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10/09/15 NOTIZIE.TISCALI.IT 1 Edilizia: +0,2% fatturato II trim. 2015 ... 21
10/09/15 UNIONCAMEREVENETO.IT
1 Unioncamere del Veneto ... 22
10/09/15 VENICEONAIR.COM 1 VENETOCONGIUNTURA. IMPRESE COSTRUZIONI SECONDOTRIMESTRE 2015 - www.veniceonair.com
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10/09/15 CONFARTIGIANATO.VERONA.IT
1 COSTRUZIONI - VenetoCongiuntura II trimestre: il mattonegalleggia. A Verona il mercato cresce di poco (+0,5%) |Confartigianato Verona
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11/09/15 PADOVAOGGI.IT 1 Costruzioni, il mattone "galleggia" A Padova cresce il mercato+0,5%
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11/09/15 GIORNALEDELLEPMI.IT 1 Veneto, costruzioni II trimestre 2015: il mattone “galleggia”(+0,2%). Ordini +0,4%, variazione nulla per l’occupazione, siraffreddano le previsioni
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11/09/15 ADRIAECO.EU 1 Il mattone galleggia, +0.2% nel II trimestre 2015 - ADRIAECO ... 29
11/09/15 POLITHOS.IT 1 CRESCONO LE COSTRUZIONI A VERONA MA LA CRISI NONE’ ANCORA FINITA.
... 30
12/09/15 ILNORDESTQUOTIDIANO.COM
1 Il NordEst quotidiano - Edilizia, situazione stazionaria in Venetonel II trimestre 2015
... 32
art
www.datastampa.it da pag. 1 11-SET-2015
VENETO 1
art
www.datastampa.it da pag. 11 11-SET-2015
VENETO 2
www.datastampa.it da pag. 11 11-SET-2015
VENETO 3
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www.datastampa.it da pag. 14 11-SET-2015
VENETO 4
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www.datastampa.it da pag. 9 11-SET-2015
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Congiuntura: costruzioni, II trimestre2015Unioncamere Veneto
Venezia -
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COSTRUZIONI II TRIMESTRE: IL MATTONE "GALLEGGIA" (+0,2%)Ordini +0,4%, variazione nulla per l'occupazione, si raffreddano leprevisioni Crescono i mercati delle province venete, soltanto Treviso non frena lacaduta (-1%)
Venezia, 10 settembre 2015 - Nel secondo trimestre 2015, sulla basedell'indagine VenetoCongiuntura, il fatturato delle imprese dicostruzioni ha registrato un aumento del +0,2%, in linea con lo scorsotrimestre (era +0,2%). L'analisi congiunturale sul settore dellecostruzioni, promossa congiuntamente da Edilcassa Veneto eUnioncamere del Veneto, è stata effettuata su un campione di 600imprese con almeno un dipendente.
Prosegue la dinamica di lieve miglioramento per il mercato dellecostruzioni senza particolari differenze tra imprese artigiane (+0,2%) enon artigiane (+0,3%). Dopo molti anni con variazioni negative, simantiene un andamento positivo - per quanto debole - dovuto anche alsentiment delle imprese rispetto all'andamento del fatturato, chepresenta per la prima volta dall'inizio della crisi tendenza allo zero. Sitratta di una fase di galleggiamento i cui contorni saranno più chiari neiprossimi trimestri. Osservando la dinamica per classi dimensionali, leimprese di media dimensione presentano un dato negativo (-0,4%),mentre quelle più strutturate hanno dinamica positiva (+0,3%). Dalpunto di vista territoriale, le differenze rispetto alla dinamica mediaevidenziano una situazione instabile: crescono i mercati nelle provincedi Verona (+0,5%), Vicenza (+0,5%), Belluno (+0,7%), Venezia (+0,4%)e Padova (+0,5), resta stabile Rovigo (+0,1) ma si contrae in manierasignificativa a Treviso (-1%).
Fernando Zilio, presidente Unioncamere del Veneto«Se le promesse del Governo circa un drastico ridimensionamentodella tassazione sulla casa dovessero trovare, come auspichiamo,conferma, forse a partire dal primo trimestre del 2016 potremoabbandonare quella che adesso è una doverosa prudenza». Nonautorizza entusiasmi l'indagine sulle costruzioni ed il presidente diUnioncamere del Veneto, Fernando Zilio, se ne fa interprete. «Ilfatturato che rimane ancorato ad un aumento dello 0,2% senza che,parimenti, crescano le aspettative delle imprese, dimostra una volta dipiù che servono interventi in grado di dare una scossa ad un compartoche, forse più di ogni altro, ha sofferto sette anni di crisi lasciando sulcampo decine di imprese, soprattutto di piccole dimensioni e con esseanche migliaia di lavoratori». Bene dunque la promessa di unabbattimento della tassazione. «Ma mai come in questo caso -conclude Zilio - la promessa è debito. In caso contrario rischieremmouna crisi di fiducia dai risvolti difficilmente valutabili».
Virginio Piva, presidente Edilcassa Veneto«La crisi, nostro malgrado, non è ancora finita e le nostre imprese sonoancora in difficoltà. Il segno positivo è molto debole e senza un aiutoconcreto dal sistema finanziario e politico il settore non riuscirà adagganciare la ripresa complessiva, oggi trainata più che altro dai bassiprezzi del petrolio e dalle esportazioni. Aspettiamo, purtroppo senzatroppa fiducia, che il sistema del credito torni finalmente a fianco delleimprese e che le politiche fiscali diventino meno punitive per il mondodell'edilizia».
OrdiniRispetto allo scorso trimestre (-0,3%), gli ordini hanno registrato unaumento del +0,4% con una crescita più significativa per il compartonon artigiano (+0,7%) rispetto a quella del settore artigiano (+0,1%). Le
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NEWS & EVENTI ULTIM'ORA CRONACA POLITICA ATTUALITÀ COMUNI ECONOMIA CULTURA E SPETTACOLO SPORT
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grandi imprese hanno segnato un aumento del +0,6%, seguite dallepiccole imprese (+0,3%), mentre quelle di media dimensione hannoregistrato una dinamica stazionaria. A livello territoriale, tranne Veneziae Treviso (entrambe -0,1%), tutte le province presentano variazionisuperiori alla media, in particolare Verona (+0,8%) e Rovigo (+0,7%),seguite da Vicenza (+0,6%) e Padova (+0,5%).
PrezziCome nel trimestre precedente (+1,5%), il livello dei prezzi ha registratoun incremento (+1,7%). La crescita dei prezzi è percepita in modouniforme nelle imprese non artigiane (+1,8%) e in quelle artigiane(+1,7%). Spicca la variazione delle grandi imprese (+1,8%), seguitadalle medie (+1,7%) e piccole (+1,6%). A livello territoriale i prezzihanno evidenziato un incremento generalizzato, ma a soffrire di piùsono le province di Rovigo (+2,8%), Belluno (+2,2%) e Venezia(+1,8%).
OccupazioneVariazione tendenziale nulla con dinamiche opposte tra imprese nonartigiane (+1,6%) ed imprese artigiane (-1,2%). Andamento positivo perle imprese più strutturate (+4,6%), mentre è negativa la dinamica delleimprese piccole (-2,8%) e medie (-2,1%). Sotto il profilo territorialeRovigo (+2,1%), Treviso (+1,9) e Venezia (+0,5%) presentano segnopositivo, Vicenza stabile mentre le altre hanno dinamiche negative conPadova -1,9%, Belluno -1,3% e Verona -1,1%.
PrevisioniPositive, anche se in diminuzione rispetto allo scorso trimestre, leaspettative delle imprese. Il saldo sul fatturato è pari a +4,9 puntipercentuali (+6,1 p.p. precedente), mentre per gli ordinativi è di +2,2p.p. (+4,1 p.p. lo scorso trimestre). Rovigo e Vicenza sono le provinceche presentano un saldo più elevato, rispettivamente +18,2 p.p. e +16p.p. Stazionarie le previsioni sull'occupazione contro il +1,8 p.p. delloscorso trimestre. I prezzi di mercato sono previsti in leggeradiminuzione (+28,8 p.p, era +34,4 p.p. lo scorso trimestre).
DISCLAIMER: Questo contenuto e' stato pubblicato da Unioncamere Veneto il giorno 2015-09-10 ed e'stato originariamente pubblicato qui www.ven.camcom.it. Il contenuto e' stato distribuito senza modifiche oalterazioni da parte di noodls il 2015-09-10 07:59:04 UTC. La fonte e' la sola responsabile per l'accuratezzadelle informazioni riportate nel contenuto.
[Fonte: Venezia OnLine]
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COSTRUZIONI II TRIMESTRE: IL MATTONE "GALLEGGIA" (+0,2%)Ordini +0,4%, variazione nulla per l'occupazione, si raffreddano leprevisioni Crescono i mercati delle province venete, soltanto Treviso non frena lacaduta (-1%)
Venezia, 10 settembre 2015 - Nel secondo trimestre 2015, sulla basedell'indagine VenetoCongiuntura, il fatturato delle imprese dicostruzioni ha registrato un aumento del +0,2%, in linea con lo scorsotrimestre (era +0,2%). L'analisi congiunturale sul settore dellecostruzioni, promossa congiuntamente da Edilcassa Veneto eUnioncamere del Veneto, è stata effettuata su un campione di 600imprese con almeno un dipendente.
Prosegue la dinamica di lieve miglioramento per il mercato dellecostruzioni senza particolari differenze tra imprese artigiane (+0,2%) enon artigiane (+0,3%). Dopo molti anni con variazioni negative, simantiene un andamento positivo - per quanto debole - dovuto anche alsentiment delle imprese rispetto all'andamento del fatturato, chepresenta per la prima volta dall'inizio della crisi tendenza allo zero. Sitratta di una fase di galleggiamento i cui contorni saranno più chiari neiprossimi trimestri. Osservando la dinamica per classi dimensionali, leimprese di media dimensione presentano un dato negativo (-0,4%),mentre quelle più strutturate hanno dinamica positiva (+0,3%). Dalpunto di vista territoriale, le differenze rispetto alla dinamica mediaevidenziano una situazione instabile: crescono i mercati nelle provincedi Verona (+0,5%), Vicenza (+0,5%), Belluno (+0,7%), Venezia (+0,4%)e Padova (+0,5), resta stabile Rovigo (+0,1) ma si contrae in manierasignificativa a Treviso (-1%).
