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Numero 17 - 2016 - spedizione in a.p. POSTE ITALIANE D.L. 353/2003 (convertito in Legge del 27 febbraio 2004 n.46, art.1, comma 1 - LO/MI - 1 copia 3€ A a Architetture in acciaio Fondazione Promozione acciaio delettera wP MTA ASSOCIATI | CEPEZED | GIUSEPPE CHIGIOTTI | JORGE MEALHA | GIANFRANCO SANGALLI | COTTONE+INDELICATO | DIVERSERIGHESTUDIO

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COCOA FACTORY HELMONDHELMOND, PAESI BASSI

CEPEZED ARCHITECTENBUREAU

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“Cocoa Factory” prende ilnome da un ex fabbrica dicioccolato, situata a Helmond,comune olandese ad est diEindhoven, che ha cessato lapropria attività nel 1930 dive-nendo negli anni successivisede di svariate attività. Il con-tinuo cambio di destinazioned’uso, l’avanzamento dellostato di degrado e soprattutto

un incendio nel 2008 hannocompromesso del tutto alcunecomponenti strutturali e nondella ex fabbrica, rendendolainutilizzabile. Nel 2014 l’edifi-cio è stato oggetto di un pro-getto di riqualificazione che haprevisto la realizzazione di unanuova copertura in sostitu-zione di quella lignea comple-tamente degradata, oltre al

ripristino, attraverso l’impiegodi strutture di acciaio, di alcunecomponenti portanti. Cepezedè lo studio olandese che si èoccupato di tale progetto, dicirca 5.500 mq complessivi,concependolo come un nuovocontenitore di arte moderna econtemporanea calato all’in-terno dell’involucro originariodella fabbrica. L’intervento ha

voluto preservare le struttureesistenti mantenendo in que-sto modo un legame visibilecon l’architettura del passatononostante l’introduzione dicorpi astratti dallo stile contemporaneo, voluti cometratti distintivi del progetto di recupero. Per ottemperarealla fragilità delle struttu-re in laterizio utilizzate

COCOA FACTORY HELMONDHELMOND, PAESI BASSI

CommittenteCittà di Helmond

Progetto architettonico Cepezed architectenbureau

Progetto strutturaleSmitWesterman ingenieursbureau

General contractorBouwcombinatie Adriaans-Moeskops

Costruttore metallicoGS Staalwerken

FacciateOAS

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PLANIMETRIA GENERALE

DETTAGLIO STRUTTURALE

SEZIONI DI PROGETTO

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nell’edificio principale sonostate adottate soluzioni di rinforzo degli elementi portanti in grado di lasciare avista il preesistente. Il tetto èstato ricostruito, con la forma originaria, ma con coperturein acciaio inossidabile, poggianti su sottostruttureanch’esse in acciaio. L’edificioprincipale, che in pianta formava una U, è stato chiusocon un foyer caratterizzato dacolonne tubolari di acciaio zincato, sulle quali ora poggiala copertura. Una scala com-

posta da elementi di acciaio elamiera grecata collega i duelivelli dell’edificio. L’acciaio èstato utilizzato anche neglispazi espositivi, nel locale ristorante e negli interni ingenere sia con colonne tubolari che con travi a “I”.Infine, il corpo del foyer è caratterizzato da una vetrata in acciaio e vetro, alternata conelementi grigliati metallici antiscivolo montati vertical-mente; volume realizzato auna certa distanza dall’edificiooriginario per permettere una

separazione acustica, per migliorare l'incidenza di luce e l’esperienza spaziale dei diversi volumi architettonici. In collaborazione con espertidi illuminazione, delle striscedi LED sono state integratenelle griglie metalliche, tra-sformando così la facciataanche in un display luminoso.I nuovi elementi in acciaio introdotti con il progetto di recupero si sposano beneanche con la scelta stilisticaeffettuata per la facciata in laterizio a vista che, negli anni,

è stata ridipinta innumerevolivolte; non è stato possibile riportare il laterizio al suostato originale a causa di elevati costi di recupero e delrischio di penetrazione del-l'umidità. Si è dunque optato,dopo il ripristino delle strut-ture portanti, per trattare lefacciate con una nuova pitturabianca minerale che ha ade-rito bene al supporto esistenteoffrendo un elevato grado diprotezione, durata e soliditàdei colori.

Federica Calò

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IN QUESTA PAGINA E A LATOIl nuovo edificio di 5.500mq, con gli elementi in acciaio di rinforzo lasciati a vista, che raccoglie svariate attività, da mostre a spazi ristoro.

