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Editoriale a tu per tu Semestrale Numero 1 Marzo 2005 Il Municipio e il Consiglio Comunale di Maggia a tu per tu con i cittadini ? Un’anno con il nuovo Comune di Maggia A quasi un anno dalla nascita della Nuova Maggia, credo sia giusto approfittare dello spazio conces- so dal bollettino informativo “a tu per tu” per fare un punto, seppur forzatamente parziale, sui fatti che hanno caratterizzato il primo anno di vita del Comune. La mole di lavoro che ha investito Municipio, Consiglio Comunale e Amministrazione si è rivelata addirittura superiore alle previsioni. Basti pensare che da maggio a dicembre si son tenute circa 60 sedute di Municipio e 5 di Consiglio Comunale. Oltre a svolgere i numerosi compiti det- tati dall’Amministrazione corrente, si è cercato con un’analisi seria ed approfondita delle precedenti realtà, delle quali in parte bisogna far tesoro, di dar vita da subito ad un Comune che non fosse la sem- plice sommatoria dei precedenti ma che potesse, grazie alle capacità organizzative e alle maggiori risorse finanziarie e territoriali, assicurare negli anni a venire quello sviluppo che tutti si attendono. È stata approntata una serie di regolamenti che unitamente a quelli ancora da completare doteran- no il comune di basi legislative moderne ed al passo con i tempi. Sono state gettate le basi per una corretta ed ottimale gestione finanziaria con la reimpostazione completa della gestione della liqui- dità e della contabilità. Supportati dal preventivo 2004 del comune, è stato adottato da subito il mol- tiplicatore al 95%. Si sono stabilite le basi per uni- formare, a partire dal 2005, le tasse casuali. In quest’ambito è prevista mediamente una lievitazio- ne dei costi, in parte a seguito di nuove opere, acquedotto Coglio-Giumaglio, completazione degli allacciamenti alla canalizzazione per le frazioni a Nord ed in parte perché in alcune frazioni le tasse non erano state aggiornate da tempo. Il Municipio pur cosciente che questi rincari andranno a grava- re parte della popolazione può comunque assicu- rare che anche le nuove tasse sono al di sotto della media cantonale. È stata impostata l’organizzazio- ne amministrativa e tecnica del comune, cercando di tenere nella massima considerazione quanto prospettato nello studio sulla fusione e special- mente le esigenze della popolazione. Sono state gettate le basi per trovare le adeguate soluzioni alle problematiche intercomunali, sia con i comuni vici- ni che con i consorzi ai quali partecipiamo. Durante gli incontri con i Patriziati, le Parrocchie ed una prima serie di società si sono approfondite quelle tematiche che concernono la reciproca collabora- zione a favore della nostra gente. Sono stati portati avanti gli investimenti programmati o già iniziati dai precedenti comuni. Ma gran parte del merito, se si è potuto in breve segue a pag. 4 il Municipio 2 - 5 il Consiglio Comunale 6 - 7 dalle frazioni 8 - 9 l’angolo degli anziani 10 l’angolo dei giovani 11 pagina culturale 12 - 13 spazio ai cittadini 14 - 15 varia 16

atupertu - Maggia · 2013. 6. 19. · atupertu Numero 1 – Marzo 2005 – p2 Grazie alla creazione di questa nuova inte-ressante pubblicazione, il Municipio e l‘Amministrazione

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Editoriale

atupertuSemestraleNumero 1Marzo 2005

Il Municipio e il Consiglio Comunale di Maggia a tu per tu con i cittadini

?

Un’anno con il nuovo Comune di Maggia

A quasi un anno dalla nascita della Nuova Maggia,credo sia giusto approfittare dello spazio conces-so dal bollettino informativo “a tu per tu” per fareun punto, seppur forzatamente parziale, sui fattiche hanno caratterizzato il primo anno di vita delComune. La mole di lavoro che ha investitoMunicipio, Consiglio Comunale e Amministrazionesi è rivelata addirittura superiore alle previsioni.Basti pensare che da maggio a dicembre si sontenute circa 60 sedute di Municipio e 5 di ConsiglioComunale. Oltre a svolgere i numerosi compiti det-tati dall’Amministrazione corrente, si è cercato conun’analisi seria ed approfondita delle precedentirealtà, delle quali in parte bisogna far tesoro, di darvita da subito ad un Comune che non fosse la sem-plice sommatoria dei precedenti ma che potesse,grazie alle capacità organizzative e alle maggioririsorse finanziarie e territoriali, assicurare neglianni a venire quello sviluppo che tutti si attendono.È stata approntata una serie di regolamenti cheunitamente a quelli ancora da completare doteran-no il comune di basi legislative moderne ed alpasso con i tempi. Sono state gettate le basi peruna corretta ed ottimale gestione finanziaria con lareimpostazione completa della gestione della liqui-dità e della contabilità. Supportati dal preventivo2004 del comune, è stato adottato da subito il mol-tiplicatore al 95%. Si sono stabilite le basi per uni-formare, a partire dal 2005, le tasse casuali. Inquest’ambito è prevista mediamente una lievitazio-ne dei costi, in parte a seguito di nuove opere,acquedotto Coglio-Giumaglio, completazione degliallacciamenti alla canalizzazione per le frazioni aNord ed in parte perché in alcune frazioni le tassenon erano state aggiornate da tempo. Il Municipiopur cosciente che questi rincari andranno a grava-re parte della popolazione può comunque assicu-rare che anche le nuove tasse sono al di sotto dellamedia cantonale. È stata impostata l’organizzazio-ne amministrativa e tecnica del comune, cercandodi tenere nella massima considerazione quantoprospettato nello studio sulla fusione e special-mente le esigenze della popolazione. Sono stategettate le basi per trovare le adeguate soluzioni alleproblematiche intercomunali, sia con i comuni vici-ni che con i consorzi ai quali partecipiamo. Durantegli incontri con i Patriziati, le Parrocchie ed unaprima serie di società si sono approfondite quelletematiche che concernono la reciproca collabora-zione a favore della nostra gente. Sono stati portatiavanti gli investimenti programmati o già iniziati daiprecedenti comuni.Ma gran parte del merito, se si è potuto in breve

segue a pag. 4

il Municipio2 - 5

il Consiglio Comunale 6 - 7

dalle frazioni 8 - 9

l’angolo degli anziani 10

l’angolo dei giovani 11

pagina culturale 12 - 13

spazio ai cittadini 14 - 15

varia16

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atupertu Numero 1 – Marzo 2005 – p 2

Grazie alla creazione di questa nuova inte-ressante pubblicazione, il Municipio el‘Amministrazione comunale avranno lapossibilità di avvicinarsi alla popolazione efavorire di conseguenza il miglioramentodel servizio ai cittadini. Ciò vale anche per irapporti che regolano i vari aspetti che inte-ressano l‘edilizia privata.Con la nascita del nuovo nuovo Comunedi Maggia, è stato possilbile istituire unufficio tecnico comunale. Finalmente icittadini potranno per tutte e sette le fra-zioni disporre di uno staff di personecompetenti, sempre pronte a darci unamano e ad aiutarci nel risolvere le que-stioni burocratiche che oggigiorno sonovieppiù frequenti e complesse.Ricco di un‘esperienza di oltre 10 anni pas-

sati a capo dell‘ufficio tecnico intercomu-nale (istituito a suo tempo dall‘associazionedei Comuni di Vallemaggia), il signor GiorgioFelder è il tecnico responsabile.Al suo fianco, pronto a fornire il necessariosupporto nell‘evasione degli atti ammini-strativi, è attivo il signor Guido Luminati, giàsegretario Comunale di Aurigeno.La sede dell‘ufficio è ubicata al PT delpalazzo comunale di Maggia e il servizioall‘utenza è garantito tutti i giorni (vedi orari)meglio se dietro appuntamento.Come possiamo quindi ben comprendere,si tratta di un servizio importante che vieneofferto ai cittadini e al quale oggi non sareb-be possibile rinunciare, nel contesto di unComune così vasto come il nostro. In qualità di sindaco di Giumaglio, mi

sono sempre occupato delle questionilegate all‘edilizia e già allora ritenevoimportante il supporto fornito dall‘Ufficiotecnico intercomunale. Certo oggi lecose sono cambiate, così come è cam-biata la dimensione territoriale a cui devofare riferimento per i compiti di mia spet-tanza. Tuttavia mi preme sottolineare,con grande soddisfazione, che lo stimoloa lavorare in favore del nostro territorio edella gente che vi abita è più forte chemai. Per me si tratta certamente di unanuova arricchente esperienza, anche dallato tecnico, ma soprattutto da quelloumano.

Renzo Piezzi

Già a inizio legislatura è maturata l’idea,da parte del Municipio e di numerosi cit-tadini attivi nella cosa pubblica, di realiz-zare, per la popolazione del nuovocomune di Maggia, un opuscolo infor-mativo che ho avuto il compito di coordi-nare. Attività che ho affrontato conpiacere in quanto ritengo che l’informa-zione sia un aspetto fondamentale per ilbuon funzionamento di un Comune. Amaggior ragione, in una comunità comela nostra, distribuita in sette frazioni suun territorio esteso, dove non è semprefacile per Amministrazione e Municipioraggiungere ogni singolo cittadino.

