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N°5 MAGGIO 2014 ARCA LA PAROLA ALL’ESPERTO SÌ, VIAGGIARE... In più l’inserto staccabile di 4 pagine Con il patrocinio di ...e tanto altro ancora STAR A 4 ZAMPE Intervista alla famiglia di Belle, il cane dei Pirenei DRIZZATE LE ORECCHIE I Main Coon più famosi di Venezia

Arcamagazine Online N° 5

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Arcamagazine Online N° 5 Maggio 2014

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N°5 MAGGIO 2014ARCA

LA PAROLA ALL’ESPERTOSÌ, VIAGGIARE...

In più l’inserto staccabile di 4 pagine

Con il patrocinio di

...e tanto altro ancora

STAR A 4 ZAMPEIntervista alla famiglia di Belle, il cane dei Pirenei

DRIZZATE LE ORECCHIEI Main Coon più famosi di Venezia

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ARCA DEGLI ANIMALI2 Un’adozione per superare la timidezza DRIZZATE LE ORECCHIE!4 Tre per la strada5 È arrivato l’ambasciatore

DA LECCARSI I BAFFI6 Indovina chi esce a cena

VACANZE BESTIALI10 Pronti, partenza, via!

HAPPY PET19 Fugaci manie

STAR A 4 ZAMPE 23 Belle senza Sebastien

PET-À-PORTER 25 Mai più senza 28 Animal fashion

UN SALTO DA ARCAPLANET W 29 Ogni giorno è una festa

SCRIVETE ALLA REDAZIONE 31 Io e il mio migliore amico

PUBBLICAZIONE PERIODICA Rivista quadrimestrale Maggio 2014 - numero 5

EDITORE: Fge Srl Fabiano Gruppo EditorialeReg. San Giovanni, 40 14053 Canelli (AT)Tel. 0141 827801 Fax 0141 8278300 [email protected]

DIRETTORE RESPONSABILE: Luisa Espanet

HANNO COLLABORATO: Dr.Sergio Canello Dr. Francesco CarraniDr.ssa Silvia Macelloni Dr.Elisa MarzolaGiovanna Dal Magro (foto)

Si ringrazia per la collaborazione l’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani

PROGETTO GRAFICO ED IMPAGINAZIONE: Meloria S.r.l.

STAMPA: Mediagraf S.p.a. Mediagraf S.p.a.Viale della Navigazione Interna, 8935027 Noventa Padovana (PD)

COPYRIGHT: Tutti i diritti sono riservati a Fabiano Editore.

DOVE TROVARCI:presso tutti i punti vendita Arcaplanet - www.arcaplanet.it

CONTATTO REDAZIONE: [email protected]

Registrazione presso il Tribunale di Milano n°371 in data 09-10-2012. Registrazione R.O.C.: 18653euro 0,01 - Copia omaggio

SOMMARIOSOMMARIO

Stampato su carta ecologica

LA PAROLA ALL’ESPERTOPREZIOSI CONSIGLI PER I FUTURI PADRONI

15 ASPETTANDO L’ESTATE Inserto speciale con i pareri di veterinari e studiosi dei comportamenti animali.

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ARCA MAGAZINEMAGAZINE 1

B uongiorno a tutti,

la passione per gli animali che dimostrate ci sprona a ricercare sempre nuove idee per essere più vicini a voi e ai vostri amici a quattro zampe. Siamo quindi lieti di annunciarvi due grandi novità che saranno presto realtà.

Abbiamo stretto una collaborazione con l’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani, allo scopo di aiutarvi nella cura del vostro amico a quattro zampe. Una volta al mese troverete nei nostri punti vendita un veterinario, pronto a darvi consigli e a rispondere alle vostre domande. Restate aggiornati sulle date e i punti vendita aderenti, seguendo la nostra pagina Facebook, che in meno di un anno è diventata lo spazio perfetto per condividere la vostra passione con oltre 50.000 amanti degli animali.

La seconda grande novità riguarda Arca degli Animali, l’iniziativa a favore dell’adozione di cani e gatti abbandonati. Nel primo anno sono stati adottati più di 450 animali, un traguardo di cui siamo orgogliosi. Con l’obiettivo di aumentare questo numero, dal mese prossimo faremo salire ancora più animali a bordo dell’Arca. Tutto un mondo solo per loro. Un mondo che si arricchisce di servizi per esservi più vicino, e poter continuare ad ascoltare le vostre storie, come quelle pubblicate su questo numero di Arcamagazine. Speriamo che leggendo il magazine, venga anche a voi qualche idea per far ancora più felice il vostro amico.

Buona lettura.

ll team di Arcaplanet

EDITORIALEEDITORIALE

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ARCA MAGAZINEMAGAZINE2

ARCA DEGLI ANIIMALI

D i v i è i l d iminu-t ivo d i Div i -s ione, un nome

par t ico la re per un cane. Ne conosc i l ’o r ig ine? Div i f aceva pa r te d i una cucc io la ta per l a qua le e rano s ta t i sce l t i nomi ma temat i -

c i : Mol t ip l i caz ione, Sot t r az ione e tc… Di so l i to i cucc io l i vengono adot ta -t i sub i to e sono i padron i a da re lo ro un nuovo nome. D iv i s ione invece è r imas ta 4 ann i in ca -n i le , cos ì ho dec i so

d i tener le i l nome, anche se accorc ia to .

La t imidezza d i Div i rappresenta per mol te persone un ostaco lo, tu invece ha i dec iso d i adot-ta r la .Sì , sono dete rmina ta

Divi è una delle oltre 450 adozioni avvenute grazie ad Arca degli Animali. Il suo annuncio su Facebook ha attirato l’attenzione di Vittoria, che ha subito deciso di adottarla

UN’ADOZIONE PER SUPERARE LA TIMIDEZZA

Sostieni insieme ad Arcaplanet l’adozione di cani e gatti abbandonati. www.arcadeglianimali.it

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ARCA DEGLI ANIIMALI

L’adozione che si fa sentire.Sostieni insieme ad Arcaplanet l’adozione di cani e gatti abbandonati. www.arcadeglianimali.it

a da r le l a poss ib i l i t à d i v ive re una v i t a norma le , fuor i da l can i le . In a lcune s i tuaz ion i , in un pr imo momen-to è te r ro r i zza ta da c iò che non cono-sce, ma po i , quan-do s i sen te a suo ag io è una cagno l ina mol to do lce, cocco-lona e anche un po’ f i ccanaso!

Cosa fa i per con-

quis ta re la sua f iduc ia?Cerco di met ter la a suo ag io come me-g l io posso, ev i tando inut i l i forme di s t ress e lasc iandole tu t to i l tempo che le serve per superare le sue paure.

Cosa cons ig l i a ch i è indec iso t ra l ’ado-z ione e l ’acqui-

s to d i un cane?Io sono favorevo le a l l ’ adoz ione per -ché c i sono i can i l i p ien i d i can i che hanno tu t t i i d i r i t t i d i v ive re una v i t a p iena d i a f fe t to . Andate ne i can i l i senza paura perché provere te g rand i emoz ion i !

