20
Anno XXVII (XLIIII) - N°12 - DICEMBRE 2012 - Via S. Lucia Filippini n° 25 Tel. 0761.826050 - Montefiascone (VI) • "Poste Italiane SpA • Sped. in A.P. - Art. 1 Comma 2 D.L. 353 del 24/12/2003 - DCB Centro Viterbo" «La Voce» - Mensile di Montefiascone - Direttore Agostino Bailarotto e-mail: [email protected] - Responsabile Angelo Gargiuli Direzione, redazione: 01027 Montefiascone, Via S.L. Filippini, 25 • Tel. 0761.826050 - Autorizz. Tribunale di Viterbo n° 272 del 4-12-1982 Tipo-Lito «Silvio Pellico» di Marroni e C. s.n.c. - Via Paternocchio, 35 - Montefiascone - Tel. e Fax: 0761.826297 - e-mail: [email protected] 12 novembre - Presso la casa famiglia della Comunità S. Egidio Il Papa: è Cari fratelli e care sorelle, Vengo tra di voi come Vescovo di Roma, ma anche come anziano in visita ai suoi coetanei. Superfluo dire che conosco bene le difficoltà, i pro- blemi e i limiti di questa età, e so che queste difficoltà, per molti, sono aggravate dalla crisi econo- mica. Talvolta, a una certa età, capita di volgersi al passato, rim- piangendo quando si era giovani, si godeva di energie fresche, si facevano progetti per il futuro. Così lo sguardo, a volte, si vela di tristezza, considerando questa fase della vita come il tempo del tramonto. Questa mattina, rivol- gendomi idealmente a tutti gli anziani, pur nella consapevolez- za delle difficoltà che la nostra età comporta, vorrei dirvi con profonda convinzione: è bello essere anzianil In ogni età biso- gna saper scoprire la presenza e la benedizione del Signore e le ricchezze che essa contiene. Non bisogna mai farsi imprigionare dalla tristezza! Abbiamo ricevuto il dono di una vita lunga. Vivere è bello anche alla nostra età, nonostante qualche "acciacco" e qualche limitazione. Nel nostro volto ci sia sempre la gioia di sentirci amati da Dio, e non la tristezza. Nella Bibbia, la longevità è considerata una benedizione di Dio; oggi questa benedizione si è dif- fusa e deve essere vista come un dono da apprezzare e valorizzare. Eppure spesso la società, domi- nata dalla logica dell'efficienza e del profitto, non lo accoglie come tale; anzi, spesso lo respinge, con- siderando gli anziani come non produttivi, inutili. Tante volte si sente la sofferenza di chi è emargina- to, vive lontano dalla propria casa o è nella solitudine. Penso che si dovrebbe operare con maggiore impegno, iniziando dalle famiglie e dalle istituzioni pubbliche, per fare in modo che gli anziani pos- sano rimanere nelle proprie case. La sapienza di vita di cui siamo portatori è una grande ricchez- za. La qualità di una società, vorrei dire di una civiltà, si giudica anche da come gli anziani sono trat- tati e dal posto loro riservato nel vivere comune. Chi fa spazio agli anziani fa spazio alla vita! Chi accoglie gli anziani accoglie la vita! La Comunità di Sant'Egidio, fin dal suo inizio, ha sorretto il cammino di tanti anziani aiutandoli a restare nei loro ambienti di vita, aprendo varie case-famiglia a Roma e nel mondo. Mediante la soli- darietà tra giovani e anziani, ha aiutato a far comprendere come la Chiesa sia effettivamente famiglia di tutte le generazioni in cui ognuno deve sentirsi "a casa" e dove non regna la logica del profitto e del- l'avere, ma quella della gratuità e dell'amore. Quando la vita diventa fragile, negli anni della vecchia- ia, non perde mai il suo valore e la sua dignità: ognuno di noi, in qualunque tappa dell'esistenza, è voluto, amato da Dio, ognuno è importante e necessario (cfr. Omelia per l'inizio del Ministero petrino, 24 aprile 2005). L'odierna visita si colloca nell'anno europero dell'invecchiamento attivo e della solidarietà tra generazioni. E proprio in questo contesto desidero ribadire che gli anziani sono un valore per la società, soprattutto per i giovani. Non ci può essere vera crescita umana ed educazione senza un contatto fecondo con gli anziani, perché la loro stessa esistenza è come un libro aperto nel quale le giovani generazioni possono trovare preziose indicazioni per il cammino della vita. Cari amici, alla nostra età facciamo spesso l'esperienza del bisogno dell'aiuto degli altri; e questo avviene anche per il Papa. Nel Vangelo leggiamo che Gesù disse all'apostolo Pietro: "Quando eri più giovane ti cingevi la veste da solo, e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio ten- derai le mani, e un altro ti cingerà la veste e ti porterà dove tu non vuoi" (Gv 21,18). Il Signore si rife- riva al mondo in cui l'Apostolo avrebbe testimoniato la sua fede fino al martirio, ma questa frase ci continua a pag. 2 AUGURI!! Buon Natale Buon Anno 2013 Gli anni passano velocemente! Abbiamo termi- nato il 44° anno de "La Voce" e speriamo che i tanti che lo ricevono ci diano la possibilità non solo di iniziare ma anche di completare il suo 45° anno. Questo nostro giornale è uscito fin'ora tutti i mesi, compreso l'agosto estivo. Per ora ci limitiamo a porgere il nostro cordiale augurio non solo alle Autorità civili regionali, pro- vinciali e cittadine, ma anche e soprattutto alle Autorità religiose, l'attuale Vescovo Lino, i vescovi emeriti D. Dante Bernini e Lorenzo Chiarinelli che vive a Rieti, il vicario generale D. Luigi Fabbri, il nuovo Decano Parroco di S. Margherita D. Luciano Trapè e il viceparroco D. Marco Del Canuto, come a tutti i confratelli dioce- sani, alle Suore Maestre Pie, Suore del Divino Amore, Madri Benedettine, come ai sacerdoti e suore che operano a Villa S. Margherita. Soprattutto auguri a tutta la popolazione falisca residente e fuori città, con la quale formiamo una vera famiglia civile e cristiana. Da parte dell'Amministrazione civica Il Sindaco Luciano Cimarello e l'intera Amministrazione augurano a tutti i cittadini di Montefiascone un felice Natale ed un sereno 2013. Un augurio comune carico di affetto, di prosperità e di pace.

AUGURI!! Il Papa: è Buon Natales570cec3a0113da4a.jimcontent.com/download/version/1413357372/module... · La preghier degla i anziani può proteggere il mondo, aiutandolo forse in

Embed Size (px)

Citation preview

Anno XXVII (XLIIII) - N°12 - DICEMBRE 2012 - Via S. Lucia Filippini n° 25 • Tel. 0761.826050 - Montefiascone (VI) • "Poste Italiane SpA • Sped. in A.P. - Art. 1 Comma 2 D.L. 353 del 24/12/2003 - DCB Centro Viterbo"

«La Voce» - Mensile di Montefiascone - Direttore Agostino Bailarotto e-mail: [email protected] - Responsabile Angelo Gargiuli Direzione, redazione: 01027 Montefiascone, Via S.L. Filippini, 25 • Tel. 0761.826050 - Autorizz. Tribunale di Viterbo n° 272 del 4-12-1982

Tipo-Lito «Silvio Pellico» di Marroni e C. s.n.c. - Via Paternocchio, 35 - Montefiascone - Tel. e Fax: 0761.826297 - e-mail: [email protected]

12 novembre - Presso la casa famiglia della Comunità S. Egidio

Il Papa: è Cari fratelli e care sorelle, Vengo tra di voi come

Vescovo di Roma, ma anche come anziano in visita ai suoi coetanei. Superfluo dire che conosco bene le difficoltà, i pro-blemi e i limiti di questa età, e so che queste difficoltà, per molti, sono aggravate dalla crisi econo-mica. Talvolta, a una certa età, capita di volgersi al passato, rim-piangendo quando si era giovani, si godeva di energie fresche, si facevano progetti per il futuro. Così lo sguardo, a volte, si vela di tristezza, considerando questa fase della vita come il tempo del tramonto. Questa mattina, rivol-gendomi idealmente a tutti gli anziani, pur nella consapevolez-za delle difficoltà che la nostra età comporta, vorrei dirvi con profonda convinzione: è bello essere anzianil In ogni età biso-gna saper scoprire la presenza e la benedizione del Signore e le ricchezze che essa contiene. Non bisogna mai farsi imprigionare dalla tristezza! Abbiamo ricevuto il dono di una vita lunga. Vivere è bello anche alla nostra età, nonostante qualche "acciacco" e qualche limitazione.

Nel nostro volto ci sia sempre la gioia di sentirci amati da Dio, e non la tristezza. Nella Bibbia, la longevità è considerata una benedizione di Dio; oggi questa benedizione si è dif-

fusa e deve essere vista come un dono da apprezzare e valorizzare. Eppure spesso la società, domi-nata dalla logica dell'efficienza e del profitto, non lo accoglie come tale; anzi, spesso lo respinge, con-siderando gli anziani come non produttivi, inutili. Tante volte si sente la sofferenza di chi è emargina-to, vive lontano dalla propria casa o è nella solitudine. Penso che si dovrebbe operare con maggiore impegno, iniziando dalle famiglie e dalle istituzioni pubbliche, per fare in modo che gli anziani pos-sano rimanere nelle proprie case. La sapienza di vita di cui siamo portatori è una grande ricchez-za. La qualità di una società, vorrei dire di una civiltà, si giudica anche da come gli anziani sono trat-tati e dal posto loro riservato nel vivere comune. Chi fa spazio agli anziani fa spazio alla vita! Chi accoglie gli anziani accoglie la vita!

La Comunità di Sant'Egidio, fin dal suo inizio, ha sorretto il cammino di tanti anziani aiutandoli a restare nei loro ambienti di vita, aprendo varie case-famiglia a Roma e nel mondo. Mediante la soli-darietà tra giovani e anziani, ha aiutato a far comprendere come la Chiesa sia effettivamente famiglia di tutte le generazioni in cui ognuno deve sentirsi "a casa" e dove non regna la logica del profitto e del-l'avere, ma quella della gratuità e dell'amore. Quando la vita diventa fragile, negli anni della vecchia-ia, non perde mai il suo valore e la sua dignità: ognuno di noi, in qualunque tappa dell'esistenza, è voluto, amato da Dio, ognuno è importante e necessario (cfr. Omelia per l'inizio del Ministero petrino, 24 aprile 2005).

L'odierna visita si colloca nell'anno europero dell'invecchiamento attivo e della solidarietà tra generazioni. E proprio in questo contesto desidero ribadire che gli anziani sono un valore per la società, soprattutto per i giovani. Non ci può essere vera crescita umana ed educazione senza un contatto fecondo con gli anziani, perché la loro stessa esistenza è come un libro aperto nel quale le giovani generazioni possono trovare preziose indicazioni per il cammino della vita.

Cari amici, alla nostra età facciamo spesso l'esperienza del bisogno dell'aiuto degli altri; e questo avviene anche per il Papa. Nel Vangelo leggiamo che Gesù disse all'apostolo Pietro: "Quando eri più giovane ti cingevi la veste da solo, e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio ten-derai le mani, e un altro ti cingerà la veste e ti porterà dove tu non vuoi" (Gv 21,18). Il Signore si rife-riva al mondo in cui l'Apostolo avrebbe testimoniato la sua fede fino al martirio, ma questa frase ci

continua a pag. 2

AUGURI!! Buon Natale

Buon Anno 2013 Gli anni passano velocemente! Abbiamo termi-

nato il 44° anno de "La Voce" e speriamo che i tanti che lo ricevono ci diano la possibilità non solo di iniziare ma anche di completare il suo 45° anno. Questo nostro giornale è uscito fin'ora tutti i mesi, compreso l'agosto estivo.

Per ora ci limitiamo a porgere il nostro cordiale augurio non solo alle Autorità civili regionali, pro-vinciali e cittadine, ma anche e soprattutto alle Autorità religiose, l'attuale Vescovo Lino, i vescovi emeriti D. Dante Bernini e Lorenzo Chiarinelli che vive a Rieti, il vicario generale D. Luigi Fabbri, il nuovo Decano Parroco di S. Margherita D. Luciano Trapè e il viceparroco D. Marco Del Canuto, come a tutti i confratelli dioce-sani, alle Suore Maestre Pie, Suore del Divino Amore, Madri Benedettine, come ai sacerdoti e suore che operano a Villa S. Margherita.

Soprattutto auguri a tutta la popolazione falisca residente e fuori città, con la quale formiamo una vera famiglia civile e cristiana.

Da parte dell'Amministrazione

civica

Il Sindaco Luciano Cimarello e l'intera Amministrazione augurano a tutti i cittadini di Montefiascone un felice Natale ed un sereno 2013. Un augurio comune carico di affetto, di prosperità e di pace.

pag. 20 LA VOCE - n° 12 - Dicembre 2012

50° della DEDICAZIONE della CRIPTA in onore di S. LUCIA FILIPPINI

All'inizio della S. Messa ha preso la parola la Superiora delle Maestre Pie, facendo un po'la storia del Santuario (cripta di S. Lucia) e ricordando il Vescovo Boccadoro, al quale si deve la sistemazione definitiva dello stesso san-tuario. Merita, tale relazione, d'essere pubblicata e speriamo di poterlo fare in un prossimo numero de "La Voce".

segue da pag. 1

fa riflettere sul fatto che il bisogno di aiuto è una condizione dell'anziano. Vorrei invitarvi a vedere anche in questo un dono del Signore, perchè è una grazia essere sostenuti e accompagnati, sentire l'affetto degli altri! Questo è importante in ogni fase della vita: nessuno può vivere solo e senza aiuto; l'essere umano è relazionale. E in questa casa vedo, con piacere che, quanti aiutano e quanti sono aiutati formano un'unica famiglia che ha come linfa vitale l'amore.

Cari fratelli e sorelle anziani, tal-volta le giornate sembrano lunghe e vuote, con difficoltà, pochi impegni e incontri; non scoraggiatevi mai; voi siete una ricchezza per la società, anche nella sofferenza e nella malat-tia. E questa fase della vita è un dono anche per approfondire il rap-porto con Dio. L'esempio del Beato Papa Giovanni Paolo II è stato ed è tuttora illuminante per tutti. Non dimenticate che tra le risorse pre-ziose che avete c'è quella essen-ziale della preghiera: diventate intercessori presso Dio, pregando con fede e con costanza. Pregate per la Chiesa, anche per me, per i bisogni del mondo, per i poveri, per-chè nel mondo non ci sia più violen-za. La preghiera degli anziani può proteggere il mondo, aiutandolo forse in modo più incisivo che l'affannarsi di tanti. Vorrei affidare oggi alla vostra preghiera il bene della Chiesa e la pace nel mondo. Il Papa vi ama e conta su tutti voi! Sentitevi amati da Dio e sappiate portare in questa nostra società, spesso così individualista ed effi-cientista, un raggio dell'amore di Dio. E Dio sarà sempre con voi e con quanti vi sostengono con il loro affet-to e con il loro aiuto.

Vi affido tutti alla materna inter-cessione della Vergine Maria, che accompagna sempre il nostro cam-mino con il suo amore materno, e volentieri imparto a ciascuno la mia Benedizione. Grazie a tutti voi!

Scomparsa di P. Enzo Corba P. Enzo Corba nasce il 5 marzo

1931 a Montefiascone (Viterbo). Ordinato prete del PIME nel 1956, dopo due anni al seminario minore di Treviso parte per gli Stati Uniti e otto mesi dopo (ottobre 1958) arriva alla sua missione: Dinajpur, Pakistan Orientale. Ha la sua prima esperienza a Ruhea, con P. Luigi Alvigini e Fratel Massimo Teruzzi. Dal 1960 aiuta p. Luigi Pinos a Bonpara e dal 1962 al 1965 p. Giuseppe Cavagna a Beneedwar fra i Santal.

Durante le prime vacanze fre-quenta vari corsi all'Università Gregoriana, e viene eletto superiore della comunità regionale del Bangladesh. Ritornato, si stabilisce a Suihari (Dinajpur) come parroco e come direttore della nuova Novara Technical School, con p. Faustino Cescato e Fratel Mario Fardin. Con il suo lavoro, entram-be (parrocchia e scuola) crescono non poco; nella parrocchia si inserisce p. Luigi Carrea, e la scuola passa sotto la responsabilità dei Fratelli del PIME: Mario Fardin, Ettore Caserini ed Enrico Bertazzoli.

Durante il suo secondo mandato come superiore scoppia la guerra di indi-pendenza da cui, alla fine del 1971, nasce il Bangladesh, P. Corba rinuncia a par-tecipare al Capitolo di Aggiornamento del PIME (1971) per rimanere con la sua gente e con la sua comunità, provate da 10 mesi di grandi sofferenze e stragi. Dopo la guerra, il PIME destina al Bangladesh un buon numero di giovani missio-

nari, e tutti s'impegnano a fondo nell'alleviare la terribile miseria diffusa ovunque. P. Corba si appassiona ai temi e al rinnovamento postconciliare, e gestisce con grande umanità le inevitabili tensioni fra il vecchio e il nuovo. Rieletto per una terza volta nel 1972, rinuncia, e accetta una proposta del vescovo di Chittagong, mons. Joaquin, che vuole proporre un modello di presenza della chie-sa e del prete più vicino alla gente e più aperto al pluralismo religioso del Paese. Per 17 anni p. Enzo Corba vive a Rajarapur, un remoto villaggio del sud, senza costruire strutture, vivendo a livello della gente, riuscendo a far collaborare musul-mani, hindu e cristiani per migliorare le loro condizioni di vita non solo economi-ca, ma sociale e morale, per superare la chiusura reciproca. Durante questo periodo viene per la terza volta eletto superiore regionale, e accetta, ma restan-do come base nel suo villaggio.

Nel 1991 p. Enzo viene mandato dalla Direzione Generale nelle Filippine dove, insieme a p. Sebastiano D'Ambra e con l'aiuto di p. Salvatore Carzedda (ucciso nel 1992) fonda l'Euntes Asian Centre, imprimendovi il suo stile di grande semplicità e comunione tra i partecipanti ai corsi e con la gente. Al ritorno in Bangladesh (1997) il nuovo Vescovo di Dinajpur lo invita a ritornare in quella dio-cesi dove, con lo stesso stile, fonda a Singra un Centro di formazione per cate-chisti di villaggio e laici in genere, che dirige fino alla morte. Era un uomo profon-damente appassionato per la missione nei suoi vari aspetti: pastorali, di dialogo, di coinvolgimento con i poveri, e soprattutto di prima evangelizzazione. Aveva sulla Chiesa e sul PIME accenti critici, ma sempre molto costruttivi e senza mai chiamarsi fuori, ma restando pienamente solidale e coinvolto. Era un leader nato, ricco di esperienza e umanità, ricercato anche come consigliere spirituale e di vita. Per tutta la vita ha pregato e diffuso la passione per il Vangelo e la medita-zione del testo, che lui aiutava ad amare e a far entrare nella vita quotidiana.

Ricoverato nel pomeriggio del martedì per difficoltà respiratorie, è morto nell'ospedale diocesano St. Vincent di Dunajpur alle ore 1.20 del mat-tino di mercoledì 28 novembre 2012.1 funerali si svolgono in cattedrale il 29 novembre alle 10,30; la salma verrà tumulata accanto alla chiesa di Singra.

P. FRANCO CAGNASSO - Superiore Regionale PIME - Bangladesh

Tanta gente ha partecipato alla Messa celebrata dal nostro Vescovo Mons. Lino Fumagalli domenica 18 novembre alle ore 16,30: "Sono venuto perchè 50 anni fa io c'ero, pur giovanis-simo ho cantato Haec est Jerusalem, ecco la Gerusalemme celeste, Chiesa di Dio, tempio di preghiera, esulta, popolo del Signore, canta di gioia, Gerusalemme!...; io c'ero, sacerdote novello...; io ero lì con la mia mamma, a guardare meravigliato...; io ero nel gruppo dei bambini con le Maestre Pie...".

Momenti di vita che hanno segnato il cuore di persone che oggi sono nella piena maturità e che, pur non volendo fare la figura di nostalgici del tempo passato, si sentono debitrici, per quanto riguarda la loro formazione, anche di quanto assaporato in quelle giornate di autunno del 1962, nelle quali sfolgorava per la prima volta la bellezza del tempio del Bramante, dedicato alla santità di Lucia Filippini, nello sfondo della novità di un Concilio che si affacciava nelle case tramite la televisione e giungeva nel nostro territorio attraverso la persona di Vescovi e . Cardinali provenienti da varie parti del mondo.

Presenti anche giovani famiglie, ragazzi e bam-bini, anche loro accompagnati per mano dai loro cari; a loro volta, in seguito, ricorderanno di essere stati presenti al 50° della dedicazione, in una cripta festante per la musica sacra, per la presenza di sacerdoti e laici, di religiosi e e religiose, di persone nella gioia perchè unite dall'amore fraterno e dal-l'amore di Dio. Ricorderanno la parola del Vescovo, amabile e profonda, non solo nel celebrare un pur importante anniversario, quanto piuttosto nell'esorta-re a un cammino di fede, di impegno, di speranza, di preghiera intensa e costante, per ottenere l'avvento del regno di Dio - che prima di tutto è dono di Dio -anche attraverso l'opera di nuovi, giovani, consacra- ' ti, come Lucia, come il Barbarigo, per il risveglio della fede nella nostra Chiesa diocesana, a beneficio della Chiesa universale e dell'intera famiglia umana.