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PASSERELLA PARCO ARCHEOLOGICOVALLE DEI TEMPLIAGRIGENTO

COTTONE+INDELICATO

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All’interno della Valle dei Templi, patrimonio UNESCO,l’inserimento di un asse viario(la S.S. 18) al di sotto delle colline che ospitano il sito ar-cheologico ha di fatto tagliatoin due l’area; la realizzazionedi una passerella che ricolle-gasse le due parti divise rien-trava perciò tra le esigenzefondamentali per agevolare ipercorsi dei visitatori. Era dun-que necessario restituire conti-nuità al sito con un intervento

che non fosse invasivo sul piano della con-servazione delle preesistenzestoriche e che, al tempostesso, rappresentasse unsimbolo riconoscibile. L’ideavincitrice è stata il frutto di unconcorso d’idee firmato dagliarchitetti siciliani Cottone+In-delicato insieme all’architettocatalano Joan Puigcorbè. La nuova passerella, concepitacome un elemento scultoreo,s’integra con l'affascinante

contesto della Valle dei Templie con essa instaura un dialogoche trae ispirazione dalle caratteristiche paesaggistichee architettoniche di questoluogo: l’aspetto misteriosodelle rovine, il concetto del“non finito” cui queste riman-dano e le operazioni di re-stauro compiute nel corso deltempo hanno, infatti, portato aun’immagine della Valle com-posta da elementi di diversealtezze e dimensioni. Proprio

da queste componenti il progetto ha preso forma: ledifferenti altezze delle colonnedel vicino tempio di Eraclesono state reinterpretate pro-gettualmente nella passerellain una sequenza dinamica disottili elementi verticali di altezza variabile che generanouna vibrazione della luce, unmovimento compositivo e uneffetto di trasparenza e smate-rializzazione dell’elemento costruito. Gli elementi che

Vista della passerella dal piano di calpestio.

La passerella a scavalco della Strada Statale 18.

SEZIONE E PIANTA

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dialogano con le colonne e lapasserella stessa sono intera-mente in acciaio autopatinabile(corten). L’impalcato è costi-tuito da un cassone rastre-mato formato da lamiere traloro connesse da cinque lameperpendicolari; la ringhieraad andamento variabile è in-vece costituita da piatti 80x12e 30x8 mm e tondi di diame-tro 10, anch’essi in acciaiocorten.

Data la non facile accessibilitàdel sito e la necessità di doverinterrompere per minortempo possibile il trafficodella Statale per permettere il trasporto dei vari elementisul luogo della posa, è statonecessario realizzare la passerella prefabbricandonegli elementi in officina e concentrando la consegna in una sola notte. Il trasporto è stato, infatti, effettuato per

la maggior parte via mare eper l’ultimo tratto con mezzisu gomma.La posa della passerella èstata eseguita con una sola alzata da una gru di portataadeguata che ha posato l’impalcato su otto tamponiprima predisposti. La fase finale ha visto il posiziona-mento delle ringhiere con l’ausilio di gru e piattaformaper permettere all’operatore

di fissare le viti di acciaio inoxsul frontale del cassone. La prefabbricabilità tipicadelle costruzioni metallicheha quindi consentito di inse-rire con la massima celerità la nuova passerella all’internodel parco archeologico, regalando un’opera utile e altempo stesso iconografica e rispettosa dell’ambiente circostante ai visitatori.

Federica Calò

PASSERELLA PARCO ARCHEOLOGICOVALLE DEI TEMPLIMILANO

Committente Parco Archeologico della Valle dei TempliProgetto architettonicoCottone+Indelicato, Joan Puigcorbè; Sofia Montalbano (young architect)Progetto strutturaleABGroup IngegneriaCostruttore metallico e impresaBuonafede srl, Geoplants srl

PIATTO IN CORTEN80x12 L.273080x12 L.237080x12 L.201080x12 L.1650

PIATTO IN CORTEN50x10 L.6000

PAVIMENTAZIONE IN ELEMENTIPREFABBRICATI IN IMPASTO DIGRANIGLIA ARENARIA D.2-5 MMCON LEGANTE A BASE CEMENTIZIA SPESSORE 30MM

ELEMENTO DI FISSAGGIO PAVIMENTAZIONESTRIP LED LINEARE

ALLOGGIO CAVO ELETTRICO ECORPO ILLUMINANTEPIASTRA DI COLLEGAMENTO BARRE SALDATA SULLASTRUTTURA 150x80 S.10MM

SEZIONE STRUTTURALEALVEOLARE (MULTICASSONE)IN CORTEN B 1880x425SPESSORE 12.5 E 25MM

CORRIMANO 40x10 L.6000

SEZIONE IMPALCATO DETTAGLIO DEI RIVESTIMENTI IN ACCIAIO AUTOPATINABILE.