Prima di mettere in cantiere il nuovo pro-getto, abbiamo proceduto alla nomina diuna commissione redazionale, formata dalprof. Fabio Cheda e dalla signora MauriziaCampo Salvi, entrambi persone moltocompetenti ed entusiaste di parteciparealla realizzazione del giornale. Consci del fatto che l’assetto del futuroComune di Maggia non sarà affare solo delMunicipio, abbiamo concepito un giornale,che non dovrà essere solo informativo, maanche strumento di dialogo tra cittadini,potere esecutivo e legislativo.Speriamo in questo modo di riuscire acoinvolgere ogni abitante nell’interesse diuna comunità unita, pur nel rispetto delledifferenti tradizioni di ogni singola frazione.

Per quel che riguarda il dicasteroEducazione, è al vaglio del Municipio ilnuovo statuto del futuro consorzio scola-stico, il quale sarà costituito dai Comuni di Maggia, Gordevio e Avegno. Organo deci-sionale del nuovo Consorzio non sarà più ilConsiglio Consortile, ma i legislativi deisingoli comuni.In ambito forestale, le misure di risparmiomesse in atto dal Cantone e dallaConfederazione stanno purtroppo metten-do a repentaglio importanti opere di pre-munizione, che avrebbero dovuto essereattuate durante questo quadriennio. Opereche sono sussidiate al 90% daConfederazione e Cantone. Il Municipio, incollaborazione con la sezione forestale,sta cercando di salvare almeno l’interven-to più importante che riguarda la zonaSgrüssa a Maggia. Per contro, quello dicarattere selvicolturale, a protezione delnucleo di Aurigeno, slitterà verosimilmen-te al prossimo quadriennio. C’è da chiedersi , non senza una certaapprensione, su chi cadrà la responsabili-tà in caso di danni dovuti al maltempo!

Piera Gessler

i l M u n i c i p i o

La forza del dialogo

UTC: al servizio della popolazione

Opere concluse nel 2004

• Risanamento idrico della zona Ronchini

• Costruzione camera mortuaria

e loculi al cimitero di Giumaglio

• Opere di premunizione caduta sassi

in zona Ponte di Lodano

• Interventi selvicolturali sopra il nucleo

di Coglio (1 tappa)

• Studio sui toponomi di Moghegno

• Piazza raccolta rifiuti ad Aurigeno

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Numero 1 – Marzo 2005 – p 3 atupertu

Lo scorso autunno ha avuto luogo il collau-do della sistemazione idraulica eseguitanella zona dei Ronchini, che ha comporta-to, tra l’altro, la formazione del canale checosteggia il rettifilo della cantonale.Oggigiorno nessuno più dubita che i fattoriambientali debbano necessariamenteessere inseriti nei parametri di una moder-na analisi progettuale. Di conseguenza èopportuno puntualizzare il fatto che, perrendere il più possibile compatibili le esi-genze di sicurezza con quelle di tutelaambientale, la sistemazione idraulica dellazona dei Ronchini di Maggia costituisce unbuon esempio di applicazione delle tecni-che proprie dell'ingegneria naturalistica inVallemaggia. Un primo approccio al pro-blema risale al 1985 allorquando, nell'am-bito della prospettata sistemazione

stradale, la Divisione delle costruzioniritenne che, prima di intervenire sulleinfrastrutture viarie, fosse necessariorisolvere i problemi di ordine idrico che, adintervalli regolari, provocavano inconve-nienti di non poco conto nella zona. Queste le opere eseguite: incanalamento erifacimento del fondo del riale con siste-mazione del tombinone di attraversamentodella strada cantonale; realizzazione delcanale lungo la strada cantonale fino allosbocco nel riale dei Ronchi; sistemazionecompleta della zona lungo lo stesso corsod'acqua a valle della strada cantonalemediante la costruzione di un riparo lungole sponde. Nella parte palificata sono stateinserite delle talee di salice che conferi-scono a tutto il sistema un aspetto rispetto-so dell'ambiente. Il tratto incanalato siestende, lungo la sponda destra, fino all'i-nizio della zona dei Saleggi e lungo quellasinistra prosegue ancora per un centinaiodi metri al fine di proteggere gli orticellidelle abitazioni ubicate nelle vicinanze. Lescarpate all'esterno dell'alveo sono stateseminate per limitare al massimo l'erosio-ne nel delicato periodo post-intervento. Siè inoltre provveduto alla messa a dimora didiverse specie di piantine forestali.

Severino Rianda

La sistemazione idraulica dei Ronchini

Per una politica coordinata nella manutenzione dei sentieriMi occupo dei dicasteri “Sistemazione delterritorio” e “Cultura e tempo libero”. Persistemazione del territorio si intende l’in-sieme dei Piani regolatori delle sette fra-zioni, con le loro caratteristiche specifichee, il loro possibile coordinamento armoni-co, allo scopo di razionalizzare al megliol’uso della superficie dell’intero comune.La complessità dell’argomento meritasicuramente in futuro un ‘informazione piùprecisa e concreta.Il dicastero Cultura e tempo libero sottin-tende un’attenzione specifica alla politicaculturale che il comune vuole promuovereo sostenere in stretta collaborazione conle associazioni esistenti, culturali, sporti-ve, ricreative. Il Municipio ha già promos-so un primo incontro con alcune societàper approfondire temi, idee e proposte egarantire, nel limite consentito , un soste-gno finanziario, specialmente per le attivi-tà mirate alle diverse fasce dellapopolazione. Prossimamente verrà nomi-

nata la Commissione culturale che avrà ilcompito di collaborare con il Municipio intale ambito.Per il “tempo libero” vorrei soffermarmi sudi un tema che sta a cuore a moltissimepersone :la manutenzione dei sentieri dellenostre montagne. Proviamo ad immagina-re la superficie del comune come una reteda pescatore : i nodi sono i gruppi di case, inuclei, le cascine ; i fili sono le vie, le car-raie, i sentieri per giungere alle case. Lecostruzioni vengono per lo più mantenutedai privati, la cura dei sentieri invece spet-ta agli enti pubblici : cantone, comuni,patriziati o ente per il turismo.Precedentemente alla fusione i comuniorganizzavano la manutenzione dei sentie-ri con modalità molto diverse e i risultatierano in generale soddisfacenti. Il Comuneè ora confrontato con l’insieme di tutti isentieri che richiedono una serie di inter-venti molto diversificati. Come procedere?Prima di tutto occorre avere una visione

globale dei percorsi per poter definire lepriorità d’intervento ; in un secondo tempobisogna valutare le forze a disposizione(manodopera e mezzi finanziari), infine ènecessario un coordinamento degli inter-venti che fissi tempi e modalità. Il Municipio,ha già nominato una commissione sentieriper la realizzazione degli obiettivi elencati.Questo progetto di coordinamento saràpossibile unicamente con la partecipazio-ne, il coinvolgimento e l’entusiasmo di tuttii cittadini delle varie frazioni. Non importase sotto l’egida dei corpi pompieri di mon-tagna, dei patriziati, di gruppi di volontari,di associazioni o di altro ancora.L’importante è la collaborazione a tutti ilivelli, affinché la nostra rete si conservisolida ed efficiente e ci permetta di rag-giungere quei luoghi, un tempo indispen-sabili al sostentamento della popolazione,e ora entrati nel nostro cuore.

Giuseppe Del Notaro

i l M u n i c i p i o

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i l M u n i c i p i o

Comunicati

atupertu Numero 1 – Marzo 2005 – p 4

AZIENDA ACQUA POTABILECon la nuova aggregazione , ilMunicipio amministra le 7 aziendecomunali esistenti. Attualmente è infase di elaborazione il nuovo regola-mento comunale che contribuirà a garantire la paritàdi trattamento tra tutti gli utenti residenti nel nuovoComune, in particolare per quanto riguarda le condi-zioni di allacciamento e le tasse.Il Municipio ha inoltre intenzione di esaminare even-tuali progetti di collegamento fra i diversi acquedotti,al fine di poter garantire la fornitura di acqua potabilei n modo soddisfacente in tutte le frazioni.La nuova ristrutturazione dovrebbe così permetterea tutti una buona erogazione anche in periodi di parti-colare siccità con un migliore sfruttamento delleacque sorgive. Inoltre si dovrebbe ottenere un minoronere finanziario per l‘ energia elettrica necessariaalle captazioni in falda.

SKY SENTINELÈ una società che si occupa del serviziodi sorveglianza ed esercita su tutto ilnostro territorio. Prima dell‘aggregazio-ne, era attiva solo nelle frazioni diMaggia e di Someo. Ha le seguenti competenze:• repressione dei campeggiatori abusivi,• verifica della correttezza dei parcheggi• gestione del traffico stradale• controllo di veicoli posteggiati su suolo pubblicosenza targhe

Il servizio di ronda si svolge durante un giorno allasettimana nel periodo estivo e nel periodo invernale,si limita a mezza giornata. Sky Sentinel può intimarele contravvenzioni che in seguito sono gestite dallaPolizia comunale di Locarno.

MAGGIA A “COMPAGNIA BELLA”Domenica 17 aprile il nostro Comunesarà ospite della TSI a “CompagniaBella“. Vi invitiamo a televotare per ilnostro Comune.

CONCORSO STEMMA COMUNALELa cerimonia di premiazione per il con-corso del nuovo stemma comunale,avrà luogo lunedì 4 aprile alle 18.00presso il Centro Scolastico Ronchini. La giuria è formata dai signori : Stefano Vassere,Martin Kunz, Bruno Donati, Ennio Maggini e dallasignora Noella Zanda.

