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13 24 FEBBRAIO 2012 in copertina Chi mera Nuo to on il lavoro e con il sacrificio si ottengono grandi risultati: l’ulteriore testimonianza di questa massima arriva dalla Chimera Nuoto, società che agli ultimi Campionati Giovanili Invernali regionali di nuoto (in programma dal 17 al 19 febbraio a Livorno), ha conquistato ben 17 medaglie. I 9 atleti in gara, guidati dai tecnici Marco Licastro e Marco Magara, hanno centrato 1 oro, 5 argenti e 11 bronzi, un bottino ricchissimo che infrange ogni pre- cedente record della Chimera Nuoto e certifica la società aretina come una delle migliori dell intero panorama toscano. Spedizioni in tutto il mondo! località Montecchio Vesponi, Castiglion Fiorentino (Arezzo) 0575/1786102 [email protected] via Guadagnoli 37 0575/302676 C

Arezzo Sport 92

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L'inserto sportivo de "Il Settimanale di Arezzo" n. 92, in edicola gratuitamente da Venerdì 24 Febbraio 2012! Corri a prendere la tua copia!!!

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1324 FEBBRAIO 2012

in copertina

Chimera

Nuoto

on il lavoro e con il sacrificio si ottengono grandi risultati: l’ulteriore testimonianza di questa massima arriva dalla Chimera Nuoto, società che agli ultimi Campionati Giovanili Invernali regionali di nuoto (in programma dal 17 al 19 febbraio a Livorno), ha conquistato ben 17 medaglie. I 9 atleti in gara, guidati dai tecnici Marco Licastro e Marco Magara, hanno centrato 1 oro, 5 argenti e 11 bronzi, un bottino ricchissimo che infrange ogni pre-

cedente record della Chimera Nuoto e certifica la società aretina come una delle migliori dell intero panorama toscano.

Spedizioni intutto il mondo!

localitàMontecchio

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C

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«Siamo rimasti sorpresi – spiega Magara. – Considerando l’elevato livello del nuoto toscano e il valore degli avversari in gara, 17 medaglie rappresen-tano un bottino eclatante, che ci gonfia d’orgoglio.

Negli ultimi mesi i nostri atleti si sono allenati duramente per migliorare i loro tempi, e i risultati di questi campionati regionali testimoniano la bontà del lavoro svolto quotidianamente in piscina».

Magara, chi sono gli atleti che hanno conquistato queste 17 meda-glie?

«A livello di risultati, la migliore è stata Giamila Vannuccini, una ragazza del 1995 capace di salire sul podio in tutte le gare disputare e di far proprie ben 6 medaglie. La più importante è indubbiamente quella d’oro ottenuta nei 100 dorso, una gara in cui è riuscita a ottenere il tempo limite per accede-re ai Campionati Italiani Assoluti, manifestazione a cui parteciperanno tutti i big del nuoto italiano, dalla Pellegrini alla Filippi. Vannuccini deve continuare ad allenarsi per raggiungere ulteriori miglioramenti, e sperare magari in una convocazione nella Nazionale giovanile. Bravissime sono state anche Emma Papini, salita per ben 3 volte sul podio, Margherita Porro, Chiara Fucini e Maria Theresa Pescador, capaci di mettere la firma in due medaglie, Francesca Benedetti e Giuditta Ducci, vincitrici di una medaglia a testa. Devo elogiare anche le prove di Vincenzo Portino e Luca Serafini, gli altri due atleti in gara che, pur aven-do solo sfiorato il podio, hanno mostrato notevoli progressi nei loro tempi».

Al di là delle medaglie, cosa le piacerebbe che venisse ricordato di questa manifestazione?«È stato entusiasmante il cli-

ma che si respirava tra gli atleti: nel nostro gruppo serpeggiava un vero e proprio spirito di squa-dra. Oltre al miglioramento dei tempi, io e Marco Licastro, l’al-tro tecnico, siamo interessati a creare un forte senso di grup-po, dunque vedere i nostri atle-ti tanto uniti, pronti a sostenersi e a tifare l’uno per l’altro, ci ha regalato una grande gioia. In questo clima ognuno si è sen-tito a proprio agio e ha potuto dare il meglio di sé».

