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anno XI - numero 3, settembre 2019 SOSTENIAMO L’EFFICIENZA DEI TERRITORI IN CUI OPERIAMO

anno XI - numero 3, settembre 2019 SOSTENIAMO L’EFFICIENZA ... · realtà composta da 5 milioni di volontari e poco meno di 800.000 lavoratori che in molti territori e comunità

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Page 1: anno XI - numero 3, settembre 2019 SOSTENIAMO L’EFFICIENZA ... · realtà composta da 5 milioni di volontari e poco meno di 800.000 lavoratori che in molti territori e comunità

anno XI - numero 3, settembre 2019

SOSTENIAMO L’EFFICIENZA DEI TERRITORI IN CUI OPERIAMO

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COLOPHON

Direzione EditorialeComunicazione Interna Snam

Comitato di redazione Milly Aimi, Paolo Barison, Sergio Giorgio Beghi, Alessia Borroni, Sara Bruno, Andrea Castellaneta, Davide Ciullo, Christian Coti, Alessia Galantini, Teresa Girardi, Gianluca Iannuzzi, Manuela Lusardi, Marta Maggiore, Angela Maria Melodia, Marco Moretti, Livia Napolano, Francesca Schiavo, Andrea Stegher, Danilo Tacchinardi, Salvatore Vennari.

Direzione di Redazionepiazza Santa Barbara, 7 20097 San Donato Milanese (MI)

Impaginazione grafica: vitaminadv

Fotografie: Archivio Snam, Shutterstock

Stampa: La Terra Promessa – Polo Grafico di Torino

anno XI - numero 3, settembre 2019

Snam4Efficiency: un sostegno ai territori in cui operiamo

SOMMARIO

Gallese e Istrana verso l’indipendenza energetica

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11 L’evoluzione di Snam passa per Easy

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Resta aggiornato: Energie è disponibile anche su Easy, insieme alle ultime notizie di Snam e alle iniziative pensate per te.

Le catene di approvvigionamento aziendali rappresentano un'oppor-tunità significativa per ottenere un

favorevole impatto sociale. Scegliendo di acquistare da fornitori di imprese sociali, in grado di fornire prodotti e servizi di alta qualità, le aziende possono creare valo-re sociale nelle proprie comunità e, allo stesso tempo, diventare più competitive rafforzando il loro contributo verso le co-munità in cui operano.Da questa evidenza e da un processo di studio delle best practices internazionali, prende l’avvio il progetto “Social Supply Chain”, che ha l’obiettivo di incentivare l’inclusione all’interno della catena di for-nitura di Snam delle organizzazioni che fanno riferimento all’economia sociale e al Terzo Settore.Si chiama Terzo Settore ma viene prima di tutti gli altri, sotto il profilo etico, perché in Italia il mondo delle imprese sociali è una realtà composta da 5 milioni di volontari e poco meno di 800.000 lavoratori che in molti territori e comunità fa fronte ai biso-gni più disparati, dall’housing sociale all’as-sistenza, dalla cura all’educazione. Inclu-sione, partecipazione e solidarietà sono le parole d’ordine di una rete sociale sempre più importante per chi è meno fortunato ma anche per le aziende quotate in Borsa, visto che il coinvolgimento delle attività del Terzo Settore nel business aumenta il rating della sostenibilità di un’impresa, fat-tore decisivo per gli investitori. Alla luce di queste considerazioni, duran-te il Partner’s Day del 2018 l’AD Marco Alverà lanciò la policy Snam che favorisce

l’inserimento delle imprese sociali nella propria catena di fornitura, primo atto formale che è all’origine di un insieme ar-ticolato di azioni promosse dalla Direzio-ne Supply Chain in collaborazione con nu-merose direzioni aziendali e Fondazione Snam. Proprio per definire queste ultime, un team interfunzionale composto da 25 colleghi ha frequentato il corso online “How Social Enterprises Enhance Corpo-rate Supply Chains” organizzato da Social Enterprise UK – la rete di imprese sociali del Regno Unito – che presentava i casi di successo internazionali su questi temi. Un’iniziativa coerente con il ruolo di Fon-dazione Snam – di “System Integrator” tra Snam e le imprese sociali – nata sotto il segno di due elementi che accomunano tutti i suoi progetti, la co-progettazione e le partnership internazionali. Altra azione fondamentale è stata l’avvio di un proget-to di Sustainable Procurement finalizzato a mappare sia le attività del Terzo Settore presenti in Vendor List, sia la collabora-zione dei nostri fornitori con le imprese sociali. Cura del verde, pulizie, catering, traduzioni, facilities, servizi: nella Vendor

LA SOCIAL SUPPLY CHAIN: PER UNA CRESCITA SOSTENIBILE E INCLUSIVALa Direzione Supply Chain, con la funzione Corporate Social Responsibility e Fondazione Snam, integrano il sociale nella catena di fornitura di Snam, fattore decisivo per la competitività aziendale.

List Snam il Terzo Settore è presente in numerose categorie merceologiche, ma la Direzione Supply Chain ha voluto fare ancora di più e ha inviato un questionario a 2.000 aziende accreditate come nostri fornitori per capire come e quanto siano attente alla sostenibilità, sia dal punto di vista sociale, sia in termini più ampi. L’im-pegno di Snam in questa direzione non si ferma qui: “Una catena di fornitura soste-nibile – spiega Loris Spaltini, Senior Vice President Supply Chain – è una leva per la nostra competitività, quindi per suppor-tare l’azienda ci stiamo muovendo su più fronti. In primo luogo metteremo in gara i fornitori del Terzo Settore, per garanti-re standard qualitativi sempre più alti, mentre dal confronto con le aziende che partecipano alla Procurement Academy intendiamo raccogliere nuove best practi-ce sul Terzo Settore. Tra i KPI richiesti ai nostri fornitori, infine, vogliamo inserire la propensione ad accogliere le catego-rie protette nel proprio organico grazie a uno specifico meccanismo di riconosci-mento nelle gare per chi dimostra di esse-re attento alla sostenibilità”.

4-5Cyber security: quando la consapevolezza porta risultati

Jarvis, i primi moduli sono online

14 Formazione, novità a tutto tondo

Il Sustainable Procurement Snam in numeri

5% 5% 12%imprese iscritte

in Vendor List appartenenti

al Terzo Settore

fornitori sotto contratto che si avvalgono

di subfornitori appartenenti

al Terzo Settore

fornitori in Vendor List impiegano imprese

del Terzo Settore per i propri fabbisogni

interni

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Short term e flessibilità, lo stoccaggio è in piena evoluzione

Snam Fibra, il territorio cambia velocità

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12-13Inleanea: continua il percorso in Rete e Impianti

16 Arpos, il lato digitale dello stoccaggio

Be Parents: bravo genitore, miglior professionista

18 Desfa, la rotta del Mediterraneo è aperta

19 Pillole di energia dall’estero

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SNAM4EFFICIENCY: UN SOSTEGNO AI TERRITORI IN CUI OPERIAMO

Dopo l’acquisizione di TEP, Snam ha istituito una società specializzata nelle soluzioni di efficienza energetica, che si propone di consolidare un settore con enormi potenzialità di sviluppo.

Secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA), per essere in linea con gli obiettivi di decarbonizzazio-

ne fissati da COP21 i sistemi energetici del pianeta dovrebbero ridurre le emissio-ni dagli attuali 32,5 a circa 17,5 miliardi di tonnellate di CO₂. Un obiettivo ambizioso, rispetto al quale il World Energy Outlook del 2018 indica come urgente la riduzione dei consumi attraverso la diffusione delle pratiche di efficienza energetica. Fedele alla sua vocazione pioneristica, Snam ha anticipato i tempi con il piano strategico 2018-2022, dove insieme al biometano, all’innovazione tecnologica e alla mobilità sostenibile l’efficienza energetica è uno dei quattro pilastri di SnamTEC, program-ma che investirà 850 milioni di euro nelle attività legate alla transizione energetica.Il settore dell’efficienza energetica, in particolare, è quello sul quale Snam punta la posta più alta per promuovere la ridu-zione dei consumi energetici all’interno e all’esterno dell’azienda. In chiave di mer-cato, la prima azione di Snam è stata l’ac-quisizione nel 2018 di TEP, ESCo (Energy Service Company) italiana che attraverso le Divisioni Industriale e Residenziale e Terziario propone ai suoi clienti soluzioni per diminuire la spesa energetica ottimiz-zandone i consumi. E poiché l’intero set-tore vivrà una robusta crescita nei prossi-

