“Non ho l’età, la voce dei giovani nella società”

Massimo Manzoli

Ravenna, 20 ottobre 2011

GRUPPO DELLO ZUCCHERIFICIO

GIOVANI

• I giovani che frequentano le scuole superiori non hanno certamente gli stessi problemi di coloro che vanno all’università e, al tempo stesso, sono lontanissimi da coloro che, finiti gli studi, entrano nel mondo del lavoro.

• Generazione sbandata, priva di valori, incapace di tessere relazioni durature, una generazione «invisibile», scarsamente interessata al bene comune.

I giovani sono il frutto di una società, i figli sono lo specchio di ciò che i padri hanno preparato per loro.

I giovani sono un’opportunità, sono una generazione mediamente più formata delle precedenti e abituata alla velocità dei cambiamenti della nostra società.

RICAMBIO GENERAZIONALE

• “Quanto” e “Come” i giovani trovano spazio nell’ambito della politica e degli ordini professionali.

• QUANTO: perché sapere quanti giovani e con quale facilità riescano a entrare nei luoghi propri della classe dirigente ci permette di capire la dinamicità e la capacità di rinnovamento del nostro Paese.

• COME: perché serve stabilire i metodi attraverso cui avviene la selezione della classe dirigente. Metodi che siano improntati alla trasparenza e al dare a tutti le stesse possibilità, indipendentemente dalla propria ricchezza e dalla propria provenienza culturale.

QUANTO: GIOVANI NEL SETTORE PRIVATOEtà media dei manager nell’UE-15

• «Modello Dinastico»: dove il lavoro si trasmette di padre in figlio

• Il 20-25% delle imprese familiari riuscirà a sopravvivere, giungendo alla seconda generazione di imprenditori.

QUANTO: GIOVANI E POLITICA

Età media attuale

•Governo: 55,5 anni

•Senato: 59,6 anni

•Camera: 53,8 anni

Nelle istituzioni locali

•Regione Emilia-Romagna: 50,4 anni

•Provincia Di Ravenna: 50,3 anni

•Comune Di Ravenna: 44,6 anni

MANCANZA DI RAPPRESENTANZA

COME: MODALITA’ DI RICAMBIO

• È opinione condivisa che molti dei problemi italiani siano da imputare alla pervicacia con la quale la classe dirigente nostrana difende le posizioni acquisite.

• Altruismo privato ed egoismo pubblico.

• I ragazzi italiani siano arrivati a convivere con i privilegi dei loro padri e dei lori nonni, perché sono consapevoli che, se sapranno aspettare pazientemente il loro turno, un giorno ne potranno beneficiare.

Il rischio è che quando sarà il loro turno di occupare le posizioni che contano, ripropongano le stesse logiche

GIOVANI ADULTIOccupati per classi di età molto o abbastanza soddisfatti del loro lavoro:

FORTE INSICUREZZA

INDIVIDUALE E SOCIALE

Giovani molto o abbastanza soddisfatti della vita che conducono:

GIOVANI: ISTRUZIONE E OCCUPAZIONE

• Il rischio di rimanere disoccupati aumenta al crescere del titolo di studio

• I ragazzi italiani sembrano averlo capito:

La condizione occupazionale dei laureati peggiora di anno in anno.

Laureati tra 25-65 anni in % sulla popolazione:

GIOVANI E RUOLI DI DIRIGENZA

• Posizione di rilievo

• “Società delle conoscenze” e non “società della conoscenza”

• L’Italia è un paese dalla mobilità sociale bloccata

• Franco Ferrarotti: «il difetto più grave della nostra classe dirigente è l’interesse a durare più che a decidere»

• Luciano Gallino: «questo blocco spiega la stagnazione delle idee, delle forme di pensiero, nella maggior parte dei campi della nostra cultura, perché le idee circolano e si innovano quando una quota elevata di persone circola su scala sociale […]. Spiega pure la mancanza di un largo ricambio generazionale che si osserva nel personale politico come tra gli imprenditori»

Anzianità aziendale

Competenza

“Ravenna verso il 2019”Spunti e idee per Ravenna Capitale

Europea della Cultura

Giorgio Zattini

Ravenna, 20 ottobre 2011

AMBIENTE = CULTURA

• Siamo convinti che anche l’ambiente ricada all’interno delle tematiche culturali.

• Siamo anche convinti che i giovani possano vedere i problemi ambientali con occhio diverso rispetto alle precedenti generazioni.

• Abbiamo recentemente visto come l’ambiente sia preso in gran considerazione da altri esempi di Capitali Europee della Cultura (Essen e la Ruhr, 2010).

• Infine, crediamo fermamente che poter “cambiare”, in meglio, il volto della città in funzione della candidatura sia un’occasione imperdibile per elevare la qualità ambientale di Ravenna anche oltre gli standard che già sta perseguendo.

PREGI E DIFFICOLTA’

• Siamo consapevoli del fatto che investire nell’ambiente, sia per il pubblico che per il privato, è difficile in tempi di crisi.

