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Paralisi Cerebrale Paralisi Cerebrale Infantile:proposte riabilitative Infantile:proposte riabilitative Matera 13 Matera 13 - - 14 Marzo 2008 14 Marzo 2008 Valutazione del disturbo Valutazione del disturbo motorio della Paralisi motorio della Paralisi Cerebrale Infantile Cerebrale Infantile Dr.ssa Dr.ssa Nicoletta Battisti Nicoletta Battisti U.O.C.Medicina U.O.C.Medicina riabilitativa Infantile riabilitativa Infantile M.Bottos M.Bottos Asl Asl di Bologna di Bologna

Aspetti motori

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Matera 13Matera 13--14 Marzo 200814 Marzo 2008

Valutazione del disturbo Valutazione del disturbo motorio della Paralisi motorio della Paralisi Cerebrale InfantileCerebrale Infantile

Dr.ssaDr.ssa Nicoletta BattistiNicoletta BattistiU.O.C.MedicinaU.O.C.Medicina riabilitativa Infantile riabilitativa Infantile ““M.BottosM.Bottos””AslAsl di Bolognadi Bologna

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Definizione di Paralisi CerebraleDefinizione di Paralisi Cerebrale InfantileInfantile““turba persistente ma non immutabile della postura e turba persistente ma non immutabile della postura e

del movimentodel movimento dovuta ad una alterazione organica dovuta ad una alterazione organica e non progressiva della funzione cerebrale per e non progressiva della funzione cerebrale per cause cause prepre--periperi--postpost natali prima che se ne completi natali prima che se ne completi la crescita e lo sviluppola crescita e lo sviluppo”” ((BaxBax 1964)1964)

““disordine persistente della postura e del movimentodisordine persistente della postura e del movimentocausato da difetti o lesioni non progressive del causato da difetti o lesioni non progressive del cervello immaturocervello immaturo”” ((AicardiAicardi BaxBax 1998)1998)

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E’ una visione della P.C.I. esclusivamente legata al piano motorio

Studi più recenti tendono a confermare che in realtà si tratta di un fenomeno molto piùcomplesso in cui le problematiche di ordine motorio sono collegate e spesso superate da problematiche di ordine percettivo, intellettivo, psicologico, affettivo, ecc.(Ferrari, 1990)

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PARALISIPARALISI

la Paralisi non è l’espressione diretta della Lesione, ma esiste solo una relazione indiretta tra questi due elementi, cioè “la Paralisi è la forma della funzione messa in atto da un soggetto il cui Sistema Nervoso Centrale è stato leso, in risposta alle richieste ambientali”(Ferrari, 1990).

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PARALISIPARALISIIl concetto di paralisi non comprende solo gli Il concetto di paralisi non comprende solo gli

aspetti motori e percettivi ma qualunque aspetti motori e percettivi ma qualunque alterazione delle funzioni alterazione delle funzioni adattiveadattive intese come intese come soluzioni operative messe in atto dal SNC per soluzioni operative messe in atto dal SNC per soddisfare un bisognosoddisfare un bisognoFunzioni geneticamente programmateFunzioni geneticamente programmateFunzioni Funzioni epigeneticheepigenetiche o o modularimodulari--basatebasatesullsull’’esperienza necessitano di esperienza necessitano di motivazioni,capacitmotivazioni,capacitàà di apprendimento,modelli e di apprendimento,modelli e risorse dellrisorse dell’’ambiente ,rispondono alle esigenze ambiente ,rispondono alle esigenze della vita di relazionedella vita di relazione

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VALUTARE LA PARALISIVALUTARE LA PARALISI

Nel concetto di Sviluppo della Paralisi (A. Ferrari-1993) è insita la tematica interattiva tra individuo ed ambiente: lo sviluppo della paralisi è infatti il risultato dell’adattarsi del soggetto, con la sua patologia, all’ambiente.Rappresenta una visione dinamica della paralisi

