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In un mondo che richiede ritmi sempre più frenetici aumenta la richiesta di angoli di calma, dedicati a se stessi, in cui trovare rifugio dalla vita quotidiana. Sicuramente Bayko può soddisfare questa domanda.

Bayko, sebbene morta, sopravvive nel cuore dei modellisti, soprattutto inglesi. Ma non si tratta solo di ricordi: esiste ancora un’ampia comunità che, più volte all’anno, parla, scambia, vive Bayko.

La marca quindi può essere ricontestualizzata nel mondo di oggi, contando su un forte heritage e su valori estremamente attuali.

Perché far rivivere questa marca?

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La storia: da Plimpton a Meccano

Bayko era una marca di modellini architettonici ideati dall’ingegnere Charles Plimpton. Sebbene il mercato d’origine fosse quello inglese, molti modelli vennero esportati in tutto il mondo.

Il nome prende origine dal termine bachelite, il tipo di materiale plastico più in voga all’epoca. Bayko produceva alcuni tra i primi giocattoli in plastica e le innovazioni tecniche e produttive di Plimpton risulta-rono rivoluzionarie per l’epoca.

Plimpton Engeneering fu fondata nel 1933 e i pri-mi prodotti a marchio Bayko furono venduti l’anno successivo. La produzione continuò, con un continuo rinnovamento dell’offerta, sino al 1942, quando lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale impose una pausa, sino al 1946.

Gli anni seguenti furono segnati da qualità cre-scente e maggiore realismo. Tuttavia negli anni ’50 la concorrenza di marche come Lego mise a dura prova l’azienda: nel 1960 divenne inevitabile la vendita di Bayko al gigante del modellismo Meccano.

Nell’era Meccano vi fu una drastica semplificazione dei modelli, il che ridusse i costi ma anche la qualità. La competizione con le altre marche era sempre più pressante, ma il vero motivo della fine di Bayko fu la concorrenza interna. Difatti Meccano nel 1964 intro-dusse il suo sistema Cliki, costringendola ad inter-rompere ogni pubblicità per Bayko. Il 1967 Meccano decretò la fine di Bayko, interrompendone anche la produzione.

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Il gioco per costruzioni più pregiato e realistico al mondo.

Pubblicità di Bayko “Games and Toys”, 09/1939

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Charles Plimpton,il fondatore

Charles Plimpton nacque nel 1893 a Packham, un distretto di Londra, da madre inglese e padre americano. La famiglia si trasferì in seguito a Liverpool, dove molte delle vicende personali del fondatore di Bayko sono avvenute.

A partire dal 1911 Plimpton frequentò l’Università di Birmingham, studiando alla facoltà di ingegneria. Durante la Prima Guerra Mondiale, la quale interruppe per qualche anno i suoi studi, egli si propose nella Marina Inglese come marconista, ma prestò servizio soprattutto come dragamine.

Il matrimonio con Margaret Audrey fu celebrato nel 1922. Fu proprio negli anni venti che Plimpton cominciò ad ammalarsi di tubercolosi. Durante gli anni iniziali della malattia Plimpton ideò il Bayko System, il sistema di pezzi componibili in plastica per il modellismo architettonico.

Nel 1933, anno di fondazione della Plimpton Engineering, venne da lui brevettato l’intero sistema. Il brevetto venne ufficialmente concesso nel 1935.

Plimpton si dedicò all’azienda con entusiasmo e dinamicità, finché fu costretto a ritirarsi per un grave peggioramento della sua malattia.

Morì il 29 dicembre 1948 all’età di 55 anni. La sua importanza nel mondo del giocattolo è ricordata da un commovente necrologio pubblicato nel numero di Febbraio 1949 di Games and Toys, rivista riferimento all’epoca. Questa testimonianza delinea l’importanza e la personalità del personaggio.

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È con grande dispiacere che ricordiamo la scomparsa del sig. C.B. Plimpton, fondatore dei set di costruzioni plastiche Bayko. Dopo una lunga malattia, è morto il 29 dicembre dello scorso anno. Il signor Plimpton fu il proprietario della Plimpton Engineering Co. e fu uno dei primi imprenditori ad utilizzare la plastica nella produzione di giocattoli. […]I nuovi amministratori tenteranno di continuare gli ultimi desideri di Plimpton riguardo Bayko. La sua passione per questo prodotto era ben conosciuta da tutti coloro che hanno avuto contatti con lui.

