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05/05/2011 Filosofia della scienza, epistemologia, relazione. 1 Antropologia per la bioetica Luca M. Bucci [email protected] [email protected]

Antropologia per la bioetica · dialettica tra pensiero forte e pensiero debole, o tra dogmatismo e relativismo, è il concetto di relazione Esso si inserisce in una dinamica fenomenologica

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05/05/2011Filosofia della scienza,

epistemologia, relazione.1

Antropologia per la bioetica

Luca M. Bucci

[email protected]

[email protected]

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epistemologia, relazione.2

Introduzione

� La filosofia della scienza studia la ripercussione della scoperta scientifica e della sua applicazione tecnica sulla persona umana e sull’ecosistema.

� Il suo statuto epistemologicopossiamo dedurlo da Karl Popper, da Thomas Khun, da Jürgen Habermas.

� Imprescindibile lo studio delle relazioni umane in questo ambito.

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Epistemologia

� K. Popper. Il principio di verificabilità e di falsificabilità. La verità del laboratorio.

� T. Khun. La verità del sistema e la novitàscientifica di chi crea un nuovo sistema.

� J. Habermas. La ragione argomentativa e la verità del consenso: etica della comunicazione.

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Le filosofie contemporanee che influenzano la bioetica

� Dall’utilitarismo al principio di

beneficialità.

� Dall’individualismo liberista al

principio di autonomia.

� Dal contrattualismo al principio di

giustizia.

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La Persona Umana

� 2 modelli antropologici molto attuali

e caratterizzanti il post-moderno.

� Prometeo (F. Nietzsche)

� Orfeo (H. Marcuse)

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Prometeo� E’ il mito di colui che vuole conoscere a tutti costi.

� Che vuole strappare agli dei i loro segreti.

� Non per metterli al servizio dell’uomo; ma per

desiderio di possesso, dominio, manipolazione.

� E’ l’uomo che esprime la sua volontà di potenza

attraverso la scienza e la tecnica.

� E’ un Super-Uomo che non vuole dipendere da

nessuno.

� Si scoprirà però presto anch’esso come un

prodotto della tecnologia: Matrix.

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Orfeo

� E’ l’uomo sensuale ed erotico.

� Estetico, naturalista, ecologista e pseudo-pacifista.

� L’uomo del light, del lifting, del body-building.

� Preferisce non pensare, né impegnarsi, néconoscere a fondo, né lavorare (perché il lavoro èalienazione).

� Si accontenta di una serenità artificiale e a buon mercato: filosoficamente e religiosamente èincline al New Age, ad una pace senza alcun prezzo da pagare.

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Il Terzo Uomo� Libero

� Scientifico

� Realizzato nel lavoro

� Integrato nella societàattraverso relazioni

� Signore, ma non dispotico padrone della natura, della scienza e della tecnologia

� Finalizza la conoscenza al bene comune

� Contemplativo e speculativo, del Vero, del Buono, del Bello.

� Teoretico – Etico - Estetico

Raffaello: La Scuola di Atene

(1509-1510)

Palazzo Vaticano, Stanza della Segnatura

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Pensiero fortePensiero debole

� S’intende un pensiero fortemente connotato da caratteristiche metafisiche;

in cui prevale un’oggettività universale

raramente o mai messa in discussione.

� L’attenzione è spostata sulla soggettivitàe sulla relatività di ogni affermazione, la

quale acquista valore, se pur debole, sempre e solo in riferimento al soggetto

e mai in se stessa.

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La relazione.

� L’unico modo per superare questa dialettica tra pensiero forte e pensiero

debole, o tra dogmatismo e relativismo,

è il concetto di relazione

� Esso si inserisce in una dinamica fenomenologica e costruttivista: la

relazione si presenta come accadimento oggettivo (fenomeno), svincolata da

pregiudizio (epoché), è intenzionale

(dunque soggettiva), e la si costruisce.

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Persona umana in relazione.

� Salvaguardia dell’oggettività e della soggettività.

� Riferimento al dato oggettivo, pur non assolutizzato (Vero, Buono e Bello).

