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AUTISMO: TEACCH, COMUNICAZIONE FACILITATA, ABA - VB Dott.ssa Fabiani Micaela 15 Novembre 2014

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AUTISMO: TEACCH,

COMUNICAZIONE

FACILITATA,

ABA - VB

Dott.ssa Fabiani Micaela

15 Novembre 2014

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AUTISMO

1- DISTURBI PERVASIVI DELLO SVILUPPO

• Asperger

• Disturbo disintegrativo dell’infanzia

• Disturbo autistico

• Disturbo pervasivo NAS

2- COMPROMISSIONE DI TRE DOMINI

(comportamento, relazioni sociali, comunicazione)

3- RITARDO MENTALE

1 - DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO

3 livelli di severità:

• supporto lieve

• supporto moderato

• supporto rilevante

2- COMPROMISSIONE DI DUE DOMINI

(unificate aree comunicazione ed interazione)

3 – DISABILITA’ INTELLETTIVA

DSM IV DSM V

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TEACCH

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TEACCHProgramma Politico TEACCH: Treatment and

Education of Autistic and Communication

Handicaped Children, organizzazione dei servizi per

persone autistiche della Carolina del Nord

o presa in carico globale in senso sia "orizzontale" che

"verticale“;

o ideato e progettato da Eric Schopler negli anni ‘60

viene sperimentato per 5 anni con l’aiuto dell’Ufficio

all’Educazione e dell’Istituto Nazionale della Sanità;

o 6 centri di diagnosi, 6 centri di aiuto a domicilio,

numerose classi speciali e posti di lavoro per adulti;

OBIETTIVO: SVILUPPO DEL MIGLIOR GRADO

POSSIBILE DI AUTONOMIA

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TEACCHAUTISMO: NO malattia mentale, ma deficit

della comunicazione,

della socializzazione e della immaginazione,

DIFFICOLTA’ COMUNICATIVA FRUSTRAZIONE PER INSUCCESSI COMPORTAMENTO PROBLEMA

SFRUTTARE PREDISPOSIZIONI E POTENZIALITA’ FREQUENTI SUCCESSI APPRENDIMENTO POSITIVO

AMPIA VARIABILITA’ DELLA SINTOMATOLOGIA =ELABORAZIONEINDIVIDUALE DEL PROGRAMMA EDUCATIVO

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TEACCHMETODOLOGIA DI INTERVENTO

BARHON – COHEN “CECITA’ SOCIALE”

Necessita’ di STRUTTURAZIONE

DELL’AMBIENTE per:

• Orientamento e rassicurazione

• Diminuzione livello di ansia

• Comprensibilità e prevedibilità

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TEACCHSTRUTTURAZIONE:

• DELLO SPAZIO ; spazi chiaramente e visibilmente

delimitati e contrassegnati da opportuni simboli di

identificazione, con funzioni specifiche, che favorisca

in tempi brevi l’orientamento autonomo

• DEL TEMPO ; organizzazione del tempo tramite

un’agenda giornaliera, costituita da una sequenza di

oggetti, di immagini o di parole scritte a seconda delle

sue abilità

• DEL MATERIALE DI LAVORO ; presenza di uno

schema di lavoro, per cui ogni compito sarà contenuto

in una scatola e posizionato in un determinato luogo

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TEACCHIL RINFORZO

E’ importante individuare un rinforzo adatto alle

preferenze del singolo bambino

FORNIRE DELLE MOTIVAZIONI

CONCRETE PER ATTIVARE

L’IMPEGNO DEL BAMBINO

NELL’ESECUZIONE DEL COMPITO

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ABA - VB

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ABA - VBApplied Behaviour Analisys – Verbal Behaviour

Approccio che ricorre a tecniche e metodi empirici con l’obiettivo di insegnare comportamenti adattivi e ridurre quelli problematici.

Applica procedure che hanno evidenza empirica e robustezza metodologica

UNICO INTERVENTO EFFICACE PER I DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO

CARATTERISTICHE DELL’INTERVENTO:

• Ambiente di apprendimento positivo

• Validazione empirica

• Coinvolgimento della famiglia

• Coinvolgimento della scuola

• Coerenza interna

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ABA - VB Analisi del comportamento: una scienza naturale

per capire il comportamento Originata da B.F. Skinner (1938)

Con componenti concettuali/filosofici, sperimentali edapplicativi

Analisi del comportamento applicata: L’applicazione di principi scientifici o leggi del comportamento per migliorare comportamentisocialmente significativi.

Tante applicazioni oltre all’autismo

Basata sul lavoro di tanti ricercatori edanalisti

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ABA - VBAlmeno 550 studi pubblicati tra il 1960 ed il 1995 (Matson et al.,

1996) e diverse centinaia dal 1995 documentano l’efficacia di specifici metodi ABA per l’insegnamento di importanti abilitá:

Imparare ad imparare: guardare, ascoltare, imitare, eseguire istruzioni, discriminare, ecc…

Comunicazione: produzione vocale, linguaggio per segni ed immagini, comprensione, da semplici vocalizzazioni a conversazioni complesse.

