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Periodico di informazione amministrativa del Comune di Sesto Calende n. 1 - Marzo 2014 Notizie dal Comune n. 2 NdC 3 “Quando sogni da solo è un sogno. Quando sognamo insieme è l’inizio di una nuova realtà” Cari concittadini, cinque anni fa, quando ho deciso di candidarmi alla carica di Sindaco di Sesto Calende, forse non avevo ben misurato il forte lavoro e le difficoltà che mi attendeva- no, non avevo valutato attentamente la portata della fortissima crisi che si sarebbe abbattuta sull’Italia e, di riflesso, sulle comunità locali e sulle amministrazioni co- munali. Forse sono stato incosciente ad abbandonare la mia attività di imprenditore per intraprendere questa nuova avventura: ma se oggi dovessi decidere se rifare quella scelta, la rifarei senza dubbi e con ancora tantis- simo entusiasmo. Ho iniziato questa bellissima esperienza quando ave- vo 34 anni, ancora un po’ acerbo sia di politica sia di amministrazione locale. Oggi, penso che ciò sia stata la mia fortuna: con un po’ di irruenza iniziale, con molta (forse troppa) determinazione e con grande passione ho potuto fare scelte innovative e importanti per la città, senza essere condizionato da nessuno, ma sostenuto e ben consigliato da tutti i componenti dell’amministrazione. Non devo e non posso essere io a giudicare i risultati di questi cinque anni: ciò di cui sono sicuro è di aver sempre lavorato, a volte magari anche sbagliando, per il bene di Sesto, per migliorare la qualità della vita dei miei concittadini. Vi chiedo scusa se utilizzo il mio ultimo editoriale su Sesto Informazioni per parlarvi di alcune mie emozioni personali: ma in cinque anni ho dovuto solo pensare ad amministrare, e non mi sono mai preso quattro righe (se non quando è nata la mia bimba Ludovica Maria) da condividere con voi. Forse è per questo che alcuni cittadini dicono che sono troppo freddo e pragmatico, poco simpatico: dico sempre, a questi cittadini, che non mi conoscono bene, e che se mi conoscessero meglio cambierebbero idea. In questo momento, mi viene spontaneo ripensare a qualche momento di questi cinque anni trascorsi insie- me a voi. Ricordo quando ho indossato per la prima volta la fascia Lo spettacolo che i sestesi mattinieri possono godere del Monte Rosa

“Quando sogni da solo è un sogno. Quando …...è un sogno. Quando sognamo insieme è l’inizio di una nuova realtà” Cari concittadini, cinque anni fa, quando ho deciso di candidarmi

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Periodicodi informazioneamministrativadel Comune diSesto Calende

n. 1 - Marzo 2014

Notizie dal Comunen. 2

NdC 3

“Quando sogni da solo è un sogno. Quando sognamo insieme è l’inizio di una nuova realtà”

Cari concittadini, cinque anni fa, quando ho deciso di candidarmi alla carica di Sindaco di Sesto Calende, forse non avevo ben misurato il forte lavoro e le diffi coltà che mi attendeva-no, non avevo valutato attentamente la portata della fortissima crisi che si sarebbe abbattuta sull’Italia e, di rifl esso, sulle comunità locali e sulle amministrazioni co-munali. Forse sono stato incosciente ad abbandonare la mia attività di imprenditore per intraprendere questa nuova avventura: ma se oggi dovessi decidere se rifare quella scelta, la rifarei senza dubbi e con ancora tantis-simo entusiasmo.Ho iniziato questa bellissima esperienza quando ave-vo 34 anni, ancora un po’ acerbo sia di politica sia di amministrazione locale. Oggi, penso che ciò sia stata la mia fortuna: con un po’ di irruenza iniziale, con molta (forse troppa) determinazione e con grande passione ho potuto fare scelte innovative e importanti per la città, senza essere condizionato da nessuno, ma sostenuto e ben consigliato da tutti i componenti dell’amministrazione.Non devo e non posso essere io a giudicare i risultati di questi cinque anni: ciò di cui sono sicuro è di aver sempre lavorato, a volte magari anche sbagliando, per il bene di Sesto, per migliorare la qualità della vita dei miei concittadini.Vi chiedo scusa se utilizzo il mio ultimo editoriale su Sesto Informazioni per parlarvi di alcune mie emozioni personali: ma in cinque anni ho dovuto solo pensare ad amministrare, e non mi sono mai preso quattro righe (se non quando è nata la mia bimba Ludovica Maria) da condividere con voi.Forse è per questo che alcuni cittadini dicono che sono troppo freddo e pragmatico, poco simpatico: dico sempre, a questi cittadini, che non mi conoscono bene, e che se mi conoscessero meglio cambierebbero idea. In questo momento, mi viene spontaneo ripensare a qualche momento di questi cinque anni trascorsi insie-me a voi.Ricordo quando ho indossato per la prima volta la fascia

Lo spettacolo che i sestesi mattinieri possono godere del Monte Rosa

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tricolore e ho giurato davanti al Consiglio comunale: allora, mi sono reso conto che dovevo cercare di rappresentare tutti, ho capito che dovevo fare la diff erenza, che ero il sindaco, e che non potevo deludere i miei cittadini. Mi sono tornati in mente tutti gli inse-gnamenti ricevuti nella mia vita, ho ricordato che quando uno si prende un impegno deve onorarlo. E così, dal giorno dopo, ho lavorato tantissimo, con orari spesso impossibili.Ricordo la prima festa di Sesto Città: mi tremano ancora le gam-be quando ripenso a quanta gente era nelle strade, contenta e orgogliosa per un prestigioso traguardo raggiunto. Ricordo con emozione tutti gli incontri con i bambini dell’asilo nido e delle scuole, con le mamme e con i papà impegnati tutti i giorni a lavorare e a portare avanti i progetti per la loro famiglia. Che bello averli conosciuti e rappresentati! Sono grato a tutti per aver condiviso con me le loro gioie e a volte i loro dolori.Ricordo gli anziani, sempre generosi di aff etto per la mia persona e pieni di rispetto per la carica che rivesto: per la loro cultura e formazione, il Sindaco è sempre una fi gura istituzionale che incarna e rappresenta tutta la comunità. Ricordo con speciale commozione gli incontri con coloro che han-no raggiunto il traguardo del secolo di vita, carichi di anni, di esperienze, di saggezza.Ricordo gli innumerevoli incontri con le associazioni di carattere civile, militare, patriottico, religioso, culturale, artistico, scolasti-co, turistico, sportivo, assistenziale, del volontariato… Tutte que-ste molteplici realtà costituiscono la vera forza propulsiva della nostra città. Molto diverse fra loro, sono accomunate dalla passio-ne e dalla generosità con la quale i loro componenti si spendono per il bene dei nostri concittadini.Purtroppo, ci sono stati anche i momenti diffi cili, quando devi prendere decisioni pesanti o impopolari (per fortuna poche), op-pure quando fi nisci in prima pagina sui giornali per fatti che non ti riguardano, e ai quali ti senti del tutto estraneo, sicuro della

piena linearità e correttezza del tuo comportamento. Avrete visto, qualche giorno fa, come io (e di rifl esso anche Sesto) sia stato trattato sui giornali. All’interno di questo numero di Sesto Informazioni abbiamo sinteticamente spiegato come sono andati i fatti. Il tempo sarà galantuomo: sono sicuro che questa amministrazione ne uscirà pulita, trasparente e ancora più forte. Ho passato una settimana con il mal di stomaco con un po’ di rabbia e tanta delusione: ma ho deciso che, per dimostrare che non si ha nulla da temere, bisogna metterci la faccia sempre e andare avanti a testa alta, per il bene di Sesto e dei Sestesi.Vorrei prendere qualche riga per ringraziare una persona che insie-me a me, tutti i giorni, ha condiviso il peso di questa carica: la mia Valentine. Lei mi ha supportato (e sopportato) in questi 5 anni. Solo lei sa quante volte abbiamo rinunciato a stare insieme perché prima c’erano gli impegni istituzionali, o quante notti ci siamo svegliati perché il telefono suonava per qualche problema. Insieme a Margherita, Vittoria e Ludovica Maria siete i miei amori.Colgo l’occasione per rivolgermi a voi Consiglieri, ringraziando-vi sinceramente per la collaborazione, sempre attiva e preziosa. Non troverò mai più una squadra di persone cosi sincere, leali e laboriose.Nelle ultime settimane tanti, tantissimi cittadini mi stanno fa-cendo complimenti per i lavori realizzati e i progetti messi in campo, chiedendomi se mi ricandiderò alle prossime elezioni. La mia risposta è sempre la stessa: i complimenti vanno fatti ai Sestesi, che cinque anni fa hanno creduto alla possibilità di un cambiamento e, ciascuno per la propria parte, hanno contribuito a farlo diventare realtà. Sono io, quindi, che chiedo a tutti Sestesi di “ricandidarsi” per portare avanti con me questo aff ascinante e ambizioso progetto.

Il SindacoMarco Colombo

Il Sindaco Marco Colombo

Periodico d’informazione amministrativa del Comune di Sesto Calenden.1 Marzo 2014 - Notizie dal Comune n. 2 del 12/3/2014 - NdC 3

Direttore Editoriale: Marco ColomboDirettore Responsabile: Carlo Baruffi (carlo.baruffi @notiziedalcomune.com)

Redazione: Renzo Besozzi, Enrico Crenna, Stefano Maria Daverio, Samanta Francese, Rossana Girotto, Francesco Signori

Revisione testi: Flavio Della MuziaSegreteria di redazione: Loredana D’Agaro

Impaginazione: Cecilia ModiFotografi e: Archivio Notizie dal Comune sas,

Giorgio Bogni, Gianfranco Girardi, Mauro TrivellatoRedazione, amministrazione e stampa:

Notizie dal Comune sas - Via San Biagio, 21- CambiagoTel. 0284341362 - Email: [email protected]

www.notiziedalcomune.comRegistrazione Tribunale di Bergamo n. 9/1986

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LA PAROLA AL SINDACO

In questo numero

Una doverosa precisazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3Il completamento del Palazzo Municipale . . . . . . . 4Polizia Locale: le attività svolte . . . . . . . . . . . . . . . . 5Scuola... e ancora scuola . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6Commercio, turismo e sociale . . . . . . . . . . . . . . . . . 8Le prossime elezioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10Nuovo gestore dei parcheggi a pagamento . . . . . 11Non dimentichiamo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12Nella tenuta della Piana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13La giornata del Banco Farmaceutico . . . . . . . . . . 14Dopo 27 anni rischia la chiusura . . . . . . . . . . . . . . 15AgustaWestland nel sociale . . . . . . . . . . . . . . . . . 16Aprile: tributo a De Andrè . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17L’angolo della poesia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18Eventi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20Pagina dei gruppi consiliari . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23

