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APRILE 2011 - 1 DRAFT Sviluppo del Piano Nazionale inerente il nuovo modello di gestione contabile, monitoraggio e controllo delle scuole 2.2. Progettazione e sviluppo dell’attività di formazione dei formatori Roma, APRILE 2011 Ministero dell Istruzione, dell Universit à e della Ricerca Dipartimento per la Programmazione Direzione Generale per la Politica Finanziaria ed il Bilancio

APRILE 2011 - 1 DRAFT Sviluppo del Piano Nazionale inerente il nuovo modello di gestione contabile, monitoraggio e controllo delle scuole 2.2. Progettazione

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APRILE 2011 - 1DRAFT

Sviluppo del Piano Nazionale inerente il nuovo modello di gestione contabile,

monitoraggio e controllo delle scuole

2.2. Progettazione e sviluppo dell’attività di formazione dei formatori

Roma, APRILE 2011

Ministero dell’Istruzione, dell’Universitàe della RicercaDipartimento per la Programmazione

Direzione Generale per la Politica Finanziaria ed il Bilancio

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Il contesto di riferimento

Nell’ambito dell’affidamento 2010 della DG Pianificazione e Bilancio del MIUR, è stata eseguita una ricognizione del processo amministrativo contabile e degli strumenti ad esso collegati, anche attraverso il confronto con le scuole che fanno parte del gruppo di lavoro creato dal MIUR sui temi di controllo di gestione.

L’analisi effettuata ha permesso di evidenziare una serie di criticità, tra cui le più rilevanti sono:

difficoltà di interpretazione e, conseguentemente, di applicazione del D.I. 44/2001; mancanza di regole di dettaglio e di istruzioni operative inerenti sia le procedure sia

l’utilizzo degli strumenti; architettura dei modelli non soddisfacente e non rispondente ai bisogni delle scuole e del

MIUR.

Le criticità evidenziate hanno portato le scuole a cristallizzare una serie di comportamenti errati e distorsivi che hanno dato vita a:

disomogeneità dei dati contabili difficoltà nella programmazione difficoltà nel monitoraggio delle attività

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Il contesto di riferimento

L’analisi effettuata, gli impulsi derivanti dall’innovazione normativa (vedi legge 196/2009, d.lgs 150/2009), la spinta delle scuole, hanno determinato la necessità di definire una nuova architettura amministrativo contabile che permettesse di superare i limiti degli attuali modelli; i risultati ottenuti rappresentano però soltanto il primo tassello all’interno di un processo di cambiamento che investe in maniera rilevante la gestione amministrativa delle scuole.

I risultati della prima fase innestano un meccanismo che può essere così rappresentato:

1. Nuova architettura modello amministrativo contabile2. Nuova struttura dei modelli di previsione, registrazione e consuntivazione3. Esempi di modelli di controllo4. Condivisione del modello con le scuole del gruppo tecnico

RISULTATI PRIMA FASE

ESIGENZA DI RAFFINAMENTO DEI CONTENUTI E DI PREDISPOSIZIONE

DEGLI STRUMENTIESIGENZA INFORMATIVA E FORMATIVA

I risultati della prima fase e i contenuti della seconda fase dovranno essere trasferiti al management scolastico, centrale e locale, tramite un piano formativo strutturato.

La definizione della nuova architettura e degli strumenti che da essa derivano, necessita di essere combinata con lo sviluppo del processo amministrativo contabile e la predisposizione di dettaglio dei modelli operativi.

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Gli obiettivi

Per rispondere in maniera tempestiva ai fabbisogni evidenziati, é necessario organizzare un intervento che consenta, da una parte, di completare dal punto di vista metodologico e di contenuti il lavoro della prima fase, dall’altra, di iniziare un graduale percorso di accompagnamento delle scuole verso il cambiamento.

