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Federico Moccia Benny Com’è bella l’amicizia. E com’è difficile, preziosa, unica da difendere. Amicizia è arrivare all’improvviso con un sms. È lasciare un regalo sotto casa quando non è Natale, e solo perché ti va. È andare di notte a prendere uno rimasto per strada senza benzina. Aiutare, meglio se di nascosto. Ridere, meglio se insieme ed a crepapelle. L’amico sceglie te come compagno di strada. Ma non solo te. E non sempre te. Un amico non lo insegui, lo vedi se giri la testa appena di 90° gradi, perché ti sta camminando accanto. Anche quando non ti sembra. Anche quando fisicamente non è né davanti, né dietro, né sopra, né sotto, né di lato. Non c’è. Perché magari sta facendo altre cose. Eppure c’è. Ti pensa. E quando può torna. Ma in quel frattempo non ti dimentica. Perché ormai siete una persona sola. Non tradiamo l’amicizia… Mi piacerebbe scrivere le parole del mio cuore… Peccato che non riesco a trovarne, perché non ho più un cuore, cioè ce l’ho ma è pieno di tristezza… Come faccio a riempire il mio cuore? Ascoltalo. Ma non mentre stai facendo altro o parli con qualcuno. Ascoltalo davvero, con tutto il tempo che serve, quando resti da sola e non ci sono più scuse. Ti dirà quello che gli manca, dove vorrebbe che tu lo portassi. Non puoi ingannarlo. Non servirebbe a niente. Il tuo cuore conosce la tristezza di questo momento, ma vuole la gioia che saprà trovare sicuramente in futuro, se solo gliene dai la possibilità. Ora fermati un attimo e guardati attorno: la vedi tutta quella bellezza? Vuole entrare…basta solo che apri il tuo cuore. Mi piace un sacco un ragazzo che viene nella mia stessa scuola. Io mi sono presentata, ma lui non mi saluta e non mi degna nemmeno di uno sguardo. Come posso fare per conquistarlo? Io sono pazza di lui e inoltre lo penso sempre… Il fatto che tu ti sia presentata è già un passo! Penso che la cosa importante, prima di pensare a conquistare qualcuno, sia provare piano piano a conoscerlo, nel modo e nei tempi che poi ognuno decide. A volte ci s’incrocia, altre no, ma tu ricordati che se sarai te stessa, positiva, allegra, felice di tentare e capace di sorridere quando lui t’ignora o non ti saluta, certamente sarai bellissima, sia che lui ti noti o meno… Io e te, lo stesso pensiero, io e te lo stesso respiro, io e te in un battito d’ali… fuggisti via ed ora non mi è rimasto che un rimpianto: non averti dedicato prima questa poesia.

Benny

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Federico MocciaBenny

Com’è bella l’amicizia. E com’è difficile, preziosa, unica da difendere. Amicizia è arrivare all’improvviso con un sms. È lasciare un regalo sotto casa quando non è Natale, e solo perché ti va. È andare di notte a prendere uno rimasto per strada senza benzina. Aiutare, meglio se di nascosto. Ridere, meglio se insieme ed a crepapelle.

L’amico sceglie te come compagno di strada. Ma non solo te. E non sempre te. Un amico non lo insegui, lo vedi se giri la testa appena di 90° gradi, perché ti sta camminando accanto. Anche quando non ti sembra. Anche quando fisicamente non è né davanti, né dietro, né sopra, né sotto, né di lato. Non c’è. Perché magari sta facendo altre cose. Eppure c’è. Ti pensa. E quando può torna. Ma in quel frattempo non ti dimentica. Perché ormai siete una persona sola. Non tradiamo l’amicizia…

Mi piacerebbe scrivere le parole del mio cuore… Peccato che non riesco a trovarne, perché non ho più un cuore, cioè ce l’ho ma è pieno di tristezza… Come faccio a riempire il mio cuore?

Ascoltalo. Ma non mentre stai facendo altro o parli con qualcuno. Ascoltalo davvero, con tutto il tempo che serve, quando resti da sola e non ci sono più scuse.

Ti dirà quello che gli manca, dove vorrebbe che tu lo portassi. Non puoi ingannarlo. Non servirebbe a niente. Il tuo cuore conosce la tristezza di questo momento, ma vuole la gioia che saprà trovare sicuramente in futuro, se solo gliene dai la possibilità. Ora fermati un attimo e guardati attorno: la vedi tutta quella bellezza? Vuole entrare…basta solo che apri il tuo cuore.

Mi piace un sacco un ragazzo che viene nella mia stessa scuola. Io mi sono presentata, ma lui non mi saluta e non mi degna nemmeno di uno sguardo. Come posso fare per conquistarlo? Io sono pazza di lui e inoltre lo penso sempre…

Il fatto che tu ti sia presentata è già un passo! Penso che la cosa importante, prima di pensare a conquistare qualcuno, sia provare piano piano a conoscerlo, nel modo e nei tempi che poi ognuno decide. A volte ci s’incrocia, altre no, ma tu ricordati che se sarai te stessa, positiva, allegra, felice di tentare e capace di sorridere quando lui t’ignora o non ti saluta, certamente sarai bellissima, sia che lui ti noti o meno…

Io e te, lo stesso pensiero, io e te lo stesso respiro, io e te in un battito d’ali… fuggisti via ed ora non mi è rimasto che un rimpianto: non averti dedicato prima questa poesia.

A volte le parole restano lì, immobili, sopra un foglio o dentro la gola. Non hanno suono eppure vorrebbero averlo, vorrebbero raggiungere l’unica persona per cui sono nate. E noi invece le blocchiamo, soffocandole, tenendole per noi per paura di quello che potrebbe accadere se quella persona le sentisse. Perché vorremmo che l’amore, quando finisce, non lasciasse tracce. Ma il silenzio ha senso solo dopo aver detto davvero tutto, senza vergogna, al di là di come andrà a finire…

È raro trovare un vero amico, è raro trovarne uno sincero. Un amico ti deve aiutare, consigliare nei momenti in cui hai bisogno di lui. Deve essere tra i posti più privilegiati nel tuo cuore. Deve volerti realmente bene ma… prima di cercarne uno, ti preoccupi di essere tu un vero amico?

