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a FULMINE CALZE MAGLIERIE CAMICERIE CORSO CAMPI, IS - VU MAIZIRt. cnnoM fiiiiMo a. ss - s? La Provine! \\S .MERCOLEDÌ' 1 CREMONA TORKOI?£2 ^E# Chiedete e preferite BAUTTINO AGOSTO 1956 laWh. 1 c S S n t ) ° A ^ S S ^^fV^ ^ T ^ S U ? bJ ^ Ì Galleria XXV &B 10 *- Tel - 1MS - " Per avvisi UT & at * do P<> l'orario d'iifflcfo telef ai %%l^ dal liFiff a'lle~2oìo TAlX^ ab ?^L amel,t ' F^ al? - " a) - AVV1S1 C ° mm - L " 40: Necrologi L. 70; Paxtecip. aq lutto L. 500 la riga; Finanz.. assembiee, diffide, aste, utenze? e ^ £ l à o f C r ^ L f . l a u r e e . ^ . LMÓo'; I v ^ ? ? c o n o m S S^ftS?' ANNO DECIMO NUMERO 180 L I R E 30 LA S F I D A (ALIA VIGILIA DI GRAVI DECISIONI MILITARI CONTRO IL COLPO DI FORZA W fVASSER A SDEZ ?'J?lf!!?^"jEI$enhow«r manda Dulles a Londra di Vera inando de Lesseps.1 viltà, -che non sa ner>Dure di-1 ^^^Hr wBo w l . in ù.mi.itorc della «Compagnia del Canale di Suez»; sul ipie- dislallo è incisa la scritta: , \jn-rite terram , gcntibus », aprite la terra alle genti. Fu quello il motto 'Simbòlico di un'impresa che nel 1869.^ con l'unione delle acque del Me- diterraneo e del Mar Rósso, costituì il capolavoro della ci viltà liberale ottocentesca, la sintesi meravigliosa della fu- 5Ìone Ira lo spirito idealistico ,'d umanitario della tradizione democratica delle grandi Po- tenze borghesi ed il fervore scientifico e commerciale del- la più costruttiva iniziativa privata. Proprio con la realiz- zazione del Canale di Suez opera gigantesca sognata da millenni si schiusero le porte magiche di un iprogres- jo intercontinentale che pre- cedette le Sa?i delle più vaste innovazioni tecniche e delle scoperte scientifiche e rajppre- sentò il simbolico ideale di quell'« Empire Liberal » che coincise con il maggior splen- dore dell'Europa uscita dai travagli del '48 e del '66. In questi giorni tutta l'im- palcatura che da quasi un se- colo reggeva il governo del Canale di Suez è crollata. L'e- conomia è stata soppiantata dalla politica; il nazionalismo ha preso il posto dell'interna- zionalismo; le ragioni militari limino bandito quelle umani- tarie. Con un gesto altamente retorico e tipicamente fanati- co, ii giovane colonnello Nas- cer, dittatore del Nilo, ha di- chiarato decaduta la « Compa- gnia del Canale », ne ha espro- priato gli azionisti con deci- rione unilaterale, ha incame- rato le altrui iproprietà facen- do della .principale linea di lomunicazione del mondo non la « -trada dei (popoli » come \ennc sancito nella Conven- zione del 1888, ma la « via im- periale dell'Egitto », una spe ne di «viale del tramonto» della civiltà europea. Il problema è idi importan- za m o n d i a l e perchè i fattori economici in gioco sono di portata incalcolabile ed ognu- no sa che all'origine di un dissidio internazionale c'è sem- pre una ragione economica. Si raccolgono in questi giorni i frutti di <:inquant'anni di cat- tiva politica inglese, di quel- 1 Inghilterra che — dopo aver osteggiato la realizzazione del 'anale s'impadronì poi del. la maggioranza delle azioni d-'lla Compagnia ed occupò militarmente la zona che tra- : nrmò in un arsenale strale 2!C0. GJi inglesi compirono il (pri- mo allentato allo .spirito dei- li civiltà europea liberale proprio quando nel 1922 de- finirono l'egemonia totale del controllo del Canale iniziando l">i quella serie di ricatti di ordine politico, diplomatico e militare di .cui un ' episodio clamoroso fu quello dell'in- credihile pedaggio in oro al tempo della guerra italiana in Etiopia. La grande impresa di Suez capolavoro dell'inizia- la neppure di sringuere le colpe di un mal- governo britannico dai meriti dei pionieri e dei coloni, che sa usare soltanto l'audacia del le parole, sul v modello nazista, contando sulle parate, i cla- mori delle folle e gli isteri- smi rivoluzionari, che si ri- tiene forte soltanto perchè ha dalla sua parte la Russia, di- mostra soltanto di avere a pa- role un coraggio che non ebbe e che non bastò, pochi anni fa, a battere il piccolo ed eroico esercito israeliano. Il dramma del Mediterraneo con la rivolta di Cipro, la guerriglia in Algeria e la ten- sione in Palestina — ha ora un altro personaggio in veste da protagonista, posto sulla scena di un gigantesco Canale costruito -per « aprire le terre alle genti », Le previsioni non possono essere rosee. Ogni popolo ha i suoi diritti all'indipendenza, ma quando le relazioni con l'estero si poggiano sul ricatto, sui colpi di forza e sulla vio- lazione delle convenzioni in ternazionali,> allora il fanta- sma della dittatura comincia a proiettare la sua sinistra om- bra sull'avvenire ed è simbolo di guerra. TVasser ripete que- sta storia, da quelle Piramidi che l'attonito Napoleone citò in un famoso proclama ai suoi soldati sitibondi. E' questa l'ora biblica in cui il gigante Golia capeggia i Filistei ri- volti alla Terra dei Patriar- chi: la parte del giovane e di- sarmato pastorello Davide sarà dal destino ancora una volta affidata agli eredi di quel Re- gno di cui fu cittadino Cristo?] Fiorino Soldi Il Segretario di Stato americano concreterà oggi con i dirigenti inglesi e francesi la politica da seguire nel Mediterraneo Movimenti d'emergenza della flotta britannica verso il Canale - Bloccati a Washington i beni del Governo egiziano Una "dichiarazione,, al Cairo in difesa delia nazionalizzazione - Si ritornerà alla circumnavigazione dell'Africa? La drammatica tensione mondiale scoppiata in seguito all'annuncio del co- lonnello Nasser di nazionalizzare la com- pagnia del Canale di Suez, ha raggiunto la sua fase culminante sul terreno diplo- matico, in attesa degli sviluppi anche mi- litari. Secondo le ultime notizie della not- te^la situazione può così essere riassunta: Ieri sera, dopo un colloquio avuto alla Casa Bianca col Presidente Eisenho- wer, il segretario di Stato americano Fo- ster Dulles = improvvisamente partito in aereo per Londra allo scopo di discutere coi dirigenti britannici e francesi la que- stione di Suez. Il viaggio è stato deciso all'ultima ora in quanto i Governi di Pa- rigi e Londra intendevano annunciare speciali misure militari d'emergenza con- tro l'Egitto ed in particolare la Francia si era dichiarata pronta ad appoggiare la Gran Bretagna con forze armate nella eventualità che l'Egitto impedisca a navi alleate il transito lungo il Canale. A Washington il Dipartimento del Tesoro americano ha annunciato il bloc- co temporaneo di tutti i beni della com- pagnia del Canale di Suez e del Governo egiziano negli Stati Uniti, in attesa che venga stabilita la proprietà dei beni in questione e in attesa di una chiarifica- zione della situazione attuale. Il comu- nicato del Dipartimento che annuncia questa decisione precisa che i beni dei privati cittadini egiziani negli USA non sono soggetti al blocco. A Londra, il Ministero della Guerra britannico ha reso noto ieri sera che « certe misure precauzionali di natura militare » sono in corso di adozione allo scopo di rafforzare « l a nostra posizione nell'area del Mediterraneo Orientale e la nostra capacità generale di fronteggiare qualsiasi situazione possa verificarsi ». Secondo quanto si apprende, si tratta dell'invio d'urgenza della portaerei « O- cean » di 13.000 tonnellate, a Suez, o se non a Suez nel Mediterraneo orientale, con un carico di materiale bellico e di truppe. La portaerei sarebbe scortata da altre unità della flotta della marina mi- litare, le stesse che insieme alla « Ocean » hanno proceduto al rifornimento del- l'isola di Cipro qualche mese fa. Inoltre i trasporti di truppe britannici^ hanno ri- cevuto l'ordine di evitare il Canale di Suez e di circumnavigare l'Africa. A II Cairo il Presidente. Nasser ha chiarito ieri sera la posizioni; dell'Egitto nei confronti della nazionali, zazione del Canale di Suez con una dichiarazione « indirizzata all' opinione pubblica del mondo intero» e comunicati a tutte le ambasciate, alle rappresentanze stranie- re e alla stampa locale ed estera. La di- chiarazione è stata letta al Cairo, nel corso di una conferenza stampa, dal co- mandante Ali Sabri, capo, di Gabinetto del Presidente, il quale ha anche chiarito vari punti circa il nuovo statuto del Canale. Nella sua dichiarazione il Presidente Nasser assicura formalmente che il prov- vedimento adottato giovedì scorso non influirà in alcun modo sulla libertà di « Il Governo italU si è venuta a ' lizzazione di giuridici dei garantita, di che è vitale la propria p italiana alle zioni nelle q alterate ». In sosta- intesa soprat un turbarne 1 ! questione di pedaggi più e ogni intensifi. economiche d iuuittiiMiiniMimniiimimiinininiumiun»MmiiiiininnnHiHinmimuiiiiininimHiiinniii!Hiiiiiiiiin»Mii::iHiniiiiiHinHonHininiiiiin:iMiiiiiiiU];iniiniiiiuii IL NAUFRAGIO DELL'«Arvrr>R navigazione lungo il Canale. La dichiara- zione dice: « Il 26 luglio 1956 la compagnia del Ca- nale di Suez è stata nazionalizzata. Con ciò il Governo egiziano ha esercitato un proprio diritto. Tale avvenimento, tutta- via, ha sollevato l'opposizione di alcuni Governi e in particolare di quelli della Francia e del Regno Unito. Questa oppo- sizione è del tutto infondata. La compa- gnia del Canale di Suez è sempre stata una compagnia egiziana suscettibile, co- me altre compagnie egiziane di venire na- zionalizzata. Questa nazionalizzazione non influisce in alcun modo né in alcuna misura sugli impegni dell'Egitto. Siamo più che mai decisi a rispettare tutti i no- stri obblighi internazionali. Tanto la convenzione del 1888, quanto le assicu- razioni incluse, a tale risruardo, nell'ac- cordo anglo-egiziano sulla zona di Suez, sono e verranno pienamente osservate. La libertà di navigazione lungo il Canale di Suez non è compromessa discussa in qualsiasi maniera o misura. Inoltre nessuno, più dell'Egitto, è interessato alla libertà di transito e allo sviluppo dei traf- fici attraverso il Canale. Siamo sicuri che i traffici attraverso il Canale si svi- lupperanno negli anni prossimi, in modo da giustificare le nostre speranze e quelle del mondo intero. L'Egitto è fiducioso del- la giustezza del suo atteggiamento e non devierà dalla rotta tracciatasi a questo riguardo. Esso persevererà nel suo com- pito, al servizio dei propri interessi e di quelli della comunità mondiale delle Na- zioni ». A Londra il Consiglio generale bri- tannico della navigazione ha fatto pre- sente agli armatori di continuare a paga- re i diritti di transito per il Canale di Suez alla compagnia per il Canale e n o n alle autorità egiziane. Un comunicato di- chiara in proposito che spetta ai singoli armatori decidere se debbano o meno