Upload
doanbao
View
214
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
PSR 2007-2013 Misura 321 Tipologia G – DRD di Concessione n. 481 del 27/05/2010. Beneficiario: ASL Benevento – Unità Complessa Centro Cure Primarie San Giorgio del Sannio.
Iniziativa: Unità complessa centro cure primarie San Giorgio del Sannio.
UNITA’ COMPLESSA CURE PRIMARIE SAN GIORGIO DEL SANNIO – UN NUOVO MODELLO DI ASSISTENZA PRIMARIA 20 giugno 2015
Auditorium “Cilindro Nero” – via Lanzotti 1 San Giorgio del Sannio (BN)
Case study – progetto di Piano di riorganizzazione delle cure primarie nel Sannio
San Giorgio del Sannio 20/06/2015 Responsabile progetto e dirigente UOC Tecnica ASL BN (dott. ing. Roberto De Toma)
1
Samnium Medica soc.coop. Samnium Medica soc.coop.
AZIENDA SANITARIA LOCALE BN Benevento
Elenco degli argomenti trattati.
• 1 - Introduzione; • 2 – L’idea progetto UCCP S. Giorgio del Sannio – genesi,
contenuti, attori e sviluppo; • 3 – La realizzazione del progetto; • 4 – La struttura e le dotazioni strumentali; • 5 – Il progetto sperimentale ed il DCA 18/2015; • 6 – Caso di studio – master UNINA - Ipotesi di
riorganizzazione cure primarie del sannio beneventano; • 7 – Tabelle e grafici di studio; • 8 – Conclusioni.
2
1 – Introduzione.
3
Con l’invecchiamento della popolazione è necessario: •Assicurare la presa in carico dei problemi di salute complessa della popolazione a livello territoriale; •Assicurare l’appropriatezza delle prestazioni erogate attraverso il governo clinico dei percorsi assistenziali dei pazienti. In tale ottica è stato definito un nuovo modello organizzativo delle Cure Primarie ai sensi e per gli effetti della legge 8/11/2012 n. 189. •Le Regioni devono realizzare il nuovo modello della medicina del territorio; •Le Regioni devono assicurare un funzionamento H24 delle strutture territoriali UCCP. La Regione Campania ha recepito la normativa con il DCA n. 18 del 18/02/2015.
4
Assicurare una elevata qualità del servizio con le caratteristiche tipiche della medicina generale (rapporto medico/paziente, coordinamento assistenza e relazione
interpersonale)
Garantire la continuità dell’assistenza anche attraverso l’integrazione tra ospedale e territorio
Garantire la gestione integrata del paziente, attraverso l’implementazione di percorsi
assistenziali e l’integrazione tra sociale e sanitario
Favorire la promozione della salute e l’implementazione di una medicina di iniziativa
Garantire l’effettiva presa in carico del paziente a partire da quelli cronici.
2 – L’idea progetto – genesi, contenuti, attori e sviluppo.
LA GENESI DEL PROGETTO SPERIMENTALE. L’idea progetto è nata nel 2009 dal confronto tra l’ASL BN ed i medici di MG sulla
necessità di riformare la medicina di gruppo e proporre ai cittadini di alcune aree rurali una iniziativa diversa ed innovativa di sanità del territorio che fosse più vicina alle loro esigenze.
I CONTENUTI DELLA PROPOSTA, ATTORI E SVILUPPO. • Il progetto ha l’obiettivo principale di potenziare l’offerta locale preesistente
sanitaria alla popolazione rurale dei territori individuati, al fine di migliorarne le condizioni di vita con una medicina del territorio più vicina alle esigenze della stessa.
• Il paziente viene posto al centro della programmazione sanitaria ed assistenziale realizzando intorno ad esso l’integrazione funzionale dei diversi soggetti interessati ed, in particolare, del MMG, dei PdLS, dell’ASL e dei suoi servizi, degli specialisti ambulatoriali;
• Interviene una nuova visione dell’attività del medico di famiglia più moderna e funzionale ed il luogo fisico deputato a tutto ciò è l’UCCP.
