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Il 10 gennaio iniziativa benefica dell’Angelo Custode che vedrà tra i protagonisti Mango Francavilla Informazioni a pag. 2 Veronica Maya ed Attilio Romita hanno inaugurato a Sala Consilina “Mercatoinfesta” Campania Pino Di Donato a pag. 18 Per scriverci : “L’Eco di Basilicata, Calabria e Campania” - Via Cerruto, 2 85044 LAURIA (PZ) Per contattare la Redazione Giornalistica Tel. 0973-626012 POSTE ITALIANE S.P.A. - SPED. IN ABB. POST. - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27.02.2004, N. 46) ART. 1, COMMA 1, DCB (POTENZA) La sanità nell’ Alto Tirreno Cosentino. Si vaglia la proposta degli ospedali riuniti di Praia e Scalea Calabria Andrea Acquarulo: “Contro di me un diktat da settori del Pd. Pericoloso il dualismo Mitidieri-Di Lascio” Lagonegro Intervista a pag.10 Marianna Trotta a pag. 20 Nel solco della tradizione gli Amici della Castagna si gemellano con il comitato dell’Immacolata Trecchina-Lauria Pasquale Crecca a pagina 15 0,50 euro l’Eco l’Eco Anno VIII - numero 1 - Giovedì 1° Gennaio 2009 Quindicinale Basilicata Calabria Campania www.ecodibasilicata.it [email protected] C.C.P. 51649671 Professionalità e comp Professionalità e compe tenza al tuo servizio tenza al tuo servizio Rivello Puntare sul fagiolo di Rotale. Un convegno della Proloco smuove l’attenzione verso un prodotto molto ricercato Anita Ferrari a pagina 17 Francesco Lamboglia viene barbaramente assassinato a Napoli da rapinatori che si sono poi dileguati. Stava ritornando dalla famiglia per le festività, lavorava a Firenze Servizio a pagina 6 La tragedia La tragedia di Natale di Natale Successo per il Villaggio di Babbo Natale a Lauria Nausicaa Stoppelli spicca il volo. La sua voce affascina i discografici Intervista a pagina 11 Servizio a pagina 8

Basilicata Calabria Campania

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Page 1: Basilicata Calabria Campania

Il 10 gennaio iniziativa benefica

dell’Angelo Custodeche vedrà tra i

protagonisti Mango

Francavilla

Informazioni a pag. 2

Veronica Maya ed Attilio Romita hanno

inaugurato a Sala Consilina

“Mercatoinfesta”

Campania

Pino Di Donato a pag. 18

Per scriverci : “L’Eco di Basilicata, Calabria e Campania” - Via Cerruto, 2 85044 LAURIA (PZ) Per contattare la Redazione Giornalistica Tel. 0973-626012POSTE ITALIANE S.P.A. - SPED. IN ABB. POST. - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27.02.2004, N. 46) ART. 1, COMMA 1, DCB (POTENZA)

La sanità nell’ AltoTirreno Cosentino. Si

vaglia la proposta degli ospedali riuniti

di Praia e Scalea

Calabria

Andrea Acquarulo:“Contro di me un diktat

da settori del Pd.Pericoloso il dualismo

Mitidieri-Di Lascio”

Lagonegro

Intervista a pag.10

Marianna Trotta a pag. 20

Nel solco della tradizione gli Amici della Castagna

si gemellano con il comitatodell’Immacolata

Trecchina-Lauria

Pasquale Crecca a pagina 15

0,50 euro

ll’’EEccooll’’EEccooAnno VIII - numero 1 - Giovedì 1° Gennaio 2009

Quindicinale

Basilicata Calabria Campaniawww.ecodibasilicata.it

[email protected]

C.C.P. 51649671

P r o f e s s i o n a l i t à e c o m pP r o f e s s i o n a l i t à e c o m p ee t e n z a a l t u o s e r v i z i ot e n z a a l t u o s e r v i z i o

RivelloPuntare sul fagiolo diRotale. Un convegnodella Proloco smuovel’attenzione verso un

prodotto molto ricercatoAnita Ferrari a pagina 17

Francesco Lamboglia viene barbaramente assassinato a Napoli da rapinatori che si sono poidileguati. Stava ritornando dalla famiglia per le festività, lavorava a Firenze Servizio a pagina 6

La tragedia La tragedia di Nataledi Natale

Successoper il

Villaggiodi Babbo Natale aLauria

NausicaaStoppellispicca il volo.

La sua voceaffascina

i discografici Intervista a pagina 11

Servizio a pagina 8

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L'Eco di Basilicata Calabria CampaniaGiovedì 01 Gennaio 2009In primo piano22

“Vi racconto io la vera storia sul petrolio lucano”IL CONFRONTO/Il sindaco di Rotonda Giovanni Pandolfi risponde alle riflessioni dell’avvocato Antonio Zaccara sulle estrazioni petrolifere in Basilicata

Gentilissimo Direttore, vor-rei esporre alcune considera-zioni in merito alla riflessio-ne dell'Avvocato AntonioZaccara pubblicata sull'Ecodi Basilicata del 15 novem-bre scorso dal titolo"Petrolio lucano: una beffaper tutti noi". Una precisa-zione dovuta al fatto che ilsottoscritto è stato ammini-stratore regionale dal 1995 al2000 ricoprendo anche lacarica di assessore ai lavoripubblici proprio negli annidel cosiddetto protocollod'intesa per il petrolio siglatodalla Giunta Di Nardo.Nell'articolo dell'AvvocatoZaccara, emerge una fortecritica agli amministratoriregionali lucani per non aversaputo ottenere dalle royal-ties per l'estrazione dell'oronero grossi indennizzi. Anzi,si legge, "grazie all'insipien-za dei nostri politici/ammini-stratori, godiamo a malapenadi un piatto di lenticchie (…)perché la Basilicata ottieneroyalties per il 7% del valoredel petrolio estratto, (…)percentuale tra le più bassedel mondo".L'espressione "piatto di len-ticchie", citata dall'AvvocatoZaccara, per una fortuitacoincidenza venne usataanche dal sottoscritto inoccasione di una visita orga-nizzata dalla Presidenza delConsiglio Regionale e dairesponsabili nazionali

dell'Eni in Val d'Agri. Inquella occasione, in attesadel pranzo che tardava adessere servito, ebbi a diremaliziosamente "che comun-que, quello che ci sarebbestato servito, essendo ospitedell 'Eni, non poteva cheessere solo un piatto di len-ticchie". La battuta allusiva,seppure inizialmente noncolta dai presenti, essendo inattesa dell'antipasto, costituì,con il passar del tempo, ele-mento di "incidente diploma-tico" al punto da costringereil Presidente Di Nardo aprendere la parola per invi-tarmi, con molto garbo, pernon aggravare ulteriormenteil clima, a non fare altriinterventi di quel tipo.L'Avvocato Zaccara fa deipolitici che hanno ammini-strato la nostra Regione "ditutta l'erba un fascio", ma ionon sento di dovermi addos-sare delle responsabilità néper non aver ottenuto di piùdagli accordi né, tanto meno,per le altre implicazioni chel'autore dell'articolo addebitaagli amministratori lucanifautori ed esecutori dell'ac-cordo. Semplicemente per-ché io espressi un no convin-to allo sfruttamento petroli-fero nella nostra Regionenell'interesse delle popola-zioni lucane ed un no anco-ra più perentorio quando ciòsi verificava nei Parchi enelle riserve naturali. Non

solo fui l'unico a votare "no"in Consiglio Regionale alprotocollo d'intesa traRegione Basilicata e societàpetrolifere per lo sfruttamen-to del petrolio in Val d'Agri,ma riuscii a fare in modo chel'indennizzo concesso allaRegione per lo sfruttamento,non si limitasse a lasciarci lebriciole. E consigliai, infatti,ai miei colleghi regionali chese proprio volevano esserefavorevoli all'accordo, l'in-dennizzo non poteva esserel'importo prefissato.Quel 7% di royalties cui fariferimento l 'AvvocatoZaccara, sarebbe stato sololo 0,5% se io non avessi sol-levato la questione inConsiglio Regionale invitan-do gli altri a non approvare ilprovvedimento e a riesami-narlo in Commissione dovevenne successivamentemodificato. L'indennizzo di50 miliardi di lire, già con-cordato a Roma, previstocome risarcimento per losfruttamento fu così modifi-cato ed il Consiglio, che poisostenne la mia iniziativa apartire dal Presidente DiNardo, stabilì che l'importoper danni ambientali che lesocietà petrolifere dovevanocorrispondere alla nostraRegione, fosse di 1000miliardi di lire (quel famoso7% più volte citato). Unacifra che seppure corrispon-da ad una percentuale tra le

più basse al mondo, con-sentì, allora, di recuperareben 950 miliardi di lire chealtrimenti la Basilicata nonavrebbe mai avuto. Oggisono fiero di quella iniziati-va come, al contempo, sonoorgoglioso di essere statolungimirante rispetto allaquestione petrolio in Vald'Agri. In una mia pubblica-zione del 1997 dal titolo "LaBasilicata si buca" spiegavole ragioni politiche ed eco-nomiche del mio no inConsiglio Regionale al pro-tocollo d'intesa sul petrolio,guardando lontano e preve-dendo che dall'accordo l'af-fare vero lo avrebbero fattosolo le compagnie petrolife-re. Espressi la mia profondaconvinzione che l'attività diricerca e di estrazione petro-lifera non fosse compatibilecon l'azione di salvaguardiae valorizzazione del patrimo-nio ambientale, naturalisticoe paesaggistico. E ciò sia perquestioni di principio cheper motivi di merito. Fecipresente che il principio sibasava sulla inalienabilità edirrinunciabilità del beneambiente, il cui processo diconsumo come a tutti noto èirreversibile e particolarmen-te nella nostra Regione, lecui risorse naturalistiche epaesaggistiche costituivanola più elevata percentuale diricchezza, tanto reale quanto

potenziale, per l'attivazionedelle occasioni di sviluppoda essa derivate. Aggiunsi ancora che il terri-torio costituiva, con le suepeculiarità, l'elemento trai-nante più che il semplicesupporto fisico dei settorioccupazionali e delle inizia-tive imprenditoriali fonda-mentali per la futura confi-gurazione socio-economicadell'area Val d'Agri e dell'in-tera Regione. L'accettazionedel concetto stesso di sfrutta-mento petrolifero portava aconsiderare il patrimonioambientale come un benenon più irrinunciabile tantoda determinare per laBasilicata un modello di svi-luppo completamente diver-so dalla "Basilicata Verde"allora in voga con conse-guenze negative tali da con-tinuare anche allorquandol'attività estrattiva fosse ces-sata. Dissi ancora che, unavolta compromessa la fisio-nomia di una zona, questanon veniva più percepita ericonosciuta nell'immagina-rio collettivo come un luogodi bellezza, di natura, diemozioni, anche per l'appro-do turistico; che godere lavista di un panorama costel-lato di pozzi, assaporare unprodotto locale in "odore dipetrolio", passeggiare in unParco turbato dalle vibrazio-ni, dimostravano che la valo-rizzazione del territorio e

l'attività estrattiva non erano,e non sono, assolutamenteconciliabili. Sono sempreconvinto, oggi come allora,che non vi è coesistenza ecompatibilità tra strategia disviluppo regionale a voca-zione naturalistica e strategiadi sviluppo a vocazionepetrolifera. Quasi tutte leNazioni che hanno previstola loro crescita in funzionedelle coltivazioni petrolifererisultano essere le più arre-trate. L'oro nero non dà postidi lavoro ed i dati che abbia-mo nella Val d'Agri a propo-sito parlano chiaro. Cosìcome sono emblematiche lecifre (fonte "Il Sole 24 Ore")

che evidenziano come inalcuni paesi della Val d'Agri(per esempio Viggiano -18%, Roccanova -27%, ecc.)ci sia stato un decrementodemografico notevole.Aspetto che non coincidecon i parametri di sviluppodi una zona.Gentilissimo Direttore, con-clusi il mio intervento nel-l'assise Regionale dicendoche la storia mi avrebbe datoragione. Sono stati sufficien-ti, invece, solo pochi anniperché ciò avvenisse.Cordialmente.

Giovanni PandolfiSindaco di Rotonda

già Consigliere Regionale

L’Eco di BasilicataSEDE: Lauria (Pz), Via Cerruto, 2 Telefax: 0973-626012

Registrazione Tribunale di Lagonegron.02/01 del 2 ottobre 2001

Direttore Responsabile: Mario Lamboglia Editore: L’Eco di Basilicata Coop. 85044 LAURIAImpresa beneficiaria, per questa testata, dei contributi di

cui alla legge n. 250/90 e successive modifiche ed integrazioniStampa: Rotostampa - Nusco (AV)

L’inconfondibile grinta di Giovanni Pandolfi

L'incontro che ci ha vistiimpegnati nella "due giorni"di San Severino Lucano pre-senta diversi motivi di inte-resse anche per il particolaremomento che l 'economianazionale ed internazionalesta attraversando: dopo chetroppo frettolosamente alcuniosservatori avevano (negliultimi anni) decretato la finedei distretti industriali e dellaparticolare esperienza (italia-na) dello sviluppo locale, inqueste settimane sono tornatidi grande attualità i temidello sviluppo compatibile(sia a livello ambientale chesociale), del radicamentosociale e territoriale dell'im-presa, del valore della culturae dei saperi (disciplinari e

non) per la crescita economi-ca.La dirompente crisi in atto èinfatti anche una preziosaoccasione per abbandonare lecertezze dei misuratori eco-nomici tradizionali (come ilPil), per rivedere i meccani-smi finanziari, per perseguireuno sviluppo che faccia benealle persone e all'ambiente:oggi più di ieri, insomma, unrinnovato pensiero economi-co è possibile.E il progetto della Casa delleCulture - uno spazio fisico edun organismo di ricerca e ditrasferimento tecnologico chesupporti la nascita e lo svi-luppo di micro-imprese cultu-rali nell'Area del Pollino -può essere un piccolo, ma

prezioso prototipo di auspica-bile softeconomy al serviziodel territorio.I Comuni del PitLagonegrese-Pollino (conuna popolazione di 73.500abitanti e fenomeni di spopo-lamento allarmanti) devonomettere in campo ogni inizia-tiva possibile per la valoriz-zazione delle proprie risorse,ma anche della propria iden-tità culturale e sociale. Ilprezioso patrimonio di ricer-che svolte in questi anni sulletracce delle culture che(soprattutto intorno all'AnnoMille) hanno contaminatoquesto territorio è la "primapietra" della Casa delleCulture.Come è ormai noto, l'obietti-

vo (assolutamente realistico)è quello di creare una struttu-ra (fatta di biblioteche, servi-zi informativi, laboratori, bot-teghe) che sia in grado di sin-tetizzare tre momenti: lo stu-dio, la formazione, la produ-zione. Una struttura in grado,dunque, di dare continuitàalle attività di ricerca e di tra-sferirne i risultati nel sistemaeconomico locale, ad iniziaredalle piccole imprese (edito-riali, ludiche, di artigianatoartistico, di produzioni ali-mentari di eccellenza) che

intorno a questo innovativo"incubatore" possono nasceree svilupparsi.Solo iniziative di questogenere, a nostro giudizio,oltre a migliorare la qualitàdella vita delle popolazionilocali, possono concretamen-te avviare quel necessario,indispensabile processo diintegrazione tra l'offerta turi-stica e le (riqualificate) pro-duzioni manifatturiere, tra ibeni ambientali e quelli cul-turali.

Dr. Daniele Adamo

Tre anni fa i comuni di San Severino Lucano, Carbone eChiaromonte iniziavano un percorso alla ricerca delle culture chehanno attraversato la Basilicata in generale,le terre ioniche e laValle del Sinni dall'anno Mille in poi.In questi tre anni ci sono stati convegni di studio, manifestazioni,incontri che hanno rafforzato sempre più un percorso sulla culturadei nostri territori."Culture dell'anno Mille nelle Valli del Sinni e nelle terre IonicheLucane è il titolo del progetto che nei giorni 7 e 8 Dicembre è statopresentato al pubblico rispettivamente a San Severino Lucano eChiaromonte.All'Hotel Paradiso, dove si è tenuto il convegnoerano presenti il Prof. Raffaele Giura Longo, Il Prof. Giovanni LaGuardia, i Sindaci di San Severino Lucano Franco Fiore, il sindacodi Senise Giuseppe Castronuovo , l'assessore provinciale allo sporte cultura Domenico Carlomagno e tanti studiosi che hanno parteci-pato ai due giorni di convegno. Il progetto prevede la realizzazionedi una Casa delle Culture che dovrebbe essere ubicata dove attual-mente ci sono i resti del monastero del Ventrile.In questo incubator culturale dovrebbero essere preservate musi-che, canti, la lavorazione perduta di fibre tradizionali, la coltivazio-ne dei grani, l'arte della stampa, la falconeria federiciana e altreeccellenze che dovrebbero essere medium tra la ricerca e la produ-zione e investire così in un nuovo processo che potrebbe arrestarel'emorragia dell'emigrazione.

Maddalena Palazzo

A San Severino Lucano, una duegiorni per rilanciare

le tradizioni locali

Una casa delle Culturenel monastero del

Ventrile

Scorcio di San Severino Lucano

I resti del monastero del Ventrile

Benedetto XVI ricorda Papa Pacelli nel cinquantesimo della morte

Aperta al pubblicoa Roma la mostra su Papa Pacelli "Pio XII, l'uomo e il pontificato" ha costituito sicuramente l'evento più pregevole percommemorare la memoria di questo pontefice che ha regnato negli anni della Seconda guerra mondiale. L'esposizione fotografica, organizzatanel "Braccio di Carlo Magno" nella parte sinistra del porticato della Basilica di San Pietro rimarrà a Roma fino al 6 gennaio 2009.Successivamente sarà presentata in Germania, prima a Monaco e poi a Berlino. Infine l'ultima nazione ad accoglierla saranno gli Stati Uniti.La mostra è stata organizzata dal Pontificio Comitato di Scienze Storiche su esplicita richiesta di Benedetto XVI, per mettere in evidenza lapersona e l'operato di Eugenio Pacelli in occasione del cinquantesimo della sua morte. Attraverso numerosi scritti, fotografie ed oggetti perso-nali il visitatore avrà modo di osservare l'intero percorso di vita di un papa spesso al centro di numerosi dibattiti storici. La figura diafana diquesto pontefice, estremamente contrastante con la sua grande personalità, è stata dunque il tema predominante di questa esposizione. Lo stesso Benedetto XVI , che hapresieduto giovedì 9 ottobre la concelebrazione eucaristica in memoria di Pio XII ha commentato durante l'omelia, la vicenda terrena del suo predecessore. In Germaniadove svolse il compito di nunzio apostolico, prima a Monaco di Baviera e poi a Berlino, città nelle quali sarà allestita la mostra, lasciò dietro di se un'ineccepibile memoriasoprattutto per aver collaborato con Benedetto XV durante la Grande Guerra. Creato cardinale nel dicembre del 1929 e divenuto poco dopo Segretario di Stato, per noveanni fu fedele collaboratore di Pio XI, in un epoca contrassegnata dai grandi totalitarismi. All'alba della sua elezione a pontefice il mondo era già segnato dall'avvento di unconflitto sanguinoso e devastante. La guerra mise in evidenza l'amore che nutriva per la sua "diletta Roma", amore testimoniato dall'intensa opera di carità che promosse indifesa dei perseguitati, senza alcuna distinzione di religione, di etnia, di nazionalità, di appartenenza politica. Indubbiamente la grande magnanimità di Pio XII, spessooscurata da sinistre polemica riguardo la sua presunta ambiguità durante la guerra, è stata la caratteristica che lo ha sostenuto, come ha sottolineato anche l'attuale pontefice.L'auspicio più sentito è che tale esposizione per niente apologetica possa aver reso giustizia a questo grande papa e fatto riflettere sul suo incensurabile operato.

Alessandro Nicodemo

Pio XII, l’uomo ed il pontificato

Papa Pacelli

Per informazioni: 393-5626788 www.advangelocustode.com

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L'Eco di Basilicata Calabria CampaniaGiovedì 01 Gennaio 2009 In primo piano 33

LA LETTERA/Una mamma scrive al giornale per evidenziare una problematica importante. La signora Giovanna spera che non di deve emigrare anche per donare

“Perchè in Basilicata non si può donare il sangue della placenta?”Volentieri pubblichiamo laseguente lettera giunta inredazione in questi giorni.“Mi chiamo Giovanna EmiliaCaputo, sono già mamma diuna bimba di sei anni ed ho dapochi giorni partorito felice-mente un bimbo nel PuntoNascita dell ' Ospedale diLagonegro. Già durante la mia

prima gravidanza ero venuta aconoscenza della possibilitàper una partoriente di donare,alla nascita, il sangue del cor-done ombelicale per la raccoltadelle cellule staminali a scopoterapeutico. Ho anche presocoscienza degli intenti perse-guiti dalla A.DI.S.CO(Associazione Donatori

Sangue del CordoneOmbelicale) e fatte mie le fina-lità umanitarie che il gestodella donazione del sanguecordonale rappresenta.Pertanto sento la necessità dichiedere alle autorità preposte come mai, nei Punti Nascitadella nostra Regione, non èancora possibile aderire ad ini-ziative di questo tipo e qualipossano essere gli impedimen-ti, burocratici o di altra natura,che a tutt'oggi ancora ostacola-no la realizzazione di una pra-tica così nobile e gratificanteper una mamma, pur in presen-za di una legge regionale appo-sitamente varata e inspiegabil-mente non ancora operativa edi Ospedali tecnicamente già

pronti, ma non ancora legal-mente autorizzati. La nascita di una nuova vitaporta con sé un messaggiomorale che induce a voler daread essa ogni rilevanza possibi-le, ed alla luce di questo signi-ficato, la donazione del sanguedel cordone ombelicale rappre-senta un piccolo/grande gestoa tutela del miracolo della vitastessa ed un segno tangibile disolidarietà umana: pertantonon si può accettare che essovenga negato o svilito nel suosignificato profondo da caren-ze di attenzione, di organizza-zione o, peggio, da impedi-menti o lentezze burocraticheanni luce lontane da una visio-ne moderna della Sanità.

Già sei anni fa, in occasionedella nascita della mia primabambina, mi fu detto daglioperatori sanitari che tale pra-tica, per quanto relativamentesemplice, non era ancora attua-bile praticamente per la man-canza di linee guida ufficialiche disciplinassero la materia alivello regionale. Dopo seianni le linee guida ci sono, mala donazione non l'ho potutafare neanche questa volta e michiedo quanto dovrà attendereancora una donna lucana perrealizzare questo sogno eimpegnarsi in una iniziativacosì fortemente a favore dellavita senza essere costretta apartorire in un'altra regione!”

Giovanna Emilia Caputo

Medici impegnati nella sala parto

Nella Città del Cardinale 2° edizione

Nella Roma barocca del ‘600 il frate di Lauria Lorenzo Brancati è tra i personaggi europei piùapprezzati. Diventa Cardinale e non viene eletto Papa a causa del veto del Re di Spagna. Unospaccato vibrante di un’epoca storica controversa: l’abiura di Galilei, il Nepotismo deiPontefici, l’Inquisizione, la peste e gli untori, le opere d’arte per rendere sublime la città eterna,Michelangelo, Bernini, Borromini, gli intrighi di Donna Olimpia Maidalchini la “Pimpaccia diPiazza Navona”, i carnevali di Cristina di Svezia convertitasi al cattolicesimo. La figura delreligioso lucano giganteggia nella Roma degli sfarzi e degli scandali.

Dopo l’incoraggiante prima edizione dedicata al cardinale Lorenzo Brancati di Lauria, laredazione dell’Eco prepara la seconda edizione di un’iniziativa che quest’anno avrà comeobiettivi: La rivalutazione del coro ligneo nella chiesa di san Giacomo (alla luce dello sforzo mira-bile della parrocchia di san Giacomo e della Soprintendenza per il restauro)Confronti e talk show sui temi di attualità ( Egidio Lorito con i i giornalisti dell’Ecomodererà una serie di incontri con personalità di valore nazionale)Energie alternative (quest’anno i riflettori saranno puntati su importanti esempi di risparmioenergetico) Cinema e storie locali ( nel corso delle serate saranno proiettati documentari sulla storialocale coordinati dal prof. Raffaele Papaleo oltre a film di grande impatto) Premio Cardinale Brancati (serata dedicata a quanto di positivo si “muove” sul territorio)

in collaborazione

LL’’EEccoo pprreesseennttaa:: LLaa SSeettttiimmaannaa ddeellllaa CCuullttuurraa ,, ddeellll’’eedduuccaazziioonnee ee ddeellllaa sscciieennzzaa 2222-2288 GGiiuuggnnoo 22000099 LLAAUURRIIAA

LLaauurriiaa

I primi ospiti

Per informazioni e richiesta di

partecipazionealle attività

compresa la presentazione di libri

[email protected]

Con il patrocinomorale della

Diocesi di Tursi-Lagonegro

L’on. Andrea Sarubbi Il sindaco di Torraca Filizola

Lorenzo Brancati, il “quasi papa”di Basilicata

Mi chiamo Leonardo Caruso,sono il marito di AntoniettaLimongi, (ha lavorato per 16anni presso lo studio delnotaio De Monte, tanto permeglio identificarlo) vivo SanNicandro Garganico, in pro-vincia di Foggia- ho sposatoAntonietta Limongi il 15 apri-le del 1982. da un anno emezzo circa avevo perdutomia moglie (37 anni) per unabanalissima e improvvisamalattia ed ero in preda alladisperazione (più nera) conuna eredità di quattro figli dagestire (il più piccolo Enzo di3 anni, la più grande Connie di13 anni). Potete immaginare lasituazione. Pianti sofferenze,pene di ogni tipo, il bambinosoprattutto che accusa il tre-mendo colpo e si attacca a mein modo morboso, non milascia un minuto. Io che hobisogno di lavorare per le

necessità della famiglia e nonho molto tempo da dedicargli.Quando tutto sembra perduto,una suora amica e collega dilavoro mi presenta la donnapiù straordinaria che potessecapitare di conoscere, appuntoAntonietta Limongi. Col pas-sare dei giorni le parlo dellamia situazione, le presento imiei figli, prima in fotografiae poi personalmente. Ricordoil suo primo commento: sonomeravigliosi! E così quasi perincanto nasce un rapporto bel-lissimo. Cominciamo a fre-quentarci, ad incontrarci, aconoscerci e scopriamo chenon possiamo più fare a menodi lei e lei non può più fare ameno di noi. Il bambino siaffeziona subito a lei e comin-cia a lasciarmi libero di lavo-rare e di operare in funzionedella famiglia. Qualche picco-la difficoltà iniziale viene

superata dal buon senso edalla forza dell 'amore chevince sempre tutto. Si stabili-sce definitivamente concreta-mente e costantemente unmeraviglioso rapporto chedura tutt'ora e durerà semprenon solo con me e con i figlima anche e soprattutto con idue nipotini Giuseppe eLeonardo (figli di Connie)quest'ultimo attaccatissimoalla nonna. Una cosa maivista, roba da non credere.Non è mia intenzione raccon-tare la storia della mia vitaperché magari non interessa anessuno, però voglio approfit-tare dello spazio che mi vieneconcesso su questo ottimogiornale per ringraziare pub-blicamente mia moglie pertutto quello che ha fatto, per ilcoraggio che ha avuto nellasciare il lavoro ed intrapren-dere la professione di mamma

in una famiglia che non era lasua, ma che ha saputo fare suacon il sacrificio, la rinuncia,l'amore, la dedizione. Unadonna assetata di maternità,generosa, scrupolosa, con unospiccato senso del dovere,pronta a donare, sempre.Figlia autentica di una terra, diuna terra a volte aspra e diffi-cile, ma sempre operosa ericca di valori veri, una terra,una città, un luogo che hoavuto modo di apprezzare peril suo stile di vita, discreto eraffinato nello stesso tempo,per la gentilezza e cortesia deisuoi abitanti. Fa beneAntonietta Limongi ad essereorgogliosa della sua terra,della sua Lauria. anche se èvenuta a svolgere la sua mis-sione di moglie, di mamma edi nonna in Puglia, tuttavia èmolto legata alla sua terra enon perde mai l'occasione di

tornarci, e un giorno che miauguro sia il più lontano possi-bile ritornerà definitivamentenella sua Lauria, tra la suagente, accanto a sua madre.Una donna così non potevanascere che a Lauria e se unapersona può da sola rappresen-tare una città, un paese, unluogo con tutti i suoi aspettipositivi ( e sono tanti), iocredo che Antonietta ci sia riu-scita benissimo. Per questomessaggio di speranza, difiducia nel futuro, di civiltà edi amore che ha portato fuoridalla sua terra, qui a SanNicandro la stimano tutti etutti le vogliono bene, merite-rebbe ampiamente un qualchericonoscimento, se fossi ilSindaco di Lauria, ci pensereia questo. Concludo dicendoche in un momento di grandedifficoltà fatto di angoscia,desolazione e disperazione,

quando un angelo ci venivastrappato perché forse avevada fare altrove, ecco pronto unaltro angelo altrettanto splen-dido, altrettanto luminoso,mandato non so da chi, non soda dove ad alleviare le nostrepene e soprattutto a colmare ilgrande vuoto che si era impa-dronito della nostra casa e dei

nostri cuori con la sua bellapresenza rassicurante e rassi-curatrice. È proprio il caso didire: che fortuna! Grazie Antonietta, ti vogliobene-auguri a te, a Lauria e atutti i laurioti per un felice,fortunato e splendido AnnoNuovo.

Leonardo Caruso

LA LETTERA

“Antonietta Limongi è un esempio meraviglioso di donna lucana e lauriota”

Antonietta Limongi con i nipoti Giuseppe e Leonardo

Tanta la soddisfazione tra icomponenti della Giuntacomunale scaleota guidata daSindaco dr. Mario Russo per ilgrande obiettivo messo a segnoe relativo all'ottenimento di unimportante finanziamento utileal completamento della retefognaria cittadina. In particola-re l'assessore al ramo AngeloCantisani, con delega appuntoall 'Urbanistica presso ilComune di Scalea, con grandeorgoglio ed esprimendo ilcompiacimento dell 'interacompagine amministrativadella quale fa parte ha cosìdichiarato: "Ringrazio innanzi-tutto l 'assessore LuigiIncarnato che con il suo impe-gno ha permesso l'erogazione

di questo ulteriore finanzia-mento che contribuirà al com-pletamento della rete fognariadi Scalea. Un centro turisticocome il nostro ha necessità diqueste infrastrutture, primarie eimportanti per il territorio. Ilfinanziamento di un milione emezzo di euro concesso dal-l'assessorato retto da LuigiIncarnato ci darà la possibilitàconcreta di completare la rete."Il finanziamento in questione,è stato elargito dall 'enteRegione Calabria assessoratoai Lavori pubblici, come fondofacente parte di quanto previstonell'Accordo di programmaquadro sulla "Tutela delleacque e gestione integrata dellerisorse idriche", Accordo data-

to 28 giugno 2006.Riferendosi a tale aspetto, inconsiderazione del fatto che ilComune di Scalea è stato indi-viduato fra gli enti beneficiaridell'intervento inserito all'inter-no dell'Accordo di programmaquadro, stipulato tra la RegioneCalabria ed il Governo nazio-nale, sempre l'assessore comu-nale scaletoa Cantisani ha sot-tolineato che si procederà pre-sto alle successive attività fina-lizzate all'appalto dei lavoriprevisti, specificando che ilfinanziamento concesso dallaRegione Calabria rappresentaun ulteriore tassello nella seriedi lavori pubblici che ilComune di Scalea ha avviatoda diversi mesi. Sottolineando

così che tangibili sul territoriosono i risultati dell'impegno diprogrammazione portato avantinegli anni precedentidall 'Amministrazione delSindaco Russo.

Marianna Trotta

A Scalea un milione e mezzo di euro per il completamento della rete fognaria

Il sindaco Russo

Il 2008 è stato l'anno Horribilis per il Comune di Lauria: lettere anonime, polemiche e aspreguerre intestine nella stanze del palazzo comunale. Da più parti si parla metaforicamente digiocattolo rotto, di tappo saltato eccetera eccetera.Le tante lettere anonime di questi mesi è la conferma comunque di un malessere silenzioso estrisciante. Nei giorni scorsi nella redazione dell'Eco ci è giunta una penna (quelle che si inse-riscono nei computer per caricare e scaricare dati). Ebbene collegandola è andata in onda unvero e proprio film che ha come trama il consiglio comunale nel quale si parlò molto delledecisioni del prefetto. Non mancano didascalie colorate e colorite, accuse, anche ingiurie. La cosa che fa pensare è che viene riprodotto il consiglio in audio, dunque c'è chi ha registratoquella seduta particolare. Ovviamente i consigli sono pubblici, ma questo ulteriore segnale ladice lunga sull'aria che si respira nel Comune di Lauria. In un contesto di gravi difficoltà per lacittà un altro clima sarebbe auspicabile. Sia chiaro: un "rasserenamento auspicabile" nonsignifica omertà o peggio correità. Ma di questo passo, qualcuno si farà male, forse più d'uno.

Cosa succede nel Municipio di Lauria?

Page 4: Basilicata Calabria Campania

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IL PUNTO/Maggioranza e Minoranza si fronteggiano sulla questione centrale dello sviluppo della città sinnica. Molte le incognite sul futuro dello stabilimento

Terme di Latronico: è sempre più muro contro muro

L'Eco di Basilicata Calabria CampaniaGiovedì 01 Gennaio 2009Basilicata44

Ormai va avanti da anni: aLatronico tra maggioranza digoverno (con pochissimevarianti, la stessa da diecianni) ed opposizione (conqualche variante in più,sostanzialmente la stessa, asua volta, da almeno diecianni) non si trova alcunmomento di confrontocostruttivo, dialogo magarianche aspro ma fecondo d'i-niziative, portatore di azioniamministrative positive peril paese. L'ultimo episodiodella saga risale al Consigliocomunale del 19 dicembre.La seduta era stata richiestadalla minoranza (liste civi-che "Alternanza per l'alter-nativa" e "Arianuova ",ambedue orbitanti, sostan-zialmente, nel centro sini-stra: la prima ha il suo leadernell 'ormai ex PD FrancoMastropierro, la secondanell'ex assessore provincialedei Verdi GiancarloD'Angelo). Da notare cheanche la maggioranza è dicentro sinistra (una sorta di "Unione" senza i Verdi e iComunistri italiani). Il temacentrale del Consiglio era lasituazione delle Terme,anche alla luce delle audi-zioni del Sindaco e del con-

sigliere di minoranzaMastropierro difronte alla IVCommissione regionale. Ditale vicenda si è già parlatonegli ultimi numeri dell'Eco.La seduta ha avuto, comecapita piuttosto spesso,ormai, momenti di scontroanche acceso, degenerati ininsulti sul piano politico,amministrativo e, purtroppo,anche personale. Andiamo al nocciolo dellaquestione. Gioverà ricordareche le terme di Latronico,aperte dai primi anni '90,rappresentano una delle tanteoccasioni mancate di svilup-po per l'intera area. Diversegestioni si sono succedute,ma i risultati, in termini diutili, di occupazione e di svi-luppo dell'indotto, sono sem-pre stati deludenti, a dispettodi un afflusso allo stabili-mento termale tutt'altro chescarso. Di fatto, però, leterme non sono mai riuscitead attirare un turismo "diqualità", cioè quella fascia dimercato che diventa, con lasua domanda di beni e servi-zi, volano d'iniziative pro-duttive e quindi di sviluppo.I clienti delle terme sonoperlopiù pendolari dei paesilimitrofi, la cui permanenza

a Latronico è limitata altempo strettamemnte neces-sario al ciclo di cure. C'è poiuna fascia di clientela chesoggiorna negli alberghi, masi tratta di consumatori dallepretese piuttosto contenute,di reddito medio - basso, lacui permanenza passa quasiinosservata agli occhi deglioperatori economici locali.C'è da aggiungere che lecondizioni strutturali delcomplesso alberghiero sonoassolutamente improponibilia una clientela che cerca unavacanza di qualità sotto l'a-spetto dei servizi. Insomma

per dirla brutalmente: alleterme di Latronico non ven-gono i clienti che spendono eneppure si sarebbe in gradodi ospitarli! Morale dellafavola: le terme non creanosviluppo!La maggioranza consiliare,tramite l'assessore al ramo,Vincenzo Matinata, rendenota la proposta formulataalla Regione nel giugnoscorso. Essa si può così rias-sumere: vendere a privati ilcomplesso alberghiero (chesarebbe il problema fonda-mentale, il "punto critico");questi ultimi, avendo investi-

to proprio denaro, avrebberointeresse a renderne efficien-te il funzionamento. Nellostesso tempo, però, i privatiche intendono acquistare ilcomplesso alberghierodovrebbero investire unasignificativa somma nel cen-tro storico, nell'ambito delprogetto " ospitalità diffusanei borghi"( vedi L'Eco del15 dicembre 2006). Quantoallo stabilimento termale,esso passerebbe " a titolonon oneroso" (gratuitamente,per intenderci) dalla Regioneal Comune, onde favorire uncontrollo diretto sulla gestio-ne dello stesso. A propositodi gestione: l'azienda TermeLucane, che gestisce leterme dal 2004, dovrebbeaccettare (sembra l'abbia giàfatto, a sentire la maggioran-za) una revisione contrattua-le, alla luce della quale essastessa si occuperebbe dell'or-dinaria e della straordinariaamministrazione, senzaalcun onere per le cassecomunali. Ultimo ma nonultimo: all'interno dello sta-bilimento termale dovrebbeessere aperto un centro dibenessere e di bellezza, ope-rante tutto l'anno, così dapermettere una proficua atti-

vità alberghiera anche neiperiodi di sospensione del-l'attività termale vera e pro-pria. La minoranza, accusata diaver chiesto una seduta con-siliare sul problema termalesenza poi formulare alcunaproposta alternativa, malimitandosi a insultare lamaggioranza, esprime unaposizione a dir poco scettica.Giancarlo D'Angelo, in par-ticolare, parla di "nulla difatto" e di " ostracismo daparte del sindaco Ponzo,sostenuto da MarcelloPittella, nei confronti diFranco Mastropierro" (D'Angelo fa riferimentoall'indisponibilità manifesta-ta dal Sindaco ad una audi-zione congiunta con il sud-detto consigliere di minoran-za difronte alla IVCommisisone regionale,della quale già s'è detto inapertura): "una pagina neraper la vita democratica dellaregione, del Lagonegrese edi Latronico". D'Angelo, poi,formula accuse precise epesanti: al Sindaco, colpevo-le di non aver ancora mante-nuto l'impegno a ritirarsi incaso di mancata soluzionedel problema terme; ai refe-

renti politici della maggio-ranza consiliare, a partire daileaders ( Vito De Filippo,Marcello Pittella, EgidioMitidieri) fino alle " seconde,terze ed infime linee diun'accozzaglia politica capa-ce solo di rimestare l'acqua";alla stessa maggioranza, indi-sponibile ad un confrontocon " una minoranza pronta acaricarsi di responsabilità".D'Angelo, infine, evidenziaun dato già sottolineato dalnostro giornale (vedi L'Ecodel 15 dicembre 2008, p. 19):la Regione si chiede conquali risorse il Comuneintenda acquistare il com-plesso termale, senza contareche la convenzione in attonon può essere rescissa uni-lateralmente. In defintiva, laposizione della maggioranzasarebbe a dir poco ottimisti-ca ( per usare un eufemismo)e non ci sarebbe alle viste (contrariamente a quantoaffermato dall'assessore) unarisposta positiva alla propo-sta formulata dal Comune.Evidentemente il tema meritadi essere approfondito e l'Ecocontinuerà a seguire la vicen-da, anche per la sua rilevanzaa livello zonale.

