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UST/PE/Area Tecnica PL 156 Arsenale Marina Militare della Spezia PRESTAZIONI DI SUPPORTO AL COORDINAMENTO ANTINFORTUNISTICO E DI SICUREZZA DELLE ATTIVITÀ LAVORATIVE NELL’AMBITO DELLA SOSTA LAVORI APP A FAVORE DI NAVE ANTEO SPECIFICA TECNICA

Arsenale Marina Militare della Spezia · • D.Lgs. 81/08 e s.m. e i. – Testo unico della sicurezza - Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di

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UST/PE/Area Tecnica

PL 156

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SPECIFICA TECNICA

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RCLE-PE- Nucleo Navi

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INDICE

1. SCOPO ............................................................................................................................. 4

2. DOCUMENTAZIONE APPLICABILE ................................................................................ 4

3. ELENCO DEGLI ACRONIMI ............................................................................................. 5

4. COMPOSIZIONE DELLA FORNITURA ............................................................................ 5

5. UFFICIO DI COORDINAMENTO ANTINFORTUNISTICO E SICUREZZA DELLE ATTIVITÀ LAVORATIVE .......................................................................................................... 5

5.1 PREMESSA ................................................................................................................... 5

5.2 OGGETTO DELLA PRESTAZIONE ...................................................................................... 6

5.2.1. Costituzione dell’Ufficio di Coordinamento Antinfortunistico ............................... 6

5.2.2. Attività per il supporto antinfortunistico e tutela della sicurezza del lavoro. ......... 7

5.2.3. Coordinamento antinfortunistico per le attività e vigilanza a bordo. .................... 8

5.2.4. Valutazioni sul campo ......................................................................................... 8

5.2.5. Documentazione da produrre ............................................................................. 8

6. LUOGO DI ESECUZIONE DELLE LAVORAZIONI ......................................................... 11

7. VERIFICHE DI CONFORMITA’ ....................................................................................... 11

8. TERMINI DI ADEMPIMENTO, COLLAUDO E RELATIVA DOCUMENTAZIONE ........... 11

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PPRREESSTTAAZZIIOONNII DDII SSUUPPPPOORRTTOO AALL CCOOOORRDDIINNAAMMEENNTTOO AANNTTIINNFFOORRTTUUNNIISSTTIICCOO EE DDII SSIICCUURREEZZZZAA DDEELLLLEE AATTTTIIVVIITTÀÀ LLAAVVOORRAATTIIVVEE NNEELLLL’’AAMMBBIITTOO DDEELLLLAA SSOOSSTTAA LLAAVVOORRII AA FFAAVVOORREE DDII NNAAVVEE AANNTTEEOO.. 1. SCOPO

La presente ST ha lo scopo di descrivere le esigenze per la fornitura di prestazioni di supporto qualificato al coordinamento antinfortunistico delle attività lavorative effettuate nel corso della Sosta Lavori di Nave ANTEO. E’, inoltre, scopo della presente S.T. descrivere le condizioni e le modalità della fornitura delle prestazioni in oggetto. Le prestazioni che la Ditta dovrà fornire sono da ritenersi “chiavi in mano ” con fornitura dell’attività intellettuale e della consulenza professionale necessaria alla realizzazione dell’impresa.

2. DOCUMENTAZIONE APPLICABILE

La Ditta dovrà operare in conformità a quanto previsto dalle vigenti normative di legge (antinfortunistiche e di igiene del lavoro della M.M.), R.I.Na., C.E.I., N.A.I., ecc., in vigore applicabili per il particolare tipo di intervento richiesto e che la Ditta dichiara di conoscere ed approvare e in particolare le attività in argomento dovranno essere svolte in conformità alle normative di seguito riportate disponibili, per la consultazione, presso i locali di questa D.A. o a bordo dell’U.N.. Tale documentazione deve intendersi parte integrante della presente ST.

Capitolati Tecnici Amministrativi • il vigente Capitolato Tecnico Amministrativo per l’acquisizione di servizi per

l’Arsenale Militare Marittimo di La Spezia; • PARS SCC0GP01 - “Provvedimenti sanzionatori nei confronti delle aziende” (non

allegata alla presente ST ma reperibile/consultabile presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico dell’Arsenale Militare Marittimo della Spezia).

Normativa antinfortunistica / sicurezza • D. Lgs 272/99 - Adeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei

lavoratori nell'espletamento di operazioni e servizi portuali, nonché di operazioni di manutenzione, riparazione e trasformazione delle navi in ambito portuale;

• D.Lgs. 81/08 e s.m. e i. – Testo unico della sicurezza - Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.;

• Dpr. 177/2011 - Regolamento recante norme per la qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi operanti in ambienti sospetti di inquinamento o confinanti, a norma dell'articolo 6, comma 8, lettera g), del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81.

• Normativa UNI, CEI e Direttive CE vigenti cui devono risultare conformi macchine, attrezzature e lampade elettriche impiegate per l'esecuzione dei lavori;

• SMM 1062/2011 – Istruzioni per l’attuazione delle norme in materia di sicurezza e igiene del lavoro

• PUPP003A - Documentazione necessaria, modalità esecutive per gli interventi inerenti l’installazione, la manutenzione straordinaria ed ordinaria degli impianti elettrici affidati alle maestranze arsenalizie o affidati in appalto all’I.P., nonché la documentazione che l’I.P. deve presentare per ottenere l’allacciamento dei propri impianti alla rete elettrica dell’Arsenale M.M. della Spezia – Ed. 01/03/2003;

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• PUPP008A - Modalità di gestione degli appalti per l’applicazione della normativa in materia di sicurezza e igiene sul lavoro per le attività di manutenzione, trasformazione e riparazione a bordo delle UU. NN. - Ed. 21/12/2005;

• PARS012A - Piano di Emergenza Interno dell’Arsenale M.M. della Spezia – Ed. 01/10/2006.

Normativa ambientale • D. Lgs 152/2006 e s.m. e i. - Norme in materia ambientale.

PUPP07A - Smaltimento rifiuti (Ed. 01/11/2004); • IUPP005A - Rifiuti ferrosi e non ferrosi soggetti a vendita (edizione 01/11/2004); • IUPP006A - Rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi (edizione 01/11/2004); • PARS010A1 - Regolamento attuativo delle disposizioni in materia di tutela

ambientale per l’esercizio dei bacini di carenaggio (Ed. 01/08/2005);

Normativa peculiare per gli interventi di cui alla presente Specifica Tecnica • Piani generali dell’Unità (disponibili a Bordo o presso la DA); • Documento di Valutazione del Rischio (DVR) delle Navi (disponibili a Bordo o

presso la DA); • Mappature Amianto delle UUNN (disponibili a Bordo o presso la DA); • Procedure interne allo SL (disponibili presso la DA).

3. ELENCO DEGLI ACRONIMI

AD Amministrazione Difesa APP Ammodernamento Progressivo Programmato

CE Conformità Europea RMN Reparto Manutenzioni navali di MARINARSEN La Spezia

GL Giornata Lavorativa GS Giorno Solare

MARINARSEN Arsenale Militare Marittimo MMI Marina Militare Italiana MO Manodopera ST Specifica Tecnica UN Unità Navale

UCAS Ufficio Coordinamento Antinfortunistico e Sicurezza ICA Incaricato Coordinamento Antinfortunistico RC Rappresentante Committente lavori in spazi confinati e ristretti SL Stabilimento di Lavoro

4. COMPOSIZIONE DELLA FORNITURA

L’impresa oggetto della presente ST consisterà nella fornitura delle prestazioni, di seguito dettagliatamente descritte, a favore di Nave ANTEO nel corso della sosta lavori.

5. UFFICIO DI COORDINAMENTO ANTINFORTUNISTICO E SICUREZZA DELLE

ATTIVITÀ LAVORATIVE

5.1 Premessa L’obbiettivo della presente ST è quello di acquisire la collaborazione professionale di personale idoneamente formato e qualificato al fine di mettere in campo quanto previsto dall’all’articolo 26 del DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008 N° 81 “Obblighi connessi ai contratti d'appalto o d'opera o di somministrazione”. Si evidenzia che questo Arsenale ritiene che le norme del TITOLO IV (cantieri temporanei e mobili) non siano applicabili al cantiere di manutenzione navale a meno del Capo II (norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni e nei lavori in quota) in quanto l’art 105 dello stesso

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allarga il campo di applicazione delle prescrizioni per i soli lavori in quota anche alle attività lavorative al di fuori del TITOLO IV. Pertanto pur richiedendo, al punto 5.2 della presente S.T., l’abilitazione professionale necessaria per la nomina di “Coordinatore della Sicurezza” nei cantieri temporanei e mobili questo Arsenale non procederà alla nomina ai sensi dell’art 90 del T.U.. Visto il parere dato dalla Commissione Consultiva Permanente del Ministero del Lavoro che dichiara non applicabile il DPR 177/2011 a bordo delle navi, questo Arsenale ritiene che, a bordo delle UU.NN. ci siano una moltitudine di locali non progettati per la presenza umana (casse, sentine, doppi fondi, ecc) con difficoltà di accesso in cui esiste la concreta possibilità di trovarsi in presenza di ambienti con atmosfera potenzialmente esplosiva e/o non respirabile e pertanto richiede una gestione degli stessi a similitudine di quanto prescritto del DPR 177/2011. L’attività richiesta dalla presente S.T. rimarrà inquadrata nell’art 26 del D.Lgs. 81/08 ed è finalizzata all’acquisizione di personale qualificato e idoneamente formato per lo svolgimento dei seguenti compiti primari: • gestione delle attività di cooperazione e coordinamento finalizzate all’eliminazione

e e/o riduzione al minimo dei rischi da interferenza attraverso l’individuazione di personale che possa svolgere l’incarico di “Incaricato del Coordinamento Antinfortunistico (I.C.A.)” ;

• gestione delle attività che dovranno essere svolte in ambienti confinati e ristretti con azione di informazione, supervisione, controllo e autorizzazione attraverso l’individuazione di personale che possa svolgere l’incarico di “ Rappresentante del Committente” in applicazione a quanto richiesto all’art 3 comma 2 del DPR 177/2011;

• sorveglianza in materia antinfortunistica durante le varie fasi di avanzamento lavori. A tal fine si richiede alla ditta di costituire un Ufficio di Coordinamento Antinfortunistico e Sicurezza (UCAS) cui saranno affidati i compiti indicati in premessa che dovrà interfacciarsi quotidianamente con i Direttori Tecnici e i Datori di Lavoro / Dirigenti di cantiere delle singole ditte appaltatrici nonché con le equivalenti figure della A. D. responsabili per gli interventi condotti dal proprio personale nel cantiere.

