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1 Foto aerea Bruno Pellandini 2004, © Ufficio per l’ISOS, Zurigo Carta nazionale 2001 Carta Siegfried 1895 Poco elevati sulla riva sinistra della Maggia, tre nuclei di diversa con- sistenza e carattere, ciascuno con una chiesa o cappella, si pongono sul percorso interno principale: l’insieme maggiore dominato dalla parrocchiale del sec. XIII. Varie le edicole votive dipinte entro e fuori dei nuclei. Villaggio Qualità situazionali Qualità spaziali Qualità storico architettoniche ££$ ££ ££ Avegno Chiesa e di dentro Comune di Avegno, distretto di Vallemaggia, Cantone Ticino

Avegno Chiesa e di dentro (Avegno) 3745 - data.geo.admin.ch · È detto anche Terra di mezzo – Gesgia nella designa-zione locale – in quanto centrale rispetto ad Avegno di fuori

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Foto aerea Bruno Pellandini 2004, © Ufficio per l’ISOS, Zurigo

Carta nazionale 2001Carta Siegfried 1895

Poco elevati sulla riva sinistra dellaMaggia, tre nuclei di diversa con-sistenza e carattere, ciascuno conuna chiesa o cappella, si pongonosul percorso interno principale:l’insieme maggiore dominato dallaparrocchiale del sec. XIII. Varie leedicole votive dipinte entro e fuoridei nuclei.

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Villaggio

Qualità situazionali

Qualità spaziali

Qualità storico architettoniche

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Avegno Chiesa e di dentroComune di Avegno, distretto di Vallemaggia, Cantone Ticino

Avegno Chiesa e di dentro

Comune di Avegno, distretto di Vallemaggia, Cantone Ticino

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1 La Cappella del Rosario del sec. XVII al margine nord dell’insediamento

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3 Edifici abitativi e utilitari

5 Tipico edificio utilitario 6

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Direzione delle riprese, scala 1: 8000Fotografie 1980: 11, 17, 18, 20 – 22Fotografia 1982: 7Fotografie 2000: 1– 6, 8 –10, 12 –16, 19

7 Cappella affrescata lungo il percorso principale

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11 Accesso da nord al nucleo principale

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14 Vista sul nucleo principale da ovest 15

16 Ristorante della Stazione 17

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18 Margine orientale del nucleo principale 19 Chiesa parrocchiale; sec. XIII

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22 Panoramica da est

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Avegno Chiesa e di dentro

Comune di Avegno, distretto di Vallemaggia, Cantone Ticino Piano di rilevamento 1: 5000

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Avegno Chiesa e di dentro

Comune di Avegno, distretto di Vallemaggia, Cantone Ticino ���������

P Perimetro edificato, G Gruppo edilizio, I-Ci Intorno circoscritto

I-Or Intorno orientato, E Elemento eminente

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Foto

P 1 Avegno Chiesa o Terra di mezzo, nucleo principale lungo il percorso diattraversamento, accentrante le funzioni pubbliche; secc. XVII–XIX

P 2 Avegno di dentro, nucleo rurale abitativo utilitario; secc. XVII–XIX

G 0.1 Case Soghetti, piccolo insieme di edifici a destinazione varia in relazionecon i campi e con la strada di attraversamento

I-Ci I Parte del piano col cimitero, in accesso all’insediamento, a prati e partivignate

I-Or II Piano fluviale della Maggia

I-Ci III Cornice prativa ai nuclei storici, in parte coltivata

I-Ci IV Area prativa e a orti con qualche manufatto utilitario e box per auto,importante stacco tra i nuclei

I-Ci V Parte del piano di cornice all’edilizia storica pressoché integra

I-Ci VI Superficie a recente densa edificazione

E 1.0.1 Chiesa parrocchiale dei SS. Luca e Abbondio, risalente al 1250, conprotiro e interventi seriori, dominante piazza con albero e fontana

1.0.2 Sopraelevazione e aggiunta di volume

1.0.3 Edifici abitativi tradizionali trasformati e uno nuovo, perturbanti il margineesterno del nucleo (vedi a. 2.0.3)

1.0.4 Appariscenti trasformazioni e aggiunte a edifici abitativi in relazione con ilpercorso principale

1.0.5 Edicola addossata a edificio abitativo, altre inserite in muretti a secco(vedi a. 0.0.5)

E 2.0.6 Cappella del Rosario con campanile a vela sul colmo, la facciata a sud, inposizione più bassa rispetto al percorso; sec. XVII

