appoggia-mo la testa sul cuscino è fatta, stecchiti di botto.Ci svegliamo e dopo la colazione partiamo per Siena.Bella città, davvero. Il pomeriggio ci rechiamoall'auditorium dei Monte dei Paschi, una meravigliaarchitettonica. Mi hanno sempre attratto le strutturemoderne tipo quelle. Tavola rotonda con gli espertidi giornalismo. Le facce di Nicola Cirocco e diRoberto Alborghetti. Premiazione e acclamazionidelle varie claque. Video e foto in quantità. Soprattuttoquando giunge il nostro turno. A ritirare il premiosono i veterani di “Itis news”, accompagnati dal prof.Gerardo Trisolino, nostro direttore editoriale. Appenausciti, ultimo giro per le vie di Siena cercando dispe-ratamente dei souvenir.Torniamo in hotel, cena veloce, ma questa voltaandiamo in un pub. Ah, l'atmosfera dei pub, l'adoro.I tavoli in legno, le sedie in legno, le luci leggermentegiallastre, il vociare, le risate, il rumore dei brindisi…Torniamo in hotel. Ultima notte. Non si deve dormire.E così è. Fino ad un certo punto. Voi direte, ma finoa che punto? Fino al punto di mandare a quel paesele sveglie e vedere casualmente l'orologio alle 7.46mentre si è ancora nel letto sapendo che alle 8.30 siparte.Sveglia di corsa, colazione altrettanto di corsa, chiu-diamo la valigia e via, ripartiamo per tornare allasolita vita. La valigia del ritorno pesa sempre di piùrispetto all'andata. C'è il carico delle emozioni e delleesperienze che ci regalano le persone che sono statecon noi. Alla prossima premiazione!

SOMMA

RIO

ITIS NEWSGiornale di informazione dell'Istituto Tecnico Industriale Statale

“E. Fermi” di Francavilla Fontana (BR)

anno XI, nn. 16/17 - maggio 2007

Direttore editorialeProf. Gerardo Trisolino

Hanno collaborato a questo numero:Gianpiero Ardito, Luca Cafuero, Gianfranco Candita, Antonio

Carbone, Giorgia Carone, Simone Chiariello,Giuseppe Ciciriello, Pier Michael Cimenis, Fabio Ciola,

Eugenio Ciracì, Fabio Di Bella, Silvana Di Cosmo,Dario Gigli, Damiano Gioffredi, Giuseppe Iaia,Fernando Iunco, Francesco Leo, Noemi Leone,

Tommaso Leporale, Bellisario Liace, Andrea Lupo,Giovanni Lupo, Achille Mangiullo, Giuseppe Mazza,

Antonio Megliola, Antonella Palma, Tommaso Patisso,Vincenzo Pichero, Mirko Romano, Antonio Maciullo,

Argimino Passa, Giovanni Passa, Jury Passa, Cosimo Russo,Antonio Saracino, Marco Scarafile , Doris Settimio,Marco Sportillo, Gerardo Trisolino, Fiordalisa Zecca

Progetto grafico:Studio F&D

Via G. Carducci, 72 - Francavilla F. - 0831 843594

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ITIS NEWS PREMIATO A SIENA

L’EVOLUZIONEDELL’ISTRUZIONE TECNICA

SCUOLA

TECNOLOGIA

ECOLOGIA

CULTURA

SOCIETÀ

La redazione di“Itis News” a Siena

Anno XI - nn. 16/17 MAGGIO 2007

GIORNALE D’INFORMAZIONE DELL’ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “E. FERMI”Via Cap. Di Castri, 144 - 72021 Francavilla Fontana (BR) - Telefax Segreteria: 0831 852132 • www.itisff.it • E-mail: [email protected]

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L’EVOLUZIONE DELL’ISTRUZIONE TECNICA

Giovanni Semeraro,Dirigente del “Fermi”

di Giovanni Semeraro (Dirigente del “Fermi”)

L'istruzione tecnica è stata istituita e si è sviluppata perrispondere alle esigenze delle realtà produttive del Paese.I cambiamenti che hanno caratterizzato gli ultimi decennihanno portato ad un'evoluzione dell'offerta formativa siain termini qualitativi, sia quantitativi.La maggior parte dei curricoli sono stati profondamenterinnovati sia attraverso l'introduzione di più efficaci meto-dologie didattiche, sia attraverso la diffusione delle nuovetecnologie, in particolare le tecnologie informatiche, tele-matiche e dell'automazione.Il rinnovamento è stato caratterizzato da fasi diverse:- fino alla prima metà degli anni Settanta con l'introduzionedi nuovi indirizzi per rispondere alle esigenze connessealla formazione di nuove figure professionali richieste daicambiamenti in atto nelle realtà di lavoro e dallo sviluppodelle nuove tecnologie informatiche;- fino ai primi anni Novanta con il ricorso sempre piùesteso alla sperimentazione, realizzata soprattutto con iProgetti nazionali coordinati;- nella seconda metà degli anni Novanta, in mancanzadell'avvio del processo di riforma scolastica, conl'innovazione per via amministrativa degli indirizzi inordinamento e con l'attuazione delle opportunità offertedall'autonomia didattica e amministrativa.Gli elementi che hanno caratterizzato i processi di innova-zione dell'istruzione tecnica e le attuali ulteriori evoluzionifanno emergere l'esigenza di sviluppare la riflessione suifattori interni ed esterni al sistema formativo che concorronoa rendere necessario riconsiderare l'attuale modello diistruzione tecnica.Le realtà produttive e di lavoro, soprattutto quelle caratte-rizzate da maggiore dinamicità e cambiamento, contestanoi livelli di specializzazione che caratterizzano gli attualiindirizzi di istruzione tecnica e richiedono:- una formazione trasversale di base;- un più solido possesso di capacità comunicativo-relazionali;- una più adeguata capacità di comunicare in lingua straniera,in particolare nella lingua inglese;- un più solido processo degli strumenti logico-matematicie scientifici;- la conoscenza e la capacità di utilizzo delle nuove tecno-logie, in particolare delle tecnologie informatiche edell'automazione.I nuovi tecnici dovranno pertanto possedere solidi strumentidi base e una grande attitudine ad apprendere sul lavoro enon semplicemente un bagaglio di conoscenze completoe sistematico in un determinato settore.Lo sviluppo e l'evoluzione dell'istruzione tecnica e lecaratteristiche dei processi di innovazione che hannocontraddistinto il suo cammino, non hanno sempre portatoalla consapevolezza da parte dei docenti della scuola mediainferiore, delle famiglie e degli studenti che i percorsi diistruzione tecnica di nuovo ordinamento e i percorsi speri-mentali sono corsi di livello alto e richiedono livelli dipreparazione di base, capacità e motivazioni equivalen-ti,anche se di diversa tipologia rispetto a quelle dei corsiliceali. La mancanza di tale consapevolezza ha portato aduna sottovalutazione della valenza formativa di tali corsiea un graduale spostamento dei giovani verso i corsi liceali,ritenuti più idonei a fornire una preparazione culturalecaratterizzata da maggiore completezza e polivalenza, peruna realtà socio-economica che cambia rapidamente.La popolazione scolastica degli istituti tecnici è menoomogenea di quella dei licei sia dal punto di vista dellapreparazione iniziale, sia da quello delle motivazioni.

Le aspettative dei giovani che si iscrivono a un istitutotecnico sono anch'esse molto diversificate:- i giovani con buone capacità e livelli significativi dimotivazione per le discipline tecnologiche si aspettano unapreparazione di livello alto che consenta loro l'accesso astudi superiori e/o universitari in ambiti scientifici e tecno-logici;- altri giovani si aspettano dall'istituto tecnico ciò che hasempre generalmente dato: un corso teorico-pratico ingrado di fornire forti livelli di professionalità intermedia;- altri, al contrario, si aspettano di trovare una scuola concaratteristiche tecnico-professionali che non richieda lorotroppo impegno.

I livelli di formazione più alta richiesta dalle realtà socio-economiche, sono condizionati da una preparazione dilivello modesto rispetto al passato e dalla diminuzionedella motivazione allo studio.La tendenza crescente alla prosecuzione agli studi è unaltro elemento che determina uno spostamento verso ilcanale dei licei che, negli ultimi anni, evidenzia, in misurasempre maggiore, problemi analoghi a quelli degli istitutitecnici relativamente alla preparazione in ingresso, alladisponibili tà e alla motivazione allo studio.Anche le famiglie, soprattutto per fattori di immagine e distatus, privilegiano percorsi di tipo liceale tradizionale anuovi percorsi di istruzione tecnica.Si pone pertanto la necessità di ripensare il modello attualedi istruzione tecnica per progettare nuovi percorsi formativiin grado di offrire contemporaneamente:- un'alta immagine culturale;- una solida base per il proseguimento degli studi in ambitoscientifico e tecnologico;- una moderna formazione per entrare nelle nuove realtàdi lavoro.

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COMENIUS PROJECTItaly flies to Swedendi Antonella Palma (teacher of English)

Another project meeting has just concluded. This timeSweden has hosted all the partners in the beautiful Malmo.The event has taken place during the week from 15th to22nd April.All the partners were present: the Polish delegation, threeteachers and two students, from IV Liceum Mlodowskiejin Chelm, the Icelandic delegation, two teachers and twostudents, from Dalvikurskoli, in Dalvik, and Italy of course,with two teachers, Mrs Marisa Mascia, coordinator of theproject, and Mrs Antonella Palma, English teacher, withtwo students: Marco Lobello and Fabio Ciola.All the partners have enjoyed a warm welcome and a joyful,

nice and, above all, interesting week. The meeting has beenfull of events. After the Headmaster and local authorities'greetings, really interesting has revealed the visit of theschool. It is a vocational school for builders; here thestudents learn various techniques of construction workingwith various building materials. Located in the industrialarea of the town, which was during the World War II theplace of an airport, it has its wide workshops situated inthe old hangars. In one of them a very noticeable and reallynice surprise was prepared for the Italian people: two“trulli”, about three metres tall, built with bricks andconcrete, which attracted everyone's attention in the middleof the workshop. Struck by their peculiarity during theirstay in Italy in December, the Swedish students, helped bytheir teachers, have reconstucted them in their school inMalmo as part of the project.The clement weather, sunny but windy, has given us thepossibility to go sightseeing around the south-eastern partof the region Skane, the most touristic and richest area ofSweden, visiting the most significant and interesting places.Very attractive has revealed the viking village where wehave tasted fabulous salmon, local herrings and very tastysausages. A very picturesque and colourful fishermenvillage along the coast has also attracted our attention. Thesunny days have also given us the opportunity to admirein Malmo, famous all over the world for its numerousparks, its harmonious mixture of modern, light, airy, efficientstructures and old, fascinating and full of history buildings.The meeting has been a very important moment to compareour experiences and our thoughts about the topics we havedecided to develop this year: the problems of alcohol,smoke and drugs seen by our teenagers. Everyone wasbusy with and worried about the works prepared in eachschool, so the moment of their presentation has beenfollowed with great attention. After that, the common andreassuring feeling has been perceiving that the differentrealities don't actually differ at all as regards the suggestionsto face these problems, and realizing that most teenagershave the same thoughts about them.What have we brought home from this experience? Thehuman, cultural enrichment, of course, the exchange andsharing of ideas and experiences, and, above all, the strongsensation that, although everyone comes from a differentreality and a different country, when we are together wediscover to have in common most of the great values andprinciples. That is really amazing, surprising, and, at thesame time, satisfying and reassuring.

