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Anno IV Numero 923 Giovedì 14 Luglio 2016, S. Camillo AVVISO Ordine 1. ORDINE: Convenzioni 2. FAD in farmaDAY 3. Ordine: Spille da giacca 4. Convegni e Corsi ECM Notizie in Rilievo Scienza e Salute 5. Benzodiazepine, meglio se il corpo riesce a «dimezzarle» in fretta 6. Cosa sono gli acufeni, che origine hanno? 7. Farmaci e cibo: attenzione a iperico, ginseng e cioccolato 8. Nevralgia del trigemino, una fitta lancinante che dura pochissimo Prevenzione e Salute 9. Vomito e diarrea: come non rovinarsi le vacanze 10. Cinquanta sfumature di pupù. Il colore delle feci ti dice come stai Meteo Napoli Giovedì 14 Luglio Sereno Minima: 24°C Massima: 33°C Umidità: Mattina = 57% Pomeriggio =44 % BENZODIAZEPINE, MEGLIO SE IL CORPO RIESCE A «DIMEZZARLE» IN FRETTA Maggiore è l’emivita, maggiore il rischio che il medicinale possa accumularsi nell’organismo, specialmente nelle persone anziane, e interagire con altre medicine Salvo che per diversa indicazione medica, fra le benzodiazepine ( Bdz) vanno preferite quelle caratterizzate da una emivita breve (es. lorazepam, oxazepam, alprazolam, lormetazepam, temazepam, triazolam, brotizolam, etizolam). L’emivita è un parametro farmacologico e corrisponde al tempo che l’organismo impiega a metabolizzarle ed eliminare un farmaco. Maggiore è l’emivita, maggiore il rischio che il medicinale possa accumularsi nel corpo, specialmente nelle persone anziane, e interagire con altre medicine. Se si decide di assumere Bdz bisogna anche tenere presente che se si prendono anche altri farmaci, come per es. i contraccettivi orali o il propanololo, l’eliminazione delle Bdz può risultare rallentato. Infine è necessario che l’interruzione del trattamento con Bdz deve essere graduale, per evitare la comparsa di sintomi «da sospensione». (Corriere) Cosa sono gli acufeni, che origine hanno? Acufene è il termine medico che indica un ronzio, sibilo o tintinnio che una persona su dieci percepisce come un suono fastidioso e persistente all’interno dell’orecchio. La loro origine è sempre interna: sono infatti percezioni soggettive, non legate a rumori ambientali. Alcuni neurologi hanno analizzato i trucchi che le persone affette da questo disturbo utilizzano per alleviarlo (stringere i denti o volgere lo sguardo all’estrema destra o sinistra per controllare l’intensità del suono). Osservando, tramite un’analisi chiamata tomografia a emissione di positroni, quali settori del cervello vengono attivati da questi comportamenti, i ricercatori hanno ipotizzato che l’origine degli acufeni risieda proprio nel cervello, e precisamente in un difetto nell’interazione tra la parte che sovrintende alla visione e quella che consente di udire. (Focus) SITO WEB ISTITUZIONALE : www.ordinefarmacistinapoli.it E-MAIL: [email protected] ; [email protected] SOCIAL Seguici su Facebook Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli iBook Farmaday Proverbio di oggi….…….. ‘A verità è figlia d’ ‘o tièmpo

BENZODIAZEPINE, MEGLIO SE IL CORPO RIESCE A … · 2018. 4. 18. · 10. Cinquanta sfumature di pupù. Il colore delle feci ti dice come stai Meteo Napoli Giovedì 14 Luglio Sereno

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Anno IV – Numero 923 Giovedì 14 Luglio 2016, S. Camillo

AVVISO Ordine

1. ORDINE: Convenzioni

2. FAD in farmaDAY

3. Ordine: Spille da giacca

4. Convegni e Corsi ECM

Notizie in Rilievo

Scienza e Salute 5. Benzodiazepine, meglio

se il corpo riesce a

«dimezzarle» in fretta

6. Cosa sono gli acufeni,

che origine hanno?

