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Quelle storiche travi di cipressino (9,6 m) fatte ricollocare da Vittorio Sgarbi Arealegno n. 21 - settembre ottobre 2005 Titolo : Risanare a Siena Oggetto: Ultimo piano dell’antico Spedale di Santa Maria alla Scala Cenci Legno sas - Piazza Alessandro Volta, 33 - 22100 - Como - Tel. (031) 26.78.13 - Fax (031) 26.78.16 www.cenci.com - [email protected] - [email protected] SINERGIA con gli eccellenti adesivi ESEMPI DI RIABILITAZIONE XEPOX marcatura CE UNI EN 1504-4 adesivo strutturale epossidico XEPOX adesivi strutturali epossidici XEPOX certificati CE UNI EN 1504-4 resina epossidica XEPOX resine epossidiche XEPOX CE UNI EN 1504-4 RIABILITAZIONE RIPRISTINO RIPRISTINI ADEGUAMENTO STRUTTURALE RISTRUTTURAZIONE RISTRUTTURAZIONI RISANAMENTO RISANAMENTI CONSOLIDAMENTO CONSOLIDAMENTI RIABILITARE RIPRISTINARE RISTRUTTURARE RISANARE CONSOLIDARE ADEGUARE STATICAMENTE ADEGUARE STRUTTURALMENTE LINK: http://www.cenci.com/antiche-travi-cipressino-siena.pdf

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Quelle storiche travi di cipressino (9,6 m)fatte ricollocare da Vittorio Sgarbi

Arealegno n. 21 - settembre ottobre 2005Titolo : Risanare a SienaOggetto: Ultimo piano dell’antico Spedale di Santa Maria alla Scala

Cenci Legno sas - Piazza Alessandro Volta, 33 - 22100 - Como - Tel. (031) 26.78.13 - Fax (031) 26.78.16 www.cenci.com - [email protected] - [email protected]

SINERGIA

con gli eccellenti adesiviESEMPI DI RIABILITAZIONE XEPOX marcatura CE UNI EN 1504-4

adesivo strutturale epossidico XEPOX adesivi strutturali epossidici XEPOX certificati CE UNI EN 1504-4resina epossidica XEPOX resine epossidiche XEPOX CE UNI EN 1504-4

RIABILITAZIONE RIPRISTINO RIPRISTINI ADEGUAMENTO STRUTTURALE RISTRUTTURAZIONE RISTRUTTURAZIONI RISANAMENTO RISANAMENTI CONSOLIDAMENTO CONSOLIDAMENTI RIABILITARE RIPRISTINARE RISTRUTTURARE RISANARE CONSOLIDARE ADEGUARE STATICAMENTE ADEGUARE STRUTTURALMENTE

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risanare a siena con sistemi cnp compositiIl restauro del complesso edilizio di Santa Maria della Scala tra storia e tecnologia.

Una antica leggenda senese attribuisce a tale Sorore,calzolaio, morto nell'898, l'iniziativa di dar vita alSanta Maria della Scala, l'antico Spedale di Siena, difronte alla cattedrale. Più probabilmente furono i canonici del Duomo adorganizzare in forma autonoma ed articolata uno deiprimi esempi europei di ricovero ed ospedale, destinatonon solo a curare, ma anche ad una pluralità di opereassistenziali e di carità.Nel corso di un millennio il Santa Maria della Scala si èespanso enormemente, frazionato in numerosi edifici aridosso ed in sovrapposizione uno all'altro. Oggi, avendo esaurito le proprie funzioni sanitarie, l'an-tico complesso edilizio è oggetto di una intensa attivitàdi restauro e riabilitazione anche statica per il riuso, aseguito del concorso internazionale concluso nel 1993.Il metodo intrapreso sin dal 1995, quello del "cantiere-museo", è stata un'esperienza pilota che ha suscitatogrande entusiasmo in città e sta dando ottimi risultati:- esecuzione dei lavori per aree e stralci di interventi dif-ferenziati, con il museo aperto durante i lavori di restau-ro, inevitabilmente lunghi;- programmazione di visite guidate al cantiere;- organizzazione di “cantieri didattici”, per consentire laformazione di figure specialistiche, quali restauratori,decoratori, archeologi, ecc.Per il ripristino della capacità portante delle antichetravi lignee in pioppo cipressino (populus nigra, varian-te italica) dell'ex Antica Spezzieria dell'Ospedale diSanta Maria della Scala si è preferito abbandonare

quelle tecniche riconducibili all'impiego di tirafondi evitarelle infisse a secco, secondo mio giudizio più con-sone al ripristino di solai lignei meno impegnativi. I progettisti ed i tecnici dell'impresa si sono applicatiallo studio approfondito delle problematiche e dellesoluzioni preferibili. Il risultato è stato l'orientamento verso tecniche più