Chiamalo, e ci sarà. A modo suo, coi suoi tempi ed i suoi difetti, un po’ distratto o impacciato, a volte non come avresti voluto e senza le giuste parole, altre volte invece unico ed eccezionale, il migliore che poteva essere, felice che tu l’abbia scelto per superare un dolore o solo per ridere di felicità, pronto ad accompagnarti a fare un giro in centro o a tenergli botta in una prova. Sì, lui, il tuo amico… certo che al suo posto tu faresti altrettanto…

Amore. In fondo che cosa vuol dire amore, è una parola di cinque lettere… ma che racchiude in se stessa un sentimento stupendo come sei tu per me in questo momento. Di giorno illumini il cielo e di sera brilli; il sole ha tanti raggi, caldi e luminosi ma solo uno sa riscaldarmi e illuminarmi: tu. Non smettere mai di brillare perché c’è qualcuno che vive solo per questo.

E non c’è davvero altro da dire! E bello avere il coraggio di parlare d’amore e soprattutto di farlo con chi ci accende il cuore. È come rivivere ogni istante quella prima, pazzesca, indimenticabile emozione di quando gli sguardi si sono incrociati per la prima volta. È come fermarsi una mattina al semaforo, sotto il ponte di corso Francia ed ancora insonnoliti e distratti alzare gli occhi. E così vederla, lassù, irraggiungibile, più in alto di tutte: “Io e te… Tre metri sopra il cielo”.

Silenzio. Quello che resta quando finisce qualcosa. Un film che ti è piaciuto, per esempio. I titoli di coda si portano via il sapore della storia che hai appena vissuto, magari sognando coi protagonisti. Una lacrima ostinata non si è decisa a cadere ed ora resta lì, in bilico. Quella la pellicola non se la porterà via. Tu provi a nasconderla agli amici seduti accanto a te e non ti accorgi che anche loro stanno facendo altrettanto. Solo che nessuno vuole ammetterlo… tra poco arriverà l’ultima parola: “The end”. Quella che non avresti voluto. Perché non pensi mai che le cose belle debbano finire. Eppure accade. Però non dimenticare, film da vedere, al mondo, ce ne saranno sempre. E cose bello, da vivere, ancor di più…

Se solo riuscissi ad essere come un’onda del mare, sempre diversa, nuova, ma comunque uguale a ieri. Arricchita dentro da tutto quello che ha imparato lungo il suo percorso, ma ancora consapevole di ciò che era prima, piccola onda appena nata, piena di entusiasmo al pensiero della spiaggia che l’aspetta. Se solo riuscissi ad essere come un’onda del mare rinfrescherei la mia spiaggia e le regalerei tutte le conchiglie più belle.

Smetti di sognare quello che vorresti essere e comincia ad esserlo. Questa è una delle “leggi di Step”… Tu sei già un’onda, azzurra più di quanto credi ogni volta che sorridi, forte quando ti frangi sugli scogli e così dai uno schiaffo al dolore, bella se riesci a cullare un bambino che gioca coi tuoi spruzzi. Continua a viaggiare così come stai facendo, su e giù, avanti e indietro toccando via via spiagge sempre diverse…

Sono qui sola in una stanza buia. Dispersa nei miei 1000 pensieri! Penso a noi. Soli… ma insieme, divisi… ma uniti, lontani… ma vicini! Solo a domandarmi come mi sia successo, come mi sia innamorata di un tipo come te!!! Sola con un’unica domanda: “Essendo così diversi, perché la vita ci ha fatto incontrare per poi separarci?!”. A questa domanda solo un immenso silenzio, un silenzio che non può essere colmato! Per un attimo le nostre vite si sono incrociate, i nostri corpi si sono sfiorati! Adesso le nostre strade si sono divise, ma i nostri ricordi resteranno stupendi per SEMPRE!

C’è un per sempre che nessuno può toglierci. Quello dei ricordi. In quella dimensione noi siamo padroni assoluti, signori di tutto quello che il nostro cuore decide di tenere del passato, per affrontare meglio il futuro. E poi, tra quei ricordi, alcuni hanno una forza straordinaria. Sono quelli di due che, diversi, hanno saputo sentirsi uguali per amore…

L’apatia di fronte alla vita non ti può aiutare, e allora ti rialzi più forte, più combattivo di sempre e come non mai. L’amore può distruggere dentro, ma può anche farti rinascere, l’importante è non chiudersi in sé stessi ed aprire il cuore ad ogni piccola opportunità.

Vero. E l’importante è soprattutto ricordarsi quello che dici tu nei momenti più difficili. Ripeterselo quando il mondo non riesce più ad entrare dentro te e quando c’è solo silenzio attorno, perché tutte le parole sono già state dette. È lì che devi trovare quel coraggio di vivere che nessuno mai ti regala. Perché sei solo tu che puoi regalarlo a te stesso.

Non sai quanto ho sofferto quel giorno, quando ti ho visto mano nella mano con lei, quando tu hai messo il tuo braccio sulle sue spalle ed io mi sono sentita talmente male e mi sono detta addirittura: “Che senso ha la mia vita ora?”. Poi quel famoso giorno quando il mio migliore amico mi ha detto che tu mi volevi conoscere meglio, che mi volevi parlare e chissà, da cosa nasce cosa.

Non potrò mai dimenticarmelo, quel giorno. Ero talmente felice, ero talmente alle stelle, volevo solo volare lì da te e dirti quanto il mio cuore stesse piangendo di felicità. Io ti amo…

Cantare l’amore è il regalo più bello da dedicare a qualcuno. E non c’è un modo assoluto, giusto o sbagliato, brutto o bello per farlo. Perché le parole arrivano dal profondo, con un ritmo che è solo nostro e che nessuno può giudicare… A volte basta solo avere il coraggio di dire quella parola… La prima di un racconto d’amore bellissimo, quello che avrà noi come protagonisti!

Infine cominciò a saltellare come una pazza, cercando di cogliere tutte le possibili sfumature di quell’sms. Torno a dormire: ecco perché non riuscivo a prendere sonno: non avevo niente di bello da sognare!!!

Riporto la fine della storia che mi hai inviato. Perché questa frase racconta benissimo tutta quella gioia improvvisa che l’inizio di un amore sa regalare. Un sms inatteso spalanca un mare di nuove possibilità. E ti fa battere il cuore all’impazzata, mentre ti abbandoni alla notte con un nuovo pensiero da sognare, in attesa del mattino: quando saranno gli occhi a parlare per te.