Anche ci ha partecipato agli appuntamenti di preghiera di mercoledì 14 novembre con i religiosi e le religiose e di saba-to 17 con il pellegrinaggio di Mestre Pie Filippini provenienti da Roma per la chiusura del capitolo Provinciale, ha provato tanta gioia, scaturita dall'ascolto: il ricordo quasi appassionato, da parte di Mons. Aldo Bellocchio, per l'esperienza persona-le vissuta, delle iniziative pastorali del Vescovo Mons. Luigi Boccadoro e dei frutti di apostolato fecondo dell'Istituto delle Maestre Pie nel campo della catechesi; l'omelia, alla S. Messa, di Mons. Fabio Fabene, anch'egli sulla scia dei ricordi, espressamente posti all'attenzione di tutti come stimolo positivo, che il passato può e deve trasmettere a noi, responsabili dell'oggi. Un bel mese di novembre da non dimenticare, pur in comunione con chi, in questo stesso tempo, è stato provato da malattie, da morti, da tragedie.

Suor Emanuela

È il momento solenne della consacrazione

LA VOCE - n° 12 - Dicembre 2012 pag. 19

VECCHIE FOTO

Contadini in piazza Vittorio Emanuele in un giorno di festa dei primi anni del V00

L E CARCERI DI MONTEFIASCONE di GIANCARLO BRECCOLA

Scarse notizie si rintracciano nelle delibere comunali su quei determinanti dieci anni successivi all'Unità quando, finalmente, si riuscì a costruire, a ridosso delle mura della rocca, la ormai inderogabile struttura carceraria.1

27 luglio 1872 - Per la costruzione del Cemeterio e per le Carceri, i Signori coadunati hanno deliberato do occuparsi dell'una e dell'altra cosa essen-dosi stabilito di trattare con Monsignor Vescovo per la cessione del locale delle Carceri Vescovili ed altri locali occorrenti per l'abitazione del Custode trovando questo per ora l'unico mezzo più spedito in oggetto. 13 agosto 1872 - Autorizzazione di spesa per cambiare, e migliorare il locale delle Carceri.

Alle spese della costruzione collaborarono in varia misura i comuni che, come abbiamo visto, facevano parte del mandamento di Montefiascone, e cioè Capodimonte, Marta e Bolsena. Nel 1881 - come risulta dalla data incisa su una pietra attualmente murata sottosopra nella parete posteriore dell'edificio - le car-ceri mandamentali iniziarono a funzionare; e iniziarono, allo stesso tempo, i grandi e piccoli problemi di gestione. Ad esempio quello relativo al trasporto dei condannati.

Appalto Trasporti Carcerati per l'anno 1884 [...] fin dal 1882 il servizio di trasporto carcerati fu addossato ai Comuni. In quell'occasione questo Municipio per mancanza di termini utili stipulò un contratto a trattativa pri-vata con Giuseppe Crozza, ed ottenne ribassi forti in confronto della Tariffa stabilita dai capitoli generali / vetture ad un cavallo sola andata / vetture ad un cavallo col ritorno della scorta / vetture a due cavalli sola andata / vetture a due cavalli col ritorno della scorta / carro di trasporti corpi di reato. Di fronte a tali ribassi il Sig. Presidente reputa sia conveniente di proseguire con le stesse condizioni confermandole mediante contratto pri-vato, una volta che le prattiche hanno potuto indurre l'attuale appaltatore ad accettarle nuovamente, e l'arma dei Reali Carabinieri si sia dichiarata soddisfatta del servizio. Altrimenti operando è a supporsi che le condizio-ni dell'appalto peggiorino a carico del Comune.2

0 quelli riguardanti il personale; in questo caso le recriminazioni del custode Giosuè Grassi, già subentrato al dimissionario Filippo Zerbini, che si lamentava per lo stipendio talmente scarso che lo costringeva a indebitarsi.

1884 - Giosuè Grassi Custode Carcerario di questo Mandamento col dovuto rispetto espone alle SS. LL. Ill.me che durante il servizio prestato per il lasso di anni 14, non ha mai ottenuto una elargizione annuale nella ricorrenza del S. Natale, conforme l'ottennero altri stipendiati Comunali, nè tampoco oserebbe oggi implorarla, se le di lui critiche circostanze lo vie-tassero. Però le SS. LL. Ill.me, ben conoscono che lo stipendio assegna-togli è ben limitato, e più limitato si fece all'occasione delle avvenutegli disgrazie, tantoché si è trovato astretto non solo alle necessarie privazio-ni della vita, ma sibbene a ricorrere a qualche prestito. In conseguenza di quanto ha esposto fa umilmente istanza per ottenere nella citata ricorren-za una qualche gratificazione per supplire alla di lui necessità.3

Purtroppo la situazione del custode doveva ancora peggiorare. L'anno dopo, alle precedenti "avvenutegli disgrazief, si aggiunse l'evasione di un detenuto e il povero Giosuè fu destituito dall'incarico.

anche che possa esser rimessa la difficoltà dell'età del Prescelto.4

Fortunatamente, una volta appurata la sua diligenza e l'estraneità all'evasione, il primo novembre 1885 venne "riassun-to in servizio il custode carcerario Giosuè Grassi con nota delle Sotto Prefettura n. 2730'? A questo punto merita ricordare anche un'altra evasione avvenuta nel 1878, quindi, presumibilmente, dalle ancora operanti prigioni vescovili di via XXIV Maggio. Si tratta della rocambolesca fuga dell'adora ben noto brigante Canale - all'anagrafe Ignazio Pasquarelli - nato a Marta il 24 gennaio 1850 da Filippo e da Marta Lucia Sassara.6

Accusato di aver preso parte ad una grassazione commessa sulla via di Valentano a danno di due individui che andavano ad acqui-star bestie vaccine, agli inizi del 1878 [Canale] venne nuovamente rinchiuso nel carcere di Montefiascone; ma non vi restò per molto. Il 12 marzo quel povero diavolo del guardiano carcerario, mal-concio e ancora dolorante per le botte, riferì piagnucolando al pretore che la mattina stessa il detenuto Pasquarelli "essendosi portato al cesso, nello scendere da quello saltando gli si è sfondato il pavimento, e i detenuti (con Canale erano certi Luigi Fioroni e Agostino Menghini) hanno potuto accor-gersi che sotto a quel punto sfondato esisteva un cunicolo antico". Aggiunse che i tre vi si erano introdotti, avevano felicemente superato con un foro nel muro l'immondezzaio dov'erano finiti e che, "mediante un dito ovvero un manico di cucchiaio di legno", erano riusciti a forzare la serra-tura del cancello che sbarrava il corridoio del reclusorio. S'erano quindi appostati dietro il portone d'ingresso in attesa che, come solitamente alle 8 di mattina, il guardiano e sua moglie fossero venuti a distribuire il pane. Ne era seguita una colluttazione concitata con graffi e 120 pugni ai due coniugi, durante la quale Pasquarelli e Fioroni erano riusciti a prendere il largo e solo il terzo era stato trattenuto. Il Fioroni, un losco individuo di Capodimonte che aveva avuto a che fare con il brigante Giovanni Sassara pure di Marta, e che per tale motivo nel 1876 era stato gravemente ferito dal padre dei Sassara stesso, si costituì due giorni dopo ai carabinieri di Montefiascone; il che lascia supporre che all'evasione ci fosse stato tra-scinato dal Pasquarelli, il quale, invece, per parte sua "seguì come tant'al-tri la via errante della campagna" raccogliendo per strada il suo compae-sano Pietro Del Monte, che fu l'unico suo compagno di quella breve sta-gione.

(16-segue)

ANTONIO MATTE!

B R I G A N T A G G I O

§ © M M E M § € S

STORIA DI DOPPIETTE SENZA LEGGENDA

Copertina del libro di Antonio Mattei dal quale è stata tratta la storia

dell'evasione del brigante Canale

29 luglio 1885 - In seguito all'evasione di un detenuto, dichiaravasi la sospensione del Custode di queste Carceri Mandamentali Grassi Giosuè. Ed ordinavasi la sostituzione immediata. Eseguito un tal ordine col porre alla custodia delle Carceri l'antico Custode Grassi Francesco [...] la Giunta propone a Custode provvisorio di queste Carceri Mandamentali il Signor Francesco Grassi, il quale accettandone le funzioni dichiarò di mantener-si nell'adempimento di esse fino a che si conosca l'esito delle inchieste a carico del sospeso Grassi Giosuè. Ed in vista di ciò l'Adunanza propone

1 ASCM, Congregazioni Giunta, 1864 - 1876 2 ASCM, Deliberazioni della Giunta, 1876 - 1884 3 ASCM, Deliberazioni della Giunta, 1884 - 1889 4 ASCM, Deliberazioni della Giunta, 1884 - 1889, delibera nr. 507 5 ASCM, Deliberazioni della Giunta, 1884 - 1889, delibera nr. 521 6 MATTEI, ANTONIO, Brigantaggio sommerso, Roma 1981, pp. 118-119

pag. 20 LA VOCE - n° 12 - Dicembre 2012

Le domande di un ateo di Paolo Pezzato

Vivere sempre con il dubbio. Certo, è pesante perché non ci lascia per tutta la vita anche se vogliamo fare i razionali e i pragmatici. Già è difficile credere a quello che si vede e si tocca, figuriamoci credere e cercare di far credere agli altri ciò di cui non si ha la minima certezza (per lo meno nel senso terreno del termine). Forse l'essere umano ha una predisposizione naturale a credere in una Divinità amorevole che gli venga incontro nelle situazioni difficili dell'esistenza e lo accolga poi, dopo la vita, nell'eternità, premiandolo per il modo in cui ha vissuto. Eppure, perché talvolta ci accorgiamo che c'è gente che ha una fede tale da lasciarci ammutoliti? A che cosa è dovuta questa granitica con-vinzione? È facile dire ad un ateo di credere in un Dio paterno o in una trascendente vita eterna; forse serve solo ad esorcizzare la morte per affrontarla meglio; ma è altrettanto facile dire ad uno che ha la fede che se ha prova dell'esistenza di Dio la fornisca. Così, l'eterna disputa non finisce più. Nessuno vince e nessuno perde e così si va avanti all'infi-nito, come sempre è stato.

Ma questo vivere nel dubbio perenne, in realtà, non equivale a non farsi mai una ragione che qualcosa di trascendente esiste?

Ciò che è chiaro non ammette dubbio. Ma allora l'amore che è il più importante sentimento che regola il mondo e le sue creature e che è anche alla base del continuo rinnovamento del genere umano, non è forse il sentimento comune che lega tutti, credenti e non credenti? Non si innamora forse l'ateo? Non ama anch'egli i propri figli e i propri geni-tori? Non odia anch'egli la violenza? Non prova pure lui pietà dinanzi all'altrui sofferenza, alla malattia, alle guerre, ai soprusi, alle discrimi-nazioni? E questa legge morale innata nella coscienza umana e comu-ne a tutti non è prova di qualcosa? Rita Levi Montalcini disse: " lo non ho avuto il dono della fede ma ho studiato, ricercato e lavorato tutta la vita per cercare di trovare delle soluzioni per poter contribuire ad alle-viare un po' di sofferenza agli altri'. Non è questo forse lo stesso amore per il prossimo tanto raccomandato dal Padreterno? Quindi l'amore è un dono innato e non un comando.

Quel sentimento universale che fa amare tra loro due atei è lo stesso sentimento che lega genitori e figli, medico e paziente, madre e figli, nonni e nipoti, padrone e proprio cane o gatto, gli animali fra loro e cosi via. Qual'è quel delinquente che non ha mai provato questi sentimenti? Da questo "Ama il prossimo tuo" non ci si può esimere. Amore per Dio e amore per il prossimo non sono separabili. L'amore è della stessa natura. La forza di questo senti-mento è tale che spesso il padre e la madre amano i figli anche se a

volte questi non lo meri-tano e ciò prescinde dal fatto se si è o non si è atei o credenti. È raro che questo non avven-ga. E il pentimento non è forse il rovescio della medaglia per non aver amato o rispettato gli altri? Giovanni Paolo II, nella piana dei templi di Agrigento, pronunciò la storica frase: "Lo dico agli uomini della mafia... Pentitevi! Un giorno verrà il giudizio di Dior. Quanti sono rima-sti esterrefatti da questa esclamazione del Papa! Quanti si sono senti-ti "gelare" di fronte a queste parole. Quanto detto, già potrebbe fornire un buon motivo se non altro per rendere più leggero il dubbio esisten-ziale.

La legge base del Cristianesimo "Ama il prossimo tuo" è la chiave del mistero della fede. Su tutti si ricordi la gigantesca figura di Madre Teresa di Calcutta che, sebbene afflitta da dubbi, come ultima-mente ci è stato svelato, è diventata la Santa indiscussa del Ventesimo Secolo per aver amato incondizionatamente "gli ultimi" fino alla morte. Tutto il ciclo vitale, dall'embrione di pochi millimetri fino al vec-chio ultracentenario, si nota che è alimentato da questo sentimen-to. Un cammino che inizia come figli, che continua come genitori, che si conclude come nonni o bisnonni, se si osserva bene, si configura come un vero e proprio crescendo d'amore. Il bambino impara a parlare perché i genitori gli parlano; allo stesso modo, con il tempo, anche parecchi di noi imparano a parlare con Dio e trasforma-no l'amore, che come il dubbio ossessiona l'uomo, in fede. E come la fede, l'amore non si estirpa con tanta facilità dal cuore dell'uomo.

La storia triste del secondo conflitto mondiale ci ha insegnato che neppure i tremendi crimini verso l'umanità compiuti dai regimi nazista e stalinista sono riusciti a togliere questo sentimento dall'animo umano. L'amore non a caso è ritenuto il motore dell'Universo, definito proprio da Benedetto XVI "...un atto d'amore del Creatore", e riporta alla mente le parole di Dante Alighieri nella Divina Commedia in cui, nell'ultimo verso del Paradiso, dopo la fugace visione di Dio, lo definisce come l'Amore "che move il sole e l'altre stelle".

Pippi

LA VOCE A RISCHIO CHIUSURA Appello ai lettori

Il nostro direttore mi ha incaricato di lanciare l'allarme: dopo quarantaquattro anni la grande famiglia de "La Voce", il vostro e nostro giornale, rischia di chiudere ( battenti.

La domanda che ci siamo posti è se ha ancora senso pubblicare un periodico come "La Voce", che in un periodo di crisi eco-nomica, si regge con molta difficoltà sulla collaborazione volontaria e sulle libere offerte dei suoi lettori. Abbiamo provato ad argo-mentare una risposta che speriamo vi trovi concordi.

La stampa nazionale (anche quella di matrice religiosa) non può che essere approssimativa e generica sui temi di vita delle piccole località dove, in un quadro complessivo sempre più globalizzato, si giocano i destini di tutti noi che abbiamo necessità di relazioni interpersonali e di 'luoghi' per costruire progetti comuni.

Il nostro mensile è uno di questi 'luoghi' che può dar conto dalle esperienze compiute, che può essere strumento di iniziative sociali preziose. Senza questi 'luoghi', senza questi strumenti di orientamento locale la comunità rimane sempre più sola e abbandonata sotto l'incessante martellare di avvenimenti, di fronte ai quali si sente impotente ed inutile.

Occorre quindi, a nostro avviso, anziché arrenderci dichiarando la nostra inadeguatezza di forze, affinare lo strumento, farlo conoscere per quello che è e che può ancora meglio essere, affrontare le difficoltà economiche con un rilancio ulteriore di solida-rietà, di qualità, di proposta.

Per far questo non possiamo che appellarci ai nostri lettori che dopo 44 anni di frequentazione possiamo considera-re a ragione una grande famiglia; una famiglia alla quale ricorrere nei momenti di difficoltà.

Ci appelliamo quindi a voi e a tutte quelle realtà, civili, associative e politiche, che in questi decenni ci hanno cono-sciuto e hanno potuto apprezzare la qualità professionale del nostro lavoro perché non permettano la chiusura de "La Voce" ed esprimano concretamente il loro sostegno.

U.C.

LA VOCE - n° 12 - Dicembre 2012 pag. 19

NOTA Di AGRICOLTURA a cura di GIMBERTO

L ' A u t u n n o All'arrivo della pri-

mavera la campagna si risveglia con vigore dal lungo e freddo sonno invernale, dando nuova vita a tutto il regno vegetale stimolato dalla lumi-nosità e dal tepore del primo sole che risplende alto nel cielo dopo il buio del-l ' inverno. Fino alla fine dell 'estate in campagna è un susseguirsi di lussureggiante vegetazione e di raccolti di cereali, ortaggi e frutta. Finché con il sopraggiungere dell'autunno la campa-gna termina il suo lungo ciclo svolto nel silenzio più assoluto, ma altamente produttivo.

In autunno il regno vegetale si avvia nuovamente verso il meritato riposo e verso il lungo sonno invernale. Le chiome degli alberi, con la morte e la caduta delle foglie, donano alla nostra vista spettacolari tavolozze di colori che ornano la campagna con tinte forti e vivaci come il rosso fuoco, colore dell'amore; l'arancione, colore dell'esperienza; il giallo, colore dello splen-dore; e un grigiastro bianco-nebbia, similare al colore della pace. Le fati-che degli agricoltori nei campi per il duro e talvolta brutale lavoro senza sosta, al termine dell'estate sono compensate dai preziosi frutti autunnali in quanto i più saporiti ed i più ricchi di sostanze nutrienti, apportando in sé tutta l'energia assorbita dal sole e tutta la potenza vegetale sprigionata dalle pian-te durante il ciclo vegetativo stimolato dalla luminosa azzurra cupola del cielo durante le precedenti stagioni. I frutti autunnali sono ricchi di zuccheri, vita-mine, sali minerali, antiossidanti naturali, grassi vegetali e di preziosi poliefe-noli in quanto solo II regno vegetale ci può dare.

Rammentiamo i pregi e le virtù dei frutti autunnali. I fichi contengono potassio e calcio, ma soprattutto contengono zuccheri in abbondanza. Durante la Grande guerra 1915-1918, alla fanteria italiana venivano distribui-ti fichi secchi come viveri di conforto ed energetici. L'uva bianca e rossa sono cariche di sostanze minerali, acidi organici e soprattutto ricche di glucosio e fruttosio. L'uva rossa contiene anche il resveratrolo che è un ottimo antiossi-dante per l'organismo umano. Gli agrumi ricchi di vitamina C, sono conside-rati gli antiossidanti per eccellenza. Castagne, nocciole e noci, frutti molto energetici per il notevole contenuto di olii vegetali. La farina di castagne ha sfamato molte precedenti generazioni degli abitanti dell 'Appennino Centrale. Le olive, l'unico frutto che produce il miglior olio vegetale insaturo del mondo. Insomma, l'autunno è una stupenda stagione fruttuosa anche per le piogge che servono a reintegrare le scorte di acqua nell'arido terreno redu-ce dalla canicola estiva. I temporali che con le spettacolari scariche elettri-che dei lampi e con l'acqua scrosciante purificano l'atmosfera. L'aria non è più afosa e pesante ma si fa frizzante ed il vento poderoso che si infila tra i capelli ed investe pesantemente il nostro volto; il profumo del mosto che si sta trasformando in vino e l'avvolgente odore delle caldarroste arrostite sulla brace dei primi camini accesi.

Leggendo qui di seguito vi gusterete come l'atmosfera autunnale colpì nei Promessi Sposi la fantasia di Alessandro Manzoni: "Il cielo era tutto sere-no: di mano in mano che il sole s'alzava dietro il monte, si vedeva la sua luce, dalle sommità de' monti opposti, scendere, come piegandosi rapidamente, giù per i pendii, e nella valle. Un venticello d'autunno, staccando da' rami le foglie appassite del gelso, le portava a cadere, qualche passo distante dal-l'albero. A destra e a sinistra, nelle vigne, sui tralci ancor tesi, brillavan le foglie rosseggiami a varie tinte; e la terra lavorata di fresco, spiccava bruna e distinta ne' campi di stoppie biancastre e luccicanti dalla guazza".

Ed ancora, fatevi coinvolgere dagli onomatopeici versi della poesia San Martino che il giorno 11 novembre (San Martino) in pieno autunno ispirò il poeta Giosuè Carducci: "La nebbia a gl'irti colli/piovigginando sale, /e sotto il maestrale / urla e biancheggia il mar; / - ma per le vie del borgo / dal ribol-lir de' tini /va l'aspro odor de i vini/l'anime a rallegrar. /- Gira su' ceppi acce-si / lo spiedo scoppiettando: / sta il cacciator fischiando / sull'uscio a rimirar / - tra le rossastre nubi /stormi di uccelli neri, /com'esuii pensieri, /nel vespe-ro migrar".

L'ANGOLO DELLA RIFLESSIONE

A . p r o p o s i t o d i . . .

La morte dei partiti Le elezioni in Sicilia hanno confermato il malessere già presen-

te e ciò che ci si aspettava: il pessimo stato di salute del sistema politico-partitico della cosiddetta Seconda Repubblica.

I sintomi di questo malessere, diffuso e condiviso, sono stati evidenti, ad esempio, nell'astensione record dalle urne (53% degli aventi diritto al voto); il "sorpasso" del Movimento 5 Stelle di Grillo e la corrispondente perdita dei consensi dei 2 maggior partiti, il PDL e il PD, sebbene il segretario di quest'ultimo, Bersani, abbia parlato di una vittoria, riferendosi evidentemente solo al successo del suo candidato Rosario Crocetta, avendo perso la metà dei con-sensi ricevuti nelle precedenti elezioni regionali.

Dunque, la salute del sistema democratico è davvero cagione-vole, se si considera la necessità di una peculiare ricerca di una classe (dirigente) "nuova" almeno nei programmi, nonché il netto rifiuto di una "casta" ancora protagonista di una continua e nausea-bonda corruzione della quale giorno dopo giorno si conoscono nuovi esempi vergognosi anche se per lo più prevedibili, dal Nord lombardo al Sud presidio di mafia.

Le Primarie previste rispettivamente il 25 novembre per il PD e il 16 dicembre per il PDL ci daranno riscontro alle nostre perples-sità.

