32
È il primo di quattro eventi dedicati a specifici temi di attualità: dagli impatti della tecnologia sul mercato del la- voro all’evoluzione del rapporto tra gli italiani e la PA digitale, da come le tecnologie stanno cambiando il modo di abitare le città alla panoramica sui comportamenti dell’economia urbana. Il progetto nasce dalla realizzazione di una grande ricerca annuale, e co- stituirà parte del “Rapporto sulla Cul- tura dell’Innovazione” promosso dalla Fondazione Cotec, che sarà presen- tato in giugno al Presidente della Re- pubblica in occasione della Giornata dell’Innovazione. ISSN 1828-2024 segue a pag. 24 gli articoli da pag. 4 Anno XIV- N. 3/4 - marzo aprile 2017 - bimestrale - Soiel International - Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abbonamento postale - d. I. 353/2003 (conv. in I. 27/02/2004 n. 46) art. 1 - comma 1 - DCB Milano € 6,00 ALL’INTERNET DAY PRESENTATO IL PRIMO ‘DIARIO DELL’INNOVAZIONE’ “Uomini, robot e tasse: il dilemma digitale” Il progetto di AGI/CENSIS costituirà parte del “Rapporto sulla Cultura dell’Innovazione” promosso dalla Fondazione Cotec INCHIESTA EDITORIALE SMART COMMUNITIES La domanda “a quando una reale PA 4.0 ?“ non ha una risposta semplice. Va, a nostro avviso, distinto tra concetto di ‘pratiche 4.0’ (i rapporti burocra- tici interni e con il pubblico) e di ‘servizi 4.0’ (le attività ‘smart’ pubbliche, nei più svariati settori). Le prime sono condizionate dal quadro normativo, a sua volta conseguenza e risultato di un necessario processo organizzativo, che prevede tempi di ‘me- tabolizzazione’ ben più lunghi del privato. I problemi, come è noto, sono molteplici: di natura politica, generazionale, di competenze e di sicurezza dei dati sensibili. I secondi vedono il supporto costante di una fattiva collaborazione dell’of- ferta, partecipe delle strategie di progettazione e attuazione delle stesse ini- ziative pubbliche. In tale scenario, chi maggiormente trae vantaggio è, ovviamente, la Pubblica amministrazione locale, dove il digitale fa ormai parte del background cul- turale delle proposte innovative del mercato, dalla Sanità ai Trasporti, dalla Scuola alla Cultura, che registrano tutte crescite e miglioramenti percentuali significativi. Gli studi, le analisi e ricerche ne danno, insieme al nostro contenitore ‘Smart’, ad ogni numero, una testimonianza sempre più ricca e significativa. Certo, quando si parla di crescita, il riferimento è alla competitività intesa nella sua valenza economica, ma sembra finalmente farsi strada... ‘il dilemma’ di come tutto questo comporti un impatto sociale di cui tener sempre conto. E più d’uno rileva l’opportunità, la necessità di un nuovo ‘umanesimo’. Gianmarco Nebbiai Il mercato digitale italiano conferma la ripresa: +1,8% nel 2016. Un trend in ulteriore crescita nel 2017, previsto al +2,3%, ma il gap con la UE rimane elevato e occorre recuperare accelerando. Per il presidente di Assinform, Ago- stino Santoni: “La rincorsa al recu- pero dei ritardi accumulati negli anni scorsi è iniziata, ma deve accelerare, perché il gap è ancora elevato, sia nelle imprese che nel Paese. La Strategia Digitale, l’Industria 4.0 e la creazione di nuove competenze devono essere al centro dell’impe- gno di tutti”. DALLA CONFERENZA STAMPA DI ASSINFORM Il mercato digitale nel 2016 Presentati in anteprima i dati del Rapporto annuale I TREND DA ASSINFORM NUOVE FRONTIERE 1 gli articoli da pag. 16 CISCO E FASTWEB PRESENTANO LA CONVENZIONE CONSIP - CENTRALI TELEFONICHE 7 Unified Communication per la PA Gli Appuntamenti di Bari, Roma e Milano nel confronto con le Amministrazioni che cambiano CT7 REPORT

Anno XIV- N. 3/4 - marzo aprile 2017 - bimestrale - Soiel ... · Il lato oscuro del digitale ... il portale degli acquisti della Pubblica Amministrazione ... il 30% già nel 2015

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: Anno XIV- N. 3/4 - marzo aprile 2017 - bimestrale - Soiel ... · Il lato oscuro del digitale ... il portale degli acquisti della Pubblica Amministrazione ... il 30% già nel 2015

È il primo di quattro eventi dedicati aspecifici temi di attualità: dagli impattidella tecnologia sul mercato del la-voro all’evoluzione del rapporto tra gliitaliani e la PA digitale, da come letecnologie stanno cambiando il mododi abitare le città alla panoramica suicomportamenti dell’economia urbana.Il progetto nasce dalla realizzazionedi una grande ricerca annuale, e co-stituirà parte del “Rapporto sulla Cul-tura dell’Innovazione” promosso dallaFondazione Cotec, che sarà presen-tato in giugno al Presidente della Re-pubblica in occasione della Giornatadell’Innovazione.

ISSN 1828-2024

segue a pag. 24

gli articoli da pag. 4

Anno XIV- N. 3/4 - marzo aprile 2017 - bimestrale - Soiel International - Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abbonamento postale - d. I. 353/2003 (conv. in I. 27/02/2004 n. 46) art. 1 - comma 1 - DCB Milano € 6,00

ALL’INTERNET DAY PRESENTATO IL PRIMO ‘DIARIO DELL’INNOVAZIONE’

“Uomini, robot e tasse: il dilemma digitale” Il progetto di AGI/CENSIS costituirà parte del “Rapporto sulla Cultura

dell’Innovazione” promosso dalla Fondazione Cotec

INCHIESTA EDITORIALE

SMART COMMUNITIES

La domanda “a quando una reale PA 4.0 ?“ non ha una risposta semplice. Va, a nostro avviso, distinto tra concetto di ‘pratiche 4.0’ (i rapporti burocra-tici interni e con il pubblico) e di ‘servizi 4.0’ (le attività ‘smart’ pubbliche, neipiù svariati settori).Le prime sono condizionate dal quadro normativo, a sua volta conseguenzae risultato di un necessario processo organizzativo, che prevede tempi di ‘me-tabolizzazione’ ben più lunghi del privato. I problemi, come è noto, sono molteplici: di natura politica, generazionale,di competenze e di sicurezza dei dati sensibili.I secondi vedono il supporto costante di una fattiva collaborazione dell’of-ferta, partecipe delle strategie di progettazione e attuazione delle stesse ini-ziative pubbliche.In tale scenario, chi maggiormente trae vantaggio è, ovviamente, la Pubblicaamministrazione locale, dove il digitale fa ormai parte del background cul-turale delle proposte innovative del mercato, dalla Sanità ai Trasporti, dallaScuola alla Cultura, che registrano tutte crescite e miglioramenti percentualisignificativi.Gli studi, le analisi e ricerche ne danno, insieme al nostro contenitore ‘Smart’,ad ogni numero, una testimonianza sempre più ricca e significativa.Certo, quando si parla di crescita, il riferimento è alla competitività intesa nellasua valenza economica, ma sembra finalmente farsi strada... ‘il dilemma’ di come tutto questo comporti un impatto sociale di cui tener sempre conto.E più d’uno rileva l’opportunità, la necessità di un nuovo ‘umanesimo’.

Gianmarco Nebbiai

Il mercato digitale italiano confermala ripresa: +1,8% nel 2016. Un trend in ulteriore crescita nel2017, previsto al +2,3%, ma il gapcon la UE rimane elevato e occorrerecuperare accelerando.Per il presidente di Assinform, Ago-stino Santoni: “La rincorsa al recu-

pero dei ritardi accumulati negli anniscorsi è iniziata, ma deve accelerare,perché il gap è ancora elevato, sianelle imprese che nel Paese. La Strategia Digitale, l’Industria 4.0 ela creazione di nuove competenzedevono essere al centro dell’impe-gno di tutti”.

DALLA CONFERENZA STAMPA DI ASSINFORM

Il mercato digitale nel 2016Presentati in anteprima i dati del Rapporto annuale

I TREND DA ASSINFORM

NUOVE FRONTIERE

1

gli articoli da pag. 16

CISCO E FASTWEB PRESENTANO

LA CONVENZIONE CONSIP - CENTRALI TELEFONICHE 7

Unified Communication per la PAGli Appuntamenti di Bari, Roma e Milano

nel confronto con le Amministrazioni che cambiano

CT7 REPORT

Page 2: Anno XIV- N. 3/4 - marzo aprile 2017 - bimestrale - Soiel ... · Il lato oscuro del digitale ... il portale degli acquisti della Pubblica Amministrazione ... il 30% già nel 2015

IoT, Things are ChangingIn forte crescita nelle utilities, nello smart building e nei trasportiPOLITECNICO MILANO

12Politiche per l’IoTLe strategia proposte dal Policy Paper dell’AssociazioneCOMPETERE

14

LA MIA AGENDA DIGITALEBusiness continuity al Comune di PadovaUffici virtuali per Atti del Comune, Cultura, Documenti e certificatiNETAPP

11

INCHIESTAIl mercato digitale nel 2016In anteprima i dati del Rapporto annuale

ASSINFORM

NEWS

4

Crescita e previsioni in dettaglioI risultati e le stime della relazione Net Consulting5

8 Collaboration, TelePresence, Medicina e Formazione UniversitariaAlla Asl di Taranto, in partnership con l’Università degli Studi di Bari CISCO SYSTEMS, FASTWEB, BRAND ID

9 La gestione del dato sanitarioSicurezza e cloud nell’era dei Big Data MOTORE SANITÀ

9 Il lato oscuro del digitaleCSI PIEMONTE E CLUSIT

10 Edotto e il Trattamento Ricette Manutenzione ed evoluzione dell’infrastruttura tecnologica puglieseEXPRIVIA

10 Con EOLO, il 5G fissoBanda ultralarga per gli utenti dei piccoli e medi Comuni

11 Gestione dei BandiLa piattaforma informatica in VenetoANCI, REGIONE, PROVINCE E COMUNI DELLA MARCA

Il sensore sismico più piccolo al mondo...e altre notizie dal mondo ICT20

Al via Open Hub MedIl Data center del Consorzio per il traffico dati nel Mediterraneo

OHM

7Per i servizi di telefonia fissaAggiudicata la convenzione e l’Accordo quadro

CONSIP

7

2 MARZO APRILE 2017

SCENARI

SOMMARIOI TREND DA ASSINFORM

EVENTI E TENDENZE STRATEGIE IOT

Tra ricerca e sanitàUn Centro di eccellenza all’Università degli Studi di Brescia

CITRIX6

L’INNOVAZIONE DEGLI ALTRI

Altre iniziative si possono trovare su: www.soiel.it

RedazioneSoiel International - Via Martiri Oscuri, 3 - 20125 MilanoTel. 02 26148855 - [email protected]

Uffici di RomaVia Alcide De Gasperi, 10 - 00041 Albano Laziale (RM)

Direttore responsabileGianmarco Nebbiai - Cell. 335 [email protected]

Coordinamento editorialeRuggero Vota

PubblicitàSoiel International - Tel. 02 26148855 - Fax 02 [email protected]

GraficaGianluca Campeggio

Abbonamenti - [email protected]

ItaliaAnnuale – 6 numeri – € 30,00Costo copia € 6,00 – arretrato il doppioPagamento anticipato a mezzo:– bonifico bancario sul C/C n. 000013833109 Banca Intesa Sanpaolo - Ag. 1889 - Milano IBAN IT12 Y030 6909 4950 0001 3833 109;– carta di credito.L’abbonamento andrà in corso, salvo diversa indicazione, dal primo numero raggiungibile.

Foreign subscriptions€ 60,00 per year 6 issuesPayment by check, money order or credit card to:Soiel International srl a socio unicoPhone n. +39 02 26148855 - fax +39 02 26149333

EditoreSoiel International srl a socio unicoVia Martiri Oscuri, 3 - 20125 MilanoTribunale Milano n. 725 del 18-10-2004Registro degli Operatori di Comunicazione n. 2111

StampaÀncora Arti Grafiche - Via B. Crespi, 30 - Milano

SpedizionePoste Italiane spa - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003(conv. in Legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 - DCB MI

È vietata la riproduzione, anche parziale, di quanto pubblicato senza la preventiva autorizzazione scritta della Soiel Interna-tional.

Ai sensi del Decreto Legislativo 196/2003, le finalità del trattamen-to dei dati relativi ai destinatari del presente periodico, o di altri dello stesso editore, consistono nell’assicurare una informazione tecnica, professionale e specializzata a soggetti identificati per la loro attività professionale. L’Editore, che è titolare del trattamen-to, garantisce ai soggetti interessati i diritti di cui all’articolo 13 del suddetto decreto.

pubblica anche le riviste

Organo Ufficiale di Comufficio, Associazione Nazionale delle aziende Produttrici, Importatrici e Distributrici dei prodotti e dei servizi per l’ICT

Centrali Cisco-FastwebDa ‘Acquistinretepa.it’, il portale degli acquisti della Pubblica Amministrazione

Unified Communication per la PAGli appuntamenti di Bari, Roma e Milano nel confronto con le Amministrazioni che cambianoCISCO, FASTWEB

18

16CT7 REPORT

Page 3: Anno XIV- N. 3/4 - marzo aprile 2017 - bimestrale - Soiel ... · Il lato oscuro del digitale ... il portale degli acquisti della Pubblica Amministrazione ... il 30% già nel 2015

Per un ‘Monteverdi450’ smartCremona rilancia la cultura con un approccio Smart LINEA COM

SMART COMMUNITIES

28

“Uomini, robot e tasse: il dilemma digitale”All’Internet Day presentato il primo ‘Diario dell’Innovazione’ AGI, CENSIS, COTEC

22

L'arte prende vitaCon realtà aumentata e smart glassEPSON

26

Per rilanciare le startup95 milioni di euro e banda larga diffusaMISE, EOLO

26A Cesena è attiva l’Anagrafe UnicaLa prima Amministrazione in Italia ad accedere ad ANPR in modalità sincronaDEDAGROUP

28

Metabolizzare la tecnologiaAnalizzando l’impatto sulla società italianaAGI, CENSIS, COTEC

25ENERGY MANAGEMENT

Il costo del kilowattora in Italia resta fra i più alti d’EuropaRaggiunti gli obiettivi 2020 per le rinnovabili,

ma peggiorano le prospettive di decarbonizzazione

30

NUOVE FRONTIERE

DOSSIERCon PagoPA, avanti verso una maggiore flessibilità dei pagamentiCresce il numero delle Amministrazioni Pubbliche e dei PSP accreditati

21

@e.bollo, la marca da bollo digitaleParte il nuovo servizio sviluppato da AgID e Agenzia delle Entrate22

PAGAMENTI ELETTRONICI

Page 4: Anno XIV- N. 3/4 - marzo aprile 2017 - bimestrale - Soiel ... · Il lato oscuro del digitale ... il portale degli acquisti della Pubblica Amministrazione ... il 30% già nel 2015

L o scorso marzo, a Milano, As-sinform, l’Associazione di Con-

findustria che raggruppa le princi-pali aziende del settore, ha antici-pato le principali evidenze del mer-cato ICT in Italia, secondo le ultimerilevazioni condotte in collabora-zione con NetConsulting Cube.

I segnali positivi sul fronte della digitalizzazione del Paese Nel 2016, il mercato digitale ita-liano (informatica, telecomunica-zioni e contenuti) è cresciutodell’1,8% raggiungendo i 66.100milioni di euro. Rispetto alle previsioni dello scor-so Rapporto, si è avuto un miglio-ramento di mezzo punto, che harafforzato la tendenza iniziata nel2015 (+1%) ribaltando il trend di-scendente degli anni precedenti. Se si scorpora dal mercato la com-ponente dei servizi di rete di tele-comunicazione, il confronto di-venta ancora più incoraggiante,con una crescita del 3,4%, controil 3% dello scorso anno. Guardando al 2017, le proiezioni la-sciano intravedere un ulteriore mi-glioramento: attorno al 2,3% (3,8%al netto dei servizi di rete) sull’ef-fetto della spinta delle componentipiù legate all’innovazione.Il Presidente Assinform, AgostinoSantoni, ha commentato: “I pro-gressi rilevati vanno oltre i timidi se-gnali di un anno fa, confermandoin modo netto la ripresa degli in-vestimenti nell’innovazione tec-nologica nel nostro Paese. Glistessi programmi di Governo ve-dono Il digitale al centro dell’uni-ca strategia possibile per il rilanciodel nostro Paese: quella centratasul recupero di competitività at-traverso l’ammodernamento deiprocessi produttivi, l’automazionee la semplificazione dell’attivitàamministrativa, la valorizzazionedel tessuto produttivo in chiave diindustria 4.0. Certo, servirebbeancora più spinta, soprattutto sulfronte della domanda sempre piùesposta ai confronti internaziona-li, ma i segnali sono buoni.

Le componenti più innovative - dalCloud all’IoT, dai servizi mobilialle applicazioni che integrano lefiliere - crescono più delle altre ehanno raggiunto una massa criticache genera nuove sinergie. Infat-ti, crescono contenuti e pubblicitàdigitale (+7,2%), servizi ICT (+2,5%,spinti dal Cloud) e ancora di più ilsoftware e le soluzioni (+4,8%,grazie anche all’IoT). E, se si attraversano i diversi com-parti per pesare le dinamiche del-le componenti più innovative (di-gital enabler), si nota come ilCloud cresca a tassi del 23%, l’IoTdel 14,3%, il mobile business del13,1%, le soluzioni per la sicurez-za dell’11,1%”.

Dinamiche diverseL’accresciuta sensibilità al digitalein chiave d’investimenti viene an-che segnalata da altre dinamiche La prima, rilevata da Istat, è quel-la riguardante le risorse umane im-pegnate sul fronte dell’innovazio-ne digitale: la percentuale degli oc-cupati nelle professioni ICT (pres-so le aziende ICT e le aziende uti-lizzatrici di tutti i settori) sul totaledegli occupati è rimasta costante,attorno al 3,2%, ma è cresciuta di6 punti percentuali nel segmentodelle funzioni direttive e tecniche

a più alta qualificazione, sfiorandoil 30% già nel 2015. Le startup innovative, a fine 2016,sono risultate 6.745, in crescita del31% (+112% sul 2014).“Sono dinamiche che non riguar-dano solo gli sviluppi all’interno delcomparto ICT, ma un ampio ricor-so ai modelli digitali nei più diversisettori d’utenza, in cui le compo-nenti più innovative, dette digitalenabler giocano un ruolo chiaveperché permettono di fare cosenuove e di creare nuovi mercati –ha aggiunto Santoni, – l’IoT tra-sforma gli oggetti più comuni incomponenti di sistemi in rete connuove funzionalità di servizio econtrollo, permettendo di innova-re prodotti e servizi. La combinazione del Cloud con al-tre piattaforme collaborative IoT,Big Data e Cognitive computingconsente di innovare intere filierein chiave industria 4.0 e di fare evol-vere le relazioni con i clienti e i for-nitori. E questo mentre già i servi-zi di Data Center e del CloudComputing offrono la fruibilitàdelle funzioni ICT senza immobi-lizzazioni, abbattendo la sogliad’accesso alle applicazioni e aiservizi infrastrutturali digitali piùevoluti anche per le piccole e me-die imprese”.

Infrastrutture e strategie, fattori del progressoAnche su altri fronti si registranoprogressi. Non così sostenuti comeatteso, ma pur sempre importan-ti, nel caso della banda larga fissa(15,4 milioni di utenti a settembre2016, +4,0%) e della Strategia Di-gitale nazionale. A quest’ultimo riguardo, moltoresta ancora da fare per accelera-re la diffusione di SpID (con serviziin crescita, ma a fronte di solo 1,2milioni di identità digitali rilascia-te) e dell’Anagrafe Nazionale del-la Popolazione Residente (Anpr),mentre il sistema PagoPA pro-gredisce (15.291 PA aderenti e10.758 attive) e la FatturazioneElettronica per la PA è oramaigeneralizzata ed è una best prac-tice europea.Un cantiere ancora in divenire,seppur promettente, è il pro-gramma Industria 4.0, che pur av-viato chiede ancora di sciogliere leincertezze sull’ammissione ai be-nefici fiscali di non poche compo-nenti ICT. “Il presupposto della loro strettaconnessione al rinnovo dei mac-chinari non deve tradursi in inter-pretazioni troppo restrittive daparte dell’Amministrazione Finan-ziaria: è un aspetto che va risoltoal più presto, per tenere conto del-le più recenti evoluzioni applicati-ve, per non intaccare una rinnovatapropensione all’investimento ininnovazione, per affermare misuredi stimolo e agevolazione che la-scino margini all’imprenditorialitàe al coinvolgimento di tutti i sog-getti interessati. Sciogliere le residue incertezze èanche l’unico modo per far sì chel’iniziativa coinvolga le tante im-prese di minori dimensioni che an-cora stentano ad innovare, e farein modo che esse, con tutto il loropeso occupazionale e produttivo,continuino a far parte o entrino infiliere sempre più efficienti e com-petitive”: così ha concluso il Pre-sidente, ricordando, infine, la ne-cessità di formare e riconvertire lerisorse umane alle nuove profes-sioni: attività sicuramente da in-crementare, perché il superamen-to dello skill gap digitale è fattoreindispensabile di rimozione di unodei principali freni al cambiamen-to e di creazione di nuove oppor-tunità di lavoro per i giovani.