Sono al bar. Sto bevendo un cappuccino, uno di quelli buoni, con tanta schiuma, uno di quelli che ti lascia il baffetto sul labbro superiore. Fuori il sole sa già di primavera. Al bancone, accanto a me, due ragazze parlano davanti ad un bicchiere di spremuta d’arance rosse. Ad un tratto una delle due chiede all’altra: “Ma secondo te cos’è l’amore?”. Ha un tono un po’ ansioso. Si vede che spera in una risposta convincente, che ne ha bisogno. La sua amica la guarda in silenzio. Forse sa quale storia si nasconde dietro quella semplice domanda. Beve un sorso e poi, come fosse la più semplice delle cose, le dice: “Un’aquila attraversa il cielo, ci vive e non può farne a meno… Eppure non le importa de definirlo. Lei lo ama e basta… Ecco, questo è l’amore!”. Sorrido e finisco il mio cappuccino. Poi esco. È buffo, ma è proprio una bella definizione…

Ti sono indifferente, un’amica e più niente. Ma se solo mi ascoltassi un momento, capiresti quel che sento dentro… Forse per te conta solo la bellezza ed è per questo che non sono all’altezza, ma se solo scoprissi cosa c’è nel mio cuore, ti accorgeresti del mio immenso amore!!!

Sì, proprio lì dentro, dove tutti fingono di non guardare c’è tutta la tua essenza. Che se ne frega dell’aspetto fisico: il cuore non è né basso né alto, né biondo né moro, è lui e basta, è tuo, bellissimo perché unico ed irrepetibile. Credici e anche gli altri se ne accorgeranno!

Qualcuno mi ha sempre detto che bisogna sognare poco e cose possibili. Ma io, non so perché, ho sempre sognato. E non gli ho mai creduto…

E hai fatto bene! Perché se resti ancorata solo a quello che già conosci e che è raggiungibile, come farai a migliorare te stessa? A capire quali sono i tuoi veri limiti e, quindi, le tue possibilità? Nella vita ci vogliono senso, intelligenza e misura, certo, ma anche una buona dose di fantasia!

In te ho visto la pioggia inglese; mi sembrava così fugace così profonda e grigia… avrei potuto annegare e scivolare via senza senso, senza peso pensando ad un blu più intenso e all’illusione del colore in questa vita… ma dentro quale oceano sei nato? In quale onda potrò cercarti ancora? Ho lasciato che bruciassi come i miei pensieri all’alba, ho lasciato che non si fermasse questo tempo irreale, tra le mie dita…

Bene Summer! Una poesia intensa, curata, non improvvisata… Ha nella sua struttura una certa musicalità che attraversa le immagini. Senza troppi artifici, senza cedere alle rime, riesci a pennellare il senso di una presenza che ti accompagna, che vive e si nutre della tua fantasia… Brava.

Caro Step, guardando il cielo mi immagino di vederti mentre, a cavallo della tua moto, corri nelle campagne alla ricerca della storia che hai perduto! Capisco come ti senti, hai il cuore in pezzi, ti sembra che le ali, che fino a poco tempo fa ti avevano fatto volare tre metri sopra il cielo si siano spezzate… E poi c’è lei: la tua Babi, con la quale hai trascorso i momenti più felici della tua vita, e ora ha lasciato che il tuo cuore venisse calpestato e coperto dalla nebbia dell’indifferenza! Caro Step, anch’io ci sono passata, ma per colpa di un ragazzo, e posso solo darti un consiglio: prendi la tua moto e rincorri la vita che, nonostante tutto, ha continuato per la sua strada, non rincorrere la storia persa. Se Babi capirà il tuo amore per lei, tornerà da te spontaneamente.

Step dice sempre che solo chi non si mette in gioco non perde mai. Ma, se ci pensi, non è certo una vera vittoria. È fingere di vivere. Lui lo sa bene ed infatti non si è mai tirato indietro, anche se il suo cuore di botte ne ha prese. Tu mi sembri forte come lui: quindi segui allegra la tua nuova strada, senza rimpianti…

Credo che l’amore sia come una farfalla rarissima: raramente capita di vederla nella vita, ma quando ci accade solo poche persone riescono ad osservare la sua vera bellezza interiore… ciò che veramente è. Quei pochi non la guardano svolazzare, la osservano, ne capiscono la profondità, la bellezza e sanno cogliere quel determinante momento e fare oro di quello che hanno visto per tutta la vita.

L’amore arriva quando smettiamo d’averne paura. Quando, come scrivi tu, quella farfalla non è più solo un paio d’ali colorate che

svolazzano, ma è l’unica, la più bella che potevamo incontrare. Per vederla, però, bisogna aprire gli occhi, pur sapendo che poi potrebbe volare via…

Ci siamo. Fuori c’è già qualcosa di diverso. I primi segnali, ancora un po’ soffocati dal freddo ma presenti. E li noti così, per caso, una mattina come tante, appena uscito di casa, mentre sei ancora impegnato a proteggerti con sciarpe, guanti e cappelli. Sì, è lei… Ed ecco le sue promesse: colori nuovi e accesi, abiti leggeri, pomeriggi più lunghi, il dolce profumo di fiori che sorridono allo sbocciare di nuovi amori… È lei, ne sono sicuro. L’abbiamo attesa per tutto l’inverno, come una bella donna che non si decide a uscire… Ed eccola lì, tra i prati, i giardini, nelle notti che canta nascosta nel verde… Sì, ci porta per mano e sorride, senza fretta, così come è lei… Sì, la primavera…

…In questo mondo è davvero difficile riuscire a essere se stessi… per molta gente conta solo l’apparenza e nient’altro…Il nostro è un mondo grigio senza colori, senza amore, senza passione, un mondo vuoto dove si cresce sempre più uguali privando ad ognuno la propria libertà di essere…

E tu sorridi a quelli che si fermano solo alla superficie! E regala loro il coraggio che non hanno, quello di scavare a fondo per scoprire cosa c’è nell’anima. Prendili per mano, stupiscili, fai in modo che sentano cosa sono l’amore, l’amicizia. La passione. Spesso basta poco, qualcosa d’inaspettato, per vederli cambiare. Diventa tu la loro forza per farlo…

Il fiorire del verde prato, l’arcobaleno si adagia meraviglioso nel cielo, il germogliar dei fiori profumati, il canto degli uccelli rompe i silenzi, il profumo dell’aria nuova, il dolce venticello ti accarezza e il sole piano piano si alza e ti riscalda, e nel risveglio della tua anima la rinascita di una nuova vita.

Come la primavera, i tuoi versi sono delicati, profumano e lasciano il senso di un’allegria. Versi liberi, senza costruzioni complicate né rime, per fermare una sensazione visiva, come una foto, un quadro, un’immagine rubata ad un film francese… E poi basta un tuffo e il cuore spazza via la tristezza.

Sono qui… eppure non sto qui davvero. Le parole mi rimbalzano addosso senza emettere alcun suono. La mia mente è molto lontana da qui, dove non vorrei che fosse. Perché ormai sembra non appartenermi più? Com’è possibile che la mia mente sia nei pensieri di qualcun altro…?