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Gli elementi che intervengono nel processo definito “Sviluppo della Paralisi” sono fondamentalmente tre:

ESIGENZA -Le esigenze dettate dall’ambiente a cui il bambino deve rispondereCOMPETENZA-la competenza (o non-competenza) del Sistema Nervoso Centrale (SNC) a rispondere a tali esigenzePRESTAZIONE FUNZIONALE Le prestazioni funzionali che il bambino mette in atto stante la competenza (o non-competenza) del SNC

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VALUTAZIONE VALUTAZIONE

ESIGENZEESIGENZE ::adattamento alladattamento all’’ambiente,organizzazione ambiente,organizzazione del del SeSe’’ nucleare,controllo visivo,controllo tattile e nucleare,controllo visivo,controllo tattile e esordio del controllo esordio del controllo locomotoriolocomotorio,controllo ,controllo locomotoriolocomotoriointraintra e e extramoeniaextramoeniaCOMPETENZA DEL SNCCOMPETENZA DEL SNCPRESTAZIONE FUNZIONALEPRESTAZIONE FUNZIONALECOMPENSICOMPENSISUPPLENZESUPPLENZE

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CompetenzaCompetenza

Esprime la capacitEsprime la capacitàà del SNC di organizzare del SNC di organizzare una risposta funzionale alle esigenze una risposta funzionale alle esigenze delldell’’ambiente.ambiente.

Presuppone lPresuppone l’’integritintegritàà dei processi di dei processi di elaborazione verticali e orizzontali delle elaborazione verticali e orizzontali delle informazioni soprattutto di quelli che informazioni soprattutto di quelli che presiedono alle capacitpresiedono alle capacitàà di apprendimento di apprendimento di nuove funzioni , alla memoria e alla di nuove funzioni , alla memoria e alla attenzioneattenzione

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Architettura della Architettura della funzionefunzione

Componenti top Componenti top down (competenza)down (competenza)

11--motorie motorie 22--percettivepercettive33--intenzionaliintenzionali

Componenti Componenti bottombottomupup ((MuscoliMuscoli--articolazioniarticolazioni--levelevescheletriche scheletriche delldell’’apparato apparato locomotore) locomotore) CopingCoping solutionssolutions(compensi)(compensi)

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DEFICITDEFICIT –– ERRORE StabilitERRORE Stabilitàà/instabilit/instabilitàà((es.discineticies.discinetici))

DIFETTO DIFETTO --SEGNO SEGNO modificabilitmodificabilitàà//immodificabilitimmodificabilitàà(es.spasticit(es.spasticitàà--debolezza muscolare)debolezza muscolare)COMPENSI COMPENSI SUPPLENZESUPPLENZE

VALUTAZIONEVALUTAZIONE

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VALUTAZIONE DEI VALUTAZIONE DEI COMPENSICOMPENSI

Differenziarlo dai difettiDifferenziarlo dai difettiTipo di esigenza a cui devono Tipo di esigenza a cui devono rispondererispondereEfficacia Efficacia Tempo impiegato per organizzarloTempo impiegato per organizzarloStabilitStabilitààObbligatorietObbligatorietàà

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MODELLI NEUROFISIOLOGICI MODELLI NEUROFISIOLOGICI DI CONTROLLO MOTORIODI CONTROLLO MOTORIO

CONSENSO IDEAZIONE

ANTICIPAZIONE PERCETTIVA PROGETTO DI MOVIMENTO

PROGRAMMA DI MOVIMENTO

ESECUZIONE

INFORMAZIONE

FEED BACK

SCARICA COROLLARIA

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ERRORIERRORI

L’errore computazionale o di elaborazione può coinvolgere ognuna delle fasi descritte:deficit di raccolta e elaborazione delle informazioniDeficit di confronto e integrazione delle sensazioni in percezioniDeficit dei meccanismi anticipatoriDeficit di adeguatezza delle rappresentazioni interneDeficit della modularizzazione delle risposte

