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Il TrustLiberi appunti per una riflessione sull'istituto

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CENNI GENERALI E NUOVI SVILUPPI Il TRUST un istituto che non appartiene al tessuto giuridico del nostro ordinamento , ma trae la sua origine dall esperienza giuridica di Common Law ed , in particolare nasce in Inghilterra . Il Trust affonda le sue radici nel concetto di Ius , nel periodo storico delle Crociate , vi era l uso da parte del combattente che si apprestava a partire , di spogliarsi dei suoi averi e di affidarli al suo miglior confidente fino al momento del suo ritorno dalla battaglia , in caso contrario l amico sarebbe divenuto proprietario dei beni affidatogli. Ius aveva come significato : FIDUCIA nell utilizzo dei propri averi e terreni. Tale significato rimane costante nel concetto di TRUST, che letteralmente significa FIDUCIA , la quale rappresenta la pietra angolare dell istituto del TRUST. Il nostro ordinamento giuridico non ha alcuna legge nazionale che disciplina l istituto del TRUST . L Italia ha recepito per , la Convenzione dell Aja del 1 Luglio 1985 ratificata con L. 16.10.1989 n. 364 , in vigore dal 1 Gennaio 1992. Tale Convenzione si pone l obbiettivo di armonizzare le regole del diritto internazionale privato in materia di Trust e , di fatto , ne attua il riconoscimento negli ordinamenti di Civil Law , privi di una disciplina interna. In particolare l art. 6 prevede che il TRUST SIA REGOLATO DALLA LEGGESCELTA DAL COSTITUENTE. Infatti secondo quanto contenuto nella Convenzione dell Aja , insito nel TRUST un massimo grado di libert in capo al Settlor , ovvero il Disponente che istituisce il Trust pu scegliere in ogni momento le legge che desidera venga applicata , scegliendo la normativa di uno dei paesi che hanno sottoscritto la Convenzione , con riferimento alla durata , agli scopi da realizzare e ai beni coinvolti.

L art. 2 della Convenzione dell Aja stabilisce che : Per Trust si intendono i rapporti giuridici istituiti da una persona , il disponente , con atto tra

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vivi o mortis causa qualora dei beni siano stati posti sotto controllo di un Trustee nell interesse di un beneficiario o per un fine specifico.A Trust is an equitable obligation , binding a person ( who is called trustee9 to deal with property over which he has control ( who is called trust property) , for the benefit of persons ( who is called beneficiary ) , of whom he may himself be one , and any one of whom may enforce the obligation

Pertanto il TRUST si configura nel momento in cui un soggetto disponente , il Settlor , trasferisce la propriet di uno o pi beni per atto tra vivi o mortis causa( testamento) in capo ad un soggetto fiduciario , il Trustee, il quale ne acquista la propriet legale. Il TRUSTEE li deve amministrare e gestire in favore di altri soggetti , i BENEFICIARI, a cui dovr trasferirli dopo un determinato arco di tempo , ovvero in funzione di un determinato scopo.

Sempre nell art. 2 2 della Convenzione si enuncia quanto segue : Il Trustee investito del potere e onerato dell obbligo , di cui deve rendere conto , di amministrare , gestire o disporre beni secondo i termini del trust e le norme particolari impostagli dalla legge. Secondo l art. 3 della convenzione , il negozio istitutivo deve ESSERE PROVATO PER ISCRIT TO riferendosi al negozio che , ai fini dell applicazione della Convenzione , deve essere sempre volontario.

I SOGGET TI DEL TRUST sono i seguenti :Il SETTL OR , colui che dispone i beni in Trust.

Si definisce come il Disponente , tale soggetto non titolare di alcun diritto nei confronti del Trustee , n di rimedi giuridici contro il Trustee ( quest ultimo infatti pu essere portato in giudizio dai beneficiari e non dal Settlor) Il SETTLOR pu essere sia una persona fisica che una persona giuridica.

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. Il TRUSTEE , che riceve i beni per amministrarli , gestirli , conservarli secondo le disposizioni dell atto costitutivo. Altro potere del Trustee quello di CUSTODIA. Custodia dei beni , ma beni segregati che non appartengono al Trustee. Il Trustee tenuto a mantenere un alto grado di DILIGENZA , oltre a questo vi un obbligo di IMPARZIALITA ed il conseguente divieto di agire in conflitto di interessi con i Beneficiari e con lo scopo del trust. E di seguito il DIVIETO di trarre vantaggi dal trust fund. Peraltro vale la pena sottolineare come il Trustee non possa nemmeno stipulare negozi relativi al patrimoni del Trust con i terzi cui egli sia legato da rapporti personali o economici. Un tal negozio certamente annullabile con l unico limite della tutela del terzo acquirente di buona fede a titolo oneroso.

