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“DETERMINAZIONE DELL’EFFETTO RISERVA INDOTTO DALLA GESTIONE
DELL’AREA MARINA PROTETTA SULLE POPOLAZIONI ITTICHE IN RELAZIONE ALLE
ATTIVITÀ DI PESCA ED ALLE CONDIZIONI SOCIO-ECONOMICHE”
RISULTATI MONITORAGGIO 2012
Dott.ssa Francesca Galfo Dott. Francesco Tiralongo
2
PREMESSA Oggetto del presente documento è il resoconto delle attività svolte nel 2012 e la presentazione dei
dati ricavati ed elaborati e dei risultati ottenuti nell’ambito del progetto “Determinazione
dell’Effetto Riserva indotto dalla gestione dell’Area Marina Protetta sulle popolazioni ittiche in
relazione alle attività di pesca ed alle condizioni socio-economiche”.
Il progetto è stato prolungato fino a dicembre del 2013 per un periodo corrispondente a 6 mesi
durante i quali verranno riprese e continuate le attività di monitoraggio previste dal protocollo
originario, riviste ed eventualmente modificate alla luce delle carenze e criticità emerse nella prima
fase dello studio. I dati elaborati, i risultati ottenuti e le conseguenti conclusioni verranno presentate
a fine progetto in un elaborato finale relativo all’intero periodo dello studio.
3
INTRODUZIONE
Le AMP costituiscono strumenti privilegiati ed indispensabili per la conservazione dell’ambiente
marino e della sua integrità e per la tutela e la salvaguardia della biodiversità marina.
L’istituzione delle aree marine protette ha assunto negli ultimi anni sempre maggiore rilievo:
è’ormai riconosciuto che la protezione conseguente alla loro istituzione permette il recupero della
biodiversità marina e delle funzioni ecosistemiche assicurando un sistema naturale che
“teoricamente” non risente del disturbo antropico.
I benefici derivanti dalla istituzione delle AMP sono di tipo ambientali ma anche socio-economici:
oltre alla conservazione e protezione dell’ecosistema marino, le aree marine protette svolgono un
ruolo di fondamentale importanza nella gestione e valorizzazione della fascia costiera contribuendo
al benessere economico e sociale delle realtà locali attraverso la promozione di un uso
ecologicamente sostenibile delle risorse. Da un punto di vista ecologico, i benefici derivanti
dall’istituzione delle Aree marine protette e dal grado di protezione che consegue alla loro gestione
si traducono nel mantenimento e miglioramento dello stato di naturalità dell’ambiente, nella
composizione e struttura delle biocenosi floro-faunistiche ed in tutti quei processi, dinamiche
trofiche e relazioni ecologiche che definiscono la funzionalità globale dell’ecosistema marino. In
particolare, come confermato da diversi studi effettuati in Mediterraneo, le AMP producono effetti
positivi sulle comunità ittiche costiere che ne rappresentano una componente molto importante
proprio come indicatrice dello stato di salute dell’ambiente marino e costiero incrementandone
l’abbondanza, la taglia e la biomassa e riconducendo ad una struttura di comunità “più naturale”.
L’aumento dell’abbondanza e/o biomassa di alcuni organismi e della diversità in specie all'interno
dell’area protetta rappresenta uno dei benefici principali derivanti dalla istituzione delle AMP; con
il termine “effetto riserva” si intende l’insieme dei cambiamenti dell’ambiente marino originati
dalla riduzione degli impatti antropici che possono manifestarsi appunto come incremento della
densità, della taglia e della biomassa. All’effetto riserva si aggiungono “l’effetto reclutamento” e
“l’effetto spillover” che determinano come risultato una esportazione o migrazione di individui
verso zone esterne all’AMP permettendo così un aumento di diverse specie anche in zone lontane
dal sito protetto.
Come conseguenza stessa dei benefici ecologici ed ambientali, le riserve creano importanti benefici
anche a livello economico e sociale, noti per esempio nel settore della pesca e del turismo.
La conseguenza dell’esportazione di individui nelle zone limitrofe alla riserva, per esempio, si
traduce in un beneficio diretto sulle attività di pesca in termini di miglioramento dei rendimenti
nelle aree circostanti non protette.
4
La pesca da sempre svolge un ruolo determinante per le popolazioni rivierasche e per lo sviluppo
della fascia costiera rappresentando sia una fonte di sostentamento sia un patrimonio di tradizioni
storico-culturali e sociali di grande valenza. Attualmente questa attività versa in una condizione
critica a causa del depauperamento delle risorse; da diversi decenni gli stock ittici sono sottoposti ad
un eccessivo sfruttamento; a ciò si aggiungono altri fattori determinanti come l’inquinamento ed il
cambiamento climatico, l’introduzione di specie alloctone; tutti questi fattori si ripercuotono
sull’abbondanza e sulla distribuzione degli stock ittici. In realtà, la stessa attività di pesca, se
condotta in maniera irrazionale contribuisce al depauperamento delle risorse ed allo stesso tempo
all’alterazione dell’ambiente marino agendo in maniera diretta o indiretta.
In quest’ottica la necessità di preservare le comunità ittiche e di garantirne lo sfruttamento razionale
costituisce uno degli obiettivi dell’istituzione delle AMP nell’ambito della gestione della pesca;
quest’ultima deve essere tuttavia affrontata con un approccio interdisciplinare in modo da integrare
le esigenze ambientali di conservazione con le esigenze socio economiche locali.
Gli obiettivi istitutivi di un’area marina protetta si ottengono tramite strumenti gestionali basati su
una opportuna regolamentazione e sulla scelta di misure di tutela e protezione appropriate; tali
strumenti gestionali devono essere definiti sulla base di studi conoscitivi finalizzati
all’identificazione delle specificità di ogni singola AMP.
Inoltre la valutazione dell’efficacia di gestione ed i conseguenti ottenuti dall’instaurazione del
regime di tutela devono essere continuamente tenuti sotto controllo tramite periodiche attività di
monitoraggio che forniscono informazioni aggiornate sullo stato e sul trend dei siti protetti e sui
meccanismi biologici che si sono instaurati all’interno dell’AMP.
Il parametro più utilizzato per verificare l’efficacia delle AMP è la valutazione dell’effetto riserva
attraverso lo studio dell’abbondanza e della biomassa e delle dinamiche temporali del popolamento
ittico in differenti zone sottoposte a differenti livelli di protezione.
Il monitoraggio e gli studi mirati alla valutazione dell’effetto riserva risultano pertanto
indispensabili per garantire una governance adeguata alla realtà della riserva stessa fornendo
elementi conoscitivi di base utili a stabilire l’idoneità delle misure gestionali adottate ed
eventualmente a modificarle nel caso in cui queste non risultino adeguate al raggiungimento degli
obiettivi istitutivi.
5
IL PROGETTO
Nell’ottica dell’importanza e della necessità del monitoraggio nella valutazione dell’efficacia delle
AMP come strumento di conservazione e protezione dell’ambiente marino, l’Area Marina Protetta
del Plemmirio il cui spirito è quello di valorizzare e tutelare il patrimonio naturale nel pieno rispetto
delle esigenze socio-economiche e delle vocazioni delle comunità locali, ha promosso uno studio
finalizzato alla determinazione dell’effetto riserva indotto dalla gestione sulle popolazioni ittiche in
relazione alle attività di pesca ed alle condizioni socio-economiche.
L’obiettivo generale della presente ricerca è quello di valutare gli effetti del regime di protezione
dell’Area Marina Protetta del Plemmirio sulla biodiversità e sulle comunità ittiche costiere in
relazione all’attività di pesca e le conseguenti ricadute socio-economiche sul territorio.
Come è stato sottolineato, lo studio dell’effetto riserva rappresenta una delle ricerche chiave per
valutare il funzionamento e l’efficacia di un AMP in termini di protezione e gestione: il
monitoraggio ed il confronto tra siti all’interno e siti esterni della riserva, posti a differente
vincolistica, rappresenta lo strumento metodologico che consente di stabilire se ci sono differenze
significative tra zone soggette a misure di tutela differenti e di valutare se un maggior livello di
tutela (corrispondente ad un maggiore livello di restrizioni) favorisce realmente migliori condizioni
di naturalità.
In questo senso, sono stati compiuti molti studi in diverse AMP del Mediterraneo che vengono
utilizzati per valutare la pertinenza di aree marine protette quale strumento per una gestione della
pesca e la conservazione degli ecosistemi.
Da un punto di vista ecologico la fauna ittica rappresenta un ottimo descrittore della variabilità
ambientale e conseguentemente un valido indicatore degli eventuali effetti di protezioni derivanti
dalle AMP. I metodi convenzionali più utilizzati in passato per raccogliere informazioni sul
popolamento ittico in termini di abbondanza, biomassa e struttura di comunità derivavano dalla
raccolta di dati provenienti dalla pesca professionale e ricreativa.
Pertanto, lo studio della composizione quali-quantitativa della fauna ittica costiera in un area marina
protetta condotto attraverso il monitoraggio della pesca costituisce un elemento conoscitivo
indispensabile per la conservazione delle risorse naturali e per la gestione delle attività alieutiche.
L’indagine ha riguardato quindi l’attività di pesca regolamentata in AMP, sia di tipo professionale
che ricreativo.
In quest’ottica, lo studio in atto mira, come già evidenziato, all’acquisizione di dati utili a stabilire
gli effetti della istituzione, gestione e regolamentazione della AMP a conferma del ruolo nella
tutela e conservazione delle risorse ed al tempo stesso contribuisce alla conoscenza ed alla
6
descrizione delle attività di pesca all’interno della riserva ed alla valutazione dell’impatto socio-
economico legato alle suddette attività.
Il progetto, inizialmente di durata annuale, è stato articolato in differenti fasi di diversa durata
ciascuna delle quali ha previsto determinate attività; di seguito viene riportato il diagramma di Gantt
con la denominazione e la durata delle differenti fasi.
MESI 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 I Fase: Pre-survey II Fase: Monitoraggio III Fase: Elaborazione dati IV Fase: Relazione finale
1° Fase: Fase di Pre-survey
La fase di presurvey ha previsto inizialmente una ricerca bibliografica relativamente alle attività di
pesca professionale e ricreativa ed alla gestione delle stesse all’interno delle Aree Marine Protette,
alle normative di pesca, comunitarie e nazionali, alle attività di pesca in generale e con particolare
attenzione, alle metodiche ed attrezzi utilizzate nella Marineria di Siracusa. Successivamente sono
stati consultati i Registri della Capitaneria di Porto e gli elenchi in possesso dell’AMP allo scopo di
dimensionare, caratterizzare e descrivere la flotta peschereccia operante all’esterno ed all’interno
della riserva (tecniche ed attrezzi di pesca, composizione del naviglio, etc); in riferimento alla pesca
ricreativa, è stata consultata la documentazione in possesso dell’AMP relativa alle autorizzazioni
rilasciate nel corso dell’anno sulla cui base è stato elaborato l’elenco dei pescatori ricreativi. Ciò ha
permesso di individuare la consistenza numerica dei pescatori che esercitano in AMP, il numero di
licenze di pesca, la tipologia delle imbarcazioni, delle tecniche e degli attrezzi da pesca in relazione
sia alla pesca ricreativa che professionale; durante le attività di monitoraggio questi sono stati
verificati sul campo.
Sono state inoltre programmate le attività di monitoraggio e realizzato un disegno di
campionamento relativamente alla pesca ricreativa e professionale; in particolare sono stati scelti i
siti di rilievo, è stata stabilita la frequenza dei rilievi e dei campionamenti ed elaborato il calendario
delle attività.
Sono state elaborate delle lettere informative riguardanti il progetto e le attività previste da
quest’ultimo da consegnare ai pescatori professionale e ricreativi al fine di assicurare ed ottimizzare
la partecipazione ed il coinvolgimento degli stessi nel progetto.
Il progetto inoltre ha previsto una indagine socio-economica delle attività di pesca mirata a
delineare un quadro descrittivo di queste attività nel territorio sotto gli aspetti sociali, demografici
7
ed economici, la cui definizione fornisce indubbiamente ulteriori elementi conoscitivi necessari alla
pianificazione di eventuali interventi gestionali.
Tale componente progettuale è stata concretizzata attraverso la realizzazione di interviste rivolte
agli utenti della pesca ed effettuate sia durante le attività di campo sia telefonicamente nelle fasi
successive del progetto con il supporto di appositi questionari.
Sono state pertanto elaborate 2 tipologie di questionari (uno per la pesca ricreativa ed uno per
quella professionale) articolati in più sezioni a seconda delle informazioni richieste:
o Sezione anagrafica e sociale: dati anagrafici dell’utente (data e luogo di nascita, grado di
istruzione, professione, etc)
o Sezione relativa alle attività di pesca: informazioni generali riguardanti i sistemi di pesca
utilizzati, imbarcazioni, le aree, la frequenza e gli orari di pesca, la tipologia del pescato etc.
o Sezione generale: costi dell’attività, associazionismo, conoscenza legislazione, opinione
riguardo l’istituzione dell’AMP, etc.
Sono state inoltre programmate le interviste telefoniche a supporto delle interviste effettuate
direttamente sul campo.
Sono stati elaborati fogli di lavoro in Excel per la gestione ed archiviazione dei dati raccolti e tutto
il materiale occorrente per le attività sul campo (schede di campionamento, mappe, etc).
2° Fase di Monitoraggio: attività di monitoraggio sul campo
La fase di monitoraggio ha previsto, sia per la pesca professionale che ricreativa, la realizzazione
delle attività sul campo come indicato dal protocollo con rilievi eseguiti con cadenza settimanale
presso i siti di campionamento individuati nella prima fase; ciascun rilievo ha comportato il
censimento visivo del pescato con annotazione su apposite schede da campo della quantità in peso
ed in numero di individui totale per ciascuna specie e le interviste rivolte sia ai pescatori
professionali che ricreativi e realizzate tramite la somministrazione dei questionari di cui sopra. Nel
contempo sono state consegnate ad entrambe le categorie le lettere informative relative al progetto.
Le rilevazioni sul campo hanno permesso di valutare e di seguire l’andamento delle catture per
specie, zona ed attrezzo relativamente ai due tipi di pesca ed al tempo stesso hanno fornito
l’occasione ad entrambe le categorie di pescatori, professionale e ricreativa, di evidenziare criticità
e problematiche relative alla loro attività. Contemporaneamente sono state realizzate le interviste
telefoniche ed aggiornati in continuum gli elenchi dei pescatori ricreativi e professionali in possesso
dell’AMP. Tutti i dati raccolti, relativamente alla pesca professionale e ricreativa e le informazioni
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relative ai questionari compilati sono stati archiviati in fogli di lavoro Excel precedentemente
elaborati.
3° Fase: Elaborazione ed organizzazione dei dati
Nella terza fase, i dati raccolti nel corso dello svolgimento delle varie fasi di attività ed in
particolare i dati ricavati dal monitoraggio, sono stati elaborati ed integrati in riferimento agli
obiettivi perseguiti dal progetto; in particolare l’elaborazione dati ha previsto analisi statistiche,
applicazione di indici descrittivi delle comunità rilevate, osservazioni sulle composizione ed
andamento delle catture, tecniche ed attrezzi da pesca etc. in funzione della determinazione delle
differenze di biomassa e biodiversità nelle aree in cui vengono praticate le attività di pesca e
sottoposte a differenti regimi di regolamentazione.
Sono stati inoltre analizzati i libretti di cattura della pesca ricreativa con registrazione ed
elaborazione dei dati riportati in questi ultimi (giornate di pesca, pescato, etc); inoltre in questa fase
di attività i libretti di cattura sono stati rielaborati alla luce delle criticità emerse negli studi
precedenti (integrazione delle informazioni richieste, schede dei pesci etc).
4° Fase: Relazione finale – presentazione dati e risultati.
In questa fase, come previsto dal protocollo originario, le informazioni ricavate ed i risultati
ottenuti nell’elaborazione dei dati dovevano essere riportati in una relazione finale descrittiva del
progetto. Tuttavia alla luce della proroga di quest’ultimo, è stato realizzato un report in cui vengono
restituiti i dati, i risultati ottenuti dall’elaborazione di questi ultimi e le informazioni ricavate ad
oggi. Si rimanda alla stesura della relazione finale, relativa al completamento dello studio, per le
eventuali discussioni e conclusioni.
Il progetto così come prospettato ha subito in corso d’opera delle variazioni in riferimento alla
tempistica, comunicate ed approvate dall’ ente gestore, che hanno comportato la rimodulazione di
alcune fasi.
9
PESCA PROFESSIONALE
RISULTATI
Secondo i dati raccolti presso la capitaneria di Porto, la marineria siracusana risulta composta da 88
unità rappresentate quasi esclusivamente da imbarcazioni di stazza medio – piccola, che praticano
essenzialmente quella che viene definita “piccola pesca”. Nella tabella seguente si riportano i valori
massimi, minimi e la media dei parametri relativi alla lunghezza fuori tutto, alla tonnellata stazza
lorda ed alla potenza dei motori espressa in cavalli delle imbarcazioni che compongono la flotta
peschereccia. Per ciascuno dei parametri analizzati si è proceduti alla suddivisione in classi di valori
e successivamente al raggruppamento delle imbarcazioni nelle diverse classi. I risultati sono
espressi nei grafici sottostanti; come risulta evidente il 60% delle imbarcazioni ha una tonnellata
stazza lorda inferiore a 5; la maggior parte presenta una lunghezza fuori tutto compresa tra 6 e 9
metri e la potenza dei motori è principalmente inferiore ai 30 cavalli.
Caratteristiche delle flotta
Min. Max. Media Dev. Stand. T.S.L. 0,78 84,83 9,95 14,75 L. F. T. 4,27 26,11 10,14 5,01 H. P. 4 753 108,01 129,69
T .S .L .
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
< 5 5,1‐10 10,1‐20 20,1‐30 >30
C lassi T .S .L .
%
L .F .T .
0%
5%
10%
15%
20%
25%
30%
35%
<6 6,1‐9 9,1‐ 12 12,1‐15 > 15,1
C lassi L .F .T .
%
10
HP
0%
10%
20%
30%
40%
50%
<30 31‐60 61‐90 91‐120 >120
C lassi hp
%
I siti di ormeggio delle imbarcazioni si estendono da Siracusa, ed in particolare a nord, dal “Porto
Piccolo”, al porticciolo di “Ognina di Siracusa”, a sud. Tra gli estremi sono compresi il “Porto
Grande”, collegato al “Porto Piccolo” dal “Canale”, altro sito di ormeggio, fino ad arrivare ad
“Ognina”. Il grosso della flotta risiede tra il “Porto Grande”, il “Canale” e il borgo marinaro di
“Ognina”.
Per quanto riguarda i sistemi di pesca, la quasi totalità dei pescatori ha licenze abilitanti all’utilizzo
di più di un attrezzo (posta, palangari, lenze e arpioni), che adattano in funzione della stagione e
della disponibilità della risorsa. Tuttavia i principali attrezzi utilizzati dalla pesca artigianale sono
indubbiamente il tramaglio e il palangaro ed in particolare il primo è certamente di più largo
impiego rispetto al secondo.
P erc entuale lic enz e s is temi di pes c a
Marineria S R
Pos ta 33%
Nas s e 0%
A rpione 3%
Lenz e 10% Ferrettara 4%
Circuiz ione 11%
Palangaro 35%
S tras c ico 4%
Infatti, nonostante dal grafico, basato su dati estrapolati dalle licenze di pesca in base alle varie
autorizzazioni, il palangaro risulti l’attrezzo più utilizzato, le indagini condotte sul campo e le
11
interviste rivolte ai pescatori hanno rilevato che il tramaglio rappresenta l’attrezzo in assoluto di più
largo impiego tra i pescatori. Tale attrezzo ha infatti una buona facilità d’impiego e consente di
ottenere rendimenti misti con specie ad elevato valore commerciale.
Alcuni pescatori che praticano la pesca con tale attrezzo, durante alcuni periodi dell’anno o dopo
particolari condizioni meteo marine, utilizzano un altro tipo di rete da posta fissa, definita
“imbrocco”.
Per quanto riguarda la distanza di pesca dalla costa, all’interno della marineria siracusana, si
riscontra che la maggior parte delle imbarcazioni, in base alle autorizzazioni rilasciate, pratica una
pesca ti tipo “locale”, contro una percentuale nettamente inferiore che invece pratica la pesca
“ravvicinata”.