far dirottare le navi per il Capo di Buona Speranza. La circumnavigazione dell'Afri- ca comporta un aumento di percorso di 6.500 chilometri. •uiHiiiiuifiiminninRuiiiniiiiiiiiiiiiiiiuiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiijiitiMiuiiiiiis'tiiiiiDtiiiiiiiiiiii riiiiiiiHiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiinii» niiiiiiiiiiiiHiiiiiiiiiiiiiiriiiii>iii))iiiii>ni muntranniin " T ' » AL CONSIGLIO DEI MINISTRI Una nota del Coverò italiano di preoccupazione per gli eventi ROMA, 31. — Il Consiglio dei Ministri ha tenuto questa mattina la sua ultima riunione prima delle vacaize estive. Si è trattato di una lunga riunione durata ininterrottamente dalle 10$0 alle 15,40, nel corso della quale è stata discussa la importante questione r^lat'va alla nazionalizzazione da parte dell'Egitto del Canale di Suez. Nel suo i? al eT|><p^iP il Ministro Martino ha affrontato decisamente la questione di,, Suez riferendo -^& ii \-on:itti avuti con le Cancellerie occidentali interessate. Il Governo ha ritenutj opportuno precisare ufficialmente il proprio atteggiamento in una breve nota, il cui -zsto è stato concordato da Segni, SaraQat e Martino, che è poi stata inserita nel ' tei comunicato diramato dalla Presidenza del Consiglio. Mobilila i diplomatici DAL NOSTRO CORRISPONDENTE la nota segue con molta attenzione la situazione che lente al Canale di Suez in seguito alla legge di naziona- iel Canale, emanata dal Governo egiziano. Gli aspetti uardano anche la libertà in atto, internazionalmente i fra il Mediterraneo ed il Mar Rosso, linea di transito ìtando le cose il Governo italiano non può non esprimere .pr eventuali danni che potrebbero derivare all'economia vigazione ed ai privati cittadini nel caso in cui le condì- finora il traffico attraverso il Canale di Suez venissero italiano osserverà una posizione di attenta vigilanza '{ quelle iniziative che possano allontanare il pericolo io politico nel Mediterraneo. L'interesse italiano alla ^aese versa alla Compagnia del Canale annualmente per li e mezzo di lire) è evidente se si considera anche che ici mediterranei viene, comunque, a favorire le attività I RISULTAI 1IESTA SOMMARIA // Governo interviene per il finanziamento del nuovo transatlantico che sarà impostato entro il mese nei cantieri navali di Séstri Ponente - La relazione del ministro Cassiani hva dadi privata europea venne inglesi sfruttata per la affermazione dei propri inte- rcssi e c o n o m i c i e per la pro- cione dei propri domini co loaiali: il giorno in cui l'on- •h'a rivoluzionaria degli egi- M^ni cominciò ad invadere il banale, da Suez ad Ismailia, l! l n tta assunse il tipico aspet-' 10 'li una crociata per l'indi- Pendenza. Ei-co perchè siamo giunti ala attuale sfida di Nasser. E' '' Sesto tipico dei dittatori che ROMA, 31. — Nella riunione odierna il Consiglio dei Ministri ha ascoltato una ampia relazione del ministro della Marina Mercantile Cassiani sull'affondamento della turbonave « Andrea Doria ». Nel comunicato ufficiale è detto che « il Consiglio, udita la relazione del ministro Cassiani, si inchina reverente alla memoria delle vittime, formula i più fervidi auguri per la pronta guarigione dei feriti, invia un commosso saluto ai passeggeri salvati, ringrazia gli equipaggi delle navi che collaborarono alle operazioni di salvataggio ed esprime la propria solida- rietà a tutto l'equipaggio dell'« Andrea Doria », dal co- mandante agli ufficiali, ai marinai e al personale di camera ». « Il Consiglio ha incaricato il ministro per la Manna Mercantile di nominare la Commissione di inchiesta per l'espletamento dell'inchiesta formale che può iniziarsi, secondo quanto disposto dall'art. 580 del codice della na- vigaz'one, essendosi oggi conclusa l'inchiesta sommaria. H Consiglio ha quindi invitato il ministro per il Tesoro ad intervenire affinchè l'Istituto Mobiliare Italiano (IMI) accordi alla società « Italia » il mutuo necessario per completare le somme occorrenti alla costruzione d i u n a nave che sostituisca l'« Andre/ Doria ». II ministro Cassiani ha riferito tra l'altro i dati tra- smessigli ddlla società « Italia' circa il numero dei morti, dei feriti e dei dispersi. Secon/o la relazione del ministro si sono avuti otto feriti fra l'tfuipaggio, due morti e tren- ta dispersi (di cui 18 devor> considerarsi morti) fra i passeggeri. Negli ospedali arfricani sarebbero ricoverati cinquanta passeggeri feriti, fecondo notizie di agenzia i morti dal « Doria » sarebbe© venti, quelli dello « Stoc- kholm» 5. I dispersi sarebtro ventinovc). Si apprende che la nuovi/unità sarà impostata al più presto nei cantieri navali i Sestri Ponente. Durante la riunione consiliare il mìnijtro Zoli si è brevemente as- sentato dalla sala per riceere il Presidente dell'IRI Fa- scetti. E' stata smentita 1;' voce secondo cui si sarebbe parlato, nel suddetto collodio specificatamente della im- postazione della nuova n;re. Questa sera i ministri Me- dici e Cassiani, nonché ilsottosegretario Ferrari Aggradi si sono riuniti per approòndire problemi riguardanti la Marina Mercantile e l a Costruzione della unità perduta. Lo «Stockhofm» ha torto Dalle deposizioni e dalle indagini risulta che la nave sve- dese era fuori rotta, non azionò le sirene e compì una manovra di emergenza causa determinante dell'investimento fc Propriano, 'legiferano e mi- nacciano s t a n d o ad un balco- ''lie intendono cancellare tona con i colpi di mano, ^ "calti e le intimidazioni, che " f ' no le questioni interna- "'mali al semplice schema a propria smisurata ambi- ?lon ''. Nasser ha potuto sfidare ™to l'Occidente perchè l'Oc ""ente non ha mai voluto Pr,>n aV!o sul serio; perchè "Ite io « Hitler in .sedicesimo » 'giuocato la sua carta con li R ""'Sia sognando di diven- are prima o poi l'imperatore ° el mondo arabo dal Golfo ^r,i ( . 0 dente 0 accuse e violenze senza D *PPHre dimostrare c h e — a l dl fuori d T- "• k lon > strade, città, acque- ^'. industrie, scuole, ordi- menti - compiute dal Me- * 0rie nte all'Africa, ràppre- pno una storia di civiltà e va riconosciuta e conti- "nata. te? fT 0l ° Faraone d" 5 W a " a "al Cairo ad Alessandria all'Atlantico. L'Ooci- ha supinamente accet- legli interessi ,poli- opere delle civiliz- DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK, 31. — Il Con- sole Lodovico Carducci c%e regge interinalmente il Con- solato Generale d'Italia a New York ha concluso il pri- mo rapporto sulle circostan- ze delVaffóndamento della « Andrea Doria». Il rapporto è stato oggi rimesso al Mini- stro degli Esteri italiano. L'indagine condotta dal Consolato Generale per l'au- torità che deriva alle rappre- sentanze consolari in virtù del codice di navigazione ri- ferirebbe una circostanziata deposizione del capitano Pie- ro Calamai che si è svolta nella giornata di sabato scorso. Anche il libro di bordo di cinquanta pagine è sigillato ed in custodia al Consolato Generale unitamente ad al- tri documénti di bordo: L'in- dagine è stata seguita, dal Consigliere della Ambasciata d'Italia Egi&io Ortona e dal Segretario di Ambasciata An- tonini. Essa è sfata seguita anche dall'addetto navale co- mandante Zamboni e dai tee- ilici marittimi dell'Agenzia della Compagnia « Italia» a New Yorìi. Il comandante Piero-Calamai ha offerto tut- ta la sua piena collaborazio- ne'sollecitando anche quella di coloro che erano sul ponte di comando con lui la notte détto speronamento e degli ufficiali che diressero le ope- re di salvataggio dei passeg- raccolto altre infwhazioni che confermano common fu azionato ne il fischi, né la sirena. A questo pnto, gli esperti marittimi solvano il dubbio, tra le altri ipotesi, che lo « Stockholrì» abbia azionato il propri sistema radar di bordo soltatto quan- do, dopo una naoigfyione nel sereno, entrò, apode miglia dal «Doria-»,.nei pimi ban- chi di nebbia. Non s'escMde cht la valu- tazione, nieessariaiente af- frettata ^'sommarli non ab- bia permesso di Realizzare dovutamente la poizione del virosico sopraggiuigente op- ~pur/ che la compirsa sullo scherno del radar'.del «Do- r-a/ visto di tre quarti da p-aa e cioè di um sagoma Munga, possa aver fatto pensare all'approssimarsi del poco distante faro ii Nantuc- W. ver cui sarebbe apparso ^futile l'usa d*>z fischio e del- ..,„, ,„ „ „„ _ fl, sirena ma sartie-bastata cui allo scopo di evitare Soltanto una mrata J,^^ de- £ •• • " - stra, per evitarlo. E' s tato-ac- certato, invece, che il «Do- ria » abbia dato i due fischi di sirena che indicano una virata a sinistra. La valuta- zione che avrebbe fatto il «Doria» circa la posizione dello « Stoekolm » sarebbe ri- sultata corretta. Le cause del sinistro La distanza tra le due rot- te era sembra di due miglia e le jdue navi, rima- geri e successivamente dello equipaggio. Tutti i 572 mem- bri dell'equipaggio sono sta- ti interrogati. La tragica notte L'interesse degli ambienti marittimi si concentra sem- pre più verso l'accertamen- to dell'operato del comandan- te del piroscafo svedese « stockholm », che nella not- te del 25 scorso speronò a 45 miglia dall'isola di Nantu- cket il transatlantico italia- no « Andrea Doria » prove- niente dall'Europa e diret- to a New York. Da parte del- lo Stato Maggiore dello « Stockholm » si sostiene or- mai sempre più decisamente che la nave, proveniente da New York avvistò agli apparecchi radar di bordo un piroscafo, che era il «Do- ria », avanzante lungo la stes- sa rotta in senso contrario per cui u -. , ,, la collisione, vxrò tutto .. dritta, come di consuetudirr- Questa tesi è stata da/° l stessi raccolta presso /™ sempre più autorevole c tuttavia eludono »«g£jfr_ sazione se lo -*sff^* azionò nel contemp/lf 8 ™™ intermittente, eh/ le n °™ usano nella ™&J.