26
Direzione generale formazione orientamento lavoro Via Tre Venezie 63 20821 Meda (MB) www.afolmonzabrianza.it Telefono 0362-341125 Fax 0362-344230 [email protected] 1/26 data 23/05/2013 protocollo 4596 pagina 1 Auto-Mutuo-Aiuto Lavoro progettazione e sperimentazione di un nuovo servizio rivolto a chi perde il lavoro Ente proponente PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA

Auto-Mutuo-Aiuto Lavoro progettazione e sperimentazione di ... · Direzione generale formazione orientamento lavoro Via Tre Venezie 63 20821 Meda (MB) Telefono 0362 -341125 Fax 0362

  • Upload
    dotuyen

  • View
    216

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Direzione generale formazione orientamento lavoro

Via Tre Venezie 63 20821 Meda (MB) www.afolmonzabrianza.it Telefono 0362-341125 Fax 0362-344230 [email protected]

1/26

data 23/05/2013

protocollo 4596 pagina 1

Auto-Mutuo-Aiuto Lavoro progettazione e sperimentazione di un

nuovo servizio rivolto a chi perde il lavoro

Ente proponente PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA

Direzione generale formazione orientamento lavoro

Via Tre Venezie 63 20821 Meda (MB) www.afolmonzabrianza.it Telefono 0362-341125 Fax 0362-344230 [email protected]

2/26

Sommario

Soggetto proponente .................................................................................................................................... 3

Soggetto Co-finanziatore ............................................................................................................................... 3

Soggetto attuatore ........................................................................................................................................ 3

Introduzione ................................................................................................................................................ 10

Analisi del bisogno ....................................................................................................................................... 10

Obiettivi, azioni e risultati attesi .................................................................................................................. 13

La ricaduta positiva sul territorio e il piano di valutazione dell’impatto sociale ......................................... 14

Attività ......................................................................................................................................................... 16

Destinatari dell’intervento .......................................................................................................................... 16

Durata .......................................................................................................................................................... 17

La rete di progetto ....................................................................................................................................... 17

Comunicazione, presentazione e diffusione del progetto e dei suoi risultati ............................................. 18

L’innovatività del progetto .......................................................................................................................... 19

L’integrazione nei servizi esistenti ............................................................................................................... 19

La sostenibilità del progetto ........................................................................................................................ 20

Il piano economico e finanziario.................................................................................................................. 22

CRONOPROGRAMMA .................................................................................................................................. 23

Presentazione degli enti e esperienza maturata ......................................................................................... 24

AFOL Monza e Brianza ............................................................................................................................. 24

Cooperativa Aeris .................................................................................................................................... 24

Comune di Monza .................................................................................................................................... 24

CGIL Brianza ............................................................................................................................................. 25

CISL Brianza .............................................................................................................................................. 25

UIL Brianza ............................................................................................................................................... 25

Direzione generale formazione orientamento lavoro

Via Tre Venezie 63 20821 Meda (MB) www.afolmonzabrianza.it Telefono 0362-341125 Fax 0362-344230 [email protected]

3/26

Soggetto proponente Denominazione: PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA

Anno di costituzione: 2009

Sede legale: Via T. Grossi, 9 CAP: 20900 Comune: Monza Prov Monza e Brianza

Tel.:039/9751 Fax: 039/9462173 E-Mail: [email protected]

Sito web: www.provincia.mb.it

Codice fiscale: 94616010156 Partita IVA: 06894190963

Forma giuridica: Ente locale Tipologia fiscale: Ente locale

Legale rappresentante:

Cognome: ZOPPE’ Nome: ERMINIA VITTORIA

Indirizzo: Via T. Grossi, 9 CAP: 20900 Comune: Monza Prov Monza e Brianza

Telefono: 039/9751 Fax: 039/9462173 E-Mail: [email protected]

Qualifica nell’Organizzazione: DIRETTORE SETTORE COMPLESSO WELFARE

Referente per il progetto:

Cognome: ZOPPE’ Nome: ERMINIA VITTORIA

Telefono: 039/9752807 Fax: 039/9462173 E-Mail: [email protected]

Qualifica nell’Organizzazione: DIRETTORE SETTORE COMPLESSO WELFARE

Soggetto Co-finanziatore Comune di Monza

Soggetto attuatore Partenariato di Rete tra Afol Monza e Brianza (Partner /Capofila), Cooperativa sociale Aeris (Partner), Comune di Monza (Co-finanziatore/Partner), CGIL Monza (Partner), CISL Monza (Partner), UIL Monza (Partner). A seguire ruolo, attività e scheda anagrafica dei singoli partner.

Denominazione Ruolo Attività

AFOL MONZA BRIANZA

Capofila

• Redazione di tutti gli atti necessari al perfezionamento della concessione del finanziamento concesso dalla Provincia di Monza e Brianza, nonché coordinamento degli aspetti amministrativi e legali e dei rapporti con gli enti finanziatori;

Direzione generale formazione orientamento lavoro

Via Tre Venezie 63 20821 Meda (MB) www.afolmonzabrianza.it Telefono 0362-341125 Fax 0362-344230 [email protected]

4/26

• direzione e coordinamento generale del progetto;

• coordinamento nella predisposizione dei rapporti di monitoraggio e degli altri documenti necessari alla realizzazione di quanto previsto dal progetto;

• coordinamento della rendicontazione delle attività finanziate svolte fino alla data di scadenza del progetto conformemente alle norme stabilite dalla Provincia di Monza e Brianza, nonché la sottoscrizione degli atti necessari per la realizzazione del progetto;

• coordinamento dei rapporti finanziari con la Provincia di Monza e Brianza e con il Comune di Monza, provvedendo ad incassare le somme dovute sia in acconto che a saldo, indicando l’istituto di credito prescelto;

• coordinamento amministrativo e segretariale del progetto, compreso il versamento degli importi di competenza di ciascuno dei soggetti attuatori così come definiti all’interno di successivi accordi organizzativi fra i soggetti medesimi entro sessanta giorni dal ricevimento dei finanziamenti da parte della Provincia di Monza e Brianza e del Comune di Monza;

• partecipazione al percorso di formazione e affiancamento al gruppo dei facilitatori;

• integrazione del servizio proposto all’interno dei servizi di politica attiva del lavoro disponibili per i partecipanti.

COOPERATIVA SOCIALE AERIS

Partner

• Coordinamento tecnico del progetto;

• progettazione e organizzazione delle attività formative connesse al progetto;

• partecipazione a tutte le fasi di propria competenza previste per la realizzazione del progetto (preparazione, erogazione gruppi di auto-aiuto e monitoraggio, analisi dei risultati);

• elaborazione del monitoraggio e della documentazione necessaria allo svolgimento del progetto, compresa la modellizzazione e la relazione finale;

• predisposizione documentazione di spesa relativa alle attività affidate, nel rispetto della normativa vigente e delle procedure stabilite dalla Provincia di Monza e Brianza;

• raccordo con le altre sperimentazioni di auto aiuto lavoro, anche al di fuori del territorio di Monza e Brianza;

• promozione e facilitazione di forme aggregative dei partecipanti, all’uscita dal percorso

Direzione generale formazione orientamento lavoro

Via Tre Venezie 63 20821 Meda (MB) www.afolmonzabrianza.it Telefono 0362-341125 Fax 0362-344230 [email protected]

5/26

progettuale.

COMUNE DI MONZA

Finanziatore/Partner

• Partecipazione a tutte le fasi previste per la realizzazione del progetto (preparazione, erogazione gruppi di auto-aiuto e monitoraggio, analisi dei risultati), sia attraverso la presenza nel gruppo di coordinamento di rete, sia attraverso l'affiancamento al gruppo dei facilitatori;

• promozione e facilitazione di forme aggregative dei partecipanti, all’uscita dal percorso progettuale.

CGIL Brianza Partner

• Segnalazione di situazioni di crisi occupazionale;

• partecipazione a tutte le fasi previste per la realizzazione del progetto (preparazione, erogazione gruppi di auto-aiuto e monitoraggio, analisi dei risultati), sia attraverso la presenza nel gruppo di coordinamento di rete, sia attraverso l'affiancamento al gruppo dei facilitatori;

• diffusione delle informazioni e dei risultati del progetto.