A - Senza entrare nel merito della prestazione statica in condizione di esercizio ordinario, è evidente che la soluzione inizialmente prevista non sarebbe stata in grado di garantire una sufficiente resistenza al fuoco.

B - Solo in apparenza la nuova soluzione proposta e poi attuata, poteva sembrare meno facile e più costosa. Invece è risultato che il sistema CNP adottato fosse l'unico in grado di soddisfare contestualmente le problematiche derivanti dalle notevoli deformazioni esistenti, dall'elevato carico di esercizio necessario per la nuova destinazione d'uso (aule didattiche), nonchè assicurare il mantenimento nel tempo di una resistenza al fuoco certificabile per 60 minuti primi, evitando ricorrenti interventi con protettivi intumescenti, poco compatibili con la successiva finitura di restauro.

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rigorose, che però garantissero l'assoluta affidabilitàstatica nel lungo tempo.Nessun altra soluzione analizzata fu reputata altrettan-to praticabile e rassicurante, quanto invece quella quiillustrata, scelta dai progettisti e dall'impresa. Anzitutto perchè trattavasi di travi di antica datazio-ne, con una considerevole luce tra gli appoggi (oltrenove metri), assai ammalorate e deformate come benvisibile nelle immagini dell'intervento, tra loro assaidistanziate (metri 2,20/2,40), destinate a costituirela nervatura principale di solai portanti di aule didat-tiche, ovvero ambienti per i quali è opportuno preve-dere un sovraccarico utile di esercizio di almeno 400chili per metro quadrato (naturalmente oltre al pesoproprio ed a quant'altri carichi permanenti ipotizza-bili), nonchè essere caratterizzate dalla capacità pre-stazionale di resistere al fuoco per non meno di 60minuti primi. Ciò ha significato tener conto della penetrazione con-venzionale della carbonizzazione per una profonditàdi 54 millimetri dalla superficie investita dal fuoco.Le soluzioni escogitate a fronte delle esigenze descritte,sono state tutte confrontate con le molte disposizionicontenute nella bozza più aggiornata delle "NormeTecniche per le Costruzioni" e con il nuovo testo

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dell'Ordinanza 3274 proposta dalla Protezione Civile(ancora tenuta in sospeso), riscontrando la piena com-patibilità delle tecniche CNP (Cenci, Noseda, Piazza)®con le nuove norme. Com'è noto, oltre che per le nuove opere in legno ed inlegno-cemento, le tecniche CNP sono quanto di più affi-dabile è dato conseguire in qualsiasi frangente di inter-vento di ripristino statico, anche per casi assai impegna-tivi come quello qui descritto.

1 - Tracciamento delle fresate longitudinali, trasversali e dei fori. Nell'immagine, quest'ultimi risultano già eseguiti.

2 - Fresate longitudinali e fresate trasversali, praticate solo dopo l'esecuzione dei fori.

3 - Aspirazione della segatura e dei trucioli. Precedentemente si é provveduto ad inserire sino al fondo di fori ed intagli un tubetto ed insufflare aria compressa.

4 - Inserimento di barre in acciaio St 900/1000, utilizzate ove si superano le tensioni ammissibili per FeB44k. Notasi il manicotto di giunzione. Le tensioni ammissibili dell'acciaio St 900/1000 sono di KN 50 per centimetro quadrato.

5 - Inserimento dei connettori costituiti con usuali tondini Ø mm 16 FeB44k. Le tensioni ammissibili per FeB44k sono di KN 25 per centimetro quadrato.

6 - Miscelazione manuale della resina Xepox 26 con il proprio indurente. Oltre alla serie degli adesivi Xepox, sono disponibili quelli Unixepox, recentemente formulati per la miscelazione in automatico con impianti mobili Inex.