mi anni, nel marzo scorso è stata istituita Snam4Efficiency, holding operativa che presiede tutte le attività di sviluppo di questa nuova area di business. A capo di Snam4Efficiency c’è Cristian Acquistapa-ce, Managing Director di Snam4Efficien-cy, che ha una significativa esperienza nel settore dell’efficienza energetica (vedi scheda): “Snam ha costituito Snam4Ef-ficiency - spiega Acquistapace - perché il mercato italiano dell’efficienza energetica è ancora molto frammentato e composto da operatori di piccole e medie dimensioni, un limite alla crescita del settore. Snam4Ef-ficiency nasce per offrire alla competenza e alle buone idee risorse finanziarie, visio-ne e la forza del brand Snam, che è garan-zia di sicurezza e solidità”. “Il business dell’efficienza energetica si sta trasformando da prevalente consulenza ad attività sempre più capital intensive - aggiunge Marco Bianchi, Amministratore Delegato Tep - I grandi clienti energivori sono disponibili a valutare soluzioni EPC (Energy Performance Contract) purché siano presentate da ESCO solide, capaci di garantire risparmi e copertura finan-ziaria. Tep ha deciso di unirsi a un grande

gruppo come Snam proprio per dare vita a un leader sul mercato nazionale dell’effi-cienza energetica”. Il riposizionamento di TEP si muove su tre vettori principali (le cosiddette 3D), che sono la digitalizzazione, la decarbonizza-zione e la decentralizzazione. Fare efficien-za energetica in modo digitale significa as-sicurare ai clienti l’analisi e il monitoraggio dei prodotti, a garanzia dei risultati attesi. Su questo fronte, in collaborazione con le Direzioni DT&T e BUAIT di Snam, si sta mettendo a punto EIS (Energy Intelligent

System), sistema di energy management proprietario che quantifica i benefici ot-tenuti grazie alle soluzioni TEP. L’analisi dell’impronta energetica di un edificio, in secondo luogo, è il modo più efficace per supportare gli obiettivi di decarboniz-zazione, mentre abilitare la produzione di energia nello stesso luogo in cui viene consumata significa abilitare l'autocon-sumo di edifici e impianti. L’applicazione

della strategia 3D al modello di business si traduce in un nuovo orientamento nei due settori di business: in ambito industriale la tradizionale offerta di consulenza e ge-stione dei Titoli di Efficienza Energetica si sposta verso servizi innovativi come la Carbon Footprint (che quantifica la pro-duzione di CO₂ di un’attività industriale) e contratti EPC, mentre nel residenziale/terziario si punta verso la riqualificazione energetica degli edifici facendo leva su Ecobonus e Sismabonus: “TEP non vende tecnologia – continua Acquistapace – ma identifica soluzioni di saving e investe, an-che direttamente, nella realizzazione degli interventi, ottenendo la propria remunera-zione tramite la partecipazione ai risparmi generati”. In ambito industriale, per esem-pio, le soluzioni TEP vanno dagli impianti di illuminazione a led per gli spazi comuni agli impianti di cogenerazione, dall’ottimizza-zione dell’aria compressa alla certificazio-ne ISO 50001, alla Carbon Footprint. Nel segmento residenziale, invece, la strategia di crescita di TEP parte da una considera-zione semplice: in Italia ci sono un milione di condomini, tre quarti dei quali sono stati

TEP in numeri

costruiti tra gli anni ’70 e ’80: un’enorme domanda potenziale. Il primo passo in que-sta direzione è stata la creazione di Casa-Mia, pacchetto che include la realizzazione di cappotti termici, la sostituzione degli infissi e la riqualificazione delle centrali termiche (vedi box): “Grazie a queste solu-zioni è possibile risparmiare fino alla metà dei consumi energetici – conclude Acqui-stapace – riducendo la produzione di CO₂ degli edifici, migliorandone il comfort e aumentandone il valore. Sappiamo di ave-re un grande potenziale di crescita e siamo ambiziosi: se nel 2018 TEP ha fatturato circa due milioni di euro dalla riqualifica-zione dei condomini, stimiamo con buona probabilità che i ricavi del 2019 saranno intorno ai 18 milioni di euro, con l’obiettivo di arrivare addirittura a 50 nel 2020”. TEP ha inaugurato solo il primo filone di attività di Snam4Efficiency, visto che si stanno va-lutando nuove acquisizioni per accrescere l’offerta commerciale. La rotta è tracciata: adesso si tratta di percorrerla fino in fon-do, consumando il meno possibile.

CasaMia, l’efficienza è di casaGli interventi di efficientamento energetico e consolidamento antisismico proposti da TEP per i clienti residenziali rientrano nel pacchetto CasaMia, la soluzione chiavi in mano per la riqualificazione completa ed economicamente sostenibile dei condomini. TEP cura tutte le fasi dell’intervento e anticipa fino all’85% del costo, aiutando il condominio ad accedere a Ecobonus e Sismabonus e acquisendo il credito d’imposta come pagamento. Per la quota restante, TEP ha studiato con Unicredit e Intesa San Paolo soluzioni di finanziamento ad hoc, con mutui fino a 10 anni a tassi convenzionati e con tempi di istruttoria certi. Grazie a un’altra importante partnership, quella con ANACI – associazione nazionale degli amministratori condominiali e immobiliari – TEP partecipa anche alla formazione degli amministratori sulle opportunità della riqualificazione energetica. Collabora anche tu: proponi CasaMia al tuo amministratore di condominio!Cristian

Acquistapace

Laureato in Ingegneria Elettrica al Politecnico di Milano, Cristian Acquistapace inizia la sua carriera nel Gruppo Falck prendendo parte ai primi passi della liberalizzazione del mercato dell'energia in Italia. Nel 2005 entra in E.ON Vendita con il ruolo di Marketing Director, per poi assumere quello di Sales & Marketing Director. Nel corso degli anni ricopre ruoli di crescente responsabilità, guidando il cambiamento e facendosi promotore della diversificazione delle attività e servizi di E.ON Energia, prima come Head of Energy Efficiency, poi finalizzando l'acquisizione e integrazione della Casa delle Nuove Energie. Nel 2016 è nominato membro del Board di E.ON Italia come Chief Sales Officer, quindi nel 2018 entra in Snam con il ruolo di Senior Vice President Energy Efficiency Development.

30

200

+5008

24

persone

clienti

proposte commerciali

milioni di euro di fatturato 2018

milioni di euro di fatturato (previsionale 2019)

In alto, il team TEP al completo.

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JARVIS, I PRIMI MODULI SONO ONLINECredit Limit Bilanciamento, Contratti e Trading sono i primi moduli rilasciati dal team Jarvis. Un obiettivo intermedio verso il traguardo finale della primavera 2021.

A poco meno di un anno dall’avvio della parte operativa, i tavoli di lavoro per lo sviluppo di Jarvis

procedono spediti, al netto dell’obiettivo titanico: accorpare in una sola piattaforma multi browser, multi device e multi lingua tutti i sistemi informativi commerciali di trasporto, stoccaggio e rigassificazione. La traversata necessaria per arrivare puntuali alla primavera del 2021 – quando l’intera piattaforma dovrebbe essere rilasciata – definirà anche un nuovo modello del ser-vizio Snam: “Jarvis è uno strumento che incrocia tre importanti esigenze – spiega Daniele Agosto, Responsabile Contratti di Accesso – la prima è la volontà di Snam di essere sempre più market oriented, la seconda è semplificare le nostre regole, sia verso l’esterno, sia al nostro interno, la terza è ottimizzare processi di lavoro e applicativi. Un progetto tanto enorme e ambizioso quanto necessario”.Dei numerosi moduli previsti, oggi i rilasci hanno riguardato Credit Limit Bilancia-mento, Contratti e Trading, con quattro stanze che continuano a lavorare in pa-rallelo in modalità agile anche sugli altri temi, tra cui Programmazione e Nomina Stoccaggio, Capacità, Attività Cross, che riguarda lo sviluppo di tutte le funzionali-tà comuni ai diversi moduli, come l’home page, le notifiche, l’accesso rapido, l’ana-grafica, il CRM, le personalizzazioni e mol-to altro ancora. Tra una sessione di sprint e l’altra il multi-forme team di Jarvis è riuscito a rispetta-re la scadenza del 4 luglio, data in cui gli shipper hanno iniziato a testare il modulo Trading: Snam ha infatti aperto ai propri clienti, in un ambiente di simulazione, il processo di Trading per le attività di scam-bio gas, al fine di conoscere le modalità d’uso, acquisire confidenza nell’utilizzo del