Giovanni [email protected]

Scorcio delle terme Latronico

Una musica che sa di vita. É lamusica di Giuseppe Bonafine, ilgiovane compositore e direttored'orchestra di origini viggianelle-si che con una direzione impec-cabile ha recentemente debuttatopresso l'auditorium del SantaCecilia di Roma con il Concertoper Tromba e Banda. Diplomatoin tromba ed in Strumentazioneper Banda, perfezionatosi inDirezione di Banda pressol'Accademia Musicale Pescarese,il giovane viggianellese harecentemente conseguito pressoil Conservatorio di Roma ilDiploma Accademico di II livel-lo in Direzione e Strumentazioneper Banda, con la composizionedel Concerto per Tromba eBanda sotto la guida del M°Raffaello Tega, creato per l'esa-me finale di tecniche di composi-zione del corso in argomento. Un pezzo musicale dalla oggetti-va complessità e completezzache attraverso un intreccio asso-lutamente equilibrato tra armoniae melodia riesce ad arrivare nel-l'intimo più profondo di chi loascolta, regalando attimi lunghidi intense emozioni, le stesse chel'animo sensibile riesce a perce-pire durante l'incontro con lavita. L'ascoltatore, dunque, è per-vaso da una sensazione ambiva-lente di tensione e appagamento,di desiderio e assuefazione, direaltà e sogno, di passato e futu-ro, di Oriente e Occidente, e sisente scosso da una intensa econtinua vibrazione, un movi-mento, quello stesso che ha datoorigine alla vita.La musica, tra tutte le arti è quel-la che più di tutte riesce a coin-volgere l'animo umano. Non c'èbisogno di essere preparati, nonc'è bisogno di averla studiata,basta solo ascoltarla e sentirladentro di sé, ma nonostante il

potere che ha, non sempre cirimane dentro. Molto spesso arri-va, ci scuote un attimo e poi sene va, lasciando nella miglioredelle ipotesi una piacevole sen-sazione. Quella di GiuseppeBonafine invece resta, resta den-tro, imprigionata nell'essere del-l'ascoltatore, quasi come un ritor-no alle origini, quasi come undolce sentire, quasi come unospecchio che riflette il propriointimo. Una musica intensa che sa di spi-ritualità e sa coinvolgere la sferaemotiva dell'ascoltatore, che safar piangere e ridere e tremare egioire, tutto insieme e nel mede-

simo istante. Giuseppe Bona-fine ascoltamusica sin da bambino e oggi sipuò dire che vive in simbiosi conessa. Lo studio della musicaclassica non gli ha comunqueimpedito di dare la giusta impor-tanza al contatto con la musicapopolare del luogo di nascita cheha contribuito nella sua forma-zione etnica, etica e spirituale eche ritorna continuamente comefonte d'ispirazione durante le suecomposizioni. Ha diretto nel 2004 al teatroOrione di Roma la compagniaMusici & Comici nel musicalJesus Christ Supersatar di A. L.Webber. Ora vive a Roma, doveha completato la sua formazionemusicale continuando a perfezio-narsi e a studiare, e oltre all'atti-vità di direzione e composizione,suona nella Banda dell'EsercitoItaliano che il 12 Novembre2008 ha anche diretto, per genti-le concessione del maestroFulvio Creux, nell'esecuzioneper la prima volta al pubblico delConcerto per Tromba e Banda.Per essere un debutto, quello diGiuseppe Bonafine è già un otti-mo traguardo. Tanti, tanti auguri.

Dario Carrara

Un Viggianellese dirige al Santa Cecilia di Roma

E’ il debutto di Giuseppe Bonafine, compositore e direttore d'orchestra

Giuseppe Bonafine

Se si compie un'analisi seria e critica,della situazione politica a Maratea, sigiunge per forza di cose alla conclu-sione che, la responsabilità del falli-mento politico e programmatico che,ha investito la città negli ultimi quindi-ci anni è da attribuire certamente alleclassi dirigenti che si sono succedute eche hanno dimostrato scarsa capacitàamministrativa e soprattutto l'assenzacompleta di lungimiranza politica. Nonho nessun problema a fare autocritica,visto che ho avuto la fortuna di ammi-nistrare Maratea per circa tre anni emezzo, e quindi sarei deontologica-mente scorretto nell'attribuire soltantola colpa agli altri. Con la fine del pro-porzionale e l'avvento dell'elezionediretta del sindaco e del consigliocomunale (maggioritario) il quadropolitico locale è mutato notevolmente,in molti preoccupati soltanto di inse-guire e conservare la "preferenza"hanno finito per perdere di vista ilruolo preciso dell 'amministratorecomunale, ovvero lavorare nell'esclusi-vo interesse del paese e non perseguireinteressi particolaristici. Il potere deisingoli consiglieri comunali è diventa-to sempre più forte e fondamentale,mettendo spesso il sindaco e la giuntain condizioni di immobilismo ammini-strativo, fino ad arrivare allo sciogli-mento anticipato del consiglio comu-nale per tre volte negli ultimi diecianni. Il sistema politico locale è dege-nerato, la politica è diventato un hobbyda coltivare nel tempo libero per alcu-ni, per altri lo strumento per raggiun-gere determinati obiettivi. Il tempo ètrascorso e Maratea è precipitata in unacondizione di degrado sociale culturaleed economico senza precedenti.Nell'ultimo periodo poi si è raggiuntol'apice del degrado politico, abbiamo

avuto un'amministrazione di centro-sinistra incapace di dare una benchéminima risposta alle esigenze dellacittà. Invece di risolvere annosi proble-mi come quelli legati all'occupazione,al rilancio turistico ed alla pianificazio-ne del territorio, non si è fatto altro cheacuirli dando vita ad un periodo diimmobilismo politico e programmaticoche per fortuna mediante una mozionedi sfiducia le forze di opposizione sonoriuscite ad interrompere. Ora però, ènecessaria una nuova stagione, la sta-gione della piena responsabilità e con-sapevolezza politica, dove ognuno siaguidato da un sincero senso civico peril bene esclusivo del paese. Dobbiamoconfrontarci tutti sui problemi princi-pali che affliggono Maratea, il tempodelle mere contrapposizioni politiche epersonali deve ritenersi concluso,chiunque vorrà impegnarsi questavolta non può più sbagliare ne va delfuturo delle nuove generazioni. Perquesto motivi fin da subito invito tuttiad aprire un confronto sereno ecostruttivo su quei temi mediante iquali passa il rilancio del nostro amatopaese. Bisogna innanzitutto compren-dere che la crescita di Maratea passaesclusivamente dal rilancio turisticodell'intero territorio, non ci si può piùfermare alla piccola ed inutile ricercadi finanziamenti e progetti regionali,bisogna andare oltre e sfruttare la pro-grammazione europea 2007/2013 uti-lizzando specifici programmi di finan-ziamento, come il programma per lacompetitività e l'innovazione, oppure iprogrammi transazionali del MED, che,riguardano i paesi del mediterraneo eche mirano attraverso specifici finan-ziamenti al miglioramento e alla rapidaaccessibilità dei territori rivieraschi,ponendo al centro degli interventi le

infrastrutture portuali. Bisogna avere laforza e, la determinazione di affermarein ogni ambito istituzionale cheMaratea e soltanto Maratea può e devediventare volano di sviluppo per l'interaarea sud della Basilicata. Questa con-vinzione deve guidare una seria e capa-ce classe dirigente, in grado di com-prendere i cambiamenti ed uscire dall'i-solamento culturale in cui è stata cac-ciata la città. Credo che le energie, leintelligenze, le esperienze e purché noanche le ambizioni siano ancora pre-senti a Maratea, queste qualità cammi-nano sulle gambe di alcuni uomini cheal di là degli steccati ideologici posso-no contribuire alla nascita di una nuovastagione per Maratea ed i suoi abitanti,una stagione capace in maniera netta edefinitiva di porre fine ad un vero eproprio medioevo politico che, si èimposto e consolidato a causa dellacondotta irresponsabile ed avventuristi-ca di alcuni personaggi che hanno indi-viduato nell'amministrare soltanto delleopportunità e convenienze personali.

Biagio TrottaPresidente AN-Verso il PDL Maratea

“Dobbiamo superare l’immobilismo politico che permea Maratea”

LA LETTERA

Biagio Trotta

Lauria, 4 luglio 2009 Piazza San Giacomo

Page 5: Basilicata Calabria Campania

Tra i monti del comprensorio del Sirino, a 1200 mt. s.l.m., in uno splendido scenario paesaggistico nel cuore della Basilicata è situato "l'Agriturismo Valsirino".

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Il titolare Mario Civale, con una lunga esperienza nella ristorazione, insieme a validi collaboratori, offre ai suoi ospiti l'opportunità di degustare piatti preparati secondo le antiche tradizioni lucane.La "rapposciola" cotta nella "pignata" di creta, numerosi antipasti serviti caldi nei cocci di creta,

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Prossima apertura nuovo agriturismo

Page 6: Basilicata Calabria Campania

LUTTO/Un omicidio ha sconvolto la comunità. Francesco Lamboglia, vittima di una rapina, è stato accoltellato a Napoli. Lascia la moglie e due figli

La tragedia di Natale interroga sul valore della vita

L'Eco di Basilicata Calabria CampaniaGiovedì 01 Gennaio 2009Lauria66

E' stata una serata ricca distorie e di personaggi quellaorganizzata dalla CroceRossa di Lauria il 19 dicem-bre scorso all'Happy Momente presentata da PinoCarlomagno. Come di con-sueto il sodalizio lauriota hadato vita alla festa annualeche diventa il momento perevidenziare il lavoro svoltonell'anno. Con orgoglio l'i-spettore Nicola Carlomagnocoadiuvato dai viceAnnamaria Rocco e Dome-nico Cipriano e da oltre centovolontari, ha parlato delgruppo e degli oltre 200 tra-sporti effettuati durante l'an-no. Ma l'impegno dei volon-tari è stato a trecento sessan-ta gradi con una serie di atti-vità in concorso con gli altrigruppi e le altre componentidella Cri. Molto attesi sono stati i pre-miati. Quest'anno si è volutooffrire un riconoscimento alcomandante della Guardia diFinanza Salvatore D'Elia perle azioni dei suoi uomini con-tro il traffico di droga. Unriconoscimento beneauguran-te è andato a don VincenzoIacovino nuovo parroco dellachiesa di San Nicola. Sonostati premiati anche i Vigili

del Fuoco che hanno presoparte ad un campo scuoladella Cri e al comandante deicarabinieri Emilio Russo.

Una targa è andata al gruppodi Rivello della Croce Rossaper l'impegno profuso nel2008 al servizio delle popola-

zioni della valle del Noce. Commovente è stata la pre-miazione di una bambina,Sara Russo, che ha significa-

tivamente offerto in benefi-cenza i regali per la PrimaComunione. Premi particola-ri sono stati assegnati al prof.

Pietro Zizzari in qualità dipresidente dell’Avis e aGennaro Nasti presidentedegli Amici di Domenico

Lentini. La serata è stata allie-tata dagli ottimi HobbySound, particolarmente gradi-to, è stato il ricco buffet.

La Croce Rossa di Lauria festeggia un anno di attività premiando quanti si sono distinti in favore della società lauriota e della valle

La piccola Sara Russo, il Tenente D’Elia, don Vincenzo e Pino Carlomagno Rosa Riccio a sinistra con Annamaria Rocco Gennaro Nasti, Domenico Cipriano

Pietro Zizzari, Nicola Carlomagno Pino Carlomagno, il Tenente D’Elia, Nicola Carlomagno Nicola Carlomagno con il Maresciallo Emilio Russo

Francesco Lamboglia , qua-rantotto anni, di Lauria, nellaserata di domenica 21dicembre scorso ha perso lavita mentre rientrava a casaper Natale dalla città diFirenze, dove aveva trovatolavoro. Il suo cadavere èstato trovato in un lago disangue nei pressi della sta-zione centrale di Napoli.Addosso non aveva docu-menti, né portafogli né cellu-lare. Tra le mani stringevaancora un borsone che con-teneva tra l'altro un panetto-ne ed un torrone. La poliziaè riuscita a risalire all'iden-tità grazie ad un'agendinache la vittima aveva neltaschino della giacca su cuiera annotato il numero ditelefono del figlio Nicola. Lavigilia di Natale si è trasfor-mata a Lauria da una gior-nata di festa in un giorno dilutto. Tutta la comunità , nelpomeriggio del ventiquattrodicembre scorso, si è fermataper dare l'ultimo saluto aFrancesco. Il feretro è giuntodirettamente da Napoli,accompagnato dai familiariche, in mattinata, avevanopreso in consegna le spogliedel congiunto dall'autoritàgiudiziaria. Una folla diamici e parenti oltre che disemplici cittadini ha gremitola Chiesa di San Nicola,dove si sono svolte le ese-quie. Tanti i volti di lavora-tori che, come Francesco,

sono impegnati al nord neicantieri dell'alta velocità e intanti cantieri autostradali.Ha officiato il rito funebre ilparroco don Vincenzo

Iacovino. In prima filaaccanto ai familiari, allamoglie Maria Cantisani, aifigli Nicola e Tania, il sin-daco Antonio Pisani che eraaccompagnato dal viceco-mandante della PoliziaMunicipale PietroLamboglia. Il primo cittadi-no, con la fascia tricolore, hainteso così far sentire tutta lavicinanza e la partecipazionedell'intera città al grave dolo-re dei familiari. Lo stessosindaco, il presidente delconsiglio , gli assessori e iconsiglieri comunali, inter-

preti del dolore che ha colpi-to l 'intera comunità diLauria, avevano fatto affig-gere dei manifesti in città.Altrettanto aveva fatto la

Croce Rossa Italiana permanifestare la vicinanza allamoglie Maria impegnatacome volontaria nel gruppodei volontari del soccorso diLauria. Sferzante l'omeliapronunciata da DonVincenzo iacovino. "Dov'èquesta pace che gi angelihanno cantato. E dove sonoquesti uomini di buonavolontà che possono costrui-re questa pace che è tantodesiderata dal mondo intero?- è stato l' esordio del parroco- Sono della domande a cuidobbiamo dare una risposta

in questo momento di dolore,di preghiera e di riflessione.Nessuno deve attentare allavita. Tutti siamo chiamati arispettare la vita in ogni

momento della sua esistenza.Ogni qualvolta che c'è unattentato contro vita c'è unattentato contro Dio. Perquesto motivo il quintocomandamento dice a noipopolo di Dio di non uccide-re. Perché la vita non ciappartiene. Condanniamo inmodo molto forte questoattentato. Questo nostro fra-tello Francesco è stato rac-contato dai giornali comecolui che ritornava con ilpanettone e il torrone pervivere bene questa festa delNatale insieme alla famiglia.

Questo ci ricorda come lafamiglia sia uno dei valoripiù grandi del nostro popolomeridionale. Quando viene amancare un membro dellafamiglia è una lacerazione eun dolore per tutti. Ecco per-ché questa sera tutta lacomunità di Lauria è accantoa voi, perché possiate avereuna famiglia più grande, per-ché possiate non avvertireminimamente l'assenza delvostro caro Francesco.Perché - si è poi chiesto donVincenzo - questo popolo,che ha tanti valori e tantoamore per la famiglia, ècostretto a lasciare le propriefamiglie per motivo di lavo-ro? Perché i nostri lavoratoriancora una volta sonocostretti ad emigrare e adallontanarsi dalla famigliaquando nella nostra zona cisono dei cantieri di lavoroaperti? Perchè noi del postonon possiamo lavorarci?Perché ancora dobbiamospezzare queste famiglie contutti i rischi che questo puòcomportare? Dovremmo farein modo da evitare tutti que-sti disagi e creare possibilitàdi vita più umane, più conso-ne alla nostra civiltà e allanostra cultura." Al terminedella cerimonia funebrehanno parlato il sindacoPisani ed Enzo Montalbano."Francesco è rimasto vittimadi un fatto terribile - ha dettoil sindaco Pisani - lasciatomorire su una strada , notte-

tempo, a Napoli, in una gran-de città, in una di quelle cittàche si sono trasformate inuna giungla. In questa giun-gla moderna l'uomo è capa-ce di efferatezze incredibili,è capace di spaccarti il cuorecon un coltello per sottrartipochi euro guadagnati contanto sudore nei giorni prece-denti. Bisogna far si che gliautori di questo fatto orrendo, di questo delitto incredibile,vengano scoperti e venganopuniti con il massimo dellapena. Che costoro abbiamo l'erga-stolo per comprendere quan-to grave è stato il delitto cheloro hanno commesso. Sonoconvinto che la magistraturanapoletana farà tutto quelloche è necessario per scopriregli autori del fatto. Io vorrò -ha continuato il sindaco -

insieme al consiglio comuna-le e ai colleghi della giunta,far sentire alla Procura dellaRepubblica di Napoli chenon solo la moglie, i figli, ifamiliari, sono vittime chevogliono giustizia, ma tuttala città di Lauria vuole che sifaccia giustizia. Questo fattoinduce ad un'altra riflessioneamara: Francesco ritornavada Firenze, dalla Toscanadove era stato obbligato adandare per cercare un postodi lavoro . Non dimenticheremo questolavoratore - ha conclusoPisani - FrancescoLamboglia è diventato pernoi un simbolo, il simbolo dichi è costretto ad emigrare daLauria e da questa terra, chepaga sulla sua pelle, con lasua vita, questa emigrazione.Egli sarà uno stimolo perchéogni posto di lavoro postaessere creato anche nellanostra zona"

Pasquale Crecca

La cerimonia funebre

Francesco Lamboglia

L'ultima fatica editoriale diVincenzo Policastro , il librodal titolo "A Roma si canta-va Rosamunda" potrebbeessere un'ottima strenna dafar trovare nella calza dellabefana agli appassionatidella lettura. Il libro, per leedizioni Il Filo, casa editriceromana, trecentoventi pagi-ne, potete trovarlo in tutte lelibrerie di Lauria e delLagonegrese. VincenzoPolicastro non è nuovo afatiche di questo genere e

riesce a conciliare la sua pas-sione per lo studio e la scrit-tura con i suoi tanti impegnifamiliari. Nato nel 1932 a Roma , spo-sato e padre di una figlia,dopo una vita di lavoronell'Aeronautica Militare si ètrasferito a Lauria per goder-si la meritata pensioneaccanto ai suoi cari. Per isuoi meriti è stato insignitodell'onorificenza diCavaliere al merito dellaRepubblica Italiana. Cultore

del dialetto romanescoVincenzo è autore di circacinquecento sonetti pubbli-cati nelle raccolta Sonetti inagrodolce e Sonetti e sonetti.E' suo un apprezzato libroautobiografico dal titoloQuando la vita è storia.Insieme all 'eurodeputatoGianni Pittella ha scritto aquattro mani i libri Rossoantico, Diario di Bordo,Sparlare Parlare Pensare edEurodiario 1999-2000. Dal1089 al 1994 Policastro è

stato uno dei protagonisti diTelelauria in qualità di con-duttore del telegiornale e didibattiti politici e culturali.Con questo raccontoPolicastro esordisce nelgenere narrativo. L'ambientazione è il periododella seconda guerra mon-diale. Siamo a Roma nelmese di luglio del 1943.Sulle case dei romani piovo-no inaspettate le bombeamericane. Silvana, la prota-gonista del libro, è una gio-

vane e bellissima popolana,sposata con Aldo che, partitoper il fronte è stato fatto pri-gioniero e portato in India.In contatto solo epistolare idue amanti, Silvana ed Aldo,vivono in questi anni diguerra avventure diverse eparallele. Silvana, dopo esse-re stata costretta ad offrirsiad un generale nazista perottenere la liberazione di unsuo parente e dopo una nottetrascorsa con un marocchinoche la pagherà lautamente, si

impelagherà in una torbidarelazione con l'adolescenteArmando, suo vicino di casa.Aldo invece, in India,entrerà nelle grazie di unpotente coltivatore di cotoneche gli darà in gestione ilcontrollo della produzionenella sua fattoria tirandolofuori dal campo di prigionia.Alla fattoria Aldo conosceràRebecca, moglie del suopotente benefattore divenen-done l'amante.

Pasquale Crecca

“A Roma si cantava Rosamunda”, l’ultimo libro di Vincenzo Policastro

Policastro con la nipote Federica

Grazie La famiglia, tramite l’Eco,ringrazia quanti hannomostrato straordinaria solida-rietà e vicinanza in unmomento così difficile.In particolare la signora Mariaringrazia tutti per le telefona-te, per le tante lettere giunte,esprime gratitudine alle auto-rità, ai sacerdoti, ai tanti amiciper i fiori che in occasionedella cerimonia funebre.

Page 7: Basilicata Calabria Campania

Tra lettere anonime e Power point la politica cerca una strada

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IL PUNTO/Il 2008 è stato un anno drammatico per la politica cittadina che si prepara ad un 2009 di verifica. Il 6 e 7 giugno si voterà per le Provinciali

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Le auto del successo

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L'Eco di Basilicata Calabria CampaniaGiovedì 01 Gennaio 2009 Il retroscenista di Lauria 77

Il 2008 per la politica cittadinaè stato un anno difficile, peg-gio dei film più truculenti diDario Argento o StephenKing... ed ancora siamo soloagli inizi del secondo tempo.Si sa, in queste pellicole icolpi di scena avvengonoverso la fine. Un intreccio diabolico tra poli-tica e carenza di risorse eco-nomche ha generato tensioniinimmaginabili fino ad unanno fa. In questi mesi è stataquasi costantemente parcheg-giata nei pressi del Comune,l'auto di servizio dei carabinie-ri per acquisire atti e docu-mentazione di ogni tipo.Il 2008 è stato l’anno delle let-tere anonime come mai se neerano viste, in questi giorni siè arrivati addirittura ai filmatiin Power point anonimi di cuiriferiamo a pagina 3. La gara

sulla costruzione dell’impiantoper la discarica ha scatenato-voci, sospetti, tremende illa-zioni. Vi è stata una crisi poli-tica, con annesse dimissioni diassessori poi ritirate. Pisani èstato sul punto di mollare, poisi è ripreso come quegli eroidei fumetti che sembrano sulpunto di soccombere ma poi siriprendono e vincono.Mai come in quest'anno si èavvertito un braccio di ferrostrisciante tra la politica, unaparte della burocrazia comu-nale ed organismi ufficialiesterni (collegio dei Revisoridei Conti). Ad aggravare questo grovigliouna situazione economica con-giunturale che ha messo inginocchio un Comune che havisto ridursi i propri orizzonti.Avranno influito i debiti fuoribilancio (rate da 300 mila euro

all'anno), così come una gene-rale riduzione delle entrate. Inquesto quadro poco rassicu-rante si inseriscono tematicheannose, alcune quasi decenna-li: il futuro dei lavoratorisocialmente utili, le assunzionidei vigili urbani, il regolamen-to urbanistico, il cimitero delrione superiore. Vicendepesanti come macigni aggra-vate da una situazione econo-mica disarmante. Forse nel2010 il Comune potrebberitornare a respirare ma all'o-rizzonte si addensano già lenubi delle raccolta dei rifiutiche se è vero che sarà finan-ziata dai cittadini (nuovoaumento in arrivo) creerà cer-tamente tensione. La stradamaestra sarebbe quella difavorire nuove entrate. C'è unprogetto per lo sfruttamentodel vento ad Alte Coste, ma il

"solito" groviglio burocratico,e forse qualche pasticcio diqualche anno fa, rende il tuttocomplicato e…lento. La politica certo non aiuta, ilrapporto tra i partiti della mag-gioranza è pessimo. I big delPd non amano Pisani, in luioggi come ieri si vede l'avver-sario più che l'alleato. Questaantipatia è dovuta in granparte alla contiguità dei bacinielettorali. Allo stesso tempo viè una robusta corrente deiDemocratici che strategica-mente in questa fase è alleatacon il sindaco. Da mesi si staassistendo ad un'interminabilepartita a scacchi che certamen-te vedrà la fine tra una quaran-tina di giorni quando BrunoMandarino, dovrà pur propor-re una strada condivisa perindividuare il candidato allaProvincia.

Qui c'è il dilemma: i variGiacomo Reale, DomenicoCirigliano, lo stesso DomenicoDi Lascio voteranno conentusiasmo il candidato inpectore Nunzio Distefano? SePisani dovesse fare la sceltastrategica di proporre il frescoAntonio Rossino rispetto aRosario Sarubbi, questa mossapotrebbe ulteriormente eroderevoti al Pd? Cosa accadrà elet-toralmente alla Melara, comesi comporterò GiuseppeArmentano che tra l'altro haanche vincoli parentelari con ilcapogruppo dei Socialisti? Viè da aggiungere che da moltimesi ormai tra Antonio Pisanie Rosario Sarubbi è sceso ilgelo e non solo per la solitadimenticanza natalizia diregalare al leader il torronemorbido anziché quello duro.C'è qualcosa che non va. I duefuoriclasse del socialismolucano si dividono sulle pro-spettive. Sarubbi è più per unalinea autonomista. Pisani inve-ce sembra rassegnato: ma se ilnostro segretario nazionale sicandiderà alle Europee nelleliste del Pd, mi dici caroRosario, quale può essere ilnostro futuro? Questo concet-to sarà risuonato nella villa diPisani un tempo definita"Cremino" dall'indimenticabi-le Romeo Cosentino ma che èstata anche la residenza peruna notte ed un giorno delprincipe Umberto di casaSavoia. Come si vede dunque, i nodidella politica sono tanti, Nonsarà facile sciogliere tutti que-sti rebus. Ma i problemi sonodi tutti. Anche nei Popolari

Uniti (i famosi Pooh) la rican-didatura granitica di VitoRossi non sembra più certa.Tra Antonio Messuti eDomenico Forestieri dovrebbeuscire il candidato.Nel Popolo della LibertàFranco Bellino appare in diffi-coltà. Il consigliere NicolaMessuti, per ora nella "pancia"del gruppo, potrebbe primeg-giare allo sprint. Acque agita-te anche in RifondazioneComunista, Valeria Scavo nonsarebbe disponibile alla candi-datura alla Provincia, menoche mai Giuseppe DellaGuardia. Si potrebbe puntaresu un giovane d'esperienzacome Carmine Cassino.Gabriele Nicodemo apparedistante con il cuore e con lamente. Una mina vagante potrebbeessere Nicola Schettini, dal-l'autostrada certa nell'Udc., maanche nel movimento di

Lombardo (Mpa). Una previsione: ci sarannomolti voti in libertà, qualchepartito, anche piccolo, potreb-be fare il pieno, molti i giova-ni candidati. Dunque, qualchesorpresa potrebbe essere dietrol'angolo. Mai come in questaoccasione nulla è scontato.

Ormai è ben chiaro agli occhi di tutti i cittadini che l'Amministrazione del nostro Comune è divisain due. Si sono formate due correnti, quella Pisaniana e quella Pittelliana .Queste due correnti vedo-no lo schieramento di consiglieri da una parte che sarebbero : il vice Sindaco Di Lascio-Rossino-Armentano-Reale-Caimo-Lamboglia-Messuti A. (Pisaniani); Iannarella-Di Lascio B.-Cirigliano D(Pittelliani ) ed infine Cosentino A e Labanca G., che non sono ne carne e ne pesce perchè aspettanochi dei due schieramenti offre loro una situazione migliore . Ma la cosa peggiore è che in questasituazione a rimetterci è il terzo incomodo e cioè i Cittadini . La causa che ha creato la rotturadell'Amministrazione è stata l'assunzione di un nuovo Dirigente del Terzo settore nella persona del-l'ing. Pasquale Alberti, che comporta un'ammontare di spese all'Amministrazione di circa 100.000euro annui . Questo settore, adesso diviso in due rami, uno che si occupa dell'urbanistica direttodall'Ing.Papaleo Biagio e l'altro che si occupa dei lavori pubblici diretto dall'Ing Alberti Pasquale .Siccome prima questo settore vedeva la dirigenza di un solo Ingegnere che seguiva sia l'urbanisticache i lavori pubblici con un solo stipendio da pagare, adesso vede la presenza di due Ingegneri el'aumentare di una ulteriore spesa di circa 100.000 euro . Ora con tutto il rispetto dell'Ing.Albertimi chiedo se con questa cifra non era meglio provvedere alla stabilizzazione di altro personale cheaspetta da anni di essere stabilizzato come altri comuni hanno gia fatto? E cito i custodi nei due

cimiteri, l'organico carente dei vigili urbani etc. Ma siccome a questo Centro Sinistra dei problemi deicittadini sembra non interessare proprio in quanto pensa solo a come sistemare i loro affari politici che fa parte del loro D.N.A. comeda parecchi anni a questa parte abbiamo avuto modo di constatare .

Nicola Schettini

“Fra i due litiganti, il terzo soffre”

Messuti outsider berlusconiano?

Nicola Schettini

Il ruolo di “amazzapittella” proprionon va giù al vicesindaco di LauriaDomenico Di Lascio. A capo di ungruppo che in questo periodo si èdifferenziato da Marcello Pittellacon schiettezza evidenzia: sonostato tra i tifosi più accesi quandosembrava esserci la possibilità cheMarcello Pittella diventasse asses-sore. Io non sono contro i Pittella.Io sono per un’amicizia schietta,sincera e leale. A volte si possonoavere anche idee diverse ma questo

non significa essere “contro”.

Di Lascio: non sono antipittelliano, si possonoavere anche idee diverse...

Il vicesindaco Di Lascio

Page 8: Basilicata Calabria Campania

L’OSCAR CITTADINO/Il capo della Squadra Mobile della Questura di Potenza entra nell’albo d’oro della speciale classifica lanciata dall’Eco.

E’ Barbara Strappato il personaggio dell’anno

L'Eco di Basilicata Calabria CampaniaGiovedì 01 Gennaio 2009Lauria88

Anche quest'anno non potevamancare la classifica dei lauriotipiù in vista del 2008. Formularequesto tipo di graduatoria ciespone a polemiche di ognigenere ma da sempre preferiamoalle mani in tasca, il confronto equalche sana litigata.In questa classifica abbiamo“dimenticato” circa 10 mila lau-rioti che a vario titolo potevanoessere citati, ci scusiamo contutti. Ma siamo convinti cheprima o poi qualcuno ci si potràleggere. Quest'anno abbiamovoluto dare risalto al ruolo sem-

pre più prestigioso della dotto-ressa Barbara Strappato che inqualità di Capo della SquadraMobile di Potenza sta parteci-pando ad inchieste molto deli-cate. Abbiamo menzionato ancheRocco Papaleo che probabilmen-te nel corso del tempo diventeràun "fuori quota" nel senso che lasua notorietà ed il suo successonon è più patrimonio di Lauriama dell'Italia intera . Stesse paro-le potrebbero essere usate perGianni Pittella. Ma quest'annoc'è un fatto nuovo. Diventanosempre più insistenti le voci di

un suo impegno a presidentedella Giunta Regionale diBasilicata. Questa "incoronazio-ne" dovrebbe avvenire nell'au-tunno prossimo, all'avvio dellacampagna elettorale regionale.Pittella viene visto, a ragione,come la personalità migliore, inquesta fase di grande difficoltà,per il Centro-sinistra lucanoattraversato da insidiosissimeproblematiche giudiziarie.Staremo a vedere cosa accadrà.Per il momento, auguri di cuorea tutti e alle nostre orecchie chefischieranno molto...

