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diritto
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5/24/2018 Appunti Di Diritto Industriale
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Diri tto industriale
30/09/10
Concorrenza = Intesa come libera concorrenza tra im prendit ori che offrano sullostesso mercat o beni o servizi idonei a soddisfare gli stessi bisogni =
principio del libero mercato.
?
ecita! leale! necessaria per chi utilizza il prodotto sul mercato= merita di rimanere
sul mercato chi offre buoni prodot ti e servizi.
"egni distintivi tipici dell#imprenditore$ ditta! insegna! marchio
"egni distintivi atipici dell# imprenditore$ slogan pubblicitario! sigla dell# imprenditore!
emblemi ricompresi nel marchio = individuano la provenienza di %uel prodotto.
&isciplina della concorrenza = vuole tutelare la figura dell#imprendi tore! tut ela dei
suoi segni distinti vi.1' regola$ tut to cio# che e# idoneo a trarre in inganno il consumatore e# fattispecie di
concorrenza sleale.
Inganno = atto decettivo.
(rima del codice civile del #)* la disciplina della conocorrenza era regolata dall#art
10 bis della Convenzione di (arigi del 1+93 norma di protezione a tutela della
concorrenza! manca una disciplina di tute la vera e propr ia della concorrenza ora
art. *,9+ e ss C.c. casi di illecita concorrenza.
Illecito concorrenziale -illecito di pericolo e# diverso da illecito civile.
Illecito civile$ si deve provare il dolo o la colpa! deve esserci un danno diretto.
Illecito concorrenziale$ c#e# presunzione di dolo e colpa! e# sufficiente la
potenzialita#di arrecare danno.
"oggett i del rap posto concorrenzialesoggetti che rivestono la %ualita# di
imprenditore!che di fatto esercitino sul mercato unatt ivita di impresa! unattivita
economica organizzataal fine della produzione o dello scamb io di beni e servizi. &ue
sono concorrenti i n %uan to soddisfano bisogni simili! m irano alla stessa clientela! si
rivolgono allo stesso mercato limita tamente ad una zona determinata.
essuno puo# u tilizzare lo stesso marchio per prodot ti affini.
e%uisiti$ capacita# distintiva2 novita# lo registro e dopo di me nessun altro lo puo#
usare. "e non lo registro la mia t utela e# molto piu# lim itata.
a legge riconosce l#illecito concorrenziale anche se l#atto e# m esso in essere da
parte di un terzo$
se si riesce a dimostrare il rapporto tra i comportamen ti dell# im prenditore e %uello
del terzo in senso favorevole e consapeevole dellimprenditore l#attivita# e#
sanzionata perche# sussiste l#illecito concorrenziale2
- "e il terzo e# un dipendente dell# imprenditore esclusiva responsabilita #
dell# imprenditore a me no che il dipendente non sia rivestito di m ansioni che gli
consentono di assumere discrezionalmen te iniziative in tal campo. -*0)9cc
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"e i l terzo e # una persona autonoma e inseri ta a un certo l ivel lo della
struttura organizzativa = il terzo risponde in solido con l#imprenditore.
art. *401 c.c. ? accorda la possibilita di agire per la repressione della concorrenza
sleale anche alle associazioni professionali e agli enti che rappresentano una
categoria imprenditoriale %uando si tratti di atti che pregiudicano gli interessi della
categoria.5rt. *,9+ cc funzione integrativa = va diviso in due parti$
1 e * comma= c #e # una t ip izzazione del le fa t t ispecie che costi tuiscono il leci to
concorrenziale.
5lcune fat t ispecie %ui nominate possono dar luogo a problemi di
interpretazione.
3 comma= c lausola generale che tut to c io # che non rient ra nella pr ima par te
e# illecito se idoneo a provocare un danno all#azienda alt rui e dev#essere contrario al
principio di corrett ezza professionale.
5nche la pubblica am ministrazione se svolge attivi ta# imprenditoriale devesottostare alle regole della libera concorrenza e cosi# anche l#im prendi tore
occasionale. 5nche il professionista deve sot tostare a tali regole anche se su %uesto
tema e# in corso un grosso dibattito.
06/10/10
atti confusori
5rt. *0,9 cc atti denigratori
altri mezzi per met tere in atto competenza sleale
produrre confusione significa ingenerare nei destinatari del messaggio un falso
convincimento circa I prodotti e attivitacon i %uali vengono in contatto.
5rt. *,9+ c.c. menziona tre fattispecie di atti confusori$
adozione di nomi o segni distintivi confondibili con %uelli di altri
imitazione servile di prodotti altrui
%ualsiasi altro atto idoneo a creare confusione.
5tti confusori possono provocare confusione perche# usano segni distintivi
dell# imprenditore.
I segni distintivi dellimprenditore sono tutelati contro limitazione confusoria.
imprenditore ha un dirit to sui propri segni distintivi.
5rt.* del codice di proprieta# industriale fa distinzione tra dirit t i di proprieta#
industriale non titolati e diritt i di proprieta# industriale titolati.
&iritt i t it olati = ac%uistati at traverso la brevettazione di invenzioni e la registrazione
del marchio.
&iritt i non t itolati = trovano riconoscimento in %uanto ci siano leggi speciali che li
prevedono ma sono tutelati anche se non si ha provveduto alla brevettazione e alla
registrazione.
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a norma non ha carattere tassativo ma esemplificativo.
(er stabilire se vi sia confusione si fa riferimen to al consumatore medio categoria
dei consumator i che e# circoscritta in base ai bisogni e alle necessita# che vengono
soddisfatte piu# il consumatore e# specializzato! e piu# la contraffazione
dev#essere raffinata e precisa. 7utto cio# vale sia per i segni tipici che per i segni
atipici.5rt. *,9+ cc nor me sulla concorrenza sleale.
5zione inibito ria come sanzione si ricorre al giudice perche# vieti l#ut ilizzo del
prodott o o del segno distintivo del prodot to cche crea confusione. Inoltre se e#
accertata la concorrenza sleale si puo# chiedere la distruzione del prodo tto che crea
confusion.
5rt. *,4) cc ditta irregolare se utilizzando una ditta si utilizzano nome e
marchio di un altro imprenditore si deve differenziarla modificandone le analogie
rispetto all# imprenditore che per pri mo li ha utilizzati non si deve richiedere la
distruzione. 8siste una nor ma specifica per cui anche se si ha la possibilita# di
esperire azione inibitoria! %uesto divie to non arrivera # a far si che la ditta vengadistrutta! ma solo di differenziarla in modo da eliminare ogni tipo di confusione. 5
volte norme generali di tut ela si vanno a sovrapporre a norme specifiche la
dott rina stabilisce che possano essere esperite entra mbe m a stabilisce cm% la
prevalenza della norma specifica. a giurisprudenza invece rit iene che le norme
siano esperibili in maniera alternativa.
5tti di denigrazione o di appropriazione di pregi altru i la denigrazione non e# solo
gettare scredito sulla figura dell# imprenditore ma e# un procedimento che porta il
consumatore a perdere la fiducia su %uell determinat e prodot to o servizio. 8#
un#a tti vita # complessa che puo# riguardare sia il prodotto che il servizio! si la figura
dell#imprenditore. 8# cm% riferita all#attivi ta# imprenditoriale che esercita e non gli
aspetti della sua sfera personale.
a dottrina ritiene che l#attivita# di discriminazione si ha anche %uando si va a
diffondere una notizia screditatnte in una cerchia ristretta di persone! mentre la
giurisprudenza richiede un#adeguata pluralita# di persone a cui viene riportata la
notizia denigratoria l # impor tante e# dimostrare il pericolo imminen te di danno per
avere tut ela anche se la notizia denigrator ia interessa poche persone.
(ubblicita# comparativa prima del d. lgs. 1),/*006 era illecita perche# gettava
discredito sull# imprenditore. 5 partire dal decreto appena no minato e # diventata
lecita se segue le norme$
on dev#essere ingannevole
&eve r iguardare prodot t i che soddis fano g li s tess i b isogni
&eve avveni re in modo ogget t ivo per tu tt i gl i elementi d i %ue ll prodot to
on deve creare confusione
&ev#essere lim pida e trasparente
&. lgs. = nuove norm e sulla trasparenza delle pubblicita#. 5rt. ** non e# piu#
possibile ed e# pubb licita# vie tata la pubblicizzazione di biglietti di servizio di
trasporto il cui costo non comprenda tutti gli oneri fiscali.
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5ppropriazione pregi altruisi pubblicizza un prodot to facendo credere che abbia
una serie di caratteristiche proprie invece di un altro prodotto e che il prodotto in
%uestione non ha.
"i pubblicizza un prodotto facendo riferimento ad un modello di un prodotto di un
altro i mprendi tore -scarpe tipo 7ods! ricambi tipo iat. "i ha anche nel caso in cui il
prodotto pubblicizzato e# migliore di %uello di cui si appropria dei pregi.
1)/10/10
5rt.30 c.p.i. e# vie tato! se ingannevole! l# uso di indicazioni geografiche o doc o
docg se il prodotto viene da una localita# diversa. 5ll#art. ,16 %uarte r c.p. e# stato
inserito il reato di alterazione di prodotti agroalimentari = sanzione fino a * anni di
carcere e *0000 euro.
5l di la# del codice civile! anche oltre le leggi! hanno previsto e disciplinato
situazioni che si verificavano ma non erano preste t ra gli a tti di concorrenza sleale.
