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ANNO XL – N. 1 – Mensile delle Missioni Cattoliche Italiane della Svizzera Orientale Gennaio 2014 Rorschacherstrasse 105, 9000 St. Gallen CHF 1.- AZB 9000 ST. GALLEN Prego segnalare cambiamenti d’indirizzo / Bitte Adressänderungen mitteilen / Svp. signaler changements d’adresse Comunità – Rorschacherstrasse 105 – 9000 St. Gallen comunità Beati i costruttori di fraternità La Giornata della Pace 2014. Contro la cultura dello scarto e dell’indifferenza Dall’anno 1967, voluta per la prima volta da Papa Paolo VI, il primo gennaio si celebra in tutto il mondo cattolico la Gior- nata della Pace. Quest’anno Papa France- sco ha scelto per la 47.ma Giornata il tema: “La fraternità, fondamento e via per la pace”. Contro la “cultura dello scarto e la globa- lizzazione dell’indifferenza” Papa Fran- cesco propone il concetto della fraternità per dare un volto più umano al mondo. “Torniamo a vedere nell’altro un fratello, non un antagonista o un nemico, allora riusciremo a costruire una vera pace”. Che a Papa Francesco stia a cuore il su- peramento della “cultura dello scarto” a favore di una “cultura dell’incontro” è e- vidente fin dall’inizio del suo pontificato. “La fraternità è una dote che ogni uo- mo e ogni donna reca con sé in quanto essere umano, figlio di uno stesso Pa- dre. Davanti ai molteplici drammi che colpiscono la famiglia dei popoli – po- vertà, fame, sottosviluppo, conflitti, mi- grazioni, inquinamenti, disuguaglianza, ingiustizia, criminalità, fondamentalismi – la fraternità è fondamento e via per la pace”. La ricerca del profitto personale e del benessere esasperato, la perdita del con- cetto di fratellanza universale sono le cause che inquinano la convivenza tra i popoli e impediscono il conseguimento della pace. “Non è raro che i poveri e i bisognosi siano visti come un fardello, un impedimento allo sviluppo. Tuttal- più sono oggetto di aiuto assistenziali- stico o compassionevole. Non sono visti cioè come fratelli, chiamati a condivide- re i doni del creato, del progresso, della cultura, a partecipare alla stessa mensa della vita, ad essere protagonisti dello sviluppo integrale”. La “globalizzazione dell’indifferenza” deve lasciare il posto alla “globalizzazio- ne della fraternità”. La fraternità impronti tutti gli aspetti della vita, compresi l’eco- nomia, lo sviluppo, le istituzioni pubbli- che e culturali. Buon Anno 2014!

ANNO XL – N. 1 – Mensile delle Missioni Cattoliche … GENNAIO.pdfGennaio 2014 San Gallo comunità 4 Saluto del nuovo missionario di San Gallo e Rorschach Tra memoria e attesa

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ANNO XL – N. 1 – Mensile delle Missioni Cattoliche Italiane della Svizzera Orientale Gennaio 2014Rorschacherstrasse 105, 9000 St. Gallen CHF 1.-

AZB 9000 ST. GALLEN

Prego segnalare cambiam

enti d’indirizzo / Bitte Adressänderungen mitteilen / Svp. signaler changem

ents d’adresseCom

unità – Rorschacherstrasse 105 – 9000 St. GallencomunitàBeati i costruttori di fraternitàLa Giornata della Pace 2014. Contro la cultura dello scarto e dell’indifferenza

Dall’anno 1967, voluta per la prima volta da Papa Paolo VI, il primo gennaio si celebra in tutto il mondo cattolico la Gior-nata della Pace. Quest’anno Papa France-sco ha scelto per la 47.ma Giornata il tema: “La fraternità, fondamento e via per la pace”.

Contro la “cultura dello scarto e la globa-lizzazione dell’indifferenza” Papa Fran-cesco propone il concetto della fraternità per dare un volto più umano al mondo. “Torniamo a vedere nell’altro un fratello, non un antagonista o un nemico, allora riusciremo a costruire una vera pace”.

Che a Papa Francesco stia a cuore il su-peramento della “cultura dello scarto” a favore di una “cultura dell’incontro” è e-vidente fin dall’inizio del suo pontificato.“La fraternità è una dote che ogni uo-mo e ogni donna reca con sé in quanto essere umano, figlio di uno stesso Pa-dre. Davanti ai molteplici drammi che colpiscono la famiglia dei popoli – po-vertà, fame, sottosviluppo, conflitti, mi-grazioni, inquinamenti, disuguaglianza, ingiustizia, criminalità, fondamentalismi – la fraternità è fondamento e via per la pace”.

La ricerca del profitto personale e del benessere esasperato, la perdita del con-cetto di fratellanza universale sono le cause che inquinano la convivenza tra i

popoli e impediscono il conseguimento della pace. “Non è raro che i poveri e i bisognosi siano visti come un fardello, un impedimento allo sviluppo. Tuttal-più sono oggetto di aiuto assistenziali-stico o compassionevole. Non sono visti cioè come fratelli, chiamati a condivide-re i doni del creato, del progresso, della cultura, a partecipare alla stessa mensa

della vita, ad essere protagonisti dello sviluppo integrale”.

La “globalizzazione dell’indifferenza” deve lasciare il posto alla “globalizzazio-ne della fraternità”. La fraternità impronti tutti gli aspetti della vita, compresi l’eco-nomia, lo sviluppo, le istituzioni pubbli-che e culturali. Buon Anno 2014!

2comunitàGennaio 2014 Indirizzi utili

IMPRESSUM

Anno XL – N. 1 Gennaio 2014–Mensile delle Mis-

sioni Cattoliche Italiane della Svizzera Orien-

tale. Aderente alla Federazione Unitaria della

Stampa Italiana all’Estero (FUSIE).

Direzione-Redazione: Don Egidio Todeschini (det).

Email: [email protected]

Amministrazione: Comunità

Rorschacherstrasse 105 – 9000 St. Gallen

Redazioni locali: MCI San Gallo, MCI Wil,

MCI Schaan

Tipografia: La Buona Stampa (TBS) – Via Fola 11,

6963 Pregassona

Abbonamento: CHF 12 annuo

Consegna del materiale da pubblicare entro il gior-

no 15 di ogni mese

SOMMARIO

pag. 4-6 San Gallo–Rorschach

pag. 7 San Gallo-Wil

pag. 8-10 Wil–Herisau

pag. 11-14 Schaan–Marbach

pag. 15-16 Servizi Speciali

pag. 17 Emigrazione

pag. 18 Patronato Acli

pag. 19-22 Scalaforum

Chi non riceve il giornale, chi non lo vuole, chi riceve

più copie, chi cambia indirizzo, è pregato di comuni-

carlo alla propria Missione.

ANNO XL – N. 1 – Mensile delle Missioni Cattoliche Italiane della Svizzera Orientale Gennaio 2014Rorschacherstrasse 105, 9000 St. Gallen CHF 1.-

AZB 9000 ST. GALLEN

Prego segnalare cambiam

enti d’indirizzo / Bitte Adressänderungen mitteilen / Svp. signaler changem

ents d’adresseCom

unità – Rorschacherstrasse 105 – 9000 St. GallencomunitàBeati i costruttori di fraternitàLa Giornata della Pace 2014. Contro la cultura dello scarto e dell’indifferenza

Dall’anno 1967, voluta per la prima volta da Papa Paolo VI, il primo gennaio si celebra in tutto il mondo cattolico la Gior-nata della Pace. Quest’anno Papa France-sco ha scelto per la 47.ma Giornata il tema: “La fraternità, fondamento e via per la pace”.

Contro la “cultura dello scarto e la globa-lizzazione dell’indifferenza” Papa Fran-cesco propone il concetto della fraternità per dare un volto più umano al mondo. “Torniamo a vedere nell’altro un fratello, non un antagonista o un nemico, allora riusciremo a costruire una vera pace”.

Che a Papa Francesco stia a cuore il su-peramento della “cultura dello scarto” a favore di una “cultura dell’incontro” è e-vidente fin dall’inizio del suo pontificato.“La fraternità è una dote che ogni uo-mo e ogni donna reca con sé in quanto essere umano, figlio di uno stesso Pa-dre. Davanti ai molteplici drammi che colpiscono la famiglia dei popoli – po-vertà, fame, sottosviluppo, conflitti, mi-grazioni, inquinamenti, disuguaglianza, ingiustizia, criminalità, fondamentalismi – la fraternità è fondamento e via per la pace”.

La ricerca del profitto personale e del benessere esasperato, la perdita del con-cetto di fratellanza universale sono le cause che inquinano la convivenza tra i

popoli e impediscono il conseguimento della pace. “Non è raro che i poveri e i bisognosi siano visti come un fardello, un impedimento allo sviluppo. Tuttal-più sono oggetto di aiuto assistenziali-stico o compassionevole. Non sono visti cioè come fratelli, chiamati a condivide-re i doni del creato, del progresso, della cultura, a partecipare alla stessa mensa

della vita, ad essere protagonisti dello sviluppo integrale”.

La “globalizzazione dell’indifferenza” deve lasciare il posto alla “globalizzazio-ne della fraternità”. La fraternità impronti tutti gli aspetti della vita, compresi l’eco-nomia, lo sviluppo, le istituzioni pubbli-che e culturali. Buon Anno 2014!

MISSIONI CATTOLICHE ITALIANE–SVIZZERA ORIENTALE

San Gallo–Rorschach:Missionario:

Rorschacherstr. 105, 9000 S. GalloDon Piero Corea

Tel. (da assegnare)

Wil–Herisau:Missionario:Missionario emerito:

Lerchenfeldstrasse 5, 9500 WilDon Alfio BordigaDon Peppino Salvadè

Tel. 076 740 21 10Tel. 071 911 58 51

Schaan–Marbach:Missionario:

Reberastrasse 1, 9494 SchaanDon Egidio Todeschini

Tel. 00423 2322922

Rapperwil–Jona:Missionario:

Herrenberg 53, 8640 RapperswilP. Giulio De Zulian

Tel. 055 210 52 63

Coordinazione delle MCI:Coordinatore Nazionale:

Brauerstr. 101,8004 ZürichDon Carlo De Stasio

Tel. 044 240 51 25

CONSOLATO D’ITALIA – SAN GALLO E LIECHTENSTEINFrongartenstrasse 9, 9000 St. Gallen

Email: [email protected] • www.consangallo.esteri.it • Telefax 071 227 41 40

Centralino Tel. 071 227 41 41 Segreteria Tel. 071-227 41 44

Anagrafe/Elettorale Tel. 071 227 41 38 Stato civile Tel. 071 227 41 36

Cittadinanza Tel. 071 227 41 37 Assistenza Tel. 071 227 41 37

Passaporti/Leva Tel. 071 227 41 34 Notarile Tel. 071 227 41 39

Rimpatri definitivi Tel. 071 227 41 39 Cancelleria Tel. 071 227 41 45

Archivio Tel. 071 227 41 33 Visti Tel. 071 227 41 42

Ufficio scuola Tel. 071 227 41 47 Archivio Tel. 071 227 41 33Orari di aperturaMartedì: 9.00–13.30 e 15.00–17.30 Mercoledì: 9.00–13.30Giovedì: 15.00 – 17.30 Sabato: 8.30 – 12.30

PATRONATO ACLI – PER I SERVIZI SOCIALIPatronato e Assistenza sociale ACLI (Associazione Cristiana Lavoratori Italiani)

Operatori: Matteo Di Gennaro e Agnese Vailati

San Gallo Heimatstrasse 13,9008 San GalloTel. 071-244 81 01/04Email: [email protected]

LunedìMartedìMercoledìGiovedìVenerdì

9.00-12.009.00-12.00; 15.00-19.009.00-12.00; 15.00-19.009.00-12.009.00-12.00; 15.00-18.00

Rorschach presso la ex sede di Missione, Rosenstrasse 7.Con due presenze al mese: 1° e 3° giovedì dalle ore 15.30 alle 18.00.