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3UNA DOVEROSA PRECISAZIONE

Avrete visto sui giornali che Sesto è stata interessa-ta da un’accusa per l’assunzione di un dipendente: Sesto Calende non c’entra e vi spieghiamo perché.Il Comune ha legittimamente assunto un dipenden-te, in sostituzione di un’altro che lasciava volonta-riamente il posto di lavoro, attraverso l’utilizzo del-la graduatoria di un concorso pubblico di un altro comune della provincia di Varese.Questa modalità di assunzione è prevista dalla legge e fa risparmiare molto tempo e denaro alle ammini-strazioni comunali che non devono ogni volta fare un nuovo concorso per un’assunzione e quindi pro-cedere velocemente - se serve - con la sostituzione di un dipendente. Nel nostro caso si era liberato un posto che doveva essere rapidamente sostituito per-ché riguardava uno sportello di servizio al pubblico, che sarebbe andato in crisi senza la persona addetta, causando un forte disservizio per i cittadini.I nostri funzionari comunali, che sono responsabi-li delle assunzioni dei dipendenti (il Sindaco e la Giunta non c’entrano nulla con le procedure di as-sunzione), hanno legittimamente deciso di utilizza-re la graduatoria che si era già formata in un altro Comune, assumendo il secondo classifi cato in quel concorso. Il Comune di cui stiamo parlando è quel-lo di Osmate.Si è scoperto molto tempo dopo che il concorso di Osmate era sotto indagine perché la prima classifi -cata era la fi danzata del fi glio del Sindaco di quello stesso comune.Non vogliamo giudicare questa ‘coincidenza’ tutta-via è chiaro che, a cose fatte, se avessimo saputo di successive indagini sul concorso, mai avremmo utilizzato quella graduatoria ma ci saremmo rivolti altrove. Comunque era impossibile saperlo e quindi bene hanno fatto i nostri funzionari a usare la prima graduatoria disponibile.Perché dunque il Sindaco e parte della Giunta di allora, insieme a tre nostri funzionari sono stati tirati in ballo in questa vicenda, visto che noi non c’entriamo nulla nello svolgimento di quel maledet-to concorso? Perché il Pubblico Ministero ritiene che il Comune di Sesto avrebbe assunto la seconda classifi cata per fare un ‘favore’ al Sindaco di Osma-te, evitando che questa persona - avendo ottenuto comunque un posto di lavoro - potesse fare ricor-so contro l’assunzione della fi danzata del fi glio del Sindaco di Osmate. Tutta questa macchinosa con-giura all’insaputa sia della prima che della seconda

classifi cata. Bisogna dire inoltre che la seconda di quel concorso, la nostra dipendente, è stata assunta dopo che erano già scaduti i termini per un eventua-le suo ricorso. Perché il Sindaco di Sesto, la Giunta, tre nostri stimati funzionari, avrebbero dovuto ac-calorarsi così per il Sindaco di Osmate? Non si sa. Nelle carte è detto chiaramente che non c’è nessuna ipotesi di arricchimento di nessuno: i soldi quindi non c’entrano, lo dice lo stesso magistrato. Nessuno dei sestesi interessati ha mai neanche co-nosciuto la ‘sindaca’ di Osmate. E’ chiaro che Sesto non c’entra e siamo sicuri che verrà dimostrato.Un ultimo chiarimento necessario: perché il Sinda-co e una parte della Giunta di Sesto sono state tirate in ballo, se dell’assunzione se ne sono occupati i soli funzionari comunali? Perché per potere usare la graduatoria di un altro comune occorre che ci sia una delibera di Giunta che autorizza un accordo con un altro comune per l’uso della graduatoria stessa. Tutto qui. Per questo motivo solo gli assessori pre-senti in Giunta quella mattina sono stati indagati e quelli che erano assenti perché impegnati altrove no. La Giunta ed il Sindaco, che la presiede, ap-provano centinaia di delibere durante un mandato amministrativo di cinque anni: tutte le delibere si basano sul fatto che i funzionari responsabili, che si intendono per mestiere di questioni giuridiche e di procedure, insomma di legittimità degli atti ammi-nistrativi, mettano il loro parere favorevole sull’atto che viene portato in Giunta. Senza questo parere l’atto non può procedere. Su questo presupposto di fi ducia, da parte degli am-ministratori verso i funzionari, si basa il buon fun-zionamento della macchina amministrativa: in caso contrario si incepperebbe.Noi amministratori siamo convinti che anche in questo caso la proposta di delibera, fi rmata dai fun-zionari responsabili, sia legittima e sia stata predi-sposta in buona fede: se non fosse così sarebbe im-possibile amministrare. Perché quindi abbiamo reso pubblica la notizia se ancora non si sa se saremo rinviati a giudizio o no? Evidentemente per trasparenza e correttezza nei confronti dei sestesi. Intendiamo presentarci a te-sta alta alle prossime elezioni amministrative, non avendo nulla da nascondere e sicuri di essere giudi-cati dai cittadini per le tante iniziative che abbiamo realizzato.

Concorsi truccati? Sesto non c’entraDi Marco Colombo, Giovanni Buzzi, Raffaele Bertona,Edoardo Favaron, Orlando Veronese

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4 LAVORI PUBBLICI

Con il completamento delle facciate in-terne, prospicienti i cortili, i lavori esterni sul Palazzo Municipale sono terminati. Occorre ricordare che è stato possibi-le realizzare quest’opera grazie ai fondi dell’8 per mille per la conservazione dei beni culturali civili, ottenuti anche grazie all’interessamento dei nostri parlamenta-ri, rappresentanti delle istanze del nostro territorio. Altrimenti non sarebbe stato possibile affrontare uno sforzo economi-co così rilevante, a causa dei vincoli deri-vanti dal patto di stabilità.Il cantiere delle facciate ha interessato anche i serramenti esterni in legno, le in-ferriate e le coperture con la sostituzione, ove necessario, di canali e pluviali, non-ché della fascia di gronda delle coperture e delle zone in cui un intervento di so-stituzione del manto si rendeva non più procrastinabile. È stato anche ricollocato il pennone, perduto nel corso degli anni, ma chiaramente rappresentato nei dise-gni di progetto dell’edifi cio e di cui, ac-cedendo alla cornice dell’orologio verso piazza Mazzini si è ritrovata la base.Ancora più importante è ricordare l’in-gente lavoro svolto nella riorganizza-zione degli spazi interni del palazzo, realizzata all’inizio del mandato, in cui sono stati adeguati quasi tutti gli uffi ci comunali, al principale scopo di offrire migliori condizioni di lavoro ai dipen-denti, spazi adeguati alle moderne esi-genze e dotazioni di sistemi informatici.

Spazi più decorosi consentono maggiore effi cienza e soprattutto maggior rispetto nei confronti di chi vi lavora. Più effi -cienza e spazi più accoglienti (anagrafe, sportello tecnico, comando della Polizia Locale) consentono un migliore servizio ai cittadini, i veri proprietari e principali utenti del Palazzo dei Sestesi.Da ultimo è altresì previsto e di prossima realizzazione anche l’adeguamento degli spazi che accolgono il servizio ragioneria e la segreteria.Anche la ricollocazione di numerose opere d’arte della collezione comunale offre un duplice vantaggio, le opere d’ar-te sono sottratte alle ingiurie del tempo (non più accatastate in locali non acces-sibili) ma affi sse su pareti visibili a tutti e così offerte alla fruizione dei cittadini.Dopo decenni di carente manutenzione, abbiamo potuto restituire ai cittadini la loro casa, la Casa dei Sestesi, con l’inau-gurazione alla presenza del Prefetto, del-le autorità civili, militari e religiose. Oltre a queste realizzazioni è in fase di defi nizione il progetto per le pavimenta-zioni dei cortili. Questa “restituzione” non poteva essere carente sul piano culturale e testimonia-le. In una prima fase si è provveduto alla ripubblicazione del libro del Cacciari “Sesto Calende e la sua rinascita”, realiz-zata con il contributo e la partecipazione del Lions Club Sesto – Somma, opera che descrive lo stato delle opere pubbli-

che durante il periodo 1928-1930 ed in particolare del palazzo municipale. Suc-cessivamente è stato incaricato l’Arch. Matteo Rancan di svolgere un preciso ed accurato studio della documentazione ar-chivistica e di redigere un volume utile a ricostruire le fasi e le vicende della storia del palazzo municipale, che si è dipanata nel corso di ormai tre secoli, dal 1882 ad oggi. Storia che intrecciandosi con quella della nazione, durante il periodo monar-chico, quello fascista e quello repubbli-cano poi, non era mai stata indagata in modo sistematico, in relazione a questo edifi cio che per sua natura rappresenta tangibilmente la città e soprattutto i meri-ti dei nostri concittadini.

Il completamento del Palazzo MunicipaleDi Raffaele Bertona, Assessore ai Lavori Pubblici ed Ambiente

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5POLIZIA LOCALE

Di seguito alcuni dati relativi alle attività d’istituto svolte dalla Polizia Locale di Se-sto Calende nel corso del 2013.

• Sono stati rilevati n. 31 incidenti stra-dali, dei quali n. 26 con feriti.

• Sono state effettuate n. 25 rimozioni forzate, n. 4 recuperi di veicoli abban-donati e qualifi cati come rifi uto specia-le, n. 3 fermi amministrativi di veicolo, n. 20 sequestri amministrativi e nessun sequestro penale.

• Sono state effettuate n. 5 sospensioni di patenti di guida.

• Sono stati disposti n. 37 sospensioni di carte di circolazione per mancata revi-sione e n. 5 ritiri di patenti di guida .

• Sono state segnalate n. 178 patenti di guida per la sospensione in caso di re-cidiva.

• Sono stati decurtati n. 1567 punti dalle patenti dei quali n. 98 da quelle rila-sciate da meno di tre anni.

• Sono stati redatti n. 36 atti di polizia giudiziaria.• Non sono stati eseguiti arresti.• Sono stati controllati n. 124 cittadini

extracomunitari alcuni dei quali ac-compagnati per identifi cazione e per i procedimenti conseguenti.

• Sono state eseguite n. 2 espulsioni di cittadini extracomunitari.

• Sono stati effettuati n. 45 servizi con-giunti con le altre forze di polizia.

• Sono state organizzate n. 857 pattu-glie nell’ambito dei controlli di polizia

stradale, con conseguente verifi ca di n. 8654 veicoli

• Sono state accertate e verbalizzate n. 5364 violazioni alle norme del codice della strada, di cui n. 1569 per accessi in ZTL, n. 69 per superamento dei li-miti di velocità accertate con telelaser/autovelox e n. 95 per passaggi con se-maforo rosso.

• Sono state accertate e verbalizzate n. 44 violazioni ai regolamenti comunali.

• Sono stati discussi in dibattimento n. 115 ricorsi al giudice di pace.

• Sono stati inviati n. 77 ricorsi al prefetto.