1 Barbara Strappato. Capo della Squadra Mobile di Potenza, è impegnata in indagini delicate e complesse

2 Rocco Papaleo. L’attore lauriota stupisce per la sua poliedricità. A “Mi manda Rai3” delizia con le sue trovate

3 Gianni Pittella. Le voci continue lo infastidiscono ma è il candidato presidente ideale della Regione

6 Eugenio d’Auria. Come ambasciatore lavora a Ryad ma il cuore è a Lauria , ha riproposto la borsa di studio

5 Natale Straface. E’ tra i dirigenti scolastici più apprezzati. Dalla sede di Moliterno studia...per l’Isis di Lauria?

4 Gianfranco Di Bella. Organizza a Lauria un ambizioso festival del cortometraggio di respiro nazionale

7 Nicola Bonifati. E’ assistente al montaggio di fiction e film di successo: da “Don Matteo” a Scamarcio

9 Vincenzo Giordano. E’ diventato regista teatrale. Sta scalando il successo puntando sulle proprie qualità

8 Antonio D’Orsi. E’ il re di Facebook. Ha costruito una serie di luoghi per far dialogare giovani e meno giovani

10 Pasquale Alberti. Ingegnere della Regione, chiamato ad una sfida impegnativa: dirigere i Lavori Pubblici

11 Emidio Lamboglia. L’esperienza della Baita di Cogliandrino diventa un esempio anche per Francavilla

12 Francesco Stoduto. E’ momento di collegamento prezioso per tanti giovani grazie anche ad Internet

20 Raffaele Papaleo. Dal nulla ha organizzato una mostra che è stata tra gli eventi del 2008

14 Mara Cascino. Estro e fantasia al servizio della cultura, dell’arte e dell’artigianato con riusciti eventi

15 Nicola Carlomagno. L’attività del manegggio, in stile Far West, fa riscoprire la bellezza della natura .

16 Giusy Labanca. Ha puntato sulla sua città per esaltare la sua professionalità nel campo della fotografia

18 Gianfedele Scaldaferri. Da giovane imprenditore ha puntato sulle energie alternative e sul sole

14 Rosarita D’Orsi. Continua a sbalordire per il grande estro e la fantasia. Incarna il “si può fare” lauriota

19 Mario e Rocco Albanese. Rafforzano l’essere riferimento per una tradizione religiosa senza tempo

13 Fabio Limongi. E’ in partenza per il Cile, dopo un anno di allenamento, per un’altra grande impresa

1° 2°AAllbboo dd’’oorroo2006

Giovanni Suannoimprenditore

2007 Carlo Fortino

Generaledell’Esercito

2008 Barbara Strappato Dirigente Polizia

Spesso succedeche condizio-nati dall 'am-biente esternofacciamo sceltein opposizionealla nostravolontà. Inquesti casi ci

sottoponiamo a pressioni psicologi-che, che potrebbero sfociare nel pato-logico. La cosa più saggia da farsi,direte, sarebbe quella di agire inconformità ai nostri più reconditi pen-sieri, ascoltando così la voce delnostro cuore. Be', questo non è sem-pre facile. La storia ci insegna che gliuomini, davanti a forti deterrenti,hanno anteposto la volontà altrui allapropria. Ad esempio, il Terzo Reichdi Hitler piegava con brutale violenzagli antimilitaristi alla ideologia nazi-sta. E' vero, molti obiettori di coscien-za, pur di non compromettere le pro-prie idee pacifiste, decisero di farsiinternare in campi di sterminio,subendo supplizi ineffabili. Altri, pur-troppo, cedettero allo spauracchiodella morte, abiurando, seppure amalincuore, la propria fede.Sebbene "la voce del cuore" facciaparte di noi stessi e non possiamo noncondividerla, spesso, però, suggestio-nati da messaggi subliminali, finiamoper non riconoscerla. I messaggi a cuiaccennavo sono ingannevoli, pocochiari e martellanti e lo scopo di chi lipropina è di intorpidire l'uso dellacoscienza.Il sistema commerciale spesso viricorre e i successi sono assicurati.Classico è l'esempio dei "PersuasoriOcculti", come titolava un libro chedenunciava i tecnici pubblicitari, ossiadegli artisti della persuasione, checurano molto la parte che alletta isensi. Possibile che non esista attual-mente un codice deontologico cheregolamenti la preparazione di unospot? La pubblicità dovrebbe, almeno inteoria, informare i potenziali consu-matori sulla qualità del prodotto recla-

mizzato. Non di rado i tecnici dell'oc-culto inseriscono nei loro spot perso-naggi del mondo dello spettacolo oscene di nudo o motivi musicali dicantanti famosi, che esulano dal con-tenuto pubblicitario. Il fine di tuttoquesto è l'associazione subliminaledel prodotto a volti noti o simili cheamplificano l'efficacia persuasiva.Le scene di nudo e i motivi orecchia-bili sono finalizzati a catturare l'atten-zione dell'incauto acquirente per tuttala durata del messaggio.Il successo vero e proprio delle pro-mozioni televisive risiede nella ripeti-tività delle stesse. Marche di generialimentari col tempo hanno finito perdesignare il prodotto stesso. Ciò èbene esemplificato dalla "nutella fer-rero", dalla "coca-cola" e così via.I politici non hanno tardato ad impos-sessarsi di questo strumento di per-suasione per propagandare la loroimmagine e le idee del partito a cuiappartenevano.E' risaputo che partiti politici devonola loro esistenza non solo alla spintacarismatica dei loro leader, ma anche,e soprattutto, a spot ingannevoli chefanno leva più che sul raziocinio sulsentimento e sulla suggestione.Mi chiedo, allora, se sia possibilediffondere, ad esempio, la propriafede politico-religiosa senza rischiaredi soffocare la coscienza altrui, senzalimitare la libertà di scelta di alcuno,senza prevaricare la buona fede deicittadini. La "par condicio" mi sembrasoltanto un modo per accontentaretutti senza risolvere il problema allaradice.Cari lettori, guardatevi da intimida-zioni e condizionamenti d'ogni sorta,date spazio alla voce del vostro cuore,ascoltatela senza impedimenti, segui-tela senza pregiudiziali. Fate in modoche le vostre scelte siano condizionatedai vostri pensieri più nascosti, dallevostre inclinazioni, dalle vostre ambi-zioni insieme ad una informazioneaccurata.

Emiliano [email protected]

Coscienzaintorpidita

TEMPI MODERNI

E' stato l'evento del Natale 2008.Grazie alla Confartigianato capita-nata da Federica Fittipaldi e allaProloco di Giuseppe Reale è statoorganizzato una mostra mercatodi notevole valore in via XXVAprile a Lauria. L'anima dell'ini-ziativa è stata senza dubbio MaraCascino, apprezzata ed espertagrafica pubblicitaria, con all'attivo

già una serie di manifestazionimolto ben riuscite nel campo dellacultura e della tradizione. Nelcorso di questi mesi è risucita acoinvolgere un gruppo di giovanie meno giovani impegnati ad offri-re a Lauria e alla valle un’opportu-nità di incontro. Molto importante è stata la colla-borazione con l’imprenditore

Saverio Miraglia che ha favoritol’iniziativa. Dal 13 al 21 dicem-bre si sono potuti visitare oltre 30stand che hanno esposto prodottinatalizi artigianali di rilievo. Ma si sono potuti apprezzareanche degli spazi dedicati ad untipo di artigianato originalissimo,in questo senso ad esempio moltovisitata è stata la vera e propriacasa delle bambole allestita da

un’artigiana di Lauria. Nel corsedelle serate è stata particolarmentecurata l'animazione che ha avutodue apici: l'apertura con la notaattrice Barbara Chiappini e lachiusura dell'evento, con la tom-bolata che ha appassionato le cen-tinaia di visitatori. Durante i settegiorni della mostra-mercato sonostati presentati anche dei libri e si èpotuto godere di ottimi spettacoli.

Nel villaggio di Natale di via XXV Aprile l’arte ed il gusto esaltano i visitatori

Uno degli stand del villaggio

Da sinistra: Mara Cascino, Barbara Chiappini, Nicola Timpone

È' la prima volta che visita la Basilicata?No, non è la prima volta, sono stata in diverselocalità di questa Regione. E' la prima voltainvece che visito la città di Lauria. Sono moltocontenta di essere qui a testimoniare e a soste-nere il settore dell'artigianato. Certamente,oggi, e non solo in Italia, attraversiamo dalpunto di vista economico un periodo difficile,caratterizzato da una crisi o meglio da quasi unblocco nella produzione. Nonostante questo credo però nella creatività enel talento proprio degli artigiani e ancor di piùsono convinta che grazie a queste capacità sipossano risollevare le sorti economiche di una

Nazione. Non bisogna quindi lasciarsi demora-lizzare dal periodo ma continuare a sperare nelfuturo. Quale l'impressione ricevuta nell'arrivare aLauria ?Come sempre quando si visitano luoghi del suddell'Italia grande l'affetto che viene esternatodalla gente e la Basilicata mi accoglie davverosempre in maniera entusiasmante. Questo natu-ralmente mi rende molto felice, e poi devo direche tanto mi gratifica l'accoglienza affettuosada parte dei più piccoli, e questo è per me unregalo bellissimo.Qualcosa che la ha particolarmente colpita

in questa sua venuta a Lauria?L'affetto, la simpatia e il conoscere la realtà delposto. La cosa che mi ha colpito moltissimo eche una città come Lauria, che conta solo 15mila abitanti, sia così ricca di persone che lavo-rano nell'ambito artigianale. Sdi, sono rimastapositivamente impressionata dal constatare chenella Città di Lauria vi siano ed operano perso-ne di così grande talento. Quali altri luoghi della Basilicata ha visitato?Venosa, Lagonegro, mentre tanti anni fa sonostata in vacanza a Maratea, dove ricordo vi è unmare bellissimo.

Marianna Trotta

E' permanente la presenza sul territorio del finanzieri della Guardia di Finanza di Lauria.Nell'ambito della sistematica azione di contrasto delle attività illecite nel proprio comprensorio operativo. Nel corso di una complessa attività di controllo predisposta dal Comando Provinciale diPotenza. al fine di garantire la sicurezza dei cittadini i militari delle Fiamme Gialle di Lauria hanno impiegato uomini e mezzi per debellare il fenomeno delta detenzione e spaccio di stupe-facenti nel comprensorio operativo della Tenenza. Diversi sono stati i risultati conseguiti con lascoperta ed il sequestro di decine di grammi di droga destinati ad essere “arricchite” con sostanze da taglio per il conseguente spaccio. Particolaresoddisfazione è stata espressa dal comandante della tenenza d’Elia che ha elogiato i suoi uomini per le capacità e le professionalità mostrate.

La Guardia di Finanza di Lauria impegnata contro la droga

Il comandante D’Elia

Barbara Chiappini: “Ho simpatia per la Basilicata, soncontenta di favorire iniziative in favore dell’artigianato”

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Page 9: Basilicata Calabria Campania

IL PUNTO/Le forze della Maggioranza saranno tenuti ad esprimersi su alcune vendite di beni comunali tra i quali la Pretura ed il Macello. Commissioni già al lavoro

La vendita di immobili comunali all’attenzione dei partiti

L'Eco di Basilicata Calabria CampaniaGiovedì 01 Gennaio 2009 Lauria 99

L'Amministrazione Comu-nale forza i tempi per usciredalle secche di un bilancioridotto ai minimi termini pervia delle traversie legate aidebiti fuori bilancio oltre aduna congiuntura nazionaleche non favorisce le esiguecasse comunali. In questoquadro poco confortevole, ilgoverno cittadino intendeconcretizzare una serie divendite che già nel passato

hanno fatto discutere. L'alienazione dei locali dellaex Pretura è un punto fortedi questa strategia con circa400 mila euro posti alla basedell'asta pubblica. Altro"pezzo" pregiato dovrebbeessere, secondo alcune vociinsistenti, il macello comu-nale che racchiude in se tuttauna serie di problematicitàche impegnano finanziaria-mente il Comune. Vi sono

poi delle vendite minoricome ad esempio alcunigarage in una traversa di ViaRocco Scotellaro. Alcune di queste istruttoriesarebbero anche già all'esa-me delle commissioni consi-liari, rimarrebbe solo il pla-cet definitivo dei partiti dimaggioranza. Il semaforoverde dovrebbe arrivare peril mese di gennaio per poterconcretamente inserire nel

Bilancio di previsione del2009 queste importanti voci. Rispetto all'anno precedente,l 'importante strumentofinanziario dovrebbe andarenell’ aula del consigliocomunale non più tardi del-l'inizio di marzo; sarebbeuna bella scommessa da vin-cere per l'esecutivo comuna-le perché da più anni si arri-va all’approvazione solo aprimavera inoltrata.

Il 18 dicembre scorso la salaconsiliare del Comune diLauria ha ospitato un eventoassai particolare ed atteso.Infatti, sono stati festeggiatiben 6 dipendenti comunaliche dal 1° gennaio sarannoin pensione. Il sindaco di

Lauria Pisani ha voluto sot-tolineare questo avvenimen-to evidenziando l'importan-za del lavoro svolto dai pen-sionandi in favore della cit-tadinanza tutta.Il segretario nonchè direttoregenerale Carmine Ainora e i

funzionari Sabatino Amo-roso, Geppino Carlomagno,Franco Cerbino, DomenicoCosentino e Giampietro DiGiorgio sono apparsi parti-colarmente emozionati edhanno ricevuto gli auguri edi complimenti dei colleghi

dipendenti e dei rappresen-tanti politici che hanno par-tecipato numerosi all'avveni-mento. Molti erano anche gli exdipendenti già in pensioneche hanno voluto formularele congratulazioni ai sei col-

leghi. Davvero copiosi sonostati gli aneddoti raccolti inuna sala che per una volta haperso la sobrietà tipica deiconsigli comunali. Non sono mancati anche imomenti di gogliardia favo-riti dalla verve e dalla simpa-

tie delle signore EgidiaCurzio, Giovanna Agrello eMarisa Chiarelli che sonostate ottime cerimoniere.Molti i regali scartati, sim-patici i biglietti letti all'indi-rizzo dei pensionandi presisimpaticamente di mira.

Molto ricco e curato è statoil buffet preso d'assaltononostante il periodo festivo,anzi da molto è stato intesocome una prova generale pervedere fin dove ci si sarebbepotuto spingere nei cenoninatalizi.

Il mio impatto con Lauria, undicianni fa, ha presentato qualcheproblematica. Avevo un'imposta-zione diversa. Con il passare deltempo però le difficoltà si sonomolto affievolite. Mi sono sentitosempre ospite e grato per l'acco-glienza che quotidianamente mi èstata riservata. Dirigere unComune prestigioso come quellodi Lauria non è stato semplicema io ho cercato sempre di dareil meglio di me stesso. Ho spessoportato il lavoro a casa affinchépotessi approfondire tutte le que-stioni che si presentavano. Portonel mio cuore tanti episodi, inparticolare alcune persone scom-parse, che rimarranno sempre neimie pensieri.

L’aver lavorato al Comune diLauria è stata un'esperienzastraordinaria. Ci sono statimomenti difficili. L'impegno èstato continuo. Ho collaboratocon i colleghi dando il meglio dime. Il Comune è molto cambiato,adesso c'è poco personale. Untempo eravamo molti di più e leincombenze erano minori.Purtroppo adesso diventa diffici-le anche fare nuove assunzioni acausa della mancanza di mezzifinanziari. Non so se mi mancherà ilComune e l'ufficio tecnico. Inquesti giorni avverto un certomagone, un pizzico di commo-zione nel passare vicino alMunicipio. Ma la vita continua...

Io lascio il Comune di Lauria contristezza. Ho avuto molto. Sonostato molto legato alle varie ammi-nistrazioni comunali e ai sindaci:da Pasquale Mitidieri, a NicolaCalcagno, a Michele De Clemen-te, a Marcello Pittella ed AntonioMessuti fino ad Antonio Pisani.Molti mi hanno chiesto un episo-dio da raccontare in tanti viaggi ein tante esperienze. Con il sindacoDe Clemente e Nicoletto Cantisanirimanemmo a piedi con laGiulietta nel bel mezzo di piazzadel Popolo. Non mi persi d'animo,e con qualche piccolo colpetto lamacchina ripartì. Da quel momen-to ho avuto auto efficienti e fiam-manti. L'auto blu del Comune èuna vera e propria istituzione alParlamento così come a Potenza.

Ho vissuto questa esperienza pro-fessionale con molto entusiasmo,sono cresciuto molto all'internodel Comune offrendo collabora-zione. L'ufficio segreteria delMunicipio è molto cambiato,adesso ci sono i computer, untempo si conservava tutto neiregistri. In ogni modo devo direche la burocrazia intesa come attida approntare non è molto cam-biata nel senso che rimangonosempre tanti gli adempimenti.Questo lavoro non è eclatante,appare quasi nascosto, ma è pre-zioso perché garantisce al Comunecertezza degli atti che man manosi producono. E' una sorta di oro-logio che segna il tempo dellacomplessa macchina comunale.

Il territorio di Lauria per la suaconformità rappresenta per l'uffi-cio tecnico comunale una sfidaquotidiana. Non è stato facile inquesti anni venire incontro alleesigenze dei cittadini e allo stes-so tempo ottemperare agli obbli-ghi di legge. Ho sempre lavoratorispettando chi mi stava intorno,ora che potrò godere della pen-sione potrò recuperare quegliinteressi e quelle passioni chefanno parte della mia vita. Misono sentito onorato nel lavorarein un Comune che è un riferi-mento nell'area per la qualità deiservizi offerti ai cittadini. Auguroai colleghi pensionandi e aidipendenti le migliori fortune edun futuro sereno.

Nell’ormai lontano 1975 fuiassunto nel Corpo dei VigiliUrbani. Nel 1987 partecipai adun concorso interno bandito nelsettore amministrativo, da quelmomento fui impegnato per treanni all'ufficio anagrafe, succes-sivamente e fino ad ora ho svoltole mie mansioni nell'ufficio per-sonale. In tutti questi anni hovisto com'è cambiato ilMunicipio, ho visto sempre piùdiminuire il numero di dipen-denti per le risapute ristrettezzeeconomiche. Dal 1° gennaio perme inizia una nuova fase dellavita, ci sto pensando da tempo.Certamente non ozierò, a mepiace lavorare, qualcosa certa-mente farò.

Carmine Ainora Sabatino Amoroso Geppino Carlomagno Domenico Cosentino Giampietro Di GiorgioFranco Cerbino

Affollata cerimonia per il pensionamento di 6 dipendenti comunali di Lauria

Il sindaco ed il vicesindaco in posa con i pensionandi Il segretario Fiore e funzionari del Comune attorniano i dipendenti festeggiati

Sono stati giorni drammaticiquelli che hanno precedutole feste natalizie per l’ammi-nistrazione comunale tenutasotto “assedio” a causa diuna serie di norme che nonpermettevano il pagamentodi crediti ad imprese localiche per questo erano ingrave difficoltà. Alla fine, unliberatorio atto della Giuntaregionale ha messo tutto aposto, pur se la vicenda halasciato ferite e tensioni.In effetti, per lunghi giorni iComuni sono stati lasciatialla mercè dei creditori aiquali non si potevano rico-noscere delle somme matu-rate, pena uno squilibrio

finanziario che avrebbeingessato il Comune pertutto il 2009. Il sindaco diLauria Pisani e l’assessoreReale, alla fine della vicendahanno diramato il seguentecomunicato con una provo-catoria proposta finale.“Sentiamo la necessita' didare atto alla GiuntaRegionale di aver dimostratogrande sensibilita' ed acumegiuridico nell 'adottare ladeliberazione n. 2023 nellaseduta del 22.12.2008 aventead oggetto "Patto di stabilita'interno per le Province ed iComuni superiori a 5.000abitanti per l'anno 2008 - L.27.12.2006 n. 296 - art. 1 c.

682 - Trasferimenti regiona-li".Sostanzialmente, la GiuntaRegionale, con il documentoapprovato garantisce il pro-prio patto di stabilita', nelsenso di non trasferire agliEnti Locali tutte le risorseaccreditate e nello stessotempo di garantire aiComuni ed alle Province ilrispetto del proprio patto distabilita' finanziario.La delibera sopra richiamataha consentito, inoltre, alComune di Lauria, di potererogare a tutte le ditte cheavevano eseguito lavorilegati al sisma del settembre98 gli stati di avanzamento

per un importo complessivodi molto superiore al milionedi euro. A questo importanterisultato si e' giunti non sol-tanto in forza della deliberadel Regione Basilicata, inverita' sotto questo aspettoadottata con qualche giornodi ritardo, ma con la disponi-bilita' dei funzionari dell'uf-ficio ragioneria del Comunedi Lauria e dei funzionaridella Banca Popolare di Bariche, eccezionalmente, stannoprovvedendo ai pagamentinonostante la convenzioneponesse il limite massimodel 19 dicembre.L'importanza di tale risultatoe' legato al fatto che la diffi-

colta' economica che attra-versa l'imprenditoria localeavrebbe potuto comportarela sospensione dei pagamentiin favore degli operai e dellealtre ditte fornitrici, congravi ripercussioni, sulla gia'fragile economia della zonache vede sempre piu' assotti-gliarsi il numero degli occu-pati, persino nei settori tradi-zionali quali l'edilizia.La drammatica morte dellavoratore FrancescoLamboglia ci obbliga, sottoquesto aspetto, a ribadire chei lavori di ampliamento dellaSA/RC, dovranno corrispon-dere alle previsioni ed alleaspettative alimentate dai

numeri di occupati forniti almomento dell 'inizio deilavori.Alla ripresa dell 'attivita'lavorativa, senza eventual-mente sovrapporsi ad analo-

ghe iniziative che immaginovorranno adottare le organiz-zazioni sindacali, ritengo chele Amministrazioni dell'areadovranno incontrarsi perdecidere in modo unitario leiniziative utili ad affrontarela crisi economica.In occasione di tale incontrosono convinto che i ColleghiSindaci, concorderanno nelrichiedere alla RegioneBasilicata di estendere anchea quest'area i benefici deri-vanti dall 'estrazione delpetrolio. La nostra richiestanon avrebbe assolutamente ilcarattere del campanilismoperche' dettata da una situa-zione finanziaria difficilissi-ma che non consente alleamministrazioni locali dicorrispondere neanche allenecessita' primarie piu'urgenti dei cittadini”.

Pisani: “Non si può andare avanti in questo modo,sul petrolio chiediamo anche noi dei benefici”

IL PUNTO/E’ stato Natale per tutti, anche per le imprese che vantavano crediti dal Comune di Lauria. Ma per giorni la Giunta è stata sotto assedio

L’assessore Giacomo Reale

La ex PreturaL’ing. Pasquale Alberti

Page 10: Basilicata Calabria Campania

L’INTERVISTA/Andrea Acquarulo già assessore comunale evidenzia quanto accaduto nel Maggioranza di centro-sinistra. Dallo Statuto in poi

“C’è stato un diktat di una parte del Pd contro di me”

L'Eco di Basilicata Calabria CampaniaGiovedì 01 Gennaio 2009Lagonegro1100

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Nei mesi scorsi, in applica-zione dello Statuto Comu-nale che prevedeva la pre-senza di 4 assessori inGiunta, il sindaco Mitidieri,dopo una non facile trattativaha revocato il mandato adAndrea Aquarulo del Pd, giàassessore alla PubblicaIstruzione e ai Trasporti.Questa determinazione hacreato una frattura all'internodei Democratici acuita da unlatente dualismo tra il sinda-co Domenico Mitidieri e ilpresidente del consigliocomunale Vito Di Lascio trai "padri costituenti" più con-vinti dello Statuto comunale.Abbiamo incontrato il consi-gliere Acquarulo per nullaaddolcito dal clima natalizioanche sei ci tiene a precisare:"Io valuto gli aspetti politici,sul piano umano non ho nien-te contro nessuno". Partiamo dall'ultimo attopolitico che la riguarda ecioè la sua dichiarazione diindipendenza da PartitoDemocratico. Che signifi-cato ha questa presa diposizione?Sono venuti a mancare i pre-supposti di lealtà tra la mia

persona e il Pd. Questa matri-monio è finito in malo modo,credo non per colpa mia.Verso la mia persona sonostate dette molto cattiverieproprio all'interno del partitoche a quel punto non merita-va più la mia militanza. Ioaccetto le critiche anche fero-ci dall'Opposi-zione ma nonposso non censurare atteg-giamenti che vanno ad inde-bolire un amministratoredella stessa parte politica. Misembra davvero un parados-so, una vera e propria farsa. Con ogni probabilità la goc-cia che ha fatto traboccareil vaso è stata rappresentatadall’pprovazione delloStatuto Comunale che haprevisto un restringimentodel numero degli assessori(4) per il Comune diLagonegro. Lo Statuto eranecessario...ma questa scel-ta specifica? Questa scelta non era assolu-tamente necessaria perchécosì facendo si è aggravato ilpeso agli amministratori chesvolgono le attività già contante difficoltà . Lagonegro èuna città che va governata, èmolto difficile farlo, dunque

questo riduzione proprio nonera tra le cose fondamentali. Su questo vi è stata unaferma volontà del presiden-te del consiglio Vito DiLascio…Oltre le chiacchiere lo vogliodire con estrema chiarezza: viè stato un vero diktat proprionei miei confronti che mi hamolto meravigliato. Questavera e propria manovra èstata voluta da una parte delPartito Democrati-co. Questa"strategia contro" è stata unadelle motivazioni perché iosono uscito dal Pd. Perché questo accanimentoverso la sua persona?Credo perché lavoravomeglio di qualche altro, forseperché ero vicino al sindacoMitidieri. Lei parla del Pd al passato,non ci sarò un ripensamen-to, rientrerà?Io sono fuori dal Pd e nonintendo più assolutamenterientrarci. Lei da quale anima provie-ne del Pd?Io provengo dai Ds, da quellaparte che ne ha dette e fatte ditutti i colori contro di me, lodico apertamente.

Nell'ottica di chiarire pub-blicamente alcune posizioniè vera la voce che lei avreb-be dichiarato la sua dispo-nibilità a dimettersi giàqualche tempo fa? Circa due mesi fa ho datodisponibilità al sindaco afarmi da parte; io faccio partedi una Maggioranza che homolto rispettato, volevoanche in una occasione dolo-rosa rendermi utile. Ma que-sta lealtà e disponibilità ha unsapore d'altri tempi, ormai inpolitica prevale altro. Io vedevo il sindaco in diffi-coltà, di colpo è sembrato chetutto il male di questa ammi-nistrazione fosse incarnatodalla mia persona. Mi sareimesso da parte senza alcunproblema proprio per favorireun clima più sereno; certoavrei voluto conoscere lemotivazioni del perché unaparte del partito era contro dime. Hanno detto che io eroentrato in Giunta perchèappartenevo alla corrente diRomaniello che non era piùesistente...ovviamente questesono fandonie utili ad inqui-nare le situazioni. Ma allora qual è la verità?

Forse perché ero vicino alsindaco Mitidieri, io lavoravoassiduamente con Dome-nico, a differenza di qualcunoche occupa posti rilevanti marisultati a casa non ne ha por-tati. Mi permetta di farle unadomanda pelosa: quanto siavverte nel centro-sinistra ildualismo tra Vito Di Lascioe Domenico Miti-dieri? Dacittadino di Lagonegro cosane pensa?Il problema c'è e non fa benealla città. E' anche inutilenasconderlo, lo si avvertequotidianamente. Questi duepolitici pubblicamente getta-no acqua sul fuoco, maovviamente fingono. A medispiace che sia Lagonegro aperderci. Voglio dire che ilsindaco Mitidieri lavora, sidedica anima a corpo alla vitaamministrativa. Però al suointerno ha qualcuno che glimette i bastoni tra le ruote,ovviamente queste personefanno capo a Vito Di Lascio. Torniamo alla sua vicendache è culminata con l’estro-missione da assessore, haricevuto solidarietà, magaridai compagni Ds…

Assolutamente no, nessuno siè fatto sentire.Mi faccia mettere il ditonella piaga, i lettori dellagonegrese si appassionanoai confronti tra Veltro-ni eBerlusconi a “Ballarò” o ad“Annozero”, ma sono ancheinteressati alle dispute acce-se dei politici locali. Mi fac-cia chiedere: non ha ricevu-to solidarietà nemmeno dalvicesindaco Carlomagno?Io credo che l 'avvocatoCarlomagno sia stato felicenel vedermi fuori dalla giuntacomunale. Non scopro l’ac-

qua calda se dico cheCarlomagno è molto vicino aDi Lascio credo che lorostanno pensando nel futuro aqualcosa... Ho ricevuto due telefonate:una da parte dell'assessoreMitidieri che è una personadavvero perbene, si impegnamolto, provo grande stimaper lui. Mi è stato vicino ancheRodolfo Oranges segteraiodel Pd locale. Devo denun-ciare anche di non aver avutoconsiderazione dai verticiregionali e provinciali, nonperché io fossi qualcuno, maquanto avvenuto forse meri-tava una riflessione. Guardiamo al futuro, cisaranno le elezioni provin-ciali..Io sono alla finestra, guarderòcosa succede.Nel centro-sinistra?Non lo so.Mi faccia fare una doman-da finale cruda: voterà ilBilancio Comunale diLagonegro tra qualchemese?Vorrò vederci chiaro, questoè certo, poi non è detto che lovoti…

Dopo l'incredibile vicenda che ha portato le due ditte aggiudicatarie della gestione delSirino, ad abbandonare letteralmente la montagna lagonegrese, le amministrazioni comunalidi Lagonegro e Lauria sono corsi ai ripari immaginando un piano di emergenza per l'imme-diato e dando il via ad una nuova gara che si completerà dando i suoi effetti in primavera.Proprio in questi giorni un gruppo di imprese locali individuate dagli uffici comunali gesti-ranno il massiccio offrendo continuità ai servizi.Questa era la scommessa più grande del sindaco Domenico Mitidieri e dell'assessorePeppino De Simone: "Sarebbe stato un grave errore disabituare i turisti alla nostra monta-gna, non aprire gli impianti sarebbe stato un arretramento insopportabile. Abbiamo trovatogli uffici solerti e pronti a raccogliere il nostro invito a far presto ".In questa occasione si è riscontrata l'ottimo rapporto tra i due Comuni, Lauria e Lagonegro,che hanno marciato all'unisono nell'interesse di superare le delicate questioni burocratichelegate alle ditte che in precedenza gestivano il servizio. Ora si attende solo…che nevichi,

possibilmente senza vento.

In “zona Cesarini” il monte Sirino riavvia i motori

Andrea Acquarulo

L’assessore De Simone

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L’INTERVISTA/Il dirigente Francesco Garramone illustra la realtà scolastica marateota alla luce delle prospettive dettate dalle nuove normative

“Occorre elasticità per salvare le scuole di periferia”

L'Eco di Basilicata Calabria CampaniaGiovedì 01 Gennaio 2009 Maratea 1111

MARATEA. La tutela dell'am-biente è stato il tema trattatodal Dott. Biagio Mazzeo,Magistrato originario di Marateaed in servizio presso la Procuradella Repubblica di Genova

dove, quale sostituto procura-tore, si occupa di reati ambien-tali, in un incontro organizzatopresso la sede dell'Istituto sta-tale di istruzione superiore diMaratea con il coinvolgimentodelle classi terminali del Liceo

artistico, del Liceo scientifico edell' Istituto professionale diStato per i servizi alberghieri edella ristorazione. Così, grazie alla disponibilitàdel Dirigente scolastico, Prof.Josè Mario Cernicchiaro, il

Presidio del Libro e l'Upelhanno visto concretizzarsivenerdì 12 dicembre l'iniziativain una sala gremita di giovaniprovenienti anche da Comunidel golfo di Policastro, da Praiaa Mare, Tortora e da Comuni

dei vicini parchi del Pollino, delCilento-Vallo di Diano, e dellaVal d'Agri. Dopo il saluto e l'in-troduzione a cura dellaVicepreside, Prof.ssa RosaFabiano, e dopo brevi interven-ti del Dott. Valerio Mignone,

Presidente dell'Upel Maratea-Trecchina, e del sottoscritto,Responsabile del Presidio delLibro di Maratea, docente didiscipline giuridico-economi-che presso l'ISIS.

BasilicataBasilicata

In breve In breve

Il professore FrancescoGarramone dal 1 settembre2008 è il Dirigente scolasti-co di ruolo dell 'IstitutoComprensivo "CasimiroGennari" comprendenti leclassi delle scuole dell'infan-zia, elementari e delle scuolemedie di Maratea. Con allespalle un'esperienza di ben12 anni come Dirigente sco-lastico incaricato pressol'Istituto Alberghiero dellacittadina tirrenica, il prof.Garramone ha risposto adalcune nostre domande utilia compiere attenta analisi diquella che è l'attuale realtàscolastica marateota e diquello che ne sarà il prossi-mo futuro, in vista dellarazionalizzazione e del ridi-mensionamento dell'interosistema scolastico italiano. Dirigente Garramone, dalruolo di insegnate a quello diDirigente incaricato, pergiungere nell'anno scolastico2008/2009 all 'ufficio diDirigente scolastico di ruolo.Una carriera brillante eimmaginiamo ricca di sod-disfazioni in un settorequello della scuola in conti-nua evoluzione…Proprio così, dal 1 settembredel 2008 sono Dirigente diruolo dell 'IstitutoComprensivo "Casimiro

Gennari". Mi sento oltre cheonorato nel ricoprire taleruolo nella mia Città, ancheprivilegiato per la possibilitàdi operare nel luogo ovevivo. Negli anni passati, l'e-sperienza di Dirigente incari-cato è stata senza dubbioappassionante e gratificante.Oggi, il ruolo del Dirigentescolastico è diventato piùimpegnativo, nel senso chesono aumentate notevolmen-te le responsabilità e questocrea un po' di apprensionesoprattutto nella fase inizialedello svolgimento delle atti-vità. Sino ad oggi devo direche più che positiva è la miaesperienza presso questo

Istituto Comprensivo, hodegli ottimi collaboratori edun ottimo corpo docente.Professor Garramone, leiper anni è stato tra i ban-chi di scuola come inse-gnante, e ha avuto quindicon gli alunni un rapportodiretto e personale, non nesenta la nostalgia?Sicuramente si. Tanti glianni di insegnamento tra-scorsi con gli studenti e ineffetti quel rapporto che solol'insegnante può costruirecon i suoi alunni non appar-tiene alla figura Dirigente.Personalmente comunque,cerco di andare spesso nelleclassi a parlare con gli stu-

denti, a dare loro dei consiglie ad ascoltare le loro richie-ste. E' evidente però che ilruolo è diverso così come ilrapporto che si crea con glistudenti. Vogliamo fare un'analisidell'attuale situazione sco-lastica di Maratea, in con-siderazione della recentenormativa che vuole unridimensionamento diquanto oggi esistente?Innanzitutto voglio sottoli-neare che per l'anno scolasti-co in corso nulla cambieràcirca l'assetto dei vari plessiche ricadono nel nostroIstituto Comprensivo. L'operazione di soppressione,di quelli che vengono piùpropriamente definiti i puntidi erogazione del servizio equindi il dimensionamentorelativo agli accorpamenti,avverrà a partire dal prossi-mo anno e in virtù di quantodeciderà la RegioneBasilicata sulla base di pre-cisi parametri dettati dallalegge. Nello specifico perquanto concerne la situazio-ne esistente a Maratea poi-ché è già prevista la costru-zione dell'edificio unico chedovrebbe essere pronto perl'anno scolastico 2010/2011,tutti i plessi, parlo dellascuola primaria, avranno

sede presso questo istituto diPiazza Europa. Prof. Garramone, vi è daconsiderare la questionelegata al permanere dellesingole sedi di Dirigenza…Proprio così, già dall'annoscolastico in corso si profilal'ipotesi di un accorpamentodegli Istituti Comprensivi dipaesi vicini, questo nel casoin cui vengano applicati inmaniera rigorosa i parametriimposti dalla normativa esecondo i quali gli IstitutiComprensivi devono contarealmeno 500 iscritti, e ad oggil' Istituto Comprensivo diMaratea conta 360 alunni.Situazione diversa si avrànel caso in cui, come di fattopare, la Regione Basilicatadi concerto con l 'enteProvincia di Potenza e iComuni decida di non appli-care in maniera rigorosaquesto parametro dei 500alunni. Anche perché IstitutiComprensivi con 500 alunninel lagonegrese credo ve nesiano pochi, sono parametriin Basilicata impraticabilivista la scarsa densità abita-tiva. Nell' ipotesi di dimen-sionamento,le scuole sareb-bero accorpate a paesi nonfacilmente raggiungibili equindi si creerebbe uno sca-dimento della qualità del ser-

vizio a causa della saltuariapresenza della figura delDirigente costretto a divider-si tra più sedi. Per tali motividalle notizie a noi pervenute,l'orientamento della RegioneBasilicata è quello di appli-care quella parte della nor-mativa che prevede per iComuni montani e per lepiccole isole che gli IstitutiComprensivi contino 300alunni, da qui la possibilitàper Maratea di mantenere laDirigenza.In un dialogo con l'EnteRegione Basilicata, perso-nalmente quale richiestaavanzerebbe rispetto allarealtà scolastica diMaratea?Sicuramente sottoporreiall'attenzione della classepolitica regionale questoaspetto, ossia che la nostracittadina ha i numeri e lacomplessità che le permettedi mantenere la sede delladirigenza. Mi spiego, vi ècomunque un numero rile-vante di alunni e inoltre aMaratea vi è un'organizza-zione complessa perchécomprendente vari plessi. Inestremo unico accorpamentopossibile può ipotizzarsi conla cittadina di Trecchina, aifini di un'efficiente direzionedell'Istituto e quindi della

qualità del servizio che si vaad erogare. Questo il miopensiero relativamente allaquestione, poi bisogneràvedere cosa decideranno gliEnti preposti anche se ribadi-sco, la Regione Basilicata,nel piano di razionalizzazio-ne della rete scolastica puòprocedere verso la deroga diquei parametri di cui diceva-mo, poiché vi è all'internodella normativa un commache da la possibilità alleProvince che abbiano un ter-ritorio montano per almeno2/3 della totalità e un tessutostradale accidentato, di potermantenere Istituti Compren-sivi adottando parametri piùflessibili. Ripeto, credo che l'aspetto danon tralasciare è dato dall'ef-ficacia e dalla qualità del ser-vizio che si va ad erogare,affinché in Basilicata sipossa continuare a svolgerel'importante ruolo di forma-zione delle giovani genera-zioni con la qualità che tuttisi attendo. Maratea poi, perl'obiettivo che si pone, cioèquello di fare del turismo diqualità deve mirare ad unaformazione di qualità deigiovani, senza questa non sicompie nulla o quanto menosi portano avanti delle atti-vità approssimate.

