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POLITECNICO DI MILANO, 13 Dicembre 2011
Elio PATETTA
Dottore in Ingegneria Biomedica
Vice Presidente AIIGM
Applicazione D.M. 18
Settembre 2002 agli
impianti gas medicali:
Parte 2: Requisiti specifici
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
Introduzione alla progettazione degli impianti gas medicali
L’importanza della partecipazione della struttura sanitaria
nel processo di progettazione
Impianti centralizzati: sistemi di distribuzione a singolo
stadio e a doppio stadio
Disposizione delle tubazioni: criteri di distribuzione ad
anello e a stella
Compatibilità con altri impianti: rischi associati e misure di
prevenzione e protezione
Manutenzione e gestione
Schemi tipici
SOMMARIO
2
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
Gli impianti di distribuzione dei gas medicali
[IDGM] devono essere realizzati e sottoposti ad
interventi di controllo e manutenzione nel
rispetto delle disposizioni legislative e
regolamentari vigenti, delle norme di buona
tecnica o, in assenza di dette norme, delle
istruzioni fornite dal fabbricante e/o
dall’installatore
Gli IDGM devono essere realizzati a regola
d’arte
IMPIANTI GAS MEDICALI – Introduzione alla progettazione
D.M. 18 Settembre 2002
3
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
I riferimenti normativi vigenti per la realizzazione degli
IDGM (la “regola dell’arte”), oltre al D.M. 18/09/2002,
sono i seguenti:
D. Lgs. n° 46 del 24 febbraio 1997 e s.m.i. (Direttiva 93/42/CEE
e s.m.i.) relativo ai Dispositivi Medici
Norma armonizzata UNI EN ISO 7396-1 “Impianti di
distribuzione dei gas medicali - Parte 1: Impianti di distribuzione
dei gas medicali compressi e per vuoto”
Norma italiana UNI 11100 “Guida all’accettazione e alla gestione
degli impianti di distribuzione dei gas medicali e del vuoto e degli
impianti di evacuazione dei gas anestetici”
IMPIANTI GAS MEDICALI – Introduzione alla progettazione
4
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
Obiettivi primari della prevenzione incendi:
salvaguardare le persone e tutelare i beni dal rischio
di incendio
In particolare, le strutture sanitarie devono essere
realizzate e gestite in modo da:
minimizzare le cause di incendio
limitare la propagazione di un incendio
assicurare la possibilità che gli occupanti lascino i
locali indenni o che gli stessi siano soccorsi in altro
modo
IMPIANTI GAS MEDICALI – Introduzione alla progettazione
D.M. 18 Settembre 2002
5
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
Criterio Fondamentale 1/3
Il layout della rete primaria dell’IDGM deve
essere tale che in caso di incendio in un
compartimento, deve essere possibile
interrompere l’alimentazione dei gas medicali
solo in quel compartimento, garantendo
l’alimentazione degli altri compartimenti non
interessati dall’incendio
IMPIANTI GAS MEDICALI – Introduzione alla progettazione
D.M. 18 Settembre 2002
6
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
Criterio Fondamentale - 2/3
Deve essere possibile interrompere
l’alimentazione dei gas medicali all’interno di
ciascun compartimento mediante valvole di
intercettazione manuali poste all’esterno di
ogni compartimento, nei Filtri a Prova di Fumo
(FPF)
IMPIANTI GAS MEDICALI – Introduzione alla progettazione
D.M. 18 Settembre 2002
7
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
Criterio Fondamentale – 3/3
L’impianto di un compartimento non deve
essere derivato da un altro compartimento,
ma direttamente dalla rete di distribuzione
primaria
IMPIANTI GAS MEDICALI – Introduzione alla progettazione
D.M. 18 Settembre 2002
8
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
Principi fondamentali di progettazione [5-ty]
identity: garanzia dell’identità dei gas erogati
quality: corretta composizione dei gas
erogati, con contaminanti nei limiti F.U.