Il Trustee ha l amministrazione dei beni , di cui acquista la propriet , vincolata peraltro agli scopi indicati dal Settlor. Il Trustee non possessore o detentore dei beni in trust , ma ne titolare , legal ownership , ha diritti pieni ed incondizionati (absolutely entitled) sul fondo in trust anche se tali beni costituiscono un patrimonio separato rispetto al suo patrimonio personale. I BENEFICIARI ovvero la finalit o scopo del Trust , tra i Beneficiari pu esservi lo stesso Disponente , sono generalmente nominati nell atto istitutivo, sono coloro nei confronti dei quali il Trustee obbligato. Sono i destinatari del patrimonio e /o dei redditi. I BENEFICIARI DEVONO ESSERE IDENTIFICABILI ( si pu configurare l eccezione che sia il Trustee ad individuare i beneficiari) . I beneficiari possono agire , peraltro , nei confronti del fiduciario a tutela dei beni in trust , qualora questo confonda il suo patrimonio con il trust fund o anche , con rimedio prettamente reipersecutorio , nei confronti di terzi che hanno acquistato il cespite dal

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trustee mediante negozio concluso in dispregio delle disposizioni del Deed of trust. E bene notare che con la pronuncia giudiziaria , non ci si potr pronunciare per la propriet del Trust fund in capo ai beneficiari , ma al pi , si potr solo obbligare il Trustee al rispetto dei propri doveri. Si ricordi che nell ordinamento inglese si parla sempre di un Trust property in cui il vincolo alla soddisfazione del beneficiario risulta opponibile ERGA OMNES. Essi generalmente acquistano il diritto all intestazione dei beni solo al momento dello scioglimento del Trust.Il PROTE CT OR , il soggetto che ha il compito di sorvegliare le finalit del trust , tale

figura indispensabile nel Trust di scopo ed eventuale negli altri tipi di Trust. Anche il Protector ha dei limiti definiti dalla persona del Settlor. Figura distinta dal Disponente e dal Trustee per evitare il conflitto di interessi Controllore/ controllato. Nell atto del trust prevista lasuccesione del Protector, il quale per dimettersi non necessita della giusta causa, sufficiente un preavviso di 90 giorni . La figura del Protector pu essere revocata solo ed esclusivamente in caso di gravi negligenze con ricorso al Presidente del Tribunale. IL TRUST DEVE ESSERE IRREVOCABILE E DISCREZIONALE. Si tratta dunque di UN ATTO FIDUCIARIO UNILATERALE , basato su un atto dispositivo , senza elementi di contrattualit.

IL TRUSTEE E CONSUETUDINE C HE NON SIA A TITOLO GRATUITO. Insito nell istituto del TRUST la separazione dal patrimonio, vi lo SPOSSESSAMENTO. All interno del TRUST , vi il DEED OF TRUST , il quale testualmente si definisce come segue : Agreement under which a trustor conveys the right of ownership of his or her assets or property to a trustee as a security for the sum advanced by a lender , the

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beneficiary of the trust e di seguito la LETTER OF WISHES, che non fa parte dell atto istitutivo , ma contiene le indicazioni da parte del Settlor nei confronti del Trustee , sono una sorta di linee guida . Written , non binding instruction by the person establishing a trust for the guidance of the trusteesee also letter of instruction Vi insito nella Letter of wishes un vizio di nullit , perci deve ESSERE SEMPRE GARANTITA UNA CERTA DISCREZIONALITA AL TRUSTEE , che diversamente sarebbe impossibilitato a svolgere il proprio operato, configurandosi come una presenza meramente formale. Si viene a creare una perdita di controllo da parte del Settlor , per questo si prevede nello statuto la riserva di revoca. Si tratta di un potere di revoca che potr essere esercitato dal Settlor , previo consenso del Protector. L art. 3 2 indica specificatamente il potere di revocare , variare o modificare le Disposizioni di un Trust o una qualsiasi obbligazione o potere che in tutto o in parte derivino da esso.. . I beni , oggetto del Trust , sono separati dal patrimonio personale del Trustee e non fanno parte del suo regima patrimoniale o della sua successione. Vi incomunicabilit assoluta tra i beni che costituiscono l oggetto del trust ed il soggetto che ne titolare, ed una COMPLETA COINCIDENZA TRA PROPRIETA E GESTIONE E TRA TITOLARITA E GODIMENTO. I beni in Trust sono intestati a nome del Trustee o di altra persona per conto del Trustee. Tali beni sono segregati e pertanto non possono essere oggetto di pretese . n dei creditori del Trustee ,dal momento che non fanno parte del suo regime patrimoniale n in quello successorio ; . n da parte dei creditori del Disponente ( salva l ipotesi di revocatoria ordinaria e fallimentare volti a reintegrare la garanzia patrimoniale ) ed, . n infine da parte dei creditori dei Beneficiari fino al momento in cui non ricevono i

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beni posti in Trust, tranne nel caso in cui questi possano pignorare il credito del loro debitore nei confronti del Trustee e tale posizione soggettiva implichi il diritto di ottenere il capitale del Trust.