CISL Brianza Partner

• Segnalazione di situazioni di crisi occupazionale;

• partecipazione a tutte le fasi previste per la realizzazione del progetto (preparazione, erogazione gruppi di auto-aiuto e monitoraggio, analisi dei risultati), sia attraverso la presenza nel gruppo di coordinamento di rete, sia attraverso l'affiancamento al gruppo dei facilitatori;

• diffusione delle informazioni e dei risultati del progetto.

UIL Brianza Partner

• Segnalazione di situazioni di crisi occupazionale;

• partecipazione a tutte le fasi previste per la realizzazione del progetto (preparazione, erogazione gruppi di auto-aiuto e monitoraggio, analisi dei risultati), sia attraverso la presenza nel gruppo di coordinamento di rete, sia attraverso l'affiancamento al gruppo dei facilitatori;

• diffusione delle informazioni e dei risultati del progetto.

Direzione generale formazione orientamento lavoro

Via Tre Venezie 63 20821 Meda (MB) www.afolmonzabrianza.it Telefono 0362-341125 Fax 0362-344230 [email protected]

6/26

Denominazione: AFOL MONZA E BRIANZA

Anno di costituzione: 2009

Sede legale: Via Tre Venezie, 63 CAP: 20821 Comune: Meda Prov. (MB)

Telefono: 039/341125 Fax: 039/344230 E-Mail: [email protected]

Sito web: www.afolmonzabrianza.it

Codice fiscale: 06413980969 Partita IVA: 06413980969

Forma giuridica: Azienda speciale Tipologia fiscale: Impresa pubblica

Legale rappresentante

Cognome: Riva Nome: Barbara

Indirizzo: Pelizza da Volpedo,2 CAP: 2037 Comune: Paderno Dugnano Prov. (MI)

Telefono: 0362/341125 Fax: 0362/344230 E-Mail: [email protected]

Qualifica nell’Organizzazione: Direttore generale

Referente per il progetto:

Cognome: Croci Nome: Stefania

Telefono: 0362/341125 Fax: 0362/344230 E-Mail: [email protected]

Qualifica nell’Organizzazione: Direttore Area Lavoro

Denominazione: COMUNE DI MONZA

Sede operativa e legale: P.za Trento e Trieste CAP: 20059 Comune: Monza Prov. (MB)

Telefono:039/23721 Fax: 039/2372558 E-Mail: [email protected]

Sito web: www.comune.monza.it

Codice fiscale: 02030880153 Partita IVA: 00728830969

Forma giuridica: ente locale Tipologia fiscale: ente locale

Legale rappresentante

Cognome: Cherubina Nome: Bertola

Indirizzo: P.za Trento e Trieste CAP: 20059 Comune: Monza Prov. (MB)

Telefono:039/23721 Fax: 039/2372558 E-Mail: [email protected]

Sito web: www.comune.monza.it

Qualifica nell’Organizzazione: Vicesindaco e Assessore alle Politiche Sociali

Referente per il progetto

Direzione generale formazione orientamento lavoro

Via Tre Venezie 63 20821 Meda (MB) www.afolmonzabrianza.it Telefono 0362-341125 Fax 0362-344230 [email protected]

7/26

Cognome: Belloni Nome: Marco

Indirizzo: via Appiani, 17 CAP: 20900 Comune: Monza Prov. (MB)

Telefono: 039/2372750 Fax: 039/2301190 E-Mail: [email protected]

Qualifica nell’Organizzazione: Responsabile Servizi sociali per Adulti fragili e anziani

Denominazione: COOPERATIVA SOCIALE AERIS a.r.l.

Anno di costituzione: 1994

Sede operativa e legale: Via Kennedy, 19 CAP: 20059 Comune: Vimercate Prov. (MB)

Telefono:039/6612211 Fax: 039/6918941 E-Mail: [email protected] Sito web:

www.coopaeris.it

Codice fiscale: 02399480967 Partita IVA: 02399480967

Forma giuridica: cooperativa sociale di tipo A Tipologia fiscale: ONLUS

Iscritta all’albo regionale delle cooperative sociali – sez. A (ex l.r.1/08) dal 06/03/95 – n.52669

Legale rappresentante

Cognome: Sangalli Nome: Monica

Indirizzo: c/o Aeris Via Kennedy 19 CAP: 20871 Comune: Vimercate Prov.MB

Telefono: 039/6853523 Fax: 039/6918941 E-Mail: [email protected]

[email protected]

Qualifica nell’Organizzazione: Presidente

Referente per il progetto

Cognome: Davolio Nome: Enrico

Indirizzo: c/o Cooperativa Aeris CAP: 20871. Comune: Vimercate Prov. MB

Telefono: 039/6853523 Fax: 039/6918941 E-Mail: [email protected]

Qualifica nell’Organizzazione: Direttore Generale

Denominazione: CGIL Monza

Anno di costituzione: 1893

Sede operativa e legale: Via Premuda,17 CAP: 20900 Comune: Monza Prov. (MB)

Telefono:039/27311 Fax: 039/745413 E-Mail: [email protected] Sito web:

www.cgil.it

Direzione generale formazione orientamento lavoro

Via Tre Venezie 63 20821 Meda (MB) www.afolmonzabrianza.it Telefono 0362-341125 Fax 0362-344230 [email protected]

8/26

Codice fiscale: 94502930152

Forma giuridica: Organizzazione sindacale Tipologia fiscale: Associazione non riconosciuta

Legale rappresentante

Cognome: Laini Nome: Maurizio

Sede operativa e legale: Via Premuda,17 CAP: 20900 Comune: Monza Prov. (MB)

Telefono:039/27311 Fax: 039/745413 E-Mail: [email protected] Sito web:

www.cgil.it

Qualifica nell’Organizzazione: Segretario generale

Referente per il progetto

Cognome: Brusa Nome: Lorella

Sede operativa e legale: Via Premuda,17 CAP: 20900 Comune: Monza Prov. (MB)

Telefono:039/27311 Fax: 039/745413 E-Mail: [email protected] Sito web:

www.cgil.it

Qualifica nell’Organizzazione: Segreteria confederale

Denominazione: CISL

Anno di costituzione: 1981

Sede operativa e legale: Via Dante,17/a CAP: 20900 Comune: Monza Prov (MB)

Telefono:039/23991 Fax: 039/2300756 E-Mail: [email protected] Sito web: www.cisl.it

Codice fiscale: 9450410153

Forma giuridica: Organizzazione sindacale Tipologia fiscale: ente senza scopi commerciali

Legale rappresentante

Cognome: Viganò Nome: Marco

Sede operativa e legale: Via Dante,17/a CAP: 20900 Comune: Monza Prov (MB)

Telefono:039/23991 Fax: 039/2300756 E-Mail: [email protected] Sito web: www.cisl.it

Qualifica nell’Organizzazione: Segretario generale

Referente per il progetto

Cognome: Pavan Nome: Rita

Indirizzo: c/o CISL Brianza via Dante,17/a CAP: 20900 Comune: Monza Prov. (MB)

Telefono:039/23991 Fax: 039/2300756 E-Mail: [email protected] Sito web: www.cisl.it

Qualifica nell’Organizzazione: Segreteria-Responsabile area lavoro formazione

Direzione generale formazione orientamento lavoro

Via Tre Venezie 63 20821 Meda (MB) www.afolmonzabrianza.it Telefono 0362-341125 Fax 0362-344230 [email protected]

9/26

Denominazione: UIL Brianza

Anno di costituzione:

Sede operativa e legale: Via Roberto Ardigò,15 CAP: 20900 Comune: Monza Prov (MB)

Telefono:039/394191 Fax: 039/380843 E-Mail: [email protected] Sito web: www.uil.it

Codice fiscale: 85040640154

Forma giuridica: Organizzazione sindacale Tipologia fiscale:

Legale rappresentante

Cognome: Zurlo Nome: Antonio

Sede operativa e legale: Via Ardigò,15 CAP: 20900 Comune: Monza Prov. (MB)

Telefono:039/394191 Fax: 039/380843 E-Mail: [email protected]

