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7.7-20aprile2008 pag.undici Pubblica Amministrazione Communication for the open minded Visitate il sito www.siemens.it/open e dite sì allinnovazione nella comunicazione professionale. Pronto?... Pronto?... Da oggi, fatevi sentire! Scegliete la proposta di comunicazione integrata Open Communication di Siemens e avrete sempre a disposizione un canale preferenziale per raggiungere i vostri contatti. Questa soluzione si integra perfettamente allinfrastruttura IT già esistente nella vostra organizzazione, grazie a unarchitettura basata su standard aperti. Addio segreterie e linee occupate. Benvenuta comunicazione uniÞcata! Pronto! www.siemens.it/open PIANO TRIENNALE PA. Ammontano a circa 700 gli interventi innovativi programmati per il triennio 2008-2010 secondo il Piano elaborato dal Cnipa V algono almeno 6 mi- liardi di euro, spalmati dal 2008 al 2010, le “buone intenzioni” della Pubblica amministrazione italiana non solo per mettere cittadini e imprese al centro della progettazione dei ser- vizi erogati, ma anche per creare maggior valore aggiunto per il Sistema Paese e ridargli competiti- vità. Questo, in sintesi, l’obiettivo del Piano Triennale per l’Ict della PA centrale elaborato dal Cnipa e predisposto sulla base delle propo- ste programmatiche delle ammini- strazioni centrali dello Stato e degli enti pubblici non economici. Circa 700 i progetti programmati dalla PA per un valore di 6 miliardi, di cui circa 2,1 per il 2008. Un importo elevato ma in linea con i precedenti Piani triennali. Al di là delle cifre spicca però la necessità di abbinare all’innovazione tecnologica anche la re-ingegnerizzazione dei processi lavorativi dell’apparato pubblico. Il Piano cita espressamente uno studio congiunto di McKinsey e London School of Economics, secondo cui “armonizzare e sincronizzare inno- vazione tecnologica e innovazione organizzativa può far aumentare la produttività dei destinatari degli interventi fino al 20%, a fronte di un incremento di appena il 2% se l’innovazione è fondata principal- mente sulla tecnologia e dell’8% se l’innovazione è solo organizzativa”. La modernizzazione della PA, inol- tre, deve poggiare su nuovi bacini di utenza su cui investire e temi innovativi su cui operare. Tra gli obiettivi del nuovo Piano ci sono la qualificazione della domanda di innovazione tecnologica della PA, in più stretta correlazione con la programmazione dello sviluppo di obiettivi strategici di innovazione nei servizi e di miglioramento delle performance degli uffici pubblici. E si punta a inserire lo stesso Piano nel processo di programmazione strategica già attuato nella PA, orga- nizzato sulla base delle “missioni” dello Stato, individuando indicatori di risultato non solo tecnologici, ma viceversa ben percepibili da cittadi- ni e imprese. I progetti sono stati organiz- zati dal Cnipa attorno a tre macro obiettivi: miglioramento della per- formance della PA; innovazione dei servizi per cittadini ed imprese; innovazione nelle tecnologie del- l’informazione e delle Tlc. I progetti sono poi stati ulterior- mente classificati in relazione a 10 linee d’azione fra cui: il potenzia- mento delle infrastrutture tecnolo- giche e il recupero della loro effi- cienza (con una previsione di spesa pari a circa 374 milioni di euro); lo sviluppo di sistemi applicativi a supporto dell’efficienza dell’azione amministrativa (circa 355 milioni di euro); lo sviluppo dei servizi in rete. Il 7% della previsione di spesa è destinato all’integrazione in rete di servizi e banche dati, circa il 4,4% alla sicurezza, il 3,7% al supporto della valutazione dell’azione ammi- nistrativa ed il 3,8% all’adozione di soluzioni tecnologiche innovative, il 2,7% a interventi di dematerializza- zione e gestione documentale. Lo sforzo maggiore di innovazio- ne continua a concentrarsi in alcuni grandi ministeri ed Enti: Economia e Finanze, Giustizia, Interno. Il dicastero di via XX Settembre, con tutte le sue