• Sono state emanate n. 76 ordinanze.• Sono stati emessi n. 68 permessi per

persone disabili e n. 787 permessi per accesso alle zone a traffi co limitato.

• Sono stati eseguiti n. 628 accertamenti in materia anagrafi ca.

• Sono stati effettuati controlli in n. 53 mercati settimanali e straordinari comprensivi di 47 servizi in borghese.

• Sono stati effettuati n. 26 controlli in materia urbanistico-edilizia, alcuni dei quali hanno determinato la comunica-zione di notizia di reato alla Procura di Busto Arsizio

• Sono stati effettuati n. 47 controlli in ma-teria di commercio e pubblici esercizi.

• Sono stati effettuati n. 32 controlli in materia di pubblicità.

• Sono stati effettuati n. 43 controlli in materia di cantieri stradali e viabilità.

In termini di impegno orario è possibile evidenziare un totale di 5718 ore/lavoro dedicate al controllo del territorio delle quali:4395 per attività di polizia stradale; 675 per controlli di pubblica sicurezza anche in modo congiunto con altre forze di polizia; 235 per controlli in borghese al mercato settimanale; 129 per controlli dei cantieri stradali e della viabilità conseguente; 81 per controlli in materia di pubblicità e pubbli-che affi ssioni; 98 per controlli in materia di commercio e pubblici esercizi; 105 in ma-teria di urbanistica, edilizia e sicurezza nei cantieri.Anche nel corso del 2013, per problemi connessi al patto di stabilità, non è stato possibile effettuare con la frequenza voluta i servizi nelle ore serali ma, specie nel pe-riodo estivo, sono state garantite pattuglie esterne durante le principali manifestazioni. Anche nel corso del 2013 vi è stata la parte-cipazione al Patto per la sicurezza dei laghi Maggiore e di Lugano, che ha visto coin-volti numerosi organi di polizia coordinati dalla Prefettura e dalla Questura di Varese. La fattiva collaborazione con le altre Forze dell’Ordine, con le quali intercorre un otti-mo rapporto, specialmente con l’Arma dei Carabinieri ed il Corpo Forestale dello Sta-to, in quanto presenti sul territorio, nonché con i volontari della Protezione Civile del Parco Ticino, ha determinato il manteni-mento di un elevato standard di controllo e di sicurezza sul territorio cittadino.

Le attività svolte nel 2013Di Michele Signò, Comandante Polizia Locale

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È stato scritto che la validità del progetto di un’Amministrazione pubblica (comunale pro-vinciale, regionale…) dipende dalla capacità di guardare al futuro con la chiara preoccupazione di tendere ad offrire valide certezze formative, orien-tate non solo a garantire servizi e strutture, ma so-prattutto la formazione delle giovani generazioni, che costituiscono il “vero domani” della società e saranno all’altezza dei loro compiti, solo se è stata loro offerta la possibilità di una formazione uma-na integrale, anche in grado di guardare con ampia apertura mentale ai problemi che inevitabilmente saranno chiamati a risolvere.Allora, il progetto di un’Amministrazione Comu-nale è valido se prevede la dovuta attenzione ad un percorso educativo inseparabile dalla scuola, inte-sa non solo come struttura, ma innanzitutto come ambito di solida formazione mediante la propo-sta di valide occasioni e rielaborazione culturale. Occorre, quindi, offrire servizi, che si dimostrino coerentemente in linea con gli obiettivi primari, che non possono non riferirsi alla persona.In questa linea si è mossa la nostra Amministra-zione Comunale, che, come si è potuto di volta in volta constatare, ha sempre dimostrato forte sensibilità e attenzione verso la scuola locale di qualsiasi tipo.L’elenco di quanto si è fatto e si sta facendo è lun-go ma è anche possibile una rifl essione sul “come” si è agito e sul “perché” sono state privilegiate al-cune scelte piuttosto che altre. È stata sempre una questione di qualità e di atten-zione costante alle esigenze educative, che sono la conseguenza di una precisa scala di valori. Si è agito senza lasciarsi condizionare dalle ideologie e da scelte magari più gratifi canti per il ritorno di immagine e per convenienze di natura politica.

Tutti i plessi scolastici sono stati ascoltati ed è ov-vio che gli interventi e le realizzazioni sono coin-cise con un preciso esame delle situazioni a cui sono seguiti orientamenti coerenti.Mi sembra corretto elencare almeno qualche rea-lizzazione pratica, senza cedere ad atteggiamenti propagandistici, ma suffi cientemente espressive di una forte attenzione ai bisogni, anche quando si è trattato di realtà scolastiche abbastanza picco-le, ma sicuramente espressione viva di una base coesa e direttamente legata, in modo determinato, agli ambiti dove si sviluppa il processo di appren-dimento e di formazione dei nostri fi gli.Ecco un eloquente elenco di quanto si è fatto e si sta facendo e che può fare anche presagire quanto l’attuale Amministrazione potrà fare in futuro. Oltre alle risorse destinate alla realizzazione del Piano del Diritto allo Studio, con le quali si sono soddisfatte tutte le richieste avanzate dalle singole scuole, è bene ricordare anche i numerosi inter-venti di rifacimento e ristrutturazione, resi possi-bili anche grazie all’interessamento del Sindaco per reperire fi nanziamenti pubblici.- Asilo Nido: realizzazione degli adeguamenti

necessari per il rispetto delle normative antin-cendio, sistemazione del tetto, e sistemazio-ne di tutto il controsoffi tto della struttura.(€ 17.132,00)

- Scuola dell’Infanzia Bassetti: rifacimento del controsoffi tto oltre che dei nuovi serramenti ter-moisolanti conservando però il serramento sto-rico.

Restauro degli intonaci a graffi to del Salone (€ 145.500,00). Grazie al Bilancio Partecipato si è potuta realizzare, all’esterno una struttura coperta per area giochi dei bambini. Verranno inoltre restaurate le scale esterne e i relativi muri

Scuola …e, poi, ancora scuola Di Silvia Fantino, Assessore all’Istruzione

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7PUBBLICA ISTRUZIONE

GRAZIE ALLA COOPERATIVA CIRCOLO MULINI

Fortunatamente, all’interno della nostra comunità sestese esistono ancora persone e gruppi organizzati, che si aprono ai bisogni della collettività e dimostrano sensibilità nel sostenere con generosità iniziative fi nalizzate ad offrire varie opportunità ad istituzioni im-portanti per la formazione dei nostri ragazzi. È proprio il caso della Cooperativa Circolo Mulini, cui va il nostro sentito ringraziamento per l’attenzione verso le scuole. Mi riferisco all’allestimento dell’aula di informatica realizzata presso la scuola primaria Matteotti, che ha consentito di offrire ai ragazzi una possi-bilità, oggi indispensabile, per una partecipazione attiva ed effi cace allo svolgimento del lavoro didattico.All’ISIS Dalla Chiesa è stato offerto un defi brillatore, strumento indi-spensabile per interventi urgenti ed immediati, soprattutto oggi, in

un contesto sociale che è diventato frenetico e non sempre favore-vole alla serenità e tranquillità interiore. I responsabili della Coope-rativa si sono pure impegnati a fornire un’adeguata competenza e preparazione a cinque persone che operano all’interno della scuola. Hanno, inoltre, fi nanziato l’acquisto di materiale didattico di vario genere per la scuola dell’Infanzia Rodari.Dire grazie sembra poco. Tuttavia, è per l’Assessorato all’Istruzione un modo consapevole e sentito per confermare un vivo compiacimento nel constatare che esistono, all’interno della nostra città, molti segni positivi di parteci-pazione e condivisione dei bisogni. Questo vale soprattutto quando l’obiettivo, come in questo caso, sono i ragazzi e i giovani, il nostro vero futuro.

L’aula di informatica presso la scuola primaria Matteotti

fronte Sempione.- Scuola dell’Infanzia Materna Rodari: sosti-

tuzione caldaia (€ 14.098,00).- Scuola dell’Infanzia Montessori: riparazione

e ripristino montascale (€ 5.055,00). In fase di realizzazione l’illuminazione par-

cheggio esterno.- Scuola Primaria Toti: rifacimento impianto di

riscaldamento, sostituzione caldaia e posa nuo-va pavimentazione (€ 22.200,00).

- Scuola Primaria Matteotti: rifacimento com-pleto dei bagni, spostamento mensa e aggiunta nuova aula (€ 128.000,00).

- Scuola Primaria Ungaretti: rifacimento par-ziale impianto riscaldamento (€ 5.560,00).

- Scuola Secondaria di I° grado Bassetti: po-sizionamento di nuovi generatori di calore e re-alizzazione di centrale termica più ecologica e in grado di garantire un sensibile risparmio energe-tico, verniciatura e tinteggiatura aule e vani scale, interventi di sicurezza (€ 26.990,00).

Nel piano triennale delle opere pubbliche è previ-sta la completa ristrutturazione della palestra, che riguarderà il rifacimento del pavimento, dei ser-ramenti e degli impianti termico ed elettrico oltre al ripristino dei servizi igienici e degli spogliatoi.

Come è stato evidenziato abbiamo cercato di la-vorare su ampio raggio intervenendo là dove ci è parso di scorgere urgenze e priorità.

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Tre anni di lavoroDi Edoardo Favaron, Assessore al Commercio e Servizi Sociali