Gli obiettivi operativi a breve e medio termine sono i seguenti:

breve termine medio termine

1. Definire il nuovo regolamento amministrativo contabile e predisporre gli strumenti collegati

2. Progettare un percorso formativo che consenta da una parte di creare un corpo di formatori in grado di trasferire le competenze al management scolastico e ai revisori, dall’altra di predisporre i contenuti formativi anche per la formazione a medio termine

3. Erogare la formazione ai formatori e monitorare i risultati

4. Erogare la formazione ai revisori

5. Erogare la formazione al management scolastico (DS e DSGA)

6. Monitorare l’andamento della formazione e valutare i risultati della stessa in termini di competenze acquisite

7. Monitorare l’utilizzo dei nuovi strumenti e l’applicazione delle procedure

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Il piano di lavoro complessivo

Per raggiungere gli obiettivi evidenziati, appare necessario progettare un intervento basato su due linee di lavoro principali, che si svilupperanno su più anni.

PIANO DI SVILUPPO

PIANO DI FORMAZIONE

Il Piano di Sviluppo, partito ad aprile 2011, definisce il nuovo Regolamento Amministrativo Contabile, predispone gli strumenti ad esso collegati, ed avvia il percorso di informatizzazione degli stessi. Seguirà un intervento di monitoraggio e valutazione circa l’utilizzo e il funzionamento degli strumenti predisposti.

Il Piano di Formazione consentirà di raggiungere l’obiettivo finale di trasmissione delle competenze in ambito amministrativo contabile e gestionale al management scolastico; per raggiungere tale obiettivo a medio termine, sarà prima di tutto necessario nel breve periodo progettare l’intervento formativo e formare un corpo di formatori in grado di istruire il mondo scuola ed i revisori.

ASSE TEMPORALE0 t

2011 2012 2013

AVVIO OPERATIVO

SVILUPPO

FORMAZIONE - FORMATORI

FORMAZIONE - REVISORI

FORMAZIONE - DS e DSGA

MONITORAGGIO E VALUTAZIONEFUNZIONAMENTO E UTILIZZO STRUMENTI

Monitoraggio e valutazione

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Il piano di lavoro 2011 - contenuti

Gli interventi previsti per l’anno 2011 possono essere quindi suddivisi in due cantieri di lavoro.

CANTIERE 1PIANO DI SVILUPPO

Il Piano di Sviluppo è stato concepito con l’obiettivo di supportare il MIUR e il gruppo di lavoro delle scuole nella predisposizione del nuovo regolamento amministrativo contabile e nella predisposizione degli strumenti amministrativo contabili, la cui architettura è stata definita e condivisa nella prima fase.

Le macro attività principali sono:

1.Predisposizione del Regolamento Amministrativo Contabile e degli strumenti collegati

2.Redazione del Manuale delle buone prassi

3.Supporto all’informatizzazione

CANTIERE 2PIANO DI FORMAZIONE AI FORMATORI

Il Piano di Formazione ai formatori è volto a supportare il MIUR nella progettazione e nell’erogazione dei contenuti, predisposti sia nella prima fase sia nella fase di sviluppo, al corpo dei futuri “docenti” del management scolastico e dei revisori.

Le macro attività principali sono:

1.Definizione dei fabbisogni e delle competenze in uscita

2.Progettazione formativa3.Erogazione della formazione4.Monitoraggio e valutazione degli output

dell’attività di formazione

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Il piano di lavoro 2011 - funzionamento

I due cantieri di lavoro sono volti al raggiungimento di un obiettivo integrato e sono strettamente legati tra loro, perché l’output del piano di sviluppo rappresenta l’input alimentante la creazione degli oggetti formativi.

RISULTATI FASE 1 SUPPORTO ALL’

INFORMATIZZAZIONE

• Manuale delle buone prassi

• Regolamento amm.vo contabile

• Piano dei conti• Modello di budget• Modello di bilancio

• Macro requisiti dei nuovi modelli

• Risultati attività di test

OUTPUT

• Architettura contabile

• Struttura modelli• Esempi di modelli

di controllo

PIANO DI SVILUPPO

PIANO DI FORMAZIONE AI FORMATORI

REDAZIONE MANUALE DELLE BUONE PRASSI

OUTPUT

PREDISPOSIZIONE NUOVO REGOLAMENTO AMM.VO CONTABILE E

STRUMENTI

MONITORAGGIO E VALUTAZIONE

EROGAZIONE DELLA

FORMAZIONE

PROGETTAZIONE FORMATIVA

ANALISI DEI FABBISOGNI

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Il piano di lavoro 2011 - tempi

L’intervento complessivo proposto per l’anno 2011 ha una durata di circa 9 mesi, in termini di elapsed time.