Per pesca locale, si intende l’insieme delle imbarcazioni che praticano l’attività della pesca ad una
distanza massima dalla costa che può essere di 3 o di 6 miglia nautiche, in base a quanto specificato
nell’autorizzazione; mentre per pesca ravvicinata si intendono tutte le imbarcazioni che sono
autorizzate a pescare fino alla distanza massima di 40 miglia nautiche dalla costa. In tutti i casi, c’è
da sottolineare che la maggior parte delle imbarcazioni, soprattutto le piccole imbarcazioni che
operano con tramaglio, operano effettivamente entro le 3 miglia nautiche dalla costa.
T ipolog ia di pes c a ‐ Marineria S irac us a
Pes ca locale 80%
Pes ca ravvic inata
20%
P esca loca le P esca ravvic ina ta
Sul totale delle imbarcazioni iscritte alla marineria di Siracusa, nell’anno 2012, solo 28 sono fornite
di autorizzazioni di pesca in AMP (Zona B e C). Nella tabella seguente si riportano i valori
massimi, minimi e la media dei parametri relativi alla lunghezza fuori tutto, alla tonnellata stazza
lorda ed alla potenza dei motori espressa in cavalli delle imbarcazioni che compongono la flotta
peschereccia che opera in AMP e la suddivisione in classi di valori delle imbarcazioni. Anche in
12
questo caso la maggior parte delle imbarcazioni ha una tonnellata stazza lorda inferiore a 5, una
lunghezza fuori tutto compresa tra 6 e 9 metri ed una potenza dei motori inferiore ai 30 cavalli.
Caratteristiche della flotta - AMP
Min. Max. Media Dev. Stand. T.S.L. 1,07 9,95 3,44 2,39 L. F. T. 5,25 12,87 7,89 2,17 H. P. 5,40 480,00 57,81 92,53
T .S .L . ‐ AMP
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
< 5 5,1‐10C lassi T .S .L .
%
L .F .T . ‐ AMP
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
<6 6,1‐9 9,1‐ 12 12,1‐15
C lassi L .F .T .
%
HP ‐ AMP
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
<30 31‐60 61‐90 91‐120 >120
C lassi hp
%
Tutte le 28 imbarcazioni, ad eccezione di una, praticano la tipologia di pesca che rientra nella
categoria della pesca locale, quindi con limiti massimi di distanza di pesca dalla costa di 3 o 6
13
miglia nautiche. Per quanto riguarda la tipologia delle imbarcazioni, queste si suddividono in
cabinato, semicabinato ed open. Il cabinato (64%), rappresenta indubbiamente il modello preferito
ed utilizzato all’interno della riserva.
T ipolog ia di pes c a ‐ AMP
Pes ca ravv ic inata
20%
Pes ca locale 80%
P esca loca le P esca ravvic inata
T ipolog ia delle imbarc az ioni c on permes s o
pes c a in AMP
Cabinato 64%
S emicabinato
22%
Open 14%
C abinato S emicabinato Open
In riferimento ai sistemi di pesca autorizzati all’interno dell’AMP (reti da posta e palangari la cui
lunghezza o numero di ami è opportunamente regolamentata dal consorzio stesso) sempre sulla base
delle informazioni riportate nelle autorizzazioni, la rete da posta fissa risulta l’attrezzo principale.
Percentuale licenze sistemi di pesca AMP
Lenze 17%
Palangari38%
Posta42%
Nasse3%
Le attività sul campo hanno dimostrato e confermato che il tramaglio risulta l’attrezzo di gran lunga
preferito dai pescatori dotati di autorizzazione di pesca in AMP, seguito dal palangaro di fondo.
Molte imbarcazioni appartengono e sono gestite da un singolo pescatore, che ne è solitamente anche
il proprietario; altri fanno parte di cooperative di pesca.
14
C ooperative di Pes ca ‐ AMP
Pes catori
as s oc iati in
cooperative 46%
Pes catori non
as s oc iati 54%
Per quanto riguarda il sito di ormeggio, come si evince dal grafico, la maggior parte dei pescatori
tiene la barca tra Siracusa, al porto piccolo, ed Ognina. All’interno dell’AMP, zona Terrauzza, trova
ormeggio un’imbarcazione, autorizzata alla pesca interna all’area, che pratica un particolare tipo di
pesca artigianale con rete da posta circuitante (rete “sgammerrara”).
Sito di Ormeggio
Terrauzza4%
SR - Porto Piccolo56%
SR - Porto Grande
4%
Ognina36%
Ognina
SR - Porto Piccolo
SR - Porto Grande
Terrauzza
Le attività di monitoraggio sul campo, come da protocollo, sono state realizzate nel periodo
compreso tra il mese di giugno 2012 e gennaio 2013; in particolare sono state effettuate 49 giornate
di rilevamento in cui sono stati realizzati 126 rilievi sul campo che hanno comportato il censimento
visivo del pescato. Nelle tabelle successive vengono indicati il totale dei rilievi effettuati, di barche
censite, di attrezzi di pesca, l’abbondanza ed il peso totale degli individui ed il numero di specie; gli
stessi parametri sono stati suddivisi per le 3 diverse zone di pesca, B, C (all’interno della riserva) ed
OUT (esterno della riserva) e per attrezzo.
15
Percentuale di Rilievi per zona
5%3%
92%
B
C
OUT
Numero Rilievi per zona
4 6
116
0
20
40
60
80
100
120
140
B C OUT
ZoneN
um
ero
rili
evi
B
C
OUT
Percentuale di Barche censite per zona
80%
10%
10%
B
C
OUT
Numero Barche censite per zona
2 2
16
0
2
4
6
8
10
12
14
16
18
B C OUT
Zone
Nu
mer
o b
arch
e
B
C
OUT
Percentuale di attrezzi di pesca per zona
66%
17%
17%
B
C
OUT
Numero di attrezzi di pesca per zona
1 1
4
0
0,5
1
1,5
2
2,5
3
3,5
4
4,5
B C OUT
Zone
Nu
mer
oat
trez
zi
B
C
OUT
Come si evince dalla tabella precedente, solo 4 delle imbarcazioni censite durante il periodo di
osservazione hanno operato in AMP.
Zona Totale B C OUT
N° Rilievi 126 4 6 116
N° Barche censite 17 2 2 16
N° sistemi di pesca 4 1 1 4
Abbondanza individui 7016 135 580 6301
Numero specie 52 17 18 51
Peso (Kg) 1056,65 19,43 56,08 981,14
16
Attrezzo Tramaglio Palangaro Circuizione Nasse
N° Rilievi 118 5 1 2
N° Barche censite 13 3 1 1
Abbondanza individui 6755 212 25 24
Numero specie 50 5 1 1
Peso (Kg) 988,65 51 8 9
Percentuale di rilievi per attrezzo
2%1%
93%
4%
Tramaglio
Palangaro
Circuizione
Nasse
Numero di rilievi per attrezzo
118
5 1 2
0
20
40
60
80
100
120
140
Tramaglio Palangaro Circuizione Nasse
Zone
Nu
mer
o r
iliev
i Tramaglio
Palangaro
Circuizione
Nasse
Percentuale di barche censite per attrezzo
17%
71%
6% 6%
Tramaglio
Palangaro
Circuizione
Nasse
Numero di barche censite per attrezzo
13
3
1 1
0
2
4
6
8
10
12
14
Tramaglio Palangaro Circuizione Nasse
Zone
Nu
mer
o r
iliev
i Tramaglio
Palangaro
Circuizione
Nasse
In riferimento agli attrezzi, il tramaglio risulta l’attrezzo più utilizzato seguito dal palangaro di
fondo. La maggior parte dei pescatori utilizza una rete con una lunghezza di circa 1000-1500
(lunghezza massima 4500 metri, minima 500) e principalmente le maglie 9 ed 11, variando anche
con maglia 10 e 12 in funzione della stagionalità e delle specie bersaglio. La rete viene tenuta a
mare da 2 a 24 ore con una media di 10 variando anche in questo caso l’ora di salpa e cala. Il
palangaro di fondo utilizzato dai pescatori censiti presenta una lunghezza media di 5000 metri ed un
numero di ami compreso tra 600 e 1000; dai rilievi effettuati, il palangaro tuttavia non è stato
utilizzato all’interno dell’AMP.
Nella tabella successiva viene invece riportato il numero delle pescate rilevate suddivise per zona ed
attrezzo.
17
Numero di pescate per attrezzo e per zona
0
20
40
60
80
100
120
140
B C OUT
Zone
Nu
mer
o p
esca
te Nasse
Circuizione
Palangaro
Tramaglio
Dai rilievi effettuati sono state ricavate anche le aree di pesca più battute; all’interno dell’AMP, la
zona C è più frequentata (Punta della Mola) rispetto alla zona B.
Per quanto riguarda l’esterno della riserva, i siti di pesca più battuti, suddivisi per zone e per
attrezzo sono indicati in ordine nelle tabelle successive.
Siti di pesca per zona
B C OUT
Terrauzza Punta della Mola Arenella
Capo Murro di Porco Augusta
Capo Murro di Porco
Fontane Bianche
Ognina
Portopalo di CapoPassero
Punta della Mola
Punta Castelluccio
Siracusa (nord-sud del porto)
Santa Panagia
Numero di rilievi per attrezzo e per zona
B C OUT
Tramaglio 4 6 108
Palangaro 0 0 5
Circuizione 0 0 1
Nasse 0 0 2
Sito di pesca Distanza dalla costa (m) Profondità (m)
Arenella 200 - 2000 30
Augusta 3000-6000 200
Capo Murro di Porco 2000 - 9000 100
Fontane Bianche 800 - 2000 30-40
Ognina 500-10000 25-300
Punta Castelluccio 1000 - 1800 30
Punta della Mola 100-1000 35-50
Santa Panagia 200-6000 200
Siracusa(nord-sud del porto) 300 - 8000 30 - 300
Terrauzza 300 - 6000 30-90
18
Siti di pesca per attrezzo
Tramaglio Palangaro Circuizione Nasse
Arenella Siracusa Siracusa Siracusa
Augusta Portopalo di CapoPassero
Capo Murro di Porco Fontane Bianche Ognina Punta Castelluccio Punta della Mola Santa Panagia Siracusa Terrauzza
Non è stato possibile quantificare il numero di giornate effettive di pesca; i pescatori censiti hanno
infatti dichiarato di uscire tutti i giorni, tuttavia le condizioni meteo avverse, soprattutto nei mesi
19
autunnali e invernali, riduce notevolmente ed in maniera imprevedibile le uscite a mare; loro stessi
non sono riusciti a fornire una informazione precisa a riguardo. Ciò viene confermato dalle
informazioni raccolte nei questionari.
Negli 8 mesi di campionamento sono state censite un totale di 52 specie di cui 44 osteitti distribuiti
in 22 famiglie, 2 condroitti, 2 molluschi cefalopodi e 2 crostacei. Come si evince dalla tabella e dal
grafico, la famiglia di osteitti più rappresentata è quella degli sparidi con una percentuale del 27%.
Pecentuale di Famiglie di osteitti censite
Gadidae2%
Mullidae2%
Merlucciidae2%
Lophiidae2%
Labridae11%
Scaridae2%
Sparidae27%
Trichiuridae2%
Trachinidae2%
Sphyraenidae2%
Synodontidae2%
Triglidae5% Uranoscopidae
2% Coryphaenidae2%
Clupeidae2%
Centracanthidae5%
Carangidae5%
Zeidae2%
Sciaenidae2%
Scombridae7%
Scorpaenidae5%
Serranidae5%
Nella tabella successiva viene riportata la lista faunistica censita in tutti i rilievi effettuati e le liste
relative alle tre diverse zone B, C ed OUT. Sono state evidenziate in grigio le specie censite in tutte
e tre le zone.
Famiglie N° specie
Carangidae 2
Centracanthidae 2
Clupeidae 1
Coryphaenidae 1
Gadidae 1
Labridae 5
Lophiidae 1
Merlucciidae 1
Mullidae 1
Scaridae 1
Sciaenidae 1
Scombridae 3
Scorpaenidae 2
Serranidae 2
Sparidae 12
Sphyraenidae 1
Synodontidae 1
Trachinidae 1
Trichiuridae 1
Triglidae 2
Uranoscopidae 1
Zeidae 1
22 44
20
Lista specie totale Lista specie - Zona B Lista specie - Zona C Lista specie - OUT
Boops boops Boops boops Boops boops Boops boops
Chelidonichthys lastoviza Dentex dentex Diplodus annularis Chelidonichthys lastoviza
Coris julis Mullus surmultetus Diplodus vulgaris Coris julis
Coryphaena hippurus Pagellus acarne Merluccius merluccius Coryphaena hippurus
Dentex dentex Palinurus elephas Mullus surmultetus Dentex dentex
Diplodus annularis Raya clavata Octopus vulgaris Diplodus annularis
Diplodus puntazzo Sciaena umbra Palinurus elephas Diplodus puntazzo
Diplodus sargus Scomber scombrus Phycis phycis Diplodus sargus
Diplodus vulgaris Scorpaena porcus Sarpa salpa Diplodus vulgaris
Euthynnus alletteratus Scorpaena scrofa Scorpaena scrofa Euthynnus alletteratus
Labrus viridis Sepia officinalis Sepia officinalis Labrus viridis
Lepidopus caudatus Serranus cabrilla Serranus cabrilla Lepidopus caudatus
Lithognathus mormyrus Spicara smaris Serranus scriba Lithognathus mormyrus
Loligo vulgaris Trachinus draco Sparisoma cretense Loligo vulgaris
Lophius piscatoris Trachurus trachurus Sphyraena viridensis Lophius piscatoris
Maya squinado Trigla lucerna Spicara smaris Maya squinado
Merluccius merluccius Zeus faber Symphodus tinca Merluccius merluccius
Mullus surmuletus Trigla lucerna Mullus surmuletus
Mustelus mustelus Mustelus mustelus
Octopus vulgaris Octopus vulgaris
Pagellus acarne Pagellus acarne
Pagellus erythrinus Pagellus erythrinus
Pagrus pagrus Pagrus pagrus
Palinurus elephas Palinurus elephas
Phycis phycis Phycis phycis
Raya clavata Raya clavata
Sarda sarda Sarda sarda
Sardina pilchardus Sardina pilchardus
Sarpa salpa Sarpa salpa
Sciaena umbra Sciaena umbra
Scomber scombrus Scomber scombrus
Scorpaena porcus Scorpaena porcus
Scorpaena scrofa Scorpaena scrofa
Sepia officinalis Sepia officinalis
Seriola dumerili Seriola dumerili
Serranus cabrilla Serranus cabrilla
Serranus scriba Serranus scriba
Sparisoma cretense Sparisoma cretense
Sphyraena viridensis Sphyraena viridensis
Spicara maena Spicara maena
Spicara smaris Spondyliosoma cantharus
Spondyliosoma cantharus Symphodus tinca
Symphodus tinca Synodus saurus
Synodus saurus Thalassoma pavo
Thalassoma pavo Todarodes sagittatus
Todarodes sagittatus Trachinus draco
Trachinus draco Trachurus trachurus
Trachurus trachurus Trigla lucerna
Trigla lucerna Uranoscopus scaber
Uranoscopus scaber Xyrichthys novacula
Xyrichthys novacula Zeus faber
Zeus faber
21
Il numero totale degli individui catturati (Abbondanza) è 7016 corrispondenti a 1056,65 Kg. Nella
tabella successiva viene riportata la composizione delle catture rilevata in tutto il periodo di
campionamento indicando il numero di individui ed i chilogrammi totali, il numero di individui, i
kg e la frequenza percentuale di ciascuna specie.
COMPOSIZIONE DELLE CATTURE
Nome comune Nome scientifico Numero individui Kg Frequenza %
Triglia Mullus surmuletus 1725 169,77 24,59
Pappagallo Sparisoma cretense 1367 145,5 19,48
Nasello Merluccius merluccius 1223 337,05 17,43
Perchia Serranus cabrilla 240 15,53 3,42
Sauro Trachurus trachurus 382 29,98 5,44
Pagello bastardo Pagellus acarne 335 30,54 4,77
Musdea Phycis phycis 274 49,65 3,91
Scorfano rosso Scorpaena scrofa 233 54,2 3,32
Boga Boops boops 220 15,62 3,14
Serrania Serranus scriba 129 8,5 1,84
Sarago sparaglione Diplodus annularis 127 5,23 1,81
Pagello fragolino Pagellus erythrinus 75 7,8 1,07
Seppia Sepia officinalis 55 12,15 0,78
Pagro Pagrus pagrus 52 6,82 0,74
Salpa Sarpa salpa 52 7,5 0,74
Pesce prete Uranoscopus scaber 45 7,86 0,64
Sarago fasciato Diplodus vulgaris 41 5,78 0,58
Polpo Octopus vulgaris 36 20,5 0,51
Calamaro Loligo vulgaris 35 7,5 0,50
Pesce lucertola Synodus saurus 29 2,75 0,41
Aragosta Palinurus elephas 28 15,95 0,40
Capone ubriaco Chelidonichthys lastoviza 25 5 0,36
Lampuga Coryphaena hippurus 25 8 0,36
Spatola Lepidopus caudatus 20 5 0,29
Tanuta Spondyliosoma cantharus 20 1 0,29
Pesce pettine Xyrichthys novacula 17 1,4 0,24
Scorfano nero Scorpaena porcus 17 1,3 0,24
Sgombro Scomber scombrus 17 8,4 0,24
Gallinella Trigla lucerna 16 5,6 0,23
Tordo pavone Symphodus tinca 16 1,53 0,23
Totano Todarodes sagittatus 15 4 0,21
Ricciola Seriola dumerili 14 9,5 0,20
Zerro Spicara smaris 12 0,78 0,17
Donzella pavonina Thalassoma pavo 10 0,5 0,14
Menola Spicara maena 10 0,5 0,14
Mormora Lithognathus mormyrus 10 2 0,14
Donzella Coris julis 9 0,45 0,13
Tracina Trachinus draco 8 3,42 0,11
Sarago maggiore Diplodus sargus 7 1,3 0,10
Corvina Sciaena umbra 5 3,35 0,07
22
Sarago pizzuto Diplodus puntazzo 5 0,8 0,07
Granceola Maya squinado 4 0,7 0,06
Palamita Sarda sarda 4 3,9 0,06
Palombo Mustelus mustelus 4 13,6 0,06
Pesce San Pietro Zeus faber 4 2,9 0,06
Razza Raya clavata 4 3,25 0,06
Barracuda Sphyraena viridensis 3 1,4 0,04
Dentice Dentex dentex 3 3,3 0,04
Rana Pescatrice Lophius piscatoris 3 5 0,04
Tordo marvizzo Labrus viridis 3 0,9 0,04
Tonnetto Euthynnus alletteratus 2 1,6 0,03
Sarda Sardina pilchardus 1 0,09 0,01
TOTALE 7016 1056,65 100
Composizione delle catture
0
200
400
600
800
1000
1200
1400
1600
1800
2000
Specie
Nu
mer
o in
div
idu
i
Composizione delle catture
0,0
50,0
100,0
150,0
200,0
250,0
300,0
350,0
400,0
Specie
Kg
23
Le specie più abbondantemente catturate sono rappresentate dalla triglia (Mullus surmuletus), dal
pappagallo (Sparisoma cretense) e dal nasello (Merluccius merluccius). Nel grafico successivo
vengono riportate le frequenza percentuali delle specie più abbondanti; il resto del pescato è stato
raggruppato nella categoria “altro”.
Frequenza percentuale delle specie censite
Boops boops3%
Serranus scriba2%
Diplodus annularis2% Pagellus erythrinus
1% Altro10%
Scorpaena scrofa3%
Phycis phycis4%
Pagellus acarne5%
Trachurus trachurus5%
Serranus cabrilla3%
M erluccius merluccius17%
Sparisoma cretense19%
M ullus surmuletus26%
Per le specie di interesse commerciale è stato considerato l’andamento della biomassa nei vari mesi
di rilevazione.
Varia z ione mensile delle ca tture delle spec ie di interesse
commerc ia le (kg )
0
20
40
60
80
100
120
Giugno
Luglio
Agosto
Settembre
Ottobre
Novembre
Dicembre
Mes e
Kg
Triglia
Mus dea
Nas ello
S corfano ros s o
Variazione mensili delle catture in Kg delle principali specie di interesse commerciale
Mese Mullus surmuletus Triglia
Phycis phycis Musdea
Merluccius merluccius Nasello
Scorpaena scrofa Scorfano rosso
Giugno 10,87 8,46 61,6 9,15
Luglio 29,6 21,5 42 18,8
Agosto 35 4 49 12
Settembre 25,5 2 40,3 5,8
Ottobre 27,5 9,5 11 2,55
Novembre 23,5 0 12 2,9
Dicembre 17,8 4,4 97,15 1
TOTALE 169,77 49,86 313,05 52,2
24
Nelle tabelle successive si riporta il pescato espresso come numero di individui e kg totale e per
specie relativamente a ciascun sistema di pesca, tramaglio, palangaro, nasse e circuizione.