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TRE PER LA STRADAStare in una bella casa con giardino è piacevole, ma c’è qualcuno che trova più affascinante la vita sotto i ponti

S ono gatti Maine Coon, pregevole razza americana

con antiche origini scan-dinave, dal pelo tigrato foltissimo e dimensioni più grandi del normale, diffusa soprattutto negli Stati Uniti.Però Sanna e Felix sono i gatti più veneziani che ci siano, non a caso vivono nel giardino di un vecchio squero, un cantiere splendidamente ristrut-turato dove si costru-

iscono le gondole. Ed è qui che hanno avuto i loro quattro cuccioli, ma solo uno, Rudolph, è rimasto con

loro. Nonostante questa perfetta

situazione abitativa, i tre pre-feriscono vivere da randagi,

appollaiati su un pon-

ticello, aspet-tando le coccole

dei passanti e le foto dei turisti. Il simpatico trio ha stretto un rappor-to molto stretto con tre abitanti del capoluogo veneto: un’anziana signora e due architetti coreani. Sanna, Felix e Rudolph accompagnano spesso l’anziana signora durante la passeggiata, e quando non sono con lei, fanno visita allo studio dei due architetti. Chissà con quali preli-batezze esotiche vengo-no viziati.

DRizzATE LE oREcchiE

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I l ruolo di ambascia-tore negli hotel cin-que stelle del nord

America sta diventan-do sempre più ambito e diffuso…tra i quattro zampe. La selezione in genere viene fatta tra i labrador, molto portati a socializzare e a ren-dersi utili per gli umani. Tra gli ultimi “eletti” c’è Stanley nuovo amba-sciatore canino del Fairmont Jasper Park Lodge di Alberta, in Canada. Labra-dor nero di soli due anni, addestrato dalla Canadian Guide Dogs è perfetto per aiutare le persone che neces-sitano di assistenza,

ma è anche un ottimo accompagnatore per passeggiate, più o meno impegnative, nella neve e non. Tutti i giorni lui si fa trovare nella hall dell’hotel ed è sempre pronto a sod-disfare i desideri degli ospiti oltre a essere ben disposto a ogni genere di gioco. Inutile dire che ha rapporti cordia-lissimi con i cani ospiti, che qui non solo sono ben accolti,

ma trovano molte age-volazioni. Il Fairmont ha anche creato il servi-zio ani-mail, per poter scrivere direttamente a Stanley e agli altri ambasciatori e ricevere le foto ricordo.

DRIZZATE LE ORECCHIE

È ARRIVATO L’AMBASCIATOREUn cane simpatico e ubbidiente con cui passeggiare in un parco a migliaia di chilometri da casa nostra? Esiste

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La passione per la buona cucina si è estesa agli amici pelosi, che ora possano contare su ristoranti e locali per loro

INDOVINA CHI ESCE A CENA

P assati tempi in cui cani mangiavano gli avanzi delle ta-

vole. Con l’eccezione forse di qualche labra-dor, pronto a mangiare qualsiasi cosa, ora Fido sceglie fra cibo umido e secco. Ogni cane ha le proprie preferenze, sia sulle pappe preparate che su ciò che mangia-no i propri padroni. A testimoniare che i cani stanno diventando dei buongustai sono i

locali per quattrozam-pe, una realtà degli ultimi tempi. I primi sono nati all’estero, come Lily’s Kitchen Diner di Londra, de-dicato anche ai gatti, dove la chef Henrietta Morrison propone piatti studiati per il me-tabolismo degli amici pelosi, che mangiano intorno a tavoli specia-li in ciotole di design. A Berlino c’è Pets Deli, solo per cani. Tutto quello che viene

servito è biologico e sono previste anche pappe vegetariane, molto apprezzate. Il prezzo varia dai tre ai nove euro e per i pa-droni in attesa c’è un confortevole salotto con camino. Per cani con un palato ancora più raffinato c’è il Toutou Bar nel parco Wolvendael di Bruxel-les, dove dopo le 18 possono essere lasciati liberi senza guinzaglio. Qui sono previsti

DA LECCARSI I BAFFI

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Efficace risposta nutrizionale per cani adulti di piccola e medio-grande taglia con sensibilità alimentare è Trainer® Fitness3 Vegetal, alimento assolutamente innovativo ed “alternativo”. 100% vegetale, rigorosamente senza carne e pesce, è particolarmente indicato per quei soggetti par-ticolarmente sensibili per cui è consigliato un radicale cambio di fonte proteica. Leguminose, piselli e fagioli come fonte proteica di orig-ine vegetale, selezion-ate per la loro qualità e digeribilità, patate e spinaci come fonte di carboidrati privi di glutine di frumento e fibre rendono la ric-etta completa e bilan-ciata. Trainer Fitness3 Vegetal favorisce la corretta digestione, soprattutto proteica, grazie all’estratto secco di gambo d’ananas, in quanto contiene uno specifico enzima pro-teolitico (bromelina). L’estratto di bacche di Goji consente di appor-tare con l’alimento sostanze antiossidanti che aiutano a contrastare lo stress ossidativo do-vuto all’aumentata produzione di radicali liberi associato ai casi di sensibilità. I prebiotici contenuti (zuccheri naturali come l’Inulina ed i FOS), nutrendo in modo selettivo la popolazione batterica “utile”, favoriscono la salute intestinale, mentre l’alga di mare svolge un effetto benefico sulle articolazioni grazie ai

suoi naturali condroprotettori, come i glicosa-mminoglicani e la condroitina solfato. Pro-prio perchè arricchito con sostanze ad azione benefica, Trainer® Fitness3 Vegetal è da consid-erarsi un alimento “funzionale”, cioè in grado di aiutare l’organismo a ritrovare il suo equilibrio e mantenere il suo benessere più a lungo. In-fatti pur andando a collidere con lo stereotipo

diffuso che vede il “cane=carnivoro”, ri-sulta ideale per il quo-tidiano mantenimento del quattro zampe, dal momento che è un alimento completo e correttamente bilan-ciato. Lo si può per-tanto somministrare al cane adulto anche per tutta la sua vita op-pure lo si può utilizzare per un periodo di 2-3 mesi, detto periodo di “reset”, per favorire il processo di desensibi-lizzazione alle proteine animali. In questo caso, trascorsa la fase neces-saria ad un riequilibrio

dell’organismo, si può provare a far ritornare il soggetto al suo regime alimentare e soprat-tutto alle sua proteine animale, scegliendola at-tentamente tra le varie proposte dalla famiglia Trainer® Fitness3. Disponibile nei negozi specializzati nei formati Mini Size e Medium/Maxi Size. Non testato sugli animali, privo di coloranti e conservanti artifi-ciali aggiunti.