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Primo livello motorio o dei moduli Primo livello motorio o dei moduli (mezzi)(mezzi)

Secondo livello motorio o delle Secondo livello motorio o delle prassieprassie(modi)(modi)

Terzo livello motorio o delle azioniTerzo livello motorio o delle azioni(scopi)(scopi)

Aspetti motoriAspetti motori

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Definizione di moduli Definizione di moduli motori motori

Singoli elementi motori preformati Singoli elementi motori preformati trasmessi geneticamente e caratteristici trasmessi geneticamente e caratteristici della specie della specie

Sono le lettere dellSono le lettere dell’’alfabeto della alfabeto della motricitmotricitàà((FerrariFerrari))

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Primo livello motorio: Primo livello motorio: modulimoduli

Repertorio Repertorio Vincoli combinatori Vincoli combinatori Interazione competitivaInterazione competitivaPosture e gestiPosture e gestiSchemi patologiciSchemi patologici

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Analisi del repertorio deiAnalisi del repertorio deimoduli motorimoduli motori

Aspetto quantitativoAspetto quantitativo (ricchezza(ricchezza--povertpovertàà) )

EsEs forme spastiche e forme discineticheforme spastiche e forme discineticheAspetto qualitativoAspetto qualitativo (variabilit(variabilitàà ––stereotipia,forma del movimento)stereotipia,forma del movimento)

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Moduli motori :Moduli motori :analisi del repertorio analisi del repertorio

Movimento Movimento prognosticamenteprognosticamente

positivopositivoSpontaneoSpontaneoVolontarioVolontarioIsolatoIsolatoSpecializzatoSpecializzatoDifferenziatoDifferenziatoAdattabileAdattabile

Movimento Movimento prognosticamenteprognosticamente

negativonegativoRiflessoRiflessoIndottoIndottoGeneralizzatoGeneralizzatoStereotipoStereotipoRipetitivoRipetitivo--immodificabileimmodificabilePoco adattabilePoco adattabile

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Analisi dei vincoli Analisi dei vincoli combinatori dei modulicombinatori dei moduli

LibertLibertàà di sceltadi scelta (possibilit(possibilitàà di associare di associare moduli diversi)moduli diversi)

Es.Es. rigiditrigiditàà dei vincoli combinatori nelle forme dei vincoli combinatori nelle forme spastiche o combinazioni illogiche nelle spastiche o combinazioni illogiche nelle discinetichediscineticheRidondanzaRidondanza (disponibilit(disponibilitàà di soluzioni di soluzioni alternative per svolgere uno stesso compito alternative per svolgere uno stesso compito –– equivalenza motoria)equivalenza motoria)

Es eccesso di ridondanza nelle forme Es eccesso di ridondanza nelle forme discinetchediscinetche

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Interazione competitivaInterazione competitiva

Meccanismo con cui un modulo motorio riesce a Meccanismo con cui un modulo motorio riesce a svolgere il suo ruolo organizzatore nel svolgere il suo ruolo organizzatore nel movimento funzionale (movimento funzionale (MilaniMilani ComparettiComparetti))

Esprime il ruolo organizzatore del gesto di un Esprime il ruolo organizzatore del gesto di un modulo che momentaneamente prevale sugli modulo che momentaneamente prevale sugli altrialtri

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Diarchia nellDiarchia nell’’interazione competitiva interazione competitiva tra moduli motori organizzatori della tra moduli motori organizzatori della postura o del gestopostura o del gesto

ReachingReaching ––avoidingavoidingGraspingGrasping--releasingreleasingReazione di sostegnoReazione di sostegno--reazione di fugareazione di fugaRiflesso tonico asimmetrico dxRiflesso tonico asimmetrico dx--sinsinSchema estensorioSchema estensorio--flessorio (I diarchia)flessorio (I diarchia)Reazione Reazione propulsivapropulsiva--reazionereazione di di startlestartle (II (II diarchia)diarchia)

