9
E’ una «querelle» se si vuole marginale, rispetto ai temi ge- nerali della Sanità, ma sta fa- cendo discutere: due mesi fa, quando era nato il Comitato «Giù le mani dall’ospedale», for- mato da consiglieri provinciali, regionali e comunali (dal Cen- tro destra al Pd), l’iniziativa de- buttò nell’atrio dell’ospedale Massaja: lì si raccolsero le pri- me firme (ora sono già state su- perate le 2000 adesioni), e da quei giorni di metà dicembre, nell’atrio rimase il cartello. Fino a pochi giorni fa, quando la dire- zione lo ha fatto rimuovere. E il comitato è partito all’attacco, questa volta con lo slogan modi- ficato «Giù le mani dal cartello - scrivono all’Asl e ai giornali tra gli altri Mariangela Cotto, An- gela Motta, Paolo Luzi, Roberto Peretti - è sparito proprio quan- do le voci di un accorpamento e di una dipendenza di Asti da un altro “cervello” si sono fatti più insistenti. Singolare coinciden- za». La richiesta di chiarimento sulla «sparizione» del cartello è arrivata sul tavolo del commissa- rio Valter Galante che fa sapere: «Il cartello è stato rimosso sem- plicemente perché lì non doveva e non poteva essere esposto: il confronto politico in materia sani- taria si può legittimamente svi- luppare in tutte le forme e nei luo- ghi idonei, ma l'ospedale e i centri in cui si erogano prestazioni sani- tarie non sono un negozio dove mettere in vetrina le varie posi- zioni. Nel mio lavoro sarà mia cu- ra ascoltare tutte le istanze del territorio, attraverso gli strumen- ti e con le modalità che la norma- tiva in materia prevede, tenendo in debita considerazione tutti i pa- reri espressi. E ancora «La direzione azien- dale lavorerà nella massima tra- sparenza per l'impegno prima- rio della tutela della salute dei cittadini: per questo chiedo a tutte le forze politiche di lasciar fuori dalle polemiche i luoghi do- ve si erogano i servizi sanitari, nell'interesse dei pazienti e di tutta la collettività». [E. CE.] Dicembre 2010: nasce il comitato «Giù le mani dall’ospedale» Cardiologia Sabato mattina «porte aperte» La replica Asl «Il confronto politico deve star fuori» SANITA’. ERA ESPOSTO DAL COMITATO NELL’ATRIO DEL MASSAJA DAL DICEMBRE SCORSO “Giù le mani dall’ospedale e anche dal nostro cartello” I Conoscere e visitare la Cardiologia del Mas- saja: il reparto diretto da Marco Scaglione dà ap- puntamento agli astigiani sabato alle 9,30. Le «porte aperte» in Cardiologia rientrano nella campagna di sensibilizzazione «Per il tuo cuore» promossa, in 160 ospedali d’Italia, dal- l’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospeda- lieri (ANMCO). Ad acco- gliere gli utenti, insieme al primario, ci saranno medi- ci e infermieri, impegnati a presentare le attività e i punti di forza del servizio: faranno anche da «cicero- ne» nella visita guidata a sale chirurgiche e ambula- tori. Anticipa Scaglione: «Si tratta di un’opportuni- tà importante per incon- trare i cittadini, informarli e promuovere una presa di coscienza sulla preven- zione delle malattie car- diovascolari». [V. FA.] 48 Asti LA STAMPA MARTEDÌ 15 FEBBRAIO 2011 AT

AT Asti LASTAMPA€¦ · terà anche del Piano energeti-co provinciale, della sicurezza degli edifici scolastici e di in-terventi a tutela delle linee fer-roviarie minori, con un

  • Upload
    others

  • View
    0

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: AT Asti LASTAMPA€¦ · terà anche del Piano energeti-co provinciale, della sicurezza degli edifici scolastici e di in-terventi a tutela delle linee fer-roviarie minori, con un

Pagina Fisica: LASTAMPA - ASTI - 48 - 15/02/11 - Pag. Logica: LASTAMPA/ASTI/02 - Autore: ARCVIT - Ora di stampa: 14/02/11 20.51

E’ una «querelle» se si vuolemarginale, rispetto ai temi ge-nerali della Sanità, ma sta fa-cendo discutere: due mesi fa,quando era nato il Comitato«Giù le mani dall’ospedale», for-mato da consiglieri provinciali,regionali e comunali (dal Cen-tro destra al Pd), l’iniziativa de-buttò nell’atrio dell’ospedaleMassaja: lì si raccolsero le pri-me firme (ora sono già state su-perate le 2000 adesioni), e daquei giorni di metà dicembre,nell’atrio rimase il cartello. Finoa pochi giorni fa, quando la dire-zione lo ha fatto rimuovere. E ilcomitato è partito all’attacco,questa volta con lo slogan modi-ficato «Giù le mani dal cartello -scrivono all’Asl e ai giornali tragli altri Mariangela Cotto, An-gela Motta, Paolo Luzi, RobertoPeretti - è sparito proprio quan-do le voci di un accorpamento edi una dipendenza di Asti da unaltro “cervello” si sono fatti piùinsistenti. Singolare coinciden-za». La richiesta di chiarimento

sulla «sparizione» del cartello èarrivata sul tavolo del commissa-rio Valter Galante che fa sapere:«Il cartello è stato rimosso sem-plicemente perché lì non dovevae non poteva essere esposto: ilconfronto politico in materia sani-taria si può legittimamente svi-luppare in tutte le forme e nei luo-ghi idonei, ma l'ospedale e i centriin cui si erogano prestazioni sani-tarie non sono un negozio dovemettere in vetrina le varie posi-zioni. Nel mio lavoro sarà mia cu-ra ascoltare tutte le istanze del

territorio, attraverso gli strumen-ti e con le modalità che la norma-tiva in materia prevede, tenendoin debita considerazione tutti i pa-reri espressi.

E ancora «La direzione azien-dale lavorerà nella massima tra-sparenza per l'impegno prima-rio della tutela della salute deicittadini: per questo chiedo atutte le forze politiche di lasciarfuori dalle polemiche i luoghi do-ve si erogano i servizi sanitari,nell'interesse dei pazienti e ditutta la collettività». [E. CE.]

L’aggressione era stata deci-samente violenta: a terra, invia Chiuminatti, era rimastoun barista astigiano, Pino Si-leo, all’epoca contitolare delchiosco «L’isola che non c’è»in Campo del Palio. Era la se-ra di Santo Stefano del2006: Sileo, che ora ha 37 an-ni, a causa delle botte al ca-po riportò un’invalidità del100%. Fra le conseguenze,ha perso quasi completa-mente la memoria.

Ieri in tribunale è iniziato ilprocesso ai due presunti auto-ri del pestaggio, sembra avve-nuto a mani nude: Antonio

Damato, 43 anni, incensurato eAndrea Manuele, 31, attual-mente agli arresti domiciliariper altre vicende (sono difesidagli avvocati Rattazzi e Crave-ro). Mai completamente chiari-ta la dinamica dell’aggressio-ne: ci fu un primo «contatto»fra la vittima e un gruppetto diuomini all’esterno di un circoloprivato del quartiere San Do-menico, ma Sileo in quel fran-gente non riportò lesioni gravi.Nel cuore della notte, poi, unnuovo «round» nella zona divia Torchio, con un esito dram-matico per il barista. Il moven-te non è emerso con certezza:

alcune testimonianze parlanodi una lite per questioni senti-mentali che vide il coinvolgi-mento di Sileo solo come «pa-ciere», altre invece fanno risali-re le ragioni dell’aggressionead un banale diverbio per ildanneggiamento involontariodi un’auto. Ieri l’ex commer-ciante, pur dopo notevole sfor-zo, in una toccante audizionedavanti alla corte presiedutada Alessia Ceccardi non è statoin grado di descrivere lo scan-dirsi degli eventi di quella sera.A poco sono valse le domandedel pm Tarditi e dell’avvocatoFurlanetto, legale di parte civi-le della famiglia. Non vi sono te-stimoni oculari: Damato si sa-rebbe autoaccusato di aver par-tecipato all’aggressione (pursenza sferrare pugni) in un col-loquio con il padre di Sileo,mentre su Manuele gli indizi so-no ancora più labili. Si torna inaula il 14 marzo. [MA. C.]

Un giovane astigiano, FabioMogliotti, 24 anni, è stato ar-restato dalla polizia a Torinopoco prima della partita Ju-ventus-Inter di domenica se-ra. Stando a quanto è finoraemerso, Mogliotti sarebbestato sorpreso dagli agenti anascondere alcuni fumogeniall’interno della rete di recin-zione dello stadio per poterlipoi utilizzare durante il ma-tch, eludendo la sorveglian-za delle forze dell’ordine edegli steward. Un comporta-mento che, secondo le dispo-sizioni antiviolenza negli sta-di, configura un reato consi-

derato grave. La tesi della poli-zia potrà essere confutata dalgiovane astigiano durante ilprimo interrogatorio davantial giudice torinese.

Mogliotti frequenterebbeil gruppo di tifosi «DrughiAsti Praia», uno dei più nu-triti club del tifo bianconeronell’Astigiano. E’ probabileche la vicenda di Mogliottivenga chiarita già nelle pros-sime ore, forse anche conl’esclusione di responsabili-tà a suo carico.

Nella stessa serata sono sta-ti arrestati anche due tifosi in-teristi Raffaele Nardella, 30anni, di Milano, e GiovanniBassolino, 25 anni, di Andora(Savona), identificati quando,dopo la rete di Matri, hannosfondato, insieme ad altri tifo-si, il primo cancello di separa-zione tra due settori, rischian-do di venire a contatto con i ti-fosi juventini. [MA. C.]

In breve

Dicembre 2010: nasce il comitato «Giù le mani dall’ospedale»

Corso FerrarisCade da impalcaturaferito lieveIUn muratore è rimastoferito in modo lieve ieri in unpalazzo di corso Ferraris: se-condo la prima ricostruzio-ne, pare che sia caduto daun’impalcatura montata sultetto del condominio, finen-do sulla soletta. La caduta, dipoco più di un metro, nonavrebbe fortunatamente pro-curato lesioni gravi. Per i soc-corsi sono intervenuti il«118» e i vigili del fuoco, chia-mati per spostare la barellaattraverso le scale. [MA. C.]

IncidenteSi schianta con l’autoalla rotonda di Asti EstINel week-end si è regi-strato un incidente stradalein corso Alessandria: un asti-giano di 55 anni al volante diuna «Punto» si è schiantatocontro la rotonda di accessoal casello dell’«A21» di AstiEst. La dinamica è al vagliodella polstrada. [MA. C.]

ControlliGuidava sotto l’effettodell’hashishIUn giovane di origine al-banese è stato denunciatodai carabinieri di San Damia-no per guida sotto l’effetto distupefacenti. Dopo un con-trollo mentre era alla guidadella sua auto, è stato trova-to in possesso di alcuni gram-mi di hashish. Accompagna-to al pronto soccorso di Asti,

gli esami medici hanno fattoemergere la sua positività aicannabinoidi. A Canelli invecei carabinieri hanno ritirato lapatente ad un automobilista di38 anni di Mongardino perchésorpreso in stato di ebbrezza.A Isola infine un uomo di 46anni è stato denunciato perguida senza patente.

AstiConsiglio provincialesu Sanità ed energiaI Sanità, sicurezza nellescuole, trasporti e tutela dellepiccole linee ferroviarie: se neparlerà venerdì alle 9,30 inProvincia durante il Consiglioconvocato su richiesta deigruppi di opposizione. Lungol'ordine del giorno, che in se-conda convocazione potrebbeessere affrontato il martedìsuccessivo alle 16: per primacosa, si parlerà di sanità asti-giana, affrontando interroga-zioni e l'ordine del giorno «Giùle mani fall'ospedale». Si discu-terà anche del Piano energeti-co provinciale, della sicurezzadegli edifici scolastici e di in-terventi a tutela delle linee fer-roviarie minori, con un ordinedel giorno presentato dall'op-posizione sui servizi ferroviariin provincia. [EL. F.]

MaranzanaIl vescovo incontrai bambiniIDo mani alle 15 visita delvescovo Micchiardi: incontrocon i bambini e alle 16 con lapresidente, il consiglio e i socidella Cantina sociale . [O. P.]

