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AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE TRAPANI PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA ED INTEGRITÀ 2018- 2019 2020 Legge 6 novembre 2012 n. 190 Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione”, art. 1, commi 5 e 59 Determinazione ANAC n. 12 del 28 ottobre 2015 Delibera ANAC n. 831 del 03 agosto 2016 Delibera ANAC n. 1208 del 22 novembre 2017 Aggiornamento gennaio 2018

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AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE

TRAPANI

PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA ED INTEGRITÀ

2018- 2019 – 2020

Legge 6 novembre 2012 n. 190 “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della

corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione”, art. 1, commi 5 e 59

Determinazione ANAC n. 12 del 28 ottobre 2015

Delibera ANAC n. 831 del 03 agosto 2016

Delibera ANAC n. 1208 del 22 novembre 2017

Aggiornamento gennaio 2018

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Piano Triennale 2018/2020 di Prevenzione della Corruzione

e Programma Triennale per la Trasparenza ed Integrità

Aggiornamento gennaio 2018 Pagina 2

I N D I C E

PREMESSA ........................................................................................................................ 4

1. DEFINIZIONE DI CORRUZIONE ....................................................................... 9

2. SOGGETTI E RUOLI NEL SISTEMA “PREVENZIONE CORRUZIONE” .... 11

2.1 L’Autorità di indirizzo politico ................................................................................ 11

2.2 Il Responsabile della Prevenzione della Corruzione ............................................... 12

2.3 Il Responsabile per la Trasparenza ......................................................................... 13

2.4 I referenti per la prevenzione per l’area di rispettiva competenza .......................... 13

2.5 I dirigenti ................................................................................................................. 15

2.6 L’O.I.V. .................................................................................................................... 15

2.7 L’Ufficio Procedimenti Disciplinari (U.P.D.) ......................................................... 15

2.8 I dipendenti .............................................................................................................. 16

2.9 I soggetti che a qualsiasi titolo collaborano con l’Amministrazione ........................ 16

2.10 Contesto …………………………………………………………………… ..……………………… 16

3. AREE DI RISCHIO ................................................................................................ 17

3.1 Definizione .............................................................................................................. 17

3.2 Individuazione delle aree di rischio ....................................................................... 18

3.2.1 Mappatura dei processi attuati dall’amministrazione ............................................ 18

3.2.2 Analisi del rischio per ciascun processo ................................................................... 19

3.2.3 Ponderazione del rischio .......................................................................................... 20

4. MISURE .................................................................................................................. 24

4.1 Trattamento del rischio ........................................................................................... 24

4.2 Codice di Comportamento dei dipendenti ............................................................. 25

4.3 Formazione idonea a prevenire il rischio di corruzione ......................................... 26

4.4 Rotazione del personale .......................................................................................... 28

4.5 Obbligo di astensione in caso di conflitto di interesse ............................................ 29

4.6 Attività ed incarichi extra istituzionali .................................................................. 30

4.7 Incompatibilità e Inconferibilità ............................................................................ 31

4.8 Attività successiva alla cessazione del rapporto di lavoro

(Pantouflage, Revolving Doors) .............................................................................. 32

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Piano Triennale 2018/2020 di Prevenzione della Corruzione

e Programma Triennale per la Trasparenza ed Integrità

Aggiornamento gennaio 2018 Pagina 3

4.9 Formazione di Commissioni, assegnazione agli uffici e conferimento

di incarichi in caso di condanna penale per delitti contro la pubblica

amministrazione ...................................................................................................... 33

4.10 Patti di integrità negli affidamenti ......................................................................... 34

4.11 Segnalazione di illeciti e tutela del dipendente che effettua segnalazioni

di illecito .................................................................................................................. 34

4.12 Obblighi di Informazione ....................................................................................... 36

4.13 Azioni di sensibilizzazione e rapporto con la società civile .................................... 38

5. PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L’INTEGRITÀ (P.T.T.I.) ................................................................................... 39

5.1 Premessa .................................................................................................................. 39

5.2 Le principali novità . ………………………………………..…………………………………. 39

5.3 Disciplina dell'accesso civico……………………………………….……………………...….. 41

5.4 Organizzazione e funzioni dell’Amministrazione ………………..………………………41

5.5 Sintesi Normativa - D. Lgs n. 33/2013 (con modifiche ed integrazioni del D.

Lgs n. 97/2016) ………………………………………………………………………………… 44

5.6 Obiettivi strategici in materia di trasparenza …………… ..…………………………… .45

5.7 I Collegamenti con il Piano della Performance ……………………………….…………47

5.8 Ascolto e coinvolgimento degli Stakeholder ……………………………………………. 48

5.9 Iniziative di comunicazione della trasparenza ...................................................... 49

5.9.1 Iniziative e strumenti di comunicazione per la diffusione dei contenuti del

Programma e dei dati pubblicati .................................................................................... 49

5.9.2 Organizzazione e risultati attesi delle Giornate della trasparenza ....................... 50

5.10 Processo di attuazione del programma ................................................................... 50

5.10.1 Individuazione dei dirigenti responsabili della produzione, dell’aggiornamento

e della pubblicazione dei dati ............................................................................... 50

5.10.2 Procedure Attuative ………………………………..………………………………………… ..51

5.10.3 Misure di monitoraggio e di vigilanza volte ad assicurare la regolarità e la

tempestività dei flussi informativi e l’attuazione degli obblighi di trasparenza e

supporto dell’attività di controllo ........................................................................... 52

5.10.4 Il Monitoraggio …………………………………………………………………..... 54

5.10.5 Misure per assicurare l’efficacia dell’istituto dell’accesso civico e Sanzioni per

omessa pubblicazione ................................................................................................................ 54

5.11 POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA ........................................................... 55

5.12 Norma Finale …………………………………………………………………….…………… 56

6. AGGIORNAMENTO ED ADEGUAMENTO DEL PIANO .............................. 56

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Piano Triennale 2018/2020 di Prevenzione della Corruzione

e Programma Triennale per la Trasparenza ed Integrità

Aggiornamento gennaio 2018 Pagina 4

PREMESSA

Il presente Piano Triennale – adottato ai sensi della Legge 6 novembre 2012 n. 190 “Disposizioni per

la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione” – tiene conto

dell’aggiornamento al Piano Nazionale Anticorruzione del 2013 effettuato dall’ANAC con

Determinazione n. 12 del 28 ottobre 2015, nonché del P.N.A. 2016 adottato dall’ANAC con Delibera

n. 831 del 03 agosto 2016 e dell’aggiornamento 2017 all’ultimo PNA adottato con Delibera ANAC n.

1208 del 22 novembre 2017.

Il primo PNA, predisposto e adottato dall’ANAC ai sensi dell’art. 19 del Decreto-Legge 24 giugno

2014 n. 90 – che ha trasfuso interamente all’Autorità le competenze in materia di Prevenzione della

Corruzione e della Trasparenza nelle PP.AA. – è in linea con le modifiche legislative intervenute, in

particolare:

con il Decreto Legislativo 18 aprile 2016 n. 50 (Codice dei Contratti Pubblici)

con il Decreto Legislativo 25 maggio 2016 n. 97.

L’ANAC, nel corso degli ultimi anni, ha avvertito la fondamentale esigenza di indirizzare

concretamente gli operatori del settore – in particolare i Responsabili della Prevenzione della

Corruzione (RPC) con i quali ha avuto diversi incontri - sulle criticità rilevate in itinere e sulle concrete

posizioni da sviluppare.

Già nel 2016, l’AGENAS (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari), in collaborazione con ANAC

e Ministero della Salute, ha voluto incontrare i RRPPCC e Trasparenza delle Aziende Sanitarie di tutta

Italia.

Detti incontri, che hanno visto la partecipazione di più di cento Responsabili Aziendali provenienti

da tutte le Regioni del Paese, sono stati ideati per avviare un confronto e una collaborazione

continuativa con i RPCT che – sulla base del penultimo P.N.A., sezione Sanità – costituiscono le figure

centrali per implementare, all’interno di ogni organizzazione, le misure previste in termini di

prevenzione delle illegalità e di trasparenza.

Di seguito, la dichiarazione di apertura agli incontri della Dott.ssa Lucia Borsellino, già Assessore

Regionale alla Salute in Sicilia, oggi Responsabile del Coordinamento dei programmi di sviluppo e

ricerca dell’AGENAS e della formazione manageriale: “….Siamo consapevoli che la complessità del sistema

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Aggiornamento gennaio 2018 Pagina 5

salute richiede un clima collaborativo “a sua protezione”, per tale ragione AGENAS ha avviato questa nuova fase di

lavoro insieme con il Ministero della Salute e l’ANAC, al fine di “misurare” l’effettiva applicazione delle indicazioni di

prevenzione dei rischi corruttivi e la loro efficacia, anche per ridurre la percezione del livello di rischio da parte della

collettività…..”

Quindi una decisa svolta che l’ANAC e gli altri Enti promotori di nuove azioni di sensibilizzazione

hanno voluto imprimere per potenziare e affinare la qualità complessiva dei piani anticorruzione delle

Amministrazioni Pubbliche e per incidere sulla qualità del processo di gestione del rischio, sulla

programmazione delle misure di prevenzione, sul livello di integrazione con altri strumenti di

programmazione, in particolare con il Piano della Performance.

Nel PNA 2015 l’ANAC ha ampiamente illustrato la necessità di dovere intervenire su tipologie di

amministrazioni o su settori specifici di attività al fine di supportare le Amministrazioni nella redazione

dei PTPC; gli approfondimenti del PNA 2016 hanno riguardato proprio la Sanità, cui è stata dedicata

un’intera sezione.

Invero, le specificità attenzionate dall’ANAC nell’ultimo aggiornamento del 2017 afferiscono a:

-Autorità di sistema portuale

-Commissari Straordinari

-Istituzioni universitarie.

Peraltro, nel corso del 2017, l’ANAC ha svolto un monitoraggio sui PTPC delle Amministrazioni

afferenti a diversi Comparti e l’analisi risultata maggiormente positiva è proprio quella delle Aziende

Sanitarie “….che hanno sperimentato un trend crescente in quasi tutti i punti esaminati”.

Le più rilevanti probabili cause delle criticità dei Piani, invero, rilevate dall’Autorità nel corso degli

aggiornamenti dei PP.NN.AA., possono così sintetizzarsi:

difficoltà organizzativa delle Amministrazioni dovuta all’invarianza di spesa della normativa

anticorruzione, quindi sostanziale indisponibilità di risorse finanziarie “dedicate” per lo

svolgimento adeguato di funzioni tecniche e conoscitive;

diffuso e dilagante approccio di mero adempimento burocratico alla normativa anticorruzione;

sostanziale solitudine ed isolamento del RPC ed insufficiente coinvolgimento e interlocuzione

tra RPC e soggetti interni all’Amministrazione.

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e Programma Triennale per la Trasparenza ed Integrità

Aggiornamento gennaio 2018 Pagina 6

Fondamentale appare, inoltre, secondo le ultime analisi effettuate dall’ANAC, la dotazione al RPC

di una struttura organizzativa di supporto “adeguata al compito da svolgere”, per qualità del

personale e mezzi tecnici.

Nell’ottica, infatti, di un effettivo coinvolgimento degli Organi di indirizzo nella impostazione della

strategia di prevenzione della corruzione, l’ANAC demanda a questi ultimi la decisione in ordine

all’introduzione di modifiche organizzative per assicurare al RPC “funzioni e poteri idonei allo

svolgimento del ruolo con autonomia ed effettività”.

La figura del RPC, peraltro, è stata considerata in modo significativo anche dalle innovazioni

introdotte dal D. Lgs. n. 97/2016. Detta disciplina – volta ad unificare in capo ad un unico soggetto

l’incarico di Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza, così da rafforzarne il

ruolo – esplicita il nuovo orientamento laddove afferma che “è altamente consigliabile mantenere in

capo a Dirigenti di prima fascia l’incarico di RPC”.

E’, inoltre, altamente auspicabile che il RPC sia dotato di una struttura organizzativa di supporto

adeguata, per qualità del personale e mezzi tecnici, al compito da svolgere.

Emerge, inoltre, dal D. Lgs. n. 97/2016, che il RPC debba avere la possibilità di incidere in maniera

concreta all’interno dell’Amministrazione e che alle responsabilità del RPC si affiancano oggi, in

maniera più incisiva, quelle dei soggetti responsabili dell’attuazione delle misure di prevenzione.

Risulta anche l’intento di creare maggiore comunicazione tra le attività del RPC e quelle dell’O.I.V.

per realizzare una efficace congruità tra gli Obiettivi di performance organizzativa e l’attuazione delle

misure di prevenzione.

Altro nuovo adempimento a carico dei Rappresentanti Legali delle PP.AA. – esplicitato dall’ANAC

– afferisce all’individuazione e nomina del c.d. “RASA” (Responsabile Anagrafe Unica Stazioni

Appaltanti), preposto all’iscrizione e all’aggiornamento dei dati all’AUSA (Anagrafe Unica Stazioni

Appaltanti); questa ASP ha individuato detta funzione nella persona della dott.ssa Anna Rita Rappa,

Responsabile U.O.C. Provveditorato ed Economato.

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Aggiornamento gennaio 2018 Pagina 7

La stesura del presente Documento, anche nell’anno in corso, si configura come un programma di

attività da svilupparsi in una logica di gradualità, come un sistema dinamico; il Piano potrà essere

oggetto di modifiche progressive e di affinamenti in itinere, in relazione ad eventuali feedback degli

stakeholders esterni, coinvolti, peraltro, nell’avviso di consultazione pubblicato sul sito web

istituzionale, nonché in relazione all’attuale fase di riorganizzazione aziendale da conformare ai nuovi

Atti Aziendali delle Aziende Siciliane, nonché alla rete ospedaliera, ad oggi non definita.

Si ritiene di fondamentale rilevanza, oggi più che mai, la connessione e il collegamento con altri

strumenti strategici adottati a livello aziendale:

al processo di Budget e valutazione/ Piano della Performance, al fine di tradurre le misure di

prevenzione della corruzione in Obiettivi organizzativi assegnati ai Dirigenti e ai loro Uffici,

rendendole così effettive e verificabili;

con l’intera mappatura dei processi organizzativi e funzionali, che costituisce la necessaria

premessa per l’analisi dei potenziali rischi corruttivi;

con il Codice di Comportamento dei dipendenti e con il Codice Etico;

con il Piano della Trasparenza;

con le procedure aziendali P.A.C.

E a tal proposito, appare opportuno rappresentare che, giusta Decreti dell’Assessore alla Salute nn.

2128 del 12/11/2013 e 402 del 10/03/2015, la Regione Siciliana ha provveduto all’adozione dei

Percorsi Attuativi di Certificabilità (P.A.C.) per gli Enti del Servizio Sanitario Regionale, al fine di

garantire la certificabilità dei propri dati e dei propri bilanci.

E’ stato demandato, pertanto, alle Aziende Sanitarie della Regione il pieno conseguimento e

l’implementazione di tutti gli Obiettivi PAC, nel rispetto di un apposito cronoprogramma approvato

dalla Regione.

Al fine di realizzare quanto sopra, l’ASP di Trapani ha nominato un Gruppo Operativo Internal

Audit ed adottato un relativo Piano, procedendo, altresì, alla definizione di appositi manuali operativi

per le Aree aziendali individuate.

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e Programma Triennale per la Trasparenza ed Integrità

Aggiornamento gennaio 2018 Pagina 8

Si è colta l’occasione di tale nuovo adempimento imposto alle Aziende Sanitarie per realizzare

un’attività congiunta con il gruppo PAC aziendale, atteso che la mappatura dei processi (propria dei

Piani anticorruzione) che è finalizzata all’individuazione e valutazione del rischio corruttivo e del

trattamento relativo appare assolutamente compatibile con la mappatura dei processi aziendali afferenti

gli Obiettivi PAC; entrambe le azioni poste in essere per l’effettuazione della mappatura comportano

l’autoanalisi organizzativa, così come, peraltro, descritto nella Determinazione ANAC n. 12 del

28/10/2015:….” Il lavoro di autoanalisi organizzativa per l’individuazione di misure di prevenzione

della corruzione deve essere concepito non come adempimento a sè stante ma come una politica di

riorganizzazione da conciliare, in una logica di stretta integrazione, con ogni altra politica di

miglioramento organizzativo”.

Tale attività congiunta, dunque, faciliterà l’impianto di un Sistema di Controllo Interno, inteso

come il complesso di strutture e meccanismi procedurali atti a prevenire, individuare e rettificare errori

(di processo) che possano avere impatto significativo a livello di Bilancio e di rischio corruzione.

Ecco perché si è ritenuto di inserire nell’aggiornamento annuale del presente Piano, quale parte

integrante del medesimo, tutte le azioni P.A.C., con scadenza al 30/10/2017, formalizzate da questa

ASP di Trapani, giusta Deliberazione del Commissario n. 5014 del 21/12/2017, promuovendo la piena

condivisione - e responsabilizzazione da parte di tutti i dipendenti - di obiettivi afferenti la prevenzione

della corruzione e obiettivi afferenti le azioni PAC nella logica “della stretta integrazione”.

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e Programma Triennale per la Trasparenza ed Integrità

Aggiornamento gennaio 2018 Pagina 9

1. DEFINIZIONE DI CORRUZIONE

La Legge n. 190/2012 non fornisce un’esatta definizione del concetto di corruzione cui si riferisce;

il termine è, sicuramente, inteso quale accezione più ampia rispetto alla definizione tecnica che delinea i

reati di corruzione di cui agli artt. 318 e 319 del codice penale (e, più in generale, tutti i reati di cui al

capo I del titolo II dello stesso codice), per cui è corruzione non solo il comportamento – delittuoso del

dipendente pubblico che per l’esercizio della propria funzione o per compiere un atto contrario ai

doveri d’ufficio riceve o accetta la promessa di denaro o di altri vantaggi (ovvero fa un uso personale

dei beni pubblici a sua disposizione), ma ogni altro comportamento qualificabile come negligenza,

sciatteria, superficialità, scarso impegno, trascuratezza, maladministration, etc… (in altri termini

qualunque forma di negazione dei principi di buon andamento, imparzialità, efficacia, efficienza ed

economicità) rispetto all’interesse pubblico generale ovvero all’interesse pubblico specificamente

affidato alle cure della Pubblica Amministrazione.

La corruzione può essere vista come una gigantesca tassa occulta che impoverisce l’intero Paese

su tutti i fronti in considerazione delle grandi risorse economiche che vengono assorbite e che non si

traducono in risultati virtuosi della P.A.

Il consumo di risorse pubbliche, di fatto non destinato al benessere della collettività e ai servizi dovuti ai

cittadini, bensì al soddisfacimento esclusivo di interessi privati, pregiudica la fiducia dei cittadini verso le

Istituzioni, quindi perdono credibilità tutti coloro che le rappresentano; e ciò frustra e debilita anche le

più oneste e tenaci risorse umane che operano all’interno del sistema burocratico-amministrativo, con

un inevitabile abbattimento dei livelli di professionalità.

Art. 54 Costituzione della Repubblica Italiana: “Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla

Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di

adempierle con disciplina e onore…”.

La disciplina ed onore che devono costituire requisiti imprescindibili perché il pubblico

dipendente adempia le sue funzioni si riferiscono a comportamenti corretti e dignitosi che vanno oltre

l’obbedienza ai singoli comandi, che non si fermano all’obbligo di non commettere reati ma impongono

l’adozione di comportamenti rispettosi degli ordini dei superiori e conformi alla dignità del ruolo

ricoperto.

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Aggiornamento gennaio 2018 Pagina 10

Sono questi princìpi, valori, dogmi che dalla legislazione dovrebbero ricevere soltanto un mero

riconoscimento, poiché in realtà preesistono ad essa, dovrebbero essere propri di ognuno di noi,

dovrebbero costituire il modus operandi, anzi modus cogendi di ciascuno, dovrebbero rivestire il

carattere della normalità, dell’ordinarietà e non dell’eccezionalità…. Eppure, le esperienze quotidiane, i

vari reports nazionali e sovranazionali, le testate giornalistiche, etc. ci confermano che siamo ben

lontani da quanto costituzionalmente imposto.

Trasparenza e snellimento delle procedure, rigoroso monitoraggio delle aree a rischio con relativa

tempistica, diffusione della cultura della legalità e di buone prassi, percorsi formativi mirati e calibrati

per le varie professionalità, implementazione dei controlli interni, regolamentazione dei vari processi

finalizzata ad una maggiore standardizzazione degli stessi, questi i punti-cardine delle azioni da porre in

essere nella logica del sistema dinamico che riproduce il presente Piano.

Si riporta, di seguito, a proposito di corruzione, il discorso di Papa Francesco all’Angelus del 18

settembre 2016:

… Qualcuno si comporta con la corruzione come con le droghe:

pensa di poterla usare e smettere quando vuole. Si comincia da poco: una mancia di qua, una tangente di là... E tra

questa e quella lentamente si perde la propria libertà. Anche la corruzione produce assuefazione, e genera povertà,

sfruttamento, sofferenza. E quante vittime ci sono oggi nel mondo! Quante vittime di questa diffusa corruzione. Quando

invece cerchiamo di seguire la logica evangelica dell’integrità, della limpidezza nelle intenzioni e nei comportamenti, della

fraternità, noi diventiamo artigiani di giustizia e apriamo orizzonti di speranza per l’umanità …

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2. SOGGETTI E RUOLI NEL SISTEMA “PREVENZIONE CORRUZIONE”

La strategia nazionale di prevenzione della corruzione è realizzata mediante l’azione sinergica delle

seguenti Istituzioni:

L’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), che esercita poteri di vigilanza e controllo

dell’efficacia delle misure di prevenzione adottate dalle amministrazioni e sul rispetto della

normativa in materia di trasparenza;

La Corte dei Conti che, attraverso le sue istituzionali funzioni di controllo, partecipa in

modalità ordinaria all’attività di prevenzione;

Il Comitato Interministeriale che elabora direttive e linee di indirizzo;

La Conferenza unificata Stato, Regioni e Autonomie Locali, deputata all’individuazione di

adempimenti e termini per l’attuazione delle leggi da parte di regioni, province autonome, enti

locali, enti pubblici e soggetti di diritto privato sottoposti al loro controllo;

I Prefetti della Repubblica che forniscono adeguati supporti conoscitivi ed informativi;

La Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione, a cui è demandata la rilevante funzione di

predisporre e realizzare adeguati percorsi formativi in favore dei dipendenti delle

amministrazioni statali;

Le Pubbliche Amministrazioni che attuano e definiscono le prescritte misure indicate dalla

Legge n. 190/12 e dal Piano Nazionale Anticorruzione.

2.1 L’AUTORITÀ DI INDIRIZZO POLITICO

Avendo riguardo all’assetto organizzativo-funzionale che contraddistingue le Aziende sanitarie

siciliane, coerentemente con la legislazione di riferimento – e, in particolare, con la disciplina introdotta

dalla Legge Regionale 19 aprile 2009 n. 5 – l’Autorità di indirizzo politico coincide con la figura del

Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Trapani, il quale provvede a:

designare il responsabile della prevenzione della corruzione (art. 1, comma 7, della Legge n.

190/2012) ed il responsabile della trasparenza (art. 43 del D. Lgs. n. 33/2013) (v. indicazioni

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del P.N.A. adottato con Delibera del 03 Agosto 2016: riunificare le due funzioni in un unico

soggetto);

adottare il P.T.P.C.T. ed i relativi aggiornamenti;

adottare tutti gli atti di indirizzo di carattere generale che siano, direttamente od indirettamente,

finalizzati alla prevenzione della corruzione.

2.2 IL RESPONSABILE DELLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE

Con provvedimento n. 4255 del 24 ottobre 2014, il Direttore Generale dell’ASP di Trapani ha

nominato Responsabile della Prevenzione della Corruzione la Dott.ssa Francesca BARRACO,

Dirigente Amministrativo di ruolo, Responsabile U.O.C. Direzione Amministrativa P.O./Distretto

Mazara del Vallo/Castelvetrano.

Il responsabile della prevenzione della corruzione ha il dovere di:

proporre all’Autorità di indirizzo politico, per l’adozione, il Piano Triennale di Prevenzione

della Corruzione, la cui elaborazione non può essere affidata a soggetti estranei

all’Amministrazione;

definire appropriate procedure finalizzate alla selezione e formazione dei dipendenti destinati

ad operare in settori e/o attività particolarmente esposti al “rischio corruzione”;

verificare l’efficace attuazione del PTPC;

proporre le opportune modifiche al Piano qualora intervengano mutamenti nell’organizzazione

aziendale o nell’attività dell’Azienda;

verificare l’effettiva rotazione degli incarichi negli uffici preposti allo svolgimento di attività ove

appare più elevato il “rischio corruzione”;

pubblicare sul sito web dell’Amministrazione, entro il 31 gennaio (scadenza prevista per l’anno

in corso), relazione sui risultati dell’attività svolta, redatta su apposito modello standard

trasmesso dall’ANAC.

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Aggiornamento gennaio 2018 Pagina 13

2.3 IL RESPONSABILE PER LA TRASPARENZA

Con provvedimento n. 5777/2013 il Commissario Straordinario dell’ASP di Trapani ha nominato

responsabile per la trasparenza il Dr. Danilo Faro Antonio PALAZZOLO, Dirigente Amministrativo

di ruolo, Responsabile U.O.C. Risorse Umane.

Il responsabile per la trasparenza svolge:

i compiti previsti dall’art. 43 del D. Lgs. n. 33/2013 e dal D. Lgs. n. 97/2016. Egli, in

particolare, predispone il P.T.T.I. ed i relativi aggiornamenti e vigila sul rispetto degli obblighi

di trasparenza previsti dagli stessi Decreti Legislativi.

Il responsabile della prevenzione della corruzione e il responsabile per la trasparenza

coordinano la strategia della prevenzione della corruzione rispetto alle funzioni ed alle attività

di competenza dell’ASP di Trapani

2.4 I REFERENTI PER LA PREVENZIONE PER L’AREA DI RISPETTIVA COMPETENZA

Con precedente provvedimento n. 5777/2013, il Commissario Straordinario pro-tempore dell’ASP

di Trapani aveva individuato referenti per la prevenzione:

i dirigenti delle UU.OO.CC. afferenti al Dipartimento Amministrativo;

i dirigenti delle UU.OO.SS. afferenti direttamente alla Direzione Generale;

i dirigenti delle UU.OO.SS. afferenti l’U.O.C. Coordinamento Area Staff;

il dirigente del Dipartimento del Farmaco;

il dirigente del Dipartimento di Prevenzione della Salute;

il dirigente del Dipartimento di Prevenzione Veterinaria;

il dirigente del Dipartimento di Salute Mentale;

il direttore del Dipartimento Materno-Infantile;

i coordinatori sanitari ed amministrativi di Area Territoriale e di Distretto Ospedaliero.

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In considerazione delle disposizioni contenute nella Legge di Stabilità 2014 per la Regione Sicilia,

approvata il 15 gennaio 2014 – in particolare dell’art. 9 rubricato “Soppressione delle cariche di coordinatore

sanitario e coordinatore amministrativo” – sono stati, altresì, individuati referenti per la prevenzione i dirigenti

delle UU.OO.SS. cui è affidata la responsabilità delle attività amministrative rispetto ai Presidi

Ospedalieri di Marsala, Mazara del Vallo/Salemi e Castelvetrano.

La suddetta Rete di Referenti viene, con il presente aggiornamento del Piano, riconfermata nella

funzione di supporto al Responsabile della Prevenzione della Corruzione.

I referenti:

svolgono attività informativa nei confronti del responsabile della corruzione affinché questi

abbia elementi e riscontri sull’intera organizzazione e sulle attività di competenza

dell’Amministrazione, anche con riferimento ai comportamenti delle persone che vi operano;

osservano le misure contenute nel P.T.P.C..

A tal uopo, appare necessario evidenziare l’analisi condotta dall’ANAC in merito alla resistenza dei

Responsabili degli Uffici a partecipare alla rilevazione e alle successive fasi di identificazione e

valutazione dei “rischi corruzione”.

L’ANAC, in proposito, auspica un maggiore coinvolgimento, nelle azioni in esame, di Referenti e

Dirigenti, sostenendo che dette resistenze vanno assolutamente rimosse in termini culturali con

adeguati e mirati processi formativi e organizzativi e, con il presente Piano – nell’intendimento di

alimentare maggiore interesse e propensione culturale ai temi della prevenzione – si determina

l’impegno alla programmazione dei suddetti percorsi formativi che, previa condivisione della Direzione

Strategica, andranno realizzati nell’arco di vigenza del presente Piano triennale.

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2.5 I DIRIGENTI

Tutti i dirigenti nell’ambito delle attività di rispettiva competenza:

svolgono attività informativa nei confronti del responsabile e dei referenti;

partecipano al processo di gestione del rischio;

propongono le misure di prevenzione;

assicurano l’osservanza del codice di comportamento e verificano le ipotesi di violazione ed

adottano le relative misure gestionali (l’avvio del procedimento disciplinare, la rotazione del

personale, etc…);

osservano le misure contenute nel P.T.P.C.

2.6 L’O.I.V.

L’Organismo Indipendente di Valutazione:

partecipa al processo di gestione del rischio;

considera i rischi e le azioni inerenti la prevenzione della corruzione nello svolgimento dei

compiti ad essi attribuiti;

svolge compiti propri connessi all’attività anticorruzione nel settore della trasparenza;

esprime parere sul codice di comportamento adottato dall’Amministrazione.

2.7 L’UFFICIO PROCEDIMENTI DISCIPLINARI (U.P.D.)

L’Ufficio Provvedimenti Disciplinari:

svolge i procedimenti disciplinari nell’ambito di propria competenza;

provvede alle comunicazioni obbligatorie all’Autorità giudiziaria;

propone l’aggiornamento del Codice di comportamento;

comunica al RPC, a cadenza bimestrale, i procedimenti disciplinari avviati e le relative fasi

successive.

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Aggiornamento gennaio 2018 Pagina 16

2.8 I DIPENDENTI

Tutti i dipendenti dell’Amministrazione:

partecipano al processo di gestione del rischio;

osservano le misure contenute nel P.T.P.C.;

segnalano le situazioni di illecito al proprio dirigente o all’U.P.D. o a mezzo procedura

wistleblowing;

segnalano casi di personale in conflitto di interesse.

2.9 I SOGGETTI CHE A QUALSIASI TITOLO COLLABORANO CON L’AMMINISTRAZIONE

I soggetti che a qualsiasi titolo collaborano con l’Amministrazione:

osservano le misura contenute nel P.T.P.C.;

segnalano le situazioni di illecito.

2.10 Contesto

L’ASP di Trapani opera su tutto il territorio della Provincia di Trapani che comprende n. 24

Comuni ed una estensione territoriale di 2.459,8 Kmq isole comprese ed una popolazione residente di

434.476 abitanti al 1°/01/2017, oltre agli immigrati temporaneamente presenti (dato ufficiale ISTAT).

La composizione demografica attuale si caratterizza per un generalizzato declino della natalità e un

elevato indice di vecchiaia, valori questi in linea, comunque, rispetto al dato nazionale.