5rt. *,9+.3 c.c. ogni altro mezzo idonea a danneggiare l#al trui azienda.
(roblema e# individuare a cosa si riferisca l#espressione :al tri mezzi;.
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sono norme di ordine pubblico che tutti devono seguire che stabiliscono$ se c#e# una
violazione di %uesta da part e dell#i mpren ditore oltre a essere passibile di sanzione
amministrativa! se l#atto e# idoneo ad arrecare danno al concorrente puo# essere
sottoposto ad azione per concorrenza sleale e illecito concorrenziale.
5ltri mezzi comunicazizoni ingannevoli = di me ndacio concorrenziale si parla per
lo piu in riferimento alla pubblicita menzoniera.
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accessibile e non divulgabi le a terzi.
5rt. 99 c.p.i. e# vietato rivelare a terzi le informazioni di cui all#art. 9+.
5ltri mezzi concorrenza parassitaria. at traverso un#imitazione sistematica di
ogni iniziativa presa da un#altra at tivita# imprenditoriale.
5ltri mezzi boicottaggioe# una non conclusion di un contratto per fare in modo
che l#imprenditore non possa svolgere determinati atti. 5 meno che non dia luogoad alter fa ttispecie di illecito! di per se non puo# essere considerate illecito
concorrenziale.
"i divide in$
@oico t tagg io primar io = a ttua to d iret tamento dall #imprendi to re
@oicot taggio secondar io = at tuato at t raverso a lt re persone per non far
svolgere all# imprenditore determinate at tivita# al f ine di eliminarlo dal mercato
basta di per se per essere fatt ispecie di illecito concorrenziale.
"e e# illecito concorrenziale si puo# agire con azione inibito ria.
7izio inizia a falsificare il m archio di Caio. Caio ha necessita# che l# atti vita # di 7izio
venga bloccata! che %uell prodo tto non circoli e che gli utent i sappiano che 7izioproduce %uel prodot to con il marchio di Caio.
a domanda pe r l#azione inibito ria dev#essere fondata e ci dev#essere la circostanza
di dover subito bloccare %uell compor tamento. ella sentenza ci sara# il diviet o di
continuare a produrre %uell prodotto con %uell marchio e ci saranno i provvedimenti
come ad esempio la distruzione dei beni messi in commercio e in magazzino.
Inoltre si puo# chiedere la pubblicazione della sentenza sui mag giori %uot idiani a
diffusione nazionale.
"e si riesce a dimostrare il danno si puo# r ichiedere anche il risarcimento del danno
tut ela piena.
#azione si propone dinanzi al gi udice ordinario.
In materia di pubblicita# ingannevole sono stati di recente introdotti nuovi articoli
nel codice del consumo di compe tenza in materia di autorita # garante della
concorrenza e del mercato istituita con la legge antitrust del 1990 la %uale ha il
potere di controllo.
Con le nuove norme chi si sente offeso da una pratica concorrenziale scorretta puo #
rivolgersi a tale au torita # che puo # inter venire anche d#ufficio. a cessare il
comportamen to e commina una sanzione pecuniaria amm inistrativa assai
consistente maggiore tutela.
1+/10/10
A5CBI = fonti$ codice civile! legge Aarchi! l.)+0/9*! codice della proprieta #
intellettuale.
(resupposto della possibilita che la concorrenza si svolga frut tuosamente e che il
consumatore possa attribuire m eriti e demeriti dei prodotti che gli sono offerti!
allimprenditore dal %uale provengono.
Il marchio e la marca la sua funzione e di distinguere prodo tti o servizi di
unimpresa da %uelli di unaltra. a tutela del marchio opera %uando ladozione di
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esso da parte d i un te rzo possa provocare un rischio di confusione per il pubblico. 8#
il segno distintivo del prodo tto o servizio! si distingue in generale %uando comun ica
un messaggio sullorigine del prodot to! o speciale %uando att iene alle specifiche
caratteristiche del prodotto. Inoltre puo essere denominativo se costituito da
parole! o figurativo se costituito da figure.
unzione distinti va fa riconoscere la provenienza. on si esclude la possibilita# diregistrarlo come ma rchio la musica disegnando le note sul pentagram ma.
on e# possibile registrare odori e profu mi.
5rt. 6 c.p.i.= possono costituire marchio registra to tu tti I segni suscettibili di essere
rappresentati graficamente.
(rincipio di estraneita del marchio al prodotto = ma rchio come entita percettibile
connessa al prodotto! capace di differenziarlo! ma al contem po separabile dal
prodotto senza che %uesto ne risulti alterato! altrimenti sarebbe caratteristica del
prodott o stesso.
e forme possono costituire ogge tto di va lido marchio a condizione che non si tra tti
di forme funzionali.a domanda di registrazione viene depositata presso l#ufficio marchi e brevetti il
%uale dovra # esaminare l#esistenza di una serie di presupposti. #unico element
analizzato in %uesta sede e# la liceita# = non contrario all#ordine pubblico o a norme
imperati ve. "e la liceita# sussiste il marchio viene registrat o! lasciando
successivamen te le cont estazioni circa la funzione distin tiva.
unzione distintiva = attitudine a distinguere i prodotti di un i mprenditore da %uelli
di altri i mprendi tori che siano simili e che si rivolgono allo stesso mercato si
concretizza nel diri tto di esclusiva.
a legge marchi imponeva l#onere di trasferimento dell#azienda assieme al marchio
per garantire la funzione distintiva.
Con la l. )+0/9* -att uati va di una diret tiva C8 viene eliminat o l#onere lasciando la
possibilita# di trasferire separatamente il marchio a tutela del consumatore. a
legge impone che il trasferimento non compro metta la %ualita# garantita dal
precedente prodotto! in modo da non creare confusione.
"IA@I 8 "8>I
"ono tut te le rappresentazioni grafiche . a parola puo# essere registrata se non e#
utilizzata in senso descrittivo del prodotto bensi# per distinguere prodotti che non
hanno un legame dal punto di vista linguistico$
omi propri di persona
Cifre numeriche
&isegni
Iniziali
orme -dev #essere pa rt ico lare del prodo tt o
"uoni -rappresenta to grafica men te
7onalita # cromatiche
Aarchio generale
Aarchio speciale = va ad identificare le caratteristiche peculiari del prodot to2 deve
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conservarle nel tempo.
5rt. *1 c.p.i. = 1 comm a$ limi ti.
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In molti casi tut tavia il l im ite t ra validita e invalidita e di diff icile individuazione.
7uttavia tale ti po di m archio e definito marchio debole in %uanto ha unatten uata
tutela.
(er i nomi geografici %uando hanno po rtat a descrittiva e escluso che possano
formare da soli oggetto di valido marchio. "ara valido se il luogo di produzione non
influenza la %ualita del prodotto.5rt. 1* c.p.i. = altro re%uisito fondamentale che il marchio deve avere per poter
essere registrato e# la novita# o originalita#.
ovita# = %uando si registra un marchio si deve stare attenti che altri non abbiano
registrato un prodot to simile con lo stesso marchio. a novita # si ha per analisi in
negativo ed e# difficile %uella in positivo.
ettere a b c = elementi sostanziali
ettere d e f = elementi formali
on si ha novita# se =
a segni che consistono in elementi comuni nel l inguaggio corrente all # interno
del com mercio= volgarizzazione. 5 segni che siano simil i a un segno gia# noto come marchio per prodott i o
servizi affini se si puo# creare confusione per gli uten ti o per il marchio stesso.
5 com merciante di 7rieste produce scarpe :as tronave ; a livello locale e non
lo registra -marchio di fat to. @ successivamente produce scarpe
:astronave;a livello nazionale e decide di registrar il marchio. Il marchio
registrato ma ntiene la novita# anche se c#e# %ualcuno prima di lui che ha
utilizzato lo stesso marchio! ma dovra# tollerare che anche l#altro continui a
utilizzare %uel marchio nel limi te della zona locale. Aa colui che per primo
l#ha utilizzato! ma non l#ha registrato non potra# agire contro colui che lo ha
registrato. Chiaramente colui che non ha registrato il marchio deve
dimostrare di aver utilizzato il marchio precedentemente -preuso locale alla
registrazione di @ e che la diffusione e# limi tata a una specifica zona
geografica. 7utto cio# viene complicate dall# art. *,61 c.c.=coordina l#art 1*
c.p.i. marchio non registra to. Inoltre si fa riferime nto alle convenzioni
internazionali$ se il marchio &ior e# di un paese chef a parte del la
convenzione di (arigi! negli altr i "tati aderenti alla convenzione non si puo #
registrare lo stesso marchio perche# mancherebbe del re%uisite della novita#.
1. Inserisce per la prima volta il nome a dominio aziendale non si possono
usare segni simili in riferimanto a$ ditta! denominazione!ragione sociale!
insegna. 8lemento importante che deve sussistere e# il rischio di confusione
che si puo# creare per il pubb lico.
*. (rescinde dal concetto di confusione. "egni identici ad un m archio da altri
registrato o con efficacia nello "tato. ichiamo ad un elemento formale
registrazione che dev#essere avvenu ta nello "tato. &iritt o di priorita # = ci
sono casi in cui si fa riferimen to non alla da ta di presentazione della
domanda! ma ad altri elemen ti oggetto di altre disposizioni.