Di seguito si riporta la planimetria dei locali. 5
Alcuni dati tecnici del progetto.
La fonte di finanziamento del progetto sperimentale UCCP Valle Telesina è il
PSR Campania 2007-2013 Misura 3.21 "Servizi essenziali alle persone che vivono nei territori rurali“.
Il progetto prevede investimenti materiali (Opere edili, arredi, attrezzature diagnostiche, informatiche, produzione energia alternativa, fornitura materiale divulgativo), investimenti immateriali (affiancamento in start up, azioni di informazione e valorizzazione), Spese generali (spese tecniche e consulenze), IVA, Imprevisti per un totale di € 600.000,00 importo finanziato € 515.675,85.
E’ stato realizzato un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica da 16 KW nell’ottica dello sviluppo sostenibile della sanità sannita.
La superficie utile è di 340 mq. circa.
6
7
8
3 – La realizzazione del progetto
9
3 – La realizzazione del progetto
10
3 – La realizzazione del progetto
11
3 – La realizzazione del progetto
12
3 – La realizzazione del progetto
13
14
4 – La struttura e le dotazioni strumentali
Sono in corso le procedure per l’acquisto mediante RDO su piattaforma MEPA delle seguenti dotazioni strumentali:
• Ecotomografo portatile alta definizione • Riunito oftalmologico • lampada a fessura • Oftalmometro con mentoniera • tonometro ad applanazione • autorefrattometro • Frontifocometro a lettura esterna • ottotipo a proiezione • set Oftalmoscopio diretto • Perimetro computerizzato • Set di lenti con cassetta • Schiascopio con stecche • Lettino da visita • Podoscopio • Dermatoscopio • Spirometro • Elettrobisturi da ambulatorio per chirurgia
• Cardiotocografo/ monitor fetale
* Lampada scialitica su ruote • Cicloergometro • Lettino ginecologico • Frigorifero biologico portafarmaci • Paidometro • Bilancia per neonati • Bilancia pesapersone con statimetro • Carrello medicazioni in acciaio inox a 2 ripiani • Paravento a 3 elementi • Armadietto spogliatoio a 1 posto sporco-pulito • Carrello di emergenza con defib AED • Elettrocardiografo Totale attrezzature diagnostiche 133.428,00
15
5 – Il progetto sperimentale ed il
DCA 18/2015; • Il modello di riorganizzazione delle Cure Primarie della Regione Campania
ai sensi del DCA 18/2015 è il seguente:
• E’ consentita l’attivazione di strutture sperimentali da parte delle ASL nelle more dell’adozione ed approvazione del Piano di Riorganizzazione delle Cure Primarie dell’Azienda.
16
Definizione delle Aggregazioni
Funzionali Territoriali
Definizione dei modelli
organizzativi della Medicina
di Gruppo Integrata
Configurazione dei modelli di Medicina di Gruppo Integrata rispetto agli standard previsti
17
3.3 – Elementi caratterizzanti della Medicina di Gruppo Integrata
Medicina di
Gruppo Integrata
Rete informatica
Integrazione multiprofessionale
Integrazione socio - sanitaria
Mappatura dei bisogni locali
Garanzia qualità clinica ed organizzativa LEA
Implementazione percorsi diagnostico terapeutici
5
4
3
2
1
6
Risultati attesi dalla Medicina di Gruppo Integrata
Descrizione obiettivo Garantire l’accessibilità all’assistenza territoriale per tutto l’arco della giornata
Migliorare la presa in carico integrata dei pazienti con problemi connessi a patologie croniche e degenerative
Coordinare le risposte ed i trasferimenti dall’Ospedale alle strutture territoriali (ammissioni e dimissioni protette), in costante collegamento tra i MMG/PLS, attraverso lo sviluppo di sistemi informatici
Controllare l’appropriatezza prescrittiva, farmaceutica e specialistica ambulatoriale
Ricondurre al circuito delle cure primarie gli accessi impropri al Pronto Soccorso, i ricoveri ospedalieri inappropriati ed i ricoveri ripetuti fornendo una alternativa di diagnosi, cura ed assistenza e presa in carico in appropriatezza
Facilitare, tramite il distretto, la formulazione di percorsi assistenziali condivisi tra ospedale e territorio con la diretta partecipazione dei medici ospedalieri
Fornire attività specialistiche in collaborazione con gli specialisti del territorio ed ospedalieri.