L’amore ti ruba i pensieri e li incatena alla persona che ami. Anche quando non vuoi. Così tu resti lì, giorno dopo giorno, notte dopo notte, a ricordare quello che è stato, ad immaginare un finale diverso. Però in tutto questo eri, sei e sarai solo tu la padrona dei tuoi sentimenti. Non dimenticarlo.

Caro Federico, ti scrivo le parole che vorrei dire al mio caro amore. Vorrei dirgli quanto lo amo e quanto lo ammiro, perché mi ha fatto vivere momenti indimenticabili. Senza di lui non riuscirei a vivere, lui è la cosa più importante!!!

Belle e piene di sentimento! E spero che tu faccia direttamente a lui, ogni giorno, questa dedica, senza mai dare nulla per scontato. Le parole del nostro amore non sono mai troppe e non dobbiamo tenerle per noi, protette, nascoste, segrete, preoccupate… e di che, poi?

Solo perché sei bello credi di poter trattare male le persone, mi hai detto cose orribili, ma io ti ho voluto ancora bene MA ORA BASTA! Non avvicinarti più a me vai via… prima che mi perda di nuovo nei tuoi occhi, nel tuo viso così bello… ma così cattivo.

Quante volte mi sarebbe piaciuto che mia sorella più piccola, che vedevo soffrire per uno che non se le filava, avesse avuto poi il coraggio di dirgli in faccia parole come quelle che scrivi tu. Che delusione quando dietro a due occhi belli c’è un’anima che non ci accoglie. Ma tu guarda un po’ più in là… Ci saranno altri occhi altrettanto belli e, soprattutto, pieni d’amore per te.

Penso a Step ed al coraggio che ci vuole. A quanta fatica si fa, al mattino, ad alzarsi, magari dopo una notte passata a rigirarsi in un letto così scomodo. Perché a fare male non è il materasso, ma i ricordi… Quando tu provi a stendertici sopra. Sono quelli che spingono e non ti lasciano in pace, sotto le coperte. E allora tutto sembra faticoso: lavarsi, guardarsi allo specchio, vestirsi, uscire, affrontare le giornate. Tutto è assurdo, diverso e più brutto di prima. Di quando c’era lei. Poi, un giorno, senza un perché, apri la finestra. E vedi il sole e il cielo e senti gli uccellini cantare… Eppure c’era lei anche il giorno prima… Ma a volte però non sono le cose che guardi, a cambiare, ma i tuoi occhi. Ecco, a volte è così che comincia il capitolo nuovo di una vita. Se è il tuo, allora scrivilo alla grande…

Un giorno vidi un bagliore tra le foglie: era un angelo con delle grandi ali bianche, pronto a stringermi e a portarmi sempre con sé. E mano nella mano mi accompagnò sulla via dell’amore dove ci smarrimmo insieme per sempre nei nostri cuori…

Racconti un amore, il tuo, scegliendo versi che somigliano quasi ad una prosa poetica. Senza rime e con tanta passione, ne parli quasi come fosse una storia di cavalieri e dame, di draghi che sono le paure di non essere felice, sconfitte da un angelo buono e forte che è il tuo lui. Continua così e trasforma in poesie ogni attimo bello della tua vita…

Quando tieni veramente a qualcuno, quando c’è stata una vera amicizia, quando per anni quella persona è stato il tuo punto di riferimento, la tua ancora di salvezza, la tua anima gemella, allora… non la puoi dimenticare.

E non devi. Non si dimentica nessuna delle persone che sono state e saranno importanti nella nostra vita. E non sarebbe possibile. Il segno che hanno lasciato sul nostro cuore è come un tatuaggio. Forse col tempo può sbiadire, ma non lo cancellerai mai del tutto. E perché, poi?

Io penso che nonostante tutto ciò che determina la rottura di un rapporto tra due persone, il legame perduto in qualche modo si possa salvare, basta non riguardare il passato e gli errori fatti, perché le amicizie sono preziose e non bisogna sottovalutarle, anzi si deve fare tutto il possibile per recuperarle…

Ci sono delle amicizie che superano ogni silenzio. Sono più forti della distanza, del dolore, delle incomprensioni. Sono quelle da salvare sempre, da rincorrere quando sfuggono per colpa di un nostro errore. Sono le amicizie che ritroverai tra tanti anni, quando meno te lo aspetti, quando pensavi che ormai ti fossero dimenticate di te. Lotta sempre per loro.

Non ce la faccio più. Non sopporto più l’idea di piangere ogni giorno, di tornare a casa, accendere lo stereo e scoppiare in un pianto triste e pieno di rimpianti… ho voglia di amarlo… e di stare con lui… ma non trovo la forza per dirgli che lo amo.

Non puoi sapere se qualcosa è giusta per il tuo cuore finché non l’affronti. Le tue lacrime cadono perché stai impedendo a te stessa di vivere queste emozioni. È vero: restare nel dubbio potrebbe evitare una delusione. Ma anche una felicità. Ed anche se la risposta non sarà quella che vuoi, almeno saprai la verità. Ed allora potrai spingere il tuo cuore verso chi saprà amarlo. Perché un cuore che ama non resta mai solo. Ed ora asciuga gli occhi… sorridi e vai!

…è un’attesa logorante, penso a te ogni istante, vedo la bustina lampeggiare, sento il telefono squillare, ma è solo un’illusione, non sei tu…amore!

Divertente il gioco di rime che fai! Riesci a strappare un sorriso a chi legge, anche se stai raccontando un piccolo dolore, quello di un’attesa che non finisce mai davanti al cellulare che non squilla e non s’illumina per un messaggio arrivato. Quel messaggio, mica uno a caso. Sei riuscita a trasformare una delusione in qualcosa di creativo. Brava! Il tempo a volte aiuta in questi procedimenti… Ma lo si può fare e tu lo hai dimostrato.

…è l’unico modo esistente per andare tre metri sopra il cielo?