AVVISO CONCORSOIl Municipio mette a concorso iseguenti quantitativi di legna: • il primo è depositato presso la disca-rica comunale di Lodano e contrasse-gnato “Lotto 1”: Castagno 15,47 mc , Frassino 1,04mc , Rovere 3,25 mc prezzo base fr. 1000.–;• il secondo è depositato a Coglio: Castagno 1000 qa fr. 5.-/q. Per ulteriori informazioni 079/414 50 84 Sig. Widmer.Le offerte devono pervenire al Municipio diMaggia con la dicitura esterna “Offerta legna”. La delibera al miglior offerente.

SERVIZIO RACCOLTA RIFIUTIIl servizio è gestito dal Consorzio Rac-colta rifiuti di Vallemaggia, per cui l‘atti-vità e la gestione non hanno subitocambiamenti rispetto agli anni passati.Per quel che concerne gli scarti vegetali, l‘utente tra-sporta il proprio materiale nelle piazze di compostag-gio tuttora esistenti sul territorio comunale.

AI PROPRIETARI DI CANISi constata sempre di più, malgrado iripetuti richiami, che vi sono troppicani che circolano liberamente, men-tre il regolamento prevede l‘accompa-gnamento al guinzaglio. Ci sono inoltre numerosiescrementi ovunque, mentre i “Robidog” posati invari luoghi del Comune sono vuoti!

Amministrazione

Editorilale segue da pagina 1

tempo realizzare quanto descritto, va alla popola-zione del nostro Comune. Malgrado gli inevitabilidisagi che l’aggregazione ha magari portato inalcuni casi particolari, la cittadinanza ha infattidimostrato la massima comprensione, permetten-do dunque a Municipio ed Amministrazione di con-centrarsi appieno nell’impostazione del nuovoComune. Sindaco e municipali hanno certamente acuore i contatti con la popolazione e, oltre alla dis-ponibilità sempre assicurata a tutti, sono state pre-disposte le basi per assicurare l’indispensabilecontatto con la gente. Questo primo numero di “a tuper tu”, curato dall’apposita commissione, è unaprima occasione di informare compiutamente lapopolazione su quanto si sta mettendo in atto.È inoltre in fase di allestimento il nuovo sitoInternet del Comune e a partire dalla primaverasono state previste delle serate nelle frazioni dovela popolazione potrà direttamente intrattenersicon i Municipali ed i responsabilidell’Amministrazione e ufficio tecnico.In questo secondo anno di legislatura, oltre a com-pletare l’organizzazione comunale, sarà allestito ilpiano finanziario che dovrebbe confermare, come ipreventivi 2005 che prospettano un buon risultato,la possibilità di affrontare quegli investimenti ancoranecessari per lo sviluppo del comune e che per-metteranno pure di prendere un po’ di fiato all’eco-nomia della valle.Anche se il nuovo comune è ancora in fasce, ritengoche la scelta dei nostri cittadini di dar vita al nuovoComune di Maggia, votando a larga maggioranza ilprogetto di aggregazione, si stia dimostrando vin-cente. Municipio e dipendenti assicurano il massi-mo impegno per fare ancora meglio e convincereanche i più scettici della bontà dell’aggregazione.

Fiorenzo Quanchi

Luca InvernizziSegretario comunale

Edo LeoniVice segretarioCancellerie esterne

Walter SartoriAgenzia AVSCaposezione Militare091 756 50 30

Iris SäuberliCancelleria091 756 50 33

Fabiola BonettiContabile091 756 50 35

Cancellerialu – ve 09.00 –11.45 14.00 –16.30tel 091 756 50 30fax 091 756 50 39comune-maggia@ bluewin.ch

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i l M u n i c i p i o

Ufficio tecnico

Edilizia privatadomande di costruzione, notifiche edilizieper interventi di lieve entità, occupazionetemporanea del suolo pubblico, allaccia-menti alla canalizzazione ed alla rete acquapotabile, collaudo edifici, perizie immobiliari

Edilizia pubblicasegue le opere edili di interesse pubblico(edifici comunali, opere di premunizione,rete viaria, canalizzazioni, ecc.)

Pianificazione del territoriorisponde alle domande inerenti le normepianificatorie generali ed il PianoRegolatore comunale in particolare

Manutenzione beni patrimoniali ed amministrativisi occupa della manutenzione ordinaria diedifici comunali, cimiteri, strade e piazze,acquedotti, rete di canalizzazioni, piazzeraccolta rifiuti e di compostaggio

Organizzazione della squadra esternariceve segnalazioni ed organizza gli inter-venti della squadra degli operai comunali

Cimiteririsponde a tutte le domande inerenti ilcimitero (assegnazione loculi, tombe)

Catasto e stimedeposito delle mappe catastali del com-prensorio e delle schede di ogni singolaproprietà; ufficio di contatto per quantoriguarda le stime di fondi e fabbricati

Domande per campeggi occasionaliRiceve le domande per la tenuta di cam-peggi occasionali

Ambiente (rifiuti, fuochi all’aperto, piazzedi compostaggio)Si occupa delle infrastrutture comunali perla raccolta dei rifiuti e le piazze di compo-staggio, riceve le richieste per la tenuta difuochi all’aperto

Insegne e impianti pubblicitari, segnale-tica stradaleFornisce le informazioni necessarie ine-renti la posa di insegne per ristoranti epubblicitari, si occupa inoltre della segna-letica stradale sulle strade comunali

ComunicazionePromemoria sulle procedure per otte-nere una licenza edilizia

zona edificabileNotificaLa competenza decisionale spetta alComune per lavori di secondaria impor-tanza ad esempio piccole riattazionisenza cambiamento di destinazione,costruzioni accessorie, formazioneaperture, tinteggio facciate ecc.domanda di costruzioneper nuove costruzioni, riattazione di edi-fici con cambiamenti di destinazione,ampliamenti, impianti speciali ecc.

fuori zona edificabileLa competenza decisionale spetta alCantone (Dipartimento del Territorio);ogni intervento su edifici o fondi, adesclusione dei lavori di normale manu-tenzione, soggiacciono alla proceduraordinaria (domanda di costruzione).Il Municipio intimerà l’immediatasospensione dei lavori non autorizzati echiederà la presentazione di unadomanda di costruzione a posterioriche in caso di esito negativo (opposizio-ne dipartimentale) potrà portare all’or-dine di demolizione o alla sanzionepecuniaria; resta inoltre riservata laprocedura contravvenzionale.

Per informazioni sulle procedure l’ufficio tecnico è a disposizione.

L‘ufficio è a disposizione della popolazione e si occupa dei seguenti settori:

Orari sportello

lu–ve 09.00–11.30 / 14.00–16.00

[email protected]

Giorgio FelderTecnico responsabile091 756 50 31

Guido LuminatiAmministrazione

Aaron AgostiniSquadra esterna

Pietro FumagalliSquadra esterna

Bernhard WidmerSquadra esterna

Claudio TunziSquadra esterna

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Considerazioni dei capogruppo:

atupertu Numero 1 – Marzo 2005 – p 6

1. SEDUTA COSTITUTIVA DEL 13 MAGGIO 2004

2. SEDUTA DEL 22 LUGLIO 2004Viene approvata la richiesta di un credito diFr.125'000.00 da destinare al finanziamentodello studio di pianificazione del compartoRiveo-Visletto.Viene approvata la richiesta di un credito di Fr.55'000.00 da destinare al finanziamento dellostudio di sistemazione idraulica del fiumeMaggia a Riveo ed integrazione dello stesso nelconcetto generale d'intervento di riordino delcomparto in questione.

3. SEDUTA DEL 28 SETTEMBRE 2004Sono approvati i Conti preventivi 2004 delComune e dell'Azienda Acqua Potabile.Approvati anche il Regolamento comunale, ilregolamento comunale dei beni amministrativi.

4. SEDUTA DEL 24 NOVEMBRE 2004 Acquisto di 125 azioni della Centro TuristicoGrossalp di Bosco Gurin per un importo com-plessivo di Fr. 51'000.00 (Fr. 400.00 cadauna + Fr.8.00 spese di bollo). Il messaggio viene rinviatoal Municipio. Viene approvato il Regolamento organico deidipendenti.

5. SEDUTA DEL 21 DICEMBRE 2004Viene concessa una fideiussione solidale di Fr.140'000.00 a favore dell'Associazione ProElettricità Monte di Dunzio a garanzia del mutuodi aiuto agli investimenti concesso dallaConfederazione Svizzera e approvazione di unaconvenzione da stipulare tra le parti.Sono approvati il Regolamento del servizio rac-colta e di eliminazione dei rifiuti e il regolamentodelle canalizzazioni.

A tu per tu: che sia una vera e costruttiva vicinanza!

