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Arcidiocesi di Pesaro Formazione degli educatori Profilo del bambino con D.S.A. e ruolo della comunità ecclesiale Fiorenza Pestelli Monopoli 27 giugno 2014

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Arcidiocesi di Pesaro

Formazione degli educatori

Profilo del bambinocon D.S.A.

e ruolo della comunità ecclesiale

Fiorenza Pestelli

Monopoli 27 giugno 2014

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CIO’ CHE SO :FARE CONOSCOSONO

CIO’ CHE : POSSO FARECONOSCEREDIVENTARE SE AIUTATO.

CIO’ CHE :NON SO FARENON CONOSCO NON SONO

ZONA DISTALE

ZONA PROSSIMALEDI SVILUPPO

Teoria delle zone di sviluppo di L.S.Vygotskij

Lo sviluppo psicologico è guidato e influenzato dal contesto sociale, dal luogo, dalla cultura in cui la persona si trova a crescere.Il linguaggio e l’uso dei segni sono incorporati in qualsiasi azione, l’azione si trasforma e si organizza lungo linee nuove.La parola diventa punto di partenza per trasformare la realtà delle conoscenze e liberare creatività e dare riconoscimento alla persona.La condivisione dei saperi e la collaborazione con gli altri diventano fondamentali per l’apprendimento e in generale per la vita.

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Teoria del I+ 1 di S. KrashenMuovere di un passo in avanti il livello di conoscenze del bambino rispetto al suo livello iniziale seguendo il passo che la sua mente può effettuare. Una specie di mappa fatta di passo in passo.

Teoria dello Scaffholding di J. BrunerTermine che significa “ponteggi” per definire il tipo di vicinanza che l’educatore è chiamato a tenere nel guidare il bambino nella zona di sviluppo prossimale.

Teoria del modello ecologico di U. BronfenbrennerDiversi livelli ambientali in cui si sviluppa la vita del bambino. L’interconnessione favorevole alla crescita avviene influenzando positivamente il micro-sistema ( attività, ruoli, relazioni),il mesositema (ambienti di sviluppo), l’esosistema( situazioni in cui è coinvolto), e il macrosistema ( situazione culturale)Nasce una ecodinamica culturale e sociale a ritmi crescenti.

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Il Cristianesimo, con l’evento centraledella morte e risurrezione di Cristo, dice all’uomo chi lui sia e mette in evidenzia l’atteggiamento d’amore di Dio per lui.

Mettendo Cristo al centro, viaggiamo verso Dioma anche verso noi stessi togliendo il velo delle apparenze, dei giudizi e le visioni negative sulla vita.

La fede in Cristo ci aiuta a vedere la speranza, la forza, la gloria dove sembra esserci solo limite e disperazione e quella croce non è solo simbolo, ma diventa segno di salvezza che può accumunare tutti gli uomini.

La fede che ci rende esperti di “Logos”sa che tra parola e l’uomo esiste il legame fondamentale della Salvezza.

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Chi è il bambino con D.S.A.

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Il profilo del bambino con DSA

Ha il cognitivo nella norma.

Ha capacità di autocompensazione del/i disturbo/i = il soggetto è capace di attuare strategie per bypassare AUTONOMAMENTE il suo problema (però i processi di autocompensazione non sempre sono efficaci)

Ha capacità di memorizzazione per immagini(canale e stile di apprendimento visivo-non verbale)

Ha buona concentrazione (che però dura poco tempo e prevede molto consumo di energie)

Ha un alto livello di pensiero divergente e capacità di fare collegamenti non convenzionali

Ha buone capacità di ascolto (privilegia la «lettura con le orecchie»)

ma …

punti di forza

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punti di debolezza Non automatizza gli apprendimenti impliciti = interviene sempre controllando

attivamente il processo in atto

Ha difficoltà nell’attenzione prolungata, quindi si stanca facilmente

Può leggere un brano correttamente e non coglierne il significato (la comprensione è infatti condizionata dalla qualità ed efficacia della decodifica)

Può leggere molto lentamente (aumentando il rischio di non comprensione)

Può leggere velocemente commettendo molti errori

Può scrivere una parola due volte o non scriverla per niente

Può correggersi in un certo errore per poi ripeterlo nuovamente

Ha una limitata capacità di Memoria a Breve Termine (capacità di fissare per breve lasso di tempo un’informazione) e di Lavoro (capacità di rielaborare i dati fissati nella MBT)

Ha difficoltà nel procedere in ordine sequenziale nella rielaborazione dei contenuti appresi.