ASSE TEMPORALE0 t

REDAZIONE MANUALE

BUONE PRASSI

PREDISPOSIZIONE NUOVO REGOLAMENTO AMMINISTRATIVO CONTABILE E STRUMENTI

SUPPORTO ALL’ INFORMATIZZAZIONE

PROGETTAZIONE FORMATIVA

EROGAZIONE DELLA

FORMAZIONE

MONITORAGGIO E VALUTAZIONE

PROGETTAZIONE E RILASCIO FORMAZIONE

APRILE MAGGIO GIUGNO LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE

Appare importante evidenziare che i due interventi si sviluppano in maniera diversa; infatti, mentre il piano di sviluppo è caratterizzato da una meccanica di funzionamento di tipo sequenziale elaborando e sviluppando a step successivi i nuovi contenuti, la modalità di funzionamento del cantiere formazione invece è di tipo ricorsivo attivandosi in occasione del rilascio di ciascuno nuovo oggetto.

2011

PROGETTAZIONE FORMATIVA

EROGAZIONE DELLA

FORMAZIONE

MONITORAGGIO E VALUTAZIONE

ANALISI DEI FABBISOGNI

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Le figure chiave del percorso formativo

• Nel percorso progettuale è apparso evidente che la figura migliore per erogare contenuti informativi sia lo stesso DSGA opportunamente formato.

• Questa figura sarebbe riconosciuta come competente dalla platea e sarebbe inoltre in grado di rispondere proattivamente a qualsiasi obiezione mossa dai discenti.

• Oltre al risparmio economico sarebbe inoltre interessante poter introdurre una “rete neurale” che resti poi patrimonio del Ministero per l’erogazione di successivi ulteriori contenuti sia di aggiornamento che di innovazione; i formatori selezionati resterebbero come riferimento delle scuole e del ministero.

• Occorre inoltre creare una rete di comunicazione socialnetwork che rimanga a disposizione delle scuole.

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Il Piano di Formazione ai formatori - obiettivi

OBIETTIVI A BREVE

In termini generali la sequenza logica dell’intero percorso è differenziabile in 2 gruppi di obiettivi:

ll Piano di formazione incorpora, organizza e gestisce il rilascio dei contenuti formativi del nuovo modello amministrativo-contabile all’intero mondo della scuola in una logica a piramide che prevede una formazione dei formatori e, a scendere, un allargamento e specializzazione dell’intervento fino all’intero universo del personale amministrativo della scuola (DS + DSGA). Esso si estende anche a quella componente essenziale di controllo e verifica costituita dal parterre dei Revisori contabili

OBIETTIVI A MEDIO

• EROGAZIONE DEL PIANO FORMATIVO “revisori”

• EROGAZIONE DEL PIANO FORMATIVO “Scuole”

• MONITORAGGIO E VALUTAZIONE

PROGETTAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO

PROGETTAZIONE DELLA FORMAZIONE FORMATORI

EROGAZIONE FORMAZIONE FORMATORI

MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DELLA FORMAZIONE FORMATORI

CREAZIONE REPOSITORY DEGLI OGGETTI FORMATIVI

L’intervento qui proposto è focalizzato preliminarmente sulla formazione dei formatori; va segnalato che gli oggetti formativi strutturati per questo intervento saranno in larga parte utilizzabili per l’intero piano di formazione

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Il Piano di Formazione ai formatori - supporto

Caratteristiche del gruppo

Affinché l’efficacia di questo momento formativo sia catalizzatrice è necessario prevedere un nucleo di supporto ai formatori che possa fungere da catalizzatore ed attivatore di tutto il percorso formativo.Le migliori best practise infatti recitano che occorre trovare un trait d’union tra detentore del messaggio e ricevente (ministero e scuole) che possa “tradurre” in linguaggi vicini a chi impara e con metodi di proposizione differenti da chi eroga i contenuti.