continuity: continuità di erogazione dei gas
quantity: adeguata portata e pressione ai
punti di utilizzo
usability: facilità di gestione (es. uso,
manutenzione, emergenza)
IMPIANTI GAS MEDICALI – Introduzione alla progettazione
Norma ISO 7396-1
9
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
Gas ossidanti: possono reagire violentemente con i materiali combustibili e alimentano fortemente la combustione
Gas ossidanti più pesanti dell'aria: possono accumularsi in spazi chiusi al livello del suolo o al di sotto di esso
Materiali non combustibili in aria potrebbero incendiarsi in presenza di un’atmosfera arricchita di gas ossidanti
Rischi per il paziente, per gli operatori, visitatori e
per la struttura sanitaria
IMPIANTI GAS MEDICALI – Introduzione alla progettazione
10
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
Interruzione/necessità di interruzione dell’erogazione dei gas
Composizione/qualità non adeguata del gas erogato
Formazione di composti tossici nel gas erogato
IMPIANTI GAS MEDICALI – Rischi da incendio per il paziente
11
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
PAZIENTE AD ALTA DIPENDENZA: paziente
con necessità continua di gas medicinali/vuoto,
che potrebbe essere colpito avversamente da
una mancanza di alimentazione degli stessi con
conseguente compromissione delle sue
condizioni cliniche e/o della sua sicurezza
IMPIANTI GAS MEDICALI – Introduzione alla progettazione
Norma ISO 7396-1
12
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
IMPIANTI GAS MEDICALI – Obiettivi Antitetici Concomitanti
13
D.M. 18/09/2002 Norma ISO 7396-1
Interruzione erogazione gas medicali
Continuità di erogazione
gas medicali
Materiali resistenti
all’accensione (es.
fluorine, chlorine)
Assenza di formazione
di composti tossici
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
L’IDGM distribuisce gas comburenti: rischi da
incendio per la struttura sanitaria ed i suoi
occupanti L’IDGM è un pericolo per la
struttura sanitaria
Un incendio potrebbe richiedere l’interruzione
dell’alimentazione dell’IDGM: in aggiunta ai
rischi da incendio, rischio di compromissione
delle condizioni cliniche per i pazienti ad alta
dipendenza Un incendio nella struttura
sanitaria è un pericolo per l’IDGM
IMPIANTI GAS MEDICALI – Introduzione alla progettazione
14
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
IMPIANTI GAS MEDICALI – Introduzione alla progettazione
15
INNESCO
• Perdita con
accumulo di
Ossigeno
IDGM
• Carta
• Legno
• Alcool
• Metano
• ecc.
• Scintille
• Cortocircuiti
• Fiamme
libere
COMBUSTIBILE INNESCO
RISCHIO
DI DANNI
AI PAZIENTI
INCENDIO
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
IMPIANTI GAS MEDICALI – Introduzione alla progettazione
16
INNESCO
NECESSITA’
INTERRUZIONE
GAS
RISCHIO
DI DANNI
AI PAZIENTI
INCENDIO PAZIENTI
AD ALTA
DIPENDENZA
BLOCCO
IDGM
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
Un incendio potrebbe non causare
alcun danno alle persone o ai beni,
ma potrebbe compromettere la
funzionalità dell’IDGM e di
conseguenza le condizioni cliniche
dei pazienti
IMPIANTI GAS MEDICALI – Introduzione alla progettazione
17
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
IMPIANTI GAS MEDICALI – Introduzione alla progettazione
18
PREVENZIONE INCENDI
IDGM
PREVENZIONE INCENDI
STRUTTURA
Corretta progettazione
IDGM
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
Per una corretta progettazione di un IDGM
ai fini antincendio, è fondamentale che il
progettista abbia tutti gli elementi
necessari
La struttura sanitaria deve partecipare
attivamente al processo di progettazione,
fornendo al progettista dell’IDGM tutte le
informazioni richieste
IMPIANTI GAS MEDICALI – Informazioni fornite dalla struttura
19
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
L’impianto di distribuzione dei gas medicali
deve essere compatibile con il sistema di
compartimentazione antincendio della
struttura sanitaria
La struttura deve fornire gli elaborati
riportanti le compartimentazioni definitive
e l’indicazione dei Filtri a Prova di Fumo
(FPF)
IMPIANTI GAS MEDICALI – Informazioni fornite dalla struttura