Se ti riferisci a lottare, al crederci fino in fondo anche se le botte al cuore fanno male, e resistere, andare contro chi vorrebbe impedirci d’amare e farlo fino in fondo finché ce n’è, beh, allora sì, è quello l’unico modo per arrivare lassù. E soprattutto per apprezzare davvero di esserci arrivati…

Paura. Di affrontare una prova, di non piacere a qualcuno, di non essere all’altezza. Paura di raccontare una verità o di nascondere un segreto. Paura di deludere un amico o chi ci ama. Paura di aver paura, facendo di tutto per nasconderla. Quante volte ci sentiamo così, bloccati, insicuri, convinti di non farcela. E quante occasioni ci perdiamo pensando che tanto, se proviamo, andrà male ed allora meglio non rischiare. La paura è un’amica solo quando ci mette di fronte ai nostri limiti, oltre i quali è inutile e sciocco spingersi. Ma quando ci serve solo come alibi per le nostre insicurezze, allora è una nemica che non ci fa crescere. Perché non esiste crescita senza un po’ di dolore e non si guadagna mai nulla senza perdere prima qualcosa. Avanti quindi, e senza paura…

Pensare che un giorno senti che il mondo, o almeno la tua vita, sta cominciando a girare per il verso giusto… il giorno dopo tutto si ferma, tutto cade, niente ha più importanza, ci sei solo tu o quello che è rimasto di te.

... E poi, il giorno seguente, c’è un silenzio totale, in cui parlano solo i ricordi. Lasciali dire, lascia che si sfoghino. Arriverà, prima di quanto credi, una mattina diversa, in cui alzandoti vedrai il cielo azzurro e lo riconoscerai. Ti verrà voglia di tornare lassù, piena di allegria e speranza…

Ho letto il tuo libro “Tre metri sopra il cielo”, quello del ’92… E mi è venuta voglia di innamorarmi. Anzi, mentre io leggevo mi innamoravo. Alla fine, una sensazione mi ha colpito ieri notte alle tre, quando ho letto l’ultima frase: era una sensazione di leggera angoscia, un po’ di paura, il pensiero di non arrivarci mai lì… nel posto dove tutti noi sogniamo di andare, di restare anche solo per un attimo… lì, sopra il cielo, a tre metri.

Se leggere di Step e Babi ti ha fatto venir voglia d’innamorarti, sono felice, perché vuol dire che ho fatto qualcosa di buono. Il mio augurio per te è proprio questo: di trovare un paio d’ali da aggiungere alle tue per arrivare fin lassù. Così comincerà un nuovo libro, quello che racconterà la tua storia…

Non mi importa del giudizio altrui nei miei confronti. Solo io posso permettermi di giudicarmi, caratterialmente e/o fisicamente. Perché solo io mi conosco… Ma la gente, parenti od estranei, non sa nulla: si basa soltanto sulle apparenze. Possibile che sia la sola che riesca ad entrare nell’animo delle

persone? Perché nessuno entra mai nel mio? Io sono quella che sono. Se sono grassa o magra, bassa o alta, non importa.

Sì, bisogna essere consapevoli di se stessi, capaci di capire davvero quali sono i nostri limiti e le nostre qualità, senza barare. Ricordando, però, che solo parlando e raccontandoci agli altri, loro potranno capire come siamo. A volte, infatti, sono gli altri a mostrarci cose di noi che non vediamo, per troppa cecità…

Mi sono accorta di essere innamorata di un mio compagno di classe proprio adesso che sto finendo l’ultimo anno delle superiori. Io gli ho detto cosa provo per lui, lui ha detto che andava tutto bene e che a lui piace un’altra, comunque le cose sarebbero rimaste come prima. In realtà lui ha cominciato ad allontanarsi sempre più da me, che devo fare? Ciao ciao.

Sai, Ale, io credo che esprimere ciò che proviamo sia sempre bello. Al di là poi di come va a finire. Perché se saremo ricambiati, inizierà una storia. Altrimenti, avremo avuto comunque una risposta per il nostro cuore. Se davvero lui si sta allontanando, vuol dire che non si sente a suo agio almeno per ora. Lasciagli del tempo e fagli vedere che sei serena pur sapendo che a lui piace l’altra ragazza. Così, l’equilibrio tra voi dovrebbe tornare quello di prima… E sorridi!

La nostra storia sarebbe finita comunque, ma quando litigavo con lui e piangevo per lui, sarebbe stato tutto molto meno doloroso se non avessi dovuto nascondermi per evitare i commenti di mia madre che diceva: “lascialo, ti fa solo soffrire!”. Poteva anche essere vero, ma per quanto i nostri genitori ci amino e facciano di tutto per proteggerci, non possono sapere cosa prova il nostro cuore…

Nessuno può sostituirsi a noi, è vero, e nessuno può sapere cosa è meglio per il nostro cuore. Chi ci ama, però, a volte vede qualcosa che a noi sfugge, proprio perché vive la nostra storia dall’esterno. Bisognerebbe ascoltare quelle opinioni per valutare meglio quello che ci accade, senza però sentirle come imposizioni…

Il 1° maggio. Festa di chi lavora, festa di chi suona. Roma si blocca, impazzisce e si riempie ancora più di persone e di sogni. Mi piace l’idea che Piazza San Giovanni trabocchi di ragazzi, arrivati da tutta Italia in treno ed in mille altri modi. Per ascoltare tanti gruppi musicali, certo, ma soprattutto per vivere una piccola avventura. Mi piace che tutti cantino a squarciagola ballando e saltando dal pomeriggio fino a notte, accaldati, vicini perché lo spazio non è mai abbastanza per divertirsi. È bello vederli parlare tra loro, andare in giro con gli zainetti pieni di mille cose, alzare in alto le mani durante una canzone, forse per spingerla in alto, fino al cielo, insieme al loro cuore. Una festa liberatoria, densa, quasi sfiancante ma irrinunciabile.

Un giorno in cui le note ed il cuore battono insieme senza pensieri, con un unico sorriso…

…Lui soffrì molto, moltissimo. Evitarlo fu il mio errore più grande, iniziò a odiarmi pur continuando ad amarmi. Ora? Beh, ora è di nuovo scomparso nel nulla, posso solo continuare a vederlo la notte, tra i miei sogni il suo volto prende spesso forma, ed è in queste notti che scopro cosa vuol dire stare 3 METRI SOPRA IL CIELO…

Ho scelto i versi finali della tua poesia-racconto perché raccontano bene di come la notte raccolga tutte le immagini ed i sogni che il giorno non riesce o non vuole più contenere. Quanto amore deve esserci stato per portarti a queste parole… Al di là di com’è andata, sei stata fortunata perché, come si dice, “è meglio amare e poi soffrire, che non amare mai.”

…Quelle prime volte in cui avevo paura di mostrare troppo i miei sentimenti, per paura di non ricevere risposta o comunque una risposta che non speravo. È meraviglioso sentire il mio cuore battere solo alla vista di quella persona… riuscire ad entrare dentro di lui, a non uscirne più. Ma soprattutto è riuscito a portarmi tre metri sopra il cielo… da dove non vorrò più venir via!!!!!