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RUOLO DEI MODULI ORGANIZZATORI NELLO RUOLO DEI MODULI ORGANIZZATORI NELLO SVILUPPO DELLE FUNZIONI ADATTIVESVILUPPO DELLE FUNZIONI ADATTIVE

Riflessi,reazioni,pattern motori primari sono Riflessi,reazioni,pattern motori primari sono elementi geneticamente preformati dalla elementi geneticamente preformati dalla cui interazione e modulazione da parte cui interazione e modulazione da parte del SNC scaturiscono gestualitdel SNC scaturiscono gestualitààelementari che consentono le prime forme elementari che consentono le prime forme di interazione con ldi interazione con l’’ambiente.ambiente.

Progressivamente verranno sostituiti da Progressivamente verranno sostituiti da movimenti specializzati appresi ,adattati movimenti specializzati appresi ,adattati dalldall’’interazione con linterazione con l’’ambiente e ambiente e perfezionati dallperfezionati dall’’esperienza esperienza

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RUOLO DEI MODULI ORGANIZZATORI RUOLO DEI MODULI ORGANIZZATORI NELLO SVILUPPO DELLE FUNZIONI NELLO SVILUPPO DELLE FUNZIONI ADATTIVEADATTIVE

LL’’interazione competitivainterazione competitiva nel soggetto nel soggetto normale normale èè riconoscibile nella fase di riconoscibile nella fase di esordio delle funzioni esordio delle funzioni adattiveadattive mentre mentre nel soggetto con PCI persiste nel nel soggetto con PCI persiste nel tempo in maniera esagerata (tirannia) tempo in maniera esagerata (tirannia) oppure manca o risulta deficitariaoppure manca o risulta deficitaria

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Posture e gestiPosture e gesti

CombinazioniCombinazioni (associazione spaziale di (associazione spaziale di moduli moduli –– posture ) posture ) Nelle sindromi Nelle sindromi spastiche la postura domina sul gestospastiche la postura domina sul gestoSequenzeSequenze (associazione temporale di (associazione temporale di modulimoduli--gesti) gesti) Nelle sindromi discinetiche Nelle sindromi discinetiche il gesto domina sulla posturail gesto domina sulla posturaPattern o schema motorioPattern o schema motorio (associazione (associazione spaziospazio--temporale di moduli)temporale di moduli)

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Schemi patologiciSchemi patologici

Sono il vero elemento Sono il vero elemento connotativoconnotativodella PCIdella PCILa gravitLa gravitàà si misura sulla natura si misura sulla natura (tipo),sulla prepotenza (misura) e (tipo),sulla prepotenza (misura) e quantitquantitàà degli schemi patologici degli schemi patologici presenti presenti

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SCHEMI PATOLOGICI e funzioni SCHEMI PATOLOGICI e funzioni adattiveadattive

Non sono riconoscibili in nessuna fase dello Non sono riconoscibili in nessuna fase dello sviluppo normalesviluppo normaleLa La compromissionecompromissione della funzione sardella funzione saràà tanto tanto pipiùù marcata quanto marcata quanto meno numerosimeno numerosi( ( deficitarideficitari) e pi) e piùù prepotentiprepotenti ( incapaci di ( incapaci di integrarsi e interagire) saranno gli schemi integrarsi e interagire) saranno gli schemi patologici e quanto pipatologici e quanto piùù limitate e rigidelimitate e rigidesaranno saranno le capacitle capacitàà di apprendimento e le di apprendimento e le strategie strategie adattiveadattive disponibilidisponibili

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Secondo livello motorio: Secondo livello motorio: le le prassieprassie

Programmazione motoria nella fase Programmazione motoria nella fase anticipatoriaanticipatoriadi elaborazione delldi elaborazione dell’’azione ( movimento azione ( movimento intenzionale destinato a uno scopo) ciointenzionale destinato a uno scopo) cioèè degli degli schemi di movimento appresi in funzione di un schemi di movimento appresi in funzione di un determinato risultatodeterminato risultato