Marianna Trotta

La scuola media di Maratea

Un talento innato, una voce bella epossente nonostante la giovane età,una forza interpretativa da vera arti-sta, queste le peculiarità che da subitoemergono dalla figura della cantautri-ce marateota Nausicaa Stoppelli.Nausicaa, iscritta al quarto anno delLiceo Classico, è nata sedici anni fa aMaratea dove vive e dove traendoispirazione dal mare ha iniziato acomporre le musiche e i testi dellesue canzoni. A Nausicaa, che si pro-pone come astro nascente della musi-ca italiana, abbiamo posto alcunedomande. Nausicaa, sei giovanissima eppurehai già acquisito grandi capacitànell'ambito musicale. Raccontaci,come nasce la tua passione per lamusica? Posso dire che quella per la musica èuna passione che ho da sempre, daquando ero piccola e coltivata neltempo come gioco. Da bimba sentivocantare mia madre, anche lei appas-sionata di musica, questo ha certa-mente contribuito a stimolare mag-giormente l 'avvicinarsi a questomondo e a curare la mia formazionemusicale. Così a 14 anni sono entrataa far parte di una band metal comevoce. È stata un'esperienza che mi èservita molto dal punto di vista dellacrescita musicale.Quale il nome di questa band?La band si chiama Dark Yuga, ungruppo composto da 5 musicisti,come dicevo sono stata per due annila voce della band. Con successoabbiamo partecipato a varie competi-

zioni. Da San Remo Rock a Modena,al concorso musicale nazionale diBari dove ci siamo aggiudicati ilprimo premio. Da qualche tempo conla band non ci esibiamo più, per moti-vi legati ad esigenze di studio deglialtri componenti e poi perché io hointrapreso la strada da solista.Quando hai iniziato a comporrebrani? La scorsa primavera, così per giocoho iniziato ad incidere il mio primocd. Ho fatto ascoltare le mie canzoni,sono piaciute molto, e così ha presoforza l'idea di lanciare il mio lavoromusicale. Nausicaa, quale oggi il tuo generemusicale?Mentre in passato come ho dettofacevo parte di una band metal, oggisicuramente mi sento più vicina allamusica melodica, per questo hoabbracciato un genere musicale cheva dal pop italiano al rock leggero.Nausicaa, ti abbiamo sentito spessocantare in inglese…Si è vero, la maggior parte dei mieibrani sono in lingua inglese, ma hoscritto anche delle canzoni in italiano.Perché la scelta dello scrivere i testiin inglese?Perché è una lingua che mi affascinamolto e che trovo più immediatarispetto all'italiano, l'inglese è una lin-gua sotto tanti punti di vista più sem-plice. Esprimersi in inglese non è lostesso che in italiano, credo che ininglese si riesce a dare un'importanzadiversa a ciò che si vuole dire. Quale il titolo della prima canzone

che hai scritto?Il titolo della mia prima canzone èUniverse, titolo che ho poi dato almio singolo presentato alla trasmis-sione della Rai Do-Re-Ciak-Gulpcondotta da Vincenzo Mollica.Quale il contenuto del branoUniverse?Questa mia prima canzone parla di unamore che non può esistere, di unsentimento contrastato ma cosìimportante che pur di farlo esistere loproietto in un altro universo, ed inquesto universo che riesco ad essereforte e così, come sulla terra si sogliela neve, in questo universo il miocoraggio brilla con la forza delle stel-le. Attraverso i tuoi brani racconti testessa? Si, in tutte le mie canzoni c'è unaforte componente autobiografica.Attraverso i mie testi esprimo senti-menti che mi appartengono.Quale la tua fonte di ispirazione? Sicuramente il mare, scrivo i miebrani guardando il mare perchérispecchia il mio modo di essere,sono molto legata al mondo in cuivivo.Nausicaa progetti musicali futuri?Immagini una tua partecipazione aSan Remo? Magari! Nell'immediato il progettoche voglio realizzare è quello di por-tare a termine il mio lavoro, il mio cddi cui è già uscito il promo. Questo cdconterà una quindicina di pezzi in ita-liano e in inglese. Mentre durantel'inverno mi farebbe piacere parteci-

pare a delle manifestazioni il cui rica-vato vada in beneficenza. Pensi che la passione per la musicapossa trasformarsi nella tua pro-fessione principale ?Mi piacerebbe, mi impegnerò perchésia così, ma so anche che non possoconsiderarla come l'unico sbocco pro-fessionale e per questo che continueròa studiare per realizzare anche altro. Il vivere in una realtà che non èquella delle grandi città, credi chelimiti il tuo crescere musicale oritieni comunque che chi è bravoemerge a prescindere dal luogodove vive?Sicuramente se si è bravi si emerge,però nello stesso tempo è necessarioavere delle possibilità che i piccolicentri non offrono. Personalmente hoavuto la grande fortuna di avere unasala di incisione a Maratea, la sala delMaestro Francesco Rizzo che è anchel'arrangiatore dei miei brani. Questacircostanza mi ha aiutato moltissimo,sarebbe stato tutto più difficile qualo-ra mi sarei dovuta spostare in un altrocentro per registrare. Le possibilità, leoccasioni che offre una città di farsiascoltare non sono purtroppo alla por-tata dei piccoli centri. Nausicaa, c'è una canzone allaquale ti senti legata in modo parti-colare? A tutte le mie canzoni tengo in modoparticolare, perché ognuna è un pezzodi me, parla della mia vita. Le trecanzoni che costituiscono il promodel mio cd sono tutte molto importan-ti. Così la canzone Poison, parla di

momenti difficili della mia vita chegrazie ad alcune figure importantisono riuscita a superare. L'altro branodal titolo Notturnia, parla invece del-l'avvicendarsi durante la notte di sen-timenti come la nostalgia o il rancore. Quanto impieghi per scrivere untesto?Sono contraria a chi si mette a tavoli-no e scrive una canzone, perché lacanzone deve essere lo specchio diun'emozione e deve nascere così digetto, poi la si può affinare, però untesto è bello quando è il frutto dellaspontaneità, è così che scrivo le miecanzoni per questo non vi è un tempopreciso. Quale il tuo cantautore preferito?Tra i cantautori italiani sicuramentepreferisco i tre grandi ossia, Guccini,De Gregori e De Andrè. E nell'ambito internazionale?Mi piacciano molto i gruppi come gliIron Maiden, nell'ascoltare i lorobrani ho attinto da ognuno qualcosa.

Marianna Trotta

Nausicaa, una promessa della musica italiana

Nausicaa Stoppelli

Compie circa un anno dallasua istituzione presso lastruttura ospedaliera diMaratea il CentroInformazione Accoglienza eOrientamento (CIAO).Gaetano Trotta presidentedella locale sezione delTribunale dei Diritti delMalato e responsabile dellostesso servizio CIAO sidichiara molto soddisfattodell'attività svolta nell'annodai giovani volontari chealternandosi presso lo spor-tello sono stati di valido sup-porto ed aiuto ai tanti utentiche a loro hanno richiestodelle informazioni e, circal'ubicazione de reparti edegli ambulatori ove poterusufruire delle prestazionisanitarie e, su quant'altroinerente alla struttura ospe-daliera e ai relativi servizi. Ivolontari Macrì Danila,Mollica Francesca, PalermoAurora e Pesce Domenicohanno così giorno per giorno,senza saltare mai un turnodel loro servizio, accoltopazienti e visitatori recatisipresso l'ospedale di Maratea,registrando circa 1000 con-tatti al mese. Vista l'utilità dell'iniziativaed in particolare il gradimen-to espresso dagli operatorisanitari e da coloro che,pazienti e visitatori ne hannobeneficiato, lo stesso respon-sabile Gaetano Trotta, auspi-ca che venga rinnovatodall'Asl n°3 di Lagonegro ilprotocollo di intesa (proto-collo da rinnovarsi appuntotra Asl n°3 eCittadinanzattiva-TDM) cheprevede il funzionamento delCIAO presso il PlessoOspedaliero di Marateaanche per l' anno 2009.

Primocompleannoper il “Ciao”

Nella mattinata del 9dicembre 2008, nellacittà di Maratea, purtrop-po ed in modo repentino,si è sparsa la triste noti-zia della morte di unbimbo di appena treanni. Andrea Favella,venuto mancare presso lastruttura ospedaliera"Giovanni De Lieto"

della cittadina tirrenica.La morte genera sconfor-to e commozione tantopiù se si tratta di giovanivite o addirittura di viteappena iniziate. Comeun angelo, il piccoloAndrea è salito al cielolasciando mamma Enzae papà Antonio. Una gio-vane coppia che con

grande coraggio e com-postezza, accanto alresto dei familiari, haaffrontato ed affrontaquotidianamente il dolo-re probabilmente piùgrande, quello di perdereun figlio. Ed è proprio innome del rispetto di que-sto dolore e nel ricordopuro e candido che si

deve ad un bimbo, che ifamiliari di Andreahanno avvertito la neces-sità e l'esigenza di espri-mere i propri sentimentirelativamente ad inutilicommenti espressi suquanto accaduto. Diseguito pubblichiamo lalettera giunta in redazio-ne. (MT)

Commozione a Maratea, muore un bambino di 3 anniLa famiglia Falvella - La Neve con questa lettera vuole smentire quelle voci secondo lequali il nostro piccolo Andrea è morto per i problemi legati al suo stato di salute e quel-le che lo hanno definito come un bambino con gravi problemi cardiaci. Nulla di piùvero.... La bocca è fatta per parlare, e come si suol dire è "una ricchezza", ma troppevolte nei piccoli centri, non solo a Maratea, le persone parlano supponendo di conosce-re la verità trascurando l'unico particolare che la verità è nota solo a chi vive un evento.Andrea era un bimbo speciale, non diverso come in molti sostenevano, solare, allegro,vivace, dispettoso, come un qualsiasi altro bimbo di due anni e mezzo e chi lo ha cono-sciuto lo sapeva bene. Molte volte, purtroppo, in queste circostanze si ha poco rispettoper chi vive tragedie come questa accaduta alla nostra famiglia, non se ne rispettasoprattutto il dolore e non si fa l'unica cosa sensata e giusta: "SILENZIO"!!

Teresa La Neve

La lettera della famiglia

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L'Eco di Basilicata Calabria CampaniaGiovedì 01 Gennaio 2009Rotonda1144

IL PUNTO/Da poche settimane è nata la “Merkurion Valley Cooperativa” dall’ iniziativa di una decina tra ragazze e ragazzi rotondesi. C’è voglia di creare futuro

Giovani insieme per nuove opportunità di lavoroIl periodo di recessione econo-mica che sta attraversando ilnostro Paese, non spaventa igiovani di Rotonda. Ed in unafase delicata in cui si deve regi-strare la perdita di posti dilavoro, alcuni volenterosi sisono rimboccati le maniche emessi insieme in cooperativaper crearle le opportunità diimpiego. Da poche settimane,infatti, è nata la MerkurionValley Cooperativa dalla ini-ziativa di una decina tra ragaz-ze e ragazzi rotondesi.Presidente di questo sodalizio èil ventisettenne Luigi Caminiticon alle spalle una laurea iningegneria delle telecomunica-zioni conseguita due anni fa.Presidente Caminiti come ènata l'idea di formare questacooperativa?"La Me.Val.Coop, è una coo-perativa a ResponsabilitàLimitata. L'idea di costituirla ènata da sola. Ci siamo ritrovatiuna sera a parlare del nostrofuturo e ci siamo accorti chepurtroppo nessuno ti viene abussare alla porta per offrirtilavoro, quindi abbiamo pensatodi crearlo il lavoro. Il coraggio

di fondare una cooperativa alsud e più precisamente aRotonda, è stata dettata dalfatto che noi tutti siamo attac-cati alle nostre origini, ma pur-troppo non c'è lavoro e molti,soprattutto giovani, sonocostretti ad andare via oppure afare i pendolari. Il gruppo cheha fondato la cooperativa è ungruppo, per fortuna, molto soli-do e con un'unica idea: lavora-re e dare lavoro! Sì, il nostroobiettivo principe è quello distare bene economicamentefavorendo il più possibile inostri soci, ma l'idea sarà com-pleta quando la Cooperativasarà in grado di dare lavoronon solo a tutti i soci ma anchead altri rotondesi o ad altri cit-tadini che come noi non stannoad aspettare, ma si fanno inquattro per migliorare un siste-ma che non è più in grado digarantire né stabilità né sicu-rezza economica alle famiglie".Quando è nata questa idea?"La prima volta che si è parlatodi Cooperativa è stato a luglio2008. Poi tra gli impegni estivied alcuni disappunti con alcunifuturi soci, la costituzione è

slittata fino a dicembre. In que-sti mesi tra uscite di soci edentrate di nuovi membri abbia-mo potuto conoscerci e stabili-re un rapporto di complicitàche va al di là del semplice rap-porto lavorativo. LaMe.Val.Coop. è diventata unafamiglia. Il 3 dicembre laCooperativa ha messo fine aisogni ed è diventata realtà".Da chi è composta? "La Cooperativa è composta dastudenti, liberi professionisti,imprenditori, commercianti e

disoccupati. Ciò che salta agliocchi è che non tutti sianodisoccupati. Il fatto è già statospiegato: purtroppo c'è qualco-sa che non funziona. La gente,parlo dell'Italia in generale e diRotonda nello specifico, non ècontenta. Si potrebbe dire che irotondesi sono viziati, ma nonè così. A Rotonda manca effet-tivamente qualcosa, altrimentitante tipologie di lavoratori, distudenti e di chi è in cerca dilavoro non si sarebbe mai unitaper creare lavoro. E noi loabbiamo fatto perché abbiamovoglia di lavorare".Quale sarà il vostro settore diintervento?"I settori sono molteplici inquanto le idee sono tante e lavoglia di fare altrettanto.L'oggetto sociale dellaMeValCoop è davvero immen-so ma non esiste un punto chenon saremmo in grado da subi-to da attivare o da gestire.Nello specifico la Cooperativada subito si è attivata per potergestire e far rispettare il cosid-detto Decreto Ronchi, ovvero ilD.Lgs. 22/97. La cooperativa sifarà promotrice della microrac-

colta dei rifiuti speciali nonpericolosi come toner, cartuccee nastri e tutto ciò che riguardai materiali di consumo per lestampanti, offrendo anche lapossibilità di lavorare in fran-chising, aprendo box o puntivendita di cartucce compatibilidi marca, una novità assoluta.Inoltre miriamo ad ottenere lagestione di musei, agriturismo,cinema, poli funzionali, eventiricreativi, management artisti etanto altro". Pensate che il territorio in cuivivete potrà offrirvi le oppor-tunità che voi cercate?"Il territorio sicuramente puòoffrire tanto, la cosa che più cispaventa è chi vive nel territo-rio. Bisogna capire che non sipuò vivere sempre e solo allespalle degli altri, ma bisognaavere il coraggio di dire "Noice la possiamo fare". Non èintenzione di fare pubblicità alPresidente Americano, ma ècosì. La Basilicata così comeRotonda deve smettere di dor-mire sugli allori e deve iniziaread aprire gli occhi e capire chenon c'è bisogno di aiuti peravviare un'idea imprenditoria-

le, l'importante è che l'idea siavalida e contestualmente possi-bile".Cosa vi aspettate dagli Entipubblici e chi saranno i vostripartners?"Dagli Enti Pubblici cosa ciaspettiamo? Non chiediamo néassistenzialismo né aiuti, machiediamo solo un attimo diriguardo all'idea imprenditoria-le e la possibilità di favorirecon un sì non una persona né10 persone ma intere famiglie.Speriamo che un Ente, che siail Comune o che sia l 'EnteParco o un altro Ente non ciostacoli ma ci inviti e ci aiuti asuperare gli eventuali difficoltàda precedere in modo così dapoter riuscire a far crescere noie soprattutto la realtà doveviviamo. Abbiamo molte ideeche richiederanno delle appro-vazione da parte degli Enti acui non chiederemo soldi perrealizzarle o aiuti, ma solo edesclusivamente concessioni inquanto possibili poiché già stu-diate sia dal piano funzionaleche legale. Appunto, mi piaceribadire che basta un sì! Perquanto riguarda i partners che

ci siamo scelti all'inizio, vi dicoche attualmente la Cooperativaha un partner nella provincia diFrosinone. Si tratta di unasocietà certificata ISO 9001 e14001 che opererà in tuttaBasilicata e nord Calabriaattraverso la Cooperativa".Visto che siete nuovi, conquale biglietto da visita vipresentate agli altri?"Il nostro biglietto da visita? Adire il vero ne abbiamo due.Uno per chi vorrà collaborarecon noi ed un altro per chivorrà credere nelle nostrepotenzialità. Il primo è: "MeVal Coop una realtà sempre increscita che ha bisogno sempree comunque di persone checonsiderano il lavoro un IMPE-GNO!". Il secondo è : "Me ValCoop il nostro IMPEGNO perun'ottima riuscita". Come maiabbiamo ripetuto più volteimpegno mettendolo in maiu-scolo? Semplice perché è quel-lo che ci distingue dagli altri,lavorare non significa impe-gnarsi, lavorare con impegnosignifica, appunto, essereimprenditori!

Silvestro Maradei

Luigi Caminiti

Se n'è parlato in un convegno tenutosi aRotonda presso la sala consiliare del comune il10 dicembre 2008, dove si è discusso dei ser-vizi che la Valle del Mercure può offrire aipropri cittadini. L'evento, promosso dalComune di Rotonda, ha avuto la partnershipdella Regione Basilicata, dell 'AziendaSanitaria USL 3 del Lagonegrese e deiComuni di Castelluccio Inferiore e Superiore eViggianello. Erano presenti Giovanni Pandolfi, Sindaco diRotonda, Roberto Giordano, Sindaco diCastelluccio Inferiore, Egidio Salamone,Sindaco di Castelluccio Superiore, DomenicoAnastasio, Sindaco di Viggianello, il Dott.Mario Marra, Direttore Generale USL n.3 delLagonegrese, il Dott. Vincenzo La Regina,Direttore Sanitario della stessa AziendaSanitaria e il Dott. Massimo De Fino, Direttoredel Distretto Secondo Livello di Lauria; assen-te l'On.le Antonio Potenza, Assessore allaSanità Regione Basilicata. Ha introdotto ilavori Giovanni Pandolfi, Sindaco di Rotonda,il quale ha richiamato all'attenzione il bisognoche c'era negli anni settanta di una sanitàdecentrata che riuscisse a soddisfare le esigen-ze di tutti i cittadini anche di quelli che viveva-no lontani dai presidi ospedalieri. E non a casoproprio in quegli anni venne l'idea di costruirea Rotonda un ambulatorio, che doveva averecome finalità, quella di mettere a disposizioneservizi sanitari non solo per il Comune diRotonda, ma anche per le altre comunità dellaValle del Mercure. Infatti, grazie alla legge833/78 che riguardava la riforma di istituzionedell'ordinamento sanitario, il comune diRotonda fece richiesta per poter ampliare l'am-bulatorio comunale riuscendo nell'intento dicreare un presidio ancora più efficiente. Subitodopo è intervenuto Roberto Giordano, Sindacodi Castelluccio Inferiore, dicendo che ilDistretto Sanitario di Rotonda è una strutturadi eccellenza, la quale negli anni ha fatto passida gigante a vantaggio dell'intera comunitàdella Valle del Mercure. Dello stesso parereanche Egidio Salamone, Sindaco diCastelluccio Superiore. Domenico Anastasio,Sindaco di Viggianello, ha affermato che c'èuna forte richiesta della comunità di affrontarele problematiche presenti sul territorio; ci deveessere unità nelle comunità, partendo propriodalla sanità, la quale è la carta vincente per ali-mentare l'impegno per la popolazione, quindibisogna creare una sorta di città-territorio. Tra l'altro, ha sostenuto che ci deve essere ilpieno recupero dei valori. Nel corso della sera-ta è intervenuto anche il vice sindaco e asses-sore alla sanità del Comune di Rotonda LuigiCersosimo il quale ha parlato della necessità direndere continuo il servizio assistenziale diguardia medica che oggi si alterna mensilmen-

te con il Comune di Viggianello. Inoltre, hadetto Cersosimo, va rivista l'organizzazionedel servizio medico del 118 del Mercure per ilquale è stata richiesta la presenza del medico abordo. Il Dott. Vincenzo La Regina, DirettoreSanitario USL n.3 del Lagonegrese, ha parlatodi coraggio e umiltà, due concetti importantiper disegnare dei modelli concreti e attivi sulterritorio, di come questastruttura debba essere unpresidio fondamentale difrontiera, ma anche unaazienda del territorio nelterritorio. Invece il Dott.Massimo De Fino,Direttore del DistrettoSecondo Livello di Lauria,che dirige dal 1998 e alquale fanno capo anche ipaesi limitrofi, non soloLauria, ha illustrato dellestatistiche riguardo alnostro territorio, un territo-rio povero, costituito per il22% da anziani. Questodato a sé non è preoccu-pante, il problema è la per-dita di popolazione dal1998 sino ad oggi. Da gen-naio 2009, ha detto DeFino, in tutta la Valle delMercure partirà un serviziosperimentale, chiamato"Day ServiceAmbulatorial", cioè medicispecialisti a casa del citta-dino, dunque al serviziodelle comunità. De Fino haanche parlato del nettorecupero che c'è stato negliultimi tempi in merito all'e-migrazione sanitaria.Inoltre, con i servizi offertidal presidio di Rotonda si èinnescata una inversione ditendenza rispetto a questoaspetto. Ha concluso ilconvegno il Dott. MarioMarra, Direttore GeneraleUSL n.3, che dopo averannunciato del prossimoampliamento che subiràl'ambulatorio di Rotondagrazie a finanziamentiregionali che prevedonouna ristrutturazione dellostabile e, dunque, unmiglioramento dei servizi,ha parlato di creare servizisempre più a portata dimano dei cittadini e le cure

a casa del cittadino per evitare disagi.Dunque, sembra emergere un quadro positivodella sanità lucana e novità importanti per lasanità della Valle del Mercure. L'augurio è chele attese possano essere realizzate prima possi-bile per assicurare ai cittadini della Valle delMercure servizi sempre più efficienti.

Domenico Viggiano

Nell'annata 2007/2008 una tremenda epide-mia causata dal virus della brucella (bru-cellosi bovina) si è diffusa rapidamente amacchia d'olio nei comuni Nord-Occidentali del Parco Nazionale delPollino, particolarmente Rotonda eViggianello. Questa terribile epizoozia,come è noto, colpisce soprattutto gli ani-mali della specie bovina e ovi-caprina, inquesta fase ha interessato esclusivamentele mandrie di bovini allevati allo statobrado sui pascoli montani del massiccioPollino; appena sviluppatasi ha mostratouna virulenza come giammai verificatasied ha decimato interi allevamenti, aziendecon centinaia di capi sono lasciate del tutto

sguarnite di bestiame. Fin ora i capi abbat-tuti consistono in diverse centinaia o addi-rittura migliaia e la calamità non accenna aritirarsi. La conseguenza di tutto ciò è cheintere famiglie sono rimaste sul lastrico equindi senza occupazione, specialmentemolti giovani che sfidando le diffuse opi-nioni pregiudizievoli nei riguardi di questaattività, hanno investito risorse economichee soprattutto le proprie energie psico-fisi-che nel mestiere di allevatore, spronatidalla passione trasmessagli dai loro avi masoprattutto dalla speranza di poter creareun futuro nella loro terra di origine, valo-rizzandone il territorio e le produzioni zoo-tecniche d'eccellenza, privati delle lororisorse, adesso sono destinati ad ingrossareil già numeroso esercito dei giovani disoc-cupati in Basilicata. La pratica dell'alleva-mento del bestiame nell'area del Pollino,seppure esercitata con grandi disagi, è statada sempre l'attività economica trainantedando sostentamento alla maggior partedella popolazione residente in loco ecreando anche altri indotti tramite proficuiscambi commerciali con i paesi e le regionilimitrofi, ancora oggi nonostante i grandimutamenti socio-economici della nostracomunità rappresenta una risorsa di grandeimportanza, perciò tale evento rappresentauna vera e propria calamità di carattere

sociale. I diretti interessati e numerosissimialtri persone del luogo si chiedono comesia stato possibile il verificarsi di questoinfausto fenomeno di cui è certamente dif-ficile individuare una precisa responsabi-lità. La causa dell'insorgenza di detta gravemalattia infettiva può essere stata causatada alcuni allevatori che incoscientementehanno trasgredito le norme igieniche sani-tarie degli allevamenti, per mera inettitudi-ne di alcuni di loro, veicolata dalla faunaselvatica oppure per qualche fortuito caso,unica cosa certa è che il dramma per moltioperatori del settore oramai si è consuma-to. Focolai epidemici di brucellosi, anchenel passato, si sono verifìcati ciclicamentein diverse zone dell'area montana delPollino, comportando l'abbattimento dialcuni capi, ma i danni provocati sono statisempre contenuti. Il fenomeno epidemicoinsorto nella campagna 2008 oltre a riper-cussioni economici e psicologici per lepersone colpite, rappresenta anche ungrave danno sul profilo ambientale poichél'abbandono della pastorizia comporterà uninesorabile degrado orografico, floristico efaunistico dell'area montana. I pastori sonostati da sempre dei veri operatori ambien-tali preservando il territorio da erosioni,dalla diffusione di arbusti ed erbe infestan-ti inibenti l'accrescimento di essenze arbo-ree ed erbose utili e di pregio, grazie alloro operato è pervenuto a noi quasi intattolo straordinario patrimonio di risorse dibiodiversità vegetali, naturali e animali cuiè ricco il Pollino. Per i motivi sopraccitatigli allevatori esternano con grande spiritodi unitarietà e solidarietà, tra loro, un gran-de rammarico per quanto accaduto, chie-dendo agli organismi istituzionali prepostial settore dell'agricoltura e zootecnia, qualila Regione Basilicata, l'ASL n. 3 delLagonegrese e anche al Parco Nazionaledel Pollino di poter disporre di adeguatiaiuti, sotto forma di sussidi, finché essipossano ricostruire il loro patrimonio zoo-tecnico e quindi scongiurare il pericolo diun'irreversibile disoccupazione che porte-rebbe ad un sicuro abbandono della nostraterra già molto provata di diaspore emigra-torie. In particolare chiedono all'ASLun'adeguata, quindi reale, remunerazioneper gli animali abbattuti e alla RegioneBasilicata-Dipartimento Agricoltura diammettere a contributo anche gli animaliche non risultano iscritti al libro genealogi-co della razza d'appartenenza, purché pro-venienti da allevamenti ufficialmenteindenni o dichiarati indenni da qualsiasiepizoozie. Tale richiesta scaturisce dalfatto che reperire bestiame selezionato ediscritto ai libri genealogici è molto difficileper la penuria di soggetti con tale ranch eper il costo molto elevato degli stessi.Nella speranza che tale appello susciti unaviva sensibilità in chi legge e soprattuttonegli Organi Istituzionali cui è diretto,aspettiamo un'efficace valida risposta..

Antonio di Napoli

Lettera aperta degli allevatori

Un pascolo

I servizi Sanitari nella valle del Mercure: quale futuro? “Scenario desolante sul Pollino:

i pascoli sono lasciati deserti”

E' andato a Mario De Cristofaro il prestigioso premio"Collegium Cocorum" riservato ai cuochi italiani. Questoriconoscimento è per i cuochi la più ambita onorificenza ita-liana. Essa è conferita dalla Federazione Italiana Cuochi, aicuochi professionisti che hanno lavorato per almeno 25 anniai fornelli, con dignità e passione, capacità e prestigio, ono-rando la cucina italiana e la grande famiglia delle berrettebianche. I cuochi insigniti dal "Collegium Cocorum" ricevo-no l'ambito riconoscimento durante una cerimonia particolareed essi sono riconoscibili dal collare rosso con medaglionedel "Cocorum". E lo scorso 20 novembre, è stato lo SheratonHotel di Roma ad ospitare il XXVI congresso nazionale dellaFederazione Cuochi. Nell'occasione, il professor Mario DeCristofaro, originario di Viggianello, ma sposato a Rotondadove vive con la famiglia, docente dell'Alberghiero diCastrovillari, iscritto all'associazione provinciale cuochi èstato insignito del prestigioso "Collegium Cocorum" conse-gnato dal presidente nazionale Paolo Caldana, e dal presiden-te mondiale, Gissur Gudmundsson (World Assosation onChef's Societies), per aver operato da oltre 5 lustri nell'arteculinaria con dignità e passione capacità e prestigio onorandosempre e ovunque la millenaria tradizione della cucina italia-na. (SM)

A Mario De Cristofaroil prestigioso premioCollegium Cocorum

Al centro Mario De Cristofaro

Da sinistra i sindaci: Pandolfi, Giordano, Salamone, Anastasio

Page 15: Basilicata Calabria Campania

L'Eco di Basilicata Calabria CampaniaGiovedì 01 Gennaio 2009 Lauria 1155

L’INIZIATIVA/ Dal Sele al Lao: le vie dell'antica Lucania al tempo dell'impero Romano. Presentato un libro di ricerca prezioso per la conoscenza

Domenico Di Lascio tra storia ed archeologia locale

Le festività di Natale rappre-sentano una buona occasioneper dedicare del tempo adattività che normalmente ven-gono rimandate a causa degliimpegni quotidiani. Il periodotra Natale e l'Epifania spessoè utilizzato dalle associazioniche operano sul territorio perorganizzare feste e sagre, pro-porre attività di teatro o alle-stire mostre. Il fine è anchequello di far conoscere il pro-prio gruppo ed essere di sti-molo a quanti si dedicano adattività artigianali oppure a

qualche forma d'arte. In talsenso l'associazione artistica eculturale Arte e Dintorni haorganizzato, presso il localeparrocchiale di LargoPlebiscito in Lauria, unamostra di lavori artistici e arti-gianali aperta ai professionistied agli appassionati. Lamostra è stata inaugurata il 22dicembre alla presenza di DonVincenzo Iacovino, Parrocodella parrocchia San Nicola diLauria superiore, e del presi-dente dell'associacione Arte eDintorni Sig.ra Antonietta Di

Lascio. Nei locali della salaparrocchiale circa venti artistidi Lauria e del circondariohanno esposto le loro opere:dipinti su tela, acquerelli,disegni e fotografie.Tra i qua-dri, diversi sono a tema reli-gioso. Tra le opere artigianali spicca-no i lavori in ferro battuto, iricami ed alcuni originali pre-sepi. 'Come vedi il Natale' èstato il tema proposto airagazzi dell'azione cattolica diLauria che hanno prodottonumerosi disegni a tema nata-

lizio. La sezione quadri efotografia è stata invece atema libero; per consentire aivari partecipanti di proporre itemi preferiti. Spiccano, tra lealtre, le fotografie di GiusyLabanca, apprezzata fotografadi Lauria, specializzata pressol'Istituto Italiano di Fotografiadi Milano. Alcune sue fotografie sonostate scelte per la mostra'Viaggio in Basilicata': mostraproposta in diverse città italia-ne a cura della regioneBasilicata. Giusy Labanca,

che ha partecipato al concorsonazionale 'Con occhio didonna' ha avuto anche la sod-disfazione di vedere pubbli-cate sue fotografie sul catalo-go della mostra. Peccato chenella mostra di Lauria le opereesposte siano solo cinque.L’organizzazione ha rivoltoun caloroso ringraziamento adon Vincenzo Iacovino che haispirato l’iniziativa.Per chiudere, nteressanti i pre-sepi proposti. Da Marateagiunge un presepe costruitotutto con conchiglie e materia-

le marino. La sig.ra Rosetta Giannellapropone una città in miniaturaminuziosamente ricostruita.Felice Labanca ha costruito

un originale presepe in unvecchio televisore: ovvero,quando il riciclo diventaforma artistica.

Raffaele Papaleo

Il libro di Domenico DiLascio colma una lacunasignificativa nella bibliogra-fia dell'archeologia dell'areacompresa tra il fiume Sele, inCampania, e il fiume Lao, inCalabria. Filo conduttore dellavoro è costituito dalla ricer-ca delle fonti bibliograficheutili ad individuare i tracciativiari in età romana. L'autoreprende in considerazione ediscute le fonti classichedisponibili; inoltre analizzaun'ampia bibliografia nellaquale trova molte informa-

zioni che riguardano le areesud occidentali dellaBasilicata e della Campania el'area nord occidentale dellaCalabria. Per molti aspetti,l'area presa in esame coinci-de, almeno in parte, con iconfini dell'antica Lucaniaromana. Ciò non è casuale eil libro evidenzia bene i carat-teri comuni di questo territo-rio; caratteri rivelati dai ritro-vamenti archeologici che,principalmente negli ultimiquaranta anni , hanno comin-ciato a chiarire la storia e la

protostoria dell'area in que-stione. Nella prima parte illibro di Domenico Di Lascioprende in esame i caratteristorici e geografici dell'area,evidenziando l'assoluta indis-solubilità tra caratteri geogra-fici del territorio, sua antro-pizzazione e sue vicende sto-riche. Vengono presi inesame i dati conosciuti relati-vi alle popolazioni indigene ele interazioni tra queste e ilmondo greco durante la colo-nizzazione che ha interessatovaste aree del sud. Nella

seconda parte del libro vieneanalizzata e descritta la reteviaria esistente e utilizzata inepoca romana nel periodocompreso - come indica l'au-tore- tra il II secolo a.C. e lacaduta dell'impero romanod'occidente avvenuta nel 476d.C. Il libro è arricchito datavole, tabelle e cartine geo-grafiche che aiutano a seguireil discorso in modo dettaglia-to ed efficace. In conclusioneDomenico Di Lascio proponeuna sintesi del proprio lavorocon una cartina nella quale

vengono riportati i tracciatidelle vie di comunicazionecome dovevano essere altempo dell'impero romano. Illibro è arricchito da una vastabibliografia che attesta l'am-piezza e la complessità dellaricerca effettuata. DomenicoDi Lascio è nato a Lauriadove vive con la famiglia; diprofessione è tecnicodell'Enel e lavora a Potenza.La sua passione per la storia eper il territorio in cui vive lohanno portato alla laurea inConservazione dei Beni

Culturali. La tesi discussa peril conseguimento della laurearappresenta proprio l'ossaturadell'opera, edita a Potenza inagosto del 2008. Il libro, cheè disponibile presso diverseedicole e librerie, nondovrebbe mancare nellebiblioteche pubbliche, scola-stiche e nelle librerie di tutticoloro che voglianoapprofondire ed ampliare inmodo serio la storia e la pro-tostoria dell'area in cui vivia-mo.

Raffaele Papaleo

L'associazione Arte e Dintorni organizza una mostra a Lauria La copertina del libro

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Si consolida il rapporto tra ilcomitato organizzatore della festadell'Immacolata di Lauria e l'as-sociazione Amici della castagnadi Trecchina. Da tre anni a questaparte il comitato Immacolata,coordinato da Pierino Cassino, siè gemellato con l'associazioneAmici della castagna diTrecchina che nella giornatadell'otto dicembre scorso, inoccasione della festa che si èsvolta nel quartiereSanseverino di Lauria, hadistribuito con i suoi volontariGiuseppe Arleo, GiuseppeLentini e Walter Casella,intorno al grande falòdell'Immacolata, oltre un quin-tale del prezioso frutto dibosco. Siamo al terzo annoche veniamo a Lauria - ci diceGiuseppe Arleo , uno dei com-ponenti del direttivo dell'asso-ciazione Amici della Castagna- siamo un gruppo ormai aldecimo anno di attività.Quest'anno abbiamo organiz-zato una riuscita quattro giornia Trecchina nel mese di otto-bre scorso. Sono state registra-te oltre diecimila presenze, sisono contati una trentina di pull-man provenienti anche da fuoriregione. Sono state organizzatemanifestazioni correlate comel'orientering per i bambini. Hapartecipato il gruppo follk Cittàdi Ostuni. Signor Arleo, un frutto di boscocome la castagna che diventaoccasione per un rilancio dellosviluppo turistico diTrecchina?Certamente. Come Amici dellaCastagna anche noi facciamo lanostra parte insieme ad altreassociazioni che stanno promuo-vendo vari aspetti della nostracittadina.

Coma mai questo incontro congli amici dell'Immacolata diLauria?Stiamo cercando di attivare unaserie di rapporti di buon vicinatocon gli amici di Lauria. Le ricor-do che nei giorni scorsi siamostati anche a Nemoli in occasionedella festa dei piccoli comuni

d'Italia. Poi collaboriamo con lealtre associazioni . Ad esempiocon l'associazione "Alla corte delDuca Vitale" che si propone larivisitazione del borgo medievaledi Trecchina nei giorni 13, 14 e15 agosto. Siamo collegati conun'altra associazione che si inte-ressa della promozione del turi-smo trecchinese. Spesso usciamofuori Trecchina, come stasera,per testimoniare il nostro impe-gno La castagna si sposa bene conla tradizione del fuoco dellaMadonna Immacolata?Certo la caldarrosta è un prodottoben collegato al fuoco.

Quali sono le vostre impressionisu questa festa della MadonnaImmacolata, una piccola festa diquartiere però dal grande signifi-cato simbolico. Avete potutoanche voi partecipare all'inco-ronazione della statua dellaMadonna da parte dei vigili delfuoco.