3. "egni identici o simili ad un marchio gia# registarto da altri o con efficacia
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nello "tato per prodotti o servizi affini o identici. itorna l#accertamento di
un#eventuale confusione nel pubblico dei consumatori o rischio di
associazione tr a d ue segni.
). tornano nel concetto di notoriamente conosciuto e fa riferimento alla
comunita# se il marchio e# comunitario.
, . Come sopra.4. ei casi in cui nelle lett. d ed e non toglie novita# il marchio anteriore
scaduto * anni o 3 anni se collett ivo e decaduto per in utilizzo.
5rt. 11 c.p.i = marchio collettivo non e# u til izzato da un unico imprenditore ma da
organismi organizzativi e il marchio e# comune a tut ti %uei soggetti e per la
produzione di %uel prodotto devono seguire determinati procedimenti prestabiliti.
-es. consorzi.
*,/10/*010
&oppia identita del marchio
del servizio o prodotto
(er stabilire lanter iorita si guarda la data di deposito della doman da diregistrazione. "e ce accoglimento da %uel momento si puo far valere un proprio
diritto di garanzia e gli effetti retroagiscono al momento di presentazione della
domanda. In caso di contrasto tra due m archi si verifica la data di presentazione
della domanda.
&eroghe= diritto di priorita', diritto di preesistenza. Si va a verificare che non ci sia
un uso di fatto d i uno stesso marchio. a legge per la novita ritiene rilevante non
solo la registrazione ma anche luso di fatto di un marchio diritto di preesistenza.
a Convenzione nione di (arigi consente di registrare un marchio a livello
sovranazionale e successivamen te in un singolo "tato! se cio avviene entro sei
mesi dalla registrazione a livello sovranazionale! gli viene riconosciuta la stessa
data di richiesta di registrazione della prima diritto di priorita'.
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Aarchio protettivo %uando si va a registrare un marchio! si registra tutta una
serie di altri marchi che sono simili. Ba funzione preventiva per non dover poi
andare a discutere la somiglianza di %uello con il marchio pri ncipale. imprendit ore
pero al momento della registrazione deve indicare che si tratta di marchi simili a
%uello principale. Il marchio protet tivo non e utilizzato e commercializzato! cosi!
perche non decada! si deve dimostrare di aver utilizzato concretame nte il marchioprincipale.
5rt. *4 c.p.i decadenza per altra ipotesi$
volgarizzazione.
per non uso ai sensi dellart.*).
illiceita sopravvenuta.
Aarchio colletti vo viene apposto e registrato non da un imprenditore singolo ma
da una colletti vita. iene apposto sul bene se %uesto ha una serie di caratteristiche
e %ualita prestabilite. a fatto un controllo che il prodotto rispetto gli standard
%ualitativi.
5rt. 1* ult. Comma non conta solo la presentazione della domanda d i
registrazione! perche prima dellaccoglimento passa del tempo in cui si puo anche
ritirare la domanda! per cui %uesta non avra nessun effetto nel mondo giuridico.
I"75EI8 &II77 &I A5CBI
art. 19 c.p.i. possono legitt ima mente registrare$
coloro che mettono in commercio il loro prodotto o servizio2
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coloro che si propongono di u tilizzarlo! per apporre il marchio al prodot to che
poi concederanno a terzi in u tilizzo.
5rt. 19.1 c.p.i. indica anche il fenomento dei gruppi di impresa$ e considerata
valida la registrazione da parte della holding! anche se non mette nel mercato i
prodott i! cosa che faranno invece le societa di gruppo.
a legittimita e sganciata dalla %ualita di imprenditore. (er registrare un marchionon serve essere imprenditori! pero e necessari ala volonta di destinarlo ad essere
utilizzato.
(ossono validamen te registrare un marchio anche le amminist razioni dello "tato!
delle egioni! delle (rovince e dei Comuni. >li stranieri potranno ot tenere una
valida registrazione.
egistarzione in m ala fede registrazione di un marchio che ha gia raggiunto una
notevole no torieta sul mercato. In %uesto caso la registrazione e nulla.
a regola generale appena enunciata subisce delle eccezioni in relazione a
determinate categorie di segni la cui registrazione e riservata a determinati
soggetti.
ella registrazione di un nome proprio si distingue$
se registra la persona titolare del nome non ce problema
se registra unaltr a persona serve il consenso del proprietar io del nome e se
%uesto e decedut o! con il consenso di un erede fino al )o grado.
5rt. +.* c.p.i. i nom i di persona diversi da %uello del richiedente possono essere
registrati p urche il loro uso non sia tale da ledere la fama! il credit o o il decoro di
chi ha diritto di portare tali nomi.
ufficio brevetti e m archi ha la facolta di subordinare tale registrazione al consenso
stabilito dal comma 1.
8 possibile la coesistenza di dit ta e marchio a nome di un soggetto sempre con il
consenso del ti tolare del no me. Il consenso va allegato alla richiesta diregistrazione.
5nche il ritratto altrui si puo utilizzare come segno distintivo del prodotto e non e
richiesto consenso del titolare che puo t ut tavia essere richiesto dallufficio di
registrazione.
(C8&IA87 &I 8>I"75EI8
ci si rivolge allfficio Italiano @revetti e Aarchi che ha sede a oma! tu tta via la
richiesta puo essere presentata presso le locali camere di commercio o at traverso
un sistema elet tronico di trasmissione on line. Il diritto che si ac%uisisce e un diritto
reale.
8 importante la data del deposito della domanda perche da %uesta decorre il
periodo di validi ta della registrazione di 10 anni. ufficio verifica solo la correttezza
formale della domanda m a non fa unanalisi approfondita della novita e degli altri
re%uisiti che vengono verificati successivamente attraverso un giudizio proposto da
un altro imprenditore che vi abbia interesse.
nici re%uisiti che vengono verificati sono %uelli di impedimento assoluto che
bloccano la registrazione. a doman da puo avere ad ogget to un solo marchio e
deve contenere un esemp lare del marchio in allegato e dov ranno essere indicati
5/24/2018 Appunti Di Diritto Industriale
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prodott i e servizi che il marchio andra a contraddistinguere e se si intende favorire
del diritto di priorita ac%uisito precedentemente! e anche %uesto andra indicato in
allegato. 5 %uesto punt o si passa allesame dei re%uisiti.
"ono previsti dei ter mini en tro i %uali si possono fare osservazioni -entro 40 gg dalla
data di presentazione della domanda.
In %uesto senso non ce una pubblicit a del deposito di %uel segno come m archio.a gente puo pero venire a sapere. "e lufficio ritiene fondate le osservazioni le
trasmette all imprenditore che entro 30 gg deve integrare. In %uesto periodo
succede che un sogget to puo fare opposizione se e a conoscenza della mancanza
del re%uisito di novita ! sollecitando lesame da parte dell ufficio al riguardo senza
dover ricorrere successivamen te al giudizio.
Aentre i segni distintivi si trasferiscono con limpresa! il marchio puo essere dato in
licenza duso.
"e la mia domanda viene r iget tata posso ricorrere alla Comm issione ricorsi che e
un organo all interno dellufficio italiano brevetti e marchi! il %uale eme tte delle
decisioni che sono assimilabili a vere sentenze e sono impugnabili solo di fronte alla
Corte d i Cassazione.
(er gli stranieri -che non hanno cit tadinanza italiana devesserci almeno
domiciliazione in Italia e che il prodotto venga venduto in Italia2 inoltre e necessaria
la condizione di reciprocita ovvero che litaliano nel paese dello straniero sia
tratta to nello stesso modo in cui viene tratta to lo straniero in Italia.
5rt. *0 c.p.i. diritti da esercitare una volta ottenuta la registrazione$
dirit to di ut ilizzo esclusivo del marchio e fondamen tale per la capacita distintiva.
on puo essere utilizzato da altri se non con il consenso del titolare e nel limite
delle finalita dell azienda. Il diritt o di esclusiva ha natura reale.
Il dolo e la colpa grave rilevano solo al fine della sanzione da infliggere ma in
concreto lelemento soggettivo non rileva.(er tot ale affinita d i simbolo e prodot to -il consumato re pensa che si tratt i della
stessa azienda art. *0 c.p.i.
"egno simile e prodott o simile lett. @ art. *0 c.p.i. = non parla solo di confusione
per segno simile o prodo tto affine! m a anche per i casi di associazione di due segni
= il consumatore e indot to a pensare che il prodotto e si proveniente da aziende
diverse ma ci sia un collegamento t ra le due aziende ? caso di gruppi di aziende.
Come va dimostrata la somiglianza7ra marchi simili e facile distinguere se si
presuppone che il consumatore ricordi il simbolo! il %uale valutera i dettagli che
ricorda di %uel marchio. Inoltre bisogna far riferimento alla cerchia di consumatori
cui il prodotto e destinato. accertamento della somiglianza dovra riguardare
lintero segno e non singoli dettagli.
rientamento principale della giurisprudenza ritiene affini prodotti che hanno stessa
natura! rivolti alla stessa categoria di consumat ori e soddisfano gli stessi bisogni.
