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AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI INTEGRATI DI SVILUPPO LOCALE DEL POR CALABRIA FESR 2007-2013 riferimenti 2 UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA REGIONE CALABRIA

Avviso pubblico

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Avviso pubblico per la presentazione dei progetti integrati di sviluppo locale del Por Calabria Fesr 2007-2013

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AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DEI

PROGETTI INTEGRATI DI SVILUPPO LOCALE DEL

POR CALABRIA FESR 2007-2013

riferimenti 2

UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANAREGIONE CALABRIA

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UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA REGIONE CALABRIA

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AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DEI

PROGETTI INTEGRATI DI SVILUPPO LOCALE DEL

POR CALABRIA FESR 2007-2013

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IN MARGINE

PRESENTAZIONESCOPELLITI

PREFAZIONE MANCINI

INTRODUZIONETAVANI

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SOMMARIO

CAPITOLO 1

CAPITOLO 2

CAPITOLO 3

CAPITOLO 4

CAPITOLO 5

CAPITOLO 6

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TITOLO I INQUADRAMENTO, DESTINATARI ED OGGETTO DELL’AVVISO

Articolo 1 InquadramentoLa Regione Calabria, per rendere operativa la stra-tegia di coesione e sviluppo territoriale definita dal Por Calabria Fesr 2007-2013, ha attivato un percor-so per la realizzazione dei progetti integrati di svi-luppo locale. I progetti integrati di sviluppo locale (di seguito “Pisl”) sono classificabili in: (a) Pisl relativi ai si-stemi territoriali istituzionali ed ai sistemi territo-riali tematici, come definiti al successivo articolo 4; (b) Pisl attuativi di progetti integrati di svilup-po regionale (di seguito “Pisr”), finalizzati al con-seguimento di obiettivi strategici per l’intero terri-torio regionale.Vengono in particolare attuati attraverso Pisl: (i) il Pisr “contrasto allo spopolamento dei sistemi terri-toriali marginali e in declino” (da ora “contrasto al-lo spopolamento”); (ii) il Pisr “tutela, salvaguardia e valorizzazione del patrimonio etnoantropologico delle minoranze linguistiche della Calabria” (da ora “minoranze linguistiche”); (iii) il Pisr “valorizzazio-ne dei centri storici e dei borghi di eccellenza” (da ora “borghi di eccellenza”).Per definire lo schema di riferimento, in termini di articolazione territoriale e settoriale, per la predi-sposizione dei Pisl e dei Pisr che si attuano trami-te Pisl, la regione Calabria ha predisposto il quadro unitario della progettazione integrata (Qupi), tenu-to conto anche dei rapporti di priorità strategiche, territoriali e settoriali predisposti dalle amministra-zioni provinciali. Il Qupi è stato elaborato dai dipartimenti regiona-li interessati, con il coordinamento del dipartimen-to programmazione nazionale e comunitaria; esso è stato condiviso dal tavolo di partenariato regio-

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nale ed è stato approvato dalla giunta regionale con delibera numero 344 del 22 luglio 2011.Il Qupi fornisce, tenuto conto degli atti di programmazione e dei “rapporti di priorità strategiche, territoriali e settoriali” elaborati dalle province, le prio-rità territoriali e settoriali della progettazione integrata per lo sviluppo loca-le, sia generali che per singola tipologia di Pisl. Il quadro delle priorità e delle coerenze si riferisce alle tipologie di Pisl definite dal Por Fesr Calabria 2007-2013 e a quelle finalizzate alla realizzazione dei Pisr che si attuano attraver-so Pisl ovvero “contrasto allo spopolamento”, “minoranze linguistiche” e “bor-ghi di eccellenza”.

Articolo 2 Principali riferimenti normativiIl presente avviso è adottato dalla Regione Calabria, in coerenza e attuazio-ne dei seguenti atti e documenti, nonché delle disposizioni relative alle singo-le operazioni (allegato 8): › Regolamento (CE) 1080/2006 del Parlamento europeo e del consiglio del 5 lu-glio 2006 relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e recante abroga-zione del regolamento (CE) numero 1783/1999;

› Regolamento (CE) numero 1083/2006 del consiglio dell’11 luglio 2006 recan-te disposizioni generali sul fondo europeo di sviluppo regionale, sul fondo sociale europeo e sul fondo di coesione e che abroga il regolamento (CE) nu-mero 1260/1999;

› Regolamento (CE) numero 1828/2006 della commissione dell’8 dicembre 2006 che stabilisce modalità di applicazione del regolamento (CE) numero 1083/2006 del consiglio recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul fondo sociale europeo e sul fondo di coesione e del re-golamento (CE) numero 1080/2006 del parlamento europeo e del consiglio re-lativo al fondo europeo di sviluppo regionale;

› Regolamento (CE) numero 284/2009 del consiglio del 7 aprile 2009 che mo-difica il regolamento (CE) numero 1083/2006 per quanto riguarda alcune di-sposizioni relative alla gestione finanziaria;

› Regolamento (CE) numero 1341/2008 del consiglio del 18 dicembre 2008 che modifica il regolamento (CE) numero 1083/2006 per quanto riguarda alcuni progetti generatori di entrate;

› Regolamento (CE) numero 397/2009 del Parlamento europeo e del consiglio

L’AVVISO PISL È ADOTTATO IN COERENZA ED ATTUAZIONE DEI PRINCIPALI ATTI E DOCUMENTI EMANATI IN AMBITO COMUNITARIO, NAZIONALE E REGIONALE CHE DISCIPLINANO IL FUNZIONAMENTO DEI FONDI STRUTTURALI.

PER DEFINIRE LO SCHEMA DI RIFERIMENTO, IN TERMINI DI ARTICOLAZIONE TERRITORIALE E SETTORIALE, PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PISL E DEI PISR CHE SI ATTUANO TRAMITE PISL, LA REGIONE CALABRIA HA PREDISPOSTO IL QUADRO UNITARIO DELLA PROGETTAZIONE INTEGRATA

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del 6 maggio 2009 che modifica il regolamento (CE) numero 1080/2006 rela-tivo al fondo europeo di sviluppo regionale per quanto riguarda l’ammissibi-lità degli investimenti a favore dell’efficienza energetica e delle energie rin-novabili nell’edilizia abitativa;

› Regolamento (CE) numero 846/2009 della commissione del 1 settembre 2009 che modifica il regolamento (CE) numero 1828/2006 che stabilisce le moda-lità di applicazione del regolamento (CE) numero 1083/2006 del consiglio re-cante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fon-do sociale europeo e sul fondo di coesione e del regolamento (CE) numero 1080/2006 del parlamento europeo e del consiglio relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale;

› Regolamento (UE) numero 539/2010 del parlamento europeo e del consiglio del 16.06.2010 recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul fondo sociale europeo e sul fondo di coesione, per quanto ri-guarda la semplificazione di taluni requisiti e talune disposizioni relative al-la gestione finanziaria;

› Quadro strategico nazionale per la politica regionale di sviluppo 2007-2013, approvato dalla commissione europea con decisione numero C(2007) 3329 del 13.07.2007;

› Programma operativo regionale Calabria Fesr 2007-2013, approvato dalla Commissione europea con decisione numero C(2007) 6322 del 07.12.2007;

› Deliberazione di Giunta regionale numero 881 del 24.12.2007 con la quale si è preso atto dell’approvazione da parte della Commissione europea con deci-sione numero C(2007) 6322 del 07.12.2007 del programma operativo regio-nale Calabria Fesr 2007-2013;

› Deliberazione di giunta regionale numero 221 del 19.03.08 di presa d’atto del piano finanziario del Por Calabria Fesr 2007-2013 per assi prioritari, settori di intervento e obiettivi operativi e ss.mm.ii.;

› Deliberazione di Giunta regionale numero 515 del 28.07.2008 recante: “Por Calabria 2007-2013 pareri di conformità e di coerenza programmatica con i contenuti del programma operativo;

› Deliberazione di giunta regionale numero 654 del 16.09.2008 avente ad og-getto: “Definizione e organigramma delle strutture amministrative della giun-ta regionale responsabili dell’attuazione degli assi prioritari, dei settori e delle linee di intervento del Por Calabria Fesr 2007-2013, approvato con decisione della Commissione europea C(2007) 6322 del 07.12.07 e ss.mm.ii.;

IL PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE CALABRIA FESR 2007-2013 È STATO APPROVATO DALLA COMMISSIONE EUROPEA CON DECISIONE N C(2007) 6322 DEL 7 DICEMBRE 2007.

LA GIUNTA REGIONALE HA PRESO ATTO DELL’APPROVAZIONE DA PARTE DELLA COMMISSIONE EUROPA DEL PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE CALABRIA FESR 2007/2013 CON DELIBERAZIONE N 881 DEL 24 DICEMBRE 2007.

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› Deliberazione di giunta regionale numero 95 del 23.02.2009 recante: “Pre-sa d’atto dei criteri di selezione del Por Calabria Fesr 2007/2013, approvati dal comitato di sorveglianza ai sensi dell’articolo 65, lett. a) del regolamen-to (CE) numero 1083/2006. trasmissione alla competente commissione consi-liare , per l’ esercizio delle competenze ad essi attribuite dall’articolo 11 del-la L.R. numero 3/2007”;

› Deliberazione di giunta regionale numero 459 del 24.07.2009 che modifica la delibera di giunta regionale 1021 del 16/12/2008 e la delibera di giunta re-gionale numero 163 dell’8.04.2009 ed approva il documento recante descri-zione dei sistemi di gestione e controllo ai sensi dell’articolo 71, paragrafo 1, del Regolamento (CE) numero 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006 re-cante disposizioni generali sul fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fon-do sociale europeo e sul fondo di coesione e che abroga il regolamento (CE) numero 1260/1999;

› Deliberazione di giunta regionale numero 8 del 13.01.2009 avente ad oggetto “Presa d’atto della descrizione dei sistemi di gestione e controllo del Por Fesr 2007-2013 e relativi allegati, in seguito all’accettazione da parte della com-missione europea”;

› Deliberazione di giunta regionale numero 163 del 27.02.2010 avente ad og-getto: “Por Calabria Fesr 2007-2013 – Programmazione territoriale e proget-tazione integrata. Quadro delle risorse finanziarie disponibili e criteri di ri-parto territoriale per il finanziamento dei progetti integrati di sviluppo locale (Pisl)”.

› Deliberazione di Giunta regionale numero 344 del 22.07.2011 avente ad og-getto: “Attivazione della progettazione integrata. Quadro delle risorse fi-nanziarie disponibili. Approvazione del quadro unitario della progettazio-ne integrata e delle linee di indirizzo dell’avviso pubblico per la selezione dei progetti integrati.

Articolo 3 OggettoI Pisl sono definiti con riferimento alle diverse tipologie di Sistemi territoriali identificate dal Por Fesr Calabria 2007-2013: › Sistemi territoriali istituzionali, definibili, nelle more dell’applicazione della legge regionale 15/2006, come ambiti territoriali all’interno dei quali si rea-lizzano forme di collaborazione tra enti locali per la gestione associata di ser-

LA GIUNTA REGIONALE HA APPROVATO, CON DELIBERA N. 344 DEL 22 LUGLIO 2011, L’”ATTIVAZIONE DELLA PROGETTAZIONE INTEGRATA”, IL QUADRO UNITARIO DELLA PROGETTAZIONE INTEGRATA E IL QUADRO DELLE RISORSE FINANZIARIE DISPONIBILI.

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vizi pubblici e/o per la programmazione e l’attuazione unitaria delle politiche di sviluppo locale. A questa tipologia appartengono i Pisl:

• “Sistemi di mobilità intercomunale” (da ora “Mobilità intercomunale”);• “Servizi intercomunali per la qualità della vita” (da ora “Qualità della

vita”) › Sistemi territoriali tematici, definibili sulla base della presenza e concentra-zione di specifiche risorse o vocazioni territoriali. A questa tipologia appar-tengono i Pisl:

• “Sistemi turistici locali e destinazioni turistiche locali” (da ora “sistemi turistici”;

• “Sistemi produttivi locali, Distretti agroalimentari e Distretti rurali” da ora “Sistemi produttivi locali”.

› Sistemi territoriali marginali e in declino, costituiti dai territori che presenta-no un elevato tasso di spopolamento, elevati indici di vecchiaia e declino del-le attività economiche. A questa tipologia appartiene:

• il Pisr “Contrasto allo spopolamento dei Sistemi territoriali marginali e in Declino”, che si attua attraverso Pisl.

I Pisl sono predisposti inoltre per dare attuazione alle seguenti tipologie di pro-getti integrati di sviluppo regionale: › Pisr “Contrasto allo spopolamento”, attuabile dai Comuni inferiori a 1.500 abitanti e con decremento di popolazione superiore al 5%, il cui elenco è ri-portato nel Qupi. Questo Pisr, costituito da azioni finalizzate a ridurre i fattori di espulsione della popolazione residente e a potenziare i fattori di attrattivi-tà, sarà attuato attraverso progetti integrati di sviluppo locale di livello pro-vinciale;

› Pisr “Minoranze linguistiche”, per la tutela, salvaguardia e valorizzazione del patrimonio etnoantropologico delle minoranze linguistiche presenti sul ter-ritorio regionale. Questo Pisr sarà attuato attraverso progetti integrati di svi-luppo locale secondo le modalità definite al successivo articolo 20;

› Pisr “Borghi di eccellenza”, attuabile nei Comuni definiti in base alla legge urbanistica regionale 19/2002, il cui elenco è riportato nel Qupi. Questo Pisr sostiene la realizzazione delle azioni di recupero, rifunzionalizzazione e valo-rizzazione degli edifici pubblici e/o di interesse pubblico e degli elementi ur-bani di maggiore valenza storica, culturale e architettonica. Esso sarà attuato attraverso progetti integrati di sviluppo locale e dovrà prevedere uno svilup-po a fini turistici e/o culturali delle azioni previste.

I PISL SONO DEFINITI CON RIFERIMENTO AI SISTEMI TERRITORIALI IDENTIFICATI DAL POR FESR CALABRIA CHE CONSISTONO IN AMBITI TERRITORIALI IN CUI SI REALIZZANO FORME DI COLLABORAZIONE TRA ENTI LOCALI. LA BASE TERRITORIALE PER TUTTE LE TIPOLOGIE DI PROGETTO È IL TERRITORIO PROVINCIALE.

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La base territoriale all’interno della quale si attua la progettazione integrata, per tutte le tipologie sopra descritte, è costituita dal territorio provinciale. Non sono ammessi Pisl interprovinciali.

Articolo 4 DestinatariI destinatari del presente avviso pubblico sono i soggetti pubblici e privati che intendono promuovere un Pisl attraverso la costituzione di un partenariato di progetto mediante la sottoscrizione di un protocollo d’intesa, elaborato sulla base dello schema fornito dalla Regione (allegato 1).La sottoscrizione del protocollo d’intesa costituisce il presupposto per la valida costituzione del partenariato, l’individuazione dell’ambito territoriale del pro-getto integrato e l’accesso alla fase di ammissione e selezione del Pisl.Ai partenariati di progetto possono partecipare enti locali, in forma singola o associata, enti ed amministrazioni pubbliche, organismi di diritto pubblico, as-sociazioni di categoria e datoriali, organizzazioni sindacali, associazioni am-bientaliste e culturali, rappresentanze del privato sociale, università, centri di ricerca pubblici, organizzazioni di produttori ed altri attori dello sviluppo por-tatori di interessi diffusi, in grado di contribuire concretamente alla costruzio-ne e all’attuazione del Pisl.

Articolo 5 Delimitazioni territorialiPossono essere candidate proposte di Pisl costituite in contesti territoriali omo-genei e pertinenti rispetto al progetto di sviluppo. Gli ambiti territoriali indicati dal Qupi (appendice D figura 1, elenco comuni) rappresentano indicativamente le unità di riferimento per le aggregazioni partenariali. Sono ammissibili ag-gregazioni partenariali costituite:a. Da almeno un ambito territorialeb. Da almeno cinque comuni in relazione di contiguitàLa contiguità è intesa in termini geografici e/o in relazione al tema del Pisl. Si precisa che, in fase di valutazione, alle aggregazioni di cui al punto b) sarà attribuito un minor punteggio sulla base degli specifici criteri di valutazione. Alle suddette regole fanno eccezione: a) i Pisl attuativi del Pisr “Borghi di eccellenza”, per i quali le candidature

possono riferirsi ai comuni individuati dalla delibera 44/2011 sulla base

I DESTINATARI DELL’AVVISO SONO I SOGGETTI PUBBLICI E PRIVATI CHE INTENDONO PROMUOVERE UN PISL COSTITUENDO UN PARTENARIATO DI PROGETTO MEDIANTE LA SOTTOSCRIZIONE DI UN PROTOCOLLO D’INTESA CHE RAPPRESENTA IL PRESUPPOSTO PER LA VALIDA COSTITUZIONE.

SONO AMMISSIBILI AGGREGAZIONI PARTENARIALI COSTITUITE DA ALMENO UN AMBITO TERRITORIALE O DA ALMENO CINQUE COMUNI IN RELAZIONE DI CONTIGUITÀ, INTESA IN TERMINI GEOGRAFICI E/O IN RELAZIONE AL TEMA DEL PISL.

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della legge urbanistica regionale 19/2002, il cui elenco è riportato nel Qu-pi. Per questa tipologia di Pisl sono ammissibili aggregazioni partenariali composte da almeno tre comuni, compresi nell’elenco, che sviluppino una proposta progettuale basata su un tematismo comune in termini geografi-ci e/o storico-culturali e/o architettonici, chiaramente evidenziato e moti-vato;

b) i Pisl attuativi del Pisr “Contrasto alla spopolamento”, per i quali le can-didature possono riferirsi ai Comuni inferiori a 1.500 abitanti e con decre-mento di popolazione superiore al 5%, il cui elenco è riportato nel Qupi. Per questa tipologia di Pisl, i criteri delle aggregazioni territoriali saranno definiti nella procedura specifica di cui al successivo articolo 19;

c) i Pisl attuativi del Pisr “Minoranze linguistiche”, per i quali le candidatu-re possono riguardare unicamente le aree territoriali complessive definite per ciascuna minoranza. Per questa tipologia di Pisl, i criteri delle aggre-gazioni territoriali saranno definiti nella procedura specifica di cui all’ar-ticolo 20.

Per i Pisl “tematici” di cui al precedente articolo 3, i contesti territoriali omo-genei prioritari per le aggregazioni partenariali sono identificati dal Qupi in: a) territori di sviluppo turistico (cfr. appendice D figura numero 2 del Qupi), per i Pisl “Sistemi turistici”, b) aree a vocazione produttiva (cfr. appendice D figure numero 3 e 4 del Qupi) per i Pisl “Sistemi produttivi locali”. Il mancato rispetto di tali partizioni territoriali non determina l’esclusione del Pisl. Ogni Comune, pena l’esclusione da tutte le aggregazioni partenariali propo-nenti può partecipare ad un solo Pisl per tipologia. Inoltre, sempre a pena di esclusione, ogni Comune può partecipare a non più di due diverse tipologie di Pisl, così come definite dal presente avviso. Fanno eccezione i Pisl che con-corrono all’attuazione dei Pisr. Per i comuni che ne hanno titolo, è quindi am-messa in aggiunta rispetto a quanto sopra stabilito la partecipazione ai Pisl che concorrono all’attuazione dei Pisr.Le Province possono partecipare ai partenariati di progetto di più Pisl, senza nessuna limitazione.Non possono essere beneficiari delle operazioni dei Pisl i Comuni finanziati con i progetti integrati di sviluppo urbano (Pisu).

OGNI COMUNE, PENA L’ESCLUSIONE DA TUTTE LE AGGREGAZIONI PARTENARIALI, PUÒ PARTECIPARE AD UN SOLO PISL PER TIPOLOGIA E A NON PIÙ DI DUE DIVERSE TIPOLOGIE. FANNO ECCEZIONE I PISL CHE ATTUANO PISR. LE PROVINCE POSSONO PARTECIPARE SENZA LIMITAZIONI AI PARTENARIATI DI PROGETTO.

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Articolo 6 Risorse finanziarieLe risorse finanziarie destinate alla progettazione integrata per lo sviluppo lo-cale sono state stabilite dalla giunta regionale con Delibera numero 163/2010, successivamente modificata con delibera numero 344 del 22 luglio 2011. Le predette risorse finanziarie disponibili per il finanziamento delle operazio-ni comprese nei Pisl, in conformità a quanto previsto dalla delibera numero 344 del 22 luglio 2011, ammontano a 406.652.377,16 euro, a valere sugli as-si V, VII e VIII del Por Fesr Calabria 2007-2013. La dotazione finanziaria è ri-partita per ciascuna provincia in base ai criteri definiti dalla delibera di giunta regionale numero 163/2010. In applicazione di tali criteri, l’assegnazione del-le risorse finanziarie per provincia, al netto delle risorse per “Minoranze Lin-guistiche” è la seguente:

Le risorse del Pisr “Minoranze Linguistiche”, pari a 14.391.552,20 euro, sono ripartite tra le province in ragione del numero di abitanti dei Comuni ove sono presenti le minoranze linguistiche. L’esatta determinazione di tale ripartizione finanziaria sarà effettuata, sulla base dei dati Istat più recenti disponibili sulla popolazione comunale, in sede di definizione del progetto integrato regionale di cui al successivo articolo 20. Le dotazioni finanziarie per Linea di intervento del Por e per tipologia di Pisl sono indicate nell’allegato 2.Le risorse finanziarie, ferma restando l’attribuzione a ciascuna provincia co-me sopra indicata, potranno essere oggetto di rimodulazione tra le linee di In-tervento e tra le tipologie di Pisl da parte dell’amministrazione regionale, a conclusione del processo di valutazione ed approvazione, in funzione delle

LE RISORSE FINANZIARIE DISPONIBILI PER IL FINANZIAMENTO DELLE OPERAZIONI COMPRESE NEI PISL AMMONTANO A 406.652.377,16 EURO, A VALERE SUGLI ASSI V, VII E VIII DEL POR FESR CALABRIA 2007-2013. LA DOTAZIONE FINANZIARIA È RIPARTITA SU BASE PROVINCIALE.

province quota ripartita uniformemente

(20% del totale)

% di riparto per provincia

(sul totale)

quota ripartita secondo % di riparto

totale

Cosenza 15.690.433,00 40,96 128.536.027,12 144.226.460,12

Catanzaro 15.690.433,00 15,09 47.353.726,79 63.044.159,79

Reggio Calabria 15.690.433,00 25,6 80.335.016,95 96.025.449,95

Crotone 15.690.433,00 8,33 26.140.261,38 41.830.694,37

Vibo Valentia 15.690.433,00 10,02 31.443.627,73 47.134.060,73

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necessità che dovessero emergere dalle richieste di finanziamento per la rea-lizzazione dei Pisl.La Regione potrà, previa verifica della disponibilità finanziaria a valere su fon-di del Por Fesr o su altri fondi, mettere a disposizione dei Pisl risorse aggiun-tive. Qualora le candidature dei Pisl pervenute e positivamente valutate non doves-sero esaurire l’intera dotazione finanziaria stanziata, la regione si riserva la possibilità di prevedere una seconda sessione per la candidatura di nuovi Pi-sl, oppure di assegnare, con propria deliberazione, le risorse residue ai Pisl ap-provati.

La Regione Calabria per rendere operativa la stra-tegia di coesione e di sviluppo territoriale defini-ta dal Por Calabria Fesr 2007-2013 ha attivato il percorso per realizzare dei progetti integrati di sviluppo locale, classificabili in: a) Pisl relativi ai Sistemi territoriali istituzionali ed ai Sistemi terri-toriali tematici; b) Pisl attuativi di progetti integrati di sviluppo regionale (Pisr), finalizzati al consegui-mento di obiettivi strategici per l’intero territorio

regionale. Le risorse destinate sono previste dalla delibera numero 344 del 22 luglio 2011 ed ammon-tano a 406.652.377,16 euro ripartite per ciascuna Provincia in base ai criteri definiti dalla delibera di Giunta regionale numero 163/2010. Ferma restando l’attribuzione per Provincia, si potrà realizzare una rimodulazione tra linee di intervento e tra le diffe-renti tipologie di Pisl a conclusione del processo di valutazione ed approvazione.

TITOLO BOX DI CIRCA QUARANTA BATTUTE

LA REGIONE POTRÀ, PREVIA VERIFICA DELLA DISPONIBILITÀ FINANZIARIA A VALERE SU FONDI DEL POR FESR CALABRIA 2007-2013 O SU ALTRI FONDI, METTERE A DISPOSIZIONE DEI PISL RISORSE AGGIUNTIVE.

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TITOLO II MODALITÀ DI DEFINIZIONE DEI PISL

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Articolo 7 Proposta progettualeLa proposta di Pisl descriverà le caratteristiche ter-ritoriali, economiche, sociali e strutturali, il conte-sto di riferimento del progetto integrato, l’idea for-za che lo sostiene, le strategie di attuazione e gli obiettivi connessi, le operazioni da realizzare, il modello di governance organizzativo e gestionale che assicuri l’attuazione omogenea degli interven-ti e l’effettiva realizzazione degli obiettivi del Pi-sl. Verranno altresì descritti i profili tipologici degli investimenti produttivi necessari alla realizzazio-ne dei Pisl tematici, da considerarsi prioritari nel-la concessione delle incentivazioni a valere sui re-gimi di aiuto.La proposta verrà elaborata sulla base del formula-rio riportato nell’allegato 3.

Articolo 8 OperazioniTutte le operazioni ricomprese nella proposta di Pi-sl devono essere chiaramente finalizzate, in manie-ra integrata, complementare e sinergica, a rendere efficace il progetto nella sua interezza e a realizzare l’idea guida del Pisl. Viene riconosciuto di partico-lare rilievo, nell’ambito della valutazione di merito delle proposte effettuata attraverso l’applicazione dei criteri di selezione, l’esistenza di una significa-tiva quota di cofinanziamento locale (pubblico o privato) del costo delle operazioni. Le operazioni infrastrutturali di ciascun Pisl do-vranno essere, per almeno il 60%, del loro costo pubblico complessivo, “operazioni mature”, ossia provviste di progettazione almeno preliminare e dotate di un cronoprogramma, sottoscritto dal Rup,

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che preveda l’inizio dei lavori entro il termine di 180 giorni dall’approvazio-ne del Pisl. Per il restante 40% delle predette operazioni, potranno essere presentati in-terventi descritti in schede progettuali, dotate di cronoprogramma sottoscritto dal Rup, con l’indicazione delle scadenze e delle attività previste per produrre il progetto esecutivo da approvarsi entro il termine di 180 giorni dalla appro-vazione del Pisl previo inserimento nei programmi triennali ed annuali delle opere pubbliche dell’Ente Locale interessato. Il mancato rispetto dei termini di cui sopra comporta la decadenza del finan-ziamento dell’operazione.In applicazione del principio di concentrazione finanziaria degli interventi, sa-ranno considerate ammissibili le singole operazioni infrastrutturali con un fi-nanziamento richiesto uguale o superiore a 300.000 euro. Tutte le operazioni, sia infrastrutturali che non infrastrutturali, devono posse-dere i requisiti di ammissibilità, richiamati nell’allegato 4, previsti per le linee di Intervento sulle quali si chiede il finanziamento.Per i Pisl dei “Sistemi territoriali tematici” le operazioni proposte a finanzia-mento, coerentemente con le tipologie di interventi previsti dalle Linee che le finanziano, dovranno rispettare la seguente composizione: › per i Pisl “Destinazioni turistiche”, almeno il 40% (del finanziamento richie-sto) per l’attivazione dei regimi di aiuto;

› per i Pisl “Sistemi produttivi locali”, almeno il 65% (del finanziamento richie-sto) per l’attivazione di regimi di aiuto.

Articolo 9 Soglie finanziarieIl numero di Pisl finanziabili sarà determinato dalla dotazione finanziaria (al-legato 2) e dalle dimensioni finanziarie di ciascun Pisl. Il finanziamento ri-chiesto, per ciascuna tipologia di Pisl, dovrà essere compreso tra le seguenti soglie minime e massime: Saranno considerati non ammissibili i Pisl il cui importo richiesto a finanzia-mento non sia compreso tra le suddette soglie.

LE OPERAZIONI INFRASTRUTTURALI DI CIASCUN PISL DOVRANNO ESSERE, PER ALMENO IL 60% DEL LORO COSTO PUBBLICO COMPLESSIVO, “OPERAZIONI MATURE”, OSSIA PROVVISTE DI PROGETTAZIONE ALMENO PRELIMINARE E DOTATE DI CRONOPROGRAMMA SOTTOSCRITTO DAL RUP.

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Articolo 10 Operazioni “entro tetto” e “fuori tetto”Sono definite “entro tetto” le operazioni inserite nella richiesta di finanzia-mento. Viene conferita ai partenariati di progetto la possibilità di inserire nella pro-posta di Pisl operazioni aggiuntive alla richiesta di finanziamento. Il costo pubblico di tali operazioni aggiuntive, denominate “fuori tetto”, non potrà superare il limite del 30% del finanziamento richiesto e non concorrerà alla determinazione del costo rilevante per la verifica del rispetto delle soglie fi-nanziarie stabilite all’articolo 9. Le operazioni “fuori tetto” non saranno sottoposte a valutazione ai fini della formazione della graduatoria oggetto del presente avviso; esse dovranno esse-re coerenti con il progetto di sviluppo e potranno essere riferite anche a Linee di intervento diverse da quelle già assegnate ai Pisl.La finalità delle operazioni “fuori tetto” è quella di poter ampliare le dimensio-ni del Pisl nel caso di disponibilità di risorse finanziarie aggiuntive, derivanti da residui o rimodulazioni, anche di altre linee di intervento. La presentazione di operazioni “fuori tetto” non costituisce prenotazione di ri-sorse.

La proposta di Pisl descriverà le caratteristiche terri-toriali, economiche, sociali e strutturali, il contesto di riferimento del Progetto integrato, l’idea forza che lo sostiene, le strategie di attuazione e gli obiettivi connessi, le operazioni da realizzare, il modello di governance organizzativo e gestionale che assicuri l’attuazione omogenea degli interventi e l’effettiva realizzazione degli obiettivi del Pisl. Tutte le operazioni ricomprese nella proposta di Pisl

devono essere chiaramente finalizzate a rendere ef-ficace il progetto nella sua interezza e a realizzare l’idea guida del Pisl. Viene conferita ai partenariati di progetto la possibilità di inserire nella proposta di Pisl operazioni aggiuntive alla richiesta di finan-ziamento.

TITOLO BOX DI CIRCA QUARANTA BATTUTE

SONO DEFINITE “ENTRO TETTO” LE OPERAZIONI INSERITE NELLA RICHIESTA DI FINANZIAMENTO. I PARTENARIATI DI PROGETTO POSSONO PREVEDERE NELLA PROPOSTA OPERAZIONI AGGIUNTIVE DETTE “FUORI TETTO”, IL CUI COSTO PUBBLICO NON POTRÀ SUPERARE IL 30%.

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TITOLO III GOVERNANCE ED ORGANIZZAZIONE

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Articolo 11 Tavolo di partenariato provincialeIl tavolo di partenariato provinciale è presieduto dal Presidente della Provincia o da un suo delegato e risulta composto dai rappresentanti del partena-riato istituzionale, economico e sociale in modo da essere rappresentativi degli interessi e delle specifi-cità territoriali di ciascuna Provincia. Svolge le se-guenti funzioni principali: › condivide l’analisi e l’interpretazione delle carat-teristiche di contesto, delle tendenze evolutive e delle progettualità per lo sviluppo realizzata nei territori di riferimento;

› formula e condivide strategie, orientamenti ed in-dirizzi per la programmazione territoriale dello sviluppo e la progettazione integrata, in coerenza con le strategie regionali;

› promuove e sostiene azioni di cooperazione fra i componenti del tavolo;

› approva e richiede la modifica dei progetti inte-grati predisposti;

› concerta con la Regione contenuti e modalità di attuazione dei progetti integrati;

› valuta periodicamente, in fase di attuazione, i ri-sultati di avanzamento finanziario, procedurale e fisico delle operazioni dei progetti integrati.

Il Presidente della provincia presiede il tavolo di partenariato provinciale al quale devono essere presentate le proposte di Pisl per l’approvazione. Pertanto, in questa veste, il Presidente della pro-vincia: › convoca il tavolo del partenariato provinciale se-condo un ordine del giorno stabilito e con le mo-dalità definite nel regolamento dello stesso tavo-lo;

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› propone alla valutazione del tavolo le proposte di Pisl per l’approvazione, se-condo le modalità definite nel regolamento dello stesso tavolo;

› con il supporto della segreteria del tavolo, verbalizza le riunioni, redige i ver-bali di approvazione delle proposte di Pisl, ne cura la trasmissione alla Re-gione.

Articolo 12 Partenariato di progettoIl partenariato di progetto è costituito da tutti i soggetti proponenti il proget-to integrato che contribuiscono attivamente alla sua elaborazione e attuazione attraverso la realizzazione delle specifiche operazioni previste. Al partenariato di progetto possono partecipare enti locali, in forma singola e/o associata, enti e amministrazioni pubbliche, organismi di diritto pubblico, associazioni di categoria e datoriali, organizzazioni sindacali, associazioni am-bientaliste e culturali, rappresentanze del privato sociale, università, centri di ricerca pubblici, organizzazioni di produttori ed altri attori dello sviluppo por-tatori di interessi diffusi, in grado di contribuire concretamente alla costruzio-ne e all’attuazione del Pisl.I partenariati di progetto nominano un comitato di coordinamento in rappre-sentanza delle componenti dei soggetti proponenti all’interno del quale è suc-cessivamente designato un soggetto capofila (detto anche coordinatore del Pi-sl). Il comitato di coordinamento ha il compito di coordinare le attività durante la fase di predisposizione e presentazione del progetto integrato. Il capofila co-stituisce il referente del partenariato di progetto per l’amministrazione regio-nale, l’amministrazione provinciale, il tavolo di partenariato provinciale ed il tavolo di partenariato regionale.I partenariati di progetto elaborano i progetti Integrati attenendosi agli ele-menti di riferimento contenuti nel presente avviso e nei relativi allegati.

IL PARTENARIATO DI PROGETTO, COSTITUITO DA TUTTI I SOGGETTI PROPONENTI IL PISL, NOMINA UN COMITATO DI COORDINAMENTO IN RAPPRESENTANZA DELLE COMPONENTI DEI SOGGETTI PROPONENTI ALL’INTERNO DEL QUALE È SUCCESSIVAMENTE DESIGNATO UN SOGGETTO CAPOFILA.

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Articolo 13 Soggetto capofila Il soggetto capofila del Pisl deve essere un ente pubblico.Il soggetto capofila sarà l’interlocutore dell’amministrazione regionale e degli altri organi esterni coinvolti nel processo di attuazione dei Pisl.Al soggetto capofila del Pisl è attribuito l’esercizio di ogni potere di iniziativa necessario ed opportuno ad assicurare l’efficiente ed efficace attuazione del Pi-sl e di tutti gli atti di indirizzo a tal fine adottati dal partenariato di progetto. In particolare, il soggetto capofila è titolare dei poteri di : › convocazione del partenariato di progetto; › vigilanza e controllo sulle attività di gestione amministrativa, finanziaria, or-ganizzativa e tecnica;

› coordinamento con le altre pubbliche amministrazioni aventi competenze previste in attuazione del Pisl.

Nell’ambito del potere di rappresentanza conferitogli, il soggetto capofila del Pisl può sottoscrivere accordi ed intese con operatori pubblici e privati relativi all’attivazione ed implementazione del Pisl, in attuazione di decisioni assunte dal partenariato di progetto.

Articolo 14 Modello di gestioneIl partenariato di progetto deve definire un modello organizzativo per la ge-stione del Pisl in grado di assicurarne l’esecuzione unitaria, mediante la rea-lizzazione coordinata delle iniziative previste e l’attuazione efficiente e stabi-le dell’impianto progettuale.Per garantire il corretto espletamento delle funzioni di cui sopra, il modello di gestione deve assicurare l’esistenza di un’adeguata struttura organizzativa, in grado di garantire il coordinamento delle attività.

AL SOGGETTO CAPOFILA DEL PISL, CHE DEVE ESSERE UN ENTE PUBBLICO, È ATTRIBUITO OGNI POTERE DI INIZIATIVA NECESSARIO AD ASSICURARE L’ATTUAZIONE DELLA PROPOSTA PROGETTUALE E DI TUTTI GLI ATTI DI INDIRIZZO ADOTTATI DAL PARTENARIATO DI PROGETTO.

IL PARTENARIATO DI PROGETTO DEVE DEFINIRE UN MODELLO DI GESTIONE DEL PISL IN GRADO DI ASSICURARNE L’ESECUZIONE UNITARIA E DI GARANTIRE UN’ADEGUATA STRUTTURA ORGANIZZATIVA PER IL CORRETTO ESPLETAMENTO DELLE FUNZIONI E IL COORDINAMENTO DELLE ATTIVITÀ.

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TITOLO IV MODALITÀ E PROCEDURE DI VALUTAZIONE, FINANZIAMENTO DELLE OPERAZIONI

Articolo 15 Requisiti di ammissibilitàLa verifica di ammissibilità generale dei Pisl viene effettuata dal nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici. Essa riguarda la sussistenza dei seguenti requisiti:a. titolarità del soggetto proponente;b. completezza della documentazione di cui al suc-

cessivo articolo 21;c. presentazione del Pisl entro i termini di cui al

successivo articolo 22;d. approvazione del Pisl e delle relative liste di ope-

razioni da parte del partenariato di progetto, risultante da apposito verbale;

e. sottoscrizione dei documenti presentati da tut-ti i soggetti che compongono il partenariato di progetto o dal soggetto capofila della aggrega-zione territoriale con poteri di firma risultan-ti da atto scritto;

f. conformità alle disposizioni relative alla delimi-tazione territoriale dei Pisl di cui all’articolo 5, nonché al vincolo del limite provinciale;

g. definizione dell’importo richiesto a finanzia-mento del Pisl entro le soglie stabilite nell’ar-ticolo 9;

h. rispetto delle quote riservate alle “operazioni mature” e ad eventuali regimi di aiuto, come indicate all’articolo 8;

i. verbale di valutazione del tavolo di partenaria-to provinciale proposta di Pisl. Si considerano approvate le proposte di Pisl che, formalmente trasmesse al tavolo di partenariato provincia-le, non siano state, da questo, valutate entro 10 giorni dalla data di ricezione.

In mancanza dei suindicati requisiti il Pisl sarà di-

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chiarato non ammissibile.

Articolo 16 Criteri di valutazione e selezione dei progetti integrati e delle operazioniLa valutazione dei Pisl e delle singole operazioni sarà effettuata dal nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici della regione Calabria in ba-se ai “Criteri di selezione e valutazione” (allegato 5), approvati dal comita-to di sorveglianza ai sensi dell’articolo 65 lett. a) del Regolamento Ce numero 1083/2006 e recepiti dalla giunta regionale con delibera n. 95 del 23.02.2009. Il punteggio massimo, sia per il Pisl nel suo complesso che per le singole ope-razioni, è pari a 100. I progetti integrati e/o le singole operazioni che conse-guono un punteggio inferiore a 60 saranno considerati non ammissibili a fi-nanziamento.

Articolo 17 Procedura di valutazione e selezioneLa procedura di valutazione avverrà a cura del nucleo regionale di valutazio-ne e verifica degli investimenti pubblici (Nrvvip) per come previsto nella De-libera delle giunte regionali. numero 163/2010 e nella successiva delibera n. 344 del 22.07.2011.Il Nrvvip, dopo la verifica di ammissibilità dei Pisl presentati, procede alla veri-fica dell’ammissibilità delle singole operazioni per tutti i Pisl ammessi alla va-lutazione. Tale fase di verifica di ammissibilità ha una durata di trenta giorni.La procedura di valutazione, comprensiva della verifica di ammissibilità delle operazioni, ha una durata complessiva di 120 giorni ed è articolata in una va-lutazione preliminare ed una valutazione definitiva. La valutazione preliminare ha una durata di 60 giorni a partire dalla data di trasmissione dei Pisl al Nrvvip, a cura del responsabile unico del procedimento (Rup), e consiste in una valutazione dei Pisl nel loro complesso che si conclu-de con la redazione, per ciascun Pisl, di un rapporto di valutazione, che motiva gli esiti dell’attività e riporta eventuali osservazioni con richieste di chiarimen-ti. Il rapporto viene consegnato al soggetto capofila di ciascun partenariato di progetto, che provvede, entro 30 giorni, a fornire i chiarimenti richiesti dal nu-cleo previo eventuale confronto con lo stesso Nrvvip.Non potranno essere valutati i chiarimenti pervenuti oltre tale termine. La va-lutazione positiva relativa alla prima fase di valutazione non costituisce impe-

LA VALUTAZIONE DEI PISL E DELLE SINGOLE OPERAZIONI SARÀ EFFETTUATA DAL NUCLEO DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI DELLA REGIONE CALABRIA. IL PUNTEGGIO MASSIMO, SIA PER IL PISL NEL SUO COMPLESSO CHE PER LE SINGOLE OPERAZIONI, È PARI A 100.

LA PROCEDURA DI VALUTAZIONE, ARTICOLATA IN UNA VALUTAZIONE PRELIMINARE ED UNA VALUTAZIONE DEFINITIVA,. HA UNA DURATA COMPLESSIVA DI 120 GIORNI. LA VALUTAZIONE PRELIMINARE SI CONCLUDE CON UN RAPPORTO DI VALUTAZIONE CHE VIENE CONSEGNATO AL SOGGETTO CAPOFILA.

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gno per la prenotazione di risorse finanziarie. La valutazione definitiva, che avverrà entro il termine dei successivi 30 giorni, consiste in una valutazione analitica dei Pisl, anche alla luce dei chiarimenti forniti, e si conclude con la formulazione di una graduatoria. Viene attribuito, per ciascun Pisl, un punteggio da 0 a 100, in base ai criteri fissati dal prece-dente articolo 16. Sono inseriti in graduatoria i Pisl che conseguano un pun-teggio maggiore di 60 punti. Saranno dichiarati esclusi i Pisl che siano privi degli elementi di cui all’artico-lo 8 del presente avviso, vale a dire che non rispettino la percentuale di opera-zioni mature e/o la percentuale di previsione dei regimi di aiuto. Le graduatorie della valutazione di merito, relative alle singole tipologie di Pi-sl, sono formulate per Provincia.In caso di presentazione di un numero di Pisl superiore alla dotazione finan-ziaria disponibile, saranno finanziati soltanto i Pisl collocati in posizione uti-le in graduatoria.La valutazione delle operazioni viene effettuata applicando i criteri di valuta-zione delle linee di intervento (allegato 5) e viene attribuito un punteggio da 0 a 100. Sono ammissibili al finanziamento le operazioni che conseguono un punteggio maggiore di 60 punti.

Articolo 18 Finanziamento delle operazioniAl termine della procedura di valutazione e selezione, i Pisl saranno approva-ti dalla Giunta Regionale.La Regione finanzierà direttamente gli interventi relativi a infrastrutture e ser-vizi a favore degli enti pubblici, previsti dai Pisl approvati.I bandi disciplinanti la procedura per la concessione delle agevolazioni agli in-vestimenti produttivi sono a diretta regia regionale e saranno emanati dopo l’approvazione dei Pisl da parte della giunta regionale. Saranno ammissibili solo le proposte imprenditoriali che prevedano investi-menti localizzati nelle aree dei Pisl approvati.

LA VALUTAZIONE DEFINITIVA CONSISTE IN UNA VALUTAZIONE ANALITICA DEI PISL E SI CONCLUDE CON LA FORMULAZIONE DI UNA GRADUATORIA PER I PROGETTI CHE CONSEGUANO UN PUNTEGGIO MAGGIORE DI 60 PUNTI. LE GRADUATORIE RELATIVE ALLE SINGOLE TIPOLOGIE DI PISL SONO FORMULATE PER PROVINCIA.

AL TERMINE DELLA PROCEDURA DI VALUTAZIONE E SELEZIONE, I PISL SARANNO APPROVATI DALLA GIUNTA REGIONALE. LA REGIONE FINANZIERÀ DIRETTAMENTE GLI INTERVENTI RELATIVI A INFRASTRUTTURE E SERVIZI A FAVORE DEGLI ENTI PUBBLICI PREVISTI DAI PISL APPROVATI.

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Articolo 19 Disposizioni specifiche per i Pisl attuativi del Pisr “Contrasto allo spopolamento”I Pisl attuativi del Pisr “Contrasto allo spopolamento” seguono una procedura specifica di valutazione e selezione, distinta rispetto a quanto previsto all’arti-colo 17 per le altre tipologie di progetti integrati. In particolare, questi progetti vengono definiti e selezionati attraverso una procedura valutativo-negoziale.Entro 60 giorni dalla pubblicazione dell’avviso, il tavolo regionale definisce e condivide strategie e priorità del progetto integrato di sviluppo regionale “contrasto allo spopolamento”, in concertazione con le amministrazioni pro-vinciali. Il progetto individua in particolare, su base provinciale, le aree terri-toriali prioritarie per l’attuazione dei Pisl nonché le necessarie azioni trasver-sali e di sistema.

Articolo 20Disposizioni specifiche per i Pisl attuativi del Pisr “Minoranze Linguistiche”I Pisl attuativi del Pisr “Minoranze linguistiche” seguono una procedura spe-cifica di valutazione e selezione, distinta rispetto a quanto previsto all’artico-lo 17 per le altre tipologie di progetti integrati. In particolare, questi progetti vengono definiti e selezionati attraverso una procedura valutativo-negoziale, articolata nelle fasi descritte di seguito.Entro 60 giorni dalla pubblicazione dell’avviso: › il tavolo regionale definisce e condivide strategie e priorità del progetto in-tegrato di sviluppo regionale “Minoranze linguistiche”. Il Pisr viene approva-to dalla giunta regionale;

› i soggetti interessati alla presentazione dei Pisl “Minoranze linguistiche” si costituiscono in partenariato di progetto, individuano il soggetto capofila e presentano alla Regione il protocollo di intesa di cui all’articolo 4 del presen-te avviso. In coerenza con le disposizioni del Por Fesr, ciascun Pisl sarà rife-rito ad una minoranza linguistica;

I PISL ATTUATIVI DEL PISR “CONTRASTO ALLO SPOPOLAMENTO” SEGUONO UNA PROCEDURA SPECIFICA DI VALUTAZIONE E SELEZIONE. IL PROGETTO INDIVIDUA, SU BASE PROVINCIALE, LE AREE TERRITORIALI PRIORITARIE PER L’ATTUAZIONE DEI PISL NONCHÉ LE NECESSARIE AZIONI TRASVERSALI E DI SISTEMA.

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TITOLO V DOCUMENTI E MODALITÀ DI CANDIDATURA DEI PISL

Articolo 21 DocumentazioneLa proposta di candidatura del Pisl deve essere pre-sentata, dal partenariato di progetto, alla Regione completa della seguente documentazione:1. Istanza per la presentazione del Pisl (allegato 6);2. Protocollo d’intesa sottoscritto dal partenariato

di progetto (allegato 1);3. Verbale del partenariato di progetto attestante

l’approvazione del Pisl;4. Formulari di proposta del Pisl su schema predi-

sposto dalla Regione (allegato 3);5. Verbale del tavolo di partenariato provinciale

con il parere sulla proposta di Pisl o documento di trasmissione che attesta l’invio della proposta antecedente al 2 dicembre 2011;

6. Lista delle operazioni “entro tetto” e “fuori tet-to”;

7. Dichiarazione di conformità dei contenuti del supporto cartaceo e del supporto informatico (al-legato 7).

Articolo 22 Presentazione della proposta La documentazione di cui al precedente articolo 21, compilata in ogni sua parte con i dati richiesti nel formulario e negli allegati di riferimento, dovrà es-sere regolarmente sottoscritta dal soggetto capofila dell’aggregazione territoriale con poteri di rappre-sentanza e di firma. Dovrà essere siglata dal sog-getto capofila in ogni pagina e dovrà riportare la data di riferimento.Tale documentazione, in quattro copie (sia su sup-porto cartaceo che su Cd Rom), dovrà pervenire in unico plico chiuso e sigillato recante all’esterno la

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seguente dicitura:Avviso Pubblico per la presentazione dei progetti integrati di sviluppo locale.Dovrà altresì essere indicata sul plico la tipologia del Pisl e la Provincia di ri-ferimento.La domanda dovrà essere acquisita, entro le ore 14:00 del 12 dicembre 2011 all’ufficio protocollo del dipartimento regionale della programmazione nazio-nale e comunitaria, via Enrico Molè 79 Catanzaro, a mezzo posta o consegna-ta a mano. Non fa fede il timbro postale di spedizione.Sarà considerata inammissibile la documentazione pervenuta fuori termine ovvero non espressa attraverso la trasmissione del formulario e degli allegati indicati nell’articolo 21 del presente avviso regolarmente sottoscritti. Nessuna responsabilità è addebitabile all’amministrazione per disguidi dipen-denti da inesatte indicazioni del recapito da parte del partenariato proponen-te, né per eventuali disservizi postali o comunque dovuti a fatto di terzi, a casi fortuiti o di forza maggiore, né per eventuale mancata restituzione dell’avviso di ricevimento della raccomandata.

LA DOCUMENTAZIONE DELLA PROPOSTA PROGETTUALE DOVRÀ ESSERE SOTTOSCRITTA DAL SOGGETTO CAPOFILA E SIGLATA IN OGNI PAGINA RIPORTANDO LA DATA DI RIFERIMENTO. TALE DOCUMENTAZIONE, IN QUATTRO COPIE (SU SUPPORTO CARTACEO E CD ROM), DOVRÀ PERVENIRE IN UNICO PLICO CHIUSO E SIGILLATO.

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TITOLO VI ALTRE DISPOSIZIONI

Articolo 23 Responsabile del procedimentoAi sensi dell’articolo 5 della legge n. 241/90 il re-sponsabile del procedimento è l’ing. Luigi Zinno, Dipartimento programmazione nazionale e comu-nitaria – Via Enrico Molè, n. 79, 88100 Catanzaro.Ogni eventuale richiesta di informazioni sui conte-nuti del presente bando potrà essere rivolta al re-sponsabile di procedimento al recapito telefonico 0961/853409 o all’indirizzo mail [email protected]. Attraverso il sito istituzionale www.regione.cala-bria.it e sul portale “Calabria Europa”. sarà, inoltre, possibile reperire in formato elettronico il presente bando e la documentazione allegata.L’unità organizzativa responsabile dell’attuazione del presente avviso pubblico è il Dipartimento pro-grammazione nazionale e comunitaria della regio-ne Calabria.