Qualifica nell’Organizzazione: Segretario generale

Referente per il progetto

Cognome: Sidoti Nome: Luiz

Sede operativa e legale: Via Ardigò,15 CAP: 20900 Comune: Monza Prov. (MB)

Telefono:039/394191 Fax: 039/380843 E-Mail: [email protected]

Qualifica nell’Organizzazione: Membro di segreteria

Direzione generale formazione orientamento lavoro

Via Tre Venezie 63 20821 Meda (MB) www.afolmonzabrianza.it Telefono 0362-341125 Fax 0362-344230 [email protected]

10/26

Introduzione Questo progetto propone la sperimentazione di un nuovo servizio che, nel contesto delle politiche attive per il lavoro, contribuisca a facilitare il reinserimento lavorativo di chi il lavoro lo ha perso1. Caratteristica fondamentale di questo servizio è che intende agire sul benessere psicologico dei lavoratori, quale condizione necessaria per un approccio ottimale al percorso di reinserimento lavorativo. Perdere il lavoro significa perdere una fonte di sostentamento economico, ma anche sperimentare isolamento, senso di colpa, perdita d’identità, di ruolo sociale, di autostima. Il servizio proposto va a lavorare sul bisogno di ritrovare la fiducia in sé stessi ed il proprio ruolo, attraverso la socializzazione di questa esperienza di disagio, con la modalità del gruppo di auto-mutuo-aiuto, come luogo di relazione, spazio di condivisione e superamento dell’isolamento, che possa aiutare ciascun membro del gruppo a riattivare le proprie risorse e ripartire. In totale si prevede che beneficeranno del progetto 60-90 lavoratori, espulsi o in via di espulsione dal mercato del lavoro del territorio di Monza e Brianza.

Analisi del bisogno Nel contesto della crisi economica attuale, il reinserimento lavorativo dei lavoratori espulsi dal mondo del lavoro si presenta molto problematico. Lo è ancora di più per quei lavoratori che, essendo entrati nel mondo del lavoro molti anni orsono, hanno passato buona parte della vita lavorativa in una situazione stabile; non hanno nel DNA la precarietà, come invece molti dei lavoratori più giovani, perciò l’espulsione per loro è ancora più faticosa, perché sono psicologicamente più impreparati. Le problematiche legate al reinserimento di questi soggetti sono molteplici. Oltre al problema oggettivo di crisi economica mondiale, che rende il reinserimento di chiunque molto difficoltoso, c’è anche una maggiore fatica del mercato a riassorbire questi soggetti meno giovani perché li considera più costosi, meno produttivi, meno adattabili. Un altro fattore è che la gestione a volte non adeguata delle risorse umane all’interno delle aziende non investe sul capitale umano in modo oculato, perciò spesso i lavoratori espulsi hanno competenze obsolete, oppure sono iper-specializzati. Queste problematiche sono ben note e in vari modi affrontate attraverso le politiche attive per il lavoro, dal livello europeo a quello locale, con, ad esempio, interventi sulla formazione o gli incentivi all’assunzione degli over 45. Gli aspetti che invece vengono ad oggi trascurati sono quelli relativi all’impatto che la perdita o la mancanza del lavoro hanno sulla sfera psicologica del lavoratore e quindi ai rischi psico-sociali legati alla disoccupazione. Isolamento, perdita di autostima, sfiducia, senso di colpa, difficoltà in ambito famigliare, difficoltà a proiettarsi nel futuro, senso di fallimento e vergogna sono alcuni dei sentimenti che caratterizzano la percezione di sé che chi rimane senza lavoro spesso si trova a fronteggiare. E’ evidente che affrontare un già difficile percorso di reinserimento lavorativo in questa condizione psicologica è molto penalizzante, se non addirittura inficiante. Il servizio proposto, attraverso la costituzione e promozione di ambiti di confronto, dialogo e di relazione, va a lavorare proprio su questi aspetti, sul bisogno di ritrovare la fiducia in se stessi, la propria collocazione sociale, per riposizionare la propria vita e provare a ripartire, cogliendo l’opportunità che il cambiamento può portare. E ripartire significa anche, ma non solo,

1 Progetto sviluppato a partire da: Fontana P.E. (2012): I gruppi di auto mutuo aiuto come strumento di politica attiva

per il lavoro. Progettazione di un nuovo servizio rivolto a chi perde il lavoro. Tesi del corso di perfezionamento post-

laurea “Economia civile e non profit: cultura e governance dell’impresa sociale”. Università degli Studi di Milano-

Bicocca.

Direzione generale formazione orientamento lavoro

Via Tre Venezie 63 20821 Meda (MB) www.afolmonzabrianza.it Telefono 0362-341125 Fax 0362-344230 [email protected]

11/26

costruirsi un nuovo progetto lavorativo, magari molto diverso da quello precedente, ed attivarsi per la sua realizzazione. L’impatto della crisi sulla situazione occupazionale Italiana è evidenziato da vari indicatori, quali l'utilizzo massiccio degli ammortizzatori sociali di carattere ordinario e straordinario, il forte incremento delle iscrizioni alle liste di mobilità e il permanere di risultati negativi nei flussi occupazionali. Anche nel territorio di Monza e Brianza, tutti gli indicatori economici continuano a dare segnali critici ed in molti settori aumenta il numero delle imprese coinvolte in processi di crisi. Non vi sono, a nostra conoscenza, dati statistici sul disagio psico-sociale generato da questa situazione, ma chiunque operi sul territorio si rende conto che tale disagio si sta sempre più estendendo e sta generando una vera emergenza sociale, per fronteggiare la quale bisogna con urgenza progettare e sperimentare risposte mirate e condivise. Il progetto proposto opera in questo senso. Il bisogno principale a cui questo progetto cerca di dare risposta è la necessità di uscire dalla condizione di disagio psico-sociale causato dalla disoccupazione e dall’isolamento che questo ha generato. Al di là di ricerche specifiche e della risonanza mediatica dei casi più eclatanti, se da un lato questa condizione di difficoltà psico-emotiva è evidente per chiunque si occupi del mondo del lavoro, dalle organizzazioni sindacali, a chi fa attività di sportello, alle istituzioni, dall’altro non sono ancora state strutturate risposte mirate a questi bisogni. Esistono tuttavia delle sperimentazioni a partire dalle quali è nata questa idea progettuale. Il primo tentativo di fare un intervento mirato è stato fatto dalla Camera del Lavoro di Milano con i lavoratori dell’azienda Agile (ex Eutelia), nelle prime fasi della sua amministrazione straordinaria (2010). L’amministrazione straordinaria era arrivata dopo anni molto difficili ed aveva portato con sé la cassa integrazione per la maggior parte dei lavoratori, tutti impiegati, con profilo professionale medio-alto ed elevata età anagrafica. Questa nuova condizione aveva portato grande disagio a molti di loro, lavoratori da tutta una vita, improvvisamente a casa, senza sapere più come passare le giornate, senza più un ruolo, il punto di riferimento del lavoro, disorientati ed in colpa. In tutto questo, il problema economico ero solo uno dei problemi e, a volte, neanche il più urgente. Nella sede aziendale di Pregnana Milanese, questa situazione allarmante di disagio fra i lavoratori in cassa integrazione era stata colta dai delegati sindacali che, insieme alla Camera del Lavoro di Milano, avevano deciso di provare ad intervenire. Così, in un’assemblea aziendale, la Camera del Lavoro di Milano aveva proposto di fare un gruppo in cui, chi voleva, poteva parlare del proprio disagio, della propria sofferenza e confrontarsi con altri che si trovavano nella medesima situazione. La proposta era stata accolta con favore ma anche con qualche riserva, perché si trattava di qualcosa di inusuale in ambito lavorativo, almeno negli ultimi decenni. Parlare di sé, della propria intimità, ascoltare il racconto degli altri, condividere pensieri, difficoltà e strategie modificava la qualità delle relazioni fra colleghi in modo veramente significativo. Così questi incontri erano incominciati. Si svolgevano in azienda, avevano cadenza quindicinale e vi partecipavano una ventina di lavoratori, dai 45 anni in su; il facilitatore del gruppo era il responsabile delle politiche sociali della Camera del Lavoro di Milano, coadiuvato da uno psicologo del lavoro. Nel gruppo ognuno portava la propria storia, i propri nodi irrisolti, le proprie difficoltà del presente ma, a poco a poco, anche le proprie strategie d’uscita dalla situazione di disagio. Raccontando di sé ognuno poteva trovare spunto di riflessione, ma anche risposta alle proprie domande nell’ascolto altrui. Il gruppo spezzava l’isolamento e questo era di grande conforto. Il gruppo aveva continuato ad incontrarsi per parecchi mesi, anche perché da quest’esperienza stavano fiorendo molte nuove attività e progetti. L’interesse che quest’esperienza aveva suscitato aveva portato a numerose interviste, servizi televisivi e articoli su quotidiani e settimanali, nonché alla partecipazione a seminari e manifestazioni. L’interesse suscitato

