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APPUNTI PER UNA CRONOLOGIA DEGLI SCUDI E DEI BIANCm DI ERCOLE II PER MODENA di Lor enzo Beltesia Come si può agevolmente constatare sia dai docum entiche dalla norevcte quan- tità di monete perven uteci. gli anni intorno alla metà del Cinquecento nelle zecche italiane. spec ie del nord. furono caraueriz- zati da una attività assai intensa. Nel leci ttà emiliane.oltre ad una ecce s- siva quant ità di moneta di bassa lega,furo- no emess i in abbo ndanza anc he scudi d ' oro dcI sole e bianchi in argent o. Partendo da Pann a per arrivare a Bologna. passando per Reggio Emilia. Modena. Mirandola e Ferrara. quale più quale meno. tutte le zecche furono interessate dal fenomeno. ma un particolare campo d' indagine è dato dall e Ire zecc he estensi. c ioè Ferra ra. la sede della corte ducale. Modena e Reggio Emilia.l equ alidurante ilgovernodi Erco le U. daI1 534 aI 1559. conobbero un periodo di straordinaria attività. Nell'a mbito di queste periodo. il pre- sente breve lavoro intende studiare i due citati tipi monetar-i. ovvero lo scudo d'oro del sole ed il bianco, batu ni a Modena a nom e de l duca Erco le Il . Come risulta dai documenti (H, le due monete furo no bat tute. purco n ampie pause. per quasi tuuo l'ar-co tempora le del governo di questo duca ma non ci sono riferimenti precisi che consentano. con immediatezza , di stabilire una cronologia. Infatti. manca del tutto l' indicazione del millesimo e sia le tipo logie che le leggendedeirovescirimase- ro immutate.Come unici punti di riferimen- to si possono prendere invece le leggende del diritto ed alcune particolari tà che si specificherà meglio in seguito . La pri ma tipo logia ad esse re qu i esam i- nata è lo scudo d'o ro del so le. la mo neta di importazione francese che aveva progres- sivamente sostituito i ducati italiani di migliore bontà ma, in proporzione. meno apprezza ti dal mercato. Lo scudo d'oro del sole aveva delle caratteristiche tipotogiche ben precise. come lapresenza diunpiccolosole.dacui il nome stesso, dello stemma della citt à o del signore ed una croce più o meno orna- ta. Su questo tema diverse però furono le variazioni oppure le iniziative prese dalle singole offici ne monetarie. Per rimanere in ambito estense, lo scudo di Ferrara a 6 nom e di Erco le Il presenta al diritto lo stemma di famiglia di forma molto elabo- rat a mentre al rovescio abbiamo la Maddalena abbracciata alla croce da cui pendono due flagelli. A Reggio, sullo scudo compare al diritto lo stemma della città ed al rove scio Cristo stante di fro nte, abbr acc iato alla croce dal cuicos tato zam- pilla sangue entro una coppa. Nello scudo di Modena non si trova invece lo stemma che è sostituito da una croce greca ricca- me nte ornata, sogge tto tipico di tan ti altri scudi d'oro , mentre al rovescio troviamo San Geminiano. protettore della città, se- duto a sinistra con il pastorale nel la mano sinistra e benedicente con la destra. Al diritto la leggenda standard può tre- varsi, nell'ordine del CNI. in ee version i: I) HERC VLES · II · DVX "MVTLNAE · 1111 . CNII -Il 2) HER · Il ' FER . MVT · REG . DVX . lUI . CARNVT VM . I . C CN I 12- 14 3) HERCVL ES · 11· DV X · FERRARI AE ·lIn· CN1 15-3 1 Al rovescio invece la leggenda è sem- pre S . GEM INIANV S . MVTl NEN SIS . PO NT, o, molto più raramente, PDN . Per quant o rigu ard a il b ian co , la tipo log ia è quella solita: il ritratto delduca volto a destra ed al rovescio lo stemma della città. E' la stessa che si incontra sul bianco (o biancone)di Reggio Emilia men- tre qu el lo di Ferra ra al rovesc io pre sen ta la Giustizia seduta a destra con il fasc io littorio e la bilanc ia. Nel blanc o? ' la legge nda standard del dirino si può riscontrare,sempre nell'ordi- ne del CNl. in due versioni: I) HERC VL ES · D . DVX . MVT INA E · un CN 134-56 2) HERCVLES ·11·DVX ·FERRARIAE . llli . CN 157 -6 3 La prima leggend a è sempre acco ppia- ta al busto corazza to del duca, mentre la seconda si trova con un ritratto a testa nuda. AI rovescio si legge MO NETA · CO MVN ITATlS · MVTIN E nei bianc hi a testa nuda e MON ETA· COMVN ITATl S . MVT INA E neg li altri , ma se mpre co n lo stemma della città ornato ai lati da due cornuco pie ed in alto da foglie . Naturalmente le leggende che si sono indicate possono cambiare poiché le va- rianti note sono parecchie, non solo dal punto di vista epigrafico, ma anche per la presenza o meno di simboli come rosette. gigli. fagliene, punti. nonché per diversi particolari nella composizione. L' attività della zecca nel period o in oggetto è stata così efficacemente riassun- la dal Cre spellani: Dall 'esam e dei documenti risult ereb - be che le monete battu te nella zecca di Modena nel dominio di Ercole II si POSSo- no ripart ire in tre distinti period i: il p rimo abbra ccereb be dal dicemb re 1536 al di- cembre 1541, in cui Geminiano da Lodi coniò monete d 'argento da soldi I O, mon e- le di lega denominate colomb ine. mu roìote. ses ìnì.denari e quattrini. Di queste monete mancan o nelle vacche ue " dei pa rtiti co- munali i verbali di emissione di zecca, e soltanto nella cronaca del ta ncellouì'" ìeggesi che dal 24 ottob re 1538 al 14 aprile J539f urono battute monere da sold i IO l'u na (b ianc hi o bianconi) peì valore di modenesi lire 20.000, monele da soldi 2 I "una (colombine e muraiole) pel valoredi lire 5.000 e denar i o denar ini del valore di mezzo soldo l 'uno pel valore dì lire 500; il seco ndo comp rende rebbe daì J543 al 154 7 in cui lo stesso u cchiere non coniò che scudi d 'oro e di questi restano i verba li d 'emissione nelle citale vacchene comu- na li, che in comp lesso ammonta no a pe zzi 27.463: il term, dal 1550 al 1559 in cui PietroScalabr ìnaban èmonete d 'oro,d 'ar- gento e di lega, delle quali restano "elle citate vacchene i verbali d 'emissione di pe ai 2.768 i" scudi d 'oro, pezzi 98.998 ìn bianconi O bianchi, pezzi 286.580 in muraio ìe, sesinipel peso di libbr e 2.488 e quattrini pe r libbre J54. Perciò, riassumendo e prendendo sol- tanto in considerazione le citazioni di scu- di e bianchi, abbiamo : 1'/lNOHIVtI II. ," i IJMISM II."IlCO 10::1197