Peraltro, con le tecniche CNP si consegue nelle vecchietravi una maggior rigidezza e quindi più elevati modulidi resistenza, proprio nella posizione di maggior defor-mazione preesistente.Operativamente, dapprima l'impresa esecutrice delleopere, la Società Cooperativa C.M.S.A. s.r.l. diMontecatini Terme, ha promosso uno studio prelimina-re e, immediatamente a seguire, ha commissionato ilprogetto specialistico di recupero statico delle travilignee esistenti, che è stato poi approvato dai titolaridella progettazione generale e direzione lavori.Tutte le travi risultavano molto compromesse, ma contipologia del degrado differente, quindi ciascuna biso-gnevole di valutazione circostanziata. Per questo moti-vo si è pensato di non procedere separatamente allastesura dei disegni esecutivi ed alla redazione del fasci-colo dei calcoli e delle verifiche statiche, ma piuttostoredarre l'elaborazione statica direttamente sulle singo-le tavole del progetto esecutivo: una tavola per ognitrave. Di seguito è stato parzialmente riprodotto uno diquesti elaborati.Il metodo progettuale escogitato ha consentito la mas-sima visibilità delle motivazioni che hanno determinatole prescrizioni esecutive ed ha rafforzato le convinzionidei progettisti, della direzione lavori e dei tecnici del-l'impresa esecutrice C.M.S.A., che si è valsa della colla-

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Committente: Comune di Siena Progettisti e Direttori dei Lavori: arch. Guido Canali e ing. Francesco Canali, ParmaResponsabile del procedimento e Direttore Ufficio Tecnico Santa Maria della Scala, Siena: ing. Tatiana CampioniResponsabile della commessa: ing. Andrea Ulivelli, Società Cooperativa C.M.S.A., Montecatini TermeProgettista del recupero strutturale delle travi in legno e del solaio in legno descritto: geom. Giovanni Cenci, ComoImpresa Appaltatirive: CR, Consorzio Ravennate delle Cooperative di Produzione e Lavoro, Ravenna;Impresa Esecutrice: C.M.S.A. Società Cooperativa Muratori Sterratori e Affini, Montecatini TermeDitta Specialistica del recupero statico con i sistemi CNP: Falegnameria Ferruzzi Mario & Carlo, Panzano in Chianti

borazione della falegnameria dei signori Mario e CarloFerruzzi. Quest'ultima si è anche impegnata nella deli-cata opera di ricostruzione di parti mancanti e, ovenecessario, predisponendo protesi lignee di notevolemaestria. Era fuori dubbio che i sistemi CNP sarebbero stati ingrado di realizzare un così completo adeguamento sta-tico. Infatti, con tali sistemi, non solo vengono inseritinel legno barre metalliche di rafforzamento, ma l'ade-sivo XEPOX, fatto colare per saturare gli interspazi tra illegno ed il metallo, va ad occupare anche le più remo-te fessure e cavillature, ove si annida e ricompatta lamassa lignea.

di Giovanni Cenci, strutturistica in legno

7 - Colatura dell'adesivo Xepox 26. Da poco tempo c'è anche la possibilità di utilizzare impianti mobili Inex ed Unix per uso promisquo stabilimento-cantiere, così che i componenti epossidici siano sempre pronti per la miscelazione automatica.

8 - Con le tecniche CNP e derivate e con gli adesivi Xepox ed Unixepox è sempre possibile effettuare impegnativi interventi di recupero statico, assolutamente affidabili, anche su strutture molto ammalorate.

9 - Vista d'insieme di alcune travi consolidate con i sistemi CNP (Cenci, Noseda, Piazza)® e posa dei travetti e delle tavelle in cotto.

10 - Vista dell'intradosso delle travi e dei solai con le tavelle in vista. Solo dopo il disarmo dei puntelli, inizierà l'opera di pulitura e restauro delle superfici.

11 - Particolare di un solaio prima del completamento con l'armatura integrativa FeB44k e con la rete elettrosaldata.

12 - Dopo la posa dell'armatura integrativa FeB44k e della rete elettrosaldata, si procede al getto di calcestruzzo RcK 400..

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