5.2 Oggetto della prestazione

5.2.1. Costituzione dell’Ufficio di Coordinamento Antinfortunistico L’Ufficio di Coordinamento Antinfortunistico e Sicurezza (U.C.A.S) dovrà essere costituito da Ditta qualificata nel settore dei servizi relativi alla sicurezza sul lavoro, con provata esperienza nel settore Coordinamento dell’antinfortunistica e sicurezza nella cantieristica navale e industriale. La Ditta dovrà mettere a disposizione personale idoneo in grado di gestire la complessa impresa secondo le più moderne metodologie di management ed interfacciarsi con la D.A.. Alla Ditta è lasciata ogni libertà di organizzazione delle risorse aziendali al fine sviluppare le attività previste dalla presente ST a meno delle seguenti richieste minime:

• presenza quotidiana per non meno di 2 ore giorno durante lo sviluppo della sosta lavori;

• presenza durante tutte le riunioni di coordinamento per la sicurezza e avanzamento lavori;

• presenza durante le attività che la D.A. riterrà critiche. La ditta durante l’esecuzione delle prestazioni, dovrà consentire la presenza in affiancamento di personale di Marinarsen La Spezia, all’uopo designato, per attività di addestramento “on the job training”. La Ditta, per garantire esperienza aziendale e una corretta gestione del servizio oggetto di specifica, dovrà dimostrare:

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a) di possedere un Sistema Qualità certificato (ISO 9001:2015 o 9001:2008) relativo alla tipologia di servizio richiesto, con certificato rilasciato da Ente Notificato abilitato in corso di validità;

b) dimostrare di aver già svolto a livello aziendale, con indicazione degli importi, delle date e dei destinatari, nei tre anni precedenti alla data di pubblicazione del bando di gara: • attività di servizi nel campo della gestione della sicurezza in cantieri di

manutenzione navali; • attività di servizi nel campo della gestione di appalti di lavori nel campo di

applicazione del DPR 177/2011. Se trattasi di servizi prestati a favore di amministrazioni o enti pubblici, essi possono essere provati da certificati rilasciati e vistati dalle Amministrazioni o Enti Pubblici, nonché da armatori privati (o loro rappresentanti) nel caso di attività svolte a bordo di navi mercantili.

c) attestare le proprie le capacità professionali necessarie alla fornitura del servizio in oggetto con particolare riferimento alla dimostrazione dei titoli di studio e/o professionali necessari ad operare con provata esperienza nel settore coordinamento dell’antinfortunistica e sicurezza nella cantieristica navale. A tale scopo si richiede la presentazione di documentazione - avente valore legale - per n°2 figure professionali che attesti: - la frequenza e l’idoneità a specifico corso in materia di coordinamento della

sicurezza cantieri previsto da D.Lgs. 81/08 (120 ore) nonché l’ eventuale avvenuto aggiornamento della formazione (40 ore a quinquennio) sviluppata mediante strutture tecniche operanti nel settore, o in alternativa da ISPELS, INAIL, ordini professionali, associazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori o da organi paritetici istituiti nel settore dell’edilizia;

- la frequenza e l’idoneità a specifico corso di qualifica per RSPP (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione), codice ATECO 4 nonché l’ eventuale avvenuto aggiornamento della formazione (40 ore a quinquennio) sviluppata mediante strutture tecniche operanti nel settore, o in alternativa da ISPELS, INAIL, ordini professionali, associazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori o da organi paritetici istituiti nel settore dell’edilizia.

5.2.2. Attività per il supporto antinfortunistico e tutela della sicurezza del lavoro. Tali attività, in particolare, consisteranno in: • analisi preventiva del Documento di Valutazione dei Rischi (D.V.R.) dell’Unità

Navale oggetto della Sosta Lavori, in riferimento ai rischi ambientali presenti nei locali/aree in cui le Ditte appaltatrici e le eventuali Maestranze arsenalizie operanti a bordo;

• analisi della Mappatura Amianto dell’Unità Navale e verifica delle possibili attività invasive o di disturbo dell’amianto nonché gestione dei rischi interferenti degli eventuali cantieri di bonifica amianto;

• valutazione dei rischi introdotti dalle lavorazioni/attività negli ambienti di lavoro, imputabili a lavorazioni svolte dal personale delle Ditte appaltatrici e dalle eventuali Maestranze arsenalizie operanti a bordo;

• valutazione dei rischi da interferenze ed integrazione del “Documento Unico Valutazione Rischi da Interferenze” (DUVRI) esistente relativo alla sosta lavori;

• aggiornamento del DUVRI in funzione del mutamento delle esigenze lavorative nonché di variazioni di metodologie lavorative da parte delle Ditte appaltatrici/Maestranze arsenalizie/Equipaggio di bordo rispetto a quanto previsto nel DUVRI esistente:

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• redazione e aggiornamento del Piano di Emergenza ed Evacuazione dell’Unità Navale nonché del layout di cantiere nei vari assetti (nave in bacino, in banchina, etc.);

• redazione del lay-out di cantiere con l’individuazione delle zone di deposito dei rifiuti speciali, delle vie di circolazione sia sulle andane/banchine e sia nel bacino (discese e platea), delle zone per la movimentazione dei carichi;

• verifica dei Piani di sicurezza elaborati dalle Ditte appaltatrici e delle relative procedure di coordinamento e l’armonizzazione dei detti Piani, segnalando eventuali difformità e/o procedendo agli aggiornamenti del DUVRI in relazione a possibili varianti che ne possano influenzare la validità nel corso delle lavorazioni;

• verifica dei piani di lavoro in ambienti confinati e ristretti presentati dalle ditte e svolgimento delle procedure/verifiche necessarie all’autorizzazione del lavoro;

• verifica delle condizioni di sicurezza dei ponteggi metallici messi in opera sull’Unità attraverso il controllo delle condizioni di sicurezza iniziali (visto del certificato di agibilità).

5.2.3. Coordinamento antinfortunistico per le attività e vigilanza a bordo. Tali attività, in particolare, consisteranno in: • Supportare/concorrere all’attività di controllo di MARINARSEN per il rispetto da

parte delle Ditte dei Piani di sicurezza assicurando, tramite quotidiani sopralluoghi e azioni di coordinamento, l’applicazione delle disposizioni in essi contenute e delle relative procedure di lavoro compreso il supporto nella fase di approvazione e valutazione degli stessi.

• promuovere la cooperazione ed il coordinamento per la sicurezza con le Ditte appaltatrici, le eventuali Maestranze della A.D., il Bordo ed il personale di MARINARSEN;

• segnalare al committente, in caso di gravi o ripetute inosservanze delle norme da parte delle imprese o dei lavoratori, delle eventuali azioni correttive da intraprendere;

• presiedere le riunioni di Coordinamento per la Sicurezza e, in quella sede, relazionare sugli aspetti dell’antinfortunistica del lavoro redigendo inoltre, per ogni evento, apposito verbale;

• segnalare ai Responsabili della MMI eventuali insorgenze di situazioni di pericolo, non analizzate in fase iniziale, in quanto dovute a lavorazioni non previste a cura di Ditte subentrate successivamente all’inizio lavori e/o Bordo e/o personale dell’A.D.;

• promuovere le riunioni periodiche dei Responsabili della Sicurezza delle singole Ditte interessate e dei Responsabili MMI allo scopo di evidenziare eventuali problematiche.

• Esercitare quotidianamente l’azione di vigilanza attiva in cantiere con il particolare compito di escludere ogni possibile azione di interferenza lavorativa che possa interessare “differenti attori” (I.P. – personale dell’A.D. – Bordo).

5.2.4. Valutazioni sul campo Al fine di gestire le problematiche di interferenza, la Ditta dovrà procedere alla valutazione sul campo degli agenti di rischio che sono fortemente influenzati dalle modalità operative quali rumore, vibrazioni (es attività di picchettatura, demolizioni massetti, lavaggio alta pressione, ecc.) campi elettromagnetici e radiazioni ottiche (es attività di saldatura) agenti chimici (es.: attività di carenamento e pitturazioni sovrastrutture, pitturazioni locali interni, ecc.).

5.2.5. Documentazione da produrre La documentazione di supporto alle attività sopra descritte e nel seguito dettagliata, dovrà essere sottoposta all’approvazione di una apposita commissione MMI,

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costituendo a tutti gli effetti parte integrante delle prestazioni contrattuali. Tale documentazione ha la finalità di: • documentare le azioni tese alla mitigazione del rischio; • valutare l’efficacia dell’attività di coordinamento espletata dall’Ufficio di

Coordinamento Antinfortunistico. La documentazione che l’Ufficio di Coordinamento Antinfortunistico dovrà presentare all’apposita commissione della MMI è di seguito riportata: 5.2.5.a Integrazione INIZIALE del DUVRI di commessa esistente, in cui sarà data

evidenza anche dei rischi presenti all’interno dell’Arsenale MMI durante i lavori da eseguirsi sull’Unità comprendendo: • i rischi dell’ambiente di lavoro; • i rischi introdotti dalle ditte appaltatrici/maestranze arsenalizie/Equipaggio di

bordo; • i rischi dovuti alle interferenze, e la definizione delle misure di sicurezza e le

regole rivolte a ridurre questi rischi. Questo documento dovrà essere fornito entro 30 gg.ss. dalla data di messa a disposizione della documentazione preparatoria (DVR U.N., Mappatura Amianto, DUVRI iniziale di cantiere, Piano di emergenza ed evacuazione dell’Unità Navale) da parte di MARINARSEN.

