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ARPA SEDE CENTRALE
Istruzione Operativa
Cod.: I.O. SL. 004
Settore Attività Produttive e Controlli
Revisione: 05
Data emissione: vedi cartiglio in
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VERIFICHE ISPETTIVE SU AUTORIZZAZIONI INTEGRATE AMBIENTALI (AIA) PER AZIENDE RIENTRANTI NELLE CATEGORIE DELL’ALL. VIII ALLA PARTE SECONDA TITOLO III bis
DEL D.LGS. 152/06 E S.M.I. (AD ESCLUSIONE DELLE ATTIVITA DI CUI AL PUNTO 6.6 e AIA NAZIONALI)
INDICE
1 SCOPO ...................................................................................................................................................... 3 2 RIFERIMENTI ............................................................................................................................................ 3 2.1 Riferimenti Esterni...................................................................................................................................... 3 2.2 Riferimenti Interni ....................................................................................................................................... 4 2.3 Abbreviazioni ............................................................................................................................................. 4 3 CAMPO DI APPLICAZIONE, FINALITA’ E CRITERI ............................................................................... 5 4 DIAGRAMMA DI FLUSSO ........................................................................................................................ 7 5 PREPARAZIONE DELLA VERIFICA ISPETTIVA ORDINARIA ............................................................ 10 6 CONDUZIONE DELLA VERIFICA ISPETTIVA ORDINARIA PRESSO L’AZIENDA ............................ 11 6.1 Prima fase verifica ispettiva ..................................................................................................................... 11 6.2 Seguito della verifica ispettiva ................................................................................................................. 12 6.3 Verbali delle attività svolte ....................................................................................................................... 12 6.4 Riunione conclusiva con l’azienda ........................................................................................................... 13 7 STESURA DELLA RELAZIONE CONCLUSIVA .................................................................................... 13 8 TRASMISSIONE RELAZIONE CONCLUSIVA E AGGIORNAMENTO DI VISPO-IPPC ....................... 14 9 ALLEGATI ............................................................................................................................................... 15
Funzione e Nome
Compilata da
Fabio Colonna
Verificata da RUO Attività Produttive Emma Porro
Verifica RSPP Oriano Tagliabue
Verifica CODIGEN DOP – DTS
Condivisione CODISE DS/DDP
Approvata DS Attività Produttive e Controlli Maria Teresa Cazzaniga
Visto per l’emissione RSGQ A - Carla Piras
Rev. Data Descrizione
0 04/06/2010 Prima Emissione
01
16/03/2011
Aggiornamento dei riferimenti normativi alla luce delle modifiche al testo unico e
abrogazione del D. lgs. 59/2005.
Modificati moduli:
MO.SL.028 - Comunicazione al gestore dell’impianto di avvio verifica ispettiva
MO.SL.029 - Verbale di verifica ispettiva – incontro preliminare
MO.SL.031 - Verbale di verifica ispettiva - riunione conclusiva
MO.SL.032 – Relazione finale
02
16/12/2011
Aggiornamento Istruzione Operativa anche a seguito di specifico audit del
processo IPPC da cui sono emersi suggerimenti per il miglioramento del
processo di ispezione degli stabilimenti soggetti ad Autorizzazione Iintegrata
Ambientale.
La presente IO sostituisce le IO esistenti in materia di verifiche ispettive IPPC:
IO BS 056 e i relativi moduli.
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03 21/06/2013
La procedura era stata validata in CODISE il 15/12/2011.
Aggiornamento alla nuova normativa regionale. Revisione modulo MO.SL.028.
04
06/08/2014
Aggiornamento alla normativa relativa al codice di comportamento dei
dipendenti pubblici. Inserimento modulo MO.SL.057 per dichiarazione conflitto
di interessi. Aggiunto riferimento al Regolamento EMAS e relativi
approfondimenti in merito alla visita ispettiva.
Eliminato il MO.SL.028 sostituito da fac-simile in allegato 1.
Aggiornamento normativo D.Lgs.46/2014
05 Corrisponde alla data di emissione riportata
nel cartiglio approvativo alla fine
del documento
Aggiornamento modalità di ispezione in seguito all’applicazione del SSPC
(sistema di supporto alla programmazione dei controlli) nella definizione della
programmazione regionale
Eliminazione modulo MO.SL.029. Revisione modulo MO.SL.030 e MO.SL.032
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1 SCOPO
Scopo dell’istruzione operativa è quello di definire le modalità per lo svolgimento delle verifiche ispettive presso gli impianti soggetti alla normativa IPPC ed in possesso di Autorizzazione Integrata Ambientale, ai sensi del D.Lgs. 152/06 -Titolo III bis - e della raccomandazione 2001/331/CE. La verifica ispettiva rappresenta un momento dell’intero processo di gestione delle ispezioni, in accordo con quanto riportato nella Linea Guida Controlli di ARPA (vedi riferimenti interni) e con la pianificazione dei controlli effettuata secondo quanto previsto dall’art. 29-decies, comma 11-bis e 11 ter, del D.Lgs.152/06 e smi che comprende:
1. la pianificazione dei controlli;
2. la gestione dei controlli di competenza dei gestori (autocontrollo);
3. le ispezioni ambientali);
4. il reporting sull’attività.