Sociale: scambi reciproci, giocare con i coetanei, esprimere emozioni, empatia, gioco immaginario

Ragionamento astratto: soluzione problemi, teoria della mente

Autonomia personale: igiene personale, vivere nella comunitá, pericoli della strada

Abilitá accademiche: lettura, scrittura, disegno, abilità di calcolo

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ABA - VBANALISI SPERIMENTALE DEL

COMPORTAMENTO

COMPORTAMENTI APPRESI TRAMITE CONDIZIONALMENTO DELLA RIPOSTA

Scopo: modificare la frequenza di emissione di un dato comportamento

S - B - Sr

Stimolo comportamento Stimolo

Discriminativo Rinforzativo

ORGANISMO:

luogo in cui

l’interazione tra

variabili

indipendenti produce

una variabile

dipendente

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ABA - VB

A B C

ANTECEDENTE COMPORTAMENTO CONSEGUENZA

La tecnica ABA lavora attraverso la modificazione

degli ANTECEDENTI e della CONSEGUENZA,

in modo da far aumentare la frequenza di

emissione del comportamento corretto da

adottare

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ABA - VBIL RINFORZO:

AUMENTA LA FREQUENZA DEL COMPORTAMENTO CHE LO PRECEDE

Differenti tipologie di rinforzatori:

• Con FEEDBACK SENSORIALE, ovvero visivi, tattili (un libro degli animali con le figure in rilievo)

• ALIMENTARI, utilizzati solo per le richieste più complicate (ad esempio quelle verbali) e se il bambino ha una reale ristrettezza di interessi

• SOCIALI, feedback sociali da familiari o conoscenti (contatto fisico, riscontri verbali)

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ABA - VBAPPROCCIO AL BAMBINO CON SPETTRO

AUTISTICO

INTERESSI RISTRETTI

PAIRING

per i nuovi interessi

• Mangiare un alimento nuovo

• Ingresso in contesti sconosciuti

PREFERENCE

ASSESSMENT:

Indagine delle

preferenze per i

rinforzatori

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ABA - VB

Nell’ambiente non sono

presenti elementi in

grado di attirare

l’attenzione del

bambino, al di fuori di

quelli utili al

perseguimento

dell’obiettivo

Si svolge in ambiente

naturale ( contesto

ecologico)

STRUTTURATO (DDT)NET (Natural

Environment Teaching)

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NE

T

Il bambino vuole continuare a giocare

con l’oggetto che si è scelto

autonomamente

• MOTIVAZIONE INTRINSECA

• RINFORZO INTRINSECO

A B C

MOTIVAZIONE AZIONE APPRENDIMENTO

INTERESSE

del bambino

verso l’oggetto

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ABA - VBNET

• Più simile all’apprendimento dello sviluppo

tipico, poiché la motivazione è intrinseca

• Più complesso del DDT, ma si utilizza con

bambini di età inferiore, poiché evita la

manifestazione di comportamenti problema

• Facilita la socializzazione

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ST

RU

TT

UR

AT

O

• Preference Assessment o Pairing

• MOTIVAZIONE ANCORA

ASSENTE

• RINFORZO ESTRINSECO

A B C

RICHIESTA AZIONE APPRENDIMENTO

DELL’

OPERATORE

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ABA - VBSTRUTTURATO

• Rende chiaro al bambino ciò che si sta

insegnando e se il comportamento messo in atto è

giusto o sbagliato;

• Aiuta l’insegnante ad essere coerente;

• Facilita la verifica del processo di apprendimento;

• Maggiore attenzione alle conseguenze;

• Generalizzazione maggiore.

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ABA - VBCRONOLOGICAMENTE…….

INCIDENTALE

STRUTTURATO

NET

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ABA - VBMINIMIZZAZIONE DELL’ERRORE: per la

RIDUZIONE DELLA FRUSTRAZIONE e la

maggiore probabilità di COMPARSA DEI

COMPORTAMENTI POSITIVI

Si agisce evitando il più possibile la replica

dell’errore

PROMPT: facilita

l’emissione del

comportamento

corretto

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ABA - VBPROMPT (AIUTO)

Scopo: arrivare a far sviluppare al bambino un

ragionamento logico.

Man mano che il bambino apprende si

utilizzeranno prompt sempre più evoluti….

FISICO (gestuale, di indicazione)

VERBALE

DIIMITAZIONE

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ABA - VBCOMPORTAMENTI PROBLEMA

Eccessi comportamentali e deficit:

• Difficoltà a mantenere una data posizione per un

tempo prolungato;

• Eccessive reazioni di frustrazione (aggressività

etero ed autoriferita, stereotipie)

• Autostimolazioni

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ABA - VBPERCHE’ IL COMPORTAMENTO PROBLEMA?

COMUNICA UN BISOGNO

• Ottenere attenzione

• Ottenere oggetti

• Evitare / ottenere stimolazioni interne

• Evitare attività

• Fuga

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ABA - VBEsempio: Marco è al supermercato con la mamma.

Vuole il gelato, ma la mamma non può comprarlo.

A B C

Volontà Comportamento Ottiene

Oggetto Problema l’oggetto

(gelato) (urla, strilla, piange) (la mamma

compra il gelato)

APPRENDIMENTO: Marco apprende che per ottenere il gelato basta urlare.