2.0.7 Schiere rurali con logge nel lato lungo, aperture strombate e scaleesterne, resti di immagini sacre in nicchie; sec. XVII (vedi a. 0.1.7)

2.0.8 Edificio rurale riattato a casa vacanza con appariscenti imbellettamentifalso rustico

E 0.1.9 Cappella affrescata dominante un piccolo vuoto pubblico

E 0.0.10 Ristorante della Stazione; edificio a cinque assi e tre piani coperto aquattro falde con piazzetta arredata da allineamento di latifogli

0.0.11 Piccolo cimitero, con ampliamento verso strada degli anni ‘90 del sec. XX

0.0.12 Edifici abitativi realizzati in stretta vicinanza con l’edificazione storica o inspazi verdi di cornice ai nuclei; ultimo quarto sec. XX

0.0.13 Fiume Maggia

0.0.14 Capannoni, depositi e impianti sportivi, impiantati sotto il livello stradale

0.0.15 Muro a secco con inserita un’edicola, collegamento tra due nuclei edilizi

0.0.16 Laboratorio artigianale; grande volume in muratura, in stato diabbandono; ca. 1950

0.0.17 Piccolo aggregato dominato da grotto, con area a parcheggio alberata,marcante la diramazione dalla strada cantonale

0.0.18 Grotti in pietra a vista e cantine interrate, sotto la vegetazione, lungo unpercorso attraverso il bosco definito da muri a secco

0.0.19 Capannone agricolo in muratura e legno in una radura

0.0.20 Complesso scolastico e uffici comunali, con area giochi; anni ‘90 delXX secolo

0.0.21 Riale incanalato

Tipo Numero Definizione

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0.0.22 Ria Grande, forte incisione tra Avegno Chiesa e Avegno di fuori

0.0.23 Avegno di fuori, nell’ISOS villaggio di importanza nazionale

Tipo Numero Definizione

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Comune di Avegno, distretto di Vallemaggia, Cantone Ticino ���������

nella Carta ottocentesca ciò che farebbe pensare chetale riale sia frutto di una deviazione o sdoppiamentodi altro corso d’acqua (0.0.21).

L’economia tradizionale era basata fondamentalmentesull’allevamento del bestiame, sull’agricoltura – unnotevole peso aveva la viticoltura praticata soprattuttonei terreni tra fiume e nuclei edilizi (II, III) dove ancoraoggi si mantiene – e su alcune attività artigianaliche frenarono in parte l’emigrazione: lavorazione dellapietra, la ceramica e la costruzione di gerle e canestri.La crescita della popolazione si è avuta a partire dallametà del secolo XX. Ai 253 abitanti del 1910 fannoriscontro i 293 del 1970. E dopo tale data si ha un in-cremento notevole con i 393 del 1980 e i 493 del2000. Sensibile l’evoluzione dei dati sull’occupazioneper settori che ancora nel 1990 vedeva il prevaleredegli occupati nel settore secondario – 51% contro il46 % del terziario – dato invertitosi nel decenniosuccessivo col 53 % di occupati nel terziario contro il31% del secondario.

L’insediamento attuale

Relazioni spaziali fra le parti

Avegno è esposto a ovest, subito a monte del pianofluviale della Maggia (II) e della cantonale, a norddell’incisione del Ria Grande (0.0.22). L’insediamentosi articola lungo la vecchia strada di fondovalle in treinsiemi diversi per importanza e funzioni: AvegnoChiesa (1) è l’insieme principale, al cui interno o nellecui vicinanze si concentrano le funzioni pubbliche.È detto anche Terra di mezzo – Gesgia nella designa-zione locale – in quanto centrale rispetto ad Avegnodi fuori (0.0.23), detto anche Vinzött, e ad Avegnodi dentro (2), Lüdint. Questo nucleo è caratterizzatoda un’edificazione decisamente rurale, mentre nelpiccolo nucleo Soghetti (0.1) si accostano edifici adestinazione varia e di varia epoca. Pur forte ele-mento di relazione, la strada, con la sua pavimentazio-ne differenziata, segnala la diversità d’importanza e diprestigio di ciascuno degli insiemi.