L’organizzazione e le modalità di svolgimento delle verifiche ispettive devono garantire i seguenti requisiti:
1. adeguata periodicità;
2. diffusione sul territorio;
3. effettività (non solo controllo documentale);
4. imparzialità.
2 RIFERIMENTI
2.1 Riferimenti Esterni
D.lgs. 152 del 3/4/2006 e s.m.i. – come modificato da D.lgs 46 del 04/03/2014 – Parte Seconda - Titolo III bis: “L’autorizzazione integrata ambientale”.
Raccomandazione 2001/331/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 4 Aprile 2001, che stabilisce i criteri minimi per le ispezioni ambientali negli Stati membri.
D.g.r. 4626 del 28/12/2012: Determinazione delle tariffe da applicare alle istruttorie e ai controlli in materia di Autorizzazioni integrate Ambientali (art.9 c.4 DM 24/04/2008).
Norma ISO 9001.
Norma ISO 14000.
Legge Regionale n.16/1999 istitutiva di ARPA e s.m.i.
Legge 7 agosto 1990, n. 241 s.m.i. (L. 6 novembre 2012, n. 190)
Regolamento CE n. 1221/2009 sull’adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS). Best Available Techniques Reference Document (Bref) e Best Available Tecniques (BAT) per i singoli settori pubblicate sul sito http://eippcb.jrc.ec.europa.eu/reference/
D.g.r. 3151 del 18/02/15 – Metodologie per la predisposizione ed approvazione del piano di ispezione ambientale presso le installazioni soggette ad AIA in Lombardia
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2.2 Riferimenti Interni
Manuale Qualità ARPA Lombardia
Linea Guida Controlli ARPA – (LG.SL.003)
SSPC – sistema di supporto alla programmazione dei controlli – Version 1.0 del 17-11-2014 – “ Il modello: algoritmo e manuale d'uso”
SSPC – sistema di supporto alla programmazione dei controlli – Version 1.0 del 17-11-2014 – “ Definizione ed algoritmi dei parametri aziendali e territoriali”
2.3 Abbreviazioni
ABBREVIAZIONE DESCRIZIONE
A.C. Autorità Competente
AIA Autorizzazione Integrata Ambientale
AIDA Applicativo Integrato di Autocontrollo per le aziende IPPC
AT Allegato Tecnico
UDA Ufficio d’Ambito
BAT-MTD Best Available Tecniques- Migliore Tecniche Disponibili
G.I. Gruppo Ispettivo (comprensivo di RTO)
IPPC Integrated Pollution Prevention and Control
MO Modulo
MUD Modello Unico di Dichiarazione
PMC Piano di Monitoraggio e Controllo
E-PRTR European Pollution Release and Transfer Register
RP Responsabile Procedimento
RTO Referente Tecnico Organizzativo
SSPC Sistema per il Supporto alla Programmazione dei Controlli
V.I. Verifica Ispettiva
VISPO- IPPC Visite Ispettive On line per le aziende IPPC (applicativo)
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3 CAMPO DI APPLICAZIONE, FINALITA’ E CRITERI
Campo di applicazione La presente istruzione operativa si applica ogni qualvolta venga iniziata un’ispezione ambientale di complessi IPPC industriali e di gestione rifiuti (esclusi gli allevamenti Cat. 6.6 a), b), c)), ubicati sul territorio lombardo. Riguarda le ispezioni ambientali inerenti l’attività ordinaria e quella straordinaria, in accordo con quanto riportato nella Linea Guida Controlli ARPA e ai documenti tecnici per la corretta esecuzione dei controlli per specifica matrice ambientale. Attività ordinaria: rientra nella pianificazione delle ispezioni IPPC per il territorio lombardo, Pianificazione dell’attività ordinaria: la pianificazione è predisposta da ARPA con l’utilizzo del Sistema di Supporto alla Programmazione dei Controlli (SSSPC) e proposta alla Regione che con apposito decreto annualmente la valida. Attività straordinaria: attività che non può essere oggetto di pianificazione e programmazione e che richiede spesso tempestività di intervento a seguito di un particolare evento. Finalità Attività ordinaria: L’attività ordinaria ha la finalità di accertare:
a) il rispetto delle condizioni dell'autorizzazione integrata ambientale; b) la regolarità dei controlli a carico del gestore, con particolare riferimento alla regolarità delle misure e dei dispositivi di prevenzione dell'inquinamento nonché al rispetto dei valori limite di emissione; c) che il gestore abbia ottemperato ai propri obblighi di comunicazione e in particolare che abbia informato l'autorità competente regolarmente e, in caso di inconvenienti o incidenti che influiscano in modo significativo sull'ambiente, tempestivamente dei risultati della sorveglianza delle emissioni del proprio impianto.