Numeri dell’Amministrazione alla data del 31/12/2017:

Dipendenti a tempo indeterminato 3.249

Dipendenti a tempo determinato 533

Comandi e assegnazioni temporanee 36

Totale dipendenti ASP 3.818

Totale Comparto (a t.i.) 2.502

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Totale Dirigenza (a t.i.) 747

Età media del personale 53

Età media Dirigenza 53

% dipendenti in possesso di laurea 35,32

% dirigenti in possesso di laurea 100%

Ore di formazione Media per dipendente 13,38

Tasso turnover del personale 9,42%

L’ASP di Trapani ha provveduto, nel corso del 2017, all’adeguamento della propria

organizzazione all’ultima Rete Ospedaliera approvata con Decreto Assessoriale n. 629 del 31/03/2017.

Successivamente, giusta Deliberazione del Commissario Straordinario n. 1519 del 28/04/2017, è

stato adottato il nuovo Atto Aziendale che ha rivisitato l’assetto aziendale con individuazione e

modifica delle Strutture aziendali; il relativo funzionigramma è stato approvato con Deliberazione del

Commissario n. 3833 del 2/10/2017.

Per quanto sopra, questa ASP opera, in atto, in un contesto di chiara trasformazione del Servizio

Sanitario Regionale, atteso, peraltro, un nuovo governo regionale ed un cambio al vertice del

competente Assessorato alla Salute.

3. AREE DI RISCHIO

3.1 DEFINIZIONE

Le “aree di rischio” rappresentano quegli ambiti di competenza, attività e intervento

dell’Amministrazione rispetto ai quali, in considerazione degli interessi in gioco, possono annidarsi vizi

tali da alterare il fisiologico svolgimento dei relativi processi. Tali aree, quindi, devono essere

individuate, analizzate e presidiate con attenzione.

Per rischio si intende l’effetto dell’incertezza sul corretto e puntuale perseguimento dell’interesse

pubblico e, quindi, sull’obiettivo istituzionale dell’Amministrazione. L’incertezza coincide con la

possibilità che si verifichi un dato evento: lo sviamento dell’azione pubblica rispetto al soddisfacimento

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Aggiornamento gennaio 2018 Pagina 18

dell’interesse della collettività. Per evento si intende, quindi, il verificarsi di circostanze che si

frappongono o si oppongono al perseguimento dell’obiettivo istituzionale dell’Amministrazione.

3.2 INDIVIDUAZIONE DELLE AREE DI RISCHIO

Nell’ambito dell’organizzazione dell’ASP di Trapani, in sede di prima stesura del P.T.P.C., le aree di

rischio sono state individuate tenendo conto degli interessi privati necessariamente o potenzialmente

coinvolti nell’attività dell’Amministrazione, dei precedenti (disciplinari e/o giudiziari) che hanno visto

coinvolta la stessa Amministrazione nei confronti di soggetti interni (dipendenti e/o collaboratori)

ovvero soggetti terzi (fornitori, appaltatori, beneficiari di provvedimenti autorizzativi, soggetti

sottoposti a controlli e/o verifiche da parte di Uffici aziendali, etc…) e consultando i dirigenti apicali.

Al fine dell’individuazione delle aree di rischio e dei rischi correlati è stato attivato, già nel corso

delle attività propedeutiche alla redazione dei precedenti Piani, un processo di “gestione del rischio” che ha

visto il coinvolgimento dei dirigenti per le aree di rispettiva competenza. In particolare sono stati attivati

meccanismi di consultazione le cui fasi principali vengono descritte di seguito.

3.2.1 Mappatura dei processi attuati dall’amministrazione

Premesso che per “processo” si intende un insieme di attività, in relazione tra loro, che creano valore

trasformando delle risorse in un prodotto, destinato ad un soggetto interno o esterno

all’amministrazione, la “mappatura” consiste nella descrizione dei vari processi amministrativi di

competenza dell’amministrazione, delle relative fasi e delle responsabilità per ciascuna fase.

Per consentire la mappatura delle aree di rischio i referenti del responsabile della Prevenzione della

Corruzione sono stati invitati a descrivere i processi di competenza delle strutture dagli stessi dirette,

mediante la compilazione di un’apposita scheda contenente le seguenti voci:

Denominazione processo

Ufficio addetto

Responsabile del procedimento

Responsabile del provvedimento

Presenza di una commissione

Input Output Tempi procedimentali

Obblighi di pubblicità

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3.2.2 Analisi del rischio per ciascun processo

L’attività di valutazione del rischio è stata effettuata sulla base dei criteri indicati nella Tabella

Allegato 5 del precedente Piano Nazionale Anticorruzione, che prevedono degli appositi:

indici di valutazione della probabilità del rischio (colonna sinistra – discrezionalità, rilevanza

esterna, complessità del processo, valore economico, frazionabilità del processo, controlli);

indici di valutazione dell’impatto del rischio stesso (colonna destra – impatto organizzativo,

impatto economico, impatto reputazionale, impatto organizzativo, economico e sull’immagine).

Pertanto, sono stati assegnati i punteggi previsti dal citato Allegato 5 che vengono così tradotti:

VALORI E FREQUENZE DELLA PROBABILITA’ 0 nessuna probabilità, 1 improbabile, 2 poco probabile, 3 probabile, 4 molto probabile, 5 altamente probabile

VALORI E IMPORTANZA DELL’IMPATTO 0 nessun impatto, 1 marginale, 2 minore, 3 soglia, 4 serio, 5 superiore

VALUTAZIONE COMPLESSIVA DEL RISCHIO = Valore Frequenza x Valore Impatto

La valutazione complessiva del rischio (R) come sopra esplicitata può quindi assumere graduazioni

diversificate, che vanno da un minimo di 0 ad un massimo di 25:

Livello di

rischio

Classificazione e identificazione delle

azioni correlate

R=0 Rischio ASSENTE

R da 1 a 5 Rischio ACCETTABILE

Il rischio è sostanzialmente controllato.

Le procedure organizzative e l’applicazione delle norme tendono a garantire

sostanzialmente la prevenzione della commissione di potenziali reati.

L’azienda deve garantire periodici monitoraggi per verificare la loro

adeguatezza nel tempo.

R da 6 a 15 Rischio INTERMEDIO

Il rischio è parzialmente non controllato.

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Aggiornamento gennaio 2018 Pagina 20

Il sistema preventivo deve essere implementato, agendo secondo ordini di

priorità rispetto ai punteggi più alti ottenuti o rispetto alla gravità dell’impatto

rilevato.

Fondamentale il controllo nel tempo dell’effettività della prevenzione.

R da 16 a 25 Rischio ELEVATO

Il rischio è sostanzialmente non controllato.

L’azienda deve adottare nel più breve tempo possibile misure preventive

idonee, valutando la possibilità di intervenire anche sull’organizzazione

aziendale.

Il monitoraggio deve essere costante.

3.2.3 Ponderazione del rischio

L’analisi del rischio, condotta come sopra descritto, ha consentito di ottenere una classificazione

degli stessi, in base al livello di rischio più o meno elevato.

Le diverse attività sono state poi aggregate per aree di rischio, e sono state evidenziate sia le attività

appartenenti alle aree di rischio comuni a tutte le PP.AA. (come da allegato 2 al precedente P.N.A.), sia

ulteriori aree di attività, legate all’attività specifica svolta da questa Azienda, nonché le Aree – indicate

dall’ANAC con la più volte richiamata Determinazione n.12/2015 – che saranno oggetto di peculiari

monitoraggi.

L’esito delle fasi sopra descritte ha permesso la redazione della seguente tabella riassuntiva, con la

precisazione che le attività dell’Azienda ivi rappresentate sono per la maggior parte una specificazione

di quanto già individuato legislativamente, e vanno lette con la fondamentale avvertenza che sono le

attività a presentare un intrinseco rischio di annidamento di fenomeni corruttivi, nella ampia accezione

sopra descritta, senza alcun riferimento alle singole persone preposte alle suddette mansioni

nelle unità organizzative deputate allo svolgimento quotidiano delle attività.

Area “Acquisizione e progressione del personale”

Strutture coinvolte Attività a rischio Grado di rischio

Direzione Strategica, U.O.C. Risorse Umane

Reclutamento e Progressioni di carriera (assunzioni a tempo determinato e indeterminato, applicazioni contrattuali)

3,75

Direzione Strategica, U.O.C. Risorse Umane

Incarichi libero professionali e co.co.co.

2,08

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Aggiornamento gennaio 2018 Pagina 21

Area “Affidamento di lavori, servizi e forniture”

Direzione Strategica, U.O.C. Affari Generali

Convenzioni 4,08

Direzione Strategica, U.O.C. Provveditorato, U.O.C. Settore Gestione Tecnica

Contratti di appalto 3,54

Direzione Strategica, U.O.C. Provveditorato

Procedure aperte sopra soglia per forniture di beni e servizi, sanitari e non, ai sensi del D. Lgs. n. 50/2016

4,96

Direzione Strategica, U.O.C. Provveditorato, UU.OO.CC. Direzioni Amministrative PP.OO./Distretti

Procedure aperte sotto soglia e procedure negoziate

6,13

Direzione Strategica, U.O.C. Provveditorato

Gare consorziate tra aziende del SSR con ruolo di capofila

3,96

Direzione Strategica, U.O.C. Provveditorato

Gare di Bacino occidentale con ruolo di capofila

4,38

Direzione Strategica, U.O.C. Provveditorato

Adesione a gare indette da altre aziende sanitarie

5,75

Direzione Strategica, U.O.C. Gestione tecnica, U.O.C. Provveditorato

Affidamenti di appalto di lavori o servizi

4,67

Direzione Strategica, U.O.C. Gestione tecnica, U.O.C. Provveditorato

Esecuzione dei contratti di lavori o servizi

3,54

Area “Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari, privi di effetto

economico diretto ed immediato per il destinatario”

Dipartimento di Prevenzione della Salute

Inchieste infortuni e malattie professionali

2,71

Dipartimento di Prevenzione della Salute

Pareri e verifiche NIP art. 67 D. Lgs. n. 81/2008 e ss.mm.ii.

3,50

Dipartimento di Prevenzione della Salute

Controllo piani di lavoro rimozione amianto

2,71

Dipartimento di Prevenzione della Salute e Dipartimento Cure Primarie

Attività di screening 1,50

Dipartimento Prevenzione Veterinaria

Autorizzazione anagrafe canina 3,13

Dipartimento Prevenzione Veterinaria

Registrazione trasportatori animali 3,13

Dipartimento Prevenzione Veterinaria

Esecuzione Campionamenti Piano Nazionale Residui e Piano Nazionale Alimentazione Animale

2,71

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Aggiornamento gennaio 2018 Pagina 22

Dipartimento del Farmaco

Distribuzione diretta di farmaci – classe A, classe H, classe C nelle malattie rare e off label, primo ciclo terapeutico alle dimissione dal ricovero ospedaliero, ecc.

3,25

CUP Accesso Prestazioni 4,38

Area “Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari, con effetto

economico diretto ed immediato per il destinatario”

Direzione Generale – U.O.S. Servizio Legale

Nomina Legale 2,67

Dipartimento di Prevenzione della Salute

Autorizzazioni SIAV 2,92

Dipartimento di Prevenzione della Salute

Pareri e verifiche strutture sanitarie 2,92

Dipartimento di Prevenzione della Salute

Pareri, nulla osta, verifiche suolo abitato

3,33

Dipartimento di Prevenzione della Salute

Registrazione regolamento CE 2,71

Dipartimento di Prevenzione della Salute

Parere su progetti di costruzione edilizia

2,71

Dipartimento Prevenzione Veterinaria

Sequestro sanitario allevamento infetto e disposizione abbattimento animali

3,75

Dipartimento Prevenzione Veterinaria

Riconoscimento Stabilimenti

4,25

Dipartimento Prevenzione Veterinaria

Macellazione animali 3,75

Dipartimento del Farmaco Riconoscimento titolarità farmacie, chiusura temporanea farmacie

5,00

Dipartimento del Farmaco Trasferimento locali farmacia, gestione ereditaria farmacie

4,33

Dipartimento del Farmaco Autorizzazione depositi ingrosso farmaci

5,00

Dipartimento del Farmaco Decadenza autorizzazione esercizio farmacia

5,67

Dipartimento del Farmaco

Ispezioni alle farmacie private, alle parafarmacie e ai depositi farmaci e adempimenti relativi agli illeciti amministrativi delle farmacie con particolare riferimento alla Legge n. 689/81

4,67

U.O.C. Economico Finanziario e Patrimoniale

Emissione ordinativi di pagamento e riscossioni e controllo mandato informatico

3,54

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Aggiornamento gennaio 2018 Pagina 23

U.O.C. Economico Finanziario e Patrimoniale

Vendita beni immobili disponibili previo espletamento di procedura ad evidenza pubblica ovvero a trattativa privata

3,33

Area “Processi strettamente sanitari”

UU.OO.CC. M.C.A.U. e Pronto soccorso PP.OO.

Ricovero Urgente 9.21

UU.OO. ospedaliere di tutti i PP.OO.

Ricoveri programmati, ricoveri in Day Hospital, Ricoveri in Day Surgery, Ricoveri in Day Service

8,67

Dipartimento Salute Mentale Presa in carico nei servizi dei C.S.M. e di N.P.I.

4,67

Dipartimento Salute Mentale Invio in R.S.A. pubblica 3,33

Dipartimento Salute Mentale Invio in R.S.A. privata 3,75

Dipartimento Salute Mentale Accesso S.P.D.C. 2,92

Dipartimento Salute Mentale Accesso ai servizi SE.R.T. 4,00

Dipartimento Salute Mentale Accesso centri Alzheimer 3,33

Va rilevato che – con particolare riferimento ai settori relativi all’affidamento lavori, servizi e

forniture (incluse le acquisizioni in economia) nonché nel settore delle procedure concorsuali –

l’Azienda opera nell’ambito di normative specifiche che prevedono, a monte, una serie di adempimenti

in capo all’Amministrazione per garantire la trasparenza e la correttezza delle procedure.

Di contro nell’Area dei “processi strettamente sanitari” le relative attività, come è evidente, sono

caratterizzate da un alto grado di ponderabilità e di discrezionalità di tipo clinico in relazione alle diverse

tipologie di patologie. Ciò implica l’emersione di una maggiore possibilità di rischio legata anche ai

possibili esiti infausti dell’attività di ricovero e cura, con particolare riferimento agli interventi chirurgici.

A tal proposito l’esame del contenzioso instaurato nei confronti dell’Amministrazione negli ultimi

anni per fatti legati a episodi di “colpa professionale medica” e le conseguenti condanne subite per tali

fatti – dai quali sono poi scaturiti procedimenti di responsabilità amministrativa promossi dalla

competente magistratura contabile a carico dei medici responsabili – dimostra ragionevolmente come

tale aspetto non possa essere trascurato nell’ambito della odierna analisi.

Così come previsto nei precedenti Piani e per ogni aggiornamento del medesimo, il Responsabile

della Prevenzione della Corruzione procederà – tramite il coinvolgimento dei Dirigenti Responsabili

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Aggiornamento gennaio 2018 Pagina 24

delle Strutture aziendali, con la collaborazione dell’U.O.C Controllo di Gestione e Sistemi Informativi

Aziendali e con il supporto dell’O.I.V. e della Funzione di Internal Audit –a verificare ed eventualmente

implementare la mappatura delle aree di attività a maggiore rischio di corruzione sotto i seguenti aspetti:

oggettivo: affinché un’analisi oggettiva degli ambiti propri di competenza di ciascuna struttura

aziendale porti all’eventuale individuazione di ulteriori aree di rischio tra quelle riconducibili

alle attività proprie di tali strutture, o alla ridefinizione del grado di rischio in quelle già previste

dal presente Piano;

soggettivo: per arrivare ad un maggiore dettaglio del livello di rischio degli attori a seconda del

ruolo che ricoprono nei procedimenti individuati.

E’ stata inoltre elaborata una check-list che costituirà la base informativa per la definizione del

piano delle azioni funzionali all’attuazione del P.A.C. e per la verifica – sempre più analitica e dettagliata

– dei processi aziendali, nonché per la definizione di standards organizzativi, contabili e procedurali

utili alla realizzazione della suddetta duplice funzione.

4. MISURE

4.1 TRATTAMENTO DEL RISCHIO

La quasi totalità dei processi mappati rientra in una classe di rischio “accettabile”, fatta eccezione per

una piccola percentuale di processi che rientra in una classe di rischio ‘intermedia’.

Tra le misure che, nel corso dell’anno, potrebbero costituire anche oggetto di eventuali Obiettivi

specifici da rivolgere ai Responsabili di Struttura Aziendale, possono citarsi:

creazione di check-list di controllo delle attività;

stesura, ove carenti, di atti regolamentari di definizione delle attività e processi ad indice di

impatto più elevato;

previsione della presenza di più funzionari in occasione dello svolgimento di procedure o

procedimenti “sensibili”, anche se la responsabilità del procedimento o del processo è affidata

ad unico funzionario;

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Aggiornamento gennaio 2018 Pagina 25

nell’ipotesi di applicazione di delega di funzioni, programmazione ed effettuazione dei controlli

a campione sulle modalità di esercizio della delega;

regolazione dell’esercizio della discrezionalità nei procedimenti amministrativi e nei processi di

attività, mediante circolari direttive interne, in modo che lo scostamento dalle indicazioni

generali debba essere motivato;

svolgimento di incontri e riunioni periodiche tra dirigenti competenti in settori diversi per

finalità di aggiornamento sull’attività dell’amministrazione, circolazione delle informazioni e

confronto sulle soluzioni gestionali;

implementazione del numero dei processi da informatizzare per garantire una più efficace

tracciabilità dei processi medesimi.

4.2 CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI

Il codice è una misura di prevenzione, le cui norme regolano in senso legale ed eticamente corretto

il comportamento dei dipendenti ed indirizzano, conseguentemente, l’azione amministrativa; esso

incoraggia l’emersione di valori positivi all’interno ed all’esterno dell’Amministrazione.

L’Azienda ha adottato – con Deliberazione n. 5296 del 30 dicembre 2016, come previsto dall’art. 1,

comma 44, della Legge n. 190/2012 – un proprio codice di comportamento, che integra e specifica il

Codice di comportamento dei dipendenti pubblici entrato in vigore il 19 giugno 2013 (D.P.R. 16 aprile

2013, n. 62, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 4 giugno 2013).

Pur avendo auspicato l’ANAC la definizione di un unico Codice che potesse richiamare,

contestualmente, le caratteristiche del Codice di Comportamento dei Dipendenti e del Codice Etico

dell’Azienda (che è rivolto all’Azienda nella sua interezza, agli Organi di Indirizzo, ai fornitori e agli

stakeholders), questa Amministrazione ha ritenuto opportuno scindere i due diversi documenti.

Pertanto, al presente Piano, verranno allegati, quale parte integrante e sostanziale, il Codice di

Comportamento dei dipendenti (redatto dal competente Settore Personale) e il Codice Etico (redatto

dal RPC).

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Aggiornamento gennaio 2018 Pagina 26

Si precisa che l’O.I.V. ha espresso il parere obbligatorio sul Codice aziendale di Comportamento

dei Dipendenti (art. 1, commi 44 e 45, Legge n. 190/2012).

È prevista la possibilità di attivare specifica attività formativa sui codici, a cura del Responsabile

della Prevenzione di concerto con l’Ufficio Procedimenti Disciplinari.

La divulgazione dei codici avviene attraverso:

la pubblicazione nella sezione “Amministrazione Trasparente” del sito internet dell’Azienda;

per i neo assunti, la consegna di una copia cartacea del documento.

4.3 FORMAZIONE IDONEA A PREVENIRE IL RISCHIO DI CORRUZIONE

La Legge n. 190/2012 prevede una serie di misure di formazione del personale, in particolare:

definizione di procedure appropriate per selezionare e formare i dipendenti destinati ad operare

in settori particolarmente esposti alla corruzione, eventualmente verificando l’esistenza di

percorsi di formazione ad hoc presso la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione, ed

individuando il personale da inserire in tali programmi (art. 1, commi 8 e 11);

previsione – per le attività nell’ambito delle quali è più elevato il rischio di corruzione – di

meccanismi di formazione, attuazione e controllo delle decisioni idonei a prevenire il rischio di

corruzione (art. 1, comma 9);

organizzazione di attività di formazione del personale per la conoscenza e la corretta

applicazione dei codici di comportamento ed etico.

Nell’ambito delle misure indicate dalla Legge n. 190/2012 l’ASP di Trapani, nel corso della

vigenza del piano triennale anticorruzione, ritiene di sviluppare interventi di formazione/informazione,

rivolti al proprio personale – in particolare a quello operante nei settori amministrativi più a rischio –

con la duplice funzione di prevenire e contrastare il fenomeno e fornire la massima informazione sulle

situazioni concrete di rischio.

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Piano Triennale 2018/2020 di Prevenzione della Corruzione

e Programma Triennale per la Trasparenza ed Integrità

Aggiornamento gennaio 2018 Pagina 27

Caratteristica dei percorsi formativi proposti sarà la modularità, il cui obiettivo principale è di

assicurare una formazione puntuale e continua che possa essere declinata in base ai diversi livelli di

responsabilità e ai diversi livelli di “rischio” presenti nelle strutture dell’Azienda.

Nel 2014 e nel 2015 sono state realizzate le Giornate della Legalità che hanno visto la presenza,

nella qualità di Relatori, di autorevoli rappresentanti delle Procure della Repubblica presso i Tribunali

del territorio trapanese, e delle maggiori Istituzioni; alle suddette giornate hanno partecipato oltre cento

dipendenti dell’Azienda e di RR.PP.CC. di Enti del territorio trapanese.

Si auspica potere realizzare nell’anno in corso altra analoga iniziativa di sensibilizzazione ai temi

della legalità e ispirata alla condivisione di “buone prassi”.

Inoltre, nell’anno 2016, sono state realizzate n. 4 edizioni dell’evento formativo “La disciplina in

materia di prevenzione della corruzione”, con la docenza del R.P.C., che ha visto la partecipazione di circa

150 unità di personale di Comparto (sanitario e amministrativo); inoltre, nell’anno 2017, diversi incontri

informativi sul presente Piano e sui temi della legalità hanno avuto luogo con personale del territorio.

Si precisa, altresì, che n. 10 incontri sono stati realizzati presso questa Azienda quale attività

formativa e affiancamento “on the job” con il Gruppo PAC e Internal Audit; inoltre n. 4 moduli si sono

svolti presso la sede del CEFPAS a Caltanissetta, l’ultimo dei quali ha riguardato il tema dei “Ruoli,

responsabilità e tecniche per assicurare il controllo interno, l’anticorruzione, la trasparenza e l’antiriciclaggio in Azienda”.

Il fabbisogno formativo in materia di prevenzione della corruzione, per l’anno in corso, è stato già

inserito nelle proposte del nuovo Piano della Formazione 2018 e sarà cura del R.P.C., congiuntamente

al Responsabile Trasparenza e con il supporto dell’O.I.V., formalizzare apposite richieste di attivazione

dei relativi percorsi alla Direzione Strategica.

Le procedure per la selezione del personale saranno predisposte con apposito atto del

Responsabile per la Prevenzione della Corruzione, in accordo con i Dirigenti dei Servizi interessati.

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e Programma Triennale per la Trasparenza ed Integrità

Aggiornamento gennaio 2018 Pagina 28

4.4 ROTAZIONE DEL PERSONALE

La Legge n. 190/2012 prescrive quale misura fondamentale di prevenzione della corruzione la

“rotazione del personale”, intendendo, peraltro, non solo rotazione dei Dirigenti – in considerazione dei

poteri di decisione e adozione di atti di amministrazione e di gestione che le vigenti discipline riservano

alla loro competenza – ma anche dei funzionari che svolgono attività esposte ad un più elevato “rischio

corruzione”.

I casi di “maladministration” balzati agli onori delle cronache hanno indotto il Presidente

dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, Dott. Raffaele Cantone, ad esplicitare, con Delibera n. 13 del

04 febbraio 2015, “Valutazioni ..sui provvedimenti in materia di rotazione del personale….”, affermando : “…in

via generale…” che “..la rotazione del personale, da sempre applicata in tutte le amministrazioni pubbliche come misura

di arricchimento del bagaglio professionale del pubblico dipendente e come misura di efficienza dell’organizzazione degli

uffici, è prevista in modo espresso dalla L. 190/2012 come misura anticorruzione;…la rotazione del personale

maggiormente esposto ai rischi di corruzione, pur non costituendo l’unico strumento di prevenzione è…misura

fondamentale di prevenzione della corruzione;…la rotazione deve essere incoraggiata, proseguita con determinazione e,

semmai, intensificata e accelerata;…sui criteri generali di rotazione deve essere data informazione alle OO.SS.,

consentendo alle stesse di presentare proprie osservazioni…ma non apre (e questo è un passaggio chiave) alcuna fase di

negoziazione in materia.”.

Nel ritenere che la rotazione dei dipendenti – soprattutto nei settori particolarmente esposti al

“rischio corruzione” – va realizzata con oculatezza, nel rispetto di continuità e coerenza degli indirizzi

aziendali e nella considerazione delle necessarie competenze richieste per la gestione delle strutture in

interesse, il Responsabile della Prevenzione, giusta nota prot. n. 24658 del 26 marzo 2015, ha

relazionato alla Direzione Strategica, e per conoscenza all’O.I.V., in merito alle attività propedeutiche

finalizzate all’applicazione di detta misura di prevenzione e, successivamente, su incarico della

medesima Direzione, ha formulato un piano di fattibilità, con redazione di reports, proponendo criteri e

tempistica della tematica.

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Aggiornamento gennaio 2018 Pagina 29

Con apposito “avviso”, pubblicato sul sito web aziendale, la Direzione Strategica ha chiesto ai

Dirigenti titolari di Struttura APT e Direttori Sanitari di PP.OO. e di Distretto Sanitario di formulare

istanza per indicare eventuale opzione per incarico dirigenziale, atteso, peraltro, che un nuovo

organigramma e diverse competenze avrebbero inciso significativamente sulla precedente

organizzazione aziendale.

Per quanto detto, l’ASP di Trapani, con Deliberazioni nn. 1307 e 1308 del 5 aprile 2017 e 1363 del

14 aprile 2017 ha provveduto alla definizione della procedura di rotazione afferente la Dirigenza

Professionale, Tecnica e Amministrativa e, successivamente, con deliberazioni nn. 2468 del 29 giugno

2017 e 2511 del 30 giugno 2017 ha posto in essere le procedure di rotazione afferenti la Dirigenza

Sanitaria.

Atteso il contesto attuale di trasformazione dell’assetto aziendale si ritiene che le procedure di

rotazione aziendali potranno reiterarsi nel corso di vigenza del presente Piano.

Rimane ferma, ai sensi dell’art. 16, comma 1, lett. 1 quater del D.Lgs. n. 165/2001, la previsione

per i dirigenti di disporre con provvedimento motivato la rotazione del personale nei casi di avvio di

procedimenti penali o disciplinari per condotte di natura corruttiva.

4.5 OBBLIGO DI ASTENSIONE IN CASO DI CONFLITTO DI INTERESSE

Ai sensi dell’art. 1, comma 41, della Legge n. 190/2012, nel caso di conflitto di interesse anche solo

potenziale, è stabilito l’obbligo di astensione per:

il responsabile del procedimento,

il titolare dell’ufficio ad adottare il provvedimento finale,

i titolari degli uffici competenti ad adottare atti endoprocedimentali

È inoltre previsto un potere di segnalazione a carico dei medesimi soggetti.

La segnalazione dell’eventuale conflitto deve essere effettuata tempestivamente, per iscritto, al

dirigente Responsabile della struttura presso cui l’attività viene svolta, che valuta se la situazione realizza

un reale conflitto, idoneo a ledere l’imparzialità dell’agire amministrativo. Il dirigente destinatario

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Aggiornamento gennaio 2018 Pagina 30

risponde per iscritto al dipendente, sollevandolo dall’incarico o motivando le ragioni che rendono

possibile la prosecuzione dell’espletamento dell’attività.

Nel caso in cui il segnalante sia un Dirigente, la comunicazione deve essere inviata al Responsabile

della Prevenzione della Corruzione.

La norma si coordina con quanto previsto anche dal Codice di Comportamento approvato con

D.P.R. n. 62/2013 e succ. mm. e ii..

La violazione della norma realizzata con il compimento di un atto illegittimo dà luogo a

responsabilità disciplinare del dipendente e può generare illegittimità del procedimento e del

provvedimento conclusivo dello stesso.

L’U.O.C. Risorse Umane, in sede di autorizzazione di incarichi ai dipendenti dell’Azienda, verifica

l’insussistenza di situazioni, anche potenziali, di conflitto di interessi (art. 53, commi 7 e 9, D. Lgs. n.

165/2001).

4.6 ATTIVITÀ ED INCARICHI EXTRA ISTITUZIONALI

In attuazione di quanto disposto dalla Legge n. 190/2012 – modificativa del regime dello

svolgimento degli incarichi da parte dei dipendenti pubblici previsto dall’ex art. 53 D.Lgs. n. 165/2001

– si prevede:

per il rilascio di autorizzazioni all’esercizio di incarichi ai dipendenti dell’Azienda: definizione di

criteri oggettivi e predeterminati sussunti in apposito atto regolamentare in materia di

autorizzazioni allo svolgimento di attività ed incarichi compatibili con il rapporto di lavoro;

per l’autorizzazione allo svolgimento di incarichi extra-istituzionali: l’U.O.C. Risorse Umane

deve valutare tutti i profili di conflitto di interesse, anche quelli potenziali;

obbligo per il dipendente di comunicare formalmente all’Amministrazione anche l’attribuzione

di incarichi gratuiti, sui quali l’Azienda si riserva la verifica di eventuale sussistenza di conflitti,

anche potenziali;

obbligo per l’Azienda di comunicare al Dipartimento della Funzione Pubblica tutti gli incarichi

conferiti e/o autorizzati, anche di tipo gratuito, entro i termini previsti dalla normativa vigente.

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Aggiornamento gennaio 2018 Pagina 31

4.7 INCOMPATIBILITÀ E INCONFERIBILITÀ

Con il Decreto Legislativo n. 39 del 08 aprile 2013, attuativo della Legge n. 190/2012, il legislatore

ha regolamentato la materia degli incarichi presso le pubbliche amministrazioni, disciplinando i casi di

inconferibilità ed incompatibilità.

Gli atti ed i contratti posti in essere in violazione delle limitazioni stabilite sono nulli, ai sensi

dell’art. 17 del Decreto Legislativo citato. A carico dei componenti di organi che abbiano conferito

incarichi dichiarati nulli, si applicano le sanzioni previste dall’art. 18.

Nel caso in cui le cause di inconferibilità – sebbene esistenti ab origine – non siano note

all’Amministrazione ma si appalesino nel corso del rapporto, il Responsabile della Prevenzione è tenuto

ad effettuare la contestazione all’interessato, il quale – previo contraddittorio – deve essere rimosso

dall’incarico.

A differenza che nel caso dell’inconferibilità, la causa di incompatibilità può essere rimossa

mediante rinuncia dell’interessato ad uno degli incarichi che la legge considera incompatibili fra loro.

Nel caso in cui il Responsabile della Prevenzione riscontri l’insorgere di una situazione di

incompatibilità, questi deve effettuare una contestazione all’interessato e la causa deve essere rimossa

entro 15 giorni; in caso contrario, la legge prevede la decadenza dall’incarico e la risoluzione del

contratto.