Articolo 24 NormativaPer tutto quanto non espressamente previsto dal presente avviso si applicherà la normativa vigente sul procedimento amministrativo. Si fa rinvio alle disposizioni generali indicate nella normativa e nei documenti di programmazione del Por Calabria Fe-sr 2007-2013, nonché alle norme comunitarie, na-zionali e regionali vigenti.L’Amministrazione regionale si riserva di modifi-care, revocare, prorogare o sospendere in qualsia-si momento il presente avviso, dandone pubblica comunicazione, qualora ne rilevasse la necessità o l’opportunità per ragioni di pubblico interesse o in seguito a modifiche della normativa di riferimento ovvero del contesto economico/finanziario.

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PROTOCOLLO D’INTESA PER LA COSTITUZIONE DEL PARTENARIATO DI PROGETTO

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PROTOCOLLO D’INTESA fra1. 2. 3. 4. 5. 6.

n.

per la costituzione del partenariato di progetto per l’elaborazione e l’attuazione del progetto integrato di sviluppo locale

“ .”

Premesso chea. lo sviluppo regionale e locale rappresenta un obiettivo primario per la Regione Calabria e segnatamen-

te per quei territori in maggiore ritardo di sviluppo ;b. in questa ottica tutti i soggetti del territorio, pubblici e privati, hanno un interesse diretto al raggiungi-

mento di questo obiettivo, che deve essere perseguito quale interesse pubblico generale;

c. con il Programma operativo regionale Fesr Cala-bria 2007 – 2013 la Regione Calabria ha dise-gnato la strategia da seguire e mettere in atto al fine di rimuovere gli ostacoli che rallenta-no i processi di sviluppo e adeguamento strut-turale;

d. l’Amministrazione regionale considera il terri-torio con le sue risorse centrale per le politi-che di sviluppo e individua nella concentrazio-ne e nell’integrazione degli interventi i principi da seguire nella programmazione per sostenere con efficacia i processi di coesione interna e la competitività dei sistemi locali;

e. l’esperienza di programmazione del Por 2000 - 2006, degli accordi di programma quadro, dei patti territoriali, del leader plus e dei Pit ha evi-denziato la necessità di una maggiore coope-razione strategica e operativa tra le Istituzioni che, a diverso titolo, hanno compiti e funzio-ni di programmazione e pianificazione territo-riale (stato, regione, province, comunità mon-tane, comuni);

f. il Progetto integrato rappresenta un insieme di azioni coerenti, definite unitariamente, aventi un comune obiettivo di sviluppo;

g. l’Amministrazione regionale, di concerto con il

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Partenariato istituzionale e socio-economico, ha ritenuto necessario, nell’ambito del Por Ca-labria Fesr 2007-2013, avviare un nuovo per-corso strategico per la progettazione integra-ta al fine di:• conseguire il massimo valore aggiunto, in

termini di creazione di reddito e di nuova occupazione, dagli investimenti;

• finalizzare strategicamente le risorse del Por Calabria Fesr 2007-2013 e degli altri stru-menti di finanziamento nazionali e regiona-li ancora non programmate;

• creare le necessarie condizioni per utilizza-re con efficacia le risorse finanziarie comu-nitarie e nazionali disponibili;

• sostenere e rafforzare i processi di coopera-zione istituzionale e di partenariato tra gli attori dello sviluppo locale;

h. la Giunta regionale, con Delibera n. 346 del 22 luglio 2011 ha destinato alla progettazione in-tegrata risorse finanziarie pari a ……….. euro ed ha approvato l’avviso pubblico per la presenta-zione di progetti integrati di sviluppo locale;

i. l’Avviso pubblico per la presentazione di proget-ti integrati di sviluppo locale è stato pubblica-to sul BURC n. ….. del ……..;

j. i progetti integrati di sviluppo locale (Pisl) so-no uno strumento operativo di attuazione del-la strategia regionale, delle linee di intervento del P.O.R. Calabria Fesr e dei metodi (concer-tazione, partecipazione, collaborazione pubbli-co-privato) individuati;

k. i progetti integrati devono mettere a sistema operazioni proposte da operatori pubblici e, per alcune tipologie di Pisl, privati;

l. l’Amministrazione regionale, a seguito della pre-

sentazione dei rapporti provinciali, ha predi-sposto il Quadro unitario della progettazione integrata, il quale definisce lo schema di rife-rimento, in termini di articolazione territoria-le e settoriale, per la predisposizione dei pro-getti integrati di sviluppo locale nelle materie individuate di competenza del territorio oppu-re in attuazione dei progetti integrati di svilup-po regionale;

m. i Progetti integrati di sviluppo locale sono fi-nalizzati al conseguimento di obiettivi di svi-luppo socio-economico di specifici ambiti ter-ritoriali provinciali, determinati dagli obiettivi, dalle strategie e dalle azioni del progetto stes-so;

n. i Progetti integrati di sviluppo regionale sono fi-nalizzati al conseguimento di obiettivi consi-derati strategici per l’intero territorio regiona-le secondo le indicazioni del Qupi, e pertanto sono finalizzati a sostenere la competitività e l’attrattività della Regione;

o. il Tavolo di partenariato regionale ha preso at-to quadro unitario regionale della progettazio-ne integrata;

p. l’Amministrazione regionale ha definito nel Qu-pi, per ciascun ambito di intervento, gli ele-menti di riferimento che devono essere utiliz-zati per la predisposizione dei progetti integrati di sviluppo locale da parte dei partenariati di progetto;

q. i Progetti integrati di sviluppo locale devono es-sere presentati da specifici partenariati di pro-getto cui possono partecipare enti locali, in forma singola o associata, enti ed amministra-zioni pubbliche, organismi di diritto pubblico, associazioni di categoria e datoriali, organiz-

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zazioni sindacali, associazioni ambientaliste e culturali “rappresentanze del privato sociale”, università, centri di ricerca pubblici, organiz-zazioni di produttori ed altri attori dello svi-luppo portatori di interessi diffusi in grado di contribuire alla costruzione e all’attuazionem del ????????????;

r. ai partenariati di progetto possono inoltre forni-re apporto, a titolo consultivo, amministrazioni pubbliche statali e tutti gli attori dello sviluppo privati che possono contribuire positivamen-te e significativamente al conseguimento degli obiettivi dello specifico progetto integrato;

s. la costituzione dei partenariati di progetto de-ve essere effettuata sulla base dei principi e dei criteri dell’avviso pubblico;

t. i partenariati di progetto devono elaborare i pro-getti integrati attenendosi agli elementi di ri-ferimento contenuti nell’avviso e negli allegati dell’avviso pubblico;

u. la costituzione dei singoli partenariati di proget-to deve essere formalizzata attraverso la sti-pula di un protocollo d’intesa, il quale defini-sce gli impegni di ciascun soggetto in relazione agli obiettivi, ai contenuti e alla proposta di progetto integrato. Gli impegni sono diretti ad assicurare efficacia, qualità e capacità di im-patto (in termini di sviluppo e coesione) alla proposta di progetto integrato;

v. i Protocolli d’intesa dei partenariati di progetto devono essere sottoscritti prima della presenta-zione delle proposte di progetti integrati di svi-luppo locale;

w. i Partenariati di progetto devono nominare un comitato di coordinamento in rappresentanza delle componenti dei Soggetti sottoscrittori. Il

comitato ha il compito di coordinare le attività durante la fase di predisposizione e presenta-zione del Pisl. La composizione del comitato di coordinamento deve essere definita all’interno del protocollo d’intesa;

x. la valutazione delle proposte dei progetti inte-grati è effettuata dal nucleo regionale di valu-tazione e verifica degli investimenti pubblici;

y. i partenariati di progetto devono dare attuazio-ne, a seguito dell’approvazione e del finan-ziamento delle specifiche operazioni da parte dell’amministrazione regionale, ai progetti in-tegrati;

Visto › l’Avviso pubblico per la presentazione di progetti integrati di sviluppo locale, pubblicato sul Burc n. 32 del 12 agosto 2011.

Considerato › che i soggetti stipulanti il presente accordo mani-festano, con questo atto di impegno, la volontà di voler perseguire con successo e nei tempi stabiliti dal cronoprogramma procedurale l’obiettivo del-lo sviluppo integrato territoriale, mediante l’indi-viduazione di un programma condiviso e coeren-te con il Qupi;

› che dalla istituzione del partenariato di proget-to e dall’azione concreta che esso sarà in grado di svolgere dipende la capacità di attrazione nel ter-ritorio integrato di nuovi investimenti produttivi;

› che l’azione concertativa del partenariato di pro-getto persegue l’obiettivo di convogliare nel terri-torio nuove opportunità di sviluppo, con ricadute sull’occupazione e, quindi, di contribuire all’in-nalzamento del livello produttivo sia in termini

ALLA FEDERAZIONE ITALIANA PALLACANESTRO - COMITATO REGIONALE LAZIO - UFFICIO GARE LUNGOTEVERE FLAMINIO, 80 - 00196 ROMA

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qualitativi che quantitativi. ›

Tutto ciò premesso, visto e considerato1. la Comunità montana ______ in persona del pre-

sidente ______, giusta delibera consiliare n.____ del _____/_____/______

2. il Comune di _________ in persona del Sin-daco pro – tempore _________ giusta delibe-ra del Consiglio comunale n. _________ del _____/_____/______

3. l’associazione ___________in persona dell’ammi-nistratore pro – tempore ________, giusta delibe-ra del Consiglio di amministrazione n._________ del _____/_____/______.

4. etc___________________________

Stipulanoil seguente Protocollo d’intesa per l’attivazione del Progetto integrato di sviluppo locale denominato

“ .”

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ARTICOLO 1(Recepimento della premessa)Il contenuto della premessa, in tutte le parti di cui si compone, forma parte integrante e vincolante del presente atto.

ARTICOLO 2(Finalità e obiettivi)1. Il presente Protocollo d’intesa è finalizzato alla

costituzione ed al funzionamento del partenaria-to di progetto per l’elaborazione, la presentazio-ne, la negoziazione, l’attuazione e la valutazione del progetto integrato di sviluppo locale deno-minato

“________________________________________”.

2. I Soggetti sottoscrittori il presente protocollo d’intesa:

› considerano il territorio con le sue risorse centra-le per le politiche di sviluppo;

› individuano nella concentrazione e nell’integra-zione degli interventi i principi da seguire nella progettazione per sostenere con efficacia i proces-si di coesione interna e la competitività dei siste-mi locali;

› individuano nei progetti integrati lo strumento operativo di attuazione della strategia regiona-le, delle linee di intervento del Por Calabria Fesr 2007–2013 e dei metodi (concertazione, parteci-pazione, collaborazione pubblico-privato) indivi-duati.

3. I soggetti sottoscrittori il presente protocollo d’intesa, attraverso l’elaborazione e l’attuazione del progetto integrato di sviluppo locale, inten-dono:• conseguire il massimo valore aggiunto, in

termini di creazione di reddito e di nuova occupazione, dagli investimenti realizza-ti attraverso i differenti strumenti di finan-ziamento;

• finalizzare strategicamente le risorse del Por Calabria Fesr e degli altri strumenti di finan-ziamento nazionali e regionali ancora non programmate;

• sperimentare una metodologia di program-mazione territoriale e di progettazione inte-grata da utilizzare come modello di riferi-mento per le politiche di sviluppo regionale e locale;

• mettere a punto una progettualità condivi-sa di valenza strategica da realizzare anche attraverso le risorse finanziarie comunitarie, nazionali e regionali che saranno disponi-bili nel corso del periodo di programmazio-ne 2007-2013;

4. I soggetti sottoscrittori il presente protocollo d’intesa condividono la necessità di una mag-giore cooperazione strategica e operativa tra le istituzioni che, a diverso titolo, hanno compiti e funzioni di programmazione e pianificazione ter-ritoriale e si impegnano a sostenere e rafforzare i processi di cooperazione istituzionale e di parte-nariato tra gli attori dello sviluppo locale.

Il presente Protocollo d’intesa:5. impegna i soggetti sottoscrittori a costituire il

partenariato di progetto ed a elaborare il proget-to integrato di sviluppo locale in coerenza con i principi e i criteri generali riportati nell’avviso pubblico, al fine di garantire la reale integrazione e concentrazione degli interventi;

6. definisce le modalità di cooperazione tra i sog-getti sottoscrittori e determina le loro responsa-

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bilità per l’elaborazione e l’attuazione del proget-to integrato.

Il presente protocollo d’intesa impegna collegial-mente i soggetti sottoscrittori a elaborare e attuare il progetto integrato in coerenza con gli obiettivi, le strategie e le azioni della programmazione regiona-le e territoriale, così come definiti dal quadro unita-rio della progettazione integrata,

ARTICOLO 3(Ambiti territoriali del progetto integrato di sviluppo locale)1. L’ambito territoriale del progetto integrato di svi-

luppo locale è costituito dal territorio dei seguen-ti Comuni:

Comune di Comune dietc...L’ambito territoriale di riferimento del progetto inte-grato, in relazione a quanto previsto dall’articolo 4 dell’avviso pubblico è _________________________ (inserire la denominazione del Qupi);

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ARTICOLO 4(Composizione e organi del partenariato di progetto)1. Gli Organi del partenariato di progetto sono :

• il soggetto capofila;• il comitato di coordinamento.

2. Il Soggetto capofila del partenariato di proget-to del presente Pisl (detto anche coordinatore del Pisl) è il seguente ente pubblico….…….. in persona del legale rappresentante………………………………....

3. Il Comitato di coordinamento del progetto inte-grato nominato dall’assemblea del partenariato di progetto in data “..........” è composto dai se-guenti soggetti:

_________________________________ Soggetto Capofila con funzioni di Coordinatore. _________________________________ _________________________________ _________________________________ _________________________________4. Le cariche di cui ai precedenti commi sono eser-

citate a titolo gratuito.

ARTICOLO 5(Impegni ed obblighi del partenariato di progetto e dei soggetti sottoscrittori)1. Il partenariato di progetto, sia nella sua composi-

zione collettiva che nei singoli soggetti sottoscrit-tori, assume l’obbligo fondamentale di procede-re alla puntuale e corretta attuazione del presente protocollo d’intesa, nel rispetto delle regole e de-gli strumenti previsti dall’avviso pubblico e da tutti gli atti da esso richiamati, nonché dalla nor-mativa comunitaria, nazionale e regionale ope-rante nell’ambito di riferimento della progetta-zione integrata.

2. I soggetti sottoscrittori del presente protocol-

lo d’intesa si obbligano ad elaborare il progetto integrato in conformità e coerenza con l’avviso pubblico e i documenti ad esso allegati, che con-tengono gli elementi di riferimento per la predi-sposizione dei progetti integrati.

3. I soggetti sottoscrittori si impegnano ad attua-re tutte le azioni funzionali al perseguimento de-gli obiettivi del progetto integrato attraverso la valorizzazione delle reciproche competenze ed esperienze in una prospettiva di cooperazione so-cio – istituzionale.

4. I soggetti si impegnano altresì a rispettare gli im-pegni presi e ad attuare tutte le azioni funziona-li al perseguimento degli obiettivi di sviluppo del territorio, convenendo sulla necessità di valoriz-zare le reciproche competenze ed esperienze in una prospettiva di cooperazione socio – istituzio-nale finalizzata allo sviluppo dell’area geografica nella quale svolgono la loro azione.

5. I soggetti sottoscrittori si impegnano a perseguire il metodo del consenso all’interno del partenaria-to di progetto, in modo da promuovere un’azio-ne integrata che, superando la logica della con-trapposizione antagonistica di interessi, sia volta a favorire la produttività, la coesione sociale e la cooperazione per lo sviluppo dell’area nella qua-le deve attuarsi il Pisl, valorizzando i momenti e i luoghi di concertazione, di coordinamento inter-settoriale e di raccordo funzionale tra i partners istituzionali e privati.

6. I soggetti sottoscrittori si impegnano a rispetta-re ed attuare nei tempi fissati dal cronogramma del progetto integrato di sviluppo locale le deci-sioni assunte.

7. I soggetti sottoscrittori si obbligano a definire, nell’ambito del progetto integrato, le modalità di

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attuazione del progetto stesso, sia mediante l’in-dicazione degli impegni specifici di ciascun sog-getto proponente che attraverso l’individuazione di un modello gestionale, il quale assicuri l’attua-zione degli impegni presi in termini di sviluppo integrato dell’area.

8. I soggetti sottoscrittori si impegnano ad assicu-rare la massima diffusione del progetto integra-to, ai fini della successiva presentazione, secondo le procedure previste dai bandi di gara, delle spe-cifiche domande di finanziamento per le tipolo-gie di operazioni dichiarate ammissibili dall’am-ministrazione regionale ed inserite nel progetto integrato.

9. I Soggetti sottoscrittori si impegnano ad assicu-rare l’efficace attuazione del progetto integrato ed in particolare si obbligano:z. a cooperare per l’attuazione di tutto quanto

sarà previsto nel progetto integrato;aa. ad elaborare e presentare un progetto da can-

didare a finanziamento che sia pienamente coerente con il quadro unitario della proget-tazione integrata;

ab. a presentare il Pisl nei tempi previsti dall’av-viso pubblico per la presentazione di proget-ti integrati di sviluppo;

ac. ad assicurare l’attuazione del progetto con il quale partecipano al Pisl, consapevoli della necessità che vada eseguito ogni singolo in-tervento per la realizzazione degli obiettivi di sviluppo specificati dal Pisl e, viceversa, con-sci delle conseguenze negative sulla coesione partenariale e sullo sviluppo dell’area in caso di mancata osservanza dei propri impegni ;

ad. ad attuare il Pisl nei tempi previsti dal crono-gramma ivi inserito;

ae. a cooperare con gli altri componenti del par-tenariato di progetto, anche dopo la realizza-zione dei singoli interventi, per l’attuazione degli obiettivi di sviluppo integrato defini-ti dal Pisl;

af. ad organizzare un organismo gestionale che nel rispetto degli indirizzi espressi dal par-tenariato di progetto, assicuri lo svolgimen-to delle funzioni identificate nell’articolo 17 dell’avviso pubblico tra cui:

• la vigilanza sull’attuazione dei singoli inter-venti e sul rispetto dei tempi;

• il monitoraggio sull’avanzamento dell’inte-grazione dei singoli interventi in termini di sviluppo;

• lo svolgimento di azioni di coordinamento con tutti i soggetti, pubblici e privati, coin-volti nel Pisl, al fine di agevolare e sempli-ficare la realizzazione integrata degli inter-venti;

• la rimozione degli ostacoli di natura ammi-nistrativa e/o procedurale che possano ritar-dare l’attuazione di singoli interventi e del Pisl;

• l’attuazione di azioni di promozione del ter-ritorio che facilitino lo sviluppo integrato delineato dal Pisl.

10. I soggetti sottoscrittori si impegnano ad at-tuare, ognuno per quanto di propria competen-za, le azioni integrate che, secondo le indicazioni della Regione, daranno accesso a forme di pre-mialità o analoghi incentivi. Le parti condivido-no il principio della premialità anche all’interno del partenariato e si impegnano ad attuare azioni premiali all’interno del Pisl, secondo gli indirizzi eventualmente espressi dalla Regione.

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ARTICOLO 6(Funzionamento e decisioni dell’assemblea del partenariato di progetto)1. Le sedute dell’assemblea del partenariato di pro-

getto sono convocate dal soggetto capofila. Le convocazioni sono effettuate attraverso: l’invio della convocazione per posta elettronica o per posta ordinaria.

2. Ciascun componente può delegare la partecipa-zione all’assemblea del partenariato di proget-to. La delega deve essere conferita per iscritto per ogni seduta assembleare e deve essere con-segnata al segretario all’inizio della riunione. Le deleghe ed i verbali delle sedute dell’assemblea devono essere conservati a cura del coordinato-re del comitato di coordinamento.

3. L’Assemblea del partenariato di progetto é con-vocata dal coordinatore con avviso contenente il giorno, l’ora, il luogo dell’adunanza e l’ordine del giorno da trattare, trasmesso almeno cinque giorni prima della convocazione o almeno tre giorni prima nei casi di motivata urgenza.

4. La documentazione relativa all’ordine del gior-no deve essere rese disponibile dal coordina-tore almeno cinque giorni prima della seduta dell’assemblea del partenariato di progetto, per la visione da parte dei componenti.

5. Le deliberazioni dell’assemblea del partenariato di progetto sono assunte, per quanto possibile, senza votazione con il metodo del consenso ri-cercando una posizione condivisibile da tutti i partecipanti ovvero con l’approvazione almeno del 70% dei componenti.

6. Le deliberazioni sono redatte dal segretario e sottoscritte da quest’ultimo e dal coordinatore.

7. Le spese per la partecipazione alle riunioni sono

a carico dei componenti dell’assemblea del par-tenariato di progetto.

ARTICOLO 7(Compiti del soggetto capofila)Il soggetto capofila del Pisl ha la rappresentanza esterna ed unitaria del partenariato di progetto, an-che nei confronti del tavolo di partenariato pro-vinciale e regionale, dell’unità tecnica regionale di coordinamento e dell’autorità di gestione del Por Calabria Fesr 2007-2013.Il soggetto capofila del Pisl svolge ogni potere di iniziativa necessario ed opportuno ad assicurare l’efficiente ed efficace attuazione del Pisl e di tut-ti gli atti di indirizzo a tal fine adottati dal parte-nariato di progetto. Egli presiede il comitato di co-ordinamento.In particolare, il soggetto capofila del Pisl è titola-re dei poteri di : › convocazione del partenariato di progetto e del comitato di coordinamento;

› vigilanza e controllo sulle attività di gestione am-ministrativa, finanziaria, organizzativa e tecnica;

› coordinamento con le altre pubbliche ammini-strazioni aventi competenze previste in attuazio-ne del Pisl.

Nell’ambito del potere di rappresentanza conferito dal presente atto, il soggetto capofila del Pisl può sottoscrivere accordi ed intese con operatori pub-blici e privati relativi all’attivazione ed implemen-tazione del Pisl, in attuazione di decisioni assunte dal partenariato di progetto.

ARTICOLO 8(Compiti del comitato di coordinamento)1. Il comitato di coordinamento ha il compito di ga-

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rantire un’efficace azione di coordinamento tra i soggetti che compongono il partenariato di pro-getto nella fase di predisposizione, elaborazione, presentazione, valutazione ed attuazione del pro-getto integrato.

2. Il comitato promuove, coordina e sintetizza ap-porti, contributi e posizioni dei singoli sogget-ti costituenti il partenariato di progetto, raccol-ti nell’ambito di momenti di discussione aperti e partecipati. Queste attività sono finalizzate alla elaborazione della proposta di progetto integrato da sottoporre all’approvazione dell’assemblea del partenariato di progetto ed in particolare alla:• definizione degli obiettivi generali e speci-

fici, della strategia e dei risultati attesi del progetto integrato;

• definizione delle operazioni del progetto in-tegrato;

• definizione degli impegni che ciascun sog-getto assume per assicurare efficacia, qua-lità e capacità di impatto (in termini di svi-luppo e coesione), alla proposta di Progetto integrato.

3. Il comitato di coordinamento, per la predisposi-zione del progetto integrato, si avvale della colla-borazione del laboratorio territoriale di progetta-zione della Provincia di__________________,

4. Il comitato di coordinamento informa con conti-nuità i soggetti costituenti il partenariato di pro-getto sulle attività realizzate e programmate per l’elaborazione ed attuazione del progetto integra-to, rendendo disponibile la relativa documenta-zione.

5. Il comitato di coordinamento è convocato dal sog-getto capofila ed è regolarmente costituito con l’in-tervento di almeno i tre quinti dei componenti.

ARTICOLO 9(Modalità di attuazione)1. I soggetti sottoscrittori riconoscono il ruolo alta-

mente innovativo del Pisl e si accordano affin-chè l’azione possa essere efficacemente svolta sia nel quadro della programmazione degli interven-ti integrati previsti dal programma operativo Fe-sr della Regione Calabria 2007–2013 che per gli altri programmi.

2. La costituzione del modello gestionale per l’at-tuazione del progetto integrato, avverrà median-te convenzione stipulata tra le stesse parti che sottoscrivono il presente protocollo d’intesa.

3. La convenzione stabilirà i compiti e le procedu-re per il funzionamento del modello di gestione e coordinamento del Pisl.

4. Il partenariato di progetto, sia nella sua compo-sizione collettiva che nei suoi singoli componen-ti, assume l’obbligo fondamentale di procedere alla puntuale e corretta gestione e realizzazione del presente protocollo d’intesa, nel rispetto delle regole e degli strumenti previsti dall’avviso pub-blico e da tutti gli atti da esso richiamati, non-ché dalla normativa comunitaria, nazionale e re-gionale operante nell’ambito di riferimento della progettazione integrata.

ARTICOLO 10(Validità del protocollo d’intesa)I soggetti sottoscrittori convengono che il presen-te protocollo d’intesa avrà validità dalla data odier-na e sino al 31 dicembre 2017 e comunque fino alla completa conclusione del progetto integrato.

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Data_______________________________________

I sottoscrittori Soggetti sottoscrittori Firme

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ALLEGATO2DOTAZIONI FINANZIARIE PER LINEE DI INTERVENTO E TIPOLOGIE DI PISL

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Sistemi territoriali localiistituzionali

Sistemi territoriali tematici

Sistemi territoriali marginali e in declino

Dipartimenti

Pisl “Sistemi

di mobilità intercomunale”

Pisl “Servizi

intercomunali per la qualità

della vita”

Pisl “Stl

Destinazioni turistiche

locali”

Pisl “Sistemi

produttivi locali, Distretti agroalimentari

e Distretti rurali”

Pisr “Contrasto allo spopolamento”

[attuato attraverso Pisl]

Pisl “Centri storici

e borghi di eccellenza”

[attuati nell’ambito di

un Pisr]

Pisr “Minoranze

linguistiche” [attuato

attraverso Pisl]

31.481.520,00 9

Infrastrutture

31.481.520,00 10

Formazione

19.102.995,53 8

Urbanistica

29.582.400,51 14

Ambiente

10.793.664,20 11

Cultura

31.481.520,51 12

Turismo

4.982.401,00 12

Turismo

35.984.160,00 12

Turismo

8.989.440,00 12

Turismo

48.973.601,00 12

Turismo

31.481.520,51 5 Att.

Produttive

65.950.721,00 5 Att.

Produttive

41.975.360,70 3

Programmazione

14.391.552,2011

Cultura

31.481.520,00 31.481.520,00 170.787.187,22 97.432.241,51 41.975.360,70 19.102.995,53 14.391.552,20

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ALLEGATO3FORMULARIO PER LA PRESENTAZIONE DELLE PROPOSTA DI PISL VALORIZZAZIONE DEI CENTRI STORICI E DEI BORGHI DI ECCELLENZA DELLA CALABRIA

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SEZIONE A Informazioni generali

A.1 Denominazione del Pisl Identificare con una breve denominazione il Pisl proposto.

A.2 Territorio del Pisl Elencare i comuni componenti il Pisl, verificando i requisiti di contiguità territoriale e limitazione della partecipazione dei singoli comuni di cui all’articolo 3 dell’avviso.

A.3 Soggetto capofila Indicare il soggetto capofila del partenariato di progetto del Pisl, di cui all’articolo 12 dell’avviso.

A.4 Comitato di coordinamentoElencare i partner che compongono il comitato di coordinamento del Pisl, di cui all’articolo 12 dell’avvi-so, compreso il soggetto capofila che lo presiede.1. 2. 3. 4. 5.

A.5 Partner del PislElencare i componenti del partenariato di progetto, istituzionale e socioeconomico, del Pisl. Ai partenaria-ti di progetto (articolo 12 dell’avviso) possono partecipare enti locali in forma singola e/o associata, enti e amministrazioni pubbliche, organismi di diritto pubblico, associazioni di categoria, e datoriali, organizza-zioni sindacali, associazioni ambientaliste e culturali, rappresentanze del privato sociale, università, cen-tri di ricerca pubblici, organizzazioni di produttori ed altri attori dello sviluppo portatori di interessi dif-fusi, in grado di contribuire concretamente alla costruzione e all’attuazione del Pisl.

(1) (2) (3)

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(4) (5) (6) (...)

A.6 ApprovazioniRiportare gli estremi di approvazione: (a) del protocollo di intesa da parte del partenariato di progetto, (b) del verbale del partenariato di progetto attestante l’approvazione del Pisl, (c) del verbale di approvazione del Pisl da parte del tavolo di partenariato provinciale.

a) Protocollo di intesab) Verbale di approvazione del Pislc) Verbale di approvazione del Pisl o data invio documentazione

A.7 Referente per il soggetto capofilaNome, funzione e contatti della persona referente per il soggetto capofila.

A.8 Costo del PislRiportare, come somma degli importi per operazione della tabella 1, il costo complessivo del Pisl. Ripor-tare il costo complessivo delle operazioni “fuori tetto” della tabella 2.

Costo totaleDi cui: costo a valere sul Por FesrDi cui: cofinanziamento locale (pubblico)Di cui: cofinanziamento locale (privato)Di cui: altre fonti finanziarieCosto totale delle operazioni “fuori tetto”

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SEZIONE B Territorio e domanda da soddisfare

B.1 Contesto territoriale di riferimento Descrivere, (massimo in una cartella), la situazione del contesto territoriale in cui il Pisl si inserisce, con specifico riferimento alla tematica della valorizzazione dei centri storici e dei borghi di eccellenza della Calabria. Evidenziare precisamente le problematiche esistenti, i limiti strutturali da superare e le potenzia-lità da sfruttare per effetto della realizzazione del progetto.

B.2 Criteri di perimetrazioneElencare sinteticamente i criteri di perimetrazione (definizione) del territorio del Pisl, evidenziando le co-erenze e/o gli scostamenti rispetto agli ambiti territoriali individuati dal quadro unitario della progetta-zione integrata (Qupi figura 1).

B.3 Analisi SwotElencare sinteticamente attraverso una tavola Swot le caratteristiche del contesto territoriale oggetto di intervento, con riferimento alla tematica della valorizzazione del patrimonio storico, culturale e architet-tonico dei centri storici e dei borghi di eccellenza.

Punti di forza Punti di debolezza

Opportunità Rischi

B.4 Domanda da soddisfareIdentificare, anche attraverso indicatori e previsioni quantificate, la dimensione e l’evoluzione della do-manda (in un arco temporale di dieci anni) attraverso gli interventi previsti dal Pisl.

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SEZIONE C Idea forza, obiettivi, operazioni

C.1 Idea forza del Pisl Identificare (in non più di cinque righe) l’idea forza del Pisl.

C.2 Obiettivi del PislElencare sinteticamente (massimo una cartella) gli obiettivi. Gli obiettivi devono essere definiti in coeren-za con l’analisi di contesto, in modo strettamente peculiare al territorio ed al tema oggetto di intervento, evitando formulazioni generiche.

C.3 Descrizione del PislDescrivere (massimo in una cartella) i contenuti essenziali del Pisl, con particolare riferimento alla sua ca-pacità di recuperare, rifunzionalizzare, valorizzare il patrimonio storico, culturale e architettonico dei cen-tri storici e dei borghi, anche richiamando le operazioni elencate nella tabella 1.

C.4 OperazioniC.4.1 Identificare sinteticamente, nella tabella 1, le operazioni componenti il Pisl. Ciascuna operazione va poi descritta dettagliatamente in specifiche schede. Argomentare di seguito (al massimo in una car-tella) l’integrazione delle operazioni, ovvero la loro capacità di contribuire congiuntamente agli obietti-vi del Pisl individuati.

C.4.2 Riportare di seguito, sulla base dei valori esposti nella tabella 1, la ripartizione percentuale del co-sto delle operazioni mature e delle altre operazioni sul totale.

A) Costo delle operazioni provviste di progetto esecutivo o definitivoB) Costo delle operazioni con progetto preliminare (ex articolo 8 dell’avviso)C) Totale operazioni “mature” (A + B)D) Altre operazioniE) TOTALE 100%

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C.4.3 Indicare brevemente (massimo una cartella) se ed in che modo il Pisl opera per il recupero e rifun-zionalizzazione degli edifici pubblici e/o di interesse pubblico e degli elementi urbani di maggiore valen-za storica, culturale e architettonica. Segnalare le operazioni rilevanti nella tabella 2.

C.4.4 Precisare brevemente (massimo una cartella) se ed in che modo il Pisl agisce per la realizzazione di infrastrutture e di impianti complementari necessari a: - migliorarne le condizioni di sicurezza, accesso e fruibilità del patrimonio culturale dei centri storici e dei borghi

C.4.5 Precisare brevemente (massimo una cartella) se ed in che modo il Pisl agisce per la realizzazione di servizi e attività complementari per la valorizzazione del patrimonio culturale dei centri storici e dei bor-ghi. Si fa riferimento alle dotazioni infrastrutturali e impiantistiche necessarie per la realizzazione di atti-vità culturali, di ricerca e formazione, di servizi di ospitalità diffusa e ristorazione tipica per la creazione di alberghi diffusi, per la creazione di aree e locali per attività imprenditoriali compatibili (botteghe arti-giane, centri commerciali naturali, etc...

C.4.6 Precisare brevemente se ed in che modo il Pisl agisce per l’adozione di sistemi di qualità ambienta-le e di certificazione dei servizi offerti.

C.4.7 Descrivere brevemente (massimo una cartella) se ed in che modo il Pisl attiva cantieri-scuola per il recupero dei centri storici, e la eventuale correlazione con attività formative previste nell’ambito delle azioni finanziate con il Por Calabria Fse 2007 2013.

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C.4.8 Descrivere brevemente se ed in che modo il Pisl realizza una immagine coordinata dei centri storici e dei borghi di eccellenza della Calabria (produzioni editoriali, segnaletica, servizi di accoglienza, etc...)

C.4.9 Descrivere brevemente se ed in che modo il Pisl sostiene la progettazione e la realizzazione di am-bienti virtuali e sistemi informativi, basati sulle Ict, per la promozione e la fruizione dei centri storici e dei borghi di eccellenza della Calabria.

C.4.10 Indicare se la realizzazione di ambienti virtuali e sistemi informativi del Pisl confluisce nel porta-le “Calabria cultura”.

C.5 Operazioni “fuori tetto”Identificare sinteticamente, nella tabella 3, le operazioni “fuori tetto” definite in base all’articolo 9 dell’av-viso, al di fuori della richiesta di finanziamento ed entro un tetto del 30% del finanziamento richiesto. Ciascuna operazione aggiuntiva va poi descritta dettagliatamente in specifiche schede. Argomentare di seguito (al massimo in una cartella) l’integrazione delle operazioni e la loro utilità rispetto al contesto di riferimento.

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Tabella 1 Operazioni del Pisl

Denominazione dell’operazione

Localizzazione (i)

Tipologia (ii)

Linea di intervento (iii)

Maturità progettuale (iv)

Costo totale

Di cui: a valere sul Por Fesr

Di cui: cofinanziamento locale (v)

Di cui: altre fonti finanziarie (v)

1.2.3.4.5.6.7....

Totale

Note(i) Specificare in quale/i Comune/i del Pisl si localizza l’operazione (ii) Specificare se si tratta di infrastrutture, servizi, forniture o aiuti alle imprese, compatibilmente con la

Linea di intervento di riferimento(iii) Per questa tipologia di Pisl sono ammesse operazioni a valere sulla linea di intervento 8.2.1.4 “proget-

ti integrati di sviluppo regionale per la valorizzaione dei centri storici e dei borghi di eccellenza del-la Calabria” dell’asse VIII città, aree urbane e sistemi territoriali”.

(iv) Specificare se si tratta di operazioni con: (a) progetto esecutivo, (b) progetto definitivo, (c) progetto preliminare con inserimento nei programmi triennali ed annuali delle opere pubbliche dei rispettivi enti locali e con un cronoprogramma, sottoscritto dal Rup, che prevede l’inizio dei lavori entro il ter-mine di 180 giorni dall’approvazione del Pisl (articolo 8 dell’avviso), (d) altro.

(v) Specificare la fonte finanziaria

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Tabella 2 Operazioni del Pisl

Denominazione dell’operazione

Capacità di riqualificazione (i)

Completamento e ottimizzazione (ii)

Continuità passata programmazione (iii)

Caratteristiche (iv)

Modalità di finanziamento (v)

1.2.3.4.5.6.7....

Note(i) Specificare se l’operazione prevede la riqualificazione di aree e infrastrutture esistenti o la realizza-

zione di nuove infrastrutture a partire dalla riqualificazione, riorganizzazione e valorizzazione degli spazi e delle infrastrutture degradati, sottoutilizzati o non utilizzati.

(ii) Specificare se l’operazione completa e/o ottimizza interventi che abbiano già dimostrato il raggiungi-mento di risultati rilevanti.

(iii) Specificare se l’operazione completa e ottimizza interventi oggetto di finanziamento nella preceden-te programmazione (Por Calabria 2000 2006)

(iv) Specificare se l’operazione riguarda in particolare uno dei punti da C.4.3 a C.4.10 ( es. recupero e ri-funzionalizzazione degli edifici pubblici e/o di interesse pubblico e degli elementi urbani di maggio-re valenza storica, culturale e architettonica.)

(v) Specificare se l’operazione verrà finanziata anche attraverso: (a) schemi di finanza di progetto per opere con sufficienti margini di redditività finanziaria; (b) concessioni di costruzione e gestione, di bene pubblico, di servizio pubblico locale; (c) strumenti societari: società miste; (d) messa a disposi-zione di risorse pubbliche non finanziarie di proprietà comunale o di altri enti. Nel caso di conferi-menti in natura (non finanziarie, v. caso d), specificarne la tipologia e l’ammontare.

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Tabella 3 Operazioni fuori tetto

Denominazione dell’operazione

Localizzazione (i)

Tipologia (ii) Linea di intervento

Costo totale

Di cui: costo a valere sul Por Fesr

Di cui: cofinanziamento locale (iii)

Di cui: altre fonti finanziarie (iii)

1.2.3.4.5.6.7....

Totale

Note(i) Specificare in quale/i comune/i del Pisl si localizza l’operazione (ii) Specificare se si tratta di infrastrutture, servizi, forniture o aiuti alle imprese, compatibilmente con la

Linea di intervento di riferimento(iii) Specificare la fonte finanziaria

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SEZIONE DCoerenze, efficacia e sostenibilità

D.1 Coerenza internaD.1.1 Argomentare (massimo mezza cartella) la coerenza tra l’analisi di contesto, la definizione dei pro-blemi e la selezione di obiettivi e priorità del Pisl.

D.1.2 Argomentare (massimo mezza cartella) la coerenza tra gli obiettivi del progetto integrato di svilup-po e il sistema di operazioni proposte.

D.2 Coerenza della proposta di Pisl con il quadro unitario della progettazione integrata e con gli orienta-menti in esso indicatiD.2.1 Discutere, attraverso un’elencazione puntuale, la coerenza territoriale e strategica del Pisl con gli ambiti territoriali e le priorità trasversali definite dal Qupi (paragrafo 1.3 e mappe in allegato).

D.2.2 Illustrare, attraverso un’elencazione puntuale, la coerenza territoriale e strategica del Pisl con le priorità trasversali valide.

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D.3 Contributi agli obiettivi di servizioArgomentare, attraverso un’elencazione puntuale, la capacità anche indiretta del Pisl di contribuire al raggiungimento degli obiettivi di servizio e la coerenza con il relativo piano d’azione

D.4 Coerenze esterneArgomentare, attraverso indicazioni specifiche e puntuali, i livelli di coerenza, integrazione e sinergia del-la proposta di Pisl con piani e programmi territoriali e di settore.

D.5 Effetti attesiD.5.1 Argomentare con riferimenti concreti e puntuali la capacità del progetto integrato di sviluppo locale di attrarre nuovi flussi turistici nei centri storici e nei borghi di eccellenza lungo tutto l’arco dell’anno

D.5.2 Descrivere (massimo una cartella) la capacità del progetto integrato di sviluppo locale di organiz-zare e strutturare un sistema turistico locale/destinazione turistica locale nei centri storici e nei borghi di eccellenza del sistema territoriale di riferimento

D.5.3 Descrivere (massimo una cartella) la capacità del progetto integrato di sviluppo locale di individua-re e valorizzare gli attrattori culturali, ambientali e paesaggistici presenti nei centri storici e nei borghi di eccellenza del sistema territoriale di riferimento migliorandone la qualità, l’accessibilità e la fruibilità.

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D.5.4 Descrivere (massimo una cartella) la capacità del progetto integrato di sviluppo locale di promuove-re e attivare un sistema di servizi al turismo nei centri storici e nei borghi di eccellenza del sistema terri-toriale di riferimento di qualità e sostenibile (ricettività, ristorazione, benessere, cultura, tempo libero, mo-bilità, ecc.) attivando l’imprenditoria privata, con particolare priorità a quella giovanile e femminile.

D.5.5 Descrivere (massimo una cartella) la capacità del progetto integrato di sviluppo locale di attivare in-tegrazioni con altri settori economici (artigianato, produzioni tipiche, ecc.) presenti nei centri storici e nei borghi di eccellenza del sistema territoriale di riferimento.

D.5.6 Descrivere (massimo una cartella) la capacità del progetto integrato di sviluppo locale di riqualifi-care, riorganizzare e valorizzare gli spazi e le infrastrutture sottoutilizzate o non utilizzate nei centri sto-rici e nei borghi di eccellenza del sistema territoriale di riferimento. La valutazione è effettuata in relazio-ne alla utilizzazione degli spazi e delle infrastrutture per: - migliorare la dotazione e la qualità delle reti di servizi; - migliorare e qualificare i sistemi di mobilità e di sicurezza; - migliorare la dotazione di verde urbano; - migliorare la qualità e il decoro urbano.

D.5.7 Descrivere (massimo una cartella) la capacità del progetto integrato di sviluppo locale di attivare processi di rigenerazione economica e di creazione di nuove opportunità occupazionali attraverso la cre-azione e l’attrazione di nuove attività imprenditoriali nei centri storici e nei borghi di eccellenza del si-stema territoriale di riferimento(es. realizzazione di aree attrezzate e infrastrutture per la localizzazione di attività imprenditoriali; - creazione di alberghi diffusi; - creazione di centri servizi zonali; - creazione di botteghe artigiane e centri commerciali naturali; - creazione o attrazione di iniziative imprenditoriali at-traverso erogazione di aiuti in de minimis.

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D.5.8 Descrivere la capacità del progetto integrato di sviluppo locale di mantenere o ripristinare gli ele-menti/connotati strutturali, tipologici e culturali/identitari dei luoghi e dei beni presenti nei centri storici e nei borghi di eccellenza del sistema territoriale di riferimento.

D.5.9 Descrivere la capacità del progetto integrato di sviluppo locale di sperimentare modelli innovativi per il recupero e la valorizzazione dei centri storici e dei borghi di eccellenza anche attraverso la realiz-zazione di cantieri scuola.

D.6 Capacità del Pisl di produrre effetti in termini di riqualificazione, nonché di completamento e ottimizzazione di interventi pregressiD.6.1 Motivare concisamente, anche attraverso la descrizione del contributo delle singole operazioni (v. tabella 2), se, in che modo e con quale intensità il Pisl preveda la riqualificazione di aree e infrastrutture esistenti o la realizzazione di nuove infrastrutture a partire dalla riqualificazione, riorganizzazione e va-lorizzazione degli spazi e delle infrastrutture degradati, sottoutilizzati o non utilizzati.

D.6.2 Motivare concisamente, anche attraverso la descrizione del contributo delle singole operazioni (v. tabella 2), se, in che modo e con quale intensità il Pisl completi e/o ottimizzi interventi che abbiano già dimostrato il raggiungimento di risultati rilevanti.

D.6.3 Motivare concisamente, anche attraverso la descrizione del contributo delle singole operazioni (v. tabella 2), se, in che modo e con quale intensità il Pisl completi e ottimizzi interventi oggetto di finanzia-menti nella precedente programmazione (Por 2000-2006).

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D.7 Sostenibilità finanziaria ed economica del Pisl D.7.1 Elencare precisamente azioni, dispositivi ed impegni di partner ed altri soggetti, che assicureranno la sostenibilità finanziaria del Pisl. Una particolare attenzione va dedicata alla dimostrazione della soste-nibilità finanziaria in fase di gestione: è infatti necessario dare concreti riscontri della capacità degli in-terventi realizzati di raggiungere un soddisfacente equilibrio finanziario in un arco temporale di almeno 10 anni, attraverso entrate che consentano di bilanciare i costi di gestione e/o attraverso contributi finan-ziari locali. Di tali contributi deve essere indicato il soggetto che se ne farà carico.

D.7.2 Descrivere (massimo una cartella) se ed in che modo verrà assicurata la partecipazione finanziaria di Operatori privati, in particolare attraverso: i) schemi di finanza di progetto per opere con sufficienti mar-gini di redditività finanziaria; ii) concessioni di costruzione e gestione, di bene pubblico, di servizio pub-blico locale; iii) strumenti societari: società miste; iv) messa a disposizione di risorse pubbliche non finan-ziarie di proprietà comunale o di altri enti.

D.7.3 Elencare le soluzioni in grado di ridurre e/o minimizzare i costi operativi di gestione a regime delle infrastrutture, degli impianti e dei servizi.

D.7.4 Elencare le soluzioni in grado di rendere persistenti nel tempo gli effetti di natura economica e so-ciale prodotti dagli interventi del Pisl

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D.8 Sostenibilità ambientale del Pisl D.8.1 Argomentare (massimo una cartella) la sostenibilità ambientale del progetto integrato di sviluppo locale nel suo complesso attraverso l’adozione di soluzioni capaci di condurre a miglioramenti nella si-tuazione ambientale dell’area di intervento. Tali soluzioni vanno elencate e descritte relativamente a con-tenuti e modalità di attuazione.

D.8.2 Elencare le soluzioni capaci di ridurre l’impatto ambientale degli interventi e di minimizzare l’uso del suolo, soprattutto nelle aree soggette a vincolo di natura ambientale, da adottare per garantire la so-stenibilità ambientale del Pisl nel suo complesso.

D.8.3 Produrre delle previsioni quantificate della riduzione di emissioni di gas inquinanti e rumore deter-minata dalla realizzazione degli interventi previsti dal Pisl. Spiegare e commentare brevemente i risulta-ti dell’analisi presentati

D.8.4 Elencare eventuali azioni e innovazioni per l’incremento dell’efficienza energetica e/o dell’utilizza-zione di fonti energetiche rinnovabili adottate per la realizzazione degli interventi del Pisl.

D.9 Pari opportunità Elencare le operazioni, gli interventi e i dispositivi previsti dal Pisl che potranno sostenere la maggiore partecipazione delle donne e/o di categorie svantaggiate.

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SEZIONE E Partenariato, organizzazione, gestione

E.1 Processo partenarialeDescrivere (massimo una cartella) contenuti e modalità del processo di consultazione, concertazione e cooperazione dei partner effettuato per l’elaborazione del Pisl, mettendo in evidenza gli strumenti e gli aspetti innovativi che sono stati destinati ad accrescere la partecipazione e l’inclusione dei partners stes-si

E.2 Impegni dei PartnerE.2.1 Vanno presentati nel prospetto seguente i puntuali impegni dei partner, la cui coerenza e comple-tezza sarà oggetto di valutazione. Gli impegni non devono consistere in dichiarazioni generiche ma cor-rispondere a compiti specifici e pertinenti per la realizzazione del Pisl.

Partner sottoscrittori Impegni assunti123456789...

E.2.2 Argomentare sinteticamente (massimo una cartella), la coerenza e completezza degli impegni assun-ti dei partner (ed esposti nel prospetto precedente) rispetto a compiti ed attività da svolgere per il buon esito del Pisl.

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E.3 Cooperazione e governanceE3.1 Elencare le azioni concretamente previste dal Pisl per favorire la cooperazione tra le istituzioni lo-cali, nonché per rafforzare le loro relazioni funzionali e realizzare progetti/servizi a scala intercomuna-le. Descrivere brevemente le loro modalità di attuazione e identificare i partner e/o i soggetto che le re-alizzeranno.

E.3.2 Elencare le azioni concretamente previste dal Pisl a sostegno della cooperazione tra le imprese e tra queste e le istituzioni locali. Descrivere brevemente le loro modalità di attuazione e identificare i partner e/o i soggetto che le realizzeranno.

E.3.3 Elencare le azioni concretamente previste dal Pisl di cooperazione con altri territori e soggetti regio-nali, nazionali ed internazionali finalizzate al potenziamento delle relazioni istituzionali, sociali ed eco-nomiche tra il territorio di riferimento e il mondo esterno. Descrivere brevemente le loro modalità di at-tuazione e identificare i partner e/o i soggetto che le realizzeranno.

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E.4 Modalità organizzative del partenariatoE.4.1 Descrivere l’organizzazione del partenariato di progetto e le relazioni fra gli organismi e/o attori che lo compongono (assemblea del partenariato, soggetto responsabile, comitato di coordinamento, be-neficiari, altri soggetti), argomentandone la congruità rispetto ai compiti da svolgere per la realizzazio-ne del Pisl.

E.4.2 Descrivere i meccanismi istituzionali e di gestione operativa, nonché le modalità di gestione finan-ziaria (anche attraverso l’assunzione di impegni finanziari pluriennali) di partner e beneficiari

E.5 Capacità e dotazioni del soggetto responsabileDescrivere in modo breve ma accurato (massimo una cartella) la capacità tecnica, economico-organizza-tiva e finanziaria del soggetto responsabile del coordinamento e dell’attuazione del progetto integrato di sviluppo, dimostrando la congruità fra dotazioni possedute e compiti da svolgere.

E.6 Modello di gestioneDescrivere in modo breve ma accurato (massimo una cartella) come, da quali soggetti e con quali dota-zioni verrà attuato il modello organizzativo per la gestione del Pisl di cui all’articolo 14 dell’avviso, nel rispetto delle condizioni ivi previste. Tale modello dovrà essere in grado di assicurare l’esecuzione unita-ria del Pisl, mediante la realizzazione coordinata delle iniziative previste e l’attuazione efficiente e stabi-le dell’impianto progettuale.

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E.7 Monitoraggio e valutazioneDescrivere il sistema di monitoraggio e valutazione dei risultati e degli impatti specifici e complessivi del Pisl, adottato dal soggetto responsabile, precisandone organizzazione e responsabilità.

E.8 Trasparenza e partecipazioneDescrivere il sistema di comunicazione ed informazione del Pisl, finalizzato alla trasparenza ed alla par-tecipazione della comunità interessata, precisandone attività, organizzazione e responsabilità.