CardiologiaSabato mattina«porte aperte»

Tifosi juventini

La replica Asl«Il confrontopoliticodeve star fuori»

SANITA’. ERA ESPOSTO DAL COMITATO NELL’ATRIO DEL MASSAJA DAL DICEMBRE SCORSO

“Giù le mani dall’ospedalee anche dal nostro cartello”

TRIBUNALE. I FATTI NEL 2006

Il barista aggreditodue vanno a processo

I Conoscere e visitarela Cardiologia del Mas-saja: il reparto diretto daMarco Scaglione dà ap-puntamento agli astigianisabato alle 9,30. Le «porteaperte» in Cardiologiarientrano nella campagnadi sensibilizzazione «Per iltuo cuore» promossa, in160 ospedali d’Italia, dal-l’Associazione NazionaleMedici Cardiologi Ospeda-lieri (ANMCO). Ad acco-gliere gli utenti, insieme alprimario, ci saranno medi-ci e infermieri, impegnatia presentare le attività e ipunti di forza del servizio:faranno anche da «cicero-ne» nella visita guidata asale chirurgiche e ambula-tori. Anticipa Scaglione:«Si tratta di un’opportuni-tà importante per incon-trare i cittadini, informarlie promuovere una presadi coscienza sulla preven-zione delle malattie car-diovascolari». [V. FA.]

TORINO. ARRESTATO

Tifoso juventinonascondeva fumogeni

48 Asti LA STAMPAMARTEDÌ 15 FEBBRAIO 2011

AT

Ripandelli
Rettangolo
Page 2: AT Asti LASTAMPA€¦ · terà anche del Piano energeti-co provinciale, della sicurezza degli edifici scolastici e di in-terventi a tutela delle linee fer-roviarie minori, con un

Pagina Fisica: LASTAMPA - BIELLA - 48 - 15/02/11 - Pag. Logica: LASTAMPA/BIELLA/02 - Autore: ANDREI - Ora di stampa: 14/02/11 21.14

Si avvicina l’ora della senten-za di appello per il caso Mon-dialpol. Ieri si è tornati in au-la per le repliche, e se non cisaranno altri interventi il ver-detto potrebbe arrivare giàdomani. Fra le parti lo scon-tro è stato molto aspro. Ilprocuratore generale hachiesto un aumento delle pe-ne comminate con il rito ab-breviato dal gup Claudio Pas-serini e contestate dalla Pro-cura di Biella, che aveva pre-sentato ricorso in Cassazio-ne. Gli avvocati difensori, in-vece, hanno quasi tutti chie-sto che il ricorso venisse ri-

gettato, in quanto inammissi-bile oltre che illegittimo. A se-conda delle diverse posizioni,poi, hanno chiesto l'assoluzio-ne o il minimo della pena.

I biellesi coinvolti sono tre:Salvatore Bartilomo, sua mo-glie Anna Giuseppina Liccardie Alessandro Ciaramella, il «ba-sista» che fece entrare gli apri-pista del commando, travestitida carabinieri. In tutto gli im-putati sono 15, di cui 14 già libe-ri o agli arresti domiciliari. Larapina dei record, il 31 agosto2008, aveva fruttato 22 milionidi euro, ancora non trovati. Isoli biellesi, in primo grado,erano stati condannati a penefra i 2 anni e mezzo e i 4 anni.La Procura generale, invece,ha chiesto per la donna 4 anni eotto mesi, per Bartilomo 5 annie sei mesi e per Ciaramella 6anni, in linea con le richiestefatte un anno fa dal pm bielleseMaria Serena Iozzo. [E. GI.]

CITTA’. PRONTO IL PROGETTO

Anche Pavignano avràun cimitero islamico

La riforma sanitaria regiona-le, che prevede la divisionetra ospedale e Asl, continua afar temere riduzioni di servizianche nel Biellese, che vantaun’Azienda virtuosa e senzadebiti. Commenta il consiglie-re regionale Wilmer Ronzani:«E’ falso sostenere che i prov-vedimenti adottati dalla giun-ta Cota non comportino unariduzione delle prestazioni edella qualità dei servizi. Neigiorni scorsi è stato approva-to il piano di rientro presenta-to dalla stessa giunta al gover-no che prevede tagli per 150milioni. Sarà più chiaro neiprossimi giorni cosa tale pia-no comporterà concretamen-te per la sanità piemontese elocale, dopo la sua dichiara-zione che si sarebbero elimi-nati gli sprechi».

Aggiunge Ronzani: «Noncredo che abbiano alcun fon-damento i ragionamenti dichi sostiene che la deliberasul blocco del personale pertutto il 2011 non avrà conse-guenze sul livello dei servizi,per una ragione semplicissi-ma: al blocco si accompagnauna riduzione del 2 per centodelle risorse riguardanti ilpersonale. Questo vuol direche l’Asl di Biella non avràneppure la possibilità concre-

ta di attuare la delibera cheprevede che possano essere so-stituiti nella misura del 50 percento gli infermieri, gli operato-ri sanitari e i tecnici di radiolo-gia». E conclude: «Da qui l’ur-genza di una mobilitazione e diun confronto a tutto campo». Il

gruppo consiliare regionale delPd ha organizzato per giovedìprossimo alle 21 presso il Mu-seo del territorio un incontrosul tema «Stanno sfasciando lasanità! Impediamolo!». E que-sta mattina un presidio dellaCgil si ritroverà davanti alla se-de regionale di Torino proprioper «evidenziare e cercare dibloccare - come dice il segreta-rio Mario Paonessa – uno scor-poro immeritato che ci penaliz-zerà anche in vista dell’operati-vità del nuovo ospedale, che ri-chiederà fondi adeguati ancheper il personale necessario».Sempre oggi alle 15 le delega-zioni sindacali si recheranno avisitare, per la prima volta, icantieri del nuovo ospedale suspecifica richiesta. [D. SA.] La riforma della Sanità continua a far discutere

PoliziaGuidavano ubriachiAncora denunceIUn automobilista denun-ciato per guida in stato di eb-brezza, un altro, pure al vo-lante con qualche bicchieredi troppo, solo sanzionato,un terzo denunciato perchèsi era messo in auto sotto gliaffetti di sostanze stupefa-centi; in elenco un quarto au-tomobilista che, coinvolto inun incidente, non aveva lapatente e infine due autoconfiscate: è il bilancio deicontrolli svolti dalla polizianel fine settimana.

ScuolaCompiti, i volontariaiutano i bimbiIDa oggi e per l’intero an-no scolastico, ogni martedìpomeriggio nella Bibliotecadi Ronco (si trova nei localidella scuola elementare), seibambini stranieri sarannoaiutati nello svolgimento deicompiti dai volontari di bi-blioteca e oratorio. L’attivitàrientra tra le iniziative orga-nizzate dal Comune, grazie alsupporto e alla collaborazio-ne del Consorzio Iris, per ap-profondire il rapporto e il dia-logo con gli stranieri residen-ti in paese. Nello stesso ambi-to tre donne straniere inizie-ranno a seguire le lezioni diitaliano proposte a Biella, alCentro Ascolto Vincenziano.

Polemica«Il Comune snobbail convegno Ampi»I «Per una città decoratanel 1980 dal presidente dellaRepubblica Sandro Pertinicon la medaglia d’oro al valormilitare, l’assenza di rappre-sentanti del Comune al con-gresso provinciale dell’Anpidi sabato scorso in Provinciaè una dimenticanza moltograve». Il consigliere della Si-nistra Roberto Pietrobonchiede se «questa assenza –come quella di poche settima-ne fa sulla Giornata della Me-moria – non sia ascrivibile auna chiara volontà dell’ammi-nistrazione di cancellare lastoria della lotta di Liberazio-ne dal nazifascismo in città ese questo non sia il preludiodi ciò che potrebbe avvenirenuovamente in occasione del-la festa della Liberazione. Lacittà ha lasciato sul campo667 caduti e 313 invalidi ma loscorso sabato né il sindaco néuno dei dieci assessori né unodei 40 consiglieri è stato dele-gato a portare il saluto dellacittà all’evento».

In breve

I banditi durante la rapina

Oltre al cimitero di Biellacentro, ad accogliere i mortidi fede islamica in città saràmolto presto anche quello diPavignano. Il progetto c'ègià: si trova nel cassetto del-l’assessore comunale ai Ser-vizi cimiteriali Marzio Olive-ro ed è stato approvato dallagiunta nei giorni scorsi. «Co-me quello che dà su via Pia-cenza - spiega Olivero - saràrealizzato all'interno dell'ae-ra cimiteriale già esistente,in uno spazio che oggi non èutilizzato e che si trova sullasinistra dell'ingresso. Potràaccogliere circa 250 salme».

I lavori richiesti per la sua rea-lizzazione non sono comples-si: prevedono la messa in rior-dino dell'area, la costruzionedi un luogo di raccolta per lapreghiera e di un muro per se-pararlo dal cimitero cristia-no. «Abbiamo scelto questospazio - conclude l'assessore -proprio perché le condizionisono ottimali: possiamo sfrut-tare un’area che oggi non èutilizzata, quindi non doven-do procedere con ampliamen-ti la realizzazione del proget-to richiederà tempi relativa-mente brevi. Tra qualche me-se apriremo il cantiere».

SANITA’. GIOVEDI’ UN CONVEGNO AL MUSEO

“Servizi Asl a rischio coi tagli”Pd all’attacco: “Per tutto il 2011 sarà impossibile assumere personale”

Stamani a Torinoun presidio della CgilPoi alle 15 la visitaal cantiere dell’ospedale

.

I A Palazzo Oropa sitorna in aula oggi alle14,30 dopo la maratonasul bilancio di lunedì emartedì scorsi. Il Consigliocomunale non ha finito didiscutere l’ordine del gior-no. E ricomincia dalla sani-tà, con una mozione cheimpegna la giunta Gentilea vigilare sull’impatto nelBiellese della riforma re-gionale. Seguirà la discus-sione di interrogazioni emozioni, 43 in tutto. L’au-la è rimasta indietro diqualche mese: nell’elencofigurano richieste deposi-tate nell’agosto scorso.Da vedere dove e quando(e se) la minoranza ne chie-derà il ritiro, concentran-dosi sulle convergenze col-tivate in questi giorni. Siinfittiscono i colloqui conrappresentanti della mag-gioranza e oggi si prevedo-no possibili accordi su te-mi come l’urbanistica e lastessa sanità. [S. M.]

ComuneUna mozione

in Consiglio

MAXI-RAPINA. DOMANI LA SENTENZA

Mondialpol, in Appellochieste pene più severe

48 Biella Città LA STAMPAMARTEDÌ 15 FEBBRAIO 2011

BI

Ripandelli
Rettangolo
Page 3: AT Asti LASTAMPA€¦ · terà anche del Piano energeti-co provinciale, della sicurezza degli edifici scolastici e di in-terventi a tutela delle linee fer-roviarie minori, con un

Pagina Fisica: LASTAMPA - TORINO - 48 - 15/02/11 - Pag. Logica: LASTAMPA/CRONACA/02 - Autore: CRIMUL - Ora di stampa: 14/02/11 21.51

LA RIFORMAIL SONDAGGIO

La protestaLa Cgil in piazza contro Cota“Vuole soltanto fare cassa”

Avvio soft dopo le litiDebutta il bonus bebè

MAURIZIO TROPEANO

I torinesi rimandano a settem-bre la sanità. Il resto dei pie-montesi la promuove con unasufficienza piena. Per i primiil voto è 5,8. Per i secondi il6,3. È questa la pagella cheSwg, l’istituto di ricerca di Mi-lano, consegna alla Regionedopo aver testato un campio-ne rappresentativo di 1000cittadini. La somma dei due«Piemonti» porta ad una me-dia del 6 accompagnata dallarichiesta al governo regionaledi fare investimenti in questosettore. In base all’indagine,infatti, la sanità è al terzo po-sto tra le priorità dopo le vocioccupazione-lavoro e opportu-nità per i giovani.

La ricerca fotografa il siste-ma sanitario regionale primadella riforma voluta dalla giun-ta Cota ed è la base di una suc-cessiva indagine di scenariosui cambiamenti introdottiche, probabilmente, è servitaal governatore per imporre uncambio di marcia nell’applica-zione delle nuove norme. Nonè un caso che il governatoreabbia deciso di lanciare preci-si segnali che fissando una cor-nice generale invariabile intro-duce la massima flessibilità de-gli strumenti. L’obiettivo èquello di ottenere il massimodel consenso sociale, riducen-do la conflittualità a livello ter-ritoriale, soprattutto nelle roc-caforti leghiste.