Necrologio “Games and Toys”, 02/1949

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Un brand che non ha smesso di vivere

Nella memoria degli inglesi Bayko è ancora nitida e vivente. Molti appassionati si sono riuniti e hanno così fondato quello che oggi è il Bayko Collector Club, nato dalla necessità dei modellisti architettonici di incon-trarsi, discutere dei prodotti, delle tecniche di model-lazione e mostrare le loro creazioni.

Il Club è diventato una piccola organizzazione senza scopi di lucro che organizza quattro o cinque incontri annui al Lane End Village Hall dove, con una piccola quota di partecipazione, riescono ad allestire una mostra con i vecchi modelli Bayko.

In questa organizzazione compaiono personaggi di spicco, quali ad esempio Leo Janssen, belga di Mort-sel, che ha iniziato a produrre artigianalmente piccoli pezzi Bayko in resina, fino al famoso Peter Bradley, soprannominato “Baykoman”, proprietario dell’omo-nimo sito diventato il mezzo di comunicazione per tutti gli eventi riguardanti Bayko stessa.

Il ricordo di Bayko viene mantenuto in vita da mol-teplici esibizioni. Ricordiamo la Diamond Jubilee Exhibition di Liverpool del 1994, o il 70esimo anniver-sario tenutosi a Sandy, Bedfordshire, nel 2004, dove Leo Janssen ha portato il suo Empire State Building costruito con 70000 pezzi, o ancora l’apertura del Museum of Liverpool Life nel luglio del 2011, dove Bayko è stata una delle protagoniste della giornata.

Oltre a tutto ciò, il Club ha iniziato ad organizzare un programma di “piccoli incontri” per far sì che collezio-nisti e amanti di Bayko possano incontrarsi.

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Sta diventando sempre più diffi-cile per te trovare scuse per non iniziare a far modellismo, vero?

Leo Janssen

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VALO

RI

Cara

tter

istic

heCALMA

SENSIBILITÀ

PASSIONE

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Costruzione passo a passo

Manualità

Dialogo diretto

Iperrealismo

Eterogeneità

Condivisione

Aggiornamento

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CALM

A

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Poter ritagliare uno spazio per se stessi e scoprire il piacere delle cose lente, metodiche, rilassanti.

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Ogni frastuono, ogni fragore di mac-china dovrebbero essere banditi come profanazioni esecrabili.

Le Corbusier

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Le Corbusier | 1950-1955Cappella di Notre-Dame du Haut

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CALM

ACo

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sso

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La pazienza nell’aspettare i risultati del proprio lavoro. Godere del percorso, non solo dell’arrivo.

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CALM

AM

anua

lità

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Riscoprire il lavoro pratico,il valore del materiale. Nulla è più soddisfacente di creare con le proprie mani.

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SEN

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ILIT

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Essere capaci di cogliere le esigenze di ognuno, saper ascoltare.Per Bayko, il singolo è tutto.

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Nessuna casa dovrebbe essere su una collina o su qualcos’altro. Dovrebbe essere della collina, appartenere ad essa. La collina e la casa dovrebbero vivere insieme.

Frank Lloyd Wright

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Frank Lloyd Wright | 1935-1939Kaufmann Residence

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Abbattere i muri, essere disponibili. Bayko c’è sempree ha una soluzione per ogni bisogno.

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Essere attenti ai dettagli, curare i più piccoli componenti. Ogni prodotto Bayko è un capolavoro in miniatura.

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Aprire un mondo di possibilità.Bayko offre una varietà di prodotti adatta ad ogni fasciadi difficoltà ed abilità.

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PASS

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E

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Amare il modellismo è un fattore che ci accomuna.Non solo tecnica: un hobby diventa uno stile di vita.

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Voglio metter passione e sentimento nei miei edifici.

Frank Gehry

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Frank Gehry | 1997Guggenheim Museum di Bilbao

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Creare scambio, condividere una cultura. Bayko diventa un punto di riferimento per il modellismo.

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Rimanere aggiornati, offrire una sempre rinnovata esperienza di modellismo.Bayko si rinnova nel tempo.

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BodonianiYiyu BaiDaniela CammiAlessio CandidoIlaria CavaliereMarco ColomboMatteo ColomboEmmeline Hugot

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