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LICEO SCIENTIFICO STATALE «G. BANZI BAZOLI» LECCE ANNUARIO 2011 PROGETTI - ATTIVITÀ EVENTI - MANIFESTAZIONI Progettazione e coordinamento Dirigente scolastico: Prof. Giuseppe Elia Prof.ssa Anna Maria Crisigiovanni Prof.ssa Lucia Mancini 5 ACTA

annuario 1-32

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LICEO SCIENTIFICO STATALE«G. BANZI BAZOLI»

LECCE

ANNUARIO 2011

PROGETTI - ATTIVITÀ EVENTI - MANIFESTAZIONI

Progettazione e coordinamento

Dirigente scolastico: Prof. Giuseppe EliaProf.ssa Anna Maria Crisigiovanni

Prof.ssa Lucia Mancini

5ACTA

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SOMMARIO

Presentazione a cura del Dirigente Scolastico . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 3

PARTE I: INTRODUZIONE- Storia del Liceo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . “ 8- Organigramma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . “ 11- Lo staff del Dirigente scolastico. . . . . . “ 12- Funzioni Strumentali. . . . . . . . . . . . . . . “ 13- Consiglio d’Istituto . . . . . . . . . . . . . . . . “ 14- Figure di sistema. . . . . . . . . . . . . . . . . . “ 15

PARTE II: PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE F.S.E.

Presentazione a cura del Dirigente Scolastico. . . . . . . . . . . . . . . . . “ 18- Il Banzi e il PON

(Obiettivo Azione C1-C4-C5-D1). . . . . . . . . . . . “ 19Modulo/Azione C1/1. . . . . . . . . . . . . . . . “ 21Modulo/Azione C1/2. . . . . . . . . . . . . . . . “ 22Modulo/Azione C1/3. . . . . . . . . . . . . . . . “ 23Modulo/Azione C1/4. . . . . . . . . . . . . . . . “ 24Modulo/Azione C1/5. . . . . . . . . . . . . . . . “ 26Modulo/Azione C1/6. . . . . . . . . . . . . . . . “ 27Modulo/Azione C4/1. . . . . . . . . . . . . . . . “ 28Modulo/Azione C4/2. . . . . . . . . . . . . . . . “ 29Modulo/Azione C5.. . . . . . . . . . . . . . . . . “ 30Modulo/Azione D1.. . . . . . . . . . . . . . . . . “ 34

- Il Banzi e il PON (Obiettivo Azione C3). . . . . . . . . . . . . . . . . . . “ 35Modulo/Azione C3/1. . . . . . . . . . . . . . . . “ 36Modulo/Azione C3/2. . . . . . . . . . . . . . . . “ 38

- POR FSE PUGLIA (Obiettivo Azione C1-C3) . . . . . . . . . . . . . . . . “ 40Modulo/Azione C1.. . . . . . . . . . . . . . . . . “ 41Modulo/Azione C3.. . . . . . . . . . . . . . . . . “ 42

- PON SOS Studenti. . . . . . . . . . . . . . . . . “ 44

PARTE III: PROGETTI E/O ATTIVITÀ EXTRACURRICULARI

- Progetti strutturali . . . . . . . . . . . . . . . . “ 46Orientamento in ingresso e accoglienza. . “ 47Orientamento in uscita. . . . . . . . . . . . . . . “ 49Progetti Almadiploma e Almaorientati. . “ 50Progetto Ponte. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . “ 51Progetto RiESci.. . . . . . . . . . . . . . . . . . . “ 53

- Progetti Area Eccellenza (scientifica) . . . . “ 54

Extreme Energy Events . . . . . . . . . . . . . “ 55Progetto ECDL. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . “ 56Io merito - Valorizzazione delle eccellenze. . . . “ 57Olimpiadi di Matematica (fase d’istituto). . “ 59Olimpiadi di Matematica (gara a squadre). “ 62Olimpiadi di Fisica. . . . . . . . . . . . . . . . . “ 63Olimpiadi di Scienze.. . . . . . . . . . . . . . . “ 65 Olimpiadi di Chimica. . . . . . . . . . . . . . . “ 70

- Progetti Area Eccellenza . . . . . . . . . . . “ 73Olimpiadi della Filosofia. . . . . . . . . . . . “ 74 Concorso “Lo scrivo io”. . . . . . . . . . . . . “ 76 Concorso “Il Galantuomo”. . . . . . . . . . . “ 79 Concorso “Giornalista per un giorno”. . “ 80

- Progetto Intercultura.. . . . . . . . . . . . . . “ 81- Progetto PET. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . “ 83- Progetto First.. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . “ 84

PARTE IV: CELEBRAZIONI PER IL 150°Eventi e manifestazioni

Presentazione a cura del Dirigente Scolastico. . . . . . . . . . . . . . . . . “ 86- Concorso “L’Unità d’Italia vista

dagli studenti”. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . “ 88- “Il Millenario. Un quiz per l’Unità” .. . . . . “ 91- F.A.I. - 150 anni dell’Unità d’Italia/1. . . “ 93- F.A.I. - 150 anni dell’Unità d’Italia/2. . . “ 97- Dalla Terra alla Luna. . . . . . . . . . . . . . “ 98- Incontro con il Card. De Giorgi . . . . . . . “ 100- Didattica delle Scienze nella scuola

salentina dopo l’Unità .. . . . . . . . . . . . . “ 102- Una Meridiana al Liceo “Banzi”. . . . . . . . “ 103

PARTE V: LEGALITÀ E CITTADINANZAPresentazione a cura del Dirigente Scolastico. . . . . . . . . . . . . . . . . “ 108- “Il Procuratore sale in cattedra” . . . . . . . “ 109- Concorso “Giovani reporter contro l’usura” .“ 110- L’impoetico mafioso . . . . . . . . . . . . . . . “ 112- Progetto “Matinée économique” . . . . . . . . .“ 114

PARTE VI: IL PROTAGONISMO STUDENTESCO E CLASSI QUINTE

- Il protagonismo studentesco.. . . . . . . . “ 116- I neodiplomati con 100 e 100 e lode. . . “ 123- Classi quinte. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . “ 124

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GLOBALIZZAZIONE:MUTAZIONE GLOBALE

E LINGUA GLOBALEa cura del Dirigente Scolastico Prof. Giuseppe Elia

Not only is globalisation astandardisation of culturesand ways of living ... but itinvolves a deep change in pro-spectives and expectations forall humankind. Bordes andbarriers crumble in this “liquidmodernity”. The result is a newsociety.

Tentare di definire in termini precisi e indiscutibili la globalizzazione sareb-be come cercare di rappresentare il globo celeste sulla superficie piana di unacarta geografica. E’ allora con il linguaggio della sociologia e con gli strumen-ti malleabili e versatili della filosofia che ci si può avvicinare all’argomento,senza pretese di verità e con l’umiltà del dubbio. Delimitare le dimensioni diun oggetto di studio che nasce senza barriere è una sfida affascinante.

Il fenomeno è di grande complessità e investe quasi tutte le sfere dell’agi-re umano: dalla cultura, al diritto, alla politica; dall’economia all’antropologia.

Gli orizzonti sono cangianti come i colori di un caleidoscopio e sfuggenticome acqua fra le dita di chi cerchi di affermare il volatile termine “moder-nità”.

Il sociologo e filosofo polacco, Zygmunt Baumans per parlare del nostrotempo ha scritto di “modernità liquida”. La miriade di gocce che compone l’u-manità è in perenne ricerca di una forma, un contenitore cui adattarsi, affida-re la vita e ricevere in cambio una parvenza di stabilità in cui riconoscersicome gruppo.

La sensazione di vuoto dell’uomo moderno è suscitata dal suo sentirsi tra-sformato in Homo consumens: il passaggio da produttore ad instancabile con-sumatore, uno che compra per sentirsi parte della modernità.