Direzione generale formazione orientamento lavoro

Via Tre Venezie 63 20821 Meda (MB) www.afolmonzabrianza.it Telefono 0362-341125 Fax 0362-344230 [email protected]

12/26

derivava dal fatto che mancava un discorso organico su come il lavoro facesse stare le persone; più in particolare mancava una considerazione, una presa in carico di quello che succede alle persone quando il lavoro lo perdono. Questo progetto sembrava un tentativo nuovo ed originale di affrontare questa tematica: condivisione, racconto ed ascolto all’interno di un gruppo di pari, un gruppo di lavoratrici e lavoratori in un momento particolare e delicato della loro vita. E l’originalità stava anche nel fatto che era il mondo del lavoro che si faceva carico di questo spazio e che questo era uno spazio di normalità, cioè non considerava patologico il disagio che lo attraversava, ma una normale reazione comune a molti, rispetto ad un evento importante della vita, quale la perdita del lavoro può essere. Uno dei principali progetti fioriti dall’esperienza del gruppo era stato un progetto di scrittura. Il gruppo si rendeva conto che le riflessioni che avevano fatto potevano essere preziose anche per altri e si domandava come poterle trasmettere. Inizialmente si pensava ad un manuale ma poi era uscita l’idea di scrivere un libro di racconti. La scuola Holden di Torino aveva partecipato a questo progetto, con una tutor che aveva insegnato come trasformare le loro storie in racconti. Il libro sarà presto pubblicato2. Erano in seguito partiti due nuovi gruppi. Il primo, nato per gemmazione dal gruppo originale, era ancora nell’ambito dell’azienda Agile ed era composto da altri lavoratori che volevano seguire questo percorso, accompagnati da alcuni colleghi del vecchio gruppo, di cui portavano storia ed esperienza. Il secondo invece aveva avuto una diversa genesi. Si era creato in seguito ad una trasmissione radiofonica locale, dove la Camera del Lavoro di Milano aveva lanciato l’idea di un gruppo di auto-aiuto legato alle tematiche del lavoro. La risposta era stata immediata e consistente, a riprova del bisogno reale di uno spazio di questo tipo. Si era creato un gruppo eterogeneo, perché avevano risposto persone con storie e profili professionali diversi, dall’operaio, all’impiegata, all’insegnante, all’educatore, all’artista, al giornalista, alcuni senza lavoro perché licenziati, altri perché precari, altri perché il lavoro avevano rinunciato a cercarlo. L’età dei partecipanti era dai 40 in su. La partenza di questo gruppo era stata un po’ più faticosa, perché composto da persone che non si conoscevano, mentre l’eterogeneità della sua composizione non aveva creato problemi, aveva semmai portato ricchezza di riflessioni. Il semplice fatto di poter parlare di lavoro, del disagio e della sofferenza che la sua assenza, la sua estrema precarietà o anche la sua cattiva qualità provocano, condividere sentimenti e riflessioni personali e riconoscersi nelle esperienze altrui, il senso di radicamento e di appartenenza, in un momento in cui la situazione che si stava vivendo faceva sentire isolati dal mondo, erano considerati da tutti i partecipanti qualità fondamentali di questa esperienza. Nel settembre del 2012 è partito ed è tuttora attivo un nuovo gruppo in Camera del Lavoro, è partito un gruppo “esodati” ed un gruppo fra lavoratori in cassa integrazione di una importante realtà aziendale del milanese. Il comune di Lodi (politiche sociali) e la camera del lavoro cittadina stanno facendo una piccola sperimentazione di un gruppo auto aiuto lavoro sul proprio territorio. Anche il comune di Milano (settore attività produttive), in convenzione con la camera del lavoro cittadina, è partito ad aprile 2013 con un progetto di questo tipo. Il progetto qui proposto prende spunto, si integra, si confronta ed amplia tutte queste esperienze, portando una sperimentazione articolata anche sul territorio di Monza e Brianza. E’ prevista nel progetto, una funzione di raccordo e coordinamento con le esperienze in atto, anche al di fuori della provincia di Monza e Brianza.

2 “Il tempo senza lavoro. 12 lavoratori raccontano” Feltrinelli, giugno 2013.

Direzione generale formazione orientamento lavoro

Via Tre Venezie 63 20821 Meda (MB) www.afolmonzabrianza.it Telefono 0362-341125 Fax 0362-344230 [email protected]

13/26

Obiettivi, azioni e risultati attesi Questo progetto propone la realizzazione e sperimentazione di un nuovo servizio, quale strumento per facilitare il reinserimento lavorativo dei lavoratori espulsi o in via di espulsione dal mondo del lavoro. Caratteristica fondamentale di questo servizio è che intende agire sul benessere psicologico dei lavoratori, quale condizione necessaria per un approccio ottimale al percorso di reinserimento lavorativo. L’intervento si realizza attraverso la creazione di gruppi di auto-mutuo-aiuto, quale spazio e luogo in cui le lavoratrici ed i lavoratori possano condividere le proprie riflessioni sul disagio e sulla sofferenza generati dalla condizione di disoccupazione, ma anche le strategie d’uscita da questa situazione. L’idea è che la socializzazione del disagio scatenato dalla perdita del lavoro possa aiutare ogni singolo individuo a spezzare l’isolamento in cui questa situazione lo ha portato e a riattivare le proprie risorse che, nel contesto del gruppo, diventano anche risorse collettive. L’ipotesi progettuale prevede che venga costituito un gruppo di coordinamento di rete, in cui siano rappresentati i principali stakeholder, con il compito di gestire e monitorare in modo condiviso il progetto per tutta la durata della sperimentazione. Si prevede di creare 6 gruppi di auto-mutuo-aiuto, ciascuno di 10-15 persone, con partenze scaglionate nel tempo. Ogni gruppo avrà a disposizione 18 incontri, di circa due ore ciascuno, nell’arco temporale di circa 10-11 mesi. Le riunioni, nel caso di gruppi aziendali, si potranno tenere all’interno dell’azienda, ma in spazi che garantiscano la privacy dei partecipanti; altrimenti, in spazi esterni, messi a disposizione dagli stakeholder coinvolti nel progetto. Nei gruppi è prevista la presenza di un facilitatore che, al di là della professionalità specifica espressa, non è presente in qualità di esperto, bensì appunto per facilitare lo scambio comunicativo e relazionale all’interno del gruppo. Suo compito è inoltre preoccuparsi che nessun partecipante assuma ruoli o atteggiamenti inadeguati (ad esempio di giudice), monitorare l’andamento del gruppo e portarne l’esperienza viva all’interno del gruppo di coordinamento di rete che gestisce il progetto. Il facilitatore si fa inoltre carico, in caso di necessità, di indicare quali servizi territoriali possono essere contattati per affrontare particolari problematiche, sia nel gruppo, sia individualmente. E’ previsto nell’ambito progettuale un percorso formativo per i facilitatori. Questo percorso verte su relazione d’aiuto e d’ascolto, dinamiche di gruppo, l’auto-mutuo-aiuto e il ruolo del facilitatore, panoramica sui servizi del territorio e testimonianze sulle esperienze già fatte. L’ipotesi progettuale prevede che, nel corso della partecipazione al gruppo di auto-aiuto, il lavoratore possa usufruire degli altri servizi disponibili relativi alla sua ricollocazione (bilancio delle competenze, definizione del percorso, etc.) a valere su eventuali ulteriori finanziamenti appositi. Si prevede inoltre di promuovere e favorire, al termine del percorso proposto nell’ambito del progetto, la prosecuzione autonoma dei gruppi di auto aiuto o analoghe forme di aggregazione dei partecipanti, quali ambiti di tenuta e coesione sociale, contribuendo così a supportare la sostenibilità progettuale. Le modalità di tale attività saranno definite nell’ambito del tavolo di coordinamento di rete. I risultati attesi di questo progetto sono:

• la riattivazione delle risorse individuali dei partecipanti, • la sperimentazione di un servizio di auto-aiuto, • la creazione, sulla base dei risultati della sperimentazione, di un modello d’intervento

ordinario per la standardizzazione del servizio, opportunamente integrato nei servizi presenti sul territorio,

• la diffusione della pratica dell’auto aiuto anche al di fuori del perimetro progettuale, quale strumento di tenuta e coesione sociale sul territorio.