7. Farmaci e cibo:

attenzione a iperico,

ginseng e cioccolato

8. Nevralgia del trigemino,

una fitta lancinante che

dura pochissimo

Prevenzione e Salute

9. Vomito e diarrea: come

non rovinarsi le vacanze

10. Cinquanta sfumature di

pupù. Il colore delle feci

ti dice come stai

Meteo Napoli

Giovedì 14 Luglio

Sereno

Minima: 24°C Massima: 33°C Umidità: Mattina = 57%

Pomeriggio =44 %

BENZODIAZEPINE, MEGLIO SE IL CORPO RIESCE A «DIMEZZARLE» IN FRETTA

Maggiore è l’emivita, maggiore il rischio che il medicinale possa accumularsi nell’organismo, specialmente nelle persone anziane, e interagire con altre medicine

Salvo che per diversa indicazione medica, fra le benzodiazepine (Bdz) vanno preferite quelle caratterizzate da una emivita breve (es. lorazepam, oxazepam, alprazolam, lormetazepam, temazepam, triazolam, brotizolam, etizolam). L’emivita è un parametro farmacologico e corrisponde al tempo che l’organismo impiega a metabolizzarle ed eliminare un farmaco. Maggiore è l’emivita, maggiore il rischio che il medicinale possa accumularsi nel corpo, specialmente nelle persone anziane, e interagire con altre medicine. Se si decide di assumere Bdz bisogna anche tenere presente che se si prendono anche altri farmaci, come per es. i contraccettivi orali o il propanololo, l’eliminazione delle Bdz può risultare rallentato. Infine è necessario che l’interruzione del trattamento con Bdz deve essere graduale, per evitare la comparsa di sintomi «da sospensione». (Corriere)

Cosa sono gli acufeni, che origine hanno?

Acufene è il termine medico che indica un ronzio, sibilo o tintinnio che una persona su dieci percepisce come un suono fastidioso e persistente all’interno dell’orecchio.

La loro origine è sempre interna: sono infatti percezioni soggettive, non legate a rumori ambientali. Alcuni neurologi hanno analizzato i trucchi che le persone affette da questo disturbo utilizzano per alleviarlo (stringere i denti o volgere lo sguardo all’estrema destra o sinistra per controllare l’intensità del suono). Osservando, tramite un’analisi chiamata tomografia a emissione di positroni, quali settori del cervello vengono attivati da questi comportamenti, i ricercatori hanno ipotizzato che l’origine degli acufeni risieda proprio nel cervello, e precisamente in un difetto nell’interazione tra la parte che sovrintende alla visione e quella che consente di udire. (Focus)

SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it

E-MAIL: [email protected]; [email protected] SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli

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Proverbio di oggi….…….. ‘A verità è figlia d’ ‘o tièmpo

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PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 923

PREVENZIONE E SALUTE

VOMITO E DIARREA: COME NON ROVINARSI LE VACANZE

Igiene è la parola d'ordine che ci mette al riparo dai problemi gastrointestinali che in estate colpiscono molto più spesso. Ecco i consigli del prof. Giovanni Monteleone

Possono rovinare una vacanza o un viaggio. Sono le patologie gastrointestinali, che d’estate colpiscono più che in altre stagioni. Per proteggersi occorre seguire poche e semplici regole, ma chi soffre di celiachia deve stare molto più attento. Ecco di seguito i chiarimenti e i suggerimenti di Giovanni Monteleone, professore associato in Gastroenterologia presso il Dipartimento di Medicina dei Sistemi dell'Università Tor Vergata di Roma.

Sono quelle di natura infettiva, con trasmissione oro-fecale, in cui gli agenti eziologici penetrano nell’organismo attraverso il canale alimentare sotto forma di cibo e bevande. Il contagio può essere favorito da particolari condizioni ambientali, come ad esempio i viaggi in aree con diffusione endemica, o dalla scarsa igiene personale. L’agente eziologico può essere di natura batterica, come ad esempio la Salmonella, o virale nel caso dell’epatite A.