Per il futuro che obiettivi vi ponete?

«Queste medaglie hanno dimostrato che il lavoro paga, dunque dobbiamo rimanere su questa strada. Continueremo ad allenarci per raggiungere un nuovo obiettivo: dopo gli ottimi risultati in Toscana, ora è necessario tornare imme-diatamente in vasca per far-ci trovare pronti anche per i Campionati Italiani».

17 medaglie ai Campionati Giovanili RegionaliLa Chimera Nuoto ai vertici della Toscana

di Marco Cavini

[continua da pag. 13]

Marco Magara

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Arci Pesca Fisa di Arezzo, in collaborazione con la Provincia, porta a conoscenza di tutti gli amanti della pesca alla trota su torrente che a partire da dome-nica 26 febbraio 2012 riaprirà il tratto a regolamento specifico del torrente Corsalone.

Dopo la pausa invernale, ripartirà dunque la stagione di pe-sca alla trota nel tratto denominato “zona regolamentata”, che è delimitato a valle dalla briglia del Ponte Rosso e che prosegue a monte fino alla confluenza del torrente Fossatone. Potranno pescare in questo tratto tutti coloro che sono in pos-sesso di regolare licenza di pesca o che sono tesserati per una delle associazioni riconosciute, anche se chiunque vorrà pe-scare potrà farlo recandosi al Bar 4C a Corsalone, nel comune di Chiusi della Verna, e richiedendo gli appositi permessi giornalieri che hanno validità per il mattino o il pomeriggio. Per garantire la pesca a tutti gli appassionati, l’Arci Pesca Fisa immetterà ogni 15 giorni nuove trote adulte per il ripopolamento del tratto di fiume interessato.

L’associazione invita i numerosi pesca-sportivi a un attento rispetto delle normative che regolamentano l’area: una delle norme più rigorose riguarda la quantità di trote pescabili da ciascun appassionato, per-ché su questo tratto di torrente, che resterà aperto fino ai primi giorni di ottobre, si possono pescare fino a un massimo di 4 trote adulte superiori ai 25 centimetri. «Il regolamento sarà chiaro e ben visibile – assi-cura Alfredo Rondoni, presidente Arci Pesca Fisa. – Le normative dell’area sono affisse lungo tutta la zona di pesca o sono disponibili presso lo stesso Bar 4C, in modo tale che chiunque possa averne visione.

Ricordiamoci anche che i pescatori possono essere sottoposti a controlli da parte delle guardie volontarie ittiche o delle tradizionali forze dell’ordine, pertanto chiediamo la massima collaborazione per un corretto rapporto con l’ambiente e il rispetto delle regole».

PER GLI AMANTI DELLA PESCA DELLA TROTA

RIAPRE LA “ZONA REGOLAMENTATA” SUL TORRENTE CORSALONE

L’

1524 FEBBRAIO 2012

Uffi ci Stampa EGV

L’Arci Pesca Fisa di Arezzo ha rinnovato le proprie cariche sociali

Il 12 gennaio 2012 l’Arci Pesca Fisa di Arezzo ha rinnova-to le proprie cariche sociali per i prossimi quattro anni: il nuovo consiglio direttivo, guidato dal confermato presidente Alfredo Rondoni, sarà composto da Pietro Donati (segretario), Mirco Blarasin (responsabile delle guardie ittiche), Sauro Seppi (vicepresidente) e da un diri-gente di ognuno dei sei circoli dell’organizzazione provinciale.

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n una società caratterizzata da un nume-ro sempre maggiore di stranieri, il bisogno di multiculturalismo è un’esigenza sempre più ur-gente e, in quest’ottica, un forte strumento di integrazione è rappresentato dallo sport.