L’immaginario collettivo, spesso associa la globalizzazione solo alla diffu-sione del modo di vita occidentale o alle logiche di profitto o ai marchi dellemultinazionali. Essa incarna invece un processo, tuttora in atto, di mutazioneantropologica, sociale e culturale. È un cambiamento di aspettative, valori,orizzonti cognitivi; di coscienza e percezione della realtà.

La globalizzazione pare, infatti, aver rovesciato l’insieme delle categorieclassiche prodotte dalla modernità: l’ordine politico, una razionalità dominan-

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te, il preciso senso dello spazio incarnato in un territorio.Il sociologo tedesco Ulrich Beck ha scritto che la globalizzazione è una

“evidente perdita di confini dell’agire quotidiano nelle diverse dimensioni del-l’economia, dell’informazione, dell’ecologia, della tecnica, dei conflitti tran-sculturali e della società civile, cioè, in fondo qualcosa di familiare e nellostesso tempo inconcepibile, che trasforma radicalmente la vita quotidiana,costringendo tutti ad adeguarsi, a trovare risposte”.

L’individuo nella società globale si sente spesso, frammentato, sostituibi-le, marginale: problemi globali individuabili con i tradizionali strumenti locali.

Le operazioni finanziarie, ad esempio, sono inserite in un quadro normati-vo in cui, essendo assente un diritto globale, vigono solamente sistemi giuri-dici nazionali.

Le categorie tradizionali di spazio e tempo risultano sconvolte, nell’epocadei voli transcontinentali e delle e-mail.

I capitali sono smaterializzati e svincolati da un bisogno fisico; il controllosui loro movimenti sempre più rapidi e convulsi sfugge agli strumenti di razio-nalizzazione dei singoli Stati.

Tutto accade simultaneamente e la rete cattura le notizie ancor prima deiservizi di informazione.

La globalizzazione da un lato e la necessità di mantenere un’identità cul-turale dall’altro hanno da subito sollevato interessanti questioni dal punto divista linguistico.

Diversi studiosi si sono occupati del problema e fra questi si è distintoDavid Crystal che, nel suo saggio “English as a global language”, presenta unresoconto dell’ascesa dell’inglese come lingua globale attraverso un’analisistorica.

Lo studioso paragona la diffusione della lingua inglese nel mondo di oggia quella del latino nell’impero romano.

Il latino, osserva Crystal, è diventato una lingua internazionale non perchéi madrelingua latini fossero in numero superiore rispetto ai popoli che sog-giogarono, né perché la lingua fosse caratterizzata da una facilità di compren-sione o apprendimento. In realtà, i latini erano semplicemente più potenti.Perso il potere militare, il latino rimase per un millennio la lingua internazio-nale dell’istruzione, grazie ad un altro tipo di potere, quello della Chiesa.

Sono rigettati i luoghi comuni che giustificano l’affermazione dell’inglese inquanto lingua “facile da apprendere” infatti, non è la semplicità di una linguaa garantirne la diffusione.

La ragione principale dell’affermazione della lingua inglese consiste allo-ra nel potere che la Gran Bretagna e gli Stati Uniti hanno progressivamenteconquistato a livello mondiale.

Partendo dall’analisi di fenomeni quali il colonialismo, la rivoluzione indu-striale o la centralità conquistata sul piano economico, ne scaturisce l’ereditàculturale che tutto questo ha prodotto, soprattutto a livello dei media, dell’i-struzione e della rete Internet.

Con il passare degli anni, l’utilità della conoscenza della lingua inglese èaumentata (e tuttora aumenta) con il crescere del numero delle persone chela parlano.

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È lo stesso fenomeno che ha contribuito alla diffusione del telefono e delcomputer ieri, di Facebook e di Twitter oggi: l’utilità per ognuno aumenta alcrescere della diffusione del mezzo o dello strumento.

Tale “attività” consiste nel fatto che gradualmente il valore economico del-l’inglese è aumentato perché permette di trovare lavori meglio retribuiti: è perquesto che spesso si impara l’inglese spinti da ragioni prettamente funziona-li.

Un esempio di questo fenomeno è rintracciabile in India, connesso con lapratica dell’outsourcing: molti indiani hanno imparato l’inglese con lo scopo diessere più competitivi sul mercato mondiale.

Ma il successo dell’inglese non è privo di problemi, soprattutto nel rappor-to con le altre lingue. Si è accusato spesso l’inglese di aver provocato la scom-parsa di lingue minori a causa di un chiaro “imperialismo linguistico”.

Nel suo saggio Crystal entra chiaramente in polemica poiché egli non vedeun contrasto tra la comprensibilità a livello globale e l’identità, le quali sonoper lui piuttosto funzioni complementari: la lingua globale fornisce accessoalla comunità mondiale, quelle locali alle comunità locali.

L’inglese è la lingua globale ma questa constatazione non elimina ed anzirafforza molti interrogativi. Soprattutto se l’inglese non è la nostra linguamadre, potremmo comunque percepire questa affermazione come unaminaccia all’integrità della nostra lingua. È una reazione in fondo del tuttonaturale, senza che si debba per questo cedere al sentimento di paura e dirivalità con la quale spesso, nella storia, si è reagito a questa particolareforma di “potere”, anche perché queste paure e queste rivalità hanno contri-buito, purtroppo, a molti conflitti.

* * *

La globalizzazione è un fenomeno complesso e il sistema di relazioniinternazionali che si è consolidato negli ultimi decenni interessa una moltitu-dine di aspetti della società. E’ opportuno soffermarsi su quello delle relazio-ni economiche ed in particolare su quelle commerciali stabilite dalle impresea livello globale, sulla flessibilità del sistema di produzione interno alle azien-de e sull’insieme di flussi finanziari che la globalizzazione ha sviluppato.

La conseguenza ormai chiaramente visibile di questi fenomeni è la crea-zione di reti produttive ed internazionali. A queste ultime prendono parteanche quei paesi che in passato erano rimasti al margine della globalizzazio-ne e che oggi sono detti “emergenti”: è il caso, ad esempio, di Messico,Turchia, Corea del Sud, Sudafrica, Brasile, Russia, India, Cina. Gli altri quat-tro, in particolare, indicati con l’acronimo Bric (Brics dopo l’inclusione delSudafrica), hanno già dimostrato di avere dimensioni, ritmi di crescita demo-grafica, risorse e disponibilità di fattori produttivi tali da poter influenzare gliequilibri economici e di potere mondiale. Due fra tutti, l’India e la Cina, rico-prono un ruolo di leadership nel gruppo; la loro entrata in scena è stataannunciata da un ventennio di sviluppo impressionante culminato con la crisidel 2008, la quale ha messo in evidenza l’elevata fragilità dei sistemi econo-mici occidentali in confronto alla dinamicità dei paesi asiatici.

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Gli eventi di natura economica avvenuti negli ultimi quindici anni hannoportato la Comunità internazionale a riflettere sulla necessità di un più altolivello di responsabilità condivisa. L’eventuale fase di globalizzazione finan-ziaria è infatti caratterizzata da movimenti di capitale a sempre più breve ter-mine, i quali hanno causato, in determinati momenti, un’elevata instabilitànel sistema globale.

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Decreto istitutivo del “Liceo Scientifico Statale di Via Marinosci” a.s. 1972-73... ...successivamente intitolato a “Giulietta Banzi Bazoli”

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PARTE I

INTRODUZIONE

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STORIA DEL LICEO

Nell’anno scolastico 1972-73 il Liceo acquisisce l’autonomia per enuclea-zione del Liceo scientifico “C. De Giorgi”. Il primo Preside incaricato è stato ilprof. Francesco Battaglini, docente di Matematica e Fisica presso lo stessoLiceo “De Giorgi”, al quale è subentrato nel successivo anno scolastico il prof.Antonio Verri, anch’egli incaricato annuale.