Appunti Per Una Cronologia Degli Scudi

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Cronologia Degli Scudi

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  • APPUNTI PER UNA CRONOLOGIA DEGLI SCUDIE DEI BIANCm DI ERCOLE II PER MODENA

    di Lor enzo Beltesia

    Co me si pu agevo lmente constataresia dai docum enti che dalla norevct e quan-tit di monete perven uteci . gli anni intornoalla met del Cinquecento nelle zeccheitaliane. spec ie del nord. furono caraue riz-zati da una attivit assai intensa .

    Nel leci tt emiliane.o ltre ad una ecce s-siva quant it di moneta d i bassa lega, furo-no emess i in abbo ndanza anc he scudi d ' orodcI sole e bianchi in argent o. Partend o daPann a per arr ivare a Bologna . passandoper Reggio Emilia. Modena . Mira ndola eFerrara. qua le pi quale meno. tutte lezecche furono interessate da l fenomeno .ma un partico lare campo d ' inda gine datodall e Ire zecc he estensi. c io Ferra ra . lasede della cort e ducale. Mod ena e Regg ioEmi lia.l equ alidurante ilgovernodi Erco leU. daI1 534 aI 1559. conobbero un periododi straord inaria attivit.

    Nell'a mbito di queste period o. il pre -sente breve lavoro intende stud iare i dueci tati tipi monetar-i. ovvero lo scudo d ' orodel sole ed il bianco, batu ni a Modena anome de l duca Erco le Il .

    Come risulta dai documenti ( H , le duemonete furono bat tute. purco n ampie pause.per quasi tuuo l'ar-co tempora le del governodi questo duca ma non ci sono riferim entiprecisi che consentano. con immediatezza ,di stabilire una crono logia. Infatti. mancadel tutto l' indicazione del mil lesimo e sia letipo logieche le leggendedeirovesc i rimase-ro immutate.Come unici punti di riferimen-to si possono prendere invece le leggendedel diritto ed alcune part icolari t che sispec ificher meglio in seguito .

    Lapri ma tipo logia ad esse re qu i esami-nata lo scudo d'o ro del so le. la moneta diimportazione fran cese che aveva progres-sivamente sos tituito i ducati italian i dimigliore bo nt ma, in proporzione . menoapprezza ti da l mercato.