18
6 – Caso di studio – master UNINA - Ipotesi di riorganizzazione cure primarie del sannio beneventano;
Nell’ambito del Master II livello – su “DIREZIONE DELLE STRUTTURE SANITARIE, SOCIALI E SOCIO-ASSISTENZIALI TERRITORIALI” della facoltà di sociologia dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, si sta studiando una ipotesi di riorganizzazione delle cure primarie del sannio beneventano in applicazione delle previsioni del citato DCA 18/15.
Il lavoro è complesso ed articolato ed è ovviamente basato su ipotesi a carattere meramente indicativo. Dallo studio si è potuto stabilire quanto segue:
I confini distrettuali dovranno essere mantenuti così come prevede la linea guida specifica;
Le AFT saranno a carattere distrettuale e le UCCP a farsi dovranno essere collocate geograficamente in maniera centrale rispetto al territorio servito in modo da ridurre al minimo le distanze ed i tempi di percorrenza;
19
• Il numero complessivo delle UCCP a realizzarsi per l’intero territorio sannita dovrà essere pari a 12 in base al numero di residenti ed alla tipologia di modello adottata;
• I modelli di UCCP da scegliere tra quello urbano, hub & spoke e rurale a rete saranno i seguenti:
- 1 UCCP modello urbano ed 1 Hub and spoke per la città di Benevento; - Modelli Hub & Spoke per tutti gli altri distretti e modello rurale a rete per
il distretto Benevento NE; - Le sedi esistenti di Cerreto Sannita e S.Giorgio del Sannio vanno
confermate come sedi HUB; - Il tutto deve essere collegato con idoneo software modulare del tipo open
data che è stato finanziato con fondi europei. Quanto sopra è stato definito in base al numero di abitanti residenti ed alla
tipologia del territorio interessato (montano, urbano, rurale) per ridurre al minimo i disagi di spostamento alla popolazione locale.
20
•
21
Configurazione dei modelli organizzativi della Medicina di Gruppo Integrata rispetto agli standard
Definizione modello
organizzativo
Standard strutturali
Standard organizzativi
Standard informativi
Standard qualità clinica assistenziale
Individuazione comuni e bacino di utenza
Individuazione delle figure professionali coinvolti
Individuazione della sede
Definizione dei livelli di responsabilità
Definizione modalità di accesso utenti
Definizione delle principali funzioni garantite
Definizione del sistema informativo di supporto
Definizione metodo di lavoro ed attività clinico assistenziali
Definizione dei compiti delle figure professionali coinvolte
Definizione delle attrezzature disponibili
Individuazione strumenti e reportistica per il monitoraggio
Declinazione modello di MdGI
Flow – chart attività correlate agli standard
ALLEGATO 1 – FLOW-CHART DELL’ORGANIZZAZIONE DELLE CURE PRIMARIE. ATTIVITA’ ED ATTORI
22
ATTORI DELL’INIZIATIVA.
23
Requisiti minimi strutturali.
24
25
26
27
DEFINIZIONE DI SALUTE «bene collettivo da conquistare e conservare attraverso azioni integrate (delle istituzioni e della società civile), incentrate non solo su aspetti specificamente sanitari ma anche su fattori sociali ed economici, in
ossequio al principio della salute in tutte le politiche. (Healthin All Policies). Indirizzi del ministero della salute del 2014
28
Ringrazio tutti voi per la pazienza.
Grazie ai collaboratori Ciullo, Agostinelli, Sellitto e tutti gli altri dell’UOC Tecnica per il fattivo
contributo fornito per la realizzazione di questa opera.
Grazie alla dott. Valla e geom. Di Lauri dello Staba Cepica per la pazienza e la disponibilità
dimostrata nei confronti dell’ASL BN e dello scrivente.
29