componenti, rappresenta da solo circa il 43% del fabbisogno totale di spesa per l’ICT program- mata dalla PA centrale nel 2008. Tra gli enti pubblici non economici, le previsioni di fabbisogno sono con- centrate in Inpdap, Inps e Inail. Un elemento che emerge dal Piano è la necessità di coordinare le azioni della PA verso cittadini e im- prese con un approccio “multilivel- lo” e una “governance condivisa”, che tenga conto dei diversi soggetti che operano a favore del Paese. Il Piano testimonia, tra l’altro, come il fabbisogno finanziario per l’Ict “gestionale” della Pubblica amministrazione cominci a calare - pur restando ancora pari a circa la metà del fabbisogno complessivo - liberando risorse per l’innovazione, grazie ai progetti di razionalizzazio- ne e innovazione messi in cantiere, alla sempre maggiore efficienza della tecnologia ed al diminuire del prezzo unitario. Ma anche grazie al supporto del Cnipa, che ha pro- mosso interventi di efficientamento e innovazione che hanno consentito di ridurre l’impatto della gestione sul budget dell’Ict della PA tra i quali vanno ricordati, almeno, la rete e i servizi Spc, i progetti per la diffusione del Voip. A complemento dei progetti programmati dalle Amministrazioni pubbliche, il Piano Triennale riporta anche il quadro degli interventi in- tegrativi che il Cnipa effettuerà nel triennio a supporto delle Ammini- strazioni centrali. Interventi che vanno dal supporto all’introduzio- ne nella PA di tecnologie innovative - come il Voip, il wireless, l’Rfid, alla razionalizzazione dell’uso delle infrastrutture e dei servizi Ict - alla realizzazione di servizi in rete multicanale e in grado di aumentare i servizi in rete che consentono di completare online tutto l’iter della pratica (si tratta dei cosiddetti servizi di livello 4 secondo la specifica Ue, che in Italia rappresentano ad oggi solo il 10% dei servizi messi in rete dalla PA). Altri interventi si prefiggono di aumentare la facilità di interazione di cittadini ed imprese con la Pubbli- ca amministrazione, partendo dalla constatazione di come - secondo il rapporto di avanzamento per il 2007 del Piano d’azione per l’iniziativa i2010 definito dall’Unione europea - , in Italia l’uso di servizi online da parte dei cittadini, nonostante l’am- pia disponibilità dei servizi stessi e la crescente diffusione di Internet, sia ancora basso (ventesimo posto nel rank), a causa soprattutto delle difficoltà nel completare la pratica in rete e monitorarne gli esiti inter- medi. Sei miliardi di buone intenzioni In pole position c’è la reingegnerizzazione dei processi lavorativi ROBERTOCAPELLI Diminuisce il fabbisogno nanziario per l’Ict «gestionale» Più risorse a favore di razionalizzazione ed efcienza PROGETTI LA GRANDE SFIDA DELLA SECURITY IN CANTIERE Un capitolo rilevante del Piano riguarda gli investimenti sulla sicurezza logica e fisica dei sistemi. Solo circa la metà delle amministrazioni, infatti, ha una voce in bilancio specifica dedicata a questo tema e il 20% delle amministrazioni centrali non ha mai effettuato un’analisi dei rischi connessi alla sicurezza. Secondo il Cnipa serve maggiore attenzione ai diversi fattori che assicurano la sicurezza complessiva dell’Ict, tra cui il disaster recovery e la continuità operativa, la protezione delle reti e la prevenzione degli attacchi, la formazione del personale e l’adeguamento dell’organizzazione interna per la gestione della sicurezza, per non vanificare gli investimenti effettuati. In coerenza con la strategia multilivello cui si ispira, il Piano Triennale definisce anche una serie di azioni integrative specifiche che il Cnipa attuerà a favore di Regioni e autonomie locali. In tale ambito, solo attraverso gli Accordi di Programma Quadro (Apq) in quattro anni sono state definite intese tecnico-progettuali tra Regioni da un lato e Cnipa e Dipartimento Innovazione e Tecnologie della Presidenza del Consiglio per oltre 550 interventi con un valore complessivo superiore a 1,3 miliardi di euro. R.C.