Nell’anno scolastico 1974-75 è stato nominato preside titolare il prof.Michele Maddalo, che ha retto la Presidenza del Liceo fino all’anno scolasti-co 1987-88.

Dall’anno scolastico 1988-89 all’anno scolastico 2001-02 il Liceo è statoaffidato al prof. Roberto Manca.

Dall’anno scolastico 2002-03 all’anno scolastico 2005-06 la dirigenza èstata assunta dal prof. Antonio Attanasi.

Dall’anno scolastico 2006-07 ad oggi, l’incarico di Dirigente Scolastico èstato affidato al prof. Giuseppe Elia.

In apertura dell’anno scolastico 1974-75, l’allora preside prof. MicheleMaddalo presentava al Collegio dei Docenti la proposta per l’intitolazione delLiceo a “Giulietta Banzi Bazoli”, docente di lingue straniere, vittima nell’at-tentato di Piazza della Loggia a Brescia, nel maggio del 1974. La proposta fuapprovata all’unanimità, insieme con la motivazione tesa a ottenere la derogaalla norma che impedisce l’intitolazione a personaggi deceduti da meno di 10anni. All’approvazione del Consiglio d’i-stituto e dell’assemblea studentesca(con una prassi comunque non previstadalla normativa cui ci si richiamava) feceseguito quella del Consiglio Comunale edel Consiglio dell’AmministrazioneProvinciale, Ente proprietario e gestoredell’edificio scolastico. Dopo l’acquisizio-ne del parere dell’autorità prefettizia, laproposta veniva presentata alProvveditorato agli Studi per la trasmis-sione, con motivato proprio parere,all’allora Ministero della PubblicaIstruzione per l’emissione del relativodecreto. Acquisito il parere conformedella Sovrintendenza Nazionale aimonumenti e ai beni culturali e delMinistero dell’interno, dopo tre anni ilM.P.I. emanò il decreto di intitolazionedel Liceo a Giulietta Banzi Bazoli.

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Giulietta Banzi Bazoli

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LA “MISSION”La scuola pubblica oggi, sistema aperto e dinamico di formazione cultu-

rale ed umana, mira ad adeguarsi alle richieste della “società conoscitiva”,fornendo agli studenti le conoscenze e le competenze necessarie per un lorodinamico e proficuo inserimento.

Nella prospettiva del “lifelonglearning” (apprendere per tutta la vita), pro-muove la dimensione dell’autonomia personale e dell’imparare ad imparare.

Il Liceo Banzi, nella sua caratterizzazione di Liceo Scientifico, promuovein particolar modo la formazione del pensiero scientifico-critico.

In sintonia con il progetto culturale delineato a livello nazionale ed euro-peo, si propone di offrire agli allievi una formazione culturale rigorosa edaggiornata, curando contestualmente sia la costruzione del sapere scientifi-co, rigorosamente fondato, sia la sua integrazione con il sapere linguisti-co-umanistico e storico sociale; cura particolarmente l’attualizzazione delleconoscenze per mediare la comprensione della realtà contemporanea.

Offre percorsi flessibili ed orientativi, nel rispetto dei livelli di apprendi-mento e degli interessi personali dei singoli alunni.

Si pone in ottica di collaborazione ed integrazione con il tessuto sociale edeconomico del territorio.

PRINCIPI ISPIRATORIPer interpretare le finalità che si è posto, il Liceo Scientifico Banzi adotta

i seguenti principi nei quali collegialmente si riconosce:• Le diversità e i diversi interessi degli allievi sono assunti come parame-

tri per l’articolazione di una offerta formativa caratterizzata da differenzia-zione dei percorsi e orientatività.

• Nel differenziare i percorsi, l’istituto tende contemporaneamente al miglio-

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ramento degli standards formativi proposti a livello nazionale e territoriale.• L’Istituto si qualifica per la promozione delle eccellenze negli specifici

ambiti che caratterizzano i suoi diversi indirizzi e pertanto si confronta conl’esterno, attraverso la partecipazione a progetti e concorsi a carattere nazio-nale ed internazionale.

• L’Istituto cura i legami tra scuola e territorio, garantendo l’acquisizionedi saperi funzionali e spendibili; a tal fine, intesse relazioni col mondo uni-versitario e con il mondo dell’impresa, per offrire occasioni di confronto conla più aggiornata ricerca teorica e applicata.

• Oltre ai saperi formali e alle competenze disciplinari specifiche, l’istitu-to promuove l’acquisizione di valori socialmente condivisi e realizza occasio-ni di confronto e riflessione all’interno e con l’esterno.

• Cura l’offerta formativa in dimensione europea, attraverso l’organizza-zione di scambi in presenza e a distanza a livello europeo e l’ospitalità versostudenti stranieri.

• L’Istituto, per essere all’altezza dei nuovi compiti assunti, promuove laqualificazione permanente della classe insegnante, attraverso iniziative diformazione e ricerca.

• Si attrezza di laboratori scientifici e tecnologici permanentementeaggiornati.

• Promuove il lavoro in team e il dibattito interno.• Cura lo scambio con il territorio in una dimensione di rete.

... omissis...

Passano gli anni, cambia la società, si alternano gli uomini nei variruoli sociali, cambiano i protagonisti del sistema scolastico, si susse-guono dirigenti, docenti, studenti, operatori ad ogni livello ed ognunocon un proprio e determinante ruolo, e il Liceo Banzi Bazoli continuaa crescere, giorno dopo giorno, abbracciando le innovazioni...

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ORGANIGRAMMA

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Lo Staff del Dirigente Scolastico

Prof. Giuseppe De MaglioProf. Giuseppe Mazzotta

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Ringrazio entrambi per avermiaffiancato con professionalità nellosvolgimento del mio incarico ed inparticolare per il contributo...

...tempestoso di Pippi e ...musicale di Pinuccio

... offerto anche con cena

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FUNZIONI STRUMENTALI a.s. 2010/11

AREA

AREA 1

Prof.ssa A. R. Gigante

AREA 2

Prof.ssa A.M.

Crisigiovanni

AREA 2B

Prof. M. Di Gennaro

AREA 3

Prof.ssa M. R.

Maggiore

AREA 3B

Prof.ssa A. R.

Faggiano

AREA 4

Prof.ssa M. Rizzo

COMPITI

GESTIONE POF Verifica e valutazione dell’Offerta Formativa del Liceo; autoanalisi e valutazione disistema, formazione in servizio (sperimentazione e ricerca, metodologie e strate-gie di lavoro), stretta sinergia con le altre aree.

SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI (comunicazione e documentazione)Diffusione e pubblicizzazione in ambito scolastico di ogni attività volta al miglio-ramento dell’Offerta Formativa e relativi documenti scolastici; miglioramentodei servizi della Biblioteca in raccordo con i docenti responsabili; coordinamen-to PON SOS Studenti; gestione sito Web e aggiornamento, raccolta del mate-riale informativo dell’Istituto e delle sue attività e divulgazione anche attraver-so i media e la stampa; stretta sinergia con le altre aree, in particolare con ilresponsabile POF.

SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI coordinamento attività laboratorialiCoordinamento e monitoraggio di tutti i progetti e/o attività extracurricolari;costruzione di grafici relativi a tutte le attività riguardanti il Liceo onde monito-rare l’efficacia dell’Offerta Formativa in una dimensione diacronica; coordina-mento in funzione delle attività laboratoriali; monitoraggio uso dei laboratori;stretta sinergia con le altre aree, in particolare con il responsabile POF.