5.2.5.b Documentazione prodotta in corso d’opera relativa alle attività di coordinamento, comprendente: • verbali di valutazione e approvazione dei PES; • i verbali scaturiti dalle attività di controllo e vigilanza, con la tracciatura

dell’avvenuto buon fine delle azioni correttive indicate nei verbali stessi (qualora avvenuto);

• report di sintesi, redatto con cadenza mensile, al fine di riassumere in forma sintetica l’andamento del cantiere grazie alle informazioni scaturite dai singoli verbali di vigilanza, con specifica indicazione della presenza di: non conformità ricorrenti, problematiche non ancora soggette a chiusura nei verbali di ispezione, uno storico delle problematiche chiuse e degli interventi attuati. Il report di sintesi costituirà uno dei documenti di ingresso alle successive riunioni di coordinamento.

• i verbali delle riunioni di coordinamento per la sicurezza; • la documentazione di controllo dei ponteggi metallici; • la documentazione necessaria al rilascio dell’autorizzazione alla ditta a

lavorare nei luoghi confinati e ristretti; • aggiornamenti del DUVRI di commessa e del Piano di Evacuazione e di

Emergenza, in occasione di integrazioni o di varianti intervenute, e obbligatoriamente nelle seguenti fasi ed entro i termini ivi definiti: - ingresso/uscita bacino: 7 gg.ss. prima della data di ingresso/uscita,

che verrà definita e comunicata con un preavviso di almeno 15 gg.ss; - ri-alimentazione/cambio di ormeggio/imbarco equipaggio: 7 gg.ss.

prima della data prevista, che verrà definita e comunicata con un preavviso di almeno 15 gg.ss;

- ulteriori interventi non previsti dal DUVRI di commessa esistente: entro 3 gg.ss. dalla data di convocazione della Riunione di Coordinamento Sicurezza per il singolo ordinativo emesso e/o arrivo a bordo di Maestranze Arsenalizie.

- Valutazioni di cui al punto 5.2.4

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5.2.5.c Documento finale denominato “Relazione finale sul Coordinamento Antinfortunistico” contenente una descrizione delle attività svolte a fronte della presente impresa, completo di: • analisi degli eventi; • tempistiche realizzate; • dati numerici di impiego e operai e tecnici.

Questo documento dovrà essere fornito entro 30 gg.ss. dalla data di effettuazione con esito positivo delle prove in mare dell’Unità Navale.

Tutta la documentazione di cui ai precedenti punti sopra esposti dovrà essere consegnata per l’approvazione all’apposita commissione MMI in n°3 copie in formato cartaceo e n°2 copie digitali.

5.2.6. Monte ore attività di coordinamento con presenza a bordo Le ore indicate come parametro di offerta economicamente vantaggiosa sono imputabili esclusivamente alle attività di controllo e verifiche a bordo dell’unità navale durante lo sviluppo delle attività manutentive. Pertanto nelle ore indicate in sede di offerta non devono essere computate le ore per lo svolgimento delle riunioni periodiche né tanto meno le ore per lo sviluppo delle attività propedeutiche e di supporto (redazione ed aggiornamento DUVRI, attività di segreteria, ecc.) Si evidenzia che il Reparto Commerciale e Lavorazione Esterne (RCLE) di questo Arsenale effettuerà, di massima mensilmente, un controllo delle ore di presenza a bordo del personale della ditta ipotizzando una distribuzione lineare delle ore (monte ore offerto/mesi durata prevista della sosta) durante tutta la durata della sosta lavori. Fermo restando il monte ore finale, scostamenti mensili superiori al 20% del monte ore mensile, dovranno essere evidenziati dalla ditta ed autorizzati dall’A.D.. La ditta, che dovrà comunque garantire le prestazioni fino al termine della sosta lavori (para 8), potrà proporre, motivandola, una rimodulazione delle ore.

5.2.7. Numero di riunioni settimanali di coordinamento della sicurezza Settimanalmente dovrà essere condotto un numero di riunioni pari a quello indicato in sede di offerta a meno di eventi eccezionali e non prevedibili che fanno venir meno la necessità della riunione stessa. La ditta aggiudicataria deve redigere, per ognuna delle riunioni svolte, verbale che dovrà essere trasmesso, con periodicità settimanale, al RCLE di questo Arsenale. La presenza dei verbali sarà elemento imprescindibile per il collaudo del fascicolo in argomento.

5.2.8. Numero di persone complessivamente destinate all’attività di cui alla specifica tecnica Il numero delle persone indicate in sede di offerta deve considerare esclusivamente il personale tecnico che la ditta prevede di impiegare nell’attività di cui alla specifica tecnica. A riguardo si evidenzia quanto segue: a. In sede di offerta devono essere esplicitate le generalità del personale tecnico ed

allegare il Curriculum Vitae sottoscritto in forma di autocertificazione ai sensi del DPR n. 445/2000; il personale tecnico individuato deve possedere almeno uno dei due requisiti formativi previsti al punto 5.2.1 (formazione come Coordinatore della Sicurezza nei Cantieri Edili o RSPP settore ATECO 4 e relativi aggiornamenti).

b. Il personale indicato in sede di offerta, deve essere, in fase di esecuzione contrattuale, dipendente della ditta o legato alla stessa con altro istituto contrattuale (subappalto non ammesso).

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La ditta aggiudicataria dovrà fornire la documentazione probatoria delle dichiarazioni rilasciate con la sottoscrizione dei Curricula del personale tecnico nonché la documentazione attestante i rapporti di lavoro tra il personale indicato e la ditta stessa (punti a. e b. del capoverso precedente).

6. LUOGO DI ESECUZIONE DELLE LAVORAZIONI I lavori oggetto della presente ST dovranno essere effettuati a bordo di Nave ANTEO o presso la sede della Ditta.

7. VERIFICHE DI CONFORMITA’ Gli interventi oggetto della presente ST saranno sottoposti a verifica di conformità al termine delle prestazioni contrattuali (come definite nel dettaglio al para 5.2.4). In relazione alla comunicazione di ultimazione delle prestazioni relative all’attività in argomento ed allo scopo di poter procedere alla verifica di conformità delle stesse, si rimarca che qualora al momento del collaudo non fosse pervenuta presso la Sezione Verifiche di COnformità di questa D.A. la documentazione necessaria che la ditta deve produrre a tal fine, si procederà secondo quanto previsto dalla PARS SCC0GP01 “Provvedimenti sanzionatori nei confronti delle aziende”, riportata in riferimento.

8. TERMINI DI ADEMPIMENTO, COLLAUDO E RELATIVA DOCU MENTAZIONE La fornitura delle prestazioni previste nell’ambito della presente S.T. dovrà avvenire nei limiti temporali indicati al precedente paragrafo 5.2.5. e comunque con attività che inizierà almeno 30 gg.ss. prima dell’inizio della sosta lavori per la redazione del documento di cui al para 5.2.5.a, con una durata minima di 150 gg.ss. preventivati per la sosta lavori (qualora la sosta lavori dovesse durare più di quanto preventivato i termini di adempimento si intendono prorogati senza alcun onere aggiuntivo) ed ulteriori 30 gg.ss. per quanto previsto al para 5.2.5.c..

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AARRSSEENNAALLEE MMIILLIITTAARREE MMAARRIITTTTIIMMOO LLAA SSPPEEZZIIAA

DDOOCCUUMMEENNTTOO UUNNIICCOO VVAALLUUTTAAZZIIOONNEE RRIISSCCHHII IINNTTEERRFFEERREENNZZAA

FFOORRNNIITTUURRAA PPRREESSTTAAZZIIOONNII DDII SSUUPPPPOORRTTOO AALL CCOOOORRDDIINNAAMMEENNTTOO

AANNTTIINNFFOORRTTUUNNIISSTTIICCOO EE DDII SSIICCUURREEZZZZAA DDEELLLLEE AATTTTIIVVIITTÀÀ LLAAVVOORRAATTIIVVEE NNEELLLL’’AAMMBBIITTOO DDEELLLLAA SSOOSSTTAA LLAAVVOORRII DDII

NNAAVVEE AANNTTEEOO

COMMITTENTE

DATI COMMITTENTE: Ragione sociale: Arsenale Militare Marittimo Indirizzo: Viale Amendola 1 Città: La Spezia (SP) Telefono / Fax: 0187784695 0187784683

nella Persona di: Qualifica: Direttore (pro tempore) Indirizzo: Viale Amendola 1 Città: La Spezia (SP) Telefono / Fax: 0187784563 0187784564

RESPONSABILI

Responsabile unico del Procedimento: Qualifica: Capo Reparto Manutenzioni Navali (pro te mpore) Indirizzo: Viale Amendola 1 Città: La Spezia (SP) CAP: 19122 Telefono / Fax: 0187784813 Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione: Qualifica: Capo Nucleo Sicurezza Indirizzo: Viale Amendola 1 Città: La Spezia (SP) CAP: 19122 Telefono: 0187784656

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INDICE

1. PREMESSA ........................................................................................................................................................ 3

2. SCOPO ............................................................................................................................................................... 3

3. APPLICABILITÀ DEL DOCUMENTO ................................................................................................................. 3

4. USO DEL PRESENTE DOCUMENTO PER IL COORDINAMENTO DELLA SICUREZZA ................................ 3

4.1 RESPONSABILITÀ DEL COORDINAMENTO .............................................................. 3

4.2 RIUNIONI PIANIFICATE ............................................................................................... 3

4.3 CONTENUTI DA ESAMINARE DURANTE LE RIUNIONI ............................................. 4

5. VIGILANZA ......................................................................................................................................................... 4

5.1 NOTE PRELIMINARI SUL CONCETTO DI VIGILANZA ............................................... 5

5.2 CRITERI DI RESPONSABILITÀ APPLICABILI PER LA VIGILANZA A BORDO DA PARTE DI DIRIGENTI E PREPOSTI DELL’ARSENALE M.M.I. ............................. 5

5.3 VIGILANZA E INGERENZA .......................................................................................... 5

5.4 REGOLE GENERALI DI RISPETTO OLTRE L’OBBLIGO DI VIGILANZA .................... 6

5.5 PROVVEDIMENTI IN CASO DI INFRAZIONI ............................................................... 6

5.5.1 MISURE E PENALI IN CASO DI INADEMPIENZE DEL PERSONALE DELLE DITTE ....................... 7

5.5.2 REGISTRO DEI RICHIAMI .................................................................................................................. 7