Nei sistemi di Common Law, proprio la presenza dei Trust di protezione del patrimonio rende pi incisivo l esercizio dell azione revocatoria , sia ordinaria che fallimentare , se raffrontata alle omologhe figure di azione revocatoria conosciute dall ordinamento italiano. Rimedio adottato nell ordinamento inglese stato il Fraudulent Conveyances Actdel1571 e di seguito a tutela dei creditori stato introdotto l Insolvency Act del 1986, esso

si applica ad ogni negozio , quindi anche al Trust , entered at an undervalue, cio concluso senza ricevere un adeguato corrispettivo ( ovvero , a fortiori, gratuitamente) , e posto in essere alo scopo di sottrarre beni ad un creditore attuale o potenziale , o comunque allo scopo di pregiudicarlo. Scopo della norma quindi di rendere nullo , vanificato o privato di ogni effetto ogni atto compiuto con il proposito o l intento di impedire , ritardare , frodare i creditori delle loro giuste e legittime azioni. Prova della configurazione di tale fraudolenza risiede nel QUANDO vengono spossessati questi beni , se quindi al momento della costituzione del TRUSTil disponente agisse con dolo.

Possiamo pertanto sintetizzare , mettendo in evidenza gli elementi caratterizzanti il TRUST : . SEGREGAZIONE DEL PATRIMONIO . PROTEZIONE DA PARTE DEL TRUSTEE . TRASFERIMENTO DI INTESTAZIONE AL TRUSTEE . GESTIONE FIDUCIARIA VINCOLATA E RESPONSABILIZZATA DEI BENI. Dopo aver definito i caratteri generali del TRUST , prima di proseguire nell

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approfondimento della materia , si rende necessaria una premessa , ovvero vi possono essere : . TRUST INTERNAZIONALI : cio Trust nei quali presente uno o pi elementi di estraneit rispetto all ordinamento italiano , ovvero la residenza del Disponente , del Trustee , il luogo dei beni da segregarsi e . TRUST INTERNI , dove non sono presenti elementi di estraneit con l ordinamento italiano , n di carattere oggettivo ( avuto riguardo ai beni trasferiti in trust) , n di carattere soggettivo ( in relazione alla persona del Disponente o del Trustee) ad eccezione della legge regolatrice 8 straniera). Secondo l opinione ormai consolidata in dottrina e nella giurisprudenza di merito , in virt dell art.6 della Convenzione dell Aja del 1985 , nel nostro ordinamento sono riconosciuti non solo i Trust Internazionali , ma anche quelli Interni, quali strumenti di segregazione del patrimonio. Di seguito andiamo ad analizzare ALCUNI TIPI DI TRUST:PURPOSE TRUST : ovvero Trust di scopo.

Si hanno quando l atto istitutivo non designa alcun Beneficiario, n prevede che sia successivamente individuato. Vengono istituiti per raggiungere un determinato scopo. Nel diritto inglese un Trust di scopo nullo a meno che non sia charitable, cio di soccorso ai poveri , di sostegno all istruzione, alla religione e comunque ad una generalit di soggetti public benefit.C HARITABLE TRUST FUND :come sopra accennato , si tratta di Public Trust creati

a fini di beneficienza o per scopi strettamente caritatevoli.Una delle particolarit di questo tipo di Trust che essi sono esenti dalle norme circa la durata e contro i trust perpetui , quindi possono durare in eterno. Sono esenti da imposte.PROTE C TIVE TRUST : E una creazione della prassi inglese , poi tipizzata dal

legislatore nel 1925 (s.33, Trustee Act 1925) .

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Una clausola protective protegge i beni in trust da un attacco indiretto da parte dei creditori del beneficiario , mettendo fine al diritto di questultimo di ricevere i benefici del trust al verificarsi di determinati eventi nei quali egli non potrebbe percepire le somme a lui dovute. All avverarsi di tali eventi , il trust diviene discrezionale e l interesse del beneficiario una mera aspettativa.BLIND TRUST : E un tipo di Trust utilizzato soprattutto nell ordinamento nord-

americano per disciplinare il conflitto di interessi da parte di componenti del governo o di soggetti con cariche pubbliche di altissima rilevanza. Divieto di rendicontazione.FIXED TRUST : Si tratta di un Trust nel quale i Trustees ricevono istruzioni

determinate sulle distribuzioni del reddito e del capitale.I Beneficiari hanno un interesse specifico interest in possession sui beni in esso conferito.DISCRETIONARY TRUST: In questo tipo di Trust non vengono specificati i

Beneficiari. Amministrare la Trust property per un certo numero di beneficiari nei modi e nelle proporzioni che i Trustees stabiliranno.

Approfondiamo la nostra trattazione analizzando I RECENTI SVILUPPI DELTRUST .

Lo strumento del Trust si presta per assurdo ad essere utilizzato pi nei momenti di crisi che nei momenti di crescita economica .

Il TRUST , ha innumerevoli impieghi , ma sostanzialmente si possono dividere in due gruppi :A) quelli di interesse IMPRENDIT ORIALE FINANZIARIO e B) quelli volti a

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soddisfare INTERESSI FAMILIARI.