Il mio primo pensiero è andato aRoma, dove avviene, in uno sce-nario più grande, lo stesso gestosimbolico. Anche in Piazza di Spagna allapresenza del Santo Padre i prota-gonisti sono i Vigili del fuocoche salgono su una scala peromaggiare e incoronare laMadonna. Queste sono della festeche servono a rinsaldare i nostrivalori ma anche a promuovere ilnostro territorio. Sono iniziativeche possono cercare di decentrarel'attenzione sui piccoli centri. Inestate l'attenzione si concentranelle grandi piazze del paesedove avviene un poco tutto.

Decentrando questa manifesta-zione si valorizza in modo piùcapillare il nostro territorio. Quanti siete impegnati nell'as-sociazione amici della casta-gna?Siamo una trentina di soci .L'associazione è presieduta daDomenico Cresci, che questa sera

non è potuto essere presenteper altri impegni. Quante castagne siete riusci-ti a distribuire?Oltre un quintale. Si è trattatodi una nostra volontà di contri-buire con il nostro impegno ela nostra partecipazione allavostra festa. Il prossimo anno,nel corso delle nostre iniziati-ve estive trecchinesi cerchere-mo di pubblicizzare anche lanostra presenza alla festadell'Immacolata. Quali sono le vostre prossi-me iniziative come associa-zione?In cantiere stiamo preparandoalcune manifestazioni estive.Nel prossimo mese di ottobreabbiamo già previsto che cisaranno tre giorni di festa

anziché due.Mi permetto di farle notare chealla nostra vista abbiamo lapossibilità di apprezzare la bel-lezza straordinaria della Chiesadi San Giacomo con la suanuova illuminazione notturnaSono delle luci molto belle cheabbelliscono e valorizzano imonumenti. Uno spettacolo checolpisce. La nuova luce della chiesa sistacca nettamente dalle luci sof-fuse del resto del centro abitato.Uno spettacolo bello da vedere.In particolare si apprezza il cam-panile con la cupola arabeggian-te.

Pasquale Crecca

Gemellaggio tra gli Amici della Castagna diTrecchina e il Comitato Immacolata di Lauria

I rappresentanti delle due associazioni

Resterà aperta fino al 5 gennaio in Largo Plebiscito

I diplomati dell'Istituto tecnico Industriale di Lauria, classe quinta b del-l'anno 1973 si sono ritrovati sabato scorso 27 dicembre al ristoranteVecchio Cinema in Largo Plebiscito a Lauria per trascorrere serenamenteuna giornata insieme. L'iniziativa è partita grazie ad Antonio D'Orsi chenei giorni precedenti si era dato da fare per rintracciare i compagni discuola. "Incontriamoci per non perderci più di vista" è stato lo slogan dellagiornata. "Salve! Dopo tanta fatica ecco che finalmente ti ho trovato. Dopoaver incontrato casualmente un nostro compagno di scuola - ha scrittoAntonio D'orsi - mi è venuto il desiderio di rivedervi tutti. Così ho decisodi organizzare un incontro che ci veda protagonisti come i vecchi tempi.Luculliano il pranzo preparato dai cuochi del Vecchio Cinema: antipastilucano, risotto gamberetti e zucchine, ravioli e fusilli al pomodoro, frittura

Noi ragazzi laurioti del ‘54

Dal 1° gennaio 2009 non è più la cooperativa “Serena” a gestire l’asilo Nido diLauria. Una gara ha individuato il nuovo soggetto privato che è della provincia diSalerno. La vicenda ha destato molta meraviglia. Alla fine degli anni ‘80 fu propriola cooperativa capitanata dalla signora Enza Anania a promuovere questo preziososervizio rivolto ai bambini.

Novità sull’Asilo Nido di Lauria

di calamari e gamberetti con insalata capricciosa, tagliata ai funghi con patate alforno, frutta mista di stagione. Particolarmente apprezzato il sorbetto al limone pre-parato con cura e ricetta tradizionale da uno dei compagni di scuola, GiovanninoFittipaldi, apprezzato gelatiere di Castelluccio Inferiore. Questi i ragazzi del 54 chesi sono ritrovati e a cui vanno gli auguri della nostra redazione: Pietro Nicodemo,Antonio Antonaccio, Piccolo Filardi, Giovannino Fittipaldi, Franco Papa, MichelinoDe Clemente, Tonino Mastrolorenzo, Pino De Maio, Vittorio Cascino, EmidioOrofino, Nicola Suanno, Elio Lombardi, Domenico Scaldaferri, Alberto Ciliento,Berardino Di Lascio, Enzo Spagnuolo, Antonio D'Orsi, Tonino Ciminelli.

Pasquale Crecca

Page 16: Basilicata Calabria Campania

IL PUNTO/Il "congelamento" del dimensionamento delle Scuole Superiori di II Grado salva la dirigenza dell'IPSIA di Moliterno. Ma la preoccupazione resta

Scuole a rischio a Moliterno, vinta la prima battaglia

L'Eco di Basilicata Calabria CampaniaGiovedì 01 Gennaio 2009Moliterno1166

Pare passato, almeno peradesso, il paventato pericolodi soppressione della dirigen-za dell'Istituto Profes-sionaledi Stato di Moliterno, che harischiato seriamente di incap-pare nei tagli previsti dall'en-nesimo tentativo di raziona-lizzazione della rete scolasti-ca provinciale e regionale, econ esso, pare anche andato avuoto l'ennesimo attacco aduna comunità, Moliterno, ead una istituzione presentenel centro valdagrino dallontano 1919.Il piano, "congelato" per unanno, per la nostra area pareipotizzasse il taglio di undirigente e il consequenzialeaccorpamento dell'IstitutoProfessionale di Stato perl'Industria e l'Artigianato,all 'Istituto TecnicoCommerciale e per Geometrasempre di Moliterno. Tuttociò, mentre nel frattempol'Istituto Tecnico AgrarioStatale di Villa d'Agri è scuo-la "Polo" nel distretto N° 3di Moliterno(del quale èrimasto solo il nome), e dapoco è passato IstitutoSuperiore di IstruzioneSecondaria.L'allarme per la comunitàmoliternese è scattato nellaprima decade di dicembre,quando in un incontro zonalea Villa d'Agri, voluto per pre-sentare le nuove proposte dirazionalizzazione, sono ini-ziate a trapelare le nuoveipotesi di assetto per le scuolelocali . In pochi giorni, con-siderate le cupe prospettiveper le scuole superiori diMoliterno, la discussione èesplosa coinvolgendo cittadi-ni, addetti al settore e qualche

amministratore. A sostegnodella protesta che si andavaorganizzando, è anche uscitoun foglio di "Rivivere", cheha presentato chiaramente larealtà dei fatti oltre che pro-porre quelle che comunquesembrano le più logiche ediverse soluzioni. Giorni digrande tensione sociale, discoraggiamento e discussioniaccese da parte di cittadiniche proprio non comprendo-no questi modi di agire di unapolitica sempre più lontanadal territorio e comunquepalesemente di parte che altronon fa, agendo senza chiareidee programmatiche, cheaccontentare gli uni a dannodegli altri, e da qualchetempo a questa parte, fra glialtri pare sempre esserciMoliterno, che pur se ha iltorto di essere antipatico atanti, per il semplice fatto difar parte della stessaComunità Montana, dovreb-be essere dignitosamente piùrispettato di quanto non lo è.Intanto il Sindaco AngelaLatorraca, convocava d'ur-genza il Consiglio Comunaleper la serata del 15/12/2008.Ad assistere alla sedutaanche i due DirigentiScolastici prof. NataleStraface, e prof. CarmineFilardi, rispettivamente presi-di dell'I.T.C.G. FerdinandoPetruccelli della Gattina, edell'I.P.S.I.A., ai quali a mar-gine dell' adunanza è stataconcessa la parola. I due diri-genti in interventi carichi dipreoccupazioni per il futurodella scuola superiore aMoliterno, hanno anchericordato le indicazioni pro-venienti dal Ministero, che

fra l'altro indicano chiara-mente azioni che dovrebbe-ro addirittura tutelare le scuo-le professionali, consigliandodi non aggregarle a Istituti didiverso se non opposto indi-rizzo. Tutto ciò, dovrebbegarantire le nostre scuole,invece......E' emerso comunque il buonostato di salute di cui godel'I.T.C.G. con una popola-zione scolastica di circa 500studenti, e con un contro ten-dente e positivo trend di cre-scita delle iscrizioni, men-tre, si potrebbe parlare discuola quasi negli standardrichiesti per l ' IstitutoProfessionale, che nonostantela crisi delle iscrizionicomunque riesce, anno dopoanno, ad avere i numeri più dialtri Istituti della stessa valle. Il Preside Filardi dal cantosuo, riprendendo anche quan-to detto in precedenza dalVice Sindaco DomenicoCavaliere che ha parlato dinecessario ampliamento del-l 'offerta formativadell'I.P.S.I.A., ha reso notodi una serie di incontri con idirigenti della FondazioneMattei di Viggiano, per aprirenuovi scenari di studio, chepotrebbero essere indirizzativerso l'ambiente, l'energiaalternativa, i servizi. Questa la cronaca di quantoforse, "congelamento" aparte, ha fatto fare almenoper ora dietrofront a chi stavarisistemando le cose, conce-dendo comunque il temponecessario per una più serenae proficua riorganizzazionedegli Istituti Superiori che aprescindere da dove sonoubicati dovrebbero essere

visti come i pilastri del futurodelle nostre aree e con unofferta capace di calamitarestudenti anche da fuori.Peccato che in tutto questofare, siano stati del tuttoassenti i partiti politici, e chela minoranza abbia deciso peraltre motivazioni di abban-donare l'aula e quindi rinun-ciare a trattare l'argomento. Veramente peccato, perché lavicenda attuale è solo l'enne-simo atto di una farsa politi-co-amministrativa che daanni interessa e mette controMoliterno alla stessa Valle,da quando negli anni '60, asoli pochi anni dalla sua isti-tuzione, si voleva portare ilcorso per geometra a Villad'Agri, e poi una decina dianni dopo ancora peggio:creare un unico polo scolasti-co sul modello "college ame-ricano" a Tramutola nellavecchia centrale del latte, eper poi arrivare ad oggi che,anche se non del tutto palese-mente, si punta di nuovo tuttosu Villa d'Agri. Per far ciò

bisogna necessariamentesmantellare le scuole diMoliterno, non farle crescere,indebolirle, anche contro unapositiva tendenza delle stesseche nonostante la crisi degliiscritti riescono ad avere untrend di iscrizioni positivo.Per fortuna questo non dipen-de da nessun politico e nessu-no può vantarne meriti se nonla storia, la cultura stessa deiluoghi, e l 'opera seria eresponsabile di quei professo-ri e dirigenti capaci.Comunque queste vicendesegnano e dichiarano, sequalcuno non l'avesse ancoracapito, il fallimento di unapolitica di area, dove solo perpura ipocrisia si continua aparlare di "città comprenso-rio" o di Comunità Locale,ma nei fatti poi, la logica cheprevale da anni è semprequella di accentrare tutto aVilla d'Agri a spese dei piùfragili paesi della coronamontana e dell'intera valle.Se i paesi muoiono muore lastessa valle. Questo è quanto

sfugge a quei politici pocolungimiranti che non riesco-no ad andare con la loroazione oltre il proprio orti-cello. E fin quando tutti, indistinta-mente tutti, non inizieremo aparlare di comprensorio enon di proprio comune,diviene purtroppo lecita senon addirittura necessaria eparadossalmente giustificatala difesa dei diritti calpestatie a volta negati, ora a questa,ora a quella comunità.Quindi alla fine è facile capi-re che non si tratta solo dellascuola, ma di tutto ciò chedipende dall'amministrare.Per intenderci basta prenderead esempio come sistemati-camente in un centro le stra-de si asfaltino e si mettono insicurezza, e in altri poi, c'è nesi dimentichi per anni, dicome si sta affrontando ladura discussione dell'indivi-duazione della sede del ParcoNazionale, di come ancora,si programma l'assetto infra-strutturale di un territorio,

dove pare che le uniche coseche mancano sono ora ilponte sul lago del Pertusilloche è diventato oggetto diinteresse nazionale, ora il"traforo" di Paterno per giun-gere in pochi minuti nelVallo di Diano. Queste cose,qualora veramente utili eeconomicamente giustifica-bili in una zona dove a noipare che manchi quasi tutto,dovrebbero essere garantite aprescindere dalla classe poli-tica amministrativa presente,sia essa troppo capace e didisturbo, dormiente, o addi-rittura assente. Ma ciò non è,e a noi non resta che seguireanche con l'informazione, orai progetti di questo ammini-stratore, ora quelli del prossi-mo, se avrà costui più forzaed autonomia del predeces-sore. E a riprova di ciò, pro-prio quando stiamo per chiu-dere questo articolo ci giungenotizia che un'altra emergen-za incombe sulle nostre teste.Si tratta della discarica com-prensoriale di TempaLagarella. Chiuderà definiti-vamente? Ci sono realmentei soldi per metterla in sicu-rezza? O qualcuno ha inmente altro? Ma questa èun'altra storia, parallela alleprecedenti, e di cui scrivere-mo nel prossimo anno, spe-rando che sia quello giustoper il riscatto della nostracomunità, sempre generosa eresponsabile e che in terminidi servizio ha già dato moltopiù di quanto non abbianodato gli altri comuni dellaregione stessa.

Giuseppe [email protected]

I dirigenti scolastici Filardi e Straface

In questi giorni passati, e inparticolar modo dal 13dicembre alla vigilia diNatale, in ogni angolo deinostri paesi, è echeggiato lostridente suono della ciara-mella accompagnato dall'ar-moniosa musica della zampo-gna. Sono i "Suoni", comeabitualmente chiamiamo noimoliternesi gli zampognari,che casa per casa, seguendoun antico ordine di clienti,onorano con la "Novena diNatale" la nascita delBambino Gesù. Sono questi,gli eredi dei musicisti piùantichi, che con strumentiancora tradizionali e di fattu-ra rigorosamente artigianale,hanno girato il mondo come isuonatori di arpa di Viggiano,a differenza dei quali ancoramantengono viva la presenza.Fra Lauria e Moliterno c'èancora chi è capace di realiz-zare sia le ciaramelle che lezampogne, con la stessa anti-ca arte che vuole la costruzio-ne dei pezzi lunghi con legnodi ulivo, le campane conlegno di faggio, e le otri conpelle di capra, e vi sonoancora varie coppie di"Suoni" che facilmente e in

vari periodi dell'anno è possi-bile incontrare. Oltre al perio-do natalizio, essi frequentanole più tradizionali feste reli-giose della valle, dallaMadonna di Viggiano, a quel-la di Montauro di Sarconi,alla nostra Madonna delVetere. Fra questi iForestiero, che ancora realiz-zano gli strumenti, Biancopadre e figlio, e qualcuno aVilla d'Agri, dove vi sonoanche due ragazzi appenadiciottenni, che mantengonoviva la tradizione.Anticamente erano loro cheaccompagnavano in musica il

lungo viaggio a piedi chedurava tre giorni dei pellegriniche andavano al Monte diNovi Velia nel Cilento. Inquesti giorni, noi ne abbiamoincontrato due, Nicola Favieroclasse 1933 che abita allaContrada Rimintiello, allazampogna, pluri premiato inmolti raduni e festival folklori-ci, e Antonio Bianco dellaContrada di Calore alla ciara-mella. Questa è una coppiaassai affiatata, capace di esi-birsi ed eccedere in veri proprivirtuosismi, e di suonare qual-siasi pezzo, dalle tradizionalinovene alle tarantelle.

Parlando con Nicola Faviero,abbiamo potuto quasi toccarecon mano la sua personalesoddisfazione per i tanti rico-noscimenti avuti, e apprende-re, che la sua famiglia haanche un piccolo record dapoter vantare, avere una donnache suona la zampogna. E'Maria la stessa sorella diNicola.Vi possiamo assicurare chesuonare la ciaramella non èmolto difficile, ma per la zam-pogna è cosa ben diversa, l'a-bilità sta nel mantenere lostesso livello di aria nell'otre.Forse anche per questo pochisono i giovani che si avvicina-no a questi strumenti, cheandrebbero rivalutati e studiatiprendendo esempio da altricentri di regioni quali ilMolise o la stessa Calabria,dove in un piccolo centro, Iscasullo Ionio, oltre ad un radunoannuale, esiste unConservatorio di musica popo-lare, una scuola di zampogne,e un museo, dove è possibilericostruire la storia di questistrumenti in un'area che vadall'Aspromonte al Pollino equindi a realtà a noi non moltodistanti.

Caterina Cassino

"Dissonorata" Un Delitto d'Onore in Calabria di Saverio La Ruina, (Premio UBU 200"Migliore attore" e "Migliore novità italiana", programmata per giovedì 18 dicembre nelCine Teatro Pino, ha aperto la stagione teatrale 2008/09 delle Valli del Teatro, che que-st'anno oltre ai Comuni di Santarcangelo, Satriano di Lucania, Marsicovetere, e Moliterno,si arricchisce anche della partecipazione del Comune di Sasso di Castalda.L'iniziativa, che trova il sostegno ed il contributo della Regione Basilicata, si avvale dellaconsulenza e la collaborazione dell'Associazione Teatrale Satrianese, mentre la direzione èaffidata a Domenica De Rosa che è affiancato dai coodirettori Rocco Positino e AntonellaIallorenzi.. Per nove volte si leverà il sipario del Teatro Pino, per gli spettacoli del 15 gen-naio, con la Compagnia Roma Spettacoli che presenterà "Caro Bugiardo" per la regia diPino Strabioli con Corrado Tedeschi e Anna Mazzamauro; del 25 gennaio prossimo, conil Teatro Stabile di Brescia-Le Belle Bandiere er "Hedda Gabler" di Henrik Ibesen, per laregia di Elena Bucci; del 13 febbraio 2009 con la Compagnia La.Ma.Ing. in "I Casi SonoDue" di Armando Curcio con Sergio Solli e Mario Brancaccio per la regia di MarioBrancaccio; del 12 marzo 2009 con l'Associazione Corte dei Miracoli che presenterà "IoProvo a Volare"; regia di Gianfranco Berardi; del 3 aprile 2009 con il Centro Meditteraneodelle Arti che porta in giro "Giorgio Castriota Scanderberg" di e con Ulderico Pesce; del16 aprile con La Mandragola Teatro e "Le Memorie di una Brigantessa" per la regia diGiulia Gambioli. Fuori abbonamento ci saranno i FIMgroup-Rossoarancia record per"Stabatmater-Musiche di Iole" con Iole Cerminara e Francesco Scorza, e Identità LucanaAssociazione Teatrale Satrianese in "Il Piacere della Storia" Storia di Basilicata raccontataai giovani con Antonella Iallorenzi per il coordinamento tecnico-video Namavista.A Moliterno l'organizzazione è affidata a Nilla Lagrutta e Rocco Rubino, la promozione, lacomunicazione e la biglietteria, a Pina d'Aquino, Maria Pia Albano e Manuela Lapadula.La grafica è di A-D Sign Studio.

Caterina Cassino

A Natale tornano i “Suoni” con Zampogne e Ciaramelle Pochi i giovani che si avvicinano a questi tradizionali strumenti

E’partita con successo laStagione Teatrale

“Le Valli del Teatro”

Dopo solo tre anni, la Fieradi Natale, mercato organizza-to nella centralissima VillaComunale dai commerciantiambulanti locali con il con-tributo e la preziosa collabo-razione dell'Asses-sorato alCommercio del Comune diMoliterno retto da VincenzoMelfi, ha raggiunto un livellotale da essere considerata già

fra le manifestazioni tradizio-nali.Tutto ciò per la buona riusci-ta dell'evento che ha riportatoil commercio nel centro citta-dino là dove non troppi annifa era fiorente e capace diattrarre clientela da ogniparte.Così, anche se con le dovuteproporzioni dettate dai tempi,

il centro si è rianimato digente non solo locale, e sisono rivisti clienti giunti perl'occasione da Sarconi,Viggiano, Grumento, Spinosoe Tardiano, che incoraggiatidalla bella giornata hannoanche effettuato acquisti.Bene anche l'organizzazione,che grazie alla gentile colla-borazione del Ristorante Il

Piccolo Mondo, ha offerto,nell'atrio di Palazzo Giliberti,panettone e cioccolata caldaa tutti. Per la gioia dei piùpiccoli, a metà mattinata sonogiunti due Babbo Natale, uno,Achille Derosa, fisarmonici-sta che ha allietato la giorna-ta, e l 'altro, Giuseppe LaTorre, nelle vesti del piùamato simbolo del Natale per

i bimbi che hanno avuto indono tanti cioccolatini.Gli affari, tenendo contoanche della forte crisi checondiziona il commercio,sembrano essere andatidiscretamente, tanto da farpensare ad altre manifestazio-ni simili da tenere in altrettan-ti periodi importanti. Epotrebbe essere la prossima

Settimana Santa prima dellaSanta Pasqua il periodo dovetrovare la data per la qualeorganizzare un'altra fierastraordinaria sempre da farenel centro, area che dopoessere stata più che positiva-mente collaudata, potrebberiospitare anche il mercato digeneri vari del venerdì.

Caterina Cassino

A Santarcangelo, Marsico Vetere, Satriano e Moliternoda quest'anno si aggiunge anche Sasso di Castalda

Nicola Faviero e Antonio Bianco

Archiviata con successo la terza edizione della fiera di NataleIn tanti hanno partecipato alla giornata di shopping pre natalizio

La distribuzione di cioccolata

Page 17: Basilicata Calabria Campania

L’INIZIATIVA/Importante convegno nella sala consiliare per rafforzare l’”identità” di un prodotto già molto noto e ricercato sulle tavole italiane

Un progetto per il fagiolo di Rotale di Rivello

L'Eco di Basilicata Calabria CampaniaGiovedì 01 Gennaio 2009 Rivello 1177

Organizzato dalla Pro-Loco diRivello, si è tenuto, presso laSala consiliare del Comune diRivello, un importante conve-gno che ha visto al centrodella discussione i rinomatifagioli di Rotale.L'assise rivellese, che si èavvalsa della partecipazionedi qualificati esperti del setto-re agricolo regionale(manca-vano i politici e, tra gli altri,l 'assessore provinciale,Domenico Carlomagno, ilconsigliere regionale MarcelloPittella e l'assessore regionaleRoberto Falotico, impegnatiin lavori di Consiglio partico-larmente importanti), ha difatto "incoronato" il prodottoorticolo rotalese che, da quan-to ascoltato, da oggi, entra apieno merito negli elenchiregionali nei quali sono inseri-ti i migliori prodotti agricolidella regione.L'importante "investitura" deifagioli di Rotale(che per l'oc-casione e per la prima volta sipresentano in elegante confe-zionatura e con un propriologo), in verità, si è fattaattendere oltre il tempo dovu-to, per via di un sostegno che,evidentemente, non è statomai abbastanza convinto nècontinuativo, dopo che, neglianni 90, la Comunità Montanadel Lagonegrese, grazie alla"spinta" dell 'allora Vice-Presidente dell'Ente, SilvioVita, si rese promotrice diun'azione di sensibilizzazioneche, per la prima volta, pre-sentò , fuori dai confini comu-nali, il magnifico prodotto diRotale.Oggi, infine, l'autonoma con-vinzione dei singoli produttoridi Rotale di avere le carte inregola per presentare sul mer-cato un vero prodotto di qua-lità, l'impegno ed il sostegnoofferto e garantito all'iniziati-va da parte di forze ed intelli-genze giovani locali, il coin-volgimento ed il supportodelle istituzioni non sololocali e dell'associazionismo,l'esigenza e l'indifferibilitàcomune di ricercare le stradeidonee per garantire all'esiguoreddito della popolazione inte-ressata un adeguato incremen-to attraverso lo sfruttamentodi una risorsa reale, l'attenzio-ne e la disponibilità dimostra-te, in primo luogo,dall'ALSIA(Agenzia Lucanadi Sviluppo e di Innovazionein Agricoltura), aprono unoscenario nuovo e concreto per

i fagioli di Rotale, inducendoall'ottimismo soprattutto i pro-duttori che, sostenuti e sup-portati, si accingono a pro-muovere tutti gli adempimentinecessari per la realizzazionedi una filiera di qualità, positi-vamente proiettata verso imercati commerciali anche difuori regione.Il Convegno rivellese, è ini-ziato con l 'intervento diCristina Florenzano, che haben condotto e coordinato ilavori e alla quale va attribuitoil grosso merito per aver lavo-rato per rispolverare progetti,energie e disponibilità, rilan-ciando l'iniziativa legata allavalorizzazione dei fagioli diRotale e presentando, nel det-taglio, l'iniziativa dei produt-tori rotalesi che - come ha sot-tolineato- "necessita di seri esostanziosi sostegni, non tanto

e non solo dal punto di vistaorganizzativo, quanto, piùspecificatamente, da quelloessenzialmente di tipo miglio-rativo infrastrutturale che siidentifica con il recupero fun-zionale dei due piccoli invasi,più conosciuti come i laghetticollinari di Rotale"(attualmen-te gli invasi presentano visto-se perdite che causano l'incon-trollato e ridotto utilizzo diacqua nei luoghi di coltivazio-ne poste a valle degli stessi).Dopo il saluto delCommissario Prefettizio delComune di Rivello, Dott.Francesco Salvatore Nigro,che ha assicurato il suo impe-gno ed il suo sostegno istitu-zionale alla lodevole iniziati-va, la responsabile dellaDifesa Fitosanitariadell 'AASD "Pollino" diRotonda, Marcella Illiano, haillustrato le "malattie" più

ricorrenti che interessano ilfagiolo e le tecniche di inter-vento per debellarle.Successivamente il responsa-bile dell' AASD "Pollino" diRotonda, Dott. DomenicoCerbino, ha presentato i fagio-li di Rotale, evidenziandone le

indiscusse qualità organoletti-che che -ha detto l'esperto-"ne determinano le giuste emeritate attenzioni ed il sicuroinserimento negli elenchidelle produzioni orticoleregionali". "Questo importan-te inserimento -ha soggiunto ilDott. Cerbino- è un primoimportante passo verso la pre-sentazione del prodotto suscala regionale e nazionale el'inizio di un percorso produt-tivo e commerciale che, allafine, potrà significare il rico-noscimento D.O.P. Le duevarietà di fagiolo coltivate aRotale -ha continuato-, la"Zeminelle" e la "SanGaudioso" hanno tutte lecaratteristiche ed i requisitiper essere considerati prodottidi qualità e, pertanto, merita-no una visibilità organizzata esostenuta e, soprattutto, unconvinto sostegno che, dallafase della realizzazione degli

impianti e fino alla confezio-natura del prodotto, dovràfavorire i giusti percorsi com-merciali ed i relativi processidi vendita. Il fagiolo "Zeminelle" e quello " SanGaudioso" - ha detto ancora ilDott. Cerbino - hanno un

buon contenuto proteico(25,2il primo e 24,2 il secondo),una lunghezza del baccelloche in media raggiunge i 16,5cm., un numero di semi conte-nuti in esso che supera i 6 e,motivo importante per la com-mercializzazione del prodotto,il peso di 100 semi equivalentiad oltre 75 grammi. Questeproprietà- ha concluso ilresponsabile dell ' AASD"Pollino" di Rotonda - offronoampie e sicure garanzie circala valorizzazione di questifagioli: la palla, a questopunto, passa alle istituzioni divario livello, alle quali spettail compito di offrire ai produt-tori il corredo infrastrutturalegiusto ed efficiente e ai pro-duttori stessi che, da questomomento, attraverso il lorolavoro e le loro competenze,dovranno vestire i panni diveri protagonisti, puntando aduna sempre maggiore qualità

del prodotto".Il Dott. Giuseppe D'Agrosa,Dirigente del settore Qualità eServizi del DipartimentoAgricoltura e Foreste dellaRegione Basilicata, ha postol'accento sulla necessità dipuntare essenzialmente sullaqualità del prodotto finito,considerando che la commer-cializzazione dello stesso sistabilisce, oltre che per le suequalità organolettiche, ancheper la sua pezzatura e la qua-lità esteriore. "La produzionedei fagioli, a Rotale, - ha dettoil Dott. D'Agrosa - per potereffettivamente produrre effettipositivi nei confronti dell'eco-nomia locale, è necessarioche, nel tempo, stimoli edincoraggi la "politica dell'agri-turismo" che faciliti e richiamii visitatori e crei sul territorioun vero circuito di novità

gastronomiche e culinarie che,inserite in un contesto paesag-gistico di rara bellezza, qual è,appunto, quello in cui è inseri-to Rotale e Rivello, assuma lavalenza di polo di attrazione,generando effetti benefici sul-l'intero territorio".Il Dott. Francesco Pesce,Direttore Generale delDipartimento regionaleAgricoltura e Foreste, lodandola positiva iniziativa dei pro-duttori di fagioli di Rotale,poiché delegato dall'Assessoreregionale al ramo, RobertoFalotico, ha assicurato ampioimpegno e concreto sostegnoper contribuire a realizzare unprogetto produttivo che, pertutte le credenziali di cui sicorreda, certamente, darà ipositivi risultati ipotizzati. "LaRegione Basilicata, ed in par-ticolare il DipartimentoAgricoltura e Foreste - ha

detto il Dott. Pesce - guardanocon interesse a queste iniziati-ve, non negando mai l'apportonecessario per farle decollare.In particolare, per quantoriguarda l'aspetto infrastruttu-rale, quello, cioè, riferito allamessa in efficienza dei duepiccoli invasi di Rotale - hacontinuato- posso sin da ades-so assicurare che, in tempibrevi, invierò sul posto deitecnici regionali per una valu-tazione dello stato dei fatti euna ipotesi di intervento persostenere e migliorare l'utiliz-zo idrico a sostegno delle col-ture. Mi auguro -ha conclusoil Dott. Pesce- che prestopossa partire e concretizzarsiun progetto interessante e sti-molante che, è bene ricordar-lo, sostenuto ed incentivatodalle istituzioni, per potereffettivamente "mettere le

ali", avrà bisogno del lavoro,dell'intelligenza e della con-vinzione dei diretti produttoriche dovranno necessariamentefar maturare un giusto sensodi associazionismo e di aggre-gazione che, alla fine, risul-terà l'elemento necessarioper ogni forma positiva diproduzione e commercializza-zione dei loro prodotti".Le conclusioni dell'interessan-te convegno sono state affida-te al Dott. Paolo Galante,Commissario Straordinariodell'A.L.S.I.A. che, in partico-lare, dopo aver espresso tuttaquanta la disponibilità a soste-nere l'iniziativa rotalese, si èsoffermato sugli aspetti preva-lentemente organizzativi delprogetto. "L'iniziativa dei pro-duttori di Rotale -ha detto ilDott. Galante - prende avvioavendo dalla sua parte la qua-lità indiscussa dei prodotti da

commercializzare. Per partire,comunque, con il piede giusto-ha continuato il CommissarioStraordinario dell'ALSIA- ènecessario non tralasciare ofare a meno di punti cardineche dovranno precedere edaccompagnare l'attività pro-duttiva, come ad esempio lavisibilità che necessariamentesi dovrà dare ai prodotti suimercati che contano e, nonultimo, la necessità, a prodot-to affermato, di puntare sullaqualità dello stesso, non trala-sciando, però, anche la quan-tità produttiva che, necessaria-mente, dovrà, in qualchemodo, poter rispondere ade-guatamente alla domanda. Pertutto quello che sarà necessa-rio attivare e promuoverenelle fasi iniziali e in itinere -ha concluso il Dott. Galante-l'ALSIA, lo ripeto, non

lascerà soli i produttori diRotale, sostenendo in ognimodo le loro necessità".Fin qui i lavori dell'interessan-te convegno che ha avutocome successiva appendice ladegustazione dei fagioli diRotale avvenuta pressol'Agriturismo "Coccovello", ilPub "Western Saloon", la"Trattoria del Pellegrino" e ilRistorante "Il Chiostro".E' certamente da lodare l'ini-ziativa promossa dalla Pro-Loco di Rivello che è riuscitaa calamitare l'interesse gene-rale nei confronti di prodottiorticoli di prima qualità che,ingiustamente, hanno perlungo tempo fatto anticamera,pur possedendo tutto quanto èindispensabile e necessarioper poter conquistare i mercatiitaliani più raffinati.

Anita [email protected]

Il logo dell’iniziativa

L'Istituto Comprensivo diRivello, ancora una volta, pre-sentando le sue proposte insintonia con i suoi obiettiviche lo individuano come"realtà itinerante di cultura edi linguaggi didattici edumani", è riuscita a trasmette-re a tutti il giusto calore e ledovute riflessioni, proprie delperiodo natalizio, il momentodell'anno, forse il più sublimee più pregno di umanità e dibisogni solidali.I ragazzi dei tre ordini diScuola dell 'IstitutoComprensivo, infatti, attraver-so canti, poesie, riflessioni edrammatizzazioni, hanno pre-sentato il Natale nel suo signi-ficato più appropriato di Festadell'umiltà, della bontà, dell'a-more, invitando tutti a consi-derare e vivere questa magicaricorrenza lontano da ogniforma di consumismo sterile efuorviante che, certamente,non contribuisce ad ispirare legiuste riflessioni e ad indiriz-zare al meglio i propri senti-menti ed i propri propositiumani e religiosi.Attraverso due manifestazio-

ni, seguite da un folto pubbli-co e tenutesi, l'una - Natale2008 Viviamolo insieme attra-verso canti, poesie e riflessio-ni - all 'interno del Salonedella sede centraledell'Istituto, l'altra, in collabo-razione con la Pro - loco diRivello, - Concerto di Natale -presso il Piccolo Teatro "SanMichele", i bambini ed iragazzi dell 'IstitutoComprensivo di Rivello, sonoriusciti a coinvolgere le lorofamiglie e l'intera comunitàrivellese in una GRANDEFESTA in cui l'esaltazione delNatale è diventata il giustoviatico per approdare al giustobisogno di voler vivereINSIEME i momenti più veriche accompagnano la nascitadi Gesù e di saper interpretarefedelmente i ruoli di altruismoche spettano a ciascuno di noi.La semplicità, l'autenticità e lagenuinità di cui si sono arric-chite tutte le performancedegli alunni della Scuolarivellese, hanno creato l'atmo-sfera giusta per richiamare unpo' tutta la comunità paesanaalla riflessione e alla necessità

di rivedere ciascuno i linguag-gi che costituiscono la propriavita di relazione. Il Natale -lohanno detto gli alunni attra-verso i loro canti e le loropoesie- può rappresentare unvero momento di unione, dicomprensione e di solidarietà,solo se ognuno di noi com-prende, capisce, condivide legioie e le sofferenze delnostro prossimo e se, sponta-neamente e sentitamente, con-sidera questo momento natali-zio come l'inizio di un nuovomodo di vivere e crescere nelsegno del dialogo e del con-fronto."La nostra Scuola -ha detto ilDirigente Scolasticodell'Istituto Comprensivo diRivello, Prof. NicolaPongitore - è costantementeimpegnata in un percorsodidattico-educativo proiettatooltre che verso l'acquisizionedi saperi e competenze, anchein direzione dell'ambienteextrascolastico che rappresen-ta il terreno ideale dove intes-sere le giuste intese, le auspi-cabili convergenze e le neces-sarie condivisioni. Le nostre

attenzioni, quindi -ha conti-nuato il Dirigente Scolastico-continueranno a prenderespunto dalla necessità e dallavolontà di verificare la vali-dità dei contenuti e dei saperi

che la nostra Scuola procura,confrontandoli con una realtàvariegata e complessa, forsepovera di giusti entusiasmi epoco reattiva, che necessitaperciò di sollecitazioni e spin-

te per poter affermarsi inpiena consapevolezza ed incompleta autonomia. Oggi, lanostra Scuola, come in tantis-sime altre occasioni, è riuscitaa riunire insieme le compo-nenti più rappresentative deltessuto sociale nella quale èinserita: poter vivere INSIE-ME questi momenti, rappre-senta uno stimolo straordina-rio nei confronti della rimo-zione di possibili riluttanze edi probabili chiusure e la sicu-ra occasione per dismetteretutte quante quelle barrierenon solo ideologiche che, almomento, frenano e contrasta-no non poco con la vita direlazione all 'interno dellacomunità rivellese. La nostraScuola, insomma, - ha conclu-so il Prof. Pongitore - conti-nuerà a lavorare per "far cre-scere" i propri alunni dalpunto di vista culturale, socia-le ed umano, non tralasciando,però, di recitare il proprioinsostituibile ruolo di protago-nismo all'interno dei confinicomunali ed anche extraco-munali, contribuendo, così, afar crescere e a consolidare l'i-

dea di concretizzare quelgrande progetto, non più sem-plice utopia, che veda lacostruzione di una vera "CittàComprensorio" all 'internodella Valle del Noce, dove lestorie, le culture, le tradizioni,le aspirazioni e gli obiettivi,molto simili ed abbastanzaugualmente ispirati, possanotramutarsi in concreto posses-so di requisiti e di voci capacidi determinare scelte ed atten-zioni più concrete a favore diun vasto territorio che, spesso,proprio per l'eccesso di "cam-panilismo", continua ad esserepenalizzato".La manifestazione "Natale2008, viviamolo insiemeattraverso canti, poesie, rifles-sioni" , svoltosi presso l'aulamagna della sede centraledell'Istituto Comprensivo, havisto la partecipazione deibambini della Scuoladell'Infanzia, di quelli dellaScuola Primaria e dei ragazzidella Scuola Secondaria di I°grado che, attraverso le loroproposizioni, hanno creato ungiusto clima di allegria e disolidarietà.