COMMERCIO, TURISMO E SOCIALE

Da quasi tre anni svolgo l’incarico di assessore ai ser-vizi sociali e mi presto a concludere il mio mandato, questo mi ha comportato di dover ascoltare dram-matiche richieste di aiuto economico da parte di un crescente numero di persone; richieste per le quali molto spesso mi rammarico di non saper trovare del-le soluzioni, soprattutto per quanto riguarda il tema del lavoro. In Italia, il periodo socioeconomico che stiamo af-frontando viene considerato come uno dei peggiori a partire dalla fi ne della seconda guerra mondiale. In Europa la crisi è generalizzata, mentre le “tigri

economiche” dei paesi orientali, Cina in testa, han-no una economia che procede a ritmi sostenuti. Tutto questo è dovuto al fatto che il costo del lavoro di quei paesi è di gran lunga inferiore a quello che abbiamo in Europa e soprattutto in Italia. Come poter competere con paesi nei quali retribu-zioni e sicurezza sul lavoro avvengono in condizioni che giustamente noi riteniamo improponibili? Men-tre la nostra imprenditoria, che opera nel rispetto del-le normative vigenti, viene soffocata da un prelievo fi scale dei più esosi al mondo, in diverse realtà pre-senti in Italia possiamo constatare che si sta facendo largo una imprenditoria straniera, che aggredisce il nostro tessuto produttivo, ignorando le nostre regole economiche ed in materia di sicurezza: i tragici fatti di Prato ne sono solo un esempio. Sono in aumento gli imprenditori stranieri che offrono opportunità di lavoro anche agli italiani, ma a condizioni che vanifi -cano anni di “conquiste sindacali”, e pur di lavorare molti abbassano la testa ad accettano anche condizio-ni impensabili fi no a qualche anno fa. Gran parte della classe politica sembra lontana da que-sti problemi, con il risultato di avere uno stato intransi-gente nei confronti della nostra imprenditoria, preoc-cupato a garantirsi le capacità di spesa incrementando il debito pubblico. Uno stato che considera prioritarie le questioni legate all’immigrazione, che rappresenta uno dei principali aspetti della sovrappopolazione in determinate aree del pianeta e che non potremo cer-to risolvere con ricette pseudo-solidaristiche. Questi aspetti condizionano inevitabilmente anche l’anda-mento economico della nostra città, con ripercussioni che ne limitano le capacità di spesa sul sociale. Il comparto turistico è in affanno, il settore industria-le, tranne che in limitate realtà, è in sofferenza. Buo-ne, invece, le performance di Agusta Westland, che traina le poche aziende ad essa legate. Il settore del commercio e dei servizi nella nostra città “tiene” ancora, anche se i margini di guadagno si sono compressi notevolmente ed assistiamo ad un preoc-cupante susseguirsi di aperture e chiusure di attività.Per quanto riguarda l’operato della nostra Ammini-strazione Comunale, posso affermare, magari facen-do trapelare anche un pizzico di orgoglio, che il frutto di una buona collaborazione, tra Sindaco, assessorati preposti ed associazioni, ha permesso di effettuare un calendario di eventi, distribuiti nei vari periodi dell’anno, che hanno promosso l’immagine della no-stra città, portando vantaggi al commercio e turismo. A questo possiamo aggiungere che, dai dati contenuti

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9COMMERCIO, TURISMO E SOCIALE

in due distinte analisi comparate, fatte e pubblicate da CONFARTIGIANATO-Varese, la nostra città risulta essere la migliore di 141 comuni della provincia di Varese. Per quanto riguarda l’applicazione della vitupera-ta Tares, si è optato per individuare coeffi cienti che non aggravino imprese e cittadini! Ma ancor di più ci premia un secondo studio, sempre di CONFAR-TIGIANATO-Varese, il quale, prendendo a campio-ne i 53 comuni della provincia di Varese a maggiore popolazione, ci colloca al terzo posto per i migliori indicatori oggettivi; davanti a Sesto ci sono solo due grandi città: Busto Arsizio e Varese. In questi tre anni ho toccato con mano molte pro-blematiche che sono state aggravate da questa crisi economica e sociale, che ha colpito soprattutto quella parte della nostra cittadinanza che già vive una situa-zione precaria. Sono stati affrontati problemi legati alle abitazioni, dando priorità alle situazioni dove si è in presenza di sfratto esecutivo, intervenendo nei limiti di quanto ci compete nel rapporto tra ALER e COMUNE. Siamo riusciti, anche in presenza del patto di stabili-tà, a confermare il giusto apporto di ausili ai disabili ed alle persone in particolare grado di disagio.Anche se le risorse sono esigue, abbiamo optato per non aumentare le tariffe dei pasti e dei servizi a domi-cilio per persone anziane, sole e non autosuffi cienti.Nel periodo prenatalizio, accompagnato dalle assi-stenti sociali, mi sono recato in visita a tutte quelle persone che, affette da invalidità, sono costrette a ri-manere in casa o su una carrozzina, per constatare personalmente la qualità dei servizi erogati, riceven-do ringraziamenti sia per la qualità dei servizi che per la gentilezza e professionalità del personale operante.

Durante i colloqui del martedì ho incontrato tante persone che chiedono aiuto, aiuto che può essere for-nito soprattutto attraverso l’opera delle associazioni di volontariato presenti sul territorio. Associazioni che si reggono sulla buona volontà di tante persone, che dedicano il proprio tempo e tal-volta anche personali aiuti economici, per portare un aiuto concreto a chi soffre. A queste persone, che permettetemi di considerare le più vicine agli angeli, un sincero ringraziamento: grazie a voi la nostra società è migliore! Voglio portare a conoscenza della gara di solidarietà, che è partita qualche mese fa dal comitato di quartie-re di Lisanza e che coinvolge tutta la nostra comunità sestese, a favore di due bambini colpiti da una grave e rara malattia genetica: la S.M.A., della quale in Ita-lia si conoscono soltanto altri due casi. Di recente ho incontrato il presidente della “Coope-rativa Erre-Esse”, cooperativa che opera sul nostro territorio con una struttura che favorisce l’inserimen-to sociale e nel mondo lavorativo di persone diversa-mente abili. Questa cooperativa fornisce servizi inerenti alla ma-nutenzione del verde ed è in condizione di eseguire lavori di “piccolo assemblaggio” di componenti in-dustriali. La cooperativa, mantenuta attiva con il contributo di volontari, per mancanza di commesse sta anch’essa attraversando una grave crisi, che potrebbe minare la possibilità di proseguire le attività. Alla cooperativa ho confermato il mio impegno per trovare una solu-zione che possa consentirle di continuare.Concludo ringraziando, con un grazie sincero e con-vinto, i funzionari, le assistenti sociali ed i volontari che hanno collaborato con me in questi tre anni.

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10 CONSULTAZIONI ELETTORALI

Le elezioni dei membri del Parlamento Europeo spettanti all’Italia e le elezioni amministrative si svolgeranno domenica 25 maggio. La legge di stabilità ha apportato delle modifi che sugli orari delle ope-razioni di votazione in occasione delle consultazioni elettorali o referen-darie - che solitamente si prolungavano anche nella successiva giornata del lunedì – stabilendo che dal 2014 si svolgeranno nella sola giornata di domenica, dalle 7 alle 23.00.Hanno diritto di voto tutti i cittadini che sono iscritti nelle liste elettorali del Comune di Sesto Calende e che alla data delle elezioni abbiano compiuto il 18esimo anno di età. Il seggio al quale recarsi per votare con il relativo indirizzo è indicato sulla tessera elettorale.L’ubicazione dei seggi è la seguente:Sezione 1: Edifi cio Comunale piazza Mazzini 17 Sezione 2: Scuole Elementari “G. Ungaretti” via Vittorio Veneto 34 Sezione 3: Scuole Elementari “G. Matteotti” viale Ticino 22 – Q.re MuliniSezione 4: Scuole Elementari “G. Matteotti” viale Ticino 22 – Q.re MuliniSezione 5: Scuola dell’infanzia “M. Montessori” via Molino 6 – Q.re OrianoSezione 6: Scuole Elementari “G. Ungaretti” via Vittorio Veneto 34Sezione 7: Scuole Elementari “G. Ungaretti” via Vittorio Veneto 34Sezione 8: Scuole Elementari “G. Ungaretti” via Vittorio Veneto 34Sezione 9: Scuole Elementari “E. Toti” via Alla Punta 19 – Quartiere LisanzaSezione 10: Scuola dell’infanzia “M. Montessori” via Molino 6 – Q.re OrianoSezione 11: Ambulatorio via Grisoni 5 – Quartiere Lentate

Le sezioni 4, 8 e 10 sono prive di barriere architettoniche e accessibili agli elettori non deambulanti.Per votare è necessario esibire un documento di riconoscimento valido e la tessera elettorale- La tessera elettorale è già in possesso di tutti coloro che sono iscritti

nelle liste elettorali (vale per 18 votazioni); ai diciottenni che votano per la prima volta e a chi si è trasferito da poco a Sesto Calende verrà inviata una comunicazione nelle settimane precedenti le consultazio-ni elettorali comunicando la disponibilità del documento da ritirare presso all’uffi cio elettorale

- In caso di smarrimento o deterioramento della tessera elettorale, è possibile chiedere un duplicato che verrà rilasciato a vista nei con-sueti orari di apertura degli sportelli comunali e nei due giorni ante-cedenti la votazione dalle ore nove alle ore diciotto e nel giorno della votazione per tutta la durata delle operazioni di voto.

VOTO A DOMICILIOAgli elettori affetti da gravi infermità che ne rendano impossibile l’al-lontanamento dall’abitazione è consentito il voto al domicilio. Sono ammessi al voto a domicilio:• gli elettori affetti da gravissime infermità, tali che l’allontanamento dall’abitazione in cui dimorano risulti impossibile, anche con l’ausilio del servizio di trasporto pubblico organizzato per i portatori di handicap • gli elettori affetti da gravi infermità che si trovino in condizioni di dipendenza continuativa e vitale da apparecchiature elettromedicali tali da impedirne l’allontanamento dall’abitazione in cui dimorano

Per poter usufruire di questa opportunità è necessario far pervenire al Sindaco del Comune nelle cui liste l’elettore risulta iscritto – tramite l’uf-fi cio elettorale – tra il quarantesimo e il ventesimo giorno antecedente la data della votazione:• una dichiarazione, in carta libera, attestante la volontà di esprimere il voto presso l’abitazione in cui dimorano e recante l’indicazione dell’in-dirizzo completo di questa, allegandovi copia della tessera elettorale• un certifi cato rilasciato dal funzionario medico designato dall’ASL in data non anteriore al quarantacinquesimo giorno antecedente la data della votazione che attesti l’esistenza delle condizioni di infermità ovve-ro delle condizioni della dipendenza continuativa e vitale da apparec-chiature elettromedicali. Ove sulla tessera elettorale dell’elettore non sia già inserita l’annotazione del diritto di voto assistito il certifi cato deve attestare l’eventuale necessità di un accompagnatore per l’eser-cizio del voto.DIRITTO DI VOTO ASSISTITO IN VIA PERMANENTE DA PARTE DI ELETTORI AFFETTI DA GRAVE INFERMITÀGli elettori fi sicamente impediti ad esprimere autonomamente il proprio voto (ciechi, amputati delle mani, affetti da paralisi o da latro impedi-mento di analoga gravità) possono esprimere il voto con l’assistenza di un elettore della propria famiglia o, in mancanza, di un altro elettore liberamente scelto, purché l’uno o l’altro sia iscritto nelle liste elettorali in un qualsiasi Comune della Repubblica. È possibile, per gli stessi elettori fi sicamente impediti ad esprimere au-tonomamente il voto, presentare una richiesta al Comune di iscrizione nelle liste elettorali tendente ad ottenere l’annotazione permanente del diritto al voto assistito mediante l’apposizione di un corrispondente simbolo sulla tessera elettorale. Tale richiesta deve essere corredata da apposita documentazione sani-taria, attestante che l’elettore è impossibilitato ad esercitare autonoma-mente il diritto di voto senza l’aiuto di un altro elettore.VOTO DEGLI ELETTORI NON DEAMBULANTIGli elettori non deambulanti, iscritti nelle liste elettorali di sezioni ubica-te in edifi ci non accessibili mediante sedia a rotelle, possono esercitare il diritto di voto in una qualsiasi sezione elettorale del Comune allestita in una sede priva di barriere architettoniche, previa esibizione, unitamen-te alla tessera elettorale, di un’attestazione medica rilasciata dall’unità sanitaria locale anche in precedenza per altri scopi o di copia autentica della patente di guida speciale, purché dalla documentazione esibita risulti l’impossibilità o la capacità gravemente ridotta di deambulazione.SERVIZIO DI TRASPORTO PUBBLICO PER GLI ELETTORI CON HANDICAP MOTORIOGli elettori con handicap motorio possono avvalersi del servizio di trasporto pubblico per raggiungere il seggio elettorale ed espletare il proprio diritto al voto. Gli interessati sono invitati a chiamare telefonica-mente nelle ore d’uffi cio il numero 0331.928430 oppure recarsi presso l’uffi cio elettorale per concordare gli orari e le modalità del trasporto.