Critica a tale orientamento $ si rischia di far rientrare prodotti che si ritengono affini
perche rient rano nella stessa categoria merceologica!ma che in realta sono
tota lmente d iversi. "i e %uindi proposta una tesi che analizza e specifica
man tenendo la tesi principale e dicendo che pero bisogna guardare la provenienza
del marchio. (er cui si fa rient rare se puo indurre a pensare il consumatore che
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%uellazienda oltre che a produrre %uel prodotto! produce anche prodotti di diversa
natura. "i deve presupporre che non ci sia un contrat to di licenza di march io.
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non deve derivare inganno nei caratteri dei prodotti essenziali per lapprezzamento
del pubb lico ? pone dei vincoli per il cessionario e per il licenziatario. l obiettivo e
impedire l inganno del pubblico e %uindi favorire miglioramen ti %ualitativi del
prodotto.
a norma vieta$ deterioramenti rilevanti e celati dal prodotto idonei a ingannare il
pubblico.7rasferiment o marchio generale = tiene conto del messaggio generale che il
marchio comu nica messaggio sullorigine del prodott o. (er evitare linganno del
pubblico la cessione del m archio dev essere accompagnata dalla cessione
dellazienda o da una congrua informazione del pubblico.
a cessione e licenza del marchio sono legitti mi ove ogni inganno del pubblico sia
escluso.
7utto cio vale anche per uso confusorio di un terzo del m archio del ti tolare con il
suo consenso. a sanzione non ha nat ura cont ratt uale.
5rt. *,63.* c.c. = se il marchio e costitui to da un segno figurativo! denominazione
di fantasia o da dit ta derivata! il diri tto esclusivo di esso si trasferisce con lazienda.
5rt. 13+ c.p.i. = vanno trascritt i gli atti fra vivi che trasferiscono i diritt i su marchi
registrati presso lufficio italiano brevet ti e marchi. (ossono essere trascritte
domande giudiziarie dirette ad ottenere le sentenze per atti di divisione! di societa!
di transazione2 verbali di pignoramento! e di aggiudicazione in seguito a vendita
forzata.
a trascrizione ha effetti ti pici e non condiziona la validita degli at ti da tr ascrivere
ma si limita a renderli opponibili a terzi aventi dirit to sul marchio degli atti da
trascrivere.
I75 &8 A5CBI
e lestinzione del dirit to. a legge dispone che dei segni possono validamente darluogo a marchio solo ove presentino i re%uisiti di validita del marchio. n marchio
puo essere registrato anche se non idoneo.
5rt 116 c.p.i. la registrazione non pregiudica l esercizio dellazione giudiziaria. Il
marchio potra essere dichiarato nullo dalle autorita giudiziarie anche se registrato.
5rt. *, c.p.i. cause di nullita$
se non e nuovo -ar t . 6 c.p. i.
se e costituito da una forma funzionale o che da una forma sostanziale al
prodotto -artt. 9! 10 ! 13! 1).1! 19.* c.p.i.
se contrario al le norme sui nomi! r i tratt i altrui e segni notori-art. + c.p. i.
se la registrazione e stata effettuata a nome di chi non ne aveva dir i t to -art.
1+.3/b c.p.i.
Criteri per stabilire se un march io e nuovo sono gli stessi che valgono per la
contraffazione del marchio.
ullita puo riguardare anche solo un parte di %uesti.
5rt. *6 c.p.i. la declaratoria di nullita riguarda solo la parte di prodot ti o servizi
investita dalla nu llita stessa e il resto del marchio pot ra sopravvivere.
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&8C5&8E5 &8 A5CBI
decadenza per non uso = ove i l marchio non venga uti lizzato entro , anni
dalla registrazione o se luso venga sospeso per un pe riodo inint errotto di ,
anni. (er evitare la decadenza luso del m archio dev essere effetti vo e non
deve trattarsi di un uso meramen te simbolico o per %uantita di prodotto
irrilevante o sporadico. uso devessere fatto dal t itolare del m archio o con ilsuo consenso sembra rifer ibile a un consenso di natura cont rat tuale. uso
del licenziatario deve essere e%uiparato a %uello del ti tolare e deve essere
idoneo ad evitarne la decadenza %uello esclusivamen te pubb licitario. a
decadenza non si produce se il non uso e giustificato da un motivo legittimo
dovut o da cause indipendenti dalla volont a del ti tolare. a Corte di >iustizia
C8 ha ritenut o che sussistano mo tivi legitt im i solo in presenza di circostanze
tali da rendere luso del marchio impossibile o irragionevole! indipendenti
dalla volonta del titolare del marchio.
onere della prova della legit t imita dei motivi incombe sul t i tolare del
marchio.
5rt. *).3 c.p.i. = la decadenza non puo essere fatta valere se tra la scadenza
del %uin%uennio di non uso e la proposizione della domanda di decadenza sia
iniziato o ripreso luso del marchio. "e il titolare effet tua i prepara tivi della
ripresa delluso del marchio solo dopo che ha saputo che sta per essere
proposta la domanda di decadenza tale ripresa non sono presi in
considerazione se non effett uati al meno 3 mesi prima della proposizione
della domanda.
a riabil i tazione del marchio non potra aversi nei casi di dir i t t i ac%uistat i sul
marchio da terzi con il deposito o con luso! e esclusa la possibilita di
riabilitazione %uando terzi si siano inseriti nel per iodo intercorrente. 5nche la
decadenza puo essere parziale %uando un marchio sia stato depositato pe runa plurali ta di prodo tto i servizi il non uso di esso per alcuni di %uesti ne
compor ta la decadenza parziale. n marchio decaduto per non uso puo
essere validamente ri depositato da %ualsiasi terzo o dalleF ti tolare di esso.
I marchi difensivi si sottraggono alla decadenza per non uso.
olgarizzazione = caso in cui i l marchio sia divenuto nel commercio
denominazione generale del prodotto o servizio. Il marchio tende a diventare
la denominazione di %uel nuovo tipo d i prodott o o servizio. (erdita di
capacita distint iva da part e di un segno. a trasformazione del segno in
denom inazione generica e agevolata dal fatt o che dei terzi inizino a usare
%uel segno per indicare i propri prodot ti. "e il tit olare non reagisce la
trasformazione del segno dipende dalla sua inattivita! il titolare dovra
attivarsi al massimo.
&ecadenza per decett ivita = art.1).*/a c.p. i. = se i l marchio e divenuto
idoneo a indurre in inganno il pubblico circa la natura! %uali ta o provenienza
del prodot to a causa del modo e del contesto in cui viene utilizzato dal
tit olare o con il suo consenso. "ara necessario distinguere tr a marchi speciali
e marchi generali.
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al pubbl ico %ualcosa che gli faccia pensare che il prodot to o il servizio
contrassegnati hanno %ualita diversa.
a norma vieta la registrazione del marchio decettivo sancendone la nulli ta !
non e %uindi %uesta lipotesi presa in considerazione nellart . 1).*/a c.p.i. a
sanzione della decadenza deriva dal deterioramento %ualitativo del prodotto
che non sia stato dichiara to dal tit olare. on si puo parlare di inganno nelcaso di mutamento del prodotto in senso migliorativo2 neppure in caso di
mu tamen to che non migliori ne peggiori2 neppure se il mutam ento e
irrilevante o nel caso in cui il consuma tore venga avver tito. 5 provocare
rimane l ipotesi di un deterioramen to rilevante del prodotto non evidenziato.
(er il marchi generali i l cui messaggio e di continuita di origine la soluzione
della decadenza concerne una ingannevolezza sopravvenuta.
5ltra ipotesi e la modifica del modo di usare i l marchio = campagna
pubblicitaria decettiva = ipotesi suffragata dal fatto che la norma parla di
decettivita causata dal modo o contesto in cui viene utilizzata.
5rt. 1).* c.p.i. = ove il marchio sia divenuto contrario al la legge! al lordine
pubblico o al buon costume.
inunzia del t itolare art . 1,., c.p. i.
5rt. 1** c.p.i. ?= lazione diretta ad ottenere la dichiarazione di decadenza o nullita
di un titolo di proprieta industriale puo essere esercitata da chiun%ue vi abbia
interesse o promossa dufficio dal pm. Il secondo comma prevede un eccezione
limitando la legittimazione per la sussistenza di un diritto anteriore! ai titolari di
diritt i anteriori! ai loro aventi causa o aventi diritto.
Casi di nullita relati va sono accumu nati dal fat to che la causa e costituita dalla
preesistenza di un dirit to altr ui. (otranno porsi problemi di compresenza di marchi
confondibili per il manca to esercizio dellazione di nullita da parte del soggetto
legitt ima to.
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Convenzione nione di (arigi = principio di assimilazione.
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Aarchio comunitario = e un marchio a titolo unico. "i ottiene chiedendo che lufficio
nazionale trasmetta allufficio armonizzazione del mercato internazionale la
domanda.
7ale marchio ha una regolamen tazione a parte egolamento *06/09 che prevale
sulla regolamentazione interna! ma %uesto regolamento comun%ue riprende la
disciplina del Codice della (roprieta industriale.Il marchio comunitar io puo essere registrato da persona fisica o giuridica che
risieda o abbia cittadinanza del paese parte della Comuni ta 8uropea o abbia
stabilimento o sede industriale in uno di %uesti.
ufficio armonizzazione del mercato internazionale controlla gli impedimenti
assoluti. (er impediment i relativi - novi ta invia una richiesta agli uffici nazionali
ma Italia! "pagna e >ermania non rispondono in %uanto non hanno strumenti per
controllare il re%uisito della novita.