Fernando Zilio, presidente Unioncamere del Veneto«Se le promesse del Governo circa un drastico ridimensionamentodella tassazione sulla casa dovessero trovare, come auspichiamo,conferma, forse a partire dal primo trimestre del 2016 potremoabbandonare quella che adesso è una doverosa prudenza». Nonautorizza entusiasmi l'indagine sulle costruzioni ed il presidente diUnioncamere del Veneto, Fernando Zilio, se ne fa interprete. «Ilfatturato che rimane ancorato ad un aumento dello 0,2% senza che,parimenti, crescano le aspettative delle imprese, dimostra una volta dipiù che servono interventi in grado di dare una scossa ad un compartoche, forse più di ogni altro, ha sofferto sette anni di crisi lasciando sulcampo decine di imprese, soprattutto di piccole dimensioni e con esseanche migliaia di lavoratori». Bene dunque la promessa di unabbattimento della tassazione. «Ma mai come in questo caso -conclude Zilio - la promessa è debito. In caso contrario rischieremmouna crisi di fiducia dai risvolti difficilmente valutabili».
Virginio Piva, presidente Edilcassa Veneto«La crisi, nostro malgrado, non è ancora finita e le nostre imprese sonoancora in difficoltà. Il segno positivo è molto debole e senza un aiutoconcreto dal sistema finanziario e politico il settore non riuscirà adagganciare la ripresa complessiva, oggi trainata più che altro dai bassiprezzi del petrolio e dalle esportazioni. Aspettiamo, purtroppo senzatroppa fiducia, che il sistema del credito torni finalmente a fianco delleimprese e che le politiche fiscali diventino meno punitive per il mondodell'edilizia».
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grandi imprese hanno segnato un aumento del +0,6%, seguite dallepiccole imprese (+0,3%), mentre quelle di media dimensione hannoregistrato una dinamica stazionaria. A livello territoriale, tranne Veneziae Treviso (entrambe -0,1%), tutte le province presentano variazionisuperiori alla media, in particolare Verona (+0,8%) e Rovigo (+0,7%),seguite da Vicenza (+0,6%) e Padova (+0,5%).
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OccupazioneVariazione tendenziale nulla con dinamiche opposte tra imprese nonartigiane (+1,6%) ed imprese artigiane (-1,2%). Andamento positivo perle imprese più strutturate (+4,6%), mentre è negativa la dinamica delleimprese piccole (-2,8%) e medie (-2,1%). Sotto il profilo territorialeRovigo (+2,1%), Treviso (+1,9) e Venezia (+0,5%) presentano segnopositivo, Vicenza stabile mentre le altre hanno dinamiche negative conPadova -1,9%, Belluno -1,3% e Verona -1,1%.
PrevisioniPositive, anche se in diminuzione rispetto allo scorso trimestre, leaspettative delle imprese. Il saldo sul fatturato è pari a +4,9 puntipercentuali (+6,1 p.p. precedente), mentre per gli ordinativi è di +2,2p.p. (+4,1 p.p. lo scorso trimestre). Rovigo e Vicenza sono le provinceche presentano un saldo più elevato, rispettivamente +18,2 p.p. e +16p.p. Stazionarie le previsioni sull'occupazione contro il +1,8 p.p. delloscorso trimestre. I prezzi di mercato sono previsti in leggeradiminuzione (+28,8 p.p, era +34,4 p.p. lo scorso trimestre).
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ANSA.it Veneto Edilizia: +0,2% fatturato II trim. 2015
Redazione ANSA
VENEZIA
10 settembre 201512:23
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(ANSA)- VENEZIA, 10 SET - Ha registrato un +0,2% nel II trim. 2015, in linea con lo scorso trimestre (era +2,8%) il fatturato delleimprese di costruzioni. Lo rileva Unioncamere Veneto.La dinamica dilieve miglioramento per il mercato delle costruzioni senza particolaridifferenze tra imprese artigiane (+0,2%) e non artigiane (+0,3%).Leimprese di media dimensione segnano -0,4%, +,03% quelle piùstrutturate. Per province:Verona+0,5%, Vicenza +0,5%, Belluno+0,7%, Venezia +0,4%, Padova +0,5, Rovigo +0,1, Treviso -1%.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
Edilizia: +0,2% fatturato II trim. 2015Bene in tutto il Veneto, tranne Treviso (-1%)
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Edilcassa Veneto e Unioncamere del Veneto i dati sullecostruzioni del II trimestre.
10/09/2015 | ECONOMIA | Rispetto allo scorso trimestre (-0,3%), gli ordini hannoregistrato un aumento del +0,4% con una crescita più significativa per il comparto nonartigiano (+0,7%) rispetto a quella del settore artigiano (+0,1%).
Ufficio stampa Unioncamere del Veneto – Eurosportello
Consulta i dati sul sito di Unioncamre del Veneto
Venezia, 10 settembre 2015 – Nel secondo trimestre 2015, sullabase dell’indagine VenetoCongiuntura, il fatturato delle imprese
di costruzioni ha registrato un aumento del +0,2%, in linea con lo scorso trimestre(era +0,2%). L’analisi congiunturale sul settore delle costruzioni, promossacongiuntamente da Edilcassa Veneto e Unioncamere del Veneto, è stata effettuata suun campione di 600 imprese con almeno un dipendente.
Prosegue la dinamica di lieve miglioramento per il mercato delle costruzioni senzaparticolari differenze tra imprese artigiane (+0,2%) e non artigiane (+0,3%). Dopo moltianni con variazioni negative, si mantiene un andamento positivo – per quanto debole –dovuto anche al sentiment delle imprese rispetto all’andamento del fatturato, chepresenta per la prima volta dall’inizio della crisi tendenza allo zero. Si tratta di una fase digalleggiamento i cui contorni saranno più chiari nei prossimi trimestri. Osservando ladinamica per classi dimensionali, le imprese di media dimensione presentano un datonegativo (-0,4%), mentre quelle più strutturate hanno dinamica positiva (+0,3%). Dalpunto di vista territoriale, le differenze rispetto alla dinamica media evidenziano unasituazione instabile: crescono i mercati nelle province di Verona (+0,5%), Vicenza(+0,5%), Belluno (+0,7%), Venezia (+0,4%) e Padova (+0,5), resta stabile Rovigo (+0,1)ma si contrae in maniera significativa a Treviso (-1%).
Fernando Zilio, presidente Unioncamere del Veneto«Se le promesse del Governo circa un drastico ridimensionamento della tassazione sulla casadovessero trovare, come auspichiamo, conferma, forse a partire dal primo trimestre del 2016potremo abbandonare quella che adesso è una doverosa prudenza». Non autorizzaentusiasmi l’indagine sulle costruzioni ed il presidente di Unioncamere del Veneto,Fernando Zilio, se ne fa interprete. «Il fatturato che rimane ancorato ad un aumento dello0,2% senza che, parimenti, crescano le aspettative delle imprese, dimostra una volta di piùche servono interventi in grado di dare una scossa ad un comparto che, forse più di ogni altro,ha sofferto sette anni di crisi lasciando sul campo decine di imprese, soprattutto di piccoledimensioni e con esse anche migliaia di lavoratori». Bene dunque la promessa di unabbattimento della tassazione. «Ma mai come in questo caso - conclude Zilio - la promessaè debito. In caso contrario rischieremmo una crisi di fiducia dai risvolti difficilmentevalutabili».
Virginio Piva, presidente Edilcassa Veneto«La crisi, nostro malgrado, non è ancora finita e le nostre imprese sono ancora in difficoltà. Ilsegno positivo è molto debole e senza un aiuto concreto dal sistema finanziario e politico ilsettore non riuscirà ad agganciare la ripresa complessiva, oggi trainata più che altro dai bassiprezzi del petrolio e dalle esportazioni. Aspettiamo, purtroppo senza troppa fiducia, che ilsistema del credito torni finalmente a fianco delle imprese e che le politiche fiscali diventinomeno punitive per il mondo dell'edilizia».
Ordini Rispetto allo scorso trimestre (-0,3%), gli ordini hanno registrato un aumento del+0,4% con una crescita più significativa per il comparto non artigiano (+0,7%) rispetto aquella del settore artigiano (+0,1%). Le grandi imprese hanno segnato un aumento del+0,6%, seguite dalle piccole imprese (+0,3%), mentre quelle di media dimensione hannoregistrato una dinamica stazionaria. A livello territoriale, tranne Venezia e Treviso(entrambe -0,1%), tutte le province presentano variazioni superiori alla media, inparticolare Verona (+0,8%) e Rovigo (+0,7%), seguite da Vicenza (+0,6%) e Padova(+0,5%).
PrezziCome nel trimestre precedente (+1,5%), il livello dei prezzi ha registrato unincremento (+1,7%). La crescita dei prezzi è percepita in modo uniforme nelle impresenon artigiane (+1,8%) e in quelle artigiane (+1,7%). Spicca la variazione delle grandiimprese (+1,8%), seguita dalle medie (+1,7%) e piccole (+1,6%). A livello territoriale iprezzi hanno evidenziato un incremento generalizzato, ma a soffrire di più sono leprovince di Rovigo (+2,8%), Belluno (+2,2%) e Venezia (+1,8%).
OccupazioneVariazione tendenziale nulla con dinamiche opposte tra imprese non artigiane(+1,6%) ed imprese artigiane (-1,2%). Andamento positivo per le imprese piùstrutturate (+4,6%), mentre è negativa la dinamica delle imprese piccole (-2,8%) e medie
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(-2,1%). Sotto il profilo territoriale Rovigo (+2,1%), Treviso (+1,9) e Venezia (+0,5%)presentano segno positivo, Vicenza stabile mentre le altre hanno dinamiche negative conPadova -1,9%, Belluno -1,3% e Verona -1,1%.
PrevisioniPositive, anche se in diminuzione rispetto allo scorso trimestre, le aspettative delleimprese. Il saldo sul fatturato è pari a +4,9 punti percentuali (+6,1 p.p. precedente),mentre per gli ordinativi è di +2,2 p.p. (+4,1 p.p. lo scorso trimestre). Rovigo e Vicenzasono le province che presentano un saldo più elevato, rispettivamente +18,2 p.p. e +16p.p. Stazionarie le previsioni sull’occupazione contro il +1,8 p.p. dello scorso trimestre. Iprezzi di mercato sono previsti in leggera diminuzione (+28,8 p.p, era +34,4 p.p. loscorso trimestre).
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Edilcassa Veneto e Unioncamere del Veneto i dati sulle costruzioni del II trimestre.10 settembre 2015
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Eleonora Biral ∙ 10 Settembre 2015
Costruzioni: il mattone "galleggia".Ma Treviso non frena la cadutaOrdini +0,4%, variazione nulla per l'occupazione, si raffreddano leprevisioni. Crescono i mercati delle province venete, ma non Treviso
TREVISO Migliora il mercato delle costruzioni in Veneto ma l’andamento del settore, seppurpositivo, registra un aumento debole. Nel secondo trimestre del 2015, secondo un’indagineVenetoCongiuntura eseguita da Edilcassa Veneto e Unioncamere Veneto su un campione di 600imprese con almeno un dipendente, il fatturato delle imprese di costruzioni ha registrato unincremento dello 0,2 per cento, in linea con lo scorso trimestre.