Kreuzlingen presso il Circolo ACL, Bärenstrasse 32.Con due presenze al mese: 2° e 4° giovedì dalle ore 16.00 alle 19.00.

Marbach presso la Missione Cattolica Italiana, Staatstrasse 58.Con due presenze al mese: 1° e 3° lunedì dalle ore 15.30 alle 18.00.

Buchs presso la sala della parrocchia, Pfrundgutstrasse 5.Ogni sabato: ore 9.00–11.00.

3comunitàGennaio 2014 Editoriale

Anno nuovo: importanti novitàLa fusione delle Missioni di San Gallo-Rorschach e di Wil-Herisau. Cambiamenti anche per “Comunità”

Da quando nel lontano 1978 sono ar-rivato per la prima volta a San Gallo, de-stinato come missionario a Herisau (era il giovedì prima delle Palme, 16 marzo, e nevicava come il cielo la mandava) di acqua ne è passata sotto i ponti! Allora le Missioni Cattoliche nel territorio della diocesi di San Gallo erano diverse: San Gallo (con tre missionari), Rorschach, Herisau, Gossau, Flawil, Wil, Wattwil, Raperswil, Marbach, Schaan, Mels. E quando mi sono presentato al vescovo Otmar Mäder, egli mi disse: “Noi sappia-mo di fare poco per gli emigrati che sono tra noi, ma siamo contenti di avere voi missionari per gli stranieri”.Ma oggi “i cambiamenti nella società – scriveva P. Josef Rosenast, Vicario gene-rale della nostra diocesi, nella edizione di dicembre di questo giornale – ci met-tono ogni giorno di fronte a nuove sfide di cui nemmeno la Chiesa è risparmia-ta. In molte diocesi, in Europa, le zone pastorali sono diventate molto ampie. Le conseguenze della mancanza di vo-cazioni al sacerdozio si riflettono anche nella presenza dei missionari. Sono di fatto sempre meno i sacerdoti a dispo-sizione per le missioni all’estero. Tutto questo ci costringe a ripensare le struttu-re della Missione Cattolica Italiana”.E così dall’inizio del 2014 le due Mis-sioni di San Gallo e Rorschach vengono accorpate, con un nuovo missionario, don Pietro Corea, finora a Herisau. An-che gli uffici avranno una nuova sede, in una struttura parrocchiale della città. Invece la Missione di Wil sarà unita alla Missione di Herisau, con un nuovo mis-sionario, don Alfio Bordiga, proveniente da Brescia e già missionario per 10 anni a Berlino. La sua Missione comprenderà i Decanati di Appenzell Interno ed Ester-no, Gossau, Wil, Wattwil. La sede della Missione sarà a Wil.Questo significa anche la fine della presenza e del lungo, prezioso servizio svolto dai Padri Scalabriniani, operanti a San Gallo e Rorschach stabilmente dal 1952 non solo con l’azione pastorale ma

anche con la scuola materna (chiusa nel 2001), delle elementari e medie (chiuse nel 2002) e dell’Istituto tecnico per il Tu-rismo fino al 2003. Queste fusioni com-porteranno anche, presumibilmente, la perdita dei locali delle vecchie sedi di San Gallo, Rorschach, Herisau, quindi spazi più angusti per le attività delle Mis-sioni, che potranno tuttavia usufruire dei locali delle parrocchie locali.Per quanto poi riguarda questo men-sile “Comunità”: continuerà ad essere inviato a tutti coloro che già lo riceve-vano (Missioni di San Gallo, Rorschach, Schaan). In aggiunta, man mano che ri-ceveremo gli indirizzi, verrà esteso alle famiglie della nuova Missione di Wil-Herisau-Wattwil. Inoltre siamo alla ricer-ca di nuove sinergie, come per esempio da questo numero con “Scalaforum”, un

periodico che affronta varie tematiche interessanti per i connazionali, curato in proprio da un apposito gruppo reda-zionale. Per noi, quanto più i territori si allargano, tanto più è importante poter disporre di un mezzo di collegamento e informazione. Quindi ci impegniamo a tenere in vita e diffondere ancor più questo mensile, fondato nel 1975 e quin-di entrato nel quarto decennio di pub-blicazione.Dopo tutto quanto sopra esposto, un in-vito: sostenete attivamente la vostra Mis-sione e il vostro Missionario. E tenete in vista nella vostra famiglia questo giorna-le che ogni mese porta nelle vostre case notizie e informazioni sulla vita delle no-stre comunità. Buon Anno insieme!

Don Egidio Todeschini

4comunitàGennaio 2014 San Gallo

Saluto del nuovo missionario di San Gallo e RorschachTra memoria e attesa

LA MISSIONE

Missionario: Don Piero CoreaRorschacherstrasse 105, 9000 St. Gallenemail: [email protected]

Segretaria: Gabriella Carangelo-Milanese

Ufficio parrocchiale:Da Lunedì a Giovedì ore 9.00-11.30

SS. MESSE

PrefestiveRheineck: ore 17.00

Festive San GalloCappella degli Angeli: ore 09.30Bruggen: ore 18.15

Festive RorschachChiesa di San Colombano: ore 11.00

ALTRI SERVIZI

Confessioni: mezz'ora prima della S. MessaMatrimoni: corso di preparazione da gen-naio ad aprile di ogni anno.Battesimi: per i battesimi annunciarsi e concordare con il MissionarioCresima adulti: per la preparazione della Cresima prendere contatto con il Missionario

PATRONATO ACLI

Orari:Lunedì: Ore 09.00 – 12.00Martedì: Ore 09.00 – 12.00 / 15.00 – 19.00Mercoledì: Ore 09.00 – 12.00 / 15.00 – 19.00Giovedì: Ore 09.00 – 12.00Venerdì: Ore 09.00 – 12.00 / 15.00 – 18.00

Operatori: Matteo Di Gennaro Agnese Vailati

Telefoni: 071 – 244 81 01 071 – 244 81 04

Il PATRONATO A.C.L.I. di SAN GALLO a se-guito della riorganizzazione della Missione Cattolica Italiana di San Gallo a partire da Gennaio 2014, ASSICURA la continuità dei servizi di assistenza previdenziale e fiscale allo stesso indirizzo in cui ha fi-nora operato: Heimatstrasse 13-9008 St. Gallen,Tel 071 244 81 01/04. E-Mail: sangallo patronato.acli.it. Il responsabile Matteo Di Gennaro, l’opera-trice Agnese Vailati.

“Che cos’è il tempo? Se nessuno me lo

domanda, lo so. Se voglio spiegarlo a chi

me lo domanda, non lo so più.”

(S.Agostino Confessioni, 397- 400)

Se il tempo è qualcosa che varia, l’e-lemento fisso che permette la compa-razione tra i tempi che cambiano è la nostra anima, il nostro Spirito. Quindi noi misuriamo il futuro a partire da un atteggiamento del nostro animo, l’atteggiamento dell’attesa: il futuro è più lungo o più corto in base all’attesa. E misuriamo il passato in base ad un altro atteggiamento del nostro animo che è la memoria; anche il rapporto col passato varia secondo la memoria.

La riflessione sul tempo è dunque in-trinsecamente legato al problema del rapporto tra l’uomo e qualcosa che tra-scende l’uomo stesso dominandolo; è il rapporto dell’uomo con Dio. Dio che trascende il tempo stesso, luogo dell’at-tesa e spazio della memoria.

In questo momento speciale di grazia, a Dio per primo - dunque - la mia lode.Essere prete e missionario in questi tempi di secolarizzazione in cui il nu-mero dei sacerdoti diminuisce conti-nuamente è segno primo dell’amore del Padre verso i suoi figli ma è an-che fonte di grande responsabilità per le anime che a lui si affidano. Essere prete è essere vero uomo, vero amico, vero testimone del Vangelo. Signifi-ca addirittura fare del Vangelo l’unico strumento giusto per scardinare le por-te chiuse di quei cuori dove albergano sentimenti d’odio, rabbia, solitudine o rassegnata indifferenza.

Significa non sentirsi mai arrivato. Si-gnifica disponibilità al dialogo e alla collaborazione, senso profondo della comunità. Amare i giovani e i bambini ed educarli ai valori cristiani senza per questo renderli bigotti; avere tempo per gli adulti, per le giovani coppie, per le famiglie; significa portare conforto agli anziani, agli ammalati, agli emarginati. Significa essere pastore dei presenti e degli assenti, senza eccezione alcuna.

Nella Missione di Herisau-Flawil prima e in quella di San Gallo – Rorschach adesso mi avete accolto come padre, come guida, come fratello. Mi avete so-stenuto , rinforzando continuamente la mia fede, nella speranza e nella carità. Mi avete aiutato ad essere piccolo stru-mento nelle mani di Dio per la costru-zione di una comunità unita, fraterna e solidale in obbedienza per la Fede della Chiesa al nostro amato vesco-vo Markus. Aiutatemi ancora. Pregate sempre per me. Viviamo in una terra che non è nostra ma che ci ha accolti e che noi amiamo e il concetto stesso di Missione sposta, allarga e al contempo integra quello della parrocchia: l’amore non ha confini e non ha tempo.

Memoria e attesa dunque.

Attesa e memoria con la consapevolez-za di vivere in un tempo - nel nostro tempo - che ci è dato in quanto dono. Il Signore ci invita ogni giorno a crescere in bontà e amore, come in un cammino verso il momento in cui finirà ‘questo’ tempo e sarà l’eternità. Facciamo insie-me questa strada. Questo il mio augu-rio. Questa la mia speranza.