Partiamo dalla situazioneesistente. Il 64% del campio-ne considera il punto criticodel sistema le liste d’attesa.Percentuali decisamente piùbasse di mancato gradimen-to registrano pronto soccor-so e servizi ospedalieri con il23%. Da migliorare anche ilservizio offerto dai medici dibase e di famiglia (18%) deiservizi distrettuali e ambula-toriali specialistici (15%) e

poi consultori (10%) e 118 (9%).La necessità di intervenire

per ridurre le liste d’attesa è laprima richiesta che emerge nel-l’indagine di scenario. Swg, su ri-chiesta della Regione, ha testatola fiducia nei confronti del servi-zio sanitario regionale rispettoa quello nazionale, la conoscen-za della scelta della giunta di fa-re una riforma e il gradimentodella stessa sul campione.

I risultati hanno convinto laRegione ad avviare, a partiredalla prossima settimana, unamassiccia campagna di comuni-cazione sui contenuti della rifor-ma. Ad oggi, infatti, il 39% deipiemontesi sa che esiste un pro-getto di cambiamento mentre il54% no. E l’informazione è arri-vata soprattutto dalla stampa lo-cale e dalle televisioni locali.

Dal punto di vista di Cota -che sulla riforma ha investitomolte fiches politiche - la cam-pagna di comunicazione è giu-stificata anche dal fatto che il30% degli intervistati non hauna posizione certa sulla rifor-ma, mentre percezioni positivesi alternano a quelle negative. Iricercatori hanno chiesto agliintervistati di esprimere il lorogiudizio attraverso un aggetti-vo. Per il 15% del campione la ri-forma è necessaria, per il 12% è

miope. Per l’11% è sensata men-tre per il 7% è distruttrice e peril 6% indispensabile. Giusto e in-giusto si equivalgono (5%). Incoda moderna (4%), radicale(3%) ed efficace (2%).

La somma di questi giudiziporta a quello che i ricercatoridefiniscono «accordo risicato»:

il 40 per cento del campione èd’accordo nel fare la riforma, il33 per cento no mentre il 27%non risponde al quesito. I ricer-catori di Swg hanno anche testa-to i motivi dell’accordo e del di-saccordo. La paura maggiore èlegata ad una percezione sulpeggioramento della qualità deiservizi offerti perché non si do-vrebbe risparmiare sulla salutedel cittadino. Il giudizio positivoè legato alla convinzione da par-te degli intervistati della neces-sità di ridurre costi troppo alti eal miglioramento del servizio. Èprobabile che la campagna di co-municazione istituzionale prove-rà ad esaltare i primi e a smonta-re i secondi, sfruttando anche ilfatto che il 62% del campione in-tervistato è d’accordo ad avereun ospedale efficiente ma più di-stante da casa. Una percentualeche sale all’80% tra le personeche godono di ottima salute escende al 47 in quelle con unoscarso stato di salute.

C on un mese e mezzo diritardo e tra polemi-che che non si placano

è nato, ieri, il bonus bebè:250 euro per l’acquisto dipannolini, alimenti o prodot-ti per l’igiene del neonato.Un buono per molti, ma nonper tutti: condizione neces-saria è che il bimbo sia resi-dente in Piemonte, e che ilredito Isee di mamma e papàsia inferiore ai 38 mila euro.Una trentina, a Torino città,i bonus ritirati ieri mattinanelle sedi dell’Asl To1 e inquella unica della To2, in viaBorgo Ticino 7: giovedì la Re-gione aveva consegnato atutte le aziende sanitarie ivoucher, simili ai buoni men-sa aziendali.

Esordio al rallentatore. Ilcarnet può essere ritiratodai genitori (o con delegascritta) presso gli sportelli

delle Asl che si occupano di«scelta e revoca del medicopediatra»: 25 buoni da 10 eu-ro che possono essere spesiin tutte le farmacie e para-farmacie che aderiscono al-l’iniziativa, come anche neisupermercati. Il bonus potràessere speso non solo perl’acquisto di pannolini, maanche per prodotti destinatiall’igiene e all’alimentazionedella prima infanzia. Un’age-volazione decisa per il soloprimo anno di vita del pupo.

Il bonus esiste da ieri, ma«i genitori dei bambini natidal 1 gennaio 2011 - precisal’assessore alla Sanità, Cate-rina Ferrero - non sarannopenalizzati, perché il provve-dimento ha validità retroatti-va». Fondamentale, per otte-nere il bonus, presentarsicon un certificato Isee suc-cessivo alla data di nascitadel proprio figlio.

L’arrivo del voucher - an-nunciato a settembre, slitta-to da gennaio a ieri - non pla-ca le polemiche che ne han-no accompagnato la lungagestazione: «Le politicheper la famiglia - critica Moni-ca Cerutti, Sinistra EcologiaLibertà - non sono efficaci sesono spot monetari non con-

tinuativi nel tempo». Per An-drea Buquicchio, Idv, «non èchiaro come dovranno com-portarsi i commercianti, vistoche i voucher hanno un valore

di 10 euro e non tutti i prodot-ti comportano questa spesa».I call center della Regione, so-stiene sempre Buquicchio,«non sono stati in grado di for-nire informazioni esaustive».Polemico anche il Coordina-mento Sanità e Assistenza frai movimenti di base (Csa): ildenaro investito per i pannoli-ni avrebbe potu-to e dovuto esse-re piuttosto indi-rizzato all’emer-genza malaticronici: «Ben 11mila piemontesicon limitatissima o nulla auto-nomia sono in attesa da annidi ricevere dalla Regione, tra-mite le Asl e i Comuni, i soste-gni necessari per provvederealle cure socio-sanitarie domi-ciliari».

Il presidente della Regio-ne, Roberto Cota, è soddisfat-to dell’investimento da oltre 7milioni e mezzo: «Non solo è

una promessa mantenuta, maè soprattutto un concreto aiu-to alle famiglie, a dispetto del-le campagne di disinformazio-ne promosse dall’opposizionein queste settimane». Gli fa im-mediatamente eco Nino Boeti,responsabile della Sanità delPd: «Non si può certo giudica-re la bontà di un’iniziativa dal

primo giorno -premette -, mala partenza delbonus bebè nonsembra dellepiù felici. Se il fu-turo dovesse

confermare un interesse limi-tato da parte dei torinesi, sa-rebbe un altro segno di comele politiche per la famiglia han-no necessità di progetti piùstrutturati, e non di una tan-tum di 250 euro che non puòincidere veramente sui proble-mi delle tante coppie che han-no un figlio».

[email protected]

«Far cassa». Ecco, secondola Cgil, l’obiettivo delle misu-re adottate in campo sanita-rio nel primo anno della giun-ta Cota. Misure «in parte le-gate alla necessità di recupe-

rare il deficit del 2004 dellagiunta Ghigo». Misure «chehanno prodotto direttamenteo indirettamente il blocco del-le assunzioni del personale, lamancata conferma di centina-ia di lavoratori precari, il noninserimento nelle Rsa di perso-ne non autosufficienti, l’au-mento delle liste di attesa».

Alla vigilia della manifesta-zione in programma oggi dalle10 alle 12 di fronte a PalazzoLascaris, la Cgil del Piemontesostiene: «Secondo il giudizio

di numerosi istituti specializ-zati, il servizio sanitario regio-nale è tra i migliori in Italiaper efficacia. Non richiedequindi misure finanziarie cosìdrastiche che incidono dura-mente sulla qualità e sullaquantità dei servizi, né servo-no rivoluzioni strutturali co-me lo scorporo degli ospedalidalle Asl che provocherannosoltanto un aumento dei costie interromperanno la continui-tà assistenziale tra ospedale eterritorio».

Alla vigilia della manifesta-zione, sindacati, assessore allaSanità e direttore generaleMonferino si sono incontratiieri: «Un confronto decisamen-te costruttivo», dichiara l’as-sessore. Una riunione che - alcontrario - secondo la Cgil nonha prodotto il risultato spera-

to: «Abbiamo chiesto all’asses-sore uno stop e un momento diriflessione, prima di procede-re con una riforma. La situa-zione si profila drammaticaper il taglio delle risorse che ri-schia di compromettere la qua-lità e la quantità dei servizi delservizio sanitario della nostraregione, che èstato definito dalgoverno uno deimigliori del no-stro Paese».

Cinque delibe-re passate senzaconsultazione del sindacatosono troppe, secondo la Cgil.«Siamo di fronte a un’emer-genza: quella dell’integrazio-ne e nei servizi territorialiche bisognerebbe potenzia-re». Invece, «i tagli stannopeggiorando le condizioni dilavoro degli operatori, con pe-

santi danni nei confronti deicittadini, mentre vengono li-cenziati gli operatori interina-li che hanno garantito finoraalcuni servizi».

«Dopo che il governo ha ri-dotto di 100 milioni di euro ilfinanziamento del nostro ser-vizio sanitario - dice un volan-

tino che saràdistribuito og-gi -, l’ammini-strazione regio-nale ha sotto-scritto a luglio2010 con i mini-

steri interessati un piano dirientro di 50 milioni annuiper i prossimi quattro anni.Per il 2011 la giunta ha decisoun ulteriore taglio di 100 mi-lioni di euro, riducendo anco-ra di più le già esigue risorsedestinate alla Sanità piemon-tese». [M. ACC.]

il casoMARCO ACCOSSATO

Più della metà dei piemontesinon sa che la sanità

è oggetto di una riformada parte della giunta Cota:

il 27% non rispondeal quesito, mentre il 62%

è d’accordo ad avereun ospedale efficiente

ma più lontano da casa

Secondo il sondaggiocommissionato dalla

Regione, meno di quattropiemontesi su dieci

sanno che esiste un progettodi cambiamento legato

alla sanità. Per il 15%del campione

la svolta è necessaria

54%chi non ne

è al corrente

«Il provvedimentoè retroattivo: valeper tutti i neonatida gennaio in poi»

Caterina Ferreroassessore regionalealla Sanità

39%chi conosce

il cambiamento

Le pagelle della SanitàTutti i “no” dei torinesiLa Regione: bocciati liste d’attesa, pronti soccorsi e servizi ospedalieri

IL GOVERNATORE«Promessa mantenuta:

questo è un concretoaiuto alle famiglie»

U

LA POLEMICA DEL CSA«Quei soldi sarebbero

stati molto più utiliper le cure domiciliari»

I risultatiSoddisfazione per i servizi sanitari

Che cosa c'è da migliorare?(media piemontese)

Fonte: Regione Piemonte, condotto da swgPeriodo di rilevazione: 12-15 dicembre 2010Metodo: interviste telefoniche Cati e online Caw

Universo di riferimento: residenti in Piemonte di età superiore a 18 anniCampione: composto da mille soggetti, stratificato per quote in base a sesso, età e macroarea Centimetri - LA STAMPA

Liste d'attesa

Pronto soccorso

Servizi ospedalieri

Medici di base e di famiglia

Servizi distrettuali e ambulatori specialistici

Consultori

Emergenza 118

Nessuno di questi

64%

23%23%

18%

15%

10%

9%

5%Voto medio nellealtre province

Voto medio nella Provincia di Torino

Voto medioin Piemonte

IL SINDACATOIncontro con dg

e assessore«Fermatevi»

Manifestazionedalle 10 alle 12a Palazzo Lascaris«Tagli devastanti»

Nel primo giorno lo chiedono solo trenta mamme

Investimento da quasi 8 milioniLa spesa complessiva ipotizzata dalla Regione, in base a una previsione di 38 mila nuovi nati

nel 2011, è di poco meno di 8 milioni di euro per acquistare prodotti per la prima infanzia

48 Cronaca di Torino LA STAMPAMARTEDÌ 15 FEBBRAIO 2011

T1 T2 PR CV

Page 4: AT Asti LASTAMPA€¦ · terà anche del Piano energeti-co provinciale, della sicurezza degli edifici scolastici e di in-terventi a tutela delle linee fer-roviarie minori, con un

Pagina Fisica: LASTAMPA - TORINO - 49 - 15/02/11 - Pag. Logica: LASTAMPA/CRONACA/02 - Autore: CRIMUL - Ora di stampa: 14/02/11 21.51

LA RIFORMAIL SONDAGGIO

La protestaLa Cgil in piazza contro Cota“Vuole soltanto fare cassa”

Avvio soft dopo le litiDebutta il bonus bebè

MAURIZIO TROPEANO

I torinesi rimandano a settem-bre la sanità. Il resto dei pie-montesi la promuove con unasufficienza piena. Per i primiil voto è 5,8. Per i secondi il6,3. È questa la pagella cheSwg, l’istituto di ricerca di Mi-lano, consegna alla Regionedopo aver testato un campio-ne rappresentativo di 1000cittadini. La somma dei due«Piemonti» porta ad una me-dia del 6 accompagnata dallarichiesta al governo regionaledi fare investimenti in questosettore. In base all’indagine,infatti, la sanità è al terzo po-sto tra le priorità dopo le vocioccupazione-lavoro e opportu-nità per i giovani.