Per gli stranieri, soprattutto per i bambini, lo sport è infatti una delle prime occasioni per supe-rare le barriere, infrangere i pregiudizi, stare con l’altro e imparare a condividere esperienze co-muni. Purtroppo questo processo non è sempre facile, perché alle volte esistono alcuni ostacoli che si frappongono all’integrazione e lo sport in-ciampa in meccanismi “escludenti”: il calcio, ad esempio, è permeato da alcune rigidità che limi-

tano la possibilità per le società dilettantisti-che e per i settori giovanili di tesserare ragazzi stranieri ed extracomunitari. La disciplina nor-mativa si sviluppa nelle disposizioni dell’arti-colo 40 Noif (Norme Organizzative Interne della Figc) e nelle normative Fifa in materia di minori: queste ultime riducono significati-vamente la circolazione di atleti stranieri con lo scopo di difendere i vivai nazionali, e so-prattutto di impedire la tratta illegale di gio-catori (sono numerosi i casi saliti alla ribalta

della cronaca con protagonisti giova-ni calciatori “im-portati” dall’Africa) e l’estirpamento dei giovani dal loro Paese di origine con finalità specu-lative. Questo re-golamento, oltre a limitare il numero di stranieri tesserabili, prevede un lun-ghissimo e farragi-noso iter burocrati-co che impedisce a migliaia di minori di poter giocare a calcio: contro tali restrizioni si è mosso il Comune

Il calcio non deve essere uno strumento di discriminazione!

I

di Marco

Cavini e

Giacomo Belli

l’assessore all’Integrazione Stefania Magi

PASTICCERIA

LE MURA

via della Chimera 2 Arezzo tel. 0575 350486www.pasticcerialemura.com [email protected]

ESTRATTO DALL’ARTICOLO 40 DEL NOIF

Le società della Lega Nazionale Dilettanti possono tesserare, entro il 31 dicem-bre, e schierare in campo un solo calciatore straniero, ovvero una sola calciatrice straniera, che siano stati tesserati per società appartenenti a Federazioni estere, purché in regola con le leggi vigenti in materia di immigrazione, ingresso e sog-giorno in Italia, e sia documentato:

1. Calciatori extracomunitari:a) la qualifica di “non professionista” risultante dal “transfert internazionale”;b) lo svolgimento di attività lavorativa mediante esibizione di certificazione

dell’Ente competente attestante la regolare assunzione;c) in alternativa, se studente, lo svolgimento dell’attività di studio mediante esibi-

zione di certificato di iscrizione o frequenza a corsi scolastici o assimilabili ricono-sciuti dalle competenti autorità;

d) la residenza e il permesso di soggiorno per un periodo non inferiore ad un anno o che comunque sia valido per l’intero periodo di tesseramento. La residen-za e il permesso di soggiorno devono risultare nel Comune sede della società o in Comune della stessa Provincia o di Provincia limitrofa.

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di Arezzo che, con l’assessore all’Integrazione Stefania Magi, sta portando avanti una battaglia a livello nazio-nale per modificare tale struttura legislativa. «Questa normativa colpisce anche gli extracomunitari nati in Italia – spiega Magi. – Prevede un iter di tesseramento lungo e contorto che richiede di presentare decine di documenti e di dimostrare che l’atleta non è iscritto a società sportive nel Paese d origine. Inoltre, mentre per gli italiani il tesseramento avviene nel capoluogo di re-gione e dura fino a che il giocatore non cambia società, per questi stranieri le tessere arrivano da Roma e devono essere rinnovate ogni anno in relazione alla durata del permesso di soggiorno dei genitori. Queste discrimina-zioni sono lesive dei diritti dei minori e degli stranieri, per questo abbiamo deciso di intraprendere una politica volta a migliorare l’integrazione nello sport: siamo partiti dal calcio perché è la disciplina più popolare e potrà darci maggiore risalto».

La proposta della Magi è volta a rendere più flessibile il regolamento della Figc, prevedendo, per il momento, di garantire il tesseramento almeno per quei minori ex-tracomunitari i quali, pur non essendo cittadini italiani, sono nati in Italia. Nel tentativo di portare avanti que-ste proposte, il Comune si è rivolto a un pool di persone qualificate, tra cui l’aretino Marcello Nicchi (presidente nazionale dell’Associazione Italiana Arbitri), l’onorevo-le Andrea Sarubbi (un parlamentare che si occupa di cittadinanza e di integrazione) e Mauro Valeri (respon-sabile dell’Osservatorio su Razzismo e Antirazzismo nel Calcio): insieme a loro Magi sta studiando le possibili mo-dalità di azione e ha già presentato una prima proposta, che ancora non ha ricevuto risposta, a Gianni Rivera, il presidente del settore giovanile della Figc.