£u m JL n Zrt2T%*& a% S erona- C( Ì T ? trn^lMtico italiano. Ziolò™^" ™ena di al- larme. a %he oggi abbiamo nendo sulla propria via, si sa- rebbero incrociate reciproca- mente sulla destra e avrebbe- ro proseguito senza ^incidenti Ma a tre miglia dall'incro- cio, lo « Stockholm » virava tutto a destra e in tre minu ti, data la sua velocità di ventidue nodi orari, copriva la distanza che lo separava dalla rotta del «Doria» e lo urtava di prua sulla fianca- ta destra. E 'indubbio che lo « Stockholm » eseguiva una manovra di emergenza e non poteva aver visto U « Doria » prima, altrimenti avrebbe e- seguito una manovra più lar- ga, che gli avrebbe permes- so di portarsi sulla destra o di rimanere sulla sua rotta senza incidenti. Il ponte del «Doria» ave- va, avvistato lo « Stockholm » quando questo si trovava a oltre diciotto miglia di distanza. Sembra che per precauzione il comandante Calamai avesse fatto sposta- re il «Doria» di un miglio a oriente, portandosi così al- la discalza di due miglia dal- la rotta Osi piroscafo svede- se. Quando f U fatto l'ultimo rilevamento, tu. piroscafo era a quattro miglia e ^.coman- dante Calamai si sarebbe portato con un ufficiale sul- l'ala destra esterna detta plancia, da deve si aspettava di veder defilare il piroscafo de invece all'improvviso la prua del piroscafo svedese che si dirigeva a tutta for- za contro il « Doria ». La ma- novra virata a sinistra non evitò che lo « Stockholm » in- vestisse il « Doria » nella parte anteriore della fianca ta destra. Se il « Doria » a- vesse manovrato anch'esso in quel momento, virando tutto a destra, anziché a si- nistra, lo scontro sarebbe av- venuto di prua. un interrogatiuo La tesi dello « Stockholm » è tuttavia ambigua, poiché da parte svedese si sostiene che lo speronamento sareb- be avvenuto proprio perchè, procedendo le due navi in senso contrario, parallela- mente lungo la stessa rotta, la virata a destra del tran- satlantico svedese è stata an- nullata dalla virata a sinistra del « Doria » e quindi ebbe luogo lo scontro. In appoggio a questa tesi, gli svedesi so- stengono che il comandante dello « Stockholm » ha aspet- tato di vedere quale iniziati- va sarebbe stata presa dal « Doria » e di aver deciso per la virata a destra di pram malica quando vide che l'al- tro piroscafo non si sposta- va. Allora avrebbe errato il «Doria» virando a sinistra, per cui tutti e due, anziché evitarsi, si sono trovati fa- talmente diretti alla collisio- ne. Perchè, quindi, lo « Stoc- kholm» non fece uso della sirena di bordo, sapendo di incrociare con una manovra di emergenza un piroscafo di proporzioni maggiori delle sue e di un tonnellaggio con- siderevole? Avrebbe avuto ra- gione di non usare la sire- na di bordo se avesse pensa- to di evitare il faro di Nan- tucket, cioè un corpo ferme. Quindi, il sistema radar a- vrebbe potuto essere stato ap- punto azionato in ritardo, appena in tempo per l'avvi- stamento di un « oggetto » faro o nave sommariamente valutato nella sua posizione. Logica conclusione Per il caso che lo « Stoc- kholm» avesse accertata la presenza di una nave, la sua virata a destra, per il suo carattere consuetudinario, a- vrebbe ridotto le sue eventua- li responsabilità ossia avrebbe tentato di mettersi dalla par- te della ragione. Naturalmen- te, u carattere tuttora riser- vato dette due inchieste 511 MORTI NEW YORK, 31. — La compagnia di navigazione « Italia » ha annunciato che 26 persone, i cui no- minativi si trovano tutto- ra sulla lista dei mancan- ti, alloggiavano in cabine vicine al punto in cui la prua dello « Stockholm » speronò l'« Andrea Do- ria ». Si teme che queste persone siano rimaste uc- cise al momento dello spe- ronamento o che non sia- no state in grado di eva- cuare le loro cabine rima- ste bloccate. Il numero totale delle persone che avrebbero trovato la mor- te nella catastrofe sareb- be così di 51. Rimarrebbe- ro ancora 3 persone del- I'«Andrea Doria» di cui non è stato possibile sino ad ora di precisare la sorte. Attualmente il bilancio è il seguente: « Andrea Doria » : 2 mor- ti, 18 ritenuti morti, 26 mancanti che occupavano cabine situate nella par- te della nave dove avven- ne lo speronamento, e 3 scomparsi. «Stockholm»: Z morti, 3 mancanti e ritenuti morti. che proveniva dal sud. Si$",..empiute presso i rispettivi do sull'ala di plancia, egli=a*^olati ed all'interno delle compagnie, non permette la confutazione. La tesi svedese cadrà quan- do stabilirà che il « Do- ria » avrebbe effettuata la sua. manovra di emergenza verso sinistra soltanto al mo- mento in cui lo « Stockholm stava per investirlo prove- niente dalla sua dritta. D'al- tra parte, a considerato an- che l'aspetto psicologico dette due diverse posizioni, per cui mentre sul ponte del « Do- ria » si navigava già dal po- meriggio nella nebbia ed è accertata la permanente pre- senza del comandante, col costante controllo del radar. Sul ponte dello « Stockholm » si era lasciato da poco New York e si era navigato nel sereno fino a pochi momenti prima della collisione, per cui il radar avrebbe potute essere stato posto in funzio- ne in ritardo e in questo ca- so troppo tardi. Circa il fatto che il « Do- ria » è affondato malgrado le divisioni stagne, gli esperti rilevano che il danno arreca- to dalla prua dello « Stoc- kholm » debba essere stato as- sai più grave di quanto ap- parve in un primo momento. La prua della nave investitri- ce, dopo la devastazione di penetrazione nella fiancata con le lamiere rinforzate di acciaio e sconnesse nella col- lisione, sembra aver operato altre lacerazioni lungo il bor- do del « Doria », che conti- nuò a percorrere sino a dop- piarlo di poppa. Ed allora numerosi altri compartimen- ti stagni sarebbero stati aperti alla sia pur lenta ma fatale, penetrazione del mare. In una comunicazione te- lefonica in mare, il coman- dante De Beaudean, capita- no del transatlantico france- se « Ile de France », ha con- fermato che la sua nave si trovava a 44 miglia dal luo- go della collisione tra l'<c An- drea Doria » e la « Stoc- kholm », nel momento in cui captò il primo messaggio di pericolo. Interrogato circa il com- portamento dei membri del- l'equipaggio dell'zAndrea Do- ria», il comandante De Beau- dean, la cui nave, come è no- to, ha grandemente contri- buito, al salvataggio dei nau- fraghi, ha dichiarato: «A quanto mi risulta, il loro comportamento è stato assai bello. Essi hanno fatto corag- giosamente il tragitto dì an- data e ritorno tra la nostra nave e Z'« Andrea Doria » per evacuare gli scampati, e quando tutto fu finito, essi remavano ancora attorno al relitto per essere sicuri che nessun altro superstite si tro- vasse in acqua. Io credo che non si possa fare loro il mi- nimo rimprovero ». Il capitano De Beaudean ha dichiarato, inoltre, che se- condo i suoi calcoli, Z'« An- drea Doria » seguiva esatta- mente la sua rotta mentre lo «Stockholm» avrebbe do- vuto trovarsi a circa 10 mi- glia più a sud. Egli ha ag- giunto tuttavia, che non ci sono norme tassative che pre- scrivano alle navi di rispet- tare la loro rotta. Le vedette del servizio guardacoste americano che pattugliano la zona di mare dove è affondato Andrea Daria », hanno raccolto Sina ra trentasette valigie, du bauli ed oggetti vari, tra a una fisarmonica, una banj la ed un modellino di Una delle valigie appt all'attrice americana Drake, moglie dell'a ry Grant. Mobili,.fr die della nave ^* sull'acqua e, IfcroWosi le correnti, gliati su V oltre 20» Figura LONDRA, 31. — Tutti i di- plomatici sono mobilitati nel- la capitale inglese. La ten- sione causata dalla decisione di Nasser di nazionalizzare il Canale di Suez ha raggiun- te il suo punto culminante. La conferenza tripartita anglo-franco-americana, quel- la che deve decidere con- cretamente la politica da se- guire nei confronti dell'Egit- to è stata improvvisamente sospesa stasera nei mentre si apprendeva che il Segre- tario di Stato Foster Dulles era partito in aereo d a "Wa- shington per Londra. Domani dunque giornata campale e non per nulla tut- ti i dirigenti della politica estera inglese sono stati falli affluire a Londra. Il ministro di Stato agli Esteri britan- nico, Anthony Nutting. è giunto questa sera in aereo a Londra proveniente da Niz- za dove si trovava per un periodo di vacanze. Egli si è immediatamente recato 3] Foreign Office. In vista dell'arrivo domani a Londra del Segretario di Stato americano John Foster Dulles e del prolungamento dei colloqui tripartiti sulla questione del Canale di Suez che doveva aver luogo do- mani ai Comuni è stato rin- viato a giovedì. Negli ambienti della con- ferenza si crede sapere che la partecipazione di Dul- les ai colloqui fosse stata sol- lecitata tanto da parte fran- cese quanto da parte britan- nica tanto Pineau quanto Eden infatti avrebbpro tele- grafato '. Washington in que- sto senio, il primo con un messaggio rivolto a Duiies ed il secondo con un meisa?giO rivolto al Presidente Eisen- hower. Si spera ora che la presen- za di Dulles possa consentire alle conversazioni londinesi di procedere più speditamente. Pure mobilitati sono intan- to gli alti Comandi Militar; britannici, ma si cerca di e- vitare incidenti. Si pensa che una dimostrazione di forza sarebbe, alla fine, politica- mente dannosa. Si preferisce - invece suscitare anche nei Paesi asiatici preoccupazio- ni su quello che potrà essere V futuro del loro commercio e dei loro rifornimenti aua- lora, per ima ragione o per l'altra, Nasser decidesse di controllare o limitare la li- bertà di navigazione. L'esem- pio di Israele aperta vio- lazione della jonvenzione del Canale, accettata tacitamente da tutti da anni potrebbe estendersi a chiunque. Per questo non è tanto sul tema della opposizione alia nazionalizzazione che si insi- ste quanto su quello della ne- cessità di un controllo inter- nazionale. Quella che ieri era semplicemente una voce che ha trovato però pronta rispondenza a Ceylon sul- la possibilità di una confe- renza internazionale è diven- tata oggi la prospettiva qua- si certa di sviluppo della si- tuazione. Si attribuisce anzi a Eden da parte eli qualcuno l'inizia- tiva di presentare — 0 far. presentare da altri — in una riunione dei rappresentanti di tutti i Paesi interessati al Canale (come azionisti, co- me utenti e come indiretta- mente legati ad esso per i loro rifornimenti) una propo- sta di soluzione in cui, la- sciando all'Egitto la proprie- del Canale, la sua attività dovrebbe essere poste sotto controllo internazionale. Ve- ra o n o questa idea, si ag- giunge, è u n fatto che essa non è in contraddizione con le dichiarazioni fatte al'.a Ca- mera dal Primo Ministro. Per il momento, se la situa- zione risulta confusa ai Ca : - ro, dove si sente che la guida non è più tanto f?rma. essa lo è anche a Londra, dove, , parallelamente al'o svolgi ' 4 mento delle discissioni. - espos gono resi noti provv «i s u i ;>: precauzionali ri'-'un- I* :a d>-;. Marina, alcune «KM ri'. . uni n 1 za a Cipro, ed i irenti ìrapier eri Rf* **»."h'- ii -&£ < ' ~ - o e rise veloci", vihra L » -••. òntirraa. Sci»a -"itare 3IF la (! : :.:'.i :z!o~iè i/iia d zioi e Èe-'tticà settur, ..ih r;x. ..,,.. v ì secolare. pri'-Nuc . : '• cor ìdeeazipni 011 »i realizzo ; seri menti' la SI rfflj za, : può orni;" pa'«->» che con un progètto o- i i o 1 ' pcbbabilMestè et . : ri capiti i an«ì .•7ÌH,'1I issh^ ti Sicilia '. ère attuata speci ' 1% ar^-i e i del!' app' no, can ad ,e vere %'0 a ver: tive sicafe condrzioiu p consolidàmeniB ^*i' a 1 Marcello G r C«nfe%gS ^v-.

