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29 Icona “Janua Coeli Mater Ecclesiae” Icona scritta per mano di Nikla, iconografa Per poter capire tutte le icone di Maria è necessario medita- re sul mistero di Maria, sul significato teologico e spiri- tuale della sua presenza accan- to a Gesù, non solo come madre del Salvatore, ma anche perché donna. Nel Vangelo di Luca e Giovanni da cui emerge il trat- teggio della sua figura, è pos- sibile distinguere il mistero di Maria nella Pentecoste, e come prototipo della Chiesa, cioè del Corpo Mistico del quale è l’icona. “Tutti erano assidui e concor- di nella preghiera insieme con alcune donne e con Maria, la madre di Gesù e con i fratelli di lui” (Atti 1,14). ARTE E PREGHIERA

ARTE E PREGHIERA Icona “Janua Coeli Mater Ecclesiae” Nikla...“Janua Coeli Mater Ecclesiae” Icona scritta per mano di Nikla, iconografa Per poter capire tutte le icone di Maria

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    Icona“Janua Coeli

    Mater Ecclesiae”

    Icona scritta per mano di Nikla, iconografa

    Per poter capire tutte le icone di Maria è necessario medita-re sul mistero di Maria, sul significato teologico e spiri-tuale della sua presenza accan-to a Gesù, non solo come madre del Salvatore, ma anche perché donna.Nel Vangelo di Luca e Giovanni da cui emerge il trat-teggio della sua figura, è pos-sibile distinguere il mistero di Maria nella Pentecoste, e come prototipo della Chiesa, cioè del Corpo Mistico del quale è l’icona.“Tutti erano assidui e concor-di nella preghiera insieme con alcune donne e con Maria, la madre di Gesù e con i fratelli di lui” (Atti 1,14).

    ARTE E PREGHIERA

  • FONDAMENTO BIBLICO“Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi...Dio nessuno l’ha mai visto: proprio il Figlio umgenito che è nel seno del Padre lo ha rivelato”. Gv 1,14-18

    “Si aprì il santuario Dio nel cielo e apparve nel santuario l’Arca dell’alleanza”. Ap 11,19

    “Nel cielo apparve un segno grandioso: una donna vestita di sole”. Ap 12,1

    SIGNIFICATO TEOLOGICO-SPIRITUALE

    DELL’ICONA

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    L’icona Janua Coeli raffigura la Vergine nell’atteggiamento dell’ Orante con lo sguardo rivolto a ciascuno di noi per indicarci la via da seguire per metterci alla seque-la del Cristo la cui immagine, alla sommità dell’icona, ne diviene chiave di lettura e suggello del messaggio teologico e liturgico.Lo sguardo maternamente dolce della Madre sembra invitare ogni uomo che a Lei ricorre: “ Se temi, se ti senti solo, io ti proteggerò. Ti guido dal Figlio mio Cristo Gesù. Segui il mio esempio nella disponibilità alla preghiera, nell’ac-cettazione della Parola di Dio. Pregalo perché la sua volontà si compia nella tua vita”.L’icona vuole essere la sintesi della Parola, l’annuncio dei Profeti e l’espressione della preghiera della Chiesa del nostro tempo.

    Ai piedi della croce Maria diviene la Madre dell’umanità intera rappre-sentata dall’apostolo Giovanni: a Lei il Cristo affida Ciascuno di noi.Nell’icona contempliamo la Vergine Madre nel gesto di accogliere tutti i figli di Dio sotto il suo manto.Ella ci porge il rosario che tiene nella mano destra come preghiera medi-tativa del cuore. E’, per noi occiden-tali, quella che corrisponde alla “preghiera del cuore” del pellegrino russo per i cristiani d’oriente.Questa preghiera è un mezzo per conservarci nella fede e nella volon-tà del Padre. La Theotokos è interamente vestita di bianco: il lungo mantello che le copre il capo scende in sovrabbon-danza sopra i piedi, simbolo di inte-riorità e di accoglienza (“ Maria da parte sua serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore”), simbolo di santità come dice l’Apocalisse: “La veste di lino sono le opere giuste dei santi”.

    ARTE E PREGHIERA

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    ARTE E PREGHIERA

    L’icona “Janua Coeli-Mater Ecclesiae” è stata scritta per l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “ S. Maria di Monte Berico - Vicenza”dove attualmente è venerata dopo essere stata benedetta nella Basilica di Monte Berico dal Vescovo Mons. Pietro Nonisil 18 - 10 -2002.