Ha inoltre la finalità di:
1. sensibilizzare il gestore al raggiungimento della conformità all’AIA ed all’ottimizzazione dell’attività di autocontrollo;
2. valutare l’efficacia e l’adeguatezza dell’AIA e in particolare del Piano di Monitoraggio e Controllo (indicato in seguito PMC) ; si intende con PMC – che è parte integrante dell’ AIA - l’insieme delle attività che l’azienda effettua a livello di monitoraggio e dei relativi controlli, anch’essi programmati e attuati autonomamente dal Gestore, pertanto intesi come auto-controllo;
3. acquisire informazioni che, insieme a quelle derivanti dall’autocontrollo, saranno riportate nella relazione finale;
4. alimentazione del processo del “miglioramento continuo” dei contenuti ambientali delle autorizzazioni.
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Attività straordinaria: Viene effettuata quando i dati disponibili dell’autocontrollo e dei controlli ordinari già condotti non sono sufficienti a dare risposte in caso di:
1. reclami ambientali significativi e/o pertinenti e comunque opportunamente documentati; 2. specifiche problematiche locali; 3. particolari problematiche legate a specifiche categorie di impianto; 4. necessità di acquisizione di ulteriori informazioni ambientali; 5. gravi incidenti ambientali, inconvenienti o inadempienze; 6. istruttoria per il rilascio dell’AIA e/o per modifiche sostanziali; 7. necessità di verifica che il gestore abbia adottato adeguate misure prescritte a seguito del
controllo ordinario (adozione delle modifiche sostanziali); 8. necessità di valutazione della conformità di singoli interventi (es. messa a regime di un
impianto, di parte di esso o di un nuovo sistema di abbattimento); 9. richiesta da parte dell’Autorità Giudiziaria; 10. richiesta da parte dell’Autorità Competente.
Criteri generali Attività ordinaria : è prevista nell’AIA, la periodicità è stabilita dalla programmazione regionale ai sensi dell’art. 29 decies, comma 11 ter. Tale attività riguarda l’intero complesso; nel caso di impianti più volte verificati, la visita ispettiva in loco può essere principalmente indirizzata alla matrice/attività gestionale più rilevante da un punto di vista ambientale, tenendo conto anche del peso degli indicatori nella definizione dell’indice di rischio da parte del SSPC in fase di programmazione annuale; le indagini da svolgere e il relativo grado di approfondimento vengono preventivamente definiti sulla base di valutazioni riguardanti i potenziali impatti del complesso sull’ambiente e gli esiti delle precedenti verifiche ispettive. I costi dell’attività ordinaria sono a carico del gestore dell’azienda e soggetti a tariffazione in accordo alla normativa regionale vigente, tenendo presente le riduzioni ivi indicate che, tra le altre, prendono in considerazione la registrazione EMAS. Attività straordinaria: può riguardare singoli aspetti o ben definite parti del complesso ed è finalizzata a rispondere ad una specifica richiesta pervenuta ad ARPA dall’Autorità Competente, o anche intrapresa direttamente da ARPA per verificare particolari attività (ad esempio assistere alle verifiche in campo effettuate dal Gestore su uno SME). I costi dell’attività straordinaria non sono a carico del gestore e rimangono in capo ad ARPA, qualora eseguiti d’iniziativa, o all’Autorità Competente nei casi previsti dal comma 4. dell’articolo 29 - decies del D.Lgs 152/06 e s.m.i.
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4 DIAGRAMMA DI FLUSSO
4.1 Diagramma inizio, conduzione e conclusione dell’ispezione ambientale – attività ordinaria:
PROGRAMMAZIONE DELLA VISITA ISPETTIVA
sulla base della pianificazione
Preparazione visita con la definizione :
degli aspetti da controllare
degli eventuali campionamenti da effettuare
della disponibilità della strumentazione ed eventuali analisi di laboratorio
del materiale da far predisporre al Gestore .
della composizione del gruppo ispettivo,
della tariffa ai fini dell’emissione della nota provvisoria.
Comunicazione al Gestore, all’Autorità Competente, al Comune e al Gestore del Servizio Idrico Integrato. 1_data inizio verifica, 2_indicazione del RTO ARPA 3_ predisposizione da parte del gestore della documentazione necessaria 4_Richiesta al Gestore del nominativo del Referente IPPC per l’azienda.
Eventuali richieste di informazioni al gestore, al Comune, all’Autorità Competente
Incontro col Gestore: Illustrazione modalità di svolgimento della
verifica
Verifica ispettiva secondo quanto definito nel
corso del primo sopralluogo
Valutazione degli esiti dell’autocontrollo
Confronto e coordinamento fra i componenti del GI e stesura della relazione conclusiva
Eventuale confronto con gli esiti dei campionamenti ed analisi eseguiti
Esame della documentazione
Decreto AIA
Progetti e interventi richiesti in AIA
Esiti autocontrollo
Ultima dichiarazione disponibili E- PRTR e MUD
Comunicazione dell’azienda di adeguamento all’AIA e/o richieste di proroghe
Successive comunicazioni di variazioni amministrative e/o tecniche
Precedenti controlli
Validità delle eventuali certificazioni ambientali e utilizzo della relativa documentazione SGA per quanto di utilità ai fini dell’ispezione.