E tu che sei lì, dove vivono gli innamorati, tre metri di cielo, attaccati forte alle nuvole che vedi: non mollarle, anche se tira un vento forte che vorrebbe portarti via. Resisti, sorridi, tieni dura la tua posizione. Poi prendi per mano la persona che ti ha portato fin lassù e tienila accanto a te… Buon “Tre metri sopra il cielo” a tutti e due!

Sono una donna di 33 anni, moglie e mamma. Non mi vergogno di dirti che ho letto il tuo libro tutto d’un fiato, scoprendolo per caso nel pt shop di un affollato ufficio di Roma. Prima con un certo scetticismo, poi con maggiore convinzione… fino a innamorarmi dei personaggi e della storia. Beh, mi sono ritrovata catapultata nel tempo, col cuore in gola e con delle emozioni che pensavo aver messo da parte per sempre. Perciò ti ringrazio, Federico.

Ringrazio io te per aver dato a Step e Babi la possibilità di entrare nel tuo mondo, vincendo lo scetticismo iniziale, e per esserti lasciata andare ai ricordi, scoprendo che in fondo quei sentimenti sono ancora tutti dentro te e non ti abbandoneranno mai…

C’era una volta una fanciulla che sognava il suo principe azzurro. Lo sognava notte e giorno fino alla disperazione. Lo amava, ma lui cercava sempre di evitarla e lasciare quella scia di amore e di sogno. La ragazza stava ore e ore vicino al telefono aspettando una sua telefonata. La speranza non laverà via il dolore: per lei era l’essenza della sua vita. E prima o poi, come in tutte le favole, ci sarà il lieto fine!

Per essere una favola mai esistita, è piena di speranza! Non so se tutte le fiabe abbiano sempre un lieto fine. Certo è che, allegre o tristi che siano, c’insegnano ogni volta qualcosa di nuovo, da tenere ben presente per il futuro. Tu continua a scrivere la tua, e magari un giorno diventerà quella realtà che vuoi, la più bella da vivere…

Non ho mai perso un amico, ma per amore ho sofferto come Step e forse di più. Ma non lo so, perché come dici tu tutti noi crediamo di essere i soli a saper amare e che le nostre sofferenze siano le più grandi… scrivo di getto… non riesco a raccogliere le emozioni… l’abbraccio tra Pallina e Step, la corsa in moto, il pianto di Babi sulle note di “Through The Barricades” e poi i Natali passati a soffrire credendo che il mondo intero, tranne me, fosse felice…

Le tue parole mi sono arrivate chiare e riconoscibili. Perché le considerazioni che fai sono quelle che ho cercato di raccontare parlando di Step. C’è un momento in cui tutto sembra troppo grande da sopportare. E le lacrime non bastano, non servono più a niente. Il mondo è lontano e non può capire. In quel momento tocchiamo davvero il nostro cuore, da soli. Solo così, poi, si ricomincia.

Il mondo, quando guidi una moto, va veloce come il vento, sfila di lato coi suoi paesaggi di verde e di cielo, sembra una freccia sfuocata che ti rincorre ma non ti raggiunge mai. Step lo sa, per questo accelera e sorride. E forse oggi anche il suo dolore, come quel paesaggio, non riuscirà a stargli dietro e rimarrà lì, dietro la curva appena passata. C’è un’auto di fronte a lui, ora, che procede tranquilla. Troppo. Oggi la vita vuole sentirsi libera e veloce ed allora Step scala la marcia, aspetta un altro istante e poi apre il gas per volare via, pinnando verso l’alto a sfidare l’azzurro, verso quel luogo che una volta era suo. Adesso, su quella strada solitaria fuori città, c’è solo lui. E corre, verso qualcosa che ancora non sa. Ma che di certo aspetta da tempo… Qualcosa di bello.

…Non sognare di restare bambina per sempre per continuare a non essere capita da chi ami, ma regalati realtà e illusioni, che ti rendano più grande, ti aiutino a crescere, anche se lentamente. Prenditi i tuoi spazi e i tuoi tempi, e non puntare chi ti amerebbe solo se diversa, perché chi non ti accetta così come sei, non ti accetterà neanche se cambierai!

Vero. Recitare una parte può servire lì per lì, per un po’. Ma poi la nostra vera personalità reclamerà spazio, verrà fuori nei momenti meno opportuni, portandoci allo scoperto. E lì saranno guai. O meglio: sarà la nostra salvezza. Perché a quel punto rimarrà soltanto chi ci ama davvero per come siamo. Step mi ha inviato una sua frase da New York: Yourself is the only way you can run.

Ciao Federico, sono una bi-mamma di 33 anni, quindi ben lontana dall’ età che hanno i tuoi Babi e Step… GRAZIE, te lo dico con il cuore in mano. Il tuo libro è stato uno dei pochi che mi hanno fatto piangere…

Sono io che ringrazio te. Perché l’amore non ha età, perché non deve averla, perché hai saputo riscoprire in te tutte quelle emozioni e non hai trattenuto le lacrime. La vera forza di un libro non è chi lo scrive, ma chi leggendolo lo arricchisce coi propri sentimenti. Step e Babi siamo tutti noi, uguali nelle nostre diversità.

Aspetto di vederti, di abbracciarti, di dirti ancora una volta che ti amo. Ti sognerò, ti stringerò a me, non ti farò svanire, mai, sarai insieme a me, dentro il mio cuore, nel mio pensiero, nell’immenso amore che provo per te. Non lasciare che ti portino via, non lasciare che tutto scompaia… rimani… rimani per me.

Quanto desiderio in questo pensiero, quanta voglia di vivere le cose insieme, di aspettarsi per un appuntamento e dopo camminare vicini, per strada, guardando le vetrine, cavalcando il mondo e riderne di cuore. Voglia di fare tardi perché il tempo non basta mai per fare tutto, dopo che hai detto ti amo…

È molto difficile spiegare cosa sia l’amore, ma adesso penso di averlo capito. L’amore è un sorriso che ti fa emozionare e volare su fin dove nessuno è mai arrivato. Il nostro amore non si ferma a soli tre metri sopra il cielo, dove vivono gli innamorati, ma arriva a mille metri sopra il cielo, dove vivono quegli amici che si conoscono da una vita ed ora si amano.