AIUTI CONCRETI DAL GOVERNO L’andamento positivo, dopo molti anni di variazioni negative(0,3 per cento per le imprese non artigiane), secondo gli esperti è dovuto anche al “sentiment”delle imprese rispetto all’andamento del fatturato, che presenta per la prima volta dall’inizio dellacrisi tendenza allo zero. Si tratta di una fase di galleggiamento i cui contorni saranno più chiari neiprossimi trimestri. «Il fatturato che rimane ancorato ad un aumento dello 0,2% senza che,parimenti, crescano le aspettative delle imprese, dimostra una volta di più che servono interventi ingrado di dare una scossa ad un comparto che, forse più di ogni altro, ha sofferto sette anni di crisilasciando sul campo decine di imprese, soprattutto di piccole dimensioni e con esse anchemigliaia di lavoratori – sostiene Fernando Zilio, presidente Unioncamere del Veneto -. Se lepromesse del Governo circa un drastico ridimensionamento della tassazione sulla casa dovesserotrovare, come auspichiamo, conferma, forse a partire dal primo trimestre del 2016potremo abbandonare quella che adesso è una doverosa prudenza».
“SERVE AIUTO DAL SISTEMA FINANZIARIO E POLITICO” Osservando la dinamica per classidimensionali, le imprese di media dimensione presentano un dato negativo (-0,4%), mentre quellepiù strutturate hanno dinamica positiva (+0,3%). Dal punto di vista territoriale, le differenze rispettoalla dinamica media evidenziano una situazione instabile: crescono i mercati nelle province diVerona (+0,5%), Vicenza (+0,5%), Belluno (+0,7%), Venezia (+0,4%) e Padova (+0,5), restastabile Rovigo (+0,1) ma si contrae in maniera significativa a Treviso (-1%). «Il segno positivo èmolto debole e senza un aiuto concreto dal sistema finanziario e politico il settore nonriuscirà ad agganciare la ripresa complessiva, oggi trainata più che altro dai bassi prezzi delpetrolio e dalle esportazioni - dice invece Virginio Piva, presidente Edilcassa Veneto -. La crisi,nostro malgrado, non è ancora finita».
ORDINI Rispetto allo scorso trimestre (-0,3%), gli ordini hanno registrato un aumento del+0,4% con una crescita più significativa per il comparto non artigiano (+0,7%) rispetto a quella delsettore artigiano (+0,1%). Le grandi imprese hanno segnato un aumento del +0,6%, seguite dallepiccole imprese (+0,3%), mentre quelle di media dimensione hanno registrato una dinamicastazionaria. A livello territoriale, tranne Venezia e Treviso (entrambe -0,1%), tutte le provincepresentano variazioni superiori alla media, in particolare Verona (+0,8%) e Rovigo (+0,7%),seguite da Vicenza (+0,6%) e Padova (+0,5%).
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PREZZI Come nel trimestre precedente (+1,5%), il livello dei prezzi ha registrato unincremento (+1,7%). La crescita dei prezzi è percepita in modo uniforme nelle imprese nonartigiane (+1,8%) e in quelle artigiane (+1,7%). Spicca la variazione delle grandi imprese (+1,8%),seguita dalle medie (+1,7%) e piccole (+1,6%). A livello territoriale i prezzi hanno evidenziato unincremento generalizzato, ma a soffrire di più sono le province di Rovigo (+2,8%), Belluno (+2,2%)e Venezia (+1,8%).
OCCUPAZIONE Variazione tendenziale nulla con dinamiche opposte tra imprese nonartigiane (+1,6%) ed imprese artigiane (-1,2%). Andamento positivo per le imprese piùstrutturate (+4,6%), mentre è negativa la dinamica delle imprese piccole (-2,8%) e medie (-2,1%).Sotto il profilo territoriale Rovigo (+2,1%), Treviso (+1,9) e Venezia (+0,5%) presentano segnopositivo, Vicenza stabile mentre le altre hanno dinamiche negative con Padova -1,9%, Belluno -1,3% e Verona -1,1%.
PREVISIONI Positive, anche se in diminuzione rispetto allo scorso trimestre, le aspettative delleimprese. Il saldo sul fatturato è pari a +4,9 punti percentuali (+6,1 p.p. precedente), mentreper gli ordinativi è di +2,2 p.p. (+4,1 p.p. lo scorso trimestre). Rovigo e Vicenza sono le provinceche presentano un saldo più elevato, rispettivamente +18,2 p.p. e +16 p.p. Stazionarie le previsionisull’occupazione contro il +1,8 p.p. dello scorso trimestre. I prezzi di mercato sono previsti inleggera diminuzione (+28,8 p.p, era +34,4 p.p. lo scorso trimestre).
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MATTONE, NON È ANCORA RIPRESA: SOLO +0,2%10 settembre 2015 ∙ by Redazione ∙ in Veneto
Il mattone in Veneto non è uscito dalla crisi: nel secondo trimestre 2015 il settore
segna un debolissimo aumento del fatturato, pari al +0,2%, in linea con il dato del
primo trimestre dell’anno. L’analisi congiunturale sul settore costruzioni, basata su un
campione di 600 imprese e promossa da Edilcassa e Unioncamere del Veneto, rivela
un lieve miglioramento che però non basta a far parlare di una vera ripresa del
mattone. Soprattutto il fioco aumento degli ordini non crea nemmeno un nuovo posto
di lavoro.
A Treviso il mattone perde terrenoLe performance del settore cambiano a seconda della dimensione delle
imprese. Quelle di media dimensione presentano un dato negativo (-0,4%), mentre
quelle più grandi sono in crescita (+0,3%). Confrontando l’andamento su base
provinciale spicca la contrazione del mercato a Treviso: crescono le province di
Verona (+0,5%), Vicenza (+0,5%), Belluno (+0,7%), Venezia (+0,4%) e Padova (+0,5),
è stabile Rovigo (+0,1) mentre Treviso segna un -1%.
Ordini in aumento del +0,4%Rispetto allo scorso trimestre (-0,3%), gli ordini hanno registrato un aumento del
+0,4% con una crescita più significativa per il comparto non artigiano (+0,7%) rispetto
a quella del settore artigiano (+0,1%). Le grandi imprese hanno segnato un aumento
del +0,6%, seguite dalle piccole imprese (+0,3%), mentre quelle di media
dimensione hanno registrato una dinamica stazionaria. A livello territoriale, tranne
Venezia e Treviso (entrambe -0,1%), tutte le province presentano variazioni superiori
alla media, in particolare Verona (+0,8%) e Rovigo (+0,7%), seguite da Vicenza
(+0,6%) e Padova (+0,5%).
Prezzi: incremento del +1,7%Come nel trimestre precedente (+1,5%), il livello dei prezzi ha registrato un
incremento (+1,7%). La crescita dei prezzi è percepita in modo uniforme nelle
imprese non artigiane (+1,8%) e in quelle artigiane (+1,7%). Spicca la variazione delle
grandi imprese (+1,8%), seguita dalle medie (+1,7%) e piccole (+1,6%). A livello
territoriale i prezzi hanno evidenziato un incremento generalizzato, ma a soffrire di più
sono le province di Rovigo (+2,8%), Belluno (+2,2%) e Venezia (+1,8%).
Occupazione: nessuna buona notiziaIl dato dei posti di lavoro è stazionario. Le imprese non artigiane assumono un po’
(+1,6%) ma quelle artigiane licenziano (-1,2%). Andamento positivo per le imprese più
strutturate (+4,6%), e negativo per le piccole (-2,8%) e medie (-2,1%). Bene Rovigo
(+2,1%), Treviso (+1,9) e Venezia (+0,5%), Vicenza stabile, mentre cala l’occupazione
a Padova -1,9%, Belluno -1,3% e Verona -1,1%.
L’ottimismo è merce rara fra gli ediliL’indice delle aspettative delle imprese è positivo ma in diminuzione rispetto allo
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scorso trimestre. Il saldo sul fatturato è pari a +4,9 punti percentuali (+6,1 p.p.
precedente), mentre per gli ordinativi è di +2,2 p.p. (+4,1 p.p. lo scorso trimestre).
Rovigo e Vicenza sono le province che presentano un saldo più elevato,
rispettivamente +18,2 p.p. e +16 p.p. Stazionarie le previsioni sull’occupazione contro
il +1,8 p.p. dello scorso trimestre. I prezzi di mercato sono previsti in leggera
diminuzione (+28,8 p.p, era +34,4 p.p. lo scorso trimestre).
Zilio e Piva chiedono meno tasseIl presidente di Unioncamere del Veneto, Fernando Zilio, chiede che il governo
mantenga la promessa di tagliare l’Imu: «Se le promesse del Governo circa un
drastico ridimensionamento della tassazione sulla casa dovessero trovare, come
auspichiamo, conferma, forse a partire dal primo trimestre del 2016 potremo
abbandonare quella che adesso è una doverosa prudenza».
E Virginio Piva, presidente di Edilcassa Veneto, non si fa illusioni su una ripresa
trainata da condizioni eccezionalmente positive del contesto economico, con export
alto e bassi prezzi del petrolio: «La crisi, nostro malgrado, non è ancora finita e le
nostre imprese sono ancora in difficoltà – dice Piva – Il segno positivo è molto debole
e senza un aiuto concreto dal sistema finanziario e politico il settore non riuscirà ad
agganciare la ripresa complessiva, oggi trainata più che altro dai bassi prezzi del
petrolio e dalle esportazioni».
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La Redazione ∙ 10 Settembre 2015
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L'edilizia a Venezia si mantiene inlinea di galleggiamento nel 2015I dati di VenetoCongiuntura parlano di un aumento del 0,4% del fatturato.Unioncamere: "Ma lo Stato e le banche devono fare molto di più"
Nel secondo trimestre 2015, sulla base dell’indagineVenetoCongiuntura, il fatturato delle imprese di costruzioni haregistrato un aumento del +0,2%, in linea con lo scorso trimestre (erasempre +0,2%). L’analisi congiunturale sul settore delle costruzioni,promossa congiuntamente da Edilcassa Veneto e Unioncamere delVeneto, è stata effettuata su un campione di 600 imprese con almeno undipendente.
Prosegue la dinamica di lieve miglioramento per il mercato dellecostruzioni senza particolari differenze tra imprese artigiane(+0,2%) e non artigiane (+0,3%). Dopo molti anni con variazioninegative, si mantiene un andamento positivo – per quanto debole –dovuto anche al sentiment delle imprese rispetto all’andamento delfatturato, che presenta per la prima volta dall’inizio della crisi tendenzaallo zero. Si tratta di una fase di galleggiamento i cui contorni sarannopiù chiari nei prossimi trimestri. Osservando la dinamica per classi dimensionali, le imprese dimedia dimensione presentano un dato negativo (-0,4%), mentre quelle più strutturate hannodinamica positiva (+0,3%). Dal punto di vista territoriale, le differenze rispetto alla dinamica mediaevidenziano una situazione instabile: crescono i mercati nelle province di Verona (+0,5%), Vicenza(+0,5%), Belluno (+0,7%), Venezia (+0,4%) e Padova (+0,5), resta stabile Rovigo (+0,1) ma sicontrae in maniera significativa a Treviso (-1%).