Le Le prassieprassie sono lsono l’’insieme delle istruzioni insieme delle istruzioni operative (formule) necessarie per passare dal operative (formule) necessarie per passare dal progetto al prodotto (pianificazione o progetto al prodotto (pianificazione o programmazione esecutiva)programmazione esecutiva)

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Secondo livello motorio:Secondo livello motorio:le le prassieprassie

Sono sequenze automatizzate implicate Sono sequenze automatizzate implicate nelle gestualitnelle gestualitàà quotidiane quotidiane comunicative,legate allcomunicative,legate all’’uso di oggetti uso di oggetti (gestualit(gestualitàà transitive) o a contenuto transitive) o a contenuto simbolico (gesti intransitivi)simbolico (gesti intransitivi)

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le le prassieprassie:abilit:abilitàà

Il grado di Il grado di trainingtraining consente di modulare consente di modulare separatamente le componenti elementari separatamente le componenti elementari dei programmi acquisiti che divengono dei programmi acquisiti che divengono meno rigidi e adattabili al variare delle meno rigidi e adattabili al variare delle richieste ambientali richieste ambientali LL’’esperienza seleziona i movimenti esperienza seleziona i movimenti pipiùù adatti allo scopo e le strategie adatti allo scopo e le strategie pipiùù efficaci riducendo gradualmente efficaci riducendo gradualmente la variabilitla variabilitàà esecutiva esecutiva

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AREA 6 PREMOTORIA

SUPERIORE

INFERIORE

F2

F4 F5

AREA 5INFORMAZIONI PROPRIOCETTIVE

AREA7 INFORMAZIONI SOMATOSENSORIALIE VISIVE

CIRCUITO REACHING codificano la posizione di un oggetto rispetto alla posizione del corpo

CIRCUITO PER LA MANIPOLAZIONESi attivano per movimenti diretti a uno scopo,legati a un certo tipo di presa e alle caratteristiche dell’oggettoSi attivano in risposta a un movimento osservato

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AIP

VIP

AREA 7 LOBULO PARIETALE INFERIORE

Neuroni con le stesse caratteristiche di quelli in F4 e F5

Ipotesi di un circuito coinvolto nei movimenti prassici della mano che collega F5 (area pre-motoria inferiore)con l’area 7 (AIP).Questo circuito oltre che mandare istruzioni all’area 4 manda una copia del Programma all’area parietale (AIP) per il controllo della correttezza del movimento sulla base delle rappresentazioni (anticipazione percettiva) e dei feed –back dell’azione

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DisprassiaDisprassia

EE’’ un disturbo dei sistemi di ideazione e un disturbo dei sistemi di ideazione e programmazione del movimento volontario programmazione del movimento volontario che non può essere attribuito a una paralisi che non può essere attribuito a una paralisi o a un disturbo sensitivo,cerebellare o o a un disturbo sensitivo,cerebellare o intellettivointellettivoAprassia Aprassia ideativaideativa--(non sa cosa fare)viene (non sa cosa fare)viene persa la rappresentazione del gestopersa la rappresentazione del gestoAprassia Aprassia ideomotoriaideomotoria--(non sa come fare) (non sa come fare) viene persa la capacitviene persa la capacitàà di tradurre le di tradurre le componenti dellcomponenti dell’’azione in programmi azione in programmi

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Il bambino Il bambino aprassicoaprassico ha una ridotta ha una ridotta capacitcapacitàà di rappresentarsi ldi rappresentarsi l’’oggetto su oggetto su cui agire,lcui agire,l’’intera azione e le sequenze intera azione e le sequenze che la compongono;ha difficoltche la compongono;ha difficoltàà a a ordinare in serie e coordinare i relativi ordinare in serie e coordinare i relativi movimenti elementari in vista di uno movimenti elementari in vista di uno scopo(programma),ad avviare i relativi scopo(programma),ad avviare i relativi programmi,a prevedere in senso programmi,a prevedere in senso anticipatorioanticipatorio i risultati,a controllare i risultati,a controllare ciascuna sequenza e lciascuna sequenza e l’’intera attivitintera attivitààdurante ldurante l’’azione,a verificare il risultato azione,a verificare il risultato ottenuto rispetto a quanto previsto o ottenuto rispetto a quanto previsto o attesoatteso