Non è da sottovalutare anche il Decreto Legge in discussione circa la non candidabilità dei condannati ad almeno 2 anni di reclu-sione. Non ci stupiamo se la "morte dei partiti" è la causa sempre più possente della diffusione della politica in rete; maestro ne è Grillo che dilaga e divampa sempre più on line, dove la sua politi-ca virtuale appannaggio di una storia del tutto autoreferenziale, è pericolosa per il futuro della democrazia.

La politica è storia di una nazione o improvvisazione del singo-lo? La politica è costruzione di valori o distruzione di idee e propo-ste? La politica è servizio ai cittadini tutti o diritto per la casta?

La politica è e va vissuta come una missione di vita con lo scopo di diffondere il più possibile il senso e il significato di bene comune.

Prof. Silvia Somigli

Luminarie in Corso Cavour Come tutti gli anni per la ricorrenza delle Festività Natalizie, i

Commercianti del Corso Cavour hanno ravvivato il centro storico con le luminarie.

Si ringraziano tutti gli abitanti del centro storico, le varie attività commerciali, il Comune di Montefiascone ed infine coloro che hanno partecipato per il contributo i due istituti bancari più sensibi-li ai cittadini, la Banca Cattolica del Gruppo Credito Valtellinese e la BCC Roma Banca di Credito Cooperativo Roma.

Le seguenti Attività Commerciali e Famiglie del Corso Cavour augurano a tutti i Cittadini di Montefiascone un Buon Natale e un Felice 2013 pieno di gioia e serenità: Panificio Mari, Fenis Abbigliamento, Gioielleria Eredi Celeste Vincenzo, Antonietta Calzature, Abbigliamento Carelli Paola e Mauro, Cailua Borse e Accessori, Boutique del Corso, Quinto Ficari Abbigliamento, Ego Service - Caffè, Ceccarelii Caccia e Pesca, Abbigliamento Graziella, Anghingò, Il Compro Oro, Telefonia Errelle, Gioielleria Milioni, Libreria del Corso, Parrucchiera Antonella, Lo Zoo di Legno, Duedimè Calzature, Gelateria del Corso di Rita, Trend Abbigliamento, Sorelle Carelli Abbigliamento, Artigianato Artistico, Batinelli Abbigliamento e Pellicceria, Keramos, Bar del Corso di Mirco e Mirella, Agenzia di Viaggi Balletti, Ristorante Borgo Antico, Supermercati Marenghi, Cartolibreria Tommy e Jerry, Dance Moda, Hotel Urbano V, Ag. Immobiiare Idea Casa, Studio Legale Aw. Danti Andrea, Geologi Fantucci & Stocchi, Studio Tecnico Geometri Pasquini e Biasio, Studio Tecnico Geometri Stefanoni e Zeppa, Studio Legale Aw. Ranucci, Marongiu e Mezzetti, Gabriele Volodivino, Regal Premiazioni e Abbigliamento Sportivo, Banca Cattolica del Gruppo Credito Valtellinese, BCC Roma - Banca di Credito Cooperativo Roma.

Le famiglie: Della Rosa Franco e Achille, Menichelli, Mauri, Magno, Braguti, Caporiccio, Guarducci, Chiovelli, De Stefano, Pieri, Amarante, Bruno, Carelli Biagio, Egidi Prof. Gustavo, Fanciulli, Gregori Maria Antonella.

pag. 20 LA VOCE - n° 12 - Dicembre 2012

Taccuino economico e tributario

a cura della Dott.ssa Paola Ciripicchio e del Dott. Luca Radicati

La Legge di Stabilità 2013, manovra finanziaria, ha determinato il suo iter in commissione Bilancio, che come previsto ha approvato il maxi-emendamento. Esaminiamo alcune delle novità che riguardano il pacchetto fiscale e che interessano la maggior parte dei contribuenti. Detrazioni: le detrazioni per figli a carico sono aumentate e passano da 800 a 950 euro, mentre per i figli di età inferiore ai tre anni aumentano da 900 a 1220 euro. Le detrazioni si calcolano sulla base dell'ammon-tare del reddito dichiarato dalla famiglia e chiaramente saranno più basse quanto maggiore è il reddito. Aumento IVA: dal prossimo mese di luglio ci sarà un aumento dell'ali-quota Iva dal 22% al 23% con conseguente aumento dei prezzi mentre resta invariata l'aliquota del 10%. Esodati: sono previsti fondi a favore di quei lavoratori che sono stati espulsi dal mercato del lavoro e non possono andare in pensione a seguito dell'innalzamento dei requisiti. Assunzioni: previste agevolazioni per i datori di lavoro che assumeran-no a tempo indeterminato dipendenti di età inferiore ai trentacinque anni e donne di qualsiasi età. Abbattimento aliquota Irap: dal 2014 aumentano per i datori di lavoro le deduzioni per lavoratore dipendente che passano da 4.600 a 7.500 euro. Per le lavoratrici e per i lavoratori di età inferiore ai trentacinque anni invece è previsto un aumento degli attuali 10.600 fino a 13.500 euro. Nel caso di assunzioni per le imprese del Mezzogiorno, le dedu-zioni saliranno a 15.000 e a 21.000 euro dai livelli attuali di 9.200 e 15.200. Le imprese individuali e i liberi professionisti senza dipendenti e con una dotazione minima di beni strumentali non saranno più chiama-ti a pagare l'irap. Riduzione del "cuneo fiscale": rappresenta la differenza tra l'onere che sostiene il datore di lavoro per fisco, previdenza e pensione e il red-dito effettivamente percepito dal lavoratore. Dal 2014 ci sarà un taglio per circa 1,4 miliardi di euro. Falsi invalidi: sono previste nuove verifiche, pari a circa mezzo milio-ne, per scovare coloro che indebitamente ricevono la pensione senza averne diritto. Imposta Municipale sugli immobili: si avvicina il termine entro il quale tutti i titolari d'immobili dovranno pagare il saldo riguardante l'anno 2012. Le rate e le scadenze nel corso del 2012 sono state le seguenti: per la sola casa di abitazione si poteva pagare in tre rate così calcola-te: la prima e la seconda rata in misura pari a un terzo dell'imposta cal-colata applicando l'aliquota di base e la detrazione da corrispondere rispettivamente entro il 18 giugno e il 17 settembre, mentre la terza entro il 17 dicembre, a saldo dell'imposta complessivamente dovuta per l'intero anno con conguaglio sulle precedenti rate; per tutti gli altri immo-bili in due rate: la prima entro il 18 giugno, in misura pari al 50% dell'im-porto ottenuto applicando le aliquote di base e la detrazione, mentre la seconda rata, entro il 17 dicembre, a saldo dell'imposta complessiva-mente dovuta per l'intero anno, con conguaglio sulla prima rata. Per il calcolo del saldo da versare entro il prossimo 17 dicembre, si dovrà tenere conto dell'aliquota effettiva che il proprio Comune ha deliberato entro lo scorso 31 ottobre. A questo punto occorre ricalcolare l'IMU dovuta per tutto l'anno e sottrarre da tale importo le somme già pagate con la rata di acconto di giugno. Dichiarazione IMU: dovrà essere presentata al comune per metterlo a conoscenza di variazioni che intervengono sugli immobili come ad esempio: l'acquisto di un'area fabbricabile, il mutamento da terreno agri-colo ad area fabbricabile, l'inizio o la cessazione del diritto all'esenzione IMU, il possesso d'immobili locati, i fabbricati inagibili o inabitabili per i quali è cessato il diritto alla riduzione dell'imponibile, i terreni agricoli posseduti e condotti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli, la riunio-ne di usufrutto non iscritta in catasto, la nascita o la cessazione dell'usu-frutto legale, l'area edificabile posseduta e condotta da un coltivatore diretto o da un soggetto imprenditore agricolo e gli immobili esenti degli enti non commerciali sono tutti casi in cui il modello va presentato. Sono invece esonerati dalla presentazione della dichiarazione in generale i fabbricati adibiti ad abitazione principale e relative pertinenze, gli acqui-sti d'immobili già comunicato dal notaio, le variazioni catastali denuncia-te agli uffici del Territorio. Termine di presentazione: il modello entro il termine del 4 febbraio 2013 (poiché il 3 febbraio è festivo) per gli immo-bili per i quali l'obbligo dichiarativo è sorto nel 2012. Successivamente vale il termine dei 90 giorni da quando si verificano le condizioni per pre-sentare la dichiarazione.

Iredattori del Taccuino augurano buone feste ai lettori, a Don Agostino e a tutta la redazione de "La Voce" sperando che l'anno che verrà sarà migliore di quelli già trascorsi.

Lo Psicologo risponde... Geni.le dott.ssa Cosimi, vorrei sapere se c'è un modo per stare più calmi, lo sono una perso-

na che molto facilmente perde la pazienza. Mi basta poco infatti per andare in escandescenza. Per esempio l'altro giorno, mia moglie ha fatto cadere un bicchiere e l'ha rotto, sembra una cosa banale ma io appena ho sentito quel rumore di vetro che si infrangeva a terra, sono andato su tutte le furie, come una forza che non riuscivo a contenere e sono scattato dalla sedia, inveendo contro di lei. In quel momento era come se non fossi lucido e le ho detto tante cose sbagliate tipo che è una stupida e che sbaglia sempre tutto. Si può immaginare la sua rea-zione!!! Il mio problema infatti non è solo riferito strettamente alla mia persona, ma anche alle difficoltà che questo poi porta a relazionarmi con gli altri, specialmente con mia moglie e con mia figlia. Con mia moglie infatti siamo ormai ai ferri corti, non mi sopporta più e dice che con mia figlia non sono riuscito a costruire un vero rapporto, in quanto ogni volta che lei mi raccontava le cose che faceva io non riuscivo a stare calmo e me la prendevo con lei offendendola e urlando.

Non ne posso più sinceramente nemmeno io di essere così agitato e di scattare per ogni cosa. Quando infatti torno in me, mi rendo conto del mio errore e mi prometto di stare attento, ma non ci riesco!! All'ennesima occasione ci ricasco, è più forte di me!!! Ho iniziato a pren-dere dei farmaci per sentirmi più calmo ma mi mettono un'irrequietezza addosso che diventa ancora più fastidiosa degli scatti di rabbia e non mi sento più io. Cosa posso fare?

Grazie.

Gent.le lettore, quello che mi descrive è una reazione molto comune che si può

avere per diversi motivi. Partiamo dal presupposto che non sono gli eventi a far scattare le reazioni emotive e i comportamenti, ma quello che pensiamo. Leggendo infatti la sua lettera, mi sembra di capire come l'aspetto cognitivo, cioè quello che pensa ed interpreta dei fatti che vive, non è un elemento che spesso considera. Il punto invece è proprio quel-lo, cioè i suoi pensieri.

Quando per esempio ha udito il suono del bicchiere rotto in terra cosa ha pensato da farle scattare una reazione così forte e dirompente come la rabbia, esternandola attraverso un comportamento aggressivo? Potrebbero essere comparsi nella sua mente una serie di pensieri rigidi su cosa si deve fare e non, così rigidi da impedire una visione diversa della regola. Per esempio: "Non si devono rompere i bicchieri per nes-sun motivo" può diventare un pensiero flessibile se formulato in "A volte può capitare di rompere un bicchiere e non accade niente di catastrofi-co". Se si sofferma sul secondo pensiero potrà sperimentare una reazio-ne emotiva diversa rispetto al primo pensiero e di certo, la sua mente adotterà una strategia di comportamento diversa rispetto al diventare aggressivo.

Questa consapevolezza cognitiva non solo può essere un modo per lei per iniziare a capire cosa scatena la sua rabbia, quali pensieri formu-la ma soprattutto la porterà a conoscere se stesso. Dietro a quello che si pensa, infatti, c'è l'insieme di concetti che ognuno di noi forma e crea lungo il corso della propria vita, su noi stessi, gli altri e il mondo che ci circonda veicolando e creando le scelte che compiamo, il ruolo della vita che scegliamo e soprattutto chi è l'altro per noi. Comprenderà bene infatti, che se per lei il mondo è un insieme di doveri e di regole create secondo una sua personale visione, facilmente sperimenterà la delusio-ne, il fastidio e il dolore di non essere compreso e capito. Questo crea una crescente rabbia sino a farla esplodere con comportamenti aggres-sivi verso chi in quel momento, rappresenta per lei l'origine del suo malessere, per esempio una moglie che non ha rispettato una regola rigida che per lei è imprescindibile. Questi meccanismi non regalano a chi li vive di certo, una buona qualità di vita sia perchè non ci si sente parte di un mondo che ci accoglie e ci capisce e sia perchè non trovia-mo una corrispondenza esterna. Si fermi ad osservare i meccanismi dei suoi pensieri, così da potersi regalare una flessibilità e una compassio-ne verso se stesso e gli altri.

Grazie per il suo contributo.

Potete scrivere a: Dott.ssa Monia Cosimi

(Psicologo, Consulenete familiare, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale) presso Centro MIND

Via Zepponami n. 6/D - 01027 Montefiascone (VT) Email: centromindcosimi @gmail. com

Tel. 0761831212

LA VOCE - n° 12 - Dicembre 2012 pag. 19

Sabato 10 novembre - Il Papa Benedetto XVI all'Associazione Italiana Santa Cecilia

Come la musica sacra può favorire la fede Circa la fede, viene spontaneo pensare alla vicenda personale di

Sant'Agostino - uno dei grandi Padri della Chiesa, vissuto tra il IV e il V secolo dopo Cristo - alla cui conversione contribuì certamente, e in modo rilevante l'ascolto del canto dei salmi e degli inni, nelle liturgie pre-siedute da Sant'Ambrogio. Se infatti sempre la fede nasce dall'ascolto della Parola di Dio - un ascolto naturalmente non solo dei sensi, ma che dai sensi passa alla mente ed al cuore - non c'è dubbio che la musica e soprattutto il canto possono conferire alla recita dei salmi e dei cantici biblici maggiore forza comunicativa.

Tra i carismi di Sant'Ambrogio vi era proprio quello di una spiccata sensibilità e capacità musicale, ed egli, una volta ordinato Vescovo di Milano, mise questo dono al servizio della fede e dell'evangelizzazione. La testimonianza di Agostino, che in quel tempo era professore a Milano e cercava Dio, cercava la fede, al riguardo è molto significativa. Nel decimo libro delle Confessioni, della sua Autobiografia, egli scrive: "Quando mi tornano alla mente le lacrime che canti di chiesa mi strappa-rono ai primordi nella mia fede riconquistata, e alla commozione che ancor oggi suscita in me non il canto, ma le parole cantate, se cantate con voce limpida e la modulazione più conveniente, riconosco di nuovo la grande utilità di questa pratica" (33, 50).

L'esperienza degli inni ambrosiani fu talmente forte, che Agostino li portò impressi nella memoria e li citò spesso nelle sue opere; anzi, scris-se un'opera proprio sulla musica, il De Musica. Egli afferma di non appro-vare, durante le liturgie cantate, la ricerca del mero piacere sensibile, ma riconosce che la musica e il canto ben fatti possono aiutare ed accoglie-re la Parola di Dio e a provare una salutare commozione. Questa testi-monianza di Sant'Agostino ci aiuta a comprendere il fatto che la Costituzione Sacrosanctum Concilium, in linea con la tradizione della Chiesa, insegna che "il canto sacro, unito alle parole, è parte neces-saria ed integrante della liturgia solenne" (n. 112). Perchè "necessa-ria ed integrante"? Non certo per motivi puramente estetici, in un senso superficiale, ma perchè coopera, proprio per la sua bellezza, a nutrire ed esprimere la fede, e quindi alla gloria di Dio e alla santificazione dei fede-li, che sono il fine della musica sacra (cfr. ibid). Proprio per questo vorrei ringraziarvi per il prezioso servizio che prestate: la musica che esegui-te non è un accessorio o solo un abbellimento esteriore della litur-gia, ma è essa stessa liturgia. Voi aiutate l'intera Assemblea a lodare Dio, a far scendere nel profondo del cuore la sua Parola: con il canto voi pregate e fate pregare, e partecipate al canto e alla preghiera della litur-gia che abbraccia l'intera creazione nel glorificare il Creatore.

Addio, Ufficio Postole o Zepponomi

Insieme al fiorente Ospedale di una volta, allo Scalo Ferroviario ridotto solo ad una fatiscente palazzina, sta per scomparire, qui a Zepponami l'Ufficio Postale, a cui eravamo abituati da decenni.

Siamo in parte d'accordo su molti punti della "spending review" costretta a fare tagli su tagli anche molto dolorosi, anche sui beni di pubblica utlità, ma levare un così importante Ufficio come quel-lo Postale e, per di più, alla frazione con maggior numero di abitan-ti del paese... ebbene non solo sembra una cosa inammissibile, ma anche dannosissima per gli stessi cittadini ivi residenti. Non si pensa a tanti anziani, handicappati, disabili che, purtroppo, ci sono a Zepponami che, magari per riscuotere la "pinzioncella" o per varie altre operazioni tramite l'impiegato postale, devono, oltre che essere sfortunati nella vita, dover raggiungere Montefiascone.

È cosa giusta questa, oppure i cittadini non contano, se non per l'invio di bollette ed altre tasse. Abbiamo diritti e doveri, come tutti del resto e vogliamo che le nostre idee vengano rispettate da chi di dovere e non. Magari secondo come si svegliano decidono di tagliare ora questo, ora quel bene, alla barba di chi ne ha bisogno. Vi rendete conto come Zepponami, a forza di togliere, resterà una frazione fantasma, tipo "Far West"?

Almeno per dare la "polvere sugli occhi", volete avere la voglia (è proprio quella che manca!) di trasferire uffici od altro nella palaz-zina dello scalo, dove la sera, c'è d'aver paura anche a gettare l'im-mondizia, nel timore, coi tempi che corrono, di brutti incontri. Si può vivere in questo modo in un paese così stupendo come quello nostro, ma che va impoverendosi sempre dei servizi più fondamen-tali come, per dirne un'altra, la CARIVIT di Zepponami che ora fun-ziona a singhiozzo, ma che rischia anch'essa la chiusura.

Con quanto ci viene spillato dal portafoglio, pensiamo proprio di aver diritto ad una ben maggiore tutela almeno di quanto più basilare. Quindi, e mi rivolgo ancora una volta a chi di competen-za, noi zepponamesi vogliamo che resti il nostro Ufficio Postale, centro non solo delle consuete operazioni che vi si svolgono, ma considerato anche come punto di momenti d'incontro tra la gente con cui scambiare almeno un saluto, in un'epoca chiusa ai rappor-ti sociali, vissuti spesso troppo volte, virtualmente, mediante i cel-lulari ed internet.

Ci si augura vivamente che questo scritto sia atto a scavare, come l'acqua nella roccia, l'animo di certi a cui sembra proprio non interessino i pur molteplici problemi della cittadinanza. Lasciateci dunque l'Ufficio Postale, la Banca, e trasformate lo Scalo falisco in una palazzina pulsante di vita; tutto ciò, anche e, soprattutto sotto-lineerei, per un volto migliore, più attraente anche agli occhi dei turisti, della nostra cittadina".

Paparello Gianluigi

NATALE 2012 L'Associazione Fiordini avvisa tutti i figuranti e collaboratori che a causa di

gravi motivi, per quest'anno 2012 non sarà in grado di Organizzare la manife-stazione del "Presepe vivente".

L'appuntamento è per il prossimo anno. AUGURI DI BUON NATALE A TUTTI

Presepe sotto le stelle

Anche quest'anno verrà allestito il "Presepe sotto le stelle" presso le rovi-ne dell'ex chiesa della Madonna del Riposo bombardata nell'ultima guerra mondiale nel maggio del 1944.

L'Associazione sei3sei, come lo scorso anno, realizzerà l'opera che verrà inaugurata il giorno dell'Immacolata, 1*8 dicembre, alle ore 17,30, a cui tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.

Questa nuova edizione del "Presepe sotto le stelle" è stata possibile grazie al contributo del Comune, della Banca BCC di Roma - Agenzia di Montefiascone e dei vari sponsor della città. Nello specifico il presepe è stato ideato dall'Associazione sei3sei nelle persone di: Angelo Merlo (presidente), Oreste Bendia, Francesco Della Rosa, Mirko Marianello, Stefano Tosti, Dimitri Felice e Andrea Lupino.

La capanna e i personaggi sono stati realizzati da Daniela Bonelli. Sarà inoltre indetto il 1° Concorso fotografico aperto a tutti gli appassionati denomi-nato "Scatta la tua foto" (del presepe). Le migliori foto realizzate dall'8 dicem-bre al 6 gennaio saranno premiate e con la vincitrice sarà realizzata una carto-lina ricordo del presepe.

Per info concorso scatta la tua foto: Angelo Merlo - 3204138078, Oreste Bendia - 3474773758, Stefano Tosti - 3351434869.

pag. 20 LA VOCE - n° 12 - Dicembre 2012

TORNA IL REPARTO DI EMATOLOGIA

A MONTEFIASCONE "Come promesso alla cittadinanza il reparto di Ematologia diretto dal

dottor Montanaro ritornerà nel nostro nosocomio". Una notizia di estrema importanza annunciata dal primo cittadino

Luciano Cimarello. "L'amministrazione - prosegue il sindaco - non appena ha avuto la notizia della reale possibilità del ritorno del reparto, si è subito attivata ed impegnata con ogni mezzo per raggiungere que-sto risultato. Tutto ciò è stato deciso insieme alla dirigenza della AsI che ha deliberato lo spostamento del reparto a Montefiascone. Il costo per i lavori, per rendere la struttura perfettamente idonea all'accoglienza, è di 120mila euro, che al fine di velocizzare la realizzazione dei lavori e per-mettere quanto prima il trasferimento è stato concordato di ripartirli come segue: 40mila, cioè un terzo, spetterà all'Azienda Sanitaria Locale, di altri 40mila euro se ne farà carico l'Ail e i restanti 40mila euro saranno di competenza del comune di Montefiascone".