nuovo sistema ed evidenziare eventuali criticità. I feedback sono arrivati numerosi e puntuali.Raccontata così, l’attività su Jarvis sembra semplice e lineare, ma in realtà i cambi di rotta sono quasi all’ordine del giorno: “Abbiamo una pianificazione condivisa – sottolinea Giorgio Ascorti, Project Ma-nager COMM – che tuttavia dobbiamo continuamente rivedere alla luce delle segnalazioni dei nostri clienti e dei con-tinui cambiamenti normativi. Oltre alla voce degli shipper, non è meno impor-tante l’apporto del cliente interno, cioè del business, che segue il progetto passo dopo passo. Jarvis è davvero un proget-to corale, che coinvolge tutta la Business Unit e i colleghi della Direzione DT&T”. Perché Jarvis è anche all’avanguardia dal punto di vista tecnologico e degli asset e strumenti digitali e innovativi che sono stati introdotti, e il progetto non può che essere condotto a due mani tra COMM e DT&T. Il 22 maggio c’è stato il Go Live del modulo CLB, acronimo di Credit Li-mit Bilanciamento, attraverso il quale gli shipper possono verificare in tempo reale il credito a loro disposizione per acquista-

re prodotti o servizi, come le transazioni al PSV, le nomine dello stoccaggio e le esportazioni dalla rete nazionale Snam. A fine luglio è stata resa disponibile su JAR-VIS la funzionalità di creazione guidata dei contratti per l’anno termico 2019/2020: attraverso una procedura guidata, questa funzionalità accompagna i clienti a gene-rare in automatico tutta la documentazio-ne (contratto e allegati) da presentare a Snam nell’ambito della sottoscrizione dei contratti. Pochi giorni fa, il 10 settembre, è stata invece la volta di un primo impor-tante rilascio del modulo Trading: desti-nato a sostituire l’attuale applicativo che gestisce il punto di scambio virtuale (PSV), Trading consentirà in futuro anche le ope-razioni di scambio e compravendita tra i clienti di gas in stoccaggio. Un anno e mezzo di duro lavoro separa il team di Jarvis dalla chiusura del progetto: com’è facile immaginare, nei prossimi 18 mesi non mancheranno imprevisti, ma al di là delle nuvole c’è la nuova era commercia-le Snam.

SHORT TERM E FLESSIBILITÀ, LO STOCCAGGIO È IN PIENA EVOLUZIONEI nuovi prodotti di flessibilità dello stoccaggio abilitano l’utilizzo dei suoi asset per movimentare il gas nel breve termine, ampliando le occasioni di business e la platea dei trader.

Per più di sei decenni, cioè sin dagli anni ’60, siamo stati abituati a pen-sare lo stoccaggio italiano come il

simbolo della Security of Supply: i giaci-menti di gas custoditi nelle riserve a un paio di km di profondità hanno da sempre costituito, con oltre 12,4 miliardi di smc (ai quali occorre aggiungere gli oltre 4,5 mi-liardi di smc destinati allo stoccaggio stra-tegico), una fonte di approvvigionamento aggiuntiva ai punti di entrata interconnes-si con l’estero, con le produzioni nazionali e con i terminali di rigassificazione per ga-rantire la continuità dei prelievi nazionali in caso di riduzioni o interruzioni del ser-vizio di trasporto a causa di indisponibilità dell'infrastruttura o carenza di gas.Da un paio di anni a questa parte, tutta-via, allo stoccaggio si è via via aggiunto un ruolo più legato al trading – che con-tribuisce a ridurre i picchi e la volatilità del prezzo del gas – e al bilanciamento della rete di trasporto su base giornaliera, fat-tore che equilibra la variabilità di consumi durante il giorno gas. Snam non si è fat-ta cogliere impreparata e, anche grazie a nuove iniziative di customer engage-ment, ha avviato un percorso di design di nuovi prodotti nel rispetto delle caratteri-stiche impiantistiche e dei giacimenti, de-stinati a creare valore per l’infrastruttura stoccaggio.Se nel trasporto le aste per la vendita di prodotti short term sono una realtà consolidata, “sullo stoccaggio abbiamo appena iniziato – spiega Daniele Agosto,

Responsabile Contratti di Accesso – ma già oggi i nostri clienti possono prenotare capacità giornaliera, infragiornaliera e ad-dirittura anticipare e posticipare capacità, sfruttando i momenti in cui è più interes-sante iniettare o erogare. Con l’introdu-zione dei nuovi prodotti short term Snam punta da un lato a valorizzare gli asset del-lo stoccaggio, dall’altro a stimolare il mer-cato: avendo a disposizione prodotti più flessibili i nostri clienti potranno essere più orientati a movimentare gas, iniettan-do o erogando sulla base della convenien-za dei prezzi”. In quest'ottica, da novem-bre le aste di stoccaggio saranno gestite sulla piattaforma PRISMA, dove sono di casa quelle del trasporto, in modo tale che uno shipper possa acquistare capaci-tà di trasporto e di stoccaggio in un unico ambiente, magari collegate da motivi di business.Il mercato, complice anche l’esaurimen-to dei contratti di fornitura gas di lungo termine, è sempre più interessato allo stoccaggio short term: non è un caso, del resto, se oltre il 30% dello spazio di stoc-caggio sia stato conferito a società che non servono clienti finali (fino a qualche anno fa non superavano il 10%), interes-sate a iniettare quando il prezzo del gas è basso per poi erogarlo in periodi in cui il prezzo del gas è più alto. Ma siamo solo all’inizio: “Il mercato del gas non ha ancora trovato un assetto definitivo – conclude Agosto – e nei prossimi anni continuerà a evolvere verso un unico sistema commer-

ciale bundled, con prodotti collegati tra trasporto, stoccaggio e rigassificazione gestiti dall’Area Contratti di Accesso, vero e proprio origination team”. La squadra di Daniele Agosto è giovane e motivata ed è formata da Alessandro Asti, Enrico Bonis-si, Andrea Ferrazzano, Saverio Galluzzo, Franco Giannattasio e Alexander Raggi.I nuovi prodotti si sono rivelati lo stru-mento giusto per abilitare l’utilizzo del-lo stoccaggio, e siccome l’appetito vien mangiando, Snam è già proiettata all’an-no prossimo, quando ad aprile lancerà un nuovo prodotto su base oraria. Più short di così, non si può.

Stoccaggio: prodotti e servizi short term

Monthly Capacity Spazio, Iniezione, Prelievo

Weekly Capacity Spazio, Iniezione, Prelievo

Daily Capacity Iniezione, Prelievo

Intraday Capacity Prelievo

Fortnightly Capacity Capacità in anticipo

Daily Capacity in advance Prelievo

In alto, una sessione sprint del team Jarvis.

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I vantaggi della trigenerazione

Il primo kWh è stato prodotto a luglio, ma tanti altri ne attendono alla centrale di Gallese, dove è terminata l’installazio-

ne del primo impianto di trigenerazione Snam, che rappresenta anche un primato europeo. Già, perché attualmente nessun altro trasportatore continentale ha mai realizzato un impianto di trigenerazio-

Da più di tre quarti di secolo Snam as-sicura energia agli italiani sviluppan-do e gestendo una rete di gasdotti

che supera i 33.000 km. Un servizio vitale ed “essenziale” per il paese, talmente per-cepito come “permanentemente disponi-bile” che ormai si tende a darlo per sconta-to, anche se non è affatto così.Lo stesso vale per l’attività che caratterizza la Direzione Global Security & Cyber Defen-ce in Snam, struttura che presidia tutti gli ambiti della Security, dalla Business Conti-nuity alla Travel Security, dalla Forensic &

ne, e se pensiamo che tra qualche mese anche la centrale di Istrana inizierà a pro-durre energia termica, elettrica e frigorie, possiamo dire di essere stati pionieri sul fronte dell’efficienza energetica.La ragione per cui nessun altro TSO si è ancora misurato con la trigenerazio-ne è che questo tipo di impianti, ormai molto diffusi in aeroporti, ospedali e siti industriali, sono difficili da realizzare nel settore del gas, che è soggetto a una re-golamentazione molto restrittiva. Un im-pianto di trasporto, per esempio, richiede accorgimenti specifici nella gestione delle acque, quindi a Gallese e Istrana è stato necessario realizzare un sistema dedicato, così come le emissioni devono essere ab-battute a secco, processo più efficace ma anche più costoso da realizzare: “Abbiamo dovuto superare diverse difficoltà – preci-sa Nicola Molica, Plants Technical Support – ma i nostri progetti faranno scuola den-tro e fuori Snam. Non a caso, la delegazio-ne cinese che ha visitato la centrale di Gal-lese era davvero molto interessata”. L’iter è iniziato nel 2012 da un’idea di Danilo Tacchinardi, Head Esercizio, Manutenzio-ne e Nuove Iniziative, con uno studio di