((SabbadiniSabbadini 1995)1995)

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Aprassia come disturbo nascosto nella Aprassia come disturbo nascosto nella PCI (PCI (SabbadiniSabbadini 1995)1995)LL’’aprassia si presenta come un aprassia si presenta come un problema di utilizzo del repertorioproblema di utilizzo del repertorioNella PCI si manifesta con lNella PCI si manifesta con l’’adozione adozione di strategie di semplificazione del di strategie di semplificazione del gesto,congelamento della postura gesto,congelamento della postura rinuncia nel corso dello sviluppo ad rinuncia nel corso dello sviluppo ad utilizzare lutilizzare l’’intero repertorio di moduli intero repertorio di moduli disponibiledisponibile

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Utilizzo funzionale dei Utilizzo funzionale dei moduli motorimoduli motori

Quale e quanta parte del repertorio Quale e quanta parte del repertorio conservato dei moduli risulti conservato dei moduli risulti accessibile dallaccessibile dall’’interno e possa essere interno e possa essere impiegato per scopi funzionaliimpiegato per scopi funzionaliQuando il repertorio posseduto e Quando il repertorio posseduto e ll’’utilizzo funzionale sono molto distanti utilizzo funzionale sono molto distanti il potenziamento del repertorio con la il potenziamento del repertorio con la fisioterapia può aggravare la paralisifisioterapia può aggravare la paralisi

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La gestualitLa gestualitàà del bambino del bambino disprassicodisprassicoappare povera e stereotipa,con scarse appare povera e stereotipa,con scarse alternative alternative Scarse capacitScarse capacitàà di rappresentarsi di rappresentarsi ll’’intera azione intera azione Ostacolo al passaggio Ostacolo al passaggio dalldall’’apprendimento alla acquisizione e apprendimento alla acquisizione e da questa al progressoda questa al progressoOgni volta Ogni volta èè come se fosse la prima come se fosse la prima voltavolta

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RUOLO DELLA FISIOTERAPIARUOLO DELLA FISIOTERAPIA

La fisioterapia dovrLa fisioterapia dovràà suggerire modelli suggerire modelli operativi da seguire operativi da seguire Frequente ripetizione delle sequenzeFrequente ripetizione delle sequenzeRispetto delle formuleRispetto delle formule

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Terzo livello motorio: le Terzo livello motorio: le azioniazioni

LL’’azione azione èè una sequenza di atti motori una sequenza di atti motori organizzati organizzati cognitivamentecognitivamente per per conseguire uno scopoconseguire uno scopoIl cervello conosce gli scopi delle azioniIl cervello conosce gli scopi delle azioni

e non i movimentie non i movimentiNella corteccia Nella corteccia premotoriapremotoria si trovano popolazioni di si trovano popolazioni di neuroni che si attivano per specifici scopi neuroni che si attivano per specifici scopi indipendentemente dal movimento impiegato per indipendentemente dal movimento impiegato per conseguirliconseguirli

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NEURONI CANONICINEURONI CANONICISi attivano sia alla presentazione di oggetti Si attivano sia alla presentazione di oggetti

tridimensionali con diversi orientamenti in assenza tridimensionali con diversi orientamenti in assenza di movimento sia codificano modalitdi movimento sia codificano modalitàà di di prensioneprensionecorrelabili alle caratteristiche degli oggetticorrelabili alle caratteristiche degli oggetti