"Per questo - continua Cimarello - abbiamo incontrato, in diverse riu-nioni, le associazioni di Montefiascone per organizzare eventi e manife-stazioni per raccogliere i soldi necessari attraverso una vera e propria sottoscrizione. In questo senso verrà anche costituito un comitato, tra associazioni e cittadini, per la raccolta fondi. Spero vivamente che tutti gli abitanti, ognuno nei limiti delle proprie possibilità, possano attivarsi e partecipare alla raccolta".

In questo senso la delibara di giunta numero 159 con oggetto "Apertura sottoscrizione prò lavori adattamento reparto ospedale per riattivare il servizio di ematologia" ha stabilito l'apertura di un conto cor-rente proprio per la raccolta fondi.

"Stiamo organizzando - prosegue ancora Cimarello - degli eventi e manifestazioni, come spettacoli e lotterie, proprio per reperire tutti i fondi possibili". "Il ritorno di ematologia nel nosocomio della nostra città - con-clude il primo cittadino - è una vera e propria inversione di tendenza. Infatti nel corso degli anni i reparti sono sempre stati tolti dall'organico dell'ospedale di Montefiascone mentre in questo caso il nosocomio verrà potenziato con il reparto di ematologia. Ci sono delle difficoltà economi-che ma ci sono gli stimoli per superarle brillantemente. Faccio appello a tutti i cittadini molto sensibili a queste problematiche per una partecipa-zione alla sottoscrizione in maniera massiccia".

Ufficio Stampa Comune Montefiascone

L'iter che ha portato al ritorno di Ematologia Il Sindaco Luciano Cimarello illustra il lungo iter che prevede il potenzia-

mento dell'ospedale con il reparto di Ematologia. "Avuta notizia di una even-tuale apertura del reparto, in considerazione delle difficoltà presso Belcolle, ci siamo immediatamente e tempestivamente attivati - spiega il primo cittadino - insieme al primario del reparto dottor Marco Montanaro valutando tutte le possibili soluzioni ed eventuali difficoltà economiche. È stato effettuato un sopralluogo assieme ai dirigenti responsabili della AsI in particolare con i diri-genti dell'ufficio tecnico per predisporre il progetto degli interventi necessari per riportare il reparto che era stato il fiore all'occhiello del nostro ospedale diversi anni fa. Abbiamo lavorato attivamente in stretta collaborazione con il direttore generale Adolfo Pipino, la dottoressa Cerimele e con il direttore del Poe Giuseppe Cimarello. Inoltre si è anche immediatamente attivato, con grande attenzione e determinazione, il presidente provinciale della AH, Patrizia Badini". "Il progetto per l'adeguamento della struttura ammonta a 120mila euro che sarà, come detto, ripartito tra AsI, Ail e Comune. Per que-sto, data la scarsa disponibilità finanziaria dell'ente abbiamo deciso di aprire una pubblica sottoscrizione per raccogliere dei fondi che possano concorrere alla buona riuscita dell'iniziativa. Per tale effetto stiamo approntando il tutto per aprire un conto corrente bancario come stabilito dalla delibera di giunta numero 159 che ufficializza questo passaggio". "Questo reparto potrebbe -aggiunge Cimarello - diventare un punto di eccellenza per il nostro nosoco-mio. Sarebbe in definitiva molto qualificante per Montefiascone dato che, come riferito dal dottor Montanaro qualche mese fa in una conferenza orga-nizzata dall'Avis di Montefiascone a Villa S. Margherita, a livello provinciale in questo particolare campo esistono degli specialisti e dei grandi professionisti che faranno di questo reparto un punto d'eccellenza".

Ufficio Stampa Comune Montefiascone

L'LLSJS. "Dalla Chiesa" di Montefiascone apre alle professioni La Scuola ha organizzato due giornate di seminari di orientamento con l'Ordine

dei Commercialisti, dei Geometri e dei Consulenti del lavoro il primo seminario di approfondimento e guida alla scelta della scuola media superiore: saper individuare un momento fondamentale nella vita di un giova-ne. Scelte affrettate o di corto respiro, dettate da motivi estranei alle proprie esigenze formative - quali ad es. seguire gli amici, pressioni dei genitori, vici-nanza della sede scolastica - possono rivelarsi un boomerang per chi le com-pie ed avviare talvolta all'insuccesso scolastico ed in prospettiva a difficoltà occupazionali. Conoscere per scegliere quindi e scegliere bene per non dover tornare sui propri passi.

Questo è il programma della manifestazione: ore 15,00, in sala conferen-ze, "Orientare per orientarsi", ovvero come aiutare i ragazzi a prendere deci-sioni coerenti con le proprie attitudini ed interessi; ore 16,00: apertura dello stand "Pensati commercialista" con la dott.ssa Sonia Perà che farà cono-scere percorsi e opportunità della professione; ore 16,30: presso lo stand "Pensati consulente del lavoro" il dott. Barghini illustrerà le caratteristiche di questa professione di sicuro interesse; alle ore 17,00 infine presso lo stand "Pensati geometra" il Presidente del Collegio dei geometri Massimo Neri presenterà le relative opportunità professionali; chiuderà gli incontri alle ore 17,30 il Dirigente Scolastico che farà conoscere i nuovi percorsi post-diploma di qualificazione tecnica, progetto di cui l'I.I.S.S. "Dalla Chiesa" è partner. Saranno altresì allestiti stand inerenti "La scuola digitale" e il progetto "Book in Progress" per la fornitura low cost di libri scolastici; di cui all'I.I.S.S. "Dalla Chiesa" è stato riconosciuto il coordinamento nazionale in Diritto ed Economia nella persona del prof. Giuseppe Moscatelli.

Il secondo appuntamento si è tenuto sabato 1 dicembre con il medesimo programma.

Giuseppe Moscatelli

Prima di tutto il lavo-ro: è il preciso dettato nel nostro testo costitu-zionale ed è anche lo slogan che l'I.I.S.S. "Dalla Chiesa" di Montefiascone ha fatto idealmente suo nell'or-ganizzare i due giorni di seminari di orientamen-to ai genitori e alunni delle classi terze medie per far conoscere e pro-muovere le opportunità professionali che la scuola offre ai suoi diplomati.

Si tratta di una forma di comunicazione nuova che va oltre i tradizionali appuntamenti di "Scuola aperta", che pure si terranno nell'Istituto; si vuole infatti offrire ai giovani studenti la possibilità di proiettarsi nella loro futura pro-fessione in modo da porter predisporre fin da oggi di opportuni strumenti. "Pensati adulto" recita infatti la lettera di convocazione predisposta per i gio-vani utenti dal Dirigente Scolastico prof.ssa Maria Rita Salvi unitamente alla funzione strumentale prof.ssa Martina Ceccarelli, e che illustra l'esperienza formativa promossa dall'Istituto con riferimento a tre distinti percorsi occupa-zionali: "Pensati commercialista", "Pensati geometra", "Pensati consulente del lavoro", grazie anche al patrocinio e alla collaborazione delle tre associa-zioni professionali che saranno presenti con un loro stand nelle due giornate di incontri. Si è cominciato sabato 24 novembre dalle ore 15 alle ore 18 con

LA VOCE - n° 12 - Dicembre 2012 pag. 19

Banca Cattolica e Credito Valtellinese

Come anticipato nello scorso numero prosegue la collaborazio-ne di Banca Cattolica con "La Voce", per approfondire temi legati alla vita di tutti i giorni.

In questa uscita che è l'ultima del corrente anno, cogliamo l'oc-casione per formulare a tutti Voi, lettori de "La Voce" ed alle Vostre famiglie, gli auguri più cari di un Santo Natale e Felice Anno Nuovo.

Creval Accanto a TE Il conto Creval Accanto a Te è un conto corrente Banca

Cattolica, destinato a clienti consumatori "diversamente abili". L'apertura del conto è condizionata dalla presentazione di una

copia del verbale rilasciato dall'ASL che attesti l'invalidità. Nessuna spesa di apertura del conto, nè alcun costo per la tenuta del conto; esiste la possibilità di utilizzare l'home banking, ovvero il cliente potrà accedere al suo conto direttamente da casa tramite un com-puter; potrà anche ricevere l'estratto conto e la corrispondenza ban-caria sempre tramite computer gratuitamente. Con l'apertura del conto è prevista l'emissione gratuita di una carta prepagata e di un bancomat internazionale V pay.

Con il conto Creval Accanto a Te la banca svolge un servizio di cassa per il cliente: custodisce i suoi risparmi e gestisce il denaro con una serie di servizi: versamenti, prelievi e pagamenti di bollette, delle utenze ed altri servizi quali la carta di credito, etc...

Il conto Creval Accanto a Te è un prodotto sicuro e, come gli altri conti correnti, è garantito dal "Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi", fondo che assicura a ciascun correntista una copertura fino a 100.000,00 euro.

Normativa Antiriciclaggio - A tutela del Sistema Secondo quanto disposto dalla nuova normativa antiriciclaggio,

quando una persona fisica o un'azienda vogliono aprire un conto presso una banca, devono obbligatoriamente dare informazioni che vanno ben oltre i soli dati anagrafici. La raccolta di informazioni viene chiamata "adeguata verifica" e serve alla banca per valutare il grado di rischio del cliente.

Limitazioni nell'uso del denaro La parte di questa legge più conosciuta è quella che riguarda

l'uso del denaro contante, che rappresenta uno dei modi più diffusi per evadere le tasse e le imposte, ma anche per trasformare le entrate della criminalità in denaro "pulito". Per contrastare questi fatti la legge chiede alle banche di controllare le operazioni svolte con il contante e di raggiungere una conoscenza approfondita della propria clientela, in modo da poter valutare nel tempo la possibilità di fare alcune operazioni.

Queste limitazioni sull'uso del contante e la pressione verso l'uti-lizzo di mezzi di pagamento che lasciano un segno, lasciano una traccia, saranno un modo per far emergere il "sommerso", compre-sa l'evasione fiscale, e per contrastare la criminalità organizzata.

Banca Cattolica per andare incontro alle esigenze dei propri clienti mette a disposizione un bancomat "BANCOMAT Internazionale V-PAY" che consente di fare pagamenti per acquisti di beni e servizi senza costi o di prelievo di contanti, gratuitamente sui propri sportelli e quelli del Gruppo.

Il Bancomat viene rilasciato gratuitamente in occasione di aper-tura di conti correnti convenzionati.

Vantaggi e opportunità per tutti Questi obblighi pesano sul rapporto della banca con il cliente,

ma il cittadino onesto non ha nulla da temere della normativa o dal-l'esigenza delle banche di raccogliere più dati rispetto al passato, perchè i dati vengono richiesti con la finalità ben precisa di valutare la potenziale rischiosità della clientela e delle operazioni svolte.

Banca Cattolica è a disposizione della cittadinanza e desidera far conoscere i suoi prodotti perchè ognuno possa avere il meglio in base alle proprie esigenze; le nostre filiali sono a Vostra disposizio-ne per illustrarvi dettagliatamente le caratteristiche del conto Creval Accanto a Te, del Bancomat Internazionale V-PAY, ma anche di tutto quello che può incuriosirvi e non Vi abbiamo raccontato in que-sto Mese.

Mi raccomando, aspettateci alla prossima uscita, sarà già il 2013!

Omaggio al Monumento ai Caduti

Ufficio Stampa Comune di Montefiascone

Libertà di religione A cinque miliardi di persone, in vaste aree geografiche del pianeta, è nega-

ta la libertà di religione. Pastori e semplici fedeli, uomini e donne, vecchi e bambini sono emarginati, esiliati, perseguitati ed uccisi a causa del loro credo. Come attestano molte fonti autorevoli e "neutrali" sono spesso i cristiani le vit-time di tanta intolleranza, ma anche altre minoranze religiose ne sono colpite.

Stando alle statistiche, riportate anche dall'insospettabile e attendibile Amnesty International, da almeno due decenni il cristianesimo sembra essere la religione più perseguitata del mondo. Uno sguardo retrospettivo nell'appena tramontato secolo XX ne è una tragica conferma: i cristiani messi a morte ammontano a 12.692; di questi, 5343 sono preti e seminaristi, 4872 religiosi e religiose, 126 vescovi e 2351 laici.

A conferma, purtroppo del rapporto di Amnesty International, ora è giunto anche il Rapporto 2011 sulla libertà religiosa nel mondo, realizzato dall'Opera internazionale cattolica "Aiuto alla Chiesa che soffre" (ACS), fondata da Padre Werenfried van Straaten ed edito per i tipi della Casa Editrice Lindaup (pp. 172 - Euro 10,00). La lettura attenta di questo rapporto, che parte dall'Afghanistan ed arriva al Vietnam, passando attraverso altri 19 paesi: Algeria, Bangladesh, Cambogia, Cina, Corea del Nord e del Sud, Cuba, Egitto, Eritrea, India, Indonesia, Iran, Iraq, Malaysia, Myanmar, Nigeria, Pakistan, Sudan, Turchia, Venezuela, Vietnam, merita due annotazioni. Innanzitutto, il lodevole tentativo di dare una valenza religioso culturale universale al tema della libertà religiosa, nell'intento di andare oltre l'ambito strettamente cristiano cattolico di questo diritto negato.

Il rapporto non si limita, infatti, unicamente a monitorare la situazione delle comunità cattoliche o soltanto di quelle cristiane, ma cerca di dare voce all'in-sopprimibile anelito di ogni essere umano, a qualsiasi fede o religione appar-tenga, ad esercitare liberamente il diritto alla ricerca della verità, alla libertà reli-giosa, alla professione di una religione qualsiasi, senza discriminazioni.

In secondo luogo, il Rapporto di ACS lascia intravedere e mette a nudo una presenza allarmante e perversa: l'ombra violenta del potere politico e degli inte-ressi economici che, attraverso strumenti istituzionali, giuridico legislativi e imposizione di "religioni di stato" dominanti, manovra strumentalizza e orienta l'aspetto religioso - popolare del cittadini per finalità tutt'altro che umanitarie e "falsamente" spirituali.

Per interrompere questa spirale di morte il dialogo è l'unico mezzo, come ha di recente ricordato anche Benedetto XVI, in occasione della Giornata Mondiale della Pace 2011. Ma sarà anche bene che in Occidente, a cominciare dall'Italia, e fino alle più influenti sedi dell'Europa e del Mondo (leggi: CEE e ONU), si ini-zino ad aprire gli occhi e si dia inizio ad una sorta di globalizzazione del diritto, anche attraverso iniziative diplomatiche di richiamo al rispetto dei fondamenta-li diritti umani su quelle nazioni che fanno della cultura della morte la loro arma migliore di ricatto e di oppressione verso i poveri e gli indifesi.

Giuseppe Bracchi

Il 4 novembre, è stato solennemente celebrato anche a Montefiascone ricorrendo la festa dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate. Nonostante il mal-tempo e l'intensa pioggia, alle ore 10,30, il Sindaco Cimarello, accompagnato da alcuni assessori e consi-glieri, ha deposto a nome di tutta la cittadinanza una corona d'alloro e ha reso omaggio al Monumento ai Caduti all'interno di Prato giardino.

Alla commemorazione hanno partecipato anche alcune delegazioni delle seguenti associazioni volontaristiche della città: l'Associazione Nazionale Carabinieri, l'Asvom di Protezione Civile, l'Avis e la Solidarietà Falisca. A rendere omaggio ai caduti e a tutte le forze armate, nonostante il maltempo, vi erano circa 30 persone insieme a tutti i reparti delle forze armate della città con in primis i Carabinieri della loca-le stazione e compagnia, i Vigili Urbani che hanno deposto la corona nel monu-mento e il Corpo Forestale dello Stato. Ad allietare l'evento il Corpo Bandistico di Montefiascone che ha intonato la canzone "Il Piave". Alla manifestazione hanno partecipato, il sindaco Luciano Cimarello, l'assessore alla cultura Renato Trapè, i consiglieri Marco Balestri e Massimo Ciucci, il presidente dell'assise comunale Mario Trapè ed il parroco Don Domenico. Proprio Don Domenico, dopo la rituale benedizione, ha espresso parole molto particolari con la speran-za che in futuro non ci siano più conflitti e quindi caduti in guerra.

pag. 20 LA VOCE - n° 12 - Dicembre 2012

NOTIZIE DALL'AMMINISTRAZIONE A cura dell'Ufficio Stampa Comune Montefiascone

• È stato appaltato il lavoro per la completa realizzazione del marciapiede dell'importante provinciale Via Verentana. I lavori interesseranno tutto il tratto dell'arteria che si snoda dal-l'inizio, incrocio con la Cassia nei pressi del 'Bar Roma' fino alla palestra 'G-Cube' in direzione della frazione Mosse, davanti alla via che conduce al convento dei Cappuccini, così da con-sentire un passaggio agevole, in completa sicurezza e tranquil-lità per i pedoni, il costo è di 156mila e 139 euro che verrà ammortizzato grazie ad un finanziamento concesso dalla Regione Lazio. Anche il Ministero per Beni e le Attività cultu-rali ha dato il nulla osta e per questo, a breve, partiranno i lavo-ri. "Dopo la fase in cui il progetto era stato bloccato per alcuni anni - spiega Cimarello - abbiamo inserito dei notevoli ed opportuni cambiamenti e la Sovrintendenza non ha avuto diffi-coltà per l'approvazione. Verrà creata nei pressi della chiesa del Riposo anche una zona Belvedere per ammirare il meravi-glioso panorama del lago sottostante". Il sindaco parla anche dell'iter, molto lungo, del progetto: "Il finanziamento della Regione Lazio era stato richiesto dalla giunta presieduta dall'allora Sindaco Fumagalli".

• E stato approvato, il 13 novembre con determina numero 330, il progetto esecutivo per la realizzazione e la sistema-zione del marciapiede di Via Oreste Borghesi e di Via Dante Alighieri. Il costo dell'intervento sarà di 220mila euro che avrà una partecipazione diretta della Regione Lazio con uno specifico finanziamento concesso all'amministrazione in data 31 luglio 2012 che coprirà circa l'80% del costo dell'inter-vento. I lavori inizieranno a breve. Grazie a questo nuovo mar-ciapiede in Via Oreste Borghesi e Via Dante Alighieri, si darà un aspetto migliore a tutto il centro storico e a queste due importantissime vie di carattere commerciale.

• È stato definito il mutuo per la sistemazione di Via Cannelle con la Cassa Depositi e Prestiti. A breve verrà effettuato l'ap-palto per l'aggiudicazione dei lavori. Siamo in dirittura d'arrivo anche per questo importante progetto, veramente necessario per tutti i residenti e cittadini che si trovano a vivere o passare in quella via. Il progetto dei lavori prevede che nella via Cannelle, più conosciuta come "via del fosso", verrà rifatta la rete fognaria ed il manto stradale. L'importo della spesa sarà di 360mila euro, come da progetto approvato. L'assessore ai lavori pubblici Domenico Batinelli spiega i detta-gli dell'intervento: "I lavori saranno divisi in tre distinte parti: verrà ripristinata la rete fognaria, poi le scoline laterali ed infine il manto stradale. La rete fognaria verrà realizzata con tubi di diametro di un metro per contenere in maniera sufficiente la

grande mole d'ac-qua che in passato ha dato parecchi problemi". Il sinda-co aggiunge: "Il completo rifacimen-to di via Cannelle si inquadra in un pro-getto di completa riqualificazione di tutta la via. L'obiettivo è quello di avere finalmente una via che sia pie-namente fruibile e che possa avere anche uno sviluppo turistico e commer-ciale". Dopo il suo rifacimento e la conclusione dei lavori si incomin-cerà a pensare ad un senso unico in via Dante Alighieri e quin-di migliorare tutta la viabilità del centro. Un progetto quindi, che porterà molti benefici dal punto di vista estetico ma anche in termini di viabilità e commerciali.

• "In breve tempo sarà attivato un nuovo servizio per gli anziani". Con queste parole il primo cittadino Luciano Cimarello spiega il progetto per le fasce più anziane della cit-tadinanza. "A giorni - spiega il Sindaco - verrà inviata una comunicazione a tutti gli ultra sessantacinquenni di Montefiascone per presen-tare nel dettaglio l'iniziativa, che prevede l'attivazione di un ser-vizio di fornitura pasti a domicilio. All'interessato che ne farà richiesta verrà fornito il pasto direttamente a casa ad un costo contenuto. Per questo invieremo delle lettere a tutte le perso-ne interessate a questo servizio, anche per capire eventuali miglioramenti da apportare e per organizzarci al meglio".

• È stata appaltata la sistemazione dei vialetti pedonali interni del cimitero comunale, per un importo di circa 50mila euro. Questo intervento rientra nell'ambito della risistemazione completa dell'area. In merito verranno pavimentati con la beto-nella i vialetti in modo conforme agli altri per una migliore via-bilità dei visitatori del cimitero.

• "Tra il mese di gennaio e l'inizio di febbraio l'ingresso prin-cipale della Rocca dei Papi ed una parte del viale dei giar-dini avranno una nuova ed idonea pavimentazione". Così l'assessore al verde pubblico Giorgio Cacalloro. "L'attuale pavi-mentazione del viale che si estende dalla chiesa di Santa Maria della Neve - continua Cacalloro - verrà prolungata per quasi tutto il viale per arrivare ai cancelli della Rocca dei Papi". "Tra una settimana - spiega l'assessore - mi recherò al ministe-ro dei Beni Culturali per il nulla osta definitivo del progetto così da poter iniziare quanto prima i lavori". Cacalloro aggiunge: "In questi ultimi mesi la Rocca dei Papi ha visto continui interventi. I saloni, hanno subito dive ri lavori di ristrutturazione, in particolare il salone Innocenzo III dove è stata fatta buona parte della pavimentazione che era molto mal ridotta. Nei giardini sono stati potati decine di alberi e sistema-te le siepi con un adeguato taglio".Cacalloro conclude: "La Rocca ora è aperta ai visitatori tutti i giorni compreso il sabato e la domenica".