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Page 1: AVV1S1 C ?'J?lf!!?^jEI$enhow«r manda Dulles a Londra · nti la Segrete-ìrettìvo Provin ... no con proto n-o l'improvvisa 01' Lw. ... Unica Odontoiatrica dell'Università di Bologn*

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('est fino fi Recori.); 12,30 (solo mere, da Cà d« * V s sn (fest >• 9 10 (fer. da Der.); 12,30 (mere, da •ciò mere" - CASTELVISCONTI p. 8 (fer. Pad. ) ; i - f a • 7 45 (fer.); 8.35 (fest .); 9,10 (fer. Pad) ;

l'K M Bi1INO\ OLONT.O p. 6 (fer. Voi . ) ; 7 . p r a l b ,. i« 30 (fer. Voi.); 17.05 (Pralb. fer.);

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; m e r C sab )• 14.20 (fer.); 19.55 (fer.). - S4LSOMAGGIORE p. : 8.10; 12.10 (fer.

-1- p;oren2 >• 19.30 (fest.). - a.: 7.55 (fest . ) ; . .-'- f è r ) - 14'S (fer Fiorenz.); 17.55 ( fest . ) ;

" . ' 5J5 J~a j ; 12.30. — CORTE DE' I ".. l i i"5 ,•-«- )• 1S.30 (fer.) - a. 7.50 (fer.)

sab ) -"a 8 (mere. sab.). — STAGNO-Vme'-c" e «ab >; 12.45; 17.50 ( m e r e ) ; 18

i*35 _ LUGAGNANO p. 7,50 (fest . ) ; 18.48 (fest.) — ISEO p. : 6,08; 6.52*.

(Grùmello); 13 (Soncino); 14 (Sesto) ; !• " -s ncinó); 8.30; 8.58 CSoncino); 0,40

.".'.-' -sonc •'•"•••'"• '* 58 (Sesto): 16.01; 18.29 (Son-C4STELLEOXÈ-CREMA p.: 11.30.-a.: 8,30 (fer.)

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i.nore dei suoi uona ed eletta

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/ luglio 1956.

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L I R E 3 0

L A S F I D A (ALIA VIGILIA DI GRAVI DECISIONI MILITARI CONTRO IL COLPO DI FORZA W fVASSER A SDEZ

?'J?lf!!?^"jEI$enhow«r manda Dulles a Londra di Vera inando de Lesseps.1 viltà, -che non sa ner>Dure di-1 ^^^Hr wBo w l .

in ù.mi.itorc della « C o m p a g n i a del Canale di S u e z » ; sul ipie-dislallo è incisa la scritta: , \jn-rite terram , gcnt ibus », aprite la terra al le genti . Fu quello il motto 'Simbòlico di un'impresa che nel 1869.^ con l'unione del le acque d e l Me-diterraneo e del Mar R ó s s o , costituì il capolavoro della ci viltà liberale ottocentesca, la sintesi meravigliosa della fu-5Ìone Ira lo spirito ideal is t ico ,'d umanitario della tradiz ione democratica del le grandi Po-tenze borghesi ed i l f ervore scientifico e commercia le del-la più costruttiva iniziat iva privata. Proprio con la realiz­zazione del Canale d i Suez — opera gigantesca sognata da millenni — si schiusero l e porte magiche di un iprogres-jo intercontinentale che pre­cedette le Sa?i d e l l e p i ù vaste innovazioni tecniche e de l l e scoperte scientif iche e rajppre-sentò il s imbol ico idea le di quell'« Empire Liberal » che coincise con i l magg ior splen­dore dell 'Europa uscita dai travagli del '48 e d e l '66.

In questi giorni tutta l'im­palcatura che da quasi u n se-colo reggeva il governo de l Canale di Suez è crol lata. L'e­conomia è stata soppiantata dalla pol it ica; i l naz ional i smo ha preso il pos to dell ' interna­zionalismo; l e ragioni mil i tari limino bandito que l l e umani­tarie. Con un gesto altamente retorico e t ip icamente fanati­co, ii g iovane co lonne l lo Nas­cer, dittatore d e l N i l o , ha di­chiarato decaduta la « Compa­gnia del Canale », n e ha espro­priato gli azionist i c o n deci-rione uni laterale , ha incame­rato le altrui iproprietà facen­do della .principale l i n e a di lomunicazione d e l m o n d o n o n la « -trada dei (popoli » c o m e \ennc sancito n e l l a Conven­zione de l 1888, ma la « via im­periale del l 'Egitto », una s p e ne di « v i a l e del t r a m o n t o » della civiltà europea .