LL’’oggetto suggerisce loggetto suggerisce l’’azioneazioneVedere un oggetto significa evocare automaticamente Vedere un oggetto significa evocare automaticamente

un atto motorio potenziale cioun atto motorio potenziale cioèè ll’’idea del idea del movimento verso lmovimento verso l’’oggetto (oggetto (FadigaFadiga ) ) NEURONI MIRRORNEURONI MIRROR

Si attivano non solo quando viene compiuta una data Si attivano non solo quando viene compiuta una data azione con la mano o la bocca ma anche quando azione con la mano o la bocca ma anche quando questa stessa azione viene osservata questa stessa azione viene osservata

Comprensione dellComprensione dell’’azione e apprendimentoazione e apprendimento

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INTENZIONE-MOTIVAZIONE

RAPPRESENTAZIONI MOTORIE =azioni potenziali dirette a uno scopoSono scomponibili in atti motori

PIANO DI AZIONE ANTICIPAZIONE MOTORIA(Pogramma)

SINERGIE/STRATEGIE-Schemi senso-motori g.p. o appresi

COMPETENZA DELL’AZIONE RISPETTO ALLO SCOPO-Contestualità-Consonanza

Anticipazione percettiva

Rappresentazionipercettive

VERIFICA

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Matera 13Matera 13--14 Marzo 200814 Marzo 2008

MOTIVAZIONE ALLMOTIVAZIONE ALL’’AGIREAGIRE

Ogni azione risponde a un bisognoOgni azione risponde a un bisognoDi qui nasce il progetto dellDi qui nasce il progetto dell’’azione azione ll’’intenzione allintenzione all’’azioneazioneLa verifica della rispondenza al La verifica della rispondenza al bisogno dellbisogno dell’’esito dellesito dell’’azione può azione può influenzare linfluenzare l’’intenzionalitintenzionalitàà(sperimentare la frustrazione riduce la (sperimentare la frustrazione riduce la motivazione allmotivazione all’’agire )agire )

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le azioni sono strumenti le azioni sono strumenti di conoscenzadi conoscenza

LL’’azione azione èè una trasformazione della realtuna trasformazione della realtààsia interna che esterna perchsia interna che esterna perchéé èè attraverso attraverso di essa che ldi essa che l’’individuo agisce sullindividuo agisce sull’’ambiente ambiente modificandolo (modificandolo (PiagetPiaget))LL’’azione azione èè strumento di conoscenzastrumento di conoscenza del del mondo organizzandone la rappresentazione mondo organizzandone la rappresentazione percettiva (percettiva (eses la rappresentazione del la rappresentazione del mondo nel periodo sensomondo nel periodo senso--motorio motorio èè legata legata alla capacitalla capacitàà di agire del bambino) (di agire del bambino) (PiagetPiaget))

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Rappresentazioni corticali Rappresentazioni corticali motoriemotorie

La progettazione dellLa progettazione dell’’azione attinge a un vocabolario azione attinge a un vocabolario di movimenti potenzialidi movimenti potenziali ((RizzolattiRizzolatti) )

Nella corteccia cosciente Nella corteccia cosciente èè depositato ldepositato l’’andamento andamento generale dellgenerale dell’’azione e il risultato atteso,ai livelli azione e il risultato atteso,ai livelli corticali secondari e sottocorticali sono corticali secondari e sottocorticali sono rappresentate le caratteristiche meccaniche ,le rappresentate le caratteristiche meccaniche ,le sequenze ,le combinazioni necessarie a produrlasequenze ,le combinazioni necessarie a produrla

Queste rappresentazioni vengono costantemente Queste rappresentazioni vengono costantemente aggiornateaggiornate

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Percezione e azionePercezione e azione

LL’’azione organizza la percezione e la azione organizza la percezione e la percezione dirige lpercezione dirige l’’azione (azione (FerrariFerrari))