Don Piero Corea

5comunitàGennaio 2014 San Gallo

NUOVI CRISTIANI

DEFUNTI

Battesimi

PRIME COMUNIONI

12 bambini (3 maschietti-9 feminucce):

• D’Agostino Melissa• Bellafronte Luana• Palli Paolo• Serra Lorenzo• Piccolo Nerea• D’Armiento Sofia

38 bambini italiani hanno fatto la loro 1° Comunione nelle parrocchie Svizzere della città di San Gallo (07.04/14.04./21.04/28.04./05.05.2013) Domenica 19 Maggio 2013 erano presenti all’Eucarestia (seconda Comunione) nella Cappella degli An-geli con la comunità italiana i seguenti 7 bambini:

• Gabriele Romano• Vincenzo Luciano• Luca Aiezza• Lorena Sergi

Le seguenti 11 persone sono tornate alla casa del padre:• Mussoi-Furlan Giustina (Dicembre 2012);• Votta Luciano (Dicembre 2012 in Italia);• De Lorenzo Ave Maria (Gennaio 2013);• Palermo Mario (Febbraio 2013);• Di Rienzo Michele (Febbraio 2013);• Chiacig Romildo (Marzo 2013);• Catellani Guido (Maggio 2013);• Aloisio Salvatore (Maggio 2013 in Italia)• Milanese Bruno (Luglio 2013);• Mazza-Cirlincione Caterina (Agosto 2013); • Di Stefano Grazia ( Ottobre 2013)

• De Giorgi Camilla Lisa battezzata il 08.12.2013 nella Cap-pella S.Antonio , figlia di Enrico e Ostini Manuela; padrini: Filippini Gabriele e Filippini Agata

• Nuzzo Gemma battezzata il 22.012.2013 nella Cappel-la S.Antonio, figlia di Daniele e Trovato Gaetana; padrini Famà Tindaro e Mändli Michaela

Ai neobattezzati auguriamo una crescita cristiana ed alle loro famiglie tanti auguri di ogni bene e benedizioni del Signore!

• Hauser Chiara• Monaco Valentina• Sabia Chiara • Finotti Alessio• De Giorgi Camilla Lisa• Nuzzo Gemma

• Milena Sergi• Valentina La Licata• Gina Soraya Ruffino

L’ANGOLO DELLE ASSOCIAZIONI

Comitato Scuola Famiglia-San Gallo: l’ora del racconto per i bambini a partire dai 3 anni alla Freihandbibliothek di San Gal-lo dalle ore 10.15-11.15

• Sabato 8 febbraio 2014

AVVISI

ALCUNE CIFRE DEL 2013 – STATISTICA PARROCCHIALE

Corso matrimoniale

Le coppie che vorranno seguire il Corso prematrimoniale dovranno annunciarsi presso la Segreteria della Missione e presentarsi nelle seguenti date. Eventuali eccezioni sono da concordare con il Missionario.11 febbraio 2014 – ore 19.30 St. Fiden11 marzo 2014 – ore 19.30 St. Fiden8 aprile 2014 – ore 19.30 St. Fiden

Battesimi

Per i battesimi annunciarsi e concordare con il Missionario

Cresime adulti

Per la preparazione della Cresima prendere contatto con il MissionarioLe prove per il Sacramento della S. Cresima saranno:27.02.2014 ore 19.30 nella Cappella degli Angeli

Amministrazione della S. Cresima

7 marzo 2014 ore 18.00 Cappella degli Angeli8 marzo 2014 ore 17.00 Chiesa di Neudorf

Rivolgiamo uno sguardo retrospettivo sulla nostra parrocchia e comunità italiana di San Gallo e dintorni e rileviamo i se-guenti dati dell’anno 2013:

Corso matrimoniale22 persone – 11 coppie della nostra Missione e della Missio-ne di Wil e di Rorschach hanno partecipato al Corso di pre-parazione al Matrimono religioso da Gennaio a Marzo 2013. Le seguenti persone erano presenti ai corsi svolti in 3 serate al

Sabato sera e una giornata alla Domenica (1 serata a San Gallo, 2 serate a Wil, la giornata di Domenica a San Gallo):

• Calamia Nicoletta e Tinella Patrizio

• Condemi Giuseppina e Cannazza Daniele

• Ruberto Daniela e Capetola Antonio

• Hautle Yvonne e Valenti Francesco

• Livotti Maria Vita e Bonfiglio Marco

• Lorusso Jessica e Marsano Donato

• Iten Andrea Silvia e Brigante Ronald

• Farì Lucia e Lazzaro Marco

• Valente Antonella e Santoro Salvatore

• Savinelli Carmela e Capozzi Daniele

6comunitàGennaio 2014 San Gallo

FESTA DELLA BEFANA DEI BAMBINI ALLA MCI-SAN GALLO 05.01.14

Anche quest’anno si è svolta la festa della Befana nella sala della MissioneCon un folto gruppo di ca. 40 bambini, insieme ai loro genitori, fratelli, sorelle, nonni, parenti ed amici. Riportiamo alcuni momenti della Festa. UN GRAZIE SINCERO…. A tutti i bambini grandi e piccini ed a tutti i familiari per la loro partecipazione.

Gennaio 2014 7comunitàSan Gallo • Wil

Hinweise / Note:

• Die unterstrichenen Pfarreien entsprechen dem Gottesdienst.Ort. / I nomi delle Comunità sottolineate si riferiscono al luogo in cui si celebra la S. Messa.

• 5. Sonntag des Monats im Jahr 2014: März / Juni / August / November. / V. Domenica del Mese nell'Anno 2014: Marzo / Giugno Agosto Novembre.

• Appenzell: Inv = orario invernale E = estivo (Inv = Winterzeit E = Sommerzeit)

• rosso = S. Messe secondo la disponibilità di Don Peppino. Je nach Verfügbarkeit von Don Peppino.

Dekanat/Decanato Sa / sab So / dom

Rorschach Rheineck 17:00

Rorschach: St. Kolumban Kirche / Chiesa di S. Colombano 11:00

St. GallenZentrum: Schutzengelkapelle / Cappella degli Angeli 09:30

Bruggen: Kirche St. Martin / Chiesa di S. Martino 18:15

Gottesdienstplan / Orari delle Sante Messe(gültig ab / valido dal 18.01.2014)

Don

Pier

o Co

rea

I. Sa / sab

I. So / dom

II. Sa / dom

II. So / dom

III. Sa / sab

III. So / dom

IV. Sa / dom

IV. So / dom

V. Sa / dom

V. So / dom

AppenzellHerisau 11:30 11:30 11:30

AppenzellBühler–Teufen

17:00 Inv

18:00 E

Bühler 17:00

Gossau

GossauNiederuzwil–Oberuzwil

10:15 10:15

Niederuzwil–Oberuzwil + Gossau

19:00

Flawil 09:00 09:00 09:00

Degersheim (Parrocchiale) 17:30

Wil-Wattwil

Wil 11:15 *11:15 11:15 11:15 *11:15

Wattwil 09:15 09:15

Bütschwil–Bazenheid 19:00*Bazenheid

ore 10

Ebnat-Kappel 18:00

Don

Alfio

Bor

diga

8comunitàGennaio 2014 Wil • Herisau

SERVIZI E INFORMAZIONI

Missione Cattolica ItalianaLerchenfeldstrasse 5, 9500 WilTel. 076 – 740 21 10Missionario: Don Alfio BordigaMail: [email protected] Collaboratore: Don Peppino Sal-vadèTel. 071–911 58 51La Missione comprende i Decanati di Appen-zell, Gossau, Wil – Wattwil

UFFICIO PARROCCHIALE

Per i primi mesi telefonare a don Alfio o a don Peppino per ogni necessità. Nei prossimi numeri pubblicheremo gli orari di ufficio.

SANTE MESSE

Vedere il nuovo orario festivo delle celebra-zioni nella tabella a pag. 7

PREGHIERA

Iniziare un anno con te, Signore,è presentarsi alla porta del futurocon il cuore vestito di speranzae con le mani aperte al fratello.

Iniziare un anno con te, Signore,è far spuntare la gemmadella nostra vita nuovamodulata dall’amore.

Iniziare un anno con te, Signore,è presentarsi ai fratelli e sorelle

e dir loro: “Diamoci la manoe cantiamo la musica della pace”.

Iniziare un anno con te, Signore,è sentirsi abbracciati da te

e insieme a te iniziare a costruirecon ogni uomo un mondo nuovo.

Iniziare un anno con te, Signore,è mettersi in attento ascolto

della tua parolae restarne con gioia trasformati.

Il saluto del nuovo missionario A Voi, Parrocchiani tutti, che vivete

nei Decanati dell’Appenzell, in Gossau e in Wil-Wattwil, un fraterno saluto nel nome del Signore!Ho accolto nell’obbedienza, in serenità e in piena docilità di spirito, quanto la Provvidenza ha disposto per me, attra-verso la voce della Chiesa. Così mi di-spongo a vivere con Voi questo nuovo tratto di strada che mi si apre dinnanzi. Un ampio tratto di strada che si muoverà da Wil in tutte direzioni per raggiungere ciascuno di voi.

Certamente non possiedo tutte le qualità che ciascuno si aspetta. Sono consape-vole dei miei limiti, ma mi sento sostenu-to dall’azione dello Spirito di Cristo che agisce in ognuno di noi e di conseguen-za dal vostro sostegno, dalla vostra com-prensione, dal vostro affetto.

Sappiamo tutti di non poter e non do-ver stare sulla soglia e guardare, e ma-gari spingere sempre e solo avanti gli altri. Nell’ambito della Fede non esiste la delega, ognuno ha il suo compito e chi non svolge la sua parte reca danno e sofferenza a tutta la comunità. Sono anche consapevole che ci possa essere sintonia di intenti con le varie Istituzioni, Associazioni, Gruppi... presenti sul ter-ritorio. Mi permetto, quindi, di chiedere una speciale preghiera da parte Vostra e il massimo impegno e disponibilità alla conversione e circa la nuova situazione pastorale delle Missioni Cattoliche di Lin-gua Italiana nella Diocesi di San Gallo.

La chiedo a me stesso e a don Peppino, ai sacerdoti presenti in parrocchia, ad o-gni cristiano e cristiana di buona volontà che ha in cuore il bene della comunità intera. Un pensiero è per coloro che si trovano nel dolore, per i piccoli, per chi è avanti negli anni e per quanti stanno nel mezzo di queste età. Fin d’ora conside-ratevi nei miei pensieri e nelle mie Pre-ghiere. Così mi auguro possiamo darci la mano per camminare insieme, senza timori e diffidenze, verso il Regno che Cristo ci indica e ci promette. In me ci sono la voglia e il piacere di scoprire co-

stantemente la bellezza dello stare dietro a Gesù e l’anelito di proporla e indicarla ad ogni uomo e donna che il Signore mi affida spiritualmente. È Lui solo quello che veramente può riempire il cuore: so-lo Lui, il Crocifisso-Risorto!

Pertanto l’augurio che rivolgo a Voi e a me è che possiamo sempre più lasciarci afferrare da Gesù Cristo, affinché la “no-stra” Comunità gusti la bellezza della vita cristiana, non la percepisca come un pe-so, ma la testimoni come dono ricevuto e da offrire.

Lo sguardo materno e di predilezione di Maria, venerata da poco come Madre di Dio, ci accompagna perché ciascuno di noi possa sentirsi dire “fate tutto quello che vi dirà”.