Investigation all’Intelligence, dalla Physical alla Cyber Security. E proprio su alcuni dei risultati raggiunti su quest’ultimo fronte ci focalizzeremo in questo articolo. La Direzione guidata da Andrea Chittaro è stata istituita a gennaio 2018, anno in cui si è registrato il record mondiale di attacchi informatici alle infrastrutture e ai servizi di-gitali delle aziende, tra phishing, malware, virus e denial of services, per citare solo i più comuni. Basti pensare che solo in Ita-lia, nei primi 6 mesi dell’anno nero della cyber security, gli attacchi informatici sono aumentati del 31%. Attacchi in marca-ta espansione a livello globale anche nel 2019 e in grado di assumere ogni giorno nuove forme e sfruttare nuovi canali. Nonostante ciò, il confronto tra i primi sei mesi del 2019 e lo stesso periodo dell’anno precedente evidenzia che il fenomeno è in sensibile calo in Snam, con “soli” 284 inci-denti di sicurezza – di cui nessuno di impat-to significativo – in un contesto in cui sono stati gestiti più di 7 milioni di email, 3.750 eventi di sicurezza e 500 segnalazioni di intelligence: “È un risultato molto positivo – spiega Massimo Cottafavi, Head of Cyber & Operations Security – raggiunto anche grazie all’accresciuta consapevolezza del-le nostre persone che, a tutti i livelli, si ri-volgono al Cyber Security Response Team utilizzando con sempre maggior frequen-za l’indirizzo email [email protected] e il numero di telefono 02.37039124 per segnalare email sospette o anche solo per chiedere semplici consigli e chiarimenti. Nei primi 8 mesi dell’anno le interazioni di-

GALLESE E ISTRANA VERSO L’INDIPENDENZA ENERGETICA

CYBER SECURITY: QUANDO LA CONSAPEVOLEZZA PORTA RISULTATI

fattibilità condotto in collaborazione con il Politecnico di Milano, e due anni più tardi si è entrati nel vivo dell’attività, che ha impegnato a fondo i colleghi delle Di-rezioni Impianti, Ingegneria e Costruzioni e Supply Chain tra autorizzazioni, adem-pimenti burocratici e adattamenti pro-gettuali e realizzativi: “Dopo cinque anni di lavoro – aggiunge Vincenzo Marcucci, INGOCS Project Manager Progetti im-pianti – in cui abbiamo conosciuto questo nuovo sistema dal punto di vista Tecnico/Autorizzativo e affrontato nuove proble-matiche ingegneristiche, è accresciuta la nostra competenza anche su nuovi aspet-ti energetici”. Oggi l’impianto di Gallese è completamente autonomo dal punto di vista energetico, perché è in grado di produrre energia termica per il riscalda-mento, energia elettrica per alimentare la centrale e il raffrescamento in estate, il tutto attraverso motori alimentati a gas: “L’energia elettrica in eccesso prodotta a Gallese - continua Molica - sarà tempo-raneamente ceduta alla rete Terna, per essere poi prelevata durante le variazioni di carico delle due centrali. In definitiva, siamo completamente indipendenti dal punto di vista energetico”.“L’indipedenza energetica – aggiunge Marcucci – sarà un traguardo anche per l’impianto di Istrana, che conoscerà l’ef-ficienza della trigenerazione entro i pros-simi mesi. I benefici si faranno sentire dal 2020, quando Gallese e Istrana non taglieranno soltanto la bolletta elettrica, ma ridurranno anche a zero i costi di ma-nutenzione e gestione delle caldaie tra-dizionali, che saranno eliminate. Essendo un sistema Cogenerativo ad Alto Rendi-mento (CAR), l’impianto di trigenerazione permette anche di abbattere le emissioni di CO

2. Autoproduzione di energia, alto rendimento e diminuzione delle emissio-ni: un progetto di successo nel rispetto dell’ambiente.

rette con i colleghi sono state più di 400. Una collaborazione fondamentale, che ci ha permesso di prevenire molti eventi di potenziale rischio per la riservatezza delle informazioni e l’integrità dei nostri asset”. Che il valore e la cultura di promozione del-la sicurezza e della partecipazione stiano evolvendo in Snam è confermato dal fat-to che in molti hanno contattato il Cyber Security Response Team anche per fare esaminare file personali: “Snam consente in linea di principio di accedere alla propria casella di posta elettronica o ai profili so-cial – aggiunge Cottafavi – e sappiamo che questa attività allarga quella che in gergo viene definita la superficie d’attacco po-tenziale. È ovvio che la proattività dei col-leghi, in un contesto del genere, diventa elemento ancora più determinante; vede-re che alcuni si rivolgono a noi anche per chiedere di controllare file sospetti a va-lenza personale è per noi un forte indicato-re di apprezzamento per il lavoro svolto e di responsabilità condivisa verso l’azienda. E questo ci motiva a fare sempre meglio”. Ultimo, ma non meno rilevante, applicare la cultura della sicurezza sul luogo di lavoro può essere il viatico per introdurla anche tra le mura domestiche, dove può essere condivisa con tutto il nucleo famigliare. Perché in fondo il modo migliore per con-tribuire alla cyber security di Snam è quel-lo di trattare l’azienda come casa propria, tenendola al sicuro ogni giorno. Continuia-mo a farlo tutti.

Produzione di energia elettrica, calore e condizionamento

Riduzione delle bollette elettriche

Aumento dell’efficienza energetica

Azzeramento dei costi di manutenzione e gestione legati all’esercizio delle caldaie

È entrato in produzione l’impianto di trigenerazione di Gallese, che anticipa di pochi mesi quello di Istrana. Due progetti, una sola missione: fare efficienza energetica.

Cresce il numero di colleghi che contatta la Direzione Global Security & Cyber Defence per segnalare messaggi o file sospetti. Un segno di consapevolezza e responsabilità che fa bene a tutti.

Le 3 attività prevalenti del Cyber Security Response Team

PREVENTION Attività di intelligence finalizzata ad individuare potenziali minacce

DETECTION Monitoraggio e rilevazione delle potenziali situazioni di rischio

RESPONSE Indirizzamento delle azioni di mitigazione a fronte del manifestarsi di minacce reali

Nella foto, il Cyber Security Response Team Snam.

Sopra, la centrale di trigenerazione di Gallese.

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SNAM FIBRA, IL TERRITORIO CAMBIA VELOCITÀ

In Italia lo sviluppo della fibra ottica è in costante progresso, ma con le attuali velocità di sviluppo si prevede di rag-

giungere la copertura nazionale dopo il 2030. Troppo tardi per chi deve fare im-presa, soprattutto se l’impresa in questio-

Nei prossimi mesi tutte le sedi territoriali avranno accesso alla rete in fibra ottica privata Snam. Un progetto che permette a tutta la nostra azienda di viaggiare alla stessa velocità di connessione.

ter Services – impatterà positivamente i circa 2.000 colleghi del territorio, che potranno fare affidamento su una banda di connessione ultraveloce compresa tra i 100 Mbit/s e 1 Gbit/s”. Ma cosa signifi-cherà aver accesso alla fibra ottica? “L’im-patto di questo progetto sulle attività lavorative di tutti i giorni sarà importante – aggiunge Viotti – Snam Fibra consentirà uno scambio più veloce dei dati e una mi-gliore fruibilità delle applicazioni, oltre a consentire a tutti i colleghi di lavorare utilizzando gli strumenti di collaborazione Digital Workplace 4.0 come Teams (cre-azione di gruppi di progetto), One Dri-ve (salvataggio e condivisione dei file in cloud) e i sistemi di videoconferenza che saranno distribuiti in tutte le sedi territo-riali”. Ultimo, ma non meno importante, Snam Fibra porterà sensibili risparmi sui costi di gestione operativa, facendo di questo progetto un investimento anche economicamente virtuoso. Quel che più conta, però, è che Snam Fibra mette la parola fine all’idea di un’azienda a due velocità, che d’ora in avanti lavorerà anco-ra più unita e soprattutto spedita verso i suoi obiettivi.

ne è un’azienda presente in modo capilla-re su tutto il territorio, impegnata in una trasformazione digitale che necessita di reti di telecomunicazioni sempre più soli-de e performanti per trasferire volumi di dati e informazioni in costante aumento. Che fare, di fronte a un simile scenario? La risposta di Snam è stata quella di affi-darsi anche questa volta al proprio spirito d’iniziativa per costruire una rete privata in fibra ottica, obiettivo confluito in Snam Fibra. Il progetto, partito nel 2018, preve-de una roadmap serrata che ha portato nello scorso mese di luglio a completare il backbone della rete, la spina dorsale di Snam Fibra su cui corre il traffico dati ad alta velocità e che connette i 40 nodi a cui saranno collegate tutte le sedi territoriali: distretti, sedi di progetto, centri di manu-tenzione, distaccamenti, magazzini, il ter-minale di rigassificazione e le centrali di compressione e stoccaggio. Come viene realizzato il progetto? Snam Fibra utiliz-za la fibra già posata lungo la nostra rete di gasdotti e nuova fibra per collegare le nostre sedi territoriali ai 40 nodi del back-bone. “Snam Fibra – commenta Stefano Viotti, Head Infrastructure & Data Cen-

Snam Fibra: la mappa degli interventi

I vantaggi di Snam FibraMaggiore velocità di accesso ad applicazioni aziendali

Abilitazione dei servizi di collaborazione (Teams, One Drive, videoconferenze, streaming, etc.)