La ricerca fotografa il siste-ma sanitario regionale primadella riforma voluta dalla giun-ta Cota ed è la base di una suc-cessiva indagine di scenariosui cambiamenti introdottiche, probabilmente, è servitaal governatore per imporre uncambio di marcia nell’applica-zione delle nuove norme. Nonè un caso che il governatoreabbia deciso di lanciare preci-si segnali che fissando una cor-nice generale invariabile intro-duce la massima flessibilità de-gli strumenti. L’obiettivo èquello di ottenere il massimodel consenso sociale, riducen-do la conflittualità a livello ter-ritoriale, soprattutto nelle roc-caforti leghiste.

Partiamo dalla situazioneesistente. Il 64% del campio-ne considera il punto criticodel sistema le liste d’attesa.Percentuali decisamente piùbasse di mancato gradimen-to registrano pronto soccor-so e servizi ospedalieri con il23%. Da migliorare anche ilservizio offerto dai medici dibase e di famiglia (18%) deiservizi distrettuali e ambula-toriali specialistici (15%) e

poi consultori (10%) e 118 (9%).La necessità di intervenire

per ridurre le liste d’attesa è laprima richiesta che emerge nel-l’indagine di scenario. Swg, su ri-chiesta della Regione, ha testatola fiducia nei confronti del servi-zio sanitario regionale rispettoa quello nazionale, la conoscen-za della scelta della giunta di fa-re una riforma e il gradimentodella stessa sul campione.

I risultati hanno convinto laRegione ad avviare, a partiredalla prossima settimana, unamassiccia campagna di comuni-cazione sui contenuti della rifor-ma. Ad oggi, infatti, il 39% deipiemontesi sa che esiste un pro-getto di cambiamento mentre il54% no. E l’informazione è arri-vata soprattutto dalla stampa lo-cale e dalle televisioni locali.

Dal punto di vista di Cota -che sulla riforma ha investitomolte fiches politiche - la cam-pagna di comunicazione è giu-stificata anche dal fatto che il30% degli intervistati non hauna posizione certa sulla rifor-ma, mentre percezioni positivesi alternano a quelle negative. Iricercatori hanno chiesto agliintervistati di esprimere il lorogiudizio attraverso un aggetti-vo. Per il 15% del campione la ri-forma è necessaria, per il 12% è

miope. Per l’11% è sensata men-tre per il 7% è distruttrice e peril 6% indispensabile. Giusto e in-giusto si equivalgono (5%). Incoda moderna (4%), radicale(3%) ed efficace (2%).

La somma di questi giudiziporta a quello che i ricercatoridefiniscono «accordo risicato»:

il 40 per cento del campione èd’accordo nel fare la riforma, il33 per cento no mentre il 27%non risponde al quesito. I ricer-catori di Swg hanno anche testa-to i motivi dell’accordo e del di-saccordo. La paura maggiore èlegata ad una percezione sulpeggioramento della qualità deiservizi offerti perché non si do-vrebbe risparmiare sulla salutedel cittadino. Il giudizio positivoè legato alla convinzione da par-te degli intervistati della neces-sità di ridurre costi troppo alti eal miglioramento del servizio. Èprobabile che la campagna di co-municazione istituzionale prove-rà ad esaltare i primi e a smonta-re i secondi, sfruttando anche ilfatto che il 62% del campione in-tervistato è d’accordo ad avereun ospedale efficiente ma più di-stante da casa. Una percentualeche sale all’80% tra le personeche godono di ottima salute escende al 47 in quelle con unoscarso stato di salute.

C on un mese e mezzo diritardo e tra polemi-che che non si placano

è nato, ieri, il bonus bebè:250 euro per l’acquisto dipannolini, alimenti o prodot-ti per l’igiene del neonato.Un buono per molti, ma nonper tutti: condizione neces-saria è che il bimbo sia resi-dente in Piemonte, e che ilredito Isee di mamma e papàsia inferiore ai 38 mila euro.Una trentina, a Torino città,i bonus ritirati ieri mattinanelle sedi dell’Asl To1 e inquella unica della To2, in viaBorgo Ticino 7: giovedì la Re-gione aveva consegnato atutte le aziende sanitarie ivoucher, simili ai buoni men-sa aziendali.

Esordio al rallentatore. Ilcarnet può essere ritiratodai genitori (o con delegascritta) presso gli sportelli

delle Asl che si occupano di«scelta e revoca del medicopediatra»: 25 buoni da 10 eu-ro che possono essere spesiin tutte le farmacie e para-farmacie che aderiscono al-l’iniziativa, come anche neisupermercati. Il bonus potràessere speso non solo perl’acquisto di pannolini, maanche per prodotti destinatiall’igiene e all’alimentazionedella prima infanzia. Un’age-volazione decisa per il soloprimo anno di vita del pupo.

Il bonus esiste da ieri, ma«i genitori dei bambini natidal 1 gennaio 2011 - precisal’assessore alla Sanità, Cate-rina Ferrero - non sarannopenalizzati, perché il provve-dimento ha validità retroatti-va». Fondamentale, per otte-nere il bonus, presentarsicon un certificato Isee suc-cessivo alla data di nascitadel proprio figlio.

L’arrivo del voucher - an-nunciato a settembre, slitta-to da gennaio a ieri - non pla-ca le polemiche che ne han-no accompagnato la lungagestazione: «Le politicheper la famiglia - critica Moni-ca Cerutti, Sinistra EcologiaLibertà - non sono efficaci sesono spot monetari non con-

tinuativi nel tempo». Per An-drea Buquicchio, Idv, «non èchiaro come dovranno com-portarsi i commercianti, vistoche i voucher hanno un valore

di 10 euro e non tutti i prodot-ti comportano questa spesa».I call center della Regione, so-stiene sempre Buquicchio,«non sono stati in grado di for-nire informazioni esaustive».Polemico anche il Coordina-mento Sanità e Assistenza frai movimenti di base (Csa): ildenaro investito per i pannoli-ni avrebbe potu-to e dovuto esse-re piuttosto indi-rizzato all’emer-genza malaticronici: «Ben 11mila piemontesicon limitatissima o nulla auto-nomia sono in attesa da annidi ricevere dalla Regione, tra-mite le Asl e i Comuni, i soste-gni necessari per provvederealle cure socio-sanitarie domi-ciliari».

Il presidente della Regio-ne, Roberto Cota, è soddisfat-to dell’investimento da oltre 7milioni e mezzo: «Non solo è

una promessa mantenuta, maè soprattutto un concreto aiu-to alle famiglie, a dispetto del-le campagne di disinformazio-ne promosse dall’opposizionein queste settimane». Gli fa im-mediatamente eco Nino Boeti,responsabile della Sanità delPd: «Non si può certo giudica-re la bontà di un’iniziativa dal

primo giorno -premette -, mala partenza delbonus bebè nonsembra dellepiù felici. Se il fu-turo dovesse

confermare un interesse limi-tato da parte dei torinesi, sa-rebbe un altro segno di comele politiche per la famiglia han-no necessità di progetti piùstrutturati, e non di una tan-tum di 250 euro che non puòincidere veramente sui proble-mi delle tante coppie che han-no un figlio».

[email protected]

«Far cassa». Ecco, secondola Cgil, l’obiettivo delle misu-re adottate in campo sanita-rio nel primo anno della giun-ta Cota. Misure «in parte le-gate alla necessità di recupe-

rare il deficit del 2004 dellagiunta Ghigo». Misure «chehanno prodotto direttamenteo indirettamente il blocco del-le assunzioni del personale, lamancata conferma di centina-ia di lavoratori precari, il noninserimento nelle Rsa di perso-ne non autosufficienti, l’au-mento delle liste di attesa».

Alla vigilia della manifesta-zione in programma oggi dalle10 alle 12 di fronte a PalazzoLascaris, la Cgil del Piemontesostiene: «Secondo il giudizio

di numerosi istituti specializ-zati, il servizio sanitario regio-nale è tra i migliori in Italiaper efficacia. Non richiedequindi misure finanziarie cosìdrastiche che incidono dura-mente sulla qualità e sullaquantità dei servizi, né servo-no rivoluzioni strutturali co-me lo scorporo degli ospedalidalle Asl che provocherannosoltanto un aumento dei costie interromperanno la continui-tà assistenziale tra ospedale eterritorio».

Alla vigilia della manifesta-zione, sindacati, assessore allaSanità e direttore generaleMonferino si sono incontratiieri: «Un confronto decisamen-te costruttivo», dichiara l’as-sessore. Una riunione che - alcontrario - secondo la Cgil nonha prodotto il risultato spera-

to: «Abbiamo chiesto all’asses-sore uno stop e un momento diriflessione, prima di procede-re con una riforma. La situa-zione si profila drammaticaper il taglio delle risorse che ri-schia di compromettere la qua-lità e la quantità dei servizi delservizio sanitario della nostraregione, che èstato definito dalgoverno uno deimigliori del no-stro Paese».

Cinque delibe-re passate senzaconsultazione del sindacatosono troppe, secondo la Cgil.«Siamo di fronte a un’emer-genza: quella dell’integrazio-ne e nei servizi territorialiche bisognerebbe potenzia-re». Invece, «i tagli stannopeggiorando le condizioni dilavoro degli operatori, con pe-

santi danni nei confronti deicittadini, mentre vengono li-cenziati gli operatori interina-li che hanno garantito finoraalcuni servizi».

«Dopo che il governo ha ri-dotto di 100 milioni di euro ilfinanziamento del nostro ser-vizio sanitario - dice un volan-

tino che saràdistribuito og-gi -, l’ammini-strazione regio-nale ha sotto-scritto a luglio2010 con i mini-

steri interessati un piano dirientro di 50 milioni annuiper i prossimi quattro anni.Per il 2011 la giunta ha decisoun ulteriore taglio di 100 mi-lioni di euro, riducendo anco-ra di più le già esigue risorsedestinate alla Sanità piemon-tese». [M. ACC.]

il casoMARCO ACCOSSATO

Più della metà dei piemontesinon sa che la sanità

è oggetto di una riformada parte della giunta Cota:

il 27% non rispondeal quesito, mentre il 62%

è d’accordo ad avereun ospedale efficiente

ma più lontano da casa

Secondo il sondaggiocommissionato dalla

Regione, meno di quattropiemontesi su dieci

sanno che esiste un progettodi cambiamento legato

alla sanità. Per il 15%del campione

la svolta è necessaria

54%chi non ne

è al corrente

«Il provvedimentoè retroattivo: valeper tutti i neonatida gennaio in poi»

Caterina Ferreroassessore regionalealla Sanità

39%chi conosce

il cambiamento

Le pagelle della SanitàTutti i “no” dei torinesiLa Regione: bocciati liste d’attesa, pronti soccorsi e servizi ospedalieri

IL GOVERNATORE«Promessa mantenuta:

questo è un concretoaiuto alle famiglie»

U

LA POLEMICA DEL CSA«Quei soldi sarebbero

stati molto più utiliper le cure domiciliari»

I risultatiSoddisfazione per i servizi sanitari

Che cosa c'è da migliorare?(media piemontese)

Fonte: Regione Piemonte, condotto da swgPeriodo di rilevazione: 12-15 dicembre 2010Metodo: interviste telefoniche Cati e online Caw

Universo di riferimento: residenti in Piemonte di età superiore a 18 anniCampione: composto da mille soggetti, stratificato per quote in base a sesso, età e macroarea Centimetri - LA STAMPA

Liste d'attesa

Pronto soccorso

Servizi ospedalieri

Medici di base e di famiglia

Servizi distrettuali e ambulatori specialistici

Consultori

Emergenza 118

Nessuno di questi

64%

23%23%

18%

15%

10%

9%

5%Voto medio nellealtre province

Voto medio nella Provincia di Torino

Voto medioin Piemonte

IL SINDACATOIncontro con dg

e assessore«Fermatevi»

Manifestazionedalle 10 alle 12a Palazzo Lascaris«Tagli devastanti»

Nel primo giorno lo chiedono solo trenta mamme

Investimento da quasi 8 milioniLa spesa complessiva ipotizzata dalla Regione, in base a una previsione di 38 mila nuovi nati

nel 2011, è di poco meno di 8 milioni di euro per acquistare prodotti per la prima infanzia

MARTEDÌ 15 FEBBRAIO 2011 Cronaca di Torino 49LA STAMPA

T1 T2 PR CV

Page 5: AT Asti LASTAMPA€¦ · terà anche del Piano energeti-co provinciale, della sicurezza degli edifici scolastici e di in-terventi a tutela delle linee fer-roviarie minori, con un

Pagina Fisica: LASTAMPA - CUNEO - 47 - 15/02/11 - Pag. Logica: LASTAMPA/CUNEO/01 - Autore: ARCVIT - Ora di stampa: 14/02/11 21.54

LORENZO BORATTOCUNEO

Al via da ieri, anche nelle Asldella Granda, la distribuzionedei «bonus bebè»: un carnetdi 25 voucher da 10 eurol’uno, destinato dalla Regioneai genitori dei bimbi nati dalprimo gennaio. I primi a usu-fruirne, ieri mattina, due cop-pie di Cuneo e Saluzzo.