COMPOSIZIONE DELLE CATTURE - TRAMAGLIO
Nome comune Nome scientifico Numero individui Kg Frequenza %
Triglia Mullus surmuletus 1725 169,77 25,54
Pappagallo Sparisoma cretense 1367 145,5 20,24
Nasello Merluccius merluccius 1138 317,05 16,85
Sauro Trachurus trachurus 382 29,98 5,66
Pagello bastardo Pagellus acarne 335 30,54 4,96
Perchia Serranus cabrilla 240 15,53 3,55
Boga Boops boops 220 15,62 3,26
Scorfano rosso Scorpaena scrofa 203 49,2 3,01
Musdea Phycis phycis 202 29,65 2,99
Serrania Serranus scriba 129 8,5 1,91
Sarago sparaglione Diplodus annularis 127 5,23 1,88
Pagello fragolino Pagellus erythrinus 75 7,8 1,11
Seppia Sepia officinalis 55 12,15 0,81
Pagro Pagrus pagrus 52 6,82 0,77
Salpa Sarpa salpa 52 7,5 0,77
Pesce prete Uranoscopus scaber 45 7,86 0,67
Sarago fasciato Diplodus vulgaris 36 4,78 0,53
Calamaro Loligo vulgaris 35 7,5 0,52
Pesce lucertola Synodus saurus 29 2,75 0,43
Aragosta Palinurus elephas 28 15,95 0,41
Capone ubriaco Chelidonichthys lastoviza 25 5 0,37
Tanuta Spondyliosoma cantharus 20 1 0,30
Scorfano nero Xyrichthys novacula 17 1,3 0,25
Pesce pettine Scorpaena porcus 17 1,4 0,25
Sgombro Scomber scombrus 17 8,4 0,25
Tordo pavone Symphodus tinca 16 1,53 0,24
Gallinella Trigla lucerna 16 5,6 0,24
Totano Todarodes sagittatus 15 4 0,22
Ricciola Seriola dumerili 14 9,5 0,21
Zerro Spicara smaris 12 0,78 0,18
Polpo Octopus vulgaris 12 11,5 0,18
Donzella pavonina Thalassoma pavo 10 0,5 0,15
Menola Spicara maena 10 0,5 0,15
Mormora Lithognathus mormyrus 10 2 0,15
Donzella Coris julis 9 0,45 0,13
Tracina Trachinus draco 8 3,42 0,12
Sarago maggiore Diplodus sargus 7 1,3 0,10
Sarago pizzuto Diplodus puntazzo 5 0,8 0,07
Corvina Sciaena umbra 5 3,35 0,07
Granceola Maya squinado 4 0,7 0,06
25
Pesce San Pietro Zeus faber 4 2,9 0,06
Razza Raya clavata 4 3,25 0,06
Palamita Sarda sarda 4 3,9 0,06
Palombo Mustelus mustelus 4 13,6 0,06
Tordo marvizzo Labrus viridis 3 0,9 0,04
Barracuda Sphyraena viridensis 3 1,4 0,04
Dentice Dentex dentex 3 3,3 0,04
Rana Pescatrice Lophius piscatoris 3 5 0,04
Tonnetto Euthynnus alletteratus 2 1,6 0,03
Sarda Sardina pilchardus 1 0,09 0,01
TOTALE 6755 988,65 100
L’abbondanza di individui catturati con il tramaglio è di 6755, i kg, 988,65 mentre il numero delle
specie censite è 50 così rappresentate: 2 condroitti, 4 molluschi cefalopodi, 2 crostacei e 42 osteitti.
Le specie più abbondantemente catturate con il tramaglio sono rappresentate, in accordo con il
pescato totale, dalla triglia (Mullus surmuletus), dal pappagallo (Sparisoma cretense) e dal nasello
(Merluccius merluccius).
Composizione delle catture - Tramaglio
0
200
400
600
800
1000
1200
1400
1600
1800
2000
Specie
Nu
mer
o in
div
idu
i
26
Composizione delle catture - Tramaglio
0
50
100
150
200
250
300
350
Specie
Kg
Per il tramaglio è stato considerato anche l’andamento delle catture in Kg nei mesi di rilevazione
espresso nel grafico sottostante.
Andamento delle catture in Kg - Tramaglio
0,00
20,00
40,00
60,00
80,00
100,00
120,00
140,00
160,00
180,00
200,00
Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio
Mese
Kg
Il grafico successivo riporta invece le variazioni mensili delle catture in kg delle specie più
abbondanti; il resto del pescato è stato raggruppato nella categoria “altro”.
27
Variaz ione mensile delle catture (kg ) ‐ Tramag lio
0,00
20,00
40,00
60,00
80,00
100,00
120,00
Giugno
Luglio
Agosto
Settembre
Ottobre
Novembre
Dicembre
Gennaio
Mes e
Kg
Boops boops
Serranus cabrilla
Pagellus acarne
Sparisoma cretense
Scorpaena scrofa
Trachurus t rachurus
M erluccius merluccius
Phycis phycis
M ullus surmuletus
Octopus vulgaris
Sepia off icinalis
Palinurus elephas
Altro
Con il palangaro sono stati catturati 212 individui rappresentati da 5 osteitti; le specie più
abbondantemente catturate sono rappresentate dal nasello (Merluccius merluccius) e dalla musdea
(Phycis phycis).
COMPOSIZIONE DELLE CATTURE - PALANGARO
Nome comune Nome scientifico Numero individui Kg Frequenza %
Nasello Merluccius merluccius 85 20 40,09
Musdea Phycis phycis 72 20 33,96
Scorfano rosso Scorpaena scrofa 30 5 14,15
Spatola Lepidopus caudatus 20 5 9,43
Sarago fasciato Diplodus vulgaris 5 1 2,36
TOTALE 212 51 100
Composizione delle catture - Palangaro
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
Merlucciusmerluccius
Phycis phycis Scorpaena scrofa Lepidopus caudatus Diplodus vulgaris
Specie
Nu
mer
o in
div
idu
i
28
Composizione delle catture - Palangaro
0
5
10
15
20
25
Merlucciusmerluccius
Phycis phycis Scorpaena scrofa Lepidopus caudatus Diplodus vulgaris
Specie
Kg
Solo 24 individui di 1 sola specie, un mollusco cefalopode, e 25 individui di una sola specie di
osteitti sono stati catturati rispettivamente con le nasse e con la circuizione.
COMPOSIZIONE DELLE CATTURE
NASSE
Nome comune Nome scientifico Numero individui Kg
Polpo Octopus vulgaris 24 9
TOTALE 24 9
CIRCUIZIONE
Lampuga Coryphaena hippurus 25 8
TOTALE 25 8
Nei grafici sottostanti viene riportata l’abbondanza degli individui, il peso in kg, la percentuale di
catture ed il numero di specie per attrezzo di pesca.
29
Catture in Numero di individui per attrezzo di pesca
24 25212
6755
0
1000
2000
3000
4000
5000
6000
7000
8000
Rete da posta fissa Palangaro Nasse Circuizione
Attrezzo di pesca
Nu
mer
o in
div
idu
i
Catture in chilogrammi per attrezzo di pesca
9 851
988,65
0
200
400
600
800
1000
1200
Rete da posta fissa Palangaro Nasse Circuizione
Attrezzo di pesca
Kg
Percentuale di catture per attrezzo di pesca
Rete da posta f issa
96,2%
Nasse0,4%
Circuizione0,4%
Palangaro3%
Rete da posta f issa
Palangaro
Nasse
Circuizione
30
Numero di Specie censite per attrezzo
50
51 1
0
10
20
30
40
50
60
Tramaglio Palangaro Circuizione Nasse
Zone
Nu
mer
o s
pec
ie Tramaglio
Palangaro
Circuizione
Nasse
Per il tramaglio, è stato calcolato come sforzo di pesca esercitato dalle imbarcazioni operanti con il
suddetto attrezzo da cui sono state ricavate le cattura per unità di sforzo, c.p.u.e. per 500 metri di
rete.In particolare nella tabella successiva sono riportati i valori per mese di c.p.u.e. provenienti dai
dati raccolti allo sbarco, rappresentati successivamente nel grafico.
Valori c .p.u.e. ‐ R ete da pos ta
0,210,26
0,2
0,29 0,32
0,61 0,58
0
0,1
0,2
0,3
0,4
0,5
0,6
0,7
Giugno
Luglio
Agosto
Settembre
Ottobre
Novembre
Dicembre
Mese
Kg/500m
c .p.u.e.
c.p.u.e. totali per mese della reti da posta fissa
Mese Kg//500 m
Giugno 0,26
Luglio 0,2
Agosto 0,29
Settembre 0,32
Ottobre 0,21
Novembre 0,61
Dicembre 0,58
TOTALE 0,16
31
Le variazioni mensili della c.p.u.e. sono state calcolate inoltre per le specie di interesse
commerciale; le restanti specie sono state cumulate ed indicate con la voce altro.
Va lori c .p.u.e . delle princ ipa li spec ie di interesse commerc ia le
0,000
0,050
0,100
0,150
0,200
0,250
0,300
0,350
Giugno
Luglio
Agosto
Settembre
Ottobre
Novembre
Dicembre
Mes e
Kg/500m
Triglia
S corfano ros s o
Nas ello
Musdea
A ltro
Va lori c .p.u.e . Trig lia
0,0200,033
0,048 0,053
0,072
0,166
0,058
0,000
0,040
0,080
0,120
0,160
0,200
Giugno
Luglio
Agosto
Settembre
Ottobre
Novembre
Dicembre
Mes e
Kg/500m
Variazione c.p.u.e. (Kg/500m) principali specie di interesse commerciale
Mese Mullus surmuletus Triglia
Scorpaena scrofa Scorfano rosso
Merluccius merluccius Nasello
Phycis phycis Musdea
Altro
Giugno 0,020 0,016 0,111 0,015 0,089
Luglio 0,033 0,021 0,047 0,024 0,072
Agosto 0,048 0,016 0,068 0,005 0,121
Settembre 0,053 0,012 0,083 0,004 0,156
Ottobre 0,072 0,006 0,029 0,025 0,08
Novembre 0,166 0,020 0,085 0,000 0,299
Dicembre 0,058 0,003 0,316 0,014 0,174
32
Valori c .p.u.e . S corfano rosso
0,016
0,021
0,016
0,012
0,006
0,020
0,003
0,000
0,005
0,010
0,015
0,020
0,025
Giugno
Luglio
Agosto
Settembre
Ottobre
Novembre
Dicembre
Mes e
Kg/500m
Va lori c .p.u.e . Nasello
0,111
0,0470,068 0,083
0,029
0,085
0,316
0,000
0,040
0,080
0,120
0,160
0,200
0,240
0,280
0,320
0,360
0,400
Giugno
Luglio
Agosto
Settembre
Ottobre
Novembre
Dicembre
Mes e
Kg/500m
Valori c .p.u.e . Musdea
0,015
0,024
0,005 0,004
0,025
0,000
0,014
0,000
0,005
0,010
0,015
0,020
0,025
0,030
Giugno
Luglio
Agosto
Settembre
Ottobre
Novembre
Dicembre
Mes e
Kg/500m
33
Va lori c .p.u.e . ‐ Altro P escato
0,0890,072
0,121
0,156
0,08
0,299
0,174
0
0,05
0,1
0,15
0,2
0,25
0,3
0,35
Giugno
Luglio
Agosto
Settembre
Ottobre
Novembre
Dicembre
Mes e
Kg/500m
E’ stata inoltre calcolata la c.p.u.e per i palangari distinguendo il palangaro tipo camaci, armato per
la cattura dei saraghi, (Diplodus sargus e Diplodus vulgaris) ed il palangaro di fondo
opportunamente armato, calato a maggiori profondità, che ha come specie target il nasello
(Merluccius merluccius); entrambe le tipologie di palangaro rappresentano “mestieri” molto
redditizi aventi come target, specie di elevato valore commerciale quali sparidi (Diplodus sargus,
Diplodus vulgaris, Pagrus pagrus) e naselli. Il palangaro di fondo ha diverse specie accessorie con
altrettanto valore commerciale tra cui ricordiamo la musdea (Phycis blennioides).
.
Va lori c .p.u.e . ‐ P a langaro
0,83
00
0,13
0
0,13
0
0,54
0
0,54
0
0,1
0,2
0,3
0,4
0,5
0,6
0,7
0,8
0,9
Palangaro tipo "camac i" Palangaro di fondo
P a langari
c.p.u.e.
S arago fas c iato
S corfano ros s o
S patola
Nas ello
Musdea
Variazione c.p.u.e. Palangari (Kg/500 ami)
Tipo di palangaro Diplodus vulgaris Sarago fasciato
Scorpaena scrofa Scorfano rosso
Lepidopus caudatus Spatola
Merluccius merluccius Nasello
Phycis phycis Musdea
Palangaro tipo "camaci" 0,83 0 0 0 0
Palangaro di fondo 0 0,13 0,13 0,54 0,54
34
Il pescato è stato inoltre suddiviso nelle diverse aree di pesca: B, C ed OUT.
COMPOSIZIONE DELLE CATTURE - ZONA B
Nome comune Nome scientifico Numero individui Kg Frequenza %
Pagello bastardo Pagellus acarne 36 3 26,67
Triglia Mullus surmuletus 25 2 18,52
Sauro Trachurus trachurus 15 1 11,11
Scorfano rosso Scorpaena scrofa 14 1,35 10,37
Boga Boops boops 12 1 8,89
Zerro Spicara smaris 10 0,7 7,41
Aragosta Palinurus elephas 6 3,05 4,44
Perchia Serranus cabrilla 4 0,23 2,96
Scorfano nero Scorpaena porcus 2 0,1 1,48
Corvina Sciaena umbra 2 1,5 1,48
Razza Raya clavata 2 1,5 1,48
Dentice Dentex dentex 2 2,3 1,48
Gallinella Trigla lucerna 1 0,3 0,74
Seppia Sepia officinalis 1 0,3 0,74
Tracina Trachinus draco 1 0,3 0,74
Sgombro Scomber scombrus 1 0,4 0,74
Pesce San Pietro Zeus faber 1 0,5 0,74
TOTALE 135 19,43 100
Composizione delle catture - Zona B
0
5
10
15
20
25
30
35
40
Pag
ellu
s ac
arne
Mul
lus
surm
ulet
us
Tra
chur
us tr
achu
rus
Sco
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Sco
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Zeu
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Specie
Nu
mer
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div
idu
i
35
Composizione delle catture - Zona B
0
0,5
1
1,5
2
2,5
3
3,5
Pag
ellu
s ac
arne
Mul
lus
surm
ulet
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Tra
chur
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Sco
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Tra
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Sco
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r sc
ombr
us
Zeu
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ber
Specie
Kg
COMPOSIZIONE DELLE CATTURE - ZONA C
Nome comune Nome scientifico Numero individui Kg Frequenza %
Triglia Mullus surmuletus 255 23 43,97
Pappagallo Sparsoma cretense 168 14,8 28,97
Perchia Serranus cabrilla 41 2,5 7,07
Serranus Serranus scriba 31 1,55 5,34
Boga Boops boops 30 2,4 5,17
Scorfano rosso Scorpaena scrofa 18 3,2 3,10
Seppia Sepia officinalis 10 2 1,72
Musdea Phycis phycis 8 1,2 1,38
Nasello Merluccius merluccius 4 1 0,69
Polpo Octopus vulgaris 3 2 0,52
Zerro Spicara smaris 2 0,08 0,34
Sarago fasciato Diplodus vulgaris 2 0,12 0,34
Tordo pavone Symphodus tinca 2 0,2 0,34
Salpa Sarpa salpa 2 0,5 0,34
Sarago sparaglione Diplodus annularis 1 0,03 0,17
Gallinella Trigla lucerna 1 0,3 0,17
Aragosta Palinurus elephas 1 0,5 0,17
Barracuda Sphyraena viridensis 1 0,7 0,17
TOTALE 580 56,08 100
36
Composizione delle catture - Zona C
0
50
100
150
200
250
300
Mul
lus
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us
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Ser
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Specie
Nu
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Composizione delle catture - Zona C
0
5
10
15
20
25
Mul
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Spa
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Phy
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Trig
la lu
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Pal
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us e
leph
as
Sph
yrae
na v
iride
nsis
Specie
Kg
COMPOSIZIONE DELLE CATTURE - OUT
Nome comune Nome scientifico Numero individui Kg Frequenza %
Triglia Mullus surmuletus 1445 144,77 22,93
Nasello Merluccius merluccius 1219 336,05 19,35
Pappagallo Sparisoma cretense 1199 130,70 19,03
Sauro Trachurus trachurus 367 28,98 5,82
Pagello bastardo Pagellus acarne 299 27,54 4,75
Musdea Phycis phycis 266 48,45 4,22
Scorfano rosso Scorpaena scrofa 201 49,65 3,19
Perchia Serranus cabrilla 195 12,80 3,09
Boga Boops boops 178 12,22 2,82
Sarago sparaglione Diplodus annularis 126 5,20 2,00
37
Serranus Serranus scriba 98 6,95 1,56
Pagello fragolino Pagellus erythrinus 75 7,80 1,19
Pagro Pagrus pagrus 52 6,82 0,83
Salpa Sarpa salpa 50 7,00 0,79
Pesce prete Uranoscopus scaber 45 7,86 0,71
Seppia Sepia officinalis 44 9,85 0,70
Sarago fasciato Diplodus vulgaris 39 5,66 0,62
Calamaro Loligo vulgaris 35 7,50 0,56
Polpo Octopus vulgaris 33 18,50 0,52
Pesce lucertola Synodus saurus 29 2,75 0,46
Lampuga Coryphaena hippurus 25 8,00 0,40
Capone ubriaco Chelidonichthys lastoviza 25 5,00 0,40
Aragosta Palinurus elephas 21 12,40 0,33
Tanuta Spondyliosoma cantharus 20 1,00 0,32
Spatola Lepidopus caudatus 20 5,00 0,32
Pesce pettine Xyrichthys novacula 17 1,40 0,27
Sgombro Scomber scombrus 16 8,00 0,25
Totano Todarodes sagittatus 15 4,00 0,24
Scorfano nero Scorpaena porcus 15 1,20 0,24
Ricciola Seriola dumerili 14 9,50 0,22
Tordo pavone Symphodus tinca 14 1,33 0,22
Gallinella Trigla lucerna 14 5,00 0,22
Mormora Lithognathus mormyrus 10 2,00 0,16
Donzella pavonina Thalassoma pavo 10 0,50 0,16
Menola Spicara maena 10 0,50 0,16
Donzella Coris julis 9 0,45 0,14
Sarago maggiore Diplodus sargus 7 1,30 0,11
Tracina Trachinus draco 7 3,12 0,11
Sarago pizzuto Diplodus puntazzo 5 0,80 0,08
Palombo Mustelus mustelus 4 13,60 0,06
Granceola Maya squinado 4 0,70 0,06
Palamita Sarda sarda 4 3,90 0,06
Rana Pescatrice Lophius piscatoris 3 5,00 0,05
Tordo marvizzo Labrus viridis 3 0,90 0,05
Corvina Sciaena umbra 3 1,85 0,05
Pesce San Pietro Zeus faber 3 2,40 0,05
Barracuda Sphyraena viridensis 2 0,70 0,03
Razza Raya clavata 2 1,75 0,03
Tonnetto Euthynnus alletteratus 2 1,60 0,03
Sarda Sardina pilchardus 1 0,09 0,02
Dentice Dentex dentex 1 1,00 0,02
TOTALE 6301 981,14 100
38
Composizione delle catture - OUT
0
200
400
600
800
1000
1200
1400
1600
Specie
Nu
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div
idu
i
Composizione delle catture - OUT
0
50
100
150
200
250
300
350
400
Specie
Kg
Nei grafici sottostanti viene riportata l’abbondanza degli individui, il peso in kg, la percentuale di
catture ed il numero di specie suddivisi per zona.
