Società segrete

La più nota fu la Massoneria, nata nel medioevo inglese, che divenne un’associazione di liberi muratori con scopi umanitari contro ogni forma di assolutismo. Vago deismo e cosmopolitismo illuministico. Si diffuse in Francia, specie tra gli ufficiali dell’esercito napoleonico. Si caratterizza come una anti-chiesa per i suoi simboli, il suo esoterismo e i rituali segreti.

Di derivazione massonica fu la Carboneria che si diffuse in Italia ed ebbe carattere più politico e patriottico1.

La rivoluzione di Spagna Ferdinando VII di Borbone revoca la Costituzione da lui stesso concessa nel 1812 (modellata su quella francese del 1791). Nacque subito una divisione tra liberali , con cui si intendevano i costituzionalisti, e i servili , fedeli al re. Malcontento soprattutto dei militari dell’esercito spagnolo che organizzarono la società segreta dei Comuneros. A Cadice gli affiliati (tra cui il Colonnello Riego) si rifiutarono di partire per la spedizione organizzata da re Ferdinando per sedare le rivolte che erano scoppiate nelle Colonie americane e imposero il ripristino della Costituzione del 1812. Si vennero a creare però presto dei contrasti tra i moderati e gli “esaltati”, contrasti che aprirono la strada all’intervento della Santa Alleanza.

Anche nel Regno delle due Sicilie si diffuse il malcontento e nel 1820 due ufficiali di cavalleria, Morelli e Silvati promossero una insurrezione a Nola. I moti furono poi appogiati dal generale Guglielmo Pepe e riuscirono anch’essi a far approvare a Ferdinando I la Costituzione di Spagna del 1812. In Sicilia i moti assunzero anche un carattere separatista. Anche qui contrasti tra gruppi moderati e radicali.

A Troppau nell’ottobre del 1820 le potenze della Santa Alleanza di fatto avviarono una politica interventista (principio dell’intervento), caldeggiata soprattutto dall’Austria. Voltafaccia di Ferdinando I al Congresso di Lubiana (gennaio 1821). > scontri delle truppe dei rivoltosi contro quelle della Santa Alleanza a Rieti e Antrodoco. Viene ripristinato un governo assolutista che perseguitò (per mano soprattutto del Principe di Canosa) i patrioti partenopei.

I moti del Piemonte

Ebbe carattere nazionale oltre che liberale > lo scopo era quello di impiantare un regime costituzionale ma anche di muovere guerra all’Austria. I Carbonari piemontesi intendevano liberare la Lombardia dal dominio austriaco, ma rimanere al contempo fedeli al re. Orientamento moderato. Insieme ai patrioti lombardi fondano la società segreta dei Federati che era capeggiata da Federico Confalonieri e dal generale Santorre di Santarosa.

I Federati confidavano sull’appoggio del nipote del re, Carlo Alberto, che aveva mostrato insofferenza del governo austriaco e solidarietà nei confronti dei patrioti partenopei. Nel marzo 1821 i federati lo informarono dell’imminente insurrezione, che lui appoggiò ma subito dopo sconsigliò...

10 marzo I moti partono da Alessandria, poi Pinerolo fino a Torino.

1 Altre società i Guelfi, i Filadelfi e gli Adelfi. I Sublimi maestri perfetti guidati da Filippo Buonarroti (confronta Babeuf e la congiura degli Eguali – 1796). I Sanfedisti guidati dai Gesuiti per difendere la Santa Fede vs i liberali.

Vittorio Emanuele abdica in favore del fratello Carlo Felice che però era a Modena. Carlo Alberto concede la costituzione «salvo approvazione del re», ma Carlo Felice disapprova l’operato del nipote e richiese l’intervento dell’Austria accanto al generale La Tour. Disfatta a Novara degli insorti (8 aprile 1821)