Per ritirare il blocchetto cisi deve rivolgere agli sportelliche si occupano di «scelta erevoca del medico e del pedia-tra di famiglia». I requisiti: at-testato di nascita del bambi-no e di residenza dei genitori,oltre al certificato Isee (indi-catore di reddito del nucleofamiliare) che non deve supe-rare 38 mila euro l’anno.

In autunno il presidentedella Regione Roberto Cotaaveva annunciato: «Da genna-io pannolini gratis per i primisei mesi a tutti i nuovi nati inPiemonte». Oggi l’assessoreregionale alla Sanità, CaterinaFerrero, dice: «Abbiamo fattodi più, andando oltre ai solipannolini. È un concreto aiutoalla famiglie. Stanziati per que-st’anno 7,6 milioni di euro».

I voucher possono esserespesi «per l’acquisto di prodot-ti per igiene e alimentazionedella prima infanzia in farma-cie, parafarmacie e supermer-cati». Anche se non c’è ancoraun elenco ufficiale di negozi do-ve poterli utilizzare. Tino Cor-

naglia, presidente dell’Ordineprovinciale dei farmacisti: «Le220 farmacie della Granda sonoattrezzate per ricevere i taglian-di della Regione. Ormai su diver-si prodotti i prezzi sono inferioririspetto al passato, come adesempio il latte in polvere per ne-onati. Grazie alla battaglia deifarmacisti di alcuni anni fa, i co-sti sono più che dimezzati. Inprovincia si vende un prodottorealizzato in Trentino da una co-operativa di farmacie. Il prezzoper 800 grammi è 10,90 euro.Quello analogo delle multinazio-nali oggi costa 18,90».

I voucher sono stati distribuitiieri (500 esatti destinati all’AslCn1, oltre 100 alla Cn2), così comesono stati inviati a Comuni, con-sultori e sportelli i depliant infor-mativi. Il direttore del diparti-mento Servizi territoriali dell’AslCn2, Patrizia Corradini: «Da setti-mane riceviamo telefonate di chichiede informazioni. I voucher so-no disponibili in 13 sportelli del no-stro territorio. Abbiamo ancheun tabulato dei punti vendita giàpronti ad accettarlo».

Critica l’opposizione in Regio-ne. Per il consigliere Pd Mino Ta-ricco «sono soldi tolti alle politi-che per la famiglia e i disabili»; Fa-brizio Biolè, Movimento 5 stelle:«Abbiamo lanciato un nostro bo-nus, per acquistare pannolini lava-bili. Li paghiamo con i nostri sti-pendi. Già arrivate 20 richieste,daremo precedenza a chi ha unredditoIsee sotto 26 mila euro».

REGIONE. VENTICINQUE VOUCHER DA DIECI EURO CIASCUNO

Nella Granda previstiseicento bonus bebèI primi assegnati a due coppie di Cuneo e Saluzzo

FRABOSA SOPRANA

Grotte di Bossea«Il 50 per centodi studenti in meno»Chiara VigliettiA PAGINA 61

All’interno

SAN VALENTINO

Il primo coupon per votarei messaggi d’amore più belli

PROTESTA

Controlli sulle carni«Cercheremoi fondi a Roma»Alberto PrieriA PAGINA 48

MANIFESTAZIONI

Dopo i corteile donne preparanoaltre protesteBorgetto e BorattoA PAGINA 49

I Il direttore generale MarioMarchisiohascelto i direttori sani-tario e amministrativo dell’azien-da «S. Croce e Carle»: GuglielmoBracco (succede a Luisa Varetto,che torna al controllo di gestionedell’ospedale) e Riccardo Anfossi(confermato, ha questa carica dal‘95). Bracco (a lato nella foto) dal‘97 al 2007 è stato primario e di-rettore del Dipartimento di Labo-ratorio del S. Croce, poi direttoresanitarioAsl di Imperia e in Amos:prenderà servizio lunedì. Non so-

no ancora stati nominati i diretto-ri Asl Cn2:Giovanni Monchierohatempo fino al 31 marzo (adessosonoFrancescoMorabitoeGrego-rio Barbieri). [L. B.]

I A centinaia i messaggi diSan Valentino sono arrivati allaredazione de «La Stampa» e pub-blicati sull’edizione di domeni-ca, vigilia della festa degli inna-morati. E da oggi il concorso en-tra nel vivo. Sino a domenica sa-ranno pubblicati i coupon per

votare i messaggi che i lettori riter-ranno più belli o originali (la scel-ta va fatta solo tra quelli che nonsuperano le 15 parole). Il vincitoresarà premiato con un bracciale Do-do con laccio, granelli e pepite inargento e ciondolo in oro. Al se-condo un portachiavi Gucci in ar-gento; al terzo una collana Guccicon pendenti in argento. Dal quar-to al decimo, un orologio Swatch.Per i primi tre cuneesi classificati,anche un girono alla Terme di Vi-nadio, in compagnia della perso-na amata. A PAGINA 64

CARDÈ

Riapre il cantiereper il ripristinodel ponte sul PoAndrea GarassinoA PAGINA 60

I Tre alpini del Battaglione«Saluzzo» (Secondo Reggi-mento Alpini di Cuneo) hannosventato l’altro pomeriggiouno scippo su un autobus a Ro-ma. Sono 400 gli alpini impe-gnati nella capitale per l’opera-zione «Strade sicure»: i tre mili-

tari, sempre accompagnati daun carabiniere in questi servizi,sono stati avvertiti da due sene-galesi che un’italiana era stataderubata del portafoglio, sul-l’autobus. I due scippatori, no-madi, sono stati arrestati e la re-furtiva restituita. [L. B.]

Ma tolgono soldialle politiche

per la famigliae i disabili

Mino Tariccoconsigliere regionalePartito democratico

Un aiuto concretoalle famiglieche va oltre

ai soli pannoliniCaterina Ferrero

assessoreregionale

CUNEOE PROVINCIA

LA STAMPA

Le 220 farmaciesono attrezzate

per riceverei tagliandi

Tino Cornagliapresidente Ordine

dei farmacisti

I requisitiAttestatodinascita

delbambinoedi residenza

deigenitorioltreal

certificatoIseechenondeve

superare38milaeuro

l’anno(foto

di repertorio)

Azienda ospedaliera di Cuneo

Manager del S. Croce ha nominatodirettori sanitario e amministrativo

ROMA

Tre alpini del «Saluzzo»sventano scippo sul bus

REDAZIONE CORSO NIZZA 11TELEFONO 0171 452411 FAX 0171 64402E-MAIL [email protected]’ PUBLIKOMPASS S.P.A. - CORSO GIOLITTI 21 BISTELEFONO 0171 609122 FAX 0171 488249

Commenti

www.egea.it

Cambia idea, passa a Egea!La soluzione veloce e conveniente per la tua fornitura di luce e gas.Per cambiare è sufficiente portare la tua ultima bolletta allo sportello più vicino a casa tua.

Adesso lo sai!

Per qualsiasiinformazione chiama

il Call Center 0173 441155o visita il sito

Egea, operante sul territorio nei settori dell’energia e dell’ambiente puliti, grazie alla liberalizzazione del mercato, offre un motivo in più per aderire alla propria offerta: una promozione speciale e irrinunciabile

rivolta ai nuovi clienti, specie alle famiglie e agli utenti domestici. A tutti coloro i quali sceglieranno Egea come fornitore di luce e gas entro la fine di marzo, sarà regalato un risparmio equivalente ad un mese gratuito

sulle bollette di un anno (pari a circa l’8% sul totale delle stesse*). La proposta è valida per un anno di fornitura luce e gas. Oltre 60.000 famiglie hanno già scelto Egea: cambia idea anche tu, passa a Egea!

Gli sportelli Egea sono vicini a casa tua: ALBA - BRA - CEVA - CUNEO - FOSSANO - SALUZZO - SAVIGLIANO

Offerta valida per tutti coloroche effettueranno il passaggio ad Egeaentro il 31 marzo 2011!

Lo sapevi che con Egea risparmi un mese di luce e gas?

*L’offerta fa riferimento a un mese gratuito di luce e gas calcolato su una fornitura annuale per una famiglia tipo (2700 Kwh e 1500 m3 gas annui), al netto delle imposte e delle accise, ed in relazione alle tariffe stabilite dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas al 31/12/2010. La proposta è valida per un anno di fornitura di luce e gas.

47

MARTEDÌ 15 FEBBRAIO 2011

CN

Page 6: AT Asti LASTAMPA€¦ · terà anche del Piano energeti-co provinciale, della sicurezza degli edifici scolastici e di in-terventi a tutela delle linee fer-roviarie minori, con un

CRONACATORINO � VI

MARTEDÌ 15 FEBBRAIO 2011

la Repubblica

Il giallo

Misteriosa moria di mucche a San Maurizio

ÈUN giallo la morte di una quarantina di bovi-ni di un allevatore di San Maurizio Canavese.Tutti morti in poche settimane, un lungo e pe-

noso stillicidio di cui si stanno occupando i tecnicidel servizio veterinario dell’Asl To4, allertati dallostesso allevatore canavesano. Gli animali finora de-ceduti, 35 mucche da latte e tre vitelli, erano statiportati al pascolo circa due mesi fa in un terreno po-co distante dall’aeroporto di Caselle. Quando hainiziato ad assistere ai primi decessi, l’imprendito-re zootecnico, preoccupato della possibile presen-za di fonti inquinanti nel terreno e forse dalla stes-sa possibilità di un avvelenamento, ha riportato lebestie superstiti nella stalla e avvertito anche i tec-nici dell’Arpa (che nell’area hanno effettuato i pro-pri rilievi: sembra, per ora, senza esito) ma, una vol-ta “a casa”, le mucche hanno continuato a morire.

Il servizio veterinario dell’Asl To4 ha avviatoquindi tutti gli accertamenti del caso, a cominciaredall’esame delle carcasse. I primi risultati, se possi-bile, accentuano il mistero, dal momento che nonhanno ancora chiarito l’esatta causa di morte deglianimali. «Si tratta di analisi lunghe e complesse —confermano dall’Asl — che hanno finora accertatocomunque che molte delle mucche morte erano af-fette da clostridiosi, una sindrome da infezione de-terminata da un batterio tipico del terreno che col-pisce i bovini, provocandone una morte “improv-visa”. C’è una stranezza però: le modalità dellamorte non avrebbero nulla a che vedere con quelletipiche della clostridiosi». Gli accertamenti, dun-que, continuano.

(a.mica.)