A) in AMBIT O FINANZIARIO, il consulente finanziario , maggiormente in momenti

di crisi come quello che stiamo affrontando , diviene pi selettivo nell individuare gli strumenti per investire il denaro dei propri clienti. L istituto del Trust a tal fine si sposa molto bene con il mondo finanziario. La riforma societaria consente la creazione di patrimoni destinati ad un determinato scopo, nel rispetto delle norme imperative di ordine pubblico in ambito civilistico e quelle antielusive previste dal diritto tributario. . Il Trust pu essere utilizzato per la gestione di patrimoni immobiliari e ancora con la costituzione di un Trust si possono raccogliere ingenti somme da destinare ad investimenti su mercati di tutto il mondo. . E ancora per la multipropriet immobiliare , la multipropriet costituisce una forma di multi godimento turnario di un complesso immobiliare. Affidandosi ad un Trustee , ciascun proprietario pu esercitare un controllo diretto sulle scelte di gestione. Si viene attuando una EVOLUZIONE nella Finanza e negli Investimenti. 1) Come MEZZ O PER IL REPERIMENT O DI C APITALI FINANZIARI. Pu rappresentare uno strumento nelle mani dell imprenditore che necessita di un finanziamento presso un Istituto di credito . L UTIZZO DEL TRUST COME strumento di G ARANZIA DEL CREDIT O , come garanzia di transazioni commerciali , prestiti obbligazionari , mutui e altre forme di finanziamento , rappresenta una valida risposta all esigenza , particolarmente incombente sugli operatori economici , di costituire garanzie del credito che consentano al creditore , in caso di inadempienza del debitore , di soddisfare la propria pretesa senza dover ricorrere ad una procedura esecutiva caratterizzata da eccessivi formalismi , tempi

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decisamente lunghi e incertezze di risultato.Si realizza tale finalit , conferendo l Azienda dell imprenditore in Trust , indicando come primo Beneficiario la Banca che eroga il credito. L imprenditore non tenuto in questo modo a dare ulteriori garanzie , ma mette solo lAzienda in Trust.

Si viene a creare una garanzia assoluta per la Banca , di fatti come prima accennato , in caso di inadempienza , IL BENE E IMMEDIATAMENTE DELLA BANCA , non si necessita di alcun pignoramento. Nella prassi italiana frequente l utilizzo del TRUST AUTODICHIARATIVO , la prassi dei trust interni tende a sottoporre le sottoscrizioni dell atto istitutivo alla autenticazione notarile o alla stipula nella forma dell atto pubblico ; la prassi straniera ricorre solitamente alla semplice scrittura privata. L utilizzo di TRUST SO CIETARI . L istituzione di un trust avente ad oggetto partecipazioni AZIONARIE od OBBLIGAZIONI , nel primo di trust i beni in trust sono rappresentati dal denaro , mentre nel secondo sono beni immobili ; l imprenditore o il gruppo di imprenditori svolgono il ruolo di Disponente , la Fiduciaria , quello di Trustee . Perch il Trustee possa acquistare le azioni con effetto anche nei confronti della societ sar necessaria l annotazione del suo nome sui titoli e nel libro dei soci , a seguito di un autentico di trasferimento , ovvero la girata dei titoli , seguita dall iscrizione del Trustee nel libro dei soci. . E ancora l assegnazione di STOCK OPTION a dipendenti o manager , ad esempio si pu verificare l ipotesi in cui un pacchetto di azioni dell azienda pu essere mantenuto in un trust , i cui beneficiari sono coloro che hanno realizzato determinati obiettivi aziendali. . Per l USUFRUTTO DI AZIONI , il trustee pi di un nudo proprietario in quanto riassume in s stesso molte delle attribuzioni che spetterebbero all usufruttario. Il

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Beneficiario del Trust invece ha il diritto ai frutti , ma non ha capacit gestoria. Inoltre il Trust pu avere una lunga durata e non cessa con la morte dell usufruttario. . L istituzione di VO TIN G TRUST , Nel quale il Disponente sono gli azionisti e il Trustee , il diritto di voto. Si caratterizza per la presenza di un accordo sottostante tra alcuni azionisti ( voting-trust agreement) che prevede il formale trasferimento delle azioni a uno o pi trustees , allo scopo di attribuire a questi l esercizio del diritto di voto in assemblea, in conformit alle condizioni concordate dai soci medesimi. Il deposito del patto presso la sede sociale , ha l effetto di conferire valore socialeal rapporto tra Beneficiares e Trustees, nel senso che i primi riceveranno dei voting trust certificates , che attribuiscono loro il diritto di percepire le utilit economiche derivanti dai titoli azionari , che saranno per contro emessi a nome del trustee e la loro restituzione alla scadenza del trust. L elemento essenziale di questo tipo di trust la perdita di relazione formale col titolo azionario da parte di coloro che hanno istituito il Trust ; infatti si attribuisce efficacia reale al voting agreement , conferendo ad un terzo il potere di dare attuazione alle pattuizioni parasociali e privando gli aderenti alla convenzione di condizionare l esercizio del voto in assemblea.B) In AMBIT O FAMILIARE

1) Come strumento per pianificare i PASSAGGI INTERGENERAZIONALI nelle aziende . In questa fattispecie , l imprenditore riveste il ruolo del Settlor , il figlio invece il ruolo del Trustee , ponendo come beneficiari l imprenditore stesso e i discendenti. Con l utilizzo del trust , il Trustee avrebbe cos il compito di garantire la continuit sul piano della conduzione dell azienda , in conformit alle indicazioni del fondatore dell impresa stessa . nell istituzione di un Trust per il passaggio generazionale di un azienda , viene affidata al Trustee la propriet dell impresa o meglio la gestione dell impresa e questo permette di