INTERVENTI E SERVIZI PER GLI STUDENTI orientamento in ingresso e in itinere - (biennio)Illustrazione (in sede e presso le scuole medie della città e dei paesi limitrofi)dell’Offerta Formativa del liceo Banzi-Bazoli; progettazione ed organizzazione dimini stages per i ragazzi di terza media già iscritti presso il liceo; rilevazione delleesperienze e monitoraggio dei dati significativi con grafici riguardanti il processodi crescita degli alunni; stretta sinergia con le altre aree, in particolare con ilresponsabile Orientamento in uscita e con il responsabile POF.

INTERVENTI E SERVIZI PER GLI STUDENTI orientamento in itinere (triennio) e in uscitaIncontri con aziende e agenzie formative del territorio salentino; organizzazione epartecipazione a STAGE presso le università italiane; elaborazione di progetticomuni con Enti e/o Associazioni ai fini dell’orientamento; organizzazione di incon-tri di orientamento per le classi quinte durante il periodo di sospensione delle lezio-ni; predisposizione della simulazione di test d’ingresso in collaborazione con leuniversità; stretta sinergia con le altre aree, in particolare con il responsabileOrientamento in uscita e con il responsabile POF.

ENTI ED ISTITUZIONI ESTERNECoordinamento e monitoraggio Progetti Nazionali e Progetti POR, post-diploma;costruzione di reti tra scuole; coordinamento e organizzazione viaggi di istruzionee visite guidate programmati dal CdC; rapporti con agenzie formative esterne;stretta sinergia con le altre aree, in particolare con il responsabile POF.

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CONSIGLIO D’ISTITUTOTRIENNIO 2010-2012

COMPONENTI

DIRIGENTE SCOLASTICOGiuseppe Elia

CONSULTA PROVINCIALE Manni Anna Chiara (IVF) - Mizzi Gianmarco (VE)

PARLAMENTO REGIONALE Torsello Edoardo (VE)

VICE PRESIDENTEGiovanni Manzo

PRESIDENTEPaola Ardito

GIUNTA ESECUTIVADirigente scolastico: Prof. Giuseppe EliaDirettore S.G.A. ff.: sig.ra Paola Cappello

Docente: Prof.ssa Agnese GrecoGenitore: Stefano De Giorgi

Studente: Alberto Mola

SEGRETARIOAnna Maria Crisigiovanni

DOCENTICrisigiovanni Anna Maria

De Nunzio AntonioFaggiano Anna RitaGigante Anna Rosa

Greco AgneseGregoriadis FolcoMatteo Domenica

Rizzo Marcella

GENITORIArdito PaolaDe Giorgi StefanoLezzi De Masi MassimoManzo GiovanniALUNNICasilli Giulio (VE)Giorgino Jacopo Alberto (IVB)Mizzi Gianmarco (VE)Mola Alberto (IVC)

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COORDINATORI CONSIGLI DI CLASSI A.S. 2010/11

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Cl. Sez. Docente Cl. Sez. Docente

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Vaccina Francesca

Vergine Gregosia

Di Gennaro Mauro

Gravili Anna Maria

Scarsella Anna

Bustini Maria Gabriella

Resta Elvira

Bustini Maria Gabriella

Mancini Maria Lucia

Spedicato Maria Rosaria

Faggiano Anna Rita

Mattia Fulvia

Leonetti Elisabetta

Giordano Maria Francesca

Gigante Annarosa

Rochira Antonietta

Crisigiovanni Anna Maria

De Simone Ennio

Piglionica Antonella

Arlotta Anna Maria

Calò Eliana

Rosato Stefano

Vitale Daria

Matteo Domenica

Rizzo Marcella

Lonoce Cosimo

Oricchio Roberta

Coclite Maria Cristina

Greco Agnese

Romano Antonio

Botonico Licia

Schito Anna Maria

Schito Anna Maria

Spano Maria Laura

Nuccio Giovanna

Rainone Anna

Nuccio Giovanna

Renna Raffaele

Maggiore Maria Rosaria

Landolfo Laura

Pisanò Lucio

Giordano Maria Francesca

Mazzotta Giuseppe*

Presta Carla Giuseppina

Tenuta Lori

De Nunzio Carla

Mazzotta Giuseppe

Vernaleone Anna Maria

Bernerdo Antonio

Guido Antonella

Tornese Flavia

Ingrosso Vito

Guido Antonella

Lezzi Giuseppina

Mancini Lucia Maria

Barone Alessandra

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COORDINATORI DEI DIPARTIMENTI A.S. 2010/11

FUNZIONI AGGIUNTIVE

REFERENTI OLIMPIADI E COMPETIZIONI STUDENTESCHE

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Asse dei Linguaggi (mat. letterarie e lingue) M. Rizzo

Asse Storico-Sociale V. Ingrosso

Asse Matematico A. Bernardo

Asse Scientifico-Tecnologico S. Quarta

Olimpiadi della Matematica M. R. Maggiore

Olimpiadi della Fisica S. Rosato

Olimpiadi delle Scienze A. Conte

Olimpiadi della Chimica S. Quarta

Olimpiadi di Informatica C. Lonoce

Matematica senza frontiere L. Pisanò

Giochi d’Autunno F. Vaccina

Resp. Lab. Informatica Multimediale F. D’Oria

Resp. Lab. Informatica primo piano C. Lonoce

Resp. Biblioteca Multimediale primo piano V. Ingrosso

Resp. Lab. Multimediale Linguistico L. Pisanò

Resp. Lab. Fisica S. Rosato

Resp. Lab. Chimica M. Carlà

Resp. Palestra e Attività Sportiva S. De Carlo

Resp. ECDL C. Lonoce

Resp. Intercultura A. R. Faggiano

Resp. Aula Magna G. Mazzotta

Resp. Orto Botanico E. De Simone

Resp. Laboratorio EEE A. R. Lorenzo

Servizio Elettorale M. R. Maggiore - L. Mancini

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PARTE II

PONPROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE 2010/11

OBIETTIVO “CONVERGENZA”

COMPETENZE PER LO SVILUPPO

Con l’Europa, investiamo nel vostro futuro

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ALLA SCUOLA COMPETE …… COMPETERE

a cura del Dirigente Scolastico Prof. Giuseppe Elia

Partiamo dalle indagini comparative condotte suscala internazionale sul rendimento scolastico nellematerie scientifiche: “Purtroppo l’Italia collezionarisultati negativi”.

Questa emergenza didattica si traduce in un basso numero di iscrizioni in facoltàuniversitarie tecnico-scientifiche e, in definitiva, in una sostanziale carenza del “sistemaItalia” di competenze in settori strategici della ricerca, della cultura e dell’economia.

Questo accade perché in Italia gli studi non umanistici vengono regolarmente sot-tostimati e relegati inun secondo piano.

Essere compa-trioti di Dante,Manzoni, Pirandelloci ha fatto dimenti-care che lo siamoanche di Leonardo,Galilei, Fermi.

Affinché il saperescientifico venga

divulgato efficacemente, è necessario certamente modificare il nostro modo di con-cepire l’insegnamento di queste discipline. Ma è necessario anche elaborare pro-grammi che educhino al metodo sperimentale. Per fare ciò occorrono innanzi tuttostrumenti didattici: il tradizionale libro di testo deve essere integrato da supporti tec-nologici di cui ogni Istituto dovrà essere dotato.

Le scuole dovranno essere provviste di laboratori ed attrezzature specifiche.Ne consegue che deve essere assicurato un costante aggiornamento nella pre-

parazione degli insegnanti, soprattutto nelle discipline più strettamente collegatealle tecnologie, in particolare poi i docenti delle scuole secondarie devono essere incontatto stabilmente con il mondo dell’Università, della ricerca, della produzioneculturale. Lo studio scientifico è un requisito culturale irrinunciabile, ma anche unfattore propulsivo del quale la nostra economia ha un assoluto bisogno.