Molinette, il manager avverte“I tagli sono troppo pesanti”Vertice con l’assessore. I sindacati: “Esito positivo”OTTAVIA GIUSTETTI

«ÈSTATO un incontromolto positivo quel-lo che abbiamo avuto

ieri con i vertici dell’azienda:tutti hanno concluso che è im-possibile applicare così com’è ladelibera regionale sui tagli alpersonale. Sarà necessario fareun’analisi particolareggiata perogni ospedale per impedire cheriduzioni indiscriminate co-stringano alla riduzione dei ser-vizi»: Franco Cartellà, rappre-sentante Cgil delle Molinette, èmolto soddisfatto per l’esitodell’incontro che si è tenuto ierimattina in ospedale con tutti irappresentanti delle sigle sin-dacali e i nuovi vertici dell’a-zienda. «Il commissario ha an-nunciato che chiederà deglisconti sull’applicazione dei ta-gli — dice Cartellà — visto che daun esame delle attività delle Mo-linette è risultata accettabileuna riduzione del 25 per centomassimo del budget per le pre-stazioni aggiuntive e un rispar-mio dell’uno per cento sui costiper il personale». Diversamentepotrebbero venire meno alcuniservizi essenziali per i cittadini,

come il centro di riferimento perl’H1N1, quanto mai importantein questo momento, o buonaparte dell’attività dei trapianti,dove infermieri e tecnici sonopagati in gran parte con il bud-get delle prestazioni aggiuntive.Non si placa neppure nelle altreaziende la polemica sui tagli al-la sanità e la Cgil ha convocatoper questa mattina dalle 10 alle

12 in via Alfieri, davanti alla sededel Consiglio regionale un pre-sidio di protesta. Ieri pomerig-gio i segretari regionali hannonuovamente incontrato l’asses-sore, Caterina Ferrero, e il diret-tore generale Paolo Monferino.La riunione è stata aggiornata al22 febbraio perché entro il 28 laRegione dovrà scrivere il pianodi rientro da presentare a Roma.

In quell’occasione saranno va-lutate probabilmente, caso percaso, le esigenze delle singoleaziende. Il commissario straor-dinario di Molinette, Sant’Annae Cto, Emilio Iodice, porterà al-l’assessore la richiesta di ricon-siderare la portata dei tagli, op-portunamente documentatacon i dati che dimostrano qualiservizi verrebbero a mancare in

caso contrario. «È stato calcola-to — spiega il rappresentantedella Cgil — che verrebbero amancare 223 turni di infermieriogni mese, facendo un grossosacrificio siamo in grado al mas-simo di rinunciare a 43 turni (il25 per cento)». E anche sulla ri-duzione del costo del personalealle Molinette “ballano” sei mi-lioni di euro, una cifra enorme,

soprattutto perché non è previ-sto un grande numero di pen-sionamenti nel 2011. «A sei mi-lioni di euro corrispondono cir-ca sessanta infermieri in meno,un numero inaccettabile — diceCartellà — è più probabile inve-ce che si taglierà sui riposi nongoduti ma monetizzati, nonsenza i disagi per carenza di per-sonale». Oggi infatti, per esigen-ze organizzative, l’ospedalechiede ai dipendenti di rinun-ciare a una parte dei riposi che incambio paga, questo probabil-mente non sarà più possibile.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

La reazione

Fassino: “Non è corporativa la protestanegli ospedali situazione davvero difficile”

«LA PROTESTA dei lavoratori contro le scelte dellaRegione in materia sanitaria non può che avere ilmio convinto appoggio». Lo sostiene Piero Fassi-

no commentando la mobilitazione sindacale che ha visto ie-ri pomeriggio un presidio della Cisl davanti all’assessorato al-la Sanità della Regione e vedrà oggi quello della Cgil davantial Consiglio Regionale. «Ancora questa mattina visitando l’O-spedale Martini ha detto Piero Fassino ho potuto constatarequanto devastanti siano per i cittadini e per gli operatori sa-nitari i tagli alla cieca decisi dalla Regione Piemonte. Quelladei sindacati non è una battaglia corporativa a favore di po-chi, ma una lotta generale per la salute di tutti».

(r. t.)

IL COMMISSARIO

Emilio Iodice,commissario delleMolinette. Sopra,l’ingresso dell’ospedale

In 114 capi d’accusa la procura ipotizza una miriade di episodi con il fine di instaurare un clima di tensione

Sassi, insulti, scritte, citofoni e letameecco le imputazioni dei 76 anarchici

© RIPRODUZIONE RISERVATA

SARAH MARTINENGHI

LANCI di pietre, cassonettirovesciati, blitz con il leta-me, scritte ingiuriose, tele-

camere rotte o imbrattate, mani-festi e volantini con invettive, slo-gan contro il sindaco e gli asses-sori, proteste davanti al Cpt,schiamazzi notturni. Di tutto unpo’. Mai un capo d’accusa avevariunito tante contestazioni, perfatti tutti diversi, a un così alto nu-mero di indagati. È davveroun’impresa rara quella in cui si èlanciata la procura nel chiuderel’inchiesta contro 76 esponentidel mondo anarco-insurreziona-lista torinese: 114 i capi di accusacontestati, per reati puniti lieve-mente con condanne di pochimesi o solo multe.

In aula per il processo, quandocomincerà, gli avvocati si trove-ranno a dover discutere una voltadi un sasso tirato contro un lam-pione, un’altra di un citofonosuonato a lungo, un’altra ancoradi un tentato sputo ai danni delconsigliere comunale della LegaNord Mario Carossa rivolgendo-gli anche frasi come «Carossa unpiede nella fossa». Ma anche di unlungo elenco di offese rivolte con-tro forze dell’ordine, politici, alpi-ni, giornalisti, di intimidazioni eresistenze, di irruzioni in conso-lati, esercizi commerciali e cosìvia. Ma nell’ottica dei pm Manue-la Pedrotta e Andrea Padalinoquest’inchiesta rappresenta iltentativo di far emergere i «conti-nui tentativi» di instaurare un cli-ma di violenza e di esasperazionedegli animi messi in atto da un ri-stretto gruppo di leader anarchiciche avrebbero “aizzato” e portato

con sé un gran numero di ragazzidei centri sociali per le loro prote-ste e le loro azioni di disturbo.

C’è l’episodio avvenuto al ri-storante del Cambio, il 21 marzo2009, dove gli imputati avrebbero«fatto il loro ingresso con il voltotravisato, gridato “sciopero dellafame, oggi non si mangia”, lancia-to volantini, sparso letame nellesale, e danneggiato un vetro». Leoffese rivolte al medico del Cpt,apostrofato «assassino», cosi co-me anche Chiamparino; l’aver ci-tofonato a casa del presidenteprovinciale della Croce Rossa, in-tralciando il transito; l’aver esplo-so fuochi d’artificio fuori dal Cie;le scritte fuori dalla Fondazionedel Museo Egizio; il blitz al conso-lato greco, per inviare mail e vo-lantini all’ambasciata ellenica. Eancora il furto di un tricolore fuo-ri dalla sede della Lega Nord, i ma-nifesti al mercato di Porta Palazzocontro alcuni giornalisti, la consi-gliera di circoscrizione PatriziaAlessi e Carlo Verra dei comitatispontanei. Non si contano le in-numerevoli contestazioni per in-giurie, offese come l’aver gridato«fascista» contro l’assessore IldaCurti, «sappiamo dove stai ci ve-diamo domani», facendole il se-gno con le dita di una pistola e diuna lama verso il collo. Contro gli“sbirri”. O le varie proteste conpetardi e sassi per la liberazionedel Cie. A Margherita Matteo ècontestato di «essersi alzata inpiedi in sincronia con altri sog-getti all’interno di una sala dellaVII circoscrizione, componendocon le proprie magliette la scritta“Alpini via”»: per la procura è «vi-lipendio contro le forze armate».

Contestata a unaragazza anchela frase “Via glialpini” compostacon le magliette:“È vilipendiodelle forze armate”

IL BLITZ AL CAMBIO

I pavimenti del ristoranteIl Cambio dopo il blitzdegli anarchici che il 21marzo 2009 sparseroletame a terra al grido«Sciopero della fame,oggi non si mangia»

Il caso Altrettanti sono stati denunciati

Tre tifosi arrestatidalla Digosdopo gli scontridurante Juve-Inter

SONO tre i tifosi arrestatidalla Digos di Torino al ter-mine degli scontri tra le op-

poste tifoserie durante la partitaJuventus-Inter di domenica se-ra. Altri tre (due interisti ed unojuventino) sono stati denuncia-ti per possesso di fumogeni edoggetti atti ad offendere.

Degli arrestati due sono sup-porter interisti, Raffaele Nardel-la, 30 anni, di Milano, e Giovan-ni Bassolino, 25 anni, di Andora(Savona), e sono stati identifica-ti quando, dopo la rete di Matri,hanno sfondato, insieme ad altritifosi, il primo cancello di sepa-razione tra due settori, rischian-do di venire a contatto con i tifo-si juventini. Il terzo arrestato èinvece Fabio Mogliotti, 24 anni,di Asti, tifoso juventino; primadell’inizio della partita è statosorpreso a lanciare alcuni fumo-geni oltre le recinzioni di sicu-rezza al fine di eludere i control-li. «Abbiamo ulteriori indagini incorso — riferisce Giuseppe Pe-tronzi, dirigente della Digos—che stiamo conducendo con icolleghi di Milano per arrivareall’identificazione di altri tifosirimasti coinvolti nelle tensioni».

A piede libero sono invecestati denunciati un tifoso juven-tino di 25 anni, mascherato esorpreso in possesso di oggettiatti ad offendere, una tifosa inte-rista di 25 anni che, durante leoperazioni di filtraggio e con-trollo all’ingresso dello stadio hacercato di nascondere due fu-mogeni e un altro interista di 20anni che sotto gli abiti teneva og-getti pericolosi.

(r.t.)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Page 7: AT Asti LASTAMPA€¦ · terà anche del Piano energeti-co provinciale, della sicurezza degli edifici scolastici e di in-terventi a tutela delle linee fer-roviarie minori, con un

TORINO

CRONACA� III

MARTEDÌ 15 FEBBRAIO 2011

la Repubblica

IL BONUS BEBÈ

Pannolini gratis, partenza morbidaSoltanto 150 famiglie in Piemonte ritirano il bonus bebè, 36 a TorinoMARCO TRABUCCO

UNA partenza «tranquilla»:36 famiglie a Torino, circaun decimo di quelle che ne

avrebbero diritto, tra le 100 e le 150in tutto il Piemonte. Sono quelleche si sono presentate ieri matti-na agli sportelli delle Asl per ritira-re il bonus bebé cioè i voucher perl’acquisto di pannolini e di altriammennicoli per la prima infan-zia (pappe, creme e così via) che lagiunta regionale presieduta daRoberto Cota ha messo a disposi-zione dei piemontesi. Dopo le po-lemiche, dopo una lunga attesa (ilbonus doveva partire il 1 gennaioed è stato ritardato di un mese emezzo da pastoie burocratichevarie) ieri mattina a dire il vero, al-meno in città tutto era pronto. Icarnet da 25 voucher (ognuno dadieci euro) del tutto simili a buonipasto, sono arrivati regolarmenteagli sportelli preposti (quelli per larichiesta o la disdetta dei medicidi base) delle aziende sanitarie.

«Siamo partiti bene — com-mentano dall’assessorato alla sa-nità della Regione — dati ufficialinon ce ne sono, saranno disponi-bili solo nei prossimi giorni. Magià il fatto che oltre cento famiglieavessero già tutta la documenta-zione pronta e abbiano così potu-to ritirare il loro bonus bebé fin dalprimo giorno dimostra l’interesseche c’è per un provvedimento co-me questo. Interesse confermatoanche dal fatto che molti di più so-no stati quelli che hanno presoinformazioni»,

Ieri nelle Asl e negli ospedalierano stati affissi manifesti ed era-no in distribuzione anche volanti-ni con tutte le istruzioni necessa-rie per accedere al bonus che po-trà essere speso sia nelle farmacieche nelle parafarmacie e nei su-permercati, piccoli e grandi. L’e-lenco degli esercizi che accettanoi buoni (lungo 34 pagine) è con-sultabile comunque sul sito dellaRegione Piemonte.