Quando guardo il cielo, magari più a lungo del solito poco prima del tramonto o quando schiarisce dopo un temporale, mi sembra un po’ come se riuscissi a portarlo a terra, se lo costringessi a scendere giù per poterci poi camminare dentro. Così tutto è meno lontano, anche quegli amici che dici tu, quelli che si conoscono da una vita e che vivono lassù…

Ho appena finito di leggere il tuo libro, nel frattempo ascoltavo anche la canzone dei Nomadi, “Canzone per un’amica”. Anche se ormai sono grande non mi vergogno di dire che ho pianto come un bambino… la canzone per un’amica l’ho dedicata a Pollo, e così mi è parso di stare da sempre in mezzo a quel gruppo di scalmanati, aspettando anch’io l’AMORE vero.

Penso che Pollo avrebbe apprezzato e magari da qualche parte ti starà sorridendo e ringraziando per la dedica, chissà… La magia di una storia come quella di Babi, Step e gli altri, che ti riporta ad emozioni che credevi addormentate o perse, è quella di ogni libro scritto con passione e sincerità. Ti ringrazio, quindi, di queste parole e ti auguro quell’Amore vero a cui potrai dedicare altre mille, bellissime canzoni.

Ora tutto sembra a posto. Tranquillo e chiaro. Il peggio è superato. Ha riconquistato l’approvazione di sua madre, è tornata a essere una “brava ragazza”. Ormai segue quella strada che da tempo hanno tracciato per lei. Ogni cosa ora scorre semplice e controllata, non ci sono brutte sorprese in agguato. E quando si guardano negli occhi, magari al mattino facendo colazione insieme, si sorridono e si sentono tranquille. Madre e figlia di nuovo complici, a parlare di cose facili, perché i problemi ce li hanno gli altri, là fuori. Quelli come Step. Ma loro no. Non più. Serenità, però, non è reprimere se stessi. Non è chiamare “problema” qualcuno che vive diversamente da noi. E questo Babi, in fondo al suo cuore e lontana da quelle apparenze, non potrà dimenticarlo mai.

Passo davanti a casa sua. Lui non c’è. L’attimo dopo sento un rumore. Il rumore della sua moto. Mi giro, cercandolo. In meno di un secondo mi sfreccia davanti. Il cuore batte a mille. Sospiro, chiudo gli occhi e immagino… La moto, lui ed io, mentre voliamo insieme…

Quello che il cuore vorrebbe la mente sa immaginarlo ed a volte lo trasforma in parole semplici, dirette, come piccole frecce che cercano il bersaglio giusto. In quel secondo che tu racconti c’è tutta la bellezza di un amore sperato, della gioia che cerchi e che meriti. E la realtà spesso fa dei regali inaspettati: basta crederci solo un po’.

Ti volevo e ti voglio veramente bene con la mia ingenuità mi sono persa nei tuoi occhi in un lungo labirinto ma ora cercherò di trovare l’uscita, anche se sarà difficile. Non ti dimenticherò mai…

Nulla si dimentica. Tutto resta e serve per crescere. Il tempo, semplicemente, filtra e trasforma i ricordi, lasciandoci solo quello che davvero ci serve per migliorare. Step dice sempre che “Il vento non si scorda di chi vuole volare”… per questo torna a prendersi e ci fa tornare lassù.

La mattina ti svegli; il solito rumore del metrò; il clacson delle macchine; ti alzi dal letto, fai colazione, ti vesti, aspetti l’autobus delirando per il ritardo. Le stesse persone, la signora bionda, il signore con gli occhiali molto spessi, un po’ anziano, con la sua 24 ore invecchiata…

… Ed in mezzo a quell’abitudine di facce, suoni, luoghi, la magia sta nel fermarsi un istante per accorgersi di qualcosa che è sempre stato lì. Un particolare all’apparenza insignificante, che non fa nulla per farsi notare, ma che all’improvviso cambia la nostra giornata. È un bel gioco da fare ogni giorno.

Ho finito di leggere il libro solo ieri, in ritardo ed oramai non più ragazzo. Mi hai fatto ridere, mi hai fatto piangere, emozionato come mai un libro era

stato capace di fare. Grazie! La storia di Babi e Step è quanto di più romantico ed amaro ci sia. È l’amore, è la vita.

Vero. La vita è luce ed ombra. L’amore, sorrisi ed incertezza. Su quel filo instabile e bellissimo camminiamo, cercando un equilibrio non semplice. Ma sta lì il bello, no?! In quel mettere i piedi uno davanti all’altro, con le braccia aperte ed il mondo accanto, che si lascia attraversare…

Molte volte penso che io ho solo 13 anni per provare tutte le sensazioni insieme: l’amicizia, i litigi, le indecisioni, quando ti tradiscono. Essendo una ragazza che non dimostra i propri sentimenti facilmente, spesso mi ritrovo con tutte le emozioni insieme e sono nervosa, me la prendo con tutti e spesso per una sciocchezza mi ritrovo nel letto o in bagno a piangere… è come se esplodessi…

Non è sempre facile (o possibile) misurare e controllare le proprie reazioni. E non c’è nulla di male nel piangere per sfogarsi. L’importante è decidere, piano piano, di mostrare agli altri i nostri sentimenti, proprio quelli che ci esplodono così spesso dentro. Potrebbe accadere, allora, che quelle lacrime si trasformino in sorrisi…

La sabbia scricchiola sotto i suoi piedi. È umida e resta attaccata alla pelle. Ogni tanto una piccola onda lo viene a salutare, mentre cammina lungo la spiaggia. È già sera, ma non ha voglia di andarsene. Lì, in quel silenzio fatto di mare e tramonto, non pensa a niente. Respira e chiude gli occhi. Sta bene. Semplicemente bene. Si sente leggero e sereno, come il volo di un gabbiano che sfiora il pelo dell’acqua davanti a lui, come una piccola onda che si perde nel suo mare. Poi guarda l’orizzonte. Il sole sta lasciando l’ultimo sorriso. E dedica quella bellezza a Pollo, sicuro che anche lui da qualche parte, sta rincorrendo felice e veloce quel vento serale, sorridendo…

C’è un “PER SEMPRE” che nessuno può toglierci: quello dei ricordi, e i ricordi di quegli anni trascorsi con lui non li dimenticherò mai. Così come, sicuramente, avrà fatto Step con Babi…

Nell’album della tua memoria, quello che sfogli la sera prima di chiudere gli occhi ed addormentarmi, resteranno solo i momenti davvero importanti, felici o dolorosi che siano. Quell’album sei tu, perché racconta di te solo ciò che è contato davvero.

Mar tempestoso/ onde che tra le sue braccia ti spingon/ non ti puoi sottrar/ nuotar contro corrente nel mar/ tempestoso/ delle tue passioni è/ impossibile,/ arrenditi,/ lasciati cullar e circondar/ dalle sue forti onde/ e dal vento dolce del suo/ respir.