In gergo sportivo l’espressione a tu per turappresenta una vicinanza tra due avver-sari, solitamente un portiere ed un attac-cante; si tratta quindi di una situazione dicompetizione, in cui ogni attore coinvoltovuole primeggiare sull’altro. A tu per tu èpure l’originale titolo che è stato assegna-to al presente bollettino, neonato organoufficiale di informazione del Comune diMaggia. Rispetto all’esempio sportivo indicato,ritengo sia ben diversa la motivazione cheha spinto i redattori a scegliere il titolo inquestione. Se il concetto di vicinanza tra

Già l’onore di sedere nel primo ConsiglioComunale del nuovo comune di Maggia fugrande e ancor di più quando i colleghi eamici eletti mi scelsero quale Capogruppo(e gliene sono grato) perché una similecarica non mi era mai stata affidata.Oltre all’impegno che da subito si è verifi-cato essere importante abbiamo capito(ma questo già si poteva presumere duran-te la stesura delle liste) che la squadra erauna di quelle forti e vincenti; perciò il mioruolo è risultato ancora più piacevole esignificativo.Infatti, già alle prime battute, si è visto lospessore del Gruppo: preparato, attento,molto attivo e partecipe.Il bello di questi primi mesi, lasciatemelodire, è che la “politichetta dei partitucoli” èrestata fuori della sala del Legislativo, favo-rendo non solo i molti lavori che ci attende-vano e ci attendono ma anche quello spiritodi amicizia e voglia di fare assieme checaratterizzano questo inizio.Stesso discorso per i rapporti collaborativiche si stanno consolidando con lealtà tra iCapigruppo e nei confronti dei Municipali,super impegnati.Questo è il migliore auspicio per quel con-cetto di Aggregazione delle sette frazioninel nuovo comune di Maggia che tanto

abbiamo voluto. Presteremo anche in futu-ro la massima attenzione affinché tutti gliangoli del territorio siano considerati ineguale misura, visto che le varie entitàlocali sono ben rappresentate e lo spiritogiovane che aleggia ne sarà la garanzia.Attenti ora anche al lavoro che svolge lanuova Amministrazione e il buon Municipio,che vediamo molto attivo. Auguro a tutti icolleghi un quadriennio pieno di soddisfa-zioni e dibattiti e ai nostri elettori collabora-zione e idee innovative.

Silvano Giannini

PLR

i l C o n s i g l i o C o m u n a l e

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Numero 1 – Marzo 2005 – p 7 atupertu

Penso che il nuovo Comune sia iniziato coni migliori auspici per un futuro lavoro inten-so e costruttivo.Il clima notato sia nell‘esecutivo che nellegislativo è ottimo, al di sopra di ogni pre-visione, sia per la gran mole di lavoro cheper la serenità e l‘impegno dimostrato datutti. All‘interno delle Commissioni si sonoviste persone impegnate e entusiaste didare il proprio contributo in favore delnuovo Comune.Pure i giovani Consiglieri Comunali mihanno sorpreso positivamente e credo chegià a partire da questo nuovo anno potran-no assumersi ancora più responsabilità.L‘augurio per il futuro è che quest‘ondad‘entusiasmo trascini sempre più giovaniad interessarsi alla cosa pubblica, metten-dosi a disposizione nei vari consessi(Comune, Parrocchie, Patriziati edAssociazioni), senza timore di non essereall‘altezza e con tanta voglia di dare il pro-prio contributo in favore della nostra fanta-stica regione.

Pietro Quanchi

Per quel che riguarda il ConsiglioComunale, l‘atmosfera che vi regnaè senz‘altro positiva. Durante le sedute e lediscussioni, ciò che piace è il rispetto el‘educazione reciproci, indipendentemen-te dall‘argomento trattato. Spero quindiche questa prassi possa continuare anchein futuro. Di conseguenza, mi complimentocon tutti i colleghi del Municipio e delConsiglio Comunale.In generale posso ritenermi soddisfattoper quanto fatto sino ad ora, pur conside-rando le molteplici problematiche, nonsempre semplici da risolvere. In merito alleCommissioni, constato con soddisfazionel‘ottimo rapporto instauratosi tra i membri,anche se fare un‘analisi oggettiva dopoappena un anno è cosa molto difficile.Un giudizio più realistico lo potrò esprime-re a metà legislatura o al termine dellastessa.Ringrazio per l‘attenzione e prometto direstare sempre a disposizione di chi avràbisogno.

Aldo Pedroni

A quasi un anno dalla nascita del nuovoComune di Maggia il dibattito politico,all’interno del Consiglio Comunale esoprattutto delle sue commissioni, crescee si rafforza trascendendo almeno sinora –e lo sottolineiamo con piacere - gli steccatidei partiti. Chi più chi meno, in fatto di politi-ca (che è scienza e arte) siamo quasi tutti“apprendisti”. Il nostro gruppo (in sintoniacon Piera Gessler che ci rappresenta inMunicipio) cerca di fare del propriomeglio, pronto alla collaborazione e al dia-logo costruttivo con l’Esecutivo: un “sor-vegliato speciale” al quale guardiamo concomprensione e disponibilità ma anchecon occhio critico riconoscendo (in questotempo di transizione) la complessità degliinizi e la mole di lavoro da svolgere. Questodato di fatto non deve comunque diventarepretesto per venire meno alle attese dellapopolazione. D’ora in poi, gettate le fonda-menta, occorrerà entrare in una fase mag-giormente progettuale e stimolante.Professionalità, trasparenza e una mag-giore flessibilità condita con la capacità diognuno di riconoscere – in sé e negli altri –limiti e competenze, garantiranno la sanacrescita del nuovoComune di Maggia.

Maurizia Campo Salvi

due attori persiste -in questo caso traComune e cittadini-, non si può certo direche la competizione tra le parti sia ciò chesi auspica. Tutt’altro! Nel nostro caso lavicinanza è il veicolo indispensabile percoinvolgere i cittadini e l’irrinunciabilepunto di partenza per creare un Comuneche soddisfi le esigenze di noi tutti.A tu per tu significa “dare del tu ai cittadi-ni”, non da interpretare come superficiali-tà o mancanza di rispetto, ma comedialogo proficuo e contraddistinto da unrapporto di fiducia e considerazione; a tuper tu significa rendere partecipi i cittadini,

informandoli e coinvolgendoli nella vitacomunale; a tu per tu significa capire, unavolta per tutte e senza ridicoli campanili-smi, che l’unica strada da percorrere peravere un Comune forte e propositivo è lacollaborazione e l’unione di intenti fra lediverse entità attive nel territorio: Comune,patriziati, parrocchie, associazioni varie ecittadini; a tu per tu significa esporre libe-ramente, in modo critico ma costruttivo lapropria opinione, con l’unico obiettivo dicreare positività e propositività.Nelle vesti di presidente del Legislativo,sento di poter affermare che il Consiglio

Comunale di Maggia -in sintonia con ilMunicipio- ha fin dall’inizio capito l’impor-tanza di operare a tu per tu. Premessa,questa, indispensabile per poter superarele inevitabili difficoltà e progettare un futu-ro dignitoso per i cittadini del NuovoComune di Maggia.Io credo che se tutti noi agissimo maggior-mente a tu per tu, i benefici che ricaverem-mo non sarebbero pochi.

Aron Piezzi

Presidente del Consiglio Comunale

PPD UdS Lega

i l C o n s i g l i o C o m u n a l e

Seduta costitutiva del Consiglio Comunale del 13 maggio 2004

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atupertu Numero 1 – Marzo 2005 – p 8

Blasone popolareRätt, Fuitt (Taröch), Büidöi, Märsc, Bachetói, Baröi, Pörch: tutti assieme appassionatamente!

d a l l e f r a z i o n i

“Ma ti vöri dimm che adess a sem diven-tadi tütt Bachetói?” Bella domanda! Mel’ha posta, qualche giorno dopo la nasci-ta della nuova Maggia, un lodanese DOCincontrato – guarda caso – sulla spondasinistra della Maggia (intesa comefiume). Dunque, siamo rimasti senza bla-sone, “stemma gentilizio” che fino al 4aprile 2004 dava – con sentenza secolarea tutti gli abitanti delle sette frazioni – unpreciso e inconfutabile riconoscimento“araldico” del quale andare – volenti enolenti – fieri!In attesa che i nostri vicini ci affibbino unnuovo soprannome omnicomprensivo ditutte e sette le nostre qualifiche cheandremo a svelare, dobbiamo qualche

precisazione – dotta ma non troppo – aquanti ignorano l’esistenza del summen-zionato “blasone popolare”. Per secoli lanostra storia è stata scandita dai litigideterminati dalla lotta per la sopravvi-venza che si traduceva nel possesso enello sfruttamento del territorio dal qualeoggi abbiamo “cancellato” i confiniinterni. L’argomento è stato dibattuto acolpi di carta bollata (conservata a chilinegli archivi) e anche di altri “colpi”(diversamente assestati) direttamentesulle spalle di vicini visti, spesso e volen-tieri, alla stregua di “forastieri”. Se dopo il 4 aprile 2004, le divisioni e lamancanza di concordia sono ormai

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Numero 1 – Marzo 2005 – p 9 atupertu

retaggio del passato (!), a “dividerci” e aclassificarci alla stregua di specie pro-tette permangono i soprannomi comu-nali. L’uso dei soprannomi, ancheall’interno delle comunità, era in passatomolto diffuso per differenziare i diversirami (“i scepp”) delle famiglie e ovviarealla profusione di omonimie. Lo scopoprincipale era dunque quello di distin-guere i numerosi fuochi e le personeportanti stesso nome o stessa parentela.

Questa “operazione” era portata avanticon un acume ed un’efficacia non sem-pre apprezzati dai diretti interessatidavanti ai quali poteva anche essererischioso pronunciare verbo. L’ironia, lacaricatura anche feroce colpiva drittaal… cuore sorretta dal colore e dall’im-mediatezza del dialetto.Lo sberleffo e l’irrisione rivolti agli abi-tanti dei Comuni vicini cementava lo spi-rito di appartenenza alla comunitàd’origine a sua volta, tuttavia, oggetto dialtrettanta “generosa” attenzione. Negliultimi decenni del Novecento, a seguitodel profondo cambiamento demograficoe sociale, anche i soprannomi sonocaduti in disuso. Pochi se li ricordano,meno ancora li usano. Oggi, benchéfusione sia cosa fatta, vogliamo fare unpasso indietro e ricordare i nostri…quarti di nobiltà e ricercarne – nel limitedel possibile – l’origine senza, speriamo,offendere più nessuno.