In attesa di incontrarci, di cuore... i miei più affettuosi saluti.

Desidero infine porgere a tutti Voi pace, auguri e felicita per le festività del Nata-le e dell’Anno nuovo. Spero che l’ottima collaborazione prosegua ancora nel tem-po. E facciamo nostro il motto del filoso-fo tedesco Immanuel Kant: “Per essere felici, impegniamoci ad essere dignitosi”.

Don Alfio Bordiga

9comunitàGennaio 2014 Wil • Herisau

Grusswort des Missionar don Alfio

Wie Sie bereits wissen, bin ich der neue Missionar der Missione Cattolica Italiana. Es ist mir eine grosse Freude zu Ihnen kommen zu dürfen und Gottes Liebe und Erlösung zu verkünden. Ich bin zu-versichtlich, dass es uns gelingen wird, die vielfältigen Herausforderungen ge-meinsam zu meistern und mit der Gnade Gottes die Zukunft der Gemeinden zu gestalten.

Meine Ursprünge liegen in Lago di Iseo, Brescia. Vor 24 Jahren wurde ich zum Priester geweiht und habe seitdem in verschiedenen Gemeinden gewirkt. 10 Jahre in der Missione Cattolica Italiana in Berlin. Seit Anfang Januar 2014 bin ich im Bistum Sankt Gallen tätig. Vieles ist gewachsen und entstanden und dank-bar schaue ich als Seelsorger auf diese vergangene Zeit zurück.

Jetzt aber ist es Zeit für mich, Neues und Anderes in ihren Gemeinden kennen zu lernen. Mein Leben will ich mit den Kleinen und Grossen, Jungen und Alten

teilen und für Sie da sein. Ich möchte Christ in der Welt von heute und Seel-sorger für Sie sein, das heißt: Zeugnis des Evangeliums geben in der Feier der Gottesdienste und am Dienst des Mit-menschen. Ich möchte die Gelegenhei-ten geben, gemeinsam Jesu Christus in unserer Mitte zu erfahren. Für mich ist die Gemeinschaft im Geist Jesu ein Ort mit offenen Türen, wo jede und jeder sich angenommen fühlt und Menschen neue Hoffnungszeichen finden. Diese Gemeinschaft der Gläubigen ermutigt uns, unser ganzes Leben Gott anzuver-trauen, der uns durch seinen Geist er-leuchtet und begeistert. Jesus selbst lebt und wirkt in dieser Gemeinschaft. Chris-tus ist persönlich anwesend und will sein Volk trösten, stärken, belehren und heiligen. Öffnen wir ihm unser Herz, um seine heilende Nähe zu erfahren. Die Gemeinschaft mit Christus zu leben, da-zu gehört gemeinsames Gebet und das gegenseitige Kennenlernen.

Ich möchte dem Pfarrer von Will, Roman Giger, für seinen herzlichen Empfang und für sein Großes Vertrauen herz-

lich danken. Dies gibt mir die Hoffnung und die Gewissheit auf eine gute künf-tige Zusammenarbeit. Besonders möch-te ich Don Peppino Salvadè erwähnen und ihm für die unermüdliche Arbeit in der italienischen Mission in Wil für 50 Jahre danken. Ich bin mir sicher, dass seine Anwesenheit und seine Unterstüt-zung für uns alle ein klares Zeichen der Gemeinschaft und der Zusammenarbeit sein wird.

Und schließlich möchte ich dem Pfarrer von Buchs für die 3 Monate Pratikums-zeit danken, wo er mir wie ein Vater und Lehrer beistand. Es würde mich freuen, Sie am Sonntag 12. Januar um 12 Uhr, am Hochfest der Taufe des Herrn, zu meiner Einsetzung in der Laurentius Kirche in Flawil einladen und Sie persönlich be-grüßen zu dürfen.

Im Gebet verbunden freue ich mich auf einen guten Start und das gemeinsame Miteinander. Gott erfülle unser Leben mit aller Freude und Frieden im Glauben.

Don Alfio Bordiga

Liebe Pfarreimitglieder

10comunitàGennaio 2014 Wil • Herisau

Riflessioni sulla Giornata del MalatoSi celebra nel mondo ogni anno l'11 febbraio. Il messaggio di papa Francesco

Il 13 maggio 1992 il Santo Padre Giovanni Paolo II istituiva la "Gior-nata Mondiale del Malato" da tenersi ogni anno l'11 febbraio in cui si ricor-da la Beata Maria Vergine di Lourdes. L'obiettivo di questa "intuizione" era quello di sensibilizzare il cristiano e la società laica alle necessità di "donare" agli infermi un’efficiente assistenza. Papa Wojtyla voleva far capire al cre-dente che il compito che gli spettava era quello di stare sempre vicino a chi soffre, sull'esempio di Maria la madre di Gesù ai piedi della croce. Ai nostri giorni molti si interrogano sulla veri-tà del riflesso dell'immagine e della somiglianza di Dio in ogni persona umana, ma è necessario individuare ed approfondire, attraverso le vie del-la ragione e della scienza illuminate dalla fede, questo misterioso riflesso di Dio in coloro che soffrono. Ma ne-cessita dover sottolineare, non certo in maniera positiva, sul comportamento di quanti usano o non usano ed espri-mono i loro contenuti in una ipotetica solidarietà, per poi esaurirsi nel giro di una notte! Da molto tempo siamo di fronte ad una superficiale cultura che sottrae alla ragione il perché si soffre e si muore ed è necessario affrontare con la logica le motivazioni che ogni persona porta nella propria coscienza, mentre va aumentando il permissivi-smo smodato ed aberrante che dilaga, mortifica e modifica la dimensione eti-ca della vita. In una società complessa, qual è la nostra, è importante chiedersi chi è il nostro prossimo. Il nostro pros-simo è chi ci sta accanto nel nostro vi-vere quotidiano, è chi incrociamo nel-le strade delle nostre città e dei nostro paesi, ma soprattutto colui che soffre e non è gratificato di solidarietà.Di fronte ai richiami del Magistero del-la Chiesa e del Messaggio del Papa per la XXII Giornata Mondiale del Malato che verrà celebrata l'11 febbraio, urge rimuovere e risolvere i problemi di ca-rattere sociale in cui vivono tante fami-glie per cause diverse, perché la fami-

glia deve restare il motore universale della società civile ed i suoi compo-nenti in qualsiasi condizione di salute si trovino devono avere una efficien-te valida e duratura assistenza come garantisce la Costituzione Italiana. È necessario rendersi conto del signifi-cato della sofferenza, anche, secondo gli insegnamenti di Papa Wojtyla che è stato il simbolo vivente della soffe-renza.Termino con le sagge ed autorevoli parole di Papa Francesco: "Mi preme aggiungere che, nell'attuale momento storico-culturale, si avverte anche più l'esigenza di una presenza ecclesiale attenta e capillare accanto ai malati e

a tutela della vita umana in tutte le fa-si, dal suo concepimento alla sua fine naturale. La Chiesa riconosce in voi, cari ammalati, una speciale presenza di Cristo sofferente. È così: accanto, an-zi, dentro la nostra sofferenza c’è quel-la di Gesù, che ne porta insieme a noi il peso e ne rivela il senso. Siamo posti in tal modo dinanzi al mistero dell’a-more di Dio per noi, che ci infonde spe-ranza e coraggio: speranza, perché nel disegno d’amore di Dio anche la notte del dolore si apre alla luce pasquale; e coraggio, per affrontare ogni avversità in sua compagnia, uniti a Lui”.

(A cura di don Alfio)

11comunitàGennaio 2014 Schaan • Marbach

È iniziato un “nuovo” anno. Nuovo, perché? Cosa è mutato? Molti uomini continuano ad avere fame di cibo e di giustizia e il mondo soffre ancora per le desolazioni delle guerre e in molti Paesi manca ancora la libertà.

I ricchi continuano a trascurare chi ope-ra per la loro prosperità. Molte ideologie sono tuttora confuse ed ancor più lo so-no coloro che le seguono. Essere liberi, ma tutti liberi, è difficile come per l’anno che ci ha lasciato.

Cosa c’è di nuovo? L’ossequio continua a piacere più della sincerità, le contesta-zioni e la repressione più del dialogo e della carità. E siamo così soli, o Signore.

Con i nostri compromessi, con le incer-tezze per un domani sempre più insicuro.

Soli, in città che appaiono insensibili e circondati da altri uomini in preda a un

LA MISSIONEComprende il Principato del Liechtenstein e tre zone del cantone di San Gallo: Wer-denberg, Sarganserland, Rheintal.Missionario: Don Egidio Todeschi-ni, Reberastrasse 1, 9494 Schaan. Tel. 00423-2322922; Fax 00423-2322919; Email:[email protected].

LA MESSASabato: a Marbach primo del mese ore 18.15 (Missione); ad Au secondo del mese ore 18.15 (Altersheim); a Diepolsau terzo del mese ore 17.00 (parrocchia); a St. Mar-grethen quarto del mese ore 17.00 (par-rocchia)Domenica: a Buchs ore 9.00 (parrocchia); a Balgach ore 10.30 (Frongarten); a Schaan ore 11.00 (S. Pietro); a Mels ore 18.00 (Cappuccini), eccetto la prima del mese; a Flums ore 18.00 (Justuskirche), la prima del mese.

INFORMAZIONEComunità: è il mensile delle Missioni di San Gallo-Rorschach, Wil-Herisau, Schaan-Marbach. Siete pregati di comunicare i vo-stri cambiamenti di indirizzo. Per chi non lo riceve, basta scrivere o telefonare.Internet: il sito www.donegidio.com contie-ne informazioni sulla Missione di Schaan-Marbach. Con articoli settimanali e pub-blicazioni del missionario; www.missioni.ch invece è il sito delle Missioni Cattoliche Italiane in Svizzera.Angolo: ogni settimana notizie in italiano in quattro giornali locali: Volksblatt e Va-terland, Werdenberger & Obertoggenbur-ger, Sarganserland.

CONSOLATOSchaan: martedì ore 18.30-20.00 alla Mis-sione (Reberastrasse 1). Operatore socia-le: Egidio Stigliano.Buchs: sabato ore 9.00-11.00 nell’aula sot-to la chiesa cattolica. Operatore sociale: Matteo Di Gennaro.Marbach: mercoledì ore 18.30-20.00 alla Missione (Staatstrasse 58). Operatore so-ciale: Theo Palmisano.

PATRONATOBuchs: sabato ore 9.00-11.00 nell’aula sot-to la chiesa cattolica. Operatore sociale: Matteo Di Gennaro.Marbach: 1° e 3° lunedì del mese ore 15.30-18.00 alla Missione (Staatstrasse 58). O-peratore sociale: Matteo Di Gennaro.Heerbrugg: mercoledì ore 18.45-20.00 nel-la sede del Sindacato Unia (Auenstrasse 25). Operatore sociale: Gianni Ruberti Tel. O77-4334401.