In applicazione di quanto previsto, tutto il personale interessato (Direttore Generale/Commissario,

Direttore Amministrativo, Direttore Sanitario, Direttori di Dipartimento, Direttori di struttura

complessa e Dirigenti di struttura semplice non inserita in struttura complessa) è tenuto a compilare

un’autocertificazione resa ai sensi del D.P.R. n. 445/200 e ss.mm.e ii., attestante:

l’insussistenza di cause di inconferibilità ed incompatibilità, all’atto del conferimento

dell’incarico;

nel corso dell’incarico, l’insussistenza di cause di incompatibilità alla carica ricoperta (da

rendere annualmente, entro il mese di aprile di ciascun anno).

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Aggiornamento gennaio 2018 Pagina 32

Il Responsabile della Prevenzione e della Corruzione – per il tramite dell’U.O.C. Risorse Umane –

adotta misure di verifica delle autocertificazioni prodotte.

4.8 ATTIVITÀ SUCCESSIVA ALLA CESSAZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO (PANTOUFLAGE,

REVOLVING DOORS)

La Legge n. 190/2012 ha introdotto il nuovo comma 16 ter nell’ambito dell’art. 53 del D. Lgs.

n. 165/2001, volto a contenere il rischio di situazioni di corruzione connesse all’impiego del dipendente

successivo alla cessazione del rapporto di lavoro.

In particolare, la norma prevede che “I dipendenti che, negli ultimi tre anni di servizio, hanno esercitato poteri

autoritativi o negoziali per conto delle pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, non possono svolgere, nei

tre anni successivi alla cessazione del rapporto di pubblico impiego, attività lavorativa o professionale presso i soggetti

privati destinatari dell’attività della pubblica amministrazione svolta attraverso i medesimi poteri. I contratti conclusi e gli

incarichi conferiti in violazione di quanto previsto dal presente comma sono nulli ed è fatto divieto ai soggetti privati che li

hanno conclusi o conferiti di contrattare con le pubbliche amministrazioni per i successivi tre anni con obbligo di

restituzione dei compensi eventualmente percepiti e accertati ad essi riferiti”.

Ai fini dell’applicazione della norma in esame, il R.P.C. – a seguito di parere ANAC n. 8 del 18

febbraio 2015 – con apposita nota (Aprile 2015) indirizzata a tutti i Responsabili delle Strutture

interessate, ha trasmesso appositi modelli da far sottoscrivere:

ai dipendenti, entro i termini utili precedenti alla quiescenza;

agli operatori economici, all’interno dei contratti di affidamento di lavori, forniture e servizi;

ai soggetti comunque interessati a procedimenti di autorizzazione, concessione o erogazione di

vantaggi economici di qualunque genere.

Vengono, pertanto, adottate le presenti misure:

nei contratti di assunzione del personale dovrà essere inserita la clausola che prevede il divieto

di prestare attività lavorativa (a titolo di lavoro subordinato o di lavoro autonomo) per i tre

anni successivi alla cessazione del rapporto nei confronti dei destinatari di provvedimenti

adottati o di contratti conclusi con l’apporto decisionale del dipendente;

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Aggiornamento gennaio 2018 Pagina 33

nei bandi di gara o negli atti prodromici agli affidamenti, anche mediante procedura negoziata,

dovrà essere inserita la condizione soggettiva di non aver concluso contratti di lavoro

subordinato o autonomo e comunque di non aver attribuito incarichi ad ex dipendenti che

hanno esercitato poteri autoritativi o negoziali per conto delle pubbliche amministrazioni nei

loro confronti per il triennio successivo alla cessazione del rapporto;

i soggetti per i quali emerge la situazione di cui al punto precedente sono esclusi dalle

procedure di affidamento;

si agirà in giudizio per ottenere il risarcimento del danno nei confronti degli ex dipendenti per i

quali sia emersa la violazione dei divieti contenuti nell’art. 53, comma 16 ter, D.Lgs.

n.165/2001.

4.9 FORMAZIONE DI COMMISSIONI, ASSEGNAZIONE AGLI UFFICI E CONFERIMENTO DI

INCARICHI IN CASO DI CONDANNA PENALE PER DELITTI CONTRO LA PUBBLICA

AMMINISTRAZIONE

L’introduzione dell’art. 35 bis nel Decreto Legislativo n. 165/2001 dispone l’impossibilità alla

partecipazione a commissioni di concorso o di gara e allo svolgimento di funzioni direttive in

riferimento agli uffici considerati a più elevato rischio, a carico di coloro che sono stati condannati,

anche con sentenza non passata in giudicato, per i reati previsti nel capo I del titolo II del codice

penale.

A tal fine si prevede che:

nel provvedimento per l’attribuzione di incarichi, si dia evidenza di aver proceduto alla verifica

di insussistenza di condizioni ostative al conferimento;

il dipendente assegnatario di incarico ed i membri esterni e interni – anche con funzioni di

segreteria – di commissioni di concorso o di gara sottoscrivano una dichiarazione

sull’insussistenza di cause di inconferibilità o incompatibilità.

I responsabili del procedimento operano verifiche a campione sulla veridicità delle dichiarazioni.

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Aggiornamento gennaio 2018 Pagina 34

Qualora venga accertata la non veridicità delle dichiarazioni rese, ne dovrà essere data tempestiva

comunicazione al Responsabile della Prevenzione della Corruzione. I dipendenti interessati saranno

soggetti a responsabilità disciplinare oltre che alla segnalazione ai competenti organi giudiziari.

4.10 PATTI DI INTEGRITÀ NEGLI AFFIDAMENTI

I patti di integrità ed i protocolli di legalità rappresentano un sistema di condizioni la cui

accettazione viene configurata dalla stazione appaltante come presupposto necessario e condizionante

la partecipazione dei concorrenti ad una gara di appalto.

Il patto di integrità è un documento che la stazione appaltante richiede ai partecipanti alle gare e

permette un controllo reciproco e sanzioni per il caso in cui qualcuno dei partecipanti cerchi di

eluderlo; si tratta, quindi, di un complesso di regole di comportamento finalizzate alla prevenzione del

fenomeno corruttivo e volte a valorizzare comportamenti eticamente adeguati per tutti i concorrenti.

L’Azienda, in qualità di stazione appaltante, ha redatto – così come previsto tra le misure ulteriori

dell’allegato B) del precedente Piano – apposito Regolamento relativo ai Patti di integrità, prevedendoli,

con relative sanzioni per i casi di non osservanza, negli avvisi, bandi, lettere di invito riferite

all’affidamento di lavori, forniture e servizi.

4.11 SEGNALAZIONE DI ILLECITI E TUTELA DEL DIPENDENTE CHE EFFETTUA SEGNALAZIONI DI

ILLECITO

Tra le misure introdotte dalla Legge n. 190/2012 elemento particolarmente rilevante costituisce la

tutela del dipendente che segnala illeciti, c.d. “whistleblower”.

L’attività del segnalante, nelle intenzioni del legislatore, non assume connotazioni negative e

nemmeno si configura quale delazione ma, invero, è finalizzata ad eliminare ogni possibile fattispecie di

“malpractice” e di corruzione all’interno delle Amministrazioni, nell’osservanza dei princìpi costituzionali

di legalità, imparzialità e buon andamento delle funzioni amministrative.

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Aggiornamento gennaio 2018 Pagina 35

Il Piano Nazionale Anticorruzione dispone, testualmente:

“Ciascuna Amministrazione deve prevedere al proprio interno canali differenziati e riservati per ricevere le

segnalazioni la cui gestione deve essere affidata ad un ristrettissimo nucleo di persone (2/3). Inoltre, occorre prevedere

codici sostitutivi dei dati identificativi del denunciante e predisporre modelli per ricevere le informazioni ritenute utili per

individuare gli autori della condotta illecita e le circostanze del fatto…”

Il fine, pertanto, di definire apposito protocollo per il c.d. “whistleblower” – regolamentando, quindi,

le procedure volte ad incentivare e proteggere le segnalazioni – è proprio quello di tutelare il

“segnalante”, garantendogli l’anonimato e ovviando ad ogni possibile discriminazione nei suoi

confronti.

Detta iniziativa aziendale, già avviata nel mese di aprile 2015, si propone di fornire al dipendente

“segnalante” indicazioni procedurali in merito a:

destinatari della segnalazione,

oggetto e contenuto della segnalazione,

modalità di trasmissione,

forme di tutela garantite.

La segnalazione, pertanto, dovrà contenere i seguenti elementi minimi:

1) generalità del soggetto segnalante, con indicazione del profilo professionale d’inquadramento e

della funzione svolta in ambito aziendale;

2) descrizione sommaria dell’episodio segnalato con indicazione dei soggetti coinvolti;

3) luogo e data (ove noti) dei fatti segnalati;

4) ogni altra informazione utile per riscontrare la reale sussistenza di quanto segnalato.

La segnalazione potrà essere presentata con la seguente modalità:

a) invio del modello fac-simile all’indirizzo mail [email protected] che verrà

riversato sulla casella di posta elettronica del R.P.C. In tal modo l’identità del segnalante sarà

nota esclusivamente al soggetto ricevente a ciò abilitato;

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Aggiornamento gennaio 2018 Pagina 36

b) consegna diretta e personale della segnalazione al R.P.C., previo appuntamento in via riservata

e verbalizzazione di denuncia con eventuali contenuti a supporto.

Attesa, inoltre, la difficoltà dell’individuazione di elenco completo delle fattispecie di

comportamento anomalo, irregolarità, reati e/o fatti atipici, la segnalazione potrebbe riguardare azioni

e/o omissioni configuranti:

reati contro la P.A.,

violazioni al Codice di Comportamento e Codice Disciplinare,

illegittimità o illeciti amministrativi da cui derivino danni patrimoniali all’Azienda, ad altre

Amministrazioni Pubbliche o alla collettività

A tal uopo, è pubblicato sul sito web aziendale www.asptrapani.it il modello afferente la

segnalazione della fattispecie suesposta. Nell’anno 2017 è pervenuta una sola segnalazione sottoscritta

dal segnalante che, comunque, a seguito accertamenti e verifiche, è stata archiviata per insufficiente

fumus; alcuna segnalazione anonima è stata indirizzata al RPC; peraltro, già dal mese di novembre 2014

è attiva una mail aziendale [email protected] ove far pervenire, anche in forma anonima,

eventuali segnalazioni di illeciti e/o condotte eticamente non conformi ai prescritti principi di diritto,

assicurando – nell’osservanza della vigente normativa in materia di privacy – massima riservatezza e

impegno a verifiche ed accertamenti, prevedendo altresì di non considerare segnalazioni non

circostanziate e/o mancanti di elementi riferibili a soggetti e strutture aziendali.

A tal proposito, visto il trend di segnalazioni, in assoluto decremento rispetto agli anni pregressi, si

ritiene opportuno, nell’arco di vigenza del presente Piano, avviare nuove iniziative di sensibilizzazione

ai temi della legalità e Trasparenza rivolte agli stakeholders e ai dipendenti di questa ASP, attraverso

anche messaggi

4.12 OBBLIGHI DI INFORMAZIONE

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Aggiornamento gennaio 2018 Pagina 37

La Legge n. 190/2012 all’art. 1, comma 9, lettera c), impone uno specifico obbligo di informazione

– a carico di tutto il personale – nei confronti del “Responsabile della Prevenzione della Corruzione”,

chiamato a vigilare sul funzionamento e sull’osservanza del presente Piano.

Inoltre, l’art. 16 del D.Lgs. 165/2001 dispone al comma 1, lettera l-bis, l-ter ed l-quater che i

dirigenti di uffici dirigenziali generali, comunque denominati, [….] esercitano, fra gli altri, i seguenti

compiti e poteri:

1-bis) concorrono alla definizione di misure idonee a prevenire e contrastare i fenomeni di

corruzione e a controllarne il rispetto da parte dei dipendenti dell’ufficio cui sono preposti;

1-ter) forniscono le informazioni richieste dal soggetto competente per l’individuazione delle

attività nell’ambito delle quali è più elevato il rischio corruzione e formulano specifiche

proposte volte alla prevenzione del rischio medesimo;

1-quater) provvedono al monitoraggio delle attività nell’ambito delle quali è più elevato il rischio

corruzione svolte nell’ufficio a cui sono preposti, disponendo, con provvedimento motivato, la

rotazione del personale nei casi di avvio di procedimenti penali o disciplinari per condotte di

natura corruttiva.

In attuazione di quanto sopra, i responsabili dei settori a rischio hanno l’obbligo di relazionare ed

informare tempestivamente il responsabile della prevenzione della corruzione in merito allo stato di

avanzamento delle singole azioni e misure previste dal presente P.T.P.C..

In particolare, si richiama l’importanza che i Dirigenti/responsabili di unità organizzativa

trasmettano al R.P.C. apposita relazione annuale, in cui siano rappresentati gli elementi qualitativi e

quantitativi in merito all’attuazione del Piano e le eventuali misure correttive suggerite per

l’aggiornamento annuale del P.T.P.C.; a tal uopo, come per gli anni precedenti, verranno inviate

apposite note informative in merito al rispetto, da parte dei Dirigenti succitati, dell’obbligo di relazione

come sopra rilevato che sarà anche inserito tra gli Obiettivi assegnati a ciascun Dirigente.

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Aggiornamento gennaio 2018 Pagina 38

La mancata risposta alle richieste di informativa del responsabile della prevenzione della

corruzione da parte dei soggetti obbligati in base alle disposizioni del P.T.P.C. è suscettibile di

essere sanzionata disciplinarmente.

4.13 AZIONI DI SENSIBILIZZAZIONE E RAPPORTO CON LA SOCIETÀ CIVILE

Poiché uno degli obiettivi strategici principali dell’azione di prevenzione della corruzione è quello

dell’emersione dei fatti di cattiva amministrazione e di fenomeni corruttivi, diventa fondamentale il

coinvolgimento dell’utenza e l’ascolto della cittadinanza. In questo contesto, si collocano le azioni di

sensibilizzazione, che sono volte a creare dialogo con l’esterno per implementare un rapporto di fiducia

e che possono portare all’emersione di fenomeni corruttivi altrimenti “silenti”.

Anche quest’anno, prima di procedere al presente aggiornamento, è stato pubblicato sul sito web

istituzionale apposito invito -rivolto a cittadini, associazioni e/o forme organizzative portatrici di

interessi collettivi- per formalizzare eventuali proposte e osservazioni per l’aggiornamento del P.T.P.C..

Entro la prevista scadenza, tuttavia, non sono pervenute segnalazioni e/o proposte.

La somministrazione di questionari in collaborazione con il CENSIS, la partecipazione a “FIASO

Illuminiamolasalute” ed AGENAS, i periodici incontri informativi con il personale dell’Azienda per

implementare cultura della legalità e trasmettere – anche attraverso i canali informatici – ogni utile

informazione in materia di anticorruzione, nonché le azioni già poste in essere nel corso degli anni

precedenti, potranno costituire validi supporti al consolidamento di “buone prassi” e di esempi di buona

amministrazione.

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5. PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L’INTEGRITÀ (P.T.T.I.) 2018-2020

5.1 Premessa

La trasparenza gioca un ruolo essenziale e strategico in funzione della prevenzione della

corruzione, consentendo la tracciabilità dei procedimenti amministrativi ed una forma di

rendicontazione dell’azione pubblica nei confronti dei cittadini, che limita il rischio di annidamento di

situazioni illecite in settori delicati dell’agire amministrativo.

Il Programma triennale per la Trasparenza e l’Integrità costituisce parte integrante del Piano di

prevenzione della corruzione.

Con D. Lgs. del 14 marzo 2013 n. 33 erano state individuate le informazioni rilevanti ai fini

dell’applicazione degli obblighi sopra citati e le relative modalità di pubblicazione. Il D. Lgs. n. 33 del 14

marzo 2013 intendeva la trasparenza come accessibilità totale alle informazioni concernenti

l'organizzazione e l'attività delle pubbliche amministrazioni, allo scopo di favorire forme di controllo

diffuso sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull'utilizzo di risorse pubbliche.

5.2 Le Principali Novità

La Trasparenza, che ha sempre rappresentato uno strumento fondamentale per la prevenzione

della corruzione, per l’efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa, costituisce, oggi, un indicatore

imprescindibile per la verifica della fattibilità delle misure di prevenzione adottate dalle PP.AA.

Con l’entrata in vigore del D. Lgs n. 97/2016 sono stati apportati sostanziali correttivi alla L.

190/12 e, soprattutto, al D. Lgs. n. 33 del 14 Marzo 2013.

Le principali novità in materia afferiscono:

-alla nozione di trasparenza ed ai profili soggettivi ed oggettivi (artt. 1-2 e 2 bis)

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e Programma Triennale per la Trasparenza ed Integrità

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-alla nozione di “Accesso Civico” (artt. 5- 5 bis- 5 ter)

- alla razionalizzazione e precisazione degli obblighi di pubblicazione nella sezione del sito web

istituzionale, denominata “Amministrazione Trasparente” (artt. 6 e segg.).

Il nuovo principio generale di Trasparenza prevede: ”La Trasparenza è intesa come accessibilità totale

dei dati e documenti detenuti dalle Pubbliche Amministrazioni, allo scopo di tutelare i diritti dei cittadini, promuovere la

partecipazione degli interessati all’attività amministrativa e favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle

funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche”.

L’ANAC, in data 28 Dicembre 2016, ha approvato la Delibera n. 1310 all’interno della quale

definisce e chiarisce le modalità operative per adempiere agli obblighi di pubblicità, trasparenza e

diffusione di informazioni secondo quanto prevede il succitato D. Lgs. n. 97/2016, specificando, altresì,

le variazioni apportate rispetto alla normativa in vigore.

Le principali innovazioni introdotte, in materia di Trasparenza, riguardano:

- l’elenco delle Amministrazioni soggette all’adempimento

- Il riconoscimento dell’istituto dell’accesso civico, a cui può far ricorso chiunque, anche in

caso di mancata pubblicazione dei dati da parte della Stazione Appaltante, con apposita istanza

rivolta al RT che è tenuto, entro gg. 30, a concludere il procedimento di accesso

- Attribuzione diretta all’ANAC dei poteri di emissione di sanzioni pecuniarie nei confronti

dell’Amministrazione inadempiente

- Unificazione del programma triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza.

L’art. 3 del Decreto in esame chiarisce le imprescindibili caratteristiche che i dati, oggetto di pubblicazione,

devono avere: “integrità, costante aggiornamento, completezza, tempestività, semplicità di consultazione, comprensibilità,

omogeneità, facile accessibilità, conformità ai documenti originali, indicazione della provenienza e riutilizzabilità”.

I dati pubblicati devono essere esposti in tabelle sintetiche facilmente accessibili e fruibili dall’area

Amministrazione Trasparente del sito istituzionale; deve essere fornita l’indicazione di data iniziale di

pubblicazione e quella relativa all’aggiornamento del dato; la pubblicazione permane per cinque anni e decade,

allo scadere del quinquennio, l’obbligo di mantenere i dati pregressi all’interno di una sezione di archivio sul sito

istituzionale.

La trasparenza rappresenta uno strumento fondamentale per la prevenzione della corruzione e per

l’efficienza e l’efficacia dell’azione amministrativa. Da questo punto di vista essa, infatti, consente:

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la conoscenza del responsabile per ciascun procedimento amministrativo e, più in generale, per

ciascuna area di attività dell’amministrazione e, per tal via, la responsabilizzazione dei funzionari;

la conoscenza dei presupposti per l’avvio e lo svolgimento del procedimento e, per tal via, se ci sono

dei “blocchi” anomali del procedimento stesso;

la conoscenza del modo in cui le risorse pubbliche sono impiegate e, per tal via, se l’utilizzo di risorse

pubbliche è deviato verso finalità improprie;

la conoscenza della situazione patrimoniale degli organi di vertice e dei dirigenti e, per tal via, il

controllo circa arricchimenti anomali verificatisi durante lo svolgimento del mandato.

L’ASP di Trapani, a cura del Responsabile aziendale per la Trasparenza e l’Integrità, predispone e

aggiorna il Programma Triennale della Trasparenza e dell’Integrità.

5.3 Disciplina dell’Accesso Civico

Il comma 1 dell’art. 2 del D. Lgs. n. 33 del 14 Marzo 2013 è sostituito dal seguente: 1. “Le

disposizioni del presente decreto disciplinano la libertà di accesso di chiunque ai dati e ai documenti detenuti dalle

PP.AA. e dagli altri soggetti di cui all’art. 2 bis, garantita, nel rispetto dei limiti relativi alla tutela di interessi pubblici e

privati giuridicamente rilevanti; tramite l’accesso civico e tramite la pubblicazione di documenti, informazioni e dati

concernenti l’organizzazione e l’attività delle PP.AA. e le modalità per la loro realizzazione”.

Accanto al diritto di chiunque di richiedere alle PP.AA. di pubblicare documenti, informazioni o

dati per i quali è previsto l’obbligo di pubblicazione, nei casi in cui sia stata omessa, viene introdotta una

nuova forma di accesso civico equivalente a quella, definita nel sistema anglosassone, del F.O.I.A.

(Freedom of Information act), che assicura ai cittadini-utenti di poter richiedere anche dati e documenti

che le PP.AA non hanno l’obbligo di pubblicare.

È, quindi, previsto esattamente al fine di consentire a chiunque di esercitare un controllo diffuso

sull’actio amministrativa, specificamente rivolto alla verifica di correttezza ed efficienza nella gestione delle

risorse.

5.4 Organizzazione e funzioni dell’Amministrazione

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L’Azienda è articolata territorialmente in Distretti Sanitari come di seguito individuati dal Decreto

del Presidente della Regione Siciliana del 22/09/2009:

Distretto Sanitario di Trapani n. 50, comprendente i comuni di Buseto Palizzolo, Custonaci, Erice,

Favignana, Paceco, San Vito Lo Capo, Trapani, Valderice e la cui popolazione complessiva è di

circa 140.033 abitanti;

Distretto Sanitario di Pantelleria n. 51, comprendente il solo comune di Pantelleria la cui

popolazione complessiva è di circa 7.846 abitanti;

Distretto Sanitario di Marsala n. 52, comprendente i comuni di Marsala e Petrosino, la cui

popolazione complessiva è di circa 90.448 abitanti;

Distretto Sanitario di Mazara del Vallo n. 53, comprendente i comuni di Gibellina, Mazara del

Vallo, Salemi, Vita e la cui popolazione complessiva è di circa 68.957 abitanti;

Distretto Sanitario di Castelvetrano n. 54, comprendente i comuni di Campobello di Mazara,

Castelvetrano, Partanna, Poggioreale, Salaparuta, Santa Ninfa e la cui popolazione complessiva è di

circa 61.157 abitanti;

Distretto Sanitario di Alcamo n. 55, comprendente i comuni di Alcamo, Calatafimi Segesta,

Castellammare del Golfo e la cui popolazione complessiva è di circa 68.183 abitanti.

Nell’ambito del medesimo territorio provinciale, insistono i seguenti Presidi Ospedalieri:

DEA I Livello: Ospedali Riuniti S. Antonio Abate di Trapani e Vittorio Emanuele III di Salemi;

DEA I Livello: Ospedale Paolo Borsellino di Marsala;

Presidi di base: Ospedale S. Vito e S. Spirito di Alcamo;

Presidio di base: Ospedale Abele Ajello di Mazara del Vallo;

Presidio di base : Ospedale Vittorio Emanuele II di Castelvetrano;

Presidio in Zona Disagiata: Ospedale Bernardo Nagar di Pantelleria.

L’Azienda inoltre dispone di una rete di ambulatori territoriali, 14 consultori, 1 Dipartimento di

Salute Mentale, 1 Dipartimento di Prevenzione per la Salute, 1 Dipartimento del Farmaco, 1

Dipartimento Prevenzione Veterinaria, 1 Dipartimento Amministrativo, 6 Dipartimenti Funzionali.

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Nel territorio di questa ASP operano, altresì, tre Case di Cura Private (in pre-accreditamento)

dislocate nei comuni di Erice (Case di Cura Gerani e Sant’Anna) e Marsala (Casa di Cura Morana), per

un totale di 174 posti letto, distinti in 145 per il regime ordinario e 29 per il DH.

L’ASP di Trapani, facente parte del Bacino “Sicilia Occidentale”, partecipa, in relazione agli

accertati fabbisogni sanitari, alla programmazione interaziendale di Bacino a cui è demandata una

migliore integrazione delle attività sanitarie delle Aziende medesime.

La predetta organizzazione discende dal vincolo normativo costituito dalla L.R. n.5 del

14/04/2009, dal D.P.R.S. del 22/09/2009 e s.m.i. e dal D.A. n. 1375 del 25/05/2010. Negli ultimi anni

in Sicilia si è assistito ad una graduale conversione del ruolo dell’Azienda Sanitaria Provinciale da

“erogatrice di servizi” a “garante della salute del cittadino”. Tale funzione di governance presuppone lo

sviluppo ed il consolidamento delle capacità di programmazione, acquisto, vigilanza e controllo delle

prestazioni sanitarie e sociosanitarie. La mission dell’ASP di Trapani si identifica quindi nel governo di

un sistema a rete che, in termini quali/quantitativi appropriati rispetto alle risorse disponibili e

compatibilmente con l’equilibrio economico-finanziario, per il tramite di servizi sanitari e sociosanitari

pubblici e privati accreditati, concorre a garantire il benessere della popolazione assistita, che sceglie

liberamente le strutture erogatrici alle quali rapportarsi. La governance complessiva del sistema si

coniuga con la specificità della domanda e le peculiarità del territorio per rispondere alle esigenze dei

cittadini in modo flessibile, coerentemente con i bisogni e le risorse disponibili, in modo integrato nei

diversi livelli di assistenza sanitaria e sociosanitaria, anche attraverso soluzioni innovative e sinergiche

con le realtà locali.

L’organigramma ed il funzionigramma sono pubblicati nel sito web aziendale (www.asptrapani.it)

nella sezione “Organizzazione”.

L’azione dell’ASP di Trapani è mirata in maniera precipua al miglioramento del Benessere Sociale e

dello stato di salute della popolazione, alla qualità clinica e sanitaria dei servizi erogati, all’appropriatezza

e continuità di cura nei percorsi assistenziali, alla capacità di mantenere condizioni di equilibrio

economico-finanziario nella gestione del sistema azienda.

Le finalità suesposte si concretizzano nelle seguenti condotte:

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• prendersi cura dei pazienti, rispondendo in modo adeguato e nel rispetto delle conoscenze

elaborate dalla medicina ai loro bisogni di salute, ponendo attenzione alla centralità della persona e

perseguendo l’umanizzazione nei rapporti interpersonali tra operatori sanitari ed utenti–pazienti;

• prendersi cura di coloro che mettono la loro professionalità a servizio dell’Azienda, assicurando

idonei percorsi formativi e di crescita professionale in relazione alle capacità di ognuno, nonché

assicurando la tutela della sicurezza e della salute sui luoghi di lavoro;

• prendersi cura della legalità, assicurando che gli atti ed i comportamenti posti in essere siano

rispondenti alle disposizioni normative vigenti, sia a livello nazionale che a livello regionale;

• prendersi cura dei portatori di interessi, garantendo relazioni trasparenti e volte al confronto

costruttivo e collaborativo con le istituzioni locali, le organizzazioni sindacali di comparto, le

associazioni di volontariato esponenziali di interessi diffusi, nel rispetto dei seguenti principi

ispiratori dell’actio aziendale: uguaglianza, imparzialità, efficacia ed efficienza.

5.5 SINTESI NORMATIVA - D. Lgs n. 33/2013 (con modifiche ed integrazioni del D. Lgs

n. 97/2016)

La legge 6 novembre 2012, n. 190 “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della

corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione”, ha fatto del principio di trasparenza uno

degli assi portanti delle politiche di prevenzione della corruzione. La legge ha conferito al governo una

delega ai fini dell’adozione di un decreto legislativo per il riordino della disciplina riguardante gli

obblighi di pubblicità e trasparenza da parte delle pubbliche amministrazioni. In attuazione di tale

delega, il governo ha adottato il D. Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 (pubblicato su G.U. del 5 aprile 2013),

modificato ed integrato dal D. Lgs n.97 del 25/05/2016 (G.U. del 08/06/2016), recante il “Riordino

della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte

delle pubbliche amministrazioni” in cui, nel ribadire che la trasparenza è intesa come accessibilità totale

dei dati e documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni, allo scopo di tutelare i diritti dei cittadini,

promuovere la partecipazione degli interessati all’attività amministrativa, è stato evidenziato che essa è

finalizzata alla realizzazione di una amministrazione aperta e al servizio del cittadino (art. 1, c. 2 del D.

Lgs. n. 33/2013). e che: “Ogni amministrazione indica, in un'apposita sezione del Piano Triennale per

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e Programma Triennale per la Trasparenza ed Integrità

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la Prevenzione della Corruzione di cui all'articolo 1, comma 5, della legge n. 190 del 2012, i responsabili

della trasmissione e della pubblicazione dei documenti, delle informazioni e dei dati ai sensi del

presente decreto” (Art. 10).

Il D. Lgs. n. 33/2013, con le suddette modifiche operate dal D. Lgs. n.97/2016, ha

complessivamente realizzato una nuova sistematizzazione e semplificazione dei principali obblighi di

pubblicazione vigenti, introducendone anche di nuovi e ha innovato la disciplina dell’istituto

dell’accesso civico (art. 5). Esso ha precisato compiti e funzioni del Responsabile della Prevenzione

della Corruzione e del Responsabile della Trasparenza e degli OIV (Organismi Indipendenti di

Valutazione) ed è stata confermata la creazione, sui siti web istituzionali, della sezione

“Amministrazione Trasparente”. Nello specifico, la sezione è articolata in sotto-sezioni di primo e

secondo livello corrispondenti a tipologie di dati da pubblicare, come indicato nell’allegato “A” del D.

Lgs. n. 33/2013 e nell’allegato “1” della delibera CiVIT n. 50/2013.

La presente sezione del PTPC ha lo scopo di definire modalità, strumenti e tempistica con cui

l’Azienda Sanitaria Provinciale di Trapani intende favorire la trasparenza e l’integrità della propria

azione amministrativa. L’accezione di trasparenza alla quale si fa riferimento è, come sopra ricordato,

quella di accessibilità totale alle informazioni in ogni aspetto dell’organizzazione tale, quindi, da

consentire l’accesso da parte dell’intera collettività a tutte le “informazioni pubbliche” e favorire forme

diffuse di controllo sul buon andamento e imparzialità della gestione. Assume, di conseguenza, una

dimensione più ampia rispetto a quella collegata al diritto di accesso alle informazioni in funzione della

titolarità di un interesse specifico e soggettivo (art. 22 e ss della legge n. 241 del 1990). In particolare,

come già anticipato, il nuovo D. Lgs. n. 33/2013 amplia, all’art. 5, il concetto dell’istituto dell’accesso

civico: “chiunque ha diritto di accedere ai dati e ai documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni,

ulteriori rispetto a quelli oggetto di pubblicazione ai sensi del presente decreto, pur nel rispetto dei limiti

relativi alla tutela di interessi giuridicamente rilevanti secondo quanto previsto dall'articolo 5-bis”,

inoltre, “L'esercizio del diritto di cui ai commi 1 e 2 non è sottoposto ad alcuna limitazione quanto alla

legittimazione soggettiva del richiedente. L'istanza di accesso civico identifica i dati, le informazioni o i

documenti richiesti e non richiede motivazione”.