IMPEGNI

• FUNZIONE DI LEADER RISPETTO AI FORMATORI

• FUNZIONE DI CONTINUO RILASCIO DEL MESSAGGIO MOTIVANTE

• MONITORAGGIO E VALUTAZIONE

COMPOSTO DA 30 DSGA 5 DS e 5 REVISORI

SUPPORTATO DAL GRUPPO DI LAVORO DEL MINISTERO

INTEGRATO DA UNA SOCIETA’ ESTERNA CHE NE AGEVOLI LE ATTIVITA’

FORMATO SOLO CON FORMAZIONE FRONT

TRAIT D’UNION GARANTITA CON LE FUNZIONI DEL MIUR

La creazione di un gruppo di supporto che possa fungere da attivatore ed in seguito da supporto al percorso formativo è elemento vincente di tutta la strategia formativa.

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Il Piano di Formazione ai formatori - dimensionamento

10.000SCUOLE

Il primo passo per la progettazione del percorso è determinato dall’individuazione del numero dei formatori che dovranno essere formati.

Di seguito i parametri di base utilizzati:

24.000DESTINATARI

MODULI 14

L’individuazione del numero dei formatori dipende dal numero di personale scolastico che dovrà essere formato; calcolando 11.000 scuole e circa 2,3 figure per ognuna (DS, DSGA e in alcuni casi applicato di segreteria) e considerando un numero di circa 1.000 revisori, il numero finale di potenziali figure da formare si aggira sulle 24.000 unità

I moduli formativi individuati, i cui macro contenuti sono descritti nelle prossime slide, sono 14, di cui il circa il 60% in aula e il 40% attraverso formazione a distanza (FAD). Ogni modulo formativo è di circa 4 ore. La forte attività di aula è giustificata dal fatto che si tratta di formazione formatori; in fase di formazione diffusa le proporzioni saranno significativamente sbilanciate a favore della formazione a distanza (FAD)

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Il Piano di Formazione ai formatori - dimensionamento

38DISCENTI PER

AULA

900CLASSI

FORMATORI 350

Il numero medio discenti per aula ammonta a circa 38 unità e consente di definire il numero di classi che dovranno essere formate; il numero di classi previste è di circa 900.

3CLASSI PER FORMATORE

15%TASSO DI

SOSTITUZIONE

L’ipotesi di base è che ogni formatore possa formare circa tre classi; applicando un tasso di sostituzione pari a circa il 15%, si prevengono eventuali defezioni e/o rinunce.

Il numero dei formatori è quindi pari a circa 350 unità (si suggerisce di utilizzare anche personale degli uffici territoriali).

In base a variabili di popolazione ponderate in ragione delle differenze di territorialità, è possibile definire il numero di formatori potenzialmente utilizzabili sulle singole aree territoriali italiane.

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Il Piano di Formazione ai formatori – macro contenuti

SI TRATTA DI ATTIVITA’ COMPLEMENTARI, INERENTI A PRASSI MIGLIORATIVE DEL PROCESSO DI ACQUISTO E DI ESTENSIONE DEI RICAVI DELLE SINGOLE ISTITUZIONI

SCOLASTICHE.

E’ IL CONTENUTO DISTINTIVO DELL’ATTIVITÀ FORMATIVA. COMPRENDE I MODULI TECNICO-OPERATIVI RELATIVI AL NUOVO PROCESSO AMMINISTRATIVO CONTABILE, AL

MODELLO DI CONTABILITA’ GESTIONALE, AL PIANO DEI CONTI, AL BUDGET, AL BILANCIO

E’ IL CONTENUTO INTRODUTTIVO AL CORSO, CONTIENE I MODULI DI COMUNICAZIONE EFFICACE E DI GESTIONE DELLA FORMAZIONE, DIVIENE ELEMENTO ILLUSTRATIVO DEL PERCORSO COMPLESSIVO E COMPRENDENTE I MODULI DELL’IMPIANTO LEGISLATIVO E

DEL BENCHMARKING INTERNAZIONALE DEI SISTEMI DI GESTIONE E CONTROLLO

CONTENUTI DESCRIZIONE

Il percorso formativo è centrato su temi di ordine generale e tecnico afferenti all’area delle competenze amministrativo gestionali della scuola.