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

INFO – BACCHE DI GOJI: PICCOLI FRUTTI DAL GRANDE POTEREConsiderate nella tradizione cinese come i “frutti della vita”, in tempi più recenti in occidente le bacche di goji sono state acclamate da numerosi nutrizionisti ed esperti come una tra le fonti di cibo più sane esistenti sulla Terra. Ricche di principi nutritivi benefici introvabili in altri frutti o alimenti, questi piccoli frutti si sono dimostrati efficaci durante i processi infiammatori per il loro elevato apporto di antiossidanti, risultando anche un valido aiuto nel contrastare il naturale invecchiamento cellulare.

TRAINER® FITNESS3 VEGETAL: 100% ALTERNATIVO, 100% VEGETALE.

L’alimento rivoluzionario per il cane sensibile.

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brunch e happy hour con spa-ghetti, cervo o fagiano con riso. A completa-re il pasto un dessert a scelta fra crêpes, senza zucchero e yogurt alla frutta. Da bere acqua non gassata o, per non smentire le tradi-zioni del Paese, birra analcolica, ovviamente studiata per loro. In Italia non esiste ancora un ristorante esclusivamente per quattrozampe, ma il Cinque Cerchi a Rogeno (Lecco), non solo li accoglie ben volentieri, ma prepara dei piatti apposta per loro, senza sovraprez-zo. All’ospite peloso viene richiesto di non essere aggressivo e il libretto sanitario che certifichi le vaccina-

zioni. Le ciotole, sempre ste-rilizzate dopo l’uso, sono sistemate su una tovaglietta ai piedi del padrone. Tra i piatti più apprezzati il controfiletto saltato in padella senza condi-mento, ma insaporito con brodo vegetale, con contorno di riso soffiato. Particolare anche il cartello all’ingresso con il disegno di un cane che recita invitante “Io sono benvenuto, non lascia-temi fuori”. Per rendere più fresca l’estate ai nostri ami-ci, in alcune

gelaterie, bar, ristoranti, bagni

marini e pet shop d’Italia troverete anche il gelato per cani, sia da passeggio che da gustare a casa.Una gelateria aperta in ottobre a Padova, nella centrale via del Santo, è pensata su misura di cane. Oltre al gelato senza zucche-ri, propone il Bubble

Tea, un tè

DA LECCARSI I BAFFI

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con palline di frut-ta che si aprono in bocca. All’esterno c’è il Ruggi Dog Park, un’area con aiuola, palo per i guinzagli e ciotole. Un gelato per gatti al gusto di tonno e verdure è servito dal 2009 nella gelateria “La collina”di Mon-tevecchia (Lecco). Il locale ha iniziato a occuparsi della golosi-tà dei pet quattro anni prima con un gelato per cani al pistacchio e alla nocciola, senza latte e zucchero.Con un primo, un se-condo e il dessert, il menù è servito. Chis-sà se i quattrozampe faranno attenzione anche all’impiatta-mento.

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Viaggiare con i propri pet, soprattutto su mezzi pubblici, non è mai semplicissimo, ma qualcosa sta cambiando ed è possibile che migliori ulteriormente

U n bassotto, un piccolo chihuahua, un

alano e una giovane meticcia. Visti insieme potrebbero sembrare i compagni d’avventure di un film d’animazione Disney, e invece sono solo compagni di viag-

gio su una carrozza del Freccia Bianca. Ognuno è salito sul treno insie-me ai rispettivi padroni, accoccolandosi quindi tra le loro braccia o sot-to le poltrone. Se non fosse stato per il tenue abbaiare del bassotto, intimoritosi alla vista

dell’alano, nessuno avrebbe notato la loro presenza.Perfino il con-trollore, che chiede di vedere i biglietti dei due cani più grandi, non dà peso al fatto che non portino la museruola.La situazione, rispetto al passato, è mol-

PRONTI, PARTENZA, VIA!

VACANZE BESTIALI

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to cambiata. Cani e gatti sono più abituati agli spostamenti, e soprattutto c’è una maggiore tolleranza nei loro confronti. Ora è possibile farli viaggiare sui treni ad alta velocità. Si diceva che la velocità potesse creare dei pro-blemi agli animali, ma l’argomentazione è stata ampiamente smentita e superata dalle associa-zioni animaliste e dai veterinari ANMVI e FNOVI. Certo ci sono delle regole da seguire. Per i cani di taglia media e grande è d’obbligo la museruola. I piccoli, al di sotto dei 10 chili, come i gatti, non pagano

e dovrebbero stare in trasportini “nelle baga-glierie o nelle immedia-te vicinanze del posto del padrone”. Per i cani è richiesto il documen-to che attesti l’iscrizione all’anagrafe canina. Nel caso di viaggiatori provenienti da paesi esteri, i loro animali devono essere muniti di passaporto. Sui treni di Trenitalia i cani hanno libero accesso nelle carrozze Business e Standard, ma sono esclusi da Executive, Premium, Area del silenzio, salottini e car-rozze ristorante/ bar. Su Italo, invece, non solo

possono

accedere in tutte “le classi”, ma su Smart, Prima e Club Salotto, viene scelto per cani e padroni un posto dove possono stare meglio senza infastidire chi non ama gli animali. Nel club salotto paga-no prezzo fisso di 20 euro, nelle altre classi il 30% del biglietto Base o economy. In Trenitalia invece il 50% del biglietto di Seconda classe o Standard anche se il padrone viaggia in prima o Business. Italo ha creato per i viaggia-tori con cani grossi una borsa (I Love dog) con un tappetino igieniz-zante, realizzato con polimeri superassorben-ti e antiodore dove il

quattrozampe può distendersi como-

damente. Solo sui treni re-gionali i cani sono esclusi dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 9 del mattino, per

evitare disagi eventuali ai

pendolari.

«CANI E GATTI SONO PIÙ ABITUATI AGLI SPOSTAMENTI E SOPRATTUTTO

C’È UNA MAGGIORE TOLLERANZA NEI LORO CONFRONTI.»

VACANZE BESTIALI

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PER MAREQualche novità anche per chi viaggia in nave. Sui traghetti Moby, diretti in Corsica e Sar-degna, i proprietari di cani e gatti dal 1° mar-zo possono prenotare cabine predisposte doppie o quadruple, interne o esterne, con pavimento di linoleum, ciotola per acqua e tap-petini igienizzanti anti odore. (Info: “Quattro-zampe, si salpa” sul sito www.moby.it).

IN VOLONessuna novità invece per viaggiare con gli amici pelosi in aereo. Non tutte le compa-gnie li accettano in cabina e comunque su

quelle che li accet-tano (com-

prese molte

low cost) il peso

dell’animale nel contenitore

non deve superare i 10 chili, i 6 addirittura per qualcuna. Non sono accettati da nes-suna parte gli animali in calore, in gravidanza e i cuccioli inferiori a 3 mesi.