MARZO APRILE 20174

I TREND DA ASSINFORM NCHIESTI ADALLA CONFERENZA STAMPA DI ASSINFORM

Il mercato digitale nel 2016Presentati in anteprima i dati del Rapporto annuale

Alla Conferenza di anticipazione del Rapporto 2017

segue da pag. 1

Page 5: Anno XIV- N. 3/4 - marzo aprile 2017 - bimestrale - Soiel ... · Il lato oscuro del digitale ... il portale degli acquisti della Pubblica Amministrazione ... il 30% già nel 2015

Guardando i dati più in detta-glio, nel 2016, il mercato di-

gitale nel suo complesso è cre-sciuto dell’1,8% a 66.100 milioni dieuro. Il dato risulta superiore aquello previsto lo scorso settembre(+1,3%), e lascia intravedere unacrescita ancora superiore per il2017, attorno al 2,3%, a sfiorare i67.700 milioni di euro.Già ad un primo livello di disag-gregazione, i dati indicano che aquesta crescita hanno concorso unpo’ tutti i comparti, tranne, comegià visto, i servizi di rete: Servizi ICTa 10.631,6 milioni di euro (+2,5%);Software e Soluzioni ICT a 6.258,8milioni di euro (+4,8%), Dispositi-vi e Sistemi a 17.229,6 milioni dieuro (+1,4%), Contenuti Digitali eDigital Advertising a 9.622,2 milionidi euro (+7,2%).Nell’ambito dei singoli comparti, gliandamenti dei diversi segmentihanno una volta di più conferma-to il rallentamento di quelli più tra-dizionali e il dinamismo di quelli piùlegati alla trasformazione digitaledei modelli produttivi e di servizio.

Il mercato dei Dispositivi ha co-munque dato segno di tenuta,grazie alle componenti infrastrut-turali e agli smartphone (16,7 mi-lioni di unità, + 8%), che sono nel-le mani del 65% degli italiani e chehanno alimentato la ripresa dei ser-vizi di rete mobile. La componente PC è calata inunità del 4,4% (dato risultante dal-8,8% dei desktop a 1.231.000 pez-zi, e dal -2,4% dei notebook a2.908.000 pezzi), ma è rimasta re-lativamente stabile in valore per ef-fetto dell’acquisto di modelli sem-pre più potenti. È invece continuato il calo dei ta-blet (-7,1% a 2.463.000 pezzi).

Il comparto Software e Soluzionigià in ripresa da due anni e lega-to più di ogni altro all’innovazione,ha mostrato nell’insieme ancora piùvivacità, raggiungendo 6.258,8milioni di euro (+4,8%). Anche qui è evidente il segno

della trasformazione in corso.È infatti cresciuto bene il softwareapplicativo (4.498,3 milioni di euro,+6,5%), ancora sull’onda dellecomponenti più innovative: piat-taforme per la gestione web, IoTe così via. Ha frenato il software disistema (-0,3% a 545,5 milioni dieuro), mentre il middleware (1.215milioni di euro, +1,2%) ha rallentatola crescita, non per carenza di do-manda, ma perché una quota cre-scente di essa tende ad essere sod-disfatta dalle modalità Cloud eOutsourcing infrastrutturale.

Bene anche i Servizi ICT, secon-di solo ai servizi di rete per peso sulmercato digitale complessivo. La crescita rilevata, del 2,5% a10.631,6 milioni di euro, non solomostra un’accelerazione rispettoallo scorso anno (+1,5%), ma con-ferma una netta inversione di ten-denza dopo i cali continui deglianni scorsi e rivela tutta la consi-stenza dei nuovi e più evolutitrend di spesa. Il comparto è infattitrainato dai servizi di Data Centere Cloud Computing (che nell’in-sieme crescono del 16,1% a2.264,7 milioni di euro, con lacomponente Cloud in crescita del23%), che compensano largamentele performance dei servizi di Out-sourcing (-1,3% a 3.689,4 milioni dieuro), Formazione (-1% a 322 mi-lioni di euro) e Assistenza Tecnica(-1% a 718 milioni di euro), che, co-munque, migliorano le dinamicherispetto agli anni scorsi. Significativo, per quanto attiene al-l’evoluzione verso nuovi modellidell’ICT, è anche il ritorno allacrescita dei Servizi di Consulenza(+0,5% a 785 milioni di euro) e diSviluppo Applicativo e Systems In-tegration (+0,1% a 2.852,5 milio-ni di euro). Esso appare infatticorrelato proprio al progresso delcloud e degli altri digital enabler,e all’innesco di un processo di am-modernamento di applicazioni e in-frastrutture funzionale all’accele-razione dei nuovi modelli di frui-zione dell’ICT.

MARZO APRILE 2017 5

I TREND DA ASSINFORMNCHIESTI AI RISULTATI E LE STIME DELLA RELAZIONE NET CONSULTING

Crescita e previsioni in dettaglio Comparto per comparto, l’andamento dei trend analizzati

Page 6: Anno XIV- N. 3/4 - marzo aprile 2017 - bimestrale - Soiel ... · Il lato oscuro del digitale ... il portale degli acquisti della Pubblica Amministrazione ... il 30% già nel 2015

MARZO APRILE 20176

MODULO DI SOTTOSCRIZIONEQuota abbonamento annuale comprensivo di spese di spedizione

6 numeri € 30,00 con la formula di pagamento:

Bonifico bancario sul C/C n. 000013833109Banca Intesa Sanpaolo – Ag. 1889 – MilanoIBAN IT12 Y030 6909 4950 0001 3833 109

VISA EC/MASTERCARD AMERICAN EXPRESS

Pagamento con Carta di credito

Numero carta Data scadenza

Codice di verifica (riportare il codice di 3 cifre presente sul retro della carta a destra della firma)

Data Firma

[email protected] rilancia i suoi contenuti con nuove e interessanti sezioni.

• La mia agenda digitale – Uno spazio dedicato ai Responsabili IT di enti pubblici che illustrano le loro priorità e come si stanno al-lineando agli obiettivi fissati dall’Agenzia per l’Italia Digitale.

• L’innovazione degli altri – Una panoramica su quanto succede nelle Pubbliche Amministrazioni degli altri Paesi.

• Energy management – Perché la razionalizzazione dei consumi energetici è un fattore importante in tempi di spending review.

[email protected] è disponibile in abbonamento, e quindi non è re-peribile in edicola.L’abbonamento ai sei numeri annuali della rivista va in corso dal primo numero raggiungibile e può avere inizio in qualsiasi periodo dell’anno.

COME ABBONARSI A

Indirizzo

Tel.

Cognome

Ente o Società

C.A.P. Prov.

Nome

Funzione

E-mail

Fax

Città

EVENTI E TENDENZE

L’offerta formativa dell’Universitàdegli Studi di Brescia si articola inquarantacinque corsi di laurea, tratriennali, magistrali e magistrali a ci-clo unico nelle aree scientifiche diGiurisprudenza, Economia, Inge-gneria e Medicina ed Odontoiatria.L’offerta post-laurea si compone discuole di specializzazione; scuole ag-gregate di area medica; dottorati diricerca e master di perfezionamen-to e summer school.

Obiettivi diversi, esigenze diverseLa popolazione studentesca è di cir-ca 15.000 iscritti, mentre il personalestrutturato è di circa 1.100 unità, dicui metà personale tecnico ammi-nistrativo e metà personale docen-te e ricercatore. La Facoltà di Medicina dell’Univer-sità degli Studi di Brescia si avvaledella collaborazione di Spedali Ci-vili di Brescia, uno dei più grandiospedali italiani, per garantire l’as-solvimento dei propri compiti isti-tuzionali di didattica e ricerca. Spedali Civili si avvale della colla-borazione con l’Università per as-solvere ai propri compiti assistenziali.La collaborazione tra Università eSpedali Civili produce un elevato nu-mero di studenti specializzandi, at-tivi a livello universitario e ospeda-liero. Le due istituzioni agiscono conscopi diversi, per cui l’utilizzo del-l’informatica risulta essere differen-te: se per l’Università il focus è rap-presentato dalla didattica e dalla ri-cerca, per l’Ospedale è la cura.Se il medico si trova ad aderire a re-gole ben precise, dettate dai canonidella sanità, il ricercatore ha neces-sità che queste siano meno strin-genti, in modo da poter esercitarepiù liberamente la propria ricerca. Una situazione che, protraendosi permolti anni, ha portato ad una ge-neralizzata insoddisfazione e a ten-tativi di aggirare le regole sanitariegiustamente poste.

Virtualizzazione per creare ordine “La tecnologia ha rappresentato lostrumento fondamentale per risol-vere o comunque mitigare il più pos-sibile questa situazione”, spiega

Andrea Marinoni, Responsabiledei Sistemi Informativi dell’Univer-sità. “L’idea è stata quella di virtua-lizzare macchine e applicazioni e ac-quisire un’infrastruttura virtuale ge-stita dall’Università, ma erogata an-che all’interno dell’Ospedale Civile.Prima di scegliere Citrix abbiamo ef-fettuato una selezione e riscontratoche questa fosse decisamente piùavanti per quanto riguarda le fun-zionalità e le modalità di gestioneamministrativa e sistemistica, ap-purando che la sua tecnologia siadattava meglio all’infrastruttura direte ospedaliera”.

La configurazioneXenDesktop è la soluzione di Citrixscelta per l’erogazione del desktopproprio per trasmettere all’utente l’i-dea della separazione netta trautente universitario e utente ospe-daliero. Considerata l’esigenza pri-maria dell’Istituto, si è lavorato af-finché l’utente avesse sul proprio de-sktop una icona vera e propria (Ci-trix Receiver), una finestra sul mon-do universitario in cui trovare di-sponibili e sempre aggiornate le li-cenze software secondo le esigen-ze specifiche di docenti e ricercatori. In accordo con l’Ospedale Civile, Ci-trix Receiver è stato installato su unparco macchine di circa 3.000 po-stazioni: ciascun utente potrà acce-dere, tramite username e password,all’ambiente universitario. La solu-zione scelta di Moonshot HP per-mette in fase inziale di distribuire ap-plicazioni e di VDI a circa 300/400utenti. In futuro, però, permetterà digestire un livello di densità pari an-che a 1.500 utenti.

Progetti futuriConclude Marinoni: “Per il futuro,vorremmo fare sperimentazioni suilaboratori per arrivare ad allestirnedi nuovi in poco tempo, conside-rando che un laboratorio com-prende dalle 10 alle 50 macchine vir-tuali. Da qui ad allora, estenderemoil progetto anche ad altri enti ospe-dalieri della Lombardia con i qualisono in atto convenzioni per l’ero-gazione della didattica”.

CITRIX ALL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BRESCIA

Tra ricerca e sanitàUn Centro di eccellenza in Lombardia

Page 7: Anno XIV- N. 3/4 - marzo aprile 2017 - bimestrale - Soiel ... · Il lato oscuro del digitale ... il portale degli acquisti della Pubblica Amministrazione ... il 30% già nel 2015

Consip Spa ha aggiudicato laquinta edizione della gara per latelefonia fissa delle PubblicheAmministrazioni, che ha per og-getto i servizi di telefonia fissa, dibase e avanzati, la fornitura delservizio di IP Centrex, i servizi diRete intelligente fissa, compresi iservizi di Rete Virtuale Privata, Ad-debito al Chiamato, Ripartito,Numero personale e Numero uni-co. La gara, del valore comples-sivo di 925 milioni di euro, è sta-

ta strutturata con un impianto in-novativo che prevede l’aggiudi-cazione sia di una Convenzione,con il concorrente risultato primoclassificato nella graduatoria del-le offerte, sia di un Accordo qua-dro con diversi operatori econo-mici - il cui numero è rapportatoal numero di offerte ricevute - inbase al quale le AmministrazioniPubbliche potranno operare l’ag-giudicazione di successivi ap-palti specifici.

L’aggiudicatarioLa Convenzione - che prevede unquantitativo massimo ordinabile di400mila linee equivalenti - è sta-ta aggiudicata a Fastweb Spa.L’Accordo quadro - per ulteriori200mila linee equivalenti - è sta-to aggiudicato alla stessa Fa-stweb Spa, al Raggruppamentotemporaneo di imprese (RTI) in viadi costituzione fra Wind Tre Spa(già Wind Telecomunicazioni Spa)e Tiscali Italia Spa e al RTI (an-

ch’esso in via di costituzione) fraBT Italia Spa e Vodafone Italia Spa.

Garantire la continuitàScopo di questa struttura di garaè quello di garantire continuitànell’offerta alle Pubbliche Ammi-nistrazioni di diverse dimensioni,offrendo strumenti di approvvi-gionamento efficienti sia per le PAche necessitano del servizio basedi telefonia fissa sia per quelle cheintendano acquistare servizi piùcomplessi e personalizzare il ser-vizio, grazie a uno strumento ra-pido e flessibile come l’Accordoquadro.La durata dell’Accordo quadro edella Convenzione è di 36 mesi,con possibilità di proroga sino adulteriori 12 mesi.

In contemporanea con l’attivazio-ne, un primo operatore membrodel consorzio, Interoute, ha già ac-ceso i propri sistemi trasmissivi pre-senti nel sito, ed è quindi prontoa ricevere eventuali richieste di con-nettività. Sono in procinto di farlo anche Fa-stweb e Retelit con proprie solu-zioni infrastrutturali. A seguire, ci sarà l’accensione de-gli apparati di tutti gli altri opera-tori soci del consorzio.

Caratteristiche tecnicheOspitato nell’area di ricerca di Ital-tel a Carini (Palermo), il DC diOHM, con i suoi 1000mq, è statoprogettato con i più avanzati sistemitecnologici che ne garantiscono lacontinuità di servizio e la scalabilitàdelle infrastrutture interne e dellapotenza elettrica nel tempo. Gra-zie alla modularità dei sistemi diprecablaggio in fibra ed elettrici, ilDC si caratterizza per la facilità concui i clienti possono installare i

propri apparati in rack o usufruiredi quelli messi a disposizione daOHM in tempi estremamente con-tenuti ed a costi competitivi.

La compagineIl polo rappresenta la prima sedetecnologica neutrale e carrier-in-dependent nel Sud Mediterraneoper l’alloggiamento di apparatitecnologici di operatori, OTT, im-prese e PA, ed è frutto della vo-lontà dei soci fondatori che hanno

dato vita al consorzio: Eolo, Equi-nix Italia, Fastweb, In-Site, Inte-route, Italtel, MIX (Milan InternetExchange), Retelit, SUPERNAP Ita-lia, VueTel Italia e XMED.

Gli obiettiviNon nasconde la soddisfazioneValeria Rossi, Presidente di OpenHub Med: "Si tratta di un ulterio-re passo in avanti nella realizzazio-ne di un progetto tra i più innova-tivi e ambiziosi del nostro Paese. Lacompagine societaria di OHM oggivanta i nomi più illustri nell’ambitodelle reti in Italia ed è stato grazieal contributo di tutti, in termini diexpertise, visione e capacità, cheOHM ha potuto raggiungere anchequesto traguardo. In altre parole, unapproccio da vero Consorzio, chesi materializza con l’avvio operati-vo del DC di Carini, cuore neutra-le dell'HUB, che compone, con leinfrastrutture dalle maggiori landingstations, il completamento della pri-ma fase”. L’obiettivo è far diventareil Mediterraneo centrale di ag-gregazione e sviluppo del trafficoche arriva da Sud e da Est, “L’at-tivazione del DC è uno step fon-damentale. Oggi siamo pronti adaccogliere all’interno di OHM laterminazione di reti, CDN, Contentproviders, Cloud providers, Digitalmedia providers e tutti i soggettiche abbiano beneficio nell’avere adisposizione un’area infrastrutturatae strategica sia a livello nazionaleche internazionale".

7MARZO APRILE 2017

ATTIVATO DAL CONSORZIO PER IL TRAFFICO DATI NEL MEDITERRANEO

Al via Open Hub MedA fine aprile è arrivata l’ora X per il Data Center di OHM - il Consorziopolo tecnologico nato per rendere l’Italia il ponte tra le reti Internet delle aree Asia, Middle East, Nord Africa e la Big Internet europea e globale

EVENTI E TENDENZEN SEW

CONSIP AGGIUDICA LA CONVENZIONE E L’ACCORDO QUADRO

Per i servizi di telefonia fissaL’obiettivo è di coprire la domanda del servizio base e di servizi complessi

Page 8: Anno XIV- N. 3/4 - marzo aprile 2017 - bimestrale - Soiel ... · Il lato oscuro del digitale ... il portale degli acquisti della Pubblica Amministrazione ... il 30% già nel 2015

8 MARZO APRILE 2017

N SEWEVENTI E TENDENZE

Ad aprile Cisco ha annunciato chel’Azienda Sanitaria Locale dellaprovincia di Taranto ha imple-mentato, in accordo con la Facoltàdi Medicina dell’Università di Baridiretta dal prof. Tino Gesualdo,una infrastruttura di TelePresenceall’avanguardia, basata su tecno-logie ibride di Collaboration Cisco. Grazie a questa, ha trasformato lemodalità di gestione dei corsi uni-versitari delle professioni sanitarie(Infermieristica, Fisioterapia, Tecnicidella Prevenzione). Un progetto nato dal proposito dimigliorare l’interazione tra docen-ti e discenti, di incrementare l’ef-ficacia didattica attraverso una ri-sorsa in grado di veicolare ad al-tissima qualità immagini, video,materiali didattici e di governarel’intero svolgimento delle lezionicon un livello pari alle classiche le-zioni frontali. Una fruizione “a distanza” in gra-do di consentire una didatticamultimediale, flessibile e modernanella modalità “alternanza Scuo-la/Lavoro” con la stessa efficacia edefficienza della formazione in loco. L'Azienda Sanitaria Locale di Ta-ranto sta investendo, grazie allasensibilità della direzione genera-le guidata dall’avv.to Stefano Ros-si, in innovazione, nei diversi am-biti istituzionali, con l’obiettivo dirispondere ai bisogni sanitari e so-ciali della popolazione della pro-vincia ionica, anche per offrire ser-vizi sempre più efficienti e capacidi garantire un’elevata qualità del-le prestazioni al cittadino.

L’infrastrutturaIl progetto realizzato si sviluppamediante una infrastruttura di Te-lePresence che collega la sededella Cittadella della Carità,dove l’ASL di Taranto ha orga-nizzato i corsi di laurea delle pro-fessioni sanitarie, e la sede del-

la Facoltà di Medicina presso ilPoliclinico di Bari, dove è pre-sente il corpo docente. Tramite tecnologie ibride di Col-laboration Cisco, come Expres-sway-C ed Expressway-E on pre-mises e Spark in Cloud, è stato rea-lizzato un servizio i cui punti di for-za sono la semplicità di utilizzo ela qualità audio/video. Inoltre, grazie agli end point videoCisco all-in-one, quali MX200,MX800 ed i codec SX20 e SX80,l’experience di didattica non hanulla da invidiare alla formazionein loco.

La fase di cambiamentoSi tratta di un progetto che si è po-tuto sviluppare a coronamentodell’investimento tecnologico che,in tre anni, ha permesso all’ASL diTaranto di gestire una fase impor-tante di cambiamento, potendocontare su di un’infrastruttura ICTdi Collaboration scalabile, aperta egestita nella sua uniformità. Un’infrastruttura che ha consentitola realizzazione della soluzione di e-

learning in tempi assai rapidi, ri-spondendo perfettamente alle esi-genze di tutte le parti coinvolte. “Abbiamo cercato da subito di rea-lizzare un nuovo modo di fare for-mazione, che consentisse di ave-re la stessa user experience di chisegue le lezioni in loco”, ha di-chiarato Nehludoff Albano, CIOdella ASL di Taranto. “Nello stes-so tempo ci serviva associare allapiattaforma una semplicità di uti-lizzo che fosse immediata, sia perl’utilizzatore sia per il docente siaper gli studenti. Infine, volevamo che la piat-taforma fosse affidabile, confor-me agli standard di riferimento eintegrata con l’infrastruttura diCollaboration, realizzata pressoquesta ASL, in modo che ci fos-se un ponte tecnologico tra chiadopera questi strumenti perapplicazioni di TeleSanità e chi in-segna Medicina o chi apprende,nell’ambito dei corsi di laureadelle professioni sanitarie, po-tendo utilizzare gli stessi stru-menti innovativi”.

Spirito collaborativoIl risultato è stato reso possibilegrazie alla collaborazione dellesocietà Fastweb e Brand id, che, ol-tre alla connettività a larga bandadel primo, hanno messo in camposervizi tecnici e professionali allabase della soluzione che permet-te agli studenti e ai docenti di es-sere produttivi e di realizzare ipropri obiettivi di formazione, evi-tando i tempi e i costi di sposta-mento. Inoltre, la stessa soluzionepotrà essere utilizzata come stru-mento di e-learning dalla ASL diTaranto, senza dover sostenereulteriori costi, consentendo il col-legamento alle aule anche dallapropria abitazione.