L’incisione di un riale (0.0.21), più che uno stacco ve-ro e proprio, segnala l’estremità settentrionale delnucleo principale; un altro riale (0.0.21), diramazione

Sviluppo dell’insediamento

Cenni di storia e di evoluzione

Comune e parrocchia autonomi, il villaggio viene ci-tato nel 1189 come «Vegno» e successivamente come«Avenium, «Vegnio», «Avigno vallis Madie». Vi van-tavano possedimenti e diritti il Capitanato di Lugano el’arcivescovo di Como. Il 1º gennaio del 1284 Avegnoe Tegna ricevettero come eredità dal patriziato diLocarno, terreni e mulini nelle vicinanze di Ponte Brolla.All’inizio del secolo XV il villaggio doveva tributi alSantuario della Madonna del Monte di Varese. Nel1747 il villaggio venne distrutto pressoché completa-mente da un’inondazione della Maggia.

Dal punto di vista ecclesiastico, Avegno dipendeva dal-la chiesa di Locarno fino a che formò parrocchia conGordevio. Successivamente ciascuno dei due villaggicostituì parrocchia autonoma ma, non potendomantenere ciascuno un parroco, tale funzione venivasvolta da un unico sacerdote. La chiesa parrocchialedei SS. Luca e Abbondio (1.0.1) venne fondata nel1250 e consacrata nel 1313. Verso la metà del seco-lo XVII subì una trasformazione radicale che ne feceuna basilica a tre navate. La costruzione termina conun’abside rettangolare.

La cappella della Madonna del Rosario (2.0.6), unapiccola aula voltata a botte con un piccolo atrio ad ar-co ribassato, risale alla metà del XVII secolo.

Notevoli le differenze leggibili sulla Carta Siegfried del1895 rispetto alla situazione attuale; quella più ap-pariscente riguarda la mutata relazione tra edificazionestorica e contesto naturale. Diversamente da oggilo stacco da Avegno di fuori (0.0.23) consisteva in uncontesto naturale assolutamente inedificato; nonesisteva l’attuale strada di attraversamento della valleche corre a ovest e più in basso dei nuclei storici;il collegamento carrozzabile tra i due insediamenti eradato da una diramazione dalla vecchia strada di at-traversamento verso nord, collegamento ancora oggiesistente ma al quale se ne è aggiunto un altroleggibile sulla Carta Siegfried come sentiero; questo,subito a monte della chiesa, attraversando il RiaGrande (0.0.22) giunge ad Avegno di fuori (0.0.23). Al-tro dato macroscopico è l’assenza del Ria Grande

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Avegno di dentro

L’insieme (2) ha un carattere fondamentalmente ruralee, in generale, l’edificazione mostra tratti più mo-desti rispetto al nucleo principale. Il fondo stradale èqui asfaltato e il percorso non assume lo stesso ruoloordinatore e di importanza del nucleo principale.L’insieme è apprezzabile per un carattere di generalebuona conservazione dell’edificazione e per il fortesenso di movimento che la strada in forte curva im-pone agli edifici. Ulteriore motivo di ricchezza spazialeinserisce il vuoto a piazzetta in corrispondenza dellacappella del Rosario (2.0.6), poggiante su una super-ficie leggermente depressa rispetto al percorso. Lasua posizione fa supporre che al tempo della sua edi-ficazione la strada avesse un altro corso.

Nel nucleo dominano la pietra a vista e l’intonaco ra-sapietra e anche le coperture in piode offrono unpaesaggio omogeneo di pietra. Diventano pertantosubito appariscenti le trasformazioni con utilizzazionedell’intonaco anche in edifici modesti, come nel casodella trasformazione di una stalla in abitazione (2.0.8).Gli edifici hanno spesso scale che portano all’in-gresso rialzato.