� Attenzione al soggetto e alle sue caratteristiche intenzionali.

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Relazione medico-paziente.

� relazione interpersonale

� bio-organica

� sociale

� culturale

� Lo spostamento dell’attenzione dalla metafisica al fenomeno dovrebbe migliorare le relazioni intersoggettive.

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Relazione Medico-paziente

Jaan STEEN (1626-1679), Pittura Fiamminga, Rijksmuseum, Amsterdam

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La relazione conoscitiva e il problema epistemologico

� Il problema della conoscenza passa nella contemporaneità dal concetto razionale della “adaequatio rei ad intellectum”, ad una “costruzione della verità” per cui il soggetto, conoscendo (o conoscendosi, o conoscendo un’altra persona), diventa qualcosa di nuovo.

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Teorema della incompletezza dei sistemi logici e cognitivi.

� “Teorema di incompletezza di Gödel", secondo il quale è impossibile dimostrare la non contraddittorietà di un sistema logico-matematico avvalendosi del linguaggio proprio del sistema preso in esame.

Kurt Gödel, 1906 - 1978

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Principio epigenetico

� E. Erickson.

� PRINCIPIO EPIGENETICO: ciascuno stadio ha un momento di dominanza particolare finché tutte le parti si combinano per formare un tutto funzionante. Lo sviluppo della personalità consiste in una serie di svolte decisive, descritte in antinomie di qualità desiderabili e di pericoli.(Sono 4+4)

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Antinomie secondo E. Erickson - I

� FIDUCIA opposta a SFIDUCIA (Basic Trust).

La fiducia viene favorita da coerenza, continuità e uguaglianza di esperienza nel soddisfacimento dei bisogni fondamentali dell’infante da parte dei genitori. Importanza del rapporto materno. Inadeguatezza, incoerenza e attenzioni negative possono far nascere la sfiducia.

� AUTONOMIA opposta a VERGOGNA e DUBBIO.

Permettere ai bambini di fare ciò che sanno fare col loro ritmo e a modo loro. Evitare di fare vergognare i bambini per dei comportamenti inaccettabili. Troppa protezione o mancanza di sostegno possono portare il dubbio sulla capacità di controllare sé o l’ambiente.

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Antinomie secondo E. Erickson - II

� INIZIATIVA opposta a COLPA.

Favorire l’esplorazione, l’attività e prestare

attenzione al linguaggio e alle domande.

Restrizioni o prendere le domande come delle

seccature portano alla colpa.

� OPEROSITA’ opposta a INFERIORITA’.

Lodare per i risultati. Limiti all’attività e critiche a

quanto fatto portano inferiorità.

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Relazione socio-sanitaria� Talcott Parsons: “La malattia non è dissimile da un più o

meno completo ritorno all’infanzia”. (Struttura, Funzione, Processo).

� Sistema sociale di controllo (v. Donati P., che cita Habermas, etica della comunicazione, a p. 26 del suo manuale).

� Malattia intesa come forma deviante del comportamento.

� Sembra stabilirsi un rapporto tra malattia e comportamento che riprende il nesso colpa-malattia del pensiero giudaico.

� Critica positiva e negativa a questo pensiero: BUCCI L.M., Cristo Medico, Torino 1998.

� Come al solito forse la verità sta in mezzo: comunque si può pensare ad una responsabilità sociale, più che individuale.

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L’accento sul soggetto.

� La critica del razionalismo porta a concentrarsi sul “soggetto”.

� Evita i riduzionismi (od oggettivizzazioni dell’inoggettivabile), attraverso una fenomenologia costruttivista.

� Riduzionismo biologico.

� Riduzionismo sociologico.

� Riduzionismo psicologico.

� La salute è la capacità teleonomica di un sistema vivente individuale (tele, è radice greca per fine, meta, intenzione del soggetto).

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Bibliografia essenziale

� DONATI P. P., Manuale di Sociologia Sanitaria, La

Nuova Italia Scientifica,

Roma 1991.

� BUCCI L. M., Medicina ed Etica, Camilliane,

Torino 2001.

� BUCCI L. M., Medical

Humanities , De Ferrari, Genova 2009.