LA VOCE - n° 12 - Dicembre 2012 pag. 19

Cittadini onorari di Montefiascone (2- e u l t i m a p a r t e )

di Normando Onofri

Nel maggio 1926 il Consiglio Comunale di Montefiascone delibe-rò un'altra cittadinanza onoraria a beneficio di Luigi Federzoni, Ministro dell'Interno del Governo Nazionale Fascista. L'onorificenza al terzo uomo più importante dell'Italia in camicia nera (lui capeg-giava le "camicie azzurrò'), fu pero-rata in Consiglio da Giuseppe Volpini, li sindaco facente funzioni parlò a favore della concessione ricordando la schietta e affettuosa simpatia di cui godeva la nostra città agli occhi del ministro che nel passato era già venuto a Montefiascone e in Piazza Vittorio Emanuele con parola adorna, calda, penetrante, aveva tenuto un discorso alla folla che lo applaudiva Ministro Luigi Federzoni in nome dei più sacri ideali naziona-li. La proposta fu votata per acclamazione e all'unanimità dai diciannove consi-glieri presenti. Gli assenti trasmisero entusiastiche adesioni scritte che assicura-vano il loro voto favorevole e le scuse per l'impossibilità a partecipare.1

L'onorificenza fu consegnata di lì a poco direttamente al Ministro in occasio-ne di una sua visita in città. La cerimonia si svolse alle ore 11 del 27 giugno 1926 presso la sala Consigliare. Quel giorno, fin dalle prime ore tutte le autorità muni-cipali, militari, associazioni combattenti-stiche, d'arma e di categoria, attendeva-no l'illustre ospite alla Porta del Borgo munite di bandiere, labari e gagliardetti fascisti per accompagnare il Ministro alla cerimonia del Municipio in festoso corteo.

Le motivazioni del riconoscimento concesso non discendevano solo da meriti politici. Furono anche l'affetto che schiettamente il Ministro nutriva per la nostra città, la sintonia coi camerati locali, nonché le sue sollecitazioni per benefici governativi che, diretti e indiretti, furono elargiti al nostro Comune come, ad esempio, la cospicua sovvenzione di £ 100.000 per l'Ospedale dei Poveri. Inoltre, tra i redattori de "L'Idea Nazionale", settimanale fondato dallo stesso Federzoni nel 1911, c'era il concittadino Giuseppe Battiloro e anche un montefiasconese di nascita, certo Filippo Franceschi.

Nella stessa seduta consigliare del 29 maggio 1926 fu deliberato un altro conferimento di cittadinan-za onoraria falisca. La seconda gratificazione fu per un personaggio che di lì a poco sarebbe divenuto molto importante nella gestione amministrativa e politica di Montefiascone. Era costui il Comm. Prof. Marino Lazzari che l'anno dopo diverrà Podestà cit-tadino.

Il sindaco, nel presen-tare al Consiglio questa proposta di conferimento, definì il professore un apo-stolo della fede fascista e, in verità, le tante amicizie nella cerchia degli alti gerarchi facilitarono molto la sua ascesa politica. Il Prof. Lazzari, tuttavia, vantava anche una vasta cultura letteraria, una faci-le oratoria. Inoltre, già da qualche anno seguiva assiduamente le popola-zioni dell'alto Lazio acqui-sendo benemerenze per gl'interessamenti dimostrati. Per la città di Montefiascone aveva operato in ogni circostanza come un vero figlio affezionato della nostra città alla quale ha dato e continuerà a dare con sempre più vivo amore, il frutto delle sue migliori energie.

I membri del Consiglio comunale s'alzarono in piedi applaudendo e approva-rono la proposta del sindaco all'unanimità e per acclamazione. Anche in questo

caso gli assenti fece-ro pervenire le loro adesioni scritte non-ché le scuse per l'as-senza2.

Il conferimento al Prof. Lazzari della cit-tadinanza onoraria, appare concesso anticipatamente e soprattutto per esclu-sive benemerenze politiche. Sarà invece ampiamente compen-sato quando, divenu-to Podestà cittadino, assolse il suo manda-to con un impegno Marino Lazzari, a sinistra, direttore delle Belle Arti amministrativo che accompagna il Ministro Giuseppe Bottai senza isterismi fuori tempo, può essere definito eccellente essendo egli riuscito con le sue opere ed il suo dinamico attivismo a portare veramente alto e invidiato in tutto il circondario il nome di Montefiascone.

Altra assegnazione di cittadinanza onoraria s'ebbe nello stesso anno 1926 a beneficio di un tecnico fascista: l'ingegner Alfonso Grandinetti, Capo dell'ufficio del Genio Civile di Viterbo.

Sindaco di Montefiascone era ancora Giuseppe Volpini che nel sottoporre al Consiglio il conferimento onorario delineò i meriti del Commendator Grandinetti definendolo cittadino esemplare, funzionario integro e di meriti preclari che sem-pre aveva dimostrato speciale simpatia e affetto per Montefiascone procurando e favorendo lo sviluppo materiale e morale cittadino. Il riconoscimento era conces-so principalmente per meriti politici ma anche per il suo impegno in materia di via-bilità, consolidamento urbanistico e per la gratitudine delle molte opere statali riversate beneficamente al nostro Comune3. La proposta fu deliberata all'unanimi-tà per acclamazione con immancabile adesione scritta da parte del consiglieri assenti.

Passarono poi molti anni prima che il Comune di Montefiascone si riav-valesse della presti-giosa concessione della cittadinanza onoraria. A beneficiar-ne fu, nel 1962, l'emerito magistrato Silvio Tavolaro, Primo Presidente della Suprema Corte di Cassazione il quale, innamoratosi della nostra cittadina, l'ave-va prescelta da qual-che tempo quale resi-denza estiva dimo-strando simpatia e sin-cero attaccamento a luoghi e persone fino a costruire poi una villa panoramica alla Mentuccia.

Fu per questo che il sindaco Giulio Perugini con un appassionato discorso propose4 di conferire al prestigioso ospite la cittadinanza onoraria falisca a S.E. Silvio Tavolaro, Primo Presidente della Suprema Corte di Cassazione. Alle sue parole s'aggiunsero quelle entusiastiche del Prof. Alessandro Fioretti e del consi-gliere Aw. Vincenzo Basili. A quel punto il Sindaco propose il conferimento per acclamazione della cittadinanza onoraria a S.E. Aw. Silvio Tavolaro e i Consiglieri, con unanime espressioni, approvarono la delibera levandosi in piedi dai loro seggi acclamando lungamente. Al momento attuale non risulta che il Comune di Montefiascone abbia ulteriormente conferito l'alto onore. Anche volen-do, il nostro Comune oggi non potrebbe concedere la cittadinanza onoraria poi-ché dell'iter sul conferimento del prestigioso riconoscimento non si ha menzione nello Statuto approvato con delibera nr. 25 del 24 maggio 2002.

normandoonofri @gmail. com

1 Delibera consigliare nr. 28 del 29 maggio 1926. Il sig. Benito Battiloro mi ha gentilmente riferito che suo padre Giuseppe, a fatto avvenuto, confidò ai propri famigliari di "aver tra-scorso una giornata meravigliosa col Ministro Federzoni" venuto in incognito a Montefiascone. Anche la figlia di Federzoni era innamorata delle nostre terre tanto che acquistò una villa tra Marta e Capodimonte ove visse in solitudine. 2 Delibera Consigliare nr. 29 del 29 maggio 1926. 3 Delibera Consigliare nr. 30 del 18 novembre 1926. Il nostro Comune gli aveva già conces-so un pubblico plauso nel 1922. 4 Consiglio Comunale nr. 127 del 6 ottobre 1962.

Biglietto personale d'ingresso

L'IDEA NAZIONALE agg^-jaEttitt; -Sl-rr.- secokda tDtao.vE

: N. 105M - M. 11»1. ^ (^ (b

S Q c J ~~ ùu, Mammoì^ JJ

JkhyM-Acuicx ^

Jt* SM i Ài yJu^'jz^ OT^O^ JCLM. cJL jrttojuUb f lucth cwtàrJli j j /u^UAÌ (tfà. A Al MtM&o umIAìX. A&t W b v J d J L de^yu^L JU Mt^JtAa^ctuL,

l^rtA^i- ^ v ù ^ u i ^

fi,* r. P L _ . . . .

ninZCcVLU

fiuassiP» si aoKTwtòw- ILfu^a

, . l ^ ' / ' f i r ¡turni* «« — " / ì Pnl. rc.

Lettera di Filippo Franceschi

Cerimonia d'insediamento di Silvio Tavolaro alla Presidenza della Corte di Cassazione (01.03.1962)

alla presenza delle massime autorità dello Stato

pag. 20 LA VOCE - n° 12 - Dicembre 2012

"LA VOCE" E' GRATA A l SUOI CAVALIERI: Fanelli Franca, Severini Radicati Irene in memoria del figlio Paolo, Commercianti del Corso, Caprio Piero, Saleppichi Gianfranco, Zerbini Paolo, Ferri Giuseppe, Pieretti Miriam, Brodo Candiano, Brachino Nello, i famigliari in memoria di Luigi Bassi, Bousquet Luciano e Giulio.

BENEMERITI: D. Camillo Gentili, Smafora Franco, Joe Mifsud - Sannata, i familiari in memoria di Vitangeli Attilio, Solinas Stefano, Fapperdue Anna Maria, Bartoleschi Domenico, Ricci Angela Liliana, Lozzi Cristina, Castellani Carolina, Ugolini Angelo, Cevolo Lorenzo, Belleggi Angelo, Perelli Vincenzo, Pieretti Maria Letizia, Liverziani Massimo, Ricci Serafina, Cosimi Monia, Ricci in suffragio della madre Gina.

AMICI: Saraca Lia, Sportolloni Maria, Chiatti Roberta, Paoletti Altiero, Arcidiacono Bianca, N.N., Notazio Tiziana.

Amici della Cattedrale Sono entrati a far parte degli "Amici della Cattedrale": Filiè Giuseppe, Paiolo Enrico e Elena, Mecali Valentino, Gaddi Maddalena Euro 50, Sforza Angela, Salvatori Luisa, Della Casa Cesarina, Presciuttini Anna e Vittoria, madre di Maccarono Rita, Rubeca Clelia in Monanni, Lanzi Pierina, Andolfi Sergio.

Anagrafe cittadina NATI: Rosa Giulia di Sergio e Goffi Erika (10/10), Guarducci Domenico di Riccardo e Batinelli Rita (16/10), Andreani Ginevra di Federico e Lapolla Simona (29/10), Brachino Aurora di Luca e Bertuccini Michela (3/11), Mancini Chiara di Giampiero e De Marchi Rita (27/10), Paiolo Leonardo di Daniele e Bacchiarri Antonella (30/10), Giannini Edoardo di Giancarlo e Paoletti Alessandra (5/11), Pelliccia Raul di Antonio e Mitraglia Jessica (12/11).

MATRIMONI: Manzi Andrea e Tamburini Camilla (13/10).

MORTI: Piciollo Sabina (n.10/8/19 m.27/10), Maiucci Mimmo (n.24/3/26 m.31/10), Brachino Margherita (n.14/9/23 m.5/11), Marenghi Ada (n.21/10/19 m.6/11), Presciuttini Maddalena (n.17/7/25 m.10/11), Galli Liliana (n.30/11/27 m.19/11), Folengo Pierina (n.4/2/38 m.4/11), Pepponi Flora (n.20/5/30 m.4/11), Lucidi Liliana (n. 1/9/31 m. 16/11), Fetoni Lorenzo (n.7/3/37 m. 17/11), Vinciguerra Concetta (n.26/12/21 m.21/10), Sciuga Giovanni (n. 1/7/49 m.23/10), Moscetti Italo (n.8/6/39 m.28/10), Lozzi Cristina (n.27/8/46 m.15/10), Porroni Maria Felicita (n.28/4/34 m.7/11), Moscetti Riccardo (n.22/6/23 m.8/11).

Che Trio777

Ciao! Sono Melissa Paolini nata l'11/10/2012 e questi sono i miei fratelloni Carlotta e Giuseppe a cui voglio tanto bene.

Sono un grande dono che ha portato tanto amore e gioia ai miei genitori Giovanni e Francesca, ai nonni Marcella, Marcello e Maddalena, agli zii e ai cugini.

Cara Mamma, Nonna e Bisnonna, siamo felicissimi di poter annunciare a tutti che hai compiuto i tuoi "primi 90 anni..."!!! 90 anni di Saggezza, 90 anni di Lavoro, 90 anni di Compagnia, 90 di Indispensabili Consigli, 90 anni di Te, cara Mamma e Nonna.

Il 10 novembre abbiamo passato tutti insieme l'ennesima bellissima serata orga-nizzata per il tuo compleanno, che quest'anno è stata ancora più bella ed emozio-nante grazie alla compagnia, per te a sorpresa, dei tuoi fratelli e relative famiglie. Purtroppo alla festa mancavano tua sorella Adele, tuo marito Antonio, scomparso nel 1996 e tuo genero Nello, anche Lui tornato alla casa del Creatore nel 1999, ma sicu-ramente stavano al tuo fianco, festeggiando con l'Amore e la Serenità che tu hai donato loro durante la vita terrena.

Ci siamo però tutti noi, compreso il piccolo Marco, a raccogliere ancora i tuoi inse-gnamenti e ad aspettare che tu spenga, con l'aiuto di Dio, le 100 candeline. Tanti auguri Mamma Zemira.

Liliana e Cesare

Le nostre anziane mamme, che pure hanno sofferto perchè non c'erano tutte le possibilità economiche di oggi, meritano il plauso per la fedeltà ai loro impegni, per l'amore alla famiglia, senza pensare a fronzoli o a rivendicazioni, come spesso capi-ta oggi. La famiglia per loro era ed è sacra! Auguri sinceri anche da parte nostra, sig.ra mamma Zemira!

Auguroni... anche se in ritardo

Eccomi qua. Mi chiamo

Valentina Anicito sono venuta a far compagnia alla mia sorellina Martina che è qui con me nella foto, per la gioia del mio papà Alessandro, della mia mamma Serena Lozzi, dei miei nonni Paolo, Rosaria, Clara, Sebastiano e di tutti i miei numerosi zii.

Sono nata il 7/4/2012.

Auguri Nonna

Dicembre è il mese della Madonna e noi vogliamo ricordare un matrimonio quello di Patrizia Mocini e Billi Cristiano che il 26 ago-sto nella Cattedrale di S. Margherita davanti a parenti ed amici e al Parroco Don Agostino (che salutiamo) hanno pronunciato il loro sì.

Purtroppo era assen-te qualche nonno che dal cielo li proteggerà sem-pre e la nonna paterna che il giorno prima del matrimonio si era sentita veramente male, e che ancora oggi non sta bene e che insieme a noi gli augura: il cammino della vita sia pieno di salute, amore e felicità e che la Madonna Santissima vi protegga sempre.

Auguroni

LA VOCE - n° 12 - Dicembre 2012 pag. 19

Defuk e leggenda dell'Est! Est!! Est!!! Volevo, se possibile, approfittare dell'ospitalità delle pagine de "LA VOCE" per

fare delle precisazioni in merito a notizie uscite sulla stampa locale riguardo gli sviluppi di un mio studio su DEFUK e le origini della leggenda dell'EST EST EST.

Da diverso tempo, prima per una serie di circostanze fortuite, poi per passio-ne, supportato dalla possibilità di poter accedere, tramite l'utilizzo di internet, ad una moltitudine di documenti di recente digitalizzazione, provenienti da bibliote-che ed archivi storici di tutto il mondo, finora non usufruibili, con un po' di fortuna e tanta pazienza, ritengo di avere rinvenuto materiale autorevole, inedito, tale da permettere di poter tentare di dare una chiave di lettura storica, diciamo così "apocrifa", della leggenda di DEFUK, con il coinvolgimento di personaggi vicini alla cerchia dell'Imperatore del Sacro Romano Impero FEDERICO II di SVEVIA e della sua famiglia, gli HOHENSTAUFEN, al punto di poter sostenere che all'inter-no della Chiesa di SAN FLAVIANO sono presenti numerose tracce, forse addirit-tura un ritratto, che portano direttamente o indirettamente a FEDERICO II.

Tornando alla premessa iniziale, sempre a proposito di FEDERICO II, (è que-sto il motivo di queste mie righe), a prescindere da quello che è il mio lavoro di ricerca, volevo segnalare il ritrovamento di due documenti di grande valore stori-co: si tratta di due diplomi, redatti entrambi, uno nel 1234 ed uno nel 1235 a MON-TEFIASCONE: il primo conservato presso l'archivio di una istituzione governati-va francese, il secondo pubblicato all'interno di una ricerca filologica in Sardegna..

Del primo in particolare è disponibile in rete la copia digitalizzata, in cui si può apprezzare in pieno l'eleganza formale del documento redatto dalla cancelleria imperiale, e dove, oltre alla firma e al monogramma imperiale si legge chiaramen-te il nome di MONTEFIASCONE.

Ir if; - f - ^

Il rinvenimento dei due diplomi imperiali testimoniano che FEDERICO II nel biennio 1234/1235 non solo "frequentava" il colle falisco, ma che qui aveva anche "l'ufficio", e che da qui venivano emanati provvedimenti amministrativi esecutivi in tutto il Sacro Romano Impero.

Chi volesse approfondire può trovare il libro de IL MISTERO DELLA LAPIDE presso la libreria NOVAREAdi Corso Cavour, e su FACEBOOK nella pagina omo-nima. Grazie per l'ospitalità.

Quinto Ficari

Natale 2012 Anche quest'anno è arrivato Natale la festa solenne che a tutti ci vale. In una grotta è nato un bambino per l'universo

è immenso e divino. In un letto di paglia senza tepore il bue e l'asinelio gli danno il calore da lontano i re magi portano i doni le campane strimpellano i loro suoni.

I pastori chinati proni a pregare e le pecorelle stanno a brucare. Natale è un bel giorno di pace e di festa a messa la gente a pregare si presta.

Severini Vincenzo

Perle d'Autore presenta

Scintille d'Emozioni sotto l'albero

Presso la location "Antico Casale" a San Martino al Cimino un evento per entrare con raffinatezza nel clima natalizio per regalarvi una serata densa di sentimento.

Poesie declamate da Patrizia Torri, Monica Saraca, Silvia Costantini con il tenore viterbese Alberto Marucci.

Passi di danza con la scuola "Infinity Dance" della maestra Ester Bartoli. Presenta Francesco Laurenti.

Ospite d'onore Gaetano Camillo, il "Poeta dell'Amore", candidato al Nobel per la Letteratura nel 1995.

Al termine dello spettacolo avrà luogo la cena organizzata dall'Antico Casale.

Prenotazione obbligatoria per assistere a SPETTACOLO + CENA al numero 0761.291032. Menù fisso Euro 25,00.

Facciate storiche falische a cura di Pietro Brigliozzi

Le Ricette di NONNA ORLANDA a cura di P. B.

Cosa c'è di meglio in questo periodo che una buona crema di olive? Ingredienti: olive mature 3 kg, mezzo litro di olio, 2 limoni, 4 spicchi di aglio, rosmarino, salvia, sale, peperoncino. Preparazione: snocciolare le olive e metterle in una pentola con tutti gli ingredienti, far cuocere per 2 ore senza aggiunta d'acqua. Togliere dal fuoco e passare al setaccio, rimettere sul fuoco con mezzo litro d'olio per altri 30 minuti. Conservare in vasetti di vetro.

Per Natale una bella minestra di ceci e castagne Ingredienti: 500 gr. di ceci, 200 gr. di castagne, 2 cucchiai passata di pomodoro, 2 coste di sedano, 2 carote, 2 cipolle, 2 spicchi di aglio, 1 foglia di alloro, pepe, peperoncino, 300 gr. di conchigliette o ditaloni. Preparazione: lessare i ceci (messi a mollo la sera prima) assieme alla carota, il sedano, la cipolla e la foglia d'alloro. A parte preparare il soffrito di olio, aglio, cipolla, carota, sedano, passata di pomodoro, sale e pepe. Cuocere per mezz'ora e poi passare al setaccio assie-me ad un mestolo di ceci. Rimettere tutto nella pentola dei ceci assie-me ad una bella manciata di castagne spellate ed un pizzico di pepe-roncino. Far bollire per un'ora, alla fine aggiungere la pasta, appena cotta servire a tavola.

In questo mese di dicembre, per facilitare la possibilità di donare

^ ^ ^ ^ ^ ^ ^ ^ ^ ^ ^ ^ ^ ^ ^ ^ ^ ^ sangue, ai normali e terzo

di ogni mese), abbiamo ^ ^ A t * ? j • avuto la possibilità di

^ f % M ^ W aggiungere un giorno, V m A J ^ ^ J ^ ^ ^ ^ ^ ^ ^ Domenica 23; il luogo

dove donare è lo stes-so, ovvero presso il Centro Fisso di prelievo avis a Villa S. Margherita. Dobbiamo costantemente rimarcare che il fabbisogno di sangue è sempre alto, dato le innumerevoli applicazioni mediche che abbiso-gna di sangue intero e/o componenti dello stesso. In questo mese saremo impegnati anche in varie attività "promozionali" finalizzate sempre alla donazione del FLUIDO DELLA VITA e alla conoscenza, più ampia possibile, dell'AVIS locale.