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mantenere l unit degli assetti proprietari. I beneficiari , come accennato sopra, saranno lo stesso imprenditore e i suoi familiari per quanto concerne le rendite e per quanto concerne , invece , l attribuzione finale dei beni i suoi discendenti o a seconda di quanto discrezionalmente definito nell atto di istituzione. La scelta di fatti pu anche ricadere sulla generazione successiva, non risulteranno dunque pregiudicati i diritti degli altri familiari in quanto il reddito aziendale , al netto degli investimenti , sar loro attribuito. L utilizzo dello strumento del Trust inoltre presenta anche rilevanti vantaggi dal punto di vista fiscale: il conferimento dell azienda assimilato ad una donazione ed quindi soggetto alla disciplina impositiva di tale istituto giuridico che , nel caso di parentele in linea retta gode di una tassazione di particolare favore.

Il Trust pu essere impiegato per proteggere la casa , il denaro , i risparmi dagli eventi che possono colpire il loro titolare o i suoi familiari , quali ad esempio una sopravvenuta incapacit , una malattia . Il Trust prezioso nel contesto della separazione personale dei coniugi e del divorzio. Ad esempio il trust avente come oggetto la casa di famiglia , che sia stato istituito dal genitore separato , unico proprietario dell immobile , in favore dei figli minori ed in esecuzione del proprio obbligo di contribuzione al mantenimento della prole. Sempre in ambito familiare , numerosi sono i Trust istituiti PER LA T U TELA DISO G GE T TI DEBOLI

quali disabili , minori ed incapaci , onde assicurare loro cure mediche , e una dotazione finanziaria idonea a far fronte alle loro esigenze. Ad esempio il Trust istituito dal genitore anziano di un disabile che desideri provvedere per il sostentamento del figlio dopo la propria morte, assicurandogli un adeguato tenore di vita.

In caso di devoluzione ad un Trust di un azienda o di una partecipazione sociale di

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controllo , utile menzionare la Risoluzione dell agenzia delle Entrate n. 110/E del 23aprile 2009

L agenzia delle Entrate , con suddetta Risoluzione , si pronunciata in merito ad un istanza di interpello riguardante un caso di devoluzione del 97% delle quote societarie ad un Trust irrevocabile regolato secondo la legge del Jersey isole del Canale. La durata nel caso di specie sareebe stata di dieci anni. L istanza di interpello citava testualmente .la volont di istituire un trust , in conformit alle disposizioni della Convenzione dell Aja del 1 Luglio 1985 , un trust irrevocabile della durata di dieci anni ,. Con prevalenza delle clausole del trust rispetto alle norme derogabili di tale legge . Scopo del trust di conservare ed incrementare il valore dei beni conferiti mediante la gestione unitaria delle partecipazioni sociali ed eventualmente anche attraverso l acquisto di nuove partecipazioni. Tutto ci premesso , l istante , ritenendo che nella fattispecie in esame si applichi l esenzione dell imposta sulle successioni e donazioni di cui all art. 3 , co 4-ter , del Decreto L.gs . 31 Ottobre 1990 n. 346, chiede di conoscere con quali modalit e da chi debba essere resa la dichiarazione necessaria per fruire dell agevolazione e se il periodo di cinque anni richiesto dalla norma sopra citata decorra dalla data di costituzione ovvero da quella della fine del trust. La Direzione conclude che , per quanto attiene al trasferimento dazienda nell ambito del nucleo familiare , lart.3 sopra citato pu essere applicato al trust, a patto che . il trust abbia una durata non inferiore ai cinque anni a decorrere dalla stipula dell atto che comporta la segregazione in trust della partecipazione di controllo o dell azienda , . i beneficiari finali siano il coniuge o i discendenti, . che il trust non sia discrezionale o revocabile, cio che non possano essere modificati i beneficiari finali dell azienda o delle partecipazioni trasferite in trust; . che detti soggetti proseguano l esercizio dell attivit di impresa o mantengano il controllo societario per un periodo non inferiore a cinque anni dalla data di trasferimento.

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. Ed infine che suddetta volont sia espressamente resa contestualmente alla presentazione della dichiarazione di successione o dell atto di donazione. La mancanza di uno dei predetti requisiti comporta l applicazione dell imposta ordinaria. Alla luce anche di questa risoluzione si amplia il panorama di applicazione dell istituto dl trust . Il notevole interesse assunto dalla Agenzia delle Entrate nella Risoluzione n. 110/E del 2009 rappresentato principalmente da due ragioni. La prima consiste nella sostanziale equiparazione dei costi fiscali del Trust , in tema di passaggio generazionale dell azienda di famiglia , con i costi propri di altri istituti previsti dal nostro Codice Civile utilizzati con la medesima finalit. La seconda motivazione invece rappresentata da alcune considerazioni espresse dalla Agenzia delle Entrate nell ambito della stessa Risoluzione , le quali denotano l inizio di un cambiamento di mentalit da parte dell Agenzia delle Entrate nell approccio relativo alla fiscalit del Trust.ULTERIORI USI del Trust , :