Per lavarcene pilatescamente le manifacciamo riferimento al documentatononché nuovissimo “Lessico dialettaledella Svizzera italiana” che riportaanche queste voci. Ad ognuno lasciamoil piacere, conoscenza del dialetto e

della mitologia locale, di trarre le sueconclusioni. Possiamo assicurare che cen’è per tutti!Di Maggia abbiamo già detto. Eranosoprannominati “bachetói” , termineambiguo che tradotto suona “bacchetto-ni” al quale taluni potrebbero, sbaglian-do, attribuire il significato di bigotto. Ineffetti “bachétói” sta ad indicare unapersona alta, un po’ legnosa, come certeerbe alte e dure che spiccano nel fieno.A Coglio s’incontrano i “büidói”. La“büida”, una farinata povera a base difarina abbrustolita e acqua, era consu-mata in passato in mancanza di meglio.Cibo misero, insipido, forse un po’ “poss”come gli abitanti di Coglio. Prima di pas-sare al mondo… animale, particolar-mente ricco di riferimenti, torniamo aLodano dove troviamo i “märsc”, i marci.Condannati a subire il flusso e riflussodelle acque della Maggia, che formava-no acquitrini infestati da insetti, i lodane-si andavano probabilmente soggetti allamalaria. Niente di meglio quindi checlassificarli per… avariati!L’abitudine di attribuire un soprannomeanimale per spregio era assai diffuso eil… bestiario è assai ricco, non solo inValmaggia.

Di sette, quattro frazioni possono fregiar-si di altrettanti riferimenti al mondo ani-male: porci, pecoroni, faine e topi. Restiamo sulla sponda destra del fiume ea Moghegno troviamo i “baröi” che inimmagine, prima della fusione, venivanoesibiti con orgoglio anche sullo stemmacomunale. Il riferimento, per chi parladialetto, è chiaro e si indirizza al maschiodella pecora: il montone o ariete. Il difet-to delle pecore e quindi dei moghegnesi?Quello di seguire pedissequamente l’ unoo l’altro. Pecoroni, insomma! Non gli è andata meglio ai vicini di Aurigenosoprannominati “pörsc”, maiali, porci.Non vogliamo infierire. Ma che dire?Pensando all’igiene, basta la parola!Andiamo avanti e risaliamo la correntefino a Giumaglio patria dei “fuitt” o“taröch”. In questo caso il dubbio ci atta-naglia: furbi e smaliziati ma anche dan-nosi come faine o, al contrario, lenti e unpo’ tardoni? Delle due una: la prima piùsottile e ironica potrebbe spiegare l’altramolto più esplicita. Ai diretti interessati,la scelta. Ed eccoci a Someo, terra di“rätt”, topi di varia caratura ma comun-que e sempre roditori. Qui, il Lessico dia-lettale non ci viene in aiuto. Sappiamoche il topo, per sua natura, è nocivo, pro-lifico e difficilmente debellabile. Troppoingordi, persino un po’ ripugnanti, cosaavranno mai combinato gli antichisomeesi per meritarsi tanto blasone?

Maurizia Campo Salvi

una dei “märsc”di Lodano

Illustrazioni di Mao Lorenzetti

d a l l e f r a z i o n i

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atupertu Numero 1 – Marzo 2005 – p 10

Pro Memoria

Pranzo anziani

Domenica 10 aprile 2005

alle ore 11:30

presso il Centro scolastico

dei Ronchini

l ‘ a n g o l o d e g l i a n z i a n i

Maggia, quel villaggio che fu

Tramite un questionario inviato a domici-lio, abbiamo voluto tastare il polso ainostri Consiglieri Comunali più giovani.Non tutti ci hanno ancora fatto pervenirele loro osservazioni e quindi ci limiteremo,in questa sede, a riferirvi l‘esperienza diMatteo Inselmini, di Patrik Adami, diDaniele Zanini e di PatriK Arnold.

La parola adalcuni giovaniconsiglieri

Quale cittadino anziano, permettetemi diparlare del comune di Maggia di sessan-t'anni or sono, più precisamente del 1942,quando vi presi dimora definitivamente. Ilpaese era un agglomerato compatto dicase e stalle, strette attorno alla piazzacentrale, e aveva una popolazione che noncontava 400 abitanti (357 ab. nel 1941), com-posta in gran parte di contadini.

Soltanto alcuni operai delle cave si recava-no giornalmente a Riveo, in bicicletta, equalche impiegato scendeva a Locarno uti-lizzando il trenino: primi passi di un movi-mento pendolare che si sarebbe ingigantitonegli anni seguenti. Il villaggio era immersonel verde: dalla strada "sott i Piazz", versosud, la campagna si stendeva, libera daqualsiasi costruzione, ed era coltivata agranturco, segale e patate, secondo la pro-grammazione del "piano Wahlen" (si era intempo di economia di guerra). Unico edificio, giù all'Arbo, spiccava lacappella con accanto la granitica croce,

meta delle rogazioni. Sotto la Stazione(resta solo questo nome a ricordare la fer-rovia demolita nel 1965) c'erano prati ecampi, pure liberi, fin giù al fiume. A monte dell'abitato, in Campii, il decliviopedemontano era sistemato a ronchi con i pergolati fitti fitti di "americana". I Grotti for-mavano un gruppo caratteristico, netta-mente separato, e vi si giungevapercorrendo la stretta "Caraa di Crott",regno di pervinche, lucertole e ramarri. Eraun paesaggio tutto verde, dove si muovevagente indaffarata nel lavoro quotidiano,faticando per la sopravvivenza. Nessunopoteva immaginare, allora, quale impres-sionante sviluppo edilizio e demograficoavrebbe avuto il comune di Maggia.A partire dagli anni Cinquanta l'espansio-ne edilizia ha invaso prepotentemente lacampagna; ha oltrepassato la ferrovia chesembrava una barriera insormontabile; si èintrufolata, a nord, tra i vigneti; ha travali-cato il gran solco del Ri' del Salto, perimpossessarsi del promontorio oltre lachiesa parrocchiale. Il nucleo primitivo hasubito sventramenti e deformazioni talvol-ta aberranti.Il rustico villaggio è divenuto un borgo urba-no con oltre 800 abitanti, centro economicoe logistico di sette comuni aggregati, conuna popolazione di 2350 abitanti: una popo-lazione eterogenea, attiva soprattutto nelsecondario e nel terziario. Ma il grandecomune resta tuttavia composto di setteagglomerati antichi attorno ai quali l'espan-sione urbanistica occupa sempre più glispazi verdi soffocando gli abitati primitivi.C'è da augurarsi che le nuove generazionisappiano ricordare con rispetto il passato eche si impegnino nel futuro a salvaguardarele testimonianze del mondo rurale.

Giuseppe Martini

Maggia negli anni ’40

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Numero 1 – Marzo 2005 – p 11 atupertu

l ‘ a n g o l o d e i g i o v a n i

Quando abbiamo cominciato a parlare diaggregazione ci siamo accorti che nontutti eravamo in chiaro su tale concetto.Così, con l’aiuto del dizionario, abbiamodato un significato al verbo “aggregare” eal sostantivo “comune”.Siamo quindi arrivati a formulare una defi-nizione che ci ha fatto comprendere ciòche è successo politicamente in Vallemag-gia: una circoscrizione amministrativa(quindi un Comune) si associa a qualcunaltro. In pratica i Comuni in cui abitiamo–Maggia, Moghegno, Lodano, Giumaglio,Coglio e Aurigeno – si sono associati in unsolo Comune di nome MaggiaChiederci quali erano i vantaggi e gli svan-taggi di tale unione era ormai d’obbligo.Innanzitutto, eravamo tutti d’accordo sulfatto che l’unione fa la forza, quindi un pic-colo comune non può che beneficiare diun’aggregazione.

Inoltre, l’unione di tanti piccoli nuclei evitadelle situazioni di campanilismo, ossia unattaccamento al proprio paese nativo chespesso prevale sull’interesse comune.Ancora, le frazioni “più povere” possonoora tirare un po’ il fiato e non esitare asvolgere delle opere sul territorio (adesempio il risanamento del fondo strada-le,..) che, fino a poco tempo fa, non eranoche la causa di infinite discussioni.Purtroppo , peró, vi è anche l’altro latodella medaglia.Infatti, molti uffici comunali resterannovuoti e inutilizzati. Per questioni importantibisognerà rivolgersi al comune di Maggia.Sarà quindi difficoltoso lo spostamentoper chi non è motorizzato o per le personeanziane che non hanno nessun aiuto.Inoltre i problemi di ogni singolo comune,sono ormai diventati i problemi di un solocomune.

Insomma, dal punto di vista di noi bambinidi Va, affrontare un’aggregazione non èun’impresa da niente, considerando anchei tempi che corrono.Arrivati a questo punto, pero’ fra noi, ladomanda è sorta spontanea: perché c’èvoluto così tanto tempo per arrivare a que-sta aggregazione? Noi bambini di tutta laBassa Vallemaggia ci riuniamo tutti i giornia scuola ai Ronchini ed è più di 25 anni cheil Centro scolastico esiste… più aggrega-zione di così!!!