Direzione generale formazione orientamento lavoro

Via Tre Venezie 63 20821 Meda (MB) www.afolmonzabrianza.it Telefono 0362-341125 Fax 0362-344230 [email protected]

14/26

La ricaduta positiva sul territorio e il piano di v alutazione dell’impatto sociale Favorire il reinserimento lavorativo ed il benessere psicologico dei beneficiari porta benessere alla comunità. Le modalità di relazione all’interno dei gruppi favoriscono solidarietà e coesione sociale. Riunirsi per affrontare un comune momento di fragilità, dovuto ad un evento molto importante della vita, quale la perdita del lavoro può essere, significa trarre forza dalle risorse della collettività, risorse che ciascun membro di questa collettività contribuisce ad alimentare. Significa sperimentare un senso di radicamento ed appartenenza, che spezza l’isolamento in cui ci si sente intrappolati quando il lavoro viene a mancare. Inoltre, poiché nei soggetti più deboli la disoccupazione può causare la caduta o ricaduta in forme di dipendenza (alcol, sostanze stupefacenti, gioco, ecc.), favorire il benessere psico-sociale attraverso un’esperienza di socializzazione può contribuire alla prevenzione di questo rischio. Uno dei risultati attesi di questo progetto è la modellizzazione di un nuovo servizio. Per arrivare a questo risultato è previsto durante tutta la durata della sperimentazione progettuale un monitoraggio del servizio, l’analisi dei risultati e l’implementazione di eventuali azioni correttive. L’analisi verrà fatta in base a degli indicatori definiti nella fase di start-up del progetto dal gruppo di coordinamento di rete che seguirà e gestirà tutta la sperimentazione. Gli indicatori andranno a misurare il raggiungimento di obiettivi e risultati attesi. Viene riportata nelle tabelle che seguono un’ipotesi dei possibili indicatori, fermo restando che la loro definizione puntuale sarà compito del gruppo di coordinamento di rete. Obiettivi Risultati Indicatori Fonti di verifica Condizioni Favorire il reinserimento lavorativo dei lavoratori espulsi o in via di espulsione dal mondo del lavoro

Attivazione risorse individuali partecipanti

Definizione di un progetto personale

Partecipazione ad un percorso articolato di politiche attive

Documentazione di progetto

interviste

PIP

Disponibilità di un ulteriore percorso di politica attiva

Migliorare il benessere psicologico dei partecipanti

Innalzato livello di benessere

Livello benessere finale > livello benessere iniziale

Questionario di valutazione

Interviste

Autovalutazione del beneficiario del proprio livello di benessere

Creazione e sperimentazione del servizio

gruppi attivati

Numero di partecipanti

Tasso di partecipazione

6 gruppi

> 60

> 60%

Dati di monitoraggio del servizio

Direzione generale formazione orientamento lavoro

Via Tre Venezie 63 20821 Meda (MB) www.afolmonzabrianza.it Telefono 0362-341125 Fax 0362-344230 [email protected]

15/26

Obiettivi Risultati Indicatori Fonti di verifica Condizioni media

Tasso di abbandono

< 35%

Rimodulazione del servizio

Rilascio della documentazione di un modello d’intervento ordinario

Documento rilasciato entro la chiusura del progetto

Documentazione di progetto

Favorire la tenuta nel tempo del benessere dei partecipanti

Diffusione della pratica dell’auto aiuto sul territorio

Prosecuzione di pratiche aggregative al termine del percorso progettuale

n. di gruppi attivati sul territorio

n. di gruppi originati dai gruppi all’interno del progetto

Direzione generale formazione orientamento lavoro

Via Tre Venezie 63 20821 Meda (MB) www.afolmonzabrianza.it Telefono 0362-341125 Fax 0362-344230 [email protected]

16/26

Attività Attività Preparazione Dal mese 1 al mese 4

• Composizione del tavolo di regia

• Definizione dei criteri di composizione dei gruppi di auto-aiuto

• Stesura dei piani di dettaglio

• Predisposizione del corso di formazione per il coordinamento dei gruppi

• Predisposizione del piano di comunicazione

• Preparazione del materiale informativo sul servizio

• Implementazione del piano di comunicazione

• Definizione della logistica del servizio

• Definizione dei parametri di monitoraggio del servizio

Implementazione e monitoraggio Dal mese 4 al mese 17

• Realizzazione dei gruppi di auto-aiuto

• Monitoraggio del servizio

• Implementazioni di eventuali azioni correttive

Analisi dei risultati Dal mese 17 al mese 18

• Verifica finale di obiettivi e risultati attesi

• Modellizzazione del servizio

• Disseminazione dei risultati

Rendicontazione Dal mese 19 al mese 21

• Rendicontazione finale dell’attività

La verifica finale di alcuni obiettivi e risultati attesi potrà essere effettuata dopo la fine della sperimentazione progettuale, in base agli indicatori definiti dal gruppo di coordinamento di rete.

Destinatari dell’intervento I destinatari di questo intervento sono i lavoratori espulsi o in via di espulsione dal mondo del lavoro. E’ importante notare che questo intervento non ha un focus su soggetti con specifiche fragilità, spesso già in carico ai servizi territoriali. Pur non escludendo tali soggetti, che possono a pieno titolo essere destinatari del servizio, il progetto è rivolto a tutti i lavoratori disoccupati, perché il disagio psico-sociale generato dalla condizione di disoccupazione riguarda potenzialmente tutti, non è indice di una condizione patologica, ma la normale reazione ad un evento traumatico della propria vita, quale la perdita o la mancanza del lavoro può rappresentare. Il gruppo di coordinamento di rete deciderà se e come utilizzare parametri come ad esempio età, genere, professione per la composizione dei gruppi.

Direzione generale formazione orientamento lavoro

Via Tre Venezie 63 20821 Meda (MB) www.afolmonzabrianza.it Telefono 0362-341125 Fax 0362-344230 [email protected]

17/26

Per quel che riguarda il genere, in ciascun gruppo è auspicabile siano presenti sia donne sia uomini, in quanto portatori di diverse sensibilità ed approccio. Nei gruppi fin qui sperimentati si è visto che vi è una maggiore disponibilità delle donne ad aprirsi al gruppo e questo funziona da leva rispetto al blocco iniziale di alcuni dei partecipanti. Si è notata inoltre una maggiore propensione delle donne a reagire ed elaborare strategie d’uscita dalla situazione di disagio e anche questo fa da traino, introducendo elementi di positività nel gruppo. I gruppi di beneficiari potranno essere omogenei, cioè provenire dalla stessa realtà aziendale, oppure eterogenei, sia per provenienza che per professionalità. L’ipotesi è di differenziare la composizione dei gruppi, indicativamente 3 gruppi omogenei e 3 eterogenei in modo da avere riscontri più ampi. I beneficiari potranno essere indirizzati al gruppo dai sindacati, dai servizi territoriali o arrivarci per altre vie, in ogni caso la partecipazione al gruppo da parte del lavoratore dovrà essere volontaria perché non si può affrontare un percorso di questo tipo in modo proficuo senza essere motivati a farlo. D’altra parte, se il lavoratore inizierà il percorso e non si troverà a proprio agio, gli dovrà essere possibile ritirarsi. Non è previsto alcun contributo economico da parte dei fruitori del servizio. Per contro, in considerazione delle difficili condizioni economiche in cui i partecipanti dei gruppi di auto aiuto si possono trovare, è prevista la possibilità di un rimborso delle spese di trasporto sostenute per raggiungere la sede degli incontri.