SCUOLA

“Progetto Comenius”: quest’annoin SveziaSORPRESA! A MALMÖI NOSTRI TRULLI

di Fabio Ciola

A Malmö, parte occidentale della Svezia, abitata da circacentomila abitanti. Questa è la città che ci ha ospitatidurante la nostra breve permanenza in uno dei tre paesidella Scandinavia. Zona a dir poco stupenda, caratterizzatada grandi spazi verdi e un paesaggio tipico da montagna.Appena arrivati, la calorosa accoglienza delle persone(benché il paese sia freddo!) si è fatta subito sentire. Èuna città caratterizzata dalla presenza di grandi opere, siamonumentali che da progetti dove è usato un livellod'ingegneria abbastanza avanzato.La nostra scuola partner è un istituto professionale moltoutile per quei ragazzi che vogliono entrare direttamentenel mondo del lavoro. Ricca di laboratori, dove vengonocostruite vere e proprie case in legno, questo istituto preparaanche in svariate materie. Quindi è adatta a chi vuolediventare un carpentiere o un imbianchino. Gradita sorpresa:i nostri ospiti ci hanno fatto trovare nientemeno che… itrulli pugliesi! Grazie di cuore per averci fatto sentire come

a casa nostra.Il “Progetto Comenius”, nato come scambio culturale tradiversi paesi europei, è diventato qualcosa di più. Infattisi sono create delle amicizie forti fra tutti i ragazzi coinvolti,provenienti anche dalla Polonia e dalla Romania. Ospitatidalle famiglie dei nostri amici svedesi, trattati come dei re.Insomma, abbiamo trascorso una settimana indimenticabile.Non sono mancate le escursioni. Come dimenticare la visitaal museo di Copenaghen?

The meeting in Malmo

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La caserma deicarabinieri, alle cuispalle sorgerà il nuovo“Fermi”

SCUOLAIL “FERMI” NECESSITADI NUOVI SPAZIIl preside: «Il nuovo edificio saràal servizio del territorio»

di Andrea Lupo

Il ”Fermi” ha bisogno di un edificio adeguato allesue esigenze. Il preside Giovanni Semeraro ha solle-citato la Provincia e il Comune ad accelerare i tempi.«Le strutture sono insufficienti e non permettono divenire incontro al meglio alle richieste di un'adeguataformazione del giovane e dello sviluppo del territorio».Lo ha evidenziato nella lettera inviata alle istituzionilocali, a nome di tutto il consiglio d'istituto.La scuola è cresciuta negli ultimi anni e le aule nonbastano. Si rivela inadeguata la struttura: un condo-minio di sei piani, di proprietà della Provincia. Gliiscritti sono passati da 349 nel 1975 ai circa 900attuali. Raccoglie studenti del territorio di Brindisie di Taranto. C'è stato bisogno di ricorrere a duesuccursali, per le quali l'amministrazione provincialepaga i fitti. La sede centrale ospita 24 classi per untotale di 500 alunni e laboratori sistemati nei varipiani. Gli altri studenti sono distribuiti nelle succursali.Nell'edificio non vi è un auditorium né un'aula magna.Il collegio dei docenti si riunisce nella palestra coperta.Gli studenti non hanno spazi per le assemblee diistituto. Gli uffici di segreteria sono in una situazioneprecaria.Dichiara soddisfatto il preside Semeraro:«L'amministrazione provinciale ha inserito già nel2005, nel suo Piano per gli interventi nelle opere da

finanziare, la somma di avvio di circa due milioni dieuro. L'amministrazione comunale ha già individuatola zona e il suolo, con una estensione di circa 40.000mq. Ora si attende la definizione della procedura diesproprio per dare inizio ai lavori». A cosa si punta?«Si prospetta la realizzazione di un campus conambienti scolastici e laboratori, una struttura sportivaper attività interne ed esterne, un auditorium chepossa servire per convegni, mostre, ecc., un centroristoro per interni ed esterni, uno spazio verde permomenti di relax per gli alunni». Non resta cheattendere che il futuro diventi subito presente!

Progetto “Scuola-Lavoro”DAI BANCHI ALL’AZIENDAdi Giuseppe Mazza

Dai libri alla catena di distribuzione di una delleaziende leader nel settore dei surgelati: la Soavegels.p.a. di Francavilla Fontana. Questo è quello che èsuccesso ad alcuni alunni del terzo anno che stannopartecipando al progetto “Scuola-Lavoro”. Avviatadal “Fermi” e coordinata dalla Spegea, l'iniziativamira a favorire l'ingresso nel mondo del lavoro.Gli alunni sono stati posti davanti ad una serie diobiettivi riassumibili in tre diverse tipologie: educativitrasversali, formativi trasversali e professionalizzanti.Oltre alla Soavegel, anche altre aziende hanno aderitoal progetto: Areta di Francavilla Fontana, Resinmontaggi, Processi speciali, Avioman, Cogit e Gsedi Brindisi, e l'Alenia (azienda della Finmeccanica,leader nel settore aerospaziale, che produce fusolierein fibra di carbonio per il nuovo Boeing 787) diGrottaglie.Visto il grande interesse da parte degli alunni,l'iniziativa verrà ripetuta per i nuovi triennalisti. Ilprogetto ci fa entrare nei meandri del lavoro, con-sentendo di conoscere i problemi relativi alla sicu-rezza e alla prevenzione degli infortuni, al mercato,alla comunicazione efficace. Soprattutto ci rendecapaci di saper scegliere cosa è meglio per noi, qualè il lavoro che intendiamo fare e ci aiuta a capirecome ci dobbiamo comportare in quella situazioneche poi non è così lontana.

Al primo concorso regionale“La scuola e le scienze”PREMIATO IL ROBOTSMINATORE

Dal 17 al 19 maggio si è svolto a Francavilla F. ilprimo concorso regionale “La scuola e le scienze”,patrocinato dal Ministero della P. I., curato dalCoordinamento regionale pugliese delle Consultedegli studenti, con il supporto operativo dell’Itis“Fermi” di Francavilla e dell’Itcg “Monnet” diOstuni, dell’Usr e degli Usp della Puglia. Vi hannopartecipato 15 scuole provenienti da tutta la regione.Il “Fermi” ha vinto il primo premio tra le scuoledella provincia di Brindisi con il “Robot-sminatore”(di cui parliamo a pagina 8).

La dott.ssa Maria ElisaBasile, dirigentedell’Usp di Brindisi,premia gli studenti del“Fermi”.

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SCUOLA L’educazione stradale attira molti studenti

IL CORSO DEL PATENTINO

I corsisti del patentino

Un modo per auto-organizzarsi

LA SETTIMANA DELLOSTUDENTE

di Giuseppe Iaia e Cosimo Russo

Che senso ha la “Settimana dello studente” che vieneriproposta alla vigilia delle vacanze di Natale?Significa qualcosa? Ma cosa esattamente? Può esseretrasformata in un’occasione non inutile?Ormai è diventata una consuetudine anticipare… le vacanzedi Natale. Ma quest’anno è stato diverso. Una settimanaper promuovere a scuola il “Ben-essere”.Ogni giorno è servito a comprendere qualcosa. Tanto percominciare, che non bisogna per forza avere un banco, unasedia, una cattedra per imparare qualcosa, ma si può fareanche diversamente.

Ad esempio, il giorno della musica non è servito solo perandare a sentire un concerto pieno di cover, ma anche perimparare cosa significa stare su e giù da un palco e provarel’emozione di suonare davanti alla folla giovanile. Un altroper capire fino in fondo il problema della tossicodipendenza,che attira sempre più i giovani anche a scuola, facendo unincontro con due ospiti della comunità Emmanuel. C’èstato anche il giorno dedicato al bullismo. Abbiamopreparato un questionario per cercare di risolvere leproblematiche all’interno della classe. Per non parlare dellagiornata dedicata allo sport, con un incontro calcistico trastudenti e docenti, per dimostrare che anche senza cattedra,penna e registro, i nostri professori valgono… qualcosa!Tutte giornate che significano qualcosa, che servono perapprendere qualcosa, che va oltre la formula di matematicao il tema d’italiano. Insegnano persino uno stile di vita.E comunque, la capacità di auto-organizzarsi.

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di Antonio Carbone

«Bullismo, teppismo, violenza, guerriglia, atti di vera epropria barbarie giovanile: qualsiasi azione di contrastorischia di rimanere incompiuta se non la affiancheremocon una vera e propria offensiva educativa per i nostrigiovani». È quanto ha dichiarato il ministro della PubblicaIstruzione Giuseppe Fioroni presentando la campagnanazionale contro il bullismo. Il ministro ha inviato a tuttele scuole tredici pagine delle linee di indirizzo, contenutenella Direttiva n.16 del 5 febbraio 2007.Il termine italiano “bullismo” è la traduzione letterale di“bullying”, parola inglese con cui si indica il fenomenodelle prepotenze tra pari in contesto di gruppo. Le causedel bullismo sono tante, ma la più importante è il disagiopsicologico degli studenti, che si esprime in modi differenti,ma tutti ugualmente pericolosi: isolamento, disinteresseverso tutto e tutti, avvicinamento verso droghe e alcool,ecc. In questi disturbi ha grande importanza non solo larelazione con gli altri, ma soprattutto l'educazione. Tracoetanei, il fenomeno del bullismo si diffonde grazie adinamiche di gruppo, soprattutto quando c'è la rinuncia acontrastare le sopraffazioni ai danni dei più deboli.Cinquant'anni fa non era la stessa cosa. Allora bastava unrimprovero o un semplice sguardo torvo dell'insegnanteper riportare la calma e far sentire gli alunni in colpa. Oggi,invece, ciò non è più sufficiente per far frenare i cattivicomportamenti degli adolescenti, anche a causa diun'educazione poco severa, sia in famiglia che nella societàin genere.Quale ruolo ha la scuola? Secondo il ministro Fioroni «Perprevenire il fenomeno del bullismo, si deve sostenere evalorizzare il ruolo degli insegnanti, dei dirigenti scolasticie di tutto il personale tecnico ed ausiliario che svolgono

un'azione impegnativa per la realizzazione delle funzionieducative che ciascuna istituzione scolastica autonoma èchiamata ad assolvere nel tessuto sociale in coerenza coni principi ed i valori comuni della Costituzione italiana».Il bullismo è un fenomeno in crescita tanto all'interno cheall'esterno della scuola e a pagarne le conseguenze sono,purtroppo, quasi sempre i più indifesi e gli handicappati,come raccontano le cronache recenti. L'obiettivo dei bulliè quello di far male, di danneggiare persone e cose, anchesenza nessun motivo. Il numero verde messo a disposizionedal ministero è 800.669.696, attivo dal lunedì al venerdìdalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19.

Il ministro Fioroni interviene per arginare il fenomenoUN NUMERO VERDE CONTRO IL BULLISMO

La commissione esaminatrice tornaad essere mista. Reintrodotti i giudizidi ammissioneL'ESAME DI STATO DELL'ERAFIORONI

di Fiordalisa Zecca

Con 275 voti favorevoli e 220 contrari, il 19 dicembre2006, la Camera ha approvato definitivamente la leggedi riforma degli esami di Stato che partirà da giugno diquest'anno.Il cambiamento si è reso necessario a causa dei troppistudenti promossi anche con una minima votazione. Perquesto motivo il Ministro Fioroni chiede ragazzi piùpreparati e più competenti, per garantire alla nazione unfuturo migliore in tutti i campi lavorativi.Molte sono le novità inserite nei tre articoli della leggeche cambia l'esame di maturità. Quella più importanteriguarda la modifica della composizione delle commissionigiudicatrici. Gli studenti si troveranno ad essere giudicati,mostrando tutto ciò che hanno imparato nell'ultimo anno,da una commissione composta da tre docenti esterni e treinterni. Il presidente, esterno anche lui, si occuperà dicoordinare i lavori di due classi per un totale di massimo70 candidati. A distanza di sei anni ritorna anche il giudiziodi ammissione agli esami che verrà deliberato dal consigliodi classe.Un'altra importante novità riguarda la terza prova negliistituti tecnici, frequentati dalla maggior parte deimaturandi. Questa consiste in una prova tecnico-praticoche può durare anche più di un giorno, un modello similea quello adottato da tempo negli istituti d'arte.