39
Catture in Numero di individui per zona di pesca
6301
135580
0
1000
2000
3000
4000
5000
6000
7000
B C OUT
Zona di pesca
Nu
mer
o in
div
idu
i
Catture in chilogrammi per zona di pesca
981,14
19,4356,08
0
200
400
600
800
1000
1200
B C OUT
Zona di pesca
Kg
Percentuale di catture per zona di pesca
OUT90%
C8%
B2%
B
C
OUT
40
Numero Specie censite per zona
17 18
51
0
10
20
30
40
50
60
B C OUT
Zone
Nu
mer
o s
pec
ie
B
C
OUT
Le specie più abbondantemente catturate sono state nella zona B il pagello bastardo (Pagellus
acarne) e la triglia, nella zona C la triglia ed il pappagallo e in OUT la triglia, il pappagallo ed il
nasello.
Nel grafico sottostante sono state invece considerate le specie catturate in tutte le tre zone e di esse
viene espressa la frequenza percentuale sul pescato totale per zona.
Frequenza percentuale delle specie censite nelle tre zone
0,00
5,00
10,00
15,00
20,00
25,00
30,00
35,00
40,00
45,00
50,00
Palinuruselephas
Boopsboops
Triglalucerna
Serranuscabrilla
Scorpaenascrofa
Sepiaofficinalis
Mullussurmuletus
Specie
%
B
C
OUT
Sul pescato censito nei 126 rilievi, nei rilievi effettuati in zona B, C ed OUT sono stati calcolati, con
il supporto del programma statistico PRIMER6&PERMANOVA+, gli indici ecologici i cui valori
sono indicati nelle tabelle successive:
N - Abbondanza degli individui
S - Ricchezza specifica
41
H' - Indice di Diveristà specifica (Shannon-Weaver o Shannon-Wiener 1949)
J' - Indice di Equiripartizione o "evennes" (Pielou 1966)
d - Indice di ricchezza in specie (Margalef 1958),
c - Indice di dominanza Simpson (1949).
Indici ecologici
N S H J d c
Pescato Totale 7016 52 2,4828 0,6284 5,7588 0,1400
Zona B 135 17 2,2258 0,7856 3,2618 0,1459
Zona C 580 18 1,6377 0,5666 3,2618 0,2893
OUT 6301 51 2,4894 0,6331 5,7153 0,1377
Abbondanza (N) degli individui catturati
7016
135580
6301
0
1000
2000
3000
4000
5000
6000
7000
8000
Pescato Totale Zona B Zona C OUT
Nu
mer
o in
div
idu
i
Ricchezza specifica (S)
52
17 18
51
0
10
20
30
40
50
60
Pescato Totale Zona B Zona C OUT
Nu
mer
o s
pec
ie
Indice di Diveristà specifica Shannon & Weaver (H')
2,48282,2258
1,6377
2,4894
0,0000
0,5000
1,0000
1,5000
2,0000
2,5000
3,0000
Pescato Totale Zona B Zona C OUT
Indice di Equiripartizione o "evennes" Pielou (J')
0,6284
0,7856
0,56660,6331
0,0000
0,1000
0,2000
0,3000
0,4000
0,5000
0,6000
0,7000
0,8000
0,9000
Pescato Totale Zona B Zona C OUT
Indice di ricchezza in specie Margalef (d)
5,7588
3,2618 3,2618
5,7153
0,0000
1,0000
2,0000
3,0000
4,0000
5,0000
6,0000
7,0000
Pescato Totale Zona B Zona C OUT
Indice di dominanza Simpson (c)
0,1400 0,1459
0,2893
0,1377
0,0000
0,0500
0,1000
0,1500
0,2000
0,2500
0,3000
0,3500
Pescato Totale Zona B Zona C OUT
42
Non è stato possibile effettuare un confronto tra le comunità rilevate e tra gli indici ricavati per la
notevole differenza tra il numero di rilievi effettuati nelle tre diverse aree.
Tuttavia, per poter effettuare un confronto tra le diverse zone sottoposte ad un regime di protezione
differente e valutare un eventuale effetto riserva, e considerato che il numero di pescate effettuate in
AMP tra quelle rilevate in tutto il periodo di osservazione, appare in numero ridotto rispetto alle
pescate effettuate all’esterno della riserva, è stato preso in considerazione lo stesso numero di
pescate (4) effettuate con il tramaglio e dalle stesse imbarcazioni nelle tre diverse zone B, C ed
OUT. Vengono riportati nelle tabelle successive e rappresentati graficamente i dati relativi
all’abbondanza, alla biomassa ed ai rendimenti di pesca in Kg (c.p.u.e.) e numero di individui per
500 metri di rete per le diverse zone relativamente a queste pescate.
COMPOSIZIONE CATTURE - ABBONDANZA e BIOMASSA
Nome comune Nome scientifico B C OUT
N° individui Kg N° individui Kg N° individui Kg
Boga Boops boops 12 1 30 2,4 0 0
Sciarrano Serranus scriba 0 0 31 1,55 10 0,4
Perchia Serranus cabrilla 4 0,23 39 2,36 10 0,4
Sarago sparaglione Diplodus annularis 0 0 1 0,03 0 0
Sarago maggiore Diplodus sargus 0 0 0 0 3 0,5
Sarago fasciato Diplodus vulgaris 0 0 2 0,12 0 0
Pagello bastardo Pagellus acarne 36 3 0 0 5 0,2
Pagello fragolino Pagellus erythrinus 0 0 0 0 10 0,8
Pappagallo Sparisoma cretense 0 0 166 14,6 30 0
Zerro Spicara smaris 10 0,7 2 0,08 0 1
Scorfano rosso Scorpaena scrofa 14 1,35 6 1,2 4 0
Scorfano nero Scorpaena porcus 2 0,1 0 0 0 0
Dentice Dentex dentex 2 2,3 0 0 0 0
Sauro Trachurus trachurus 15 1 0 0 15 1
Sgombro Scomber scombrus 1 0,4 0 0 0 0
Barracuda Sphyraena viridensis 0 0 1 0,7 1 0,4
Salpa Sarpa salpa 0 0 2 0,5 0 0
Tordo marvizzo Labrus viridis 0 0 0 0 1 0,2
Tordo pavone Symphodus tinca 0 0 2 0,2 0 0,15
Musdea Phycis phycis 0 0 4 0,24 0 0
Gallinella Trigla lucerna 1 0,3 1 0,3 0 0
Triglia Mullus surmuletus 25 2 195 16 69 7
Tracina Trachinus draco 1 0,3 0 0 0 0
Pesce prete Xyrichthys novacula 0 0 0 0 2 0,4
Polpo Octopus vulgaris 0 0 3 2 0 0
Aragosta Palinurus elephas 6 3,05 0 0 0 0
Seppia Sepia officinalis 1 0,3 10 2 6 1,2
Razza Raya clavata 2 1,5 0 0 0 0
Corvina Sciaena umbra 2 1,5 0 0 1 0,7
San Pietro Zeus faber 1 0,5 0 0 0 0
TOTALE 135 19,43 495 44,28 167 14,35
43
Composizione delle catture
0
50
100
150
200
250
Specie
Nu
mer
o in
div
idu
i
B
C
OUT
Composizione delle catture
0
2
4
6
8
10
12
14
16
18
Specie
Kg
C.P.U.E. (Kg/500m) - N° ind/500m
Nome comune Nome scientifico B C OUT
Kg/500m N° ind/500m Kg/500m N° ind/500m Kg/500m N° ind/500m
Boga Boops boops 0,08 1,00 0,10 1,25 0,00 0,00
Sciarrano Serranus scriba 0,00 0,00 0,06 1,29 0,00 0,00
Perchia Serranus cabrilla 0,02 0,33 0,10 1,63 0,04 0,96
Sarago sparaglione Diplodus annularis 0,00 0,00 0,00 0,04 0,00 0,00
Sarago maggiore Diplodus sargus 0,00 0,00 0,00 0,00 0,05 0,29
Sarago fasciato Diplodus vulgaris 0,00 0,00 0,01 0,08 0,00 0,00
Pagello bastardo Pagellus acarne 0,25 3,00 0,00 0,00 0,02 0,48
Pagello fragolino Pagellus erythrinus 0,00 0,00 0,00 0,00 0,08 0,96
Pappagallo Sparisoma cretense 0,00 0,00 0,61 6,92 0,00 2,88
Zerro Spicara smaris 0,06 0,83 0,00 0,08 0,10 0,00
Scorfano rosso Scorpaena scrofa 0,11 1,17 0,05 0,25 0,00 0,38
44
Scorfano nero Scorpaena porcus 0,01 0,17 0,00 0,00 0,00 0,00
Dentice Dentex dentex 0,19 0,17 0,00 0,00 0,00 0,00
Sauro Trachurus trachurus 0,08 1,25 0,00 0,00 0,10 1,44
Sgombro Scomber scombrus 0,03 0,08 0,00 0,00 0,00 0,00
Barracuda Sphyraena viridensis 0,00 0,00 0,03 0,04 0,04 0,10
Salpa Sarpa salpa 0,00 0,00 0,02 0,08 0,00 0,00
Tordo marvizzo Labrus viridis 0,00 0,00 0,00 0,00 0,02 0,10
Tordo pavone Symphodus tinca 0,00 0,00 0,01 0,08 0,01 0,00
Musdea Phycis phycis 0,00 0,00 0,01 0,17 0,00 0,00
Gallinella Trigla lucerna 0,03 0,08 0,01 0,04 0,00 0,00
Triglia Mullus surmuletus 0,17 2,08 0,67 8,13 0,67 6,63
Tracina Trachinus draco 0,03 0,08 0,00 0,00 0,00 0,00
Pesce prete Xyrichthys novacula 0,00 0,00 0,00 0,00 0,04 0,19
Polpo Octopus vulgaris 0,00 0,00 0,08 0,13 0,00 0,00
Aragosta Palinurus elephas 0,25 0,50 0,00 0,00 0,00 0,00
Seppia Sepia officinalis 0,03 0,08 0,08 0,42 0,12 0,58
Razza Raya clavata 0,13 0,17 0,00 0,00 0,00 0,00
Corvina Sciaena umbra 0,13 0,17 0,00 0,00 0,07 0,10
San Pietro Zeus faber 0,04 0,08 0,00 0,00 0,00 0,00
TOTALE 1,63 11,25 1,85 20,63 1,34 15,09
C .p.u.e .
0,00
0,10
0,20
0,30
0,40
0,50
0,60
0,70
0,80
Kg/500m B
C
OUT
Numero individui per 500 metri di rete
0,00
1,00
2,00
3,00
4,00
5,00
6,00
7,00
8,00
9,00
n°/500m B
C
OUT
45
L‟analisi multivariata effettuata tramite PERMANOVA sulle abbondanze e sulle biomasse del
popolamento ittico, sulle c.p.u.e. e sul numero di individui/500m non ha mostrato differenze
significative per nessuno dei parametri indagati.
Risultati del test PERMANOVA utilizzato per confrontare le abbondanze degli individui catturati nelle pescate effettuate nella zona B, C,
OUT (* = p<0.05; ** = p<0.01; *** = p<0.001; ns = differenza non significativa).
Source df SS MS Pseudo-F P(MC) Zona 2 8898 4449 1,9464 0,0638 ns Res 9 20572 2285,8 Total 11 29470
Risultati del test PERMANOVA utilizzato per confrontare le biomasse degli individui catturati nelle pescate effettuate nella zona B, C,
OUT (* = p<0.05; ** = p<0.01; *** = p<0.001; ns = differenza non significativa).
Source df SS MS Pseudo-F P(MC) Zona 2 9107,3 4553,7 1,8895 0,0692 ns Res 9 21690 2410 Total 11 30797
Risultati del test PERMANOVA utilizzato per confrontare i rendimenti totali in peso (c.p.u.e. kg/500m ) ed in numero ( n° ind./500m) delle
pescate effettuate nella zona B, C, OUT . (* = p<0.05; ** = p<0.01; *** = p<0.001; ns = differenza non significativa).
Source df SS MS Pseudo-F P(MC) Zona 2 9207,8 4603,9 1,9295 0,0622 ns Res 9 21475 2386,1 Total 11 30682
Source df SS MS Pseudo-F P(MC) Zona 2 7918,6 3959,3 1,7338 0,0991 ns Res 9 20552 2283,6 Total 11 28471
46
Si riportano le elaborazioni grafiche (Multi Dimensional Scaling).
47
Sono stati calcolati gli indici ecologici per le comunità censite nelle tre diverse aree in riferimento ai
rilievi considerati, e su questi è stata effettuata un’analisi statistica con PERMANOVA in modo
univariato.
Indici ecologici
N S H J d c
Media Dev. St. Media Dev. St. Media Dev. St. Media Dev. St. Media Dev. St. Media Dev. St.
Zona B 33,75 10,08 5,75 2,99 1,21 0,61 0,69 0,20 1,35 0,76 0,41 0,26 Zona C 123,75 67,83 7,00 3,83 1,36 0,48 0,74 0,16 1,31 0,94 0,32 0,13
OUT 39,50 21,79 5,25 0,96 1,24 0,24 0,75 0,13 1,27 0,39 0,35 0,09
Risultati della PERMANOVA condotta per N ( * = p<0.05; ** = p<0.01; *** = p<0.001; ns = differenza non significativa).
Source df SS MS Pseudo-F P(MC) Zona 2 20308 10154 5,8828 0,0208 * Res 9 15535 1726,1 Total 11 35843
Come si evince dalla tabella, sono state riscontrate differenze statisticamente significative
nell’abbondanza degli individui. Il test pair-wise (confronti a coppie) effettuato successivamente
all’analisi di cui sopra, ha evidenziato che tali differenze si riscontrano tra la zona B e la zona C
della riserva.
Risultati derivati dal Pair-wise post-hoc delle tre aree per N (* = p<0.05; ** = p<0.01; *** = p<0.001; ns = differenza non significativa)
Groups t P(MC) B, C 2,6247 0,0406 *
B, OUT 0,47892 0,6577 ns C, OUT 2,3649 0,0581 ns
48
Le stesse analisi, effettuate per gli altri indici, non hanno rilevato in nessun caso differenze
statisticamente significative come si evince dalle tabelle successive.
Risultati della PERMANOVA condotta per S ( * = p<0.05; ** = p<0.01; *** = p<0.001; ns = differenza non significativa).
Source df SS MS Pseudo-F P(MC) Zona 2 6,5 3,25 0,39796 0,6868 ns Res 9 73,5 8,1667
Total 11 80
Risultati della PERMANOVA condotta per H’ (valori medi di Shannon-Wiener) ( * = p<0.05; ** = p<0.01; *** = p<0.001; ns = differenza non significativa).
Source df SS MS Pseudo-F P(MC) Zona 2 5,32E-02 2,66E-02 0,12111 0,8886 ns Res 9 1,9768 0,21964 Total 11 2,03
Risultati della PERMANOVA condotta per J (valori medi di evenness) ( * = p<0.05; ** = p<0.01; *** = p<0.001; ns = differenza non significativa).
Source df SS MS Pseudo-F P(MC) Zona 2 8,11E-03 4,05E-03 0,14245 0,8704 ns Res 9 2,56E-01 2,85E-02 Total 11 0,26428
Risultati della PERMANOVA condotta per d (Indice di ricchezza in specie Margalef), ( * = p<0.05; ** = p<0.01; *** = p<0.001; ns = differenza non significativa).
Source df SS MS Pseudo-F P(MC) Zona 2 1,30E-02 6,52E-03 1,21E-02 0,9887 ns Res 9 4,8463 0,53848 Total 11 4,8594
49
Risultati della PERMANOVA condotta per c (Indice di dominanza Simpson). ( * = p<0.05; ** = p<0.01; *** = p<0.001; ns = differenza non significativa).
Source df SS MS Pseudo-F P(MC) Zona 2 1,74E-02 8,72E-03 0,28757 0,7535 ns Res 9 2,73E-01 3,03E-02
Total 11 0,29044
In riferimento alle autorizzazioni di pesca in AMP, è stato effettuato un confronto sul numero di
licenze rilasciate negli anni compresi tra il 2007 ed il 2012; i dati sono stati ricavati dalla
documentazione in possesso presso l’AMP e riportati nella tabella successiva.
Anno N° Licenze rilasciate
2007 19
2008 32
2009 41
2010 32
2011 30
2012 28
Come risulta evidente, nei primi anni dopo l’istituzione dell’AMP, si è registrato un aumento dei
pescatori in possesso di autorizzazione di pesca all’interno della riserva anche se nessun dato
conferma l’effettiva frequenza di pesca all’interno dell’ AMP; dal 2010 ad oggi invece il numero di
autorizzazioni è diminuito fino ad arrivare al valore più basso registrato nel 2012; molto
probabilmente le possibili cause sono in parte imputabili all’opinione dei pescatori sull’istituzione
dell’AMP e sui relativi benefici apportati dalla gestione di quest’ultima ed ai rapporti degli stessi
con l’AMP e le autorità locali. In occasione delle interviste, sono infatti emerse una serie di criticità
vissute dai pescatori che ritengono l’AMP indifferente alle esigenze degli stessi e responsabile
direttamente o indirettamente di alcune problematiche come per esempio le limitazioni nelle aree di
pesca che tendono ad aumentare la competizione fra i pescatori, l’eccessiva sorveglianza da un lato
e dall’altro una carenza in termini di controllo della pesca abusiva ed illegale, fattori che nel
complesso tendono a scoraggiare gli utenti che preferiscono pertanto sfruttare aree di pesca all’
esterno della riserva. In riferimento e contrariamente agli eventuali ed ipotetici benefici derivati
dall’istituzione della AMP, molti pescatori lamentano invece negli ultimi anni una evidente
riduzione degli stock ittici secondo alcuni dovuta appunto alla gestione dell’AMP, alla pesca
abusiva oltre che a cause naturali come per esempio, fattori ambientali, la presenza di delfini o la
stanzialità del pesce stesso. Probabilmente queste stesse cause fanno si che di tutti i pescatori
provvisti di autorizzazione pochissimi pescano effettivamente all’interno della riserva e questi stessi
con una frequenza bassissima, dato emerso dall’attività di monitoraggio e dai questionari effettuati.
50
QUESTIONARI ED INTERVISTE
Come da protocollo, durante le attività di monitoraggio, sono state realizzate delle interviste con il
supporto di appositi questionari al fine di fornire un quadro generale della attività della piccola
pesca svolta in AMP e nella provincia di Siracusa, soprattutto da un punto di vista socio-economico,
delle problematiche esistenti e delle criticità vissute dai pescatori e di individuare il profilo dei
pescatori professionali.
Nel corso del progetto sono state effettuate un totale di 33 interviste ai pescatori professionali di cui
24 forniti di autorizzazione di pesca in AMP ed iscritti alla Marineria di Siracusa e 9 iscritti alla
stessa ma sprovvisti di licenza. Si riportano i dati relativi e le informazioni ricavate dalle interviste
e questionari dei pescatori con licenza di pesca in AMP; in particolare sono state effettuate 8
interviste dirette ossia sul campo e 16 interviste telefoniche per un totale di 24 pescatori intervistati
sui 28 forniti di licenza di pesca in AMP relativamente all’anno 2012. Questi restituiscono circa
l’86 % dei pescatori che operano in AMP e il 27% degli iscritti alla Marineria di Siracusa
costituendo quindi un campione rappresentativo della realtà locale della piccola pesca a Siracusa.
Percentuale di pescatori intervistati - Marineria Siracusa
73%
27%
Pescatori intervistati
Pescatori non intervistati
Percentuale di pescatori intervistati - AMP
86%
14%Pescatori intervistati
Pescatori non intervistati
Degli utenti intervistati, tutti di sesso maschile, l’88% svolge l’attività di pescatore come unica
professione, il 2% ha una altra attività ed il 4% è rappresentato da pensionati.
Marineria Siracusa
N° Pescatori Totali N° Pescatori intervistati
88 24
AMP
N° Pescatori Totali N° Pescatori intervistati
28 24
Professione N° Pescatori
Pensionato 2
Pescatore 21
Altra professione 1
Professione
8%
88%
4%
Pensionato
Pescatore
Altra professione
51
Il primo dato che si è ritenuto opportuno rilevare è stata la distribuzione dei pescatori per fascia di
età; in particolare sono state individuate 5 fasce di età. I risultati relativi espressi come distribuzione
percentuale dei pescatori per fascia d’età, sono rappresentati nel grafico sottostante.
Per quanto riguarda il grado di istruzione, il 54 % degli utenti ha il diploma di scuola media, il 29%
la scuola elementare, il 13% il diploma di scuola media superiore, il 4 % la laurea.