Tecnologie relazionali“Il processo di miglioramento ha in-vestito l’intero sistema aziendaledell’Azienda Sanitaria di Taranto, an-che grazie all’utilizzo di una tecno-logia nata per favorire lo scambiodi opinioni ed esperienze,” ha ag-giunto Michele Dalmazzoni, Col-laboration & Industry DigitizationLeader di Cisco Italia. “Rappre-senta un importante passo in avan-ti nel processo di digitalizzazione delPaese e della formazione specia-lizzata in ambito sanitario”.

CISCO ALLA ASL DI TARANTO, IN PARTNERSHIP CON LA FACOLTÀ DI MEDICINA

DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI E IL SUPPORTO DI FASTWEB E BRAND ID

Collaboration, TelePresence, Medicina e Formazione Universitaria Le soluzioni trasformano la Teledidattica dei corsi delle professioni sanitarie

L’ESPERIENZA DI CISCO

Nelle soluzioni di Collaboration che

cambiano il modo di vivere, lavorare,

giocare ed apprendere, l’esperienza Ci-

sco consente alle Università e alle

Aziende Sanitarie più lungimiranti di po-

tersi avvantaggiare di quei meccanismi

di efficientamento basati sulle tecno-

logie IP ad elevato contenuto qualita-

tivo che, allo stesso tempo, costitui-

scono delle solide fondamenta su cui

impostare un processo di trasformazione

e digitalizzazione.

Page 9: Anno XIV- N. 3/4 - marzo aprile 2017 - bimestrale - Soiel ... · Il lato oscuro del digitale ... il portale degli acquisti della Pubblica Amministrazione ... il 30% già nel 2015

9

N SEW

In aprile, a Roma, si è tenuto il con-vegno “Cybersecurity: il lato oscu-ro del digitale” organizzato dal CSIPiemonte e CLUSIT, l’AssociazioneItaliana per la Sicurezza Informaticache ogni anno fornisce il quadro del-la situazione globale sul tema.La vulnerabilità dei sistemi informaticiè riconosciuta a livello globale. Cittadini, aziende e governi subi-scono attacchi sempre più frequentie difficili da contrastare. Questoinasprimento vale anche e soprat-tutto per la PA. Ciò è dovuto, comesi legge nel rapporto Clusit 2017, almutamento della prospettiva nel ri-guardo della “appetibilità” delle PAda parte di organizzazioni o singo-li individui portatori di interessi ille-citi. È un dato di fatto che le Am-ministrazioni stiano diventando ber-saglio di attacchi sempre più arti-colati ed evoluti. “Il CSI Piemonte ha organizzato

questo incontro - ha sottolineato ilPresidente CSI, Riccardo Rossotto- per promuovere una collabora-zione forte tra organizzazioni pub-bliche e private, in linea con i prov-vedimenti del Governo a livello na-zionale, e contribuire alla salva-guardia dei nostri dati. Nel nostroPaese il tema è ancora sottostima-to. Permane una forma di ‘altruismo’legata ad una lettura miope e peri-colosa del rischio: "ho letto che suc-cede ma non a me...agli altri". Bi-sogna combattere questo tipo di ap-proccio con una politica di forma-zione e prevenzione che aiuti tutti icomparti imprenditoriali e profes-sionali a dare il giusto peso ad unaminaccia gravissima che incombesulla nostra sicurezza pubblica e pri-vata. Per il CSI, il tema Digital Se-curity è da tempo pervasivo rispet-to alle attività che esso svolge peri suoi 129 Enti Consorziati piemon-

tesi, nella protezione quotidianadei servizi affidati. Anche per ilConsorzio il 2016 è stato un annoimpegnativo sotto questo profilo:sono state sostenute ondate di ten-tativi di attacchi, con picchi che in al-cune occasioni hanno superato la so-glia dei 150.000 al giorno verso i ser-vizi web per la PA, contrastati effi-cacemente con sistemi tecnologicidi protezione e azioni sinergiche dicollaborazione con gli enti”. Ma quali sono le tecniche di attac-co più diffuse a llivello globale? Il Phishing e social engineering (+1166%), ovvero attacchi mirati a“colpire la mente” delle vittime, in-ducendole a fare passi falsi chepoi rendono possibile l’attaccoinformatico vero e proprio, ma an-che il “Malware” comune, tra cui icosiddetti “Ransomware”, non piùsolo per compiere attacchi di piccolaentità, ma anche contro bersagli im-

portanti con impatti significativi. In aumento anche gli attacchi com-piuti con DDoS (+13%) e “0-day”.La somma delle tecniche di attaccopiù banali (SQLi, DDoS, Vulnerabi-lità note, phishing, malware “sem-plice”) rappresenta il 56% del tota-le: è uno dei più allarmanti, poichérende evidente la facilità di azionedei cybercriminali. “Il 2016 è statol’anno peggiore in termini di attac-chi - ha dichiarato Gabriele Faggioli,Presidente di Clusit - e questo pa-radossalmente ha comportato un in-nalzamento di attenzione. L’augurioè che questa attenzione, insieme allenormative previste nel 2018, per-metta di affrontare il tema in termi-ni più maturi”. Ma le armi per combattere il rischiocyber non sono solo tecnologiche:il primo passo è la consapevolezzadelle persone e il loro comporta-mento: “La sicurezza informatica èun problema di tutti, e come tutti iproblemi deve essere affrontato inmodo da favorire una mentalitàdiffusa di attenzione per le proble-matiche di sicurezza ICT”, ha con-cluso Giulio Lughi, Presidente CTSdel CSI Piemonte.

DAL CONVEGNO ORGANIZZATO DA CSI PIEMONTE E CLUSIT

Il lato oscuro del digitale

A fine marzo, a Milano, organizza-to da Motore Sanità, associazionedi promozione culturale e socialesenza scopo di lucro, si è tenuto ilworkshop su “La gestione del datosanitario”, nell’era dei Big Data. I Big Data sono una realta destina-ta a svilupparsi con grande accele-razione nel prossimo futuro, in un pe-riodo in cui le societa e gli Stati de-vono affrontare le sfide sociali e ri-solvere problemi legati alla nutri-zione, alla poverta, all’educazione,e ovviamente alla sanita e alla salu-te. Possono fornirci nuove chiavi in-terpretative e di indagine al riguar-do: sono in grado di contribuire allascoperta di modelli comportamen-tali e nuovi sistemi valoriali che congli strumenti attuali ignoriamo. Possono apportare un concretocontributo alla soluzione o all’indi-viduazione di nuovi problemi, come

la risposta a determinate terapie me-diche e farmacologiche, le ricerchesul genoma umano e le sue enormipossibilita combinatorie a livelloproteico, per la lotta ai tumori ed allemalattie storiche come l’Alzheimer. Ha aperto i lavori Alessandro Co-lucci, Presidente della Commis-sione Programmazione e Bilanciodella Regione Lombardia, dichia-rando che parlare di dato sanitarioassume oggi un significato com-pletamente nuovo con il qualeconfrontarci, per garantire ai cit-tadini livelli di cura piu rispon-denti ai bisogni emergenti. Ma vafatto ponendo grande attenzionealla sicurezza e alla tutela della pri-vacy e dei dati sensibili. Per Gian Antonio Girelli, dellaCommissione permanente Sanitàe politiche sociali, mettere insiemei dati fornisce un quadro di infor-

mazioni (situazione generale delservizio, territorialità, finalizzazionedella la spesa, investimenti) chepermette di tenere sotto control-lo l’efficacia e la metodologia dicura migliore. Ma si pone il pro-blema della riservatezza e del con-trollo del trattamento degli stessi. Nicola Ruggiero, Vice PresidenteANITEC, ha sottolineato che “L’a-nalisi dei Big Data diventa parti-colarmente rilevante quando siparla di sanità. Questo perché letecnologie digitali applicate al-l’ambito sanitario consentono unmonitoraggio sempre più costan-te sia delle strutture, sia dei pazienti,all’interno di percorsi di cura sem-pre più dedicati. Tutto ciò, ove ab-binato alla potenza della Rete In-ternet a banda ultra-larga, trasfor-ma, di fatto, almeno in parte, “il pa-ziente in ospedale, in laboratorio

scientifico ed in medico di sé stes-so”, grazie alla generazione del-l’informazione in tempo reale edalla gestione delle conseguentianalisi e percorsi terapeutici”. Il Country Manager Oracle Italia, Fa-bio Spoletini, ricorda che, nel no-stro Paese, il tema è essenzial-mente organizzativo e non tecno-logico: “Oggi non possiamo non in-novare e non investire, e il cloud èun’opportunità che consentirebbenon solo un’innovazione in un mo-mento in cui non si ha disponibilitàdi risorse, ma anche un risparmio”. Giacomo Cosenza, Amministrato-re Delegato Sinapsi, ha dichiaratoche, benche la digitalizzazione e In-ternet offrano innumerevoli van-taggi, inducono non poche minac-ce. Le major del mercato musicalereagirono con varie tecnologie diprotezione dei contenuti digitali, i‘Digital Rights Management’: “Pa-radossalmente, quella stessa tec-nologia di protezione, sostanzial-mente fallita in quei contesti, puòessere proficuamente utilizzata nel-la protezione della privacy, dandovita a quelli che ormai molti chia-mano Privacy Rights Management”.

A MILANO, IL WORKSHOP ORGANIZZATO DA MOTORE SANITÀ

La gestione del dato sanitarioSicurezza e cloud nell’era dei Big Data

EVENTI E TENDENZE

MARZO APRILE 2017

Page 10: Anno XIV- N. 3/4 - marzo aprile 2017 - bimestrale - Soiel ... · Il lato oscuro del digitale ... il portale degli acquisti della Pubblica Amministrazione ... il 30% già nel 2015

MARZO APRILE 2017

N SEW

Exprivia comunica che la propriacontrollata, Exprivia Healthcare IT,società del gruppo operante nelmercato della sanità, si è aggiudi-cata in via definitiva la gara banditacon procedura aperta per contodella Regione Puglia per l’affida-mento dei servizi di evoluzione ap-plicativa, conduzione operativa,assistenza tecnico-applicativa emanutenzione dei sistemi infor-mativi Edotto e Trattamento RicetteFarmaceutiche. Le attività previstedalla commessa riguarderanno ilcomplesso della infrastruttura tec-nologica delle Aziende SanitarieLocali della Regione in modalitàCloud computing e, specifica-mente, l’evoluzione dell’infra-struttura applicativa Edotto. Il sistema, sviluppato da ExpriviaHealthcare e in esercizio da luglio2012, sarà localizzato presso ununico Data center regionale, econsentirà l’accesso alle sue com-ponenti applicative da parte di tut-ti gli operatori del SSR.

Termini della commessaLa commessa e stata assegnata alraggruppamento di imprese gui-date da Exprivia Healthcare per unimporto complessivo di 19,5 mi-lioni di Euro, di cui 12,7 di perti-nenza della società. La durata della commessa sarà di36 mesi, rinnovabili per ulteriori 24.Grazie al sistema Edotto e alla suapervasività presso tutte le struttu-re sanitarie della regione, la Pugliadisporrà di un governo capillaredelle attività erogate dalle strutturesanitarie, al passo con le regioni piùvirtuose nelle scelte di sanità di-gitale. L'evoluzione che porta alnuovo sistema informativo sanita-rio Edotto è guidata dalle linee diindirizzo normativo del contesto sa-nitario nazionale e regionale, cheprevedono la progressiva tenden-za alla deospedalizzazione dei pa-zienti con assistenza sanitaria pres-so il loro domicilio, la riorganizza-zione della rete di cura territoria-le volta ad una maggiore atten-

zione agli aspetti di governo del-la continuità assistenziale, la ne-cessità che le Aziende Sanitarie sia-no meglio in grado di riorganizza-re i processi e i modelli operativi edi governance, potendo fare affi-damento sulle capacità dei proprisistemi informativi.

Un sistema ‘tuttofare’“L’affidamento ad Exprivia di que-sta importante commessa con-ferma il ruolo di leadership del no-stro Gruppo nella realizzazionedelle soluzioni e servizi sanitari”,dichiara Domenico Favuzzi, Pre-sidente e Amministratore delegatodi Exprivia. “Con le attività diquesta importante commessa ilnostro Gruppo porta a valore gliinvestimenti condotti per la tra-sformazione digitale della sanità,attraverso tecnologie software,che sono parte della propria sui-te ‘e4cure’ e che consentono dicollegare l'intera Sanità regionalecapillarmente, dai centri ammini-

strativi e dirigenziali alle struttureospedaliere all’interno di tutta lafiliera, fino ai singoli professionistied ai servizi on line per l'utente”.

AGGIUDICATA LA GARA BANDITA DALLA REGIONE PUGLIA

Edotto e il Trattamento Ricette Per la manutenzione e l’evoluzione dell’infrastruttura tecnologica di Exprivia

EXPRIVIA

Exprivia è un gruppo internazio-nale composto da circa 2.000professionisti, in grado di abilitareil processo di trasformazione di-gitale attraverso soluzioni checoinvolgono l'intera catena delvalore del cliente. Exprivia dispone di un team diesperti specializzati nei diversiambiti tecnologici e di dominio,dai Big Data al Cloud, dall'IoT alMobile, dal mondo SAP alla ITSecurity, distribuiti in Europa,America e Asia. Exprivia affiancai propri clienti nei settoriBanking&Finance, Telco&MediaEnergy&Utilities, Aerospace&De-fence, Manufacturing&Distribu-tion, Healthcare e PA.

L’operatore di telecomunicazioniEolo ha investito oltre 120 milioni dieuro negli ultimi tre anni e si preparaad investirne altri 200 nel prossimotriennio. Il CEO dell’Azienda, LucaSpada, afferma: “Il 5G è una gran-de opportunità, per coglierla occorrefavorirne tutte le declinazioni: quel-lo fisso può portare la banda ultra-larga nelle zone più ‘difficili’ del no-stro Paese”. Da Varese, dunque,comincia la stra-da per portare l’Italia fuori dalla pa-lude dei Paesi ‘a bassa performan-ce’ digitale (Digital Economy and So-ciety Index 2017) e per superare ilrischio di un nuovo digital divide chepotrebbe gravare sul 37% dellapopolazione (quello che risiedefuori dalle grandi città).

Grande opportunità per il PaeseLa Società, da sempre impegnata aportare la banda ultralarga nei ter-ritori italiani più difficili, ha recente-mente acquisito dal MISE, con un in-vestimento di 10 milioni di euro, i di-ritti d’uso per 224MHz di spettro ra-dio a 28GHz su scala nazionale. A partire dal secondo semestre2017, infatti, le tecnologie ‘5Gready’ saranno in grado di erogareagli utenti servizi di connettivitàcon una velocità pari a 100Mbps indownload e 50Mbps in upload.“Da anni EOLO ha messo in cam-po importanti investimenti di ricer-ca e sviluppo per spingere la reteverso il 5G, puntando su velocità dibanda, efficienza spettrale e bassalatenza - commenta Spada - Si trat-

ta di un passo fondamentale per ren-dere il nostro Paese davvero com-petitivo in Europa, dove siamo al 25°posto in quanto a sviluppo dell’e-conomia e della società digitale.EOLO, mettendo a disposizionerete e competenze, è pronta a gio-care un ruolo da protagonista perrendere il cambiamento possibile,anche nelle aree più periferiche”.

Il fisso, come occasione di sviluppoIl 5G non è una tecnologia specifi-ca ma un nuovo modello di fare TLCwireless, siano esse fisse o mobili: loconfermano i più recenti documentidell’Unione Europea e dell’ITU. Per questo motivo, se si vuole dareuna risposta concreta alla necessitàdi promuovere la diffusione della

banda ultralarga nel territorio, lo svi-luppo del 5G in Italia dovrà esseretecnologicamente neutro. Se così non fosse, si correrebbe il ri-schio di escludere nuovamentequelle zone che sinora hanno pagatoil prezzo più grande in termini di di-gital divide: tutti quei piccoli emedi centri abitati (6.950 Comunidel cluster C e D, il 37% della po-polazione) che con estremo ritardohanno visto arrivare la banda larga.Significherebbe perdere un’occa-sione importante di sviluppo per ilPaese. “Per agevolare anche lo svi-luppo del 5G fisso (il Fixed WirelessAccess), occorrono ulteriori fre-quenze specificatamente dedicatee modelli di assegnazione ad hoc. In quest’ottica, la sperimentazioneavviata recentemente dal MISE sul-le frequenze 3.6-3.8 MHz dovrebbecoinvolgere anche l’FWA, soprat-tutto nelle aree extra-urbane e rurali,da sempre territori dove gli opera-tori wireless fissi hanno investito”.

BANDA ULTRALARGA PER GLI UTENTI DEI PICCOLI E MEDI COMUNI

Con EOLO, il 5G fisso

10

EVENTI E TENDENZE

Page 11: Anno XIV- N. 3/4 - marzo aprile 2017 - bimestrale - Soiel ... · Il lato oscuro del digitale ... il portale degli acquisti della Pubblica Amministrazione ... il 30% già nel 2015

MARZO APRILE 2017

LA MIA AGENDA DIGITALE

Padova conta oltre 210mila abitantied è capoluogo della Provinciaomonima in Veneto. È il terzo Comune della Regione perpopolazione, dopo Venezia e Ve-rona (quattordicesimo a livello na-zionale) e il più densamente po-polato. Si sviluppa su una superfi-cie di 92,85 chilometri. Il Comune di Padova ha sede a Pa-lazzo Moroni in via del Municipio,dove ha aperto, da qualche tempo,gli uffici virtuali per offrire ai citta-dini e alle imprese una scelta deipropri servizi on line, tra i quali Attidel Comune, Cultura e tempo li-bero, Documenti e certificati. A questi si aggiungono il portaleIstanze OnLine, iCUP e Ztl. L'accesso è libero o con registra-zione, a seconda della tipologia.

La salvaguardia dei datiIl Comune di Padova era già clien-te NetApp e disponeva di unFAS3020 che doveva essere sosti-tuito perché ormai obsoleto. In concomitanza con l’aggiorna-mento, si è deciso di rivedere an-che l’infrastruttura, facendo inmodo che il database Oracle, tra-mite le funzionalità RAC/ASM, fos-se replicato in modo sincrono sudue nuovi storage, ubicati in due di-versi campus (Via Fra’ Paolo Sarpie Via Gozzi) mentre le rimanenti ap-plicazioni, gestite come VM vSphe-re, avrebbero potuto replicarsi inmodalità asincrona, sempre tra ledue diverse sedi. Nella sede secondaria (Via Gozzi)avrebbero dovuto comunque es-sere presenti risorse computazionalie tecnologie di networking suffi-cienti a dare continuità operativa aiservizi informatici critici, anche afronte di un eventuale “disastro” nelsito primario.

Una migrazione facile e veloceTutta l’attività di implementazionee migrazione doveva essere svoltasenza interrompere i servizi infor-matici erogati dal Comune. La scelta migliore, proposta dalpartner RTC, era quella di rimane-re su un sistema NetApp. Sono stati quindi adottati due sto-rage FAS2552, creando una nuovaconfigurazione e passando da trenodi Oracle su un solo storage Ne-tApp a due nodi Oracle su altret-tanti storage NetApp: una coppiaper sede, collegate tra loro in fibraottica a 20 gigabit. L’intera migrazione non ha prati-camente influito sulla produttività.

I benefici ottenutiLa nuova soluzione garantisce unanotevole flessibilità operativa: inbase alle esigenze di spazio, sipossono modificare i volumi intempo reale (aumento o decre-mento) fornendo a ogni singola ap-plicazione quanto necessario inmodo totalmente ottimizzato. La parallelizzazione dei controller dàla possibilità di gestire le StorageVirtual Machine con performancesempre ottimali, affidando la ge-stione al controller con meno cari-co e quindi più veloce. Il sistema garantisce anche eleva-ta continuità operativa, sia funzio-nale (logiche di completa ridon-danza delle componenti) sia incaso di attività di manutenzione (seun controller è in iter di aggiorna-mento la gestione dei dati può es-sere spostata a un altro per il tem-po necessario). Inoltre i due storage sono posizio-nati in Data center diversi, in mododa avere anche una ridondanzageografica, in caso di indisponibi-lità di un sito.

Business continuity al Comune di PadovaGrazie al nuovo storage NetApp

N SEW

11

A partire da marzo è on line unanuova piattaforma informatica ter-ritoriale per supportare gli entilocali nell’accesso e nella gestionedei programmi legati ai Fondi eu-ropei e a quelli di natura privata, fi-nanziati da Fondazioni nazionali einternazionali. Il sistema è frutto del lavoro attivatodall’Associazione dei Comuni delVeneto insieme a Regione Veneto,UPI, Comuni della Marca e Pro-vincia di Treviso, coordinato daAnci SA, la società di servizi di AnciVeneto, per sostenere in manierastrategica le politiche comunitarieeuropee sul territorio regionale, invista del check point intermediodel 2018 con Bruxelles, per verifi-care la congruenza dell’utilizzodei fondi comunitari (2,5 miliardi dieuro) per il 2014-2020.