L'altra manifestazione,"Concerto di Natale", svoltasiall'interno del Piccolo Teatro"San Michele", ha ospitato laperformance strumentale evocale degli alunni dellaScuola Secondaria di I° grado,diretti dalla Prof.ssa LetiziaLicasale, gli interventi del pit-tore Mauro Masi, dell'attoreUlderico Pesce, della Dott.ssaTina Nicodemo e di AlbertoCapogrosso, espressioni dellasocietà civile rivellese, e infi-ne, la presenza delle zampo-gne della famiglia Filardi diNemoli che, in sostanza,hanno rappresentato ilmomento più pregno di emo-zione e di generale comparte-cipazione. In conclusione, cisembra d'obbligo rimarcare lapositiva capacità organizzati-va e propositiva della Scuolarivellese che continua asegnalarsi per il suo puntualee significativo dinamismo,nonché per il positivo e lode-vole sforzo delle sue proposte,sempre direzionate versoobiettivi di crescita culturale esociale dell'intera comunità.

Anita Ferrari

La scuola di Rivello promuove la cultura. Il dirigente Pongitore è l’anima delle iniziative

Il dirigente Nicola Pongitore

Il tavolo della presidenza del convegno

Page 18: Basilicata Calabria Campania

L'Eco di Basilicata Calabria CampaniaGiovedì 01 Gennaio 2009Golfo di Policastro1188

L’INIZIATIVA/Madrina d’eccezione per una manifestazione che riscuote sempre maggiore successo. Presente anche il giornalista Attilio Romita

Veronica Maya inaugura a Sala Consilina “Mercatoinfesta”E'stata Veronica Maya, lamadrina della seconda edizio-ne di Mercatoinfesta, l'ormaitradizionale appuntamentonatalizio della città di SalaConsilina, con lo shoppingnatalizio, svoltosi nel capo-luogo valdianese, dal 19 al 22dicembre. "Madrina" di ecce-zione di quest'anno, la bella ebrava conduttrice di RAIUno, Veronica Maya origina-ria di Sorrento. In piazzettaGaribaldi, addobbata per l'oc-casione con luci e bancarellenatalizie, in vetrina artigiana-to e agroalimentare. Ad

esporre, artigiani locali cheproponevano i loro lavori,ispirati alla Natività realizzatiin occasione di"Mercatoinfesta". Tra i varistand, si potuto ammirare deisplendidi babbo natale in tes-suto, ricamati e cuciti amano, bambole di pezza, arti-stici manufatti in legno, alcu-ni dei quali, realizzati con"legno ecologico". Ancoraaddobbi di vario genere perabbellire e rendere più "invi-tanti" le tavole natalizie.Nella sezione, dedicata aiprodotti agroalimentari

"Mercatoinfesta" offriva lapossibilità ai visitatori didegustare squisitezze e preli-batezze da consumare nell'ar-co delle festività natalizie e difine anno. Leccornie d'ognigenere, tra cui, dolci, mielenaturale e marmellate.Inoltre, era possibile degusta-re una varietà di formaggiparticolarissimi e di salumi diproduzione artigianale."Mercatoinfesta - dice Mario

Andresano, componente laGiunta della Camera diCommercio di Salerno - siconferma come una iniziativache mira a valorizzare e pro-muovere i prodotti artigianalisalernitani, che meritano diessere messi in vetrina. Non acaso stiamo già programman-do altre iniziative del genereper i mesi prossimi". A mar-gine della cerimonia di inau-gurazione di

"Mercatoinfesta", la madrinaVeronica Maya ed il giornali-sta di RAI Uno, AttilioRomita, hanno consegnato aduna cinquantina di artigianidel Vallo di Diano, attestatidi merito relativi alla loropartecipazione a corsi di for-mazione, inerenti la sicurezzasui luoghi di lavoro promossida C.A.S.A. Artigiani diSalerno.

Pino Di Donato

Veronica Maya eAttilio Romita a Sala Consilina per Mercatoinfesta

Centenaria muore carbonizzata in casa a MontanoAntilia, ridente centro collinare cilentano adagiato allependici del monte Cervati, distante pochi chilometri daVallo della Lucania. La vittima, Giovanna Caputo, loscorso 27 settembre aveva festeggiato il secolo di vitanella sua abitazione, sita al civico 7 di via SanSebastiano, in località Pagliara a Montano Antilia,festeggiata dall'unico figlio, Antonio ex vigile urbano,che gli aveva organizzato una festa sobria ma ricca ditanto affetto, con tanto di partecipazione da parte di:parenti, vicini di casa e gente comune. Per la cronaca,la tragedia s'è consumata lunedì pomeriggio 15 dicem-bre, intorno alle 14.45 nella sua abitazione di via SanSebastiano a Montano Antilia. Stando alla ricostruzione della dinamica dei fatti effet-tuata dai militari della stazione carabinieri di Lauritointervenuti sul posto, diretti dal maresciallo capoFrancesco Benevento e coordinati sul campo dal tenen-te Giammarco Pugliese, l'anziana donna dopo aver con-sumato un frugale pasto, si sarebbe accomodata, comeera solita fare dopo pranzo, su di una poltrona imbotti-ta, posta accanto al caminetto in cucina; indi, si sarebbeassopita, quando uno o più di tizzoni ardenti sarebberofuoriusciti dal camino, esplodendo verso la centenaria emandando in fiamme il rivestimento della poltroncinasu cui era seduta, che avrebbe preso fuoco, avviluppan-dola nelle fiamme, per cui sarebbe morta carbonizzata.Di modico valore il danno patito dalle suppellettili. L'anziana, che si pensa dormisse, quando si è consuma-ta la disgrazia, non si è accorta di nulla, passando dalsonno alla morte. Sulla tragica morte dell'anziana donna, la Procura dellaRepubblica del Tribunale di Vallo della Lucania, pareabbia aperto un'inchiesta. Il magistrato titolare dell'in-chiesta, ha disposto il sequestro dell'unità abitativa,

dove si è verificata la tragedia e disposto l'esame ester-no del corpo ormai carbonizzato della donna e chiestoun dettagliato rapporto sull'accaduto ai militari e aivigili del fuoco intervenuti sul posto. A dare l'allarme è stato un giovane del posto, che nelpassare di lì, ha notato una coltre di fumo, nera e acre,uscire dall'appartamento. I primi ad arrivare sul postosono stati i militari della stazione di Laurito agl'ordinidel maresciallo capo Francesco Benevento, seguiti aruota dai caschi rossi del distaccamento vigili del fuocodi Vallo della Lucania che giunti sul posto non hannopotuto far altro che constatare il decesso della centena-ria. Una morte tragica e assurda, quella di GiovannaCaputo che ha destato enorme scalpore nel piccolo cen-tro cilentano, dove l'anziana donna era conosciuta e sti-mata da tutti.

Pino Di Donato

Riconoscimento speciale per ilgiornalismo, al cronista PinoDi Donato corrispondente dalgolfo di Policastro della nostratestata giornalistica, premiatolo scorso 22 novembre aVatolla, in occasione dell'un-dicesima edizione del PremioNazionale Letterario di narra-tiva, poesia, prosa e giornali-smo organizzato dall'Univer-sità della Magna Grecia delCentro Sud, intitolato allamemoria di Giovanni Farzati,che ancorché avvocato, politi-co e sindaco di Perdifumo(per cinque legislature) fuconsigliere provinciale e stati-sta di grosso spessore, che"spese" la sua vita per il benedel Cilento. A impreziosire ulteriormentel'ambito riconoscimento, ilposto prescelto dal presidentedella Giuria, Lorenzo Baronedecano dei giornalisti cilenta-ni che ha scelto la splendidacornice storica del Castello"Vargas Machuca" di Vatolla(piccola frazione rupestre delcapoluogo Perdifumo, abbar-bicata sulle pendici maestosedel Monte Stella ad una quotadi 1131 metri sul mare), sede

della FondazioneGiambattista Vico e nota almondo intero per essere laculla della modernità, inquanto quì soggiornò ematurò il suo pensiero,Giambattista Vico. Il premio assegnato,dall'Università della MagnaGrecia col supporto dellefamiglie Farzati-Niglio, algiornalista Pino Di Donatoconsiste: in una targa ricordoincisa e una pergamena, chereca la seguente motivazione:"…per aver saputo, in tanti

anni di informazione, pro-muovere un giornalismo qua-lificato, che dà del Cilentoun'immagine chiara e reale".Ricca e autorevole la Giuria'08 composta dal giornalistaLorenzo Barone (presidente)e da: Elvira Lo Bascio,Angelo Capo, Maria RosariaVerrone, Amedeo La Greca,Giuseppe Ianni, Mario Pesca eGiuseppe D'Aiuto. Erano inoltre presenti alla pre-miazione: il magistratoAngelo Rossi, Loreto D'Aiutoprincipe del foro di Vallodella Lucania e Salerno, dallo

storico Domenico Chieffallo edall'imprenditore dell'editoriaGiovanni Farzati, nipote del-l'illustre "personaggio", cui èdedicato il premio, il sindacodi Perdifumo FrancescoPecora. "Abbiamo sceltoPalazzo dei Vargas - spiega ilpresidente della Giuria, deca-no dei giornalisti LorenzoBarone - perché è una cornice,ricca di storia del nostro terri-torio. Siamo quì, da sei anni. Leprime sei edizioni si sonotenute nella Chiesa al centrodi Perdifumo, dove GiovanniFarzati ch'era un socialdemo-cratico nato, ha vissuto e ope-rato, ricordato in piazza, dadue targhe. Indi, per due anni, il premio siè tenuto nel convento france-scano, dei frati minori; altredue volte nella sala di unristorante infine a PalazzoVargas. Trattandosi di un premio dicultura - conclude Barone -quale miglior sede di questa,dove Giambattista Vico stette11 anni in qualità di precettoredei figli del Conte Vargas eguarì da tisi in questa nostrasplendida zona"

Premio Speciale per il giornalismo al collega Pino Di Donato

Montano Antilia, “centenaria”muore carbonizzata in casa

Col sopraggiungere del clima nataliziol'Ospedale Immacolata di Sapri, per il dodicesi-mo anno consecutivo, si riscopre laboratorio di"arte presepiale". Mentre nel golfo diPolicastro, quà e là, è possibile ammirareinstallazioni permanenti a tema natalizio,addobbi, luminarie, mostre itineranti, concorsiper recuperare la tradizione della natività conrappresentazioni viventi, il "presepe" trova casafinanche nel nosocomio cittadinodell'Immacolata di Sapri, dove aiuta, degenti evisitatori, attraverso la rappresentazione dellanatività, a riscoprire il valore autentico eprofondo del Natale. Su disposizione delladott.ssa Maria Ruocco, direttore sanitario dellocale Presidio Ospedaliero, dal 17 dicembre al7 gennaio, una piccola porzione di corte dellahall d'ingresso, è stata trasformata "in arte pre-sepiale" per accogliere l'installazione realizzatadal dipendente Paolo Cangiano (operatore tecni-co disinfettore) il quale con materiali poveriquali: legno, sughero, carta, colla, fil di ferro,muschio, dei pastori e tanta passione, ha ripro-dotto un piccolo "angolo di mondo" d'altritempi: il "presepe". Scopo di tale arcaica rap-presentazione, è quello di ricordare agli amma-lati in esso ricoverati e a quanti vi recano in visi-ta, che siamo in pieno clima natalizio. Un even-to, che va avanti ormai da 12 anni, ed è unappuntamento costante nel tempo, grazie al fortesenso civico che anima il direttore sanitariodella struttura e che si rinnova di anno in anno,per mano del talentuoso dipendente appassiona-to di arte presepiale, Paolo Cangiano coadiuvatoda un altro dipendente: Luigi De Franco. SignorCaggiano, come nasce la sua passione per il pre-sepe?. "E'nata in tenera età!. Avevo 11 anni efrequentavo la Chiesa dei Santissimi Pietro ePaolo di Torraca, mia città natale, dove mi dilet-tavo a guardare i grandi, costruire un pò allavolta, il presepe. "Passione" che mi sono trasci-nato dentro di me fino ad oggi, che sono diven-tato grande. Basti dire, che spendevo intere oredella mia giornata, a guardare la sublime tecnicacon cui si realizza un presepe; fino a carpirne isuoi segreti. Ad oggi, ho realizzato un centinaiodi presepi, grandi e piccoli; molti dei quali,hanno vinto finanche dei premi. Per tre anni diseguito, ho vinto il concorso "il presepe piùbello" indetto dal parroco di Torraca, donAntonino Savino. A ciò s'aggiunga, che per 12anni di fila, ho realizzato il presepe della ChiesaMadre di Sapri". Qual'è a memoria, il presepe

più bello che ha realizzato?. "Sicuramente quel-lo del '96 realizzato all'interno della ChiesaMadre a Sapri (nella cappella del Sacro Cuore).Quell'anno, i pastori erano tutti "animati" (cia-battino, fabbro, falegname, caldarroste, macinacaffé). Oltre quello, un altro presepe moltobello, è stato quello realizzato cinque anni fà,sempre presso la Chiesa Madre a Sapri; si tratta-va d'un presepe che grazie a delle luci comanda-te da una centralina, riproduceva sia l'effettogiorno che notte, dell'alternarsi delle fasi lunari.Il presepe era tutto in sughero; ricordo che perrealizzarlo, impiegai due mesi". Cos'è che laspinge, anno dopo anno, a realizzare il prese-pe?."A parte la passione, la voglia di realizzare,anno dopo anno un presepe diverso e ancor piùbello di quello della volta precedente". Qual è ilpremio, per così tanto lavoro?. "L'aver realizzatoun'opera come la natività, che nell'immaginariocollettivo costituisce un pezzo di storia tradizio-nale molto importante; semplice ma al tempostesso rivoluzionario, che riscuote il plauso dipreti, gente comune e soprattutto regala tantagioia ai più piccini; lo si legge nel sorriso che avolte illumina il loro volto, che talvolta si fer-mano, quasi fossero incantati, a guardare perore le scene in esso riprodotte. Né manca chivuoi per gelosia o semplice ignoranza, ritengache il presepe "difetti" di qualcosa, abbia quelnon so chè di sbagliato".

Pino Di Donato

I Carabinieri di Sapri rendono omaggio allaloro patrona la "Virgo Fidelis". Presenti lemassime cariche militari, civili, religiose esanitarie del golfo di Policastro, venerdì 21novembre alle 17.30 nella Chiesa di SanGiovanni Battista, si è tenuta una solennefunzione religiosa, celebrata da don AngeloTerracciano. Va detto, che in soli tre mesi di reggenza daparte del giovane ma navigato comandante laCompagnia Carabinieri di Sapri, tenenteGiammarco Pugliese, questa si è distinta, perla sua incisiva attività di prevenzione erepressione dei reati, che ha inteso offrire amò di voti, alla patrona dell'Arma: la "VirgoFidelis". La cerimonia è stata curata fin neipiù piccoli dettagli dall'ineguagliabile mare-sciallo aiutante Giuseppe Lo Sciuto, coman-dante l'Ufficio Comando della Compagnia diSapri, una piccola ma efficiente ForzaArmata di un centinaio di militari, presentenei banchi del luogo di culto, oltre che attra-verso il suo comandante, tenente GiammarcoPugliese, coi comandanti delle 9 stazionidipendenti e dei 3 reparti operativi: SalvatoreGarzaniti (Sapri), Ferrarese Luigi (Sanza),Domenico Gagliardo (Vibonati), SalvatoreD'Amico (Casaletto Spartano), FrancescoBenevento (Laurito), Domenico Nucera(Torre Orsaia), Roberto Ricotta (SanGiovanni a Piro), Giuseppe Sanzone

(Centola-Palinuro), Massimo Di Franco(Camerota), Giuseppe Resciniti(Comandante il Nucleo OperativoRadiomobile), Giuseppe Iannibelli, OrelioTassone (Comandante AliquotaRadiomobile), Raffaele Urcioli (comandanteil battello pneumatico CC 75-86). Presentiinoltre: il comandante Polfer sostituto com-missario Antonio Manganaro, il comandantedella Guardia di Finanza tenente ManuelMacchiarola, il comandante il Circomare diPalinuro tenente di vascello (CP) VittorioGiovannone, il comandante il distaccamentoPolizia Stradale sostituto commissarioAntonio Riccio, il comandante la PoliziaMunicipale capitano Pierino Caruso, ilcomandante il Corpo Forestale dello Statosovrintendente capo Pietro Saggese. Ed inoltre, una nutrita schiera di sindaci e

amministratori del golfo oltre ai verticiaziendali di Ospedale e Distretto, militari inservizio e loro familiari, quelli in quiescenza,i soci dell 'Associazione NazionaleCarabinieri. Nel corso dell'omelia, il tenenteGiammarco Pugliese ha tracciato, un breveexcursus storico, sulla figura della BeataVergine, dicendo: "il culto della VirgoFidelis, nacque nel 6° sec. d.C. in Oriente; dadove poi si diffuse anche in Occidente.Sant'Agostino la descriveva come donnadalla fede granitica che nel corso della suaesistenza terrena si affidò continuamente aDio; parimenti, i carabinieri nell'eleggerla aloro Patrona affidano a "Lei" se stessi, laloro missione, le loro famiglie - perchè ènecessario vivere con fede, tutti i momentiquotidiani della nostra vita". Alla cerimoniaera presente anche la corale "KamaratonCantus" di Camerota diretta dal maestroPietro Chirico e accompagnata musicalmentedal maestro Francesco Augurio che ha allie-tato la funzione, con canti di musica sacra. Il momento cloù dell'intera manifestazione èstata la recita da parte del tenente Pugliesedella "preghiera del carabiniere" elevata allaVirgo Fidelis, che nel finale è stata premiatada un coro di applausi a scena aperta; indi, lamanifestazione si è conclusa, con l'esecuzio-ne in piedi dell'inno "Fratelli d'Italia".

Pino Di Donato

L’Ospedale Immacolata di Sapri,laboratorio di “arte presepiale”

L'Arma di Sapri celebra la “Virgo Fidelis”

Un momento della cerimonia

Giovanna Caputo con un figlio Pino Di Donato riceve il prestigioso riconoscimento

Il presepe realizzato dal dipendente Paolo Caggiano

A Villammare ridente località turistica frazione del capoluogo Vibonati, sulla SS. 18 in località "Oliveto" adiacente al cimitero di Sapri, giovedì 11 dicembre èstato inaugurato il Centro Commerciale Interspar "Le Ginestre". Con lo slogan "Benvenuta convenienza!" il Centro Interspar, propone alla sua clientela prodotti"Bio Logico" prodotti dalla agricoltura biologica senza alcun uso di conservanti o disinfettanti, una vasta gamma di: latticini, formaggi, salumi, pesci, carne, ortag-gi, frutta, verdura, legumi, tutti rigorosamente selezionati e certificati. Inoltre, è possibile trovare anche prodotti senza glutine e pizze al taglio e primi piatti daasporto. In questa prima settimana di attività, il Centro Commerciale è stato completamente inondato da una marea umana di visitatori, incuriosita dalla novità, cat-turata dall'estetica esterna delle sue linee, incentivata dagl'ampi spazi di parcheggio completamente gratuiti, parte dei quali riservati ai disabili. Inoltre, il clienterimane stupito dal modo "intelligente" con cui è stata concepita la struttura che all'ingresso accoglie la clientela con un punto informazioni. Dal lunedì al sabatol'orario di apertura al pubblico è continuato dalle 9.00 alle 20.30;idem la domenica dalle 9.30 alle 20.30. Decisamente "preoccupati" gli altri supermercati della zona e i piccoli negozi, che hanno visto calare sensibilmente le ven-dite. Sebbene progettato e articolato su due livelli al momento funzionano solo il supermarket e alcuni negozi merceologici, ma con l'inizio del nuovo anno dovreb-bero aprire, anche altri negozi, una sala cinema dolby-system, sale gioco per i bimbi, divertimento e tempo libero. A garantire la sicurezza di operatori e clienti, unservizio interno di vigilantes. All'interno della struttura sono attive sette casse e i seguenti settori merceologici: forno e pasticceria (pane, focacce, pizze, dolci sfor-nati a tutte le ore), l'angolo gastronomia (con stuzzicanti antipasti, primi e secondi di produzione propria), il banco salumi (salumi e formaggi locali, nazionali edesteri), latte e derivati (tutte le varietà di latte, latticini, freschi e a lunga conservazione), il banco macelleria (con carni di prima scelta provenienti da allevamentiselezionati e controllati garantiti dal marchio Despar), la pescheria (con arrivi giornalieri di numerose varietà di pesce di mare e di acqua dolce, crostacei e mollu-schi), la dispensa (tonno, olio, pasta, caffé, biscotti, infusi, prodotti etnici), la birreria (le migliori birre italiane e straniere), il settore bibite/acque minerali (grande assortimento di acque minerali, naturali e gassate; di bevande naturali, legge-re, alla frutta, integratori), la cantina dei liquori (per rendere più piacevoli pranzo, cena, le serate con gli amici, un'incredibile assortimento di aperitivi, vini e liquo-ri), surgelati (per una cucina veloce appetitosa, le fragranze sono conservate in piatti pronti con: verdure, contorni, carni, pesce, dolci e tant'altro), igiene per la casa(prodotti per la pulizia e l'igiene della casa), igiene della persona, promozioni, giocattoli, la cancelleria, informatica e video games. Il superstore Interspar "LeGinestre" di Villammare fa parte della catena mondiale del gruppo Despar, con supermercati in 34 Nazioni di 5 Continenti e oltre 16.800 punti vendita.

Pino Di Donato

A Villammare nasce il Centro Commerciale Interspar “Le Ginestre”

Page 19: Basilicata Calabria Campania

LA LETTERA/Il leader della Minoranza di Castelluccio Superiore Alessandro De Luca attacca duramente l’operato dell’amministrazione Comunale

“Con Salamone non c’è stato nessun cambiamento”

L'Eco di Basilicata Calabria CampaniaGiovedì 01 Gennaio 2009 Area Sud Basilicata 1199

" Questa minoranza, soprat-tutto con alcuni suoi perso-naggi, parla e straparla dipolitica e carriera, lancia pro-clami dalle pagine dei giorna-li circa l'impegno per la solu-zione dei problemi, peròall'atto pratico assume com-portamenti che vanno in benaltra direzione. Lasciamo benvolentieri a questa minoranzaa volte becera, a volte saccen-te, il ruolo che le è stato asse-gnato dagli elettori"." Questa maggioranza è com-posta di persone incapaci digestire il bene pubblico, pron-te solo a badare agli affaripropri e dei propri familiari,amici e "amici degli amici".Persone che con la politiicahanno risolto situazioni per-sonali difficili, i cui ideali siriducono a uno sfacciato ser-vilismo nei confronti dei capizonali, del tutto indifferentidifronte ai reali problemi delpaese, sempre più agonizzan-te".Ecco, queste sono dichiara-zioni che periodicamente(parola più, parola meno: ilconcetto è quello, non si scap-pa!) si ritrovano in documentipubblici, dichiarazioni in con-siglio comunale, occasionivarie di dibattito che caratte-rizzano la vita politica latroni-chese. Il clima, come appare

evidente, non è certo impron-tato al dialogo, al confronto,al rispetto istituzionale del-l'avversario. All'esterno appa-re sempre più chiaro che tra iconsiglieri comunali (e rispet-tivi sostenitori) non si perdaoccasione per regolare vec-chie ruggini personali, magarioriginate proprio da vicendepolitiche: questo, evidente-mente, penalizza la colletti-vità che non può sperare inmisure condivise, frutto di unconfronto sereno, fruttuoso,democratico, teso a valorizza-re i contributi di maggioranzae minoranza. In ogni consi-glio lo spettacolo è sempre lostesso: dai banchi della mino-ranza arrivano accuse anchepesanti (non solo dal punto divista politico e amministrati-vo, ma spesso anche da quellolegale) e la maggioranzarisponde con un atteggiamen-to sprezzante, di totale chiu-sura. Oppure è il contrario: lamaggioranza fa intenderechiaramente che la sua posi-zione è immodificabile, e laminoranza esprime il suomalcontento con attacchi einsulti (ai quali spesso lamaggioranza controbatte conla stessa moneta: vedi, comenell'ultimo consiglio, accusereciproche di carrierismopolitico, perseguimento d'in-

teressi personali, e via di que-sto passo; situazione chediventa poi grottesca quandopersone notoriamente legate,oggi e in passato, a leaderpolitici zonali, proclamano lapropria assoluta indipendenzae autonomia politica).Non si pretende, sia chiaro,che il dibattito politico debbasempre essere caratterizzatoda toni soft, dall'assenza diattacchi agli avversari, dalcostante riconoscimento deipropri errori: la passione,lafoga,anche gli interessi parti-tici ( che ci sono: è umano) avolte ti portano a " tracima-re", e questo è anche com-prensibile. Si vorrebbe, però,che il tutto rimanesse nel-l'ambito politico, e soprattut-to che al momento di "passio-ne" facesse seguito quello delconfronto sereno, leale. Peresempio, va benissimo che laminoranza accusi la maggio-ranza di linea confusa e vel-leitaria sulle terme; va altret-tanto bene che la maggioran-za parli di minoranza nonpropositiva e che sul temanon può occultare le proprieresponsabilità, poiché chi èall'opposizione oggi, ieri haamministrato a livello comu-nale e provinciale. Va menobene, invece, che dopo questeschermaglie non si proceda

con un confronto fra propostealternative, con una realedisponibilità ad accogliereanche le idee degli avversari,con un'azione congiunta fina-lizzata ad affrontare un temacruciale per il futuro non diquesto o quel partito, bensìdella colletitvità dell'interaarea.A tutto ciò si aggiunge unquadro politico sempre piùconfuso, con cambi di casac-ca che non danno all'esternola percezione di serietà dellescelte operate al momentodella composizione delle listeper le elezioni. Nel consigliodel 28 novembre il consiglie-re di minoranza EgidioCelano, giovane neoelettonella lista "Alternanza perl'alternativa" guidata dall'exsindaco e da poco ex PDFranco Mastropierro, lascia ilsuo gruppo e dichiara di assu-mere una posizione indipen-dente , ma votando subitocon la maggioranza e disso-ciandosi dalla decisione dellaminoranza di abbandonare ilConsiglio, la cui convocazio-ne era stata considerata ille-gale ( motivi di ordine tecni-co sui quali non tediamo i let-tori: si pronuncerà ilPrefetto). Il documento con ilquale Celano spiegava la suadecisione non è certo un

modello di chiarezza: dopoun'introduzione nella qualeesprime tutta la sua delusionedi giovane che assiste a conti-nui scontri in Consiglio efuori, a scapito della crescitacollettiva, Celano muovegeneriche accuse contro chinon vuol far crescere lepoche iniziative esistenti sulterritorio, soffocando ogniforma di concorrenza.Accusa poi alcuniAmministratori di non perse-guire alcuna soluzione per ilpaese e di ostacolare chicerca di operare in nome del-l'interesse collettivo. Allafine dichiara che essendo tes-serato del PD abbandona ilgruppo di minoranza"Alternativa per l'alternanza"( erano questi gli amministra-tori a cui faceva cenno?) edassume una posizone autono-ma, che di volta in voltaesprimerà con un voto sem-pre coerente con gli interessidella collettività. Ovviamentela maggioranza, in un docu-mento, evidenzia subito laspaccatura (Celano è stato ilprimo eletto nella sua lista!);ovviamente la minoranzatende a "stemperare" il carat-tere politico della mossa: "secondo me c'è un problemadi rapporti personali fraMastropierro e il padre di

Celano, che ha avuto un pesoenorme nell 'elezione delfiglio"; è una dichiarazionedel consigliere di minoranzaVincenzo Forastiere, interpel-lato in proposito. Nella stessaoccasione Forastiere avevaipotizzato problemi internialla maggioranza, giacché ilconsigliere Vincenzo Suannorisultava assente più d'unavolta. Come volevasi dimo-strare, Suanno ha formalizza-to le sua uscita dal PD nelConsiglio del 19 dicembre,motivandola con le traversiegiudiziarie del partito a livel-lo nazionale. Qui le parti sisono invertite: la maggioran-

za che tende a " sminuire" lamossa (" siamo abituati aquesti voltafaccia di Suanno,già comunista in passato epoi segretario sezionale DC:cosa farà se il suo nuovo par-tito viene colpito da indagini?Cambia ancora?": dichiara-zione dell'assessore Matinata)mentre la minoranza eviden-zia il fatto, ponendo l'accento(Gian-carlo D'Angelo) su diuna linea politica frutto diconvenienze contingenti edimpostata su di un gruzzolodi voti da far fruttare almomento opportuno.

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Il centro di Latronico, scorcio di Via A. da Giussano

Latronico: attacchi, insulti e voltafaccia

Le assurde normalità di unagestione amministrativa fuorida ogni regola etica.Sono trascorsi ormai ben 8mesi dall'insediamento dellanuova Amministrazione diCastelluccio Superiore: suffi-cienti per avere una chiaraidea della nuova gestionepolitico-amministrativa ed è,quindi, assai naturale, nonchédoveroso, provare a fare unbilancio, valutare apertamenteil suo operato politico eamministrativo. Evitando disoffermarmi sulle manchevo-lezze e i probabili vizi dilegittimità e liceità dei variatti proverò ad evidenziarne,piuttosto, vizi di merito e diopportunità, cercando di pro-cedere ad una disanima quan-to più distaccata e oggettivasu quanto accade. Partiamodalle invenzioni più originalie spudorate: a fine Novembrevengono stipulate, in fretta efuria, (bando pubblicato persoli 10 giorni) due convenzio-ni per gli adempimenti delsisma '98, da attuarsi entro il31.12.2008, una per un geo-metra, per il quale si prevedeun compenso di euro20.000,00, l'altra per un Dott.Commercialista per il qualeviene proposto un compensodi soli euro 10.000,00! È faci-le immaginare che si trattinodi compensi a dir poco scon-siderati e sproporzionati perun lavoro da svolgere nelperiodo natalizio, tra l'altronon si capisce, prevedendoidentiche attività da svolgere,tanta disparità rispetto ai con-trattisti "in affitto" settembri-

ni (tra l'altro non professioni-sti come obbligatoriamenterichiesto dalle norme e attuatiin violazione di ulterioriobblighi di legge) e i conven-zionati di Natale. Quest'ultimi evidentementeancora increduli per tantabontà: l'uno si è visto più chedecuplicare il compenso men-sile precedentemente percepi-to, l'altra si è vista recapitareun siffatto compenso per unlavoro del quale ignora com-pletamente ogni minimoaspetto. Tutto questo non puòtrovare umana giustificazionein un mese di lavoro e senzaricorrere al divino si puòfacilmente immaginare chequeste plus valenze probabil-mente siano germogliate inprimavera! Davvero dolorosoè riscontrare, inoltre, la legge-rezza con la quale vengonoutilizzati fondi pubblici (fondidi coesione di circa 50.000,00euro per progetti fantasma:"La filiera dell'arte") di cuinessuno ha notizie! In un con-testo farraginoso di: modificadella pianta organica, conincomprensibili giri di valzerinterni, ignorando completa-mente richieste di mobilitàvolontaria esterna; variazionimorbose del Regolamentodegli Uffici (ben quattro voltenel 2008) un vero record, noncredo sia possibile trovarealtri EE.LL. capaci di tanto, siinseriscono gli ultimi concor-si interni che prevedono unpassaggio d'area da B a C perdue dipendenti (progressioniverticali) che come tali rien-trerebbero nel blocco delle

assunzioni previsti già dal2004! Alla luce di quanto sopraesposto si impone per tutti unattento esame di coscienza eper molti un doveroso, anchese tardivo, esame anti-doping!Da registrare una assolutamancanza di cambiamento dirotta rispetto al passato (pros-simo e remoto) e di impulso,tranne per alcune opere giàpraticamente avviate dalleprecedenti Amministrazioni.Vi sono opere importanti cheaspettano ormai da troppotempo di essere attuate: siste-mazione idrogeologica diFosso Magliocco (contrattostipulato in primavera); OasiPeschiera (gara per la proget-tazione esperita a settembre2007 che, come da offerta insede di gara, doveva svolgersiin meno di un mese!); unastruttura, realizzata dallaComunità Montana, in loca-lità Bosco Difesa per la quale

non è stata sviluppata ancoranemmeno una bozza digestione e valorizzazione,nonostante i recenti proclami.Preoccupante e inammissibileè poi la superficialità con laquale vengono smantellate leopere provvisionali (ex sisma'98) nel centro storico (pun-tellamenti, protezioni,..) rea-lizzati per garantire l'incolu-mità dei cittadini, senza che,di contro, vengano realizzatiinterventi risolutivi delle pro-blematiche presenti (distacchidi intonaco, caduta di coppie/o pietre, ecc…). Si intervie-ne per risolvere problemiestetici dimenticando quellistatici: dette protezioni (rin-novate in parte anche direcente) sono state sempreinutili o sono assolutamenteutili anche oggi? Consideratoche i danni non si auto ripara-no con il tempo! Provare afornire delle chiavi di letturadi quanto avviene è estrema-

mente complesso e le originidi ciò sono lontane nel tempoe di incerta provenienza, tut-tavia è possibile provare aindividuare qualche sentierochiarificatore: nell'impoveri-mento sociale, un paese, unasocietà che ha imposto unaselezione alla rovescia, cheplagia i più deboli e subisce iprepotenti, accogliendo i piùgestibili e i furbastri opportu-nisti, accompagnando, vice-versa, le migliori energie, imigliori "frutti" alla stazione,spesso con snaturato senso disoddisfazione e di liberazio-ne, una società che sa agitaread arte lo spettro del "fore-stiero" per incutere chissàquale arcano timore, termine,tra l 'altro, estremamentericorrente nello scarno voca-bolario di molti e sintomaticodi una chiusura atavica che, inun lento ripiegamento su sestessi, sta conducendo ad unainevitabile incestuosa implo-sione; nel familismo amorale,rintracciabile in ogni manife-stazione istituzionale e non,ovvero nel comportamentospecifico di singoli individuivolti a massimizzare gli inte-ressi all'interno della propriacerchia familiare che si tradu-ce in una incapacità dicostruire solidarietà allargateal di fuori di essa. In altreparole una difesa assoluta etotale degli interessi dellapropria sfera familiare controi valori della collettività, ilbene familiare, o di pochi, aldi sopra di tutto; nell'inade-guatezza ad amministrare conconsapevolezza un ente locale

al quale sempre più gli vienechiesto, in una politica didecentramento dei poteri edelle responsabilità, di assur-gere ad attore principale, senon unico, del proprio desti-no. A tal proposito è d'uoporimarcare che in codestiambiti, gli amministratori,incompetenti per scelta e con-vinzione e impegnati in oscuriobblighi da soddisfare, riten-gono che gli aspetti normati-vi, legislativi non siano diloro competenza e sono spes-so in completa balia di fun-zionari che sovente agisconocome virus informatici chespazzano via ogni procedura eproducono atti spesso dopati,attuando, qualche volta eforse con la compiacenzapolitica, una Bassanini allarovescia, determinando, difatto, scelte di indirizzo pret-tamente politico. Per codestiamministratori la gerarchiadelle fonti del diritto è cosìcomposta: SegretarioComunale, Costituzione,Leggi Nazionali, LeggiRegionali…..; nella convin-zione che, in fondo, tutto ci èpermesso, e in tal senso irecenti esempi sia nazionaliche regionali con ci sonocerto di aiuto, la stessa vicen-da De Magistristis, per comeè stata condotta e si è conclu-sa, è assolutamente diseduca-tiva e deviante. Possibilità diricorrere ai ripari?Pochissime, praticamentenulle se non immaginare cheforse il proprio battito d'alipossa generare nuovi venti disperanza forieri di concrete

azioni di democrazia e civiltà!A livello istituzionale credosia ormai tempo di riformaree meglio regolamentare l'ac-cesso all'elettorato passivoche dovrà necessariamenteavere caratteristiche e abilitàspecifiche e dimostrabili.Proverò a spiegarmi: credo siasemplicemente assurdo, inuna società sempre più com-plessa ed evoluta, ritenerenormale che per diventarebidello (con il dovuto rispet-to) in una qualsiasi P.A. sianecessario un diploma, ilsuperamento di un concorso eforse altro…, mentre ammini-stratore di un Ente Locale,che determinerà scelte distraordinaria importanza incampo economico e socialeper l'intera popolazione e perl'intero territorio e con effettianche a lungo termine, possaessere chiunque, l'importanteche sia consanguineo e/o con-federato, senza possibilità diessere "selezionato" in base alsuperamento di un corso-con-corso, o previo ottenimento diun'abilitazione, un patentino o…. altro… e solo successiva-mente essere sottoposto algiudizio sacrosanto dell'elet-torato attivo. Concludo con un augurio, nonsolo natalizio, per tutti i citta-dini animati di buoni proposi-ti, che il Gabbiano JonathanLivingston, che vive nelprofondo di noi tutti, prenda ilsopravvento e, seguendo lapropria legge interiore, sappialibrarsi al di sopra dello stor-mo.