Durata Si ipotizza di realizzare con questo progetto una sperimentazione della durata di 18 mesi, per arrivare alla modellizzazione del servizio, rielaborato in base all’analisi dei risultati ottenuti, in vista di una possibile integrazione stabile nei servizi al lavoro del territorio.

La rete di progetto Diversi attori possono apportare un contributo significativo al progetto. Poiché questo è un progetto pilota che vuole sperimentare un approccio innovativo, che possa poi trasformarsi in prassi consolidata, è strategica la partecipazione di diversi portatori d’interesse del territorio nella sua realizzazione. L’idea è di creare un gruppo di coordinamento di rete in cui tutti i principali stakeholder siano rappresentati e che possa, per tutta la durata del progetto, in base ai dati di monitoraggio ed al progredire dell’esperienza, lavorare ad un modello di servizio consolidato e condiviso, da rilasciare alla fine del progetto. Nel gruppo di coordinamento di rete potranno di volta in volta essere coinvolti soggetti che si riterranno portatori di valore aggiunto, quali ad esempio: I lavoratori. Oltre ad essere i principali beneficiari del progetto, possono essere parte attiva nella sua costruzione, portando il loro fondamentale punto di vista nelle riflessioni del gruppo di coordinamento di rete e contribuendo a garantire la rilevanza del progetto. In particolare, sarebbe auspicabile avere nel gruppo di coordinamento di rete una rappresentanza dei lavoratori che hanno partecipato ai gruppi fin qui sperimentati, in modo da non disperdere i risultati di quell’esperienza. Le organizzazioni sindacali. La loro partecipazione è fondamentale perché rappresentano su larga scala i lavoratori e i loro interessi. Inoltre, il loro ruolo è importante perché possono portare al loro interno e nei tavoli istituzionali cui sono chiamati a partecipare un approccio culturale che possa garantire la sostenibilità nel tempo di questo progetto, trasformandolo da progetto pilota in un modello d’intervento ordinario. Possono cioè avere un ruolo fondamentale nel processo di mainstreaming orizzontale e verticale di questo progetto. Da un punto di vista più strettamente operativo, le organizzazioni sindacali possono contribuire ad identificare le realtà aziendali ed i lavoratori destinatari dell’intervento del progetto. Gli operatori accreditati ai servizi al lavoro. Il loro ruolo è quello di rendere disponibili ai partecipanti ai gruppi i vari servizi per il reinserimento lavorativo, attraverso le risorse messe a

Direzione generale formazione orientamento lavoro

Via Tre Venezie 63 20821 Meda (MB) www.afolmonzabrianza.it Telefono 0362-341125 Fax 0362-344230 [email protected]

18/26

disposizione dagli enti pubblici preposti. Il loro contributo può essere fondamentale nella definizione delle modalità di integrazione fra il servizio oggetto del progetto ed i servizi di reinserimento lavorativo attualmente erogati. Le istituzioni locali. Una rappresentanza delle istituzioni locali, cui spetta il coordinamento e la promozione degli interventi sul territorio, è fondamentale per orientare lo sviluppo del progetto verso un modello d’intervento ordinario, che abbia caratteristiche di fattibilità e sostenibilità. Anche il loro ruolo è quindi determinante per attivare un processo virtuoso di mainstreaming orizzontale e verticale. Oltre a questi portatori d’interesse strategici, verso i quali i rappresentanti nel gruppo di coordinamento di rete definiranno le modalità di coinvolgimento ed informazione, ci sono altri portatori d’interesse importanti per il progetto, rispetto ai quali dovranno essere definiti livelli e modalità di coinvolgimento: servizi territoriali che si occupano di disagio lavorativo, ASL, aziende ed organizzazioni datoriali, organizzazioni del terzo settore, potenziali finanziatori, altre istituzioni. L’ampliamento della rete è un obiettivo condiviso dei suoi componenti. La rete di progetto è così composta:

• Provincia di Monza e Brianza: Ente finanziatore

• Comune di Monza: Ente co-finanziatore/Partner

• AFOL Monza e Brianza: Partner/Capofila

• Cooperativa sociale Aeris: Partner

• CGIL Brianza: Partner

• CISL Brianza: Partner

• UIL Brianza: Partner

Altri portatori di interesse, privati o istituzionali, stanno valutando la possibilità di sostenere il progetto.

Comunicazione, presentazione e diffusione del proge tto e dei suoi risultati La comunicazione del progetto dovrà avvenire su piani diversi, per contribuire alla realizzazione della sperimentazione ed alla standardizzazione del servizio, con la sua opportuna integrazione tra i servizi presenti nel territorio. Sicuramente sarà necessaria una buona comunicazione interna al progetto, per mantenere la focalizzazione degli stakeholder, curare la qualità delle relazioni e favorire la più efficace collaborazione. La comunicazione verso le persone che potenzialmente potranno beneficiare del servizio potrà avvenire attraverso le parti sociali, le istituzioni e gli enti territoriali istituzionalmente vicini al disagio, ma sarà opportuno tentare di raggiungere anche le persone che difficilmente possono essere raggiunte attraverso questi canali e ciò potrà essere fatto attraverso la pubblicizzazione dell’intervento ed eventi mirati. Durante il progetto, è prevista anche la realizzazione di azioni di mainstreaming, volte a diffondere la conoscenza di questo bisogno, di questa nuova vulnerabilità e della risposta proposta. Queste forme di comunicazione saranno quindi dirette a tutti gli stakeholder, dalla

Direzione generale formazione orientamento lavoro

Via Tre Venezie 63 20821 Meda (MB) www.afolmonzabrianza.it Telefono 0362-341125 Fax 0362-344230 [email protected]

19/26

politica, alle istituzioni, alla società civile, al terzo settore, anche al di fuori della provincia di Monza e Brianza.

L’innovatività del progetto Questo progetto è, per molti aspetti, un progetto innovativo.

• Il primo elemento di innovatività da evidenziare è che il servizio progettato agisce nell’ambito del benessere psicologico dei lavoratori, ambito piuttosto trascurato nel mondo del lavoro e delle sue politiche attive.

• Un ulteriore elemento di innovatività, legato al primo, è che il mondo del lavoro si fa carico al suo interno di questi aspetti, occupandosi del lavoratore-persona, non come di un’entità dicotomica, ma come di un tutt’uno. E se ne fa carico al suo interno sia perché l’evento che ha determinato questa situazione si è verificato in ambito lavorativo, sia perché non considera il disagio e le difficoltà psicologiche legate alla perdita del lavoro come espressioni di una patologia da curare con un intervento terapeutico specialistico, ma come la normale reazione ad un evento traumatico della vita. Da qui anche la scelta dello strumento del gruppo di auto-aiuto, come luogo normale di relazione fra pari, che condividono la medesima esperienza.

• Per finire, le dinamiche del gruppo di auto-aiuto, che portano a parlare di sé, condividere la propria intimità, aprirsi all’altro, determinano una qualità delle relazioni sociali decisamente auspicabile ma purtroppo molto rara nel contesto attuale, dominato da un marcato individualismo.

L’integrazione nei servizi esistenti

Esistono senz’altro risposte istituzionali nell’ambito delle politiche attive per la lotta alla disoccupazione, che si concretizzano in servizi quali orientamento e accompagnamento al lavoro, bilanci di competenza, tirocini, borse lavoro. Ciò che non esiste ad oggi è un servizio che affronti la problematica del disagio psico-sociale generato dalla disoccupazione, inteso non come disagio sintomo di una condizione patologica, da affrontare con un percorso terapeutico specialistico ed individualizzato, ma come espressione di una nuova vulnerabilità che riguarda potenzialmente chiunque venga investito dalla disoccupazione.

Il servizio proposto agisce proprio in quest’ambito, ad integrazione e rafforzamento dei servizi esistenti. E’ altresì previsto che i partecipanti al progetto possano accedere anche a tali servizi al lavoro, sia attraverso l’erogazione dei servizi di dote lavoro, ove previsti, sia attraverso l’accesso ad un set di servizi messi a disposizione nell’ambito progettuale.