Efficienza operativa

Integrata, multicanale, innovativa: no, non stiamo parlando dell’ultima piatta-forma di pay tv, ma della nuova intranet

Snam, che attraverso release graduali ve-drà la luce tra dicembre e marzo prossimi. Un digital workplace completamente rin-novato, che del vecchio spazio web con-serverà soltanto il nome, visto che Easy,

cioè semplice, sarà sempre più il carattere distintivo di uno strumento che ci aiuterà a lavorare meglio e in modo più facile in tutte le attività quotidiane, dalla ricerca di informazioni alla collaborazione, dalla condivisione all’engagement, attraverso una nuova interfaccia e una user expe-rience più friendly (vedi box). Condotto in partnership tra le Direzioni HRO e DT&T, il progetto è partito a giugno coinvolgen-do circa 80 persone (si, avete letto bene) provenienti da tutte le aree aziendali e co-ordinate da Teresa Girardi (Head of Inter-nal Communication), Sara Bruno (Internal Communication Expert), Francesca Zenoni (Digital Project Manager) e Daniele Luppo-lo (Digital Project Manager). Oltre al team di progetto, infatti, sono state coinvolte decine di persone divise tra tavoli tecnici formati da esperti per area di competenza, un team di co-progettazione composto da stakeholder appartenenti alle diverse Dire-zioni aziendali che ha contribuito a definire obiettivi e funzionalità della nuova intra-net, e infine un gruppo di 25 colleghi di età (aziendale e anagrafica) e ruoli differenti,

L’EVOLUZIONE DI SNAM PASSA PER EASYEntro la prossima primavera sarà online la nuova intranet Easy. Un digital workplace sempre più a misura di utente, pensato per accompagnare l’evoluzione culturale e digitale di Snam.

intervistati dal partner Reply per capire qual è l’utilizzo che facciamo della intranet e quali sono aspettative, esigenze e critici-tà. La grande partecipazione di colleghi è coerente con l’approccio metodologico e la filosofia del progetto: “La nostra azienda sta vivendo un’importante trasformazione culturale e digitale – spiega Paola Boromei, EVP Human Resources & Organization – e la nuova intranet deve diventare ancor di più un veicolo a supporto di tutte le per-sone di Snam. In questo senso, non c’è strumento più condiviso e trasversale e la co-progettazione è fondamentale perché si tratta di un progetto per le nostre per-sone, creato insieme alle nostre persone”. Ma come riuscirà a semplificare il lavoro quotidiano la nuova intranet? Non possia-mo ancora svelare le nuove funzionalità, ma ciò che possiamo dire fin da oggi è che Easy ci permetterà di accedere agli appli-cativi aziendali o di gestire l’agenda con estrema facilità, abilitando la collaborazio-ne a distanza e la condivisione di dati: “Un nuovo modo di lavorare passa anche da una nuova intranet – aggiunge Cosma Pan-zacchi, EVP Digital Transformation & Tech-nology – Una piattaforma integrata e mul-ticanale è indispensabile per condividere in modo rapido e completo informazioni e know how, per conoscere sempre di più la nostra azienda e collaborare in maniera an-cora più efficace. È un progetto ambizioso che grazie all’Agile ci permetterà di avere un primo rilascio a dicembre e le successi-ve integrazioni dai primi mesi del prossimo anno”. Siamo ormai entrati nel vivo delle fasi di design, realizzazione e test: entro fine anno la nuova intranet comincerà a prendere forma. Stay tuned!

Nuova Easy: gli obiettivi

Semplificare il lavoro e la ricerca di informazioni

Creare un canale informativo e di engagement

Agevolare la collaborazione tra colleghi

Condividere esperienze, conoscenze, dati

Nuova user experience e user interface

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Sopra, un workshop di co-progettazione della nuova Easy.

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INLEANEA: CONTINUA IL PERCORSO IN RETE E IMPIANTI

Il motto delle squadre Lean è: ”Nessu-no conosce un posto di lavoro meglio della persona che lo occupa ogni gior-

no”, principio confermato nel percorso Inleanea che a circa un anno dall’avvio del programma ha posto le basi per un importante miglioramento dei processi operativi. Con il progetto Inleanea si vuole accrescere e diffondere la cultura del miglioramento continuo in tutto il territorio e mettere a fattor comune il patrimonio di esperienze delle nostre persone affinché diventi la principale leva di miglioramento in tutte le aree del territorio. Stimolare le persone a prendere l’iniziativa è il modo migliore per far nascere nuove idee e trovare so-luzioni concrete ai problemi quotidiani.Tra settembre 2018 e aprile 2019 il progetto ha interessato quattro degli otto distretti Snam (Nord Occidentale, Centro Occidentale, Sud Occidentale e Sicilia), dove i colleghi del team Inleanea hanno coinvolto complessivamente più di 650 persone di 28 sedi territoriali. In tutti i casi il seme della metodologia Lean è stato piantato attraverso un workshop di due giorni, durante i quali alla parte

teorica si è affiancata l’attività in campo, dove sono stati messi in pratica i princi-pi teorici dell’approccio Lean mostrati in aula. Durante i workshop in ogni sede è stata creata la “lavagna delle idee”, contenitore di idee di miglioramento

proposte dalle persone che lavorano in campo. In soli sei mesi di incontri e confronti sono state raccolte più di 200 idee di miglioramento, 80 delle quali già validate dalla Direzione Gest e diffuse nei siti. Un esercizio che non è mai stato sperimentato in passato, tanto più im-portante perché le idee (vedi il box con tre esempi) valorizzano l’esperienza e la creatività di chi quotidianamente si oc-cupa di gestire la rete Snam. Nel mese di luglio, inoltre, è entrata in funzione la nuova piattaforma di co-municazione attraverso la quale tutte le figure di Centro e Distretto possono inserire online le buone pratiche, facen-dole pervenire direttamente alla sede. Questo strumento sta semplificando la comunicazione e rende ancora più rapida la soluzione dei problemi. Tra maggio e luglio, inoltre, il team Inle-anea ha incontrato anche i manager di rete: Head di Distretto, Manager di

In sei mesi più di 650 persone di quattro distretti hanno conosciuto la metodologia Lean, generando più di 200 idee di miglioramento. Una rivoluzione che ha toccato anche i manager di Rete e da luglio si è allargata anche agli impianti Snam.

Tre esempi di ideeAUTOMAZIONE PROCESSO DI SMISTAMENTO PECFino a ieri, il processo di smistamento della PEC a livello di Centro e Distretto veniva gestito in modalità cartacea. La collega Anna Crina del Distretto Sud Occidentale ha creato, con il supporto di DT&T, un file excel per automatizzare tale processo per cui non è più necessaria la stampa di questi documenti.

SEMPLIFICAZIONE PROCESSO RENDICONTAZIONE TRASFERTA In precedenza il processo di rendicontazione trasferta prevedeva la stampa e l'inserimento nella relativa busta dei voucher prepagati relativi a pernottamento e trasporto. Grazie all’iniziativa del collega Giacomo Oliviero del Distretto Sud Occidentale e di Domenico Aiolfi e Danilo Panigada della funzione Payroll, dal 1° giugno è stata creata una integrazione con i sistemi del fornitore per cui non sono più necessari la stampa e l’invio da parte del dipendente di questi documenti.

AUTOMAZIONE PROCESSO DI INVIO RACCOMANDATE A/RIl collega Matteo Creatini del Centro di Guidonia, per snellire il processo di gestione delle raccomandate A/R ancora richieste da molti enti, ha testato il processo digitale di invio raccomandate A/R tramite il sito Poste Italiane. Tale processo garantisce gli stessi livelli di tracciabilità della raccomandata tradizionale e permette un significativo risparmio di tempo. L’iniziativa è stata condivisa con tutti i colleghi del territorio per una diffusione della buona pratica.