Altre due novità andranno in vigore a partire dai prossimianni, quando il punteggio sarà così suddiviso: 25 puntial credito scolastico, 45 per i tre scritti e 30 punti alcolloquio. Inoltre c'è l'obbligo di saldare tutti i debitiformativi degli anni precedenti. Per i superbravi sarannomesse a disposizioni lodi e borse di studio, per un massimodi 5 milioni di euro da utilizzare per il proseguimentodegli studi.Viene confermata la grande opportunità ai cosiddetti“ottisti” (cioè coloro che al penultimo anno sono statipromossi con almeno otto in tutte le materie), che dopomeno di un mese possono presentarsi agli esamidirettamente senza frequentare l'ultimo anno. Ma per lorola legge prevede che non siano mai stati bocciati nelsecondo e terzo anno e abbiano ottenuto la promozionecon almeno sette in tutte le materie.La nuova riforma prevede anche che i privatisti dovrannosostenere l'esame in una scuola statale o paritaria delcomune di residenza. Coloro che non sono in possessodella promozione all'ultimo anno dovranno sostenere unesame preliminare prima della maturità.I primi esami “all'insegna della serietà” cominceranno il20 giugno 2007. Saranno 497.296 gli studenti chequest'anno dovranno cimentarsi nelle prove e pochissimi,appena 146, gli “ottisti” che verranno ammessi, per merito,alla maturità con un anno di anticipo.Tra poche settimane si presenteranno a sostenere la primaprova scritta 12.000 ragazzi in più rispetto a quelli delloscorso anno (+2.5 %). Inoltre va segnalato un sensibilecalo del numero di candidati esterni che furono 36.302lo scorso anno e saranno 31.297 ora (-13.8 %).

Il Ministro della P. I.Giuseppe Fioroni

SCUOLA

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Gli inventori del“Fermi”

di Achille Mangiullo e Mirko Romano

Un mese fa, il 14 aprile scorso, per noi iniziava la stupendaesperienza della partecipazione al concorso “I Giovani ele Scienze 2007” con il nostro progetto “Il Robot Sminatore”.Il concorso, a carattere internazionale, ha visto impegnatiin gara 20 progetti provenienti da diverse scuole italiane.Si deve far rilevare che esso rappresenta la più significativamanifestazione scientifica per gli studenti dai 14 ai 20 anni.Siamo arrivati nell'immensa e caotica Milano la domenicamattina del 15 aprile e subito ci siamo recati alla Fast, per

l'allestimento dello stand e una prima ispezione da partedella giuria.Il secondo giorno siamo stati intervistati dai giornalistidelle più importanti reti nazionali e regionali come tg5,Rai 3, La7. Il terzo giorno, inaspettatamente, è arrivata lapremiazione del nostro progetto. Inizialmente eravamoalquanto increduli nel vedere i nostri nomi sul videoproiet-tore che annunciava a tutti la nostra vittoria per la categoriaa cui appartenevamo.Poi, euforici e soddisfatti per l'obbiettivo raggiunto, cisiamo avvicinati alla giuria ricevendo l'ambito riconosci-mento dalle mani del Rettore del Politecnico di Milano,prof. Giulio Ballio.Sinceramente crediamo che tale premiazione non ci sarebbestata se fossero mancati l'idea, i consigli tecnici, la costanzae la perseveranza del prof. Anselmo Orlando, che ringra-ziamo di cuore.La nostra opera, “Il robot sminatore”, coinvolge un com-plesso di numerose discipline quali la fisica, la meccanica,l'elettronica, l'informatica, la biologia ed anche la psicologia.Il robot è dotato di un metal detector montato su rovermobile che, muovendosi su terreni accidentati, è in gradodi individuare le mine anti-uomo.Proprio per l'importanza che tale opera assume per lasalvezza delle vite umane (purtroppo le guerre continuanoa seminare morte), ha ottenuto inoltre l'importante patrociniodel Comitato Italiano per l'Unicef.Sapere che la scienza e la tecnologia aiutano l'uomo avivere una vita migliore e dignitosa: per noi è questal'unica, grande e vera vittoria.

A N I N T R O D U C T I O N T OELECTRONICS

di Fabio Di Bella (teacher of English)Electronics is the science and technology based on andconcerned with the controlled flow of electrons or othercarriers of electric charge, especially in semiconductordevices (solid material whose electrical conductivity atroom temperature is between that of a conductor and thatof an insulator).It is one of the principal branches of electrical engineering.The invention of the transistor, announced in 1948, andthe subsequent development of integrated circuits (IC) -electronic circuits built on a semiconductor substrate,usually ones of single-crystal silicon - have brought aboutrevolutionary changes in electronics, which was previouslybased on the technology of the electron tube, a deviceconsisting of a sealed enclosure in which electrons flowbetween electrodes.The miniaturization and savings in power brought aboutby these developments have allowed electronic circuits tobe packaged more densely, making possible compactcomputers, advanced radar and navigation systems, andother devices that use very large numbers of components.This is called “Microelectronics”, the branch of electronictechnology devoted to the design and development ofextremely small electronic devices that consume very littleelectric power.Electronics has also brought to the consumer such itemsas smaller and more reliable radio and television receivers,advanced sound and video recording and reproducingsystems, microwave ovens, cellular telephones and powerfulyet inexpensive personal computers. The consumerelectronics industry, which began in 1920 when radiobroadcasting started in the United States, accounts forannual sales of close to $50 billion in the United Statesalone. Because of advances in electronics manufacturingtechnology, the cost of electronic products often decreaseseven as quality and reliability increase.Power requirements are continually reduced, allowinggreater portability.

L'invenzione degli studenti del “Fermi” ha ricevuto il primo premio a Milano al concorso“I giovani e le Scienze”IL ROBOT SMINATORE PER SALVARE LE VITE UMANE

TECNOLOGIA

Lo stabilimento Alenia produce la fusoliera infibra di carbonio del Boeing 787

Da Grottaglie decolla anche il nostro futuro

di Marco Scarafile

Finalmente ci siamo. Oramai il Boeing 747 Lcf fa su egiù da Seattle a Grottaglie, in provincia di Taranto. È unsuperjumbo appositamente modificato per accogliere laprima fusoliera in fibra di carbonio prodotta nello stabi-limento Alenia e destinata al Boeing 787. Una voltaimbarcata la fusoliera e lo stabilizzatore di coda, prodottonello stabilimento di Foggia, li trasporta a Seattle, negliStati Uniti, dove il Boeing 787 sarà sottoposto alle ultimefasi di lavorazione e di assemblaggio.L’Alenia, multinazionale del gruppo Finmeccanica, hadunque iniziato alla grande la produzione in serie dellafusoliera del futuro Boeing 787-Dreamliner. Una novitàassoluta nel mercato mondiale dei velivoli da trasporto,proprio perché verrà realizzato interamente in fibra dicarbonio. Al progetto, insieme all’Italia e agli Usa,partecipa anche il Giappone.Pare che il Dreamliner sta già sbancando il mercato,prima ancora di essere completato. Si contano già più dicinquecento prenotazioni da parte delle compagnie aereemondiali.Ciò significa una speranza in più di lavoro altamentequalificato per i tanti giovani che si diplomano nel nostroistituto. Con il primo bando di concorso dell’estate scorsa,nello stabilimento di Grottaglie sono stati assunti a tempoindeterminato 25 neolaureati e 85 neodiplomati, tra cuiex studenti del “Fermi”. A regime, l’occupazione totaledovrebbe salire a 500-600 unità nel giro di pochi anni.Tra i requisiti richiesti, il diploma da 90 in su, la buonaconoscenza della lingua inglese e la patente europea delcomputer (ECDL).Insieme al Boeing 787-Dreamliner da Grottaglie decolla,pertanto, anche il nostro futuro di periti tecnici.

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di Vincenzo Pichero (docente di Informatica)

La Microsoft ha di recente immesso sul mercato il nuovosistema operativo Windows Vista, definendolo «più attra-ente, più sicuro e più facile da usare». Viene però dachiedersi se tanta innovazione sia davvero necessaria doposolo cinque anni dalla precedente versione Xp.Come accade spesso in queste occasioni, gli utenti sonogià divisi fra esperti ed appassionati: molto criticato dagli“addetti ai lavori”, mentre è subito apprezzato dall'utente“medio” finale, che è attratto soprattutto dalla grafica,senza guardare ad altre funzionalità principali.Una nuova funzione di ricerca, una procedura di avvio echiusura rapida, la nuova grafica con trasparenze, animazionie finestre tridimensionali si sprecano. E poi si rafforzal'attenzione al discorso sicurezza contro virus, spioni emalintenzionati. Ma, per girare a dovere, Vista ha bisognodi processori potenti e soprattutto di tanta memoria: unGB di RAM, meglio due. I computer non sono tutti adeguatia far girare Vista, e quelli “Vista capable” costano di più.Lo stesso sistema operativo non è in vendita a prezzi disaldo: si va dai 149 euro (versione Basic) ai 599 dellaUltimate, e di versioni ce ne sono ben sette. I driver delleperiferiche ed alcuni software utilizzati con Xp non è dettoche funzionino su Vista.Questo ulteriore cambiamento proposto dal mercato dell'ITpotrebbe sembrare inevitabile e senza alternative tanto dacoinvolgerci, ritenendolo necessario, come è già accadutoaltre volte negli ultimi 12 anni (quanti hanno già dimenticatoil susseguirsi di versioni Windows: Win95, Win98, WinNT, Win 2000, Win 2003, Win Xp?). Senza trascurare cheogni cambiamento software richiede nuovi, ed a voltenotevoli, investimenti finanziari anche per l'aggiornamentohardwar.Ma all'orizzonte tecnologico si intravedono buone alterna-tive, che richiedono soprattutto investimenti in termini diconoscenza ed un radicale cambiamento di pensiero neiconfronti degli strumenti informatici: pensare ad un pro-gramma per la videoscrittura invece di “scrivere con Word”o utilizzare un foglio di calcolo invece di “usare Excel”.Una recente alternativa al mondo proposto da Microsoftè offerta gratuitamente dal progetto Ubuntu Linux(www.ubuntu-it.org), versione 7.04, alias “The FeistyFawn”, che in italiano sta più o meno per “cerbiattoesuberante”, come «un giovane cervo che con coraggio edesuberanza esplora un mondo sconosciuto con occhi liberida pregiudizi», per citare le parole di Mark Shuttleworth,che da tre anni sponsorizza la creazione del sistema opera-tivo.Ubuntu è una distribuzione Linux gratuita, aperta e libera.Non solo è possibile scaricarne una versione da Internete usarla liberamente assieme alle centinaia di programmicon cui viene distribuita, ma chiunque può studiarla,modificarla e ridistribuirla del tutto liberamente. Le carat-teristiche di Ubuntu sono di primo livello; il supporto allecomponenti hardware del computer è eccellente; il sistemadi installazione consente di far coesistere senza problemiun sistema Windows accanto ad un sistema Linux;l'interfaccia, con gli Effetti Desktop, abilita diversi miglio-ramenti visuali che rendono il sistema più divertente dausare sia di Windows Vista sia di Mac OS X.Ubuntu viene rilasciata con vari programmi open sourceper Linux. All'interno sono già configurati e pronti da usaregli strumenti di produttività OpenOffice e il browser Firefox.Sono presenti inoltre strumenti per la gestione e organiz-zazione delle fotografie digitali, software di fotoritocco,un player di file musicali e diversi altri programmi perl'uso quotidiano del PC.

L’autobusall’idrogenousatoa Torino

TECNOLOGIAIl nuovo sistema operativo della Microsoft

WINDOWS VISTA,NE AVEVAMO BISOGNO?

Una ricerca condotta al “Fermi”

APPLICAZIONIDELL'IDROGENO

di Antonio Saracino

L'applicazione dell'idrogeno nel settore dei trasporti staassumendo un crescente interesse. Sono ormai numerosele case automobilistiche che hanno già sviluppato prototipio che hanno già la disponibilità commerciale di alcunimodelli di autoveicoli alimentati ad idrogeno.In Canada, a Vancouver, sono regolarmente in circolazione,quotidianamente, autobus di linea ad idrogeno e lo stessovale per numerosi taxi in Inghilterra. Per quanto riguardal'Italia, la città di Torino (ma anche il comune di Milano)ha avviato la realizzazione del progetto per l'eserciziosperimentale di un bus a idrogeno a emissioni zero, daattuarsi entro la metà di quest'anno. In funzione dei risultatidella sperimentazione e delle politiche di prezzo e dimercato che si svilupperanno nel prossimo futuro, il Comunedi Torino potrà deciderne l'acquisto sistematico a partiredagli anni 2005-2010.Attualmente sono tre le possibili strutture da realizzare:veicoli con celle ad idrogeno, veicoli a combustione internache agiscono direttamente con idrogeno o con una misceladi idrogeno e gas naturale e veicoli cosiddetti "ibridi" chepossono funzionare alternativamente con celle ad idrogenoche producono corrente elettrica o con meccanismi dicombustione interna.