In riferimento al sito di ormeggio delle imbarcazioni, il 46% dei pescatori tiene la barca a Siracusa,
al porto piccolo, il 33% ad Ognina, il 4% al porto grande di Siracusa ed il restante 17% in località
differenti (Marzamemi, Porto Palo di CapoPassero, Terrauzza); inoltre alcuni pescatori che
normalmente ormeggiano ad Ognina, durante l’anno trasferiscono per periodi di durata variabile la
barca a Siracusa e viceversa.
Classi di età N° pescatori
<18 0
18-30 2
31-50 8
51-60 7
>60 7
Scolarizzazione N° pescatori
Elementare 7
Media 13
Diploma 3
Laurea 1
Sito di ormeggio N° pescatori
Ognina 8
Siracusa Porto Piccolo 11
Siracusa Porto Grande 1
Altro 4
Classi di età
34%
29%
29%0% 8%
<18
18-30
31-50
51-60
>60
Grado di scolarizzazione
4%13%
29%
54%
Elementare
Media
Diploma
Laurea
Sito di ormeggio
17% 33%
4%46%
Ognina
Siracusa Porto Grande
Siracusa Porto Piccolo
Altro
52
Per quanto riguarda l’effettiva operatività della flotta all’interno della riserva, il 79% ha confermato
di pescare all’interno dell’AMP.
Pesca in AMP
21%
79%
Si
No
Alla domanda riguardo la frequenza di pesca all’interno della riserva, tenuto conto del 21 % che
non vi pesca mai, il 46% ha dichiarato di pescare all’interno della AMP in maniera moderata, il 25
% vi pesca solo raramente, ed il restante 8% pesca spesso nella riserva; nessuno ha risposto di
pescare sempre ed esclusivamente all’interno di quest’ultima. In particolare, il 37 % di coloro che
operano nella riserva, pesca in zona C mentre il 63% in Zona B.
Frequenza di pesca in AMP
8%0% 21%
25%
46%
No
Raramente
Media
Spesso
Sempre
Sito di pesca in AMP
37%
63%
Zona B
Zona C
Dai questionari risulta che i siti di pesca più frequentati risultano essere nella zona B Capo Meli e
Terrauzza, nella zona C Punta della Mola. I siti di pesca più frequentati all’esterno della riserva
risultano quelli indicati in tabella nelle percentuali che appaiono nel grafico.
Pesca in AMP N° pescatori
Si 19
No 5
Frequenza di Pesca in AMP N° pescatori
No 5
Raramente 6
Media 11
Spesso 2
Sempre 0
Siti di Pesca in AMP N° pescatori
Zona B 12
Zona C 7
53
Siti di pesca esterni alla riserva
9%9%
6%
4%
4%
9% 18%
17%15%
9%
Ognina
Siracusa
Avola
Santa Panagia
Fontane Bianche
M arzamemi - Portopalo
Arenella
Penisola M anchisi
Cassibbile
Altro
In riferimento alla stagionalità, tutti i pescatori hanno dichiarato di uscire in maniera continua tutto
l’anno con una frequenza di 7 giorni a settimana (ad eccezione di un pescatore che ha dichiarato di
uscire solo 2-3 volte a settimana). La frequenza delle uscite, a detta di tutti, è condizionata
principalmente dalle condizioni meteo pertanto è difficoltoso definire il numero effettivo di giornate
di pesca; un'altra causa che condiziona e limita le uscite viene identificata nella manutenzione della
barca e degli attrezzi.
Le autorizzazioni di pesca prevedono inoltre l’utilizzo di determinati sistemi di pesca e le
percentuali delle autorizzazioni relative a questi ultimi sono state analizzate nei paragrafi
precedenti; per quanto riguarda l’effettivo utilizzo degli attrezzi, dalle interviste è emerso che il
42% dei pescatori utilizza il tramaglio, il 29% utilizza sia il palangaro che il tramaglio
principalmente in funzione della stagione e delle specie bersaglio; il 17% utilizza solo il palangaro,
l’8% le nasse ed il restante 2% la lenza.
Attrezzi utilizzati
4% 17%
42%
29%
8%
Palangaro
Tramaglio
Palangaro e Tramaglio
Nasse
Lenze
Siti di pesca esterni all’AMP
Ognina
Siracusa
Avola
Santa Panagia
Fontane Bianche
Marzamemi - Portopalo
Arenella
Penisola Manchisi
Cassibbile
Altro
Attrezzi utilizzati N° pescatori
Solo Palangaro 4
Solo Tramaglio 10
Palangaro e Tramaglio 7
Nasse 2
Lenze 1
54
Come risulta evidente sia dal grafico che dalla tabella, i sistemi di pesca più utilizzati risultano
quindi il palangaro (11 pescatori) ed il tramaglio (17 pescatori) ed in particolare quest’ultimo
sembra essere quello più utilizzato dalla flotta che opera in AMP a conferma di quanto emerso dai
rilievi eseguiti sul campo.
I pescatori che utilizzano il tramaglio escono in maniera continua durante l’anno con una frequenza
giornaliera; per coloro che lo utilizzano insieme al palangaro, le stagioni preferite risultano essere la
primavera e l’estate utilizzandolo in alternativa al palangaro circa 2-3 volte a settimana. Il tempo di
posa e l’ora di cala e salpa variano notevolmente: alcuni pescatori calano la notte o all’alba per
salpare la mattina dopo 4-6 ore di posa; altri calano il pomeriggio o la sera per salpare all’alba o il
mattino dopo (12 ore di posa); altri ancora calano la mattina all’alba per salpare il giorno dopo (24
ore di posa).
Il 71% di coloro che utilizzano il tramaglio pesca in AMP principalmente in zona B a Terrauzza e
Capo Meli; in zona C, l’area di pesca più frequentata risulta Punta della Mola; la distanza dalla
costa e la profondità variano in funzione del sito di pesca.
Pesca in AMP: Tramaglio
29%
71%
Si
No
La frequenza di pesca con il tramaglio in AMP è indicata nei grafici e nelle tabelle sottostanti.
Frequenza di pesca in AMP: tramaglio
24%
24%
28%6%
18%
No
Raramente
Media
Spesso
Sempre
Tramaglio
Pesca in AMP N° pescatori
Si 12
No 5
Tramaglio
Frequenza di Pesca in AMP N° pescatori
No 5
Raramente 4
Media 4
Spesso 3
Sempre 1
55
I siti di pesca all’esterno della riserva sono gli stessi elencati precedentemente ad una distanza dalla
costa e ad una profondità variabile.
La lunghezza dell’attrezzo varia da 500 a 2000 metri, l’altezza da 2 a 4 metri; la maglia più
utilizzata risulta la maglia 9; molti pescatori hanno dichiarato tuttavia di utilizzare differenti maglie
(10-11-12) in funzione della stagione e delle specie bersaglio che conseguentemente variano
durante il corso dell’anno. Le specie più pescate, a sentire i pescatori, risultano essere naselli,
triglie, seppie, scorfani, pappagalli, aragoste etc.
Per quanto riguarda l’utilizzo del palangaro, il 55% di coloro che lo utilizzano ha dichiarato di
pescare spesso in AMP, in zona B, a Capo Meli e Terrauzza ed in zona C, a Punta della Mola ma
principalmente di pescare all’esterno della riserva (i siti corrispondono a quelli citati sopra) ad una
distanza dalla costa ed ad una profondità che varia a seconda del sito di pesca.
Pesca in AMP: Palangaro
55%45%
Si
No
L’utilizzo del palangaro risulta continuo per coloro che lo utilizzano come unico attrezzo di pesca
durante tutto l’anno con una frequenza di tutti i giorni, varia per coloro che lo utilizzano
contemporaneamente ed in alternativa al tramaglio. In questo caso, le stagioni preferite sembrano
essere autunno ed estate ed in ogni caso in base alla specie bersaglio. Il numero di ami vari da 200 a
2000, la lunghezza da 2000 a 10000 metri e la lunghezza dei braccioli è in media di 1,5 metri; l’esca
più utilizzata risulta il gambero e/o i calamari. Il palangaro di fondo appare quello più utilizzato
rispetto a quello di superficie ed intermedio; in relazione alla tipologia del palangaro variano le
specie catturate rappresentate principalmente da naselli, saraghi, pagri, dentici, pagelli, palamiti
come specie target. Il tempo di posa varia notevolmente: alcuni pescatori calano il palangaro la sera
per ritirarlo il mattino dopo all’alba mantenendo quindi l’attrezzo in acqua per circa 12 ore; la
maggior parte tuttavia effettua la cala e la salpa contemporaneamente con un tempo di posa di circa
4 ore.
Palangaro
Pesca in AMP N° pescatori
Si 6
No 5
56
Solo due pescatori utilizzano come sistema di pesca le nasse; in particolare il numero di trappole
varia da 150 a 200 e queste ultime sono di plastica e/o metallo. La frequenza di pesca è varia
durante l’arco dell’anno anche se principalmente la primavera e l’autunno rappresentano le stagioni
in cui questo attrezzo viene utilizzato e continua durante la settimana. Entrambi i pescatori hanno
dichiarato di pescare spesso all’interno della riserva sia in zona B che in zona C ad una profondità
di circa 150 metri con un tempo di posa di circa 24 ore; gli stessi calano le nasse anche all’esterno
della riserva ed in particolare i siti più frequentati sono Ognina, Siracusa e Santa Panagia. La specie
bersaglio è rappresentata dal polpo.
La lenza viene utilizzata raramente solo da un pescatore in maniera varia durante l’anno;
quest’ultimo, che ha comunque dichiarato di non pescare mai all’interno dell’AMP, utilizza una
lenza da fondo con un solo amo e le specie bersaglio sono rappresentate da pagelli.
Di tutti gli intervistati, solo 3 pescatori (12%) effettuano la pesca a circuizione della lampuga solo
all’esterno della riserva (Ognina) nei periodi consentiti dalle normative con una frequenza di 7
giorni a settimana, condizioni meteo permettendo.
Alla domanda riferita all’utilizzo del pesce catturato, il 79 % ha risposto di vendere il pesce al
mercato, il 13% alle pescherie; il restante 8% ha dichiarato di vendere direttamente il pesce nei siti
di sbarco.
Utilizzo pesce catturato
8%
13%
79%
Mercato
Pescheria
Vendita diretta
In riferimento al pescato, sono state poste ai pescatori una serie di domande riguardanti l’eventuale
riduzione di quest’ultimo e la presenza di specie alloctonee; l’83% dei pescatori ha dichiarato di
non aver mai visto specie alloctone mentre il restante 17% ha dichiarato di aver pescato qualche
specie “strana” non riuscendo ad identificarla; il 71 % dei pescatori lamenta una notevole riduzione
del pescato negli ultimi anni attribuendo le cause all’inquinamento, al riscaldamento delle acque ed
altri fattori ambientali, alla pesca eccessiva ed alla gestione spesso non opportuna della stessa AMP.
Utilizzo pesce catturato N° pescatori
Mercato 19
Pescheria 3
Vendita diretta 2
57
Specie alloctone
17%
83%
Si
No
Riduzione del pescato
29%
71%
Si
No
L’intrusione di tursiopi per esempio viene considerata una causa determinante che sia direttamente,
cibandosi del pesce ed impoverendo di conseguenza le risorse, che indirettamente, causando danni
notevoli alle reti, influenza la quantità di pescato; a tal proposito il 79% dei pescatori conferma di
subire intrusioni da tursiopi con una frequenza media con conseguenti danni alle reti.
Intrusione tursiopi
21%
79%
Si
No
Per quanto riguarda il costo dell’attività in 1 anno, il 41 % degli intervistati ha risposto di spendere
da 5000 a 10000 euro, il29% da 10000 a 15000, un 13% ne spende da 1000 a 5000 ed un altro 13%
da 15000 a 20000, solo il 4% spende meno di 1000 euro. Le spese fanno riferimento al
mantenimento della barca e degli attrezzi, al pagamento di multe e contributi, al carburante etc. In
tabella sono elencate le diverse spese in ordine di importanza.
Presenza di specie alloctone
N° pescatori Riduzione Pescato N° pescatori
Si 4 Si 17
No 20 No 7
Intrusione tursiopi N° pescatori
Si 19
No 5
58
Costo dell'attività in euro
13%
29%
41%
13%4%
<1000
1000-5000
5000-10000
10000-15000
15000-20000
L’83 % degli utenti, alla domanda se vivevano conflitti con i pescatori ricreativi ha dichiarato di
non avere conflitti con questi ultimi mentre il restante 17% ha risposto affermativamente
attribuendo i conflitti al fatto che spesso questi ultimi pescano nelle stesse aree, con sistemi di pesca
non autorizzati e rivendono al mercato il pesce catturato e lamentano in questo senso, la mancanza
di sorveglianza e controlli della pesca ricreativa.
Conflitti con i pescatori ricreativi
17%
83%
Si
No
Ai pescatori è stato chiesto inoltre di definire i loro rapporti con le autorità locali di controllo
(Capitaneria di Porto); un 13% ha confermato di interagire negativamente con questi ultimi, un altro
13% di interagire sia positivamente che negativamente mentre il restante 74% ha confermato di
avere buoni rapporti con le autorità locali. Tutti gli utenti hanno manifestato tuttavia delle lamentele
che fanno riferimento da un lato alla eccessiva rigidità dei controlli spesso condotti in maniera non
giustificata e dall’altro lato alla mancanza di controlli nei confronti di pescatori senza licenza ed
auspicano in questo senso una maggiore sorveglianza nei confronti soprattutto della pesca abusiva.
Alcuni utenti hanno lamentato inoltre un eccessivo controllo e severità da parte dell’AMP stessa.
Costi dell’attività N° pescatori
<1000 1
1000-5000 3
5000-10000 10
10000-15000 7
15000-20000 3
Spese
Mantenimento barca ed attrezzi
Tasse e contributi
Carburante
Alrto
Conflitti con i pescatori ricreativi N° pescatori
Si 4
No 20
59
Conflitti con Autorità Locali
13%
74%
13%
Si
No
Media misura
In riferimento alla domanda riguardo l’iscrizione o l’appartenenza a cooperative o associazioni, il
50 % fa parte di una o più cooperative di pesca, il restante 50% no.
Iscrizione a o appartenenza a cooperative o associazioni
50%50%
Si
No
Il 79% degli intervistati ha dichiarato di conoscere la legislazione di riferimento della pesca
professionale lamentando la presenza di leggi e normative troppo restrittive che non aderiscono
spesse volte alla realtà locale.
Conoscenza della Legislazione della pesca professionale
8%
13%
79%
Si
No
Media misura
Alla domanda riguardo la conoscenza della regolamentazione della pesca professionale in AMP, il
96% ha affermato di conoscerlo.
Conflitti con le autorità locali N° pescatori
Si 3
No 18
Media misura 3
Iscrizione a o appartenenza a cooperative o associazioni
N° pescatori
Si 12
No 12
Conoscenza legislazione pesca professionale
N° pescatori
Si 19
No 3
Media misura 2
60
Conoscenza della del regolamento della pesca professionale in AMP
96%
4%
Si
No
Ai pescatori professionali è stato chiesto inoltre la loro opinione riguardo l’istituzione dell’AMP e
degli eventuali benefici apportati da quest’ultima. Il 17% è apparso entusiasta nei confronti
dell’AMP confermando gli effetti positivi conseguenti all’istituzione della riserva; alcuni hanno
dichiarato come esemplari delle stesse specie ittiche pescate in zona B presentano taglie maggiori
rispetto a quelle pescate in zona C ed in generale, in riferimento ai pesci “di seconda”, all’esterno
della riserva questi ultimi sono solitamente di più piccola taglia rispetto all'interno della riserva.
L’83% ha risposto dichiarando che l’AMP non ha portato nessun beneficio in riferimento al pescato
che, secondo alcuni, si è mantenuto pressoché uguale nel corso degli anni secondo altri, in realtà c’è
stato un aumento evidente subito dopo l’istituzione dell’AMP ma poi il pescato si è notevolmente
ridotto e altri ancora hanno lamentato addirittura una riduzione del pescato negli ultimi anni ed in
particolare in concomitanza all’istituzione di quest’ultima. La maggior parte dei pescatori inoltre ha
dichiarato di non aver osservato differenze tra le zone interne ed esterne della riserva, mentre altri
hanno confermato che effettivamente nella zona A c’è più pesce ma quest’ultimo non si sposta nelle
zone limitrofe o esterne alla riserva.
Alcuni hanno sottolineato come l’AMP, o meglio la gestione della pesca in AMP, limita moltissimo
questa attività con orari troppo restrittivi e limitazione degli attrezzi e delle aree di pesca;
quest’ultimo fattore in particolare tende ad aumentare la competizione tra i pescatori stessi che si
ritrovano spesso a condividere le stesse aree con la conseguenza che tutti pescano di meno e
sfruttando le stesse zone di pesca contribuiscono alla riduzione delle risorse ittiche. Come risulta
evidente, non tutti hanno una opinione favorevole sull’AMP; sarebbe opportuno in questo senso
migliorare i rapporti con i pescatori coinvolgendoli maggiormente nelle attività di gestione della
pesca, e non solo, all’interno della riserva. Nel corso delle interviste, alcuni pescatori hanno colto
l’occasione per offrire qualche suggerimento come per esempio una serie di soluzioni per ovviare
alcune criticità, come variazione delle zone di pesca o un tempo di riposo del mare, etc..
Conoscenza regolamento pesca professionale in AMP
N° pescatori
Si 23
No 1
61
Benefici istituzione AMP
83%
17%
Si
No
Dai questionari sono emerse inoltre alcune informazioni importanti, in particolare delle criticità
vissute dai pescatori professionali che lamentano in primo luogo la pesca abusiva o illegale ossia di
pescatori senza licenza, sia all'interno che all'esterno della riserva, la pesca di esemplari
sottomisura, la pesca eccessiva effettuata con attrezzi non in regola, le attività di pesca subacquee,
la presenza di reti senza segnali, ed al tempo stesso la mancanza di controlli. Alla luce di queste
problematiche auspicano, una maggiore sorveglianza e maggiori controlli orientati nella giusta
direzione ed al tempo stesso una maggiore flessibilità e disponibilità sia dell’AMP che delle autorità
locali nei confronti di coloro che svolgono quest’attività in maniera dignitosa nonostante le
difficoltà oggettive anche per garantire che la piccola pesca, che rappresenta un piccolo tesoro di
tradizione e di cultura ed al tempo stesso una fonte di sostentamento di una parte importante della
realtà locale, non venga perso e dimenticata nel tempo.
Benefici istituzione AMP N° pescatori
Si 4
No 20
62
PESCA RICREATIVA
RISULTATI
Nel corso del 2012 sono state rilasciate 636 autorizzazioni della pesca ricreativa fra annuali, mensili
e settimanali per un numero di pescatori pari a 521. Nelle tabelle che seguono viene indicato il
numero e la tipologia di autorizzazioni rilasciate, annuale, mensile e settimanale, da barca e/o terra,
il numero di pescatori ricreativi con autorizzazioni annuali mensili e settimanali da barca e/o terra, il
numero di residenti e non residenti. In riferimento a questi ultimi, si ricorda che solo i residenti nel
comune di Siracusa possono pescare in zona B; i non residenti, come previsto dal regolamento,
hanno permesso di pesca solo in zona C; tuttavia nel 2012, una quota di autorizzazioni rilasciate ai
non residenti hanno previsto il permesso di pesca anche in zona B.
Anno N°Autorizzazioni rilasciateAutorizzazioni
annuali Autorizzazioni
mensili Autorizzazioni
settimanali
2012 636 324 249 63
Autorizzazioni
39% 51%
10%
Annuali
Mensili
Settimanali
Anno N°Pescatori N°Pescatori annuali N°Pescatori
mensili N°Pescatori settimanali
N°Pescatori settimanali-mensili
2012 521 324 143 32 22
63
Pescatori
6%
27%
63%
4%
Annuali
Mensili
Settimanali
Mensili-settimanali
Anno N°Autorizzazioni Barca Terra Barca e terra Non specificato
2012 636 134 477 20 5
Autorizzazioni
1%3%
21%
75%
Barca
Terra
Barca e terra
Non specificato
Anno N°Pescatori Barca Terra Barca e terra Non specificato
2012 521 124 376 16 5
Pescatori
72%
24%
3% 1%
Barca
Terra
Barca e terra
Non specif icato
64
Anno N°Residenti N° Non Residenti N° Non Residenti con permesso di pesca in Zona B
2012 418 16 87
Residenti e non Residenti
3%
17%
80%
Non Residenti con permesso dipesca in Zona BNon Residenti
Residenti
Come si evince dalle tabelle e dai grafici si ha una netta prevalenza di autorizzazioni da terra e
quindi di pescatori che operano da terra, rispetto a quelle da barca e di quelle annuali rispetto a
quelle settimanali e mensili.