• Ma non dobbiamo dimenticare che è, appunto, un INVESTIMENTO. E che, nel tempo, ripaga chi ha avuto il coraggio di farlo.

• Esistono diversi esempi di investimenti nella “green economy”, riconversioni aziendali, politiche locali, che dimostrano come questa strada possa portare a miglioramenti in molti ambiti:

Economico

Ambientale

Turismo

Qualità della vita

FRIBURGOUN ESEMPIO PER LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI

• Città del sud della Germania, con 220.000 abitanti e 500 chilometri di piste ciclabili, 9.000 aree di parcheggio dedicate e più bici che abitanti.

• Le strade cittadine sono così divise: 1/3 alle biciclette; 1/3 a tram e autobus; 1/3 alle automobili.

• È la città tedesca con il minor numero di auto, 42 ogni 100 abitanti, il 30% in meno rispetto alla media tedesca.

• Sono presenti sul territorio oltre 1.500 aziende che operano nel settore energetico-ambientale, con circa 10.000 persone impiegate e un fatturato annuo di 500 milioni di euro.

• È presente il Fraunhofer Institut For Solar Energy Systems.

FRIBURGOIL QUARTIERE VAUBAN

• Il quartiere misura 38 ettari e ospita 5.000 abitanti.

• Nasce nel 1995 dalla riconversione di un’area militare a 3 km dal centro

• Il suo sviluppo è stato il frutto di un’elaborazione collettiva (Vauban Forum) per confrontare e scegliere le idee più innovative.

FRIBURGOIL QUARTIERE VAUBAN

• ENERGIA: il quartiere è alimentato da un impianto di cogenerazione a biomasse, mentre alcune case sono dotate di impianti fotovoltaici

• AUTOMOBILI: le auto non sono proibite ma scoraggiate

Parcheggio solo fuori dall’abitato;

Limite orario 5 km/h;

Il 70% delle famiglie del quartiere NON possiede un auto.

Ci sono 15 veicoli ogni 100 abitanti (1/3 della media di Friburgo, 1/6 di quella italiana).

• TRASPORTO PUBBLICO: il capolinea della rete tramviaria è al centro del quartiere. Sono molto utilizzati car sharing e biciclette.

LEAF COMMUNITYUN ESEMPIO PER I PRIVATI

• Una comunità, composta da abitazioni, scuole, luoghi di lavoro, sostenibile e ad impatto zero. La prima in Italia.

• La Leaf House, la prima casa ad impatto zero in Italia, ne è il primo tassello.

• Enrico Loccioni, ideatore del progetto e proprietario del Gruppo Loccioni, ha puntato sui GIOVANI e sulle RETI tra impresa, istituzioni e università.

LA FABBRICA DEL SOLEUN ESEMPIO PER I GIOVANI

• Questa esperienza nasce nel 1999 dall’idea di un gruppo di giovani di Arezzo, tutti con esperienze di dottorati, all’estero o in Università.

• L’idea di base è creare non solo un’azienda ma una nuova idea di società.

• Dal 2003 al 2008 progettano e realizzano il primo idrogenodotto al mondo, ad Arezzo, per portare idrogeno direttamente alle aziende del distretto orafo, con immediati risparmi (economici e ambientali) sul trasporto del gas.

• Nel 2010 brevettano il primo sistema “OFF-GRID”: un edificio totalmente NON collegato a nessuna rete (elettrica, idrica, …) ma completamente autosufficiente e non impattante

“Social Business per una società innovativa”

Paola Resta

Ravenna, 20 ottobre 2011

• Le politiche pubbliche, basate sulla redistribuzione, non sono più sufficienti a garantire livelli di benessere per tutti i cittadini.

• Anche la famiglia non è più organizzata in modo tale da auto-sostenersi.

DA TALE MANCANZA VIENE A GENERARSI LA NECESSITÀDI UN'AZIONE DA PARTE DEL TERZO SETTORE

IMPRESA SOCIALE DI COMUNITA'

IMPRESA SOCIALE DI COMUNITA‘OBIETTIVI

• Obiettivo dell'impresa non è più la massimizzazione del profitto, ma gli essi diventano:• Investire nelle risorse umane, creando occupazione• Reinvestire i guadagni nei bisogni della comunità

• Creare un'azienda autosufficiente

IMPRESA SOCIALE DI COMUNITA‘OBIETTIVI

• Cosa ne facciamo dei profitti? Investiamo in Cultura:

per creare una società basata sulla solidarietà, rimettendo l'uomo, la sua coscienza (civile) ed i suoi diritti al centro del sistema;

perché vogliamo innescare un cambiamento nei valori delle persone, per agire in profondità, non accontentandoci più di interventi temporanei;

per costruire momenti di condivisione e scambio di esperienze.

Su questa idea di società siamo pronti a investire personalmente e concretamente con un progetto per Ravenna

““Cambiare è anche Cambiare è anche questo: avere un’idea e questo: avere un’idea e renderla nuovo mondo”renderla nuovo mondo”

(G.Gaber)(G.Gaber)