6. COSTI DELLA SICUREZZA ............................................................................................................................... 7

7. DESCRIZIONE DEGLI ALLEGATI I, II, III........................................................................................................... 8

7.1 RISCHI PRESENTI A BORDO E RELATIVE MISURE DI CONTROLLO (ALLEGATO I) ............................................................................................................. 12

7.2 RISCHI INTRODOTTI DALLE DITTE E RELATIVE MISURE DI CONTROLLO (ALLEGATO II) ............................................................................................................ 13

7.2.1 ATTIVITÀ: RISCHI INTRODOTTI ...................................................................................................... 13

7.2.2 MESTIERI ......................................................................................................................................... 13

7.2.3 ELENCO ATTIVITÀ – MESTIERI RELATIVI ..................................................................................... 13

7.3 RISCHI DA INTERFERENZA E RELATIVE MISURE DI CONTROLLO (ALLEGATO III) ........................................................................................................... 20

7.3.1 INTERFERENZE FRA ATTIVITÀ ...................................................................................................... 21

8. AUTORIZZAZIONE ALL’UTILIZZO DI ATTREZZATURE ALLE DITTE APPALTATRICI. ................................ 21

9. ELENCO ALLEGATI ......................................................................................................................................... 22

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DDOOCCUUMMEENNTTOO UUNNIICCOO VVAALLUUTTAAZZIIOONNEE RRIISSCCHHII IINNTTEERRFFEERREENNZZAA

1. PREMESSA

In accordo a quanto previsto dal DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008 n. 81 “Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro” all’artico 26 “Obblighi connessi ai contratti d'appalto o d'opera o di somministrazione viene realizzato il presente documento di valutazione dei rischi da interferenza su mandato della Direzione Lavori e Servizi dell’Arsenale Militare Marittimo della Spezia in qualità di committente dei lavori in appalto.

2. SCOPO

Il presente documento, ha lo scopo di dare evidenza dei rischi presenti all’interno dell’Arsenale Militare Marittimo durante i lavori di Nave ANTEO della MARINA MILITARE ITALIANA oggetto di Ordine di Intervento, considerando: • i rischi dell’ambiente di lavoro, • i rischi introdotti dalle ditte appaltatrici, • i rischi dati dalle interferenze, e di definire le misure di sicurezza e le regole rivolte a ridurre questi rischi.

3. APPLICABILITÀ DEL DOCUMENTO

Il presente documento fa parte integrante del contratto e la relativa sottoscrizione implica la accettazione del documento nella forma in cui esso è allegato.

4. USO DEL PRESENTE DOCUMENTO PER IL COORDINAMENTO DELLA SICUREZZA

Sulla base di quanto premesso l’uso del presente documento prevede una forte integrazione fra il RMN, i reparti dell’Arsenale e le ditte esterne sul piano del coordinamento della sicurezza.

44..11 RREESSPPOONNSSAABBIILLIITTÀÀ DDEELL CCOOOORRDDIINNAAMMEENNTTOO

La responsabilità della promozione del coordinamento è del datore di lavoro della ditta committente (ditta appaltante) che nel caso in oggetto si identifica col Direttore dell’Arsenale MMI della Spezia. Il datore di lavoro svolge tale funzione affidando il compito di coordinare la sicurezza al RMN che a sua volta, per le singole attività, affida il compito al personale all’uopo delegato.

44..22 RRIIUUNNIIOONNII PPIIAANNIIFFIICCAATTEE

Il coordinamento della sicurezza si effettuerà sulla base di due tipologie di riunione: • riunione iniziale in occasione dell’emissione di ogni ordinativo alla quale deve partecipare la ditta

appaltatrice dei lavori e i reparti arsenale (se interessati), per l’illustrazione del piano generale di sicurezza, dei piani delle eventuali altre ditte appaltatrici che operano sull’Unità oggetto di ordine di intervento, della pianificazione dei lavori, delle situazioni di rischio derivanti dall’interazione delle lavorazioni e delle particolarità di sicurezza associate alla specifica Unità Navale in oggetto e ai lavori da eseguire.

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• Alle riunioni dovranno partecipare i responsabili di cantiere delle ditte appaltatrici. E’ fatto salvo che sia la nomina di queste figure sia la disponibilità dei piani di sicurezza dell’IP dovranno essere disponibili con congruo anticipo per permettere la completa e corretta esecuzione della riunione. Al termine della riunione dovrà essere redatto un verbale come da allegato V;

• Nel caso che, nel periodo di esecuzione dei lavori a bordo dell’Unità oggetto di ordine di intervento, si aggiunga a quelle che stanno eseguendo i lavori una nuova ditta esterna (inizialmente non prevista) la riunione in questione dovrà essere ripetuta.

• riunioni periodiche con le ditte esterne e i reparti arsenale (se interessati) per l’aggiornamento della pianificazione, l’illustrazione degli specifici problemi di sicurezza che potrebbero emergere in corso d’opera e l’eventuale aggiornamento del piano generale di sicurezza da effettuarsi solo nel caso di mutamento delle condizioni esaminate nella riunione iniziale. Al termine di ogni riunione dovrà essere redatto un verbale come da allegato V.

44..33 CCOONNTTEENNUUTTII DDAA EESSAAMMIINNAARREE DDUURRAANNTTEE LLEE RRIIUUNNIIOONNII

Qualunque riunione fra i delegati della M.M.I. e personale delle ditte esterne, dovrà prendere in esame alcuni elementi chiave fra cui i seguenti (elenco non esaustivo): • rischi specifici presenti nel locale o nell’area di riferimento, con specifica menzione e analisi dello

stato in cui il locale o l’area si troveranno al momento delle lavorazioni previste; • rischi specifici introdotti dalle lavorazioni che saranno eseguite dalla ditta; • rischi introdotti dalle lavorazioni che saranno eseguite dal personale dell’Arsenale MMI in

concomitanza con la presenza del personale della ditta nel locale o nell’area in oggetto; • rischi dovuti alle lavorazioni che saranno eseguite da personale di altre ditte in concomitanza con la

presenza del personale della ditta nel locale o nell’area in oggetto (rischi da interferenza).

5. VIGILANZA

Il coordinamento è solo un aspetto della gestione della sicurezza a bordo. Oltre a curare l’informazione delle ditte esterne in materia di rischi ambientali e di problemi di sicurezza indotti dalle lavorazioni in atto, il committente deve vigilare sul comportamento delle ditte esterne, così come su quello dei propri lavoratori, onde evitare che il mancato rispetto delle prescrizioni fornite, o modifiche alla pianificazione concordata, possano essere fonte di rischi non previsti. La responsabilità primaria della promozione della vigilanza è del datore di lavoro a cui vanno il supporto del RMN e, per tale direzione, del personale all’uopo delegato. Tale personale è il soggetto operativamente addetto a curare il coordinamento e, per conseguenza, la vigilanza. Tale soggetto, cui sono assegnati principalmente altre mansioni, è tenuto a vigilare nei termini in cui ha disponibilità di tempo e di risorse. Si dovrà avvalere, per il compito di vigilanza, di tutte le altre funzioni interne all’Arsenale che collaborano a diverso titolo con l’esecuzione dei lavori a bordo. Potrà inoltre ricevere un supporto in materia di vigilanza anche da tutte le funzioni della M.M.I., che pur essendo gerarchicamente indipendenti, si trovano ad operare a bordo durante i lavori, in forma necessariamente coordinata con quanto direttamente organizzato dal personale delegato. A tutti gli addetti dell’Arsenale M.M.I. che operano a bordo con diversi compiti operativi sono affidati i seguenti compiti: • per tutti:

− conoscere e applicare le misure di sicurezza contenute nel presente documento;

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− conoscere e rispettare la pianificazione operativa per il periodo di competenza (periodo di presenza a bordo dell’Unità Navale);

− intervenire in caso di rischio grave ed immediato per rimuovere la situazione di rischio, sia che questa coinvolga il personale arsenale, sia che riguardi personale delle ditte esterne.

• se si tratta di preposti (M.M.I.): − vigilare sull‘applicazione delle misure di sicurezza contenute nel presente documento da parte

del personale delle ditte esterne; − vigilare sul rispetto della pianificazione lavori da parte delle ditte esterne nei limiti in cui tale

pianificazione è nota per lo svolgimento della propria attività; − vigilare sulla sicurezza a bordo anche indipendentemente da quanto previsto dal presente

documento, senza però interferire, salvo che nei casi di rischio grave ed immediato, con le regole di sicurezza applicate dalle ditte esterne per l’esecuzione delle proprie lavorazioni.

• se si tratta di preposti (Capi-Squadra Ditte in appalto): − vigilare sull‘applicazione delle misure di sicurezza contenute nel presente documento da parte

dei propri lavoratori; • Se si tratta di lavoratori:

− comunicare ai propri diretti superiori le situazioni di rischio per sé o per altri rilevate a bordo.

55..11 NNOOTTEE PPRREELLIIMMIINNAARRII SSUULL CCOONNCCEETTTTOO DDII VVIIGGIILLAANNZZAA

La vigilanza sul rispetto delle regole, da parte del personale alle proprie dirette dipendenze, è compito di tutti i dirigenti e dei preposti di una organizzazione pubblica o privata soggetta all’applicazione del D.Lgs. 81/2008; tale concetto si applica pertanto anche ai lavori svolti a bordo delle UU.NN. La vigilanza sul comportamento delle ditte esterne in materia di sicurezza viene svolta, su mandato del datore di lavoro, da soggetti incaricati per tale compito. A seconda della complessità dei lavori e delle altre mansioni assegnate ai propri lavoratori, il datore di lavoro può scegliere di affidare la vigilanza ad un solo soggetto, o a più lavoratori comunque coordinati da un unico soggetto, che per conto del datore di lavoro svolge la funzione di interfaccia con le ditte esterne. Nel caso dei lavori a bordo il ruolo di coordinamento, anche in materia di vigilanza, viene svolto dal personale del RMN all’uopo delegato mentre la vigilanza propriamente detta è svolta da tutto il personale della M.M.I. che opera a bordo con diversi compiti.