5.6 Obiettivi strategici in materia di trasparenza

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I dati pubblicati sul sito istituzionale sono stati selezionati in ottemperanza alle prescrizioni di

legge in materia di trasparenza (D. Lgs. n. 33/2013) e delle indicazioni di cui alle delibere n. 105/2010 e

n. 2/2012 della Commissione Indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l’Integrità delle

amministrazioni pubbliche - Autorità Nazionale anti Corruzione, così come aggiornate ed integrate

dalla delibera n. 50/2013 della CiVIT stessa e, più in generale, al quadro normativo inerente gli obblighi

di pubblicazione on line delle amministrazioni. Le categorie di dati pubblicati tendono a favorire un

rapporto diretto fra il cittadino e la pubblica amministrazione, nonché una gestione della res publica che

consenta un miglioramento continuo nell’erogazione dei servizi all’utenza.

L’arco temporale è per gli anni 2018/2019/2020, e pertanto le disposizioni ivi contenute

aggiornano e sostituiscono - nelle parti modificate - quelle di cui al P.T.P.C.T. 2017/2019 approvato

con deliberazione n. 291 del 31.01.2017.

Poiché la pubblicazione delle informazioni sul proprio sito istituzionale costituisce la principale

modalità di attuazione della trasparenza, è importante porre l’accento sulla protezione dei dati personali

in modo tale che i dati pubblicati e i modi di pubblicazione risultino pertinenti e non eccedenti rispetto

alle finalità indicate dalla legge, in ossequio alla disciplina in materia di protezione dei dati personali (D.

Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 e successive modifiche e integrazioni, Deliberazione del Garante per la

Protezione dei dati personali n. 243 del 15 maggio 2014 ed altre).

Tutti i documenti pubblicati dovranno riportare al loro interno fonte, data, periodo di riferimento

o validità e l'oggetto al fine di garantire l’individuazione della natura dei dati e la validità degli stessi,

anche se il contenuto informativo è reperito o letto al di fuori del contesto in cui è ospitato.

Ogni soggetto dell’Azienda, in qualità di “Fonte”, fornirà i documenti da pubblicare alla struttura

competente in formato aperto e accessibile.

L’aggiornamento dei dati contenuti nella sezione "Amministrazione Trasparente" avverrà ogni

qualvolta si rendano necessarie modifiche significative dei dati o pubblicazione di documenti urgenti e

comunque secondo la tempistica prevista nella tabella allegata ‘A1’. La struttura responsabile della

pubblicazione provvederà ad effettuare le modifiche richieste sul portale entro tre giorni lavorativi dalla

ricezione della richiesta.

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e Programma Triennale per la Trasparenza ed Integrità

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I documenti, le informazioni e i dati oggetto di pubblicazione obbligatoria ai sensi della

normativa vigente, resi disponibili anche a seguito dell'accesso civico di cui all'articolo 5, sono

pubblicati in formato di tipo aperto ai sensi dell' articolo 68 del Codice dell'amministrazione digitale, di

cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, e sono riutilizzabili ai sensi del decreto legislativo 24

gennaio 2006, n. 36, del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 e nei limiti del decreto legislativo 30

giugno 2003, n. 196, senza ulteriori restrizioni diverse dall'obbligo di citare la fonte e di rispettarne

l'integrità.

I dati, le informazioni e i documenti oggetto di pubblicazione obbligatoria ai sensi della normativa

vigente sono pubblicati per un periodo di 5 anni, decorrenti dal 1° gennaio dell'anno successivo a quello

da cui decorre l'obbligo di pubblicazione e comunque fino a che gli atti pubblicati producono i loro

effetti, fatti salvi i diversi termini previsti dalla normativa in materia di trattamento dei dati personali e

quanto previsto dagli articoli 14 , comma 2, e 15, comma 4 del D. Lgs. n. 33/2013.

Lo stato di attuazione della Sezione Trasparenza del PTPCT, anch’esso in formato aperto e

standard, sarà aggiornato periodicamente.

Attraverso la pubblicazione on line, elemento centrale della trasparenza, si offre la possibilità agli

Stakeholder di conoscere sia le azioni ed i comportamenti strategici adottati con il fine di sollecitarne e

agevolarne la partecipazione ed il coinvolgimento, sia l’andamento della performance ed il

raggiungimento degli obiettivi espressi nel ciclo di gestione della performance.

La verifica periodica dell’attuazione di quanto previsto nella presente Sezione, effettuata in modo

continuo ed aperto, sia dagli operatori istituzionali preposti, sia dal pubblico, rappresenta uno stimolo

per l’Azienda a migliorare costantemente la qualità delle informazioni a disposizione degli stakeholder e,

nel caso specifico dell’ASP di Trapani, i destinatari finali dei servizi ossia i cittadini ed i pazienti.

5.7 I collegamenti con il Piano della performance

La trasparenza rappresenta un profilo dinamico direttamente correlato al concetto di performance,

pertanto, l’obbligo di pubblicazione dei dati ha lo scopo di assicurare la conoscenza dell’azione

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dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Trapani tra tutti gli stakeholder allo scopo di instaurare una più

consapevole partecipazione della collettività.

In tal senso, il Programma triennale per la trasparenza e l’integrità si pone in relazione al ciclo di

gestione della performance, prevedendone la piena conoscibilità di ogni componente da Piano della

Performance allo stato della sua attuazione.

Infatti, il Programma per la trasparenza e l’integrità oltre ad essere uno degli aspetti determinanti

della fase di pianificazione strategica all’interno del ciclo delle performance, consente di rendere

pubblici agli stakeholder di riferimento i contenuti del Piano e della Relazione sulla Performance, con

particolare riferimento agli outcome ed ai risultati conseguiti. In tale ottica, attraverso la pubblicazione

del Piano e della Relazione, si realizzerà la trasparenza delle informazioni relative alla performance.

Ciascun responsabile di struttura organizzativa dell’Azienda è referente dell’attuazione della parte

del Programma triennale con riferimento alle informazioni di propria competenza. Detti referenti,

corrispondenti nel ruolo e nelle funzioni, a quelli individuati nella sezione dell’Anticorruzione sono stati

nominati con deliberazione del Commissario Straordinario n. 5777 del 2013.

5.8 Ascolto e coinvolgimento degli stakeholder

Al fine di rendere possibile un ascolto attivo degli stakeholder interni (sindacati, dipendenti) ed

esterni (cittadini, associazioni, imprese, ecc.), è disponibile sul sito web istituzionale una sezione

dedicata cui richiedere informazioni e rivolgersi per qualsiasi comunicazione. Occorre considerare

anche che il coinvolgimento degli stakeholder dell'Azienda è strutturato già nella fase di definizione

degli obiettivi del Piano della Performance.

L’ASP di Trapani, al fine di predisporre la presente Sezione ha tenuto conto anche dell’esperienza

maturata durante la vigenza del precedente Programma 2017/2019. Una particolare attenzione è posta

alle comunicazioni rivolte al Comitato Consultivo Aziendale (CCA) ed agli eventuali feedback da esso

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e Programma Triennale per la Trasparenza ed Integrità

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ricevuti. L’attiva partecipazione degli stakeholder interni/esterni può consentire di individuare ulteriori

profili di trasparenza che rappresentino un reale e concreto interesse per la collettività; tale contributo

porta un duplice vantaggio: una corretta individuazione degli obiettivi strategici ed una adeguata

partecipazione dei cittadini.

5.9 Iniziative di comunicazione della trasparenza

Nel Programma triennale le amministrazioni devono prevedere iniziative per garantire un adeguato

livello di trasparenza, la legalità e lo sviluppo della cultura dell’integrità.

Le iniziative a sostegno della trasparenza, della legalità e della promozione della cultura

dell’integrità fanno riferimento a due tipologie di iniziative:

o iniziative di comunicazione per la diffusione dei contenuti del Programma e dei dati pubblicati;

o organizzazione delle Giornate della trasparenza.

5.9.1 Iniziative e strumenti di comunicazione per la diffusione dei contenuti del Programma e

dei dati pubblicati

Le attività di promozione e di diffusione dei contenuti del Programma triennale per la trasparenza

e l’integrità sono volte a favorire l’effettiva conoscenza e utilizzazione dei dati che le amministrazioni

pubblicano e la partecipazione degli stakeholder interni ed esterni alle iniziative per la trasparenza e

l’integrità realizzate.

Nella tabella che segue si esplicitano le misure da porre in essere per favorire la promozione dei

contenuti del Programma triennale e dei dati.

Misure di diffusione Destinatari

Aggiornamenti via e-mail sul livello di

attuazione del Programma e sulle buone

Dipendenti e Stakeholder

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e Programma Triennale per la Trasparenza ed Integrità

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pratiche raggiunte

Pubblicazione di contenuti aventi ad oggetto

iniziative in materia di trasparenza ed integrità

sul sito dell’amministrazione

Dipendenti

Mailing list avente ad oggetto la presentazione

o l’aggiornamento relativi ad iniziative in

materia di trasparenza ed integrità o la

pubblicazione /aggiornamento di dati

Dipendenti e Stakeholder

5.9.2 Organizzazione e risultati attesi delle Giornate della trasparenza

L’Azienda Sanitaria Provinciale pianifica una “Giornata della Trasparenza” al fine di presentare il

Piano e la Relazione sulla Performance a tutti gli stakeholder (istituzioni, associazioni e cittadini).

La “Giornata della Trasparenza”, rappresenta un momento di confronto e di ascolto per

conseguire alcuni degli obiettivi fondamentali della trasparenza:

a) la partecipazione dei cittadini per individuare le informazioni di concreto interesse per la

collettività degli utenti;

b) il coinvolgimento dei cittadini nell’attività dell’amministrazione al fine di migliorare la qualità

dei servizi ed il controllo sociale.

La “Giornata della Trasparenza” rappresenta un’occasione per fornire informazioni sul presente

Programma triennale per la trasparenza e l’integrità, tenuto conto della forte connessione tra la

disciplina della trasparenza e quella della performance. Inoltre, in tale occasione saranno presentati

anche gli altri documenti della performance ovvero il Piano della Performance e, allo stesso tempo,

saranno raccolti i feedback emersi nel corso della stessa. Tali feedback costituiranno utili elementi di

riflessione per l’Azienda nell’ottica del miglioramento continuo della qualità dei servizi resi all’utenza.

5.10 PROCESSO DI ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA

5.10.1 Individuazione dei dirigenti responsabili della produzione, dell’aggiornamento, e della

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pubblicazione dei dati

Nella tabella ALLEGATO “A1” si riporta la descrizione sintetica degli obblighi di

pubblicazione vigenti (vedi D. Lgs. n. 33/2013, delibera CiVIT n. 50/2013 e Delibera ANAC

1310/2016) con la relativa periodicità degli aggiornamenti dei dati e l’indicazione delle

Macrostrutture/Strutture responsabili della produzione/trasmissione/pubblicazione del dato. Le tabelle

costituiscono anche cronoprogramma e obiettivi delle attività per gli adempimenti da porre in essere.

I Dirigenti delle U.O.C./U.O.S. aziendali (afferenti le strutture competenti alla

produzione/trasmissione/pubblicazione dei dati in forma unificata, come in dettaglio indicate

nell’allegato “A1”) sono i soggetti che devono produrre i dati (Fonti), ognuno per le aree di rispettiva

competenza, (come indicato nel Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione di cui la presente

Sezione fa parte integrante), anche in ordine ai loro compiti e funzioni. I suddetti Dirigenti sono altresì

responsabili della completezza e veridicità dei dati trasmessi, dei loro aggiornamenti, del rispetto dei

termini; sono tenuti, inoltre, a comunicare i dati al Responsabile della pubblicazione del dato, in

formato aperto e nei tempi previsti, ovvero tramite il Responsabile per la Trasparenza, per come

declinato nell’allegato “A1”. In particolare i dirigenti devono garantire il tempestivo e regolare flusso

delle informazioni da pubblicare ai fini del rispetto dei termini stabiliti dalla legge e dal PTPC.

Nel caso in cui i dati siano archiviati in una banca dati locale o nazionale, accessibile alla

Struttura incaricata della pubblicazione, per trasmissione si intende l’immissione diretta dei dati

nell’archivio.

5.10.2 PROCEDURE ATTUATIVE

Fermo restando la responsabilità dei dirigenti/referenti, come sopra individuati, in ordine alla

corretta, completa e tempestiva attuazione degli obblighi di pubblicazione dei dati previsti, gli stessi

dovranno preferibilmente utilizzare la procedura di seguito indicata:

- ATTIVITÀ:

1 Verifica della presenza nella sezione del sito aziendale “Amministrazione Trasparente” delle

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notizie di propria competenza e/o della necessità di aggiornamento;

2 Raccolta dei nuovi dati da inserire o da aggiornare tempestivamente e comunque almeno

trenta giorni prima della scadenza dei termini previsti nella tabella allegata;

3 Trasmissione formale dei dati di cui sopra alla struttura competente per la pubblicazione,

mediante allegati ad e-mail, nei formati previsti per la pubblicazione(in formato aperto);

- TEMPISTICA: coerentemente al rispetto della tempistica di cui al successivo allegato

“A”

In ordine agli obblighi di pubblicazione di cui all’art. 14: per il comma 1 lett. b (curriculum) si

rammenta che il curriculum è autocertificato ed il dipendente che lo produce è personalmente

responsabile dei relativi contenuti. Per i commi successivi (stato patrimoniale), in considerazione della

emanazione da parte dell’ANAC della Delibera numero 382 del 12 aprile 2017 (Sospensione

dell’efficacia della delibera n. 241/2017 limitatamente alle indicazioni relative all’applicazione dell’art. 14

co. 1 lett. c) ed f) del D. Lgs. 33/2013 per tutti i dirigenti pubblici, compresi quelli del SSN), la

pubblicazione dello stato patrimoniale dei Dirigenti è sospesa sino all’emanazione di nuove disposizioni

nazionali.

5.10.3 - MISURE DI MONITORAGGIO E DI VIGILANZA VOLTE AD ASSICURARE LA

REGOLARITÀ E LA TEMPESTIVITÀ DEI FLUSSI INFORMATIVI E L’ATTUAZIONE

DEGLI OBBLIGHI DI TRASPARENZA A SUPPORTO DELL’ATTIVITÀ DI

CONTROLLO

- SOGGETTI CHE VIGILANO SULL'ATTUAZIONE DELLE DISPOSIZIONI (CIRC. DFP

N.2 PROT.N. 0034186 P-4.17.1.7.5 DEL 19/07/2013)

Il Responsabile della Trasparenza:

a) svolge stabilmente un'attività di controllo sull'adempimento da parte dell'amministrazione degli

obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente, assicurando la completezza, la

chiarezza e l'aggiornamento delle informazioni pubblicate, nonché segnalando all'Organo di

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indirizzo politico, all'Organismo Indipendente di Valutazione (OIV), all'Autorità Nazionale Anti

Corruzione e, nei casi più gravi, all'Ufficio di Disciplina i casi di mancato o ritardato

adempimento degli obblighi di pubblicazione.

b) individua, in seno al Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione, i responsabili della

trasmissione e della pubblicazione dei documenti, delle informazioni e dei dati;

c) controlla e assicura, con i dirigenti responsabili dell'amministrazione, la regolare attuazione

dell'accesso civico sulla base di quanto stabilito dal D. Lgs. n. 33/2013

d) in relazione alla loro gravità, segnala i casi di inadempimento o di adempimento parziale degli

obblighi in materia di pubblicazione previsti dalla normativa vigente, all'ufficio di disciplina, ai fini

dell'eventuale attivazione del procedimento disciplinare. Segnala altresì gli inadempimenti al

vertice direzionale dell'amministrazione, all'OIV ai fini dell'attivazione delle altre forme di

responsabilità.

L’Organismo Indipendente di Valutazione (O.I.V.):

- verifica la coerenza tra il P.T.P.C. e il Piano della Performance valutando anche l'adeguatezza

degli indicatori utilizzati (art. 44). Esso utilizza i dati e le informazioni relative agli obblighi di

trasparenza anche per la valutazione della performance organizzativa ed individuale del

responsabile e dei soggetti obbligati alla trasmissione dei dati (art. 44).

L'ANAC:

- in qualità di Autorità nazionale anticorruzione vigila sul corretto adempimento degli obblighi di

pubblicazione attraverso la richiesta di informazioni ai responsabili della trasparenza e agli O.I.V,

ordina la pubblicazione dei dati omessi e segnala gli inadempimenti agli uffici di disciplina, ai

vertici politici e alla Corte dei Conti per l'eventuale responsabilità erariale (art. 45).

Il Dipartimento della funzione pubblica:

- effettua il monitoraggio finalizzato all'implementazione della strategia di prevenzione della

corruzione e supporta le amministrazioni nell'organizzazione degli adempimenti di trasparenza;

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Aggiornamento gennaio 2018 Pagina 54

L'A.V.C.P.:

- con riferimento alle procedure di appalto, riceve dalle amministrazioni i dati e le informazioni, di

cui all'art. 1, comma 32, della legge n. 190 del 2012, informazioni che devono essere pubblicate

anche sul sito istituzionale dell'amministrazione, per sottoporle a controllo ai fini della relazione

alla Corte dei Conti.

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Aggiornamento gennaio 2018 Pagina 55

5.10.4 - IL MONITORAGGIO

L’attuazione degli adempimenti relativi alla trasparenza e l’integrità richiede una attività di

monitoraggio periodico sia da parte dei soggetti interni all’amministrazione sia da parte di soggetti

esterni (Organismo Indipendente di Valutazione).

- Il monitoraggio interno: Fermo restando in capo ai Dirigenti individuati l’obbligo di assicurare il

corretto, tempestivo e completo flusso informativo dei dati pubblicati e/o da pubblicare nella

sezione “Amministrazione Trasparente” per le aree di rispettiva competenza, il Responsabile

per la Trasparenza, è individuato quale soggetto deputato ad effettuare il monitoraggio interno

delle attività previste dal PTPC – Area Trasparenza. Il monitoraggio avrà cadenza annuale e

riguarderà il processo di attuazione attraverso la scansione delle attività e l’indicazione degli

scostamenti dal piano originario. Queste attività daranno origine ad un report annuale di

monitoraggio dello stato di attuazione del Programma che sarà inviato all’OIV e pubblicato sul

sito istituzionale nella sezione “Amministrazione Trasparente”.

- L’audit dell’OIV: All’Organismo Indipendente di Valutazione (OIV), sono attribuiti importanti

compiti in materia di verifica sull’assolvimento degli adempimenti degli obblighi di trasparenza e

di integrità attraverso un’attività di audit. L’audit svolto dall’OIV è funzionale all’attestazione

relativa all’assolvimento degli obblighi di pubblicazione che deve essere pubblicata sul sito web

www.asptrapani.it e contestualmente trasmessa all’Autorità Nazionale Anticorruzione.

5.10.5 - MISURE PER ASSICURARE L’EFFICACIA DELL’ISTITUTO

DELL’ACCESSO CIVICO E SANZIONI PER OMESSA PUBBLICAZIONE

L'accesso civico è il diritto di chiunque di richiedere i documenti, le informazioni o i dati che le

pubbliche amministrazioni abbiano omesso di pubblicare pur avendone l'obbligo, oltre che i dati

ulteriori, ai sensi dell'art. 5 del D. Lgs. 33/2013 e successive m.i., recante “Riordino della disciplina

riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche

amministrazioni”.

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Aggiornamento gennaio 2018 Pagina 56

La richiesta di accesso civico non è sottoposta ad alcuna limitazione quanto alla legittimazione

soggettiva del richiedente, non deve essere motivata ed è gratuita: riguarda tutti i documenti ed i dati

relativi all’attività amministrativa, non solo quelli per i quali sia previsto dalla legge l’obbligo di

pubblicazione ma anche i dati ulteriori ai sensi dei commi 2 e 3 del citato art.5 D. Lgs. 33/2013 e

successive m.i.

L'istituto consente a chiunque di controllare democraticamente la conformità dell'attività

dell'amministrazione determinando anche una maggiore responsabilizzazione di coloro che ricoprono

ruoli strategici all'interno dell'amministrazione, soprattutto nelle aree più sensibili al rischio corruzione,

così come individuate dalla L. n. 190 del 2012.

Oltre al privato cittadino possono esercitare tale diritto anche le società per mezzo del loro

rappresentante legale.

L’ASP di Trapani, con Delibera del Direttore Generale n. 833 dell’8/03/2017 ha adottato il

proprio regolamento aziendale che disciplina l’accesso civico e per l’esercizio del Diritto di Accesso agli

Atti e ai documenti amministrativi, del Diritto di Accesso Civico e del diritto di Accesso Civico

Generalizzato.

5.11 POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA

La Posta Elettronica Certificata (PEC) è lo strumento che consente di inviare e ricevere messaggi

di testo ed allegati con lo stesso valore legale di una raccomandata con avviso di ricevimento. Essa

rappresenta un’innovazione capace di generare rilevanti risparmi sul piano economico e di semplificare i

rapporti tra privati e la Pubblica Amministrazione.

La diffusione della PEC rientra nel processo di “dematerializzazione” della burocrazia.

L’Azienda Sanitaria Provinciale di Trapani si è dotata di caselle di posta elettronica certificata per

comunicare con altre amministrazioni, cittadini, imprese e professionisti. L’indirizzo di Posta

Elettronica Certificata, pubblicato sul sito istituzionale, al quale far pervenire comunicazioni ufficiali,

tramite casella di posta elettronica certificata, è il seguente: [email protected]; la

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Aggiornamento gennaio 2018 Pagina 57

stessa casella è inserita sul sito Indice PA delle Pubbliche Amministrazioni. Una casella PEC dedicata è

stata istituita per la ricezione delle istanze di partecipazione a procedure concorsuali di assunzione,

denominata [email protected].

5.12 – NORMA FINALE

Per gli adempimenti di trasparenza non espressamente indicati, ma comunque previsti dalla

normativa vigente o decisi e programmati dalla Direzione aziendale, le singole Macrostrutture che

producono i dati e/o che raccolgono informazioni provenienti da dipendenti gerarchicamente afferenti,

provvederanno alla pubblicazione (in formato aperto) sul sito aziendale, nella sezione

“Amministrazione Trasparente” .

La presente Sezione “Trasparenza” è parte integrante del Piano Triennale Prevenzione della

Corruzione 2018/2020 dell’ASP Trapani.

ALLEGATO A1

Tabella degli Obblighi di pubblicazione che viene pubblicato nell’apposita sezione

Amministrazione Trasparente con Individuazione dei dirigenti responsabili della produzione,

dell’aggiornamento, e della pubblicazione dei dati.

6. AGGIORNAMENTO ED ADEGUAMENTO DEL PIANO

Il presente Piano verrà aggiornato ogni qual volta intervengano mutamenti significativi

nell’organizzazione dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Trapani; sarà inoltre integrato dalle eventuali

indicazioni fornite dal Dipartimento della Funzione Pubblica e dall’ANAC.

Il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione dell’ASP di Trapani entra in vigore dalla data di

approvazione della delibera che lo adotta.

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Aggiornamento gennaio 2018 Pagina 58

ALLEGATI:

a) Scheda rischi Anno 2018

b) Avviso aggiornamento PTPCT

c) Modulo proposte aggiornamento

d) Scheda Whistleblower

e) Codice Etico Comportamentale (CEC)

f) Patti d’integrità

g) Modulo Dichiarazione Pubblica sul conflitto d’interessi

h) Deliberazione del Commissario n. 5014 del 21/12/2017 con le allegate procedure PAC

i) Sezione “Amministrazione Trasparente” – Elenco degli obblighi di pubblicazione

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e Programma Triennale per la Trasparenza ed Integrità

Aggiornamento gennaio 2018 Pagina 59

Proposto da:

IL RESPONSABILE DELLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE

f.to Dott.ssa Francesca Barraco

con il parere favorevole:

DIRETTORE AMMINISTRATIVO

f.to Dott.ssa Rosanna Oliva

Adottato da:

IL COMMISSARIO

f.to Dott. Giovanni Bavetta

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Denominazione sotto-sezione livello 1 (Macrofamiglie)

Denominazione sotto-sezione 2 livello

(Tipologie di dati)

Riferimento normativo Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento

Responsabile della produzione,

dell’aggiornamento e trasmissione del dato

Struttura deputata alla pubblicazione

del dato

Piano triennale per la prevenzione della corruzione e della trasparenza

Art. 10, c. 8, lett. a), d.lgs. n. 33/2013

Piano triennale per la prevenzione della corruzione e della trasparenza (PTPCT)

Piano triennale per la prevenzione della corruzione e della trasparenza e suoi allegati, le misure integrative di prevenzione della corruzione individuate ai sensi dell’articolo 1,comma 2-bis della legge n. 190 del 2012, (MOG 231) (link alla sotto-sezione Altri contenuti/Anticorruzione)

Annuale

Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Riferimenti normativi su organizzazione e attività

Riferimenti normativi con i relativi link alle norme di legge statale pubblicate nella banca dati "Normattiva" che regolano l'istituzione, l'organizzazione e l'attività delle pubbliche amministrazioni

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Atti amministrativi generali Direttive, circolari, programmi, istruzioni e ogni atto che dispone in generale sulla organizzazione, sulle funzioni, sugli obiettivi, sui procedimenti, ovvero nei quali si determina l'interpretazione di norme giuridiche che riguardano o dettano disposizioni per l'applicazione di esse

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Documenti di programmazione strategico-gestionale

Direttive ministri, documento di programmazione, obiettivi strategici in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Direzione Generale, Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 12, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 Statuti e leggi regionali Estremi e testi ufficiali aggiornati degli Statuti e delle norme di legge regionali, che regolano le funzioni,

l'organizzazione e lo svolgimento delle attività di competenza dell'amministrazione

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 55, c. 2, d.lgs. n. 165/2001 Art. 12, c. 1, d.lgs. n. 33/2013

Codice disciplinare e codice di condottaCodice disciplinare, recante l'indicazione delle infrazioni del codice disciplinare e relative sanzioni (pubblicazione on line in alternativa all'affissione in luogo accessibile a tutti - art. 7, l. n. 300/1970)Codice di condotta inteso quale codice di comportamento

Tempestivo

U.P.D., Responsabile per la prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza, Direzione Generale

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 12, c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013 Scadenzario obblighi amministrativi Scadenzario con l'indicazione delle date di efficacia dei nuovi obblighi amministrativi a carico di cittadini

e imprese introdotti dalle amministrazioni secondo le modalità definite con DPCM 8 novembre 2013 Tempestivo

Responsabile per Responsabile Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza, Responsabile del Dipartimento di Prevenzione

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 34, d.lgs. n. 33/2013 Oneri informativi per cittadini e imprese

Regolamenti ministeriali o interministeriali, provvedimenti amministrativi a carattere generale adottati dalle amministrazioni dello Stato per regolare l'esercizio di poteri autorizzatori, concessori o certificatori, nonchè l'accesso ai servizi pubblici ovvero la concessione di benefici con allegato elenco di tutti gli oneri informativi gravanti sui cittadini e sulle imprese introdotti o eliminati con i medesimi atti

Dati non più soggetti a pubblicazione obbligatoria ai sensi del dlgs 97/2016

Art. 37, c. 3, d.l. n. 69/2013 Burocrazia zero Casi in cui il rilascio delle autorizzazioni di competenza è sostituito da una comunicazione dell'interessato

Art. 37, c. 3-bis, d.l. n. 69/2013 Attività soggette a controllo

Elenco delle attività delle imprese soggette a controllo (ovvero per le quali le pubbliche amministrazioni competenti ritengono necessarie l'autorizzazione, la segnalazione certificata di inizio attività o la mera comunicazione)

Art. 13, c. 1, lett. a), d.lgs. n. 33/2013

Organi di indirizzo politico e di amministrazione e gestione, con l'indicazione delle rispettive competenzeTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Direzione Generale, Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 14, c. 1, lett. a), d.lgs. n. 33/2013

Atto di nomina o di proclamazione, con l'indicazione della durata dell'incarico o del mandato elettivoTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Art. 14, c. 1, lett. b), d.lgs. n. 33/2013

Curriculum vitaeTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Compensi di qualsiasi natura connessi all'assunzione della caricaTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubbliciTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Art. 14, c. 1, lett. d), d.lgs. n. 33/2013

Dati relativi all'assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o privati, e relativi compensi a qualsiasi titolo corrisposti

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)Art. 14, c. 1, lett. e), d.lgs. n. 33/2013

Altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e indicazione dei compensi spettantiTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013 Art. 2, c. 1, punto 1, l. n. 441/1982

1) dichiarazione concernente diritti reali su beni immobili e su beni mobili iscritti in pubblici registri, titolarità di imprese, azioni di società, quote di partecipazione a società, esercizio di funzioni di amministratore o di sindaco di società, con l'apposizione della formula «sul mio onore affermo che la dichiarazione corrisponde al vero» [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso) e riferita al momento dell'assunzione dell'incarico]

Nessuno (va presentata una sola volta

entro 3 mesi dalla elezione, dalla nomina o

dal conferimento dell'incarico e resta pubblicata fino alla

cessazione dell'incarico o del mandato).

Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013 Art. 2, c. 1, punto 2, l. n. 441/1982

2) copia dell'ultima dichiarazione dei redditi soggetti all'imposta sui redditi delle persone fisiche [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)] (NB: è necessario limitare, con appositi accorgimenti a cura dell'interessato o della amministrazione, la pubblicazione dei dati sensibili)

Entro 3 mesi dalla elezione, dalla nomina o

dal conferimento dell'incarico

Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013 Art. 2, c. 1, punto 3, l. n. 441/1982

3) dichiarazione concernente le spese sostenute e le obbligazioni assunte per la propaganda elettorale ovvero attestazione di essersi avvalsi esclusivamente di materiali e di mezzi propagandistici predisposti e messi a disposizione dal partito o dalla formazione politica della cui lista il soggetto ha fatto parte, con l'apposizione della formula «sul mio onore affermo che la dichiarazione corrisponde al vero» (con allegate copie delle dichiarazioni relative a finanziamenti e contributi per un importo che nell'anno superi 5.000 €)

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013 Art. 3, l. n. 441/1982

4) attestazione concernente le variazioni della situazione patrimoniale intervenute nell'anno precedente e copia della dichiarazione dei redditi [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)]

Annuale

Art. 14, c. 1, lett. a), d.lgs. n. 33/2013

Atto di nomina o di proclamazione, con l'indicazione della durata dell'incarico o del mandato elettivoTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Direzione Generale, Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza, Responsabile U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Atti generali

Oneri informativi per cittadini e imprese

Disposizioni generali

Burocrazia zeroDati non più soggetti a

pubblicazione obbligatoria ai sensi del dlgs 10/2016

Titolari di incarichi politici di cui all'art. 14, co. 1, del dlgs n. 33/2013

(da pubblicare in tabelle)

Art. 14, c. 1, lett. c), d.lgs. n. 33/2013

ALLEGATO 1) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE *

Non applicabile agli enti del S.S.N. in quanto non

presenti incarichi politici

Art. 12, c. 1, d.lgs. n. 33/2013

1

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Denominazione sotto-sezione livello 1 (Macrofamiglie)

Denominazione sotto-sezione 2 livello

(Tipologie di dati)

Riferimento normativo Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento

Responsabile della produzione,

dell’aggiornamento e trasmissione del dato

Struttura deputata alla pubblicazione

del dato

ALLEGATO 1) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE *

Art. 14, c. 1, lett. b), d.lgs. n. 33/2013

Curriculum vitaeTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Soggetto incaricato, Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza, Responsabile U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Compensi di qualsiasi natura connessi all'assunzione della caricaTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Soggetto incaricato, Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza, Responsabile U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubbliciTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Soggetto incaricato, Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza, Responsabile U.O.C. Risorse Umane, Responsabile U.O.C. Provveditorato ed Economato

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 14, c. 1, lett. d), d.lgs. n. 33/2013

Dati relativi all'assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o privati, e relativi compensi a qualsiasi titolo corrisposti

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Soggetto incaricato, Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza, Responsabile U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 14, c. 1, lett. e), d.lgs. n. 33/2013

Altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e indicazione dei compensi spettantiTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Soggetto incaricato, Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza, Responsabile U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013 Art. 2, c. 1, punto 1, l. n. 441/1982

1) dichiarazione concernente diritti reali su beni immobili e su beni mobili iscritti in pubblici registri, titolarità di imprese, azioni di società, quote di partecipazione a società, esercizio di funzioni di amministratore o di sindaco di società, con l'apposizione della formula «sul mio onore affermo che la dichiarazione corrisponde al vero» [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso) e riferita al momento dell'assunzione dell'incarico]

Nessuno (va presentata una sola volta entro 3 mesi

dalla elezione, dalla nomina o dal conferimento

dell'incarico e resta pubblicata fino alla

cessazione dell'incarico o del mandato).