L'autobus a idrogeno "Irisbus", che vedremo tra poco sullestrade di Torino, è appunto un veicolo 'ibrido': la produzionedel combustibile avviene per via elettrolitica dall'acqua,unico sistema che garantisce una "emissione zero" perl'intero ciclo di produzione sia del veicolo che del carburante.Non avviene quindi un utilizzo diretto dell'energia prodottadalla cella di combustibile, ma l'autobus è dotato di unmotore elettrico alimentato, attraverso gli accumulatori,dalla cella a combustibile. L'impatto ambientale del veicoloè nullo: dagli scarichi esce nient'altro che acqua, perfetta-mente bevibile, completamente demineralizzata.Si tratta ovviamente di una delle tante piccole realtà chehanno avuto modo di realizzarsi soprattutto grazie allacollaborazione tra settore pubblico, per i finanziamentiottenuti, e privato, per la fase di progettazione e sperimen-tazione.Naturalmente in una prospettiva più ampia, oltre agliostacoli a carattere tipicamente tecnologico ed economico,la loro produzione su vasta scala in sostituzione degli attualimezzi, appare ancor meno realizzabile se si consideranogli enormi interessi, a livello mondiale, dei Paesi produttoried esportatori di petrolio.

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Lavoro di gruppo dei corsisti serali

I corsisti della III classe del “Progetto Sirio” (corso serale)stanno sviluppando uno studio sugli impianti fotovoltaicinell'ambito dell'“Area dell'attività progettuale interdiscipli-nare del corso”, come previsto dalle direttive ministeriali.L'oggetto di studio è stato scelto sulla base delle seguentimotivazioni:1. apprendere le recenti innovazioni tecnologiche nel campodell'elettrotecnica;2. valutare dette innovazioni con le potenzialità professionalida tradurre in offerta di servizi specializzati molto richiestida un segmento di mercato in via di espansione;3. prendere coscienza dei vantaggi ambientali offerti dallefonti di energia alternative al petrolio.Al lavoro di ricerca hanno partecipato tutti i corsisti. Ungruppo, composto da sette di loro, ha coordinato il lavoroselezionando il materiale, suddividendo i compiti, abboz-zando un possibile progetto da attuare alla fine del triennioconsiderando le varie alternative possibili.Il tutto è avvenuto sotto la supervisione del docente dellamateria.Il gruppo di lavoro è composto da: Massimo Birtolo,Giovanni Spagnolo, Alessandra Cosani, Andrea Clarizio,Anna Rossini, Pietro Argentiero, Giuseppe Schirone. Iprimi tre si sono occupati degli aspetti teorici, considerandoanche le opportune correlazioni con altre notizie attinential tema (ad esempio le agevolazioni fiscali sugli impiantifotovoltaici previste dalla legge Finanziaria, costo mediodi impianto per uso abitativo, etc.). Gli altri, invece, si sonooccupati degli aspetti tecnico-pragmatici, considerandoparticolarmente i problemi connessi all'installazionedell'impianto (norme di sicurezza, materiali necessariall'installazione, etc). La maggior parte del materiale èstato acquisito dal sito dell'E.N.E.A.In particolare, abbiamo compreso che gli impianti fotovol-

taici non sono un'invenzione recente. Però solo adesso sene riconosce la giusta importanza.Le cause di questa realtà possono essere molteplici. Tuttavia,a nostro avviso, sono riconducibili essenzialmente a due:1. L'esaurimento delle fonti di idrocarburi, correlato aduna crescita esponenziale della domanda di energia prodottada tali fonti, che fa lievitare i costi di produzione che siriflettono poi negativamente sull'intera economia mondiale;2. L'impatto ambientale. Finalmente si è compresa lanecessità di salvaguardare l'ambiente dall'inquinamento.L'uso esagerato delle fonti termoelettriche ha notevolmentecontribuito ad aggravare “l'effetto serra”. Il problema nonva considerato solo in riferimento al passato o alla situazioneattuale. Se non si cambia tendenza la situazione si aggraveràsempre di più, poiché all'inquinamento prodotto dai paesioccidentali si aggiungerà (ed è già in corso) quello deipaesi asiatici emergenti: primi fra tutti la Cina. Questipaesi, com'è noto, stanno attraversando una fase di transi-zione da un'economia collettivista (diretta alla soddisfazionedei bisogni sociali) ad un'economia capitalista aggressivadi mercato.È facile prevedere che da questi paesi, dove le leggiambientali sono quasi assenti, ci sarà una forte immissionenell'atmosfera di gas derivanti dalla combustione del petrolionecessario per alimentare gli impianti termoelettrici cheprodurranno quantitativi di energia sempre crescenti,compromettendo così l'intero ecosistema.Gli impianti fotovoltaici costituiscono, nell'ambito dellevarie fonti di energia alternative, la soluzione ideale perchépermettono da un lato di salvaguardare l'ambiente, e dall'altrodi fornire l'energia necessaria limitando sempre di piùl'utilizzo delle fonti di energia inquinanti. Considerando,in aggiunta, il vantaggio non trascurabile dei costi diproduzione contenuti.Un notevole contributo viene dalla ricerca che di recenteha fatto notevoli progressi.

Un parco eolico

La diffusione delle fonti alternativeLA NUOVA FRONTIERA DELL’ENERGIA FOTOVOLTAICATECNOLOGIA

Legambiente lancia l'allarme: «No agliimpianti selvaggi»«INVASIONE DEI PARCHIEOLICI IN PROVINCIADI BRINDISI»

di Jury PassaL'energia è un bene prezioso. Ma è giusto deturparel'ambiente con centrali a carbone per produrre energia, chepoi viene in parte sprecata?La provincia di Brindisi vuole contribuire a salvaguardarel'ambiente, ricorrendo alle centrali eoliche. «Ma - avverteil presidente della Provincia Michele Errico - la corsaall'eolico può diventare pericolosa, se avviene senza unpiano ordinato e concordato».Anche Legambiente è dello stesso avviso e intervieneaffermando che, se ogni comune della provincia dovesseconcedere spazi per la costruzione degli impianti eolici, ilSalento subirebbe un danno altrettanto irreparabile come

quello prodotto dagli impianti a carbone altamente inqui-nanti. Sarebbe come cadere dalla padella alla brace! Si puòsvendere il territorio solo per incassare le “royalty” che leaziende promettono ai comuni?La provincia brindisina potrebbe essere invasa da circa500 aerogeneratori, la maggior parte dei quali alti oltre 100metri. L'amministrazione comunale di Torre Santa Susannaha confermato il permesso per costruire 60 torri. Cosaricaverebbe il comune da questi impianti? «Appena due-centomila euro all'anno» ha dichiarato un assessore.In disaccordo con gli impianti selvaggi sono le cittadinedi San Pietro Vernotico e San Pancrazio Salentino, il cuisindaco ha denunciato “continue pressioni” e confermatola decisione di non firmare alcuna autorizzazione. Il suoterritorio, però, sarà di fatto circondato dai parchi eolici diTorre, Erchie e Salice.Le richieste di parchi, tuttavia, non sono diminuite e nelleultime settimane alcune società, tra le quali Greenco, Enel,Enertec, Puglia Wind Energy e Baltic Wind InternetionalAps, hanno avanzato la richiesta di installare nel territoriodelle centrali eoliche.Di recente è sbarcata a Brindisi una società del gruppo DeBenedetti, Sorgenia, che propone tre parchi eolici: uno nelcapoluogo di 30 megawatt, uno a Francavilla Fontana da42 megawatt, e uno a San Pancrazio-San Donaci da 67megawatt. Fonti ufficiose parlano di un assalto alla Pugliadi progetti per 10 mila megawatt, più del doppio dell'energiaprodotta dalle tre centrali tradizionali di Brindisi (4500megawatt, il più grande polo termoelettrico italiano).Il rischio indicato da Legambiente diventerebbe, quindi,concreto se si procederà in ordine sparso. Se ogni singoloComune realizza il proprio parco eolico, il Salento siriempirebbe di centinaia e centinaia di torri e pali. I dubbidell'associazione, che dice sì all'eolico, ma ribadisce il noall'eolico selvaggio, riguardano i parchi con torri di grandidimensioni che deturperebbero un territorio densamenteabitato e di grande rilevanza paesaggistica, meta di unnotevole flusso turistico.

I sistemi elettronici di controlloRFID: questo sconosciuto

di Fernando Iunco (docente di Laboratorio di Misure Elettroniche)

Siamo in un grande centro commerciale. Abbiamo appenapagato il conto alla cassa e ci avviamo con il nostro carrello.Ma ecco che, appena prima di varcare la soglia, una sirenasi mette a strillare polarizzando su di noi gli sguardi diclienti e addetti alla sorveglianza. Niente paura: a menoche non abbiamo voluto fare i furbi! Alla cassa hannodimenticato di disattivare uno di quegli aggeggi che datempo ormai vediamo fissati a tutti i capi di abbigliamentoe ad altri prodotti: un RFID (Radio Frequency IDentification- Identificazione per mezzo di Radio Frequenza).Un'altra applicazione poco nota al grande pubblico di questatecnologia è il Tele-pass, sistema di pagamento automatiz-zato del pedaggio autostradale, in uso già da qualche annoanche nel nostro Paese e che consente di evitare le frequenticode ai caselli. In questo sistema, un RFID contenente idati identificativi e installato a bordo del veicolo vieneinterrogato al semplice passaggio da un lettore (reader)posto a ogni casello. In tal modo, noti il casello di entrata,quello di uscita e i dati dell'utente, l'importo relativo allatratta percorsa può essere addebitato sul proprio contoautomaticamente e senza perdite di tempo.Gli sviluppi recenti hanno consentito di fare passi da gigantea questa tecnologia, permettendo una miniaturizzazione euna riduzione dei costi straordinarie.L'elemento che caratterizza un RFID è il transponder

(chiamato anche tag). Si tratta di un componente elettronico,che può essere grande solo pochi millimetri, dove vengonomemorizzati i dati di identificazione e che si occupa delcontrollo della ricetrasmissione dei dati. Il transpondernon ha bisogno di pile, è alimentato attraverso il campoelettromagnetico captato da una minuscola antenna eprodotto a distanza da un lettore (reader). Transponder eantenna sono infine inseriti in un supporto e viene applicatosu etichette di prodotti come ad esempio capi di abbiglia-mento. Da qualche tempo RFID sono presenti anche sottoforma di adesivi applicati sulle confezioni dei prodotti,sono grandi poche decine di millimetri e, come già detto,non richiedono alcun tipo di alimentazione autonoma ecostano pochi centesimi di euro. Le dimensioni e i costiridotti permettono l'inserimento di questo tipo di tecnologiadi identificazione praticamente su qualsiasi tipo di prodotto.Andando in prospettiva, soppianteranno gli attuali codicia barre. Il vantaggio offerto da questo tipo di tecnologia,rispetto ai sistemi di identificazione tramite il codice abarre, è che il lettore non ha bisogno di avere la visibilitàottica rispetto all'etichetta. Inoltre, le etichette RFID,contenute all'interno dei prodotti, possono essere lette anchein più esemplari contemporaneamente. Il progresso dellatecnologia permetterà l'inserimento all'interno del RFIDdi memorie flash di qualche kilobyte, che potranno contenereinformazioni molto articolate sul prodotto. Non solo: saràpossibile realizzare RFID che non si limitano a trasmettereinformazioni, ma che consentono anche di riceverne eaggiornare di conseguenza i propri dati. In questo caso,l'etichetta radio diventa un sistema di identificazione chepuò tenere traccia della storia di un prodotto durante il suotrattamento.