55..22 CCRRIITTEERRII DDII RREESSPPOONNSSAABBIILLIITTÀÀ AAPPPPLLIICCAABBIILLII PPEERR LLAA VVIIGGIILLAANNZZAA AA BBOORRDDOO DDAA PPAARRTTEE DDII DDIIRRIIGGEENNTTII EE PPRREEPPOOSSTTII DDEELLLL’’AARRSSEENNAALLEE MM..MM..II..

Tutti coloro che svolgono, per incarico dell’Arsenale M.M.I., compiti di vigilanza sono responsabili di effettuare la vigilanza in oggetto secondo le effettive possibilità, ovvero in funzione della durata della loro presenza a bordo per lo svolgimento delle proprie mansioni e in relazione alle situazioni e alle zone della nave che possano effettivamente essere visionate. Il compito di vigilanza assegnato non prevede la necessità di accedere appositamente a bordo, o a specifiche aree della nave ai lavori, per svolgere la vigilanza medesima. La vigilanza non deve essere ritenuta mansione in contrasto con i normali compiti lavorativi svolti dalle persone incaricate della vigilanza medesima. Infatti, deve essere svolta durante l’effettuazione della propria attività lavorativa ed essere intesa come parte integrante della stessa.

55..33 VVIIGGIILLAANNZZAA EE IINNGGEERREENNZZAA

La responsabilità del committente, dunque del personale della M.M.I. incaricato di vigilare, è limitata alla sorveglianza sul rispetto da parte delle ditte esterne delle regole concordate in fase di coordinamento.

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Qualora le regole stabilite risultino generali, incomplete o non adatte a gestire la sicurezza di una particolare situazione, la vigilanza da parte del committente deve essere svolta su: • situazioni di pericolo che l’ambiente di lavoro e/o gli approntamenti predisposti dal committente o da

ditte terze possono comportare per il personale di una ditta che opera a bordo; • situazioni di pericolo che le attività svolte dal committente o da ditte terze possono comportare per il

personale di una ditta che opera a bordo; • situazioni di pericolo che le attività di una ditta possono comportare per il personale della MMI

presente a bordo. La vigilanza non deve essere estesa, pena il rischio di ingerenza ovvero di assunzione di responsabilità indebite, alle attività operative svolte dalle ditte in autonomia, sotto la propria responsabilità e con propri mezzi, per gli aspetti di rischio che tali attività possono comportare per il personale delle ditte medesime. È ammesso l’intervento diretto da parte del personale incaricato della vigilanza solo in caso di rischio grave ed immediato. Nondimeno, qualora si osservassero comportamenti scorretti dal punto di vista della sicurezza nell’operato del personale di una ditta, questi comportamenti dovranno essere comunicati al RMN (vedi paragrafo successivo).

55..44 RREEGGOOLLEE GGEENNEERRAALLII DDII RRIISSPPEETTTTOO OOLLTTRREE LL’’OOBBBBLLIIGGOO DDII VVIIGGIILLAANNZZAA

Ogni ditta che lavora in appalto è tenuta a: • nominare un Responsabile dei lavori per ogni squadra di lavoratori che lavora a bordo di una singola

unità navale, • qualora il lavoratore sia uno solo, sarà il lavoratore stesso ad assumere il ruolo di “Responsabile dei

lavori”. Il Responsabile dei lavori deve essere persona di adeguata capacità tecnica, in grado di gestire anche tutte le problematiche di sicurezza e di tutela della salute relative all’esecuzione dei lavori. I Responsabili dei lavori sono i preposti che devono collaborare con l’Incaricato M.M.I. per controllare i rischi derivanti dalle attività in appalto. Hanno, pertanto, gli obblighi di cooperazione-coordinamento e vigilanza di cui devono essere informati dalla propria azienda. Tutti i lavoratori delle ditte in appalto sono tenute a: • Indossare in modo visibile il cartellino personale di riconoscimento; • Rispettare le prescrizioni previste dal presente documento. • Interrompere il lavoro in caso di rischio grave ed immediato. La ditta in appalto che introduce nell’ambiente di lavoro, attraverso le proprie attività, un rischio normalmente non presente nell’ambiente di lavoro (ovvero non presente nei rischi ambientali) è tenuta a fornire a tutti i lavoratori e le persone che potrebbero essere esposte a tale rischio i necessari D.P.I.

55..55 PPRROOVVVVEEDDIIMMEENNTTII IINN CCAASSOO DDII IINNFFRRAAZZIIOONNII

Qualora il personale addetto alla vigilanza riscontri una infrazione da parte di una ditta o di personale di una ditta alle regole stabilite e comunicate mediante il presente documento e la pianificazione lavori, il piano delle ditte appaltate e le osservazioni emerse durante le riunioni di coordinamento, chi rileva l’infrazione, salvo il caso di rischio grave ed immediato, comunica la medesima al RMN che prenderà i provvedimenti del caso in funzione della gravità della infrazione in oggetto. Al fine di eliminare gli aspetti di ingerenza legati a questa attività, le comunicazioni dal RMN alla ditta oggetto delle infrazioni dovranno avvenire attraverso il responsabile di cantiere nominato dalla ditta prima dell’inizio lavori. Il RMN si attiverà, secondo i mezzi disponibili, per rimuovere o fare rimuovere la situazione di rischio. Qualora la situazione di rischio, per ragioni oggettive, non possa essere rimossa immediatamente si provvederà, secondo una specifica valutazione del rischio, a:

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• interrompere i lavori di coloro che sono direttamente o indirettamente soggetti al rischio rilevato dando specifico ordine ai responsabili di cantiere delle ditte interessate;

oppure: • comunicare al personale della M.M.I. soggetto al rischio e ai responsabili delle ditte il cui personale è

soggetto al rischio, la situazione in cui si trovano ad operare e le eventuali contromisure atte a ridurre il rischio stesso.

Tutti i richiami effettuati nei confronti delle ditte, inclusi quelli che comportano la interruzione della attività, dovranno essere registrati su un registro unico che sarà utilizzato e conservato presso il RMN.

5.5.1 MISURE E PENALI IN CASO DI INADEMPIENZE DEL PERSONALE DELLE DITTE

Quanto segue è parte integrante del contratto di appalto per cui la ditta, sottoscrivendo il contratto, accetta tali condizioni. In caso di inadempienza delle prescrizioni riportate nel presente documento i lavoratori saranno: • Richiamati; • Allontanati temporaneamente; • Allontanati definitivamente, e la Ditta appaltatrice sarà soggetta a sanzione pecuniaria commisurata alla gravità dell’inadempienza e comunque di importo non inferiore a euro 2.500,00. In caso di inadempienze gravi o reiterate, sarà possibile allontanare la squadra della ditta dal posto di lavoro sino al ripristino delle condizioni di sicurezza previste dal presente documento e/o sanzionare economicamente la Ditta appaltatrice. Alla ditta in appalto non sarà riconosciuto alcun compenso per il tempo di allontanamento dal luogo di lavoro. Qualora non possano essere ripristinate in tempi brevi le condizioni di sicurezza previste dal presente documento, la squadra potrà essere allontanata dall’Arsenale Militare Marittimo. Nei casi in cui un Responsabile dei lavori o un lavoratore di una ditta commetta inadempienze particolarmente gravi o ripetute, la A.D. si riserva il diritto a richiederne la sostituzione alla ditta che, sottoscrivendo il contratto, si impegna ad attuare tale sostituzione qualora richiesto. Nei casi che l’Amministrazione riterrà particolarmente gravi, potrà essere rescisso il contratto di appalto senza che alcuna penale ricada sul committente.

5.5.2 REGISTRO DEI RICHIAMI

Il registro è realizzato su un quaderno A4 a fogli inamovibili (non ne viene allegato un fac simile). I campi sono necessariamente i seguenti: • Data del richiamo • Identificazione del lavoratore/i completo dell’indicazione del ruolo/i • Ditta di appartenenza • Tipo di infrazione • ASPP che la ha osservata • Provvedimenti (richiamo, sospensione temporanea della attività ecc.) • Misure di sicurezza attuate per consentire il proseguimento/ ripresa della attività.

6. COSTI DELLA SICUREZZA

Nel presente documento non sono riportate le misure per eliminare i rischi propri derivanti dall’attività dell’impresa appaltatrice, in quanto trattasi di onere a carico della Ditta.

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I costi della sicurezza sono stati, pertanto, calcolati sulla base delle misure indicate all’interno del DUVRI, considerando come soli costi da riconoscere per la sicurezza del contratto di appalto quelli relativi a: a) le misure preventive e protettive e dei dispositivi di protezione individuale per lavorazioni interferenti

ulteriori rispetto a quelli specifici dell’attività propria dell’appaltatore; b) gli impianti di evacuazione fumi previsti nel DUVRI ulteriori rispetto a quelli specifici dell’attività

propria dell’appaltatore; c) I mezzi e servizi di protezione collettiva previsti nel DUVRI (come segnaletica di sicurezza); d) le procedure contenute nel DUVRI e previste per specifici motivi di sicurezza; e) gli eventuali interventi finalizzati alla sicurezza e richiesti per lo sfasamento spaziale o temporale

delle lavorazioni interferenti previsti nel DUVRI; in relazione a: • rischi derivanti da sovrapposizioni di più attività svolte ad opera di appaltatori diversi; • rischi immessi nel luogo di lavoro del committente dalle lavorazioni dell’appaltatore; • rischi esistenti nel luogo di lavoro del committente, ove è previsto che debba operare l’appaltatore,

ulteriori rispetto a quelli specifici dell’attività propria dell’appaltatore; • rischi derivanti da modalità di esecuzione particolari (che comportano rischi ulteriori rispetto a quelli

specifici dell’attività appaltata), richieste esplicitamente dal committente. NOTA La stima è stata fatta in maniera analitica in relazione alla ipotetica pianificazione delle attività oggetto del contratto di appalto, basata su analisi costi desunte da indagini di mercato. I costi della sicurezza sono state calcolate considerando il loro costo di utilizzo per il servizio interessato che comprende, quando applicabile, la posa in opera ed il successivo smontaggio, l'eventuale manutenzione e l'ammortamento.