La nostra sede è in Piazza V. Emanuele 9, sotto l'arco che porta in Comune, vi aspettiamo. Nei giorni 20,21 e 22 saremo, come ormai di consuetudine, presso la Coop per avere un contatto più diretto con le Donatrici, i Donatori e la Popolazione, dove verrà dato un presen-te a chi dona e dove si appronterà una piccola sottoscrizione a premi. Non aspettiamo tempo inutilmente, chi può venga a donare il FLUI-DO DELLA VITA, pochi minuti da spendere per salvare delle vite e per dare vita a molti.

Auguriamo a tutti un Buon Natale e un Anno Nuovo pieno di cose buone.

Per l'avis comunale Montefiascone Carlo GIANVINCENZI

Inform

La facciata che vedia-mo si trova in località Grilli ed è veramente una bella realtà. Essa è rea-lizzata in pietra locale meglio conosciuta come "Sasso dei Tufelli" e sicu-ramente risale al dopo guerra dello scorso seco-lo e del passato millen-nio. Il restauro molto ben fatto s'impone all'occhio dell'osservatore in tutta la sua perfezione.

La riquadratura del portone, in peperino mas-sello pur nella sua sem-plicità, da un tono di sobrietà ed estetica a tutta la facciata. Essa manca di un vero e proprio specifico marca piano ma il balcone ne è una giusta sostituzione. Gli stessi infissi hanno un colore che ben si confà a quello della pietra.

Pietre e portale nella loro caratteristica comune di semplicità fanno capire che sicuramente la facciata è stata realizzata da un esperto muratore supportato da un valido scalpellino che ha ben squadrato tutte le singole pietre.

pag. 20 LA VOCE - n° 12 - Dicembre 2012

E9 giunto il momento di sciogliere le vele (2 Tm. 4,6> Santino

1932 Caro Don

Agostino le scrivo questa lettera per ringraziare lei e lo scrittore Ferruccio Marziantonio della bella poesia che avete pubblicato su "La Voce".

La mia emozione è stata molto forte, descrivere alla perfe-zione come era il mio papà: Giraldo Santino (1932). Si galante, per chi lo conosceva da fuori era così, ma per noi in famiglia era molto di più. A noi bambine non ha fatto mancare mai le caramelle, le carezze.

Ci ha Insegnato il rispetto per gli altri che non sono abbastanza fortu-nati. Tante volte ci raccontava della sua vita da ragazzino e ringraziava sempre Dio per quello che avevamo. Dava sempre coraggio a tutte e quattro noi figlie, sdrammatizzava con una battuta allegra.

Non eravamo ricchi, ma quello che avevamo era abbastanza per vive-re tranquilli e sereni, quello che ci univa di più era l'affetto reciproco. Era un bravo cantante e spesso ci allietava con una canzone, accompagna-ta dalla forchetta e cucchiaio come strumenti.

Per noi era il pilastro della famiglia e la sua scomparsa ha lasciato un vuoto grande grande. Da bambine a tutte e quattro ci ha insegnato a bal-lare il liscio, era un ottimo ballerino. La domenica quando si preparava per uscire, noi piccole eravamo tutte indaffarate intorno a lui, chi stirava la camicia, chi puliva le scarpe, chi preparava il vestito. Tutte le domeniche ci portava la pizza di Pancino.

Era molto amante degli animali, ogni tanto ci portava un piccione, un uccellino da accudire e amare. Un ricordo che mi viene spesso in testa è quello di me Isabella che avevo 5 o 6 anni al massimo, mi ricordo che mi mandava dal Sor Ernesto giù al fosso a prendere "un'acqua brillante" detta Galante. Quando glielo dicevo il Sor Ernesto e la clientela si mette-vano tutti a ridere!

Era premuroso e dolce con noi, specie quando stavamo male; ci por-tava di tutto, non ci lasciava mai un attimo da sole. Ci raccontava sempre bellissime storie della sua giovinezza, davanti un bel focolare scoppiet-tante. Un altro ricordo è quello della polenta sulla spianatoia, faceva la polenta più buona del mondo, era condita con tutto e di più, quando si mangiava era tutta un'allegria, ognuno cercava di mangiare il più possibi-le facendo una gara a chi finiva per primo.

Sapeva cucinare benissimo, la sua specialità era la pizza al forno, le frittelle con il finocchio e le tortucce. Ci ha insegnato le buone maniere, era severissimo con noi.

Se fosse qui oggi sarebbe molto orgoglioso delle sue figlie. Grazie papà per tutto quello che ci hai dato, noi ti sentiamo sempre vicino e non lasciamo mai la mamma da sola, come facevi tu. Tu ci guardi dal cielo e ci stai sempre vicino, sicuramente ti sarai fatto una bella risata leggendo tutto questo.

Ciao papà, ti vogliamo bene, le tue figlie Isabella, Roberta, Monica, Angelica, i generi, i nipoti tutti ti abbracciano forte forte. Grazie.

Pepponi Flora 22.05.1930 - 4.11.12

Mamma Dora non c'è più. Semplice, generosa, gentile, amorevole... non c'è più.

Ci ha lasciati, attoniti, smarriti, senza fiato, aprendo un vuoto mai più colmabile. Mamma cara, non so se ce la faremo... stacci vicino!

Noi non ti dimentiche-remo mai.

Ti abbiamo messo una monetina tra le dita della mano destra, dicono che potrebbe servire, usala!

La tua famiglia

È la mamma del nostro fedele collaboratore Dott. Angelo Cempanari, al quale esprimiamo la più viva partecipazione al dolore per la perdita della persona più cara e che continuerà a vivere nel suo cuore.

Lozzi Cristina 27.08.1946 - 15.10.12

Il ricordo del grande amore per la tua famiglia che era tutto il tuo mondo rende ancora più vivo il nostro dolore. Con rimpianto e tenerezza infinita ti ricordiamo e preghiamo per te.

Sia il marito Giuseppe sia i figli Francesco e Andrea insieme ai parenti tutti pensano con nostalgia mamma Cristina, pregandola di benedirli dal cielo.

Cento Arcangelo 12.12.1929 - 25.10.12

Era il papà di D. Alfredo Cento, parroco di S. Andrea Apostolo, amico di studi e di ordinazione di Mons. Fabio Fabene, e ora pre-side dell'Istituto Teologico S. Pietro di Viterbo.

Arcangelo era nato a Ischia di Castro il 12 dicembre 1929 e si era sposato nel 1958 con Ester Mezzabaraba, da cui ebbe Don Alfredo e Maria Giuseppina.

Ha sempre svolto il mestiere di agricoltore. Fin da giovane aderì con i suoi fratelli alla loca-le sezione di Azione Cattolica e all'Opera dei Ritiri di Perseveranza che si svolgevano ogni primo venerdì del mese nella parrocchia di Ischia.

Trasferitosi nel 2002 a Viterbo per seguire il figlio sacerdote, entrò a far parte della locale confraternita del SS. Sacramento, lasciando un ottimo ricordo tra i confratelli e gli abitanti di Pianoscarano.

Negli ultimi anni della sua vita era dedito quotidianamente all'adorazione eucaristica, alla recita del rosario e alla partecipazione alla messa.

Ci facciamo presenti all'amico D. Alfredo pregando per suo papà e partecipando al suo dolore.

Bassi Luigi 1924 - 2012

Senza esagerazione si può ben affermare che la sua vita è stata intera-mente dedicata al lavoro e alla famiglia.

Con l'amata moglie Cesarina, morta due anni fa, è vissuto quietamente, senza fronzoli e con assoluto senso della misura. Poi negli ultimi anni la malattia ha cominciato a minare la sua forte fibra rendendo inutili le tante cure e l'amore dei famigliari.

Lascia nel dolore il figlio Enrico, la nuora Anna Maria e l'adorata nipote Federica. Per una particolare coinci-denza è deceduto nello stesso giorno, 22 novembre, in cui morì il su socio in affari Tito ONOFRI, con il quale oltre cinquanta anni fa aprì una rivendita di materiali edili.

Apriranno ora una nuova MOB in cielo?

Siamo molto vicini all'amico fraterno Giuseppe Volpini, che quasi inaspettatamen-te ha perduto la sposa, sig.ra Luciana Palumbo, che spesso vedevamo a Messa insie-me al marito, che svolge, molto stimato dal suo Vescovo, il delicato incarico di Diacono. Coraggio, Giuseppe, la sposa continuerà ad assisterti dal cielo in modo diverso ma sempre efficace.

LA VOCE - n° 12 - Dicembre 2012 pag. 19

LA CITTÀ NE PARLA Rubrica di attualità a cura di Lia Saraca

Lago di Bolsena, un ecosistema a rischio Il lago di Bolsena è un ecosistema a rischio. È l'allarme lanciato dal

professor Giuseppe Nascerti, ordinario di Ecologia e Prorettore vicario dell'Università della Tuscia, tirando le conclusioni del convegno di studi che si è svolto il 28 ottobre presso la Rocca dei Papi a Montefiascone dal titolo "Il lago di Bolsena: un ecosistema a rischio?".

Durante il convegno, Nascerti, ha specificato che ad oggi nel bacino lacuale di Bolsena non c'è stata nessuna fioritura della cosiddetta Alga rossa altamente tossica per l'uomo, presente invece nel lago di Vico. Ma, confrontando i dati registrati tra i due laghi, è emerso che l'alga si potrebbe sviluppare anche nel nostro lago di Bolsena. Purtroppo è in atto un processo di "eutrofizzazione" che ha portato, negli ultimi anni, ad una classificazione ecologica da "buono" a "sufficiente".

Secondo l'ingegnere Bruni, presidente dell'associazione Lago di Bolsena e studioso del lago, "il degrado è reale" e per questo occorre intervenire subito in modo da "arginare l'arrivo del fosforo e dei nutrien-ti nel lago, sostanze che provengono dall'agricoltura e dal collettore fognario".

"A questo proposito - ha affermato Bruni - abbiamo presentato alla Regione Lazio l'iniziativa "Firme salvalago", con 14mila firme dei citta-dini in accordo con i sindaci, associazioni tra cui La Porticella, per chie-dere i fondi necessari alla sistemazione del collettore fognario circumla-cuale del bacino: 2,5 milioni di euro nel 2012 e 1,5 milioni di euro nel 2013. Ma ad oggi sono arrivati solo 200mila euro per la manutenzione ordinaria".

Il direttore del Cobalb Massimo Pietrangeli, presente in sala e chia-mato in causa dallo stesso Bruni, ha assicurato che "secondo quanto gli è stato riferito direttamente alla Regione Lazio, la cifra di 2 milioni di euro è stata inserita nel bilancio regionale e sarà presto disponibile. I primi lavori potrebbero già partire a marzo o aprile 2013".

Disabili, possibile dedurre tariffa casa famiglia da Isee Il disabile che riceve prestazioni riabilitative ex articolo 26 potrà dedur-re dal calcolo dell'lsee la tariffa versata alla casa famiglia nella quale vive. Lo stabilisce una delibera della Regione Lazio che elimina, così, una differenza di trattamento tra i disabili che vivono in una casa in affit-

La St. Thomas's International School è lieta di presentare - di concerto con la Ambrit International School con cui è gemel lata l 'Associazione St. Thomas's Friends creata dai genitori e dai docenti della scuola che si propone di promuovere attività ed eventi nella città di Viterbo volti alla raccolta di fondi a sostegno di progetti di utilità sociale, con particolare atten-zione ai bambini.

Con l 'anno scolast ico 2012/2013 è ripartita la didattica della St. Thomas's International School, che conferma il successo degli anni 2010-2011 e 2011-2012 con nuove classi di "Nursery" e con l'ingresso di altre insegnanti tutte madrelingua.

La prima ed unica scuola internazionale presente a Viterbo, ormai da tre anni un vanto per la città che la ospita, è in Via della Mazzetta, nel complesso scolastico dell'oratorio di Santa Maria della Grotticella. Le aule di lezione sono circondate da uno spazio aperto che affaccia sul verde di Viterbo e gli alunni godono di ben tre campi sportivi regolamentari e una palestra di 500 metri quadrati.

A partire dal primo anno della scuola materna i bambini sono avvia-ti alla conoscenza della lingua inglese con il metodo della full immer-sion che li porterà, alla fine del percorso scolastico, al raggiungimento di una elevata competenza bilinguistica.

Proseguendo nel percorso scolastico alla St. Thomas's i bambini svolgono il programma ministeriale delle scuole italiane integrato con il curriculum internazionale per tutte le materie in lingua inglese.

to e quelli che risiedono in una struttura socio assistenziale.

Il disabile, infatti, non poteva dedurre dal conteggio dell'lsee la tariffa pagata per sog-giornare nella casa famiglia. La richiesta era stata avanzata da diverse associazioni di disabili proprio per non incor-rere nel rischio di essere costretti a rinunciare alle prestazioni riabilitati-ve non riuscendo a sostenere il peso di entrambe le spese.

Aliquote Imu Le modifiche, con le quali si dovranno confrontare gli utenti di

Montefiascone preparandosi a rideterminare gli importi soprattutto per le seconde case e terze case, sono state approvate durante l'ultimo consiglio comunale del 31 ottobre 2012 comunale. Aumentano, infatti, di un punto e mezzo circa le seconde case e terze case: si passa dallo 0,76 per cento allo 0,91 per cento.

Questo aumento, secondo quanto dichiarato in consiglio, porterà nel bilancio 2012 un incremento di 800 mila euro. Mantenute le aliquote del 0,4 per cento per l'abitazione principale e per quelle di proprietà di per-sone disabili ricoverate in strutture sanitarie purché libere da contratti di locazione.

Per i fabbricati rurali, "data la vocazione del territorio", l'aliquota subi-sce un dimezzamento: da 0,20 si passa a 0,10. Anche per i negozi e piccole attività commerciali le aliquote rimangono invariate.

Trasferimento di Ematologia all'ospedale di Montefiascone

Durante l'ultimo consiglio comunale del 31 ottobre scorso, il sindaco ha comunicato che la direzione della Ausi di Viterbo ha proceduto "all'af-fidamento dei lavori per il trasferimento di Ematologia nella struttura ospedaliera di Montefiascone". Proprio qualche settimana fa, si è svol-to l'incontro con la ditta per la consegna dei lavori e con le associazio-ni della città avviando, di fatto, la raccolta dei fondi per il finanziamento dei lavori pari a 40mila euro.

La stessa cifra sarà predisposta dall'Ail, Associazione italiana contro le Leucemie, e dalla direzione della Ausi di Viterbo per un finanziamen-to totale di 120mila euro.

Con tutti gli alunni iscritti dal 2010, la St. Thomas's International School ha già raggiunto l'obiettivo di garantire ai bambini un ottimo livello di conoscenza della lingua inglese e il superamento a pieni voti degli esami di idoneità per quanto attiene la matematica e la grammatica ita-liana.

Lo scopo è quello di permettere ai ragazzi di proseguire il cammino delle scuole superiori con una marcia in più: essere bilingue. I genito-ri potranno così scegliere se farli proseguire in un'altra scuola interna-zionale oppure nel quadro scolastico italiano.

Alla St. Thomas's, inoltre, fin dalla tenera età, si studiano teatro, arte, informatica e musica con docenti di elevata professionalità. Tale metodo fa sì che i bambini, all' ingresso nella scuola media, siano già pronti ed abituati a gestire il rapporto con diversi docenti responsabili delle singole materie di insegnamento.

Le attività sportive, poi, assumono un ruolo determinante per ren-dere il percorso di apprendimento stimolante e vario: alla St. Thomas's i bambini, oltre all 'educazione motoria ed alimentare, beneficiano di stage mensili svolti da insegnanti federali per la conoscenza degli sport di squadra ed individuali (pattinaggio, baseball, scherma, etc.).

Nel pomeriggio, oltre all'attività curriculare della scuola, la St. Thomas's propone corsi liberi in lingua inglese, spagnola e cinese, per ragazzi di tutte le fasce di età, sempre con insegnanti madrelingua.

Visitare la St. Thomas's è quindi un'occasione da non perdere, per conoscere una valida alternativa didattico-educativa, ora condivisa anche da famiglie che risiedono fuori Provincia o addirittura in Umbria, che ogni mattina anticipano la sveglia per portare i loro bambini in una realtà moderna e multiculturale.

Ogni martedì pomeriggio dalle 16.00 alle 19.00 la scuola sarà aperta per chi volesse visitarla e scoprire l'interessante offerta didatti-ca proposta.

Per informazioni è possibile contattare il numero 349.4065933.

pag. 20 LA VOCE - n° 12 - Dicembre 2012

Circuito MTB Maremma Tosco Laziale Domenica 18 novembre, alle ore 15,30, nella

splendida cornice della Rocca dei Papi di Montefiascone, si è svolta la premiazione finale della IVa edizione del "Circuito MTB Maremma Tosco Laziale". Erano presenti decine di atleti delle "gomme grasse" (in gergo coloro che gareggiano in mountain bike) che sono stati premiati. Alla cerimo-nia, patrocinata dal Comune, erano presenti il primo cittadino Luciano Cimarello, il vice sindaco nonché Assessore allo Sport Fernando Fumagalli ed il con-sigliere Marco Balestri, che hanno premiato alcune categorie di atleti. A completare il quadro delle auto-rità i sette presidenti delle società organizzatrici e le autorità ciclistiche provinciali con il neo eletto presi-dente Pierangelo Brinchi.

Il sindaco Cimarello ha espresso grande entu-siasmo per questo tipo di eventi: "Ringrazio tutti gli organizzatori e gli atleti che hanno partecipa-to a questa edizione del Circuito. Voglio ricordare anche la figura di Maurizio Stella, presidente del gruppo di Follonica, che ci ha lasciato pochi giorni or sono nel gravissimo incidente del crollo del ponte, dovuto al recente maltempo, presso il ponte di Albegna nel grossetano insieme ad altri due colleghi. È doveroso ricordarlo per il suo grande impegno per il ciclismo. Voglio ringraziare le società organizzatrici poiché queste iniziative ciclistiche non sono soltanto significative dal punto di vista sportivo ma sono anche una vetrina importante per il turismo della nostra città. E proprio la Maremma Toscana e la Tuscia insieme formano un connubio importante date le analogie arti-stiche, culturali ed enogastronomiche. Queste gare permettono infatti la conoscenza, agli atleti e alle loro famiglie, di queste splendide realtà incrementando notevolmente il turismo". Poi è stata la volta del vice sindaco Fumagalli che ha ringraziato i gruppi ciclistici di Montefiascone perchè queste iniziative hanno fatto divenire Montefiascone un paese portato alla disciplina del ciclismo con iniziative di alto livello che richiamano l'attenzione di migliaia di persone. Poi vi è stata la pre-miazione con la consegna delle maglie di leader delle varie categorie: "A", "C", "D", "E", "F", "G", "H", "I", "L", "M", la classifica assoluta e la classifica a squadre. Da ricordare che il circuito si è arti-colato in sette gare ed ha visto la partecipazione complessiva di più di quattromila bikers, che hanno percorso gli splendidi territori della maremma tosco-laziale: tre prove del circuito si sono svolte in terra toscana (25 marzo GF dell'Argentario, 20 maggio GF Capoliveri, 17 giugno GF dei Briganti Manciano) e quattro nel territorio laziale (15 aprile GF Lago di Bracciano, 27 maggio Mth Montefogliano Vetralla, 10 giugno GF Selva della Roccaccia, 29 luglio GF Est! Est!! Est!!! Montefiascone). Il vincitore assoluto del circuito, è risultato il bikers civitavecchiese Tarallo Vladimiro del team B-Mad, con 540 punti, seguito nei gradini più bassi del podio da Saraga Gianpiero del team Bike Lab (punti 535) e Giustarini Gianfranco del Gas Marathon Bike (punti 530). Le varie categorie hanno invece visto prevalere: Cat. A donne: Casati Vanessa; Cat. C (17-24 anni) Benato Jeferson; Cat. Agonisti (17-24 anni) Nunzi Claudio; Cat. D (15-29 anni) Tamburini Umberto; Cat. E (30-34 anni) Casadidio Gianluca; Cat. F (35-39 anni) Tarallo Vladimiro; Cat. G (40-44 anni) Infelli Francesco; Cat. H (45-49 anni) Faraoni Roberto; Cat. I (50-54 anni) Saraga Giampiero; Cat. L (55-59 anni) Matteucci Mario; Cat. M (60 ed oltre) Giustarini Gianfranco.

Ottima nel circuito è stata la prova del team Mtb Montefiascone, che con i suoi atleti, Nunzi Claudio, Sensi Stefano, Catteruccia Mirco, Proietti Carlo e Andreoni Matteo ha conquistato tutte le prime cinque posizioni nella classifica Agonisti classe 1988-1995. Anche la società si è ben distinta classificandosi in quarta posizione della nuova edizione, che sarà ricca di novità. Quindi l'appuntamento è fissato per il prossimo anno con la Va edizione del "Circuito MTB Maremma Tosco Laziale".

Ufficio Stampa Comune Montefiascone

ENARMONIA Che l'arte italiana sia un patrimonio che tutto il mondo ci invi-

dia è un dato inconfutabile e che possa seriamente rappresenta-re una delle più importanti risorse per uscire dalla grave crisi eco-nomica e sociale da cui siamo investiti è un'idea condivisa da molti grandi economisti.

Ed ancora che la musica contribuisca in maniera rilevante allo sviluppo psicofisico dell'individuo è da tempo immemorabile una certezza per neuropsichiatria e psicologia. In questo credo-no quattro giovani musicisti che sette anni fa hanno fondato un'associazione grazie alla quale hanno dato vita a corsi di musi-ca nel comune di Montefiascone.

Enarmonia è l'associazione e loro sono: Marco Corsi, Paolo Tabarrini, Paola Trapè e Viviana Di Carli.