SEZIONE F Cronogramma delle attività di realizzazione

F.1 CronogrammaAllegare un diagramma di Gantt da cui risulti lo sviluppo temporale delle attività necessarie alla realiz-zazione del progetto. Dal diagramma dovranno almeno risultare come elementi di informazione minima: i tempi di espletamento della fase progettuale e dell’affidamento dei lavori di ciascuna singola operazio-ne; i tempi di realizzazione ed entrata a regime di ciascuna singola operazione; la data di entrata a regi-me del Pisl nel suo complesso. Formulare di seguito eventuali chiarimenti ed osservazioni sul cronogram-ma allegato.

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ALLEGATO3FORMULARIO PER LA PRESENTAZIONE DELLE PROPOSTE DI PISL MOBILITÀ INTERCOMUNALE

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SEZIONE A Informazioni generali

A.1 Denominazione del Pisl Identificare con una breve denominazione il Pisl proposto.

A.2 Territorio del Pisl Elencare i comuni componenti il Pisl, verificando i requisiti di contiguità territoriale e limitazione della partecipazione dei singoli comuni di cui all’articolo 3 dell’avviso.

A.3 Soggetto capofila Indicare il soggetto capofila del partenariato di progetto del Pisl, di cui all’articolo 12 dell’avviso.

A.4 Comitato di coordinamentoElencare i partner che compongono il comitato di coordinamento del Pisl, di cui all’articolo 13 dell’avvi-so, compreso il soggetto capofila che lo presiede.

(1)

(2)

(3)

(4)

(5)

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A.5 Partner del PislElencare i componenti del partenariato di progetto, istituzionale e socioeconomico, del Pisl. Ai partena-riati di Progetto (articolo 12 dell’avviso) possono partecipare enti locali in forma singola o associata, en-ti ed amministrazioni pubbliche, associazioni di categoria e datoriali, imprese, organizzazioni sindacali e datoriali, associazioni ambientaliste e culturali, rappresentanze del privato sociale, università, centri di ri-cerca pubblici, organizzazioni di produttori ed altri attori dello sviluppo portatori di interessi diffusi, in grado di contribuire concretamente alla costruzione e all’attuazione del Pisl.

(1)

(2)

(3)

(4)

(5)

(6)

(...)

A.6 ApprovazioniRiportare gli estremi di approvazione: (a) del protocollo di intesa da parte del partenariato di progetto, (b) del verbale del partenariato di progetto attestante l’approvazione del Pisl, (c) del verbale di approvazione del Pisl da parte del tavolo di partenariato provinciale.

a) Protocollo di intesa

b) Verbale di approvazione del Pisl

c) Verbale di approvazione del Pisl da parte del tavolo provinciale

A.7 Referente per il soggetto capofilaNome, funzione e contatti della persona referente per il soggetto capofila.

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A.8 Costo del PislRiportare, come somma degli importi per operazione della tabella 1, il costo complessivo del Pisl. Ripor-tare il costo complessivo delle operazioni “fuori tetto” della tabella 3.

Costo totale

Di cui: costo a valere sul Por Fesr

Di cui: cofinanziamento locale (pubblico)

Di cui: cofinanziamento locale (privato)

Di cui: altre fonti finanziarie

Costo totale delle operazioni “fuori tetto”

SEZIONE B Territorio e domanda da soddisfare

B.1 Contesto territoriale di riferimento Descrivere, (massimo una cartella), la situazione del contesto territoriale in cui il Pisl si inserisce, con specifico riferimento alla tematica della mobilità intercomunale. Evidenziare precisamente le problema-tiche esistenti, i limiti strutturali da superare e le potenzialità da sfruttare per effetto della realizzazione del progetto.

B.2 Criteri di perimetrazioneElencare sinteticamente i criteri di perimetrazione (definizione) del territorio del Pisl, evidenziando le co-erenze e/o gli scostamenti rispetto agli ambiti territoriali individuati dal quadro unitario della progetta-zione integrata (Qupi)

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B.3 Analisi SwotElencare sinteticamente attraverso una tavola Swot le caratteristiche del contesto territoriale oggetto di intervento, con riferimento alle tematiche della mobilità e dell’accessibilità

Punti di forza Punti di debolezza

Opportunità Rischi

B.4 Domanda da soddisfareIdentificare, anche attraverso indicatori e previsioni quantificate, la dimensione e l’evoluzione del bacino potenziale di domanda di mobilità soddisfatta attraverso gli interventi previsti dal Pisl.

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SEZIONE C Idea forza, obiettivi, operazioni

C.1 Idea forza del PislIdentificare (in non più di cinque righe) l’idea forza del Pisl. L’idea forza esprime, con riferimento al te-ma della mobilità e dell’accessibilità, i percorsi di sviluppo, attrattività e qualità della vita del sistema ter-ritoriale, da perseguire attraverso l’uso innovativo, l’integrazione e l’incremento delle risorse disponibili. L’idea forza deve avere caratteri di originalità, comunicabilità, peculiarità rispetto ai luoghi ed alle risor-se da valorizzare.

C.2 Obiettivi del PislElencare sinteticamente (massimo una cartella) gli obiettivi del Pisl. Gli obiettivi devono essere definiti in coerenza con l’analisi di contesto, in modo strettamente peculiare al territorio ed al tema oggetto di inter-vento, evitando formulazioni generiche.

C.3 Descrizione del PislDescrivere (massimo una cartella) i contenuti essenziali del Pisl, con particolare riferimento alla sua ca-pacità di realizzare infrastrutture e servizi di mobilità sostenibili, anche richiamando le operazioni elen-cate nella tabella 1.

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C.4 OperazioniC.4.1 Identificare sinteticamente, nella tabella 1, le operazioni componenti il Pisl. Ciascuna operazione va poi descritta dettagliatamente in specifiche schede. Argomentare di seguito (al massimo in una car-tella) l’integrazione delle operazioni, ovvero la loro capacità di contribuire congiuntamente agli obietti-vi individuati.

C.4.2 Riportare di seguito, sulla base dei valori esposti nella tabella 1, la ripartizione percentuale del co-sto delle operazioni mature e delle altre operazioni sul totale.

A) Costo delle operazioni provviste di progetto esecutivo o definitivo

B) Costo delle operazioni con progetto preliminare ex articolo 8 dell’avviso

C) Totale operazioni “mature” (A + B)

D) Altre operazioni

E) TOTALE 100%

C.4.3 Precisare brevemente (massimo una cartella) se ed in che modo il Pisl interviene per la realizzazione e/o il potenziamento di infrastrutture e l’acquisizione di materiale rotabile per potenziare i servizi di tra-sporto pubblico locale. Fornire i relativi indicatori di realizzazione ed eventualmente di capacità. Segna-lare le operazioni rilevanti nella tabella 2.

C.4.4 Precisare brevemente (massimo una cartella) se ed in che modo il Pisl agisce per la realizzazione di sistemi innovativi di mobilità da e verso i centri dove sono localizzati i principali servizi pubblici (“car sharing” e “car pooling”).

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C.4.5 Precisare brevemente (massimo una cartella) se ed in che modo il Pisl agisce per la realizzazione di parcheggi in prossimità delle fermate dei mezzi pubblici (“park and ride”) e dei nodi di interscambio mo-dale. Segue come al punto C.4.2.

C.4.6 Precisare brevemente se ed in che modo il Pisl agisce per la realizzazione di vie ciclabili.

C.4.7 Descrivere brevemente se ed in che modo il Pisl agisce per il recupero funzionale delle stazioni di-smesse.

C.4.8 Descrivere brevemente se ed in che modo il Pisl utilizza tecnologie per la pianificazione e la gestio-ne del traffico e della mobilità.

C.5 Operazioni “fuori tetto”Identificare sinteticamente, nella tabella 3, le operazioni “fuori tetto” definite in base all’articolo 10 dell’avviso, al di fuori della richiesta di finanziamento ed entro un tetto del 30% del finanziamento richie-sto. Ciascuna operazione aggiuntiva va poi descritta dettagliatamente nello specifico formulario. Argo-mentare di seguito (massimo una cartella) l’integrazione delle operazioni e la loro utilità rispetto al con-testo di riferimento.

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Tabella 1 Operazioni del Pisl

Denominazione dell’operazione

Localizzazione (i)

Tipologia (ii) Linea di intervento (iii)

Maturità progettuale (iv)

Costo totale

Di cui: a valere sul Por Fesr

Di cui: cofinanziamento locale (v)

Di cui: altre fonti finanziarie (v)

1.

2.

3.

4.

5.

6.

7.

...

Totale

Note(i) Specificare in quale/i comune/i del Pisl si localizza l’operazione (ii) Specificare se si tratta di infrastrutture, servizi, forniture o aiuti alle imprese, compatibilmente con la

linea di intervento di riferimento(iii) Per questa tipologia di Pisl sono ammesse unicamente operazioni a valere sulla linea di intervento

8.2.1.1 “progetti integrati di sviluppo locale per la realizzazione di sistemi di mobilità intercomunale dell’Asse VIII Città, aree urbane e sistemi territoriali”

(iv) Specificare se si tratta di operazioni con: (a) progetto esecutivo, (b) progetto definitivo, (c) progetto preliminare con inserimento nei programmi triennali ed annuali delle opere pubbliche dei rispettivi enti locali e con un cronoprogramma, sottoscritto dal Rup, che prevede l’inizio dei lavori entro il ter-mine di 180 giorni dall’approvazione del Pisl (articolo 7 dell’avviso), (d) altro.

(v) Specificare la fonte finanziaria

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Tabella 2 Operazioni del Pisl Denominazione dell’operazione

Capacità di riqualificazione (i)

Completamento e ottimizzazione (ii)

Continuità passata programmazione (iii)

Caratteristiche (iv) Modalità di finanziamento (v)

1.2.3.4.5.6.7....

Note(i) Specificare (sì/no) se l’operazione prevede la riqualificazione di aree e infrastrutture esistenti o la re-

alizzazione di nuove infrastrutture a partire dalla riqualificazione, riorganizzazione e valorizzazione degli spazi e delle infrastrutture degradati, sottoutilizzati o non utilizzati.

(ii) Specificare se l’operazione completa e/o ottimizza interventi che abbiano già dimostrato il raggiungi-mento di risultati rilevanti.

(iii) Specificare se l’operazione completa e ottimizza interventi oggetto di finanziamento nella preceden-te programmazione (Por Calabria 2000 2006)

(iv) Specificare se l’operazione riguarda: (a) la realizzazione e/o il potenziamento di infrastrutture e l’ac-quisizione di materiale rotabile per potenziare i servizi di trasporto pubblico locale; (b) la realizzazio-ne di sistemi innovativi di mobilità da e verso i centri dove sono localizzati i principali servizi pub-blici (“car sharing” e “car pooling”); (c) la realizzazione di parcheggi in prossimità delle fermate dei mezzi pubblici (“park and ride”) e dei nodi di interscambio modale; (d) la realizzazione di vie cicla-bili; (d) il recupero funzionale delle stazioni dismesse; (e) tecnologie per la pianificazione e la gestio-ne del traffico e della mobilità.

(v) Specificare se l’operazione verrà finanziata anche attraverso: (a) schemi di finanza di progetto per ope-re con sufficienti margini di redditività finanziaria; (b) concessioni di costruzione e gestione, di be-ne pubblico, di servizio pubblico locale; (c) strumenti societari: società miste; (d) messa a disposizio-ne di risorse pubbliche non finanziarie di proprietà comunale o di altri enti. Nel caso di conferimenti in natura (non finanziarie, v. caso d), specificarne la tipologia e l’ammontare.

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Tabella 3 Operazioni fuori tetto

Denominazione dell’operazione

Localizzazione (i)

Tipologia (ii) Linea di intervento

Costo totale

Di cui: costo a valere sul Por Fesr

Di cui: cofinanziamento locale (iii)

Di cui: altre fonti finanziarie (iii)

1.2.3.4.5.6.7....

Totale

Note(i) Specificare in quale/i comune/i del Pisl si localizza l’operazione (ii) Specificare se si tratta di infrastrutture, servizi, forniture o aiuti alle imprese, compatibilmente con la

Linea di intervento di riferimento(iii) Specificare la fonte finanziaria

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SEZIONE D Coerenze, efficacia e sostenibilità

D.1 Coerenza internaD.1.1 Argomentare (massimo mezza cartella) la coerenza tra l’analisi di contesto, la definizione dei pro-blemi e la selezione di obiettivi e priorità del Pisl.

D.1.2 Argomentare (massimo mezza cartella) la coerenza tra gli obiettivi del progetto integrato di svilup-po e il sistema di operazioni proposte.

D.2 Coerenza della proposta di Pisl con il quadro unitario della progettazione integrata e con gli orientamenti in esso indicatiD.2.1 Illustrare, attraverso un’elencazione puntuale, la coerenza territoriale e strategica del Pisl con le priorità trasversali (valide per tutte le tipologie di Pisl) definite dal Qupi (paragrafo 1.3).

D.2.2 Illustrare, attraverso un’elencazione puntuale, la coerenza territoriale e strategica del Pisl con le priorità specifiche delle singole tipologie di Pisl, definite a livello provinciale e paragrafo 2.2 e Tavola 1, Appendice A), regionali (paragrafo 2.3) e di sintesi (paragrafo 2.4) indicate dal Qupi.

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D.3 Contributi agli obiettivi di servizioArgomentare, attraverso un’elencazione puntuale, la capacità anche indiretta del Pisl di contribuire al raggiungimento degli obiettivi di servizio e la coerenza con il relativo piano d’azione

D.4 Coerenze esterneArgomentare, attraverso indicazioni specifiche e puntuali, i livelli di coerenza, integrazione e sinergia del-la proposta di Pisl con piani e programmi territoriali e di settore.

D.5 Effetti attesiD.5.1 Argomentare con riferimenti concreti e puntuali la capacità del progetto integrato di valorizzare vantaggi comparati presenti nei sistemi territoriali ovvero di rimuovere condizioni locali di blocco allo sviluppo delle attività economiche.

D.5.2 Descrivere (massimo una cartella) e dove possibile quantificare il livello di miglioramento atteso, ri-spetto alla situazione esistente, della qualità dei servizi di mobilità (tempi di servizio, rischi di congestio-ne, modalità di accesso degli utenti al servizio, frequenza del servizio, ecc.) derivante dalla realizzazione degli interventi previsti dal Pisl.

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D.5.3 Descrivere (massimo una cartella), anche con il ricorso a indicatori quantificati, la capacità del pro-getto integrato di contribuire all’incremento della quota di utenti che utilizza il trasporto pubblico locale con conseguente riduzione del traffico privato e della congestione.

D.5.4 Descrivere (massimo una cartella), anche con il ricorso a indicatori quantificati, la capacità del pro-getto integrato di contribuire all’accessibilità ai servizi essenziali della sanità, dell’istruzione (inclusi gli asili nido), della popolazione residente nei quartieri periferici (che presentano livelli di servizi non ade-guati).

D.5.5 Descrivere (massimo una cartella), anche con il ricorso a indicatori quantificati, la capacità del pro-getto integrato di contribuire al miglioramento della competitività del sistema territoriale attraverso il mi-glioramento dei tempi e delle modalità di accesso ai servizi localizzati nei comuni maggiori.

D.5.6 Descrivere (massimo una cartella), anche con il ricorso a indicatori quantificati, la capacità del proget-to integrato di contribuire al potenziamento della dotazione di servizi di mobilità intercomunale sostenibili (sistemi di trasporto in sede propria, realizzazione di vie ciclabili, siti car sharing e car pooling, etc...).

D.5.7 Descrivere (massimo una cartella), anche con il ricorso a indicatori quantificati, la capacità del pro-getto integrato di contribuire all’incremento della sicurezza dei servizi di mobilità e alla riduzione dell’in-cidentalità.

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D.5.8 Argomentare con riferimenti concreti e puntuali la capacità del progetto integrato di valorizzare vantaggi comparati presenti nei sistemi territoriali ovvero di rimuovere condizioni locali di blocco allo sviluppo delle attività economiche.

D.6 Capacità del Pisl di produrre effetti in termini di riqualificazione, nonché di completamento e ottimizzazione di interventi pregressiD.6.1 Motivare concisamente, anche attraverso la descrizione del contributo delle singole operazioni (v. tabella 2), se, in che modo e con quale intensità il Pisl preveda la riqualificazione di aree e infrastrutture esistenti o la realizzazione di nuove infrastrutture a partire dalla riqualificazione, riorganizzazione e va-lorizzazione degli spazi e delle infrastrutture degradati, sottoutilizzati o non utilizzati.

D.6.2 Motivare concisamente, anche attraverso la descrizione del contributo delle singole operazioni (v. tabella 2), se, in che modo e con quale intensità il Pisl completi e/o ottimizzi interventi che abbiano già dimostrato il raggiungimento di risultati rilevanti.

D.6.3 Motivare concisamente, anche attraverso la descrizione del contributo delle singole operazioni (v. tabella 2), se, in che modo e con quale intensità il Pisl completi e ottimizzi interventi oggetto di finanzia-menti nella precedente programmazione (Por 2000 2006).

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D.7 Sostenibilità finanziaria ed economica del PislD.7.1 Elencare precisamente azioni, dispositivi ed impegni di partner ed altri soggetti, che assicureranno la sostenibilità finanziaria del Pisl. Una particolare attenzione va dedicata alla dimostrazione della soste-nibilità finanziaria in fase di gestione: è infatti necessario dare concreti riscontri della capacità degli in-terventi realizzati di raggiungere un soddisfacente equilibrio finanziario in un arco temporale di almeno 15 anni, attraverso entrate che consentano di bilanciare i costi di gestione e/o attraverso contributi finan-ziari locali. Di tali contributi deve essere indicato il soggetto che se ne farà carico.

D.7.2 Descrivere (in non più di mezza cartella) se ed in che modo verrà assicurata la partecipazione finan-ziaria di Operatori privati, in particolare attraverso: i) schemi di finanza di progetto per opere con suffi-cienti margini di redditività finanziaria; ii) concessioni di costruzione e gestione, di bene pubblico, di ser-vizio pubblico locale; iii) strumenti societari: Società Miste; iv) messa a disposizione di risorse pubbliche non finanziarie di proprietà comunale o di altri enti.

D.7.3 Elencare le soluzioni in grado di ridurre e/o minimizzare i costi operativi di gestione a regime delle infrastrutture, degli impianti e dei servizi.

D.7.4 Elencare le soluzioni in grado di rendere persistenti nel tempo gli effetti di natura economica e so-ciale prodotti dagli interventi del Pisl

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D.8 Sostenibilità ambientale del Pisl D.8.1 Argomentare (massimo mezza cartella) la sostenibilità ambientale del progetto integrato di svilup-po locale nel suo complesso attraverso l’adozione di soluzioni capaci di condurre a miglioramenti nel-la situazione ambientale dell’area di intervento. Tali soluzioni vanno elencate e descritte relativamente a contenuti e modalità di attuazione.

D.8.2 Elencare le soluzioni capaci di ridurre l’impatto ambientale degli interventi e di minimizzare l’uso del suolo, soprattutto nelle aree soggette a vincolo di natura ambientale, da adottare per garantire la so-stenibilità ambientale del Pisl nel suo complesso.

D.8.3 Produrre delle previsioni quantificate della riduzione di emissioni di gas inquinanti e rumore deter-minata dalla realizzazione degli interventi previsti dal Pisl. Spiegare e commentare brevemente i risulta-ti dell’analisi presentati

D.8.4 Elencare eventuali azioni e innovazioni per l’incremento dell’efficienza energetica e/o dell’utilizza-zione di fonti energetiche rinnovabili adottate per la realizzazione degli interventi del Pisl.

D.9 Pari opportunità Elencare le operazioni, gli interventi e i dispositivi previsti dal Pisl che potranno sostenere la maggiore partecipazione delle donne e/o di categorie svantaggiate.

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SEZIONE E Partenariato, organizzazione, gestione

E.1 Processo partenarialeDescrivere (massimo una cartella) contenuti e modalità del processo di consultazione, concertazione e cooperazione dei partner effettuato per l’elaborazione del Pisl, mettendo in evidenza gli strumenti e gli aspetti innovativi che sono stati destinati ad accrescere la partecipazione e l’inclusione dei partner stessi

E.2 Impegni dei partnerE.2.1 Vanno presentati nel prospetto seguente i puntuali impegni dei partner, la cui coerenza e comple-tezza sarà oggetto di valutazione. Gli impegni non devono consistere in dichiarazioni generiche ma cor-rispondere a compiti specifici e pertinenti per la realizzazione del Pisl.

Partner sottoscrittori Impegni assunti

1

2

3

4

5

6

7

8

9

...

E.2.2 Argomentare sinteticamente (massimo una cartella), in non più di mezza cartella, la coerenza e com-pletezza degli impegni assunti dei partner (ed esposti nel prospetto precedente) rispetto a compiti ed atti-vità da svolgere per il buon esito del Pisl.

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E.3 Cooperazione e governanceE3.1 Elencare le azioni concretamente previste dal Pisl per favorire la cooperazione tra le Istituzioni lo-cali, nonché per rafforzare le loro relazioni funzionali e realizzare progetti/servizi a scala intercomuna-le. Descrivere brevemente le loro modalità di attuazione e identificare i partner e/o i soggetto che le rea-lizzeranno

E.3.2 Elencare le azioni concretamente previste dal Pisl a sostegno della cooperazione tra le imprese e tra queste e le istituzioni locali. Descrivere brevemente le loro modalità di attuazione e identificare i partner e/o i soggetto che le realizzeranno.

E.3.3 Elencare le azioni concretamente previste dal Pisl di cooperazione con altri territori e soggetti regio-nali, nazionali ed internazionali finalizzate al potenziamento delle relazioni istituzionali, sociali ed eco-nomiche tra il territorio di riferimento e il mondo esterno. Descrivere brevemente le loro modalità di at-tuazione e identificare i partner e/o i soggetto che le realizzeranno.

E.4 Modalità organizzative del partenariatoE.4.1 Descrivere l’organizzazione del partenariato di progetto e le relazioni fra gli organismi e/o attori che lo compongono (assemblea del partenariato, aoggetto responsabile, comitato di coordinamento, be-neficiari, altri soggetti), argomentandone la congruità rispetto ai compiti da svolgere per la realizzazio-ne del Pisl.

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E.4.2 Descrivere i meccanismi istituzionali e di gestione operativa, nonché le modalità di gestione finan-ziaria (anche attraverso l’assunzione di impegni finanziari pluriennali) di partner e beneficiari

E.5 Capacità e dotazioni del soggetto capofilaDescrivere in modo breve ma accurato (al massimo in una cartella) la capacità tecnica, economico-orga-nizzativa e finanziaria del soggetto capofila del coordinamento e dell’attuazione del progetto integrato di sviluppo, dimostrando la congruità fra dotazioni possedute e compiti da svolgere.

E.6 Modello di gestioneDescrivere in modo breve ma accurato (al massimo in una cartella) come, da quali soggetti e con qua-li dotazioni verrà attuato il modello organizzativo per la gestione del Pisl di cui all’articolo 14 dell’avvi-so, nel rispetto delle condizioni ivi previste. Tale modello dovrà essere in grado di assicurare l’esecuzio-ne unitaria del Pisl, mediante la realizzazione coordinata delle iniziative previste e l’attuazione efficiente e stabile dell’impianto progettuale.

E.7 Monitoraggio e valutazioneDescrivere (massimo una cartella) il sistema di monitoraggio e valutazione dei risultati e degli impatti spe-cifici e complessivi del Pisl, adottato dal soggetto capofila, precisandone organizzazione e responsabilità

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E.8 Trasparenza e partecipazioneDescrivere (massimo una cartella) il sistema di comunicazione ed informazione del Pisl, finalizzato alla trasparenza ed alla partecipazione della comunità interessata, precisandone attività, organizzazione e re-sponsabilità

SEZIONE F Cronogramma delle attività di realizzazione

F.1 CronogrammaAllegare un diagramma di Gantt da cui risulti lo sviluppo temporale delle attività necessarie alla realiz-zazione del progetto. Dal diagramma dovranno almeno risultare come elementi di informazione minima: i tempi di espletamento della fase progettuale e dell’affidamento dei lavori di ciascuna singola operazio-ne; i tempi di realizzazione ed entrata a regime di ciascuna singola operazione; la data di entrata a regi-me del Pisl nel suo complesso. Formulare di seguito eventuali chiarimenti ed osservazioni sul cronogram-ma allegato.

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ALLEGATO3FORMULARIO PER LA PRESENTAZIONE DELLE PROPOSTE DI PISLSERVIZI INTERCOMUNALI PER LA QUALITÀ DELLA VITA

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SEZIONE AInformazioni generali

A.1 Denominazione del Pisl Identificare con una breve denominazione il Pisl proposto.

A.2 Territorio del Pisl Elencare i comuni componenti il Pisl, verificando i requisiti di contiguità territoriale e limitazione della partecipazione dei singoli comuni di cui all’articolo 5 dell’avviso.

A.3 Soggetto capofila Indicare il soggetto capofila del partenariato di progetto del Pisl, di cui all’articolo 13 dell’avviso.

A.4 Comitato di coordinamentoElencare i partner che compongono il comitato di coordinamento del Pisl, di cui all’articolo 12 dell’avvi-so, compreso il soggetto capofila che lo presiede.

(1)

(2)

(3)

(4)

(5)

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A.5 Partner del PislElencare i componenti del partenariato di progetto, istituzionale e socioeconomico, del Pisl. Ai partenaria-ti di progetto (articolo 2 dell’avviso) possono partecipare enti locali in forma singola o associata, enti ed amministrazioni pubbliche, organismi di diritto pubblico, associazioni di categoria e datoriali, organizza-zioni sindacali, associazioni ambientaliste e culturali, rappresentanze del privato sociale, università, cen-tri di ricerca pubblici, organizzazioni di produttori ed altri attori dello sviluppo portatori di interessi dif-fusi, in grado di contribuire concretamente alla costruzione e all’attuazione del Pisl.

(1)

(2)

(3)

(4)

(5)

(6)

(...)

A.6 ApprovazioniRiportare gli estremi di approvazione: (a) del protocollo di intesa da parte del partenariato di progetto, (b) del verbale del partenariato di progetto attestante l’approvazione del Pisl, (c) del verbale di approvazione del Pisl da parte del tavolo di partenariato provinciale.

a) Protocollo di intesa

b) Verbale di approvazione del Pisl

c) Verbale di approvazione del Pisl da parte del tavolo provinciale

A.7 Referente per il Soggetto CapofilaNome, funzione e contatti della persona referente per il soggetto capofila.

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A.8 Costo del PislRiportare, come somma degli importi per operazione della tabella 1, il costo complessivo del Pisl. Ripor-tare il costo complessivo delle operazioni “fuori tetto” della tabella 3.

Costo totale

Di cui: costo a valere sul Por Fesr

Di cui: cofinanziamento locale (pubblico)

Di cui: cofinanziamento locale (privato)

Di cui: altre fonti finanziarie

Costo totale delle operazioni “fuori tetto”

SEZIONE B Territorio e domanda da soddisfare

B.1 Contesto territoriale di riferimentoDescrivere (massimo una cartella), la situazione del contesto territoriale in cui il Pisl si inserisce, con spe-cifico riferimento alla tematica qualità della vita dei cittadini. Evidenziare precisamente le problemati-che esistenti, i limiti strutturali da superare e le potenzialità da sfruttare per effetto della realizzazione del progetto.

B.2 Criteri di perimetrazioneElencare sinteticamente i criteri di perimetrazione (definizione) del territorio del Pisl, evidenziando le co-erenze e/o gli scostamenti rispetto agli ambiti territoriali individuati dal quadro unitario della progetta-zione integrata (Qupi)

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B.3 Analisi SwotElencare sinteticamente attraverso una tavola Swot le caratteristiche del contesto territoriale oggetto di intervento, con riferimento alle tematiche relative alla qualità della vita dei cittadini.

Punti di forza Punti di debolezza

Opportunità Rischi

B.4 Domanda da soddisfareIdentificare, anche attraverso indicatori e previsioni quantificate, la dimensione e l’evoluzione del baci-no potenziale di domanda di servizi inevasa , relativa a servizi per lo sport e il tempo libero,per le attivi-tà culturali e di intrattenimento,servizi sociali per l’infanzia , i giovani ,gli anziani ed i diversamente abi-li, attraverso gli interventi previsti dal Pisl.

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SEZIONE C Idea forza, obiettivi, operazioni

C.1 Idea forza del PislIdentificare (in non più di cinque righe) l’idea forza del Pisl.

C.2 Obiettivi del PislElencare sinteticamente (massimo una cartella) gli obiettivi del Pisl. Gli obiettivi devono essere definiti in coerenza con l’analisi di contesto, in modo strettamente peculiare al territorio ed al tema oggetto di inter-vento, evitando formulazioni generiche.

C.3 Descrizione del PislDescrivere (massimo in una cartella) i contenuti essenziali del Pisl, con particolare riferimento alla sua ca-pacità di realizzare infrastrutture e servizi finalizzati a soddisfare la domanda inevasa del territorio del Pi-sl. e che rispondono ai bisogni dei cittadini dell’intero sistema territoriale e non solo del singolo comu-ne (servizi intercomunali), anche richiamando le operazioni elencate nella tabella 1.

C.4 OperazioniC.4.1 Identificare sinteticamente, nella tabella 1, le operazioni componenti il Pisl. Ciascuna operazione va poi descritta dettagliatamente in specifiche schede. Argomentare di seguito (massimo in una cartella) l’in-tegrazione delle operazioni, ovvero la loro capacità di contribuire congiuntamente agli obiettivi del Pi-sl individuati.

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C.4.2 Riportare di seguito, sulla base dei valori esposti nella tabella 1, la ripartizione percentuale del co-sto delle operazioni mature e delle altre operazioni sul totale.

A) Costo delle operazioni provviste di progetto esecutivo o definitivoB) Costo delle operazioni con progetto preliminare (ex articolo 8 dell’avviso)C) Totale operazioni “mature” (A + B)

D) Altre operazioni

E) TOTALE 100%

C.4.3 Precisare brevemente (massimo una cartella) se ed in che modo il Pisl interviene per la realizzazio-ne di infrastrutture per lo sport e il tempo libero (impianti sportivi, palestre, parchi giochi, etc...). Fornire i relativi indicatori di realizzazione ed eventualmente di capacità. Segnalare le operazioni rilevanti nel-la tabella 2.

C.4.4 Precisare brevemente (massimo una cartella) se ed in che modo il Pisl agisce per la realizzazione di infrastrutture per le attività culturali e di intrattenimento (biblioteche, centri polifunzionali per le attività culturali, spazi attrezzati per la realizzazione di eventi, etc...)

C.4.5 Precisare brevemente (massimo una cartella) se ed in che modo il Pisl agisce per la realizzazione di infrastrutture per la realizzazione dei servizi sociali previsti all’interno dei piani di zona di cui alla legge 328/2000 (asili, centri di aggregazione giovanili, centri diurni per anziani, etc...).

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C.5 Operazioni “fuori tetto”Identificare sinteticamente, nella tabella 3, le operazioni “fuori tetto” definite in base all’Articolo 10 dell’Avviso, al di fuori della richiesta di finanziamento ed entro un tetto del 30% del finanziamento ri-chiesto. Ciascuna operazione aggiuntiva va poi descritta dettagliatamente in specifiche schede. Argomen-tare di seguito (massimo una cartella) l’integrazione delle operazioni e la loro utilità rispetto al contesto di riferimento.

Tabella 1 Operazioni del Pisl

Denominazione dell’operazione

Localizzazione (i)

Tipologia (ii)

Linea di intervento (iii)

Maturità progettuale (iv)

Costo totale

Di cui: a valere sul Por Fesr

Di cui: cofinanzia-mento locale (pubblico) (v)

Di cui: cofinanzia-mento locale (privato) (v)

Di cui: altre fonti finanziarie (v)

1.

2.

3.

4.

5.

6.

7.

...

Totale

Note(i) Specificare in quale/i comune/i del Pisl si localizza l’operazione (ii) Specificare se si tratta di infrastrutture, servizi, forniture o aiuti alle imprese, compatibilmente con la

Linea di intervento di riferimento(iii) Per questa tipologia di Pisl sono ammesse unicamente operazioni a valere sulla Linea di interven-

to 8.2.1.2 “progetti integrati di sviluppo locale per la realizzazione di servizi per la qualità della vita” dell’asse VIII – città, aree Urbane e sistemi territoriali”

(iv) Specificare se si tratta di operazioni con: (a) progetto esecutivo, (b) progetto definitivo, (c) progetto preliminare con inserimento nei programmi triennali ed annuali delle opere pubbliche dei rispettivi enti locali e con un cronoprogramma, sottoscritto dal Rup, che prevede l’inizio dei lavori entro il ter-mine di 180 giorni dall’approvazione del Pisl (Articolo 8 dell’Avviso), (d) altro.

(v) Specificare la fonte finanziaria

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Tabella 2 Operazioni del Pisl Denominazione dell’operazione

Capacità di riqualificazione (i)

Completamento e ottimizzazione (ii)

Continuità passata programmazione (iii)

Caratteristiche (iv) Modalità di finanziamento (v)

1.

2.

3.

4.

5.

6.

7.

...

Note(i) Specificare se l’operazione prevede la riqualificazione di aree e infrastrutture esistenti o la realizzazione

di nuove infrastrutture, a partire dalla riqualificazione, riorganizzazione e valorizzazione degli spazi e delle infrastrutture degradati, sottoutilizzati o non utilizzati.

(ii) Specificare se l’operazione completa e/o ottimizza interventi che abbiano già dimostrato il raggiungi-mento di risultati rilevanti.

(iii) Specificare se l’operazione completa e ottimizza interventi oggetto di finanziamento nella precedente programmazione (Por Calabria 2000 - 2006).

(iv) Specificare se l’operazione riguarda: (a) la realizzazione di infrastrutture per lo sport e il tempo libero (impianti sportivi, palestre, parchi giochi, etc...); (b) realizzazione di infrastrutture per le attività cul-turali e di intrattenimento (biblioteche, centri polifunzionali per le attività culturali, spazi attrezzati per la realizzazione di eventi, etc...; (c) la realizzazione di infrastrutture per la realizzazione dei servi-zi sociali previsti all’interno dei Piani di zona di cui alla legge 328/2000 (asili, centri di aggregazione giovanili, centri diurni per anziani, etc...).

(v) Specificare se l’operazione verrà finanziata anche attraverso: (a) schemi di finanza di progetto per ope-re con sufficienti margini di redditività finanziaria; (b) concessioni di costruzione e gestione, di be-ne pubblico, di servizio pubblico locale; (c) strumenti societari: società miste; (d) messa a disposizio-ne di risorse pubbliche non finanziarie di proprietà comunale o di altri enti. Nel caso di conferimenti in natura (non finanziarie, v. caso d), specificarne la tipologia e l’ammontare.

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Tabella 3 Operazioni fuori tetto

Denominazione dell’operazione

Localizzazione (i)

Tipologia (ii) Linea di intervento

Costo totale

Di cui: costo a valere sul Por Fesr

Di cui: cofinanziamento locale (iii)

Di cui: altre fonti finanziarie (iii)

1.

2.

3.

4.

5.

6.

7.

...

Totale

Note(i) Specificare in quale/i comune/i del Pisl si localizza l’operazione (ii) Specificare se si tratta di infrastrutture, servizi, forniture o aiuti alle imprese, compatibilmente con la

Linea di intervento di riferimento(iii) Specificare la fonte finanziaria

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Sezione D Coerenze, efficacia e sostenibilità

D.1 Coerenza internaD.1.1 Argomentare (massimo mezza cartella) la coerenza tra l’analisi di contesto, la definizione dei pro-blemi e la selezione di obiettivi e priorità del Pisl.

D.1.2 Argomentare (massimo mezza cartella) la coerenza tra gli obiettivi del progetto integrato di svilup-po e il sistema di operazioni proposte.

D.2 Coerenza della proposta di Pisl con il quadro unitario della progettazione integrata e con gli orienta-menti in esso indicati

D.2.1 Illustrare, attraverso un’elencazione puntuale, la coerenza territoriale e strategica del Pisl con le priorità trasversali (valide per tutte le tipologie di Pisl), definite dal Qupi (paragrafo 1.3).

D.2.2 – Illustrare, attraverso un’elencazione puntuale, la coerenza territoriale e strategica del Pisl con le priorità specifiche della singola tipologia di Pisl, definita a livello provinciale (paragrafo 3.2 e tavola 2, appendice A), regionale (paragrafo 3.3) e di sintesi (paragrafo 3.4) indicate dal Qupi.

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D.3 Contributi agli obiettivi di servizioArgomentare, attraverso un’elencazione puntuale, la capacità anche indiretta del Pisl di contribuire al raggiungimento degli obiettivi di servizio e la coerenza con il relativo piano d’azione

D.4 Coerenza esternaArgomentare, attraverso indicazioni specifiche e puntuali integrazione e sinergia della proposta di Pisl con Piani e programmi territoriali e di settore.

D.5 Effetti attesiD.5.1 Argomentare con riferimenti concreti (quantificare) e puntuali la capacità del progetto integrato di sviluppo locale di contribuire al raggiungimento degli obiettivi di servizio e coerenza con il relativo pia-no d’azione.

D.5.2 Descrivere la dimensione (massimo una cartella) del bacino potenziale di domanda di servizi per la qualità della vita soddisfatta attraverso gli interventi previsti dal progetto integrato di sviluppo locale.

D.5.3 Descrivere (massimo una cartella) il livello di miglioramento, rispetto alla situazione esistente, dei servizi per la qualità della vita (dotazione di infrastrutture e servii, accessibilità e costi, qualità dei ser-vizi erogati, ecc.) derivante dalla realizzazione degli interventi previsti dal progetto integrato di svilup-po locale.

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D.5.4 Descrivere (massimo una cartella) la capacità del progetto integrato di sviluppo locale di attivare processi di rigenerazione sociale e di contrasto delle situazioni di disagio sociale, di povertà e margina-lità nel sistema territoriale di riferimento, attraverso il miglioramento dei servizi essenziali per la quali-tà della vita ai residenti e il potenziamento dei servizi per l’integrazione sociale delle persone a maggio-re rischio di esclusione, attraverso la realizzazione di: i) aree e infrastrutture per l’aggregazione sociale, l’intrattenimento, lo sport e il tempo libero; ii) interventi per potenziare la dotazione infrastrutturale dei servizi all’infanzia; iii) interventi per potenziare la dotazione infrastrutturale dei servizi agli anziani; iv) interventi per migliorare l’accessibilità e la fruibilità degli spazi e dei servizi pubblici ai soggetti diversa-mente abili; v) micro iniziative imprenditoriali e di lavoro autonomo nel campo dei servizi alla persona da finanziare attraverso lo strumento del micro-credito.

D.5.5 Descrivere (massimo una cartella)la capacità del Pisl di monitorare la quantità e la qualità dei ser-vizi offerti.

D.5.6 Descrivere la capacità del Pisl di migliorare l’accesso ai servizi (ed alle strutture) delle persone di-versamente abili.

D.6 Capacità del Pisl di produrre effetti in termini di riqualificazione, nonché di completamento e ottimizzazione di interventi pregressiD.6.1 Motivare concisamente, anche attraverso la descrizione del contributo delle singole operazioni (v. tabella 2), se, in che modo e con quale intensità il Pisl preveda la riqualificazione di aree e infrastrutture esistenti o la realizzazione di nuove infrastrutture a partire dalla riqualificazione, riorganizzazione e va-lorizzazione degli spazi e delle infrastrutture degradati, sottoutilizzati o non utilizzati.

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D.6.2 Motivare concisamente, anche attraverso la descrizione del contributo delle singole operazioni (v. tabella 2), se, in che modo e con quale intensità il Pisl completi e/o ottimizzi interventi che abbiano già dimostrato il raggiungimento di risultati rilevanti.

D.6.3 Motivare concisamente, anche attraverso la descrizione del contributo delle singole operazioni (v. tabella 2), se, in che modo e con quale intensità il Pisl completi e ottimizzi interventi oggetto di finanzia-menti nella precedente programmazione (Por 2000 – 2006).

D.7 Sostenibilità finanziaria ed economica del PislD.7.1 Elencare precisamente azioni, dispositivi ed impegni di partner ed altri soggetti, che assicureranno la sostenibilità finanziaria del Pisl. Una particolare attenzione va dedicata alla dimostrazione della soste-nibilità finanziaria in fase di gestione. E’, infatti, necessario dare concreti riscontri della capacità degli in-terventi realizzati di raggiungere un soddisfacente equilibrio finanziario in un arco temporale di almeno 10 anni, attraverso entrate che consentano di bilanciare i costi di gestione e/o attraverso contributi finan-ziari locali. Di tali contributi deve essere indicato il soggetto che se ne farà carico.

D.7.2 Descrivere (massimo mezza cartella) se ed in che modo verrà assicurata la partecipazione finanzia-ria di operatori privati, in particolare attraverso: i) schemi di finanza di progetto per opere con sufficien-ti margini di redditività finanziaria; ii) concessioni di costruzione e gestione, di bene pubblico, di servizio pubblico locale; iii) strumenti societari: società miste; iv) messa a disposizione di risorse pubbliche non fi-nanziarie di proprietà comunale o di altri enti.

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D.7.3 Elencare le soluzioni in grado di ridurre e/o minimizzare i costi operativi di gestione a regime delle infrastrutture, degli impianti e dei servizi.

D.7.4 Elencare le soluzioni in grado di rendere persistenti nel tempo gli effetti di natura economica e so-ciale prodotti dagli interventi del Pisl

D.8 Sostenibilità ambientale del Pisl D.8.1 Argomentare (massimo mezza cartella) la sostenibilità ambientale del progetto integrato di svilup-po locale nel suo complesso attraverso l’adozione di soluzioni capaci di condurre a miglioramenti nel-la situazione ambientale dell’area di intervento. Tali soluzioni vanno elencate e descritte relativamente a contenuti e modalità di attuazione.

D.8.2 Elencare le soluzioni capaci di ridurre l’impatto ambientale degli interventi e di minimizzare l’uso del suolo, soprattutto nelle aree soggette a vincolo di natura ambientale, da adottare per garantire la so-stenibilità ambientale del Pisl nel suo complesso.

D.8.3 Produrre delle previsioni quantificate della riduzione di emissioni di gas inquinanti e rumore deter-minata dalla realizzazione degli interventi previsti dal Pisl. Spiegare e commentare brevemente i risulta-ti dell’analisi presentati

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D.8.4 Elencare eventuali azioni e innovazioni per l’incremento dell’efficienza energetica e/o dell’utilizza-zione di fonti energetiche rinnovabili adottate per la realizzazione degli interventi del Pisl.

D.9 Pari opportunità Elencare le operazioni, gli interventi e i dispositivi previsti dal Pisl che potranno sostenere la maggiore partecipazione delle donne e/o di categorie svantaggiate.

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SEZIONE E partenariato, organizzazione, gestione

E.1 Processo partenarialeDescrivere (massimo una cartella) contenuti e modalità del processo di consultazione, concertazione e co-operazione dei partners per l’elaborazione del Pisl, mettendo in evidenza gli strumenti e gli aspetti inno-vativi che sono stati destinati ad accrescere la partecipazione e l’inclusione dei partners stessi.

E.2 Impegni dei partnersE.2.1 Vanno presentati nel prospetto seguente i puntuali impegni dei partners, la cui coerenza e comple-tezza sarà oggetto di valutazione. Gli impegni non devono consistere in dichiarazioni generiche ma cor-rispondere a compiti specifici e pertinenti per la realizzazione del Pisl.

Partners sottoscrittori Impegni assunti

1

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7

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9

...

E.2.2 Argomentare sinteticamente, (massimo mezza cartella), la coerenza e completezza degli impegni as-sunti dei partner (ed esposti nel prospetto precedente) rispetto a compiti ed attività da svolgere per il buon esito del Pisl

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E.3 Cooperazione e governanceE3.1 Elencare le azioni concretamente previste dal Pisl per favorire la cooperazione tra le istituzioni lo-cali, nonché per rafforzare le loro relazioni funzionali e realizzare progetti/servizi a scala intercomuna-le. Descrivere brevemente le loro modalità di attuazione e identificare i partners e/o i soggetti che le re-alizzeranno.

E.3.2 Elencare le azioni concretamente previste dal Pisl a sostegno della cooperazione tra le imprese e tra queste e le istituzioni locali. Descrivere brevemente le loro modalità di attuazione e identificare i partner e/o i soggetti che le realizzeranno.

E.3.3 Elencare le azioni concretamente previste dal Pisl di cooperazione con altri territori e soggetti regio-nali, nazionali ed internazionali finalizzate al potenziamento delle relazioni istituzionali, sociali ed eco-nomiche tra il territorio di riferimento e il mondo esterno. Descrivere brevemente le loro modalità di at-tuazione e identificare i partners e/o i soggetti che le realizzeranno.

E.4 Modalità organizzative del partenariatoE.4.1 Descrivere l’organizzazione del partenariato di progetto e le relazioni fra gli organismi e/o attori che lo compongono (assemblea del partenariato, soggetto responsabile, comitato di coordinamento, be-neficiari, altri soggetti), argomentandone la congruità rispetto ai compiti da svolgere per la realizzazio-ne del Pisl.

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E.4.2 Descrivere i meccanismi istituzionali e di gestione operativa, nonché le modalità di gestione finan-ziaria (anche attraverso l’assunzione di impegni finanziari pluriennali) di partners e beneficiari.

E.5 Capacità e dotazioni del soggetto capofilaDescrivere in modo breve ma accurato (massimo una cartella) la capacità tecnica, economico-organizza-tiva e finanziaria del soggetto capofila del coordinamento e dell’attuazione del progetto integrato di svi-luppo, dimostrando la congruità fra dotazioni possedute e compiti da svolgere.

E.6 Modello di gestioneDescrivere in modo breve ma accurato (massimo una cartella) come, da quali soggetti e con quali dota-zioni verrà attuato il modello organizzativo per la gestione del Pisl di cui all’articolo 14 dell’Avviso, nel rispetto delle condizioni ivi previste. Tale modello dovrà essere in grado di assicurare l’esecuzione unita-ria del Pisl, mediante la realizzazione coordinata delle iniziative previste e l’attuazione efficiente e stabi-le dell’impianto progettuale.

E.7 Monitoraggio e valutazioneDescrivere (massimo una cartella) il sistema di monitoraggio e valutazione dei risultati e degli impatti spe-cifici e complessivi del Pisl, adottato dal soggetto capofila, precisandone organizzazione e responsabilità

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E.8 Trasparenza e partecipazioneDescrivere (massimo una cartella) il sistema di comunicazione ed informazione del Pisl, finalizzato alla trasparenza ed alla partecipazione della comunità interessata, precisandone attività, organizzazione e re-sponsabilità

SEZIONE F Cronogramma delle attività di realizzazione

F.1 CronogrammaAllegare un diagramma di Gantt da cui risulti lo sviluppo temporale delle attività necessarie alla realiz-zazione del progetto. Dal diagramma dovranno almeno risultare come elementi di informazione minima: i tempi di espletamento della fase progettuale e dell’affidamento dei lavori di ciascuna singola operazio-ne; i tempi di realizzazione ed entrata a regime di ciascuna singola operazione; la data di entrata a regi-me del Pisl nel suo complesso. Formulare di seguito eventuali chiarimenti ed osservazioni sul cronogram-ma allegato.

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FORMULARIO PER LA PRESENTAZIONE DELLE PROPOSTE DI PISLSISTEMI TURISTICI LOCALI DESTINAZIONI TURISTICHE LOCALI

ALLEGATO3

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SEZIONE A Informazioni generali

A.1 Denominazione del Pisl Identificare con una breve denominazione il Pisl proposto.

A.2 Territorio del Pisl Elencare i Comuni componenti il Pisl, verificando i requisiti di contiguità e limitazione della partecipazio-ne dei singoli comuni di cui all’articolo 5 dell’avviso.

A.3 Soggetto capofila Indicare il Soggetto capofila del partenariato di progetto del Pisl, di cui all’articolo 13 dell’avviso.

A.4 Comitato di coordinamentoElencare i partner che compongono il comitato di coordinamento del Pisl, di cui all’articolo 12 dell’avvi-so, compreso il soggetto capofila.

(1)

(2)

(3)

(4)

(5)

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A.5 Partners del Pisl Elencare i componenti del partenariato di progetto, istituzionale e socioeconomico, del Pisl. Ai Partenaria-ti di progetto (articolo 12 dell’avviso) possono partecipare enti locali, in forma singola e/o associata, en-ti e amministrazioni pubbliche, organismi di diritto pubblico, associazioni di categoria e datoriali, orga-nizzazioni sindacali, associazioni ambientaliste e culturali, rappresentanze del privato sociale, università, centri di ricerca pubblici, organizzazioni di produttori ed altri attori dello sviluppo portatori di interessi diffusi, in grado di contribuire concretamente alla costruzione e all’attuazione del Pisl.

(1)

(2)

(3)

(4)

(5)

(6)

(...)

A.6 ApprovazioniRiportare gli estremi di approvazione: (a) del protocollo di intesa da parte del partenariato di progetto, (b) del verbale del partenariato di progetto attestante l’approvazione del Pisl, (c) del Verbale di approvazio-ne del Pisl da parte del Tavolo di partenariato provinciale o data invio documentazione al Tavolo di par-tenariato Provinciale.

a) Protocollo di intesa

b) Verbale di approvazione del Pisl

c) Verbale di approvazione del Pisl o data invio documentazione

A.7 Referente per il soggetto capofilaNome, funzione e contatti della persona referente per il soggetto capofila.

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A.8 Costo del PislRiportare, come somma degli importi per operazione della tabella 1, il costo complessivo del Pisl. Ripor-tare il costo complessivo delle operazioni “fuori tetto” della tabella 3.

Costo totale

Di cui: costo a valere sul Por Fesr

Di cui: cofinanziamento locale (pubblico)

Di cui: cofinanziamento locale (privato)

Di cui: altre fonti finanziarie

Costo totale delle operazioni “fuori tetto”

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SEZIONE B Territorio e domanda da soddisfare

B.1 Contesto territoriale di riferimento Descrivere, (massimo una cartella), la situazione del contesto territoriale in cui il Pisl si inserisce, con spe-cifico riferimento alla tematica della realizzazione dei sistemi turistici locali /destinazioni turistiche loca-li. Evidenziare precisamente le problematiche esistenti, i limiti strutturali da superare e le potenzialità da sfruttare per effetto della realizzazione del progetto.

B.2 Criteri di perimetrazioneElencare sinteticamente i criteri di perimetrazione (definizione) del territorio del Pisl, evidenziando le co-erenze e/o gli scostamenti rispetto agli ambiti territoriali individuati dal quadro unitario della progetta-zione integrata (Qupi figura 1)

B.3 Analisi SwotElencare sinteticamente attraverso una tavola Swot le caratteristiche del contesto territoriale oggetto di intervento, con riferimento alle tematiche della realizzazione dei sistemi turistici locali /destinazioni tu-ristiche locali.