Contemporaneamente al rilascio delle autorizzazioni annuali (324) sono stati consegnati i libretti di
cattura (Log-book). Nella tabella seguente viene indicato il numero dei pescatori cui è stato
rilasciato il libretto, corrispondente quindi al numero delle autorizzazioni annuali, suddiviso per
tipologia (barca, terra, barca e/o terra).
Anno N°Pescatori N°Pescatori
annuali N°Autorizzazioni
annuali Terra Barca Barca e terra Non specificato
2012 521 324 324 201 106 14 3
Autorizzazioni annuali
1%4%
62%
33%
Terra
Barca
Barca e terra
Non specif icato
65
Solo 107 libretti dei 324 rilasciati ai pescatori annuali, sono stati restituiti alla AMP alla data di
scadenza e di questi, solo una parte sono stati compilati; l’analisi dei dati è stata effettuata solo su
questi ultimi; in tabella si riporta il numero totale dei libretti rilasciati, quelli restituiti, compilati ed
analizzati suddivisi nelle categorie da barca, terra e barca e terra.
Anno N°Pescatori N°Autorizzazioni/pescatori
Annuali – N°Libretti rilasciati
N° Libretti restituiti N° Libretti analizzatiN° Libretti
Terra N° Libretti
Barca N° Libretti Barca
e terra
2012 521 324 107 90 69 20 1
Libretti di cattura
84%
16%
67% 33%
Non restituiti
Restituiti
Compilati
Non compilati
Libretti di cattura analizzati
69
20
1
0
20
40
60
80
100
Terra Barca Barca e terra
Come risulta evidente dai grafici e dalla tabella, il numero di libretti analizzati, nonostante
costituisca un campione rappresentativo degli utenti (33%), è basso rispetto al numero di libretti
rilasciati nel corso dell’anno; inoltre, osservando il numero di autorizzazioni rilasciate in totale, si
vede che una metà consistente di queste ultime fa riferimento ad autorizzazioni mensili e/o
settimanali di cui non si ha alcun dato non prevedendo il rilascio dei log-book.
Alla luce di ciò, l’analisi dei dati contenuti nei libretti fornisce sicuramente un quadro descrittivo e
significativo dell’attività di pesca ricreativa in termini di tipologia e rendimento del pescato, numero
effettivo di utenti, quantificazione delle giornate dedicate alla attività etc. ma al tempo stesso, i
risultati ottenuti dalla suddetta analisi sono inevitabilmente sottostimati rispetto ai dati reali.
Per ovviare a quanto espresso precedentemente e fornire una stima descrittiva quanto più prossima
ai dati reali, i risultati ottenuti dai 90 libretti analizzati sono stati rapportati al numero totale dei
pescatori annuali a cui sono stati consegnati i libretti di cattura (324).
Questo metodo è stato applicato sia per quanto riguarda il numero delle uscite che la composizione
ed il rendimento del pescato.
Dai dati analizzati si evince che l’attività di pesca ricreativa viene praticata in maniera continua in
tutto l’anno, a conferma di quanto già emerso negli anni precedenti, ad eccezione del periodo di
66
fermo compreso dal 1 aprile al 15 maggio di ogni anno, imposto ed individuato dall’ente gestore
(art. 20, comma 10 del regolamento di esecuzione).
Il totale delle uscite registrate, la media di uscite al mese (per 11 mesi), la media di uscite per
pescatore al mese, la media dei pescatori al mese ed i mesi con più uscite, sono riportati nelle
tabella sottostante.
Anno Totale
uscite
Media
uscite/mese
Media
uscite/pesc/mese
Dev.
Stand.
Media
pescatori/mese
Dev.
Stand. Mesi con più uscite
2012 1358 123,5 2,7 0,36 46,8 7,93 Giugno-Agosto-Settembre
I dati relativi alle uscite ed alla media di pescatori al mese rapportati a 324 pescatori vengono
indicati nella tabella successiva.
Anno Totale uscite Media pescatori/mese Media uscite/mese
2012 4888 168 444
In particolare, analizzando i dati, si evince come in ogni mese si registra un numero consistente di
pescatori che operano da terra rispetto ai pescatori che operano da barca; ciò vale anche per le
uscite il cui numero maggiore è rappresentato dalle uscite da terra rispetto a quelle da barca.
In riferimento ai pescatori con autorizzazione di pesca da barca, è stata effettuata un’analisi delle
imbarcazioni sulla base delle informazioni contenute nei libretti e nei moduli da compilare al
momento del rilascio delle autorizzazioni; in particolare, il numero di pescatori da barca e
conseguentemente il numero di natanti che operano all’interno della riserva è risultato di 140 (124
autorizzazioni solo da barca e 16 autorizzazioni barca-terra); dai dati esaminati, la tipologia di
imbarcazione più utilizzata appartiene alla categoria “Open”; nel grafico sottostante sono indicate
tutte le categorie di barche con le rispettive percentuali di presenza.
Tipologia Barche
Cabinato5% Gommone
7%
Walkaround5%
Pilotina10%
Canotto1%
Lancia3%
Stam1%
Open41%
Arcos 1%
Rio1%
Gozzo11%
Semicabinato 10%
Ars 241%
Saver1%
Motoscafo1%
Vela2%
Warauna1%
Gozzo
Open
Semicabinato
Lancia
Canotto
Pilotina
Walkaround
Gommone
Cabinato
Arcos
Ars 24
Motoscafo
Rio
Saver
Vela
Warauna
Stam
67
Nella tabella successiva vengono riportati i valori medi, massimi e minimi delle principali
caratteristiche delle imbarcazioni come lunghezza fuori tutto e potenza motori espressa in cavalli.
Caratteristiche imbarcazioni
Min. Max. Media Dev. Stand. L. F. T. 3 11,3 5,8 1,26 H. P. 4 306 78,7 80,09
Per quanto riguarda le tecniche di pesca, vengono utilizzati gli attrezzi previsti dal regolamento; tra
questi i più utilizzati risultano la canna da lancio sia da superficie che da fondo per i pescatori che
esercitano l’attività da terra ed il bolentino e la traina da barca (dato emerso dai questionari
effettuati).
Le informazioni riportate nei libretti relativamente al pescato sono state elaborate e da queste sono
stati ricavati una serie di dati riguardo la composizione delle catture in termini di specie, numero di
specie, abbondanza di individui, etc.
Il numero totale di individui catturati (Abbondanza, N) è di 8966. Il numero di specie (Ricchezza
specifica, S) è 31; queste ultime sono rappresentate da 1 mollusco cefalopode e 30 osteitti ripartiti
in 17 famiglie; dalla tabella e dal grafico si evince una netta prevalenza di Sparidi con una
percentuale del 27%.
Perc entuale di F amig lie c ens ite nel 2012
S paridae
27%
Mugilidae
3%
Belonidae
3%Carangidae
10%Centracanthidae
3%
Coryphaenidae
3%
Labridae
7%
Moronidae
3%
Mullidae
3%
Muraneidae
3%Pomacentridae
3%S caridae
3%
S combridae
10%
S corpaenidae
3%
S erranidae
7%
S phyraenidae
3%
Trachinidae
3%
Il numero medio di specie (Sm) e di individui catturati al mese è risultato rispettivamente di 21,8 e
815,1 mentre il numero di individui catturati da un pescatore è di 99,6. I mesi con più pescato sono
risultati i mesi di giugno, luglio e agosto.
Famiglie N° specie Belonidae 1 Carangidae 3 Centracanthidae 1 Coryphaenidae 1 Labridae 2 Moronidae 1 Mugilidae 1 Mullidae 1 Muraneidae 1 Pomacentridae 1 Scaridae 1 Scombridae 3 Scorpaenidae 1 Serranidae 2 Sparidae 8 Sphyraenidae 1 Trachinidae 1
17 30
68
Andamento del pescato
0
500
1000
1500
2000
2500
Gen
naio
Feb
brai
o
Mar
zo
Mag
gio
Giu
gno
Lugl
io
Ago
sto
Set
tem
bre
Otto
bre
Nov
embr
e
Dic
embr
e
Mesi
Nu
mer
o in
div
idu
i
Rapportando i risultati a 324 pescatori, otteniamo un numero totale di individui catturati pari a
32278. Nelle tabelle seguenti vengono riportati i dati relativi alla composizione totale delle catture
ed alla composizione delle catture suddivisa tra terra, barca e barca/terra considerando 90 e 324
pescatori. Inoltre è stata calcolata la percentuale sul totale del pescato del contributo della pesca
esercitata da barca, da terra e barca e/o terra.
COMPOSIZIONE DELLE CATTURE (90 Pescatori)
2012
Terra Barca Barca e terra Totale
TOTALE 4508 4419 39 8966
COMPOSIZIONE DELLE CATTURE (324 pescatori)
2012
Terra Barca Barca e terra Totale
TOTALE 16229 15908 140 32278
Composizione delle catture
39
4419 4508
0
500
1000
1500
2000
2500
3000
3500
4000
4500
5000
Terra Barca Barca e terra
Composizione delle catture
0,4%
50,3%
49,3%
Terra
Barca
Barca e terra
COMPOSIZIONE DELLE CATTURE %
2012
Terra Barca Barca e terra
TOTALE 50,3 49,3 0,4
69
Come risulta evidente dalla tabella, il numero di individui pescati da barca e da terra è praticamente
uguale. Alla luce di ciò e considerato quanto affermato precedentemente riguardo il numero delle
uscite da terra, che ricordiamo è significativamente più elevato rispetto a quelle da barca, possiamo
affermare che il maggiore contributo al pescato deriva dalla pesca da barca.
Nella tabella seguente si riporta la lista delle specie catturate ed il rispettivo numero di individui
indicando le specie con il nome comune ed il nome scientifico, il totale del pescato suddiviso nelle
categorie da imbarcazione, da terra e da imbarcazione e terra sia per 90 pescatori che per 324.
Terra Barca Barca e terra Totale N° individui/Pescatore
Donzella Thalassoma pavo e/o Coris julis 807 987 20 1814 20,2
Boga Boops boops 1702 157 6 1865 20,7
Serrania Serranus cabrilla 188 1011 4 1203 13,4
Perchia Serranus scriba 273 248 9 530 5,9
Sparaglione Diplodus annularis 200 235 0 435 4,8
Pagello Pagellus erythrinus 13 321 0 334 3,7
Occhiata Oblada melanura 167 110 0 277 3,1
Pappagallo Sparisoma cretense 60 6 0 66 0,7
Castagnola Chromis chromis 2 75 0 77 0,9
Menola Spicara maena 18 97 0 115 1,3
Scorfano Scorpaena sp. 128 64 0 192 2,1
Pagro Pagrus pagrus 49 68 0 117 1,3
Occhialone Pagellus bogaraveo 50 824 0 874 9,7
Dentice Dentex dentex 13 39 0 52 0,6
Sauro Trachurus spp. 38 88 0 126 1,4
Ricciola Seriola dumerili 30 4 0 34 0,4
Tonnetto Euthynnus alletteratus 69 1 0 70 0,8
Tonno rosso Thunnus thinnus 10 0 0 10 0,1
Palamita Sarda sarda 66 3 0 69 0,8
Lampuga Coryphaena hippurus 21 8 0 29 0,3
Pesce pilota Naucrates ductor 14 0 0 14 0,2
Aguglia Belone belone 358 69 0 427 4,7
Sarago Diplodus spp. 47 0 0 47 0,5
Barracuda Sphyraena sphyraena 28 0 0 28 0,3
Polpo Octopus vulgaris 2 4 0 6 0,1
Spigola Dicentrarchus labrax 99 0 0 99 1,1
Cefalo Mugli cephalus 21 0 0 21 0,2
Murena Muraena helena 8 0 0 8 0,1
Tordo Labrus spp. 23 0 0 23 0,3
Tracina Trachinus draco 3 0 0 3 0,0
Triglia Mullus spp. 1 0 0 1 0,0
Altro - - - - - -
TOTALE 4508 4419 39 8966 99,6
Nome comune Nome scientifico2012
COMPOSIZIONE DELLE CATTURE
70
Composizione ed andamento delle catture
0
200
400
600
800
1000
1200
1400
1600
1800
Nom e s pe c ie
Num
ero in
div
idui
Terra
Barca
Barca e terra
Terra Barca Barca e terra Totale N° individui/Pescatore
Donzella Thalassoma pavo e/o Coris julis 2905 3553 72 6530 20,2
Boga Boops boops 6127 565 22 6714 20,7
Serrania Serranus cabrilla 677 3640 14 4331 13,4
Perchia Serranus scriba 983 893 32 1908 5,9
Sparaglione Diplodus annularis 720 846 0 1566 4,8
Pagello Pagellus erythrinus 47 1156 0 1202 3,7
Occhiata Oblada melanura 601 396 0 997 3,1
Pappagallo Sparisoma cretense 216 22 0 238 0,7
Castagnola Chromis chromis 7 270 0 277 0,9
Menola Spicara maena 65 349 0 414 1,3
Scorfano Scorpaena sp. 461 230 0 691 2,1
Pagro Pagrus pagrus 176 245 0 421 1,3
Occhialone Pagellus bogaraveo 180 2966 0 3146 9,7
Dentice Dentex dentex 47 140 0 187 0,6
Sauro Trachurus spp. 137 317 0 454 1,4
Ricciola Seriola dumerili 108 14 0 122 0,4
Tonnetto Euthynnus alletteratus 248 4 0 252 0,8
Tonno rosso Thunnus thinnus 36 0 0 36 0,1
Palamita Sarda sarda 238 11 0 248 0,8
Lampuga Coryphaena hippurus 76 29 0 104 0,3
Pesce pilota Naucrates ductor 50 0 0 50 0,2
Aguglia Belone belone 1289 248 0 1537 4,7
Sarago Diplodus spp. 169 0 0 169 0,5
Barracuda Sphyraena sphyraena 101 0 0 101 0,3
Polpo Octopus vulgaris 7 14 0 22 0,1
Spigola Dicentrarchus labrax 356 0 0 356 1,1
Cefalo Mugli cephalus 76 0 0 76 0,2
Murena Muraena helena 29 0 0 29 0,1
Tordo Labrus spp. 83 0 0 83 0,3
Tracina Trachinus draco 11 0 0 11 0,0
Triglia Mullus spp. 4 0 0 4 0,0
Altro - - - -
TOTALE 16229 15908 140 32278 99,6
COMPOSIZIONE DELLE CATTURE (324 pescatori)
2012Nome comune Nome scientifico
71
Al fine di fornire una stima della biomassa e del rendimento del pescato in peso, il numero di
individui catturati di ciascuna specie è stato moltiplicato per il corrispondente peso medio (per la
definizione di quest’ultimo è stata presa in considerazione la taglia media o comune ottenuta sulla
base di ricerche bibliografiche, consultazione sito fishbase.it, interviste con i pescatori sia
professionali che ricreativi, misurazioni dirette ed applicata la relazione lunghezza-peso) e da qui è
stato calcolato il rendimento totale in kg espresso nelle tabelle successive sia per 90 pescatori che
per 324. In particolare il rendimento in kg per 90 pescatori risulta uguale a circa 930 kg nell’anno di
campionamento con una media di pescato per pescatore pari a 10 kg in un anno.
Kg Kg/Pescatore
Donzella Thalassoma pavo e/o Coris julis 45,35 0,50
Boga Boops boops 16,79 0,19
Serrania Serranus cabrilla 60,15 0,67
Perchia Serranus scriba 26,50 0,29
Sparaglione Diplodus annularis 5,66 0,06
Pagello Pagellus erythrinus 26,72 0,30
Occhiata Oblada melanura 5,26 0,06
Pappagallo Sparisoma cretense 4,22 0,05
Castagnola Chromis chromis 0,15 0,00
Menola Spicara maena 1,73 0,02
Scorfano Scorpaena sp. 28,80 0,32
Pagro Pagrus pagrus 16,38 0,18
Occhialone Pagellus bogaraveo 105,75 1,18
Dentice Dentex dentex 52,00 0,58
Sauro Trachurus spp. 8,32 0,09
Ricciola Seriola dumerili 25,50 0,28
Tonnetto Euthynnus alletteratus 84,40 0,94
Tonno rosso Thunnus thinnus 166,35 1,85
Palamita Sarda sarda 38,50 0,43
Lampuga Coryphaena hippurus 55,19 0,61
Pesce pilota Naucrates ductor 3,65 0,04
Aguglia Belone belone 11,96 0,13
Sarago Diplodus spp. 4,70 0,05
Barracuda Sphyraena sphyraena 15,51 0,17
Polpo Octopus vulgaris 6,00 0,07
Spigola Dicentrarchus labrax 101,87 1,13
Cefalo Mugli cephalus 4,98 0,06
Murena Muraena helena 8,00 0,09
Tordo Labrus spp. 0,97 0,01
Tracina Trachinus draco 0,31 0,0
Triglia Mullus spp. 0,04 0,0
Altro - - -
931,7 10,3
RENDMENTO DELLE CATTURE (90 pescatori)
Nome comune Nome scientifico2012
TOTALE
72
Kg Kg/Pescatore
Donzella Thalassoma pavo e/o Coris julis 163,26 0,50
Boga Boops boops 60,43 0,19
Serrania Serranus cabrilla 216,54 0,67
Perchia Serranus scriba 95,40 0,29
Sparaglione Diplodus annularis 20,36 0,06
Pagello Pagellus erythrinus 96,19 0,30
Occhiata Oblada melanura 18,95 0,06
Pappagallo Sparisoma cretense 15,21 0,05
Castagnola Chromis chromis 0,55 0,00
Menola Spicara maena 6,21 0,02
Scorfano Scorpaena sp. 103,68 0,32
Pagro Pagrus pagrus 58,97 0,18
Occhialone Pagellus bogaraveo 380,71 1,18
Dentice Dentex dentex 187,20 0,58
Sauro Trachurus spp. 29,94 0,09
Ricciola Seriola dumerili 91,80 0,28
Tonnetto Euthynnus alletteratus 303,84 0,94
Tonno rosso Thunnus thinnus 598,86 1,85
Palamita Sarda sarda 138,61 0,43
Lampuga Coryphaena hippurus 198,67 0,61
Pesce pilota Naucrates ductor 13,15 0,04
Aguglia Belone belone 43,04 0,13
Sarago Diplodus spp. 16,92 0,05
Barracuda Sphyraena sphyraena 55,84 0,17
Polpo Octopus vulgaris 21,60 0,07
Spigola Dicentrarchus labrax 366,74 1,13
Cefalo Mugli cephalus 17,92 0,06
Murena Muraena helena 28,80 0,09
Tordo Labrus spp. 3,48 0,01
Tracina Trachinus draco 1,11 0,0
Triglia Mullus spp. 0,15 0,0
Altro - - -
3354,1 10,3
Nome scientifico2012
TOTALE
RENDMENTO DELLE CATTURE (324 pescatori)
Nome comune
Confrontando inoltre il numero di individui ed il peso delle specie più frequenti, si evidenzia come
in termini di individui le specie che contribuiscono maggiormente all’abbondanza totale sono le
donzelle (Thalassoma pavo e/o Coris julis;), i serrani (Serranus scrba), gli occhialoni (Pagellus
bogaraveo) e le perchie (Serranus cabrilla); in termini di peso risultano invece le spigole
(Dicentrarchurs spp.) e gli occhialoni.
73
0 200 400 600 800 1000 1200 1400 1600 1800 2000
Boops boops
Coris julis - Thalassoma pavo
Serranus scr iba
Pagellus bogaraveo
Serranus cabrilla
Diplodus annular is
Belone belone
Pagellus spp.
Oblada melanura
Scorpaena spp.
Trachurus spp.
Pagrus spp.
Spicara maena
Dicent rarchurs spp.
Numero individui
0 20 40 60 80 100 120
Boops boops
Coris julis - Thalassoma pavo
Serranus scr iba
Pagellus bogaraveo
Serranus cabr illa
Diplodus annular is
Belone belone
Pagellus spp.
Oblada melanura
Scorpaena spp.
Trachurus spp.
Pagrus spp.
Spicara maena
Dicent rarchurs spp.
Peso individui
E’ stato inoltre calcolato, dalle percentuali ottenute precedentemente del contributo della pesca
esercitata da barca, da terra e barca e/o terra, il corrispondente contributo in kg.