Uno dei risultati attesi di questo progetto è il rilascio di un modello di servizio integrato nell’offerta regionale dei servizi al lavoro, relativi alla ricollocazione o riqualificazione dei lavoratori. Tale integrazione può avvenire solo attraverso la partecipazione attiva degli stakeholder in tutte le fasi, dallo start-up, all’implementazione, all’analisi dei risultati. Il progetto prevede inoltre azioni specifiche di comunicazione che sensibilizzino sulla rilevanza dei bisogni affrontati e diffondano la conoscenza delle risposte proposte, anche a chi non è direttamente coinvolto nell’operatività progettuale.

Direzione generale formazione orientamento lavoro

Via Tre Venezie 63 20821 Meda (MB) www.afolmonzabrianza.it Telefono 0362-341125 Fax 0362-344230 [email protected]

20/26

La sostenibilità del progetto Questo progetto, già nella sua fase propositiva, ha riscontrato molto interesse, a riprova che si sta provando ad affrontare un tema rilevante, che riguarda bisogni cui è necessario dare una risposta, che ad oggi non c’è. Se sarà necessario sarà possibile ricercare nuovi specifici finanziamenti per prolungare la sperimentazione, ma l’ambizione di questo progetto, uno dei suoi risultati attesi, è la creazione di un modello di servizio integrato nell’ambito delle politiche attive per il lavoro e come tale inserito nei canali di finanziamento di questo ambito. La lotta e la prevenzione della disoccupazione costituiscono uno dei problemi critici per l’Unione Europea, che, negli ultimi 15 anni, ha sostenuto la necessità di concentrare le risorse destinate alla gestione di questo problema sulle politiche attive del mercato del lavoro. Le politiche attive del mercato del lavoro hanno come obiettivo la tutela ed il miglioramento dell’occupazione e si concentrano su gruppi target esterni al mondo del lavoro quali disoccupati a lungo termine, giovani e soggetti diversamente abili ma anche su soggetti già impiegati, quali lavoratori anziani o a rischio licenziamento, che devono adattarsi a condizioni di lavoro mutevoli, con lo scopo di tutelare e migliorare la loro occupabilità. Il Fondo Sociale Europeo (FSE), a cui è demandato il finanziamento della promozione dell’occupazione nell’unione europea, nell’attuale periodo di programmazione 2007-2013 ha previsto di rafforzare proprio le attività legate alle politiche attive del mercato del lavoro, con un apposito stanziamento di risorse del FSE pari a 29 miliardi di Euro. Per quel che riguarda gli orientamenti per il settennio FSE 2014-2020, la proposta prevede, fra gli obiettivi e le priorità di investimento, anche di porre una maggiore enfasi sulla promozione dell’invecchiamento attivo e sul sostegno all’innovazione sociale, cioè della sperimentazione e applicazione di soluzioni innovative per rispondere a specifiche esigenze sociali. In quest’ottica, il servizio che andiamo a sperimentare con la modellizzazione di questo progetto riteniamo abbia le caratteristiche per poter essere sostenuto in futuro, poiché è in linea con gli orientamenti attuali e del prossimo settennio del FSE:

• è un intervento di politica attiva, • si rivolge a disoccupati ma anche a lavoratori, spesso anziani, a rischio disoccupazione, • può senz’altro entrare nel novero delle politiche per l’invecchiamento attivo, • sperimenta una soluzione innovativa per rispondere a specifiche esigenze sociali.

Sempre a livello europeo esiste un altro fondo, il Fondo Europeo per la Globalizzazione (FEG), creato nel 2006 con l’obiettivo di intervenire, sempre con un approccio di politiche attive, a sostegno dei lavoratori che hanno perso il lavoro a seguito di mutamenti strutturali del commercio mondiale, come ad esempio la delocalizzazione della produzione in un paese extra UE; il Fondo è stato poi esteso, per deroga, anche ai lavoratori che hanno perso o stanno per perdere il lavoro, a causa della crisi economica e finanziaria mondiale. Il FEG cofinanzia misure attive per il mercato del lavoro, volte a facilitare il reinserimento professionale dei lavoratori in settori, territori o bacini occupazionali colpiti da una grave crisi economica. Fra le misure finanziabili dal FEG sono previste misure dedicate in particolare a target di lavoratori sfavoriti, atte a stimolare la loro capacità di reinserimento nel mondo del lavoro. Queste ultime tipologie di misure hanno permesso agli stati interessati di elaborare a favore dei lavoratori licenziati anche misure innovative, come quelle dirette a far interagire il lavoratore all’interno di gruppi di persone che si trovano in situazioni analoghe alla sua. In particolare, fra le misure finanziate dal progetto FEG Nokia in Germania (EGF/2009/002 DE/Nokia), sviluppato a seguito della delocalizzazione di una unità produttiva, era inclusa la creazione di gruppi di sostegno composti da specifiche categorie di lavoratori svantaggiati: “Peer groups: this aims to enhance the empowerment of four different categories of

disadvantaged workers:

women with low qualifications,

Direzione generale formazione orientamento lavoro

Via Tre Venezie 63 20821 Meda (MB) www.afolmonzabrianza.it Telefono 0362-341125 Fax 0362-344230 [email protected]

21/26

workers over 50 years of age,

disabled/ill workers,

workers with a migrant background.”3

Come si può vedere l’approccio proposto in questa progetto, la creazione di gruppi di auto aiuto come strumento di politica attiva per il lavoro, pur essendo originale in Italia, ha delle analogie con quanto sperimentato in altri paesi europei ed ha senz’altro le caratteristiche per poter essere finanziato in un progetto FEG.

3 COMMUNICATION TO THE COMMISSION on application EGF/2009/002 DE/Nokia received from Germany for a financial contribution from the European Globalisation Adjustment Fund http://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=582&langId=en&egfAppsId=12&furtherEgfApps=yes

Direzione generale formazione orientamento lavoro

Via Tre Venezie 63 20821 Meda (MB) www.afolmonzabrianza.it Telefono 0362-341125 Fax 0362-344230 [email protected]

22/26

Il piano economico e finanziario

MACRO VOCE VOCE Piano dei Conti Importo Tot. Voce %

Preparazione Pubblicizzazione e promozione € 1.000,00 € 2.471,52 4%

Ideazione e progettazione € 1.471,52

Realizzazione Tavolo di coordinamento di rete € 3.447,12 € 38.560,65 68%

Corso di formazione dei facilitatori € 2.100,00

Corso di formazione (ore lav. partecipanti) € 2.856,00

Incontri informativi € 1.020,80

Gruppi di auto-aiuto € 10.986,00

Equipe facilitatori € 3.174,40

Monitoraggio tecnico servizio € 2.661,00

Spese viaggio ai partecipanti ai gruppi AMA € 3.234,21

Rimborso viaggi personale coinvolto € 2.500,00

Modellizzazione € 6.581,12

Direzione e

Controllo interno Direzione € 649,35 € 5.752,07 10%

Coordinamento € 1.471,52

Valutazione finale € 171,52

Amministrazione e rendicontazione € 3.459,68

Diffusione dei

risultati Incontri e seminari € 5.714,56 € 9.215,76 16%

Elaborazione report e studi € 3.501,20

Costi indiretti Materiali di consumo € 1.000,00 € 1.000,00 2%

TOTALE PROGETTO € 57.000,00 € 57.000,00 100%

di cui

Finanziamento Provinciale € 52.000,00

Cofinanziamento Comune di Monza € 5.000,00

Si prevede l’erogazione di un acconto all’avvio del progetto pari al 40% dell’intero valore, un secondo acconto a seguito di presentazione di rendicontazione intermedia ed il saldo entro 90 giorni dal termine delle attività.