Punti di forza Punti di debolezza

Opportunità Rischi

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B.4 Domanda da soddisfareIdentificare, anche attraverso indicatori e previsioni quantificate, la dimensione e l’evoluzione della do-manda di servizi inevasa da soddisfare attraverso gli interventi previsti dal Pisl (massimo due cartelle). (La domanda da identificare si riferisce a domanda di infrastrutture e servizi per il turismo in un arco tem-porale di dieci anni),

SEZIONE C Idea forza, obiettivi, operazioni

C.1 Idea forza del PislIdentificare (in non più di cinque righe) l’idea forza del Pisl.

C.2 Obiettivi del PislElencare sinteticamente (massimo una cartella) gli obiettivi del Pisl. Gli obiettivi devono essere definiti in coerenza con l’analisi di contesto, in modo strettamente peculiare al territorio ed al tema oggetto di inter-vento, evitando formulazioni generiche.

C.3 Descrizione del PislDescrivere (massimo in una cartella) i contenuti essenziali del Pisl, con particolare riferimento alla sua ca-pacità di realizzare infrastrutture e servizi per il turismo, anche richiamando le operazioni elencate nel-la tabella 1.

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C.4 OperazioniC.4.1 Identificare sinteticamente, nella tabella 1, le operazioni componenti il Pisl. Ciascuna operazione va poi descritta dettagliatamente in specifiche schede. Argomentare di seguito (massimo una cartella) l’in-tegrazione delle operazioni, ovvero la loro capacità di contribuire congiuntamente agli obiettivi del Pi-sl individuati.

C.4.2 Riportare di seguito, sulla base dei valori esposti nella tabella 1, la ripartizione percentuale del co-sto delle operazioni mature e delle altre operazioni sul totale.

A) Costo delle operazioni provviste di progetto esecutivo o definitivo

B) Costo delle operazioni con progetto preliminare (ex Articolo 8 dell’avviso)

C) Totale operazioni “mature” (A + B)

D) Altre operazioni

E) TOTALE 100%

C.4.3 Precisare brevemente (massimo una cartella) se ed in che modo il Pisl opera per la riqualificazione degli spazi pubblici nelle aree interessate dai flussi di visitatori e turisti, con priorità ai centri storici e ai borghi della Calabria non ancora recuperati e che presentano buone potenzialità di valorizzazione turisti-ca. Segnalare le operazioni rilevanti nella tabella 2.

C.4.4 Precisare brevemente (massimo una cartella) se ed in che modo il Pisl agisce per la realizzazione il recupero e la riqualificazione dei ”water front” nelle aree interessate dai flussi di visitatori e turisti.

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C.4.5 Precisare brevemente (massimo una cartella) se ed in che modo il Pisl agisce per la realizzazione, la riqualificazione e la valorizzazione di aree e di infrastrutture pubbliche da utilizzare per la realizzazione di servizi turistici (es. servizi di informazione, promozione e prima accoglienza).

C.4.6 Precisare brevemente (massimo una cartella) se ed in che modo il Pisl agisce per la realizzazione del-la riqualificazione e della valorizzazione di aree e di infrastrutture pubbliche da utilizzare per la realizza-zione: dei sistemi di ospitalità (es. alberghi diffusi).

C.4.7 Descrivere brevemente (massimo una cartella) se ed in che modo il Pisl agisce per la riqualificazione e la valorizzazione di aree e di infrastrutture pubbliche da utilizzare per la realizzazione: di centri di pro-mozione delle produzioni tipiche locali (es. centri di esposizione, degustazione e vendita).

C.4.8 Descrivere brevemente (massimo una cartella) se ed in che modo il Pisl utilizza tecnologie per la ri-qualificazione e la valorizzazione di aree e di infrastrutture pubbliche da utilizzare per la realizzazione: di infrastrutture per il benessere e per il tempo libero (es. piccoli impianti sportivi).

C.4.9 Descrivere brevemente (massimo una cartella) se ed in che modo il Pisl utilizza tecnologie per la ri-qualificazione e la valorizzazione di aree e di infrastrutture pubbliche da utilizzare per la realizzazione la riqualificazione di infrastrutture per la mobilità sostenibile dei visitatori e dei turisti (piste ciclabili, par-cheggi, etc...).

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C.5 Operazioni “fuori tetto”Identificare sinteticamente, nella tabella 3, le operazioni “fuori tetto” definite in base all’Articolo 10 dell’Avviso, al di fuori della richiesta di finanziamento ed entro un tetto del 30% del finanziamento ri-chiesto. Ciascuna operazione aggiuntiva va poi descritta dettagliatamente in specifiche schede. Argomen-tare di seguito (massimo in una cartella) l’integrazione delle operazioni e la loro utilità rispetto al conte-sto di riferimento.

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Tabella 1 Operazioni del Pisl

Denominazione dell’operazione

Localizzazione (i)

Tipologia (ii)

Linea di intervento (iii)

Maturità progettuale (iv)

Costo totale

Di cui: a valere sul Por Fesr

Di cui: cofinan-ziamento locale (pub-blico) (v)

Di cui: cofinan-ziamento locale (privato) (v)

Di cui: altre fonti finanziarie (v)

1.

2.

3.

4.

5.

6.

7.

...

Totale

Note(i) Specificare in quale/i comune/i del Pisl si localizza l’operazione (ii) Specificare se si tratta di infrastrutture, servizi, forniture o aiuti alle imprese, compatibilmente con la

linea di intervento di riferimento(iii) Per questa tipologia di Pisl sono ammesse operazioni a valere sulla linea di intervento 8.2.1.5 “pro-

getti integrati di sviluppo locale per la realizzazione dei sistemi turistici locali/destinazioni turistiche locali dell’asse VIII – città, aree urbane e sistemi territoriali” e operazioni a valere sulle linee di inter-vento : 5.1.1.1. - 5.2.3.2 - 5.3.1.1. - 5.3.2.1. - 5.3.2.2. - 5.3.2.3, dell’asse V – risorse naturali,culturali e turismo sostenibile-.

(iv) Specificare se si tratta di operazioni con: (a) progetto esecutivo, (b) progetto definitivo, (c) progetto preliminare con inserimento nei programmi triennali ed annuali delle opere pubbliche dei rispettivi enti locali e con un cronoprogramma, sottoscritto dal Rup, che prevede l’inizio dei lavori entro il ter-mine di 180 giorni dall’approvazione del Pisl (Articolo 8 dell’Avviso), (d) altro.

(v) Specificare la fonte finanziaria

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Tabella 2 Operazioni del Pisl

Denominazione dell’operazione

Capacità di riqualificazione (sì/no) (i)

Completamento e ottimizzazione (ii)

Continuità passata programmazione (iii)

Caratteristiche (iv) Modalità di finanziamento (v)

1.

2.

3.

4.

5.

6.

7.

...

Note(i) Specificare se l’operazione prevede la riqualificazione di aree e infrastrutture esistenti o la realizzazione

di nuove infrastrutture, a partire dalla riqualificazione, riorganizzazione e valorizzazione degli spazi e delle infrastrutture degradati, sottoutilizzati o non utilizzati.

(ii) Specificare se l’operazione completa e/o ottimizza interventi che abbiano già dimostrato il raggiungi-mento di risultati rilevanti.

(iii) Specificare se l’operazione completa e ottimizza interventi oggetto di finanziamento nella precedente programmazione (Por Calabria 2000 – 2006)

(iv) Specificare se l’operazione riguarda in particolare uno dei punti da C.4.3 a C.4.9 ( es. riqualificazio-ne di spazi pubblici nelle aree interessate dai flussi di visitatori e turisti, con priorità ai centri storici e ai borghi della Calabria non ancora recuperati e che presentano buone potenzialità di valorizzazio-ne turistica, recupero e riqualificazione dei ”water front” nelle aree interessate dai flussi di visitato-ri e turisti;ecc... .)

(v) Specificare se l’operazione verrà finanziata anche attraverso: (a) schemi di finanza di progetto per opere con sufficienti margini di redditività finanziaria; (b) concessioni di costruzione e gestione, di bene pubblico, di servizio pubblico locale; (c) strumenti societari: società miste; (d) messa a disposi-zione di risorse pubbliche non finanziarie di proprietà comunale o di altri enti. Nel caso di conferi-menti in natura (non finanziarie, v. caso d), specificarne la tipologia e l’ammontare.

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Tabella 3 Operazioni fuori tetto

Denominazione dell’operazione

Localizzazione (i)

Tipologia (ii) Linea di intervento

Costo totale

Di cui: costo a valere sul Por Fesr

Di cui: cofinanziamento locale (iii)

Di cui: altre fonti finanziarie (iii)

1.

2.

3.

4.

5.

6.

7.

...

Totale

Note(i) Specificare in quale/i comune/i del Pisl si localizza l’operazione (ii) Specificare se si tratta di infrastrutture, servizi, forniture o aiuti alle imprese, compatibilmente con la

linea di intervento di riferimento(iii) Specificare la fonte finanziaria

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SEZIONE D Coerenze, efficacia e sostenibilità

D.1 Coerenza internaD.1.1 Argomentare (massimo mezza cartella) la coerenza tra l’analisi di contesto, la definizione dei pro-blemi e la selezione di obiettivi e priorità del Pisl.

D.1.2 Argomentare (massimo mezza cartella) la coerenza tra gli obiettivi del progetto integrato di svilup-po e il sistema di operazioni proposte.

D.2 Coerenza della proposta di Pisl con il quadro unitario della progettazione integrata e con gli orientamenti in esso indicatiD.2.1 Illustrare, attraverso un’elencazione puntuale, la coerenza territoriale e strategica del Pisl con le priorità trasversali (valide per tutte le tipologie di Pisl), definite dal Qupi (paragrafo 1.3).

D.2.2 Illustrare, attraverso un’elencazione puntuale, la coerenza territoriale e strategica del Pisl con le priorità specifiche della singola tipologia di Pisl, definita a livello provinciale (paragrafo 4.2 e tavola 3, appendice A), regionale (paragrafo 4.3) e di sintesi (paragrafo 4.4) indicate dal Qupi.

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D.3 Contributi agli obiettivi di servizioArgomentare, attraverso un’elencazione puntuale, la capacità anche indiretta del Pisl di contribuire al raggiungimento degli obiettivi di servizio e la coerenza con il relativo piano d’azione.

D.4 Coerenza esternaArgomentare, attraverso indicazioni specifiche e puntuali integrazione e sinergia della proposta di Pisl con piani e programmi territoriali e di settore.

D.5 Effetti attesiD.5.1 Argomentare con riferimenti concreti (quantificare) e puntuali la capacità del progetto integrato di attrarre nuovi flussi turistici nel sistema turistico locale/destinazione turistica locale lungo tutto l’ar-co dell’anno.

D.5.2 Descrivere (massimo una cartella) la capacità del progetto integrato di sviluppo locale di organiz-zare e strutturare un sistema turistico locale/destinazione turistica locale nel sistema territoriale di rife-rimento.

D.5.3 Descrivere (massimo una cartella) la capacità del progetto integrato di sviluppo locale di individua-re e valorizzare gli attrattori culturali, ambientali e paesaggistici presenti nel sistema turistico locale/de-stinazione turistica locale, migliorandone la qualità, l’accessibilità e la fruibilità.

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D.5.4 Rappresentare la capacità (massimo una cartella) del progetto integrato di sviluppo locale di pro-muovere e attivare un sistema di servizi al turismo nel sistema turistico locale/destinazione turistica loca-le di qualità e sostenibile (ricettività, ristorazione, benessere, cultura, tempo libero, mobilità, ecc.) attivan-do l’imprenditoria privata, con particolare priorità a quella giovanile e femminile.

D.5.5 Descrivere la capacità del progetto integrato di sviluppo locale di attivare integrazioni con altri set-tori economici (artigianato, produzioni tipiche, ecc.) presenti nel sistema territoriale di riferimento.

D.5.6 Descrivere la capacità del progetto integrato di sviluppo locale di riqualificare, riorganizzare e va-lorizzare gli spazi e le infrastrutture sottoutilizzate o non utilizzate presenti nel sistema turistico locale/destinazione turistica locale, con esplicito riferimento a: riqualificazione ambientale e arredo urbano del-le aree di interesse turistico; realizzazione e riqualificazione di aree e di infrastrutture pubbliche per la lo-calizzazione di servizi turistici, sistemi di ospitalità, centri di promozione delle produzioni tipiche locali, infrastrutture per il benessere e il tempo libero, attività imprenditoriali compatibili; riqualificazione e ri-funzionalizzazione di infrastrutture e servizi per la mobilità sostenibile dei visitatori e dei turisti; - riqua-lificazione dei “water front” nelle aree interessate dai flussi di visitatori e turisti.

D.6 Capacità del Pisl di produrre effetti in termini di riqualificazione, nonché di completamento e ottimizzazione di interventi pregressi.D.6.1 Motivare concisamente, anche attraverso la descrizione del contributo delle singole operazioni (v. tabella 2), se, in che modo e con quale intensità il Pisl preveda la riqualificazione di aree e infrastrutture esistenti o la realizzazione di nuove infrastrutture a partire dalla riqualificazione, riorganizzazione e va-lorizzazione degli spazi e delle infrastrutture degradati, sottoutilizzati o non utilizzati.

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D.6.2 Motivare concisamente, anche attraverso la descrizione del contributo delle singole operazioni (v. tabella 2), se, in che modo e con quale intensità il Pisl completi e/o ottimizzi interventi che abbiano già dimostrato il raggiungimento di risultati rilevanti.

D.6.3 Motivare concisamente, anche attraverso la descrizione del contributo delle singole operazioni (v. tabella 2), se, in che modo e con quale intensità il Pisl completi e ottimizzi interventi oggetto di finanzia-menti nella precedente programmazione (Por 2000 – 2006).

D.7 Sostenibilità finanziaria ed economica del PislD.7.1 Elencare precisamente azioni, dispositivi ed impegni di partner ed altri soggetti, che assicureranno la sostenibilità finanziaria del Pisl. Una particolare attenzione va dedicata alla dimostrazione della soste-nibilità finanziaria in fase di gestione. E’, infatti, necessario dare concreti riscontri della capacità degli in-terventi realizzati di raggiungere un soddisfacente equilibrio finanziario in un arco temporale di almeno 10 anni, attraverso entrate che consentano di bilanciare i costi di gestione e/o attraverso contributi finan-ziari locali. Di tali contributi deve essere indicato il soggetto che se ne farà carico.

D.7.2 Descrivere (massimo mezza cartella) se ed in che modo verrà assicurata la partecipazione finanzia-ria di operatori privati, in particolare attraverso: i) schemi di finanza di progetto per opere con sufficien-ti margini di redditività finanziaria; ii) concessioni di costruzione e gestione, di bene pubblico, di servizio pubblico locale; iii) strumenti societari: società miste; iv) messa a disposizione di risorse pubbliche non fi-nanziarie di proprietà comunale o di altri enti.

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D.7.3 – Elencare le soluzioni in grado di ridurre e/o minimizzare i costi operativi di gestione a regime del-le infrastrutture, degli impianti e dei servizi.

D.7.4 Elencare le soluzioni in grado di rendere persistenti nel tempo gli effetti di natura economica e so-ciale prodotti dagli interventi del Pisl

D.8 Sostenibilità ambientale del Pisl D.8.1 – Argomentare (massimo mezza cartella) la sostenibilità ambientale del progetto integrato di svi-luppo locale nel suo complesso attraverso l’adozione di soluzioni capaci di condurre a miglioramenti nel-la situazione ambientale dell’area di intervento. Tali soluzioni vanno elencate e descritte relativamente a contenuti e modalità di attuazione.

D.8.2 Elencare le soluzioni capaci di ridurre l’impatto ambientale degli interventi e di minimizzare l’uso del suolo, soprattutto nelle aree soggette a vincolo di natura ambientale, da adottare per garantire la so-stenibilità ambientale del Pisl nel suo complesso.

D.8.3 Produrre delle previsioni quantificate della riduzione di emissioni di gas inquinanti e rumore deter-minata dalla realizzazione degli interventi previsti dal Pisl. Spiegare e commentare brevemente i risulta-ti dell’analisi presentati

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D.8.4 Elencare eventuali azioni e innovazioni per l’incremento dell’efficienza energetica e/o dell’utilizza-zione di fonti energetiche rinnovabili adottate per la realizzazione degli interventi del Pisl.

D.9 Pari opportunità Elencare le operazioni, gli interventi e i dispositivi previsti dal Pisl che potranno sostenere la maggiore partecipazione delle donne e/o di categorie svantaggiate.

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SEZIONE E partenariato, organizzazione, gestione

E.1 Processo partenarialeDescrivere (massimo una cartella) contenuti e modalità del processo di consultazione, concertazione e co-operazione dei partner per l’elaborazione del Pisl, mettendo in evidenza gli strumenti e gli aspetti innova-tivi che sono stati destinati ad accrescere la partecipazione e l’inclusione dei partners stessi.

E.2 Impegni dei partnersE.2.1 Vanno presentati nel prospetto seguente i puntuali impegni dei partners, la cui coerenza e comple-tezza sarà oggetto di valutazione. Gli impegni non devono consistere in dichiarazioni generiche ma cor-rispondere a compiti specifici e pertinenti per la realizzazione del Pisl.

Partners sottoscrittori Impegni assunti

1

2

3

4

5

6

7

8

9

...

E.2.2 Argomentare sinteticamente (massimo mezza cartella) la coerenza e completezza degli impegni as-sunti dai partners (ed esposti nel prospetto precedente) rispetto a compiti ed attività da svolgere per il buon esito del Pisl

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E.3 Cooperazione e governanceE3.1 Elencare le azioni concretamente previste dal Pisl per favorire la cooperazione tra le istituzioni lo-cali, nonché per rafforzare le loro relazioni funzionali e realizzare progetti/servizi a scala intercomuna-le. Descrivere brevemente le loro modalità di attuazione e identificare i partner e/o i soggetti che le rea-lizzeranno

E.3.2 Elencare le azioni concretamente previste dal Pisl a sostegno della cooperazione tra le imprese e tra queste e le istituzioni locali. Descrivere brevemente le loro modalità di attuazione e identificare i partner e/o i soggetti che le realizzeranno.

E.3.3 Elencare le azioni concretamente previste dal Pisl di cooperazione con altri territori e soggetti regio-nali, nazionali ed internazionali finalizzate al potenziamento delle relazioni istituzionali, sociali ed eco-nomiche tra il territorio di riferimento e il mondo esterno. Descrivere brevemente le loro modalità di at-tuazione e identificare i partner e/o i soggetti che le realizzeranno.

E.4 Modalità organizzative del partenariatoE.4.1 Descrivere l’organizzazione del partenariato di progetto e le relazioni fra gli organismi e/o attori che lo compongono (assemblea del partenariato, soggetto capofila, comitato di coordinamento, beneficiari, al-tri soggetti), argomentandone la congruità rispetto ai compiti da svolgere per la realizzazione del Pisl.

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E.4.2 Descrivere i meccanismi istituzionali e di gestione operativa, nonché le modalità di gestione finan-ziaria (anche attraverso l’assunzione di impegni finanziari pluriennali) di partners e beneficiari

E.5 Capacità e dotazioni del soggetto capofilaDescrivere in modo breve ma accurato (massimo una cartella) la capacità tecnica, economico-organizza-tiva e finanziaria del soggetto capofila del coordinamento e dell’attuazione del progetto integrato di svi-luppo, dimostrando la congruità fra dotazioni possedute e compiti da svolgere.

E.6 Modello di gestioneDescrivere in modo breve ma accurato (massimo una cartella) come, da quali soggetti e con quali dota-zioni verrà attuato il modello organizzativo per la gestione del Pisl di cui all’articolo 14 dell’Avviso, nel rispetto delle condizioni ivi previste. Tale modello dovrà essere in grado di assicurare l’esecuzione unita-ria del Pisl, mediante la realizzazione coordinata delle iniziative previste e l’attuazione efficiente e stabi-le dell’impianto progettuale.

E.7 Monitoraggio e valutazioneDescrivere (massimo una cartella) il sistema di monitoraggio e valutazione dei risultati e degli impatti spe-cifici e complessivi del Pisl, adottato dal soggetto capofila, precisandone organizzazione e responsabilità

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E.8 Trasparenza e partecipazioneDescrivere (massimo una cartella) il sistema di comunicazione ed informazione del Pisl, finalizzato alla trasparenza ed alla partecipazione della comunità interessata, precisandone attività, organizzazione e re-sponsabilità

SEZIONE F Cronogramma delle attività di realizzazione

F.1 CronogrammaAllegare un diagramma di Gantt da cui risulti lo sviluppo temporale delle attività necessarie alla realiz-zazione del progetto. Dal diagramma dovranno almeno risultare come elementi di informazione minima: i tempi di espletamento della fase progettuale e dell’affidamento dei lavori di ciascuna singola operazio-ne; i tempi di realizzazione ed entrata a regime di ciascuna singola operazione; la data di entrata a regi-me del Pisl nel suo complesso. Formulare di seguito eventuali chiarimenti ed osservazioni sul cronogram-ma allegato.

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FORMULARIO PER LA PRESENTAZIONE DELLE PROPOSTE DI PISLSISTEMI PRODUTTIVI LOCALI,DISTRETTI AGROALIMENTARI E DISTRETTI RURALI

ALLEGATO3

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SEZIONE A Informazioni generali

A.1 Denominazione del Pisl Identificare con una breve denominazione il Pisl proposto.

A.2 Territorio del Pisl Elencare i Comuni componenti il Pisl, verificando i requisiti di contiguità e limitazione della partecipazio-ne dei singoli comuni di cui all’articolo 5 dell’avviso.

A.3 Soggetto capofila Indicare il soggetto capofila del partenariato di progetto del Pisl, di cui all’articolo 13 dell’avviso.

A.4 Comitato di coordinamentoElencare i partner che compongono il comitato di coordinamento del Pisl, di cui all’articolo 12 dell’avvi-so, compreso il soggetto capofila.

(1)

(2)

(3)

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(5)

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A.5 Partner del PislElencare i componenti del partenariato di progetto, istituzionale e socioeconomico, del Pisl. Ai partenaria-ti di progetto (articolo 12 dell’avviso) possono partecipare enti locali, in forma singola e/o associata, en-ti e amministrazioni pubbliche, organismi di diritto pubblico, associazioni di categoria e datoriali, orga-nizzazioni sindacali, associazioni ambientaliste e culturali, rappresentanze del privato sociale, università, centri di ricerca pubblici, organizzazioni di produttori ed altri attori dello sviluppo portatori di interessi diffusi, in grado di contribuire concretamente alla costruzione e all’attuazione del Pisl.

(1)

(2)

(3)

(4)

(5)

(6)

(...)

A.6 ApprovazioniRiportare gli estremi di approvazione: (a) del protocollo di intesa da parte del partenariato di progetto, (b) del Verbale del partenariato di progetto attestante l’approvazione del Pisl, (c) del verbale di approvazio-ne del Pisl da parte del tavolo di partenariato provinciale o data invio documentazione al tavolo di par-tenariato provinciale.

a) Protocollo di intesa

b) Verbale di approvazione del Pisl

c) Verbale di approvazione del Pisl o data invio documentazione

A.7 Referente per il soggetto capofilaNome, funzione e contatti della persona referente per il soggetto capofila.

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A.8 Costo del PislRiportare, come somma degli importi per operazione della tabella 1, il costo complessivo del Pisl. Ripor-tare il costo complessivo delle operazioni “fuori tetto” della tabella 3.

Costo totale

Di cui: costo a valere sul Por Fesr

Di cui: cofinanziamento locale (pubblico)

Di cui: cofinanziamento locale (privato)

Di cui: altre fonti finanziarie

Costo totale delle operazioni “fuori tetto”

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SEZIONE B Territorio e domanda da soddisfare

B.1 Contesto territoriale di riferimento Descrivere, (massimo una cartella), la situazione del contesto territoriale in cui il Pisl si inserisce, con spe-cifico riferimento alla tematica della realizzazione dei Sistemi produttivi locali, dei distretti agroalimenta-ri e dei distretti rurali. Evidenziare precisamente le problematiche esistenti, i limiti strutturali da superare e le potenzialità da sfruttare per effetto della realizzazione del progetto.

B.2 Criteri di perimetrazioneElencare sinteticamente i criteri di perimetrazione (definizione) del territorio del Pisl, evidenziando le co-erenze e/o gli scostamenti rispetto agli ambiti territoriali individuati dal quadro unitario della progetta-zione integrata (Qupi figura 1)

B.3 Analisi SwotElencare sinteticamente attraverso una tavola Swot le caratteristiche del contesto territoriale oggetto di intervento, con riferimento alle tematiche relative alla realizzazione dei sistemi produttivi locali, dei di-stretti agroalimentari e dei distretti rurali.

Punti di forza Punti di debolezza

Opportunità Rischi

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B.4 Domanda da soddisfareIdentificare, anche attraverso indicatori e previsioni quantificate, la dimensione e l’evoluzione della do-manda e del bacino potenziale di domanda di infrastrutture e servizi da soddisfare attraverso gli interven-ti previsti dal Pisl (massimo due cartelle).(La domanda da identificare si riferisce ad infrastrutture per la condivisione e la gestione associata di ser-vizi comuni alle imprese, in un arco temporale di dieci anni),

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SEZIONE C Idea forza, obiettivi, operazioni

C.1 Idea forza del PislIdentificare (in non più di cinque righe) l’idea forza del Pisl.

C.2 Obiettivi del PislElencare sinteticamente (massimo una cartella) gli obiettivi del Pisl. Gli obiettivi devono essere definiti in coerenza con l’analisi di contesto, in modo strettamente peculiare al territorio ed al tema oggetto di inter-vento, evitando formulazioni generiche.

C.3 Descrizione del PislDescrivere (massimo una cartella) i contenuti essenziali del Pisl, con particolare riferimento alla sua ca-pacità di realizzare, riqualificare,potenziare infrastrutture per la condivisione di e la gestione associata di servizi comuni alle imprese, anche richiamando le operazioni elencate nella tabella 1.

C.4 OperazioniC.4.1 Identificare sinteticamente, nella tabella 1, le operazioni componenti il Pisl. Ciascuna operazione va poi descritta dettagliatamente in specifiche schede. Argomentare di seguito (massimo una cartella) l’in-tegrazione delle operazioni, ovvero la loro capacità di contribuire congiuntamente del Pisl agli obietti-vi individuati.

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C.4.2 Riportare di seguito, sulla base dei valori esposti nella tabella 1, la ripartizione percentuale del co-sto delle operazioni mature e delle altre operazioni sul totale.

A) Costo delle operazioni provviste di progetto esecutivo o definitivo

B) Costo delle operazioni con progetto preliminare (ex articolo 8 dell’avviso)

C) Totale operazioni “mature” (A + B)

D) Altre operazioni

E) TOTALE 100%

C.4.3 Precisare brevemente (massimo una cartella) se ed in che modo il Pisl opera per la realizzazione, ri-qualificazione, il potenziamento e la valorizzazione di infrastrutture pubbliche da utilizzare per la rea-lizzazione di aree attrezzate per la localizzazione di attività imprenditoriali nei centri storici e dei borghi (centri commerciali naturali, aree per laboratori artigianali,etc…,). Segnalare le operazioni rilevanti nel-la tabella 2.

C.4.4 Precisare brevemente (massimo una cartella() se ed in che modo il Pisl opera per la realizzazione, riqualificazione, il potenziamento e la valorizzazione di infrastrutture pubbliche da utilizzare per la rea-lizzazione di centri servizi territoriali per le imprese costituiti da aree e infrastrutture dotate di servizi co-muni all’interno delle quali possono trovare collocazione: i) spazi per la localizzazione delle imprese; ii) piccoli incubatori di impresa; iii) spazi e servizi attrezzati per uffici temporanei; iv) infrastrutture e servi-zi telematici condivisi; v) spazi comuni per le attività formative e seminariali; vi) spazi e servizi comuni per le attività di segreteria, centro stampa, logistica, esposizione, etc...

C.5 Operazioni “fuori tetto”Identificare sinteticamente, nella tabella 3, le operazioni “fuori tetto” definite in base all’Articolo 10 dell’Avviso, al di fuori della richiesta di finanziamento ed entro un tetto del 30% del finanziamento ri-chiesto. Ciascuna operazione aggiuntiva va poi descritta dettagliatamente in specifiche schede. Argomen-tare di seguito (massimo in una cartella) l’integrazione delle operazioni e la loro utilità rispetto al conte-sto di riferimento.

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Tabella 1 Operazioni del Pisl

Denominazione dell’operazione

Localizzazione (i)

Tipologia (ii)

Linea di intervento (iii)

Maturità progettuale (iv)

Costo totale

Di cui: a valere sul Por Fesr

Di cui: cofinan-ziamento locale (pubblico) (v)

Di cui: cofinan-ziamento locale (privato) (v)

Di cui: altre fonti finanziarie (v)

1.

2.

3.

4.

5.

6.

7.

...

Totale

Note(i) Specificare in quale/i comune/i del Pisl si localizza l’operazione (ii) Specificare se si tratta di infrastrutture, servizi, forniture o aiuti alle imprese, compatibilmente con la

linea di intervento di riferimento(iii) Per questa tipologia di Pisl sono ammesse operazioni a valere sulla linea di intervento 8.2.1.6 “pro-

getti integrati di sviluppo locale per la realizzazione dei sistemi produttivi locali, dei distretti agro-alimentari e dei distretti rurali dell’asse VIII – città, aree urbane e sistemi territoriali” e operazioni a valere sulla linea di intervento 7.1.5.2 – contratti di investimento per la realizzazione ed il potenzia-mento di microfiliere produttive locali all’interno di progetti locali di sviluppo- dell’Asse VII - siste-mi produttivi

(iv) Specificare se si tratta di operazioni con: (a) progetto esecutivo, (b) progetto definitivo, (c) progetto preliminare con inserimento nei programmi triennali ed annuali delle opere pubbliche dei rispettivi enti locali e con un cronoprogramma, sottoscritto dal Rup, che prevede l’inizio dei lavori entro il ter-mine di 180 giorni dall’approvazione del Pisl (articolo 8 dell’avviso), (d) altro.

(v) Specificare la fonte finanziaria

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Tabella 2 Operazioni del Pisl

Denominazione dell’operazione

Capacità di riqualificazione (i)

Completamento e ottimizzazione (ii)

Continuità passata programmazione (iii)

Caratteristiche (iv) Modalità di finanziamento (v)

1.

2.

3.

4.

5.

6.

7.

...

Note(i) Specificare se l’operazione prevede la riqualificazione di aree e infrastrutture esistenti o la realizzazione

di nuove infrastrutture, a partire dalla riqualificazione, riorganizzazione e valorizzazione degli spazi e delle infrastrutture degradati, sottoutilizzati o non utilizzati.

(ii) Specificare se l’operazione completa e/o ottimizza interventi che abbiano già dimostrato il raggiungi-mento di risultati rilevanti.

(iii) Specificare se l’operazione completa e ottimizza interventi oggetto di finanziamento nella precedente programmazione (Por Calabria 2000 – 2006)

(iv) Specificare se l’operazione riguarda in particolare uno dei punti da C.4.3 a C.4.4 ( es. realizzazione, ri-qualificazione, il potenziamento e la valorizzazione di infrastrutture pubbliche da utilizzare per la re-alizzazione di aree attrezzate ….)

(v) Specificare se l’operazione verrà finanziata anche attraverso: (a) schemi di finanza di progetto per opere con sufficienti margini di redditività finanziaria; (b) concessioni di costruzione e gestione, di bene pubblico, di servizio pubblico locale; (c) strumenti societari: società miste; (d) messa a disposi-zione di risorse pubbliche non finanziarie di proprietà comunale o di altri enti. Nel caso di conferi-menti in natura (non finanziarie, v. caso d), specificarne la tipologia e l’ammontare.

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Tabella 3 Operazioni fuori tetto

Denominazione dell’operazione

Localizzazione (i)

Tipologia (ii)

Linea di intervento

Costo totale

Di cui: costo a valere sul Por Fesr

Di cui: cofinanziamento locale (iii)

Di cui: altre fonti finanziarie (iii)

1.

2.

3.

4.

5.

6.

7.

...

Totale

Note(i) Specificare in quale/i comune/i del Pisl si localizza l’operazione (ii) Specificare se si tratta di infrastrutture, servizi, forniture o aiuti alle imprese, compatibilmente con la

linea di intervento di riferimento(iii) Specificare la fonte finanziaria

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SEZIONE D Coerenze, efficacia e sostenibilità

D.1 Coerenza internaD.1.1 Argomentare (massimo mezza cartella) la coerenza tra l’analisi di contesto, la definizione dei pro-blemi e la selezione di obiettivi e priorità del Pisl.

D.1.2 Argomentare (massimo mezza cartella) la coerenza tra gli obiettivi del progetto integrato di svilup-po e il sistema di operazioni proposte.

D.2 Coerenza della proposta di Pisl con il quadro unitario della progettazione integrata e con gli orientamenti in esso indicatiD.2.1 Illustrare, attraverso un’elencazione puntuale, la coerenza territoriale e strategica del Pisl con le priorità trasversali (valide per tutte le tipologie di Pisl), definite dal Qupi (paragrafo 1.3).

D.2.2 Illustrare, attraverso un’elencazione puntuale, la coerenza territoriale e strategica del Pisl con le priorità specifiche della singola tipologia di Pisl, definita a livello provinciale (paragrafo 5.2 e tavola 4, appendice A), regionale (paragrafo 5.3) e di sintesi (paragrafo 5.4) indicate dal Qupi.

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D.3 Contributi agli obiettivi di servizioArgomentare, attraverso un’elencazione puntuale, la capacità anche indiretta del Pisl di contribuire al raggiungimento degli obiettivi di servizio e la coerenza con il relativo piano d’azione

D.4 Coerenza esternaArgomentare, attraverso indicazioni specifiche e puntuali, i livelli di coerenza, integrazione e sinergia del-la proposta di Pisl con piani e programmi territoriali e di settore.

D.5 Effetti attesiD.5.1 Argomentare con riferimenti concreti e puntuali la capacità del progetto integrato di sviluppo loca-le di sostenere le iniziative imprenditoriali presenti nei sistemi produttivi locali, nei distretti agroalimen-tari e nei distretti rurali.

D.5.2 Descrivere (massimo una cartella) la capacità del progetto integrato di sviluppo locale di promuove-re nuove iniziative imprenditoriali nei sistemi produttivi locali, nei distretti agroalimentari e nei distretti rurali con priorità alle iniziative imprenditoriali che mettono in rete e a sistema le imprese esistenti e al-le nuove iniziative imprenditoriali in settori innovativi o che valorizzano in maniera innovativa le speci-ficità e i vantaggi comparati presenti sul territorio di riferimento.

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D.5.3 Descrivere (massimo una cartella) la capacità del progetto integrato di sviluppo locale di attrarre e mantenere, nei territori di riferimento, nuove competenze professionali, soprattutto giovani laureati, at-traverso la loro partecipazione diretta alle iniziative imprenditoriali previste nei sistemi produttivi locali, nei distretti agroalimentari e nei distretti rurali.

D.5.4 Rappresentare (massimo una cartella) la capacità del progetto integrato di sviluppo locale capacità di organizzare e strutturare, adottando modelli e strumenti innovativi, il sistema produttivo locale, il di-stretto agroalimentare e/o il distretto rurale.

D.5.5 Descrivere (massimo una cartella) la capacità del progetto integrato di sviluppo locale di individuare e valorizzare aree e infrastrutture esistenti e sottoutilizzate per la realizzazione di centri servizi territoria-li per le imprese (spazi per la localizzazione di imprese, piccoli incubatori di impresa, flyng office, labora-tori multimediali, servizi per la formazione, ecc.) attivando l’imprenditoria privata, con particolare prio-rità a quella giovanile e femminile.

D.5.6 Descrivere (massimo una cartella) la capacità del progetto integrato di sviluppo di attivare, attraver-so la strutturazione dei sistemi produttivi locali, dei distretti agroalimentari e dei distretti rurali opportu-nità e integrazioni per tutti i settori economici (artigianato, produzioni tipiche, servizi del terziario, ecc.) presenti nel sistema territoriale di riferimento.

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D.5.7 Descrivere la capacità del progetto integrato di sviluppo locale di mantenere o ripristinare gli ele-menti/connotati strutturali, tipologici e culturali/identitari dei luoghi e dei beni del sistema territoriale di riferimento

D.6 Capacità del Pisl di produrre effetti in termini di riqualificazione, nonché di completamento e ottimizzazione di interventi pregressiD.6.1 Motivare concisamente, anche attraverso la descrizione del contributo delle singole operazioni (v. tabella 2), se, in che modo e con quale intensità il Pisl preveda la riqualificazione di aree e infrastrutture esistenti o la realizzazione di nuove infrastrutture a partire dalla riqualificazione, riorganizzazione e va-lorizzazione degli spazi e delle infrastrutture degradati, sottoutilizzati o non utilizzati.

D.6.2 Motivare concisamente, anche attraverso la descrizione del contributo delle singole operazioni (v. tabella 2), se, in che modo e con quale intensità il Pisl completi e/o ottimizzi interventi che abbiano già dimostrato il raggiungimento di risultati rilevanti.

D.6.3 Motivare concisamente, anche attraverso la descrizione del contributo delle singole operazioni (v. tabella 2), se, in che modo e con quale intensità il Pisl completi e ottimizzi interventi oggetto di finanzia-menti nella precedente programmazione (Por 2000 – 2006).

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D.7 Sostenibilità finanziaria ed economica del PislD.7.1 Elencare precisamente azioni, dispositivi ed impegni di partner ed altri soggetti, che assicureranno la sostenibilità finanziaria del Pisl. Una particolare attenzione va dedicata alla dimostrazione della soste-nibilità finanziaria in fase di gestione. E’, infatti, necessario dare concreti riscontri della capacità degli in-terventi realizzati di raggiungere un soddisfacente equilibrio finanziario in un arco temporale di almeno 10 anni, attraverso entrate che consentano di bilanciare i costi di gestione e/o attraverso contributi finan-ziari locali. Di tali contributi deve essere indicato il soggetto che se ne farà carico.

D.7.2 – Descrivere (massimo mezza cartella) se ed in che modo verrà assicurata la partecipazione finan-ziaria di operatori privati, in particolare attraverso: i) schemi di finanza di progetto per opere con suffi-cienti margini di redditività finanziaria; ii) concessioni di costruzione e gestione, di bene pubblico, di ser-vizio pubblico locale; iii) strumenti societari: società miste; iv) messa a disposizione di risorse pubbliche non finanziarie di proprietà comunale o di altri enti.

D.7.3 Elencare le soluzioni in grado di ridurre e/o minimizzare i costi operativi di gestione a regime del-le infrastrutture, degli impianti e dei servizi.

D.7.4 Elencare le soluzioni in grado di rendere persistenti nel tempo gli effetti di natura economica e so-ciale prodotti dagli interventi del Pisl

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D.8 Sostenibilità ambientale del Pisl D.8.1 Argomentare (massimo mezza cartella) la sostenibilità ambientale del progetto integrato di svilup-po locale nel suo complesso attraverso l’adozione di soluzioni capaci di condurre a miglioramenti nel-la situazione ambientale dell’area di intervento. Tali soluzioni vanno elencate e descritte relativamente a contenuti e modalità di attuazione.

D.8.2 Elencare le soluzioni capaci di ridurre l’impatto ambientale degli interventi e di minimizzare l’uso del suolo, soprattutto nelle aree soggette a vincolo di natura ambientale, da adottare per garantire la so-stenibilità ambientale del Pisl nel suo complesso.

D.8.3 Produrre delle previsioni quantificate della riduzione di emissioni di gas inquinanti e rumore deter-minata dalla realizzazione degli interventi previsti dal Pisl. Spiegare e commentare brevemente i risulta-ti dell’analisi presentati

D.8.4 Elencare eventuali azioni e innovazioni per l’incremento dell’efficienza energetica e/o dell’utilizza-zione di fonti energetiche rinnovabili adottate per la realizzazione degli interventi del Pisl.

D.9 Pari opportunità Elencare le operazioni, gli interventi e i dispositivi previsti dal Pisl che potranno sostenere la maggiore partecipazione delle donne e/o di categorie svantaggiate.

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SEZIONE E partenariato, organizzazione, gestione

E.1 Processo partenarialeDescrivere (massimo una cartella) contenuti e modalità del processo di consultazione, concertazione e co-operazione dei partner per l’elaborazione del Pisl, mettendo in evidenza gli strumenti e gli aspetti innova-tivi che sono stati destinati ad accrescere la partecipazione e l’inclusione dei partners stessi.

E.2 Impegni dei partnersE.2.1 Vanno presentati nel prospetto seguente i puntuali impegni dei partners, la cui coerenza e comple-tezza sarà oggetto di valutazione. Gli impegni non devono consistere in dichiarazioni generiche ma cor-rispondere a compiti specifici e pertinenti per la realizzazione del Pisl.

Partners sottoscrittori Impegni assunti

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2

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5

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E.2.2 Argomentare sinteticamente (massimo mezza cartella) la coerenza e completezza degli impegni as-sunti dai partners (ed esposti nel prospetto precedente) rispetto a compiti ed attività da svolgere per il buon esito del Pisl.

E.3 Cooperazione e governanceE3.1 Elencare le azioni concretamente previste dal Pisl per favorire la cooperazione tra le istituzioni lo-cali, nonché per rafforzare le loro relazioni funzionali e realizzare progetti/servizi a scala intercomuna-le. Descrivere brevemente le loro modalità di attuazione e identificare i partners e/o i soggetti che le re-alizzeranno.

E.3.2 Elencare le azioni concretamente previste dal Pisl a sostegno della cooperazione tra le imprese e tra queste e le istituzioni locali. Descrivere brevemente le loro modalità di attuazione e identificare i partners e/o i soggetti che le realizzeranno.

E.3.3 Elencare le azioni concretamente previste dal Pisl di cooperazione con altri territori e soggetti regio-nali, nazionali ed internazionali finalizzate al potenziamento delle relazioni istituzionali, sociali ed eco-nomiche tra il territorio di riferimento e il mondo esterno. Descrivere brevemente le loro modalità di at-tuazione e identificare i partners e/o i soggetti che le realizzeranno.

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E.4 Modalità organizzative del partenariatoE.4.1 Descrivere l’organizzazione del partenariato di progetto e le relazioni fra gli organismi e/o attori che lo compongono (sssemblea del partenariato, soggetto responsabile, comitato di coordinamento, be-neficiari, altri soggetti), argomentandone la congruità rispetto ai compiti da svolgere per la realizzazio-ne del Pisl.

E.4.2 Descrivere i meccanismi istituzionali e di gestione operativa, nonché le modalità di gestione finan-ziaria (anche attraverso l’assunzione di impegni finanziari pluriennali) di partners e beneficiari.

E.5 Capacità e dotazioni del soggetto capofilaDescrivere in modo breve ma accurato (massimo una cartella) la capacità tecnica, economico-organizza-tiva e finanziaria del soggetto capofila del coordinamento e dell’attuazione del progetto integrato di svi-luppo, dimostrando la congruità fra dotazioni possedute e compiti da svolgere.

E.6 Modello di gestioneDescrivere in modo breve ma accurato (massimo una cartella) come, da quali soggetti e con quali dota-zioni verrà attuato il modello organizzativo per la gestione del Pisl di cui all’Articolo 14 dell’avviso, nel rispetto delle condizioni ivi previste. Tale modello dovrà essere in grado di assicurare l’esecuzione unita-ria del Pisl, mediante la realizzazione coordinata delle iniziative previste e l’attuazione efficiente e stabi-le dell’impianto progettuale.

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E.7 Monitoraggio e valutazioneDescrivere (massimo una cartella) il sistema di monitoraggio e valutazione dei risultati e degli impat-ti specifici e complessivi del Pisl, adottato dal soggetto capofila, precisandone organizzazione e respon-sabilità.

E.8 Trasparenza e partecipazioneDescrivere (massimo una cartella) il sistema di comunicazione ed informazione del Pisl, finalizzato alla trasparenza ed alla partecipazione della comunità interessata, precisandone attività, organizzazione e re-sponsabilità.

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SEZIONE Fcronogramma delle attività di realizzazione

F.1 CronogrammaAllegare un diagramma di Gantt da cui risulti lo sviluppo temporale delle attività necessarie alla realiz-zazione del progetto. Dal diagramma dovranno almeno risultare come elementi di informazione minima: i tempi di espletamento della fase progettuale e dell’affidamento dei lavori di ciascuna singola operazio-ne; i tempi di realizzazione ed entrata a regime di ciascuna singola operazione; la data di entrata a regi-me del Pisl nel suo complesso. Formulare di seguito eventuali chiarimenti ed osservazioni sul cronogram-ma allegato.

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FORMULARIO PER LA PRESENTAZIONE DELLA PROPOSTA DI PISLVALORIZZAZIONE DEI CENTRI STORICI E DEI BORGHI DI ECCELLENZA DELLA CALABRIA

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SEZIONE AInformazioni generali

A.1 Denominazione del Pisl Identificare con una breve denominazione il Pisl proposto.

A.2 Territorio del Pisl Elencare i Comuni componenti il Pisl, verificando i requisiti di contiguità e limitazione della partecipazio-ne dei singoli Comuni di cui all’articolo 5 dell’avviso.

A.3 Soggetto capofila Indicare il soggetto capofila del partenariato di progetto del Pisl, di cui all’articolo 12 dell’avviso.

A.4 Comitato di coordinamentoElencare i partner che compongono il comitato di coordinamento del Pisl, di cui all’articolo 12 dell’avvi-so, compreso il soggetto capofila.

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A.5 Partners del PislElencare i componenti del partenariato di progetto, istituzionale e socioeconomico, del Pisl. Ai partenaria-ti di progetto (articolo 12 dell’avviso) possono partecipare enti locali, in forma singola e/o associata, en-ti e amministrazioni pubbliche, organismi di diritto pubblico, associazioni di categoria e datoriali, orga-nizzazioni sindacali, associazioni ambientaliste e culturali, rappresentanze del privato sociale, università, centri di ricerca pubblici, organizzazioni di produttori ed altri attori dello sviluppo portatori di interessi diffusi, in grado di contribuire concretamente alla costruzione e all’attuazione del Pisl.

(1)

(2)

(3)

(4)

(5)

(6)

(...)

A.6 ApprovazioniRiportare gli estremi di approvazione: (a) del protocollo di intesa da parte del partenariato di progetto, (b) del verbale del partenariato di progetto attestante l’approvazione del Pisl, (c) del Verbale di approvazio-ne del Pisl da parte del tavolo di partenariato provinciale o data invio documentazione al tavolo di par-tenariato provinciale.a) Protocollo di intesa

b) Verbale di approvazione del Pisl

c) Verbale di approvazione del Pisl o data invio documentazione

A.7 Referente per il soggetto capofilaNome, funzione e contatti della persona referente per il soggetto capofila.

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A.8 Costo del PislRiportare, come somma degli importi per operazione della tabella 1, il costo complessivo del Pisl. Ripor-tare il costo complessivo delle operazioni “fuori tetto” della tabella 3.

Costo totale

Di cui: costo a valere sul Por Fesr

Di cui: cofinanziamento locale (pubblico)

Di cui: cofinanziamento locale (privato)

Di cui: altre fonti finanziarie

Costo totale delle operazioni “fuori tetto”

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SEZIONE BTerritorio e domanda da soddisfare

B.1 Contesto territoriale di riferimento Descrivere, (massimo una cartella), la situazione del contesto territoriale in cui il Pisl si inserisce, con spe-cifico riferimento alla tematica della valorizzazione dei centri storici e dei borghi di eccellenza della Ca-labria . Evidenziare precisamente le problematiche esistenti, i limiti strutturali da superare e le potenzia-lità da sfruttare per effetto della realizzazione del progetto.

B.2 Criteri di perimetrazioneElencare sinteticamente i criteri di perimetrazione (definizione) del territorio del Pisl, evidenziando le co-erenze e/o gli scostamenti rispetto agli ambiti territoriali individuati dal quadro unitario della progetta-zione integrata (Qupi figura 1).

B.3 Analisi SwotElencare sinteticamente attraverso una tavola Swot le caratteristiche del contesto territoriale oggetto di intervento, con riferimento alla tematica della valorizzazione del patrimonio storico, culturale e architet-tonico dei centri storici e dei borghi di eccellenza.

Punti di forza Punti di debolezza

Opportunità Rischi

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B.4 Domanda da soddisfareIdentificare, anche attraverso indicatori e previsioni quantificate, la dimensione e l’evoluzione della do-manda (in un arco temporale di dieci anni) attraverso gli interventi previsti dal Pisl.

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SEZIONE Cidea FORZA, obiettivi, operazioni

C.1 Idea forza del Pisl Identificare (non più di cinque righe) l’idea forza del Pisl.

C.2 Obiettivi del PislElencare sinteticamente (massimo una cartella) gli obiettivi del Pisl. Gli obiettivi devono essere definiti in coerenza con l’analisi di contesto, in modo strettamente peculiare al territorio ed al tema oggetto di inter-vento, evitando formulazioni generiche.

C.3 Descrizione del PislDescrivere (massimo una cartella) i contenuti essenziali del Pisl, con particolare riferimento alla sua capa-cità di recuperare, rifunzionalizzare, valorizzare il patrimonio storico, culturale e architettonico dei centri storici e dei borghi, anche richiamando le operazioni elencate nella tabella 1.

C.4 OperazioniC.4.1 Identificare sinteticamente, nella tabella 1, le operazioni componenti il Pisl. Ciascuna operazione va poi descritta dettagliatamente in specifiche schede. Argomentare di seguito (massimo in una cartella) l’in-tegrazione delle operazioni, ovvero la loro capacità di contribuire congiuntamente agli obiettivi del Pi-sl individuati.

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C.4.2 Riportare di seguito, sulla base dei valori esposti nella tabella 1, la ripartizione percentuale del co-sto delle operazioni mature e delle altre operazioni sul totale.

A) Costo delle operazioni provviste di progetto esecutivo o definitivo

B) Costo delle operazioni con progetto preliminare (ex articolo 8 dell’avviso)

C) Totale operazioni “mature” (A + B)

D) Altre operazioni

E) TOTALE 100%

C.4.3 Precisare brevemente (massimo una cartella) se ed in che modo il Pisl opera per il recupero e rifun-zionalizzazione degli edifici pubblici e/o di interesse pubblico e degli elementi urbani di maggiore valen-za storica, culturale e architettonica. Segnalare le operazioni rilevanti nella tabella 2.