La partenza dell’iniziativa perònon spegne le polemiche. Se il go-vernatore Cota sottolinea «nonsolo la promessa mantenuta, mail concreto aiuto alle famiglie, a di-spetto delle campagne di di-sinformazione promosse dall’op-posizione», dal centrosinistracontinuano ad arrivare critiche.C’è chi, come il capogruppo del-l’Idv a Palazzo Lascaris AndreaBuquicchio, esorta la Regione avigilare «per prevenire possibilispeculazioni. C’è il timore che gliesercenti adottino maggiorazionidei prezzi giustificandoli con itempi eccessivamente lunghi perottenere il rimborso», come av-viene con i buoni pasto. Per il Pd,il consigliere regionale Nino Boe-ti commenta: «La partenza dell’i-niziativa non sembra delle più fe-lici. Se il futuro dovesse confer-mare un interesse limitato da par-te dei piemontesi sarebbe un altrosegno di come le politiche per lafamiglia hanno necessità di pro-getti più strutturati, e non dell’u-na tantum da 250 euro che nonpuò incidere veramente sui pro-blemi delle coppie che hanno unfiglio». Più secca Monica Ceruttidi Sel: «Questo è solo uno spot mo-netario, servono invece servizi asostegno dell’attività lavorativadelle donne. Siamo contrari ai so-stegni alle famiglie di caratteremonetario, una tantum, comequesto, che tra l’altro disperde lerisorse, utilizzando una sogliaIsee di 38 mila euro, che risultapiuttosto elevata. Servono inveceservizi a sostegno delle donne checontinuano a scontarne la man-canza nella loro attività lavorati-va».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Non c’erano code negli uffici dove vengono distribuiti i ticket. Più numerose le domande per i bimbi nati a febbraio

Pochi lo sanno, informazione in ritardoNell’Asl 1 gran parte delle richieste, nell’altra un solo sportello aperto

TOMASO CLAVARINO

E’L’INFORMAZIONEuno dei punti debolidel bonus bebè. Si è fat-

ta capillare, come spiegano nel-le Asl torinesi, quando a febbraioè partita la campagna di propa-ganda negli ospedali. Così ieridopo un’attesa di quaranta-quattro giorni non si può pro-prio dire che i torinesi divenutigenitori nel primo scorcio del2011 abbiano fatto la fila per as-sicurarsi quello che, nelle inten-

zioni del presidente regionaleCota, dovrebbe essere «un con-creto aiuto alle famiglie». Ieril’atmosfera nelle due Asl torine-si, dove era possibile ritirare ivoucher, non è stata molto di-versa dal solito. Al richiamo deiventicinque ticket da dieci eurospendibili per prodotti per la pri-ma infanzia si sono presentatetrentasei famiglie. Di queste,

ventisei si sono rivolte ad unodegli sportelli dell’Asl To1, men-tre dieci in quelli dell’Asl To 2.Per quanto riguarda la distribu-zione sul territorio, il distrettodell’Asl To1 ad aver registratopiù richieste è stato quello di viaMonginevro con dodici richie-ste seguito da quello di via SanSecondo con dieci, quindi daquello di via Farinelli e da corso

Corsica. «Le richieste molto probabil-

mente non sono state tante per-ché non tutti conoscono ancorala possibilità di poter fruire delbonus — spiega nell’Asl To1 divia San Secondo — Abbiamo no-tato che la maggior parte delle ri-chieste ieri è arrivata da famigliecon figli nati nel mese di feb-braio, mentre davvero poche so-

no state quelle i cui bambini so-no nati a gennaio. Questo è do-vuto al fatto che a febbraio c’èstata un’informazione moltopiù capillare negli ospedali ri-spetto al mese precedente».

Un’informazione che, se rie-sce a giungere ai destinatari,sembra interessare allo stessomodo italiani e stranieri, vistoche sui dieci carnet distribuiti

nell’unica sede dell’Asl To2 abi-litata alla distribuzione, quella divia Borgo Ticino 7, tre sono statiritirati da famiglie non italianema residenti sul territorio. «Abreve apriremo altri punti di di-stribuzione nelle zone di nostracompetenza — assicurano dal-l’Asl To2 — in modo da venire in-contro alle famiglie visto che perora è aperto solo uno sportello».

Una partenza soft, quindi, sesi prendono in considerazione inumeri relativi ai nuovi nati nel2011. Dall’inizio dell’anno, in unmese e mezzo circa, solo nel ter-ritorio dell’Asl To1 sono nati piùdi trecento bambini, circa no-vanta nel solo distretto di viaMonginevro che si afferma co-me il più prolifico. Potenzial-mente, dunque, secondo alcunestime dell’Asl di via San Secon-do, ad oggi dovrebbero essere al-l’incirca duecentoquaranta lefamiglie che potrebbero usu-fruire del “bonus bebè”. Nontutte, come recita la normativa,ma solo quelle con un redditoIsee non superiore ai 38 mila eu-ro. Non resta quindi che aspetta-re i prossimi giorni per vedere sequesto “bonus bebè” fa davverogola, o no, ai neo-genitori torine-si.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Anche tre coppienon italiane maresidenti hannopotuto usufruiredell’agevolazione

COME

I TICKET

I vouchersembranobuoni pastoE in effetti ilbuonus bebèsi puòspendereanche per glialimentidestinati aineonatiOgnuno vale10 euro in uncarnet da 25ticket

Il racconto

“Siamo partitibene - diconodall’assessoratoalla Sanità -l’interesse c’è”

Cerutti, Sel: “Unospot, sono moltopiù utili serviziper le donneche lavorano”

La scheda

L’80 per cento dei neo-genitoriha reddito inferiore al tetto Isee

TROPPO alta o troppobassa la quota di red-dito di 38 mila euro

Isee stabilita per poter acce-dere al bonus bebè? Diffici-le dare una risposta: «È sta-ta scelta, spiegano in asses-sorato - perché sulla basedelle dichiarazioni dei red-diti dei cittadini piemonte-si dovrebbe coprire circal’80 per cento dei bambiniche nasceranno nel 2011».La dichiarazione Isee (acro-nimo che significa indice disituazione economicaequivalente) infatti non silimita a registrare il redditodella famiglia interessatoma con una serie di com-plessi calcoli tiene contoanche del numero dei com-ponenti del nucleo, dei be-ni mobili e immobili posse-duti, di mutui e affitti in cor-so. Per compilare il modulo(necessario per il bonus in-sieme all’atto di nascita delpupo e al certificato di resi-denza) è meglio rivolgersi aun Caf. Su internet sono di-sponibili delle simulazioni.

ISEE

L’acronimosta perIndicatoredellasituazioneeconomicaequivalente

Roberto Cota

Il bonus bebè in cifre

I CARNET DISTRIBUITI

NELLA GIORNATA DI IERI A TORINO

nel territorio dell'Asl To 1

nel territorio dell'Asl To 2

36

26

10

250 euro

L'AMMONTAREDEL BONUS

10

I VOUCHER DA 25 EURODEL CARNET FORNITODALLA REGIONE

Oltre300I NATI

DAL 1˚ GENNAIO

NEL TERRITORIO

DELL'ASL TO 1

7,50costo medio di unaconfezione da 28 pezzidi pannolini

4-6il prezzo di un tubettodi crema idratanteper neonati

18 al chiloprezzo minimodel latte in polvere

16-18 chiliil fabbisogno medio di lattein polvere nei primicinque mesi di vita

4.600-12.000quanto costa crescereun bimbo nel primo annodi vita tra abbigliamento,accessori,visite mediche,generi di primanecessità

Page 8: AT Asti LASTAMPA€¦ · terà anche del Piano energeti-co provinciale, della sicurezza degli edifici scolastici e di in-terventi a tutela delle linee fer-roviarie minori, con un

Pagina Fisica: LASTAMPA - NOVARA - 58 - 15/02/11 - Pag. Logica: LASTAMPA/VERBANIA/02 - Autore: ANDREI - Ora di stampa: 14/02/11 21.47

Intervista,,IVAN FOSSATI

VERBANIA

Da quattro giorni il presi-dente della Provincia è ti-rato per la giacca dal Pd.L’accusa è di non interve-nire sulla questione sani-

tà. Mancanza di coraggio? Imbaraz-zo? Massimo Nobili sorride: «Ma nonscherziamo. Ho partecipato a conve-gni e dibattiti, rispondo a chiunque,non alle polemiche gratuite».

La accusano di non avere idee.«Allora, il presidente della Provinciac’è, è presente e si sta occupando ditutti quei servizi, dal lavoro ai tra-sporti alla socio assistenza, che sonodi competenza della Provincia. Sullasanità non abbiamo ruoli diretti, masto seguendo da vicino il caso».

Qual è la sua posizione?«La stessa dei consiglieri regionaliCattaneo e Marinello. Hanno espres-so benissimo il punto di vista di Pdl eLega: bisogna completare radiotera-pia, e ricordiamoci che la Bresso ave-va tagliato il secondo acceleratore li-neare, devono restare i due Dea, e dadipendente dell’Asl (in aspettativa daquando è presidente della Provincia,ndr) so bene quale sia la differenzatra pronto soccorso e dipartimento diemergenza, infine è necessario avereemodinamica. E su questo argomen-to devo dire due cose».

Prego.«La Fondazione Cariplo ha stanziatonel 2008 quasi un milione e mezzo aquesto scopo: perché per due anninon è stato fatto nulla? Il consigliere

regionale Aldo Reschigna mi spiegaperché, insieme ai suoi colleghi di mag-gioranza, non si è battuto per avere unservizio sul quale adesso fanno campa-gna elettorale?».

Ma la Regione ha fatto trapelare do-cumenti in cui si sostiene l’opposto.

«Non è vero. L’assessore Caterina Fer-rero era stata chiara già a dicembre. Evero che sono usciti stralci di uno stu-dio, con delle proposte. La consulenzaè fatta apposta per essere valutata: ledecisioni spettano alla politica».

Ma se è tutto a posto, perché la sani-

tà ha spaccato anche il centrodestra:Montani e Cattaneo hanno duellato.

«Cota ha dato il via a una riforma epo-cale della sanità, e in questi casi posso-no capitare incomprensioni. Io dico: te-niamo a fuoco i nostri obiettivi e lavo-riamo insieme per raggiungerli. Il pro-blema sanità dieci anni fa ha diviso ilterritorio, questa volta cerchiamo di af-frontarlo con coesione, come è avvenu-to per l’autonomia e la cabina di regiasul lavoro».

Ma l’Aress ha ipotizzato forti tagli.«Ha analizzato i numeri: ricoveri, inter-

venti, posti letto. Poi entra in campol’analisi geopolitica, che non competeai tecnici. E qui emergerà ad esempioche Domodossola e Verbania devonoavere il Dea e che serve emodinamica:perché siamo in montagna, perché No-vara è lontana, perché d’estate arriva-no migliaia di turisti e la popolazioneaumenta. E’ disdicevole che qualcunocerchi di agitare la gente sul tema dellasanità. Ho incontrato malati a Verba-nia che mi chiedevano se era vero chesarebbe stato chiuso il Dea. Non è enon sarà così, neppure a Domo».

Nobili attacca Reschigna: “Noi ci siamo, voi dov’eravate?”

Niente inno nazionale perl’inaugurazione della piaz-zetta intitolata ai Martiridelle foibe. Sono mancate lenote di Mameli e al Pd di Do-modossola questo non è pia-ciuto, tanto che ieri ha scrit-to al prefetto che era presen-

te alla cerimonia svoltasi do-menica mattina.

«Esprimiamo viva condan-na per la scelta dell’ammini-strazione comunale, tra l’altroa poco più di un mese dallagiornata di celebrazione del-l’Unità d’Italia, di non far ese-guire l’inno nazionale» diceAntonio Leopardi della segre-teria domese del Pd, che ha an-che esternato il suo disappun-to al prefetto Giorgio Zanzi, ilquale era presente al taglio delnastro davanti al cippo com-memorativo delle vittime dellarappresaglia che, 65 anni fa, vi-

de morire infoibati migliaia diistriani, dalmati e fiumani. ADomodossola è stata scopertauna piccola stele «incassata»tra due posteggi per disabili,nel parcheggio alle spalle dellafermata dei bus. «Anch’io misono accorto - dice il prefettoZanzi - ma la manifestazionesi è svolta nella massima solen-nità ed è stato suonato il“Piave”. Chi l’ha organizzatal’ha fatto con la massima atten-zione. Non so quindi se sia sta-ta una dimenticanza. Non visono regole precise: normal-mente si suona l’inno quando

c’è un’alza bandiera».Si tira fuori dalla polemica

il vicesindaco Riccardo Galva-ni: «Il cerimoniere dice chenon è previsto l’inno perchénon c’era l’alza bandiera.Non è stata l’amministrazio-ne a dettare il programma».