Il problema è idi importan­za mondiale perchè i fattori economici in g ioco sono di portata incalcolabi le ed ognu­no sa che al l 'origine d i un dissidio internazionale c'è sem­pre una ragione economica . Si raccolgono in questi giorni i frutti di <:inquant'anni d i cat­tiva politica ing lese , d i quel-1 Inghilterra che — d o p o aver osteggiato la real izzazione del 'anale — s' impadronì p o i de l . la maggioranza de l l e azioni d-'lla Compagnia e d occupò militarmente la zona che tra-: nrmò in un arsenale strale 2!C0.

GJi inglesi compirono i l (pri­mo allentato allo .spirito dei-li civiltà europea l iberale proprio quando ne l 1922 de­finirono l 'egemonia totale de l controllo del Canale in iz iando l">i quella serie di ricatti di ordine politico, d ip lomat ico e militare di .cui u n ' ep i sod io clamoroso fu q u e l l o del l ' in-credihile pedaggio in oro al tempo della guerra italiana in Etiopia. La grande impresa di Suez — capolavoro dell ' inizia­

la neppure di sringuere l e c o l p e di un mal­governo britannico dai meriti dei p ionier i e dei coloni , che sa usare soltanto l'audacia de l le parole, s u l v m o d e l l o nazista, contando sul le parate, i cla­mori d e l l e fo l le e gli isteri­smi r ivoluzionari , c h e si ri­t iene forte soltanto perchè ha dalla sua parte la Russ ia , di­mostra soltanto di avere a pa­role un coraggio che non ebbe e che n o n bastò, pochi anni fa, a battere i l p iccolo ed eroico esercito israel iano. Il dramma d e l Mediterraneo — con la rivolta d i Cipro, la guerrigl ia in Algeria e la ten­s ione in Palest ina — ha ora un altro personaggio in veste da protagonista, posto sulla scena di un gigantesco Canale costruito -per « aprire l e terre al le genti »,

Le previs ioni non possono essere rosee. Ogni popo lo ha i suoi diritti a l l ' indipendenza, ma quando l e relazioni con l'estero si poggiano sul ricatto, sui colpi di forza e sul la vio­laz ione del le convenz ion i in ternazionali,> allora i l fanta­sma della dittatura comincia a proiettare la sua sinistra om­bra sul l 'avvenire ed è s imbolo di guerra. TVasser r ipete que­sta storia, da quel le Piramidi che l'attonito N a p o l e o n e citò in u n famoso proc lama ai suoi soldati s i t ibondi . E' questa l'ora bibl ica in cui il gigante Gol ia capeggia i Fi l iste i ri­volt i alla Terra dei Patriar­ch i : la parte del g iovane e di­sarmato pastorel lo Dav ide sarà dal dest ino ancora una volta affidata agli eredi di quel Re­gno di cui fu cittadino Cristo?]

Fiorino Soldi

Il Segretario di Stato americano concreterà oggi con i dirigenti inglesi e francesi la politica da seguire nel Mediterraneo Movimenti d'emergenza della flotta britannica verso il Canale - Bloccati a Washington i beni del Governo egiziano Una "dichiarazione,, al Cairo in difesa delia nazionalizzazione - Si ritornerà alla circumnavigazione dell'Africa?

L a d r a m m a t i c a t e n s i o n e m o n d i a l e s c o p p i a t a in s e g u i t o a l l ' a n n u n c i o del co­l o n n e l l o N a s s e r di n a z i o n a l i z z a r e l a c o m ­p a g n i a del C a n a l e di S u e z , h a r a g g i u n t o l a s u a f a s e c u l m i n a n t e sul t erreno diplo­m a t i c o , i n a t t e s a degl i sv i luppi a n c h e mi­l i tar i . S e c o n d o le u l t i m e n o t i z i e d e l l a not -te^la s i t u a z i o n e può cos ì essere r i a s s u n t a :

• Ier i sera , d o p o u n co l loquio avuto a l la C a s a B i a n c a col P r e s i d e n t e E i s e n h o -wer , il s egre tar io di S t a t o a m e r i c a n o F o -s ter D u l l e s = i m p r o v v i s a m e n t e p a r t i t o in aereo p e r L o n d r a al lo s c o p o di d i scutere coi d i r igent i b r i t a n n i c i e f r a n c e s i l a que­s t i o n e di Suez . I l v i a g g i o è s t a t o dec iso a l l 'u l t ima ora in q u a n t o i G o v e r n i di P a ­rigi e L o n d r a i n t e n d e v a n o a n n u n c i a r e spec ia l i m i s u r e mi l i tar i d ' e m e r g e n z a c o n -tro l 'Egit to e d i n par t i co lare l a F r a n c i a s i e r a d i c h i a r a t a p r o n t a ad appogg iare l a G r a n B r e t a g n a c o n forze a r m a t e n e l l a e v e n t u a l i t à c h e l 'Egit to i m p e d i s c a a n a v i a l l e a t e il t r a n s i t o l u n g o il C a n a l e .

• A W a s h i n g t o n il D i p a r t i m e n t o de l T e s o r o a m e r i c a n o h a a n n u n c i a t o il bloc­co t e m p o r a n e o di t u t t i i b e n i de l la c o m ­p a g n i a de l C a n a l e di Suez e del G o v e r n o e g i z i a n o neg l i S t a t i U n i t i , in a t t e s a c h e v e n g a s t a b i l i t a l a propr ie tà dei ben i in q u e s t i o n e e in a t t e s a di u n a chiari f ica­z i o n e de l la s i t u a z i o n e a t t u a l e . I l c o m u ­n i c a t o del D i p a r t i m e n t o c h e a n n u n c i a q u e s t a d e c i s i o n e p r e c i s a c h e i b e n i de i pr iva t i c i t t a d i n i eg i z ian i neg l i U S A n o n s o n o s o g g e t t i al b locco .

• A L o n d r a , il M i n i s t e r o de l la G u e r r a b r i t a n n i c o h a reso n o t o ieri s e r a c h e « cer te m i s u r e p r e c a u z i o n a l i di n a t u r a m i l i t a r e » s o n o in corso di a d o z i o n e al lo s copo di rafforzare « l a n o s t r a pos i z ione ne l l ' area del M e d i t e r r a n e o O r i e n t a l e e la n o s t r a c a p a c i t à g e n e r a l e d i f r o n t e g g i a r e qua l s ia s i s i t u a z i o n e p o s s a veri f icars i ». S e c o n d o q u a n t o s i a p p r e n d e , s i t r a t t a de l l ' invio d 'urgenza de l la por taere i « O-c e a n » d i 13.000 t o n n e l l a t e , a Suez , o se n o n a S u e z ne l M e d i t e r r a n e o o r i e n t a l e , con u n car ico di m a t e r i a l e be l l i co e di t ruppe . L a por taere i sarebbe s c o r t a t a d a a l tre u n i t à d e l l a f lo t ta de l la m a r i n a mi ­

l i tare , le s t e s se c h e i n s i e m e a l la « O c e a n » h a n n o p r o c e d u t o al r i forn imento del­l ' isola di Cipro q u a l c h e m e s e fa. I n o l t r e i t raspor t i di t ruppe b r i t a n n i c i ^ h a n n o ri­c e v u t o l 'ordine d i ev i tare il C a n a l e di Suez e d i c i r c u m n a v i g a r e l'Africa.

• A II Cairo il Presidente . N a s s e r h a ch iar i to ieri s e r a l a posizioni; del l 'Egit to n e i c o n f r o n t i d e l l a naz ional i , zaz ione del C a n a l e di S u e z c o n u n a d ich iaraz ione « ind ir i zza ta all ' o p i n i o n e pubbl ica del m o n d o i n t e r o » e c o m u n i c a t i a t u t t e le

a m b a s c i a t e , a l le r a p p r e s e n t a n z e s tran ie ­re e a l la s t a m p a loca le ed es tera . L a di­c h i a r a z i o n e è s t a t a l e t ta al Cairo, ne l corso di u n a c o n f e r e n z a s t a m p a , dal co­m a n d a n t e Ali Sabri , c a p o , di G a b i n e t t o del P r e s i d e n t e , il q u a l e h a a n c h e ch iar i to var i p u n t i c irca il n u o v o s t a t u t o del C a n a l e .

N e l l a s u a d i c h i a r a z i o n e il P r e s i d e n t e N a s s e r a s s i cura f o r m a l m e n t e c h e il prov­v e d i m e n t o a d o t t a t o g ioved ì scorso n o n inf lu irà in a l c u n m o d o s u l l a l ibertà di

« Il Governo italU si è venuta a ' lizzazione di giuridici dei garantita, di che è vitale la propria p italiana alle zioni nelle q • alterate ».