Come avviene il contagio e quali sono i sintomi? Il contagio avviene per contatto diretto tra malato e soggetto sano o più frequentemente ingerendo alimenti “contaminati” e non lavati come verdure crude, frutta, frutti di mare, pesce crudo, salse, latte, acqua, latticini, gelati artigianali. Le forme lievi si risolvono in 24 ore, quelle più complesse si presentano con diarrea, febbre e disidratazione. L’epatite A invece è asintomatica o si manifesta con sintomi lievi come astenia e malessere generale. Questo tipo d’infezione causa un’immunità permanente che impedisce il verificarsi di altri casi di epatite A nello stesso individuo dopo il primo episodio.

La prevenzione è la migliore cura. Si devono osservare le normali regole igieniche come lavarsi sempre le mani, ingerire cibi cotti, sbucciare la frutta o lavarla molto bene. Evitare gli alimenti mal conservati, esposti al sole o a veicoli contaminanti

come le mosche, bere sempre acqua confezionata.

Chi soffre di intolleranze alimentari come deve comportarsi in vacanza? Deve stare molto più attento. Ad esempio i celiaci, che in viaggio sono costretti a mangiare fuori, sono più a rischio contaminazione e possono veder vanificati i sacrifici di un anno intero. A loro consiglio di scegliere ristoranti per celiaci, e nel caso si trovino all’estero, dove si possa, avvertire il personale del ristorante in merito al proprio disturbo alimentare.

I probiotici funzionano nei casi di disturbi gastrointestinali? I probiotici, di qualsiasi natura, sono utili nei casi di diarrea per riequilibrare la flora batterica. Ma non sono di alcuna utilità in patologie infiammatorie croniche come la celiachia o il morbo di Crohn. (OK, Salute)

LA CURA?

QUALI SONO LE PATOLOGIE GASTROINTESTINALI

CHE COLPISCONO D’ESTATE?

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PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 923

SCIENZA E SALUTE

FARMACI E CIBO: ATTENZIONE A IPERICO, GINSENG E CIOCCOLATO

Alcuni alimenti diminuiscono l’effetto delle terapie, altri inducono effetti collaterali. Per sapere cosa mangiare o evitare, le linee guida di AIFA e FDA.

Per curarsi bene non basta assumere diligentemente la terapia prescritta, ma è necessario fare attenzione anche a ciò che si mangia. Di alcune interazioni pericolose tra cibi, bevande e farmaci siamo tutti al corrente: basti pensare all’alcol, in molti casi da evitare quando si è in terapia, lo riporta anche il foglietto illustrativo. Molto più numerosi, però, gli alimenti ‘insospettabili’ che minano alla nostra salute proprio quando vogliamo guarire. Un es. è il cioccolato, riconosciuto toccasana per la salute cardiovascolare (come hanno dimostrato nuovi studi) e l’umore. Consumarne a volontà quando ci sentiamo un po’ giù? Non se si assumono gli antidepressivi: il cioccolato impenna la pressione sanguigna se interagisce con gli inibitori delle monoaminossidasi, al centro di molti farmaci per stabilizzare l’umore. In questi casi è meglio evitare anche le bevande al ginseng, perché innescano mal di testa, nervosismo, iperattività e disturbi del sonno. Ecco altri es., riportati nella guida dell’AIFA e nel manuale redatto dalla FDA:

- il succo di pompelmo aumenta la concentrazione di molti farmaci nel sangue, favorendo la

comparsa di effetti collaterali. Andrebbe evitato, in particolare, quando in terapia con anti-ipertensivi, ciclosporine nel trattamento antirigetto dopo trapianto d’organo, con alcuni ansiolitici, antimalarici, antistaminici e farmaci per l’insonnia;

- la liquirizia aumenta la tossicità della digossina, molecola terapeutica indicata per l’insufficienza

cardiaca e le anomalie del ritmo cardiaco, e riduce l’efficacia dei farmaci anti-ipertensivi e dei diuretici;