Soggetto incaricato, Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza, Responsabile U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013 Art. 2, c. 1, punto 2, l. n. 441/1982

2) copia dell'ultima dichiarazione dei redditi soggetti all'imposta sui redditi delle persone fisiche [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)] (NB: è necessario limitare, con appositi accorgimenti a cura dell'interessato o della amministrazione, la pubblicazione dei dati sensibili)

Entro 3 mesi dalla elezione, dalla nomina o

dal conferimento dell'incarico

Soggetto incaricato, Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza, Responsabile U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013 Art. 2, c. 1, punto 3, l. n. 441/1982

3) dichiarazione concernente le spese sostenute e le obbligazioni assunte per la propaganda elettorale ovvero attestazione di essersi avvalsi esclusivamente di materiali e di mezzi propagandistici predisposti e messi a disposizione dal partito o dalla formazione politica della cui lista il soggetto ha fatto parte, con l'apposizione della formula «sul mio onore affermo che la dichiarazione corrisponde al vero» (con allegate copie delle dichiarazioni relative a finanziamenti e contributi per un importo che nell'anno superi 5.000 €)

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)NON APPLICABILE

Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013 Art. 3, l. n. 441/1982

4) attestazione concernente le variazioni della situazione patrimoniale intervenute nell'anno precedente e copia della dichiarazione dei redditi [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)]

Annuale

Soggetto incaricato, Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza, Responsabile U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 14, c. 1, lett. a), d.lgs. n. 33/2013

Atto di nomina, con l'indicazione della durata dell'incarico Nessuno

Direzione Generale, Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza, Responsabile U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 14, c. 1, lett. b), d.lgs. n. 33/2013

Curriculum vitae Nessuno

Soggetto cessato dall'incarico, Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza, Responsabile U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Compensi di qualsiasi natura connessi all'assunzione della carica Nessuno

Soggetto cessato dall'incarico, Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza, Responsabile U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici Nessuno

Soggetto cessato dall'incarico, Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza, Responsabile U.O.C. Risorse Umane, Responsabile U.O.C. Provveditorato ed Economato

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 14, c. 1, lett. d), d.lgs. n. 33/2013

Dati relativi all'assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o privati, e relativi compensi a qualsiasi titolo corrisposti Nessuno

Soggetto cessato dall'incarico, Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza, Responsabile U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 14, c. 1, lett. c), d.lgs. n. 33/2013

Titolari di incarichi di amministrazione, di direzione o di governo di cui all'art. 14,

co. 1-bis, del dlgs n. 33/2013

Art. 14, c. 1, lett. c), d.lgs. n. 33/2013

Organizzazione

Titolari di incarichi politici, di

amministrazione, di direzione o di governo

Cessati dall'incarico (documentazione da pubblicare sul sito web)

2

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Denominazione sotto-sezione livello 1 (Macrofamiglie)

Denominazione sotto-sezione 2 livello

(Tipologie di dati)

Riferimento normativo Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento

Responsabile della produzione,

dell’aggiornamento e trasmissione del dato

Struttura deputata alla pubblicazione

del dato

ALLEGATO 1) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE *

Art. 14, c. 1, lett. e), d.lgs. n. 33/2013

Altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e indicazione dei compensi spettanti

Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013 Art. 2, c. 1, punto 2, l. n. 441/1982

1) copie delle dichiarazioni dei redditi riferiti al periodo dell'incarico; 2) copia della dichiarazione dei redditi successiva al termine dell'incarico o carica, entro un mese dalla scadenza del termine di legge per la presentazione della dichiarazione [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)] (NB: è necessario limitare, con appositi accorgimenti a cura dell'interessato o della amministrazione, la pubblicazione dei dati sensibili)

Nessuno

Soggetto cessato dall'incarico, Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza, Responsabile U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013 Art. 2, c. 1, punto 3, l. n. 441/1982

3) dichiarazione concernente le spese sostenute e le obbligazioni assunte per la propaganda elettorale ovvero attestazione di essersi avvalsi esclusivamente di materiali e di mezzi propagandistici predisposti e messi a disposizione dal partito o dalla formazione politica della cui lista il soggetto ha fatto parte con riferimento al periodo dell'incarico (con allegate copie delle dichiarazioni relative a finanziamenti e contributi per un importo che nell'anno superi 5.000 €)

Nessuno NON APPLICABILE

Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013 Art. 4, l. n. 441/1982

4) dichiarazione concernente le variazioni della situazione patrimoniale intervenute dopo l'ultima attestazione [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)]

Nessuno (va presentata una sola volta

entro 3 mesi dalla cessazione dell' incarico).

Soggetto cessato dall'incarico, Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza, Responsabile U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Sanzioni per mancata comunicazione dei dati

Art. 47, c. 1, d.lgs. n. 33/2013

Sanzioni per mancata o incompleta comunicazione dei dati da parte dei titolari di incarichi politici, di amministrazione, di direzione o di governo

Provvedimenti sanzionatori a carico del responsabile della mancata o incompleta comunicazione dei dati di cui all'articolo 14, concernenti la situazione patrimoniale complessiva del titolare dell'incarico al momento dell'assunzione della carica, la titolarità di imprese, le partecipazioni azionarie proprie nonchè tutti i compensi cui dà diritto l'assuzione della carica

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Direzione Generale, Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Rendiconti gruppi consiliari regionali/provinciali

Rendiconti di esercizio annuale dei gruppi consiliari regionali e provinciali, con evidenza delle risorse trasferite o assegnate a ciascun gruppo, con indicazione del titolo di trasferimento e dell'impiego delle risorse utilizzate

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Atti degli organi di controllo Atti e relazioni degli organi di controlloTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Art. 13, c. 1, lett. b), d.lgs. n. 33/2013

Articolazione degli uffici Indicazione delle competenze di ciascun ufficio, anche di livello dirigenziale non generale, i nomi dei dirigenti responsabili dei singoli uffici

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza, Responsabile U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 13, c. 1, lett. c), d.lgs. n. 33/2013

Illustrazione in forma semplificata, ai fini della piena accessibilità e comprensibilità dei dati, dell'organizzazione dell'amministrazione, mediante l'organigramma o analoghe rappresentazioni grafiche

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza, Responsabile U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 13, c. 1, lett. b), d.lgs. n. 33/2013

Nomi dei dirigenti responsabili dei singoli ufficiTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Responsabile U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Telefono e posta elettronica

Art. 13, c. 1, lett. d), d.lgs. n. 33/2013

Telefono e posta elettronicaElenco completo dei numeri di telefono e delle caselle di posta elettronica istituzionali e delle caselle di posta elettronica certificata dedicate, cui il cittadino possa rivolgersi per qualsiasi richiesta inerente i compiti istituzionali

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Responsabile U.O.S. ICT Tecnologia della Comunicazione e dell'Informazione

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 15, c. 2, d.lgs. n. 33/2013

Estremi degli atti di conferimento di incarichi di collaborazione o di consulenza a soggetti esterni a qualsiasi titolo (compresi quelli affidati con contratto di collaborazione coordinata e continuativa) con indicazione dei soggetti percettori, della ragione dell'incarico e dell'ammontare erogato

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Responsabile U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Per ciascun titolare di incarico:

Art. 15, c. 1, lett. b), d.lgs. n. 33/2013

1) curriculum vitae, redatto in conformità al vigente modello europeoTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Soggetto incaricato, Responsabile U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 15, c. 1, lett. c), d.lgs. n. 33/2013

2) dati relativi allo svolgimento di incarichi o alla titolarità di cariche in enti di diritto privato regolati o finanziati dalla pubblica amministrazione o allo svolgimento di attività professionali

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Responsabile U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 15, c. 1, lett. d), d.lgs. n. 33/2013

3) compensi comunque denominati, relativi al rapporto di lavoro, di consulenza o di collaborazione (compresi quelli affidati con contratto di collaborazione coordinata e continuativa), con specifica evidenza delle eventuali componenti variabili o legate alla valutazione del risultato

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Responsabile U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 15, c. 2, d.lgs. n. 33/2013Art. 53, c. 14, d.lgs. n. 165/2001

Tabelle relative agli elenchi dei consulenti con indicazione di oggetto, durata e compenso dell'incarico (comunicate alla Funzione pubblica)

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Responsabile U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 53, c. 14, d.lgs. n. 165/2001

Attestazione dell'avvenuta verifica dell'insussistenza di situazioni, anche potenziali, di conflitto di interesse TempestivoSoggetto incaricato, Responsabile U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Per ciascun titolare di incarico:

Art. 14, c. 1, lett. a) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013

Atto di conferimento, con l'indicazione della durata dell'incarico Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza, Responsabile U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 14, c. 1, lett. b) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013

Curriculum vitae, redatto in conformità al vigente modello europeoTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Soggetto incaricato, Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Compensi di qualsiasi natura connessi all'assunzione dell'incarico (con specifica evidenza delle eventuali componenti variabili o legate alla valutazione del risultato)

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Responsabile U.O.C. Risorse Economiche, Finanziarie e Patrimoniali, Responsabile U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Articolazione degli uffici

Art. 28, c. 1, d.lgs. n. 33/2013

Rendiconti gruppi consiliari regionali/provinciali

Non applicabile agli enti del S.S.N. (mancano gruppi

consiliari regionali/provinciali)

Consulenti e collaboratori

Organigramma

(da pubblicare sotto forma di organigramma, in modo tale che a ciascun ufficio sia assegnato un link ad una pagina contenente tutte le informazioni previste dalla norma)

Titolari di incarichi di collaborazione o

consulenza

Consulenti e collaboratori

(da pubblicare in tabelle)

3

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Denominazione sotto-sezione livello 1 (Macrofamiglie)

Denominazione sotto-sezione 2 livello

(Tipologie di dati)

Riferimento normativo Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento

Responsabile della produzione,

dell’aggiornamento e trasmissione del dato

Struttura deputata alla pubblicazione

del dato

ALLEGATO 1) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE *

Importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubbliciTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Responsabile U.O.C. Risorse Economiche, Finanziarie e Patrimoniali, Responsabile U.O.C. Risorse Umane, Responsabile U.O.C. Provveditorato ed Economato

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 14, c. 1, lett. d) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013

Dati relativi all'assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o privati, e relativi compensi a qualsiasi titolo corrisposti

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Soggetto incaricato, Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 14, c. 1, lett. e) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013

Altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e indicazione dei compensi spettantiTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Soggetto incaricato, Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 14, c. 1, lett. f) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013 Art. 2, c. 1, punto 1, l. n. 441/1982

1) dichiarazione concernente diritti reali su beni immobili e su beni mobili iscritti in pubblici registri, titolarità di imprese, azioni di società, quote di partecipazione a società, esercizio di funzioni di amministratore o di sindaco di società, con l'apposizione della formula «sul mio onore affermo che la dichiarazione corrisponde al vero» [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso) e riferita al momento dell'assunzione dell'incarico]

Nessuno (va presentata una sola volta entro 3 mesi

dalla elezione, dalla nomina o dal conferimento

dell'incarico e resta pubblicata fino alla

cessazione dell'incarico o del mandato).

Soggetto incaricato, Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 14, c. 1, lett. f) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013 Art. 2, c. 1, punto 2, l. n. 441/1982

2) copia dell'ultima dichiarazione dei redditi soggetti all'imposta sui redditi delle persone fisiche [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)] (NB: è necessario limitare, con appositi accorgimenti a cura dell'interessato o della amministrazione, la pubblicazione dei dati sensibili)

Entro 3 mesi della nomina o dal conferimento

dell'incarico

Soggetto incaricato, Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 14, c. 1, lett. f) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013 Art. 3, l. n. 441/1982

3) attestazione concernente le variazioni della situazione patrimoniale intervenute nell'anno precedente e copia della dichiarazione dei redditi [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)]

Annuale

Soggetto incaricato, Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2013 Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di inconferibilità dell'incarico

Tempestivo (art. 20, c. 1, d.lgs. n.

39/2013)

Soggetto incaricato, Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2013 Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di incompatibilità al conferimento dell'incarico

Annuale (art. 20, c. 2, d.lgs. n.

39/2013)

Soggetto incaricato, Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 14, c. 1-ter, secondo periodo, d.lgs. n. 33/2013

Ammontare complessivo degli emolumenti percepiti a carico della finanza pubblica Annuale (non oltre il 30 marzo)

Soggetto incaricato, Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Per ciascun titolare di incarico:

Art. 14, c. 1, lett. a) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013

Atto di conferimento, con l'indicazione della durata dell'incarico Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Responsabile U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 14, c. 1, lett. b) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013

Curriculum vitae, redatto in conformità al vigente modello europeoTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Soggetto incaricato, Responsabile U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Compensi di qualsiasi natura connessi all'assunzione dell'incarico (con specifica evidenza delle eventuali componenti variabili o legate alla valutazione del risultato)

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Responsabile U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubbliciTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Responsabile U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 14, c. 1, lett. d) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013

Dati relativi all'assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o privati, e relativi compensi a qualsiasi titolo corrisposti

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Soggetto incaricato, Responsabile U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 14, c. 1, lett. e) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013

Altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e indicazione dei compensi spettantiTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Soggetto incaricato, Responsabile U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 14, c. 1, lett. f) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013 Art. 2, c. 1, punto 1, l. n. 441/1982

1) dichiarazione concernente diritti reali su beni immobili e su beni mobili iscritti in pubblici registri, titolarità di imprese, azioni di società, quote di partecipazione a società, esercizio di funzioni di amministratore o di sindaco di società, con l'apposizione della formula «sul mio onore affermo che la dichiarazione corrisponde al vero» [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso) e riferita al momento dell'assunzione dell'incarico]

Nessuno (va presentata una sola volta entro 3 mesi

dalla elezione, dalla nomina o dal conferimento

dell'incarico e resta pubblicata fino alla

cessazione dell'incarico o del mandato).

Soggetto incaricato, Responsabile U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 14, c. 1, lett. f) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013 Art. 2, c. 1, punto 2, l. n. 441/1982

2) copia dell'ultima dichiarazione dei redditi soggetti all'imposta sui redditi delle persone fisiche [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)] (NB: è necessario limitare, con appositi accorgimenti a cura dell'interessato o della amministrazione, la pubblicazione dei dati sensibili)

Entro 3 mesi della nomina o dal conferimento

dell'incarico

Soggetto incaricato, Responsabile U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 14, c. 1, lett. f) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013 Art. 3, l. n. 441/1982

3) attestazione concernente le variazioni della situazione patrimoniale intervenute nell'anno precedente e copia della dichiarazione dei redditi [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)]

AnnualeSoggetto incaricato, Responsabile U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Incarichi dirigenziali, a qualsiasi titolo conferiti, ivi inclusi quelli conferiti

discrezionalmente dall'organo di indirizzo politico senza procedure pubbliche di

selezione e titolari di posizione organizzativa con funzioni dirigenziali

(da pubblicare in tabelle che distinguano le seguenti situazioni: dirigenti, dirigenti individuati discrezionalmente, titolari di

posizione organizzativa con funzioni dirigenziali)

Art. 14, c. 1, lett. c) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013

Art. 14, c. 1, lett. c) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013

Titolari di incarichi dirigenziali

(dirigenti non generali)

Incarichi amministrativi di vertice (da pubblicare in tabelle)

Titolari di incarichi dirigenziali amministrativi

di vertice

4

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Denominazione sotto-sezione livello 1 (Macrofamiglie)

Denominazione sotto-sezione 2 livello

(Tipologie di dati)

Riferimento normativo Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento

Responsabile della produzione,

dell’aggiornamento e trasmissione del dato

Struttura deputata alla pubblicazione

del dato

ALLEGATO 1) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE *

Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2013 Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di inconferibilità dell'incarico

Tempestivo (art. 20, c. 1, d.lgs. n.

39/2013)

Soggetto incaricato, Responsabile U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2013 Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di incompatibilità al conferimento dell'incarico

Annuale (art. 20, c. 2, d.lgs. n.

39/2013)

Soggetto incaricato, Responsabile U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 14, c. 1-ter, secondo periodo, d.lgs. n. 33/2013

Ammontare complessivo degli emolumenti percepiti a carico della finanza pubblica Annuale (non oltre il 30 marzo)

Soggetto incaricato, Responsabile U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 15, c. 5, d.lgs. n. 33/2013

Elenco posizioni dirigenziali discrezionali

Elenco delle posizioni dirigenziali, integrato dai relativi titoli e curricula, attribuite a persone, anche esterne alle pubbliche amministrazioni, individuate discrezionalmente dall'organo di indirizzo politico senza procedure pubbliche di selezione

Dati non più soggetti a pubblicazione obbligatoria ai sensi del dlgs 97/2016

Art. 19, c. 1-bis, d.lgs. n. 165/2001

Posti di funzione disponibili Numero e tipologia dei posti di funzione che si rendono disponibili nella dotazione organica e relativi criteri di scelta Tempestivo

Responsabile U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 1, c. 7, d.p.r. n. 108/2004

Ruolo dirigenti Ruolo dei dirigenti AnnualeResponsabile U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 14, c. 1, lett. a), d.lgs. n. 33/2013

Atto di nomina o di proclamazione, con l'indicazione della durata dell'incarico o del mandato elettivo NessunoResponsabile U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 14, c. 1, lett. b), d.lgs. n. 33/2013

Curriculum vitae NessunoDirigente cessato, Responsabile U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Compensi di qualsiasi natura connessi all'assunzione della carica NessunoResponsabile U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici NessunoResponsabile U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 14, c. 1, lett. d), d.lgs. n. 33/2013

Dati relativi all'assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o privati, e relativi compensi a qualsiasi titolo corrisposti Nessuno

Dirigente cessato, Responsabile U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 14, c. 1, lett. e), d.lgs. n. 33/2013

Altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e indicazione dei compensi spettanti NessunoDirigente cessato, Responsabile U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013 Art. 2, c. 1, punto 2, l. n. 441/1982

1) copie delle dichiarazioni dei redditi riferiti al periodo dell'incarico; 2) copia della dichiarazione dei redditi successiva al termine dell'incarico o carica, entro un mese dalla scadenza del termine di legge per la presentazione della dichairazione [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)] (NB: è necessario limitare, con appositi accorgimenti a cura dell'interessato o della amministrazione, la pubblicazione dei dati sensibili)

NessunoDirigente cessato, Responsabile U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013 Art. 4, l. n. 441/1982

3) dichiarazione concernente le variazioni della situazione patrimoniale intervenute dopo l'ultima attestazione [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)]

Nessuno (va presentata una sola volta

entro 3 mesi dalla cessazione dell'incarico).

Dirigente cessato, Responsabile U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Sanzioni per mancata comunicazione dei dati

Art. 47, c. 1, d.lgs. n. 33/2013

Sanzioni per mancata o incompleta comunicazione dei dati da parte dei titolari di incarichi dirigenziali

Provvedimenti sanzionatori a carico del responsabile della mancata o incompleta comunicazione dei dati di cui all'articolo 14, concernenti la situazione patrimoniale complessiva del titolare dell'incarico al momento dell'assunzione della carica, la titolarità di imprese, le partecipazioni azionarie proprie nonchè tutti i compensi cui dà diritto l'assuzione della carica

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Posizioni organizzativeArt. 14, c. 1-quinquies., d.lgs. n. 33/2013

Posizioni organizzative Curricula dei titolari di posizioni organizzative redatti in conformità al vigente modello europeoTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Titolare di Psizione Organizzativa, Responsabile U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 16, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 Conto annuale del personale

Conto annuale del personale e relative spese sostenute, nell'ambito del quale sono rappresentati i dati relativi alla dotazione organica e al personale effettivamente in servizio e al relativo costo, con l'indicazione della distribuzione tra le diverse qualifiche e aree professionali, con particolare riguardo al personale assegnato agli uffici di diretta collaborazione con gli organi di indirizzo politico

Annuale (art. 16, c. 1, d.lgs. n.

33/2013)

Responsabile U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 16, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 Costo personale tempo indeterminato

Costo complessivo del personale a tempo indeterminato in servizio, articolato per aree professionali, con particolare riguardo al personale assegnato agli uffici di diretta collaborazione con gli organi di indirizzo politico

Annuale (art. 16, c. 2, d.lgs. n.

33/2013)

Responsabile U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 17, c. 1, d.lgs. n. 33/2013

Personale non a tempo indeterminato

(da pubblicare in tabelle)

Personale con rapporto di lavoro non a tempo indeterminato, ivi compreso il personale assegnato agli uffici di diretta collaborazione con gli organi di indirizzo politico

Annuale (art. 17, c. 1, d.lgs. n.

33/2013)

Responsabile U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 17, c. 2, d.lgs. n. 33/2013

Costo del personale non a tempo indeterminato

(da pubblicare in tabelle)

Costo complessivo del personale con rapporto di lavoro non a tempo indeterminato, con particolare riguardo al personale assegnato agli uffici di diretta collaborazione con gli organi di indirizzo politico

Trimestrale (art. 17, c. 2, d.lgs. n.

33/2013)

Responsabile U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Tassi di assenza Art. 16, c. 3, d.lgs. n. 33/2013

Tassi di assenza trimestrali

(da pubblicare in tabelle)Tassi di assenza del personale distinti per uffici di livello dirigenziale

Trimestrale (art. 16, c. 3, d.lgs. n.

33/2013)

Responsabile U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Incarichi conferiti e autorizzati ai dipendenti (dirigenti e non dirigenti)

Art. 18, d.lgs. n. 33/2013Art. 53, c. 14, d.lgs. n. 165/2001

Incarichi conferiti e autorizzati ai dipendenti (dirigenti e non dirigenti)

(da pubblicare in tabelle)

Elenco degli incarichi conferiti o autorizzati a ciascun dipendente (dirigente e non dirigente), con l'indicazione dell'oggetto, della durata e del compenso spettante per ogni incarico

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Responsabile U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Contrattazione collettiva

Art. 21, c. 1, d.lgs. n. 33/2013Art. 47, c. 8, d.lgs. n. 165/2001

Contrattazione collettiva Riferimenti necessari per la consultazione dei contratti e accordi collettivi nazionali ed eventuali interpretazioni autentiche

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Responsabile U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 21, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 Contratti integrativi

Contratti integrativi stipulati, con la relazione tecnico-finanziaria e quella illustrativa, certificate dagli organi di controllo (collegio dei revisori dei conti, collegio sindacale, uffici centrali di bilancio o analoghi organi previsti dai rispettivi ordinamenti)

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Responsabile U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Dirigenti cessati dal rapporto di lavoro (documentazione da pubblicare sul sito

web)

Personale non a tempo indeterminato

Dotazione organica

Personale

Art. 14, c. 1, lett. c), d.lgs. n. 33/2013

Dirigenti cessati

5

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Denominazione sotto-sezione livello 1 (Macrofamiglie)

Denominazione sotto-sezione 2 livello

(Tipologie di dati)

Riferimento normativo Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento

Responsabile della produzione,

dell’aggiornamento e trasmissione del dato

Struttura deputata alla pubblicazione

del dato

ALLEGATO 1) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE *

Art. 21, c. 2, d.lgs. n. 33/2013Art. 55, c. 4,d.lgs. n. 150/2009

Costi contratti integrativi

Specifiche informazioni sui costi della contrattazione integrativa, certificate dagli organi di controllo interno, trasmesse al Ministero dell'Economia e delle finanze, che predispone, allo scopo, uno specifico modello di rilevazione, d'intesa con la Corte dei conti e con la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica

Annuale (art. 55, c. 4, d.lgs. n.

150/2009)

Responsabile U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 10, c. 8, lett. c), d.lgs. n. 33/2013

NominativiTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 10, c. 8, lett. c), d.lgs. n. 33/2013

CurriculaTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

OIV, Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Par. 14.2, delib. CiVIT n. 12/2013

CompensiTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza, Responsabile U.O.C. Risorse Economiche Finanziarie e Patrimoniali

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Bandi di concorso Art. 19, d.lgs. n. 33/2013

Bandi di concorso

(da pubblicare in tabelle)

Bandi di concorso per il reclutamento, a qualsiasi titolo, di personale presso l'amministrazione nonchè i criteri di valutazione della Commissione e le tracce delle prove scritte

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Responsabile U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Sistema di misurazione e valutazione della Performance

Par. 1, delib. CiVIT n. 104/2010

Sistema di misurazione e valutazione della Performance Sistema di misurazione e valutazione della Performance (art. 7, d.lgs. n. 150/2009) Tempestivo

U.O.C. Controllo di Gestione e Sistemi Informativo Aziendali

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Piano della Performance Piano della Performance/Piano esecutivo di gestione

Piano della Performance (art. 10, d.lgs. 150/2009)Piano esecutivo di gestione (per gli enti locali) (art. 169, c. 3-bis, d.lgs. n. 267/2000)

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

U.O.C. Controllo di Gestione e Sistemi Informativo Aziendali

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Relazione sulla Performance Relazione sulla Performance Relazione sulla Performance (art. 10, d.lgs. 150/2009)

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

U.O.C. Controllo di Gestione e Sistemi Informativo Aziendali

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Ammontare complessivo dei premi collegati alla performance stanziatiTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Ammontare dei premi effettivamente distribuitiTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Criteri definiti nei sistemi di misurazione e valutazione della performance per l’assegnazione del trattamento accessorio

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Distribuzione del trattamento accessorio, in forma aggregata, al fine di dare conto del livello di selettività utilizzato nella distribuzione dei premi e degli incentivi

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Grado di differenziazione dell'utilizzo della premialità sia per i dirigenti sia per i dipendentiTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

U.O.C. Risorse Umane

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Benessere organizzativo Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 33/2013 Benessere organizzativo Livelli di benessere organizzativo

Dati non più soggetti a pubblicazione obbligatoria ai sensi del d.lg.s 97/2016

Art. 22, c. 1, lett. a), d.lgs. n. 33/2013

Elenco degli enti pubblici, comunque denominati, istituiti, vigilati e finanziati dall'amministrazione ovvero per i quali l'amministrazione abbia il potere di nomina degli amministratori dell'ente, con l'indicazione delle funzioni attribuite e delle attività svolte in favore dell'amministrazione o delle attività di servizio pubblico affidate

Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n.

33/2013)

Per ciascuno degli enti:

1) ragione socialeAnnuale

(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

2) misura dell'eventuale partecipazione dell'amministrazioneAnnuale

(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

3) durata dell'impegnoAnnuale

(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

4) onere complessivo a qualsiasi titolo gravante per l'anno sul bilancio dell'amministrazioneAnnuale

(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

5) numero dei rappresentanti dell'amministrazione negli organi di governo e trattamento economico complessivo a ciascuno di essi spettante (con l'esclusione dei rimborsi per vitto e alloggio)

Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n.

33/2013)

6) risultati di bilancio degli ultimi tre esercizi finanziariAnnuale

(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

7) incarichi di amministratore dell'ente e relativo trattamento economico complessivo (con l'esclusione dei rimborsi per vitto e alloggio)

Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n.

33/2013)

Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2013 Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di inconferibilità dell'incarico (link al sito dell'ente)

Tempestivo (art. 20, c. 1, d.lgs. n.

39/2013)

Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2013

Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di incompatibilità al conferimento dell'incarico (l ink al sito dell'ente)

Annuale (art. 20, c. 2, d.lgs. n.

39/2013)

Art. 22, c. 3, d.lgs. n. 33/2013 Collegamento con i siti istituzionali degli enti pubblici vigilati

Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n.

33/2013)

Art. 22, c. 1, lett. b), d.lgs. n. 33/2013

Elenco delle società di cui l'amministrazione detiene direttamente quote di partecipazione anche minoritaria, con l'indicazione dell'entità, delle funzioni attribuite e delle attività svolte in favore dell'amministrazione o delle attività di servizio pubblico affidate, ad esclusione delle società, partecipate da amministrazioni pubbliche, con azioni quotate in mercati regolamentati italiani o di altri paesi dell'Unione europea, e loro controllate. (art. 22, c. 6, d.lgs. n. 33/2013)

Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n.

33/2013)

Responsabile U.O.C. Risorse Economiche, Finanziarie e Patrimoniali, Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Per ciascuna delle società:

NON APPLICABILE (L'Azienda non ha vigilanza su enti pubblici)

OIV

(da pubblicare in tabelle)

Performance

Ammontare complessivo dei premi

OIV

Enti pubblici vigilati

(da pubblicare in tabelle)

Enti pubblici vigilati

Art. 22, c. 2, d.lgs. n. 33/2013

Art. 10, c. 8, lett. b), d.lgs. n. 33/2013

Contrattazione integrativa

Dati relativi ai premi

Art. 20, c. 1, d.lgs. n. 33/2013

Ammontare complessivo dei premi

(da pubblicare in tabelle)

Dati relativi ai premi

(da pubblicare in tabelle)

Art. 20, c. 2, d.lgs. n. 33/2013

6

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Denominazione sotto-sezione livello 1 (Macrofamiglie)

Denominazione sotto-sezione 2 livello

(Tipologie di dati)

Riferimento normativo Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento

Responsabile della produzione,

dell’aggiornamento e trasmissione del dato

Struttura deputata alla pubblicazione

del dato

ALLEGATO 1) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE *

1) ragione socialeAnnuale

(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

Responsabile U.O.C. Risorse Economiche, Finanziarie e Patrimoniali

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

2) misura dell'eventuale partecipazione dell'amministrazioneAnnuale

(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

Responsabile U.O.C. Risorse Economiche, Finanziarie e Patrimoniali

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

3) durata dell'impegnoAnnuale

(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

Responsabile U.O.C. Risorse Economiche, Finanziarie e Patrimoniali

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

4) onere complessivo a qualsiasi titolo gravante per l'anno sul bilancio dell'amministrazioneAnnuale

(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

Responsabile U.O.C. Risorse Economiche, Finanziarie e Patrimoniali

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

5) numero dei rappresentanti dell'amministrazione negli organi di governo e trattamento economico complessivo a ciascuno di essi spettante

Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n.

33/2013)

Responsabile U.O.C. Risorse Economiche, Finanziarie e Patrimoniali

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

6) risultati di bilancio degli ultimi tre esercizi finanziariAnnuale

(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

Responsabile U.O.C. Risorse Economiche, Finanziarie e Patrimoniali

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

7) incarichi di amministratore della società e relativo trattamento economico complessivoAnnuale

(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

Responsabile U.O.C. Risorse Economiche, Finanziarie e Patrimoniali

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2013 Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di inconferibilità dell'incarico (link al sito dell'ente)

Tempestivo (art. 20, c. 1, d.lgs. n.