Il Capogruppo di MinorazaAlessandro De Luca

Alessandro De Luca

Con l'intento di non farsi vivisolo ogni cinque anni, in pros-simità di eventi elettorali, l'as-sociazione Noi Cattolici eDemocratici si è presentata inun dibattito aperto presso l'au-la multimediale della scuolaelementare "CelestinoPrincipe" di Castelluccio

Inferiore. Accanto al sindacoRoberto Giordano che ha pre-sieduto l'incontro, hanno par-lato al pubblico castelluccesee non, l'avv. Pace, AntonioPapaleo e l'assessore regiona-le Falotico. Presenti anche isindaci di CastelluccioSuperiore e di Nemoli.

L'associazione, già di scena alDue Torri di Potenza e aBernalda, si definisce non unacorrente politica, bensì un

completamento di un partito,il Partito Democratico, chedeve fare cultura per riportarela passione fra la gente.L'accento è caduto, giocoforza, sulla politica pur nonentrando nelle vicende speci-fiche nazionali o regionali. Glioratori hanno convenuto che ilpartito cui fanno riferimentoha bisogno di essere struttura-to e non virtuale, quindi habisogno di regole. L'obiettivodell'associazione è di distin-guersi nel PD, diventandoneun affluente, con l'obiettivo dirisvegliare le coscienze, scon-

figgendo la politica dellamano tesa. La Basilicata habisogno, in un momento dicrisi generale, di riportare acasa le sue menti oltre ai tantipensionati che dopo una vitapassata da emigranti decidonodi tornare a morire a casa pro-pria. Parafrasando Moro, l 'avv.Pace afferma che bisognavivere la crisi per superarla elo si fa mettendo la persona alcentro e accantonando unaclasse dirigente distratta.Tanti gli interventi, le curio-sità, i suggerimenti e gli inter-

rogativi posti dal pubblico,composto eterogeneamente datutte le età e le classi sociali. Un quesito sollevato daLaurita, vicesegretario del PDdi Rotonda è dove va a pararequesta associazione, insommase non si tratta del solito stru-mento di propaganda in attesadelle provinciali. Questo è unpo' il timore della folla, cuil'avv. Pace ha risposto che loscopo è di unire, non dissocia-re, persone anche di coloripolitici diversi, purché cre-denti e democratici, cheabbiano voglia di recuperare il

protagonismo di ognuno in unabbraccio tra generazioni eterritorio. In conclusione l'assessore Falotico, massimarappresentanza politica dellaserata, ha ammesso come ilpolitico di oggi si senta isola-to, tanto da rischiare ladepressione. Per sopperire a questi sintomiche attanagliano la politicalocale e più in generale, quellanazionale occorrono al piùpresto idee e soprattutto unacosa fondamentale il dialogo.Prossime tappe dell'associa-zione Tito e Melfi.

L'associazione del presidenteRosario Cantisani si presenta

Cattolici e Democratici di scena a Castelluccio

Roberto Falotico

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L’INIZIATIVA/Il Forum del Mediterraneo, il PD del circolo di Scalea e i Verdi del Tirreno avanzano la proposta degli ospedali riuniti di Praia a Mare e Scalea

“La sanità può accomunare l’Alto Tirreno Cosentino”

L'Eco di Basilicata Calabria CampaniaGiovedì 01 Gennaio 2009Calabria2200

Benevento12 Febbraio 2009

60 euroMassimo Ranieri

Napoli14 Febbraio 2009

60 euroRenzo Arbore

Eboli19 Marzo 2009

55 euroLaura Pausini

Si è svolta nella giornata di gio-vedì 18 dicembre scorso, la confe-renza stampa congiunta organiz-zata dall'associazione Forum delMediterraneo, dal Pd del Circolodi Scalea e dai Verdi del Tirreno,sulla proposta della riforma ospe-daliera dell'ex ASL N.1 di Paola.Sul Tavolo della conferenza, alle-stito presso la sala conferenzedell'Hotel Sea Breeze di Scalea,Ettore Biondi, presidente dell'as-sociazione Forum delMediterraneo, Massimo Sisinno,componente del forum della sanitànel PD e Palmiro Manco, portavo-ce dei Verdi del Tirreno, hannoesposto e chiarito il motivo delloro proponimento per il futurodella sanità nel comprensorio tir-renico e varato la proposta degliOspedali Riuniti fra Praia a Mare

e Scalea, andando anche ad evi-denziare la possibilità di una valo-rizzazione delle strutture ospeda-liere unite e a sottolineare l'enor-me risparmio economico che siincentiverebbe se l 'ASP diCosenza accettasse le prerogativeesposte dal disegno della propo-sta. Dopo i discorsi di apertura delpresidente del forum del mediter-raneo, Ettore Biondi, volto a sti-molare l'opinione pubblica sullaquestione preoccupante dellachiusura degli ospedali e del ser-vizio sanitario pubblico nei terri-tori fra Tortora e Diamante, e ilpercorso storico ricordato daPalmiro Manco dei Verdi, relati-vamente ai dilemmi che riguarda-vano e che sono ancora legateall'ospedale di Scalea e Praia aMare, la parola è passata a

Massimo Sisinno del Pd di Scalea,ideatore principe della propostarazionale della riforma ospedalie-ra esposta. Da subito i caratteridello studio minuzioso relazionatoda Sisinno sono passati alla neces-sità di razionalizzare il serviziosanitario distrettuale senza esclu-dere mezze misure verso alcunisprechi perpetrati dall'amministra-zione sanitaria negli anni trascor-si. "La proposta degli ospedali riu-niti Praia a Mare - Scalea",- hannodichiarato congiuntamente i rela-tori-, "è possibile. Basta semplifi-care alcuni servizi obsoleti all'in-terno dell'amministrazione sanita-ria, tagliare gli sprechi come quel-lo rappresentato dagli ufficiamministrativi di Praia a Mare,locati in un edificio privato checosta ai cittadini circa 200.000,00

euro all'anno, mettere in rete leprestazioni di base, investire intecnologia su servizi di largo usoe puntare nella decentralizzazioned'eccellenza di alcuni servizicome, ad esempio, l'ausilio di unacamera iperbarica nella zona chenon esiste e altri servizi specificatinella proposta degli ospedali riu-niti Praia -Scalea". "Occorre che icittadini vengano resi protagonistidel sistema"- ha dichiarato in sin-tesi Massimo Sisinno-, " program-mando sulla scorta dei bisogni disalute e malattia di ogni singoloterritorio e non in base ai deside-rata dei medici e del personalesanitario tout- court, o per asse-condare il mercato. Nella propostaper i Riuniti Praia - Scalea abbia-mo introdotto dei punti chiaveche espongono la reale possibilità,

non solo di unire i plessi delle duecittadine e garantire l'efficienza ditutti servizi nel territorio, ma vi èspiegato persino la metodologiache bisogna impiegare per razio-nalizzare la spesa, incentivarelivelli tecnologici del serviziosanitario, risparmiando senza

togliere niente al cittadino. Perquesto facciamo appello a tutte leforze politiche, ai sindacati, ai cit-tadini di appoggiare e far proprial'opportunità di questa propostaper il futuro della sanità nel nostroterritorio".

Antonio Pappaterra

Uno scorcio di Praia

Lo scorso 13 dicembre 2008,presso la Sala Consiliare delComune di Tortora si è svolto unpubblico incontro durante il qualeè stato presentato dal ragionierecommercialista Raffaele Papa,cittadino tortorese, nonché uomoda sempre impegnato sul frontepolitico-sociale, il Movimentoper l'Autonomia. In occasionedell'incontro il Commissario delMovimento per l 'AutonomiaPapa, ha sancito alcuni concetticardini del suo nuovo e rinnovatoimpegno nella politica cittadina.In particolare il CommissarioPapa così si è espresso: "…Credodi percepire gli stati d'animo diuna moltitudine di cittadini, sfi-ducia, disillusione, rassegnazioneverso una politica che pare rappresen-tare solo gli stessi protagonisti, per ilresto il nulla. Questi sono i miei senti-menti! Ho riflettuto molto prima diavviarmi in questa nuova avventura,ma aldilà di tutti i problemi da anniirrisolti, dell'abbandono in cui vive ilnostro Sud, della crisi economico-sociale che attraversa i nostri territori,ciò che mi ha fatto decidere a prende-re posizioni e ad impegnarmi perso-nalmente è stata la mancanza di fidu-cia e di speranza di un futuro diversodel nostro Meridione, che pervadetanti, molti giovani. Questa è una cosamolto seria e grave, ma ancora piùgrave e che ne hanno tutte le ragioni.Siamo arrivati ad un punto di non

ritorno, è urgente quindi una persona-le assunzione di responsabilità, ègiunto il momento che ognuno prendacoscienza in modo forte, deciso, deter-minato che il futuro della propria vitanon può e non deve dipendere da scel-te dall'alto e da lontano, ma solo edesclusivamente dalla propria volontà.È una bella sfida, dura ed entusia-smante insieme che vale di essereaffrontata combattuta e vinta per dareun futuro nuovo e diverso alle gene-razioni venture e per non rendere vanii tanti e troppi sacrifici e sofferenzepatite dai nostri genitori; noi gente delSud non siamo figli dell'assistenza edell'elemosina…ma figli del sangue edel sudore dei nostri Padri; molti purdi conquistare un pezzo di pane hanno

perso la propria vita lon-tani dagli affetti, latrisono ritornati…maquanti stenti. E la storia si ripete tuttociò oggi continua a dila-niare quei sentimentiche costituiscono il verosenso del vivere. Tutti ne siamo coinvoltie ognuno ha il dovere diricordare, comprenderee tramandare affinché ipiù giovani scoprano esi sentono fieri dellapropria identità edappartenenza. IlMovimento perl'Autonomia nasce per

portare in politica l'amoreper la propria gente, il proprio territo-rio e l'orgoglio delle proprie origini,per generare una nuova classe politicache sappia ascoltare, che abbia a cuorei bisogni e le prerogative delle popola-zioni meridionali da sempre sfruttateed abbandonate, per assicurare pareidignità ed opportunità ad ogni italianosia esso di Reggio Calabria o diTorino. Sono convinto che solo conla partecipazione consapevole di ognisingolo cittadino, solo attraverso unMovimento dal Popolo e per il Popolopotrà realizzarsi il riscatto sempre spe-rato ma mai raggiunto, questa volta ilSud non deve fallire. Io sono fiducio-so ci credo ed ho deciso."

Marianna Trotta

Ho conosciuto, DomenicoBardelli nel periodo in cuiiniziai a raccogliere notizie,foto e quant'altro utile allaricerca che mi avrebbe porta-to poi alla stesura dello scrit-to dedicato al Conte StefanoRivetti. Era l'anno 2004, perla mia età e per una serie dicircostanze che mi avevanonegli anni portato a viverelontano da conoscenze legate"all'epoca rivettiana" nonsapevo chi fosse DomenicoBardelli. Certo era che, dopoaver avvicinato per intervisteex dipendenti degli opificidei Rivetti, rappresentantipolitici del tempo e gentecomune, da tutti mi venivaindicato come uomo chetanto o tutto sapeva su quelperiodo, proprio il signorBardelli. Domenico Bardelliinfatti, lavorava a Firenzepresso la Lini & Lane, unadelle industria tessili deiConti Rivetti, e fu tra i primicollaboratori degli industrialipiemontesi ad arrivare aMaratea. Non ricordo chi mifornì il recapito telefonico diDomenico Bardelli, mentreancora ben nitida e indelebileè la carica di entusiasmo che

mi trasmise dall'altro capodella cornetta quando glichiesi un appuntamento.L'attesa per incontrarci fu dipoche ore "Allora ascoltasignorina, io devo andare acasa mia, a Trecchina, devorovistare in un vecchiobaule…ma ci mettopoco…sono svelto io che ti

credi….e poi ciincontriamo, madove? Doveabiti….mah titelefono quando hotrovato tutto…" Lamia impazienza adacquisire materialeutile al lavoro chetanto desideravorealizzare e lavoglia di DomenicoBardelli di farconoscere uomini,situazioni e progettilungimiranti cheavevano segnato inmaniera a dir pocomeravigliosa la suaesistenza e quelladi marateoti, praiesi

e altri, ci portò adincontrarci per stra-da, nessuno dei duevoleva aspettare l'al-

tro, nessuno dei due volevafar attendere l'altro. Cosìsotto una pioggia scrosciantefermammo le nostre auto inun'area di sosta che si affac-cia sulla spiaggia diCastrocucco, ci presentam-mo, mi accomodai nellamacchina di DomenicoBardelli che subito mi

mostrò ciò che aveva tira-to fuori dal suo vecchiobaule. Tre grandi albumfotografici che custodiva-no incollati su spesso car-tone marrone, gli scatti inbianco e nero dei momen-ti più significativi eimportanti dell'arrivo edelle attività industrialidei Conti Oreste e StefanoRivetti tra Maratea e Praiaa Mare. Un patrimoniofotografico eccellentedivenuto poi parte princi-pale delle immagini pub-blicate nel mio scritto.Ebbe inizio così una cono-scenza, o meglio mi permettodi affermare con grande gioiaun'amicizia della quale ilsignor Bardelli come erosolita chiamare, (mentre luisi arrabbiava rispondendomiche il Signore è in cielo), miha voluto far dono. Aldilà delrapporto di collaborazionefinalizzato alla pubblicazionedel mio scritto, ci incontrava-mo spesso e perché nel frat-tempo era divenuto assiduolettore dell'Eco (ogni fineanno mi ricordava di rinno-vare il suo abbonamento equello da indirizzare alla

Torre Santa Venere allaContessa Chiara Rivetti) eperché mi piaceva come"personaggio". Si perché,Domenico Bardelli racchiu-deva quelle qualità caratte-riali che sempre mi auguro, equasi sempre resto delusa, ditrovare in ogni persona cheincontro. La disponibilitàdisinteressata, la voglia di fare agire, che non consocelimiti dettati dall'età o dallasituazione di ormai pensiona-to, l'obiettività nell'osservaree soprattutto la sincerità omeglio la schiettezza.

Apprezzavo tantissimo inDomenico Bardelli la nonconoscenza dell'arte delladiplomazia, probabilmenteperché una pratica che nonappartiene neanche alla miapersona e che molti sapiente-mente usano senza accorger-si (o lo sanno benissimo) chetrattasi di pura ipocrisia. Unuomo vero, sanguigno, forte.La scorsa estate ci incon-trammo per caso lungo ilviale di Praia a Mare, mivide, mi chiamò e mi invitò aprendere un caffè. Esitai eragià ora di pranzo, ma lui con

forza mi rispose, "Dobbiamoandare al bar è l'ultimo caffèche prendiamo insieme".Sapevo della sua malattia,accettai. Parlammo un po',poi si portò alla cassa perpagare i due caffè ma gli fudetto che un suo conoscentel'aveva offerto ad entrambi.Segno che dovevamo rincon-trarci, gli dissi che non eral'ultimo caffè che avremmopreso insieme. Purtroppocosì non è stato.Arrivederci e grazie "SignorDomenico Bardelli" .

Marianna Trotta

IInniizziiaattiivvee ppeerr iill 22000099

AAffffrreettttaatteevvii!!!!

Nasce a Tortora il Movimento diLombardo capitanato da Raffaele Papa

Raffaele Papa al centro con alcuni dirigenti del movimento

Napoli22 Marzo NAPOLI-MILAN

55 euro26 Aprile NAPOLI -INTER

Lele Tour 85044 Lauria (PZ)Largo Plebiscito 112 Tel. 0973-258606 Fax 0973-823002Info 24 h 329-1875540 www.leletour.it

Caserta13 Maggio 2009

55 euroTiziano Ferro

In ricordo di Domenico Bardelli

Domenico Bardelli con il suo affezionatocane. La foto ci è stata gentilmente con-cessa da Giancarlo De Luca che tramitel’Eco saluta il suo carissimo amico

Page 21: Basilicata Calabria Campania

L’INIZIATIVA/A cura dall'Istituto Tecnico per Geometri "Falcone-Borsellino” si è approfondito un tema giovanile alla presenza di un ospite autorevolissimo

Pino Arlacchi a Viggianello per parlare di bullismo

L'Eco di Basilicata Calabria CampaniaGiovedì 01 Gennaio 2009 Viggianello 2211

Cancelliamo l'ombra del bul-lismo".Questo il titolo delConvegno-dibattito che si ètenuto sabato 13 Dicembre2008, all 'Hotel "IlBoschetto" di Viggianello.Organizzato dall 'IstitutoTecnico per Geometri"Falcone-Borsellino” e daMassimo Branca, il dirigenteche, ha voluto inaugurarecosì l 'Istituto, da pocodiventato paritario.Una folta platea per un temacosì delicato, il bullismo,che tocca in modo particola-re la scuola poiché, è propriodentro le sue aule che espri-

me al meglio la sua arrogan-za ma, che potrebbe diventa-re solo la palestra in cuiaddestrare una "classe" difuturi delinquenti. Al dibattito sono intervenutiil sindaco di ViggianelloDomenico Anastasio, laDott.ssa Mattia MariaSturniolo, Dirigente Medicodel Dipartimento di preven-zione di Castrovillari che haillustrato il progetto sul bul-lismo portato avantidall 'ASL nelle scuole diCastrovillari; il dott. NicolaPascale PresidenteNazionale dell'ANSI che ha elogiato Massimo Branca

per aver puntato sulla scuolae di averlo fatto in una zona"rischiosa" come la nostra;

l 'avvocato Anelli; ildott.Vincenzo La ReginaDirettore Sanitario dell'ASLN° 2 di Lagonegro e il dott.Mario Trifiletti DirigenteUfficio ScolasticoProvinciale di Matera; ospited'onore l'On. Pino Arlacchiche ha presentato il suo libro"La Mafia Imprenditrice".Ricordiamo che Arlacchi,oltre ad essere stato deputa-to, dal 1997 al 2002 è statovice segretario generaledell'ONU e DirettoreEsecutivo del programmaper il controllo delle droghecon sede a Vienna, dove

attualmente risiede.Arlacchi è stato, anche, unamico personale di GiovanniFalcone e forse per questo oper il suo impegno nel com-battere le associazioni crimi-nali mafiose che, nel 1992 èstato nominato presidenteonorario della fondazioneGiovanni Falcone.Nel suo intervento Arlacchidice che: "anche se l'Italia èun paese molto superficiale edalla memoria corta, forseFalcone e Borsellino sono unesempio di memoria che nonsi perde", ricorda che "il bul-lismo è una micromafia, il

bullo un mafioso in itinerema, continua sono un ottimi-sta poiché, nonostante lamafia sia ancora un proble-ma assillante la sua risolu-zione è solo questione ditempo poiché grandi passisono stati fatti"."Le mafie si alimentano conl'indifferenza, non c'è diffe-renza tra micro realtà emacro, la dinamica è la stes-sa, bisogna, concludeArlacchi, che non si dia maiper scontato nessun sopru-so".

Maddalena Palazzo [email protected]

Il 2008 va via. Lascia dietrodi sé un anno cupo, lastricatoda violenze e guerre, incertez-ze e paure.Unica speranza, forse per ilmondo, l'elezione di BarackObama a Presidente degliStati Uniti d'America.Noi, vogliamo raccontare ilnostro anno fatto di movi-menti, forse, impercettibili,rispetto ai grandi eventi ma,che rappresentano la nostrarealtà.Gennaio inizia con i venticin-que anni della Pro-Loco.A Febbraio in un intervista ilparroco Don Gianni Forterichiama ai valori cristiani,sempre nello stesso mese lastatua del beato DomencoLentini e le sue reliquie ven-gono ospitate nella chiesamadre Santa Caterinad'Alessandria.A Marzo la cucina di qualitàparla attraverso Gino e Luciae il loro ristorante "ilCantuccio"; le tele diFrancesca Fiore "volano" allaGalleria Modigliani diMilano.Fransescantonio Nolè nelmese di Aprile, dedicato aSan Francesco da Paola,parte-cipa al tradizionale falò inonore del Santo patrono, nel-l'intervista rilasciata dice: "lenostre comunità sono ancora

sane". I ragazzi del serviziocivile di CastelluccioInferiore coordinati dalladott.ssa Cerbino danno vitaall'iniziativa "Bevi la vita"organizzata dall'ASL N° 2 diLagonegro in collaborazionecon i comuni ed ha comefinalità la diffusione di mes-saggi sulla prevenzione del-l'alcolismo.Maggio:Il coordinatore delPartito Democratico diViggianello in un intervista fail punto sulle ultime elezionipolitiche, dubbi sullo stru-mento delle "Primarie"per ilfuturo.Sempre a Maggio GiovanniDe Filpo del Popolo dellaLibertà analizza la vita ammi-nistrativa, a Viggianello, dice,"è tutto fermo come ai tempidei Borboni".G i u g n o : l ' I s t i t u t oComprensivo chiude l'annoscolastico con "Una scuolanel territorio" una serie dimanifestazioni che vedeimpegnati tutti gli alunni daitre ai quattrordici anni .Iil Club del Milan "RinoGattuso" presenta l'evento diMiss Italia per l'estate.Presentato all 'Hotel "IlBoschetto" il libro "AspettiStorici di Viggianello" delprof.Antonio Propato;Giuseppe Oliveto, presidente

dell'associazione viggianellesiin Argentina nell'intervistaall'Eco parla della sua asso-ciazione, in suo onore consi-glio comunale aperto a cuipartecipano un esiguo numerodi cittadini. Massimo Brancadal 2005 dirige Falcone-Borsellino una scuola privatache porta il nome degli eroiantimafia; a fine Giugno ilPartito delle Libertà celebra lavittoria elettorale delle politi-che 2008, affollata la sala delPark Hotel di Viggianello.Tavolo della presidenza con ibig locali del partito diBerlusconi.Scompaiono a ViggianelloAlberto Nino Rizzo e AdelinaRizzo. A volte anche un'inter-vista può segnare un momen-to importante:sicuramente lastoria di Flavio Fiorino che havinto le difficili sfide dellasua vita ma, che è sempre allaricerca di qualcosa….Agosto è il mese del proget-to"Giochiamo con la creati-vità"che l 'associazione"Amici dell'Arca" realizza peri ragazzi del territorio, mentreil consiglio direttivo delMilan Club di Viggianelloviene ospitato dal campionedel mondo Gennaro Gattusopresso il residence Thurum diCorigliano. Lo sapevate che ilcoautore del libro "La Casta"

è di Viggianello? Nell'ambitodelle manifestazioni diAgosto l'evento mediatico pereccellenza, Miss Italia, sbarcaa Viggianello e nell'anfiteatrocomunale colorato dalle ban-diere rosso-nere del Milanincorona Maria Cioffi MissPollino. Sul palco di Miss ita-lia, una talentuosa artistaromana "Miss Gabry" scegliela scuderia di AntonoDeodati, produttore diLagonegro per scalare il suc-cesso dopo le ottime perfor-mance al programma di"Amici".L'associazione "Voltalacarta"di Viggianello promuove lacultura: Radici Book 2008 èuno spazio che presenta librie dà un taglio culturale all'as-sociazione.Nella piazza Umberto I pre-senta due libri: "Quando lamafia non esiste" di DonMarcello Cozzi e "Mafia unaguerra senza confini" diMichele Cagnazzo.Oltre agli autori erano presen-

ti: Pino Finocchiaro giornali-sta di Rai News 24,Gianfranco Donadio SostitutoProcuratore DNA, il sindacoDomenico Anastasio e il Mllodella stazione dei carabinieriGiuseppe Guzzo, moderatoreDario Caputo giornalista freelance.Settembre è il mese dei salu-ti: Don Gianni Forte,dopo treanni, lascia la comunità diViggianello.Con una messa solenne allaquale erano presenti il sinda-co Domenico Anastasio, ilComandante della compagniacarabinieri di Senise BiagioSimonetti, il Mllo della sta-zione di ViggianelloGiuseppe Guzzo,Don Giannisaluta la sua parrocchia.Al suo posto Don FrancescoSirufo. L'Associazione divolontariato "Amicidell'Arca" il 19 Settembre alRistorante "Il Cantuccio" pro-muove il convegno "Una reteper i giovani della Valle delMercure", ricerca promossa

dalle associazioni contro ilbullismo, l'abuso di alcool e imaltrattamenti dell'infanzia.Coordinatore del progetto: ladott.ssa Caterina Cerbino.Ottobre è mese di bilanci:Giovanni De Filpo, membrodel comintato provinciale delPopolo delle Libertà in unalunga intervista analizza ilgoverno Anastasio. Molti idubbi e le perplessità sullagestione amministrativa.Croce Rossa. 4 Ottobre la riu-nione per la costituzione dellaCroce Rossa gruppo diViggianello.Novembre: Maria TeresaLiccardo vedova di GiuseppeDe Filpo ripercorre la suavita, l 'incontro conViggianello e la sua gente.Novembre è anche tempo dicrisi e di stipendi…….d'oro.Con la determina dir. N° 569dell'09 10 2008, il comune diViggianello approva il pro-getto per l'affidamento di n° 2incarichi di collaborazione ageometri iscritti all'Albo al

fine di espletare le attivitàtecnico-amministrative all'uf-ficio sisma. Impegnati33.800,00 Euro(cod. SIOPE)complessivi. Le prestazionidovranno essere svolte dalgiorno della stipula della stes-sa, inizio Novembre, e fino al31/12 2008.Dicembre chiude con l'inter-vista a Mario Civale, cuoco eimprenditore che racconta lasua originale storia.Si inaugura il centro interpar-rocchiale. Presenti il vescovodella Diocesi Francesco Nolè,i sindaci del territorio e i dueparroci: Don FrancescoSirufo Della parrocchia SantaCaterina d'Alessandria e DonMario Radesca della parroc-chia Beata Vergine delCarmelo.Chiude l'anno l'intervista delconsigliere comunaleFrancesco Ventimiglia cheanalizza i risultati ammini-strativi in vista del voto diprimavera.

Maddalena Palazzo

Un momento del convegno

Il 2008 a Viggianello

CASTELLUCCIO. L'ultimadomenica di avvento, aCastelluccio Inferiore, è statal'occasione per il popolodella libertà di incontrarsi inpiazza per raccogliere con-

sensi in vista dell'assembleanazionale prevista in prima-vera. Promotrice dell'iniziati-va l'avvocatessa AngelinaRusso, in qualità di coordina-trice castelluccese del nuovo

movimento politico, coadiu-vata dai suoi giovani collabo-ratori. Il gazebo è stato alle-stito in via Roma, al centrodel paese, dove ha riscossoun ottimo afflusso in termini

di presenze, dettato anchedalla curiosità della gente perla costituzione di questanuova forza politica.Soddisfatta la coordinatriceper la notevole adesione alle

liste per l'elezione dei delega-ti che avverrà in occasionedella prima assemblea con-gressuale nazionale del popo-lo della libertà (PDL), previstaper marzo 2009, in data dastabilirsi.

A tutti i cittadini interessati èstato poi consegnato unmodulo, su cui sottoscriverela lista dei delegati all'assem-blea, proposta per la circo-scrizione della Basilicata.

Basilicata Basilicata

In breve In breve

Uno scorcio di Viggianello

Sabato 20 Dicembreall'Istituto Comprensivo diViggianello le due IV classiPrimarie A e B hanno volutofare gli auguri di Natale inun modo davvero speciale.Una rappresentazione sem-plice, seguita dai genitori ,dai loro insegnanti (l'inse-gnante d'italiano RosaArmentano, di matematicaNunzia Papaleo, di storia egeografia Rosetta Palazzo, di

religione Mimma Calabrese ,l 'insegnante di sostegnoRosetta Crescente) che lihanno coadiuvati e dalla loroDirigente Carmela Luglioche ha seguito la rappresen-tazione con notevole interes-se. Canti e monologhi per untema più grande della loroetà ma, proprio per questoassolutamente sincero.La pace , la tolleranza, reci-tati attraverso il messaggio

di Cristo che nasce. 23 bam-bini di 9 anni che percorronoil mondo: Cina, Iran, StatiUniti, Africa parlando lingue

diverse che portano lo stessomessaggio d'amore. Bambiniche parlano di PapaGiovanni, Martin Luther

King, Madre Teresa diCalcutta, BaracK Obama eche danno voce al Vangelo;bambini come Antonello che

chiede tolleranza per quellimeno fortunati…come lui..E' sorprendente la commo-zione che i bambini hanno

suscitato, specialmente neiloro genitori che li hanno"seguiti" con gli occhiumidi. Cos'è allora che portauna comunità piccola comela nostra a continue divisio-ni? Probabilmente, come haricordato la DirigenteLuglio, è l'ipocrisia degliadulti che offusca i buonipropositi. Quando usciràquesto articolo le festesaranno finite…così come imessaggi d'amore e di paceche nel periodo di Natale sisprecano ma, ci sarà sempreun vaso di Pandora…….conla speranza sul fondo.

Maddalena Palazzo

Le scuole diViggianello mobilitate

per il Natale

La rappresentazione della IV A e IV B dell'Istituto Comprensivo

Questo il titolo del progettoche vede le associazioni pre-senti nell 'ambito delLagonegrese occuparsi divolontariato nelle struttureospedaliere.L ' A s s o c i a z i o n e " A m i c idell'Arca" di Viggianello, daormai quasi cinque anni,impegnata nella difficileopera del volontariato, anchequest'anno dedicherà agli

ammalati un po' di allegria.Questo il senso del protocollod'intesa stipulato fra l'ASL N°3.e le associazioni di volon-tariato che porteranno la loroattività di clowterapia nellaRSA di Maratea e nell'ospe-dale di Chiaromonte.La formazione per costituireil gruppo di clowterapia èstata finanziata dal CSV diBasilicata per un totale di 80

ore, i soci che sono interessatial progetto sono attualmente12, la formazione si fa tutti imercoledì per 3 ore, l'attivitànella RSA di Maratea si tieneil terzo giovedì di ogni mese.La collaborazione con la RSAdi Maratea si realizzerà nelleforme e nei modi che gli ope-ratori sanitari, gli psicologi,gli assistenti sociali e iresponsabili dell'associazione

hanno concordato. Per quantoriguarda l 'Ospedale diChiaromonte,i destinatari delservizio sono pazienti di ognietà, bambini anche molto pic-coli e anziani: cardio-patici,coagulopatici, epatopa-tici, disabili psico-fisici nonautosufficienti e/o affetti dapatologie sistemiche, personeaffette da anomalie genetiche;Per loro è prevista la presenza

di animatori clown che ter-ranno impegnati i pazienti piùgiovani nei tempi immediata-mente precedenti e successivialla attività chirurgica.Gli amici dell'Arca hannoassicurato i loro animatori aqueste strutture e hanno datola disponibilità dei proprisoci per lo svolgimento diattività di clownterapia aibambini ricoverati per subire

intervento chirurgico finaliz-zato al progetto di odontoia-tria sociale; la collaborazionesi realizzerà nella presenza dianimatori clown nelle ore diattività ambulatoriale.Per un anno, dunque, gliamici dell'Arca porteranno,con il loro prezioso volonta-riato, un aiuto a persone sof-ferenti.

Maddalena Palazzo

“Integrazione RSA e Associazioni di volontariato dell’ambito Lagonegrese”

Clown in corsia

Page 22: Basilicata Calabria Campania

LL’’EEccoo ddeell lloo SSppoorr tt GGrraann GGaallààddeelllloo SSppoorrtt aa LLaauurriiaa

1° Gennaio 2009

CICLISMO/Domenico Papaleo di Lagonegro e Nicola Cifarelli di Lauria sugli scudi per una serie di risultati che esaltano il movimento amatoriale

GGrraann GGaallààddeelllloo SSppoorrtt aa LLaauurriiaa

Il Ciclo Club Lauria è già al lavoro per la stagione 2009Un bilancio della stagione2008 sicuramente positivoquello approvato dall'Assem-blea del Ciclo Club Lauria,riunitasi nei locali del CentroSociale e Culturale di ViaAmmiraglio Ruggero, messo adisposizione delle associazionidel territorio dall'Amministra-zione Comunale e dal com-pianto Rodolfo Mignone.L'Assemblea ha confermato ilConsiglio direttivo uscenteformato da Antonino Amato(Presidente), Donato Fittipaldie Antonio Sisti(Vicepresidenti), MaurizioPapaleo (Segretario), PietroScaldaferri, Mario Feraco,Giuseppe Sisti, DomenicoPastoressa e la new entryGirolamo Vitale (Consiglieri).La stagione 2008 ha vissutomolti momenti associativi, chehanno visto una nutrita parte-cipazione alle uscite socialiprogrammate e realizzate; mail fiore all'occhiello resta sicu-ramente la realizzazione dellaManifestazione Cicloturistica"Città di Lauria - su e giù perla valle del Noce", che hapotuto contare sulla presenzadi circa 80 atleti provenienti

dai vari sodalizi ciclistici dellaregione ed extraregionali.L'arrivo della stagione inver-nale per i più significa l'arrivodi un momento di riposo, maper molti sportivi l'attività nonsi interrompe. Non sono pochiinfatti gli iscritti la Club cheapprofittano delle minori oredi luce e delle cattive condi-zioni atmosferiche per restar-sene al riparo di fitte boscagliee anfratti rocciosi: la praticadella mountain bike, che peròben si coniuga anche con lastagione estiva, ovviamente,

sta prendendo semprepiù piede tra chi nonvuol rimanere inattivo,ma allo stesso tempovuole abbandonare lestrade asfaltate che,sotto le intemperie,vedono diminuire lecondizioni di sicurez-za.Una piacevole scopertaè invece quella delciclocross, disciplinaprettamente autunnale- invernale, che si staaffermando anche nelleregioni meridionali,Basilicata compresa.

A questo proposito è da ricor-dare che ormai da due anni leprove del CampionatoRegionale, a cui partecipanoatleti provenienti anche dafuori regione, si svolgono nelcollaudato circuito che sisnoda intorno all'invaso delCogliandrino.Una nota di merito va agliatleti Domenico Papaleo, chedifende i colori della LocoBike di Potenza, ma che è ori-ginario e residente aLagonegro, recentemente con-vocato nella Nazionale

Juniores ai mondiali diAnnecy, in Francia ed aNicola Cifarelli che ha riporta-to al Ciclo Club Lauria un tro-

feo che mancava da alcunianni, vale a dire una prestigio-sa maglia di CampioneRegionale, che può essere da

stimolo per far perseguire alClub una politica di diversifi-cazione delle attività e di avvi-cinamento allo sport agonisti-

co, certamente non dei socipiù anziani, ma di nuove e piùfresche leve.