Tutte le foto dell’articolosono di Gregorio Indelicato.

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OPIFICIO GOLINELLIBOLOGNA

DIVERSERIGHESTUDIO

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Il nuovo Opificio Golinelli, distribuito su novemila metriquadri, è oggi tra i più grandilaboratori sperimentali e didattici rivolti all’ambito dellescienze e delle tecnologie presenti in Italia. Esso ospitatutte le principali attività dellaFondazione Golinelli e sorgenella prima periferia di Bolo-gna, area che è stata oggetto di un importante intervento, durato due anni e concluso di recente, di rigenerazione e riqualificazione urbana.

Il progetto architettonico, firmato da diverserighestudio,prevedeva il recupero di un exstabilimento industriale abban-donato, un’operazione territo-riale di portata nazionale che ha permesso a quest’opera diottenere anche il riconosci-mento del Premio Urbanistica2015 per la categoria “Qualitàdelle infrastrutture e degli spazipubblici”. Il nuovo Opificio èstato concepito come una metafora cittadina articolata in sei aree progettuali tutte

ricavate dal recupero dellapreesistenza: la “Scuola delleidee” è pensata per i bambini,per le famiglie e per le scuole;la “Scienza in pratica” è l’area rivolta agli adolescenti dai 14 ai 19 anni che possono cimen-tarsi con gli esperimenti in laboratorio; il “Giardino delleimprese” vuole avvicinare glistudenti al mondo dell’impresa;la “Scienza in piazza”, invece, è luogo per tutti, che mette incomunicazione i cittadini con ilmondo dell’arte e della cultura;

“Educare a educare” è un’arearivolta agli insegnanti conapprocci interattivi e innovativiper la formazione degli stu-denti; infine, nella sezione“Arte, scienza e conoscenza”, vengono organizzate mostre tematiche per bambini e adulti.Per ospitare queste nuovefunzioni didattiche, le vecchiestrutture di acciaio dei capan-noni esistenti non hanno ri-chiesto rilevanti adeguamentisismici se non con interventiminimi. La struttura metallica

SEZIONE DELLA COPERTURA A SHED

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preesistente, infatti, è stataadeguata e consolidata condelle integrazioni ma senzaprevedere alcuna sostituzionedelle componenti.Riguardoalla vecchia copertura, l'ade-guamento maggiormente significativo è stato quello riguardante i carichi gravitazio-nali. All’interno dell’Opificio è stato realizzato anche un volume interamente in acciaiocomposto da una struttura,denominata “Eureka”, costi-

tuita da un graticcio di traviHEB 240, HEB 140, IPE 140 econtroventi di piano in profiliUPN 80. I solai, invece, sonostati realizzati in lamiera grecata con getto collaborante.La particolarità di questo volume è data da un corpo interamente a sbalzo per 15 mdi lunghezza, senza appoggi intermedi di sostegno.Le strutture in acciaio che costituiscono il nuovo corposono di qualità S275 ed S355;

le lamiere grecate sono di tipo SG 75/800 e spessore 10/10 mm per gli impalcati interni mentre per l’impalcatoesterno sono state impiegatelamiere 15/10 mm. Gli ele-menti esterni in acciaio sonostati protetti dalla corrosionemediante zincatura a caldo; ilcomplesso ha inoltre una resi-stenza al fuoco pari a R60. Sul fronte della sostenibilità,quest’architettura è certificatain Classe A grazie ad un artico-

lato sistema d’interventi realiz-zati sull'involucro esistente eche hanno permesso di limitarele dispersioni. Tale risultato èstato reso possibile anche daun approfondito controllo dell'irraggiamento solare, studiato in modo da permetteredi contenere l'illuminazione diretta delle parti vetrate neimesi estivi e di sfruttare l'apporto di calore nei soli mesi invernali.

Federica Calò

OPIFICIO GOLINELLIBOLOGNA

Committente Fondazione GolinelliProgetto architettonicodiverserighestudio – Simone Gheduzzi,Nicola Raimondi, Gabriele SorichettiCollaboratori al progetto architettonicoFrancesco Abenante, Marco Bergamo,Marco Ciavatti, Irene Cogliano,Emanuele Dionigi, Alberto ZanelliProgetto strutturaleLanfranco LaghiCollaboratore al progetto strutturaleMatteo CasaliCostruttore metallicoAlfa Costruzioni Metalmeccaniche srlImpresaS.A.P.A.B.A spa, COOP Costruzioni scarl

ASSONOMETRIA

Tutte le foto dell’articolosono di Giovanni Bortolani.

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