A causa delle sue difficoltà, è sempre pressato dal tempo segue…

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Ha difficoltà (nel caso di discalculia) nell’acquisizione delle procedure e degli algoritmi di calcolo e nella comprensione dei fatti aritmetici

Ha difficoltà nella lettura delle note (essendo simboli da interpretare)

Non memorizza definitivamente le date, i giorni della settimana, i mesi, ecc...

Non riesce a prendere bene gli appunti, perché non sa ascoltare e scrivere contemporaneamente (carenza legata alla mancanza di automatizzazione dei processi)

Quando si distrae da ciò che sta leggendo o scrivendo ha grosse difficoltà a ritrovare il punto

Sembra spesso distratto o disinteressato

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Campanelli d’allarmealla Scuola primaria

difficoltà evidente di copia dalla lavagna

distanza dal testo e postura particolare per leggere

perdita della riga e salto della parola in lettura

difficoltà ad utilizzare armoniosamente lo spazio del foglio

disgrafia: macroscrittura e/o microscrittura

omissione delle lettere maiuscole

difficoltà a riconoscere i diversi caratteri tipografici

confusione e sostituzione di lettere in particolare con l'uso dello stampato minuscolo

segue…

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scambio di lettere e numeri:31 /13 - p/b - sc/cs... a/e - u/n

sostituzione di suoni simili:p/b - d/t - m/n - r/l -s/z

difficoltà nei suoni difficili da pronunciare:chi/che - ghi/ghe - gn/gl

inadeguata padronanza fonologica generale

inadeguata padronanza dell’uso delle doppie

punteggiatura ignorata o inadeguata

difficoltà ad imparare l'ordine alfabetico e ad usare il

vocabolario

segue…

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difficoltà ad imparare le tabelline

difficoltà a memorizzare le proceduredelle operazioni aritmetiche

difficoltà ad imparare i termini specifici delle discipline

difficoltà a ricordare gli elementi geografici, le epoche storiche, le date degli eventi

difficoltà a memorizzare lo spazio geograficoed i nomi nelle carte geografiche

difficoltà di attenzione prolungata

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Campanello d’allarme per tutti

IL TEMPO• difficoltà ad organizzare il tempo in anticipo• difficoltà a sapere che ore sono all'interno della giornata• difficoltà a leggere l'orologio• difficoltà a memorizzare i giorni della settimana, i mesi, l'ordine alfabetico• difficoltà a sapere quand'è Natale, a ricordare il giorno della propria nascita, quella dei propri familiari, i compleanni

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Le responsabilità di una buona vita in parrocchia:

Individuare precocemente questi bambini

Accogliere

Compensare le conseguenze del disturbo mediante:

- percorsi personalizzati

- adattamento del percorso catechetico di gruppo normalizzando le personalizzazioni (metodologia inclusiva e accessibile)

Effettuare scelte flessibili

Condividere le scelte fra tutti gli educatori e il parroco.

Garantire omogeneità e coerenza alle azioni in parrocchia e a casa

Utilizzare una valutazione rispettosa dei bisognie capace di valorizzare le potenzialità

Utilizzare strategie che appartengano all’ambito metodologicodella meta-cognizione