7. DESCRIZIONE DEGLI ALLEGATI I, II, III

Gli allegati di seguito riportati hanno l’obiettivo di dare evidenza dei rischi presenti nell’ambiente di lavoro nel quale si opera oltre ai rischi non propri delle attività ma introdotti da queste nell’ambiente di lavoro. Questo consente a chi opera a bordo di essere a conoscenza di tutti i rischi a cui potrebbe essere sottoposto e delle misure di prevenzione da adottare per evitare un infortunio. Chi si trova ad operare a bordo è tenuto a osservare quanto riportato negli allegati considerando i rischi presenti nell’ambiente di lavoro come riportato all’allegati I, i rischi legati alle attività come riportato nell’allegato II e i rischi prodotti dall’interferenza di più attività secondo l’allegato III. Per una maggiore comprensione degli allegati, di seguito si riporta la descrizione dei pittogrammi usati nelle schede allegate.

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DESCRIZIONE DEI PITTOGRAMMI USATI NEGLI ALLEGATI

DESCRIZIONE DEI PITTOGRAMMI DI PERICOLO

Pittogramma Descrizione pericolo

Segnale di "Pericolo cesoiamento, taglio, ghigliottinamento" (colore giallo e nero negli ambienti; grigio e nero nelle schede)

Segnale di "Pericolo schiacciamento degli arti" (colore giallo e nero negli ambienti; grigio e nero nelle schede)

Segnale di "Pericolo alte temperature" (colore giallo e nero negli ambienti; grigio e nero nelle schede)

Segnale di "Pericolo iniezione di fluidi in pressione" (colore giallo e nero negli ambienti; grigio e nero nelle schede)

Segnale di "Pericolo eccessiva rumorosità" (colore giallo e nero negli ambienti; grigio e nero nelle schede)

Segnale di "Pericolo carichi sospesi" (colore giallo e nero negli ambienti; grigio e nero nelle schede)

Segnale di "Pericolo tensione elettrica pericolosa" (colore giallo e nero negli ambienti; grigio e nero nelle schede)

Segnale di “Pericolo generico” (colore giallo e nero negli ambienti; grigio e nero nelle schede accompagnato da una descrizione del pericolo in calce)

Segnale di “Pericolo infiammabilità” (colore giallo e nero negli ambienti; grigio e nero nelle schede)

Segnale di “Pericolo d'esplosione” (colore giallo e nero negli ambienti; grigio e nero nelle schede)

Segnale di “Pericolo carrelli elevatori” (colore giallo e nero negli ambienti; grigio e nero nelle schede)

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ATTIVITÀ LAVORATIVE NELL’AMBITO DELLA SOSTA LAVORI DI NAVE ANTEO.

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Pittogramma Descrizione pericolo

Segnale di “Pericolo caduta materiali” (colore giallo e nero negli ambienti; grigio e nero nelle schede)

Segnale di “Pericolo nocivo” (colore giallo e nero negli ambienti; grigio e nero nelle schede)

Segnale di “Pericolo passaggio veicoli” (colore giallo e nero negli ambienti; grigio e nero nelle schede)

Segnale di “Pericolo proiezioni di schegge” (colore giallo e nero negli ambienti; grigio e nero nelle schede)

Segnale di “Pericolo radiazioni da saldatura” (colore giallo e nero negli ambienti; grigio e nero nelle schede)

Segnale di “Pericolo esalazione acidi batteria” (colore giallo e nero negli ambienti; grigio e nero nelle schede)

Segnale di “Pericolo inciampo” (colore giallo e nero negli ambienti; grigio e nero nelle schede)

Segnale di “Pericolo caduta con dislivello” (colore giallo e nero negli ambienti; grigio e nero nelle schede)

Segnale di “Pericolo di caduta” (colore giallo e nero negli ambienti; grigio e nero nelle schede)

Segnale di “Pericolo scivolamento” (colore giallo e nero negli ambienti; grigio e nero nelle schede)

Segnale di “Pericolo schiacciamento corpo da organi mobili” (colore giallo e nero negli ambienti; grigio e nero nelle schede)

Segnale di “Pericolo campi magnetici” (colore giallo e nero negli ambienti; grigio e nero nelle schede)

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Pittogramma Descrizione pericolo

Segnale di “Pericolo radiazioni non ionizzanti” (colore giallo e nero negli ambienti; grigio e nero nelle schede)

DESCRIZIONE DEI PITTOGRAMMI DI DIVIETO

Pittogramma Descrizione divieto

Segnale di divieto di “accesso alle persone non autorizzate” (colore rosso e nero negli ambienti, bianco e nero nelle schede)

Segnale di divieto di “toccare o effettuare manovre” (colore rosso e nero negli ambienti, bianco e nero nelle schede)

Segnale di divieto di “usare fiamme libere” (colore rosso e nero negli ambienti, bianco e nero nelle schede)

Segnale di divieto di “Fumare” (colore rosso e nero negli ambienti, bianco e nero nelle schede)

Segnale di divieto di “sostare e/o transitare sotto carichi sospesi” (colore rosso e nero negli ambienti, bianco e nero nelle schede)

Segnale di divieto di “fermarsi nel raggio d'azione della gru” (colore rosso e nero negli ambienti, bianco e nero nelle schede)

Segnale di divieto di “sostare e/o passare sotto le forche carrello elevatore” (colore rosso e nero negli ambienti, bianco e nero nelle schede)

Segnale di divieto di “arrampicarsi sull’esterno del trabattello” (colore rosso e nero negli ambienti, bianco e nero nelle schede)

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DESCRIZIONE DEI PITTOGRAMMI DI OBBLIGO

Pittogramma Descrizione obbligo

Segnale di obbligo di “utilizzo di protezioni acustiche” (colore bianco e blu negli ambienti, bianco e nero nelle schede)

Segnale di obbligo di “utilizzo di occhiali protettivi” (colore bianco e blu negli ambienti, bianco e nero nelle schede)

Segnale di obbligo di “utilizzo di occhiali protettivi” (colore bianco e blu negli ambienti, bianco e nero nelle schede)

Segnale di obbligo di “utilizzo calzature di sicurezza” (colore bianco e blu negli ambienti, bianco e nero nelle schede)

Segnale di obbligo di “utilizzo elmetto protettivo” (colore bianco e blu negli ambienti, bianco e nero nelle schede)

Segnale di obbligo di “utilizzo di guanti protettivi” (colore bianco e blu negli ambienti, bianco e nero nelle schede)

Segnale di obbligo di “delimitare la zona di lavoro” (colore bianco e rosso negli ambienti, bianco e nero nelle schede)

Segnale di obbligo di “disporre di un estintore” (colore bianco e rosso negli ambienti, bianco e nero nelle schede)

Segnalazione di obbligo di “segnalare superfici temporaneamente scivolose”. (colore bianco, giallo e nero negli ambienti; bianco,grigio e nero nelle schede).

77..11 RRIISSCCHHII PPRREESSEENNTTII AA BBOORRDDOO EE RREELLAATTIIVVEE MMIISSUURREE DDII CCOONNTTRROOLLLLOO ((AALLLLEEGGAATTOO II))

Le schede contenute nell’allegato I evidenziano i rischi presenti a bordo dell’Unità Navale oggetto di specifico Ordine di Intervento a cui sono sottoposti i lavoratori delle ditte che operano all’interno. Detti rischi non comprendono quelli introdotti dalle attività, in quanto evidenziati in specifiche schede contenute nell’allegato II. I rischi presenti a bordo sono evidenziati mediante schede della Nave oggetto di Ordine di Intervento.

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77..22 RRIISSCCHHII IINNTTRROODDOOTTTTII DDAALLLLEE DDIITTTTEE EE RREELLAATTIIVVEE MMIISSUURREE DDII CCOONNTTRROOLLLLOO ((AALLLLEEGGAATTOO IIII))

PREMESSA I rischi introdotti dalle ditte sono organizzati presumendo che due ditte che eseguono lo stesso tipo di lavoro (d’ora in poi detto mestiere) siano caratterizzate dagli stessi rischi, inclusi quelli introdotti nell’ambiente di lavoro verso personale diverso da quello delle ditte stesse. Quindi due ditte che fanno operazioni di saldatura dovrebbero dare gli stessi rischi introdotti; naturalmente questo deve essere verificato dalla ditta medesima tramite la analisi del presente documento cui potrà chiedere le opportune modifiche e integrazioni. Si osserva poi che ditte che effettuano mestieri diversi possono svolgere, per le proprie finalità, attività identiche (p. es. elettricisti e meccanici hanno alcuni attrezzi manuali in comune); definiamo attività quelle unità elementari (molatura, saldatura, taglio con cannello ossiacetilenico ecc.) che hanno una loro completezza intrinseca e che vengono ad essere singole fasi di una attività lavorativa complessa (che definiremo mestiere). Quindi se più ditte svolgono una medesima attività, l’attività normalmente presenta i medesimi rischi indipendentemente dalla ditta che la svolge e dal mestiere di tale ditta. Pertanto i rischi introdotti dalle ditte oggetto del presente allegato sono suddivisi indicando le seguenti informazioni: • MESTIERE: elenco delle attività tipiche del mestiere. • ATTIVITÀ: rischi introdotti dalla attività indipendentemente dal mestiere.

7.2.1 ATTIVITÀ: RISCHI INTRODOTTI

Le schede di attività riportate in Allegato II contengono al loro interno tutti i rischi introdotti nell’ambiente di lavoro, a cui possono essere sottoposte le persone che si trovassero ad interagire con l’attività stessa. Una stessa scheda di attività può essere utilizzata all’interno di più mestieri differenti in quanto, ad esempio, l’utilizzo di utensili elettrici durante l’istallazione elettrica produrrà gli stessi rischi, all’interno dell’ambiente di lavoro, prodotti dell’utilizzo di utensili elettrici durante la manutenzione elettrica.