20
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
L’applicazione delle disposizione tecniche
(Titoli) dipendono da specifici requisiti
della struttura sanitaria La struttura deve fornire le informazioni
relative alla tipologia di prestazioni erogate,
numero posti letto, se struttura nuova od
esistente, se è stato rilasciato C.P.I. o meno,
se esiste un progetto già approvato dai VV.F.,
eventuali interventi particolari (es. cambio
della destinazione d’uso)
IMPIANTI GAS MEDICALI – Informazioni fornite dalla struttura
21
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
La norma UNI EN ISO 7396-1 richiede il
rispetto di specifici requisiti relativi alle
centrali di alimentazione degli IDGM La struttura deve fornire le informazioni
relative a dimensioni, caratteristiche ed
ubicazione dei locali previsti per le centrali di
alimentazione
IMPIANTI GAS MEDICALI – Informazioni fornite dalla struttura
22
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
La norma UNI EN ISO 7396-1 richiede il
rispetto di specifici requisiti relativi alla rete
di distribuzione degli IDGM La struttura deve fornire tutte le informazioni
richieste relative ai passaggi previsti per la
rete di distribuzione, es. eventuali tratti
interrati, coesistenza in tunnel o condotti con
altri tipi di impianti, attraversamenti di locali
od aree pericolose a rischio di incendio
IMPIANTI GAS MEDICALI – Informazioni fornite dalla struttura
23
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
I cavedi di passaggio della rete di
distribuzione degli IDGM devono essere
opportunamente ventilati La struttura deve fornire le informazioni circa
le modalità di ventilazione dei cavedi di
passaggio delle colonne montanti degli IDGM
IMPIANTI GAS MEDICALI – Informazioni fornite dalla struttura
24
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
Il D.M. 18 settembre 2002 e la norma UNI
EN ISO 7396-1 prescrivono specifici
requisiti relativi all’ubicazione di valvole di
intercettazione La struttura deve fornire le informazioni
relative ad eventuali vincoli di posizionamento
dei quadri delle valvole di intercettazione, alla
suddivisione delle aree, ai percorsi di esodo
previsti, al posizionamento previsto dei
pannelli di allarme
IMPIANTI GAS MEDICALI – Informazioni fornite dalla struttura
25
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
Un impianto di distribuzione dei gas
medicali [IDGM] è un sistema di
distribuzione centralizzato completo, che
comprende:
una centrale di alimentazione
una rete di distribuzione, con le unità terminali
ubicate nei vari reparti dove i gas medicali
sono richiesti
un sistema di monitoraggio e allarme
IMPIANTI GAS MEDICALI – Sistemi di distribuzione – ISO 7396-1
26
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
IMPIANTI GAS MEDICALI – Schema tipico IDGM – ISO 7396-1
27
1 Centrale di alimentazione
2 Rete di distribuzione
3 Unità terminali
4 Sistema di monitoraggio e allarme
2
1
3
3
4
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
IMPIANTI GAS MEDICALI – Schema tipico IDGM a singolo stadio
28
1 Centrale di alimentazione
2 Rete di distribuzione
3 Unità terminali
4 Sistema di monitoraggio e allarme
5 Sistema di riduzione della pressione
2
1
3
3
4
5
200:4
bar
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
IMPIANTI GAS MEDICALI – Schema tipico IDGM a doppio stadio
29
1 Centrale di alimentazione
2 Rete di distribuzione
3 Unità terminali
4 Sistema di monitoraggio e allarme
5 Sistema di riduzione della pressione di primo stadio
6 Sistema di riduzione della pressione di secondo stadio
2
1
3
3
4
5
200:8
bar
6
8:4
bar
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
L’obiettivo del progetto dell’IDGM è quello
di garantire l’alimentazione indipendente di
ciascun compartimento antincendio
La realizzazione di un IDGM con rete
primaria disposta ad anello e collegata alla
centrale di alimentazione in punti
contrapposti è uno dei possibili modi di
realizzazione, ma non l’unico
IMPIANTI GAS MEDICALI – Disposizione tubazioni rete primaria
30
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
