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L. Bontempi www.tecnicabontempi.it “Le novità sulla filtrazione dell’aria introdotte dalla nuova normativa UNI EN ISO 16890“

“Le novità sulla filtrazione dell’aria introdotte dalla …...Classificazione secondo ISO 16890‐1:2016 L. Bontempi Classificazione secondo ISO 16890:2016 Il circuito di prova

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“Le novità sulla filtrazione dell’aria introdotte dalla nuova normativa

UNI EN ISO 16890“

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Norme attuali applicate nel mondo sui filtri usati per la

ventilazione:

UNI EN 779:2012

ASHRAE 52.2:2017

..altre in altri singoli paesi (ABNT NBR 16101 brasile, ecc.)

Da giugno 2018:

• Un nuovo standard sui filtri e relativa classificazione a livello

internazionale (ISO)

UNI EN ISO 16890 (*)

“filtri aria per la ventilazione generale”

(*) standard unico per la sola Europa

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Perché un nuovo standard di valutazione dei filtri ?

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A cosa servono i filtri dell’aria nella ventilazione generale?

• Pulire l’aria negli ambienti indoor eliminando le sostanze

inquinanti particellari, sia quelle prodotte all’interno che

quelle provenienti dall’esterno, garantendo cosi che le loro

concentrazioni interne medie non superino i valori imposti

per legge in aria ambiente.

• Tali valori imposti sono espressi in massa per unità di

volume (µg/m3) in relazione al loro diametro e al tempo di

esposizione.

• Gli inquinanti particellari sono divisi per diametro aeraulico

equivalente e raggruppati in tre macro categorie dimensionali

PM1 PM2,5 e PM10.

• La categoria più piccola (PM1) è parte integrante della

maggiore, es. PM2,5 e PM10.

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Le categorie di particelle considerate ai fini della valutazione

della qualità dell’aria

• Le tre macro categorie dimensionali PM1 PM2,5 e PM10.

• PM1 : tutte le particelle inferiori al micron

• PM2,5 : tutte le particelle inferiori ai 2,5 micron

• PM10 : tutte le particelle inferiori ai 10 micron

Il PM2,5 contiene la categoria inferiore e cioè PM1

Il PM10 contiene le categorie inferiori e cioè PM1 e PM2,5

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Riferimenti

I limiti di legge

AQG: linee guida OMS

Il PM1 non è attualmente considerato nella legislazione

Italiana e nelle direttive comunitarie.

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Riferimenti

La nuova norma UNI EN 16798.3 :2018 (ex 13779:2008)

la classificazione dell'aria immessa: SUP

❑ - SUP1 si applica quando l'aria immessa soddisfa i valori limite delle linee guida

dell’OMS (2005) e qualsiasi standard nazionale o regolamenti di qualità dell’aria

con valori limite pari a un fattore x 0,25

❑ - SUP2 si applica quando l'aria immessa soddisfa i valori limite delle linee guida

dell’OMS (2005) e qualsiasi standard nazionale o regolamenti di qualità dell’aria

con valori limite pari a un fattore x 0,5

❑ - SUP3 si applica quando l'aria immessa soddisfa i valori limite delle linee guida

dell’OMS (2005) e qualsiasi standard nazionale o regolamenti di qualità dell’aria

con valori limite pari a un fattore x 0,75

❑ - SUP4 si applica quando l'aria immessa soddisfa i valori limite delle linee guida

dell’OMS (2005) e qualsiasi standard nazionale o regolamenti di qualità dell’aria

con valori limite pari a un fattore 1.