IN VIAGGIO SU QUATTRO RUOTEL’auto è il mezzo più utilizzato per le vacan-ze estive, specie se si ha al seguito cani o gatti. Chi è abitua-to da tempo non ha bisogno di consigli, ma chi affronta un viaggio “in compagnia pelosa” per la prima volta è normale che si chieda come deve comportarsi se l’animale è irre-quieto e soffre. Ogni quanto deve fermarsi? Gli deve o non gli

deve dare da mangiare prima della partenza e in questo caso cosa deve dargli? “Meglio a stomaco vuoto o a digiuno, questo vale sia per il gatto che per il cane” spiega il Dr.Sergio Canello, me-dico veterinario esperto nutrizionista “Nel caso di cibo confezionato è preferibile che mangino quello secco, non liqui-do. Se si sceglie un’a-limentazione casalinga, suggerito il riso con pesce bollito, perché più leggero della carne. La buona alimentazione è fondamentale per la salute e bisogna cercare quindi alimenti il meno tossici possibile”.“Per quanto invece riguarda il modo di viaggiare, continua il Dr. Canello, per il gat-to si consiglia di met-tere una coperta sopra al trasportino che lo rassicura e lo tranquil-lizza, sollevandola ogni tanto per controllare se tutto va bene. Se respira affannosamente è meglio fermarsi. E, muniti di un guinzaglio,

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farlo scen-dere dall’au-to, farlo camminare e dargli da bere. Sia per il gatto che per il cane, se stanno bene, non oc-corrono tante soste, ma le stesse che facciamo noi, cioè una ogni 3, 4 ore. Il cane, in genere, soffre di più del gat-to, soprattutto in una strada con curve. Se ne mostra i segni si può somministrargli Coc-culus 30 CH oppure

K, omeopatico. Sono globuli da sciogliere in acqua con cui bagna-re la bocca atraverso una siringa senza ago, anche ogni 10 minuti, inizialmente. Per il gatto è bene quando si arriva nel nuovo am-biente lasciarlo libero di esplorare, non solle-citarlo, ma concedergli i suoi tempi”.Sostare in un’area di servizio autostradale per permettere al nostro animale di sgranchirsi le zampe è quindi un’abitudine sem-pre più comune. Proprio per que-sto, sono sempre di più i locali che

si sono attrezzati per accogliere anche i viag-giatori pelosi, offrendo loro la possibilità di

fare una

corroborante pausa durante il viag-gio. In molte aree di servizio sono previsti spazi dedicati ai nostri pet e fontanelle per l’acqua. Da ottobre in molti ristoranti, bar, pasticcerie e gelaterie è possibile introdurre cani. È scritto in una nota del manuale sulle norme igienico sanitarie presentato dalla Fede-razione che raggruppa i pubblici esercizi in Italia, a cui fanno capo 200 mila gestori, ma riguarda 320 mila eser-cizi. Una norma che in Europa esiste già dal 2004. Ora sulle porte di quelli che aderi-scono, sempre più numerosi, non ci sarà più l’odiosa scritta “Io non posso entrare” ma l’invitante “Qui fido è il benvenuto”.

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SAPORE DI SALE?Se si va al mare, soprattutto in luoghi con spiagge dove è possibile portare i cani, è ovvio che ci si chieda se fargli fare il bagno, per quanto tempo, se è

fondamentale sciacquar-lo subito dopo, ecc. Soprattutto i padroni si domandano se ci sono controindicazioni a far fare il bagno a un cucciolo o a un cane vecchio. “Se il cane ha voglia di andare in ac-

qua è giusto lasciarlo an-dare, come non si deve spingerlo se dimo-stra paura” risponde il Dr.Canello

“Quanto al problema del sale, se non si manifestano particolari sensibilità, non è il caso di fasciarsi la testa prima. Se sta bene gli si può fare una doccia anche una volta la setti-mana”. Lo stesso vale per l’acqua fredda di un torrente, o per una nuotata che si giudica troppo lunga. Se lo vedete in forma, non è il caso di fermarlo. Di qualsiasi età sia, dal cucciolo al cane anziano.

Tra gli umani è sempre più diffusa la vacanza in centri benessere dove ri lassarsi, dimagrire, disintossicarsi per ripartire come nuovi con il lavoro o magari con un’altra vacanza. Inevitabile che l’umanizzazione dei quattrozampe si estendesse a questa abitudine. Da anni negli Stati Uniti esistono spa per cani e gatti, dove vengono massaggiati, t irati a lucido, pettinati con tagli incredibil i, sottoposti a maschere di bellezza,

come delle vere star. Ora il fenomeno è arrivato in Ital ia, ma fortunatamente senza gli eccessi hollywoodiani, riservati in genere a soggetti di taglie molto piccole. Certo si cura la lucentezza del loro pelo con maschere all’argil la o si inventa un taglio particolare. Ma si provvede anche a massoterapia con effetto drenante, a idroterapia e tecniche di ri lassamento per i più agitati. O addirittura a sedute di yoga o con uno psicanalista veterinario, come a la Vecchia Fattoria, un “relais di lusso” a Roma. Solo per cani, come dice il nome, le terme di Fido in provincia di Milano, dove i più stressati si r i lassano con l’idromassaggio e i più anziani sono sottoposti al la f isioterapia. Mentre i giovani possono divertirsi con il freestyle o l’agil i ty in un terreno di 1500 metri quadri.

IN GIRO PER COCCOLE

«COME CI SI DEVE COMPORTARE SE IL NOSTRO AMICO A QUATTROZAMPE È IRREQUIETO

E SOFFRE IN AUTO?»

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SÌ, VIAGGIARE…È BELLO PORTARE CON SÉ IL PROPRIO PET DURANTE LE VACANZE, MA È BENE TENERE CONTO DI QUALCHE REGOLA E SEGUIRE DEGLI ACCORGIMENTI, PER ASSICURARE IL BENESSERE DEI NOSTRI AMICI E QUINDI ANCHE IL NOSTRO.

LA PAROLA ALL’ESPERTO

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INSERTO

STACCA

BILE

Per avere una panoramica chiara della situazione ed evitare sorprese

sgradevoli, abbiamo posto qualche domanda alla Dottoressa Maria Carmela Pisu, chieden-do consigli su come comportarsi con cani e gatti durante l’estate e, in particolare, in vacanza.

PER MARE E PER TERRA

“Regola prima, intui-bile, in estate si deve evitare di portare il cane a passeggiare nelle ore più calde. È bene ogni tanto rinfrescarlo, spruzzan-dogli acqua addosso o bagnandogli la testa. È importante seguire

questi accorgimenti soprattutto con i cani neri che attraggono maggiormente i raggi del sole. Per i cani a pelo lungo è con-sigliabile anche una tosatura all’inizio della stagione calda.Altra regola fondamen-tale è non lasciare mai né cani né gatti

ASPETTANDO L’ESTATEL’ESTATE SI AVVICINA, ARRIVA IL CALDO, SI VIVE DI PIÙ ALL’APERTO, LE ABITUDINI VARIANO. UN BUON PADRONE DEVE PENSARE A COSA FARE PERCHÉ L’AMICO PELOSO STIA BENE. ALIMENTAZIONE, VACCINAZIONI, PROFILASSI, TOSATURE, PASSEGGIATE. COME CI SI DEVE COMPORTARE? ECCO COSA RISPONDE IL VETERINARIO DR.FRANCESCO CARRANI.