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La discarica diFrancavilla Fontana

TECNOLOGIA

ECOLOGIAPreoccupa l’aumento delleneoplasieTARANTO E BRINDISI, CAPI-TALI DELL’INQUINAMENTO

di Antonio Megliola

Stanno diventando più diffusi della moda, dell'influenza,del cellulare. Con la differenza che rispetto a questi portanoconseguenze ben più gravi: anni di chemioterapia e angoscia.Sono i tumori. Aumentano con l'aumento di ciò che licausa: i gas rilasciati dalle industrie. Ed è naturale che ciòavvenga laddove la presenza di tali strutture sia numerosao lì dove non vengono prese delle misure che riducanol'emissione di anidride carbonica e solforosa nell'atmosfera.Taranto e Brindisi partecipano ultimamente ad una staffettail cui obiettivo è quello di entrare tra le città più inquinated'Europa. Da recenti dati sembra ci stiano riuscendo per-fettamente, in quanto sono emerse nuove statistiche chevedono le due province pugliesi primeggiare tra le emissionidi gas, rimanendo seconde solo al nord-est veneziano efriulano, da sempre le zone più inquinate d'Italia.In realtà ci sono provvedimenti in atto per regolare, piuttostoche limitare, la produzione di CO2,che si cercherà di ridurredel 33% nei prossimi cinque anni.I reali accordi però prevedono una diminuzione media del5% entro il 2012, 6.5% per l'Italia. Lo prevede il protocollodi Kyoto, al quale purtroppo non hanno aderito Stati Unitie Cina, due tra gli Stati più industrializzati a livello mondiale.Tornando in Italia, si riscontrano gravi conseguenze sulpiano sanitario. In funzione dell'emissione viaggia su unacurva crescente la presenza di tumori.Le condizioni di zone come Taranto e Brindisi si rispec-chiano pienamente in un simile grafico che col passaredegli anni rischia di far sempre più paura.Pronta la risposta di centrali come l'Ilva o l'Enel: il rilasciodelle loro sostanze nell'atmosfera è super controllato alpunto da non poter costituire la principale causa dellacrescita di tumori. E si difendono accusando di catastrofismogli scienziati e gli ambientalisti.Forse in realtà esiste una certa superficialità di base: se dauna parte l'argomento viene trattato con indifferenza,dall'altra il giusto allarme è accompagnato da interventi

poco efficaci. In altre parole, se la situazione è davverograve, i provvedimenti finora presi non sono proporzionalialla grandezza del problema. Sono una sorta di calma dopola tempesta.

Tutela dell’ambiente a FrancavillaLA PROTESTA CONTROLA DISCARICA

di Argimino Passa

Proteste da parte dei cittadini francavillesi per il futuroampliamento della discarica sita sulla via per San Vito, apoco più di 1 km di distanza dalla città.Lo scorso 21 aprile, proprio davanti alla discarica, parecchicittadini hanno protestato contro la decisione di ampliarela già grande fortezza di rifiuti creatasi in questi ultimianni. Questo ampliamento dovrebbe servire a installare il

biostabilizzatore, in cui i rifiuti vengono pre-trattati primadi finire in discarica. Ma per i cittadini e per le associazioniambientaliste questo non va bene, perché -dicono- neesistono già altri presso la zona industriale di Brindisi emai utilizzati.

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CULTURA Analisi de Il pianista di Wladyslaw SzpilmanLA SHOAH RACCONTATA IN PRIMA PERSONAdi Tommaso PatissoIl pianista è un'autobiografia scritta dal pianista ebreo-polacco Wladyslaw Szpilman, che racconta gli orrori subitia Varsavia durante le persecuzioni naziste.

Cenni biograficiL'autore, di origine ebraica, nasce nel 1911 in Polonia aSosnawiec. Il padre era un violinista molto famoso, motivoche contribuisce a far avvicinare il figlio alla musica. Nel1931 si trasferisce a Berlino per studiare in un'accademiaprima dell'avvento di Adolf Hitler al potere. In questi anni,diverse composizioni nell'ambito della musica classica epopolare lo rendono famoso nel suo paese natale tanto daprocurargli un lavoro nella sede della radio polacca di stato.Il primo settembre 1939, quando scoppia la guerra, Wla-dyslaw sta suonando in diretta un concerto di Chopin,mentre fuori c'è l'inizio della fine. Questa musica rimarràper i polacchi l'ultimo ricordo della loro indipendenza.Finita la guerra, nel 1946 pubblica il libro Death of a City,ripubblicato cinquant'anni dopo con il titolo Il pianistaVarsavia 1939-1945. La straordinaria storia di un soprav-vissuto, opera in seguito proibita dalle autorità comuniste.Si dedica alla composizione di canzoni venendo prestonominato direttore musicale della radio.Nel 1998 il figlio del pianista scopre il manoscritto dellememorie di suo padre e lo fa ripubblicare. Il libro ha unsuccesso tale da essere tradotto in tutto il mondo. Szpilmanmuore nel 2001 all'età di 88 anni, dopo una vita piena disofferenze.

Il raccontoIl libro, che si compone di diciotto capitoli, comincia nelmezzo della vicenda, cioè dal 1941, dopo la creazione delghetto di Varsavia, dove inizia la sua carriera di pianista.La narrazione prosegue poi in ordine cronologico fino altermine.La guerra precipita Varsavia nell'orrore ferocedell'occupazione nazista dando inizio all'odissea di Wlady-slaw Szpilman, che da ora non sarà più il pianista, ma unebreo come tutti gli altri. Egli sarà dapprima rinchiuso nelghetto assieme alla famiglia e si renderà conto solo adessodi quello che sta succedendo e della gravità della situazione,anche solo guardando un bambino che piange per la fame.In questo luogo si accorge che tutti gli ebrei sono ugualie non vi sono né ricchi e né poveri, in quanto i benimateriali stranamente non hanno nessun valore, nonostanteil periodo non certo d'oro. Giorno dopo giorno la vita degliebrei si fa sempre più difficile a causa dei decreti tedeschi.Successivamente, Szpilman riesce a fuggire dal ghettopoco prima della deportazione nei campi di concentramento,luogo dove invece finirà la sua numerosa famiglia: il padre,la madre, il fratello Henryk, le sorelle Regina e Halina.

Da questo momento, comincia la seconda parte del libroin cui il protagonista assoluto è lui, il pianista. Inizierà avagare nascondendosi in appartamenti vuoti dove coraggiosipolacchi danno asilo agli ebrei scampati alla deportazione.Dalle finestre di questi freddi rifugi, assiste, solo, impotentee in compagnia della fame e del terrore, al massacro deisuoi amici, agli scontri tra tedeschi e partigiani polacchifino all'arrivo dei russi che libereranno la città.Szpilman è costretto a trovare qualcosa da mangiare rovi-stando tra le macerie e vivendo come un animale da setti-mane, nascosto in una Varsavia ormai rasa al suolo con ilfreddo e la neve dell'inverno del 1945. L'episodio culminantedelle sue sofferenze avviene quando cerca del cibo nellemacerie, però, si volta e s'accorge della presenza di unufficiale tedesco che lo osserva: è il panico.L'ufficiale, all'inizio sembra prendersi gioco di lui quasiper farlo morire dalla paura, poi comincia a domandarechi sia e cosa cerchi. Szpilman risponde che gli serve delcibo facendo intendere di essere un ebreo per finire subitoquella vita di sofferenze, proprio perché non può sopportareche un tedesco si possa prendere gioco di lui, così comecon il suo popolo. L'ufficiale, però, sentendo che l'uomoera il pianista che suonava negli studi radiofonici di Varsavia,decide di metterlo alla prova chiedendogli di suonare ilpianoforte situato in quella casa semidistrutta. Szpilmanlo convince e l'ufficiale impietosito gli lascia il cappotto,promettendo che gli avrebbe portato, di tanto in tanto, unpo' di pane per sfamarlo, cosa che avviene due volte.Un giorno, però, Szpilman, vedendo dei militari polacchifuori, decide di farsi vedere per essere tratto in salvo. Cosìnon avviene. Egli, infatti, indossava il pastrano regalatoglidall'ufficiale tedesco traendo così in inganno i polacchiche, pensando che fosse un tedesco, cominciano a spararemancandolo miracolosamente. Szpilman inizia a gridarecon quel po' di voce che gli era rimasta dicendo di nonessere un tedesco, ma un polacco e di indossare quelcappotto per il freddo. Per l'ennesima volta è riuscito ascampare alla morte.Il libro termina con Szpilman che, alla fine della guerra,ritorna a fare il pianista dopo aver cercato invano l'ufficialetedesco che lo aveva aiutato, per trarlo in salvo dai russie ringraziarlo.

Il commentoLe vicende in questo libro sono narrate in prima persona.L'autore, attraverso un linguaggio realistico ma incredibil-mente distaccato, una sintassi semplice ed uno stile incisivo,ci fa capire l'umiliazione che gli ebrei hanno dovuto subire,il tracollo economico fino alla miseria, l'emarginazionesociale. Vengono descritti i locali vietati agli ebrei mediantele targhette con scritto “vietato l'ingresso agli ebrei”,l'imposizione della stella di David per far riconoscere gliebrei anche a coloro che magari li potevano confondere,o solo per rinfacciare agli ebrei stessi l'appartenenza aduna razza diversa condannandoli alla morte per questo.Solo la figura dell'ufficiale tedesco è la nota positiva nellavicenda, proprio perché si rende conto di quello che provail pianista in quei momenti pagando anche questo suo attodi umanità con la prigionia nei campi russi seguita dallamorte.Secondo me, bisognerebbe sensibilizzare di più al giornod'oggi i ragazzi e non solo, proprio perché parecchia gentenon conosce il significato del termine “Shoah”, in quantodel Giorno della Memoria si parla solo da qualche anno,nonostante sia passato già mezzo secolo dalla tragedia.Bisognerebbe considerare di più questa giornata e trasmet-tere in televisione film come quello tratto da questo libroe diretto dal regista Roman Polanski, vincitore della Palmad'Oro al 55° Festival del cinema di Cannes nel 2002, edocumentari riguardanti l'olocausto, perché bisogna scon-giurare la nascita di individui come Hitler, Salazar, Milo-sevic, Bin Laden, Saddam Hussein, ecc.A mio modo di vedere, riflessioni su libri del genere sonoimportanti anche in questo nuovo secolo, considerandoquello che succede in Medio Oriente e per l'idea inaccet-tabile che le persone sopravvissute all'olocausto debbanoessere considerate degli eroi solo perché sono sfuggite permiracolo a quelle barbarie.

Una foto-iconadell’Olocausto

Bambine in fuga daVarsavia

Varsavia dopo unbombardamento

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Un’immagine diNew York

Un corso di aggiornamento per docenti«UNA PERSONA È UNAPERSONA SOLOATTRAVERSO UN’ALTRAPERSONA»

di Silvana Di Cosmo (docente di Religione)

Il corso di formazione per docenti, “Laboratorio di comu-nicazione: tecniche, strumenti e metodi per l'efficacia dellacomunicazione ai fini dell'apprendimento”, quest'anno ciha fatto incontrare la dott.ssa Alessandra Amoroso, grazieall'interessamento della prof.ssa Carmela Di Bianca.Non possiamo negare che è stato un momento pregno dirispetto e di attenta ricerca della verità. La relatrice hasaputo guardare con cura al nostro campo d'azione, ha datovalore al passato dei nostri linguaggi e ci ha portati sulgradino successivo della scala che tende ad aletheia, ossiaal non nascondimento. A questo riguardo mi piace parlaredi rispetto e verità nel significato etimologico, perché faràluce sulle nostre capacità di usare al meglio il grado diapprossimazione alla verità come non nascondimento. Iltermine “rispetto” deriva infatti dal latino respicere nelsignificato di guardare, volgere lo sguardo attorno, rivolgerel'attenzione. Il rispetto, il riguardo per qualcuno o qualcosa,nasce da uno sguardo, da uno scorgere. Rispettare è accor-gersi, notare, fermare la propria attenzione. In questo sensoil contrario di rispetto è l'indifferenza, il non accorgersi, ilcalpestare per incuria o spirito di prevaricazione ciò chesi incontra sul cammino. È una forma di cecità che, meno-mando la vista, menoma le coscienze, conduce nell'ombra,

nel buio dell'indifferenza, della sopraffazione, ricordandociquanto la cura per gli altri e il rispetto di sé necessitino dibuoni occhi per un non vedere cieco.Notare, guardare, osservare. Ma che cosa? In primo luogociò che gli altri sono, che esistono. E che appunto possonoex-sistere, cioè uscir fuori, mostrarsi, apparire, solo sequalcuno li nota e ascolta il loro sommesso bussare. E alloro desiderio di esistenza socchiude la porta. Quindi, conil rispetto, faccio sì che l'altro per me esista, abbia valorein quanto esiste, mi si schiuda nelle sue profondità e nelsuo mistero. Vedere nel rispetto una forma di riconosci-mento, ovvero, il modo attraverso cui ci costruiamo avicenda le condizioni per l'armonico sviluppo della nostraidentità personale, senza lacerazioni o traumatiche offese.Riconoscere è tutelare l'integrità personale dell'altro, cioèla buona relazione che l'altro ha con se stesso e che sisviluppa attraverso la fiducia in se stessi, l'autonomia el'autostima. Giungere a proporre un modello di personafondato sull'idea di rispetto, di persona che gode di unosguardo di rispetto. Risulta evidente quanto “essere persona”,sia una condizione delicata, precaria, sempre esposta econtingente, perché non ha vita indipendente, esiste, inquanto esposta allo specchio riconoscente degli altri.Ha profondamente ragione Desmond Tutu quando afferma:«Una persona è una persona solo attraverso un'altra perso-na». Così come fece lo sguardo amorevole di Geppetto,che da un pezzo di legno trasse una creatura con un lin-guaggio che alla fine attraverso un soave respicere diventòuomo e persona. L'ingegnere Adriano Olivetti commentandoil libro di Pinocchio disse: «Tutti, forse, nasciamo burattini,qualcuno poi, come Pinocchio, per sua fortuna e per unatto d'amore disinteressato diventa finalmente uomo, per-sona, altri invece no…».