Non solo per muoversi bisogna percepire ma Non solo per muoversi bisogna percepire ma bisogna anche muoversi per percepire bisogna anche muoversi per percepire La percezione La percezione èè una simulazione delluna simulazione dell’’azione azione ((BerthozBerthoz))La conoscenza dei risultati di un azione e la La conoscenza dei risultati di un azione e la memoria di questi consente di anticiparne memoria di questi consente di anticiparne gli effettigli effetti

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SINERGIESINERGIE

Per migliorare il controllo del movimento il Per migliorare il controllo del movimento il cervello si serve di sinergie motorie:cervello si serve di sinergie motorie:

--sinergie geneticamente determinatesinergie geneticamente determinate--sinergie appresesinergie appreseRepertorio di movimenti e posture che Repertorio di movimenti e posture che

coinvolgono picoinvolgono piùù gruppi di muscoli che gruppi di muscoli che lavorano insieme alla costruzione di una lavorano insieme alla costruzione di una data prestazione (specifici per una data data prestazione (specifici per una data funzione),coordinati in modo che un unico funzione),coordinati in modo che un unico comando attivi la sequenza complessiva comando attivi la sequenza complessiva riducendo i gradi di libertriducendo i gradi di libertàà del sistemadel sistema

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StrategieStrategie

Selezione di una sinergia efficace o di Selezione di una sinergia efficace o di una sequenza di sinergie in grado di una sequenza di sinergie in grado di costruire un movimento complesso costruire un movimento complesso orientato a uno scopo cioorientato a uno scopo cioèè un atto un atto motoriomotorio

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Equivalenza motoriaEquivalenza motoria

La possibilitLa possibilitàà di eseguire con modalitdi eseguire con modalitààdiverse la stessa azionediverse la stessa azioneCapacitCapacitàà di scegliere soluzioni operative di scegliere soluzioni operative diverse per risolvere uno stesso problemadiverse per risolvere uno stesso problema

Nella PCI viene persa la disponibilitNella PCI viene persa la disponibilitàà di di soluzioni alternative soluzioni alternative

Le strategie sono povere e stereotipeLe strategie sono povere e stereotipe

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Accesso interno Accesso interno

Nella PCI esiste un problema di accesso al repertorio Nella PCI esiste un problema di accesso al repertorio legato alllegato all’’alterazione della intenzionalitalterazione della intenzionalitàà,delle ,delle rappresentazioni corticali motorie,della pianificazione rappresentazioni corticali motorie,della pianificazione delldell’’azione (meccanismi anticipatori),dellazione (meccanismi anticipatori),dell’’apprendimento apprendimento e selezione delle strategie pie selezione delle strategie piùù efficaci efficaci La possibilitLa possibilitàà di accedere al repertorio dei moduli di accedere al repertorio dei moduli posseduto dal paziente con opportune facilitazioni posseduto dal paziente con opportune facilitazioni dalldall’’esterno (posture,contenimento percettivo) non esterno (posture,contenimento percettivo) non implica che questo sia altrettanto accessibile dallimplica che questo sia altrettanto accessibile dall’’interno interno da parte del pazienteda parte del paziente

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Matera 13Matera 13--14 Marzo 200814 Marzo 2008

CONTROLLOCONTROLLOCONTROLLO SEQUENZIALECONTROLLO SEQUENZIALE èè la capacitla capacitàà di di conservare lconservare l’’intero progetto dellintero progetto dell’’azione e azione e ll’’ordine delle sue parti durante la sua ordine delle sue parti durante la sua esecuzione esecuzione

Nelle forme Nelle forme diplegichediplegiche viene scelta la strategia viene scelta la strategia di di velocizzazionevelocizzazione nel cammino con difficoltnel cammino con difficoltààad arrestarsi,invertire la marciaad arrestarsi,invertire la marciaCONTROLLO SIMULTANEOCONTROLLO SIMULTANEO èè la capacitla capacitàà di di controllare simultaneamente picontrollare simultaneamente piùù funzionifunzioni

Ad Ad es.laes.la difficoltdifficoltàà a guardare e afferrare un a guardare e afferrare un oggettooggetto