8ntro 3 mesi dalla richiesta i vari u ffici devono dare risposta e a %uesto pun to ci
puo essere lopposizione di alt ri "tati.
1+***4/11/*010
A5CBI 8>I"757
art. *,61 c.c. = marchio di fat to. Il codice della proprieta industriale conosce e
parzialmente disciplina tale istituto pur non usando mai tale espressione.
ggi i marchi non registra ti sono pochi e la posizione assunta dal codice pare
coerente con lo stato at tuale delle cose.
I codici si occupano del marchio non registra to solo in relazione ad una sua possibile
interferenza con un marchio registrato uguale.
a legge distingue due ipotesi$
ipotesi che i l preuso del marchio di fatto non import i notorieta di esso oimporti notorieta puramente locale.
ipotesi che i l preuso del marchio di fatto import i notorieta generale.
In entrambi i casi il preutente puo validamen te registrare il marchio .
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Con la cessazione delluso del segno e delle altre at tivi ta il dirit to su di esso si
avviera allestinzione e si estinguera dopo un periodo di tempo tale da far ritenere
che il mercato si sia scordato del segno.
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registrato che goda di rinomanza abbia un potere invalidante che esorbita i
normali l imi ti m erceologici.
iceita la tutelabilita e subordinata alla liceita intesa come non
contrarieta alla legge! allordine pubblico! al buon costume! come non
decetti vita e non ingannevolezza del segno.
attispecie costituti va$ uso -effettivo nei rap porti d affari$ come in testazione dellacarta da lettere e di tutta la modulistica aziendale e negli elenchi telefonici. &eve
trattarsi di un uso capace di determinare una notorieta del segno sufficiente a farlo
percepire al pubblico come segno distintivo di una specifica impresa.
5rt. *,4) c.c. nel caso di conflitto fra i titolari di due ditte confondibili prevale chi
per prima abbia iscritto la ditt a nel registro delle imprese a meno che il t itolare
dellaltra ditta non dia prova di un proprio uso anteriore alla registrazione altrui.
Il titolare ha dirit to alluso esclusivo di essa. a tutela opera in presenza
delladozione di una dit ta uguale o simile da parte di un altro im prenditore! che puo
creare confusione. (er valutare la confondibilita tr a due ditte si dovra fare
riferimento a una serie di elementi! confondibilita' per ogget to dell' imp resa di
fronte a attivita imprenditoriali identiche o similari tali da poter indurre terzi ad
attribuirle limpresa del titolare della ditta anteriore non bisogna affidarsi
esclusivamente al mercato di sbocco -i consumatori ma anche agli imprenditori
che tengono rapporti com merciali2 confondibilita' per il luogo non e necessario
che le due imprese svolgano la loro attivit a nella stessa localita essendo sufficiente
che si sovrappongano anche parzialmen te le rispett ive sfere di distribuzione. "i fa
riferiment o al mercato d i sbocco potenziale cioe alle zone raggiungibili in seguito a
sviluppi potenziali dellazienda ma dove la ditta deve avere una notorieta attuale.
"anzione principale non consiste in una inibi toria bensi nellobbligo di mod ificare o
integrare con indicazioni idonee a differenziare la ditt a! ma %uesto solo nei casi di
conflitto d i ditt e in senso tipico. el caso di ditte usate anche come marchio oinsegna subentrera la sanzione ordinaria cioe la piena inibit oria delluso del segno
imitato.
monimia = la disciplina ha voluto da u n lato evitare la confondibilita e le
operazioni parassitarie! dallaltro non ha voluto spingersi fino a impedire che
ciascuno potesse usare il proprio nome nellattivita imprenditoriale. 5rt. *,4) c.c.
parla di mo difiche idonee a differenziare luna ditta dal laltra. 5lla sanzione della
mod ifica si accompagna %uelle previste per la concorrenza sleale cioe risarcimento
del danno e pubblicazione della sentenza.
7rasferiment o di dit ta non si puo pensare che sia divisibile dallimpresa. 7uttavia
limpresa puo scindersi in elementi costitutivi personali e elementi reali. &eve dirsi
che la funzione distintiva della dit ta consiste nellassicurazione che limpresa
contrassegnata e sempre la stessa.
I rapporti tra ditta e marchio sono molto stretti. i e il divieto di adozione come
ditta del marchio altrui o di un segno simile che possa determinare un rischio di
confusione per il pubblico.
8stinzione della dit ta$ non basta la cessazione delluso di essa ma occorre che
venga me no il ricordo di %uelluso. a ditta estin ta potra essere riesumata dal suo
vecchio titolare o venir occupata da un terzo.
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Insegna manca una sua definizione! ma si pensa il legislatore si sia voluto
riferire alle scritte e alle immagini che compaiono allingresso degli esercizi
commerciali aperti al pubblico e %uindi contraddistingue i locali di esercizio.
Il dirit to si ac%uista con ladozione e luso di essa. e%uisiti sono gli stessi richiesti
per la ditta$
la novita va valutata consentendo anche somiglianze notevoli2 e t ipicamenterivolta allindifferenziato pubblico dei consumatori e viene ricordata nel contesto di
elementi a mbientali. a disciplina e ridotta dal fatto che le insegne piu i mportanti
sono registrate come marchi. Il diritto sullinsegna si estingue con il venir meno del
ricordo del segno presso il pubblico.
a tesi prevalente rit iene che possa essere ceduta solo insieme ad una par te
dellazienda a cui linsegna fa riferimento.
I8EII
il concetto non e a prior i! e un dato aper to suscetti bile di accogliere realta diverse.
In Italia si e diffusa una definizione dellinvenzione brevettabi le che affida la linea di
confine alla contrapposizione tra scienza e tecnica! tra at tivi ta conoscitiva e
attivita di trasformazione dellesistente.
invenzione si colloca sul mondo della tecnica.
Cenni$ Convenzione di Aonaco fasci di brevett i.
Convenzione di ussemburgo titolo unitario nella 82 mai entrato in
vigore.
&istinzione tra opere dellingegno$ musica! letteratura...
invenzioni industriali$ creazioni intellettuali che portano una
soluzione ad un problema tecnico per la prima volta.
&iritti riconosciuti$
essere r iconosciuto come autore morale2 pote r breve ttare2
d ir it ti sul breve tto.
5rt. ), c.p.i. -oggetto di invenzione = il d. lgs. 131/*010 ha aggiunto che oltre
ad essere nuove! le invenzioni devono implicare unattivita inventiva.
"econdo comma da un elenco di cosa non puo essere brevettabile$
scoperte! teorie scientifiche! metodi matematici - perche non presentano i l
re%uisito della creazione
hardGare! softGare -per scel ta poli t ica.
a scoperta considerata non brevettabile e la scoperta puramente teorica! e
distante dalluso pratico.
7erzo com ma esclude la brevett abilita delle realta sovraesaminat e solo nella
misura in cui la domanda di brevetto concerna scoperte! teorie! piani! principi!
metodi e programmi considerati in %uanto tali.
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procedimento = attivita di produzione.
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a anteriorita= tutto cio che e reso conoscibile al pubblico brevettato o
brevettabile.
a conoscenza puo essere dimostrata con %ualun%ue mezzo. "e e
constatato un uso anteriore segreto! il titolare avra un dirit to di preuso. a
legge intende evitare che per la stessa invenzione vengano rilasciati due
brevetti. e domande di brevetto depositate all estero per brevett i nazionali! si ri t iene
che non distruggano la novita . n uso anteriore altrui produce distruzione
della novita solo se si trat ta di un uso che provoca accessibilita al pu bblico
dellinvenzione stessa.
* predivulgazione = comunicazione a terzi! prima della domanda di
brevet tazione. &eve riguardare linvenzione nella sua interezza. on si
considerano come terzi i collaborato ri! e se la divulgazione e commessa da
soggetti con obbligo di segretezza! cio comporta un diritto del titolare ad
avere un risarcimento del danno.
riginalita = seleziona tra cio che e nuovo l invenzione che da uno sviluppo
ulteriore al settore. "egna una linea di confine tra cio che appartiene al
divenire di ciascun settore! che po trebbe essere realizzato da %ualun%ue
operatore del settore! e cio che e frutto di unidea che supera le normali
prospettive di evoluzione del settore.
(er il giudizio di originalita occorre individuare il settore cui l invenzione
att iene! si ha probelma di individ uazione per le ipotesi in cui linvenzione
viene realizzata con lapport o di compe tenze polisettoriali2 si deve costruire
un mo dello di persona esperta del ramo! la %uale esige lindividuazione del
bagaglio di conoscenze e capacita del mo dello2 il giudice valu ta se %uel
modello considererebbe %uellinvenzione evidente! per cui il giudice esprime
un rapporto tra invenzione e il divenire normale del settore cui attiene.ichiede una conoscenza articolata del settore e delle sue vicende. I dati
fattuali che consentono di individuare la presenza di originalita vengono
chiamati indizi di evidenza indizi oggettivi dedotti dall analisi della realta e
dalle caratt eristiche tecniche dellinvenzione. 7ra %ueste par ticolare rilievo
assume il progresso tecnico come arricchiment o della tecnica e comprende
tut te le ipotesi di m iglioramento! semplif icazione della struttura! riduzione dei
costi. 5ltro indizio di non evidenza e la storia del settore ante riore con la
prova di precedenti rimasti infruttuosi2 fatti successivi allinvenzione! per cui
emerge il successo commerciale %uando puo essere ricondotto ai meriti
tecnici dellinvenzione2 opinione degli esperti.