Centro, e Manager di Esercizio, Lavo-ro e Budget&Controllo di Distretto. II workshop di tre giorni è stato dedicato alla metodologia Lean Six Sigma DMAIC (Define, Measure, Analyze, Improve e Control), strumento di gestione che

I progetti di miglioramento premiatiPROCESSO DI PREVENTIVAZIONESalvatore Crimi, Centro di Sala Consilina

Per snellire e strutturare l’attività dei Tecnici Lavori, il collega ha sviluppato un tool di preventivazione standardizzato e semi-automatizzato in excel. Il tool è in grado di utilizzare i prezziari presenti su SAP, aiutando quindi anche a incrementare la precisione del preventivo.

SEMPLIFICAZIONE PROCEDURA PICCHETTAMENTOLuca Lanzarotti, Centro di Tortona

Grazie alla revisione della procedura di picchettamento promossa dal collega con il supporto della Direzione Tecnica, è possibile effettuare ora le attività in maniera più efficace ed efficiente. Con l’occasione si sta inoltre testando la sostituzione dei tradizionali picchetti in plastica con equivalenti in legno, riducendo quindi anche l’impatto ambientale dell’attività.

PROCESSO MONITORAGGIO CANTIEREMichele Didonna, Centro di Mazara del Vallo

Il collega sta studiando con DT&T un applicativo digitale che consentirebbe di avere le informazioni relative all’avanzamento fisico dei cantieri Snam immediatamente disponibili e facilmente consultabile da tutti, superando le attuali limitazioni della reportistica cartacea.

PROCESSO DI RICERTIFICAZIONE RECIPIENTE IN PRESSIONERoberto Farsetti, Centro di Pisa

Un problema molto sentito dai centri riguarda la mole di documenti cartacei inviati dai fornitori a Snam, che in processi come la ricertificazione dei recipienti in pressione implica anche la necessità di imputazione manuale a sistema di significativi volumi di dati. Si sta quindi studiando l’apertura sui nostri sistemi di interfacce dedicate ai fornitori per automatizzare il passaggio delle informazioni e della documentazione. Una volta validata, la soluzione sarà estesa anche ad altri processi simili.

e trasferire loro i principi della meto-dologia Lean appresi (vedi il box con i quattro progetti premiati). Diciannove di questi progetti emersi dal territorio, selezionati per il loro impatto rilevante in termini di semplificazione, stanno ora procedendo grazie alla collabora-zione del team Lean, Gest, Dir. Tecnica e DT&T (oltre a molte altre funzioni di sede). E mentre è in via di definizione il piano operativo per portare la metodo-logia Lean negli altri quattro distretti, da luglio il programma è sbarcato negli impianti di compressione e di stoccag-gio con il nuovo nome: ”PRIMI” (Proget-to Idee di Miglioramento Impianti). Con questo nuovo percorso, oltre a porre le basi per favorire la cultura del migliora-mento continuo, si vogliono valorizzare le sinergie tra gli impianti di stoccaggio e di compressione. Inoltre questo wor-kshop potrà facilitare la creazione di un terreno fertile per la condivisione di informazioni su tutto il territorio e la comunicazione con la sede.

le idee già pubblicate nella nuova piattaforma Inleanea

consente di ottimizzare e stabilizzare i processi. È stato chiesto a ogni mana-ger di sviluppare con i propri collabo-ratori un progetto per mettere in atto

I numeri del cambiamento

Nella pagina a fronte, un workshop Inleanea

a Santhià. Sotto, da sinistra, gli appuntamenti di Brugherio,

Fiume Treste, Melizzano e Mazara del Vallo.

+200

~40

~60

80

le idee di miglioramento

proposte in totale fino ad oggi

le idee da finalizzare in sede

le idee in corso di approvazione

nella piattaforma Inleanea

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La formazione tecnica è in continua evoluzione perché nasce dall’incon-tro tra teoria ed esperienze sul cam-po, ma non è meno importante il mo-mento del confronto, in cui gli uomini e le donne di Snam impegnati nelle Operations riescono a condividere best practice e know how. Ecco per-ché tra gennaio e giugno il Technical Institute ha organizzato un ciclo di workshop dei Capi Centro e dei ma-nager di Distretto al Dispacciamento di San Donato Milanese. Nel corso di otto appuntamenti (uno per ogni distretto) 48 Capi Centro, 8 Respon-sabili di Distretto, 8 Responsabili La-vori e 8 Responsabili Esercizio hanno conosciuto e toccato con mano la realtà quotidiana del Dispacciamen-to, misurandosi con i problemi reali nella gestione della rete nazionale. Una delle attività più apprezzate del-la giornata è stata la simulazione di una situazione di emergenza, banco di prova fondamentale per chi lavora sulla rete nazionale Snam, durante il quale il Dispacciamento collabora con gli impianti coordinando i loro interventi. Per i colleghi del territorio vivere dietro le quinte un’emergenza è stato importante per comprendere le priorità e i meccanismi che entrano in gioco in queste circostanze. Incon-

La formazione tecnica attraverso il confronto: i workshop al Dispacciamento

Nato per rendere più efficienti i pro-cessi in ambito ICT, dove il rischio più grande è quello di lavorare mesi o anni e poi consegnare un softwa-re incompleto o non rispondente ai requisiti espressi dall’utente (che nel frattempo potrebbero anche cambiare), la metodologia Agile può essere utilizzata con successo anche in altre aree aziendali.In Snam è stata sperimentata, a partire dal 2017, per lo sviluppo del nuovo sistema di Performance Management e, da allora, la cultura Agile si è diffusa anche grazie ai due percorsi formativi, organizzati da Snam Institute (Innovation & Tran-sformation) con l’obiettivo di diffon-dere la conoscenza dei principi base di questo approccio anche su aree aziendali e persone che con minore frequenza sperimentano questa me-todologia in attività più “ordinarie”.Il ciclo dei workshop è stato avvia-to nell’ultimo trimestre del 2018 con un percorso che fino ad oggi ha complessivamente coinvolto circa 75 professional ed esperti di area staff e operations in quattro workshop su temi proposti rispettivamente dalle

INNOVATION &TRANSFORMATION INSTITUTE

unità HRO, HSEQ, Fondazione Snam e SECUR. Distribuito su due giorni, ogni workshop ha proposto una parte teo-rica a una pratica, nella quale i parte-cipanti hanno approfondito concreti casi aziendali. Se i “casi” sviluppati nel corso del 2018 sono stati il Wel-come Kit Snam e il Trofeo Sicurezza e Premio Zero Infortuni, nel 2019 si è lavorato su Welfare di comunità, Em-ployee engagement for social impact e lo sviluppo di una soluzione per il Dropoff dei beni personali. Questo approccio progettuale è particolarmente innovativo in quan-to coinvolge, fin da subito, il “clien-te” dell’iniziativa (inteso come com-mittente del progetto, ad esempio la funzione richiedente o l’utilizza-tore finale in relazione allo sviluppo di un nuovo sistema informativo) sin dalla fase progettuale. Inoltre, propone un’elevata interattività, ve-locità nell’adattarsi al cambiamento e collaborazione attiva nell’ottica di arrivare alla delivery di un output (prodotto o servizio) in linea con le reali esigenze e bisogni del clien-te. Nell’ultima parte dell’anno sarà organizzato un ulteriore workshop dedicato al personale di staff, in par-ticolare alle possibili sinergie tra i nuovi business di Snam (biometano ed efficienza energetica).Un nuovo e diverso percorso formati-vo, più orientato all’approfondimen-to tecnico sulla metodologia Scrum, è stato avviato nel 2019 e ha coinvol-to un gruppo di persone che lavora in modo più frequente con la metodo-logia Agile. I corsi hanno coinvolto 70 professional appartenenti alle aree DT&T e dei nuovi business, nell’ambi-to di 5 sessioni (2 giornate per sessio-ne) dedicate ai Fondamenti di Agile PM. Una parte degli stessi (circa 30 colleghi) ha poi seguito due ulteriori sessioni propedeutiche alla certifica-zione Scrum Master.