C.4.4 Precisare brevemente (massimo una cartella) se ed in che modo il Pisl agisce per la realizzazione di infrastrutture e di impianti complementari necessari a: - migliorarne le condizioni di sicurezza, accesso e fruibilità del patrimonio culturale dei centri storici e dei borghi

C.4.5 Precisare brevemente (massimo una cartella) se ed in che modo il Pisl agisce per la realizzazione di servizi e attività complementari per la valorizzazione del patrimonio culturale dei centri storici e dei bor-ghi. Si fa riferimento alle dotazioni infrastrutturali e impiantistiche necessarie per la realizzazione di atti-vità culturali, di ricerca e formazione, di servizi di ospitalità diffusa e ristorazione tipica per la creazione di alberghi diffusi, per la creazione di aree e locali per attività imprenditoriali compatibili (botteghe arti-giane, centri commerciali naturali, etc

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C.4.6 Precisare brevemente (massimo una cartella) se ed in che modo il Pisl agisce per l’adozione di siste-mi di qualità ambientale e di certificazione dei servizi offerti

C.4.7 Descrivere brevemente (massimo una cartella) se ed in che modo il Pisl attiva cantieri-scuola per il recupero dei centri storici, e la eventuale correlazione con attività formative previste nell’ambito delle azioni finanziate con il Por Calabria FSE 2007 – 2013.

C.4.8 Descrivere brevemente (massimo una cartella) se ed in che modo il Pisl realizza una immagine co-ordinata dei centri storici e dei borghi di eccellenza della Calabria (produzioni editoriali, segnaletica, ser-vizi di accoglienza, etc... )

C.4.9 Descrivere brevemente (massimo una cartella) se ed in che modo il Pisl sostiene la progettazione e la realizzazione di ambienti virtuali e sistemi informativi, basati sulle tecnologie Ict, per la promozione e la fruizione dei centri storici e dei borghi di eccellenza della Calabria..

C.4.10 Indicare se la realizzazione di ambienti virtuali e sistemi informativi del Pisl confluisce nel porta-le “Calabria cultura”.

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C.5 Operazioni “fuori tetto”Identificare sinteticamente, nella tabella 3, le operazioni “fuori tetto” definite in base all’articolo 10 dell’avviso, al di fuori della richiesta di finanziamento ed entro un tetto del 30% del finanziamento ri-chiesto. Ciascuna operazione aggiuntiva va poi descritta dettagliatamente in specifiche schede. Argomen-tare di seguito (massimo una cartella) l’integrazione delle operazioni e la loro utilità rispetto al contesto di riferimento.

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Tabella 1 Operazioni del Pisl

Denominazione dell’operazione

Localizzazione (i)

Tipologia (ii)

Linea di intervento (iii)

Maturità progettuale (iv)

Costo totale

Di cui: a valere sul Por Fesr

Di cui: cofinan-ziamento locale (pubblico) (v)

Di cui: cofinan-ziamento locale (privato) (v)

Di cui: altre fonti finanziarie (v)

1.

2.

3.

4.

5.

6.

7.

...

Totale

Note(i) Specificare in quale/i comune/i del Pisl si localizza l’operazione (ii) Specificare se si tratta di infrastrutture, servizi, forniture o aiuti alle imprese, compatibilmente con la

linea di intervento di riferimento(iii) Per questa tipologia di Pisl sono ammesse operazioni a valere sulla linea di intervento 8.2.1.4 “proget-

ti integrati di sviluppo regionale per la valorizzaione dei centri storici e dei borghi di eccellenza del-la Calabria” dell’asse VIII – città, aree urbane e sistemi territoriali”.

(iv) Specificare se si tratta di operazioni con: (a) progetto esecutivo, (b) progetto definitivo, (c) progetto preliminare con inserimento nei programmi triennali ed annuali delle opere pubbliche dei rispettivi enti locali e con un cronoprogramma, sottoscritto dal Rup, che prevede l’inizio dei lavori entro il ter-mine di 180 giorni dall’approvazione del Pisl (articolo 8 dell’avviso), (d) altro.

(v) Specificare la fonte finanziaria

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Tabella 2 Operazioni del Pisl

Denominazione dell’operazione

Capacità di riqualificazione (i)

Completamento e ottimizzazione (ii)

Continuità passata programmazione (iii)

Caratteristiche (iv) Modalità di finanziamento (v)

1.

2.

3.

4.

5.

6.

7.

...

Note(i) Specificare se l’operazione prevede la riqualificazione di aree e infrastrutture esistenti o la realizzazione

di nuove infrastrutture, a partire dalla riqualificazione, riorganizzazione e valorizzazione degli spazi e delle infrastrutture degradati, sottoutilizzati o non utilizzati.

(ii) Specificare se l’operazione completa e/o ottimizza interventi che abbiano già dimostrato il raggiungi-mento di risultati rilevanti.

(iii) Specificare se l’operazione completa e ottimizza interventi oggetto di finanziamento nella precedente programmazione (Por Calabria 2000 – 2006)

(iv) Specificare se l’operazione riguarda in particolare uno dei punti da C.4.3 a C.4.10 (es. recupero e ri-funzionalizzazione degli edifici pubblici e/o di interesse pubblico e degli elementi urbani di maggio-re valenza storica, culturale e architettonica..)

(v) Specificare se l’operazione verrà finanziata anche attraverso: (a) schemi di finanza di progetto per opere con sufficienti margini di redditività finanziaria; (b) concessioni di costruzione e gestione, di bene pubblico, di servizio pubblico locale; (c) strumenti societari: società miste; (d) messa a disposi-zione di risorse pubbliche non finanziarie di proprietà comunale o di altri enti. Nel caso di conferi-menti in natura (non finanziarie, v. caso d), specificarne la tipologia e l’ammontare.

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Tabella 3 Operazioni fuori tetto

Denominazione dell’operazione

Localizzazione (i)

Tipologia (ii)

Linea di intervento

Costo totale

Di cui: costo a valere sul Por Fesr

Di cui: cofinanziamento locale (iii)

Di cui: altre fonti finanziarie (iii)

1.

2.

3.

4.

5.

6.

7.

...

Totale

Note(i) Specificare in quale/i comune/i del Pisl si localizza l’operazione (ii) Specificare se si tratta di infrastrutture, servizi, forniture o aiuti alle imprese, compatibilmente con la

linea di intervento di riferimento(iii) Specificare la fonte finanziaria

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SEZIONE Dcoerenze, efficacia e sostenibilità

D.1 Coerenza internaD.1.1 Argomentare (massimo mezza cartella) la coerenza tra l’analisi di contesto, la definizione dei pro-blemi e la selezione di obiettivi e priorità del Pisl.

D.1.2 Argomentare (massimo mezza cartella) la coerenza tra gli obiettivi del progetto integrato di svilup-po e il sistema di operazioni proposte.

D.2 Coerenza della proposta di Pisl con il quadro unitario della progettazione integrata e con gli orientamenti in esso indicatiD.2.1 Illustrare, attraverso un’elencazione puntuale, la coerenza territoriale e strategica del Pisl con le priorità trasversali (valide per tutte le tipologie di Pisl), definite dal Qupi (paragrafo 1.3).

D.2.2 Illustrare, attraverso un’elencazione puntuale, la coerenza territoriale e strategica del Pisl con le priorità specifiche della singola tipologia di Pisl, definita a livello provinciale (paragrafo 6.2 e tavola 5, appendice A), regionale (paragrafo 6.3) e di sintesi (paragrafo 6.4) indicate dal Qupi.

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D.3 Contributi agli obiettivi di servizioArgomentare, attraverso un’elencazione puntuale, la capacità anche indiretta del Pisl di contribuire al raggiungimento degli obiettivi di servizio e la coerenza con il relativo piano d’azione

D.4 Coerenza esternaArgomentare, attraverso indicazioni specifiche e puntuali, i livelli di coerenza, integrazione e sinergia del-la proposta di Pisl con piani e programmi territoriali e di settore.

D.5 Effetti attesiD.5.1 Argomentare con riferimenti concreti e puntuali la capacità del progetto integrato di sviluppo locale di attrarre nuovi flussi turistici nei centri storici e nei borghi di eccellenza lungo tutto l’arco dell’anno

D.5.2 Descrivere (massimo una cartella) la capacità del progetto integrato di sviluppo locale di organiz-zare e strutturare un sistema turistico locale/destinazione turistica locale nei centri storici e nei borghi di eccellenza del sistema territoriale di riferimento

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D.5.3 Descrivere (massimo una cartella) la capacità del progetto integrato di sviluppo locale di individua-re e valorizzare gli attrattori culturali, ambientali e paesaggistici presenti nei centri storici e nei borghi di eccellenza del sistema territoriale di riferimento migliorandone la qualità, l’accessibilità e la fruibilità.

D.5.4 Descrivere (massimo una cartella) la capacità del progetto integrato di sviluppo locale di promuove-re e attivare un sistema di servizi al turismo nei centri storici e nei borghi di eccellenza del sistema terri-toriale di riferimento di qualità e sostenibile (ricettività, ristorazione, benessere, cultura, tempo libero, mo-bilità, ecc.) attivando l’imprenditoria privata, con particolare priorità a quella giovanile e femminile

D.5.5 Descrivere (massimo una cartella) la capacità del progetto integrato di sviluppo locale di attivare in-tegrazioni con altri settori economici (artigianato, produzioni tipiche, ecc.) presenti nei centri storici e nei borghi di eccellenza del sistema territoriale di riferimento.

D.5.6 Descrivere (massimo una cartella) la capacità del progetto integrato di sviluppo locale di riqualifi-care, riorganizzare e valorizzare gli spazi e le infrastrutture sottoutilizzate o non utilizzate nei centri sto-rici e nei borghi di eccellenza del sistema territoriale di riferimento. La valutazione è effettuata in relazio-ne alla utilizzazione degli spazi e delle infrastrutture per: - migliorare la dotazione e la qualità delle reti di servizi; - migliorare e qualificare i sistemi di mobilità e di sicurezza; - migliorare la dotazione di verde urbano; - migliorare la qualità e il decoro urbano.

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D.5.7 Descrivere (massimo una cartella) la capacità del progetto integrato di sviluppo locale di attivare processi di rigenerazione economica e di creazione di nuove opportunità occupazionali attraverso la cre-azione e l’attrazione di nuove attività imprenditoriali nei centri storici e nei borghi di eccellenza del siste-ma territoriale di riferimento (es. realizzazione di aree attrezzate e infrastrutture per la localizzazione di attività imprenditoriali; - creazione di alberghi diffusi; - creazione di centri servizi zonali; - creazione di botteghe artigiane e centri commerciali naturali; - creazione o attrazione di iniziative imprenditoriali at-traverso erogazione di aiuti in de minimis.

D.5.8 Descrivere (massimo una cartella) la capacità del progetto integrato di sviluppo locale di mantenere o ripristinare gli elementi/connotati strutturali, tipologici e culturali/identitari dei luoghi e dei beni pre-senti nei centri storici e nei borghi di eccellenza del sistema territoriale di riferimento

D.5.9 Descrivere (massimo una cartella) la capacità del progetto integrato di sviluppo locale di sperimen-tare modelli innovativi per il recupero e la valorizzazione dei centri storici e dei borghi di eccellenza an-che attraverso la realizzazione di cantieri scuola.

D.6 Capacità del Pisl di produrre effetti in termini di riqualificazione, nonché di completamento e ottimizzazione di interventi pregressiD.6.1 Motivare concisamente, anche attraverso la descrizione del contributo delle singole operazioni (v. tabella 2), se, in che modo e con quale intensità il Pisl preveda la riqualificazione di aree e infrastrutture esistenti o la realizzazione di nuove infrastrutture a partire dalla riqualificazione, riorganizzazione e va-lorizzazione degli spazi e delle infrastrutture degradati, sottoutilizzati o non utilizzati.

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D.6.2 Motivare concisamente, anche attraverso la descrizione del contributo delle singole operazioni (v. tabella 2), se, in che modo e con quale intensità il Pisl completi e/o ottimizzi interventi che abbiano già dimostrato il raggiungimento di risultati rilevanti.

D.6.3 Motivare concisamente, anche attraverso la descrizione del contributo delle singole operazioni (v. tabella 2), se, in che modo e con quale intensità il Pisl completi e ottimizzi interventi oggetto di finanzia-menti nella precedente programmazione (Por 2000 – 2006).

D.7 Sostenibilità finanziaria ed economica del Pisl D.7.1 Elencare precisamente azioni, dispositivi ed impegni di partner ed altri soggetti, che assicureranno la sostenibilità finanziaria del Pisl. Una particolare attenzione va dedicata alla dimostrazione della soste-nibilità finanziaria in fase di gestione. E’, infatti, necessario dare concreti riscontri della capacità degli in-terventi realizzati di raggiungere un soddisfacente equilibrio finanziario in un arco temporale di almeno 10 anni, attraverso entrate che consentano di bilanciare i costi di gestione e/o attraverso contributi finan-ziari locali. Di tali contributi deve essere indicato il soggetto che se ne farà carico.

D.7.2 Descrivere (massimo mezza cartella) se ed in che modo verrà assicurata la partecipazione finanzia-ria di Operatori privati, in particolare attraverso: i) schemi di finanza di progetto per opere con sufficien-ti margini di redditività finanziaria; ii) concessioni di costruzione e gestione, di bene pubblico, di servizio pubblico locale; iii) strumenti societari: società miste; iv) messa a disposizione di risorse pubbliche non fi-nanziarie di proprietà comunale o di altri enti.

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D.7.3 Elencare le soluzioni in grado di ridurre e/o minimizzare i costi operativi di gestione a regime delle infrastrutture, degli impianti e dei servizi.

D.7.4 Elencare le soluzioni in grado di rendere persistenti nel tempo gli effetti di natura economica e so-ciale prodotti dagli interventi del Pisl

D.8 Sostenibilità ambientale del Pisl D.8.1 Argomentare (massimo mezza cartella) la sostenibilità ambientale del progetto integrato di svilup-po locale nel suo complesso attraverso l’adozione di soluzioni capaci di condurre a miglioramenti nel-la situazione ambientale dell’area di intervento. Tali soluzioni vanno elencate e descritte relativamente a contenuti e modalità di attuazione.

D.8.2 Elencare le soluzioni capaci di ridurre l’impatto ambientale degli interventi e di minimizzare l’uso del suolo, soprattutto nelle aree soggette a vincolo di natura ambientale, da adottare per garantire la so-stenibilità ambientale del Pisl nel suo complesso.

D.8.3 Produrre delle previsioni quantificate della riduzione di emissioni di gas inquinanti e rumore deter-minata dalla realizzazione degli interventi previsti dal Pisl. Spiegare e commentare brevemente i risulta-ti dell’analisi presentati

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D.8.4 – Elencare eventuali azioni e innovazioni per l’incremento dell’efficienza energetica e/o dell’utiliz-zazione di fonti energetiche rinnovabili adottate per la realizzazione degli interventi del Pisl.

D.9 Pari opportunità Elencare le operazioni, gli interventi e i dispositivi previsti dal Pisl che potranno sostenere la maggiore partecipazione delle donne e/o di categorie svantaggiate.

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SEZIONE Epartenariato, organizzazione, gestione

E.1 Processo partenarialeDescrivere (massimo una cartella) contenuti e modalità del processo di consultazione, concertazione e cooperazione dei partners effettuato per l’elaborazione del Pisl, mettendo in evidenza gli strumenti e gli aspetti innovativi che sono stati destinati ad accrescere la partecipazione e l’inclusione dei partners stes-si.

E.2 Impegni dei partnersE.2.1 – Vanno presentati nel prospetto seguente i puntuali impegni dei partners, la cui coerenza e comple-tezza sarà oggetto di valutazione. Gli impegni non devono consistere in dichiarazioni generiche ma cor-rispondere a compiti specifici e pertinenti per la realizzazione del Pisl.

Partners sottoscrittori Impegni assunti

1

2

3

4

5

6

7

8

9

...

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E.2.2 Argomentare sinteticamente, (massimo mezza cartella), la coerenza e completezza degli impegni as-sunti dei partner (ed esposti nel prospetto precedente) rispetto a compiti ed attività da svolgere per il buon esito del Pisl

E.3 Cooperazione e governanceE3.1 Elencare le azioni concretamente previste dal Pisl per favorire la cooperazione tra le istituzioni lo-cali, nonché per rafforzare le loro relazioni funzionali e realizzare progetti/servizi a scala intercomuna-le. Descrivere brevemente le loro modalità di attuazione e identificare i partners e/o i soggetti che le re-alizzeranno

E.3.2 Elencare le azioni concretamente previste dal Pisl a sostegno della cooperazione tra le imprese e tra queste e le istituzioni locali. Descrivere brevemente le loro modalità di attuazione e identificare i partner e/o i soggetti che le realizzeranno.

E.3.3 Elencare le azioni concretamente previste dal Pisl di cooperazione con altri territori e soggetti regio-nali, nazionali ed internazionali finalizzate al potenziamento delle relazioni istituzionali, sociali ed eco-nomiche tra il territorio di riferimento e il mondo esterno. Descrivere brevemente le loro modalità di at-tuazione e identificare i partners e/o i soggetti che le realizzeranno.

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E.4 Modalità organizzative del partenariatoE.4.1 Descrivere l’organizzazione del partenariato di progetto e le relazioni fra gli organismi e/o attori che lo compongono (assemblea del partenariato, soggetto responsabile, comitato di coordinamento, be-neficiari, altri soggetti), argomentandone la congruità rispetto ai compiti da svolgere per la realizzazio-ne del Pisl.

E.4.2 Descrivere i meccanismi istituzionali e di gestione operativa, nonché le modalità di gestione finan-ziaria (anche attraverso l’assunzione di impegni finanziari pluriennali) di partners e beneficiari

E.5 Capacità e dotazioni del soggetto capofilaDescrivere in modo breve ma accurato (massimo una cartella) la capacità tecnica, economico-organizza-tiva e finanziaria del soggetto capofila del coordinamento e dell’attuazione del progetto integrato di svi-luppo, dimostrando la congruità fra dotazioni possedute e compiti da svolgere.

E.6 Modello di gestioneDescrivere in modo breve ma accurato (massimo una cartella) come, da quali soggetti e con quali dota-zioni verrà attuato il modello organizzativo per la gestione del Pisl di cui all’articolo 14 dell’avviso, nel rispetto delle condizioni ivi previste. Tale modello dovrà essere in grado di assicurare l’esecuzione unita-ria del Pisl, mediante la realizzazione coordinata delle iniziative previste e l’attuazione efficiente e stabi-le dell’impianto progettuale.

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E.7 Monitoraggio e valutazioneDescrivere (massimo una cartella) il sistema di monitoraggio e valutazione dei risultati e degli impatti spe-cifici e complessivi del Pisl, adottato dal soggetto capofila, precisandone organizzazione e responsabilità

E.8 Trasparenza e partecipazioneDescrivere (massimo una cartella) il sistema di comunicazione ed informazione del Pisl, finalizzato alla trasparenza ed alla partecipazione della comunità interessata, precisandone attività, organizzazione e re-sponsabilità

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SEZIONE F cronogramma delle attività di realizzazione

F.1 CronogrammaAllegare un diagramma di Gantt da cui risulti lo sviluppo temporale delle attività necessarie alla realiz-zazione del progetto. Dal diagramma dovranno almeno risultare come elementi di informazione minima: i tempi di espletamento della fase progettuale e dell’affidamento dei lavori di ciascuna singola operazio-ne; i tempi di realizzazione ed entrata a regime di ciascuna singola operazione; la data di entrata a regi-me del Pisl nel suo complesso. Formulare di seguito eventuali chiarimenti ed osservazioni sul cronogram-ma allegato.

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AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONEE LA SELEZIONE DEI PROGETTI INTEGRATIDI SVILUPPO LOCALE DEL POR CALABRIAFESR 2007-2013SCHEDELINEE DI INTERVENTO

ALLEGATO4

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L’allegato 4 “Schede Linee di intervento”è stato redatto aggregando in un unico testo, i contenuti relativi alle linee di intervento riportati nei principali documenti programmatici “Por Calabria Fesr 2007-2013” e “criteri di selezione del Por Calabria Fesr 2007-2013”, in particolare. La finalità dell’allegato è di facilitare il lavoro dei partenariati di progetto nella elaborazione delle proposte progettuali. Esso, pertanto, non sostituisce il conte-nuto dei documenti da cui sono tratti e non può originare eventuali impegni di natura giuridica o economica.

LINEA DI INTERVENTO5.1.1.1 Sviluppo di attività economiche sostenibili

Descrizione generaleLa Linea di intervento prevede il sostegno alla realizzazione di attività economiche compatibili con le esi-genze di tutela e conservazione della biodiversità e del paesaggio nelle aree della Rete ecologica regio-nale.

Obiettivo operativo5.1.1 Sostenere nelle aree della Rete ecologica regionale lo sviluppo di attività economiche compatibili con le esigenze di tutela e conservazione della biodiversità e del paesaggio, finalizzate al mantenimento delle attività antropiche e al miglioramento della qualità della vita dei residenti.

Dotazione finanziaria€ 29.582.400,51

Elenco e descrizione dei singoli interventi-attivitàA titolo esemplificativo si riportano di seguito alcune tipologie di possibili azioni che possono essere re-alizzate: › azioni di marketing territoriale e promozione di marchi d’area e di certificazione ambientale delle im-prese;

› servizi per la fruizione culturale, turistica e ricreativa delle risorse naturalistiche, collegati e integrati agli interventi di conservazione e valorizzazione:

• servizi per la comunicazione e l’informazione, compresi i servizi in rete;• servizi di accoglienza, assistenza, accompagnamento;• servizi per la gestione di sentieri natura, itinerari per trekking, circuiti per mountain bike, ippovie;• servizi per la gestione di aree e centri faunistici attrezzati;

› azioni per il miglioramento dell’accesso alle aree della Rete ecologica regionale; › recupero e realizzazione di sentieristica e di altre vie di accesso (piste ciclabili, ippovie, percorsi per di-versamente abili, etc.) alle aree della Rete ecologica regionale;

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› realizzazione di aree verdi attrezzate per la ricreazione all’area aperta, orti botanici e parchi faunistico-botanici, percorsi benessere o altre tipologie di strutture dirette al miglioramento della fruizione del pa-trimonio ambientale;

› recupero di strutture non utilizzate con caratteristiche legate alle tradizioni o alla storia del territorio (es. fortini, mulini, strutture rurali, etc.) per la realizzazione di centri visita, punti di informazione e picco-le strutture ricettive;

› realizzazione di ecovillaggi all’interno di piccoli borghi delle aree protette con tendenze allo spopola-mento;

› azioni per lo sviluppo di microfiliere imprenditoriali nei settori dell’artigianato e delle produzioni tipi-che locali, della ricettività diffusa, della piccola ristorazione, dei servizi turistici connessi alla gestione del patrimonio naturalistico;

› azioni per la creazione e/o lo sviluppo di attività sportive ecocompatibili, da svolgersi all’aria aperta, quali: escursionismo, arrampicata, orienteering, birdwatching, canoa, torrentismo, immersioni subac-quee, vela e surf, etc.;

› azioni per la creazione di strutture di servizio a completamento dell’offerta delle attività sportive, quali: posti tappa, rifugi, centri di addestramento, aree e percorsi opportunamente attrezzati, etc.

Natura delle operazioni (infrastrutture, servizi, regimi di aiuto)Infrastrutture e servizi, regimi di aiuto.

Dipartimenti responsabiliDipartimento 14 - Politiche dell’ambiente.

BeneficiariRegione Calabria, anche attraverso proprie agenzie in “house”, amministrazioni provinciali anche attra-verso proprie agenzie in “house”, comunità montane e comuni della Calabria, enti parco, enti gestori di aree protette, associazioni ambientaliste, istituti scolastici, università, enti pubblici di ricerca, centri di ri-cerca pubblici e privati, parchi scientifici e tecnologici, enti e soggetti per la promozione turistica, enti o soggetti concessionari o affidatari o gestori di servizi e infrastrutture pubblici o di pubblica utilità, impre-se e loro consorzi, organizzazioni non governative (Ong), agenzie di sviluppo locale.

Requisiti di ammissibilitàRequisiti soggettivi:Titolarità del soggetto proponente: regione Calabria e amministrazioni provinciali, anche attraverso pro-prie agenzie in “house” ai sensi della normativa comunitaria e nazionale vigente, comunità montane e comuni della calabria, enti parco, enti gestori di aree protette, associazioni ambientaliste, istituti scola-

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stici, università, enti pubblici di ricerca, centri di ricerca pubblici e privati, parchi scientifici e tecnologi-ci, enti e soggetti per la promozione turistica, enti o soggetti concessionari o affidatari o gestori di servi-zi e infrastrutture pubblici o di pubblica utilità, imprese e loro consorzi, organizzazioni non governative (Ong), agenzie di sviluppo locale.

Requisiti oggettivi: › Rispetto dei requisiti di ricevibilità e di ammissibilità comuni e delle condizionalità del Qsn riportati nel-la scheda di Asse.

› Progetti ricadenti all’interno delle aree della rete ecologica regionale (Rete natura 2000) in cui sono sta-ti adottati e sono operativi i piani di gestione ai sensi della direttiva Habitat.

› Progetti integrati di sviluppo di Attività economiche sostenibili relativi alle aree protette della Rete eco-logica regionale.

› Operazioni comprese nel Catalogo delle attività economiche sostenibili nelle aree della Rete ecologica re-gionale.

Per le imprese: › Progetto non ancora avviato alla data di presentazione della domanda. › Nessuna pendenza per restituzioni di precedenti agevolazioni revocate con provvedimento non più op-ponibile ovvero per aiuti dichiarati incompatibili dalla U.e.

Criteri di selezione degli interventiGli interventi del Por Calabria Fers 2007 – 2013 nelle aree della Rete ecologica regionale (Rete natura 2000) sono ammissibili solo per le aree in cui sono stati adottati e sono operativi i Piani di gestione ai sensi della direttiva Habitat.Valutazione dell’operazione specifica nell’ambito del Progetto integrato di sviluppo. Le specifiche operazioni del Progetto integrato di sviluppo sono valutate sulla base dei seguenti criteri: a. Efficacia dell’operazione/progetto proposto rispetto all’ obiettivo operativo della Linea di intervento. › Rilevanza dell’operazione nell’ambio del Progetto integrato (operazioni di sistema, operazioni puntuali). › Contributo dell’operazione al raggiungimento degli obiettivi generali del Progetto integrato valutato ap-plicando alla singola operazione i criteri di valutazione generali del Progetto integrato di sviluppo lo-cale.

› Contributo dell’operazione al raggiungimento degli obiettivi specifici del Progetto integrato valutato ap-plicando alla singola operazione i criteri di valutazione specifici del Progetto integrato di sviluppo lo-cale.

b. Efficienza attuativa › Sostenibilità economica, finanziaria e gestionale dell’operazione;

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› Capacità tecnica, economico-organizzativa e finanziaria dei soggetti proponenti. › Livello di progettazione dell’intervento e tempi previsti per la realizzazione dell’operazione. › Livello di partecipazione dei soggetti proponenti e/o di altri soggetti privati agli investimenti previsti per la realizzazione dell’operazione.

c. Qualità progettuale intrinseca, innovatività e integrazione con altri interventi › Qualità e sostenibilità tecnica dell’operazione in termini di obiettivi, risultati attesi, congruità tra critici-tà rilevate e soluzioni progettuali proposte, metodologie e tecnologie utilizzate, cronoprogramma di at-tuazione (studio di fattibilità ove previsto e richiesto dalla normativa vigente).

› Livello di integrazione e sinergie con i piani e i programmi territoriali e di settore. › Livello di innovazione dell’operazione anche in funzione della capacità di: 1. migliorare le prestazioni ambientali e ridurre le forme di inquinamento; 2. Migliorare l’efficienza energetica in termini di riduzio-ne dei consumi di risorse e di impatto sull’ambiente locale.

› Sperimentazione di tecniche caratterizzate da alta replicabilità in altri contesti di intervento. › Sviluppo di soluzioni capaci di rendere persistenti nel tempo gli effetti dell’operazione e di ridurre i costi operativi di gestione a regime delle infrastrutture, degli impianti e dei servizi.

› Sostenibilità dei piani di gestione per le infrastrutture e i servizi che si intendono attivare attraverso la realizzazione dell’operazione.

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LINEA DI INTERVENTO5.2.3.2 Azioni per promuovere, qualificare e mettere in rete l’offerta culturale regionale

Descrizione generaleLa linea di intervento sostiene la promozione, la qualificazione e la messa in rete dell’offerta culturale re-gionale

Obiettivo operativo5.2.3 Promuovere, qualificare e mettere in rete l’offerta culturale regionale attraverso la realizzazione di attività ed eventi in grado di mobilitare significativi flussi di visitatori e turisti.

Dotazione finanziaria€ 10.793.664,20.

Elenco e descrizione dei singoli interventi-attivitàA titolo esemplificativo si riportano di seguito alcune tipologie di azioni che possono essere realizzate: › potenziamento e valorizzazione dei parchi culturali e dei parchi letterari esistenti; › progettazione, realizzazione e promozione di nuovi parchi culturali e parchi letterari; › progettazione, realizzazione e promozione di parchi tematici correlati a specificità dei territori (ambien-te, storia, cultura, tradizioni, etc.);

› progettazione e realizzazione di ambienti virtuali e sistemi informativi, basati sulle tecnologie Ict, per la promozione e la fruizione dell’offerta culturale regionale (gli ambienti virtuali e i sistemi informativi da realizzare devono essere progettati e realizzati per confluire nel portale “Calabria cultura”).

Natura delle operazioni (Infrastrutture, servizi, regimi di aiuto)Infrastrutture e servizi, regimi di aiuto.

Dipartimenti ResponsabiliDipartimento 11 - cultura, istruzione, università, ricerca, innovazione tecnologica, alta formazione

BeneficiariRegione Calabria, amministrazioni provinciali, comunità montane e comuni della calabria, fondazioni e associazioni culturali, imprese e loro consorzi, organizzazioni non governative (Ong), agenzie di svilup-po locale, società miste partecipate da enti pubblici, istituti scolastici, università, enti pubblici di ricerca, centri di ricerca pubblici e privati, parchi scientifici e tecnologici.

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Requisiti di ammissibilitàRequisiti soggettivi:Titolarità del soggetto proponente: Regione Calabria, amministrazioni provinciali, comunità montane e comuni della Calabria, fondazioni e associazioni culturali, imprese e loro consorzi, organizzazioni non governative (Ong), agenzie di sviluppo locale, società miste partecipate da enti pubblici, istituti scolastici, università, enti pubblici di ricerca, centri di ricerca pubblici e privati, parchi scientifici e tecnologici.Requisiti oggettivi: › Rispetto dei requisiti di ricevibilità e di ammissibilità comuni e delle condizionalità del Qsn riportati nel-lascheda di Asse.

› Coerenza con il Piano regionale di sviluppo turistico sostenibile. › Coerenza con le linee guida regionali per la progettazione, realizzazione e promozione dei parchi cultu-rali, dei parchi letterari e dei parchi tematici in Calabria.

Criteri di selezione degli interventiLa progettazione, realizzazione e promozione dei parchi culturali, dei parchi letterari e dei parchi tematici deve essere effettuata sulla base di specifiche linee guida. i nuovi parchi da realizzare devono: › essere individuati da bandi pubblici; › costituire specifici attrattori ambientali e culturali delle Destinazioni turistiche regionali; › prevedere l’attivazione di partenariati pubblico – privati e devono essere basati su sistemi e modelli di gestione sostenibili;

› prevedere l’adozione di sistemi di qualità per la certificazione dei servizi offerti; › devono prevedere strumenti e azioni (es. marchi territoriali, visite virtuali etc.) che garantiscano la visi-bilità e l’identificabilità da parte dei visitatori e dei turisti.

Valutazione dell’operazione specifica nell’ambito del Progetto integrato di sviluppo.

a) Efficacia dell’operazione/progetto proposto rispetto all’obiettivo operativo della linea di intervento.Parchi culturali, Parchi letterari e Parchi tematici. › Rilevanza dell’operazione nell’ambio del Progetto di parco culturale, letterario o tematico (operazioni di sistema, operazioni puntuali).

› Contributo dell’operazione al raggiungimento degli obiettivi specifici del Progetto di parco culturale, let-terario o tematico (valutato applicando alla singola operazione i criteri di valutazione specifici del Pro-getto integrato).

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Sistemi Informativi e ambienti virtuali.I Sistemi informativi e gli ambienti virtuali per la promozione e la fruizione dell’offerta culturale regio-nale sono valutati sulla base dei seguenti criteri di valutazione e di priorità: › Livello di flessibilità, modularità del sistema informativo/ambiente virtuale progettato (in termini di pos-sibilità di aggiornamenti continui).

› Capacità del progetto di contenere ambienti per la realizzazione di visite virtuali guidate del patrimonio culturale regionale.

› Capacità del progetto di contenere sistemi di informazione, prenotazione e acquisto biglietti, usando tec-nologie web (anche accessibili tramite terminali telefonici portatili).

› Capacità del progetto di contenere sistemi informativi per la valutazione della qualità dell’offerta cultu-rale regionale sulla base dei giudizi dei visitatori e dei turisti.

› Capacità del progetto di contenere sistemi informativi a supporto delle attività di gestione integrata del-le diverse forme di offerta culturale a livello territoriale regionale.

› Capacità del progetto di concorrere alla valorizzazione turistica (in termini di aumento e di destagiona-lizzazione dei flussi) nelle aree interessate.

b) Efficienza attuativa › Sostenibilità economica, finanziaria e organizzativa del progetto. › Capacità tecnica, economico-organizzativa e finanziaria dei soggetti proponenti. › Livello di progettazione e tempi previsti per la realizzazione del progetto. › Livello di partecipazione dei soggetti proponenti e/o di altri soggetti privati agli investimenti previsti per la realizzazione del progetto.

› Adozione di sistemi di monitoraggio e di valutazione dei risultati.

c) Qualità progettuale intrinseca, innovatività e integrazione con altri interventi Parchi culturali, parchi letterari e parchi tematici › Qualità e sostenibilità tecnica del progetto in termini di obiettivi, risultati attesi, congruità tra criticità ri-levata e soluzioni progettuali proposte, metodologie e tecnologie utilizzate, cronoprogramma di attua-zione.

› Livello di integrazione con i piani e i programmi territoriali e di settore. › Livello di innovazione delle azioni previste per la promozione e la realizzazione dei Parchi valutato sul-la base delle “best practices” disponibili.

› Livello di innovazione del progetto in termini di soluzioni capaci di migliorare le prestazioni ambientali e ridurre le forme di inquinamento.

› Livello di integrazione delle azioni di tutela e sostenibilità ambientale con quelle di promozione dei flus-si turistici destagionalizzati.

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› Integrazione con altri interventi/progetti riguardanti il sostegno dello sviluppo turistico e la valorizzazio-ne del patrimonio culturale e ambientale anche a valere su altri programmi.

› Sperimentazione di soluzioni progettuali caratterizzate da alta replicabilità in altri contesti d’intervento. › Sviluppo di soluzioni capaci di ridurre l’impatto ambientale del progetto e che minimizzano l’uso del suolo, soprattutto nelle aree soggette a vincolo di natura ambientale.

› Sviluppo di soluzioni in grado di rendere persistenti nel tempo gli effetti del progetto e di ridurre i costi operativi di gestione a regime delle infrastrutture, degli impianti e dei servizi.

› Sostenibilità dei Piani di gestione per le infrastrutture e i servizi che si intendono attivare attraverso la realizzazione del Progetto.

Sistemi informativi e ambienti virtuali › Completezza delle analisi dei requisiti funzionali del sistema informativo/ambiente virtuale. › Qualità delle specifiche funzionali del sistema informativo/ambiente virtuale definite a partire dalle ana-lisi dei requisiti funzionali.

› Integrazione con altri sistemi informativi/ambienti virtuali già in uso presso l’Amministrazione regiona-le, interoperabilità con altri sistemi di altre amministrazioni pubbliche nazionali e locali.

› Qualità, flessibilità e indipendenza dai fornitori delle soluzioni proposte (architetture di sistema, model-li e piattaforme per la gestione dellle informazioni, utilizzo di soluzioni già disponibili attraverso il “riu-so”, etc).

› Modalità e azioni previste per garantire la piena ed autonomia operatività del sistema informativo/am-biente virtuale da parte dell’Amministrazione regionale alla conclusione del periodo di avvio dello stes-so.

› Introduzione di servizi avanzati superiori al II livello di interattività secondo l’accezione comunitaria. › Livello di conformità agli standard di accessibilità dei servizi per le fasce deboli.

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LINEA DI INTERVENTO5.2.4.2 Azioni per la tutela, la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio etnoantropologico delle minoranze linguistiche presenti sul territorio regionale

Descrizione generaleLa linea di intervento è finalizzata a potenziare e qualificare le azioni per la tutela e la valorizzazione del-le minoranze linguistiche presenti sul territorio calabrese (greci di calabria, albanesi e occitani), attraver-so la realizzazione di specifici Progetti integrati (uno per ciascuna minoranza linguistica).

Obiettivo operativo5.2.4 Recuperare, qualificare e valorizzare le particolarità etnoantropologiche, linguistiche, culturali e sto-riche delle comunità calabresi come condizione per il recupero dell’identità e lo sviluppo sostenibile del territorio.

Dotazione finanziaria€ 14. 391.552,20

Elenco e descrizione dei singoli interventi-attivitàA titolo esemplificativo si riportano di seguito alcune tipologie di azioni che possono essere realizzate: › progettazione e realizzazione, utilizzando edifici pubblici esistenti, di centri polifunzionali per l’integra-zione, la promozione e la fruizione dell’offerta culturale delle minoranze (musei etnografici, biblioteche e mediateche, conservatori musicali, laboratori dimostrativi artigianali, etc.);

› progettazione e realizzazione di parchi culturali, parchi letterari, laboratori della memoria storica, festi-val di musica etnica, eventi culturali ed altre iniziative che aumentino l’attrattività e la fruibilità del pa-trimonio culturale delle minoranze per i visitatori e i turisti;

› azioni per il recupero e la valorizzazione dei luoghi, dei siti e dei beni artistici e monumentali di parti-colare interesse storico, culturale e paesagistico per le comunità dei greci di calabria, degli albanesi e de-gli occitani.

Natura delle operazioni (infrastrutture, servizi, regimi di aiuto)Infrastrutture e servizi, regimi di aiuto

Dipartimenti ResponsabiliDipartimento II Cultura, istruzione, università, ricerca, innovazione tecnologica, alta formazione

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BeneficiariRegione Calabria, amministrazioni provinciali, comunità montane e comuni della calabria, fondazioni e associazioni culturali, imprese e loro consorzi, organizzazioni non governative (Ong), agenzie di svilup-po locale, società miste partecipate da enti pubblici, istituti scolastici, università, enti pubblici di ricerca, centri di ricerca pubblici e privati, parchi scientifici e tecnologici.

Requisiti di ammissibilitàRequisiti soggettivi:Titolarità del soggetto proponente: Regione Calabria, amministrazioni provinciali, comunità montane e comuni della Calabria, fondazioni e associazioni culturali, imprese e loro consorzi, organizzazioni non governative (Ong), agenzie di sviluppo locale, società miste partecipate da enti pubblici, istituti scolastici, università, enti pubblici di ricerca, centri di ricerca pubblici e privati, parchi scientifici e tecnologici.

Requisiti oggettivi: › Rispetto dei requisiti di ricevibilità e di ammissibilità comuni e delle condizionalità del Qsn riportati nel-la scheda di Asse.

› Coerenza con il Piano regionale di sviluppo turistico sostenibile. › Utilizzo di edifici pubblici esistenti per la realizzazione di centri polifunzionali.

Criteri di selezione degli interventiValutazione dell’operazione specifica nell’ambito del Progetto integrato di sviluppo.a. Efficacia dell’operazione/progetto proposto rispetto all’obiettivo operativo della Linea di intervento. › Rilevanza dell’operazione nell’ambito del Progetto integrato (operazioni di sistema, operazioni puntua-li).

› Contributo dell’operazione al raggiungimento degli obiettivi generali del Progetto integrato valutato ap-plicando alla singola operazione i criteri di valutazione generali del Progetto integrato;

› Contributo dell’operazione al raggiungimento degli obiettivi specifici del Progetto integrato valutato ap-plicando alla singola operazione i criteri di valutazione specifici del Progetto integrato;

b. Efficienza attuativa › Sostenibilità economica, finanziaria e gestionale dell’operazione; › Capacità tecnica, economico-organizzativa e finanziaria dei soggetti proponenti; › Livello di progettazione dell’intervento e tempi previsti per la realizzazione dell’operazione; › Livello di partecipazione dei soggetti proponenti e/o di altri soggetti privati agli investimenti previsti per la realizzazione dell’operazione.

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c. Qualità progettuale intrinseca, innovatività e integrazione con altri interventi › Qualità e sostenibilità tecnica del progetto in termini di obiettivi, risultati attesi, congruità tra criticità ri-levata e soluzioni progettuali proposte, metodologie e tecnologie utilizzate, cronoprogramma di attua-zione (studio di fattibilità ove previsto e richiesto dalla normativa vigente.

› Livello di integrazione e sinergie con i piani e i programmi territoriali e di settore. › Livello di innovazione dell’operazione anche in funzione della capacità di migliorare le prestazioni am-bientali e ridurre le forme di inquinamento.

› Sperimentazione di soluzioni progettuali caratterizzate da alta replicabilità in altri contesti d’intervento. › Sviluppo di soluzioni capaci di ridurre l’impatto ambientale dell’operazione e che minimizzano l’uso del suolo, soprattutto nelle aree soggette a vincolo di natura ambientale.

› Sviluppo di soluzioni in grado di rendere persistenti nel tempo gli effetti del progetto e di ridurre i costi operativi di gestione a regime delle infrastrutture, degli impianti e dei servizi.

› Sostenibilità dei Piani di gestione per le infrastrutture e i servizi che si intendono attivare attraverso la realizzazione dell’operazione.

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LINEA DI INTERVENTO5.3.1.1 Azioni per sostenere la qualità e la sostenibilità ambientale delle Destinazioni e dei Prodotti Turistici Regionali

Descrizione generaleLa linea di intervento sostiene la realizzazione delle tipologie di azioni per migliorare la qualità e la so-stenibilità ambientale delle destinazioni e dei prodotti turistici regionali.

Obiettivo operativo5.3.1 Sostenere la qualità e la sostenibilità ambientale delle destinazioni e dei prodotti turistici regionali

Dotazione finanziaria€ 4.982.401,00.

Elenco e descrizione dei singoli interventi-attivitàA titolo esemplificativo si riportano di seguito alcune tipologie di azioni che possono essere realizzate: › azioni per la promozione e l’adozione da parte delle imprese di sistemi di certificazione ambientale delle strutture ricettive (Eltas - ecolabel for tourism accomodation services), per l’introduzione del marchio di qualità ecologica - Eco label e dei sistemi di gestione ambientale - Emas e Iso 1400;

› azioni per l’adeguamento dei sistemi e degli impianti finalizzati al risparmio ed alla certificazione ener-getica delle strutture turistico ricettive;

› azioni per l’innovazione di processo e di prodotto delle imprese turistiche, al fine di migliorarne le pre-stazioni ambientali, riducendo le diverse forme di inquinamento e contenendo il consumo di risorse na-turali e di energia;

› azioni per l’adesione o lo sviluppo di marchi e standard di qualità; › azioni di informazione e sensibilizzazione rivolte agli operatori turistici per garantire che gli obiettivi di tutela delle risorse naturali e del paesaggio siano implementati in tutte le fasi del processo di produzio-ne ed erogazione dei prodotti turistici e per tutte le componenti (strutture recettive, ristorazione, esercizi commerciali, servizi, impianti, etc.).

Natura delle operazioni (infrastrutture, servizi, regimi di aiuto)Infrastrutture e servizi, regimi di aiuto.

Dipartimenti responsabiliDipartimento 12 Turismo, beni culturali, sport e spettacolo, politiche giovanili.

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BeneficiariRegione Calabria, amministrazioni provinciali, comunità montane e comuni della Calabria, imprese e con-sorzi di imprese.

Requisiti di ammissibilitàRequisiti soggettivi:Titolarità del soggetto proponente: Regione Calabria, amministrazioni provinciali, comunità montane e comuni della Calabria, imprese e consorzi di imprese.

Requisiti oggettivi: › Rispetto dei requisiti di ricevibilità e di ammissibilità comuni e delle condizionalità del Qsn riportati nel-la scheda di asse.

› Coerenza con il Piano regionale per lo sviluppo turistico sostenibile. › Coerenza con i Piani dei sistemi turistici locali/destinazioni turistiche locali. › Per le imprese: › Programma non ancora avviato alla data di presentazione della domanda. › Nessuna pendenza per restituzioni di precedenti agevolazioni revocate con provvedimento non più op-ponibile ovvero per aiuti dichiarati incompatibili dalla U.e.

Criteri di selezione degli interventiValutazione dell’operazione specifica nell’ambito del Progetto integrato di sviluppo.

a) Efficacia dell’operazione/progetto proposto rispetto all’obiettivo operativo della linea di intervento. › Capacità del progetto di contribuire a diffondere l’adozione da parte delle imprese di sistemi di certifica-zione ambientale, di marchi di qualità ambientale e dei Sistemi di gestione ambientale.

› Capacità del progetto di contribuire all’adeguamento dei sistemi e degli impianti finalizzati al risparmio ed alla certificazione energetica delle strutture turistico ricettive.

› Capacità del progetto di contribuire all’innovazione di processo e di prodotto delle imprese turistiche al fine di migliorarne le prestazioni ambientali.

› Capacità del progetto di sviluppare l’adesione e lo sviluppo di marchi e standard di qualità. › Capacità dell’intervento di diffusione e sensibilizzazione delle tematiche ambientali presso gli operato-ri turistici.

› Impatto del progetto in termini di pari opportunità di non discriminazione e di genere.

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b) Efficienza attuativa. › Sostenibilità economica, finanziaria e organizzativa del progetto. › Capacità tecnica, economico-organizzativa e finanziaria dei soggetti proponenti. › Livello di progettazione e tempi previsti per la realizzazione del progetto. › Livello di partecipazione dei soggetti proponenti e/o di altri soggetti privati agli investimenti previsti per la realizzazione del progetto.

› Adozione di sistemi di monitoraggio e di valutazione dei risultati.

c) Qualità progettuale intrinseca, innovatività e integrazione con altri interventi. › Qualità e sostenibilità tecnica del progetto in termini di obiettivi, risultati attesi, congruità tra criticità ri-levata e soluzioni progettuali proposte, metodologie e tecnologie utilizzate, cronoprogramma di attua-zione.

› Livello di integrazione con i piani e i programmi territoriali e di settore. › Livello di innovazione del progetto in termini di soluzioni capaci di migliorare le prestazioni ambientali e ridurre le forme di inquinamento.

› Livello di integrazione delle azioni di tutela e sostenibilità ambientale con quelle di promozione dei flus-si turistici destagionalizzati.

› Integrazione con altri interventi/progetti riguardanti il sostegno dello sviluppo turistico e la valorizzazio-ne del patrimonio ambientale anche a valere su altri Programmi.

› Sperimentazione di soluzioni progettuali caratterizzate da alta replicabilità in altri contesti d’intervento. › Sviluppo di soluzioni capaci di ridurre l’impatto ambientale del progetto e che minimizzano l’uso del suolo, soprattutto nelle aree soggette a vincolo di natura ambientale.

› Sviluppo di soluzioni in grado di rendere persistenti nel tempo gli effetti del progetto e di ridurre i costi operativi di gestione a regime delle infrastrutture, degli impianti e dei servizi.

› Sostenibilità dei piani di gestione per le infrastrutture e i servizi che si intendono attivare attraverso la realizzazione del progetto.

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LINEA DI INTERVENTO5.3.2.1 Azioni delle Istituzioni Pubbliche a sostegno della costruzione delle Destinazioni e dei Prodotti/Servizi Turistici Regionali

Descrizione generaleLa Linea di intervento prevede la realizzazione di attività promosse da soggetti pubblici finalizzati ad au-mentare complessivamente la capacità di attrazione e di accoglienza dei luoghi .

Obiettivo operativo5.3.2 Realizzare e promuovere prodotti e pacchetti turistici innovativi, competitivi e sostenibili basati sul-la valorizzazione delle risorse naturali e culturali presenti all’interno delle Destinazioni turistiche regio-nali .

Dotazione finanziaria € 35.984.160,00.