«Se le promesse del Governo circa un drastico ridimensionamento della tassazione sulla casadovessero trovare, come auspichiamo, conferma, forse a partire dal primo trimestre del 2016potremo abbandonare quella che adesso è una doverosa prudenza, dichiara FernandoZilio, presidente Unioncamere del Veneto, che sottolinea: "Il fatturato che rimane ancorato a unaumento dello 0,2% senza che, parimenti, crescano le aspettative delle imprese, dimostra unavolta di più che servono interventi in grado di dare una scossa a un comparto che, forse più di ognialtro, ha sofferto sette anni di crisi lasciando sul campo decine di imprese, soprattutto di piccoledimensioni e con esse anche migliaia di lavoratori». Bene dunque la promessa di un abbattimentodella tassazione. «Ma mai come in questo caso - conclude Zilio - la promessa è debito. In casocontrario rischieremmo una crisi di fiducia dai risvolti difficilmente valutabili. La crisi, nostromalgrado, non è ancora finita e le nostre imprese sono ancora in difficoltà. Il segno positivo è moltodebole e senza un aiuto concreto dal sistema finanziario e politico il settore non riuscirà adagganciare la ripresa complessiva, oggi trainata più che altro dai bassi prezzi del petrolio e dalleesportazioni. Aspettiamo, purtroppo senza troppa fiducia, che il sistema del credito torni
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finalmente a fianco delle imprese e che le politiche fiscali diventino meno punitive per il mondodell'edilizia».
Ordini - Rispetto allo scorso trimestre (-0,3%), gli ordini hanno registrato un aumento del +0,4%con una crescita più significativa per il comparto non artigiano (+0,7%) rispetto a quella del settoreartigiano (+0,1%). Le grandi imprese hanno segnato un aumento del +0,6%, seguite dalle piccoleimprese (+0,3%), mentre quelle di media dimensione hanno registrato una dinamica stazionaria. Alivello territoriale, tranne Venezia e Treviso (entrambe -0,1%), tutte le province presentanovariazioni superiori alla media, in particolare Verona (+0,8%) e Rovigo (+0,7%), seguite daVicenza (+0,6%) e Padova (+0,5%).
Prezzi - Come nel trimestre precedente (+1,5%), il livello dei prezzi ha registrato un incremento(+1,7%). La crescita dei prezzi è percepita in modo uniforme nelle imprese non artigiane (+1,8%)e in quelle artigiane (+1,7%). Spicca la variazione delle grandi imprese (+1,8%), seguita dallemedie (+1,7%) e piccole (+1,6%). A livello territoriale i prezzi hanno evidenziato un incrementogeneralizzato, ma a soffrire di più sono le province di Rovigo (+2,8%), Belluno (+2,2%) e Venezia(+1,8%).
Occupazione - Variazione tendenziale nulla con dinamiche opposte tra imprese non artigiane(+1,6%) ed imprese artigiane (-1,2%). Andamento positivo per le imprese più strutturate (+4,6%),mentre è negativa la dinamica delle imprese piccole (-2,8%) e medie (-2,1%). Sotto il profiloterritoriale Rovigo (+2,1%), Treviso (+1,9) e Venezia (+0,5%) presentano segno positivo, Vicenzastabile mentre le altre hanno dinamiche negative con Padova -1,9%, Belluno -1,3% e Verona -1,1%.
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Previsioni - Positive, anche se in diminuzione rispetto allo scorso trimestre, le aspettative delleimprese. Il saldo sul fatturato è pari a +4,9 punti percentuali (+6,1 p.p. precedente), mentre per gliordinativi è di +2,2 p.p. (+4,1 p.p. lo scorso trimestre). Rovigo e Vicenza sono le province chepresentano un saldo più elevato, rispettivamente +18,2 p.p. e +16 p.p. Stazionarie le previsionisull’occupazione contro il +1,8 p.p. dello scorso trimestre. I prezzi di mercato sono previsti inleggera diminuzione (+28,8 p.p, era +34,4 p.p. lo scorso trimestre)
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Edilizia: +0,2% fatturato II trim. 2015
di ANSA
(ANSA)- VENEZIA, 10 SET - Ha registrato un +0,2% nel II trim. 2015, in linea con lo scorso
trimestre (era +2,8%) il fatturato delle imprese di costruzioni. Lo rileva Unioncamere
Veneto.La dinamica di lieve miglioramento per il mercato delle costruzioni senza particolari
differenze tra imprese artigiane (+0,2%) e non artigiane (+0,3%).Le imprese di media
dimensione segnano -0,4%, +,03% quelle più strutturate. Per province:Verona+0,5%, Vicenza
+0,5%, Belluno +0,7%, Venezia +0,4%, Padova +0,5, Rovigo +0,1, Treviso -1%.
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Venezia, 10 settembre 2015 -L'Assessore allo Sviluppoeconomico ed Energia dellaRegione del Veneto, RobertoMarcato, chiede alle impresevenete di manifestare la propriasolidarietà nei confrontidella Riviera del Brenta,colpita da un violento tornado l'8luglio scorso, anche collaborandoper dare massima diffusioneall'iniziativa regionale per la suaricostruzione.
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RASSEGNA WEB UNIONCAMEREVENETO.IT Data pubblicazione: 10/09/2015
ZZZ_WEB 22
art
VENETOCONGIUNTURA. IMPRESE COSTRUZIONI SECONDOTRIMESTRE 2015
Da un’indagine di VenetoCongiuntura, nel secondo trimestre 2015, il fatturato delle
imprese di costruzioni ha registrato un aumento del +0,2%, in linea con lo scorso trimestre
(era +0,2%). L’analisi congiunturale sul settore delle costruzioni, promossa
congiuntamente da Edilcassa Veneto e Unioncamere del Veneto, è stata effettuata su un
campione di 600 imprese con almeno un dipendente. Prosegue la dinamica di lieve
miglioramento per il mercato delle costruzioni senza particolari differenze tra imprese
artigiane (+0,2%) e non artigiane (+0,3%). Dopo molti anni con variazioni negative, si
mantiene un andamento positivo – per quanto debole – dovuto anche al sentiment delle
imprese rispetto all’andamento del fatturato, che presenta per la prima volta dall’inizio
della crisi tendenza allo zero. Si tratta di una fase di galleggiamento i cui contorni saranno
più chiari nei prossimi trimestri. Osservando la dinamica per classi dimensionali, le
imprese di media dimensione presentano un dato negativo (-0,4%), mentre quelle più
strutturate hanno dinamica positiva (+0,3%). Dal punto di vista territoriale, le differenze
rispetto alla dinamica media evidenziano una situazione instabile: crescono i mercati nelle
province di Verona (+0,5%), Vicenza (+0,5%), Belluno (+0,7%), Venezia (+0,4%) e
Padova (+0,5), resta stabile Rovigo (+0,1) ma si contrae in maniera significativa a Treviso
(-1%). «Se le promesse del Governo circa un drastico ridimensionamento della tassazione
sulla casa dovessero trovare, come auspichiamo, conferma, forse a partire dal primo
trimestre del 2016 potremo abbandonare quella che adesso è una doverosa prudenza».
Non autorizza entusiasmi l’indagine sulle costruzioni ed il presidente di Unioncamere del
Veneto, Fernando Zilio, se ne fa interprete. «Il fatturato che rimane ancorato ad un
aumento dello 0,2% senza che, parimenti, crescano le aspettative delle imprese, dimostra
una volta di più che servono interventi in grado di dare una scossa ad un comparto che,
forse più di ogni altro, ha sofferto sette anni di crisi lasciando sul campo decine di
imprese, soprattutto di piccole dimensioni e con esse anche migliaia di lavoratori». Bene
la promessa di un abbattimento della tassazione. «Ma mai come in questo caso –
conclude Zilio – la promessa è debito. In caso contrario rischieremmo una crisi di fiducia
dai risvolti difficilmente valutabili». Per Virginio Piva, presidente Edilcassa Veneto, «la
crisi, nostro malgrado, non è ancora finita e le nostre imprese sono ancora in difficoltà. Il
segno positivo è molto debole e senza un aiuto concreto dal sistema finanziario e politico
il settore non riuscirà ad agganciare la ripresa complessiva, un appuntamento per oggi
trainata più che altro dai bassi prezzi del petrolio e dalle esportazioni. Aspettiamo,
purtroppo senza troppa fiducia, che il sistema del credito torni finalmente a fianco delle
imprese e che le politiche fiscali diventino meno punitive per il mondo dell’edilizia».
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RASSEGNA WEB VENICEONAIR.COM Data pubblicazione: 10/09/2015
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art
10 Sep 2015 Categorie Costruzioni Impianti Legno e arredo Meccanica
COSTRUZIONI – VenetoCongiuntura II trimestre: ilmattone galleggia. A Verona il mercato cresce di poco(+0,5%)
Nel secondo trimestre 2015, sulla base dell’indagine VenetoCongiuntura, il fatturato delle imprese di
costruzioni ha registrato un aumento del +0,2%, in linea con lo scorso trimestre (era +0,2%).
L’analisi congiunturale sul settore delle costruzioni, promossa congiuntamente da Edilcassa Veneto e
Unioncamere del Veneto, è stata effettuata su un campione di 600 imprese con almeno un dipendente.
Prosegue la dinamica di lieve miglioramento per il mercato delle costruzioni senza particolari differenze
tra imprese artigiane (+0,2%) e non artigiane (+0,3%). Dopo molti anni con variazioni negative, si mantiene
un andamento positivo – per quanto debole – dovuto anche al sentiment delle imprese rispetto
all’andamento del fatturato, che presenta per la prima volta dall’inizio della crisi tendenza allo zero. Si
tratta di una fase di galleggiamento i cui contorni saranno più chiari nei prossimi trimestri. Osservando la
dinamica per classi dimensionali, le imprese di media dimensione presentano un dato negativo (-0,4%),
mentre quelle più strutturate hanno dinamica positiva (+0,3%). Dal punto di vista territoriale, le differenze
rispetto alla dinamica media evidenziano una situazione instabile: crescono i mercati nelle province di
Verona (+0,5%), Vicenza (+0,5%), Belluno (+0,7%), Venezia (+0,4%) e Padova (+0,5), resta stabile Rovigo
(+0,1) ma si contrae in maniera significativa a Treviso (-1%).