3 iceita = -art. ,0 c.p.i. 1 comma ? no contrario al buon costume e all ordine
pubblico.
* comma specifico articolo. 8sclude la brevet tabilita di nuove razze
animali muove dallidea che sia opportuno disporre di una normativa
speciale in te ma.
"i rit iene che il rilascio del brevetto sia escluso solo per le invenzioni per le
%uali non e pensabile un uso lecito. 7uttavia il rilascio del brevetto non
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implica autorizzazione alluso! implica unesclusiva di produzione e
commercializzazione ed uso.
la brevett ibil i ta sicuramente presuppone una indicazione dell uso cui i l
prodotto e destinato elemento autonomo.
5 (C8&5 &I @88775EI8artt. ,1 ,* ,3 modificati dal regolamento 33/*010.
Il diritto esclusivo di utilizzare linvenzione sorge con il rilascio del brevett o da parte
dellfficio @revetti e Aarchi. a data di deposito della domanda di brevet to funge
da criterio di soluzione del conflitto tra piu inventori! inoltre segna il mo mento di
decorrenza del termine ventennale di efficacia del brevetto.
7uttavia gli effet ti decorrono dalla da ta in cui la domanda v iene resa accessibile al
pubblico.
Il deposito della domanda puo essere effettuat o presso lufficio brevet ti! presso le
camere di commercio locali o per via telematica attraverso un sistema on line. In
caso di piu richiedenti e data priorita a chi deposita per primo!diversamente da
altri "tati che prediligono il primo inventore. >li effetti per brevetto hanno corso dal
giorno in cui la domanda viene resa pubblica. &al 1 luglio *00+ e sta ta inserita la
ricerca di autenticita . C e collaborazione tra ufficio brevetti italiano ed europea!
dove %uestul tim o viene incaricato della ricerca. "pesso chi presenta la domanda e
un esperto in proprieta industriale percio e necessario indicare il mandatario.
a domanda deve avere ad ogge tto ununica invenzione -anche se e spesso difficile
precisare se vi sia unun ica invenzione o piu invenzioni! deve individuare
linvenzione! proporre un ti tolo! articolare le rivendicazioni e fornire una descrizione
dellinvenzione. 8 necessaria la descrizione dellinvenzione accompagnata da
disegni . &evessere indicato inol tre lu tilizzo che a seconda del ti po di in venzione
dovra essere piu o meno specifico. "e vi sono piu invenzioni allin terno della stessadomanda il richiedente e chiamato a limitarla ad una sola di esse.
Il richiedente puo modificare anche in term ini limit ativi i l contenuto del brevetto
dopo il rilascio a patto che il t itolare presenti la nuova descrizione e i nuovi disegni.
ufficio attua un esame sulla completezza della domanda -contenuto ed entro 9
mesi riceve i risultati della ricerca.
Con il deposito della domanda si apre la fase dellesame che puo ar ticolarsi in due
modi$
1 esame puramen te formale per cui l ufficio non accerta la presenza dei
re%uisiti! ma rilascia il brevetto senza alcuna garanzia di validita. Il controllo
della validita del brevetto puo avvenire solo in data successiva ed e affidatoalla cognizione del giudice ordinario. ufficio e un organo a strutt ura
puramente burocratica e opera con costi molto bassi! le tasse di brevetto
sono contenute e i tempi della procedura di rilascio sono molto brevi.
* 8same preventivo per cui l ufficio svolge un esame completo della domanda!
valutan do lesistenza dei re%uisiti sostanziali. 7ale ufficio deve dota rsi di una
struttura tecnica e complessa! i costi di funzionamento sono molto elevati! le
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tasse di brevetto sono alte e i tem pi per la procedura di ri lascio sono mol to
lunghi e costosi.
Il sistema it aliano e sempre stato un sistema senza esame preventi vo! e sebbene
in piu ri prese si sia cercato di introdurlo con varie leggi di r iforma! in realta non e
mai stato realmente introdotto.
Il brevetto ha efficacia ventennale! senza possibilita di rinnovo. a doma nda dibrevet to viene r icevuta dall ufficio e resa accessibile al pubblico solo dopo 1+ mesi.
Il richiedente puo domandare la pubblicazione anticipata dopo 90 giorni dalla data
di deposito. intervallo tra il deposito della do manda e la sua pubblicazione offre al
richiedente una pausa di riflessione sulloppor tuni ta di dar corso alla procedura di
rilascio. &urante tale periodo la domanda puo essere modificata o integrata ma
loggetto non puo mai estendersi.
Il diritto ad essere riconosciuto au tore nasce con linvenzione in capo allinventore
ed e inalienabile e intrasmissibile! diversamente dal diritto al rilascio del brevetto.
Consente allinven tore che il suo nome sia menzionato sul brevet to. on ha
contenuto patrimoniale. el caso di invenzioni di gruppo! il diritto di paternitaspettera a tutti i m em bri del gruppo che abbiano partecipato all attivita inventiva.
&iritto al rilascio del brevetto spetta all inventore ma e t rasmissibile.
&iritto di esclusiva diritto attribuito dal brevetto allinvenzione per un periodo di
*0 anni in Italia. 8 esclusa ogni possibilita d i prolunga men to. 7ale limi te te mporale
ha la funzione di offrire linvenzione alla libera fruizione della collettivi ta. (er i
prodott i la cui commercializzazione e sospesa per accertamen ti preven tivi -es. i
farmaci la legge concede un tempo ulteriore pari al periodo di controllo.
Il brevetto di prodo tto conferisce al suo tit olare il diritt o esclusivo di produrre! usare!
met tere in comm ercio il prodotto o ttenuto con il procedimento in %uestione.
(reuso utilizzo dellinvenzione prima che %uesta venga brevet tata. (er essere
brevet tabile non deve essere stato reso accessibile al pubblico.
Il sistema vigente rit iene liberamente cedibile il diritto di brevetto ed il dirit to su
domanda di brevetto.
ibera trasferibilita del diritto al rilascio$
per causa di mo rte segue le regole ordinarie di diritt o successorio
per atto tra vivi e possibi le sia a t i tolo oneroso sia a t i tolo gratuito
per cessione- vendita! permuta! conferimento in societa. il tito lare si
spoglia del diritto a favore di un altro soggetto. Il contrat to di cessione
rimane fermo anche nel caso in cui il brevetto venga successivamente
dichiarato nullo. 7uttavia il giudice puo concedere allac%uirente un e%uo
rimborso di %uanto abbia gia pagato in esecuzione del contratto.
5rt. 66 c.p.i. la cessione e valida anche se il brevetto e nullo.
(er l icenza -at to at ip ico cessione dellutilizzazione che permet te di por tare
sviluppi allinvenzione. Il titolare au torizza un terzo ad utilizzare linvenzione
brevettata. a licenza puo permettere laccesso del prodotto a settori di
mercato che il t itolare del brevetto non potrebbe raggiungere altrimen ti. na
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delle clausole piu ricorrenti allinterno di %uesti contratti atipici e la clausola
di esclusiva secondo la %uale il titolare mant iene solo dei poteri assai limit ati.
e parti possono stabilire un apposito regolamento per il trasferimento. 8 imposta
la forma scritta.
a nullita viene dichiarat a da una sentenza del giudice ordinario. caso che per
errore il titolare chiede e ottiene il rilascio di un brevetto per un invenzione per untrova to che era da %ualificare non invenzione.
&ecadenza$ art. 6, c.p.i. ma ncato paga ment o delle tasse. ? ipotesi di cessazione
anticipata del diritto di brevetto.
@8877 8(8
Convenzioni$ vale il principio di terri torialita . a richiesta in un paese estero limi ta
la validita del brevet to alla disciplina internazionale. I -&8"I>
I primi sono tutelabili tramite brevetto! i secondi con la registrazione. I primi
proteggono le forme nuove del prodott o! cioe linnovazione tecnologica! i secondi
proteggono la forma pura mente estetica.
5rt.+* c.p.i. elenco dei modelli di u til ita.
In realta sono diffici da distinguere dalle invenzioni. n criterio %ualitativo potrebbe
essere la soluzione ad un problema tecnico.
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e%uisiti$
novita
originalita
il codice prevede il doppio deposito di domanda per invenzioni di modello di utilita
-art.+) c.p.i..
8 prevista la conversione della domanda per i nvenzioni %ualora abbiano i re%uisitidel modello di util ita.
Il brevetto in %uesto caso ha validita decennale problemi con le altre tu tele$
1 problema$ marchio di forma -art. *,9+ c.c. tutela piu ampia e non ci si puo
avvalersene uan volta brevettato il modello.
&isegni e modelli originariamente disegni ornamentali. Banno una funzione
estetica. a tut ela tiene conto di for me! colori! strutt ure esterne. -art. 31 c.p.i. $
elenco.
e%uisiti$
novita
carat tere indiv iduale -art .33c.p. i. impressione generale che suscita nellutilizzatore informato -il designer esperto rispetto a precedenti
orientamenti di stile.
la legge 131/*010 ha aggiunto la l icei ta .
Ba durata , anni ed e prorogabile fino ad un massimo di *, anni totali.
5rt. )0 = e possibile inoltrare due domande! una per modello dutil ita e una per
modello e disegno.