LA PAROLA ALL’ESPERTO

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INSERTO

STACCA

BILE

ATTENTI ALLE PUNTURE

“Direi che il problema principale da affrontare al cambio di stagione è quello della scelta degli antiparassitari. Bi-sogna preparare i nostri

animali ad affrontare l’esplosione di parassiti esterni. Dai pungitori, le zanzare responsabili della filaria, ai pappata-ci o flebotomi respon-sabili della leishmania, fino a pulci, zecche, pidocchi e acari, che

portano malattie derma-tologiche e non.Tra i più pericolosi parassiti, c’è sicura-mente la filaria perché arriva al cuore. La zanzara, infatti, veicola la larva di un parassita che, una volta diven-

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MAGAZINEMAGAZINE16 ARCA

«LE PUNTURE DI INSETTI QUALI ZANZARE, PAPPATACCI E FLEBOTOMI PORTANO MALATTIE

CHE SI POSSONO EVITARE GRAZIE AD APPOSITI PRODOTTI.»

tata adulta, si localizza nel cuore e causa un’insufficienza cardia-ca. Molto rischiosa anche la leishmania, di cui è agente un protozoo che viene catturato dalle cellule del sistema immunita-rio. Se le cellule non riescono a distrugger-lo, questo si diffonde in varie parti dell’or-ganismo, provocando problemi che vanno dai meno gravi (come

quelli cutanei o ocu-lari) a più gravi, come le disfunzioni renali. Si cura con difficoltà, perché il protozoo è resistente ai farmaci e spesso non è possibile riuscire a eliminarlo dall’organismo.

PRODOTTI CONSIGLIATI

Diversa è la situazione tra cani e gatti. Il gat-to, per le sue carat-teristiche comporta-

mentali e anatomiche, è meno soggetto alla puntura delle zanzare. È anche vero che per i gatti non esistono dei veri e propri repellen-ti, anche se ci sono prodotti specifici in grado di arginare il problema dei parassiti.I prodotti per i cani non possono essere usati per loro dato che contengono le “permetrine”, tossiche per i gatti. Se il gatto

La leishmania ha un’incubazione lunga e i sintomi non sono specifici. Vanno da dermatiti a sanguinamenti, a malattie renali. Un tempo erano considerati sintomi le unghie lunghe, una forfora amiantacea e la perdita di pelo intorno agli occhi che dava un’aria di cane anziano. Quando la malattia arriva a quello stadio si può intervenire certo, ma la risposta è condizionata al sistema immunitario. La principale causa di morte nei cani con leishmania è l’insufficienza renale, malattia che si potrebbe curare solo con un trapianto renale. Uno dei modi per ridurre il rischio che il nostro cane contragga la leishmaniosi è quello di far dormire l’animale in casa. Se, invece, lo si vuole far dormire all’aperto, si possono posizionare vicino all’animale apparecchi a luce ultravioletta, che riducono molto la concentrazione di insetti. Esiste anche un vaccino per la leishmania già venduto in farmacia, ma è molto discusso, visto che non sappiamo con certezza quanto davvero protegga il cane. Per questo motivo il vaccino va sempre combinato con gli altri presidi protettivi a disposizione.La filaria non è difficile da diagnosticare. È importante non aspettare di vedere i segni clinici (che compaiono quando il decorso è piuttosto avanzato), ma eseguire il test preventivamente ogni anno, per verificare l’eventuale presenza del parassita. Si può curare, ma un cane che l’ha contratta ha molte probabilità di sviluppare comunque una cardiopatia.

SCHEDA LEISHMANIA E FILARIA

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si leccas-se dove è stato spruzzato lo spray antiparas-sitario per cani andrebbe incontro ad un’intossicazione.Per i cani esiste una vasta gamma di prodotti a base di piretrine di sintesi, cioè non naturali. Dai collari alle gocce, agli spray. I sistemi sono tutti buoni: i colla-ri hanno validità di qualche mese, quindi devono essere sosti-tuiti, le gocce invece vanno somministrate mensilmente. Lo spray può esser usato in

contempo-ranea

agli altri due metodi, quando vogliamo un effetto d’abbattimento maggiore o dove sia necessario rinforzare l’azione dell’antiparas-sitario (per esempio, sulle zampe in caso di frequentazione di ambienti molto infe-stanti)”.

ZANZARE PER QUATTRO STAGIONI

Il cane che vive in cit-tà e cammina sull’asfal-to ha meno bisogno di protezione del cane che vive in campagna nell’erba. Quando vanno usati? “Quando ci sono

le zanzare, la cui diffusione è

legata alla stagionalità, non necessariamente all’estate. In certe zone del nord e del centro Italia, molto umide, le zanzare sono presenti quasi tutto l’anno. I mag-giori responsabili sono gli scarichi delle case con le acque calde. In campagna, invece, dove il clima è più freddo e l’acqua ghiac-cia, la zanzara com-pare solo nel periodo estivo.Il pappatacio, inve-ce, è diffuso più al sud, non ha bisogno di acqua, ma vive in zone collinari, anche asciutte.

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«IN ESTATE EVITATE DI FAR PRENDERE COLPI DI CALORE AL VOSTRO CANE

E NON TOSATELO: IL MANTELLO È UNA PROTEZIONE DAI RAGGI SOLARI.»

FARLI FELICI IN ESTATE

Oltre ai vaccini ed ai presidi protettivi, quali sono i compor-tamenti da tenere per far godere, anche al nostro cane, l’estate?“Innanzitutto l’a l i -mentazione: non ci devono essere var iazioni in estate. L’unico consigl io è quello di non insistere perché i l cane mangi. È infatt i normale che, con i l caldo, l’animale r iduca l’ ingresso di calorie. È importan-te, ovviamente, che beva più che in inver-no. I l cane reagisce in un modo diverso

da noi al caldo. Lo accumula, presentan-do solo una piccola sudorazione ai pol-pastrel l i , insuff ic iente a raf f reddare i l cor-po. L’ansimare non signif ica che i l cane abbia sete, ma è un sistema con cui cerca di abbassare la tem-peratura corporea. Quindi bisogna pro-grammare le usci te, in modo da evitare i colpi di calore. A differenza di quanto si pensa, non va por-

tato fuori tra le 6 e le 8 di sera, perché in questo periodo del giorno c’è meno vento ed i l terreno è più caldo. Le ore migl iori sono a tar-da sera o al mattino entro le 9. Un ult imo consigl io r iguarda la tosatura: è consigl iabi le non tosare l’animale d’estate. I l mantel lo, infat t i , funge da pro-tezione e impedisce che i raggi del sole scott ino la pel le”.