In considerazione di ciò, da qualche tempo le attività ministeriali sono incentra-te nell’individuazione e nella valorizzazione delle eccellenze degli studenti, ottenu-te a vario titolo. Sono state infatti assegnate risorse finanziarie da destinare alleistituzioni scolastiche di istruzione secondaria per gli studenti che hanno superatol’Esame di Stato con la votazione di 100 e l’attribuzione della lode.

Allo stesso modo il M.I.U.R. promuove tutte le Olimpiadi di ambito disciplinarecon particolare attenzione a quelle scientifiche, come le Olimpiadi della Fisica,della Chimica, delle Scienze, della Matematica e tutte le altre iniziative che stimo-lano e incentivano allo studio gli studenti di tutte le età.

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RiferimentiBando

AOODGAI3760 2010

C1 Competenzedi base

Percorsiformativi

C-1-FSE-2010-104

Gli studenti del “Banzi”rilevano le particellecosmiche

AOODGAI3760 2010

C1 Competenzedi base

Percorsiformativi

C-1-FSE-2010-104

C.L.I.L. (content and language integrated learning): la Fisica in lingua inglese

AOODGAI3760 2010

C1 Competenzedi base

Percorsiformativi

C-1-FSE-2010-104

Ragionando numerica-Mente

AOODGAI3760 2010

C1 Competenzedi base

Percorsiformativi

C-1-FSE-2010-104

Proseguendo il camminonel “Villaggio globale” (italiano a confronto con inglese

AOODGAI3760 2010

C1 Competenzedi base

Percorsiformativi

C-1-FSE-2010-104

Linguaggi “altri”: lacomunicazione teatrale)

ObiettivoAzione

MacroArea

TipologiaIntervento

TitoloProgetto

CodiceProgetto

Nazionale

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AOODGAI3760 2010

C1 Competenzetrasversali

Percorsiformativi

C-1-FSE-2010-104

Il liceo “Banzi”: ...una civitas attiva: dal Comunealla Regione... al mondo

IL BANZI E IL PONObiettivo Azione C1-C4-C5-D1

Con nota Prot. n. AOODGAI - 9943 del 29/07/2010 sono stati autorizzati equindi dichiarati ammissibili al finanziamento i Piani Integrati di Istituto pre-sentati dalle Istituzioni Scolastiche nell’ambito del Programma OperativoNazionale per l’annualità 2010/11.

In particolare il Liceo “Banzi” ha avuto autorizzati i seguenti Progetti:

Con l’Europa, investiamo nel vostro futuro

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RiferimentiBando

ObiettivoAzione

MacroArea

TipologiaIntervento

TitoloProgetto

CodiceProgetto

Nazionale

RiferimentiBando

AOODGAI3760 2010

C5 Competenzetrasversali

Percorsiformativi

C-5-FSE-2010-26

Lo stage al “Vito Fazzi”:dal laboratorio teorico a quello reale...

AOODGAI3760 2010

C4 Competenzetrasversali

Percorsiformativi

C-4-FSE-2010-37

Con i numeri... “...per seguir virtute e canoscenza...”

AOODGAI3760 2010

C4 Competenzetrasversali

Percorsiformativi

C-4-FSE-2010-37

Con la fysis...“...per seguir virtute e canoscenza...”

ObiettivoAzione

MacroArea

TipologiaIntervento

TitoloProgetto

CodiceProgetto

Nazionale

RiferimentiBando

AOODGAI3760 2010

D1 Competenzedi base

Percorsiformativi

D-1-FSE-2010-53

Il Consiglio di Classe e laL.I.M.

ObiettivoAzione

MacroArea

TipologiaIntervento

TitoloProgetto

CodiceProgetto

Nazionale

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Dirigente scolastico Prof. Giuseppe Elia

Prof.ssa Marcella RizzoProf.ssa Anna Maria CrisigiovanniProf.ssa Anna Rosa Gigante

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Studenti partecipanti: Abbadessa Marialaura, Agrimi Valentina, Agrosì Domenico, Ahroud Madiha, Billermann Danilo, ButtazzoGianpiero, Caione Roberto, Calò Elisabetta, Capone Michela, Caricato Paolo, Casaluce Anna Paola, Centonze Angelica, ChiarelliFederico, D’Agostino Marina, D’Agostino Giulia, D’autilia Giulia, De Giorgi Jacopo, De Luca Miriana, De Luca Simone, Delle RoseLaura, Epifani Marco, Gravili Maria Selenia, Leo Luisa, Leone Sara, Maci Giuseppe, Manti Barbara, Mazzeo Gianmarco, MazzottaMaria Cristina, Mingiano Denise, Morello Margherita, Muya Luca, Palazzo Giovanni, Pallara Maria Valentina, Panza Tommaso,Perrone Marina, Petrelli Beatrice Diana, Rampino Marta, Rizzo Simone, Rosato Mattia, Solazzo Marika, Spedicato Francesca,Trevisi Alfredo.

Coordinatore: Dirigente Giuseppe EliaEsperto: Prof. Giovanni Marsella - Università del SalentoTutor: Prof. Lucio Marco Pisanò

DDeessttiinnaattaarrii: alunni del triennio

Durata: 30 ore - Periodo: febbraio - aprile 2011Descrizione attività: le tecniche e gli strumenti per osservare l’invisibile: i rivelatoriperchè e come funzionano (principi di funzionamento, rilevazione di un acceleratore diparticelle e segnali, classificazione). Operazione sui rivelatori (RPC di EEE, telescopiodi scintillatori). Le misure. Elementi di elettronica. Stato attuale della ricerca (ARGO,AUGER, EEE).

Obiettivi conseguiti: saper cogliere e valutare le tappe fondamentali della Fisica delxx Secolo; raggi cosmici: i progetti ARGO e AUGER. Il progetto E.E.E. (Estreme EnergyEvents); acquisire competenza e manualità sul rivelatore MRPC; conoscere i principidi funzionamento e classificazione dei rivelatori di particelle e segnali.MMeettooddoollooggiiee uuttiilliizzzzaattee:: didattica laboratoriale; simulazione/Role playing; studio di caso;ricerca sperimentale.

2007-2013

Gli studenti del “Banzi” rilevano le particelle cosmiche

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Studenti partecipanti: Agrimi Francesca, Allegro Gabriele, Babino Pamela, Beisans Luca, Bianco Luca, Buttazzo Gaia, CagnazzoSimone, Corvino Valeria, De Pascalis Eleonora, De Pascquale Alessia, Esposito Stefania, Faggiano M. Vittoria, Gaetani Angela, GattoEugenia, Guido Federica, Isceri Andrea, Ivagnes Giulia, Kaculi Orsola, Liaci Matilde, Lisco Gianluca, Longo Claudia, LorenzoFrancesca, Marino Ludovica, Mazzotta Giorgio, Mazzotta Elisabetta, Meo Federica, Minonne Francesca, Murrone Anna, PaciottaMarco, Paolo Camilla, Pascali Davide, Petrachi Marco, Provenzano Chiara, Sacquegna Filippo, Scordo Roberto, Semeraro Stefano,Totaro Andrea, Valentini Andrea, Valletta M. Carola, Vergine Chiara, Zara Valentina

CCoooorrddiinnaattoorree:: Dirigente Giuseppe EliaEsperto: Prof. Giorgio De Nunzio - Università del SalentoTutor: Prof.ssa Maria Rosaria Maggiore

Destinatari: alunni del triennioDurata: 30 ore - Periodo: 4 febbraio - 29 aprile 2011Descrizione attività: sono stati affrontati diversi concetti fisici in lingua inglese, utiliz-zando una didattica innovativa e coinvolgente impegnando gli alunni in attività diver-se rispetto a quelle tradizionali, in modo da suscitare interesse, curiosità, determina-zione e soddisfazione nello studio delle leggi fisiche affrontate.Obiettivi conseguiti: sviluppare ulteriormente le competenze e le abilità in fisica e inlingua inglese acquisite dagli alunni nei rispettivi percorsi curriculari.Offrire agli alunni spunti di riflessione su leggi fisiche affrontate in lingua inglese.Promozione della Fisica e della lingua inglese.MMeettooddoollooggiiee uuttiilliizzzzaattee:: le tematiche sono state affrontate con la metodologia propria dellaboratorio: il docente prima ha presentato gli argomenti avvalendosi della comuni-cazione verbale e multimediale, successivamente ha proposto agli studenti lavori diverifica, realizzazioni pratiche in laboratorio di fisica con relazioni in lingua regolar-mente riprese e verbalizzate.