dott. Arianna Marchesi Responsabile Uffi ci Servizi Demografi ci ed Elettorale

Le prossime elezioni europee ed amministrative: istruzioni d’uso

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11PARCHEGGI

Nuovo gestore dei parcheggi a pagamentoDa gennaio Abaco ha preso il posto di Aipa

con alcune comode novità: tessere prepagate e Taki-TimeDi Orlando Veronese, Assessore alla Sicurezza e allo Sport

Dal 1° gennaio 2014, la gestione dei parcheggi a pagamento (stalli blu), precedentemente svolta dalla AIPA di Milano, è stata affi data alla ABA-CO di Padova. L’eff ettivo svolgimento del servi-zio è iniziato il 13 gennaio, dopo la sostituzione dei parcometri e la predisposizione della nuova se-gnaletica. L’appalto è stato aggiudicato con bando di gara di rilevanza europea, al quale ha partecipa-to anche la società uscente; al termine della pro-cedura, ad evidenza pubblica, la migliore off erta è risultata essere quella della ABACO. È da notare che questo contratto non prevede per il gestore una provvigione sulle violazioni accertate, ma un compenso percentuale derivante dalla comparte-cipazione con il Comune agli introiti dei parco-metri. Nel contratto, stipulato tra Comune e so-cietà concessionaria, è previsto che, diversamente da prima, il personale della ABACO si occupi anche del controllo dei parcheggi a tempo, cioè quelli gratuiti contrassegnati dalle righe bianche che prevedono l’esposizione del disco orario, si-tuati nelle zone centrali della città e dei parcheggi disabili e carico/scarico contrassegnati dalle righe gialle. È certamente superfl uo dirlo, ma il modo di operare degli ausiliari della sosta non dipende dall’Amministrazione, ma unicamente dalla loro professionalità e puntualità nel fare rispettare il regolamento, previsto dal contratto e rimasto in-

variato da anni.Sono a conoscenza di alcuni episodi, dovuti a comportamenti più o meno consolidati, spesso al limite del regolamento, che hanno causato re-clami presso il comando di Polizia Locale. Vorrei precisare che tali episodi sono stati comunque gestiti dal Comandante della Polizia Locale e ribadire che non sono dipendenti dalla volontà dell’Amministrazione Comunale. Vorrei ricorda-re, inoltre, che da parte di questa Amministrazio-ne c’è stata e continua ad esserci una grande at-tenzione alla problematica della sosta in generale, soprattutto nel centro della città: sono stati infatti introdotti i parcheggi “bianchi”, che consentono cioè la sosta temporanea e gratuita per coloro che si devono fermare per svolgere brevi commissio-ni, come recarsi in farmacia, prendere il giornale o anche semplicemente bere un caff è, mentre è ancora in corso una sperimentazione per indivi-duare la collocazione più funzionale dei parcheggi dedicati ai disabili ed al carico/scarico. Di contro devo dire però, che non sempre la stessa attenzio-ne viene prestata dagli automobilisti: basta stare un po’ di tempo in centro, come spesso faccio io, ad osservare il fl usso del traffi co, per rendersi conto che molto spesso chi si ferma negli spazi bianchi non espone il disco orario, oppure, allo scadere del tempo, commette l’infrazione di spo-

stare l’ora in avanti invece che rimuovere l’auto, vanifi cando di fatto la fruibilità, da parte di tutti, degli spazi disponibili. Ci sono poi comportamenti ancora peggiori, come quelli di coloro che occupano gli stalli de-stinati al carico/scarico, costringendo i mezzi, ai quali invece sono dedicati, a sostare dove non do-vrebbero, causando pesanti intasamenti, o coloro che, motivando le scuse più assurde, occupano in modo odioso i parcheggi destinati ai disabili. A proposito di permessi per la sosta destinata ai disabili, è in corso una verifi ca incrociata tra il Comando della Polizia Locale e l’ASL per la loro verifi ca in seguito alla quale disporrò una serie di controlli sul territorio, allo scopo di verifi care che vengano utilizzati da chi ne ha veramente il diritto. Con l’occasione dell’approssimarsi delle elezioni amministrative, infi ne, voglio rivolgere a tutti i dipendenti e funzionari del Comune, che in questi anni hanno collaborato con me ed a tutti i cittadini sestesi, che con i loro consigli mi hanno aiutato, un caloroso saluto e un ringraziamento.

ABACO è una società specializzata nella riscossione di entrate tributarie e patrimoniali degli enti locali che opera nel territorio con competenza ed all’elevata pro-fessionalità, come testimoniano gli oltre 400 enti che da più di 40 anni si affi dano a questa società. Grazie al continuo processo di rinnovo e crescita la società ha esteso, negli ultimi anni, il proprio raggio di interesse ampliando e consolidando nuovi servizi tra cui la ge-stione della sosta a pagamento. Oggi ABACO gestisce oltre 20.000 stalli di sosta a pagamento attraverso più di 500 parcometri ed una centrale operativa. Da gennaio Abaco, subentrata al precedente gestore, gestisce la sosta a Sesto Calende e ha dislocato 11 parcometri (marchio Siemens - mod. Sicuro, di ultima generazione, alimentati a pannello solare) ed ha assunto 2 ausiliari del traffi co.

Il personale impiegato da Abaco utilizza palmari di ultima generazione per l’emissione delle sanzioni pre-viste dal Codice della Strada.AbbonamentiI residenti nel centro di Sesto hanno la possibilità di richiedere un contrassegno annuale al prezzo di 90,00 euro. I lavoratori del centro di Sesto hanno la possibi-lità di richiedere un contrassegno annuale al prezzo di 150,00 euro. Entrambi gli abbonamenti possono esse-re frazionati per mensilità fi no alla scadenza dell’anno solare in corso.I moduli di richiesta abbonamento pos-sono essere scaricati dal sito www.abacospa.it alla sezione Servizi per i Cittadini.Tessere prepagateSono disponibili tessere con credito prepagato di 10,00 euro (oltre 5,00 euro di costo fi sso della tesse

ra). Il dispositivo consente di richiedere il ticket di sosta al parcometro senza aver bisogno di aver moneta con-tante, utilizzando il credito prepagato. La ricarica della tessera può avvenire direttamente dal parcometro.Taki-timeSono disponibili dispositivi prepagati del valore di 25,00 o 50,00 euro (oltre 5,00 euro di costo fi sso del dispositivo) che consentono il pagamento effettivo della sosta effettuata, attivabili direttamente dall’au-tovettura, al momento della sosta.

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IL NUOVO GESTORE

ABACO SPATel: 0423-601755 - Cell.: 366-9272136 (Ausiliari del Traffi co) - Email: [email protected] acquisti e informazioni a Sesto Calende: Agen-zia Immobiliare Desidera, piazza Mazzini 15, da lu-nedì a venerdì 10.00-12.00/15.30-19.00

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12 COMMEMORAZIONI

I giovani (per me sono giovani gli italiani sotto i 60 anni!) non hanno fortunatamen-te vissuto le tragedie del secolo scorso, come i loro padri o nonni. Sono tragedie che si considerano passate, come si par-lasse di quelle avvenute durante le guerre napoleoniche, qualcosa che, sì, è avvenu-to, ma non ci tocca più di tanto.Attenzione, però. La storia dell’uomo è ricorrente, troppe volte si è ripetuta nel corso dei secoli, qui come in altri luoghi. La storia è un susseguirsi di tragedie mai fi nite, ora esplodono in altri luoghi del pianeta, ma covano assopite anche nella nostra Europa. Di volta in volta assumo-no maschere diverse: potere, religione, ideale politico, diritti, patriottismo, eco-nomia, ricchezza, disperazione, vittimi-smo, vendetta. Sempre si tratta dell’odio dell’Uomo ver-so l’Uomo. Dobbiamo cercare un vaccino contro questo cancro dell’umanità. Cristo duemila anni fa lo ha suggerito: l’Amore. Incondizionato e verso tutti, come quello di Dio verso l’uomo. Ma non abbiamo accolto il Suo invito, e le tragedie si sono susseguite e continuano tutt’oggi.Restiamo nella storia più recente del se-colo scorso, e cerchiamo almeno un pic-colo appiglio per scongiurare il ripetersi delle nefandezze che lo hanno insangui-nato quanto nessun altro secolo nella sto-ria. Un piccolo appiglio, nemmeno poi tanto sicuro: cerchiamo di ricordare ciò che è avvenuto nella nostra Europa, nelle nostre città, nei nostri paesi, nelle nostre stesse famiglie. Ricordiamo, scandaliz-ziamoci, narriamo e mostriamo ai nostri fi gli ciò che è avvenuto, nella speranza che si spaventino dell’aberrazione cui i

padri sono giunti, e non si incamminino in lenta progressione ad imitarne le trac-ce. In primis, le due guerre mondiali, che hanno provocato stragi di immani pro-porzioni, non importa se vinte o perse. Sono state perse da tutti. Sono ipocrite le “feste” per celebrare la vittoria o la libe-razione, sono feste di morti. Suggerisco una visita al reliquiario di Redipuglia, per chi non l’avesse mai visto. Commovente ed istruttivo. Poi, a livello europeo, i grandi genocidi di civili perpetrati delle due principali dit-tature, l’una in nome della “razza”, l’altra in nome del “partito”. Decine di milioni di vittime, denigrate, sfruttate, violentate, calpestate, torturate, uccise. Ma non contano i milioni, con-ta l’Uomo, il singolo Uomo, con la sua dignità. Nella nostra piccola Italia, oltre agli orrori ed alle stragi dovute alle guer-re, abbiamo sofferto negli anni ‘40 due tragedie, diverse nella loro matrice, ma uguali nel loro raccapricciante orrore. I rastrellamento di ebrei, cittadini italiani poi portati a morire di stenti e di violen-za nei campi di concentramento nazisti, circa 7000, e le vendette dei partigiani comunisti jugoslavi sugli italiani in Istria, Dalmazia e Venezia Giulia (numero im-precisato di vittime, da 5000 a 11000 se-condo le ricerche più recenti, molte delle quali gettate nelle foibe, profonde caver-ne naturali del Carso).In memoria di tali eccidi, sono state istitu-ite da qualche anno due giornate, il “gior-no della memoria” della Shoah per le vit-time di religione ebrea , e “il giorno del ricordo” per le vittime italiane di Istria e Dalmazia, la maggior parte di queste uc-