Nuovi modi di lavorare, trasforma-zione digitale, nuovi business: quali competenze devono avere i manager di un’azienda che attraversa un mo-mento di innovazione profonda? La domanda è ancor più decisiva per chi riveste ruoli di responsabilità e ha la missione di coordinare persone e ge-stire team di lavoro. Per accompagna-re l’evoluzione organizzativa in corso in Snam, il Leadership Institute ha pro-posto l’iniziativa “Organizational Coa-ching”, un percorso iniziato nel 2017 e che nei successivi 2 anni ha coinvolto circa 200 colleghi. In particolare tra novembre 2018 e giugno 2019, sono stati più di 60 i colleghi, appartenenti a funzioni diverse e provenienti da tut-ta Italia, a partecipare.

Divisi in 5 gruppi di lavoro, ogni colle-ga ha preso parte a 5 giornate di wor-kshop esperienziale.Il programma si è concentrato su come esprimere il proprio potenziale, attraverso lo sviluppo di consapevo-lezza personale ed energia realizzati-va per identificare e mettere in atto il proprio stile di Leadership, per una managerialità sempre più diffusa e partecipativa.L’ultima tappa del viaggio si è svolta lo scorso 19 giugno presso Casina Er-batici, in provincia di Pavia, dove i col-leghi hanno preso parte al workshop conclusivo dedicato alla competenza “Lavorare in connessione con gli altri”.È sempre più cruciale, infatti, esse-re “sintonizzati” sull’evoluzione che avviene intorno a noi, in termini di strategia, obiettivi e cultura. Questo ci permette di contribuire a definire nuove regole di ingaggio e sperimen-tare modalità di lavoro più inclusive e trasversali, guidando con l’esempio. A questo proposito, il nostro CEO Mar-co Alverà ha partecipato attivamente agli incontri, momento informale in cui ha sottolineato l’importanza della sinergia tra le persone di Snam per le sfide che ci attendono e della capacità di improvvisazione per seguire il ritmo del mercato.Perché la capacità di sintonizzarci è fondamentale per continuare a con-nettere Snam al mondo.

Organizational Coaching: un’esperienza di connessione

innovation & transformation

TECHNICAL INSTITUTE

Agile, una competenza in crescita

LEADERSHIP INSTITUTE INSTITUTE

FORMAZIONE, NOVITÀ A TUTTO TONDO

&TRANSFORMATION INSTITUTE

institute

48 Capi Centro, 8 Responsabili di Distretto, 8 Responsabili Lavori e 8 Responsabili Esercizio hanno toccato con mano la realtà quotidiana del Dispacciamento

trarsi di persona, infine, è stata un’e-sperienza utile per capire le esigenze reciproche e ipotizzare soluzioni con-divise. Un’occasione per avvicinare sede e territorio che tutti i parteci-panti hanno trovato interessante e formativa, che ha sicuramente rinsal-dato lo spirito di squadra.

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ARPOS, IL LATO DIGITALE DELLO STOCCAGGIO

Negli ultimi due anni Snam ha inizia-to un percorso di digitalizzazione dei processi operativi trasversale a

tutti i business. La scorsa primavera l’onda digitale ha toccato lo stoccaggio con il de-butto di Arpos (acronimo di Avocet Reser-voir Performance Optimization System), strumento informatico che consente, con lo sviluppo di funzionalità di automazione, di monitorare in tempo reale, in modo efficiente e intuitivo, le performance di giacimenti e pozzi, tenendo sotto control-lo numerosi parametri tecnici critici per la corretta gestione e sorveglianza degli stoccaggi, dalla pressione di giacimento al volume del gas movimentato, dalle por-tate attese a quelle realizzate: “Arpos ci permette di archiviare in automatico una molteplicità di dati in alta e bassa frequen-za – spiega Christian Coti, Head Giacimen-ti – cioè con una cadenza che può essere giornaliera o settimanale, ma anche di pochi minuti. Questo significa, in termini pratici, che la maggior parte delle opera-zioni di raccolta dati ed elaborazione che fino a ieri erano svolte manualmente oggi sono affidate ad Arpos”. La definizione delle specifiche tecniche e lo sviluppo del prodotto hanno richiesto circa un anno e

mezzo di lavoro, durante il quale i colleghi dello stoccaggio Pierpaolo Ferraro, Rosa Espinoza, Sara Fragassi e Alessio Basile hanno lavorato gomito a gomito con un team dell’area DT&T guidato dal Project Manager Gianfranco Todaro: “Arpos ha un’interfaccia semplice e intuitiva – spie-ga Gianfranco – ma il principale vantag-gio di questo strumento è che supporta i manager a prendere la giusta decisione in tempi rapidi: i dati raccolti sono confron-tabili su diverse scale temporali, quindi è molto facile cogliere eventuali variazioni di performance dei pozzi e intervenire tempestivamente”. Oltre ad analizzare i dati nel tempo, Arpos restituisce una visio-ne a 360° dell’intero sistema di stoccaggi, con la possibilità di focalizzare l’attenzio-ne su un singolo giacimento, un gruppo di pozzi o persino il singolo pozzo: “Sarà necessario ancora un po’ di tempo per la messa a punto dello strumento – conclu-de Coti – ma dopo pochi mesi di esercizio ci siamo già resi conto che il nostro lavoro quotidiano è migliorato. L’eliminazione di numerosi processi manuali diminuisce no-tevolmente il rischio di errore e ci permet-te di dedicare più tempo alle attività qua-lificanti del nostro business, l’analisi e la

interpretazione”. Ma le buone notizie non finiscono qui, perché Arpos è un’innova-zione più unica che rara, tra le tecnologie di gestione dei campi di stoccaggio: nulla vieta, quindi, che domani possa entrare tra le soluzioni digitali offerte dalla Snam Global Solutions ai player mondiali del gas.

Entrato in produzione la scorsa primavera, il nuovo strumento messo a punto da Stogit e DT&T permette di monitorare in tempo reale le performance e i parametri critici di gestione di giacimenti e pozzi.

I vantaggi di Arpos Processi di controllo e monitoraggio più veloci

Rapidità nell’identificazione e soluzione dei problemi

Stima e valutazione delle performance di giacimento/pozzo in tempo reale

Utilizzo integrato dei dati provenienti da diverse fonti

Rimozione del rischio di errore umano nella raccolta dati

Maggiore tempo riservato all’attività di analisi e interpretazione

Nella foto, da sinistra a destra, Pierpaolo Ferraro, Rosa Espinoza, Gianfranco Todaro.

BE PARENTS: BRAVO GENITORE, MIGLIOR PROFESSIONISTA

Chi ha figli sa bene che nessuna af-fermazione è più vera di “fare il ge-nitore è il mestiere più difficile del

mondo”. Le competenze richieste a un genitore sono tantissime, e chiunque si è trovato di fronte al pianto ininterrotto di un neonato si è chiesto “cosa devo fare, adesso?”. I bambini mettono a nudo i no-stri limiti emotivi e culturali, perché non si è mai abbastanza forti e preparati per

fare la mamma o il papà, un cambiamen-to che stravolge schemi, piani e priorità. Oggi in Italia fare un figlio significa anco-ra, per una donna su quattro, rinunciare al proprio lavoro, un sacrificio inaccetta-bile per un Paese civile, a maggior ragio-ne se quel Paese ha un grave problema di bassa natalità. In questo contesto il programma Be Parents, lanciato grazie alla collaborazione tra Snam Institute e Welfare, rappresenta una risposta effica-ce a due esigenze: da un lato conciliare vita professionale e vita privata suppor-tando le neo-mamme e i neo-papà a su-perare il periodo più difficile di gestione del bambino, quello che va da 0 a 3 anni, dall’altro valorizzare questa esperienza formativa vissuta tra le mura di casa per trasferire nel lavoro le numerose com-petenze che si possono apprendere fa-cendo il genitore. Realizzato sulla piatta-forma MAAM, Be Parents è un percorso di formazione online, ricco di contenuti multimediali che accompagna il genitore prima, durante e dopo la nascita del fi-glio. Strutturato in circa 8 ore di training, organizzati in sezioni della durata di cir-ca 20 minuti ciascuna, dà anche accesso a un network di colleghe e colleghi per

condividere esperienze e competenze acquisite, perché crescere insieme come genitori significa anche crescere insieme come azienda. Così, mentre ci insegna l’arte di educare un bambino, questo originale percorso online può aiutarci a utilizzare la responsabilità, la resilien-za, l’empatia e la creatività apprese in ambito domestico, qualità che possono fare la differenza nel lavoro quotidiano: “Be Parents trasforma l’esperienza della genitorialità in un volano per lo sviluppo professionale – spiega Paola Boromei, Executive Vice President HR & Organi-zation – perché insegna come trasferire le competenze soft, dalla famiglia al la-voro. Esperienze pregresse ci dicono che al termine di questo percorso le persone sono più sicure di sé e più propense a mettersi alla prova in ambito professio-nale. Un’esperienza utile ai genitori, di valore per l’azienda”. I corsi di Be Paren-ts sono disponibili da settembre e sono online su Snammy. Iscriversi è semplice: basta andare sulla piattaforma e cliccare sull’area Famiglia, quindi selezionare Be Parents e seguire la procedura guidata per registrarsi. Su Easy trovi tutti i detta-gli dell’iniziativa.