La tua poesia culla come il mare d’estate, quando dopo aver nuotato a lungo ti fermi, ti distendi sull’acqua e fai “il morto”… Lì, senza opporre resistenza, completamente abbandonati, col sole in fronte ed il rumore lieve delle piccole onde che sostengono il corpo, è davvero come “amarealmare”…

La giovinezza è così effimera che quando ti accorgerai di me, quando avrai concluso con tutti coloro che ti stanno attorno, avrò finito i miei giorni e nei miei occhi vedrai solo ricordi di un amore che non ho potuto vivere come avrei voluto.

Può succedere: amiamo qualcuno che non ci nota. Qualcuno che consideriamo quasi un mito irraggiungibile. Poi, magari, in un giorno lontano del futuro, quando tutto sembra dimenticato, incrociamo quella stessa persona: e forse i ruoli si ribalteranno. Forse. Intanto, però, cerca di accorgerti di chi già da ora sta morendo per te, senza che tu lo sappia…

Silvia, ti voglio un mondo di bene: sei la mia migliore amica. Il prossimo anno sarà l’ultimo che passeremo nella stessa scuola, ma spero che la nostra amicizia durerà per sempre…

Ci sono legami che superano le piccole rivoluzioni rappresentate dal cambiare classe, scuola, compagnia o città. Amicizie più forti delle distanze, del fatto di non condividere ogni momento della giornata. Solo se supera queste prove l’amicizia è davvero tale. Credici e stai sempre vicina alla tua Silvia…

Io penso che anche se noi ci siamo dette “ADDIO” sappiamo che nessun’altra amica conoscerà il nostro animo come noi stesse. Nel nostro cuore sappiamo che ognuna ci sarà per l’altra, e non credere che se ti guardo negli occhi non vedo niente, perché quando soffri o sei felice i tuoi occhi mi parlano…

Spesso un “Addio” è solo un “arrivederci” travestito da fine. La vera amicizia può vivere momenti difficili, sembrare anche finita, persa in chissà quali silenzi: ma prima o poi rinasce in un gesto improvviso, un sorriso, uno sguardo complice, un bigliettino divertente, una mano che sfiora l’altra…

I sogni impossibili sono quelli che si possono realizzare più facilmente, a cui ci crediamo veramente con tutte le nostre forze…

Vero. È proprio quello che sembra irraggiungibile, specie a detta degli altri, a diventare all’improvviso possibile. Ma solo se per noi è una questione vitale, qualcosa d’indispensabile come l’aria. Altrimenti resterà irrealizzato in un angolo nascosto del nostro cuore. E farà male.

Tanto tempo fa ho trovato un biglietto infilato sotto il portone… “Ogni saluto è una promessa: di non dimenticare mai chi rimane. Andare via non è fuggire ma solo un modo per capire meglio da dove si è partiti, per poi tornare indietro magari migliori di prima. Perché hai il diritto di migliorarti sempre e il dovere di non tradirti mai. Per questo parto. Non so dirti se soffrirò di meno. In fondo, soffrire serve a crescere. Io c’ero, lassù. E ci tornerei, anche se più in alto voli più male ti farai cadendo. E ho paura, come te, come tutti. Ma ci provo. Ci ritroveremo, fidati. Io resto anche quando non mi avrai e ti avrò anche se non sei con me. Ciao, Step.”

…Quel giorno, dopo il mio rifiuto, ti sentisti offeso, e da allora non mi hai più rivolto la parola. Ho sofferto e soffro tuttora per la nostra amicizia che non c’è più. Ti prego, torna da me, sai che ti voglio bene, ma tutto quello che ho da darti è tutto quello che già avevi.

La tua sincerità è un dono per chiunque ti circondi. E queste tue parole, se gliele hai sapute dire così come le scrivi qui, sicuramente lo hanno colpito, anche se non lo ammetterebbe mai. Hai risposto al suo amore con l’affetto… e questa non può essere una colpa.

Le gocce cadono su di me,/ entrano nella mia anima,/ già bagnate/ dalle lacrime di una bambina/ che non ha conosciuto/ l’affetto e la felicità…

La tua poesia dipinge un mondo interiore fatto di sentimenti, ricordi e colori forti ed intensi, un mondo in cui l’amore, dato e desiderato, piove sul cuore e dagli occhi. I versi corrono lenti e respirano piano, come quelle gocce oltre la finestra. Ti regalo il sole, quando sorge al mattino… che ti asciughi gli occhi e ti riscaldi dentro.

Sì, quella stella c’era per me, adesso e con un abbraccio sincero, mi liberò da tutto quell’odio e da tutta quella sofferenza… e da allora quella stella diventò una delle mie migliori amiche!!!

E chissà com’è contenta di averne una come te che sa apprezzarla così! Tenetevi ancora per mano, che di strade da percorrere insieme ce ne sono ancora tante, di parole da dirsi un’infinità e di affetto da darsi un mare intero. E, se possibile, non perdetevi mai…

Non si può scrivere o dire a voce la mia voglia di vedere su un muro una dedica per me, di leggere su un foglio una lettera per me, in cui tu, amore mio, esprimi il tuo amore per me. Sono invece costretta a captarlo dal tuo sguardo, dai tuoi occhi, dai quali non distoglierò mai i miei…

Step dice sempre che l’amore è come un profumo: non lo vedi ma c’è, lo senti, lo respiri, ti trascina via. A volte non ha bisogno di parole

per manifestarsi, a volte davvero basta solo fissarsi negli occhi, specie quando è intenso e sincero. Tu continua a guardare…

…posso solo sperare che un GRAZIE proveniente dal cuore ti renda felice e ti faccia capire che tu per me sei la vita… MAMMA TI AMO!

Anche se la Festa della Mamma è passata da più di un mese, secondo me dirle “Ti voglio bene” non ha data né scadenza. E credo che quando la tua leggerà queste righe, quelle che mi hanno colpito di più, non ti dirà nulla: ti prenderà piano la testa tra le mani e ti guarderà negli occhi. Li vedrai brillare di felicità…

Al di là del cielo ci siamo io e te…Un brivido mi attraversa la pelle, ma cos’è? È un’emozione nuova, diversa… Ti sento mio, in un mare sconfinato che è il mio amore…

Il titolo della tua poesia dice tutto. L’amore di due persone supera ogni distanza, vola in alto, più su di quello che gli occhi sanno vedere o la ragione riesce a capire. Conta solo ciò che si sente dentro, conta la forza di quel sentimento, contate voi due.