Obiettivi e assi tematiciIl sistema agisce sia da tramite, rac-cogliendo e documentando le esi-genze emergenti dal territorio e in-dirizzandole verso bandi e fondi mi-rati, sia da aggregatore, mettendoinsieme e in maniera puntuale gliobiettivi comuni in progetti strut-turali e di territorio. La piattaformaconsente, inoltre, un costante epuntuale monitoraggio delle di-sponibilità, nonché dei progetti,identificando i soggetti virtuosi. Gli assi tematici sulla quale si ba-sano i criteri di valutazione e redi-stribuzione, rispondono alle lineedi investimento e sviluppo detta-te dall’Unione Europea: Cultura,Beni culturali, Arti performative, Tu-rismo, Salvaguardia ambiente e ter-ritorio; Imprenditoria, capacità ma-nuali, artigianato, innovazione;Formazione; Ricerca e sviluppo,Trasferimento tecnologico, Inter-nazionalizzazione; Società, Dialo-go e relazioni internazionali.

Indispensabile per i medi e piccoli Comuni Veneti“Questa iniziativa rappresenta unevento veramente significativo peril nostro territorio e per i nostri Co-muni, che hanno sempre più diffi-coltà a gestire progettualità com-

plesse e dalle regole molto preci-se, come quelle derivanti dalla fi-nanza europea - dichiara MariaRosa Pavanello, presidente ANCIVeneto - Attraverso questa piat-taforma le Amministrazioni localipotranno garantire continuità diazione e maggiore fluidità nello svi-luppo dei progetti”.Gianluca Forcolin, vicepresidentedella Regione, sottolinea: “È unprogetto che trova la sua realizza-zione grazie alla sinergia tra più entie punta all’ottimizzazione delleazioni per partecipare ai bandiper l’accesso ai fondi europei,dando la possibilità anche alleAmministrazioni ed alle realtà piùpiccole di poter accedere più age-volmente ai fondi, potendo contaresul supporto e l’esperienza anchedella Regione nella gestione del-le progettualità. Innovare è una sfi-da che riguarda anche la PA ed èuna strada che abbiamo imboccatocon determinazione nella pro-grammazione regionale, anchegrazie all’Agenda Digitale, il do-cumento che stiamo costruendo inun percorso condiviso con le Am-ministrazioni del territorio, persupportare lo sviluppo attraversole tecnologie digitali”.“Attingere ai fondi europei è peri piccoli e medi Comuni molto dif-ficile a causa della mancanza diprofessionalità specifiche nei nostriEnti - commenta Maria Rosa Ba-razza, presidente AssociazioneComuni della Marca - Grazie allapiattaforma lanciata oggi da AnciVeneto si mettono insieme le for-ze delle istituzioni territoriali per at-trarre finalmente finanziamenti eu-ropei in modo mirato ed efficace”. “Anci e UPI Veneto da tempo col-laborano per assistere e offrireservizi agli Enti Locali - dichiara Car-lo Rapicavoli, direttore di ANCI,UPI Veneto e Provincia di Treviso- Le difficoltà finanziarie nelle qua-li versano oggi gli enti locali ci im-pongono un salto di qualità in ter-mini di capacità di progettazione,per poter valorizzare tutte le op-portunità di finanziamento, so-prattutto quelle europee”.

LA PIATTAFORMA INFORMATICA IN VENETO

Gestione dei BandiPer Anci, Regione, Province e Comuni della Marca

Page 12: Anno XIV- N. 3/4 - marzo aprile 2017 - bimestrale - Soiel ... · Il lato oscuro del digitale ... il portale degli acquisti della Pubblica Amministrazione ... il 30% già nel 2015

MARZO APRILE 201712

STRATEGIE IOT S ICENAR

L'Internet of Things si confermaal centro dello sviluppo digita-

le in Italia, grazie alle utilities, al-l’auto e alla casa intelligente conun mercato che raggiunge i 2,8 mi-liardi di euro nel 2016, il 40% in piùrispetto all'anno precedente, spin-to sia dalle applicazioni consoli-date, che sfruttano la connettivitàcellulare (1,7 miliardi di euro,+36%) sia da quelle che utilizzanoaltre tecnologie (1,1 miliardi dieuro, +47%). Una crescita di grande rilievo, in li-nea o superiore a quella di altri Pae-si occidentali, anche se in larga par-te risultato degli obblighi relativi allo‘Smart Metering gas’, che impon-gono alle utility di mettere in ser-vizio almeno 11 milioni di contatoriintelligenti entro la fine del 2018.Tuttavia, anche “depurando” ilvalore del mercato IoT dagli effettidella normativa, nel 2016 si evi-denzia comunque una crescita ditutto rispetto, superiore al 20%. Oltre ai contatori del gas, è laSmart car a guidare il mercato, con7,5 milioni di auto connesse circo-lanti: questi due ambiti, da soli, rap-presentano più della metà del fat-turato IoT. Se si aggiungono le ap-plicazioni negli edifici (Smart buil-ding), soprattutto per la sicurezza,si supera il 70% del valore totale.Insieme al mercato, cresce il nu-mero degli oggetti: in Italia sonogià 14,1 milioni quelli connessi tra-mite rete cellulare (+37%), senzacontare gli oggetti che sfruttano al-tre tecnologie di comunicazione,come i 36 milioni di contatori elet-trici connessi tramite PLC (PowerLine Communication), gli 1,3 mi-lioni di contatori gas che comuni-cano tramite radiofrequenza e i650mila lampioni per l’Illumina-zione intelligente, connessi tra-mite PLC o radiofrequenza. I dati sono quelli che emergonodalla recente presentazione delRapporto annuale dell’Osserva-torio Internet of Things dellaSchool of Management del Poli-tecnico di Milano.

Si conferma un quadro di un set-tore maturo che comincia a tra-sformare in modo sensibile lo svi-luppo dei servizi e dei consumi nelPaese, tra cittadini, imprese e Am-ministrazioni Pubbliche. "Nel 2016 abbiamo osservato im-portanti segni di maturità dell’In-ternet of Things in Italia: nuove retidi comunicazione 'Low PowerWide Area', maggiore offerta di so-luzioni, crescita significativa delmercato - dice Angela Tumino, Di-rettore dell’Osservatorio Internet ofThings -. È arrivato il momento diandare oltre il livello attuale di con-nessione degli oggetti, per sposta-re l’attenzione verso i servizi.

Ad esempio, l’auto connessa abili-terà nuovi servizi per la sicurezza, lamanutenzione, la navigazione, il ri-sparmio energetico, la mobilita condivisa. I dispositivi della Smarthome consentiranno di monitorarei consumi energetici per ridurresprechi o indicare tentativi di infra-zione. In fabbrica, il monitoraggiodegli impianti produttivi consentiràlogiche di manutenzione predittivae addirittura il pagamento dei mac-chinari in base all’effettivo utilizzo.Nella Smart City i dati raccolti po-trebbero far sviluppare 'sistemi ope-rativi' per governare meglio il terri-torio e mettere a punto servizi di va-lore per la comunità”.

Gli ambiti del mercato IoTIl principale segmento del merca-to IoT (34% del totale) è costitui-to dallo Smart Metering e SmartAsset Management nelle utility,ambito in cui l’obbligo normativorelativo ai contatori gas ha porta-to a un'esplosione delle soluzioni:il mercato è passato da 500 milio-ni di euro nel 2015 a 950 milioni nel2016 (+90%). Al secondo posto (20% del totale)c'è la Smart Car, che cresce del15% e raggiunge 550 milioni dieuro. La riduzione dei prezzi deibox GPS/GPRS attenua la crescitain termini di valore di mercato, male auto connesse continuano ad au-mentare: a fine 2016 sono 7,5 mi-lioni (+40% rispetto al 2015), paria circa un quinto del parco circo-lante in Italia.Seguono poi le soluzioni per loSmart Building (510 milioni dieuro, 18% del mercato), un ambi-to che mostra una crescita del+45% rispetto al 2015, soprattut-to con soluzioni legate alla sicu-rezza negli edifici e un progressi-vo spostamento del mercato daisoli grandi edifici industriali ai pic-coli uffici e negozi. E ancora, le soluzioni di Smart Lo-gistics a supporto del trasporto(250 milioni di euro, 9% del mer-cato), utilizzate per la gestionedelle flotte aziendali e di antifurtisatellitari: a fine 2016 si registranooltre 800.000 mezzi per il traspor-to merci connessi tramite SIM. La Smart Home vale 185 milioni dieuro e il 7% del mercato (+23%),con una netta prevalenza di appli-cazioni per la sicurezza. In tali am-biti si attende un’ulteriore crescita. Lo Smart Metering continuerà l'e-spansione nel corso del 2017 sul-la spinta della normativa relativa algas e delle recenti evoluzioni inambito elettrico. La Smart Car continuerà a cresce-re con tassi importanti grazie al-l’aumento delle auto nativamenteconnesse. Per la Smart Home lo sviluppo saràfavorito dall’affermarsi di nuovicanali di vendita che moltiplicanole occasioni di acquisto (retailermulticanale, utility, telco), dal lan-cio sul mercato di nuovi prodotti eservizi con prezzo accessibile, dal-la definizione di precise strategieIot di operatori come Google eAmazon, e dallo sviluppo di part-

I DATI EMERSI DALL’OSSERVATORIO DEL POLITECNICO DI MILANO

IoT, Things are ChangingIn forte crescita i numeri nelle utilities, nello smart building e nei trasporti, sempre aspettando le smart city

Page 13: Anno XIV- N. 3/4 - marzo aprile 2017 - bimestrale - Soiel ... · Il lato oscuro del digitale ... il portale degli acquisti della Pubblica Amministrazione ... il 30% già nel 2015

STRATEGIE IOTS ICENAR

MARZO APRILE 2017 13

nership e alleanze volte a ridurre ilproblema dell’interoperabilità. Ma si prevede un dinamismo ancheper l’Industrial IoT, supportato da-gli incentivi previsti all’interno delPiano Nazionale Industria 4.0, cheprevede nei prossimi quattro anniinvestimenti in ricerca e sviluppo eincentivi fiscali a vantaggio delle im-prese che investiranno in tecnolo-gie e progetti a supporto dellaQuarta Rivoluzione Industriale. Tre ambiti di applicazione, mal-grado le grandi aspettative, sonoancora in stato embrionale: laSmart City, il cui potenziale è ancoraampiamente da esprimere, il Retailcon la possibilità di raccoglieremoltissimi dati sul comportamentodei clienti all’interno del negozio ela Smart Agriculture, dove l’IoToffre opportunità non solo in terminidi tracciabilità dei prodotti, maanche per la gestione delle attivitàagricole, soprattutto se si guarda acolture ad alto valore.

Smart City in ritardoLe applicazioni di Smart City con-tinuano ad avere un peso relati-vamente limitato nel mercato IoT:230 milioni di euro, pari all'8% deltotale. Fatta eccezione per alcu-ni ambiti circoscritti, come il tra-sporto pubblico con 200.000 mez-zi monitorati da remoto e l’illu-minazione intelligente con650.000 pali della luce connessi,il potenziale italiano della città in-telligente resta ancora bloccato. L'indagine dell'Osservatorio mo-stra che, nonostante il 51% dei co-muni medio-grandi abbia avviatoalmeno un progetto Smart Citynegli ultimi tre anni, il 56% delleiniziative è ancora in fase speri-mentale. La propensione a speri-mentare si conferma per il 2017ma le amministrazioni fanno fati-ca a estendere i progetti all’inte-ro territorio cittadino e a integrarlitra loro in una chiara strategia dimedio-lungo termine.

Grandi città, come Milano e Tori-no, rappresentano l'eccezionepositiva con i loro recenti pro-grammi di ampio respiro: la dire-zione è quella giusta, ma è anco-ra troppo circoscritta per poter co-gliere i benefici delle Smart Citya livello di sistema Paese. L’indagine svolta sui Comuni ita-liani mostra le solite barriere: ri-sorse economiche scarse, man-canza di competenze adeguate e,soprattutto, modelli di gover-nance poco chiari. Il risultato è chela maggior parte delle iniziative siarena dopo la prima fase di spe-rimentazione. Rimane il problemadi una strategia condivisa ed in-tegrata che individui obiettivi,strumenti e priorità a livello cen-trale e locale. L’Osservatorio Internet of Thingsha sviluppato alcuni modelli di sti-ma dei costi e dei benefici di quat-tro applicazioni Smart City, appli-candoli alla città di Milano.

Ne emerge che tutti i progettianalizzati si riescono a ripagareproprio grazie all’entità dei be-nefici: in 1-2 anni nel caso dellaGestione dei parcheggi, in 2-5anni per la Raccolta rifiuti, in 3-5anni per l’Illuminazione intelli-gente, in 6-9 anni per le soluzio-ni di Smart Building in edificipubblici. A ciò si aggiungano i benefici le-gati ai migliori servizi alla comu-nità, alla sostenibilità e alla vivi-bilità: a Milano, ogni utente po-trebbe risparmiare l’equivalente di3 giorni all’anno, evitando di per-derli alla ricerca di un parcheggiolibero e si ridurrebbero le emis-sioni di anidride carbonica di ol-tre 60.000 tonnellate di CO2 al-l’anno, con impatti positivi sul-l’ambiente.

L'Industrial IoTLo IoT è ancora all’inizio nello svi-luppo del suo potenziale anche in

Page 14: Anno XIV- N. 3/4 - marzo aprile 2017 - bimestrale - Soiel ... · Il lato oscuro del digitale ... il portale degli acquisti della Pubblica Amministrazione ... il 30% già nel 2015

L’IoT, che nel 2020 coinvolgerà 50miliardi di dispositivi, sarà fonda-mentale nell’evoluzione futura didiversi settori industriali e deiservizi al cittadino. Come dare impulso e accompa-gnarne con l’opportuna consa-pevolezza lo sviluppo?L’associazione Competere, ThinkTank dedicato all’innovazione e allasemplificazione delle organizza-zioni complesse, propone un ‘Po-licy paper’ che suggerisce, al Go-verno e alle Amministrazioni, unavisione strategica, basata più sul-la collaborazione pubblico-priva-to che sulla regolamentazione.

I nove punti chiave Il documento di Competere siconcentra sulle partnership pub-blico-private, dove il Governo gio-ca un ruolo primario, che potreb-bero accelerare la diffusione e losviluppo dell’IoT sia sul piano deiservizi pubblici sia sul fronte deiprocessi industriali.Fra i punti fondamentali, la crea-zione di una roadmap strategicanazionale, il ruolo d’esempio as-segnato alla PA, la necessità di in-vestimenti di tipo misto pubbli-co/privato, il ricorso ai dati perprendere decisioni e la necessità diregole “leggere”.

Le tendenze da disinnescare ri-guardano, da una parte, la pauradi una rete sempre più centraliz-zata, rigida e sfavorevole all’inno-vatività; dall’altra, invece, un’ec-cessiva frammentazione, dove leconnessioni tra le cose perdono laforza insita nella globalità e nel-l’integrazione. Essere consapevo-li dei rischi di una governance fal-lace è alla base di scelte di lungoperiodo che aiutino la Rete aconfermarsi motore di innovazio-ne e progresso. Il punto di equi-librio andrebbe trovato quindi inuna corretta governance dell’IoT,basata su una partnership multi-settoriale ed orizzontale, in cui ilGoverno garantisca un ruolo di in-dirizzo strategico, evitando squi-libri e proteggendo la libera scel-ta dei consumatori. Competere ha elaborato ‘9 prin-cipi chiave’ da seguire, per sbloc-care il potenziale dell’IoT in chia-ve strategica.1. Sviluppare una roadmapOccorre una roadmap strategicaper favorire l'implementazione el'adozione dell’IoT in ambito pub-blico, creando le condizioni miglioriperché il privato operi in modocompetitivo. 2. Dare l’esempio Se il settore pubblico adottasse per

primo un piano favorevole alladiffusione dell’IoT per dimostrarnei benefici, il valore e il volume de-gli investimenti aumenterebbero inmodo proporzionale. 3. Investire nelle partnership Molti dei progetti che includono losviluppo dell’IoT potrebbero sfrut-tare la partnership tra settori pub-blici e privati. Questo tipo di col-laborazione potrebbe ridurre ilgap fra grandi e piccoli operatoria favore delle realtà locali più ri-strette e con budget limitati. 4. Ridurre le barriere normativeUn lungo e massiccio processo diregolamentazione non solo ral-lenterebbe la disponibilità di ave-re i dispositivi disponibili e opera-tivi sul mercato, ma scoraggereb-be gli investimenti da parte del set-tore privato e da parte degli inve-stitori internazionali. 5. Condivisione e riutilizzo Poter utilizzare e condividere conassoluta semplicità i dati garanti-rebbe ai consumatori la possibilitàdi sfruttare al meglio i benefici con-nessi all’IoT. La decisione riguardogli standard da utilizzare è decisi-va. La scelta di utilizzare standardaperti e condivisi a livello interna-zionale sembra essere la soluzionemigliore per garantire la massimainteroperabilità. 6. Investire per le tecnologie Investire costantemente sulle nuo-ve tecnologie può permettere diraccogliere dati sempre più com-pleti e puntuali. Utilizzare dati migliori garantireb-

be un monitoraggio più attento aiprocessi interni e una maggioreresa produttiva. 7. Ridurre il “data devide”Nessuno può rimanere escluso. È necessario che una leadershippolitica lungimirante in fatto di in-novazione permetta all’intera co-munità di godere dei benefici so-cio-economici derivanti dall’IoT,senza limitare la libertà del setto-re privato. 8. Utilizzare i dati per risolvere le questioni più difficiliLa costante connessione degli og-getti ad Internet potrebbe non solosemplificare la nostra vita, ma ren-derla addirittura migliore. Imple-mentare l’IoT in settori chiave qua-li la sanità e la pubblica sicurezzaè fondamentale per garantire un li-vello di innovazione competitivo alivello globale. 9. Regolamentare solo se necessario Mai in via precauzionale. Molte delle nuove tecnologie ven-gono guardate dai consumatoricon incertezza, a volte addiritturacon paura. Tuttavia, porre un fre-no ai benefici derivanti dall’inno-vazione tecnologica rappresenta unrischio da evitare. Per questo motivo il decisore pub-blico dovrebbe agire con cautelanel regolamentare eccessivamen-te in via precauzionale questo set-tore: agendo in questo modo, ol-tre a limitare la competitività e lalibera concorrenza, si rischierebbedi rallentare tutti i benefici socio-economici connessi all’IoT.

ambito industriale. Il 45% delleaziende intervistate ha recente-mente avviato almeno un progettoin ambito Industrial IoT, ma ben il25% non ne ha addirittura mai sen-tito parlare. Tuttavia, il forte impulso e le op-portunità offerte dal Piano Industria4.0 lasciano pensare ad un cre-scente dinamismo nel 2017 per ilprocesso di innovazione dei siste-mi produttivi. Le applicazioni più diffuse, in que-sto momento, riguardano la ge-stione intelligente della fabbrica -la Smart Factory - per il controlloin tempo reale della produzione ela manutenzione preventiva e/opredittiva, e poi la logistica.La mancanza di competenze è il

primo ostacolo nell’avvio di pro-getti di Industrial IoT, indicata dal57% delle aziende, mentre le risorseeconomiche non vengono perce-pite come un problema, anchealla luce degli incentivi in arrivo dalPiano Nazionale Industria 4.0.

Le tecnologie di connettivitàLe recenti evoluzioni in ambitoconnettività danno un importantesostegno allo sviluppo delle appli-cazioni IoT. “La disponibilità dinuove reti IoT a lungo raggio sollevagli sviluppatori dalla necessità di im-plementare una infrastruttura dicomunicazione dedicata e abbassaenormemente la barriera d’ingres-so per prodotti e servizi basati suidee innovative”, sottolinea Anto-

nio Capone, ordinario di Teleco-municazioni e membro del gruppodi lavoro dell’Osservatorio IoT.Sul versante dei protocolli a lungoraggio, in particolare, sono stateraggiunte alcune tappe importan-ti anche nel nostro Paese: la reteSigFox, in partnership con Net-trotter, a fine 2016 era già in gra-do di coprire oltre il 70% della po-polazione italiana (tutti i comunicon più di 100.000 abitanti), di-ventando la prima rete pubblicaLPWA (Low Power Wide Area) de-dicata ad applicazioni IoT dispo-nibile a livello nazionale. Questa rete arriverà a coprire cir-ca il 90% della popolazione entrola fine del 2017, garantendo cosìil supporto ad applicazioni mobili

e/o implementabili su quasi tuttoil territorio nazionale e anche suscala continentale. La tecnologia LoRaWAN è in fasedi sperimentazione in varie città ita-liane da parte di più attori, comeiNebula, Ray Way, Telemar, Uni-data, mentre più matura è la rea-lizzazione di A2A Smart City nei ter-ritori di Milano, Brescia e Bergamo.Infine, è stata completata la ratifi-ca dello standard Narrow-BandIoT (NB-IoT, giugno 2016) e glioperatori hanno annunciato anchein Italia la disponibilità di servizicommerciali entro fine 2017, men-tre già parte la sperimentazione suiservizi per l’IoT delle future reti 5Ggrazie ad un bando del MISE sul-l’uso delle frequenze 3.6-3.8 GHz.