Luciano Garonzi, presidente Confartigianato Costruzioni Verona
«Le dinamiche del settore costruzioni veronese si confermano stabili già da qualche mese, ma da qui a
dire che possiamo tornare a sorridere la strada è lunga. Siamo tutti in attesa di vedere realizzato ciò che il
governo Renzi ha assicurato sul fronte della tassazione sugli immobili. Mantenere le promesse potrebbe
fornire uno stimolo importante alla ripresa del comparto, come lo ha fatto, lo sta facendo e speriamo
continui a farlo il sistema di incentivazione sulle ristrutturazioni e l’ammodernamento eco-sostenibile. Il
mercato delle costruzioni è cambiato, probabilmente in maniera definitiva, e dovrà essere approcciato in
maniera diversa dalle micro e piccole imprese, che, per salire su una carrozza dell’eventuale treno della
ripresa, dovranno iniziare a correre e non da sole, ma mettendosi assieme. Comunque, continuiamo a non
farci illusioni: già nel marzo scorso, dopo l’uscita dei dati globali riguardanti il 2014, avevamo affermato
che il 2015 sarebbe stato un altro anno caratterizzato dall’impegno a resistere. La tendenza sta
confermando tale ipotesi e, se qualche dato positivo c’è, deve servire alle imprese per prendere fiducia, ma
soprattutto alle istituzioni per non tarpare le ali ad un Italia che ha una voglia matta di ripartire».
Fernando Zilio, presidente Unioncamere del Veneto
«Se le promesse del Governo circa un drastico ridimensionamento della tassazione sulla casa dovessero
trovare, come auspichiamo, conferma, forse a partire dal primo trimestre del 2016 potremo abbandonare
quella che adesso è una doverosa prudenza». Non autorizza entusiasmi l’indagine sulle costruzioni ed il
presidente di Unioncamere del Veneto, Fernando Zilio, se ne fa interprete. «Il fatturato che rimane
ancorato ad un aumento dello 0,2% senza che, parimenti, crescano le aspettative delle imprese, dimostra
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RASSEGNA WEB CONFARTIGIANATO.VERONA.IT Data pubblicazione: 10/09/2015
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una volta di più che servono interventi in grado di dare una scossa ad un comparto che, forse più di ogni
altro, ha sofferto sette anni di crisi lasciando sul campo decine di imprese, soprattutto di piccole
dimensioni e con esse anche migliaia di lavoratori». Bene dunque la promessa di un abbattimento della
tassazione. «Ma mai come in questo caso – conclude Zilio – la promessa è debito. In caso contrario
rischieremmo una crisi di fiducia dai risvolti difficilmente valutabili».
Virginio Piva, presidente Edilcassa Veneto
«La crisi, nostro malgrado, non è ancora finita e le nostre imprese sono ancora in difficoltà. Il segno
positivo è molto debole e senza un aiuto concreto dal sistema finanziario e politico il settore non riuscirà
ad agganciare la ripresa complessiva, oggi trainata più che altro dai bassi prezzi del petrolio e dalle
esportazioni. Aspettiamo, purtroppo senza troppa fiducia, che il sistema del credito torni finalmente a
fianco delle imprese e che le politiche fiscali diventino meno punitive per il mondo dell’edilizia».
Ordini
Rispetto allo scorso trimestre (-0,3%), gli ordini hanno registrato un aumento del +0,4% con una crescita
più significativa per il comparto non artigiano (+0,7%) rispetto a quella del settore artigiano (+0,1%). Le
grandi imprese hanno segnato un aumento del +0,6%, seguite dalle piccole imprese (+0,3%), mentre quelle
di media dimensione hanno registrato una dinamica stazionaria. A livello territoriale, tranne Venezia e
Treviso (entrambe -0,1%), tutte le province presentano variazioni superiori alla media, in particolare
Verona (+0,8%) e Rovigo (+0,7%), seguite da Vicenza (+0,6%) e Padova (+0,5%).
Prezzi
Come nel trimestre precedente (+1,5%), il livello dei prezzi ha registrato un incremento (+1,7%). La crescita
dei prezzi è percepita in modo uniforme nelle imprese non artigiane (+1,8%) e in quelle artigiane (+1,7%).
Spicca la variazione delle grandi imprese (+1,8%), seguita dalle medie (+1,7%) e piccole (+1,6%). A livello
territoriale i prezzi hanno evidenziato un incremento generalizzato, ma a soffrire di più sono le province di
Rovigo (+2,8%), Belluno (+2,2%) e Venezia (+1,8%).
Occupazione
Variazione tendenziale nulla con dinamiche opposte tra imprese non artigiane (+1,6%) ed imprese
artigiane (-1,2%). Andamento positivo per le imprese più strutturate (+4,6%), mentre è negativa la
dinamica delle imprese piccole (-2,8%) e medie (-2,1%). Sotto il profilo territoriale Rovigo (+2,1%), Treviso
(+1,9) e Venezia (+0,5%) presentano segno positivo, Vicenza stabile mentre le altre hanno dinamiche
negative con Padova -1,9%, Belluno -1,3% e Verona -1,1%.
Previsioni
Positive, anche se in diminuzione rispetto allo scorso trimestre, le aspettative delle imprese. Il saldo sul
fatturato è pari a +4,9 punti percentuali (+6,1 p.p. precedente), mentre per gli ordinativi è di +2,2 p.p. (+4,1
p.p. lo scorso trimestre). Rovigo e Vicenza sono le province che presentano un saldo più elevato,
rispettivamente +18,2 p.p. e +16 p.p. Stazionarie le previsioni sull’occupazione contro il +1,8 p.p. dello
scorso trimestre. I prezzi di mercato sono previsti in leggera diminuzione (+28,8 p.p, era +34,4 p.p. lo
scorso trimestre).
Confartigianato Imprese Verona
Via Selenia, 16
37135 Verona (Italy)
Tel. 045 9211555
Fax 045 9211599
Cod. Fisc. 80013600236
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37135 Verona (Italy)
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Costruzioni, il mattone "galleggia"A Padova cresce il mercato +0,5%L'analisi congiunturale sul settore, promossa da Edilcassa Veneto eUnioncamere del Veneto, è stata effettuata su un campione di 600imprese con almeno un dipendente. I dati riferiti alla provincia euganea
Nel secondo trimestre 2015, sulla base dell’indagineVenetoCongiuntura, il fatturato delle imprese di costruzioni haregistrato un aumento del +0,2%, in linea con lo scorsotrimestre (era +0,2%). L’analisi congiunturale sul settore dellecostruzioni, promossa da Edilcassa Veneto e Unioncamere delVeneto, è stata effettuata su un campione di 600 imprese conalmeno un dipendente. Di seguito i dati, riferiti anche allasingola provincia di Padova.
"FASE DI GALLEGGIAMENTO". Prosegue la dinamica dilieve miglioramento per il mercato delle costruzioni senzaparticolari differenze tra imprese artigiane (+0,2%) e nonartigiane (+0,3%). Dopo molti anni con variazioni negative, simantiene un andamento positivo – per quanto debole – dovutoanche al sentiment delle imprese rispetto all’andamento delfatturato, che presenta per la prima volta dall’inizio della crisitendenza allo zero. Si tratta di una fase di galleggiamento i cuicontorni saranno più chiari nei prossimi trimestri. Osservando ladinamica per classi dimensionali, le imprese di media
dimensione presentano un dato negativo (-0,4%), mentre quelle più strutturate hanno dinamicapositiva (+0,3%). Dal punto di vista territoriale, le differenze rispetto alla dinamica mediaevidenziano una situazione instabile: crescono i mercati nelle province di Verona (+0,5%), Vicenza(+0,5%), Belluno (+0,7%), Venezia (+0,4%) e Padova (+0,5), resta stabile Rovigo (+0,1) ma sicontrae in maniera significativa a Treviso (-1%).
ORDINI. Rispetto allo scorso trimestre (-0,3%), gli ordini hanno registrato un aumento del +0,4%con una crescita più significativa per il comparto non artigiano (+0,7%) rispetto a quella del settoreartigiano (+0,1%). Le grandi imprese hanno segnato un aumento del +0,6%, seguite dalle piccoleimprese (+0,3%), mentre quelle di media dimensione hanno registrato una dinamica stazionaria. Alivello territoriale, tranne Venezia e Treviso (entrambe -0,1%), tutte le province presentanovariazioni superiori alla media, in particolare Verona (+0,8%) e Rovigo (+0,7%), seguite daVicenza (+0,6%) e Padova (+0,5%).
PREZZI. Come nel trimestre precedente (+1,5%), il livello dei prezzi ha registrato un incremento(+1,7%). La crescita dei prezzi è percepita in modo uniforme nelle imprese non artigiane (+1,8%)e in quelle artigiane (+1,7%). Spicca la variazione delle grandi imprese (+1,8%), seguita dallemedie (+1,7%) e piccole (+1,6%). A livello territoriale i prezzi hanno evidenziato un incrementogeneralizzato, ma a soffrire di più sono le province di Rovigo (+2,8%), Belluno (+2,2%) e Venezia(+1,8%).
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OCCUPAZIONE. Variazione tendenziale nulla con dinamiche opposte tra imprese non artigiane(+1,6%) ed imprese artigiane (-1,2%). Andamento positivo per le imprese più strutturate (+4,6%),mentre è negativa la dinamica delle imprese piccole (-2,8%) e medie (-2,1%). Sotto il profiloterritoriale Rovigo (+2,1%), Treviso (+1,9) e Venezia (+0,5%) presentano segno positivo, Vicenzastabile mentre le altre hanno dinamiche negative con Padova -1,9%, Belluno -1,3% e Verona -1,1%.
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by by RedazioneRedazione 11 settembre 201511 settembre 2015
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Veneto, costruzioni II trimestre 2015: ilVeneto, costruzioni II trimestre 2015: ilmattone “galleggia” (+0,2%). Ordini +0,4%,mattone “galleggia” (+0,2%). Ordini +0,4%,variazione nulla per l’occupazione, sivariazione nulla per l’occupazione, siraffreddano le previsioniraffreddano le previsioni
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Nel secondo trimestre 2015, sulla base dell’indagine VenetoCongiuntura, il fatturato
delle imprese di costruzioni ha registrato un aumento del +0,2%, in linea con
lo scorso trimestre (era +0,2%). L’analisi congiunturale sul settore delle
costruzioni, promossa congiuntamente da Edilcassa Veneto e Unioncamere del Veneto, è
stata effettuata su un campione di 600 imprese con almeno un dipendente.