“Più risorse a favore di razionalizzazione ed ef cienza · ne nella PA di tecnologie innovative - come il Voip, il wireless, l’Rfid, alla razionalizzazione dell’uso delle infrastrutture

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Page 1: “Più risorse a favore di razionalizzazione ed ef cienza · ne nella PA di tecnologie innovative - come il Voip, il wireless, l’Rfid, alla razionalizzazione dell’uso delle infrastrutture

N°7.7-20aprile2008 pag.undiciPubblica Amministrazione

Communication for the open minded

Visitate il sito www.siemens.it/opene dite sì all�innovazione

nella comunicazione professionale.

Pronto?... Pronto?... Da oggi, fatevi sentire! Scegliete la proposta di comunicazione integrata Open Communication di Siemens e avrete sempre a disposizione un canale preferenziale per raggiungere i vostri contatti. Questa soluzione si integra perfettamente all�infrastruttura IT già esistente nella vostra organizzazione, grazie a un�architettura basata su standard aperti. Addio segreterie e linee occupate. Benvenuta comunicazione uniÞ cata!

Pronto!

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PIANO TRIENNALE PA. Ammontano a circa 700 gli interventi innovativi programmati per il triennio 2008-2010 secondo il Piano elaborato dal Cnipa

Valgono almeno 6 mi-liardi di euro, spalmati dal 2008 al 2010, le

“buone intenzioni” della Pubblica amministrazione italiana non solo per mettere cittadini e imprese al centro della progettazione dei ser-vizi erogati, ma anche per creare maggior valore aggiunto per il Sistema Paese e ridargli competiti-vità. Questo, in sintesi, l’obiettivo del Piano Triennale per l’Ict della PA centrale elaborato dal Cnipa e predisposto sulla base delle propo-ste programmatiche delle ammini-strazioni centrali dello Stato e degli enti pubblici non economici. Circa 700 i progetti programmati dalla PA per un valore di 6 miliardi, di cui circa 2,1 per il 2008. Un importo elevato ma in linea con i precedenti Piani triennali. Al di là delle cifre spicca però la necessità di abbinare all’innovazione tecnologica anche la re-ingegnerizzazione dei processi lavorativi dell’apparato pubblico. Il Piano cita espressamente uno studio congiunto di McKinsey e London School of Economics, secondo cui “armonizzare e sincronizzare inno-vazione tecnologica e innovazione organizzativa può far aumentare la produttività dei destinatari degli interventi fino al 20%, a fronte di un incremento di appena il 2% se l’innovazione è fondata principal-mente sulla tecnologia e dell’8% se l’innovazione è solo organizzativa”. La modernizzazione della PA, inol-tre, deve poggiare su nuovi bacini di utenza su cui investire e temi innovativi su cui operare. Tra gli obiettivi del nuovo Piano ci sono la qualificazione della domanda di innovazione tecnologica della PA, in più stretta correlazione con la programmazione dello sviluppo di obiettivi strategici di innovazione nei servizi e di miglioramento delle performance degli uffici pubblici. E si punta a inserire lo stesso Piano nel processo di programmazione strategica già attuato nella PA, orga-nizzato sulla base delle “missioni” dello Stato, individuando indicatori di risultato non solo tecnologici, ma viceversa ben percepibili da cittadi-ni e imprese.

I progetti sono stati organiz-

zati dal Cnipa attorno a tre macro obiettivi: miglioramento della per-formance della PA; innovazione dei servizi per cittadini ed imprese; innovazione nelle tecnologie del-l’informazione e delle Tlc.

I progetti sono poi stati ulterior-mente classificati in relazione a 10 linee d’azione fra cui: il potenzia-mento delle infrastrutture tecnolo-giche e il recupero della loro effi-cienza (con una previsione di spesa pari a circa 374 milioni di euro); lo sviluppo di sistemi applicativi a

supporto dell’efficienza dell’azione amministrativa (circa 355 milioni di euro); lo sviluppo dei servizi in rete. Il 7% della previsione di spesa è destinato all’integrazione in rete di servizi e banche dati, circa il 4,4% alla sicurezza, il 3,7% al supporto della valutazione dell’azione ammi-nistrativa ed il 3,8% all’adozione di soluzioni tecnologiche innovative, il 2,7% a interventi di dematerializza-zione e gestione documentale.