LA STRATEGIA NEL PAPER DI COMPETERE

Politiche per l’IoT

STRATEGIE IOT S ICENAR

MARZO APRILE 201714

Page 15: Anno XIV- N. 3/4 - marzo aprile 2017 - bimestrale - Soiel ... · Il lato oscuro del digitale ... il portale degli acquisti della Pubblica Amministrazione ... il 30% già nel 2015
Page 16: Anno XIV- N. 3/4 - marzo aprile 2017 - bimestrale - Soiel ... · Il lato oscuro del digitale ... il portale degli acquisti della Pubblica Amministrazione ... il 30% già nel 2015

MARZO APRILE 201716

Il sostegno ad una Pubblica Am-ministrazione più vicina, dinamicae integrata passa attraverso un ap-proccio attento alla trasformazio-ne digitale, utilizzando in modoevoluto ed efficace risorse integratedi comunicazione e collaborazione. La progressiva diffusione di ele-menti quali la digitalizzazione deicontenuti e la multicanalità abilitala possibilità di adeguare, secon-do logiche di efficacia, sostenibi-lità, sicurezza e agilità, i processi in-terni alle Amministrazioni e, so-prattutto, i servizi offerti ai cittadi-ni ed alle imprese: sino al punto dipoterne immaginare di nuovi, piùvicini alle esigenze e alle modalitàdi interazione delle persone nellaquotidianità.

Collaborare nella pluralitàdelle soluzioni tecnologicheOgni Amministrazione Pubblicain questo momento è alle presecon tale sfida e, tra fattori di spin-ta ed elementi di resistenza spes-so compresenti sul piano politico,normativo, economico, organiz-zativo, ha a disposizione una rea-le varietà di soluzioni tecnologicheche spazia dalla voce all’istantmessaging, dalla collaboration allavideoconferenza immersiva. Occorre quindi la capacità di ac-costare in modo concreto le solu-zioni alle esigenze. Il ruolo del partner tecnologico di-viene essenziale, ben oltre la for-nitura della mera soluzione, nellacapacità di sostenere le Ammini-strazioni Pubbliche nel tuning piùadatto e lungo l’intero percorso ditrasformazione, in un contesto di-namico che pone obiettivi strin-genti in termini di sostenibilità e ri-sultato.

Convenzione Consip e AccordoQuadro multifornitoreLa Convenzione Consip CT7 per lafornitura e manutenzione di servi-zi e centrali telefoniche evolute ècalata esattamente su questo sce-nario e mette a disposizione un Ac-cordo Quadro multifornitore orien-

tato in modo evidente alle esi-genze delle Amministrazioni pron-te a sfruttare il VoIP e ad adottaresoluzioni di comunicazione digitaleunificata, sia in ottica di ottimizza-zione dei costi, sia di migliora-mento delle performance. L’Accordo Quadro, infatti, offreun supporto all’innovazione tec-nologica ed uno strumento di in-vestimento, consentendo alle Am-ministrazioni Pubbliche lo sviluppodelle infrastrutture telefoniche esi-stenti verso le più moderne solu-zioni basate su reti IP.

Un roadshow di confronto con le missioni istituzionaliCisco, che nella CT7 propone lesue soluzioni evolute come partneresclusivo di Fastweb, si è fatto pro-motore di un roadshow, in tandem,nel quale fosse possibile dibatte-re, mettendo a confronto, le esi-genze e le esperienze delle Am-ministrazioni Pubbliche in terminidi servizi di telefonia e servizi di co-municazione evoluti, confrontan-dole con le principali soluzioni di-sponibili.Le tre tappe di Bari, Roma e Mi-lano del 21, 23 e 28 marzo scorsohanno dato vita ad una serie di ‘Ta-

vole Rotonde’ che hanno vistoconfrontarsi decine di rappresen-tanti della Pubblica Amministra-zione in ogni sua articolazione, dal-la Presidenza del Consiglio dei Mi-nistri alla Polizia di Stato, dalle Re-gioni alle Aziende sanitarie sulterritorio, alle Partecipate pubbli-che ed Enti locali. Un confronto tramissioni istituzionali differenti, di-verse articolazioni, storie e priorità,accomunate dall’esigenza di af-frontare la transizione verso siste-mi di comunicazione più evoluti edintegrati.

Comprensione della realtà organizzativa e co-progettazionedelle soluzioniNe emerge un quadro compositoma con diversi tratti comuni, doveil supporto del partner raramentepuò essere limitato al ruolo di for-nitore di tecnologie. Piuttosto, esso si esercita a parti-re da una comprensione precisadelle esigenze organizzative delcliente, prima ancora di quelletecnologiche, per dipanarsi nellascelta delle soluzioni disponibili lun-go la fase di progetto, dei serviziconnessi in fase di avvio, di tran-sizione, di presidio, di formazione

e di supporto. In questo senso, ilconfiguratore on line, messo a di-sposizione da Consip per la scel-ta, il confronto e l’ordine nel cata-logo di prodotti disponibili, diventail punto di partenza dal quale dareil via alla coprogettazione delle so-luzioni più idonee per il migliora-mento dei servizi. Tra le Amministrazioni incontrate,il passaggio al Voip è general-mente iniziato, ma raramente puòdirsi completato. La proporzionetra TDM e Voip è ancora su un li-vello dell’80% contro il 20%, ma siassiste con chiarezza ad un incre-mento di interesse generale per i“link” telefonici.

Le caratteristiche tecnologichecome fattore di sviluppoLa necessità di strumenti di UnifiedCommunication, cioè la possibilitàdi interagire indistintamente tra-mite voce, dati e video attraversostrumenti semplici e disponibili, èsentita nelle Amministrazioni Pub-bliche come nel resto della società. Gli elementi frenanti risiedonospesso nella resistenza a lasciarestrumenti consolidati, limitati, maconosciuti e ‘sperimentati’ nellaprassi organizzativa. L’usabilità e la

CISCO E FASTWEB PRESENTANO LA CONVENZIONE CONSIP - CENTRALI TELEFONICHE 7

Unified Communication per la PAGli appuntamenti di Bari, Roma e Milano nel confronto con le Amministrazioni che cambiano

TC 7REPORT

Panoramica della prima tappa del roadshow, a Bari

Page 17: Anno XIV- N. 3/4 - marzo aprile 2017 - bimestrale - Soiel ... · Il lato oscuro del digitale ... il portale degli acquisti della Pubblica Amministrazione ... il 30% già nel 2015

REPORT

semplicità delle tecnologie di ul-tima concezione presentate daCisco, spesso, costituiscono unelemento determinante per acco-gliere il cambiamento. Come ha spiegato Francesco Mar-tizi, Collaboration Sales Speciali-st di Cisco, durante il confronto:“Gli strumenti di collaborazione, al-l'interno dell'organizzazione, sonole tecnologie che vengono usatedall'utente finale: persone di ognitipo, comprese quelle che nonhanno alcuna competenza tecnica. La semplicità di utilizzo, quindi, è

fondamentale. Non importa quan-to sia potente uno strumento, senon è semplice da usare la mag-gioranza non lo userà. Oggi siamo circondati da oggettidiversi per le attività legate alla co-municazione e alla collaborazioneed ognuno richiede capacità d'u-so proprie. Le soluzioni, invece, do-vrebbero essere dei facilitatori,non richiedere altro studio. La semplicità d'utilizzo diventa,così, il fattore chiave nella costru-zione degli ambienti di lavoro e, fi-nalmente, nell'offerta CT7 sono

stati inseriti tutti gli elementi checonsentono di creare un'infra-struttura inspirata a questa visione".Nelle Amministrazioni ramificatesul territorio, come l’Istat o l’A-genzia dei Monopoli di Stato, glistrumenti di Unified Communi-cation trovano occasioni di im-piego nella formazione. In sanità, l’esperienza illustratada realtà come la Asl di Taranto odall’Azienda Sanitaria Universita-ria Integrata espone la forza del-la domanda di servizi di comuni-cazione evoluta che proviene da-

gli specialisti clinici, ma anchedal territorio, con i medici di me-dicina generale che richiedono diinterfacciarsi in maniera semprepiù completa con il Sistema sani-tario. In tale realtà si sta affermando conforza l’esigenza della videoconfe-renza come canale di interazione,tanto in loco quanto per le colla-borazione con ospedali in altreparti del mondo.

L’importanza delle partnership collaborativeQuesta diffusione deve, tuttavia,in gran parte convivere con l’esi-genza di mantenere in uso le in-frastrutture tradizionali. L’attenzione alle forti esigenze intermini di privacy, sicurezza, affi-dabilità, rispetto delle normative,e la giustificazione degli investi-menti sostenuti richiedono sia la vi-cinanza di un partner in grado diconfrontarsi e sostenere la situa-zione ‘As Is’, quanto di trovare legiuste leve per lo sviluppo dei ser-vizi, con risposte solide e durevo-li. La posizione di Fastweb, pre-sente nelle convenzioni Consipdalla rete SPC alla gestione dei de-sktop, la pone nella favorevolecondizione di interlocutore unicoe vicino, garantendo completezzadi visione e possibilità di interventosull’intera filiera. Come ricorda Giovanni Liberato-re, Framework Agreement di Fast-web, presentando i contenuti del-la Convenzione, "Tramite CT7,Fastweb fornisce tecnologie, maanche servizi di supporto profes-sionale e capacità di progettazio-ne. La nostra presenza in tutte leprincipali convenzioni ICT (in par-ticolare nella convenzione TF5 peri servizi di fonia pubblica cheestende il servizio alla comunica-zione esterna), ci consente di col-laborare agli obiettivi delle Am-ministrazioni su più piani e in piùmodi potendo sviluppare proget-ti ed evoluzioni con una pianifica-zione temporale graduale. È possibile, quindi, gestire l'esi-stente e mano a mano andareverso la Unified Communication,con il vantaggio, per le Ammini-strazioni, di avere di fronte un in-terlocutore unico e affidabile: dalNetwork, al router, dalla centrale te-lefonica fino alla singola postazio-ne di lavoro".

17MARZO APRILE 2017

Prospettiva della ‘Tavola’ conclusiva di Milano

Dal Sud al Nord, passando per l’incontro di Roma

TC 7

Page 18: Anno XIV- N. 3/4 - marzo aprile 2017 - bimestrale - Soiel ... · Il lato oscuro del digitale ... il portale degli acquisti della Pubblica Amministrazione ... il 30% già nel 2015

MARZO APRILE 201718

REPORT

DA ‘ACQUISTINRETEPA.IT’, IL PORTALE DEGLI ACQUISTI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Centrali Cisco-FastwebCodice componente

CT7A001

CT7A002

CT7A003

CT7A005

CT7A006

CT7A008

CT7A012

CT7A015

CT7A016

CT7A017

CT7A018

CT7A019

CT7A020

CT7A021

CT7A022

CT7A023

CT7A024

CT7A025

CT7A026

CT7A028

CT7A029

CT7A030

ST_RACK

ST_UPS1_2

ST_UPS3

ST_UPS4A

ST_UPS4B

CT7A004

CT7A010

CT7A013

Nome componente

C2901-V

C2911-V

CBE6K server

CBE7K server

CBE7K software

LIC VM_2

LIC TEL

Scheda VIC-2BRI

Scheda VIC-2FXO

Scheda VIC-4FXO

Scheda VIC-6FXO

NM adapter

Scheda VIC-4BRI

UPGRADE 16U64

UPGRADE 16U128

UPGRADE 16U192

Scheda VWIC-1PRI

Scheda VWIC-2PRI

Scheda VWIC-4PRI

GSM Gateway

LIC FAX Server_1

LIC FAX Server_2

Rack 19"

UPS 1_2

UPS 3

UPS 4A

UPS 4B

CBE6K software

LIC TEL ENHANCED

LIC TEL ENHANCED_2

Descrizione

Voice Gateway 2901 con DSP PVDM3-16, 512 MB DRAM, IOS Universal, IP Base e UCLicense, alimentatore AC 220V, 10 licenze session Border Controller incluse

Voice Gateway 2911 con Voice Bundle, PVDM3-16, UC License PAK, alimentatore AC220V, 10 Licenze session Border Controller incluse, include expansion module EVM-HD

macchina server CPU 2,4 GHz, 6x300 GB di HD, 2 x 16 GB RAM

macchina server CPU 2,5 GHz, 12x300 GB di HD, 4 x 16 GB RAM

Cisco BE7000 IPPBX software (senza licenza utenti) predisposto per la duplicazione.

Licenza utente Voicemail ( da usare con IPPBX CBE7k)

Licenza BASIC per telefono IP Plus / IP Classic (da usare conIPPBX CBE6K)

Scheda di interfaccia per Voicegateway con 2 porte BRI per il collegamento verso la rete pubblica

Scheda di interfaccia per Voicegateway con 2 porte RTG (FXO) per il collegamentoverso la rete pubblica

Scheda di interfaccia per Voicegateway con 4 porte RTG (FXO) per il collegamentoverso la rete pubblica

Scheda di interfaccia per Voicegateway con 6 porte RTG (FXO) per il collegamentoverso la rete pubblica

Network Module adapter per Voicegateway 2911

Scheda di interfaccia per Voicegateway con 4 porte BRI per il collegamento verso la rete pubblica

Upgrade DSP PVDM da 16 a 64 canali

Upgrade DSP PVDM da 16 a 128 canali

Upgrade DSP PVDM da 16 a 192 canali

Scheda di interfaccia per Voicegateway con 1 porta PRI per il collegamento verso la rete pubblica

Scheda di interfaccia per Voicegateway con 2 porte PRI per il collegamento verso la rete pubblica

Scheda di interfaccia per Voicegateway con 4 porte PRI per il collegamento verso la rete pubblica

Gateway GSM 2 canali

Licenza fax server 1 Channel

Licenza fax server 2 Channel

telaio 19" 42U L.800XP.1000XH.2000

Sistema di Alimentazione UPS (1800W) autonomia 4 ore con carico 350,5 W - per CT1 e CT2. Incluso di batterie.

Sistema di Alimentazione UPS (4000W) - autonomia 8 ore con carico 450,5 W - per CT3. Incluso di batterie.

Sistema di Alimentazione UPS (4800W) - autonomia 8 ore con carico 625 W - CT4 sede A. Incluso di batterie.

Sistema di Alimentazione UPS (2700W) - autonomia 4 ore con carico 582,5 W - CT4sede B. Incluso di batterie.

Cisco Business Edition IPPBX software start bundle 35 utenti (licenze telefoni oppureAdvanced IP Communicator, Voice mail inclusa) predisposto per la duplicazione

Licenza utente Enhanced - da usare con IPPBX CBE6K (include Advanced IP Communicator)

Licenza utente Enhanced - da usare con IPPBX CBE7K (include Advanced IP Communicator)

TC 7

Page 19: Anno XIV- N. 3/4 - marzo aprile 2017 - bimestrale - Soiel ... · Il lato oscuro del digitale ... il portale degli acquisti della Pubblica Amministrazione ... il 30% già nel 2015

© gearstd - fotolia.com

#SDIT17

Editore delle riviste:

Presenta il roadshow

Software-Defined, Iperconvergenza

e Hybrid Cloud:quando l’IT cambia pelle

con la flessibilità del softwareMILANO 4 OTTOBRE 2017

Hotel Michelangelo - Piazza Luigi di Savoia, 6

NUOVA FORMULA

LE CONVERSAZIONI

Soiel International π Via Martiri Oscuri, 3 π 20125 Milano π Tel. 02 26148855 π Fax 02 26149333 π www.soiel.itPer info: [email protected]

Page 20: Anno XIV- N. 3/4 - marzo aprile 2017 - bimestrale - Soiel ... · Il lato oscuro del digitale ... il portale degli acquisti della Pubblica Amministrazione ... il 30% già nel 2015

Hoofddorp - Olanda. Ad aprile Om-ron Electronic Components Europeha annunciato la disponibilità di unnuovo sensore di rilevamento deiterremoti, probabilmente il più pic-colo al mondo, progettato specifi-camente per comandare lo spegni-mento di sistemi potenzialmentepericolosi o facilmente danneggia-bili in caso di sisma. Le sue potenziali applicazioni com-prendono contatori intelligenti dienergia elettrica e gas, sensori wi-reless, pannelli di comando indu-striali, quadri di distribuzione elet-trica, sistemi di prevenzione degli in-cendi, apparecchi domestici come ri-scaldatori e stufe a gas, impianti chi-mici, monitoraggio di autostrade,ponti, tunnel, strade e molto altro.Progettato espressamente per isempre più numerosi sistemi IoT au-tonomi, il dispositivo D7S di Omronoffre alta precisione nella misura del-l’intensità spettrale; è pertanto in-sensibile al rumore dovuto alle co-muni vibrazioni e risponde soltantoalla reale attività sismica. Nonostante le sue dimensioni com-patte (9,8x10,9mm), il D7S è dota-to di una propria memoria interna edi un’interfaccia I2C, che ne con-sentono l’immediata integrazione neidispositivi IoT. Commentando l’annuncio, Fabri-zio Petris, Senior Business Deve-lopment Manager di Omron Elec-tronic Components Europe, ha det-to: “I terremoti sono eventi estre-mamente comuni in tutto il mondo.In media se ne registrano cinquan-ta al giorno, circa ventimila all’anno.

Molti di essi sono di lieve intensitàe passano inosservati, ma alcunisono catastrofici. Non sempre èpossibile prevedere quando avverràun evento disastroso. Utilizzando ilnuovo sensore di Omron, i proget-tisti possono rendere più sicuri i lorosistemi e minimizzare il rischio didanni secondari dovuti al terremo-to, spegnendo i dispositivi critici inmodo sicuro e arrestandone il fun-zionamento. Il sensore può anchecontribuire alla stima dei danni,mappando l’intensità sismica e for-nendo informazioni sul crollo diedifici”. Caratteristica fondamentale del sen-sore è la sua capacità di distingue-re tra una reale attività sismica do-vuta a un terremoto e i segnali do-vuti ad altre cause. Al verificarsi dell’evento, il D7S im-piega l’esclusivo algoritmo Omrondi calcolo dell’intensità spettrale(SI) per distinguere tra l’attività si-smica e altri tipi di movimenti. Il sen-sore comprende un accelerometroa tre assi in grado di effettuare mi-sure per calcolare il valore della SI edeterminare la magnitudo del ter-remoto. Omron Electronic Components Eu-rope 2 D7S è un modulo per mon-taggio superficiale molto compattoe grazie alle sue dimensioni può es-sere facilmente incorporato in qua-lunque sistema. Il basso assorbimento di corrente -solo 90 microampere in standby e300 microampere in fase di elabora-zione - ne consente l’integrazione an-che in sistemi alimentati a batteria.

20 MARZO APRILE 2017

L’INNOVAZIONE DEGLI ALTRI

Il sensore sismico più piccolo al mondoÈ quello prodotto da Omron Electronic Components Europe

Tabarka – Tunisi. VueTel, azienda ita-liana di telecomunicazioni che operanel mercato dei servizi wholesale in-ternazionali voce e dati, è stata pre-miata alla prima edizione degli “Ita-lian Business Oscar” organizzata dal-la Camera Tuniso-italiana di Com-mercio e Industria, con il sostegno del-l’Ambasciata d’Italia a Tunisi. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di ce-lebrare l'importanza della collabora-zione tra Italia e Tunisia, premiando

imprese, istituzioni e individui italia-ni e tunisini che si sono distinti lavo-rando per consolidare i rapporti eco-nomici e commerciali bilaterali tra idue paesi. A VueTel, i cui mercati diriferimento sono da sempre i paesi delbacino del Mediterraneo e dell’Afri-ca Sub-Sahariana, è stato assegnatoil premio “Piccola Media impresa” peravere intrapreso e agevolato in que-sti anni scambi commerciali, investi-menti e relazioni economiche signifi-

cative tra Tunisia, dove il gruppo haanche contribuito a realizzare la ban-da larga, e Italia. “La Tunisia è complementare all’Ita-lia in termini di negoziazione e offreuna serie di competenze che posso-no permettere al nostro paese di sfrut-tare opportunità importanti in Africasub-sahariana. Il territorio tunisinosta investendo molto su infrastruttu-re, tlc e non solo, ma anche in ener-gie rinnovabili e sostenibilità am-bientale. Tutti campi in cui l’Italia hatecnologie e competenze importan-ti - ha commentato Giovanni Ottati,ceo di VueTel.

Quello di porre la Tunisia al centro diuna strategia che mira a svilupparecon l’Italia un sistema di relazioni in-dustriali in più settori è anche l’o-biettivo di Confindustria Assafrica &Mediterraneo di cui Ottati è presi-dente. “ Stiamo costruendo un tavolooperativo con l’obiettivo di definire at-tività, modalità e strumenti per raffor-zare il partenariato industriale e la pre-senza in Tunisia delle imprese italia-ne – spiega Ottati – Vogliamo crea-re con questo Paese un vero e proprioasse strategico nel Mediterraneo,anche alla luce del Piano quinquen-nale di sviluppo tunisino 2016-2020”.