- l’erba di San Giovanni (o iperico) stimola naturalmente gli enzimi epatici: quando si assume un farmaco, quindi, la sua concentrazione nel sangue è nettamente aumentata dall’attività del fegato. Inoltre, riduce l’efficacia di alcune terapie per abbassare il colesterolo e per la disfunzione erettile;

- la vitamina E amplifica l’effetto degli anticoagulanti orali, mettendo i pazienti a rischio di sanguinamenti;

- il ginko biloba può diminuire l’efficacia di terapie anticonvulsive.

Per sapere quali alimenti evitare quando si assume una terapia, in particolare se è prolungata nel tempo per malattia cronica, raccomandano gli enti regolatori italiano e americano, è sempre bene rivolgersi al medico o al farmacista. (OK, Salute e benessere)

IL LIMONE DISINFETTA I FRUTTI DI MARE?

È una leggenda da sfatare: la marinatura con aceto o l’aggiunta di limone non

disinfettano, ovvero non rendono sicuri dal punto di vista igienico, i frutti di mare.

Limone e aceto non hanno efficace attività battericida su cozze, vongole e simili.

Nonostante la tradizione di consumare frutti di mare crudi abbia radici lontane, andrebbe sicuramente rivista a causa dei potenziali rischi. I rischi possono essere evitati cuocendo cozze e vongole, perché il calore uccide i germi, e verificando che al momento dell’acquisto i frutti di mare siano ancora vivi e la confezione sia provvista del bollo sanitario pinzato, come stabilisce la legge. (Focus)

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PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 923

PREVENZIONE E SALUTE

CINQUANTA SFUMATURE DI PUPÙ IL COLORE DELLE FECI TI DICE COME STAI

Possono svelare la presenza di problemi di salute anche gravi

La guida ai colori della pupù può aiutare a capire molto riguardo al proprio stato di salute. Prima di tirare lo sciacquone, voltarsi e dare uno sguardo ai propri escrementi può apparire disgustoso. Eppure, saper "leggere" ciò che l'organismo espelle può salvare la vita.

- Gli escrementi di colore verde possono essere causati da molte cose, spesso suggeriscono che il cibo è stato digerito troppo rapidamente ma può essere conseguenza dell'assunzione di molti vegetali o altro cibo di colore verde. Può indicare sensibilità all'olio di anice o costituire un effetto collaterale dell'assunzione di supplementi di ferro.

- La pupù bianca è causata da una carenza di bile che può risultare da un blocco del dotto biliare. Può essere causata da un calcolo.

- Le feci gialle spesso odorano di uova marce. Ciò accade quando c'è molto grasso nella pupù che non è stato metabolizzato. Può essere sintomo di celiachia, chiunque abbia escrementi di questo colore deve fare una visita dal suo medico curante.

- Molti fattori possono far sì che la pupù possa essere nera. Nel migliore dei casi la colpa è di troppa liquirizia o birra scura oppure è un effetto dell'assunzione di un supplemento di ferro. Comunque, le feci nere possono essere segno di qualcosa di

sinistro. Può suggerire un'emorragia nella parte superiore del tratto gastrointestinale e ciò può essere causato da un'ulcera o un tumore. Se il colore nero è sintomo di una perdita di sangue, le feci sembrano catrame e odorano di marcio. Un altro possibile segnale di problemi di salute può essere il colore rosso acceso.

- Produrre pupù rossa è abbastanza comune e può essere dovuto al consumo di barbabietole, pomodori e mirtilli rossi. Ma può indicare anche una perdita di sangue nella parte inferiore del tratto intestinale o emorroidi.

Per quanto possa sembrare difficile da credere, ci sono persone che producono feci dal colore argenteo. Sfortunatamente, è segno di una cattiva salute intestinale. Può indicare un blocco del dotto biliare o una perdita di sangue nella parte superiore dell'intestino.