Elenco e descrizione dei singoli interventi-attivitàA titolo esemplificativo si riportano di seguito alcune tipologie di azioni che possono essere realizzate: › definizione e attivazione dei Sistemi turistici locali (Stl) o meglio delle Destinazioni turistiche sostenibi-li attraverso le seguenti fasi:

• analisi delle esperienze realizzate nelle altre regioni, valutazione dei modelli e degli strumenti che hanno prodotto i migliori risultati e verifica della trasferibilità in Calabria;

• analisi delle tendenze a livello europeo ed internazionale per la definizione e la costruzione del-le “Destinazioni turistiche sostenibili” e verifica delle condizioni di applicabilità in specifiche aree della Calabria;

• elaborazione della proposta regionale, a seguito di una specifica attività di analisi e concertazio-ne con le Istituzioni locali e gli operatori privati, per la costituzione dei Sistemi turistici locali del-la Calabria ovvero delle Destinazioni turistiche sostenibili della Calabria;

• predisposizione di un bando e delle relative linee guida per la predisposizione dei Piani di azione triennali e annuali dei Sistemi turistici locali della Calabria, in coerenza con gli indirizzi del Piano regionale di sviluppo turistico sostenibile e del Piano di marketing turistico regionale;

• finanziamento dell’elaborazione dei Piani di azione, valutazione delle proposte con procedura ne-goziale e approvazione delle stesse;

› azioni per sostenere, all’interno delle Destinazioni turistiche regionali, l’attivazione di sistemi di mobili-tà sostenibile attraverso l’applicazione di metodologie e strumenti di monitoraggio e gestione che con-

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sentano una modulazione dei flussi turistici in funzione della capacità di assorbimento dei diversi tipi di habitat e di ecosistemi rispetto al numero e alla tipologia dei turisti;

› interventi per migliorare l’accessibilità ai siti culturali, naturali e paesaggistici di maggior pregio, privi-legiando il ripristino degli antichi tracciati a valenza storico-paesaggistica;

› interventi per la valorizzazione di tratte e/o circuiti ferroviari in aree particolarmente suggestive che, oltre ad assolvere la funzione di servizi per la mobilità sostenibile dei visitatori, costituiscono dei ve-ri e propri attrattori turistici. Si fa riferimento in particolare alle linee ferroviarie secondarie, dimesse e a quelle a scartamento ridotto, alle vecchie locomotive a vapore, alla possibile valorizzazione di immobi-li originariamente adibiti a stazioni di sosta e di scambio che costituiscono una potenziale rete turistico-ricettiva dislocata e diffusa lungo tutto il tracciato della rete ferroviaria e rappresentano il naturale sup-porto ospitale alla mobilità turistica;

› interventi per incrementare i servizi per il turismo nautico attraverso la riconversione di parte dei porti commerciali, sovradimensionati e sottoutilizzati a scopi turistici, e la realizzazione di “porti a secco” per i natanti da diporto che permettono la possibilità di alloggiare a terra, in spazi contenuti, grandi quanti-tà di unità da diporto, destinando le darsene alle imbarcazioni di maggiore pescaggio;

› interventi per migliorare il contesto ambientale di riferimento attraverso, ad esempio, la qualificazione dei siti culturali, naturali e paesaggistici (incluse le spiagge di particolare valenza ambientale);

› interventi materiali e immateriali per la progettazione e la realizzazione degli itinerari e dei parchi tema-tici (naturalistici, culturali, enogastronomici, etc.) che dovranno rappresentare gli attrattori sui quali co-struire i prodotti/servizi delle destinazioni turistiche regionali;

› interventi finalizzati alla riqualificazione o alla creazione di infrastrutture pubbliche e impianti per il tempo libero, lo sport, il benessere e lo spettacolo in grado di qualificare e potenziare l’offerta delle De-stinazioni turistiche regionali. Tali interventi saranno finanziati attraverso forme di Partenariato pubbli-co – privato, nel rispetto delle regole in materia di aiuti di stato, a seguito della verifica della domanda dei servizi da erogare e dei risultati dell’analisi costi-benefici;

› interventi per il miglioramento della qualità e della quantità dell’informazione turistica e per promuove-re la cultura dell’accoglienza. Nello specifico si prevedono azioni:

• per il riordino e la razionalizzazione della segnaletica turistica a cominciare dalla cartellonistica stradale attraverso progetti di miglioramento qualitativo e funzionale;

• per la realizzazione di un sistema di segnaletica e di informazione turistica multilingua coordinato a livello regionale con le indicazioni delle Destinazioni turistiche regionali e dei siti culturali e am-bientali di maggior pregio;

• per la realizzazione di servizi innovativi basati sulle moderne tecnologie Gps e sulla loro integra-zione con la telefonia mobile, per offrire ai turisti in arrivo o in viaggio la possibilità di visitare il territorio attraverso mappe virtuali;

• per la promozione di modelli di produzione e consumo sostenibili. Il turismo sostenibile richie-

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de, soprattutto, un consumo sostenibile e ciò presuppone che i turisti siano consapevoli e abbiano aspettative sul prodotto legate anche alla sua ecocompatibilità. Una migliore qualità e una mag-giore accessibilità alle informazioni sull’ambiente per il consumatore-turista potranno contribui-re a orientarne le scelte verso modelli di consumo sostenibili, innescando cambiamenti anche nel-la catena dell’offerta.

› interventi per valorizzare le identità e le specificità dei territori e dei prodotti/servizi delle Destinazioni turistiche regionali attraverso:

• la realizzazione di un numero limitato di marchi territoriali caratterizzanti i territori più significa-tivi, con una chiara delimitazione rispetto ai marchi di ambito regionale (Calabria), sovraregionale (Poin “attrattori culturali, naturali e turismo”) e nazionale;

• la progettazione e la realizzazione di una rete modulare di punti di promozione e commercializza-zione (pannelli promozionali, espositori, stand, negozi in franchising, etc.) da localizzare negli ae-roporti della regione, nei punti di maggiore presenza di turisti.

Natura delle operazioni (infrastrutture, servizi, regimi di aiuto)Infrastrutture e servizi.

Dipartimenti responsabiliDipartimento 12 Turismo, beni culturali, sport e spettacolo, politiche giovanili.

BeneficiariRegione Calabria, amministrazioni provinciali, comunità montane e comuni della Calabria, enti e ammi-nistrazioni centrali gestori di servizi con sedi nel territorio regionale, enti parco, enti gestori di aree pro-tette, società miste partecipate da enti pubblici, enti e soggetti per la promozione turistica, enti o soggetti concessionari o affidatari o gestori di servizi e infrastrutture pubblici o di pubblica utilità.

Requisiti di ammissibilitàRequisiti soggettivi:Titolarità del Soggetto proponente: Regione Calabria, amministrazioni provinciali, comunità montane e comuni della Calabria, enti e amministrazioni centrali gestori di servizi con sedi nel territorio regiona-le, enti parco, enti gestori di aree protette, società miste partecipate da enti pubblici, enti e soggetti per la promozione turistica, enti o soggetti concessionari o affidatari o gestori di servizi e infrastrutture pubbli-ci o di pubblica utilità.

Requisiti oggettivi: › Rispetto dei requisiti di ricevibilità e di ammissibilità comuni e delle condizionalità del Qsn riportati nel-

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la scheda di asse. › Coerenza con il Piano regionale per lo sviluppo turistico sostenibile. › Coerenza con i piani dei sistemi turistici locali / destinazioni turistiche locali.

Criteri di selezione degli interventiValutazione dell’operazione specifica nell’ambito del Progetto integrato di sviluppo.a) Efficacia dell’operazione/progetto proposto rispetto all’obiettivo operativo della linea di intervento.

• Coerenza con i risultati delle analisi e delle esperienze di successo realizzate nelle altre regioni e trasferibili in Calabria.

• Coerenza con le tendenze a livello europeo ed internazionale per la definizione e la costruzione del-le Destinazioni turistiche sostenibili, applicabili in Calabria.

• Capacità del progetto di attivare all’interno delle Destinazioni turistiche regionali sistemi di mobi-lità sostenibile.

• Capacità del progetto di migliorare l’accessibilità ai siti culturali, naturali e paesaggistici di mag-gior pregio.

• Priorità ai progetti che prevedono il ripristino degli antichi tracciati a valenza storico paesaggisti-ca.

• Priorità ai progetti che prevedono il partenariato pubblico-privato.• Capacità del progetto di valorizzare tratte e/o circuiti ferroviari in aree particolarmente suggesti-

ve.• Capacità del progetto di contribuire all’incremento dei servizi per il turismo nautico.• Capacità del progetto di migliorare il contesto ambientale di riferimento.• Capacità del progetto di contribuire alla progettazione e realizzazione degli itinerari e dei parchi te-

matici delle Destinazioni turistiche regionali.• Capacità del progetto di potenziare e riqualificare l’offerta delle Destinazioni turistiche attraver-

so la realizzazione di infrastrutture pubbliche e impianti per lo sport, il tempo libero, il benesse-re e lo spettacolo.

• Capacita del progetto di migliorare la qualità e la quantità dell’informazione turistica e di promuo-vere la cultura dell’accoglienza.

• Capacità del progetto di valorizzare le identità e le specificità dei territori dei prodotti/ servizi del-le Destinazioni turistiche regionali.

• Capacità dell’intervento di concorrere alla valorizzazione turistica (in termini di aumento e di de-stagionalizzazione dei flussi).

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b) Efficienza attuativa. › Sostenibilità economica, finanziaria e organizzativa del progetto. › Capacità tecnica, economico-organizzativa e finanziaria dei soggetti proponenti. › Livello di progettazione e tempi previsti per la realizzazione del progetto. › Livello di partecipazione dei Soggetti proponenti e/o di altri soggetti privati agli investimenti previsti per la realizzazione del progetto.

› Adozione di sistemi di monitoraggio e di valutazione dei risultati.

c) Qualità progettuale intrinseca, innovatività e integrazione con altri interventi.• Qualità e sostenibilità tecnica del progetto in termini di obiettivi, risultati attesi, congruità tra cri-

ticità rilevata e soluzioni progettuali proposte, metodologie e tecnologie utilizzate, cronoprogram-ma di attuazione.

• Livello di integrazione con i piani e i programmi territoriali e di settore.• Livello di innovazione del progetto in termini di soluzioni capaci di migliorare le prestazioni am-

bientali e ridurre le forme di inquinamento.• Livello di integrazione delle azioni di tutela e sostenibilità ambientale con quelle di promozione dei

flussi turistici destagionalizzati.• Livello di accessibilità con modalità sostenibili e trasporto pubblico ottenibile con il progetto.• Integrazione con altri interventi/progetti riguardanti il sostegno dello sviluppo turistico e la valo-

rizzazione del patrimonio ambientale anche a valere su altri programmi.• Sperimentazione di soluzioni progettuali caratterizzate da alta replicabilità in altri contesti d’inter-

vento.• Sviluppo di soluzioni capaci di ridurre l’impatto ambientale del progetto e che minimizzano l’uso

del suolo, soprattutto nelle aree soggette a vincolo di natura ambientale.• Sviluppo di soluzioni in grado di rendere persistenti nel tempo gli effetti del progetto e di ridurre i

costi operativi di gestione a regime delle infrastrutture, degli impianti e dei servizi.• Sostenibilità dei Piani di gestione per le infrastrutture e i servizi che si intendono attivare attraver-

so la realizzazione del progetto.

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LINEA DI INTERVENTO5.3.2.2 Azioni per il potenziamento delle Reti di Servizi per la promozione e l’erogazione dei Prodotti/Servizi delle Destinazioni Turistiche Regionali

Descrizione generaleLa linea di intervento sostiene le imprese che operano nel comparto del turismo (con priorità alle imprese di servizi costituite da reti di operatori turistici), la progettazione e la realizzazione di nuovi prodotti/ser-vizi turistici basati prioritariamente sugli itinerari tematici (naturalistici, culturali, enogastronomici, etc.) delle Destinazioni turistiche regionali.

Obiettivo operativo5.3.2 Realizzare e promuovere prodotti e pacchetti turistici innovativi, competitivi e sostenibili basati sul-la valorizzazione delle risorse naturali e culturali presenti all’interno delle Destinazioni turistiche regio-nali.

Dotazione finanziaria€ 8.989.440,00

Elenco e descrizione dei singoli interventi-attività › Le tipologie di azioni previste dalla linea di intervento sono le seguenti: › analisi di mercato sulla domanda e sull’offerta di prodotti/servizi turistici per i target di riferimento; › progettazione dei prodotti/servizi turistici (durata, itinerari, costi, sistemi di trasporto, servizi aggiunti-vi, target di clienti, strategie di promozione e distribuzione, operatori coinvolti, modalità di erogazione e fruizione, ecc.);

› promozione e distribuzione dei prodotti/servizi.I prodotti/servizi turistici per le specifiche Destinazioni turistiche regionali saranno definiti sulla base de-gli indirizzi contenuti:

• nel piano regionale di sviluppo turistico sostenibile;• nel piano di marketing turistico regionale;• nei piani di azione triennali e annuali dei Sistemi turistici locali (Destinazioni turistiche regionali).

La linea di intervento sostiene, inoltre, la nascita e/o il potenziamento delle imprese di servizi al turismo (con priorità alle imprese costituite da reti di operatori turistici) ovvero quelle imprese in grado di eroga-re, all’interno delle Destinazioni turistiche regionali, le seguenti tipologie di servizi: › servizi per l’organizzazione di eventi e iniziative ambientali, musicali, teatrali e artistiche; › servizi per la fruizione del patrimonio ambientale, architettonico e culturale;

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› servizi di promozione e gestione di specifici prodotti/pacchetti turistici; › servizi alle imprese turistiche:

• servizi di formazione e aggiornamento del personale;• servizi per la gestione comune dei trasporti dei turisti;• servizi per la gestione comune degli acquisti e l’approvvigionamento dei generi alimentari anche al

fine di favorire l’integrazione e la valorizzazione delle produzioni locali (prodotti agroalimentari di qualità, prodotti dell’artigianato artistico e tradizionale, etc.);

• servizi per l’innovazione tecnologica e organizzativa dei processi di “back office” e di “front offi-ce” delle imprese del sistema ricettivo;

• servizi comuni di promozione, prenotazione e gestione del rapporto con i tour operator e i clienti (commercializzazione dei Prodotti/Servizi su web, inserimento in cataloghi elettronici nazionali ed internazionali, sistemi telematici certificati di prenotazione e pagamento, etc.).

La linea di intervento sostiene la realizzazione delle operazioni prima descritte attraverso i seguenti stru-menti:

• Pia turismo – pacchetti integrati di agevolazioni per le imprese turistiche;• Contratti di investimento per il turismo.

Natura delle operazioni (infrastrutture, servizi, regimi di aiuto)Regimi di aiuto.

Dipartimenti ResponsabiliDipartimento 12 Turismo, beni culturali, sport e spettacolo, politiche giovanili.

BeneficiariImprese e consorzi di imprese.

Requisiti di ammissibilitàRequisiti soggettivi:Titolarità del soggetto proponente (imprese e consorzi di imprese).

Requisiti oggettivi: › Rispetto dei requisiti di ricevibilità e di ammissibilità comuni e delle condizionalità del Qsn riportati nel-la scheda di asse.

› Coerenza con il Piano regionale per lo Sviluppo turistico sostenibile. › Coerenza con il Piano di Marketing turistico regionale. › Coerenza con i Piani dei Sistemi turistici locali / Destinazioni turistiche locali.

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Per le imprese: › Progetto non ancora avviato alla data di presentazione della domanda. › Nessuna pendenza per restituzioni di precedenti agevolazioni revocate con provvedimento non più op-ponibile ovvero per aiuti dichiarati incompatibili dalla U.e.

Criteri di selezione degli interventiI prodotti/servizi turistici per le specifiche Destinazioni turistiche regionali saranno definiti sulla base de-gli indirizzi contenuti:

• nel Piano regionale di sviluppo turistico sostenibile;• nel Piano di marketing turistico regionale;• nei Piani di azione triennali e annuali dei Sistemi turistici locali (Destinazioni turistiche regionali).

La Linea di Interveto sostiene la realizzazione delle operazioni descritte attraverso i seguenti strumenti:• Pia turismo - Pacchetti integrati di agevolazioni per le imprese turistiche.• Contratti di investimento per il turismo.• Valutazione dell’operazione specifica nell’ambito del Progetto integrato di sviluppo.

a) Efficacia dell’operazione/progetto proposto rispetto all’obiettivo operativo della linea di intervento.• Adeguatezza e rispondenza del progetto ai risultati delle analisi di mercato relative ai prodotti/ser-

vizi turistici per target di riferimento.• Capacità del progetto di promuovere e distribuire i prodotti / servizi turistici delle Destinazioni tu-

ristiche regionali.• Capacità del progetto di ampliare l’offerta di prodotti / servizi delle Destinazioni turistiche.• Ampiezza e articolazione della rete di imprese proponenti.• Priorità ai progetti presentati da reti di operatori turistici.• Priorità ai progetti basati sugli itinerari tematici delle Destinazioni turistiche regionali.• Capacità del progetto di concorrere alla valorizzazione turistica (in termini di aumento e di desta-

gionalizzazione dei flussi).• Impatto in termini di pari opportunità di non discriminazione e di genere. • Ampiezza e articolazione della rete di imprese proponenti.• Priorità ai progetti presentati da reti di operatori turistici.

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b) Efficienza attuativa.• Sostenibilità economica, finanziaria e organizzativa del progetto.• Capacità tecnica, economico-organizzativa e finanziaria dei soggetti proponenti.• Livello di progettazione e tempi previsti per la realizzazione del progetto.• Livello di partecipazione dei sooggetti proponenti e/o di altri soggetti privati agli investimenti pre-

visti per la realizzazione del progetto.• Adozione di sistemi di monitoraggio e di valutazione dei risultati.

c) Qualità progettuale intrinseca, innovatività e integrazione con altri interventi.• Qualità e sostenibilità tecnica del progetto in termini di obiettivi, risultati attesi, congruità tra cri-

ticità rilevata e soluzioni progettuali proposte, metodologie e tecnologie utilizzate, cronoprogram-ma di attuazione.

• Livello di integrazione con i piani e i programmi territoriali e di settore.• Livello di innovazione del progetto in termini di soluzioni capaci di migliorare le prestazioni am-

bientali e ridurre le forme di inquinamento.• Livello di integrazione delle azioni di tutela e sostenibilità ambientale con quelle di promozione dei

flussi turistici destagionalizzati.• Integrazione con altri interventi/progetti riguardanti il sostegno dello sviluppo turistico e la valo-

rizzazione del patrimonio ambientale anche a valere su altri programmi.• Sperimentazione di soluzioni progettuali caratterizzate da alta replicabilità in altri contesti d’inter-

vento.• Sviluppo di soluzioni capaci di ridurre l’impatto ambientale del progetto e che minimizzano l’uso

del suolo, soprattutto nelle aree soggette a vincolo di natura ambientale.• Sviluppo di soluzioni in grado di rendere persistenti nel tempo gli effetti delprogetto e di ridurre i

costi operativi di gestione a regime delle infrastrutture, degli impianti e dei servizi.• Sostenibilità dei Piani di gestione per le infrastrutture e i servizi che si intendono attivare attraver-

so la realizzazione del progetto.

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LINEA DI INTERVENTO 5.3.2.3 - Azioni per la qualificazione, il potenziamento e l’innovazione dei sistemi di ospitalitàdelle Destinazioni Turistiche Regionali

Descrizione generaleLa linea di intervento sostiene la qualificazione, il potenziamento e l’innovazione dei sistemi di ospitali-tà delle Destinazioni turistiche regionali.

Obiettivo operativo5.3.2. Realizzare e promuovere prodotti e pacchetti turistici innovativi, competitivi e sostenibili basati sul-la valorizzazione delle risorse naturali e culturali presenti all’interno delle Destinazioni turistiche regio-nali.

Dotazione finanziaria€ 48.973.601,00

Elenco e descrizione dei singoli interventi-attivitàA titolo esemplificativo si riportano di seguito alcune tipologie di azioni che possono essere realizzate: › Interventi per migliorare le funzionalità e la qualità dei servizi delle strutture ricettive esistenti anche per estenderne l’attività all’intero anno attraverso la realizzazione di impianti di condizionamento/riscalda-mento, di centri benessere, di piscine, di attrezzature per il turismo sociale e sportivo;

› interventi per la realizzazione di nuova ricettività di alta qualità all’interno delle Destinazioni turistiche regionali attraverso la valorizzazione del patrimonio storico e architettonico pubblico e privato di eccel-lenza già esistente. Si fa riferimento prioritariamente al patrimonio costituito:

• dal sistema dei castelli e delle fortificazioni costiere;• dai centri storici e dai borghi di eccellenza della regione;

› interventi per la promozione, diffusione e realizzazione di forme innovative di ospitalità che valorizzi-no il patrimonio edilizio esistente nelle aree interne, nei borghi rurali e costieri. Si fa riferimento in par-ticolare:

• agli alberghi diffusi nei centri storici, nei borghi rurali e nei borghi marinari;• alla realizzazione di una rete di prima ospitalità diffusa sul territorio regionale che deve costituire

un punto unico, fortemente caratterizzato e facilmente riconoscibile, per la fornitura di un insieme di servizi per il turista: accoglienza, ricettività, punto di informazione turistica e culturale, emporio di prodotti calabresi legati al territorio e punto di degustazione;

› interventi per l’adeguamento, il potenziamento o la realizzazione delle infrastrutture e dei servizi com-

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plementari agli esercizi recettivi (impianti sportivi, centri benessere, etc.) all’interno delle Destinazioni tu-ristiche regionali. Si fa riferimento ad interventi proposti da soggetti privati e a quelli proposti da reti di operatori turistici che già operano nel territorio di riferimento;

› interventi per sostenere l’emersione, la riqualificazione e l’integrazione delle seconde case nel sistema della ricettività delle Destinazioni turistiche regionali. In particolare si prevede il sostegno alla realizza-zione di servizi comuni per la gestione della ricettività, ad esclusione di interventi di edilizia abitativa su immobili di proprietà privata.

La linea di intervento sostiene la realizzazione delle operazioni prima descritte attraverso i seguenti stru-menti: › Pia Turismo – Pacchetti integrati di agevolazioni per le imprese turistiche › Contratti di investimento per il turismo.

Natura delle operazioni (infrastrutture, servizi, regimi di aiuto)Regimi di Aiuto.

Dipartimenti ResponsabiliDipartimento 12 - Turismo, beni culturali, sport e spettacolo, politiche giovanili.

BeneficiariImprese e consorzi di imprese.

Requisiti di ammissibilitàRequisiti soggettivi:Titolarità del soggetto proponente (imprese e consorzi di imprese).

Requisiti oggettivi: › Rispetto dei requisiti di ricevibilità e di ammissibilità comuni e delle condizionalità del Qsn riportati nel-la scheda di asse.

› Coerenza con il Piano regionale per lo sviluppo turistico sostenibile. › Coerenza con il Piano di marketing turistico regionale. › Coerenza con i Piani dei Sistemi turistici locali/Destinazioni turistiche locali.

Per le imprese: › Progetto non ancora avviato alla data di presentazione della domanda. › Nessuna pendenza per restituzioni di precedenti agevolazioni revocate con provvedimento non più op-ponibile ovvero per aiuti dichiarati incompatibili dalla U.e.

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Criteri di selezione degli interventiLa linea di intervento sostiene le operazioni suddette attraverso i seguenti strumenti: › Pia Turismo – Pacchetti integrati di agevolazioni per le imprese turistiche; › Contratti di investimento per il turismo. › Valutazione dell’operazione specifica nell’ambito del Progetto integrato di sviluppo.

a) Efficacia dell’operazione/progetto proposto rispetto all’obiettivo operativo della linea di intervento.• Capacità del progetto di migliorare la funzionalità e la qualità dei servizi delle strutture ricettive esi-

stenti all’interno delle Destinazioni turistiche regionali.• Capacità del progetto di ampliare l’offerta ricettiva di alta qualità all’interno delle Destinazioni tu-

ristiche regionali.• Priorità ai progetti di nuova ricettività di alta qualità riferiti al sistema dei castelli e delle fortifica-

zioni costiere ai centri storici e ai borghi di eccellenza.• Capacità del progetto di realizzare e diffondere forme innovative di ospitalità che valorizzino il pa-

trimonio edilizio esistente nelle aree interne, nei borghi rurali e costieri.• Capacità del progetto di contribuire al potenziamento o alla realizzazione di infrastrutture e/o ser-

vizi complementari agli esercizi ricettivi all’interno delle Destinazioni turistiche regionali.• Capacità del progetto di sostenere l’emersione, la qualificazione el’integrazione delle seconde case

nel sistema della ricettività delle Destinazioni turistiche regionali.• Ampiezza e articolazione della rete di imprese proponenti.• Impatto del progetto in termini di pari opportunità di non discriminazione e di genere.

b) Efficienza attuativa.• Sostenibilità economica, finanziaria e organizzativa del progetto.• Capacità tecnica, economico-organizzativa e finanziaria dei soggetti proponenti.• Livello di progettazione e tempi previsti per la realizzazione del progetto.• Livello di partecipazione dei soggetti proponenti e/o di altri soggetti privati agli investimenti pre-

visti per la realizzazione del progetto.• Adozione di sistemi di monitoraggio e di valutazione dei risultati.

c) Qualità progettuale intrinseca, innovatività e integrazione con altri interventi.• Qualità e sostenibilità tecnica del progetto in termini di obiettivi, risultati attesi, congruità tra cri-

ticità rilevata e soluzioni progettuali proposte, metodologie e tecnologie utilizzate, cronoprogram-ma di attuazione.

• Livello di integrazione con i piani e i programmi territoriali e di settore.

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• Livello di innovazione del progetto in termini di soluzioni capaci di migliorare le prestazioni am-bientali e ridurre le forme di inquinamento.

• Livello di integrazione delle azioni di tutela e sostenibilità ambientale con quelle di promozione dei flussi turistici destagionalizzati.

• Integrazione con altri interventi/progetti riguardanti il sostegno dello sviluppo turistico e la valo-rizzazione del patrimonio ambientale anche a valere su altri programmi.

• Sperimentazione di soluzioni progettuali caratterizzate da alta replicabilità in altri contesti d’inter-vento.

• Sviluppo di soluzioni capaci di ridurre l’impatto ambientale del progetto e che minimizzano l’uso del suolo, soprattutto nelle aree soggette a vincolo di natura ambientale.

• Sviluppo di soluzioni in grado di rendere persistenti nel tempo gli effetti del progetto e di ridurre i costi operativi di gestione a regime delle infrastrutture, degli impianti e dei servizi.

• Sostenibilità dei Piani di gestione per le infrastrutture e i servizi che si intendono attivare attraver-so la realizzazione del progetto.

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LINEA DI INTERVENTO7.1.5.2 – Contratti di investimento per la realizzazione o il potenziamento di micro-filiere produttive locali all’interno di Progetti Locali di Sviluppo

Descrizione generaleLa linea di intervento è finalizzata a creare e/o rafforzare i micro sistemi e le micro filiere produttive ter-ritoriali, individuati e selezionati nell’ambito di Progetti integrati di sviluppo locale.

Obiettivo operativo7.1.5 Promuovere e sostenere la cooperazione tra le imprese in una logica di filiera o di territorio.

Dotazione finanziaria € 65.950.721,00.

Elenco e descrizione dei singoli interventi-attivitàDefinizione e messa a punto di una versione semplificata del Contratto di investimento: › Di importo complessivo più contenuto; › Con procedure di accesso e valutazione semplificate; › In grado di incentivare la realizzazione di investimenti produttivi materiali e immateriali promossi da gruppi e reti di microimprese attive nei settori tradizionali o di nicchia, anche differenti tra loro, in uno specifico ambito territoriale.

Natura delle operazioni (infrastrutture, servizi, regimi di aiuto)Regimi di aiuto.

Dipartimenti responsabiliDipartimento 5 - Attività produttive.

BeneficiariImprese e loro consorzi.

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Requisiti di ammissibilitàRequisiti soggettivi:Titolarità del Soggetto proponente (Pmi industriali e di servizi e loro consorzi, imprese artigiane e loro consorzi).Requisiti oggettivi: › Rispetto dei requisiti di ricevibilità e di ammissibilità comuni e delle condizionalità del Qsn riportati nel-la scheda di asse.

› Presentazione del contratto di investimento (Piano di sviluppo interaziendale, Piani di sviluppo azienda-li) in conformità alle prescrizioni dei bandi di gara.

› Coerenza del contratto di investimento (Piano di sviluppo interaziendale, Piani di sviluppo aziendali) con le priorità settoriali e territoriali regionali.

› Cofinanziamento privato in linea con la normativa comunitaria, nazionale e regionale.

Criteri di selezione degli interventiIl Contratto di Investimento avrà un importo complessivo più contenuto, procedure di accesso e di valu-tazione semplificate, deve essere in grado di incentivare la realizzazione di investimenti produttivi mate-riali e immateriali promossi da gruppi e reti di micreoimprese attive nei settori tradizionali o di nicchia, anche differenti tra loro, in uno specifico ambito territoriale.

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LINEA DI INTERVENTO8.2.1.1 – Progetti Integrati di Sviluppo Locale per la Realizzazione di Sistemi di Mobilità Intercomunale

Descrizione generaleLa linea di intervento sostiene, nell’ambito della realizzazione di Progetti integrati di sviluppo locale, in-terventi per la Mobilità intercomunale finalizzati, tra l’altro, a sostenere la domanda di mobilità a sca-la intercomunale (studenti, lavoratori, etc.) all’interno delle aree territoriali conurbate e verso i comuni dove sono localizzati i più importanti servizi pubblici del territorio di riferimento (scuole, ospedali, uffi-ci pubblici, etc.).

Obiettivo operativo8.2.1 Migliorare la qualità della vita, la competitività e l’attrattività dei Sistemi territoriali non urbani at-traverso la realizzazione di Progetti integrati in grado di valorizzare le risorse e le specificità locali e con-trastare il declino delle aree interne e marginali.

Dotazione finanziaria € 31.481.520,00.

Elenco e descrizione dei singoli interventi-attivitàEsempi di operazioni previste: › Operazioni di cui alla linea di intervento 6.1.4.6 – Reti e servizi di trasporto per l’accessibilità alle aree interne e periferiche dell’asse VI – Reti e collegamenti per la mobilità.

› Operazioni finanziate dalla presente linea di intervento e, in particolare:• realizzazione e/o potenziamento di infrastrutture e acquisizione di tecnologie e materiale rotabile

per potenziare i servizi di trasporto pubblico locale nelle aree territoriali conurbate (con priorità ai sistemi di trasporto in sede propria e che riutilizzano infrastrutture sotto utilizzate);

• realizzazione di sistemi innovativi di mobilità da e verso i centri dove sono localizzati i principali servizi pubblici (“car sharing” e “car pooling”);

• realizzazione di parcheggi fuori strada e di parcheggi in prossimità delle fermate dei mezzi pubbli-ci (‘park and ride’), nonché di parcheggi nei nodi di interscambio modale;

• realizzazione di vie ciclabili per incentivare l’uso della bicicletta nelle aree territoriali conurbate;• recupero funzionale delle stazioni dismesse;• acquisizione di tecnologie per la pianificazione del traffico e della mobilità, la gestione della sicu-

rezza stradale, la gestione dei parcheggi, il monitoraggio e il controllo della circolazione, l’informa-zione agli utenti, la gestione delle flotte.

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Natura delle operazioni (infrastrutture, servizi, regimi di aiuto)Infrastrutture.

Dipartimenti responsabiliDipartimento n. 9 - Infrastrutture – Lavori pubblici – Politiche della casa – E.r.p. – A.b.r. – Risorse idri-che – Ciclo integrato delle acque.

BeneficiariRegione Calabria, amministrazioni provinciali, associazioni di comuni.

Requisiti di ammissibilitàRequisiti soggettivi:Titolarità del soggetto proponente: Regione Calabria, amministrazioni provinciali, associazioni di comu-ni nelle forme previste dalla normativa vigente.

Requisiti oggettivi: › Rispetto dei requisiti di ricevibilità e di ammissibilità comuni e delle condizionalità del Qsn riportati nel-la scheda di asse.

› Coerenza con gli strumenti di pianificazione territoriale anche di scala sovracomunale. › Operazioni previste nei Progetti integrati di sviluppo locale o nei Progetti integrati di sviluppo regiona-le.

› Coerenza con strumenti di programmazione di settore a livello provinciale. › Significativa correlazione e integrazione con le operazioni dell’Asse Prioritario VI – Reti e collegamen-ti per la mobilità.

› Operazioni previste dai Piani per la mobilità intercomunale. › Disponibilità di piani esecutivi di gestione per le infrastrutture e servizi di interesse pubblico che inten-dono attivare.

Criteri di selezione degli interventiValutazione dell’operazione specifica nell’ambito del Progetto integrato di sviluppo locale.Le specifiche operazioni del Progetto integrato di sviluppo locale sono valutate sulla base dei seguen-ti criteri:

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a) Efficacia dell’operazione/progetto proposto rispetto all’obiettivo della “Linea d’intervento.”• Rilevanza dell’operazione nell’ambito del Progetto integrato di sviluppo locale (operazioni di siste-

ma, operazioni puntuali).• Contributo dell’operazione al raggiungimento degli obiettivi del Progetto integrato di sviluppo lo-

cale valutato applicando alla singola operazione i criteri generali di valutazione del Progetto inte-grato di sviluppo locale.

• Contributo dell’operazione al raggiungimento degli obiettivi del Progetto integrato di sviluppo lo-cale valutato applicando alla singola operazione i criteri specifici di valutazione del Progetto inte-grato di sviluppo locale.

b) Efficienza Attuativa.• Sostenibilità economica e finanziaria dell’operazione.• Capacità tecnica, economico-organizzativa e finanziaria dei soggetti proponenti.• Livello di progettazione dell’intervento e tempi previsti per la realizzazione dell’operazione.• Livello di partecipazione dei soggetti proponenti e/o di altri soggetti privati agli investimenti pre-

visti per la realizzazione dell’operazione.

c) Qualità progettuale intrinseca, innovatività e integrazione con altri interventi.• Qualità e sostenibilità tecnica dell’operazione in termini di obiettivi, risultati attesi, congruità tra

criticità rilevate e soluzioni progettuali proposte, metodologie e tecnologie utilizzate, cronopro-gramma di attuazione (studio di fattibilità ove previsto e richiesto dalla normativa vigente).

• Integrazione e sinergie con i piani e i programmi territoriali e di settore.• Livello di innovazione dell’operazione anche in funzione della capacità di utilizzazione di metodo-

logie e tecnologie avanzate in materia di Sistemi di mobilità intercomunale.• Sperimentazione di tecniche caratterizzate da alta replicabilità in altri contesti di intervento.• Sviluppo di soluzioni capaci di ridurre l’impatto ambientale dell’operazione e che minimizzano

l’uso del suolo, soprattutto nelle aree soggette a vincolo di natura ambientale.• Sviluppo di soluzioni in grado di rendere persistenti nel tempo gli effetti dell’operazione e di ridur-

re i costi operativi di gestione a regime delle infrastrutture, degli impianti e dei servizi.• Sostenibilità dei Piani di gestione per le infrastrutture e i servizi che si intendono attivare attraver-

so la realizzazione dell’operazione.• Dimensione del bacino potenziale di domanda delle infrastrutture e dei servizi di trasporto.• Priorità ai progetti attuativi delle linee strategiche già avviati e/o programmati da completare.• Rispetto dei vincoli temporali di spesa e dei tempi di realizzazione previsti.

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LINEA DI INTERVENTO8.2.1.2 – Progetti Integrati di Sviluppo Locale per la Realizzazione di Servizi per la Qualità della Vita

Descrizione generaleLa linea di intervento sostiene, nell’ambito della realizzazione di Progetti integrati di sviluppo locale, in-terventi per la realizzazione di servizi per migliorare la qualità della vita dei cittadini.

Obiettivo operativo8.2.1 Migliorare la qualità della vita, la competitività e l’attrattività dei Sistemi territoriali non urbani at-traverso la realizzazione di Progetti integrati in grado di valorizzare le risorse e le specificità locali e con-trastare il declino delle aree interne e marginali.

Dotazione finanziaria € 31.481.520,00.

Elenco e descrizione dei singoli interventi-attivitàLa linea di intervento sostiene le operazioni relative alla realizzazione delle infrastrutture necessarie alla realizzazione dei servizi ed in particolare:infrastrutture per lo sport e il tempo libero (impianti sportivi, palestre, parchi giochi, etc.);infrastrutture per le attività culturali e di intrattenimento (biblioteche, centri polifunzionali per le attività culturali, spazi attrezzati per la realizzazione di eventi, etc.);infrastrutture per la realizzazione dei servizi sociali previsti all’interno dei Piani di zona di cui alla legge 328 del 2000 (asili, centri di aggregazione giovanili, centri diurni per anziani, etc.).

Natura delle operazioni (infrastrutture, servizi, regimi di aiuto)Infrastrutture.

Dipartimenti responsabiliDipartimento 10 - Lavoro, politiche della famiglia, formazione professionale, cooperazione e volontaria-to.BeneficiariRegione Calabria, amministrazioni provinciali e associazioni di comuni

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Requisiti di ammissibilitàRequisiti soggettivi:Titolarità del soggetto proponente: Regione Calabria, amministrazioni provinciali, comuni e associazioni di comuni nelle forme previste dalla normativa vigente.

Requisiti oggettivi: › Rispetto dei requisiti di ricevibilità e di ammissibilità comuni e delle condizionalità del Qsn riportati nel-la scheda di asse.

› Integrazione e correlazione con le politiche ordinarie di settore (in particolare sociali e sanitarie); pro-grammazione congiunta con i relativi responsabili;

› Coerenza con gli strumenti di pianificazione territoriale anche di scala sovracomunale. › Operazioni previste nei Progetti integrati di sviluppo locale o nei Progetti integrati di sviluppo regiona-le.

› Significativa correlazione e integrazione con le operazioni dell’Asse Prioritario IV– qualità della vita e in-clusione sociale e dell’Asse Prioritario V – Risorse naturali, culturali e turismo sostenibile.

› Operazioni che non interessano direttamente beni ricompresi nel patrimonio culturale sottoposto a tu-tela.

› Operazioni in cui la componente infrastrutturale è prevalente rispetto alla componente di servizio. › Operazioni previste dai Piani di servizi comunali e/o intercomunali per la qualità della vita - disponibi-lità di piani esecutivi di gestione per le infrastrutture e servizi di interesse pubblico che si intendono at-tivare.

Criteri di selezione degli interventiSono ritenute prioritarie le operazioni che prevedono la riqualificazione di aree e infrastrutture esistenti o la realizzazione di nuove infrastrutture a partire dalla riqualificazione, riorganizzazione e valorizzazio-ne degli spazi e delle infrastrutture degradati, sottoutilizzati o non utilizzati.La linea di intervento sostiene prioritariamente la realizzazione delle infrastrutture necessarie per l’eroga-zione di servizi che rispondono ai fabbisogni dei cittadini del sistema territoriale di riferimento e non del singolo comune (servizi intercomunali).

• Le operazioni della presente linea di intervento devono essere strettamente correlate con le:• operazioni di cui alle linee di intervento relative al patrimonio culturale dell’Asse V– Risorse natu-

rali, culturali e turismo sostenibile;• operazioni di cui alle linee di intervento relative all’inclusione sociale dell’Asse IV – qualità della

vita e inclusione sociale.

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Le operazioni sono finanziate nell’ambito della presente linea di intervento e non nelle linee di interven-to degli Assi IV e VI nei seguenti casi:

• nei casi in cui non si interviene direttamente su beni ricompresi nel patrimonio culturale sottopo-sto a tutela (come definito dalla normativa vigente);

• nei casi in cui la componente infrastrutturale dell’operazione (costo degli interventi di realizzazio-ne, riqualificazione, recupero e rifunzionalizzazione) è prevalente rispetto alla componente di ser-vizio (attrezzature, tecnologie, arredi). Questa condizione si verifica, di fatto, per le infrastrutture e le aree non ancora recuperate e valorizzate.

La definizione dei Progetti integrati deve essere effettuata sulla base di specifici Piani di servizi comunali e/o intercomunali per la qualità della vita a partire dall’analisi della domanda presente all’interno del si-stema territoriale di riferimento. I Piani di servizi devono essere coerenti con gli strumenti di programma-zione e pianificazione regionali e provinciali.Valutazione dell’operazione specifica nell’ambito del Progetto integrato di sviluppo locale.Le specifiche operazioni del Progetto integrato di sviluppo locale sono valutate sullabase dei seguenti cri-teri:

a) Efficacia dell’operazione/progetto proposto rispetto all’obiettivo della “Linea d’intervento.”• Individuazione degli interventi sulla base di un’accurata analisi della domanda attuale e potenzia-

le rilevanza dell’operazione nell’ambito del Progetto integrato di Sviluppo locale (operazioni di si-stema, operazioni puntuali).

• Contributo dell’operazione al raggiungimento degli obiettivi del Progetto integrato di Sviluppo lo-cale valutato applicando alla singola operazione i criteri generali di valutazione del Progetto inte-grato di Sviluppo locale.

• Contributo dell’operazione al raggiungimento degli obiettivi del Progetto integrato di Sviluppo lo-cale valutato applicando alla singola operazione i criteri specifici di valutazione del Progetto inte-grato di sviluppo locale.

b) Efficienza Attuativa.• Sostenibilità economica e finanziaria dell’operazione.• Capacità tecnica, economico-organizzativa e finanziaria dei soggetti proponenti.• Livello di progettazione dell’intervento e tempi previsti per la realizzazione dell’operazione.• Livello di partecipazione dei soggetti proponenti e/o di altri soggetti privati agli investimenti pre-

visti per la realizzazione dell’operazione.• Adozione di sistemi di monitoraggio e valutazione dei risultati dell’operazione.

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c) Qualità progettuale intrinseca, innovatività e integrazione con altri interventi.• Qualità e sostenibilità tecnica dell’operazione in termini di obiettivi, risultati attesi, congruità tra

criticità rilevate e soluzioni progettuali proposte, metodologie e tecnologie utilizzate, cronopro-gramma di attuazione (studio di fattibilità ove previsto e richiesto dalla normativa vigente).

• Integrazione e sinergie con i piani e i programmi territoriali e di settore.• Livello di innovazione dell’operazione anche in funzione della capacità di utilizzazione di metodo-

logie e tecnologie avanzate in materia di servizi per la qualità della vita.• Sperimentazione di tecniche caratterizzate da alta replicabilità in altri contesti di intervento.• Sviluppo di soluzioni capaci di ridurre l’impatto ambientale dell’operazione e che minimizzano

l’uso del suolo, soprattutto nelle aree soggette a vincolo di natura ambientale.• Sviluppo di soluzioni in grado di rendere persistenti nel tempo gli effetti dell’operazione e di ridur-

re i costi operativi di gestione a regime delle infrastrutture, degli impianti e dei servizi.• Sostenibilità dei Piani di gestione per le infrastrutture e i servizi che si intendono attivare attraver-

so la realizzazione dell’operazione.

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LINEA DI INTERVENTO8.2.1.4 – Progetto Integrato di Sviluppo Regionale per la Valorizzazione dei Centri Storici e dei Borghi di Eccellenza della Calabria

Descrizione generaleLa linea di intervento sostiene, sulla base degli indirizzi e delle priorità del Piano regionale relativo alla “Individuazione dei centri storici della Calabria” – (legge urbanistica regionale 19 del 2002 art. 48 “In-sediamenti urbani storici). Sono esclusi i centri storici e i borghi di eccellenza localizzati nelle città e nelle aree urbane che sono fi-nanziati nell’ambito delle specifiche linee di intervento dell’Obiettivo specifico 8.1.2.

Obiettivo operativo 8.2.1 Migliorare la qualità della vita, la competitività e l’attrattività dei Sistemi territoriali non urbani at-traverso la realizzazione di Progetti integrati in grado di valorizzare le risorse e le specificità locali e con-trastare il declino delle aree interne e marginali.

Dotazione finanziaria € 19.102.995,53

Elenco e descrizione dei singoli interventi-attività › recupero e rifunzionalizzazione degli edifici pubblici e/o di interesse pubblico e degli elementi urbani (piazze, scalinate, chioschi, fontane, etc.) di maggiore valenza storica, culturale e architettonica;

› realizzazione delle infrastrutture e degli impianti complementari necessari a:migliorarne le condizioni di sicurezza, accesso e fruibilità del patrimonio culturale dei centri storici e dei borghi;

• realizzare i servizi e le attività complementari per la valorizzazione del patrimonio culturale dei centri storici e dei borghi. Si fa riferimento alle dotazioni infrastrutturali ed impiantistiche per la re-alizzazione di attività culturali, di ricerca e formazione, di servizi di ospitalità diffusa e ristorazio-ne tipica per la creazione di alberghi diffusi, per la creazione di aree e locali per attività imprendi-toriali (botteghe artigiane, centri commerciali naturali etc.);

› adozione di sistemi di qualità ambientale e di certificazione dei servizi offerti; › attivazione di cantieri-scuola per il recupero dei centri storici, da svolgersi in stretta correlazione con le attività formative previste nell’ambito delle azioni finanziate con il Por Calabria Fse 2007-2013;

› realizzazione di una immagine coordinata dei centri storici e dei borghi di eccellenza della Calabria (pro-duzioni editoriali, segnaletica, servizi di accoglienza etc);

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› progettazione e realizzazione di ambienti virtuali e sistemi informativi basati sulle tecnologie Ict, per la promozione e la fruizione dei centri storici e dei borghi di eccellenza della calabria (tutti i prodotti rea-lizzati devono confluire nel portale regionale “Calabria cultura”).

Natura delle operazioni (infrastrutture, servizi, regimi di aiuto)Infrastrutture e servizi, regimi di aiuto.

Dipartimenti ResponsabiliDipartimento n. 8 - Urbanistica e governo del territorio.

BeneficiariRegione Calabria, comuni, comune compreso nel Piano regionale relativo alla “Individuazione dei centri storici della Calabria ad eccezione dei centri storici e borghi di eccellenza localizzati nelle città e nelle aree urbane che sono finanziati nell’ambito delle linee di intervento relative all’Ob. operativo 8.1.2.

Requisiti di ammissibilitàRequisiti soggettivi:Titolarità del soggetto proponente: Regione Calabria, comune compreso nel Piano regionale relativo alla “Individuazione dei centri storici della Calabria ad eccezione dei centri storici e borghi di eccellenza lo-calizzati nelle città e nelle aree urbane che sono finanziati nell’ambito delle linee di intervento relative all’Ob. operativo 8.1.2..

Requisiti oggettivi: › Rispetto dei requisiti di ricevibilità e di ammissibilità comuni e delle condizionalità del Qsn riportati nel-la scheda di asse.

› Coerenza con gli strumenti di pianificazione territoriale anche di scala sovracomunale. › Coerenza con gli indirizzi e le priorità del Piano regionale relativo alla “individuazione dei centri storici della Calabria (art. 48 legge urbanistica regionale 19 del 2002;

› Operazioni previste nei Progetti integrati di Sviluppo locale o nei Progetti ntegrati di Sviluppo regiona-le;

› Significativa correlazione e integrazione con le operazioni dell’Asse Prioritario V – Risorse naturali, cul-turali e turismo sostenibile;

› Disponibilità di piani esecutivi di gestione per le infrastrutture e servizi di interesse pubblico che inten-dono attivare.

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Criteri di selezione degli interventiValutazione dell’operazione specifica nell’ambito del Progetto integrato di sviluppo locale.Le specifiche operazioni del Progetto integrato di sviluppo locale sono valutate sulla base dei seguen-ti criteri:

a) Efficacia dell’operazione/progetto proposto rispetto all’obiettivo della “Linea d’intervento.”• Rilevanza dell’operazione nell’ambito del Progetto integrato di sviluppo locale (operazioni di siste-

ma, operazioni puntuali).• Contributo dell’operazione al raggiungimento degli obiettivi del Progetto integrato di sviluppo lo-

cale valutato applicando alla singola operazione i criteri generali di valutazione del Progetto inte-grato di sviluppo locale.

• Contributo dell’operazione al raggiungimento degli obiettivi del Progetto integrato di sviluppo lo-cale valutato applicando alla singola operazione i criteri specifici di valutazione del Progetto inte-grato di sviluppo locale.

b) Efficienza Attuativa.• Sostenibilità economica e finanziaria dell’operazione.• Capacità tecnica, economico-organizzativa e finanziaria dei soggetti proponenti.• Livello di progettazione dell’intervento e tempi previsti per la realizzazione dell’operazione.• Livello di partecipazione dei soggetti proponenti e/o di altri soggetti privati agli investimenti pre-

visti per la realizzazione dell’operazione.• Adozione di sistemi di monitoraggio e valutazione dei risultati dell’operazione.

c) Qualità progettuale intrinseca, innovatività e integrazione con altri interventi.• Qualità e sostenibilità tecnica dell’operazione in termini di obiettivi, risultati attesi, congruità tra

criticità rilevate e soluzioni progettuali proposte, metodologie e tecnologie utilizzate, cronopro-gramma di attuazione (studio di fattibilità ove previsto e richiesto dalla normativa vigente).

• Integrazione e sinergie con i piani e i programmi territoriali e di settore.• Livello di innovazione dell’operazione anche in funzione della capacità di utilizzazione di metodo-

logie e tecnologie avanzate in materia di valorizzazione dei centri storici e dei borghi di eccellen-za della Calabria.

• Sperimentazione di tecniche caratterizzate da alta replicabilità in altri contesti di intervento.• Sviluppo di soluzioni capaci di ridurre l’impatto ambientale dell’operazione e che minimizzano

l’uso del suolo, soprattutto nelle aree soggette a vincolo di natura ambientale.• Sviluppo di soluzioni in grado di rendere persistenti nel tempo gli effetti dell’operazione e di ridur-

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re i costi operativi di gestione a regime delle infrastrutture, degli impianti e dei servizi.• Sostenibilità dei Piani di gestione per le infrastrutture e i servizi che si intendono attivare attraver-

so la realizzazione dell’operazione.

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LINEA DI INTERVENTO8.2.1.5 – Progetti Integrati di Sviluppo Locale per la Realizzazione dei Sistemi Turistici Locali /Destinazioni Turistiche Locali

Descrizione generaleLa linea di intervento sostiene, nell’ambito della realizzazione di Progetti integrati di sviluppo locale, in-terventi per la realizzazione dei Sistemi turistici locali/Destinazioni turistiche locali per incrementare e potenziare in maniera significativa i flussi turistici nazionali ed internazionali all’interno degli specifi-ci sistemi territoriali.

Obiettivo operativo 8.2.1 Migliorare la qualità della vita, la competitività e l’attrattività dei Sistemi territoriali non urbani at-traverso la realizzazione di Progetti integrati in grado di valorizzare le risorse e le specificità locali e con-trastare il declino delle aree interne e marginali.

Dotazione finanziaria € 31.481.520,51.

Elenco e descrizione dei singoli interventi-attività › La Linea di Intervento sostiene le operazioni per la riqualificazione delle aree di interesse turistico fun-zionali alla realizzazione dei Sistemi turistici locali/Destinazioni turistiche locali. In particolare le opera-zioni devono riguardare:

› la riqualificazione degli spazi pubblici nelle aree interessate dai flussi di visitatori e turisti, con priorità ai centri storici e ai borghi della Calabria non ancora recuperati e che presentano buone potenzialità di valorizzazione turistica;

› il recupero e la riqualificazione dei ”water front” nelle aree interessate dai flussi di visitatori e turisti; › la riqualificazione e la valorizzazione di aree e di infrastrutture pubbliche da utilizzare per la realizza-zione:

• di servizi turistici (es. servizi di informazione, promozione e prima accoglienza);• dei sistemi di ospitalità (es. alberghi diffusi);• di centri di promozione delle produzioni tipiche locali (es. centri di esposizione, degustazione e ven-

dita);• di infrastrutture per il benessere e per il tempo libero (es. piccoli impianti sportivi);

› la riqualificazione di infrastrutture per la mobilità sostenibile dei visitatori e dei turisti (piste ciclabili, parcheggi, etc.).

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Natura delle operazioni (Infrastrutture, servizi, regimi di aiuto)Infrastrutture e servizi.

Dipartimenti responsabiliDipartimento 12 turismo, beni culturali, sport e spettacolo, politiche giovanili.

BeneficiariRegione Calabria, amministrazioni provinciali, associazioni di comuni, imprese e loro consorzi, società miste partecipate da enti pubblici, agenzie di sviluppo locale.

Requisiti di ammissibilitàRequisiti soggettivi:Titolarità del soggetto proponente: Regione Calabria, amministrazioni provinciali, comuni e associazioni di comuni nelle forme previste dalla normativa vigente, imprese e loro consorzi, società miste partecipa-te da enti pubblici, agenzie di sviluppo locale.