Preghiera per l’Anno NuovoSignore donaci di viverlo bene con le parole e le opere

dinamismo che è incapacità di fermar-si per paura di pensare. Se il calendario indica un “nuovo” anno, significa che Ti siamo venuti più vicino? Dove sono finiti i buoni propositi con i quali avevamo i-niziato l’anno che ci ha lasciato?

Se il mondo non è cambiato in oltre due-mila anni, la colpa è solo nostra. Tutta-via, desideriamo sperare per un futuro migliore.

Signore, donaci la forza di viverlo bene con le parole e le opere. Dacci, oggi e tutti i giorni di quest’anno, che solo Tu puoi rendere veramente “nuovo”, la forza di entrare maggiormente a contatto con i fratelli, per stringere le nostre mani con le loro.

Signore, che ogni istante sia udibile la Tua voce per essere pronti ad accettare ciò che Tu hai stabilito per il bene dell’u-manità.

12comunitàGennaio 2014 Schaan • Marbach

Sabato 28 dicembre si sono svolti a Berneck i funerali di Carmen Guarino-Veiga. Era nata a Samos (Galizia) in Spagna il 28 ago-sto 1945, emigrata in Svizzera dal 1969. Dal suo matrimonio nel 1972 con Nicola sono nati i figli José Manuel e Michela. Nel 2012 a-veva subito un trapianto di polmoni, ma poi la sua salute era andata man mano peggio-rando. È deceduta all’ospedale universitario di Zurigo il 20 dicembre. Riposi in pace.

Il 15 dicembre 2013 all’ospedale di Wa-lenstadt è deceduta, dopo breve malattia, Anita Chevrier. Era nata il 26 marzo 1939 e dal 1964 era emigrata dall’Italia a Flums, dove aveva lavorato fino all’età della pen-sione come operaia tessile alla ditta Spör-ri. I funerali si sono svolti a Flums martedì 17 dicembre. La nostra comunità italiana la ricorda nella preghiera di suffragio. L’e-terno riposo donale, Signore.

RICORDIAMO I NOSTRI DEFUNTI

BATTEZZATI NELLA COMUNITÀ

CORSO DI CRESIMA E MATRIMONIO

Il 7 novembre 2013, dopo tre mesi di soffe-renza a seguito di un incidente stradale, è morta all’ospedale di San Gallo, Calogera Reina-Tamburello. Era nata il 2 ottobre 1932 a S. Margherita (Belice) in Sicilia. Do-po il matrimonio, nel 1961 era emigrata in Svizzera con il marito Salvatore. Rimasta vedova, dal 1979 abitava a Widnau. Alla figlia Rosalia e familiari porgiamo le con-doglianze della nostra comunità.

Il 22 novembre in Spagna, dove da alcuni anni si era trasferito con la famiglia, è morto De Luca Salvatore. Nato a Parabi-ta (Lecce) il 27 dicembre 1952, per lavoro era emigrato in Svizzera e aveva per tanti anni abitato a Heerbrugg. Lo ricorda in particolare la sorella Lucia per gli amici e familiari. L’eterno riposo dona ai nostri defunti, Signore, splenda ad essi la luce perpetua. Riposino in pace.

Domenica 24 novembre nella chiesa di Lüchingen è stato battezzato Alessandro Giuseppe Nardelli, figlio di Tamara Nardelli e di Bruno Ricardo Lopes Noronha. Padrini: Katja Nardelli e Amilcar Aranjo.

Domenica 1 dicembre 2013 nella chiesa di St. Margrethen è stato battezzato Salvatore Lyan Lo Presti, figlio di Antonino Lo Presti e di Tania Iapichino. Padrini: Dennis Iapichino e Lucia Cipriano.

Domenica 29 dicembre 2013 nella chiesa di Buchs è stato battezzato Victor Luigi, figlio di Renato Luigi e di Brkti Seyoun. Padrini di Battesimo: Merhawi Goi Tom e Regat Selemun.

A genitori e padrini auguriamo di crescere i loro figli in buona salute e nella fede della Chiesa nella quale hanno chiesto il Battesimo.

Sono aperte le iscrizioni per gli incontri di preparazione alla Cresima degli adulti e di preparazione al Matrimonio per chi vuole sposarsi in chiesa.

Tali incontri si svolgeranno da marzo a maggio del 2014 alla Missione Cattolica a Schaan. Gli incontri di Cresima o di Matrimonio sono distinti tra loro.

Ricevute le iscrizioni, gli interessati riceveranno l’invito per il primo incontro, dove verrà fatto il programma dei successivi.

Non saranno organizzati altri incontri per la preparazione alla Cresima o al Matrimonio nel corso di quest’anno né saranno rilasciati certificati senza la frequenza.

Per iscriversi, chi non l’avesse già fatto, basta una telefonata alla Missione al 00423-232 29 22.

13comunitàGennaio 2014 Schaan • Marbach

SOGGIORNO TERMALE AD ABANO

Periodo: da domenica 30 marzo a saba-to 12 aprileHotel: Terme Patria***. Ottima cucina, piscine, campo bocce, idromassaggi, so-larium, stanze con ogni confortPrezzo: CHF 1625 a persona: 13 giorni in pensione completa in camera doppia; 10 cure (incl. Visita medica, 10 fanghi, 10 bagni termali con ozono, 10 massaggi terapeutici, 3 inalazioni, accappatoio).Senza cure: (da specificare al momento della iscrizione): CHF 1125 (camera doppia,

pensione completa, viaggio andata e ritorno)Supplemento: camera singola CHF 75 per soggiorno. Viaggio: andata e ritorno in autobus con partenze da S. Gallo, He-erbrugg, Sargans.Pagamento: acconto di CHF 400 al momen-to della iscrizione; il saldo da versare prima della partenza.Iscrizioni: al più presto e fino a dispo-nibilità dei posti: Missione Cattolica Ita-liana, Reberastrasse 1, 9494 Schaan Tel. 00423-2322922.

Pellegrinaggio a Lourdesda mercoledì 21 a domenica 25 maggio 2014

Tour della Russia cristianada sabato 14 a sabato 21 giugno 2014

Mercoledì 21–In serata partenza con il Bus GT

Giovedì 22–Arrivo a Lourdes–Pranzo in Hotel–Visita del-la Grotta–Cena–Fiaccolata

Venerdì 23–Colazione–S. Messa–Pranzo–Nel pomeriggio visite alle Grotte di Betharram–Casa natale di Berna-dette e altro

Sabato 24–Colazione–S. Messa–Giornata libera–per devozioni e Confessioni–Bagno nelle piscine -Pranzo e cena in Hotel–In serata–Viaggio di rientro in Svizzera

Prezzo adulti CHF 440Bambini dai 6 ai 12 anni 350Supplemento camera singola 40

Per iscrizioni e ulteriori informazioni: Missione Cattolica Ita-liana Tel. 00423-2322922 [email protected] oppure Tino Family Reisen Tel. 079 404 81 90 [email protected].

Iscrizioni entro fine marzo oppure fino ad esaurimento dei posti.

con Tino Family Reisen

Sabato 14: partenza del volo da Zurigo e da Ginevra, con arrivo a Mosca alle 17.30. Cena e pernottamento

Dal 15 al 18: visita di tutte le bellezze di Mosca e dell’Anello d’Oro: Suzdal, Vladimir, Sergeiev Posad.

Mercoledì 18: in mattinata visita della metropolitana di Mosca. Nel pomeriggio trasferimento a San Pietroburgo in treno veloce.

Dal 19 al 21: visita di San Pietroburgo e dell’Hermitage.Sabato 21: nel pomeriggio volo di rientro a Zurigo e Ginevra.

Prezzo: 8 giorni in pensione completa CHF 2360Supplemento camera singola 475Visto per la Russia 83

Per ricevere il programma completo e per le iscrizioni: Missione Cattolica Italiana Tel. 00423-2322922;[email protected]

con Italtours

La Missione Cattolica di Schaan-Marbach propone anche quest’anno un soggiorno per cure termali ad Abano Terme.

14comunitàGennaio 2014 Schaan • Marbach

Anziani comitato della Valle del Reno

CILComitato Italiano Liechtenstein

Organizza:

CILVi invitano a partecipare alla serata

Vaduz, 29 marzo 2014 ore 18:00.Il pubblico decide il vincitore

Per iscrizioni o informazioni telefonare a:0041 (0)795 26 46 570041 (0)786 94 13 01

Oppure spedire un’e-mail a:[email protected]

[email protected]

Premio “Io Italia”e

Giuseppe VerdiSabato, 25 gennaio 2014 – Ore 18.00Gemeindesaal Gamprin–Liechtenstein

Il Comitato Pro Anziani della Valle del Reno propone il seguente program-ma per il 2014:

Sabato 8 febbraio: assemblea dei Soci con cena, serata danzante e tombola a sorteggio

Sabato 15 marzo: festa del papà, serata familiare con regalo per i papà e tombo-la a cartelle

Sabato 12 aprile: gita a Como con Köp-pel Reisen, con pranzo

Domenica 21 settembre: Messa a Die-polsau; segue festa campestre.

Località: a Schaan e/o Marbach,dove ci saranno sufficienti iscritti

Numero lezioni: 12. Durata lezioni: 2h.Ad ogni lezione sarà consegnata ai partecipanti

una dispensa sugli argomenti trattati.Costo: 150 CHF

Iscrizioni: entro fine gennaio 2014.Inizio: febbraio 2014.

Iscrizioni e Info: Missione Cattolica Italiana, Tel 00423-2322922 [email protected].

Corso base di utilizzo del PC

15comunitàGennaio 2014 Servizi speciali

16comunitàGennaio 2014 Servizi speciali

Gennaio 2014 17comunitàEmigrazione

No alla chiusura del ConsolatoIl Comites scrive a Letta e Bonino. Molte manifestazioni di protesta

“È ormai noto che il Ministero degli Esteri di Roma vuole procedere alla chiusura di altre 36 sedi di rappre-sentanza all’estero. Tra esse figura in bella vista anche la sede consola-re di San Gallo. E non si parla di de-classamento o riduzione ad Agenzia consolare, ma di chiusura e basta”. Come ricorda il Comites di San Gallo in una nota inviata al presidente del Consiglio, Enrico Letta, al ministro degli Affari Esteri, Emma Bonino, ed ai senatori e deputati eletti nella Cir-co-scrizione Estero, “contro tale eve-nienza si è espresso all’unanimità” il Comitato stesso “nella sua ultima riunione il 18 dicembre scorso”.