Premiata a Tunisi l’Azienda italiana Vueltel L’iniziativa ha lo scopo di sviluppare e consolidare i rapporti commerciali ed economici tra Italia e Tunisia

Omron Electronic Components Europe è una società di Omron Corpora-tion, riconosciuta a livello mondiale come leader nella fornitura di com-ponentistica e di apparecchiature elettriche ed elettroniche di alta qualitàe tecnologicamente avanzate. È leader nei relè elettromeccanici per circuiti stampati ed è fornitore pri-mario di componenti quali microinterruttori, relè MOSFET, DIP switch, fo-tomicrosensori e connettori. La società vanta anche un importante portfolio di tecnologie innovative checomprendono sensori in tecnologia MEMS per il monitoraggio di pressione,flusso e termico, moduli di riconoscimento facciale e gestuale, sensori divibrazione e di tilt. Omron offre un solido supporto ai propri clienti dell’Europa Orientale e Oc-cidentale, Russia e CSI attraverso otto sedi regionali, una fitta rete di uffi-ci locali e collaborazioni con distributori specializzati locali, regionali e glo-bali. http://components.omron.eu

OMRON

Page 21: Anno XIV- N. 3/4 - marzo aprile 2017 - bimestrale - Soiel ... · Il lato oscuro del digitale ... il portale degli acquisti della Pubblica Amministrazione ... il 30% già nel 2015

Utrecht - Paesi Bassi. Obiettivi e se-minari sono stati tenuti nel capitoloeuropeo del Forum globale dell'in-novazione in agricoltura (GFIA), il piùgrande spazio espositivo dedicato almondo di soluzioni agricole soste-nibili, per mettere a fuoco il ruolo de-gli Open data, sostenuto da GO-DAN, l’organizzazione di 500 mem-bri supportata da Governi naziona-li, Ong internazionali e private che siprodigano per utilizzo Open data inagricoltura e nutrizione al fine di com-battere scientificamente la fame nelmondo e promuovere la sicurezza ali-mentare.Il governo dei Paesi Bassi ne è un im-portante sostenitore e ha recente-mente lanciato un "Data Cube" perfornire un sistema che mette a di-sposizione del pubblico i dati del go-verno, in particolare, nell'ambitodell'industria agricola. Il Ministro dell’agricoltura van Damne ha ribadito il ruolo di fattore chia-ve, per posizionare il settore agricolodei Paesi Bassi come uno dei più in-novativi e produttivi rispetto ad altreparti del mondo.Ha invitato altre nazioni a seguirnel’esempio, ricordando la leadershipnell'innovazione dei Paesi Bassi,dove l'industria agricola è 20 volte

più produttiva di alcuni concorrentiglobali, grazie all'abbinamento didati aperti e ad affrontare la sfida glo-bale in materia di sicurezza alimen-tare. GODAN ha convocato figure dialto livello dal pubblico al settore pri-vato per un ‘pranzo VIP’ per evi-denziare come il settore privato ab-bia un ruolo importante nell'utilizzo,nella generazione e nella riconfigu-razione dei dati per aiutare i consu-matori a prendere scelte più appro-priate e per sviluppare l'economiamondiale.Frans Lips, DG Agro e Natura del Mi-nistero dell'economia, ha chiestouna maggiore considerazione degliagricoltori nel mondo degli affari:"Un agricoltore dovrebbe essereparte integrante delle nuove pro-poste commerciali". Alec Griffiths, R& D di Syngenta, ha messo a fuocol'ambizioso "Good Growth Plan"aziendale, composto da sei principi,tra cui il ripristino di 10 milioni di et-tari di terreni agricoli degradati, la col-tivazione di 5 milioni di acri di hotspotbiodiversità, un aumento della pro-duttività degli agricoltori e piccoli ti-tolari del 50%, formazione per 20 mi-lioni di lavoratori agricoli in pratiche ap-propriate, consentendo condizioni dilavoro sicure per i lavoratori.

Global Forum for Innovations in Agriculture (GFIA) Per promuovere il business “Open data per l'agricoltura e la nutrizione” e aumentarne la redditività e affrontare la sicurezza alimentare

Giakarta. D&T Shrail Division ha pre-sentando la propria avanzata tec-nologia di simulazione integrataad un pubblico qualificato di ope-ratori del settore dei trasporti, conla presenza dei Ministri dei tra-sporti e del lavoro e dei principalidirigenti delle ferrovie indonesiane.Il titolo era “An advanced simulatorplatform to improve performance,effectiveness, efficiency and qualitylevels in railway systems and tran-sport services”. La relazione è stata tenuta da ErosPettinelli, Area Manager Transpor-tation, che ha evidenziato la com-pletezza delle soluzioni e il ventagliodi possibilità operative, incluso l’u-tilizzo integrato dei diversi simula-

tori, per consentire la formazionecongiunta di macchinisti e capista-zione. “I nostri simulatori sono in uso daanni presso importanti aziende ditrasporto ferroviario italiane. Go-diamo di un’ottima reputazione edè ora  giunto il momento di affron-tare il mercato globale. L’Indonesia ha importanti pro-grammi di sviluppo della rete fer-roviaria e la formazione del perso-nale sarà un elemento strategico perraggiungere un risultato di altaqualità. Alla base della filosofia dei nostri si-stemi di simulazione c’è l'integra-bilità, che consente di creare ses-sioni di formazione dove figure

professionali differenti, come mac-chinisti e capistazione, interagisco-no fra loro garantendo un più ele-vato livello di sicurezza dei sistemi

di trasporto. Questa possibilità di si-mulare l’intero sistema ferroviario ol-tre che le sue componenti è statamolto apprezzata”.

21MARZO APRILE 2017

I sistemi di simulazione ferroviaria integrata Presentati alla Indonesia Railway Conference 2017

Page 22: Anno XIV- N. 3/4 - marzo aprile 2017 - bimestrale - Soiel ... · Il lato oscuro del digitale ... il portale degli acquisti della Pubblica Amministrazione ... il 30% già nel 2015

PAGAMENTI ELETTRONICI D ROSSIE

MARZO APRILE 201722

I l dieci Aprile, Diego Piacentiniha partecipato alla presenta-

zione di ‘Milano Digitale’ l’even-to di lancio del Fascicolo del Cit-tadino, illustrando le attività egli obiettivi del suo Team Digita-le per lo sviluppo di quello che de-finisce il Sistema Operativo delPaese. Si tratta di mettere a punto una se-rie di condizioni di base sullequali sviluppare servizi digitaliper i cittadini più semplici, efficacie sicuri. È noto che tale strategia poggia,in questa fase, sulla costruzione ditre pilastri previsti dal piano di cre-scita digitale e portati avanti in-sieme ad AgID: Spid, Anagrafeunica della popolazione residen-te ed il sistema dei pagamentielettronici del PA - PagoPA, ma èsignificativo che l’intervento delCommissario Straordinario, du-rante la presentazione del racco-glitore digitale di tutte le pratichee dei documenti dei cittadini mi-lanesi, sia stato dedicato in granparte all’illustrazione di PagoPA e,in particolare alla sua versionemobile. Il sistema di pagamento dei ser-vizi della PA in versione App èquell’elemento che, nella logica‘mobile first’, semplifica il rapportotra cittadini e Amministrazioni,mettendo a disposizione un modoefficace ed economico di risolve-re un aspetto delicato, e sinora la-borioso, per tutte le parti in cau-sa: il pagamento.“Il pagamento elettronico”, spie-ga Piacentini, “è una piattaformaabilitante necessaria allo sviluppodi servizi digitali completi. Quello che stiamo presentando cideve far riflettere sul ritardo conil quale siamo partiti. Non stiamo parlando di intelli-genza artificiale ma della possi-bilità per i cittadini di pagare ciòche devono alle Amministrazio-ni Pubbliche con carta di credito.

Tuttavia è una condizione ne-cessaria per lo sviluppo di servi-zi evoluti”. Il rilascio dell’App è previsto perquesta estate, con un ritardo di cir-ca un anno rispetto alle prime pre-visioni, ma dovrebbe dare ulte-riore diffusione al sistema dei pa-gamenti elettronici della PA. Tra qualche mese, grazie a Pago-Pa, potremo pagare tutte le bol-lette direttamente da Smartpho-ne. In realtà, questa soluzione è unulteriore elemento nell’articolatosistema di regole, standard estrumenti definiti dall'Agenzia perl'Italia Digitale che, progressiva-mente, sta collegando ed inter-facciando la Pubblica Ammini-strazione con Banche, Poste ed al-tri istituti di pagamento (Prestatoridi servizi di pagamento PSP) chevia via stanno aderendo al siste-ma. Il tutto concorre a definire unmodello di gestione delle tran-sazioni tra cittadini e PubblicaAmministrazione, attraverso i PSP,che assicuri sicurezza e affidabilitànei pagamenti, semplicità e fles-sibilità nella scelta delle modalità

di pagamento, trasparenza neicosti di commissione. Le Amministrazioni Pubbliche ot-

tengono certezza e automazionenella riscossione degli incassi; ri-duzione dei costi e standardizza-zione dei processi interni; sem-plificazione e digitalizzazione deiservizi. AgID ha predisposto le Li-nee guida che definiscono rego-le e modalità di effettuazione deipagamenti elettronici e ha realiz-zato inoltre l'infrastruttura tecno-logica Nodo dei Pagamenti-SPC,che assicura l’interoperabilità fragli attori coinvolti nel sistema.L'obbligo di adesione al Nodo deiPagamenti riguarda tutte le pub-bliche amministrazioni. Il recente Dlgs n. 179/16 confer-mando la centralità di pagoPA, haesteso l'obbligo di convergereverso l'uso del Nodo dei paga-menti anche alle società a con-trollo pubblico.La piattaforma digitale PagoPA ègià in funzione da tempo. Le PA aderenti sono oltre 15.000mentre quelle attive sono circa

NUOVI STRUMENTI ED INIZIATIVE MIRATE ALL’ATTENZIONE DEI CITTADINI

Con PagoPA, avanti verso una maggiore flessibilità dei pagamentiCresce il numero delle Amministrazioni Pubbliche e dei PSP accreditati

ULTIMI ANNUNCI: PAGOPA IN BASILICATA

Con andamento progressivo si incrementa costantemente il numerodelle Amministrazioni Pubbliche aderenti a pagoPA. A fine aprile è partito il servizio anche in Basilicata. Inizialmente, tramite Pago PA sarà possibile pagare i canoni di con-cessione, le tasse di concessioni, la tassa di abilitazione all’esercizioprofessionale, il rilascio dei certificati per "usi civici" e altri pagamentigenerici. Il nuovo sistema elettronico sarà esteso, poi, in modo graduale a tut-ti i pagamenti a favore delle Pubbliche Amministrazioni e dei gestoridei servizi di pubblica utilità della Basilicata. Pago PA elimina l’obbligo di pagare con l'istituto bancario seleziona-to dall'Ente pubblico e consente alle imprese e ai cittadini di sceglierela banca o l'istituto di pagamento tra quelli che si sono accreditati alivello nazionale per la transazione. Si può pagare attraverso due modalità: con carta di credito oppure pres-so un Psp aderente tramite avviso di pagamento stampabile diretta-mente dal portale. Nei pagamenti con carta di credito è possibile verificare le commis-sioni di pagamento e i circuiti di pagamento disponibili e sulla basedelle condizioni scegliere la banca che si preferisce, anche se non èla propria.

Diego Piacentini, Marianna Madia, Beppe Sala, Roberta Cocco

Page 23: Anno XIV- N. 3/4 - marzo aprile 2017 - bimestrale - Soiel ... · Il lato oscuro del digitale ... il portale degli acquisti della Pubblica Amministrazione ... il 30% già nel 2015

11.000. Fino ad oggi gli italianihanno fatto oltre 1.500.000 tran-sazioni, mentre sono in continuoaumento le banche aderenti. Di fatto le modalità di pagamen-to attivate in questo momentosono, a seconda dei casi e dellepreferenze dell’utenza: on line, at-traverso il portale dell’Ente cre-ditore; on line, attraverso i servi-zi di banking dei PSP aderenti; fi-sicamente, presso i punti di in-casso dei PSP. Ciò che è impor-tante rilevare è la flessibilità offertadal sistema (che prevede anche si-stemi di avvisatura e strumentiquali l’inserimento di QR code su-gli avvisi di pagamento per poterpassare da cartaceo a digitale) ela tracciabilità immediata del si-stema che effcienta il rapporto tragli attori interessati. PagoPa, dalle 25.000 transazionidel 2015 può puntare, secondoPiacentini, a registrare 10milioni di

transazioni in quest’anno, specifi-cando che le cifre di successodel sistema sono ben altre: “Oc-corre puntare a centinaia di milionidi operazioni. È un percorso com-plesso, che dipende dal numero dienti collegati e servizi abilitati,dal numero di psp e di canali di-sponibili, ma soprattutto dall’abi-tudine all’uso di ognuno di noi”.Tra gli enti che permettono il pa-gamento dei loro servizi tramite pa-goPA, allo scorso febbraio, si con-tavano: 8.404 Scuole, 2.075 Co-muni e altri enti locali, 14 tra Re-gioni e Province autonome, 6 Mi-nisteri, 28 università, 122 Cameredi Commercio e una serie di Am-ministrazioni fra cui INAIL, INPS,Equitalia, Consip e ACI. Tra queste,le ultime ad aver attivato il sistemasono le Regioni Puglia e Basilica-ta, il Ministero dell’Ambiente, l’U-niversità Bicocca, l’Università diVenezia e il Comune di Palermo.

D ROSSIE PAGAMENTI ELETTRONICI

23MARZO APRILE 2017

PARTE IL NUOVO SERVIZIO SVILUPPATO DA AGID E AGENZIA DELLE ENTRATE

@e.bollo, la marca da bollo digitalel’Istituto di Pagamento del Sistema Camerale è il primo Psp abilitato

A GALLARATE SI SPERIMENTA LO SCONTO

Il Comune di Gallarate ha adottato un interessante politica di incentivazioneper lo sviluppo dei servizi digitali: lo sconto. In occasione della scadenza della prima rata della Tari prevista per il 31 mag-gio, agli utenti che utilizzeranno il canale comunale dei servizi digitali Link-mate e PagoPa per il pagamento verrà riconosciuto uno sconto di 10 euro,5 per ciascuno strumento, sul dovuto. “Ai contribuenti iscritti a LINKMA-TE - spiega Michele Colombo, dirigente del settore Risorse Economichee Finanziarie del Comune - non mandiamo l’avviso cartaceo. Abbiamo inviato loro una mail giovedì 27 aprile per avvisarli che su Link-mate trovano la bollettazione Tari 2017 e che hanno uno sconto di 5 eurosulla tassa. E, se i cittadini pagano la tassa on line tramite PagoPa, con car-ta di credito o bonifico bancario, ottengono un altro bonus di 5 euro. Per i contribuenti che sfrutteranno entrambe le possibilità- LINKmate e Pa-goPA- ci saranno, dunque, 10 euro di sconto. Con Linkmate i cittadini possono anche scaricare l’avviso di pagamento el’F24. C’è quindi la possibilità di effettuare il versamento sul canale PagoPAmediante l’utilizzo dell’avviso di pagamento, usufruendo del bonus. Per i contribuenti LINKmate che utilizzeranno solo l’F24 scaricato dalla piat-taforma, c’è il bonus LINKmate di 5 euro. Moltissimi contribuenti si sonoattivati in tempo reale. PagoPA li incoraggia a pagare. È un canale - con-clude Colombo - che agevola la velocità del rapporto e, nello stesso tem-po, facilita l’incasso per il Comune, senza alcuna effettiva operatività”.

La marca da bollo per i docu-menti rilasciati dalle Pubbliche

Amministrazioni entra nell’era di-gitale: i cittadini potranno pagar-la direttamente online, con adde-bito in conto, carta di debito o pre-pagata attraverso i servizi di pa-gamento del Sistema pagoPA. È infatti operativo il [email protected], sviluppato dall’Agen-zia delle Entrate con la collabora-zione dell’Agenzia per l’Italia Di-gitale (AgID), che consente tramiteil Sistema PagoPA di versare l’im-posta di bollo con modalità tele-matiche sulle richieste trasmessealle PA e relativi atti. Il primo Prestatore di Servizi di Pa-gamento abilitato è l’Istituto di Pa-gamento del Sistema Camerale -www.iconto.infocamere.it - trami-te il quale è possibile acquistarecon pochi click la marca da bollodigitale con addebito diretto peri titolari di conto corrente dell’I-stituto di InfoCamere (e a seguirecon carta di credito anche per inon correntisti).

La prima marca da bollo digitale èstata acquistata a Rovigo e appli-cata all'istanza inviata da un’im-presa del settore agroalimentareallo Sportello Unico per le AttivitàProduttive del Comune di Treviso,gestito attraverso la piattaforma delsistema camerale italiano www.im-presainungiorno.gov.it.In questa fase di avvio il nuovo ser-vizio @e.bollo è disponibile insperimentazione per alcuni co-muni della Lombardia (Legnano,Monza, Pavia, Rho e Voghera) e delVeneto (Treviso, e Vicenza). Successivamente il servizio verràesteso ai 750 Comuni - tra gli ol-tre 3.400 che si avvalgono dellapiattaforma - accreditati al serviziopagoPA. Il servizio riguarderà progressiva-mente altre amministrazioni e coin-volgerà presto altri istituti che po-tranno erogare servizi di paga-mento ai propri clienti.

Oltre la sperimentazioneConclusa la fase pilota, che ha vi-

sto Entrate e AgID lavorare in si-nergia per trovare le soluzionitecniche più idonee, nel rispettodella normativa tributaria, la mar-ca da bollo digitale punta a sem-plificare e a velocizzare le proce-dure a vantaggio dei cittadini edelle imprese che si interfaccianocon la PA. La novità elimina infatti uno deiprincipali vincoli alla completadematerializzazione di documen-ti e procedure, portando definiti-vamente sui device dei cittadini an-che i servizi che prevedono il pa-gamento del bollo. L’acquisto della marca da bollo di-gitale sarà possibile, tramite glistrumenti messi a disposizione daiPSP (addebito in conto, carta di de-bito, prepagata e carta di credito),attraverso i servizi presenti su pa-goPA raggiungibili esclusivamen-te dai siti internet delle pubblicheamministrazioni che offrono servi-zi per il rilascio dei documentielettronici e che hanno aderito alsistema pagoPA dell’Agenzia per

l’Italia Digitale. Successivamente,saranno attivate anche le proce-dure di pagamento della marca dabollo digitale direttamente pressogli intermediari abilitati, per le ri-chieste e per i relativi atti scambiativia posta elettronica tra cittadini eamministrazioni.

Come acquistare la marca digitale Per acquistare on line la marca dabollo digitale, i cittadini potrannoscegliere il PSP tra coloro chehanno aderito al sistema pagoPAe hanno stipulato un’apposita con-venzione con l’Agenzia delle En-trate. L’elenco dei PSP, insieme allealtre informazioni utili, è disponi-bile sul sito Internet delle Entrate,nella pagina dedicata al servizio. Le linee guida per le pubbliche am-ministrazioni e per i prestatori diservizi di pagamento sono dispo-nibili anche sul sito dell’Agenzia perl’Italia Digitale, unitamente allespecifiche attuative per gestiresul sistema pagoPA l’acquisto delbollo digitale.

Page 24: Anno XIV- N. 3/4 - marzo aprile 2017 - bimestrale - Soiel ... · Il lato oscuro del digitale ... il portale degli acquisti della Pubblica Amministrazione ... il 30% già nel 2015

MARZO APRILE 201724

“Trentuno anni fa l'Italia si è col-legata per la prima volta a Internetda Pisa: era il trenta aprile ’86. Allora eravamo i quarti del mondooggi siamo quartultimi in Europa”.Questo il primo messaggio di Ric-cardo Luna (quest'anno in veste didirettore dell'AGI) nel saluto in-troduttivo della giornata dedicataal dilemma digitale al quale ne ag-giunge, provocatoriamente, un’al-tro: quello tra l’alzare le barricatecontro l'innovazione o, invece, in-vestire e scommettere nella cultu-ra dell’innovazione.Agi e Censis hanno fatto questascelta, insieme alla FondazioneCotec, in un progetto che sostan-zialmente ruota attorno al proble-ma ‘capitale umano - cultura del-l'innovazione - comportamenti emodelli cognitivi’ degli italiani neiconfronti dell'innovazione, comeconferma Claudio Roveda, diret-tore generale della Fondazione.

Termodinamica di una societàIl tema d’inizio è proprio il nuovorapporto con la robotica, illustra-to dal direttore scientifico dell'I-stituto Italiano di Tecnologia (IIT) diGenova, Roberto Cingolani, cheapre il tema attraverso alcune pro-vocazioni, o oggetti di riflessione,poste ai successivi relatori: dai di-versi orientamenti geopolitici, allanecessità di consapevolezza ri-guardo all’impatto e alle conse-guenze di ogni singola nuova tec-nologia introdotta, dall’accelera-zione nella creazione di tecnologiealla capacità umana (vincolo neu-ronale) di metabolizzare le stesse.Da un lato, dunque, l’importanzadi investimento continuo sulla for-mazione delle competenze pro-fessionali adeguate alla tecnologiaintrodotta, dall’altro il rischio dicreazione di nuove diseguaglian-ze, a livello locale e globale, conle possibili conseguenze, che è ilcontrario del ruolo della tecnolo-

gia: ridurre il gap, risolvere i pro-blemi di cittadino, portare gliospedali dove non ci sono o crea-re l’agricoltura di precisione, chepermette il controllo ‘sette setteventiquattro su ventiquattro’ suogni singola piantina su chilome-tri quadrati di campi.Infine, intelligenza biologica versointelligenza artificiale, l'orchestra-zione corpo - mente dell'uomo ver-so l'orchestrazione corpo artificia-le - intelligenza artificiale, dove, al-meno per il momento, la prima ri-sulta ‘economicamente’ irrag-giungibile. Ma un domani? Il problema andrebbe fin da ora af-frontato… In realtà, la forza, il limitedegli uomini sta nel binomio crea-tività umore, imprevedibilità e ra-zionalità, generate dalla biochimi-ca di cui siamo composti.