cise a guerra fi nita, e con l’evidente sco-po di “pulizia etnica” perpetrata a danno degli italiani, che determinò un esodo verso l’Italia di oltre 300.000 persone dai territori jugoslavi, che hanno dovuto abbandonare le loro case, le loro terre, il loro lavoro, peraltro malviste e denigrate dagli stessi connazionali. Ne siano una chiara testimonianza queste righe: « Non riusciremo mai a considerare aventi diritto ad asilo coloro che si sono riversati nelle nostre grandi città, non sotto la spinta del nemico incalzante, ma impauriti dall’alito di libertà che prece-deva o coincideva con l’avanzata degli eserciti liberatori. I gerarchi, i briganti neri, i profi ttatori che hanno trovato rifu-gio nelle città e vi sperperano le ricchez-ze rapinate e forniscono reclute alla de-linquenza comune, non meritano davvero la nostra solidarietà né hanno diritto a rubarci pane e spazio che sono già così scarsi. »(da”L’Unità” - Organo del Partito Comu-nista Italiano - Edizione dell’Italia Set-tentrionale, Sabato 30 novembre 1946)Anche a Sesto Calende, le due giornate sono state ricordate con incontri, confe-renze, testimonianze, cui hanno parteci-pato numerosi i concittadini più sensi-bili. Piccole dimostrazioni di attenzione e sconcerto per le valanghe d’odio che hanno alimentato la prima metà del seco-lo ventesimo. Semi gettati in terreno fer-tile per un futuro privo dell’odio che ha portato a queste catastrofi . “Chi ha orec-chi da intendere, intenda”.

Non dimentichiamoDi Renzo Besozzi

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13COMMEMORAZIONI

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“Quelle povere famiglie, chissà che fi ne hanno fatto, dopo quell’articolo su La Stampa, fi rmato da quel gerarca...”. Così la nonna Gina, rimugi-nando sui mali della vita e della Storia, evocava un articolo di propaganda antisemita comparso nel settembre 1938 sul quotidiano torinese. Vi si prendeva di mira la fattoria modello del-la Piana, sulla strada da Taino, dove ancora per poco avrebbe abitato la nonna, a Sesto Calende, dove si sarebbe trasferita una volta sposata. Una sera ho cercato nell’archivio storico online de La Stampa l’articolo; non l’aveva scritto un gerar-ca, ma per il resto la nonna ricordava benissimo. Nel titolo si fa riferimento a Lisanza, probabil-mente per errore del giornalista; la localizzazio-ne della tenuta “al bivio tra Lentate e Osmate, (…) servita da un’ottima strada provinciale, rac-colta in un sito ameno, fra boschi fi tti e prati giu-livi” non lascia spazio a dubbi. Attilio Crepas fu anche squadrista, volontario d’Africa, decorato al valore; dopo la guerra sarà direttore del setti-manale Brancaleone, nonché segretario nazio-nale dell’Alleanza Tricolore Italiana. L’articolo sulla fattoria della Piana rientra in una serie di inchieste sugli ebrei stranieri, tra cui ricordiamo il 28 agosto 1938 “Nudismo e agricoltura d’u-na colonia sionista nelle campagne alle porte di Torino” (a Livorno Ferraris); il 31 agosto “Uno sguardo alla colonia La Benedetta”, di Lurate Caccivio; il primo settembre “Nella tenuta di Li-sanza” e il 4 settembre “Economia comunista ed amore libero”. Appare chiaro che questi scritti giornalistici si collocano nel processo di orga-nizzazione del consenso attorno agli imminenti provvedimenti antisemitici: il 7 settembre 1938 veniva fi rmato il Regio decreto-legge n.1381, Provvedimenti nei confronti degli ebrei stranie-ri, che sanciva il divieto “agli stranieri ebrei di fi ssare stabile dimora nel Regno, in Libia e nei Possedimenti dell’Egeo” e la loro espulsione. Il 17 novembre 1938 il Regio decreto-legge n. 1728, Provvedimenti per la difesa della razza italiana, proibisce agli ebrei, tra l’altro, di posse-dere terreni che valgano più di cinquemila lire, di avere immobili che valgano più di ventimila lire, nonché di impiegare lavoratori italiani di razza ariana.Le inchieste di Crepas offrono esempi concreti di come gli ebrei, provenienti da diverse nazioni europee e mossi da una regia sionista, passino

dall’accogliente Italia “ad apprendervi ogni for-ma più eletta e più pregiata dell’agricoltura e poi trasferirsi in Palestina, a realizzare le esperienze assommate in queste colonie agricole”.Il “ghiotto affare” è ascritto alle peculiarità della “razza giudea”, di cui si descrivono pun-tualmente le caratteristiche stereotipizzate nel-la propaganda di regime, tra cui la cupidigia e l’avidità, il razzismo nei confronti di chi non è ebreo, la tendenza ad approfi ttare del buon cuo-re degli italiani, la promiscuità e la lascivia, vizi particolarmente detestabili nel gentil sesso. Proprio una donna, fraulein Frida, guida Cre-pas nella tenuta della Piana, dove da due anni si sono stabiliti alcuni ricchi ebrei provenienti dalla Germania –“tre famiglie, più qualche elemento isolato” che l’hanno “meticolosamente, rigi-damente sfruttata, secondo concetti addirittura avveniristici”, impiegando anche manodopera italiana, e ottenendo dalla terra italiana il “reddi-to usuraio” del 18,25 per cento. L’indignazione per lo sfruttamento di braccianti agricoli specializzati, provenienti dalle campa-gne di Padova e Bergamo, si unisce alla ripro-vazione per l’organizzazione in una collettività “presso a poco comunistica, dove tutto, dalla biancheria agli attrezzi da lavoro, al denaro, al cibo e, persino, alle donne, è collettivizzato”. La giovane Frida appare anch’ella pericolo-samente impudica nel lasciar trasparire da uno strappo dei pantaloni – “volevo saltare il reti-

colato del pollaio” – “un po’ di pizzo lieve, e il balenio del metallo cromato di una fi bbia da giarrettiera”. Effettivamente, una ricerca dello studioso lariano Giuseppe Turconi (Roberto Fe-storazzi, “Gli ebrei salvati nei campi di grano” L’Avvenire, 19/5/2011) ci rivela che, nel 1938, in Italia vi erano circa quaranta colonie agricole nelle quali gli ebrei perseguitati nel resto d’Eu-ropa venivano nascosti in attesa di essere fatti espatriare. Nella cascina Piana non lavoravano solo brac-cianti italiani: vi fece la sua prima esperienza di insegnante Gianni Rodari. Nella Gramma-tica della fantasia (1973) lo scrittore racconta: “Nell’inverno 1937-38, in seguito alla racco-mandazione di una maestra, moglie di un vigile urbano, venni assunto per insegnare l’italiano ai bambini in casa di ebrei tedeschi che crede-vano, lo credettero per pochi mesi, di aver tro-vato in Italia un rifugio contro le persecuzioni razziali. Vivevo con loro, in una fattoria sulle colline presso il lago Maggiore”. Maria Carla Cebrelli, in una serie di articoli apparsi su Va-resenews in occasione della Giornata della Me-moria, ci informa che Vittorio Vezzetti, in Ro-dari e il lago (2010), racconta che la famiglia Sauer, per cui lavorò Rodari, riuscì a mettersi in salvo in Canada. Una ventina di anni fa sono tornati a vedere la loro vecchia proprietà al bivio tra Lentate e Osmate.

Nella tenuta della PianaDi Luisa Chierichetti

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14 SOLIDARIETÀ

La giornata del Banco FarmaceuticoDimostrazione di solidarietà dei cittadini sestesiDi Samanta Francese

Sabato 8 febbraio è stata la quattordicesima edi-zione della “Giornata della Raccolta del Farma-co”, un’iniziativa organizzata a livello naziona-le, dove diverse farmacie hanno contribuito a promuovere l’acquisto di farmaci di automedi-cazione per destinarli a 1506 enti assistenziali convenzionati, che si occupano di aiutare oltre seicentomila persone in Italia che vivono in uno stato di povertà.La farmacia Giardini di Sesto Calende ha parte-cipato con entusiasmo alla Giornata, applicando uno sconto sull’acquisto dei farmaci destinati all’iniziativa. In totale ha raccolto 177 farmaci, collocandosi al 17esimo posto per farmaci raccolti su 95 farma-cie nella provincia di Varese.Un bel risultato che dimostra quanto i nostri con-cittadini abbiano risposto positivamente a un re-ale bisogno.L’intenzione di destinare la raccolta di ogni far-macia a strutture che operano sul territorio, ha contribuito a un maggiore riscontro, destando l’interesse di molti.A Sesto Calende la raccolta è stata rivolta all’isti-tuto Mater Orphanorum di Comabbio, istituzione che opera da molti anni nel nostro territorio e che accoglie minori orfani e provenienti da situazioni disagiate.Il Rotary Club Sesto Calende Angera “Lago Maggiore” è intervenuto attivamente alla giorna-ta, inviando volontari soci e familiari nelle far-macie di Sesto Calende e Vergiate, il Presidente Andrea Tovaglieri, il pomeriggio, era presente in Farmacia Giardini ed ha svolto con impegno e dedizione il suo lavoro. Io stessa ho trascorso qualche ora in farmacia ed ho voluto contribuire all’iniziativa, la mag-gior parte dei clienti si è dimostrata sensibile e altruista, in questo periodo, dove tanti faticano ad arrivare alla fi ne del mese e alcuni hanno perso il lavoro è stato molto toccante costatare come diverse persone, pur in diffi coltà hanno nel loro piccolo aiutato, ed è principalmente a queste per-sone, oltre che agli altri, che va un grazie sincero.