Jasmine, Sara, Linda, Michel, Joel, Elias,Dario, Sharon, Aline, Nicola, Naomi, Ronni,Timon, Sebastiano, Valentina, Davide,Paride, e Marvin hanno risposto a un que-stionario: Si è chiesto loro: - Come hai vis-suto la fusione? Quali cambiamenti haipotuto notare?Ecco alcune osservazioni che abbiamoricopiato dai loro testi (evitando di ripeterele stesse affermazioni):“Non sono molto contenta, visto che toglierannotutte le poste e sarà difficile per le persone anziane.”

“Se non avessi sentito parlare della fusione non misarei accorto di niente”.

“A me sono sempre piaciuti i piccoli comuni.”

“Sarà più difficile per i vecchietti delle nostre fra-zioni andare alla cancelleria di Maggia.”

“Pensavo che Maggia prendesse anche Cevio,Avegno e Gordevio, ma non hanno voluto.”

“Credevo che tutti i sette Comuni si sarebbero chia-mati Maggia.”

“Pensavo che poteva nascere qualche litigio e chealcuni Comuni litigavano perché non volevanoentrare a far parte di Maggia.”

“Forse ci saranno più soldi anche per le frazioni piùpiccole.”

“Ci sarà uno stemma nuovo.”

“I vecchi Municipi non hanno più il loro Sindaco.”

L’aggregazione secondo noiRiflessione dei bambini della Va A dei Ronchini di Aurigeno

Tutti e quattro lavorano con soddisfazioneper lo più in valle: Inselmini e Arnold sonoguardiacaccia e pesca, mentre Adami eZanini proseguono con soddisfazionel‘attività nell‘azienda paterna, rispettiva-mente in qualità di idraulico l‘uno e di fale-gname l‘altro.A proposito della loro decisione di entrare inpolitica, Inselmini fa notare come il tutto ènato quasi per gioco, ma che si è poi trasfor-mato in entusiasmo all‘idea di lavorare congli altri per il bene del Comune; Adamisegnala di aver sentito il desiderio di dare ilproprio contributo alla crescita della nuovaEntità; Arnold infine ci fa sapere che“…Essendo attaccato alla mia terra, horitenuto giusto propormi per iniziare a

conoscere i vari meccanismi …di unComune…”Per quanto concerne l‘impressione a con-tatto con la nuova realtà (ambiente, colle-ghi, impegno…), i quattro si esprimonocome segue: “…si nota una gran voglia difare…“ (Adami), “bell‘ambiente e colleghimolto preparati…“(Zanini)… “Ho notatouna voglia di lavorare. Nel CC ci sono poipersone d‘esperienza, dalle quali noi giova-ni potremmo acquisire nuove fonti…“(Arnold),“…Sono rimasto impressionatodall‘impegno di tutti… Ho notato un ottimoclima sia con i colleghi che tra i partiti poli-tici…“(Inselmini).All‘ultima domanda ,un po‘ provocatoria,(“Cosa ne pensi dei giovani che snobbano

la politica e che lasciano fare agli altri?“),nessuno dei quattro ha voluto tranciare giu-dizi definitivi: mentre Adami è del parereche tutti, comunque, dovrebbero interes-sarsi alla cosa pubblica, Zanini ritiene cheognuno è libero di fare le scelte che crede;Inselmini la pensa come Arnold che osser-va“…credo che la politica sia come unosport o un hobby, si deve avere principal-mente il piacere di farla…Non credo sia una questione di snobbare.Al giorno d‘oggi ci sono tantissime attivitàcon le quali il giovane è confrontato, credosia piuttosto una questione di scelta…”.

Dati raccolti da Fabio Cheda

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Presentare Pierre Casè sarebbe comeesporre le pietre della Maggia sulla piaz-za del paese. Con la sua personalitàimponente e originale, unisce le caratte-ristiche del contadino di montagna con itratti eccentrici dell’artista intellettualedi una grande metropoli come Parigi.Nato e cresciuto a Locarno nel 1944, giàda bambino si reca spesso a Maggia perfar visita ai nonni. A otto anni rimane orfano di padre,scomparso tragicamente durante lo spe-gnimento di un incendio a Brè. Da questomomento, con la madre trascorreràregolarmente le vacanze a Maggia. Nel 1964, Pierre Casè si stabilisce defini-

tivamente in valle, abita e lavora aMaggia, dove nel 1989, con l‘architettoEdi Quaglia, costruisce il suo modernoAtelier. Con un‘ottica aperta e con profondo inte-resse storico, Casè elabora nelle sueopere molti dettagli, solitamente trascu-rati, che testimoniano della nostra culturae civiltà, ma anche tutte le sfaccettaturepresenti in natura: le rocce, le montagne,l’acqua, le piante, lo spettacolo dellenuvole, i contrasti di luce sono oggetto diricerca nelle sue opere.Ciò che nessuno ha osservato tantointensamente nella realtà, lo si può com-prendere nei suoi lavori: graffiti sulle

pareti domestiche con le loro testimo-nianze scritte, disegni e simboli, traman-dateci dal quotidiano e dalla cultura delpassato. (Fig.1)La familiarità con cui Casè traduce lavalle in linguaggio figurato, dovrebbeessere di facile accesso per noi abitantidi questo territorio: effettivamente losarebbe, se molta gente non avessequalche reticenza ad avvicinarsi all’artemoderna degli ultimi 100 anni; e questonon solamente qui da noi, ma un po‘ovunque nel mondo. Personalmente con-siglio un approccio libero da convenzionie suggerisco di porsi di fronte all’operad‘arte con l‘unico bagaglio della propria

esperienza di vita e della propria visionedel mondo.Nella serie di dipinti “Reliquie per i vec-chi muri”, (anni 80), attraverso il suo dis-corso pittorico Casè ha contribuito a farconoscere nel resto della Svizzera i nomidelle famiglie patrizie valmaggesi, che sitrovano esplicitati nelle didascalie cheaccompagnano ogni singola opera.(fig. 2)prendendo spunto dalla “Storia dellaVallemaggia” di mons. Martino Signorelli.Casè utilizza gli elementi del passato,che trova stratificati sia concretamentenegli strati di intonaco, che cronologica-mente, per creare un‘opera attuale, siadal punto di vista del materiale utilizzato,

che del linguaggio pittorico adottato,sintetizzandoli in un‘immagine unica.Questo processo è sviluppato dall’arti-sta non in maniera isolata, ma incostante dialogo con altri autori con-temporanei, con i quali è legato, oltreche da una parentela artistica, anche dauna profonda amicizia. Si tratta deicosiddetti artisti informali, accomunatitra loro sin dagli anni ’50 dalle loromodalità espressive.Nel ruolo di direttore della “CasaRusca“, Casè ha ospitato dal 1990 al2000 numerosi di questi personaggi,quali Emil Schumacher (Germania),Alberto Burri (Italia), Antoni Tapiès

(Spagna), Asger Jorn (Danimarca).Molti di loro appartengono alla correntedei pittori astratti , in quanto il linguaggiopittorico da loro privilegiato è costituitoda elementi gestuali, non vincolati aforme geometriche. Ciò che invececaratterizza l’opera di Casè è il legameche unisce il quadro ad elementi concre-ti della tradizione. Questo aspetto è visi-bile nelle opere appartenenti al ciclo“Impronte nel tempo” del 1986 (fig. 1),nelle sue stele della serie “Koss”(2000).La libera sperimentazione con materialiinusuali, quali sabbia, catrame, gesso,colla, legno, amalgamati a colori sceltiaccuratamente, minerali naturali o ossidi

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p a g i n a c u l t u r a l e

1. Impronte nel tempo XII1986

2. Reliquia muro Casa Ramelli1981

3. Impronte nel tempo XXX1986

4. Atmosfere arcaiche XVI1996/97

Pierre Casèvisto da Martin Kunz

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Numero 1 – Marzo 2005 – p 13 atupertu

p a g i n a c u l t u r a l e

e terre, costituisce un tratto peculiaredel suo stile. L‘artista rinuncia di proposi-to ai colori ad olio e acrilici , contraria-mente ad altri artisti informali, in quantoquesti materiali sono, secondo Casè,troppo direttamente legati alla pitturaclassica. Il profilo dell‘artista si manife-sta nei suoi metodi sperimentali, nellafantasia dell’impiego dei materiali e inuna chiara dominanza del contrastobianco/nero con un misurato impiego dicolori accesi.Nel 1999 una malattia sconvolge la suavita. Grazie alla dedizione per l‘arte èriuscito a superare questo difficilemomento. Dopo aver abbandonato gli

impegni ufficiali dell’ambiente artistico,si concentra sulla sua arte. In “testearcaiche“ e in “Mnemosine” egli fariferimento all’esperienza della suamalattia. Le “Teste dimezzate“, simili ad elmimedievali tranciati in due da una spadadurante un duello di cavalieri medievali,ci rammentano immagini attuali dimateriali clinici quali radiografie etomografie. Anche in queste opereCasè si allontana solo apparentementedalla cultura della sua valle. Nella tra-sposizione del suo vissuto personale,troviamo ancora gli elementi pittoriciimpiegati nelle opere precedenti.

Possiamo essere grati a Pierre Casè,che attraverso le sue opere ha contri-buito a far conoscere la nostra valle nelresto del mondo.