Requisiti oggettivi: › Rispetto dei requisiti di ricevibilità e di ammissibilità comuni e delle condizionalità del Qsn riportati nel-la scheda di asse.

› Coerenza con gli strumenti di pianificazione territoriale anche di scala sovracomunale. › Operazioni previste nei Progetti integrati di sviluppo locale o nei Progetti integrati di sviluppo regiona-le.

› Significativa correlazione e integrazione con le operazioni dell’Asse Prioritario V – Risorse naturali, cul-turali e turismo sostenibile.

› Operazioni che non interessano direttamente beni ricompresi nel patrimonio culturale sottoposto a tu-tela.

› Operazioni in cui la componente infrastrutturale è prevalente rispetto alla componente di servizio. › Disponibilità di piani esecutivi di gestione per le infrastrutture e servizi di interesse pubblico che si in-tendono attivare.

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Criteri di selezione degli interventiSono ritenute prioritarie le operazioni che prevedono la riqualificazione di aree e infrastrutture esistenti o la realizzazione di nuove infrastrutture a partire dalla riqualificazione, riorganizzazione e valorizzazio-ne degli spazi e delle infrastrutture degradati, sottoutilizzati o non utilizzati. Le operazioni sono finanziate nell’ambito della presente linea di intervento e non nelle Linee di interven-to dell’Asse V nei seguenti casi:

• nei casi in cui non si interviene direttamente su beni ricompresi nel patrimonio culturale sottopo-sto a tutela (come definito dalla normativa vigente);

• nei casi in cui la componente infrastrutturale dell’operazione (costo degli interventi diriqualifica-zione, recupero e rifunzionalizzazione) è prevalente rispetto alla componente di servizio (attrezza-ture, tecnologie, arredi). Questa condizione si verifica, di fatto, per le infrastrutture e le aree non ancora recuperate e valorizzate.

Le operazioni della presente linea di intervento devono essere strettamente correlate e integrate con le operazioni dell’Asse V – Risorse naturali, culturali e turismo sostenibile.Valutazione dell’operazione specifica nell’ambito del Progetto integrato di sviluppo locale.Le specifiche operazioni del Progetto integrato di sviluppo sono valutate sulla base dei seguenti criteri:

a) Efficacia dell’operazione/progetto proposto rispetto all’obiettivo della Linea di Intervento. • Rilevanza dell’operazione nell’ambio del Progetto integrato di sviluppo locale (operazioni di siste-

ma, operazioni puntuali). • Contributo dell’operazione al raggiungimento degli obiettivi del progetto integrato di sviluppo lo-

cale valutato applicando alla singola operazione i criteri generali di valutazione del Progetto inte-grato di sviluppo locale.

• Contributo dell’operazione al raggiungimento degli obiettivi del Progetto integrato di sviluppo lo-cale valutato applicando alla singola operazione i criteri specifici di valutazione specifici del Pro-getto integrato.

b) Efficienza attuativa• Sostenibilità economica e finanziaria dell’operazione;• Capacità tecnica, economico-organizzativa e finanziaria dei soggetti proponenti.• Livello di progettazione dell’intervento e tempi previsti per la realizzazione dell’operazione.• Livello di partecipazione dei soggetti proponenti e/o di altri soggetti privati agli investimenti pre-

visti per la realizzazione dell’operazione.• Adozione di sistemi di monitoraggio e valutazione dei risultati dell’operazione.

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c) Qualità progettuale intrinseca, innovatività e integrazione con altri interventi • Qualità e sostenibilità tecnica dell’operazione in termini di obiettivi, risultati attesi, congruità tra

criticità rilevate e soluzioni progettuali proposte, metodologie e tecnologie utilizzate, cronopro-gramma di attuazione (studio di fattibilità ove previsto e richiesto dalla normativa vigente).

• Integrazione e sinergie con i piani e i programmi territoriali e di settore.• Livello di innovazione dell’operazione anche in funzione della capacità di utilizzazione di meto-

dologie e tecnologie avanzate in materia di realizzazione di Sistemi turistici locali/Destinazioni tu-ristiche locali.

• Sperimentazione di tecniche caratterizzate da alta replicabilità in altri contesti di intervento.• Sviluppo di soluzioni capaci di ridurre l’impatto ambientale dell’operazione e che minimizzano

l’uso del suolo, soprattutto nelle aree soggette a vincolo di natura ambientale.• Sviluppo di soluzioni capaci di rendere persistenti nel tempo gli effetti dell’operazione e di ridurre i

costi operativi di gestione a regime delle infrastrutture, degli impianti e dei servizi.• Sostenibilità dei Piani di gestione per le infrastrutture e i servizi che si intendono attivare attraver-

so la realizzazione dell’operazione.

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LINEA DI INTERVENTO8.2.1.6 – Progetti Integrati di Sviluppo Locale per la Realizzazione dei Sistemi Produttivi Locali, dei Distretti Agroalimentari e dei Distretti Rurali

Descrizione generaleLa linea di intervento sostiene, nell’ambito della realizzazione di Progetti integrati di sviluppo locale, in-terventi per la realizzazione dei sistemi produttivi locali, dei Distretti agroalimentari e dei Distretti rurali. La linea di intervento sostiene le operazioni per la riqualificazione, il potenziamento o la realizzazione ex novo di infrastrutture per la condivisione e la gestione associata di servizi comuni alle imprese.

Obiettivo Operativo 8.2.1Migliorare la qualità della vita, la competitività e l’attrattività dei Sistemi territoriali non urbani attraver-so la realizzazione di Progetti integrati in grado di valorizzare le risorse e le specificità locali e contrasta-re il declino delle aree interne e marginali.

Dotazione finanziaria€ 31.481.520,51

Elenco e descrizione dei singoli interventi-attivitàLa linea di intervento sostiene la realizzazione delle seguenti operazioni: › aree attrezzate e infrastrutture per la localizzazione di attività imprenditoriali nei centri storici e dei bor-ghi (centri commerciali naturali, aree per i laboratori artigianali, etc);

› Centri servizi territoriali per le imprese costituiti da aree e infrastrutture dotate di servizi comuni all’inter-no delle quali possono trovare collocazione: i) spazi per la localizzazione delle imprese; ii) piccoli incu-batori di impresa; iii) spazi e servizi attrezzati per uffici temporanei; iv) infrastrutture e servizi telematici condivisi; v) spazi comuni per le attività formative e seminariali; vi) spazi e servizi comuni per le attivi-tà di segreteria, centro stampa, logistica, esposizione, etc;

Natura delle operazioni (Infrastrutture, servizi, regimi di aiuto)Infrastrutture.

Dipartimenti ResponsabiliDipartimento 5 - Attività produttive.

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BeneficiariRegione Calabria, amministrazioni provinciali, comuni e associazioni di comuni, imprese e loro consorzi, società miste partecipate da enti pubblici, agenzie di sviluppo locale.

Requisiti di ammissibilitàRequisiti soggettivi:Titolarità del soggetto proponente: Regione Calabria, amministrazioni provinciali, comuni e associazioni di comuni, imprese e loro consorzi, società miste partecipate da enti pubblici, agenzie di sviluppo locale.

Requisiti oggettivi: › Rispetto dei requisiti di ricevibilità e di ammissibilità comuni e delle condizionalità del Qsn riportati nel-la scheda di asse.

› Coerenza con gli strumenti di pianificazione territoriale anche di scala sovracomunale. › Operazioni previste nei Progetti integrati di sviluppo locale o nei progetti integrati di sviluppo regiona-le.

› Significativa correlazione e integrazione con le operazioni dell’Asse Prioritario VII - Sistemi produttivi e del Psr Calabria Fesr 2007 - 2013.

› Piani di gestione per le infrastrutture e i servizi che si intendono attivare e la partecipazione diretta dei soggetti privati alle iniziative anche attraverso la costituzione di partenariati pubblico-privati.

Criteri di selezione degli interventiSono ritenute prioritarie le operazioni che prevedono la riqualificazione di aree e infrastrutture esistenti o la realizzazione di nuove infrastrutture a partire dalla riqualificazione, riorganizzazione e valorizzazio-ne degli spazi e delle infrastrutture degradati, sottoutilizzati o non utilizzatiLe operazioni della presente linea di intervento devono essere correlate ed integrate con le operazioni dell’Asse VII - Sistemi produttivi e con il Psr Calabria Fers 2007-2013.I Progetti integrati devono prevedere l’elaborazione preventiva dei Piani di gestione delle infrastrutture e dei servizi e la partecipazione diretta dei Soggetti privati alle iniziative anche attraverso la costituzio-ne di partenariati pubblico-privati.Valutazione dell’operazione specifica nell’ambito del Progetto integrato di sviluppo locale.Le specifiche operazioni del Progetto integrato di sviluppo locale sono valutate sulla base dei seguen-ti criteri:

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a) Efficacia dell’operazione/progetto proposto rispetto all’obiettivo della “Linea d’intervento.”• Rilevanza dell’operazione nell’ambito del progetto integrato di sviluppo locale (operazioni di siste-

ma, operazioni puntuali).• Contributo dell’operazione al raggiungimento degli obiettivi del Progetto integrato di sviluppo lo-

cale valutato applicando alla singola operazione i criteri generali di valutazione del Progetto inte-grato di sviluppo locale.

• Contributo dell’operazione al raggiungimento degli obiettivi del Progetto integrato di sviluppo lo-cale valutato applicando alla singola operazione i criteri specifici di valutazione del Progetto inte-grato di sviluppo locale.

b) Efficienza attuativa• Sostenibilità economica e finanziaria dell’operazione.• Capacità tecnica, economico-organizzativa e finanziaria dei soggetti proponenti.• Livello di progettazione dell’intervento e tempi previsti per la realizzazione dell’operazione.• Livello di partecipazione dei soggetti proponenti e/o di altri soggetti privati agli investimenti pre-

visti per la realizzazione dell’operazione.• Adozione di sistemi di monitoraggio e valutazione dei risultati dell’operazione

c) Qualità progettuale intrinseca, innovatività e integrazione con altri interventi.• Qualità e sostenibilità tecnica dell’operazione in termini di obiettivi, risultati attesi, congruità tra

criticità rilevate e soluzioni progettuali proposte, metodologie e tecnologie utilizzate, cronopro-gramma di attuazione (studio di fattibilità ove previsto e richiesto dalla normativa vigente).

• Integrazione e sinergie con i piani e i programmi territoriali e di settore.• Livello di innovazione dell’operazione anche in funzione della capacità di utilizzazione di metodo-

logie e tecnologie avanzate in materia di realizzazione di sistemi produttivi locali, di distretti agro-alimentari e di distretti rurali.

• Sperimentazione di tecniche caratterizzate da alta replicabilità in altri contesti di intervento.• Sviluppo di soluzioni capaci di ridurre l’impatto ambientale dell’operazione e che minimizzano

l’uso del suolo, soprattutto nelle aree soggette a vincolo di natura ambientale.• Sviluppo di soluzioni in grado di rendere persistenti nel tempo gli effetti dell’operazione e di ridur-

re i costi operativi di gestione a regime delle infrastrutture, degli impianti e dei servizi.• Sostenibilità dei Piani di gestione per le infrastrutture e i servizi che si intendono attivare attraver-

so la realizzazione dell’operazione.

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LINEA DI INTERVENTO8.2.1.7 – Progetto Integrato di Sviluppo Regionale per Contrastare lo Spopolamento dei Sistemi Territoriali Marginali e in Declino

Descrizione generaleLa linea di intervento sostiene la realizzazione delle azioni e delle operazioni di contrasto allo spopola-mento attraverso il miglioramento della mobilità verso e dentro le zone rurali in spopolamento e attraver-so il miglioramento delle infrastrutture e dei servizi maggiormente “sensibili” per la qualità della vita. I comuni che rientrano nei Sistemi territoriali marginali e in declino sono 108 e sono caratterizzati dall’ave-re una popolazione inferiore a 1500 abitanti e presentano una diminuzione di popolazione nel decennio 1991-2001 maggiore del 5 percento. La popolazione di questi comuni è pari a 103.431 abitanti (5,15 per-cento della popolazione regionale).

Obiettivo operativo8.2.1 Migliorare la qualità della vita, la competitività e l’attrattività dei Sistemi territoriali non urbani at-traverso la realizzazione di Progetti integrati in grado di valorizzare le risorse e le specificità locali e con-trastare il declino delle aree interne e marginali

Dotazione finanziaria€ 41.975.360,70

Elenco e descrizione dei singoli interventi-attivitàLa linea di intervento sostiene la realizzazione delle azioni e delle seguenti operazioni: › migliorare la mobilità verso e dentro le zone rurali in spopolamento. In molti casi le distanze sono ridot-te ma i collegamenti non sono adeguati e ciò crea rilevanti disagi economici e sociali (es. fasce più gio-vani della popolazione);

› migliorare le infrastrutture e i servizi maggiormente “sensibili” ai fini della qualità della vita (servizi sa-nitari, servizi scolastici, servizi per il tempo libero e le attività sportive, servizi telematici, etc.). A titolo esemplificativo si riportano alcune possibili tipologie di azioni:

• servizi socio-sanitari con strutture mobili;• laboratori artistici e culturali per i giovani in collegamento con istituti d’arte, accademie musicali.

Potrebbero essere programmate attività estive di stage con queste istituzioni; › recupero e riqualificazione di edifici, spazi pubblici e reti di servizio; › attività di ricerca e alta formazione. Le università potrebbero essere incentivate a localizzare ricerche e corsi di alta formazione connessi con le risorse ambientali e culturali dei territori (es. master);

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› attrazione di nuove iniziative imprenditoriali compatibili con le specificità locali; › promozione e attivazione di Pacchetti integrati di localizzazione per attrarre nuovi abitanti nei territori marginali, inclusi gli immigrati attraverso la messa a disposizione a condizioni di vantaggio di:

• immobili pubblici e privati non utilizzati da destinare ad attività produttive (artigianato, turismo, servizi, etc). I comuni potranno richiedere specifici contributi per l’acquisto e la ristrutturazione di edifici privati;

• terreni e case rurali non utilizzati da destinare ad attività agricole, forestali e di turismo rurale. I co-muni potranno richiedere specifici contributi per l’acquisto e il recupero di questi terreni.

› promozione e sostegno di condizioni di lavoro flessibile, soprattutto per le donne, anche attraverso il te-lelavoro;

› promozione del turismo attraverso la messa a punto di itinerari di turismo ecologico, culturale ed eno-gastronomico per aree omogenee;

› sostegno all’utilizzo delle energie rinnovabili attraverso il finanziamento di impianti ad energia solare (pannelli solari per le case sparse), il recupero delle minicentrali idroelettriche, la produzione di biocar-buranti nelle aree di scarso interesse per l’agricoltura e la pastorizia

Natura delle operazioni (infrastrutture, servizi, regimi di aiuto)Infrastrutture, servizi, regimi di aiuto.

Dipartimenti ResponsabiliDipartimento 3 - Programmazione nazionale e comunitaria.

BeneficiariRegione Calabria, comuni, comunità montane.

Requisiti di ammissibilità Requisiti soggettivi:Titolarità del soggetto proponente (Regione Calabria, comuni e associazioni di comuni, comunità mon-tane).

Requisiti oggettivi: › Rispetto dei requisiti di ricevibilità e di ammissibilità comuni e delle condizionalità del Qsn riportati nel-la scheda di asse.

› Coerenza con gli strumenti di pianificazione territoriale anche di scala sovracomunale. › Operazioni previste nel Progetto integrato di sviluppo regionale per contrastare lo spopolamento dei Si-stemi territoriali marginali e in declino;

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› Significativa correlazione e integrazione con le operazioni del Psr Calabria Fers 2007-2013 e dei seguen-ti Assi prioritari del Por Calabria Fers 2007-2013:

• Asse prioritario I – Ricerca scientifica, innovazione tecnologica e società dell’informazione;• Asse prioritario II – Energia;• Asse prioritario IV – Qualità della vita e inclusione sociale;• Asse prioritario V – Risorse naturali, culturali e turismo sostenibile;• Asse prioritario VI – Reti e collegamenti per la mobilità;• Asse prioritario VII – Sistemi produttivi.

› Piani di gestione per le infrastrutture e i servizi che si intendono attivare e la partecipazione diretta dei Soggetti privati alle iniziative anche attraverso la costituzione di partenariati pubblico-privati.

Criteri di selezione degli interventiL’attivazione del Progetto integrato richiede preliminarmente:

• un’analisi delle esperienze significative (buone pratiche) realizzate ed in corso di realizzazione in altre regioni;

• la definizione dei criteri specifici per individuare i comuni eleggibili;• la definizione, per ciascuna tipologia di azione di contrasto allo spopolamento individuata, delle

modalità di attuazione (compatibilità con le normative vigenti, previsioni di risorse finanziarie ne-cessarie, verifica della compatibilità con le norme europee sulla concorrenza, criteri di selezione dei beneficiari, intensità di contributi/aiuti, modalità di erogazione, etc.);

• la messa a punto e l’avvio di un sistema di monitoraggio delle dinamiche dello spopolamento e de-gli effetti delle azioni di contrasto che si vogliono attivare per valutarne l’effetto e apportare i ne-cessari interventi correttivi.

Valutazione dell’operazione specifica nell’ambito del Progetto integrato di sviluppo regionale.Le specifiche operazioni del Progetto integrato di sviluppo regionale sono valutate sulla base dei seguen-ti criteri:

a) Efficacia dell’operazione/progetto proposto rispetto all’obiettivo della “Linea d’intervento.”• Rilevanza dell’operazione nell’ambito del Progetto integrato di sviluppo regionale (operazioni di si-

stema, operazioni puntuali).• Contributo dell’operazione al raggiungimento degli obiettivi del Progetto integrato di sviluppo re-

gionale valutato applicando alla singola operazione i criteri generali di valutazione generali del Progetto integrato di sviluppo regionale.

• Contributo dell’operazione al raggiungimento degli obiettivi del Progetto integrato di sviluppo re-gionale valutato applicando alla singola operazione i criteri specifici di valutazione del Progetto in-tegrato di Sviluppo regionale.

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b) Efficienza Attuativa.• Sostenibilità economica e finanziaria dell’operazione.• Capacità tecnica, economico-organizzativa e finanziaria dei soggetti proponenti.• Livello di progettazione dell’intervento e tempi previsti per la realizzazione dell’operazione.• Livello di partecipazione dei soggetti proponenti e/o di altri soggetti privati agli investimenti pre-

visti per la realizzazione dell’operazione.• Adozione di sistemi di monitoraggio e valutazione dei risultati dell’operazione

c) Qualità progettuale intrinseca, innovatività e integrazione con altri interventi.• Qualità e sostenibilità tecnica dell’operazione in termini di obiettivi, risultati attesi, congruità tra

criticità rilevate e soluzioni progettuali proposte, metodologie e tecnologie utilizzate, cronopro-gramma di attuazione (studio di fattibilità ove previsto e richiesto dalla normativa vigente).

• Integrazione e sinergie con i piani e i programmi territoriali e di settore.• Livello di innovazione dell’operazione anche in funzione della capacità di utilizzazione di metodo-

logie e tecnologie avanzate in materia di contrasto allo spopolamento dei sistemi territoriali mar-ginali e in declino.

• Sperimentazione di tecniche caratterizzate da alta replicabilità in altri contesti di intervento.• Sviluppo di soluzioni capaci di ridurre l’impatto ambientale dell’operazione e che minimizzano

l’uso del suolo, soprattutto nelle aree soggette a vincolo di natura ambientale.• Sviluppo di soluzioni in grado di rendere persistenti nel tempo gli effetti dell’operazione e di ridur-

re i costi operativi di gestione a regime delle infrastrutture, degli impianti e dei servizi.• Sostenibilità dei Piani di gestione per le infrastrutture e i servizi che si intendono attivare attraver-

so la realizzazione dell’operazione.

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AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONEE LA SELEZIONE DEI PROGETTI INTEGRATIDI SVILUPPO LOCALE DEL POR CALABRIAFESR 2007-2013CRITERI DI VALUTAZIONEPROGETTI INTEGRATI DI SVILUPPO LOCALEPER LA REALIZZAZIONE DEL PISLSISTEMI DI MOBILITÀ INTERCOMUNALE

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PROGETTI INTEGRATI FI SVILUPPO LOCALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PISLSISTEMI DI MOBILITA’ INTERCOMUNALECriteri generali di valutazione dei progetti integrati di sviluppo locale per la realizzazione di sistemi di mobilità intercomunale

Punteggio Max

a) Efficacia del progetto proposto 30• Livello di coerenza dei Progetti integrati di iviluppo locale con il Quadro unitario della Progettazione integrata. 12• Progetti integrati di sviluppo locale che prevedono la riqualificazione di aree e infrastrutture esistenti o la realizzazione di nuove infrastrutture a partire dalla riqualificazione, riorganizzazione e valorizzazione degli spazi e delle infrastrutture degradati, sottoutilizzati o non utilizzati e/o che completano e/o ottimizzano interventi che abbiano già dimostrato il raggiungimento di risultati rilevanti. 7• Progetti integrati di sviluppo locale che favoriscono la cooperazione tra le istituzioni locali per favorire il rafforzamento delle relazioni funzionali e la realizzazione di progetti/servizi a scala intercomunale. 3• Progetti integrati di sviluppo locale che sostengono la maggiore partecipazione delle donne e/o di categorie svantaggiate ai progetti di integrazione sociale (urban welfare). 3• Progetti integrati di sviluppo locale che prevedono il cofinanziamento delle istituzioni locali e la partecipazione finanziaria di operatori privati attraverso: i) schemi di finanza di progetto per opere con sufficienti margini di redditività finanziaria; ii) concessioni di costruzione e gestione, di bene pubblico, di servizio pubblico locale; iii) strumenti societari: società miste; iv) messa a disposizione di risorse pubbliche non finanziarie di proprietà comunale o di altri enti. 5

b) Efficienza Attuativa. 15• Sostenibilità economica e finanziaria complessiva del Progetto integrato di sviluppo. • Definizione da parte dei beneficiari di meccanismi istituzionali e di gestione operativa anche attraverso l’assunzione di impegni finanziari pluriennali. 9• Capacità tecnica, economico organizzativa e finanziaria del soggetto responsabile del coordinamento e dell’attuazione del progetto integrato di sviluppo. • Adozione di sistemi di monitoraggio e valutazione dei risultati e degli impatti specifici e complessivi del Progetto integrato di sviluppo. 6

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c) Qualità progettuale intrinseca, innovatività e integrazione con altri interventi. 15• Qualità del Partenariato di progetto e dei processi di concertazione e cooperazione per l’elaborazione del Progetto integrato di sviluppo (impegni specifici e collettivi assunti dai singoli soggetti del partenariato di progetto per conseguire gli obiettivi del Progetto integrato di sviluppo).• Coerenza tra l’analisi di contesto, la definizione dei problemi e la selezione degli obiettivi e delle priorità del progetto integrato di sviluppo (completezza dell’analisi di contesto e dell’analisi Swot del Progetto integrato di sviluppo; completezza e il livello di definizione dei problemi, degli obiettivi e delle priorità del Progetto integrato di sviluppo; coerenza nella selezione degli obiettivi specifici e operativi prioritari).• Coerenza tra gli obiettivi e le priorità del Progetto integrato di sviluppo e il sistema di operazioni proposte. • Integrazione e sinergia con piani e programmi territoriali e di settore.• Sviluppo di soluzioni in grado di rendere persistenti nel tempo gli effetti degli interventi del Progetto integrato di sviluppo e di ridurre i costi operativi di gestione a regime delle infrastrutture, degli impianti e dei servizi. 10• Sostenibilità ambientale del Progetto integrato di sviluppo nel suo complesso attraverso l’adozione di soluzioni capaci di ridurre l’impatto ambientale degli interventi e di minimizzare l’uso del suolo, soprattutto nelle aree soggette a vincolo di natura ambientale. 5 TOTALE 60

Criteri specifici di valutazione dei progetti integrati di sviluppo locale per la realizzazione di sistemi di mobilità intercomunale

Punteggio Max

Criteri relativi alla capacità del pisl di contribuire alla qualificazione dei servizi collettivi nell’area di intervento 24• Dimensione del bacino potenziale di domanda di mobilità soddisfatta attraverso gli interventi previsti dal Progetto integrato di sviluppo locale.• Livello di miglioramento, rispetto alla situazione esistente, della qualità dei servizi di mobilità (tempi di servizio, rischi di congestione, modalità di accesso degli utenti al servizio, frequenza del servizio, ecc.) derivante dalla realizzazione degli interventi previsti dal Progetto integrato di sviluppo locale. 14• Capacità del Progetto integrato di sviluppo locale di contribuire:• all’incremento della quota di utenti che utilizza il trasporto pubblico locale con conseguente riduzione del traffico privato e della congestione;• all’accessibilità ai servizi essenziali della sanità, dell’istruzione (inclusi gli asili nido), della popolazione residente nei quartieri periferici (che presentano livelli di servizi non adeguati);• al miglioramento della competitività del sistema territoriale attraverso il miglioramento dei tempi e delle modalità di accesso ai servizi localizzati nei comuni maggiori;• al potenziamento della dotazione di servizi di mobilità intercomunale sostenibili (sistemi di trasporto in sede propria,

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realizzazione di vie ciclabili, siti car sharing e car pooling, ecc.);• all’incremento della sicurezza dei servizi di mobilità e alla riduzione dell’incidentalità;• Contributo al raggiungimento degli obiettivi di servizio e coerenza con il relativo Piano d’azione. 10

Criteri relativi alla capacità del pisl di contribuire alla mobilità sostenibile ed all’efficienza energetica dei trasporti 16• Capacità del Progetto integrato di sviluppo locale di realizzare infrastrutture e servizi di mobilità sostenibili. La valutazione è effettuata in relazione alla: - realizzazione e/o potenziamento di infrastrutture e acquisizione di materiale rotabile per potenziare i servizi di trasporto pubblico locale; - realizzazione di sistemi innovativi di mobilità da e verso i centri dove sono localizzati i principali servizi pubblici (“car sharing” e “car pooling”); - realizzazione di parcheggi in prossimità delle fermate dei mezzi pubblici (“park and ride”) e dei nodi di interscambio modale; - realizzazione di vie ciclabili; - recupero funzionale delle stazioni dismesse; - utilizzazione di tecnologie per la pianificazione e la gestione del traffico e della mobilità.• Previsione quantificata della riduzione di emissioni di gas inquinanti e rumore determinata dalla realizzazione degli interventi previsti dal Progetto integrato di sviluppo locale.• Previsione di azioni e innovazioni per l’incremento dell’efficienza energetica e/o dell’utilizzazione di fonti energetiche rinnovabili per la realizzazione degli interventi previsti dal Progetto integrato di sviluppo locale. 10 TOTALE 40

Criteri di valutazione dell’operazione specifica nell’ambito di progetto integrato di sviluppo locale per la realizzazione di sistemi di mobilità intercomunale

Punteggio Max

a) Efficacia dell’operazione/progetto proposto rispetto all’obiettivo della “Linea d’intervento.” 20• Rilevanza dell’operazione nell’ambito del Progetto integrato di sviluppo locale (operazioni di sistema, operazioni puntuali). 10• Contributo dell’operazione al raggiungimento degli obiettivi del Progetto inte-grato di sviluppo locale valutato applicando alla singola operazione i criteri ge-nerali e specifici di valutazione del Progetto integrato di sviluppo locale. 10

b) Efficienza Attuativa. 30• Sostenibilità economica e finanziaria dell’operazione. 6• Capacità tecnica, economico-organizzativa e finanziaria dei soggetti proponenti. 2• Livello di progettazione dell’intervento e tempi previsti per la realizzazione dell’operazione. 15

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• Livello di partecipazione dei soggetti proponenti e/o di altri soggetti privati agli investimenti previsti per la realizzazione dell’operazione. 7

c) Qualità progettuale intrinseca, innovatività e integrazione con altri interventi. 50• Qualità e sostenibilità tecnica dell’operazione in termini di obiettivi, risultati attesi, congruità tra criticità rilevate e soluzioni progettuali proposte, metodologie e tecnologie utilizzate, cronoprogramma di attuazione (studio di fattibilità ove previsto e richiesto dalla normativa vigente).• Integrazione e sinergie con i piani e i programmi territoriali e di settore.• Livello di innovazione dell’operazione anche in funzione della capacità di uti-lizzazione di metodologie e tecnologie avanzate in materia di sistemi di mobilità intercomunale.• Sperimentazione di tecniche caratterizzate da alta replicabilità in altri contesti di intervento.• Sviluppo di soluzioni capaci di ridurre l’impatto ambientale dell’operazione e che minimizzano l’uso del suolo, soprattutto nelle aree soggette a vincolo di na-tura ambientale.• Sviluppo di soluzioni in grado di rendere persistenti nel tempo gli effetti dell’operazione e di ridurre i costi operativi di gestione a regime delle infrastrutture, degli impianti e dei servizi. 32• Sostenibilità dei Piani di gestione per le infrastrutture e i servizi che si intendono attivare attraverso la realizzazione dell’operazione.• Dimensione del bacino potenziale di domanda delle infrastrutture e dei servizi di trasporto.• Priorità ai progetti attuativi delle linee strategiche già avviati e/o programmati da completare.- Rispetto dei vincoli temporali di spesa e dei tempi di realizzazione previsti. 18 TOTALE 100

PROGETTI INTEGRATI FI SVILUPPO LOCALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PISLSERVIZI INTERCOMUNALI PER LA QUALITA’ DELLA VITACriteri generali di valutazione dei progetti integrati di sviluppo locale per la realizzazione di servizi per la quallità della vita Punteggio Max

a) Efficacia del progetto proposto 30Livello di coerenza dei Progetti integrati di sviluppo locale con il Quadro unitario della progettazione integrata. 12Progetti integrati di sviluppo locale che prevedono la riqualificazione di aree e infrastrutture esistenti o la realizzazione di nuove infrastrut-ture a partire dalla riqualificazione, riorganizzazione e valorizzazione degli spazi e delle infrastrutture degradati, sottoutilizzati o non utiliz-zati e/o che completano e/o ottimizzano interventi che abbiano già dimostrato il raggiungimento di risultati rilevanti. 8Progetti integrati di sviluppo locale che favoriscono la cooperazione tra le istituzioni locali per favorire il rafforzamento delle relazioni funzio-nali e la realizzazione di progetti/servizi a scala intercomunale. 3

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Progetti integrati di sviluppo locale che sostengono la maggiore partecipazione delle donne e/o di categorie svantaggiate ai progetti di inte-grazione sociale (urban welfare). 1Progetti integrati di sviluppo locale che prevedono il cofinanziamento delle Istituzioni Locali e la partecipazione finanziaria di operatori pri-vati attraverso: i) schemi di finanza di progetto per opere con sufficienti margini di redditività finanziaria; ii) concessioni di costruzione e ge-stione, di bene pubblico, di servizio pubblico locale; iii) strumenti societari: società miste; iv) messa a disposizione di risorse pubbliche non finanziarie di proprietà comunale o di altri enti. 6

b) Efficienza Attuativa. 15Sostenibilità economica e finanziaria complessiva del progetto integrato di sviluppo. definizione da parte dei beneficiari di meccanismi istituzionali e di gestione operativa anche attraverso l’assunzione di impegni finanziari pluriennali. 9Capacità tecnica, economico organizzativa e finanziaria del soggetto responsabile del coordinamento e dell’attuazionedel Progetto integrato di sviluppo. Adozione di sistemi di monitoraggio e valutazione dei risultati e degli impatti specifici e complessivi del Progetto integrato di sviluppo. 6

c)) Qualità progettuale intrinseca, innovatività e integrazione con altri interventi. 15Qualità del Partenariato di progetto e dei processi di concertazione e cooperazione per l’elaborazione del Progetto integratodi sviluppo (impegni specifici e collettivi assunti dai singoli Soggetti del partenariato di progetto per conseguire gli obiettividel Progetto integrato di sviluppo).Coerenza tra l’analisi di contesto, la definizione dei problemi e la selezione degli obiettivi e delle priorità del Progetto integratodi sviluppo (completezza dell’analisi di contesto e dell’analisi Swot del Progetto integrato di sviluppo; completezza e il livellodi definizione dei problemi, degli obiettivi e delle priorità del Progetto integrato di sviluppo; coerenza nella selezione degli obiettivispecifici e operativi prioritari).Coerenza tra gli obiettivi e le priorità del progetto integrato di sviluppo e il sistema di operazioni proposte. Integrazione e sinergia con piani e programmi territoriali e di settore.Sostenibilità ambientale del Progetto integrato di sviluppo nel suo complesso attraverso l’adozione di soluzioni capaci di ridurrel’impatto ambientale degli interventi e di minimizzare l’uso del suolo, soprattutto nelle aree soggette a vincolo di natura ambientale.Sviluppo di soluzioni in grado di rendere persistenti nel tempo gli effetti degli interventi del Progetto integrato di sviluppoe di ridurre i costi operativi di gestione a regime delle infrastrutture, degli impianti e dei servizi. TOTALE 60

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Criteri specifici di valutazione dei progetti integrati di sviluppo locale per la realizzazione di servizi per la quallità della vita

Punteggio Max

Criteri relativi alla capacità del Pisl di contribuire alla qualificazione dei servizi collettivi nell’area di intervento 15• Dimensione del bacino potenziale di domanda di servizi per la qualità della vita soddi-sfatta attraverso gli interventi previsti dal Progetto integrato di sviluppo locale.• Livello di miglioramento, rispetto alla situazione esistente, dei servizi per la qualità della vita (dotazione di infrastrutture e servii, accessibilità e costi, qualità dei servizi erogati, ecc.) derivante dalla realizzazione degli interventi previsti dal Progetto inte-grato di sviluppo locale.• Contributo al raggiungimento degli obiettivi di servizio e coerenza con il relativo Piano d’azione.• Presenza di attività di monitoraggio e valutazione

Criteri relativi alla capacità del Pisl di contribuire alla rigenerazione ed all’inclusione sociale nell’area di intervento 25• Capacità del Progetto integrato di sviluppo locale di attivare processi di rigenerazione sociale e di contrasto delle situazioni di disagio sociale, di povertà e marginalità nel si-stema territoriale di riferimento attraverso il miglioramento dei servizi essenziali per la qualità della vita ai residenti e il potenziamento dei servizi per l’integrazione sociale delle persone a maggiore rischio di esclusione. La valutazione è effettuata in relazione alla:• realizzazione di aree e infrastrutture per l’aggregazione sociale, l’intrattenimento, lo sport e il tempo libero;• realizzazione di interventi per potenziare la dotazione infrastrutturale dei servizi all’infanzia;• realizzazione di interventi per potenziare la dotazione infrastrutturale dei servizi agli anziani;• realizzazione di interventi per migliorare l’accessibilità e la fruibilità degli spazi e dei servizi pubblici ai soggetti diversamente abili;• creazione di micro iniziative imprenditoriali e di lavoro autonomo nel campo dei servizi alla persona da finanziare attraverso lo strumento del micro-credito.• Accessibilità per le persone diversamente abili. TOTALE 40

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Criteri specifici di valutazione dei progetti integrati di sviluppo locale per la realizzazione di servizi per la quallità della vita

Punteggio Max

Criteri relativi alla capacità del Pisl di contribuire alla qualificazione dei servizi collettivi nell’area di intervento 15• Dimensione del bacino potenziale di domanda di servizi per la qualità della vita soddi-sfatta attraverso gli interventi previsti dal Progetto integrato di sviluppo locale.• Livello di miglioramento, rispetto alla situazione esistente, dei servizi per la qualità della vita (dotazione di infrastrutture e servii, accessibilità e costi, qualità dei servizi erogati, ecc.) derivante dalla realizzazione degli interventi previsti dal Progetto inte-grato di sviluppo locale.• Contributo al raggiungimento degli obiettivi di servizio e coerenza con il relativo Piano d’azione.• Presenza di attività di monitoraggio e valutazione

Criteri relativi alla capacità del Pisl di contribuire alla rigenerazione ed all’inclusione sociale nell’area di intervento 25• Capacità del Progetto integrato di sviluppo locale di attivare processi di rigenerazione sociale e di contrasto delle situazioni di disagio sociale, di povertà e marginalità nel si-stema territoriale di riferimento attraverso il miglioramento dei servizi essenziali per la qualità della vita ai residenti e il potenziamento dei servizi per l’integrazione sociale delle persone a maggiore rischio di esclusione. La valutazione è effettuata in relazione alla:• realizzazione di aree e infrastrutture per l’aggregazione sociale, l’intrattenimento, lo sport e il tempo libero;• realizzazione di interventi per potenziare la dotazione infrastrutturale dei servizi all’infanzia;• realizzazione di interventi per potenziare la dotazione infrastrutturale dei servizi agli anziani;• realizzazione di interventi per migliorare l’accessibilità e la fruibilità degli spazi e dei servizi pubblici ai soggetti diversamente abili;• creazione di micro iniziative imprenditoriali e di lavoro autonomo nel campo dei servizi alla persona da finanziare attraverso lo strumento del micro-credito.• Accessibilità per le persone diversamente abili. TOTALE 40

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PROGETTI INTEGRATI FI SVILUPPO LOCALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PISLSTL DESTINAZIONI TURISTICHE LOCALICriteri generali di valutazione dei progetti integrati di sviluppo locale per la realizzazione di servizi turistici locali/Destinazioni turistiche locali Punteggio Max

a) Efficacia del progetto proposto 30• Livello di coerenza dei Progetti integrati di sviluppo locale con il Quadro unitario della progettazione integrata. 12• Progetti integrati di sviluppo locale che prevedono la riqualificazione di aree e infrastrutture esistenti o la realizzazione di nuove infrastrutture a partire dalla riqualificazione, riorganizzazione e valorizzazione degli spazi e delle infrastrutture degradati, sottoutilizzati o non utilizzati e/o che completano e/o ottimizzano interventi che abbiano già dimostrato il raggiungimento di risultati rilevanti. 7• Progetti integrati di sviluppo locale che favoriscono la cooperazione tra le istituzioni locali per favorire il rafforzamento delle relazioni funzionali e la realizzazione di progetti/servizi a scala intercomunale. 3• Progetti integrati di sviluppo locale che sostengono la maggiore partecipazione delle donne e/o di categorie svantaggiate ai progetti di integrazione sociale (urban welfare). 3• Progetti integrati di sviluppo locale che prevedono il cofinanziamento delle istituzioni locali e la partecipazione finanziaria di operatori privati attraverso i) schemi di finanza di progetto per opere con sufficienti margini di redditività finanziaria; ii) concessioni di costruzione e gestione, di bene pubblico, di servizio pubblico locale; iii) strumenti societari: società miste; iv) messa a disposizione di risorse pubbliche non finanziarie di proprietà comunale o di altri enti. 5

b) Efficienza Attuativa. 15• Sostenibilità economica e finanziaria complessiva del Progetto integrato di sviluppo. • Definizione da parte dei beneficiari di meccanismi istituzionali e di gestione operativa anche attraverso l’assunzione di impegni finanziari pluriennali. 9• Capacità tecnica, economico organizzativa e finanziaria del soggetto responsabile del coordinamento e dell’attuazione del Progetto integrato di sviluppo. • Adozione di sistemi di monitoraggio e valutazione dei risultati e degli impatti specifici e complessivi del Progetto integrato di sviluppo. 6

c) Qualità progettuale intrinseca, innovatività e integrazione con altri interventi. 15• Qualità del Partenariato di progetto e dei processi di concertazione e cooperazione per l’elaborazione del Progetto integrato di sviluppo (impegni specifici e collettivi assunti dai singoli soggetti del Partenariato di progetto per conseguire gli obiettivi del Progetto integrato di sviluppo).

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• Coerenza tra l’analisi di contesto, la definizione dei problemi e la selezione degli obiettivi e delle priorità del Progetto integrato di sviluppo (completezza dell’analisi di contesto e dell’analisi Swot del Progetto integrato di sviluppo; completezza e il livello di definizione dei problemi, degli obiettivi e delle priorità del Progetto integrato di sviluppo; coerenza nella selezione degli obiettivi specifici e operativi prioritari).• Coerenza tra gli obiettivi e le priorità del Progetto integrato di sviluppo e il sistema di operazioni proposte. • Integrazione e sinergia con piani e programmi territoriali e di settore.• Sviluppo di soluzioni in grado di rendere persistenti nel tempo gli effetti degli interventi del Progetto integrato di sviluppo e di ridurre i costi operativi di gestione a regime delle infrastrutture, degli impianti e dei servizi. 10• Sostenibilità ambientale del Progetto integrato di sviluppo nel suo complesso attraverso l’adozione di soluzioni capaci di ridurre l’impatto ambientale degli interventi e di minimizzare l’uso del suolo, soprattutto nelle aree soggette a vincolo di natura ambientale. 5 TOTALE 60

Criteri specifici di valutazione dei progetti integrati di sviluppo locale -Linea di intervento 8.2.1.5. Realizzazione dei sistemi turistici locali/Destinazioni turistiche locali

Punteggio Max

Criteri relativi alla capacità del Pisl di accrescere l’attrattività turistica delle aree oggetto di intervento attraversola qualificazione dei servizi, l’organizzazione e la mobilitazione delle risorse produttive 30• Capacità del Progetto integrato di sviluppo locale di attrarre nuovi flussi turistici nel Sistema Turistico locale/Destinazione turistica locale lungo tutto l’arco dell’anno.• Capacità del Progetto integrato di sviluppo locale di organizzare e strutturare un Sistema turistico locale/Destinazione turistica locale nel sistema territoriale di riferimento. • Capacità del Progetto integrato di sviluppo locale di individuare e valorizzare gli attrattori culturali, ambientali e paesaggistici presenti nel Sistema turistico locale/Destinazione turistica locale, migliorandone la qualità, l’accessibilità e la fruibilità.• Capacità del Progetto integrato di sviluppo locale di promuovere e attivare un Sistema di servizi al turismo nel Sistema turistico locale/Destinazione turistica locale di qualità e sostenibile (ricettività, ristorazione, benessere, cultura, tempo libero, mobilità, ecc.) attivando l’imprenditoria privata, con particolare priorità a quella giovanile e femminile. • Capacità del Progetto integrato di sviluppo locale di attivare integrazioni con altri settori economici (artigianato, produzioni tipiche, ecc.) presenti nel Sistema territoriale di riferimento.

Criteri relativi alla capacità del Pisl di contribuire alla qualità dei contesti territoriali di valorizzazione turistica 10• Capacità del Progetto integrato di sviluppo locale di riqualificare, riorganizzare e valorizzare gli spazi e le infrastrutture sottoutilizzate o non utilizzate presenti nel Sistema turistico locale/Destinazione turistica locale. La valutazione è effettuata

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in relazione agli interventi per: - la riqualificazione ambientale e l’arredo urbano delle aree di interesse turistico; - la realizzazione e la riqualificazione di aree e di infrastrutture pubbliche per la localizzazione di servizi turistici, sistemi di ospitalità, centri di promozione delle produzioni tipiche locali, infrastrutture per il benessere e il tempo libero, attività imprenditoriali compatibili; - la riqualificazione e la rifunzionalizzazione di infrastrutture e servizi per la mobilità sostenibile dei visitatori e dei turisti; - la riqualificazione dei “water front” nelle aree interessate dai flussi di visitatori e turisti. TOTALE 40

Criteri di valutazione dell’operazione specifica nell’ambito del progetto integrato di sviluppo locale -Linea di intervento 8.2.1.5. Realizzazione dei sistemi turistici locali/Destinazioni turistiche locali

Punteggio Max

a) Efficacia dell’operazione/progetto proposto rispetto all’obiettivo della “Linea d’intervento.” 20• Rilevanza dell’operazione nell’ambito del Progetto integrato di sviluppo locale (operazioni di sistema, operazioni puntuali). 10• Contributo dell’operazione al raggiungimento degli obiettivi del Progetto integrato di sviluppo locale valutato applicando alla singola operazione i criteri generali e specifici di valutazione del Progetto integrato di sviluppo locale. 10

b) Efficienza Attuativa. 30• Sostenibilità economica e finanziaria dell’operazione . 6• Capacità tecnica, economico-organizzativa e finanziaria dei soggetti proponenti. 2• Livello di progettazione dell’intervento e tempi previsti per la realizzazione dell’operazione. Adozione di sistemi di monitoraggio e valutazione dei risultati dell’operazione. 15• Livello di partecipazione dei soggetti proponenti e/o di altri soggetti privati agli investimenti previsti per la realizzazione dell’operazione. 7

c) Qualità progettuale intrinseca, innovatività e integrazione con altri interventi. 50• Qualità e sostenibilità tecnica dell’operazione in termini di obiettivi, risultati attesi, congruità tra criticità rilevate e soluzioni progettuali proposte, metodologie e tecnologie utilizzate, cronoprogramma di attuazione (studio di fattibilità ove previsto e richiesto dalla normativa vigente).• Integrazione e sinergie con i piani e i programmi territoriali e di settore.• Livello di innovazione dell’operazione anche in funzione della capacità di utilizzazione di metodologie e tecnologie avanzate in materia di Realizzazione di Sistemi turistici locali/Destinazioni turistiche locali.• Sperimentazione di tecniche caratterizzate da alta replicabilità in altri contesti di intervento.

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• Sviluppo di soluzioni in grado di rendere persistenti nel tempo gli effetti dell’operazione e di ridurre i costi operativi di gestione a regime delle infrastrutture, degli impianti e dei servizi. 27• Sviluppo di soluzioni capaci di ridurre l’impatto ambientale dell’operazione e che minimizzano l’uso del suolo, soprattutto nelle aree soggette a vincolo di natura ambientale. 5• Sostenibilità dei Piani di gestione per le infrastrutture e i servizi che si intendono attivare attraverso la realizzazione dell’operazione. 18 TOTALE 100

Criteri di valutazione dell’operazione specifica nell’ambito del progetto integrato di sviluppo locale -Linea di intervento 5.1.1.1. Sviluppo di attività economiche sostenibili

Punteggio Max

a) Efficacia dell’operazione/progetto proposto rispetto all’obiettivo della “Linea d’intervento.” 20• Rilevanza dell’Operazione nell’ambito del Progetto integrato di sviluppo locale (operazioni di sistema, operazioni puntuali). 10• Contributo dell’operazione al raggiungimento degli obiettivi generali del Progetto integrato valutato applicando alla singola operazione i criteri di valutazione generali del Progetto integrato di sviluppo locale di cui al precedente punto a): Capacità del Progetto integrato di migliorare e potenziare i servizi per l’accessibilità e la fruizione delle risorse naturali e culturali presenti nell’area anche al fine di attrarre nuovi flussi turistici lungo tutto l’arco dell’anno. 5• Contributo dell’operazione al raggiungimento degli obiettivi specifici del Progetto integrato valutato applicando alla singolaoperazione i criteri di valutazione specifici del Progetto integrato di sviluppo locale di cui al precedente punto b): Capacità del Progetto integrato di sviluppare microfiliere imprenditoriali compatibili (imprese verdi) per la valorizzazione e la gestione delle risorse naturali e culturali presenti nell’area, anche al fine di attrarre nuovi flussi turistici lungo tutto l’arco dell’anno attivando l’imprenditoria privata, con particolare priorità a quella giovanile e femminile. 5

b) Efficienza Attuativa. 30• Sostenibilità economica e finanziaria dell’operazione . 6• Capacità tecnica, economico-organizzativa e finanziaria dei soggetti proponenti. 2• Livello di progettazione dell’intervento e tempi previsti per la realizzazione dell’operazione. Adozione di sistemi di monitoraggio e valutazione dei risultati dell’operazione. 15• Livello di partecipazione dei soggetti proponenti e/o di altri soggetti privati agli investimenti previsti per la realizzazione dell’operazione. 7

c) Qualità progettuale intrinseca, innovatività e integrazione con altri interventi. 50• Qualità e sostenibilità tecnica dell’operazione in termini di obiettivi, risultati attesi, congruità tra criticità rilevate

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e soluzioni progettuali proposte, metodologie e tecnologie utilizzate, cronoprogramma di attuazione (studio di fattibilità ove previsto e richiesto dalla normativa vigente).• Livello di integrazione e sinergie con i piani e i programmi territoriali e di settore.• Livello di innovazione dell’operazione anche in funzione della capacità di: - migliorare le prestazioni ambientali e ridurre le forme di inquinamento; - migliorare l’efficienza energetica in termini di riduzione dei consumi di risorse e di impatto sull’ambiente locale Sperimentazione di tecniche caratterizzate da alta replicabilità in altri contesti di intervento. 30• Sviluppo di soluzioni capaci di ridurre l’impatto ambientale dell’operazione e che minimizzano l’uso del suolo, soprattutto nelle aree soggette a vincolo di natura ambientale. 5• Sostenibilità dei Piani di gestione per le infrastrutture e i servizi che si intendono attivare attraverso la realizzazione dell’operazione. 15 TOTALE 100

Criteri di valutazione dell’operazione specifica nell’ambito del progetto integrato di sviluppo locale -Linea di intervento 5.3.1.1. Qualità e sostenibilità ambientale delle destinazioni e dei prodotti turistici regionali

Punteggio Max

a) Efficacia dell’operazione/progetto proposto rispetto all’obiettivo della “Linea d’intervento.” 20• Capacità del progetto di contribuire a diffondere l’adozione da parte delle imprese di sistemi di certificazione ambientale, di marchi di qualità ambientale e dei Sistemi di gestione ambientale;• Capacità del progetto di contribuire all’adeguamento dei sistemi e degli impianti finalizzati al risparmio ed alla certificazione energetica delle strutture turistico ricettive;• Capacità del progetto di contribuire all’innovazione di processo e di prodotto delle imprese turistiche al fine di migliorarne le prestazioni ambientali;• Capacità del progetto di sviluppare l’adesione e lo sviluppo di marchi e standard di qualità;• Capacità dell’intervento di diffusione e sensibilizzazione delle tematiche ambientali presso gli operatori turistici;• Impatto del progetto in termini di pari opportunità di non discriminazione e di genere. 20

b) Efficienza Attuativa. 30• Sostenibilità economica e finanziaria dell’operazione . 6• Capacità tecnica, economico-organizzativa e finanziaria dei soggetti proponenti. 2• Livello di progettazione dell’intervento e tempi previsti per la realizzazione dell’operazione. Adozione di sistemi di monitoraggio e valutazione dei risultati dell’operazione. 15• Livello di partecipazione dei soggetti proponenti e/o di altri soggetti privati agli investimenti previsti per la realizzazione dell’operazione. 7

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c) Qualità progettuale intrinseca, innovatività e integrazione con altri interventi. 50• Qualità e sostenibilità tecnica dell’operazione in termini di obiettivi, risultati attesi, congruità tra criticità rilevate e soluzioni progettuali proposte, metodologie e tecnologie utilizzate, cronoprogramma di attuazione;• Livello di integrazione e sinergie con i piani e i programmi territoriali e di settore.• Livello di innovazione del progetto in termini di soluzioni capaci di migliorare le prestazioni ambientali e ridurre le forme di inquinamento;• Livello di integrazione delle azioni di tutela e sostenibilità ambientale con quelle di promozione dei flussi turistici destagionalizzati.• Integrazione con altri interventi/progetti riguardanti il sostegno dello sviluppo turistico e la valorizzazione del patrimonio ambientale anche a valere su altri rogrammi.• Sperimentazione di soluzioni progettuali caratterizzate da alta replicabilità in altri contesti d’intervento• Sviluppo di soluzioni in grado di rendere persistenti nel tempo gli effetti del progetto e di ridurre i costi operativi di gestione a regime delle infrastrutture, degli impianti e dei servizi. 30• Sviluppo di soluzioni capaci di ridurre l’impatto ambientale dell’operazione e che minimizzano l’uso del suolo, soprattutto nelle aree soggette a vincolo di natura ambientale. 5• Sostenibilità dei Piani di gestione per le infrastrutture e i servizi che si intendono attivare attraverso la realizzazione dell’operazione. 15 TOTALE 100

Criteri di valutazione dell’operazione specifica nell’ambito del progetto integrato di sviluppo locale -Linea di intervento 5.3.2.1. Destinazione dei prodotti/servizi turistici regionali

Punteggio Max

a) Efficacia dell’operazione/progetto proposto rispetto all’Obiettivo Operativo della Linea di Intervento. 20• Capacità del progetto di attivare all’interno delle Destinazioni turistiche re-gionali sistemi di mobilità sostenibile.• Capacità del progetto di migliorare l’accessibilità ai siti culturali, naturali e paesaggistici di maggior pregio.• Priorità ai progetti che prevedono il ripristino degli antichi tracciati a valenza storico paesaggistica.• Priorità ai progetti che prevedono il partenariato pubblico-privato.• Capacità del progetto di valorizzare tratte e/o circuiti ferroviari in aree parti-colarmente suggestive.• Capacità del progetto di contribuire all’incremento dei servizi per il turismo nautico.• Capacità del progetto di migliorare il contesto ambientale di riferimento.• Capacità del progetto di contribuire alla progettazione e realizzazione degli itinerari e dei parchi tematici delle destinazioni turistiche regionali.• Capacità del progetto di potenziare e riqualificare l’offerta delle Destinazioni turistiche attraverso la realizzazione di infrastrutture pubbliche e impianti per lo sport, il tempo libero, il benessere e lo spettacolo.