Antonino Amato

Con quarantuno anni di atti-vità il Club Atletico Lauria èla più longeva organizzazio-ne sportiva di Lauria. Siapure con qualche periodo diminore attività la societàsportiva di atletica Lauriotavive senza interruzioni dal1967. Allora, con un pugnodi grintosi ragazzi, AntonioPetraglia fondò il CAL otte-nendo subito risultati di rilie-vo. Dal 1980 il Club Atleticoè guidato da DomenicoForestieri, il quale da sempreha dedicato allo sport unaparte consistente del suotempo. Dalle costole delCAL, nel 1975, è natal'Atletica Femminile Lauria,da subito guidata daDomenico Forestieri. Dal1980 al 1990 Anna MariaGallo è stata presidentedell'Atletica FemminileLauria. Anche questa societàha fatto stretto riferimento alCAL. Le due società sporti-ve di atletica hanno condivi-so praticamente tutto: allena-menti, trasferte e organizza-zione di eventi sportivi. Nelcorso degli anni sono statitanti gli atleti di Lauria chehanno ottenuto risultati dirilievo, anche in camponazionale. Nella regioneBasilicata alcune specialità,come la velocità e il mez-zofondo, sono state letteral-mente dominate per annidagli atleti del CAL. Lo stes-so presidente DomenicoForestieri è stato per bensette volte campione regio-nale di corsa campestre.Negli anni settanta, all'epocadel 'gruppo storico' del CALquando gli atleti di Lauriaarrivavano sulle piste diPotenza e Matera gli avver-sari lottavano… per laseconda posizione.Attualmente DomenicoForestieri conserva la presi-denza dell 'AtleticaFemminile Lauria. Dal 2006il presidente del CAL è IsaManfredelli: atleta di valore

e tuttora in attività. Sia pureaffiancato da nuove forzel'impegno di DomenicoForestieri rimane fondamen-tale ed è lui che ci ha rac-contato l'attuale situazionedei club di atletica partendodai risultati del 2008.Nell'anno appena trascorso ilrisultato più importante èvenuto da Berardo Chiarelliche ai Campionati ItalianiAssoluti di Cagliari ha coltoun importante terzo postonei 3.000 metri siepi corsi in8'52"; tempo buono ma dafinale tattica. Il primato per-sonale di Berardo, nei 3.000metri, è invece di 8'16":tempo di assoluto valorenazionale che proietta l'atletaverso traguardi ambiziosi.Berardo Chiarelli corre perle Fiamme Azzurre, ma illegame con il CAL rimaneforte; i suoi allenamenti sonoprogrammati con la collabo-razione di DomenicoForestieri che continua aseguire Berardo quando è aLauria e continua a tenersiinformato sulle attività del-l'atleta Lauriota. Per i coloridel CAL Berardo Chiarelli èl'attuale detentore del prima-to regionale assoluto sui3.000 siepi: 9'02" nel 2006.Tra i risultati importanti del2008 occorre sicuramentecitare quelli di EmanueleOlivieri che, dopo aver fattoil minimo, ha partecipato aiCampionati Italiani allievisui 1.500 metri, corsi a Rietiin 4'10", giungendo dicias-settesimo. MariannaCosentino ha partecipato aicampionati studenteschi e siè qualificata per la finale dal7° al 12° posto nei 100metri che ha corso in 13"53.Tale qualificazione lasciaben sperare per il futuro.Marianna è ancora cadetta;ha gareggiato con le allieve,che sono più grandi di lei.L'atleta ha corso, nel 2008,anche i 300 metri in 44,6 egli 80 metri in 10,6. Altro

atleta che ha partecipato aiCampionati Italiani allievi èstato Tiziano Forestieri chenegli 800 metri si è classifi-cato 18° con il tempo di2'00"02 ; anche per lui ilmuro dei due minuti sugliottocento metri è vicinissi-mo. Nicola Vita nel 2008 siè infortunato. Peccato perchélo scorso anno Nicola hacorso, tra i cadetti, gli 80metri in 9.1 , i 200 metri in23.77 e i 300 metri in unottimo 37,5 che lascia bensperare in un futuro diNicola Vita come quattro-centometrista. Proprio sui300 metri Nicola ha disputa-to i Campionati ItalianiAllievi a Ravenna nel 2007.Attualmente l'atleta ha ripre-so gli allenamenti e sembraabbia recuperato bene undiscreto stato di forma.Mentre Domenico Forestierimi racconta di questi risultaticontinuamente i ragazzi delCAL si avvicinano per chie-dere come proseguire l'alle-namento e quanto recuperaretra un allungo e l'altro. Conun occhio al cronometro el'altro agli atleti in pistaDomenico continua a rac-contarmi del CAL.Attualmente gli atleti iscrittialle due società sono più dicinquanta. Gli allenamenticominciano a fine agosto eproseguono fino al mese diluglio dell'anno successivo.Tra i giovanissimi ci sonogli esordienti, circa una ven-tina tra maschi e femmine,che si allenano due volte allasettimana e sono sempremolto entusiasti. Allenarsifianco a fianco con atleti conanni di esperienza, e di vitto-rie, sulle spalle costituisceuno stimolo e un riferimentopositivo. Il clima in pista ,allo stadio GiuseppePastoressa di Lauria, è alle-gro e i ragazzi sono contentidi correre finalmente liberidopo le ore di scuola.Magari poi ci si dedica più

volentieri ai compiti scola-stici. Il CAL riunisce atletidi tutte le età: da qualchetempo anche la categoriamaster sta rivelando talenti.Anna Golluscio, GerardoSangiovanni e AnnaCosenza fanno parte del clubsia come master che comecategoria assoluti. AnnaGolluscio si è specializzatanella maratona che ha corsogià quattro volte (migliortempo: 3h 49'). GerardoSangiovanni ha corso lamezza maratona (Km21,100) in 1h 20' e la mara-tona (Km 42,195) in3h10'59" : tutto questo aquarantotto anni. AnnaCosenza ha avuto la soddi-sfazione di partecipare aiCampionati Mondiali mastera Riccione nel 2007. Annaha corso i 200 metri in 34,5:tempo interessante che farimpiangere le possibilitànon espresse qualche anno fadall'atleta. Comunque è faci-le ricordare le vittorie diAnna Cosenza nelle gare divelocità. Nel CAL sono rap-presentati anche i paesi vici-ni: Rivello, Trecchina,Nemoli, Latronico. Alcuniragazzi, dopo la scuola,rimangono a Lauria nei gior-ni dell'allenamento. Pranzano con un panino perconciliare l'allenamento e ladistanza da casa. E' il caso,ad esempio, di Ilaria Alfanoche frequenta il liceo classi-

co di Lauria ma abita aRivello. Ilaria ha buone qua-lità di velocista con una pro-pensione per il salto inlungo: 4,74 metri rappresen-tano una misura di tuttorispetto e costituiscono unabase promettente. Dopo l'al-lenamento, per Ilaria, ancoramezzora di pullman o diauto per rientrare a casa: irisultati positivi, non solonello sport, sono sempre ilfrutto di impegno e sacrifi-cio. Discutendo conDomenico Forestieri dellasituazione economica delCAL si evidenzia un proble-ma atavico. Se non ci fossetanto impegno volontario ilCAL non avrebbe quarantu-no anni. I fondi erogati dallaFederazione Regionale giun-gono con il contagocce o,comunque, non sono propor-zionali al numero degliiscritti. Le trasferte costanotanto e il CAL è aiutato dallosponsor : la Sedas diPotenza, società di elabora-zione dati. Anche l'organiz-zazione di qualche manife-stazione sportiva costituisceun modo per autofinanziarsie reperire i fondi necessarialle attività. I prossimiobiettivi sono rappresentatidai Campionati Italiani dicorsa campestre junioresmaschili e assoluti femmini-li. A questi ultimi prenderan-no parte Isa Manfredelli,Lucia Pansardi, Rosaria

Martino e AddolorataCantisani. Ai campionatimaschili correranno TizianoForestieri ed EmanueleOlivieri. Isa Manfredellicontinua ad essere importan-te anche come atleta, oltreche nel nuovo ruolo di presi-dente del CAL. Nella recenterelazione annuale il presi-dente regionale della Fidal(Federazione Italiana diAtletica Leggera) ha esaltatoIsa Manfredelli come unadelle atlete più importantidel panorama sportivo fem-minile Lucano di sempre. Lasua carriera sportiva è statasplendida: 2'15" sugli 800metri rappresentano laseconda prestazione di sem-pre in Basilicata dopo il pri-mato di Sonia Topazio. Isaha partecipato ai CampionatiItaliani juniores sui 400metri corsi in 59,2; ha parte-cipato ai Campionati Italianidi corsa campestre giungen-do 8° tra le promesse (20-22anni); ha partecipato tre anniai Campionati Italiani dicorsa campestre assoluti.Intanto i ragazzi che fannoallenamento hanno terminatoil riscaldamento e semprepiù spesso si avvicinanoall'allenatore: - Domè, icento da dove li iniziamo?-chiede un ragazzo che devecominciare gli allunghi.Domenico Forestieri dà indi-cazioni precise e semprecome se si trattasse di dare

consigli ad un atletache parteciperà alle olimpia-di. I ragazzi percepisconol'impegno di Domenico e loricambiano con la fiduciache in lui ripongono. Il CALha avuto vita lunga per l'im-pegno di allenatori compe-tenti e di atleti validi. Nonsempre, nel passato, gli atletihanno avuto un allenatoredisponibile; alcuni sono statiallenatori di se stessi e que-sto ha consentito la conti-nuità quarantennale delCAL. Chiunque abbia avutocontatti con questa societàsportiva ne parla bene e laporta ad esempio di elemen-to che ha contribuito alla cre-scita sana di tanti giovani didiverse generazioni. Neltempo il CAL ha lasciato unatraccia nel tessuto socialedell'area del Lauriota e, cre-diamo, continuerà a farloancora per molto. DomenicoForestieri, richiesto dairagazzi, torna a dedicarsi aloro prendendo appunti rela-tivi agli allenamenti. Scattoancora qualche foto che miservirà per l'articolo per lepagine dell'Eco di Basilicata,Calabria e Campania; poisaluto e mi allontano.Passando sul manto rosso,gommoso, della pista sinteti-ca seguo la linea biancadella curva dei 200 metri.Sento i piedi che mi friggo-no…

Raffaele Papaleo

Club Atletico Lauria: un altroanno di attività e di successi

Quarantuno anni di risultati importanti e di presenza attiva sul territorio

Il campione regionale Nicola Cifarelli

Una fotocomposizione curata da Raffaele Papaleo

Racconta la storia

sportiva delclub del tuo

paeseLe società sportiveoperanti sul territo-rio che voglionofar conoscere laloro attività e rac-contare la loro sto-ria possono contat-tare il prof.Raffaele Papaleotramite l 'Eco diBasilicata, Calabriae Campania e pren-dere accordi per unincontro finalizzatoalla pubblicazionedi un articolo sulgiornale. Si puòanche scrivere all'indirizzo [email protected]

La giacchetta nera Vito Troccoli, vicepresidente della sezione arbitri di Sapriinsignito della stella d'argento al meritosportivo. L'ambito riconoscimento gli èstato conferito dal presidente del Conidella provincia di Salerno, GuglielmoTalenti, per il proficuo e il meritevoleimpegno profuso nel corso degli anni afavore dello Sport del calcio edell'A.I.A. Una grande e bella soddisfa-zione per l'imprenditore di Scario, tito-lare del noto ristorante "U' Zifaro" sitosul lungomare cittadino nonché amico"fraterno" del principe della canzoneleggera, il cantautore romanoFrancesco De Gregori, che nella cucinadel suo locale scattò la foto del suoalbum "Titanic". Vito Troccoli, si èavvicinato al mondo del calcio nel '74,che aveva 23 anni, indossando perdiversi lustri, la giacchetta nera di arbi-tro nei campionati "dilettanti", prima dipassare alla carriera di commissario

speciale. Ha poi scalato con professio-nalità e bravura i vari gradini sportivifino ad approdare al massimo traguardoNazionale, in qualità di Osservatorearbitri alla CAN A-B e di entrare a farparte del Settore Tecnico Arbitrale,Area della Formazione. Il vulcanico

vice presidente della sezione di Sapri,tra i fondatori, unitamente a DomenicoSurace e Salvatore Russo della sedearbitri del golfo di Policastro, lo scorso3 dicembre, presente la sua famiglia algran completo, è stato insignito del pre-stigioso "distintivo di argento" diretta-mente dalle mani del presidente delConi provinciale di Salerno, GuglielmoTalenti, per il proficuo ed il meritevoleimpegno profuso nel corso degli anni, afavore dello Sport del calcio edell'A.I.A. La cerimonia s'è tenuta pres-so Palazzo "Sant'Agostino" dellaProvincia di Salerno, nel salone di rap-presentanza "Girolamo Buttiglieri" allapresenza delle massime autorità civili,militari e istituzionali del territorio.Tantissime le felicitazioni giunte a VitoTroccoli dal mondo dello Sport ed inparticolare, dai colleghi delle varieSezioni arbitri del Salernitano.

Pino Di Donato

L’arbitro Vito Troccoli di San Giovanni a Piro insignito della “stella d'argento”

Vito Troccoli

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“Sogno film importanti ed una Basilicata Regione d’Europa”L’INTERVISTA/L’attore lucano famoso per la fiction “Gente di mare” ha partecipato ad un film patrocinato dalla Croce Rossa sulla pedofilia

L'Eco di Basilicata Calabria CampaniaGiovedì 01 Gennaio 2009 Zibaldone 2233

Domenico Fortunato lucanoattaccato alla sua terra di origine,è in sala in questo periodo conun film Anima nera (patrocinatoanche dalla Croce Rossa Italiana)che tratta i temi scottanti dellapedofilia. Il suo ruolo è quello diun magistrato. Qual è stata la sua esperienzain un film impegnato che trattaun tema così delicato?Mi sono trovato a studiare e adaffrontare un tema di cui primanon sapevo alcunché, che rimuo-vevo, che non accettavo. Poi conl'aiuto del regista RaffaeleArzillo e di alcuni consulenti,Psicoterapeuti dell 'infanzia,magistrati e dirigenti dellaPolizia Postale, sono entratopiano piano in un mondo fre-quentato da persone che com-mettono abusi e crimini orribilisu bambini innocenti rovinandoloro la vita per sempre…I bambini vanno tutelati e difesicon Amore, il mondo dell'infan-zia rappresenta la purezza edanche il futuro della civiltà: adessi vanno insegnati valori comel'onestà, la lealtà, il rispetto e l'a-more per il prossimo e l'impegnoquotidiano per costruire un

mondo migliore, e non la violen-za attraverso atti di abuso inac-cettabili.Ho imparato anche che un magi-strato deve essere garantista edinquisire delle persone per reatidi pedofilia solo se entra posses-so di prove, perché senza indiziocerti si rischia di sbattere ilmostro in prima pagina e poiscoprire che l'indagato era inno-cente. L'errore giudiziario èdevastante sempre nei confrontidi chi poi risulta innocente, macon l'accusa di pedofilia lo èancora di più…In "Gente di mare" l'ambien-tazione è certamente diversa,pur se trattando storie ancheparticolari che traggono origi-ne dagli spunti della cronaca ,vi è un altro clima. Come leiriesce a "cambiarsi d'abito"?In questi sceneggiature cosìdiverse avverte di sentirsi piùpredisposto per film dramma-tici o brillanti?Affronto tutti i personaggi con lostesso impegno, in cinema, teatroe televisione.Spesso basta cambiarsi d'abitosemplicemente che cambianosubito la postura e le attitudini.

Per me è naturale. Entro in unpersonaggio con lo stesso entu-siasmo di un bambino in ungioco e mi diverto. Naturalmentestudio tanto sui copioni e m'in-vento Una vita vera e propria per ognipersonaggio che interpreto. Unattore deve prestarsi naturalmen-te sia alla commedia che alla tra-gedia. Nella vita si vivonomomenti ilari, romantici, brillan-ti, drammatici e tragici. SE unattore ha talento e nel suo baga-glio emotivo ritrova tutto quelloche ha vissuto, può ricreare occa-sioni simili anche in scena rispet-tando sempre il copione e l'eco-nomia della storia.Lei è un attore lucano, daragazzino pensava n giorno dilavorare con DamianoDamiani, di essere protagoni-sta in una serie tv di successo?L'ho sempre sognato, soprattuttoad occhi aperti e l'ho desideratocome si desidera mangiare,ascoltare buona musica, vedereun bel film, una bella donna affa-scinante e sexy, come si deside-ra ogni bene, la serenità e la salu-te per tutte le persone care.Molti pensano alla vita dell'

attore come di un'esistenza fri-vola, tutta imperniata tra cenee stili di vita sopra le righe? E'così? Purtroppo devo deludere chipensa questo. La vita dell'attore èfatta di studio, di vita vissutaintensamente, di passione per il

lavoro, di sudore d'impegno. Quando un produttore ed unregista ti scelgono è solo perchéhai sostenuto un'ottima audizio-ne. Le cene e la vita mondananon servono ad ottenere unaparte in un film, anzi a volte pos-sono rivelarsi controproducenti.Un attore vero deve conservaremistero e fascino anche nei con-fronti dei suoi datori di lavoro.La professionalità e la serietàportano lavoro, il resto no!A che ora va a letto la sera? Ache ora si sveglia la mattina?Quando giro un film vado a lettoalle 21:30/ 22:00 perché ci sisveglia alle 05:30 perché si vieneprelevati dall'auto di produzionealle 06:30. SI deve essere prontisul set vestiti e truccati per le07:45 e si gira fino alle 18:00.Poi di nuovo a casa, o in albergoa studiare per il giorno dopo congli stessi ritmi. E questo quandogiri una fiction di lungo periodocome Gente di Mare, Provaciancora Prof, o una soap, puòdurare per dieci o undici mesil'anno.Se non gestisci bene le ore diriposo, non puoi reggere questiritmi, dopo tre settimane ti rac-

colgono col cucchiaino. Di con-seguenza niente vita monda-na…Se lavori in teatro vivi altriritmi… Ti svegli più tardi perchévai in scena alle 21:00 e smetti amezzanotte, poi ceni e vai a lettointorno alle 02:00… Al mattinotardi fai colazione, salti il pran-zo, studi e alle 18:30 sei già inteatro a prepararti…Quando provi uno spettacoloinvece vivi ritmi più civili, macon 8/10 ore di prove al giornoper circa un mese e mezzo,insomma questo è un lavoro chenon si può improvvisare e chenecessità di grande e rigorosadisciplina.Il suo rapporto con laBasilicata. Come la vede dalsuo particolarissimo osservato-rio?Amo con una passione forte eviscerale la mia terra e faccioqualunque per onorarla. Ho lafortuna di viaggiare tanto inItalia ed all'estero per lavoro epurtroppo vedo la nostraBasilicata non crescere, anziindietreggiare e non risalire dalfanalino di coda. La nostra terraè meravigliosa , è abitata dabrava gente e non merita d'esseretrattata male e svenduta. E' unaterra che ha bisogno d'essereamata, coltivata, e migliorataproprio come si fa con un fiore,con una pianta, con un figlio…Solo così può dare buoni frutti.Un piccola regione, con tanterisorse continua ad avere tantiproblemi. Perché secondo leiaccade questo? Vi sono perso-nalità in grado di risollevarla? Per arrivare a questi migliora-menti c'è bisogno di una "classedirigente"innamorata del territo-rio intero e dei lucani, così comedella propria famiglia, che sidegna di questo nome, che siaonesta e disinteressata, che siacompetente e che abbia voglia distudiare i problemi per poiaffrontarli e poterli risolvere one-stamente. Sogno per la Basilicatauna classe dirigente nuova, pienadi entusiasmo e di energia pura,forte e viva che non si nascondanel "Palazzo" , ma sappia starecon la gente, che la guardi negliocchi senza negare lo sguardo eche sappia ascoltare gli altri inmodo da capire quali sono i pro-

blemi reali, quotidiani… Cheabbia cultura e fantasia e chesenta forte la nostra identità luca-na di gente semplice, umile,laboriosa ed onesta che mette ilbene della famiglia e dell'uma-nità innanzitutto. Non sono uningenuo ed un sognatore. So chetutto questo è possibile. Bisognache si ritrovi questo spirito perripartire dal basso. Desidero unaBasilicata senza insulti e violen-ze verbali, senza scontri di profi-lo basso fra avversari che devonoinvece affrontarsi rispettandosi emettendo al primo posto il benedella nostra terra, anche collabo-rando quando è necessario e se loimpongono i tempi, per il benecomune. Secondo me esiste qual-cuno con un profilo alto, nonprovinciale, con un respiro diver-so, più ampio che possa progetta-re una Basilicata non solo nelpanorama italiano, ma che laincastoni in un disegno interna-zionale, europeo. Sogno una"Basilicata Regione d'Europa,Regione del Mondo" Tutto que-sto è possibile anche reclutandonuova linfa, professionalità efantasia a sostegno di un disegnopiù ampio e più ricco anche dallasocietà civile lucana che possie-de al suo interno persone di qua-lità. Oggi questo è mancato.Domani non deve mancare!Cosa pensa del festival delcinema di Roma? E' più dallaparte di Veltroni o diAlemanno?Il festival di Roma non deveessere né dalla parte di Veltroni,né dalla parte di Alemanno, madeve stare dalla parte del cinemaitaliano ed internazionale, dallaparte dei talenti veri.Per concludere: quali sono isuoi hobbies, le sue manie, isuoi gusti? Mi piace camminare, in ogni sta-gione, al mare, in campagna, inmontagna. Mi piacciono i grandisilenzi, la lettura di libri belli,ascoltare Mozart e StenieWonder, Pino Daniele ed IvanoFossati. Mi piace cucinare emangiare in compagni della miafamiglia e di amici. Sono un tan-tino scaramantico, prima lo eromolto di più e adoro le donne.

Agata ScaldaferriAntonella Orlacchio

Qui Nuova YorkMILIONARI DISTRATTI

I tempi che stiamo vivendo sonocaratterizzati da una tremendacrisi economica e finanziaria,che costringe tutti a fare i conticon una minore disponibilità didenaro per gli usi personali.Per questo motivo, bisogna staremolto attenti ai propri soldi enon fare come la signora CleliaLopes, la quale, per diverse set-

timane, ha girato per le stradecon un biglietto della lotterianazionale nella borsa, senza ren-dersi conto che il tagliando eradi quelli vincenti e, soprattutto,che la matrice valeva notevol-mente di più della carta su cuiera stampata: la straordinariacifra di 126 milioni di dollari!Clelia, casalinga, aveva acqui-stato il biglietto della lotteriaMega Million al "SeabraSupermarket" di Newark, nelluglio scorso. Con suo maritoMario, caposquadra in una dittadi costruzioni, la donna si è pre-sentata a riscuotere la vincitasoltanto nei giorni scorsi, in pra-tica quattro mesi dopo la datadell'estrazione.I Lopes erano gli unici detentoridella serie vincente (2, 16, 23,29, 32, numero jolly 46) e sonouna coppia modesta, originariadel Portogallo.

Dopo un breve periodo trascor-so nella Contea di Essex, nelNew Jersey, si sono trasferitinella Contea di Union, dovevivono tuttora e da circatrent'anni, entrambi senza cono-scere una sola parola d'inglese.Increduli e apparsi molto nervo-si per l'inaspettato colpo di for-tuna, alla presenza di giornali etelevisione i nuovi milionarihanno espresso l'intenzione diaiutare tutti i familiari e Mario,quasi sicuramente, deciderà dilasciare il lavoro.Un amico di famiglia, che hatradotto e parlato per conto loro,ha affermato che i Lopes - adispetto delle apparenze - sonomolto entusiasti e per ora l'unicodesiderio cui riescono a pensareè un viaggio nella propria terra,il Portogallo, a dispetto di auto-mobili di lusso costosissime,viaggi da sogno o di lasciarsi

andare a qualsiasi altro tipo difrivolezza o di capriccio.Michael Bertone, l'avvocato cheli rappresenta, è stato moltoattento affinché i due non faces-sero altre dichiarazioni, soprat-tutto che non divulgassero infor-mazioni riguardanti dettaglidella loro vita e della propriafamiglia. Bisogna aggiungere, però, cheClelia e il marito hanno incassa-to una cifra considerevolmentepiù bassa di quella effettiva,addirittura la metà, giacchéhanno preferito riscuotere lavincita in soldi liquidi. Inoltre, il fisco dovrà trattenereil 25% dai 75.5 milioni di dolla-ri, come prevedono le leggi sta-tali."La famiglia Lopes ha fatto tuttociò che si spera i vincitori digrossi jackpot facciano, vale adire che dopo la firma del

biglietto, messo al sicuro, hannorepentinamente assunto degliesperti finanziari, per farsi con-sigliare su come proteggere einvestire l'enorme somma", hadetto William Jourdain, ammi-nistratore della lotteria. "Questoè ciò che ci auguriamo che fac-cia ogni nostro vincitore", haconcluso.La speranza è che i Lopes nonfacciano la fine di tanti altri vin-citori di lotterie negli USA,ridottisi in miseria per l'incapa-cità di gestire una tale inaspetta-ta fortuna.Un ultimo consiglio per i nostrilettori: correte subito a frugarenelle vostre borsette e nelletasche dei pantaloni, può darsiche anche per voi la fortuna stiasolo aspettando…

da New York, Massimo Mitolo

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Se oggi fosse ancoravivo, Osamu Tezukaavrebbe da poco com-piuto ottanta anni. Esicuramente avrebbe

continuato a regalarci tantissime emozionicon le sue opere. Per chi non lo sa, OsamuTezuka, giapponese di Toyonaka è stato ilpiù grande autore di fumetti del Sol Levante,ma anche animatore e regista. La sua prolifi-cità e le sue tecniche e generi pionieristici glisono valsi i soprannomi di "padre deimanga" o addirittura di "dio dei manga".Tanto per intenderci, uno dei tratti distintividell'animazione giapponese, gli "occhioni"dei vari personaggi dei cosiddetti "anime" icartoni animati realizzati nell'arcipelago asia-tico, furono inventati proprio da Tezuka, chesi basò su cartoni animati dell'epoca come"Betty Boop" di Max Fleischer e Topolino diWalt Disney. Gli occidentali che si trovaronodi fronte alle sue opere ed a quelle dei suoicolleghi d'Oriente derisero per molto tempoquesto stile, senza sapere quali fossero lemotivazioni che lo avevano ispirato. Peravere un'idea della produttività di Tezuka esi-ste un volume di 80.000 mila pagine che rac-chiude quasi per intero la sua produzione che,nella sua completezza, comprende oltre 700storie e un totale di circa 170.000 tavole.Oasamu Tezuka esordisce nel campo deimanga, i fumetti giapponesi, a diciotto anni,nel 1946. Il successo vero e proprio, però,arriva l'anno seguente quando ottiene lapopolarità con una serie che evidenzia tutta lasua originalità. Tra i tratti più interessanti cisono l'uso innovativo delle inquadrature,quasi cinematografiche, che creano una fortedinamicità nelle t6avole, ribaltando i canonidei manga statici dell'epoca. I lavori successi-vi sono dedicati alla fantascienza. Alcuneserie di questo genere registreranno un boom

di vendite con oltre 400 mila copie ciascuno.Nel 1950 crea una delle sue opere più celebri,"Jungle Taitei", conosciuto in italia con iltitolo "Kimba il leone bianco", che anticipa inun certo senso le tematiche de "Il re leone"della Disney, tanto che ancora oggi i sosteni-tori di Tezuka continuano a chiedere allaDinsey il risarcimento di una cospicua cifraper plagio del soggetto. Il personaggio piùcelebre della produzione di Tezuka prendevita un anno più tardi, nel 1951: nasce così"Tetsuwan Atom" (Astro Boy), un personag-gio che ha avuto (ed ha tutt'oggi) un successounico ed assolutamente ineguagliabile nellastoria del fumetto giapponese. Nel 1954nasce "Ribbon no kishi", "La principessaZaffiro", che viene oggi considerato da moltiil primo "shojo" (fumetto per ragazze)moderno. Presto il ruolo di mangana nonbasta a Tezuka, che diventa anche animatore,dichiarando più volte che "il fumetto è la veramoglie, l'animazione l'amante". Nel 1961fonda, infatti, la propria casa di produzione dianime che nel 1963 diverrà la MushiProduction. Nello stesso anno vede la luce laserie animata di Astro Boy, prima serie ani-mata trasmessa dalla televisione giapponese.Nel 1965, Kimba il leone bianco ottiene unnuovo primato come prima serie animatagiapponese a colori. Tutti prodotti che gli ita-liani avranno la fortuna di vedere per laprima volta tra la fine degli anni settanta e gliinizi degli anni ottanta. Tezuka continuerà adisegnare ininterrottamente ed a sfornare albie serie animate fino al 1989, quando all'età di61 anni il suo genio abbandona questomondo. Avrebbe sicuramente meritato il pre-mio Nobel per la letteratura che tanti giornaligiapponesi hanno chiesto a più riprese pocoprima della sua morte.

Silvestro [email protected]

PATHOSPPaassssiioonnii vveerree

Osamu Tezuka: il Dio dei Manga

QQUUAANNTTII AAMMOORRII

Me la sonoammirata egoduta tuttad'un fiato, peruna ventina diminuti, durantel'ultima "salita"nella "mia"

Milano. Una splendida giornata disole dicembrino già faceva pregu-stare lo spettacolo che i passeggeriavrebbero goduto dal livello delmare sino ai canonici 10.000 metrid'altezza, con quell'orizzonte sferi-co e l'aria perfettamente rarefatta. IlTirreno sotto i nostri piedi, lo Jonioa destra -separato dalle cime silanee del Pollino già ampiamente inne-vate- la Sicilia con l'imponentecono vulcanico etneo e le isoleeoliane a sinistra. La pruadell'MD80 Mc-Donnel Douglas -ancora con il logo Alitalia!- chepuntava verso nord-ovest. E quiscatta la riflessione "dolce eamara", quella che mi rimanda alleindimenticabili liriche greche diSaffo e del suo "tiaso": qual è lavera Calabria? E' quella dellaStoria che inizia a battere nellanotte dei tempi, della Geografiache ha attratto tutti i popoli che visono approdati, della Cultura mille-naria fatta di stratificazioni etero-dosse, del Paesaggio che LeonidaRèpaci ha elevato a picchi diincommensurabile lirismo: insom-ma dello splendore di una "terra"che pochi eguali ha in Italia e nonsolo? Oppure, la vera Calabria èquella della sistematica distruzionecontemporanea di quello stessoambiente che fece letteralmente

rivoltare intellettuali del calibro diGiuseppe Berto, AugustoPlacanica, Enzo Siciliano; quelladella mafia più potente del mondo,che da queste parti ha il nome tra-gicamente greco di 'ndrangheta;quella dei tanti "capibastone" localiche dalle falde del Pollino a CapoSpartivento si sono letteralmenteimpossessati delle decine diComuni calabresi; quella di certarecente Magistratura e di un altret-tanto classe politica letteralmenteimbarazzante con contorno diimprenditori spuntati dal nulla efaccendieri squallidi; quella deisuoi abitanti quasi rassegnati alfluire del tempo, senza possibilitàalcuna di redenzione? Il caso-Calabria è il più grave esempio dimal-costume, mala-politica, mala-amministrazione, mala-gestione delterritorio che l'Italia contemporaneaannoveri. Spiace dirlo, ma è lasacrosanta verità! Dopo un'ora emezza di volo arrivo a Milano.Altro flash-back: 1970, il presiden-te lombardo Piero Bassetti -figuracarismatica dell 'imprenditoriameneghina- stringe un canale pre-ferenziale con il collega calabreseAntonio Guarasci, il primo, unico evero Presidente che questa terra -metà Inferno e metà Paradiso-abbia avuto. Guardo a quell'aulicopassato e provo orrore per laCalabria di oggi: dopo quasi qua-rant'anni -tranne valorose eccezio-ni- abbiamo toccato il fondo. LaCalabria è nostra, riprendiamocela!

Egidio Loritowww.egidioloritocommunications.com

La Calabria è nostrariti miti...e liti del nostro tempo

Si salvi chi può! Si preparino i fannulloni, gli scansafatiche, ifurbetti di mestiere...è in arrivo il lupo cattivo: il maestro unico...No, non ci saranno più scuse: i ragazzini furbi, impertinenti, conl'espressione più ingenua del mondo dichiaravano: ce lo ha dettola signora del pomeriggio, ce lo ha fatto fare il maestro dell'area..Niente alibi pretestuosi, quindi: a esprimere giudizi, a decidere,sarà il maestro unico, maschio o femmina che sia...

Tornerà dunque in auge la bacchetta di rovere spessa due dita? Torneranno fagioli e ceci sotto leginocchia? Torneranno le orecchie d'asino( come per Pinocchio e Lucignolo), gli sghignazzi deicompagni di classe? No, ragazzi, non c'è questo pericolo, per ora... La scuola è una cosa seria, maforse non lo è mai stata abbastanza, almeno in Italia . Ed ecco perché la nostra italietta, in fatto disviluppo, PIL e ricerca, è divenuta l'ultima in Europa e fra un po'anche nel continente nero...Iromani affermavano "Sapienza est potentia" Il sapere da noi è negletto: non ci sono buoni studentiperchè mancano bravi insegnanti: sembra il cane che si morde la coda... Quando studiavo pedago-gia, un certo Lombardo Radice affermava: il metodo è il maestro...Volendo di certo significareche non esistono metodi particolari , ma solo maestri particolari., maestri che sappiano il fatto loro..Tanto per fare un esempio, è ben difficile che vi sia nelle classi un insegnante che sappia suonareuno strumento, si va avanti con le musichette registrate e si canta spesso in maniera stonata perchéle alte tonalità dei cantanti non sono "abbordabili" da bambini ed insegnanti perché oggi nelle scuo-le magistrali o licei pedagogici del cavolo, non si "richiede" che un maestro conosca bene la musicao che sappia suonare uno strumento. Come possono quindi i ragazzi concepire la passione per lamusica? Oggi la quasi totalità dei ragazzi... "suona" benissimo il campanello di casa, la radio ed iltelefonino, ma i genitori non se ne danno pena, perché non "sanno"( in Italia si leggepochissimo)quale carica benefica sul carattere e sulla intelligenza ci deriva dalla musica e., più ingenerale, dalle arti: tutti i grandi geni sono stati grandi artisti, Leonardo, Michelangelo, Chaplin,Einstein... Basta che i figli siano curati, lisciati, vestiti all'ultima moda, un esercito di marionettebattezzati con grandi nomi, Dolce e Gabbana, Valentino, Versace, Onix, Coco Nuda... Troppicomodi, troppe distrazioni,troppa televisione che propone falsi modelli, falsi valori... Già, i"valo-ri"... Vogliamo fare il verso a di Pietro? Quello che propone con forza il ritorno ai "valori" seri del-l'esistenza: l'onestà, la solidarietà, la tolleranza?...I malevoli, gli avversari ci scherzano, ma lagente ci crede, NE HA BISOGNO... Basta pensare alle recenti elezioni regionali in Abruzzo, fraVeltroni e Berlusconi ha vinto un Cafone ( Di Pietro ha origini contadine)... Ma, torniamo a scuo-la, anzi alla Scuola. Non vi proporrò di tornare a De Amicis, al libro Cuore.....Chi lo ha letto,( machi? ) lo troverà stucchevole, forse retorico... non vi troverà tuttavia le parole mafia, camorra, néstorie disinvolte di politici corrotti, di fronte ai quali Bettino Craxi era un signore...Io parlo ditempi molto più recenti: i miei alunni sono cresciuti e, aggiungo, ben cresciuti; potrei nominarnemolti... Sono oggi persone serie, importanti, fra i quali Mario Lamboglia, il direttore di questogiornale.. Quando cominciai non avevo neppure venti anni. Erano quelli i tempi in cui si aveva dafare con trenta bambini di campagna, di classe diversa e, naturalmente, di sesso diverso... Se nestavano in classe silenziosi, composti, diciamo con aria stupefatta: tale era la carica di salutariammonimenti avuti in famiglia... Gli insegnanti, allora sì, avevano vita facile... Costituivano, con igenitori, un unico fronte contro il dilagare del vizio...Oggi purtroppo non è così, dopo il diffonder-si di teorie strumentalmente permissive sull'educazione dei giovanissimi, i genitori hanno costrui-to nelle loro menti falsi concetti di liberalismo....I loro figli hanno sempre ragione, soprattuttoquando hanno torto: non si sgridano, non si condizionano... No, non son più quelli di una volta.. Gliintellettuali.(Dio ce ne scampi)... li dicono "ipercinetici" qualcosa che suona quasi come "cimici."Noi li chiamiamo semplicemente figli di.... papà. Ecco,il male è proprio nella Scuola...Come vole-te che abbiano buoni sentimenti, che abbiano idee chiare nella testa, con quattro, cinque e persinosei insegnanti che, giorno dopo giorno, propinano concetti e regole spesso contrastanti? Lo sapeva-te che al nord nelle classi si insegna persino "rotellistica", cioè come andare sui pattini...con tantodi insegnanti particolari?...Com'è, nei campi di calcio non hanno gradito la "terna" arbitrale, enella scuola si auspica il "multiarbitrio"? Nel famoso "modulo" di tempo pieno gli insegnantihanno, per assioma, tutti la stessa dignità, ma la mortificano quando si producono, e mi dispiacedirlo, in liti, battibecchi e giudizi contrastanti... I bambini intanto ci guardano, perplessi, magaridivertiti... ( i fanciulli accettano tutto, con naturalezza). Una volta ebbi una discussione con unamaestra: non so bene perchè, aveva fatto capovolgere l'ordine dei banchi da me disposto... Le feciosservare che la luce deve provenire da sinistra per non produrre ombre sulla mano che scrive..Simise a strillare, accorsero i colleghi( tanti in verità)... ma lei caparbia... Qualche giorno dopo inter-venne il nostro Ispettore che rimise le cose a posto...Ma i bambini avevano visto, avevano senti-to...Cosa altro dire? Tanto... troppo... La scuola elementare deve costruire le basi culturali, le fon-damenta del futuro edificio dei piccoli, ma soprattutto deve dare delle certezze, formarne il caratte-re, la parte più significante dell'essere umano. Un augurio, a tutti i nostri lettori , ma uno particolarea tutti i miei ex allievi: Ad Maiora!

Armenio D’Alessandro

RiflessioniMaestro unico...

Un incubo in arrivo

Domenico Fortunato

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