Prosegue la dinamica di lieve miglioramento per il mercato delle costruzioni senza particolari
differenze tra imprese artigiane (+0,2%) e non artigiane (+0,3%). Dopo molti anni con
variazioni negative, si mantiene un andamento positivo – per quanto debole – dovuto anche al
sentiment delle imprese rispetto all’andamento del fatturato, che presenta per la prima volta
dall’inizio della crisi tendenza allo zero. Si tratta di una fase di galleggiamento i cui contorni
saranno più chiari nei prossimi trimestri. Osservando la dinamica per classi dimensionali, le
imprese di media dimensione presentano un dato negativo (-0,4%), mentre quelle più
strutturate hanno dinamica positiva (+0,3%). Dal punto di vista territoriale, le differenze
rispetto alla dinamica media evidenziano una situazione instabile: crescono i mercati nelle
province di Verona (+0,5%), Vicenza (+0,5%), Belluno (+0,7%), Venezia (+0,4%) e Padova
(+0,5), resta stabile Rovigo (+0,1) ma si contrae in maniera significativa a Treviso (-1%).
Fernando Zilio, presidente Unioncamere del Veneto ha affermato: «Se le promesse del
Governo circa un drastico ridimensionamento della tassazione sulla casa dovessero trovare,
come auspichiamo, conferma, forse a partire dal primo trimestre del 2016 potremo
abbandonare quella che adesso è una doverosa prudenza». Non autorizza entusiasmi
l’indagine sulle costruzioni ed il presidente di Unioncamere del Veneto, Fernando Zilio, se ne fa
interprete. «Il fatturato che rimane ancorato ad un aumento dello 0,2% senza che, parimenti,
crescano le aspettative delle imprese, dimostra una volta di più che servono interventi in
grado di dare una scossa ad un comparto che, forse più di ogni altro, ha sofferto sette anni di
crisi lasciando sul campo decine di imprese, soprattutto di piccole dimensioni e con esse anche
migliaia di lavoratori». Bene dunque la promessa di un abbattimento della tassazione. «Ma
mai come in questo caso – conclude Zilio – la promessa è debito. In caso contrario
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rischieremmo una crisi di fiducia dai risvolti difficilmente valutabili».
Secondo Virginio Piva, presidente Edilcassa Veneto, «la crisi, nostro malgrado, non è
ancora finita e le nostre imprese sono ancora in difficoltà. Il segno positivo è molto debole e
senza un aiuto concreto dal sistema finanziario e politico il settore non riuscirà ad agganciare
la ripresa complessiva, oggi trainata più che altro dai bassi prezzi del petrolio e dalle
esportazioni. Aspettiamo, purtroppo senza troppa fiducia, che il sistema del credito torni
finalmente a fianco delle imprese e che le politiche fiscali diventino meno punitive per il
mondo dell’edilizia».
Ordini
Rispetto allo scorso trimestre (-0,3%), gli ordini hanno registrato un aumento del +0,4%
con una crescita più significativa per il comparto non artigiano (+0,7%) rispetto a quella del
settore artigiano (+0,1%). Le grandi imprese hanno segnato un aumento del +0,6%, seguite
dalle piccole imprese (+0,3%), mentre quelle di media dimensione hanno registrato una
dinamica stazionaria. A livello territoriale, tranne Venezia e Treviso (entrambe -0,1%),
tutte le province presentano variazioni superiori alla media, in particolare Verona
(+0,8%) e Rovigo (+0,7%), seguite da Vicenza (+0,6%) e Padova (+0,5%).
Prezzi
Come nel trimestre precedente (+1,5%), il livello dei prezzi ha registrato un
incremento (+1,7%). La crescita dei prezzi è percepita in modo uniforme nelle imprese non
artigiane (+1,8%) e in quelle artigiane (+1,7%). Spicca la variazione delle grandi imprese
(+1,8%), seguita dalle medie (+1,7%) e piccole (+1,6%). A livello territoriale i prezzi hanno
evidenziato un incremento generalizzato, ma a soffrire di più sono le province di Rovigo
(+2,8%), Belluno (+2,2%) e Venezia (+1,8%).
Occupazione
Variazione tendenziale nulla con dinamiche opposte tra imprese non artigiane (+1,6%)
ed imprese artigiane (-1,2%). Andamento positivo per le imprese più strutturate (+4,6%),
mentre è negativa la dinamica delle imprese piccole (-2,8%) e medie (-2,1%). Sotto il profilo
territoriale Rovigo (+2,1%), Treviso (+1,9) e Venezia (+0,5%) presentano segno positivo,
Vicenza stabile mentre le altre hanno dinamiche negative con Padova -1,9%, Belluno -1,3% e
Verona -1,1%.
Previsioni
Positive, anche se in diminuzione rispetto allo scorso trimestre, le aspettative delle imprese. Il
saldo sul fatturato è pari a +4,9 punti percentuali (+6,1 p.p. precedente), mentre per gli
ordinativi è di +2,2 p.p. (+4,1 p.p. lo scorso trimestre). Rovigo e Vicenza sono le province che
presentano un saldo più elevato, rispettivamente +18,2 p.p. e +16 p.p. Stazionarie le previsioni
sull’occupazione contro il +1,8 p.p. dello scorso trimestre. I prezzi di mercato sono previsti in
leggera diminuzione (+28,8 p.p, era +34,4 p.p. lo scorso trimestre).
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10.09.2015 Veneto
Ordini +0,4%, variazione nulla per l’occupazione, si raffreddanole previsioni Crescono i mercati delle province venete, soltantoTreviso non frena la caduta (-1%) Nel secondo trimestre 2015, sulla base dell’indagineVenetoCongiuntura, il fatturato delle imprese di costruzioni haregistrato un aumento del +0,2%, in linea con lo scorsotrimestre (era +0,2%). L’analisi congiunturale sul settore dellecostruzioni, promossa congiuntamente da Edilcassa Veneto eUnioncamere del Veneto, è stata effettuata su un campione di600 imprese con almeno un dipendente.
Prosegue la dinamica di lieve miglioramento per il mercato delle costruzioni senza particolari differenze tra imprese artigiane(+0,2%) e non artigiane (+0,3%). Dopo molti anni con variazioni negative, si mantiene un andamento positivo – perquanto debole – dovuto anche al sentiment delle imprese rispetto all’andamento del fatturato, che presenta per la primavolta dall’inizio della crisi tendenza allo zero. Si tratta di una fase di galleggiamento i cui contorni saranno più chiari neiprossimi trimestri. Osservando la dinamica per classi dimensionali, le imprese di media dimensione presentano un datonegativo (-0,4%), mentre quelle più strutturate hanno dinamica positiva (+0,3%). Dal punto di vista territoriale, ledifferenze rispetto alla dinamica media evidenziano una situazione instabile: crescono i mercati nelle province di Verona(+0,5%), Vicenza (+0,5%), Belluno (+0,7%), Venezia (+0,4%) e Padova (+0,5), resta stabile Rovigo (+0,1) ma sicontrae in maniera significativa a Treviso (-1%).
Fernando Zilio, presidente Unioncamere del Veneto«Se le promesse del Governo circa un drastico ridimensionamento della tassazione sulla casa dovessero trovare, comeauspichiamo, conferma, forse a partire dal primo trimestre del 2016 potremo abbandonare quella che adesso è unadoverosa prudenza». Non autorizza entusiasmi l’indagine sulle costruzioni ed il presidente di Unioncamere del Veneto,Fernando Zilio, se ne fa interprete. «Il fatturato che rimane ancorato ad un aumento dello 0,2% senza che, parimenti,crescano le aspettative delle imprese, dimostra una volta di più che servono interventi in grado di dare una scossa ad uncomparto che, forse più di ogni altro, ha sofferto sette anni di crisi lasciando sul campo decine di imprese, soprattutto dipiccole dimensioni e con esse anche migliaia di lavoratori». Bene dunque la promessa di un abbattimento della tassazione.«Ma mai come in questo caso - conclude Zilio - la promessa è debito. In caso contrario rischieremmo una crisi di fiducia dairisvolti difficilmente valutabili».
Virginio Piva, presidente Edilcassa Veneto«La crisi, nostro malgrado, non è ancora finita e le nostre imprese sono ancora in difficoltà. Il segno positivo è moltodebole e senza un aiuto concreto dal sistema finanziario e politico il settore non riuscirà ad agganciare la ripresacomplessiva, oggi trainata più che altro dai bassi prezzi del petrolio e dalle esportazioni. Aspettiamo, purtroppo senzatroppa fiducia, che il sistema del credito torni finalmente a fianco delle imprese e che le politiche fiscali diventino menopunitive per il mondo dell'edilizia».
Ordini Rispetto allo scorso trimestre (-0,3%), gli ordini hanno registrato un aumento del +0,4% con una crescita più significativaper il comparto non artigiano (+0,7%) rispetto a quella del settore artigiano (+0,1%). Le grandi imprese hanno segnatoun aumento del +0,6%, seguite dalle piccole imprese (+0,3%), mentre quelle di media dimensione hanno registrato unadinamica stazionaria. A livello territoriale, tranne Venezia e Treviso (entrambe -0,1%), tutte le province presentanovariazioni superiori alla media, in particolare Verona (+0,8%) e Rovigo (+0,7%), seguite da Vicenza (+0,6%) e Padova(+0,5%).
PrezziCome nel trimestre precedente (+1,5%), il livello dei prezzi ha registrato un incremento (+1,7%). La crescita dei prezzi èpercepita in modo uniforme nelle imprese non artigiane (+1,8%) e in quelle artigiane (+1,7%). Spicca la variazione dellegrandi imprese (+1,8%), seguita dalle medie (+1,7%) e piccole (+1,6%). A livello territoriale i prezzi hanno evidenziatoun incremento generalizzato, ma a soffrire di più sono le province di Rovigo (+2,8%), Belluno (+2,2%) e Venezia(+1,8%).
OccupazioneVariazione tendenziale nulla con dinamiche opposte tra imprese non artigiane (+1,6%) ed imprese artigiane (-1,2%).Andamento positivo per le imprese più strutturate (+4,6%), mentre è negativa la dinamica delle imprese piccole (-2,8%)e medie (-2,1%). Sotto il profilo territoriale Rovigo (+2,1%), Treviso (+1,9) e Venezia (+0,5%) presentano segnopositivo, Vicenza stabile mentre le altre hanno dinamiche negative con Padova -1,9%, Belluno -1,3% e Verona -1,1%.
PrevisioniPositive, anche se in diminuzione rispetto allo scorso trimestre, le aspettative delle imprese. Il saldo sul fatturato è pari a+4,9 punti percentuali (+6,1 p.p. precedente), mentre per gli ordinativi è di +2,2 p.p. (+4,1 p.p. lo scorso trimestre).Rovigo e Vicenza sono le province che presentano un saldo più elevato, rispettivamente +18,2 p.p. e +16 p.p.Stazionarie le previsioni sull’occupazione contro il +1,8 p.p. dello scorso trimestre. I prezzi di mercato sono previsti inleggera diminuzione (+28,8 p.p, era +34,4 p.p. lo scorso trimestre).