In alcuni casi specifici, valutati preventivamente dal GI, la visita può essere effettuata senza preventiva comunicazione al Gestore e agli altri Enti
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Riunione conclusiva con l’azienda: presentazione e discussione degli esiti
(possibilità di invio preliminare della relazione conclusiva)
La riunione conclusiva è obbligatoria nel caso di prima visita o se si siano evidenziate
inottemperanze o gravi criticità
Trasmissione relazione conclusiva a:
Ditta
Autorità competente
Comune
Ufficio d’Ambito
Eventuali altri Enti
Aggiornamento data base VISPO- IPPC contemporaneamente alla esecuzione delle
varie fasi
Eventuale trasmissione di nota separata:
all’Autorità Giudiziaria all’Autorità Competente
Relazione conclusiva
Pianificazioni eventi successivi ai fini della verifica della risoluzione di criticità emerse dalla visita ispettiva
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4.2 Diagramma inizio, conduzione e conclusione dell’ispezione ambientale – attività straordinaria:
Reclamo Grave incidente
Valutazioni dell’agenzia Richieste dell’AC
Comunicazioni dell’azienda di esecuzione di interventi
Richieste della Magistratura
Preparazione visita con la definizione:
Degli aspetti da controllare
Del materiale da far predisporre al Gestore al momento della visita
Degli eventuali campionamenti da effettuare
Della composizione del gruppo ispettivo
Esame della documentazione:
Decreto AIA
Esiti autocontrollo
Precedenti controlli
Documentazione SGA se pertinente allo scopo
Relazione / nota esplicativa
Conduzione verifica ispettiva
Relazione conclusiva
Trasmissione relazione conclusiva a:
Ditta
Autorità competente
Comune
Autorità Ambito Ottimale
Eventuali altri Enti
Eventuale trasmissione di
nota separata: all’Autorità Giudiziaria
all’Autorità Competente
Aggiornamento data base VISPO- IPPC contemporaneamente alla esecuzione delle varie fasi Pianificazione eventi successivi ai fini risoluzione criticità
Valutazione di merito/decisione
Pianificazione eventi successivi ai fini risoluzione criticità
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5 PREPARAZIONE DELLA VERIFICA ISPETTIVA ORDINARIA
Individuata l’azienda da controllare in base al piano ed al calendario di controllo, predisposto ad inizio anno, la preparazione della visita per ogni complesso IPPC viene effettuata in base:
a. ai contenuti dell’AIA (criticità, prescrizioni, progetti ed interventi richiesti, PMC), b. agli esiti ed alle valutazioni dell’autocontrollo, c. all’ultima dichiarazione E-PRTR (ex INES), d. alle comunicazioni di adeguamento, ai precedenti controlli; alle eventuali procedure del
SGA qualora siano utili all’approfondimento di particolari criticità e. relativamente alla verifica ispettiva da effettuare.
Per le Aziende già oggetto di più di una verifica ispettiva l’attività preparatoria serve anche a definire l’eventuale area/matrice principale da sottoporre a controllo in loco; in tal senso è utile, per un primo indirizzo valutare l’impatto dell’azienda tramite gli indicatori di rischio risultanti dall’utilizzo dell’SSPC. Vengono definiti:
1. la composizione del gruppo di controllo (definita di seguito gruppo ispettivo G.I.) 2. il programma della verifica e in particolare:
gli aspetti da controllare
gli eventuali campionamenti da eseguire (predisposizione di strumentazione e le analisi di laboratorio)
il tempo previsto
la tariffa applicata Fermo restando i concetti generali esposti nella “Linea Guida Controlli ARPA” circa la gestione di una attività ispettiva (e ai documenti tecnici ad essa connessi), si ritiene utile precisare che gli eventuali controlli analitici saranno programmati e attivati qualora se ne riscontri la necessità sulla base
delle attività di controllo svolte
della valutazione critica degli autocontrolli eseguiti nell’ambito del P.M.C. e della valutazione degli eventuali documenti prodotti in seno al SGA.
di criticità già note relative al ciclo tecnologico Indicativamente 5 giorni prima della V.I. viene inviata al gestore dell’azienda controllata comunicazione della visita ispettiva (fac-simile in allegato 1), Tale comunicazione viene inviata anche :
- al Comune (Amministrazione comunale in cui è ubicato l’impianto); - all’Autorità Competente; - all’Ufficio d’Ambito e al Gestore del Servizio Idrico Integrato;
contiene le seguenti informazioni: - data inizio verifica ispettiva; - richiesta del materiale da far predisporre al gestore (*); - - nominativo dell’RTO ARPA per la Verifica Ispettiva ;
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e la richiesta di conferma del nominativo della figura aziendale di riferimento per l’IPPC e del relativo indirizzo e-mail, nonché la richiesta del nominativo del soggetto aziendale in possesso delle deleghe in materia ambientale. (*) IN RELAZIONE ALLA DOCUMENTAZIONE DA RICHIEDERE ALL’AZIENDA, E’ NECESSARIO
VERIFICARE PRELIMINARMENTE QUANTO GIA’ A DISPOSIZIONE PRESSO L’AC E/O IL
DIPARTIMENTO ARPA.