Il cerimoniere ufficiale delComune, Vincenzo Bottone,conferma: «La prassi è preci-sa. L’inno non è previsto senon c’è un pennone per l’alzabandiera. Ho seguito le proce-dure predisposte dal ministe-ro della Difesa». [RE. BA.]

In breveVerbaniaBuca gli pneumaticiDenunciatoI Con un punteruolo d’ac-ciaio in pugno stava bucandogli pneumatici di un’auto par-cheggiata in piazza Matteot-ti a Intra. B.M., 68 anni, ver-banese, è stato notato ieri po-co dopo le 18 da alcuni pas-santi che hanno allertato lapolizia municipale. Interve-nuti rapidamente sul posto,gli agenti hanno fermato eidentificato il pensionato,che è stato denunciato a pie-de libero per danneggiamen-to aggravato. [A. R.]

VerbaniaGiro di fatture falseInterrogato GabrieleI Si è concluso ieri dinan-zi al gup del tribunale di Ver-bania Lidia Pomponio l’inter-rogatorio per incidente pro-batorio (acquisizione di nuo-ve prove) di Michele Gabrie-le da parte del pm BiancaMaria Baj Macario nelle fasipreliminari nei confronti dei24 indagati nell’inchiesta sulgiro di fatture false che por-tò tra l’altro al fallimento di«Tubor spa» e altre aziendedel Verbano e Cusio. Il 23 sa-ranno gli avvocati difensoria interrogare l’imprenditoregravellonese - difeso dall’av-vocato Alberto Beer - che ie-ri non ha rivelato nulla di piùdi quanto aveva riferito a ot-tobre 2007, quando la guar-dia di finanza eseguì un deci-na di arresti, sui suoi rappor-ti con quelli che la Procuraritiene «elementi di spicconella gestione del giro di fat-ture false». [A. R.]

DruognoSci, chiusa la Baitinafino a venerdìIDa ieri fino a venerdì ri-marranno chiusi per lavoridi manutenzione straordina-ria gli impianti della stazionesciistica della Baitina diDruogno. La riapertura è fis-sata per sabato. Chiuse inve-ce da ieri fino a giovedì le pi-ste di San Domenico: si tor-nerà a sciare venerdì. [L. BIL.]

DomodossolaIncontro al liceosulla tolleranzaI Proseguono nella salamultimediale del liceo Spe-zia gli incontri culturali aper-ti alla cittadinanza sul tema«Tollerare o perire». Oggi al-le 14,30 Massimo Sausa par-lerà di «Tolleranza: un per-corso storico-critico». [L. BIL.]

“Dea a Verbania e DomoE’ la sanità che vogliamo”

Bonus bebéCarnet da 250 euro

DOMODOSSOLA. LA POLEMICA

Il Pd non si accontenta del “Piave”“Mameli per le vittime delle foibe”Il cerimoniere«L’inno nazionalesolo in occasionedell’alza bandiera»

Il presidente Massimo Nobili con l’assessore regionale alla Sanità Caterina Ferrero

I Da ieri sono disponibili all’Asl i bo-nus bebé, carnet di 25 buoni da 10 eu-ro l’uno da usare per comprare prodot-ti per l’igiene e l’alimentazione dei neo-nati in farmacie, parafarmacie e super-mercati. Possono richiederlo per i natidall’1 gennaio al 31 dicembre di que-st’anno le famiglie residenti in Piemon-te con reddito Isee inferiore a 38 milaeuro. Le richieste vanno presentate aidistretti Asl in via Scapaccino a Domo-dossola (0324.491621), via Mazzini aOmegna (0323.868350), via De Martinia Stresa (0323.30429) e viale Sant’An-na a Verbania (0323.541443). Info:800.307114 e www.ticketsociale.it.

Aldo Kregar, esule di Fiume, e il prefetto Giorgio Zanzi

58 VCO LA STAMPAMARTEDÌ 15 FEBBRAIO 2011

NO

Page 9: AT Asti LASTAMPA€¦ · terà anche del Piano energeti-co provinciale, della sicurezza degli edifici scolastici e di in-terventi a tutela delle linee fer-roviarie minori, con un

Pagina Fisica: LASTAMPA - NOVARA - 59 - 15/02/11 - Pag. Logica: LASTAMPA/VERBANIA/03 - Autore: ANDREI - Ora di stampa: 14/02/11 21.47

Non possiamo condivide-re la candidatura di Ric-cardo Galvani a sindacocosì come deciso dai ver-tici provinciali del Pdl».

Franco Falciola e Lucio Pizzi, consi-glieri del Gruppo delle Libertà a Do-modossola e il secondo anche asses-sore provinciale nelle file del Pdl, sismarcano della scelta del centrode-stra di candidare l’esponente dellaLega Nord alla guida del capoluogoossolano. «Chi non condivide la candi-datura di Galvani è fuori dal Popolodelle Libertà» replica secco il coordi-natore provinciale Valerio Cattaneo.

Si spacca il Popolo delle Libertà aDomodossola. Secondo Pizzi e Fal-ciola «la candidatura Galvani è statadecisa mesi fa in stanze che non si af-facciano certo sui monti. Una prassiconsolidata che pesa da troppo tem-po sulla nostra città». L’ennesima

frattura manifestatasi anche in pas-sato; il Pdl, cinque anni fa, aveva ot-tenuto in consiglio a Domodossolacinque consiglieri saliti a sette con la«fusione» con Alleanza Nazionale.Compattezza subito frantumatasiquando Falciola e Pizzi diedero vitaal gruppo delle Libertà.

Oggi, gli stessi consiglieri prendo-no le distanze dalla scelta del centro-destra di candidare Galvani. «Non nepossiamo condividere la candidatura- spiegano - : sospendiamo le nostre

valutazioni in attesa di sentire comeGalvani risponderà in consiglio comu-nale alla nostra interpellanza sulla sa-nità». Sì, perché proprio il nodo sanitàtorna ad essere un cavallo di battagliaelettorale. Pizzi e Falciola criticanoGalvani (oggi vicesindaco reggente)per il suo «silenzio sulle preoccupazio-ni che toccano il nostro ospedale, pri-mo riferimento per la nostra salute eprima azienda cittadina». Uno schiaffoindiretto alla Lega che con il governoCota sta ridisegnando la sanità in Re-

gione. «Politica» che penalizza l’ospe-dale domese e, chiaramente, non piaceai due consiglieri delle Libertà.

Ma alle loro «intemperanze» ribat-te secco il coordinatore del pdl. «AllaLega Nord spetta il sindaco di Domo-dossola per la nostra coalizione - diceCattaneo - . Galvani gode del sostengodel Pdl, con la condivisione degli asses-sori e dei consiglieri uscenti a Domo-dossola. Chi non la pensa così è fuoridal Popolo delle Libertà. Ciascuno fac-cia le scelte che meglio crede, ma sia

coerente sino in fondo. Non si può por-tare avanti la politica dei due forni. IlPdl non è un pullman dove si scende esi sale a seconda delle convenienze».

Ieri s’era sparsa la voce che il presi-dente della provincia, Massimo Nobili,avesse tolto le deleghe all’assessore.«Non è vero!» rimarca Nobili. «Pizzi,però, ne tragga le conseguenze: se nonvuol stare in questo partito, dove ci so-no delle regole, faccia come Folino, chese ne è andato. A lui la scelta. Oggi go-de ancora della mia fiducia ma non puòcontinuare ad attaccare i vertici delpartito. La scelta di Galvani è stata pre-sa con assessori e consiglieri del Pdl di

Domodossola. Quando ho nominatoPizzi assessore in provincia non è che atutto il partito andasse bene , eppure ladecisione è stata assunta dal partito equindi rispettata, come quella su Gal-vani. Noi siamo alleati seri, gli impegnicon la Lega li manteniamo perché gra-zie a loro amministriamo anche Ome-gna, Verbania e la Provincia».

A proposito di Folino: l’esponentedi Futuro e libertà ieri ha espresso so-lidarietà a Pizzi e Falciola, «anime li-bere del Pdl».

E’ diventato obbligatorio in-tervenire sui temi della sa-nità dopo la miriade di voci,molte - invero - incontrolla-te, che si levano in soccorsodell’ospedale San Biagio diDomodossola. Qualcuno hachiesto le ragioni del mio si-lenzio su un argomentoche pare aver scosso le co-scienze dei più, anche le co-scienze di quelli che si sve-gliano ogni qual volta sono

all’opposizione tranne sopi-re in rigoroso e indottrinatosilenzio quando sono al go-verno come è successo sinoa pochi mesi fa. Se anche ilmio personale slogan dev’es-sere “Il Dea del San Biagionon si tocca!” ebbene non honessun problema nell’into-narlo ma sono inaccettabilile polemiche strumentali edemagogiche profuse qualepretesto, quale cavallo dibattaglia elettorale.

Se è giusto intervenire perdire che sono inaccettabili leipotesi di declassamento del-l’ospedale san Biagio è altret-tanto corretto comunicare

che di sole ipotesi stiamo par-lando: ho ricevuto personalirassicurazioni dal Presiden-te della Regione Piemonte,Roberto Cota, sui destini delnostro ospedale. Cota mi hagarantito che non ci sarannotagli, depauperamenti e pe-nalizzazioni sul San Biagio ela parola di un galantuomonon può che essere ampia-mente sufficiente per tran-quillizzare chi crede nella po-litica fatta dalla persone edalle idee anziché dai procla-mi ad uso e consumo del-l’elettorato nel momento incui si avvicinano le consulta-zioni. Oltre le futili polemi-

che, possiamo affermare, al-la luce dei costanti contattiche abbiamo con il Presiden-te Cota, che il Dea del SanBiagio non è in discussione eche, inoltre, sarà esperita

ogni possibilità per dotare ilVerbano Cusio Ossola delservizio di emodinamica.

E’ d’obbligo dire due pa-role anche sulla questionedel completamento della

nuova ala del nostro Ospe-dale: qui la Regione cerche-rà di reperire i fondi utiliper portare a termine i lavo-ri. Si tratta, però, di unasomma ingente, circa 22 mi-lioni di euro, mai impegna-ta, nonostante le promessee i proclami, dall’ex Presi-dente Mercedes Bresso, edal suo entourage, nei bilan-ci degli esercizi precedenti.

Credo che i nostri avversa-ri politici che vogliono aspira-re a guidare Domodossolanel prossimo futuro debbanotrovare altri argomenti piut-tosto che la trita e ritrita stru-mentalizzazione dell’ipoteti-co declassamento dal SanBiagio: è infatti certo chel’ospedale di Domodossolanon verrà minimamente in-taccato nelle sue prerogati-ve, nei suoi programmi e nel-le sue funzionalità.

Riccardo Galvani

il casoRENATO BALDUCCI

DOMODOSSOLA

Pizzi e Falciola: “Decisione presa in stanze che non si affacciano sui monti”

Riccardo Galvani (a sin.). Sotto Franco Falciola e Lucio Pizzi

ASSESSORE IN PROVINCIANobili smentisce di aver revocato

la delega all’ambiente«Ma deve rispettare le regole»

“Nessuna certezza dei tagliAnzi, il S. Biagio non si tocca”

I Il centrosinistra presenta que-sta sera il suo candidato per le ele-zioni amministrative di Domodos-sola.E’ Mariano Cattrini, preside inpensione, già sindaco dal 1997 al2002. Sarà appoggiato da Partitodemocratico, Italia dei Valori e Sini-stra Unita. L’appuntamento è alle21 all’hotel Corona di Domodosso-la. Il centrodestra invece convergesu Riccardo Galvani (Lega Nord), vi-cesindaco uscente. Domodossolaavrà altri candidati: Giuseppe Ster-pone e Rocco Cento con due liste ci-viche e Daniele Folino per Fli. Si at-tende la mossa dell’Udc.

StaseraIl ritorno di Mariano Cattrini

Il vicesindaco di Domo-dossola, da sabato can-didato ufficiale del cen-trodestra, è intervenu-to ieri sul tema sanità

IL COORDINATORE DEL PDL«Chi non condivide la scelta

è fuori dal nostro partitoE agisca con coerenza»

La candidatura di Galvaninel mirino del fuoco amico

L’ospedale San Biagio di Domodossola

MARTEDÌ 15 FEBBRAIO 2011 VCO 59LA STAMPA

NO