IMPIANTI GAS MEDICALI – Disposizione rete primaria ad anello
31
Rete di distribuzione
primaria
Comp. A
Comp. B
Comp. C
Comp. D
Rete di distribuzione
primaria
Rete di distribuzione
primaria
Rete di distribuzione
primaria
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
IMPIANTI GAS MEDICALI – Disposizione rete primaria a stella
32
Comp. A
Rete di distribuzione
primaria
Comp. B
Comp. C
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
IMPIANTI GAS MEDICALI – Altri impianti – Impianti elettrici
33
D.M. 18/09/2002 Norma ISO 7396-1
Le reti di distribuzione
degli IDGM devono
entrare in contatto con
reti di impianti elettrici
Le reti di distribuzione
degli IDGM e gli impianti
elettrici devono essere
separati da più di 50 mm
oppure posti in setti
separati
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
IMPIANTI GAS MEDICALI – Altri impianti – Impianti tecnologici
34
D.M. 18/09/2002 Norma ISO 7396-1
Le reti di distribuzione
dei gas medicali devono
essere disposte in modo
tale da non entrare in
contatto con reti di altri
impianti tecnologici
Le tubazioni non devono
essere usate come
supporto di altre
tubazioni o condotte né
devono essere
sostenute da esse
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
IMPIANTI GAS MEDICALI – Protezione meccanica tubazioni
35
D.M. 18/09/2002 Norma ISO 7396-1
Le reti di distribuzione
dei gas medicali devono
essere opportunamente
protette da azioni
meccaniche
Le tubazioni devono
essere protette da danni
fisici. Esempi di danni
fisici sono i danni che
possono essere causati
dallo spostamento di
apparecchiature mobili
quali carrelli, barelle e
muletti nei corridoi o in
altri luoghi
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
Si può considerare adeguata una protezione con
le seguenti caratteristiche:
Profilato o gabbia in metallo che ricopre la
tubazione per tutta l’estensione di esposizione
al pericolo da danni fisici (es. fino all’altezza
raggiungibile per i tratti verticali)
In grado di resistere ai colpi e agli urti previsti,
es. da camminamento di persone per i tratti
orizzontali sulla sommità degli edifici, da
errate manovre di veicoli in movimento per i
tratti in prossimità di parcheggi, ecc.
IMPIANTI GAS MEDICALI – Protezione meccanica tubazioni
36
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
IMPIANTI GAS MEDICALI – Protezione meccanica tubazioni
37
D.M. 18/09/2002 Norma ISO 7396-1
Le reti di distribuzione
dei gas medicali devono
essere poste a distanza
adeguata da possibili
surriscaldamenti
La temperatura ambiente
nei locali delle centrali di
alimentazione deve essere
compresa tra 10 °C e 40 °C
Le giunzioni metalliche
brasate o saldate devono
mantenere le loro
caratteristiche meccaniche
fino ad una temperatura
ambiente di 600 °C
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
Si può considerare adeguata una distanza
di 150 mm di separazione tra gli IDGM e le
tubazioni dell’impianto di riscaldamento,
dell’acqua calda e del vapore (HTM 02-01)
IMPIANTI GAS MEDICALI – Surriscaldamenti
38
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
IMPIANTI GAS MEDICALI – Sovrapposizioni
39
D.M. 18/09/2002 Norma ISO 7396-1
La distribuzione all’interno
del compartimento deve
avvenire in modo da non
determinare sovrapposizioni
con altri impianti
Eventuali sovrapposizioni
per attraversamenti sono
consentite mediante
separazione fisica dagli altri
impianti ovvero adeguato
distanziamento
Le tubazioni gas medicali
che incrociano cavi elettrici
devono essere sostenute in
vicinanza dei conduttori
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
Impianti elettrici: separati da più di 50
mm dall’IDGM oppure posti in setti
separati
Impianto di riscaldamento, dell’acqua
calda e del vapore: separati da almeno
150 mm dall’IDGM oppure posti in setti
separati
Altri impianti: separati da almeno 25 mm
dall’IDGM oppure posti in setti separati
IMPIANTI GAS MEDICALI – Sovrapposizioni
40
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
IMPIANTI GAS MEDICALI – Ventilazione
41
D.M. 18/09/2002 Norma ISO 7396-1
I cavedi attraversati
dagli impianti gas