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Con la nuova stagione aumentano le possibilità di fuga di cani e gatti. Le cause possono essere molteplici e conoscerle può aiutarvi ad impedire che i vostri animali si allontanino troppo da casa

L a primavera, si sa, è il periodo degli amori ed anche gli

animali di casa hanno voglia di andare a farsi un giro. Ma c’è anche chi, tra loro, ha una particolare vocazione alla fuga, indipenden-temente dalla stagione. Pare che in Italia dei 120.000 cani che vengono ritrovati e finiscono in canile, oltre 50.000 scappi-

no per distrazione del padrone. Nei parchi cittadini e sui muri delle case sono sem-pre più presenti foto di cani e gatti smarriti con indirizzo, descrizione e spesso la promessa di una lauta ricompensa per chi li riporti a casa. Anche in rete esistono siti sull’argomento e non sono rare le storie di padroni che, pro-prio attraverso internet,

sono riusciti a ricon-giungersi con il proprio animale. In primavera, le finestre aperte e la tendenza a passare più tempo fuori casa possono aumentare il verificarsi di questi episodi. Ne abbiamo parlato con Elisa Marzola, consu-lente di zooantropolo-gia applicata che studia le relazioni tra uomo e animale.

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FUGACI MANIE

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CANI E GATTI: ECCO PERCHÉ SCAPPANO“I gatti sono natu-ralmente più portati alla fuga, ma essendo animali territoriali il motivo per cui scap-pano è quasi sempre legato alla ricerca di un compagno o di una

compagna. In genere ritornano sempre, anche perché sono dotati di una rappre-sentazione mentale del territorio migliore di un GPS. Un gatto abituato a uscire potrà spostarsi anche di parecchi isolati, ma riuscirà quasi sempre

a ritornare. Si legge spesso di casi di gatti che camminano per chilometri e ritrovano la propria abitazione anche dopo mesi. Nei cani, invece, la tendenza a scappare dipende molto dalla razza. Ci sono cani più sedentari, che sen-

HAPPY PET

«IL MOTIVO PER CUI SCAPPANO I GATTI È QUASI SEMPRE LEGATO ALLA RICERCA

DI UN COMPAGNO»

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HAPPY PET

tono meno il bisogno di uscire, esplorare e, appunto, scappare. La motivazione territoriale (che è inversamente proporzionale alla mo-tivazione esplorativa) è molto presente, per esempio, in un masti-no napoletano, che difficilmente sarà por-tato alla fuga, perché prova gratificazione maggiore nel difende-re il territorio piuttosto che nell’inseguire la traccia di una preda. I cani da caccia, invece, sono stati selezionati per avere una forte motivazione esplo-rativa, cioè adorano camminare e fare nu-merose passeggiate in ambienti rurali. Se si frustra la motivazione esplorativa, tenendoli sempre al guinzaglio o facendoli uscire

per poco tempo,

mediteranno continuamente

la fuga”.

SODDISFARE I BISOGNICome ci si deve com-portare con un cane così, come diminuire la sua frustrazione? “In primo luogo è impor-tante essere consa-pevoli che il cane ha bisogno di soddisfare la propria parte esplo-rativa. Quindi, se non ci si fida a lasciarlo libero, si può optare per i guinzagli più lunghi (ne esistono anche di dieci metri), che permettono all’a-nimale di allontanarsi e a noi di seguirlo per vedere qual è la sua meta. In ogni caso, occorre tenere presente che i cani non “scappa-no”, ma “vanno a farsi un giro” per soddisfare un loro bisogno. Più l’animale avrà occa-sione di fare lunghe passeggiate con il

suo padrone, meno sentirà il bisogno di fuggire.

L’IMPORTANZA DI UN BUON RAPPORTOCome dobbiamo comportarci nel caso in cui, nonostante tutto, il cane scappi? “È importante che il padrone costruisca una buona relazione con il suo animale. Prima di tutto, non è mai funzionale sgri-darlo quando torna, anche se lo abbiamo richiamato più volte, ma soprattutto il pro-prietario non deve farsi vedere agitato, o ar-rabbiato perché il cane percepisce l’agitazione e quindi potrebbe spaventarsi e questo im-pedirebbe di avvicinarsi al padrone. Un altro motivo di fuga è la frustrazione rispetto alla motivazione sociale intraspecifica, cioè il bisogno dei nostri cani di interagire con i loro simili. Spesso la fuga

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nasce proprio dalla mancanza di momenti di socializza-zione con altri cani, è quindi importante che il proprietario soddisfi quotidianamente questo bisogno portando il proprio cane in parchi e zone dove possa intera-gire con i suoi simili. Se il cane non è abituato a rimanere libero in spazi non recintati, potrebbe essere utile lasciargli at-taccato alla pettorina una lunga corda che possa essere facile recuperare

da terra in caso di pericolo o

per recuperare il cane mettendo il piede sopra al guinzaglio. Il padrone deve avere la pazien-za di aspettare che si avvicini, non inseguirlo e abbassarsi quando sta per arrivare, premian-dolo con coccole e bocconcini. Tra i vari motivi di fuga può es-sere presente anche un disturbo legato all’an-sia. In questi casi, la fuga è percepita come l’unico mezzo per raggiungere il proprietario, visto che

il cane non è in grado di rimanere da solo. Se il vostro cane soffre di questi disturbi, è d’ob-bligo l’intervento di un medico veterinario comportamentalista in grado di fare una corretta diagnosi e in collabo-razione con l’istruttore cinofilo, lavorare per ricostruire una corretta strutturazione emotiva del soggetto.”

«QUANDO IL CANE TORNA NON SGRIDATELO

E NON FATEVI VEDERE AGITATI O ARRABBIATI»

Per natura il coniglio non è portato alla fuga, ma ha bisogno di stimoli e se non li trova nella sua gabbietta è possibile che scappi, per andare a cercarli altrove. Occorre quindi creargli un habitat adeguato, che offra lo spazio sufficiente per movimenti e saltelli e che disponga di un certo “arredamento”. Qualcosa che gli dia la possibilità di masticare, rosicchiare, raspare, scavare, sviluppare insomma i suoi sensi più importanti, che sono il gusto e l’olfatto. Per creare l’effetto tana e dargli una motivazione allo scavo è bene con un cartone costruire un dislivello all’interno della gabbia. Sotto a questo ci si può mettere del fieno e nascondervi anche dei bocconcini di cibo, da sostituire ovviamente con una certa frequenza.