(roblema con la tutela dellautore l. 131/*010
apporto tra tutela del marchio e imitazione servile e possibile il cumulo se il
modello e registrato come marchio.
eg. 1+91/*0 10 registrazione a livello comunit ario.
*9/11/*010
&II77 57I7"7
nasce non nel nostro ordinamento ma in %uello americano nel 1990. "i vuole
contrapporre al sistema americano dove c2erano situazioni di monopoli che si
venivano a creare a causa dei trust.
7rust concentrazione di un bene patrimoniale nelle mani di un unico soggetto.
&opo i vari tra tta ti di isti tuzione dellnione 8uropea si percepisce la necessitadi
regolare %uesti rapporti tra "tati.
onti "herman act! legislazioni nazionali di att uazione."i fonda sul pr incipio della libe ra concorrenza.
Aercato insieme di contrattazioni tra vendito ri e ac%uirenti attr averso le %uali si
stabilisce il prezzo di un bene.
ligopolio num ero limitato di soggetti che impongono il prezzo di scambio di un
bene.
Aonopolio unico soggetto che det ta le condizioni per %uel bene.
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ibera concorrenza domanda e offerta si incontrano tali da creare una libera
concorrenza tra i mprese.
Aercato rilevante ambito t erritoriale rilevante per la vendita di %uel determinato
bene.
Il fine della normativa antitrust e la parita di tratta mento delle imprese a livello
internazionale anche se tale principio non e tutelato a pieno in %uanto vi e unasovrapposizione di legislazione.
5 livello comu nitario ci si e accorti che le imprese non avevano dimensioni e
caratte ristiche di altre che operavano a livello europeo. "i e cercato di t utelare le
imprese europee non vietando intese che se realizzate creavano una situazione in
realta vie tata! al fine di tu telare le imprese europee rispetto ai colossi amer icani e
giapponesi.
orientamento della comunita europea e di protezionismo nei confronti delle
imprese europee e cosi facendo si e mantenuto le%uilibrio allinterno del mercato.
5 livello del trattato europeo la nozione comunitaria di :i mpresa; e molto piu
ampia e ricomprende %ualsiasi entita che svolga attivita commerciale che abbia omeno personalita giuridica.
egge antitrust italiana anche %ui il concetto di : im presa; e mo lto piu amp io di
cio che siamo abitua ti a ricomprendervi.
Il diritto antit rust si applica sia alle imprese pubbliche sia a %uelle a prevalente
partecipazione statale. 8scluse sono le imprese soggette a m onopolio legale.
8 previsto che la legislazione comuni taria non si applichi alle operazioni
intergr uppo anche perche ne a livello nazionale! ne a livello comunitario si ha una
definizione di cio che e un : gruppo ; e viene %uindi considerato come i mpresa
unica.
e fattispecie tip izzate sono$
Intese restringono la concorrenza e sono comportamenti bi o plurilaterali in cui
si cerca di restringere la concorrenza. (ossono avere la forma piu varia.
5buso di posizione dominante abuso del comportamento unilaterale di
unimpresa che crea un restringimento della concorrenza.
Concentrazioni o si costituisce o si rafforza la posizione dominan te che
unimpresa ha nel mercato ma non e ancora abuso di posizione dominante.
a sanzione per le intese e per le concentrazioni e la nulli ta dell att o! invece per
labuso di posizione dominant e si ha come sanzione linflizione di una pena
pecuniaria.
8 possibile richiedere il risarcimen to del danno ma la %uanti ficazione e assai
difficile. Il sistema si basa sulla sanzione di tipo amministrativo ma non abbiamo
sanzioni di tipo penalistico come in vece ce nel sistema amer icano.
C&I5A87 &8I "I"78AI 57I7"7 CAI75I 8 5EI58
Con il 7rattato di isbona sono stati modi ficati i nu meri degli articoli.
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7utto trae origine dal 7rattato d i oma e dal 7rattato C8C5 e lobie tti vo era creare un
libero mercato comune e in %uesti tratta ti i l pr incipio ispiratore e la libera
concorrenza negli "tati aderen ti.
Ci sono poi regolament i e diret tive che si sono susseguiti per sviluppare il pr incipio
sopradetto.
Ci sono dei comportam enti che vengono vietati e in %uello comunitario troviamoanche comporta menti che vengono im posti.
a legge italiana si deve coordinare con i principi della Costituzione e inoltre deve
interpretarsi alla luce della disciplina europea.
a disciplina comunit aria si applica alle situazioni in cui le imprese comunita rie
incorrono in comportamenti vietati che vengono a restringere la libera concorrenza
anche se a tale accordo partecipano imprese eFtracomunitarie in %uanto alterano il
mercato comunitario. 5nche se il mercato su cui indice e eFtracomunitario la
competenza e comunitaria perche le imprese europee riceveranno un
rafforzamento rispetto al mercato.
5lcuni "tati hanno scelto il sistema a doppio binario i n Italia invece vige il sistemadel binario unico %uindi viene attuat a la disciplina europea mentre %uella italiana
ha compe tenza residuale.
Il diritto nazionale si applica %uando ci sono comportamenti che non sono rilevanti
per il mercato europeo.
5 livello europeo competen te e la Commissione europea. 5 livello nazionale e
competente l5utorita garante della concorrenza e del mercato.
Con la l. *+6/90 sono stati istituite autorita competenti per alcuni settori speciali.
egolamento di esenzione situazioni in cui ci troviamo di fronte a intese vietate
ma il r icorrere di alcuni presupposti fanno si che tali intese diventino lecite in
%uanto vietarle sarebbe ancora piu dannoso. 5lcune imprese alla luce di tale
regolamento chiedono preventivamente se determinati comporta menti rientrano o
meno nelle ipotesi esentate.
01/1*/*010
Il trat tato dell8 alla luce del 7rattato di isbona *009 ha avuto delle modifiche
nella numerazione gli art. +1 e +* oggi sono gli art.101 10* art +) +, oggi sono 104
106 10+. inol tre ci sono state delle mo difiche agli aiuti di "tato. aspetto che ci
riguarda e che mentre per la disciplina delle intese vietate e rimasto invariato!
prima si diceva che il mercato interno con trollava che la concorrenza non fosse
falsata! oggi invece si dice che l8 e competen te a definire le regole dellaconcorrenza necessarie al funzionamento del merca to inte rno! per cui si e posto
laccento sulla funzione che la norm e 8.
uovo testo art. 106 riprende leF art.+6 e in parte va a modificarlo$ gli interventi
economici che i singoli "tati possono andare ad effett uare nei confronti de lle
imprese nazionali possono provocare delle distorsioni al buon funzionamento del
mercato interno! si ravvisa una potenzialita a incidere in modo artificiale sulle
condizioni di scambio.
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&efinizione aiuto di "tato %ualsiasi vantaggio di tipo economico rilevante che
viene attribuito allimpresa grazie allintervento dello "tato nazionale.
5rt. 106 -eF +6 78 gli interven ti economici possono inficiare sullandamento
naturale.
3 comma interventi incompatibili = incidono sugli scambi tra gli "tati
me mbri. @asta la potenzialita.) comma interventi compatibili = legge sulle grandi imprese in crisi -e
mod ifiche. In alcuni aspetti la Corte di >iustizia lha giudicato contrario ai principi
sul libero mercato.
aiut i a carat tere speciale per singol i consumatori
aiut i per danni causat i da calamita naturali
aiut i giust ificat i per varie ragioni -polit iche social i
3 comma potere discrezionale della commissione 8. (otenziati po teri istr ut tori.
8sistono ipotesi di esenzione e di riconoscere laiuto come aiut o compa tibile %ualora
sussistano i presupposti che vanno valuta ti dalla Comm issione europea.
Inoltre ci sono novita sulla derogabilita degli aiut i incompa tibili ai sensi del 1comma.
"ono incompatibili! salvo diversamente stabilito da altri tra ttati! con il mercato
interno! gli aiuti di "tato che vanno a incidere sugli scambi degli stati membri
favorendo alcune im prese e che vanno a falsare la libera concorrenza del mercato.
ltre alla fattispecie concreta ce anche la minaccia di falsare e %uindi la sua
potenzialita a falsare la concorrenza.
el secondo comma ci sono delle deroghe stabilite dalla legge stessa e in %uanto
tali sono compatibili con il mercato.
egge sulle grandi imprese in crisi %uando si ravvisano dei casi di insolvenza per
%uanto riguarda una grande impresa! non si att ua una procedura concorsuale! ma
si usa lam min istrazione straordinaria delle grandi im prese in crisi! ci sono percio
degli aiuti di "tato per evi tare il fallimento e ci siano gravi ripercussioni sociali sullo
"tato stesso. a Corte di >iustizia lha considerata contraria in alcuni aspett i perche
favoriva alcune i mprese che poi andavano a m inacciare la libera concorrenza a
livello europeo. "i e %uindi arrivati ad una riduzione dellaiuto di "tato stabilito dalla
legge.