IL TRUST LIQUIDAT ORIO

Detto trust permette ad una aziende sottoposte ad esempio a procedure concorsuali (liquidazione coatta, concordato preventivo , fallimento , etc.) di poter gestire in modalit protettale attivit necessarie al miglior realizzo delle poste presenti nell attivo per la migliore soddisfazione dei creditori. Ad esempio , grazie al trust , l imprenditore pu affittare e/o vendere un ramo dell azienda , il cui valore vada a beneficio dei creditori , tale azione senza l effetto protettivodel Trust non darebbe spazio di manovra all imprenditore che verrebbe o rischierebbe di essere aggredito su qualsiasi operazione atta a ridurre e/ o a saldare i debiti dei creditori . Con l applicazione del trust si potr operare con tempi pi ampi e con maggiori possibilit di successo , non dovendo svendere ad esempio , beni immobili

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tramite asta giudiziaria. A determinate condizioni e nel rispetto della normativa in materia di procedure concorsuali e legge fallimentare possibile poter liquidare l impresa anche in presenza di debiti , sempre salvaguardando i creditori.

A proposito del Trust Liquidatorio , indispensabile menzionare la Sentenza del Tribunale di Milano del 29 Ottobre 2010-12-03 Tale sentenza riveste una notevole importanza in quanto RICONOSCE INDIRETTAMENTE la liceit del Trust liquidatorio per la prima volta. Questo tipo di trust dovrebbe contenere delle clausole che ne limitino l operativit nel caso di insolvenza conclamata , in modo da restituire i beni comunque alla procedure inderogabile e di carattere pubblicistico prevista in questi casi. Secondo tale sentenza si conclude che il trust in s per s non illecito ; ma diviene illecito laddove sopravvenga l insolvenza conclamata. Tale sentenza giunge a dichiarare la nullit di un trust istituito in maniera fraudolenta da una Societ , i cui soci erano due coniugi , i quali dopo che detta societ era stata messa in liquidazione il 19 Ottobre 2007 , costituivano un trust liquidatorio l 8 Novembre successivo; dopo poco la azienda veniva affittata a societ terza. Su istanza di due fornitori di seguito , il Tribunale di Milano dichiarava il fallimento . Nel caso in specie , trattandosi di un impianto del tutto fraudolento , si dichiara la nullit del trust per contrariet a norme imperative e cio l inevitabile assoggettamento alla disciplina fallimentare di tutto il patrimonio del fallito, ivi compreso quanto destinato in trust. Il trust liquidatorio quindi illecito esclusivamente ove istituito con fraudolenza. Quello che bisogna appurare per poter sostenere la REVOCA del trust il sorgere del debito prima o dopo il trust affinch possa essere considerato doloso.

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TRUST DI G ARANZIA

Viene utilizzato nel caso in cui una azienda subisca una crisi , un irrigidimento della propria posizione finanziaria.Permette di ottenere garanzie in tempi brevi per finanziamenti , anche obbligazionari. Tale prassi rispettosa della parcondicio creditorum, evitando che l imprenditore in presenza di azioni aggressive da parte di alcuni creditori privilegi il pagamento di questi ultimi a discapito di altri.PROJECT FINAN CIN G

Si configura come una operazione di finanziamento a lungo termine , che consiste nell utilizzo di una societ Special Purpose Company , la quale viene finanziata da capitale equit (azioni) fornito generalmente da promotori e che non deve superare l ammontare del 15-20% , sia da capitale di debito (obbligazioni) per il rimanente 80-85% , normalmente ottenuto da una banca o pool di banche. Si fonda su finanziamenti che dipendono non dalle garanzie reali offerte dai promotori , ma dal cash flowche il progetto ritenuto capace di generare. In questo caso l Istituto di credito il Trustee , il quale incassa i proventi del progetto , ripartiti tra l impresa appaltatrice e soggetti finanziatori. Qualora i finanziamenti fossero concessi da un pool di banche appunto, la Banca-Trustee assicura la concentrazione in un unico soggetto delle funzioni attinenti al rimborso del finanziamento e la redistribuzione ad ogni istituto di credito in misura della cifra erogata. Il Trust garantisce che gli incassi non possano essere oggetto di pretese da parte di altri creditori diversi dai finanziatori. L utile va direttamente in capo ai finanziatori. Il Trustee , in tale forma di trust pu essere investito dell espletamento di compiti molto ampi che afferiscono direttamente o indirettamente alla gestione del contratto di finanziamento ( ad es. modifiche contrattuali , solleciti di pagamento , gestione delle eventuali garanzie connesse al finanziamento , etc.) Questo tipo di Trust largamente utilizzato dalle Pubbliche Amministrazioni , le quali

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possono accedere a capitali privati per la realizzazione di progetti e infrastrutture ad uso della collettivit. Il project financing , mutuato nel nostro ordinamento giuridico dal sistema anglosassone , avviene con regolare gara di appalto.Tramite questa forma di Trust l investitore privato ottiene la concessione per lo sfruttamento economico dell opera realizzata.La realizzazione di suddetta opera pu avvenire solo dopo una stima compiuta da istituti di credito che prenda in esame la reale capacit del progetto di essere remunerativo.