Ciò accade perché quando la pupù bianca, causata da una carenza di bile, si mischia col sangue diventa color argento. Quindi, se le feci assumono questa tinta è meglio andare subito in ospedale.

(Salute, Tgcom24)

Le feci possono assumere diverse colorazioni, alcune possono indicare seri problemi.

I

BIANCA

NERA

GIALLA

ALTRI COLORI

VERDE

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PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 923

SCIENZA E SALUTE

NEVRALGIA DEL TRIGEMINO, UNA FITTA LANCINANTE CHE DURA POCHISSIMO

In genere è interessato soltanto un lato del volto, quasi sempre nella parte centrale e inferiore

Il dolore è terribile, improvviso, scatenato magari da una carezza, dal lavarsi i denti, da un soffio d’aria. La nevralgia del trigemino riguarda 1 persona su 25 mila, quasi sempre sopra i 50 anni. «In circa il 70% dei casi a provocarla è una compressione del nervo da parte di un’arteria: ciò crea un conflitto con il trigemino, lo irrita, danneggiando la guaina di mielina che lo riveste e provocando una specie di corto circuito che produce il dolore - spiega Angelo Franzini, dir. Neurochirurgia dell’Istituto Besta di Milano. L’unico fattore di rischio noto per la nevralgia del trigemino è la sclerosi multipla, che provoca la demielinizzazione dei nervi. Esiste una discreta quota di casi in cui non c’è conflitto fra arteria e nervo né una sclerosi multipla: si può pensare a un tumore che preme sul nervo o ad altre cause».

«Con la raccolta della storia clinica e dei sintomi: il dolore è infatti caratteristico. È molto violento, improvviso e dura pochissimo, per poi ripetersi a distanza di minuti o ore: un dolore che dura mezz’ora non è mai nevralgia del trigemino. Inoltre, il dolore è limitato a metà viso e quasi sempre interessa la parte

centrale e inferiore del volto. Con questi segni ci si può già orientare; spesso, poi, viene prescritta una risonanza magnetica per escludere sclerosi multipla, masse tumorali o altre malattie. L’esame può anche verificare la presenza di un conflitto vascolare, ma non sempre riesce a distinguerlo con certezza».

Quali sono le possibili terapie?: «Durante la crisi si può fare ben poco: le cure servono soprattutto

per prevenire gli attacchi. Il primo passo è la terapia con farmaci e il più efficace è l’antiepilettico carbamazepina: va preso tutti i giorni, iniziando con dosi basse e proseguendo fino alla remissione, per la quale possono servire anche mesi. Quando torna la nevralgia, che purtroppo non guarisce da sola e anzi tende a peggiorare, provocando attacchi sempre più ravvicinati e gravi, si incrementa il dosaggio. I farmaci risolvono circa il 30% dei casi; negli altri, dopo 4-5 anni gli effetti collaterali superano i benefici e si passa alla neurochirurgia. In chi ha meno di 70 anni e un conflitto vascolare dimostrato si propone la decompressione vascolare, intervento attraverso cui si appone un “cuscinetto” sull’arteria per evitare che prema sul trigemino. Il metodo è risolutivo in circa il 70% dei pazienti; se la nevralgia torna, ma anche nei soggetti più anziani e nei casi in cui il disturbo non è provocato dalla pressione di un’arteria, si può optare per la radiochirurgia, che consiste nell’irradiare il trigemino per provocarvi piccole alterazioni che eliminano il dolore. Nel 60-70% dei casi ciò ottiene una remissione temporanea, ma la radiochirurgia non può essere eseguita più di due volte nello stesso soggetto. Nei casi in cui la nevralgia torna a farsi sentire si passa alle procedure percutanee che, con un palloncino o il calore, danneggiano il nervo in modo più profondo. Questi metodi possono essere ripetuti più volte, ma vi si ricorre dopo aver provato tutto il resto, perché provocano una perdita della sensibilità nella zona innervata». (Salute, Corriere)

Come si arriva

alla diagnosi?