3 comma a Commissione puo valutare discrezionalmen te! al sussistere di alcuni
presupposti! che laiuto puo essere compati bile. e ipotesi di deroga sono relative
agli aiuti a carattere sociale concessi ai singoli consumatori %uando ci siano accordi
che non operino discriminazioni in relazione alle origini del prodo tto2 aiu ti
determinati dalla necessita di ovviare a danni arrecati da particolari calamita
naturali2 aiuti che vengono ad essere concessi in forza di deter mina te ragioni
giustificate dallo "tato membro. iene attribuito alla Commissione il compito di
controllare che gli "tati memb ri rispettino tali norme. Il potenziamento dei poteri
della Commissione riguarda anche i poteri istruttori e di vigilanza anche per gli altri
compor tamenti v ietat i dall8. "ono stati anche potenziati i poter i del Consiglio$ il
Consiglio puo emanare regolament i su proposte della Commissione previo parere
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del (arlament o europeo. a Commissione inizia una procedura di ve rifica di alcune
situazioni! valuta se e il caso di archiviare o se sussistono i presupposti pe r il
riconoscimento di un comportamento illegittimo! se decide di non archiviare!apre la
fase vera e propria fase della contestazione delladdebito. "i apre un contradditt orio
e valuta ta la difesa e le giustificazioni! la Commissione decide se archiviare la
pratica o se andare ad irrogare la sanzione. ella decisione di infrazione si ordinaallo "tato o allimpresa di non tenere piu %uel comportamento. elle intese la
sanzione irrogata e la nullita dellin tesa la %uale ha effetto retroa ttivo. "i puo
aprire una contestazione con lo "tato. 7alvolta il pericolo e tale che v iene richiesto
alla Commissione che vengano emessi dei provvedimenti cautelari provvisori.
Ipotesi di Intese vietate che non sono state modificate dal trattato di isbona artt.
101 10*$
ce una clausola generale sono illegittime %uelle intese che vanno a restringere o
alterare la concorrenza allinterno del m ercato.
"ono vietat e le intese$ %ualsiasi tipo di accordo scritt o o non scritto! deliberazioni di
consorzi e prat iche concordate.(ratica concordata e i l comportament o che le imprese tengono nei rapporti tra di
loro e nascono da accordi verbali o intese che concretamente danno luogo a %ueste
pratiche e che sono di difficile individ uazione. 5 prescindere dalla forma
dellaccordo se in concreto si realizza un alterazione della concorrenza %uesta
intesa si avra un compor tamento illecito e %uindi vietato.
Ci sono stati dei regolamen ti emanati pe r specificare le varie ipotesi e per poter
permettere alla Commissione di vigilare per rilevare le fattispecie vietate.
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sono viste con meno severita perche potrebbero essere addirittura positive per il
mercato.
"ono previste , fatt ispecie a tit olo esemplificativo! %uindi se unipotesi non e
specificatamente menzionata! se ricorrono determinati presupposti rientrano nella
fattispecie in esame.
5rt 101 78 e art. * l. *)+/041 intese che fissano i prezzi di acquisto o di vendita, diett ame nte o
indirettamen te, o di altre condizioni contrattuali ? e la piu pericolosa perche
altera la liberaconcorrenza degli altri operatori del mercato. 8 una delle
ipotesi piu fre%uenti e piu pericolose per cui le autorita comunitarie e
nazionali vi pongono particolare at tenzione. on e soggetta a ipot esi di
esenzione. Il prezzo imposto e un accordo considerato il lecito sia dalla
disciplina europea sia dalla disciplina italiana.
* Intese che limitano gli sbocchi o gli accessi al mercato ? e difficile da t enere
distinta da lla ipotesi che vedremo subito dopo. "i vuole eliminare ipotesi di
contingentamento di %uote di mercato andando a rendere nulla la rilevanzadegli altri imprenditori. 5 volte tale ipotesi puo avere dei risvolti positivi per
il merca to per cui possono esserci ipotesi che rientrano tr a i casi di esenzione
e che si possono considerare lecite in de term inati settori.
3 engono fatte rientrare in %uesta fattispecie le ipotesi che prevedono scambi
di informazioni tra un gruppo di imprenditori e t ale operazione li pone in una
situazione di vantaggio rispetto agli altri imprendito ri che subiscono il rischio
del comporta mento tenuto dai primi.
) Intese che prevedono la ripartizione dei mercati ? cio sia a livello terri toriale!
sia a livello di approvvigionamento di una determinata materia. 8 soggetta
ad esenzione se sussistono i presupposti di un vantaggio a favore dei
consumatori perche incide sul miglioramento del prodotto. 5 tal proposito
vengono in rilievo le associazioni temporenee d impresa ? nascono %uando
unimpresa non ha i re%uisiti per partecipare a gare dappalto! per cui si
associa con altre per pot er par tecipare a tale gara unendo le loro capacita
pur man tenendo la loro individualita. 7erminata la tti vita! t ali associazioni si
sciolgono. "e tu tte le associano insieme e ununica : associazione
dimpresa;che si propone per avere lappalto! per cui viene meno la
concorrenza.
, Intese che vogliono appliicare condizioni diverse a parita' di prestazioni
equivalenti (patto di boicottaggio) ? es. diverse condizioni di vendita nei
confronti d i soggetti diversi che propongono la stessa controprestazione. 8
un at teggiamento unilaterale dell impresa. 8 unipotesi che non e soggetta
allesenzione anche se in caso di ac%uisto di una %uant ita m aggiore di
prodotti! l ac%uirente puo avere un tratta mento di favore.
4 Intese che subordinano l'accettazione a prestazioni ulteriori (contratti
abbinati) ? lim presa offre un pacchetto p rincipale ai terzi che oltre alla
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prestazione principale prevede tu tta una serie di prestazioni accessorie che
possono essere oggetto di contratti autonomi.
Aercato rilevante le intese sono vietate in %uanto vanno a incidere sulla
concorrenza. 7uttavia bisogna stabilire lambito di studio del fenomeno in relazione
alla fungibilita di %uel prodotto. on rileva la categoria merceologica! ma la reale
interscambiabilita di %uel determinato prodotto e %uindi l incontro tra domanda eofferta.
&eroghe ai divieti delle singole in tese una volta li mpresa che voleva lesenzione
sottoponeva alla Commissione il caso. a Comm issione non riusciva ad esaminare
tutte le richieste e cosi e stato emanato un regolamento che stabilisce i re%uisiti
necessari per poter usufruire dellesenzione. (er cui le in tese usufruiscono
dellesenzione eF lege.
e%uisiti$
che l intesa realizzi un miglioramento della produzione e arrechi vantaggio ai
consumatori.
per arrivare al vantaggio non deve arrecare pregiudizio al la concorrenza dialtri settori.
non si deve eliminare la concorrenza di una parte sostanziale del mercato.
5@" &I ("IEI8 &AI578
art . 10* 78 ipotesi che danno luogo a sanzione amministra tiva ma a cui non
puo essere applicata la nullita. a legislazione comuni taria non si prefigge
lobiettivo di eliminare situazioni di monopolio o oligopolio! ma vuole evitare che ci
sia un abuso di posizione dominante che possa andare a danneggiare o restringere
la concorrenza. e il trat tato ne la legge italiana danno una definizione di %uesta
figura giuridica. 7uttavia troviamo unesemp lificazione di una serie di fatt ispecie
che sono le stesse delle intese. (uo essere che uno stesso comport amento va da a
violare sia lart. 101! sia lart. 10* 78 e di solito in% uesti casi la fattispecie dellar t.
101 v iene assorbita dellart .10* 78. Ci sono pero ipotesi che ten gono distin te le *
fattispecie. iustizia ha stabilito un crit erio per stabilire %uando
si sia in presenza di tale abuso$ se si detiene piu del 60H delle %uote di mercato si
e in presenza di abuso di posizione dominante. "e le %uote sono comprese tra il
60H e il )0H si puo essere in tale ipotesi al ricorrere di determinati presupposti.
ellart.1. . *)+/04 la legge viene interpretata alla luce dei principi comunitari!
allora anche per la fattispecie di abuso di posizione dominante vengono adottati i
criteri stabili ti dalla Corte di >iustizia.
egge sviluppo 99/09 ha introdotto la legge annuale per il mercato e la
concorrenza.
(revede che il >overno presenti alle Camere! entro 40 giorni dalla trasmissione
della relazione annuale dell 5utorita >arante della concorrenza e del mercato! per
eliminare gli ostacoli alla libera concorrenza.
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&a la possibilita di intervenire per promuovere lo sviluppo! eliminare gli ostacoli per
la libera concorrenza e garantire la tu tela dei consumato ri.
&A5&8 &8#8"5A8 "CI77$
1Aarchio di fatto e marchio registrato.
*&isciplina ar t. *,9+ CC.3 Intese vietate.
#esame scritto lo fara# intorno al 10 di dicembre solo per i fre%uentanti! %uindi
cerca di esserci sempre.
In realta# dicono che siccome lei non ha molta voglia di fare %uando e # stato ora di
correggere i nostri esami ha dato solo una letta a cio# che avevamo scritto e che
abbia messo il voto in base alla lunghezza dello scritto. Io avevo fatto u n foglio
protocollo piu una facciata e ho preso *+. "e allunghi ancora un po m agari arrivi al
30. Cerca di fare lo scritto perche# l# orale e# piu di fficile e lei pretende mol to.
"pero tu capisca tutto dei miei appunt i. "e trovi dei segni strani e# perche# li avevofatti in odt e li ho trasformati poi in doc %uindi nella conversione mi ha cambiato dei
segni! ma ho cercato di mettere a posto tut to prima di mandarteli! spero non me ne
siano sfuggiti. @uono studio.