Martin Kunz

Critico d’arte

Libera traduzione

del testo originale tedesco

di Jessica Carrettoni e Piera Gessler

Fotografie di Marco D’Anna

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L’Oratorio del Carmelo di Aurigeno è dedicatoalla Madonna in quanto secondo un’antica leg-genda proprio in tale luogo la Madonna operòun miracolo. È stato costruito nel 1708 e si trovasulla strada che porta a Dunzio. Negli anni ’90era tristemente noto per le precarie condizionistrutturali e per lo stato di degrado avanzato(rischiava di franare a valle, l’interno dell’edifi-cio sembrava avesse subito dei bombardamen-ti e persino il sentiero per Dunzio e Tegna, sitosu un’importante via storica, era stato deviatosulla strada asfaltata perché il passaggio sottoil portico dell’Oratorio era pericoloso). Per laParrocchia di Aurigeno questo Oratorio era uncruccio in quanto non si riusciva a trovare unmodo decoroso e alla portata delle esigue pos-sibilità economiche per risolvere una situazio-

ne oserei dire incresciosa. Il primo progettoallestito proponeva una riattazione ed unrestauro conservativo, ma era troppo onerosoper la Parrocchia. Il secondo prevedeva larinuncia di buona parte dell’edificio, fatto chesuscitava molte perplessità in paese e compor-tava a sua volta costi eccessivi. Inoltre manca-va il sostegno del Cantone in quanto l’Oratorionon era iscritto nell’elenco dei monumenti stori-ci (iscrizione che è stata comunque rifiutataanche in seguito, con nostro grande rammari-co); insomma, malgrado parecchie personeavessero contribuito a cercare una soluzione,sembrava non esserci via d’uscita. Nell’estatedel 1996, dopo il parziale rinnovo del consiglioparrocchiale, il Dott. Von Schulthess, che eravenuto a conoscenza delle traversiedell’Oratorio a seguito di una lettera scritta daA. Pedroni in precedenza a Bellinzona, è venutoper la prima volta ad Aurigeno.Fin da subito si è stabilito tra il nostro principalebenefattore ed il consiglio parrocchiale un’inte-sa comune e si è iniziato in piena sintonia unlavoro che ci ha impegnati intensamente finoall’autunno del 1999. Tengo a precisare chel’aiuto prestato dal signor Von Schulthess èstato determinante per la buona riuscita di que-sto intervento!Da quando è tornato allo splendore originale ilnostro Oratorio ha ricominciato a “vivere”, vi sisale in processione il Venerdì Santo, per alcunesettimane all’anno ci si raccoglie un pomeriggioalla settimana per la recita del Rosario e vi sicelebra la Messa in occasione della Madonnadel Carmelo in luglio.Mi ritengo fortunata di aver potuto parteciparea quest’impresa, perché ho avuto modo di con-dividere la felicità degli anziani (eredi di coloroche avevano eretto l’Oratorio) che hanno potu-to rivivere i loro ricordi e vedere così una conti-

nuità, nonché la devozione, la sensibilità e lagenerosità dei numerosi benefattori ed il fattoche molte persone che non fanno parte delnostro contesto si sono avvicinate a noi con ildesiderio di conoscere meglio la nostra valle esi sono in svariati modi dedicate a salvare que-sto piccolo gioiello.Questo scritto può sembrare un po’ fuori luogo; ilavori di restauro sono finiti da parecchi anniormai, ritengo però sia molto importante ricor-dare per non rischiare di trovarci ancora insituazioni così sconfortanti. È importante ricor-dare anche per riconoscenza verso le personee le Associazioni della Valle che hanno dato edanno ancora il loro aiuto per tenere in vita que-sti monumenti, importanti testimonianze, everso chi anticamente li ha edificati!

La signora Piera Gessler mi ha parlato di questanuova pubblicazione rivolta agli abitanti delnuovo Comune e mi ha invitata a scriveredell’Oratorio del Carmelo perché lo scorso lugliocon una festa abbiamo segnato i 5 anni dall’i-naugurazione. Ringrazio per l’ospitalità edauguro a questa pubblicazione un buon succes-so, certa che sarà molto gradita a noi tutti!

Vittoria Zanini

Uno dei principali obiettivi trainanti in favoredell'aggregazione era quello di voler garanti-re servizi e prestazioni migliori alla popolazio-ne. Se, per quanto concerne ad esempio ilServizio di Cancelleria centrale a Maggia, s'ènotata subito l'efficacia del nuovo impianto,altri servizi sono stati oggetto di disapprova-zione. Alludo dapprima all'Ufficio postale consede principale a Maggia (gli altri, nelle frazio-ni, sono stati purtroppo declassati dal GiganteGiallo). Un'ubicazione infelice, situata su diuna curva della vecchia strada che attraver-sa l'abitato, dove mancano posteggi, dove iltraffico caotico nelle due direzioni crea nonpochi problemi agli utenti, specialmente acoloro che di buon mattino fanno capo allecaselle. A quando l’applicazione di una dire-zione obbligatoria? La soluzione del proble-ma sembrava quasi dietro l'angolo almomento della nascita del Comune nuovo,poi non se n'è fatto più nulla ed ora la pazien-za della gente è messa a dura prova. Non èpossibile trasferire la Posta in un’altra frazio-ne se non si trova una via d'uscita? .Alludo poi al servizio calla-neve che ha solle-vato malumori un po’ ovunque. Una nevicatapreannunciata quella del giorno di Natale econtinuata nella mattinata di Santo Stefano(un manto di soli 25 centimetri) e le varie arte-rie, malgrado il vasto impiego di mezzi e per-sonale, non sono state sgomberate in modoconfacente. Il gelo intervenuto nei giorniseguenti ha contribuito a complicare ulterior-mente la situazione. Così la neve accumulata

dagli spazzaneve ai margini delle carreggiate,è divenuta un muro di ghiaccio che solo dopoalcuni giorni, con l'ausilio di altri potenti mezzimeccanici, si è riusciti qua e là a liberare.Orbene, i cittadini di buon senso non preten-dono ovviamente che sia loro tolta la nevedavanti all'uscio di casa, sanno pazientare esanno sopportare di buon grado determinateprivazioni e sacrifici.Hanno però il diritto di pretendere che certispazi risultino celermente funzionanti.Si pensi ai posteggi pubblici dimenticati (inparticolare nelle frazioni di Lodano edAurigeno), alle aree site alle fermate dei mezzipubblici, neppure lambite dalla "calla", ai luo-ghi di sosta davanti ai Centri di raccolta rifiuti.Per non parlare poi di un servizio di primariaimportanza quale la posta: l’accesso alla sedecentrale a Maggia è divenuto per tre giorni unvero incubo per gli utenti, sia giovani cheanziani, costretti ad esercizi di acrobatismoed equilibrismo fuori programma per non fini-re gambe all'aria sul campo stradale, con ilfurgone postale impossibilitato ad accostarsiall'ufficio per parcheggiare e costretto asostare per vari minuti in mezzo alla carreg-giata, con conseguente arresto del trafficogià oltre modo caotico, come dicevo poc’anziin quel punto.Da segnalare infine, arterie mal liberate nellefrazioni che hanno causato alla popolazionedisagi ed inconvenienti protrattisi oltre misu-ra; contrattempi che hanno purtroppo pena-lizzato anche parte del personale impegnato

Auguroni e…qualche criticaalla nuovaMaggia(tanto per nongirare intorno aiproblemi)

s p a z i o a i c i t t a d i n i

Il Carmelo

Un momento della cerimonia d’inaugurazione

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Numero 1 – Marzo 2005 – p 15 atupertu

Neve matrigna

Essendo stati testimoni di parecchi mugugni da una parte e dall'altra della barricata( cittadini e fun-

zionari ),abbiamo ritenuto opportuno, come redattori indipendenti di questa rivista, di esternare

qualche pensiero dell'una e dell'altra campana,nell'intento di mediare ,per quanto possibile. Per la

gioia di grandi (?) e piccini,il giorno di Natale è nevicato abbondantemente sul nostro

territorio,ricreando un ambiente e un'atmosfera quasi dimenticati:la coperta bianca,il silenzio,la

tipica magia natalizia...

Quasi nessuno, a Natale,era obbligato a spostarsi in auto; neppure la giornata successiva:negozi

chiusi,niente lavoro;riposo e famiglia.

I responsabili dello sgombero della neve, invece,sono stati obbligati a far buon viso a cattiva sorte:si

sono ritrovati a dover inventare la macchina burocratica del nuovo grande Comune, con tutti i pro-

blemi e le incognite del caso.

Ci sono stati quindi, inevitabilmente, errori e disguidi nel lavoro di sgombero.

Dall'altra parte della barricata,i cittadini delle sette frazioni, si aspettavano un lavoro a regola d'ar-

te: vie e viuzze sgombre in men che non si dica, pulizia di piazzali e viali privati.

Caramelle e cioccolata!

Purtroppo non è andata proprio così,viste le levate di scudi le telefonate,le lettere fumanti e critiche.

'Abbiamo detto all'inizio che - guarda caso - il tutto si è svolto durante due giorni di festa e che le esi-

genze di spostamento erano sicuramente ridotte al minimo. Non potevamo allora prendercela con

un po' più di filosofia,goderci la neve sui prati e sulle strade e dare il tempo agli "altri" di fare il loro

dovere? Poiché, malgrado tutte le critiche(anche comprensibili),gli "altri"si sono dannati l'anima per

fare il possibile. E anche per loro era Natale. ..'.

.