CONSIGLIPER CONIGLI

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Il cagnone bianco, protagonista del film ispirato ai racconti di Cecile Aubry, diventati una serie tv in bianco e nero in Francia negli anni Sessanta e un cartoon in Giappone negli Ottanta, ha tre anni, vive in Piemonte... ed è maschio

STAR A 4 ZAMPE

BELLE SENZA SEBASTIEN

S i chiama Fripon, è un cane da montagna dei Pi-

renei, ma non è l’unico ad avere interpretato il ruolo di Belle nel film campione d’incas-si uscito in febbraio. Con lui c’erano il fratellastro Fort, meno utilizzato, e Garfield, impegnato più per i primi piani. Tutti e tre maschi, perché più grossi delle femmine, quindi dall’aspetto più protettivo, i cani hanno girato tutte le scene, poi in fase di montag-gio il regista Nicolas Vanier ha scelto le mi-gliori, che erano spesso quelle con Fripon. “È difficile sullo schermo distinguerli uno dall’al-tro, solo chi li conosce molto bene ci riesce ” dice la padrona Lucia Giraldi, imprenditrice di Rocca Canavese (Torino). Anche Fripon come gli altri due non è un professionista, ma è stato “scritturato”, men-

tre si trovava nel suo allevamento in Francia, dove era tornato per offrirsi per la monta. La sua padrona, fanatica di questa razza (li ha

dall’89) è amica della proprietaria dell’alle-vamento e si presta a quel “gentleman agreement”. Giudica-to in possesso delle

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La sua origine è data al Medio Evo quando veniva utilizzato come guardiano dei castelli, pare che fosse presente anche alla corte di Luigi XIV come cane di compagnia, ma la prima descrizione dettagliata appare in un libro del 1897. Molossoide, è un cane da pastore, ottimo per proteggere le greggi dai predatori. L’altezza va dai 65 agli 80 centimetri al garrese, con qualche eccezione come Fripon alto 86 cm. Il peso si aggira sui 60 kg. Il pelo è folto, piatto e piuttosto lungo, sempre bianco o con macchie grigie o giallo pallido. È un cane forte, ma anche molto agile, nonostante la mole e di carattere particolarmente dolce.

SCHEDA CANE DA MONTAGNA DEI PIRENEI

qualità necessarie per il ruolo di Belle, soccor-so dal piccolo orfano Sebastien (Félix Bos-suet) e suo compagno nel lungo viaggio alla ricerca della madre, come gli altri due cani, viene affiancato da un addestratore durante le riprese. Queste sono durate un anno, con due mesi di lavoro per ogni stagione, quasi sempre nell’alta Mau-rienne, valle francese collegata all’Italia dal Colle del Moncenisio. “È un cane abituato

a viaggiare anche senza di me fin da quando era piccolo, prosegue Lucia Giraldi, ora però penso che se me lo chiedessero per un sequel non

so se sarei di nuovo pronta a stare così

tanto tempo senza di lui”. Moltissime sono state le scene di movimento e corse, pochi i primi piani. Ubbidiente, mite e instancabile, Fripon si è sempre comportato bene. Solo ogni tanto ha preteso una pausa, mettendosi a pancia all’aria, pronto per carezze e giochi. Lucia Giraldi è stata conti-nuamente aggiornata della situazione e delle condizioni di salute del suo cane. Ora la star non ha progetti cinematografici, con-tinua la sua vita di sempre, dolce e affet-tuoso in casa, attento

e serissimo quando fa la guardia. L’unica conseguenza è la gente che per strada lo fer-ma, vuole accarezzarlo, fotografarlo, sapere della sua vita. “Ad-dirittura c’è qualcuno che quando non l’ho al guinzaglio mi ricono-sce e mi chiede dove è, se sta bene....”. Fripon, però, non si è montato la testa, non ha modificato il suo carattere. “A pensarci bene qualcosa gli è rimasto di quest’e-sperienza - conclude la padrona - ogni tanto mi dà dei bacini dietro le orecchie, che non mi aveva mai dato e che invece nel film spesso dà a Sebastien”.

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SOLO PER CANISi chiama Advantix e repelle zecche, zanzare e pappataci. Si applica con le pipette monodose in uno o più punti fra le scapole e la coda.

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I due stilisti del nuovo marchio italiano Au jour le

jour, amatissimo dalle attrici di Hollywo-od, hanno proposto

abiti, cappotti e giacche con applicazioni o stampe di cani, preferibilmente chihuahua, e gatti. “Per avere sempre con sé l’adorato amico peloso”, hanno spiegato.

Trussardi ha da sempre abbinato i l proprio mar-chio al cane, uti l izzando come simbo-lo i l famoso levriero. Quest’an-no la casa di moda si è spin-ta oltre, real izzan-

do un f i lmato promozionale che ha per protagonist i proprio due animali:

un conigl io e, ovvia-mente, un levriero. I l video è stato lanciato in contemporanea a Tokyo e Milano.

C’è anche chi s’ in-venta un vero e proprio capo d’abbi-gl iamento. La giovane st i l is ta Giulia Marani ha creato i l “pul l dog” e i l “pul l cat”, sof is t icate magl ie con cani termosaldat i e gatt i a intars io so-vrastampati, opera dal l ’ar t is ta Giulio Zanet.

Antonio Marras, padrone di un intra-prendente jack russel di nome Pier ivo, per presentare la propria col lezione invernale s i è ispirato al lupo. In passerel la, con una colonna sonora interrotta da ululat i , sono sf i lat i abit i e cappott i con l’ imma-gine del l ’antenato del cane.

Giraffe, struzzi, feni-cotteri, ma anche più

domestici coni-gli e asini realiz-zati in metallo e PVC con colori sgargianti hanno invaso lo spazio di Marni durante il Salo-ne del mobile, affiancando divani e poltro-ne realizzati da un gruppo di donne colombiane.

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Cosa succede quando l’alta moda incontra la passione per gli animali?Lo scopriamo con uno sguardo sulle collezioni del 2014 di alcuni tra gli stilisti più affermati

ANIMAL FASHION

PET A PORTER

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UN SALTO DA ARCAPLANET

OGNI GIORNO È UNA FESTA

• Da quanti anni lavori in questo punto vendita?Si può dire che io abbia visto nascere questo punto vendita, dato che ci lavoro dal giorno della sua apertura, il 29/03/2012

• Di cosa ti occupi?Sono il responsabile del punto vendita.

• Cosa ti piace di più del tuo lavoro?Premetto che, come tutti i colleghi

che lavorano da Arcaplanet, sono un grande appassionato di animali. Ciò che preferisco del mio lavoro è la possibilità di avere un rapporto diretto con i clienti e, soprattutto, con i loro amici a quattro zampe.

• Qual è il tuo segreto per conquistare la fiducia dei clienti?Grande professionalità e competenza, condite da un bel sorriso e dalla massima disponibilità. Preciso che non è il mio segreto, ma quello di tutto il mio staff.

• Hai animali? Pensi che averli aiuti a fare meglio il tuo

lavoro?Certamente, ho un cane

e due gatti e questo mi aiuta molto nel consigliare il cliente quotidianamente.

• Con la primavera iniziano le gite fuori porta: quali giochi/accessori sono più adatti da fare e da

portarsi dietro con i propri cani?

Tutti i giochi che consentono

un’interazione motoria

Carlo Sessego, responsabile del punto vendita San Giuliano Milanese

Carlo, responsabile del punto vendita di San Giuliano Milanese,si ricorda a memoria i nomi di tutti gli animali che entrano.E loro lo ringraziano così: festeggiandolo ogni volta che lo vedono

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con l’animale (es. palline, cotonossi, frisbee). Per quel che riguarda gli accessori, posso consigliare i marsupi e le borsette porta snack per ricompensarli. Anche le feeding bottle e il beviqui sono accessori utili in questa stagione: permettono al nostro quattrozampe di dissetarsi ovunque. Infine, un vero e proprio must sono le salviette profumate.