Ed ora, nella missiva inoltrata per cono-scenza anche all’ambasciatore d’Italia a Berna, Cosimo Risi, ed al console d’Italia in San Gallo, Paolo Alimonti, il Comites spiega che “le motivazioni per un’oppo-sizione al provvedimento ministeriale non sono poche”. “Infatti”, scrivono il presidente Sergio Giacinti ed i consiglie-ri Rosalba Moretti-Negro, Michele Schia-vone, Carlo Ancora, Antonio Donno, Angelo Iannella, Antonio Mighali, Egi-dio Stigliano e Luigi Maniglio, “l’attuale circoscrizione consolare di San Gallo (che, ricordiamo, ha già inglobato quella di Coira) va dai confini italiani dei Gri-gioni alle porte del Cantone di Zurigo e serve un’utenza di circa 56.000 cittadini italiani”. Inoltre, “l’edificio ove ha sede il Consolato è demaniale, cioè di proprie-tà dello Stato italiano. I costi di affitto perciò non influiscono nella spesa. Cosa ne diverrebbe dello stabile in Frongar-tenstrasse 9 dopo la chiusura del con-solato?”, si chiede il Comites. “Verreb-be venduto? E dove finirebbero tutti gli sforzi fatti a suo tempo dalla Comunità italiana, che gratuitamente ha prestato la sua opera per dare decoro all’allora Vice Consolato di Sua Maestà il Re d’Italia?” “Oppure”, incalza la nota, “al Ministero degli Esteri gli “alti” solonici funzionari intendono per risparmio il far deterio-

rare le proprietà immobiliari dello Stato all’estero come è avvenuto ad Amburgo (dove la sede dell’ex Consolato Generale – una prestigiosa villetta – “dorme” ab-bandonata e trascurata), come avviene per Bellinzona (dove l’ex Agenzia con-solare non si sa se sia stata venduta, e co-munque è chiusa ed abbandonata)?”. Per i membri del Comitato di San Gallo, “La chiusura selvaggia ed irrazionale di nu-merose sedi diplomatiche-consolari ita-liane all’estero è diventata un’ossessione dietro la quale si cela sia l’incapacità del Ministero degli Esteri di amministrare le dotazioni inanziarie iscritte nel bilancio dello Stato, per far funzionare al meglio la rete degli interessi italiani all’estero, sia l’inconsistenza a promuovere una po-litica estera che continui a dar lustro alla tradizione dell’Italia nei consessi interna-zionali”. “Sarà perché la crisi economica, che da anni morde in modo inverosimile ed ha messo in ginocchio il nostro Pae-se, ha raggiunto livelli devastanti in ter-mini occupazionali e produttivi”, prose-gue la nota, “sarà perché la “politica non è più di casa alla Farnesina” e la vicenda dei Marò detenuti in India da oltre un anno è la testimonianza veritiera di uno

scadimento di professionalità ed affida-bilità, che ci espone al mondo con una raffigurazione caricaturale”. “La sede di San Gallo, che ha una storia centenaria, funge anche da rappresentanza consola-re per il vicino Principato del Liechten-stein”, ricorda il Comites, che si doman-da se siano “state calcolate le implicazio-ni diplomatiche di tale provvedimento di chiusura”. “Sappiamo che di fronte all’ot-tusità dell’Amministrazione finora non è valsa alcuna azione intrapresa dalle varie comunità italiane toccate dai provvedi-menti di chiusura”, accusa il Comitato, che chiede comunque “alla politica di in-tervenire e comprendere che una chiu-sura della sede di San Gallo, oltre a non portare significativi risparmi allo Stato, penalizza una buona e larga fetta della comunità italiana in Svizzera, che non intende comunque accettare con rasse-gnazione tale evenienza”. Da San Gallo si rivolgono dunque direttamente al pre-sidente del Consiglio Letta ed insieme al ministro Bonino ed ai parlamentari eletti allestero “di “costringere” l’Amministra-zione degli Affari Esteri a riconsiderare la decisione di totale chiusura del Con-solato di San Gallo”.

Nella foto: Il presidente del Comites, Sergio Giacinti, mentre legge un documento durante la manifestazio-ne di protesta davanti al Consolato di San Gallo. Altre manifestazioni di protesta, con larga partecipazione di connazionali, si sono svolte a Marbach, Frauenfeld, Kreuzlingen, Vaduz, San Gallo.

18comunitàGennaio 2014 Patronato ACLI

L’aumento delle pensioni italiane, a partire dal 01.01.2014, è stato fissato nella misura del 1,2% rispetto al 2013. Ricordiamo che per ottenere la pensio-ne occorrono innanzitutto determinati requisiti: l’età e in particolare il periodo assicurativo (20 anni per la pensione di vecchiaia; almeno 41 o 42 anni per quella anticipata). Una volta raggiunti i requisiti richiesti, essa viene calcolata sulla base dei contributi versati. Pertanto, vi possono essere pensioni sopra i 500 euro e oltre ma vi posso-no essere anche pensioni sotto la cita-ta cifra. A tutti, però, e a determinate condizioni, viene garantito un importo minimo con lo scopo di assicurare un trattamento teso al soddisfacimento di esigenze minime di vita. Il trattamen-to minimo viene periodicamente mo-dificato per adeguarlo il più possibile al costo della vita. Lo scorso anno era 495,43 euro e da gennaio 2014, 501,38 euro al mese.

Un tempo tutti i pensionati con importi modesti potevano beneficiare dell’im-porto minimo. Da molti anni, ormai, solo se non si hanno redditi persona-li superiori ad un determinato limite. Nel corso del 2014, per poter usufru-ire dell’intera quota di integrazione al trattamento minimo e raggiungere cosi 501,38 euro al mese, il pensionato non sposato non deve superare un reddito personale annuo pari a euro 6.517,94. Con un reddito da euro 6.517,95 a eu-ro 13.035,88 la quota sarà parziale. Il pensionato sposato, invece, non deve superare un reddito annuo, cumula-to con quello del coniuge, pari a eu-ro 19.553,82. Con un reddito da euro 19.553,83 a euro 26.071,76 la quota sarà parziale. Da tenere presente che l’inte-grazione al minimo non viene in ogni caso pagata ai residenti in Svizzera (co-

Pensioni italiane: aumenti e novitàSi allontana per le donne il traguardo al riposo. Integrazioni e maggiorazioni sottostanno ai redditi posseduti

me anche nei Paesi UE) ma, rientrando e risiedendo definitivamente in Italia, è possibile ottenere l’integrazione fino al momento in cui matura il diritto alla rendita svizzera (di invalidità o di vec-chiaia). A quel punto si riceve la pen-sione effettiva maturata sulla base dei soli contributi italiani.

Come già ben sappiamo, inoltre, con il 2013 la riforma del governo Monti ha iniziato a prendere il largo, comprese quelle novità già introdotte prima sotto il governo Berlusconi, come l’adegua-mento di tutte le età pensionabili alla speranza di vita. Una regola inventa-ta dai ministri Sacconi e Tremonti nel 2011 e poi accelerata dalla Fornero.Così, da gennaio 2014, mentre gli uo-mini continueranno ad andare in pen-sione come l’anno precedente (66 an-ni e 3 mesi), si allontana il traguardo per le donne perché viene accelerata l’equiparazione dell’età con quella de-gli uomini. Dal 2012, infatti, l’età delle donne è salita brutalmente da 60 a 62 anni, soglia alla quale già nel 2013 sono stati aggiunti 3 mesi (per via dell’ade-guamento alle cosiddette speranze di vita). Il limite, per le lavoratrici dipen-dente, sarà ulteriormente elevato a 63 anni e 6 mesi dal 2014. Per le lavoratrici autonome (commercianti, artigiane e coltivatrici dirette), invece, lo scalone del 2012 è stato di 3 anni e 6 mesi (l’età è passata da 60 a 63 anni e mezzo). Li-mite che sale a 64 e 6 mesi dal 2014. Per le dipendenti pubbliche l’età richiesta è già di 66 anni e 3 mesi. Inoltre, per uomini e donne, ci sarà un piccolo scatto in avanti di un mese per la pensione anticipata (l’ex anzianità). Dal 2014 il requisito contributivo degli uomini, sia dipendenti sia autonomi, passerà a 42 anni e 6 mesi invece dei 42 anni e 5 mesi richiesti fino al 31 di-

cembre 2013. Per le donne il limite è ridotto di un anno: 41 anni e 6 mesi.

Ricordiamo da ultimo che sulla pensio-ne italiana (anche di importo inferiore al minimo) possono essere erogate al-cune maggiorazioni corrisposte anche ai pensionati all’estero. Le maggiora-zioni comunque spettano sempreché non venga superato un limite di reddito annuo. Per tali ragioni l’INPS invita or-mai ogni anno, anche i pensionati all’e-stero, a dichiarare i propri redditi per appurare un eventuale diritto o meno ad una o più maggiorazioni. Bisogna così dichiarare la rendita svizzera del primo e secondo pilastro (AVS-AI e Cassa pensione), altre rendite di Stati esteri, eventuali rendite da assicurazio-ne infortuni, redditi da lavoro, ecc. I pensionati sposati devono dichiarare i redditi anche del coniuge.

Gaetano Vecchio (Patronato ACLI Zurigo)

AVVISO AGLI UTENTI DEL PATRONATO

A.C.L.I

Il Patronato ACLI di San Gallo, a seguito della riorganizzazione della Missione Cattolica Italiana di San Gallo, a partire da Genna-io 2014, continua ad ASSICURARE i servizi di assistenza previdenziale e fiscale allo stesso indirizzo in cui ha finora operato:

Heimatstrasse 13 - 9008 St. Gal-len – Tel. 071 244 89 01/04E-Mail: sangallo patronato.acli.it.

Il responsabile Matteo Di Gennaro, l’operatrice Agnese Vailati

Nel segno del dialogo interculturale e interreligioso

Foglio dello Scalaforum - Rorschach /San Gallo (Svizzera)

GLI IMMIGRATI E I LORO DIRITTI FONDAMENTALI

Rossella Pauletti La dimensione dell’immigrato-uomo spesso è trascurata anche da coloro che vedono nell’immigrazione solo una risorsa, e che si vorrebbero porre come paladini degli immigrati. Ma vedremo che proprio la dimensione di umanità può essere calpestata e offesa, se l’immigrazione è incoraggiata senza nessuna gestione o controllo.