    Lo scudo d 'o ro del so le av eva dellecaratteristiche tipotogiche ben precise .come la presenza di un p icco lo so le. da cuiil nome stesso, dello stemma dell a citt odel signore ed una croce p i o meno orna-ta. Su questo tema diverse per furono levariazioni op pure le iniz iative prese dallesingole offici ne monetar ie . Per rimanerein amb ito estense, lo scudo di Ferr ara a

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    nom e di Erco le Il presen ta al diritto lostemma di fami gli a di fo rma molt o elabo-rat a men tre al rovesci o ab b iamo laMad dalena abbracc iata alla croce da cu ipendo no due flage lli. A Reggio , sulloscudo co mpare al d iritto lo stemma dell aci tt ed al rove scio Cristo stante d i fro nte ,abbr acc iato alla croce dal cu icos tato zam-pi lla sangue entro una co ppa. Nel lo scudodi M oden a non si trova invece lo stemmache sostitui to da una c roce greca ricca-me nte ornata , sogge tto tipico di tan ti altriscud i d 'oro , mentr e a l rovesc io tro viamoSan Geminiano. protett ore de lla c itt, se-duto a s in istra con il pastorale nel la manos in istra e bened icente con la destra .

    Al diritto la leggenda standard pu tre-vars i, nell'ordine del CNI. in ee vers ion i:

    I) HERC VLES II DVX "MVTLNAE 1111.CNII - I l

    2 ) HER Il ' FER . MVT REG . DVX .lUI . CARNVT VM . I . CCN I 12- 14

    3) HERCVLES 11 DV X FERRARI AE lInCN1 15-3 1Al rovescio invece la leggenda sem-

    pre S . GEM INIANV S . MVTl NEN SIS .PO NT, o, molto pi raramente, PDN .

    Per quant o rigu ard a il b ian co , latipo log ia quella solita: il ritra tto de l ducavo lto a destra ed al rovescio lo stemmade lla citt. E' la stessa che si incontra su lbianco (o biancone )di Regg io Emilia men-tre qu el lo di Ferra ra al rovesc io presen ta laGiustizia seduta a destra con il fasc io littorioe la bilanc ia.

    Nel blanc o? ' la legge nda standard deldirino si pu riscont rare , se mpre nell 'ordi-ne del CNl. in due vers ioni:

    I) HERCVLES D . DVX . MVT INA E unCN 134-56

    2) HERCVLES 11DVX FERRARIAE. llli .CN 157 -63La prima leggend a sempre acco ppia-

    ta al busto corazza to de l duca, mentre la

    seconda si trova con un ritratto a testa nuda.AI rovesc io si leg ge MO NETA

    CO MVN ITATlS MVTIN E nei bianc hi atesta nuda e MON ETA COMVN ITATl S. MVT INA E neg li altri , ma sempre co n lostemma della ci tt ornato ai lati da duecornuco pie ed in alto da foglie .

    Na tura lmente le legge nde che si sonoindicate possono cambiare poich le va-rianti note sono parecc hie, non solo da lpunto di vista epig rafico, ma anche per lapresenza o meno di simboli co me rosette.gig li. fag lien e, punti. nonch per di versipart ico lar i nella composiz ione.

    L' attivit de lla zecca nel period o inoggetto stata cos efficacemente riassun -la dal Cre spellan i:

    Dall 'esame dei documenti risult ereb -be che le monete battu te nella zecca diModena nel dominio di Ercole II si POSSo-no ripart ire in tre distinti period i: il p rimoabbra ccereb be dal dicemb re 1536 al d i-cembre 154 1, in cui Geminiano da Lod iconi monete d 'argento da soldi I O, mone-ledi lega denominate colomb ine. muroote.ses n.denari equattrini.Di queste monetemancan o nelle vacche ue " dei pa rtiti co-munali i verbali d i emissione di zecca, esoltanto nella cronaca del ta ncellou'"eggesi che dal 24 ottob re 1538 al 14aprile J539f urono battute monere da sold iIO l'u na (b ianc hi o bianconi) pe valore dimodenesi lire 20.000, monele da sold i 2I "una (colombine e muraiole)pel valore d ilire 5.000 e denar i o denar ini del valore dimezzo soldo l 'uno pel valore d lire 500; ilseco ndo comp rende rebbe da J543al 154 7in cui lo stesso u cchiere non coni chescudi d 'oro e di questi restan o i verba lid 'emiss ione nelle citale vacchene comu-nali, che in comp lesso ammonta no a pe zzi27.463 : il term, dal 1550 al 1559 in cuiPietroScalabr naban monete d 'oro,d 'ar-gento e di lega, delle quali restano "ellecita te vacchene i verbali d 'emissione dipe ai 2.768 i" scudi d 'oro, pezzi 98.998 nbiancon i O bianc hi, pe zzi 286. 580 inmuraio e, sesini pel pe so di libbr e 2.488 equattrini pe r libbre J54 .

    Perc i, riassumendo e prendendo sol-tanto in co nsideraz ione le c itaz ioni d i scu-di e bianchi, abbiamo :

    1'/lNOHIVtI II. ,"i IJMISMII."IlCO 10::1197