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    Nell ’iconografia antica la Vergine è sempre e solo raffigurata col Figlio perché la sua grandezza e la sua divinità derivano dall ’essere la Madre di Dio.Questo avviene per i tretipi iconografici in cui abitualmente è raffigurata la Theotokos: la Tenerezza, l ’Odigitria e la Diesis.

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    ARTE E PREGHIERA

    Il bianco splendente simboleggia la sua verginità perpetua. Ella è la Santissima, la Piena di grazia, la Tutta pura, la Semprevergine.La verginità spirituale, oltre che fisica di Maria è rappresentata anche dalle tre stelle d’oro, sul capo e sulle spalle del bianco mantello.Esse sono un antico simbolo siriaco abitualmente usate nell’arte icono-grafica per simboleggiare la verginità di Maria nel mistero della sua mater-nità divina, ma anche la sua regalità.La ricchezza della veste della Janua Coeli ci presenta la Madre come regi-na del cielo e della terra, Colei che ha reso possibile la realizzazione delle promesse di Dio, Colei che ha unito l’Antico Testamento al Nuovo, come spiegano le piccole icone scritte lungo la stola della veste e sul bordo della manica.In quest’ultime è raffigurato Isaia, il profeta messianico che assieme agli altri profeti ha previsto e tenuta viva l’attesa della venuta del Messia.Lungo la stola che parte dalla cintola, dove si intravedono i simboli dei quattro evangelisti, sono raffigurate le immagini della vita della Vergine Madre: l’Annunciazione, la Nascita di Gesù, Maria ai piedi della Croce, La Dormizione e la Glorificazione.“ Si aprì il santuario di Dio nel cieloe apparve nel santuario l’Arca dell’al-leanza”. Ap 11,19Come una porta che si spalanca nel cielo ci fa vedere qualcosa di gran-dioso, così lei, la Madre, ci rende pos-sibile la visione. Attraverso Lei che prega e intercede per noi, possiamo accostarci al Figlio.

    La mandorla blu che fa corona alla figura della Vergine Madre, nel lin-guaggio iconografico, è un simbolo teofanico, cioè della presenza divina.L’immagine della Vergine, Porta del Cielo, Madre della Chiesa è un invito a meditare sul mistero della Sua maternità per la cooperazione al dise-gno divino della salvezza e per la sua continua presenza di intercessione a favore dell’umanità.L’icona “ Janua Coeli” è una preghiera di supplica alla Madre, a Lei rivolta dalla nostra Chiesa che vive le diffi-coltà del nostro tempo storico.La Chiesa sa che la Madre è sempre pronta ad accoglierci sotto il suo manto splendente del biancore taborico.La luce accecò i Discepoli durante la trasfigurazione al Tabor: la luce della veste candida della Theotokos lava le sozzure di quel mondo su cui poggia i piedi e su cui geme e langue il dra-gone, simbolo delle potenze del male operanti nel mondo. La figura di Maria è contornata da un segno scuro e da un segno d’oro. Il primo simboleggia l’oscurità della fede che è mistero. Davanti al mistero di Dio dobbiamo stare in adorazione silenziosa.Il filo d’oro è simbolo della presenza di Dio che fa risplendere la regalità della Theotokos, di Colei che è l’ “hortus inviolatus” perché tutta consacrata a Dio.Nell’umile Vangelo scritto con i colo-ri dell’icona, Maria diventa una pre-senza che riempie il cuore di speran-za e ci orienta nel cammino della fede.

    Nikla iconografa

  • NIKLA FADELLI DE POLO

    nata a Colle Umberto (Treviso), esercitò la sua professione di insegnante fino al 1983, anno in cui fu introdotta nell’iconografia.

    Frequentò vari corsi di approfondimento delle tecniche iconografiche e corsi teologici alle problematiche religiose e liturgiche dell’icona. La sua formazione iconografica avvenne sotto la guida di vari maestri, in particolare di una iconografa russa, Suor Junia Hinz del mona-stero UspensKij, che le trasmise la spiritualità e l a tecnica delle antiche icone russe.

    Svolge la sua attività di iconografa per Chiese e Comunità religiose attenendosi scrupolosa-mente alle antiche regole iconografiche. Espone le sue opere solo in ambienti religiosi dove l’icona, arte sacra-religiosa-liturgica, diventa mezzo di preghiera.

    Molte delle sue icone si trovano in diverse Chiese ed Abbazie italiane.

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