Una presenza particolare nell’insieme sono alcunilunghi edifici dell’altezza di due piani, ma con le lineedi colmo a diversa altezza per le diverse unità im-mobiliari in dipendenza dall’irregolarità del terreno d’im-pianto (2.0.7): edifici a schiera, di carattere rurale,abitativi e utilitari insieme, che si orientano con il latolungo trasversale alla strada e sembrano tendereverso il piano del fiume (II) . Presente un esemplareanche nel nucleo Soghetti (0.1.7), non se ne rileva lapresenza negli insediamenti accanto. Dettagli edate leggibili su tali edifici, abbelliti da nicchie affre-scate con immagini sacre e, in un caso, con unaelegante loggia al secondo piano fuori terra, riman-dano al secolo XVII. Le finestre hanno le bordature dibianco ‘a collarino’.

Case Soghetti

In questo insieme (0.1) i pochi edifici si rapportano in-dividualmente rispetto al percorso, ora con il latolungo, ora con quello breve, ora definendolo diretta-mente, ora a distanza; questa situazione di fortevarietà spaziale trova un ulteriore motivo di movimento

del Ria Grande, segna un limite a sud. La collocazionein piano e la relativa distanza interposta permetteuna relazione a vista solo parziale tra le parti dell’inse-diamento. Nessun rapporto a vista, tra AvegnoChiesa e Avegno di dentro, né tra Avegno di dentro eAvegno Chiesa con Avegno di fuori.

Il nucleo principale Terra di mezzo

All’interno del nucleo (1) il percorso si svolge più am-pio che negli altri insiemi e, diversamente che all’inter-no di questi, dove è asfaltato, qui è acciottolato.Percorso e edifici che lo definiscono – in qualche casoformano una schiera – stabiliscono normalmente unarelazione stretta tale che le fronti ricalcano sempre iltracciato anche quando – la cosa è particolarmentevisibile in un caso – una schiera forma un deciso ar-co. Il tracciato non rettilineo fa sì che le due estremitàdell’insieme non siano reciprocamente visibili. Al-l’estremità settentrionale, marcata sui due lati da dueedifici utilitari, un’edicola (1.0.5) dedicata alla Madon-na, con una deposizione, addossata a un muro in ra-sapietra, si pone, oltre che come elemento di arredo,come segnale di continuità lungo il percorso in re-lazione con le altre edicole lungo lo stesso tracciato.

La sostanza edilizia dell’insieme ha un carattere domi-nante rurale, di edifici perlopiù abitativi intonacati, adue piani, coperti a due falde. È presente comunqueanche qualche edificio tipico ottocentesco con trattiborghesi. In seconda linea compaiono in misuramaggiore gli edifici utilitari e, in genere, parti di mag-giore carattere rurale; i rari passaggi verso questeparti dell’edificazione sono asfaltati.

In corrispondenza della chiesa parrocchiale (1.0.1), ilpercorso si amplia a piazza; si amplia anche la su-perficie acciottolata e l’ambiente mostra un caratteredecisamente meno rurale. Il vuoto è definito, oltre chedalla chiesa, che si impone come elemento domi-nante, da edifici che nel secolo XIX hanno ricevutoun’impronta borghese, coperti sia a quattro falde chea due falde, in qualche caso con decorazioni nelsottogronda; è arredato con una grande vasca di fon-tana dotata di un fusto alto circa tre metri e con unacero. L’edificio sacro, alla cui facciata si antepone unprotiro voltato a crociera, poggia in un terreno un po’in pendenza. Sul portale campeggia la data 1792.

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sformati in abitazioni con radicale cambiamentodell’aspetto originario. Perlopiù si tratta di realizzazionidegli ultimi decenni del secolo XX, ma qualcuno risalegià alla metà del secolo.

Raccomandazioni

Vedi anche le indicazioni generali di salvaguardia

Ogni intervento all’interno dei nuclei deve tenere con-to non solo dei caratteri originari ma anche dellemodeste dimensioni dei nuclei entro i quali anche unapiccola trasformazione può avere un grande peso.

Introdurre un divieto di costruzione negli spazi diinterposizione tra gli insiemi, importanti per preser-varne l’identità.

Sarebbe raccomandabile una catalogazione delle edi-cole affrescate entro e fuori i nuclei, con attenzionenon solo all’intrinseco valore degli oggetti, ma anchealla loro posizione e relazione con vecchi e nuovipercorsi e con i nuclei.

Studiare, eventualmente, una soluzione diversa dallevasche a fiori che sbarrano l’accesso ai veicoli alleestremità del nucleo principale.