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• Capacita del progetto di migliorare la qualità e la quantità dell’informazione turistica e di promuovere la cultura dell’accoglienza.• Capacità del progetto di valorizzare le identità e le specificità dei territori dei Prodotti / Servizi delle destinazioni turistiche regionali.• Capacità dell’intervento di concorrere alla valorizzazione turistica (in termini di aumento e di destagionalizzazione dei flussi). 20

b) Efficienza attuativa. 30• Sostenibilità economica, finanziaria e organizzativa del progetto. 6• Capacità tecnica, economico-organizzativa e finanziaria dei soggetti propo-nenti. 2• Livello di progettazione e tempi previsti per la realizzazione del progetto. 15• Livello di partecipazione dei soggetti proponenti e/o di altri soggetti privati agli investimenti previsti per la realizzazione del progetto. 7

c) Qualità progettuale intrinseca, innovatività e integrazione con altri interventi. 50• Qualità e sostenibilità tecnica del progetto in termini di obiettivi, risultati at-tesi, congruità tra criticità rilevata e soluzioni progettuali proposte, metodo-logie e tecnologie utilizzate, cronoprogramma di attuazione;• Livello di integrazione con i piani e i programmi territoriali e di settore;• Livello di innovazione del progetto in termini di soluzioni capaci di migliora-re le prestazioni ambientali e ridurre le forme di inquinamento;• Livello di integrazione delle azioni di tutela e sostenibilità ambientale con quelle di promozione dei flussi turistici destagionalizzati;• Livello di accessibilità con modalità sostenibili e trasporto pubblico ottenibile con il progetto. • Integrazione con altri interventi/progetti riguardanti il sostegno dello svilup-po turistico e la valorizzazione del patrimonio ambientale an-che a valere su altri programmi.• Sperimentazione di soluzioni progettuali caratterizzate da alta replicabilità in altri contesti d’intervento;• Sviluppo di soluzioni in grado di rendere persistenti nel tempo gli effetti del progetto e di ridurre i costi operativi di gestione a regime delle infrastrutture, degli impianti e dei servizi. 27Sviluppo di soluzioni capaci di ridurre l’impatto ambientale del progetto e che mini-mizzano l’uso del suolo, soprattutto nelle aree soggette a vincolo di natura ambientale. 5Sostenibilità dei Piani di gestione per le infrastrutture e i servizi che si intendono attiva-re attraverso la realizzazione del progetto. 18 TOTALE 100

Criteri di valutazione dell’operazione specifica nell’ambito del progetto integrato di sviluppo locale -Linea di intervento 5.2.3.2. Realizzazione dei sistemi turistici locali/Destinazioni turistiche locali - Azione offerta culturale regionale: Parchi culturali, parchi letterari e parchi tematici (operazioni pubbliche)

Punteggio Max

Efficacia dell’operazione/progetto proposto rispetto all’Obiettivo Operativo della Linea di Intervento. 20

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Rilevanza dell’operazione nell’ambio del progetto di parco, culturale, letterario o tema-tico (operazioni di sistema, operazioni puntuali);Contributo dell’operazione al raggiungimento degli obiettivi specifici del progetto di parco, culturale, letterario o tematico valutatoapplicando alla singola operazione i cri-teri di valutazione specifici del progetto integrato di cui al precedente punto b). 20

Efficienza attuativa. 30Sostenibilità economica, finanziaria e organizzativa del progetto. 6Capacità tecnica, economico-organizzativa e finanziaria dei soggetti proponenti. 2Livello di progettazione e tempi previsti per la realizzazione del progetto. 15Livello di partecipazione dei soggetti proponenti e/o di altri soggetti privati agli inve-stimenti previsti per la realizzazione del progetto. 7

Qualità progettuale intrinseca, innovatività e integrazione con altri interventi 50Qualità e sostenibilità tecnica del progetto in termini di obiettivi, risultati attesi, con-gruità tra criticità rilevatae soluzioni progettuali proposte, metodologie e tecnologie utilizzate, cronoprogramma di attuazione;Livello di integrazione con i piani e i programmi territoriali e di settore. 20Livello di innovazione delle azioni previste per la promozione e la realizzazione dei parchi valutato sulla base delle “best practices” disponibili.;Livello di innovazione del progetto in termini di soluzioni capaci di migliorare le pre-stazioni ambientali e ridurre le forme di inquinamento;Livello di integrazione delle azioni di tutela e sostenibilità ambientale con quelle di promozione dei flussi turistici destagionalizzati;Integrazione con altri interventi/progetti riguardanti il sostegno dello sviluppo turistico e la valorizzazione del patrimonio culturalee ambientale anche a valere su altri pro-grammi;Sperimentazione di soluzioni progettuali caratterizzate da alta replicabilità in altri con-testi d’intervento. 10Sviluppo di soluzioni capaci di ridurre l’impatto ambientale del progetto e che mini-mizzano l’uso del suolo, soprattutto nelle aree sogget-te a vincolo di natura ambientale;Sviluppo di soluzioni in grado di rendere persistenti nel tempo gli effetti del progetto e di ridurre i costi operativi di gestionea regime delle infrastrutture, degli impianti e dei servizi.. 8Sostenibilità dei Piani di gestione per le infrastrutture e i servizi che si intendono atti-vare attraverso la realizzazione del progetto. 12 TOTALE 100

Criteri di valutazione dell’operazione specifica nell’ambito del progetto integrato di sviluppo locale -Linea di intervento 5.2.3.2. Realizzazione dei sistemi turistici locali/Destinazioni turistiche locali - Azione offerta culturale regionale: Sistemi informativi e ambienti virtuali (operazioni pubbliche)

Punteggio Max

a) Efficacia dell’operazione/progetto proposto rispetto all’Obiettivo Operativo del-la Linea di Intervento. 20

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• Livello di flessibilità, modularità del Sistema informativo / Ambiente virtuale progettato (in termini di possibilità di aggiornamenti continui;.• Capacità del progetto di contenere ambienti per la realizzazione di visite virtuali guidate del patrimonio culturale regionale;• Capacità del progetto di contenere sistemi di informazione, prenotazione e acqui-sto biglietti, usando tecnologie web (anche accessibili tramite terminali telefonici portatili;• Capacità del progetto di contenere sistemi informativi per la valutazione della qualità dell’offerta culturale regionale sulla base dei giudizi dei visitatori e dei tu-risti;• Capacità del progetto di contenere sistemi informativi a supporto delle attività di gestione integrata delle diverse forme di offerta culturale a livello territoriale e regionale;.• Capacità del progetto di concorrere alla valorizzazione turistica (in termini au-mento e di destagionalizzazione dei flussi) nelle aree interessate. 20

b) Efficienza attuativa. 30• Sostenibilità economica, finanziaria e organizzativa del progetto. 6• Capacità tecnica, economico-organizzativa e finanziaria dei soggetti proponenti. 2• Livello di progettazione e tempi previsti per la realizzazione del progetto. 15• Livello di partecipazione dei soggetti proponenti e/o di altri soggetti privati agli investimenti previsti per la realizzazione del progetto. 7

c) Qualità progettuale intrinseca, innovatività e integrazione con altri interventi 50• Completezza delle analisi dei requisiti funzionali del Sistema informativo / Am-biente virtuale;• Qualità delle specifiche funzionali del Sistema informativo / Ambiente virtuale definite a partire dalle analisi dei requisiti funzionali;• Integrazione con altri Sistemi informativi / Ambienti virtuali già in uso presso l’Amministrazione regionale, interoperabilità con altri sistemi di altre ammini-strazioni pubbliche nazionali e locali;• Qualità, flessibilità e indipendenza dai fornitori delle soluzioni proposte (archi-tetture di sistema, modelli e piattaforme per la gestione delle informazioni, utiliz-zo di soluzioni già disponibili attraverso il “riuso”, etc.);• Modalità e azioni previste per garantire la piena ed autonoma operatività del Si-stema informativo / Ambiente virtuale da parte dell’Amministrazione regionale alla conclusione del periodo di avvio dello stesso;• Introduzione di servizi avanzati superiori al II livello di interattività secondo l’accezione comunitaria;• Livello di conformità agli standard di accessibilità dei servizi per le fasce deboli. 50 TOTALE 100

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PROGETTI INTEGRATI DI SVILUPPO LOCALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PISLSISTEMI PRODUTTIVI LOCALI, DISTRETTI AGROALIMENTARI E DISTRETTI RURALICriteri generali di valutazione dei progetti integrati di sviluppo locale per la realizzazione dei servizi produttivi locali, dei distretti agroalimentari e dei distretti rurali Punteggio Max

a) Efficacia del progetto proposto 30• Livello di coerenza dei Progetti integrati di sviluppo locale con il Quadro unitario della progettazione integrata. 12• Progetti integrati di sviluppo locale che prevedono la riqualificazione di aree e infrastrutture esistenti o la realizzazione di nuove infrastrutture a partire dalla riqualificazione, riorganizzazione e valorizzazione degli spazi e delle infrastrutture degradati, sottoutilizzati o non utilizzati e/o che completano e/o ottimizzano interventi che abbiano già dimostrato il raggiungimento di risultati rilevanti. 7• Progetti integrati di sviluppo locale che favoriscono la cooperazione tra le istituzioni locali per favorire il rafforzamento delle relazioni funzionali e la realizzazione di progetti/servizi a scala intercomunale. 3• Progetti integrati di sviluppo locale che sostengono la maggiore partecipazione delle donne e/o di categorie svantaggiate ai progetti di integrazione sociale (urban welfare). 3• Progetti integrati di sviluppo locale che prevedono il cofinanziamento delle istituzioni locali e la partecipazione finanziaria di operatori privati attraverso: i) schemi di finanza di progetto per opere con sufficienti margini di redditività finanziaria; ii) concessioni di costruzione e gestione, di bene pubblico, di servizio pubblico locale; iii) strumenti societari: società miste; iv) messa a disposizione di risorse pubbliche non finanziarie di proprietà comunale o di altri enti. 5

b) Efficienza Attuativa 15• Sostenibilità economica e finanziaria complessiva del Progetto integrato di sviluppo. • Definizione da parte dei beneficiari di meccanismi istituzionali e di gestione operativa anche attraverso l’assunzione di impegni finanziari pluriennali. 9• Capacità tecnica, economico organizzativa e finanziaria del soggetto responsabile del coordinamento e dell’attuazione del Progetto integrato di sviluppo. • Adozione di sistemi di monitoraggio e valutazione dei risultati e degli impatti specifici e complessivi del Progetto integrato di sviluppo. 6

c) Qualità progettuale intrinseca, innovatività e integrazione con altri interventi. 15• Qualità del Partenariato di progetto e dei processi di concertazione e cooperazione per l’elaborazione del Progetto integrato di sviluppo (impegni specifici e collettivi assunti dai singoli soggetti del Partenariato di progetto per conseguire gli obiettivi del Progetto integrato di sviluppo).• Coerenza tra l’analisi di contesto, la definizione dei problemi e la selezione degli obiettivi e delle priorità del Progetto integrato

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di sviluppo (completezza dell’analisi di contesto e dell’analisi Swot del Progetto integrato di sviluppo; completezza e il livello di definizione dei problemi, degli obiettivi e delle priorità del Progetto integrato di sviluppo; coerenza nella selezione degli obiettivi specifici e operativi prioritari).• Coerenza tra gli obiettivi e le priorità del Progetto integrato di sviluppo e il sistema di operazioni proposte. • Integrazione e sinergia con piani e programmi territoriali e di settore.• Sviluppo di soluzioni in grado di rendere persistenti nel tempo gli effetti degli interventi del Progetto integrato di sviluppo e di ridurre i costi operativi di gestione a regime delle infrastrutture, degli impianti e dei servizi. 10Sostenibilità ambientale del Progetto integrato di sviluppo nel suo complesso attraverso l’adozione di soluzioni capaci di ridurre l’impatto ambientale degli interventi e di minimizzare l’uso del suolo, soprattutto nelle aree soggette a vincolo di natura ambientale. 5 TOTALE 60

Criteri di valutazione delle operazioni specifiche nell’ambito dei progetti integrati di sviluppo locale -per la realizzazione dei sistemi produttivi locali e dei distretti agroalimentari e dei distretti rurali- Linea di intervento 8.2.1.6.

Punteggio Max

a) Efficacia dell’operazione/progetto proposto rispetto all’Obiettivo operativo della “Linea di intervento”. 20• Rilevanza dell’operazione nell’ambito del progetto integrato di sviluppo locale (operazioni di sistema, operazioni puntuali). 10• Contributo dell’operazione al raggiungimento degli obiettivi del Progetto inte-grato di sviluppo locale valutato applicando alla singola operazione i criteri ge-nerali e specifici di valutazione del Progetto integrato di sviluppo locale 10

b) Efficienza Attuativa. 30• Sostenibilità economica e finanziaria dell’operazione . 6• Capacità tecnica, economico-organizzativa e finanziaria dei soggetti proponenti. 2• Livello di progettazione dell’intervento e tempi previsti per la realizzazione dell’operazione. Adozione di sistemi di monitoraggio e valutazione dei risultati dell’operazione. 15• Livello di partecipazione dei soggetti proponenti e/o di altri soggetti privati agli investimenti previsti per la realizzazione dell’operazione. 7

c) Qualità progettuale intrinseca, innovatività e integrazione con altri interventi. 50• Qualità e sostenibilità tecnica dell’operazione in termini di obiettivi, risultati at-tesi, congruità tra criticità rilevate e soluzioni progettuali proposte, metodologie e tecnologie utilizzate, cronoprogramma di attuazione (studio di fattibilità ove previsto e richiesto dalla normativa vigente).• Integrazione e sinergie con i piani e i programmi territoriali e di settore. 20

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• Livello di innovazione dell’operazione anche in funzione della capacità di uti-lizzazione di metodologie e tecnologie avanzate in materia di Realizzazione di sistemi produttivi locali, di Distretti agroalimentari e di Distretti rurali.• Sperimentazione di tecniche caratterizzate da alta replicabilità in altri contesti di intervento. 10• Sviluppo di soluzioni capaci di ridurre l’impatto ambientale dell’operazione e che minimizzano l’uso del suolo, soprattutto nelle aree soggette a vincolo di na-tura ambientale.• Sviluppo di soluzioni in grado di rendere persistenti nel tempo gli effetti dell’operazione e di ridurre i costi operativi di gestione a regime delle infrastrut-ture, degli impianti e dei servizi. 8• Sostenibilità dei piani di gestione per le infrastrutture e i servizi che si intendono attivare attraverso la realizzazione delle operazioni 12 TOTALE 100

PROGETTI INTEGRATI DI SVILUPPO LOCALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PISLCENTRI STORICI E BORGHI DI ECCELLENZACriteri generali di valutazione dei progetti integrati di sviluppo per la valorizzazione dei centri storicie dei borghi di eccellenza della Calabriai Punteggio Max

a) Efficacia del progetto proposto 30• Livello di coerenza dei Progetti integrati di sviluppo locale con il Quadro unitario della progettazione integrata. 12• Progetti integrati di sviluppo locale che prevedono la riqualificazione di aree e infrastrutture esistenti o la realizzazione di nuove infrastrutture a partire dalla riqualificazione, riorganizzazione e valorizzazione degli spazi e delle infrastrutture degradati, sottoutilizzati o non utilizzati e/o che completano e/o ottimizzano interventi che abbiano già dimostrato il raggiungimento di risultati rilevanti. 8• Progetti integrati di sviluppo locale che favoriscono la cooperazione tra le Istituzioni Locali per favorire il rafforzamento delle relazioni funzionali e la realizzazione di progetti/servizi a scala intercomunale. 3• Progetti integrati di sviluppo locale che sostengono la maggiore partecipazione delle donne e/o di categorie svantaggiate ai progetti di integrazione sociale (urban welfare). 1• Progetti integrati di sviluppo locale che prevedono il cofinanziamento delle Istituzioni Locali e la partecipazione finanziaria di operatori privati attraverso: i) schemi di finanza di progetto per opere con sufficienti margini di redditività finanziaria; ii) concessioni di costruzione e gestione, di bene pubblico, di servizio pubblico locale; iii) strumenti societari: società miste; iv) messa a disposizione di risorse pubbliche non finanziarie di proprietà comunale o di altri enti. 6

b) Efficienza Attuativa. 15• Sostenibilità economica e finanziaria complessiva del Progetto integrato di sviluppo.

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• Definizione da parte dei beneficiari di meccanismi istituzionali e di gestione operativa anche attraverso l’assunzione di impegni finanziari pluriennali. 9• Capacità tecnica, economico organizzativa e finanziaria del soggetto responsabile del coordinamento e dell’attuazione del Progetto integrato di sviluppo. • Adozione di sistemi di monitoraggio e valutazione dei risultati e degli impatti specifici e complessivi del Progetto integrato di sviluppo. 6

c) Qualità progettuale intrinseca, innovatività e integrazione con altri interventi. 15• Qualità del Partenariato di progetto e dei processi di concertazione e cooperazione per l’elaborazione del Progetto integrato di sviluppo (impegni specifici e collettivi assunti dai singoli soggetti del Partenariato di progetto per conseguire gli obiettivi del Progetto integrato di sviluppo).• Coerenza tra l’analisi di contesto, la definizione dei problemi e la selezione degli obiettivi e delle priorità del Progetto integrato di svilup-po (completezza dell’analisi di contesto e dell’analisi Swot del Progetto Integrato di Sviluppo; completezza e il livello di definizione dei pro-blemi, degli obiettivi e delle priorità del progetto integrato di sviluppo; coerenza nella selezione degli obiettivi specifici e operativi prioritari).• Coerenza tra gli obiettivi e le priorità del Progetto integrato di sviluppo e il sistema di operazioni proposte. • Integrazione e sinergia con piani e programmi territoriali e di settore.- Sviluppo di soluzioni in grado di rendere persistenti nel tempo gli effetti degli interventi del Progetto integrato di sviluppo e di ridurre i costi operativi di gestione a regime delle infrastrutture, degli impianti e dei servizi. 10• Sostenibilità ambientale del Progetto integrato di sviluppo nel suo complesso attraverso l’adozione di soluzioni capaci di ridurre l’impatto ambientale degli interventi e di mi-nimizzare l’uso del suolo, soprattutto nelle aree soggette a vincolo di natura ambientale. 5 TOTALE 60

Criteri specifici di valutazione dei progetti integrati di sviluppo locale -per la valorizzazione dei centri storici e dei borghi di eccellenza della Calabria

Punteggio Max

• Capacità del Progetto integrato di sviluppo locale di attrarre nuovi flussi turistici nei Centri storici e nei Borghi di eccellenza lungo tutto l’arco dell’anno.• Capacità del Progetto integrato di sviluppo locale di organizzare e strutturare un Si-stema Turistico locale/Destinazione turistica locale nei Centri storici e nei Borghi di eccellenza del Sistema territoriale di riferimento. • Capacità del Progetto Integrato di sviluppo locale di individuare e valorizzare gli at-trattori culturali, ambientali e paesaggistici presenti nei Centri storici e nei Borghi di eccellenza del Sistema territoriale di riferimento migliorandone la qualità, l’accessibilità e la fruibilità.• Capacità del Progetto integrato di sviluppo locale di promuovere e attivare un si-stema di servizi al turismo nei Centri storici e nei Borghi di eccellenza del sistema territoriale di riferimento di qualità e sostenibile (ricettività, ristorazione, benessere,

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cultura, tempo libero, mobilità, ecc.) attivando l’imprenditoria privata, con partico-lare priorità a quella giovanile e femminile. • Capacità del Progetto integrato di sviluppo locale di attivare integrazioni con altri settori economici (artigianato, produzioni tipiche, ecc.) presenti nei Centri storici e nei Borghi di eccellenza del Sistema territoriale di riferimento. 20• Capacità del Progetto integrato di Sviluppo locale di riqualificare, riorganizzare e valorizzare gli spazi e le infrastrutture sottoutilizzate o non utilizzate nei Centri sto-rici e nei Borghi di eccellenza del Sistema territoriale di riferimento. La valutazione è effettuata in relazione alla utilizzazione degli spazi e delle infrastrutture per :• migliorare la dotazione e la qualità delle reti di servizi;• migliorare e qualificare i sistemi di mobilità e di sicurezza;• migliorare la dotazione di verde urbano;• migliorare la qualità e il decoro urbano.

• Capacità del Progetto integrato di sviluppo locale di attivare processi di rigenera-zione economica e di creazione di nuove opportunità occupazionali attraverso la creazione e l’attrazione di nuove attività imprenditoriali nei Centri storici e nei Bor-ghi di eccellenza del sistema territoriale di riferimento. La valutazione è effettuata in relazione alla:• realizzazione di aree attrezzate e infrastrutture per la localizzazione di attività imprenditoriali;• creazione di alberghi diffusi;• creazione di centri servizi zonali;• creazione di botteghe artigiane e centri commerciali naturali;• creazione o attrazione di iniziative imprenditoriali attraverso erogazione di aiuti in de minimis.

• Capacità del Progetto integrato di sviluppo locale di mantenere o ripristinare gli e-lementi/connotati strutturali, tipologici e culturali/identitari dei luoghi e dei beni presenti nei Centri storici e nei Borghi di eccellenza del sistema territoriale di rife-rimento.• Capacità del Progetto integrato di sviluppo locale di sperimentare modelli innovati-vi per il recupero e la valorizzazione dei Centri storici e dei Borghi di eccellenza anche attraverso la realizzazione di cantieri scuola. 20 TOTALE 40

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Criteri di valutazione dell’operazione specifica nell’ambito del progetto integrato di sviluppo locale -per la valorizzazione dei centri storici e dei borghi di eccellenza della Calabria- Linea di intervento 8.2.1.4.

Punteggio Max

a) Efficacia dell’operazione/progetto proposto rispetto all’obiettivo della “Linea d’intervento.” 20• Rilevanza dell’operazione nell’ambito del Progetto integrato di sviluppo locale (o-perazioni di sistema, operazioni puntuali). 10• Contributo dell’operazione al raggiungimento degli obiettivi del Progetto integrato di sviluppo locale valutato applicando alla singola operazione i criteri generali e specifici di valutazione del Progetto integrato di sviluppo locale. 10

b) Efficienza Attuativa. 30• Sostenibilità economica e finanziaria dell’operazione . 6• Capacità tecnica, economico-organizzativa e finanziaria dei soggetti proponenti. 2• Livello di progettazione dell’intervento e tempi previsti per la realizzazione dell’operazione. 15• Livello di partecipazione dei soggetti proponenti e/o di altri soggetti privati agli in-vestimenti previsti per la realizzazione dell’operazione. 7

c) Qualità progettuale intrinseca, innovatività e integrazione con altri interventi. 50• Qualità e sostenibilità tecnica dell’operazione in termini di obiettivi, risultati attesi, congruità tra criticità rilevate e soluzioni progettuali proposte, metodologie e tecno-logie utilizzate, cronoprogramma di attuazione (studio di fattibilità ove previsto e ri-chiesto dalla normativa vigente).• Integrazione e sinergie con i piani e i programmi territoriali e di settore. 20• Livello di innovazione dell’operazione anche in funzione della capacità di utilizza-zione di metodologie e tecnologie avanzate in materia di Valorizzazione dei centri storici e dei borghi di eccellenza della Calabria.• Sperimentazione di tecniche caratterizzate da alta replicabilità in altri contesti di in-tervento. 10• Sviluppo di soluzioni capaci di ridurre l’impatto ambientale dell’operazione e che minimizzano l’uso del suolo, soprattutto nelle aree soggette a vincolo di natura am-bientale.• Sviluppo di soluzioni in grado di rendere persistenti nel tempo gli effetti dell’operazione e di ridurre i costi operativi di gestione a regime delle infrastrutture, degli impianti e dei servizi. 8• Sostenibilità dei Piani di gestione per le infrastrutture e i servizi che si intendono at-tivare attraverso la realizzazione dell’operazione. 12 TOTALE 100

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AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONEE LA SELEZIONE DEI PROGETTI INTEGRATIDI SVILUPPO LOCALE DEL POR CALABRIAFESR 2007-2013CRITERI DI VALUTAZIONEISTANZA PER LA PRESENTAZIONE DEL PISL ... (DENOMINAZIONE PISL)

ALLEGATO6

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Intestazione proponente Regione Calabria Dipartimento Regionale Programmazione Nazionale e Comunitaria Via Enrico Molè, 79 88100 Catanzaro

Istanza per la presentazione del Pisl“………………………….Denominazione…Pisl……………………”

Il sottoscritto ………..................................……, nato/a a ………………………., il ……………, nella qualità di Soggetto capofila rappresentante con poteri di firma del partenariato di progetto proponente il Pisl “…………… De-nominazione Pisl ………….”

- Premesso che il Protocollo di Intesa stipulato in data ………….....……… ed allegato alla presente istanza, ha individuato come Soggetto capofila il rappresentante legale del/la …………...........…….. (ente pubblico individuato quale soggetto capofila )……............…… in rappresentanza dei seguenti partners: (elenco dei componenti il Partenariato di progetto): …………………………………………………………… - Che, nell’ambito del potere di rappresentanza conferito dal protocollo stesso, il soggetto capofila del Pisl può sottoscrivere accordi ed intese con operatori pubblici e privati relativi all’attivazione ed imple-mentazione del Pisl, in attuazione di decisioni assunte dal Partenariato di progetto.

DICHIARA- Che il Pisl “……denominazione Pisl………..” possiede i requisiti di ammissibilità gene-rale previsti dall’ar-ticolo 15 dell’Avviso pubblico per la presentazione e selezione dei Progetti integrati di sviluppo locale del Por Calabria Fesr 2007-2013 di cui al decreto diri-genziale 10028 del 10 agosto 2011 pubblicato sul sup-plemento straordinario n.1 al B.U. dell regione Calabria parte III n. 32 del 12 agosto 2011

CHIEDE- Di essere ammesso alle procedure di valutazione e selezione relative all’Avviso pubblico per la presen-tazione e la selezione dei Progetti integrati di sviluppo locale del Por Calabria Fesr 2007-2013”;A tal fine si allega la seguente documentazione .1) Protocollo d’intesa sottoscritto dal Partenariato di progetto;2) Verbale del Partenariato di progetto attestante l’approvazione del Pisl;3) Formulario di proposta del Pisl su schema predisposto dalla Regione;4) Verbale del Tavolo di partenariato provinciale con il parere sulla proposta di Pisl o documento di tra-smissione che attesta l’invio della proposta entro il 2 dicembre;5) Lista delle operazioni “entro tetto” e “fuori tetto”;6) Dichiarazione di conformità dei contenuti del supporto cartaceo e del supporto infor-matico;7) ……………;8) ……………..

Luogo e data _______________________ Firma e timbro _____________________________

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AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONEE LA SELEZIONE DEI PROGETTI INTEGRATIDI SVILUPPO LOCALE DEL POR CALABRIAFESR 2007-2013DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’

ALLEGATO7

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Intestazione proponente Regione Calabria Dipartimento Regionale Programmazione Nazionale e Comunitaria Via Enrico Molè, 79 88100 Catanzaro

DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ

Il/la sottoscritto/a ……………………………………………………...................................................………………………………...Luogo e data di nascita ………….................................................…………………………………………………………………….Indirizzo …………………………………………………………….........................................................…………………………………tel……………..……......…………….. cell……………..………........……….e-mail………………………………........................…………………………in qualità di legale rappresentante del Pisl: “………………………………………………………………………………………………………………………………………” (come da verbale protocollo di intesa del ………….... approvato il………. ……)

consapevole delle sanzioni penali e delle altre conseguenze previste per il caso di dichiarazione menda-ce, così come stabilito dagli artt. 75 e 76 d.p.r.. 445 del 2000,

DICHIARAsotto la propria responsabilità che il contenuto del CD-R non riscrivibile (proposta progettuale del Pisl “……………………………………………………………………………” è conforme al contenuto del-la copie cartacee con-segnate.

Data …………………………

Firma …………………………………………………………

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AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONEE LA SELEZIONE DEI PROGETTI INTEGRATIDI SVILUPPO LOCALE DEL POR CALABRIAFESR 2007-2013DISPOSIZIONI RELATIVE ALLE SINGOLE OPERAZIONI’

ALLEGATO8

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Articolo 1Spese ammissibiliIl soggetto beneficiario è tenuto al rispetto delle norme relative all’ammissibilità delle spese, ai sensi dell’articolo 56 del regolamento (Ce) 1083 del 2006, dell’articolo 7 del Regolamento (Ce) 1080 del 2006 e del D.p.r. 196 del 3 ottobre 2008 avente ad oggetto “regolamento di esecuzione del regolamento (Ce) 1083 del 2006 recante disposizioni generali sul fondo europeo di sviluppo regionale, sul fondo sociale europeo e sul fondo di coesione”. Le spese ammissibili dovranno riferirsi agli interventi per cui si avanza richiesta di contributo ed essere coerenti e rivolte al raggiungimento delle finalità / obiettivi indicati nel presente avviso.

Disposizioni generali relative alle spese Sono escluse le acquisizioni in leasing e tramite noleggio.I beni acquistati per la realizzazione del progetto devono essere di nuova fabbricazione e devono rimanere di proprietà dell'intestatario di ciascuna fattura per almeno tre anni successivi alla conclusione del proget-to. La data di conclusione del progetto coincide con l’ultimo pagamento relativo alle spese finanziate.I costi indicati nell'intervento ed ammissibili al contributo si intendono al netto di IVA (laddove non am-missibile al contributo), bolli, spese bancarie, interessi e ogni altra imposta e/o onere accessorio (spese di spedizione, trasporto/viaggio, vitto, alloggio, ecc.). Sono escluse le spese amministrative e di gestione.Non sono, comunque, ammesse: › le spese che non sono direttamente imputabili all'operazione oggetto di finanziamento; › le spese che non sono riconducibili ad una categoria di spese prevista a livello di singola operazione; › le spese che non sono pertinenti con l'attività oggetto dell’operazione; › le spese che non sono state effettivamente sostenute; › le spese che non sono state sostenute nell'arco temporale del Por Calabria Fesr 2007/2013; › le spese che non siano verificabili in base ad un metodo controllabile al momento della rendicontazione finale delle spese;

› le spese che non sono sostenute da documentazione conforme alla normativa fiscale, contabile e civili-stica vigente;

› le spese che non siano state preventivamente indicate nella domanda di contributo oppure nella richie-sta di variazioni;

› le spese che non siano congrue con i prezzi praticati nel mercato di riferimento; › le spese relative ad interessi passivi; › le spese relative a imposte e tasse; › le spese relative all'IVA quando l'imposta è recuperabile; › le spese relative ad attività di intermediazione;

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› le spese amministrative e di gestione; › le spese per l’acquisto di arredi in generale, né di beni, macchinari ed attrezzature usate; › le spese di funzionamento, quali le spese di gestione, stipendi e paghe, spese correnti; › le spese per le quali si è già usufruito di qualsiasi altra forma di agevolazione pubblica; › le spese per impianti non strettamente correlati anche se obbligatori per legge (antincendio, videosorve-glianza, antifurto, condizionamento/riscaldamento).

Articolo 2Durata dei progettiAi fini del riconoscimento della loro ammissibilità, le spese potranno essere sostenute a partire dalla da-ta di presentazione della domanda. Gli interventi dovranno concludersi entro i termini stabiliti dall’atto di concessione del contributo (termi-ne finale di ammissibilità). Entro lo stesso termine dovrà essere presentata alla regione la documentazio-ne di rendicontazione finale degli interventi agevolati. La data di conclusione del progetto coincide con l’ultimo pagamento relativo alle spese finanziate.Si terrà conto della data di emissione e pagamento delle fatture di spesa. Le fatture dovranno essere emes-se ed integralmente pagate entro il predetto arco temporale di ammissibilità, pena la loro esclusione to-tale dal contributo. Le fatture non dovranno riferirsi a prestazioni, forniture o acquisti iniziati/effettuati prima del termine iniziale o effettuati/conclusi dopo il termine finale.In caso di fatture pagate in più soluzioni, tutti i pagamenti dovranno essere inderogabilmente effettuati entro il predetto arco temporale. Un solo pagamento effettuato prima del termine iniziale o dopo il termi-ne finale, comporterà l’esclusione totale dell’intera fattura.In ogni caso le spese sostenute/pagate prima del termine iniziale o dopo il termine finale non verranno riconosciute. Si consiglia di effettuare i pagamenti delle spese finanziate con un certo anticipo rispetto al termine finale di ammissibilità previsto dal presente avviso (ciò per evitare l’esclusione di parte delle spe-se sostenute a causa di ritardi - anche minimi - nei pagamenti). Relativamente alle modalità di pagamento sono ammessi esclusivamente i pagamenti tracciabili ovvero effettuati attraverso assegni non trasferibili, bonifico bancario, altre modalità di pagamento bancario o postale, nonché sistemi di pagamento elettronico. Non sono ammesse altre forme di pagamento. Dovrà essere indicato negli strumenti di pagamento relativi ad ogni transazione il codice unico di pro-getto (Cup). Tutte le spese dovranno essere documentate su apposito conto corrente postale o bancario dedicato. In esso dovranno transitare i predetti pagamenti, gli accrediti delle tranche di contributo ed ulteriori versa-menti a copertura e ogni movimentazione riferibile agli investimenti oggetto del contributo. Sono esclu-si i pagamenti in contanti.

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Relativamente alle modalità di quietanza le stesse devono consistere in una fotocopia di ricevuta banca-ria o fotocopia dell’assegno con relativo estratto conto bancario che attesti il pagamento e l’uscita finan-ziaria dalla banca.Non sono ammessi:a. i pagamenti che non siano comprovati da fatture quietanzate o, ove ciò non sia possibile, da docu-

menti contabili aventi forza probatoria equivalente;b. i pagamenti effettuati in contanti e/o tramite compensazione di qualsiasi genere tra il beneficiario ed

il fornitore (esempio: permuta con altri beni mobili e/o im-mobili, lavori, forniture, servizi, ecc.);c. la fatturazione e/o la vendita dei beni oggetto del contributo; d. i pagamenti che non sono stati effettuati sul conte corrente dedicato.La documentazione comprovante l’avvenuto pagamento delle spese ammesse è costitui-ta esclusivamen-te dalla copia dell’estratto conto della banca o della posta dal quale ri-sulti con evidenza l’avvenuto pa-gamento, con bonifico bancario o postale, della fattura (o documento fiscalmente valido equivalente al-la fattura). Non sarà accettata alcuna documentazione che comprovi solamente l’avvenuto ordine di pagamento.

Articolo 3Progetti generatori di entrateLe operazioni che comportino un investimento in infrastrutture il cui utilizzo sia sogget-to a tariffe diret-tamente a carico degli utenti o qualsiasi operazione che comporti la ven-dita o la locazione di terreni o immobili o qualsiasi altra fornitura di servizi contro pa-gamento sono soggette alle norme di cui all’arti-colo 55 “Progetti generatori di entrate” del regolamento (Ce) 1083 del 2006. Il contributo pubblico per tali operazioni è deter-minato sulla base del citato regolamento, reso operativo a livello regionale dalle linee guida per la gestione dei progetti generatori di entrate cofinanziati a valere sul Por Fesr Calabria 2007-2013, di cui alla nota prot. 0059788 del 12 luglio 2011 del Dipar-timento programmazione nazionale e comunitaria della Regione Calabria.

Articolo 4Modalità di erogazione dei contributiIl contributo (per stati di avanzamento ed a saldo) sarà corrisposto ai soggetti beneficiari aventi diritto, previa stipula di una convenzione che disciplini i rapporti tra Amministra-zione regionale e i soggetti be-neficiari del finanziamento.

Articolo 5Modalità di rendicontazioneLa rendicontazione delle spese sostenute per la realizzazione dei progetti dovrà essere presentata secondo

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le modalità che saranno successivamente indicate e rese disponibili dalla Regione, in conformità a quan-to previsto dal Disciplinare degli obblighi a carico dei beneficiari del Por Fesr Calabria 2007-2013, di cui alla Nota prot. 3279 del 30 maggio 2011 del Dipartimento programmazione nazionale e comunitaria del-la Regione Calabria.Per ottenere l'erogazione del saldo, il beneficiario del contributo dovrà produrre la rendicontazione finan-ziaria e la rendicontazione tecnica. Nella rendicontazione finanziaria dovranno essere indicate le spese effettivamente so-stenute per la rea-lizzazione dell’intervento. La rendicontazione finanziaria delle spese effettivamente sostenute dovrà av-venire tramite la presentazione di una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, prestata ai sensi degli articoli 46 e 47 del D.P.R. 445/2000. Quanto dichiarato comporta, pertanto, l’applicazione delle sanzioni stabilite nell’articolo 76 del medesimo D.P.R., in caso di dichiarazioni false o mendaci.

Articolo 6Restituzione del contributo A seguito della presentazione della rendicontazione delle spese sostenute, la Regione provvede all’esame della relativa documentazione. Qualora la documentazione risultas-se parzialmente insufficiente o non chiara la Regione si riserva la facoltà di richiedere le necessarie integrazioni.La Regione successivamente alla trasmissione della documentazione di rendicontazione finanziaria e tec-nica provvederà a verificare la regolarità della stessa e la conformità delle spese sostenute e quietanzate rispetto alle spese preventivate.Successivamente a tale esame: › qualora la spesa sostenuta e rendicontata (e ritenuta ammissibile dalla Regione) sia inferiore alla spesa ammessa, la Regione provvederà ad una proporzionale riduzione dell’ammontare di contributo da liqui-dare;

› qualora la spesa sostenuta e rendicontata (e ritenuta ammissibile dalla Regione) sia superiore alla spesa ammessa, ciò non comporterà comunque aumento del contribu-to da liquidare;

› qualora si riscontrasse la non regolarità della rendicontazione finanziaria e o tecnica presentata, ovvero il mancato raggiungimento dei risultati e obiettivi previsti dal progetto, in tale caso, previa eventuale ri-chiesta di chiarimenti, la Regione si riserva la facoltà di ritirare totalmente o parzialmente il contributo concesso e di chiedere la restituzione delle somme eventualmente già erogate, maggiorate degli interes-si lega-li maturati.

La Regione potrà inoltre effettuare verifiche a campione sulle attestazioni rilasciate e verifiche a campio-ne presso la sede dei beneficiari.

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Articolo 7RevocheSi procederà alla revoca d’ufficio, in tutto o in parte, dei contributi e al recupero delle somme eventual-mente già erogate nei seguenti casi: › qualora il beneficiario del contributo non rispetti le prescrizioni indicate nell’Avviso; › in caso di esito negativo dei controlli o dei sopralluoghi ispettivi effettuati dalla Regione; › qualora la realizzazione del progetto non risulti conforme, nel contenuto e nei ri-sultati conseguiti, alla relazione tecnica illustrativa del progetto stesso allegata alla domanda di finanziamento e se allo stesso vengono apportate rilevanti e sostanzia-li variazioni in corso d’opera non comunicate alla Regione e da quest’ultima non approvate;

› qualora il beneficiario non rispetti il termine perentorio previsto per la conclusio-ne dei progetti; › qualora i beni acquistati per la realizzazione dell'intervento vengano ceduti, alie-nati o distratti prima dei cinque anni successivi alla conclusione del progetto;

› qualora il beneficiario comunichi, con lettera sottoscritta dal legale rappresentante, la rinuncia al contri-buto.

I contributi erogati, risultati successivamente non dovuti, dovranno essere restituiti dal beneficiario al-la Regione, maggiorati degli interessi legali maturati nel periodo intercor-rente tra la data di ricevimen-to dei contributi medesimi e quella di restituzione degli stessi. Gli interessi legali sono calcolati al tasso previsto dall’articolo 1284 del codice civile, vigente alla data di esecutività dell’atto di annullamento del contributo.

Articolo 8Restituzione del contributoI contributi erogati ma risultati non dovuti saranno revocati e dovranno essere restituiti alla Regione, maggiorati degli interessi legali maturati nel periodo intercorrente tra la data di ricevimento dei contribu-ti medesimi e quella di restituzione degli stessi. Gli inte-ressi legali sono calcolati al tasso previsto dall’ar-ticolo 1284 del codice civile, vigente alla data di esecutività dell’atto di revoca del contributo.

Articolo 9Proroghe e rinunce

ProrogheEventuali richieste di proroga del termine finale previsto per la realizzazione dell’intervento potranno es-sere inoltrate presentando apposita richiesta scritta in carta semplice, adeguatamente argomentata e mo-tivata, sottoscritta dal legale rappresentante del beneficiario.Di norma, la proroga potrà essere concessa per un periodo massimo di 6 mesi. Le ri-chieste di proroga de-

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vono essere presentate alla Regione prima della scadenza del citato termine finale (12 mesi decorrenti dal-la data di concessione del contributo).Le richieste di proroga presentate alla Regione dopo la scadenza del predetto termine finale, saranno rite-nute irricevibili e restituite al mittente.

Rinunce al Contributo Il beneficiario del contributo, nel caso si verifichi qualsiasi impedimento che non con-senta di portare a conclusione l’intervento finanziato, è tenuto a comunicare tempesti-vamente alla Regione il sorgere di ta-li impedimenti e a presentare una formale dichiara-zione di rinuncia al contributo stesso.In caso di rinuncia al contributo, la Regione provvederà alla revoca totale del contributo concesso e atti-verà la procedura per il recupero delle eventuali somme già percepite dal beneficiario a titolo di anticipo, maggiorate degli interessi legali nel frattempo maturati.

Articolo 10Monitoraggio e controlliCon la stipula della convenzione i beneficiari si impegnano a fornire tutti i dati relativi all’attuazione del progetto. A tal fine il beneficiario deve nominare un referente per il monitoraggio e darne comunicazione agli uffici regionali secondo le modalità indicate nella comunicazione di concessione del contributo regionale.La Regione Calabria (o altro soggetto incaricato) effettua controlli, sia in itinere che successivamente al completamento del progetto, anche presso la sede del beneficiario e/o il sito dove viene realizzato il pro-getto. Lo scopo è quello di verificare lo stato di avanzamento del progetto, il rispetto degli obblighi pre-visti dalla normativa vigente, la veridicità delle dichiarazioni e informazioni prodotte dal beneficiario, nonché il rispetto delle prescrizioni previste in capo al soggetto beneficiario anche successivamente all’ul-timazione del progetto.Il beneficiario ha l’obbligo di consentire ed agevolare le attività di controllo prima, durante e dopo la re-alizzazione dell’intervento, in particolare consentendo che, in caso di ispezione, vengano forniti estratti o copie conformi dei documenti giustificativi relativi alle spese e consentire gli audit alle persone o agli organismi che ne hanno diritto, compresi il personale dei competenti Servizi regionali, il personale auto-rizzato dall’Autorità di gestione, dell’Autorità di certificazione degli organismi intermedi, dell’Autorità di audit e i funzionari autorizzati della Comunità europea.Tali verifiche non sollevano, in ogni caso, il soggetto beneficiario dalla piena ed esclusiva responsabilità della regolare e perfetta esecuzione dell’intervento.La Regione Calabria rimane estranea ad ogni rapporto comunque nascente con terzi in dipendenza della realizzazione dell’intervento. Le verifiche effettuate riguardano esclusivamente i rapporti che intercorro-no con il soggetto beneficiario.

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Articolo 11Conservazione della documentazioneIn conformità con quanto previsto dall’articolo 90 del Reg. 1083/2006 e dell’articolo 19 del Reg. 1828/2006, il beneficiario dell’agevolazione conserva a disposizione della Regione, dello Stato centrale e delle Auto-rità comunitarie la documentazione delle spese sostenute - sotto forma di originali o di copie autenticate su supporti comunemente accettati (fotocopie di documenti originali, microschede di documenti origina-li, versioni elettroniche di documenti originali, documenti disponibili unicamente in formato elettronico) – per i tre anni successivi alla chiusura del Por Calabria Fesr 2007-2013 ai sensi dell'articolo 89, paragra-fo 3 del Regolamento medesimo. Il soggetto beneficiario deve provvedere ad un corretta gestione e tenuta del fascicolo dell’operazione, ai sensi dell’articolo 90 del Regolamento (Ce) n. 1083 del 2006 e secondo i criteri e le modalità prescrit-te nell’Allegato C “Gestione e tenuta della documentazione” del Documento recante la Descrizione dei Si-stemi di gestione e controllo del Por Calabria Fesr 2007/2013, approvato con deliberazione di Giunta re-gionale 459 del 24 luglio 2009.I soggetti beneficiari sono obbligati a rispettare le condizioni di cui all’articolo 57 del Regolamento (Ce) 1083 del 2006.

Articolo 12Informazione e pubblicitàAi beneficiari del contributo spetta l’obbligo di informare il pubblico in merito al finan-ziamento ottenu-to in base al presente Avviso, come indicato dal Regolamento (Ce) 1828 del 2006, all’articolo 8 relativo a “Responsabilità dei beneficiari relative agli in-terventi informativi e pubblicitari destinati al pubblico”.Nello specifico è responsabilità del beneficiario del cofinanziamento dichiarare, in tutti i documenti pro-dotti per informare sul progetto nonché nelle attività di comunicazione che realizza, che il progetto stes-so è stato cofinanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale.Gli interventi informativi e pubblicitari relativi al progetto devono riportare, sulla base dell’articolo 9 del Regolamento (Ce) 1828 del 2006: › l’emblema dell’Unione europea, conformemente alle norme grafiche di cui all’Allegato I del Regolamen-to (CE) 1828 del 2006, e la dicitura “Unione europea”;

› l’indicazione del “Fondo europeo di sviluppo regionale”. › Il beneficiario del contributo avrà, inoltre, l’obbligo, se richiesto, di: › fornire alla Regione, in fase di realizzazione del progetto, una descrizione sinte-tica degli obiettivi e ri-sultati attesi e, a progetto concluso, una sintesi dei risultati raggiunti con il progetto finanziato. Tali in-formazioni potranno essere diffuse tramite web o altri strumenti di comunicazione scelti appositamente dalla Re-gione;

› collaborare con la Regione alla realizzazione di prodotti audiovisivi per informa-re il pubblico in merito agli interventi realizzati e finanziati nell’ambito del Pro-gramma operativo regionale Fesr 2007/2013.

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(Nome Cognome)

GIUSEPPE SCOPELLITI PRESIDENTE DELLA REGIONE CALABRIA Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipi-scing elit. Sed tincidunt felis at nibh bibendum non fermentum nisl semper. Suspendisse a magna tortor, id porta tel-lus. In in nibh mi, volutpat pretium velit. Duis id lorem diam. Vestibulum ac tellus ante. Morbi posuere sollicitudin mi id venenatis. In rutrum malesuada eros, nec sodales magna tempor eget. Cras est sapien, fermentum non fermen-tum ut, sodales tincidunt libero. Sed tristique pharetra nibh nec vulputate. Aliquam dolor tellus, euismod in conse-quat ut, auctor lobortis mauris. Cras turpis lorem, mattis vel molestie ut, egestas vel dui. Donec commodo, odio sit amet hendrerit molestie, velit lorem dignissim urna, eget mollis augue quam ac elit. Sed et quam diam, quis conval-lis felis. Sed vitae sem sem. Donec rhoncus augue urna.

GIACOMO MANCINI ASSESSORE REGIONALE ALLA PROGRAMMAZIONE NAZIONALE COMUNITARIA Lorem ipsum do-lor sit amet, consectetur adipiscing elit. Sed tincidunt felis at nibh bibendum non fermentum nisl semper. Suspendis-se a magna tortor, id porta tellus. In in nibh mi, volutpat pretium velit. Duis id lorem diam. Vestibulum ac tellus ante. Morbi posuere sollicitudin mi id venenatis. In rutrum malesuada eros, nec sodales magna tempor eget. Cras est sa-pien, fermentum non fermentum ut, sodales tincidunt libero. Sed tristique pharetra nibh nec vulputate. Aliquam do-lor tellus, euismod in consequat ut, auctor lobortis mauris. Cras turpis lorem, mattis vel molestie ut, egestas vel dui. Donec commodo, odio sit amet hendrerit molestie, velit lorem dignissim urna, eget mollis augue quam ac elit. Sed et quam diam, quis convallis felis. Sed vitae sem sem. Donec rhoncus augue urna.