RENDIMENTO DELLE CATTURE in Kg - 90 pescatori
2012
Terra Barca Barca e terra Totale
TOTALE 468,6 459,3 3,7 931,7
74
RENDIMENTO DELLE CATTURE in Kg - 324 pescatori
2012
Terra Barca Barca e terra Totale
TOTALE 1687,1 1653,6 13,4 3354,1
Rendimento delle catture in Kg
3,7
459,3468,6
0
200
400
600
800
Terra Barca Barca e terra
E’ stata altresì studiata la struttura del popolamento in termini di frequenza di specie e tramite la
stima di vari descrittori della ricchezza e della diversità specifica.
Le specie più abbondanti sono rappresentate dalla boga (Boops boops), dalle donzelle (Thalassoma
pavo e/o Coris julis), serrani (Serranus scriba), occhialoni (Pagellus bogaraveo) e perchie
(Serranus cabrilla); in tabella viene riportata la frequenza percentuale mostrata da ciascuna specie
sul totale degli individui censiti.
Nome comune Nome scientifico Frequenza percentuale %
Boga Boops boops 20,80 Donzella Coris julis - Thalassoma pavo 20,23 Serrania Serranus scriba 13,42 Occhialone Pagellus bogaraveo 9,75 Perchia Serranus cabrilla 5,91 Sparaglione Diplodus annularis 4,85 Aguglia Belone belone 4,76 Pagello Pagellus spp. 3,73 Occhiata Oblada melanura 3,09 Scorfano Scorpaena spp. 2,14 Sauro Trachurus spp. 1,41 Pagro Pagrus spp. 1,30 Menola Spicara maena 1,28 Spigole Dicentrarchurs spp. 1,10 Castagnola Chromis chromis 0,86 Palamita Sarda sarda 0,78 Tonnetto Euthynnus alletteratus 0,77 Pappagallo Sparisoma cretense 0,74 Dentice Dentex dentex 0,58 Sarago Diplodus spp. 0,52 Ricciola Seriola dumerili 0,38 Barracuda Sphyraena viridensis 0,32 Lampuga Coryphaena hippurus 0,31 Tordo Labrus spp. - Simphodus spp. 0,26 Cefalo Mugilidi 0,23 Pesce pilota Naucrates ductor 0,16
75
Tonno rosso Thunnus thynnus 0,11 Murena Muraena helena 0,09 Polpo Octopus vulgaris 0,07 Tracina Trachurus spp. 0,03 Triglia Mullus spp. 0,01
In particolare, da barca, le specie più pescate risultano le donzelle, i serrani e gli occhialoni; da
terra, le boghe, le donzelle, i serrani e le perchie.
Con il supporto del programma statistico PRIMER6&PERMANOVA+, sono stati calcolati per la
comunità censita gli indici di biodiversità di seguito elencati i cui valori vengono riportati in tabella.
N - Abbondanza degli individui
S - Ricchezza specifica
H' - Indice di Diveristà specifica (Shannon-Weaver o Shannon-Wiener 1949)
J' - Indice di Equiripartizione o "evennes" (Pielou 1966)
d - Indice di ricchezza in specie (Margalef 1958),
c - Indice di dominanza Simpson (1949).
Abbondanza N Ricchezza specifica Ricchezza specifica media (Sm) J' H' D c
8966 31 21,8 0,7190 2,4692 3,2962 0,1236
Nel corso del progetto sono stati effettuati alcuni rilievi sul campo che hanno fornito informazioni
importanti riguardo l’attività di pesca ricreativa in generale; inoltre, l’analisi del pescato relativo ai
rilievi effettuati ci ha permesso di poter effettuare un confronto tra il pescato nelle diverse zone
della riserva; ricordiamo a tal proposito che nei libretti di cattura non viene indicato il sito di pesca,
pertanto, dall’analisi dei dati riportati in questi ultimi non si può evincere alcun dato sull’effetto
riserva che come sappiamo rappresenta uno degli obbiettivi dello studio in corso.
In particolare sono state effettuate 9 giornate di monitoraggio sul campo nei mesi compresi da
giugno ad ottobre per un totale di 19 rilievi che hanno comportato il censimento visivo del pescato e
le interviste ai pescatori. Dei 19 pescatori intervistati, di cui 14 con autorizzazione da terra, 3 da
barca e 2 senza autorizzazione, 5 hanno dichiarato di non pescare mai all’interno della Riserva,
bensì all’esterno in particolare ad Ognina; 11 invece pescano in zona B (Capo Meli e Costa Bianca)
e solo 3 in zona C; gli attrezzi e le metodiche utilizzate dai pescatori censiti sono risultati la canna
fissa (in particolare da superficie) e da lancio e lo spinning; la maggior parte ha dichiarato di uscire
la media di 1/2 volte a settimana e di trattenersi dalle 2 alle 5 ore e la fascia oraria preferita è l’alba
- mattina.
Solo 14 rilievi dei 19 sono stati effettuati all’interno del perimetro della riserva, ed in particolare in
11 rilievi sono stati censiti pescatori che operavano da terra e in 3 pescatori che operavano da barca;
76
si riporta in tabella il numero totale di individui catturati (Abbondanza, N), il numero e la lista delle
specie catturate in relazione ai suddetti rilievi suddivisi per tipologia (barca e terra) e zona.
Totale uscite AMP Uscite Barca Uscite Terra Numero specie Abbondanza (N)
14 3 11 15 102
Rilievi
311
0
10
20
30
Uscite Terra Uscite Barca
COMPOSIZIONE DELLE CATTURE
Nome comune Nome scientifico 2012
Terra Barca Totale N° individui/Pescatore
Donzella Thalassoma pavo e/o Coris julis 0 14 14 1,0
Boga Boops boops 35 8 43 3,1
Serrania Serranus cabrilla 0 2 2 0,1
Perchia Serranus scriba 0 21 21 1,5
Sparaglione Diplodus annularis 0 1 1 0,1
Pagello Pagellus erythrinus 0 7 7 0,5
Menola Spicara maena 0 4 4 0,3
Pagro Pagrus pagrus 0 1 1 0,1
Sauro Trachurus spp. 0 2 2 0,1
Ricciola Seriola dumerili 0 1 1 0,1
Aguglia Belone belone 1 0 1 0,1
Barracuda Sphyraena sphyraena 1 0 1 0,1
Gallinella Chelidonichthys lucernus 0 1 1 0,1
Triglia Mullus spp. 0 2 2 0,1
Tanuta Spondyliosoma cantharus 0 1 1 0,1
TOTALE - 37 65 102 7,2
77
Composizione ed andamento delle catture
0
5
10
15
20
25
30
35
40
Nome specie
Nu
mer
o in
div
idu
i
Terra
Barca
Come si evince dal grafico ed in accordo con quanto precedentemente affermato, il contributo
maggiore al pescato proviene dai pescatori da barca nonostante il numero minore di rilievi
corrispondenti. Le specie più pescate da terra sono le boghe, da barca, donzelle e perchie.
Composizione delle catture
37
65
0
20
40
60
80
100
Terra Barca
Composizione delle catture
36,3%
63,7%Terra
Barca
COMPOSIZIONE DELLE CATTURE
Nome comune Nome scientifico 2012
B C OUT Totale
Donzella Thalassoma pavo e/o Coris julis 0 0 14 14
Boga Boops boops 35 0 8 43
Serrania Serranus cabrilla 0 0 2 2
Perchia Serranus scriba 0 0 21 21
Sparaglione Diplodus annularis 0 0 1 1
Pagello Pagellus erythrinus 0 0 7 7
Menola Spicara maena 0 0 4 4
Pagro Pagrus pagrus 0 0 1 1
Sauro Trachurus spp. 0 0 2 2
Ricciola Seriola dumerili 0 0 1 1
Aguglia Belone belone 1 0 0 1
Barracuda Sphyraena sphyraena 1 0 0 1
Gallinella Chelidonichthys lucernus 0 0 1 1
Triglia Mullus spp. 0 0 2 2
Tanuta Spondyliosoma cantharus 0 0 1 1
TOTALE - 37 0 65 102
78
Composizione ed andamento delle catture
0
5
10
15
20
25
30
35
40
Nome specie
Nu
mer
o in
div
idu
i
B C OUT
Composizione delle catture
37
0
65
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
B C OUT
Nu
mer
o in
div
idu
i
Composizione delle catture
64%0%
36%
B
C
OUT
E’ stata effettuata un’analisi statistica con PRIMER6&PERMANOVA+, esaminando i dati relativi
allo stesso numero di rilievi (3) effettuati all’interno della riserva (zona B e C) ed all’esterno (OUT)
ed alle pescate effettuate da barca e da terra; in particolare il test PERMANOVA non ha mostrato
differenze statisticamente significative tra il pescato in zona B, C ed OUT ed il pescato da terra e da
barca. Seguono le tabelle relative ai risultati della PERMANOVA e successiva rappresentazione
grafica (MSD).
Risultati del test PERMANOVA utilizzato per confrontare l’abbondanza degli individui nelle pescate effettuate nella zona B, C, OUT . (* =
p<0.05; ** = p<0.01; *** = p<0.001; ns = differenza non significativa).
Source df SS MS Pseudo-F P(MC) Zona 2 12231 6115,6 1,4278 0,198 ns Res 6 25700 4283,3
Total 8 37931
79
Risultati del test PERMANOVA utilizzato per confrontare l’abbondanza degli individui nelle pescate effettuate da barca e da terra. (* =
p<0.05; ** = p<0.01; *** = p<0.001; ns = differenza non significativa).
Source df SS MS Pseudo-F P(MC) Zona 1 4505,2 4505,2 0,94716 0,4638 ns Res 4 19026 4756,6
Total 5 23531
I dati ottenuti nel 2012, numero di pescatori, autorizzazioni rilasciate, libretti analizzati, numero di
uscite, medie di pescatori al mese, medie di uscite al mese, numero di specie, composizione ed
abbondanza del pescato sono stati successivamente confrontati con quelli relativi al 2009, al 2010
ed al 2011 al fine di effettuare un confronto tra i 4 anni di studio. In riferimento alla tipologia del
pescato ed alla definizione della struttura della comunità, sono stati calcolati gli indici di
80
biodiversità per i 4 anni e messe a confronto le differenti tipologie di pescato. Nelle tabelle
successive si riportano i dati dei 4 anni. Come si può notare mancano alcuni dati relativamente al
2009 e 2010.
Anno N°Pescatori Annuali Mensili Settimanali Mensili - Settimanali Non specificato
2009 467 - - - - -
2010 413 - - - - -
2011 590 354 236 -
2012 521 324 143 32 22 -
Anno N°Pescatori Terra Barca Barca e Terra
- Non specificato
2009 467 - - - - -
2010 413 - - - - -
2011 590 - - - - -
2012 521 376 124 16 - 5
Anno N°Autorizzazioni Annuali Mensili Settimanali - Non specificato
2009 467 - - - - -
2010 413 - - - - -
2011 722 354 368 -
2012 636 324 249 63 - -
Anno N°Autorizzazioni Barca Terra Barca e terra - Non specificato
2009 467 - - - - -
2010 413 - - - - -
2011 722 - - - - -
2012 636 134 477 20 - 5
467 413
590521
0
200
400
600
800
Nu
mer
o p
esca
tori
2009 2010 2011 2012
Numero pescatori
467 413
722
636
0
200
400
600
800
Nu
mer
o a
uto
rizz
azio
ni
2009 2010 2011 2012
Numero Autorizzazioni
Nella tabella sottostante vengono invece indicati il numero di libretti analizzati da cui sono stati
elaborati i dati nei 4 anni di studio.
Anno N°Autorizzazioni
rilasciate N° Libretti restituiti N° Libretti analizzati
N° Libretti Terra
N° Libretti Barca N° Libretti
Barca e terra
2009 467 177 153 94 51 8
2010 413 178 162 96 60 6
2011 722 149 138 93 37 8
2012 636 107 90 69 20 1
81
153
162
138
90
0
50
100
150
200
Nu
mer
o li
bre
tti
2009 2010 2011 2012
Libretti di cattura analizzati
Dall’analisi dei dati a disposizione, si evince un aumento significativo del numero di pescatori nel
2011 rispetto agli anni passati ed una diminuzione seppur minima nel 2012; ciò si riflette anche sul
numero di autorizzazioni rilasciate.
Nelle tabelle sottostanti, vengono indicati il numero totale delle uscite, la media di uscite per
pescatore al mese, la media di pescatori e di uscite al mese, i mesi con più uscite e la composizione
delle catture nei 4 anni di studio.
Anno Totale uscite Media
uscite/mese Media
uscite/pesc/mese Dev.
Stand Media
pescatori/mese Dev.
Stand Mesi con più uscite
2009 1544 154,4 3 0,85 42,6 16,37 Ottobre-Novembre
2010 2570 233,6 3 0,83 73,5 26,57 Febbraio-Ottobre
2011 2250 204,5 3 0,76 70 24,61 Settembre- Ottobre
2012 1358 123,5 2,7 0,36 46,8 7,93 Giugno-Agosto-Settembre
COMPOSIZIONE DELLE CATTURE 2009-2010-2011-2012
2009
Terra Barca Barca e terra Totale N° individui/Pescatore
TOTALE 5890 6088 130 12108 79,1
2010
Terra Barca Barca e terra Totale N° individui/Pescatore
TOTALE 8498 4068 48 12614 78,0
2011
Terra Barca Barca e terra Totale N° individui/Pescatore
TOTALE 9471 3891 177 13539 98,1
2012
Terra Barca Barca e terra Totale N° individui/Pescatore
TOTALE 4508 4419 39 8966 99,6
82
5890
6088
130
8498
4068
48
9471
3891
177
45084419
390
2000
4000
6000
8000
10000
Nu
mer
o in
div
idu
i
2009 2010 2011 2012
Composizione delle catture
Terra
Barca
Barca e terra
Relativamente al numero totale delle uscite ed al totale del pescato, per poter confrontare i risultati
considerata la differenza nel numero di libretti analizzati, i dati sono stati equiparati a 90 libretti.
Anno Totale uscite Abbondanza (N)
2009 908 7122
2010 1427 7007
2011 1467 8842
2012 1358 8966
908
14271467
1358
0
400
800
1200
1600
Nu
mer
o u
scit
e
2009 2010 2011 2012
Uscite
71227007
88428966
0
2000
4000
6000
8000
10000
Nu
mer
o in
div
idu
i
2009 2010 2011 2012
Abbondanza degli individui catturati
Nella tabella sottostante vengono invece riportati i dati relativi all’abbondanza degli individui
catturati, il numero totale di specie, il numero medio di specie al mese e gli altri indici di
biodiversità; ciò al fine di effettuare un confronto tra le comunità censite e la loro struttura nei
diversi anni di studio.
Anno Abbondanza (N) Ricchezza specifica (S) Ricchezza specifica media (Sm) J' H' D c
2009 12108 39 21,1 0,6613 2,454 3,9433 0,1394
2010 12614 37 22,6 0,6511 2,3511 3,8125 0,1569
2011 13539 31 22,8 0,6677 2,2929 3,1534 0,1601
2012 8966 31 21,8 0,7190 2,4692 3,2962 0,1236
83
1210812614
13539
8966
0
2000
4000
6000
8000
10000
12000
14000
Nu
mer
o in
div
idu
i
2009 2010 2011 2012
Abbondanz a deg li individui (N)
39 3731 31
0
10
20
30
40
50
Nu
mer
o s
pec
ie
2009 2010 2011 2012
R ic c hez z a s pec ific a (S )
21,122,6
22,821,8
0
10
20
30
Nu
mer
o s
pec
ie
2009 2010 2011 2012
R ic chez z a s pec ific a media (S m)
2,454 2,35112,2929 2,4692
0
1
2
3
4
2009 2010 2011 2012
Indice di Diveristà specifica Shannon & Weaver (H')
0,6613 0,6511
0,66770,719
0
0,2
0,4
0,6
0,8
1
2009 2010 2011 2012
Indice di Equiripartizione o "evennes"Pielou (J')
3,9433 3,81253,1534 3,2962
0
1
2
3
4
5
2009 2010 2011 2012
Indice di ricchezza in specie Margalef (D)
0,1394
0,1569
0,1601
0,1236
0
0,2
0,4
2009 2010 2011 2012
Indice di dominanza Simpson (c)
Il numero totale di specie catturate nei 4 anni di studio è di 43 rappresentate da 2 molluschi
cefalopodi e 41 specie di osteitti ripartiti in 22 famiglie; come risulta evidente dal grafico e dalle
84
tabelle, la famiglia degli sparidi risulta prevalere con un numero di 10 specie ed una percentuale
pari al 24%. Il numero di famiglie censite in ciascun anno ed il numero totale di famiglie censite
nei 4 anni di studio viene riportato nella tabella seguente.
Famiglie N° specie per famiglie
N° specie totale per famiglie 2009 2010 2011 2012
Belonidae 1 1 1 1 1
Carangidae 3 4 3 3 4
Centracanthidae 2 2 1 1 2
Coryphaenidae 1 1 1 1 1
Labridae 3 2 2 2 3
Merlucciidae - 1 - - 1
Moronidae 1 1 1 1 1
Mugilidae 1 1 1 1 1
Mullidae - 1 1 1 1
Muraneidae 1 1 1 1 1
Pomacentridae 1 1 1 1 1
Pomatomidae 1 - - - 1
Scaridae 1 1 1 1 1
Scombridae 4 2 3 3 4
Scorpaenidae 1 1 1 1 1
Serranidae 2 2 2 2 2
Sparidae 9 9 9 8 10
Sphyraenidae 1 1 1 1 1
Synodontidae 1 - - - 1
Trachinidae 1 1 - 1 1
Trichiuridae - 1 - - 1
Triglidae 1 - - - 1
TOTALE FAMIGLIE 19 19 16 17 22
19 19 16 17
0
10
20
30
Nu
mer
o
2009 2010 2011 2012
Numero famig lie
85
Perc entuale di F amig lie c ens ite dal 2009 al 2012
Moronidae
2%
S corpaenidae
2%
Triglidae
2%Trichiuridae
2%Trachinidae
2%S ynodontidae
2%
S phyraenidae
2%
S paridae
24%
S erranidae
5%
S combridae
10%S caridae
2%
Pomatomidae
2%
Pomacentridae
2%
Muraneidae
2%
Mullidae
2%
Mugilidae
2%
Merlucc iidae
2%
Labridae
7%
Coryphaenidae
2%
Centracanthidae
5%
Carangidae
10%
Belonidae
2%
Nella tabella riportata nella pagina seguente viene mostrata la composizione del pescato nei 4 anni
di osservazione.
86
87
I mesi con più pescato sono risultati i mesi di giugno, luglio e agosto in tutti gli anni di studio. Le
specie più frequenti e abbondanti sono risultate: boga (Boops boops), serrani (Serranus scriba) e
donzelle (Thalassoma pavo e/o Coris julis;) occhialoni (Pagellus bogaraveo) e perchie (Serranus
cabrilla).
Frequenza percentuale (%) delle specie
Nome comune Nome scientifico 2009 2010 2011 2012
Boga Boops boops 24,52 30,80 30,53 20,80
Donzella Coris julis - Thalassoma pavo 11,71 15,70 17,06 20,23
Serrania Serranus scriba 20,94 16,07 15,96 13,42
Occhialone Pagellus bogaraveo 8,47 2,17 3,89 9,75
Perchia Serranus cabrilla 5,76 6,96 6,48 5,91
Sparaglione Diplodus annularis 2,23 3,06 4,01 4,85
Aguglia Belone belone 2,59 1,28 3,72 4,76
Pagello Pagellus spp. 1,88 2,54 1,43 3,73
Occhiata Oblada melanura 4,99 4,50 4,39 3,09
Scorfano Scorpaena spp. 1,45 2,34 2,55 2,14
Sauro Trachurus spp. 1,85 1,05 0,84 1,41
Pagro Pagrus spp. 0,34 1,18 0,95 1,30
Menola Spicara maena 0,91 1,55 0,98 1,28
Spigola Dicentrarchurs spp. 0,01 0,02 0,01 1,10
Castagnola Chromis chromis 1,28 2,13 1,61 0,86
Tonnetto Euthynnus alletteratus 1,24 0,25 0,40 0,78
Palamita Sarda sarda 0,46 1,55 0,86 0,77
Pappagallo Sparisoma cretense 2,84 1,39 0,95 0,74
Dentice Dentex dentex 0,03 1,79 0,22 0,58
Sarago Diplodus spp. 0,78 1,51 0,71 0,52
Ricciola Seriola dumerili 0,21 0,20 0,35 0,38
Lampuga Sphyraena viridensis 0,71 0,55 0,42 0,32
Barracuda Coryphaena hippurus 0,78 0,49 0,56 0,31
Tordo Labrus spp. - Simphodus spp. 0,01 0,13 0,37 0,26
Cefalo Mugilidi 0,32 0,29 0,49 0,23
Pesce pilota Naucrates ductor 0,06 0,02 0,13 0,16
Tonno rosso Thunnus thynnus 0,02 0,02 0,02 0,11
Murena Muraena helena 0,01 0,02 0,04 0,09
Polpo Octopus vulgaris 0,01 0,06 0,02 0,07
Tracina Trachurus spp. 0,04 0,03 0,00 0,03
Triglia Mullus spp. 0,00 0,03 0,01 0,01
Spicara Spicara smaris 1,03 0,20 0,00 0,00
Pesce Pettine Xyrichthys novacula 0,07 0,00 0,00 0,00
Sgombro Scomber scombrus 0,05 0,00 0,00 0,00
Gallinella Trigla spp. 0,05 0,00 0,00 0,00
Salpa Sarpa salpa 0,04 0,00 0,00 0,00
Pesce Lucertola Synodus saurus 0,02 0,00 0,00 0,00
Pesce serra Pomatus saltator 0,01 0,00 0,00 0,00
Mormora Lithognathus mormyrus 0,00 0,06 0,01 0,00
Seppia Sepia officinalis 0,00 0,02 0,00 0,00
Leccia Trachinotus 0,00 0,02 0,00 0,00
Spatola Lepidopus caudatus 0,00 0,01 0,00 0,00
Merluzzo Merluccius merluccius 0,00 0,01 0,00 0,00
88
QUESTIONARI ED INTERVISTE
Come previsto dal protocollo, durante la fase di monitoraggio, sono state realizzate delle interviste
con il supporto di appositi questionari al fine di fornire un quadro generale della pesca ricreativa
all’interno dell’AMP e di delineare il profilo degli utenti.