La direzione Human Resources and Organization lancia un percorso di formazione online che accompagna i neo-genitori prima, durante e dopo la nascita del figlio, insegnando competenze utili anche sul lavoro.

Be Parents: le competenze della genitorialità

RELAZIONALI Empatia, Ascolto, Comunicazione, Creazione di alleanze.

ORGANIZZATIVE Delega, Gestione del tempo e delle priorità, Decision Making, Gestione della complessità.

INNOVATIVE Complex problem solving, Creatività, Agilità mentale, Visione e gestione del cambiamento.

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DESFA, LA ROTTA DEL MEDITERRANEO È APERTA

SONO PASSATI NOVE MESI DAL TUO INSEDIAMENTO. CHE AZIENDA HAI TROVATO? Desfa è una realtà solida: ho trovato com-petenze forti e grande spirito di apparte-nenza, con un management motivato an-che se non ancora abbastanza focalizzato su efficienza, sviluppo di nuovi business e rapporti con Regolatore e stakeholder. Stiamo lavorando su queste priorità.

QUALI SONO LE GRANDI SFIDE DI DESFA?La sfida principale è guidare lo sviluppo delle infrastrutture e del mercato energe-tico in Grecia e nell’area balcanica, anche attraverso il riconoscimento della centrali-tà del gas nel processo di decarbonizzazio-ne. Un obiettivo che si concretizza agendo su tre fronti: il consolidamento dei ricavi di trasporto e rigassificazione, la trasforma-zione della cultura aziendale e lo sviluppo del business.

COSA INTENDI PER CONSOLIDAMENTO DEI RICAVI?Il consorzio formato da Snam, Enagas e Fluxys ha acquisito Desfa durante la ne-goziazione delle tariffe con RAE, l’Autorità di regolazione Greca. Abbiamo instaurato una nuova fase di dialogo con il Regolato-

re, ottenendo un risultato soddisfacente per sostenere lo sviluppo di Desfa.

QUALI CARATTERISTICHE DOVRÀ AVERE LA NUOVA DESFA?Il nuovo contratto collettivo dovrà tra-ghettare il rapporto di lavoro da una logica pubblicistica a una più imprenditoriale, che introduce elementi di evoluzione mirati a rinnovare le dinamiche salariali, collegan-dole alla responsabilità e al contributo in-dividuale al risultato aziendale, ma anche alla crescita e agli indicatori di produttività.

COME SI PUÒ SVILUPPARE IL BUSINESS IN GRECIA?I circa 5 miliardi di metri cubi di gas di do-manda stimata nel 2019 cresceranno fino a oltre 6, perché il governo vuole progres-sivamente abbandonare la produzione elettrica nazionale a lignite, pur nella pre-vista crescita delle rinnovabili. La Grecia è collegata tramite gasdotti con Turchia e Bulgaria, e proprio verso la Bulgaria Desfa ha effettuato il primo reverse flow, che prevediamo rafforzarsi nel breve perio-do. L’area di maggior interesse, però, è lo sviluppo della domanda di GNL per gli usi marittimi e di trasporto pesante, che nei prossimi anni avrà un forte sviluppo anche attraverso il Pireo, porto di riferi-mento per il mercato del GNL. La confor-mazione geografica della Grecia si presta

a soluzioni di approvvigionamento del gas naturale a tutte le isole degli arcipe-laghi, dove potrebbe sostituire fonti più care e inquinanti. La Grecia, infine, è sulla rotta del gas proveniente dall’Azerbaijan via Tap e un possibile crocevia sia del cor-ridoio sud per il gas russo, sia di quello proveniente dalle nuove scoperte al lar-go di Cipro, Israele ed Egitto. Con questo potenziale, la Grecia aspira a diventare un hub nel Mediterraneo Orientale e in tutta la regione balcanica.

Nicola Battilana, Managing Director Desfa, illustra il piano di consolidamento e sviluppo dell’operatore greco acquisito al 66% dal consorzio europeo guidato da Snam.

Desfa in numeri

1impianto

di rigassificazione

centrale di compressione (altre 2 in fase progettuale)

1

3entry point

570persone

1500km

di rete

ca. 5 mld di m³ di gas consumato all’anno (proie-zioni 2019)

5

In alto, il terminale GNL di Revithoussa.

FLUSSI RECORD IN EXPORT DALLA FRANCIA VERSO LA SPAGNA

A partire dal 1° novembre 2018, con la creazione del mercato unico francese - Trading Region France (TRF), si è osservato un forte aumento dei flussi di gas in uscita dalla Francia verso la penisola iberica, presso il punto di interconnessione Francia/Spagna, gestito da Teréga.Durante la seconda metà di dicembre, i flussi verso la Spagna hanno raggiunto un livello medio giornaliero di 190 GWh, con diversi picchi superiori a 200 GWh (equivalenti a circa 19 milioni di metri cubi) e conseguenti conferimenti della capacità interrompibile. Verso metà gennaio si è raggiunto un nuovo record di gas trasportato verso la Spagna con un flusso giornaliero di 225 GWh/giorno (circa 12mcm/giorno) comportando il completo conferimento della capacità offerta (continua e interrompibile). Il significativo aumento dei flussi è spiegato da un forte interesse da parte degli operatori di mercato che, attratti dalle nuove condizioni di prezzo favorevoli create a seguito della nuova zona unica di mercato (TRF), prediligono l’esportazione di volumi spot dall’hub francese (PEG) verso quello spagnolo (PVB). Questi flussi sono principalmente garantiti grazie ai siti di stoccaggio di Lussagnet ed evidenziano cosi la posizione strategica dell’infrastruttura di trasporto e stoccaggio di Teréga all'interno del corridoio dell'Europa occidentale.

IUK, CRESCE LA FLESSIBILITÀ COMMERCIALE

Nuovo importante risultato per Interconnector UK: la nostra partecipata avrà infatti la possibilità di vendere tramite Implicit Allocation Mechanism fino al 75% della Firm Capacity, aumentando così del 25% il precedente limite. L’ IAM è uno strumento molto apprezzato dagli shipper per il booking di capacità sull’infrastruttura che collega l’Inghilterra al Belgio, poiché attraverso i Brokers (IAM Partner) sono in grado di acquistare contemporaneamente sia la commodity, sia la capacità di trasporto di IUK. Gli acquisti, inoltre, possono essere effettuati anche in periodi diversi da quelli stabiliti dal calendario ENTSOG. Ad oggi circa il 70% delle vendite di capacità di IUK avviene tramite l'IAM e il continuo miglioramento di questo strumento è un fattore chiave per il successo e le performance di IUK.

Pillole di energia dallʼestero

TAP, la partecipata di Snam che aprirà la prima porta per l’ingresso in Europa del gas dall’Asia, ha terminato il 26 aprile una delle opere tecnicamente più impegnative: il microtunnel di interconnessione tra il tratto adriatico della condotta e il tratto a terra di arrivo in Puglia verso il Terminale di Melendugno. Tutto è pronto ad accogliere il gasdotto che, dopo aver percorso 105 chilometri sui fondali dalla costa albanese a quella italiana (il più breve percorso

possibile) ed essere sceso a circa 800 m di profondità, approderà in Salento, nel comune di Melendugno. Grazie al microtunnel il gasdotto si interrerà nel fondale marino a 900 metri dal litorale al largo delle coste di San Foca, passando fino a 27 metri di profondità per riaffiorare a oltre 600 m dalla costa e compiere l’ultimo tratto interrato di 8 chilometri sulla terraferma verso il terminale di Melendugno, da dove si collegherà alla rete Snam.

TAP, COMPLETATO IL MICROTUNNEL A MELENDUGNO

Page 11: anno XI - numero 3, settembre 2019 SOSTENIAMO L’EFFICIENZA ... · realtà composta da 5 milioni di volontari e poco meno di 800.000 lavoratori che in molti territori e comunità

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GIORNATA DEL VOLONTARIATO 2019 Anche quest’anno noi ci siamo. E tu?

La giornata del volontariato torna nelle due settimane dal 14 al 24 ottobre - dal lunedì al giovedì - e porta con sé tante novità, per permettere ad ancora più persone di sostenere l’impegno sociale di Snam.

#snamperilsociale

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