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15TEMPI DI CRISI

Dopo 27 anni di attività rischia la chiusuraAnche la Cooperativa Sociale Erre-Esse sente la crisi economica

Di Alessandro Baroncini, Presidente dell’associazione A.I.S.H. e della Cooperativa Sociale Erre-Esse

La Cooperativa Sociale Erre-Esse è sta-ta fondata il 25 marzo 1987 su iniziativa dell’A.I.S.H - Associazione per l’Inseri-mento Sociale degli Handicappati - che da alcuni anni svolge la sua attività di sensi-bilizzazione dell’opinione pubblica al fi ne di promuovere l’inserimento nelle strutture produttive dei portatori di handicap, in par-ticolare di quelli con problemi di handicap psichico. L’obiettivo prioritario della Coo-perativa è quello di attivare meccanismi che permettano a questi ragazzi, nel momento in cui terminano gli studi, di trovare un lavoro che non sia un’attività fi ne a se stessa, una ”area di parcheggio”, ma che dia a loro gli stessi diritti e le stesse possibilità di tutte le altre persone: crescita personale, culturale e professionale, gratifi cazioni e prospettive. La Cooperativa dal 1987 ad oggi si è raffor-zata, ha proposto alcune attività produttive ed ha assunto diversi ragazzi. Al settore la-boratorio si sono gradualmente aggiunti il settore per la manutenzione del verde e la costruzione di giardini. La Cooperativa è costituita da 10 Soci Fondatori e da 45 Soci Aggregati. I Soci Lavoratori, compresi i ra-gazzi, sono 20. I ragazzi con problemi sono 12, di cui 11 inseriti con rapporto di lavoro indeterminato e 1 a mezza giornata.Quasi tutti raggiungono agevolmente il posto di lavoro con un servizio di trasporto apposi-tamente istituito e tutti fruiscono della men-sa aziendale. Il settore laboratorio funziona dal 1988 e svolge prevalentemente attività di montaggio, insacchettamento, inscatola-mento di piccoli pezzi per aziende produt-trici presenti sul territorio. Questo settore è così organizzato: - tre operatori si occupano dell’organizza-

zione delle attività produttive e dei ragaz-zi in laboratorio;

- un discreto numero di volontari dell’As-sociazione partecipava alle attività pro-duttive del laboratorio, completando i lavori effettuati dai ragazzi durante la giornata; ora purtroppo, vista la scarsità di lavori, si limitano a venirli a trovare.

Il settore verde funziona dal 1989 e si oc-

cupa di progettazione giardini, realizza-zione e manutenzione dei tappeti erbosi, allestimento e potatura di siepi, cespugli e fi oriere, diserbi manuali e chimici. I ragazzi impegnati apprezzano il contatto con la na-tura ed il lavoro all’aria aperta; ovviamente sono coinvolti solo i soggetti ritenuti ido-nei ed evidentemente motivati allo svolgi-mento di questo tipo di mansione. Questo settore è organizzato con quattro operatori impegnati nelle attività produttive; due di essi si occupano direttamente degli aspetti di formazione dei ragazzi, che al momento sono quattro. La Cooperativa ha ottenuto in concessione il diritto di superfi cie per anni 60 (sessanta) a partire dal 1994. Dopo anni di lavoro, con grande contributo dei volon-tari (alcuni di essi avevano impegnato per le fi deiussioni anche le proprie abitazioni), di cittadini e aziende della zona e, a par-tire dal mese di maggio 1999, dopo tanti cambiamenti di sede, fi nalmente si è preso possesso del nuovo stabile costruito dalla Cooperativa a Sesto Calende.La Cooperativa ha impostato un lavoro di recupero e sostegno alla persona che si pre-fi gge una sinergia di sforzi da parte di tutte le fi gure orbitanti all’interno della quotidia-nità del soggetto inserito. Vi sono coinvolti i genitori, i volontari, gli operatori sociali dei Comuni di provenienza; l’intento di fondo è quello di garantire al ragazzo una quotidianità nel pieno affermarsi dell’au-tonomia e della maturazione delle proprie potenzialità ed attitudini individuali. I le-gami e l’inserimento della Cooperativa nel contesto territoriale sono dimostrati anche dalla partecipazione al Tavolo Disabili del Piano di Zona ed al mantenimento di conti-nui contatti con le scuole della zona al fi ne di favorire l’integrazione dei ragazzi disa-bili. Per questo motivo la Cooperativa è destinataria di un numero notevolissimo di continue richieste per l’attivazione di per-corsi di inserimento lavorativo; necessita quindi di un potenziamento e rinforzo per continuare a migliorare il proprio servizio alla comunità. Fondamentale è il lavoro dei

volontari dell’AISH, che con il loro impe-gno di tutela e di servizio, generato dall’ini-ziativa dei famigliari dei disabili e cittadini, per la loro effi cienza operativa e la qualità umana dei servizi offerti hanno ricevuto una delega sempre più ampia da parte de-gli Enti Pubblici, dimostrando altresì che ai bisogni dei disabili si può far fronte meglio con i servizi ed un mirato inserimento la-vorativo. Tante sono le attività integrative che la Cooperativa organizza per i ragazzi insieme con i volontari dell’AISH; concer-ti, uscite in pizzeria, gite, piccoli periodi di vacanza, per più di dieci anni in montagna ed ora, da cinque, l’esperienza si è spostata al mare, con lo scopo di garantire ai ragaz-zi una possibilità di inserimento all’interno della realtà giovanile. L’esperienza della cooperativa assicura la positività di queste azioni concordate.Purtroppo la mancanza di lavori continua ad essere persistente, sia nel settore del verde che nel settore labo-ratorio, tanto da trovarci a dover prendere dure decisioni; addirittura si pensa se valga la pena di continuare con la nostra impre-sa. Siamo perfettamente consapevoli della crisi in atto, anche se andando indietro nel tempo la Cooperativa è nata in un contesto di gravi diffi coltà, come risposta solidaristi-ca a lavoratori svantaggiati di fronte a crisi occupazionali. Certamente ci assumiamo la responsabilità che abbiamo nell’agire economico senza delegare ad altri, convin-ti di aver fatto sempre la nostra parte per portare avanti i valori fondamentali della cooperazione sociale. Le nostre scelte e re-sponsabilità imprenditoriali non vogliamo attribuirle ai politici, ma a loro chiediamo, vista la nostra utenza, un quadro di condi-zioni che ci consenta di lavorare con regole certe, trasparenti e condivise per operare in un mercato correttamente competitivo.Certo sarebbe un vero peccato perdere una realtà come la nostra, unica sul territorio, per problemi economici, tenendo conto che il lavoro ha da sempre prodotto sui nostri ragazzi effetti terapeutici largamente posi-tivi.

Lo stabile della Cooperativa Sociale Erre-Esse

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16 SOLIDARIETÀ

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AgustaWestland ha lanciato e portato a termine l`iniziativa benefi ca “Christmas Wish” con cui ha dona-to 5.000 mila euro alle associazioni che hanno ricevuto

il maggior numero di voti a seguito delle votazioni in ciascun stabilimento, nel caso di Sesto Calende alle se-guenti onlus:- Comitato Sesto per i Paesi Poveri onlus- A.I.S.H Associazione Inserimento Sociale Handicap-pati- Cooperativa sociale Erre Esse onlusI responsabili delle associazioni sono stati anche invitati presso lo stabilimento di via Indipendenza 2 il 10 feb-braio, nelle persone di Alessandro Baroncini per Aish ed Erre Esse e di Stefano Daverio per il Comitato Sesto per i Paesi Poveri Onlus. Hanno partecipato alla visita anche due ragazzi dell’AISH. L’ing. Sorice, responsa-bile AgustaWestland Customer Training worldwide, ha accompagnato personalmente gli ospiti nella visita dello stabilimento ed ha anche organizzato un volo su simula-tore “last minute”.L`esperienza è stata molto gradita dagli ospiti che sono stati invitati a future iniziative e presentazioni aziendali.

AgustaWestland nel socialeNon solo tecnologia e business ma un occhio anche alle esigenze del territorio e alle associazioni locali più bisognose

Comitato Sesto per i Paesi Poveri

Bilancio consuntivo anno 2013

TOTALE ENTRATE Euro 13.195

Erogazioni liberali da privati per adozioni 4.690Erogazioni liberali da privati 2.014Entrate da nostre iniziative 5.2995 x mille 1.192

TOTALE USCITE Euro 12.506

Progetto Camerun (suor Adriana Vitali) 4.000Progetto Uruguay (Silvano Malini) 1.700Progetto Congo (Padre Giuliano Riccadonna) 1.700Adozioni internazionali 4.690Pubblicità, cancelleria, competenze banca 416

AVANZO Euro 689

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17APPUNTAMENTI

Musica, cultura e solidarietà: sono questi gli ingredienti di un evento destinato ad appassionare il pubblico seste-se in una serata all’insegna del divertimento e della be-nefi cenza. Un’occasione unica per ascoltare dell’ottima musica facendo del bene alla collettività.Sabato 5 Aprile alle ore 21.00 si terrà infatti alla Marna un concerto tributo a Fabrizio De Andrè: suoneranno i ControCanto, il gruppo nato nel 2004 da un progetto di Fulvio Bertolino che ha unito un insieme di musicisti di Ferrara con la volontà di promuovere la musica e la poesia di Fabrizio De Andrè. Lo spettacolo prevede un repertorio di circa 25 brani, in-tervallati dalla lettura di alcuni stralci scritti dallo stesso De Andrè. I ControCanto sono l’unica band italiana ad

avere il patrocinio della Fondazione Fabrizio De Andrè, presieduta da Dori Ghezzi, moglie del cantautore geno-vese.L’evento, avente il patrocinio del Comune di Sesto Ca-lende e dell’associazione I Love Sesto Calende, avrà carattere benefi co: l’ingresso sarà gratuito con un’of-ferta libera non obbligatoria da destinare all’Asso-ciazione Sestese “Noi con Voi”, da anni attiva sul terri-torio nelle di attività di socializzazione e di tempo libero per i disabili adulti. Lo sponsor della manifestazione è l’azienda sestese Cova Servizi Funebri che coprirà le spese organizzati-ve e di comunicazione, destinando un ulteriore proprio contributo speciale all’Associazione.

Tributo a De Andrè alla Marna

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Sono trascorsi quasi cinque anni dall’in-sediamento della Giunta guidata dal Sindaco Marco Colombo. Le prossime elezioni comunali si stan-no avvicinando! È tempo di bilanci, ma cosa ne pensano i cittadini del suo ope-rato? Le opinioni si confrontano …ma il Giu-vanin cosa ne pensa?Glielo abbiamo chiesto e, a proposito, sentite un po’ cosa racconta in questa sua poesia dialettale!

L’angolo della poesia

Eleziun

Cinq ann in già passàe l’è bèle ura d’andà a vutà,

ma ades vardem insema, prima di eleziun, cusa han cumbinà al sindic Culunb e la sua amministraziun.

Han incumincià cun l’acqua e han fai al dearsenifi catur, che tira via chel velen che gà manda al creatur.Chei da prima a parlavan sempar da solidarietà,

ma quantu arsenic a gan fai mangià!

Ades, sul Sempiun, passà cunt i rutund a l’è un piase, prima, par traversa Sest, a l’eva un garzighe.

Cun quei da prima quanti dané em trasàquand che sti semafori han vurù piazzà.

E la vetreria, che l’eva diventà al rifugio da ratuni e ran,cume la veg ben e tra un po’ andaran a fa la spesa i bei tusan;

quand che dal cavalcavia a pasi ogni mattina la vedi cres: la ma par già una cartulina.