In caso di criticità note, è possibile, previa valutazione del GI, iniziare la visita ispettiva senza dare preventiva comunicazione al Gestore. L’RTO è la figura, individuata di volta in volta dal Responsabile del Procedimento, avente il compito di coordinare il lavoro del G.I. e di tenere i contatti con l’Azienda nel corso della verifica ispettiva.
La composizione del GI è a cura del responsabile del procedimento e viene definita
tenendo in considerazione i seguenti fattori:
posizione ricoperta dal personale in ARPA;
ruolo ricoperto nel GI;
curriculum professionale, specifiche competenze possedute;
curriculum formativo omogeneo alle registrazioni contenute nel fascicolo personale del
funzionario
necessità di ruotare i componenti del GI
necessità di prevedere GI diversi per verifiche successive alla stessa installazione
Il GI potrà avere al massimo una persona che ha già fatto parte del team istruttorio per
quella installazione. Si considera ottemperata questa regola nel caso l’istruttoria
effettuata dal componente del G.I. risalga a più di tre anni prima
La costituzione dei GI dovrà essere predisposta all’inizio dell’anno, non appena
disponibile il piano dei controlli regionale. In occasione della comunicazione, da parte del
responsabile di procedimento, del piano dei controlli ai funzionari individuati e della
relativa assegnazione allo specifico GI, l’eventuale sussistenza di situazioni di conflitto di
interesse dovranno essere comunicate dal funzionario al proprio responsabile mediante il
fac-simile (MO.SL.057).
6 CONDUZIONE DELLA VERIFICA ISPETTIVA ORDINARIA PRESSO L’AZIENDA
6.1 Prima fase verifica ispettiva
All’inizio della verifica ispettiva l’RTO:
presenta il gruppo ispettivo; tale gruppo è costituito dai funzionari ARPA comunicati per la prima giornata di ispezione (ove possibile tutti presenti a questo incontro.
Le presenze dei singoli membri alle successive verifiche saranno organizzate in funzione dello svolgimento delle singole fasi.
nel caso si tratti del primo controllo, illustra le finalità della Verifica Ispettiva, facendo esplicito riferimento alla normativa nazionale (D.Lgs 152/06 smi – Titolo III bis) e all’ AIA rilasciata all’azienda e comunica al Gestore dell’installazione la modalità di conduzione della V.I.
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presenta i contenuti della V.I., concordando l’organizzazione delle fasi di verifica e acquisendo i nominativi del personale messo a disposizione
chiede al Gestore di illustrare gli esiti dell’autocontrollo in funzione dei risultati attesi dall’AIA e di fare una valutazione sull’efficacia dello stesso, mettendo a disposizione di ARPA la documentazione relativa, quando non già disponibile, compresa quella dell’eventuale SGA.
Le informazioni acquisite sono riportate nel verbale di visita ispettiva (MO.SL.030) redigere alla fine dell’incontro preliminare il verbale (MO.SL.029). Il RTO ha inoltre il compito di valutare se sono necessari interventi specialistici (quali ad esempio verifiche sui microcontaminanti).
6.2 Seguito della verifica ispettiva La V.I. può articolarsi in diverse giornate; la durata dell’intera V.I. dipende dalla contemporaneità o meno delle diverse fasi, dalla realtà aziendale, dal piano di controllo oltre che dal fatto che la V.I. sia focalizzata su un solo aspetto/matrice, dalla complessità degli impianti, dalle criticità emerse in fase istruttoria o del precedente controllo, dagli esiti dell’autocontrollo. Durante le giornate di V.I., il G.I. condurrà le seguenti attività (con verifiche anche a campione ove applicabili):
verifiche di tipo amministrativo (ad es., compilazioni di registri richiesti nei PMC, procedure richieste con l’AIA …);
rispondenza dell’installazione con quanto riportato nelle planimetrie agli atti (ubicazione punti emissione, rete idrica, aree di stoccaggio materie prime, prodotti finiti e rifiuti);
verifiche a campione dei dati inseriti in AIDA;
verifica impiantistica di realizzazione degli interventi prescritti in AIA;
verifica delle prescrizioni previste dall’AIA;
verifica dello stato di applicazione delle MTD principali (stato di applicazione dichiarato dall’azienda e adeguamenti richiesti con l’AIA);
verifica dell’installazione e del funzionamento degli apparecchi di misura (ad es. contatori, misuratori, ecc.) o di controllo (autocampionatori);
eventuali effettuazione di misure e di prelievi con riferimento all’AIA e in particolare al PMC.
Nel caso l’Azienda sia stata più volte oggetto di verifiche ispettive, la visita in loco può essere mirata alla verifica più approfondita di specifiche fasi del processo produttivo che producono gli impatti più negativi sull’ambiente o della matrice più impattante (si veda risultato analisi SSPC); oltre che naturalmente delle modifiche, sostanziali o meno, autorizzate e delle criticità emerse durante i precedenti controlli.