❑ - SUP5 si applica quando l'aria immessa soddisfa i valori limite delle linee guida

dell’OMS (2005) e qualsiasi standard nazionale o regolamenti di qualità dell’aria

con valori limite pari a un fattore x 1,5

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La classificazione dei filtri aria secondo la UNI EN 779:2012

• Efficienza media spettrale con valutazione riferita al diametro aeraulico della particella

pari a 0,4 micron (DEHS)

• Perdita di carico di fine prova 250/450 Pa

• Efficienza minima per i soli filtri F7, F8, F9

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La classificazione dei filtri aria secondo la UNI EN 779:2012

I limiti e gli «inganni»

Prove di efficienza in laboratorio:

Efficienza proporzionale allo sporcamento e quindi al delta di perdita

Filtro in materiale vetroso Filtro in materiale sintetico

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La classificazione dei filtri aria secondo la UNI EN 779:2012

I limiti e gli «inganni»

Prove di efficienza in condizioni reali d’uso

Filtro in materiale vetroso Filtro in materiale sintetico

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La classificazione dei filtri aria secondo la UNI EN 779:2012

I limiti e gli «inganni»

❑ Efficienza media dichiarata ingannevole per tutte le tipologie di

filtro (media vetroso o sintetico).

❑ Valori minimi dichiarati di efficienza solo per le classi F7, F8 e F9,

per le altre classi non esistono valori minimi garantiti

❑ Nessun dato dichiarato distingue e aiuta nella scelta del filtro

❑ La classificazione in base al diametro 0,4 micron non aiuta la scelta

in base ai nuovi regolamenti di legge in merito all’aria pulita da

garantire in ambiente

❑ La classe dei filtri F viene spesso determinata dalla semplice prova

sul media filtrante utilizzato e non sull’intero filtro.

❑ Nessuna relazione ne dichiarazione sulle tre macro categorie

dimensionali PM1 PM2,5 e PM10

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I filtri aria saranno scelti in funzione della loro efficienza minima

nei confronti delle 3 categorie dimensionali prese a riferimento e

di una quarta che raggruppa tutte quante le polveri.

Classificazione secondo ISO 16890‐1:2016

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Classificazione secondo ISO 16890:2016

Il circuito di prova per la EN 16890 è praticamente lo stesso utilizzato per la

EN 779 e ASHRAE 52.2.

Il contaminante di prova preso a riferimento, è liquido (DEHS) per

dimensioni di particelle tra lo 0,3 e 1,0 μm e solido (KCl) per dimensioni di

particelle tra 1,0 e 10 μm.

La EN 16890 è composta da 4 parti che regolano il processo di prova e

normano separatamente il metodo di prova e la classificazione.

❑ Parte 1: definisce il sistema di classificazione

❑ Parte 2: indica le procedure per la prova di efficienza spettrale e della

resistenza al moto del filtro in funzione della portata d’aria.

❑ Parte 3: è relativa alla prova di efficienza gravimetrica per filtri che hanno

un’efficienza rispetto al PM10 inferiore al 50%

❑ Parte 4: definisce il processo per eliminare la carica elettrostatica del filtro

intero con vapori di alcol isopropilico.

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Classificazione secondo ISO 16890:2016

Procedura di prova

❑ Determinazione dell’efficienza spettrale secondo Parte 2 sul filtro nuovo e

dell’andamento della caduta di pressione in funzione della portata d’aria

❑ Eliminazione della carica elettrostatica secondo Parte 4

❑ Determinazione dell’efficienza spettrale secondo Parte 2 sul filtro

condizionato/scaricato

❑ Calcolo della curva di efficienza media tra quella del filtro nuovo e quella del

filtro condizionato

❑ Classificazione del filtro secondo Parte 1

❑ Eventuale misura dell’efficienza gravimetrica e della resistenza al moto in

funzione della polvere catturata dal filtro secondo Parte 3

❑ La polvere sintetica (L2 diversa dalla 779) per la determinazione dell’efficienza

gravimetrica e per la prova di accumulo è definita dalla ISO 15957:2015

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Classificazione secondo ISO 16890:2016

Esempio di risultati

PM1 PM2,5 PM10

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Classificazione secondo ISO 16890:2016

Tabella riassuntiva

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Classificazione secondo ISO 16890:2016 filtri in serie

PM 2,5 ePM2,5 PM2,5 ePM2,5 PM2,5

60 µg/m3 65% 21 µg/m3 95% 1,05 µg/m3

ePM2.5 65% + ePM2.5 95% = ePM2.5 98%

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Grazie per l’attenzione

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