Innanzitutto bisognerebbe chiedersi chi sono gli immigrati. Secondo l’ONU, l’immi-grato é una persona che si é spostata in un paese diverso da quello di

residenza abituale e che vive in quel paese da più di un anno. Noi non chiamiamo immigrati gli stranieri provenienti dai paesi ricchi e neppure i benestanti o le persone famose dei paesi poveri. Il termine si applica solo agli stranieri residenti classificati come poveri. Secondo le parole del Papa “Ogni migrante è una persona umana che, in quanto tale, possiede diritti fondamentali inalienabili che vanno rispettati da tutti e in ogni situazione” (Caritas in veritate, n.62). Circa 214 milioni di migranti nel mondo, pari al 3% scarso della popolazione mondiale non provengono dai paesi più poveri del pianeta, se non in minima parte. In Italia 5,3 milioni degli emigranti provengono dalla Romania, dall’Albania, dal Marocco, dalla Cina e dall’Ucraina. Ma non sono i più poveri dei loro paesi di provenienza ad emigrare: per migrare occorre infatti disporre di grandi risorse. Spesso le famiglie di origine mettono a disposizione dei propri figli i risparmi di una vita per aiutarli ad emigrare nella speranza di una vita migliore. Ricordiamoci che dietro all’emigrazione c’è in molti casi un vero traffico o commercio dei migranti. I migranti, e anche gli irregolari (stimati in 500.000 unità nel 2012), sono molti di più degli sbarcati via mare (36.000 nel 2008, poche migliaia nel 2010 e nel 2011; circa 50.000 nel 2012).La grande maggioranza degli irregolari arrivano regolarmente, soprattutto con visti turistici. L’immigrazione irregolare è anche l’effetto delle distanze tra l’economia (famiglie comprese) che richiede apertura, e la politica che invece tende a chiudere. I migranti a loro volta si spostano perché aspirano a migliorare le proprie condizioni: a volte conta più la speranza della disperazione. L’immigrazione può anche scompaginare un’organizzazione sociale basata sugli Stati nazionali e sull’omogeneità della popolazione che vive sul territorio. Ma chiediamoci perché l’emigrazione inquieta tanto? Oggi diventa il simbolo di un mondo esterno minaccioso, incombente, incontrollabile. Suscita un allarme antico: l’invasione predatoria di stranieri, ai danni di comunità sedentarie. L’immigrato deve sempre dimostrare di “meritare” di vivere qui: la sua

devianza fa più rumore. L’immigrazione associa povertà e diversità visibile: noi cerchiamo di starne lontani. Gli immigrati vengono visti come una minaccia per l’ordine simbolico e culturale ( vedi caso dei minareti in Svizzera). C’è anche da osservare che nessuno Stato nazionale, per quanto democratico, ha mai rinunciato a regolamentare gli ingressi e ad espellere cittadini stranieri ritenuti indesiderati. Infatti dovremmo anche abbattere il problema della visione degli immigrati che spesso vengono considerati soggetti pericolosi, poveri da assistere, nuovi cittadini di cui occuparci. Il problema è trovare un equilibrio tra istanze di difesa delle frontiere, interessi economici che promuovono l’apertura, obblighi internazionali di protezione dei rifugiati. Già oggi l’Unione Europea (vedi i trattati di Schengen) ha eliminato le frontiere interne e statuito dei diritti a favore dei cittadini comunitari all’estero.

Ai lettori L’immigrazione è un fenomeno enorme e complesso, capace di cambiare il volto di una società. Se in meglio o in peggio, sta a noi deciderlo. Il “fenomeno” immi-grazione, infatti, presenta notevoli im-plicazioni economiche, sociali, culturali, di ordine pubblico. Presenta sia problemi sia benefici, che non sono un dato fisso e inevitabile, ma il risultato della nostra capacità di gestirlo. Ogni discussione su questo tema, però, non può essere una fredda comparazione di costi e benefici. Non bisogna mai dimenticare che il “fenomeno” im-migrazione è fatto dagli... immigrati: uomini in carne ed ossa, con le loro storie, le loro speranze, le loro paure e debolezze, i loro diritti (e i loro doveri), la loro creatività, la voglia di rendersi utili (o di approfittare delle situazioni), i loro vincoli familiari. Su questo argomento si è intrattenuto lo Scalaforum nel corso dell’ incontro del 22 novembre 2013, con le argomentazioni della prof. Rossella Pauletti (San Gallo).

Scalaforum/foglio 31

Anno 4° - San Gallo, 18.12. 2013

2 Scalaforum 18. 12. 13 i diritti fondamentali degli immigrati continuazione

Immigrazione non regolamentata

Esistono numerosi problemi che possono derivare da un’immigrazione eccessiva e non rego-lamentata, e che possono recar danno alla società, ma anche ferire la dignità stessa degli immigrati (come degli Italiani più deboli): 1. cattive condizioni di vita degli immigrati, sia dal punto di vista del lavoro (bassi salari, sicurezza e diritti precari) sia da quello dell'alloggio (alti prezzi di acquisto e affitto, condizioni malsane e sovraffollamento); 2. peggioramento delle condizioni di lavoro e di alloggio degli Italiani delle fasce più deboli, che entrano in competizione con gli immigrati; 3. scadimento di un sistema di protezione sociale gravato da troppo assistiti, con conseguenze negative per gli Italiani che non hanno la possibilità di pagarsi tutele privatistiche;

4. delinquenza degli immigrati senza lavoro. Una condizione di cui questi immigrati possono essere parzialmente anche vittime, perché arrivano con speranze non realizzabili. E vittime, ovviamente, sono i cittadini locali, soprattutto quelli dei quartieri dove si concentrano gli insediamenti di immigrati; 5. sfruttamento degli immigrati da parte della criminalità organizzata che gestisce i flussi migratori. Si va dall’impoverimento di immigrati che al loro Paese avevano una condizione di vita dignitosa, sono stati spinti a vendere tutto per pagare il viaggio, e non vedono realizzabili aspettative che spesso erano state enfatizzate da chi li ha incoraggiati a partire sino ad arrivare allo schiavismo e alla tratta delle giovani donne, indotte a partire con la promessa di lavoro e poi costrette alla prostituzione; 6. impoverimento dei Paesi di provenienza, privati delle risorse umane più intraprendenti e più pronte al sacrificio (l'ambasciatore rumeno Razvan Rusu ha denunciato che in Romania inizia ad esserci una forte carenza di manodopera: almeno 27mila lavoratori); 7. violenza sui soggetti deboli nelle comunità-ghetto di immigrati; 8. conflitti sociali ed economici, soprattutto tra le classi deboli italiane e immigrate (“guerra tra poveri”); 9. conflitti politici e culturali per l’esistenza di differenze inconciliabili su principî di convivenza e diritti fondamentali: idea della laicità dello Stato,

diritti delle donne e dei minori, diversa sensibilità sull’esigenza di isolare violenza e terrorismo, ecc. È opportuno osservare che: quelli che ho passato in rassegna sono i problemi derivanti da un’immigra-zione eccessiva e non regolamentata. Molti di questi problemi possono essere evitati se ci si sforza di gestire il fenomeno. Inoltre, non bisogna dimenticare i nostri doveri di solidarietà, né i benefici e le risorse che pure vengono dall’immigra-zione: 1. manodopera per numerosi settori in cui c’è carenza; 2. contributo di creatività e sviluppo economico anche in altri settori, perché l’eco-nomia cresce anche trasfo-rmandosi, innervata da nuove idee; 3. apporto positivo alla stabilità sociale derivante dallo spirito di laboriosità e di sacrificio tipico degli emi-granti; 4. arricchimento culturale. Il rischio che l’incontro di culture diverse diventi scon-tro non deve far dimenticare l’opportunità che sia incon-tro fecondo. Ma come è possibile dosare problemi e risorse? In che cosa consiste la “gestione”, la “regolamentazione” del fenomeno migratorio? I criterî fondamentali sono a mio avviso due: 1. Programmazione dei flussi. L’immigrazione non è un “diritto” in sé. Ricordiamo che ad ogni diritto corri-sponde un dovere, e che l’adempimento di questo dovere dev’essere possibile. (Ad esempio, possiamo dire che un figlio ha diritto alla migliore istruzione possibile; non che possa pretendere - da genitori che non ne hanno la possibilità – la frequenza di master all’ estero). Ciò nondimeno, esiste un dovere morale, di solidarietà umana, ad

aiutare ed accogliere le persone in condizione di bisogno. Questo dovere deve essere esercitato, appunto, nei limiti in cui sia realisticamente possibile, nei limiti in cui l’accoglienza offerta sia dignitosa (non si può dire: “vieni e arrangiati”), nei limiti in cui consenta il rispetto del bene comune della società ospitante.

Possiamo e dobbiamo, dunque, accogliere gli immigrati – e le loro famiglie - ai quali siamo in grado di offrire un lavoro. Programmando il numero di coloro che possiamo ac-cogliere, e assicurando il rispetto di questa programmazione (se necessario, con respingimenti alle frontiere e rimpatrî obbligati). Inoltre, possiamo accogliere gli immigrati che abbiano effettivamente il desiderio di con-tribuire al bene comune della società che li ospita. Per chi delinque, non si può considerare un dovere di solidarietà garantire l’ “ospitalità” nelle nostre prigioni... 2. Integrazione degli immigrati. Gli immigrati - a parte quelli temporanei (stagionali, per motivi di studio) - sono in larga parte persone che entrano in nuovo Paese per costruirsi una nuova vita, stabilirvisi a lungo, in molti casi per sempre. Ebbene, è necessario che questo inserimento avvenga senza conflitti con la società che li ospita, costruendo una graduale reciprocità di diritti e doveri. Un immigrato, dunque, deve rispettare innanzi tutto le leggi del Paese che lo ospita. Non possono esserci zone franche, quartieri di immigrati, dove queste leggi (con particolare riguardo ai diritti fondamentali delle persone: diritti delle donne, dei bambini) non sono rispettate. Rispettando tali leggi, l’im-migrato potrà esigere il rispetto dei diritti umani e di libertà (personale, di inviolabilità del domicilio, di espres-sione, di religione, di tutela giudiziaria, di istruzione per i minori) che la Costituzione riconosce a chiunque soggiorni nel nostro territorio; nonché il rispetto dei diritti connessi alla propria prestazione lavorativa e dei diritti di prestazione economica connessi alle tasse versate.