Per concludere questa parte della trattazione possiamo affermare che altri vantaggi del Trust sono la : . UNITARIETA e C OSTAN ZA nella gestione del patrimonio ,capace di andare oltre la vita di un determinato soggetto ,vi infatti la possibilit insita nel Trust di gestire avvenimenti futuri. ( E infatti possibile indicare tra i Beneficiari di un Trust , discendenti non ancora nati al momento dell istituzione del Trust. Nell ordinamento inglese non infrequente l utilizzo di una clausola con la quale il Disponente a riservarsi il potere di designare i beneficiari successivamente , con atto tra vivi o con testamento . Tale clausola , indubbiamente valida nell ordinamento inglese , nel nostro ordinamento parrebbe invece doversi confrontare con il divieto dei patti successori indiretti. ) .Altra caratteristica del trust quella della RISERVATEZZA . E giunto il momento di METTERE A C O NFRONT O IL TRUST con alcuniISTITUTI GIURIDICI propri del nostro ordinamento , per comprendere ancor meglio

tale istituto. Parallelo fra il Trust e il FOND O PATRIM ONIALE: Il fondo patrimoniale trae la sua regolamentazione negli articoli da 167 a 171 c.c. e ha sostituito il patrimonio familiare a seguito della legge di riforma del diritto di famiglia 19

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Maggio 1975 , n. 151. Il suo ambito quindi quello della famiglia legittima, pertanto non vi pu essere fondo patrimoniale nel caso di assenza di matrimonio. L'art. 167 c.c. individua il fondo patrimoniale come complesso di beni determinati ( immobili , mobili registrati , titoli di credito) destinati da uno o entrambi i coniugi, a fare fronte ai bisogni della famiglia , tramite atto pubblico. Pertanto gli elementi strutturali inderogabili del fondo patrimoniale sono che : A) Il fondo trova il suo presupposto indispensabile nella esistenza di una famiglia legittima , che ne costituisce anche la condizione di efficacia. Pertanto una persona nubile non pu costituire un fondo e la cessazione del rapporto di coniugio , per qualunque motivo essa si verifichi , fa cessare il fondo patrimoniale. A fronte di quanto appena esposto , valgono le opportunit del Trust che , nelle sue varie forme , potr essere ben utilizzato per provvedere ai bisogni di una famiglia di fatto , da una persona vedova o nubile che voglia ad esempio provvedere alla propria famiglia di origine . Il Trust inoltre potr essere utilizzato da un soggetto in costanza di matrimonio legittimo , il quale intenda provvedere anche alle esigenze di un eventuale figlio naturale e della lui madre. B) Il fondo patrimoniale si caratterizza inoltre nel vincolo di destinazione imposto ai beni , che ne rappresenta la funzione . Nel fondo patrimoniale possono confluire solo beni immobili , mobili registrati e i titoli di credito vincolati rendendoli nominativi. Altra differenza rispetto al Trust , nel quale non vi sono queste limitazioni e possono confluire tutte le tipologie di beni . C) Infine , nel fondo patrimoniale , la gestione dei beni rimane nelle mani dei coniugi , mentre nel Trust venendosi a creare un vero e proprio spossessamento , i beni vengono gestiti da un soggetto terzo. Altro parallelo avviene con la FONDAZIO NE

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La Fondazione pu essere definita come Un organizzazione / ente privata la cui finalit non il profitto ,ma deve essere determinato e di pubblico riconoscimento . E dotata di fondi propri , gestita da direttori che sono fiduciari del fondatore o dei fondatori secondo i criteri fissati nello statuto, ed creata per sostenere attivit sociali , educative , filantropiche , religiose , scientifiche e culturali che possono contribuire al benessere o al progresso collettivi. La Fondazione disciplinata dall art. 12 e seg. c.c. . si tratta di uno strumento rigido , non adattabile a specifiche esigenze , ha costi elevati ed il conferimento soggetto ad imposte. Nel caso quindi di una fondazione ,i beni che vengono convogliati nel fondo (con l atto di dotazione il fondatore destina i beni alla fondazione e non ne potr pi disporre , si viene a creare un vero e proprio spossessamento come nel trust , infatti i beni conferiti in fondazione potranno essere aggrediti solo da parte dei creditori della fondazione stessa ) devono essere finalizzati ad un interesse di pubblica utilit ; mentre nel Trust le finalit possono essere le pi disparate.

Altra forma la POLIZZA Vi sono svariate tipologie di polizze . In linea generale possiamo definire la polizza come un contratto con cui il contraente si obbliga al versamento di uno o pi premi e l impresa si obbliga a pagare un capitale o una rendita , ad uno o pi beneficiari , al verificarsi dell evento legato alla vita umana ( morte , sopravvivenza). Non occorre la redazione di atto pubblico. La previsione dei beneficiari destinatari dei beni oggetto di polizza elemento essenziale . Solo la polizza previdenziale impignorabile e insequestrabile . La polizza una figura di patrimonio separato , questo la rende simile all istituto del Trust. Entrambe le figure tutelano la riservatezza. Nelle polizze solitamente vengono conferite liquidit o beni facilmente liquidabili .