6.3 Verbali delle attività svolte
Alla fine di ogni giornata di sopralluogo o comunque alla conclusione di ogni indagine per matrice svolta in azienda, il RTO redige un verbale (MO.SL.030).
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VERIFICHE ISPETTIVE SU AUTORIZZAZIONI INTEGRATE AMBIENTALI (AIA) PER AZIENDE RIENTRANTI NELLE CATEGORIE DELL’ALL. VIII ALLA PARTE SECONDA TITOLO III bis
DEL D.LGS. 152/06 E S.M.I. (AD ESCLUSIONE DELLE ATTIVITA DI CUI AL PUNTO 6.6 e AIA NAZIONALI)
Nel verbale, oltre a quanto raccolto durante la prima fase della verifica ispettiva (paragrafo 6.1) devono essere presenti almeno i seguenti elementi:
nomi dei componenti del G.I. e del RTO presenti nella giornata e relative fasi seguite;
nomi e qualifiche delle figure aziendali che hanno partecipato alla V.I. e fasi da loro seguite. Tra questi nomi, deve risultare il nome del Gestore dello stabilimento, in quanto titolare dell’AIA, e, se non presente, il nome del suo rappresentante;
elenco delle attività e delle verifiche condotte nella giornata;
eventuali prelievi e misure effettuate;
documentazione acquisita, specificando se in digitale o cartaceo;
ora di inizio e di conclusione dei lavori ed eventuale data del successivo sopralluogo;
particolari comunicazioni per le giornate successive;
eventuali modifiche del programma di verifica;
firma del RTO e del referente IPPC dell’azienda.
6.4 Riunione conclusiva con l’azienda
Il GI si riunisce per comunicare al Gestore gli elementi che saranno oggetto della relazione finale; l’RTO annoterà sul verbale di riunione conclusiva (MO.SL.031) eventuali osservazioni espresse dal Gestore. Nel caso si tratti della prima visita la riunione conclusiva è un momento importante della V.I. dato che è in questa sede che devono essere discusse le criticità, ma anche i punti di forza e le eventuali possibilità di miglioramento dell’Azienda. E’ un momento di discussione e non di semplice elencazione di risultati di verifiche analitiche e no. E’ possibile inviare la relazione finale in bozza alla azienda prima dell’incontro finale, per agevolare e rendere più concreto ed operativo tale incontro. Ciò potrebbe anche contribuire ad abbreviare i tempi del procedimento. In caso di aziende già oggetto di controlli e per cui non si sono riscontrate criticità, tuttavia, è possibile evitare questa fase, anticipando la discussione all’ultima giornata di sopralluogo.
7 STESURA DELLA RELAZIONE CONCLUSIVA
Il RTO con il G.I. o un suo sottogruppo predispone la relazione conclusiva (MO.SL.032). Nella relazione vanno riportati
tutti i riscontri visionati in fase di sopralluogo, l’elaborazione degli eventuali esiti analitici e l’interpretazione degli stessi;
gli eventuali elementi critici riscontrati rispetto sia a problematiche di tipo impiantistico/gestionale sia derivanti dal contesto territoriale in cui l’azienda è inserita;
le inottemperanze a quanto prescritto in AIA riscontrate ; queste possono dare origine a proposte di assunzione di provvedimenti di diffida/sospensione da parte della Autorità
Competente; in tale contesto vengono avanzate proposte di risoluzione e tempi di adeguamento basate su valutazioni tecniche;
contestazione di sanzioni amministrative;
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segnalazione all’Autorità Giudiziaria
le proposte all’Autorità Competente di modifiche da inserire in AIA, quali ulteriori raccomandazioni e/o prescrizioni oppure revisione/integrazione di alcuni punti;
gli eventuali punti di miglioramento su cui l’azienda dovrebbe agire ovvero gli interventi che ARPA suggerisce direttamente all’azienda al fine di migliorare le performance ambientali, ad esempio l’applicazione di nuove BAT.
La relazione conclusiva deve essere firmata dal GI e dal Responsabile del Procedimento, individuato nell’ambito del Dipartimento, e/o dal R.U.O. APC.
8 TRASMISSIONE RELAZIONE CONCLUSIVA E AGGIORNAMENTO DI VISPO-IPPC
La relazione conclusiva è inviata a: Gestore, Autorità Competente, Comune, Ufficio d’ Ambito e, secondo le valutazioni del caso, anche ad eventuali altri Enti, entro due mesi dall’ultima giornata di visita in loco (art.29 decies, comma 5, D.Lgs. 152/06 e smi) In caso siano state riscontrate violazioni (di natura penale/amministrativa), si procede alla trasmissione con nota separata
all’Autorità Giudiziaria, in caso di segnalazione di notizia di reato;
all’Autorità Competente, in caso di violazione amministrativa, previo invio di verbale di accertamento e contestazione al Gestore dell’Installazione..