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Suggerimenti

1. Incoraggiare e lodare

2. Trovare qualcosa in cui è bravo (privilegiare i punti di forza)

3. Non assegnare compiti scolastici (lavorare pensando alle prioritàe alle esperienze)

4. Accettare il contenuto del lavoro scritto qualunque sia

5. Fare una crocetta laterale (a matita) nella riga in cui c’ è l’errore (stimolare l’autocorrezione)

6. Privilegiare il dialogo personale e del gruppo

7. Suddividere le parole specifiche in sillabe con la matita

8. Aiutarlo a pronunciare le parole correttamente

9. Metterlo in prima fila

10. Lasciarlo lavorare con il testo aperto

11. Scrivere le parole importanti in stampato

12. Dare molto tempo per leggere

13. Controllare se conosce l’alfabeto, i giorni della settimana, i mesi dell’anno

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Non scordarsi mai che per aiutarlo …

È necessariauna presa di coscienza coordinata e condivisa

Collegialità

Rete integrata

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La rete integrata e i ruoli funzionali

Accertamento diagnostico

Collaborazione con la scuola

FAMIGLIA

SANITA’Diagnosi

Supporto e consulenza

Riabilitazione

SCUOLA Rilevazione precoce

Predisposizionedi ambienti di apprendimento inclusivi

Abilitazione

Personalizzazione

Adattamento della didattica

Valutazione equa e trasparente

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Normativa

Costituzione

Principio di uguaglianza (Art. 3)

Diritto allo studio (Art. 34)

DM 122/2009

LEGGE N. 170/2010Legge quadro sulla dislessia

DM 5669/2011 e allegate linee guidaAttuativi della L. 170/10

Documento sulla valutazione scolastica

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Le scelte di adattamento della didattica

le personalizzazioni necessarie

le modalità di verifica

i criteri valutativipreceduti dalla descrizione dei punti di forza

e di debolezza dell’alunnocostituiscono il

Piano Didattico Personalizzato

PDP

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L’ intervento educativo:

personalizzazionee

adattamento

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Creare pari opportunità di apprendimentoSignifica:

1.Organizzare la quotidianità in modo accoglientee inclusivo

2.Utilizzare funzioni compensative per tutto il gruppo

3.Utilizzare un metodo educativo meta-cognitivo che conduca alla consapevolezza dei processidi apprendimento per tutto il gruppo

4.Utilizzare il metodo esperienziale per l’ autonomia di tutti nel del gruppo

5.Normalizzare l’uso di strumenti (anche nuove tecnologie) in gruppo riducendo la «specialità» dell’intervento(«tu usa questo …, gli altri invece…»)

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Strumenti compensativi e misure dispensative

funzione compensativa = strumenti o strategie che permettono di accedere agli apprendimenti bypassando

i problemi specifici.

Ne consegue che …tutti gli strumenti e i materiali didattici,così come le strategie utilizzate in gruppoper condurre le attività possono avere funzione compensativa

funzione dispensativa = misure che evitano all’alunno il confronto con i disturbi specifici

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Strumenti compensativi

sintesi vocale, che trasforma un compito di lettura in un compito di ascolto;

registratore, che consente all’alunno di non scrivere gli appunti della lezione;

programmi di video scrittura con correttore ortografico,che permettono la produzione di testi sufficientemente correttisenza l’affaticamento della rilettura e della contestuale correzione degli errori;

calcolatrice che facilita le operazione di calcolo, tabelle, formulari, mappe concettuali

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Quando si richiede una conoscenzasi permette l’utilizzo

di mappe concettuali visive con alcuni dati

che aiutino il recupero ordinatodelle informazioni,

che ovviamente il bambino dovrà sviluppare.

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Le mappeLo strumento riassume e ricorda gli elementi essenziali necessari per costruire delle mappe efficaci, rappresentandoli visivamente attraverso colori e immagini. In questo modo il bambino può ricercare nel testo i contenuti indicati nella mappa, organizzarli, rappresentarli visivamente e collegarli come mostrato nel modello.La mappa compensa le difficoltà di memoria e di organizzazione delle informazioni, fornendo una guida efficace nella ricerca degli elementi da tenere in considerazione durante la produzione di una mappa utile ad acquisire nuove parole e concetti.

Modalità d'uso della tabella compensativaLa mappa può essere utilizzata in cartaceo come supporto alla costruzione di una mappa, indipendentemente dall’argomento.