Sono stati intervistati 50 pescatori ricreativi che esercitano l’attività di pesca all’interno della
riserva, forniti pertanto di autorizzazione rilasciata dalla AMP stessa; questi restituiscono circa il 10
% dei pescatori totali rappresentando quindi un campione significativo di tutti gli utenti.
Le interviste sono state realizzate o durante l’attività di rilievo sul campo o direttamente presso la
sede dell’AMP. Vengono qui riportate le informazioni ricavate dall’analisi dei questionari.
Il 98% (49) degli utenti intervistati è rappresentato da uomini, mentre solo il 2% (1) da donne; il
92% dei pescatori è rappresentato da residenti con autorizzazione di pesca in zona B mentre l’8% da
non residenti con permesso di pesca anche in zona B.
Numero Residenti N° non residenti con permesso di pesca in zona B
46 4
Residenti e non residenti
8%
92%Residente
Non residenti conpermesso in zona B
Degli intervistati, l’82% ha una autorizzazione per pescare da terra, il 16% per pescare da barca ed
il restante 2% per pescare sia da terra che da barca; inoltre il 52% ha una autorizzazione di durata
annuale ed il restante 48% ha una autorizzazione mensile e/o settimanale.
Numero Autorizzazioni
Barca Terra Barca e terra
8 41 1
Annuale Mensile e/o settimanale
26 24
89
Autorizzazione di pesca ricreativa
82%
16% 2%
Terra
Barca
Barca e terra
Autorizzazione di pesca ricreativa
52%
48%
Annuale
Mensile e/o Settimanale
Il primo dato che si è ritenuto opportuno rilevare è stata la distribuzione dei pescatori per fascia di
età; in particolare sono state individuate 5 fasce di età. I risultati relativi espressi come distribuzione
percentuale dei pescatori per fascia d’età, sono rappresentati nel grafico sottostante.
Classi di età
44%
16%
20% 0% 20%
<18
18-30
31-50
51-60
>60
Per quanto riguarda il grado di scolarizzazione, il 46% degli utenti ha il diploma di scuola media
superiore, il 28% il diploma di scuola media, il 12% la laurea; il 14% non ha risposto alla domanda.
Grado di scolarizzazione
12%
46%
0%14%
28%
Elementare
Media
Diploma
Laurea
Nessuna risposta
Il 18% degli intervistati è rappresentato da pensionati, il 56% da lavoratori, il 6% da studenti, l’8%
da disoccupati; il restante 12% non ha fornito alcuna risposta. Per quanto riguarda l’attività di pesca
in senso stretto, in riferimento alla domanda sul sito di pesca, i questionari hanno fornito una
Classi di età N°pescatori
<18 0
18-30 10
31-50 22
51-60 8
>60 10
Scolarizzazione N° pescatori
Elementare 0
Media 14 Diploma 23
Laurea 6
Nessuna risposta 7
90
importante informazione considerato che a parte i rilievi, nei libretti di cattura non viene fornito
alcun dato a riguardo; in particolare, il 2% degli intervistati ha risposto
Professione
56%
8%
18%6%
12%
Pensionato
Disoccupato
Lavoratore
Studente
Nessuna risposta
di non pescare mai all’interno della riserva ma solo all’esterno, il 44% pesca solo in zona B, il 6%
solo in zona C, il 30% pesca indifferentemente in zona B e zona C mentre il restante 18% non ha
fornito alcuna risposta. Da ciò si evince che la maggior parte dei pescatori predilige la zona B e si
può pertanto ipotizzare che una parte consistente delle pescate viene effettuata proprio in questa
zona. In particolare i siti di pesca più frequentati risultano essere nella zona B Capo Meli e Costa
Bianca, e nella zona C, Punta della Mola.
Sito di pesca
30%6%
44%
2%
18%
Zona B
Zona C
Zona C-B
Esterno
Nessuna risposta
.
Siti di pesca più frequentatiSiti di pesca più frequentati
Costa BiancaCosta Bianca
Professione N° pescatori
Pensionato 9
Disoccupato 4 Lavoratore 28
Studente 3
Nessuna risposta 6
Sito di pesca N° pescatori
Zona B 22
Zona C 3
Zona C-B 15
Esterno 1
Nessuna risposta 9
91
Alla domanda riferita agli orari delle uscite, il 26% degli intervistati ha risposto che esce
preferibilmente all’alba, il 48% la mattina, il 14% il pomeriggio ed il restante 12% non mostra
nessuna preferenza esercitando l’attività indifferentemente durante tutto il giorno.
Orario di pesca
26%
48%
14%
0%12%
Alba
Mattina
Pomeriggio
Sera
Varia
In riferimento alla stagionalità, il 34 % dei pescatori ha dichiarato di pescare indifferentemente in
tutte le stagioni, il 34 % esercita l’attività di pesca in estate, il 12% in inverno, il 10% in autunno, il
4% in primavera, il 6% non ha risposto alla domanda.
Stagionalità dell'attività di pesca
6% 12%4%
34%
10%
34%
Inverno
Primavera
Estate
Autunno
Nessuna preferenza
Nessuna risposta
Per quanto riguarda le ore dedicate alla attività di pesca, il 36% si trattiene dalle 4 alle 6 ore, il 30%
dalle 2 alle 4 ore, l’8% dalla 6 alle 8 ore, il 6% da 1 a 2 ore ed il restante 20% non ha risposto alla
domanda.
Ore di permanenza
8%
0%
20%
36%
30%
6%
(1-2)
(2-4)
(4-6)
(6-8)
(8-10)
Nessuna risposta
Orario delle uscite N° pescatori
Alba 13
Mattina 24
Pomeriggio 7
Sera 0
Varia 6
Stagionalità delle uscite N°pescatori
Inverno 6
Primavera 2
Estate 17
Autunno 5
Nessuna preferenza 17
Nessuna risposta 3
Ore di permanenza N° pescatori
(1-2) 3
(2-4) 15
(4-6) 18
(6-8) 4
(8-10) 0
Nessuna risposta 10
92
Alla domanda riferita alla frequenza di uscite in una settimana il 78% degli utenti non ha risposto;
del restante 22%, il 73% ha dichiarato di uscire 1-2 volte a settimana e il 27% esce in media 3-4
volte a settimana.
Frequenza di pesca
22%78%
73%
27%
Nessuna risposta
Risposta
1-2 volte a settimana
3-4 volte a settimana
Per quanto riguarda il numero di giorni dedicato alla attività di pesca in un anno, il 74% degli utenti
non ha risposto; del restante 26%, il 70% ha risposto di uscire dai 50 ai 100 giorni, il 30% ha
affermato di dedicare alla pesca più di 100 giorni l’anno.
Tempo dedicato alla pesca in 1 anno
26%74% 30%
70%
Nessuna risposta
Risposta
50-100 giorni
>100 giorni
Frequenza di pesca (numero pescatori)
Nessuna risposta 39
Risposta 11 (1-2) volte a settimana 8 (2-4) volte a settimana 3
Giorni dedicati all’attività durante l’anno (numero pescatori)
Nessuna risposta 37
Risposta 13 50-100 giorni 9 >100 giorni 4
93
Alla domanda riferita all’utilizzo del pesce catturato, il 54 % non ha risposto; del restante 46%, il
96% ha affermato di farne uso proprio; il restante 4% ha dichiarato di rilasciare le catture a mare
(Catch-release), una tecnica che molte AMP, soprattutto estere stanno adottando.
Utilizzo del pesce catturato
46%54%
96%
4%
Nessuna risposta
Risposta
Uso proprio
Catch-release
In riferimento all’utilizzo degli attrezzi ed alle tecniche di pesca, il 38% dei pescatori da terra
utilizza la canna da lancio, sia da superficie che da fondo, il 24% la canna fissa (fondo), un altro
24% la lenza ed il restante 14% effettua lo spinning. Gli attrezzi utilizzati dai pescatori da barca
intervistati sono risultati in egual misura il bolentino e la traina sia a mano che a mulinello.
Utilizzo pesce catturato (numero pescatori)
Nessuna risposta 27
Risposta 23 Uso proprio 22
Catch-release 1
Attrezzi e metodiche di pesca (numero pescatori)
Barca Terra
Bolentino 4 Canna da lancio 28 Traina 4 Canna fissa 18
Lenza 18
Spinning 10
94
Attrezzi utilizzati per pescare da terra
38%
24%
24%
14%
Canna da lancio
Canna f issa
Lenza
Spinning
Attrezzi utilizzati per pescare da barca
50%50%
Bolentino
Traina
L’esca più utilizzata dai pescatori da terra è quella viva (bigattino) seguita da quella artificiale e
quella morta (gambero); i pescatori da barca preferiscono l’esca artificiale. Dalle risposte date si
evince che le specie più pescate da terra sono i saraghi, le boghe, donzelle, perchie e serrani; da
barca, occhiate, saraghi, aguglie, perchie e serrani.
Per quanto riguarda il costo dell’attività il 62 % degli intervistati non ha risposto; del restante 38%,
il 63% ha dichiarato di spendere meno di 1000 euro l’anno mentre il 37% spende dai 1000 ai 2000
euro; le spese maggiori sono quelle della benzina per raggiungere il sito di pesca per i pescatori da
terra e il carburante per la barca per i pescatori che pescano con la barca; a queste si aggiunge
l’acquisto ed il mantenimento dell’attrezzatura e della barca.
Costo dell'attività di pesca
38%
62% 63%
37%
Nessuna risposta
Risposta
1000 euro
1000 - 2000 euro
Costo attività (numero pescatori)
Nessuna risposta 31
Risposta 19 <1000 euro 12
1000-2000 euro 7
95
Il 36% degli utenti, alla domanda se vivevano conflitti con i pescatori professionali, non ha risposto;
di coloro che hanno risposto il 94% ha dichiarato di non avere conflitti con i pescatori professionali
ed il 6% ha risposto affermativamente attribuendo i conflitti al fatto che spesso questi ultimi
pescano sottocosta interferendo con la loro attività di pesca.
Conflitto con i pescatori professionali
36%
64%
6%
94%
Nessuna risposta
Risposta
Si
No
In riferimento alle domande riguardo la conoscenza della legislazione della pesca ricreativa, del
regolamento della stessa all’interno dell’AMP e dell’iscrizione al MIPAAF ed a enti cooperative o
associazioni, sola una parte degli intervistati ha risposto alle domande; in particolare solo il 36% ha
risposto alla prima domanda; di questi il 67% conosce la legislazione. Solo il 64% ha risposto
riguardo il MIPAAF con un 63% che ha dichiarato di essere iscritto; il 75% di coloro che hanno
risposto riguardo l’appartenenza ad enti, cooperative o associazioni hanno dichiarato di non essere
iscritto a nessuna cooperativa o associazione a differenza della restante parte; in particolare di questi
alcuni sono iscritti alla Lega Navale o alla Fipsas. Il 95% di quelli che hanno risposto alla domanda
se conoscevano il regolamento dell’AMP (42%) hanno affermato di conoscerlo.
Conflitto pescatori professionali (numero pescatori)
Nessuna risposta 18
Risposta 32 Si 2 No 30
Conoscenza legislazione pesca ricreativa (numero pescatori)
Nessuna risposta 32
Risposta 18 Si 12 No 6
96
Conoscenza della Legislazione della pesca ricreativa
36%64% 33%
67%
Nessuna risposta
Risposta
Si
No
Conoscenza del regolamento della pesca ricreativa in AMP
58% 42%
95%
5%
Nessuna risposta
Risposta
Si
No
Iscrizione al MIPAAF
36%64%
63%
37%
Nessuna risposta
Risposta
Si
No
Iscrizione ad enti, categorie o associazioni
68%32%
75%
25%
Nessuna risposta
Risposta
Si
No
Dai questionari inoltre sono emerse alcune informazioni importanti, in particolare delle criticità
vissute dai pescatori ricreativi che lamentano in primo luogo la presenza di subacquei che
interferiscono con l’attività di pesca, gli accessi ai punti di pesca spesso difficoltosi e impervi, la
sporcizia dei siti, soprattutto quella lasciata dagli stessi pescatori; molti a riguardo hanno proposto
di porre cartelli che invitano alla pulizia ed al rispetto dei luoghi. Ancora alcuni lamentano la
presenza di pescatori non residenti che pescano in zona B e soprattutto la mancanza di controlli
auspicando in questo senso una maggiore sorveglianza. Per quanto riguarda l’istituzione dell’AMP,
la maggior parte dei pescatori non si è espressa a riguardo; solo pochi hanno dichiarato che un
beneficio appare evidente nell’incremento, seppur minimo, del pescato.
Conoscenza regolamento pesca ricreativa AMP (numero pescatori )
Nessuna risposta 29
Risposta 21 Si 20 No 1
Iscrizione a enti cooperative o associazioni (numero pescatori )
Nessuna risposta 34
Risposta 16 Si 4 No 12
Iscrizione al MIPAAF (numero pescatori )
Nessuna risposta 18
Risposta 32 Si 20 No 12
97
CONCLUSIONI
In questa prima stesura del lavoro sono stati riportati i dati elaborati ed i risultati ottenuti nel primo
anno di monitoraggio. Alla luce del prosieguo del progetto, si riserva di discutere e commentare i
risultati nell’elaborato finale in cui, i dati ottenuti ad oggi verranno incrementati con quelli reperiti
nelle prossime attività di campionamento. Tuttavia si rende necessario puntualizzare alcune
rilevanze emerse durante il periodo di osservazione e di elaborazione dei dati legate principalmente
al raggiungimento degli obiettivi del progetto stesso.
L'analisi fatta in questa sede ha evidenziato infatti la necessità di implementare i dati e le
informazioni relative alle attività di pesca all’interno dell’AMP al fine di ottenere un quadro più
completo ed esaustivo delle stesse all’interno della riserva, indispensabile per l’adozione di
eventuali misure gestionali scientificamente basate e socialmente orientate e mirate a massimizzare
i benefici economici e sociali generati dalle attività di pesca.
Confermata l’importanza e la validità dello studio in termini di descrizione, conoscenza e
caratterizzazione delle attività di pesca ricreativa e professionale, la mancanza di una attività
continua della pesca professionale all’interno dell’AMP e la carenza di informazioni riguardo il sito
di pesca per la pesca ricreativa ha condizionato la determinazione dell’effetto riserva indotto dalla
attuale gestione dell’AMP.
Dai dati relativi alla pesca professionale, infatti non sono emerse attività continue in AMP da parte
di pescatori professionali in possesso di licenza per diversi motivi attribuibili secondo il loro punto
di vista alle limitazioni spazio-temporali e a quelle legate alle caratteristiche degli attrezzi imposte
dal regolamento stesso.
In ragione del basso numero di osservazioni condotte nelle zone interne alla riserva, non è stato
possibile valutare appieno le differenze esistenti tra le diverse zone di pesca sottoposte ad un
diverso regime di regolamentazione e di conseguenza un eventuale effetto riserva; infatti,
nonostante il confronto effettuato sui pochi dati a disposizione non ha evidenziato nessuna
differenza tra i rendimenti della piccola pesca all’interno e fuori l’area protetta, probabilmente il
numero ridotto di pescate su cui quest’ultimo è stato basato potrebbe aver influenzato il risultato
delle analisi statistiche.
Lo stesso problema si è presentato anche per quanto riguarda la pesca ricreativa; dallo studio di
quest’ultima sono emersi risultati relativi al numero di autorizzazioni rilasciate per pescare
all’interno dell’AMP, alle specie più frequenti, agli attrezzi più utilizzati etc. Ciò ha permesso di
descrivere l’entità del fenomeno, di sottolinearne l’importanza e la diffusione all’interno dell’AMP
98
del Plemmirio e di affermare come quest’attività, a livello locale, sta subendo un notevole
incremento conformemente a quanto sta accadendo nel resto del Mediterraneo.
Tuttavia la mancanza di alcune informazioni come per esempio il dato relativo al sito di pesca,
fondamentale nella valutazione dell’effetto riserva, non ha permesso di fare alcuna considerazione a
riguardo in quanto, non avendo la possibilità di distinguere le diverse zone di pesca, nulla si può
dire sulle eventuali differenze di biomassa e biodiversità presenti nelle aree in cui la pesca ricreativa
è sottoposta ad un diverso regime di regolamentazione.
Al fine di studiare gli eventuali benefici dell’AMP sui popolamenti ittici e riportare le evidenze
scientifiche di un eventuale effetto riserva, occorre implementare i dati relativi alla pesca in AMP
per potere effettuare un confronto significativo tra le risorse ittiche presenti all’interno della riserva
ed in particolare nelle zone sottoposte a diverso regime di tutela ed all’esterno della stessa. In
questo senso si provvederà ad intensificare i rilievi relativamente alla pesca ricreativa per ottenere
un dato più significativo riguardo il sito di pesca ed in riferimento alla pesca professionale si
procederà ad un monitoraggio più intenso di uno o due pescatori che pescano più frequentemente
all’interno della area in modo da incrementare il numero dei rilievi relativi alle pescate all’interno
dell’AMP.
In riferimento invece allo studio della componente socio-economica degli utenti, le attività di
rilevamento sul campo e l’analisi effettuata tramite la somministrazione dei questionari ci ha
permesso di interagire direttamente con i pescatori e di conoscere l’opinione di questi ultimi
sull’AMP che per la maggior parte asseriscono che l’istituzione della AMP non ha avuto un effetto
significativo sulle attività di pesca. Tuttavia, il dato più significativo ed al tempo stesso
preoccupante emerso in questa fase dello studio e così come riportato in altri studi effettuati in altre
aree marine protette, fa riferimento alla difficile convivenza tra il mondo della pesca e le finalità
istitutive dell’area protetta: i pescatori, pur riconoscendo l’importanza dell’AMP, continuano a
manifestare un atteggiamento di diffidenza ed a volte di ostilità; è auspicabile in questo senso e per
il superamento di tali criticità uno sforzo cooperativistico, organizzativo e progettuale finalizzato a
promuovere la collaborazione e partecipazione dei pescatori alle attività gestionali.
Il progetto verrà pertanto continuato ed implementato alla luce delle evidenze e criticità emerse
nella prima fase di realizzazione; ciò permetterà di analizzare e quantificare in maniera più
approfondita gli impatti delle attività di pesca sui popolamenti ittici all’interno dell’Area Marina
Protetta ed, al tempo stesso, di conseguire una analisi più attenta relativamente alla determinazione
dell’effetto riserva. La conoscenza e lo studio di tali parametri risultano infatti indispensabili per
confermare l’adeguatezza del sistema di regolamentazione adottato, ribadire i benefici conseguenti
99
all’istituzione dell’AMP e fornire criteri essenziali per l’individuazione di modelli e strategie di
gestione in grado di rendere le attività di pesca compatibili con la tutela dell’ecosistema marino e lo
sfruttamento delle risorse.