Il Responsabile del Procedimento assicura che tutti i dati relativi alle ispezioni e la relazione conclusiva siano archiviati nell’apposito sistema informatico di gestione dei controlli (applicativo VISPO-IPPC). In particolare va curato l’aggiornamento almeno delle seguenti informazioni e di tutte quelle che
verranno rese obbligatorie:
l’anagrafica dell’azienda oggetto di ispezione, completa di tutti i dati. Se non fosse
possibile inserire queste informazioni in VISPO-IPPC direttamente dal Dipartimento, è
necessario inviare una e-mail l’indirizzo [email protected] con i dati aziendali, il
codice attività IPPC della Ditta. Dovranno inoltre essere comunicati eventuali variazioni
rispetto a quanto già inserito nel database (ad esempio cambi di ragione sociale e/o
volture);
l’autorizzazione AIA rilasciata all’azienda (almeno numero dell’atto);
il tipo di verifica (ordinaria o straordinaria);
la data di trasmissione della lettera di inizio, data sopralluogo, data conclusione e data
trasmissione rapporto conclusivo;
caricamento della relazione finale e relativa documentazione utilizzata per il controllo;
eventuali criticità o difformità;
eventuali segnalazioni e/o sanzioni amministrative.
Ai fine della contabilizzazione della verifica ispettiva per il raggiungimento degli obiettivi è
necessario effettuare almeno tale compilazione.
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9 Allegati
Allegato 1 – fac simile Comunicazione al gestore dell’impianto di avvio verifica ispettiva MO.SL.030 – verbale di verifica ispettiva – attività svolte MO.SL.031 - Verbale di verifica ispettiva - riunione conclusiva MO.SL.032 – Relazione finale MO.SL.057 – Dichiarazione conflitto di interessi
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Allegato 1 Prot. n. <Luogo>, <Data>
Prat. n. Al Gestore della Ditta <Ragione sociale> <Indirizzo> <Comune>, <Provincia>
Al Sindaco del Comune di <Comune>
Anticipata a mezzo fax e p.c. Alla Provincia di <Provincia>
All’Ufficio d’Ambito Al Gestore del Servizio Idrico Integrato
Oggetto: Visita Ispettiva presso l’Azienda <Ragione Sociale> ubicata in Comune di <Comune> (<Provincia>) - Incontro preliminare
Autorizzazione Integrata Ambientale n. … del …
D.Lgs. 3 aprile 2006 n. 152 e s.m.i.
In accordo con quanto previsto dal piano regionale dei controlli di cui alla ....inserire n° atto regionale …. è stata programmata la verifica ispettiva di cui all’oggetto al fine di accertare il rispetto delle condizioni previste dall’Autorizzazione Integrata Ambientale.
Si comunica pertanto che in data <gg-mm-aaaa>, a partire dalle ore <xxxx>, presso codesto insediamento avrà luogo l’incontro preliminare con cui sarà avviata la verifica ispettiva dell’AIA.
All’incontro parteciperà il Gruppo Ispettivo di ARPA Lombardia ed è richiesta la presenza del Gestore e del responsabile IPPC di codesta Azienda.
Il Gruppo Ispettivo sarà costituito da tecnici di ARPA Lombardia, che svolgeranno l’attività di verifica del rispetto delle condizioni stabilite dall’AIA, attraverso analisi di documenti e registri, visita dello stabilimento, misure e campionamenti, svolte in una o più giornate successive. Si richiede al gestore di:
tenere a disposizione una planimetria aggiornata relativa alla destinazione delle aree interne allo stabilimento, alle emissioni in atmosfera, alla rete e agli scarichi idrici, alle aree di stoccaggio rifiuti. Qualora siano occorse modifiche rispetto alla situazione descritta nell’Allegato Tecnico all’AIA, la nuova planimetria deve evidenziare i cambiamenti avvenuti;
fornire anticipatamente, se non già inseriti in AIDA, i dati aggiornati su:
o produzione effettiva;
o consumi idrici;
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o consumi energetici;
riferiti al periodo compreso tra il <data> e il <data>;
assicurare che l’accesso ai punti di prelievo delle emissioni idriche e in atmosfera, nonché di lettura sia a norma di sicurezza;
confermare il nominativo del referente IPPC dell’Azienda o comunicare gli estremi dell’eventuale nuovo referente (telefono e e-mail), nonché il nominativo del soggetto aziendale in possesso delle deleghe in materia ambientale.;
illustrare durante l’incontro preliminare gli esiti dell’autocontrollo effettuato.