39/2013)

Responsabile U.O.C. Risorse Economiche, Finanziarie e Patrimoniali

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2014

Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di incompatibilità al conferimento dell'incarico (l ink al sito dell'ente)

Annuale (art. 20, c. 2, d.lgs. n.

39/2013)

Responsabile U.O.C. Risorse Economiche, Finanziarie e Patrimoniali

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 22, c. 3, d.lgs. n. 33/2013 Collegamento con i siti istituzionali delle società partecipate

Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n.

33/2013)

Responsabile U.O.C. Risorse Economiche, Finanziarie e Patrimoniali, Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 22, c. 1. lett. d-bis, d.lgs. n. 33/2013

Provvedimenti in materia di costituzione di società a partecipazione pubblica, acquisto di partecipazioni in società già costituite, gestione delle partecipazioni pubbliche, alienazione di partecipazioni sociali, quotazione di società a controllo pubblico in mercati regolamentati e razionalizzazione periodica delle partecipazioni pubbliche, previsti dal decreto legislativo adottato ai sensi dell'articolo 18 della legge 7 agosto 2015, n. 124 (art. 20 d.lgs 175/2016)

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Responsabile U.O.C. Risorse Economiche, Finanziarie e Patrimoniali

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Provvedimenti con cui le amministrazioni pubbliche socie fissano obiettivi specifici, annuali e pluriennali, sul complesso delle spese di funzionamento, ivi comprese quelle per il personale, delle società controllate

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Responsabile U.O.C. Risorse Economiche, Finanziarie e Patrimoniali

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Provvedimenti con cui le società a controllo pubblico garantiscono il concreto perseguimento degli obiettivi specifici, annuali e pluriennali, sul complesso delle spese di funzionamento

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Responsabile U.O.C. Risorse Economiche, Finanziarie e Patrimoniali

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 22, c. 1, lett. c), d.lgs. n. 33/2013

Elenco degli enti di diritto privato, comunque denominati, in controllo dell'amministrazione, con l'indicazione delle funzioni attribuite e delle attività svolte in favore dell'amministrazione o delle attività di servizio pubblico affidate

Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n.

33/2013)

Per ciascuno degli enti:

1) ragione socialeAnnuale

(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

2) misura dell'eventuale partecipazione dell'amministrazioneAnnuale

(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

3) durata dell'impegnoAnnuale

(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

4) onere complessivo a qualsiasi titolo gravante per l'anno sul bilancio dell'amministrazioneAnnuale

(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

5) numero dei rappresentanti dell'amministrazione negli organi di governo e trattamento economico complessivo a ciascuno di essi spettante

Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n.

33/2013)

6) risultati di bilancio degli ultimi tre esercizi finanziariAnnuale

(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

7) incarichi di amministratore dell'ente e relativo trattamento economico complessivoAnnuale

(art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2013 Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di inconferibilità dell'incarico (link al sito dell'ente)

Tempestivo (art. 20, c. 1, d.lgs. n.

39/2013)

Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2013

Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di incompatibilità al conferimento dell'incarico (l ink al sito dell'ente)

Annuale (art. 20, c. 2, d.lgs. n.

39/2013)

Art. 22, c. 3, d.lgs. n. 33/2013 Collegamento con i siti istituzionali degli enti di diritto privato controllati

Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n.

33/2013)

Rappresentazione graficaArt. 22, c. 1, lett. d), d.lgs. n. 33/2013

Rappresentazione grafica Una o più rappresentazioni grafiche che evidenziano i rapporti tra l'amministrazione e gli enti pubblici vigilati, le società partecipate, gli enti di diritto privato controllati

Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n.

33/2013)

Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Enti di diritto privato controllati

Art. 22, c. 2, d.lgs. n. 33/2013

Dati società partecipate

(da pubblicare in tabelle)

Provvedimenti

Art. 19, c. 7, d.lgs. n. 175/2016

Art. 22, c. 2, d.lgs. n. 33/2013

Enti di diritto privato controllati

(da pubblicare in tabelle)

Società partecipate

Enti controllati

NON APPLICABILE (L'Azienda non ha Enti di diritto privato controllati)

7

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Denominazione sotto-sezione livello 1 (Macrofamiglie)

Denominazione sotto-sezione 2 livello

(Tipologie di dati)

Riferimento normativo Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento

Responsabile della produzione,

dell’aggiornamento e trasmissione del dato

Struttura deputata alla pubblicazione

del dato

ALLEGATO 1) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE *

Dati aggregati attività amministrativa

Art. 24, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 Dati aggregati attività amministrativa Dati relativi alla attività amministrativa, in forma aggregata, per settori di attività, per competenza degli

organi e degli uffici, per tipologia di procedimenti

Dati non più soggetti a pubblicazione obbligatoria ai sensi del dlgs 97/2016

Per ciascuna tipologia di procedimento:

Art. 35, c. 1, lett. a), d.lgs. n. 33/2013

1) breve descrizione del procedimento con indicazione di tutti i riferimenti normativi utiliTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Responsabili delle Strutture coinvolte

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 35, c. 1, lett. b), d.lgs. n. 33/2013

2) unità organizzative responsabili dell'istruttoriaTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Responsabili delle Strutture coinvolte

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 35, c. 1, lett. c), d.lgs. n. 33/2013

3) l'ufficio del procedimento, unitamente ai recapiti telefonici e alla casella di posta elettronica istituzionale

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Responsabili delle Strutture coinvolte

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 35, c. 1, lett. c), d.lgs. n. 33/2013

4) ove diverso, l'ufficio competente all'adozione del provvedimento finale, con l'indicazione del nome del responsabile dell'ufficio unitamente ai rispettivi recapiti telefonici e alla casella di posta elettronica istituzionale

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Responsabili delle Strutture coinvolte

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 35, c. 1, lett. e), d.lgs. n. 33/2013

5) modalità con le quali gli interessati possono ottenere le informazioni relative ai procedimenti in corso che li riguardino

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Responsabili delle Strutture coinvolte

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 35, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013

6) termine fissato in sede di disciplina normativa del procedimento per la conclusione con l'adozione di un provvedimento espresso e ogni altro termine procedimentale rilevante

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Responsabili delle Strutture coinvolte

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 35, c. 1, lett. g), d.lgs. n. 33/2013

7) procedimenti per i quali il provvedimento dell'amministrazione può essere sostituito da una dichiarazione dell'interessato ovvero il procedimento può concludersi con il silenzio-assenso dell'amministrazione

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Responsabili delle Strutture coinvolte

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 35, c. 1, lett. h), d.lgs. n. 33/2013

8) strumenti di tutela amministrativa e giurisdizionale, riconosciuti dalla legge in favore dell'interessato, nel corso del procedimento nei confronti del provvedimento finale ovvero nei casi di adozione del provvedimento oltre il termine predeterminato per la sua conclusione e i modi per attivarli

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Responsabili delle Strutture coinvolte

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 35, c. 1, lett. i), d.lgs. n. 33/2013

9) link di accesso al servizio on line, ove sia già disponibile in rete, o tempi previsti per la sua attivazioneTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Responsabili delle Strutture coinvolte

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 35, c. 1, lett. l), d.lgs. n. 33/2013

10) modalità per l'effettuazione dei pagamenti eventualmente necessari, con i codici IBAN identificativi del conto di pagamento, ovvero di imputazione del versamento in Tesoreria, tramite i quali i soggetti versanti possono effettuare i pagamenti mediante bonifico bancario o postale, ovvero gli identificativi del conto corrente postale sul quale i soggetti versanti possono effettuare i pagamenti mediante bollettino postale, nonchè i codici identificativi del pagamento da indicare obbligatoriamente per il versamento

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Responsabili delle Strutture coinvolte

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 35, c. 1, lett. m), d.lgs. n. 33/2013

11) nome del soggetto a cui è attribuito, in caso di inerzia, il potere sostitutivo, nonchè modalità per attivare tale potere, con indicazione dei recapiti telefonici e delle caselle di posta elettronica istituzionale

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Responsabili delle Strutture coinvolte

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Per i procedimenti ad istanza di parte:

Art. 35, c. 1, lett. d), d.lgs. n. 33/2013

1) atti e documenti da allegare all'istanza e modulistica necessaria, compresi i fac-simile per le autocertificazioni

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Responsabili delle Strutture coinvolte

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 35, c. 1, lett. d), d.lgs. n. 33/2013 e Art. 1, c. 29, l. 190/2012

2) uffici ai quali rivolgersi per informazioni, orari e modalità di accesso con indicazione degli indirizzi, recapiti telefonici e caselle di posta elettronica istituzionale a cui presentare le istanze

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Responsabili delle Strutture coinvolte

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Monitoraggio tempi procedimentali

Art. 24, c. 2, d.lgs. n. 33/2013Art. 1, c. 28, l. n. 190/2012

Monitoraggio tempi procedimentali Risultati del monitoraggio periodico concernente il rispetto dei tempi procedimentaliDati non più soggetti a

pubblicazione obbligatoria ai sensi del d.lgs. 97/2016

Dichiarazioni sostitutive e acquisizione d'ufficio dei dati

Art. 35, c. 3, d.lgs. n. 33/2013 Recapiti dell'ufficio responsabile

Recapiti telefonici e casella di posta elettronica istituzionale dell'ufficio responsabile per le attività volte a gestire, garantire e verificare la trasmissione dei dati o l'accesso diretto degli stessi da parte delle amministrazioni procedenti all'acquisizione d'ufficio dei dati e allo svolgimento dei controlli sulle dichiarazioni sostitutive

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Responsabili delle Strutture coinvolte

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Provvedimenti organi indirizzo politico

Art. 23, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 /Art. 1, co. 16 della l. n. 190/2012

Provvedimenti organi indirizzo politico Elenco dei provvedimenti, con particolare riferimento ai provvedimenti finali dei procedimenti di: scelta del contraente per l'affidamento di lavori, forniture e servizi, anche con riferimento alla modalità di selezione prescelta (link alla sotto-sezione "bandi di gara e contratti"); accordi stipulati dall'amministrazione con soggetti privati o con altre amministrazioni pubbliche.

Semestrale (art. 23, c. 1, d.lgs. n.

33/2013)

Responsabile U.O.C. Provveditorato ed Economato, Responsabile U.O.C. Gestione Tecnica

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Provvedimenti organi indirizzo politico

Art. 23, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 /Art. 1, co. 16 della l. n. 190/2012

Provvedimenti organi indirizzo politico Elenco dei provvedimenti, con particolare riferimento ai provvedimenti finali dei procedimenti di: autorizzazione o concessione; concorsi e prove selettive per l'assunzione del personale e progressioni di carriera.

Dati non più soggetti a pubblicazione obbligatoria ai sensi del d.lgs. 97/2016

Provvedimenti dirigenti amministrativi

Art. 23, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 /Art. 1, co. 16 della l. n. 190/2012

Provvedimenti dirigenti amministrativi Elenco dei provvedimenti, con particolare riferimento ai provvedimenti finali dei procedimenti di: scelta del contraente per l'affidamento di lavori, forniture e servizi, anche con riferimento alla modalità di selezione prescelta (link alla sotto-sezione "bandi di gara e contratti"); accordi stipulati dall'amministrazione con soggetti privati o con altre amministrazioni pubbliche.

Semestrale (art. 23, c. 1, d.lgs. n.

33/2013)

Responsabile U.O.C. Provveditorato ed Economato, Responsabile U.O.C. Gestione Tecnica

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Provvedimenti dirigenti amministrativi

Art. 23, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 /Art. 1, co. 16 della l. n. 190/2012

Provvedimenti dirigenti amministrativi Elenco dei provvedimenti, con particolare riferimento ai provvedimenti finali dei procedimenti di: autorizzazione o concessione; concorsi e prove selettive per l'assunzione del personale e progressioni di carriera.

Dati non più soggetti a pubblicazione obbligatoria ai sensi del d.lgs. 97/2016

Art. 25, c. 1, lett. a), d.lgs. n. 33/2013

Tipologie di controllo Elenco delle tipologie di controllo a cui sono assoggettate le imprese in ragione della dimensione e del settore di attività, con l'indicazione per ciascuna di esse dei criteri e delle relative modalità di svolgimento

Art. 25, c. 1, lett. b), d.lgs. n. 33/2013

Obblighi e adempimenti Elenco degli obblighi e degli adempimenti oggetto delle attività di controllo che le imprese sono tenute a rispettare per ottemperare alle disposizioni normative

Controlli sulle imprese

Attività e procedimenti

Tipologie di procedimento

(da pubblicare in tabelle)

Provvedimenti

Dati non più soggetti a pubblicazione obbligatoria ai sensi del d.lgs. 97/2016

Tipologie di procedimento

8

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Denominazione sotto-sezione livello 1 (Macrofamiglie)

Denominazione sotto-sezione 2 livello

(Tipologie di dati)

Riferimento normativo Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento

Responsabile della produzione,

dell’aggiornamento e trasmissione del dato

Struttura deputata alla pubblicazione

del dato

ALLEGATO 1) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE *

Art. 4 delib. Anac n. 39/2016 Codice Identificativo Gara (CIG) Tempestivo

Responsabile U.O.C. Provveditorato ed Economato, Responsabile U.O.C. Gestione Tecnica

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 1, c. 32, l. n. 190/2012 Art. 37, c. 1, lett. a) d.lgs. n. 33/2013 Art. 4 delib. Anac n. 39/2016

Struttura proponente, Oggetto del bando, Procedura di scelta del contraente, Elenco degli operatori invitati a presentare offerte/Numero di offerenti che hanno partecipato al procedimento, Aggiudicatario, Importo di aggiudicazione, Tempi di completamento dell'opera servizio o fornitura, Importo delle somme liquidate

Tempestivo

Responsabile U.O.C. Provveditorato ed Economato, Responsabile U.O.C. Gestione Tecnica

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 1, c. 32, l. n. 190/2012 Art. 37, c. 1, lett. a) d.lgs. n. 33/2013 Art. 4 delib. Anac n. 39/2016

Tabelle riassuntive rese liberamente scaricabili in un formato digitale standard aperto con informazioni sui contratti relative all'anno precedente (nello specifico: Codice Identificativo Gara (CIG), struttura proponente, oggetto del bando, procedura di scelta del contraente, elenco degli operatori invitati a presentare offerte/numero di offerenti che hanno partecipato al procedimento, aggiudicatario, importo di aggiudicazione, tempi di completamento dell'opera servizio o fornitura, importo delle somme liquidate)

Annuale (art. 1, c. 32, l. n.

190/2012)

Responsabile U.O.C. Provveditorato ed Economato, Responsabile U.O.C. Gestione Tecnica

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n. 33/2013 Artt. 21, c. 7, e 29, c. 1, d.lgs. n. 50/2016

Atti relativi alla programmazione di lavori, opere, servizi e forniture

Programma biennale degli acquisti di beni e servizi, programma triennale dei lavori pubblici e relativi aggiornamenti annuali Tempestivo

Responsabile U.O.C. Provveditorato ed Economato, Responsabile U.O.C. Gestione Tecnica

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Per ciascuna procedura:

Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n. 33/2013 e art. 29, c. 1, d.lgs. n. 50/2016

Avvisi di preinformazione - Avvisi di preinformazione (art. 70, c. 1, 2 e 3, dlgs n. 50/2016); Bandi ed avvisi di preinformazioni (art. 141, dlgs n. 50/2016) Tempestivo

Responsabile U.O.C. Provveditorato ed Economato, Responsabile U.O.C. Gestione Tecnica

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n. 33/2013 e art. 29, c. 1, d.lgs. n. 50/2016

Delibera a contrarre o atto equivalente (per tutte le procedure) Tempestivo

Responsabile U.O.C. Provveditorato ed Economato, Responsabile U.O.C. Gestione Tecnica

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n. 33/2013 e art. 29, c. 1, d.lgs. n. 50/2016

Avvisi e bandi - Avviso (art. 19, c. 1, dlgs n. 50/2016); Avviso di indagini di mercato (art. 36, c. 7, dlgs n. 50/2016 e Linee guida ANAC); Avviso di formazione elenco operatori economici e pubblicazione elenco (art. 36, c. 7, dlgs n. 50/2016 e Linee guida ANAC); Bandi ed avvisi (art. 36, c. 9, dlgs n. 50/2016); Bandi ed avvisi (art. 73, c. 1, e 4, dlgs n. 50/2016); Bandi ed avvisi (art. 127, c. 1, dlgs n. 50/2016); Avviso periodico indicativo (art. 127, c. 2, dlgs n. 50/2016); Avviso relativo all’esito della procedura; Pubblicazione a livello nazionale di bandi e avvisi; Bando di concorso (art. 153, c. 1, dlgs n. 50/2016); Avviso di aggiudicazione (art. 153, c. 2, dlgs n. 50/2016); Bando di concessione, invito a presentare offerta, documenti di gara (art. 171, c. 1 e 5, dlgs n. 50/2016); Avviso in merito alla modifica dell’ordine di importanza dei criteri, Bando di concessione (art. 173, c. 3, dlgs n. 50/2016);Bando di gara (art. 183, c. 2, dlgs n. 50/2016); Avviso costituzione del privilegio (art. 186, c. 3, dlgs n. 50/2016); Bando di gara (art. 188, c. 3, dlgs n. 50/2016)

Tempestivo

Responsabile U.O.C. Provveditorato ed Economato, Responsabile U.O.C. Gestione Tecnica

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n. 33/2013 e art. 29, c. 1, d.lgs. n. 50/2016

Avviso sui risultati della procedura di affidamento - Avviso sui risultati della procedura di affidamento con indicazione dei soggetti invitati (art. 36, c. 2, dlgs n. 50/2016); Bando di concorso e avviso sui risultati del concorso (art. 141, dlgs n. 50/2016); Avvisi relativi l’esito della procedura, possono essere raggruppati su base trimestrale (art. 142, c. 3, dlgs n. 50/2016); Elenchi dei verbali delle commissioni di gara

Tempestivo

Responsabile U.O.C. Provveditorato ed Economato, Responsabile U.O.C. Gestione Tecnica

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n. 33/2013 e art. 29, c. 1, d.lgs. n. 50/2016

Avvisi sistema di qualificazione - Avviso sull’esistenza di un sistema di qualificazione, di cui all’Allegato XIV, parte II, lettera H; Bandi, avviso periodico indicativo; avviso sull’esistenza di un sistema di qualificazione; Avviso di aggiudicazione (art. 140, c. 1, 3 e 4, dlgs n. 50/2016)

Tempestivo

Responsabile U.O.C. Provveditorato ed Economato, Responsabile U.O.C. Gestione Tecnica

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n. 33/2013 e art. 29, c. 1, d.lgs. n. 50/2016

Affidamenti Gli atti relativi agli affidamenti diretti di lavori, servizi e forniture di somma urgenza e di protezione civile, con specifica dell'affidatario, delle modalità della scelta e delle motivazioni che non hanno consentito il ricorso alle procedure ordinarie (art. 163, c. 10, dlgs n. 50/2016); tutti gli atti connessi agli affidamenti in house in formato open data di appalti pubblici e contratti di concessione tra enti (art. 192 c. 3, dlgs n. 50/2016)

Tempestivo

Responsabile U.O.C. Provveditorato ed Economato, Responsabile U.O.C. Gestione Tecnica

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n. 33/2013 e art. 29, c. 1, d.lgs. n. 50/2016

Informazioni ulteriori - Contributi e resoconti degli incontri con portatori di interessi unitamente ai progetti di fattibilità di grandi opere e ai documenti predisposti dalla stazione appaltante (art. 22, c. 1, dlgs n. 50/2016); Informazioni ulteriori, complementari o aggiuntive rispetto a quelle previste dal Codice; Elenco ufficiali operatori economici (art. 90, c. 10, dlgs n. 50/2016)

Tempestivo

Responsabile U.O.C. Provveditorato ed Economato, Responsabile U.O.C. Gestione Tecnica

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n. 33/2013 e art. 29, c. 1, d.lgs. n. 50/2016

Provvedimento che determina le esclusioni dalla procedura di affidamento e le ammissioni all'esito delle valutazioni

dei requisiti soggettivi, economico-finanziari e tecnico-professionali.

Provvedimenti di esclusione e di amminssione (entro 2 giorni dalla loro adozione) Tempestivo

Responsabile U.O.C. Provveditorato ed Economato, Responsabile U.O.C. Gestione Tecnica

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n. 33/2013 e art. 29, c. 1, d.lgs. n. 50/2016

Composizione della commissione giudicatrice e i curricula dei suoi

componenti.Composizione della commissione giudicatrice e i curricula dei suoi componenti. Tempestivo

Responsabile U.O.C. Provveditorato ed Economato, Responsabile U.O.C. Gestione Tecnica

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 1, co. 505, l. 208/2015 disposizione speciale rispetto all'art. 21 del d.lgs. 50/2016)

Contratti Testo integrale di tutti i contratti di acquisto di beni e di servizi di importo unitario stimato superiore a 1 milione di euro in esecuzione del programma biennale e suoi aggiornamenti Tempestivo

Responsabile U.O.C. Provveditorato ed Economato, Responsabile U.O.C. Gestione Tecnica

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Atti relativi alle procedure per l’affidamento di appalti pubblici di servizi, forniture, lavori e opere, di

concorsi pubblici di progettazione, di concorsi di idee e di concessioni.

Compresi quelli tra enti nell'mabito del settore pubblico di cui all'art. 5 del dlgs

n. 50/2016

Dati previsti dall'articolo 1, comma 32, della legge 6 novembre 2012, n. 190 Informazioni sulle singole procedure

(da pubblicare secondo le "Specifiche tecniche per la pubblicazione dei dati ai sensi dell'art. 1, comma 32, della Legge n. 190/2012", adottate secondo quanto

indicato nella delib. Anac 39/2016)

Bandi di gara e contratti

Informazioni sulle singole procedure in formato

tabellare

Atti delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti

aggiudicatori distintamente per ogni procedura

9

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Denominazione sotto-sezione livello 1 (Macrofamiglie)

Denominazione sotto-sezione 2 livello

(Tipologie di dati)

Riferimento normativo Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento

Responsabile della produzione,

dell’aggiornamento e trasmissione del dato

Struttura deputata alla pubblicazione

del dato

ALLEGATO 1) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE *

Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n. 33/2013 e art. 29, c. 1, d.lgs. n. 50/2016

Resoconti della gestione finanziaria dei contratti al termine della loro esecuzione Resoconti della gestione finanziaria dei contratti al termine della loro esecuzione Tempestivo

Responsabile U.O.C. Provveditorato ed Economato, Responsabile U.O.C. Gestione Tecnica

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Criteri e modalità Art. 26, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 Criteri e modalità

Atti con i quali sono determinati i criteri e le modalità cui le amministrazioni devono attenersi per la concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari e l'attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Art. 26, c. 2, d.lgs. n. 33/2013

Atti di concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari alle imprese e comunque di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati di importo superiore a mille euro

Tempestivo (art. 26, c. 3, d.lgs. n.

33/2013)

Per ciascun atto:Art. 27, c. 1, lett. a), d.lgs. n. 33/2013

1) nome dell'impresa o dell'ente e i rispettivi dati fiscali o il nome di altro soggetto beneficiarioTempestivo

(art. 26, c. 3, d.lgs. n. 33/2013)

Art. 27, c. 1, lett. b), d.lgs. n. 33/2013

2) importo del vantaggio economico corrispostoTempestivo

(art. 26, c. 3, d.lgs. n. 33/2013)

Art. 27, c. 1, lett. c), d.lgs. n. 33/2013

3) norma o titolo a base dell'attribuzioneTempestivo

(art. 26, c. 3, d.lgs. n. 33/2013)

Art. 27, c. 1, lett. d), d.lgs. n. 33/2013

4) ufficio e funzionario o dirigente responsabile del relativo procedimento amministrativoTempestivo

(art. 26, c. 3, d.lgs. n. 33/2013)

Art. 27, c. 1, lett. e), d.lgs. n. 33/2013

5) modalità seguita per l'individuazione del beneficiarioTempestivo

(art. 26, c. 3, d.lgs. n. 33/2013)

Art. 27, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013

6) link al progetto selezionatoTempestivo

(art. 26, c. 3, d.lgs. n. 33/2013)

Art. 27, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013

7) link al curriculum vitae del soggetto incaricatoTempestivo

(art. 26, c. 3, d.lgs. n. 33/2013)

Art. 27, c. 2, d.lgs. n. 33/2013

Elenco (in formato tabellare aperto) dei soggetti beneficiari degli atti di concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari alle imprese e di attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati di importo superiore a mille euro

Annuale (art. 27, c. 2, d.lgs. n.

33/2013)

Art. 29, c. 1, d.lgs. n. 33/2013Art. 5, c. 1, d.p.c.m. 26 aprile 2011

Documenti e allegati del bilancio preventivo, nonché dati relativi al bilancio di previsione di ciascun anno in forma sintetica, aggregata e semplificata, anche con il ricorso a rappresentazioni grafiche

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Responsabile U.O.C. Risorse Economiche, Finanziarie e Patrimoniali

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 29, c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013 e d.p.c.m. 29 aprile 2016

Dati relativi alle entrate e alla spesa dei bilanci preventivi in formato tabellare aperto in modo da consentire l'esportazione, il trattamento e il riutilizzo.

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Responsabile U.O.C. Risorse Economiche, Finanziarie e Patrimoniali

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 29, c. 1, d.lgs. n. 33/2013Art. 5, c. 1, d.p.c.m. 26 aprile 2011

Documenti e allegati del bilancio consuntivo, nonché dati relativi al bilancio consuntivo di ciascun anno in forma sintetica, aggregata e semplificata, anche con il ricorso a rappresentazioni grafiche

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Responsabile U.O.C. Risorse Economiche, Finanziarie e Patrimoniali

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 29, c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013 e d.p.c.m. 29 aprile 2016

Dati relativi alle entrate e alla spesa dei bilanci consuntivi in formato tabellare aperto in modo da consentire l'esportazione, il trattamento e il riutilizzo.

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Responsabile U.O.C. Risorse Economiche, Finanziarie e Patrimoniali

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio

Art. 29, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 - Art. 19 e 22 del dlgs n. 91/2011 - Art. 18-bis del dlgs n.118/2011

Piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio

Piano degli indicatori e risultati attesi di bilancio, con l’integrazione delle risultanze osservate in termini di raggiungimento dei risultati attesi e le motivazioni degli eventuali scostamenti e gli aggiornamenti in corrispondenza di ogni nuovo esercizio di bilancio, sia tramite la specificazione di nuovi obiettivi e indicatori, sia attraverso l’aggiornamento dei valori obiettivo e la soppressione di obiettivi già raggiunti oppure oggetto di ripianificazione

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Responsabile U.O.C. Risorse Economiche, Finanziarie e Patrimoniali

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Patrimonio immobiliare Art. 30, d.lgs. n. 33/2013 Patrimonio immobiliare Informazioni identificative degli immobili posseduti e detenuti

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Responsabile U.O.C. Risorse Economiche, Finanziarie e Patrimoniali

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Canoni di locazione o affitto

Art. 30, d.lgs. n. 33/2013 Canoni di locazione o affitto Canoni di locazione o di affitto versati o percepiti

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Responsabile U.O.C. Risorse Economiche, Finanziarie e Patrimoniali

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Attestazione dell'OIV o di altra struttura analoga nell'assolvimento degli obblighi di pubblicazione Annuale e in relazione a delibere A.N.AC. O.I.V.

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Documento dell'OIV di validazione della Relazione sulla Performance (art. 14, c. 4, lett. c), d.lgs. n. 150/2009) Tempestivo O.I.V.

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Relazione dell'OIV sul funzionamento complessivo del Sistema di valutazione, trasparenza e integrità dei controlli interni (art. 14, c. 4, lett. a), d.lgs. n. 150/2009) Tempestivo O.I.V.

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Altri atti degli organismi indipendenti di valutazione , nuclei di valutazione o altri organismi con funzioni analoghe, procedendo all'indicazione in forma anonima dei dati personali eventualmente presenti

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)O.I.V.

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Organi di revisione amministrativa e contabile

Relazioni degli organi di revisione amministrativa e contabile

Relazioni degli organi di revisione amministrativa e contabile al bilancio di previsione o budget, alle relative variazioni e al conto consuntivo o bilancio di esercizio

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)Direzione Amministrativa

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Bilancio preventivo e consuntivo

Bilancio preventivo

Bilancio consuntivo

Art. 31, d.lgs. n. 33/2013

Atti degli Organismi indipendenti di valutazione, nuclei di valutazione o altri

organismi con funzioni analoghe

Atti di concessione

Atti di concessione

(da pubblicare in tabelle creando un collegamento con la pagina nella quale

sono riportati i dati dei relativi provvedimenti finali)

(NB: è fatto divieto di diffusione di dati da cui sia possibile ricavare informazioni

relative allo stato di salute e alla situazione di disagio economico-sociale degli interessati, come previsto dall'art.

26, c. 4, del d.lgs. n. 33/2013)

Controlli e rilievi sull'amministrazione

Sovvenzioni, contributi, sussidi, vantaggi economici

Beni immobili e gestione patrimonio

Bilanci

Organismi indipendenti di valutazione, nuclei di

valutazione o altri organismi con funzioni

analoghe

NON APPLICABILE (non sono concessi sovvenzioni, contributi, sussidi, vantaggi economici a favore di particolari categorie di soggetti)

10

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Denominazione sotto-sezione livello 1 (Macrofamiglie)

Denominazione sotto-sezione 2 livello

(Tipologie di dati)

Riferimento normativo Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento

Responsabile della produzione,

dell’aggiornamento e trasmissione del dato

Struttura deputata alla pubblicazione

del dato

ALLEGATO 1) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE *

Corte dei conti Rilievi Corte dei conti Tutti i rilievi della Corte dei conti ancorchè non recepiti riguardanti l'organizzazione e l'attività delle amministrazioni stesse e dei loro uffici

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)Direzione Amministrativa

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Carta dei servizi e standard di qualità

Art. 32, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 Carta dei servizi e standard di qualità Carta dei servizi o documento contenente gli standard di qualità dei servizi pubblici

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Responsabile U.O.S. Qualità Aziendale e Rischio Clinico

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 1, c. 2, d.lgs. n. 198/2009

Notizia del ricorso in giudizio proposto dai titolari di interessi giuridicamente rilevanti ed omogenei nei confronti delle amministrazioni e dei concessionari di servizio pubblico al fine di ripristinare il corretto svolgimento della funzione o la corretta erogazione di un servizio

TempestivoResponsabile U.O.S. Servizio Legale e Contenzioso

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 4, c. 2, d.lgs. n. 198/2009

Sentenza di definizione del giudizio TempestivoResponsabile U.O.S. Servizio Legale e Contenzioso

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 4, c. 6, d.lgs. n. 198/2009

Misure adottate in ottemperanza alla sentenza TempestivoResponsabile U.O.S. Servizio Legale e Contenzioso

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Costi contabilizzati

Art. 32, c. 2, lett. a), d.lgs. n. 33/2013Art. 10, c. 5, d.lgs. n. 33/2013

Costi contabilizzati

(da pubblicare in tabelle)

Costi contabilizzati dei servizi erogati agli utenti, sia finali che intermedi e il relativo andamento nel tempoAnnuale

(art. 10, c. 5, d.lgs. n. 33/2013)

Responsabile U.O.C. Controllo di Gestione e Sistemi Informativi Aziendali

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Liste di attesa Art. 41, c. 6, d.lgs. n. 33/2013

Liste di attesa (obbligo di pubblicazione a carico di enti, aziende e strutture pubbliche e private che erogano prestazioni per conto del servizio sanitario)

(da pubblicare in tabelle)

Criteri di formazione delle liste di attesa, tempi di attesa previsti e tempi medi effettivi di attesa per ciascuna tipologia di prestazione erogata

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Responsabile Dipartimento Cure Primarie, Responsabile U.O.S.D. Governo Liste di Attesa e C.U.P., Responsabili dei Distretti e PP.OO.