Il mattone “galleggia”, +0.2% nel II trimestre 2015
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RASSEGNA WEB ADRIAECO.EU Data pubblicazione: 11/09/2015
ZZZ_WEB 29
art
ECONOMIA / IN PRIMO PIANO
CRESCONO LE COSTRUZIONI A VERONA MA LACRISI NON E’ ANCORA FINITA.DI A CURA DELLA REDAZIONE · 11 SETTEMBRE 2015
Prosegue nel secondo trimestre la dinamica di lieve miglioramento per il mercato
delle costruzioni senza particolari differenze tra imprese artigiane (+0,2%) e non
artigiane (+0,3%). Dopo molti anni con variazioni negative, si mantiene un
andamento positivo – per quanto debole – dovuto anche al sentiment delle imprese
rispetto all’andamento del fatturato, che presenta per la prima volta dall’inizio della
crisi tendenza allo zero. Si tratta di una fase di galleggiamento i cui contorni saranno
più chiari nei prossimi trimestri. Osservando la dinamica per classi dimensionali, le
imprese di media dimensione presentano un dato negativo (-0,4%), mentre quelle più
strutturate hanno dinamica positiva (+0,3%). Dal punto di vista territoriale, le
differenze rispetto alla dinamica media evidenziano una situazione instabile:
crescono i mercati nelle province di Verona (+0,5%), Vicenza (+0,5%), Belluno (+0,7%),
Venezia (+0,4%) e Padova (+0,5), resta stabile Rovigo (+0,1) ma si contrae in maniera
significativa a Treviso (-1%).
«Le dinamiche del settore costruzioni
veronese si confermano stabili già da
qualche mese,-ha detto Luciano Garonzi,
presidente Confartigianato Costruzioni
Verona- ma da qui a dire che possiamo
tornare a sorridere la strada è lunga.
Siamo tutti in attesa di vedere realizzato
ciò che il governo Renzi ha assicurato sul
fronte della tassazione sugli immobili. Per
Fernando Zilio, presidente Unioncamere
del Veneto se le promesse del Governo circa un drastico ridimensionamento della
tassazione sulla casa dovessero trovare, come auspichiamo, conferma, forse a
partire dal primo trimestre del 2016 potremo abbandonare quella che adesso è una
doverosa prudenza». «La crisi- ha sottolineatoVirginio Piva, presidente Edilcassa
Veneto- , nostro malgrado, non è ancora finita e le nostre imprese sono ancora in
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RASSEGNA WEB POLITHOS.IT Data pubblicazione: 11/09/2015
ZZZ_WEB 30
Tags: COSTRUZIONI crescita VERONA
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difficoltà. Il segno positivo è molto debole e senza un aiuto concreto dal sistema
finanziario e politico il settore non riuscirà ad agganciare la ripresa complessiva,
Rispetto allo scorso trimestre (-0,3%), gli ordini hanno registrato un aumento del
+0,4% con una crescita più significativa per il comparto non artigiano (+0,7%) rispetto
a quella del settore artigiano (+0,1%). Le grandi imprese hanno segnato un aumento
del +0,6%, seguite dalle piccole imprese (+0,3%), mentre quelle di media dimensione
hanno registrato una dinamica stazionaria. A livello territoriale, tranne Venezia e
Treviso (entrambe -0,1%), tutte le province presentano variazioni superiori alla
media, in particolare Verona (+0,8%) e Rovigo (+0,7%), seguite da Vicenza (+0,6%) e
Padova (+0,5%). Come nel trimestre precedente (+1,5%), il livello dei prezzi ha
registrato un incremento (+1,7%). La crescita dei prezzi è percepita in modo uniforme
nelle imprese non artigiane (+1,8%) e in quelle artigiane (+1,7%). Spicca la variazione
delle grandi imprese (+1,8%), seguita dalle medie (+1,7%) e piccole (+1,6%). A livello
territoriale i prezzi hanno evidenziato un incremento generalizzato, ma a soffrire di
più sono le province di Rovigo (+2,8%), Belluno (+2,2%) e Venezia (+1,8%). Variazione
tendenziale nulla con dinamiche opposte tra imprese non artigiane (+1,6%) ed
imprese artigiane (-1,2%). Andamento positivo per le imprese più strutturate (+4,6%),
mentre è negativa la dinamica delle imprese piccole (-2,8%) e medie (-2,1%). Sotto il
profilo territoriale Rovigo (+2,1%), Treviso (+1,9) e Venezia (+0,5%) presentano segno
positivo, Vicenza stabile mentre le altre hanno dinamiche negative con Padova -
1,9%, Belluno -1,3% e Verona -1,1%. Positive, anche se in diminuzione rispetto allo
scorso trimestre, le aspettative delle imprese. Il saldo sul fatturato è pari a +4,9 punti
percentuali (+6,1 p.p. precedente), mentre per gli ordinativi è di +2,2 p.p. (+4,1 p.p. lo
scorso trimestre). Rovigo e Vicenza sono le province che presentano un saldo più
elevato, rispettivamente +18,2 p.p. e +16 p.p. Stazionarie le previsioni
sull’occupazione contro il +1,8 p.p. dello scorso trimestre. I prezzi di mercato sono
previsti in leggera diminuzione (+28,8 p.p, era +34,4 p.p. lo scorso trimestre).
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HiQPdf Evaluation 09/11/2015
RASSEGNA WEB POLITHOS.IT Data pubblicazione: 11/09/2015
ZZZ_WEB 31
art
12S E T EDILIZIA, SITUAZIONE STAZIONARIA IN VENETO
NEL II TRIMESTRE 2015Secondo l’indagine di Unioncamere del Veneto il settore registra una crescita dello 0,2% con ordini a +0,4%, variazione
nulla per l’occupazione, mentre si raffreddano le previsioni
Nel secondo trimestre 2015, sulla base dell’indagine VenetoCongiuntura, il fatturato delle imprese di costruzioni ha
registrato un aumento dello 0,2%, in linea con lo scorso trimestre (era +0,2%). L’analisi congiunturale sul settore delle
costruzioni, promossa congiuntamente da Edilcassa Veneto e Unioncamere del Veneto, è stata effettuata su un
campione di 600 imprese con almeno un dipendente.
Prosegue la dinamica di lieve miglioramento per il mercato delle costruzioni senza particolari differenze tra imprese
artigiane (+0,2%) e non artigiane (+0,3%). Dopo molti anni con variazioni negative, si mantiene un andamento positivo
– per quanto debole – dovuto anche alle attese delle imprese rispetto all’andamento del fatturato, che presenta per la
prima volta dall’inizio della crisi tendenza allo zero. Si tratta di una fase di galleggiamento i cui contorni saranno più
chiari nei prossimi trimestri. Osservando la dinamica per classi dimensionali, le imprese di media dimensione
presentano un dato negativo (-0,4%), mentre quelle più strutturate hanno dinamica positiva (+0,3%). Dal punto di
vista territoriale, le differenze rispetto alla dinamica media evidenziano una situazione instabile: crescono i mercati nelle
province di Verona (+0,5%), Vicenza (+0,5%), Belluno (+0,7%), Venezia (+0,4%) e Padova (+0,5), resta stabile
Rovigo (+0,1) ma si contrae in maniera significativa a Treviso (-1%).
Per Fernando Zilio, presidente Unioncamere del Veneto, «se le promesse del Governo circa un drastico
ridimensionamento della tassazione sulla casa dovessero trovare, come auspichiamo, conferma, forse a partire dal
primo trimestre del 2016 potremo abbandonare quella che adesso è una doverosa prudenza». Non autorizza entusiasmi
l’indagine sulle costruzioni e Zilio se ne fa interprete: «il fatturato che rimane ancorato ad un aumento dello 0,2% senza
che, parimenti, crescano le aspettative delle imprese, dimostra una volta di più che servono interventi in grado di dare
una scossa ad un comparto che, forse più di ogni altro, ha sofferto sette anni di crisi lasciando sul campo decine di
imprese, soprattutto di piccole dimensioni e con esse anche migliaia di lavoratori». Bene dunque la promessa di un
abbattimento della tassazione. «Ma mai come in questo caso - conclude Zilio - la promessa è debito. In caso contrario
rischieremmo una crisi di fiducia dai risvolti difficilmente valutabili».
Secondo Virginio Piva, presidente Edilcassa Veneto, «la crisi, nostro malgrado, non è ancora finita e le nostre imprese
sono ancora in difficoltà. Il segno positivo è molto debole e senza un aiuto concreto dal sistema finanziario e politico il
settore non riuscirà ad agganciare la ripresa complessiva, oggi trainata più che altro dai bassi prezzi del petrolio e dalle
esportazioni. Aspettiamo, purtroppo senza troppa fiducia, che il sistema del credito torni finalmente a fianco delle
imprese e che le politiche fiscali diventino meno punitive per il mondo dell'edilizia».
Esaminando il comparto, gli ordinativi, rispetto allo scorso trimestre (-0,3%), hanno registrato un aumento del +0,4%
con una crescita più significativa per il comparto non artigiano (+0,7%) rispetto a quella del settore artigiano (+0,1%).
Le grandi imprese hanno segnato un aumento del +0,6%, seguite dalle piccole imprese (+0,3%), mentre quelle di media
dimensione hanno registrato una dinamica stazionaria. A livello territoriale, tranne Venezia e Treviso (entrambe -0,1%),
tutte le province presentano variazioni superiori alla media, in particolare Verona (+0,8%) e Rovigo (+0,7%), seguite
da Vicenza (+0,6%) e Padova (+0,5%).
Come nel trimestre precedente (+1,5%), il livello dei prezzi ha registrato un incremento (+1,7%). La crescita dei prezzi
è percepita in modo uniforme nelle imprese non artigiane (+1,8%) e in quelle artigiane (+1,7%). Spicca la variazione
delle grandi imprese (+1,8%), seguita dalle medie (+1,7%) e piccole (+1,6%). A livello territoriale i prezzi hanno
evidenziato un incremento generalizzato, ma a soffrire di più sono le province di Rovigo (+2,8%), Belluno (+2,2%) e
Venezia (+1,8%).
Variazione tendenziale nulla, con dinamiche opposte tra imprese non artigiane (+1,6%) ed imprese artigiane (-1,2%).
Andamento positivo per le imprese più strutturate (+4,6%), mentre è negativa la dinamica delle imprese piccole (-
2,8%) e medie (-2,1%). Sotto il profilo territoriale Rovigo (+2,1%), Treviso (+1,9) e Venezia (+0,5%) presentano
segno positivo, Vicenza stabile mentre le altre hanno dinamiche negative con Padova -1,9%, Belluno -1,3% e Verona -
1,1%.