Lo sforzo maggiore di innovazio-ne continua a concentrarsi in alcuni

grandi ministeri ed Enti: Economia e Finanze, Giustizia, Interno. Il dicastero di via XX Settembre, con tutte le sue componenti, rappresenta da solo circa il 43% del fabbisogno totale di spesa per l’ICT program-mata dalla PA centrale nel 2008. Tra gli enti pubblici non economici, le previsioni di fabbisogno sono con-centrate in Inpdap, Inps e Inail.

Un elemento che emerge dal Piano è la necessità di coordinare le azioni della PA verso cittadini e im-prese con un approccio “multilivel-

lo” e una “governance condivisa”, che tenga conto dei diversi soggetti che operano a favore del Paese.

Il Piano testimonia, tra l’altro, come il fabbisogno finanziario per l’Ict “gestionale” della Pubblica amministrazione cominci a calare - pur restando ancora pari a circa la metà del fabbisogno complessivo - liberando risorse per l’innovazione, grazie ai progetti di razionalizzazio-ne e innovazione messi in cantiere, alla sempre maggiore efficienza della tecnologia ed al diminuire del prezzo unitario. Ma anche grazie al supporto del Cnipa, che ha pro-mosso interventi di efficientamento e innovazione che hanno consentito di ridurre l’impatto della gestione sul budget dell’Ict della PA tra i quali vanno ricordati, almeno, la rete e i servizi Spc, i progetti per la diffusione del Voip.

A complemento dei progetti programmati dalle Amministrazioni pubbliche, il Piano Triennale riporta anche il quadro degli interventi in-tegrativi che il Cnipa effettuerà nel triennio a supporto delle Ammini-strazioni centrali. Interventi che vanno dal supporto all’introduzio-ne nella PA di tecnologie innovative - come il Voip, il wireless, l’Rfid, alla razionalizzazione dell’uso delle infrastrutture e dei servizi Ict - alla realizzazione di servizi in rete multicanale e in grado di aumentare i servizi in rete che consentono di completare online tutto l’iter della pratica (si tratta dei cosiddetti servizi di livello 4 secondo la specifica Ue, che in Italia rappresentano ad oggi solo il 10% dei servizi messi in rete dalla PA).

Altri interventi si prefiggono di aumentare la facilità di interazione di cittadini ed imprese con la Pubbli-ca amministrazione, partendo dalla constatazione di come - secondo il rapporto di avanzamento per il 2007 del Piano d’azione per l’iniziativa i2010 definito dall’Unione europea - , in Italia l’uso di servizi online da parte dei cittadini, nonostante l’am-pia disponibilità dei servizi stessi e la crescente diffusione di Internet, sia ancora basso (ventesimo posto nel rank), a causa soprattutto delle difficoltà nel completare la pratica in rete e monitorarne gli esiti inter-medi.

Sei miliardi di buone intenzioniIn pole position c’è la reingegnerizzazione dei processi lavorativi

ROBERTOCAPELLI

Diminuisce il fabbisogno nanziario per l’Ict «gestionale»Più risorse a favore di razionalizzazione ed efcienza“

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LA GRANDE SFIDA DELLA SECURITYIN CANTIERE

Un capitolo rilevante del Piano riguarda gli investimenti sulla sicurezza logica e fisica dei sistemi. Solo circa la metà delle amministrazioni, infatti, ha una voce in bilancio specifica dedicata a questo tema e il 20% delle amministrazioni centrali non ha mai effettuato un’analisi dei rischi connessi alla sicurezza. Secondo il Cnipa serve maggiore attenzione ai diversi fattori che assicurano la sicurezza complessiva dell’Ict, tra cui il disaster recovery e la continuità operativa, la protezione delle reti e la prevenzione degli attacchi, la formazione del personale e l’adeguamento dell’organizzazione interna per la gestione della sicurezza, per non vanificare gli investimenti effettuati. In coerenza con la strategia multilivello cui si ispira, il Piano Triennale definisce anche una serie di azioni integrative specifiche che il Cnipa attuerà a favore di Regioni e autonomie locali. In tale ambito, solo attraverso gli Accordi di Programma Quadro (Apq) in quattro anni sono state definite intese tecnico-progettuali tra Regioni da un lato e Cnipa e Dipartimento Innovazione e Tecnologie della Presidenza del Consiglio per oltre 550 interventi con un valore complessivo superiore a 1,3 miliardi di euro. R.C.