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PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 923

ORDINE: L’ORGOGLIO DELL’ APPARTENENZA

Dal mese di Luglio sarà disponibile presso i nostri uffici In una fase caratterizzata da una profonda crisi di valori e di appartenenza ad una comunità professionale, l’Ordine Professionale ha ritenuto, al fine di rinvigorire il sentimento di legame alla nostra antica professione, di realizzare una spilla da poter apporre sul bavero della giacca (Uomo e Donna) che richiama il Nostro logo brevettato (Mortaio farmaceutico, pestello, serpente e tricolore, realizzato in occasione del

Centenario della Nascita dell’Ordine Professionale di Napoli). Realizzate due tipologie di spillo da giacca:

1. Spillo in oro 750° realizzato a MANO (tranciatura, coniatura, rifinitura, saldatura, lucidatura)

2. Spillo in argento 925° realizzato a MANO (tranciatura, coniatura, rifinitura, saldatura, lucidatura e bagno galvanico argento)

ORDINE: QUOTA SOCIALE 2016

Quota sociale di Euro 150,00 di cui 108,20 per l’Ordine e 41,80 per la FOFI.

Si ricorda che è obbligo di ogni iscritto il versamento della quota d’iscrizione annuale e che un eventuale ritardo comporta l’aggravio delle spese di esazione. Il mancato adempimento, oltre a causare un’infrazione alla deontologia professionale, fa venir meno il requisito necessario per mantenere l’iscrizione all’Albo Professionale.

CARTELLINI IDENTIFICATIVI

AVVISO

Si ha cura di informare gli iscritti che presso gli Uffici di Segreteria dell’Ordine, sono disponibili, per chi né ha già fatto richiesta, i

CARTELLINI IDENTIFICATIVI con NOME e COGNOME. Vi ricordiamo che l’art. 1 e art. 5 del Codice Deontologico, riporta che una delle principali funzioni dell’Ordine è quello di Organo preposto alla tutela della dignità e del decoro della professione di Farmacista. Pertanto, nell’attività professionale al pubblico, riteniamo che il Farmacista oltre ad indossare il camice bianco munito di distintivo professionale debba anche, al fine di una maggiore garanzia di qualità, tracciabilità e sicurezza verso il cittadino portare in modo visibile un cartellino identificativo con il logo dell’Ordine e la indicazione del nome e cognome. Pertanto, se non hai provveduto ad inoltrare il Tuo nominativo e quello dei tuoi collaboratori Farmacisti, Ti chiediamo cortesemente di farlo tramite posta elettronica all’indirizzo:

[email protected] o tramite fax al n. 081 5520961.

Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli

La Bacheca

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PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 923

CONVENZIONI: Servizi per gli ISCRITTI all’Ordine

Stipula di convenzioni con soggetti terzi con la finalità di apportare concreti vantaggi a tutti gli Iscritti all’Ordine.

Il consiglio dell’Ordine, nella seduta del 28 Giugno 2016, ha approvato la possibilità di poter attivare delle convenzioni con imprese che intendono offrire prodotti e/o servizi agli iscritti all’Ordine della Provincia di Napoli a condizioni più vantaggiose rispetto a quelle normalmente praticate al pubblico, con la semplice esibizione del Tesserino professionale dei Farmacisti (nuovo Tesserino Magnetico).

OBIETTIVO DELLA FINALITÀ:

Le imprese ammesse alla Convenzione saranno indicate in una apposita Sezione del Portale Istituzionale dell’Ordine, dove verrà chiaramente indicato che: “Con riferimento alle convenzioni pubblicate in questa sezione, il Consiglio dell’Ordine non ha la possibilità di verificare i contenuti qualitativi dei servizi offerti dalle aziende convenzionate. Pertanto, tali rapporti in convenzione sono da intendersi quali opportunità per gli iscritti all’Ordine che valuteranno, a loro discrezione, l’adeguatezza del servizio offerto dalle imprese convenzionate rispetto alle proprie esigenze. L’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli non si assume responsabilità per i rapporti contrattuali sottoscritti, tra il singolo iscritto all’Ordine e le imprese convenzionate e, anzi, invita tutti gli Iscritti a segnalare eventuali disservizi e/o inadempimenti contrattuali, in modo da procedere alla revoca della convenzione stessa”.