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Servizi in rete

Art. 7 co. 3 d.lgs. 82/2005 modificato dall’art. 8 co. 1 del d.lgs. 179/16

Risultati delle indagini sulla soddisfazione da parte degli utenti rispetto alla qualità dei servizi in rete e statistiche di utilizzo dei servizi in rete

Risultati delle rilevazioni sulla soddisfazione da parte degli utenti rispetto alla qualità dei servizi in rete resi all’utente, anche in termini di fruibilità, accessibilità e tempestività, statistiche di utilizzo dei servizi in rete. Tempestivo

Responsabile U.O.S. ICT Tecnologia della Comunicazione e dell'Informazione

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Dati sui pagamenti Art. 4-bis, c. 2, dlgs n. 33/2013

Dati sui pagamenti (da pubblicare in tabelle)

Dati sui propri pagamenti in relazione alla tipologia di spesa sostenuta, all'ambito temporale di riferimento e ai beneficiari

Trimestrale (in fase di prima attuazione

semestrale)

Responsabile U.O.C. Risorse Economiche, Finanziarie e Patrimoniali

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Dati sui pagamenti del servizio sanitario nazionale

Art. 41, c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013

Dati sui pagamenti in forma sintetica e aggregata (da pubblicare in tabelle)

Dati relativi a tutte le spese e a tutti i pagamenti effettuati, distinti per tipologia di lavoro, bene o servizio in relazione alla tipologia di spesa sostenuta, all’ambito temporale di riferimento e ai beneficiari

Trimestrale (in fase di prima attuazione

semestrale)

Responsabile U.O.C. Risorse Economiche, Finanziarie e Patrimoniali

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Indicatore dei tempi medi di pagamento relativi agli acquisti di beni, servizi, prestazioni professionali e forniture (indicatore annuale di tempestività dei pagamenti)

Annuale (art. 33, c. 1, d.lgs. n.

33/2013)

Responsabile U.O.C. Risorse Economiche, Finanziarie e Patrimoniali

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Indicatore trimestrale di tempestività dei pagamentiTrimestrale

(art. 33, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

Responsabile U.O.C. Risorse Economiche, Finanziarie e Patrimoniali

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Ammontare complessivo dei debiti Ammontare complessivo dei debiti e il numero delle imprese creditriciAnnuale

(art. 33, c. 1, d.lgs. n. 33/2013)

Responsabile U.O.C. Risorse Economiche, Finanziarie e Patrimoniali

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

IBAN e pagamenti informatici

Art. 36, d.lgs. n. 33/2013Art. 5, c. 1, d.lgs. n. 82/2005

IBAN e pagamenti informatici

Nelle richieste di pagamento: i codici IBAN identificativi del conto di pagamento, ovvero di imputazione del versamento in Tesoreria, tramite i quali i soggetti versanti possono effettuare i pagamenti mediante bonifico bancario o postale, ovvero gli identificativi del conto corrente postale sul quale i soggetti versanti possono effettuare i pagamenti mediante bollettino postale, nonchè i codici identificativi del pagamento da indicare obbligatoriamente per il versamento

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Responsabile U.O.C. Risorse Economiche, Finanziarie e Patrimoniali

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Nuclei di valutazione e verifica degli investimenti

pubblici

Art. 38, c. 1, d.lgs. n. 33/2013

Informazioni realtive ai nuclei di valutazione e verificadegli investimenti pubblici(art. 1, l. n. 144/1999)

Informazioni relative ai nuclei di valutazione e verifica degli investimenti pubblici, incluse le funzioni e i compiti specifici ad essi attribuiti, le procedure e i criteri di individuazione dei componenti e i loro nominativi (obbligo previsto per le amministrazioni centrali e regionali)

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Responsabile U.O.C. Gestione Tecnica

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Atti di programmazione delle opere pubbliche

Art. 38, c. 2 e 2 bis d.lgs. n. 33/2013Art. 21 co.7 d.lgs. n. 50/2016Art. 29 d.lgs. n. 50/2016

Atti di programmazione delle opere pubbliche

Atti di programmazione delle opere pubbliche (link alla sotto-sezione "bandi di gara e contratti").A titolo esemplificativo: - Programma triennale dei lavori pubblici, nonchè i relativi aggiornamenti annuali, ai sensi art. 21 d.lgs. n 50/2016- Documento pluriennale di pianificazione ai sensi dell’art. 2 del d.lgs. n. 228/2011, (per i Ministeri)

Tempestivo (art.8, c. 1, d.lgs. n.

33/2013)

Responsabile U.O.C. Gestione Tecnica

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 38, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 Informazioni relative ai tempi e agli indicatori di realizzazione delle opere pubbliche in corso o completate

Tempestivo (art. 38, c. 1, d.lgs. n.

33/2013)

Responsabile U.O.C. Gestione Tecnica

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 38, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 Informazioni relative ai costi unitari di realizzazione delle opere pubbliche in corso o completate

Tempestivo (art. 38, c. 1, d.lgs. n.

33/2013)

Responsabile U.O.C. Gestione Tecnica

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 39, c. 1, lett. a), d.lgs. n. 33/2013

Atti di governo del territorio quali, tra gli altri, piani territoriali, piani di coordinamento, piani paesistici, strumenti urbanistici, generali e di attuazione, nonché le loro varianti

Tempestivo (art. 39, c. 1, d.lgs. n.

33/2013)

Art. 39, c. 2, d.lgs. n. 33/2013

Documentazione relativa a ciascun procedimento di presentazione e approvazione delle proposte di trasformazione urbanistica di iniziativa privata o pubblica in variante allo strumento urbanistico generale comunque denominato vigente nonché delle proposte di trasformazione urbanistica di iniziativa privata o pubblica in attuazione dello strumento urbanistico generale vigente che comportino premialità edificatorie a fronte dell'impegno dei privati alla realizzazione di opere di urbanizzazione extra oneri o della cessione di aree o volumetrie per finalità di pubblico interesse

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Informazioni ambientali Informazioni ambientali che le amministrazioni detengono ai fini delle proprie attività istituzionali:Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Indicatore di tempestività dei pagamenti

Class action

Art. 33, d.lgs. n. 33/2013

Tempi, costi unitari e indicatori di realizzazione delle opere pubbliche in corso o completate.

(da pubblicare in tabelle, sulla base dello schema tipo redatto dal Ministero dell'economia e della finanza d'intesa con l'Autorità nazionale anticorruzione )

Pianificazione e governo del territorio

(da pubblicare in tabelle)

Class action

Pagamenti dell'Amministrazione

Pianificazione e governo del territorio

Opere pubbliche

Tempi costi e indicatori di realizzazione delle opere

pubbliche

Servizi erogati

Indicatore di tempestività dei pagamenti

NON APPLICABILE ALLE AZIENDE DEL S.S.N.

11

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Denominazione sotto-sezione livello 1 (Macrofamiglie)

Denominazione sotto-sezione 2 livello

(Tipologie di dati)

Riferimento normativo Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento

Responsabile della produzione,

dell’aggiornamento e trasmissione del dato

Struttura deputata alla pubblicazione

del dato

ALLEGATO 1) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE *

Stato dell'ambiente1) Stato degli elementi dell'ambiente, quali l'aria, l'atmosfera, l'acqua, il suolo, il territorio, i siti naturali, compresi gli igrotopi, le zone costiere e marine, la diversità biologica ed i suoi elementi costitutivi, compresi gli organismi geneticamente modificati, e, inoltre, le interazioni tra questi elementi

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Fattori inquinanti2) Fattori quali le sostanze, l'energia, il rumore, le radiazioni od i rifiuti, anche quelli radioattivi, le emissioni, gli scarichi ed altri rilasci nell'ambiente, che incidono o possono incidere sugli elementi dell'ambiente

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Misure incidenti sull'ambiente e relative analisi di impatto

3) Misure, anche amministrative, quali le politiche, le disposizioni legislative, i piani, i programmi, gli accordi ambientali e ogni altro atto, anche di natura amministrativa, nonché le attività che incidono o possono incidere sugli elementi e sui fattori dell'ambiente ed analisi costi-benefìci ed altre analisi ed ipotesi economiche usate nell'àmbito delle stesse

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Misure a protezione dell'ambiente e relative analisi di impatto

4) Misure o attività finalizzate a proteggere i suddetti elementi ed analisi costi-benefìci ed altre analisi ed ipotesi economiche usate nell'àmbito delle stesse

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Relazioni sull'attuazione della legislazione 5) Relazioni sull'attuazione della legislazione ambientale

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Stato della salute e della sicurezza umana6) Stato della salute e della sicurezza umana, compresa la contaminazione della catena alimentare, le condizioni della vita umana, il paesaggio, i siti e gli edifici d'interesse culturale, per quanto influenzabili dallo stato degli elementi dell'ambiente, attraverso tali elementi, da qualsiasi fattore

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Relazione sullo stato dell'ambiente del Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio

Relazione sullo stato dell'ambiente redatta dal Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio Tempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Elenco delle strutture sanitarie private accreditateAnnuale

(art. 41, c. 4, d.lgs. n. 33/2013)

Responsabile U.O.C. Gestione Amministrativa delle Attività Territoriali, Responsabile U.O.S.D. Ospedalità Privata

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Accordi intercorsi con le strutture private accreditateAnnuale

(art. 41, c. 4, d.lgs. n. 33/2013)

Responsabile U.O.C. Gestione Amministrativa delle Attività Territoriali, Responsabile U.O.S.D. Ospedalità Privata

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 42, c. 1, lett. a), d.lgs. n. 33/2013

Provvedimenti adottati concernenti gli interventi straordinari e di emergenza che comportano deroghe alla legislazione vigente, con l'indicazione espressa delle norme di legge eventualmente derogate e dei motivi della deroga, nonché con l'indicazione di eventuali atti amministrativi o giurisdizionali intervenuti

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Direttore Generale, Direttore Amministrativo, Direttore Sanitario

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 42, c. 1, lett. b), d.lgs. n. 33/2013

Termini temporali eventualmente fissati per l'esercizio dei poteri di adozione dei provvedimenti straordinari

Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n.

33/2013)

Direttore Generale, Direttore Amministrativo, Direttore Sanitario

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 42, c. 1, lett. c), d.lgs. n. 33/2013

Costo previsto degli interventi e costo effettivo sostenuto dall'amministrazioneTempestivo

(ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)

Direttore Generale, Direttore Amministrativo, Direttore Sanitario

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 10, c. 8, lett. a), d.lgs. n. 33/2013

Piano triennale per la prevenzione della corruzione e della trasparenza

Piano triennale per la prevenzione della corruzione e della trasparenza e suoi allegati, le misure integrative di prevenzione della corruzione individuate ai sensi dell’articolo 1,comma 2-bis della legge n. 190 del 2012, (MOG 231)

Annuale

Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 1, c. 8, l. n. 190/2012, Art. 43, c. 1, d.lgs. n. 33/2013

Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza Tempestivo

Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Regolamenti per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità

Regolamenti per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità (laddove adottati) Tempestivo

Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 1, c. 14, l. n. 190/2012

Relazione del responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza

Relazione del responsabile della prevenzione della corruzione recante i risultati dell’attività svolta (entro il 15 dicembre di ogni anno)

Annuale (ex art. 1, c. 14, L. n.

190/2012)

Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 1, c. 3, l. n. 190/2012

Provvedimenti adottati dall'A.N.AC. ed atti di adeguamento a tali provvedimenti

Provvedimenti adottati dall'A.N.AC. ed atti di adeguamento a tali provvedimenti in materia di vigilanza e controllo nell'anticorruzione Tempestivo

Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 18, c. 5, d.lgs. n. 39/2013 Atti di accertamento delle violazioni Atti di accertamento delle violazioni delle disposizioni di cui al d.lgs. n. 39/2013 Tempestivo

Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 5, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 / Art. 2, c. 9-bis, l. 241/90

Accesso civico "semplice"concernente dati, documenti e informazioni soggetti a pubblicazione obbligatoria

Nome del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza cui è presentata la richiesta di accesso civico, nonchè modalità per l'esercizio di tale diritto, con indicazione dei recapiti telefonici e delle caselle di posta elettronica istituzionale e nome del titolare del potere sostitutivo, attivabile nei casi di ritardo o mancata risposta, con indicazione dei recapiti telefonici e delle caselle di posta elettronica istituzionale

Tempestivo

Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 5, c. 2, d.lgs. n. 33/2013

Accesso civico "generalizzato" concernente dati e documenti ulteriori

Nomi Uffici competenti cui è presentata la richiesta di accesso civico, nonchè modalità per l'esercizio di tale diritto, con indicazione dei recapiti telefonici e delle caselle di posta elettronica istituzionale Tempestivo

Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Linee guida Anac FOIA (del. 1309/2016)

Registro degli accessi Elenco delle richieste di accesso (atti, civico e generalizzato) con indicazione dell’oggetto e della data della richiesta nonché del relativo esito con la data della decisione Semestrale

Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 53, c. 1 bis, d.lgs. 82/2005 modificato dall’art. 43 del d.lgs. 179/16

Catalogo dei dati, metadati e delle banche dati

Catalogo dei dati, dei metadati definitivi e delle relative banche dati in possesso delle amministrazioni, da pubblicare anche tramite link al Repertorio nazionale dei dati territoriali (www.rndt.gov.it), al catalogo dei dati della PA e delle banche dati www.dati.gov.it e e http://basidati.agid.gov.it/catalogo gestiti da AGID

Tempestivo

Responsabile U.O.S. ICT Tecnologia della Comunicazione e dell'Informazione

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 53, c. 1, bis, d.lgs. 82/2005

Regolamenti Regolamenti che disciplinano l'esercizio della facoltà di accesso telematico e il riutilizzo dei dati, fatti salvi i dati presenti in Anagrafe tributaria Annuale

Responsabile U.O.S. ICT Tecnologia della Comunicazione e dell'Informazione

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Art. 9, c. 7, d.l. n. 179/2012 convertito con modificazioni dalla L. 17 dicembre 2012, n. 221

Obiettivi di accessibilità

(da pubblicare secondo le indicazioni contenute nella circolare dell'Agenzia per l'Italia digitale n. 1/2016 e s.m.i.)

Obiettivi di accessibilità dei soggetti disabili agli strumenti informatici per l'anno corrente (entro il 31 marzo di ogni anno) e lo stato di attuazione del "piano per l'utilizzo del telelavoro" nella propria organizzazione

Annuale (ex art. 9, c. 7, D.L. n.

179/2012)

Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

Altri contenuti Accesso civico

Interventi straordinari e di emergenza

(da pubblicare in tabelle)

Art. 41, c. 4, d.lgs. n. 33/2013

Art. 40, c. 2, d.lgs. n. 33/2013

Prevenzione della Corruzione

Altri contenuti

Interventi straordinari e di

emergenza

Strutture sanitarie private accreditate

(da pubblicare in tabelle)

Informazioni ambientali

Altri contenuti

Accessibilità e Catalogo dei dati, metadati e

banche dati

Strutture sanitarie private accreditate

INFORMAZIONI NON DI COMPETENZA DELLE AZIENDE SANITARIE PROVINCIALI

12

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Denominazione sotto-sezione livello 1 (Macrofamiglie)

Denominazione sotto-sezione 2 livello

(Tipologie di dati)

Riferimento normativo Denominazione del singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento

Responsabile della produzione,

dell’aggiornamento e trasmissione del dato

Struttura deputata alla pubblicazione

del dato

ALLEGATO 1) SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" - ELENCO DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE *

Altri contenuti Dati ulteriori

Art. 7-bis, c. 3, d.lgs. n. 33/2013Art. 1, c. 9, lett. f), l. n. 190/2012

Dati ulteriori

(NB: nel caso di pubblicazione di dati non previsti da norme di legge si deve procedere alla anonimizzazione dei dati personali eventualmente presenti, in virtù di quanto disposto dall'art. 4, c. 3, del d.lgs. n. 33/2013)

Dati, informazioni e documenti ulteriori che le pubbliche amministrazioni non hanno l'obbligo di pubblicare ai sensi della normativa vigente e che non sono riconducibili alle sottosezioni indicate ….

Responsabili delle Strutture che richiedono la pubblicazione

U.O.S. Comunicazione Istituzionale e U.R.P.

* I dati oggetto di pubblicazione obbligatoria solo modificati dal dlgs 97/2016 è opportuno rimangano pubblicati sui siti (es. dati dei dirigenti già pubblicati ai sensi dell'art. 15 del previgente testo del dlgs 33/2013)

13

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Aree a rischio

AREA DI RISCHIO

PROCESSI

PRIORITA

RISCHI SPECIFICISTRUTTURE/SOGGETTI 

COINVOLTI

MISURE ESISTENTI (specificare le eventuali 

necessità di adeguamenti/revisioni)

MISURE ULTERIORI (specificare le misure e i tempi di attuazione)

3

1) Previsione di requisiti di accesso "personalizzati" ed insufficienza di meccanismi oggettivi e trasparenti idonei a verificare il possesso dei requisiti attitudinali e professionali richiesti in relazione alla posizione da ricoprire allo scopo di reclutare candidati particolari. 

Dipartimento Amministrativo, UOC  Risorse Umane;  UOS Stato Giuridico 

Norme di legge fondamentali DPR.n.483/97, n.484/97, n. 220/01, n.487/94   Pubblicazione GURS, GURI, Albo e sito aziendali 

3

2) Irregolare composizione della commissione di concorso finalizzata al reclutamento di candidati particolari 

Dipartimento Amministrativo, UOC Risorse Umane;  UOS Stato Giuridico 

Nomina commissione esaminatrice secondo normativa 

Verifica autocertificazione dichiarazioni rese dal Presidente, Componenti e Segretario della Commissione esaminatrice ; Pubblicazione dei criteri di selezione dei membri delle Commissioni giudicatrici

3

3) Inosservanza delle regole procedurali a garanzia dellatrasparenza e dell'imparzialità della selezione, quali, a titolo esemplificativo, la cogenza della regola dell'anonimato nel caso di prova scritta e la predeterminazione dei criteri di valutazione delle prove allo scopo di reclutare candidati particolari

Dipartimento Amministrativo, UOC Risorse Umane;  UOS Stato Giuridico; Commissione Esaminatrice

Norme di legge fondamentali DPR n. 483/97, n. 484/97, n. 220/01, n. 484/94 ‐ Criteri di massima predefiniti dalla Commissione esaminatrice ‐ Tracciabilità del processo (verbale      commissione) Regolamento delle procedure assuntive a tempo indeterminato mediante concorso pubblico, approvato con deliberazione n. 4370 del 16.09.2013 e successive modifiche

Verifica di coerenza dei verbali Commissione Esaminatrice con le norme vigenti ; trasparenza nella pubblicazione degli atti afferenti

2) Progressioni di carriera 

4

4) Illegittime corresponsioni economiche  scaturenti da progressioni di carriera accordate  allo scopo di agevolare dipendenti/candidati particolari 

Dipartimento Amministrativo, UOC Risorse Umane; UOS Stato Giuridico; UOS Trattamento Economico

1. ‐ Norme di legge, CC.CC.NN.LL., C.I.A., contratti individuali e norme negoziali; 2. Procedure Aziendali ‐ P.A.C.

3) Conferimento incarichi di collaborazione  di natura occasionale o coordinata e continuativa 

4

5) Motivazione generica e tautologica circa la sussistenza delle necessità aziendali e dei  presupposti di legge per il conferimento di incarichi professionali allo scopo di agevolare soggetti particolari. 

Dipartimento Amministrativo, UOC Risorse Umane

Norme di legge (D.Lgs. 165/2001, L.448/2001) Regolamento aziendale approvato con deliberazione n. 3827/2013 e conseguente regime di pubblicità 

1) Reclutamento 1)Acquisizione e progressione del personale 

1)Acquisizione e progressione del personale 

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Aree a rischio

AREA DI RISCHIO

PROCESSI

PRIORITA

RISCHI SPECIFICISTRUTTURE/SOGGETTI 

COINVOLTI

MISURE ESISTENTI (specificare le eventuali 

necessità di adeguamenti/revisioni)

MISURE ULTERIORI (specificare le misure e i tempi di attuazione)

4) Istituti incentivanti  trattamento economico accessorio 

4

6)Mancato rispetto dei criteri definiti dalla Normativa e dai Regolamenti   

Dipartimento Amministrativo, UOC Risorse Umane; UOS Stato Giuridico; UOS Trattamento Economico; I Responsabili di tutte le Strutture assegnatarie di budget e obiettivi

Regolamento aziendale per la misurazione e valutazione della Performance dei Dirigenti e del Personale del Comparto

Pubblicazione sul sito web di regolamenti afferenti compensi x prestazioni aggiuntive (es. ALPI, intramoenia)

5)  Definizione dell'oggetto dell'affidamento 

1

7) Restrizione del mercato nella definizione delle specifiche tecniche, attraverso l'indicazione nel disciplinare di prodotti che favoriscano una determinataimpresa. 

Dipartimento Amministrativo, UOC Provveditorato; UOC Gestione Tecnica; Strutture acquisti periferiche (Direzioni amministrative dei Distretti, PP.OO., Farmacie) Strutture richiedenti le forniture

Procedure informatiche CONSIP/MEPA per gare sotto soglia.  Pubblicità.  Trasparenza.  Ripartizione delle funzioni. 

Trasmissione al RPC e pubblicazione sul sito di: ‐numero di gare gestite dall'U.O.;‐importo medio dei contratti;‐numero di procedure negoziate con o senza bando;‐num. Di affidamenti diretti;‐rispetto dei tempi di esecuzione e/o entità media degli scostamenti;‐rispetto dei termini di pagamento alle imprese e/o entità media degli scostamenti;‐numero di varianti in corso d'opera;‐numero di proroghe;‐ num. di bandi annullati in autotuela o in sede giurisdizionale;‐num. di opere incompiute rispetto alle programmate;‐ ricorrenza, nelle aggiudicazioni, degli stessi operatori economici

6)  Individuazione dello strumento / istituto per l'affidamento  2

8) Elusione delle regole di evidenza pubblica, mediante l'improprio utilizzo del modello procedurale dell'affidamento mediante concessione, laddove invece ricorrano i presupposti di una tradizionale gara di appalto. 

U.O.C. Provveditorato ‐ U.O.C. Gestione Tecnica ‐ Strutture acquisti periferiche (Direzione Amministrativa dei DD.SS.; PP.OO.;) 

Regolamento aziendale per la disciplina dei procedimenti per l'affidamento in economia di beni, servizi e lavori; Procedure informatiche CONSIP/MEPA per gare sotto soglia.  Trasparenza. 

7) Requisiti di qualificazione 

1

9) Negli affidamenti di servizi e forniture, favoreggiamento di una impresa mediante l’indicazione nel bando di requisiti tecnici ed economici calibrati sullesue capacità. 

U.O.C. Provveditorato ‐ U.O.C. Gestione Tecnica ‐ Strutture acquisti periferiche (Direzione Amministrativa dei DD.SS.; PP.OO.; Farmacie) ‐ Strutture richiedenti le forniture 

Norme di legge e regolamenti.  Procedure informatiche CONSIP/MEPA per gare sotto soglia.  Ripartizione delle funzioni. 

2)Affidamento di lavori, servizi e forniture 

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Aree a rischio

AREA DI RISCHIO

PROCESSI

PRIORITA

RISCHI SPECIFICISTRUTTURE/SOGGETTI 

COINVOLTI

MISURE ESISTENTI (specificare le eventuali 

necessità di adeguamenti/revisioni)

MISURE ULTERIORI (specificare le misure e i tempi di attuazione)

8) Requisiti di aggiudicazione 

2

10) Uso distorto del criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, finalizzato a favorire un'impresa. Possibili esempi: i) scelta condizionata dei requisiti di qualificazione attinenti all'esperienza e alla struttura tecnica di cui l'appaltatore si avvarrà per redigere il progetto esecutivo; ii) inesatta o inadeguata individuazione dei criteri che la commissione giudicatrice utilizzerà per decidere i punteggi da assegnare all'offerta tecnica; iii) mancato rispetto dei criteri fissati dalla legge e dalla giurisprudenza nella nomina della commissione giudicatrice. 

Dipartimento Amministrativo, U.O.C. Provveditorato ‐ U.O.C. Gestione Tecnica ‐ Strutture acquisti periferiche (Direzione Amministrativa dei DD.SS.; PP.OO.; ) ‐ Strutture richiedenti le forniture 

Regolamento aziendale per la disciplina dei procedimenti per l'affidamento in economia di beni, servizi e lavori; ripartizione delle funzioni.  Trasparenza. 

Predisposizione da parte dell'UOC Provveditoratodi linee guida operative su audit interni afferenti fabbisogni effettivi che siano compatibili con le risorse finanziarie; individuazione Commissioni acquisti

9) Valutazione delle offerte 

3

11) Mancato rispetto dei criteri indicati nel disciplinare di gara cui la commissione giudicatrice deve attenersi per decidere i punteggi da assegnare all'offerta, con particolare riferimento alla valutazione degli elaborati progettuali. 

Commissione di gara  Norme di legge e regolamenti.  Integrazione della Commissione giudicatrice con personale esperto. 

tenuta albi ed elenchi di possibili componenti di commissione di gara suddivisi per professionalità; scelta dei componenti a sorte tra ampia rosa di candidati; acquisiz. Dichiaraz. Conflitto d'interessi; rotazione dei funzionari aziendali 

10) Verifica dell'eventuale anomalia delle offerte  3

12) Mancato rispetto dei criteri di individuazione e di verifica delle offerte anormalmente basse, anche sotto il profilo procedurale. 

Dipartimento Amministrativo, U.O.C. Provveditorato, U.O.C. Gestione Tecnica, Strutture acquisti periferiche (Direzione Amministrativa dei DD.SS.; PP.OO.;)

 Norme di legge e regolamenti.   Formazione mirata del personale.  Trasparenza. 

rotazione funzionari e Dirigenti, per quanto possibile

11) Procedure negoziate 

2

13) Utilizzo della procedura negoziata al di fuori dei casi previsti dalla legge ovvero suo impiego nelle ipotesi individuate dalla legge, pur non sussistendone effettivamente i presupposti. 

Dipartimento Amministrativo,  U.O.C. Provveditorato ‐ U.O.C. Gestione Tecnica ‐ Strutture acquisti periferiche (Direzione Amministrativa dei DD.SS.; PP.OO.;) ‐ Strutture richiedenti le forniture 

Regolamento aziendale per la disciplina dei procedimenti per l'affidamento in economia di beni, servizi e lavori; ripartizione delle funzioni.  Trasparenza. Ripartizione delle funzioni.

rotazione funzionari e Dirigenti, per quanto possibile

2)Affidamento di lavori, servizi e forniture 

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Aree a rischio

AREA DI RISCHIO

PROCESSI

PRIORITA

RISCHI SPECIFICISTRUTTURE/SOGGETTI 

COINVOLTI

MISURE ESISTENTI (specificare le eventuali 

necessità di adeguamenti/revisioni)

MISURE ULTERIORI (specificare le misure e i tempi di attuazione)

2

14) Elusione delle regole minime di concorrenza stabilite dalla legge per gli affidamenti di importo fino ad alla soglia di legge 

Dipartimento Amministrativo, U.O.C. Provveditorato ‐ U.O.C. Gestione Tecnica ‐ Strutture acquisti periferiche (Direzione Amministrativa dei DD.SS.; PP.OO.;) 

Regolamento aziendale per la disciplina dei procedimenti per l'affidamento in economia di beni, servizi e lavori; ripartizione delle funzioni.  Trasparenza. Ripartizione delle funzioni.

2

15) Abuso nel ricorso agli affidamenti in economia ed ai cottimi fiduciari al di fuori delle ipotesi legislativamente previste. 

Dipartimento Amministrativo, U.O.C. Provveditorato ‐ U.O.C. Gestione Tecnica ‐ Strutture acquisti periferiche (Direzione Amministrativa dei DD.SS.; PP.OO.;) 

Regolamento aziendale per la disciplina dei procedimenti per l'affidamento in economia di beni, servizi e lavori; ripartizione delle funzioni.  Trasparenza. Ripartizione delle funzioni.

13)  Revoca del bando 

3

16) Adozione di un provvedimento di revoca del bando strumentale all'annullamento di una gara, al fine di evitare l'aggiudicazione in favore di un soggetto diverso da quello atteso. 

Dipartimento Amministrativo, U.O.C. Provveditorato ‐ U.O.C. Gestione Tecnica ‐ Strutture acquisti periferiche (Direzione Amministrativa dei DD.SS.; PP.OO.;) 

Comunicazione agli Enti preposti all'Attività di Vigilanza . 

14)  Redazione del cronoprogramma 

2

17) Mancanza di sufficiente precisione nella pianificazione delle tempistiche di esecuzione dei lavori,che consenta all'impresa di non essere eccessivamente vincolata ad un'organizzazione precisa dell'avanzamento dell'opera, creando in tal modo i presupposti per la richiesta di eventuali extraguadagni da parte dello stesso esecutore. Pressioni dell'appaltatore sulla direzione dei lavori, affinché possaessere rimodulato il cronoprogramma in funzione dell'andamento reale della realizzazione dell'opera. 

Dipartimento Amministrativo, U.O.C. Gestione Tecnica

 Norme di legge e regolamenti.  Verifiche da parte del RUP sugli Stati Avanzamento Lavori. 

15) Varianti in corso di esecuzione del contratto 

1

18) Ammissione di varianti durante la fase esecutiva del contratto, al fine di consentire all'appaltatore di recuperare lo sconto effettuato in sede di gara o di conseguire guadagni ulteriori, addebitabili in particolar modo alla sospensione dell'esecuzione del lavoro o del servizio durante i tempi di attesa dovuti alla redazione della perizia di variante. 

Dipartimento Amministrativo, U.O.C. Provveditorato, U.O.C. Gestione Tecnica, Strutture acquisti periferiche (Direzione Amministrativa dei DD.SS.; PP.OO.; Farmacie) 

Norme di legge e regolamenti.   Trasparenza. 

rotazione funzionari e Dirigenti, per quanto possibile

12)  Affidamenti diretti 

2)Affidamento di lavori, servizi e forniture 

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Aree a rischio

AREA DI RISCHIO

PROCESSI

PRIORITA

RISCHI SPECIFICISTRUTTURE/SOGGETTI 

COINVOLTI

MISURE ESISTENTI (specificare le eventuali 

necessità di adeguamenti/revisioni)

MISURE ULTERIORI (specificare le misure e i tempi di attuazione)

16) Subappalto 

1

19) Mancato controllo della stazione appaltante nell'esecuzione della quota‐lavori che l'appaltatore dovrebbe eseguire direttamente e che invece viene scomposta e affidata attraverso contratti non qualificati come subappalto, ma alla stregua di forniture. 