2007-2013

“C.L.I.L. (Content and language integratedlearning): La fisica in lingua inglese ”

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Studenti partecipanti: Angelozzi Gabriele, Arnò Carlo, Cenerinio Eleonora, Cupiraggi Giulio, Giordano Filippo Maria, Ingrosso Silvia,Linciano Valentina, Longo Amalia, Maglio Lorenzo, Manti Giorgia, Mazzeo Gabriele, Morciano Andrea, Perlangeli Pietro, PezzutoEdoardo, Quarta M. Teresa, Ragione Ilaria, Renna Caterina, Rizzo Diego, Solazzo Marco, Spedicato Aldo, Stabile Martina, TondoPiercarlo, Tornese Riccardo, Visconti Gianmarco

CCoooorrddiinnaattoorree:: Dirigente Giuseppe EliaEsperto: Prof. Donato Scolozzi - Università del SalentoTutor: Prof.ssa Francesca VaccinaDestinatari: alunni del biennio Durata: 30 ore - Periodo: 25 febbraio - 11 aprile 2011Descrizione attività: il progetto si è sviluppato attraverso attività teoriche e pratiche.Nelle attivita’ teoriche sono state affrontate tematiche attinenti l’algebra, la geome-tria e la teoria dei numeri. L’algebra e la geometria sono state affrontate consideran-do particolari temi “complementari” all’usuale programma ma molto significativi; allostesso tempo si è cercato di dare una impostazione storico-metodologica perche’ lostudente potesse verificare la presenza di alcuni aspetti della matematica che ingenere non si evidenziano nel programma curriculare. I cenni storici hanno riguarda-to il teorema di Fermat risolto da Andrew Wiles, il matematico leccese Ennio De Giorgiche esaminò il problema 19 tra i 23 proposti da David Hilbert. Nell’ambito della teoriadei numeri è stato fatto riferimento a Giuseppe Peano che ne ha studiato una formu-lazione assiomatica. Sono stati trattati inoltre i numeri razionali e i numeri irraziona-li. Sono stati proposti e risolti molti problemi sulla linea di quelli assegnati nelle variegare matematiche nazionali. Obiettivi conseguiti: miglioramento delle competenze scientifico-matematiche.Acquisizione di un metodo di studio efficace. Utilizzo di relazioni matematiche in con-testi diversi. Utilizzo di nuove tecnologie applicate alla matematica;MMeettooddoollooggiiee uuttiilliizzzzaattee:: lezione frontale, discussione, didattica laboratoriale, problemsolving, ricerca – azione.

2007-2013Ragionando numerica-Mente

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SSttuuddeennttii ppaarrtteecciippaannttii:: Abramo Giulio, Altamura Jacopo, Capilungo Giorgio, Caputo Francesco, Conte Francesca, De GiorgiAndrea, Fina Cristina, Ingrosso Fabio, Linciano Cristina, Longo Giulio, Malerba Simona, Manca Sara, Marotta Carla, MartanoLaura, Micelli Flavia, Paino Matteo, Pedone Pierandrea, Serra Gabriele, Tarantini Francesco, Vergari Ludovica.

Coordinatore: Dirigente Giuseppe EliaEsperti: Prof.ssa Rosangela Diani, Prof. Giorgio Barba, Prof. Damiano LongoTutor: Prof.ssa Marcella Rizzo

Destinatari: alunni del biennio e del 1° anno del triennioDurata: 50 ore - Periodo: 10 febbraio - 26 maggio 2011

DDeessccrriizziioonnee aattttiivviittàà: esperienza senza dubbio stimolante e innovativa, con un percor-so “dalle culture alle lingue e dalle lingue alle culture” nell’ottica di un plurilinguis-mo contestualizzato nel pluriculturalismo, e con l’approccio a strategie didattichediversificate, quali in particolare la metodologia G.O.P.P., coniugate con l’utilizzo dellenuove tecnologie, in particolare della LIM e del software Notebook.Lingua e cultura italiana e inglese sono state messe a confronto per “produrre unacompetenza pluriculturale arricchita e integrata, di cui la competenza plurilingue nonè che una componente, che interagisce a sua volta con le altre”. (Q.C.E.R.).L’Unità/Azione è stata divisa in tre segmenti “diversi” solo per l’avvicendarsi di treesperti, ma tra loro interconnessi negli obiettivi e nei contenuti. Alla base del percor-so c’è stato un lavoro di programmazione che ha consentito l’attuazione di un proget-to coerente con la mission del Liceo e con le finalità del Piano Integrato d’Istituto erispondente alle esigenze e agli interessi personali degli studenti.

2007-2013

Proseguendo il cammino nel “Villaggio globale”:italiano a confronto con inglese

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Nel continuo confronto tra le due lingue e culture, si è posta l’attenzione sui meccan-ismi della comunicazione, sugli standards della politeness, sul lessico come spiadella cultura in ottica plurilingue e come “sistema aperto”. Si è organizzato un labo-ratorio di letto-scrittura e di creatività che ha visto la produzione, da parte di tutti glistudenti, di lavori scritti e in modalità multimediale veramente interessanti, espres-sione e sintesi finale di un percorso che si è snodato tra le due lingue e culture. Glialunni hanno partecipato assiduamente al progetto con un vivo e spontaneo interesseed entusiasmo; hanno dimostrato di aver tesaurizzato l’insegnamento e le metodolo-gie acquisite per dare sfogo alla libera espressività creativa, utilizzando non solo il lin-guaggio verbale ma anche altri linguaggi della comunicazione.

OObbiieettttiivvii ccoonnsseegguuiittii:: potenziare le competenze chiave (comunicazione nella madrelin-gua) e le competenze linguistiche, trasversali, relazionali, tecniche. Partecipare al proprio processo di apprendimento e riflettere sui propri stili e strategie. Acquisire consapevolezza della varietà delle lingue, del loro legame con la cultura cheesse esprimono e della profonda unitarietà del loro funzionamento.Sviluppare competenze plurilingue e pluriculturali.

MMeettooddoollooggiiee uuttiilliizzzzaattee: metodologia G.O.P.P., lezione frontale ed interattiva, brain-storming, lavori di gruppo/cooperative learning, problem solving. Particolare impor-tanza ha rivestito la didattica laboratoriale.