7.2.2 MESTIERI

Le schede relative ai mestieri rappresentano uno schema introduttivo del mestiere stesso; al loro interno non sono elencati rischi specifici, ma sono elencate tutte le attività che possono essere svolte dai lavoratori addetti a tale mestiere, nello svolgimento dei propri lavori. Per avere le visione completa di tutti i rischi a cui una persona può essere sottoposta trovandosi a interagire con uno specifico mestiere, devono essere visionate tutte le schede delle attività che possono essere svolte all’interno di quel particolare mestiere. All’interno delle schede di attività sono evidenziati tutti i rischi relativi alla specifica attività. Quindi, mettendo insieme tutti i rischi delle singole attività possono essere ottenuti i rischi associati ad un mestiere e potenzialmente presenti durante lo svolgimento dello stesso.

7.2.3 ELENCO ATTIVITÀ – MESTIERI RELATIVI

La tabella riportata di seguito riporta tutti i mestieri e le relative schede di attività che li caratterizzano, dando la possibilità di selezionare esclusivamente quelli effettivamente interessati dall’attività contrattuale in esame. A tale scopo, nella tabella sono inserite due colonne, applicabile e non applicabile, attraverso le quali è possibile selezionare i mestieri e le attività.

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Mestieri/attività Applicabile Non applicabile

MEST.01 Calderai-Tubisti ATT.1 Montaggi/smontaggi meccanici X

ATT.2 Cannello ossiacetilenico X

ATT.3 Molatura/smerigliatura X

ATT.4 Utilizzo attrezzature pneumatiche X

ATT.5 Utilizzo attrezzature elettriche X

ATT.6 Utilizzo prodotti chimici X

ATT.7 Verniciatura, sverniciatura, stuccatura, applicazione antivegetativo X

ATT.8 Lavori in quota X

ATT.9 Lavorazioni con isolanti termici X

ATT.16 Movimentazione carichi con attrezzature di sollevamento X

ATT.23 Movimentazione camion e furgoni X

ATT.24 Utilizzo seghetto X

ATT.25 Utilizzo trapano X

MEST.02 Verniciatori (pittori) ATT.1 Montaggi/smontaggi meccanici X

ATT.3 Molatura/smerigliatura X

ATT.4 Utilizzo attrezzature pneumatiche X

ATT.5 Utilizzo attrezzature elettriche X

ATT.6 Utilizzo prodotti chimici X

ATT.7 Verniciatura, sverniciatura, stuccatura, applicazione antivegetativo X

ATT.8 Lavori in quota X

ATT.14 Idropulizia X

ATT.16 Movimentazione carichi con attrezzature di sollevamento X

ATT.18 Raschiatura, spazzolatura, picchettatura e smantellamento manti X

ATT.21 Carteggiatura X

ATT.23 Movimentazione camion e furgoni X

MEST.03 Resinatori ATT.3 Molatura/smerigliatura X

ATT.4 Utilizzo attrezzature pneumatiche X

ATT.5 Utilizzo attrezzature elettriche X

ATT.6 Utilizzo prodotti chimici X

ATT.8 Lavori in quota X

ATT.12 Lavorazioni vetroresina X

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Mestieri/attività Applicabile Non applicabile

ATT.18 Raschiatura, spazzolatura, picchettatura e smantellamento manti X

ATT.21 Carteggiatura X

ATT.23 Movimentazione camion e furgoni X

ATT.24 Utilizzo seghetto X

ATT.25 Utilizzo trapano X

ATT.26 Smerigliatura e taglio VTR X

MEST.04 Montatori meccanici ATT.1 Montaggi/smontaggi meccanici X

ATT.2 Cannello ossiacetilenico X

ATT.3 Molatura/smerigliatura X

ATT.4 Utilizzo attrezzature pneumatiche X

ATT.5 Utilizzo attrezzature elettriche X

ATT.6 Utilizzo prodotti chimici X

ATT.8 Lavori in quota X

ATT.16 Movimentazione carichi con attrezzature di sollevamento

X

ATT.22 Lavori su antenne radio e radar X

ATT.23 Movimentazione camion e furgoni X

ATT.24 Utilizzo seghetto X

ATT.25 Utilizzo trapano X

MEST.05 Carpentieri in legno ATT.1 Montaggi/smontaggi meccanici X

ATT.4 Utilizzo attrezzature pneumatiche X

ATT.5 Utilizzo attrezzature elettriche X

ATT.6 Utilizzo prodotti chimici X

ATT.15 Carpenteria legno e falegnameria X

ATT.16 Movimentazione carichi con attrezzature di sollevamento X

ATT.21 Carteggiatura X

ATT.23 Movimentazione camion e furgoni X

ATT.29 Utilizzo seghetto alternativo X

MEST.06 Tappezzieri ATT.1 Montaggi/smontaggi meccanici X

ATT.4 Utilizzo attrezzature pneumatiche X

ATT.5 Utilizzo attrezzature elettriche X

ATT.6 Utilizzo prodotti chimici X

ATT.10 Lavorazioni di tappezzeria, tendaggi e arredi X

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Mestieri/attività Applicabile Non applicabile

ATT.23 Movimentazione camion e furgoni X

ATT.25 Utilizzo trapano X

MEST.07 Vetrai ATT.1 Montaggi/smontaggi meccanici X

ATT.4 Utilizzo attrezzature pneumatiche X

ATT.5 Utilizzo attrezzature elettriche X

ATT.6 Utilizzo prodotti chimici X

ATT.8 Lavori in quota X

ATT.16 Movimentazione carichi con attrezzature di sollevamento X

ATT.23 Movimentazione camion e furgoni X

ATT.25 Utilizzo trapano X

MEST.08 Elettricisti ATT.1 Montaggi/smontaggi meccanici X

ATT.4 Utilizzo attrezzature pneumatiche X

ATT.5 Utilizzo attrezzature elettriche X

ATT.8 Lavori in quota X

ATT.11 Lavori su impianti elettrici X

ATT.13 Saldatura a stagno X

ATT.22 Lavori su antenne radio e radar X

ATT.23 Movimentazione camion e furgoni X

MEST.09 Idraulici ATT.1 Montaggi/smontaggi meccanici X

ATT.2 Cannello ossiacetilenico X

ATT.4 Utilizzo attrezzature pneumatiche X

ATT.5 Utilizzo attrezzature elettriche X

ATT.6 Utilizzo prodotti chimici X

ATT.8 Lavori in quota X

ATT.9 Lavorazioni con isolanti termici X

ATT.16 Movimentazione carichi con attrezzature di sollevamento X

ATT.23 Movimentazione camion e furgoni X

ATT.24 Utilizzo seghetto X

ATT.25 Utilizzo trapano X

MEST.10 Pulitori e gas free ATT.4 Utilizzo attrezzature pneumatiche X

ATT.5 Utilizzo attrezzature elettriche X

ATT.6 Utilizzo prodotti chimici X

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Mestieri/attività Applicabile Non applicabile

ATT.8 Lavori in quota X

ATT.14 Idropulizia X

ATT.18 Raschiatura, spazzolatura, picchettatura e smantellamento manti X

ATT.21 Carteggiatura X

ATT.23 Movimentazione camion e furgoni X

MEST.11 Gruisti ATT.16 X

MEST.12 Pontisti X

ATT.1 Montaggi/smontaggi meccanici X

ATT.8 Lavori in quota X

ATT.16 Movimentazione carichi con attrezzature di sollevamento X

ATT.23 Movimentazione camion e furgoni X

MEST.13 Coibentatori ATT.1 Montaggi/smontaggi meccanici X

ATT.4 Utilizzo attrezzature pneumatiche X

ATT.5 Utilizzo attrezzature elettriche X

ATT.6 Utilizzo prodotti chimici X

ATT.8 Lavori in quota X

ATT.9 Lavorazioni con isolanti termici X

ATT.16 Movimentazione carichi con attrezzature di sollevamento X

ATT.18 Raschiatura, spazzolatura, picchettatura e smantellamento manti X

ATT.21 Carteggiatura X

ATT.23 Movimentazione camion e furgoni X

ATT.24 Utilizzo seghetto X

ATT.25 Utilizzo trapano X

MEST.14 Marmittai ATT.1 Montaggi/smontaggi meccanici X

ATT.2 Lavori con cannello ossiacetilenico X

ATT.3 Molatura/smerigliatura X

ATT.4 Utilizzo attrezzature pneumatiche X

ATT.5 Utilizzo attrezzature elettriche X

ATT.6 Utilizzo prodotti chimici X

ATT.8 Lavori in quota X

ATT.9 Lavorazioni con isolanti termici X

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Mestieri/attività Applicabile Non applicabile

ATT.16 Movimentazione carichi con attrezzature di sollevamento

X

ATT.23 Movimentazione camion e furgoni X

MEST.15 Impiantisti audio/video ATT.1 Montaggi/smontaggi meccanici X

ATT.4 Utilizzo attrezzature pneumatiche X

ATT.5 Utilizzo attrezzature elettriche X

ATT.8 Lavori in quota X

ATT.11 Lavori su impianti elettrici X

ATT.13 Saldatura a stagno X

ATT.22 Lavori su antenne radio e radar X

ATT.23 Movimentazione camion e furgoni X

ATT.25 Utilizzo trapano X

MEST.16 Operatori addetti alla rimozione amianto ATT.1 Montaggi/smontaggi meccanici X

ATT.4 Utilizzo attrezzature pneumatiche X

ATT.5 Utilizzo attrezzature elettriche X

ATT.6 Utilizzo prodotti chimici X

ATT.8 Lavori in quota X

ATT.16 Movimentazione carichi con attrezzature di sollevamento X

ATT.18 Raschiatura, spazzolatura, picchettatura, smantellamento manti X

ATT.23 Movimentazione camion e furgoni X

ATT.24 Utilizzo seghetto X

ATT.25 Utilizzo trapano X

ATT.27 Rimozione amianto X

MEST.17 Carpentieri metallici ATT.1 Montaggi/smontaggi meccanici X

ATT.2 Cannello ossiacetilenico X

ATT.3 Molatura/smerigliatura X

ATT.4 Utilizzo attrezzature pneumatiche X

ATT.5 Utilizzo attrezzature elettriche X

ATT.6 Utilizzo prodotti chimici X

ATT.8 Lavori in quota X

ATT.16 Movimentazione carichi con attrezzature di sollevamento X

ATT.20 Chiodatura X

ATT.23 Movimentazione camion e furgoni X

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Mestieri/attività Applicabile Non applicabile