I corsi, articolati in 14 classi di strumento, si sono aperti ad ottobre per il settimo anno consecutivo e, partiti il primo anno con già 50 iscritti, contano da alcuni anni circa 100 iscritti, prova tan-gibile della bontà dell'iniziativa. Sono aperti a chiunque voglia avvicinarsi allo studio della musica, sia classica che moderna, senza limitazioni di età e formazione. Ciò che caratterizza l'atti-vità didattica di Enarmonia è, grazie ad una collaborazione con l'Istituto Superiore di Studi Musicali G. Briccialdi di Terni ed il Centro Didattico Musicale Rockland di Grosseto, la possibilità di compiere un percorso di studi finalizzato al conseguimento di titoli utili allo svolgimento dell'attività musicale a livello professio-nale. Il corpo docente è giovane ed il livello dell'insegnamento alto: ne sono dimostrazione i concerti degli allievi che si tengono ogni anno nel periodo natalizio ed in primavera e che richiama-no centinaia di spettatori entusiasti.

Le lezioni si svolgono da ottobre a maggio nelle aule del Monastero di San Pietro che le Monache Benedettine del Santissimo Sacramento hanno molto gentilmente concesso all'Associazione, ma sarebbe bello che Enarmonia potesse otte-nere una struttura atta all'insegnamento della musica, che disponga di sale per lo studio individuale e per la musica d'insie-me ed in cui poter disporre di strumenti musicali e materiale didattico di vario genere. I risultati ottenuti in sette anni di lavoro serio e costante dovrebbero essere colti da occhi attenti come segnale del potenziale che si cela tra le antiche mura del nostro paese. Quella dei corsi di musica potrebbe diventare una realtà ben più importante e consolidata se solo ci fosse la volontà di sostenerla investendo in questa ed offrendo le condizioni di svi-luppo minime necessarie.

II numero sempre crescente di iscritti, il consenso di un pub-blico sempre più ampio e l'entusiasmo tangibile degli studenti sono la prova incontrovertibile che l'arte, se supportata da ammi-nistrazioni illuminate e lungimiranti, può essere un valido modo per uscire dalla crisi che stiamo vivendo.

Per qualsiasi informazione riguardante corsi ed attività for-mative è possibile consultare il sito www.enarmonia.altervi-sta.org, oppure inviare una e-mail a: asso.enarmonia@ libero.it.

Lucia Napoli

MONTEFIASCONE TEATRO DELLA GRANDE ARCIERIA Roberto Mannu trionfa spezzando il dominio di Carlo Chiodo, beniamino di casa

mente a gareggiare a Montefiascone, a maggior ragione ora che ho un titolo importante da difendere".

Seppur di fronte a un'agguerrita concorrenza, i giovani arcieri falisci hanno raccolto incoraggianti affermazioni: Gianmarco Alibrandi ha trionfato tra i ragazzi nell'arco olimpico maschile, Chiara Marzano è arrivata terza nella stessa discipli-na tra le ragazze, mentre la sorella Bianca ha vinto nella categoria Giovanissimi Femminile, davanti alle compagne di società Silvia Ciripicchio e Irene Agostini. Nelle classifiche a squadre, nella categoria Arco Olimpico Senior Maschile, l'Arco Sport Roma si classifica al primo posto davanti agli Arcieri Falisci, che hanno schierato il terzetto formato da Chiodo, Marco Crescenzi e Yauheni Aliaksandrau, terzo il CUS Roma. Tra i Master gli Arcieri di Torrevecchia, sostenuti dall'exploit di Mannu affiancato da Franco Fabi e Gian Pietro Chiorri, si aggiudicano il primato superando il CUS Roma e i Falisci, che hanno schierato sulla linea di tiro Massimo Sciuga, quarto tra i Master, Stefano Cardoni e Francesco Duri. "Nonostante l'acquazzone che ci ha investiti in questo fine settimana, gli arcieri in gara sono stati numerosi - dichiara il presidente degli Arcieri Falisci e del comita-to organizzatore Renato Roncella - è motivo di soddisfazione vedere che la nostra squadra sta crescendo numericamente, facendo registrare almeno un iscritto in quasi tutte le discipline. I più giovani hanno fatto vedere cose positive, anche se la strada è ancora lunga. Sono felice che chi è venuto da lontano ha apprezzato i nostri sforzi fatti affinchè ogni aspetto organizzativo fosse curato nel minimo det-taglio - conclude il decano dell'arcieria di Montefiascone - cercheremo sempre di migliorare, di sicuro però questa due giorni agonistica ci da molti motivi per con-tinuare a lavorare in questa direzione".

Soddisfazione per la riuscita della manifestazione anche da parte dell'Assessore allo Sport Fernando Fumagalli che ha presenziato le premiazioni.

David Sciuga

La pioggia bat-tente non ha impedi-to alla "Rondine d'Argento" di spicca-re il volo sul colle falisco, teatro di una delle gare più impor-tanti del centro Italia. Atleti delle discipline di arco olimpico, compound e arco nudo di ambo i sessi e di tutte le età, provenienti da Lazio, Umbria e Toscana, si sono dati battaglia al Palazzetto dello Sport di Montefiascone in un fine settimana di intenso agonismo. L'idolo di casa Carlo Chiodo ha primeggiato nella classifica Senior Maschile per l'arco olimpico, ma ha mancato la quarta affermazione consecutiva, dovendosi accontentare della seconda piazza nella graduatoria complessiva.

A indossare i panni del "guastafeste" è stato Roberto Mannu degli Arcieri di Torrevecchia, appartenente alla categoria Master e trionfatore della trentanovesi-ma edizione della prestigiosa competizione indoor. L'esperto arciere romano, totalizzando 574 punti, ha staccato di quattro lunghezze il montefiasconese, aggiudicandosi il prestigioso trofeo. "Carlo non me ne voglia, qualche volta lui mi ha superato di pochi punti, stavolta è successo il contrario - scherza Mannu - è un grande arciere oltre che un amico, per me è sempre un piacere incontrarlo. È una preziosa occasione poter partecipare a questa competizione di prestigio: qui il tasso tecnico dei partecipanti è alto e l'organizzazione è perfetta: ogni atleta viene coccolato, facendolo sentire perfettamente a proprio agio. Tornerò sicura-

LA VOCE - n° 12 - Dicembre 2012 pag. 19

Un libro del Cardinale Angelo Comastri "DIO SCRIVE DRITTO... ANCHE

SULLE RIGHE STORTE/" Laura Benedetti Esposito

I

Il Cardinale ride, perchè la sig.ra Laura stava insegnando al "signore" che doveva fare la foto, come si scattava!!!

Ho avuto modo di incontrare Sua Eminenza il Cardinale Angelo Comastri, e leggere poi il suo libro dal titolo coinvolgente e quanto mai significati-vo: "Dio scrive dritto... anche sulle righe storte!" degli uomini. Frase famosa del grande predicatore e Vescovo cattolico francese, Jacques Bassuet. Sono ormai più di trenta le opere di alto profilo spirituale scritte dal cardinale Comastri. Iniziare a leggere questo ultimo libro, scritto anche con la collabora-zione di Saverio Gaeta, significa arrivare alla fine senza interruzione.

È la storia umana e spirituale di un ragazzo, di un seminarista, di un sacerdote, di un Vescovo, infi-ne di un Caridinale, scritta senza remore ma, Egli tiene a precisare che: "Più che un racconto della mia vita qui c'è il racconto della misericordia di Dio incontrata e sperimentata con grande stupore in ogni svolta del mio cammino". Con celato pudore e con "la bocca che professa quanto il cuore crede", sono sbocciate pagine e pagine di una vita permeata da una fede tenace, incrollabile, perchè legata da fili comunicanti alla Divina Provvidenza. Molti i personaggi che Egli rievoca con estrema delicatezza e affetto, tra i quali emergono i suoi genitori, in particolare sua madre, donna di fede, che lo seguiva attenta e pre-murosa nel suo percorso di giovane sacerdote condividendo i momenti di gioia e di amarezza, la malattia, le decisioni di scelte importanti, fino all'obbedienza dovuta ai superiori che lo preparavano alle prove che avrebbe incontrato nella sua vita di consacrato a Dio e al prossimo. Un posto privilegiato e di primo piano, Egli lo riserva alla donna che ha cambiato la sua vita: Madre Teresa di Calcutta. Ricordo quando, morì Madre Teresa, il cardinale Comastri parlò di Lei attraverso la TV per tre giorni. Mai parole furono tanto belle, piene di dolcezza e di un amore profondo dato e ricevuto. Nel ricordo spassionato del tempo andato Egli scrive: "Come era bello quel mondo! Non c'era molto da mangiare, ma le cene erano eterne, poiché si stava a tavola a parlare di tutto. Le serate si riempivano di ricordi di vita dove non mancava mai un proverbio, una massima, un insegnamento. Era una vita semplice ma bella, della quale ho tanta nostalgia". Intanto Angelo, si prodigava ad aiutare i genitori, ne apprezzava il sacrificio e il duro lavoro per procurare il necessario a lui e a sua sorella. "Eravamo poveri - continua il Cardinale - ma non ce ne vergognavamo. L'energia elettrica si usava con parsimonia e si andava avanti con pezzi di candela. In casa non avevamo l'acqua corrente e bisognava rifornirsi alla fontanella pubblica. A metà degli anni Cinquanta, arriva l'acqua in casa; ci sembra-va un sogno aprire il rubinetto! Ricordo, quante volte mi ero recato a prendere l'acqua con la brocca alla fontana, e mia madre lì lavava i panni. Più tardi, prima che morisse, mentre eravamo a tavola le vidi le mani rovinate dall'artrosi e glielo feci notare. Lei rispose: "Sapessi quello che hanno lavato queste mani!". Questo periodo della sua vita sempre presente nel suo libro, è quasi un binario dal quale raramente Egli si disco-sta; tanto da mettere anche in versi quei giorni vissuti con amore, ma che vogliono essere anche un moni-to e un confronto per le nuove generazioni: "Un tempo non c'era la televisione, ma ci guardavamo negli occhi... Un tempo non mancava mai il canto nelle nostre case disadorne, perchè il cuore era pieno di Dio! Non voglio tornare indietro nel tempo, ma voglio che la vita di un tempo faccia un passo avanti verso di noi, verso le nostre case".

Le prime esperienze di Parroco, l'incontro con la comunità, con i giovani, con le realtà locali. Ricorda con particolare affetto Porto Santo Stefano, "una parrocchia di grande fervore. Una eredità preziosa lascia-ta da altri bravi parroci. Bastava suonare la campana e la chiesa si riempiva di fedeli". E fu proprio a Porto Santo Stefano che nel 1988 ebbe la visita di Madre Teresa. "Fu un dono immenso, inatteso, meraviglioso. Ella fissando come una bambina lo scenario unico del Monte Argentario disse: "Come è bello questo luogo! In un luogo cosi bello, anche voi dovete preoccuparvi di avere anime belle" bastarono queste parole per far scattare l'attenzione di oltre ventimila persone. La visita di Madre Teresa lasciò un solco profondo nel paese; dove passano i santi, anche nel deserto spuntano i fiori! L'ho toccato con mano".

Ma il tempo passa, e il 6 luglio 1990 Giovanni Paolo II, nomina don Angelo Comastri Vescovo di Massa Marittima - Piombino. Lasciare Porto Santo Stefano, fu per lui un momento di grande tristezza. "In quegli undici anni come parroco - Egli scrive -avevo visto nascere come frutto della misericordia di Dio, una splen-dida comunità di fede, che amavo come un padre ama la propria famiglia". Nel 1996 fu arcivescovo di Loreto dove ha vissuto anni meravigliosi. Inoltre preparò il Grande Giubileo del 2000.

Ma, altre emozioni e responsabilità lo attende-vano; Giovanni Paolo li lo aveva scelto per predi-care gli Esercizi Spirituali alla Curia romana nel marzo 2003. "Durante la prima meditazione il cuore sembrava mi uscisse dalla bocca: avevo il Papa alla mia sinistra, davanti a me, il cardinale Joseph Ratzinger e accanto il cardinale Sodano... e lasciai che il Signore mi prendesse per mano...". Poi, la sua nomina a vicario generale per la Città del Vaticano e Presidente della Fabbrica di S. Pietro. Infine nel 2007 la nomina a cardina-le. Le ultime pagine mi appaiono come testamen-to spirituale. Egli ricorda commosso gli ultimi gior-ni di Giovanni Paolo II; inginocchiato presso il Papa morente Egli scrive: "mi permisi di chiedere, con le lacrime agli occhi, la sua benedizione, il Papa allora cercò di alzare il braccio e tentò di tracciare un segno ma la mano ricadde sul letto... Padre Santo, la benedizione è già partita dal cuore, è un dono prezioso che custodirò per sempre". Il car-dinale Comastri infine, esprime il desiderio di chiudere i suoi giorni nel santuario di La Verna con il saio fran-cescano e spera di essere accolto nel piccolo cimitero dei Frati Minori e così conclude: "Signore Gesù, con-fido in te! Che per intercessione di Maria, soprattutto negli ultimi istanti della mia esistenza terrena, la tua misericordia saprà scrivere dritto sulle righe storte della mia povera vita".

Insieme al Card. Angelo, i nostri due Vescovi, ormai benemeriti, Lorenzo Chiarinelli e Dante Bernini

Dialogo tra la Peppa e l'Antogna al

lavatoio del cunicchio - avà, anche tu vienghe a lavà mi qui Pè, cume mae? Nun tè ciò visto mae. - ma che vòe, pé forza, nu jiè se la fa più annà avante. Anto. Toc ca veni a lavà mi qui pe potè tirà avante al mejio. Le sorde nun bastono piune. 'L damagnà aumenta, la corren-te elettrica aumenta, la benzina pe le machine aumenta, la naffata per le trattore aumenta, aumenta puire un corpo che je pija, e quer poco che potemo venna ce le pagono meno de gnjente. - Che casdino, cara Peppa. Nun ciadene più laoro. C'iò la fija che racimola che lavoretto in nero pe potè fa che vesti-tino un pò descente ar fijetto che c'ià quasi cinquenne, e fatica anche a portallo a la scoletta de le fijarelle. Anche babbo del fijo adè senza laoro. De tanto n'tanto fa anche lue quarche lauretto, quanno je capita, sempre in nero. Vorrebbero sposà ma nun cianno le sorde. Me tocca man-tenelle tutte a trene. Nun adè modo què danna avante, je possa scoppià la pantascia. - Adae ragione, Anto. Semo tutte ne la stessa barca. Che pense che anche a me và mejo? Si m'avissero ditto che a settantenne me fusse aumentata la famija, pense che nun l'avrebbe preso pè matto? Me poteo grattà la pansa, invece me tocca damme da fa pè aiutà anche a mé le fije. Rmi Gustinello, poaretto, anche lue adè senza laoro, l'hannomannato via, janno ditto che nun c'adè più, la mojepoarina, va ha fa qualche ora le pulizie da nà signo-ra, catinella, adè tanto perbene, sa, er fietto, cannello je lo custodimo, io e rmi Marietto. - A Pè, ma la curpa mica adè nostra, sa. Emo laorato come bestie noe e le nostre babbee e le nostre mamme. Nu emo mae speso niente in piune de quer fricciolo che c'è bastava, pé risparmià e pensà pe quanno eravamo vecchie, e adesso vengono ste cape der governo, dicono che nun c'hanno le sorde pe amministrà, e leòno rsangue ar popolo e ce vanno de mezzo solo le poarette. - Anto, rpejo anco a da venine, e adé sempre pejo pe chi n'un c'ia gnjente, che jè tocca magnà pane e sputo. Quelle che qummmannono pijono un mare de sorde ar mese, e dicono che num jè bastono. Ma le sorde manno-no l'acqua pè l'in su, ma noe che nun c'è Temo, ce tocca annà a bea a lago, e quanno semo venute su, ce tocca riannà giù, che cè rivenuta sete. Come dice 'r proverbio, e nun sbaja, la pansa piena nun pensa a quella vota. - Oh Pè, adae ragione, e mica sbaje sà, C'emo avuto un gran buco a potè pijà quer pelinello de pensione. Armeno ce potemo aiutà ste pore disgraziate de le fije cò le nipo-tine, pore anime innocente che nun c'entrono gnente co sto monno che st'annà a catafascio. - Che te dico Anto, che prima ce se capià poco, adesso meno de gnente, come me dice rmi Pietro, che sente sem-pre quello che parla nella t.v. - Oh Pè, e che te dice rtu Pietro? - Anto che nun se sa più che sa da fare. Quello che fae adè sempre sbaijato. A ditto anche che rgiornalista che parla alla t.v. a ditto che rgoverno nun cala le tasse ner 2013. E n'dannamo a pijà le sorde pe daije? Jè ppotemo dà solo le corpe. - Oh Pè toccasse annasse a venne al mercato? - Anto e chi te cumprerebbe, che tutte si senza sorde? Manco rdiavolo se potesse uscine da la buca de le stre-ghe da la chiesa dé san Pangrazio. - O Pè si bastasse tutte s'annarebboro a venna. Ma cià dè pericolo che ce leono nicosa si nunn pagàmo. - Anto què adè poco, ma adè sicuro. - O Pè, loro che pijono tanto ar mese nessuno le tocca, commannono, ma semo state noe cor voto a mannalle a cummannà, e visto che cuummannono pe noe, c'hanno preso come schiave e emo da sta pure zitte, che per loro c'emo sempre torto, e emo da ubbidi. Anto, vò di che c'ià dannà bene tutto quello che fanno? - L'ha ditto Pè. Voe o nun voe adè cosine. - Ma allora ce trattano come monnezza. - La mi Peppa, è quello che dice rmi Marietto, er popolo è monnezza. - Anto, allora sa che te ddico? Se semo monnezza mette-mese a lavà, così se pullimo e cantamo a la barba de chi comanda: canta che te passa la malinconia....

Rolando Mezzetti

pag. 20 LA VOCE - n° 12 - Dicembre 2012

LA PAGINA DI S C RA PA N T E di Giacomo Carioti

C'E QUALCOSA CHE NON VA: ABBIAMO VIETATO IL CRO-CIFISSO, SOSTITUITO DA "FRATELLI D'ITALIA"... SIC!

La legge è legge. Così adesso, per legge, nelle scuole italiane si stu-dierà l'inno nazionale. Una iniziativa a prima vista patriottica ed encomia-bile, ma a ben guardare sciocca e provocatoria. Ne vedremo gli effetti a breve scadenza, e c'è da scommettere che tutto finirà in una bolla di sapo-ne.

Certo è che i nostri legislatori hanno deciso di gettare nella confusio-ne proprio quel popolo che fanno finta di esaltare. Ci vorrebbe una minima autocritica, prima di esaltare falsi miti. Ogni volta che "Fratelli d'Italia" viene cantato prima degli incontri di una nazionale, lo sentiamo pateticamente interpretare sguaiatamente e senza ricordare le parole, storpiando quelle più obsolete, e steccando le note, con una convizione ostentata ma poco credibile, e con un effetto ben diverso da quello marziale che si vorrebbe affermare. Si sa, il nostro inno nazionale è quello che è: ci piace più per infantile nostalgia che per vero trasporto dell'anima. Anche perchè non siamo mai pienamente convinti dei nostri ideali: vogliamo sostenere i buoni sentimenti o il truce cipiglio? Qual'è l'atteggiamento che più somiglia alla nostra natura? Poiché non siamo convinti né dell'uno né dell'altro, la nostra esecuzione dell'inno nazionale appare sempre fuori misura: o scialba o esagerata, o truce o bolsa. Ma, in fondo, questi sarebbero giustificabili dettagli.

Quello che invece ci ha profondamente colpito in questa riesumazione scolastico-legislativa, è stata la con-traddizione con gli orientamenti quotidianamente ostentati a livello politico rispetto alle valenze dei simboli di appartenenza, sia culturali che di costume, ma soprattutto politici e religiosi: due tasti che scottano, e sui quali da tempo abbiamo deciso di stare in prudente retroguardia. La nostra regola è la tolleranza verso gli altri - anche, giustamente se vogliamo, verso chi non è tollerante con noi - e la rinuncia alle nostre tradizioni, perchè queste invadono la libertà di tradizione altrui. Siamo arrivati ad eccessi paradossali ed offensivi anche del semplice buon senso: siamo arrivati a contestare ed interdire - anche se c'è, fortunatamente, una frangia di sana trasgressio-ne - l'esposizione del Crocifisso dai luoghi pubblici diversi dall'interno delle chiese... Ed ora, dopo aver vietato il simbolo più profondo e universale, e da tutti sentito come sacro - anche da chi non crede, perchè comunque lo sente come segno di unione dei cuori... - arriviamo ad imporre come disciplina un inno che, anche se c'è, è discutibile nei contenuti, nella forma, nella storia, nel sentimento che evoca, in una incombente confusione con-cettuale e musicale. La prova di questa confusione? Ce l'ha data, qualche giorno dopo l'annuncio della nuova norma, la cantante lirica Katia Ricciarelli, che, chiamata a "spettacolarizzare" all'americana l'inno italiano, prima della partita di rugby Italia-Nuova Zelanda... ha stravolto le parole e ha steccato la partitura!... facendo raggela-re un intero stadio.

Nella mente di chi sta stravolgendo i nostri costumi più profondi: c'è qualcosa che non va. Lo avevamo da tempo intuito, ma oggi la conferma è tragica.

LA POESIA A BRACCIO ADESSO SI FA RAP Una volta, la Tuscia, insieme alla Maremma e alla Toscana (e

addirittura a Roma con le sue osterie) era rinomata per la poesia "a braccio" e "a rispetto". Ancora fino a qualche decennio fa, era uso, un po' in tutti i paesi, dedicare spazio, durante le feste, alle "gare poetiche" in cui ci si affrontava a suon di rima, con quella cadenza particolare che non si può descrivere, e la cui dolcezza sta solo nel ricordo di chi ha avuto la fortuna di esserci. È vero, ci sono ancora istituzioni e associazioni meritorie, che ancora conservano e favori-scono, con non poca fatica, queste tradizioni, così come ci sono -sempre meno, purtroppo - dei poeti che, specialmente per tradizio-ne familiare, continuano a coltivare gelosamente l'arte dei padri e dei nonni. Dalle nostre parti, qualcosa sopravvive a Latera, a Cellere, a Valentano, e in qualche altro meritorio sito: ma il fenome-no è in continuo calo, e non si piò più parlare di tradizione coltivata e apprezzata dalla generalità delle popolazioni.