Si coglie l’occasione per chiedere al Comune di < indicare Comune> di indicare se, dalla data di rilascio del Decreto AIA,
è variato il PRG (o PGT) comunale
è stato adottato un nuovo Piano di Zonizzazione Acustica
è stato individuato il reticolo idrico minore e il relativo Regolamento di Polizia idraulica che possa avere inerenza col sito
Si ricorda che, ai sensi dell’art. 33 comma 3-bis del D.Lgs. 152/06 smi, gli oneri relativi ai controlli sono posti a carico dei soggetti gestori in base ad apposito tariffario; a riguardo si fa presente che la tariffa relativa al controllo in base a quanto riportato al paragrafo E Parte 2 della d.g.r. 4626 del 28/12/12 sarà così ripartita:
Tariffa fissa : indicare l’importo (calcolato in base alla Tabella L del par. E Parte 2 della d.g.r. 4626 del 28/12/12)
Tariffa analisi (eventuale) calcolata in base alle analisi effettuate applicando le tariffe indicate all’All. V del d.m. 24 aprile 2008; la tariffa non potrà in ogni caso superare l’importo della tariffa fissa (Tabella M del par.F Parte 2 della d.g.r. 4626 del 28/12/12)
Si fa quindi riserva dell’amministrazione di richiedere l’effettuazione dell’eventuale versamento in relazione a quanto disposto dalle norme su indicate una volta conclusa la visita ispettiva.
Si comunica, infine, che il Referente Tecnico Organizzativo ARPA per la verifica ispettiva è
<nome e cognome>
<telefono>
<e-mail>
Distinti saluti.
Il Responsabile di UO /
Il Direttore di Dipartimento
Responsabile della Qualità: CARLA PIRAS
Oggetto : IO.SL.004.Rev.05_MO.SL.030.Rev.03_MO.SL.032.Rev.04
Allegati:File MO.SL.030.REV.03.docFile MO.SL.030.REV.03.pdf.p7mFile MO.SL.032.Rev.04.docFile MO.SL.032.Rev.04.pdf.p7mFile IO.SL.004.Rev.05.doc..docFile IO.SL.004.Rev.05.doc.SL.004.Rev.05.pdf.p7m
Ruolo Nominativo Data rilascio
PROPONENTE PORRO EMMA MARIA A.(ARPASC23)
29/04/2015
VERIFICA
PORRO EMMA MARIA A.(ARPASC23)
09/02/2015
TAGLIABUE ORIANO(ARPASC109)
10/02/2015
SUPERVISORE QA CANNEROZZI GIANPIETRO(ARPASC34)
17/02/2015
CODIGEN BENEZZOLI UMBERTO(ARPASC4)
25/02/2015
SGORBATI GIUSEPPE(ARPASC5)
23/02/2015
________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
CODISE BELLINZONA SILVIA ANNA(ARPASC11)
10/04/2015
DELLAVEDOVA PIERLUISA(ARPASC10)
02/04/2015
MUSCO UGO (ARPASC12) 26/02/2015
BERNA VANDA(ARPALCSO01)
26/02/2015
OLIVIERI FRANCO(ARPAMIMB01)
02/04/2015
SONGINI FIORENZO(ARPABGCR01)
26/02/2015
PASTORE MARIA LUISA(ARPABSMN01)
31/03/2015
CARELLA FABIO(ARPACOVA01)
26/02/2015
ALBERICI ANGELA(ARPAPVLO01)
27/02/2015
APPROVAZIONE CAZZANIGA MARIATERESA (ARPASC9)
05/05/2015
EMISSIONE 14/05/2015
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Destinatari
DIREZIONE GENERALEDIPARTIMENTO LECCO - SONDRIOGISELLA FOGLIENI
DIREZIONE GENERALEDIPARTIMENTO MILANO - MONZA E BRIANZAANTONELLA RAMPININI
DIREZIONE GENERALEDIPARTIMENTO BERGAMO - CREMONABRUNO RENICA
DIREZIONE GENERALEDIPARTIMENTO BRESCIA - MANTOVALORENZA NIZZOLA
DIREZIONE GENERALESETTORE LABORATORIU.O.C. - LABORATORIO DI BRESCIACLARA MORA
DIREZIONE GENERALEDIPARTIMENTO COMO - VARESECLAUDIA REALINI
DIREZIONE GENERALEDIPARTIMENTO PAVIA - LODIROSA PAOLA
DIREZIONE GENERALESETTORE LABORATORIU.O.C. F.S.T. - ACCREDITAMENTO E SVILUPPO TECNICO SCIENTIFICOPATRIZIA VANNINI
DIREZIONE GENERALEDIREZIONE OPERAZIONIU.O.C. - SVILUPPO ORGANIZZATIVO
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MANUELA CRIPPA
DIREZIONE GENERALEDIREZIONE OPERAZIONIU.O.C. - SVILUPPO ORGANIZZATIVOFERRUCCIO DAMIANI
DIREZIONE GENERALEDIREZIONE AMMINISTRATIVAU.O.C. - RISORSE UMANECINZIA PAINI
DIREZIONE GENERALESETTORE LABORATORIU.O.C. F.S.T. - ACCREDITAMENTO E SVILUPPO TECNICO SCIENTIFICOSILVIA MALTESE
Allegati:File MO.SL.030.REV.03.docFile MO.SL.030.REV.03.pdf.p7mFile MO.SL.032.Rev.04.docFile MO.SL.032.Rev.04.pdf.p7mFile IO.SL.004.Rev.05.doc..docFile IO.SL.004.Rev.05.doc.SL.004.Rev.05.pdf.p7m
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