medicali devono essere
ventilati con aperture la
cui posizione è
individuata in funzione
della densità dei gas
utilizzati
Locali delle centrali e di
attraversamento dell'impianto
con ventilazione adeguata
(all. F)
È vietato installare valvole
di intercettazione in cavità
stagne
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
IMPIANTI GAS MEDICALI – Ventilazione
42
Gas medicale Comportamento rispetto all’aria
AZOTO ARIA OSSIGENO PROTOSSIDO DI AZOTO ANIDRIDE CARBONICA
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
L’installazione di tubazioni dell’IDGM in tunnel o
condotti con altri impianti (es. di altri fluidi) deve
essere valutata attentamente utilizzando le
procedure di analisi del rischio in conformità alla
norma ISO 14971
Le tubazioni dell’IDGM posate in tunnel o
condotti devono essere ispezionabili oppure
dotate di sistemi di allarme in grado di rilevare
fughe di gas
IMPIANTI GAS MEDICALI – Requisiti particolari
43
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
I riferimenti normativi vigenti per la manutenzione e la
gestione degli IDGM (la “regola dell’arte”) sono i
seguenti:
Norma armonizzata UNI EN ISO 7396-1 “Impianti di
distribuzione dei gas medicali - Parte 1: Impianti di distribuzione
dei gas medicali compressi e per vuoto” (Appendice G)
Norma italiana UNI 11100 “Guida all’accettazione e alla gestione
degli impianti di distribuzione dei gas medicali e del vuoto e degli
impianti di evacuazione dei gas anestetici”
D.Lgs. 9 Aprile 2008, n° 81 e s.m.i., in materia di tutela della
salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro
IMPIANTI GAS MEDICALI – Manutenzione e gestione
44
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
La norma UNI 11100, che riprende in buona parte i
contenuti dell’Appendice G della norma UNI EN ISO
7396-1, unitamente al D.Lgs. 81/08 e s.m.i., richiede
alla struttura sanitaria di implementare adeguate
procedure per la gestione della manutenzione
preventiva e correttiva dell’IDGM
La stessa norma riporta i dettagli dei controlli
periodici da effettuare sull’IDGM, compresa la
frequenza, per il mantenimento nel tempo delle sue
caratteristiche di sicurezza e prestazioni
IMPIANTI GAS MEDICALI – Manutenzione e gestione
45
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
È richiesto inoltre alla struttura sanitaria di
implementare adeguate procedure per la
gestione delle emergenze
Per emergenza si intende un evento accidentale
che può causare l’interruzione dell’erogazione
dei gas e creare condizioni di potenziale pericolo
per i pazienti e/o per il personale
Un incendio è considerato un evento di
emergenza
IMPIANTI GAS MEDICALI – Manutenzione e gestione
46
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
Per la gestione efficace delle situazioni di
emergenza che interessano l’IDGM, devono
essere nominate persone adeguatamente
formate
Tali persone devono conoscere perfettamente le
procedure per la gestione delle emergenze,
nonché i disegni dell’impianto con le sue sezioni
e diramazioni, i reparti serviti, i riduttori di
pressione, le valvole di intercettazione, le unità
terminali e il sistema di allarme
IMPIANTI GAS MEDICALI – Manutenzione e gestione
47
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
Bisogna effettuare simulazioni di situazioni
di emergenza riguardanti l’IDGM,
compreso un incendio con interruzione
dell’alimentazione dei gas medicali in
reparti con pazienti ad alta dipendenza
Le esercitazioni di tali simulazioni
andrebbero eseguite almeno due volte
all’anno e registrate
IMPIANTI GAS MEDICALI – Manutenzione e gestione
48
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
Una corretta gestione può
sopperire ad una cattiva
progettazione
Una corretta progettazione non
può sopperire ad una gestione
non corretta
IMPIANTI GAS MEDICALI – Manutenzione e gestione
49
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
IMPIANTI GAS MEDICALI – Manutenzione e gestione
50
IMPIANTO GAS MEDICALI
SICURO
CORRETTA
GESTIONE
CORRETTA
PROGETTAZIONE
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
Gli IDGM devono essere intercettabili