Aumentano i corsi nelleuniversità americaneLA LINGUA ITALIANANEGLI USA

di Gerardo Trisolino (docente di Lettere)

Qual è lo stato di salute della lingua italiana nell'era dellaglobalizzazione? Secondo De Mauro e Serianni, la nostralingua è una delle più studiate al mondo. Occuperebbe ilquarto-quinto posto, una posizione migliore di quella sucui si attestano il cinese, il giapponese, l'arabo, il russo eil portoghese.Una confortante conferma di questi dati ci viene da unarecente analisi sulla diffusione dei corsi di lingua e culturaitaliana nelle università americane. Nel 2006 li hannoseguiti oltre 60 mila studenti, circa il doppio rispetto a diecianni fa. Ciò significa che la nostra cultura e il suo privilegiatoveicolo linguistico si attestano al quarto posto tra quellieuropei, dopo spagnolo (746 mila iscritti), francese (200mila), tedesco (91 mila).A cosa è dovuto questo crescente interesse? Gli espertirispondono che il merito primario va alla diffusione dellamoda e della cucina made in Italy, ma anche al desideriodi conoscere meglio il nostro patrimonio artistico-culturale.«Prima l'italianistica era lo studio approfondito della Divinacommedia, oggi c'è un approccio interdisciplinare che haconquistato molti studenti: arte, letteratura, cinema, musicae anche la cultura del cibo procedono insieme. L'italianoè vissuto come una lingua polisensoriale capace di aprirele porte al “bello”» dichiara Nelson Moe, supervisore deiprogrammi di italiano al Barnard College di New York.A fornirci un quadro più completo del fenomeno e a farciintendere che i corsi di italianistica si vanno diffondendoin varie aree geografiche degli U.S.A. è un altro studioso:Massimo Ciavolella, direttore del Dipartimento di Italianoall'università della California a Los Angeles. «Storicamente- afferma - le cattedre di italiano erano state aperte soltantoin quelle aree degli Stati Uniti e del Canada dove c'erano

i figli degli emigranti, come necessità per lo studio degliitalo-americani. Oggi non è più così, anche se la maggioreconcentrazione resta sulla costa dell'est».Occorre anche considerare che sono aumentati anche imaster di italianistica frequentati in Italia da studentiamericani. Ecco un dato straordinario: più di 80 universitàstatunitensi hanno una sede a Firenze.Un altro aspetto di rilevante importanza preme sottolineare.La lingua italiana si è liberata della soffocante cappa di“lingua degli emigrati” per divenire finalmente “linguadella cultura”. E lo stesso è avvenuto di pari passo con lapercezione che gli americani hanno degli italiani. Nonsiamo più visti unicamente come popolo di emigranti. Fapiacere sapere che il grattacielo del “New York Times” èstato progettato da Renzo Piano. Ma anche che un italo-americano, Rudolph Giuliani, è in corsa per la Casa Bianca.Insomma, se cento anni fa c'è stato il boom degli emigrantiitaliani in America (a Ellis Island, nel 1907 sbarcarono 1milione e 300 mila connazionali, di cui 11.747 italiani nelsolo giorno del 17 aprile, un vero e proprio record nelladisperata ricerca dell'Eden), oggi per fortuna non è piùcosì.È una pagina storica che gli italiani non dovrebbero dimen-ticare mai.

CULTURA

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La locandina delconvegno

Il “Fermi” presente al 43° Conve-gno internazionale di Agrigento“I VECCHI E I GIOVANI” DIPIRANDELLO

di Giovanni Lupo, Dario Gigli, Giuseppe Ciciriello,Eugenio Ciracì

Accompagnati dalla professoressa Paola D'Ambrosio,abbiamo partecipato al 43° Convegnointernazionale di studi pirandelliani in-titolato «I vecchi e i giovani: storia,romanzo, film», che si è svolto nel Pa-lacongressi di Agrigento dal 7 al 10 di-cembre 2006.In particolare, il nostro lavoro è statoarticolato considerando le asprezze dellasocietà siciliana evidenti nell'ultimodecennio del XIX secolo con il confrontotra il fondatore dei Fasci di Agrigento,Francesco De Luca, ed il corrispondentepersonaggio descritto da Pirandello. Ifattori sociali negativi sottolineati dalloscrittore sono stati essenzialmente i se-guenti: lo sfruttamento dei minatori nellezolfatare, il diffuso latifondismo, il ruolodecisionale della mafia nella società enella politica e le conseguenti manife-stazioni del malcontento popolare graziealla fondazione dei Fasci siciliani.Il frutto della nostra ricerca, condottacon la guida della professoressaD'Ambrosio, è stato compendiato in unatesina dal titolo “Le ragioni dell'arte

umoristica e della storia ovvero Luca Lizio e FrancescoDe Luca”.La partecipazione al convegno, grazie all'intervento dinumerosi docenti universitari che hanno trattato le molteplicitematiche presenti ne “I vecchi e i giovani”, è servita adarricchire la nostra conoscenza dell'opera e dell'ideologiadi Luigi Pirandello.Durante il tempo libero, abbiamo visitato la cattedrale diMonreale e a Palermo il Palazzo dei Normanni, sedeparlamentare del governo regionale; il museo archeologicoregionale di Agrigento; la casa di Pirandello, nella qualeabbiamo potuto osservare i molteplici titoli riconosciuti aquesto grande autore, le bozze di alcune sue opere e perfinoil suo diploma di laurea. Inoltre siamo rimasti impressionatialla vista della sua urna murata nella roccia. Abbiamo avutoanche l'occasione di ammirare i resti dei sette antichi templigreci situati nella Valle dei Templi. Quello che ci hamaggiormente colpito è stato il Tempio di Zeus per la suamaestosità.Il 10 dicembre è avvenuta la lettura degli interventi. I lavoriselezionati dalla commissione, tra cui il nostro dal titoloI Fasci siciliani nella rappresentazione di Pirandello, sonostati esposti da un alunno della scuola di appartenza.Nel pomeriggio dello stesso giorno abbiamo assistito allaproiezione dei tre cortometraggi selezionati, aventi cometema principale il confronto tra gli anziani ed i giovani, inriferimento ai temi pirandelliani de I vecchi e i giovani,ma attualizzati.Infine si è proceduto con le premiazioni nei vari settori:cortometraggio, tesi di laurea, teatro-scuola, tesina, il cuipremio è andato a una scuola di Viareggio. A tutti gli altriistituti è stato consegnato un attestato di partecipazione.In serata abbiamo assistito alla rappresentazione teatraledelle parti storiche del romanzo da noi studiato.Durante il viaggio di ritorno ci siamo fermati a visitare icaratteristici mosaici romani presenti in una zona archeo-logica di Piazza Almerina, in provincia di Enna.Di questa esperienza ci è rimasto un ricordo indimenticabile!

CULTURA

I temi della ricercaI FASCI SICILIANI NELL'OPERA DIPIRANDELLO

di Giovanni Lupo

Nel romanzo “I vecchi e i giovani” di Luigi Pirandello ipromotori del Fascio di Girgenti sono Nocio Pigna e LucaLizio, “Propaganda e Compagnia”, attivo e concreto ilprimo, studioso delle teorie di Marx, il secondo. Possiamodelineare un vero e proprio parallelismo tra il personaggiodi Luca Lizio e Francesco de Luca, fondatore lui stesso delFascio di Girgenti, che ha descritto la nascita del movimentonei quattordici capitoletti del saggio “I Fasci e la questionesiciliana” (1894). Francesco De Luca precisa i provvedi-menti che vennero presi dai vari Fasci per poter inculcarenella popolazione la propaganda socialista ispirata ai mottidel Nazareno, illustrando la figura di Cristo come quelladel primo socialista, con conferenze in dialetto e l'istituzionedi scuole, con attività ricreative quali il teatro all'aperto ele feste. Istruzione, educazione e, soprattutto, miglioramentieconomici per i lavoratori: questi erano gli scopi dei Fasci.Luigi Pirandello nel romanzo delinea la formazione, adopera del Lizio e del Pigna, del Fascio di Girgenti, cheoccupa un grande magazzino preso in affitto, con la carat-teristica aria di chiesa creata per attirare i lavoratori con ilcrocifisso sulla tavola e lo stendardo rosso, simbolo deiFasci. Oltre agli uomini anche le donne dell'intera Siciliahanno partecipato attivamente al nuovo movimento deiFasci, come evidenzia Pirandello con il personaggio diCelsina e ricordando la strage di Milocca. Francesco DeLuca sostiene che ogni manifestazione del Fascio anche sepacifica era motivo di denuncia. Molte volte nei tumultiscoppiati alla fine del 1893 si inserivano provocatori chespingevano la popolazione ad atti tali da far intervenire laforza pubblica. De Luca chiarisce: «I Fasci per vincere nonavevano bisogno di violenza… A che avrebbero giovato leviolenze se non alla loro rovina?». E riferisce l'insidia tesaal Comitato centrale dei Fasci dal questore Lucchesi cheprovocò il suo arresto. L'Autore ricorda, infine, i meriti deiFasci: fecero per il popolo siciliano ciò che né la Destra néla Sinistra avevano mai pensato di fare: annunziavano lafine dello sfruttamento; imposero all'opinione pubblica unaquestione siciliana; denunciarono la corruzione di una benprecisa classe privilegiata che aveva nei deputati a Romai suoi referenti politici.