ATT.24 Utilizzo seghetto X

ATT.25 Utilizzo trapano X

MEST.18 Congegnatori ATT.1 Montaggi/smontaggi meccanici X

ATT.2 Cannello ossiacetilenico X

ATT.3 Molatura/smerigliatura X

ATT.4 Utilizzo attrezzature pneumatiche X

ATT.5 Utilizzo attrezzature elettriche X

ATT.6 Utilizzo prodotti chimici X

ATT.7 Verniciatura, sverniciatura, stuccatura, applicazione antivegetativo X

ATT.8 Lavori in quota X

ATT.16 Movimentazione carichi con attrezzature di sollevamento X

ATT.23 Movimentazione camion e furgoni X

ATT.24 Utilizzo seghetto X

ATT.25 Utilizzo trapano X

MEST.19 Attrezzatore ATT.1 Montaggi/smontaggi meccanici X

ATT.2 Cannello ossiacetilenico X

ATT.3 Molatura/smerigliatura X

ATT.4 Utilizzo attrezzature pneumatiche X

ATT.5 Utilizzo attrezzature elettriche X

ATT.6 Utilizzo prodotti chimici X

ATT.8 Lavori in quota X

ATT.16 Movimentazione carichi con attrezzature di sollevamento X

ATT.18 Raschiatura, spazzolatura, picchettatura e smantellamento manti X

ATT.19 Posizionamento Tacche X

ATT.23 Movimentazione camion e furgoni X

ATT.24 Utilizzo seghetto X

ATT.25 Utilizzo trapano X

MEST.20 Attrezzatore navale ATT.1 Montaggi/smontaggi meccanici X

ATT.2 Cannello ossiacetilenico X

ATT.3 Molatura/smerigliatura X

ATT.4 Utilizzo attrezzature pneumatiche X

ATT.5 Utilizzo attrezzature elettriche X

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Mestieri/attività Applicabile Non applicabile

ATT.6 Utilizzo prodotti chimici X

ATT.7 Verniciatura, sverniciatura, stuccatura, applicazione antivegetativo X

ATT.8 Lavori in quota X

ATT.14 Idropulizia X

ATT.16 Movimentazione carichi con attrezzature di sollevamento X

ATT.17 Movimentazione carichi con carrelli X

ATT.18 Raschiatura, spazzolatura, picchettatura e smantellamento manti X

ATT.24 Utilizzo seghetto X

ATT.25 Utilizzo trapano X

ATT.28 Sabbiatura X

MEST.21 Frigorista ATT.1 Montaggi/smontaggi meccanici X

ATT.3 Molatura/smerigliatura X

ATT.4 Utilizzo attrezzature pneumatiche X

ATT.5 Utilizzo attrezzature elettriche X

ATT.6 Utilizzo prodotti chimici X

ATT.16 Movimentazione carichi con attrezzature di sollevamento X

ATT.23 Movimentazione camion e furgoni X

ATT.25 Utilizzo trapano X

MEST.22 Motorista ATT.1 Montaggi/smontaggi meccanici X

ATT.3 Molatura/smerigliatura X

ATT.4 Utilizzo attrezzature pneumatiche X

ATT.5 Utilizzo attrezzature elettriche X

ATT.6 Utilizzo prodotti chimici X

ATT.8 Lavori in quota X

ATT.16 Movimentazione carichi con attrezzature di sollevamento X

ATT.23 Movimentazione camion e furgoni X

ATT.24 Utilizzo seghetto X

ATT.25 Utilizzo trapano X

77..33 RRIISSCCHHII DDAA IINNTTEERRFFEERREENNZZAA EE RREELLAATTIIVVEE MMIISSUURREE DDII CCOONNTTRROOLLLLOO ((AALLLLEEGGAATTOO IIIIII))

PREMESSA Di seguito viene riportata la tabella che indica il criterio di valutazione delle interferenze tra le attività svolte dai mestieri:

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Livello rischio

Colore Note esplicative

Inaccettabile Rosso

Le attività in oggetto sono del tutto incompatibili, in quanto la loro contemporanea esecuzione genera dei rischi aggiuntivi, oltre ai rischi generati dalla somma dei rischi delle singole attività, non gestibili con precauzioni aggiuntive, oppure il committente ritiene che la loro contemporanea esecuzione sia vietata.

Tollerabile Giallo

Le attività in oggetto sono parzialmente compatibili in quanto la loro contemporanea esecuzione genera dei rischi aggiuntivi, oltre ai rischi generati dalla somma dei rischi delle singole attività, gestibili con precauzioni aggiuntive.

Accettabile Verde Le attività in oggetto sono compatibili ovvero la loro contemporanea esecuzione genera dei rischi pari alla somma dei rischi delle singole attività.

L’incompatibilità tra due attività è stata valutata considerando l’insorgenza di un rischio aggiuntivo oltre a quelli introdotti delle attività considerate. Nello specifico, se le due attività considerate non generano, durante lo svolgimento contemporaneo, un rischio aggiuntivo ovvero i rischi presenti sono esclusivamente quelli introdotti delle attività, la loro compatibilità sarà completa (casella verde nella matrice), fermo restando la presenza di rischi introdotti delle attività e le relative precauzioni. Se, invece, le due attività considerate generano un rischio aggiuntivo non introdotto delle singole attività, ma emerso dallo svolgimento contemporaneo delle due attività (ovvero un rischio che si va ad aggiungere ai rischi introdotti delle attività singole) questo dovrà essere considerato e andrà a determinare la loro compatibilità. Se il rischio aggiuntivo è gestibile con precauzioni aggiuntive, la compatibilità sarà parziale e legata alla messa in opera di dette precauzioni (casella gialla nella matrice). Se il rischio non è gestibile, le due attività saranno giudicate incompatibili (casella rossa nella matrice).

7.3.1 INTERFERENZE FRA ATTIVITÀ

Le interferenze tra attività sono state dapprima valutate in una matrice di compatibilità. In seguito ai risultati emersi nella matrice, è stata sviluppata una tabella specifica dove sono valutate le compatibilità parziali (gialle nella matrice) e le precauzioni aggiuntive per gestire tali compatibilità. Nelle caselle di incrocio di colore giallo (rischio tollerabile) viene riportato all’interno il numero di riferimento della scheda indicante i pericoli e le relative misure di controllo che rendono possibile lo svolgimento contemporaneo delle due attività interessate. La matrice di compatibilità e le conseguenti schede relative alla gestione delle compatibilità parziali sono contenute all’interno dell’allegato III.

8. AUTORIZZAZIONE ALL’UTILIZZO DI ATTREZZATURE ALLE DITTE APPALTATRICI.

Tutte le informazioni relative all’utilizzo di attrezzature di proprietà dell’Arsenale M.M. della Spezia, da parte delle ditte appaltatrici, sono contenute all’interno del “Capitolato tecnico amministrativo”.

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D.U.V.R.I. - FORNITURA PRESTAZIONI DI SUPPORTO AL COORDINAMENTO ANTINFORTUNISTICO E DI SICUREZZA DELLE

ATTIVITÀ LAVORATIVE NELL’AMBITO DELLA SOSTA LAVORI DI NAVE ANTEO.

________________________________________________________________________________________________ U.S.T. / P.E. – Reparto UU.NN.

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9. ELENCO ALLEGATI

• ALLEGATO I – RISCHI PRESENTI A BORDO; • ALLEGATO II – RISCHI INTRODOTTI DALLE ATTIVITÀ DELLA DITTA; • ALLEGATO III – RISCHI DA INTERFERENZE E MISURE DI CONTROLLO;

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D.U.V.R.I. - FORNITURA PRESTAZIONI DI SUPPORTO AL COORDINAMENTO ANTINFORTUNISTICO E DI SICUREZZA DELLE

ATTIVITÀ LAVORATIVE NELL’AMBITO DELLA SOSTA LAVORI DI NAVE ANTEO.

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ALLEGATO I – RISCHI PRESENTI A BORDO Le schede contenenti i rischi presenti a bordo delle UNITÀ VARIE della MARINA MILITARE ITALIANA oggetto di Ordine di Intervento, ovvero allegato I relativo ai rischi ambientali, non sono allegate al presente documento, ma sono archiviate e disponibili per la consultazione presso la direzione Arsenale (RMN). Prima dell’inizio dei lavori a bordo dell’Unità Navale oggetto di Ordine di Intervento, la ditta appaltatrice o sub-appaltatrice ha l’obbligo di prendere visione dei rischi ambientali presenti e, quindi, consultare l’allegato I contenente le schede relative.

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ATTIVITÀ LAVORATIVE NELL’AMBITO DELLA SOSTA LAVORI DI NAVE ANTEO.

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ALLEGATO II – RISCHI INTRODOTTI DALLE ATTIVITÀ DELLA DITTA Le schede contenenti i rischi introdotti nell’ambiente di lavoro, ovvero l’allegato II relativo ai rischi introdotti nell’ambiente di lavoro dalla Ditta, non sono allegate al presente documento, ma sono archiviate e disponibili per la consultazione presso la direzione Arsenale (RMN). Prima dell’inizio dei lavori a bordo dell’Unità Navale oggetto di Ordine di Intervento, la ditta appaltatrice o sub-appaltatrice ha l’obbligo di prendere visione dei suddetti rischi e, quindi, consultare l’allegato II contenente le schede relative.

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ATTIVITÀ LAVORATIVE NELL’AMBITO DELLA SOSTA LAVORI DI NAVE ANTEO.

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ALLEGATO III – RISCHI DA INTERFERENZE E MISURE DI CONTROLLO Le schede relative alla gestione delle compatibilità parziali tra lavorazioni, ovvero allegato III relativo ai rischi da interferenza, non sono allegate al presente documento, ma sono archiviate e disponibili per la consultazione presso la direzione Arsenale (RMN). Prima dell’inizio dei lavori a bordo dell’Unità Navale oggetto di Ordine di Intervento, la ditta appaltatrice o sub-appaltatrice ha l’obbligo di prendere visione dei rischi da interferenza e, quindi, consultare l’allegato III contenente le schede relative.

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