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Studenti partecipanti: Alemanno Sophia, Amato Greta Maria, Cafaro Luana, Castelluccio Carlotta, Ciraci Gianluca, De RosaElena, Delle Donne Nicoletta, Giancane Marta, Innocente Ambra, Malavenda Andrea, Mangia Bibiana, Pellegrino Erica, SaulleGiorgia, Serafino Sofia, Shakaj Joana

Coordinatore: Dirigente Giuseppe EliaEsperti: Prof. G. Mazzotta, F. TollediTutor: Prof.ssa Domenica Matteo Durata: 50 ore - Periodo: febbraio-giugno Destinatari: alunni del Liceo Descrizione attività: il corso è stato ripar-tito in due momenti, ed è stato seguito da due esperti. Durante la primafase gli allievi hanno affrontato lo studio del teatro partendo dall’anti-chità fino ad arrivare al teatro moderno analizzando anche frammenti diopere teatrali. In un secondo momento, con un esperto regista, hannoappreso le tecniche teatrali di base che sono servite per mettere inscena la commedia “Gli uccelli” di Aristofane. Obiettivi conseguiti: conoscere e comprendere i termini teatrali; conoscere e com-prendere il teatro greco, romano, medievale e moderno; acquisire autonomia di giu-dizio; sperimentare se stessi attraverso le tecniche e i linguaggi del teatro; approfon-dire le modalità di comunicazione con gli altri; potenziare le potenzialità espressivedel corpo.Metodologie utilizzate: le tematiche sono state affrontate con la metodologia propriadel laboratorio: il docente prima ha presentato gli argomenti avvalendosi della comu-nicazione verbale e multimediale, successivamente ha proposto agli studenti lavori diverifica, realizzazioni pratiche in laboratorio e in teatro.

2007-2013

Linguaggi “Altri”: la comunicazioneteatrale

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Studenti partecipanti: Benegiamo Laura, Borrelli Jacopo, Brunetta Riccardo, Capilungo Alessandro, Caputo Gabriele, CentonzeAndrea, Chirizzi Ludovica, Contaldo Antonio, Conte Mauro, Conte Gabriele, Conte Antonella Lucia, Cristofalo Alberto, De GiorgiMaria, De Pasquale Federico, De Riccardis Valerio, De Simone Serena, Degli Angeli Graziano, Di Tolla Grazia, Galati Rosalinda,Gemma Stefano, Ghafelehbashi Luca, Giannone Paolo, Giannone Silvia, Giovannico Lorenzo, Guerra Matteo, Ingrosso Federica,Leone Alessandro, Lezzi De Masi Giulio, Marsini Federica, Patarnello Pamela, Perrone Gabriele, Petrelli Lorenzo, Pettinari Sara,Quarta Andrea, Rizzo Roberto, Rugge Elisabetta, Russo Francesco, Scardino Fabio, Tessitore Niccolò.

CCoooorrddiinnaattoorree:: Dirigente Giuseppe EliaEsperto: Prof.ssa Anna Rita Faggiano Tutor: Prof.ssa Anna Maria Crisigiovanni Destinatari: alunni del triennio Durata: 30 ore - Periodo: 1 febbraio - 13 maggio 2011Descrizione attività: il progetto, ponendosi in linea di continuità con quanto il liceo haproposto lo scorso anno in tema di cittadinanza, si è accostato all’argomento privile-giando l’approccio di tipo antropologico che si è coniugato con l’evento del 2011, i 150anni dell’unità d’Italia. Il progetto partendo dalla riflessione di identità collettive, haspinto gli studenti a soffermarsi sui processi che nell’Italia di oggi logorano o fortifi-cano il senso condiviso di una comune appartenenza. In un quadro democratico l’i-dentità di un popolo si alimenta non tanto dalle glorie passate quanto dalla capacitàdi mantenere le promesse di cittadinanza e di promuovere nelle giovani generazionil’ethos universalista che caratterizza i diritti di cittadinanza.Obiettivi conseguiti: promuovere lo sviluppo della persona in relazione col sé, con glialtri e con l’ambiente. Acquisire competenze chiave di cittadinanza: Imparare ad imparare,Progettare, Comunicare, Collaborare, Agire in modo autonomo e responsabile, Risolvereproblemi, Individuare collegamenti e relazioni, Acquisire e interpretare l’informazione.MMeettooddoollooggiiee uuttiilliizzzzaattee:: lezioni frontali, cooperative learning, role-playing privilegiandola didattica laboratoriale e, tra gli assi culturali, l’asse dei linguaggi e quello sociale.In particolare il progetto ha valorizzato il vissuto giovanile: dalla canzone d’autore allamusica giovanile, dalla poesia al giornalismo, dal cinema al cabaret.

2007-2013

Il Liceo “Banzi”: ...una civitas attiva: dal Comune alla Regione... al mondo

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Studenti partecipanti: Anastasia Francesca, Antonucci Gabriele, Apollonio Annagrazia, Arnesano Chiara, Buttazzo Federico,Capone Andrea, Chirianni Francesco, De Blasi Irene, Di Chiara Stanca Benedetta, Errico Michele, Firenze Lorenzo, FracassoAntonio, Grande Ramona, Grande Raffaele, Marziliano Pamela, Mazzotta Francesco, Monte Daniele, Moscara Federico, PanicoFilippo, Pennetta Eleonora, Pesino Alessandra, Resta Rossella, Scardia Fabio, Spagnolo Michela, Spagnolo Lorenza

CCoooorrddiinnaattoorree:: Dirigente Giuseppe EliaEsperto: Prof. Donato Scolozzi - Università del SalentoTutor: Prof. Antonio Bernardo

Durata: 30 ore - Periodo: 23 febbraio - 11 maggio 2011Destinatari: studenti del triennio.

DDeessccrriizziioonnee aattttiivviittàà: il percorso ha sviluppato i seguenti ambiti: algebra del biennio edel triennio, geometria, teoria dei numeri, calcolo combinatorio e delle probabilità.

OObbiieettttiivvii ccoonnsseegguuiittii: acquisire una strategia di approccio ai giochi e ai quesiti propostinelle gare matematiche nazionali e internazionali; conoscere ed utilizzare relazionimatematiche; saper cogliere analogie, simmetrie e relazioni in contesti diversi; saperindividuare analogie in contesti geometrici diversi; saper risolvere equazioni e siste-mi di equazione; saper usare proprietà dei numeri primi; saper usare le moderne tec-nologie informatiche

MMeettooddoollooggiiee uuttiilliizzzzaattee: cooperative learning; didattica laboratoriale; problem solving;simulazioni; role playing; studio di caso; ricerca-azione

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Con i numeri... “...per seguir virtute e canoscenza...”.

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Studenti partecipanti: Gigante Carlo, Rizzo Simone, Pagano Luigi, Cifalinò Riccardo, Gravina Danilo, Margiotta Dario, ZippoFrancesco, De Luca Federico, Podo Alessandro, Caione Giada, Candido Miriana, Ingrosso Federico, Manni Anna Chiara, MassariChiara, Nobile Gabriele, Russo Carola, Zagarese Giorgio, Apollonio Annagrazia, Rotondo Riccardo, Tobia Marco, Contaldo Angelo,Fracasso Antonio, Fumarola Alessandro, Lugli Gianmarco, Chiriacò Martina, Capone Pierfrancesco, Lippolis Andrea, PetraccaBenedetta, Rapanà Alessandro

Coordinatore: Dirigente Giuseppe EliaEsperto: Prof.ssa Mirella RafanelliTutor: Prof. Mauro Di Gennaro Destinatari: studenti del triennio con precedenza agli studenti impegnati nelleOlimpiadi di Fisica a qualsiasi livelloDurata: 30 ore - Periodo: 1 febbraio - 13 maggio 2011Descrizione attività: preparazione alle olimpiadi di fisica; sperimentazione ed inter-pretazione delle leggi fisiche usando prevalentemente materiali poveriObiettivi conseguiti: sono state ampliate le conoscenze in ambito disciplinare; miglio-rate ed implementate le competenze per affrontare con successo le gare disciplinari(olimpiadi della fisica) MMeettooddoollooggiiee uuttiilliizzzzaattee:: la strategia didattica adottata può essere schematizzata comesegue: introduzione dei contenuti attraverso una presentazione multimediale cheintegra la teoria, esempi e simulazioni (geogebra, crocodile physics o materiale repe-rito in rete), risoluzione guidata di test ed esercizi selezionati dalle gare di primo esecondo livello delle Olimpiadi della Fisica, risoluzione autonoma o in gruppo di altritest ed esercizi sullo stesso argomento.