In sosta-intesa soprat un turbarne1! questione di pedaggi più e ogni intensifi. economiche d

iuuittiiMiiniMimniiimimiinininiumiun»MmiiiiininnnHiHinmimuiiiiininimHiiinniii!Hiiiiiiiiin»Mii::iHiniiiiiHinHonHininiiiiin:iMiiiiiiiU];iniiniiiiuii

IL NAUFRAGIO DELL'«Arvrr>R

n a v i g a z i o n e l u n g o il C a n a l e . L a dichiara­z i o n e d i c e :

« Il 26 lug l io 1956 l a c o m p a g n i a del Ca­n a l e di Suez è s t a t a n a z i o n a l i z z a t a . Con ciò il G o v e r n o eg i z iano h a eserc i ta to u n proprio dir i t to . T a l e a v v e n i m e n t o , tu t ta ­v ia , h a so l l eva to l 'opposiz ione di a l cun i G o v e r n i e in par t i co lare di quel l i de l la F r a n c i a e del R e g n o U n i t o . Q u e s t a oppo­s iz ione è del t u t t o i n f o n d a t a . L a compa­g n i a del C a n a l e di Suez è s e m p r e s t a t a u n a c o m p a g n i a e g i z i a n a susce t t ib i l e , co­m e altre c o m p a g n i e eg iz iane di ven i re na ­z iona l i zza ta . Q u e s t a naz iona l i zzaz ione n o n inf lu i sce in a l cun m o d o n é in a l c u n a m i s u r a sug l i i m p e g n i del l 'Egit to . S i a m o p iù c h e m a i decis i a r i spet tare t u t t i i no ­str i obbl ighi i n t e r n a z i o n a l i . T a n t o l a c o n v e n z i o n e del 1888, q u a n t o l e ass icu­raz ioni inc luse , a t a l e risruardo, nel l 'ac­cordo ang lo -eg iz iano su l l a z o n a di Suez , s o n o e v e r r a n n o p i e n a m e n t e o s servate . L a l ibertà d i n a v i g a z i o n e l u n g o il C a n a l e di S u e z n o n è c o m p r o m e s s a n é d i scussa in qua l s ias i m a n i e r a o m i s u r a . I n o l t r e n e s s u n o , p iù del l 'Egi t to , è in teres sa to al la l ibertà di t rans i to e al lo sv i luppo dei traf­fici a t traverso il C a n a l e . S i a m o s icuri c h e i traffici a t t raverso il C a n a l e s i svi­l u p p e r a n n o negl i a n n i pross imi , in m o d o da g iust i f icare l e nos t re speranze e quel le del m o n d o in tero . L'Egi t to è f iducioso del­la g ius tezza del s u o a t t e g g i a m e n t o e n o n devierà da l la r o t t a t r a c c i a t a s i a ques to r iguardo . Esso persevererà ne l suo com­pi to , al serviz io de i propr i in teress i e di quel l i de l la c o m u n i t à m o n d i a l e de l le N a ­z ion i ».

• A L o n d r a il Cons ig l io genera le bri­t a n n i c o de l la n a v i g a z i o n e h a f a t t o pre­s e n t e agli armator i di c o n t i n u a r e a paga­re i dir i t t i di t r a n s i t o per il C a n a l e di S u e z a l l a c o m p a g n i a p e r il C a n a l e e n o n al le au tor i tà eg i z iane . U n c o m u n i c a t o di­c h i a r a in propos i to c h e s p e t t a ai s ingo l i armator i dec idere se debbano o m e n o far d irot tare le n a v i p e r il Capo di B u o n a S p e r a n z a . L a c i r c u m n a v i g a z i o n e dell'Afri­ca c o m p o r t a u n a u m e n t o di percorso d i 6.500 ch i lometr i .

•uiHiiiiuifiiminninRuiiiniiiiiiiiiiiiiiiuiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiijiitiMiuiiiiiis'tiiiiiDtiiiiiiiiiiii riiiiiiiHiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiinii» niiiiiiiiiiiiHiiiiiiiiiiiiiiriiiii>iii))iiiii>ni muntranniin

"T ' » AL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Una nota del Coverò italiano di preoccupazione per gli eventi

R O M A , 31. — Il Consiglio dei Ministri ha tenuto questa mattina la sua ultima riunione prima delle vacaize estive. Si è trattato di una lunga riunione durata ininterrottamente dalle 10$0 alle 15,40, nel corso della quale è stata discussa la importante questione r^lat'va alla nazionalizzazione da parte dell'Egitto del Canale di Suez. Nel suo i?aleT|><p^iP il Ministro Martino ha affrontato decisamente la questione di,, Suez riferendo -^&ii\-on:itti avuti con le Cancellerie occidentali interessate.

Il Governo ha ritenutj opportuno precisare ufficialmente il proprio atteggiamento in una breve nota, il cui -zsto è stato concordato da Segni, SaraQat e Martino, che è poi stata inserita nel ' tei comunicato diramato dalla Presidenza del Consiglio.

Mobilila i diplomatici

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

la nota •— segue con molta attenzione la situazione che lente al Canale di Suez in seguito alla legge di naziona-iel Canale, emanata dal Governo egiziano. Gli aspetti uardano anche la libertà in atto, internazionalmente i fra il Mediterraneo ed il Mar Rosso, linea di transito ìtando le cose il Governo italiano non può non esprimere

.pr eventuali danni che potrebbero derivare all'economia vigazione ed ai privati cittadini nel caso in cui le condì-finora il traffico attraverso il Canale di Suez venissero

italiano osserverà una posizione di attenta vigilanza '{ quelle iniziative che possano allontanare il pericolo dì io politico nel Mediterraneo. L'interesse italiano alla ^aese versa alla Compagnia del Canale annualmente per li e mezzo di lire) è evidente se si considera anche che ici mediterranei viene, comunque, a favorire le attività

I RISULTAI 1IESTA SOMMARIA / / Governo interviene per il finanziamento del nuovo transatlantico che sarà impostato entro il mese nei cantieri navali di Séstri Ponente - La relazione del ministro Cassiani

hva dadi

privata europea — v e n n e inglesi sfruttata per la

affermazione dei propr i inte-rcssi economici e per la pro­c ione dei propri d o m i n i c o loaiali: il giorno in cu i l'on-•h'a rivoluzionaria deg l i egi-

M ni cominciò ad invadere i l banale, da Suez ad Ismai l ia , l ! lntta assunse i l t ip ico aspet- ' 10 'li una crociata per l'indi-Pendenza.

Ei-co perchè s iamo giunti ala attuale sfida di Nasser. E' '' Sesto tipico dei dittatori c h e

R O M A , 31. — N e l l a r i u n i o n e o d i e r n a il Cons ig l i o de i M i n i s t r i h a a s c o l t a t o u n a a m p i a re laz ione del m i n i s t r o d e l l a M a r i n a M e r c a n t i l e C a s s i a n i s u l l ' a f f o n d a m e n t o de l la t u r b o n a v e « A n d r e a D o r i a ». N e l c o m u n i c a t o ufficiale è d e t t o c h e « il C o n s i g l i o , u d i t a l a re laz ione del m i n i s t r o C a s s i a n i , s i i n c h i n a r e v e r e n t e a l l a m e m o r i a de l le v i t t i m e , f o r m u l a i p i ù ferv id i augur i per l a p r o n t a g u a r i g i o n e dei fer i t i , i n v i a u n c o m m o s s o s a l u t o a i p a s s e g g e r i s a l v a t i , r i n g r a z i a g l i equ ipagg i de l l e n a v i c h e c o l l a b o r a r o n o al le o p e r a z i o n i di s a l v a t a g g i o ed e s p r i m e l a p r o p r i a so l ida­r i e tà a t u t t o l ' equipaggio dell'« A n d r e a D o r i a », da l co­m a n d a n t e ag l i ufficiali , ai m a r i n a i e al p e r s o n a l e d i c a m e r a ».

« Il C o n s i g l i o h a i n c a r i c a t o i l m i n i s t r o p e r l a M a n n a M e r c a n t i l e d i n o m i n a r e l a C o m m i s s i o n e d i i n c h i e s t a per l ' e s p l e t a m e n t o d e l l ' i n c h i e s t a f o r m a l e c h e p u ò in iz iars i , s e c o n d o q u a n t o d i s p o s t o da l l 'ar t . 580 de l cod ice de l la na -v i g a z ' o n e , e s s e n d o s i ogg i c o n c l u s a l ' i n c h i e s t a s o m m a r i a . H C o n s i g l i o h a q u i n d i i n v i t a t o i l m i n i s t r o per il T e s o r o a d i n t e r v e n i r e aff inchè l ' I s t i tu to Mobi l iare I t a l i a n o ( I M I ) accord i a l l a s o c i e t à « I t a l i a » i l m u t u o n e c e s s a r i o per

c o m p l e t a r e le s o m m e occorrenti a l l a co s t ruz ione d i u n a n a v e c h e s o s t i t u i s c a l'« A n d r e / D o r i a ».

II m i n i s t r o C a s s i a n i h a riferito t r a l 'altro i d a t i t ra ­s m e s s i g l i dd l la s o c i e t à « I t a l i a ' c irca il n u m e r o de i mort i , de i fer i t i e dei dispers i . Secon/o l a r e l a z i o n e del m i n i s t r o s i s o n o a v u t i o t to fer i t i f ra l ' tfuipaggio, d u e mort i e t r e n ­t a d ispers i ( d i c u i 18 devor> c o n s i d e r a r s i m o r t i ) f ra i pas segger i . N e g l i o speda l i a r f r i c a n i sarebbero ricoverati c i n q u a n t a p a s s e g g e r i fer i t i , f e c o n d o not i z i e di a g e n z i a i m o r t i da l « D o r i a » sarebbe© v e n t i , quel l i de l lo « S toc -k h o l m » 5. I d i spers i s a r e b t r o v e n t i n o v c ) .

Si a p p r e n d e c h e l a n u o v i / u n i t à s a r à i m p o s t a t a al p i ù p r e s t o n e i cant i er i n a v a l i i S e s t r i P o n e n t e . D u r a n t e l a riunione c o n s i l i a r e i l mìnijtro Zo l i s i è b r e v e m e n t e as­s e n t a t o d a l l a s a l a per riceere il P r e s i d e n t e de l l ' IRI F a -sce t t i . E ' s t a t a s m e n t i t a 1;' v o c e s e c o n d o cu i s i sarebbe p a r l a t o , ne l s u d d e t t o c o l l o d i o s p e c i f i c a t a m e n t e de l la i m ­p o s t a z i o n e d e l l a n u o v a n;re. Q u e s t a s era i m i n i s t r i Me­dici e C a s s i a n i , n o n c h é i l so t to segre tar io Ferrar i Aggrad i si s o n o r iun i t i per approòndire p r o b l e m i riguardanti l a M a r i n a M e r c a n t i l e e l a C o s t r u z i o n e de l la u n i t à p e r d u t a .