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La locandina del film“300”

Recensione al film “300”SPARTANI CONTROPERSIANI AL CINEMAdi Antonio Paciullo

“300” non è un film per tutti. È pieno di scene poco adatteai ragazzi. È consigliato a un pubblico adulto. La regia ela sceneggiatura sono di Zack Snyder. Tra gli attori spiccanoGerard Butler, Lena Headey, David Wenham, DominicWest, Vincent Regan, Rodrigo Santoro, Andrew Tiernan,Andrew Pleavin. Dura 157 minuti.Racconta la storia di un gruppo eroico di guerrieri Spartanicontro un numero infinito di persiani, che vogliono invaderele loro terre. Leonida, re di Sparta, per non deludere i propricittadini riflette tutta la notte su una grandiosa missioneche potrebbe sconfiggere la Persia, guidata da Serse. Metteinsieme 300 opliti decisi a sfidare la morte per salvare lapolis dall'invasione. Ognuno di essi sa che al 90% nonsarebbe tornato dalla propria famiglia.Il singolo guerriero doveva essere sposato e con almenoun figlio. Perché il ragazzo doveva riconquistare quelloche il padre aveva perso in battaglia: l'onore di essere unguerriero spartano. Tutti gli spartani erano addestrati dabambini alla guerra. Costretti a sopportare tutte le condizioniclimatiche, ad affrontare tutti i pericoli della vita, fino adiventare un uomo perfetto, senza paura, con in testa unsolo obiettivo: uccidere il nemico.I soldati salutano la famiglia e partono. Incontrano subitoun gruppo di guerrieri persiani principianti, mercenaripagati da Serse per morire. Questi vengono fatti fuori subitodagli spartani. Subito dopo se ne presenta un altro e unaltro ancora fino allo sfinimento. Si fa notte, nell'aria c'èun momento di tranquillità e quindi un momento di pausa.Una, due, tre ore di calma, il tempo di riprendersi e siricomincia con grande determinazione e coraggio. Lamattina seguente si presenta un altro attacco, diverso daglialtri. Una marea di persiani contro solo 300 spartani. Uno

scontro bruttissimo per tutti e due gli eserciti, come ciraccontano i cronisti dell'epoca.Un film storico che si ispira alla famosa battaglia delleTermopili. Ma con gli effetti speciali che l'elettronica dioggi mette a disposizione del cinema. Un'opera di grandefascino presentata fuori concorso al 57° festival di Berlino.

CULTURA

Analisi di un genere molto amatodai giovaniIL ROCK NON È SOLO MUSICA

di Luca Cafuero

Rock. Cos'è il rock? È solo musica? Qualcuno diceche sia solo rumore. Qualcun'altro lo considera soloun genere musicale. In realtà è molto di più. Èl'evoluzione della musica, lo specchio del cambia-mento della società verificatosi intorno alla secondametà del secolo scorso.Il padre del rock è considerato l'americano ElvisPresley. Fu perfezionato dagli inglesi con la nascitadi gruppi come i Beatles e i Rolling Stones. Da allorain poi sono nati innumerevoli gruppi e innumerevolivarianti del rock.Di certo, è lo specchio della società, ma di quale partedi essa? Senza dubbio quella parte (costituita soprat-tutto da giovani) che sente il bisogno di urlare lapropria frustrazione e il proprio disagio, di protestarecontro il sistema, mettendo il tutto in musica. Perquesto motivo alcuni artisti hanno messo in musicatesti che sottolineano i problemi sociali. I Guns'n'Rosesall'inizio degli anni '90 composero Knoking On Even'sDoor, una canzone di solidarietà per quei paesi colpitidalla sciagura della guerra. La stessa canzone fucantata da altri artisti come Jon Bon Jovi. IGuns'n'Roses composero anche Civil War, in cuiesprimevano il loro disappunto per la guerra e nonfurono i soli a muoversi in questo senso.

C'è da dire che non sempre il messaggio che i gruppirock comunicano è un messaggio positivo e che moltestar del rock non sono state un buon esempio per igiovani. Per esempio nel corso degli anni c'è statochi ha inneggiato alla droga dicendo che essa fa benee che libera dai problemi, tuttavia non si può cercareun capro espiatorio, imputando questo problema achi fa rock.C'è da aggiungere anche che le rockstar (o chi famusica più in generale) si sono prodigate anche afare del bene. Come dimenticare, per esempio, illeggendario concerto organizzato da Bob Geldolf nel1985, il “Live Aid”, quando riuscì a riunire i piùgrandi artisti di quegli anni che si esibirono in unaperformance indimenticabile? Artisti del calibro deiQeen, riuniti sullo stesso palco per dare luogo alconcerto del secolo.Lo stesso Bob Geldolf nel 2005 organizzò il “Live& Music For Africa”. In quel giorno gli stadi piùimportanti ospitarono ancora una volta gli artisti piùimportanti. In quell'occasione si assistette ad unmiracolo nel miracolo: dopo ventitrè anni si riunironoi Pink Floid, uno dei gruppi che hanno fatto la storiadel rock.Dunque, il rock è ben più che un semplice generemusicale. È un'occasione per fare uscire ciò cheabbiamo dentro. Ma anche un modo per stare insieme.Possiamo fare solo una cosa a questo punto: ringra-ziare chi l'ha inventato: Elvis Presley.

Bob Geldolf

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Un sondaggio effettuato tra i 900 alunni del “Fermi”.Il 71% ritiene che un buon rapporto con i docentifavorisca un migliore rendimento scolasticoI REALITY-SHOW PIACCIONOPIÙ DELLA SCUOLA!

di Sonia Ricciardi

Il progetto è nato per conosceremeglio gli alunni del “Fermi”. Conl'ausilio del prof. Antonio Pupillo,docente di Calcolo delle probabilità,le classi di informatica li hanno sot-toposti a un questionario di 47 do-mande. Ecco i risultati, per molti versiin linea con i sondaggi nazionali.Preoccupano non poco i dati sulladiffusione dell'alcool e sulla man-canza di fiducia nella scuola.Il 92% possiede un computer, masolo il 19% non usa mai internet. Benil 52% spende tra 10 e 20 euro almese per le ricariche del cellulare (il9% anche di più). Il 30% è favorevole

alle coppie di fatto. Il 44% riceve una paghetta settimanalepari a 10-20 euro, il 15% anche di più. Circa la metà stada 1 a 3 ore al giorno davanti al televisore, il 17% anchedi più. Il 57% vorrebbe partecipare a un reality show, masolo a uno striminzito 7% piace molto la scuola, più dellametà la gradisce abbastanza, ma il 38% non la sopportaper niente, a tal punto da averla marinata qualche volta(consolante: non l'ha mai fatto il 30%). La conferma vienedalle ore dedicate quotidianamente allo studio: il 50% siapplica meno di un'ora al giorno, e solo uno sparuto 3%gli dedica più di tre ore. Più del 50% partecipa alle attivitàextracurricolari, ma il 64% non intende proseguire gli studidopo il diploma. Il 71% ritiene che un buon rapporto coni docenti favorisce un migliore rendimento scolastico. Il15% legge il giornale ogni giorno e il 63% quando capita.Il 44% ama i thriller, il 30% gradisce la fantascienza e solol'8% predilige i classici. Passano molto tempo con gli amici(76%), frequentano le discoteche (43%), hanno uno scooter(50%) e il 23% ha preso una multa. L'aspetto fisico èimportante per più del 75%, il 66% pratica uno sport e il58% segue molto la moda. Il 40% assume abitualmentealcool, il 42% non ha mai fumato e il 75% non ha maifatto uso di sostanze stupefacenti, il 38% è favorevole allalegalizzazione delle droghe leggere. Il 34% non ha maifrequentato la parrocchia, ma la percentuale sale all'85%per quanto concerne le associazioni di volontariato. Infine,il 33% ritiene che il reddito dei genitori non sia sufficientea soddisfare i bisogni della famiglia.

L’identikit dei giovani secondole indagini demoscopicheLA WEB-GENERATIONdi Giorgia Carone

Pochi libri, poco cinema e molti video, sport per tuttie tanto shopping: questo è l'identikit della web gene-ration. Sono poco meno di 3 milioni, circa il 17%della popolazione italiana. Le statistiche Doxa diconoche nell'ultimo anno i teenager hanno letto in mediadue libri a testa, nonostante il successo indiscussodei romanzi di Federico Moccia, del film e libro Notteprima degli esami e le varie saghe adolescenziali cheinzeppano librerie e sale cinematografiche. Come ipersonaggi di Moccia e di Muccino, i ragazzi hannol'esigenza di mostrarsi machi e le loro coetaneetengono tantissimo all'immagine e al romanticismo.Gli analisti di marketing rivelano che il 90% deigiovanissimi possiede un cellulare e oltre l'80%naviga in internet, ma comunque sono imprevedibili

e le aziende cercano di capire quale pubblicità po-trebbe interessare di più ma alla fine vince sempreil passaparola. L'abbigliamento, la musica, il diverti-mento e la tecnologia si situano al primo posto. Peril 60% dei ragazzi il consumo è un elemento centraledella vita. A differenza dei bambini che sono confor-misti e chiedono tutti lo stesso paio di scarpe oqualsiasi cosa che non hanno ma i loro amici sì, iteenager sono individualisti, hanno gusti che cambianocontinuamente, e vogliono scegliere di testa propria.Anche se con grande sorpresa, ultimamente i ragazzisi rivelano meno innovatori del previsto, consumanobeni tradizionali, sono diventati insomma dei moderati.Adesso il ragazzo web preferisce fare affari su eBay,girare, viaggiare, volare low-cost. Sono la generazioneeuropea che va oltre tutti i possibili confini. Nelleloro tasche girano almeno 40/50 euro al mese (se sitratta di ragazzi dai 14 ai 16 anni), 60/70 euro quellidi 17/18 anni.Infine utilizzano il corpo come una sorta di tavola sucui sperimentare piercing e tatuaggi. Talvolta hannoun culto per il corpo che può sconfinare anchenell'ossessione.

SOCIETÀ

La spazzatura catodica ci invadecon nuovi reality e quizVA IN ONDA LA TV-TRASH

di Antonio Saracino

Si aprono le porte di un nuovo reality: “Uno, due, tre…stalla ”, offerto da Canale 5. Un insieme di individui messiin gruppo solo per fare “bordello”, solo per fare audience.Insomma, altra tv-trash, tv-spazzatura.Un virus ha contagiato la televisione, non solo italiana. Unvirus che veicola stupidità allo stato puro. Un modellotelevisivo completamente sbagliato. Fa stare incollatidavanti allo schermo per ore, per vedere persone che silavano i calzini o che puliscono le stalle. Ma c'è bisognodi vederle in televisione queste cose? Il vuoto assoluto.Assistiamo a tanti dibattiti su questo modo di fare unatelevisione completamente stupida. Ma se il rifiuto nonverrà dalla gente, i reality e i quiz continueranno a esserci.Dibattiti inutili, un modo come un altro per fare audience.C'è chi grida, c'è chi scatena una rissa, c'è chi mostra ilfondo schiena! Tutto è spettacolo! Non basterebbe unamega discarica per tutta questa spazzatura catodica!L'importante è che la pubblicità giri! Non importa se igiovani (ma anche gli adulti) rimbambiscono davanti allatelevisione, non importa se nelle scuole la media dei votisi abbassa e si improvvisano video-hard. L'importante èfare soldi, o meglio far fare soldi, perché a noi in tasca nonci va niente.

Nella vignettadi Giuliano Lacava,il cellulare modello

Fioroni

Il Capo dello StatoGiorgio Napolitano

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Aumenti dopo l’abolizione deicosti di ricaricaBATOSTE TARIFFARIEdi Francesco Leo

Abbattuti i costi di ricarica aumentano i piani tariffari. Dal5 marzo tutti i gestori telefonici hanno cancellato i costidi ricarica, come richiesto dal decreto del ministro Bersani.I clienti, però, hanno dovuto subire nuovi piani tariffari.Più cari di quelli precedenti.Vodafone ha offerto ai suoi clienti la restituzione del creditopresente nel cellulare passando ad un altro operatore. Peròrichiede una penalità di 8 euro. Le società telefonichehanno scelto anche di aumentare lo scatto alla risposta,portandolo fino a 20 centesimi.Ecco un modo subdolo per aggirare il decreto Bersani! Ilgioco è stato facile per i gestori. Ma è un nuovo salassoper i clienti, che per la maggior parte sono giovani, se nonproprio bambini.Gli utenti hanno risparmiato sul costo di ricarica, mahanno dovuto abbandonare il vecchio piano tariffario (disicuro più conveniente) per passare a uno nuovo piùcostoso, come Wind 12, Wind 5 New e Wind Senza ScattoNew. Vodafone offre ben cinque nuovi piani tariffari: ZeroLimits, Zero Limits Lights e You&Vodafone.Insomma, evviva i furbi, i clienti hanno ricevuto un'altrabatosta!