A livello macro i contenuti sono i seguenti:

B1. MODELLO AMMINISTRATIVO

CONTABILE

B2. STRUMENTI GESTIONALI

C1. FUND RAISINGC2. ACQUISTI E PROCUREMENT

C.3. NUOVE NORME

A1. APPROCCIO AL TEMA, SCENARIO e LEGISLAZIONE

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Il Piano di Formazione ai formatori – moduli e canali

Il repository è il contenitore dove sono archiviati gli oggetti formativi, secondo i criteri di classificazione definiti nella progettazione formativa (format).

Gli oggetti di apprendimento possono essere utilizzati singolarmente o associati tra di loro secondo le esigenze dei discenti. Inoltre, ricombinati, potranno essere riutilizzati successivamente dal MIUR per la formazione di altri destinatari.

Il formato così individuato sarà erogato sulla base di un percorso ragionato e bilanciato in forma blended, cioè con un mix di aula e di FAD. In prima approssimazione:

Nella modalità d’aula verranno sviluppati indicativamente tra gli 8 e i 10 moduli corsuali per complessive 40 ore di docenza

Nella modalità on line verranno sviluppati indicativamente tra i 4 e i 6 moduli corsuali fruibili in modalità FAD

AULA

ON LINE

A1Oggetti formativi

A1

A2

A1 A2A3

Repository

learn

ing

object

Modulo formativo

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Il Piano di Formazione ai formatori – macro attività

Il piano di formazione ai formatori identifica i contenuti formativi che saranno utilizzati anche nell’erogazione a medio termine, analizza e certifica i livelli di apprendimento attesi, progetta un format di rilascio efficiente ed efficace, istruisce la formazione dei docenti, programma le attività d’aula e di formazione a distanza, prevede a attua uno strumento di monitoraggio e valutazione delle attività.

Le macro attività che caratterizzano il percorso di formazione ai formatori sono i seguenti:

1. Analisi dei fabbisogni e delle competenze in uscita

2. Progettazione formativa della formazione ai formatori

3. Erogazione della formazione ai formatori

4. Monitoraggio e valutazione della formazione

ll Piano di formazione si sviluppa lungo un percorso che comporta attività in parziale sovrapposizione con la conclusione della fase di sviluppo del modello amministrativo contabile-gestionale. Esso è lo strumento direzionale delle attività di aggiornamento tecnico del personale della scuola e dei revisori contabili.

AttivitàDistintive

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Le macro attività sono così sintetizzabili:

1

2

ANALISI DEI FABBISOGNI E DELLE COMPETENZE IN USCITAE’ la fase iniziale del processo. E’ funzionale all’identificazione dei fabbisogni dei discenti, alla valutazione dei gap formativi in entrata e alla profilazione delle competenze che essi devono possedere in uscita sia in relazione ai contenuti tecnici della formazione sia alle abilità minime di gestione dell’aula. Serve ad identificare il potenziale di utenza della formazione e a caratterizzare altre variabili influenti nella costruzione di una risposta efficace al fabbisogno.

E’ l’attività di progettazione del format e dei moduli che costituiscono il corso. Comprende la redazione dei moduli formativi, la strutturazione tecnica e operativa del canale on line, la predisposizione dei materiali d’aula. Essa include la individuazione dei canali di erogazione all’attività formativa, il dimensionamento della parte d’aula e della FAD, la selezione dei tutor d’aula e la predisposizione delle modalità di utilizzo della piattaforma di erogazione per la pare on-line.

LA PROGETTAZIONE FORMATIVA DELLA FORMAZIONE DOCENTI

MONITORAGGIO E VALUTAZIONEAffianca e accompagna il percorso formativo progettando le metodologie di rilevazione relative all’avanzamento dei percorsi di apprendimento, al grado di saturazione attività e alla soddisfazione degli utenti.

4

EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE AI DOCENTICoincide con il piano di attuazione delle attività formative rivolte ai destinatari all’interno di un calendario di attività in modalità blended (aula e on line). Comprende la calendarizzazione delle attività corsuali nella doppia modalità.

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Il Piano di Formazione ai formatori – macro attività

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Il Piano di Formazione ai formatori – gantt

Il Piano di Formazione ai formatori si sviluppa su un arco temporale di 9 mesi; il gantt delle attività è rappresentato di seguito:

apr2011

mag giu lug ago set ott nov dic

Analisi fabbisogni

Progettazione formativa

Erogazione formazione

Monitoraggio e valutazione

Creazione gruppo supporto