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Mentre nel trust possono essere convogliati qualsiasi tipologia di bene. Atro istituto il PATT O DI FAMIGLIA E un contratto con cui , compatibilmente con le disposizioni in materia di impresa familiare e nel rispetto delle differenti tipologie societarie , l imprenditore trasferisce , in tutto o in parte , l azienda , e il titolare di partecipazioni societarie trasferisce, in tutto o in parte , le proprie quote , ad uno o pi discendenti. Obiettivo principale di tale istituto quello di garantire la continuit dell impresa. Si tratta di uno strumento che presuppone l accordo fra tutti i legittimari e pu essere applicato solo alle partecipazioni societarie , presuppone la compensazione dei legittimari non assegnatari , i quali possono pretendere dai beneficiari del patto il pagamento di una somma corrispondente alla loro quota di legittima aumentata degli interessi legali. In tal modo viene tutelata la legittima. E richiesta la forma di atto pubblico. Entrambi gli istituti si prestano a gestire l ipotesi del passaggio generazionale. Mentre per nel Patto di famiglia , l imprenditore esce definitivamente dallo scenario , nel Trust , conserva ampi poteri . Inoltre nel Trust vi la ULTRATTIVITA DOPO LA MORTE , nel Patto di famiglia infatti non si viene a realizzarsi una pianificazione successoria come avviene nel Trust. Nel trust infatti non si avr apertura della successione alla morte del disponente poich i beni saranno trasferiti al trust precedentemente. Altro istituto sono gli ATTI DI DESTINAZIO NE Si definiscono come atti in forma pubblica con cui beni immobili o beni mobili registrati sono destinati , per un periodo di tempo non superiore a novant anni o per la durata della vita della persona fisica beneficiaria , alla realizzazione di interessi meritevoli di tutela riferibili a persone con disabilit , a pubbliche amministrazioni , o ad enti o persone fisiche ai sensi dell art. 1322 , 2 co , possono essere trascritti al fine di rendere opponibile

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ai terzi il vincolo di destinazione. Si tratta di una figura di segregazione del patrimonio vincolato e non di patrimonio separato , il vincolo pu essere disposto solo al fine della realizzazione di interessi meritevoli di tutela . Non vi quindi un vincolo di segregazione , alla fine del vincolo il bene ritorna in capo al committente mentre nel trust vi una vera e propria segregazione . Possono costituire oggetto di tali atti di destinazione solo gli immobili e i beni mobili registrati , nel Trust non sussiste questa limitazione. Tali Atti di disposizione richiedono forme solenni per la loro costituzione , mentre il Trust si configura come atto unilaterale. Altro istituto sono i PATTI PARAS O CIALI I Patti parasociali possono essere definiti come quegli accordi stipulati dai soci , al di fuori dell atto costitutivo e dello statuto , diretti a regolare reciprocamente i rapporti e gli obblighi che scaturiscono dal contratto sociale. Essi sono dei contratti atipici stipulati tra tutti i soci o soltanto tra alcuni di essi , al momento della costituzione della societ o anche in un momento successivo. Hanno efficacia semplicemente obbligatoria , in ossequio al disposto dell art. 1372 c.c. , vincolano esclusivamente i contraenti , non dispiegando effetti nei confronti di terzi estranei alla convenzione, siano essi gli altri soci , la societ o soggetti terzi. I patti parasociali producono obbligazioni e non effetti reali. L eventuale inadempimento dell accordo pu infatti comportare un obbligo risarcitorio in capo al socio inadempiente , ma non inficia , sotto il profilo reale , la validit del suo operato. Mentre nel Trust vi un vincolo reale e non vincolo obbligatorio. Il patto parasociale deve avere una durata predeterminata , pena la sua invalidit , esiste una durata legale , che di cinque anni , nell ipotesi di applicazione della normativa codicistica e di tre , in quella della regolamentazione del TUF. E .( prima normativa

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organica dei patti parasociali , il c.d. TUF o testo unico della Finanza o Legge Draghi) Questo limite temporale non invece insito nell istituto del Trust. Infine l istituto del MANDAT O FIDU CIARIO Si tratta di un negozio fiduciario con il quale un soggetto ( il fiduciario) viene investito da un altro soggetto ( fiduciante) di una posizione reale , con validiterga omnes , ma limitata nei rapporti interni dall assunzione di un obbligazione del primo verso quest ultimo. Vi una relativa inopponibilit del pactum fiduciae ai terzi creditori del fiduciario, non rilevando all esterno il carattere fiduciario dell intestazione. In particolare il fiduciante trasferisce al fiduciario uno o pi beni non gi per realizzare il tipico effetto traslativo , bens per conferire l incarico al fiduciario di amministrare il bene secondo le sue direttive. Si viene configurando un passaggio apparente dell intestazione dei beni , ma la propriet rimane in capo al disponente. Si tratta solo di un mandato , non si attiva una separazione come avviene nell istituto del Trust. Nel trust la segregazione opera non soltanto nei confronti dei creditori personali del trustee , ma anche dei creditori personali del disponente e del beneficiario. Sia nel Mandato che nel Trust , la titolarit della propriet fiduciaria in capo al fiduciario / trustee diretta al soddisfacimento del fine specifico perseguito dal fiduciante / disponente.

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Monsummano Terme - Milano Gennaio 2011

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