Verso un nuovo umanesimoI temi affrontati sono “fortissima-mente politici, fortissimamenteculturali” per Carlo Calenda, Mi-nistro dello Sviluppo Economico.A suo avviso, “Le due grandissimidelusioni dell'Occidente sono glo-balizzazione e innovazione tecno-logica”. Dagli anni ‘90 abbiamocreduto che si sarebbe affermata“una società fondata su globaliz-zazione, innovazione, libertà eco-nomica, democrazia, multilaterali-smo, gestione delle relazioni in-ternazionali consensuali in un pro-cesso lineare, positivo e senzacontraddizioni”. Ma nessun pro-cesso di questa dimensione puòavvenire in tal modo, tanto è veroche, oggi, l'innovazione tecnolo-gica, da una parte molto rilevantedella popolazione, viene sentitacome un pericolo.Per governare, occorre capire e stu-diare i fenomeni, spiegandoli ai cit-tadini “come sono non come vor-remmo che fossero”.L'innovazione tecnologica e laglobalizzazione fratturano le società

occidentali avanzate, in modo for-tissimo, tra vincitori e vinti.La globalizzazione ha tirato fuori unmiliardo di persone dalla povertà,ma per il principio della ‘termodi-namica sociale’ il mondo si re-stringe in termini di vivibilità.La tecnologia distingue con gran-dissima chiarezza a chi ha possi-bilità di educare e creare compe-tenze tecniche e chi no. L'innovazione tecnologica sta por-tando sicuramente a un cambia-mento di paradigma nel lavoro,massimamente nel welfare, cioè sa-nità e ambiente, e dipenderà mol-to da cosa facciamo noi per ren-derlo negativo o positivo: duegrandissime sfide, in particolare perl’Europa, che sul welfare è stata co-struita. Un servizio sanitario nazio-nale universale di qualità dipendedalla possibilità di utilizzare, peresempio, i big data, e di rendere lecure sempre più efficienti e menocostose; l'energia e l'ambiente,dove, per la prima volta, hanno in-cominciato a diventare remunera-tive altre fonti rinnovabili…Passando a Industria 4.0, Calendaricorda 7 miliardi e mezzo di fon-di non spesi per i progetti accu-mulati, a fronte degli ‘incentivi abando’, una politica industriale“costruita sull'intermediazione po-litica e sulla presunzione che un di-rettore generale di ministero sap-

pia meglio di un imprenditorequal è il futuro della della sua im-presa e della specializzazione tec-nologica del Paese”, sottolinean-do come la soglia tra il servizio ela manifattura non sia sul digitalein quanto settore, ma sull'appli-cazione del digitale a tutti i setto-ri, partendo proprio da quelli tra-dizionali. “Per anni abbiamo crea-to incubatori per le start-up digi-tali, spesso tradotte in speculazioniedilizie in giro per tutta l'Italia”. Dunque, via gli incentivi a bando,sostituendoli con un potente pia-no di incentivi fiscali automatici, chel'imprenditore può usare per con-to suo senza chiedere un timbro alMinistero.Il secondo pilastro di questo pia-no è sulle competenze. Quattro o cinque Centri di com-petenza specializzati, con eccel-lenze universitarie.Cosa diversa contenutisticamentee quantitativamente, i Digitali In-novation Hub, che servono a spie-gare come sta evolvendo I 4.0, eConfindustria e Camere di Com-mercio si sono già attivate in talsenso.Il Ministro ha sottolineato alcuni in-segnamenti raccolti dalle espe-rienze: “ragionare sempre non apartire da quello che idealmentepotresti fare, ma da quello che con-cretamente puoi fare, che è mol-to più ridotto”. Occorre poi un'analisi approfon-ditissima dei rapporti di lavoro: untema enorme che investe tutti, unprocesso di formazione continuoche darà anche un senso di gran-de insicurezza. “Siamo davanti a una storia stranaperché l'innovazione tecnologica inqualche modo semplifica la vita,ma complica enormemente la co-noscenza per la massa di infor-mazioni che abbiamo e che, so-prattutto, non va confusa con lacompetenza tecnica. Abbiamo bisogno di capire questifenomeni molto tecnologici, ma lachiave per capirli è molto piùumanistica di quello che pensiamoperché si tratta di come cambieràla nostra vita, in che modo ci rela-zioneremo… Questa è la sfidache abbiamo di fronte. È una sfida molto dura, ma se c'èun Paese che ha la forza umanisti-ca per leggere tale sfida tecnolo-gica, penso che sia il nostro”.

S SMART COMMUNITIENUOVE FRONTIERE

ALL’INTERNET DAY PRESENTATO IL PRIMO ‘DIARIO DELL’INNOVAZIONE’

“Uomini, robot e tasse: il dilemma digitale”Il progetto di AGI/CENSIS costituirà parte del “Rapporto sulla Cultura

dell’Innovazione” promosso dalla Fondazione Cotec segue da pag. 1

Page 25: Anno XIV- N. 3/4 - marzo aprile 2017 - bimestrale - Soiel ... · Il lato oscuro del digitale ... il portale degli acquisti della Pubblica Amministrazione ... il 30% già nel 2015

È il Segretario generale del Censis,Giorgio De Rita, a riportare i la sin-tesi dei risultati della Ricerca, obiet-tivo del Diario innovazione, in die-ci slide, commentandole breve-mente. Cingolani ha sottilineato iltasso di accelerazione spaventoso ri-spetto ai ritmi di adattamento del-la società, continuativi ma sicura-mente più lenti. Il processo di tra-sformazione della società è comin-ciato vent'anni fa: oggi siamo sicu-ramente in un'era digitale dove piùdel 90% dei ragazzi di quattordicianni hanno lo Smartphone e sonoconnessi a un social network.La ricerca ha esaminato tre aspetti:la reazione rispetto al sistema Pae-se, cioè come gli italiani vivono icambiamenti nel Paese nel suocomplesso; il secondo, come gli ita-liani guardano a se stessi dentroquesti processi tecnologici; il terzo,in che termini le politiche pubbliche,il sistema nel suo complesso do-vrebbe rispondere.

Apocalittici e integratiIl Paese, su questi temi, è diviso indue: quelli che vedono questocambiamento come un'opportu-nità e quelli che lo temono forte-mente. Ci sono questi due volti checonvivono, e l'innovazione spaven-ta di più i più deboli, perché il 51%di italiani ritiene che le nuove tec-nologie non consentiranno di ridurrei divari sociali. Dagli anni’70 l'inno-vazione tecnologica è stata unaspinta al miglioramento della vitacollettiva ma anche delle condizio-ni economiche individuali: in questomomento, invece, l'idea è che le tec-nologie stiano compromettendo lacrescita sociale. Rispetto ai proces-si produttivi, ci sono tre aspetti checonvivono: 4 italiani su 10 italiani han-no timore che processi di automa-zione sempre più spinti determininoun saldo negativo dei posti di lavo-ro, 3 su 10 pensano che in realtà sistia aprendo una serie di opportunitàdi movimentoe gli ultimi 3 ritengo-no che il cambiamento non sia strut-turale, cambiando solo il modo di la-vorare. È il dato più preoccupante: laspinta regressiva non viene dallapaura ma dall’inerzia.

La consapevolezza del ritardoIl 44% in Italia si dice consapevoledi non riuscire a tenere il passo; però,in qualche modo possiamo andareavanti per il 29% anche se un po' altraino dell'Unione europea. Il 10% pensa di essere andati avan-ti, verso la ‘frontiera degli innovatori’e il 15% quindici per cento non nu-tre più alcuna speranza di recupe-ro. Negli ultimissimi mesi, in realtà,assistiamo a segnali positivi, speciese guardiamo alla bilancia dei pa-gamenti, all’import-export fra Italiaed estero nei servizi Ict.

La percezione dei valoriLa preoccupazione sulla sicurezza èdiffusa, ma se portiamo dentro la no-stra esperienza personale il ruolo del-le nuove tecnologie la metà di noi sidichiara disponibile a rinunciare a unaparte della privacy a favore della si-curezza. Tra il 15 e il 20% (i giovani)non lo è, perché teme che limitarela libertà non consenta di crescere.

Il valore positivo dell'automazionenei processi industriali vede un 11%convinto che si tratti di fantascien-za; il 40% si aspetta il miglioramentodella vita quotidiana; il 30%, invece

considera la robotica tra i fattori prin-cipali della disoccupazione e il 18%vi riconosce la possibilità di otti-mizzazione della produzione indu-

striale e di miglioramento non soloindividuale, ma dell’intero sistema.

Tassiamo i robot?L’idea di Bill Gate di tassare i robotè passata sicuramente come effica-ce provocazione, per aver posto l’at-tenzione sul problema lavoro uma-no - innovazione, ma gli italiani si ren-dono conto che la tecnologia nonvada frenata. Semmai, va regolata,e tale convinzione è alla base dellevalutazioni sulla ‘web tax’. Partendoda una minoranza del 17% (del 27 trai più giovani) che ritiene pericolosotassare le grandi compagnie perchési va a toccare delle piattaforme conripercussione sui costi dei servizi, siarriva al 55% favorevole a una leg-ge che tassi i profitti generati in Ita-lia e a un 27% che considera ne-cessario affrontare la questione inambito Comunitario, magari ripro-gettando l’intero sistema fiscale,perché è cambiato completamenteil modello economico da riconside-rare in una chiave globale.

Le aspettative dal lavoro pubblicoLo sblocco del turnover e il ritrova-re nella digitalizzazione dell'Ammi-nistrazione Pubblica le forze neces-sarie sono direttrici mirate a rilanciareil Paese, non a garantire occupa-zione per i giovani. Però, è chiaro che immettere ener-gie e competenze giovani dentro laPubblica Amministrazione è unodegli assi di intervento possibili e ne-cessari, affiancato dal massimo so-stegno per le start-up, consolidatenell'immaginario collettivo dei gio-vani (e non). Entrambe le idee rac-colgono circa il 30% dei consensi, ela capacità imprenditoriale, che hada sempre contraddistinto la crea-tività italiana, non ha nulla da invi-diare al resto del mondo.

MARZO APRILE 2017 25

S SMART COMMUNITIE NUOVE FRONTIERE

ANALIZZANDO L’IMPATTO SULLA SOCIETÀ ITALIANA

Metabolizzare la tecnologia

Page 26: Anno XIV- N. 3/4 - marzo aprile 2017 - bimestrale - Soiel ... · Il lato oscuro del digitale ... il portale degli acquisti della Pubblica Amministrazione ... il 30% già nel 2015

Fondi per le startup e diffusionedella banda larga: passa da qui lastrada dell’innovazione. I fondi arrivano dal rifinanziamentodel progetto Smart&Start Italia.Grazie ai 95 milioni di euro messi adisposizione dal Ministero delloSviluppo Economico per la nascitae la crescita delle startup innovati-ve ad alto contenuto tecnologico,le idee innovative nel settore hi-techpossono trovare nuova linfa.

Oltre i soldi, le infrastruttureSul fronte della connessione abanda larga, uno dei punti fon-damentali per la competitivitàdel sistema economico anche perle imprese che muovono i primipassi, l’operatore di telecomuni-cazioni di Busto Arsizio (VA),EOLO, riconferma il proprio im-pegno per superare il digital di-vide e porre le aziende in grado

di competere a livello internazio-nale.“Da anni EOLO ha messo incampo importanti investimenti diricerca e sviluppo per migliorarela rete, puntando su velocità dibanda, efficienza spettrale e bas-sa latenza. Oggi l’operatore è ingrado di erogare servizi a BandaUltra Larga in migliaia di piccoli emedi Comuni del Centro e NordItalia - commenta Luca Spada,Presidente di EOLO - Si tratta diun passo fondamentale per ren-dere il nostro Paese davvero com-petitivo in Europa, dove siamo al25° posto in quanto a sviluppodell’economia e della società di-gitale, e nel mondo. EOLO, mettendo a disposizionerete e competenze, è pronta a gio-care un ruolo da protagonistaper rendere il cambiamento pos-sibile anche nelle aree più peri-feriche d’Italia”.

Smart&Start ItaliaÈ il principale incentivo del Go-verno dedicato alla nascita e allacrescita delle startup innovative adalto contenuto tecnologico, con lenuove risorse messe in campodalla Legge di Bilancio 2017.Vuole sostenere le imprese che svi-luppano prodotti, servizi o soluzioniinnovative nel mondo dell’econo-mia digitale, oppure che sonocoinvolte in progetti di valorizza-zione della ricerca pubblica o pri-vata. Smart&Start Italia finanziaprogrammi di spesa tra 100 mila e1,5 milioni di euro. È previsto un mutuo senza interessie senza richiesta di garanzie per lacopertura dei costi di investimen-to e di gestione legati all'avvio delprogetto, inclusi i costi del perso-nale dipendente.Le domande di finanziamento sipresentano esclusivamente sul sito

www.smartstart.invitalia.it, in mo-dalità paperless e sono valutate, se-condo l’ordine cronologico di pre-sentazione, entro 60 giorni.

Qualche cifraSecondo il MISE la Regione con ilmaggior numero di startup è laLombardia, dove operano il 21,7%delle startup italiane. Seguono Emilia Romagna (11,9%),Lazio (10,1%) e Veneto (7,5%).Sono 13 le Province italiane con piùdi 100 startup distribuite all’inter-no del proprio territorio.Ma la situazione non è semplice. Ci sono ancora due gap da col-mare: culturale e tecnologico. Per il primo, secondo quanto rile-vato dall'Osservatorio del Politec-nico di Milano a fine 2016 solo un8% delle aziende risultava piena-mente digitalizzato; sul fronte tec-nologico è necessario un impulsoserio alla diffusione della BandaLarga. Su quest’ultimo aspettoEOLO da tempo fa la sua parte,contribuendo a superare il “digitaldivide”. Un’azione riconosciuta dapiù parti, con risultati tangibili. 

La realtà aumentata fa parte delletecnologie che permettono a mo-stre, eventi e musei di offrire nuo-vi modi di fruizione e coinvolgi-mento per i visitatori. In Italia, alcuni esempi di successosono il Museo di Santa Giulia di Bre-scia e la Villa Reale di Monza, dovegli smart glass Epson Moverio sonostati utilizzati dai visitatori per pas-seggiare tra le aree archeologiche emuoversi liberamente negli am-bienti, vivendo un'esperienza im-mersiva arricchita da informazioni ag-giuntive relative ai luoghi, alle vicendestoriche e ai loro personaggi.Grazie alla realtà aumentata i visi-tatori di musei e mostre non do-vranno più ricorrere all'immagina-zione per capire come camminas-se un dinosauro o che aspettoavesse una statua o un edificio di2000 anni fa: basta indossare glismart glass Moverio e tutto questoprende vita davanti agli occhi.

Moverio BT-350: semplici e comodiGli smart glass Moverio BT-350sono stati progettati ponendo lamassima attenzione ad aspettiquali facilità di utilizzo, durata e ac-cessibilità, per offrire esperienze econtenuti innovativi e più avanza-ti di quelli disponibili su smartpho-ne, tablet e audioguide. Grazie allatecnologia all'avanguardia, i con-tenuti di realtà aumentata posso-no essere sovrapposti al mondoreale per creare un'esperienzacoinvolgente e rendere la culturapiù accessibile e interessante, purmantenendo al centro dell'atten-zione l'elemento, la mostra o il luo-go visitato.Carla Conca, Business Manager Vi-sual Instruments di Epson Italia, di-chiara: "Grazie alla struttura resi-stente e alle funzionalità studiateper il massimo comfort, gli smartglass possono essere indossati ri-petutamente, comodamente e a

lungo da numerosi visitatori, indi-pendentemente dalla loro costi-tuzione, dalla taglia o dall'uso diocchiali. L'esclusivo design è stato creato inbase al feedback dei clienti chehanno utilizzato la precedente ge-nerazione".

Ricerca e designL'attenzione posta da Epson aun'ampia gamma di applicazionicommerciali e di altro tipo distin-

gue la gamma Moverio da altrismart glass disponibili sul merca-to. Sviluppata con funzioni all'a-vanguardia, la gamma Moverioha riscosso grande successo pres-so aziende e ISV (IndependentSoftware Vendor). I Moverio BT-350, che offrono unareale sovrapposizione ottica in tra-sparenza e prestazioni superiori,sono il frutto del costante impegnodi Epson nel campo degli smartglass con visione stereoscopica.

MARZO APRILE 201726

S SMART COMMUNITIENUOVE FRONTIERE

CON REALTÀ AUMENTATA E SMART GLASS EPSON

L'arte prende vita

95 MILIONI DI EURO E BANDA LARGA DIFFUSA

Per rilanciare le startup

Page 27: Anno XIV- N. 3/4 - marzo aprile 2017 - bimestrale - Soiel ... · Il lato oscuro del digitale ... il portale degli acquisti della Pubblica Amministrazione ... il 30% già nel 2015

IoT ConferenceArchitetture, Standard, Sicurezza

e Applicazioni dell’Internet of Things.Come orientarsi in uno scenario di grandi opportunità

PADOVA 28 settembreSheraton Padova Hotel - Corso Argentina, 5

© m

oni

cao

do

- F

oto

lia.c

om

Editore delle riviste:

Presenta il roadshow

#IoT17

Soiel International π Via Martiri Oscuri, 3 π 20125 Milano π Tel. 02 26148855 π Fax 02 87181390 π www.soiel.it

Per info: [email protected]

MILANO 29 novembreHotel Michelangelo - Piazza Luigi di Savoia, 6

Page 28: Anno XIV- N. 3/4 - marzo aprile 2017 - bimestrale - Soiel ... · Il lato oscuro del digitale ... il portale degli acquisti della Pubblica Amministrazione ... il 30% già nel 2015

Il Comune di Cesena ha raggiun-to un importante risultato nelpercorso di Innovazione Digitaledei propri servizi.La città romagnola è, infatti, il pri-mo centro di grandi dimensioni aconcretizzare il passaggio adANPR (L’Anagrafe Nazionale del-la Popolazione Residente). Inoltre Cesena, grazie al suppor-to e alle tecnologie di Deda-group, rappresenta il primo casoin Italia di subentro ad ANPR inmodalità sincrona.L’annuncio, giunto a fine aprile, ar-riva a conclusione di una elaboratafase di sviluppo dell’infrastruttu-ra tecnologica e dei servizi a sup-porto del progetto, iniziato nel no-vembre 2015, quando Cesena èstata inclusa nel novero dei Co-muni pilota dell’Anagrafe Unica.

Il Progetto ANPRANPR rappresenta uno dei passifondamentali nell’ambizioso pro-getto, promosso dall’AgID, cheguida la trasformazione digitaledella Pubblica Amministrazione: ri-

disegnare i processi attraversocui essa si relaziona con i cittadi-ni partendo da un patrimonioinformativo condiviso, di qualità esempre aggiornato, con cui rea-lizzare concretamente la ‘Datadriven administration’.“Passare da una anagrafe locale,su cui negli anni abbiamo imple-mentato tantissime applicazioni eservizi, ad una banca dati unica na-zionale rappresenta un delicatopassaggio strategico per il nostroEnte”, dichiara Alessandro Fran-cioni, Dirigente del Comune diCesena, Settore Servizi al Citta-dino e Innovazione Tecnologica.“Se Cesena ha deciso di compierequesto passo non è solo per unmero adempimento normativo,ma perché crediamo che la con-divisione delle informazioni tra tut-ti gli 8000 comuni italiani sia fon-damentale per assicurare la co-noscenza dei dati anagrafici in ma-niera puntuale e immediata, oltreche più semplice. ANPR è unprogetto di vasta portata che ci haposto e ci pone molte sfide, i cui

benefici potranno essere percepitipienamente quando tutti i co-muni avranno provveduto al su-bentro”.

Modalità sincrona e cloudImportante sottolineare come Ce-sena sia la prima realtà italiana icui sistemi IT potranno dialogarein maniera sincrona con ANPR,grazie alla piattaforma Civilia Nextuna soluzione cloud e multienteche include funzionalità di piani-ficazione territoriale, economica,fiscale e di investimento, così dapoter ottenere in tempo realedati univoci e consistenti. Una modalità considerata come lapiù efficiente e adeguata nell’ap-proccio al nuovo sistema di Ana-grafe Nazionale.“Per la connessione all’ANPR ab-biamo optato per l’accesso incooperazione applicativa tramiteweb service, poiché per noi è in-dispensabile poter continuare autilizzare il nostro software ge-stionale che ha visto un’evolu-zione tecnologica, da piattaforma

client ad una cloud”, precisaFrancioni.“Siamo orgogliosi che sia Cesenala prima città italiana ad avviare ilsubentro ad ANPR”, afferma Pao-lo Meloni, General Manager De-dagroup Public Sector & Utili-ties. “Dedagroup ha accompa-gnato Cesena e gli altri comuniitaliani in questo percorso, met-tendo in campo un set di servizievoluti per supportare gli EntiLocali in tutte le fasi di avvicina-mento ad ANPR. Penso ad ANPRNext, il portale web certificato daANUSCA che agevola il passaggioall’Anagrafe Nazionale della Po-polazione Residente”, continuaMeloni, “ma ovviamente anche aCivilia Next, una delle soluzioni at-traverso cui Dedagroup accom-pagna la PA, centrale e locale, ver-so il cambiamento, mettendo a di-posizione esperienza e strumen-ti concreti con cui riqualificare laspesa, far evolvere le competen-ze delle persone, innovare il mododi lavorare e offrire servizi piùavanzati ai cittadini”.