• Ti proponiamo una sfida: ti ricordi almeno 10 nomi di animali dei clienti più affezionati? Certamente, ci sto: Iron, Dakota, Whisky, Anita, Zeus, Pepe, Tatina, Zorro, Princy, Shreek, Elvis, Jonnhy. Sono già 12 e mi fermo, ma me li ricordo quasi tutti, potrei continuare all’infinito.

• Ci sono animali dei clienti che ti fanno le feste? I clienti non sono gelosi?Ovviamente sì, quasi tutti mi fanno le feste, ma generalmente ne faccio più io a loro.I clienti sono contenti, perché da questo atteggiamento traspare il nostro amore per gli animali e comprendono di essere nel posto giusto.

• Un cliente vuole fare un regalo al suo coniglio che compie il suo primo anno. Cosa gli consiglieresti? Una bella gabbietta nuova o una pettorina per portarlo a esplorare il mondo. Poi, non potendo mangiarsi la torta, direi un gustoso snack alla carota.

Nelle fotoil punto vendita Arcaplanet di San Giuliano Milanese (MI)inVia Po 15c

UN SALTO DA ARCAPLANET

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UNA CASA SENZA UN GATTO NON È UNA CASA

L’anno scorso io e il mio fidanzato abbiamo deciso di andare a convivere. Solo che dopo qualche mese ci siamo resi conto che ci mancava qualcosa, o meglio, qualcuno. Sin da bambini abbiamo sempre avuto animali, e la casa nuova, solo con noi due, sembrava vuota! Così abbiamo deciso di prendere una gattina e, nel giro di poco tempo, è arrivata Abby, una siamesina vivacissima e viziatissima che ha da poco compiuto 6 mesi. Vi ho inviato una foto di Abby sul suo nuovo tiragraffi. Dall’espressione si capisce chiaramente chi comanda in casa: lei!

Valentina UN AMICO PER LA VITA

Ciao, mi chiamo Fabio e sono nella foto con il mio pelosone Rudy, un trovatello di circa 2 anni che nel gennaio 2013, mentre sistemavo la macchina, mi si è avvicinato con la sua coda scodinzolante di cui mi sono innamorato all’ istante […] Io e mia moglie abbiamo subito deciso di portarlo a casa con noi, una nuova vita per noi e per lui […] La vera storia, però, comincia in aprile quando mi diagnosticano una malattia

SCRIVETE ALLA REDAZIONE

@ IO E IL MIO MIGLIORE AMICO

Ci avete scritto in tantissimi, ma continuate a scriverci: le storie più divertenti e interessanti saranno pubblicate anche nel prossimo numero!

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terribile: la leucemia mieloide acuta.Da lì tantissime terapie e tanta sofferenza. Se non avessi avuto quel pelosone e l’idea di tornare ad accarezzarlo forse mi sarei lasciato andare; la sua dolcezza, le sue zampette, i suoi baci mi hanno dato una forza incredible […] Fortunatamente una persona meravigliosa mi ha dato una seconda possibil i tà donandomi i l suo midollo. Così ora mi trovo a leggere la vostra rivista che prendo presso il centro Commerciale Torresina a Roma e a raccontarvi la mia storia ed il suo lieto fine: ritornare a vivere grazie a uno sconosciuto, a chi t i ama e a un gatto che hai conosciuto per caso. Fabio

LA STORIA DI GINGER E ELLIOTCiao, mi chiamo Ginger e sono una meticcia nata i l primo agosto 2013 a Benevento.La mia mamma, una splendida Pointer, è stata abbandonata (forse da un cacciatore) in una discarica di pneumatici nella provincia di Benevento, si è innamorata di mio papà, crediamo uno splendido Border Collie, e così siamo nati io e mio fratello. All’inizio io mi chiamavo Ruzzle e mio fratello Ell iot, presto siamo rimasti soli perché hanno portato via i nostri genitori e nel canile non c’era più posto per noi cuccioli, così un’anima buona, zia Debora, si è presa cura di noi, ma senza smettere di

cercare dei genitori adottivi che ci amassero.Purtroppo ci siamo ammalati seriamente entrambi.Abbiamo avuto la Giaria, una gravissima malattia dovuta a un parassita, ricoverati più volte in clinica veterinaria, quasi in fin di vita. Siamo stati fortunati, perchè la mia mamma e la zia Debora hanno cercato, e cercato, e cercato... e finalmente hanno trovato una nuova famiglia per mio fratello a Merano.Io pesavo solo 2,4 kg quando sono partita con la staffetta da Benevento per Milano il 5 ottobre 2013, e la mia mamma con un taxi-dog mi ha raggiunto a Melegnano e finalmente mi ha abbracciato. Sono stata molto

SCRIVETE ALLA REDAZIONE

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male, ero deperita e magrissima: ma le cure della veterinaria mi hanno rimesso in sesto.Ora mi chiamo Ginger e sono felicissima, peso oltre 13 kg, ho combattuto e sconfitto anche la rogna dermodettica con la mia nuova famiglia e i l mio fratellone umano. Il mio fratell ino a Merano oggi si chiama Frankie ed è altrettanto felice nella nuova casa, amato da tutti, proprio come me. Molti nostri amici non hanno avuto la nostra fortuna e soffrono ancora oggi per questo diciamo a tutti gl i umani: adottate i vostri amici pelosi, sarete felici insieme e sarete ricompensati da infinito amore.Vi mando una mia foto da casa, e una durante la vacanza in montagna.Una bacino affettuoso,Vostra Ginger

MARGOT E LE SUE DUE FAMIGLIEMargot è un bellissimo incrocio, presumibilmente con un esemplare di levriero, di 1 anno e 8 mesi, ama mangiare, giocare e di nuovo mangiare. Da piccola è stata abbandonata, due persone l’hanno vista vagare in una via di Scilla, in Calabria. Non si è mai spostata da quella via, attendeva che qualcuno si fermasse e la prendesse con sé. Aveva 3 mesi, pesava intorno ai 3 kg, aveva la broncopolmonite, il manto ricoperto di parassiti e lo stomaco colmo di sassi. Quelle stesse persone l’hanno curata e portata a casa. Il veterinario le aveva dato solamente 2 giorni di vita. Dopo un mese noi l’abbiamo adottata. Ora Margot pesa 28 kg, gode di ottima salute, ha 2 famiglie (la nostra e quella dei suoi soccorritori) ed è la gioia delle nostre vite! Quando vede qualunque persona per strada fa di tutto per attirare l’ attenzione; è molto socievole, sia con i cani, che con i padroni. Tuttora, quando rivede coloro che l’hanno salvata, si emoziona e ritorna cucciola.Eleonora

SCRIVETE ALLA REDAZIONE

Mandaci il tuo racconto e una foto con il tuo animale domestico a [email protected]

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