Un'interrogazione della I F alMinistro dei trasporti AlessandroBianchi«Quanto vale la vitadi un giovane?»di Gianpiero Ardito e Bellisario Liace

Egregio Signor Ministro Bianchi,

la nostra classe, oltre a studiare le parti elettriche emeccaniche dell'auto con l'aiuto del prof. GiuseppeSolazzo, si è posto il problema delle stragi del sabatosera.A tale proposito, Le chiediamo: quali misure intendeadottare per ridurre gli incidenti che puntualmentesi verificano fra i giovani, specialmente il sabatosera?Dopo alcuni dibattiti che abbiamo avuto in classe èscaturito quanto segue, che modestamente sottopo-niamo alla Sua attenzione.Signor Ministro, secondo noi le leggi esistenti do-vrebbero diventare più severe. Vorremmo che:- le discoteche siano tutte munite di una seria sorve-glianza;- diminuisca la vendita di alcolici all'interno di esse;- vengano fatti controlli sullo spaccio di sostanzestupefacenti;- le discoteche siano munite di una stanza di tratte-nimento in cui i ragazzi in stato di ebbrezza vengano,appunto, trattenuti;- all'uscita delle discoteche i ragazzi vengano sotto-

posti obbligatoriamente al test dell'etilometro;- il personale delle discoteche, dopo aver trattenutoun ragazzo o una ragazza in stato di ebbrezza, ètenuto ad avvisare la famiglia affinché venganoriportati a casa incolumi, in quanto i giovani che simettono alla guida ubriachi spesso non fanno piùritorno a casa!Quindi, Signor Ministro, noi Le chiediamo: «Non Lepare che la vita di un giovane valga molto di più diquanto costerebbero controlli più severi, come quellida noi suggeriti?».

Il duro monito del Presidentedella Repubblica«BASTA CON LEMORTI BIANCHE»di Gianfranco Candita

Un primo maggio contro le morti bianche. Nel 2006ci sono state 1280 vittime, che significa più di 3 algiorno. Rispetto all'anno precedente c'è stato unincremento dell'11%. Ma è anche vero che negliultimi 10 anni i morti per incidenti sul lavoro in Italiasono diminuiti del 25%.Secondo questi dati, ab-biamo un triste primato alivello europeo.È per questa ragione che ilPresidente della RepubblicaGiorgio Napolitano halanciato un duro monitoproprio in occasione dellafesta del lavoro. E si è cosìespresso: «Diciamolo forte:dobbiamo volere condi-zioni di lavoro più umane,più civili, più rispettose deibisogni e della dignità ditutti. Dobbiamo volereun'Italia migliore» ha dettoil presidente Napoletano inuna cerimonia al Quirinale.«Sulla sicurezza nei postidi lavoro e nella preven-zione degli infortuni - haproseguito il Presidente - non dobbiamo limitarci alladenuncia. Vigilanza e repressione delle violazionidelle norme vigenti e apprestamento di nuove normepiù duramente sanzionatorie configurano quella stra-tegia complessiva di cui si avverte il bisogno e chepuò partire dalle recenti decisioni e iniziative digoverno». E così ha aggiunto: «Accanto a questeserve anche prevenzione sistematica e a tutti i livelli,formazione con sostegni mirati specialmente allepiccole e piccolissime imprese, rafforzamento deirappresentanti dei lavoratori per la sicurezza».A Francavilla Fontana, l'amministrazione comunalee le organizzazioni sindacali hanno dedicato la giornatamondiale dei lavoratori ai due operai, Giuseppe Parisidi 34 anni e Beniamino Argentina di 55, deceduti il18 agosto 2006 a causa delle esalazioni tossiche,mentre effettuavano lavori di manutenzione nellecisterne di un'azienda olearia di Monopoli.

SOCIETÀ

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Nella foto a destra,il Segretario Generaledell’ONU Ban Ki-Moon

La visita del segretario generaledell’Onu Ban Ki-MoonBRINDISI CAPITALEDEL MONDOdi Giovanni Passa e Pier Michael Cimenis

Il 19 aprile è stata una giornata storica per Brindisi.Il segretario generale delle nazioni Unite, Ban Ki-Moon, ha visitato la base logistica dell'Onu, importantecentro operativo umanitario.Sono passati tredici anni dalla visita del suo prede-cessore Boutros Ghali, a conferma dell'interesse concui il Palazzo di Vetro segue la base brindisina.Il numero uno dell'Onu si è presentato alla platea conun “Good morning” e nel suo intervento ha tessutole lodi dell'Italia e della base logistica di Brindisi peril suo importantissimo ruolo nelle missioni di pace.«L'Italia - ha detto Ban Ki-Moon - è il primo paesedelle Nazioni Unite che interviene finanziariamentee con il supporto logistico». Egli ha proposto unaristrutturazione del settore peacekeeping e, inquest'ottica, «Brindisi rappresenterà un luogo fonda-mentale», ha aggiunto.Attualmente, nella base del capoluogo pugliese sonopronti 1200 veicoli, tremila container, tre magazzinipieni di materiale da spedire nelle varie missioni.

Complessivamente dal 2002 al 2007 la base di Brindisiha provveduto a interventi in Sudan, Liberia, Iraq,Haiti, Libano e altri ancora per un totale di 215 milionidi dollari e si sta preparando a una missione per 90milioni di dollari di materiali in Darfur.A Brindisi è in atto l'ampliamento della base, con iltrasferimento da New York di alcuni uffici e dellaforza di polizia civile delle Nazioni Unite. «La baselogistica di Brindisi dell'Onu sta diventando un hubmondiale per gli interventi delle Nazioni Unite, perquanto riguarda gli aiuti alimentari e sanitari e per leoperazioni di pace» ha dichiarato l'illustre ospite. Eha concluso esclamando: «Viva l'Onu, viva l'Italia».

SOCIETÀ

Il Parlamento Europeo sollecital’Onu a sancirne il divietoMOBILITAZIONECONTRO LA PENADI MORTEdi Tommaso Leporale

Il Parlamento europeo ha approvato a larghissimamaggioranza la risoluzione a sostegno della richiestadi moratoria universale nei confronti della penacapitale. Il testo ha ottenuto il consenso di tutti igruppi, ad eccezione di quella di estrema destra edegli ueroscettici.Il premier italiano Romano Prodi ha dichiarato: «Ilvoto del Parlamento europeo è espressione dei signi-ficativi passi in avanti che si stanno compiendo».Inoltre, il ministro degli esteri, Massimo D'Alema,ha evidenziato il sostegno del Parlamento UE allaproposta italiana.L'impegno europeo coincide con i segnali positivi,registrati dal rapporto annuale di Amnesty Internatio-nal.Negli ultimi vent'anni, sempre più nazioni hannoabolito la pena capitale. Le sentenze di morte e leesecuzioni vengono però ancora praticate in 69 paesi.Soltanto pochi tra questi - Cina, Iran, Arabia Saudita

e Usa - eseguono la maggior parte delle 4.000 esecu-zioni di stato registrate nel mondo ogni anno. Lastima mondiale è di circa 25.000 persone in attesadel boia, secondo l'esperto di diritti umani MarkWarren.Dai dati forniti da Amnesty International emerge cheper adesso soltanto 88 paesi hanno firmato una di-chiarazione di adesione alla proposta di moratoriasostenuta dall'Italia. Mentre sono necessari 192 votiperché ottenga la maggioranza all'Assemblea Generaledell'Onu. Sembra che si opporranno sia la Cina chegli Stati Uniti, senza però battersi apertamente controla proposta.Questo però non significa che il cammino perl'abolizione della pena capitale sia facile, anche perchéquesto tema divide le Nazioni Unite. L'ambasciatricefinlandese alle Nazioni Unite, Kirsti Lintonen, haperò ribadito: «L'abolizione della pena di mortecontribuisce al miglioramento della dignità umana eallo sviluppo progressivo dei diritti umani. Il dirittoalla vita è stato riconosciuto universalmentedall'articolo 3 della Dichiarazione universale deidiritti umani».Ora è necessario compiere ogni sforzo politico ediplomatico perché questa posizione possa esserefatta propria da tutta l'assemblea dell'Onu, come hagià fatto il parlamento europeo. Si sa che l'abolizionedella pena capitale è un prerequisito per far partedella UE.

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La sede dell’Avis diFrancavilla Fontana,che ospita altreassociazioni divolontariato

SOCIETÀ

di Doris Settimio e Noemi Leone

Solidarietà, una parola così piccola con un significatocosì grande. La solidarietà è umanità, volontariato,universalità ma soprattutto è la voglia di raggiungereobiettivi comuni, aiutare chi ha bisogno, riuscire asensibilizzare sempre di più la nostra società versola dimensione di valori inestimabili.È ciò che gli studenti del “Fermi” hanno capito.L'impegno del nostro istituto si rinnova anno dopoanno ed è constatabile dal modo in cui accoglie levarie iniziative proposte puntualmente da molteassociazioni di volontariato.Due volte all'anno aderiamo alla raccolta del sangueorganizzata dall'AVIS (associazione volontari italianidel sangue). Oramai sono molti gli studenti maggio-renni che spontaneamente e generosamente offronoai bisognosi questo bene prezioso che è il sangue.Numerose sono anche le raccolte di fondi per altreassociazioni senza scopo di lucro, come l'AIL (asso-ciazione italiana contro la leucemia), l'ADMO (asso-ciazione donatori midollo osseo), l'AIDO (associa-zione italiana donatori organi), l'ANT (associazionenazionale contro i tumori), la comunità per tossico-dipendenti “Emmanuel”, Telethon, l'AIFO (associa-zione italiana amici di Raoul Follerau).Gli studenti partecipano attivamente perché credononelle giuste cause, perché amano concretizzare iprogetti del volontariato, perché vogliono rispondereal loro anelito solidaristico e perché vogliono dare

valore al futuro della solidarietà.Uno degli obiettivi fondamentali è far capire allasocietà che la solidarietà è lontana da una logica dimera assistenza e di elemosina. E che i giovani nonsono tutti “bulli & pupe”!I giovani del “Fermi” sanno che la realtà può esserecambiata. Per questo vogliono provare a tendere unamano a chi è in difficoltà, a regalare un sorriso a chiè triste, a dare speranza a coloro che hanno sfiducianelle proprie risorse. Speriamo che gli sforzi nonsiano vani.Donare è un bel modo di vivere, anche se comportaqualche piccolo sacrificio. Anzi, proprio questa con-sapevolezza dà più valore alla generosità.

I giovani e il volontariato

IL GRANDE SIGNIFICATO DELLASOLIDARIETÀ

Il proprietario della Microsoftlimita alla figlia l’accesso alcomputerSCOOP!BILL GATES-BOOMERANG

di Simone Chiariello

Jennifer Katharine ha dieci anni e vive nei pressi diSeattle. Fin qui nulla di strano. Ma la sua storia hafatto il giro del mondo. Infatti suo padre ha rilasciatoun'intervista nella quale ha dichiarato che, di comuneaccordo con la moglie, sua figlia non deve usareinternet più di una certa quantità di tempo. Neppurefin qui ci sarebbe nulla di strano.Lo scoop è invece questo: suo padre è nientemenoche Bill Gates, il fondatore e il padrone della Micro-soft. Fino a poco tempo fa Jennifer, nonostante la suagiovane età, passava due o tre ore davanti allo scher-mo. Ora, secondo le decisioni dei suoi genitori, usail computer solo per 45 minuti al giorno, elevati aun'ora nel week-end.La famiglia Gates non è l'unica ad avere dei dubbisul fatto che i giovani accedano alla rete per molteore al giorno. Questo è un problema che si riproponesoprattutto negli Stati Uniti e in quei paesi dove la

tecnologia è la co-lonna por tantedell'economia. Sicerca di imporredelle regole per farsì che i giovani nontolgano tempo allostudio e allo sportper stare tutto ilpomeriggio davantial computer.facile far rispettarequeste regole per-ché ormai più dellametà dei giovaniusa internet. Bill Gates ha raccontato ai cronisti ilmotivo di questa drastica decisione: «Fino all'annoscorso mia figlia giocava solo saltuariamente con ilcomputer, ma poi, frequentando una scuola dovespesso per compiti o ricerche assegnate occorre usareil web, ci ha preso gusto».Un altro problema che preoccupa sull'utilizzo diinternet è quello dei siti a “luci rosse”, che moltospesso provoca nei ragazzi la voglia di visitarli. Ealcune volte porta anche a chattare con dei delinquentiche aspettano di incastrare i ragazzi ingenui, comefece il lupo con Cappuccetto Rosso.

Bill Gates

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