«Abbiamo pensato a un emendamento delle norma-tive – conclude l’Assessore. – Si tratta di rigidità banali ma difficili da rimuovere perché, come sostiene Valeri, queste normative derivano da scelte consapevoli di po-litica ed economia, che vanno a prediligere e a difen-dere il cittadino italiano.

Ritengo che modificare la norma, almeno per quanto riguarda gli stranieri nati in Italia, sarebbe già un primo passo in avanti perché, scongiurato il pericolo della trat-ta, garantirebbe a tantissimi bambini di giocare e per-metterebbe allo sport di adempiere alla sua più impor-tante funzione sociale».

Marco Cavini e Giacomo Belli

24 FEBBRAIO 2012 17

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abato 18 febbraio tutta una città si è stret-ta intorno ai suoi Leoni. Al Palasport “Le Caselle” è andato in scena l’incontro tra Lions Arezzo e Mammuth Latina, una gara valida per il campionato di Serie A di ho-

ckey: l’importanza della partita era enorme perché si trattava di una sfida diretta per la permanenza nella massima serie.

Per entrambe le squadre un passo falso sarebbe stato decisivo. L’importanza dell’incontro è stata colta da tutti i tifosi dei Lions, che hanno affollato il palazzetto come ai tempi d’oro: dai ragazzi delle giovanili ai semplici appassionati, le tribune erano gremite di gente entusiasta che, con striscioni e ma-glie giallonere, ha urlato e sostenuto gli aretini per tutta la gara.

In questa splendida cornice, i Lions e i Mammuth hanno dato vita a un estenuante incontro, fatto di continui capovolgimenti di fronte, portieri chiamati a parate notevoli, veloci contropiedi, goal da una parte e pronte risposte dall’altra. L’Arezzo, dopo l’ultima, inaspettata, vittoria contro il Padova, dove-

va cercare di fare il salto decisivo verso la salvezza, ma i giocatori sono scesi in campo ansiosi per il peso della partita e hanno sprecato più del dovuto: spes-so gli artigli dei Leoni si sono rivelati innocui, situa-zioni favorevoli non sono state colte fino in fondo, goal possibili sono stati vanificati. Alla fine l’incontro è terminato con un pirotecnico 5-5, un risultato bello e denso di emozioni ma che ha lasciato la lotta per la salvezza assolutamente aperta.

«I nostri Leoni sono stati bravi – afferma la presi-dente Paola Salvi, – anche se, purtroppo, non sono riusciti ad arrivare alla vittoria. In questo lungo e dif-ficile campionato, la squadra deve convincersi dei propri mezzi e del proprio valore: noi, piccoli David, stiamo fronteggiando a viso aperto avversari grandi come Golia, sfidando tutti coloro che non crede-vano in noi e che, a inizio stagione, ci indicavano come la barzelletta del campionato.

Questa squadra, raggiungendo una salvezza che tutti dicevano utopica, sta insegnando che nulla è impossibile e che, con determinazione e coraggio, è possibile sognare grandi risultati. Forza Leoni, per rimanere in Serie A e per esaudire il nostro sogno mancano solo pochi sforzi».

S

Arezzo sogna insieme ai suoi LeoniI Lions Hockey sono a un passo da una salvezza che in molti dicevano impossibile

di Marco

Cavini

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ue titoli italiani conquista-ti in due soli giorni: il Circolo Schermistico Aretino centra uno storico bis tricolore e diven-ta il dominatore assoluto della

scherma giovanile femminile. Il fine setti-mana di gloria ha preso il via sabato 19 febbraio, a Foligno, dove la squadra are-tina, capitanata da Camilla Rossi e for-mata da Aurora Ciabatti, Lucia Virginia Lorito e Sofia Polvani ha sbaragliato tutte le formazioni avversarie e si è aggiudica-ta il titolo nel Fioretto Under 14. Superati i primi turni, le schermitrici aretine hanno affrontato in semifinale il Padova, chiu-dendo l’incontro sul punteggio di 36 a 21 e volando in finale; l’ultimo ostacolo pri-ma del tricolore è stato il Club Scherma Torino, avversario liquidato in una finale