Sul portale Istituzionale dell’Ordine, (Home page, News;

vedi foto) è stata predisposta una sezione dedicata.

L’elenco delle imprese sarà aggiornato man mano che saranno attivate le convenzioni.

ORDINE: Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti all’ALBO in Stato di Disoccupazione

Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha approvato nel uno specifico “Fondo di solidarietà” messo a bilancio nel 2016. Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2016 l’erogazione di un sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si trovano da almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche. Nel regolamento pubblicato sul sito sono chiariti i requisiti. L’istanza potrà essere presentata nel periodo dal 01 giugno al 30 settembre di ogni anno, corredata da: 1.Domanda di accesso al Sussidio, in carta libera (v. allegato - sito istituzionale)

Dare dei vantaggi agli Iscritti, nell’espletamento delle finalità dell’Ordine;

QUANDO SARANNO ATTIVE?

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PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 923

FAD in farmaDAY: un NUOVO MODO di AGGIORNARSI

FAD in farmaDAY è una nuova opportunità che l’Ordine da ai propri iscritti per ottemperare all’obbligo dell’aggiornamento ECM

Gentile Collega, come hai potuto constatare in questi anni il Consiglio Direttivo dell’Ordine ha messo a disposizione dei propri iscritti una serie di Corsi di Formazione Residenziali gratuiti allo scopo di fornire Formazione attinente alla professione.

Purtroppo per molti colleghi seguire i Corsi Residenziali presenta numerose difficoltà. Per questo motivo, pur mantenendo un certo numero di Corsi Residenziali, a partire dall’edizione del 26 Settembre p.v. , farmaDAY presenta una grande NOVITA’:

LA “FAD IN FARMADAY” consentirà a tutti gli iscritti all’Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli di frequentare corsi con la metodologia F.A.D. (formazione a distanza) e permetterà l’acquisizione

dei Crediti Formativi necessari per ottemperare ad una parte del fabbisogno annuale di crediti formativi ECM

IL METODO Ogni giorno insieme al tuo farmaDAY riceverai un link che ti permetterà di “entrare” nel Corso FAD da Te scelto attraverso una username e una password che ti saranno inviate al tuo indirizzo di posta elettronica. Così, giorno dopo giorno, potrai seguire il corso, rispondere al questionario di apprendimento e alla fine stamparti il tuo attestato dei crediti acquisiti.

Il tutto stando a casa o in Farmacia . UNA GRANDE COMODITA’!

Inviare all’indirizzo [email protected] la richiesta di

fruizione del Corso. Tale richiesta deve contenere i seguenti dati:

Nome, Cognome; Cod.Fisc. , indirizzo mail (non PEC!!); luogo e data di nascita; n. di iscrizione all’Ordine dei Farmacisti di Napoli; n. tel. mobile che verrà utilizzato esclusivamente per comunicazioni urgenti relative a modifiche del Corso. In 48 ore sarà inviata una username e una password personale. All’arrivo del farmaDAY, notiziario dell’Ordine redatto quotidianamente dal Presidente Prof. V. Santagada ed a costo zero per le risorse dell’Ordine, l’ultima pagina sarà dedicata all’argomento del corso o argomenti similari e conterrà un link che vi “porterà” direttamente sulla piattaforma FAD del Provider. ( www.ecm-corsi.it )

Lettori Farmaday iscritti all’Ordine di Napoli gratuito

Lettori Farmaday iscritti ad altri Ordini € 40,00

La POSSIBILITÀ di effettuare la formazione obbligatoria ECM in modo semplice, GRATUITO e .....quotidiano e a casa propria, seguendo il notiziario farmaDAY

DI COSA SI TRATTA?

COME PARTECIPARE

QUANTO COSTA