Non vogliamo,con tutto questo,sminuire le resposabilità di chi aveva il compito di sbarazzarci della

neve e che lo ha fatto forse in modo un po’ approssimativo; (pensiamo soprattutto alla difficile con-

dizione degli anziani pedoni nelle viuzze delle frazioni e all’operato di alcuni assuntori privati) ma,

anche da parte del cittadino ci si poteva forse aspettare un po’ più di comprensione e di buon

senso,viste le premesse e le circostanze.

Speriamo vivamente che la prossima nevicata, con un migliore operato degli addetti allo sgombero

e una maggiore disponibilità da parte di tutti noi, ci costi un po’ meno di….50000 fr.-

s p a z i o a i c i t t a d i n i

in un servizio sociale di primaria importanza:quello cioè dell'aiuto domiciliare,con opera-tori a contatto diretto con ammalati cronici,anziani, con persone cioè che necessitanogiornalmente di prestazioni medico-infermie-ristiche, di aiuti domestici, aiuti sociali, pasti adomicilio, ecc.È risaputo tuttavia che anche dagli errori sipossono trarre utili insegnamenti. Le occasio-ni per rimediare agli inconvenienti citati, nesiamo certi, non si faranno attendere molto.Continuando sempre in tema di servizi, vorreisoffermarmi un attimo sul corpo pompieriurbano, le cui prestazioni sul vasto territoriodel comprensorio, assumono un ruolo essen-ziale in tema di sicurezza. Un corpo, nato aMaggia agli inizi del 1900, riorganizzato negliultimi decenni, molto efficiente ed aggiornatotanto nella formazione dei suoi militi, quantonel materiale in dotazione. Un corpo che nondispone però di magazzini propri, necessariper il deposito di attrezzature e veicoli. Dellanecessità di creare tali infrastrutture se nediscuteva già anni addietro, quando il sotto-scritto sedeva in Consiglio Comunale. Non sen'è fatto nulla. Peccato, forse l'occasionepropizia, da cogliere al volo, si era presentataal momento in cui si gettavano le basi con ilCantone per il progetto d'aggregazione. Comeil Municipio di Moghegno, al momento di talitrattative aveva avanzato alle Autorità supe-riori la richiesta per la creazione di un edificioper la scuola d'infanzia, non si sarebbe potutofare altrettanto per il servizio Corpo Pompieri

di Maggia? Non era cioè possibile chiedereper tale opera un consistente aiuto delCantone, così ben disposto, allora, a spende-re milioni per favorire il processo delle aggre-gazioni?Purtroppo da alcune settimane circolano nelComune voci allarmanti circa il futuro autono-mo del Corpo. Il Consiglio di Stato nell'ambitodella riorganizzazione territoriale dei corpipompieri urbani e di montagna del Locarnese,non potrebbe imporre una unione con le forzedell'agglomerato? Ricordiamoci però allora diun altro tra i principali presupposti che spin-gevano in favore della nascita del nuovoComune: quello di dare alle nuove comunitàuna voce più forte ed un maggior peso politico,nei rapporti con gli altri Enti locali ed il Cantone.La prova del fuoco..., se così stanno le cose,dovrebbe essere imminente:valuteremo allo-ra in concreto quale sarà la reale consistenzadi questo nostro potere rivendicativo nei con-fronti delle Autorità Superiori.Termino con una personale constatazione,unita ad un suggerimento. È risaputo cheprima della fusione, nei vari villaggi, gli abitan-ti si conoscevano tutti o quasi. Ora con l'am-pliamento del territorio nel nuovo Comune sene contano circa 2300 e le cose si sono un po’complicate. Sembra venga a manifestarsi uncerto distacco tra una parte di quei cittadinicomuni, dediti alle loro attività ed ai loro impe-gni persone che non ricoprono cioè caricheparticolari e i componenti l'Esecutivo. Lacreazione del Consiglio Comunale, seppur di

30 membri, ha determinato la sparizione delleAssemblee comunali che rappresentavanoallora per i cittadini un momento di contattodiretto ed umano con le loro Autorità: un con-tatto che molti di essi ambirebbero di potercontinuare, anche se solo limitato a livello diconoscenza personale con il sindaco e i varimunicipali. Le occasioni d'incontro non man-cano. Basti solo pensare alle numerose attivi-tà culturali (assemblee Enti locali,conferenze, concerti) e ricreative (sagre,feste in piazza, mercatini, raduni giovani o an-ziani,ecc)che annualmente si tengono sia aMaggia che nelle frazioni. È in queste occa-sioni, cari componenti il Municipio, cheoccorre marcare presenza; momenti neiquali i colloqui con la gente, all'infuori del-l'ufficialità, risultano essere più naturali,diretti e spontanei; momenti nei quali glielettori si sfogano liberamente, esprimendole loro aspettative, in riferimento ai vari pro-blemi legati al territorio in cui vivono. Per gliamministratori si tratta di ghiotte opportuni-tà per ascoltare, apprendere, rafforzare ibagagli personali di conoscenze ed espe-rienze, dare prova di comprensione alfine diistaurare un legame più solido tra i cittadinie la cosa pubblica. Dovrebbe trattarsi diun'iniziativa pagante sotto vari aspetti.

Arturo Poncini

ImpressumAtupertuSemestrale d’informazione del Comune di Maggia6673 Maggiatel. 091 756 50 30fax 091 753 50 [email protected]

Redattore responsabilePiera Gessler

Co-RedattoriMaurizia Campo SalviFabio Cheda

Grafica e impaginazioneClaude Schaffter

StampaTipografia Stazione, Locarno

Questo spazio è riservato alle sollecitazioni di tutti i cittadiniche vorranno esprimersi sulle attività del Comune: osservazioni,critiche educate e costruttive, idee nuove, apprezzamenti.Non tutti gli scritti potranno probabilmente essere pubblicati,ma vi assicuriamo che ogni lettera sarà oggetto di esame serio.Abbiamo inoltre deciso -di comune accordo- di non pubblicarecritiche personali nei confronti soprattutto dei dipendenti comu-nali e dei Municipali , ma di segnalare tali osservazioni diretta-mente al Municipio, che sarà quindi responsabile per eventualiprovvedimenti in merito.

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Atupertu è stato realizzato con il contributo di Banca Raiffeisen.

v a r i a

Principaliassociazioni di MaggiaSOCIETÀ ALPINISTICA VALMAGGESECp 45, 6676 Bignasco

SOCIETÀ ATLETICA VIRTUSc/o Fiorella Filipponi, 6600 Locarno

SOCIETÀ BOCCIOFILA CAVERGNOc/o Mauro Dadò, 6690 Cavergno

ASSOCIAZIONE CALCIO VALLEMAGGIACp 44, 6673 Maggia

FC SOMEOCp 135, 6674 Someo

CICLOAMATORI DI VALLEMAGGIABergonzoli Athos, 6678 Lodano

HOCKEY CLUB GIUMAGLIORuggeri Stefano ,6678 Giumaglio

HOCKEY CLUB MAGGIA6673 Maggia

SOCIETÀ PATTINAGGIO LAVIZZARAc/o Mauro Jelmini, 6694 Prato

SHOTOKAN KARATE CLUB (SKCV)di Mario Campise, Cp 1139, 6648 Minusio

TENNIS CLUB VALLEMAGGIAVia Rivapiana 52, 6648 Minusio

UNIHOCKEY VALLEMAGGIAc/o Giulieri Flavio, 6695 Peccia

AEC Vallemaggia (Esploratori)Sezione Sassifraga, 6676 Bignasco

GRUPPO GENITORI VALLEMAGGIAcas. Postale 3, 6672 Gordevio

BIBLIOTECA IL PIROCCHIETTOc/o centro scolastico Ronchinima 16.00-17.30, me 14.00-15.30, ve 15.15-17.00, ve 10.00-11.00 (estate)

CANTUCCIO (PRO JUVENTUTE)11/2-4 anni, ma e gio 9.30-11.15 (calendario scolastico)Elena Coduri, Maggia (091/753 30 09)

LUDOTECA (PRO JUVENTUTE)me 14.00-16.00 (calendario scolastico)Rita Omini, Maggia (091/753 19 62)

3+ (PRO JUVENTUTE)2 ore settimanali per bambini di 3 anni Renata Ferrari, Lodano (091/753 17 42)

ASSEMBLEA DEI GENITORI DELL‘ISTITUTO SCOLASTICO BASSA VALLEMAGGIAPresidente: Luisa d‘Antico, Maggia

Concorso:indovina dov’è?

Indovina in quale delle 7 frazioni è stata

scattata questa fotografia.

In palio interessanti premi a scelta.

Inviate le vostre risposte ai seguenti indirizzi:

Comune di Maggia

Concorso Atupertu

6673 maggia

[email protected]

Filastrocca dei sette fratelli

C‘erano allora sette borgatecon sette chiese ei lor sette santi;

da un solo fiume tutte bagnate,misere un tempo poi benestanti.

Ma il mondo ricco è anche esigente:Si fanno scuole, strade e fontane;

crescon le imposte in faccia alla gente,le vacche grasse sono lontane.

Se il detto è vero che dall‘unionenasce la forza per continuare,

giunge l‘idea della fusionee, detto fatto, si va a votare.

Molti sostengono l‘aggregazione,tutto va bene, l‘idea è saggia.Esce dall‘urna la decisione:

un sol Comune, di nome Maggia.

Or la famiglia è più numerosa:ci sono sette bei fratellini;

ma,“genitori“, fate una cosa:non vi scordate dei più piccini!

Fabio 2004

Maggia e Valli