Lo «Stockhofm» ha torto Dalle deposizioni e dalle indagini risulta che la nave sve­dese era fuori rotta, non azionò le sirene e compì una manovra di emergenza causa determinante dell'investimento

fcPropriano, 'legiferano e mi­nacciano stando ad un balco-

''lie intendono cancel lare tona con i colpi di mano ,

^ "calti e le int imidazioni , c h e " f ' n o le questioni interna-

"'mali al sempl ice schema a propria smisurata ambi-

?lon''. Nasser ha potuto sf idare ™to l'Occidente perchè l ' O c ""ente non ha m a i v o l u t o Pr,>naV!o sul ser io ; perchè "Ite io « Hitler in .sedicesimo » 'giuocato la sua carta c o n

l i R

""'Sia sognando di diven-are prima o poi l ' imperatore °el mondo arabo dal Gol fo ^r,i(.0 dente

0 accuse e v i o l e n z e senza D*PPHre dimostrare c h e — a l dl fuori d

T- "•k

lon> — strade, città, acque-^' . industrie, scuole , ordi­menti - compiute da l Me-

* 0 r i e n t e all'Africa, ràppre-p n o una storia d i civiltà

e va riconosciuta e conti-"nata.

te? fT0l° Faraone d"5 Wa" a "al Cairo ad Alessandria

all'Atlantico. L'Ooci-ha supinamente accet-

legli interessi ,poli-opere d e l l e civi l iz-

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

N E W Y O R K , 31. — Il Con­sole Lodovico Carducci c%e regge interinalmente il Con­solato Generale d'Italia a New York ha concluso il pri­mo rapporto sulle circostan­ze delVaffóndamento della « Andrea Doria». Il rapporto è stato oggi rimesso al Mini­stro degli Esteri italiano.

L'indagine condotta dal Consolato Generale per l'au­torità che deriva alle rappre­sentanze consolari in virtù del codice di navigazione ri­ferirebbe una circostanziata deposizione del capitano Pie­ro Calamai che si è svolta nella giornata di sabato scorso.

Anche il libro di bordo di cinquanta pagine è sigillato ed in custodia al Consolato Generale unitamente ad al­tri documénti di bordo: L'in­dagine è stata seguita, dal Consigliere della Ambasciata d'Italia Egi&io Ortona e dal Segretario di Ambasciata An­tonini. Essa è sfata seguita anche dall'addetto navale co­mandante Zamboni e dai tee-ilici marittimi dell'Agenzia della Compagnia « Italia» a New Yorìi. Il comandante Piero-Calamai ha offerto tut­ta la sua piena collaborazio­ne'sollecitando anche quella di coloro che erano sul ponte di comando con lui la notte détto speronamento e degli ufficiali che diressero le ope­re di salvataggio dei passeg-

raccolto altre infwhazioni che confermano common fu azionato ne il fischi, né la sirena. A questo pnto, gli esperti marittimi solvano il dubbio, tra le altri ipotesi, che lo « Stockholrì» abbia azionato il propri sistema radar di bordo soltatto quan­do, dopo una naoigfyione nel sereno, entrò, apode miglia dal «Doria-»,.nei pimi ban­chi di nebbia.

Non s'escMde cht la valu­tazione, nieessariaiente af­frettata ^'sommarli non ab­bia permesso di Realizzare dovutamente la poizione del virosico sopraggiuigente op-~pur/ che la compirsa sullo scherno del radar'.del « D o -r-a/ visto di tre quarti da p-aa e cioè di um sagoma Munga, possa aver fatto pensare all'approssimarsi del poco distante faro ii Nantuc-W. ver cui sarebbe apparso ^futile l'usa d*>z fischio e del-

. . , „ , ,„ „ „„ _ fl, sirena ma sartie-bastata cui allo scopo di evitare Soltanto una mrata J , ^ ^ de-

£ • • • " - stra, per evitarlo. E' stato-ac­certato, invece, che il «Do­ria » abbia dato i due fischi di sirena che indicano una virata a sinistra. La valuta­zione che avrebbe fatto il «Doria» circa la posizione dello « Stoekolm » sarebbe ri­sultata corretta.

Le cause del sinistro La distanza tra le due rot­

te era — sembra — di due miglia e le jdue navi, rima-

geri e successivamente dello equipaggio. Tutti i 572 mem­bri dell'equipaggio sono sta­ti interrogati.

La tragica notte L'interesse degli ambienti

marittimi si concentra sem­pre più verso l'accertamen­to dell'operato del comandan­te del piroscafo svedese « stockholm », che nella not­te del 25 scorso speronò a 45 miglia dall'isola di Nantu-cket il transatlantico italia­no « Andrea Doria » prove­niente dall'Europa e diret­to a New York. Da parte del­lo Stato Maggiore dello « Stockholm » si sostiene or­mai sempre più decisamente che la nave, proveniente da New York avvistò agli apparecchi radar di bordo un piroscafo, che era il «Do­ria », avanzante lungo la stes­sa rotta in senso contrario

per cui u - . , , , la collisione, vxrò tutto .. dritta, come di consuetudirr-

Questa tesi è stata da/°l

stessi raccolta presso /™ sempre più autorevole c™ tuttavia eludono » « g £ j f r _ sazione se lo -*sff^* azionò nel contemp/lf8™™ intermittente, eh/ le n°™ usano nella ™&J.£umJL nZrt2T%*& a%Serona-C(ÌT ? trn^lMtico italiano. Ziolò™^" ™ena di al-

larme. a%he oggi abbiamo

nendo sulla propria via, si sa­rebbero incrociate reciproca­mente sulla destra e avrebbe­ro proseguito senza ^incidenti Ma a tre miglia dall'incro­cio, lo « Stockholm » virava tutto a destra e in tre minu ti, data la sua velocità di ventidue nodi orari, copriva la distanza che lo separava dalla rotta del «Doria» e lo urtava di prua sulla fianca­ta destra. E 'indubbio che lo « Stockholm » eseguiva una manovra di emergenza e non poteva aver visto U « Doria » prima, altrimenti avrebbe e-seguito una manovra più lar­ga, che gli avrebbe permes­so di portarsi sulla destra o di rimanere sulla sua rotta senza incidenti.

Il ponte del «Doria» ave­va, avvistato lo « Stockholm » quando questo si trovava a oltre diciotto miglia di distanza. Sembra che per precauzione il comandante Calamai avesse fatto sposta­re il «Doria» di un miglio a oriente, portandosi così al­la discalza di due miglia dal­la rotta Osi piroscafo svede­se. Quando fU fatto l'ultimo rilevamento, tu. piroscafo era a quattro miglia e ^.coman­dante Calamai si sarebbe portato con un ufficiale sul­l'ala destra esterna detta plancia, da deve si aspettava di veder defilare il piroscafo

de invece all'improvviso la prua del piroscafo svedese che si dirigeva a tutta for­za contro il « Doria ». La ma­novra dì virata a sinistra non evitò che lo « Stockholm » in­vestisse il « Doria » nella parte anteriore della fianca ta destra. Se il « Doria » a-vesse manovrato anch'esso in quel momento, virando tutto a destra, anziché a si­nistra, lo scontro sarebbe av­venuto di prua.

un interrogatiuo La tesi dello « Stockholm »

è tuttavia ambigua, poiché da parte svedese si sostiene che lo speronamento sareb­be avvenuto proprio perchè, procedendo le due navi in senso contrario, parallela­mente lungo la stessa rotta, la virata a destra del tran­satlantico svedese è stata an­nullata dalla virata a sinistra del « Doria » e quindi ebbe luogo lo scontro. In appoggio a questa tesi, gli svedesi so­stengono che il comandante dello « Stockholm » ha aspet­tato di vedere quale iniziati­va sarebbe stata presa dal « Doria » e di aver deciso per la virata a destra di pram malica quando vide che l'al­tro piroscafo non si sposta­va. Allora avrebbe errato il «Doria» virando a sinistra, per cui tutti e due, anziché evitarsi, si sono trovati fa­talmente diretti alla collisio­ne. Perchè, quindi, lo « Stoc­kholm» non fece uso della sirena di bordo, sapendo di incrociare con una manovra di emergenza un piroscafo di proporzioni maggiori delle sue e di un tonnellaggio con­siderevole? Avrebbe avuto ra­gione di non usare la sire­na di bordo se avesse pensa­to di evitare il faro di Nan-tucket, cioè un corpo ferme. Quindi, il sistema radar a-vrebbe potuto essere stato ap­punto azionato in ritardo, appena in tempo per l'avvi­stamento di un « oggetto » faro o nave sommariamente valutato nella sua posizione.

Logica conclusione Per il caso che lo « Stoc­

kholm» avesse accertata la presenza di una nave, la sua virata a destra, per il suo carattere consuetudinario, a-vrebbe ridotto le sue eventua­li responsabilità ossia avrebbe tentato di mettersi dalla par­te della ragione. Naturalmen­te, u carattere tuttora riser­vato dette due inchieste

511 MORTI N E W Y O R K , 31. — L a

c o m p a g n i a di n a v i g a z i o n e « I ta l i a » h a a n n u n c i a t o c h e 26 persone , i cui no ­m i n a t i v i s i t r o v a n o tu t to ­ra su l l a l i s ta dei m a n c a n ­ti , a l l o g g i a v a n o in cab ine v i c i n e al p u n t o in cui la p r u a del lo « S t o c k h o l m » s p e r o n ò l'« A n d r e a D o ­ria ». Si t e m e c h e ques te p e r s o n e s i a n o r i m a s t e uc­cise a l m o m e n t o de l lo spe­r o n a m e n t o o c h e n o n sia­n o s t a t e in grado d i eva­cuare le loro c a b i n e r ima­s t e b locca te . Il n u m e r o t o t a l e de l le p e r s o n e c h e avrebbero trovato l a mor­t e n e l l a ca tas t ro fe sareb­be così di 51. Rimarrebbe­ro a n c o r a 3 p e r s o n e del-I ' « A n d r e a D o r i a » di cui n o n è s t a t o poss ib i le s i n o ad ora di prec i sare l a sorte .