2007-2013

Con la Fysis... “...per seguir virtute e canoscenza...”.

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Studenti partecipanti: Asdrubalini Ambra, Campanelli Pierfrancesco, Centonze Giulia, De Luca Federico, Funaro Marco, GaglianiMatteo, Giancane Marta, Greco Damiano, Greco Giacomo, Guido Giacomo, Ingrosso Federico, Longo Valentina, Lupo Leonardo,Manni Anna Chiara, Manno Stefania, Miglietta Marta, Nicolì Pierpaolo, Podo Alessandro, Puzziello Martina, Raheli Stefano, RizzoLuisa, Serafino Greta, Silvestri Alice, Spedicato Gloria, Stefanizzi Andrea, Verrienti Martina

Coordinatore: Dirigente Giuseppe EliaTutor scolastici: Prof. Mauro Di Gennaro, Prof.ssa Anna Rosa Gigante,

Prof.ssa Simonetta Quarta

Durata: 120 ore (40 in aula e 80 in azienda) - Periodo: aprile - luglio 2011

Tutor ospedalieri:

2007-2013

Lo stage al “Vito Fazzi”: dal laboratorioteorico a quello reale...

Dott. Antonaci Daniele Coordinatore 118 C.O.

Dott. Buongiorno Erasmo Medico Chirurgo Nefrologia

Dott.ssa Cazzella Lucia Dirigente Uff. Inf. Direzione sanitaria

Dott. Colosimo Ermenegildo Medico Chirurgo Anatomia Patologica

Dott. Cucurachi Maria Rosaria Medico Chirurgo Medicina Interna

Dott. Fracella Silvano Medico Chirurgo Medicina e chirurgia di accettazione e d’urgenza

Dott. Frassanito Giampiero Medico Chirurgo Direzione medica di presidio ospedaliero

Dott. Fuggiano Luigi Medico Chirurgo Anestesia e rianimazione

Dott. Greco Cosimo Angelo Medico Chirurgo Cardiologia - UTIC

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Dott.ssa Laforgia Rosalia Assistente sociale Ufficio Formazione

Dott. Lopez Camillo Medico Chirurgo Chirurgia toracica

Dott. Lupo Fernando Antonio Medico Chirurgo Neuroradiologia

Dott. Maniglia Raffaele Psicologo Psicologia

Dott. Mauro Salvatore Biologo Genetica

Dott. Miglietta Antonio Salvatore Medico Chirurgo Malattie infettive

Dott. Montinaro Antonio Medico Chirurgo Cardiologia

Dott. Montinaro Antonio Medico Chirurgo Neurochirurgia

Dott. Negro Salvatore Medico Chirurgo Patologia clinica (Laboratorio analisi chimico-cliniche e microbiologia)

Dott.ssa Palmieri Grazia Giulia Farmacista Farmacia ospedaliera

Dott.ssa Pizzolante Maria Medico Chirurgo Microbiologia

Dott. Pozzi Silvio Medico Chirurgo Pediatria

Dott.ssa Pulito Maria Antonietta Medico Chirurgo Pediatria

Dott. Rocco Domenico Medico Chirurgo Cardiochirurgia

Dott. Scardia Maurizio Medico Chirurgo Medicina e chirurgia di accettazione e d’urgenza

Dott.ssa Tornesello Assunta Medico Chirurgo Oncoematologia Pediatrica

Dott. Tortorella Alberto Medico Chirurgo Medicina legale

Dott.ssa Zagari Annarita Fisico Fisica sanitaria

Descrizione dell’attività L’esperienza, che si ripete per il terzo anno consecutivo, è stata decisamen-te positiva per i corsisti grazie soprattutto alla competente professionalità eall’entusiasmo degli operatori sanitari che hanno aderito con impegno parte-cipe alla iniziativa a cominciare dal Direttore Generale dell’ASL rappresenta-to dal Commissario Straordinario, dott.ssa Paola Ciannamea, con cui ilDirigente Prof. Giuseppe Elia ha stipulato la convenzione, al direttore sanita-rio, dottor Piero Frassanito, alla dottoressa Rosalia La Forgia, al dirigenteUfficio Formazione, dottor Paolo Moscara e al dottor Dario Oliva responsabi-le Tirocini Formativi.La stage si è articolato in due fasi: prima fase di orientamento (ore quaranta)e seconda fase di tirocinio (ore ottanta).

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Stage ospedaliero: Dirigenti e Tutor aziendali e scolastici

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PPrriimmaa FFaassee -- momento propedeutico per poter poi accedere ai laboratori, glistudenti hanno avuto modo di conoscere i direttori sanitari delle UnitàOperative del “Fazzi”che, sempre disponibili al dialogo con i giovani, hannocontribuito alla formazione dei giovani illustrando le varie patologie del corpoumano e proponendo un excursus sui vari organi soffermandosi spesso sullepatologie da quelle neurologiche a quelle cardiache, ginecologiche, polmo-nari eccetera. Gli operatori sanitari inoltre hanno affrontato problemi dicocente attualità quali le patologie da virus HIV, droga, alcol, fumo ed altro.Hanno tutti messo in evidenza quanto sia importante il rispetto della propriae dell’altrui persona. I medici, tutor ospedalieri, hanno offerto spunti impor-tanti ai giovani per dialogare soffermandosi a raccontare la loro vita di uomi-ni e professionisti senza offrire una visione edulcorata della propria profes-sione ma invitando a riflettere insieme sulle difficoltà, sulle perplessità e sulfascino che ogni lavoro serio e responsabile comporta.Questa prima fase di orientamento, pertanto, non si è esaurita in una serie didati o di nozioni, “un pacchetto di informazioni” da consumare e gettare via,ma dati e nozioni sono stati strumenti attraverso cui gli operatori sanitarihanno espresso, al di là della loro riconosciuta statura professionale, unaforte carica di umanità ed attenzione nei confronti del “pianeta giovani” unitaa sensibilità, discrezione, rispetto, semplicità e, talvolta, anche simpatica iro-nia, elementi che caratterizzano la persona colta.

SSeeccoonnddaa FFaassee -- ottanta ore di tirocinio: trentacinque ragazzi sono stati divisiin otto gruppi e, a rotazione, sono stati accolti nei laboratori dell’ospedale,per operare sul campo, opportunamente guidati dagli operatori sanitari,ancora una volta l’interesse è stato altissimo! Ne è espressione la piattafor-ma INDIRE che a livello nazionale osserva, controlla e monitora il successodell’azione formativa.

Le voci dei corsisti:

• Pierfrancesco Campanelli “… un’attività entusiasmante che ogni ragazzodella nostra età dovrebbe vivere: ci siamo affacciati in una realtà molto diver-sa da quella a cui siamo abituati e abbiamo avuto la possibilità di cominciare adassaggiare un pizzico di quello che... potrà essere il nostro progetto di vita…”

• Anna Grazia Manni “… Sono molto contenta... Grazie a questo progetto,infatti, l’orientamento non rimane circoscritto nella teoria anzi diventaesperienza diretta e concreta. Spero che questo continui ad essere rea-lizzato all’interno del nostro istituto e magari anche ad essere ampliato apiù campi lavorativi.”

• Alessandro Podo “È un’esperienza peculiare ed importante, un punto car-dine per una crescita morale e culturale, propedeutica alla nostra vitaprofessionale.”

CCoonnssiiddeerraazziioonnii ffiinnaallii:: a conclusione dello stage il bilancio risulta decisamen-te positivo: ci si è aperti ad un nuovo percorso con forte senso di responsabi-lità, convinti soprattutto della valenza sperimentale della scuola; lontani da

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