Direzione generale formazione orientamento lavoro

Via Tre Venezie 63 20821 Meda (MB) www.afolmonzabrianza.it Telefono 0362-341125 Fax 0362-344230 [email protected]

23/26

CRONOPROGRAMMA

Attivitàmese

1

mese

2

mese

3

mese

4

mese

5

mese

6

mese

7

mese

8

mese

9

mese

10

mese

11

mese

12

mese

13

mese

14

mese

15

mese

16

mese

17

mese

18

mese

19/21

Preparazione Ideazione e progettazione

Pubblicizione e promozione

Realizzazione Corso di formazione dei facilitatori

Tavolo di coordinamento di rete

Gruppi di auto-aiuto

Gruppo 1

Gruppo 2

Gruppo 3

Gruppo 4

Gruppo 5

Gruppo 6

Equipe facilitatori

Monitoraggio tecnico servizio

Modellizzazione

Dir. e Amm. Direzione

Coordinamento

Valutazione finale

Amministrazione e rendicontazione

Diffusione Incontri e seminari

Elaborazione report e studi

Direzione generale

formazione

orientamento

lavoro

Via Tre Venezie 63

20821 Meda (MB)

Tel. 0362.341125 - Fax 0362.344230

www.afolmonzabrianza.it

[email protected]

[email protected]

Azienda Speciale della Sede legale Codice Fiscale e Partita IVA Numero REA Provincia di Monza e della Brianza Piazza Diaz 1, 20900 Monza (MB) 06413980969 1860104

Presentazione degli enti e esperienza maturata

AFOL Monza e Brianza L’Agenzia per la Formazione, l’Orientamento e il Lavoro di Monza Brianza è un'azienda speciale completamente partecipata della Provincia di Monza e Brianza. Dal 2009 è impegnata a rinnovare e potenziare l’offerta dei propri servizi integrati nella filiera della formazione, orientamento e lavoro, prestando massima attenzione alla specializzazione e alla riqualificazione dei settori più strategici della Brianza. AFOL MB gestisce ed ha acquisito l’esperienza di quattro Centri per l’impiego accreditati ai servizi al lavoro Regione Lombardia (Albo n. 122 del 10/02/2009), situati a Cesano Maderno, Monza, Seregno e Vimercate e di tre Centri di Formazione Professionale accreditati alla formazione sezione A Regione Lombardia (Albo n. 520 del 06/02/2009) situati a Meda, Seregno e Concorezzo. AFOL MB è certificata UNI EN ISO 9001:2000.

Cooperativa Aeris La Cooperativa AERIS nasce nel 2003 con l’obiettivo di mettersi al fianco delle persone – bambini, giovani, adulti in difficoltà, persone con disabilità – per accompagnarle, ascoltarle e fornire loro percorsi e servizi educativi, pedagogici, assistenziali, di crescita e di sostegno. AERIS offre risposte adeguate a persone in condizioni sociali, psicologiche, psicofisiche, economiche molto diverse fra loro, contribuendo al benessere e al progresso della propria comunità. Opta da sempre per una forma di integrazione con i servizi pubblici, interpretando la sussidiarietà come un’occasione per sommare le proprie competenze con quelle dell’ente pubblico, nell’ottica di un miglioramento costante dei servizi finali erogati ai cittadini. Le attività sono suddivise in : • Area Educativa e Housing Sociale;

• Area Prima Infanzia e Animazione;

• Area Servizi alla Persona.

Comune di Monza Il Comune di Monza è ente territoriale autonomo, nell'ambito dei principi fissati dalle leggi della Repubblica e dalle norme del proprio Statuto. Il Comune ha propria autonomia statutaria, normativa, organizzativa ed amministrativa, nonché autonomia impositiva e finanziaria nell’ambito dello Statuto, dei Regolamenti e delle leggi di coordinamento della finanza pubblica. Il Comune, nell'esercizio della sua autonomia ed a difesa della propria identità storico-culturale, svolge funzioni proprie e funzioni attribuite o delegate dalle leggi statali e regionali, concorrendo a promuovere il pieno sviluppo della persona umana e la reale partecipazione di tutti i cittadini all'organizzazione politica, economica e sociale della comunità, per renderne effettive la libertà e l’eguaglianza.

Direzione generale

formazione

orientamento

lavoro

Via Tre Venezie 63

20821 Meda (MB)

Tel. 0362.341125 - Fax 0362.344230

www.afolmonzabrianza.it

[email protected]

[email protected]

Azienda Speciale della Sede legale Codice Fiscale e Partita IVA Numero REA Provincia di Monza e della Brianza Piazza Diaz 1, 20900 Monza (MB) 06413980969 1860104

CGIL Brianza La Confederazione Generale Italiana del Lavoro è un’associazione di rappresentanza dei lavoratori e del lavoro. È la più antica organizzazione sindacale italiana ed è anche la maggiormente rappresentativa, con i suoi circa 6 milioni di iscritti, tra lavoratori, pensionati e giovani che entrano nel mondo del lavoro. La CGIL svolge un importante ruolo di protezione del lavoro dal libero e incondizionato funzionamento del mercato. Lo fa attraverso l’opera incessante di costruzione e ricostruzione della solidarietà nel lavoro e tra i lavoratori, attraverso la pratica quotidiana fatta dall’impegno concreto di rappresentanza e di contrattazione. Quando è nata nel 1906 - ma le prime Camere del lavoro risalgono al 1891 - aveva duecentomila aderenti. Da allora ha mantenuto la doppia struttura: verticale, costituita dalle federazioni di categoria, e orizzontale, attraverso le Camere del lavoro. Attualmente le categorie nazionali sono 13 mentre le Camere del lavoro in tutto il territorio nazionale sono 134.

CISL Brianza La C.I.S.L.(Confederazione Italiana Lavoratori) è una confederazione di sindacati nata nel 1950 e che conta oggi oltre 4 milioni di iscritti in tutta Italia. Aderisce alla Confederazione Europea dei Sindacati (CES) ed alla Cisl Internazionale. La CISL ha sempre basato la sua azione su valori propri del sindacalismo democratico: l'autonomia, la solidarietà e l'uguaglianza, la contrattazione. Le politiche sviluppate dalla CISL rappresentano contributi essenziali per l'intero movimento sindacale. Ricordiamo a titolo d'esempio la felice intuizione degli anni Cinquanta sulla contrattazione articolata e sulla presenza sindacale nei luoghi di lavoro, divenuta poi patrimonio di tutti. Alle politiche sviluppate nei luoghi di lavoro e nella contrattazione di categoria, oggi si affiancano politiche di interesse più generale riconducibili ad alcuni temi principali. Negli ultimi decenni, grazie alla crescita e al successo raggiunti, le organizzazioni sindacali hanno allargato le loro funzioni affrontando anche questioni generali come la politica economica, il fisco e la politica sociale.

UIL Brianza La UIL è nata per volontà di un gruppo di uomini portatori di comuni idealità, capaci d’individuare obiettivi conseguibili dotandosi di una moderna organizzazione democratica, indipendente, autonoma e socialista nei fini. La UIL fin dalla sua nascita, il 5 marzo 1950, diede vita ad una organizzazione laica e indipendente che rifiutava le egemonie partitiche nel sindacato, così come di essere solo uno strumento “che esaurisce le sue funzioni nelle rivendicazioni salariali e nella regolamentazione dei diritti e doveri dei lavoratori in fabbrica o nella azienda”, ma bensì con l’autonomia di divenire una Confederazione capace di affrontare “tutti i problemi che investono direttamente o indirettamente gli interessi della classe lavoratrice” in modo da non lasciare “ alla sola iniziativa parlamentare e dei partiti politici di occuparsi dei suoi problemi, ma di affrontarli sostenuti dal

Direzione generale

formazione

orientamento

lavoro

Via Tre Venezie 63

20821 Meda (MB)

Tel. 0362.341125 - Fax 0362.344230

www.afolmonzabrianza.it

[email protected]

[email protected]

Azienda Speciale della Sede legale Codice Fiscale e Partita IVA Numero REA Provincia di Monza e della Brianza Piazza Diaz 1, 20900 Monza (MB) 06413980969 1860104

sindacato con l’eventuale appoggio dei partiti senza però vincolare la sua azione a questo o quel partito”. Dalla storia ed ancor più dalla cronaca degli ultimi congressi, si evince come e quanto la UIL ponendo al centro della sua azione il lavoro come valore assoluto e vera ricchezza per il Paese ritenga il riformismo quale unica via per lo sviluppo e la piena valorizzazione di tutta la società. E’ l’affermazione di quel DNA che i laici e i riformisti hanno saputo trasmettere e che i continuatori non mancheranno a loro volta di passarlo a coloro che seguiranno garantendo il mantenimento del progressivo sviluppo dell’organizzazione.