centralmente (D.M. 18 Settembre 2002)
Deve essere prevista una valvola di
intercettazione principale sulla parte della
rete di distribuzione che collega la centrale
di alimentazione ai montanti e/o ai rami
(ISO 7396-1)
IMPIANTI GAS MEDICALI – Schemi tipici
51
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
IMPIANTI GAS MEDICALI – Schemi tipici
52
Valvola di intercettazione
principale
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
Deve essere possibile l’interruzione
dell’erogazione dei gas all’interno del
compartimento mediante valvole di
intercettazione manuali ubicate all’esterno
di ogni compartimento, nei Filtri a Prova di
Fumo (FPF)
IMPIANTI GAS MEDICALI – Schemi tipici - D.M. 18 Settembre 2002
53
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
IMPIANTI GAS MEDICALI – Schemi tipici - D.M. 18 Settembre 2002
54
Compartimento A
FPF
Compartimento B
Rete di distribuzione
primaria
Valvola A
Valvola B
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
All’interno dei filtri devono essere ripetuti
in apposito pannello i segnali relativi allo
stato di servizio dell’impianto di
distribuzione dei gas medicali dei
compartimenti attigui
IMPIANTI GAS MEDICALI – Schemi tipici - D.M. 18 Settembre 2002
55
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
IMPIANTI GAS MEDICALI – Schemi tipici - D.M. 18 Settembre 2002
56
Compartimento A
FPF
Compartimento B
Rete di distribuzione
primaria
Valvola A
Valvola B
Segnalazione
stato di servizio
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
Ogni diramazione deve essere provvista di
una valvola di intercettazione adiacente al
collegamento al montante o alla linea
principale
IMPIANTI GAS MEDICALI – Schemi tipici - ISO 7396-1
57
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
IMPIANTI GAS MEDICALI – Schemi tipici - ISO 7396-1
58
Compartimento A
Compartimento B
Valvola di
diramazione
Rete di distribuzione
primaria
Valvola A
Valvola B
FPF
Segnalazione
stato di servizio
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
Le unità terminali dell’IDGM destinate ad
erogare gas ai pazienti devono essere installate
a valle di valvole di intercettazione di area,
ubicate sullo stesso piano delle unità terminali
che intercettano
Ad eccezione di taluni accessori di servizio (es.
sensori, indicatori, ecc.) non devono essere
installati componenti tra una valvola di
intercettazione di area e le unità terminali da
essa intercettate
IMPIANTI GAS MEDICALI – Schemi tipici - ISO 7396-1
59
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
IMPIANTI GAS MEDICALI – Schemi tipici - ISO 7396-1
60
Compartimento A
Compartimento B
Valvola di
diramazione
Valvola A
Valvola B
Rete di distribuzione
primaria FPF Valvola di area A
Valvola di area B
Segnalazione
stato di servizio
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
È vietata l’installazione del riduttore di
pressione di linea (di secondo stadio) a
valle della valvola di area
IMPIANTI GAS MEDICALI – Schemi tipici - ISO 7396-1
61
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
IMPIANTI GAS MEDICALI – Schemi tipici - ISO 7396-1
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Compartimento A
Compartimento B
Rete di distribuzione
primaria
Valvola di
diramazione
Valvola A
Valvola B
Riduttore di linea A
(doppio)
Riduttore di linea B
(doppio)
FPF Valvola di area A
Valvola di area B
Segnalazione
stato di servizio
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
La valvola di intercettazione di area può
essere integrata con il riduttore di
pressione di linea (di secondo stadio)
IMPIANTI GAS MEDICALI – Schemi tipici - ISO 7396-1
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Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011
IMPIANTI GAS MEDICALI – Schemi tipici - ISO 7396-1
64
Compartimento A
Compartimento B
Rete di distribuzione
primaria
Valvola di
diramazione
Valvola A
Valvola B
Riduttore di linea (doppio)
con valvola di area
integrata A
Riduttore di linea (doppio)
con valvola di area
integrata B
FPF
Segnalazione
stato di servizio
Elio PATETTA Politecnico di Milano, 13 Dicembre 2011 65