E lo generalizza.

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ABA - VBCOME ARGINIAMO IL COMPORTAMENTO

PROBLEMA?

- MODIFICARE GLI ANTECEDENTI

• Premetto che non comprerò il gelato

• Distraggo con altri oggetti

• Non porto Marco a fare la spesa

- MODIFICARE LE CONSEGUENZE

• Coerenza

• Dico subito di sì

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ABA - VBINTERVENTI POSITIVI SOSTITUTIVI

1) ESTINZIONE

modalità di estinzione della risposta appresa

(il bambino evita un compito per una richiesta di

attenzione e viene così totalmente ignorato)

2) TECNICHE AVVERSATIVE

Intervento punitivo che viene utilizzato solo se il

comportamento problema diventa socialmente

problematico o lesivo.

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ABA - VBTECNICHE AVVERSATIVE

TIME OUT

Sospensione da qualsiasi agente rinforzante

COSTO DELLA RISPOSTA

Far sostenere un costo rispetto all’emissione di un comportamento disadattivo. Può avvenire in termini di perdita di un rinforzatore o in termini di riparazione del danno.

IPERCORREZIONE

Si pone il soggetto in condizione di ipercorreggere gli effetti della situazione inappropriata sull’ambiente, migliorandola rispetto alle condizioni precedenti.

BLOCCO FISICO

Inibizione motoria della persona onde impedirgli di emettere comportamenti gravemente lesivi.

PRATICA NEGATIVA

Consiste nel prescrivere al bambino di mettere ripetutamente in atto il suo comportamento inadeguato per un periodo di tempo ben preciso.

E’ efficace perché agisce sull’interesse e va sotto il controllo istruzionale.

RIMPROVERO

Comunicazione verbale di tipo avversativo

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ABA - VBLA TECNICA AVVERSATIVA PIU’

UTILIZZATA..

PUNIZIONE

Provoca effetti di evitamento, produce ansia, può generare altri comportamenti problema, può danneggiare la relazione con l’adulto.

E’ efficace se:

- CONTINUA

- IMMEDIATA (contingente)

- FORTE (genera disagio)

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ABA - VBSPAZIO SCUOLA NEL PROGETTO

TERAPEUTICO

La scuola rappresenta uno spazio privilegiato nel

progetto terapeutico ed educativo, poiché può

consentire la realizzazione del programma generale

finalizzato almiglioramento dell’interazione sociale,

all’arricchimento della comunicazione Funzionale ed

alla diversificazione degli interessi e delle attività.

La presenza dei coetanei rende l’ambiente scolastico

il palcoscenico naturale, in cui il soggetto può

generalizzare acquisizioni e competenze favoriti

precedentemente in setting strutturati (intervento

strutturato in rapporto uno a uno, logopedia ecc.)

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ABA - VBL’INSEGNANTE DI SOSTEGNO E L’ABA

Stimola il bambino a prestare attenzione agli altri compagni

Utilizza il modello dei pari per ottenere comportamenti adeguati

Promuove l’imitazione dei pari

Lavora sull’apprendimento del bambino e ne promuove

costantemente l’interazione

Lo aiuta a chiedere ciò di cui ha bisogno

Lucia D'Amato

Lavora sullo stare “seduti” durante le lezioni della maestra

Rinforza il bambino ed i suoi compagni quando mettono in atto

comportamenti appropriati

Cerca di eliminare la rigidità del bambino, non permettendogli

di giocare con le cose ogni giorno sempre nello stesso ordine

Non permette al bambino di utilizzare i comportamenti

inappropriati per attirare la sua attenzione

Non evita le situazioni difficili, ma lavora proprio sulle difficoltà

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LA

COMUNICAZIONE

FACILITATA

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COMUNICAZIONE

FACILITATA

• 1977: Australia. Rosemary Crossley, insegnante

in un centro per disabili, aiuta una donna colpita

da Paralisi Celebrale a comunicare con una

tastiera sostenendole il braccio.

• 1981: Arthur Schawlow (premio Nobel in fisica)

riscontra dei successi con la CF utilizzata con

figlio affetto da disturbo autistico, e la importa

negli USA.

• 1986: nasce il DEAL Communication Centre che

si propone di fornire un aiuto, tramite un

“facilitatore” , a disabili motori, attraverso una

scrittura su tastiera.

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COMUNICAZIONE

FACILITATALa CF si colloca all’interno delle modalità di

comunicazione aumentative e alternative e si basa sulla presenza di una macchina per scrivere adattata (o computer) e la figura di “facilitatore”.

• 1996: cominciano i primi dubbi sull’efficacia della CF; Bebko J.M. et al. Conduce una sperimentazione controllata su venti allievi disabili. Presentando domande diverse al facilitato e al facilitatore (ascolto in cuffia) riscontrano che soltanto in nove allievi su venti la comunicazione è indipendente

• 2005: le linee guida sull’autismo emesse dalla SINPIA (Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza) non menzionano la CF tra i trattamenti efficaci.

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GRAZIE PER

L’ATTENZIONE