3 Scalaforum – 18.12.2013 i diritti fondamentali degli immigrati continuazione

Integrazione e cittadinanza

A questo primo livello di integrazione – la capacità di rispettare regole comuni – ne dovrà seguire uno ulteriore: la cittadinanza. Si tratta dello status cui sono connessi i diritti civili e politici, cioè i diritti che la Costituzione riserva ai cives, ai cittadini: la pienezza del diritto a circolare e soggiornare in ogni parte del territorio e del diritto di associazione; la possibilità di ottenere politiche di sostegno sociale allargate; la possibilità di determinare (con il voto) gli indirizzi e le regole della comunità. La necessità di graduare il godimento di tali diritti – e di pretendere il rispetto di corrispettivi doveri – deriva dal fatto che una comunità non si regge solo sulle leggi economiche, su logiche di scambio. Una comunità ha regole di convivenza sociale che sono l’espressione di valori comuni. Una comunità ha bisogno di legami di solidarietà che non possono essere imposti, ma si attivano se c’è reciproco riconoscimento tra i membri della comunità stessa. Non si è più immigrati, ma cittadini a pieno titolo, dunque, dopo aver appreso la lingua di un Paese, dopo avervi vissuto un numero di anni sufficiente per permettersi di considerarsi integrati. A questo punto dovremmo porci il problema della coerenza tra comportamenti e sentimenti, tra la mente e il cuore e il problema della costruzione di un’interazione adulta e paritaria. L’integrazione va vista oltre la politica e le sue retoriche: la politica non può tutto, ed è fatta di azioni diverse. L’integrazione dovrebbe essere vista come prodotto dell’azione di vari attori sociali, fino ai semplici cittadini. L’integrazione inoltre dovrebbe avere una dimensione quotidiana. A questo proposito gli immigrati hanno anche diritto ad acquisire cittadinanza: acquisire uno status regolare significa acquisire dei diritti; ricongiungere la famiglia o mandare i figli a scuola e ciò comporta altri diritti e obblighi. L’ingresso nel lavoro regolare o l’avvio di un’attività d’impresa sono aspetti cruciali di questi processi di cittadinizzazione, ai quali anche gli immigrati hanno diritto. Ma voi vi chiederete a che serve la cittadinanza? Nel caso dei migranti interni ad acquisire il diritto di voto e l’accesso alla funzione pubblica. In tal caso nessun paese democratico può impedire le naturalizzazioni: le questioni riguardano i tempi (5 o 10 anni) e le condizioni richieste. I diversi profili della cittadinanza riguardano anche i diritti civili, la partecipazione possibile (associazionismo, volontariato, sindacati) e i diritti sociali. “ I pregi delle democrazie liberali non consistono nel potere di chiudere le proprie frontiere, bensì nella capacità di prestare ascolto alle richieste di coloro che, per qualunque ragione, bussano alle porte” (S. Benhabib, 2005; 223). Serve una governance mondiale o almeno europea delle migrazioni. Sarebbe opportuno fare in modo che i canali legali di ingresso diventassero più convenienti di quelli irregolari ( sfruttamento da parte dei contrabbandieri dei migranti), combattere più decisamente l’economia sommersa, prevedere la conversione del permesso di soggiorno almeno per il lavoro nelle famiglie, favorire e non ostacolare i ricongiungimenti familiari, lavorare sull’integrazione nel quotidiano, non solo su emergenza e povertà e infine adeguare istituzioni, comunicazione, mentalità alla cosmopolitizzazione del mondo: il mondo è diventato più vasto delle nostre idee, abbiamo bisogno di idee capaci, di andare più avanti del mondo attuale. Rossella Pauletti

POLITICA D'IMMIGRAZIONE dell’UNIONE EUROPEA

Una politica migratoria europea lungimirante e globale, fondata sulla solidarietà, rappresenta un obiettivo fondamentale per l'Unione europea. La politica migratoria è destinata a stabilire un approccio equilibrato per affrontare sia la migrazione regolare sia quella clandestina. BASE GIURIDICA: Articoli 79 e 80 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea. COMPETENZE: Migrazione legale: l'Unione europea ha la competenza di definire le condizioni di ingresso e soggiorno dei cittadini di paesi terzi che entrano e soggiornano

legalmente in uno degli Stati membri ai fini lavorativi, di studio o di ricongiungimento familiare. Gli Stati membri conservano ancora la facoltà di stabilire i tassi di ammissione di persone provenienti da paesi terzi in cerca di lavoro. Integrazione: l'UE può fornire incentivi e sostegno a favore di misure adottate dagli Stati membri al fine di promuovere l'integrazione di cittadini di paesi terzi che soggiornano legalmente nel paese; tuttavia, non è prevista un'armonizzazione degli or-dinamenti e delle regolamentazioni nazionali. Lotta contro l'immigrazione clandestina: l'UE deve prevenire e ridurre l'immigrazione clandestina, in particolare attraverso una politica di rimpatrio efficace che rispetti debitamente i diritti fondamentali. Un immigrato clandestino è una persona che raggiunge l'UE senza visto o permesso adeguati o che si trattiene dopo la scadenza del visto. Accordo di riammissione: l'UE ha la competenza di stipulare accordi con i paesi terzi per la riammissione nel paese di origine o di transito di cittadini di paesi terzi che non soddisfano onon soddisfano più le condizioni di ingresso, presenza o soggiorno in uno degli Stati membri.

OBIETTIVI Definizione di un approccio equilibrato in materia d'immigrazione: l'UE mira a creare un approccio equilibrato per occuparsi di migrazione legale e per contrastare l'immigrazione clandestina. La corretta gestione dei flussi migratori comporta anche la garanzia di un trattamento equo dei cittadini di paesi terzi che soggiornano legalmente negli Stati membri,il rafforzamento delle misure di lotta all'immigrazione clandestina e la promozione di una cooperazione più stretta con i paesi terzi in tutti i settori. L'UE si prefigge di sviluppare un livello uniforme di diritti e doveri per gli immigrati legali, paragonabile a quello dei cittadini europei. Principio di solidarietà: secondo il trattato di Lisbona, le politiche d'immigrazione sono regolate dal principio di solidarietà e di equa ripartizione della responsabilità tra gli Stati membri, anche sul piano finanziario (articolo 80 del Trattato Fondativo UE).

Pag. 4 – Scalaforum - 18.12.2013 I diritti fondamentali degli immigrati

RISULTATI E SVILUPPI DELL’AZIONE EU

Il trattato di Lisbona, entrato in vigore nel dicembre 2009 ha introdotto la procedura di co-decisione e il voto a maggioranza qualificata per quanto concerne la migrazione legale nonché una nuova base giuridica per le misure di integrazione. Attualmente la procedura legislativa ordinaria si applica sia alle politiche di immigrazione legale che a quelle di immigrazione clandestina, il che rende il Parlamento co-legislatore su un piano di parità con il Consiglio. Il trattato di Lisbona

ha altresì precisato che le competenze dell'UE nel campo in questione sono condivise con gli Stati membri, segnatamente per quanto concerne il numero di migranti autorizzati a entrare in uno Stato membro allo scopo di cercarvi un lavoro . In caso di un afflusso improvviso di cittadini di paesi terzi in uno Stato membro,il trattato contiene inoltre disposizioni per l'adozione di misure volte ad aiutare lo Stato membro interessato. Infine, la Corte di giustizia ha ora piena competenza in materia di immigrazione e di asilo. Recenti sviluppi politiciRecenti sviluppi politiciRecenti sviluppi politiciRecenti sviluppi politici::::….….….…. Il Patto europeo sull'immigrazione e sull'asilo Il Patto europeo sull'immigrazione e sull'asilo è stato adottato dal Consiglio europeo il 15 ottobre2008. Il patto rappresenta un impegno globale per realizzare una politica comune in materia di immigrazione e di asilo, fondata su cinque pilastri,tre dei quali riguardano l'immigrazione: organizzare l'immigrazione legale in modo da tenere presenti le priorità, le esigenze e le capacità di accoglienza di ciascuno Stato membro e da incoraggiare l'integrazione, controllare l'immigrazione clandestina, in particolare garantendo che gli immigrati clandestini rientrino nei rispettivi paesi di origine o di transito, e creare un partenariato con i paesi di origine e di transito al fine di favorire una sinergia tra la migrazione e lo sviluppo. Il Programma di Stoccolma Il Consiglio europeo del dicembre 2009 ha adottato il programma di Stoccolma — «Un'Europa aperta e sicura al servizio e a tutela dei cittadini». In continuità con i programmi di Tampere e dell'Aia, il programma di Stoccolma è il nuovo programma pluriennale di misure da adottare nell'ambito dello spazio di libertà, sicurezza e giustizia nel periodo 2010-2014. Esso definisce le priorità della politica di migrazione dell'UE. I recenti sviluppi legislativi: Dal 2008 sono state adottate una serie di importanti direttive in materia d'immigrazione e di asilo e altre direttive pertinenti dovrebbero essere riviste nel prossimo futuro. ……Sulla migrazione legale La direttiva 2009/50/CE sulle condizioni di ingresso e soggiorno di cittadini di paesi terzi che intendano svolgere lavori altamente qualificati introduce la cosiddetta «Carta blu dell'UE», una procedura accelerata per il rilascio di un permesso speciale di soggiorno e di lavoro in condizioni più allettanti per i lavoratori di paesi terzi, affinché questi possano coprire un impiego altamente qualificato negli Stati membri. La direttiva doveva essere attuata entro il 19 giugno 2011; la prima relazione sulla sua attuazione è prevista per giugno 2014. La direttiva sul permesso unico (2011/98/UE) definisce una procedura comune e semplificata per i cittadini di paesi terzi che presentano domanda di permesso di soggiorno e di lavoro in uno Stato membro come pure un insieme comune di diritti da concedere agli immigrati regolari. La direttiva deve essere attuata entro il 25 dicembre 2013; la prima relazione sulla sua attuazione è prevista per dicembre 2016. La Commissione, in data 13 luglio 2010, ha presentato due ulteriori strumenti legislativi, ovvero una proposta di direttiva sulle condizioni di ingresso e soggiorno di cittadini di paesi terzi nell'ambito di trasferimenti intra societari (COM(2010)0378) e una proposta di direttiva sulle condizioni di ingresso e soggiorno di cittadini di paesi terzi per motivi di lavoro stagionale(COM(2010)0379). …….…….…….…….Sull'integrazione La Commissione sta valutando una revisione della direttiva 2003/86/CE relativa al diritto al ricongiungimento familiare. Nel 2011 è stato pubblicato un Libro verde che ha dato il via a un processo di consultazioni pubbliche. Nel 2012 la rete europea sulle migrazioni ha pubblicato uno studio sull'abuso del diritto al ricongiungimento familiare. Nell'aprile del 2010 la Commissione ha presentato la terza edizione del «Manuale sull'integrazione per politici e operatori» e nel luglio del 2011 ha adottato l'Agenda europea per l'integrazione

dei cittadini di paesi terzi. Inoltre, dal 2009 esistono due nuovi strumenti che sono stati creati per affrontare il tema dell'integrazione, segnatamente il Forum europeo di integrazione (organizzato dalla Commissione e dal Comitato economico e sociale europeo) e il sito web europeo sull'integrazione ((http://ec.europa.eu/ewsi/en/). …..Sulla migrazione irregolare L'UE ha adottato due atti normativi fondamentali per la lotta contro la migrazione clandestina: la «direttiva sui rimpatri» (2008/115/CE) che reca norme e procedure comuni applicabili negli Stati membri al rimpatrio di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare. Gli Stati membri dovevano applicare la direttiva entro il 24 dicembre 2010. la prima relazione sulla sua attuazione è prevista per dicembre 2013; la direttiva 2009/52/CE che specifica sanzioni e misure da applicare negli Stati membri nei confronti dei datori di lavoro che violano il divieto di impiegare cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare. Gli Stati membri dovevano applicare la direttiva entro il 20luglio 2011 e la prima relazione sulla sua attuazione è prevista per luglio 2014. Al contempo, l'UE sta negoziando e concludendo accordi di riammissione con i paesi di origine e di transito al fine di rimpatriare i migranti clandestini e di cooperare nell'ambito della lotta contro la tratta di esseri umani. Detti accordi includono impegni in materia di cooperazione reciproca tra l'UE e i paesi terzi partner. Si sono conclusi i negoziati e sono entrati in vigore gli accordi con Hong Kong, Macao, Sri Lanka, Albania, Russia, Ucraina, Bosnia-Erzegovina, ex Repubblica jugoslava di Macedonia, Montenegro, Pakistan, Serbia, Moldova e Georgia.

Foglio dello Scalaforum

Sede legale Scalaforum: MCI – Rorschach Padre Angelo Negrini responsabile

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