senza storia con un nuovo 36-21. Il giorno successivo, non paghe

del primo titolo, le stesse Rossi, Lorito e Ciabatti sono partite alla volta di Pisa per affrontare il cam-pionato italiano di Spada, una gara che si è rivelata più difficile e con qualche momento di difficol-tà, complice anche la stanchez-za per gli sforzi del giorno prece-dente. La chiave di volta della gara è stata quando, nell’assalto valido per l’accesso in semifina-

le, Rossi ha saputo rimontare da uno svantaggio di 35 a 32 portandosi fino a 36 a 35 e facendo proprio il match. Da questo momento le ragazze hanno ri-trovato morale e convinzione e hanno avuto facile gioco sia in semifinale che in finale, sconfiggendo rispettivamen-te Vercelli e Milano e portando in città il secondo titolo italiano.

«Sono state due vittorie eccezio-nali – afferma il maestro Alessandro Nespoli. – Se nel Fioretto eravamo i grandi favoriti, nella Spada non ci sa-remmo mai aspettati questa vittoria e anzi, visti gli impegni e la stanchezza del giorno precedente, non eravamo nemmeno convinti di partecipare: la vittoria ha rappresentato una sorpresa incredibile per tutti».

Questa doppia impresa, condotta magistralmente dai maestri Nespoli e Jacopo Peruzzi, conferma Arezzo come una delle nuove capitali della scherma italiana: in Italia non c’è nes-suno forte come le giovani atlete del Circolo Schermistico Aretino.

1924 FEBBRAIO 2012

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Due titoli italiani in due giorni: le ragazze del Circolo Schermistico Aretino non hanno rivali

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20 24 FEBBRAIO 2012

l segreto alla base dei successi dell’Arezzo Karate? Un gruppo di tecnici estremamente qualificati che ogni giorno, con passione e impegno, dedica il proprio tempo libero all’insegnamento del karate e alla crescita degli atleti della società aretina. Sono proprio i tecnici la linfa da cui germogliano i campioni dell’Arezzo Karate, atleti che di anno in anno riescono ad arricchire il palmarès della società con nuovi titoli italiani e nuove convocazioni in Nazionale.

«Tutti i risultati dell’Arezzo Karate nascono dal lavoro dei nostri tecnici – afferma il direttore tecnico Alessandro Balestrini. – La nostra società può fare affidamento su otto tecnici federali che quotidiana-mente lavorano sul campo e permettono ai nostri atleti di crescere. Il valore dei nostri tecnici è confermato dal fatto che molti di loro sono inseriti anche in ruoli tecnici o dirigenziali, a livello regionale o nazionale: questo per la nostra società è un ulteriore motivo di orgoglio».

Lo staff tecnico si divide tra Arezzo, sede dell’Arezzo Karate, Bibbiena e Rassina, dove si allena l’Accade-mia Karate Casentino, una società affiliata a quella del capoluogo e che si occupa del settore preagoni-stico. Alla guida del pool tecnico c’è Balestrini, maestro VI dan che segue gli agonisti avanzati dell’Arezzo Karate e che, dal febbraio 2009, è anche allenatore della Nazionale italiana di Kumite (Combattimento).

Ad Arezzo allena anche Enrico Pelo, maestro V dan che si occupa sia degli agonisti intermedi e avanzati che dei principianti e che, a livello regionale, riveste l’importante ruolo di direttore dei Centri Tecnici. Accanto a Pelo, nella gestione dei principianti e degli intermedi, ha un ruolo chiave l’istruttore IV dan Michele Luttini. A seguire il settore Kata (Forma) è invece Loriano Martini, maestro VI dan che allena Michela Pezzetti, uno dei perni della Nazionale italiana. Spostandoci in Casentino, il settore giovanile di Rassina (dalla preago-nistica agli Esordienti) è curato dall’allenatore III dan Luca Boldrini e da Enzo Bertocci che, oltre a essere istruttore V dan, riveste anche un importante ruolo dirigenziale come presidente del settore Karate del Comitato Regionale Toscano.

Chiudono questa squadra l’allenatore III dan Vincenzo Vella e l’allenatore II dan Marco Mencattini, due tecnici che si oc-c u p a n o della pa-lestra di Bibbiena.

I successi dell’Arezzo Karate? Tutto merito di uno staff tecnico di indiscusso valore

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