Dipartimento Amministrativo, U.O.C. Provveditorato, U.O.C. Gestione Tecnica 

 Norme di legge e regolamenti.   U.O.C. Gestione Tecnica: Controllo del direttore esecuzione e referente del servizio interessato 

rotazione funzionari e Dirigenti, per quanto possibile

17) Utilizzo di rimedi di risoluzione delle controversie alternativi a quelli giurisdizionali durante la fase di esecuzione del contratto 

3

20) Condizionamenti nelle decisioni assunte all'esito delle procedure di accordo bonario, derivanti dalla presenza della parte privata all'interno della commissione. 

Dipartimento Amministrativo, U.O.C. Provveditorato, U.O.C. Gestione Tecnica, Servizio Legale 

Norme di legge e regolamenti. 

18) Proroghe/ Prosecuzioni rapporto contrattuali  1

21) Elusione delle norme sulle procedure ad evidenza pubblica per favorire il fornitore. 

Dipartimento Amministrativo, U.O.C. Provveditorato, U.O.C. Gestione Tecnica, Strutture acquisti periferiche (Direzione Amministrativa dei DD.SS.; PP.OO.; ) 

Regolamento aziendale per la disciplina dei procedimenti per l'affidamento in economia di beni, servizi e lavori; ripartizione delle funzioni.  Trasparenza.

3)Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico diretto e immediato  per il destinatario  

19) Accreditamento di soggetti privati 

3

22)Possibili condizionamenti o interferenze o abuso nella valutazione dei requisiti di accreditamento al fine di avvantaggiare il soggetto accreditando. 

Dipartimento di Prevenzione: UOS  Accreditamento.  

Principali riferimenti normativi: D.A. n. 890/02 e smi  Riunioni interdipartimentali su tematiche complesse. 

Progetto Etica  e Trasparenza in Sanità  avviato dall’Assessorato per la Salute  con il supporto di FORMEZPA (tempistica subordinata alle direttive assessoriali) 

2)Affidamento di lavori, servizi e forniture 

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Aree a rischio

AREA DI RISCHIO

PROCESSI

PRIORITA

RISCHI SPECIFICISTRUTTURE/SOGGETTI 

COINVOLTI

MISURE ESISTENTI (specificare le eventuali 

necessità di adeguamenti/revisioni)

MISURE ULTERIORI (specificare le misure e i tempi di attuazione)

20) Rilascio di autorizzazioni sanitarie e/o di pareri finalizzati al rilascio di provvedimenti di autorizzazioni e/o concessioni 

2

23)Abuso nel rilascio di autorizzazioni in ambiti in cui il P.U. ha funzioni esclusive o preminenti di controllo al fine di agevolare determinati soggetti  

Dipartimento di Prevenzione: UOC Igiene degli Ambienti di Vita; UOC Igiene degli Alimenti e Nutrizione; UOC Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro; UU.OO. Territoriali di Prevenzione; UU.OO. Assistenza Specialistica Ambulatoriale, Interna ed Esterna distrettuali. Dipartimento di Prevenzione Veterinario: UOC Igiene di Origine Animale; UOC Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche; UU.OO. Territoriali. Dipartimento del farmaco 

Principali riferimenti normativi: D.lgs. 229/99 – art. 8 ter D.A. n. 890/02 D.A. n. 463/03 –  L.R. 22/86 – DPGR 296/88  DPR 380/2001 L.R. 11/2010 – Regolamenti locali di Igiene e Regolamenti edilizi Comunali D.lgs. 152/2006  T.U.LL.SS. Reg. Ce 852/04 art. 6; Reg. Ce 853/04 art.4; Stesura procedure; esame collegiale delle pratiche (controllo amministrativo ed emanazione autorizzazione); rintracciabilità; trasparenza. Utilizzo check list D. lgs 538/92,D. lgs 219/06 ed s.m.i, D.A. 13492/94, L.R.33/94 

21) Prenotazione/erogazione di prestazioni e servizi sanitari 

3

24)Abuso nell’adozione di provvedimenti aventi ad oggetto condizioni di accesso a servizi pubblici al fine di favorire particolari soggetti (es. inserimento in cima ad una lista di attesa). 

Tutte le strutture eroganti prestazioni ambulatoriali/ricoveri. Uffici di prenotazione. Distretti Sanitari, PP.OO., U.O.S. CUP 

Linee Guida Nazionali sul sistema CUP  ‐D. A. del 17/11/2009, GURS n 58/2009. ‐D.A. del 12/08/2010, GURS n. 38/2010. ‐Piano Nazionale di Governo Liste di Attesa 2010‐2012. ‐D. A. n. 1220/2011 ‐Normative in favore della trasparenza D. lgs. 33/2013  ‐Controlli e verifiche posti in essere dalle differenti UUOO aziendali, D. M . n. 135 del 08/07/2010 ‐D.A. 09/08/2010  

Predisposizione del piano dei controlli e monitoraggio delle liste d’attesa che dovranno effettuare i Distretti e i PP.OO. interessati con determinazione qualitativa e quantitativa dei controlli da pianificare e monitorare  e relativa scheda di monitoraggio da trasmettere alla Direz. Strategica e al RPC a cadenza trimestrale

3)Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico diretto e immediato  per il destinatario  

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Aree a rischio

AREA DI RISCHIO

PROCESSI

PRIORITA

RISCHI SPECIFICISTRUTTURE/SOGGETTI 

COINVOLTI

MISURE ESISTENTI (specificare le eventuali 

necessità di adeguamenti/revisioni)

MISURE ULTERIORI (specificare le misure e i tempi di attuazione)

3

25)Discrezionalità nei controlli tecnico sanitari al fine di favorire una determinata struttura .  

Dip. Salute Mentale, Dip. Prevenzione, Distretti Sanitari  

Normativa di settore nazionale e regionale. Linee di indirizzo per le attività di controllo analitico delle cartelle cliniche nel sistema sanitario regionale D.A.  13/03/2013 ‐ DA 24/05/2010 “Indirizzi per la riorganizzazione e il potenziamento delle rete regionale di residenzialità” ‐ DA 02/07/2008 “Nuova caratterizzazione dell’assistenza territoriale domiciliare e degli interventi ospedalieri a domicilio”  ‐ D.A. 15/02/1992 “Rideterminazione degli standards di personale dei centri di riabilitazione” ‐ Circolare assessoriale n. 1266 del 02/03/2010”Nuovo schema di convenzione tra ASP e strutture riabilitative ex art. 26” 

26) Disomogeneità delle valutazioni e dei comportamenti al fine di favorire una determinata struttura .  

Dip. Salute Mentale, Dip. Di Prevenzione,  Distretti Sanitari 

D.A. 04/08/2010 “Rideterminazione delle rette anni 2010‐2012” ‐Applicativo informatico di acquisizione e controllo flussi M  ‐Applicativo informatico di acquisizione e controllo flussi A  ‐Direttive e disposizioni interne dei Dipartimenti/Distretti competenti.  

22) Gestione dei rapporti 

convenzionali  e contratti con 

soggetti pubblici, privati e accreditati per prestazioni sanitarie e socio sanitarie (controlli 

contabili, amministrativi, 

sanitari e liquidazione competenze) 

Pianificazione dei controlli e monitoraggio: aggiornamento/ predisposizione, ciascuno per la propria competenza, di percorsi operativi sull’attività di vigilanza e controllo con determinazione quali‐quantitativa dei controlli da pianificare, check list di verifica e relativa scheda di monitoraggio.  

3)Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico diretto e immediato  per il destinatario  

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Aree a rischio

AREA DI RISCHIO

PROCESSI

PRIORITA

RISCHI SPECIFICISTRUTTURE/SOGGETTI 

COINVOLTI

MISURE ESISTENTI (specificare le eventuali 

necessità di adeguamenti/revisioni)

MISURE ULTERIORI (specificare le misure e i tempi di attuazione)

22) Gestione dei rapporti convenzionali  e contratti con soggetti pubblici, privati e accreditati per prestazioni sanitarie e socio sanitarie (controlli contabili, amministrativi, sanitari e liquidazione competenze) 

3

27)Non rispetto delle scadenze temporali al fine di favorire una determinata struttura . 

Dip. Salute Mentale, Dip. Di Prevenzione,  Distretti Sanitari 

D.A. 04/08/2010 “Rideterminazione delle rette anni 2010‐2012” ‐Applicativo informatico di acquisizione e controllo flussi M  ‐Applicativo informatico di acquisizione e controllo flussi A  ‐Direttive e disposizioni interne dei Dipartimenti/Distretti competenti.  

Pianificazione dei controlli e monitoraggio: aggiornamento/ predisposizione, ciascuno per la propria competenza, di percorsi operativi sull’attività di vigilanza e controllo     determinazione quali‐quantitativa dei controlli da pianificare, check list di verifica e relativa scheda di monitoraggio. Predisposizione di procedura formalizzata sulla liquidazione delle competenze che garantisca la tracciabilità dell’operato   

23) Trasporto emodializzati con mezzi degli Enti in convenzione con l’ASP 

2

28) Discrezionalità nell’assegnazione degli assistiti alle associazioni di trasporto emodializzati al fine di favorire determinate associazioni 

Distretti sanitari aziendali   D.A. 13/10/2011 e s.i.m. circolare Assessore Regionale Sanità n.65100 del 13/08/13  

24)   Attività di controllo  di dichiarazioni sostitutive 

3

29) Intenzionale omissione di controllo per procurare  a se o ad altri un ingiusto vantaggio  

Tutte le Strutture dell’Azienda che ricevono le autocertificazioni 

‐ Controlli a campione secondo la normativa vigente 

Predisposizione linee guida da parte del Dipartimento Amministrativo, U.O.C. Personale, Contratti e Convenzioni, entro il 30.06.2016. 

3)Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico diretto e immediato  per il destinatario  

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Aree a rischio

AREA DI RISCHIO

PROCESSI

PRIORITA

RISCHI SPECIFICISTRUTTURE/SOGGETTI 

COINVOLTI

MISURE ESISTENTI (specificare le eventuali 

necessità di adeguamenti/revisioni)

MISURE ULTERIORI (specificare le misure e i tempi di attuazione)

25) Valutazioni medico‐legali

2

30)Abuso nel rilascio di certificazione per libera circolazione dei soggetti disabili e riserva  del posto auto originato  da inappropriata e/o infondata valutazione medico‐legale nei differenti livelli di competenza, al fine di favorire un determinato soggetto. 

Distretti Sanitari, Uffici Periferici rilascio cert.m.l.,  Medico Medicina Generale 

Circolari: n.1270/28.06.79‐n.310/07.03.80 n.1030/16.06.79 Min.Lavori Pubbl.;D.Lgs.n 285/30.04.1992 (Nuovo Cod.Strada); Legge n.104/05.02.1992 ;D.P.R.n. 495/16.12.92;Art. 381 e s.m.i.   (N.C.S.); D.P.R. 503/24.07.96; D.L.n.5/09.02.2012; D.P.R. n.151 del 30.07.12; 

monitoraggio e controlli periodici (almeno semestrali) 

3

31) Abuso nel rilascio di certificazione per Idoneità alla conduzione di veicoli, di natanti, porto e detenzione armi da fuoco originato  da inappropriata e/o infondata valutazione medico‐legale nei differenti livelli di competenza, al fine di favorire un determinato soggetto. 

 UU.OO. Medicina Legale, Distretti Sanitari,  Uffici Periferici rilascio cert.m.l.,  Medico Medicina Generale 

D.Lgs.n 285/30.04.1992 (Nuov. Cod. Strada) D.P.R. n.495/16.12.92  Art. 381 e s.m.i. (N.C.S.) D.P.R.n.431/09.10.97 (Discl.Pat. Nautiche) D.Min.San. del 28.04.98(Requis.Porto Armi) D.Lgs.n.204/26.10.10 (Direttiva CE P. Armi) D.Lgs.n.59/18.04.11 (Patente di Guida) D.P.R. 151/30.07.12 (G.U. n. 203/31.08.12)  D.Lgs.n.2/16.01.13 (Mod.e Int.Pat.di Guid.) D.Min.Trasp. 25.02.2013 (Recep.Dir.2012/36/UE) 

monitoraggio e controlli periodici (almeno semestrali) 

3

32) Possibile  condizionamento  o interferenza da parte di: Interessato; Terzi;  Datore di Lavoro;  Medico competente in sede di valutazione della residua capacità lavorativa con la produzione di certificazione medica inappropriata  e/o viziata nella forma materiale e/o ideologica in sede di visita, al fine di favorire un determinato soggetto. 

Medicina Legale, Dipart. Prevenzione,  U.O.S. Medicina del Lavoro, Medici Medicina Generale 

Legge 300/70 art.5 Legge 274/91  corretta applicazione dei mansionari  

3)Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico diretto e immediato  per il destinatario  

25) Valutazioni medico‐legali

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Aree a rischio

AREA DI RISCHIO

PROCESSI

PRIORITA

RISCHI SPECIFICISTRUTTURE/SOGGETTI 

COINVOLTI

MISURE ESISTENTI (specificare le eventuali 

necessità di adeguamenti/revisioni)

MISURE ULTERIORI (specificare le misure e i tempi di attuazione)

25) Valutazioni medico‐legali

3

33) Possibile  condizionamento  o interferenza da parte di:  interessato; Dirigenti Medici; Medico Medicina Generalein sede di valutazione dell’idoneità psico‐fisica con la produzione di certificazione medica inappropriata  in sede di visita, al fine di favorire un determinato soggetto. 

Medicina Legale, Dipart.Prevenzione  U.O.S. Medicina del Lavoro, Distretti Sanitari,  Uffici Periferici rilascio cert.m.l. Medici Medicina Gen.le 

Legge 300/70 art.5     CCNL vigenti  monitoraggio del processo tramite riscontri  di merito su :  ‐ datori di lavoro ‐ strutture specialistiche; ‐ medico medicina generale. 

26) Gestione e distribuzione  di farmaci e materiale sanitario a: Unità Operative Ospedaliere e Territoriali Aziendali,  Utenti

3

34) Indebita appropriazione  di farmaci e materiale sanitario 

Dipartimento Farmaceutico/Direttori UU.OO.CC./ Responsabili farmacie/ Farmacisti Dirigenti /personale amministrativo/ magazziniere 

1) Controllo tramite Software di gestione di magazzino che permette la tracciabilità dei prodotti                    2) controllo sugli ordini  e sulle erogazioni ( uniformare con apposite procedure)   3)inventario    magazzino                                             

27) Prescrizione farmaci 

2

35) Abuso della propria autonomia professionale nella prescrizione di farmaci al fine di favorire la diffusione di un determinato farmaco oppure di frodare il Servizio Sanitario 

Dipartimento Farmaceutico / Dirigenti Farmacisti/ Tutti i medici che prescrivono nell’ambito della farmaceutica convenzionata 

1)Norme di legge relative alle prescrizioni 2)schede tecniche farmaci   3)Reportistica prescrizione SSN per medico   4)Segnalazione ai Direttori dei Distretti  dei medici con iperprescrizione o prescrizioni inappropriate  5)incontri con i medici prescrittori 

2

36) Eccessiva discrezionalità nella fase di prescrizione, con conseguente rischio di iperprescrizione di dispositivicon indebito vantaggio per le ditte fornitrici 

Medici precrittori (specialisti ambulatoriali e ospedalieri, medici ADI) Distretti Sanitari 

3)Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico diretto e immediato  per il destinatario  

28) Erogazione di prestazioni di assistenza protesica 

Norme di legge :    DM 332/99 e s.m.i. DA 2643 del 20/12/2011 Direttive Ass.to Reg.le Salute e dei Dipartimenti aziendali    

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Aree a rischio

AREA DI RISCHIO

PROCESSI

PRIORITA

RISCHI SPECIFICISTRUTTURE/SOGGETTI 

COINVOLTI

MISURE ESISTENTI (specificare le eventuali 

necessità di adeguamenti/revisioni)

MISURE ULTERIORI (specificare le misure e i tempi di attuazione)

3

37) Disomogeneità nella valutazione dello stato di “avente diritto” in fase di autorizzazione al fine di favorire un determinato soggetto. 

distretti sanitari

28) Erogazione di prestazioni di assistenza protesica 

2

38) Superamento dei tetti di budget al fine di favorire un determinato soggetto. 

distretti sanitari Norme di legge :    DM 332/99 e s.m.i.    DA 2643 del 20/12/2011    Direttive Ass.to Reg.le Salute e dei Dipartimenti aziendali 

3

39) Discrezionalità nei criteri di inserimento in struttura e di proroga dei ricoveri al fine di favorire determinate strutture. 

29) Inserimenti in strutture socio 

sanitarie pubbliche e private 

DSM, CSM, NPI, SERT, Distretti Sanitari

DPR  n. 309 del 09/10/1990 ‐ D.M. del 19/02/93 ‐ Piano strategico per la Salute Mentale GURS n. 24 del 15/06/2012 e n. 50 del 23/11/2012 ‐ Direttive D.S.M. su Inserimento pazienti nelle CTA , Accertamento di tipo sanitario ed amministrativo delle fatture emesse sulle prestazioni rese ‐ D.A. Salute 12/11/2007 ‐ D.A. Salute 24 /05/2010 ‐ Linee guida ammissione in RSA

3)Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico diretto e immediato per il destinatario 

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Aree a rischio

AREA DI RISCHIO

PROCESSI

PRIORITA

RISCHI SPECIFICISTRUTTURE/SOGGETTI 

COINVOLTI

MISURE ESISTENTI (specificare le eventuali 

necessità di adeguamenti/revisioni)

MISURE ULTERIORI (specificare le misure e i tempi di attuazione)

3

40) Disomogeneità di valutazioni e comportamenti nei diversi ambiti aziendali al fine di favorire determinate strutture. 

30) Utilizzo dei beni e risorse aziendali/ Richieste rimborsi spese 

3

41) Indebito utilizzo delle linee telefoniche, fisse e mobili, di internet, dell'auto aziendale e di altri beni aziendali per scopi personali. 

Tutte le Strutture Aziendali e tutti i dipendenti 

Disposizioni aziendali vigenti in materia di disciplina del personale (CODICE  DISCIPLINARE, Regolamento disciplinante le modalità, uso e manutenzione degli automezzi dell'ASP di Trapani, Regolamento aziendale per la disciplina del "Trattamento di trasferta" del personale dipendente, ecc.) 

3

42) Abuso nell’adozione di provvedimenti di autorizzazioni di incarichi ex art. 53 Dlgs 165/2001 al fine di favorire particolari soggetti.  

3

43)Esercizio non autorizzato di attività extra istituzionale o in violazione della disciplina che detta modalità e limiti all’esercizio medesimo 

3)Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico diretto e immediato  per il destinatario 

31)  Autorizzazioni incarichi ex art. 53 D.Lgs. 165/2001 

Responsabili dei:‐ Dipartimenti sanitari ‐ Presidi Ospedalieri Distretti Sanitari‐ Unità Operative in Staff ‐ Dipartimento Amministrativo U.O.C. Personale, contratti e convenzioni

Norme di legge D.Lgs n. 165/2001.  ‐ REGOLAMENTO AZIENDALE DELLE INCOMPATIBILITA’ DEL PERSONALE

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Aree a rischio

AREA DI RISCHIO

PROCESSI

PRIORITA

RISCHI SPECIFICISTRUTTURE/SOGGETTI 

COINVOLTI

MISURE ESISTENTI (specificare le eventuali 

necessità di adeguamenti/revisioni)

MISURE ULTERIORI (specificare le misure e i tempi di attuazione)

4)Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinataricon di effetto economico diretto e immediato  per il destinatario 

32) Riconoscimento diritto all’esenzione ticket 

3

44) Indebito riconoscimento del diritto all'esenzione dal pagamento del ticket al fine di favorire determinati soggetti. 

Distretti sanitari Aziendali ‐Norme di legge; ‐D.M. 11\12\2009 (G.U. N° 302 del 30\12\2009); ‐Direttiva dell’Assessorato della Salute n° 4113 del 18\01\2012; Sistema informatico del M.E.F. per le esenzioni per reddito; ‐Sistema informatico per le esenzioni patologie; ‐Applicativi informatici. 

Intensificazione da parte dei Distretti Sanitari dei controlli a campione sulle dichiarazioni sostitutive di certificazione e di atto notorio rese dagli utenti 

4)Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinataricon di effetto economico diretto e immediato  per il destinatario 

33) Erogazione assegni, sussidi, rimborsi, rimborso del costo per recarsi con mezzo proprio al centro emodialisi agli utenti autonomi aventi diritto; Rimborso spese per l’acquisto di vaccini desensibilizzanti specifici; ‐rimborso spese sostenute per ricoveri in Italia e all’estero ;  erogazione del contributo di sostegno economico per i pz che si sottopongono ad emodialisi extracorporea domiciliare e a dialisi peritoneale automatizzata 

3

45) Abuso nell'assegnazione di sussidi / assegni / rimborsi al fine di favorire determinati soggetti . 

Distretti sanitari Aziendali Decreto del Presidente della Repubblica 16 Aprile 2013, n. 62 (Regolamento recante codice di comportamento dei dipendenti pubblici); Codice di comportamento aziendale,  ‐Decreto n° 0834 del 12\05\2011; ‐D.A. Salute 01771 del   23\09\2013;  D.A. Salute 13\10\2011  Assessorato della  Salute Regione Sicilia; Direttiva dell’Assessorato della Salute (nota prot. n° 72832 del13\09\2011); ‐norme sui ricoveri in Italia ed all’estero; ‐Direttiva dell’Assessorato per la Sanita’ IRS prot. n° 01608 del 13\02\2001; ‐Circolare 21\11\2001 n° 1058 (GURS n° 61 del 21\12\2001). 

monitoraggi e controlli trimestrali con reports da trasmettere a Direz Strategica e al RPC

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Aree a rischio

AREA DI RISCHIO

PROCESSI

PRIORITA

RISCHI SPECIFICISTRUTTURE/SOGGETTI 

COINVOLTI

MISURE ESISTENTI (specificare le eventuali 

necessità di adeguamenti/revisioni)

MISURE ULTERIORI (specificare le misure e i tempi di attuazione)

5) Gestione patrimonio 

34) Stipula e gestione dei contratti di locazione e acquisizione di beni immobili e mobili registrati 

3

47) Individuazione di bene immobile e/o definizione delle condizioni di acquisto o locazione in base a criteri finalizzati a far prevalere l’interesse della controparte privata rispetto all’interesse dell’Amministrazione 

Dipartimento Amministrativo‐ Settore Economico finanziario e Patrimoniale, UOS Gestione  Patrimonio ‐ Settore Gestione Tecnica

Norme di legge  Verifica e monitoraggio scadenze contratti di locazione. Report semestrale

35) Controllo sulle strutture socio assistenziali e sanitarie 

2

48) Omissioni o irregolarità nelle attività di vigilanza al fine di ottenere o procurare a sé o ad altri indebiti vantaggi 

Dipartimento di Prevenzione: UOC Igiene degli Ambienti di Vita; Distretti  Sanitari: UU.OO. Assistenza Specialistica Ambulatoriale interna ed esterna; Dipartimento salute mentale

Principali riferimenti normativi: T.U.LL.SS.; D.A 463/2003 D.A. 13/03/11  D.P.R.S. 25/10/1999 L.R. 22/86 D.P.G.R. 29/06/1988 

36) Attività di vigilanza, controllo e ispezione nelle materie di competenza dei dipartimenti di prevenzione 

1

49) Azione od omissioni volte a consentire al destinatario dei controlli di sottrarsi ai medesimi e/o alle loro conseguenze negative oppure mancanza di imparzialità, al fine di ottenere o procurare a sé o ad altri indebiti vantaggi. 

Dipartimento di prevenzione: UOC Igiene degli Ambienti di Vita; UOC Igiene degli Alimenti e Nutrizione; UOC Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro; UOS Radioprotezione; UU.OO. Territoriali Dipartimento di prevenzione veterinario: UOC Sanità Animale; UOC Igiene degli Alimenti di Origine Animale; UOC Igiene degli Allevamenti e delle Produzioni Zootecniche; UU.OO: Territoriali 

Norme di legge ( principali riferimenti normativi già indicati per i processi 22 e 41; C.P.; regolamenti locali d’igiene; D.lgs n. 152/2006; L. 689/81; D.lgs n. 507/99; D.Lgs n. 81/2008 e smi; D.Lgs. n. 758/94; D.Lgs n. 230/95 e smi). C.d. “Pacchetto Igiene” (Regolamenti Cee e successive modifiche). DPR 317/96 e s.m.i.;D.A.2090/2013. Procedure specifiche codificate secondo il sistema qualità; svolgimento della vigilanza con presenza di due operatori abbinati in maniera casuale laddove possibile in ragione del personale a disposizione*;  firma congiunta dei verbali di vigilanza 

Prevenzione veterinario di codice di comportamento del personale ispettivo,entro il 30.06.2018. 

6 ) Attività di vigilanza, controllo e ispezione 

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Aree a rischio

AREA DI RISCHIO

PROCESSI

PRIORITA

RISCHI SPECIFICISTRUTTURE/SOGGETTI 

COINVOLTI

MISURE ESISTENTI (specificare le eventuali 

necessità di adeguamenti/revisioni)

MISURE ULTERIORI (specificare le misure e i tempi di attuazione)

2

50) Discrezionalità durante l’ispezione al fine di ottenere o procurare a sé o ad altri indebiti vantaggi. 

rotazione commissioni

2

51) Possibilità di preavviso del destinatario dell’ispezione al fine di ottenere o procurare a sé o ad altri indebiti vantaggi 

trasmissione reports semestrali alla Direz Strategica e al RPC

7)Attività legale e procedimenti sanzionatori 

38) Procedimenti disciplinari e sanzionatori nei confronti del personale dipendente  4

52)Favorire il dipendente sottoposto a procedimenti disciplinari 

UPD per i procedimenti di propria competenza. Responsabile struttura per i procedimenti con sanzioni fino a sospensione dal servizio fino a 10 giorni 

CCNL e codici disciplinari delle rispettive aree (Dirigenza e Comparto) 

Attivaz. Controlli da parte del Dip. Amm.vo del rispetto dei tempi procedimentali per i proc. Disciplinari; trasmissione report al RPC a cadenza bimestrale

8 ) Rilevazione presenze 

39) Attestazione della presenza in servizio 

3

53) Falsa attestazione della presenza in servizio  Tutti i Responsabili di Struttura  Codice di comportamento. Circolari in materia di rilevazione presenze, autorizzazioni, ferie, omesse timbrature 

Obbligo adozione periodica fogli d’intervento a cura dei Responsabili delle Strutture ; Password ai Dirigenti per verifica on line delle presenze in servizio

37) Sorveglianza sulle farmacie e parafarmacie e depositi per medicinali per uso umano 

Dipartimento Farmaceutico/UOC Farmacie/Commissione ispettiva/Dipartimento Prevenzione/UOC igiene degli ambienti di lavoro 

6 ) Attività di vigilanza, controllo e ispezione 

Norme di legge  Procedure aziendali: ‐ svolgimento e verbalizzazione della sorveglianza da parte della Commissione ispettiva ‐Utilizzo verbali con checklist ‐Cronoprogramma della sorveglianza effettuato in assoluta segretezza 

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Aree a rischio

AREA DI RISCHIO

PROCESSI

PRIORITA

RISCHI SPECIFICISTRUTTURE/SOGGETTI 

COINVOLTI

MISURE ESISTENTI (specificare le eventuali 

necessità di adeguamenti/revisioni)

MISURE ULTERIORI (specificare le misure e i tempi di attuazione)

40) Gestione liquidazione attività intramuraria 

4

54) Assenza di trasparenza nella gestione e liquidazione dell’attività di liquidazione al fine di favorire i dirigenti interessati. 

Distretti Sanitari Dipartimenti Sanitari Presidi Ospedalieri 

verifica a campione con commissioni composte da personale ispettivo sanitario e Dip. Prevenzione

41)Svolgimento attività intramoenia 

2

55) Svolgimento dell’attività in violazione delle regole stabilite (ad es. in orario di lavoro, in spazi non autorizzati) al fine di favorire i dirigenti interessati. 

Tutti i professionisti autorizzati 

42) Pagamento fornitori e creditori 

2

56) Abuso nella definizione dei criteri di pagamento per favorire taluni creditori 

Procedura PAC

43) Emissione mandati/incasso reversa 

2

57) Abuso nella definizione dei criteri di pagamento/incasso per favorire taluni creditori/debitori 

9)Libera professione 

10) Gestione e maneggio di risorse economico finanziarie 

UOC Economico Finanziario e Patrimoniale

Norme di legge

Norme di legge Regolamento Aziendale 

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Aree a rischio

AREA DI RISCHIO

PROCESSI

PRIORITA

RISCHI SPECIFICISTRUTTURE/SOGGETTI 

COINVOLTI

MISURE ESISTENTI (specificare le eventuali 

necessità di adeguamenti/revisioni)

MISURE ULTERIORI (specificare le misure e i tempi di attuazione)

10) Gestione e maneggio di risorse economico finanziarie 

44) Incassi ticket 

3

58) Appropriazione indebita delle somme incassate a titolo di  pagamento ticket. 

Cassieri e riscuotitori speciali,Responsabile CUP Distretti, PTA, P.O 

Dlgs n° 267/2000 (art. 93); ‐Regolamento dell’attivita’ di riscossione delle casse aziendali; ‐Decreto del Presidente della Repubblica 16 Aprile 2013  n. 62 (Regolamento recante codice di comportamento dei dipendenti pubblici); Applicativi informatici. 

Attivazione controlli random almeno trimestrali a cura del Direttore del Distretto/PTA o  suo delegato . Verifiche da trasmettere al RPC

11) Monitoraggio servizi alberghieri

45) Verifica livelli di performance 

3

59) elusione criticità palesi e mancati controlli e vigilanza

U.O.C. Affari Generali commissioni az. Vitto e serv. di pulizia

Reports semestrali da inviare al RPC

12) Gestione dotazione parco‐macchine

46) assegnaz. auto di serv./buoni‐schede carburante

3

60) utilizzo improprio di auto az. X fini personali U.O.C. Affari Generali Regolam az. Parco auto. Spending review

Verifiche tramite GPS monitoraggi a campione

13)Gestione dotaz. Informatica

47) assegnaz PC e mat. informatico

3

61) utilizzo improprio e appropriaz. indebita U.O.C. Staff Direzione Generale norme di legge e regolamenti regolamento x inserim. Cronologico delle richieste di sostituzione e preventiva dichiaraz. Di obsolescenza delle apparecchiature

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Aree a rischio

AREA DI RISCHIO

PROCESSI

PRIORITA

RISCHI SPECIFICISTRUTTURE/SOGGETTI 

COINVOLTI

MISURE ESISTENTI (specificare le eventuali 

necessità di adeguamenti/revisioni)

MISURE ULTERIORI (specificare le misure e i tempi di attuazione)

14) Rapporti con sponsor e case farmaceutiche

48) corsi, viaggi, etc.

4

62) probabile conflitto di interessi tra professionisti e Az. E Società

Dip. Amministrativo‐ Direttori Sanitari di PP.OO.

Circolare su modulistica semplificata AGENAS

Invio trimestrale delle dichiarazioni al RPC

15) Decessi intra‐ospedalieri

3

63) favorire operatori del Settore Direttori Sanitari di PP.OO. Regolamento aziendale Monitoraggio semestrale

16) Liste di attesa prestazioni ambulatoriali

Distretti Sanitari‐ Direzioni Sanitarie PP.OO.

monitoraggio tempi di attesa x prestazioni ambulatoriali