In questo quadro, assistiamo a profonde "mutazioni genetiche" che, se da una parte stravolgono le basi, tut-tavia ne esaltano i valori. Abbiamo appreso, non senza stupore, che la poesia a braccio, nel Nord Italia, ha ripre-so ad appassionare soprattutto i giovani, che però la tengono distinta sia dal dialetto sia dal ritmo tradizionale, sostituito... dal "rap" e magari si confrontano in allegre scorribande con gli ultimi vessilliferi della nostra tradizio-ne! Basti vedere il successo ottenuto a Torino della manifestazione "Il Rap incontra la Poesia a braccio" del 7 luglio scorso. Conclusione: i poeti a braccio altro non sono che i rapper di una volta... Insomma, noi l'abbiamo inventata, ma dobbiamo prendere lezioni d'amore da chi proprio non ci aspettavamo!

pomeriggio di domenica 23 dicembre. L'intera manifestazione, oltre al concreto ed unico lavoro di un gruppetto di genitori, è stata resa possibile grazie alla parteci-pazione attiva in sponsorizzazioni da parte di esercizi ed imprenditori locali quali: Pasticceria Caffetteria S.M. Lo Giudice, Emporio Igiene, Parrucchiere Sergio, Elettrica e hobbistica di Salvatore Marras, Impresa Funebre Alo, Complicità Intimo e Batinelli s.r.l. abbigliamento uomo-donna, Panificio Pasticceria Del Pino di Marozzi A. & C., Milioni bomboniere, lo Zoo di Legno, Osteria tipica Mammapappa, Segheria Piangoli legno snc di Pesciaroli Giacomo Pompeo e fratelli, Oleificio Brachino.

Indispensabile la partecipazione del Centro Commerciale Naturale Borgo Verde di Montefiascone e della locale Banca Cattolica gruppo Credito Valtellinese sempre molto sensibile alle problematiche locali. Gli organizzatori dell'evento, in considerazione soprattutto degli scopi da raggiungere, invitano tutta la cittadinan-za a visitare i Mercatini di Natale e magari effettuare l'acquisto di un regalo sem-plice ma speciale!

Comitato genitori

Esibizione poeti a braccio in un paese del Lazio negli anni '50

IMU: PIÙ DEVASTANTE DELLA TASSA SUL MACINATO

L'IMU è sicuramente - anche più della fami-gerata "tassa sul macinato" di vergognosa memoria italiana - il balzello più stolto e iniquo generato dalla confusione politica e amministra-tiva. Un balzello che produrrà - anzi, già sta pro-ducendo, anche se cerchiamo di nasconderci dietro il velo di una speranzosa disperazione -danni irreversibili alla nostra economia, ma, soprattutto, al nostro spirito di rinascita. Una tassa scellerata, che si fa forza della seduzione esercitata sulle pubbliche amministrazioni locali, che si sono lasciate trascinare nel vortice suicida della accettazione. Nella prospettiva a breve ter-mine di ingrassare la cassa, non si è capito il tarlo che stava inserendo nel nostro sistema di valori esistenziali - che non sono quelli della Francia o dell'Inghilterra o dell'America, né mai potranno esserlo - basati su un consolidato patto sociale che questa imposta - come tutti i recenti provvedimenti economici di governo - ha infranto con violenza e indifferenza umana e sociale. Parole grosse? Staremo a vedere, la scadenza è molto più a breve di quanto immaginiamo.

Intanto, cosa fanno i Comuni, che dovrebbe-ro rappresentare l'ultimo baluardo civile, anche nei confronti delle deviazioni della politica? Si accodano al carro umiliante, senza II minimo spi-rito critico o autodifensivo, non accorgendosi affatto di scavare la fosse alle generazioni a venire (salvo possibili rettifiche in sede politica futura). Una saggia e lungimirante decisione -putroppo adottata soltanto da una sparuta mino-ranza di amministrazioni - sarebbe stata accetta-re le pur inique aliquote base, come segno di ine-vitabile sottomissione al potere centrale, ma con chiara indicazione di dissenso verso misure che mortificano il patto sociale e riducono ancor di più la speranza di ripresa dell'economia reale.

Invece, la stragrande maggioranza dei Comuni - fra questo compreso Montefiascone -ha cavalcato la forbice legislativa (altra iniquità concettuale e giuridica) per calcare la mano nei confronti delle cosiddette "seconde case": cioè proprio di quelle che maggiormente già contribui-scono alla finanza locale (tariffe spropositate a fronte di servizi non fruiti), e che sono la base del fattore trainante dell'economia cosiddetta turisti-ca, proprio grazie alla loro specifica esistenza. Gli effetti di questa scelta avventata non tarde-ranno a farsi sentire. L'illusione di avere ingras-sato momentaneamente le casse comunali con entrate straordinarie camuffate da boccata d'os-sigeno si tramuterà ben presto in un'onda di fuga e di minori consumi in loco che, a catena, trasci-nerà con sé disastrose ripercussioni proprio sulla cittadinanza stanziale, che vedrà scemare sem-pre più la prospettiva di crescita reale basata sulle presenze "euforiche" su cui fino ad oggi si è basata la prosperità...

MERCATINI DI NATALE 2012 È questa l'iniziativa con la scuola e per la scuola organizzata per le prossime

festività natalizie dal Comitato genitori dell'Istituto Comprensivo Anna Molinaro il cui referente, per l'evento, è il sig. Marco Marianello. Nei giorni 21, 22 e 23 dicembre un vero e proprio mercato di opere dell'ingegno e della propria arte ani-meranno il centro storico della città. Verranno messe in vendita le opere di geni-tori, nonni, parenti, amici ed alunni. Il tutto con il patrocinio del Comune di Montefiascone e la partecipazione attiva delle più grandi associazioni di volonta-riato che operano sul territorio quali Avis, Asvom e Solidarietà Falisca.

Alla manifestazione sono state invitate anche altre associazioni onlus quali la sezione provinciale Unicef, il centro diurno locale Passe-Partout e l'Agop (asso-ciazione genitori oncologia pediatrica) che effettueranno una raccolta fondi da ridare alla scuola sotto forma di materiali didattici e scolastici in genere. Per tutti i bambini del paese è previsto l'arrivo di Babbo Natale, per una foto ricordo, nel

LA VOCE - n° 12 - Dicembre 2012 pag. 19

Asvom: corsi obbligatori Si sono tenuti nei mesi di ottobre e novembre i corsi di formazione

dell'Asvom per tutti gli iscritti all'associazione e per tutte le persone interessa-te. Si sono svolti, due nel mese di ottobre (17-24) e due nel mese di novem-bre (14-21), presso la sala operativa dell'associazione in Largo Plebiscito nei locali sottostanti al palazzo comunale. Agli incontri hanno partecipato in media oltre trenta persone per serata, una delegazione della Pro Civ di Viterbo ed il consiglio direttivo dell'Asvom.

Il primo degli incontri, tenutosi il 17 ottobre da parte della consulente di comunicazione e d'immagine dell'Asvom Susanna Lanfranchi, ha riguardato il tema della "Deontologia del Volontario" cioè tutte quelle regole, comporta-menti, stati d'animo che devono essere attuati in servizi. Si è parlato del codi-ce etico del Volontario (Cev) e dei suoi articoli, focalizzando l'attenzione sui principi generali, sul corretto comportamento, la collaborazione, la preparazio-ne tecnica. Il secondo appuntamento di formazione si è tenuto il 24 ottobre da parte dell'ingegnere Vittorio Varriale sul tema della "Radio in Protezione Civile". Nel corso della serata si è focalizzata l'attenzione in merito alle proce-dure impiegate dagli operatori radio, cioè tutte quelle "norme" e diciture, che devono essere usate dai volontari quando si parla per radio.

Il terzo appuntamento si è tenuto il 14 novembre, con il tema: "L'Asvom: la sua storia e i compiti del Volontario" ed è stato tenuto dal responsabile dell'uf-ficio stampa dell'Asvom Michele Mari. Il corso di formazione ha riguardato i diritti, doveri e responsabilità del volontario, storia dell'associazione ed il Piano comunale. Durante l'incontro si sono toccati anche i temi della respon-sabilità civile e penale per i volontari di protezione civile e le leggi che regola-mentano questi delicati argomenti. Infine l'ultimo appuntamento si è tenuto il 21 novembre con tema "La Protezione Civile e i compiti delle Istituzioni con un breve passaggio sulle leggi che la regolamentano" curato da Pietro Brigliozzi.

C'è da ricordare che questi corsi, per i volontari di protezione civile, sono obbligatori per legge.

Consigli utili È questa la novità della sezione del sito

internet dell'Asvom (Associazione Volontari Montefiascone) www.asvom.it. Per potervi accedere è sufficiente collegarsi al sito e clic-care nel link "Consigli utili" (ultimo a sinistra della home page). Qui sono forniti i suggeri-menti e le indicazioni in caso di emergenza ma anche informazioni utili sul comportamento da adottare in determinate situazioni di pericolo. Questi basilari consigli possono essere determinanti per salvare la pro-pria vita e quella degli altri in situazioni di pericolo. Per questo invitiamo caldamente a consultare questa sezione tutti i cittadini di Montefiascone ed anche della Provincia di Viterbo.

Inoltre facciamo un appello per l'invio di specifiche richieste e sugge-rimenti per migliorare il servizio. Chi volesse ci può contattare ai seguen-ti recapiti e mail: [email protected]; [email protected]; [email protected]; [email protected].

La sezione "Consigli utili" del sito internet fa parte della nostra più ampia azione di prevenzione ed informazioni alla cittadinanza. All'interno di questa sezione si trovano informazioni utili e consigli per quanto riguarda il funzionamento di apparecchi elettrici, di ascensore bloccato, di auto in fiamme, su come eventualmente accendere fuochi di sterpa-glie ma anche informazioni sulla rimozione di nidi di vespe, calabroni ed api. Infine per tutta la popolazione vi sono consigli da seguire in caso di forte caldo, ed anche, in vista della prossima stagione invernale, su cosa fare in caso di una copiosa nevicata e come evitare di far rompere le tubature dell'acqua per eventuali forti gelate.

Una sezione, quindi, veramente utile a tutti, che consigliamo di visi-tare al più presto ed in modo costante. È semplicissimo: basta collegar-si al sito www.asvom.it/consigliutiii.htm.

Ufficio Stampa Asvom

1/Asvom in azione L'Asvom (Associazione Volontari Montefiascone) in azione, con i suoi soci,

nelle zone allagate del viterbese. In questi giorni di massima emergenza, in alcune località della provincia di Viterbo, i volontari di Montefiascone sono intervenuti a Montalto Marina e poi ad Orte, due zone colpite in maniera drammatica rispettivamente dall'esondazione dei fiumi Fiora e Tevere.

Nella giornata di martedì 13 novembre una squadra di volon-tari è partita con il camion Unimog 400 alla volta di Montalto Marina. Ha effettuato un lavoro di perime-trazione della zona colpita dal-l'alluvione ed ha assistito e avverti-to la popolazione dei rischi e dei problemi. Altro non poteva fare a causa della gran quantità d'acqua che impediva un qualsia-si passaggio con i mezzi da strada.

Il giorno dopo, mercoledì 14 novembre, l'Asvom con due mezzi, una jeep ed un camion con l'ausilio di due pompe idrovore si è recata nella città di Orte, colpita dalla piena del fiume Tevere. Qui i volontari, per l'intera giornata, hanno aspirato con le pompe l'acqua da alcune abitazioni nei pressi della stazione ferroviaria e da una scuola. I nostri uomini hanno usato una idrovora carrella-ta da 5mila litri al minuto ed una barellata di una portata di 1200 litri al minu-to. Anche nella giornata di giovedì 15 novembre i volontari dell'Asvom sono ritornati ad Orte dove hanno svuotato un supermercato completamente alla-gato ed altre abitazioni invase dal fango e dall'acqua.

I volontari di Montefiascone hanno tolto tutta la merce ed hanno ripulito le attrezzature, i frigoriferi e gli scaffali. Hanno utlizzato un camion Scam con un modulo antincendio per ripulire ed una jeep per trasportare una pompa idro-vora. Il lavoro al supermercato ha richiesto molte ore di attività ma è stato necessario per cercare di riportare alla vita normale la cittadina con l'arrivo e la vendita dei beni di prima necessità. In media in questi giorni hanno agito quattro volontari con due mezzi.

II presidente dell'Asvom Tonino Fiani: "Un ringraziamento è dovuto a tutti i volontari che si sono prodigati in questi giorni per la loro generosità, la loro disponibilità e per la loro incessante opera".

Ufficio Stampa Asvom

FUORI DAL BUIO A proposito di famiglie gay e di adozioni, pare che il Presidente della

Repubblica francese Holland trovi più di un ostacolo al tentativo di dare concretezza, per l'appunto, ad uno dei suoi cavalli di battaglia e delle sue promesse elettorali. E tutto ciò ad iniziare proprio dai Sindaci delle Gallie che, a quanto pare, avrebbero perfino intenzione di frapporre obiezione di coscienza piuttosto che celebrare matrimoni gay.

E non è tutto. A piovere sul bagnato e ad alimentare ancora più dubbi che certezza sui matrimoni ed adozioni gay, è stato un recente studio, il quale avrebbe la finalità di svelare sull'argomento le troppe verità nasco-ste. Si tratta del volume di Dawn Stefanowicz, che uscito in Nord America col titolo di Out from Under nel 2007, è stato ora tradotto anche in Italia ed edito per i tipi delle Edizioni Aresi di Milano (pp. 240 - Euro 14,00), ovvero: "Fuori dal buio, la mia vita scomoda con un padre gay". Dawn, ovunque invitata, parla della sua triste vicenda. Racconta di un padre che spesso nelle sue disordinate avventure sessuali con giovani fidanzati, così nelle relazioni con la moglie, fragile, passiva e con tre figli, spesso portava a casa gli amici e si intratteneva con loro in salotto, incu-rante dei figli che sentivano e talvolta vedevano. Dopo anni di questa vita, la moglie lo lasciò, lui si ammalò di AIDS e nel 1991 morì.

Solo da adulta - racconta - a sua volta sposata e madre, aiutata da psichiatri competenti Dawn Stefanowicz è riuscita ad accettare il suo pas-sato fatto di inganni, umiliazioni, privazioni affettive e spesso vera e pro-pria violenza. Scopo del libro - testimonianza? "Quello di mostrare a tutti quanto le strutture parentali possano incidere negativamente sullo svilup-po dei bambini".

Non solo, ma lo psicologo olandese Gerard van der Aardwig, rincara la dose proprio nella prefazione a Fuori dal Buio: "Il grande sforzo inter-nazionale di imporre l'ideologia gay nel mondo diffonde più di una gros-sa menzogna per confondere l'opinione pubblica. Una di esse è che la genitorialità gay sia innocua e che, anzi, possa produrre figli più felici ed emotivamente stabili di quanto non facciano la genitorialità tradizionale e la coppia eterosessuale di padre e madre. Si sostiene che ciò sia com-provato da ricerche scientifiche. La verità è ben diversa. Le conclusioni di tutti gli studi meno soggetti a pregiudizi evidenziano negli adolescenti cre-sciuti da genitori gay problemi emotivi e deformazioni sessuali ben più gravi della media".

A metà giugno è poi arrivato lo studio del ricercatore americano Mark Regnerus, secondo il quale, se i genitori sono omosessuali, ì figli ado-lescenti pensano di più al suicidio, sono spesso disoccupati e seguiti dall'assistenza pubblica. Chissà che di fronte a questi ed altri scenari simili, molti dubbi non comincino a farsi strada e, Sindaci delle Gallie a parte, anche altrettante obiezioni di coscienza siano come argine al dif-fondersi di ideologie malsane?

Giuseppe Bracchi

pag. 20 LA VOCE - n° 12 - Dicembre 2012

Gita in Sicilia Dal 23 al 30 settembre abbia-

mo effettuato una gita in Sicilia, privilegiando la storia, l'arte, l'ar-cheologia e, perché no, l'enoga-stronomia. Dalle colonne di que-sto giornale, vogliamo ringraziare l'agenzia Civatour ed in particola-re la signora Cinzia per l'ottima organizzazione.

Alvaro Guerrini

1948 - 2012 - 7 ottobre - 64°

I n i z i a m o u

Mi chiamo Giorgio e sono nato il 7 maggio 2012. Vengo da Sannata - Gozo e le mie sorelle sono Margherita e Katrina. Papà Joe e mamma Maryann hanno già inserito nel mio sangue l'amore per la nostra Santa Patrona.

Eccomi lo scorso Luglio con un grido dal cuore per Santa Margherita.

Alla piccola Viola Bartoleschi che il 22 ottobre 2012 ha compiuto sei mesi, i nonni con immenso affetto le dedicano un pensie-ro:

Cara Viola, stupenda creatura, sei arriva-ta tra noi e sarai raggio di sole che scalderà intensamente i nostri cuori. Hai il nome di un fiore ma stai sicura sei e sarai sempre il nostro fiore più bello.

Tanti e tanti bacetti da mamma, babbo, nonni, zii e parenti tutti. Ciao.

È nato Alessandro Cappelloni di Andrea e Claudia Caprio, che con tanto amore è abbracciato dalla sorella Chiara e cugina Martina.

Esultano di gioia i nonni Piero, Clara, Mara e dal cielo Alvaro, così pure gli zii Raffaella, Andrea, Federica e Stefano.

NOZZE D'ARGENTO

Caro Don Agostino, ti sarei grato di inserire questo lieto annuncio sul prossimo numero de "La Voce". Giulia prosegue una tradizione di famiglia che ho inaugurato 30 anni fa, lau-reandomi nella stessa Università (ex Pro Deo). Dopo un soggiorno di studio a Londra, ora Giulia ha intrapreso il percorso di specializzazione alla stessa LUI SS, nell'ambito dell'indiriz-zo "Direzione delle Imprese". Angelo Cipolloni e Patrizia Gianlorenzo.

La classe 1948 ringrazia tutti i partecipanti alla riunione e al pran-zo tenutosi il giorno 7 ottobre presso il Ristorante il Girasole (dopo avere mangiato piatti tipici locali cucinati con arte culinaria e compe-tenza gastronomica dalla signora Nevi Gina). I convenuti si sono scambiati la promessa di ritrovarsi il prossimo anno in occasione del 65°. Con l'occasione rivolgiamo un'appello a tutti i nati nel 1948 che vogliano partecipare alla prossima festa di iscriversi nell'elenco, presso il negozio di Ferramenta di Capotosto Gabriele (ex Consorzio). Questo invito è rivolto anche a tutti quei cittadini che sono venuti da altre città ma che adesso risiedono a Montefiascone.

Questo il pensiero che uno dei nati nella classe 1948 ha dedica-to alla Madonna S.S.:

Grazie Maria Santissima per avermi accompagnato nel cammino della mia vita. Insieme a Te ho attraversato strade, ho scalato mon-tagne, sono andato per mari a volte calmi e a volte molto agitati, ma la Tua luce mi ha sempre guidato con mano sicura, fino al porto e al ritorno a casa.

Un pensiero di rispetto e di preghiera accompagni i miei coetanei e amici che si sono addormentati tra le tue braccia, sicuri nel premio della Vita Eterna. Amen.

P E R C O M O D I T À ' D E ! L E T T O R ! D E " L A V O C E "

Potete versare - sul c.c. n° 1 8 5 3 / 7 6 Banca Cattolica - Gruppo bancario Credito Valtellinese - sul c.c. n° 1 0 / 6 1 2 6 8 Cassa di Risparmio di Montefiascone - sul c.c. n° 8 3 Banca di Credito Cooperativo di Roma - Agenzia 176 - V ia Card. Salotti, 21 - Montefiascone o inviare tramite conto corrente postale n. 1 2 1 5 8 0 1 0 intestato Parrocchia S. Margher i ta - 0 1 0 2 7 Montefiascone o consegnare a d Angelo Menghini presso il negozio in V ia S. Lucia Filippini preoccupandovi di mettere il vostro nome

per essere inseriti nella rubrica "La Voce è gra ta a i suoi".

Il 3 ottobre Genesio Cappanneila e Carolina Castellani hanno festeggiato 25 anni di vita insieme. Si sono scambiati le fedi e rinnovate le promesse nella Basilica di San Flaviano come 25 anni fa, insieme al figlio Andrea e ai parenti.

Camminare insieme per la strada della vita talvolta può essere diffi-cile, ma voi siete arriva-ti ad un buon traguardo.

Il vedervi così uniti dopo 25 anni fa capire quanto sia importante il valore sacro del matri-monio e della famiglia. Tanti auguri per una lunga vita insieme.

È con vero piacere che apprendiamo che presso la Facoltà di Economia e Management della LUISS - Libera Università degli Studi Sociali in Roma si è laureata la nostra concitta-dina Giulia Cipolloni, discutendo brillantemente la tesi "Sistemi Retributivi, misurazione dei risultati, politiche di incentivazione delle banche italiane. Gli strumenti e i meccanismi del Management Systerrf', relatore il Chiar.mo Professore Alberto Incollingo, Cattedra di Controllo di gestione.

Il Diploma di Laurea è stato conferito nel corso della manifestazione del Graduation Day , che si è svolta nella splendida corni-ce dell'Aula Chiesa di Via Romania in presenza di una commissione che nel procla-mare con il titolo di "Dottore" i neolaureati ha consegnato loro il Diploma di Laurea.

I ragazzi per l'occasione hanno indossato toga e "tocco", il caratteristico cappellino che resta loro in ricordo della giornata.