A t t u a l m e n t e i l b i lanc io è il s e g u e n t e :

« A n d r e a D o r i a » : 2 mor­ti , 18 r i t enut i m o r t i , 26 m a n c a n t i c h e o c c u p a v a n o c a b i n e s i t u a t e n e l l a par­te de l la n a v e dove a v v e n ­n e lo s p e r o n a m e n t o , e 3 scompars i .

« S t o c k h o l m » : Z mort i , 3 m a n c a n t i e r i t e n u t i mor t i .

che proveniva dal sud. Si$",..empiute presso i rispettivi do sull'ala di plancia, egli=a*^olati ed all'interno delle

compagnie, non permette la confutazione.

La tesi svedese cadrà quan­do sì stabilirà che il « Do­ria » avrebbe effettuata la sua. manovra di emergenza verso sinistra soltanto al mo­mento in cui lo « Stockholm stava per investirlo prove­niente dalla sua dritta. D'al­tra parte, a considerato an­che l'aspetto psicologico dette due diverse posizioni, per cui mentre sul ponte del « Do­ria » si navigava già dal po­meriggio nella nebbia ed è accertata la permanente pre­senza del comandante, col costante controllo del radar. Sul ponte dello « Stockholm » si era lasciato da poco New York e si era navigato nel sereno fino a pochi momenti prima della collisione, per cui il radar avrebbe potute essere stato posto in funzio­ne in ritardo e in questo ca­so troppo tardi.

Circa il fatto che il « Do­ria » è affondato malgrado le divisioni stagne, gli esperti rilevano che il danno arreca­to dalla prua dello « Stoc­kholm » debba essere stato as­sai più grave di quanto ap­

parve in un primo momento. La prua della nave investitri-ce, dopo la devastazione di penetrazione nella fiancata con le lamiere rinforzate di acciaio e sconnesse nella col­lisione, sembra aver operato altre lacerazioni lungo il bor­do del « Doria », che conti­nuò a percorrere sino a dop­piarlo di poppa. Ed allora numerosi altri compartimen­ti stagni sarebbero stati aperti alla sia pur lenta ma fatale, penetrazione del mare.

In una comunicazione te­lefonica in mare, il coman­dante De Beaudean, capita­no del transatlantico france­se « Ile de France », ha con­fermato che la sua nave si trovava a 44 miglia dal luo­go della collisione tra l'<c An­drea Doria » e la « Stoc­kholm », nel momento in cui captò il primo messaggio di pericolo.

Interrogato circa il com­portamento dei membri del­l'equipaggio dell'zAndrea Do­ria», il comandante De Beau­dean, la cui nave, come è no­to, ha grandemente contri­buito, al salvataggio dei nau­fraghi, ha dichiarato: «A quanto mi risulta, il loro comportamento è stato assai bello. Essi hanno fatto corag­giosamente il tragitto dì an­data e ritorno tra la nostra nave e Z'« Andrea Doria » per evacuare gli scampati, e quando tutto fu finito, essi remavano ancora attorno al relitto per essere sicuri che nessun altro superstite si tro­vasse in acqua. Io credo che non si possa fare loro il mi­nimo rimprovero ».

Il capitano De Beaudean ha dichiarato, inoltre, che se­condo i suoi calcoli, Z'« An­drea Doria » seguiva esatta­mente la sua rotta mentre lo «Stockholm» avrebbe do­vuto trovarsi a circa 10 mi­glia più a sud. Egli ha ag­giunto tuttavia, che non ci sono norme tassative che pre­scrivano alle navi di rispet­tare la loro rotta.

Le vedette del servizio guardacoste americano che pattugliano la zona di mare dove è affondato V« Andrea Daria », hanno raccolto Sina ra trentasette valigie, du bauli ed oggetti vari, tra a una fisarmonica, una banj la ed un modellino di Una delle valigie appt all'attrice americana Drake, moglie dell'a ry Grant. Mobili,.fr die della nave ^* sull'acqua e, I fcroWosi le correnti, gliati su V oltre 20»

F i g u r a

L O N D R A , 31. — Tutt i i d i ­plomatic i sono mobi l i tat i n e l ­la capi ta le ing lese . La t e n ­s ione causata dalla dec i s ione di N a s s e r d i naz ional izzare il Canale di S u e z ha ragg iun­te i l suo punto cu lminante .

La conferenza tripartita anglo- franco-americana , q u e l ­la c h e d e v e dec idere c o n ­cre tamente la pol i t ica da s e ­guire n e i confronti de l l 'Egit ­to è stata i m p r o v v i s a m e n t e sospesa stasera n e i m e n t r e si apprendeva che il S e g r e ­tario di Stato Fos ter D u l l e s era part i to in aereo da "Wa­shington per Londra.

D o m a n i dunque g iornata campale e non per nul la tut ­ti i d ir igent i del la polit ica estera ing lese sono stati fa l l i aff luire a Londra. Il min is tro di Stato agl i Esteri br i tan­nico , A n t h o n y Nut t ing . è g iunto questa sera in aereo a Londra p r o v e n i e n t e da Niz ­za dove s i t rovava per un per iodo d i vacanze . Egl i s i è i m m e d i a t a m e n t e recato 3] F o r e i g n Office.

In vista del l 'arrivo domani a Londra de l Segre tar io di Stato amer icano John Foster D u l l e s e de l pro lungamento dei co l loqui tripartit i sulla quest ione de l Canale d i S u e z che d o v e v a a v e r l u o g o d o ­mani ai C o m u n i è s tato r in ­v ia to a g ioved ì .

N e g l i ambient i de l la con­ferenza si crede dì sapere che la partec ipaz ione di D u l ­les ai co l loqui fosse stata so l ­lec i tata tanto da parte f r a n ­cese quanto da parte br i tan­n ica tanto P i n e a u quanto E d e n infatti avrebbpro t e l e ­grafato '. Washington in que­sto s e n i o , il p r i m o con un messagg io r ivol to a D u i i e s ed il s e c o n d o con un meisa?giO rivol to a l P r e s i d e n t e E i sen-h o w e r .

S i spera ora che la presen­za di Dul l e s possa consent ire al le conversaz ioni londines i di procedere p i ù sped i tamente .

P u r e mobi l i tat i sono intan­to gl i alti Comandi Militar; britannici , m a si cerca di e-v i tare incidenti . S i pensa che una d imostraz ione di forza sarebbe, alla f ine , po l i t i ca ­m e n t e dannosa. Si prefer isce -i n v e c e susci tare anche n e i Paes i asiat ici preoccupaz io ­ni su que l lo che potrà essere V futuro de l loro c o m m e r c i o e de i loro r i forniment i aua -lora, per ima ragione o per l'altra, N a s s e r dec idesse di control lare o l imitare la l i ­bertà di nav igaz ione . L'esem­pio di Israe le — aperta v i o ­laz ione del la jonvenz ione del Canale , accettata tac i tamente da tutt i da a n n i — potrebbe es tenders i a ch iunque .

P e r questo non è tanto sul tema del la oppos iz ione alia naz ional izzaz ione che si ins i ­ste quanto su quel lo del la n e ­cessità di un control lo inter­nazionale . Quel la che ieri era s e m p l i c e m e n t e una voce — c h e ha trovato però pronta r ispondenza a Cey lon — sul ­la possibi l i tà di una confe ­renza internazionale è d i v e n ­tata oggi la prospet t iva qua­si certa di sv i luppo del la s i ­tuazione .

S i at tr ibuisce anz i a E d e n da parte eli qua lcuno l ' inizia­t i v a di presentare — 0 f a r . presentare da altri — in u n a r i u n i o n e dei r a p p r e s e n t a n t i di t u t t i i P a e s i in teres sa t i al C a n a l e ( c o m e az ionis t i , co­m e u t e n t i e c o m e i n d i r e t t a ­m e n t e l e g a t i ad e s s o per i loro r i forn iment i ) u n a propo­s t a di so luz ione in cui , l a ­s c i a n d o al l 'Egit to la proprie­t à del Canale , la sua a t t iv i tà dovrebbe es sere pos te s o t t o contro l lo i n t e r n a z i o n a l e . V e ­r a o n o questa idea , si a g ­g i u n g e , è u n f a t t o c h e e s s a n o n è i n contradd iz ione c o n l e d ich iaraz ion i f a t t e al'.a Ca­m e r a d a l P r i m o Mini s tro . P e r i l m o m e n t o , se la s i t u a ­z ione r i su l ta confusa ai C a : -ro , dove s i s e n t e c h e la g u i d a n o n è p i ù t a n t o f?rma. e s sa l o è a n c h e a L o n d r a , dove , , p a r a l l e l a m e n t e a l 'o svolgi ' 4 m e n t o d e l l e d i s c i s s i o n i . - espos gono resi n o t i p r o v v «i sui ;>: precauz iona l i ri'-'un- I* :a d>-;. Mar ina , a l c u n e «KM ri'. . uni n 1 za a Cipro, ed i irenti ìrapier eri

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L» - • • . òntirraa. S c i » a -"itare 3 I F la (!::.:'.i :z!o~iè i/iia d

zioi e Èe-'tticà settur, ..ih r;x. . . , , . . v ì secolare.

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