Individuare un’area dove possano inserirsi eventualinuove edificazioni, tale che non pregiudichi larelazione tra gli insiemi e preservi quanto resta dellacornice naturale ad essi.

Valutazione

Qualificazione del villaggio nell’ambito della regione

Buone qualità situazionali dell’insediamento con i nu-clei che si distribuiscono comodamente sopra il pianofluviale della Maggia, elevati rispetto alla riva, ai piedidi un pendio in parte in salita molto lieve verso est ein parte occupato da una recente crescita edilizia chestempera il bel contrasto tra edilizia storica econtesto naturale.

Qualità situazionali$££

nel fatto che, in questo tratto, il percorso disegna unachiara curva. Anche qui, il momento spaziale centralelo si rileva in un piccolo vuoto dominato da unacappella affrescata, aperta da un portichetto (0.1.9).

Intorni

Storicamente le marche delle estremità dell’insedia-mento erano: a nord (V) il Grotto Maimorire (0.0.17) asud (I) il Ristorante della Stazione (0.0.10). Questo siè messo rispetto alla chiesa in modo garbato, mo-strando maggiore sensibilità dell’edificio che succes-sivamente si è posto tra di esso e la chiesa. In lineacon gli spigoli del ristorante si pongono due allinea-menti di latifogli che disegnano un piccolo viale fino alcimitero.

Il Grotto Maimorire è inserito in un piccolo aggregato,chiara premessa all’insediamento anche con la suafunzione di ristoro, peraltro in corrispondenza dell’in-contrarsi di due percorsi, e quasi avanguardia delpiccolo aggregato di grotti strettamente addossato alpendio terrazzato (0.0.18) con vari ambienti ricavatianche sottoroccia. Questo aggregato di edifici in pie-tra è il complemento della coltura della vite, un tempopiù importante di oggi, come mostra anche la CartaSiegfried del 1895. In corrispondenza dei grotti unostretto percorso definito da un muretto a secco siinoltra nel bosco in direzione di Terra di fuori (0.0.23).

Le edicole votive, riconducibili ai secoli XVII–XVIII,sembrano segnalare un percorso più a valle di quelloprincipale attuale, includente anche la cappella en-tro il nucleo Soghetti (0.1.9). Alcune sono inserite inun muretto in pietra a vista che fa pensare a unvecchio recinto o a una barriera per il fiume, se nonalla definizione di un vecchio percorso. Muretto ededicole risultano particolarmente integrate nel con-testo agricolo, in parte vignato (IV), e realizzano, nellospazio tra i due insiemi, un paesaggio rurale par-ticolare. La strada della valle, ampia, ha inserito unaforte cesura con il piano del fiume (II) , la diretta di-pendenza agricola dei nuclei.

Molti degli spazi liberi tra gli insiemi, a monte e a valledi essi, sono stati occupati da nuove edificazioni uti-litarie, come depositi, o da nuove abitazioni (0.0.12),in qualche caso si tratta di vecchi edifici utilitari tra-

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Buone qualità spaziali in particolare nella reciproca re-lazione a vista e nell’elemento di unione rappresen-tato dal percorso che unisce gli insiemi, relazionein parte sminuita da inserimenti recenti. Buone qualitàsoprattutto entro il nucleo principale, in particolarenella coerente definizione fornita dagli edifici del per-corso interno e nella piazza della chiesa.

Buone qualità storico architettoniche nella generalerappresentatività che dà l’edificazione dei tipi re-gionali con la presenza di particolari edifici rurali delsecolo XVII; nonché nella chiesa parrocchiale diorigine medievale e in altre due cappelle, ciascunaentro un nucleo.

Qualità storico architettoniche££

Qualità spaziali££

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2a stesura 10.2004/pir

Pellicole n. 4678, 4679, 5309 (1980);5411 (1982); 9241 (2000)Fotografo: Renato Quadroni

Coordinate dell’Indice delle località700.687/118.067

CommittenteUfficio federale della cultura (UFC)Sezione del patrimonio culturale e deimonumenti storici

IncaricatoUfficio per l’ISOSSibylle Heusser, arch. ETHZLimmatquai 24, 8001 Zurigo

ISOSInventario degli insediamenti svizzeri daproteggere