I strolic, che una volta al semaforo a dumandavan la carità,ades a traverzan al punt e van tüc da la part da là.

La gent la dis: ma che belèza,ades a Sest ghè püsè sicürèzza!

Al municipi cume l’è diventà bel,a par che gà sia passà un gran penel

che cun tantu vigur a là stucà i crep e dai culur.

E pensa a quanti rogn che han truvàquand l’è che al so mandato an incumincià,

ma gan avü testa e in stai bunda truvà par tüt una solüzion.

Un quei vün al dis che tuti sti rop anca quei da prima ai avevan già pensà, ma chissà parchè in mai stai bun gnanca da incumincià.

Cunt al sindic Culumb e la sua amministraziunavem sentì menu bal, ma em vist pusè rop bun!

Giuvanin

Sesto CalendeLa mia città

Affacciata sul TicinoPaesaggio da cartolina

Sempre più carinaC’è il ponte di ferro

L’Abbazia e San BernardinoLa Preia buja spettacolo della natura…

Fa cornice il Monte RosaE Sesto è bella come un fi ore rosa

Rosa Colombo 9 settembre 2013

CULTURA

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19ASSOCIAZIONI

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Emergenza LILTDi Samanta Francese

Dal 2005 la LILT (Lega Italiana per la Lotta ai Tumori) svol-ge nel distretto di Sesto Calende un servizio di assistenza sa-nitaria al malato oncologico in fase terminale, impegnandosi a garantire ai pazienti un’adeguata qualità di vita, prestando tutte le cure necessarie ad alleviare la sofferenza fi sica, psi-chica e sociale del malato nel proprio ambiente familiare.Ogni paziente è seguito da un’equipe di professionisti, nel distretto di Sesto Calende collaborano attivamente: 3 MEDICI PALLIATORI: dottori che prescrivono terapie atte ad alleviare il dolore e gli altri sintomi della malattia (ad esempio la terapia del dolore)5 INFERMIERI PROFESSIONALI: fi gure che provvedono fi sicamente al paziente3 PSICOLOGI: professionisti che offrono supporto psicolo-gico non solo al malato ma anche alla famiglia che con lui vive questo dramma1 SEGRETERIA: che si occupa di coordinare le fi gure so-praccitate e segue l’aspetto amministrativoIl servizio di assistenza è gratuito ed è rivolto ai pazienti resi-denti nel Distretto Sanitario di Sesto Calende che compren-de 13 comuni: ANGERA, CADREZZATE, COMABBIO, ISPRA, MERCALLO, OSMATE, RANCO, TAINO, TER-NATE, TRAVEDONA, VARANO BORGHI, VERGIATE.Il medico di base, una volta identifi cato il paziente che neces-sita dell’assistenza domiciliare, contatta la segreteria e da su-bito si attiva il servizio, senza perdersi nella lenta burocrazia che spesso caratterizza il nostro paese.Nel 2013 sono stati assistiti 66 pazienti per una spesa tota-le di € 55.000, cifra molto importante per la LILT, se con-sideriamo che sopravvive grazie a donazioni e al al grande lavoro dei suoi volontari. Purtroppo le risorse economiche stanno per esaurirsi, se non si trovano entrate continuative e consistenti, il servizio di assistenza domiciliare verrà chiuso nel mese di aprile. Questa è una richiesta di aiuto concreto, chiunque può contribuire ad evitare che il lavoro e le speran-ze di molti vadano persi.

Per fare una donazione:c/c postale intestato a LILT Sezione Varesina n. 478214c/c bancario intestato a LILT Sezione Varesina, IBAN IT81L0335901600100000007939

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20 EVENTI

il concerto di Irene Veneziano in Abbazia il teatrino della scuola di Lisanza

i lavori delle scuole dell’infanzia Bassetti e Montessori

il trenino di Natale a Lisanza il banchetto delle scuole elementari dei Mulini per Tommi e Cecilia

il gazebo della scuola dell’infanzia Rodari

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21EVENTI

la banda di stunà il concerto di Natale del Corpo Musicale G.Colombo

la premiazione del presepe la mamma di Tommi e Cecilia

lo spettacolo Musical alla Marna e raccolta fondi per Tommi e Ceciliaaccc

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22 LA REDAZIONE SALUTA I CONCITTADINI

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Questo è l’ultimo numero di Sesto Calende Informazioni dell’attuale amministrazione comunale. Il mandato amministrativo scadrà nel prossimo maggio e sarà quindi in carico alla futura amministrazione l’eventuale prosecuzione di questo giornale. Il direttore e la redazione ringraziano i cittadini per l’attenzione che hanno mostrato durante questi anni, si scusano per le inesattezze involontarie cui sono incorsi e per la pesantezza di alcuni argomenti pubblicati, così come per la mancata pubblicazione di alcuni articoli pervenuti, in genere a causa di priorità negli spazi a disposizione. Un cordiale saluto a tutti i concittadini.

La redazione

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ESSERE O APPARIRE?Siamo giunti quasi alla fi ne dell’attuale amministrazione: 5 anni in cui abbia-mo svolto il ruolo di Consiglieri di oppo-

sizione, cercando di far presente in Consi-glio Comunale le esigenze dei Sestesi e le nostre proposte per tutelare e far crescere Sesto.Ora vogliamo ringraziare i cittadini che ci hanno dato fi ducia e sostenuto in questi anni e tutti gli amici che, in questi ultimi mesi, hanno lavorato per dare una voce nuova e più forte a InsiemeperSesto.Siamo soddisfatti di aver aggregato gruppi e persone che si riconoscono nei valori del-la nostra coalizione, di aver approfondito, attraverso il confronto, proposte e program-mi per una buona amministrazione, di aver realizzato le Primarie.Infatti per la prima volta a Sesto il candida-to sindaco è stato scelto dai cittadini stessi!Siamo orgogliosi di aver offerto ai Sestesi

questa opportunità di partecipazione demo-cratica.Per ragioni redazionali abbiamo dovuto scrivere questo articolo prima del 2 mar-zo, data in cui i Sestesi, partecipando alle Primarie, hanno scelto il candidato sindaco della nostra alleanza civica di Centro-sini-stra.Oggi gli elettori conoscono già il nostro candidato che si è impegnato a realizzare i 10 punti essenziali del programma di Insie-meperSesto:- ascoltare i cittadini, prestando attenzione

alle diverse realtà locali e sociali.- garantire qualità ed effi cienza dei servizi

comunali.- porre attenzione alle spese pubbliche, per

non chiederne i costi ai cittadini.- valorizzare i giovani, offrire e sostenere

attività culturali, sociali e sportive.- non abbandonare i cittadini che si trova-

no in condizioni di disagio.- mantenere il decoro degli edifi ci e degli

spazi pubblici, in particolare delle scuole.

- tutelare l’ambiente e la cultura del nostro territorio, anche come risorsa turistica di qualità.

- adottare regolamenti che consentano il risparmio energetico e del suolo.

- assicurare trasparenza e professionalità nel funzionamento del Comune.

- dialogare con le imprese locali per favo-rire le attività imprenditoriali e quindi le possibilità di lavoro.

In poche parole: privilegiare interventi non di facciata ma di sostanza, quelli che fonda-no e tengono unita una comunità.L’amministrazione che governerà Sesto per i prossimi 5 anni dovrà affrontare gravi pro-blemi, non le basterà puntare solo sull’AP-PARIRE, occorrerà ESSERE: essere vicini ai cittadini, essere attenti ai bisogni delle persone, essere capaci di usare al meglio le risorse del Comune per affrontare la crisi che sta investendo famiglie e imprese.

InsiemeperSesto

GRUPPI CONSILIARI

DOBBIAMO RIPROVARCI

Si sta avvicinando la scadenza di questo mandato amministra-tivo: a fi ne maggio, come sapete, si vota

per le elezioni del nuovo Consiglio Comuna-le e per il Sindaco. Non voglio fare bilanci approfonditi, lo fa-ranno i cittadini; propongono solo alcune brevi considerazioni sulle prossime elezioni.Siamo consapevoli, senza false modestie, del buon lavoro svolto per la nostra città dalla compagine amministrativa costituita dalla coalizione di centrodestra della Lega della Libertà, che ha sostenuto il Sindaco Marco Colombo. Questa coalizione ha potuto fi nal-mente rappresentare un’alternativa al passa-to. Tale alternativa è divenuta vincente solo quando si è concretizzata l’alleanza program-matica ed elettorale fra due forze, per anni cercata e mai realizzata fi no alla primavera del 2009. Seppure il contesto politico nazio-nale sia cambiato, siamo altrettanto consa-pevoli che le condizioni per ripetere questi successi, ancora oggi, a Sesto Calende, stiano

nello scenario di una riconferma di questa co-alizione. Magari con qualche ‘innesto’ signi-fi cativo anche per aggiungere un potenziale di nuove idee al gruppo già affi atato. La necessità di provare a ripetere questa espe-rienza positiva per i prossimi cinque anni non è tanto una nostra volontà, quanto una nostra responsabilità: è la gente che incontro che lo chiede, che chiede di riprovarci, di rinnovare il nostro impegno al servizio della comunità dei nostri concittadini, andando oltre il colore politico e cercando di risolvere i problemi di tutti.La storia di questi ultimi cinque anni ha con-fermato che le persone e gli amministratori che costituiscono questa alleanza a Sesto Ca-lende sono la dimostrazione della capacità di lavorare e collaborare, rispettando le recipro-che identità, con obiettivi comuni, per il bene comune. È un patrimonio locale di risorse umane che va oltre l’esperienza politica e di affi nità fra i partiti. Questo patrimonio non deve essere disperso.Decidiamo quindi di ripresentarci al giudizio dei cittadini, chiedendo una riconferma del

gruppo che ha lavorato in questi ultimi cin-que anni.La capacità di ascolto e dialogo con la cittadi-nanza è dimostrato dalle novità che abbiamo introdotto nel rapporto con i sestesi: nume-rosi incontri della Giunta e dei Consiglieri di maggioranza nelle frazioni, in diretta e senza intermediazioni; incontri pubblici su temi particolari con una partecipazione straordi-naria dei cittadini, che hanno voluto prendere parte attiva con interventi, domande e giudizi di merito; incontri mirati con le associazioni per costruire tavoli di lavoro partecipati e co-struttivi; l’istituzione di un regolamento per le consultazioni popolari con la prima prova assoluta di una consultazione uffi ciale della cittadinanza: nessuno lo aveva fatto prima.Su questo metodo di lavoro basato sulla par-tecipazione, sul dialogo pubblico costante e sulla disponibilità degli amministratori, an-che rispetto ai singoli cittadini ed ai loro pic-coli e grandi problemi, vogliamo continuare a lavorare con voi.

Giovanni BuzziLega della Libertà - Colombo Sindaco

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