MARZO APRILE 201728

In aprile, nuove installazioni mul-timediali in Cremona portano latecnologia a portata di mano deipassanti: la vetrina dell’Ufficio tu-ristico diventa musicale ed il vio-lino di piazza della Stazione diffon-de musiche monteverdiane che sipossono ascoltare anche ai giar-dini pubblici di piazza Roma. Con l’inaugurazione della mostra‘Monteverdi e Caravaggio’ al Mu-seo del Violino e il lancio ufficialedelle Celebrazioni Monteverdiane,l’innovazione digitale applicata

all’arte ed alla cultura pervadeCremona, per celebrare il “divinoClaudio”, a 450 anni dalla sua na-scita. Tra i protagonisti di questaoperazione, attiva da aprile a di-cembre 2017, è Linea Com, l’a-zienda ICT del Gruppo LGH.Il suo direttore generale, Gerar-do Paloschi, sottolinea: “Questainiziativa cross-mediale è inno-vazione nei servizi pubblici. Ed è una delle tante esemplifi-cazioni di interventi Smart che co-niugano intervento pubblico e

fruizione semplificata dei servizi.L’accessibilità è uno dei principalidriver di sviluppo, anche nella cul-tura: con queste installazioni lamusica diventa incontrabile eCremona continua il suo percor-so come città innovativa”.

I touchpoint” dell’innovazione- La vetrina dell’Ufficio turistico delComune di Cremona è diventatamultimediale grazie ad un senso-re che, alla presenza di visitatori at-tiva delle patch posizionate sul ve-

NUOVE FRONTIERE

DOPO LE SPERIMENTAZIONI IN PICCOLI CENTRI, UNA CITTÀ DI MEDIE DIMENSIONI

A Cesena è attiva l’Anagrafe Unica La prima Amministrazione in Italia ad accedere ad ANPR in modalità sincrona

S SMART COMMUNITIE

CREMONA RILANCIA LA CULTURA CON UN APPROCCIO SMART DI LINEA COM

Per un ‘Monteverdi450’ smart In occasione delle celebrazioni, applicate in città tecnologie innovative:

dalla vetrina dell’Ufficio turistico all’installazione sonora in Stazione

L’Ufficio Turistico del Comune di Cremona

Page 29: Anno XIV- N. 3/4 - marzo aprile 2017 - bimestrale - Soiel ... · Il lato oscuro del digitale ... il portale degli acquisti della Pubblica Amministrazione ... il 30% già nel 2015

tro. Questo viene percorso da de-licate vibrazioni sino a risuonare,diffondendo alcune note com-posizioni di Claudio Monteverdi(l’elenco completo dei brani al linkhttp://smartcity.lineacom.it/vetri-na-smart-musicale). Sulla vetrina, Linea Com ha posi-zionato anche un adesivo conQR Code che consente, tramitesmartphone o dispositivi mobili,l’accesso ad una pagina web in cuiè descritto l’intero progetto.- Il dialogo multimediale con i pas-santi si integra con il violino “L’a-

nima della città” nel piazzale del-la stazione, opera tecnologicache suona anch’essa musichemonteverdiane. Attraverso questi interventi si le-gano così, in un gioco di continuirimandi, l’importante anniversariodell’autore, il patrimonio di artedella città e la sua vocazione al-l’innovazione tecnologica, conapplicazioni ’smart’ ed intelligen-ti che uniscono passato, presen-te e futuro.

MARZO APRILE 2017

SICURE

Editore delle riviste:

Presenta

ZZA IC#S

a il roadshow

e

CToielSicurezza17

a della Costituzione 1otel Bologna Fiera

NovembreGNA 7

t ootffo

-7667

1ynny

aanh

CCh

©

Proteggere il Business nell’era del digitale

SICUREZZA ICT

C.so Vittorio Emanuele II, 104Hotel NH Torino Centro

SettembreTORINO 27

Piazza della Costituzione 1Hotel Bologna Fiera

BOLOGNA 7

Via Cardinale Agostino Ciasca, 27The Nicolaus Hotel

OttobreBARI 17

moomcco. a

liiialliaooltto

P i f k l k lj@ i l it

www.soiel.itπ Fax 02 87181390 π Tel. 02 26148855 π 20125 Milano π Via Martiri Oscuri, 3 πSoiel International

Per info: [email protected]

S SMART COMMUNITIE NUOVE FRONTIERE

LINEA COM

È l’azienda ICT del Gruppo LGH, la multiutility del sud Lombardia che, inquesti mesi, ha raggiunto un importante accordo di partnership con A2A. È un operatore tlc specializzato in banda larga ed ultra larga, gestisce ol-tre 1000 km di fibra ottica e le NGN di Pavia e di Cremona. Attiva nei settori Smart City, IoT e Big Data, sta realizzando progetti innovativiin ambito Smart Metering (gas e acqua) e Smart Lighting sia sulla rete diIlluminazione Pubblica che su impianti privati, efficientamento degli edi-fici, Industry 4.0, Agricoltura e Zootecnia di precisione. È tra le aziende che hanno fondato il Polo Tecnologico di Cremona e lospazio di coworking - incubatore Cobox.

“L’anima della città”

La vetrina dell’Ufficio

Page 30: Anno XIV- N. 3/4 - marzo aprile 2017 - bimestrale - Soiel ... · Il lato oscuro del digitale ... il portale degli acquisti della Pubblica Amministrazione ... il 30% già nel 2015

Nel 2016 l’Italia ha raggiunto conquattro anni di anticipo gli obietti-vi europei di fonti rinnovabili suiconsumi finali di energia (con il17,6% contro il 17% al 2020). L’e-lettricità prodotta è stata più greengrazie al maggiore utilizzo di gas(+13%) e al forte calo del carbone(-21%), e i consumi di energia sonorimasti stabili. È quanto emerge dal-l’analisi trimestrale ENEA del Si-stema Energetico che evidenzia,tuttavia, diversi elementi di preoc-cupazione, come il rallentamentodella crescita delle rinnovabili, ilpeggioramento delle prospettive didecarbonizzazione post-2020 e ilpersistente elevato livello dei prez-zi dell’energia, con evidenti riper-cussioni sulla competitività delle no-stre imprese. Infatti, nonostante il calo del 5% re-gistrato nel 2016, il costo del ki-lowattora per le industrie italiane re-sta fra i più alti d’Europa. Lo stesso accade per i prezzi del gasche sono diminuiti, ma meno chenegli altri principali Paesi europei,penalizzando soprattutto le picco-le utenze che pagano il 15% in piùrispetto alla media-UE e che, nel 2016,hanno visto allargarsiulteriormente la for-bice con le grandiutenze a livello na-zionale, arrivando apagare un prezzoquasi doppio.

Energia a prezzi (troppo) altiPiù nel dettaglio, il prezzo medio an-nuo dell’energia elettrica pagatodalle imprese italiane ha registratouna diminuzione negli ultimi due annie ora si attesta su valori simili a quel-li del 2011, ma rimane ancora lon-tano dale media dei paesi europei.Anche nel primo trimestre del 2017è proseguita la discesa del prezzo pa-gato dalle piccole imprese, che, ri-spetto ai valori di un anno fa, regi-stra un calo del 5,6 per cento. Nel 2016 sono diminuiti i prezzi delgas per l’industria, in linea con i prez-zi spot, ma in maniera meno incisi-va rispetto agli altri paesi. Ciò significa che la competitivitàdell’Italia sta peggiorando, in parti-

colare per le utenze piccole (+17%il differenziale di prezzo rispetto allamedia UE) e per quelle alte (+11%).

Si è accentuata inoltrein Italia il divario deiprezzi tra piccole egrandi utenze, atte-standosi su un valorequasi doppio e moltovicino a quello del2011. Più svantaggia-ti risultano i piccoli

consumatori industriali situati nelCentro Sud e nelle isole, sui qualigravano i costi delle infrastrutture piùelevate rispetto a quelli del Nord Est(in media un+ del 60%).

Rischio 2030Non poche criticità riguardano poile prospettive di decarbonizzazio-ne nel medio-lungo termine: nel2016, le emissioni di CO2 sono tor-nate a diminuire (-0,8%) dopo il for-te aumento del 2015 e gli obietti-vi al 2020 sembrano a portata dimano. Tuttavia, un’analisi più ap-profondita rivela che i target al 2030potrebbero porre difficoltà soprat-tutto nel settore dei trasporti e delriscaldamento degliedifici. “L’elemento di no-vità che emerge dal-la nostra analisi sichiama ‘rischio 2013’- ha spiegato il ri-cercatore ENEA,Francesco Gracceva- in considerazione

del fatto che, a differenza di altriPaesi, in Italia la forte diminuzionedi consumi di energia ed emissionidi CO2 degli ultimi anni è stata le-gata non tanto a cambiamenti strut-turali, ma alla diminuzione dell’at-tività economica. Un altro segnale cui prestare forte at-tenzione è la riduzione dei tassi di svi-luppo delle rinnovabili riscontrata ne-gli ultimi anni”. Di particolare criticità sembra l’o-biettivo di riduzione delle emissionidei settori non-ETS (edifici, traspor-ti, agricoltura, industria diffusa…)per i quali è in discussione una pro-posta della Commissione Europeache fissa per l’Italia un obiettivo del

-33% rispetto al 2005. In questo scenario nonsembra sufficiente, percambiare la prospetti-va, il segnale positivoche viene dai valoridelle emission dei nuo-vi veicoli immatricolati(il settore trasporti rap-presenta circa la metà

delle emission dei settori non-ETS).Nell’ultimo decennio, nei veicoli si èassistito a un calo costante delleemission di CO2 che supera il 30%,se si compara il dato odierno conquello del 2006, cioè circa 110gCO2/kg rispetto a circa 150. Ciò è dovuto per la gran parte a unamaggiore efficienza dei veicoli a ga-solio e benzina, che complessiva-mente rappresentano l’88% del totale,e in misura minore all’aumento con-siderevole delle nuove auto ad ali-mentazione mista, ibride ed elettriche.

La sfida è coniugare obiettivi contrastantiMa non solo: lo stop dei reattori nu-cleari francesi a fine 2016/inizi

30 MARZO APRILE 2017

Il costo del kilowattora in Italia resta fra i più alti d’EuropaRaggiunti gli obiettivi 2020 per le rinnovabili, ma peggiorano le prospettive di decarbonizzazione e la spesa energetica si confermaun ostacolo per le aziende italiane. Sul fronte inquinamento ci ha aiutati più la crisi dei cambiamenti strutturali e ora si parla di Rischio 2030

ENERGY MANAGEMENT

© Stuart Miles

© Jurgen Falchle

Federico Testa, presidente ENEA

In Italia le piccole utenzepagano l’energia

il 15% in più rispetto alla media-UE

e nel 2016 la forbice si è allargata…

Al sud e nelle isole, dove gravano anche i costi

delle infrastrutture,sono distanti

anni luce dall’Europa

Page 31: Anno XIV- N. 3/4 - marzo aprile 2017 - bimestrale - Soiel ... · Il lato oscuro del digitale ... il portale degli acquisti della Pubblica Amministrazione ... il 30% già nel 2015

2017 ha spinto la do-manda di punta delgas quasi ai massimistorici di 5 anni fa e ri-velato che l’overca-pacity del sistemaelettrico italiano èmeno ampia di quan-to non si credesse. Dall’insieme di questi elementi de-riva una riduzione dell’indice ENEA-ISPRED (Indice Sicurezza, Prezzidell’Energia e Decarbonizzazione)da 0,53 a 0,51 su base annua, a sot-tolineare il ‘leggero peggioramen-to’ nel grado di soddisfacimento del‘trilemma energetico’, ovvero co-niugare prezzi bassi, alta sicurezza,forte decarbonizzazione.

Il 2016, infine, è sta-to l’anno della ripre-sa dei prezzi del pe-trolio, ma diversi se-gnali fanno pensareche difficilmentepossano tornare sulivelli molto più ele-

vati degli attuali, ammesso che nontornino a scendere. In Italia l’importmantiene un elevato grado di di-versificazione, con un forte au-mento dal Medio Oriente e la dra-stica riduzione dall’Africa; in fortecalo la produzione nazionale (-41%)per il blocco degli impianti in Vald’Agri (peraltro ora superato). Per quanto riguarda il gas, invece,a livello nazionale sono in ripresa le

importazioni dall’Al-geria e in leggerocalo quelle dalla Rus-sia, mentre nel restod’Europa, nel 2016, leesportazioni russehanno raggiunto il

massimo storico grazie a prezzi aiminimi degli ultimi 12 anni.“Dall’Analisi trimestrale ENEA - haaggiunto Gracceva - emerge un'al-tra questione di rilievo: l’andamen-to delle tre componenti dell’ISPREDmostra che, negli ultimi anni, i mi-glioramenti su un aspetto del tri-lemma sono stati spesso compen-sati da peggioramenti su un altro.

Nei prossimi anni,quindi, una delle prin-cipali sfide per i policymaker sarà quella diriuscire a coniugareobiettivi che potreb-bero anche risultare incontrasto tra loro”.

31MARZO APRILE 2017

Pagine a cura di Michele Ciceri,

Responsabile Energy Management Conference

Soiel International

© a

rtro

sest

udio

Le case efficienti si vendono meglio, ma sono ancora poche

Nel 2016 gli immobili delle classi energetiche più efficienti (A+, A e B) sonostati oggetto del 60% delle compravendite nel mercato delle nuove costruzioni,con un incremento del 10% rispetto al 2015. È quanto emerge dal ‘Rapportoannuale sull’andamento del mercato immobiliare urbano’, realizzato da ENEA,Istituto per la Competitività (I-Com) e Federazione Italiana degli Agenti Im-mobiliari Professionisti (FIAIP), che ha scattato una fotografia sull’andamen-to delle compravendite di immobili nello scorso anno. Considerando il mer-cato nel suo insieme, l’edilizia in classe energetica G, quella meno efficien-te, continua a dominare le compravendite (il 66% di monolocali e il 56% diville unifamiliari), mentre la vendita di case ristrutturate in classe energeticaA+, A e B si attesta su valori che variano dal 3% al 7% del mercato di riferi-mento. “L’efficienza energetica ha fatto definitivamente il suo ingresso nelsettore edilizio, ma rimane molto da fare sugli edifici esistenti: infatti solo l’11%risulta ristrutturato nelle prime tre classi energetiche, mentre rientra nelle ul-time due classi energetiche quasi il 90% degli immobili da ristrutturare, si-tuati principalmente nell’estrema periferia delle città”, ha commentato Ro-berto Moneta, responsabile Unità Tecnica Efficienza Energetica dell'ENEA.Oltre ad analizzare le transazioni immobiliari 2016 rispetto alla classe ener-getica degli edifici presenti sul mercato, lo studio ha intervistato oltre 500agenti immobiliari associati alla FIAIP in tutta Italia per sondare l’importan-za del tema efficienza energetica. Per il 58% degli intervistati l’Attestato diPrestazione Energetica (APE) non serve ad orientare le scelte di chi comprao vende un immobile e il 40% professionisti del settore lo considera pocoutile. Tra le possibili iniziative contenute nel rapporto, quella di rendere l’A-PE uno strumento dinamico che consenta all’acquirente di comprendere qua-li saranno i suoi consumi energetici reali nel momento in cui andrà ad abi-tare nell’immobile acquistato. Divide invece gli addetti ai lavori la propostadi inserire una specifica voce nei listini immobiliari legata agli immobili ‘ri-strutturati green’: 52% sono i contrari, prevalentemente perché sarebbe dif-ficile stimare un valore aggiuntivo rispetto alla categoria ‘ristrutturato’. Inol-tre, tra le principali motivazioni che, secondo gli agenti immobiliari intervi-stati, portano ad una scarsa attenzione dei clienti verso gli immobili in clas-se energetica più elevata ci sono la disponibilità di spesa, il livello culturalee di consapevolezza ambientale e la scarsa fiducia nel sistema di etichetta-tura energetica degli immobili. Ed è proprio la scarsa percezione del valo-re di mercato degli immobili efficienti la principale barriera all’accesso al cre-dito per le ristrutturazioni energetiche.“Tutti questi elementi – ha aggiunto Moneta – dovranno essere tenuti nel-la giusta considerazione sia nell’elaborazione delle future politiche europeee nazionali per la decarbonizzazione del settore residenziale che all’internodella nuova Strategia Energetica Nazionale”.

Riduzione dei consumi energetici, efficientamento e rinnovabili per Italferr

ENEA e Italferr, la società di ingegneria del Gruppo FS Italiane, hanno si-glato un protocollo d’intesa per lo sviluppo di progetti di efficientamento,ottimizzazione e riduzione dei consumi energetici e di diffusione di tecno-logie avanzate e di fonti rinnovabili, anche attraverso lo studio di progettiinnovativi quali pannelli fotovoltaici hi-tech montati sulle barriere antirumore.L’accordo, firmato da Federico Testa, presidente dell’Agenzia nazionale perle nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, e Car-lo Carganico, amministratore delegato e direttore generale Italferr, si fo-calizza su quattro settori strategici: efficienza energetica, fotovoltaico, va-lorizzazione del patrimonio archeologico e bonifiche ambientali.“L’ENEA metterà a disposizione di Italferr il know how maturato in settoridi eccellenza quali l’efficientamento energetico, le fonti rinnovabili e le ap-plicazioni per sistemi di accumulo, oltre che in attività per la formazione eper le diagnosi energetiche”, ha dichiarato il presidente Testa. “Questa in-tesa – ha aggiunto – è un esempio concreto e particolarmente positivo dicollaborazione tra ricerca avanzata e una realtà di eccellenza come Italferrper ottimizzare i risultati nella realizzazione di grandi infrastrutture ferroviarieall’insegna di efficienza energetica, sostenibilità e valorizzazione dei beni cul-turali”. “Italferr – ha evidenziato l’amministratore delegato Carganico – ope-ra da sempre attraverso una politica ambientale basata su precisi criteri diresponsabilità orientati alla conservazione e alla valorizzazione del territo-rio nelle sue valenze ambientali e sociali, adotta sistemi di qualità all’avan-guardia e si adopera per un corretto ed efficiente utilizzo delle risorse ener-getiche. Oggi, attraverso questo accordo, Italferr, forte dell’esperienza ma-turata nell’esecuzione di studi e indagini archeologiche in fase di proget-tazione, potrà avvalersi delle tecnologie hi-tech e delle strumentazioni diENEA per la ricostruzione in 3D di reperti e siti al fine di valorizzare il pa-trimonio archeologico nelle aree correlate alla realizzazione delle infrastrutturestrategiche e renderlo fruibile alle scuole, attraverso iniziative didattiche, eai fruitori del servizio ferroviario tramite apposite applicazioni. Inoltre, l’o-biettivo di Italferr è di esportare questi modelli e best practice su infrastrutturesostenibili, con attenzione all’ambiente e all’innovazione, all’interno dei pro-getti negli oltre 20 paesi del mondo dove siamo presenti”. Per lo sviluppo dei progetti è previsto l’utilizzo di tecnologie e di strumen-tazioni ENEA per la ricostruzione in 3D di siti archeologici con fotogram-metria o laser scanner. Infine, l’Agenzia supporterà Italferr nei processi dibonifica ambientale della zona degli scavi, qualora nelle analisi di suolo, sot-tosuolo e falde acquifere fossero rinvenuti dei contaminanti. I dati rilevatisaranno integrati tra loro e messi a sistema per elaborare una mappaturadei valori ambientali su tutto il territorio nazionale.

L’obiettivo 2020 è stato raggiunto

in anticipo,ma ora si parla

di ‘Rischio 2030’

Page 32: Anno XIV- N. 3/4 - marzo aprile 2017 - bimestrale - Soiel ... · Il lato oscuro del digitale ... il portale degli acquisti della Pubblica Amministrazione ... il 30% già nel 2015

La trasmissione dei valorinell’era digitale13 OTTOBRE 2017Aula MagnaPontificia Università LateranenseCittà del Vaticano

PONTIFICIA UNIVERSITÀ LATERANENSEP.zza San Giovanni in Laterano, 4 - 00184 Roma (RM)Marco Frattini: [email protected] – Alessandro Belli: [email protected]

Organizzato da:

D I G I T A L E

Core Values è una iniziativa che vuole offrire una prospettiva di respiro universale per riflettere sulla trasmissione dei Valori nell’era digitale.

Il progetto, a cadenza annuale, si rivolge alle aziende, al mondo dell’economia, della finanza, della tecnologia e della comunicazione per determinare, attraverso gli interventi e le riflessioni dei più significativi protagonisti di questa epoca, traiettorie e prospettive verso un nuovo equilibrio fra la rivoluzione digitale, la dimensione etica e le dinamiche imprenditoriali. Un’equazione fondamentale per poter operare con successo attraverso le nuove sensibilitàdel pubblico e gli scenari sociali e ambientali, a partire dai Valori fondanti l’Umanità.

II EDIZIONE CORE VALUESPONTIFICIA UNIVERSITÀ LATERANENSERiunirà 500 rappresentanti del mondo della cultura e del business per invitarli a discuteree a confrontarsi sul tema della trasmissione dei Valori nell’era digitale con particolare focus sulla creazione di contenuti.