Nonostante tutto, positive, anche se in diminuzione rispetto allo scorso trimestre, le aspettative delle imprese. Il saldo
sul fatturato è pari a +4,9 punti percentuali (+6,1 p.p. precedente), mentre per gli ordinativi è di +2,2 p.p. (+4,1 p.p.
lo scorso trimestre). Rovigo e Vicenza sono le province che presentano un saldo più elevato, rispettivamente +18,2
p.p. e +16 p.p. Stazionarie le previsioni sull’occupazione contro il +1,8 p.p. dello scorso trimestre. I prezzi di mercato
sono previsti in leggera diminuzione (+28,8 p.p, era +34,4 p.p. lo scorso trimestre).
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ECONOMIA NEWSEdilizia, situazione stazionaria in Veneto nel II trimestre 2015Secondo l’indagine di Unioncamere del Veneto il settore registra una crescita dello 0,2% con ordini a +0,4%, variazione
nulla per l’occupazione, mentre si raffreddano le previsioni
Nel secondo trimestre 2015, sulla base dell’indagine VenetoCongiuntura, il fatturato delle imprese di costruzioni ha
registrato un aumento dello 0,2%, in linea con lo scorso trimestre (era +0,2%). L’analisi congiunturale sul settore delle
costruzioni, promossa congiuntamente da Edilcassa Veneto e Unioncamere del Veneto, è stata effettuata su un
campione di 600 imprese con almeno un dipendente.
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Vendemmia 2015, secondo le previsioni Uiv-Ismea l’Italia divieneil maggior produttore mondiale di vinoCon una produzione in crescita del 12%, superata la Francia
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Domenica, 13 Settembre 2015Domenica, 13 Settembre 2015
HiQPdf Evaluation 09/13/2015
RASSEGNA WEB ILNORDESTQUOTIDIANO.COM Data pubblicazione: 12/09/2015
ZZZ_WEB 32
Una vendemmia ottima che, grazie alle favorevoli condizioni meteorologiche, fa stimare quest'anno una produzione di
vino attorno a 47 milioni di ettolitri. Un 12% in più rispetto ai 42 milioni del 2014 che, se confermato, farebbe
riguadagnare all'Italia la preminenza mondiale, scavalcando la Francia, ferma a 46,5 milioni di ettolitri (-1%), e la Spagna
con circa 43 milioni di ettolitri (-3%).
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Presentata a Pordenone la Borsa del contract italianoDal 15 al 18 settembre tre giorni dedicati al mercato dell’arredo ufficio e all'internazionalizzazione culminano con un
convegno sulle nuove opportunità in Iran
«Sarà una vera e propria borsa degli affari» ha dichiarato Pietro Picchinetti, amministratore delegato di Pordenone Fiere,
per la presentazione della terza edizione di “Happy Business To You” nella nuova formula della “Borsa del Contract”
Italiano.
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Alto Adige, fiducia in crescita nel settore dei servizi edell’economiaIl “Barometro dell’economia” elaborato dalla Camera di commercio volge al bello
Il clima di fiducia nel settore dei servizi e in quello dei trasporti è in crescita. Secondo quanto rilevato dal “Barometro
dell’economia” dell’IRE – Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano, quattro imprese di
servizi su cinque si attendono una redditività soddisfacente nel 2015. Anche nel settore dei trasporti il clima di fiducia è
positivo, seppure con grandi differenze tra il comparto passeggeri e quello merci.
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Emilia Romagna, bene la manifattura e l’exportLe imprese che avevano delocalizzato tornano ad investire e produrre in regione
«Il buon andamento dell'export del settore manifatturiero in Emilia-Romagna, certificato stamattina dai dati Istat, è una
eccellente notizia. Perché vuol dire che stiamo tornando alla economia reale, che stiamo attraendo investimenti, anche
dall'estero, con il rientro di produzioni di imprese che avevano delocalizzato, e siamo la seconda regione in Italia per
startup innovative» commenta Palma Costi, assessore alle attività produttive della regione Emilia Romagna, dati
appena diffusi dall'Istat.
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Il mondo della bicicletta secondo Confartigianato: la passione perle “due ruote” spinge l’economiaSecondo lo studio presentato a Cosmobike Show a Veronafiere presenta numeri in crescita per imprese attive ed
export. Premiati due artigiani veronesi per innovazione
HiQPdf Evaluation 09/13/2015
RASSEGNA WEB ILNORDESTQUOTIDIANO.COM Data pubblicazione: 12/09/2015
ZZZ_WEB 33
La passione degli italiani per la bicicletta fa bene anche alla salute della nostra economia: le imprese che producono,
riparano e noleggiano le “due ruote” a pedali sono 3.066, danno lavoro a 7.940 addetti e, nell’ultimo anno, sono
aumentate dell’1,5%. Un piccolo ma agguerrito esercito di aziende in cui dominano gli artigiani con 2.133 imprese e
4.064 addetti.
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Aumento di capitale di Sparkasse Bolzano: deciso il valore delleazioni di nuova emissioneCalabrò: «i periti hanno assegnato un valore unitario di 12,50 euro, che in sottoscrizione saranno scontate del 20%»
La Cassa di Risparmio di Bolzano SpA prosegue sul cammino del risanamento con le procedure legate all’aumento di
capitale deliberato dall’assemblea dei soci del 28 aprile scorso. Il consiglio di amministrazione della banca ha deliberato
in 269.649.600 euro il controvalore massimo dell’aumento di capitale (di cui massimo 207.630.192 euro a titolo di
capitale sociale) e in 26.964.960 il quantitativo massimo di numero di azioni fissando il prezzo unitario di emissione
delle nuove azioni in 10 euro con uno sconto del 20% rispetto al prezzo di riferimento (12,50 euro).
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Comprensorio dolomitico: più arrivi turistici, meno presenzeSecondo lo studio del Servizio statistica della provincia di Bolzano, la stagione invernale arretra, ma tiene in Trentino
Arrivi in leggera crescita, pernottamenti in altrettanto lieve diminuzione, così come l'offerta di esercizi alberghieri.
Questa la fotografia scattata nel 2014 dall’Istituto provinciale di statistica (Astat), che ha pubblicato uno studio
relativo ai flussi turistici a Bolzano e nelle zone alpine limitrofe. La ricerca ha preso come riferimento l’Alto Adige e i
cantoni svizzeri del Ticino, dei Grigioni e di San Gallo, l’area alpina della Baviera, i Lander austriaci del Voralberg, del
Tirolo e di Salisburgo, nonché le province di Trento, Sondrio e Belluno.
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Asse del Brennero, no a limiti di velocità differenziatiI presidenti delle Camere di commercio di Tirolo, Alto Adige e trentino richiamano la politica all’uniformità di
trattamento delle imprese lungo l’asse autostradale, pena il danneggiamento delle produzioni a minore valore
Sul corridoio autostradale del Brennero c’è il rischio confusione sui limiti di velocità che gli enti territoriali vorrebbero
attivare per limitare le emissioni inquinanti dei veicoli che l’attraversano. La preoccupazione è fatta propria dai tre
presidenti delle Camere di commercio di Innsbruck, Bolzano e Trento che sottolineano come, prima di prendere
provvedimenti, sarebbe opportuno armonizzare il monitoraggio dell’aria sull’asse del Brennero.
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Alto Adige, clima di fiducia modesto nel commercio al dettaglioSecondo la consueta indagine del “Barometro dell’economia” negli ultimi mesi la situazione è peggiorata
HiQPdf Evaluation 09/13/2015
RASSEGNA WEB ILNORDESTQUOTIDIANO.COM Data pubblicazione: 12/09/2015
ZZZ_WEB 34
Negli ultimi mesi il clima di fiducia nel commercio al dettaglio è peggiorato. Lo rileva l’edizione estiva del “Barometro
dell’economia” dell’IRE - Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano. Il clima di fiducia
nell’economia altoatesina è generalmente migliorato, ma resta modesto nel commercio al dettaglio.
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A luglio cresce l’occupazione in Italia, meno a NordEstPositivo il II trimestre 2015. Secondo l’Istat il tendenziale annuo nazionale è all’1,1%
Cresca a luglio la stima degli occupati: secondo l'Istat l'aumento è dello 0,2%, pari a 44.000 nuovi posti di lavoro, dopo
il calo di maggio (-0,2%) e la lieve crescita di giugno (+0,1%). Il tasso di occupazione aumenta nel mese di 0,1 punti
percentuali, arrivando al 56,3%. Nell'anno l'occupazione cresce dell'1,1% (+235.000 persone occupate) e il tasso di
occupazione di 0,7 punti. Rispetto ai tre mesi precedenti, nel periodo maggio-luglio 2015 il tasso di occupazione cresce
(+0,2 punti percentuali), mentre calano il tasso di disoccupazione (-0,1 punti) e il tasso di inattivita' (-0,1 punti).
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Autovie Venete va verso la gestione “in house” per centrare laproroga automatica della concessioneIl consiglio d’amministrazione della società ha visionato tutte le pratiche per l’uscita degli azionisti provati dalla
compagine sociale
Autovie Venete va con determinazione verso la via della concessione “in house” per completare i lavori della terza
corsia dell’autostrada Venezia-Trieste e per vedersi allungare la concessione d’esercizio per altri trent’anni in via diretta
senza passare attraverso una gara europea.
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Emilia Romagna gli stranieri spingono l’impresaLa crescita è però più lenta rispetto al livello nazionale
Prosegue in Emilia Romagna la crescita della base imprenditoriale straniera, seppur più lenta rispetto a quanto avviene
a livello nazionale.
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Unioncamere Friuli Venezia Giula: 20.000 nuovi posti di lavoronelle imprese nel 2015Metalmeccanica e servizi dell’ospitalità in positivo. In affanno le Pmi, in particolare costruzioni e commercio
Nel 2015 in Friuli Venezia Giulia le imprese con dipendenti prevedono di attivare 20.360 contratti di lavoro, il 19% in
più rispetto a quanto previsto nel 2014, ma queste stesse presumono quasi 21.800 “uscite” (per dimissioni,
pensionamenti o contratti in scadenza di cui non è previsto il rinnovo), il 6% in più rispetto al 2014.
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Italia, ritornano i capitali degli investitori stranieriSecondo la Cgia nell’ultimo ano c’è stata l’invesione di tendenza, anche se il Paese rimane ancora poco attrattivi.
Investimenti soprattutto nel NordOvest, seguito dal Centro e dal NordEst
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RASSEGNA WEB ILNORDESTQUOTIDIANO.COM Data pubblicazione: 12/09/2015
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Nel 2014 gli Ide (Investimenti diretti esteri) in entrata in Italia ammontavano a 281,3 miliardi di euro. Rispetto al 2013,
sono aumentati di 9,5 miliardi, pari ad un incremento percentuale di 3,5 punti. Nessun altro paese ha conseguito un
risultato migliore. Tra tutti i paesi dell’Area euro solo l’Italia, la Slovenia (+3,5%) e la Finlandia (+2,2%) hanno
conseguito un risultato positivo rispetto l’anno precedente.
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