Può essere fornita come modello che può essere personalizzato anche in funzione dell’argomento da sviluppare e da conoscere.

Con software compensativi dedicati, la mappa in formato digitale può esserepiù facilmente modificata, in funzione di specifiche indicazioni fornite dagli insegnanti, e letta con la sintesi vocale, se presente nel computer.

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La Dislessia comporta stress e fallimentoin termini di correttezza

e anche soltanto di tempo di fronte a richieste comuni

per i bambini della stessa età; è, in aggiunta, quando diagnosticata,

necessità di accorgimenti personalizzati e di risorse per affrontarlo;

è quindi minaccia alla Qualità della Vita, per il bambino

e per gli adulti di riferimento.

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L’obiettivo è aumentarequel senso di alleanza, accordo, affettività reciproca fra bambino e famiglia perché proprio questa “connessione” è correlata ad un diminuito livello di stress che i bambini con difficoltà di apprendimento Accusano

(Scott et al.,1992; Hellendoorn e Ruijssenaars, 2000; Svetaz et al., 2003).

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Stress ambientale Quando le richieste ambientalisi fanno troppo stressanti, ossia attivano quel processo che a lungo andare si fa debilitante e psicologicamente logorante.

Questo succede quando viene richiesto un compito molto faticoso, che richiede un eccessivo sforzo mentale,o quando si sottopone il bambinoa forme di aggressività continue.

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Può accadere che la richiesta cognitiva sia eccessivain termini diversi.

In termini di qualità.Per esempio, per un bambino che non abbia una sufficiente memoria a breve termine o capacità di analisi fonemica, semplicemente scrivere o leggere una semplice parola può diventare un compito troppo difficile.

In termini di attenzione richiesta.Per un bambino in cui alcuni processi non si sono normalmente automatizzati, fare un compito in cui sia necessario focalizzare l’attenzione su molti sottocompiti vuol dire sottoporlo ad una richiesta cognitiva eccessiva.

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• In termini di ambiguità e interferenze cognitive da tollerare.In un bambino che non percepisce o decodificauno stimolo in modo sufficientemente univoco e chiaro (per es. questa parola che ho appena letto sarà “cairo” o “chiaro”?) possono crearsi una confusione e un disagio che determinano stress.

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In termini di tempo.Di per sé una richiesta che è tollerabile

per un più breve periodo può diventare stressante se prolungata nel tempo. Si pensi a un bambino dislessico che debba leggere o scrivere un testo lungo, oppure leggere e scrivere in varie circostanze durante la mattinata in classe.

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In termini di risultati negativi da tollerare.Non finire in tempo, non avere la soddisfazionedi far bene, di aver successo di fronte al vicino di posto, se non perfino di fronte al gruppo intero, magari ricevere un giudizio negativo da parte dei compagni o dell’adulto, sono tutti elementi che eplicitano emozioni di ansia e demoralizzazione.

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Infine ci sono i sintomi associati o secondari, di natura autoregolativa, depressiva e d’ansia:mal di testa, mal di pancia, demotivazione, preoccupazione di far male o brutta figura, senso di incontrollabilità e impotenza, solitudine, bassa autostima, tensione con gli adulti, incapacità di concentrarsi o controllarsi rispetto a comportamenti impulsivi.

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Quindi si riduca

la quantità di informazioni da chiedere,

o gli si comunichi quali informazioni

è importante che impari

e che lo si faccia

con varie esperienze concrete

in modo da evitare questo tipo

di sovraccarico cognitivo.

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Quando si lavora dove si deve scrivere, copiare, disegnare, ritagliare, incollare, non richiedere un’esecuzione autonoma che sia a pronta, precisa, veloce o sempre corretta.

Tollerare cali di attenzione e motivazione in questi compiti.

Interpretare come conseguenze secondarieuna parte del suo disimpegno e della sua indisponibilità alla collaborazione.

Lo si richiama sul compito con delicatezzaquando si distrae lo si fa sedere vicino all’educatore,lontano da fonti di distrazioneLo si rassicura e incoraggia a portare a termine il lavoro